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TEORIA
tario delle due concezioni del mondo: sta rivalità ai tempi della guerra fred-
il «mondo libero» che i suoi avversari da, giacché la posta in gioco era
definivano imperialista o capitalista, e l’estensione delle zone di influenza
il «mondo socialista», chiamato più dell’una o dell’altra superpotenza sulla
semplicemente mondo comunista. Que- maggior parte del globo. Ma la parola
sta rappresentazione – la divisione del «geopolitica» era proscritta. Certo, c’era-
mondo in due coalizioni con le loro no dei grandi dibattiti politici, ma essi
zone di influenza – era peraltro di tipo erano fondati sui valori ideologici (il
perfettamente geopolitico – rivalità di Bene socialista contro il Male capitali-
poteri su dei territori, ma, per i dirigen- sta, e viceversa) e sulle ragioni econo-
ti dell’una o dell’altra superpotenza, miche della concorrenza fra le super-
non era auspicabile impiegare un ter- potenze. Ma non c’erano affatto di-
mine che non poteva mancare di ri- scussioni sulle rappresentazioni pro-
cordare i recenti conflitti nazionali, né priamente territoriali di questa compe-
di ricordare a ciascuna nazione quan- tizione. La teoria detta «del domino»,
to aveva lottato per difendere o ricon- formulata a partire dal 1954 dai diri-
quistare il suo territorio. genti americani a riguardo della pres-
Le nazioni appartenevano ormai sione comunista nel Sud-Est asiatico,
all’uno o all’altro blocco, ed era impor- era abbastanza rudimentale a causa
tante che nulla ne indebolisse la coe- del suo aspetto meccanico, e d’altronde
sione. Nel «campo socialista» gli Stati non suscitò un grande dibattito.
erano considerati fratelli grazie al so- È particolarmente significativo che il
cialismo, e la geopolitica andava dun- termine geopolitica abbia ricominciato
que vietata, poiché era così strettamen- ad apparire sui media occidentali non
te legata ai conflitti territoriali che li gia in occasione della guerra di Corea,
avevano opposti gli uni agli altri solo né durante la guerra di Indocina, quan-
poco tempo prima. I conflitti sul territo- do il più lungo e più forte scontro mili-
rio dovevano essere per principio di- tare fra Est e Ovest era al suo culmine,
menticati una volta per tutte. In «Occi- ma solo dopo la fine di questo scontro: e
dente» non era più considerato oppor- precisamente nel 1978-’79 al tempo del
tuno evocare la geopolitica né i litigi conflitto fra Cambogia e Vietnam. Riap-
territoriali (per esempio, l’Alsazia-Lore- parizione dapprima timida, per la pen-
na) che avevano portato a combattersi na di certi giornalisti. Benché si trattas-
così duramente tra loro delle nazioni se di paesi molto lontani dall’Europa, il
che oramai facevano parte dell’Allean- tabù in un primo tempo fu rispettato,
za atlantica. In ciascuno dei due cam- nella misura in cui la geopolitica fu
pi, i problemi delle nazioni e dei loro ancora una volta presentata come la
territori dovevano apparire secondari e peggiore e la più stupida delle maledi-
sorpassati tenendo conto della contrap- zioni che possano abbattersi sui popoli:
posizione planetaria di due ideologie, appena terminata una così lunga guer-
di due sistemi, di due mondi dai valori ra, in cui i loro dirigenti erano stati al-
radicalmente diversi. leati contro l’imperialismo, ora questi
Non tutte le rivalità fra poteri sul terri- arrivavano a battersi per delle dispute
torio sono necessariamente geopoliti- di confine e in nome dei diritti storici
298 che. E Dio sa quanto grande fosse que- su determinati territori.
MEDITERRANEO, L’ARABIA VICINA
parte d’Europa, in Europa centrale, si è fatta nella calma, dopo serie di-
nei Balcani e nella ex Urss. In seno a scussioni geopolitiche, la disgregazione
ciascuna nazione, compresa la Russia, della Federazione jugoslava, dopo le
la recente libertà di espressione ha pro- proclamazioni di indipendenza delle
vocato dei dibattiti paragonabili in repubbliche federate, ha provocato
qualche misura a quelli che i tedeschi combattimenti terribili, in Croazia e
avevano conosciuto quando apparve il soprattutto in Bosnia: il fatto che le di-
movimento geopolitico. «Bisogna stac- verse nazionalità siano frammiste sul
carsi dall’Unione Sovietica?» Se i baltici territorio e i timori reciproci costitui-
hanno risposto in massa di sì, la rispo- scano l’eredità di una storia dolorosa e
sta era, invero, molto meno evidente complicata, sono le cause principali
nelle altre repubbliche, se non inversa, della tragedia attuale. Ma questa
prima del tentativo di putsch dell’ago- avrebbe potuto indubbiamente essere
sto 1991. «Dobbiamo accontentarci del scongiurata se i diplomatici europei,
territorio della nostra repubblica così prima di riconoscere l’indipendenza di
come è attualmente delimitato o non queste repubbliche, avessero misurato i
dobbiamo profittare invece delle con- rischi connessi all’incastratura delle na-
dizioni attuali per rivendicare da subi- zionalità sul terreno e se i leader slavi,
to i nostri territori «storici», dove si trova per far dimenticare il loro recente pas-
una parte dei nostri compatrioti?». Si sato comunista o per prevalere sui ri-
tratta evidentemente di dibattiti fonda- vali, non avessero fomentato la crisi e
mentalmente geopolitici e che d’altro l’esasperazione delle rappresentazioni
canto hanno scavalcato in importanza geopolitiche antagoniste.
