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Il calcio fa schifo
Ce lo sentiamo dire cos spesso che a volte quasi ce ne convinciamo anche noi.
Diritti tv, calcio scommesse, multinazionali che muovono miliardi
e procuratori che decidono il calciomercato in base alle loro provvigioni.
Allo stesso tempo, viviamo in un mondo sempre pi asettico: forse
un meccanismo di difesa, per sopportare continue iperboli linguistiche
e tempeste pubblicitarie, ma siamo sempre pi incapaci di emozionarci.
Nonostante tutto questo, appena parliamo di calcio gli occhi si accendono,
il cuore palpita pi forte e nel nostro cervello scorrono immagini a velocit
supersonica: ricordi dinfanzia, sogni di scudetti mai vinti, attesa spasmodica
per la prossima partita, ansie ed emozioni condivise in campo, in curva
o davanti a uno schermo. Il pallone ha un potenziale evocativo sorprendente:
forse perch ci ricorda il mondo perfetto di quando eravamo piccoli,
o il mondo migliore per cui ognuno a suo modo lotta ogni giorno.
O forse perch, come spiega Hornby, c sempre unaltra stagione davanti:
possiamo sempre rifarci, provare il tiro ad effetto, rincorrere la persona
che abbiamo lasciato andare o dire le parole che non ci uscivano di bocca.
Il pallone un piccolo pezzo di eternit, e inseguendolo diventiamo immortali.
Questebook unopera di storytelling, una raccolta sospesa tra il ricordo
e lattualit. Undici storie che ripercorrono il cammino di Zona Cesarini
in questo primo anno. un ringraziamento per chi stato con noi,
commentando, suggerendo o criticando il nostro lavoro.
Questo libro per voi. E per noi.
Il calcio fa schifo.
Al prossimo cinico che ve lo ripeter , rispondete raccontando una storia.
Se siete bravi, si ricorder di quando entr per la prima volta allo stadio,
o dellultima volta che ha preso a calci un pallone. E se alla fine
vi ringrazier, vi sentirete felici come noi dopo questo primo anno insieme.
Grazie,
la Redazione
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II
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Sommario
LA CLASSE OPERAIA VA IN PARADISO
LA FAVOLA DI MAURIZIO SARRI: QUANDO IL LAVORO NOBILITA LUOMO
Simone Bartalesi
MICHAEL OWEN,
IL RAGAZZO CHE DOVEVA SALVARE LINGHILTERRA
Alessandro Bezzi
IL CIELO SOPRA BERGAMO
GLENN PETER STROMBERG: LANGELO BIONDO CHE STREG UNA CITT
Paolo Carelli
UNION BERLIN,
IL CUORE PULSANTE DI BERLINO
Leonardo Capanni
EDUARD STRELTSOV, IL TACCO MAGICO
CHE INCANT LUNIONE SOVIETICA E FIN IN UN GULAG
Federico Castiglioni
LA STORIA DEL BNEI SAKHNIN,
LABORATORIO DI PACE NEL CALCIO ISRAELIANO
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Jacopo Rossi
HOPE SOLO,
LA TIGRE DI WASHINGTON
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Giovanni Boniforti
CERA UNA VOLTA LA JUGOSLAVIA.
QUANDO LA STELLA ROSSA SOTTOMISE LEUROPA
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Giuseppe Zotti
IL SOSTITUTO: VIKASH DHORASOO,
LINTELLETTUALE RIBELLE CHE TRIONFA SUL TAVOLO VERDE
17
Simone Viaro
GENERAZIONE JOYPAD
IL MORBOSO AMORE PER BABANGIDA E WINNING ELEVEN 4
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Matteo Aiello
GRAPPA, SIGARETTE E VALANGHE DI GOL:
DARIO HUBNER, IL BISONTE DI MUGGIA
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Alessandro Bezzi
III
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Simone Bartalesi
Mister Sarri uno stakanovista del pallone: minuzia di particolari, cura dei dettagli e grande spirito
di sacrificio. Ha preso per mano una piccola grande
realt di provincia e lha portata di nuovo in paradiso:
la massima serie.
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MAURIZIO SARRI
la gestione di uno spogliatoio zeppo di big e primedonne. Mistero risolto questanno: il Napoli, dopo un
inizio altalenante, ora veleggia tranquillamente nelle
primissime posizioni di classifica. Il lavoro costante,
gli allenamenti selettivi, il suo continuo scrivere sul
taccuino, lhanno fatto diventare
grande.
