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Albert Poisson L'INIZIAZIONE ALCHEMICA Tredici lettere inedite sulla pratica della Grande Opera.

Con una prefazione del Dr. Marc Haven.

Traduzione di Massimo Marra - tutti i diritti riservati - riproduzione vietata con qualsiasi mezzo e per qualsiasi fine. ________________________

ALBERT POISSON Il ricordo del nostro amico Poisson ancora cos vivo tra noi, ci pare cos probabile vederlo apparire l'indomani, col suo passo calmo, avviluppato nella sua mantellina blu, ci sembra cos ovvio che una buona e seria discussione, istruttiva, debba domani ancora una volta vederci riuniti, che proviamo una sorta di stupore nello scrivere la sua biografia, nel pubblicare le sue lettere, nel persuaderci che egli non c' pi, che bisogna parlarne al passato. Del resto, la nostra assoluta convinzione che il suo spirito, vivente in coloro che lo amarono, rimane presente ed attivo in tutte le manifestazioni di alta scienza in cui la sua personalit si sarebbe affermata, se solo avesse vissuto

pi a lungo. La sua morte fu folgorante: il sabato sera egli lavorava ancora, rovistando tra i vecchi manoscritti della Nazionale; la domenica lo port via. Ma questa brutalit della morte non fu che apparente: se alla vigilia era al suo posto di lavoro, era grazie alla sua mirabile energia. Di settimana in settimana, da un anno, la malattia che lo bruciava si faceva pi intensa ed ogni giorno la strada gli era pi penosa, nel suo trascinarsi dalla via Saint-Denis alla biblioteca dell'Arsenal o alla Nazionale. Egli arrivava febbricitante, afono, ansimante, tremante per gli incessanti accessi di tosse; ma la sua volont lo manteneva ala tavolo di lavoro, senza debolezza, tutto il tempo che egli aveva decretato di rimanervi. Ecco un insegnamento di saggezza ancor pi alto delle pi belle pagine dei suoi libri: perch il libro non niente e l'atto tutto. Poisson sacrificava a dodici anni le sue economie all'acquisto di vecchi libri d'alchimia; a diciotto egli sacrificava una carriera facile in cui non gli sarebbero mancate le protezioni, alla ricerca della pietra, alla via faticosa e scoraggiante del cacciatore di impossibile; a ventiquattro anni egli sacrificava gli ultimi soffi della sua vita a perfezionare l'opera intrapresa e gi tanto ampiamente delineata, dando esempio di abnegazione. Quelli che non riconosceranno i suoi titoli, gradi e insegne di Rosa-Croce, non hanno ancora letto il grande libro delle iniziazioni. Sarebbe inutile ed anche fastidioso stendere qui una biografia dettagliata di Albert Poisson: che nell'anno 1880 egli abbia vissuto a Tolosa o a Parigi, che egli sia entrato al collegio in maggio o in dicembre, ci poco importa. Ci che colpir subito coloro che si interessano alla vita del nostro fratello, sar il sapere che a tredici anni egli gi vegliava presso il proprio athanor acceso, e percorreva le strade, di domenica, alla ricerca di vecchi libri d'alchimia - allora pi facili da reperire - o per comprare storte, vetriolo e carbone, cui erano destinati i suoi pochi soldi di studente; gi allora fondava con qualche amico, pi curioso che serio, delle societ ermetiche in cui, sotto il suo controllo e sotto la sua energica autocrazia, si lavorava forse pi che in ben altre societ fondate da uomini pi anziani e titolati di quanto egli non fosse allora. Pi tardi, nell'et in cui si ricercano i divertimenti, al vita facile dei caff e dei circoli, Poisson passava le sue giornate nel laboratorio di chimica della facolt di Medicina di Parigi, le sue serate nelle biblioteche o fra i suoi confratelli. (1), le sue notti, in gran parte, presso preso in suoi fornelli accessi, a prezzo delle pi grandi pene, nella sua vecchia camera di via Saint-Denis. D'estate, a poco a poco, egli andava montando un laboratorio nel sud, di cui sono state conservate diverse fotografie, e che prometteva d'essere, se il tempo glielo avesse permesso, il luogo unico dei suoi lavori ed allo stesso tempo un modello del laboratorio- oratorio alchemico. a quest'epoca che datano le sue prime opere. Egli pubblica anzitutto la Lettera sui prodigi della natura e dell'arte di Ruggiero Bacone, poi i Cinque trattati d'alchimia, le Teorie e simboli degli alchimisti, ed in ultimo luogo, Nicolas Flamel e l'alchimia al XIV secolo ed il Libro dei fuochi di Marcus Groecus, tutti studi seri, in cui nemmeno una parola inserita alla leggera e che, tutti, rivelano la somma enorme di conoscenze chimiche, storiche ed ermetiche che Poisson, dalla sua giovinezza, aveva saputo acquisire. Dal fatto che una delle sue opere fosse coronata dall'Acadmie e presentata dal Prof. Gautier a questa illustre societ, non voglio concludere che egli fosse migliore di altri: ma questo omaggio reso dall'alchimista alla scienza ufficiale, nel sottomettergli la propria opera, il segno di uno spirito in cui non era penetrato l'orgoglio e che rispettava la verit e la scienza ovunque esse si manifestassero. L'idea dominante di queste opere, ci che risulta per ogni attento lettore, : 1 - Che i grimoires degli antichi alchimisti, reputati fantasiosi e mistificatori, sono invece libri seri, comprensibili, il cui linguaggio, per il fatto d'essere misterioso, non per questo meno preciso, allo stesso modo degli esagoni di Kekul e delle equazioni chimiche di cui un ignorante potrebbe ridere

