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a cura del Gruppo Consiliare


La Verit
sulla disastrosa situazione
economica e nanziaria
del Comune di Scalea
DISTRIBUZIONE GRATUITA
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Fin dallinizio di questa consiliatura, abbiamo inteso occuparci del de-
licato problema riguardante la gestione economica-fnanziaria e la pri-
vatizzazione della riscossione dei tributi comunali. La nostra stata una
sorta di missione indirizzata soprattutto alla conoscenza della verit sulla
disastrosa condizione in cui versa il nostro Paese.
Con il presente volume, abbiamo ritenuto divulgare, oltre i canali istitu-
zionali, loperato della Commissione Speciale per garantire una maggiore
informazione alla Cittadinanza.
Gruppo Consiliare Scalea Libera
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COMUNE DI SCALEA(
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COMMISSIONE
CONSILIARE SPECIALE

IN ORDINE ALLA
SITUAZIONE ECONOMICA E FINANZIARIA
DEL COMUNE DI SCALEA



PRESIDENTE VICE-PRESIDENTE
FRANCO DI GIORNO PALMIRO MANCO


ANNO 2013
Prot. N 53/GAB
08.04.2013
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Compiti
La Commissione ha il compito di analizzare le situazione
finanziaria dellEnte e le eventuali cause oggettive della
medesima, anche in funzione delle azioni amministrative
trascorse e attuali. E composta dai consiglieri: Di Giorno
Franco, Pellegrino Francesco, Bloise Sergio, Riccetti Angela,
Manco Palmiro, Ferrara Fabio, aventi diritto al voto, e dei
presidenti di Gruppo Bergamo Alessandro, Campilongo
Mauro, Licursi Gennaro, del Presidente del Consiglio
Comunale Introini Domenico e del Sindaco Basile Pasquale,
non aventi diritto al voto.(
La Commissione stata istituita, su proposta del Gruppo
Consiliare Scalea Libera, con deliberazione del Consiglio
Comunale del 18 gennaio 2013. La Commissione si riunita
presso la Casa Comunale il giorno 28 gennaio 2013 ed ha
eletto allunanimit presidente della stessa il consigliere Franco
Di Giorno e vicepresidente il cons. Palmiro Manco, dando
immediatamente inizio ai lavori. (
La Commissione si poi riunita nellanno corrente 2013 nelle
seguenti date: 9 febbraio, 7 marzo, 27 marzo e 2 aprile 2013.
Nelle discussioni preliminari, anche sulla base di indicazioni
poi confermate dalla ricostruzione e comunque note dalle
cronache e dalla documentazione amministrativa, inclusi i
verbali di diversi consigli comunali, si indirizzata lattenzione
sul cosiddetto crack di Tributi Italia che stato indicato
come la causa primaria dei problemi finanziari del Comune di
Scalea. (
La Commissione, quindi, ha esaminato una numerosa quantit
di atti amministrativi elaborati nel tempo, ad iniziare dallanno
1997, allorch si inizi ad affidare a privati la gestione dei
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tributi, ritenendo che per il susseguirsi degli eventi negli anni
a seguire la scelta di esternalizzare completamente il servizio
di riscossione dei tributi sia uno degli elementi maggiormente
determinanti che ha portato allindebitamento del Comune.(
La Commissione in data 2 aprile 2013 ha approvato un
Documento Conclusivo che ha trasmesso al Presidente del
Consiglio Comunale. I verbali della Commissione sono allegati
in appendice con i rilievi delle presenze. (
Il presente documento reso pubblico attraverso il sito del
Comune, diffuso alla stampa e pubblicazione.(
















La Commissione si riserva di convocare in audizione
gli esponenti politici e amministrativi degli anni
di riferimento1996-2013 per eventuali
ulteriori considerazioni sui fatti
riportati nel presente
documento.
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DOCUMENTO
CONCLUSIVO





























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Premesso che:

il primo atto in cui si manifesta la volont politica di pervenire
ad un incarico esterno della gestione dei tributi comunali trova
riscontro nelle deliberazioni n 97-99/1997 e n 202-203-
204/1998 (all.1), in cui si dichiara che stato contattato il sig.
Francesco Furch, consulente in materia ed esperto del
settoreper accertamento cespiti Iciap, Tarsu, Ici,
depurazione e fognatura, approvvigionamento idrico. Il
compenso stabilito dallallora Giunta Comunale fu di lire 136
milioni 650 mila; i tempi previsti erano stabiliti in 240 giorni.
Lattribuzione dellincarico di tipo diretto, senza gara, bando
o avviso pubblico.
Nelle deliberazioni citate non sono riportati n il curriculum
professionale n i titoli del sig. Furch n altro a supporto della
sua esperienza nel settore. Pi tardi, c traccia di una
dichiarazione dellex sindaco Mario Russo (verb. Comm. Cozz.
2/07-all.7), che in riferimento alla precedente gestione,
asserisce la scomparsa di due personal computer alla fine del
rapporto contrattuale tra il Furch e il Comune nel 1999. Negli
uffici comunali non vi documentazione per ricostruire
loperato del Furch presso il Comune di Scalea. Le ultime
notizie del sig. Furch provengono da fatti di cronaca nera
riferita ad indagini della Procura della Repubblica di Torino.

Anche lAmministrazione successiva ha mantenuto la linea
dellaffidamento a privati la gestione dei tributi del Comune.

Infatti, lAmministrazione vara il primo atto ufficiale che
consiste nelle deliberazioni della G.C. n47 del 3.3.2001 e
n101 del 2.4.2001 (all.2), in cui si stabilisce lavvio della
procedure relative allappalto per il servizio di rilevazione
generale per laccertamento dei cespiti.
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Quindi si giunge alla stipula del contratto rep.n.568
dell'11/04/2002 (all.3), il Comune di Scalea affida
all'AUSONIA TRIBUTI S.p.A. il Servizio rilevazione
generale del territorio comunale ai fini dell'accertamento dei
cespiti assoggettabili alla T.A.R.S.U., all'I.C.I. ed alla
T.O.S.A.P. Il compenso stabilito nella percentuale del
23,80% sulle maggiori entrate effettivamente incassate dal
Comune e introitate nella Tesoreria Comunale. Veniva stabilito
altres la durata dellappalto in 18 mesi.

