La Verit sulla disastrosa situazione economica e nanziaria del Comune di Scalea DISTRIBUZIONE GRATUITA C o n
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SULLA SITUAZIONE ECONOMICA E FINANZIARIA DEL COMUNE DI SCALEA( !"##$%%$"&'(%)'!$*+' ( ( ( 8( & & & & & & & & !"##$%%$"&'(%)'!$*+' ( ( ( 9( & !"#$##%"&$'((%")*'"+',")-./'.%'.01"" -"+',"%2.1/%1"*1..-"+,'3',%#-"" -")-.#%.$1.-"1"31,'"" )-4'"2(%"5#,$00%6""! ( ( ( ( ( ( ( ( ( ( ( ( ( ( Fin dallinizio di questa consiliatura, abbiamo inteso occuparci del de- licato problema riguardante la gestione economica-fnanziaria e la pri- vatizzazione della riscossione dei tributi comunali. La nostra stata una sorta di missione indirizzata soprattutto alla conoscenza della verit sulla disastrosa condizione in cui versa il nostro Paese. Con il presente volume, abbiamo ritenuto divulgare, oltre i canali istitu- zionali, loperato della Commissione Speciale per garantire una maggiore informazione alla Cittadinanza. Gruppo Consiliare Scalea Libera !"##$%%$"&'(%)'!$*+' ( ( ( :( ( ( $&;$!'( (!1<04=4( ( ( ( ( ( )6>?( @( ;1A/<72=1(A12A5/34B1( ( ( ( )6>?( C( ).7<7336(( ( ( ( ( ( )6>?( ,D( !12A5/34124(( ( ( ( ( ( )6>?( 99( '572A1(*557>6=4( ( ( ( ( )6>?( 9@( E6337>26(3=6<06( ( ( ( ( )6>?( 9F( ( ( ( ( ( ( !"##$%%$"&'(%)'!$*+' ( ( ( G( ( COMUNE DI SCALEA( PROVINCIA DI COSENZA( ( COMMISSIONE CONSILIARE SPECIALE
IN ORDINE ALLA SITUAZIONE ECONOMICA E FINANZIARIA DEL COMUNE DI SCALEA
PRESIDENTE VICE-PRESIDENTE FRANCO DI GIORNO PALMIRO MANCO
ANNO 2013 Prot. N 53/GAB 08.04.2013 !"##$%%$"&'(%)'!$*+' ( ( ( @( Compiti La Commissione ha il compito di analizzare le situazione finanziaria dellEnte e le eventuali cause oggettive della medesima, anche in funzione delle azioni amministrative trascorse e attuali. E composta dai consiglieri: Di Giorno Franco, Pellegrino Francesco, Bloise Sergio, Riccetti Angela, Manco Palmiro, Ferrara Fabio, aventi diritto al voto, e dei presidenti di Gruppo Bergamo Alessandro, Campilongo Mauro, Licursi Gennaro, del Presidente del Consiglio Comunale Introini Domenico e del Sindaco Basile Pasquale, non aventi diritto al voto.( La Commissione stata istituita, su proposta del Gruppo Consiliare Scalea Libera, con deliberazione del Consiglio Comunale del 18 gennaio 2013. La Commissione si riunita presso la Casa Comunale il giorno 28 gennaio 2013 ed ha eletto allunanimit presidente della stessa il consigliere Franco Di Giorno e vicepresidente il cons. Palmiro Manco, dando immediatamente inizio ai lavori. ( La Commissione si poi riunita nellanno corrente 2013 nelle seguenti date: 9 febbraio, 7 marzo, 27 marzo e 2 aprile 2013. Nelle discussioni preliminari, anche sulla base di indicazioni poi confermate dalla ricostruzione e comunque note dalle cronache e dalla documentazione amministrativa, inclusi i verbali di diversi consigli comunali, si indirizzata lattenzione sul cosiddetto crack di Tributi Italia che stato indicato come la causa primaria dei problemi finanziari del Comune di Scalea. ( La Commissione, quindi, ha esaminato una numerosa quantit di atti amministrativi elaborati nel tempo, ad iniziare dallanno 1997, allorch si inizi ad affidare a privati la gestione dei !"##$%%$"&'(%)'!$*+' ( ( ( F( tributi, ritenendo che per il susseguirsi degli eventi negli anni a seguire la scelta di esternalizzare completamente il servizio di riscossione dei tributi sia uno degli elementi maggiormente determinanti che ha portato allindebitamento del Comune.( La Commissione in data 2 aprile 2013 ha approvato un Documento Conclusivo che ha trasmesso al Presidente del Consiglio Comunale. I verbali della Commissione sono allegati in appendice con i rilievi delle presenze. ( Il presente documento reso pubblico attraverso il sito del Comune, diffuso alla stampa e pubblicazione.(
La Commissione si riserva di convocare in audizione gli esponenti politici e amministrativi degli anni di riferimento1996-2013 per eventuali ulteriori considerazioni sui fatti riportati nel presente documento. !"##$%%$"&'(%)'!$*+' ( ( ( H(
il primo atto in cui si manifesta la volont politica di pervenire ad un incarico esterno della gestione dei tributi comunali trova riscontro nelle deliberazioni n 97-99/1997 e n 202-203- 204/1998 (all.1), in cui si dichiara che stato contattato il sig. Francesco Furch, consulente in materia ed esperto del settoreper accertamento cespiti Iciap, Tarsu, Ici, depurazione e fognatura, approvvigionamento idrico. Il compenso stabilito dallallora Giunta Comunale fu di lire 136 milioni 650 mila; i tempi previsti erano stabiliti in 240 giorni. Lattribuzione dellincarico di tipo diretto, senza gara, bando o avviso pubblico. Nelle deliberazioni citate non sono riportati n il curriculum professionale n i titoli del sig. Furch n altro a supporto della sua esperienza nel settore. Pi tardi, c traccia di una dichiarazione dellex sindaco Mario Russo (verb. Comm. Cozz. 2/07-all.7), che in riferimento alla precedente gestione, asserisce la scomparsa di due personal computer alla fine del rapporto contrattuale tra il Furch e il Comune nel 1999. Negli uffici comunali non vi documentazione per ricostruire loperato del Furch presso il Comune di Scalea. Le ultime notizie del sig. Furch provengono da fatti di cronaca nera riferita ad indagini della Procura della Repubblica di Torino.
Anche lAmministrazione successiva ha mantenuto la linea dellaffidamento a privati la gestione dei tributi del Comune.
