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HISTORIAE URBIUM ET REGIONUM ITALIAE RARIORES, CXXVIII

NUOVA SERIE XLIV

GIOVANNI LVCIO

HISTORIA
DI DALMATIA

ARNALDO FORNI EDITORE

HISTORIAS
URBIUM ET REGIONUM
ITALIAE
RARIORES
CXXVII
NUOVA SERIE XLJV

Ristampa dell'edizione di Venezia, 1674

HISTORIA
DI DALMATIA
Opera
di GIOVANNI LVCIO

ARNALDO FORNI EDITORE

HTsTolu
DALMATIA
in particolare delle Cicta dt

TRAV' SPALATRO
E SEBENI
Nclla qualc fi contengono le Guerre leguice fra diuerfi
Prencipiper califa del dettoRegno, edclledecce

Citta , & infierne la difcendcnza de' R

d' Vngaria , & alcri Prencipi , chc
vi hanno dominaco.

DE S RITT A DA

GIOVANNI LVCIO
DedicatA alfEmincntifs.^e ReuerrStrnor

PIETRO BASADONNA
Cardinale della S. R. C.

IN VENETIA , PrefloStefano Curci . M.DC.LXXIV.

Con Licenza de' Superior! t e Priuilegio.

EMINENTISIMO PRINCIPE

Rincifiarono i miei Torchi firidere

ambitiofamente nell* imprefsione

di

que'Ifloria , che fin d'altora f dalla

mia humiliatione defiinata dvfcire al
la luce col Nome riuerito di V.E. quale
ftabilitafi in vna delle pin cojpicue
Dignit dtlia Serenifsima Repblica , non daua luogo
cbi l'ojjequiaua d'Itri piferttenti defiderii, che di
vederla , refa oggetto di veneratione alia Patria non
meno che alle JSlationi raniere , Hocata nel Soglio
auguflo della medefima . Si copifce quefiOpera3in ternpo,che Dia perfettiona in V.Em.vn'altra rand'Opera
dellefue mani , e col mezj^o delfuo Vicario in 'Terra
cangia la Porpora Vneta , cWella tanto gloriofamente
veftuta , in que lia del Vaticanos doue, hauendola ritrouata ejferefecondo il cuorfuo , le ha prpart ilfub li
mepoflo di quellegrandez,zje,chefino ilfilo premio dounto alla virt,f al mrito . In tale contingenta ap
plaudita dal Mondo tutto , e che h riempito ogni cuore
d'vnallegrezj^a infinitaron varia in me l*ambitione,
c'haueuo concepita d' implorare con atto diuotol' alto
fuo patrocinio , anzj vie pi mifi acerefie l' ardire di
far to con lagiprefiffa dedicattone di quefto LibroiOn

detraa fchiera numerofadi tantiFuochi , che ardo*

*w alia ilorta delfuo Nome immortale , accendo il mo
oequio in que(le Carte j/critte cos felicemente , da hi
ba'lvanto d ' ejfere feruitore di V.E. vniuerfalmente
prcdicataper Uvero Adecnate de'Letterati . La fuppltcherei ai benigno aggradimento^quando non douefsi
impetrar perdono alia miaprefuntione.A/li con/ola pera incomparabile vmat/it, ch' la Re^tnadellefue
hcroichevirt , econlaqualeniunodas di}(caceta , e
tu ttipaternamente . loJar (en&a dubbto ilpt
felice d'ogni altro , qundo con que(la publica rimofiran&a dell burnt lifstma mia diuotione , fia fatto degno dell'onore di bactarle il Lembo deHa Sacra Vefie ,
cut ora col cuoreprofundamente m'incbino .

DiF.E.

Vcnctia ao.Giugqo 1673.

Humil[s.DeHot.ObbligAiuewt.Ser
Stefano Curd.

Vefco-

Vcfcoui
loooN.
1064 S.GIOVANNI
1 085 Michle
1208
i a 13 Trcguano
1227

Priori, e Conti

Podef.Cap. Vb

Dobrana Priore
Dirfcmar quondam-,
Conte
Marino Conte
* Camurcio
Elia
W la figura de Braculo
PodeiU
Cerne de Carbone Ret
tore

113

Stefano de Brebcrio

1244
1250
1153
1255 8 April Vaca
1 2 56 Fra Columbario
1258

Stefano de Picica Podc^

ft
L'ifteflo e Bao di Sla- VidoP.
uonia

64

Rolando Bao', de Slauoaia

Stef.figliodelC.Stef.dc
Breb.
6oPribislauo Giupano
6 C.Stef.Martinuflio P.
67C.Gio:deVegliaP.
68 N Vicario per il COt
Gio:

1274
Ci: de Breb.
i275Gio:2.Eletto
1 276 5 Sept: Vefcouo
1 279 mor Columbario
e venue il Vefcouo

Prefte de Cotopagna, d
Michel de Cibriano
C.MladinoP.
Stano de Varicalfi
280 Giacomo Rufticucci

1282 31 maggio eletto

Fra Gregorio
Mach.
I2tj

Gregorio de Breber:

81 Simon de Boniualdi
GiacomoRufticucci
83 Francefco Faletro
Venetiano P.
Nicol de VenetiaJ
Capit.
Palmerio de Falco
daFermo
86 Gregorio de Coradin d'AnconaCap.
88 Rainaldo da Fermo
K.P.
8p Stefane de Vgerio
deAncona
t 3
Ve-

Vecoui

Conti

iap7 28 Sept. Gio. ekt- Gregorio de paulo

to
i^Ottob. Libcrio
eletto
1 299 1 2 Dcembre Lib.
Vcfcouo

Paulo deBreberio

h\9 1 mpridio
Victnti cierto
con fermt
Hal Pp

Pot. e Vic'
o Simon de Boniull.
di d'Ancona
Filippo de Nappi
de Anc.
FiJippo de Rogerio de Cudiiii d'Anc.
95 C. MIadino Pot.
Guido deOdofrcdi da Regio Capit.
Lambert de Bar
betio de Anc. Cap,
Rogerio de Tudini
de Ancolia
Pace Giudice do
Roflde Padua Ca
pit:
Albcrtino de Maroftica Vic
300 Simon de Napide
Ancona Cap.
301 Romano Giud. do
Steni de Padua Ca
pit.
30z Bcuenuto de Tref
ilo de Anc. Cap.
Vito de Madio do
VaricaffiCap.eP.
308 Oliuerio de Rofll
de Ancona
309 Anfelmucio de Ro
gerio de Anfclmi
de Anc.
1 1 Mateo de Zori Pot.
3i3L'iftcffo Capit. gc.
ncral del Poplo
3 1 Gio. de Pictro do
Doimo Capit.
3i8BartoIomeo Mi
cheli de Vcn.P.
Corado dea Tor
re da Ferino
i '20 Gi nam amazzato
Alme im dclla_
I'nir. Capir.
Mari o Vitun Tod,
Vc

VefcoiM

Conti

fot. Vic:
venne 17 Apr.
32iStef. Manoleflo I>.
venne 27LugIio_:
322 Bart. Micheli^Rct.
per tremeti

Marin Morefini ve
ne 23 Maggio
/ ? 24 Nico lo Vcnerio
/ 36 DarJi Bembo
/. 3^7 Gio. Graden go
/ i *93 Octobre Vi&ffo
331 Pantalon Giuftin
Ret.23 nouemb.
Paolo Morefini Ret. 2$
dcuo

1349 22 febr. vaca

1351 20 febr. vaca
135a
Bartolomeo

/ 1332 Gio: Gradonigo

/ 334 Michicl Giuftinian
/ 336'Gio: Morefini
Fitppo Molino
j 341 Marco Celfo
J 344 Pietro Memo
j $46 Marco Riigini
Marco Celfo
Marco Rugini
f35 Pietro Gradonigo
fig.de! Doge Part.
1 357 Marco Bembo efclufo dalla Citt li 9
Luglio

135S
i3nouemb. Franccfco
de Georgio da Zara_,
K. Regio

28 Gen. Dragolino do
Horuatin Cap.
marzo Radolfo de la Pi
ro Pod.
3603 nou. Paulo do
Gcor. h*. e Luocoto*
uente dl Conte

1362 ioGen.Vaca
19 xbre Nicolo Ca.
fotti
1372 Gen. Vaca
i 573 21 LuglioGiifogo.
no venne
'

ir noa. I'ilteAo de nundato Regio Contc

L'ifleomori li, j, no
nemb.

5nou.Agulinde'
Cafotti

Pietro de Mi:a- ^ Rettio

Vtori
Stipe de Nicolo S
t 4
Ve-

Vefcoui

Conti

Vic.
dcembre Doy-*
mo de Martin >
Nicolo do^i
Ret."
Giacomo
Stipe de Ni- \
Io
S
colo

/378-15 feb. Giacomo de

Raduchi Dottor di
Legge da Zara
37 a Jcccmb. Baldafl'ai
de Sorba da Genoua.
Conte per doianiii
384 Ginerio. Paolo diu.
Zara K. Regio
38625 Luglio Paulo de
Paulo daZara feaccia.
to 26 nouemb.
Giacomo deRadu.
chi da Zara eletto per
vu anno non venne
389 5 febr. Guererio de
Petrochi da Fermo
Pot.
390 Corado de Forgerij
da Recanati
jpi'4 Giugno Giorgi<%
deGeorgij da Zara_*
licentiatoin Iure \
391 Antonio de Andro10 da Cingoli
393 Gio. figlio del qu.
Gio.Conte Nelipitio
395 Giacomo de Radu
chi
3p6Lodouico de Matafori da Zara
397 Damiano de Naffi
da Zara
Grifogono de Zatlulini da Zara . Re
gio
; 402 Paulo de Georgijs
da Zara
/ 403 Georgio de Georgi) da Zara
13 marzo Simortj
DetricodaZara elet-

Gregorio fuO figlio

V. Conte

Ve-

Vefcoui

10

Conti

Yltimo iugno Simon Da-

trico da Zara
/421 1 8 Luglio Lea Trono
1424 Marino d'Arbe effendo /414 3 Apnle Giacomo Gior,
Archidicono diSpala-'
gio
tof fatto Vefcouo d'
Arbe dell' 1414. poi di
Trau li 7Maggio 1423,
e finalmente di Triefte /42^.8 Agofto Ciar. >mo Bai Dcembre 1424.
bango
mori delTi44i.
/ io xbre Gio. Nani

MadalciioC.
tarini
i455TomaTomafini Venet.
Domenicano poi di Fel.
tre
1438 LodouicoMezzarota
Luglio Giorgio Valarcffo
Cardinale poi Arciucfcouo di Fiorenza
Gio. Vitelefco Cornetano Arciu. di Fiorenza_>
Card.
1440 Angelo Cauazza Ve
net: prima di Parenzo

/'441 n (flag. Donato Brba

ro
145 2 17 mag. Vaca
1 8 mag.Giacomo Giulinian q. Andreaffio do
Ven.Benedittino eletto
dal Capitolo Giacomo
Turlon Anconit. Dottor in Cannico
147* Chntoforo
1486 vltimo Luglio
Leonello Vicario dlia
Bafilicadi S.Pietro in_*
Vaticano celebro MeTa
nelmortorio de Carlo
ta Regina di Ci pro

i49oFranccfco Maricllo

Vcfcoui
i")- 24 Thomafo de Negri Spalatino prinii Vsfcoud
di Scardona fepo'lco lu-lla Chicfa di Santa Ma
ria de Paludi dclla Dioccfc di Spakto n^l'ingreflo del Coro col fegueme epitafio
Bd/wdfd Thoma feiger Sf.*laterfls , & ordine Ti ful
E ' Scardonenft , Tragmienfis hic eft
Cut Leo tune decimus , tnox Clemens Septimm
Contultt abnttennTortn^cale dats
ft fuerin t , to praanibinns \
bonos t gratis i & vitra djtus
ferox , fia curt nepotis .
lit , awborum fit pa cara Dea
faltitis
1515 ChriltotoroNegridealifticedente il Zio
l S3-8 3 Setteinb: Zaccaviu Urio
1 560 Federico Cornaro Card.
1561 Aluife Cornaro Card.
1 567 Toma Spera in Dio da Fano
translate alia Chiefa di Bagnarea
1 574 Antonio Cuido Man toano
1 604 Martio Andreucci da Vtiene
1623 Pace Giordano Vicentino
i 54 Francefco Coccalini Venetiano
1663 Gio: Paulo Garzoni Venetiano

Vecoui

Conti
fO non venue
4O4Giacomo deRadu
clu'daZaraK.Reg.
408 Damin de Nafi
411 Filippo deGeorcijS
Armiraglio cierto
Co n re
4i2Pafqualin de Reili
da lUgnfi
414010. de Pini daCalejano
4i6MicheldcRcftisda
Ragufi

1417 vo delli fei clettori del Papa della_

nation Germnica al
Concilio
Rcttori
Mirfa de Mauro
1418
Maggio Gio. de Doimo
Leon de Nicolo
v
Giugno Michcl de Lodouico /
Ziuuc de Ludouico t
Luglio Giacomo de Nicolo
Leon de Nicolo "L
Agofto Simon de Nicolo
Nicolo dcPictro de Micatio^.
Settembre GioiefZori
J
Orr lire Andrea Ziga
7
v
Michel de Nicolo Vitturi
Nou.
Bfalo de doimo

Nicolo de Pietro Micatio f

Dcembre Michel dc Nicolo Vitttiril
Gregorio de Stefano
J
Gio!
de
Doimo
i
4*9
ZiiK ^ LudotiicoJ
Nicolo d. Pictro dc Micatio 7
1 ebraro Nicolo dcluulo

Gio. dc Doimo
I
Biagio dc Ltica Vitiiri '
Marzo
Mirfa de M 3 uro
I
Nicolo de l'ietro dc Micatio f
Gio. dc Doimo 1
Donato dc Cafottil
Rec-

Rettori
Mirfa de Mauro
1
Michel de Nicolo Vituri *
Luglio
, '' de Mauro "l
n
Nicolo de Stipe -T
Agofto
Nicolo de Paulo
Sett.
ZiuedcLudouico j
Ottobre Bufalo de Doimo l
Pietro de Chiudi
Nou.
ZiuedeLudouicoT
Nicolo de Paulo J
DecembreDoimo de Cegi ~t
Zurede Marco *
5 Decbre Bufalo de Doimo VCapiAndrea Ciga
J tanii
tanij
Michel de "Nicolo
a gue
Vituri

ProuiBlafco de Andrea Iditori

Donato de Cafotti ^dtro e
Michel de Ludo- fuori
uicy
/della_.
Citta
1410
Genaro
Febr.
Marzo
A prile
Maggio
Ciugno

Zitie de Ludotiico
Simon deNicplo
Gio. de Doimo l
Andrea Ziga *
Blafco de Andrea
T'
Biafio de Luca Vittur
Donato de Cafotti l
Nicolo de Paulo *
Macgio Blafco de Andrea ~
Blafco de Andrea K. i
Donato de Cafotti CaPi:>
Gio. de Doimo
T
Bufalo de Doimo
1.
BiaQ de Luca Vitturi -T

V-

NOI REFORMATOR!
dello Studio di Fadoua .
HAuendo Veduto per fede de) Padre Inquifitorc ,
nel Libro intitolaro MEMORIE DI TRAGVRIO HORA DETTO TRAV raccolce da Giouanni
Lucio , non eflerui cofa alcuna concro la Sanra Fede
Cattolica, e parimente per atcefhto del Segret rio noftro, nicnte concro Principi, e biioni coftumi, concedemo licenza Srefano Curci di poteilo fbmparcjoferuando gli oidini&c.
Data 9. Dcembre 167:,.

( Angelo Correr . Froc. Reform.

( Fierro afadonna K. Froc Refor.

Angelo Nicloi) St grecano.

l N-

INDICE
LIBRO

DE

CAPI

PRIMO.

SindclUCittcap.i.
Sua fondatione .
Se Siben a l'antico Sico .
Se Spalate fia Epetio f.4.
La denomination di Tragurio r,5.
Ouel che fegi nel tempo de' Romani c.6.
T^vUa de clin alione deW Imperio f.7.
Qual fv'e il territorio -8.
Quello, che feguiffe circa l'anno millcfimo c.9La venuia di S, Giouanni,lafua vita,c quello, che fuccedtffe nel fuo tempo co.
La Jejo!atione dlia Citt en.
La [uarelanratione CI2.

C.I
3

6
6
7
7
8
i
11
13
17

LIBRO SECONDO.
Ptiuilegij de i li d'Ongaria ci .
"Prchela Cil ta foffe faccbeggiatadall'armata Venetiana .2..
Difference de confini congli Spalatini c.3.
Delle pertinence di Boffiglma c.4.
Di^eren^e col Conte Domaldo, [tie qualit, e ebi foero liglioll di Gei^a 5.
S ibenico din>nta"'e Cuta c.6.
Qual fofse il modo dlie riprefagUe ad vfo di Croatia c.7.
lAlire diffrence col Come Domaldo 8.
^4micitia rinouata congi'^nconitani c>.
Scomtol'imcntQin SpaLito evnioiie i Taiirini co,
"Perche fo(]e rime'a alla cognitione Regia la difference l Conte Domaldo cu.
11 Re Dla fugendo da T ir tari ft ritira Tra ci 2.
'Priiiil(gi) conttj dal R mentre flaua in T ra 1
Trima guerra con Ii Spalatini f.14.
Seconda guerra f. 15.
Qual fcela veracjufi della guerra , quale il preteo e l'occaftonc . 16.
Lipregmdinj ,i'bebbao Ii Spalatini . 17

19
\
42
34

23
33
34
36
38
40
41
44
45
48
56
63

LIBRO TERZO.
Dille controuerfie Eccleftafiicbe i Sibenx.ani c \.
64
jifferehCa aggitiflata i Sibencani . .
69
Dell a'tre cofejegutte vuicnte ti Re Eela, e Stefanofuo figlio . }
81
< ont> ouerfie rinouate i Sibencani c.4.
87
T ti 1 guerra congli Spalatini, e quai [orte di Dominio haaeffero 1 Re dt nel1 1 Dalmatia . 5.
S<>
(j tierra cm i ubeicanic6.
1 if
Oitle violence yjate daUifratctti Conti di Bebir %
it
Come

Come le yiolcnz de Brebiriefi fogero uufa', che te Citt maritime dt Dalmatia fi

fottoponefsere a' Venetiani ct.
141
LIBRO

QVARTO.

Dtlle difference con gli Spalatini, S, ritorno de {ufeiti , e iifcordie

Ciuti fopite t.i.
ljt
Drue leggi, e Statuti, e quanteforte di lingueftero in rfo in Dalmatia . 190
Delle radunante de' tttadini, Confeglio generale, detto maggiore, mmore , feettto
& aim Magtfirati J.
104
Di quell che juccedutofino che la Citt f inpoter de fettet tant .4.
07
LIBRO

QVINTO.

SOlpeni, chebbero Ii Venetiani in Dalmatia fino , che duro U guerra ' GenoneGuerra in Dalmatia tra Venetiani , & Oagari .
$
Tcrcbc caufa gltSpalatini , eTraurmi foffer 01 primiddarfialRid'Ongaria c.j.
58
Dell'altre cofefuccefse in Dalmatia fino all pace .4.
?S*
Del tumulto feguito nella Citta .
*<$
Difference de Biach,Oflrog, e Hadofich con I'jtrciuefcouo di Spalato .
171
Comcfofjc alterato tlgouerno della Vroumcia , e queHo che feguiffefino allaguerra
tr Genonefi , e Venetiani c.7.
VJl
Guerra tr Venetiani, Genonefi, & Ongari ci.
307
LIBRO

SESTO.

DE/f cofe [eguite in Dalmatia neUe prime riuolutioni tOngarta cu

j1
Dell'altre cofefueeee nel tempo della prigionia del Ht Sigifmondo,e Seconde
riuolutioni d'Ongaria .
3<fo
Corne il Conte Heruoye foffe fatto Duca di Spalato, e quelle thefeguiffe al tempofuo
m Dalmatia c.J.
379
Corne Sibenico,Tra, e Spalato vennero in poter de Venetiani c.4.
397
Del Conte G 10: di Cetina , e Chliffa , e le cofefegmic doppo la rea di Trau , e Spala
to .5.
Delle mura , e firade della Citt , e porti continui c.6
4<J
Delie i htefe della Citt , e Territorio c.7.
47
Delle Reformation! .
D'alcune conjuetudim degli S laui , del fignificatoditertr parole Slauc, cbefno
neglt Statutt di Dalmatia cf.
fi*
Memo* te dlie perjone qualifie ate .io.
5*7

PRE

PREFATIONE
Atiendo 10 Gtouanni Lucio riglio di Pietro raccoltele Memoric di cueto ci , the da tempi antlchifmsfno al feco'o
pafiato fucceduro in quella pacte dell'IIIi'rico , che dop
la declinatione deirimperio Romano fu dettaREGNO
diDAlMATIA, CROATIA, l'h anco loteo l'iteflo
titolo publcate; nella qual opera eflendomi contienuto
efaminare molti detti di varij AntoriGreci,cLatini, itti
fono valfo cie'antica lingua Romana che tr Letterati di diiierfe Nationi
commune. Hora doue ndo Icriuere le MEMORIE DI TRAV'mia Patria,
ho voluto valermi dlia moderna , volgare, che non piu Italiana, che Dalmatina puo J.irfi : onde hauendo hauuto nguardo fulamente d'vfar parole ,
che fiano intefe da1 Dalmatini, faro fcufato fe non fcriuo Tofcanamente .
Eflendo/ dunque nell'opera predetta, con le coe feguite, narrati anco li
columi vniuerfali di Dahnatia , e Croatia , da quali depende la notiria de_*
particolaridella patria, tralalciar di riferire mol te di quel I fe, ch'iui
lono ftatc fcritte , accennando fojamente i luoghi d'alcunc , acciochc poanoeflerritrouate da chine voleTcmag^iorno'titia : per la connenione,
che ha hauuto Ja Patria con 1'altreCitt, eilendooii occorfo farmentione
d'alcuni fucceffi dclla Prouincia , che nella' fopradttc'opera non fono ftati
narrati, ne da alcun hiftorico toccati, ho voluto riferir/i acciochc non fe ne
perdono le memorie: e douendo proceder con qualche ord-ine ho formptq
doi diflcgni porportionati del fito delJa Citt, e de luochi contingui, il pr
mo dello lato , nel quale fi ritrouaua nel tempo antico , e l'altro con le Fortifcationi noua men te aggiunre , infierne con la profpettiua dalla part de)
Porto , alli qnali ho aggiunto il territorio , accioche , riconofciuto bene lo
flato prcknie , polla meglio comprenderfi qucllo, che fi ritbrird'de fcoli
paflatj.

DEL-

DELLE MEMORIE

DI TRAGVRIO
HORA

DETTO TR A V
Libro Primo.

Sifo dlia Citt . Capitolo Primo.

Vtti quelli , c' hanno vcduto la Cittd di Tra anticamente detta Tragurio , o vero letto gl'Autori , che ne
fanno ment ioncjfanno efler quel la ftuata dentro ad'vn
Canal di Mare , che tra'l Continente , e l'Ifola Ba f
diftendc ; e che pochi anni fono, da vna parte per vn
ampio ponte di pietra fi paflaua in Terraferma , dall'altra, per l'argine interrotto da tre poti,nell'Ifola predetta : Onde par che con ragione da Strabone, e Tolomeo la Citt di Tragurio tr l'ifole venghi ripofta_* :
nondmicno Plinio ) l'Itinerario d'Antonino Pi , e l'altro Itinerario da Pcutingero ritrouato , nel Continente la pongono . Per inueftigare dunquc*
da che prpuenghi quela diucrlt , ncceflario defcriuer il fito doue
porta la Citt.
Il Lido del Continente proffimo alla Citt ft fottopofto fette Colli, chc
difpolti quafi in mezo cerchio , ritirandofi verfo Tramontana , formano di fe.
vago Teatro quelli , che dalla Citt li mirano, i quali per eflere di difugual'
aitczza , & ampiezza , pi > e meno dal lido fon diicofti : il maggior di tutti,
che anco il pi lontano de gl'altri dalla Citt , pollo nell'eftremo dcll'arco
da ponente, con le radici fue arriua al mare; li due prolimi quello di minor
altezza , & ampiezza difcoftandoi dal lido , lafciano competente fpatio di
ada palude nur it
anneifa

Delle

Memorie

aiMtrtU la canapagnola dctra DiuugJie ; ma"! quarto de fopradetti Colli ,

inulto pi il quinto > alla Gitta s'apprelfano , queto , ( clic dalla guarda_ ,
che nefl* fommit vi f, dclla Guardia detto ; fituato dirimpetto alia Git
ta Vecchia quafi in tauti amp ij fcaglioni difeendendo, pin de gl'altri i'accota al lido , nel luogo done la forrte 8o. foli pafi diftantc daf marc con picciol decliuo iiicnc formar quai vn triangolo piano,alla punta dd quale era
giaappoggiatalatcltadc! ponte di pietra d'archi, 15 , che lungo pali , <\
t'all'altra pai te ficongiungcua con la Citta , iliitnitto del 164b'. donpocoininciata Ja guerra col Turco;nclIa qual occaonc, douendo Lauari l Canalu , che tra la Citta , & 11 Continente , aciugato , the fu il marc , apparue
jl fondo tutto fangofo j&ccctio che nel luogo doue pofaua il ponte , ch'era
cos giarrofo , lodo , che conuenne valerlT de picconi per fcauarlo , e con_.
marauiglia d'ogn'vno trouarono Ii pilaftri del ponte loprapofti fcnz'alcun
artificio di palmcat'. , o altra maggior grofllzzfl di fondanu'nti , foliti f'arl in
fimilifiti per foltener gl'archi, e refftere gl'impeti del marc; dal chechiaramente fi conobbe , che quel fito era flato dalltiaturacosi formato , ch'inieme col piano della Citta vecchia era la radice ddpredotto colle dclla_j
Guardia , che nd canale, e hora feme per Porto , ternunaua : il che conferma anco dalla (lefia figura della Citt vecchia , che fi v riftrignendo verfo
quella parte doue era lprcdctto ponte : Onde il fito, doue hoggidi fivede
la Citta vecchia di Tragurio , anticameate deuc eflere flato Pndola ; dalla_
quale far prouenuto , che fia fangofo il circonuicino fuolo coperto dal ma
re , che tra le radici delli due eftremi colli per diritta linea , & il lido curuo
del Continence wen comprefo: potaido dirfi.ch'if CanaJefofTe corda ddl'arco , che forma il predetto lido , e la Citt vecchia infierne con 1'Iftmo , Ia_
factta , ch'impedendo il flufTo del marc haur caufato it fango, ched'mbe le
parti ddlaCitt fi vede : per ci fi come la penifola partecipa ddl'ifola, cosi
non marauigtta Ce tr l'itole fia (lata da alcuni Autori ripofta ; oltre che potrebbe eflere , che quella lingua , ch'anticamentc congiungcua il fito dclla_
Citt al Continente fofle tanto bafla , che ncli'efcrefcnza ciel Mare venifTo
daqirellocopcrta, ovcropoiconl'dcauationc tagliata, e ridotta in ifola .
Si deuc anco auertire, chelimedefimi Autori, che pongono Tragurio tr
I'ifole , non nominando l'ifola profima , pare che tmino eifere' vna (lef
ia cofa Tragurio , e l'ifola Ba , come infrifce Tolomeo, mentreparagona_.Tragurio con Lcfina , Liflli , ch'erano infierne Citt , Hole ; mi Punk ,
le tauole Peutingerianc, che l'ifola Ba dif tintamente pongono da Tragurio,
mcttono Tragurio tri Ii luoghi del Continente ; com'ancritinerario d'Antonino: Onde per conciliare quefta diuerfira fi peo cchiudere con Conbmtino Porfirogcnito tmperatore di Contantinopoli , che neU'opera De adminiltratione fmperi; al cap. 29. ferine , che Tragurio fia vtu picciol'ifola attaccata cottanguifftmt lingua al Continente, gmfad'vn ponte pvr quale pa'ui.o i
Cittadini nella Citt } benche Mario Nigio fa ina , che la Citt di Tra^uno
fia (lata fondata fopra la pietra , 6 vero feoglio balfo , ch'auanza fopra fupertcic del mare dal quale viene circondato : nondimeno non tiouanooi
pietra viua in afeun luogo della Citt, faluo ch'in certi potzt, cvinquclti
tanto baifa, che riece fotto la fuperficic ordinaria dd mare , quell' opinionc
l'haur hauuta il Nigro dal Volgo,chc della fua londationc racconta i'aiiolc ,
the ftimo fiauieglio ommettere .

Di Trau.
Sua FoniAtimc. Caf.i,
IL fito dunque donc la Citt vecchia anticamentc era vna Penifola dt
terra attaccata quella regione dell'IIIirico , che fi chiamana Bnllinia_*
auanti che i Delnrani eftendeflero il nome loro fino al marc . Scraboncriferifee , che Tragiirio fia rtato fondato da Liftani ; ma quando ci feguie, ne
egli , ne venin altro ferittore lo dice ; fojamente Polibio ne s frammenti feri
ne , che nel tempo , che i Honiani molTcro la prima volta guerra Datamini,
Epetio , e Tragurio erano Citt di LiiTani ; fegno , ch'aanti di quel tempo
erano gi fondtc ; benche il voler indouinarc nclle cofe antichiiiime ricica
mdto pericolofo ; tutta via non tiene n anco tralafeiarfi qiulchc probatoilc
congettura, che da gl'anrichi ferittori fi pu caare; narrando Diodoro
SiciilOjChe Dionifio Tiranno di Sicilia, il vecchio, oceupato il Golfo, tencfl'c
Lila l'armata per cuftodirlo ; e che delTc aiuto Pari) per fabricar Colonia
inLefina; e che poco doppo radnnatifi dieci milalllrrij fitraghettaflcro
Lcfina per efpugnarc la rvuoua Colonia, ma dal Generale deirarrrata di Dio
nifio fullero la maggior parte prefi, & vecifi : Quefta vnione di tanto nnmero
di barche che capillero diece milahuomir, dene efer ftata fatta in qualchc
luogo del Continente , ch'hanele porto , facile I'vfcita , e commodo il
traghetto per Lefina ; qua! i cofe tutte conconrendo nel fito di Tragurio* pu
congetturarfi, ch'in quel Canale,e ne'Iidi della profflma Ifota Bna\r che all'hora douma efler derta , o vero habirata da pochi paftori ) fia llata fatta_,
tal vnione, e fuflequentemente, ch'il medefimo Generale (che come patronc
del mare doueua hauere in fuo potere I'iftefs'Ifola pi proTunadcM'alrreal
Continente , e perci pi efpofta all'inuafioni) doppo Tinti el'IIIiri] , occitpafi'elaproflima Penifola, munito, o tagliato l'ilfmo fondai le vn ricoucro
ficuro a fuoi , no folo per impedir nona radunanza di Barche , ma *_
per poter hauer comercio commodo coi medefimi Bnlini , per riceucr da lo
ro le vettouaglie (ch'abbondantementefomminiftra il paeic ) neceflarie non
meno alle fue Ifole , ch'all'armata ; e perl'ifteiTa caufa pn anco dirfi , ch'all'hora.oconproceilodi tempo, da LiiVani foe fondato Epetio in quel fito di
mare , doue non moltolontano daSpalato , sbocca il rume , il quale ( non_.
troaandofi memoria del fuo nome antico ) dalli mulini , che fa girare vierL*
on nome Slaoo dettoZamouniza . Dalche fipuodire, che Tragurio fia_,
flato fondato al tempo di Dionifio il vecchio , cioe circa la centefima Olimpiade.o vero auanti la nafcita di Chrifro 380. anni di maniera che di verun'altra Citta , che nel Continente di Dalruatia hoggi fi ritroua, non vi pi antica , pi certa memoria di Tragurio ; benche negar non fi deue , ch'ilfito
di Zara , come pi opportuno alla nauigationc delGolfo poffi elicr ftato ha
bitat prima, cioncl tempo che fori il dominio de Libumi ; nondimeno
apprcio li ferittori non fe ne f mentione auanti i tempi di Ginlio Cefarftj
come accennai al cap.4. del primo libro De Regno Dal.& Croat, fe pero non
fu con alo nome detta . E queto qnanto al lito, e fondationc della Citt .

MA non fi denc ne anche tralafciar di rintracciare il fito dell'antieo Sco; accioche quello certificate , poffino hauer luogo alcune confdeA 2
ratiorrf,
s x.e
de !eg4tionibut n,\ z4.

Delle Memorie

rationi , ch'io fono per fare circa lo ftato della Citt di Tragurio ; il che per
intcnder benc neceflario di replicare alcune di quelle parole di Plinio , e_
Tolomeo , che nell'opera De Regno Dalmatian & Croatia: fono ftate infierne
con I'altre regiftrate.Pliniolib.i.cap.zz.
Liburni* finit , & initiant Dalmati.e , SCardona in amne XII. M. T. mari ,
^futariatarum antiqua regio , & Caflellum Tarona , promontorium Diomedis , vel
vt "Peninula Hyllif encuita * M.T. Tragurittm Ciuium Romanorum marmore notum , Sic urn in quern locum D. Claudius -veteranos mit . Salona Colonia ab
adera CCCMT.pctunt in tura decripti in dcctiriu CC * CLXXII. Dalmatx.
Claudio Tolomeo lib.a.cap.iy.
DalmatitaatemCiuitatesiuxtalitusSicum, Salon, Colonia , Epetium , Teguatium,Oneum ...... I// vero adiacent Dalmatt* Ijfa nfula t & Ciuttas, Trarurium injula, & Ciuitas, Tharia nfula, dr mitas .
Da i quali detti fi fcorge , che metiendo ambidoi Sico vicino a Salona , e
Pimo efpreflamente tr Tragurio , e Salo na, Sico non pofi efler la Citt di
Sibenico , molto pi cuitante da Tragurio yerfo ponente, che non Salona_
da leuante: ma nonponendo quefti le diftanze dlie miglia, che fonotr
ouefti luoghi , & effendo molto fcorretti i numeri delle longitudini, e latuuoini del teo di Tolomeo bifogna ricorrere gl'Itinerarij antichi , che pongono le diftanze de luoghi col numero delle miglia per certificarfi . NelI'Itinerario d'Antonino le diftanze tanno difpofte nel modo feguente .
Traie&Hsftnus Libumici lader vfquefladia CCCCL ( cio da Pola ) Blandonant
M.T.XX.^raufam M.VJfX.Tretorium M.T.XXX.Tragurium .>.1. Salo-

Neiritincrario ritrouato da Conrado Peutingero in carta lunga , e ftretta

con linee ! e numeri molto pi accuratamente vengono diftinte lediftanzo
tr vn luogo, e l'altro con la figura di q^ualcheduno ', ma fenza proportion^
alcuna delle longitudini , e latitudini folite ofleruarfi da Geografi . Et in
particolare> tr Epetio, e Tragurio fono cos ben difpofti i fiti de luoghi nominati , che par ene l'Autore fia ftato Salonitano , e che li habbia voiito difcriuere con accuratezza fingolarejpet ci h copiato la figura come fi troua,
accioche poTano ofleruarf alcuniparticolari , ch'in altri fcrittori non fi trouano, com' il Porto col fiume vicino ad Epetio, il fito di Tragurio, e di Spalato con il tempio di Diana nella punta , o ver Promontorio,che Margliarij
hoggi vien detto , le veftigie del quale ancora fi ve dono contigue alia Chiefa dedicata S.Giorcio .
*
Circa quefti Autori , &Itinerarij*fi deue auertire eflerui degl'errori ne i
muneri delle mielia , acuni de quali fi poffono cori-eggere raflirontandoli con
le diftanze ver di quei luoghi , de' quali certo il fito antico , e i'apendofi ,
che la Citt di Zara anticamente detta ladra nel fuo primiero ito , como
ancora le ruine di Sacona dimoftrano l'antica fu magnificenza ; lo fpatio
vero tr quefti due luoghi commimemente vien ftimatodi cento miglia in_.

JpoftiC. Onde per correggere quefti error .

dentifonoftati pofti foprali numeri di Plinio li fegni, e qui fotto liveri
.
? XXX C
NeIJc

Di Trait.

Nelle Petitingeriane pure li numcri fi fono confufi:perche , fe benc in tutta

lafommatralaora, cSalona giufto il numero i cento miglia, feparatamente pero prefi , non conucngono con quelli deH'Itinerario d'Antonino ,
con la vera diftanza ; e gid che ambi nominano il Pretorio ( del qule ancora
fi vedono le veftigia nella predctta penifola Hylli.s da Plinio mentouata, ch il
volgo dice ( Trait recchio) la cui diftanza vera da Tragurio concorda con Ie_
XVI miglia d'Antonino prefe littpralmente ; percio'l numero XX nofto tra'l
medefimo Pretorio, e Lorano diuider fi deue, e lafciata iui l'vnit fola, riportaril refduo , che fono XX tr Sardona,e Blandona,& il medefmo Pretorio,
che con gl'altri numeri precedenti faranno la fomma di miglia 70 da Zara al
Pretoriojc verranne ad aggiuftarfi quefti dui ttineraiij con la vera diftanza: il
numero poi che trd Lorano, e Tragurio XV altrefi deue diuiderfi , e lafciati
iui. y.trafportar. X. tra'l Pretorio , e I'iftcflo Lorano, che con l'vnit prima_,
lafciata fard il numero vero de XI, che fono tra'l Pretorio , e Lorano , che
quella punta , o vero Promontorio , dal qule nauigando da ponente vicino
al lito diTerraferma verfo Tragurio comincia fcoprirfi la Citt.e ch'in par
te conferuando il nome anrico Lourecina vien detto , & il numero lafciato ,
che fono V.miglia la diftanza dal luogo doue finifce'l Promontorio di Lou
recina dentro nella valle , doue hoggi e la villa di Boffiglina fino d Tragurio ,
dal qul luogo fino d Salona in vn olmiglio difcrepano quefti due Itinerarij.
lo , con la commun opinione , ftimo , ene quello d'Antonino fia pi giufto,
e ch'il numero V pofto trd Tragurio , e Siclis fia flato porto in luogo di II II,
che tanta la diftanza trd la Cittd , e le rouine antiche , che nella punta detta al lito del mare fi vedono , volgarmente chiamate Studio , dalle quali fno alie ruine di Salona il numero VIIII corrifpondendo verrebberoad
aggiuftarfi quefti due Itinerarij, e contormarfi con la veritd pi efatta . Corfetti dunque quefti numeri habbiamo , che Tolomeo ponendo Tragurio tr
l'Ifole , non ne doueua far mentione trd le Cittd del Continente , e per ci
tra'l fiumeTitio, e Salona pone Sico per il primo luogo di Dalmatia, epoi
Salona &c. Plinio , che nomina trd gl'altri luoghi del Continente Tragurio ,
mette Sico tra Salona , e Tragurio : le Peutingeriane poi determinano con le
diftanze il fito di Sico , Sicfs V, o lili miglia diftante da Tragurio,e VIIII
da Salona: dunque quelli che la Cittd di Sibenico pigliano per Tantico Sico
s'ingannano , indotti folo da aferirlo dalla fola fallace fimilitudine delle voci : attefoche Sibenico , o ver Sibinico , Cittd fondata da Croati doppo la
declinatione dell'Imperio Romano ; e fe ad alcuno fcrupolofo darte faludio ,
la difcrepanza d'vn fol miglio , che fi troua trd li predetti Itinerarij, vero
che Siclis non pofli efer quel Sico , che Plinio , e Tolomeo nominano, fe ara
raffronti d'altri luoghi antichi m'aflicuro , che doppo molto ftudio , e fatica
gli conuerrd acquictarfi d maggiori difcrepanze di quefta : potendo quefta_*
poca diuerfitd di lettere , e numeri eflr prouentita , dalla caducitd del carattere antico , done come euidentemente fi vede nelle Peutengeriane manca
la prima Jettera d Tragurio , vero dalla trafcuragine del Copifta ; oltre che
auertir fi deue , che trd la bocea del fume Titio , e Salona non fi trotiano
altri veftigij antichi , faluo, che quello del Pretorio , e qiiefto di Sico ; do
ue dice Plinio, che Claudio Imperatorc mando i foldati Veterani , i quali
conforme'! conuicrofi doueuano come benemeriti metter terminare la_j
loro decrepita eta in qualchc luogo commodo , & ameno come quello.
A 3
diSiclis,

Delle Mcmoric

d'SiclisjeiwngiconfnarlinelI'horridezza ch'era all'hora del Colle

dirupo doue poi fu fon Jato Sibcnico .

Se[Sfalatoafetio. af.4.
SI deue anco auertire , che quelli , che credono , che Tantico Epetio foflo
neirifteflo fito , dou' hora la Citt di Spalato, prendono errore, che de
ue prouenire dal tefto di Tolomeo , nel quale ponendofi Epetio vicino Salona , e non nominandofi Spalato hanno prefuppofto , ch'Epctio ( del quale
pena fi veggono pochilfimi veftigij)Tofle poi detto Spalato dal Palazzo,chc
Diocletiano vi fabric per fu habitatione , oue deporto imperio habit , e
mor ; il qual fito per efler ftato al tempo di Tolomeo deferto , non porcua_.
effer nominate tr li luoghi habitan; ma le Peutingeriane, che furono doppo
la conftruttione di Spalato , fatte , o accrefciute , pongono l'vno , e I'altro
con le ver diftanzc d'ambi da Salona : Epetio dunque con il fuo Porto fti alla
bocea del flume fopradetto di Tar'ouniza , lontano da Spalato per Leuante
cinque miglia, e Spalato doppo la deftruttione di Salona dalle reliquic di Salonitani fu popolato , e ridotto in forma di Citt .

La denominatione dt Tugurio. Caf.j.

