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Apps for Italy: al via il primo contest italiano per applicazioni create dai dati pubblici aperti | Saperi PA

19/10/11 10:27

Apps for Italy: al via il primo contest italiano per applicazioni create dai dati pubblici aperti
Come spesso avviene, il primo passo per introdurre una innovazione radicale in un contesto ancora vergine quello di copiare da chi ha gi fatto. Lidea di AppsforItaly esattamente questa: copiare dalle migliori esperienze internazionali a cominciare da apps for democracy del 2008 - per dare vita ad un progetto che stimoli la creativit dei cittadini, mostrando a tutta la societ il valore del patrimonio informativo pubblico. In pratica si tratta di mettere in palio un montepremi da assegnare ai creatori della migliore applicazione (per smartphone o web) che offra un servizio ai cittadini utilizzando i dati pubblici liberati dalle pubbliche amministrazioni. Tutto nato - ci spiega Gianluigi Cogo, segretario generale dellAssociazione Italiana Open Government e membro del comitato AppsforItaly - a partire dallevento Open data dalle parole ai fatti che abbiamo organizzato al FORUM PA 2011. l, infatti, che abbiamo lanciato lidea di un contest che, dopo il manifesto per lopen government ed il vademecum pratico per le amministrazioni, costituisse il terzo atto di quella che avevamo definito la roadmap verso lopen data italiano. Abbiamo, dunque, cercato di dar vita ad un momento di sintesi continua Cogo tra tutte le associazioni o comunit on line attive in questo momento in Italia e tutti i soggetti pubblici che stavano operando per liberare i dati in loro possesso. Prendendo, poi, spunto dalle ultime versioni del modello contest - in particole lopen data challenge europeo abbiamo creato un sito per lanciare liniziativa. Siamo in ritardo di qualche anno rispetto alle nazioni pioniere, ma il format lo stesso: proporre delle categorie di servizio agganciandole a dei premi in denaro e poi chiedere agli sviluppatori di dare il massimo. Ovviamente fino a questo punto si trattato di una roadmap non istituzionale, nata dal basso a partire dal lavoro di tutti quei movimenti che negli ultimi anni hanno cercato di creare cultura anche in assenza di un indirizzo e di una presa di posizione su questi temi da parte della politica nazionale. Ma proprio a questo livello che liniziativa ha avuto una svolta, attirando lattenzione delle strutture del Ministero per la PA e lInnovazione e compiendo un vero e proprio salto istituzionale. Il mese scorso racconta infatti Cogo - il comitato di AppsforItaly ha ricevuto unofferta di patrocinio da parte dello staff del Ministro a cui, piacevolmente sorpresi, abbiamo risposto in
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Apps for Italy: al via il primo contest italiano per applicazioni create dai dati pubblici aperti | Saperi PA

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maniera affermativa chiedendo per, anche un impegno dal punto di vista dei premi. E cos che il montepremi complessivo dai 5.000 euro previsti dovrebbe lievitare fino ai 20.000. Con la stessa logica siamo anche aperti ad altre sponsorizzazioni il tutto per incrementare il montepremi finale e stimolare la creativit degli sviluppatori. La chiave la creativit Le strategie per lopen data avviate da altri paesi si fondano su due elementi: da una parte la spinta (o in alcuni casi lobbligo) a liberare i dati da parte delle amministrazioni pubbliche, dallaltra il coinvolgimento del mondo esterno alla pa per valorizzarne le potenzialit inventive e creative. La visione del servizio on line da parte di una amministrazione ha spiega Cogo - una sorta di vizio, determinato dal proprio ruolo e dal proprio perimetro di azione. Lasciare agli altri il compiuto di tirare fuori le idee su cosa dovrebbe essere un servizio on line e come potrebbe essere organizzato forse la cosa migliore. Cosa si pu fare con i dati, infatti, non una domanda a cui deve rispondere lamministrazione, perch essa non ha la stessa quantit di idee o la stessa creativit o la stessa voglia di affermarsi di milioni di cittadini o di giovani motivati a metter su la propria startup. Scorrendo il catalogo datagov.co.uk, ad esempio, si trovano delle applicazioni incredibili a cui molto difficile pensare finch non ce lhai davanti. Le tappe del contest Il contest stato annunciato oggi e si aprir tra un mese. I trenta giorni che intercorrono tra il lancio e lapertura vera e propria serviranno per popolare il portale dati.gov.it con i dataset messi a disposizione dalle amministrazioni. Dopodich chiunque potr presentare una propria applicazione (seguendo le semplici regole del contest) fino al 20 gennaio 2012, data in cui si assegneranno i premi ai tre vincitori di ogni categoria. Tutte le applicazioni raccolte, da quel momento in poi entreranno a far parte di un catalogo. In questo senso spiega Cogo - il percorso ben definito. Il contest ha una sua fine naturale che coincide con la pubblicazione del catalogo di questa edizione. Se ci saranno edizioni successive si andranno a creare altri cataloghi o si proceder ad integrare quello di questa edizione. La cosa che importante sottolineare, per, che i dati su cui ci appoggeremo sono linked data cio non database statici scaricabili, ma flussi di dati dinamici, URI (Uniform Resource Identifier) curati e aggiornati da ogni pubblica amministrazione. Applicazioni costruite a partire da URI, piuttosto che da database statici, hanno un valore sicuramente maggiore.
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Apps for Italy: al via il primo contest italiano per applicazioni create dai dati pubblici aperti | Saperi PA

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E poi? Per Cogo, comunque, il modello utilizzato da AppsforItaly pu essere ancora migliorato. In realt ci dice noi abbiamo voluto procedere in modo abbastanza ortodosso individuando delle categorie di servizio e aprendo il contest agli sviluppatori, ma in Gran Bretagna sono gi andati oltre. Dopo aver reso disponibili i dataset aperti, infatti, hanno chiesto direttamente ai cittadini che tipo di applicazioni avrebbero voluto. In questo senso hanno rovesciato completamente la prospettiva (e per la seconda volta). Non pi solo la pa che lascia campo libero agli sviluppatori, ma sono gli sviluppatori che a loro volta vengono sollecitati dalle richieste concrete della gente. NB per condividere la proposta #a4i #apps4italy e il tag apps4italy.

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