Successivamente, con contratto rep. n. 589 del 23/07/2003,
(all.4), e relativo alla delibera di G.C. n 58 del 19.3.2003
(all.5), in conseguenza della perdita del gettito derivante
dall'adozione del condono tributario da parte del Comune,
lAmministrazione Russo decide di estendere l'oggetto del
sopra citato contratto n.568/2002 prevedendo le seguenti
ulteriori attivit:
a) rilevazione dei consumi dell'acqua potabile,
elaborazione, stampa, recapito e riscossione ordinaria
e coattiva delle fatture relative al canone ed ai
consumi dell'acqua potabile e dei relativi canoni di
fognatura, depurazione acque reflue ed accessori;
b) gestione e riscossione diretta dei versamenti spontanei
dell'I.C.I. e della T.A.R.S.U. annualmente dovuti dai
contribuenti;
c) recupero delle sanzioni amministrative e delle
contravvenzioni stradali.

Nellatto precisato che per la gestione di questi servizi la
societ viene remunerata attraverso specifiche percentuali
relative ad ogni tributo e secondo i diversi gradi di attivit di
riscossione.

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Infatti per il punto a) servizi idrici:
viene stabilito che lAusonia riceve un compenso del 6% delle
somme versate dai contribuenti -in via ordinaria, del 7% sugli
importi incassati a seguito di diffida e messa in mora e dell8%
sugli importi recuperati dopo procedure esecutive.

Per il punto b) ici e tarsu:
-compenso della percentuale di 2,25 degli importi versati
ordinariamente dallutente; del 6,30% a seguito di notifica di
avvisi di mora e dell8,10% dopo le procedure esecutive.
Per il punto c) sanzioni amministrative:
-12% degli importi ordinariamente riscossi e del 17% delle
somme versate a seguito di procedure esecutive.

La durata del contratto stabilito in anni 6 con possibilit da
parte del Comune di rescindere il contratto dopo due anni senza
alcun onere a carico. Questo atto rep. n 568/02, diversamente
al precedente n.568/02, non viene registrato allAgenzia delle
Entrate.

In sostanza la delibera n 58/03 della G.C., oltre ad estendere i
servizi, in sostanza privava il Comune di tutta la gestione
diretta dei tributi, modificando nettamente sia le modalit di
pagamento dellattivit dellAusonia e sia le percentuali in
misura maggiore per lAusonia.

In data 21/02/2004 l'AUSONIA TRIBUTI S.p.A. veniva fusa
per incorporazione alla SAN GIORGIO S.p.A. con
conseguente trasferimento di tutti i rapporti contrattuali.
Agli atti si riscontra il contratto rep. n. 658 del 31/01/2006
(all.6) stipulato con la nuova concessionaria SAN GIORGIO
"Appendice al contratto rep. n. 589 del 23/07/2003" veniva
modificato l'aggio per l'attivit di accertamento e precisamente,
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"fermi restando gli aggi previsti dal precedente contratto, la
maggiore attivit espletata potr essere compensata con un
aggio del 42% sulle maggiori entrate effettivamente incassate
ed introitate dal Comune a seguito dell'attivit di accertamento
delle entrate evase". Tutto questo avvenuto, e va evidenziato,
senza nessuna procedura di evidenza pubblica.

Quindi laggio in favore della S. Giorgio passa dal 23,80 %,
stabilito circa 3 anni prima, al 42% delle somme riscosse (da
recupero da evasione tributaria dellanno di riferimento).

All'art. 4 del sopra citato contratto veniva stabilito che la SAN
GIORGIO "dovr creare e fornire una banca dati aggiornata
di tutto il territorio comunale con accesso on-line da parte
degli uffici comunali. Alla fine del contratto e/o in caso di
revoca la SAN GIORGIO dovr fornire, nel formato richiesto,
la suddetta banca dati".
Nello stesso contratto all'art. 7 veniva stabilito che "la
riscossione dovr avvenire, per ogni entrata, a mezzo c/c
postale con possibilit di visura on-line da parte dei
competenti uffici comunali";

Va ricordato che, sul finire dellanno 2006, lopposizione
politica sia allinterno che fuori il Consiglio Comunale (Verdi e
associazione La Scossa), segnalano una serie di disservizi e
cattiva gestione della ditta San Giorgio (invio delle cosiddette
cartelle pazze) e denunciano pubblicamente le sfavorevoli e
penalizzanti condizioni contrattuali per lEnte.

Il gruppo politico Uniti per Scaleachiede listituzione di una
commissione per valutare loperato della ditta S. Giorgio. Il
Consiglio comunale, in maniera trasversale, approva la
proposta e quindi viene varata una Indagine conoscitiva sulla
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S. Giorgio S.p.A. in seno alla IIIa Commissione Consiliare. Il
presidente della Commissione avv. Giorgio Cozzolino, nonch
i componenti cons. Vincenzo Ciaccio, Marcello DAmico,
Alessandro Bergamo e Ennio Tenuta, si riuniscono per diverse
sedute fino al gennaio 2010, in prossimit di scadenza della
consiliatura.

Dai verbali della Commissione (all.7) emerge il dato
preoccupante e cio che gi allora, la Responsabile dellUfficio
Tributi del Comune, lamentava la mancata rimessa delle
somme riscosse dalla Concessionaria per lIci 2006.

Nel verbale n 2 del 12.2.2007, in una riunione pubblica della
Commissione in presenza anche di responsabili della S.
Giorgio (dott. Nicola Santovito procuratore speciale e dott.
Enzo Laricchia direttore tecnico), il Sindaco Mario Russo ebbe
ad elogiare loperato della S. Giorgio che ha consentito un
aumento delle entrate... Le affermazioni del Sindaco e
loperato della S. Giorgio furono in quelloccasione contestati
dal cons. Bergamo. Lo stesso cons. di maggioranza Ciaccio
pose precise domande ai dirigenti della S. Giorgio in ordine ad
adempimenti contrattuali a cui non fu data risposta.

Le affermazioni del sindaco Russo non trovano riscontro con i
responsabili degli uffici finanziari perch, come abbiamo visto
dalle sollecitazioni della rag. Impieri, lamentano linosservanza
delle norme contrattuali. Il Sindaco, comunque, si contraddice
autonomamente quando costretto ad inviare la nota del
7.7.2008 (all.8), in cui segnalava la S. Giorgio al Ministero
delle Finanze per le gravissime inadempienze contrattuali con
conseguenti disagi per la gestione della cosa pubblica.


