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La terza pista di Malpensa. Il 14 maggio SEA ha presentato ai Comuni dellarea il suo programma. Si partir da uno studio ambientale, limitato solo alla terza pista. Ma i Comuni chiedono una valutazione strategica (VAS).
avv. Bonomi che ha dichiarato: Contiamo di avere la nuova pista pronta per il traffico aggiuntivo per lExpo del 2015: ci investiamo 300 milioni, non abbiamo un giorno da perdere. Resta per irrisolta la contraddizione di questa azienda che risponde agli interessi di Milano cui ha fruttato in passato molti vantaggi finanziari ma opera sul territorio varesino e scarica i problemi ambientali sulle popolazioni e sui Comuni di questo territorio. Altri vedono nel recente incontro Formigoni - Cota il superamento
delle ostilit piemontesi riguardo a Malpensa e alla condivisione di progetti di sviluppo. Il Sindaco di Somma parla di utilizzo dellaeroporto di Cameri, complementare allo scalo lombardo. Il Sindaco di Cardano, Mario Aspesi, ritorna con forza a porre il problema dei voli notturni, che sono uno degli aspetti pi negativi per la qualit della vita e sulla salute dei cittadini. La richiesta dei Comuni che si faccia una Valutazione Strategica (VAS) sul rapporto complessivo tra aeroporto e territorio. Per ora lunica concessione uno Studio Ambientale (SIA) limitato alla terza pista. Legambiente ne ha anticipato i contenuti: atmosfera, ambiente idrico, suolo e sottosuolo, ecosistemi, salute pubblica, rumore, radiazioni ionizzanti ecc. Una valutazione che potr promuovere la terza pista solo se la valutazione terr conto davvero di tutte le condizioni. Molto dipende dalla partecipazione del territorio e dei Comuni a questo processo, nel quale Sesto dovr fare la sua parte.
petenti, le Regioni. Il decreto impone ai proprietari dei fondi lobbligo di intervenire. Ci potrebbe sembrare la soluzione del problema se non fosse per lestensione del fenomeno e per una particolarit dei nostri boschi, di appartenere in gran parte allOspedale Maggiore di Milano, ente che difficilmente si dar da fare se non sar sollecitato puntualmente. Come stato osservato da alcuni cittadini di Cocquo questa situazione richiederebbe una iniziativa diretta da parte di Comune, ASL e Regione (alla quale potrebbe collaborare, per le sue competenze, anche il Parco Ticino). Per quanto riguarda i piccoli proprietari auspicabile lassistenza e il contributo del pubblico, in quanto non pensabile affidarsi soltanto alla pur lodevole buona volont dei singoli.
Lesproprio del terreno per la piscina, gli aspetti legali e finanziari: un chiarimento necessario. La decisione incomprensibile della nuova giunta che ha rinunciato alle risorse accantonate. Le difficolt di bilancio dipendono dal patto di stabilit e dalle scelte della maggioranza.
te e aveva lasciato, tra i residui, delle somme da utilizzare allo scopo. Somme che il consuntivo 2009 certifica per un importo di 611.000 euro, come approvato dal Consiglio Comunale nellaprile 2010. 4) la nuova Giunta, ignorando il suggerimento dellopposizione, decide di utilizzare buona parte di questi fondi per proprie scelte di bilancio. quanto risulta dal rendiconto 2009, che registra un risultato positivo di 231 mila euro, e che determina in 611 mila euro i fondi residui delle gestioni 2008 e precedenti.
La piscina comunale: un centro di sport e di incontro per moltissimi sestesi.
Residui non pi corrispondenti a debiti e/o a impegni effettivi, che potevano essere accantonati, mentre sono stati usati per finanziare le opere iscritte nel bilancio non con mutui ma con mezzi propri, in quanto non stato perfezionato il mutuo di euro 362.000 previsto in bilancio.
(dalla relazione al Consuntivo 2009)
In conclusione
Lavanzo di 611 mila euro proveniente da residui stato ridotto a 231 mila per scelta della nuova amministrazione che poteva accantonare lintera somma. Una scelta poco prudente nellimminenza della decisione sulla causa con lOspedale, di cui era nota lincertezza. In questo modo si privato il Comune della possibilit di chiudere la trattativa senza contraccolpi sul bilancio. Ci auguriamo solo di non dover ascoltare nuovamente la solita musica sulle colpe e i buchi della precedente amministrazione.
LOspedale ha per opposto ricorso pretendendo, grazie alla nuova legge, un valore molto superiore, fino a 120-150 euro al mq: da cui il presunto, non credibile, costo di oltre 2 milioni, che il Comune non poteva ovviamente riconoscere! Il tribunale ha quindi incaricato una terna arbitrale di stabilire il valore di mercato, un valore che non sar certo quello preteso dallOspedale. Poi decider il giudice se sar quello il prezzo da pagare, ovvero quello che risulta dalla dichiarazione ICI, o un altro ancora. Lesproprio, anche nel caso meno favorevole, non arriverebbe mai ai paventati 2 milioni, ma potrebbe costare 600/700 mila euro in pi della previsione 2006. Una cifra corrispondente alle somme accantonate nei bilanci 2008 e precedenti.