Infatti, lAmministrazione vara il primo atto ufficiale che consiste nelle deliberazioni della G.C. n47 del 3.3.2001 e n101 del 2.4.2001 (all.2), in cui si stabilisce lavvio della procedure relative allappalto per il servizio di rilevazione generale per laccertamento dei cespiti. !"##$%%$"&'(%)'!$*+' ( ( ( ,,( Quindi si giunge alla stipula del contratto rep.n.568 dell'11/04/2002 (all.3), il Comune di Scalea affida all'AUSONIA TRIBUTI S.p.A. il Servizio rilevazione generale del territorio comunale ai fini dell'accertamento dei cespiti assoggettabili alla T.A.R.S.U., all'I.C.I. ed alla T.O.S.A.P. Il compenso stabilito nella percentuale del 23,80% sulle maggiori entrate effettivamente incassate dal Comune e introitate nella Tesoreria Comunale. Veniva stabilito altres la durata dellappalto in 18 mesi.
Successivamente, con contratto rep. n. 589 del 23/07/2003, (all.4), e relativo alla delibera di G.C. n 58 del 19.3.2003 (all.5), in conseguenza della perdita del gettito derivante dall'adozione del condono tributario da parte del Comune, lAmministrazione Russo decide di estendere l'oggetto del sopra citato contratto n.568/2002 prevedendo le seguenti ulteriori attivit: a) rilevazione dei consumi dell'acqua potabile, elaborazione, stampa, recapito e riscossione ordinaria e coattiva delle fatture relative al canone ed ai consumi dell'acqua potabile e dei relativi canoni di fognatura, depurazione acque reflue ed accessori; b) gestione e riscossione diretta dei versamenti spontanei dell'I.C.I. e della T.A.R.S.U. annualmente dovuti dai contribuenti; c) recupero delle sanzioni amministrative e delle contravvenzioni stradali.
Nellatto precisato che per la gestione di questi servizi la societ viene remunerata attraverso specifiche percentuali relative ad ogni tributo e secondo i diversi gradi di attivit di riscossione.
!"##$%%$"&'(%)'!$*+' ( ( ( ,8( Infatti per il punto a) servizi idrici: viene stabilito che lAusonia riceve un compenso del 6% delle somme versate dai contribuenti -in via ordinaria, del 7% sugli importi incassati a seguito di diffida e messa in mora e dell8% sugli importi recuperati dopo procedure esecutive.
Per il punto b) ici e tarsu: -compenso della percentuale di 2,25 degli importi versati ordinariamente dallutente; del 6,30% a seguito di notifica di avvisi di mora e dell8,10% dopo le procedure esecutive. Per il punto c) sanzioni amministrative: -12% degli importi ordinariamente riscossi e del 17% delle somme versate a seguito di procedure esecutive.
La durata del contratto stabilito in anni 6 con possibilit da parte del Comune di rescindere il contratto dopo due anni senza alcun onere a carico. Questo atto rep. n 568/02, diversamente al precedente n.568/02, non viene registrato allAgenzia delle Entrate.
In sostanza la delibera n 58/03 della G.C., oltre ad estendere i servizi, in sostanza privava il Comune di tutta la gestione diretta dei tributi, modificando nettamente sia le modalit di pagamento dellattivit dellAusonia e sia le percentuali in misura maggiore per lAusonia.
In data 21/02/2004 l'AUSONIA TRIBUTI S.p.A. veniva fusa per incorporazione alla SAN GIORGIO S.p.A. con conseguente trasferimento di tutti i rapporti contrattuali. Agli atti si riscontra il contratto rep. n. 658 del 31/01/2006 (all.6) stipulato con la nuova concessionaria SAN GIORGIO "Appendice al contratto rep. n. 589 del 23/07/2003" veniva modificato l'aggio per l'attivit di accertamento e precisamente, !"##$%%$"&'(%)'!$*+' ( ( ( ,9( "fermi restando gli aggi previsti dal precedente contratto, la maggiore attivit espletata potr essere compensata con un aggio del 42% sulle maggiori entrate effettivamente incassate ed introitate dal Comune a seguito dell'attivit di accertamento delle entrate evase". Tutto questo avvenuto, e va evidenziato, senza nessuna procedura di evidenza pubblica.
Quindi laggio in favore della S. Giorgio passa dal 23,80 %, stabilito circa 3 anni prima, al 42% delle somme riscosse (da recupero da evasione tributaria dellanno di riferimento).
All'art. 4 del sopra citato contratto veniva stabilito che la SAN GIORGIO "dovr creare e fornire una banca dati aggiornata di tutto il territorio comunale con accesso on-line da parte degli uffici comunali. Alla fine del contratto e/o in caso di revoca la SAN GIORGIO dovr fornire, nel formato richiesto, la suddetta banca dati". Nello stesso contratto all'art. 7 veniva stabilito che "la riscossione dovr avvenire, per ogni entrata, a mezzo c/c postale con possibilit di visura on-line da parte dei competenti uffici comunali";
Va ricordato che, sul finire dellanno 2006, lopposizione politica sia allinterno che fuori il Consiglio Comunale (Verdi e associazione La Scossa), segnalano una serie di disservizi e cattiva gestione della ditta San Giorgio (invio delle cosiddette cartelle pazze) e denunciano pubblicamente le sfavorevoli e penalizzanti condizioni contrattuali per lEnte.
Il gruppo politico Uniti per Scaleachiede listituzione di una commissione per valutare loperato della ditta S. Giorgio. Il Consiglio comunale, in maniera trasversale, approva la proposta e quindi viene varata una Indagine conoscitiva sulla !"##$%%$"&'(%)'!$*+' ( ( ( ,:( S. Giorgio S.p.A. in seno alla IIIa Commissione Consiliare. Il presidente della Commissione avv. Giorgio Cozzolino, nonch i componenti cons. Vincenzo Ciaccio, Marcello DAmico, Alessandro Bergamo e Ennio Tenuta, si riuniscono per diverse sedute fino al gennaio 2010, in prossimit di scadenza della consiliatura.
Dai verbali della Commissione (all.7) emerge il dato preoccupante e cio che gi allora, la Responsabile dellUfficio Tributi del Comune, lamentava la mancata rimessa delle somme riscosse dalla Concessionaria per lIci 2006.
Nel verbale n 2 del 12.2.2007, in una riunione pubblica della Commissione in presenza anche di responsabili della S. Giorgio (dott. Nicola Santovito procuratore speciale e dott. Enzo Laricchia direttore tecnico), il Sindaco Mario Russo ebbe ad elogiare loperato della S. Giorgio che ha consentito un aumento delle entrate... Le affermazioni del Sindaco e loperato della S. Giorgio furono in quelloccasione contestati dal cons. Bergamo. Lo stesso cons. di maggioranza Ciaccio pose precise domande ai dirigenti della S. Giorgio in ordine ad adempimenti contrattuali a cui non fu data risposta.
Le affermazioni del sindaco Russo non trovano riscontro con i responsabili degli uffici finanziari perch, come abbiamo visto dalle sollecitazioni della rag. Impieri, lamentano linosservanza delle norme contrattuali. Il Sindaco, comunque, si contraddice autonomamente quando costretto ad inviare la nota del 7.7.2008 (all.8), in cui segnalava la S. Giorgio al Ministero delle Finanze per le gravissime inadempienze contrattuali con conseguenti disagi per la gestione della cosa pubblica.