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Da un altro verbale della Commissione Cozzolino, siamo al n
4 del 2008, si evince la difficolt a ottenere documentazione
utile (ammontare delle somme riscosse per ogni singolo
tributo, gli accrediti, le ritenute della S. Giorgio che, dopo il
passaggio allIpe, era diventata Tributi Italia S.p.A). Nel
verbale del 2 ottobre 2009 si rileva il dubbio in ordine alle
dichiarazioni del Sindaco nel precedente Consiglio comunale
in ordine alla effettiva esistenza di fideiussioni a garanzia dei
crediti della Tributi Italia. Si scopr, infatti, che le fidejussioni
non solo risultavano scadute e non rinnovate, ma il premio
corrisposto non garantiva la copertura del volume.

Giova ricordare che in pi occasioni, la Commissione, lament
limpossibilit di ottenere documenti a sostegno e aiuto del
Governo cittadino, e ad ascoltare in audizione i rappresentanti
delle societ concessionarie, nonostante la presenza e la
disponibilit dellallora assessore al Bilancio nonch
vicesindaco, avv. Mauro Campilongo.

Il consigliere Bergamo aggiunge: <<La mia personale
impressione che probabilmente la Commissione
Cozzolino, per evidenti ragioni di ostruzionismo, non doveva
conoscere la verit in ordine alla sciagura che si stava
preparando ai danni dellintera cittadinanza scaleota. La
stessa Commissione, nelle fasi finali, ha molto risentito del
clima creatosi nella Citt di Scalea per le imminenti elezioni
amministrative, attraverso linfluenza pesante del Sindaco
Russo che, in quelle settimane, doveva indicare il nuovo
candidato a Sindaco della sua parte politica>>.

Il consigliere Introini afferma che: <<in quegli anni stato
prodotto dal gruppo politico di cui facevo parte unampia
relazione sotto forma di interrogazione (vedi all. 21) nelle
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quali con molta chiarezza si evidenziavano i guasti politico-
amministrativi che hanno poi portato come conseguenza al
disastro economico del Comune di Scalea che conosciamo.
Infine, aggiungo, tali interrogazioni, di cui pi volte si sono
sollecitate le risposte, queste non sono mai pervenute dal
Sindaco allora in carica. Nemmeno la Corte dei Conti, a cui
pure i documenti erano stati inviati, ha mai risposto nel
merito>>.

La voluminosa documentazione allegata al presente
Documento Conclusivo stata resa possibile dal Sindaco
Pasquale Basile. Solo oggi, durante i lavori dellattuale
commissione, si preso contezza di importanti documenti
sottoscritti da funzionari e dirigenti comunali.

Con deliberazione n. 69 del 3/6/2008 (all.9) la Giunta
Comunale prendeva atto della cessione del ramo d'azienda
relativo alla gestione delle entrate del Comune di Scalea da
parte della SAN GORGIO S.p.A. a favore della Societ I.P.E.
S.p.A. giusto atto redatto dal notaio Dr. Giulio Grilli in data
21/02/2008 rep. n. 24349 raccolta n.12271 (all.10).
Successivamente con atto pubblico la I.P.E. S.p.A. veniva
trasformata in I.P.E. S.r.l. e il 21.11.2008 veniva ceduta alla
TRIBUTI ITALIA S.p.A. con sede in Roma alla Via Veneto n.
146/3.

Sembrerebbe che tali passaggi siano avvenuti senza presa
datto da parte della Giunta Comunale, visto che non sono state
reperite tutte deliberazioni al riguardo.

Il contratto originariamente stipulato, rep. n. 568/2002,
prevedeva quale termine perentorio per la conclusione dello
stesso la data del 23/07/2009, ma prima della scadenza di
questo contratto lEnte comunicava alla TRIBUTI ITALIA la
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propria disponibilit a prorogare temporaneamente i termini
dello stesso fino a tutto il 31/12/2009 alle nuove condizioni
indicate nella nota prot. n. 233 del 22/07/2009 (all. 11) e
precisamente:
a) versamento di tutti i tributi su singoli conti correnti
postali intestasti al Comune di Scalea per i quali si e
gi provveduto alla relativa apertura;
b) informativa a tutti i contribuenti delle nuove modalit di
versamento;
c) limitazione dell'attivit di accertamento nel periodo di
proroga per i soli tributi che alla data del 31/12/2009
possono essere oggetto di prescrizione;
d) rendiconto e versamento di tutte le somme dovute al
Comune;

La TRIBUTI ITALIA SpA si rendeva disponibile ma di fatto
non accettava alcuna delle proposte formulate, pertanto il
Direttore Generale dott. Ciro Alifuoco, con nota del
19/08/2009 (all.12), nel ribadire la chiusura del rapporto
contrattuale, intimava alla suddetta Societ di assolvere gli
obblighi contrattuali e nel contempo richiedeva, tra laltro, la
restituzione della banca dati.

Ci che, a seguito di tale ricostruzione, risulta incomprensibile
lassenza di interventi da parte dellorgano politico
nonostante lo stesso Sindaco fosse inequivocabilmente a
conoscenza dei gravi disagi gestionali causati dagli scorretti
comportamenti della Tributi Italia.

Al riguardo, assumono un importante rilievo le numerose
proteste formulate in precedenza dai dirigenti comunali nei
confronti della concessionaria. Su tutti, ecco 2 documenti
importanti:
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1) Il Responsabile dei Servizi Entrate e Patrimonio del
Comune, avv. Giuseppe Sangiovanni, il 27.11.07
(all.13) scrive al Sindaco Mario Russo e al Direttore
Generale una lettera dei toni molto duri e ultimativi. Il
dirigente parla di continui solleciti, ennesimo
inadempimento contrattuale, gravi e continue
inadempienze che comportano carenza di liquidit di
cassa, privazione dellEnte alla ordinaria gestione
anche per i pagamenti degli stipendi, rischio di
pignoramenti. Il Funzionario chiede al Sindaco di
avviare le procedure per la risoluzione del contratto,
allegando addirittura un bozza di proposta di
deliberazione. In conclusione, lavv. Sangiovanni,
chiede lopportunit di adire le vie legali al fine di
accertare lillecito arricchimento da parte della S.
Giorgio e di segnalare laccaduto ai competenti
organi di vigilanza. Ricordiamo che ci accade nel
2007.
2) la lettera di sollecito del 10.3.2008 (all.14) della
responsabile del Settore Finanziario rag. Impieri in cui
fa riferimento a ripetuti solleciti e a reiterati inviti
ad ottenere gli accrediti spettanti al Comune di Scalea.
La Impieri avvertiva quindi che le scorrettezze della S.
Giorgio esponevano lEnte a gravi rischi (morosit,
contenzioso, pignoramenti).

