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Largo ai giovani
Gautam Mukunda, Foreign Policy, Stati Uniti Foto di Peter Granser
Quando occupano posizioni di comando, gli anziani non sono aidabili. Linvecchiamento compromette le loro capacit cognitive e decisionali. Lopinione di un docente di Harvard
el momento in cui Bene detto XVI ha annunciato di voler rinunciare al pa pato ha spiegato che nel mondo di oggi, sog getto a rapidi mutamen ti, necessario anche il vigore, sia del corpo sia dellanimo. Un vigore che, negli ultimi mesi, in me diminuito in misura tale da dover riconoscere la mia incapacit di am ministrare bene il ministero a me aidato. Benedetto XVI ha dato prova di conoscere i suoi limiti, una consapevolezza pi unica che rara tra i potenti di oggi. Per esempio il suo comportamento molto distante da quello del senatore statunitense Frank Lau tenberg. Prima di farsi da parte, Lautenberg ha deinito Cory Booker, il sindaco di New ark di 43 anni, un bambino irrispettoso per aver deciso di sidarlo alle elezioni del senato. Se Lautenberg avesse ottenuto un nuovo mandato da senatore, sarebbe entra to in carica a 92 anni. Pu essere un argomento spinoso ma linvecchiamento ha un efetto enorme sul la personalit e sulle funzioni cognitive di un individuo. Alcuni uomini di potere e capi di stato possono conservare la loro vitalit e le loro capacit anche in et avanzata, ma dopo un po di tempo che sono in carica, il loro rendimento tende a peggiorare. Anche se alcuni studiosi sostengono che i leader hanno un impatto limitato sulla politica
Internazionale 994 | 5 aprile 2013
estera perch i sistemi politici tendono a produrre candidati facilmente sostituibili, esistono circostanze specifiche in cui un singolo individuo ha grande importanza. Per esempio quando, una volta in carica, cambia radicalmente, cogliendo alla sprov vista il sistema. Il potere ha efetti profondi, e quasi sem pre deleteri, su chi lo esercita. Spesso gli amministratori delegati delle aziende sono talmente viziati da essere paragonati ai bambini. Se questo vero per i manager, lo a maggior ragione per chi deve guidare un paese, spesso con potere di vita e di morte sui cittadini. Con il passare del tempo que sta autorit tende a modiicare la personali t di un individuo. Sarebbe strano, del resto, che qualcuno abituato per anni, o addirittu ra decenni, a essere trattato con deferenza e premura non ne fosse inluenzato. Il pro blema che il potere rende sociopatico chi lo esercita: si diventa pi precipitosi, pi machiavellici e inclini a disumanizzare chi il potere non ce lha. Inoltre i leader sono spesso circondati da familiari e collaboratori che vogliono continuare a godere dei loro privilegi, per ci preferiscono nascondere eventuali comportamenti eccentrici o segni di decli no. Edith Wilson, moglie del presidente statunitense Woodrow Wilson, tenne na scosto lictus del marito. I collaboratori pi stretti di Richard Nixon cercarono di tenere
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Societ
segreto il suo alcolismo. Il medico del primo ministro britannico Anthony Eden lo aiut a coprire la malattia e la dipendenza dalle anfetamine negli anni della crisi di Suez. Gli effetti dellet sono altrettanto preoccupanti. Innanzitutto linvecchiamento prosciuga le energie e rende pi vulnerabili alle malattie. I malanni isici possono avere un impatto sorprendente sul processo decisionale. Come scrivono Roy Baumeister e John Tierney nel libro Volere potere (Vallardi 2012), la forza di volont pu essere condizionata negativamente anche da piccoli disturbi come il raffreddore. Quando si rafreddati pi diicile rinunciare alle gratiicazioni o prendere decisioni problematiche perch il rafreddore riduce il livello di glucosio nel sangue, fondamentale per il funzionamento del cervello. Guidare con un forte rafreddore, per esempio, statisticamente pi pericoloso che guidare in lieve stato di ebbrezza. In Presidential leadership, illness and decision making, Rose McDermott spiega che la malattia rende i leader imprevedibili perch abbassa la loro curva dellattenzione, riduce il loro orizzonte temporale di riferimento e le loro capacit cognitive. Lictus, per esempio, accentu la naturale rigidit di Wilson, vaniicando ogni speranza che gli Stati Uniti entrassero a far parte della Societ delle nazioni.