!"##$%%$"&'(%)'!$*+' ( ( ( ,G( Da un altro verbale della Commissione Cozzolino, siamo al n 4 del 2008, si evince la difficolt a ottenere documentazione utile (ammontare delle somme riscosse per ogni singolo tributo, gli accrediti, le ritenute della S. Giorgio che, dopo il passaggio allIpe, era diventata Tributi Italia S.p.A). Nel verbale del 2 ottobre 2009 si rileva il dubbio in ordine alle dichiarazioni del Sindaco nel precedente Consiglio comunale in ordine alla effettiva esistenza di fideiussioni a garanzia dei crediti della Tributi Italia. Si scopr, infatti, che le fidejussioni non solo risultavano scadute e non rinnovate, ma il premio corrisposto non garantiva la copertura del volume.
Giova ricordare che in pi occasioni, la Commissione, lament limpossibilit di ottenere documenti a sostegno e aiuto del Governo cittadino, e ad ascoltare in audizione i rappresentanti delle societ concessionarie, nonostante la presenza e la disponibilit dellallora assessore al Bilancio nonch vicesindaco, avv. Mauro Campilongo.
Il consigliere Bergamo aggiunge: <<La mia personale impressione che probabilmente la Commissione Cozzolino, per evidenti ragioni di ostruzionismo, non doveva conoscere la verit in ordine alla sciagura che si stava preparando ai danni dellintera cittadinanza scaleota. La stessa Commissione, nelle fasi finali, ha molto risentito del clima creatosi nella Citt di Scalea per le imminenti elezioni amministrative, attraverso linfluenza pesante del Sindaco Russo che, in quelle settimane, doveva indicare il nuovo candidato a Sindaco della sua parte politica>>.
Il consigliere Introini afferma che: <<in quegli anni stato prodotto dal gruppo politico di cui facevo parte unampia relazione sotto forma di interrogazione (vedi all. 21) nelle !"##$%%$"&'(%)'!$*+' ( ( ( ,@( quali con molta chiarezza si evidenziavano i guasti politico- amministrativi che hanno poi portato come conseguenza al disastro economico del Comune di Scalea che conosciamo. Infine, aggiungo, tali interrogazioni, di cui pi volte si sono sollecitate le risposte, queste non sono mai pervenute dal Sindaco allora in carica. Nemmeno la Corte dei Conti, a cui pure i documenti erano stati inviati, ha mai risposto nel merito>>.
La voluminosa documentazione allegata al presente Documento Conclusivo stata resa possibile dal Sindaco Pasquale Basile. Solo oggi, durante i lavori dellattuale commissione, si preso contezza di importanti documenti sottoscritti da funzionari e dirigenti comunali.
Con deliberazione n. 69 del 3/6/2008 (all.9) la Giunta Comunale prendeva atto della cessione del ramo d'azienda relativo alla gestione delle entrate del Comune di Scalea da parte della SAN GORGIO S.p.A. a favore della Societ I.P.E. S.p.A. giusto atto redatto dal notaio Dr. Giulio Grilli in data 21/02/2008 rep. n. 24349 raccolta n.12271 (all.10). Successivamente con atto pubblico la I.P.E. S.p.A. veniva trasformata in I.P.E. S.r.l. e il 21.11.2008 veniva ceduta alla TRIBUTI ITALIA S.p.A. con sede in Roma alla Via Veneto n. 146/3.
Sembrerebbe che tali passaggi siano avvenuti senza presa datto da parte della Giunta Comunale, visto che non sono state reperite tutte deliberazioni al riguardo.
Il contratto originariamente stipulato, rep. n. 568/2002, prevedeva quale termine perentorio per la conclusione dello stesso la data del 23/07/2009, ma prima della scadenza di questo contratto lEnte comunicava alla TRIBUTI ITALIA la !"##$%%$"&'(%)'!$*+' ( ( ( ,F( propria disponibilit a prorogare temporaneamente i termini dello stesso fino a tutto il 31/12/2009 alle nuove condizioni indicate nella nota prot. n. 233 del 22/07/2009 (all. 11) e precisamente: a) versamento di tutti i tributi su singoli conti correnti postali intestasti al Comune di Scalea per i quali si e gi provveduto alla relativa apertura; b) informativa a tutti i contribuenti delle nuove modalit di versamento; c) limitazione dell'attivit di accertamento nel periodo di proroga per i soli tributi che alla data del 31/12/2009 possono essere oggetto di prescrizione; d) rendiconto e versamento di tutte le somme dovute al Comune;
La TRIBUTI ITALIA SpA si rendeva disponibile ma di fatto non accettava alcuna delle proposte formulate, pertanto il Direttore Generale dott. Ciro Alifuoco, con nota del 19/08/2009 (all.12), nel ribadire la chiusura del rapporto contrattuale, intimava alla suddetta Societ di assolvere gli obblighi contrattuali e nel contempo richiedeva, tra laltro, la restituzione della banca dati.
Ci che, a seguito di tale ricostruzione, risulta incomprensibile lassenza di interventi da parte dellorgano politico nonostante lo stesso Sindaco fosse inequivocabilmente a conoscenza dei gravi disagi gestionali causati dagli scorretti comportamenti della Tributi Italia.
Al riguardo, assumono un importante rilievo le numerose proteste formulate in precedenza dai dirigenti comunali nei confronti della concessionaria. Su tutti, ecco 2 documenti importanti: !"##$%%$"&'(%)'!$*+' ( ( ( ,H(
1) Il Responsabile dei Servizi Entrate e Patrimonio del Comune, avv. Giuseppe Sangiovanni, il 27.11.07 (all.13) scrive al Sindaco Mario Russo e al Direttore Generale una lettera dei toni molto duri e ultimativi. Il dirigente parla di continui solleciti, ennesimo inadempimento contrattuale, gravi e continue inadempienze che comportano carenza di liquidit di cassa, privazione dellEnte alla ordinaria gestione anche per i pagamenti degli stipendi, rischio di pignoramenti. Il Funzionario chiede al Sindaco di avviare le procedure per la risoluzione del contratto, allegando addirittura un bozza di proposta di deliberazione. In conclusione, lavv. Sangiovanni, chiede lopportunit di adire le vie legali al fine di accertare lillecito arricchimento da parte della S. Giorgio e di segnalare laccaduto ai competenti organi di vigilanza. Ricordiamo che ci accade nel 2007. 2) la lettera di sollecito del 10.3.2008 (all.14) della responsabile del Settore Finanziario rag. Impieri in cui fa riferimento a ripetuti solleciti e a reiterati inviti ad ottenere gli accrediti spettanti al Comune di Scalea. La Impieri avvertiva quindi che le scorrettezze della S. Giorgio esponevano lEnte a gravi rischi (morosit, contenzioso, pignoramenti).