LA denominatione di Tragurio tralafciate le vane etimologa de Graimtici fi deue prender dalle memorie de gl'antichi Autori , i quali riferiIcono , che Lifla fofle fondata daSiciIiani,ed'imparticolare da Siracufaniper
autoritd di Schimno da Scio , e riferifce Strabone, che Tragurio fia ftato fondato da LiTani , quale f anco mentione d'vn luogo di Sicilia vicino alie mu
ra di Siracufa, che TrogiJon A'cniua detto , pu dunque eifere , che li fondatori di Tragurio fiano ftati Trogilefi, e ch'il nome dlia lor patria gl'habbiano importo ( poiche hoggidi ancora nel idioma Slauo Trognir vicn detto ) e
che poi in procedo di tempo fofle mutato in Tragurio ; fcriuendo pur Stra
bone, che nelmedemo tempo altri Siracufani fuggendo dalla tirannidedi
Dionifio fondaflero Ancona in Italia , tr la quale , e Tragurio ( come Iho
luop,) fi dir ) fii ncpnofciuta con vicendeuol Cittadinanza l'vnit dell'origin ; fu dunque dalli fcrittori Greci TfAytufM Tragaran detto , e da Romani trsgurium ; fulequentemente poi doppo la declmatione dell'Jmperio detjl'O"!cntali Latino Greci , che Pantica angua Greca altcrarono TtTf*>oi//>/
Tetragiiristt, come pur ncll'idioma latino corrotto fino l'anno i\oo.Traguray
e d'iiidi Trag , e Traba , hoggi finalmente Trau , in Slauo Trogir , e quefto
quantoalnomc .
Di -:he forma , e circuito pofi eTer ftato> farebbe vanit volerlo indouinare ; ma fi come'l fito della Citt vecchia non pa non eflerfi accrefciuto fcmprt piu dal fuo primo principio, cos deue anco crederfi,ch'il primo fuo fpati<i fofle molto minore del prefcnte,e che da fondatori fia ftata f'atta vnaTorre o recinto , per l'habitation del prefidio con l'aflrtenza di qualche Galeott , ch'atidafleicorrcndo i lidi per ofleruare , che li Bul mi non corfcggiaflero
i 'marc . corne perfimi: cagione vediamo i giorninoftri eflerimpediroal
Turch al Signori Vcnetiani

Di
Quelchefegm{feneltem$ode Romani , Caft6.
DI quel che fa accaduto alia patria auanti la venuta deRomani nell'Illirico j vero durante il loro Imperio,non v' altra memoria , che l'vnica
di Polibio ne predetti fragment! ; doue rifrifce lacaufa, o'l pretefto della_.
prima guerra, che i Romani moflero d Dalmatini efler ftate le molcftie,ch'efl
dauano ad Epetio, e Tragurio Citt de Liflani , ch'erano confederan co'Ro-

douetteroaccrefcerrhabitationi, e le commoditd in finche fu occupatoda

medemiDalmatiniilnobiliflimofito diSalona, & accrefciuto con /fo del
mare , e d'habitationi , e di ricchezze , all'hora a poco , poco s 'ando dila
tando il nome Dalmatico , &ilBulinico eftinguendo , &m confequenzalo
flato d'Epetio , e Tragurio douette diminuir ; ne merauiglia , che quefti
luoghi cos vicini SaTona foflero dalla fu magnifcenza depreffi , fe anco le
pi lontane Citt pofte nell'lfole, che fin all'hora haueuanomantti.utoil
pofto principale , cemando d'habitatori, non piti Citc de Liburni,n:a do
Dalmatini tchiamarono , e riconobbero per loro metrpoli Sajona : te bene
Strabone folito di riferire i nomi de luoghi all'vfo a;itico ferine Lua efier
no t ilima, e nobililliim tni l'Ifole Liburniche : decorndola Plinio della C. ttadinanza de Romani .
Iffa datum Ramanorum , e dicendo anche il medefimo di Tragurio , &rium Ciuium Romanorum marmorc notum . Si pu far rifleflione , e confderare
fe quefta Cittadinanza Romana gli fia ftata attribuita perche in LiTa , e Tra
gurio fiano ftate dedotte Colme Romane come ne g'altri luoghi del Con
tinente Illirico; pi tofto fe per l'amiciti da tempi antichiflim con Romani da Liflani , e Tragurini fiano da qu el tempo fempre ftati reputad gl'vni , e
gl'altri per concittadini Romani hauendo conferuata illibata la confeder
tione con effi fino che duro l'Imperio loro.

Nella declinan one dcWltnfcrio Romano. Cap.j.

DEcIinando in varij modi l'Imperio Romano , furono moite celle fuo
Prouincie da varij Barbari occupate , e la Dalmatia infierne con l'Italia
primada Eruli, cpoida Gottipoflcduta, nelqual tempos'alcunacofafeguifle, in Tragurio niuna memoria fi troua; aluoche certo frammento del
Teftamento di Quirino vno de principali di Salona , che pare uto nel
tempo che Teodorico Re de Gotti pofledeua la Dalmatia inlemej
con 'Italia , che referir come l'ho ritrouato vniformc ia
molti efemplarijpiu per non efler tacciato d'hauerlo tralafciato , di quello che
vogl) lifiaprelata
credenza.

A4

In

Delle Memorie

In nomine Doni An Ab Incarnat. Di nfi

Dili
E Go qaidem Quirintts D. G.& nut dus vntts de Trincipibtts Salone, &preftantiorceteris,necnon, & dinQimus in cttnttu facultatibm pro omnibus.
lubefieri hoc teflamentum pro redemptione anima meorumque antecefforum ,
ftuefuccefforum deEcclefia B.Laurenttj martiris queolim pre vctuflate maximttpars
de ceaderat in loco qui dicitur Tragarium , quam ego reedifico de proprijs boni*
mets quia me bereditarium noueram tenere cunaorum , qui antea Domum Dei con
ftruxerant ; qu apropter ontnibuffttnotumprefentibus , &futur de rebut, qu ix-,
fredifta Ecclefta offero quicquid in aura > in argento , fiu inftricif ornamenti<,feu i
terrif, in p afcutf, in agrif, vel in vinetf tam in Infulu, quant etiam infirma terra . In
frimu de auro Crue es trs, de argento vnam,Calices de argento tres turn ngulif tenif coronal de auro quatuor cum fingulis Crucibus de argento .
E benche gl'anni di Chrifto fopra efpreffi nonfbflero quel tempo communementc i n vfo ; tutta via Tantico fcrittore dlia yita di San Giouanni Vefcouo facendo mentione de i doni conceffi da Principi di Salona alla Chiefa_
di Tragurio > quefto Quirino potrebbe ellere ato vno di quelli , e fe , chi
con eattezza iole efaminare le parole,non parelfc itile di quel tempo, non_
intendo io d'autenticarlo , ma lafciarlo nella fua incertczza .
Corne poi ricuperata da Giuinianp Imperatore, infierne con l'Italia, la_
Dalmatiajreftafle fottopofta aU'Imperio fino che circa l 'anno delSignore 640.
li Slaui occtiparono tutta la terrafcrma, & alcunc dell'Ifole ancora; nella preIctta opera e flato detto; nella qul delblatione vniuerfale dellaProuincia
u corne certo , che furo no deftrutte le Citt di Scaidona Salona , Narona,
& altre, delle quali fi vedono fojamente le rouine ; cos credibile , ch'anco
diTragurio fia eguito 1 ifteflTo , fe pur non foTe per la fua debolezza ftato
tralafciato , o difprczzato ; douendo all'hora elfer tenue il fuo ftato ; gi che
tuttalaProuincia per le continate incurfioni deBarbari, e per Tinterruttione del comercio era infierne con Imperio declinata , e ne] numero de habitanti , e nelle commodit , in maniera che neglctte le cofe publiche To
mura ftefle di Salona Citt principale giaceuano , per teftimonio di Procopio, in gran parte rouinate; fe'l framento di Quirino non finto, riferendo,
the la Chiefa di S.Lorenzo fi rrouaflc la magior parte deftrutta , confrontan'Jofi con Procopio, denota eTere ftati all'hra pochi, e poueri gl'habitanti di
Tragurio j il che certificar non fi pa da veftigij di fabriche antiche , non effendouene di forte alcuna, faluq , che alcune colonne di marmo finate den
tro il circuito dlia Citt vecchia nelle Chiefe,e Loggia dlia Piazza:ma qualunqiie fi foflc lo ftato di Tracurio , viene nondimeno da Conftantino I:orrtrogenito annouerato tr le Citt , che conferuando il nome Dalinatino ,
Romano continuarono ad efler fuddite dell'Imperio Orintale .
Suffequenf mente poi i Dalmatini s'accoftarono Cario Magno, e di inic
uo furono fatti ritornare fotto Greci fino alllmperio di Michel li
Amor
4 De

Di Trau.

Amoreo , per la dapocagine del qule abbandonati , e poflifi in liberta,furo

no neceffitati accoltarfi a Venetiani per difenderfi vnitameute dagl'infiilti de
Saraceni , e Slaui ; e fe bene affunto all'Imperio Bafilio Macedone mand armata in Golfo in fpccorfo di Dalmatini; nientedimeno per non far guerra
infierne con Saraceni , e Slaui fi content , che li medefimi Dalmatini conlituiffero certo tributo alli Slaui , accioche poteffero piu fcilmente rcfilere-
alli Saraceni; ma declinando doppo la morte di Bafilio vie piu le cofe de 1Imperio , e gli Slaui fottrattifi dall'Imperio de Franchi giornalmente occupando Dalmatini piu Ifole , furono quei neceffitati per la debolezza_*
ricorrere alia potenza de Venetiani, ch'pgni giorno fliueniuapi vigorofa
come ato defcritto ; ne'quali vniuerfali auenimenti della Prouincia , quel
che imparticolare poffa effere accaduto Tragurini, fi come alcuna memoria
non fi troua, cosi deue crederfi , ch'haueranno corfo le medeune fortune degl'altri Dalmatini ; e benche fi fia riferito qual parte del territorio nel Con
tinente habbiano permeffo Ji Slaui godere a Tragurini,e neceffario nondimeno inueftigar piu difuntamente, quali quel tempo poteffero cfl'erc i confini
del territorio di Tragurio, accip che meglio pofla intenderfi, come di tempo
in tempo fi fiano accrefciuti,e ridotti nel termine,m cui hoggidi fi trouano .

I Territorio . Caf.S.
EGi che neceffario valerfi di cpngetture , credo , che non fara fuperfluo
far alcune confiderationi circa i tempi antichiffimi, accioche col rafronto de fuffequenti il lettore poffa piu fcilmente comprdere con la varit i one del territorio lo flato anche della Citt lcil'a . Al tempo , che fu fondato
Tragurio quella Campagna,che comprefa tr le radici degl'oppofti colli per
tramontana, ed il lito del mare dett'hora Campo piccolo, fe era deferta dene
effer anco lata apoco poco occupata , e coltiuata da quelli , che vi pofero
l'habitationi, efe coltiuata da primi poflefbri , bifogna , che quelli continuaffero nel pofleTo col confenfo de Tragurini , il qule interrompendofi per
qualche differenza ( come fpcffo intrauiene tr confinanti) punauerdato
caufa alla prima guerra Dalmatina di fopra accennata : onde fe non prirna^
almeno dal tempo che i Dalmatini furono domati da i Romani , credibile-
che reftafle Tragurini pacifico il poTeffo della Campagna predetta , e confcquentemente dlie colline contigue ancora , da mezo m giu coltiuabili,nel
relio faffofe , e fterili , e quefto puo dirfi effere flato l'antichifimo territorio
di Tragurio , il qule certo non efferfi flefo verfo Leuante , non folo per la
vicinanza di Salona Citt tanto celebre; ma perche anco tr quella, e Tragu
rio v'era Sico , Siclis quattro foie miglia diante da Tragurio , e fe Sico i
Citra, doucua altresi hauer il fuo territorio , e fe non f Citt , ma o terricciola, uvero pi toflo (come pare moftrino li vefligij ) luogodi delitiedi
tjualche opulento Cittadino Salonitano , doueua reputarfi territorio dell'illeffa Salona . Daponente poi fino alle bocche del fiumc Titio non tronandofi altri veftigi) di luoghi antichi , che del fplo Pretorio poflo nella PenifolaHyllis ( in luogo deferto , ed inculto fabricate fulamente per prcfidio del
Porto, e della nauigatipne) fi puo inferir, ch'egli dipendcffe immediatamentc dal Prefide , che rifedeua in Salona ; dalche fi puo comprendere quantodebole douefle eflere lo ftato dlia Cittj efuffequeaimnehce 11_,
quando

IQ

Delle Memoric

juancogliSlauioccuparono, e diftruflero Salona (dilrutro, 6 no Tragir

rio ) bifogna confeifare , che la campagna vicina non poteua efler coltiuata_,
da Tragurini ( fe ve n'erano ) contra la volont de i mederni Slsui , che COIL,
nome /peciale furono detti Croati > con li quali fuppollo , che fi fano accor
da al tempo , che effi urono battczzati,o vero doppo ftti fudditi di Carlo
Magno , quando furono ftabiliti i confini tra i due Imperij, che i Dalmatini
viucTero quieti per qualche tempo con i Croati loro confinan ti , niun'altra_.
cofa, chela fola campagna contigua conlivicini collipoterono batiere li
Traurini nel Continente, come dalle memorie delle;fcritture , che del mule
in gui fi troiiano fi puo congetturare, e pi auanti meglio fi dichiarera .

Quelcbefcguifse circa tanno millemo . Cap.9.

ANdrea Dndolo Dogedi Venetia (cheoltre gl'annali dell'iftorie del
mondo lafci vna Crnica particolare de i Dogi di Venetia) ri ferifce,
ch'il Do^e di Venetia Pietrp Orfeolo il H. per gl'infulti, ehe gli Slaui faceuano nel dolfo circa l'anno millefimo di Chrilt,anbffe cbn l'armata in Iftria_
indi in Dalmatia, doiie riceuuto da i Dalmatini , ed<fpugnati alcuni luoghi
de i medefimi Slaui U neceflit accordarfi feco , e ad aenerfi dal corfcggiare
il mare , & aggiunge che per ci da i Dalmatini come loro liberatore foflo
acclamatoPrencipedella Dalmatia, e ehe da quel tempo i Dogi di Venetia
cominciafsero vfare il titolo di Dalmatia . Gl altri hiftorici Venetiani fcriuono in foftanza lo ftelso ; ma perche non hauendo intefo bene le parole del
Dndolo confondono i nomi de Dalmatini con quelli degli Slaiu , non diftinguendo i nomi particolari di Croati, Serbliani,e Narentani dal Generale
de g^i SIaui,hanno prefo*varij eqtiiuochi j per li quali riefce cos intricatalllloria Vneta, che difficilmente pu efsere intefa, fe non fi ricon-e alie difmtioni,edichiarationidameiiferite nell'opera fudetta, necefsaria ach
vuol fapere in che flato all'hpra fi ritrouafsero le Citt di Dalmatia ;'sn per
che tutti non intendono la lingua Romana antica, detta communemente La
tina , nella quale fono fate da me quelle cofe fpiegate , ne epilogar qui ab
i-ime in queAa lingua Romana motlerna, ed vfuale, detta Italiana;(a difteren? a dcH'aitre pur Romane , che dalle Prouincie , doue s'vfano,vengono dette
Spa^nola, Francefe, e Valacca ) ch'anco Daltnatina pu dirfi: ( attefo che ho
ra , per il pafsato m egualmente in vfo come in Italia , come pi auanti fi
prouar ) acciche anco in quefta lingua poflino efser intefe le memorie, ehe
ll trouano di Tragurio . Nella declinatione dell'Impcrio Romano la Dalma
tia fu qua fi tutta occupata da Croati, eSerb!iani( due popolidi quellanationc , che con nome gnrale detta Slaua) hauendonc li Scrbliam occupat la parte Orientale , e li Croati il reftante , di maniera che il nome Dalmatino , . rimafe d fette foie Citt, tre finate nell'Ifole del leo, antitamcntedcttoVlanatico, hora del Quarnaro , che fono Ofsaro , Veglia,&
Arbc, e cu'.attro ncl Continente , cio Zara,Traii,Spalato,e Ragufi .
ISerblani, che per lp phi furono fudditi dell'Imperio Orientale prefcrp
varij nomi dalle regioni c'habitauano , e i pi nominad furono i Narentani,
t- Bofnefi , cos detti da i fiumi Narenta , e Bofna , che fcorrono per il pacfe_
loro : Di Bofna fi traitera al fuo tempo .
I Narentani oltre quella Rcgionej doue sbocca il fiume Narenta , che s etcndc

11
eilende fino alia bocea del fnme Cetina, pofsedcuano anco 1'Ifole di Lagota, Meleda, Curzola, Lcfina,Lifsa,e Brazza,con la commodit delle quali fabricarono armata , e tangamente conteferp con Venetian! , ed in vna delle_>
battaglie vicino Zara vccifero il Doge Pietro Candiano . I medefimi moleftarono anco i Dalmatini in diuerfi tempi , e furono caufa principale , ch'il
Doge Orfeolo venifse in Dalmatia .
1 Croati confinanti Tragurio,c Spalato pofsedcrono il refto m'all'Iftria,
S in oltre la Sauia , che qnelfa parte delle Pannonie antiche , che cotnprefa
tr i fiumi Drauo, Saup, e DanuDio,ScJauoiiKi,o Schiauonia vien detta.Quefti moleftarono gl'Iftriani, e Dalmatini , quali anco fn progrcfso di tempo
occuporpnoalcune Ifole ; le masjgiori delle quali furono Pago, Te him, Morter, e Zuri,ne s'aftennero dal corTggiarper mare,e doppo battezzati furono
fottopoti Francefi, ed all'Imperio di Cario Magno, e uoi difcendenti , ncl
qual tempo hebbcro li loto Duchi , che rifedcuar-o nella Citt di Nona: Sottrattifi poi dal dominio de Francefi afsunfero il titolo di Re di Croatia;& all'horaquando il Doge Orfeolo venne in Dalmatia, vi trouo,come ferine il
Dndolo, Mucimiro'R di Croatia ch'vnitofi i Narcntani incftaua i Dal
matini , & haueua cacciato dal Regno Surigna fuo fratcllo , che s'era ricoucrato in Tragurio .
I nomi di Mucimir , e Surigna riferiti dal Dndolo , non confrontando/!
con le fcritture di quei tempi fono ftati da me corretti nella predett'opera_j>
onde baft?. ripetere fulamente, ch'il fratcllo del Reinante Dircislauo, che s craritirato in Tragurio, fofse Crefimiro, ch'hebbc il figliolo Steno no minato dal Dndolo , il qule f dato per olaggio al Doge , die gli dicdcj
per moglic Nicela.fna figliola, conril medefimo Dndolo ferine .
Ma qual fa ftata la califa , che Crefimiro fofse cacciato dal fratello,e fi ricoueratse piu toftp in Tragurio, ch'in Spalato,Zara, o altroue,ne'l Dndolo,
nealtroltoricojoCroniftanefa mentipne alcuna : ondercta incertps'all'hora venifse in Tragurio per ritrpuarui il Doge , pure vi fose da prima_,
ricoueratp . Che poi ricuperafsc il Regno caufi da i priuilegi;, che nominano Crefimiro, e Stefano fuo figliolo Re di Croatia l'vno doppo l'altro : e pcrciopuo congetturarfi , che cuando Crefimiro non fia fuccedutonel Regno
per la morte del fratello, poniefsereftatoreftittiito dal medefimo Doge , 6
vero da Ottone fuo figliolo , e fuccefsore ncl Dogado ; fcriuendp il Dndo
lo, e trotiandofi anco memoria , ch'Ottone fia ftato in Dalmatia del 1018.
Nella qual reftitutione la Chiefa Catcdrale di Tragurio h jura ottciuito i donatiui , che fecondo lo fcrittore della vita di S.Gionanni furono conccduti
ila i Re di Croatia :attefoche Crefimiro, e Stefano fuo figliolo fi vallero dt-l
folo titolo di Croatia , Crefimiro Pietro rigliuolo di Stefano , e i ftitxx f\ori
aggiunfcro il titolo di Dalmatia . Di pi fcriue l'iftefso Dndolo , ch'il Dogelbfse riceuuto folcnnemente in Tragtirio,daIVefcouo,c Cittadini com'eiu
Hato riceuuto ancora ncH'altrc Cittd della Dalmatia,c che vi tron vittonofi li fuoi, che da Zara v'haucua mandati con dieci Galre , per incontrare 40.
Nobih N rentan i, che ritornauano di Puglia , i quali ritrouati vicino Cor/ola furono prefi, & iui condotti per afpettarc la vcnuta Hei Doge ; ch'accrciciuta l'annata con legni de Dalmatini veniua per acquiflar Ufle de Narcn
tani: e quera fu la prima occafionc, nella qule fi troua memoria, che 1'ra Vtnt-ti-na fi fia valfuta dcU'opportunita del fito, e porto di Tr."gui io .

DeHe Memorte
La 'vettuta clS.Giouanni,lafua vita , equellochc [ucccdcfsc
nelfuo tcmfo. Caf.io.
Velche doppo feguifse nella Prouincia fino , che i R di Dalmatia , e_>
Croatia regnarono , niuna cofa di certo fi pn addurre : nel particolaw-- re di Tragurio fi pu dire , ch'al tempo del R Crefimiro venifse in
Dalmatia S.Ciouanni in compagnia d'vn Cardinal Legato, e fofse eletto Vefcouo : benche nella fu vita fi troui fcritto,che venifse al tempo di Colomano R d'Ongaria , il che nelle note da me ftampate fopra detta vita , ftato
prouato efser'equiuoco di Treguano Archidicono condo fcrittore della_.
medefma vita : poiche com'egfi ftefso fi dichiara, riformando del i 203. tica vita d efso Santo , v'aggiunfe del fuo non folo quel che fucced doppo la
di lui morte ; ma ancora la prefatione , alla quale , volendo metter il tempo
dlia venuta del Santo , come fbraftiero , equitioc , e pofe Colomano R d'
Ongaria in luogo di Crefimiro R di Dalmatia , e Croada : il che manifeftamente confia dalle memorie da me iui addotte ; all quali rimetto il lettoro
fe vorr certificarfene: e fe bene non h potuto trouare l'anno precifo di det
ta venuta , ne'J nome del Legato col quale venne, tuttauia dal computo iui
fatto ftimo, che venifse tra 1' 1062. e 1064.6 s'altri Legati Cardinali non capitarono in Dalmatia tr queft'anni , far venuto col Cardinal anch'egli Giouannidel . nominate da Toma Archidicono di Spalato al cap. 16. nel
qual tempo dicel'antico fcrittre della fudetta vita, chefeguifferofrequeti
incuront diguerre , e le difcordie ciuit bauejjcro durato lanamente : e percho
rincui-fioni altre non poteuano efsere,chc de i Normanni , che pofsedendo i
Regni di Napoli , e di Sicilia faceuano guerra all'mperio di Conftantinopoli, dal quale dipendeuano i Dalmatini, come ftato fpecifcato neU'opera de
Regno Dal.& Croat.cosi le difsenfoni ciuili faranno ftate le competenze tr
Cittadiniper la diuerfit delle fattioni , che nella fudett'opera fono ftate riferite, e meglio fi fpecificaranno nella prefente . Dell'anno dunque 1062. oltre l'incurfioni di guerra in Tragurio v'erano le difsenfioni ciuili : Ondeli
Cittadini rilaputo l'arriuo del Cardinal Legato d Zara , che andaua in Ongaria, ricorfero da lui: pregandolo,che venifse nella lor patria per fedare le diffenfioni tr Cittadini , il che egli volontieri intrapree , e venuto a Tragurio
con le folite maniere de miniftri Apoftolici , li ridufse prefto in concordia.:
nel qual tempo mor il Vefcouo, e dubitandoi Tragurini , che facendofi I'clettipne del nitouo Vefcouo in abfenza del Legato tornafsero a ripullulare
gl'pdij fedati: per<-i il Clero, e poplo vnitamente pregarono inflantemen
te il Legaro , ene icr dafse per Vefcouo alcuno di fu compagina : e perche il
Legato non crcdcua hauer pcrfona atta, ch'iui volefse reare , ricufaua di far
queVelettione : ma commofso alie reitrate inftanze , e preghiere de i Citta
dini , g'i venne penfiero di dar loro vn giouane Romano , di nafcita nobilc ,
d'ottimi coftiui, e dotato di fcieiizaper nome Giouanni, ch'era in fu com
pagnie, e chu'^atolol'efortoad accettar quefta dignit : m ricufando egli
cor I umilifime preghiere, nella fu vita fpecificatc : rifpofe il Legato a Tra
gurini, che non auun potuto perfuadere quefto giouane ( ch'egli iimaua a
proppfiro ) 'accettar il Vefcouato : e per fi prouedefsero al meglio che.j
iapeuano di paore dal ehe tutt'il poplo refto molt'addolorato, c\ bitanc.o.

Di Trau.

ij

do , che partend'il Legatos reftando la Citt fenza Paftore ricadefse in peggiore ftato di prima , vnitamente efclamaua non volerfi partir dalle fue por
te fino che non ottenefs il Vefcouo : onde commofso di nuouo il Legato tor
n replicare l'iftanze Giouanni, e dicendogli efser volontd di Dio, l'efort efficacemente ad accettar il Vefcouato : all'hora egli humiliatof al voler
Diuino ) e del Legato accett l'elettionc : onde allegro il Legato d'hauerlo
perfuafo, lo notific al poplo , il qule lodando Dio , e ringratiando il Le
gato , e la Santa Romana Chiefa d'vn tanto beneftio , lo riceue con fomma_,
allegrezza : e continuando'l Legato il fuo viaggio , fu Giouanni confecrato
da Lorenzo Arciucfc. di Spalato,eritornato alia refdenza come s'applicafsc,
e con aflidua diligenza ctinuafse a inuigilare ne gl'interefi dclla fu Chiefa,
e con quanta auterit viuefse , e come caritateuole fi dimotrafse con tutti,
e fpecialmte con poueri,nella fu vita pienamte fpiegato.Riferir nondiineqo alcune memorie, che nellcpredette note della vita fono ftate accnate.
La piti antica memoria, che fi troui dlie attioni del Santo Vefcouo l'erettione del monaftero delle Monache di S.Doimo, hora dette di S.Nicol, &
l'vnica pergamina originale,che rimafta dalla defolatione della Citt.
In nomine Domini noftriSaluatoru Reg etcrni anno Domini Inear. 1 064. Ind. .
Rgnante Domino nouro, ac pijffimo ^iuguflo Conftantino Duce & magno Imperatore : Ciuitatis vero Tragjregente Cttbedram loanne venerabili Epifcopo rethorico
vna cum Damno Dabrana nclito "Priore, & cumfratrefuo ^ndreatomnibuf<iie nobilibus ; fub illorum namque temporibu hoc prccepimus priuilegium confcribi not
omnes videlicet Staligato, Georgias, Tridullo>Dubro,5epelatot Calafate ,
yita-^A ; & hoc fpontanea noflra volntate de hoc quod ipfe iam diflu Epifcoput nos
perplnrimum rogauerat , vt Eccleftam , que noflra eratfcilicet domw Beati ,
vbi porta Dominica vocatur ibi monaflerium anciSarum Domini concederemos conuere . ttosvcroconfultoomncs, & quianoflerreftor , acprotettorpermanferat i magifque pro remedio norarum animarum audiuimus; ibidemgue Domi
no annuente monaflerium effe afirmauimm ; vbi & ^ibbatiffa longum temporisjpatium nomine Enfern: introduca fuit, ceteris cum Sororibttf . Tofl bec Do
mine ^ibbatiffefimiliter terrt , " vinetts iudicauimui , fueqae potefl iti comifimus ,
infuper & litus luxta eandem Eccleftam ad obfequium fui ibidem nmccffimns fed in tali pao ; & in tali ten ore : vt iam diua Ecclefia , qua nos monaflerium fieri
conceffimus alium Dominum prter nos non haberet , etiam vnus vt ibi ^duocatu/t
mitteretur & nobif ad regendum,&gubernandum neceffaria . Quod & affirmaiunt
fuit ante notifiant prefati IoannisEpifcopi t & Dabrane eiufdem f^rbis "Prioris, ac
Mirce Bogobayfe,ac ndree,nec non T^obilium,^ ignobilium Tragurini Caflri , qui
bitiuf re teflesfueran: : vndefi qui banc nouram difinit onem difrumperc teriptaiterit, Trinum,& vnum Dominara babeat iratum , & 3 1 8 , Santfornw Tatrum confequatur malediionem, deglutiat eum terra ftcut Datban , & ^biron ; vcniatquefa
per eum lepra " Syri, & cum ludaproditore denodttu? in infernum .

Da quefta memoria fi ha ch' pcrfuafione del Vefcouo Giouanni, che viert

detto Retorico li nominan concedono la Chiefa di S.Doimo , cd il monafte
ro fitnato vicino alia porta detta Dominica,o del Signore: e che l'Abbadefsa
hauefse nome Eufemia : e perche l'Archidiacono di Spalato artel ta nel fopradetto Juogo* che S.Giouanni fofse fommamente amato daH'Arciiicfcouo
Lorenzo , familire pi de gl'altri Vefcoai , cos dalle fopradette memorie
appar che fi trouafse eco neSinod prouinciali, chefrequenti furonofatti
in qtiei

14

Dlie Memori

in qnei tempi , cd alcimi alla preferir de Legati Apoftoci, come fi vede dal
le ottofcrittioni rc^ifrrate nelle fopradette note; efe bene in quelle non.,
viene efprefsoahrun particolare da lni operato , nondimeno dene prefupporfi, che non folo perla (inmolar famrfiarit, haucua con I Arciucfccmo , ma_,
anche perla fc te carita di gioiiar alproflrrro hjura hauuto gran parto
nei decretiSinodali . Di che per la perdita de medefimi Sinodi non vi reta-
alcuna memoria : fuoriche vna nel priuilegio di Stefano vltimo R di Dalma
tian Croatia ( dato in Sibenico alle monachc di S.Bcncdetto diSpslato, ho
ra dette deS.Rainerio , nel luulefono irorrrmari I'Arcin. Lorenzo, eGiouanni Vefcouo di Tragurio regiftrnronel lib.i.cap.i i.de Regno Dal. & Croat. )
dal quale fi puo ded.urre , come iiti congetnirai, che 4.Gio: v'andafse infierne
con l'Arciuefcouo per riconciliare quera) Re fermato in Sibenico madioccfe, con la vedoua del Re Znonhnrro : e con tal occ.Tfronecome rcriuono H*itorici Ongari S.I.adislatro loroR fratcllod*er?;a Vedoua , oceupafse il Re
gno di Dal. Croat, e fi come quanto alla Croatia ftato da me ccrtrfieato ,
cosi dlia Dalmatia s' diinofirato il contrario nclla predett'opera al cap. r.
del lib. 3. poiche non ( troua memoria alcnna , ch'il Re Ladislauo arriuafso
al marc , ne c'habbia hatutto che fare co*Dalmatini: m che occiTpafse folo la
Croatia, cdiqtK- mnftitnifte R Almo fuo Ni pote da lui pure deftinato
fuccefsoTc nel Regno d'Ongaria : nelmcdefimo tempo contimiarorto le fo
pradette guerre tra l'Impen (reco , eliPrencipi Normanni: ncllcqualifi
come confia ,che i Venctiani pi folte combattefsero con varia fortuna in_
fauor de Grcci , cosi fi deuc amo preftrpporrc, che i Datmatini concorrefscro in tutte quelle fattioni ' Venetiani ptT le congetture iui da me ponderate . Con la qua! occafione Vital Falk.ro Dogedi Vcnetia confeguida Alefio
Imperator di ConftantinoprHi il titolo di D*hnaria , ch'cra alfhoravacante
per la morte de i R , cd era fiato ommr<o doppo l'Orfeoli da 1 Dogi fuoi
preccfsori- e contieno nel pacifico pokefso d'elso titolo fino che CoJmarto
( elclufo il fratcllo Almo , com minore d'eti ) fuccedette a S.Ladislauoncl
Rcno d'Ongaria, e fo^giog ta la Croatia , che ( gferaribelJata , e venuto
alie marine afoiintc 1! titulo di Dalmatia , pofe l'ahedio Zara , come nella
predettavit. di S.Gio:\ rene kritto : douc(doppo la narrationc de miracoli
del vino mol tip! it ato ne 1 tini del mofto , dola barca nella quale fi troiiaua
il Saiito , quando andana a Sibenico in v ifita, cheperuenuta allaPianrafi
ruppc, Se ane;o al fondo , all'hora il Santo cammando foprail mare facefse_
vicir labarcafuori del mare i Hefa ^ fi leguita narrare il prcdett'afsedio di
Zara, ch'ci'J la pm forte Cirta di Dalmatia, oprninara cou varie forti di machme : contra le quali banendo Ii Cittadini apparecchiate altre machi
ne efocrimentarono rutte inutili:onde perdurifi d'animo penfauano di
renderi iinominiolamentc:ma foprauenutoGiouanni Vcfcouodi Tragurio,the conforme i! Uto cofiume volontieri v art'aticaua per acquietar le difsenrioni , la la venuta rallegr Ibpramodo 1 Zaratiiu,cpercicorfero ad incontrarlo dimandando configlio di quclche doueuano Jare in quellalor vrgenza : cd cgliconfortatilifi fecc mollrare le loro machine, e fattanc aggiuflare
va. con quella nippe la machina principale de gl Ongari, che pi rrauagliaua la Otra : il che veduto d .;!R , econofeiutoene non poteua vincerlaCitta pe for/ a , uxlinafse l'animoa qnell'arcordo , che dal Santo fit fuggcrito,
conchiuia a refa della Citta conorme al volere de Cittadini . Da quclla_,
nar-

Di TrAU.
narratiua fideuono ofseruare duc cofe: L'vnacli'il Santo fofbc folito d'aflfaticarfinell'aggiultarledifferenze; dalchcfipu dcdurre, ch'eglifi fofletrouato in alore occafio ni mediatorc dclle paci nclle diflenfioni ciuili della Prouincia , come di fopraf accennato , e come tale doueaefler in ftiina grande
apprelfoiZaratini ; i quali perci s'erano ralle^rati fopramodo dclla iua venuta ; tonfidando , che l'efperiinentata fui prude nza hancrcbbc trouato modo di liberarI i dall'anuftie nellequflli fi trouauano: L'altra, cheegliinfi il modo dell'aggiuftamento ; e le condition! della refa , che eguircno
fccoudo il voler de i Ottadini ; il che f del 1105, enel modo che ne! cap. 4.
del lib. j. dlia predett'opera , ftatofpiegato: ondeficomeconfta,cneS.
Gio:f quegli che tron ilmodo deH'aggiultamento de'Zararini col R ; cosi
fi duc creciere che l'ifteflo fotfe Aiitore , che i Tagurini , e Spalatani fi rendcffero con le mcdefimc conditioni all'iftclFo R Colomano , le quali fi corne
iui ftato ponclerato, per moite efperienze flirono conofciute le piii proprie
per confcruar la pte,t quiete tr confinant! Dalmarini,e Croat/; cosignan
te volte furono violate ne tempi pofteriori da akuna dlie parti feguirono
quelle guerre, e diftiirbi, che nclla medema opera fono ftate dcfcrittc .
Seguir poi il medefim'Autor dclla vita narrare la grande Him ch'il R
Colomano faceua di S.Gio: c'1 miracolo dell'apparitionc dlia Colomba da_.
Jui veduta mentr'il Santo cdcbrana MeiTa nella Chiefa di S.Michcl Areangelo, fituata all'hora fuori di Sibenico bpr* la cima del colle, cd hora rie h
nelCaftello; eche veiuitocol Santo in Tragurio confcrmafle li Priuilcgij ,
che li Preiicipi di Salona, e di Croatia haucuaiio conccilb alia fua Chicfa,dc_
quali marauiglia,che non fc ne troui memoria , rifcontro aleono , come fi
trouauo le copie del Priiiilegio, ch'il medefimo R concede alla Citt trc anni dofpo, che fi rcgiftrar a fuo luogo . V' ancora vn'altra menaoria , ch'il
medefimoSintofi trouafl con l'Arciuefcouo Crefcentio fucccflorc di Lo
renzo, e con altri Vefconi di Dalimtia, Croatia nella dicta che fi fcce alla_,
prefeiiza del detto R Colomano, e Uoi Baroni ; nella quale e^Ii rilacjo'J'inueftiture delle Chicfe , che s'era appropiato come apparc dalla memoria del
iiibregilratanel fopradetto luogo , equeftarifolutione del Re fi donc probabilmeiue attribuirc all'cfortationi del Santo,da lui tanto . J honorato come nella predetta vita viene efprclo: onde fi come ncll.i reu di Zara_,
trouegliilmododiconlcruare la pace tr Dalmatini , eCroati. cosi in.,,
queft'attione impetr dal Rea pace alie Chicfe d'ambeduc quelle Prouincie: equtndi far prouenntala vcneratione, cheiDalmatini , cCroatig/i
portauano come benefattore vniuerfale in vita, che doppo la fu morte accrefciuta per li miracoli fi confema tuttauia . II Santo poco tempo doppo s'arpal, e predetta la dcfolatione,e relauratione dclla Citt, mor in qiiclla_,
Sanrita, nella qualc era vifsuto : e fu fepellito nella Catedrale di S. Lorenzo
dalia parte di mezo giorno auanti I'Altare de Santi Cofino , e Damiano , e al
dio fcpolcro fcguirono i miracoli , che nella fua vita fono nferiri .

La Defolatl one dclla Citt . p. 1 1 .

Simili doppo la morte del Santo la defolatione della Citt da lu predetta,
come ritcrifcc il primo crittore della fua vita,e'l fccondo, che fu Tresna in , che ci feguifie per mano de Saraceni , rquali non folo laprccro :
r.t \~. i ouinarono lino fondamenti, di maniefa che gl'lubitanti comienne

nda

16

Delle Memorif

andar difper non poco tempo : e perche di cnicla difhnittioncnon nefd

mentione alcun altro fcrittore , e i fopraccnnati non riferendo tempi deter
minan piitofto fi contradicono ch'altrimenti , neccflario per ritrouaril
tempo precifo di riconere quelle congetttire , che fi ponno cauar dalle-
fcritture ppfteriori,e che fi fono accennate nelle note fopra la vita del Santo,
done fcriffi, che ci fegille nel i i2?.tempo,nel qiiale il Doge Damenico Michele f ritrouaiu con l'armata rinforzata da legni Dalmatini in terra Santa :
Jrnperoche trouandofi all'hora il Golfo fenz'armata, che lo cuftodifle,pote
riulcir facile a Saraceni ( che pofledeuano non folo I'Africa come hoggi , m
parte ancora della Spagna) entrare nel Golfo , e dimorandoui fenza paura_.,
pigliare, e diruggere la Citt fino fondement! .
Nell'anno dunque 1 1 23. far feguita la diftruttione della Citt, come nella vita del Santo fi legge,e la conerma il catrtico de beni del monaftero delle Monache di SS.Doimo, e Nicol ftto del 1 194. nel quale l'Abbadefa per
nome StriaNipote di Caroculo, fi duole , che le\cvittm'e jepriHilegijdelmjnaflerio fi fufiero yuaf tutti perdini per la defolatwne gifeguita della Citt ' dal ehe,
fi come fi certifica , che fia feguita la defohitionc , cos per eflerquefta fcrittura ttta pofteriormente alia diftruttione , ch'il Sabcllico riferice feguifle_>
al tempo, che i Venetiani hebbero guerra con Emanucle Imperator di ConItant inopoli, neceffario di riferire anco ci che ne fcriuono gl'altri hiftorici Veneti per raffrontare i loro detti .
Segu queta guerra, che da Treguan o feconcTo fcrittore della vita del San
to viene detta fconda Chienfe perche all'hora fu prefa la fconda volta dall'armataVenetiana l'Ifola di Chio, hora detta Scio, nell'Arcipelago l'anno
1 1 71. laquai guerra dccriiiendo il Dndolo negl'annali dice, she'lDogeVial Michle mandaff; trenta Galre deU'arm.ita,che conduceua, le quali prfra TraA
per for^e per ejemplo de pofleri non folo lo rouinarono in parte ; ma anche lofpoglioroo de*proprij tefort .
II Biondo , che I'rmalafi conduffe Trau , e che lo f.iccheggiaffe contra la ~
l anta del Doge .
IlSabellico, ch'il D<yge alia prima prefe Trau, eprefo lo rottinaffe dafondit'
menti.
Circa queftidetti /idee auettire , ch'il Biondo, e Sabellico, come poco
pratici della nruigatione del Golfo hanno creduto , che'l Doge con tutta Parmata ch'era di cento Galre, e venti naui prenderte Trau di palggio,e poi
continuafle il l'uo viaggio ; ma'I Dndolo , che n'era praticp , ed anco il piii
vecchio conrrontandofi con l'Autore dlia vita del Santo rifcrifcc,che trente
Galcre di'iaccatcfi dall'armata ( ch' dritto camino nliigar doucua frd Leiua , e Lifla vcrio Leiunte ) vcniiTero Trau , e lo prendeero : ne haiieranno
incontrato diikolta nell'occuparlo ; attefoche la Citt all'hora nonhuueti*
, ne foi rit ma era una di debol maficre , e palit cerne fi riferifce d:il mcdefinio fcrittore dc-L'a vita .
Tiiti s'acrorclano, ch'in quel cafo fofse facchcggiata la Citt ; i-u che r.o
Toguilse ia total diftruttione come al'serifce il Saollico , non v 'e icrittorc 5
Cronifta alcuno , che lo fcriua : onde pu cfsere , che non tronando egli ri-fcontro dlia clefolatione ftta da Saraceni.e mentouata nella vita eel Santo,
la polponefsc,e l'attribiiiise al Doge Vitalerma fcriucndo Treguano <!.-l 1 203
tlil'in tamc te quefto fa:to dell'armata Venctiana in tempo,che moite c rfoue, clic

Di Trau.

17

ne,che l'haueuano vecUito erano viue:fi deue conchiudere,ch'all'hora la Citr

reftafse nel iuo debole ftato in ein fi trouaua , e che nella predetta fcrittura.
del i ip4.fi f'acci mencione dlia total defolatione feguita del }, per ma
no de Saraceni.
Che doppo la defolatione i Cittadini pi comodi fi ricouerafsero i IL,
Spalato come accnai nella prcdett'opera mi perfuade a crederlo non foo la
vjcinanza ; md etiamdip la ficurezza d'efsa Cittd , quale el'sendo cinta d'altc,
e grofse mura , e torri fabricate gi da Diocletiano [mperatore di grofliilime
pitre concatenate infierne con gran artificio , era ftimata Cittd molco for
te ;mdmoltopiii perche Ji Tragurini ottennero vnitamente con gli Spalatini la confirmatione de priuilegi; di Colomano da Stefano luo fichlo , che
capit in Dalmatia del 1114. e non trouandofi alcun altro priulenioottenuto vnitamente da due Cittd , faluo, che quefto vnico, parmi , che fi pof>a_,
congctturare, che i Tragurini ricouerati in Spalato ottenefsero infierne con
gli Spalatini la confrmatione de priuilegij della patria , che per la frelca dillruttione doueua giacer fcpolta nelle rouine .
Ch'in Spalato anco fi fermafsero molti Tragurini per qualchetempomi
perfuade a crederlo 1'olseruatione fatta, che ne tempi proimi molti habitanti di Spalato pofsedeiuno beni ftabili tanto nella Cittd di Tragurio ,
quanto anco nel territorio(per l'occafioni de quali nacquero li dilhirbi,che li
riferiranno ) il che fe bene pu efser prouenuto per molt'altrc cagioni ; noudimeno parmi piii verifimile , che fia pel predetto ricouero , che con tal'occafione molti come in luogo ficuro habbiano fermato 1 habitatione , e i loro
defcendenti continuatala come pi auanti meg! io fi dichiarard .

La fua reftaurationc . Caf. 1 2.