come di incomprensibili mistificazioni; 2 - Che in questi simboli decifrati e tradotti - geroglifici di un tempo pi moderno - nel linguaggio scientifico del tempo, erano presentate nozioni vere sulla materia, sulla sua vita, sulla sua evoluzione, luci inattese sull'armonia delle sfere celesti con gli atomi del nostro mondo, una filosofia scientifica universale, tutte nozioni che la scienza ha perduto, che ignora e che, ci nonostante, devono servire da base al suo progresso, ad una nuova stagione di scoperte. Questa coraggiosa decifrazione di territori reputati impenetrabili, aridi, ad forse anche un po' abitati da demoni temibili per la mente umana, fu l'opera di Albert Poisson, e davanti alla sua opera tutti i chimici, tutti gli occultisti si sono inchinati; nessuno ha contraddetto il suo lavoro, tali erano la forza, la verit, la sincerit che vi si percepivano. Egli voleva aggiungere a queste prime opere ancora numerose pagine: aveva stilato il piano di una enciclopedia alchemica, di storia, pratica, teoria e bibliografia. Ma la morte era in agguato: egli partir, in perfetta salute, per fare un anno di servizio militare a Sens, dove il sovraffaticamento sterile della caserma lo costringe col tifo in un letto d'ospedale. Egli non si risollever che per cadere nuovamente malato, con i polmoni compromessi. Sapendo di essere senza speranza di guarigione, egli accetta la sua sorte da saggio, e non si arresta nel suo lavoro senza tregua che alla vigilia della sua morte. Abbiamo pubblicato qualche lettera di Albert Poisson indirizzata a M. R., e che figura nelle note della sua corrispondenza alchemica con differenti ermetisti in Francia e all'estero. Queste lettere saranno preziose per i principianti, esse contengono molti insegnamenti pratici e segnalano accuratamente degli scogli da evitare. Speriamo di poter continuare questa pubblicazione e dare cos al pubblico, e senza modifiche, gli ultimi manoscritti che Albert Poisson, abbandonandoci, ha lasciato incompiuti. Possano queste pagine dargli dei discepoli, ancora altri amici, e, se il Cielo lo vuole, un successore. Dr. Marc Haven _________

L'INIZIAZIONE ALCHEMICA Corrispondenza inedita di Albert Poisson al Fr. RBT de St-Dizier, alchimista.

Sens, 4 aprile 1892 Mio caro signore, Il mio amico e maestro Papus mi trasmette la vostra ultima lettera e mi prega di entrare in corrispondenza con voi, ed io ho colto sollecitamente l'occasione; gli alchimisti sono rari al giorno d'oggi, li si pu contare questi coraggiosi ricercatori che, di fronte alla scienza moderna, studiano a rischio di passare per illuminati visionari la vecchia alchimia. Permettetemi anzitutto di presentarmi. Albert Poisson, studente in medicina, chimico, che sotto il nome di Philophote scrive nell'Initiation e si occupa di alchimia. Ci che mi ha incantato della vostra lettera che voi avete perfettamente visto da qual lato bisogna cercare per la grande opera, e cio dal lato che gli adepti hanno maggiormente cercato di celare nelle loro opere; cos io pure vi ho insistito assai poco nella mia opera sulle Thories et Symboles.

La materia, insomma, pu variare, e tutti gli alchimisti non hanno lavorato sulla medesima; ma ci che non cambia la forza con l'aiuto della quale si mette in opera la materia. Coloro che ne hanno parlato ne hanno detto ben poca cosa, ed hanno inoltre coperto quel poco di allegorie e simboli; la maggior parte non ne fa parola, e lascia i soffiatori ad impegolarsi nei gradi di fuoco di lampada, di fuoco solare, di letame di cavallo etc.. Questa forza, che Paracelso denomina Archeo, i cabalisti la chiamano, con Eliphas Levi, fuoco astrale, gran serpente. Si pu trarla dall'atmosfera astrale, dove errano dei germi vitali, embrioni mancati, larve, lemuri, elementali. Ecco un passaggio tratto dall'introduzione alla filosofia degli antichi che conferma interamente ci che sto sostenendo. nell'aria che si formano gli spiriti vitali degli animali, che traggono forma dalla sua pi pura sostanza, la pi vicina alla luce. Poich la luce, che il motore generale di ogni cosa, comunica la sua forza motrice a ci che le pi vicino, ovvero all'aria pi pura ed attraverso questa porta poi le sue qualit pi favorevoli, come dal centro alla circonferenza per gradi differenti, ai vegetali, agli animali ed ai minerali generati e da generare. per questo che molti alchimisti lavoravano sulla seta, sperando in essa di trovare dell'astrale condensato, e non avevano torto; ma, come sapete, la migliore che si possa raccogliere quella del 21 marzo, inizio dell'anno ermetico. Ora, per quanto riguarda il proiettare la propria luce astrale, non vi si arriva che attraverso l'addestramento e con lunghi lavori. Se lo desiderate ve lo insegner, io stesso ho cominciato, ma cosa lunga, ed a malapena che potr essere pronto, autentico Athanor, per il 21 marzo prossimo. Spero che entreremo in corrispondenza continua. Siamo cos pochi, noi alchimisti, che bisogna aiutarci a vicenda e marciare in battaglione serrato verso la luce. Caro confratello in Hermes, vi stringo cordialmente la mano. A. Poisson S. I.