Da sapere
I dieci capi di stato pi anziani del mondo
Shimon Peres, Israele Robert Mugabe, Zimbabwe Re Abdullah, Arabia Saudita Girma Wolde Giorgis, Etiopia Giorgio Napolitano, Italia Regina Elisabetta II, Regno Unito Re Abdul Halim di Kedah, Malesia Re Bhumibol Adulyadej, Thailandia Kim Yong-nam, Corea del Nord Arthur Foulkes, Bahamas Fonte: Wikipedia 89 89 88 88 87 86 85 85 85 84
si pensi. Quando un leader riesce a lasciare il segno, il pi delle volte lascia un segno negativo, non positivo. molto pi facile fare la igura degli stupidi che quella dei geni. I potenziali vantaggi mancati che derivano dalla prematura esclusione dal potere di un leader eicace sono minori dei danni che si evitano liberandosi di un leader vecchio e ineicace.
Lascesa di Hitler
Nel saggio The impact of illness on world leaders il neurochirurgo Bert Park sostiene che la demenza senile di Paul von Hindenburg fu un fattore chiave nellascesa al potere di Adolf Hitler. Hindenburg aveva 82 anni quando sconisse Hitler alle elezioni e fu rieletto presidente della repubblica di Weimar nel 1932. Per due volte riiut di concedere a Hitler incarichi di governo fino a quando, nel gennaio del 1933, Hindenburg, a 84 anni, sempre pi malato, decise di nominare Hitler come capo dellesecutivo. Al di l degli efetti immediati della malattia, linvecchiamento pu avere un forte impatto sulla personalit: nessuno si addolcisce con let. Secondo gli studiosi Jerrold Post e Bert Park, con lavanzare dellet tendiamo a diventare versioni esagerate di noi stessi, quasi caricaturali, perch tutte le nostre inclinazioni naturali si accentuano. Questo fenomeno ha ripercussioni sulla politica estera. Chi per natura aggressivo diventa bellicoso, chi passivo diventa apatico. Tratti caratteriali che sono considerati accettabili diventano improvvisamente problematici, tutti mutamenti che quando coinvolgono un capo di stato probabilmente avranno conseguenze in politica estera.
Inine, ed forse laspetto pi preoccupante, ci sono gli efetti sulle capacit cognitive. Linvecchiamento, per esempio, tende a indebolire i ricordi, soprattutto degli avvenimenti recenti. Meno noti, ma forse pi importanti, sono gli efetti sullintelligenza. Le capacit cognitive si possono dividere in due categorie: cristallizzate e luide. Lintelligenza cristallizzata quella che usiamo per svolgere attivit di routine. Si sviluppa con il passare degli anni e raggiunge lapice dopo i sessantanni. Lintelligenza luida, invece, la capacit di risolvere problemi nuovi e comincia a declinare gi dopo aver compiuto i ventanni. Questo deterioramento asimmetrico laspetto pi allarmante dellinvecchiamento. Laumento dellintelligenza cristallizzata pu servire a mascherare il vero declino: in fondo, gran parte dellesistenza fatta di routine e un leader pu dare limpressione di non risentire dellinvecchiamento. Inoltre, i governi hanno ampie capacit istituzionali per gestire queste situazioni, compensando eventuali diicolt delle persone che svolgono incarichi importanti. Le situazioni pi critiche e pericolose sono quelle nuove e insolite, quelle che non possono essere gestite dal normale funzionamento delle istituzioni e quindi richiedono il massimo delle capacit di un leader. proprio in questi momenti che il declino dellintelligenza luida ha gli efetti pi gravi. Considerati i potenziali rischi, dovrebbero essere i leader in et avanzata a giustiicare la loro permanenza al potere, non i loro sidanti. Tuttavia questo pregiudizio pu portare a escludere dal potere persone ancora in grado di dare un valido contributo. Bisogna tener presente, per, che i leader hanno un impatto limitato sugli eventi. Spesso sono meno indispensabili di quanto
Gautam Mukunda insegna amministrazione aziendale alla Harvard business school, negli Stati Uniti. autore del libro Indispensable: when leaders really matter (Harvard business review press 2012).
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