Vandoj ed in quanto tempo fofse reftaurata la Citt4 non v' altra memoria,che quella,che nella vita del Santo fi legge.doue ferine Treguano
^^^ che doppo molt tempo (cio dalla defolatione ) effendo venato it tempo
di riflaurar la Cia, e rinouar la gloria del Santo , ale uni Cittadini ritornaffero, ed at.
fendendo a proprij, e publia rifloramentififoffero affatto dimenticati del Santo, e che
dopo riflorata la Cittd foe reuelato Todoro il luogo della fuafeppoltura, qui deuc
auertirfi , che Treguano al fuo folito , poco ofseruant e de tempi nell'afserire che doppo molto tempo ficominciafse driftaurare la Cittd:ilchee po
co credibile, attefoche non trouandofi memoria di guerra alcuna circa quel
tempo perlaquale li Tragurini, che fi faluarpno partitifi li Saraceni non habbino potato rirornarc, particolarmentc li pi poueridcoltiuar la campagna, e pefcare per il necesario loro fokntamc-nto : btn creder fi deue , che_
larerauratione s'allungafse molto tetrijio : attcfochc nonfi rroua alcun pri
uilcgio di Bela Cieco fucccf^orc di Stcfano (che vifsc (no l'anno 1 141.) conccfsb d Tragurini , come fi troinno licl conccfi a Spalatini del 1 132, & alPArciuccouo del 1 1?8, e pcrci fi puo congctturare, che in quel tempo !i Cittadini occtipati nella reftaurationc c'.cll.i p;itria,trafcur:ifscrc>, o vero per I;i_,
poiK-rta. non potefscio cfpcdir Anibafciatori in Ongaria per ottenor la confcrniatione de priuilegij da quel R : com'anco da Gcy/.-i Terzo fuo Hgliuolo
nclliprimidicc'anniiielfuorcgnarc, cdaH'horaclicVu del iio.hebbero ii
prii!Jlcgio,ch'originalc li ricroua, nel quale,okre la concrmauonc de priui-

legij

Delle

iS

legt; pafsati s'aggiungono akune parole che faranno ponderate pi'ii auiat
Da quefto pnui legio fi puo congetturare , ch'all'hora la Citt tofsc 'riotta in ftato conueneuole d 'habitation! de priuati , fe bene le mui-a publiche-
non erano per anco rclaurate : e che circa'l medemo tempo feguiise la reueJatione , e ritroiiamento del corpo del Santo , come nelle note alia fu vita_.
ftato confiderato , e che il Vecouo di quel tempo , che Treguano ha ommeflb di nominare , al computo da me iui fatto deoba cficr flato De fglio
di Makarello dall'Archidiacono di Spalato nominate . Che la reftauration
dellc mura della Citt s'allungafle-molto dalle parole del medefmo Tregua^
nodifopra nrrate fi comprende, giche la Citt fino al ii7i.non_
haueua mura : ma fulamente fopra le vccchie rouine era ferrara
con pali , e mafiere per ripararfi dalle debili inuafioni de
Corfari , che mente giouarono contra 1'Armata
Vent t ana, che faccheggio la Citt,
come di fopra ftato rierito; e quefte fono
tutte lo
memoric , che h potuto raccogliere delle cofe feguite auanti la rclauratione della
Citt.
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'9
DELLE MEMORE

DI TRAGVRIO
HORA

D E T T O TR A VLibro Seconde.
Priulegi de i 2( tfOngaria . CafJ.
LprimoRed'Ongaria, che concederte Priuilegij Dajmatini tu Colomano > del quaJe non i troua alcun origi
nale in tutta la Prouincia i ma moite copie inferte ne'Priuilegij de Re pofteriori, che (.enfermando quell i delli
Anteriori , foleuano farli regiftrare intieri j e quella pergaminanellaqualeefcrittoil Priuilegio di Colomano,
infierne con la confermatione di Stefano fuo figliolo, che
f troua nell'archiuio dlia Communit copia fcritta_j
con accuratczza di carattere , ch'imita l'antico di qutlii
tempi , hauendone io veduto d'altre fimili dell'ifteflo carattere , e erandezza
per apunto in mano di perfone priuate ; nelle quali erano dcfcritti li medemi
priuilcgii ; m perche quena, che e nell'archiuio v' flato cucitol cordone
di fcta ", dal qule pende vn gillo di cera ancica vero > e reale d'vna fccia fola , nclla quale fi vede, vn hnomo Cauallo, e vi fi leggc il nome di Colomano
R d'Ongaria, perci da quelli , ch'hanno poca pratica de caratteri an t ich i ,
vien creduto , che fia l originale , come il figillo , e quelo figillo eflendo vnico ch'io habbia veduto d'cflo R , ne credo fe ne trouin altri in tutta la_i
Prouincia ; perci nell'inuentario de Priuilegij > ftato pofto ncl primo luoco. Doqendof diuique far fpcflo mentione diquefti Priuilegijh voluto
tradurli di parola in parola per leuar il tedio quelli, che non intendendo
latino, haurebbonobifogno di farfeli interpretare ; come faranco d'alcune
altre memoric , che contenndo cofe effentiali , deuono efler'intieramente_*
iutefe da lettori .
L'.iKito de'Incarnationt del Signare iio.nelmefequintOigiorno 25 .'i i. del m9
K-gns . lo Colomano R d'Ongaria , Croada , e Dalmaiagiurofopra la Santa Crocf
voiCittjdiniTragurinimieifdcli fermapace. T^onvoglio, che ftate tribntartj
i.ie,al mtofigliolo , all mieifucceffori . ll fefcouo , o Coate che fora cletto at
Clero, e popola,conferm*ro , evilafaaro viuerecon lelegri rticamente jltbilite,
faino che deWentrate del porto delta Cittadelliftranieri * aoi parte dourd hauereil
Re, la ter^a U Coate dlia Citt , e la decima il Pefcouo . T^on permettero , cb'habiti
ttella Cittj voflra alean Ong.iro , oforafliero , fe non qucUo , chtfara di voflra voloturicerc<t!o. Quando verra da voiper coronrmiy o per trattar egotij del Regno ,
won far vjuforty ad alcun Cittadino uelle Ctft troje non quei , che l'affetto >eB .
* '-Icrcjdjnti

10

Delle Memorie

i. vorr nceuere . Efe perfortttm riufcffe graue il mi dominio ad alamo,

nadar altroue,poffafecurament( partir con la moglic, figli ,famiglia ,e tutti I
andar ottunque lipiacerd . Y. qutflogiuramento flato confermato dal Re
vtrciuefcono Loren%o,e Conti dOngaria . lo Gio-.Conte "Palatino laudo , e coi
*Appa C:la: & con:lo Toma C: d'^lba l: & c- lo Ciatomo C: de oford l: & t
gudi C: dt VVafuar l: & c: lo Slaui^C: de T^ouograd l: & cea:
10 S tefano figlio del fi Colomano fie d'Ong: Cro: & Dal: iannodell'lncar: del Signore 1 1 24. Ind: 2 ncl mefe diLugho l'anno nono del mi Remo , hflejfa liberta , e
pace Habilita dal mi Vadrc voi Cittadini Tragurini , Spal tini con Ii Vefcoui ,
Conti,e tutti Ii Trencipi del mo regno (otto l'obligationc del mcdeniogiui amento confcrmo, ecorobo'O. lo Marcello ^rciuefcouo di Strig ufa laudo, econfermo. lo
Greg: Arciu: de Exacta la: & : lo Simone de Cinque Cbiefela: & con: lo
. imbrofio Ve\: i Ci.iuanno la: & c: lo didelfo : /. ?' t : lo : la: & : I
oui : a: & '- o Sergio : la: & :
11 ceoncio priuilegio del Rc Geyza , al quale manta il figilIo,ma pereffer
la pergamina intiera vi fi vedeno li buchi dotie ftaua appcfo:quefto ato da
me iccmoiciuto per originale , non fulo da! caratterc , ma col rafronto dclle
copie del medemo regiitrate in pin mano di Priiiilegij originali dclli Rc pofieriori , che nelle confirmation] lo rigiftrano mticro : one manifeftamento
h feoperto eflerui itatc ommeffe alcne parole , & altre mutate ; il che ter
nira per auertimmto ad ogn'vno, ch'inconrrandofi ne gl'originali diferitturc antkhc , non tralafei ui rafrontarli con le copie per autetiche , che fiano, che fpeflb tronar de gl'errori, ch'altcrano gl cilcntiali , n voglio tralafeiar di notificare , che queto con tutto che originale non era nell'Archiuio,
m trouato da me cafo in luoco , che non importa il faperlo ; il che feruir
per aiicrtimento quelli, che maneggiano fcritturc antichc, che ftiano auerriti, e non fprezzino qualfinoglia fragmento di fcritturc ; perche m' occorfo
pin volte, doue meno credeuo, ritrouar cofe bclliffime tr pezzi di carte tan
to bombacinc , quanto pergaminc neglette ne cantoni d' armarij , fond i di
cafle maltrattati dalli tarli , dalla pouere . In queto fecondoPriuilegio il
R Geyza del 1 1 5 1. rcpctendo le medeme parole di Colomano doppo la pa
rola (eftraiK)v'aggiunge;Yr.jjU, finit 1: le parole di Colomano con
tinua
tbf conferma in perpetuo tutte IcpiffeflMi fnuitc tra monti , e mari dal mon.iflcrio
di S.Vietro fino alla porta oltre Smoqiii-za : le qttiii Smuimiro Rc de Croatia bauena
toncejfo alli anteeeori, v'aggiungc anco alcun altre parole , corne pure il R
Hmerico, le quali eft'endo itate pondrate ncl cap. 2. de! lib.6. de Reg. Dal.'fr
Cro.ccontcncndopitoftodichiarationi communi tutte le Cittdel!a_
Dalmatia, che nuouiPriuilcgij, tralafciar di refcriucrlc per leuar il tedio al
lettore . Italie fopradcttcparole dunque del R Geyza li comprende , ch'al
tempo del Re Ziionimiro h confn i del territorio di Tra sVrar.o dilatati per
tramontana olrre Ii colli oppofti alla Citta, b'eftendeuano fino al nano, che
pereseriituato tra due ripe di monti di pictra diritti a piombo tirad vna_.
porta s aTomiglia, vien detro Porra, d indi caminando verfo leante per le
cime de monti arriuauano fino alie terre del monaterio di S.Pietro , che di
Globucaz, Clcbnicchio, o di Boifche diceiu(,c fu in quel luoco doue tra \_,
fue rouine fi vede ancora vn pezzo di grofla rolna di marino bianco fitta in
terra., edapprcfso vnacomnadi muraglia alta, dalla quale vicn hora quel
no-

Di Trau.

luoo detto ( al mnro ) ; nel qul fpatio fono comprefc Mezlina , le Valli , c
quah tutto il territorio di Biach, cn'hora fi dice Campo grande , e quefto ter
ritorio cos diltate dal tempo di Zuonimiro far ftato goduto da Tragun ni fino alia defolatione della Citt ; con qual'occafione pu effere , che fi circonuicini col pafcolo de loro animaH andafsero occupando , come derelitte
le valli pi lontane dlia Citt , e fors'anco s'introduflero nella coltiuation^
del Campo grande , fino che li Cittadini furono occupati ncl reftauro della_,
Citt: echeridottaquellain ftato conueneuole oflero neceffitatiricorrere
dal R Geyza, & ottener la fopradetta confermatione per ricuperare il poffefso interrotto di quell parte del territorio , che prima della defolatione_
godeuano ; il che pi difufamente fi confiderar , quando fi trattara dclla_
controuerfia, che s'hebbe con Spalatini fopra il medefimo campo .

Perche la Citt foffe faccheggiata dalFArmt*

Venetiana . $..
SEgui il fopranominato faccheggio della Citt fatto dall'Armata Venetiana del i lyi.riferito da Treguano nella predetta vita del Santotperche eflendoairhoraliTragiirini infierne co'Spalatini, e tutta la Croatia fottopofli ad Emanuele Imperator de Conftantinopoli tra'l quale, e li Venetiani iuv,ceffe
nominara
guerrajcon
nauigando l'ArnutaVene. la fopra
i^-._ir-..r. Y.
n quai occafione
j r. j_n.j-':-,edniriceuuti,
iono patire Ie_
jroprio patrone ; il che non fi legge feguiiTe di Spalato per la f ortczza dlie fue mura ficuro .
E perche lo ftato debole dlia Citt non permetteua , chc fi viuefse in difgratia de Venetiani patroni del Golfo, conuenne alli Tragurini efpedir Ambafciatori Venetia : alli quali corne fcriue il medemo Treguano furono reIHtuitt- le cofe deprdate: dalla quai reftitutione fi comprende,ch'il faccheg
gio feguifse contra la volonta del Doge, corne fcriue il Biondo , ed abbencfie
Treguano ferina che l'ambafciaria fose mdata fubito doppo il ritorno dlie
Galre a Venetia , nondimeno hauendoui quelle portata feco la pcfte , che->
per moho tempo afflifse quell Citt non deue efser feguita, chcdoi anni
doppo , come dal Priuilegio originale del Doge Ziani fatto del 1 174. fi puo
cauare , nel quale fi dichiara , che li Tragurini fono fedeli , e che non li fia igliato cofa alcima fuori del cpnfueto volontario : e fiano fleuri oiumque luno toccati loro , e i loro bni ; onde fi pu congetturare , ch'il Doge compa
rendo lo ftato debole della Citt fi contentafse , che li Cittadini ftfsero iotto'l dominio, fotto'l quale fi ritrouauano li circonuicini loro , e viuendo con
le loro leggi, e magiftrati nauigafsero ficuramente come haueuano fatto per
il pafsato,ed in altre fimili occafioni fi vcdr fia feguito lo ftefso .
Morto 'Imper.Emanuele del uSo.ritornorono liSpalatini fotto'l dominio
degl'Ongari, come riferifce l'Archidiacono , e la confermatione de Priuilcgij
diBela TerzoRed'Ongariafatta loro l'iftefs'anno lo certifica: quellofecuifse all'hora di Tragurio non hauendo/i fcritture di quel tempo non fi pu
fapere: ma la confermatione de Priuilegij fatta dal medefimo Re del 1 182.alli
Tragurini certifica , che fe non prima all'hora la Citt ritornafse fotto agi i

Onga-

i.

Delle Memoric

Ongari ; fc^trente fbprauenendo il Doge prio Mdfipif^coU Arm*ta per recuperar Zara, che s'era data a gl'Ongari : hauerid occupait Milo
come fi detto nella predetta opera fu anco Tra, erlceu'l giurmento
di fedelt da Cittadini : come aal Priuilegio originale dell'iftefso Doge del
i i83-confa: datjuefti doi Priuilegij deDogi fi pno congetturare.ch'i Tragu
rini per la debolez2 dlie mura inhabili a refifter all*AfnateVenetiatie,fiano
It at i gl'vltimi dlia Prou incia ridurfi otto gl'Ongari , cd i primi a ritornare alia deuotione de'Venetiani .
Negl'anni fufsequcnti dalle fcritrore fi caua , che Zara , Spalato , e l'folo
dlia Brazz , e Lefina continuafscro fotto'l dominio degrOngari ; percio
dne prefuppprfi , che li Tragurini facefsero lo ftefso , trouandofi anco alcanefcntture ai qnei tempi, che cdrtformc'l confueto eprimono ilomedel
R rgnante in Ongana : onde fi puo congetturare , che nella tregua , cho
poco doppo fegi tra gl'Ongari, e Venetiani la Citt bfse cinta di mura , c_*
perci non ottoporta piualli tmori di prima t continuafse infierne con lc_*
Citt vicine di Spalato , e Sibenteo ricon'ofcr il R d'Ongaria, trouandofi
la confennatione de' Priuilegij del REmerico 1 197.
Ch'm quelli tempi fofte cimardiirrar la Citt ipiio inferir dalle parle
di Treguano hell vha deiS-antoriferite, dic'endo eaich'Jtlfeimoaeliaccheggio non era ancora la Citt cinta di mura , e tott"dal che fl fitt mfefire , ch'al tempo ch'egli fcrhena , { che fu del 1 203 ) gi vi ddueuario dre , e
mura, e torn, nelqul tempo hauendo1 liVehetiani infierne con Francfi
prefo Zara, e feguent l'Armta Venerian dHlrutt II torre,e plazzo
di Bernardo Arciuefcouo di Spalarfituatonell'ifoIaVrariia vicino alle roine di Salona, come riferifcc 1 Archidicono , non efendei memoria alcuna, ch'all'hora la Citt di Tragurio patiflfe alcun difaAro , doueua eifere in_.
ftatodi pottr refifter aH'irtafioiil del'Armate. E perche fi tronano memorie , ch'alcuni Cittadini haueiTero dlie torri coiitgue alie cafe loro,fi
puo congettnrare , che non pptendo il publico fupplireal reftanrodituttq
il circuito , permettefe , cni ne reftanraua parte, d'appropriarfela , e che li
pi comodi rifacendo alcuna dlie torri , e mura ne diuentaflero patroni ; d'vna dlie quali torri ancora fe ne veggono veftigij in cafamia^come mcglio
fi fpecificar in altro luoco .

Differenz^ de'ConnicongliSpalatini. Ca$.$.

Circa il 1 200. dunque li Tragurini , gi reftaurate le mura , oltre l'anticp
fuo territorio godcuano nella Croatia quella pane, che Mezlina/Valli,
t Cmpo grande vien dctta i nel quai tempo li Spalatini fufcitarono controuerfiacc'confini, la quale diede occafione alli Tragurini diriconcrc da Andrc frarcllo del R Emerico d'Ongaria, e Duca drDalmatia,Croatia, Culmia,per fpiegar la quale neccflaro riflettere all cofe gi dette , e connetteiicioicconaltre mcmorie di quclli tempi ridurre le cofe quella maggior
chibrezza,che fi pu . F dctto di Ibpra , ch'il R Gcyza del 1 1 5 r. dicliiaraffc , eue Mcvlina , le Valu , e le terre imo al monafkrib di S.Piccro foflero del
tcrrirorio tli Trau , come da Zucnimiro R di Croatia crano fate concc((f_j;
ma perche Coloimno R d'Ongaria nella contermatiom- dellc cpnccfliom
-un. d-ilii Re di Croatia uoi preceflorallaChicfa,ed Arciucfconi <Ji Spala

to

Di Tra .

ij

ro del 1103. crliluoghi, che nomina v'include Oftrog, con quai pretelo Ii
Spalatini intendcuano d'includerui tutt'il Campo grande >e qucfta deue eflcr
ftata la caufa principale , per la quale Ii Tragurini procurarono la fopranominata dichiarauone del Re Geyza ; con tat to ci non rcflarono Ii Spalatini
di quando, in quando pretendere hora vna parte , ed hora vn'altra dlie predette terre, come dall'jniranza fattada Tragurini .al fopradetto Duca An
drea fi pu dedurre ; attefoche capitato eflb Andrea in Tra del 1 200. li Cittadini ricorfero da lui facendo inUanza, che dichiarafle il territorio detto di
S.Vitale ( che quellaparte del ampo di Diuuglie detta Tarze , chevieru.
comprefa tra la lirada il torrente Slanaz ; ed il mare : cos detto dalla proffima Chiefa di S. Vitale) appartenefi'e alli Tragurini i di che hauen do vol to
Andrea riceuer informatione in Spalato ; indica ci , che la controuerfia foffe mofl da Spalatini ,&iui Andrea riccuuta informatione conforme con
flicto dalli fuoi Camarieri dichiar le fopradette terre di S.Vitale appartenerc alli Tragurini , e che doueflro efler perpetuamente pofldute da loro :
nondimeno eflendopoi il medefimo Andrea per la morte ai Ladislauo pupillo fuo ipte fucceflo nel Regno d'Ongaria , nella conformt ione de Priuilegij, che fece Bernardo Arciuefcouo di Spalato del 1 207 , tr le terre , cho
nomina, ei mette , ilfredio Kegale detto Stach, con tutte le pertin ^e, e nominatantente tutto il territorio di S.fitale,cb'apparteoeua alio ea predio Biach,non oflante tlTfiuilegio perfaifafuggeiont imptralo dalli Traurini, quando regeua il to
rero.
E cop t tto,che Ardo, hauefle mol t i fau tori nella Corte d'Ongaria,come
riferifee Archidicono di Spalato al cap. 24 , nondimeno ricorfi di nuouo li
Tragurini ottennero dal medefimo R Priuilegio lor fauore , del quale fu
eicquutore , e PreAaldo M. Bao Martimo del 1210. aggiudicando alli Tra
gurini le terre di Bjach,e perche forfi li cfini di Biach doueuano efler varia
mente interpretation ottenuto dal R nuouo, Priuilegio, del quale f Preftaldo, & efecutore Dabro Conte d'Apporo del 1 2 i6,neJqual veniua inclufo nel
territorio di Tra tutto quello fi trouaua tr la Colonna fotto Qftrog , o
Smoquiza ccccttuate le terre natrimoniali de Spalatini , o altri part colari ;
m perche all'hora fi perfe il igillo Regio : f perci di nuouo renouato eflb
Priuilegio, e figillato col nouo figillo del 1217 Ii 14. Gennaro , il quale fi
troua, ma non gi li due fopranommati , che eflendo m queft'vltimo Priuile
gio dichjarati null i , ne ran no flat i itracciati li originah, e perci non fi de: tronare : m folamentc le fopranominate loro cfecutioni . In qneft'vltiino Priuilegio , non folo fono dichiarate efler de Tragurini le terre fituato
tr la Colonna d Oltrog,e Smoquiza : ma vengono particolannente nominatituttililuoghicontenutitrh medefimi confini, che fono. Monafierio de
S.Vietro de Clobucac , villa Riacb, Chiefa di S.rtale de S. Giorgio li paftolidi Dinuglie con lutte le loro pertinence, il campo di Tritt con tutti li fuoi ingrc(jij& egreffi
tutta Merlina con tutte le circonfUn^e, e campt, moati, vllifino Smoquiza, irrifando fe 1 Icnn 1 cafifoffe impetrau contro cffjViiuileg o,ecte$tuate le terre nereditariede part colari .
Si deue aucrtire , ch'il campo di Tra con Ii fuoi ingrtf , & egreffi , vi deuo
efl :r fiaro poto,non gid, che quello polfi eflcr flato preteoda Spalatini , co
rn: pretendeuano Biach, m per foprabondante cautela folita vfarfi ne cafi
ci i. iirroucrlie , per hauerne in fcrittura la Regia eiprellk>ne,c cos fi far foB 4
pita

14

Delle Memorie

pita la controuerfa per qualche tempo coll'Arciucfcouo , Spalatlni , goiito quietamente il territorio dalla parte di Leuantc .

Delle fertmenze di ouiglina . .4.

DAll'altraparte da ponente il paefe all'hora detto Drid doucua efler poffeduto da Conti Croati per quello fi cana dal Priuilegio , con il guale-
Colomano fecondo genito del fopradetto Re Andrea Ducadi Croatia, e_>
Dalmatiadeli2z6concefleTreguano Vcfcouo di Trau, del qule ne tradurr gl'eflentiali .
effo luoco Drid con tutte lefue pertinente, epafcoli contigui , nonti , fall , e tutte le
terre, chefi pavono coltiuare ir liCaoi confinida ponente Stelpona da tramontana
le terre di Trait dette me^ine,da leuante mare , eda Oftro le terre del monaStero di
Trau,eftinguendoogn'attione, egiurifditione , che fulcinnagi cont di Trau per
commiffione del Re EntricofuoZohaucffebauuto in quel luoco, o vero Tietrodx
Kelmoperconceffinede Belafnofrateo, o altri ftn'ail'hora .
Qual Priuilegio fu anco confermato Panno feguente dal Re Andrea , con
dicbiarare irrite, e cae l'attioni del predetto Pulciana , e di Budislauo cugino del C:
Gregorio, o altri, che iui l'haueffero .
Dalli quali fi comprende , che Drid conteneua infetutta la Penifolacon
il refto del paefe verfo leuantefinoal campo di Trau: effendoStelponala_*
valle , vero leo di mare , hora detto Strupin , che da ponente diftermina il
territorio di Trau , da quello di Sibenico : md perche la denominatione di
Drid andata in defuetudinc , far bene andar rintracciando,come quelii
ftefi luochi habbino variati li nomi .
Tittto'l tratto del paefe , che tr li fiumi Kerka , e Cetina fi diftende vicino
al mare fu antichiffimamente habitato da trc popoli detti Gieraftamni , Bul
lini, & Hylini,qual parte ciafcheduno di loro pofscdcfsc fi detto nella predett'opera, bata qui repetere , ch'al paefe de'Bullini era anneCsa la Penilla,
che gl'Hyllini habitauano .
Lo fteflo tratto di paefe doppo la declinatione del!' Imperio Romano occupato da Croati fu vna delle loro 12. Zupanie , che per la vicinanza del ma
re le bene fu detta martima , non reft pero di confirmare P antichifima de
nominatione ; poiche eflendo il mcdefimo paefe d' Hyllini , e Bnllini , afpro,
e faFofo a pena coltiuabile in alcune poche valli; fu perci annouerato fr
pafcoli, che di Bofigna diceuanfi , come dallo Statuto di Sibenico, e dal
la controiierfia , che s'hebbe con Spalatini del ijjS.fi vedrd,nella qualeparola ( Bofigina ) fi fcorgono li veftigij delPantichit delli doi nomi Hyllis e-
Bulinia , che con poca variatione vniti formano il nome di Bofigina , che_
cprende in fe tutt'il paele deql'Hyllini con gran paite di quello de Bullini ,
e perche le valli piri ruttifere ono vicine all'iftmo , doue dalla parte di Leuante ' vn monte alto , e fcofcefo , che le foprafta , detto Drid anticamente , ehora con pronuntia pin facile Drit; quello monte dicde il nome-
alie medefime ralli , e la profima Penifola fu anco comprefa nelle pertinenze
del predio Drid , come di fopra s'accenno , ed da notare , che fopra lo fteffo monte hoggidi fi vede Pantica Chiefa in volto con vna torre in forma di
campanile ; dalla quale per l'incurfioni de Turchi fu del 1 500. tranportata la
cuota immagine delJa madre di Dio, e ripofta nell'ifola Ba nella Chiefa de
S.S.An-

Di Tr .

iy

S.S. Antonio, e Paolo Eremiti; ehe no i per il concorfo de'dcuoti ampliata,<ia

qiiella ir imagine prcfe il nome di Madonna di Drit, & hpggidi lo ritiene; ali'iucontro doppo Je fopradctte incurfoni effcndofi fabricate {'otto'l mcJcmo
mente vn forte recinto, doue fi fono ricoucrati li coltiuatori Helle opradeote valu, tralafciato il nome di Drit, hanno ripigliato Tantico di Bofliglma;
cos nclle fcritture , e nella lingua volcare latina quel luocovienhnggidetto : fe bene aiiaiti efla fabrica fi anco detto Campo di Marina dalia proffima
Cliiefa di S.Marina , la quale anco hoggidi i vede, beuche coperta , ncl fon
do della valle, feno da leuante vicina al lito di mare; e tal nome hoggi ncl la
lingua Slaua ritienejcosi dalla variet de cafi fi vanno variando Je denomina
tion! de liiochi,in maniera che riefcono poi difficili ad eiler rintracciati .
Quefto predio Drid hbggidi detto ; e fue pertinenzc, che fono
per il pi terre del Vefcoato, per quelle di fopra apparc, concerte dal Diica
Colomano al Vefcouo Treguano, m perche nella vita di S. Giouanni vieil
fatta mentione dei doni , ehe i Principi di Salona , e li Re di Croatia haucuano concelfo alla Chiefa di Trau , fort'ero da Colomano R d'Ongaria conferteco poi i
dofi altri fiti della Croatia vicini alia Citta, oltra li fopranominati datiMmontana , leuante , neceflario conchiudere , the fofte la fopranominata_,
penifol a da ponente; il che anco dal fragmento di Qiiinno (fe pero no;:
nnro) fi puo cauare da quelle parole , de terre, pxfcoli , campi, vtgnc tanto neu'ifole quanta in terra ferma .
Dalle quali fi comprende , che la predctta Penifola fia ftata conceffa dalli
Salonitani con J'ifole adiacenti , e poi dalli R di Croatia rcftituka , e dal R
Colomano confermata , quefta lar ftatagoduta dalli Velcoui preceflori
diSanGionanni, e da luimedcmo; ma fcguita , poco doppo la fu morte,
la defolatione dlia Citt , ail' hora pu6 eflcr , che dalli vicini t'offert
occupata , e corne che non fenza qnalche caufa li Cittadini procurarono dal
Re Geyza la fopranominata dichiaratione , per quclla parte del territorio ,
che da leuante, e tramontana goderono fino dal tempo di Ziionimiro R di
Croatia; e che dalli R d'Ongaria precertori d'eflo Gcyza non li crano curati
d'ottenere ; cos anco di Drid pu prefupporfi , che tbfe occupato da qualcheduno, e denegatone il frutto al Vefcouo .
Ch'il predio Drid fofledel Vefcouato doppo la defolatione lo certifica.
Pietro Arciucfcouo di Spalato del 1 185. faccndo mentionc dclle giurifditioni de Vefcouati fiioi a fuffraganei di quello di Trau dice cos .
IlfefcoujtodiTrau habbi qucfte parrocchie Trau , Drid , Sibenico & tutt'il
contado di Zigoric.
E chi volefle da ci inferir , che Drid fofTe parocchia fottopofta fojamen
te nel fpirituale alia Chiefa di Trau, e non nel temporale , non potrebbe poi
moftrarcqualifianoftati, edouefituatiquelli doni, che H R di Croatia,
conceffero alla Chiefa di Trau ; attefoche il cainpo incontro alla Citta era in
Dalmatiaporteduto da Cittadini , come proprio territorio , e li R di Croa
tia haueranno concerto alia Chiefa quello , ch'era ncl loro regno contiguo
al territorio di Trau, come poi fece il R Zuonimiro alla CittU di quella parte del
3. c, 13.

De

te eel territorio , ch'era in Croatia, oltre li colli di fopra efprefli .

La Penifola dunque , o parte di quella dene eiler ih ta donata alla Chiea_
di Trau dalli primad di SaJona,e poi reltituita, ed infierne ampliatine li confini, induciendo il predio Drid dalli Re di Croatia , e fuflequentemente dal
Re ColoDiaiio confermata .San Giouannila qualc abbcnche doppo la defo! loie ddla Cuta poli eifere flata rfurpata, quant'al frutto temporale;nondimeno la giurildimpne fpirituale Thauranno goduta li Vefcoui, come faceuano di Sib.cnico, e di Zagorie; il che non iblo vien tellificato nejla fopranominatafcritturadel 1185 imancodavn'altrafattadal Snodo Prouinciale
raduiuto in Spalato, per l'elettione deU'Arciuefcouo del 1 197 , doue vengono confermate Michle Vefcouo di Trau le honoranze folite riceuerfi nella
confecratione dcllc Chiefe di Sibenko, Campo di Marina , e , e con_,
tinto che non fi troui memoria alcuna quando fofle infticuito il Vefcouato,
crcdibik pero, che Giouanni Legato Ponticio^e primo Arciuefcoup di Spalato rinlituiilc, con gl'altri, auanti l'anno 700 come riterifce Archidicono
di Spalato i m all'hora la fu giurifditione non deue vfcire uori del picciol
fuo territorio nel Continente: attefoche fi trouano memorie ch'il * Vefcoua
to di Nona ( ch'haucua le giurifdittoni di tutt'l Regno de Croatia) s'eftendcfle oltre il territorio di Trau fino alie rquinc di Salona ; ma initituiti poi
altri Vefcouati nejla Croatia doppo il 900 > che tiirono Belgrado , e Knino ,
puo efsere fia (lata concca alia Cniefa di Trau , come alia piii vicina , quella
parte della Zupania maritima,che dal ume Kerka fi diftcnde verfo Trau, nel
opal tratto di fe conipreiicleuai S ibenico, Drid, o Marina, ed il Contado
di Zagorie, e quefti pofleduti dalli Vefcoui precefpri di San Giouanni , delli
quali non Iblo non iapiamo li nomi, m non fi troua altra memoria piu antica de Vefcoui di Trau , che quella , che ritrifcc il Dndolo nel citato junco ,
guando il Vefouo di Tra aml ad incontrare il Doge Orfeolo che fu urca
il IODO, e Taltra oclla mone del precedorediSan Giouanni nella fu v i ta ri
len ta ; ne mcno doppo la morte del medefimo Santo fi s chi li fuccedeflo ,
n tampoco, chi foe al tempo della dcfolationc , olamcntc Archidicono
di Spalato al Cup. ferine , che Defa figlio di Makarello ibfle cierto Vefcouo
ci.Tra circa il 1 1 50, nel tempo del quale fu di fopra detto > che poffi euer feguito il ritrouamcnto del corpq del Santo , e dalle fcritturc fi caua , che Mi
chel nepote di Soreila d'euo licfa fofle Vefcouo del 1185. il qule viueua del
120;, qnancio Treguano icriuc.ua la vita del Santo , al quale anco fucceilo
w.-'oTrcguano .

Dffcrenzg col ante Dontaldo, fue qualita, ecbifojfcn lifiglioli

Circa 'ifhfll tempi oltre gl'acccnnati diflurbis'hebbero altri incontri
col C'-nte Dcmaldoi del quale trcuandoficcrtcmtmorie, che non loo Lonren^uno particolari appartinenti alie due Citt di Spalato,c Siber.ico
Oiifmue a J'ran i m anco aU'jittfso Regno d'Ongaria, che da gl'iftorici non
OiW) ftate toccate ; pcrcio far benc di nferirc vna di quelle come fi troua ini v M t a in vn l'riuilegio del Re Ludouico del 1 3 56 , doue regilrato vn altro
ch'il
.' r.eapredeitaofern*

Di .

vj

ch'il R Andrea concefse ad cfso Conte Domaldo confernato neirarchiuio

dlia Communit di Spalato del tenore , che fegue .
jlndaat & c: intr vniuerfosftquidem dileBi, & fiJeUtnoflri Dom aidi Comit
de Scebentg fili] Saraceni Comitis lattdabilem fidelttatcm frunosl comendamtn
memoria quia cum quidam Trine ipes Vngarix imqunm aduerfw nos ntacbinantes
tonfiiiutn m Grec um ai f.. ios Gewebe ca.rt.if, & ttuntios travfmijijjtnt, vt & los
f'ngariam venientes eorum confilio , " auxilio adiutt regnum njlrum v\urparcnt .
ipfe Domaldttsfotitam delitatcmfcmperferuans integrant: cognitopeijtdo egationie tendre ipfos nuncios cum iam Spalatum perueniffent cepit , quosad nos vacum
tarns fuis compeditos adduxit: ide terram quamdam nom ne Zetinam , & Iril cum
tents culm &
Dotnaldo, & beredtbus in perpetuum . . ^ . .
. . Harum autemterrarUrn metefunt , ab Oriente Cbrifoua, ameniza, &T7itot
SutoTel, inde verfut ad Fruas, inde ad Zernouni^am, inde Stipal^, inde ai Zet
vfque ad Stiberpu^, & curit ad Trel ad laxith, inde ad Laen , vfque ad Beloy D'jt
- Dm 12 10.
Dalle parole del quale confia , che quefto Conte Domaldo fcopriiTe , racdlc pigliare in Spalato Ii mcfi ch'alcuni Batemi d'Ongaria hauciiaiio man
dato in Grecia lli figlioli di Geycha, acci vcniifero , con loro aiuto oca;gafsero'l Regno d'Ongaria, Ii qiiali infierne ccmleletterc conduise adefso
Andrea : m chi ffse quefto Geycha, o vero Ii fuoi figlroli non c' Iftorico, che ne dica cofa alcima:onde per ritrouare chi otefse efserc necefsano
ripetere alcune cok-, chenella predett'opera giafonoftate toccatc<clle_>
guerre, ch'il Regno d'Ongaria con Emanuel Imperator di Coniantinopoli.e dlia fcccflone alla Corona del fopradetto R Andrea .
Scriuc Radcuico ( lib.j.cap.i .), che Stefano fratclio di Gcvz ! Tcrzo F
cTOngaria giouar.ctro fuggito dal Regno fi ricouralsc in Germania appreflo
Federico Tmpcratorc detto Barba rofsa , il quale donpo haucr prociifa'tepi
voltc di riconciliarlo ! Re , finalmente corretto da doni poi latiJi daJl'Jr.v
bafeiatori del R Gcyza ti alafeiafsc di protcggcrio, e ch'i] Cj ouane per via ..
di Vuietia andase in Conftantinopoli ; doue riccauto da . minele Ii fu C.ra per nioglie Maria figlia d' Ifacio fratello dcirmpcrarorc, ve. cf-,cndcfi arin
co iui poco dopporicburato Ladislauo fratello uiStc:ano, co'mc fcriucr.o
Niceta Comiatc, e Giotiarini Cinnamo, che vifsc clibe , che per occafione
loro feguifsero tr li Greci , 5c Ongari giitrrc, che pi voltc furno rinouati
col fopradetto R Gcyza, e doppo la [tir. morte con Stefano fiio figliolo , che
Ii fuccefse nel Regno , e fe bene mort i ambeooi qneti frarelli ccfssfsc il pretefto : nondimenb Emanuclc per altra lirada procur d appropriarfi quache
parte del Regno d'Ongaria , gi che non haucua altri figlioh , ch'vna foa_f
iemina , fi content di dcftinarla per moglie Belafftcllo del R Stefano,
purchc li fofsc confegnara !a Croatia, e Dalmatia, ehe dal Padre Ii erftata_i
con titolo di Dtrcato lafeiata , e fattolo venire Conftaritiuopoli, mutatoli nome lochiam Alffio, e lo alleuauacon penficro di lafciarlo fucccfsorc
anco nell'Impcri : m efsendoli poi nato vn figlio mafchio , che pure nomi
no Alcfio : mutato di propofito diede a Bela dett' leffio altra moglie : cd
clscndo poi fucccfsa la morte del R Stefano, fe bene Bela fuccefse nel Re
gno d'Ongaria fenza contradittione: nondimen in vit di Emanuclc n po
t confeguire la Croatia, ca Dalmatia.ch'inpoterfuo fi ririouauano: ma'
morro Emanuclc ritornarono da fe l'iftcfli luoghi fottol a Corona d'Onga-

Delle Mcmri

ria . Hebbe quefto Bela doi figlioli , Emtico primognito , che li fuccefso
iiel Regno , cd Andrea, ehe fu Duca di Dalmatia , e Croatia , e Chulmia , trd
queftfuoi fratelli feguirono lunghe contefe, e tr volte vennero aU'armi,nell'vltima dlie quali Andrea , con tutto chc circondato da numerofo efercito
fi dal R fatto prigione : doue dimor quafi yn'anno , fino che Emcrico aggrauato dal male , che conobbe mortale fi rifolfe di liberarlo , e raccomandarli la tutela di Ladislauo pupillo fuo figliolo vnico , che li fuccefse , e per
che egli vifse pochi giorni diede non licu fofpetto , ch' Andreaper fuccedere alia Corona lo facefse morir, e Archidicono di Spalato riferifcc , che la
morte del papillo non fu crcduta dall'Arciuefcouo di Spalato , in maniera.
che innitato da Andrea, che venifse ad afliftere alia fu Coronatione , trafcurafse di farlo ; il che dal R Andrea fofse male intefo : onde , o che per quefto
fofpetto fofse vniuerfalmente odiato, o vero perche molti, che nefle controuerfie pafsate feruend'il R fegl'erano adoperati contro, temefsero d'efser da
lui maltrattati, non marauiglia che chiamafsero li figlioli diGeycha,egl'offerifsero la Corona d'Ongaria,e fe bene non fi s, chi fofsero quefti figlioli di
Geycha, cos deue certamente crederfi,che fofsero del fangue Reale d'Ongaria, ch'in Grecia fi trouafsero , e fe ne trouar la traccia fe fi rifletter quello, che fcriue l'iftefso Niceta, ch'al tcmpo,ch'Andromico haueua vfurpato Imperio ad Alelfio figliolo pupillo d'Emanuele .
ifaacio nobiliffimoT^ipote defigliola de Ifaacio Sebaflocraterefratello d'Entanucle Imperatorc non voleado vbidire ad Binronteo occupaffe l'lfola di Cifro , elaftgnoreggiaffe con aflbluto dominio ; n erudel(Jim* tirn nia , e vift manteneffe
anco doppola morte d'^Andronico,fino che capittto lui Ricardo R d'Ingbilterra del
i I90.occupajjel'lfola,elofaceffe{>rigione;mafugito, tornafle trauagliare liefpo Imperatore,cbe lofece . Queft'ilefso , che da Greci conforme al'vfo loro venina col nome dell'auo materno detto Ifaacio , dalli Ongari doueua efser detto Geycha , Geyza; li figlioli del quale doppola morte del
Padre fi faranno ricourati apprefso ji parenti della madre , e queli come del
fangue Reale d'Ongaria,e Nipoti di Stefano fopranominato fratello diGeyza terzo loro R, che fi era ammogliato in Grecia: pofsono efser ftati inuitati dalli Barn i Ongari alia Corona: m dalla diligenza del C. Domaldo in
tercom li metfi,c le lettere,e fcopert'il trattato,la congiura non hauer hauuto effetto,e percio da gl'iftorici lar ftato anco tralafciato di tarne mentione:
haucndo continate Andrea nel pacifico pofsefso del Regno per fpatio di
30 annije di quefti figlioli di Geyza quello ne fegnifse,non {e ne troua memo
ria alcuna, come fe non fi fofse trouato quefto Priuilegio , nonfi faprebbej
ne anco, che fiano ftati mar al mondo .
Quefto Domaldo doueua efser per altrp perfona di valore , e di gran feguito, poiche alia fu direttione fu appoggiata la reftauratione della Citta di
Zara,e di quella refse la Contea del 1 203. fino che aggiuftatifi li Zaratini co'Venetiani riceuerono il loro Cont , e per la dipendenza, che doueua haucrc
nell'altre Citt li far riufcitp facile di ritenere in Spalato quelli che con lettere ritornauano dalla Grecia, perilche auanzatofi nclla gratia Regia gl'haur anuo le Citt maritime gara offerte le loro Conte per hauer la di lui protcttionc , trouandofi memoria nelle fcritture , che fofse Cont di Nona del
i2oS.fi come anco nella tefta d'argento ( che liella Metropolitana di Spalato
doue ripolo il cranio di Sant'Anaftafio Martire fi leggc ) che del i i o.lc fsc
Contc

Di Tra.

2.9

Conte riflefo Domaldo ; tnquando fia ftatoeletro,non trouandofi fenrture di quci tempi , non fi pv.o 1 apere; nondimeno hauendo eg otcenuto il fopradetto Priuilegio 1 iftefs' anno ncl quale venendo noniinatoton titolo di
Conte di Sibenico lolamente , e non di Nona , di Spalato ; da ci pu infcrirfi , che fofle Conte hereditario di Sibenico fucceflo al Conte Saraceno fno
Padre nel medemo Priuilegio nominato; poiche ncl fopradetto Priuilegio,
ch'il R Andrea concede Tragurini , quando era Duca del 1 200. tr gl'alrri
Conti, ch'erano prefenti , vien nominato Conte DomaIdo,& in vu altro nell'iftefs'anno conceilb alli Monaci de'SS.Cofmo, Damiano, ncl quale dichiara, che la Chiefa, o ver Cappella di S. Gribgono pota , ne' foborghi di Sibe
nico, fondata da Cittadini di quel Caficfio, era da loro ltata concerta alli
predetti Monaci : non folo nominato tr gl'altri Conti prefenti , ma vien_
dato per Preftaldo d'eflb Priuilcgio , come quello, che doucua eifeme Conte.
Di quanta autorit egli fofl fipuo conoccre da vn Infiromento fatto in_,
Spalato del i2i6.mentr'enli crami Conte, ncl quai Pietro, e Marino riglioli
di Camurcio gi Conte di Tra , vendono Margeno la quarta parte ddla_r
Villa Befirizapcr vinti romanati , ch il Padre loro haueua comprato da Sil
ueftro, Zanica Tragurini figlioli di Virfcna, con conditionc che fc'l Conte_>
Domaldo glelaleuarte di reitituirli il prezzo riccuuto ; e pure Bcrri/aera_,
terra Regale, che poi il R Bcla concclc a Tragurini del 125 1 ; ondcfacuidofi rifleflo alia fopranominata fcrittura del 1 197, nclla quale vien dichiarato, ch'il Vefcouo di Tra habbi la terza parte dcllc oblationi nclle confecrationi dcllc Chiefe di Sibenico, Campo di Marina, ; fi pub dedurre ,
ch'all'hora nen foflero inclufe ncl territorio di Sibenico le terre del Campo
di Marina, ne , e confiando, ch'il Campo di Marina, con altro nomo
detto Drid, forte all'hora in poter d'altri Conti Croati, anco di fi pu
congetturare 1'ikTo : pcrci potrebbe efler , ch'il Conte Domaldo , o vero
Saraceno fuo Padre per concelionc Regia , in altra maniera aggrcgafle crte
terre di al Contado di Sibenico'( che poi fu dichiarato dal R Bela_
erter in quel territorio , quando coneclie Bcltrizaalli Tragurini) ch'il imile hauefse in animo di fare efo Conte Domaldo di Bctriza, Bill riuiza.e
forfi d'altri Juoghi vicini,e che per rifpetto della fu potenza , quclli che :ie
llipulauano la vendita , non ardifl'cro di competer feco , e faccflero la ibpi adcttadichiarationc . Continu egli nella Contca di Spalato , pcrquelo riterifec l'Archidiaconodopporimbarcodel R Andrea per terra Santa ; nel
qua] tempo bifogna credere , che Ii Tragurini riceucfiio da lui , dal fuo figliologratii moleftic, percaufadelle qualifoTcro neccfitati ricorrete dal
R , quando capito Spalato , per ottenerc in lor follicuo patente in forma
di PriuiLgio del tenor, che feguc, che h voluto tradurre iticra .
.Xiidrca . . faciamo apere ciafcbeduno d'bauer conceffo all fedeli noflr: Cittxd:m della Ci;td di Trau,che non ftano tenuti dirifpondere m cofa alcana, ne Dotnaldo, ne al fuo Hgl'olo, ne allifuoibaomini , e fopra ci con l'autorit Regia comandta Dmaldo, ed al no fi lilo, ed allifuoi huomini ,cbc non ardifeanoper l'auenire
moleilarli in cofa alcana ne efigere alcana ijatttonc fopra di loro , efe i wolelaran710 , non fulo incorreranno nella c^ia indignatione ; mi faranno punid ta pena perfo~
nale ; ancora al rnacTlro dela militia del tempio , che li difenda contra
Doma'dofuo figltolo,e fuoibuomini, edacci quea concefione a ferma, e m Watteircpsrfcaericon magiar fermera prefente feritto babbiamo fatty liare col

Dette
Moiifo doppiofigillo .
Dato per mano de ferino .11.1 Refit 1' el Signait 1117.

