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Innanzitutto il debitore deve accertarsi che il soggetto a cui effettua i pagamenti sia legittimato alla riscossione del debito. Occorre dunque che le venga trasmessa copia conforme della documentazione attestante la cessione dei diritti dal creditore originario al soggetto giuridico con cui sta perfezionando il concordato.
creditore su due documenti di liberatoria: la liberatoria a garanzia di future pretese e quella da inoltrare alla CRIF (Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria) per ottenere la cancellazione dallelenco dei cattivi pagatori.
che contrattualmente devono essere corrisposte come cost del prestito effettuato, e cio gli interessi, costituiscono lobbligazione pecuniaria accessoria. Gli interessi si dividono essenzialmente nelle seguenti tipologie: 1. Interessi Legali il tasso di interesse legale fissato dal legislatore, ovvero il Ministro del Tesoro, con decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. 2. Interessi Convenzionali Il tasso di interesse convenzionale viene fissato contrattualmente dalle parti. La determinazione del tasso, se superiore a quello legale, deve essere stabilita per iscritto; in caso contrario gli interessi sono dovuti nella misura fissata dalla legge (art. 1284 c.c., terzo comma). 3. Interessi Moratori Sono interessi dovuti dal debitore in ritardo nel pagamento del proprio debito (debitore in mora). Costituiscono una sorta di risarcimento del danno causato dal ritardato pagamento e pertanto devono essere corrisposti anche se non previsti contrattualmente. Se, prima della messa in mora, erano dovuti interessi ad un tasso convenzionale gli interessi moratori devono essere calcolati nella stessa misura. E evidente che limporto che il debitore deve corrispondere allultima societ cessionaria, per la intervenuta applicazione di interessi legali, eventualmente convenzionali (se previsti dal contratto), e moratori si discosta, di solito, sensibilmente da quello che era il debito originario. Il debitore deve essere messo allora nella condizione di verificare che nella formazione dellimporto richiesto a saldo del credito vantato, le societ cessionarie intervenute nel tempo abbiano applicato gli interessi in maniera corretta. Ci possibile solo nel momento in cui la societ cessionaria fornisce un estratto cronologico di conto (come quello bancario per intenderci) dal quale sia possibile evincere gli interessi legali, convenzionali e moratori ed i montanti a cui i tassi sono stati applicati nel tempo. Una eventuale perizia di parte (alcune societ svolgono questo tipo di servizio) accerter, analizzando lestratto conto cronologico, che: non siano stati implementati meccanismi di anatocismo (gli interessi su interessi vietati per legge); gli interessi moratori applicati non abbiano superato la fatidica soglia dei tassi di usura fissata dalla Banca di Italia in ciascun periodo di competenza (aspetto di rilevanza penale ); non siano rilevabili errori materiali di calcolo (come a tutti, per carit, pu accadere). E veniamo adesso alle modalit di pagamento.
importo e scadenze temporali che ricalcano quanto previsto nel piano di rientro a saldo e stralcio dei debiti pregressi. Perch per la societ di recupero crediti di vitale importanza lemissione di assegni post datati da parte del debitore? Per comprendere lo spiccato tropismo delle societ di recupero crediti verso lassegno post datato (peraltro vietato dalla legge) bisogna esaminare laspetto che maggiormente interessa la societ di recupero crediti
Tenendo in conto che per ottenere un decreto ingiuntivo sono necessari tempi mediamente lunghi e comunque non certi (oltre a spese legali non trascurabili) si capisce perch le societ di recupero crediti propongano lemissione di assegni non datati al debitore. Una motivazione ampiamente sufficiente acch i debitori non firmino mai assegni post datati a beneficio delle societ di recupero crediti.
corrisposta). Le sanzioni sono comminate dallUfficio del Registro (presso lAgenzia delle Entrate) a carico di chi ha emesso lassegno e dietro segnalazione della banca che riceve il titolo prima della scadenza, stante lobbligo a suo carico di pagarlo nel caso vi sia la copertura (lassegno, pur se postdatato, conserva la sua validit di mezzo di pagamento). Nel caso in cui lassegno risulti invece scoperto, la regolarizzazione (ovvero il pagamento del bollo e delle sanzioni) necessaria per poter dare al titolo efficacia esecutiva e per poterlo protestare. Alla regolarizzazione pu procedere lo stesso portatore/beneficiario (il creditore) recandosi presso lAgenzia delle entrate. Con le successive azioni esecutive questi potr poi rivalersi sul debitore. Inoltre larticolo 31 prescrive: Lassegno bancario pagabile a vista. Ogni contraria disposizione si ha per non scritta. Lassegno bancario presentato al pagamento prima del giorno indicato come data di emissione pagabile nel giorno di presentazione. Lesperienza ci racconta di frequenti casi in cui le societ di recupero crediti hanno presentato allincasso gli assegni postdatati, dopo il mancato pagamento di una o pi rate previste nellaccordo transattivo con il debitore. Esponendo il debitore a pesanti sanzioni amministrative ed al protesto.