Tuttavia, solo dopo 9 mesi la lettera dellavv. Sangiovanni, il Sindaco si rivolge al Ministero delle Finanze (all.15), per informare in ordine alle inadempienze della San Giorgio. Il Ministero, invece, risponde con sollecitudine e il 25.7.08 (all.16) chiede ulteriori informazioni sulla ragione della protesta. !"##$%%$"&'(%)'!$*+' ( ( ( ,C(
Ma tutto ci non sembra preoccupare molto la San Giorgio (non vi sono agli atti documenti di risposta) che resta indifferente ai solleciti rivolti anche successivamente, cio al Direttore Generale del Comune di Scalea quando il 30.10.2008 (all.17) scrive alla cessionaria per segnalare anchegli gravi inadempienze.
Infatti nulla cambia perch in data 20.11.08 il Sindaco e il Direttore Generale del Comune di Scalea vengono informati dal loro Responsabile dellArea Finanziaria rag. Carmela Impieri (prot.n89UF- all. n18) che ribadisce le inadempienze contrattuali con conseguenti gravi disagi (mancano le necessarie risorse per le spese di ordinaria amministrazione quali gli stipendi dei dipendenti, obblighi contrattuali, rientro da anticipazioni di tesoreria, ecc). La dipendente, infine invita il Sindaco a provvedere allavvio della risoluzione del contratto.
Anche il Responsabile del Settore Affari Generali del Comune, avv. Giovanni Loreto, il 27.11.2008 (all.19) diffida la San Giorgio, che in data 21.2.2008 ha ceduto alla Ipe srl, il contratto sottoscritto con il Comune di Scalea, a riversare le ingenti somme di spettanza comunale minacciando altrimenti di adire a vie legali.
Ma tutto ci non sortisce alcun risultato n risulta alcun intervento risolutivo da parte dellorgano politico o del sindaco in merito.. Il 21.11.2008 lIPE srl conferisce lazienda alla Tributi Italia S.p.A. con sede in Roma e, il Comune di Scalea, richiede alla stessa nuova societ il prolungamento del contratto fino al 31.12.2009. !"##$%%$"&'(%)'!$*+' ( ( ( 8D( Di fatto, una serie di cessioni di ramo di impresa e fa si che le societ precedenti diventino di fatto la Tributi Italia SpA. Risulta palese, allo stato della ricostruzione, la totale assenza di provvedimenti sostanziali dellorgano politico e del Sindaco rispetto ai tanti e documentati avvertimenti provenienti dai funzionari e dal Direttore Generale del Comune.
In quel periodo una serie di fatti di cronaca fa da contorno alla ricostruzione riportata: da voci di un ammanco di 60 mila euro dalle casse degli uffici della societ di riscossione, ai colpi di pistola esplosi contro le porte degli uffici della societ, seguiti da un tentativo di incendio dei locali. In tutto questo susseguirsi di avvenimenti, in sintesi, si avvicendano societ di gestione dei tributi che cedono tra loro e ad altri il contratto del Comune di Scalea, rimpallandolo senza interessarsi di un contatto con lEnte, nonostante i numerosi e pesanti solleciti che da questi ricevono. Anche da parte dellEnte apparentemente non ci sono n contestazioni n richieste di chiarimenti su queste cessioni di societ e dei loro proprietari, n sullal verifica dei requisiti posseduti. Come abbiamo gi rilevato, sembra infatti che non vi siano deliberazioni di presa datto al riguardo.
E legittimo quindi il dubbio in ordine alle societ che assumono il carico del Comune di Scalea, cio dei debiti che si portano dietro le stesse societ cessionarie, che non hanno riversato nella casse comunali alcuni milioni di euro. Il dubbio pi pesante relativo al momento della comunicazione al Comune di Scalea dellavvenuta cessione del contratto per la gestione dei tributi del Comune di Scalea alla Tributi Italia SpA.
!"##$%%$"&'(%)'!$*+' ( ( ( 8,( Viene quasi ovvio chiedersi: dopo linfinita serie di contrasti degli uffici nei confronti delle concessionarie del servizio al fine di ottenere i versamenti delle ingenti somme, come mai lAmministrazione non si preoccupata di verificare la nuova societ, la Tributi Italia SpA?. Il vice presidente Manco e il consigliere Bergamo si chiedono: <<Come mai ad alcun amministratore sia venuto in mente di indagare in ordine alla nuova societ. chiaro, a questo punto che il piano posto in essere per truffare i cittadini di Scalea doveva compiersi. Tutto ci con pi o meno evidenti complicit dei vari organi che non hanno controllato >>.
Facilmente, anche per fatti di cronaca a quellepoca recenti, ci si sarebbe reso conto che il Comune di Scalea, cio limmenso patrimonio di utenze (circa 26.000), era stato consegnato nelle mani di tal Giuseppe Saggese.
Una semplice indagine sul web avrebbe fatto emergere una brutta storia gi a quei tempi: nel 1999 il Comune di Aprilia (Roma) presenta una denuncia di frode contro la societ di Saggese. Poi il 14.7.2001 il manager, insieme a Sindaco e consiglieri comunali, viene arrestato in qualit di titolare della societ Publiconsult che faceva parte dellAser e che gestiva la riscossione dei tributi nella citt di Pomezia nei pressi di Roma.
Questo manager nel gennaio del 2008 aveva rilevato la societ Gestor che gestiva la riscossione di tributi di Bologna. Nellautunno di quello stesso anno scoppia lo scandalo per un ammanco di alcuni milioni di euro nei confronti del Comune. Ma nemmeno laltro pi grave evento smuove i politici del Comune di Scalea: il 29 aprile 2009, quindi un anno pi tardi, Saggese viene nuovamente arrestato per ordine della magistratura di Velletri, con laccusa di ammanchi nelle casse !"##$%%$"&'(%)'!$*+' ( ( ( 88( di alcuni comuni del Lazio. Cio stiamo parlando di una persona che era a capo di una societ che gestiva a suo piacimento soldi della comunit scaleota.
Definitivamente, poi, lo stesso Saggese, stato arrestato il 3 ottobre 2012 a Chiavari per aver sottratto a ben 400 comuni la somma presumibile di 100 milioni di euro. Tra questi ovviamente, il Comune di Scalea risultava tra i primi della lista per lammontare del furto. La semplice conoscenza di questi fatti di cronaca sarebbe dovuta bastare per indurre a prendere provvedimenti nei confronti di tali societ, e di evitare di affidare il patrimonio tributario a personaggi coinvolti in fatti di tale entit senza le opportune precauzioni contrattuali, che di fatto sono del tutto assenti.
