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Padova, Ottobre 2009 numero 7-

PENSIERI SENZA TETTO


LA VOCE DELLASILO NOTTURNO

DIARIO DI UN DIRITTO NEGATO


Togliendo la residenza al povero saremo davvero piu sicuri ? - Pag.2

IL DISTRIBUTORE DEL MESE - Pag 6 IO ...SPERIAMO CHE ME LA CAVO IL MIO CANTO LIBERO
Posta prioritaria da Via Due Palazzi - Pag 10 Ho deciso di voltare pagina! - Pag 7

PENSIERI SENZA TETTO

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DIARIO DI UN DIRITTO NEGATO


24 Luglio 2009. Repubblica Italiana. Il pacchetto sicurezza ora legge di Stato. Non di certo Pensieri senza tetto, il luogo cartaceo dove poter discutere delle nuove leggi in materia di sicurezza. Non siamo avvocati, non abbiamo un passione sfrenata per la politica ;anzi ; forse dalla nostra , abbiamo semplicemente una discreta esperienza nel lavoro e nella progettualit con le persone senza fissa dimora. Per questo,crediamo doveroso unirci agli appelli di FIO.psd (Federazione Italina Organismi persone senza dimora), dei principali giornali di strada italiani (Piazza Grande, Shaker, Scarp de tenis, Foglio di Via) e di tutte le associazioni ed enti che, in questo momento, stanno mostrando qualche , chiamiamola perplessit, relativamente ad alcuni articoli del nuovo Pacchetto sicurezza, che , pi o meno esplicitamente, incidono sulla vita e sui diritti delle persone senza fissa dimora. ART.36 Liscrizione e la richiesta di variazione anagrafica sono subordinate alla verifica, da parte dei competenti uffici comunali, delle condizioni igienico-sanitarie dellimmobile in cui il richiedente intende fissare la propria residenza, ai sensi delle vigenti norme sanitarie. Se la verifica delle condizioni igienico-sanitarie non compiuta nel termine di trenta giorni dalla richiesta di iscrizione, questultima effettuata con riserva di verifica, fatta salva la facolt di successiva cancellazione in caso di verifica con esito negativo. ART.44 Presso il Ministero dellinterno un apposito registro delle persone che non hanno fissa dimora. Con decreto del Ministro dellinterno, da adottare nel termine di centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, sono stabilite le modalit di funzionamento del registro attraverso lutilizzo del sistema INA-SAIA. A primo impatto forse, questi due articoli, possono sembrare esattamente due articoli qualunque, come tanti altri. Certo, letto dalla prospettiva di un cittadino italiano medio che, un tetto, il suo tetto, sia in affitto che di propriet, magari qualcuno con pi fatica di altri, lo ha assicurato. Dalla prospettiva di chi, su una casa ci pu contare, questi articoli sono esattamente due articoli qualunque. Ma se spostiamo il nostro punto di osservazione e rileggiamo questi articoli da una prospettiva diversa, da una prospettiva di chi una casa non lha, allora questi non sono pi due articoli come tanti altri. Daltronde lo dice la parola stessa senza fissa dimora, senza una casa, una dimora e dunque impossibilitati a rimanere al civico dove la residenza stata fissata! In riassunto: la residenza compare nero su bianco sulla carta di identit e basta. Di certo la verifica, da parte dei competenti uffici comunali, delle condizioni igienicosanitarie dellimmobile in cui il richiedente intende fissare la propria residenza, ai sensi delle vigenti norme sanitarie, avr parere negativo, dal momento che tutte queste persone un alloggio nel proprio Comune di residenza non lo possiedono. E allora che succeder? A questa domanda non abbiamo ancora un risposta ma , stando alle nuove disposizioni in materia di legge, dalloggi al domani, qualcuno , anzi molte delle persone senza fissa dimora, verranno cancellate dalle loro anagrafi di riferimento. A questo punto? Lasciamo in disparte il fatto che senza residenza anagrafica non si pu accedere a molti dei diritti fondamentali sanciti dalla nostra Costituzione: come l'iscrizione al SSN ,la possibilit ,se non il diritto, di avere un medico di base, l'iscrizione negli elenchi elettorali, la possibilit di votare e di esercitare i propri diritti civili, l'accesso ai servizi sociali, l'iscrizione alle liste di collocamento per la ricerca di una occupazione lavorative,riceve la pensione di invalidit civile, ,questi piccoli particolari lasciamoli per il momento in disparte... ma lo sapevate che il requisito fondamentale per un cittadino italiano senza fissa dimora, che si reca ai servizi Sociali del Comune di Padova, per chiedere accoglienza allAsilo Notturno, la residenza in un comune del territorio italiano? A questo punto un dubbio si scatena in noi: ma questo non un pacchetto sicurezza ? Privando le persone che gi vivono una situazione sociale ed economica di forte esclusione, di uno dei pochi requisiti che permettono loro di avere un minimo di assistenza e di aiuto, di certo spingeremo le persone a conquistarsi i loro diritti e a soddisfare le loro esigenze primarie in altro modo e tutti noi possiamo immaginare quali modalit verranno adottate . Abbiamo tante domande, forse troppe, poche risposte. Ci auguriamo che le nuove leggi in materia di sicurezza tutelino veramente il cittadino e non vadano ad aggravare la situazione di indigenza in cui gravitano quotidianamente molti italiani .Nutriamo ancora speranze.