Siamo una categoria di privilegiati, giusto che chi sia forte come
De Rossi prenda tanti soldi. Non ci
dobbiamo lamentare di nulla. Anzi
dovremmo ringraziare il cielo ogni
giorno per il lavoro che facciamo.
lantieroe del calcio italiano. E
noi non vogliamo certo che cambi.
In bocca al lupo, Mister.
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Alessandro Bezzi
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MICHAEL OWEN
Francia 98. Michael parte in panchina, ma promosso un doppio infortunio allanima che sembra frenare
titolare a furor di popolo alla terza partita del girone: una corsa fino a quel momento inarrestabile.
lInghilterra arriva seconda e agli ottavi si trova davanti lArgentina. Dodici anni dopo lAzteca, le Malvinas e la Mano de Dios.
La paura di non essere pi indispensabile un
Saint-Etienne, 30 giugno 1998: Owen rincorre un rilancio della difesa inglese, supera Chamot e Ayala e insacca alle spalle di Roa. la risposta inglese al gol del siglo:
il golden boy che emula il Pibe de Oro, in un gioco che
sarebbe perfettamente speculare senza leliminazione inglese ai rigori. I britannici tornano a casa a mani
vuote, ma con una certezza: Michael ha le stimmate del
Prescelto, e presto riporter a casa la Coppa, in barba
a tedeschi e argentini. Michael salver lInghilterra.
Chiusa la parentesi spagnola, Owen passa al Newcastle per affiancare il leggendario Alan Shearer: Michael
si ambienta subito segnando 7 gol in 10 partite.
Il 27 dicembre 2005 torna ad Anfield, e la Kop lo
accoglie come unamante tradita: sulle profetiche note
di What a waste risuona beffardo il coro Dove eri
a Istanbul?. Pochi giorni dopo Owen si infortuna
Definitely, maybe.
al metatarso: stop di tre mesi, ma torner in tempo
Dopo quella sera, Michael non si ferma pi: lanno suc- per i Mondiali tedeschi.
cessivo segna altri 18 gol, mentre lAcademy dei Reds
In Germania, contro la Svezia, il ginocchio sinistro cede
e Owen crolla a terra. in quel momento che la sua
corsa si interrompe definitivamente: lesione al legamento crociato e stop dai 9 ai 12 mesi.
Mentre il Newcastle ottiene risarcimenti milionari, per
Owen inizia un calvario infinito. Rientra in campo a
marzo, ma bisogna aspettare agosto per vederlo segnare. La stagione 2007/2008 contrassegnata da 13
gol e una sfilza di infortuni; lanno successivo le reti di
Owen sono poche, i punti del Newcastle pochissimi.
I Magpies retrocedono e Owen si mette tristemente in
vendita: il suo agente invia un dossier ai club potenzialmente interessati, spiegando i ritorni economici di
un suo tesseramento. La mossa, per quanto desolante,
convince il Manchester United a tesserarlo e affidargli
la mitica maglia numero 7. In tre anni allOld Trafford
Owen alterna gol e infortuni, rimanendo un comprisforna talenti come Gerrard e Carragher. Il 2000/2001 mario, incapace di un apporto decisivo.
la stagione della consacrazione definitiva: il Liverpool vince cinque coppe e a dicembre Owen conquista il Nel 2012 Michael ha solo 32 anni, ma gi vecchisPallone doro. Le rive della Mersey sembrano un palco- simo. Rimane solo il tempo di un ultimo atto, con la
scenico perfino troppo piccolo per Michael.
maglia dello Stoke City: alla sua partita daddio, il 29
maggio 2013, i tifosi di Stoke e Southampton gli tribuA Euro 2004 tutti si aspettano grandi cose dallInghil- tano unindimenticabile standing ovation.
terra, che accanto a Owen schiera il diciottenne Wayne Rooney. Il ragazzino con la faccia da pugile segna
Theres only one Michael Owen
quattro gol in tre partite, prima che il Portogallo elimini i Three Lions. Gli inglesi tornano a casa delusi, ma Cantano sapendo di aver visto qualcosa di bellissimo,
con unaltra epifania: c un nuovo golden boy in cui che stato infinitamente meno di quello che sarebbe
sperare e immedesimarsi: pi giovane, emotivo e pas- potuto essere. Mentre guardano quelle rughe, vedono
sionale rispetto allalgido Owen.
un ragazzo di 18 anni che fulmina lArgentina.