________________________ Sens, 22 aprile 1892. Caro Signore e Fratello, La vostra lettera mi ha fatto un gran piacere, e mi metto interamente a vostra disposizione per tutti i chiarimenti di cui avrete bisogno e che sar in mio potere darvi. L'alchimia la branca delle scienze occulte che ho scelto per appartarmici, e conosco molto sull'argomento, ma quante pi cose mi rimangono da studiare! Fino a nuovo avviso, mi pare che voi possiate tralasciare completamente i vostri studi o letture sullo spiritismo, la magia o la kabala, ma potrete continuare con profitto i vostri lavori sul magnetismo animale e condurli parallelamente ai vostri studi ermetici. Voi domandate la via che mena all'opera, io non sono un adepto per prendere la parola con autorit professorale, e del resto se anche lo fossi, non ne parlerei affatto: sono semplicemente un amante della Verit, come voi io ricerco la Scienza in se stessa, sono un alchimista, semplicemente e non un adepto. Cos vi parler come un fratello e mai come un professore; unendo ci che sappiamo, ognuno da parte sua, entrambi arriveremo pi facilmente. Non so se avete per le mani la mia opera Thories et Symboles des Alchimistes (in vendita

allalibrairie du Merveilleux), ma noterete che, nella parte che tratta della Grande Opera, non ho trattato che la parte materiale, non indicando che vagamente la parte spirituale senza la quale nulla si pu compiere. Bene! questa parte segreta ed esoterica, se lo vorrete, la studieremo insieme. Quale che sia la materia che si scelga per l'opera, bisogna animare questa materia. Ecco ci che so. Ora, la materia, racchiude in s questa vita, o bisogna piuttosto farle subire una preparazione speciale? Ecco ci che ignoro. Ma come arrivare a proiettare il suo fluido astrale? questa la questione. Alcune persone hanno la facolt incosciente di proiettarla e di produrre cos dei fenomeni pi o meno bizzarri: sono i medium. Ma, generalmente, questa facolt non esiste presso i comuni mortali; ci nonostante la si pu acquisire poco a poco attraverso l'allenamento; i fachiri in India, i marabutti dell'oriente musulmano, vi arrivano attraverso la preghiera e il digiuno. Il metodo che io vi propongo pi lungo: esso consiste anzitutto nello sviluppare la volont; perci bisogna sopprimere le abitudini inutili che fanno di voi il loro schiavo, come ad esempio il tabacco, o l'uso di alcool al di fuori dei pasti. Se avete qualche debolezza, lottate fino a quando non avrete ottenuta la vittoria: in una parola io vi domando in ogni istante una lotta contro voi stesso; bisogna che la vostra anima, la vostra volont, arrivi a dominare completamente il vostro corpo, a farne un docile strumento. In una prossima lettera, se ci vi interessa, continueremo questo discorso. Caro fratello, vi stringo la mano nell'attesa della vostra prossima lettera. A. Poisson S. I.

__________________________ Sens, 11 maggio 1892. Mio caro signore, Attendevo la vostra lettera gi da qualche giorno; non ricevendo risposta ero inquieto, quando domenica scorsa Papus, che ho visto a Parigi, mi ha spiegato perch non mi avevate risposto. Ho dunque pazientato. La vostra ultima lettera mi ha fatto molto piacere, e vedo che a parte qualche dettaglio voi fate studi eccellenti assai ortodossi, che vi condurranno certamente ad un risultato. Il magnetismo vi servir in effetti ad abituarvi alla manipolazione dei fluidi, e quando sarete un buon magnetizzatore, allora vi fortificherete nella magia cerimoniale. allora che, sapendo riconoscere, condensare, dirigere i fluidi vitali dell'uomo (fluido astrale), i fluidi ancora poco conosciuti che circolano nell'atmosfera che ci circonda, possederete il segreto dei filosofi, e potrete preparare il e lo dei filosofi che non sono quelli morti, e che racchiudono in loro la vita. Ma prima che avvenga ci, quali disillusioni, quante esperienze deludenti! Avrete, fratello, mio, da lottare contro la vita, contro i vostri parenti, contro l'inerzia della materia, contro voi stesso, ed anche contro i popoli invisibili dell'Astrale che cercano di difendere i loro segreti tesori dagli adepti. Che l'amore della Santa Scienza vi sostenga, guardate ai grandi esempi che vi hanno lasciato i N. Flamel, i Lullo, i Filalete, pensate infine che voi non siete solo e che esistono ancora per il mondo dei figli di Hermes che soffrono le vostre medesime pene e che potete contarmi nel novero. Una sola cosa mi favorisce, una grande attitudine per lo studio di queste scienze. Ci che mi dite delle vostre preghiere cantate assai buono, bisogna che vi abituate a comporre voi stesso le vostre preghiere, ed al bisogno ad improvvisarle, a mescolarle a meditazioni di un quarto d'ora su di un testo mistico o cabalistico di vostra scelta. La preghiera indispensabile all'alchimista; non dimentichiamo che uno dei motti preferiti degli adepti del Medio Evo era il

