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Siamo gi alla quarta settimana di Pasqua!

Il tempo vola, ma la Parola ogni settimana ci viene in


soccorso. Oggi non abbiamo letto un brano della risurrezione, ma un breve tratto del lungo discorso
di Ges al capitolo decimo del vangelo di Giovanni. Come pu aiutarci a vivere questo tempo di
Pasqua?
Il primo compito ascoltare Ges che ci parla, ci salva con la Sua Parola, fa pi robusta e forte la
nostra fede, trasforma la nostra vita. Come possiamo ascoltarla? Prima di tutto leggendo la Sacra
Scrittura. Perch, Ges ci parla nel Vangelo. Si dice, Ignorare la Scrittura significa ignorare Cristo.
Ascoltare significa innanzitutto riconoscere colui che parla dalla sua voce, dal suo timbro
particolare. Dunque legere le parole, e poi di ruminarle continuamente dentro di noi. Questo il
primo e pi importante modo di ascoltare la voce del Signore. Ma domandiamoci: quanti di noi
hanno letto attentamente tutto il Vangelo? Per avere fede in Ges occorre dunque ascoltarlo, con
unarte che permetta una comunicazione profonda, la quale giorno dopo giorno crea la comunione.
Il secondo compito che Ges presenta come propria delle sue pecore si riassume nel verbo
seguire: Esse mi seguono (Gv 10,27). Materialmente ci significa andare dietro a lui ovunque
egli vada (cf. Ap 14,4), ma seguirlo anche conformando la nostra vita alla sua, il nostro camminare
al modo in cui lui ci chiede di camminare. Il pastore quasi sempre sta davanti al gregge per aprirgli
la strada verso pascoli abbondanti, ma a volte sta anche in mezzo, quando le pecore riposano, e sa
stare anche dietro, quando le pecore devono essere custodite perch non si perdano.
fratelli e sorelle, Dunque Ges, non vuole offenderci paragonandoci a delle pecore, indica le
qualit necessarie per rimanere in amicizia con Lui: ascoltarlo per poter riconoscere la sua voce,
fidarsi di Lui e seguirlo sicuri che ci condurr dove c' il meglio per noi!
Buona Domenica!

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