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Laura Maria Rocchetti

LA PAURA
Un sentimento dai mille volti

Edizioni Miele

La paura la prima fonte di superstizione e crudelt. (Bertrand Russell)

A mio marito e mio figlio

IL NEGOZIO DELLA PAURA Un giorno, un uomo, stanco di avere paura, decise di andare per il mondo a cercarla, per vedere che aspetto avesse. Si incammin da solo, sicuro che lavrebbe riconosciuta al primo sguardo. Si rec in posti molto lontani dal luogo da cui era partito, incontr diverse persone e a tutte chiese se sapessero dove abitava la paura e ognuna di loro gli rispondeva sempre nello stesso modo: Non lo so e se anche lo sapessi, scapperei lontano. E tu, perch la cerchi? Perch voglio guardarla in faccia. Sei coraggioso! No, voglio solo vedere com fatta. Un giorno egli vide arrivare, dal fondo della strada, un uomo simile a unombra, pallido, magro, con gli abiti che sembravano appesi al corpo, scosso da un continuo tremore, con lo sguardo acceso e febbricitante: camminava cautamente e si girava spesso indietro, come se si sentisse spiato e in pericolo. Lespressione del volto lo convinse che, chi avanzava verso di lui, fosse la paura. Gli si avvicin, glielo chiese e lui rispose: E vero, sono la paura degli altri. Che cosa significa? Che io ho il terrore degli altri uomini. Ci sono dunque altre paure? S, c quella della morte e della vita, dellamore, della solitudine, della malattia, della miseria, della
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pioggia e del vento, della grandine e del sole troppo alto nel cielo, di quello che c, non c, o potrebbe esserci . Ma la paura, quella vera, non esiste? Eh, no. Ne incontrerai di tante specie, anche quelle che affliggono gli animali e i bambini .... E come sono fatte? Glielo spieg e gli disse anche come fare a riconoscerle. Prima di andarsene, gli rivolse ancora unultima domanda, chiedendogli perch lui, la paura degli altri, non fosse scappato quando lo aveva visto. Perch sei un altro uguale a me.

Allora luomo se ne and e riprese la sua strada. Lungo il cammino le incontr tutte e non fece fatica a riconoscerle, perch ognuna aveva impresso in volto il suo male: la paura della miseria camminava a capo chino, teneva i pugni serrati, spiava gli altri con occhi carichi di diffidenza, non rispondeva alle domande e faceva cenni nervosi con la mano, per allontanare da s chiunque le si avvicinasse. La paura di morire, invece, era carica di amuleti e piangeva disperata, quella di invecchiare sembrava una maschera truccata e grottesca ... A tutte quelle che trovava sulla sua strada poneva la medesima domanda e riceveva sempre la stessa risposta: Sono la paura di... ma ce ne sono altre. Un giorno ne incontr una che, dopo avergli risposto nel modo consueto, gli disse che, per saperne di pi, avrebbe dovuto recarsi al negozio della paura.
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Di cosa si tratta? Dove si trova? chiese luomo incuriosito. Vieni con me, ci sto andando per vendere la mia, che molto rara e me la pagheranno bene. Ti spiegher lungo la strada. Si incamminarono insieme e la paura incominci a raccontare: In un luogo molto lontano da qui, c un negozio dove vendono e comprano tutte le ansie, le angosce, le ossessioni, gli affanni, gli incubi e i terrori degli uomini. Tutto ci, insomma, che trasforma la loro vita in pena. In questa bottega si reca chi vuole vendere le proprie paure per liberarsene e chi desidera comprarne per servirsene contro qualcuno a cui vuole fare del male. Come riescano a mettergliela addosso, non ne ho idea. Ma ne saprai di pi dal venditore. Camminarono a lungo e, finalmente, giunsero a destinazione. Siamo arrivati. Qui si pu entrare solo uno alla volta: io resto fuori gli disse la sua compagna di viaggio, incoraggiandolo a varcare la soglia con un gesto della mano. Luomo, introdottosi nel negozio, si guard intorno e vide che il locale era un luogo molto piccolo, anche se conteneva tutte le ansie e i terrori del mondo. Nella bottega cerano molti scaffali pieni di scatole di dimensioni e di colori diversi: blu, rosse, viola, bianche e grigie. Contenevano le paure degli uomini, delle donne, quelle comuni a tutti gli esseri
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umani come la guerra, la fame, la morte e la miseria, quelle dei bambini e infine degli animali. Il negoziante era vestito in modo bizzarro, con la giacca viola, la camicia blu, la cravatta rossa, il panciotto bianco e le scarpe grigie: i colori di tutte le paure. Non aveva capelli, n barba. Il suo sorriso sembrava arrivare da molto lontano e gli occhi avevano unespressione di beffarda ironia. Il mercante gli si avvicin chiedendogli se volesse vendere la sua paura o comprarne una e quale in particolare. Lui non rispose subito, turbato dal luogo e dal ricordo di ci che aveva visto durante il viaggio. Il negoziante sembr leggergli nel pensiero e gli spieg che gli esseri umani vendevano malvolentieri le loro paure e solo a caro prezzo, ma ne acquistavano tante ed erano disposti a pagarle molto. Perch? chiese lui stupito e incuriosito nello stesso tempo. Le comprano per fare del male, ma le vendono a malincuore perch non amano liberarsene, come delle illusioni, delle bugie e dei sogni. Capisco delle illusioni, delle bugie e dei sogni, ma perch temono di non avere pi paura? Perch gli uomini sono attaccati alle loro angosce, alle loro ansie, ai loro timori. Per quale ragione? Perch non conoscono altro modo di vivere: senza di esse sarebbero costretti a diventare diversi. Ma soprattutto. Soprattutto?
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Soprattutto non saprebbero pi quale volto dare al nemico. Quindi la Paura non c? No, ci sono gli uomini che hanno paura. Ognuno di voi una delle sue forme. Ma tu, perch sei qui? Volevo vedere come fatta. Non puoi... ma tu di cosa hai...? Di tutto lo interruppe luomo. Allora puoi vendermene qualcuna delle tue. Lui pens a lungo, prima di rispondere, poi disse: No, non vendo e non compro niente. Perch? Perch hai ragione tu, io sono le mie paure e se le vendessi, non sarei pi io. Poi ringrazi, usc e riprese il cammino che lo riport al luogo da cui era partito.

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Propriet Letteraria Riservata I Diritti di Riproduzione, traduzione e adattamento sono riservati in tutti i Paesi. Stampato in Italia - Printed in Italy nel 2011

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