Tuttavia, solo dopo 9 mesi la lettera dellavv. Sangiovanni, il
Sindaco si rivolge al Ministero delle Finanze (all.15), per
informare in ordine alle inadempienze della San Giorgio. Il
Ministero, invece, risponde con sollecitudine e il 25.7.08
(all.16) chiede ulteriori informazioni sulla ragione della
protesta.
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Ma tutto ci non sembra preoccupare molto la San Giorgio
(non vi sono agli atti documenti di risposta) che resta
indifferente ai solleciti rivolti anche successivamente, cio al
Direttore Generale del Comune di Scalea quando il
30.10.2008 (all.17) scrive alla cessionaria per segnalare
anchegli gravi inadempienze.

Infatti nulla cambia perch in data 20.11.08 il Sindaco e il
Direttore Generale del Comune di Scalea vengono informati
dal loro Responsabile dellArea Finanziaria rag. Carmela
Impieri (prot.n89UF- all. n18) che ribadisce le
inadempienze contrattuali con conseguenti gravi disagi
(mancano le necessarie risorse per le spese di ordinaria
amministrazione quali gli stipendi dei dipendenti, obblighi
contrattuali, rientro da anticipazioni di tesoreria, ecc). La
dipendente, infine invita il Sindaco a provvedere allavvio
della risoluzione del contratto.

Anche il Responsabile del Settore Affari Generali del Comune,
avv. Giovanni Loreto, il 27.11.2008 (all.19) diffida la San
Giorgio, che in data 21.2.2008 ha ceduto alla Ipe srl, il
contratto sottoscritto con il Comune di Scalea, a riversare le
ingenti somme di spettanza comunale minacciando altrimenti
di adire a vie legali.

Ma tutto ci non sortisce alcun risultato n risulta alcun
intervento risolutivo da parte dellorgano politico o del sindaco
in merito..
Il 21.11.2008 lIPE srl conferisce lazienda alla Tributi Italia
S.p.A. con sede in Roma e, il Comune di Scalea, richiede alla
stessa nuova societ il prolungamento del contratto fino al
31.12.2009.
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Di fatto, una serie di cessioni di ramo di impresa e fa si che le
societ precedenti diventino di fatto la Tributi Italia SpA.
Risulta palese, allo stato della ricostruzione, la totale assenza di
provvedimenti sostanziali dellorgano politico e del Sindaco
rispetto ai tanti e documentati avvertimenti provenienti dai
funzionari e dal Direttore Generale del Comune.

In quel periodo una serie di fatti di cronaca fa da contorno alla
ricostruzione riportata: da voci di un ammanco di 60 mila euro
dalle casse degli uffici della societ di riscossione, ai colpi di
pistola esplosi contro le porte degli uffici della societ, seguiti
da un tentativo di incendio dei locali.
In tutto questo susseguirsi di avvenimenti, in sintesi, si
avvicendano societ di gestione dei tributi che cedono tra loro e
ad altri il contratto del Comune di Scalea, rimpallandolo senza
interessarsi di un contatto con lEnte, nonostante i numerosi e
pesanti solleciti che da questi ricevono. Anche da parte
dellEnte apparentemente non ci sono n contestazioni n
richieste di chiarimenti su queste cessioni di societ e dei loro
proprietari, n sullal verifica dei requisiti posseduti. Come
abbiamo gi rilevato, sembra infatti che non vi siano
deliberazioni di presa datto al riguardo.

E legittimo quindi il dubbio in ordine alle societ che
assumono il carico del Comune di Scalea, cio dei debiti che si
portano dietro le stesse societ cessionarie, che non hanno
riversato nella casse comunali alcuni milioni di euro. Il dubbio
pi pesante relativo al momento della comunicazione al
Comune di Scalea dellavvenuta cessione del contratto per la
gestione dei tributi del Comune di Scalea alla Tributi Italia
SpA.


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Viene quasi ovvio chiedersi: dopo linfinita serie di contrasti
degli uffici nei confronti delle concessionarie del servizio al
fine di ottenere i versamenti delle ingenti somme, come mai
lAmministrazione non si preoccupata di verificare la nuova
societ, la Tributi Italia SpA?. Il vice presidente Manco e il
consigliere Bergamo si chiedono: <<Come mai ad alcun
amministratore sia venuto in mente di indagare in ordine alla
nuova societ. chiaro, a questo punto che il piano posto in
essere per truffare i cittadini di Scalea doveva compiersi.
Tutto ci con pi o meno evidenti complicit dei vari organi
che non hanno controllato >>.

Facilmente, anche per fatti di cronaca a quellepoca recenti, ci
si sarebbe reso conto che il Comune di Scalea, cio limmenso
patrimonio di utenze (circa 26.000), era stato consegnato nelle
mani di tal Giuseppe Saggese.

Una semplice indagine sul web avrebbe fatto emergere una
brutta storia gi a quei tempi: nel 1999 il Comune di Aprilia
(Roma) presenta una denuncia di frode contro la societ di
Saggese. Poi il 14.7.2001 il manager, insieme a Sindaco e
consiglieri comunali, viene arrestato in qualit di titolare della
societ Publiconsult che faceva parte dellAser e che gestiva la
riscossione dei tributi nella citt di Pomezia nei pressi di Roma.

Questo manager nel gennaio del 2008 aveva rilevato la societ
Gestor che gestiva la riscossione di tributi di Bologna.
Nellautunno di quello stesso anno scoppia lo scandalo per un
ammanco di alcuni milioni di euro nei confronti del Comune.
Ma nemmeno laltro pi grave evento smuove i politici del
Comune di Scalea: il 29 aprile 2009, quindi un anno pi tardi,
Saggese viene nuovamente arrestato per ordine della
magistratura di Velletri, con laccusa di ammanchi nelle casse
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di alcuni comuni del Lazio. Cio stiamo parlando di una
persona che era a capo di una societ che gestiva a suo
piacimento soldi della comunit scaleota.

Definitivamente, poi, lo stesso Saggese, stato arrestato il 3
ottobre 2012 a Chiavari per aver sottratto a ben 400 comuni la
somma presumibile di 100 milioni di euro. Tra questi
ovviamente, il Comune di Scalea risultava tra i primi della lista
per lammontare del furto.
La semplice conoscenza di questi fatti di cronaca sarebbe
dovuta bastare per indurre a prendere provvedimenti nei
confronti di tali societ, e di evitare di affidare il patrimonio
tributario a personaggi coinvolti in fatti di tale entit senza le
opportune precauzioni contrattuali, che di fatto sono del tutto
assenti.