Qu?ile poffi eifere ftata la caufa per ta qule i Tragnrini fiano Itati neceflbtatiTricorrere dal R, efsendo rarilfime le tcrirtnre di quei tempi,nonfi puofapere ; nondfmcno dalla ferie dlie parole iui efprefle , e da quelle , che no
tempi fufscqnenti, occorfo con aftri Conti Croati , ch'hebber potenza iinilc i quella di Domaldo fi pu congctturare, ch'egli, ch'all'hora pofledeua
Ja Conrea di Sibenico , come fu propria , e quella ai Spalato per elettione_>
anima nellaxjuale fi trouaua almeno per anni ette procurafse,ch'anco li Tragiirini, ch'erano in mezo ( doue fi troua memoria , ch'hauefse terreni } l'elegefsero per Cont : e non potendo ritedenii lui elegefse per fuo Vicario il fieliolo , & ch'ambi con tutto , che abenti pretende'fscro d'cfercitar la ginrifdictione , ed vfafsero delle violenze aJli Cittadini di Tra , che capitauano
elle giurifdittioni loro di Spalato,e Sibenico,per rcprmer le quali il R,che
come fcriue {'Archidicono all'hora haueua concefso'J Calello Chlifsa
PontioMaeftrodeTcmpIaricomifelui 1 oTeruanza del Priiiilegio.. Cuefti
confonne l'vfo de' delegati Regij affignato alie parte il giorno, e luoco done
rfouenano venire ritrouarlo, d eretto tribunale d S.Pietro de Boifche(non
gi Boifchie ncl Campo di Trau : m tr Zara, & Vrana, ch'era delli mcdemi Templan ) termino nel tenor, che fegne.
dlia militia del Tempio per Pgaria, t
Sclauoaia,fLocottnevte Reg in Croatia > e Dalmatia tutti cbe le frefenti federanmoftlme.
Faeeiumo noto ciafcheduno , cbe fer la eaitfa the ftrtiffe tr'l Conte Domaldot e
li Citttdini di Trahabbiamo afftgnato'l termine adanbidoi,checomparifferoa*anti
di nef, e Jelli nobilidi Croatia apprrfso la Cafa noflra m San ftetro de Boifcbie : alf tl Conte Donaldo manda vnjuo huomo , al prefifso termine , e U Traurini mandarono Deffa dt Luc a, e tjujndo voleuimo dificrnere fuella ilpredetto Deffa de
Lata molrl> le lettere Regieftgillttc con doppiofigilo , ncl tnor delle quali era cofi
ferino t che li TruHini, ni: Domaldo Conte, ne alfttofigliolo; .tallifuoi huoniniin
fofa ale una foero obigatt di rifpovdere; efopra co comanda .i Domaldo Conte ed al
fuo figliolo con l'autoritj Regia, & allifnoi buomini , thenonardifcano moleftarli
nelfauHenire, ne exiger da loro alcana exattione efe li mnhflaranno nonfolo incorrerannonello .dtgno regio , maancora faranno puniticon pcnj pcrfonale. Tertal
caufa -jibaunto il (vnjiglio con tutti li nobili di Croatia , che furono prefentine[un*
altra cojapoteffimo atendere ,fe non cbe la /Jtone regia , coniepir lefue letters
I ljta confertaata fuffe rata , efeima ; efopra (uesio li Traurini dirnanjarcno le nofre leitet e ; perco no per pjrte del R.e cows.ndtamo a. ntii i he la dtttA Janatione &
canccffione per l'anutnire fu ferma, e foprj ci bibl>i.imofjito U- }rffntifgiHj:e col
noflro JigUlo . lui furono ptfinti Conanni f',jtoi.o (i T^.otu JlCtntc Bodetiiir >
Greg, ecu h Juoi fratei Conte Giorgio tii-fmoy de l./IL :, K;-..iHc, & raolt'utrn li no'i: e (uatt tralafcio di nfcrire ; vi fu .vico , / . , fr Giacomo
tlcTecurjtj, fia I^ioiu deOriol- Madiulndicf d; SpuLuo L'annodel Incuinuno.
ne c,tl Signore 1217.

Cosi (ara ibc.i fopita la concroucrfia , qua! che fi fofse , ch'hcbbero li TraguritiicotOxucDomaldo: il qnalc continu nclla Contca c.i Spa!ato,pci
tjucllofipiocauarc dal Arciiducono lino al i 210. f .IIILIH!) cgli , che folie
tacciato dalla Contca , cdtlotto in loco fuo il Conte Buiisenudc Lik.i, il
qua-

Di
qule trouafi manor a che foflc Cont di Spslato del i i ; pen he il medcfimo Archidicono fcriuC,che li Spaiatini tecero IcoarChHfsa ai Templan",
ed hauerla al Cont DomaJdo contutro che loro mmico, m conform? i
fuo folito non efprime il tempo quando ci fcquille : errouandofi vnacnttura nella quale i Chlifsani fanno lega con Spa'atim, Tragurini, ed iu qucU
la v'includono anco i Sibenzani, percio (ara benc di rifcrirne il tenore_
puntualmente, per rintracciare il fine , per il quale pofliefser alai a fart a_,
efsa lega .
T^ei di Ckriflo amen . l'anno delTlncarnatione del Signare 1221. nrll'indittionec. efle-do GitnceUo ^rciuefcouo, Butfleno Cont Micha gliodi Cofma Zule
////' 25. de "% , T^oi Spaiatini Traurini , e Chltfsani^inrjmo ferma pace
ton Siben%anifalHO U regioamento , che aboggi anasti/ vn homo , t l't>n
acatar 'jltro fe alcana parte bauera lagucrra,o vero r era .ticuna violenta
ale m*o , e li Sibenftni non corfrggiaramtt* , efe vna parte offcnder i ultra , Uparte
cffefa fera quctid , cb'bauer ofeft col fuo Gimdice e cercar giuiitia dalli xjoldi
fopra , e nel termine degitrni tre \t il reofera Cafe ft far giitflitia , e fel
coHHlnta non h aura da doue pagar il debito ft dar la perfona al Creditare.
loprf $abati fltralo notara del commune d'orAine de Gmdici, e de tutti li nob it
h feritto .
Si h prima d'auertire , che di qucfta Icrittura R trouano doi copie vnifoi>
mi ,vna in Spalato con il /gillo di cera del commun di Sibenico, che vu Saru.
Michle , cn'anco hoggidT s'vfa , ed vn'altro in Sibenico con il folito figillo
dlia Citt di Spalato>ma in Tra no fi troua copia di fort'alcuna; e con tutto
cherArchidiaconoriferifca,cheChlifsafofs leuataalli Templan p rlslamentationi fatte da Spalatmi,fi pu pero inferir, ch'anco li Tragurini vi hauefsero parte non folo per efser egualmcnte inclufi con li Spalatni in qucfta
vnionc con Chlifsani : ma anco per la riferua , che pochi anni doppo lecero
li Tragurini dlie loro ragioni di poter dimandare la reftitutione dlie rob
be pigliateli dalli medemi Templari , che fi riferir , e fi corne da quefta_
fcnttra fi deduce , ch' quel tempo fofse gi ftata leuata Chlifsa dimano
de Templari ( fenza il coninfo de quali non poteuano li Chlifsani far alcuna
conuentione fe fofsero ftati in poter loro ) cosi l'vnione , ehe v en farta con
Sibenzani, e motto piula dichiaratione , che nell' aiiiienirc cicbbrmo aftenerfi del corfeggiare , indica , che anco Sibenico non fofse ni fottopofto
al Cont Domaldo : il che certificar fi pu dalla memoria , che fi troua riferita in vn breue del PP.AIefs.4. fcritro del 1155. ch'il medefimo Re Andtca_.
conceb in permuta all analieri Templari in luoco dt Cblifa il Caflello fe?o fnpra'lmare detto vulgarmente Sibenico, nella qua l permuta i l ConrcDonialdp doppo confcguitc le terre di Cetina , e Tngl credibilc , che voloritieri incontrafse I'occafione dellc difcordie tr Spaiatini , e Templari , e con
quefto pretefto per li fanori , ch'haueua in Corte fcilmente anco confecuife J'intento di leuar Chlifsa di mano de Templan' , e l'vnifsc all'altre terre fue
continu di fopra nominate : m non fucccfse gi all Templan d'entrar ncJ
pofscfso de Sibenico , del quale far bcne di raccoglicr quclli.- memorie , clu:
l tronano,acci pofsa comprcnderfi , come di pk< iol CJ.iOcJIo fia diucntua_*
cos bella Cuta.

ff.

Delle Memorie
Corne Sibenico dnentffe Citt .

Caf.6.

Raituato il Caftello di Sibenico nella parte occidentale dell'antica Zupania di Croatia, detta Martima, che tr'l Canale di Scardona, & il fuine Kerka da Ponente , & il fiume Cetina da Leuante diftendendofi era fottopofta al Zupano, che rifedeua in Chlifsa : e fi come non c' memoria quando,
da chi fose fondato : cosi confta , ch'al tempo di Crefimiro Re di Dalmatia, e Croatia era luocohabitato : poichetrouafivnPriuilegio dello ftefso
Re cato in Sibemquo nel giorno di Natale del Signore del 1066. & vn'altro di
Stctano vltimo Re de Croati, e fuccefsore di Zuonimiro dato nel Caftello di
.sibenico nel piorno dlia Natiuit dlia Beata Verginc fenz'anno: daquali
dedurfj, ch'il Caftello, che doueua all'vlb de Croati feruir per habitationc dtl Znpano f'ofse commodo , gid che li Re vi fi fono trouati nc'giorni folenni , f nelia Chiefa di S.Michele, che nclla fommit del Colle , hora inclu
a ne' Caftello, celebr Mefsa S.Giouanni Vefcouo di Tra del 1 105.con raffiftenza di Colomano Re d'Ongaria : ecomcluocodi fitoper natura forto
nellc "uerre, che feguirono tra Ongaria , e Venetiani haura feruito per ricoucro de Croati, ch'mfeftauano il mare : per ci da Ordelafo Faliero Doge di
Vcneria fu infierne con Belgrado prefo , e pogliato di mura del 1 1 16, e poco
tiopno la defolatione di Trau da DominicoMichicle fuo fuccelsore nel ritorno ai Terra Santa del 1 225. per l'iftefsa caufa tu diftrutto Belgrado , e la fede
Epifcopaf trafportata nelle roiijnc dell'antica Citt di Scardona fito lontano dal mare aperto ; nel qual'accidente quella parte del territorio di Belgra
do, ch'era polla nell'ifole fu donata alia Chiefa di Zara,e da Michiel Vefcouo
, pofldeuano
l'Ifola di Zuri, donata gia . quel monftero dal R Crefimiro del 1059.
Con tal occafione dunque credibile, che molti Belgradefi fi riduceflero
ad habitare in Sibenico , come in Itioco piu vicino , forte , e pi atto alla nauigatione, che Scardona , e ch'infiemc portaflero per concefione , permiffione Regia quella parte del territorio , ch'oltre il Canale da ponente hora_>
s'eftende fino all confini di Zara,e che da quel tempo in poi,quando le cofe-
erano quiete tr Venetiani , & Ongari , con l'vfo dlia nauigatione , e con opportunita del Canale di mare, che fino Scardona eftcndendofi riefce_
commodiffimo alie condotte , s'accrefcefsero l'habitationi nella cofta del
colle da leuante , che la mcno ripida fotto'I recinto del Caftello ; e ch'all'horaEl'habitanti nuoui fabricaflero la Chiefa di S.Grifogono all loro Monaci opradetti , che del 1 200. era nelli foborghi, & hora in mezo dlia Cit
ta, detta di S.Antonio Abbatcnn maniera che accrefciuti di poplo li Sibenzani mcritarono di confeguir titolo di Citt.e Priuilegio di liberta del 1 167.
da Sttfaro tcr/o R d'Ongaria fimile quclli de'Spalatdni, e Traguriiii , la. ^
quak pero non fi sa fe all'nora godeflcro , poichc nelli tempi proffimi turono
col rcftodella Croatia fottopofti ad Hmaiuiclc Imperator di Conftantinopoli-nt! jual tempo trouafi vn breue d' Aleflandro terzo dato in Rialto 1 1 77
vengono nominan Ncftros , e Poclat Conti di Sibenico ,chc infeftauaiio il mare come pure in altra memoria deH'iftcfs'anno ,chc Brcncom figli
di Cclomano Cont d Almilla ioflc Zupauo di Sibenico, li quali Conti il'Al

Di Trau.

33

mifsaefsendoftati dlia generatione deCazichi moltopoteuti all'horain-

queftaZupania , come teftifcaGio:Cinnamo Autor Grcco.che fcrifse li fatti
del fopradetto Emanuele,e da molt'altre fcritture fi caua lo ftefso;percio potrebbe efsere,ch'il predetto Conte Saraceno Padre del Conte Donuldo ofsc
-figliolo di quefto Brencone , e che fino al Conte Domaldo li Sibenzani fiano
tati fottopofti alli loro Conti, e non habbino potuto godere la liberta concesa loro dal fopradetto Re Stefano, e che perci dalli fuccefsori fuoi non_,
fofse confermata,come ne anco dal ReAndrea fino che il loro Cont Domaldo non confegiii Chlifsa , che ni il 18. del Regno d'efso Andrea del 1121. ed
al! 'liora confermato il Priuilegio fopradetto,e confeguita la liberta diftruggefsero popolarmente il Caftello , che ad vfo di Croatia haueuano li loro
Conti per propria habitatione come nel predetto bieue d'Alefsandro IV.
viene mentouato, e fecero la fopralcritta conuentione con Tragurini, 8!tini , e Chlifsani , promettendo di non corfeggiar pii per mare:ma perche
quft'efpreffione dd corfeggiar de Sibenzani , e molt'altre violenze , che fokuano vfare i Croati,non pofsono efser ben intefe fe non fi dichiara il preteItojcon quale fi t'aceuano,far pero bene di dichiararlo .

Quale fofse il modo dlie reyrefaglie cid vfo di

Croatia. Ca$.j.
N Elle Citta Dalmatine> quando alcun Cittadino riceueua qnalche ingiuria, danno da alcuno d'aliena giurifdittione,per qualche rifpetto non
ardiua di ricorrere al tribunale del delinquente,come era il confiieto,compa.
riua auanti il proprip magiftrato, e ricercaua, che gl fose procurara ragione : aU'hora , fe Tiftanza era ftimata giufta il Magiftrato fcriueua al Maiftrato del deliiiquente ricercando giuftitia del dehtto commefso , o emena del danno fatto,e quello tacen a giuftitia &auuifaua quello haueua tarro,
vero di commun confenfo .fi elegeuano gl'arbitrijli quali in tempo, e luoco
preffso terminauano la diferenza, e quando ci non leguiia , veniua con altr'Ambafciatoriricercata giuftitia, e non confeguendola all'hora il tribunal
dell'otfefo rilafciaua la patente dele reprefajclie in forma publica , la qualo
craJiccnzaall'offcfo, odanni/icato ( con affiftenza pero diperfona ci efprefsamcnte deputata)di poter pigliare qualfiuogfia robba , e taluolta anco
perfona del luoco del delinquents e coniegnarlo nella depotaria publka_,
lino alia fatisfatione:m nelli Juochi di Croatia baftaua,che l'offefo, il dannificato comparifse auant'il uo Zupano, Cont , e che per teftimonij , e tal
volta anco per folo proprio Giuramento prouafse l'aggrauio, o' danno, che
fubito fe li concedeuano le reprafaglie, e ienza l'afiftenza d'alcuno al iu<> arbirnotolrre di ci hauenano li Croati vn vfo tr di loro, che quando fcguiua
qualche homicidio.erano foliti di compenfarlo con denari, che veniuano pagati dagl'vccifori alii paren ti deH'vccio,e ci fi diceua pagar la Vrazda,comc
meglio fi fpecificar in altro luoco;e percijquandb occorreua,che qualchtL/
Dalmatino ammazzaua vn Croato li paren del morto pigliauano doue tro.
uano la robba, ed anco le perfone della patria delj'vccifbre per farfi pagare-
quello pretendeuano per vrazda,e cos con l'arbitrio,che li priuati n piglia
uano fotto vari) pretefti) di far vendetta de nimia , refari de danni, s'im-

pediua

34

Delle Memorie

pediua il comercio, feguiuano fpeffiflimi difturbi , ehe taluolta proruppero

in guerre ciuilirfotto tali , 6 fimili pretefti li Sibenzani fino che lottoppiti al Conte Domaldo fi faranno fatto lecito infeftar per mre li Spalatini,e
Tragurini , e perci faranno ftati tenuti per corfari; fimili deuono efler ftati
anco gl'infulti de Templan fino, ch'hebbero Chliffa in poter loro, come da_
gl'cfempij de tempi fuflequenti fi verifica perla perpetua pretenfione delli
comandanta di Chlifla, ncl voler efiger certa forte di dtio datutti quelli,
che paflauano per le. ftrada, che fott Chliffa; e queda deue efler ftata la tiferua,che fccero li Tragurini di poter ricercar ragione deili danni riceuutida
loro nel tempo, ch'aitri Croati daSegiu gl'inferirono danni , per li qua! i furono neceflitati d'armar le loto Saetie.c barche,c montatoui fopra Amblafio
deCernota, eSaladinoGiudicipcr Capitani conaltri ncbiliandarononel
canale fot r i ! monte dcttoMorlacca,e pigliata vna barca con ott'huomini da
Segna , la conduflcro in ArbetJoue per interpofitiot^e del Cont , ch'era Vcnetiano di Cafa Malipicro li Segnani mandarpno Ambafciatori , e pretendcnclo li Tragurini, okre la rifattione de danni, che non fi douefse efger da
loro laTergouina inSegna;e che fe \i reftituifle quello,che loro era ftato preo, fu finalmente di commun confenfo ftabilito h 5. Nouembre 1225, che per
l'auuenire li Scgnani non poteflro pigliare alcuna Tergouiua , o.datio da_*
Tragurini , d quali ni anco riferuato l'arbitrio di poter dimhdar la reftitutione dclle robbe fin'all'hora prefe da Templari;dele quali fe foflero mai refarciti non fi troua memoria alcuna .

Abre diffrent col Conte Domaldo.

. i

Cap.S.

SEguirono poco doppo altri difturbi tr li Spalatini,& il Cont Domaldo;

ilquale confeguita Chlifla con Taitito degl'fleffi Spalatini.come (crine
Archidicono, dpppo breue difllmulatione per vdetta d'efler ftato cacciatp
dalla Cpntea all'improuifo depredafle jo.nula pecorc,e pigliafle 6o. Cittadini prigioni ritenendoii jer piii d'vn'anno , da quali anco prima di lafciarli
eftorquefe molti denari , e non fa mcntionc alcuna ib li Spalatini fiano ftati
reintegran di quefti dni:m bggige,che doppo quefto capitafl Spalato
Colomano fighp del Re Andrea Duca di Sclaimnia con gran comitiua di Baroni,fenza efprimere il tempo,e trouandofi il fopr'accennato Pruilegio, che
lo fteflb Colomano conceTe Treguano Vefcpuo diTrad ciato in Spalato del
jn6.il primo d'Agofto,da quefto^e dalla prigioniad'vn anno de Spalarini in
Chufla fi puo computare,ch'il fatto feguirfe l'anno precedente,e con la vcnuta di quefto Colomano,che come figlio di Re doueua hauer grand'autorit ;
non pu efler che li Spalatini non facefler querimonia contre il Conte Domaldo,e ch'egli,o di propria autorit, dellaPaterna Regale leualieChlina di
mano fuajtroudofi memoria,che l'anno 1227.11 i4.Aprile le chiaui di Chlif
fa ftaflero difpofitione de Spalatini.e Tragurini/egno cudente, che Cihlfa
'
non fofle pii all'hora
in noter di Domaldo^ e che nclla fu priuationc i erano intereflati con li Spalatini anco li Tragurini , come dalla ferie della Icrittura fi pu comprendere, che ho voluto tradurrc infiera .
L'anno dell' Incarnations deis ig. i ij.inditione i .del mefe d'^prile il giorno 14.
nei tempi de Gunceo venerabil ^rciuefcouo di Spalato de Greg'.lll.m Conte,Mrba Zadal Sicario lo Tietro figlio del q. Zupano /ico ricognofco , confeflo , con ta
prcfentc

Di
frefentecrittura maaifio tanto all pofleri,<jnanto all moderni , che bo riceuuto
votSignorGreg'.prenminatoConte,edaWvniaerfalcomnnnitadenobili^ditutfil
poplo di apalato U Caftello di Chliffa da douer eerper mano volra c*flodito,e gur
dalo honore principalmente della Corona del Rrgno d'0ngaria,& faute,efi. re^%a delle Citt tanto di Spalato, quanta di Tra : con queflo lgame di conditions obligandomitefremetiendofottofigurta delle perfone,c)efottoft leggeranotche dell'ifleffb
(afollo non prefumerofar tofo alcanafen%.i commando* conftglio voftro; ne l dard
alean buomo,benche l'ineffo R per fe , per il fuo "Preeipe lo dimandaffe : da me
ente faraf.ittoferny eonfiglio dellgrandi dlia Citt ; ma al commando oro fe s'ba conjecture conftgnaro,fe da enere leero ;fefaro alirimenle le jotionotate figurta draille peperiaranno tenate difanfare alla Communit. Che e ti Caftello
ara affidiao da qualch'efercito,voi mi preftarete agiu to opportuwo,cfe non afrete
tant(40,qttantQ le mifiguridfaranno libere,& affolute:eccetto fe h lafciaffi ad alcuno per precia cmodo alcuno Smilmente (e U Caflellani afjaltafferail Caflello, e
non mi pote]i dijftndere da lorofaro fciotlo-io,c le miefigurtiL chea io da me, o perli
miei ofendeffi Spalatini, o Traurint lefottnotateftgurta faranno tenate difodisfare,
roa quefl'ordinc pero . Se foffefafara fopra diece perperi la giuflitia fidebba fare in
Spjiato:mft' (otto dieceperperi,'offefo dimandar da me la giuflitia: la qulefefrb
negligtntedifaretdatomiil termine d'ottogiorni dame,o per it mi fommtffario verra
a Spalatoarifpondere: efe non lo faro lefigurt faraano tenatefttisfare'-e quefto certmentefrra olferuato tanto da Spalatini,qHanfo daTraurini.Oltrc di co voi commanementetoecatilifacrol'anfiEilangelif'mi hauete gmrato aiutarmi > fmantenermi
con buona fede tomefigliolo,e Citladino volro'fimilmente,^ iogiuro voi,chcfaro
fedele voi del tutto,efono prfedelmen te portarmi in honor ,fal*te , e commodo vo*
flro in ognitempo,fempre pronto & appjrecchiato,comehabitanteteCittadinoin perfotta, & bautrcyferuit e fafsalli , e con tullo l'appar'ecchio mi al feruito della Cia
venire:cofi Dio. mi aititj quefli Santi Euangelij . Li Caflellani de qult io borafer la,
Dio,e vojtra gratia fon pbflo al commando , communemente giurano che infierne COTL,
me ftarano fedelmente al feruit io della Citt come Cittadini,ecompatrhtti voflri . E
ptr magiorftde delle cafe premefse per pcgno di ftcurt qtrefli nobiti prefenti di mille
perperr vi do per afficuratori,cioe MadioCitadino vofro,Socero mi per i ;p,M/cb<t
fratellofuoper 50, Stepo cognato mi per 50, Cuictaper 50, Defa Michaeln per 50.
Cfanper 50. Leonardo de Micha per 50. Stire Magerrper 50, Martina Luccariper
50, fulcinna de Defa^aper ^o,Buccafsoper $o,Theodofio ipte de Drimo per 50.
Tietrodi Camercioper 50, Sanicca de lando per 50, Ciacomo de Leonardoper 50,
Formina dfTefsa per ^o,Ciacomo da Trau per 50./falto qaeflo nella Corte di Spala*
to,e con folennegiaramentoflabilito tanto dal Conte , e nobili deba Citt , quanta dal
prenominato "Pietro,e Chlifsani,doue quefli grandi principalmente rifsedeuano.il Sig.
Creg'.prenominato Cote stefano, e Micha Giudici,Drago deTinfa Giorgio de Matteo
de Grate, D.rmo de Formino,Dragode tacla,Greg, de Luca,Mnrgia,& aim molti.
D Trau vramele Uefa de Laca Cafotto,Mille,& altritinfre{en^a di tutt'il Toplo.
Et oTomaChiecogiurato'Hotaro del commune di Spalato fuiprefente, eper
comt,i;ffane del Conte,e de volonta della Corte, & in parola del fpefso nomnalo Tietro,-; deilifuoi afflcuratori hofcrilto,e col confuetofegae diftabilit hofermato .

( Quefto Toma Chieric detie eifere I'iftefso , che poi fu Archidicono o

fcnil": i'iftoria, che fpeflb vien citata. )
D.i qucfta fcrittura dunque .come confta, che del my. Chufla non doueua PU cll^re in noter del ODonquldoycosi fi puo credere , che per li riceuiiti
a
iniilti,

Delle Memorie
infulti,e danni fatti all Spalatini fia flato priuato dal Duca Colomanoje con
fiando, che il goucrno di Chlifl'a all'hora fofse difpofitione de Spalatini , e
Tragurini cos fi dene creder,ch'anco Ii Tragurini habbino hauuto parte nella priuatione del ConteDomaldo,dal quale fcilmente haueranno riceuuti d*
altri infulti , apunto nel tempo,che poiTedeua Chliila ; e con tutto che non vi
fiano memorie di quelli tempi ; tuttauia fe ne troua vna di prigionia, fe bene
poftcriormente fcritta , che pu efserc, che fcguiffe al tempo , che egli poiTe
deua Chlifla.Defa Lucio (quello ftefso, che compame auanti Pontio Maeftro
della Militia del tempio per l'efccutione delle lettere Regie contro'l Conto
Domaldo de] i2i7,e che e anco nominato primo tr Ii Tragurini nella fopradetta fcrittura)f teftamto del ia?4,nel quale lafcia vn prelegato alii figjioli
diMatteo fuo fratello all hora morto dichiarando di farlo , perche eglijifoe
contentto d'efporre la fua vita alia morte , hauendolo indotto i'entrar in atcere del
C. Domaldo perfourarft egli da qnella .
E con tutto , che quefta memoria poteriore fett'anni della cacciata del
C.Domaldo da Chlilsa : pero credibile , che ci fuccedefle molto prima di
quello flato fcritto il telamento,nel quale fi f mentione diMatteo all'hora
morto,ch'al tempo della prigionia viueua,onde pu ridurfi al tempo,che'l
Domaldo poiTedeua Chhfsa,e trouandofi nel Catalogo de beni del predetto
teftatore iui inferto,ch*egli pofsedefse vna parte de Molini nel Pantano, e di
fotto fi vedr, ch'il C.Domaldo anch'egli pofsedefse altri molini nello ftefso
luoco: quefta communanza puelfer ata caufa della predetta prigionia di
Matteo Lucio.Trouafi anco vna Jettera del Re Andrea,m fenza data di quelle che fi diceuano minori, nella quzle,commanda Malducio Duca di Kacetti,&
aliafua parentela,che s'aSienghino dalli latrocinij,cbe efercitauano nelle doi Ifole ma
ritime,& in Zernounnga* chefcaccino li Cor\ari,e Tatarini altrimente yerra con le
for%e del Regno* doiglioli Beta, e Colomano in perfona, e li cafligar .
Querto Mal d uceo pu efsere, che fia lo fteflb , che Domaldo ; perche Malducco,e Ii fuoi figlioh,come fcriue l'Archidiacono pofsederono il Caftello d"
Almifsa,ch'era comprefo nelli confini di fopra efprefi nel Priuilegio del 1 210
concefso ad efso Domaldo , mi per non efserui rincontro d'altre fcritturej
non fe ne pu hauer certez2a feparli d'eifo Domaldo : confia per il fine fuo
infelice dcfcritto da Micha Madio Spalatino ; il quale nel cap. 23.rimprouerando al Conrc Giorgio di Chlifsala fua fuperbia dice cosi .
Doiterefli ricordarti Conte Giorgio degl'anni paati , e del tempo del . Domaldo
de Cliuna non offender li Spalatini,perche eo Domaldo,lando in Chlia hau eua prefo circa 20. nohili Spalatini , cornefi trouafcritto nelle croniche di Spalato ,epero li
auuenne male , e finalmente prefo nelfuo letto dentro al predetto Caello di Chliffa,
condotto Spalatofopra vn Somaro tondati li capelli per vittuperio > e febernofatto
religiofo mor vilmente Trait .
Amichia r inouata con gl' Anconitani .

Cap,?.

SEgui pochi anni doppo la rinouationc dell'antica amicitiacon gl'Ancomtani : nella ferittura della quale contenendofi cofa degna di memoria,
ar bene di refcriuerla intiera,come nell'Archiuio di Traii fi conferua .
Jn nomine Sonetee, & mdiuidu* Trinitatis jmen .
Qtioniam eapaffa , qu* in pach concordim t & vnitatcm Ciuitatm geruntur
obli-

Di Trau.

37

obliutont deccurrentibiu temporibus tradi folent . Idcirco volumus , & eamdem

ferpetuam tnetnorabili ferie lifterarum. Cum igitur antiquitiu Tragurienfes Ciues, quicafu accidente ad : veniebant, vcl eiut dtriaum recipiebentur, & honorabantur tamquam Ciues. Opere precium duximus' tfos ygt
Vgolini Latini "Potcfi.tf voluntate conftlij gcneralif eiufdem Terr morefoiito congregate antiquam pacem amicitiam inter Tragurienfes , & nos rcnouare,
adcHtus amicititfedueabile renouandum D: Treguantu. Trag. Epifcopus , & Yir
nobilis DeffaLuce ad Ciuitatem venere , qui de iniunttobt offitiodebitam curam gerentes hoc paftum inter nos , & Trag* & per dittos Dnos nomme
AiUA Ciuitatis Trag.slatiitumfuit , vtCiuis Trag.nunc , &femper in Ciuitate con*t &inomnieiuediftrtitt{itfecuruf, drfaluttt, honorants, &receptufficutquiiibet ^4nconitanui . Ciuis qnoque ^nconitanus in Ciuitate Traguri/j, &
eiusdiflriftukabeatiUudidem. QuodpaUum nos^inconitaniin pofterumfirmnmt
&flabilehabere vol entes, vtnunquamde cetera foffit aliquatenus hec concordia
defraudan eamdemfecimupreentium liuerarum figillo tefttmonioanotandum feu annotaritradentes earn Carnofilio dant portandam , & deferendam vniuerfts Tragurienbtti Ciuibus noftnt Communicant bulla Kafauarc
roboratam .
Dat:*nconfnb anno Di iz$6.die generis xi . intrante menfis lulij
temportbut D.G.T.T.& D.Federici Romanorum Imperatoris Indi: nona,

Pende il igillo di cera con la figura d'vn huomo armaco Cauallo in atto
di ferire con la fpada nuda alia mano delira .
Per l'intelligcnza di quefta riunione auuertir fi deue , ch'in auelli tempi li
Dalmatini erano foliti frequentemente approdare lidi d'Italia, e
particolarmence in Ancona ; onde il recuprame la Cittadinanza, che s'era_>
perfa> farftatoitimatonegotiodicranconfequenza; percioil Vecouofi
ara nfoluco d'andar in compagnia di Defl'a Lucio per poter confeguirla pi
fcilmente con la fu prefenza, come fegui: & efprimendofi in quella, che anticamente liCittadini di Tra,che capitauano m Ancona, o nel fuo diftretto
veniuano riceuuti, & honorati come proprij Cittadini, e ch'allora fi rinonana l'antica pace, & amicitia con Tragurini , e che fi douefle continuare la vicendeuol Cittadinanza tra quefte doi Citt .
Queft'antichit della Cittadinanza, che li Tracurini godeuano in Ancona
da ene caufa poffi efler prouenuta ; fi come non fi na rincontro alcuno di me
moria fcritta ; cos chi rifletter all'origine d'ambi dui, fcilmente potra ve ire in cognitione : poiche I.iia , che fu fondata circa gl'iftefi tcmpi> o po
co prima U'Aiicona daSiciliani, e che fu cos celebre , era ridottainpochi
habitatori frarfi per l'Ifola , e dlie due Colonie de LifUmi Epeti giaceua^
deferto , e Trau olo confcruaua il nome di Citt, onde gl'Anconitaoi, come
quelli, che riconofceuano l'origine loro da Siracufani,haurannoperantica
traditione conferuata la memoria dell'vnit deH'origine, e trattati li rini come proprij Cittadini , come di fopra fu accenato , e per la defolafione di Trau , per qualch'altro accidente eflendofi interrotta quena lodeuol
oorrifpondenza , che doueua riufcir d'incommodo, e danno haur indotto li
Tragurini ad inuiarui il Vefcouo per rinouare,come fecero,l'antica amicitia>
e g' AIK oiutaii i mandarono Carno da loro nominato per Ambafciatore
Trau , per riceuer da Tragurini fimile patente alia loro , la quale creder i dcue che far ftata ncllaftefla maniera fatta , e portata in Ancona; bencheper

gl'acci-

Delle
l'accident! occorf d quella Citt non fi trouano fcritturc di quelli tempi: vi
joo anco altri veiligij nell'archiuio di Tra delTamoreuol comipondenza,
ch'era tr quefte Citt ; elprimeodo gl'Anconitani nelle loro lettere fcntte
Tragurini, ehe per rinfegregabile vnione delFantichit li riconofceuano
per amici intimi, e rrarc li , e per l'irameni eruitij riceuuti erano Joro obi igatiffimi: tutmiKiicijjch'altrettantohaueuano anco cfpreo li Tragurini
nelle loro lettercfcritte gl'Anconitani, lequalinon trouandoii in Ancona, non fe ne pa hauere rincntro ; Che queta Cittadinanza d'Ancona fbffe fpeciale de foli Tragurini tr Dalmatim , ne da indicio vna compofitipne
fattatrgl'Anconitan, eZaratini del 1248. i quali cos per hauerlaCitt,
f>i popolata, com'anco pi viciaa doueuano piufpeflode Tragurini frequentar la nauigatione d Ancolia, e pur nella fopradetta compoftione non
viene efpreflb alero , fe non che , rimoffi li difguffi paflati potclero praticar
gl'vni liberamente ncl pacfe de gl'altri .

Sconuolgiment m Spalato , e I' vnlonc i

Tragurini . Caf. i o.
SEguirono poco doppo fcpnuol gimenti in Spalato , ne quali-come fcriuo
Archidicono li Cittadini diuifi in fattioni cacciarono ilConte Grego
rio , & eleflero di nuouo il Conte. Domaldo ch'era loro inimico capitale , e_*
pocooppocacciato vn'altravolta Domaldo eleflero per Cont Marco figliolo di Gregorio , & ail'hora quelli della contraria tttione intigaflerp
Tollen ipte del Cont Pietro di Chelmo , che '' a depredare gl'animali de Spalatini , e Tragurini , e che quefto con non poca cauallaria conducefle via dalli pafcoli di BoffiglirU quai So.mila pecore . Quelo Cont Mar
co nel tempo del quale fu fatta quena depredatione, fi troua, che fofe Cont
di Spalato di Gennaro 1239. la quale fcil cofa che feguifle con panicipatione del Cont Domaldo ; poiche quando la prima volta fu cacciato dalla.,
Contea, anco all'horaurono depredad gli Spalatini daCetinef, febeneal
ritorno-furonorotti , e leuata loro la preda come riferifce lo fteflb Archidi
cono , il quale feguitando la fu iftoria narra le fcditioni, & vccifoni, che fe guirono m Spalato ; per le quali furono abbatture certe cafe de Cittadini , e
relegati alcuni di loro in Trau; da doue per la vicinanza infidiandof fpeffo vna parte con l'altra, haueuano pofta la Citt in tanto fpatiento , che niuno
fi ftimaua ficuro ; onde per l'efortatione de Padri dell'ordine di S.Francefco,
e dello fteflo Archidicono rifoltierono di non pigliar per Conte alcuno de
Conti Croati per efser mtereflati nelle fattioni ; ma neutrali , e d'Italia , in_,
fpecie dlia Citt d'Ancona , doue mandato il medemo Archidiacpno,c MicnaMadio eleflero Gargano de Arfignisper Podeft con le condition! da lui
efprefle, il quale capitatp in Spalato li 15. di Maggio iijy.pofe mano fedar
le difcordie trCittadini,& aggiuftar l'inimicitie con vincendeuoli parcntelle, riducendo il gouerno della'Citt all'vfo d'Italia , e fiiflequeiitemente ferm buona corrifpondenza con li vicini, e ftabili tr Spalatiui, e Tragurini gli
infrafcritti capitoli .

"Njl nome dtl Tadre, e del Figliclo, e dello Spirito Santo .

honor di Dio , e dellagloriofa Vergme Maria,'te delli Beati Doimo , e Lorenzo,
fdi

Di
fai tuttigl'altriSanti, eSantedi Dio: e per il buon flato pace, etranquiUit dlie
Citt di Spalato, e Tra Ianno del Signare 1 139. giorno de Luni entrante l'vndecimo
di Lu*lio. "1 tempo d Gregorto TV. edelSereniffimo R de Sauonia Coiomano
el mdittioue 1 a. Cargan de ^rfignis Cittadino . Ai SpaUtper il
fuo commune t "Pitre de Luc* , e Taelo Giudici dlia Citt di Trogurio con $baciatorideliifteffaCittaRaddc, Cerne de Dine Merino de , CSr /<_
Frcnta per la delta communit voient dtuenirc reformar lapACC,jrAtellm%a,e
compagnie,fr tutti doi li Communi .
i d' piactuto , chcfificci t\eritengi di qui died anniniti ferma pace , concor
dia ,e compagnia, & amicitia tr le Communi A lutte doi le Citt, e che l'vn comtmtttefitteinHoaiiitareconfigliare, e defender l'altrffneUeperjone, e nelie robbe
tant -vaittmente , quantofeparatamente , e tmtiqteUi buommi, che la Citt di SpAlato btxreper nemiti ; la Cata di TraAli hatera pernemici , dr all'incontro &c.
E fe accadera, che nafceffe difcordia o ver guerra per mare la commnniti
SpoiltfaalcHHta far quattro S Mtic, e la Communit di Tra doi} &altrilegni
pao tenntidifare conforme olla poffibilita di tutte doi le Citt con buena fedefenqt
fraude.
$ fe na'cera guerra per terra la Communit di Spalatofartfnuta far doi perte
de Soldati , e la Communit i Traita terf frte.
4 E fe mandaranno ^mbafciatoriper eruitio delTifleffe Communita , od'alcuna
di loro in qualtbe parte , aadaranno aliepeje de doiparte de Spalatini , e della terca
e Tragrtni .
5 guando caualcaranno , o nauigaranno nell'efercito tutte d le Commuait ; e>*
all'hora baurannoguadagnato qualchecofa ; quelguadagnoft diuider in tal mante
ra, cbe doiparteftano de Spalatini, e la ter^a de Traurini.
6 EtfealcunofartieolaredaTrau vorr demandare ragione da aleuno de Spala
to, fuella ragioneft debba ventilare auanti li Giudici deSpalato ; e iHjieta la cauft
fe ptrer al Mirante Traurino Ai non bauet riceuuta piena ragione , foure portare la,
fuafentetrca Giudici di Tra, e moflrarla , efe pareffe atoro, cb'ilfuo Cittaiin
nonhauefsericeutapietaraggionr, efoffielaliteda^o.perperiins, alfhora i liti
ganti debbano andar alla Citt di Zara, & aquella mo/lrarefe eftatabenfatta
fuella fenten^chefefard benfatta, fia ferma;e/enonfarbenfattaal.'horaquelU
(orte atar conofcerla detta cattfa, e quella dijjinire.
7 Saluo che qualfiuoglia> cbefoffe grauato poffi vna volta dalla detta fcnten-ca ap,
fellarft, e poi in quel IHOCO profcguire l'appellationetm da altrigiudici, che da quelli , ehe la. prima volta giudicaro no e tutto quellofargiudicalo dalli giudici , fi hobbiaper rato da tutte doi le parti.
8 Etfelalitffar fotto 30. perperii litiganti non douranno andar a Zara; mala
fen:en^a delligiudici di Sptlatofar ferma , e da quella non fi poffi appella e .
9 Et l'ifleffofia ofleruato nelliSpalaiini, ehe von anno dimandar regione da alcuno
i o Ete vn Commune vorr dimandar ragione dall'altro Commune, dour dimadarta nella corte del Re d'Ongaria , e quel Commune , o ilfuo Sindico dour. andar
alla detta Cone procurarfi larjgione , nel termine di tre mefi doppo cheJarflato
riccerczto dal'altro Commune .
Et /e qualche Tragurino perder qualche beflia , rpbba ptr Mare , per terra ,
che li lofferofurtiuamentepigliate,operfor'^a,niHnSpitlatinoledoura comprare fe
noninSpalatopalefcmentf, efefaranfloconoiciute, chcfrflcrodeTragunni, non-,
4
dour.

Delle

dour comprarle ,mtrattenerle perTragurini .

