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29 Gennaio 2016

PUGLIALIBRE
Pasquale Braschi recensisce I
bassisti muoiono giovani di
Francesco De Giorgi
Sembra che il destino di ognuno sia gi scritto
nelle stelle e basterebbe questo pensiero del
commediografo greco Menandro Muore
giovane colui che al cielo caro per spiegare
il titolo del romanzo I bassisti muoiono
giovani di Francesco De Giorgi (Musicaos
Editore, pp. 238, euro 17), in riferimento ai vari bassisti deceduti non proprio da anziani (pag.
137). Convinto che suonare in un gruppo potesse contribuire a vivere in allegria e spensieratezza,
Giorgio Mestrelli bassista e critico musicale narra in prima persona le aspirazioni sue e dei suoi
quattro amici con i quali fonda i Plettofrolle, diventata una band di culto, almeno per quanto
riguarda il Salento, grazie a una ventina di serate di tutto rispetto collezionate tra la primavera e
lestate del 2005 (pag. 34). Pur essendo accomunati dallinteresse per la musica, ciascuno seguir
il corso della propria vita arricchendola di esperienze e di delusioni che contribuiranno ad
alimentare la nostalgia di un passato non troppo lontano e lidea di ricomporre il gruppo, dopo otto
anni dallo scioglimento, per inseguire nuovamente il sogno di affermarsi nel panorama musicale.
Sembra che un individuo che non riesca a ottenere un certo clamore per le cose che fa, non sia
niente. Questo il risultato per essere riusciti a sopravvivere tra le macerie morali di un benessere
cafone e degradante (pag. 211). E questo senso di sconfitta, che proviene dalla noia e dal
pessimismo puro, non risparmia neanche i musicisti, perch una band viene considerata come un
gruppo di ragazzini che vogliono giocare e passare il tempo (pag. 181), soprattutto quando si vive
in un piccolo paese che non ha mai avvertito la necessit di un cinema, di una libreria, di un
negozio di dischi, di un pub, di un teatro, di un parco per i bimbi, di una bocciofila per gli anziani
(pag. 12). Ma Giorgio, crescendo, ha sviluppato gli anticorpi per difendersi dalle influenze esterne:
Come avveniva in et adolescenziale, la mia stanza mi fa da corazza quando sono in lotta contro il
mondo. Musica, cinema e letteratura sono gli alleati con i quali prendo le decisioni. La birra, invece,
la donna alla quale dare lultimo bacio prima di partire per la guerra (pag. 210). E, grazie alla sua
filosofia, sopravviver sia alla decisione del gruppo che alla morte prematura destinata ai bassisti.
Costituito da trentadue tracce equamente separate da un interludio, questo libro sembra quasi di
poterlo ascoltare, come un doppio cd musicale, grazie a un mix ritmato e ben costruito che alterna
pezzi di ricordi e frammenti di canzoni di interpreti sia italiani che stranieri.
Con ironia e realismo Francesco De Giorgi riuscito a dar voce a quei giovani che, pur essendo
potenzialmente dei cervelli in fuga (Dai piccoli paesi bisogna starsene alla larga, altrimenti
finiranno col soffocarti. Ci sono alcune cose che vanno fatte e le decisioni non spettano
allindividuo, pag. 130), decidono di rimanere al Sud consapevoli che dovranno pagare caro ogni
minimo sbaglio con un pesantissimo tormento interiore (pag. 204). Un romanzo cinico, che fa
riflettere sulla quotidianit e che invita ad affrontare la realt sempre e comunque, nonostante le
difficolt e le disillusioni.
Pasquale Braschi
http://www.puglialibre.it/2016/01/i-bassisti-muoiono-giovani-di-francesco-de-giorgi/

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