I consiglieri Manco e Bergamo aggiungono: <<Lassenza di
azioni fa scaturire seri dubbi perch il Sindaco poteva
emettere unordinanza per sospendere la gestione del servizio
della Tributi Italia, in attesa degli esiti processuali in ordine
alla custodia cautelare del 29.4.2009. Il Sindaco gi in quei
pochi mesi, senza aspettare il mese di agosto - avrebbe
recuperato o impedito il transito di alcuni milioni di euro
dalle tasche dei contribuenti scaleoti ai conti correnti in uso
al signor Saggese per le sue spese di lusso (yacht, auto,
vacanze, feste, ecc.) che la cronaca descrisse>>.

Anche in sede parlamentare esistono tracce della reputazione di
Tributi Italia: infatti presso la Camera dei Deputati era in vita
una Commissione conoscitiva sulle societ di gestione dei
tributi negli enti locali presso la Commissione Finanze
presieduta dallon. Gianfranco Conte del pdl. In questo
contesto il deputato Maurizio Bernardo, compagno di partito
!"##$%%$"&'(%)'!$*+' (
(
(
89(
del sindaco Russo, nella sua risoluzione in Commissione
scriveva: La societ Tributi Italia spa, concessionaria della
riscossione per numerosi comuni italiani, versa in una
situazione di gravissimo squilibrio finanziario, risultando
debitrice, secondo i dati forniti dal direttore generale delle
finanze del ministero dell'Economia, nei confronti di circa 135
comuni, per un ammontare complessivo di oltre 89 milioni di
euro relativi a tributi riscossi e non riversati ai comuni
competenti (all.31).

Il Sindaco in data 19 agosto 2009, poco dopo aver proposto la
proroga del contratto, si presenta presso la Tenenza della
Guardia di Finanza di Scalea per presentare una denuncia
contro la Tributi Italia Spa (all.20). Russo sembra finalmente
accorgersi di alcune anomalie riscontrate nella gestione dei
tributi riscossi da parte di tale societ. Egli infatti si riferisce
al mancato flusso dei dati riguardanti lanagrafica degli
immobili che non consente allEnte di avere la banca dati
attraverso controllare gli eventuali flussi di incassi tali
comunicazioni contrattualmente previste sono state fornite in
parte ma una mera lista di nomi senza lindicazione del
tributo tale situazione rende impossibile verificare gli
incassi percepiti dalla societ. Ci si chiede: come mai solo in
questa fase il Sindaco prende atto della realt dei fatti,
nonostante le ripetute informazioni pervenute dai suoi dirigenti
e funzionari?


Anche i provvedimenti emessi dalla Giunta Comunale,
esplicatisi nellavvio di una serie di procedure giudiziarie
contro la Tributi Italia, risultano di fatto tardivi: tali documenti
in realt iniziano ad essere prodotti dallamministrazione Russo
solo quando il danno irreparabile, e - incomprensibilmente -
!"##$%%$"&'(%)'!$*+' (
(
(
8:(
quando ormai erano trascorsi quattro mesi dal primo arresto del
Saggese avvenuto, come abbiamo ricordato, il 29 aprile 2009.

Il 16 e 17 settembre 2009, lopposizione consiliare Uniti per
Scalea presenta due voluminose interrogazioni (all.21) a firma
dei consiglieri Introini, Ciancio e Bergamo. In tali documenti
di sindacato ispettivo si sottolineano le gravi inadempienze
contrattuali delle societ cessionarie nonch lindifferenza
dellamministrazione comunale a intraprendere iniziative
contro la societ di gestione dei tributi per garantire il rispetto
delle clausole in favore del Comune di Scalea.

Quindi la Giunta finalmente formula la deliberazione (n.103
del 16/09/2009 (all.22) "Nomina di un legale per azione
giudiziale nei confronti della Tributi Italia S.p.A" .

Ed ecco la nota prot. 319 del 21.10.2009 (all.21) in cui il dott.
Alifuoco e la rag. Impieri chiedono alla Tributi Italia S.p.a.
notizie (rispecchiando i contenuti delle interrogazioni
dellopposizione) in ordine ai mancati pagamenti con
indicazione degli importi dovuti, delle annualit e delle causali,
nonch dei relativi interessi.

I dirigenti fanno inoltre presente limpossibilit, nonostante
reiterate richieste, ad ottenere alcun rendiconto prospettico
degli incassi, divisi per entrata, per anno e per tipo di attivit
(riscossione ordinaria, accertamenti, ingiunzioni, etc.) e che
alcun resoconto era pervenuto circa le partite in sofferenza,
dello stato degli accertamenti e delle ingiunzioni, nonch dei
riversamenti effettuati cumulativamente, senza suddivisione
per tipo di entrata e per annualit di riscossione.


!"##$%%$"&'(%)'!$*+' (
(
(
8G(
I crediti che la stessa Tributi Italia riferisce essere postalizzati
ammontano a ! 13.380.321,38. Il Comune di Scalea non stato
e non attualmente in grado di quantificare lammanco reale.
E nellassenza di cifre certe che probabilmente si esplicita il
danno maggiore: il Comune di Scalea non in grado di
produrre neanche documentazione adeguata per linsinuazione
nel passivo della Tributi Italia.

Alla fine di ottobre del 2010, riferisce il sindaco Basile, si tiene
una riunione informale che vede presenti la Giunta al completo,
il consigliere Di Giorno, la ragioniera Impieri, il Segretario
Generale Dott. Alifuoco e il Revisione dei Conti, dott. Marco
Maisto, sulla situazione finanziaria dellEnte. Il Revisore unico
deposita il 15.11.2010 (all.23) una relazione, richiesta dal
Sindaco Basile nella riunione citata. In tale riunione, infatti,
viene evidenziato dal dott. Maisto e dal dott. Alifuoco che il
motivo principale della situazione finanziaria dovuto al
default di Tributi Italia SpA e che esistono buoni margini di
recupero della situazione stessa.

In sintesi, il dott. Marco Maisto giustifica le azioni svolte
dallamministrazione nei confronti delle societ concessionarie
del servizio riscossione dei tributi. Dice il revisore, infatti, che
la minaccia di risoluzione del contratto avrebbe comportato la
perdita della banca dati delle utenze, con il rischio di ritornare
allanno zero senza personale formato e senza mezzi.