Et je le compraffe in qualch'altra parte, che in Spalato perda il preigp , e le beflie,
e la robba : & al contrario &c.
11 Etje Rogerio nipote del Conte Domaldo vorra dimandar alcana raggionedal
Commune di Tragura debba dimandarla nella Cotte del R d'Ongaria .
1 2 Et delfatto del Conte Stepco flato coft ordinato , che de tutti Ii datmi da luifatti
al Commun di Spalato , ad alcun panicolare doppo che flato Conte di Tra , che
debbafar raggione il Conte fotto l'efame delli Giudici dt Tra .
13 Etfe il Conte non fi vorrd aringere , ch'il Commune de Tragura lo debba etc.
ciare, & bauerper immico, & agiut are i Spalatini con tutto il lor potere nel recupe
rare le cofe loro dal detto Conte, o "vero Ii Tragui im rifarranno loro il danno .
la. Et jualfiuoglia dclleflee Communit vorrahauere alcuno per mmico quella
Communit dour ricercar ialtro Commune, e quel Commune dour ejfere in me%^o
per farli far raggione, efe qwl i nimico non li fard raggione , ch'il detto Commune
debba hauerlo per mmico , come l'h laltro Commune e poffa pigliarlo in qualunque
dlie dette Communitfara trouato.
1$ Et m qualfiuoglia tempo, che l'vna , e l'altra Communit vorr trattar del fatto
de time dot le Communit,gl\Ambafciatori di Tragura vengao due volte Spalato,
e gl'\Ambafcutori di Spalato vadino vna volta Tragura.
16 In tune quefle cofe pero fatuo fempre l'honore, efedelt del R d'Ongaria le
quali cofemte, eciafcheduna dlie fopraferine fonoflate promeffeda tuttedoile
parti, e fermte col giuramento corporate nel general colloquio , o veroparlamento
dell'vna, e detl'altra Citt dalii huomini dette dette communit . In prefen^a de Doimo de Formino, Lampredio de Z agarella, de ormino di Fefle, Micha de Madio,Sta
o di Elia, ^Andrea de Micacio, Buccafto, Gregorio de Lea Spalatini , e Saladino de
Volcina,Tietro de BufaloiCafari-^p da KalendaJ'rouan de 1,1 deToma,
Dobra de Men^a Tragurini, ed attri molti.
lo Tietro de Tranfmvndo Cittadino d'^nconaWotaro imperiale , &horadel
commune di Spalato tutte quefle cofe pregato fui prejente, hofcrim, e publicato.
Nelli quali oltrc le cofe fiabilit perbeneficio commune delle dueCitt,
vengono anco fpccifkate due differenze particobri del C.Stepco nel 12. e de
Rogerio nel xi. dalle quali fi come l conolce la prudenza di Gargano , che_
volcleuartattilipreteitide difturbi, chcpoteflero nafcer tr quelle due_>
Citt tanto vicine , ch'egli procur d'vnire in amicitia ferma , e ftabile ; cos
perche doueua confiar paleementeche'l Cont Stefano della cafa de Conti
di Brebir( detto Stepco con pronuntia Croata) all' hora Conte di Tra ha
ndle inferito de danni Spalatini ( forfe per alcuna 'delle occafioni riferite_>
dall'Archidiac. quando furono cacciati dalla Comea di Spalato Gregorio,e
Marco fuoi Parenti ) onde per terminare quefta dirferenza ne f rimefla la cognitione all Giudici di Tra, vero , che dalli medemi foe rifatto il danno.
Perchefofo rimejfa alia cognitione 2{egia la differentia col Conte
Domaldo,

C4p.11.

MA 1 altra di Rogerio nipote del Conte Domaldo perche fofle rimefla_

alia Corte d'Ongaria, bifogna riferie vna memoria, che di ci f
troua per potera indouinare .
Ha-

Di Trau.

Haueuano i Tragurini lo ftefs'anno Ii . Maggio ftabilito per legge ,

niiimo ardiie aiutare, o dar configliopalefc o occulto al Conte Domal
do, ad alcuno per parte fu nel fatto de Molini del Pantano , fotto pena_
d'eflio perpetuo, confifcationc de beni; e come che per non lieue caula deue
effer ftata tabilita quelta legge , con tanta olcnnit , nclla quale volfe intrauenirui il Vefcouo , e farla confermare col giuramento vniuerfale , cos bifogna andar imieltigando , quali potefiero efler queti molini del Pantano , che
prctendcua il : Domaldo .
Sotto il monte detto Carban , che diuide'l Campo piccolo dal Campo
grande al lito del .pare fgorgano abbondanti cap d'acqua , che con argini
atti mano d'altezza di 30. piedi in circa folenuti formano vn lago , dal
quale l'acqua per vari) canali lafciata cadere volta dodeci rute da molino;
quefti anticamente non furono nel fito done hoggi fi vedono dirimpetto all
medcmi fortiui : m vna parte era verfo ponente lontana cento pafli dono
hoggi ancora fi vedono veftigij di dette cafe, ed'argini, che condncetiano
l'acqua appunto ncl fito doue comincia il Campo piccolo , e querti doueuan
efler de Tragurini dal tempo antico: dall altra parte verfo leante altrettanto
fpacio dentro al Campo grande in quella parte , che vien dctta Diuuglie fi
vede ancora vn Jungo tratto di muro groflo, che fi conofce ftto per foftener
racqua,ch'airhora doueua formare vn lago fmile quello d'hoggidij m ho
ra amunito , e coltiuato i nel capo del quale chi ben ofleruar vftrouar veftigi;dicafe, che feruiuano anticamente per molini: e quelti doueuano effere per vfo delli Croati habitant! nel Campo grande particularmente della_>
Villa Biach , i quali doueuano dirfi del pantano , per cfscr il pantano attaccato al fopradetto Campo di Diimglie , che fi lende con Ja punta detta Muchina verlo ponente per vn gran tratto: queli dunque doueuano efser li mo
lini , che pretendeua il Conte Domaldo : perci nella concordia con Spalatini , ne ni riferuata la cognitione alla Corte Regia , come di controneria, che
dipendeua dal Priuilegio Regio, incuierano eforefse le terre , ch'ilR An
drea confermaua Tragurini . Seguita poi l'Archidiacono di Spalato defcriuere il prudente reggirento di Gargano loro Podeft , e trd le molte cofc.
buonc da lui fatte , nferifce , che compilasse tutte le leggi antiche, & aggiuntene molte altre , ne facefse vn volume , che fu detto capitulare , il quale offe da Tragurini trafcritto : racconta anco la guerra , che fece con Almifsani,
ch'erano Corfari , e come leuafse dalle mani.Ioro I'Ifola della Brazza , nella_
qual imprefa li Tragurini gli mandafsero aiuto di gente : e finalmente la pace
ene fece con li medemi includendo gl'amici deSpalatini,tr li quali doueuan
intenderfi anco li Tragurini, fe bene l'Archidiacono non li nomina.

// 2(f 'Bela fugto da, Tartar fi ritira

Trait. Cap.iz,
SEgui nello ftefso tempo Ja defplatione del Regno d'Ongaria Fatta dalli
Tartar , ch'il medemo Archidicono dcfcriue ': raccontando , ch'il Re
con la Regina , molti Prelati , e Baroni fuggifsero SpaJato il mcfe di Febraro , e poiToggiunge .

42.

Delle Memorie

' volle Rfcrmarfi in Spa!ato ; m con li Moglie , e Teforofi fermo

penfaudo iui d'effet pi ftcuio da incurfione de nemici per lavicinantydc'lfole ,e
pafsb. con tutti lafua Corte , e ft ferma ncWlfola viema : e nel capa feguente conta It de gl'Ongari rifiiggiri in Spalato , e la venuta di Caidano vno
deJJi cap con numerofoefercito di Tartar , che volefle efpugnar Chlifla; m
faputo che non viera il R , fi voltale verlo Tra . Lefcbirre de Tartar eon fempio Ctpitauo fi fermarono nel lito di Tram : pero il R vedenJo che l'efercitt de
Tartar tra venuto auanti ilfuo ajilo non flimandoficuro nelfola vicina %fece imbarctr ne vafclli apparecebiatiper tal effetto la Moglie,figli,egli tefori, ed egliflando m pma galera fi facetta rogareper offer Ii andamentide nimici : & il Capitana
Cuidan opruate diligentemente tuttee circonflan^e di auel luogo , ttntauafe potcffe
accoftarfi acauato alte mura-, m hauendo conofciuto, chyd mate, che dimide laCrtt
dafmoi mand vn tneffo alla in ordinandki le parole,che domea preferir, il Quale
venuto apprejfo'l Vente crido alt ament in lingua Slaua duendo . Queo vi dice
Siguor Cat lauoVrencipe deU'inuttta militia. Tjon vogliate appropriarui larcitX
del aague daltri, m datect li nemiei in mano,accti non refhte inmdti neUa lor vendetta ,evi perdate in vano', ma le fer.tinelle del muro non ardironorifpmderetper
the haueuano prtbtbitione dal Rdi non rifponderparola: alfwa tutta la moltitudine Uuaudofi ntorno- per la ileffa fir ad , Irera venuta i e raccontato comepalati
per Bofna , e Rafe ia ritornafl'ero al mare , & abbrugato Cattaro, & altriluoghi andadero finalmente in Bulgaria, foggiunge . il R Btla mandate Cefpie, e
certificatofi che la gente empiaera vfcitafuori del Regno ,ritorn in Ongaria te la
Hegina col figliolo t efio nel Cafteo di Chliffa , efifermfino al mefedi Setiembre r
morjro dot giiole > le qualifurono nelia Chiefa di San Doimo honoratamatte
fepekMte .
Daquefta narratkiadell' Archidicono fi conolce ch'nco in quel tempo
V i fofTe il fngo nel canape tr la Cittd , e terrafrma , come era auanti l'vltimc eleauationi ftte a giorni noftri ; e quello, che riferifee, ch'il R non fi ftimafle ficuro nell'fola profima (che vuol dir Bua > la cauf deue eflere ftata ,
hc fapendo gl'Ongari , che li Tartar erano folitipafare con Caualft nuoto groffiffimi fiumi , dubitafsero che pafsalsero anco neJl'Iiola Bua ; m
degnod'ofscruationeqnello, che dalla traditionc habbimo , ch'il R con li
fooi all'hora i fomufl nello feoglio detto volgannentc ( Craglieuac ) che_
*uol dire Scogliodcl R,e cheprendefl il nome Regio con tal occafione : il
che riefee diihcile perfuaderc , ch'il R con Ii fuoideggefse vno fcoglietto
cosi piccolo , ripido , e fenza porto per ricouero ; hauedone vn'altro con_*
porto , pi capacc , e commodo detto di S. Eufemia : mi chi far rifleflo al
lito dell'vnc, e del'altro , fcilmente reftar perfuafo, ch'in quel cafo lo Scoglio di S-Eufcmia per la fua vicinanzaall'lfoia Bua, era poco ficuro : m Scoglio del Rc , che tanto lontano e dall ifola , e da S.Eufemia , che non fi poteua ttmerc , che poteflero pafsarui nuoto li Caualli ; perci il R fi fara ritirvto con li Vafclli attorno di quello fiando su le ancore per oferuare gl'an-'amenti de nemici, i qualinell andar via pafsarono vifta fua fopra la co
fia del monte Vlafco , hauendo lafeiato con tal occafione il nome alla ftrada ,
che d'indi in qua vien detta ftrada de Tartar, e fubito partiti ritorn
Tra , e con tal occafione relt il nom; Regio quel fcoglietto fafsofo, cho
non h altro di confiderabile , che vna quantit de conigli , che nclle tan^
fian-

Di TVvf*.

45

Humo rmchlufi , e che dann occaione cacciatori d'approdarui taluolta_.

perpigliarli.
Dlie due figliole del R , che riferifce morifsero , e Fofsero fepolte in_,
Spalato > veden hoggi la loro fepoltura fopra il cornicione dlia Porta prin
cipale dlia ChicfaMetropolitana, con I'mfcrittionc che riferifcc quelle ef
fet morte in Chlifsa, & elsereate cola trasprtate; m precedentemente
mor in Trau Guglielmo ipte del R , e fu fepolto nella Catedrale airanti
l'Altar maggiore , fopra la del quale vi era l'ifcrittioue: m quando
fu laftricata di nuouo la Chicfa , e poftaui la p i anca grande di marmo , cho
hora fi vede fu trafcurato di farai intagliare l'ifcrictionc t dlia quale trouanfi vari copie & era del fcgucntc tete .
lacct ftib hoc lapide
lacet hros inclitus
Nepos Belle teitij
Mararite ecnitus
ec
i Regis fifie
Conftantinopoleos
rcente denique
InfnmsTartaris
QuartumBellamprofequens
Admareperuencrat
Vbi
ad comercia
Mortis
foluit dcbituni
Anni Chrifti fluxerant
Quadraginta do plus
vigeima
Qua GuJielmi piritus
Heuaccedit nclita
Sanum gerens fpiritum

Nobilis Guliclm -t
operit quem tel f
Regis Vngaror
Domine Crecor j
Grccis Dominatr -t
Sceptiislmperatr
Brbaro peruer -i
Marte fub aduer j
cius Confobrin -i
vfqueDalmatin
vite
lufsucelfior
Creator -rj ; s
Millccum ducent .
computo legent j 1S
tlie iam tranfad i
reddidit ad aftr j
Sponfa Margan
Moribus&vi
/

^amcunaquc moriens

itaVirlegau

Difpergens pauperibus
QualiaEccIefie
Ex Imperialibus
Patent intuentibus
Eiuspoftulent

prorfus crogau j
tulit ornanien i
pannis veftimcn f M
lucem,&fupern 7
rquiem etern j

>

Dalla quai ifcrittione non folo fi conpfce cotnc fofsc ipte del R Be!a_>
guefto Guglielmo; m di quel! i panni Imperial i , che fa inentione relaf.
.roalla Cniefa, ne teftimonio vn ricchiflino Piuialc di panno riccio fo
pra riccio d'oro, che folcuano vfare gl'Impcratori di Conlantnopoli,
che fi vede nella Catedrale, e ficonofce efsere ftatod'akra forte di veAito, che di varij pezzi giuditiofamente riimiti con gionta d'\-na lirta di
Canto d'oro , e capuccio riccamata oro fattonc Piuialc il pi IKXO , !
lia in Prouincia .

Triai-

44

Delle
Priuilegij eoncefsi dal % mentre /lau* in
TAU.

STandoilRin Trau conceflealla Citta vn Priuilegio li 1 8. Marzo 1241 ,

nel qule efprime , ehe effendo venuto nette parti maritime con mold, che eco
eranofuggjti dal Regno d'Ongaria , e Sclauonia dallafaccia 4e Tartar foffe Rato ritcunto congrandsima frontera da Cittadini di Trau, efomminiStrato a tutti abun
dantemente ognipenere di delitte con tanta ltberalit,che meritamente fidelifmi denono dirfi , pcrcio confermaua volontier! li priuilegij Paterni > li quali riferifcepuntualircnte , m con parole pi ampie , e meglio eforefse .
Concefse unco vn'altro Priuilegio lo ftefso giorno , nefqule efprime , cb'*
'eendo comparfo Tregttano fefcoao colfuo Clero, e Cerne de Carbone Rettor tut'
ti li Cittadini gl'habbinofatto inftan^a , cht confermae H privilegio , che Colomano
fuofratello haueua concedo alla Chiefa di Trau del "Predio Drid , caerflato anco dal
"Padre R Andrea confermato , batiendo li Cittadini nel riceuimento > ed offequij preflatili ottenuta lagratia Regia percio confermaua effo priutlegio,eflingiien'do lagiunjditione , che il Conte Budislauo , o altri haueffero , e perche eraflato vfurfatoilpoeffod'efsopredioda alcuni baueua falto reflntiirlo, emetterinfoffeffola
Chiefa di Tra per Tietro Cont figliolo de GilMagiordomodelfuo figliolo Duc*
Stefano .
Ottenuto quefto priuilegio fegui lo ftefs'anno li \. Maggio accordo tra'l
Vefcouo , e la Communit > in cui narrando .
Come U Re era flato riceuuo dai Cittadini , che non haueuano rifparmiato cofa
alcuna per riceuer con ogni honore il Re, e la fu comitiva, e che ha ad ^
di tHtta la Citta confermato ilfopradetto priuilegio di Colomano alia Chiefa: che
fercio ridotti infierne U fcfcoHO con il Capitulo , & il Rettore con li Cittadini haue
uano concordemente deliberate , cheft debbano diuidere lifruttidel predio nel modo
fegHcnte : che la Communit , che per quefl'effetto haueuafpefo innumerabil daara
e per complacer alRe,& alfuo ejercito haueua concefso le cafe de ricbi,e de Toueri
debbahuer in perpetuo la meta. Laterita parteftaapplicata alia fabrica della
Chiefa: laquarta raccolga U Pefcouo pervfofuo, efe parera al Pefcouo , & 11
Communit, che li fillani debbano habitar quel luogo,tutto l'offcquio , & honoranye,chefonofoliti di fare al Ciupano Secolare, o nel mandar prejenti , o nelli lauorieri
di terrentfiano tenutifarlt alfefcouo , & U dominio del luocohabbi U Pejcouoin-,
talmaniera, cbeglijia lecitofar lauorare tante terre del predio fen^a darne parte
alcuna , quanta tutti li villici con li loro boni potranno arare in vn giorno, riiioltar
nell'altro, enelter-ofeminare: feptrotrali fillici nafceffe alcuna controuerfia de
latrocin , o d'altri delittita aogudicato dalla Corte fecolare di Trau , le condannc
perofiano diuife col fefcouo per la meta
Da quefta fcrittura f pu congetturare, che il R fofse gi partito da Trau
non esendo in queUa nommato , trouandofi vn priuilegio del medemp R
concefso Lefi^niani dato in Trali 10. di Maggio \^. quindifipudetlurrc , che 1 Re partifse da Trau il giorno vndecimo del medcmo mefe , potendofi quefta congettura comprobare da vn* altra fcrittura data in Chlifsa..
ilgiornoi6.de! medemo mefe, nellaquale. Stefano Vefcouo di faccia, &
eletto ^rciitefcouo diStrigonia fafede, chehauendo ti R Bla confermato all * inflitHitoStffano fijlo di Martiauffio Ciupano pcrpreftaldo:

Di Trau.

45

flaldo; accioche introducejfe , & inueftiffe nel poeffo U Traurini delle ttrre predette,& effendo partita il R,& bauendo la/ciato lui infuo luogo in Dalmatia,ed effendo
ilpredftto Treflaldo ritornato auanti di lui , & ejpofto d'bauer pofli in poffeffo li Tragurini delle terre nomina te nel Triuilegio, li confini dlieyuaii fuffero dalla tonna.
fotto Olrogftno Smoquita , per to inflando li Traurini , che lorofiaao rilafciate le
teftimonia.il,e ricercatonela Regina > la qualeall'horafi ritrouaua in Dalmatia, concedeua loro le teftimoniali ftgillate colfuofigillo>

Narra poi Archidicono la morte delI'Arciuefcouo Guncello feguita inj

temporil1 ancora fitrouaua la Regina in Chlifsa, e che Stefano Vefcouodi
Zagrabia fofse electo in luoco fuo:m che per la difcordia che doppo la mor
te di PP.Gregorio era inforta tr Cardinafi non fi potefse hauer nolutiono
per moho tempo : ed in quelo mentre feguifse la guerra tr Spalat ini,c Tragurini, che egli riferice .

Prima guerra con liSfalatini.

SEciii la guerra tr quefte Citt cos vicine, e tanto congionte in fanguj
che pu dirfi ciuile , nella quale s'interefsarono anco li popoli circonuicini, in maniera che di picciol fatiilla, diuenne vn grand'incendio : de fucceffi
dlia quale non habbiamo altro fcrittore,che l'Archidiacono di Spalato,perci necefsario riferire lifuoidetti> & aggiungerui quelle poche memorie , che fi trouano ; accio che il lettore refti mformato il pi che fi pu del
fuccefso dlie cofe, e delle fue caufe : l'Archidiacono dunquc al Cap.
44. cosifcriue.

Dlia guerra, che nacque tr Spalacini ,

e Traurini cap-44IT^uefti tempi nacqueguerra tr Spalatini , e Traurini per eaufa, che li Traurini
conl'eccaflonedicertiTriuilegijch'ilReBelaando in Trau haueua loroconceffofopra cne terre Regali, voleuano eSlender le adalcune terre particolari
de Spalatini , ch'erano inclufe tr le terre comprefe nel medeftmoprtuilegio , ^idunque Bernardo Todefl con barcb'rmate vfci da Spalato , e prefe 50 . huomini Traufini, e condottili Spalato li pofeprigioni ', in quefti giornifopragiunfc certo rcligiofo
dell'Ordine de minori per nome Gerardo d'origine Modonefe,huomo per la gran Santit dlia vita venerando , e di gran fama ,perme^p del quale diceuano hauefe U Sigl
Iddiomoftratomoltimiracoli ,dolendoli di veder pulular crudelodio tr quefle Cit
t , e dubitando, che per infligatione diablica crefceffe l'incendio diruerra inteflina,
e nefanda , confpargimento difangue tr parenti, e Tficini; comincto efortar le parti
alla concordia; onde auuene , che per riueren^a d'vn tant'huomo tuile dot le Citt
fcilmente incbinaero alla pace- Rilafciando aunque li Tranrini tutti quelli bni de
Spalatini , che per vigor del Triuilegio pretendeuano , riceuerono li loro prigwni ; ma
auanti, chefoffefattal'tntiera rilaffatione deprigioni, vennerogli Spalatini pentir
fh frecuentemente fuffurrando, chequeft'accrrdo foffe in detrimento deU'bonre,e
delle ragioni della Citt ; il che quando intefe Girardo moltogli rincrebbe,e nin crffa
na pregando, efortando indurgl'animi all'amore,t>rotejlando, che quella parte,per

laqualcfaraviQlaoil bcndellapac rentra aldiottoi mapcrcbel'aggwamento

46

Delle MetHorie

era flato con giur amento flabilito furono ritafciati tutti Ii Trigionii ela difcordia reh
il per vn pocofedata; mi non ceffaua la feditiofa plebe di rimprouerate alliprincipalitaffando, efchernendo Ii religiofi & effendo predett'huomo Santo partito poco
doppo per lieue offcja , l'odio,cbe a rincbiufo venne palefarfi .
Delljig^iuftamento fatto dal Padre Girardo, e compagni trouanfi li compromflfd'ambc le parti , la fentenza arbitraria , che far bene riferirla pa
rola per parola accio che fia il tutto pieriamente cmprelo . II compropiefso
de Spalatini tale .
i4 Fatto nell'ifoU, che ft dice appreffo la Cbiefa de San Vietro entrante
l'vndecimo giorno difettembre,prefidendStefano Arcbielletto di Spalato, BernardodaTrieeTodefld, Dotmo de Forminio, Mergade Magero, e Gregorio de Gruba
Giudici .
* .
lui noi Bernardo deTriee Todifl di Spalato , con Ii Giudici , t cpl configlio de
tutti , e per del Commune di Spalato compromeiticmo , e obligbiamo fermamente comprovtettendofi nellemani dtlli religiofi Fr Gerardo de'Modena, edelli
fuoi confiait "Paolo, & ^Andrea dell'ordine de Frau minori, the con buena fede, efen%a fraud* flaremo, tutto quello,che loro flat iranno, ordinramo, e commanderannotrlnoi ,eli Traurini , interpoflaui anco la religione delgiuramento , ditcrminiamo d'oferuarctutte le tofe fopraferitte *e maicomranenirc i efe rente {il the Dia
nonvoglla)ribelli , e difobedienti al loro cammavdamento , fi contentamo d'eere
obligan quelle pene , che loroflabilirannonella fermura dclla pace. Teimonif
furono Treguano Vefcouo di Tragurio , Torna ^Arcbidiacoho di Spalato , Filippo da
Zara, Cantulfo, e 7<{a%ario da capo d'lRria, e molti aim . lo Deja. di Marco da Capo
d'lflria hotarodel Marchefe a'jflr/a,eCancelliere di Spalato d'ordine dellipredetti
frati,e dt volont te conjenfodel predetto Todefl, Giudici ,efno configlio pregato
fenf, &c.
; . :
., \
Compromefso de Traurini
1243 Il giorno vndechao entrante di Setiembre, nel tempo de Treguano / attodtTraStepco Conte, Tietro de Luca , "Paolo ,e Marino di Biagio Giudici,nel*
l' lfela, che ft due appreffo alla Cbiefa diS.Tietro. Hgi mcniouati Giudici, e
tutta la Communit di Tra compromettiamo , e ft obligbiamo ferinamente ...
comedifopra .
lo Giouanni Cafotti efaminatorebopola la mia mano , Et lo Gan^gna Primice*
no, giurato muro tliTra .
\
La fentenza arbitraria
124J ind. i. entrando l'vndecimo giorno di Setiembre, nelli tempi diTteguano Vefcouo, Stepco Qonte ,Tieiro de Luca, "Paolo, e Marino de Biagio Giudici de
Tra
Effendo per perfuaone dell'anticonimico natagraue difeordiatr li Cittadinidi
Spalato , di Tra, in maniera che fi vedeua di giorno ingwtno dtgia appicciarft mi
Jerabilmeme la guerra. Jo fr Gerardoda Modenafoprauenenao dalle parti dlia
'Puglia infierne con frate Taolo,e fraie ^Andrea , benlo cowp.ijjione dellidifari di
date , e defiderando di eflinguer l'incendio di guerra tanto nefanda ir fratelli,
e cengionti, e ridur le parti alla , e lgame di concordia .
Finalmente In del Signore commeamo tr.ittare di pace tr di loro, eper
gratia di Dio tutte due le part compromifero innoi, promeitendo , & vbligandofi
difiare tutto qitello che noi per ben delta pace terminar tr di loro .
' T^oi perci prima inuefligatele vol t, & intentioni d'ambi doi , & bauendo tr.\
di noi

Di Tra.

47

i not Frau haunt o maturo difcorfo vogliamo , e commandlamofotto il dbite del giu.
tamentofatto, e termin'amoJotto le pene fottnfcrUtc da effer offeruatc dalle parti ru
perpetuo fen^a contradittione, rieht mo a'cuno .
In prima dunque vogliamo , ecommandiamo , che la Filia di Oflvog con tutf le
fue pertinence , e tttttc le teireadiacenti fia di ragione , epropriet dtS.Doimo t_,
maniera che tnu fia poffeduto , camefi poffedeua al tempo dcll\A etuefeouofino ail
ver.uta del Rf Belafeti&t che H poffa pregiudicare in perpetuo alcun priuilegio ,oinfirumento,qtianto quejo alla predetta Chiefa. Terchegt f controuerfia trla
hiefa di Splto,e la di Trcfopra il territorio de Bi ch, e de S.Vitale quefla la
lafeiamo non decifa .
^Ancoravcgitamo , che li Tranrini non rkeeuano alcMiinimico diSpalato, nelo
ritenghino, bfomentinoperfc , oper altri ,chetnacchiuaffcinfidie bfacefscdauni
SpalatiniiC loflefso debbano ofseruare li Spalatini alli Taurmi .
vcgliamo.che tune le terrepatrimouiati, che fono tr Ii confini di Spatato,
e Trafiano reflituiti alli loro patroni faluc le rtgioni delli debttori , dlie compa
gnie in tutte le cofe, le qualt vadano confuo ordinc, e ragione.
Di piA, vogliamo, he tutti Ii dannifatti tutte doi le parti in qua 'fiuoglia manie
ra, ingiuriefiano vincendeuolmente rilafeiate, o nelle perfone b nelia rcbba, e nonfi
poffimaipert auemremouei-lite d lie partifopr cib . Saluain tutto lafedelt, e
riueren^a alta Corona regale d'Ongaria .
Et accroche quefli ordini falubri fiano fempre Jlabili in perpetuo vogliamo, che
qualfiuogUaparte, thefard ribelle, e defobed'ente d quefla cmpofitione facendo con
tra lecofepredette, b aleuna <Tefse,fia tenuta pagare per di pena doicento mar
che d'argento la met delle qult deuenga alla parte obediente l'altra meta fia applicata alfifco Hegio,pagata ta pena , nieniedimeno tutte le cofe fopradettefianofempre
ferme , e rate .

Et accioche tutte quefle cofefiano inuiolabtlmente ofseruate habbiamofatte figtl^

lare leprefenticon Ii figilli di tutte doi te Cht . lo GiozCafiott Efaminatorbopoft
la mia mano
Jo Gaw^igna "Primicerio di Tra ,iurato notaro cofi commandando
Iifrati Gerardo , Pauolo , &*Anlrea, e per volunta de Giudici, eCommuitddi
Trahb feritto quela art, colfegno confuetofegnato .
Circa le quali fcritturc fi h d'auuertire , ch'il compromefso doueua efser
flato auanti ftabilito in parola cou Ii Frati, eche quclli difcufso ilnegotio
riducefsero tutte doi le parti infierne nela rtefsa mattina dcJP vndeetmo
giorno di Settembre nell'ifola Ba , cio i! Podeft, e Giudici di Spalato,& il
Vefcouo , e Giudici di Tra ; doue formate le fcritturc del compromefso gi
lhbilito, e fatta criuer la fentenza la publicafsero, e fi come il comprcmelso
de Spalatini fi troua neJl'Archiuio di Tra , cosi qucllo de Tragurini fi troua
ncll'Archiuio del Capit. di SpaIato,doue fi troua anco la fentenza fopralcritta, nella quale vi rinfrrittione, e fottofcrittionc dc Tragurini, & vn'altra_
fimile far ftata data, Tragurini con l*infcrirtione,e fottofcrittionc de Spa
latini , ma non fi troua . Reli anco Copitz la djflferenza col Conte Domaldo
Slouina fuo figliolo , eRogeriofuo nipocc aggiufUta inSpalato per qucllo
fi puo comprendere dalla medema fenttura iorfi per mezzo ddli mcdeini
Frati Gerardo jcCompagni, e poi ftipulara in Tra li 13. Noucmbre i2-f
ncl monaftero di S.Gio: dal Notaro fatto venir polla da Spa'ato : nclia qua
le relafsatc Pinginrie , & offefc vien data Doinado vna Cafa con torre
turre le fue nercinenze nclla Citt di Tra, L. 500.de piccoli Venetians
per

48

Delle Memorie

per la parte de molini del Pantano lui fpettante : trouandofi ilco memo
ria nel fopradetto teil0, di Defsa Lucio , che egli pofsedefse altri beni
ftabili nel Territorio di Tra .
Seconda, Guerra.

Cap.ij.

H Ora efsendo nella fopradetta tentenza efpreffi molti capi di controuerie, ch'erano tr Spalatini, e Tragurini appare in chiaro non efser ftata
lafolacaufa, cheli Tragurini volefsero vfurpar li teneni patrimoniali do
Spalatini , come feriue 'Archidicono ; poiche efsendo ftato terminato quefto capo : con tutto ci li Spalatini non reftarono fatisfatti ; onde altre , o
maggiori, deuono efsere ftate le loro pretenoni . Dall'altra parte Ii Tragu
rini vedendo con que i ta fentenza leuata per fempre dal loro territorio la_
villa de Oftrog , e pofto anco in dubbio il refto del Campo grande, ricuperati ch' hebbero li prigioni , ricorfero dal R , e ne ottennero la feguento
Jettera .
Bella. . allifedeliCittadinifuoi di Trafalute,egratia. Leofffe,edifpendij ,
che vifonoatifata tanto pi perturbatio le noflre oreccbie,eferifcono l'ammo,qnanto'per Iifeitetfuccef voflri con tutto L'ffetto ft raUegriamo i per certo li meriti dell*
fedeltvoflra raecomandatici per argomenti certi , e comprobati con infllibil efperten%a, ci fanno aegri dlie profperit vore 1 e dolenti deIii finiri, che taluolta accadono perciifi come dal tenore delle vore lettere hora babbiamofaputo, ch'effendo inforti contro di voi li Spalatini nemicheuolmente ; oltre lefpoglie prefeui, eferite
dateut ; habbino pre molti de vori iniquamente , li quali non hauete potuto liberar
ltrimente dal pericolo della morte, fe prima nonftano atieorti alla Communita
yora dalli Spalatini alcuni inflrumenti inpregiuditio depriuilegij Regali,poco tent'
pof voifoennemente concef. Verb efjendo che quelle cofe , che perfort , 0 per
vengono fatte, non vagliono ; maffime doue vien tal paura , che cafchi in huom
coante, determiniamo , che lipredetti inflrumenti , e le promeffe coft eflorte , ftano
di niun valore . volendo, che lipriuilegij voflri reino falui ,e ftabili in perpetuo , ne
alcunprcgiuditiOib grname pof attrwuirft per tal eorftoni. in teimonio di che vi
conftgnamo le prefentt lettere ftgillate Ii naflrifigilli . Data in Zolnli 3. D
cembre.
In quefto modo li Tragurini hauranno ridotte in priftino le loro ragioni y e non olante la fopradetta fentenza , hauranno pretefo ch'anco la vifla_
d'Oilrog fofse comprefa nel loro territorio in vigor del priuilegio Regio ; il
che deue efsere ata la caufa, che li Spalatini facefsero la fconda mofsa con
tro Tragurini per marc, come riferiice l'Archidiacono nel cap. 45. done narrato il tumulto fatto da Laici neU'elettione dell'Arciuefcouo, che fegui nella
perfona del medefimo Archidicono , e come lo sforzafsero renun tiare. ,
conclude, quantoftagraue con I'odiofe fattioni conculcare ilflato dlia S.Madre
Qbicfa l'infegno la pena euidente, chefubito fuccefte.
Delia guerra ch' hebbero li Spalatini con
Traurini cap.46.
Stguite quefle coje, Bernardo Todefl commeto fabricar machine, e radunar gente
centro i Traurini ,|/i quali fapendo nonjjauerpari ftr%e , e nonfperando di poter
refiftere

Di Trau.

49

refiflere allapotenza de vicini, cominciarono impaurirfi, e mandati ambafc'utori can

parole humili dimandauano pace, offerendo fatisfattione d'ognicofa t Af'l Todea,
cb'er ad'animo feroce , [entit le parole humili , tanto pi s'tnfuperbiua , e valendoft
del configlio d'alcuni giouani non volean mcbinai e all'amicitia ; ni facettagrandif
fime minaccie : onde auucnne , che Ii Spalatini apparecchiato cb'bebbero le barche ,
cb'haueuano vfctrono con moite di quelle i e venmto mitigando appreffo tifola ver 'o>
Trait; nongi con penfier o di cotnbattere;m con far /Ira voleuano impaurir tutu
laCittdiTra ; ma li Traurinifcoperto vna parte deliarmat.t de Spalatin i, lafciata da parte la paura , cb'haueuano coneputo , rifcaldarono gl'animi , limando m'glio morir difaite , che viuer vergognojamente , e fen^tpcnfar altro corfero fubita
al mare, ecaricarono livafcellidi remigianti, & armati : itrottaua iui vnaGa1eragrande & alta , ch'il Re Bela nel partir bauea lafcia o , che la confer uaffero
nella quale entrar ono S oldatifcielti , eCittadini; armarono anco dot fue conaltxe
poche, e piccile che; eraancoin agiutoloro vna fufla grande debuoni Soldait
giouani, efuorufciti di Zara ; tutti quefli vfcendo dal "Porto vogarono per [patio
d'vnmiglio, efcoperta lanumcrofa armatade Spalatinifparfa per i liti dell'ifola ,
hebbero paura, e voltate le proue verfo la Citt ritornauano fuggendo; e li Sp.ilatinivedendoli control'oppinione loro v[citi in mare firallegrarono mo'.to , epenfando, che e li potetero arriuare, non li farebborofeappati in maniera :
percio affrettata la voga fi sfor%auano di ferlrli con lefaette auanti , che ritorn.tjfeio
nel porto: edecco,che mentre liT raurini fi sfor^ano dtfuggire , la loro Galera gran
de vrtando nelfango reflo fiffa , & immobile : dalcbe confitfi , ed impauriti li f rau
rini, non fapeuano pigliar partito, e finalmente riptgliato [pinto di oanzjt ,
efortaiifitrdiloro , & accoflate le doifufle alli lati della Galera, cb'era infecco
fi apparecchiarono per afpettar l'affalto de nemici : ed ecco che Bernardo col fafcello
maggtore, corne era impetuofo , e precipitofo ne.l'armi , non volle afpettar li compagni, vrto impetuofament negl'inimici , e con giarchitefi comincio faettare,e
conpicche , efpiedigagliar dmente combatiere ; alCincontro li Traurini dalla puppa della loro Galera, ch'er eminente, quafidavtu rocca, non ce]j :uano di tirar
fa fopra faffi , & altre armifopra legenti nemiche , e li Spalatini , che non baue,
nano portato pur vnfaffo nelleloro Barche , riceuendo fopra ta large lagrandine dl
ie pitre , fortemente combatteuano dalle poppe con lefpade , e lancis ; e mentre con.
tanto_sfor%o fi combatteua cafcauano da vna , e dall'altra parte feriti , e moni. O
che guerra crudele , e nefanda , chefprexjAta la legge di natura , il Vadre contro'l figlio ,& ilfiglio contra'lVadre , ilfratello contro'ilfratello, l'amio control'amico lefeelerate man adoperaua : non era quella battaglia tr nemici ; m ciuile ,edo'
meflica guerra ; l'euer.to della vittoriaera dubbiofo, & eraridotta tale flato la
battaglia, che prealendo It Spalatini fcacciati dalla puppa della galera neniea , li
combattenti li faceuano rincularefino almeno della Galera, e mentre era vicino,
ehe Li twentudi Spalato s'aeeoflae aloro , ecco che vna deliefufle de Spalatini,
nella quale era il miglior neruo de combattenti trafportata da vogagagli irda inuefll
per flanco vnadee fufte Traurine, che era ligata al lato della magior Galera, e
venne ilfperone paffareinme^plafuflatrliremu all'hora quellt , ch'eranonell.t
fufla diTra impauriti da quefl'incontrofalirono fopra la Galera, e la fufla nella
quale erano, fi folleu in maniera, chedfperone della fua Spalatini reflo eos) te
nacemente attaccato ,come fe foffeato inchiodato, econtutto, chefi ifor%affen di diflaccarlo , non giouo induflria aleuna , ecofinonda gl'huomini, maper pen
miffione Diurna relo prefa ; li mimic i difopra non ceffauano tirarfaffi , e freige, fino
D
che

50

Delle Memorie

'che entrati dentro totalmente lafottomifero . In queflo mentre il mare crebbe , e 1

Calera fifolleuo, e dalla crreme fauoreuole fu infierne con la preda parala nelpor~
to con allt'gre'^Ta ', evolendoliSpalatinidinuouo rinouar faffalto con li vineitort*
foprauenendole notturne tnbre, mefli, e dolentifi partirono da nemici: fur ono
prtfiaU'boraconlafuflao. demigliori della Cilla, etuiiconceppi piedifurono
pofti prigioni . Ecco come le cafe non procedono con l'oppinione humana: TOA con la,
diurna difpofttione, e quellt, ehe della propria virt fifono confidati perdono , e
quellt, che delle fue for^e fi difperauano , trianfano de nemici: perene non nelia
tnoltitudine dell'efercito confifle la vittoria della guerra: ma dal Cielo viene la forteTga : imparino li pofleri quanta fia duro tirar calci contra U (limlo : mentre quellt
che poco prima conculcando liflatuti della Chiefa vitoriofi de Chierici difarmatifi
rallegrauano , hora da difperati nemici vinti nell'ignominiofe careen patifcono la pe
na. Terche come dice lafcrittura , niente f fa in terra fenza caufa , ecofucce~
den do le cofe fi vede adempito quello, che dice il "Profeta per della Chiefa:
mando dal Cielo> e mi Hberarjdiede in obrobrio quelli, che mi conculcarlo,
che dir dell'altre battagie, che malamentt feguirono per l'infolente temeritAdei
"Podeua : an-ci per li peccati de Cittadini , alcuni oreft , altri truccidati , & altri annegatifurono : onde e pi toflo lecito piangere , che riferire cofa aleuna : perci che
confederan li Traurini con alcuni Croan , hora -di nafcoo , hora palefemente s'ia
contrauano con noflri,ene & molli ,efaceuano mola preda , e per tut
to doue i voltauano , tanto per terra , quanta per mare con lieti fuccejjt riefciuano :
all'incontroliSpalatinifuccedendoglituttelecofe finitramente di giorno in giorno
andauano \ii male in peggio : perche quafi miracolofamente fegul , che giutto ire
giorni doppo, che prefumeronodiperturbar le ragioni della Chiefa in quella guerra
nauale reflaffero perdenti : & effendoflaii da loro violait li priuilegij Clericali Ughued) doppo l Epifana , ilgiouedidi Carneuale, ilgiouedi deppaTafqua, ilgiouedi
nell'ottauadi'Pentecofle pattrono pejmi fucceffi d guerra , ecafiinftliri nelleper
fne, e robba : egl'antenati de qualicopiedi nudi haueuano gid dlmanfaio con pw
ghiere la pace Spalatini , moltiferuittj cendo , & oequiofamente honorando co
me maggiori, hora airincontrario U Citadini nori datiliin preda, fono ati sfor%ati di deffiderara pace loro- Cofi adunqiiefi certificate in loro quell Oracolo
Trofetico di Zaceara doue dice de Chierici, (Chi toccavoi tocca lapupilla
dell'occhio mi ) , e doppo quefle quafi cercando con chegenere di vendetta habbino ad ejfer puniti,foggionge dicendo , ( eendero la ma mano fopra di loro , e
faranno in preda quelli, che li feruiuano ) . Cejji dunqtte digloriarfi la vanita
humana, msntre neIle guerre opera lafola virt diuina , dicend'il Sig.per il Trofeta:
( forfe fi gloriar la fega contro queJlo, che fega & ) . . Da doue dunque quell'cuento non penfato :fe non per difpofitione di Dio proceduto , ch'in quel conflitto ,
che fu fatto con li corfari , che quafi a niuno piacquefuccejfe allegra vinaria : ed in,
queflo , ch' niuno qua difpiacque auenne cafo cofi cattitio : fucceffe queue cofe iru
quefta maniera;doHcndo ritornare U "Podea Cfafua, venne alia Cbiefa , e humilmente confefso U fcandaloieditiofo , che nell'procedo dell'eletiione haueuapermefso,
che nafcee , e dimando perdono . Qucflo leffo confefso inpiena [ala in Talado,
aflerendo , cb' U fatto del Capitolo fot legitimo ; ma peruerfa l' importunit de

Qual-

Di *.

