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MARTED 20 DICEMBRE 2011

PESARO E URBINO

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IL GIOCO GIOVEDI TIZIANO MANCINI E KATIA PETROLATI METTERANNO A DURA PROVA I CONCITTADINI

Lurbinate doc? Deve rispondere a 50 quesiti


URBINATE si nasce e si diventa. Lo vogliono dimostrare Katia Petrolati e Tiziano Mancini del che nellambito delle festivit natalizie dopodomani faranno partire (alle 21 dal salone Raffaello) la gara de Lurbinate Doc. Il nome gi un programma: scopo finale del test infatti scoprire quanto urbinatit scorre nelle vene degli urbinati. Tutto nato dalla convinzione spiega Tiziano Mancini che durante le feste in citt rimangano solo i veri urbinati. C questa sorta di autoincoronazione. Ci venuto in mente di andare a vedere fino a che punto ci corrisponde alla verit. Non basta avere i natali allombra dei torricini... Assolutamente no. Bisogna dimostrare di essere allaltezza di questa citt. E come si fa? Rispondendo ad una serie di domande. Per la prima edizione (sponsorizzata dallenoteca Magia Ciarla e realizzata in collaborazione con la Compagnia Dialettale Urbinate) abbiamo pensato di proporre un questionario a tutto tondo: una cinquantina di interrogativi che abbracciano un po tutti i settori. Si va dalle parole dialettali ai personaggi storici. Precisiamo subito: quale dialetto? Mah con dialetto intendiamo anche quello delle frazioni. Lurbinate doc daltra parte dovrebbe conoscere tutto il contesto in cui vive. Tant che oltre alle parole ci sono i luoghi da scoprire. Ad esempio, partendo da una semplice fotografia, bisogner sapere in quale via o in quale posto si trova una determinata cosa. QUAL il meccanismo? Ciascun partecipante scriver il proprio nome su di una scheda. Alla fine una giuria stabilir in base alle risposte date qual la percentuale di urbinatit raggiunta. Potrebbero quindi esserci pi urbinati doc? No. Il vincitore sar uno solo. Colui che avr totalizzato il punteggio pi alto. E in caso di pareggio?Abbiamo previsto tutto. Un domandone finale servir a lasciare lo scettro ad un solo concorrente. C persino un peccato mortale? Diciamo che se qualcuno non sa chi il duca Federico oppure non mai stato al Palazzo Ducale la cosa si fa piuttosto seria. Ma visto che le domande sono a risposta multipla ci aspettiamo delle sorprese. e. m.

CACCIATORE DI MISTERI Tiziano Mancini

SCANDALO BIO GINO GIROLOMONI E LIDIA ZUCCHI

Gli operatori: Occhio ai prezzi troppo bassi


LO SCANDALO del biologico, che ha portato allarresto da parte della Guardia di Finanza di truffatori che immettevano sul mercato materie prime convenzionali fatte diventare biologiche, ha suscitato il commento degli addetti ai lavori. Gino Girolomoni (foto a sinistra), fondatore della cooperativa Alce nero e pioniere del biologico in Italia evidenzia che abbiamo sempre denunciato il pericolo di materie prime importate, i cui costi pi bassi dei nostri lasciavano molti dubbi sulla biologicit delle stesse. Questa provenienza poi non si riusciva a comprendere perch nascosta dai marchi della distribuzione nazionale, bio e non, che pretendeva solo prezzi pi bassi. Come fare per capire il falso dal vero? Il consumatore dovrebbe ricercare i marchi dei produttori noti, quelli che possono documentare la provenienza delle materie prime e i luoghi e i metodi di trasformazione. Negli anni scorsi dai controlli annuali di Nas e Repressioni e Frodi erano emerse irregolarit sul tre per cento dei prodotti bio controllati, ma due su tre erano errori di diciture e non riguardavano il contenuto. LIDIA Zucchi (foto a destra), titolare della Chiccoteca, centro bio in via Buozzi a Pesaro che richiama clienti da tutta la provincia, rincara dicendo che sono ventanni che cerchiamo di convincere gente a scegliere di mangiare bio, ed una lotta continua per vincere lo scetticismo di molti. Siamo assolutamente certi che il settore biologico, che in Italia raggruppa circa 47.000 aziende, sia assolutamente sano e che loperato di 7 delinquenti non pu gettare fango su tutto e su tutti. Per questo motivo le associazioni di rappresentanza del biologico (Federbio, Assobio) si costituiranno parte civile. Dire che il 10% del prodotti bio negli scaffali tarocco, un falso, sbagliato. La gran parte del prodotto in questione infatti stato commercializzato allestero, principalmente nella zootecnia (come mangime per gli animali), oppure finito in grande distribuzione. Nessun negozio specializzato biologico ha mai acquistato un grammo di quella roba. La richiesta pressante di prezzi bassi, soprattutto da parte della grande distribuzione (specialmente allestero dove i supermercati vendono la gran parte del bio), ha certamente contribuito a far s che tutto ci potesse accadere. Come Chiccoteca abbiamo sempre messo in guardia dai prezzi troppo bassi. Nessuno pu lavorare per rimetterci e se ti offre un prodotto sottocosto da qualche parte c linganno. Purtroppo, molti responsabili agli acquisti della grande distribuzione spesso non sanno neppure cosa stanno comprando, quando hanno di fronte un prodotto bio, sono i primi a non crederci, lo fanno perch il mercato lo chiede, ma lunica cosa per cui si eccitano il prezzo. Spesso noi commercianti biologici siamo stati accusati di essere cari, di fare chiss quali guadagni, in realt abbiamo solo pagato il giusto prezzo ad un prodotto che non pu costare meno, perch non gonfiato dalla chimica, ma prodotto secondo natura. La nostra azienda certificata sin dalla nascita da Icea (Istituto per la certificazione etica ed ambientale) che rappresenta oggi uno degli enti pi accreditati e prestigiosi, sia a livello nazionale che internazionale. Gran parte dei prodotti, che vendiamo , vengono da noi acquistati direttamente dai produttori che conosciamo per nome e cognome. Per noi il biologico non solo un lavoro, una scelta di vita. Davide Eusebi

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