Il Revisore interpreta come tutto sia congiurato contro gli
organi comunali che, al contrario, avevano buona volont ma si
scontravano con il sistema burocratico e legislativo che
addirittura sembrava proteggere la Tributi Italia.
Inoltre, asserisce il Revisore, gli organi ministeriali competenti
per le inadempienze contrattuali erano riconducibili in gran
!"##$%%$"&'(%)'!$*+' (
(
(
8@(
parte alla stessa Tributi Italia. Tale affermazione in
contraddizione con lintervento del dott. Carlo Vaccari,
intervenuto appena 18 giorni dopo lesposto del Sindaco Ma il
Revisore va oltre, spingendosi ad affermare che il Tar, il
Consiglio di Stato, il Parlamento, il Governo hanno di fatto
salvato la Tributi Italia, considerandola alla stregua di grosse
societ in crisi.

Il Revisore si esprime negativamente sullutilit di unulteriore
commissione di inchiesta, visto che i fatti erano gi noti alla
precedente, e pur indicando che il Comune poteva fare
qualcosa in pi (tutto migliorabile), giustifica la parziale
inerzia potendo affermare con la stessa certezza che un
eventuale maggiore sforzo avrebbe sortito gli stessi identici
risultati.

I fatti, per, dimostrano che comunque nonostante
latteggiamento adottato dallAmministrazione Russo - il
Comune si trovato privo di qualsivoglia banca dati pur in
presenza di una linea morbida nei confronti della Tributi
Italia SpA.

Non solo: si trovato privo di qualsiasi riferimenti di fatto
incanalando il Comune in un buco nero finanziario, visto il
peso percentuale che rivestono i tributi locali sul bilancio
dellEnte.

In merito alle considerazioni del Revisore Unico sullutilit
delle commissioni consiliari, la stessa commissione ritiene che
questo documento sia di per s stesso una prova del contrario.

Aggiungono i consiglieri Bergamo e Manco: <<Abbiamo
capito che, secondo il dott. Maisto (vedi all. 23), una specie di
!"##$%%$"&'(%)'!$*+' (
(
(
8F(
spectre istituzionale consentiva alla Tributi Italia lassoluta
libert di truffare, una sorta di licenza per delinquere.
Insomma il dott. Maisto evoca il solito complotto dei cosiddetti
poteri forti. Vista la documentazione, noi riteniamo che non
cos perch abbiamo visto la giusta preoccupazione della
Commissione Finanze della Camera dei Deputati e loperato
degli organi ministeriali. Questa Italia probabilmente
migliore di quanto con grande fantasia (e per opportunit) si
immagina. Per quanto riguarda le considerazioni critiche del
Revisore in ordine alle commissioni consiliari, sulla loro
efficacia e competenza, riteniamo utile che lo stesso
professionista legga con attenzione il presente documento, e, se
lo crede, ne tragga le conseguenze. Relativamente al suo netto
rifiuto a partecipare ai consigli comunali, pi volte richiesto
dal sindaco e dai consiglieri di opposizione del gruppo Scalea
Libera, riteniamo che la sua presenza pur non contemplata
dalla norma poteva offrire risposte a domande rimaste sulle
carte. Il dott. Maisto, nella sua relazione al Sindaco, afferma
ancora che i consiglieri di Scalea Libera dimostrano la totale
incapacit nel leggere la documentazione contabile.
Probabilmente questa convinzione pu essere vera, ma,
paradossalmente, d forza alla richiesta degli stessi
consiglieri, in ordine alla necessit della presenza in Consiglio
del Revisore dei conti del nostro Comune. In tali occasioni il
Revisore avrebbe spiegato i motivi per cui in nessun
documento contabile, che porta la sua firma di approvazione
per lufficio che riveste dal 2008 ad oggi, si rileva una riga
sulle inadempienze contrattuali delle societ cessionarie del
servizio di riscossione tributi che hanno comportato un danno
gravissimo allEnte. I consiglieri di Scalea Libera avrebbero
chiesto al dottore come mai non abbia avuto la curiosit di
chiedersi, a sua volta, da dove provenisse la difficolt di
liquidit dellEnte. Il Revisore avrebbe forse risposto alla
!"##$%%$"&'(%)'!$*+' (
(
(
8H(
domanda: perch in tutti documenti (bilancio, consuntivi,
variazioni di bilancio, ecc.) portati alla sua valutazione in
cinque anni 2008/20013 non ci sia stata una indicazione a
Sindaco, Giunta, Consiglio, ecc., a prendere una seria ed
efficace misura contro questa evidente e preannunciata
truffa? Eppure il Revisore, necessariamente, era in relazione
con gli uffici finanziari dellEnte, e quindi non poteva non
sapere. Probabilmente, potrebbe oggi risponderci il Maisto,
la norma non impone questo compito. Ma anche se cosi fosse,
sarebbe stato auspicabile un diverso comportamento,
professionalmente pi responsabile (era sufficiente avvertire
nero su bianco cosa poteva accadere). In verit, lunica nota
del dott. Maisto si riscontra nella relazione del rendiconto
della gestione 2008 in cui sollecita i concessionari della
gestione della riscossione dei tributi, ad intraprendere
opportune azioni al fine di realizzare il recupero dei crediti.
Se il dott. Maisto fosse intervenuto in Consiglio Comunale
avrebbe potuto raccontare della spectre e, magari, i
consiglieri di Scalea Libera se ne sarebbero fatti una ragione.
Il dott. Marco Maisto stato nominato revisore unico del
Comune di Scalea nel 2008. Anno in cui in carica il Sindaco
Mario Russo>>.

I dati sulla evasione ed elusione tributaria nel nostro comune
sono allarmanti. La relazione del Delegato al Bilancio Franco
Di Giorno, resa nel Consiglio Comunale n 29 del 29.11.2011
(all.24), convocato in sessione di Bilancio 2010, drammatica:
Titolo I- Entrate Tributarie riferite allanno 2009
- Imposta comunale Immobili: riscossa solo il 49% (cio
su 2milioni e 628 mila euro sono stati riscossi
1.146.170,27);
- su ulteriori accertamenti Ici sono stati riscossi 450mila
euro su 6milioni e mezzo;
!"##$%%$"&'(%)'!$*+' (
(
(
8C(
- la tassa sui rifiuti solidi urbani stata riscossa solo per
il 41,61% (su 2.092.407,50 di euro stato riscosso solo
euro 870.685,68);
- sugli ulteriori accertamenti Tarsu stato riscosso
7.549,11 euro su ! 350.000;
- i proventi delle sanzioni amministrative del codice
della strada ammontano a ! 107.031,56 su !
809.954,91, cio praticamente hanno pagato solo il
13,12%;
- per il canone raccolta e depurazione acqua pari a !
2.965.880,00 non si avuto nessun incasso mentre per
la somma accertata nel corso dellesercizio 2010 di !
4.084.410,91 stato riscosso solo il 10,39%, cio
424.533,75. Il dato migliorato rispetto al 2009 in
quanto in quellanno stato riscosso solo il 9,30%.