Perch quel gol come il primo bacio: ha dentro
In agosto Michael passa al Real Madrid per 17 milioni la promessa di tutto quel che pu accadere dopo.
di sterline. Anche nella Liga Owen segna con regolari- E tanto basta per renderlo immortale.
t, ma la coesistenza con Zidane, Figo, Ronaldo, Raul e
Beckham matematicamente impossibile. Come spesso
accade al Real, le esigenze di merchandising trionfano
su qualsiasi disegno tattico. Mentre si parla di un suo
ritorno in Inghilterra, a maggio il Liverpool vince la
Champions League.
Lesplosione di Rooney e Gerrard che trionfa a Istanbul:
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Paolo Carelli
tivi: il calcio e il ping-pong. Poi, a sedici anni, il bivio: lIFK Gteborg lo chiama, lui tentenna ma alla fine
sceglie il calcio, tra le due la disciplina in cui eccelle
di meno.
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E con i partenopei in Coppa dei Campioni, a rappresentare lItalia in Coppa delle Coppe ci andr lAtalanta. C da conquistare il campionato cadetto e
scendere in campo nelle notti europee e un solo allenatore in Italia pu tenere insieme queste due dimensioni con naturalezza: Emiliano Mondonico.
magistralmente incarnato.
Al termine della stagione 91-92, Strmberg stupisce
tutti e annuncia il ritiro dal calcio giocato. come
se volesse fermarsi un attimo prima della consacrazione, proteggere il ricordo di s stesso da uno sport
che in quegli anni sta mutando pericolosamente pelle.
Se ne star l, sulle rive del torrente Morla, a scioglierNellestate del 1987, la dirigenza atalantina si affida si in bocca lamato tabacco svedese e a parlare della
a lui: Mondonico e Strmberg si piacciono subito, Dea con immutata passione.
hanno entrambi quellindole ribelle e un po scanzonata per cui facile capirsi senza che una persona- Perch da Bergamo non se ne andr mai veramente,
lit prevalga sullaltra. Hanno in comune la passione continuer a viaggiare sopra e dentro la citt, come
per i Rolling Stones, si attirano, si amalgamano im- langelo disincantato di Wim Wenders. E ancora
oggi, lungo le strade della provincia bergamasca, da Dalmine alla
Val Brembana, non raro incontrare sui muri scritte e disegni che
inneggiano al numero 7, da tempo
consegnato alla mitologia.
Perch lui Glenn Peter Strmberg,
il capitano dellAtalanta. Ed bene
che nessuno se lo dimentichi.
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Union Berlin,
il cuore pulsante
di Berlino Est
Lo stadio ricostruito pezzo su pezzo
dai tifosi, i cori contro la Stasi e
linno cantato da Nina Hagen: la via
fai da te al socialismo
Leonardo Capanni
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Union Berlin
Con un nome cos un luogo davvero singolare. Un catino in stile anni 10, con le tribune incassate sul terreno e lassenza di barriere. Qui dentro si respira unaria
anarchica ma incredibilmente coesa: un pericolo da
tenere sotto sorveglianza per la Stasi. I tifosi dellUnion abitano qua, nei sobborghi razionali disegnati a
tavolino attorno alla Foresteria; il grigiore architettonico di questo blocco stride col popolo passionale
che affolla quello stadio dal nome romantico. I tifosi
dellUnion sono un pubblico sui generis: fra loro si mischiano operai e punk, eroinomani e famiglie. Tutti a
sostenere una squadra che non vincer niente, ma che
andr sempre in direzione ostinata e contraria.
In questo senso, i derby contro la Dinamo Berlin tratteggiano al meglio la situazione.
Hanno organizzato cene e raccolte fondi, unoperazione di crowdfunding che ha portato migliaia di euro su
base volontaria e ha permesso di dare nuova forma a
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Federico Castiglioni
Riavvolgiamo il nastro. Nel 1953 in Urss muore Stalin. lanno zero anche per il calcio. Sembra scacciato
per sempre lo spettro della nazionale olimpica del 52,
quella rea di aver perso contro lodiata Jugoslavia titina e quindi purgata
insieme
al suo blocco, il
CSDA (lodierno
CSKA, ovvero la
squadra dellesercito).