seguente: Leggi, leggi, leggi e rileggi, lavora, prega e troverai. Nella preghiera bisogna isolarsi il pi possibile dal mondo esteriore, al bisogno tapparsi le orecchie e chiudere gli occhi. Si rientra completamente in se stessi. Nel pregare, vi consiglio anche di girarvi verso oriente. Attraverso la preghiera, il lavoro magico e la lettura dei filosofi voi arriverete; per lavoro magico intendo lo studio del magnetismo nel senso indicato al principio di questa lettera. Guardatevi dalle evocazioni magiche, esse sono sempre pericolose e gli esseri evocati sono generalmente ingannatori. Mi parlate della mia opera Thorie et Symboles, ed avrete potuto notare che vi una grande lacuna; piuttosto che esporre interamente l'ermetismo ho preferito tacere, ne dico abbastanza per interessare vivamente il curioso ed attirarlo, ma non abbastanza, tuttavia, per metterlo in seguito sulla via. Quali sono le altre opere sull'alchimia che studiate? Nell'attesa di una vostra risposta, caro fratello, vi stringo cordialmente la mano. A Poisson.

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Sens, 22 maggio 1892. Caro Fratello, Vi avevo domandato quali erano i volumi che possedete per sapere quali autori vi guidano. Il Trattato della chimica ermetica eccellente ed uno dei pi rari, ma non sufficiente, tutti gli adepti consigliano di leggere pi autori possibile, perch ci che uno nasconde, l'altro rivela, e completando l'uno con l'altro si pu arrivare alla verit. Vi consiglierei dunque vivamente di procuravi anzitutto il libro di Figuier, L'Alchimie et les Alchimistes. Dal punto di vista ermetico, l'autore nullo, ma il libro vi sar utile per le citazioni che contiene e per la Storia delle trasmutazioni celebri che vi interesser molto. Vi raccomando anche: 1 - Collesson, Ide parfaite de la philosophie hermtique; 2- Jean de la Fontaine, La fontaine des amoureux de science; 3- Pernety o Dictionnaire mytho-hermtique; 4 - Il Texte alchimique e il Songe Vert. Non imparate l'ebraico, inutile, limitatevi, per il momento, all'alchimia ed al magnetismo ed anche alla preghiera praticata magicamente. Ricordatevi del magnifico motto alchemico: Leggi, leggi, leggi e rileggi, lavora, prega e troverai. Per il momento non posso provare a proiettare il mio astrale fino a voi, la cosa sarebbe pericolosa. Non so se ne siete informato, ma in questo momento io faccio il mio anno di servizio militare, e compiere una tale esperienza in una caserma, in una camerata con ventiquattro uomini, sarebbe per me troppo pericoloso. Quando il mio servizio sar finito vi verr a trovare un giorno a Saint-Dizier, in novembre o dicembre, a meno che voi per quell'epoca non veniate a Parigi. La vostra idea di magnetizzare il vostro apprendista e farne un soggetto eccellente: ma per il momento risparmiatevi, conservate il vostro fluido e non disperdetelo inutilmente. I caratteri che mi mandate alla fine della vostra lettera hanno molta somiglianza con i caratteri magici che si trovano nei grimori e nelle clavicole, li esaminer con comodo e vi dir cosa ne penso. Addio, caro fratello, vi stringo la mano. A. Poisson

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Sens, 17 giugno 1892 Mio caro Fratello, Ho il piacere di comunicarvi che avr un po' pi di tempo disponibile; essendo stato posto al seguito del maggiore per il servizio di sanit, potr studiare la mia medicina, cos come la cara alchimia, alle quali in precedenza non potevo consacrare che dei corti momenti. Ricordate ci che segue: un bagliore che ho percepito e che mi affretto a trasmettervi, sperando che possa esservi utile. Sapete che una delle basi occulte il ternario. Ora, vi sono tre mondi: il materiale, l'astrale e il divino; il mondo materiale corrisponde alla materia, il mondo astrale al movimento, il mondo divino alla forza. Ogni mondo a sua volta presenta una divisione ternaria, ossia e per il mondo materiale; nel mondo astrale avremo i movimenti, le forme e gli elementari; nel mondo divino o delle forze, le forze materiali, le forze psichiche ed infine il tetragramma divino . Si possono piazzare questi nove termini secondo una spirale che ci descriver un'altra legge, l'evoluzione; si vedr la scala degli esseri dal termine pi basso fino al termine pi alto .

