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Il 4 novembre gli americani eleggono il presidente degli Stati Uniti, vero? No, falso. O
parzialmente falso.
Il sistema elettorale degli Stati Uniti и infatti piuttosto complesso, frutto della forma
federale dello Stato e della visione aristocratica della democrazia che avevano i padri
costituenti alla fine del '700. Occorre comprenderne i tratti principali, se si vuole capire
come funziona la campagna elettorale.
* E' il singolo Stato che conta. I voti dei cittadini (detti "voti popolari") si contano Stato
per Stato, non al livello nazionale. McCain puт vincere in Texas e perdere in California,
Obama puт vincere a New York e perdere in Arizona: colui che vince - anche di uno solo
voto - in uno Stato si prende tutti i "grandi elettori" in palio in quello Stato (parziali
eccezioni: i piccoli Maine e Nebraska, che sono suddivisi in collegi elettorali), chi riesce a
far eleggere almeno 270 grandi elettori finisce alla Casa Bianca.
* Come si dividono i "grandi elettori". Ogni Stato, piccolo o grande, ha diritto a due
grandi elettori piщ tanti altri quanti sono i deputati inviati alla Camera dei rappresentanti. I
deputati alla Camera sono attribuiti grossomodo secondo la popolazione, quindi gli Stati
piщ grandi ne hanno di piщ. Cosм i piccoli Stati sono relativamente sovrarappresentati
rispetto alla popolazione: il Vermont (circa 600.000 abitanti) ha tre "voti elettorali" e la
California (35.000.000) ne ha 55.
* Gli Stati "banderuola". Le ultime settimane della campagna elettorale si concentrano
sugli swing states, cioи su quegli Stati dove i sondaggi danno un esito incerto e dove
pochi voti possono far pendere la bilancia da una parte o dall'altra. Come giа accadde
nell'ultima tornata elettorale, l'Ohio risulterа decisivo. In palio anche Florida, Nevada,
Colorado, North Carolina, Missouri, Indiana, Virginia.