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A . COME ALFABETO

La vita, le abitudini, le giornate, i sentimenti, le paure, le emozioni, la felicit, le nostre sicurezze,... sono in un certo qual modo legate all alfabeto. Continua il nostro alfabeto di strada ...

Quiete. Quando vivi per strada la quiete e uno stato mentale e temporale che spesso non ti puoi permettere.E difficile ritagliare spazi in cui ti senti in pace con te stesso e con tutto ci che ti circonda. A volte per capita anche esattamente la situazione opposta.Soprattutto quando ti trovi a girovagare per strada nei giorni di festa, a Natale, a Capodanno o in quelle Domeniche estive quando il termometro sfiora i 40 gradi, solo, le strade deserte, allora avverti un senso di quiete che pare quasi trasformarsi in inquietudine. Ti trovi, tutto ad un tratto, a gestire il silenzio e la sola compagnia di te stesso. A volte tutto questo e decisamente pesante da sopportare.

Regole.Forse e da quando siamo nati che sentiamo questa parola.Qualcuno dice che i senza tetto vivono per strada per non sottostare alle regole che la societ impone.Non ce la fanno a comportarsi ed ad agire come tutti i normali mortali, dicono.Forse per qualcuno, in questo ce una parte di verita ! Qualcuno vive per strada perche le uniche regole a cui vuole stare sono le sue. Ma in realt anche la vita di strada ha le sue regole. E che di noi vive da tempo all angolo di un marciapiede piuttosto che al Torresino, lo sa bene! Vivere per strada non significa non avere rispetto per niente e nessuno,anzi! E con la lettera S ce ne sarebbero di parole da dire.Ma quella che forse condividiamo maggiormente e sfida. Ogni giorno e una sfida. Di certo ogni giorno e una sfida per ogni essere umano ,anche per quelli che la strada, non sanno nemmeno cosa e. Ma per noi la sfida e sempre, ogni minuto, ogni secondo. Per un pasto alle cucine, per la dose che ti fa stare in piedi, per la ricerca di un lavoro, per farti una doccia o recuperare un maglione in stazione.

Tunnel.La strada e come un tunnel: facile entrarci, difficile uscirci.

Ultimatum. Quello che ti danno i Servizi Sociali quando vogliono, come dicono loro, darti una smossa. Quasi vivere per strada sia come un piccolo virus, basta scrollarselo di dosso o prendere una confezione di antibiotico per stare meglio !

Valori.Quando vivi per strada ti rendi conto di come tutto e relativo, volubile, mutabile. Anche i valori lo sono. Allangolo di un marciapiede le esigenze e le priorita sono diverse e i tuoi valori, i tuoi punti guida, chiamiamoli cosi, mutano.

Zingaro. La prima parola che mi viene in mente per descrivere la mia giornata.Vivo come uno zingaro.

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Per tutti q uelli ch e i rif ug iati politici? no g raz ie!


