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Le Forze Armate italiane tra velleit e tagli. di Carlo Rossi http://chiarodiluna-karl.blogspot.it/2012/11/le-forze-armate-italiane-tra-vellei ta-e.

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Non si placano le polemiche sull' acquisto dei caccia F-35. Le tormentate vicend e dell' acquisizione contribuiscono a rinfocolarle. http://www.analisidifesa.it/2012/10/f-35-road-map-a-ostacoli/ La cronaca offre spunti per una riflessione di largo respiro sulle prospettive d ello strumento militare italiano. Il 1 novembre 2012 Gary J. Schmitt ha esaminat o gli obiettivi e le risorse delle Forze Armate italiane per l' American Enterpr ise Institute. http://www.aei.org/outlook/foreign-and-defense-policy/regional/europe/italian-ha rd-power-ambitions-and-fiscal-realities/ L' Italia, rileva Schmitt, ancora nel 2011 era l' ottava economia del mondo, co n una popolazione e un PIL paragonabili a quelli di Regno Unito e Francia. Ma, o rmai tradizionalmente, la spesa pro-capite italiana per la difesa sensibilmente inferiore a quella dei due alleati europei. Dal 2007 le risorse per la formazion e e la modernizzazione sono diminuite di oltre il 40% e 30%, rispettivamente. I tagli imposti dalla preoccupante condizione della finanza pubblica comportano non solo la riduzione degli organici ma anche il ridimensionamento dei principal i investimenti gi pianificati. Cos l' Esercito avr meno carri armati e artiglieria, la Marina meno fregate FREMM e sommergibili di ultima generazione, l' Aviazione , appunto, meno caccia. Mentre i compiti del nostro apparato militare restano gr avosi, le risorse sono ridotte all' osso. Ciononostante molti si scandalizzano per l' ammontare delle spese per acquisire nuovi armamenti. Si propongono altre destinazioni, certo pi attraenti ad una sgua rdo superficiale. Si grida allo spreco. Ma se continuiamo a ritenere necessario che il paese disponga di Forze Armate, allora dobbiamo destinare una parte adegu ata delle risorse pubbliche al mantenimento della loro efficienza. Come ha effic acemente rilevato il ministro della Difesa Giampaolo Di Paola "La sicurezza un b ene condiviso la cui responsabilit di tutti. Un Paese come l'Italia non pu sottrar si a questo dovere. Le Forze armate possono essere pi piccole ma non meno efficie nti. Altrimenti si fa prima a chiuderle". http://www.ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/caccia_f35_di_paola_furore_ideolog ico_gli_aerei_non_si_toccano/notizie/208941.shtml E' evidente che, in quest' ambito, il massimo sperpero del denaro pubblico si ha conservando uno strumento militare comunque assai costoso eppure privato delle risorse indispensabili per il conseguimento dei suoi scopi istituzionali. Senza dimenticare che "La credibilit della forza militare dipende... oltre che dai mezz i di cui essa dispone, dagli uomini che la costituiscono, dalla chiarezza e ferm ezza politica di chi la governa e dalla solidit del consenso del quale potere pol itico e Forze Armate possono godere all' interno del Paese" (Piero OSTELLINO, Lu igi CALIGARIS, I nuovi militari - Una radiografia delle Forze Armate Italiane, 1 983, p. 33). Purtroppo pare che trovare "chiarezza e fermezza politica" e conseguire "solidit del consenso" sia ancor pi difficile che reperire soldi per le Forze Armate.

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