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ASSEMBLEA PROVINCIALE ELETTIVA CALTANISSETTA 17 MARZO 2013

RELAZIONE DEL PRESIDENTE GIOVANNI LILLO RANDAZZO CALTANISSETTA PIAZZA MARCONI N. 12

ASSEMBLEA PROVINCIALE ELETTIVA CALTANISSETTA 17 MARZO 2013

Care colleghe, cari colleghi, benvenuti a questo nostro quadriennale appuntamento. Oggi gettiamo le basi per costruire una Confesercenti rinnovata sia negli obbiettivi sindacali che nei servizi. Abbiamo cercato negli ultimi quattro anni, di mettere a punto strategie e strumenti per migliorare, per crescere, per essere sempre pi competitivi rispetto a uno scenario economico e politico in continua evoluzione. Avremmo dovuto avviare un cambiamento strutturale profondo e per questo, come ricorderete, avevamo fissato dei traguardi precisi, per essere sicuri che le idee, le strategie, diventassero fatti concreti affinche il cambiamento non restasse soltanto utopia. Le cose non sono andate come avremmo voluto. Siamo stati lenti, troppo lenti, mentre la crisi avanzava velocemente, cambiando in modo drastico e drammatico le regole e gli scenari. La realta ci costringe a cambiare, evitare di restare indietro, per non essere travolti da questa crisi cos profonda. Il punto oggi cambiare per esserci ancora, per continuare ad esistere. Possiamo scegliere se restare fermi, continuando a contare il numero crescente di imprese che si arrendono, senza riuscire a fermare, se non addirittura invertire, questo drammatico trend, oppure, cogliere lopportunit che questa situazione ci offre e cio di

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ASSEMBLEA PROVINCIALE ELETTIVA CALTANISSETTA 17 MARZO 2013 attuare una profonda innovazione del nostro modo di essere e di fare rappresentanza dimpresa. La sfida che abbiamo di fronte e diversa e piu grave di quanto abbiamo affrontato in passato, richiedendo quindi un approccio pi drastico e pi efficace, non soltanto per sopravvivere in questo passaggio epocale, ma soprattutto per acquisire la forza necessaria per essere protagonisti della vita socio-economica del territorio provinciale, regionale e nazionale. Scelte e politiche pubbliche si sono susseguite rapidamente luna dopo laltra, ed hanno ulteriormente depresso la nostra economia, stabilizzando la recessione senza dare segnali di cambiamento o di ripresa a breve. Il peso ulteriormente cresciuto del fisco, sulle famiglie e sulle imprese, ha ridotto loccupazione, i consumi, la capacit di investimento e mi chiedo: Dove il prelievo fiscale supera, livelli abnormi sia per le imprese che per i dipendenti e i pensionati, connotandosi pi come una confisca che come presupposto del welfare, non dovrebbe essere lo Stato a fornire una qualche giustificazione alle sue leggi ingiuste, piuttosto che il cittadino a giustificarne la violazione. Io credo che la domanda sia lecita e una risposta da parte dello Stato doverosa. Se il nostro livello di prelievo fiscale, fosse uguale a quello medio europeo, ogni famiglia italiana disporrebbe di un reddito aggiuntivo di 3.400 euro cioe quasi 10 euro al giorno. Una riduzione della pressione fiscale non puo che derivare da una politica di contenimento della spesa, essenziale per le sorti della nostra economia, una politica che deve porsi obbiettivi ambiziosi con possibilita di razionalizzazione di vaste aree della nostra P.A.; attraverso lincremento dellefficienza senza ridimensionare le prestazioni ai cittadini. RELAZIONE DEL PRESIDENTE GIOVANNI LILLO RANDAZZO CALTANISSETTA PIAZZA MARCONI N. 12