Mi chiamo Marcel. Oben Marcel Ghogue Tsague. Vengo dal Cameroon.Ho 24 anni e le idee piuttosto chiare. Di certo ci sono gia tante buone menti e lavoratori in Italia, ma io sono qui per dare un mano. Il mio sogno? Poter intraprendere gli studi universitari, diventare un ingeniere navale e aiutare il vostro paese a progredire con grandi scoperte, progettazioni navali, speriamo piu fortunate del Titanic, e perche no, magari anche il premio nobel ci scappa! Ma la strada e decisamente ancora lunga! Prima di tutto devo voltare pagina. E si sa, questa e una delle cose piu difficili che un uomo deve affrontare nella sua vita. A volte pero non rimane altro da fare! L Africa ! Dicono che a volte le persone si innamorano del mio continente, gli viene come lo chiamate voi il mal dAfrica! Peccato che lAfrica non sia esattamente tutto quello che si vede sui depliant turistici. Ero un saldatore nel mio paese. Anzi prima di tutto ero uno studente. Lavoravo e studiavo per mantenere la mia famiglia, mio padre e invalido sul lavoro e io mi occupavo dei mie quattro fratelli. Ho anche un diploma come tecnico/perito in costruzioni navali sapete! Mi piace tenerlo sempre a mente! In Cameroon vige il regime militare, la repressione. Qualsiasi idea o opinione contraria a quella del regime che tutt ora presidia in Cameroon viene perseguitata ! Di certo io non sono esattamente la persona che piega la testa e guarda in silenzio la rovina e la distruzione del proprio futuro. Cosi lho alzata. La testa. Per questo, presto, ho dovuto trovare il modo di allontanarmi dalla mia terra dalla mia famiglia, dai miei affetti, dai miei sogni. Si perche di sogni, per me, in Cameroon, non ce ne erano piu. Direttissimo Duala/Venezia e poi il treno fino alla stazione dei treni di Padova. Fu proprio unitaliano ad aiutarmi ad uscire dal mio paese. Avevo una grande fiducia in lui, forse troppa. Arrivato a Padova vengo lasciato alla stazione dei treni. Lui non poteva occuparsi di me, era gia tanto se mi aveva portato con se oltre la frontiera. Nel giro di qualche secondo mi rendo conto di essere solo. Era inverno, Febbraio per la precisione. Un piccolo bagaglio sulle mie spalle ,davanti a me una citta. Il mio incubo era appena incominciato. Non avevo la piu pallida idea di come fare, di dove andare. Dopo le prime notti passate alla stazione dei treni approdo allemergenza freddo e poi all Asilo Notturno. Sono in attesa del mio permesso di soggiorno! Facciamo un appello per velocizzare le cose ? Ora ho solo bisogno di una mano, una mano per voltare la famosa pagina e ricominciare a mettere insieme tutti i pezzetti della mia vita! E che grande vita mi aspetta! -MarcelMarcel ci ha mostrato alcune foto che lo ritraevano in Cameroon quando si trovava in ospedale per curarsi dopo le sevizie subite dal governo Camerunese. Abbaimo deciso di non pubblicare queste fotografie per rispetto a Marcel e a tutte quelle persone che portano ancora sul proprio corpo i segni delle torture subite nei propri paesi.