Gli stessi ex dipendenti dellAusonia e delle altre cessionarie,
ricordano oggi limpossibilit di completare le liste dei
contribuenti per lostruzionismo dei dirigenti di quelle ditte
private.

Aggiungono i consiglieri di Manco e Bergamo: << Sembra che,
a sentire le voci di popolo, fosse consentito a molti cittadini-
elettori chiedere agli amministratori comunali di eliminare il
proprio nominativo dal data base dei programmi delle ditte
cessionarie del servizio riscossione, oppure di cancellare quel
determinato tributo da pagare, soprattutto in occasione delle
campagne elettorali. Si ricorda che, nel decennio 2000-2010,
si sono tenute ben 7 campagne elettorali.>>

Attualmente la gestione della riscossione dei tributi nel nostro
Comune stata ricondotta allinterno dellEnte. Le quote di cui
contrattualmente era ed competente la Tributi Italia (ora in
!"##$%%$"&'(%)'!$*+' (
(
(
9D(
Amministrazione Straordinaria) sono state oggetto di
negoziazione da parte del Sindaco, che si concretizzata nella
deliberazione della Giunta Comunale n159 del 20.11.2012
(all.25). Nellatto va evidenziato come laggio in favore della
ditta sia del 20%, quindi pi che dimezzato rispetto al
contratto del 2006. Altro punto in favore dellEnte
listituzione di un conto corrente intestato al Comune di Scalea
dove gli utenti versano i corrispettivi dei tributi comunali.
In questo documento si da atto che la Tributi Italia in A.S. deve
riscuotere per conto del Comune di Scalea la somma di
5milioni e 700mila euro.
Agli atti presente la relazione al Sindaco del dott. Alifuoco
del 7.4.2011 (all.26)

I problemi di liquidit, derivanti dal mancato trasferimento dei
tributi riscossi o dalla mancata riscossione degli stessi, hanno
pi volte generato malumori e proteste, anche pubbliche, da
parte di dipendenti di ditte assegnatarie della gestione di altri
servizi comunali. I consiglieri Bergamo e Manco affermano
che: <<Il disastro economico stato generato dal mancato
controllo e dallassoluta indifferenza degli organi politici
rispetto alla gestione privata della riscossione e accertamento
dei tributi. Anche fornitori, ditte e societ oltre a consulenti in
genere, non riescono a ottenere le dovute spettanze. Le
difficolt dellattuale amministrazione nellimpossibilit ad
assicurare la puntualit degli stipendi dei dipendenti che
reclamano mensilit arretrate. Pi volte negli ultimi consigli
comunali noi consiglieri di opposizione del gruppo Scalea
Libera abbiamo esternato la necessit di percorrere la strada
del dissesto dellEnte>>.



!"##$%%$"&'(%)'!$*+' (
(
(
9,(
Anche il Sindaco Basile, soprattutto durante i primi mesi della
sua sindacatura, ha indicato pi volte il ricorso allo strumento
del dissesto, ritenendo, nel seguito, eccessivamente
penalizzante per la popolazione.

La Corte dei Conti pi volte intervenuta per segnalare le
criticit della gestione contabile del nostro Comune.
Ultimamente, lo scorso anno, la Sezione Regionale di
Controllo ha emesso la deliberazione n100/2012 del 6 luglio
2012 (all.27). Nel documento, la Corte chiede al presidente del
Consiglio Comunale di Scalea, di inserire le proprie note e
richieste di correttivi allordine del giorno del primo Consiglio
Comunale utile. Vedi rendiconti della Corte Conti anno 2008-
2011 (all.28)

Nella deliberazione di che trattasi la Corte, ai sensi di legge,
chiede ladozione di necessarie misure correttive che devono
assolutamente essere assunte entro tre mesi, per non incorrere
negli effetti dellart. 6, comma 2, del d.lgs n149/11. Ci vuol
dire scioglimento del Consiglio Comunale di Scalea.

LAmministrazione risponde in data 5 ottobre 2012 con
deliberazione n 9 del Consiglio Comunale in cui adotta le
misure correttive che ritiene idonee a risolvere le criticit
gestionali e finanziarie riscontrate dalla Corte dei Conti. Ad
oggi la Corte dei Conti non si ancora pronunciata in merito.

Lassenza di liquidit ha costretto lEnte da anni - dal 2006 - a
ricorrere allanticipazione di cassa presso la Tesoreria
comunale, ottenendo prestiti per circa 10 milioni di euro su cui
paga interessi notevoli e per i quali esistono seri problemi di
restituzione, pur avendo lattuale Amministrazione proceduto
ad una restituzione parziale piuttosto consistente
!"##$%%$"&'(%)'!$*+' (
(
(
98(
dellanticipazione di cassa. In questo contesto, si rileva una
straordinaria coincidenza in quanto proprio in quellanno, che
segna linizio di seri guai finanziari dellEnte,
lamministrazione stipula con la S. Giorgio una Appendice al
contratto rep. n. 589 del 23/07/2003" (all.4): si tratta del regalo
dellaumento dellaggio in favore della societ dal 23,80% al
42%.


























!"##$%%$"&'(%)'!$*+' (
(
(
99(
Conclusioni

Nel corso del Consiglio Comunale del 30 ottobre 2012 sono
stati riconosciuti debiti fuori bilancio per 1milione 170mila
450,35 euro.

La situazione debitoria attuale del Comune di Scalea,
certificata (all.29) dal Capo Area Finanziaria in data 31
gennaio 2013 rag. Carmela Impieri, ammonta a 29milioni
651mila 925,21 euro.

I debiti del Comune di Scalea derivanti da accensioni di mutui
da pagare ratealmente entro il 2035 ammontano a circa 10
milioni di euro.

I debiti dellEnte nei confronti della Tesoreria Comunale
(Banca Carime) ammontano a circa 1milione 500mila euro
per anticipazioni di cassa non restituite. Per questi motivi dal
mese di gennaio 2013 appaiono difficili i rapporti lIstituto che
non sembra disponibile a concedere ulteriori crediti.