Ne segue che tutto ci che esiste in uno dei mondi ha il suo analogo nel mondo immediatamente superiore. Per compiere l'opera, prendete dunque una materia tripla ed una debitamente preparata: vi porgo tutto ci per quel che vale, come una prima ispirazione suscettibile di essere perfezionata. Traetene ci che potete, datemi il vostro parere. A proposito di visite psichiche, una volta ho tentato questa esperienza, e sono riuscito per qualche istante a vedere delle persone in treno che si coricavano, ma un'esperienza faticosa e pericolosa. Non dovete credere che la conoscenza dell'ebraico e della cabala sar sufficiente a darvi la chiave del santuario; molti adepti non la possedevano e non erano per questo meno in possesso della pietra divina. Le sole opere del Filalete e del Flamel, ben meditate, saranno sufficienti a mettervi sulla via. Diffidate delle idee che vi vengono, non accettatele che dopo averle passate al setaccio, esse sono sovente suggerite da entit malvagie dell'astrale, gelose di vedere gli uomini perfezionarsi ed arrivare fino al mondo divino. Un buon medicamento preservativo la preghiera. Ricordatevi della magnifica epigrafe del libro muto: Leggi, leggi e rileggi, prega e lavora e troverai. Caro Fratello, tutto vostro in Hermes.

A. Poisson ___________________

Sens, 11 luglio. Mio caro Fratello, Dovete accusarmi di dimenticanza, ecco quasi un mese che mi avete scritto e non vi avevo ancora risposto. La mia nuova condizione mi ha occupato molto, ed io avevo non poco lavoro da fare per diversi editori, di modo che ho avuto ben poco tempo. Se volete, ci scriveremo regolarmente voi dal 25 al 30 di ogni mese ed io dal 10 al 15. ovvio che in circostanze straordinarie potremo scriverci pi spesso; ma per il momento ognuno di noi scriver una lettera al mese, tanto estesa quanto gli parr. Al riguardo del vostro ternario che mi inviate nella vostra ultima lettera vi far semplicemente notare questo:

Vedete bene che ci comporta una certa differenza. Mi domandate la spiegazione dell'arcano 10: la ruota rappresenta il mondo, l'eternit, la luce astrale, essa rappresenta l'evoluzione incessante e l'involuzione continua di tutti gli esseri, animali, vegetali o minerali; le forze intelligenti salgono al cielo e daccapo ne discendono. Leggete il primo atto del Faust di Goethe, laddove con l'aiuto della clavicola egli vede le forze astrali circolanti tra gli astri, le une venire dal sole, passare sulla terra ed andare verso la luna, di dove passeranno poi nuovamente al sole; le altre seguire il cammino inverso. Se da ci passiamo alla spiegazione alchemica, vediamo che l'uomo che sale il mercurio e quello che scende lo zolfo; in alto il sale, punto di equilibrio, raffigurato dalla sfinge. Nel Tarocco di Oswald Wirth c' un errore, la Sfinge segnata la trinit inseparabile del fisso L'uomo cane, dunque e del volatile ed il diavolo equilibrata nello o ; un errore, noi abbiamo . Ora, cos' che qui sale? . Cos' in equilibrio? La

. Cos' che discende? Il diavolo, dunque

Sfinge dunque . La ruota ha poi un altro significato che si rapporta a quei misteriosi giri di ruota sui quali gli alchimisti tutti tacevano. Ora a voi, caro fratello, io lo dir. Un giro di ruota comprende due

operazioni, e ecco tutto, e ci sia inteso in generale; voi vedete dunque designati in questi arcani i principi generali. Le operazioni, il fuoco alla base della ruota del serpente, la materia ermafrodita della pietra, il dragone verde ed il leone rosso. Mi domandate cos la forza centripeta: l'aria che respiriamo; l'ossigeno dell'aria si fissa sui globuli del sangue; ecco ci che nutre il nostro astrale e lo ristora incessantemente. La forza centrifuga , come voi dite, quella luce che il colonnello de Rochas vede uscire dalle estremit delle dita dei suoi soggetti. Tenetevi dunque alla paura cabala, alla magia ortodossa, all'alchimia degli adepti. Perch lasciar vagabondare la vostra immaginazione? Certamente vi siete costruito delle teorie che voi solo comprendete. Mi parlate di fluido sonico, fluido fosforescente magnetizzato, fluido metallo-ferrugginoso. Cosa intendete con ci? Io, da parte mia, non ho mai trovato termini simili in alcun trattato di alchimia n di magia, neanche in Eliphas. Fratello mio, studiate il trattato di Papus, studiate il mio povero libello Thories et Symboles, rileggete senza cessa e, quando li saprete quasi a memoria, allora cercate voi stesso di costruire teorie, ma per ora guardatevene. O mio caro fratello, sarebbe troppo pregarvi di mandarmi una vostra fotografia affinch possa tenervi presso di me? Tutto vostro A. Poisson

