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Gli Ubi, che in precedenza avevano consegnato ostaggi e si erano sottomessi, inviano a Cesare un'ambasceria per discolparsi: non

avevano inviato rinforzi ai Treveri, n? violato i patti. Gli chiedono, lo scongiurano di risparmiarli, di non accomunarli ai Germani nel suo odio, perch? non volevano, innocenti, pagare per chi innocente non era; se chiedeva altri ostaggi, erano pronti a consegnarli. Cesare, fatta luce sull'accaduto, scopre che i rinforzi erano stati inviati dagli Svevi. Accetta le spiegazioni degli Ubi, si informa in modo dettagliato sulle vie d'accesso alle terre degli Svevi.

Intanto, pochi giorni dopo, gli Ubi lo avvertono che gli Svevi stavano concentrando tutte le truppe in un solo luogo e che imponevano ai popoli sottomessi l'invio di rinforzi di fanteria e cavalleria. Saputo ci?, Cesare provvede alle scorte di grano, sceglie un luogo adatto all'accampamento e ordina agli Ubi di portar via i capi di bestiame e di ammassare ogni bene dalle campagne nelle citt?. Sperava che i nemici, barbari e inesperti com'erano, si lasciassero indurre ad accettare lo scontro anche in posizione di svantaggio, costretti a ci? dalla mancanza di viveri. Incarica gli Ubi di inviare molti esploratori nelle zone degli Svevi per spiarne le mosse. Gli Ubi eseguono gli ordini e, pochi giorni dopo, riferiscono. -------------------------------------------------------------------------------------------------------------Il principe dei Cartaginesi Annone indirizz le sue risorse ad occupare il potere e tent di attaccare il regno, una volta ucciso il senato. E per questa malvagia azione scelse il solenne giorno delle nozze di sua figlia, affinch i suoi nefasti progetti fossero coperti dal culto della cerimonia sacra. Cos predispose per il popolo un banchetto nei portici pubblici, e per il senato in casa sua, affinch, dopo aver impregnato i bicchieri di veleno, uccidesse i senatori in segreto e senza testimoni, e potesse pi facilmente occupare lo stato. E trasmesso ai magistrati questo fatto grazie a dei servi, il delitto evitato non fu punito. Ma quello, stabilito di nuovo il giorno della strage, vedendo di essere stato tradito una seconda volta, temendo una denuncia, occup una fortezza con ventimila servi armati. L, mentre incitava gli Afri e il re dei Mauri, venne catturato dai soldati del senato, colpito con bastoni, e, toltigli gli occhi e spezzategli le mani e le gambe, venne ucciso al cospetto del popolo : il corpo, lacero per le ferite, venne affisso ad una croce. Anche i figli e tutti i parenti, anche se innocenti, vennero colpiti dal supplizio, affinch nessuno di una famiglia tanto malvagia sopravvivesse per imitare i suoi delitti o per vendicarne la mor

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