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DALLA PARTE DELLE DONNE


Sono in minoranza. O meglio, forse a volte si notano di meno. A volte sono proprio loro a farsi notare di meno. Lo camuffano meglio,cercano di non mostrarlo. Di certo non sono il sesso debole! Anzi, possiamo tranquillamente dire che , la strada, le donne, la affrontano con coraggio. Per questo abbiamo deciso di dare loro voce, uno spazio tutto loro, per capire meglio ,non cosa significa vivere per strada, ma cosa significa vivere per strada essendo donne. Cosa cambia? a sentire loro molto Tutti ci parlano delle Cucine Popolari. Ce ne hanno sempre parlato e continueranno a farlo supponiamo. Voi ci andate? Si ci andiamo, per forza! E lunico posto dove si puo mangiare con pochi, anzi pochissimi soldi! Io pero- ci dice M.- sto cercando di andarci il meno possibile, a pranzo mangio sul posto di lavoro, a cena , il piu delle volte, mi faccio mettere il cibo in un piatto e me lo porto via. Non mi piace magiare li Per quale motivo? Si mangia male? No tuttaltro!Il problema e quello di sempre, troppa confusione, troppe persone ma soprattutto troppe mani che si allungano facilmente! Troppe mani? Si, non ci sentiamo a nostro agio, hai gli occhi della maggior parte degli uomini presenti puntati addosso, si sa, quando si e soli , si cerca di abbordare la prima donna disponibile. Si, che poi ,disponibile, lo pensano loro!Tante di noi cercano la compagnia maschile, chi per soldi, chi per sentirsi protetta, chi per appoggiarsi a qualcuno, ma alcune di noi ,questa compagnia, proprio non la vogliono . Con tutti i problemi che abbiamo , cercare un uomo e veramente lultimo dei nostri pensieri!E poi di certo , Le Cucine Popolari non sono il posto migliore per trovare diciamo .luomo della tua vita.Pero ,questo, poco importa a quello che ti mangia in parte,all ubriacone che quando entri ti riempie di commenti poco eleganti, piuttosto che al disperato che ti offre di appartarti nellangolo piu vicino! Il nostro no spesso non conta ! Cosa vi manca, in quanto donne, rispetto alla vita che conducevate prima di vivere per strada o qui al Torresino ? In quanto donne Be credo che ci manchi prima di tutto quello che manca a tutti quelli che si trovano per strada, indistintamente uomini o donne: un posto dove stare, da considerare mio. Un lavoro- dice M-. La mia famiglia in Romania. Sento la mancanza di un po di rispetto, della mia privacy. Prima di arrivare a Padova, ho vissuto tre anni a Roma, per poi andare in Sicilia, dove ho lavorato come raccoglitrice di verdura nei campi, e come badante. Rispetto a molte altre donne che si sono trovate per strada, mi ritengo fortunata, perche accanto a me avevo mio marito. E stata dura, ma avevo sempre una persona che mi proteggeva, che mi sosteneva. Due cuori e una panchina dai ! Tante di noi vengono anche violentate di notte. Per questo cerchiamo sempre posti non isolati, cerchiamo di dormire dove magari gia sostano altri senza tetto oppure ci rintaniamo nelle case abbandonate. Isolate be cerchiamo di non esserlo mai ! Qualcuna di noi si prostituisce, poche per scelta, tante per necessita, per qualche euro in piu o per la dose giornaliera al primo pusher di passaggio. Spesso svendiamo il nostro corpo e lanima be quella labbiamo persa tanto tempo fa. Una donna che vive per strada e costretta ad imparare a difendersi, a corazzarsi emotivamente, a sforzarsi di piacere alle persone. Sono cresciuta seguendo l esempio di mia mamma, una donna che si e data sempre tanto da fare per gli altri, ha sempre avuto fiducia negli altri. ma quando ho iniziato a vivere per strada ho capito di non potermi piu fidare di nessuno. Quindi essere uomo o donna per strada non cambia nulla, voglio dire le difficolta sono le medesime? No, assolutamente no, essere una donna implica un sacco di esigenze diverse e spesso piu difficili da soddisfare e soprattutto si creano situazioni per cui e piu facile essere oggetto di violenze e problematiche. Essere donna e vivere per strada, vuole dire ogni giorno affrontare provocazioni, istigazioni sessuali e molestie fisiche; sempre. Ogni maledetto giorno. Essere donna per strada significa suscitare la pieta di molti. Di certo la pieta nn eesattamente un sentimento che speri di suscitare in qualcuno. Essere donna per strada significa sentirsi spesso dire: mi dispiace ma questi servizio esolo per uomini . Essere donna per strada significa, metterla da parte, quella dignita di donna che abbiamo acquisito con tanta fatica

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IL DISTRIBUTORE DEL MESE


Nome? Antonia Et? 41 Per quale squadra tifi? Sono Bianco Scudata ovviamente Pensi di conoscerti bene? Non ci si conosce mai abbastanza Cosa piace agli altri di te? Non lo so, alcuni dicono che non sono n buona ,n dolce Sei tirchia? No, e in questo caso devo direpurtroppo, non riesco mai a tenermi i soldi da parte! Figli? No Ti piacerebbe averne? S, sono in progetto per il futuro La tua canzone preferita? Non ce ne sono in particolare Ok, allora il tuo cantante preferito? Vasco Rossi chiaramente I Promessi Sposi? Un gran mattone Un motivo per venire a cena con te? Parlo poco, mi piace pi che altro ascoltare gli altri La pi grande attrice italiana? Virna Lisi Come ti immagini ricca? Non riesco ad immaginarmelo perch proprio non mi ci vedo Faresti un Reality Show? No, manco morta! Meglio un uomo o un cane? Dipende dalluomo e dal cane ! Hai nemici? Nemici!?Forse qualcuno... Sei seduta ad un bar , passa davanti a te: Un vecchio Gli cedo il posto Una persona che non vuoi vedere Faccio finta di non vederla Il tuo uomo abbracciato da un altro uomo Come gi gli ho detto, gli cavo gli occhi con la forchetta! Ti piaciuto distribuire Pensieri senza Tetto? S, mi ha permesso di far conoscere ad alcune persone che mi sono vicine la vera realt che viviamo ogni giorno; io e ,come me, le altre 80 persone che dormono al Torresino. In amore tutto concesso? Nei limiti Cosa deve fare una persona per deluderti? Voltafaccia Cosa deve invece fare una persona per stupirti? Deve fare qualcosa che proprio non mi aspetto Un tuo pregio? Non saprei Un film che ti piacerebbe girare? Un film di fantascienza La tua colonna sonora? Profondo Rosso Come ti vedi a 60 anni? Come adesso ma con qualche acciacco di pi Ti sei mai sentita abbandonata? S Un tradimento va confessato? S Una cosa che non hai mai detto? No, troppo personale!

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IO...SPERIAMO CHE ME LA CAVO ...