Nei tre anni seguenti Edik (cos lo chiamavano) diventer il pi giovane capocannoniere della Klass A,
esordir in nazionale con una tripletta e ne diventer
il perno, trascinandola alla vittoria delloro olimpico
a Melbourne 56, e finir anche in lizza per il pallone
il tempo del- doro del 57. Per i russi Strelcov ora sinonimo di
la generazione colpo di tacco. Bello, giovane e popolare, era lincardoro del calcio nazione dellHomus Sovieticus, il cittadino modello.
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Eduard Streltsov
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Jacopo Rossi
una piccola cittadina di nemmeno venticinquemila abitanti, poco distante da Acri, in Israele, dove si cerca di risolvere uno dei pi antichi
ed emblematici conflitti del contesto geopolitico mondiale. Prendendo a calci un pallone, per di pi.
Si tratta di Sakhnin, distesa placidamente su tre colline e circondata da tre montagne. , in apparenza,
uno dei tanti piccoli agglomerati della zona, sommersi
da fichi, olivi, cespugli di sesamo e origano, circondati dal deserto. Come molte altre citt e paesi che costellano questa terra volutamente martoriata, sin dai
tempi delle Crociate Sakhnin ha conosciuto lodio, la
violenza, la morte.
la legge marziale fino al 1966 e, nel 1967, con la risoluzione 242 del Consiglio di Sicurezza dellOnu, divenne
definitivamente israeliana. Nel 2000, durante la Seconda Intifada, Sakhnin pianse tredici morti.
Non sarebbe quindi una storia originale, per questi
territori, niente che sarebbe purtroppo degno di raccontare, se non fosse per il calcio.
C una squadra infatti, nel paese, che rappresenta la
voglia di pace e mescolanza dei suoi cittadini e tifosi:
lIhud Bnei Sakhnin. Il nome (i Figli Uniti di Sakhnin)
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Bnei Sakhnin
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Giovanni Boniforti
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Hope Solo
Il naso rotto alla rivale le costa una settimana di sospensione da lezioni ed allenamenti, dando a tutti
limpressione che quella carriera cos promettente
potesse naufragare a causa di quel carattere schivo,
violento e destabilizzante.
Incidenti liceali a parte, nel 1999 ottiene una borsa di
studio per meriti sportivi alla Washington University;
decide di lasciare, vicinissima alla laurea, per un contratto professionistico con le Philadelphia Charge. Ma
le opportunit di giocare latitano, e Hope si convince
a tentare la strada del professionismo in Europa.
Tra i ghiacci svedesi e il tosto campionato francese
Hope trova la sua giusta dimensione, crescendo sia
come giocatrice che come persona, tanto che il ritorno
in patria sembra scontato. Ma deve aspettare qualche
anno, anche perch la WPS viene rifondata solo nel
2007; nel frattempo Hope esordisce in Nazionale, dove titolare
sin dalla prima convocazione. Alta, Tra i ghiacci svedesi e il tosto
esplosiva e carismatica nel guidare campionato francese Hope trov
le compagne, Hope la rivoluzione la sua giusta dimensione.
del ruolo al femminile. Una sorta di crescendo sia come giocatrice
Neuer dantan.
Tuttora detentrice del record dimbattibilit del campionato americano, Hope nel 2013 balza agli onoTuttaltro che politically correct,
desta scalpore quando accoglie il nuovo allenato- ri della cronaca per la partecipazione a Ballando con
re della Nazionale dichiarando ai media come fosse le Stelle, oltrech per un matrimonio lampo con una
difficile trovare un coach pi incompetente e meno adatto. stella della NFL, siglato dopo un mese di fidanzamento.
Nonostante luscita poco conciliante, i due trovano un
loro equilibrio in vista dei Mondiali. Manifestazione Viene anche coinvolta nello scandalo a luci rosse riche la Solo gioca da titolare, salvo vedersi inspiega- nominato poi Fappening August, quando alcune sue
bilmente esclusa dalla sfortunata semifinale in favore foto os vengono hackerate e diffuse sul web insieme a
quelle di diverse star hollywoodiane.
della veterana Briana Scurry.
