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Occupazione giovanile: una nuova opportunit

Il rapporto annuale 2010 sugli interventi nelle aree sottoutilizzate predisposto a cura del Dipartimento per lo
Sviluppo e la Coesione Economica (DPS) del Ministero dello Sviluppo Economico e presentato al Senato lo
scorso 21 settembre dal Ministro Raffaele Fitto segnala, tra laltro, il perdurare di una forte criticit
relativa alloccupazione giovanile.
In particolare la relazione documenta la gravit della situazione della fascia di popolazione compresa tra i 15
e i 24 anni il cui tasso di disoccupazione ha segnato nel febbraio 2011 un valore a livello nazionale del
28,1%, con una percentuale media nel 2010 pari al 27,8%.
Le cause di questo disagio sono sintetizzate nella relazione nella mancanza di un efficace incontro tra
domanda e offerta di lavoro, nel non ottimale raccordo tra imprese e scuole universit e nella circostanza
che in una fase di incertezza i datori di lavoro preferiscono consolidare i rapporti di lavoro gi in essere
anzich ricorrere a nuove assunzioni; e ci, aggiunge il rapporto, nonostante la riforma Treu del 97 e la
riforma Biagi del 2003 abbiano cercato di rendere pi flessibile il mercato del lavoro sia sotto laspetto
dellampliamento dei soggetti e degli strumenti deputati ad operare nel mondo del lavoro sia per quanto
concerne lintroduzione di nuove figure contrattuali.
E dunque da un lato necessario rilanciare le politiche del lavoro tese proprio ad elevare loccupazione
giovanile ma anche indispensabile evidenziare quegli strumenti gi in essere mirati a ridurre la
disoccupazione. Sotto questo profilo interessante ed utile segnalare listituzione da parte dellINPS
(circolare n.115 del 5 settembre 2011) della Banca dati per loccupazione dei giovani genitori prevista
dal Decreto del Ministro della Giovent del 19 novembre 2010 e rivolta a persone di et non superiore a
35 anni, genitori di figli minori o anche affidatari, non titolari di un rapporto di lavoro subordinato a
tempo indeterminato.
Pertanto coinvolti nelliniziativa sono non solo i disoccupati o gli inoccupati ma anche i titolari di tutti quei
rapporti lavorativi che nellaccezione comune si connotano per la loro precariet (lavoro a tempo
determinato, lavoro somministrato, intermittente, ripartito, a progetto, accessorio, contratto dinserimento,
co.co.co.) e ai quali viene conferita una dote di 5.000,00 euro di cui beneficer limprenditore che li
assumer a tempo indeterminato, anche part time, o che trasformi leventuale rapporto in essere da tempo
determinato a tempo indeterminato.
Per accedere a questo strumento necessario che il lavoratore si iscriva presso la Banca dati per
loccupazione dei giovani (liscrizione si effettua dal sito internet dellINPS seguendo il percorso dal
servizio del cittadino o collegandosi al sito del Dipartimento della Giovent) dalla quale le imprese e le
cooperative interessate (deve trattarsi di datori qualificabili come imprenditori ai sensi della disciplina
tracciata dal Codice Civile) individueranno il soggetto che desiderano assumere.
Alcune ulteriori precisazioni:- sono escluse dal beneficio le assunzioni effettuate in virt di un obbligo
derivante dalla legge, da un contratto collettivo o individuale o qualora il datore di lavoro abbia effettuato
nei sei mesi precedenti licenziamenti per giustificato motivo oggettivo, riduzione di personale o se abbia in
atto sospensioni dal lavoro o riduzione di orario di lavoro;
- il beneficio pu essere goduto per massimo 5 lavoratori iscritti presso la Banca dati.
Inoltre il progetto usufruisce di uno stanziamento di 51 milioni di euro, somma che deve coprire anche i
costi per la costituzione della Banca dati e per il suo conseguente utilizzo; da ci discende la necessit di
dare ampia pubblicit alliniziativa anche al fine di ottimizzare lutilizzo delle risorse non disperdendole in
aggravi di costi di gestione.
Maggiori dettagli nel sito: http://www.gioventu.gov.it/diritto-al-futuro/diritto-al-futuro-unlavoro-stabile-per-i-giovani-genitori-precari.aspx

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