_______________ 26 dicembre Mio caro Fratello, La vostra lettera mi ha fatto un gran piacere, vi siete infine orientato e vedete ora la triplice via, mentre in precedenza non ne conoscevate che una. Sono felice di avervi potuto dirigere in questo senso, ora vi resta da scegliere la vostra strada, la materiale, che porta alla trasmutazione dei metalli, la spirituale che d l'elisir di lunga vita e la potenza magica, la divina che porta, attraverso l'estasi, alla contemplazione diretta dell'Altissimo. Scegliete una branca, e siate persuaso che, quando ne avrete approfondita una, le altre due vi saranno note grazie al principio d'analogia. Sappiate, fratello mio, che vi sono due specie principali di fuoco, il fuoco spirituale che la vita, il pneuma, il respiro astrale, ed il fuoco ordinario che brucia. Vi dico che la materia deve essere, anzitutto, prima di subire gli attacchi del fuoco ordinario, animata dall'archeo. Solo allora la materia vivificata, e solo allora la si pu chiudere in un matraccio e cuocere al fuoco ordinario, ma assai leggermente per cominciare. Non potr ancora venire a vedervi, il medico mi ha raccomandato le pi grandi precauzioni fino a primavera; cos ecco rimandato il mio viaggio. Per quanto riguarda la societ ermetica, io vi penso continuamente, ed a primavera essa vedr la luce. Conduco, in questo momento, uno studio sull'alchimia nel XIX secolo: volete che vi sia inclusa la vostra biografia, sia sotto il vostro vero nome che sotto uno pseudonimo? Se si, vi domanderei di inviarmi la data ed il luogo della vostra nascita, come avete cominciato ad interessarvi di alchimia ed in quale anno, con i dettagli accessori che voi giudicherete opportuno dare in proposito. Pensate che le simpatie collettive dei lettori a voi indirizzate respingeranno gli odi che vi perseguitano e saranno per voi come uno scudo fluidico. Addio caro fratello, vi stringo amichevolmente la destra nell'attesa impaziente della vostra risposta. A. Poisson

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27 gennaio 1893. Mio caro fratello, Aristeo d, vero, un metodo differente dal Liber Mutus, per raccogliere l'astrale, ma in fondo il risultato il medesimo. Notate che, se egli rivela ci di cui pochi alchimisti parlano, poich si tratta di un gran segreto, di contro egli non dice nulla del e della che devono essere lavorati, e poi mescolati. Alcun alchimista ha mai svelato completamente la preparazione della materia, e lui, Aristeo, avendo parlato di un punto molto importante, si dispensato dal descrivere la preparazione del e della , sulla quale tutti gli altri adepti si sono sufficientemente intrattenuti. Dunque, la verit alchemica resta una. Ecco ora il riassunto esattissimo dell'inizio dell'Hermes Devoil che non si trova in Papus. Cyliani passeggia fino ai piedi di un albero, e l vi ha un sogno. Gli appare un ninfa di essenza celeste, che lo conduce davanti ad un tempio dove si trova al materia. Ma la porta custodita da un dragone che bisogna uccidere per poter entrare. La ninfa gli dona una lancia che dovr far arrossire al fuoco per uccidere il mostro. Cyliani fa arrossire la lancia, dissolve la serratura del tempio con un liquido che gli ha fornito la ninfa, apre le porte e si trova avanti al dragone che egli uccide con un colpo della sua lancia incandescente. Prende dal tempio due vasi di cristallo, uno sormontato da una corona d'oro a quattro fioroni ed etichettato: Materia contenente le due materie o nature metalliche; l'altro vaso, coronato da una corona d'argento a nove stelle, etichettato: Spirito astrale. Dopo questa operazione, Cyliani prova una gran fatica, ed vicino allo svenire. La sua ninfa gli riappare, e, avendolo riconfortato, dispare nuovamente; qui finisce il sogno e cominciano i capitoli riportati da Papus. Vedete, fratello mio, quanto concordino gli alchimisti; ci che io vi ho rivelato non contraddice in nulla ci che dice Aristeo, e Cyliani corrobora il tutto. L'insegnamento il medesimo, simile il metodo da Hermes fino ai nostri giorni. L'adepto non rivela che un parte dell'opera e non ne parler mai nel suo insieme. Talvolta egli si dilunga unicamente sulle operazioni, talvolta sui colori, e se parla della preparazione egli dice poca cosa del resto. grazie a questo metodo che il segreto ha potuto trasmettersi di generazione in generazione, riservato al solo filosofo ermetico. Meditate bene Cyliani, era un adepto, almeno ci afferma lui stesso, ma soprattutto rileggete il primo volume delle favole greche ed egiziane, la luce comincia a sorgere nel vostro spirito. Ormai, pi avanzerete e pi trarrete profitto, ora che siete nella via, e vedrete che non ho torto e che non affermo che ci di cui sono sicuro, dopo aver, a questo riguardo, meditato la moltitudine delle opere ermetiche. Ci nonostante, o fratello mio, leggete e rileggete senza cessa, pregate e non cominciate l'opera materiale che quando, sicuro di voi, avrete la certezza di ottenere un risultato probante, per misero che sia. Una volta afferrato un capo del filo d'Arianna, vi dirigerete attraverso il labirinto fino alla piena luce. ci che vi auguro, fratello mio. In attesa del piacere di leggervi, vi stringo affettuosamente la mano. A. Poisson ____________