Cosa porti al collo? S.Antonio Credente convinto? No, ma cos almeno non mi scambiano per un marocchino! A., 34 anni, Milanese, nato e cresciuto in Italia. La pelle olivastra lo porta spesso ad essere confuso con un cittadino immigrato.Non un offesa ,precisa A., solo che quando nellimmaginario delle forze dellordine ti fotografano come straniero comincia tutta una serie di verifiche, richieste di documenti che non finisce pi. Almeno S.Antonio me le evita! E di controlli e chiacchierate con le forze dellordine A. ne sa qualcosa. Come altre 90 persone , A. dorme temporaneamente al civico n.4 di via del Torresino.Ma A. una persona che si adatta a qualsiasi situazione; i 3 anni vissuti per strada in balia delle sostanze stupefacenti nella metropoli milanese, ora paiono un ricordo. Forse ancora non molto sbiadito e A. lotta tutti i giorni per archiviare il suo passato e mettere la parola Stop! Ma non mi pento di nulla, non ho rimpianti, solo ora venuto il momento di voltare pagina, di cambiare. Cambiamento!? Un parola che usiamo tutti i giorni, anche senza rendercene conto , ma che per A. ha un valore inestimabile in questo momento della sua vita. La ripete spesso questa parola magica, quasi sentisse il bisogno di non dimenticarsela mai, in ogni istante; quasi sentisse il bisogno di convincersi che questa la strada giusta e che non deve abbandonarla. Gi, ma da dove cominciare? A. decide di cominciare da se stesso. Perch se non sei convinto tu, che il momento di cambiare, nessuno pu aiutarti.E dobbiamo dire che le ide Una casa, un lavoro, una famiglia. Nulla di trascendentale, di eccentrico, di esagerato,anzi un estremo bisogno di normalit,scandita dalla routine e dai momenti della quotidianit che caratterizzano le 24 ore della maggior parte di noi.E dire che in realt una famiglia, gi la ho. E anche numerosa, siamo in sette fratelli.A. parla molto dei suoi fratelli e sorelle, di come anche alcuni di loro abbiamo scelto in passato strade ,che lui definisce,sbagliate,e di come le droga fosse di casa nel suo ambiente famigliare. Quando ci racconta della mamma ,di mia madre, A. assume un atteggiamento molto protettivo: Non voglio pi farla soffrire, lei per me ha gi patito abbastanza. Un figlio, anzi, pi figli tossico dipendenti non sono facili da accettare per una madre. Non passava giorno in cui non si chiedeva cosa aveva sbagliato, cercava di aiutarmi ma io ,allepoca, non ero pronto per essere aiutato.Solo del padre, A. non parla volentieri, o meglio , ne parla, ma largomento lo innervosisce ed il portacenere si riempie di mozziconi di sigaretta. .Non si sprecano parole per descrivere un padre che non c mai stato, che entrava ed usciva dal carcere e che con mia mamma non era esattamente il marito Io lo rispetto, ma non lo voglio pi vedere . Per questo, ora che il padre vive costantemente sotto il tetto familiare, A. sceglie la strada, il Torresino piuttosto che il secondo tempo di un film che ha gi visto per troppi anni.E poi ogni tanto, quando babbo non c , il piatto di spaghetti della mamma, il suo affetto e il suo amore per me, non me li toglie nessuno.Anche lamore, uno degli obbiettivi di A.: Di delusioni ne ho avute tante, come tutti credo, ma la mia ultima storia , o meglio la fine della mia ultima storia, mi ha distrutto e fatto crollare nuovamente, per questo ora voglio stare da solo e farcela da solo, con le mie forze e, se necessario, senza nessuno attorno a me. La Comunit ? . Un amaro sorriso sul suo volto. Un sorriso di delusione, tristezza che non la prima volta che vediamo quando pronunciamo questa parola.Di Comunit, ne ho fatte molte, ho perso quasi il conto, eppure sono ancora qui, non dico che non sono utili ma evidentemente con me non funzionano. Ora sto finendo di scalare il metadone, certo per strada non esattamente facile. Conosco il mondo padovano dello spaccio e so dove posso andare se ne sento la necessit ma cerco di tenermi impegnato il pi possibile per non ricordarmi mai la strada. -A.-

