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PETRONIO Il Satyricon e lidentit dellautore.

Il Satyricon un testo che tratta argomento erotico e avventuroso, mista di prosa e versi, del quale sono rimasti solamente due libri, suddivisi in 141 capitoli. La stesura dellopera sarebbe da attribuire a Petronio Arbitro. Petronio viene citato negli Annales di Tacito, che ne ricorda la funzione di maestro di cerimonie (da qui Arbitro da arbiter) e la sua personalit eccentrica. Egli fu coinvolto nella congiura dei Pisoni del 65 d.C. e come Seneca e Lucano si suicid. Lopera riporta alcuni richiami alla vita politica,culturale e sociale tipica dellet neroniana; Lucano ricorda alcuni attori,cantanti e gladiatori tra i pi in vista dellepoca e inoltre c anche la presenza di liberti tra i personaggi, che in questepoca avevano una buona visibilit. Sono evidenti il lusso e gli eccessi tipici della corte imperiale dellet neroniana e la decadenza delleloquenza, argomento dattualit. Infine ci sono alcuni riferimenti sia al testo di Lucano ( Bellum Civile) che a quello di Nerone (Troiae halosis). Lopera. Genere Il titolo dellopera presuppone il termini libri; posto in genitivo singolare greco, esso significherebbe libri di storie di satiri, creature mitologiche tra lumano e il bestiale (come il satiro Marzia della divina commedia) che non sono per presenti nellopera. Quindi il titolo sarebbe da collegarsi al contenuto dellopera, ovvero al fatto che essa contenga argomenti erotici e dunque collegabili a quelli dei satiri. Il termine pu essere collegato anche al termine latino satira, ovvero il genere letterario che aveva avuto i suoi maggiori esponenti in Lucilio e Orazio e che si era successivamente affermato anche durante let sillana con il nome di satira menippea, che aveva la caratteristica di alternare prosa e versi. Dunque il Satyricon riprende alcune caratteristiche di entrambi i generi; dalla satira menippea prende la struttura, ovvero lalternanza di prosa e versi, mentre da quella di Lucilio e Orazio riprende la critica dei vizi umani e il gusto per la parodia letteraria. Dunque il titolo non significa libri di storie di satiri ma bens libri di storie satiriche ovvero si tratta di argomenti scomodi e osceni come quelli dei satyri ma essi vengono descritti attraverso il genere letterario della satira. Struttura Lampiezza dellopera fa si che essa non venga giudicata come un semplice derivato della satira, ma piuttosto essa assume le caratteristiche di un romanzo per via della moltitudine di personaggi e luoghi presenti nellopera. Lopera di Petronio, insieme a quella di Apuleio , costituisce lunico romanzo latino, mentre in Grecia gi cerano alcuni esempi. Nel 1899 Heinze sostenne che il Satyricon fosse in realt una parodia del romanzo greco poich in questi ultimi si parlava di amori difficili da realizzarsi se non attraverso delle peripezie, mentre nellopera di Petronio si parla di amori omosessuali. Un altro critico, Klebs, definisce il Satyricon come una parodia dellOdissea omerica per via di continui riferimenti al testo omerico. Comunque le due ipotesi non si escludono perch lOdissea una sorta di romanzo davventura e nel testo di Petronio ci sono continui esempi di obiettivi parodistici. Le cinque novelle Le storie raccontate nel Satyricon sono cinque: Il vetro infrangibile, il manichino di paglia, il lupo mannaro, la matrona di Efeso e il fanciullo di Pergamo. Le vicende vengono narrate in prima persona da uno dei personaggi del romanzo e queste storie sono un misto tra folklore e magia. Laneddoto dellartigiano che presenta il vetro infrangibile allimperatore e poi viene ucciso rappresenta una vicenda contemporanea, mentre le altre rappresentano qualcosa di magico, come i lupi mannari e le streghe. I racconti della