I consiglieri Manco e Bergamo aggiungono: <<Lassenza di azioni fa scaturire seri dubbi perch il Sindaco poteva emettere unordinanza per sospendere la gestione del servizio della Tributi Italia, in attesa degli esiti processuali in ordine alla custodia cautelare del 29.4.2009. Il Sindaco gi in quei pochi mesi, senza aspettare il mese di agosto - avrebbe recuperato o impedito il transito di alcuni milioni di euro dalle tasche dei contribuenti scaleoti ai conti correnti in uso al signor Saggese per le sue spese di lusso (yacht, auto, vacanze, feste, ecc.) che la cronaca descrisse>>.
Anche in sede parlamentare esistono tracce della reputazione di Tributi Italia: infatti presso la Camera dei Deputati era in vita una Commissione conoscitiva sulle societ di gestione dei tributi negli enti locali presso la Commissione Finanze presieduta dallon. Gianfranco Conte del pdl. In questo contesto il deputato Maurizio Bernardo, compagno di partito !"##$%%$"&'(%)'!$*+' ( ( ( 89( del sindaco Russo, nella sua risoluzione in Commissione scriveva: La societ Tributi Italia spa, concessionaria della riscossione per numerosi comuni italiani, versa in una situazione di gravissimo squilibrio finanziario, risultando debitrice, secondo i dati forniti dal direttore generale delle finanze del ministero dell'Economia, nei confronti di circa 135 comuni, per un ammontare complessivo di oltre 89 milioni di euro relativi a tributi riscossi e non riversati ai comuni competenti (all.31).
Il Sindaco in data 19 agosto 2009, poco dopo aver proposto la proroga del contratto, si presenta presso la Tenenza della Guardia di Finanza di Scalea per presentare una denuncia contro la Tributi Italia Spa (all.20). Russo sembra finalmente accorgersi di alcune anomalie riscontrate nella gestione dei tributi riscossi da parte di tale societ. Egli infatti si riferisce al mancato flusso dei dati riguardanti lanagrafica degli immobili che non consente allEnte di avere la banca dati attraverso controllare gli eventuali flussi di incassi tali comunicazioni contrattualmente previste sono state fornite in parte ma una mera lista di nomi senza lindicazione del tributo tale situazione rende impossibile verificare gli incassi percepiti dalla societ. Ci si chiede: come mai solo in questa fase il Sindaco prende atto della realt dei fatti, nonostante le ripetute informazioni pervenute dai suoi dirigenti e funzionari?
Anche i provvedimenti emessi dalla Giunta Comunale, esplicatisi nellavvio di una serie di procedure giudiziarie contro la Tributi Italia, risultano di fatto tardivi: tali documenti in realt iniziano ad essere prodotti dallamministrazione Russo solo quando il danno irreparabile, e - incomprensibilmente - !"##$%%$"&'(%)'!$*+' ( ( ( 8:( quando ormai erano trascorsi quattro mesi dal primo arresto del Saggese avvenuto, come abbiamo ricordato, il 29 aprile 2009.
Il 16 e 17 settembre 2009, lopposizione consiliare Uniti per Scalea presenta due voluminose interrogazioni (all.21) a firma dei consiglieri Introini, Ciancio e Bergamo. In tali documenti di sindacato ispettivo si sottolineano le gravi inadempienze contrattuali delle societ cessionarie nonch lindifferenza dellamministrazione comunale a intraprendere iniziative contro la societ di gestione dei tributi per garantire il rispetto delle clausole in favore del Comune di Scalea.
Quindi la Giunta finalmente formula la deliberazione (n.103 del 16/09/2009 (all.22) "Nomina di un legale per azione giudiziale nei confronti della Tributi Italia S.p.A" .
Ed ecco la nota prot. 319 del 21.10.2009 (all.21) in cui il dott. Alifuoco e la rag. Impieri chiedono alla Tributi Italia S.p.a. notizie (rispecchiando i contenuti delle interrogazioni dellopposizione) in ordine ai mancati pagamenti con indicazione degli importi dovuti, delle annualit e delle causali, nonch dei relativi interessi.
I dirigenti fanno inoltre presente limpossibilit, nonostante reiterate richieste, ad ottenere alcun rendiconto prospettico degli incassi, divisi per entrata, per anno e per tipo di attivit (riscossione ordinaria, accertamenti, ingiunzioni, etc.) e che alcun resoconto era pervenuto circa le partite in sofferenza, dello stato degli accertamenti e delle ingiunzioni, nonch dei riversamenti effettuati cumulativamente, senza suddivisione per tipo di entrata e per annualit di riscossione.
!"##$%%$"&'(%)'!$*+' ( ( ( 8G( I crediti che la stessa Tributi Italia riferisce essere postalizzati ammontano a ! 13.380.321,38. Il Comune di Scalea non stato e non attualmente in grado di quantificare lammanco reale. E nellassenza di cifre certe che probabilmente si esplicita il danno maggiore: il Comune di Scalea non in grado di produrre neanche documentazione adeguata per linsinuazione nel passivo della Tributi Italia.
Alla fine di ottobre del 2010, riferisce il sindaco Basile, si tiene una riunione informale che vede presenti la Giunta al completo, il consigliere Di Giorno, la ragioniera Impieri, il Segretario Generale Dott. Alifuoco e il Revisione dei Conti, dott. Marco Maisto, sulla situazione finanziaria dellEnte. Il Revisore unico deposita il 15.11.2010 (all.23) una relazione, richiesta dal Sindaco Basile nella riunione citata. In tale riunione, infatti, viene evidenziato dal dott. Maisto e dal dott. Alifuoco che il motivo principale della situazione finanziaria dovuto al default di Tributi Italia SpA e che esistono buoni margini di recupero della situazione stessa.
In sintesi, il dott. Marco Maisto giustifica le azioni svolte dallamministrazione nei confronti delle societ concessionarie del servizio riscossione dei tributi. Dice il revisore, infatti, che la minaccia di risoluzione del contratto avrebbe comportato la perdita della banca dati delle utenze, con il rischio di ritornare allanno zero senza personale formato e senza mezzi.
Il Revisore interpreta come tutto sia congiurato contro gli organi comunali che, al contrario, avevano buona volont ma si scontravano con il sistema burocratico e legislativo che addirittura sembrava proteggere la Tributi Italia. Inoltre, asserisce il Revisore, gli organi ministeriali competenti per le inadempienze contrattuali erano riconducibili in gran !"##$%%$"&'(%)'!$*+' ( ( ( 8@( parte alla stessa Tributi Italia. Tale affermazione in contraddizione con lintervento del dott. Carlo Vaccari, intervenuto appena 18 giorni dopo lesposto del Sindaco Ma il Revisore va oltre, spingendosi ad affermare che il Tar, il Consiglio di Stato, il Parlamento, il Governo hanno di fatto salvato la Tributi Italia, considerandola alla stregua di grosse societ in crisi.
Il Revisore si esprime negativamente sullutilit di unulteriore commissione di inchiesta, visto che i fatti erano gi noti alla precedente, e pur indicando che il Comune poteva fare qualcosa in pi (tutto migliorabile), giustifica la parziale inerzia potendo affermare con la stessa certezza che un eventuale maggiore sforzo avrebbe sortito gli stessi identici risultati.
