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O.D.G.

“GIOVANI DONNE E PARTECIPAZIONE”

La questione delle donne e delle politiche femminili è un amplissimo punto che tocca
molti concreti ambiti della vita civile come, per esempio, il lavoro, la scuola e gli asili
(la cui capillare distribuzione aumenta la possibilità concreta per le madri di lavorare),
la libertà di coscienza e i diritti civili (solo un anno fa ci fu il tentativo oscurantista di
attaccare la legge 194), l' immigrazione (la duplice condizione di donne e immigrate
influisce sulla possibilità di rivolgersi a servizi come, per esempio, i consultori).
L'azione politica della Sinistra Giovanile non può trascurare il peso delle donne, prima
ancora che nella politica, nella società. Ad esso il ruolo politico della componente
femminile deve essere conseguente e proporzionale.

Nella scorsa primavera è caduto il sessantesimo anniversario del riconoscimento del


diritto di voto alle donne in Italia.
Da allora il mondo è cambiato e oggi, in due delle due più grandi democrazie
dell'occidente (Francia e USA), i partiti che si riconosco nelle forze di sinistra,
candidano alla massima carica dello stato due donne.
Inoltre in Germania il cancelliere è una donna, come pure lo è lo speaker democratico
del Congresso degli Stati Uniti.
In Italia purtroppo la situazione è ben diversa: nei mesi che hanno preceduto le scorse
elezioni ha tenuto banco una lunga e stucchevole polemica sulle cosiddette "quote rosa"
(che all'interno delle liste dei DS sono già consuetudine).
L'offensività della proposta di legge stava, paradossalmente, nel fatto che esse fossero
necessaria. Solo con l'attuale governo il numero di ministri donna è potuto, anche se di
poco, aumentare e sono stati affidati a due donne due ministeri importanti per le
giovani generazioni, come i ministeri delle politiche giovanili e delle pari opportunità.

L’associazione Anna Lindh, la componente femminile della sinistra giovanile, si pone


obiettivi precisi, nella convinzione che per poter pretendere qualcosa dalla politica è
necessario impegnarsi in essa portando la consapevolezza di sè e della propria
condizione, rendendola valore aggiunto e risorsa, partecipazione attiva e reale, capillare
e quotidiana, collaborando con le autonomie e gli enti locali, con le amministrazioni e
le associazioni.
Valorizzare l'identità della cultura femminile e la differenza di genere, nell'ottica della
multiculturalità e della convivenza tra donne provenienti da contesti culturali differenti,
deve essere il valore aggiunto della nuova politica. la sfida che la nostra generazione
deve raccogliere.

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