matrona di Efeso e del fanciullo di Pergamo, invece, hanno un riscontro erotico e prendono spunto dalle fabulae Milesiae, cos chiamate dal nome del loro iniziatore (Aristide di Mileto). Dunque in base a tutte queste informazioni difficile assegnare un preciso genere letterario di appartenenza; il Satyricon assume caratteristiche della satura e della satira menippea, della parodia del romanzo greco e dellOdissea, dellepica latina, della novellistica popolare, delle favole milesie e, per finire, del mimo. Si parla anche di un romanzo che si sviluppa verso la menippea, ma in realt Petronio fu in grado di mescolare generi diversi con un intento parodistico e sperimentale. Tra fantasia e realismo. Non potendo attribuire un preciso genere letterario allopera e le difficolt di connettere i frammenti dellopera tra di loro non ci permettono di determinare se esso sia frutto di fantasia o di realismo. Lopera comunque stata scritta per coloro che erano in grado di riconoscere gli echi realistici della Roma contemporanea. Da dove inizia la vicenda, essa ambientata in una generica Graeca urbs, poi successivamente a Marsiglia e in Liguria poi. La stessa Crotone risulta essere un luogo immaginario. Invece sono assai realisti i luoghi di ritrovo comuni come le piazze, le strade, le scuole di retorica, i templi ecc. Dunque per la sua opera si parla di realismo di Petronio o di realismo del distacco, poich Petronio analizza moralmente qualcosa di effettivamente presente nella societ contemporanea senza abbandonare quellaristocratica distanza tipica dellepoca. Anche i personaggi dellopera possono essere giudicati realisti poich innanzitutto essi appartengono ad una umanit contemporanea, bassa e moralmente degradata, che attaccata solamente al cibo,al sesso e al denaro. Le situazioni inoltre sono legate alla societ del tempo e il tipo di narrazione consente di dare ancor pi unimpronta realista (Petronio utilizza la lingua,lo stile e la mentalit del personaggio che racconta la storia). La cena Trimalchionis. I modelli di questo episodio sono la satira oraziana della cena Nasidieni e il Simposio di Platone, richiamato pi volte dal testo di Petronio anche per la componente omosessuale. I personaggi dellopera riescono a ottenere linvito alla cena di Trimalchione e conferma il loro stile di vita aperto a ogni esperienza. La maggior parte dei convitati sono liberti arricchiti e la loro bassezza morale evidente soprattutto nei loro discorsi. Su tutti emerge Trimalchione, che un personaggio ricchissimo e che per certi versi potrebbe rappresentare una caricatura degli eccessi di Nerone. Dallaltra parte, per, egli rappresenta realmente un personaggio dellepoca e lo dimostra il confronto con alcuni testi storici dellepoca, poich era possibile che i liberti diventassero molto ricchi. Nonostante egli fosse stato un semplice seviro augustale, nel racconto adorna la sua casa con i fasci che spettavano solamente alle alte cariche dello Stato, ma testimoniato che questo abuso era socialmente tollerato nella Roma dellepoca. Inoltre Trimalchione ha unossessione della morte e per questo sulla sua tomba ci tiene ad evidenziare che tutto ci che aveva lo doveva solamente a se stesso e questo confermato dal fatto che molte tombe di liberti dellepoca presentavano scritte di questo tipo, vivus fecit. Possiamo dunque affermare che Trimalchione e la moglie Fortunata sono esempi di parvenu, ovvero un soggetto sociale tipico dellepoca; Petronio non aveva alcuna intenzione di analizzare tale figura, ma essa fondamentale al giorno doggi per studiarne gli atteggiamenti dellepoca. Il labirinto, leros e la morte. Lopera di Petronio, per, non ha solamente un riscontro parodistico e scanzonato, perch in essa troviamo tematiche pi profonde; il personaggio di Encolpio e del suo labirinto di luoghi e situazioni sono il simbolo della complessit delluomo di raggiungere la verit. Leros non mai gioioso perch si manifesta nelle forme pi infime e infine nella cena di Trimalchione loggetto principale dei discorsi degli invitati la paura della morte e la caducit della vita ed essa diventa talmente lunga e pesante che i personaggi vogliono scappare. Se da una parte abbiamo visto come questopera sia in realt complessa sia da un punto di vista

strutturale che da un punto di vista contenutistico, non da escludere che essa abbia insieme la funzione di intrattenimento e di riflessione, poich la vita non solamente divertimento, ma anche amarezza e ci evidente nella narrazione di Petronio. Lingua e stile. In questopera evidente un plurilinguismo e un pluristilismo, poich i personaggi parlano con un linguaggio proprio alla loro condizione sociale (realismo mimetico). Dunque i personaggi colti parlano un latino semplice ma elegante, pur utilizzando alcuni termini colloquiali. I personaggi di livello sociale e culturale basso parlano invece il sermo plebeius, caratterizzato da termini colloquiali, da diminutivi,neologismi e modi di dire presenti gi da tempo nel linguaggio dellepoca; ad esempio lutilizzo del neutro andava via via scomparendo in quegli anni come anche la coniugazione deponente e cerano anche esempio di coniugazioni sbagliate, tutte caratteristiche riportate anche sulle iscrizioni parietali di Pompei e che anticipano le lingue romanze. Una caratteristica dellopera di Petronio quella di attribuire ai nomi dei personaggi un significato ben preciso (nomi parlanti); Encolpio significa che sta in grembo e allude alla sua ingenuit, Trimalchione significa tre volte potente. Dal punto di vista dello stile, invece, a quello spezzettato e paratattico tipico delle persone di livello pi basso si affiancano esempi di innalzamento dello stile oppure momenti in cui Petronio unisce pi stili con un intento parodico e ironico.

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