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tradotte 89 Deucalione fu figlio di Prometeo. Questo, che regnava sulle regioni intorno a Ftia, spos Pirra, figlia di Epimeteo e Pandora, che gli dei plasmarono come prima donna. Quando Zeus volle desider distruggere la stirpe dell et del bronzo, su suggerimento (avendolo consigliato) di Promteo, Deucalione, avendo costruito un arca e avendo messo i viveri,si imbarc su questa con Pirra. Zeus allora, avendo fatto cadere dal cielo molta pioggia, sommerse la maggior parte della Grecia, cos che tutti gli uomini furono uccisi, tranne pochi che fuggirono sulle vicine alte montagne. Allora i monti della Tessaglia si aprirono separandosi e le regioni al di fuori dell'Istmo e del Peloponneso si mescolarono insieme tutte quante. Deucalione, essendo trasportato sull arca attraverso il mare per nove giorni ed altrettante notti, approd al Parnaso e l, quando le piogge ebbero tregua, dopo essere sbarcato, sacrific a Zeus protettore dei fuggiaschi. Zeus avendo inviato Ermes da questo, gli concesse di chiedere ci che voleva; ed egli chiese di avere degli uomini. E quando Zeus (glielo) disse, scagliava delle pietre sollevandole sopra il capo, e quelle che Deucalione lanci diventarono uomini, mentre quelle che lanci Pirra donne. 90 Callicratide,sapendo le le truppe ausiliare (soccorso) erano ormai aSamo, lasciava 50 navi nell'isola e l'arconte Etinico e salpa con le altre navi verso Ovest e giunge a Capo Malea di Lesbo.Gli Ateniesi sono per caso alle Arginuse di fronte Lesbo.Di notte (Callicratida) vede i fuochi e ,quando le spie comunicano che c'erano gli Ateniesi,si sveglia a mezzanotte per gettarsi contro i nemici improvvisamente.Ma,essendoci una forte tempesta,le grandi onde e i terribili tuoni impediscono la partenza.Quando il mare cessa di essere tempestoso,Callicratide parte con tutte le navi,naviga all'alba verso la Arginuse 91 Un asino e un mulo avanzavano uno accanto all altro. L asino, osservando che i loro due carichi erano eguali, era indignato e si lamentava, perch il mulo, che pur era ritenuto degno di unadoppia razione, non portava nulla pi di lui. Ma quando ebbero proceduto alquanto nella via, l asinaio s avvide che l asino non poteva reggere, e allora gli tolse una parte del carico, aggiungendolo al mulo. Dopo che ebbero proseguito ancora un poco, vedendo che l asino era sempre pi stanco, gli tolse di nuovo una parte del carico, e, alla fine, prese tutto quanto e lo pass da lui al mulo. Allora questo diede una sbirciatina all asino: Ehi, tu, non ti par giusto, ora, che mi faccian l onore di una doppia razione? . Anche noi, per giudicare la condizione di ciascuno, non dobbiamo guardare come comincia, ma come va a finire.

92 l'ASINO E IL GIARDINIERE: un asino che serviva un giardiniere, poich mangiava poco ma faticava moltissimo, pregava zeus in modo che liberato dal giardiniere, fosse venduto ad un altro padrone. dopo che zeus ascolt e dopo che ordin che fosse venduto ad un ceramista, di nuovo (l'asino ) si trovava male, poich trasportava pi pesi di prima trasportando sia l'argilla sia i vasi. di nuovo quindi prega di cambiare padrone, e cosi venduto ad un cuoiaio. dunque essendosi imbattuto in un padrone peggiore dei precedentie vedendo ci che era stato fatto da questo, disse tra i sospiri: "oh me misero,era meglio per me rimanere dai padroni precedenti; infatti questo, come vedo, anche la mia pelle acconcier" il mito mostra che talvolta i servi rimpiangono i precedenti padroni, quando fanno esperienza di quelli (padroni) posteriori. 93 Vedendo un toro tutto imbaldanzito per le sue corna, al cammello invidioso venne voglia d averle anche lui. Presentatosi dunque a Zeus, cominci a supplicarlo che gli assegnasse un paio di corna. Ma Zeus si sdegn con lui perch, non contento della sua forza e della sua sta*tura, voleva ancora qualche cosa d altro. Cos, non solo non gli aggiunse le corna, ma gli mozz anche la punta delle orecchie. Questo capita a molti, che, avidi, guardano con invidia gli altri e intanto, senza avvedersene, perdono anche quello che hanno. 87 86 Ad Atene un (uomo) debitore, essendogli richiesto il risarcimento dal creditore, prima chiedeva di dargli una dilazione, dichiarando di essere senza risorse. Poich non lo persuadeva, conducendo una scrofa, l'unica che aveva, mentre era presente il creditore, la vendeva. Avvicinandosi un compratore, e chiedendo se la scrofa fosse feconda, il creditore, accorgendosi che il compratore era uno sciocco, diceva che non solo la scrofa partoriva, ma anche che, inaspettatamente, durante i misteri partoriva femmine, nelle Panatenee maschi. Poich il compratore si meraviglia della notizia, il creditore dice: Ma smetti di meravigliarti; durante le Dionisie genera capretti, se vuoi. La favola dimostra che molti, per il proprio vantaggio (guadagno), non esitano a testimoniare il falso.
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