Qualmente li Spalatini guaftarono il Campo

di Trau cap. 47.
ALl'horaliSpalatinMonfidandoft dlie proprie for-ce, jt confidarono molto nclla potenza di T^inoslauo Bao di Bofna, e chiam atlo', & afignateli le fpefe
uelpublico, lo elefiero anco Cante delli Cilla, venne eglicon molti huominivaloroft, & ando con Spalatini nel campo di Trau ; done quaftper due fettimane fermatif tagliarono le viti ,fegaronogl'alberi , eguaflarono tutto'lfeminato , e colmalo :
d 'indi rtrnalo ll Cont ando alfuopaefe, lafciatoil regimentoadvn er lo fuo p
rente per Ri-^ardo, ch'era de Calabria- lafcio anco per guardia della Cilla
vnodefuoigliolt con otfimatruppa diCauallaria : mli Traurtni oftinatinon.,
volfero rilafciar liprigioni : e mndala *mbafciaria al R lifecerofaper tulle le co
fefalte dal Bao , e Spalatini nel loro ampo. IlRvdite queue cofe, ando molto
in colera t efubtbchiamato vn cerlofuo Capitana per Dionio perfona po
tente cb'eraBanodetullalaSlauonia, e Dalmatia, e mando con lui ti PefcoHO
di Cinque Chiefe , con vn certa Conte Michle, e con molt'altri nobili d'Ongariat
commandandogliftreltamente , che venendo in Dalmatia efercitaffero contra li Spalaiinipi rgida vendetta, che potefsero , &vnaltro efercito mandb vendicarfi
dette tsmerit del Bao di Bofna: li Spalatini ancora mandarono Ambafciatori al
"R.efcufando, e-caprendo ilfallo nella miglior maniera , chefeppero : m'l R diffimulandoildifguftoriccuttto finfe non curar molto di tali cofe, eli rimando a Ca
fa: e perche la Cbiefaerafen^a Taflore richiefe, ch'elegeffero PgrinoTrepofttodi
Cefma in ^rciuefcoao di Spalato , dicendo, che per la fu nobilt , efcienfa fiorir
laChiefa, claCillafoJleniaiadafitoi configli reflar foeuata da molti trauagli:
rilornaigl'^mbafcialori riporlarono con allcgre-^z.a le rifpoe delR', ma non portarono aleun refcritto Regio; ci vdendoli Spalatini, e credendo tullo efjer vero t
fubitovennera " tronar I'Archidicono , & il Capitulo, cpi toflo commandando ,
che (onfigliando , dimandauano , he fubitofoefalta l'elettione infierne con lore:l'~
Archidicono pero, chefapeual'infolen'^a d'Pgrinonon s'acquietaua all'iflanea de
Laici , dicendo >che l'elettione non deuefare infretta , e con tumulto Recolare;
con matura deliberatione defratelli , & buomini religiofi : m.i li Laici conforme all'vfo loro , prorompendo all'ingiurie , ft sfor^auano eflorquer per forty dalli Chierici l'elettione : onde licentiata (a mollitndine , il Conte Ricardo , Murgia Giudice , e
gl'altri del Configlio andati alia Camera della Chiefa prefero il Bollo del Capitolo fer
Jor^a accordandoft con loro U Trete Fufco con tre , o quallro compagni trifti , e por
tndolo viafcrifiero lettere per del Capitolo, bollndolefalfamenie , e mandaroo dot nobili , che come procuratori del capitulofacefsero l'eletlione ad abitrio del
Re, e co fufalto: andaronodtl Regl'^mbafciatorifalft, e perche all'hora il R
eta in Slauonia prelo ritornaroao dicendo d'hauer falto l'elettione d'^grino , & il
R efferfi plcalo , " hauer promeffe moite gratis alli Cittadini , ma volgarmenlefi
dice, u bugiiba legambe curie, poco pao durare, prefto uiene fcoperta : perche non
ft ftnifzoiio con buon efito le coje , che con cattiuo principiofon cominciate : imperoche queli ,ch. diffra il R ejferft plcalo, con pi uerita poteuano dire , II Rjignor
deli R con tali audacietfser prouocalo all'ira; e quelli, che ft uantauano ' auerportjjoalh Cittadini gratia :pi toflo granfincendio , & cecidia tulla lapatria haueuano prtalo : perche non paffarono dot fettimane infiere , cb'il Duca D'onifto c^,,.
' -Trencipiradunaonumerofo efercito d'Ongari, Dalmatini, ,
D .
.

Delle Memorie

kcnnc.c s'aecampi Sahna: all'bora li Spalati ni andarono con prefenti ritrouarlot

e con parole dolci procurt ono d'amolir il petto loro; m quellt efequendo li commandamenti regij non guardauano con buon occhio Ii Cittadini , & afprament
tninacciandoli dimandauano gl'oaggi, e gran quanti! di denari i e perche pareua graue Cittadini d decader dalflato della lor libert; aUegauanolipriuilegij , per vigor de quali la loro Citt doueua eer libera , & efente da tal efattione ;
tneffl fpre-^ati Ii priuilegij infifleuano, che fattsfaceero alie loro dimande:
epoi che li Spalatini negarono polutamente d'acconfentire: fi moffc tutto l'efcrcito, es'accoflo alla Citt l'anno del S ignore 1244. Wia. di Luglio, efufatto
'ran combattimento nel Borgo di Spalato ; poiche tutto "ejercito ordinate iru.
ciere , comincio combatiere tomo la mafiera; ft diuifno gl'Ongari mfquadre,
e flettero col Bano lontano , ilFefcono cou lafu fqttadia, Tilcn Trepofito con la
fu , li Trauritu con la [ ,& il Caellano di Chliffa ancora con lafita, e molt'altri :
all'bora acccflatift alla Mafiera , cercauano d'entrar dentro, e li Spalatini difpofli
per tutto, coi: freeze, efafp li rtbuttauano; mliTraurini, ch'erano pratichi del
luoco andarono attvrno verfob parte occidentale, & afcefero al piede del monte ,
e cominciarono da qucllaparte combatiere , doue la Maftera per il ftto del luoco era
ptu debole , & hauen a meno defenfori , efiando incontro alia Mafiera , erano in ftto
piit alto di quelli , che difendeuano la mafiera, e tirando gran moltitudine defat
contro di loro li coflrinlero ritirarft dentro nel piano ; epercheli Cittadini nonardiuano abbandonar gl'altri luochi done erano flati deflinati , non potero darli foccorfo. liTraurini dunque , fubitofalitifopra la mafiera, cominciarono combatiere
conqnelit, cheflauano difotto , e non It lafciattano fcendere , epaar auanti;
perche erafalita gran moltitudine m confufo , econ impeio la mafiera rouino , efi
pianofotto li loro piedi : faputofi da tutto iefercito , chela {Irada era vid alargata,
concorfero tutti aquella volta, & entrait nel Borgo ariuarono fino alte Cafe murate combatiendo con Cittadini: furono mora de Spalatinifino diece buomini, de Ougari , eSlaui da 30: oft dunque perche riuci debile ladifefa dellamafieranonfi
pot refiflere tanta moltitudine agrauando li peccati de Cittadini: all'bora li nemici
entrati Jubito pofew fitoco della parle di ponente , efoffiando vento gagliardoda
m jiro , tutte le Cafe de legni, e vencbt in breue s'abbrugiarono> e portando il vento
le flamme s'abbruggiarono da . cafe dipietra , e cofi in quelgiorno s'abbrngiarono
dentro il circuito della mafiera pin di oo:cafe:vedendo li Cittadini crefcer ilfuoco di
cafa in cafa,fifpauentarono molto,temendo,cb'abbrngiate le cafe del Borgo , s'abbrugiaffe anco tutta la Citt . Quel giorno fu innato l'vltimo SpaUto , e tanta
hebbero alcunuebe Mttrgia,ih'era tr Cittadini il pik ricco,e che haueua a'ai parole
portatili facchetti de denari certe naui,diccua,cbeji doneuano render gl'Ongari,
altripiarditi riprendettano lafuatimidit, faccndofifera , e cejfando Hneendio
mandarono li Spalatini dimandar pace da gl'Ongan ; m' Bano allegro della vic
toria, come della morte defuoi non poco mcflo , rifpcndcua per anco minacci-indo :
cofi quel gwruo affai lacrmeuolefini ; il giornofegnente vedendo il Bano , e gl'altri
"Princtpi,cbc non era cofi facile combatter le mura, come era flato ilgiorno precedentelefragitmafierexbiamati tispalatini comincio cou loro irattar dipace't Spalatini
vedendofi ridotti alie ftrette* da vna parte circondati dall'eftrcito nemico,dall'altra
200ittadin efser prigtoni in Tra codefcefero tuttotsforait i da ' neceffit,e patuirono didare alfifco Regio 600. marche d'*rgento,efeifigliolide nobili per
oaggi, per comprobare la coftan^a della lorofedelttlt Vrencipi plomfero fermarvente tchcfttta lapace conTraurini li farebboro rilafeiati totalmente liprigionit
interpofti

Di
huerpofli alcuni altri capitoli, che non flato nceefsorio finjcrirgli qui; ecoli
Trincipi tornarono all Cafe loro .
Qui fi vede> che Archidicono moftrandof moltp appaifionato coflfro li
patriotti per 'impedimento riceuuto nella fu elettione in Arciuefcouo , o
Forzavfatalifarlorinuntiare,eperci attribuendo tutte le perdite fatte^
nelle fartioni con Traurini alia fofa vendetta diuina , viene con quefto ad attenuare le vittorie loro, ch'egli rierifce ; e chi non vede , che l'attribuire all
Traurini la fubita rifolutione di correr inconfideratamente al mare, & ar
mare vna Galera grande, e dpi Fufte, oltre la Fufta de Zaratini , & altre barche , non poteua cos in vn Cubito effettuarfi fenza pretiia difpofitione,& apparecchio di molti giorni ; anzi fi potrebbe quefta ftefsa inconfideratezza_
retorquere dalli fuoi detti nelli Spalatini, che hauefsero volutp fare oftentatione di numerofa armata , per fpauentare fulamente li Traurini , e non per
combatiere , nella qualc, non che altrp, fi fofsero dimenticati di caricar fafli,
arme tanto communi, e tanto vfitate in quelli tempi, come haueuano fatto l
Traurini piu di loro prouidi , & apparecchiati al combattimento : e fufsequentemente , chi non s'accorge , che li Traurini non fuggifsero dall'armata
Spalatina, m vedendola piu numerofa della loro , fi ritirafsero verfp la Citta,per ridurfi in fito piu tretto , doue non potefsero efser circondati dalla_,
moltitudine de legni nemici, e con tutto che la Galera, au . ch'arriuafse a!
luoco deftinato , vrtafse infecco, non perci impauriti , operfi d'animo,
com'egli fcriue : ma rifoluti di combatter in ogni maniera , pigliarono partito, valcndo.fi del poco fondo d'acqua, che iui era , doue non poteuano da_.
nemici efserli prefe le fpalle , e conhdati nella grandezza della Galera , accoftate le doi Fufte alli lati afpettarono l'afsalto de nemici,con quel vigore,ch'
egUmedemo defcriue:m cne poili Traurini fofsero ftati fcacciati dalla pup.
pa,e rinculati fino mezza la Galera; e che nel medefimo tempo vi montafsero fopra quelli Traurini,che fi ritirarono dalla Fufta , ch'era ftata inueftita da.
vn'altra de'Spalatini, e che li fteffi dalla Galera mezzo prefa da nemici.haueffero hauuto aggio di combatiere, e tornando fcendere fottomettere la Fu
fta Spalatina : non s corne quefte cofe tutte in vn iftefso tempo ppfsono effer iuccedute : onde credibile , che l'Archidiacono l'habbia fcritto per relatione di quelli, che trouatifi nel conflitto l'hauranno,fcufando fe fteffi,malamente infrmate: fi corne ne anco fii fano doue vrt la Galera , ma fcagliz
naturale della punta , doue la Chiefa dlia Madonna, che Del lito vien detta: fimilmente nel dir , che li Spalatini, doppo che lacrecente del mare haueua portato nel porto la Galera con le Fute,volcuano rinouar l'afsalto, fo
la notte non fopraueniua : come poteua ci eflfettuarf fe fofsc ftatoancodi
mczzo giorno ? poiche oltre la malageuolezza del fto fangofo , e ftrettezza.,
de! Can ale, non naueuano combatter con li foli legni vincitori;m con tutt'il Fonolo di Tra,fotro 1'ifteTe mura della Citt : onde quefte deuono effer
ftate quelle brauate,e cridori, che fogliono fare da Ion cano Parmate,quando
fi diftaccano dal combattimento , e li Spalatini per non parer d'hauer perfo,
hauranno prefa per fcufa la foprauenenza della nottc , e portata quefta relatione Spalato, dall' Archidicono far ftata creduta,e fcritta . Ritornando
hora alia ferie delle cofe feguite doppo il uafto della Campagna,Ii Traurini
cfpedirono Ambafciatori al Re,dolendofdell'infulto, e danm fattili da Spalar in i, e n'hebbcro la feguente Jettera
D 3
Bla.

J4

\Deltc Mcmoric

BeU. . ailtdtletti ,cfcdelifuoigiudici, e tutti liCittadinidi Trafalut ,epie deltafua gratia . L'aduerfita , che la voflrafedelt con lettere ci bftgnificato, ci ba trbalo moli , come de quellt, U quail not , & alia Coronafemprefurono
conflantementefedeli , grati ; percio perfoccorrere quejla malatia con medicina ,
habbiamo fcritto al diletto, e fedfI noflro Dion iji o Sano, e Du di Slauenia ,cbenoflro Logotentnte in qmeile parti ; (ommandandoli flrettataente , hejubito riceuute
facet vendetta degobrobrtj, efaccireflituire tuttel- robbe leutte ,fe defidera
nauer la gratia noflra ; enondouetebauerealcun dubbiodivoi, perche la voftrafcdelta, e grati feruitij , vitengonofempre raccomandati; in mantera, che noneomfortaremo mai, ch'habbiate alcana vergogna , aggrauio Dat. ......

(Iapergaminacorrora,nonfpu6Ieggereilreilo)
In qiiefto montre , che s'apparecchiaua il Bao di venire alle marine _,
I'efercito bifogna, ch'il Zupano di Chliira,dubitafle , che li Spalatini faceflero
qualche infulto nel fuo territorio , e che ci fignificafl'e al Re, i! quale fcrin/u/
all Traurini vn'altra Jettera .
Beta . . aUifedelifuoiCittadinidtTraufaute, e gratta. Lodiamo lavourafedeltli, checonofciamopercertiargomenti apparecchiati perqtiefli, & altriferuit
voflriincontrarne'grataremtineratione . Tercio vi commandiamo ricercandouipiu
attentameate, che cumulando virt virt * affiiiate col configlio , & agiuto al fcdelnoftro compare ^leffandro Zupano de Clicb , qita*dofarctedalniricercati , e not
babiamo commandato tanto Dionifio Daca di tutta laSlauonia, quanta Stefana
Bao dlia martima, quanta anco ad eo ^lefsandro, noflrifedeli, che vt diana mu
ta , e configlio oportuno , ne in cofa alcana perfe , o per alrt vi dianomolcfiia contro
il tenore denoftri priuilegii, e libertafin hora offeruata ; nel rrflo circa la galera , che
lafedeltj voflra ha dimandato per Marino norofedele,e voftroconcittadino,habbiamo efaudite le voflre dimande lafciando queflo in difcrettione dell'ifleffo Marino voflro Cittadino , aliepartie del quale hauretefede indubitatafopra ilfatto dlia Gale
ra , & altro Dut in Budagiouedi doppo Tfava

Segu poi l'aggreflione del boro di Spalato dall'Archidicono riferita, e

finalmente l'accordo in forma di fntenza,il quale douendo portarf allaprefenza del Re li Spalatini fecero il compromeflb /che fi troua nell'Archiuio di
Trau , e fi conofce efler ftato formato con molta fretta , e fenza data ; ed
ilfeguente.
T^oi Capitulo, Giuditi,Configlieri, e tutta la Communita di Spalato col tenor delle
prefenti facciamo manifeflo ciafcheduno, chefopra la caufa, e difcordia , che tra noi
da vna parte , e Traurini dalfaltra, obediremo in tutto ,eper tuto alia [, &
arbitrio del Gloriofiffimo Sig: noflro Bella nclito He d'Ongaria, e tutto qitetto,, cb'egli
ira le parti tender, nelle man del quale habbiamo rinuffo la total caufa, rimettendo in lui tanto leperfone> quanta la robba noflra teneremorato , e ferma, e promette,
inniolabilmente oeruare , & aceto non poiamo in qualcht tempo ritiratfi, bab
biamo fatto ftgillare U prefenti lettere con It noflri figilli .

Lafentcnza dalR confcrmata.

Bela . . . Hauende noi deuinatt gl'amati, e fedelt noflri Dionifto Bao di tutta la
Slauonia,Bartolomto Pcfcouo de Cinque Chiefe, Michle Conte di farafdino,e Filen-,
Trepofito di Zagrabiapcr efequiregl'affari delnofro Regno, efpecialmente perfcdat la tontrouerjta,ch'era nata tr lefidelinoflre Citta di Spalato da vna parte, e
tal'altra, doppo ritorntti li medemi da noi cifignificano nonfolo fon vtua voce, ma
con

Di Trau.

s5

roHfcfittura bauerfedata , & aggiuflata lapredetta contronerfia, il tnor dlit quai

eompofitione taie, corne nellefcntture lorohabbiamo comprefo contenerfi .
Dionifto Duca, e Bao dilutialaslauoniaartolomeof^effouodi Cinque Cbiefe,
Michel de Parafdino* File Trepoftto di Zagrabia tutti liftdeli di Chriflo,che
vederannolaprefente cartafalute nelSig. Giern Chriflo .
Faceiamopalefetutti, cbeefsendode commandamento delSig.no/lro Belaper
gratia di Dio Red'Ongaria lUuflreperuenutialle marine per trattar gl'affaridel Re~
gao,efpeciaimfnte perfedar la guerra >opiutoftogafligar,cb'eranata tra la Cittadi
Spatato da vna parte, e Trau dall'altra Ogni loro contrlerfia fu talmente definita
alia noflra prefen^a ; ch'il apillo , e la Communit di Spaiato in prima giurarono
fedelta al Re d'Ongaria, & alfuofigliolo, e per afrentare la conftan^a dlia lorfedelt
diederoper oflaggio fei de loro Cittadini noflra elettioneiepromifero d'offeruare ogni
fede efedelta al Re>& alfuofigliolo contro qualfiuoglia,0* in talmodo , che non riceueranno aleuno dellifuoi, o d altri,chefoffe infedele alia regia Corona ; ma piu tofto
quellt , chefaranno conuinti, in riudiio, o per inquifitione,faranno obligati di darU
allaMaedadelRi.
ncora il Capitolo,e Communit di Spaiato qualfiuoglia, che elegeranno per Con
t, che fia del Regno del Re,efuofedele il Rgle lo confirmara.
Pacorafoprala guerra, che tra li medemi Sp*latini,e Traurini era nata, in quefla.
manierafifono accordati; ejfendo iui prefente il Capitulo , e confentiente alie medtme
cofe,chftutta laterra dalla Colonaafopra verfo Trau , ella qualefi contiene la filla "Oflrocbpuna, & intiramentfia lafciata all Traurini pacificamente poflede*
re,efealcuniinrumentihannohauutofopracio,gl hannomundatoal Re per le ma
n noflre, con quefla condittione , chefopra l'a',tre cofe , chefono in quellt contenute
altriinrumenti,epriuilegijfianodal Rottenuti; mache prima fiano flracciati li
Ttectbi, auanti, cbe fiano ottenutili noui "Priuilegij dal R , efe hauejjero altri mflrumentdlia tetra, ch'hanno laffiato alli Traurini, fiano nell'auenire annichilati
fitto ,ecajfit
Dipiuconuenneroconlimedfmi:accio ogn' occafione di controiterfia ? amorfi,
(belt Spalatini rilaffano tuttele cafe,poffefoni, e figne , ch'bebbero per qualfiuogli*
raggionenel territorio^ dita di Tra gliflejjji Traurini da effer pacificamente da
loropoedute ;efimilmente li Traurinipermiero all Spalatini tutte le ca{e,poQeffioni,e vtgne, che hebbero nel territorio , e Citt di Spaiato efier in perpetuo da loro
pofledute . Sotto l'iefs'accordo rilafciarono li Spalatini all Traurini certa Ifola per
nome S.Stefano,fopra la qualecontendeuano da effer da loro pacificamente ritenuta .
Et accio che que/l'accordo di tal controuerfia IB alcun tempo non poffa romperfi ,
queflo accorda fatto fr di loro in prefen^a noflra, con tal pena ftabilirono , e confer
a roo; chefe alcuna dlie parti, cio la Communit di Spaiato , o vero dt T ra mo lue, difcordia,fia oblgala di pagare al R mille marche 'argento , e con futi
ci<> Inuradnceuerealtrapena dalla Maefl Regia dlie cofe malfatte .
lv(oo vogliamopero paffar queflofottofilentio > che effendo da Stepco , tfclipcio
D*niel, Cnftoforo, Craynico , & altri , li quali nellafleQ'a guerra furono dalla parte
de Traurini, efimilmente quelli, chefuron* con Spalatint, eccettuati T^moslauo
Vano, ^Andrea Conte de Hulm,Bratiuoy, Pulxa, Toli^ani, & altri, che fono infedeli
al R s j celbrala pace inuialabile tra tutte doilfpartt.
Dat: per mano di Maeflro Benedetto Cancelliere del Bao &nca di Slauonia,tarh
ao del Signare 1 244^1 1 9, Luglio .

-icfjb cbc'l predettQ corda tra li fedcli noflri Sfalot' e Traut: e U nobili Tren
D 4

Delle Aiemorie

dpi noflrigiufla, e legtimamente fatto.e cofi ordinatofiafemprcfaltt'), eferma, ne col

tempo poa effer retrattato, o pofto in du hi; per conferualione del detto accorda, babbiarao concefso ilprejente priuilegio munito col noflroftgillo doppio.Daf. l'anno 1 244
li i^.d'ottobre,e del noflro Regnare l'anno nono .

Doppo la quai confermatione , fcrifle il R Traurini la terza lettera .

JS. . . . auifidelijjimimeritame'ite predilettiGiudici, eCornmunitadt Traufalute, epiena gratia.
Habbiamo riceuuto con volte allegro U vort ^mbafciatori Marcho G- e Z>: fu
compagno noflrifidelifftmi, e deuotiffimi, tanto in rguardo (telle ferfone loro , quanta
M tutti voi , cbepuramente amianto . tutti lifatti voflri , che It voflri *4mbfciatori,
comeperfone difcrete, e prttdenti , hanne procarato, habbiam o cjpedito voflro bene
plcito , & honor dlia vott) a Citt . Dipibjbbiawo vundato vn noflro t^yncio ,
accio vi conti 200 Murcbe, i oo. per il "Padiglione , e cento per il frmenlo ; // che ,
doppo che rifar pgalo , rilafsarete U ofiaggi Spalatini , che hauete , confegnandoli
uldettonorohHomo,(en%acontradittione. ^ h.ibbiamo voluto fea^a lavo/ira
prefen^ rinouargl'inflrumenti de Spalatini, ch'hannofopra le pofseffioni, che vifono
ate deualaie : commanlandoui , ckemandiate alcunode vo/lridegno difedealla
prefeii-ca noflra nell'otiauadi S.Gregorio proffima, ch'alia prefen^a loro i rinouaranno gl' inftrumenti de Spalatini annuUati li veccbi . Data in Sala nell vigilu
di tutti li Santi.

lfojfe la vera caufa delU Guerra, quaiil yretcfto ,

e l'occaone . Ca$. 1 6.
Veite fono tutte le memorie , che fi trouano dlia fopradefcritta guer> della quale non fi poTono fapere le ver caufe> fe non viene ponde^ rato !o ftato , in che fi trouauano ambedpi quefte Citt . Pofledeuano li Spalatini da principio, picciol territorio , il qule come eftendeilero
fino al finme di Salona, e Zarnouniza, e come confeguiflero le cofte del mon
te oltre la valle di Salona fino alia Colonna, ch'era utto Oftrog ; doue connauano con Traurini, non c'e memoria alcima, che lo dichiari : pofledeuano oltre di ci l'ifol?. di Solta , & vna parte dell'ifola Ba, fino al luoco,doue
fino ad hoggi fi vedono le colonne porte in tante Maiere per dritta linea da
Tramontana mezzo giorno,che diftinguono li confini tra Spalatini,e Trau
rini . Che li Spalatini oltre di ci afpiraflero al dominio delle proffime ifole
della Brazza, e Lefina, trouafi memoria del 1216, nella quale Marco fatto
dal R Cont perpetuo , & hereditario d'elle ifole, obliga in perpetuo all
Spalatini la quarta parte dclle rendite d'effo Contado, accio li fofferoin
aiuto contra gPininici fuoi : e riprendendo l'Archidiacono liuoi patriotti, che quam'i l'anno fegucntc il R Andrea capita a Spalato,alPimbarcoper
terra Santa, li Cittadini attendendo ciafcuno alli conunodi priuati , tracuraflero di dimandare il Caftello di Chlifl'a,& il Contado dcll'ifole ch'il R haueua animo di concederli ; onde dal detto fiio fi deduce , che quefto Cont
Marco con la venuta del R deue eTer ftato priuato del Contado dell'ifole ; e
di ChJifa narra il medemo,ch'ad iftanza de Spalatini fofle leuato Templan",
e con cciio al Cont Domaldo , e ppi anco leuato al medefimo Domaldo ; nel
che fe bene hebbero per compagni H Traurini , come di fopra ilato dctto i

tutta-

Di Trau .

57

tuttauia fi vede , che li Spalatini erano in ci li principal!, e che li Traurini vi

haueuano pi prefto il nome di quello, che foflero realmente partecipi; e ci
dcueeTerprouenutoperladepreflione, nellaquale caico Tnui nellafopradetta defolatione , la quale ellendo durara tanto, quanto s'allun,"o Ja retauratione, cheoltrelapouertdeCittadini, fu anco retardata pr il facchcggio foprauenuto delrArmataVenetiana,nc fi far ridotta in ftato di ficurezza
auant'il I2OO. in circa, come fu di fopra confiderato : nel qual tempo con 1'occafone della venuta del Daca Andrea cominci contender , citiihnente_
pero, con Spalatini circa li confini del Campo grande , e pofteriormente con
I'Arciuefcouo Bernardo , auanti il medemo Andrea diuenuto Re d'Ongaria, & all'hora fu terminato auor de Traurini , come di fopra ftato riferito , & eflendo morto I'Arciuefcouo nel medefimo tempo, ch'eflo Re fi trouaua m Spalato per il fopranominato imbarco, narra Archidicono, che quelli, quali toce ana l'elettipne la diferiflero fotto pretefto di voler elegere alcuno de fglioli de Baroni d'Ongaiia , limando , che farebbe vnie alla Chiefa , e
CittadinitlebauefserotalTrincipi protettorinella Corte Regia: e che finalmente-
doppo doi anni elegeflero Guncello ad inftanza del Bao Yula,ch'era fuo p
rente : quefta protettione de Baroni doueuano procnrarfi li Spalatini,principalmente per tentare .di confeguir quello , ch'il prec^lorc di Guncello non_
fenza millefimo,nella prima delle~quali ferine ilR al Glcro,e poplo di Trau,
che volcndo l'Archieletto di Spalato , & il Vcfcouo di Tra litigar auanti di
lui fopra le terre di San Pietro di Clobucaz, de Biache , e San Vtale , le quali
intendeua , che fopita ogni lite pofledeflero come pofsedeuano per auanti: e
che fe alcuno volelse motierli lite , di ci non ano tenuti ripondcr in alero
luoco, ch'alla fu fola prefenza;neH'altra ferine al Bao comandando! i , che-
veduto il Priuilegio concert Traurini , li induca al pofleTo di tutte le terre
in quello nominate ; e li facci pacificamente pofsedere , e fe daU'Arciiiefcouo, da altri far ftata tentata cofa alcuna doppo'l predetto Priuilegio la reuochi, & annulli .
Nella prima delle quali efsdo nominatoGcello Archieletto,bifogna,che
poco doppo la fu elettione, & auanti l'anno 1221 ,nel qualc viene nominato
Arciuefcouo procurafse d'ottencr dal R auanti,che di corte i partifse alcu
na delle terre nelle lettere nominate : o vero, ch'il Bao fuo Prente inftigato
da Spalatini tentafsc d'occuparle , e che perci li Traurini mandafsero Treguano loro Vefcouo per opporfeli in Corte, e ch'il R non volefse afcoltar le
ragioni, delle quali era plenamente infrmate : m fi dichiarafe, che Ji Trauri.ii pofsedefsero , "come m'all'hora haueuano pofseduto ; quello poi , chc_
oggiunge , che non vol fiano obligati di rifppndere altroue, ch'alla fu prefcnza , deue hauer ci efprefso per leuar ogni preteto al Bao di moleftar li
Traurini .
Dalla fconda fi deduce , che Guncello gid Arciuefcouo haur tornato d
tentar qualch'altra cofa in talpropofito, e che pcrci il Re commettefse al
Bao di mantener in pofsefso h Traurini conforme il contenuto del Priuile
gio ; e fe fard ftato attentato qualche cofa dall'Arciuefcouo, altri, reuochi,
& annulli ogni cofa : e trouandofi vna lectora fcritta dalla Communit di
Trau ali'Arciucfcouo di Strigoni&fenza millefirao del tenor , che egue .
Reu:

Delle Memorie
ReutVutri, & fpecialifutDno R.D.G.S8 Strigonia Ecci: '^ udiccs,&popul:Trag: eins deuoti fidles cum tnclinatione promptumfamulatum. Ven*
pater , &Dne veftre Celeitudinis prefentia tan obfeqnifs , quam facie remol itmut &incogniti, & id circo innora neceffitatts articulo flagitare tanti patrit patrociniumvidetur abfurdum : laudabilis tarnenfama, aus. beneditlam perfonam veftram per orbem terrarum ceiebrat , cr extollit , qua fine perjonarum ptione extreos pariter , & domeflicos benignitatis oculo refpicitis ; & fouetts fufit nobis auf mfolicitandi veftram excellentiam adferendum prefidiu m Cmitati, &
Ecclefia noflra ,qua vera efl , contra quam D.G.Spalat: *Archtepiadfugcionem
emulorum noftrorum r quodeum minime decun , in pofsejftonesCiuitatis , & Eccle
fia dudum iamfopitasfufcttauit calupniof.it , & arduas quefliones :. bine eft' quod D.
74 Epiftopum & eumdem eruienttm veftrum ad curiam accefsurum , qui anno pre*
ter to de Curia . . . rediens ex parte veiirafalutif vota,& btnedittionii gratiam
nobis aurot & topatiogratiora retulit, ad dominations prefentiam deflinamus, modus
quibmpofsumm exorantes, qnatenus diuina rtributions intuitu , & noftrefidelitattf interventu, conjilium ei, & au xiliitm conferre dignemini, quod ex difpofttione ne
gotiorum eius Vera tircumfpetlio intellexerit expedir . Faleatnunc, & femper
vera dementia celftttido .
Quedo R.fard ftato Roberto Arciuefcouo di Strigonia, che vifse al tempo
di Guncello Arciuefcouo di Spalato del 1225. fino al 1 242. & egli deue efsere
ftato quel lo, che fcrifse la fconda lcttera , poiche fi troua memoria , che Alberico Vice Bano del 1 2 3 1 . li 24. Agofto per commandamento del Bano Yula, efsendo in Zarnouniza, done l'Arciueicouo GimceIlo,e li Spalatini venuti
a lamentarfi delli Taurini circa le terre de Biach, e S. Vitale, a&erendo quelle
appartenere alia loro Chiefa , & hauendoli afsegnato termine, nej quale li
Traurini fofsero comparu" con il loro Conte, portafsero li loro Inftrumenti :
ma Arciuefcouo, e li Spalatini con tutto , che hauefsero volontariamento
prelo il termine , & anco afsegnatolo Traurini , non fi fofsero curatidi ve
nire, mandar alcuno in Joco loro ; perci col configlio deBaroni,,ch*erano
prefenti afsolucua li Traurini , e dicniaraua , che non fofsero obligati di rifponder fopra ci in perpetuo ad alcuno; onde fe prima di quefto tempo l'
Arciueicouo non haura tarto qualchc tentatiuo , la fconda lettera deue effcr hita fcritta all'hora al Bano Yula , ed eglinecefiitato d'fguirla , l'hauri
riineiTa al fuo ViccBano. Cosili Spalatini fottonome delli loro Arciuefcoui tcntauano d'appropriarfi il Campo grande ; ne fino , che vifle Guncello ii
: roua altra memoria de controuerlia de confini con Spalatini: ferine pero
Piftcflo Archidicono Cap.;o.
che certt Croan Tollen, e fouetta figlioli de But con la lofoparentella occupaftero
ta I'Ala di San Doimo delta Orog, e , contro la probibitione de l ittadini , la ctugej e dimuro ira quelt diruppi ; aceto potefsero efercitar impune Ii foliti latrocinte df
ceuar.o ejse/ ctf edi di quel luoco, e che I'^Arciuefcouo per bauet It coloni , agiut ami per fiTiipla it Vajsi. ntifse.
Seguir poi a narrare come li Spalatini andati popolarmente in numero cii
2. :1 con i! lor Conte Pictro de Chelmo , e con quanta diflicolt efpugnalero quel luoco, lo disfaceffero fino fondamenti infierne con la Chiefa_. .
atci che non ne reftafle veftigio; foggiungendo , che li Traurini mandafl'ero
auno , ma debole , e benche l'Archidiacono non efprima il tempo , quando
ci feguifle } ma nominando il Conte Pietro il quale riferifee il medefimo Arthidia-

Di Trau.
chidiacono, che fofl eletto doppo la morte del Conte Buifleno,e trouandofi,che fofle Conte di Spalato ilpredetto Pietro del 1113 ; onde deu ci fcguirel'annofegucnee ,,poco doppo viuente lo fteflo rciuefcoiioGancel , al tempo del qule mor il Re Andrea, li fuccefle Bdafuo figliolo .
Seguirono poi m Spalato le diflenfioni daU'Archidiacono rifeVite, e per la
prudenza di Gargano loro Podeftd non olo fedate; md accrefcinto marauipliofamente lo Itato loro; poi.che vendicatifi de loro nemici , che per terra_
e permarel "haueuano moleftati , lineceffirarono di ritargli i danni , e prometter di depender da loro per Fatmenire; e fe benein quefte imprefe li
Traurinimandarono gl'aiuri , che per li fopraregiftrati patti erano obligati;nondimeno nonfolo nonfurono partecipi de gl'acquiti( hanendofi li
Spalatini appropiata l'ifola dellaBrazza) m anco nella pace farta con AlmiTani non furono nominati efpreflamente , m vi fi doueuah'intender tacitameteJncluG fotto nome genrale d'amici de Spalatinrcoe tutte,chc deno
taoj Che li Spalatini trattafsero con fuperiont con Trauriai . Tn quefto
ftato di cofe foprauenuti li Tartar defolarono il Regno d'Ongaria , & il Re
Bela conmolti Aioi Baroni fuggendo non fi volle fermare in Spalato, cd'indi
fi parti ( comefcriue l'Archidiaconq)poco guftato per non ekrfipoturo apparecchiarevna Galera cos prefto , comeeglidefideraua , e fi ritiro Tran :
ouc dimoraudo conceTe li fopranominati Priiiilegi j Traurini . Mor poco
doppo rArciuecouoGuncello , e fu eletto Stetano Vefcouo di Zagrabja , eletrione del qualeagitatanellaCorteRomana longo tempo tion'hebbe elfetto: in qncfto mentre Gargano finiti li tre anni della fu Podeftaria, fe nc_
parti gloriofo per hauer ridottp le cofe di Spalato in ottimo ftatoi & in luoco fuo fu eletto C.Giorde Veglia, il qualecome era giouane d'anni, cos souinilmentcfi diport: e doppo vn'anno fu eletto Bernardo da Triefte d'et
matura, come huomo afsueatto alia militia magnnimo , e cupido di glo
ria, m di natura apra, inclinan alla guerra , e nelle cofe cinil i andana molto lento , come riterifce il mode fimo Archidicono , al tempo del quale fuc
cefle la prima guerra con Spalatini, la caufa ddla quale attribuifce l'Archidiacono all Traurini, checonloccaftonediccrttpriuilcgii, ch'il Re Belaflando in
Tragl'haueua concefsofopracerteterre Regali-, volevano eilender le man ad alca.
ne terre patrimoniali de Spalatini , ch'erano include tr le Terre eomprefe nel mecfi.
Triuilegio : e con rutto , che baftano tanti capi di controuerfie cfprefli nel,
la fentenza arbitraria , per fcoprire , che queAa non forte la vera caufa della_,
guerra come di fopra fu accennato : tuttauia bene di far rifleTo ad'altri detti del medemo Archidicono , per poter rintacciare , quali , e quanti
poflino cllcr ftati qucfti beni patrimoniali de Spalatini inclufi tr lo
rcrrc regali .
Rimprouera egli alli fuoi patriotti nella fconda guerra , cbeftanoflatisfor%aiidideffiderar la pace da quelli, li antenatide qualtconpiedi nhdibauenanogt
dimandato con prejbiere la pace , facendo molti feruitij , U" honorandoli ofieeuiofamente , come maggiori : qui Archidicono defcriue lo ftato di Tra inolto diucrfo da quelle, che doueua clere al fuo tempo: poiche doppo rcftatopte lt>
mura con pi di 40. anni di quiete far ftata ridotta la Cittd in ftato obmmodo : deiche fe bene non vi fono fcritture , che lo teftifichino, troua pero me
moria (colpita fopra la porta mridionale dlia Catedrale del fcjrncnto
tcnore .

Hoc

6o

Delle Memorle
Hoe opHf efaffum : partum firginii

. , trcdecim conmnge duceno

"Prfule Tufcano ; genere Trefidente Treguano
Trofapia que pa : Comit CimulVrbu Elia .
Dalla quale fi conoce, che cos bcll'opera , come la Chiefa non potetia.*
intraprenderfi, fe la Citt non haucllc hauuto il eommodo di finira , como^
effettiuamente fegui poco tempo doppo la guerra : poiche il Vefcouo , e Capitolo elFendo finite le mura della predetta Chiefa del 1 2 5 1 . rcftitiiirono alia
Communit il territorio di S.Vitale,ch'era ftato aflignato per la coftruttione
di quelle, poi il proflimo riceuimento del R con tanta comititia de Baroni
trattati nella maniera , che nel fopradetto Priuilegio Regio efprefla, da
conofccrc , che le rendite publiche foflero confiderabili, e le priuate opulenti> indicando ci vn priuato Cittadino nomnate nella fconda letter del
Re nella quale fcriue che efaudiaa la dimanda fatta della Galera per Marino concittadino loro ; alie parole del quale doueuano preftarfede: queloe Marino de.
Biafio de Ccrnota , al quale lo kflb R l'anno precedente haueua , coneefso
berei , e fuccefsori in perpetuo le terre Regali de Trapratni^a per U feruitij prejati
in terra , & in mare , especialmente doppo l'impeto de Tartar, iperaltrifatti
flefsafuaperfona, & alla Regina, e Duce Stefano-fuofigliolo , le quali fono hogcndi godute dalli fuoi defcendenti : queflo Marino come benefcato dal R," del
quale s'era altre volte feruito per mare , fcil cofa che nel combattimento
comandalte alia Galera regia,e ch'all'hora il R ad inftanza della Cittd gliene confermafle il comando : e l'efpreflioni, ch'alle fue parole fia creduto lo

come de denari, e fupellettile, e lo ftefso appanrebbe di molt'altri Cittadini,

fe fi trouaflero fcritture di quei tempi.-ma d'ogn'altro lo teftificano le tan
te fattioni fauoreuoli feguite auanti la venuta delBano riferite dal medefimo
Archidicono : nelle quali efsendofi valfi If Traurini degl'aiiiti degl'amici lo
ro Brebiriefi , e fuorufciti di Zara , e Chlifsani , hauranno in ci confumato
fomma confiderabile di denari, e vettoiiaglie, il che non haurebbono potuto
fare fe fofsero ftati nell'abietto ftato, ch'egji dcfcriue : e fi come creder fi deue, che Autor religiofo, che con fincerit iltorica riterifce l'altre cofe , tranfportato dalla vehemenza del rimprouerare alli fuoi Patriotti , habbi voltito
pi tofto con tal paragone fargli auueduti dlia loro imprudenza nell'intraprefa della guerra,di quello,che aggrauare li Traurini,tuttauia, chi rifletter
al tempo profimo alla defolatione di Tra , cheeccedeua pocoicent'anni
auanti quella guerra, e pigliar il tempo deglantenati dell'Archidiacono
per airhora conofcer, che non fi ajlontanat dal vero : attefoche in quell 'eccidio totale della Citt, lipoueri faranreftati miferabili, elicommodi
neceffitati ricourarfi in altri luoghi (e quefto fara ftato Spalato, come luoco
vicino, e ficuro) fino che trouaflero modo di rifabricar le habitationi ; E per
che le rendite della Campagna , l'induftria richiedeuano magior tempo di
quello > che il loro bifogno ricercaua ; perci molti fi faranno rifoluti d'alicnare terreni Spalatini per ppter reftaurar le Cafe,ltri fi faranno anco _*
tal pccafione ferma ti ad habitar in Spalato facendo condur le loro ntrate^
iui in luoco ficuro , doue haueuano il modo d'efitarle mcglio, che in Tra ,
con

Di Trau.
con longa habitatione faranno anco diuenutiCi'ttadini:& in quel tempo pu
e di qui far prouenuto,c
patrimonial! de SpalatinijCh'in Spalatofi fermaiTero li difcendenti de Traurini , dalle parole del medefimo rifrite pr>co auanti fi pu ,dedurre , donc.
nell'efecrare quefta guerra dice , fpre^gata la legge di natura U "Padre contro'lfi.
glio , r ilfiglio coatro'l "Padre , ilfratelo contro'lfrateUo , l'amico contra l'amie* le
federate man adoperaua.Queia. tanto ftretta congiuntione di fangue tr quele due Citt, non pu meglio verificarfi , che con la fopradetta congietturai
cio, ch'alcuni deicendenti da Traurini, ch'habitauano in Spalato, per caufa
de bni, che polfedetiano fpeifo andaflero Tra , pure vi fi fermaffero per
fer le raccolte, doue trouatifi nel principio dlia guerra faranno ftati necefltati d'adoperarfi contro li Padri , fratelli loro , ch'erano in Spalato , e per
pochi , che fiano ftati hauranno dato occafione alI'Archidiacono di far la foprftdetta efagcratione ; il che dalle fcritture di Cafa mia fi pu in parte com
probare :poiche nel fopraccenn ato teft.de Defl Lucio fatto del 1234. viene
efpreflb, c'hauendo egli fondata precedentemente la Chiefa, e Conuento alli Padri minori viuenttSanFiancefco, che fdel i2i4.(comcappariraal
cap. 5. del lib. . ) inftitmTe li mcdem padri heredi di tiitta la fu opulente.

primogenitiin perpetuo con queft'efpreTa conditione, che fe alcunodiloro

habitafse in Spalato non poffi efser procuratore , fegno , ch'alcuni di qttefti habitalTero in Spalato , come fi troua , ch'il medefimo Gregorio fopranominato
vi habitafse mentre vien nominato tr Spalatini nell'accordo fatto con loro
del 1 2 39. difopra regiftrato: mal tempo dlia guerra fi far trouatoin_,
Tra , doue anco mor ; vn'altra memoria, e pi antica fi troua di fcrittura-
iatta in Trau deJ 1 206. nella quale Caterina moglie del q. Cafino Punge Cittadina di Spalato da al fopradetto Pietro de Lea fuo ipte vn terreno nel
territorio di Trau , e ne riceue vn'altro nel territorio di Spalato : e fe fi trouafsero altre fcritture di quei tempi , fi comprobarebbe con magior euidenza quefta congiettura : onde fi come con la defolatione di Trau , fi faranno
accrefciuti gl'habitanti in Spalato , cos infierne con loro faranno anco ftati
trafportati parte de frutti del Campo grande , aggiuntiui li terreni , c'hauranno comprato , far diuenuto da quel tempo inpoi qiiafi territorio com
mune di quefte doi Cittje con tutto che nelle controuerfie fempre fofse dccifo fauor de Trar.rini, nondimene efsendo ne priuilegij eccettiati li bcni
patrimonial! de particolari,hauranno di quelli raccolti li frutti fcnza impe
dimento, efsendo credibile , che li Traurmi fi faranno contentan di confertiarfi le publiche ragioni del territorio loro fen/.a ingerirfi nelle particolari
de tcrrcni patrimonial i, fino alia venuta del Re Bela ,&all'hora faCitt ridotta nell'ntico fuo fplendore, hauendo riceuuto il Re con la fu Corte con
quellaliberalit,ch'eglimedemo dichiaranelfuoPriuilegio,confidatanelli
fauori de Cortigiani acquiftati con li ofsequij fattili in tal occafione hau-anno con tal opportunit ardito d'impedire m qualche maniera la libera cftrattione de frutti da] Joro territorio,com hoggidi s'vfa: il che far parfo a Spa
Utini

6.