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RICORDO DI MIKE
Era il 1955 quando vidi per la prima volta Mike Bongiorno. Mio padre ci aveva comprato a Natale del 54 il televisore (un Phonola da ben 17 pollici) ed il gioved ci si riuniva tutti a casa nostra per vedere il famoso Lascia o raddoppia. Venivano quelli che abitavano al piano sopra di noi ed altri parenti nostri e, tutti in compagnia, si assisteva al primo quiz della televisione italiana. Era anche un motivo di aggregazione, si facevano amicizie e, addirittura, una mia cugina ha sposato uno che abitava sopra di me per averlo conosciuto a casa mia durante una puntata di Lascia o raddoppia. Era un gioco abbastanza divertente, nel quale si susseguivano domande e risposte fino ad un premio massimo di 5.120.000 Lire. Capirete che oggi la cifra puo sembrarci ridicola, ma per quei tempi era considerata una somma considerevole. Fu cosi che vidi per la prima volta il grande Mike. Ero un bambino di circa 6 o 7 anni e certe cose ti rimangono impresse nella mente per tutta la vita. Poi, naturalmente, con il passare degli anni, seguii quasi tutta la carriera del presentatore una volta si chiamava cosi; mentre adesso si preferisce il termine conduttore da Campanile sera al Rischiatutto fino alla Ruota della fortuna, tutti quiz magistralmente condotti con quella eleganza e quel savoire faire che lo contraddistinguevano. Faceva soldi a palate,soprattutto nel

periodo in cui fu a Mediaset, ma nessuno glieli invidiava, perch tutti erano convinti che se li meritasse. Era un uomo simpatico al pubblico e famoso soprattutto per le sue gaffes, che sono diventate proverbiali, come ad esempio quella sulla signora Longari mi caduta sull uccello dopo una domanda su di un volatile al quale la suddetta non aveva risposto esattamente. Insomma, nonostante la sua prosopopea, devo dire che Mike era un personaggio molto carismatico e piaceva al suo pubblico. Condusse, sia quando era in Rai che successivamente in Mediaset, parecchie edizioni del Festival di Sanremo, che, per un conduttore, un grande riconoscimento. Ebbe anche una laurea Honoris causa in scienza della comunicazione, a riconoscimento delle sue capacit. E stato, anche, per lungo tempo, vicepresidente di Mediaset, portando anche in questa azienda la sua pluriennale esperienza. Pur non comparendovi, fu anche coautore di molte trasmissioni delle quali, purtroppo, non ricordo i titoli. Fu protagonista di un infinita di spot pubblicitari, quali quello della grappa Bocchino, con il famoso detto ~Sempre piu in alto!~ e, addirittura, in quella occasione, si mise in pericolo di vita data l altitudine a cui era situato, e fu salvato con l intervento di un elicottero. Addirittura, la famiglia di Mike, adesso che e scomparso, ha dato il consenso di trasmettere gli spot che ha girato prima di morire. Comunque, terminiamo con il detto che Mike ha reso famoso come un tormentone Allegria!! -Lorenzocupazione, fattosta che in molte scuole americane, il 42% dei bambini iscritti e senza tetto! A Los Angeles ci sono tra i 7000 e i 10000 bambini senza tetto. Agghiacciante si, forse perche siamo abituati a confrontarsi con queste percentuali solo quando osserviamo il globo con altre coordinate geografiche.Ed ecco che nasce Gwen Thompson, la bambola senza tetto, in vendita per tutti i bambini con tanto di DVD incorporato che spiega la vita di una bambina, Gwen appunto, costretta a vivere in una macchina. E il mondo dei giocattoli si adatta ai tempi di crisi!

ACCADE A ...

Milano, Ottobre 2009.Vogliamo che chi viene qua creda in se stesso. Questo lobbiettivo del servizio gratuito di taglio barba e capelli che a Milano, City Angels e gli hayr stylist di Benesserecapelli, hanno messo a disposizione per le persone senza fissa dimora. Una sforbiciata, una nuova acconciatura e , perch no, un cambio di colore e il clochard come nuovo! Insomma una spinta in piu per chi ha deciso di lasciare la strada o almeno ci vuole provare. Questo infatti lunico requisito: decidere di voltare pagina. Per poter cercare

tarsi ad un colloquio di selezione, cercare casa, instaurare rapporti sociali; laspetto, la pulizia, ma soprattutto la fiducia e limmagine che di s si vuole lasciare nellAltro fondamentale. Che dire eccellente! Stati Uniti, Settembre 09 Leta media dei senza tetto americani si abbassa vertiginosamente.Il Centro Nazioanle Usa sulle famiglie senza tetto fotografa una situazione di emergenza sociale:negli Usa 1,5 milioni di bambini sono senza tetto. Saranno le difficolt relative al pagamento del mutuo,

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NOI SULLA STRADA : CIAK SI RIGIRA !


