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Pindaro
Olimpiche
a cura di Emilio Piccolo
Napoli, 2009
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Pindaro
Olimpiche
a cura di Emilio Piccolo
Pindaro: Olimpiche
Olimpiche
Pindaro: Olimpiche
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Pindaro: Olimpiche
Pindaro: Olimpiche
Pindaro: Olimpiche
Pindaro: Olimpiche
L crebbe, e da Apollo
gust le prime dolcezze dAphrodte.
Ma non seppe nascondere ad ipytos
sino alla fine il frutto occulto del dio.
E quello, compressa nellanimo con aspro
sforzo unira indicibile,
andava a Pito a sentire loracolo
su questa orribile sciagura.
Deposta la fascia scarlatta e la brocca
dargento, in una macchia oscura lei generava
un figlio di cuore divino. Il Chiomadoro
le accost Elithyia
gentile e le Morai con lei:
e dalle viscere, da una doglia
gioiosa amos venne
alla luce, sbito. Straziata,
lo lasci sul suolo; due serpi
dagli occhi cerulei - volere dei numi solleciti lo nutrirono
dellinnocente veleno di api. Ed il re,
quando da Pito rocciosa in fretta
arriv, a tutti dentro la reggia
chiedeva del bimbo nato da Eudne:
diceva che prole di Phobos
e sui mortali svetter profeta eccellente
per gli uomini, n perir la sua stirpe.
Cos rivelava. Negarono quelli
daverlo udito o visto, ed era
di cinque giorni gi: nascosto
tra i giunchi nella boscaglia impenetrabile,
tenero corpo inondato
dai raggi chiari e purpurei
delle viole - onde la voce della madre
volle che si chiamasse per sempre
dal loro nome immortale. E quando
ebbe colto il frutto di Hbe squisita
incoronata doro, sceso nel mezzo dellAlpheis
chiam Poseidn, lavo materno
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Ed io infiammando di canti
impetuosi la citt amica,
pi rapido di magnanimo
destriero e di nave alata invier
questannuncio dovunque,
se per vera destrezza dono del fato
coltivo lo scelto giardino delle Chrites:
esse concedono il bello - e un favore
divino fra prodi e sapienti
gli uomini. Come altrimenti
pot agitare la clava
contro il tridente la mano di Herakls,
quando a Pilo appostato incalzava Poseidn,
lo incalzava lottando con larco dargento
Phobos, n tenne immobile Hdes la verga
onde guida i corpi degli uomini gi per la concava
strada dei morti? Questo racconto,
o bocca, rigetta fuori di me!
Perch insultare gli di
sapienza perversa, e il vanto inopportuno
suona allunisono con la follia.
Non blaterare ora storie siffatte:
lascia la guerra e i duelli
fuori degli immortali; e porta la lingua alla citt
di Protogneia, dove - volere di Zeus dal tuono crepitante Prrha e Deukalon scesi dal Parnasss
posero casa dapprima, e fondarono senza connubio
un popolo unito, una stirpe rocciosa,
gente dal nome di pietra.
Desta per loro una via melodiosa di versi:
loda il vino vecchio, ma il fiore di canti
nuovi. leggenda:
la forza dellacqua sommerse
la nera terra, ma tosto
per le arti di Zeus un riflusso
prosciug la marea. Da quelli in origine
vennero i vostri antenati dai bronzei
scudi: figli di figlie del ceppo
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Arduo stornare
lassalto dei pi forti.
E alla fine anche lui sconsiderato
incontr la cattura, e non scamp
allabisso di morte.
Allora il forte figlio di Zeus, raccolte
in Pisa le genti al completo e la preda
tutta, tracci per il padre eccelso uno spazio sacro
e segn dun recinto lAltis sul terreno
sgombro, e la piana allintorno
destin al sollievo di conviti,
onorando il corso dellAlpheis
tra i dodici di sovrani; e al colle
di Krnos diede nome, che prima,
nel regno di Oinmaos, innominato era avvolto
in torrenti di neve. Al rito inaugurale
attesero prossime le Morai
e il testimone unico
di verit esatta,
il Tempo. Che procedendo dichiar con chiarezza come diviso il dono
della guerra consacr le primizie,
e la festa quadriennale
fond con la prima Olimpiade
e i prem di vittoria.
Chi dunque la nuova
corona ottenne
per mani e piedi e col carro,
fissando la mente al vanto trionfale
e col proprio valore acquistandolo?
Nello stadio primeggi correndo
un percorso diritto il figlio di Likmnios,
Oions: veniva da Midea con le sue genti;
chemos nella lotta illustrava Tegea;
Dryklos ebbe il trofeo del pugilato ed abitava la citt tirintia;
coi quattro cavalli vinse
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gi so di averli cantati,
e quelli futuri sapr celebrarli, allora.
Ora giusto sperare, ma la realt
del dio: se il genio innato avr corso,
lesito affideremo a Zeus
e a Enylios. Sei le vittorie sotto
il ciglio parnasio, e quante ad Argo
e in Tebe! E quante agli Arcadi
arrester lara regale del padre Lykaos,
e Pellene e Sicione
e Megara e il bel recinto degli Aiakdai:
altre Eleusi e Maratona radiosa
e le citt sontuose sotto la cresta alta
dellEtna, e lEubea. Se scruti la Grecia
ne troverai pi di quante abbraccia lo sguardo.
Esci con agile piede dal mare!
Zeus compitore, dona rispetto e dolcezza di gioie.
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