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Per i “nativi digitali “ mondo reale e mondo virtuale coincidono. Per gli adulti “ immigrati
digitali” è necessario adattarsi al mondo dentro il computer, che non è il mondo delle proprie
origini. Per essi è necessario imparare a usare la tecnologia, al contrario dei “nativi digitali”, i
“ rivoluzione digitale”.
Gli adulti mantengono viva la propria esperienza, le proprie radici: per questo hanno paura del
Ogni nuovo mezzo di comunicazione ha portato una mutazione nella vita e nella conoscenza
umana. Ma, se ci sono volute 1700 generazioni per sviluppare il linguaggio, 300 per la scrittura
e 30 per arrivare alla stampa, da quando è comparsa l’energia elettrica i cambi tecnologici si
sono succeduti generazione dopo generazione. C’è stata una specie di discontinuità per cui
Ma cosa accadrà quando i “ nativi digitali” cresceranno? Segnali di categorie in crisi ci sono gà-
Lo dimostrano esempi semplici e quotidiani: se una fotografia può essere rimaneggiata, se una
notizia in Rete rimbalza da una parte del mondo all’altra in varie versioni, se ogni opinione si
Come senza futuro comincia a essere il distinguere tra naturale e artificiale, quando nei nostri
organismi modificati.
Guanti, occhiali e altri apparecchi digitali appositi ci permettono di espandere i nostri sensi, di
vivere mondi immaginari, così come quelli quotidiani: realtà e fantasia si sperimentano allo
stesso modo.
I concetti di spazio e tempo mutano. Già abbiamo una certa bilocazione: lavoriamo nel nostro
ufficio a Napoli con un collega che sta a Seul, vivendo in un doppio tempo. Se a Napoli sono le
12 lì sono le 23.
Sta cambiando anche il pensare. Non si procede più secondo strutture gerarchiche, deduttive o
Le mail stanno contribuendo, e non poco, al deterioramento delle relazioni interpersonali. Se,
infatti, per tante cose poco importanti le mail sono una splendida invenzione, per la gestione e
la manutenzione dei rapporti più significativi, in particolare quelli di lavoro, le mail si stanno
rivelando uno strumento molto pericoloso, soprattutto quando ricorriamo all’email per gestire
dei problemi.
Con le mail l’investimento di tempo che si fa per scrivere e spedire una mail è molto basso se
confrontato con la vecchia lettera cartacea, così si tende a essere più veloci e spesso meno
attenti ad aggettivi e avverbi dai quali dipende molto il tono affettivo di ogni comunicazione.
Quando scriviamo una mail per “ sfogarci” diciamo delle cose che non diremmo mai in un
rapporto faccia a faccia-tanto che poi quando incontriamo lungo il corridoio il destinatario di
una di questa email spesso arrossiamo pentiti di averla inviata. Inoltre le email le leggiamo da
Per Derrick De Kerckhove, la penna delle generazioni dei sempre connessi è YouTube. Il senza
limite è la quotidianità della Rete i cui confini ci sfuggono nella multidimensione di una
continua creazione collettiva. Da tutto ciò la domanda: in un’epoca d’ibridi, in cui i sentimenti
possono ridursi a procedimenti chimici e l’infinito è costruito come autoriflessione senza fondo
realtà del mondo digitale ci interroga tutti, è perché pone comuni problemi culturali.
Ridefinisce, infatti, la coscienza che abbiamo di noi stessi, la qualità delle relazioni che abbiamo
con gli altri e il tipo di società che vogliamo costruire. Ci muoviamo nel triangolo io-l’altro - il
dei contati veloci, essenziali, che non esauriscono certo il senso di una relazione autentica.
I “ nativi digitali” ossia i giovani sotto i 24 anni che per il 60% secondo il Censis usano Internet,
interattività in una comunicazione pervasiva che non genera di fatto molti veri amici.
Una delle idee emerse da una ricerca di Chiara Giaccardi dell’Università cattolica, è che tra il
mondo reale, l’offline, e il mondo virtuale, l’online, esiste una bassa discontinuità perché si
configurano come due mondi paralleli con delle interazioni, dati empirici alla mano, maggiori di
E l’offline e l’online sarebbero unificati dalla soggettività che attraversa in mondo bidirezionale
Questo perché il mondo digitale dà forma a desideri e valori antichi come l’essere umano, e
La Rete è così destinata a diventare sempre più un’estensione dell’umano e la vera sfida è
imparare a essere wired, connessi in maniera fluida, naturale, etica e perfino spirituale; a
La vita reale, i contatti diretti saranno la prova che quei contatti via Internet non erano solo