Delle

latini nouit preginditiale , e quefta, o fmil cofa deue efser ftata quella >che
Archidicono critie , che fofe caufa della guerra ; m chi far riflcflo alla_.
fconda fentenza, nella quale furono annullati tutti li Priuilegij de Spalatini,
che conteneuano le terre, ch'all'hora furona dichiarate efler de Traurini
( che 'l Campo grande ) conofcer, che la vera caufa fri la vecchia pretenfione de Spalatini tante volte ritentanrfotto nome d'Arciuefcoui,di confeguirlo, la quale la. prima volta palefarono,quando vcduto di non poter fotto no
me di Gtmcello loro Arciuefcouo per mezzo de fauqri confeguirlo, hauendo
egli conceffo quelli d'Oftrog fenza loro faputa di fortificar il luoco,di pro
pria aiitorita glie loprohibirono,& hauendo quelli di Oflrog come in luoco
fpeiale dell'Arciuelcouato , non oftante la prohibitione vouto eingerlo di
muo , yennero violenza aerta , e pofpofto il rifpetto dlie ragioni dell'Arciuefcouo,fotto pretefto, o vero, 6 falto,che voleflero da quel lioco forti
fcalo efercitar latrocini) popolarrnente viua forza l'efpugnarono , e lo dillruffero fino alli fondmenti ; nel che fi come hebbero per compagni li Traurinijcosi non deue hauer piaciuto allimedefimi,che li Spalatini s'appropriafferoOftrog, ch'era inchi ufo nel loro territorio; mcomepiu deboli hauranno imato effer meno male , che in qualfiuoglia maniera fofero perall'hora fnidati quelli d'Oftfo^e lafciato il luoco deferfo di quello , che fortificato reftafle in poter degl'Arciuefcoui di mano de qualinon poteuano fperare dileuarlo cos, fcilmente, come dalli fopranominati tentatiui prouaronot
e da quefta imprefa di Oftrog puo dirf , ch'hauefle origine la prima guerra_.
poiche refempio,ch'airhora gli fuccedefse bene haura moflo il Podeft huomo feroce, e la giouentu di Spalato , con l'occafone, ch'il Regno d'Ongaria
era quafi defolato , 8 il Re debole trattenendofi per caufa della pefte in Slauoma,di mouer l'armijperci molfi popularmente pigliarono pngioni quan;
ti Traurini trouarono nel Campo grande; e benche quefto moto ofseper interpofitione del Beato Gerardo quitate per aU'hora,e reftituitfli pngioni;
nondimeno reftarono efarcerbati 'gl'anim d'ambe le parti : poiche liTrauriniconfidati nel fauore regio,e protetti da molti Baroni , e dal lor Conte Stefano,&altriluoi.parentideJlaCafa diBrebir, che poteuano moltonella^.
Corte , procurarono l'annullatione dell'afsenfo data alia fentenza arbitraria
per ricuperar li loro prigioni, e l'ottennero : aH'incontro li Spalatini ( com'
foh'to nelli moti popolari ) non folo non poteuano fentire , che f mettefse-.
in dubbio il loro acquifto d'Oftrog Miipretendeuano il Campo grandenon:
pi con la coperta deirA^rcinefcouo , che non c'era, m apertamente per nome della Citt: e quefto quello, che fcriue l'Archidiacono, ch'andauano fufurrando , che l'uccordofoffe in detrimento dtll'bonore, edelle raggioni della Citt ::
perci non volfcro afcoltar gi'Ambafciatori deTraurmi,che,come tiferifce il
inedefimo ,.ccn parole humili portauano le loro ragioni : m vfcirono con_.
armata per fpauentarli :.il che efsendoli rinfciiO maie , fi voltarono gl'aiuti
tbraflieri, e chiarnarono il Bao di Bofna,.& akri,traportati dalla paiione_,
ii?'ftarono lo ftefso Campo,che ptetendeuano: di t he auifato il R da Trauriii!,e fcrtemente fdegnato,ordino al Bano,? altri, che caftigafserp li Spala
tini, come icgni,e t.terminata la guerra con le foprafcritte condition!. Dal.
le cofe riferite dunque fi.conofce ,, che l'origine di quefta guerra prouenne-
dali'efeinpiodeirimprefa d'Oftrog ben fuccedtita :il pretefto l'impedimento
pofto da Traurininelle raccolte de terreni Patriinonuli de Spalatini: e la ve-

ca caufa.

Di *.

caula la pretenfone del Campo grande , l'occafone la defolatonc del Recno d'Ongaria,e l'ardire, o piu toftotememdel Podel , e dellaGiouentii
oi Spalato ne diede il principio .

JLi fregiuditij c'heHero li Spalatini ,

Cap.i 7.

DOppo la fentenza fcriue l'Archidiacono , ch'egli andafse in Ongaria

con Gio: Vitale, e elfin prefenza del Re elegefsedi nuouo Vgriio in
Arciuefcouo ; a! quale il R concedefse anco la Contca di Spalato ^ la- Signoria dell'Ifole con altre cofe ; e volendo il medefmo R venire alle Mari
ne fcrifse alli Traurini la quartalettera.
1 -, . . allifedelifuoi Gindici , e Commwntta di Tra falitte, epiena gratia .
Ttngratiamo molto tutti lifedeliferuitij > cbefempre ci bauete fallt , & inceffjntemente continate fare;perc aflate certi,e fleurit che vogliamo amarui con perpetua
gratia, efauore ; e perchehabbiamo ad accoflarft all parti maritime, ricerchiamo le
fedelt voftre -, be vi apparecchiatefollec lamente, e tenate pronti li voflri Vaffelli
alliferuitijnoflri come non ricercatifete ftatifoli di fare ; fer il chevogliamo marui fempre, efauorire. Data nelottaua dlie Ceneri .

Che venifse alia Marina lo riferifce lo ftefso Archidicono, & il R trouan.

oft m Vrana^ttorno lefefledi Tafaua riceuuiotb'bebbe j-millelirtdaSpalatuii ,
fece rilafciar liprigioni , e quefti deuono efscr qnclli oftaggi de Spalatini , ch'il
R commefse nella terza Jettera , che fiano reftituiti; ma fe li Traurini fbsero refarciti dclli danni patiti da Spalatini, non fi troua memoria alcuna; troiiafi pero, che li Brazani lipulafsero in Tra li 3. Marzo 1 25 3. vn oblgo dip..gareallaCommanitdiTradoppolafettade TafguaneU'lfola dlia ^ lire
Cento le denari dejjicciolipfr li danni fatri dalli medemi , quando aderirono Spa
latini nellagaerra, che per il paffatof tr quelli, e li Traurini Cos finalmente.
li Spalatini ricuperarono 1 loro 200. prigioni, ch'erano in Trau, e fii
terminata la guerra : nella quale per venaicarf de Traurini hauendo moftrato i Spalatini di portar poco rifpetto gl'ordini Regij , li conuenne di
fottopori molt i pregiuditij contre alla liberta permefsa nelli loro priuilefij: e prima come qudli c'haueuano deuiato dali'obbedienza , furono forzati
far nuouo giuramento di fedelt, e dar Oftaggi: fecondo fu dichiarato, che
non potefsero tener quelli , che fofsero ftimatfinfedeli : m fofsero obligati
di darli in mano del R , che in vigor de priuilcgij poteuano tenerli per patio di fette giorni,e poi lafciarli partir liberamnte: e per terzo, che non po
tefsero eleger Cont, che non fofse del regno d'Ongaria , doue prima elegeuano , chi pi gli piaceua : anzi il R doppo la confermation dlia fentenza_,
voile eleger egli Conte di Spalato l'Arciuefcouo Vgrino , Vgolino , che fi
trouaua m Corte. E quanto gl'intereili de confini con Traurini f dichiara
to , ch'Oftrog ffse del territorio di Tra : e che le pofseflioni patrimoniali
d'ambe le parti relafsero vincendeuolmente alli Cittadini di quella Citt, e
territorio doue fiTOuauano,' e per leuarle radici ad ogni pretefto neli'auuenireftironoconegnatituttilipriuilegijda efserportati alR perritrli di
nuouo: dichiarando nulli , ecafi quelli, che contenefsero le t :cefse d
Traurini : qual renouarione doueua feguire alia prefenza de Traurini , come
dalla fopradetta terza lettera del Re appare: m fe feguifse non c' memoria
alcuiu : Venue Arciuefcouo Vgolino a Spalato , e come confcio della men*

te

Delle Memorle

te Regia ,' fece alii Traurini la feguente dichiaratione .

T^ot rgplino ^rchieletto , e Conte di Spalatogiuramofopra li Santi Euangelij ad
honor del Signar noro Bla gloriofo R d'Ongaria di tenere con voi Traurini vera
amicitia, e comfagnia contra tutti gfhuomini ; tr effer inimico dlit voftri inimici
& artao de-lli voflri am ic t , e Jalu are la voflra liberta , e tutti li voftri priuilegij ha
lter per fermi ; rijeruata nicntedimeno la ragone di quella enfermtone dataui dal
Rjopra la compofitione dlia pacefatta ira voi, e li Spalatiei ,il quai priuilegio dene
rimaner nellafuafermera . Fufatto\queflo in prefenqt del (tte Butcone,e del Sig.
leandro Colafrale del dette. ^rcbUttol'anno dell'Incarnationc 1 245. entrando
il giorno f.del mefe ai Giugno l'indifione ter^a .

Che l'Arciuefcouo conferuaiise buona corrifpondenza con Traurini canafi

dalle parole dell'Archidiacono nel fopradetto cap. doue defcriuendo il fuo
modo di viuere dice .
Li Laid reflarono dclnp dalle lorofperaniy , mentre che credettero, ch'gli douefse
eerforte, e beUicofo "Prencipe contragfinimici dlia Citt ; egli att'incontro portandoft con loro mite, e pacificamente , tutto l rigorcdeU'aHtorittefercitauacontroli
Cittadini.

Cos termin la guerra, nella qule fi pu dire, ch'il di fprezzo grande,che

moflxauano li Spalatini de Traurini fofse caufa , ehe tutte le loro imprefe li
(iiccedefsero finiilrmente , poiche mouendofi con impeti popolari , che'per
il pi fono difordinati , con tutto che pi potent i incontrarono per tutto
mala fortuna : all'incontro li Traurini temendo di perder'il Campo grand_j
dal pofsefso del qule dipendeua il loro buono , cattiuo ftato, aftretti
dalla neceffit d'oppor la forza alla forza , opportunamente valendoii dlie proprie forze, e degl'amici: econfdati nel iuor
regio fecero auueduti li Spalatini loro vicini di quanto
noaimento li riufcifse lo fprezzo , che tdi loro moitrauano , e terminarpno la guerra con honor
proprio,e motificatione degl'iniimci .Cosi
rcftfopita la dilFerenza de confini con
Spalatini, e fi torn d vicinar
bene,come fi f'accua
prima .

DEL-

DELLE ME MO RIE

DI TRAGVRIO
HORA

D E T T O T R A V1.
Libro Tcrzo.
Delle Controuere Eccleflaftiche coi Sibenzgni .
Ca$. L
, Ouendofi trattare delle controuerfie Ecclefiafticho ,
i 'ehe feguirono i Sibenzani lungo tempo agitate dal
1 Vefcouo Treguano, piu volte di nom in , far
benediriferire quelle fcriue di lia 1'Archidiacono di
Spalato al cap. 25.
Eo tempore vacante Ecelefta Trag: eleftus eft Treguante,
nattone Tufcus, patria Florentine. Hic quia Bernarda
^rchiepifcopo compatriota erat , duxit cum ccum ab fug:
parttbus , manfitque cum eo aliquanto tempore,docens Spalat clericos in grammatica facltate. Cum ergo efftt tate iuuenis , & in tjs t
ad literatur/e peritiam pertinent valdevtilithabfretur, dues Tragurijpe.
itrant a Bernardo ^/rcbiepiscopo , vtprecorum necetatibus deberet cunt
eis aliquandiu commorari, quorum poftulatione d Bernardo conceffa , abijt Tre
ganos Trag. ibiquectanCiHbus conuersando nutuum contraxit amoremcum
eis, faftufque eft primo eorum tabellio, pomodum ^trchidiaconus , deindiru
Episcopum eft eleSut i prtsentatus ergo Bernardo ^irchiepiscopo , vtunus ab
eo consecration accepit . Tune dmuni ctptt Tragnriensem Ecclefiam, a rudimentissutvetuftatis, adnouam reformationit normam paulatim redite ere, eamque
Ecclefiaftichinftititeredisciplinis* Erat enim Mr literatas , & eloquent , fuaquc
igilanti induflri* breui tempore fecit Clerum , & pipulum in bonumftatum excrefcere Ciuitatn illius .
Qui al folito fuo Archidicono ommette il tempo , quando Trejguano
fofleletto Vefcouo j ne dalla ferie dlie cofe , che precedentemente criuo
ii pti cauare altro , fe non, checiofej^uiTeauanti, che Arciuecouo andafle al Concilio Lateranenfe, che fu del i2ij; il che non groua; poiche habbiamo la precedente infciittione dlia Porta Catredale , che teftificafofle Vefcouodel 1213 , e confiando dalla vita di S.Gio:(ch'eglifcrifle
deli2o?),ech*airhorafblfe Archidicono, adunque trdil 3, &il ir m
eletto Vefcouo ; m trouandofi nella foprariferita critturadi Cafa mia_.
de' 2 5.Dcembre 1206. originale in bergantina la fotco fcritcione J quelo

tencre.
E

e&- ego

Delle Mcmoric
& ego Matifter . ahuc Tragurii notarius-prctiftit rendition! tefi
nium perbitui, & rogante memrala D.Cttb: prcjcns inflrumentumfcripji , & to'
Cnetifigni mummine roboraut

Dalle quali parole fi pu inferir , che Trcgitano , che lungo tempo f no) comcfcriuc Archidicono folfe eletto all'hora Vefcouo, echeommettefse quello dell'Archidiacono perche di gi doueua efler flato eletto vn*
altro in hioco fuo, e per modeftia non haur voluto nominarf eletto Vefcouo , ma quafi volefe dir non fdegnarfi di far in quefto mentre il Notaro fi
no alla confecratione : e quefta T'vnica fcrittura , ch'io habbi veduta fcritta
di Treguano Vefcouo notro tanto benemrito , il quale per le parole rifrite dal medcfimo Archidicono pu efler , che fia flato infierne con VArciucfcouoal opradettp Concilio, hanend'egli per l'impotenza dell'Arciuefcouo cfplicato alcimi capitoli d'cflo Concilio al Clero , e poplo di Spalato ; e
qui fi ha da notare , che dalle l'oprafcritte parole dell'Archidiacono fi fcorge
quellarozezzadi coftumi, che s'introduce nelleCitt, quando patifcono
qualche gran difaftro, che fuol continuare finoche reftituite nel priftino fla
to di comodit con l'indrizzo di perfone prudenti ritornano H Cittadini
rip2HarlapoIitiadiprimajlofteflofkrdatiucnuto all Traurini per lapouerta , nella quale faranno cadti per la defolatione; che far anco continuata finoche faranno ftati occupati nella reftauratione delle cofe publichc , o
priuatejnel quale flato gl'haur ritrouati Treguano quando venne; maficurata la Citt di mura ncllofteTo tempo, che lui vi dimoraua, epoifatto
Vecouo eTendo vifluto molt'anni , nel fuo tempo f ridotta nel fuo priftino
flato : onde con ragione l'Archidiacono "l'attribuifce la Iode principale ; effendo per fu indultria feguite moite coe vtili alia Cittd, e fpccialmente la_j
fopra efprefla reintegratione del territorio dtlla parce di ponente, cheli
Vefcoui fuoi preceffori non haueranno potuto , o faputo ottencre ; la quale
pero non hebne effetto all'hora per qualch'impedimento , che far proucnuto da alcuni de Conti Croati nelli priuilegij nominati ino alia venuta del
Re Bela , & all'hora la Chicfa n'hebbe il pacifico poTeflo , come di fopra
flato efpreTo : le quali rendite tggiunte alPantica giurifditione diSibenico ,
e del Contado di Zagorye aceuano riufcir il Vefcouato molto opulento .
II Caftello di Sibenico , che con la fopracccnnata diftruttione di Belgra
do , fi come crcbbc di territorio 5 cos cominci anco crefcer di poplo , e
per confequenza far anco crefciuto il numero de Preti , e delle Chiefe, nella
confecratione delle quali far nata controuerfia tr Cleri di Trau , Sibe
nico: onde con l'occafione, ch'ambidoifi tronauano in Spalato per l'dc-ttionc del nuouo Arciucfcouo, quello di Tra mofle lite quello di Sibenico,
chi- fu dal Vefcouo Michle precellbre di Treguano comporta nella maniera
fegucntc.
JnCbrifli nomine Dfiic<tlincarnatienis 1197. Inditione vero ij.ftilicet
viii.Kal'Maiiuhocatttimcfl. CiimSpalaten^rcbiepifcopatus vacaret Epifcopi
feilt M.Scrdonen, M. Trag. G.Tiaien. M.Corbonenadfuammatricempretrafljndo de Taflorali deutone vna conncnirent.Tra?urienfcs itaq. Clerici eis, &
Imcn

Di .

laten Capitulofe conferentes fuper Clertcvs de Sibenico de oblationibus confecrationum lefur um conqueftj'unt,dicentes eos nullam fecum inJe habere partem > ft d
s oblationes-fua cum eorum Epijcopo deber effe. Cleric i vero de Sibenico dicebant, medietatem fibiperiinere , & fttprihoc , Sacerdotes , & Laicos, qui,
quando Defa Trag:Epifcopus filins Mahjrelli Ecclefta* confecrauit , ipfas obla i iones
tunc per medium diuidere viderunt , tefles introJucebant. Tra%: antem Clerici fimiliter quofdam Sacerdotes , qui cum idem Epifcopus Ecclefias confecrauit omnes oblationes Tragurinos elencosfibi integr fufcipere viderunt, tejles introducebant addicientes,& introducentes etiamfuum Epifcopum M. nepotem iam diiEpifcopi .qui
cum fuo 1, cofecrationibus Ecclefiarum extiterant exinde teflem dicentes
eumvidiffe Tragurinos Clericos affueta antiqua confuetudine ipjTas oblationes totas
fibi cum fuo Epifcopofufcipere, & non to* cum Sibenicenfibus Clericis diuidere: ipfis
ttaquetnterjeitalitigantibus, & plenitr intellects eorum rationibus, quia Epi
fcopus omnibus teftioiu maior, & vtriufque partis Dominus\erat , eius teflificationem fufcipiendam , & ab Archidicono manu fui turamento firmandam ditli Epifcopt i fimul cum Capitulo mdteauerunt ; & vtfuper hoc Tragurien.Epm
interogaret Corboenfem Epifcopum prefialdum dederunt . Cum autem Corboen Tragurien exinde interrogauit , Trag: acceptis vtriufque partis numbin , t alem inter eoscompofuit concordiam ; vt de oblationibus omnium Ecclefiarum de SibenicojQr de Campo Marine, & de Macro Epifcopus habeat tertiam partem , Trag:
1erici ter nam partent,& Sibenicen:Clerici tertiam partem , eo tarnen tenore , quoi
Tragur. Clerici colligant,& illorum volntatefuper eat Cuilodem , & diuiforem
fljtuantm
Ego Mathem D.G.Corboen Epus buiuscauf* prefialdus,vt firmiushoc habeatur,
meo figillo muniri,& imprim volui. Et ego Sebacius Subdiaconus S.Domnij Canon:
& Cois iuratus notiprecepto Epifcopomm,& tottus Capituli hoc fcripfi, & teflor.
Njlla quai compofi trne fi come reli al Clero di Tra Fantica confuetudim diraccoglier , e diuider le oblation i > cosi ne furon fatti partecipi li Sibenzani, che per auati tor fc per il poco numero loro gli far i tata data qualche cofa ad arbitrio del Vefcouo ; & al hora crefeiutidi numero fi faranno
in cali untioni adoperati forfe pi de loro , che de Traurini , perci hauer
ltimatoil Vefcouo efl'er di douere, chefano partecipi al paro de Traurini:
Ne tempi fulequenti bifogna , che fiano feguite altre remtenze nel Clero di
Sibenico non voler obbedir al Vefcouo Treguano , poiche fi troua vna fentenzafatta da Toma Archidicono di Spalato, quello ftello, chefcrifsel'itoria,del feguente tenore .
In nomine Domini Amen.Cum intr Vcn.Virum Treguanum Epifcopum,& apitul.Tra.giex vna parte , & Clerum Sibenicen.tx altera, coram Thoma Archidico
no^ Capit: Eccit* Spalat.queflioverteretur . Troponebat enimdtus Epifcopus
cum fuo Capitulo porrelo libello hoc modo.Vet vobts Dne T.Archid. Spal.Trag:
p:Jcupus reflitutionem Archipr: Sibentcen. Item plenariam [atisfaftwnem de con
tempt!) interdifli mandato; item expenfxs propter frufatoriam appellationem ad vos
emijfjr per Sibenicen. de quibus igiturpremiffis iuflitiam fligitat pteniorem , faino
tiire,W c.Ecce parsSibcntcenftum refpondebat deber quodam mrumentumrefcindi,
i*od m prx'udicium dicebat dolos confetlum , quando eorum Jircbipresbiter fuerat
o> din.indits Cum ego pradift* partesfuper htf aliquandiu lttigajfent,Archidiaconus ,
V Ci.pitu.lum recepto ad nanusfuat prafato inr'umento,&dittgenter infpefto,babtto an er^c li.rg;nti conftlio talem}en:enttam fuper pramiflis protnulgat unt .
E a
In

63

Delle Memorie

In prim'vs ergo reituerunt prxdittum Arcbipresbiterum in plenitutfincfu* di

gnitatis, &oftij, qmbws ab eifdem Sybenicen.priuatm erat . Treterea, laniato
mrumento preditto per fententiam prcceperunt , vt tn fuo robore manentibm
quodadim\commune prrtmet, vid: vt d<ttus jtnhipbr debitam obedientiatn ,
& reuerenuam exibeat preditto Epifcopo , CT ins fncceoribui excipiendo ipfuttt
adhofptc um , & congruam ei procurationem , vt mors e exibendo , & quoties
abeodem Epifcopo citatusfnerit ad eum acceder teneatur . Inalijsvero,que Spalia
funt in qmbufdutn ; s pnandis , vel non pnandis nihil adprefens flaluerunt ;
fed faluum fit ins vtrique parti petendi , vel negandtfpet talia fupraditta . De interdittt contemptu : quam ms de ire puniri poffent ; tarnen tx beneplcito eiufdem Epifcopi corum [implicit mifcricorditr indutjerunt . Et quia eumdem Epifcopum frttflatorifccerant fatigan , & expndete condcmpnaueiunt cofdem lericos Sibeni"
cen. adfoluttonem quinquaginta Soldorum denariorum bpalattvcl VeneUmonetx
dem Epifcopo faciendam nomine expenfarum. Uttum in Curia jtrcbiepiftopili
prefrntibus videlicet, iam ditto Epo. M.igiflro -G. Arben- cktto. G. Vrimice*
rio, & Drago Canononicis , & quibufdam alus Ciertas Trag: de Sibenico vero preditto Arcbipbro , .Ab'jate S.l^ olai , Tolano , I oanne ,Ogari, Tetro , &Slautto
prebis Crifogono,& orimintio,& als quam pluribus Clertcis,& Laicis,Dragouano,
Maricbna,Bofdano Iudice,& Gregorio filio Vulcinne. Dat- Spalat.U D.124. men.
Febr:die tertio mirante Indu. 1 4. piefentem ve 0 paginant bulla Capituticommuniri
feceruntie fi come da quefta memoria appare,ch'alI'hora vi fofle in Sibenico
Abbate diS.Nicol,cosi potrcbb'efser,che qiiefto fia flato il primoArciprete
ch'habbino ektto ii.Sibenzani,nella tfermatione del quale il Vefcouo l'haur obligato qualche cofa, che far parfa pregiudiciale al Clero di Sibenico,
percio l'hauranno anco depofto , e con tal occafione far feguita la fentenza , e reftituito l'Arciprete con l'annullatione deirinftrumento .
Segui poi la venuta del R Tra , e dindi la guerra con Spalatini , nella_,
quale Ii Sibenzani , come dipendenti dalli Conti di Brebir hauranno dato
confiderabil aiuto Traurini; e I'anno feguente efsendo ilRe capitato
Brebir ottennero Ii Sibenzani per mezo del lor Conte Daniele la confermatione del priuilegio di fopra nominatoli 11. Aprilei245. nel quai tempo
conftando , che nel fpirituale vi fofse in Sibenico l'Arciprete, e l'Abbate: nel
temporale, oltre il Conte, vi doueuano efser anco altri magiftrati, per
cio hauranno cominciato penfare li Cittadini di ridurre la loro patria in_
tutto pari quella di Tra , e di haner il proprio Vefcouo , gi che pofsedeuano maggior territoriojchc li Traurini : come che quando cominciano le_>
competenze ogni cofa d ombra, hauendo il Vefcouo fatti diuers'atti giurifditionali in Sibenico, ch'erano foliti farfi in Tra, e ch'erano ftati anco dall*Arciuefcouo confermati , perci tcmendo il Capitolo, che palsando ci in_.
eempio reftafse pregiudicato alle ragioni dlia Chiefa di Tra ottennero
dal Vefcouo la feguente dichiaratione .
Jn Cbrtfli nomine A.lncarnationts eim 1 246. Ind: 4. menf: Aug:die 5. intrante.
Temporibua D.TreguMi Ven: Epi Stepconis ComitisTetri tuca, &T$colai Al bertini I udicumTrag:hoc attum ett^os quidem Treguanus permione Diuma mcmoratus Epifcopus vobts CaploTrag: prefentem fierifeeimm cautionem; quia cum
nors fedis Epifcopalis honorem non debemui minuere aliquatentts , fed augei e manifeittt profitemur , quod fententiam quamdudum Vener. D: Vgolinus Arcbielettus, & Comes Spalat. fuper initutione , & deflitutione Arcbipbh , &J
ibbatts

Di TVM.

6<)

'^bbatis Sibenicen. quos in eodemOppido inlUtueramut , & deftitueramm mi

nus prouid abfquecorifilio&'aenfuveftro promulguait, & noro i veflrofolun
tatis beneplcito ratam tenebimus in perpetuum, atque firmam, prout in eiufdemfententiitcterispleniusconttneturexpreuM, obligantes nos , & promictentesfirmitrfb nomine luramenti, quod nuilo vnquam (empre in Ecdefia , velin
Caftro Sibenicen.Clericos aliqaos ad ordines promouebimus maiorcs etiam , nee mi
nores ; ^rchipresbittros untern , veL ^tbbates , qui fuerint eligendi pro tempere
ibidem non confirmabimus, eque mutins confecrationis impendemus eifdem; va*
cantes vero EcclefiM non conferemas in loco eodem reuonbtis ulijs ,velplebanis;
eque ibi cauf.is aliquot audiemus , auf litigio, quorumcumque ; fed hec omni in Ca
ftro predifto facer omnimode recufantes , fecundum confuetudinem antiqmtus confuetam in Ecdefia, &fede Trag: ea carabinas ugere , AC velut predecefforemnosir um olim meminimus fludebimus ordinre , Confirmatienem enim huiufmodi ,
feupromolionem , vel cjetemfupradifta extrafedemfaia confueuerunt , quandoque
ceder in preiudtcium Eccleft* Cathedralis . Teesfunt Sij'a ^irchipresbiter , Dragus , & mAgijler Georgeus Canonici Tragwien. "Petrus , & f^icolaus predifti ludices, atque fdentinus Cafari^e. Ego loannes Caftoc. Examinator manum
mitto .
Et ego Guaftnna Trimicerius , <& Trag: iur: not iubente Domino meo predifto
Epifcopoprefentcmpaginamfcripfi, & confueiojigno communitam roboraui ipfam
bulla ipfius. ..... communiai.

Da quefta memoria ppare , che fi come in Sibenico crefceiuno gl'habitanti, cosi haueua anco maggior occafione il Vefcouo d'efercitar gl'atti giuriiditionali .

Differenz aggiuftata, coi Sibenz&ni*

'. 2.

LE contronerfe , che fpefso nafcono tr le Citt vicine , quando li Cittadini di quelle non fon'egualmente inchinati ben vicinare ( il che di ra
ro iccede ) prorompono in gtierre^ciiiili , mentre non vi fia mediatore aucoreuoJe defiderofo del ben commune : cos far occoro , che dipendendo li
Traurini dal fuo Conte Stefano de Brebir Bao maritimo , il quale non rifedendo in Tra haueua pofto per Podeft in fuo luogo il GVido, & efsendo
in Sibenico Conte Daniel fuo ipte le difterenze ," ch'inforfero furonoiacilmente dalli medefimi aggiullate , corne dalla fentenza arbitraria*
il vede .
In nomine Domini Birnen. Quoniam iuftttm, & confentaneum rationi, quoi
inter Chriflianos omnes pacts federa feruenttir , &ma\im inter conuicwtu mitata, quarum homines neceffitatem habeant diuerfts decaufis de vna tdaliam
properare. Cum & illud contingat , quod in queflionibus , & difcordijs patiantur homines damna plurima, & adaerfa: idcirco ns yido Trag: Toteflas, &
>jnielSibenicen.Comesarbitri, & arbitratores , fenamicabiles compositores fu
fer queftionibus, quA vertebantur , feu Tferti pojjent inter ipfas Communites, feu
inter ftngulos homines predifarum Ciuitatum occafione faaarum iniuriarum , feu
contraEtuHTo habiter pro bono pads , & concordia , ft ab omnibus qneflionibus,
dr difcprdijs ipfarum terrarum ortis, vel oriturit difccfatur, dicimus ,jcntcniiantHf,
drfirmrabilimus.

7o

Delle Memorie

Qjod omnes fententix , quas pronuntiauimns , in quibufcumque caus , finit*per maltficijs , fiu in mutuo ,fcu altjs cotttratltbtts debeant obferuari. Ittm deter
mtnamus firmier latuemcs , quoi fi aliquis Sibenicenfinm vulneratus frterit ab alt'
quo Trag- vel contra prcdationis eaufa , fei alio modo, tunc bom. tubus , quihu
obuiauerit fe oftcndat, ac eifdem ilium , quifibi iniuriam contulit manifeflet ,& poftmodum coram fu Cuviadcbeat comparen, ibique cum qui fibi inittriam intnlit de
clarare , & cum ft fecet it, tunc Curia Htts , qui iniuriam fecit fidem adbibeat vulncrato,& fuper damno cidem illato decern libra infrritn tres debeatfacramentarios
coram Curia exhibere , ~ viginti inferiosfex prodcete teneatur , in maiori vero
quantitate arbitrio urix dicimus effe fi.indum , & cum Sacramentumfecerunt cum
Jutsfacramentarijs fecundum formam ptcditlam lairo , feu predo teneatur eidem da
mnum integralitr rcattrare ;falliendo mfi-pcrfito Con.ni pro banno duodecim Ro
mnalos : ft vero damnum nequicrit emendare tunc fit Community ipfum capiat ,
& paffo iniuriam aplicetur . Item ft furtum , vcl damnum aliquod datum fuent alicui S betunarlo ab aliquo Traguiino , vcl coima , tunc vn.iqucqne Communitas te
neatur inquire r: bon i fide pro poljefuo , fient faccret in rebus proprijs aquirendis,&
tnquiripoterit , quicom.fit, tunc yes Dimino affignetttr , vcl capiatur inperfonam , & perpeffo iniuriam conferatur . Si vero infra, tcmpus in quo queilio ventilatur , malefactor infugam conuerfus fuent vnaqucque Commumtas pro eo inueniendo teneatur pro vir bus. laborare , quod fi malefactor adfuim Ciuitatem remearet,
Ciuiras ipfa, qu ipfum recepent teneatur damnum integrabiliter refarcire . Item
preciomus , quodfi alicui Sibeniccnivel Trag:imnum illatum fuerit , & Liro
nes ,feu predones tranfiuerint per tentorium prediclanim terrarum ; & lili ,feu Ule
qui pa funt iniuriam exclamauerit , tunc quieumque audtuerint pa{fo iniuriam
totis viribus auxilium , & lituanien preflare teneantur ; quodfi hoc neglexerint ad'
implere & ludici per tcfles potent effe no tum , tunc qui auxilium denegauit fuo Comit i probanno tres romanat tfoluere teneatur , totidem perditori . quieum
que m recitperatione reriim dederit operam , & ipfiu defenderit latronibm , qui eat
conducerent ipfarum recuperandarum remm dec mam intrgraliter confequatur .
Item fi damnum inferatur alicui dedits Ciuitatibm, & Mud conducatur Sibenicum, vtl Trag: ptecipimu non emi abaliquo due, &ft aliquis Trag: fciret rem
ad aliquem Sibenicen.pertinere ,vel conuerfo tuncrem reftituatfuo Domino, fine
prctio , & fi ignoranter emcrit fnurn pretium confequatur , r rem igfam f domino
confrt ,& affignet , acvenditorem rci prodere teneatur , & fi manifejlare noluerit , tunc eritfacramento proprio , vt ventatem exprimt > compellendus . item precipimus , quod fi aliquis Sibenic: accederet Trag: vcl ceiuerfo aliqua de canfa , &
in ipfum aliquis iniecerit violentas, teneatur pena fex romanat : tres quidem
pro fuo banno Comiti conferantur , alij vero tres pa'o iniuriam applicentur ,<&- ab
rodem, quo intendit iufiitiam postulare, & fuerit percuffus caufam amittat, & ex
roman : Comiti, & fifiincnii iniuriam , vtditinm eflptpcriits affignentur . hem fia.,
b limits , &firnmci- ordinamus , quodfi aliquis moleflams fuera fine fanguints eiufione , tunc ficutditl m eft debeal indicare bonvnibits , quibus ubuiauerit , &]u
, & pyftea C uria dims , qui delitlum comwfit debet dare fidem ei , qui iniu
riam fufitnuit , fient in vulnralo fuperius eft narrturn . Item cum non fit iufltm
aliquem , ex aliena iauta ditlari , pronunciamus , qiod ft aliquis fine vulneratione
accufauerit aliquem iniufl > & in f curia confcquium fuerit altquid, & quoquo
tempore appareret inmft duplumfibi condemnato , preciptmus emendare ,
&uo Comiti pro banno duodecim roman: preterea omnes alias rationes quamut* non.

Di Tya*

71

ntinfuperio'ibns Capitulis comprehenfecundum bonm eonfuetudinem pro vtraque diemus obferuari . Item volumus , & preeipimus ,quod cum SibeniccmCiuitai
careattabellione ,(juodadconfirmationem compofitioms fuprafcriptx , quam (cribi
feeimutper ^ArchipresbiterumSibemnomine Statimerium , quod'pfutn corroboret
cumfigillts vtrarumque Ciuitatum , & cum noflrtt , qui in hoc fumm negotio arbitri
conflitutt , videlicet met Vidonis Trag. Tonttficis,ac mei Daniel omits Sibenic:tum eft hoc in Sibenico
1250. Ind. 9. men: Otob: 1 5 die afiante ; & hec omnia
fupraditla ad honorem D. Regis Hung:,& propter a vtriufque partisfacramento rmatafunt.
Dalla quale fi come fi conofee , che l'intentione delli Arbitri era di far ben
vidriare quelle doi Citt cos fi feorge anco , ch'alcune efpreffioni fono fa
te fatte per leuar il pi , che fi poteua la diuerfit de columi de Croati > e ridurli quelli de Dalmatini , potendofi lo fleflo offeruare nell'altra conuentione fatta tr Spalatini , e Traurini con Chliflani del 1 . fopraregilrata ;
Ne fi h da ommettere di confiderare l'elpreflioni > che Sibenico non hauele
notaro j rendendofi equiuoca fe non vi fofe , perche fofle morto , o abfente ,
purefefm'all'horanon l'hauefie maihauuto, echeli Chierici fcriuclfero
in hioco di notari ; m che non fofiero notari, come rano in Spalato,e Tra:
Offeruif anco, ch'in quela fentenza non fi troua altra d ii pari t , folo cho
Vido, abbenche fojamente Podel di Tra per il Conte Stefano viene nominato prima , che Daniel Conte di Sibenico i nel refto fono vincendeuolmcnte nominate quele doi Citt fenzlcun ordine di precedenza tr Ioro,come
f fempre offeruato tr Spalato , eTranelle fcritture fopra regiftratej e_>
perche vengono fpelb nominati doi Rani vno di Slauonia , o di tutta la Slauonia , e l'altro della maritima , tr quali v'era difFerenza , che quello di Sla
uonia predcua a tntta la Croatia infierne con la Dalmatia , e quello della
maritima era fuo fulituto nella Dalmatia folamente, che fotto nome di ma
ritima diecuafi : perche anco alcuni luochi della Croatia , ch'erano al lito
del mare fotto quello nome comprendeuanfi . Il Conte Stefano , h'era Ba
o della maritima , e Conte di Tra , f dichiarato dal R Bano della Slauonia,il quale in che concetto fofse appreflo S.Mael la lettera feritta alIiTraurini lo dimoflra .
B. D. G. R. d letlts , & fidelibmfuis Iudici , & vniue fis Ciuibtu Ciu: Trag: Sal:
& gratiam. Quanio diitturna vobvs fidelitas perfucceffiones temporum continuum
arcanos fufe ip it incrementum , fie ut per opera veflra patuit , & nunc claret dignum ditcit ex ceUentia Regia vobvs gratiarum a tl ion ibus fini ni , & openbs oecttrrere. Super molelijs,fi quide?n vobis vt ex qrierimonijsveflrif fufeepimus irrogatis , quamque mente m qmetituAinvs nofiM qued m turbatio immutant adprefensy
tarn prc*r?r (uccefftts dtuerfos profperos, & iucnndos, quibtvspius Dans an im um
Regium tgr gif sfut benignit.,tis r,;nntribus Vduflraw.t, Celfitudints Rcgix dexteram
raultiformiter roborando , non pot minus fobis altqiod iuuamints mpertiri , reputan
tes vos quus reputare fi propter infigma nigo:ia noflra, & ardua veflriminores
articuli retardent ur , q. noflra vlhpnitat, turns annuiniculovefirvs , & altor m
fnbditorum noftforiim vtilitatibmpctentuis pro{p'cicmus , forrt propter queuis m
dica fibi dilata. Verumfupei his , V al'js, uu. nofins tr.mmbunt humeris reformanda effe predilctlum & fidelem ^ Su fan urn mum ttius Slanoni.e , quem
profcClo Virumfecimium cor nofiruminvt ti-ius ad partes m.iritimas tranfm-fimus ,
daii'.es e: plenam zuCloritatem edipcandi, V pUntandi hones'los, & probos, etiam
E 4
reprobos

72.

Delle Memoric

reprobos dcflruendi , qufrofettonon deflruftor , fed potius conflruftor > nondifperfor,fedconffregator, nee raptor trit,{cd magis innat* fidelitatis , &prefenti*fludio magnificas confrante? , CHtumquam nohis in omnibus pareatis eidem dtfcrctionis Yeftrt confilijs,vitHKcHC ver.mim auxilijs occurfando ftudiofiffim vtfoletis :
eut, &fpecialilerpreccpnni:s,vt vot diligatfpecialitr confouenao ; Tfys quoqne cir
ca partes confinij huius morurn concdeme Domino trahemus, vt eidem. S.Bano, qui
iamnHttcemveftra,&Tfobispoffimns, &expedieritnos pergrata fubfidia exmbere. Dat.in/'yask#ii.nonaSbJprilis.

Venne poco doppo lo ftefso Re verfo la marina , come ferine 1'Archidiacono, che narrata la morte deJl'Arciiiefcouo Vgolino , e la maniera , con la_,
quale fu eletto Bernardo di Puglia,foggiunge ch'il R Bla venifse Spalato,
fofse riceuuto fplennemente, & aftringefse li Spalatini al giuramento di non
clegger piu Arciuefcoui , che non fofsero del fuo regno, e che poi l fermafse
per qualche tempo apprefso la Chiefa di S.Pietro , che tr Salona , e Tra .
Quena la Copra fpeiso nominata Chiefa di S.Pietro di Clobucac , doue di
morando il Re concefse tre priuilegij , vno alli Brebiriefi , l'altro alli Siben2ani , & il terzo alli Traurini , vno dietro l'altro .
In quello de Breberefi dato li 2. Nouembre 1251 .regiftrato lib^cap-p-De
Reg. Dal.& Crpat.conferma li Priuilegij dfantecefsori con efpreffione delli
feruitij preftatili , che furono l'hauer etpugnato, e fugato Domaldo , Boifin,
e li parenti loro >;ch'haueuano deuiato dalla fedelt , & altri vinti in guerra
nauale , e terreftre , e dipoi al tempo de Tartar per hauer efpofto tutt'il lor
hauere alli feruitij Regij , e lodeuolmente represo alcuni , che con tal occafione prefumerono inalzarfi contro il R : dalle quali efpreffipni fi conofce t
che quelli ch'ardiuano far apertamente dell'oftilit alli fudditi del Re,erano,
come fprezzatori della Maeft Regia riputati per infedeli , e che quelli , che
d'ordine Regio andauano contro di loro meritauano la gratia Regia , come
fegui del Cont Domaldo>che per l'oftilit vfata contro Spalatinijii priuato
del Contado di Chlifsa, e Buifseno, c'haueua ardito d'afsediar il Conte Gre
gorio in Brebir , dal quale fu con ftratagemma prefo > & vccifo , come racconta l'Archidiacono : Lo ftefso concetto pende il R de Spalatini ( fe bene
non li nomina) ch'hauefsero ardito con l'occafione della deplatione de Tar
tar trauagliar con armi aperte li Traurini , e loda li Brebiriefi , che li haueffero reprefli .
Il giorno feguente comparfo Daniel Cont, cStanimiro Arcipretedi Sibenico efpofero 5 che hauendo S.M.concefso loro del 1 245.la confermatione
de'Priuilegij,nella guale per la generalit veniuano vfurpate loro le ragioni ;
perci fi degnafse pecincare le loro terre : il R infrmate della verit da_,
Steano Bao della Slauonia fpecifica nomin ataiente tutte le terre , che nel
territorio di Sibenico fi comprendeuano .
E l'altro giorno doppo, che fu li 2 5.Nouembre comparfe Gaufigna Primi
cerio , e Valentino di Kafariza Giudice Nuntij de Traurini , efpolero , che_
non hauendo tanta trra, che li baftafse li concedefse Beftriza trra Regale:
il R rammemorati li feruitij preftatili , e riceuuta l'informatione dal Bao
Steano li cooccfse Beftriza con tutte le peninenze , e fi piglio la Chiefa di S.
Pietro di Clobucac con tutte le terre quella fpettanti : e f come fi conofce^
dalla fopradettalettera fcritta Traurini in quanta ftima era il Bao Stefano
apprefso il Re/cos fi ve Je, che la fpecificationc dlie terre fatta Sibenzani,
e la

Di Tr.