quelli propriamente politici. I problemi L’accentuazione e la moltiplicazione
posti sembrano di soluzione alquanto delle preoccupazioni geopolitiche ri-
ardua a causa delle aspirazioni terri- guardano anche Stati dell’Europa oc-
toriali contraddittorie della maggior cidentale, a causa dello sviluppo di ciò
parte delle nazioni dell’ex Urss e del che viene definito democrazia e del ri-
fatto che in certe regioni siano in casto spetto della libertà di espressione.
nate diverse minoranze nazionali. L’emergere di poteri regionali, il rico-
Se la scomparsa dell’Urss non ha pro- noscimento dei particolarismi culturali
vocato finora grosse perdite umane, persino nel quadro di un vecchio Stato
salvo che nei conflitti caucasici o in nazionale a forte tradizione centralista
Tagikistan, i rischi di frammentazione come la Francia, pone nuovi problemi
della Repubblica federativa di Russia a geopolitici: per apparire democratico, il
causa delle rivendicazioni di diversi governo, seguendo la maggioranza
popoli appartenenti alle repubbliche dell’opinione pubblica, discute con na-
autonome e soprattutto il destino dei zionalisti còrsi presunti responsabili di
25 milioni di russi che vivono fuori diversi attentati che, appena vent’anni
della Russia, pongono problemi geopo- fa, sarebbero stati giudicati e incarce-
litici tanto più gravi in quanto comin- rati da tempo. La Francia aveva già
ciano a essere sfruttati da alcuni lea- conosciuto più di un dibattito politico –
der politici. Inoltre le strutture della Csi anche molto violento – ma è in realtà
appaiono fragilissime. la prima volta che in tempo di pace al-
300 Se la dimensione della Cecoslovacchia cuni cittadini pongono un problema
MEDITERRANEO, L’ARABIA VICINA
geopolitico che fino ad allora non era loro territori. Simili pretese geopolitiche
mai stato possibile discutere aperta- non possono esprimersi e non possono
mente: quello della separazione di una ottenere soddisfazione che in società
parte del territorio nazionale, destinato molto attaccate ai valori democratici e
a diventare territorio di un altro... po- alla libertà di stampa, al punto che esse
polo e di un’altra nazione. Occorre che lasciano sviluppare fino alle estreme
la libertà di espressione sia divenuta conseguenze «il diritto dei popoli a di-
ben grande perché simili rappresenta- sporre di se stessi», aiutando persino
zioni separatiste possano esprimersi li- dei gruppi di qualche migliaio di perso-
beramente e perché i dibattiti politici ne a costituire dei micro-pseudo-Stati,
vertano su problemi geopolitici di tale come quegli arcipelaghi del Pacifico ri-
gravità. conosciuti dalle istituzioni internazio-
In Europa occidentale, a parte la riu- nali. Anche in quei casi si tratta di
nificazione della Germania – che por- geopolitica, così come geopolitici sono i
re ormai dei problemi geopolitici inter- problemi posti, nelle grandi città di nu-
ni – è in Spagna che le trasformazioni merosi paesi, dalle minoranze di im-
geopolitiche recenti sono state più con- migrati. Anch’esse rivendicano il loro
siderevoli dopo la morte di Franco, che diritto alla differenza e all’autonomia.
aveva vietato l’espressione dei partico- Sicché l’esame degli svariati problemi
larismi culturali basco e catalano, lo geopolitici dello stesso tipo recentemen-
Stato è stato diviso in «comunità auto- te emersi in Europa, e l’ascolto dei di-
nome», cioè in governi autonomi corri- battiti non meno geopolitici che essi
spondenti alle vecchie province, favo- provocano sia nelle nazioni che fra di
rendo così il consolidamento delle na- esse, confermano essenzialmente l’af-
zioni basca e catalana. fermazione fatta precedentemente. E
In Canada come in Australia (e presto cioè che sono specificamente geopoliti-
nel Nord della Russia e altrove) picco- che le rivalità territoriali oggetto di rap-
lissimi gruppi di persone – che si tratti presentazioni contraddittorie oggi lar-
di indiani, di inuit o di aborigeni au- gamente diffuse dai media, e che su-
straliani – consigliati da abili avvocati scitano dibattiti politici fra i cittadini,
e con l’appoggio dei media, arrivano a a condizione che vi sia una certa li-
rivendicare i loro diritti su spazi vastis- bertà di espressione.
simi: essi esigono, ad esempio, il versa- (3 - continua)
mento di royalties sullo sfruttamento
delle risorse minerarie o idrauliche dei (traduzione di Tancredi Rossi)
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