Transazione novativa
Si ha la transazione novativa quando la situazione preesistente viene interamente sostituita dalla transazione; diversamente la transazione non novativa. Dunque la transazione novativa si distingue da quella semplice per il fatto di essere negozio non ausiliario, bens principale nel senso che in esso diritti ed obbligazione trovano la loro unica fonte.
Transazione semplice
Nella transazione semplice, invece, fonte di tale diritto ed obbligazione resta quella su cui si fonda il rapporto originario. Possiamo dire che si ha transazione novativa quando dalla transazione sorge unobbligazione oggettivamente diversa da quella preesistente, che viene sostituita dalla prima, e che pu aversi transazione novativa anche in difetto di unespressa manifestazione di volont delle parti, quando il complesso dei patti della transazione sia incompatibile con la sopravvivenza del pregresso rapporto.
Resta il fatto che il contratto originario non pu essere, in alcun modo, ripristinato quando nel nuovo accordo transattivo intervengano modifiche non accessorie rispetto al contratto originario. La cosa non di poco conto. Alcune societ di recupero crediti propongono allaccettazione del debitore un piano di rientro che prevede anche una ipotesi a saldo e stralcio delle posizioni debitorie pregresse. Un abbattimento, cio, degli importi di capitale e degli interessi previsti nel contratto originario. Non solo tempi di ammortamento del debito diversi da quelli previsti nel contratto originario. Laccettazione di entrambe le parti delle nuove condizioni equivale alla stipula di un contratto di novazione. Ma, quando il debitore, per le pi svariate ragioni, non in grado di adempiere alla transazione a saldo e stralcio precedentemente sottoscritta, il creditore procede arbitrariamente al ripristino del contratto originario. In pratica capitale, interessi sul capitale ed interessi di mora vengono ricalcolati in base agli importi ed alle scadenza previste nel contratto originario e non , come dovrebbe essere, rispetto agli importi ed alle scadenze concordate nel contratto novato. E questo accade anche con la eventuale cessione del credito. Pertanto, se il debitore in possesso dellaccordo di transazione a saldo e stralcio firmato per accettazione (proposta di abbattimento del capitale e degli interessi) le pretese della societ di recupero crediti (quella che ha sottoscritto la novazione ovvero la societ di recupero che eventualmente subentra con la cessione del credito) possono essere agevolmente contrastate in sede giudiziaria. Rappresentando laccordo a saldo e stralcio delle posizioni debitorie pregresse un contratto di novazione in piena regola, dal momento che, rispetto al contratto originario, non vengono effettuate solo modifiche accessorie (come potrebbero essere quelle riguardanti un piano di rateazione con tempi di rientro dal debito diversi dalle scadenze previste nel contratto originario). Il ripristino surrettizio del contratto originario (anche in presenza di un esplicito riferimento alleventuale inadempienza del debitore nellaccordo transattivo di rientro e di saldo e stralcio delle posizioni debitorie pregresse) illegittimo, cos come sancito da numerose pronunce in Cassazione (tra le altre vedasi: Cass. 23/02/2006 n. 4008 ? Cass. 13/12/2005 n. 27448 ? Cass. 29/04/2005 n. 8983 ? Cass. 19/05/2003 n. 7830).
Vanno bene dieci rate da 270 euro per un debito di 2700 euro?
Limporto da corrispondere a fronte di una transazione che chiude il contenzioso con il creditore, sempre frutto di valutazioni, di convenienza ed opportunit strettamente personali. Appena qualche mese fa su Repubblica, Eugenio Scalfari scriveva a proposito dei concordati: Si parla di concordato quando un creditore si trova di fronte ad un credito pressoch inesigibile. Invece di perdere tutto propone un concordato al debitore. Un tempo il concordato si faceva intorno al 50 per cento del valore. Coi tempi che corrono il livello sceso vertiginosamente: siamo in media intorno al 20 per cento, con punte al ribasso che arrivano fino al 7 per cento. I creditori, anzich perder tutto, accettano . Dunque un accordo transattivo, oggi, non conveniente per il debitore se si chiude su una cifra superiore al 20-30% del debito originario. Inoltre solo se la cifra pattuita nellaccordo transattivo sensibilmente diversa da quella prevista dal contratto originario (o dal debito formatosi, nel caso delle revolving) sar possibile invocare gli effetti novativi del concordato nelleventualit in cui il debitore non riuscisse a rispettare le scadenze di pagamento.