Gli stipendi dei dipendenti comunali (ammontanti
complessivamente a 274mila euro mensili) sono stati erogati
puntualmente in virt delle entrate derivanti dal pagamento
dellImu. La tassa stata pagata da circa il 55% dei proprietari,
che comunque una percentuale pi bassa della media

La grave situazione debitoria in cui versa il Comune di Scalea
non dipende unicamente dalle societ di gestione della
riscossione dei tributi, ma anche da una situazione oramai
cronicizzata di mancato controllo e dallassenza di iniziative
volte a recuperare levasione e lelusione tributaria.

!"##$%%$"&'(%)'!$*+' (
(
(
9:(
I consiglieri Manco e Bergamo affermano che :<< Il disastro
finanziario inevitabilmente riconducibile a condotte politiche
scellerate. La complice assenza di iniziative da parte degli
amministratori, unita al lassismo clientelare, ha consentito il
furto di milioni di euro ed ha generato la convinzione che la
protezione politico-clientelare potesse perpetuare il vizio
dellevasione ed elusione tributaria>>.

Riferisce il Sindaco che: <<C da sottolineare che, da Luglio
2012, la gestione dei tributi stata riportata internamente
allente, rescindendo in danno il contratto con la subentrata
Censum S.r.l. a seguito di diverse inadempienze, e avviando
una serie di inesorabili, seppur lente a causa della necessaria
ricostruzione della banca dati, azioni di recupero. Tali azioni
hanno avuto gi risultati tangibili nel caso del recupero delle
utente idriche e si stanno avviando nel caso degli altri Tributi.
Inoltre tale azione ha portato un risparmio annuo strutturale di
diverse centinaia di migliaia di euro>>.

Proprio in considerazione del fatto che la gestiore tributaria
non stata lunica causa del deficit finanziario del Comune di
Scalea, occorrer sicuramente valutare gli affidamenti e la
gestione dei servizi esterni, la gestione della discarica il cui
prematuro esaurimento ha comportato un incremento dei costi
esorbitante .

Linsieme di questi fatti ha generato un grave danno
economico ad ogni singolo cittadino di Scalea ed alle Finanze
del Comune e tale Commissione dovr, in tempi successivi,
procedere allanalisi di questi fattori.
I consiglieri Bergamo e Manco affermano che: <<Il ricorso ad
anticipazioni di cassa ha generato un ulteriore danno
economico per gli interessi dovuti alla Banca Carime dal
!"##$%%$"&'(%)'!$*+' (
(
(
9G(
Comune di Scalea (circa 120 mila euro allanno dal 2006 ad
oggi). Il danno economico naturalmente esteso allo Stato.>>

necessario che gli Organi preposti valutino la sussistenza di
fatti rilevanti che abbiano potuto produrre danni erariali nei
confronti dellEnte e quindi della Cittadinanza tutta.








CCMMlSSlCnL SLClALL


36
ALLEGATI
1) uLLL. C.C.: lnCA8lCPl ul CCnSuLLnZA,
2) uLL. C.C.: 8CCLuu8A AllluAMLn1C lnCA8lCC,
3) CCn18A11C ul AAL1C SL8vlZlC 18l8u1l,
3 8lS) APPROVAZIONE GARA APPALTO,
4) CCn18A11C ul LS1LnSlCnL CCn18A11C,
3) uLL. AllluAMLn1C lnCA8lCC 8lSC. 18l8u1l AuSCnlA,
6) CCn18A11C 638/2006,
7) vL88ALl CCMMlSSlCnL CCZZCLlnC 2007,
8) uCCuMLn1C SlnuACC SCALLA,
9) uLL. C.C. 8LSA A11C CLSSlCnL ul AZlLnuA uA S. ClC8ClC SA A lL SA,
10) CCn18A11C 21.2.2008 CLSSlCnL S. ClC8ClC A lL,
11) 8C1. 233/09 8CCS1A uLL CCMunL ALLA S.ClC8ClC,
12) uCCuMLn1C ul8L11C8L CLnL8ALL CCM. dl SCALLA uLL 19.8.09,
13) uCCuMLn1C lunZlCnA8lC CCM. Ln18A1L L A18lMCnlC uLL 27.11.2007,
14) uCCuMLn1C lunZlCnA8lC CCM. SL11C8L llnAnZlA8lC 10.3.2008,
13) uCCuMLn1C uLL SlnuACC,
16) CCMunlCAZlCnL uLL MlnlS1L8C uLLLL llnAnZL A S.ClC8ClC L CCMunL,
17) uCCuMLn1C ul8L11C8L CLn. A lL SA,
18) CCMunlCAZlCnL lunZ. A8LA llnAnZlA8lA L 18l8u1l A SlnuACC L ul8. CLn.,
19) CCMunlCAZlCnL lunZ. CCn1LnZlCSC L All. CLn. A lL S8L L S. ClC8ClC SA,
20) vL88ALL ul 8lCLZlCnL ul uLnunClA C8ALL ALLA C.u.l.,
21) uCC.Ll ul SlnuACA1C lSL11lvC C8uC CCnS. unl1l L8 SCALLA,
22) uLL. C.C. ul nCMlnA LLCALL,
23) 8LLAZlCnL 8LvlSC8L CCn1l Su 18l8u1l l1ALlA SA,
24) uLL C.C. 8lLAnClC 2010,
23) uLL. C.C. AllluAMLn1C lnCA8lCC ul 8lSCCSSlCnL ALL 18l8u1l l1ALlA (AS),
26) 8LLAZlCnL uLL SLC8L1A8lC Su C8CnlS1C8lA 18l8u1l,
27) uLL. CC81L del CCn1l n 100/2012 Su 8LnulCCn1C,
28) 8LnulCCn1C CC81L del CCn1l AnnC 2008-2011,
29) uCCuMLn1C uLL 8LS. A8LA llnAZlA8lA Su Sl1uAZlCnL uL8l1C8lA AL
31.12.2012,
30) A81lCCLC uLL CuC1lulAnC l1ALlA CCCl Su 18l8u1l l1ALlA,
31) vL88ALl uLLLA 8lunlCnL uLLLA CCMMlSSlCnL .
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Interventi del Gruppo Consiliare Scalea Libera negli anni 2010/2012 e altri articoli
...e in fne... arriviamo ai giorni nostri
... a cura del Gruppo Consiliare
La Verit
sulla disastrosa situazione
economica e nanziaria
del Comune di Scalea
DISTRIBUZIONE GRATUITA
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