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010 Dom 11-01-04
010 Dom 11-01-04
ANNO IX NUMERO 10
quotidiano
TEL 02/771295.1 - SPED. ABB. POST. - 45% - ART. 2 COMMA 20/b LEGGE 662/96 - FIL. MILANO
Evgenij Evtusenko,
quasi unicona pop del
disgelo kruscviano
Siegmund Ginzberg
IL FOGLIO QUOTIDIANO
Sar anche per questo che i suoi articoli non sono solo puntigliose descrizioni delle collezioni, ma anche ritratti
vivaci della societ che cambiava. Come quello apparso nellestate del 1953
sullEuropeo. La guerra tra la Francia
e lInghilterra (lAmerica ancora neutrale) stata dichiarata a Parigi marted
sera 28 luglio, alluscita della collezione
di Christian Dior, rappresentata da les
molletes nus. Mai, dal 1947, quando
Christian Dior lanci il suo new look che
rivoluzion il mondo femminile si sono
avuti tanti contrasti, e proteste cos violente, come allapparire di questa Tour
Eiffel, cos si chiama una delle linee di
Dior, che comincia a 40 centimetri dal
suolo. Gli articoli di moda hanno avuto,
nei quotidiani inglesi, lonore dello spazio riservato di solito alle informazioni
politiche: tutti i giornali hanno iniziato
inchieste su questo problema che angoscia le donne. Le inglesi si sono schierate contro le gonne corte, trincerandosi
dietro a Norman Hartnell, il sarto della
regina, il quale ha dichiarato che una
donna per bene, non porter mai gonne cos corte. [] Gli italiani disapprovano, ma si divertono pensando che per
salvare lestetica bisogner insegnare alle
donne a salire sui tram, a scendere dalle
automobili e soprattutto a sedersi senza
far arrossire gli uomini.
Le immagini pi vive
riguardano un altro tempo.
Fotografie della memoria
nelle quali rivede Balenciaga
seduto in un bistrot, solo,
triste, elegante consumare una
colazione e scambiare qualche
tenero sguardo con il suo cane;
le feste di Fath nel suo castello
di Corbeville, con Ginger
Rogers e Clark Gable
e scambiare qualche tenero sguardo con
il suo cane; le feste di Fath nel suo castello di Corbeville, dove si incontravano
Ginger Rogers e Clark Gable; la Milano
dei cabaret, un periodo breve ma che ha
inciso sulla vita sociale e sulla moda.
Affacciandosi dalla casa di Foro
Buonaparte dove ha sempre vissuto,
nel libro di Vergani il 27 gennaio del
1998 annota: sera, sono sempre sullo
stesso balcone della mia camera da letto:
dopo ventanni di febbrile lavoro, diceva
il sindaco Pillitteri, sinaugura il nuovo
Piccolo Teatro. La scena mutata: il
verde riposante della mia infanzia stato
inghiottito da un monumento di mattoni. Ma, tra la folla degli invitati, scorgo
la bella faccia di Valentina Cortese,
ancora incorniciata dal suo voluminoso
turbante: niente cambiato e io sono
ancora qui a guardare.
IL FOGLIO QUOTIDIANO
esoterico che una moto Ducati divenuta la protagonista delle scene iniziali di
Matrix reloaded. E forse quel meccanismo deve rimanere cos, vagamente
misterioso, per continuare a rappresentare il Grande Spirito di quello che qui
chiamano il mondo Desmo.
Santuario di questo mondo il Museo
Ducati. Concepito come un centro cerimoniale, circondato da quei totem che
sono le moto storiche, meta di pellegrinaggio di decine di migliaia di fedeli della trib Ducati, gente che si sposa ai raduni con tanto di torta desmodromica,
scrive veri messaggi damore dedicati alla
Superbike 999, scorre religiosamente il
Muro della gloria, lelenco dei nomi di
chiunque abbia vinto una qualsiasi gara
in sella a una Ducati. il contrario della Formula Uno. Anche i campioni non
possono fare le prime donne, devono
rappresentare i valori della trib. Le
cose vanno fatte per il tifoso, solo per il
tifoso, dice Minoli, che ha in testa lidea
di trasformare la Ducati in un marchio
globale di entertainment.
E cos i primi attori di questo spettaco-
adorato, cerc con ansia opere degli eredi di Meyerhold, il regista che aveva ammirato. Ma comerano questi eredi? In
quei giorni il palcoscenico era dominato
da Surov e Sofronov, entrambi vincitori
del premio Stalin, autori di decine di lavori correnti. In seguito venne fuori che
Surov non scriveva lui le sue opere: per il
compito assumeva quelli che lui chiamava negri, cio gli stessi scrittori ebrei
che egli aveva fatto espellere dallUnione
Scrittori. Sofronov, autore di alcune
canzoni abbastanza buone del tempo
di guerra, invece scriveva i suoi lavori,
ma solo nel poco tempo che gli restava
dallimpegno di smascherare gli artisti
cosmopoliti. Ragione per cui non aveva
molto tempo per limare i suoi capolavori.
Il teatro era dominato dalla teoria del
non conflitto, che implicava che non
ci potesse essere conflitto fra il bene e il
male nella vita felice del popolo sovietico. Questo teatro sterilizzato era quello
che Nazim poteva vedere nel 1951. Una
sera, alla fine di uno spettacolo, fu dato
per Nazim un banchetto della cosiddetta
intelligencija creativa. Fu offerto da
Yury Zavadsky, un regista di talento, ma
assolutamente cinico, con i modi di un
ex aristocratico che si era trasformato in
matre dhotel. Lanfitrione fece un lungo
discorso di benvenuto che consisteva in
frasi affettate come la sua persona, mentre Kolya Ekk, ripulito e vestito quanto
le autorit sovietiche avevano potuto, ma
sempre con un ineliminabile sentore di
cane, sedeva a tavola e, preoccupato di
essere portato via da un momento allaltro, continuava a ingollare bicchieri di
brandy armeno di grande qualit.
Nazim ascolt pazientemente i complimenti che gli piovevano addosso; ma
quando arriv il suo momento di fare un
discorso la sua faccia si indur e i suoi
occhi assunsero una luce metallica. Fratelli, disse, in russo gutturale quando
ero in isolamento in galera, pensavo
che sarei sopravvissuto sognando i teatri di Mosca. Ho sognato Meyerhold e
Majakovskij. Era la rivoluzione di strada
che si era trasformata nella rivoluzione
sul palcoscenico. E adesso, cosho visto
nei teatri di Mosca? Ho visto una piccola arte borghese senza gusto che cerca
di chiamarsi realismo, realismo socialista
per di pi. Oltretutto, ho visto un servilismo fuori misura sul palcoscenico e
anche fuori dal palcoscenico. Come pu
il servilismo essere rivoluzionario? Fra
pochi giorni dovr incontrare il camerata Stalin, che ammiro profondamente,
ma gli parler francamente, come un comunista a un altro comunista, e gli dir
che dovrebbe fare in modo che questi
innumerevoli ritratti e statue vengano
rimossi: tutto cos volgare. Cal un
silenzio mortale. Il solo suono era quello
di Kolya Ekk che gustava il suo brandy.
Alcuni degli ospiti cercarono di uscire in
continua in quarta pagina
IL FOGLIO QUOTIDIANO
Federico Minoli
Nazim Hikmet
Alberto Giuliani
Evgenij Evtuenko
Maria Pezzi
Evgenij Evtusenko
Nazim Hikmet
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