I fatti, per, dimostrano che comunque nonostante latteggiamento adottato dallAmministrazione Russo - il Comune si trovato privo di qualsivoglia banca dati pur in presenza di una linea morbida nei confronti della Tributi Italia SpA.
Non solo: si trovato privo di qualsiasi riferimenti di fatto incanalando il Comune in un buco nero finanziario, visto il peso percentuale che rivestono i tributi locali sul bilancio dellEnte.
In merito alle considerazioni del Revisore Unico sullutilit delle commissioni consiliari, la stessa commissione ritiene che questo documento sia di per s stesso una prova del contrario.
Aggiungono i consiglieri Bergamo e Manco: <<Abbiamo capito che, secondo il dott. Maisto (vedi all. 23), una specie di !"##$%%$"&'(%)'!$*+' ( ( ( 8F( spectre istituzionale consentiva alla Tributi Italia lassoluta libert di truffare, una sorta di licenza per delinquere. Insomma il dott. Maisto evoca il solito complotto dei cosiddetti poteri forti. Vista la documentazione, noi riteniamo che non cos perch abbiamo visto la giusta preoccupazione della Commissione Finanze della Camera dei Deputati e loperato degli organi ministeriali. Questa Italia probabilmente migliore di quanto con grande fantasia (e per opportunit) si immagina. Per quanto riguarda le considerazioni critiche del Revisore in ordine alle commissioni consiliari, sulla loro efficacia e competenza, riteniamo utile che lo stesso professionista legga con attenzione il presente documento, e, se lo crede, ne tragga le conseguenze. Relativamente al suo netto rifiuto a partecipare ai consigli comunali, pi volte richiesto dal sindaco e dai consiglieri di opposizione del gruppo Scalea Libera, riteniamo che la sua presenza pur non contemplata dalla norma poteva offrire risposte a domande rimaste sulle carte. Il dott. Maisto, nella sua relazione al Sindaco, afferma ancora che i consiglieri di Scalea Libera dimostrano la totale incapacit nel leggere la documentazione contabile. Probabilmente questa convinzione pu essere vera, ma, paradossalmente, d forza alla richiesta degli stessi consiglieri, in ordine alla necessit della presenza in Consiglio del Revisore dei conti del nostro Comune. In tali occasioni il Revisore avrebbe spiegato i motivi per cui in nessun documento contabile, che porta la sua firma di approvazione per lufficio che riveste dal 2008 ad oggi, si rileva una riga sulle inadempienze contrattuali delle societ cessionarie del servizio di riscossione tributi che hanno comportato un danno gravissimo allEnte. I consiglieri di Scalea Libera avrebbero chiesto al dottore come mai non abbia avuto la curiosit di chiedersi, a sua volta, da dove provenisse la difficolt di liquidit dellEnte. Il Revisore avrebbe forse risposto alla !"##$%%$"&'(%)'!$*+' ( ( ( 8H( domanda: perch in tutti documenti (bilancio, consuntivi, variazioni di bilancio, ecc.) portati alla sua valutazione in cinque anni 2008/20013 non ci sia stata una indicazione a Sindaco, Giunta, Consiglio, ecc., a prendere una seria ed efficace misura contro questa evidente e preannunciata truffa? Eppure il Revisore, necessariamente, era in relazione con gli uffici finanziari dellEnte, e quindi non poteva non sapere. Probabilmente, potrebbe oggi risponderci il Maisto, la norma non impone questo compito. Ma anche se cosi fosse, sarebbe stato auspicabile un diverso comportamento, professionalmente pi responsabile (era sufficiente avvertire nero su bianco cosa poteva accadere). In verit, lunica nota del dott. Maisto si riscontra nella relazione del rendiconto della gestione 2008 in cui sollecita i concessionari della gestione della riscossione dei tributi, ad intraprendere opportune azioni al fine di realizzare il recupero dei crediti. Se il dott. Maisto fosse intervenuto in Consiglio Comunale avrebbe potuto raccontare della spectre e, magari, i consiglieri di Scalea Libera se ne sarebbero fatti una ragione. Il dott. Marco Maisto stato nominato revisore unico del Comune di Scalea nel 2008. Anno in cui in carica il Sindaco Mario Russo>>.
I dati sulla evasione ed elusione tributaria nel nostro comune sono allarmanti. La relazione del Delegato al Bilancio Franco Di Giorno, resa nel Consiglio Comunale n 29 del 29.11.2011 (all.24), convocato in sessione di Bilancio 2010, drammatica: Titolo I- Entrate Tributarie riferite allanno 2009 - Imposta comunale Immobili: riscossa solo il 49% (cio su 2milioni e 628 mila euro sono stati riscossi 1.146.170,27); - su ulteriori accertamenti Ici sono stati riscossi 450mila euro su 6milioni e mezzo; !"##$%%$"&'(%)'!$*+' ( ( ( 8C( - la tassa sui rifiuti solidi urbani stata riscossa solo per il 41,61% (su 2.092.407,50 di euro stato riscosso solo euro 870.685,68); - sugli ulteriori accertamenti Tarsu stato riscosso 7.549,11 euro su ! 350.000; - i proventi delle sanzioni amministrative del codice della strada ammontano a ! 107.031,56 su ! 809.954,91, cio praticamente hanno pagato solo il 13,12%; - per il canone raccolta e depurazione acqua pari a ! 2.965.880,00 non si avuto nessun incasso mentre per la somma accertata nel corso dellesercizio 2010 di ! 4.084.410,91 stato riscosso solo il 10,39%, cio 424.533,75. Il dato migliorato rispetto al 2009 in quanto in quellanno stato riscosso solo il 9,30%.
Gli stessi ex dipendenti dellAusonia e delle altre cessionarie, ricordano oggi limpossibilit di completare le liste dei contribuenti per lostruzionismo dei dirigenti di quelle ditte private.