Padova, Marzo 1995 nasce lassociazione di volontariato Noi sulla strada con lobbiettivo di intervenire per il miglioramento delle condizioni di vita di persone in forte svantaggio sociale e dare voce e visibilit ai problemi concreti delle persone senza fissa dimora a partire da una presa di parola di chi vive direttamente questa situazione. Noi sulla strada si attivata nel promuovere ed organizzare, iniziative di sensibilizzazione e informazione sulla condizione delle persone senza fissa dimora. Lassociazione ha promosso e realizzato dal 1995 al 1998 uno dei primi giornali italiani: Noi sulla strada. Padova, Ottobre 2009 Lassociazione Noi sulla strada riprende vita!A fatica,certo, ma gi in cantiere ci sono alcuni progetti, gi preesistenti,che lassociazione ha con entusiasmo preso in carico:Pensieri senza tetto(un nuovo giornale di strada), lunit di strada Balu e il Progetto Biblioteca allinterno dellAsilo Notturno del Comune di Padova. Giusto per fare mente locale, per tutti i lettori che hanno per la prima volta tra le mani Pensieri senza tetto.

PENSIERI SENZA TETTO Il giornale di strada dellAsilo Notturno PROGETTO BALU

Lobbiettivo dare voce alle persone senza fissa dimora presenti allAsilo Notturno del Comune di Padova.Pensieri senza tetto un giornale di strada, ad uscita bimensile, redatto da ospiti, volontari ed operatoti presenti in struttura che lavorano alla produzione di materiale da pubblicare. Lo spazio giornalistico finalizzato a raccogliere idee, proposte, rubriche, racconti,scritti, curiosit appartenenti al mondo delle persone senza fissa dimora. Lobbiettivo quello di allargare questa realt anche al di fuori della struttura e accogliere anche altre forme di espressione rispetto a problematiche spesso conosciute e messe in disparte.Pensieri senza tetto mira inoltre a sensibilizzare la cittadinanza rispetto ad una problematica quanto mai viva allinterno della citt di Padova e si pone come obbiettivo quello di favorire la narrazione del s,dei propri vissuti, delle proprie problematiche da parte di chi spesso, non riesce a confrontarsi con interlocutori differenti da quelli della realt

Lunit di strada del lunedi sera

Lunit di strada Balu attiva da Gennaio2007 tutti i mesi dellanno, esclusi Luglio e Agosto, con cadenza settimanale. Attualmente il progetto consta della presenza di 9 volontari che ogni Lunedi sera dalle 20.30 alle 22.30 sono presenti sul piazzale esterno della stazione ferroviaria a supporto di tutte quelle persone che vivono e dormono per strada, spesso non raggiunte dai servizi presenti sul territorio. Balu offre sostanzialmente servizi di prima necessit: cibo, vestiti, coperte, necessario per provvedere alla propria igiene personale , ascolto e sostegno indiscriminato a chiunque lo desideri, con lobbiettivo di favorire la costruzione di relazioni interpersonali che cerchino di ridurre e/o limitare il processo di cronicizzazione dellidentita di strada e della situazione di marginalit relazionale che caratterizza la quotidianit di molte persone che usufruiscono di questo servizi; circa una cinquantina ogni

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I L MIO CANTO LIBERO ...


NESSUNO
Ho guardato intorno Ma non ho trovato nessuno ! Sono impegnati A seminare il deserto Il fuoco introno a loro ma non si rendono conto, Hanno dimenticato Che il fuoco si sposta

RIA ... PRIORITA POSTA PALAZZI UE DA VIA D

NON SPRECARE QUESTA OCCASIONE


Non sprecare questa occasione Ora che riesci a guardare !!! Ammiri . Il cielo azzurro, I colori dellarcobaleno, La bellezza di questa natura. Non sprecare questa occasione! Ora che riesci ad ascoltare. Ascolta Lacqua che scorre, Questa musica sinfonica, Come uccelli in primavera. Non sprecare questa occasione! Ora che riesci a parlare, Racconti La meraviglia, Di questo spettacolo, Ed e un vero miracolo! Il buio che diventa luce, Il cieco che vede di nuovo, Sordo, muto, che torna Ad ascoltare ,parlare, scrivere. La rinascita di un morto Non sprecare questa occasione ! Ora che tutto illuminato E scegli per te ! Ci che giusto e adatto.

INFERNO
Attraverso la finestra Alba di un giorno nuovo. Giorni che si fondono nella notte. Sole che svanisce dietro muri sofferenti. Ricordi che non ti danno tregua Occhi che piangono Altri non piangono piu Ma dove siamo? Sempre piu lontano Da ci che amiamo!