ASSEMBLEA PROVINCIALE ELETTIVA CALTANISSETTA 17 MARZO 2013 Il commercio, il turismo, lartigianato, e piu in generale il terziario, sono fra i settori piu esposti: la rilevata riduzione del reddito e quindi dei consumi, la propensione a consumare meno investe direttamente e pesantemente le nostre PMI. Le scelte devono essere drastiche, e con un progetto razionale e coraggioso si potrebbe arrivare a risparmiare circa 35 miliardi di euro e generarne altri 20 in seguito alla minore oppressione fiscale, tutto questo dimostra che si puo innescare un meccanismo virtuoso che ridia speranza per lo sviluppo del paese. La domanda interna non d segnali di ripresa, questo lindicatore pi significativo per il destino delle imprese a noi associate. I dati, sulla natalit e mortalit delle imprese sono scoraggianti. Da gennaio a settembre 2012 nella nostra provincia hanno chiuso circa 300 aziende, di cui 182 nel commercio e di questi 143 al dettaglio, in Sicilia sono circa 5.800, nel commercio 2.726, di cui 1706 al dettaglio, in Italia circa 100.000, nel commercio 28.600, di cui 16.027 al dettaglio. Noi sappiamo che esiste una grande differenza tra la chiusura di unimpresa antica, tradizionale, strutturata, e lapertura di un nuovo esercizio commerciale che spesso rappresenta lultimo tentativo di sopravvivenza di chi non riesce a trovare altra collocazione sul mercato del lavoro (impresa da bisogno). Il primo bimestre del 2013 segna un crollo del 50 % delle nuove aperture, chiudono 167 negozi l'ora, hanno perso il lavoro in 200.000. Se continuer cos a fine anno registreremo la scomparsa di 60.000 imprese di cui 9.500 esercizi pubblici. Questi sono i dati peggiori degli ultimi vent'anni. I dati sulloccupazione, sui fatturati, sul credito, sugli investimenti, ma pi ancora il nostro contatto quotidiano con le imprese, ci dicono con chiarezza che la situazione economica

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ASSEMBLEA PROVINCIALE ELETTIVA CALTANISSETTA 17 MARZO 2013 ancora assai pesante, e che sono necessarie misure urgenti per favorire la ripresa delleconomia, dei consumi, degli investimenti e delloccupazione. la nostra Confederazione non rimasta ferma, cercando di reinterpretare il ruolo delle organizzazioni di categoria, attraverso il superamento degli schemi e delle divisioni e delle bandiere di appartenenza, siamo stati presenti su tutti i tavoli di azione, con nostre proposte e con le necessarie resistenze rispetto ad ipotesi che avrebbero ulteriormente aumentato le difficolt per la vita delle imprese. Pensiamo di esserci affermati come interlocutori validi, preparati e rappresentativi, marcando significativamente il nostro ruolo propositivo. Pensiamo ai risultati ottenuti nel miglioramento dei servizi alle imprese, alle famiglie ed ai pensionati forniti dalla nostra organizzazione provinciale e cioe: - riorganizzazione e rilancio del patronato e delle politiche sociali e del Centro assistenza fiscale interventi sulla TARSU sia per le imprese che per andare incontro ai ceti piu deboli della nostra societa (pensionati, famiglie ecc..) con lapertura al dialogo verso i comitati di quartiere e un protocollo con lATO rifiuti per listituzione di un front-office che ci permettera nelle mattinate di lunedi e martedi di andare incontro alle esigenze degli utenti, assistenza legale presso la nostra sede un giorno la settimana ; abbiamo cercato di attuare e siamo in fase di rilancio, rispettando le linee programmatiche della nostra confederazione, le politiche fondamentali per lo sviluppo e la crescita imprenditoriale e precisamente: credito, formazione e politiche del lavoro; piu volte abbiamo cercato di mettere a conoscenza le imprese, sia attraverso campagne pubblicitarie televisive, che con un tour informativo che ha toccato Caltanissetta, Gela, San Cataldo e Mussomeli, gli strumenti creditizi di cui la nostra organizzazione si avvale (COSVIG) e precisamente stiamo parlando del fondo di garanzia nazionale per le PMI RELAZIONE DEL PRESIDENTE GIOVANNI LILLO RANDAZZO CALTANISSETTA PIAZZA MARCONI N. 12

