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Quale pianoforte

La scelta del pianoforte sul quale studiare, e' una questione piuttosto delicata e la cui importanza non deve essere sottovalutata. Qualcuno pensa che ad un principiante sia sufficiente uno strumento qualsiasi anche mal funzionante; nulla di piu' errato. Proprio perche' si tratta di un principiante, e' necessario che lo strumento permetta quelle esperienze sensoriali senza cui e' assai improbabile che l'allievo si incammini sulla via dello studio con buone speranze di apprendere correttamente una tecnica adeguata. Quando cio' e' possibile, si scelga il pianoforte a coda; la sua meccanica e' costruita in modo da permettere il maggior controllo possibile sul tocco e di conseguenza sul suono da parte dell'esecutore. Se proprio il pianoforte a coda non potesse per varie ragioni entrare nella nostra casa, si abbia la massima cura di cercare uno strumento verticale di buona qualita' e con una meccanica che permetta almeno in parte di studiare senza pregiudicare l'acquisizione delle giuste sensazioni del tocco; a volte si possono trovare pianoforti verticali quasi perfetti, ma la cosa e' piuttosto difficile. Si raccomanda poi che lo strumento sia sempre ben accordato e soprattutto ben regolato meccanicamente; cio' aiutera' non poco lo studente a rendersi conto fin da subito dei problemi relativi alla cura del suo strumento e lo stimolera' ad essere piu' preciso ed esigente anche con se' stesso. Affidate il vostro strumento a mani esperte e un po' alla volta vi accorgerete di quanto importante sia la sua costante e buona manutenzione. L'unica cosa che mi sento di raccomandare vivamente, e' di evitare di far fare interventi troppo frequenti sui martelli,

intonazioni o rasature, se non strettamente necessari; il feltro del martello infatti, e' delicatissimo e a causa di una sua scorretta manomissione, puo' risultare assai alterata la sensibilita' del tocco, pregiudicando il controllo stesso del suono. Spesso si sente dire che un bravo pianista suona su qualsiasi strumento e se in parte cio' puo' essere vero, questa considerazione non deve far sottovalutare il fatto che e' sempre preferibile avere comunque a disposizione un pianoforte il piu' affidabile possibile. Circa la marca e il modello da scegliere, e' evidente che in fondo si tratta solamente di un problema economico; chi potra' permettersi un gran coda, certamente avra' maggiori possibilita' di sperimentare i vantaggi di una meccanica praticamente quasi sempre perfetta. Non posso pero' tacere che a volte, contro ogni logica, si verifica il caso di straordinari pianisti che per varie ragioni hanno studiato su strumenti mediocri. Beh! Probabilmente queste eccezioni fanno parte del bello della vita, e dimostrano che fortunatamente c'e' sempre qualcosa che supera la prevedibilita' delle nostre congetture.

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