Aggiungono i consiglieri di Manco e Bergamo: << Sembra che, a sentire le voci di popolo, fosse consentito a molti cittadini- elettori chiedere agli amministratori comunali di eliminare il proprio nominativo dal data base dei programmi delle ditte cessionarie del servizio riscossione, oppure di cancellare quel determinato tributo da pagare, soprattutto in occasione delle campagne elettorali. Si ricorda che, nel decennio 2000-2010, si sono tenute ben 7 campagne elettorali.>>
Attualmente la gestione della riscossione dei tributi nel nostro Comune stata ricondotta allinterno dellEnte. Le quote di cui contrattualmente era ed competente la Tributi Italia (ora in !"##$%%$"&'(%)'!$*+' ( ( ( 9D( Amministrazione Straordinaria) sono state oggetto di negoziazione da parte del Sindaco, che si concretizzata nella deliberazione della Giunta Comunale n159 del 20.11.2012 (all.25). Nellatto va evidenziato come laggio in favore della ditta sia del 20%, quindi pi che dimezzato rispetto al contratto del 2006. Altro punto in favore dellEnte listituzione di un conto corrente intestato al Comune di Scalea dove gli utenti versano i corrispettivi dei tributi comunali. In questo documento si da atto che la Tributi Italia in A.S. deve riscuotere per conto del Comune di Scalea la somma di 5milioni e 700mila euro. Agli atti presente la relazione al Sindaco del dott. Alifuoco del 7.4.2011 (all.26)
I problemi di liquidit, derivanti dal mancato trasferimento dei tributi riscossi o dalla mancata riscossione degli stessi, hanno pi volte generato malumori e proteste, anche pubbliche, da parte di dipendenti di ditte assegnatarie della gestione di altri servizi comunali. I consiglieri Bergamo e Manco affermano che: <<Il disastro economico stato generato dal mancato controllo e dallassoluta indifferenza degli organi politici rispetto alla gestione privata della riscossione e accertamento dei tributi. Anche fornitori, ditte e societ oltre a consulenti in genere, non riescono a ottenere le dovute spettanze. Le difficolt dellattuale amministrazione nellimpossibilit ad assicurare la puntualit degli stipendi dei dipendenti che reclamano mensilit arretrate. Pi volte negli ultimi consigli comunali noi consiglieri di opposizione del gruppo Scalea Libera abbiamo esternato la necessit di percorrere la strada del dissesto dellEnte>>.
!"##$%%$"&'(%)'!$*+' ( ( ( 9,( Anche il Sindaco Basile, soprattutto durante i primi mesi della sua sindacatura, ha indicato pi volte il ricorso allo strumento del dissesto, ritenendo, nel seguito, eccessivamente penalizzante per la popolazione.
La Corte dei Conti pi volte intervenuta per segnalare le criticit della gestione contabile del nostro Comune. Ultimamente, lo scorso anno, la Sezione Regionale di Controllo ha emesso la deliberazione n100/2012 del 6 luglio 2012 (all.27). Nel documento, la Corte chiede al presidente del Consiglio Comunale di Scalea, di inserire le proprie note e richieste di correttivi allordine del giorno del primo Consiglio Comunale utile. Vedi rendiconti della Corte Conti anno 2008- 2011 (all.28)
Nella deliberazione di che trattasi la Corte, ai sensi di legge, chiede ladozione di necessarie misure correttive che devono assolutamente essere assunte entro tre mesi, per non incorrere negli effetti dellart. 6, comma 2, del d.lgs n149/11. Ci vuol dire scioglimento del Consiglio Comunale di Scalea.
LAmministrazione risponde in data 5 ottobre 2012 con deliberazione n 9 del Consiglio Comunale in cui adotta le misure correttive che ritiene idonee a risolvere le criticit gestionali e finanziarie riscontrate dalla Corte dei Conti. Ad oggi la Corte dei Conti non si ancora pronunciata in merito.
Lassenza di liquidit ha costretto lEnte da anni - dal 2006 - a ricorrere allanticipazione di cassa presso la Tesoreria comunale, ottenendo prestiti per circa 10 milioni di euro su cui paga interessi notevoli e per i quali esistono seri problemi di restituzione, pur avendo lattuale Amministrazione proceduto ad una restituzione parziale piuttosto consistente !"##$%%$"&'(%)'!$*+' ( ( ( 98( dellanticipazione di cassa. In questo contesto, si rileva una straordinaria coincidenza in quanto proprio in quellanno, che segna linizio di seri guai finanziari dellEnte, lamministrazione stipula con la S. Giorgio una Appendice al contratto rep. n. 589 del 23/07/2003" (all.4): si tratta del regalo dellaumento dellaggio in favore della societ dal 23,80% al 42%.
!"##$%%$"&'(%)'!$*+' ( ( ( 99( Conclusioni
Nel corso del Consiglio Comunale del 30 ottobre 2012 sono stati riconosciuti debiti fuori bilancio per 1milione 170mila 450,35 euro.
La situazione debitoria attuale del Comune di Scalea, certificata (all.29) dal Capo Area Finanziaria in data 31 gennaio 2013 rag. Carmela Impieri, ammonta a 29milioni 651mila 925,21 euro.
I debiti del Comune di Scalea derivanti da accensioni di mutui da pagare ratealmente entro il 2035 ammontano a circa 10 milioni di euro.
I debiti dellEnte nei confronti della Tesoreria Comunale (Banca Carime) ammontano a circa 1milione 500mila euro per anticipazioni di cassa non restituite. Per questi motivi dal mese di gennaio 2013 appaiono difficili i rapporti lIstituto che non sembra disponibile a concedere ulteriori crediti.
Gli stipendi dei dipendenti comunali (ammontanti complessivamente a 274mila euro mensili) sono stati erogati puntualmente in virt delle entrate derivanti dal pagamento dellImu. La tassa stata pagata da circa il 55% dei proprietari, che comunque una percentuale pi bassa della media
La grave situazione debitoria in cui versa il Comune di Scalea non dipende unicamente dalle societ di gestione della riscossione dei tributi, ma anche da una situazione oramai cronicizzata di mancato controllo e dallassenza di iniziative volte a recuperare levasione e lelusione tributaria.
!"##$%%$"&'(%)'!$*+' ( ( ( 9:( I consiglieri Manco e Bergamo affermano che :<< Il disastro finanziario inevitabilmente riconducibile a condotte politiche scellerate. La complice assenza di iniziative da parte degli amministratori, unita al lassismo clientelare, ha consentito il furto di milioni di euro ed ha generato la convinzione che la protezione politico-clientelare potesse perpetuare il vizio dellevasione ed elusione tributaria>>.
Riferisce il Sindaco che: <<C da sottolineare che, da Luglio 2012, la gestione dei tributi stata riportata internamente allente, rescindendo in danno il contratto con la subentrata Censum S.r.l. a seguito di diverse inadempienze, e avviando una serie di inesorabili, seppur lente a causa della necessaria ricostruzione della banca dati, azioni di recupero. Tali azioni hanno avuto gi risultati tangibili nel caso del recupero delle utente idriche e si stanno avviando nel caso degli altri Tributi. Inoltre tale azione ha portato un risparmio annuo strutturale di diverse centinaia di migliaia di euro>>.
Proprio in considerazione del fatto che la gestiore tributaria non stata lunica causa del deficit finanziario del Comune di Scalea, occorrer sicuramente valutare gli affidamenti e la gestione dei servizi esterni, la gestione della discarica il cui prematuro esaurimento ha comportato un incremento dei costi esorbitante .