Parigi, 9 marzo 1893

Mio caro Fratello, Credevo fermamente di avervi risposto: la vostra ultima lettera mi ha disingannato, e mi affretto a riparare al mio errore. Per quanto concerne le mie lettere, esse non mi urgono: me le riporterete quando verrete a Parigi, e, al vostro seguente viaggio, ve le render. Potete magnetizzare la materia a nudo, essa conserver il fluido, come la calamita conserva il suo magnetismo, e la balena conserva indefinitamente l'elettricit una volta che ne caricata; la vostra materia conserver allo stato latente la forza di cui l'impregnerete, essa comincer a manifestarsi sotto l'azione del fuoco; credete, fratello mio, non potrei meglio comparare la materia che ad un uovo. In un uovo, cosa avete? Della materia e della forza. La materia qui ci importa poco: ma la forza la vita, l'uovo la materia vivificata; se volete che la vita che contiene allo stato latente si manifesti, bisogna applicargli un nuova forza; questa forza secondaria il fuoco, il calore, che esso sia prodotto dalla gallina o dall'incubatrice artificiale, poco importa; l'importante di non oltrepassare un certo grado al di sotto del quale si hanno delle uova covate, ed al di sopra del quale delle uova alla coque; ci che si vuole avere dei pulcini. Notate che l'uovo non pu essere rotto durante la cova, o altrimenti addio ai pulcini; infine, una volta nato, il pulcino sar il capostipite di una moltitudine di esseri della sua specie. O Fratello mio, quale parabola piena di insegnamenti! Le scienze occulte sono come un santuario, nessuno vi entra se non ha la chiave; questa chiave l'analogia, applicatevi, nel frattempo, ma maneggiare questo metodo, e scoprirete cose meravigliose. Caro fratello, la nostra Soc. Herm. infine prende forma. Il 21 marzo questo manifesto sar lanciato nel Voile d'Isis ed io attender le adesioni. Non potr venire a trovarvi questo mese. Ma che ci non ci impedisca di lavorare. Raccogliete il soggetto, raccoglietene il pi possibile, ci che non vi servir lo conserverete. Siate prudente nel chiudere il vostro matraccio e nello scaldarlo; ci che temo la vostra inesperienza nelle manipolazioni chimiche, prendete le maggiori precauzioni possibili, in chimica come in alchimia si lotta contro forze brutali, bisogna stare continuamente sulla difensiva, un momento di oblio, e la forza si vendica dell'uomo, un'esplosione, ed finita. State attento, fratello mio, siate prudente, io sono in procinto di concludere la storia di Nicolas Flamel: vedrete in questo volume (che avr il piacere di offrivi) la condotta dell'autentico adepto. Flamel deve essere un modello per noi tutti. Oggi la festa di Mezza Quaresima, quanto imbecille l'uomo! Oggi non uscir, quest'orgia bestiale di gioia grossolana mi d repulsione, i giorni di festa io sono triste e mi rifugio nelle braccia dell'alchimia, la madre divina. Tutto vostro, mio caro fratello. Vi stringo la mano.

A. P. ______________ Caro fratello, Ero inquieto nel non ricevere vostre nuove, e vi avrei scritto oggi; fortunatamente ho ricevuto la vostra lettera questa mattina, il che mi ha tranquillizzato. Vi ho detto, mi sembra nella mia ultima lettera, che in fondo la materia materiale della pietra importa poco, e ci nonostante preferibile prendere una materia metallica; ci che pi importa, la forza di cui si carica la materia. Lo stesso,

poco importa la forma o la materia di un apparecchio elettrico: in se stesso, inerte, ci che gli d la forza di agire l'elettricit. L'archeo di Paracelso non potrebbe trasmutare direttamente un metallo fuso, perch un tal corpo in uno stato statico, vale a dire d'equilibrio perfetto; allo stesso modo l'anima non pu agire direttamente sul corpo. Ma piuttosto prendiamo un corpo metallico, apriamolo, torturiamolo, in modo da dissociare le sue molecole, da rompere il suo equilibrio, poi saturiamo questo corpo d'archeo, ed avremo quindi la pietra, vale a dire un mezzo d'azione sui metalli; qui l'anima unita allo spirito ed attraverso l'intermediazione di quest'ultimo essa pu agire sul corpo. Penso che la mia comparazione sia abbastanza chiara, cos ecco perch la materia della pietra pu differire. Ecco perch la pietra ottenuta da tale adepto trasmutava solo il suo peso, mentre quella preparata da tal altro ne trasmutava dieci, cento o mille parti. Ugualmente gli effetti fisici e chimici che voi otterrete con una medesima bottiglia di Leyda differiranno a seconda della quantit di elettricit che sar stata condensata nell'apparecchio. Per le vostre prove, non dimenticate questa regola: fin quando i colori appariranno nell'ordine, continuate; ma se notate una qualunque perturbazione, e ad esempio il rosso appare immediatamente dopo il nero, allora abbandonate la vostra esperienza per ricominciarne un'altra, in questo modo vi risparmierete del tempo e della spesa. In conclusione l'essenziale, come controllo, l'apparizione dei colori, e non preoccupatevi del resto, le operazioni chimiche che si svolgono all'interno dell'uovo differiscono leggermente a seconda della materia impiegata; ci che immutabile, la successione dei colori. Mio caro fratello, mi avrebbe fatto piacere vedervi prima di partire, ma ci non una ragione sufficiente per disturbarvi. tanto pi che in questo momento state lavorando all'opera. Continuer a corrispondere attivamente con voi. Scrivetemi prima della fine di questo mese, perch io partir nei primi giorni di giugno, e vi dar il mio nuovo indirizzo. Fratello mio, vi stringo le mani. A. P. ______________