VERO SBAGLIO
Ne abbiamo fatti di sbagli !!! Ma lo sbaglio non sbagliare., Lo sbaglio sbagliare rimanendo fermi a guardare. E possibile sbagliare e ricadere e l rimanere. Prova fingere di essere un bambino, Che tentando e sbagliando, Conosce il suo cammino. E giusto sbagliare Ma sbagliato non saperlo affrontare Se per te leggere importante Ricordati che la tua esperienza scritta legata alla mente Prova a rileggere, correggere ci che hai scritto In base agli errori Scopri risposte nascoste evitando altri danni e dolori.

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ti on c a R c di a ad str

IL FREDDO RUMORE DI UNOMBRA


28 Giugno 2002 Stazione di Padova
Io vomitero lanima di un Dio invasato e costretto in una pelle di metallo...privata di quella bramata e forse utopica follia che ha nome liberta liberta di vivere e non di sopravvievere...liberta di scegliere e non di subire...liberta di sognare, di maturare quel frutto acerbo che in un tempo maledetto fu strappato con getti violenti di mille ossessioni e rigetti d odio...ma se odiare, si suol dire, vuol dire anche amare, forse ha ancora un senso dire ,o solamente pensare, che sia possibile evocare ogni mio volere, ogni mio desiderio! Fra gesti maldestri cerco un ritmo che risvegli i sensi e mi insegni ad aprire ali che ancora schiuse tentano frenetiche di danzare nellimmensita delle emozioni. Le mie gambe sono stanche ed i miei occhi ora vogliono sentire...non piu soltanto vedere...voglio e lo volgio con tutto il mio essere:sentire ogni odore, ogni dolore, cosi come ogni sprazzo! Gioia perche mai e piu che tale...voglio godere senza dovermi

accontentare...cosi oggi mi prendo la liberta di scegliere e scelgo di cercare ancora una volta una vita mia conosciuta fra le mille vissute! Nell infinita diversita della realta, scelgo oggi di soffrire poiche anche cio vuol dire sentire...dunque,e forse questo un folle addio ad ogni sorta di amata e bramata anestesia! O e forse tutto cio un ennesimo patetico tentativo di spezzare le catene che chiudono la cella fredda e ormai stagnante in cui fini prigioniero il mio cuore. Tutto questo ribollire di una mente stanca non so bene cosa sia se non un rigetto di cio che dentro me ho sotterrato fra getti di sangue, vergogne e colpe antiche .che una creatura di poca vita non si sarebbe dovuta addossare o addebitare. E pura verita, credo, che queste parole se ne escono cosi liberamente, cosi sciolte e cosi nude perche da pochi minuti io stuzzicai quel fottuto groviglio di carne stretto dentro il cranio...con magici cristalli di coca pura...che nell immensita del piacere e dello stimolo, donato con eguale intesita, lasciano profonde e dolenti cicatrici che probabilmente mai e in nessun caso, sara possibile scordare. Quelle meravigliose schegge di cristallo resteranno pronte a tagliare e togliere con avida fretta ogni sorta di cosa ...la sua immensa potenza di seduzione arriva alla crudelta...relativita di concezione del tempo...ed ora mi perdo in un caos di pensieri e parole aggrovigliate e cofuse e agitate sono sveglia, non ancora morta...voglio unaltra manciata di magici cristalli! Sento gli anni miei moltiplicati per mille, non perche

ho visto e vissuto abbastanza, ma questo mio quarto di secolo mi ha incisa e modellata e maledetta e distrutta e poi ricostruita, ma non ce nulla di completo come fossi di argilla, creta o gesso occorrono frammenti che vadano a dare e partorire unopera capace di esprimere loriginalita di cio che realmente e...individualmente...ma io non conosco la quiete per farlo. Ricordo di aver scritto, probabilmente perche rammentato come pensiero altrui, che la vita e un enorme insonnia in quanto impossibilita di riposare! Aveva fottutamente ragione! Io vorrei farmi amica la morte...quante volte mi ci sono avvicinata, quante volte adulata, cercata ,bramata, perfino idealizzata come stato di estremo benessere in quanto dovrebe essere un infinito dolce, opaco e liscio riposo privo di percezioni. Potrei pensarla come il nulla magnifico del Nirvana, un magico vuoto che non ha bisogno di alcuna pienezza in quanto gia di per se e...lassoluto...di nuovo i miei pensieri si fanno confusi ed opachi e sempre piu...domani ricomincero a scavare , ma dentro di me stessa e non nella terra per me stessa

PENSIERI SENZA TETTO

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Hanno partecipato a questo numero: Antonia, Timea, Marcel, Maria,P.,M., Maria, Andrea, Lorenzo, Franco, Mohamed, Francesca, Chiara, Simone, Elena, Luigi, P.,Eko,

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