Linsieme di questi fatti ha generato un grave danno economico ad ogni singolo cittadino di Scalea ed alle Finanze del Comune e tale Commissione dovr, in tempi successivi, procedere allanalisi di questi fattori. I consiglieri Bergamo e Manco affermano che: <<Il ricorso ad anticipazioni di cassa ha generato un ulteriore danno economico per gli interessi dovuti alla Banca Carime dal !"##$%%$"&'(%)'!$*+' ( ( ( 9G( Comune di Scalea (circa 120 mila euro allanno dal 2006 ad oggi). Il danno economico naturalmente esteso allo Stato.>>
necessario che gli Organi preposti valutino la sussistenza di fatti rilevanti che abbiano potuto produrre danni erariali nei confronti dellEnte e quindi della Cittadinanza tutta.
CCMMlSSlCnL SLClALL
36 ALLEGATI 1) uLLL. C.C.: lnCA8lCPl ul CCnSuLLnZA, 2) uLL. C.C.: 8CCLuu8A AllluAMLn1C lnCA8lCC, 3) CCn18A11C ul AAL1C SL8vlZlC 18l8u1l, 3 8lS) APPROVAZIONE GARA APPALTO, 4) CCn18A11C ul LS1LnSlCnL CCn18A11C, 3) uLL. AllluAMLn1C lnCA8lCC 8lSC. 18l8u1l AuSCnlA, 6) CCn18A11C 638/2006, 7) vL88ALl CCMMlSSlCnL CCZZCLlnC 2007, 8) uCCuMLn1C SlnuACC SCALLA, 9) uLL. C.C. 8LSA A11C CLSSlCnL ul AZlLnuA uA S. ClC8ClC SA A lL SA, 10) CCn18A11C 21.2.2008 CLSSlCnL S. ClC8ClC A lL, 11) 8C1. 233/09 8CCS1A uLL CCMunL ALLA S.ClC8ClC, 12) uCCuMLn1C ul8L11C8L CLnL8ALL CCM. dl SCALLA uLL 19.8.09, 13) uCCuMLn1C lunZlCnA8lC CCM. Ln18A1L L A18lMCnlC uLL 27.11.2007, 14) uCCuMLn1C lunZlCnA8lC CCM. SL11C8L llnAnZlA8lC 10.3.2008, 13) uCCuMLn1C uLL SlnuACC, 16) CCMunlCAZlCnL uLL MlnlS1L8C uLLLL llnAnZL A S.ClC8ClC L CCMunL, 17) uCCuMLn1C ul8L11C8L CLn. A lL SA, 18) CCMunlCAZlCnL lunZ. A8LA llnAnZlA8lA L 18l8u1l A SlnuACC L ul8. CLn., 19) CCMunlCAZlCnL lunZ. CCn1LnZlCSC L All. CLn. A lL S8L L S. ClC8ClC SA, 20) vL88ALL ul 8lCLZlCnL ul uLnunClA C8ALL ALLA C.u.l., 21) uCC.Ll ul SlnuACA1C lSL11lvC C8uC CCnS. unl1l L8 SCALLA, 22) uLL. C.C. ul nCMlnA LLCALL, 23) 8LLAZlCnL 8LvlSC8L CCn1l Su 18l8u1l l1ALlA SA, 24) uLL C.C. 8lLAnClC 2010, 23) uLL. C.C. AllluAMLn1C lnCA8lCC ul 8lSCCSSlCnL ALL 18l8u1l l1ALlA (AS), 26) 8LLAZlCnL uLL SLC8L1A8lC Su C8CnlS1C8lA 18l8u1l, 27) uLL. CC81L del CCn1l n 100/2012 Su 8LnulCCn1C, 28) 8LnulCCn1C CC81L del CCn1l AnnC 2008-2011, 29) uCCuMLn1C uLL 8LS. A8LA llnAZlA8lA Su Sl1uAZlCnL uL8l1C8lA AL 31.12.2012, 30) A81lCCLC uLL CuC1lulAnC l1ALlA CCCl Su 18l8u1l l1ALlA, 31) vL88ALl uLLLA 8lunlCnL uLLLA CCMMlSSlCnL . '&01231456&7893:1456&06&;85<=448&>60684=<1&5<=:651&6?&0658& 605653@684=?1&71?&"8:341&76&!9=?1=&AAAB98:341B09=?1=B90B65& !"##$%%$"&'(%)'!$*+' ( ( ( 9F( )#!!%C+#&!-#,D#& Interventi di Associazioni, Partiti, Gruppi Consiliari e Amministratori negli anni 2005/2010 & & & & & & & & & & & & !"##$%%$"&'(%)'!$*+' ( ( ( 9H( & & & & & & & & & & & & & & Interventi di Associazioni, Partiti, Gruppi Consiliari e Amministratori negli anni 2005/2010 !"##$%%$"&'(%)'!$*+' ( ( ( 9C( & & & & & & & & & & & & & & Interventi di Associazioni, Partiti, Gruppi Consiliari e Amministratori negli anni 2005/2010 !"##$%%$"&'(%)'!$*+' ( ( ( :D( & & & & & & & & & & & & & & Interventi di Associazioni, Partiti, Gruppi Consiliari e Amministratori negli anni 2005/2010 !"##$%%$"&'(%)'!$*+' ( ( ( :,( & & & & & & & & & & & & & & Interventi di Associazioni, Partiti, Gruppi Consiliari e Amministratori negli anni 2005/2010 !"##$%%$"&'(%)'!$*+' ( ( ( :8( & & & & & & & & & & & & & & Interventi del Gruppo Consiliare Scalea Libera negli anni 2010/2012 e altri articoli !"##$%%$"&'(%)'!$*+' ( ( ( :9( & & & & & & & & & & & & & & Interventi del Gruppo Consiliare Scalea Libera negli anni 2010/2012 e altri articoli !"##$%%$"&'(%)'!$*+' ( ( ( ::( & & & & & & & & & & & & & & Interventi del Gruppo Consiliare Scalea Libera negli anni 2010/2012 e altri articoli !"##$%%$"&'(%)'!$*+' ( ( ( :G( & & & & & & & & & & & & & & Interventi del Gruppo Consiliare Scalea Libera negli anni 2010/2012 e altri articoli !"##$%%$"&'(%)'!$*+' ( ( ( :@( & & & & & & & & & & & & & & Interventi del Gruppo Consiliare Scalea Libera negli anni 2010/2012 e altri articoli !"##$%%$"&'(%)'!$*+' ( ( ( :F( & & & & & & & & & & & & & & Interventi del Gruppo Consiliare Scalea Libera negli anni 2010/2012 e altri articoli ...e in fne... arriviamo ai giorni nostri ... a cura del Gruppo Consiliare La Verit sulla disastrosa situazione economica e nanziaria del Comune di Scalea DISTRIBUZIONE GRATUITA C o n
Corte dei Conti Abruzzo - "I comuni non sono legittimati ad utilizzare i proventi delle sanzioni al CdS (art.208) per le assunzioni a tempo indeterminato nè per finanziare il trattamento accessorio del personale dipendente".
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