La Bastide, 3 luglio 1893 Caro fratello, Sono restato tanto a lungo senza scrivervi a causa del mio trasferimento; tra compere, visite agli amici, viaggio, installazione etc., in breve, eccomi solo ora tranquillo. Ecco le risposte alla vostra ultima lettera. Per ottenere il cloruro di stagno, bisogna scaldare lo stagno nell'acido cloridrico o spirito di sale. La cosa migliore lavare bene lo stagno con acqua, e poi con l'alcool; in seguito lo si mette nell'acido e si scalda. Quando tutto sciolto, evaporare a secco per far cristallizzare. L'azotato di mercurio solubile in acqua. La materia della G. O. si trae dal e dal e la materia della piccola opera si trae dalla e

dal . Ma notate bene che questa materia morta, se la preparate con mezzi ordinari; bisogna aprirla, isolarne le molecole - ci per mezzo degli acidi - e bisogna, soprattutto, vivificarla. Condensare una forza su di una materia preparata, ecco tutto il segreto:

Solve, Coagula Solve: ovvero dissolvi, apri, tortura, spezza la materia, distruggi le resistenze ch'essa potrebbe opporre alle forze esterne. Coagula: vale a dire riunisci, riassembla, poi condensa sulla materia preparata le forze di cui sei riuscito ad impadronirti. qui tutta la chiave dell'opera. Ci, semplice da comprendere, ma quanto difficile da realizzare!. C' bisogno di pazienza, c' bisogno di perseveranza. Addio, caro fratello, vi stringo al mano. A. Poisson

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La Bastide, 19 luglio 1893 Mio caro fratello, Fate bene a leggere il Cosmopolita, un buon autore, bench sia passabilmente oscuro e possa ingannare; la prefazione delle favole greche ed egizie assai buona. Voi avete l, in 214 pagine tutto ci che potete desiderare sui punti principali che ci interessano, e ci col vantaggio di un'esposizione metodica, vantaggio enorme soprattutto per voi che avete una tendenza a mescolare tutto, tendenza di cui dovete diffidare, perch vi fa perdere molto tempo. Un apparecchio telegrafico un macchinetta molto ingegnosa, ma morta, ed abbisogna del passaggio di una forza, dell'elettricit, per animarsi. Lo stesso per la nostra materia. Se non l'animate, inutile chiudere il matraccio e accendere la lampada, non ne trarrete nulla di buono. Constaterete che la materia animata perch le sue propriet saranno differenti da quelle della materia non animata. Quanto all'alchimista di Bordeaux, che domanda del denaro per aiutarvi coi suoi consigli, o un ciarlatano o un imbecille, e voi avreste potuto rispondergli: Se i vostri insegnamenti sono preziosi, 50 franchi un regalo, un prezzo derisorio, tanto vale insegnare ai fratelli per nulla; se i vostri chiarimenti non hanno nulla di speciale, il prezzo troppo caro.. In ogni caso, chiunque domandi del danaro per delle informazioni di questo tipo deve essere screditato. Un adepto rifiuterebbe piuttosto di rispondere, ma non mendicherebbe. Nell'attesa di una risposta, caro fratello, vi stringo le mani. A. Poisson

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La Bastide, 10 agosto 1893 Caro fratello, la materia della Grande Opera . Ora, bisogna che questi metalli siano lavorati o ben aperti, vale a dire che le loro molecole siano separate le une dalle altre, che la loro forza di coesione sia vinta, annichilita al fine di lasciar agire con maggior certezza le forze che

l'alchimista applicher. Vi sono due metodi: 1, i sali; 2, gli amalgami. 1 - Per i sali, meglio preparare i cloruri, perch i nitrati sono pericolosi in mani inesperte, poich, possono esplodere; preparate il cloruro d'oro dissolvendo il metallo in un miscuglio di acido nitrico e di acido cloridrico. Si evapora in seguito fino alla consistenza del burro, il cloruro gi preparato costa 2 franchi al grammo. 2 - Preparate il cloruro d'argento dissolvendo il metallo nell'acido nitrico. Quando tutto dissolto, evaporerete a secco e scalderete fino a che il sale prenda un colore nero; allora arrestatevi e disciogliete nell'acqua; resta una polvere nera che rame ossidato. Suppongo che voi abbiate preso della moneta o dei gioielli che contengono sempre del rame; filtrate, aggiungete alla soluzione chiara una liscivia di sale da cucina, e si former un precipitato bianco che cloruro d'argento, filtrerete dopo aver aggiunto un po' di acido azotico. Toglietelo dal filtro e fate seccare al riparo dalla luce; 3 - Potete preparare il cloruro di mercurio trattando il metallo con acqua regia, in seguito evaporate quasi a secco, e ritirate dal fuoco ed il sale cristallizzer. Voi conoscete i gradi del fuoco, e sapete dunque tutto ci che occorre per la dinamizzazione delle forze, ovvero la loro proiezione: troverete nel trattato di Papus tutto ci di cui avrete bisogno. Addio, caro fratello, vi stringo la mano. A. Poisson.

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