ASSEMBLEA PROVINCIALE ELETTIVA CALTANISSETTA 17 MARZO 2013 che garantisce fino all80% delloperazione bancaria per ripianamento debiti, scorte, investimenti, start up ecc.. Abbiamo attivato corsi di formazione per titolari di imprese,per dipendenti, in materia di sicurezza sui posti di lavoro, sicurezza alimentare ecc..ed e nostra intenzione attivare una piattaforma al fine di erogare i predetti corsi online, inoltre la confederazione provinciale attraverso il CAT Confesercenti ha partecipato agli avvisi emanati dalla comunita europea i quali devono ancora essere esitati. La nostra organizzazione da sempre attenta alle politiche del lavoro e alloccupazione ha svolto diverse iniziative sia a livello regionale che a livello territoriale con dei seminari organizzati in collaborazione con Italia Lavoro per lemersione del lavoro nero, il lavoro occasionale accessorio (voucher), tirocini formativi ecc. a questo proposito ha istituito uno sportello, con professionisti qualificati, per erogare ai nostri soci i servizi e le consulenze legate a questa tematica. Noi dobbiamo valorizzare, in tutte le occasioni, la nostra specificit ed il nostro sistema dofferta, che fatto, di tutela, di rappresentanza sindacale, di erogazione di servizi, di sviluppo di iniziative economiche, di welfare associativo creando una piattaforma dofferta, un pacchetto che consenta ai nostri associati, attuali e potenziali, di trovare una risposta qualificata alle diverse esigenze delle imprese. Laddove esiste il marchio Confesercenti, qualsiasi imprenditore dovr sapere che trover risposte adeguate ai suoi bisogni. Per questo, dobbiamo aggiornare e modernizzare la nostra struttura organizzativa e realizzare quelle economie che ci consentano di investire in nuove competenze di sistema al servizio delle imprese. Sul piano associativo, dobbiamo ribadire che lequilibrio si pu ottenere e raggiungere a condizione di diversificare il sistema delle entrate, oggi ancora ancorato quasi RELAZIONE DEL PRESIDENTE GIOVANNI LILLO RANDAZZO CALTANISSETTA PIAZZA MARCONI N. 12

ASSEMBLEA PROVINCIALE ELETTIVA CALTANISSETTA 17 MARZO 2013 esclusivamente alle quote associative. Diversamente da quanto ha fatto lo Stato, non pensiamo e non vogliamo, in questa fase, aumentare le quote che gli associati sono chiamati a versare alla Confederazione. Ancora una volta, cio, dobbiamo valorizzare il nostro sistema dofferta, sia nei confronti dei vecchi associati che nei confronti dei potenziali nuovi associati e dei pensionati. dobbiamo aumentare la nostra capacit di intercettare nuove imprese nel momento dello start up e le vecchie imprese che fino ad oggi non si sono rivolte a noi per farle diventare componenti stabili della nostra Confederazione. Quindi se non possiamo aumentare le quote associative possiamo per aumentare il numero di coloro che si associano con lo sforzo generale che tutti noi siamo chiamati a fare. Non possiamo e non dobbiamo pi comportarci come un partito politico di massa tradizionale, con le sue cerimonie, rituali e ridondanze. Siamo un sindacato di imprese con un ricco, complesso ed originale sistema dofferta che ha bisogno di modelli di governance e di processi decisionali coerenti con le dinamiche delle imprese e delleconomia. Determinanti appaiono le linee strategico organizzative a livello nazionale, regionale e provinciale, innanzitutto per condividere le eccellenze su aree pi vaste, per mettere in rete la conoscenza (piattaforme informatiche, blog, forum). Lo scambio di buone prassi e la formazione a sostegno dello sviluppo, consentirebbe di armonizzare le iniziative sui territori e di evitare confusione e comportamenti difformi fra regione e regione e tra provincie e provincie. Un ulteriore fronte di lavoro, quello della maggiore omogeneizzazione delle politiche di immagine e comunicazione, a cominciare dai siti web per arrivare fino al materiale promozionale.

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ASSEMBLEA PROVINCIALE ELETTIVA CALTANISSETTA 17 MARZO 2013 In passato mi sono soffermato sui temi della squadra, del ricambio generazionale, della responsabilizzazione della nostra classe dirigente. Ho sempre concluso gli interventi con toni ottimistici, positivi, mettendo in risalto le nostre potenzialit, le capacit, con la consapevolezza e la convinzione che siamo in grado di realizzare tutto ci che serve per crescere e migliorare. Ne sono profondamente convinto. Abbiamo un disegno di largo respiro, abbiamo le capacit e le risorse umane per perseguirlo. Dobbiamo aggiungere la volont, limpegno, la determinazione che la gravit della fase che stiamo attraversando richiedono. Non un modo di dire, ma un dato di fatto: il futuro della Confesercenti sta tutto nella nostra capacit di cogliere con la giusta sensibilit e seriet le caratteristiche della trasformazione che stiamo vivendo. Chiudo citando Albert Einstein Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. Grazie per la Vostra attenzione

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