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atto (volume corrente) e serve a mantenere normali le concentrazioni e le tensioni parziali di ossigeno e
anidride carbonica nel gas alveolare e nel sangue.
La perfusione si riferisce al flusso magico polmonare misura moltiplicando la frequenza cardiaca per il
volume sistolico del ventricolo destro.
idealmente i rapporti ventilazione/perfusione dovrebbero essere omogenee in tutti effetti polmonari in realtà
non è così.
Le differenze tra le pressioni parziali di ossigeno nelle carbonica nel gas alveolare e nel sangue arterioso
sistemico sono utili per determinare l'efficacia globale della funzione polmonare.
OSSIGENO
Negli alveoli polmonari l'ossigeno dell'aria si combina con il nostro sangue e più precisamente con
l'emoglobina (Hb). L'ossigenazione dell'emoglobina (che si trasforma in ossiemoglobina) avviene nel
seguente modo:
Hb4 +O2=Hb4O2
Hb4O2+O2=Hb4O4
Hb4O4+O2=Hb4O6
Hb4O6+O2=Hb4O8
la seguente reazione richiede meno di 0,01 secondi. L'ossigeno si lega prima con il primo gruppo eme, poi
con il secondo e così via. Dopo che un eme si è legato con l'ossigeno, tende ad avvicinarsi all’eme
successivo. Questo fa sì che il secondo eme abbia molta più affinità allegarsi con l'ossigeno rispetto al
precedente.
ANIDIRIDECARBONICA
La solubilità dell'anidride carbonica nel sangue è 20 volte maggiore di quella dell’ossigeno e quindi in
soluzione si trova molta più anidride carbonica che ossigeno.
L'anidride carbonica che passa per diffusione nei globuli rossi viene rapidamente idratata è trasformata in
acido carbonico (H2CO3). L'acido carbonico 15 di in H + e HCO3-. Gli ioni idrogeno vengono tamponati
principalmente dall'emoglobina mentre l’HCO 3- si diffonda il plasma. Il pH del sangue scende da 7,40 a
7,36.
nei polmoni questi processi si invertono e vengono scaricati negli alveoli a riposo circa 200 ml di anidride
carbonica ogni minuto, che aumentano vistosamente durante una qualsiasi attività muscolare.
I polmoni diventano più rigidi in prossimità della TLC quando le fibre poco estensibili di
collagene del polmone si tendono. nell'ambito della normale respirazione la curva del
sistema respiratorio ha una pendenza minore (complicanze minore) rispetto alle curve del
polmone e della gabbia toracica.
2. RESISTENZA DELLE VIE AEREE: resistenza delle vie aeree (R va) è uguale alla
pressione di spinta (ΔP) diviso per il flusso (dv/dt): R va= ΔP/(dv/dt), dove ΔP è la differenza
tra la pressione all'apertura delle vie aeree (pressione atmosferica) e la pressione alveolare.
uno dei testi funzionalità respiratoria impiegati con maggiore utilità e la curva flusso-
volume. Si tiene misurando contemporaneamente il flusso al livello della bocca (impiegando
uno pneumotacografo) e il volume polmonare (ottenuto integrando il segnale del flusso).