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I DIRITTI COSTITUZIONALI DEI LAVORATORI PUBBLICI

La Corte Costituzionale ha sancito, con la sentenza n. 223, laccanimento del Governo Berlusconi contro le lavoratrici ed i lavoratori pubblici, una sentenza che ha grande rilevanza sia per gli effetti che determina e sia per i principi che afferma. In grande solitudine in questi anni abbiamo contrastato le politiche di demolizione del lavoro pubblico, politiche impostate sullimpoverimento economico e dei diritti di chi quotidianamente, tra mille difficolt, fa funzionare la macchina pubblica. Con questa sentenza si dichiara lillegittimit costituzionale del prelievo del 2,5% nelle buste paga a seguito della trasformazione del TFS (Trattamento di Fine Servizio) in TFR (Trattamento di Fine Rapporto), in buona sostanza oltre al prelievo del 6,91% le nostre buste paga venivano ridotte di unulteriore 2,5% sull80% della retribuzione. La FP CGIL, trattandosi di materie importanti e delicate che possono avere conseguenze negative se trattate con leggerezza, ha affermato che queste questioni non vanno alzate per prendere qualche voto in pi in campagna elettorale per il rinnovo delle RSU, ma affrontate nei modi corretti e con la lucidit del pensiero lungo, per questo motivo ha chiesto tavoli specifici con il Governo per affrontare e risolvere per via legislativa la problematica. La sentenza della Corte Costituzionale cambia lo scenario, ma non il percorso di risoluzione. Quello che temiamo ora unulteriore intervento legislativo che aggiri la sentenza della Corte Costituzionale e perseveri laccanimento contro le lavoratrici ed i lavoratori pubblici. Per questo motivo la struttura nazionale della FP CGIL nella persona della Segretaria Generale ha scritto al Presidente del Consiglio affinch sin da subito venga sospesa la ritenuta del 2,5%, ed nostra intenzione avviare come organizzazione un diffuso contenzioso nelle Amministrazioni con lo strumento della diffida. Abbiamo deciso di farlo come organizzazione perch sappiamo bene che in casi come questi gli avvocati proliferano, proponendo miriadi di ricorsi che per i professionisti significa lavoro, ma per le lavoratrici e lavoratori confusione. Per prima cosa chiedetevi quante volte sono passati a raccogliere firme (in molti casi anche soldi) per ricorsi che non hanno avuto nessuna efficacia, se non quella di arricchire chi li proponeva. La FP CGIL di Roma e Lazio ritiene che la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori passa anche attraverso lorientamento e la chiarezza. Per questo motivo inoltreremo la diffida in quanto rappresentanti di un interesse collettivo, sar una diffida alle Amministrazioni che chieder limmediata sospensione del prelievo del 2,5% e la restituzione di quanto prelevato dallentrata in vigore la legge. Nel frattempo proseguiremo la campagna, avviata dalla struttura nazionale, per impedire unulteriore intervento legislativo che vanifichi la sentenza. Federazione Lavoratori Funzione Pubblica Cgil di Roma e del Lazio
Via di S.Basilio, 51 - 00187 ROMA Tel. 06468431 Fax: 064684360 e-mail: fp@lazio.cgil.it sito Internet: www.fpromalazio.it

Vi terremo informati sugli sviluppi della vertenza.

Federazione Lavoratori Funzione Pubblica Cgil di Roma e del Lazio


Via di S.Basilio, 51 - 00187 ROMA Tel. 06468431 Fax: 064684360 e-mail: fp@lazio.cgil.it sito Internet: www.fpromalazio.it

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