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Maurizio Bonanni

Roma, 21 Novembre 2012

UN DASPO ANCHE PER I POLITICI?

Un Daspo anche per i politici, per lingresso nei talk-show? Grillo sarebbe daccordo, ovviamente.. Concordo con Sallusti che le primarie nel Pdl sono, francamente, tempo perso: vincer Alfano, semplicemente perch ha pi truppe. Idem per il Pd: il risultato prevedibile sar, grosso modo, 5 a 1 per Bersani. Solo che, nel frattempo, la confusione ha raggiunto il massimo, sotto il tenebroso cielo politico italiano, sempre pi al buio, per mancanza di soluzioni ai problemi di sempre: la bancarotta dei conti pubblici e la disoccupazione (soprattutto giovanile) dilagante. Francamente, provo un po di disagio quando (sempre nei soliti talk-show..) qualcuno, candidato di nuovo conio alla guida del Partito (indovinate quale..), suggerisce una misura stravagante, come quella di tassare al 75%, per due/tre anni, redditi che stanno al di sopra di un milione di euro allanno. Misura perfetta, direi, per far prendere alla ricchezza la strada dei paradisi fiscali, visto che i soggetti con quelle capacit economiche non dovrebbero avere eccessivi problemi a sottrarsi al fisco italiano. La cosa peggiore, per, mi capitato di vederla, seguendo i commenti televisivi sui fatti di Roma, a proposito di scontri tra polizia e manifestanti. Parlava, se ben ricordo, una militante dei centri sociali che, laureata in farmacia, non aveva trovato di meglio che fare la barista. Messa cos, verrebbe da piangere, certo. Per, dipende.. Ne conoscevo unaltra, laureata in scienza della comunicazione, che faceva lo stesso mestiere, semplicemente perch si divertiva un mondo a tirare tardi la notte, insieme ai suoi amici di sempre e a molti altri sui coetanei, conosciuti servendo ai tavoli. Tra laltro, tra mance e stipendio-base, guadagnava pi dei suoi insegnanti di liceo! Questo, per dire.. Ma, a parte il folklore, lelemento centrale del problema giovani e della gestione delle loro proteste un altro, e non riguarda di certo lordine pubblico. Nessuno, a quanto pare, sta dicendo loro la verit, con la ruvidezza necessaria, per non creare illusioni e aspettative. Ovvero: molti dei laureati attuali non ci servono e i tecnici diplomati che cercano le aziende non ci sono, semplicemente perch il corto-circuito virtuoso, tra la formazione di base e mondo del lavoro, si interrotto da tempo. Esiste, in merito, un nodo di sistema: disincentivando i giovani dal proseguire studi inutili (perch non daranno loro lavoro e allungheranno, semplicemente, il periodo di attesa, a carico del gi scarso reddito delle famiglie), si svuoterebbero molte decine di fabbriche di diplomi e, con esse, migliaia di posti di lavoro, tra docenti e non docenti, prosciugando cos i finanziamenti pubblici e privati di cui godono Universit e Istituti di alta formazione. Bisognerebbe avere il coraggio di smantellare lattuale sistema, copiando, se possibile, da Harvard e dalle universit di Shangai e di New Delhi, dove il criterio di selettivit e i costi discrizione costringono studenti e famiglie a scelte attentamente ponderate, privilegiando il talento e la determinazione dei giovani studenti stessi. Credo, per, che da quelle parti il valore legale della laurea non sia nemmeno contemplato: conta solo il prestigio dellUniversit presso la quale ci si diploma. Chi

avr mai il coraggio di dire ai nostri giovani come stanno veramente le cose? Anche perch occorrerebbe garantire loro un incentivo a.. migrare, come agli inizi del Novecento! Altra cosa davvero curiosa, che ho sentito nei salotti televisivi vari: alcuni politici chiacchieroni si scandalizzavano perch alla Fiat serba gli operai guadagnano un po meno di 400 ! mensili. Si potrebbe semplicemente dire: la Globalizzazione, bellezza!. Gli slavi, evidentemente, sanno comportarsi come gli.. asiatici! A dire il vero, unattenta analisi ci porterebbe ad altre conclusioni: i regimi del socialismo reale erano decisamente privativi, per avevano il pallino di costruire case, brutte quanto volete, ma abitabili. Ora, considerato che un affitto, in una grande/media citt italiana, assorbe quasi il 60% del reddito disponibile, e che un chilo di insalata serba costa un quinto dellequivalente prodotto italiano, i conti sono presto fatti: con 400 !, da quelle parti si vive meglio che da noi! E, poi, miei cari, la lezione arcinota: a parit di tecnologia, vince la partita lavoro chi offre manodopera qualificata al minor prezzo. Questi sono i pastori e questo il presepe.. Vogliamo accomodarci anche noi?

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