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Giuseppe Zotti
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Stella Rossa
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Simone Viaro
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Vikash Dhorasoo
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Generazione Joypad
Il morboso amore per Babangida
e Winning Eleven 4
Allalba del terzo millennio, potevamo fare a meno del modem a 56k,
del cellulare, di MTV, della patente e delle prime vacanze in Riviera.
Potevamo fare a meno di tutto. Ma non di Winning Eleven 4.
Matteo Aiello
Pronto.
Matte, sono io.
Ciao Ale, com?.
Tutto bene. Senti, ho bisogno di farti vedere una cosa.
Ce la fai a passare?.
Ok, vengo per unoretta che poi devo studiare.
Datti una mossa. Lorenzo mi ha prestato un giochino.
Non puoi capire.
Cos allucinante?.
Non puoi capire....
Mi vesto e arrivo.
Fai veloce!.
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Tijani Babangida
Ha curato nel dettaglio di una console a 32 bit i parIl gol del 2-1 lo port in trance agonistica ed inizi
ticolari estetici dei giocatori: le treccine di Davids,
ad inveire contro chiunque. Compreso il telecronista. la chierica di Zidane, le scarpe bianche di Beckham
Dopo aver sofferto gli attacchi dei camerunensi, da
e Roberto Carlos che calciava le punizioni prendenuna ripartenza, il pallone arriv sulla fascia sinistra do la rincorsa lunghissima. Ma quella che reputo
ancora al numero 13 che part in progressione, spin- linnovazione pi rivoluzionaria stata la Master
to dallincitamento di chi, sulla sedia, stava premendo League, con lobbligo di vincere per sostituire gli
R1. Stacc i difensori avversari e appena entrato in
sconosciuti di default con i calciatori reali.
area di rigore, lasci partire un diagonale che buc
per la seconda volta Songoo. Camerun 2, Nigeria 2.
Per quanto oggi, la Konami sia in ritardo, ma in ripresa, rispetto alla EA, Winning Eleven 4 e resta il
Il Fenomeno! Ancora lui!.
miglior gioco di calcio di sempre, grazie al romanticismo di quelle teste cubiche e alla telecronaca grotNon so se mai capitato anche voi, ma certe volte mi
diverto pi a vedere qualcuno che gioca ad un videogioco piuttosto che a giocarci.
Ma chi quellimprendibile? gli chiesi.
Babangida rispose, il calciatore pi forte del mondo!.
Per alcuni di voi, la scenetta che ho appena descritto
potr sembrarvi assurda ma, oltre a Zidane e Ronaldo, il terzo gradino del podio di miglior calciatore del
mondo di fine anni 90 spettava a Tijani Babangida
e non per reali meriti, dato che la sua carriera ha
tesca e sguaiata di Jon Kabira.
avuto una sola stagione di rilievo con lAjax.
Queste sono le formazioni che utilizzavamo io, Ale ed
Eppure, TJ il simbolo di unepoca e della generaaltri due amici. Tutti rigorosamente con il 4-2-1-3.
Matteo, Inghilterra:
Seaman; Neville, Campbell, Southgate, Le Saux; Butt, Scholes; Beckham; McManaman, Shearer, Owen.
Alessio, Nigeria:
Rufai; Finidi, Okechkwu, West, Babayaro; Adepoju, Oliseh;
Okocha; Amokachi, Kanu, Babangida.
Lorenzo, Argentina:
Roa; Sensini, Ayala, Pochettino, Zanetti; Almeyda, Veron;
Ortega; Crespo, Batistuta, Claudio Lopez.
Francesco, Brasile:
Rogerio Ceni; Caf, Odvan, Cesar, Z Roberto; Emerson, Flavio Conceiao; Rivaldo; Roberto Carlos, Romario, Ronaldo.
Perch se prendevi il Brasile e non mettevi Roberto
Carlos in attacco non eri nessuno.
P.s. Nigeria-Camerun fin 3-2. Indovinate chi fece il
terzo gol?
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Alessandro Bezzi
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Dario Hubner
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Dario Hubner
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Hanno scritto
Matteo Aiello
Simone Bartalesi
Alessandro Bezzi
Giovanni Boniforti
Leonardo Capanni
Paolo Carelli
Federico Castiglioni
Jacopo Rossi
Simone Viaro
Giuseppe Zotti
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