7$

e la conceflone di Britiuiza Traurini fu opera fu. In queta|manierali

Traurini per mezo del Cont loro Stefano ampJiarono il territorio verfo
tramontana, olrreiJnafsodetto Porta, Porticella: comparfe anco nello
ftefso luoco auanti il Re , e Bao Stefano, Ofor Cont d'Almifca, e per nome
fuo, e dlia fu parentellaCazichi dimando, chefofsero reftituite alcune
terre finate in Biach territorio di Tra,e rifpondendo li Traurini, che quel
le terre eraiTO pacificamente pofsedute dalla loro Communit per piu di fcffant'anni;fiidalRe,eBanodecretato,cheia. Traurini donefsero giurare
fe ci era vero dando per Preftaldo il Z upano Nicol figlio di Dobrotechio,
il qule poi afsegn il termine alle parti apprefso laChiefa di S.Pietro doue
l'anno 1256. li 1 5.Marzo f dato giuramento i . Traurini nominati da efso
Ofor , e fuoi parenti , Ji quali giurando in conformit afsoll li Traurini dal
la dimanda de Cazichi , imponeixlo loro perpetuo ilentio: he farebbe gran
fetto , che quete terre fiano quelle,che fi dimandano del Conte )
e che fiano quelle fate dalli Conti Cazichi poTedute per auanti . Era nato m
quefti tempi qualchedifturbotrcjueUid'Arbe, e Traurini per caufa direprcfaglie ; il ene douendo riufcir d'incommodo ad ambe quede Cittd , chc^
con indutria martima douenano frequenrar li porti gl'vni de gl'altri ; venne percio Traii Domaldo figlio di Martnuccio Ambafciator d'Arbc li 10.
Marzo 125*0, e di commun confenfo ni concertar o, che di la auanti non fi potefle ritener , o pigliar la roba d'vn Cittadino per il debito dell'altro, acci
che ogn'vno potee praticar liberamente: il fimile fu poi Habilito in Arbc da
Doimo de Cega Ambafciator di Trau li .Settembre 1251.
Nello fteflb tempo H Sibcnzani doppo ottenuto il fopradctto priuilcgj'o,e
credibile, che cominciafero machinare d'hauer anco il proprio Vefcbno ,
che folo li doueua parre mancaiTe per eflr Citt come l'altre ; e ch'il Vefcouo Treguano, per non mancar alie ragioni della fu Chiefa, procura/Te con_,
k forme Ecclefaftiche di ridurre li preti di Sibenico Spalato doue fcgui Ja
feguente dichiaratione in forma di fentenza .
In omine D.t^lefu Chrifi amen . anno Inear: i 5 . Ind. it . temporibus D.Innoc. T.T.4.c D Belle llluftr Hung: hoc aftme. Cumpropheticifcrmonir
talogium opus fitiufliti* paxqtitvniciuquc fua lurafernando totius humane rebabitationis , &jocietatis vineulum mrita nnncitp.itnr; necefleeft omnibus legaliter Tnucre cupientibus huas falutiferis cannefti vinculis, & ab eis cultu null
tempore declinare, qutdenique iufttiA norma, quafi gemino Calle procedens iure
videlicet farifto , ac confuetudinibus approbatis ad veritatis tramiten un tis mortalibas tierpandit. Quia vero inpartious Dalmati* confuetudinis , vftttelongcui
autforitast quam maxime pro lege veneratur. Id circo Ego Stanimirus ^trchifreibitcr , vnacumTolone, Joanne, & Gr ogono Cler ids , tarn pleno maniata
vaiuerfi 1eri Siben: ad Spalaten Ecclefiam , tamqitam ad caput metropol; acceden.
tes -.ibidem corara Ven: iuris Tboma frcbid: , & capitulo S.Domnijdicimus , protemur y & recognofcimas nos omnimodamfubieftionem deber D-Treg. Epifcopo,&
eiusfuccefforibits, nccnon Ecclefi* Trag: & eidemcut Tatri , & Diocefano noirv
rtuerenter obedire ', confuetudinet antiquas , quas ab anlecebribus noftrts obfei H.Itscompenmuitpernos , & per noftrosfucceffores prcfeniisfcriptiobligatioeeptomittimus eidem Ecclefi* Trag, perpetuo obferuandas .

In frimis vid. quotiefcumque pifcopus Sibenicum venerit fufcipiatar ab fr,

cbprcsbitero t & Clero ciufdem loci honorific,fient deett ; ca quidem Epifcopo , dr
omnibus t

Delle Memorie
74
omnibus, qnieim exfuis Clerk* comitantur,^rchipresb\ter in Domofua bofpitium
procurationem exibeat competentem ; Epifcopus vero quamdi ibi moram fecerit
jtrcbtpresbiterum , ^Abbatet, & totum 1erum Sibenici regat , & inslruatSecun
dum Ecc'eftajHcam difeiplinam . Etft aliquem 1eric orum repererit exceder , vel
deuiare tramite offitij Oeriealts , tarn offitio , quam benetio fpoliabit , & con*
fret adjuum Arbitrium voluntatis , tarn prebenda* , & ordinum dignitates iuris ta
rnen in omnibus ordine obferuato . Eodemautem Epifcopo Trag, commorante ehipresbiter per Epifcopum inflitutus cauf.ts audiat; appellationes ad Epifcopum
tranfmttlat , &fenteatiam eiufdtm Epifcopi obedient r , & burniliterufcepturus .
Idem quoque Epifcopus apudTrag.Clericis Siben. ordines , & Eccleftas confrt .
Arcbipresbiternamque, & ceteri Sib: Clerici maxim Eccleftas pofdentes annis
fingulis vifitent eum cum exenijs competentibus , bis in fuafede Epifcopum memoratum in "HatcDorn'm, & in Tafcha, citatietiam abeodem Epifcopo per Heteras , vel
figillum pro caufa quolibet Trag, ventant : in feo vero Santli Michaelis annuatim
venientem Epifcopum Siben: ^irchipresbiter perfe ipfum feml procurabit;& Cleri
ci communiter procurationem alteram exibebunt de cuius fefli oblationibus fcilict
panibus denartjs Candetlis , qua ad eamdem Ecclefiam deferuntur medietas dabitur
Epifcopo, mtdiaatem alteram Siben: Clerici reeepturi : vtnum vero quod ad uefperas
apportatur Epifcopus reeipifaciat dato prius bis, uel trdeipfo Oerieis, & Laicis
ad bibendum . De oblationibus uero feftis SS. Cofma , & Damiani terliam partem
Epifcopus reeipiat . De deeimis aittem omnibus , qua per totam parochiam Siben:
deiimaurihus Clericorum Siben. cum Ctrico Epifcopi colttguntur , dcima pars da
bitur Comui Siben.ncnapars jlrcbipresbitero , & de offo reduis portionibus medietatern Epifcopus plenan reeipiat, & quocumqut voluerit earn faciat liber a}portan imedietatem vero alteram Siben: Clerici recipiant vniuerft. De oblationi
bus , qua fiunttertiam
in confecrationibus
partem Epifcopus
Ecclefiarum
terturn in
eric
Siben:
t Trag,
in ampo
tertiam
marine
Clerici
, Siben.

pum tnflituti Trag, reniant, munus confecrationis, '& confirmation is abeodem Epi
fcopo fufcepturi ; bee omniafupradicla , tarn ex parte pnditli D.Tregua i Epifcopi
Trag: quam ex parte ^inhipresbiteri Stani'/.iri : & totius Oeri Siben: acceptt*
junt,& eorum beneplcitoflabilitr , & fidelitr roborata in prefentia , & teflimomo fratris Magfi , fris lofe de ordine prdicat : , & Micha pbrorum nob: ,
Michaelis Cornu is Caflcani de Chliffa, & quorumdam altorum . Tios vero Thoma
^rchtd.TrodxnusSacerdosVotrofius, Radoftus , T^colaus Sacrifia , IoannesSamnus Iacobus cum alijs frambus de Capitulofupraditlo rogati ab vtraque parte btjs
omnibus interfuimus, & ad robur perpetua firm ut is prefentern paginam figillo Capituli nojlri feeimus communiri .
Sc bene quello decreto pare fatto di commun confenfo, e che foHero finite
tutte le controuerie con Ii Prcti di Sibenico , lhbilito puntualmente tuteo
qudlo i douelle cfll-ruare nellauuenire , e ch'anco conlti , che do fofsc dalli
mecefmi ratificato .re *'iorni doppo; tuttauia dalle cofe fiifscqiv- iti u conofce,Lhc TArciprctejC Chierici di Smcmco non fano volontammertc condefeefi a quclta conuentione ; m pi tolo hauranno i'epportato , che l'Archidiacoroctenda alla loro prefenza quello gl* parfo per non faper corne opporfi al'inuecchiata ragione del Velcouo ; poichc tornati nella Patria nou_,
lalciarono raccoglier le dcime al Velcouo : percio egli vedendo la loro renicen za

7S
tcnza haucua proceduto alla fentenza fcomunicando Stanimiro Arciprete
ddla Chiefa di S.Giatomo de Sibenico , Tolio, Radofio, e Gioanni de Viaco
Freti, e Strito Dicono per haiierli fottratta la douuta vbbidienza , e ritenute le dcime : e perche quefti f{
efsa fentenza haueuano celebrato
dubitando , ch'il metropolita di Spalato Ii faiiorifsc , che gi fapefse , cht>
fofse venuto il breue Pontificio diretto lui per l'erettione del Vefcouato di
Sibenico, ricorfe dal Sommo Pontefice : & in quefto mentre li 4. Aprile 1 1 54.
il Vefcouo , & il Capitolo elefsero loro procuratore Pietro Calza Dottor ai
leggi da Treuifo , e Gauigna Primicerio , li quali conferitifi Spalato il pri
mo giorno di Maggio fecero la loro protefta auanti Arciuefcouo dlia nullit del Breue furrettitio ottenuto da Sibenzani , e di tuttp quello facefse Arciuefcouo appellandofi alla fede Apoftolica : il quai rifpole incontinente
efser vero , ch'haueua riceuuto il breue fopra il fatto del Vefcouato di Sibe
nico, mche non lopoteua moftrare, perche l'haueua mandato al Rc : n
meno volle dir il tenor del Breue : Capitarono doi breui del Sommo Pontefi
ce poco doppo, vno de quali del feguente tenore .
Innoc.Vcn: fri EpoTrag. fait & Apoflolicas ben: Ea,qu indicio vel con
cordia terminantur firma, debent , & illibataperfiflerc; & nein ree diue contentionis ferupulum relabaatur , ^poflolico conuenit Trefidio communiri. Tetitio fi
quidem tua nobis exibita continebat, quod cum inter te ex parte vna , & . S. chtpresbiterum,& Clertcos Ecclefix de Sibenico Tragurien. Diocefis , fuper eo , quoi
iffi iurifditlione tuaJefubtrabere nitebantur , & diuerfis alijs articulis ex ditero
fuiffet materia queflionis exorta , tandem mediantihn s dileSiis filt;s Orchid: & Canonicis Spal-.Ecclcfix Metropol.loci amtcabilis intir partesfuper injs compofitiotnteruenit,prout inpatentibus licteris confettis exindc , ac figillo Capitnli Spalaf.fignato plenius dicitur contineri . Tfos itaque tuts Cupplicatiombus inclint i compofitiooemipfam ficut rite fine prauitate prouidC faclaeft , & abvtraque partefponte
recepta > & haSenus pacific obferuata auftoritatc Apoftolica confirmamus,r prefentis feripti patrocinio committimus . Tfulli ergo, Dat: Laten: . Mai] Tonu
noflri jtm xi . cio 2 1 . Aprile 1254L'altro breue dcll'iftefso giorno diretto ail' Arciuefcouo di Zara, nel quale
gli commette, che faccia efeguire la fentenza-fatta dal Vefcouo di Tra contro'l Clero di Sibenico con le forme debite , e l'Arciuefcouo di Zara Lorenzo
li i i.Nouembre 1254. in efecutione d'efso breue , & in abfenza del Clero di
Sibenico , che non volle comparire , conferm la fentenza di Treguano Ve
fcouo di Tra, cosi inftando Gregorio Cannico di Tra procuratore d'efso
Vefcouo,e condann li Prcti di Sibenico di pagare al Vefcouo per Ii doi anni
feorfi , & il terzo crreme dlie dcime non pgate lire 250 , e lire 800. perle
fpefe ; dichiarando douer in tutto obedir al Vefcouo , come haucuano fatto
per il pafsato .
Vi e il terzo breue dello ftcfso Pontefice dell'anno medefimo dal quale potcndoll comprendere quello contenefse il breue ottenuto da Sibenzani, di
cui non 11 troua copia alcuna,far bene di regiftrarlo intiero, come (i troua_
nell'Archiuio di Tra ..
Innoc .Ven.fi atribus Arcbiepifcopo ladren. Epifcopo Scardomn. & dilelo filio
jfrcbid: 7{oncn: Sal; & : b: fua nobis ven. frnofler Epifcopm & diletlt filij
Capitulum Trag, in Dalmatia, petitione monflrarunt , quodlicct asirum Siben:
Tfag:Ecclefia,qux Catbedralts fuit tempore cuius memoria non exiitfit lege Diotcftnx.

Delle
cefrnafubieftum, & Ecclefiaipfainpoffeffione huiufmodi fubicftionis exiflat; .
menClerus, &popnlusditiCaflrihoc malicise fnprcffo , & nobis falfo fuggefto ,
quodfedem Epifcopaleta baffenus babuiffent, quodqueidemCletusvellet, ftbidf
Epifcopoprouidere ,noflraf ad fen; frta noflrumSpalat: ^rcbiepifcopum loci Me
tropolitan ,fnb certaforma , licterdi impetrare dicantnr , ftfi res talitrfe haberet
facuttatem eligendi Epi/ cidem clero concederet, ac prefentatam fibi elcftionembuiufmod , protttad turn pertmet, confirmaret, &prefatus^irchiepifcopus
fuper hoc pretexta liter ipfarum proceder niter etnr -.(upraditli f.pifcopus , &
Capitulum rem fuam agi confpicientes , ac metucntesfibi , & Trag: Ecclex pregiu ilium exi d generan runt humititer ab eodem ^rchiepifcopo ftbi fieri literarum copiant earumdem , fed quia idem copiant bniufmodi, quam unquam babuerantt eis contra iuflitiam facer deHeganit,fuit fro parte ipfcrum ad*osiram audientiam appcllattira & inuitHcr petiturn noon, vtgraui dependi , quodexpremiffis
fibi , <? eid: Trag: Eccefit imminet occurere paterna [olicitudine curaremus , quo
circafraterttitAti vcftr<s per ^pofltlicu cripta mandamus qnatenusvocatis,quifitf'
vint euocandi , & auditisindepropofitii , can/a huiufmodi de partium volntate
froceerit infra tres menfes receptioneprefentium indicio , vel concordia termina
re cureti ifacienies (nod decreueritis per cenfuram Ectlefie firmiter objeruare alioquin ex tune caufim ipfam inftruftam, vel non inflrufam .;d noflrum remittatis
men prfixa partibtts termino perentorio competenti , quo per fe, velprocuratores
idneosfuffictenter inilruftos cum omnibus ratiouibus, & munimentisfuis, earadem
caufam contingentibus , compareant ceram nobisfaSuri , & recepturifuper premiffis , quod ordo diftauerit rationis , non obftante confiituticne de duabus vt dicJis, edi
ta in Concilio gnerait, dumodo vitra tcrtiam, vel quartam extra fuam Diocefint
furs altera torit ate prefentium ad iuiicium non trahatur: tcftes autem quifuerint
tiommafi > ft fe gratia, odio, vel timorfabtraxerint per cenfuram eamdem appell.
teffante cogatis veritati teftimonium perbtbere diem vero citatiosis, & formata
ttobisper veftras littera harumferiem continentes fludeatisfideliter intimare; quod
ft non omnes hijs exequendii interese poteritisduo veftrum, & nibitminusexez
quantur.
Dar. ^Anagni* V Idus lulij Ptin/. noflri xii. 1 1 .Luglio 1 2 54.

Da quefto breue f vede di che qualit fofle il brcue ottenuto ;da Sibenzani , & infierne j ch'il Vefcouo handle per fufpetto l'Arciuefcpuo di Spalato ,
e perci tirafle la caufa Zlara ; m fe eguiffe alcuna cofa m virtii d'elo breue
non c' memoria alcuna , e la morte del Vefcouo Treguano , che fegui l'iftefs'anno, dada credere , ch'il negotio s'addormentafle per all'hora , fi come-
nel breue appare , ch'il Poplo di Sibcnico infierne con il Clero fceua l'inflanzaauanti il Sommo Pontefice perl'erettionc del Vefcouato, cosi fi troua
vna copia dilettera in tal occafione fcrittadalli medefimi Stefano Cardina
le, e Vefcouo di Pakftrina dell'infrafcritto tenore .
Ven: in Chuflo "Patri ,& D. S Ib G. Epifcopo "Preneftino Commune rcbiprefbttr, ac Capitolumde Caflro Stbenicbde "Prouineia Spt, ipfms fide(es , & deuoti
fui reccomendationem ad omnia ipftus beneplatita > & perpetua mandata . Cum not
T. Canonicum Ecclefif noflr* , & notar:Communis , & D. Indit tm noflri Caftri vi*
rosprouidos&difcretotadSunfamfedcm /lolicam fub firma veflri patrocinij
fiduciafuper quibufdam arduii noflri Caflrinegptiii per veftrum auxilium promo*
tiendif duxerimusdefliinHidos,,veflr*paternitaticu4omni deuottone fuppficamus
roi nuncios, findicos, & frgwatwct in noftris negotiisad
TW

Di Tr.

77

vosreuertentes bnigne recipere , &ineornm personis neflr* Eceleftie, & Communitati omni conftlio , auxilio , crfauore vflitis affentire , vt per veflrum Tatroci,
nium ergo. D.Tapam ,& frates veftros efficacitr intentum > oftrum perpetuo vaue*
re poffimuseffe tamfalubre deftderium adimpletum , & ab bac ad multiplicieTptrpe tuA recognitions Cernitia,& honores vobis,& veilris nataraliter obltgemur jftrti,
batummenfeoftnb:in Fefro S.Luce Euangeline .
Quefto Cardinale trouafi fofle Vefcouo diPaleftrina del i55-fino al 1265.
all'incontro anco la Communit di Trau con occafione d'infuhi riceuuti da
Chliflani fi vede,che fece nelli ftefi tempi inftanza al Re che faceTe pagare le
dcime da Sibenzani al loro Vefcouo, e ne riceu Je feguenti lettere .
B. fid-fuis l udiabus, &" fniuers Cimbas Trag: fat, &gr>itiam plenam.
Litteraiveftrfidelitatisgr te recepimus exquarum tenore percfpimus, quod
fidelis nofler . S.Banus tocias Sclauoni* in terris,& vineis verisperoffitialcmjunm
de Clifziniuriam vobis intulijjet pariter , & grauamen ; quod fi quidem graue tulimus & indignumcumfcmpei iura veflra conferuari velimus , illibata , drnuatenus aliquo perturbari . Igitur vt fatitat defiderio noflro, & veflro effe predifto
S Bao per noras Intrts dedimus in mandatis , vt vos , & veftra tura , ac libertatem veftramjer omnia illib.it \m debeat con'eruare , nee in aliquo noflri amoris intHttu prefumai perturbare ; immbpotiusvos, &vcilra profuopoeprotegat, &
defendat : de dccimts etiam , quas^en: "Pater Epis vefter per Sibenicen.i'ubtraRM demand: exiberifaciat iunit* complementum. Dat. Strig: in Crauino S. Galli
ly.Ottobre.
Si troua vn'altra Jettera dell'iftefo Re, che deue effer anteriore alia prece
dente ; m contenendo la ftelfa materia, bene di regiftarla qui per poterla_<
rmcmorare, quando fi trattard delle giurifditioiibche arrogauano d'efercitare li Conti di ChliTa nelli territon; di Spalato , e Trau .
B. . delifuo, acdileoCompatri - omit Zupano de Chlichjal:, & gram.
T^ouit tuafidelitAf , quod tarn gratafidelitatis obfequia nobis,& Corone Regie impdunt dilt tti nobis,& fidles dues Trag. Ciuitatis propter que, & alia ipfos & eonm
Ciuitatem recomendatam mrito habemus atud noflram Regiam maieflatem . Qutrc
fidelitaci tuA mandamus precipientesfirmiter , & dinride , quatenus prediftis Ciui~
i us, & Cimtati ipforum uare dbeos confilh,& auxilio opportune , ipfos contra
libertatem eorum, feu priuilegia per fe, velper alias moleflare, vel perturbare
aiiquomodo prefumoi, iurafuA tam in vineis, quamin agricultura fibiibata,
ac nconcuffa conferuando pacifie ,& quietficutgratiam noflram caram babes, terum, aliquot in territorio ipforum habitare, vel colre agros , aut vineMipfis
inuitis permitM .
Dai: Bule Fer: j.pofl "Pafcha .
Mori il Vefcouo Tregnano doppo 4o. anni di Vefcouato, nel tempo del
qule , fi come t rilaurata la Citt , & ampliato il territorio , cos fu anco
rifabricata la Chiefa Catedrale nella maniera, ch'hoggidi fivede, ereintegrata delle terre anticamente pofledute con accrefcimento confiderabile di
fendite per fu induftria confeguite . Gli fucccflc fr Columbano , che efsendo flato confecrato in Roma , come fcriue l'Archidiacono , e che venendo
hauefle conforme l'vfo preftato il giuramento all'Arciuefcouo > come fuo
Metropolita ; perci credibile , che fia flato eletto dal Sommo Ponte/ice, la
P i u antica memoria del quale nella fopramentouata fcrittura de" i j. Marzo
1 2 5 .L'anno 1 2<fo. pud creiiere,chc U Preti di Sibenico ri tornadero all'obc.
dien-

78

Delle Memore

di;nza del Vefcouo , poiche troua breue Pontificio del gitente teuere *
1 ? Trag: expojii: nttbif tu* fraternit.u , tfuod Urin Cajln de Sibe iocefls't iataque in eos ;: Trag: preJecelJbretHOprodentgatafibi a'aipftsobedientiaexcomunicatiottis fenttntta fuat ligan; tdemque predecejfor obferuari comdtm fetitentiam vfqitc adfatisfaionem condignam obtinuit
Sede demandari, quorum Clcricorum < fuferant ordittts, &
DininacelebrarHntoftiaftcligni. Quart{uper bijs eorumprouideri falutihnmiliterpoulai i de tua taque circumfpeioHeplenam in Domino fidutiamobtinentes
prcfentium tibi aueritate concedimus , vt eofdcm excomunicatoi abfolau bjc vice
abhuiufmodiexcomunieationii featenttaiuvta formant Ecclefie vice noflraininn.
gens eit, quad de iure ( iaiungendunt . Cum illis untern , ex eis qui iurts ignari
fei imme mores faffi ab[olutK>nis Ittnefitio non obtena fufceperunt ordioes , 1>
offitijcelebrarunt, nmtifljtfs pro modo culpe feiteniu competenti t eaqueperaalicealtibi de mifericordia , quefuperexjltat iudiao proitt contra falti vider*
expedir difpenfare; i vero prefati excomnnicatiftientert non tarnen in contemptum
Ctauiitmialiaprcfnnipferitt etspet bienamm ab ordinum executtone fufpen(it>&'
impofita ipfitpuniieHtiafahttari , eospojtmodumfi fuerint fonuerfationit , &
fit adgraiiam difpcnftioins admitM.

Dat:3tnagnievu. Kai- ^tpltiTont:noflri^nnofexto 1160.26. Marzo.

Vi anco vn'altro breue dello Jlefs'ar.no in data de 20. Aprile directo all'Archidiacono di Spalato , in cu i viene contcrmata la fopradetta fentcnza_deU'Arciiiecouo di lara :id inilanzadel medcfimo Vefcouo di Tra > dalJi
qua! i f pu dediirre ch'airhoraliPretidiSibenicofoTero aflbltidella fcpmunica , e che ritornafsero all obedienza del Yefcouo > come meglio i certi
ficar dalla fentenza de'Arcuiefcouo di Spalato > che i riferir e come che
in quelo fattoliCittadmiti'ambe le part serano interesaticiafciirtopcrla
la parte , cos proruppero tr loro in mgiurie , le quali fiirono aggiuliatej
amicheuolmcnte nella maniera eguente .
.Anno D.incar: nj.lnd: 6. feb: J* die i- trnte Reg." >. ^ Ser. :
Vng: tempore Steptonti de Brebcrio bgrcgij Totas Stbem & lu die um T t tri , u" Tait. Ouia nil melittt , ail honeiius , nilhue vtilius in hoc fcula
reperttur, quam q* tfn.,rm* reftoribus inter Chriftianos populos prefertim nter
vicinM lutttes pafisfedt tafemintntnr , ac ver* deltonn regula. iadicits abfervetarbarum nenp effttum coxfideraines o upraduii Tets > ludices , Confiliary<fue Sibentcen: ina nomine, & vtcentjirt CommunitatiiStben: & prtipfa Cuite
CTi volentes vobis cum Trag: in vera concoma , fecietate , & amicitia per, & f <\u n.ti-r vos , & nos vigere. dignofcunturJllefapcrmantaiit , V de
bcno in mcliu reformentur ad honorem , & lat>dem Summi Tatrn , & ad honorem*
& reiurtntiamllL'*1 D. Tv(. Regs fng: , & eiut filiorum *necnon ad honorem,.
& proteftintM bonorum, V~ fideltut , if ad malorum , & in-ftdtltum /ii//i m
(ub tali forma coniordiam, jocietatenit& amititiam inier vos , & aos. duxtmns sia
tuendtw,itcjue de confenfu , & volntate uosJripubliciparlamenti, &
in ipjo, & ab pfo parlamento confirmatam, & aptobatam concorditr t & vnanimiir exiflentfs, va ':& difcrew D. D.^alentmo de Cafarity , U" Duymefilio
,jrcbtaMc:~4mt*i}'jt vedru vobii , ad nosfuper ha fpectaltter deputatu .
In primis ttaue voluMus , 6" ordinanu* , & ita duximus ordinandam ; quod illa
Trinilegia,quelemportbiis DD.Gutdontf Comitu Tottis Trag.& Daniela Cow
Sibenfofta extittrunt int firma ^ & rata ab vtraque Coinmunitatefcruanda.

Item

Dl Tr/t.

70

Itemomniamalcfafta, que battenus inter Sibenicen: & Tragurien:

fat hie inde irrita,& remiffe exceptu dumtaxatiUn de quihus per curiam aliquam
fentenfiatumextiteriti itaquodinde tus fucrit preflddus , velpubltium infirumentum obtevtum , aut Coludo alicjua tnceptafuerit facer , fea naleciafatJj , &
Commiff'abaftcnusvfqienuRC. Itenifi accieritt quod Trag. Cuitas , vel conmeno Sibenicen: alinos homines oro aliqua neceffitateextramiscrint , & necefCtale manifcua totlifttcrint homines diRipatienrcsfjmrm defuis beuijs corn.
mode non foffene ad comedendum , & altquiures alitf accipere voluerint,ftc
volumus , & ordinamus ad hoc vt qttiltbetfttfuo contentus , manus illtcitm txtendat ad alienum , quo Ole qui ml Capitaneas hcminum Siben. pofft cum dttobus,
vel tribusfocij ire, & accipere tantum de bcflijs Trag. & conuerso Trag.jacitnt
debeflijsStben: & illorum Commtai, qui acccpcrunt prefatat bri.u solltet ,
quorum fucrint btteprofingulif tribus arietibtis solqo , pro copra sol ; pro yrco
30 sol:, & ft queflto aliqua occafioneditlarumbefltarum mota fuerit fides detur Ca
pitaneo cum Jocijs diftis : fi vero aliqua fpalis perfona acceperil altquam befitara pro
artete t fei oui salut zo soli pro Copra 30 o/; per yrcoqo,proagno, velCaprctto
JC,Sol:t\&pro vno de vit-' Cascij. solidos , & des in hocadhibcatar paori,fi
quefliofuerit indi. Item ft alitjuis de Sclauonia scilicet de regno f^ng:fncritimmtcus
Trag: per zacramcntum , quo teen]ur effe , & nos Siben: babebinus inimicum d~
(onuerso Trag-tenebunt, & paliquoddamnum vobis intuitrit , & nobis notum per
nuncium , velextiterit ad recuperationem damni ditii aiixiltum , & conftlwm totis
"tribus velutproprijs negotijs noftris tenebimnrcxhibere ; er litter.it , vel ntmtium
ad Z).T^. Regem, vel ad Banum deflinare , & conuerso Trag, tenemtnr cere ilh d
idem, ttern fr qu s Tflor Sibenicen. turn ouibus derueret bLidnw aft vine m
Trag,veniatominus bladi, seftvinecSibcnicum, & acdpiat hinm-s dcCiirij
ipsa , & vidt-at quantum damnumfaftum efl , poftea salut djmni'.m integre D im i.
no, & reliqua pro banno soluat ao sol. ip Domino , cuifuerit dimnum datum , & ?
tonnerso de "Paftore Trag, obscruaturft damnum fuerit in , vdv;ne.iSibenprout dium efl . Tretereaft aliqux p gnoraliones bine indc bucvsyur f fnerint , & probari poterunt reflituanttir , salua tarnen ratione illius <ui pignora >ake
bat ; Que qutdem omnia > &fingula infrascripta , vt superius continctur nos "Potas
Iudices,& Confiliar^ prefatiSibeniccn: iuit.vna cum pluribus dedillo parlamen
to turantes promittimiis pro noflra Commnnit. & corpnra'i sacramento ad .S. Dei
Euangelij turauimus ditJis Cimbas pro CommteTrag. recip.ferst , & integre
obseruare, atqtie firma tenure, & ita etiam iurari fecimus tuper anima totius
nonr<e diftx Coins preconem nourum . 1 efl hoc , & firmatum ante
Eccleftam S. lacobi publico parlamento prefit/c Cinttatis coaditnato corar
htjs teibtis subscribendts . S. Dragoto Sinaita T^igero Baine , Dragouano Bbon^a Mirsa d'^u^ana Gregorio de Cnrtifia , " alijf plunbui . Ego Dobren^
fXJM:ht mitto manum meam, & Ego Mag. Tetrut Clericuf Sibenicen.
Coitif luramf notarins htjs interfui, & de volntate Juu, Tot. Ind. Conftlijt & otius Cottis prefatc logatus scupft, C^ mei figni niuhim:nis

J)a qucft'accorco ( vc<c ch'inSibcuco v'eranoGj'iidici,

iniutor'cnocaro, conic nclIcCitt di Dalnutia; ma conri.uu.u ancrr;'. ;:
rii'iirfturt'il Poplo nc.4 piazza auanti la Chicfa di S.Giaconra, etM!L-l!a. ,
i uattiiic fi diccua parlamento, viucuafi aJl'vfo di Croatia fcnza 'lc-ggc_
ftnrt.T , con le t oniiictudini ; ma ncllo ftefso tempo pocbi anni dopno vol
ler.

So

Delle

1 ero li Sibcn z ani anco in quefto conformarfi con l'alcre Citt di Dalmatia >
cominciarono a valerfi dlie leggi fcritte , come fi deduce da vna fcntenza_.
feguita in Sibenico lii . Febraroizpa. nella qule viene eforefso, ehe 31.
anni ananci fi viueua con le confuetudini; e che poi era flaco (acto nuouo Ca pitolarc , ftatuco , che fu referir dallo flacuto di Zara , come pu cercifcarfi ciafcuno , che ne vorrd far iljcon fronto : Cos cefsati li difeuli faranno
tornati ben vicinare li Traurini con i Sibenzani ; e perche nele concrouerfie pafsace col Vefcouo Treguano il Clero di Sibenico s'era mol to relafsaco >
& il Vefcouo Colombano , o non hauer ftimata fufficicnte la fu autorit
rimediare canti inconuenienti , o vero non haur hauuro ardire efercitarla
fuori della fola afsolutione della fcomunica concefsagli dalla fede Apoftolica ; e l'Arciuefcouo di Spalaco giacendo impocence m lecto , continuarono
li difordini fino : che morto efso Arciuefcouo fu elecco Fr Giouanni,il quale confericofi alia vifita di Sibenico infierne col Vefcouo di Traute di Licfma
fece la foccofcricca fencenza .
F rater Joannes Diuinaprouidentia ^rcbiepus Spalat:\vis Cbrifti fidelibus ,
prefentes litterM infpeSurisfal; ineoquieftverafalus. Cumnaturalis induftria feram profuisfetibus redditfollicitam, multo magis Trelatus , quipreuia rationet &
noui&veteristeftamenti, acCanonumfanaionepremunitusfuisin Xpo filij d
bet prouidere > & ipfos ab errare ad viam felutis reuocare . Hie efl quod nos adinflaniam , U" petitionem Ven: fris noflri Columbani Trag: Eptfcopi , ex officio noftro Sibenicum accedentes, quia Clamare , &fama de Exceffibus Clericorum ibidem
reftdentium ad auresnoflrof perueneratdiligenter coramEcclee fenioribus vid:
Ven. fratribus Epifcopo Trag, eiufdem loci Diocefano , & Epifcopo Tbaren , necno
fi Bartolomeo quondam Epifcopo Scardonen:, & adjs fribus D. G. ^ibbae .
S^tefani de Spalato , & "Preditatoribus, & minoribus , AC alijs , quia clamor innuebat, & dijfamafio manifeflabat veritatem diligenterfecimusperfcrutari ; & quia re
fofcebat quali4f Cannica diflinione culpas mifericorditer puniuimus delinquentium
Inprimis^rcbipresbitereiujdemlocipro eo quod longo tempore tenait concubinam , " quia non euitauit excomunicatos pe- D.Epifcopum fuum, & quia fuftinuit
Clerical in facris ordinibus conflitutos contrabere matrimonium , & quia contulit
quamdam Eccleftam non requifito Epo fu cum Comit] cuidam Monacho vago,
& quia antiquam , & laudabilem 'confuetudinem de nuptijs non feruauit , & quit
illos , qui intidunt in Canonempro abfolutione ad Epifcopum ir non compulit , fient
retuleruntnobisiuratiquampluresteflesldonei coram tribus Epifcopis , & oram
fratribus "Prdicat. & minoribus ieiunabitper tres annos omnesfextofferia in pane,
& aqua , & fufpendimus ipfum ab omnibus benefitijsfuis -per annum ab offitio , &
fufpendimuseumdemvfqueadTafchainclufiue, &precipimus ftbi, quod ftt obe
dient D.Epo Trag:
tdbcc*bbas.S.'HicoIai,'&bbbas.SMariedeinfula, quia carnes comederunt contra rgulant S.Benedifli , 0" quiafine Manachis fleterunt volumus , quod
ieiunent decemfextat feria in pane , & aqua , & legant x. miat pro pec catis , &
precipimus eis, quod corrigantfe de iflis .
Tretrea Sacerdos Toleo, Sacerdos loannes , Sacerdos Michael pro eo quodin Sac erdotto duxerunt vxores , &genueruntfueros iciunabuntfexw ferias in pane, &
aqua omnibus diebus vite fue, &fufpendimus ipfos ab offitio , & benetio per m*
annottetprectpimus eifdemin virtute obcdientie , etfttbpenaexcomunicationisdt

Di Trau.

81

flriRe, qnod ab hoc die 'tittemtfuas vxores etauoddeinceps non accdant ad cas, e
fontrariumfecerint perpetuofintpriuati ab offltio,et benefitio .
Item eamdem penam per omnia iniungimus Michaeli Dicono , Bogdano Subdiaeono,DobrosSubdiacono,quiin Sacris ordinibus conflitttti vxores duxerunt , &
fueros genuerunt ; bocfuperadentes vid.\D*bros'Subdic.quife abfentauit noftra vifitationefine nora licentia , precipimns eidemfab pena excommunicationis, & pri
nafionis offitiji & benetijfui diflrifte ,' quod ante carnis prinium compareat coram
nobis .
lfnpcr'Primus,&Streco Diaconus, quia antefacrosordines duxerunt vxoret
iffos cumfuis vxoribas flare permittimus, quia legitimum matrimoniara iudicamus,
fedeofdem offitijs, & benefitiis perpetuo fpoliamus . Et quiafo'.ita memorie ejfe confueuit obliuio ad correftionem prefentium, &tenoremfutriror:imfententiamnoflramfigillinoftrimunimineroboramus. Siber.ico Domini 1267.
inprefentia -virorum D.ColumbaniD.G. Epifcopi Trag: , & D. Dobronia
'Epifcopi Faren: , & G.*4bbatis S. Stefani , & aliomm plurimorum religioforum de
T)rdinepredicatoram,minornm,nec ,& Canonicornm Spalat. & Trag.

Vell'altriofefegtiite vuente il 2( 1 , e Stefanofno

Figliolo .
N On era folito anticamente in Tra pagarfi dcime fe non di biade , legumi, & agnelli, come hoggidi s'vfa,e parendo lrano al Vecouo Colombano, che non fi pagafse anco de frutti degl'Orti , Molini, e Vini, ricorfe
infierne col Capitolo da Alefsandro IV. Papa, ilqualedel 1260. coinmifca
Thoma Archidicono di Spalato, chefacefse pagare efse dcime dichiarandocorrattella, fcabufononhauerle fin'all'hora pgate; e perche l'Archidiacono , qualche fi fofse la caufa, non haueua dato efecutione al breuo ,
tcorfi di nuouo il Vefcouo, e Capitolo da Clemente IV. che era fuccefso ad
Vrbano IV. del 1 265 . lo ftefs'anno fcrifse al medemo Archidicono ,che non
hauendofiegli curato contutto, che ricercato legtimamente piti volte di
terminar quello , che da AleTandro Papa gl'era flato commeflb dlie dcime
di Tra lo doucua fare nel termine ditrcmefi, altrimente commctteua al
Vefcouo diScardona, ch'egli l'efeguifle^ perci l'Archidiacono- citla.,
Communit di Tra comparire , e ia Communita li 1 1 .Maggio 1 266. elelfe
Procuratori Marino di Amblafio , e Doimo Cega , per protetare auanti edo
Archidicono ; e poi tratt aggiuftamento colVecoiio , e Capitolo , che fu
conclufo li lo.Giugno fufsequente sfignando il territorio di S.Vitale,hora_,
detto ponta di Tarze per tutte le dcime pretee , e fu-dich-iarato , che fi dimandaTe confermatione dal Sommo Pontefice deiraccordo ; la qualc nen feguendo reftaflero le parti nel priftino ftat , e con tutto ci fu fatta anco lil,
protea auanti l'Archidiacono , 8c alia fu prfcnza ratifcate l'accordo , ne!
qule il Vefcouo , e Capitolo dichiarano non pretender altre dcime , che cu
biade , Jegumi, & agnelli , e quefta teffa caufa f dal Sommo Pontefice cielcgataaU'Arciiiefcuo di Zara , Vefcouo di Tinino , & Abbate di S.Michel del
monte di Zara ; e di nuouo le parti ftipulorono altr'accordo in foftanza fmile al primo li . Ottobre 1267, nel quale il Vefcouo Colombano dichiara d'cflerfi voluto diligentemente informare da vecchi religiof , e perfone da be-

ne,&

Si

Delle Memorie

ne, & haucua ritrouato , che mai in Trau s'erano pgate dcime d'Ortb'Mo'
lini, e Viene : che pe ci infierne col Capitolole nmetteua alia Community,
riferuandofi le decime di biade, Jegumi, &agnelli Cote pagarf, come,
anco firiferuauale decime di Sibenico al folo Vefcouo fpettanti, &altre decime dlie Ville, che non apparteneuano alia Citt di Tra ; e la Communit
per lapouert dellaChiefa aTegnaua il territorio di S.Vitale, il quale debb
ciuiderf in 4. parti 5. de] le quafihabbi d'hauere ii Vefcouo, e la 4. il Capitolo, e perche all'hora dalli delegati Pontificij nonffatto alcun decreto , f
poi del 1268. Ii 4. Luglio da Lorenzo Arciuecouo di Zara ( al quale gj'altri
doi delegati serano rimefli ) come Giudice compromisario lodato ilfopradetto accordo : dichiarando, ch'il territorio di S.Vitale s'intendefle alegnato per le decime non pgate .
F di accennato, che Dcfa Lucio, hauen a fon dato la Chiefa , eConuento alli Padri di SJrancefco , e lafciatotuttilivfufruttidellafuaherediti
da efser amminillrati da 4.Procuratori , Commifsarij; II Guardiano,e Frati minori di Tra efpofero P.P. Vrbano IV. che l'habitatione per efser Iontana dalla Citt gli riufciua incommoda , perci in ftarono , che loro foiscf
prouifto di luoco pin commodo: onde Vrbano commife al Vefcouo, che cot}
confenfo delli Commifsarij venda Ii beni dlia predetta heredit , e compri
altro luoco pi commodo , e fabrichi la Chiefa, & habitat*oneper Ji medefimi in data ai 8. Gennaro 1 264. Il Vefcouo ,chef Colombanoriceuuto Kaffenfo d'efll Commifsarij li 5 . Ottobre IluTequente vende tutte le terre , e Cafe
d'efse heredit nominatamente efprefse alli me deimi Coheredi Lucij per
prezzo di lire 1600, Venetiane de piccoli , & Luca di Mattio Lucio la Cafa
porta fopra la piazza con tutte le Aie pertinenze , ftationi , e cucine per 1 ire_
300. Jequali vendite f'urono dagl'altri commifsarij approuate : ediquefto
prezzo il Vefcouo compro elborgo di Tra doi luochi con Comarda vicin
al luoco di Nicol di Albertino, edi Nocente .figliodi Martro per Iire_
240. i2. Marzo 1 25c. e poi li 10. Agofto fufscquentepofe la prima pierra_*
per lafabrica dlia Chicia dlia Madonna > e li 1 5. detto compro dal medefimo Nocente , e da Luca di Matthio Lucio tutti li luoghi loro defsecati , ch'liaueuano nel Borgo di Tra , eccetto la Cafa murata , & altri luochi di gi
vendnti ad edi Padri per prezzo di lire 1000 : comparfc poi vn breue di P.p.
Clemente IV* diretto al Vefcouo in data diu. Luglio 1265, nel quale veni
na efprefso, cheli Padri Predicatori da Spalato haueuano efpoftoj cheNicot AlbertiuiCittadino diTra haueuavna Cappella difuo iufpatronato
in vn fuo fondo , che non haueua en trat a, e non era tataafsegnata ad alcuno
perbenefitio, echel'haueuaper diuotione donata ad eifi Padri, eche P.p.
Vrbano fuo precefsore gl'haueua concefso di poter iui fabricar il Conuento;
il che voJendo loroeifertuare efso Vefcouo non permeteeua, chepofsedefsero pacificamente la decta Cappella, la quale doppo, che f loro donata habbivlutodareegliadialtri, e percio comandaua fofseloro lafeiata go
der la predetta Cappella,e fabricari il Conuento : altrimente commerteua^,
al. . . . Vefcouo, & Arciprete di Scardona, chelo 'acefsero cefsare di moleftare efli Padri Predicatori: alqual breue il Vefcouo rifpofe li5.Febraro
i . che hauende veduto il breue , in cui era efprefso, chelafciafse pofsedere alli Padri Predicatori la Cappella di S. Francefco fituata nel Borgo di
Tra il Patronato dclla quale era atoconcefco da Nicol d'Albcrtino alli
predetti

Di ~ .

8j

predctti Pdri , che non intendeuamoleftarlineJIa predetta Chiea: dalla_,

qule efprefione del Vefcpuo, fi vede , che l'intentione la era di dar efsa_
Cappella di gia dedicata S.Francefco alli Padri del medefim'ordine, e dedi
carla alia Beata Vergine , com'eta dedicata la Chiefa del lor comiente fabricata dal Lucio ; mperquefto impedimento fi tralafci .Topera , eftirono
compran altriluoghi contigui al Conuento delli Padri minori, ch'era fuori
della Citta nela terra ferma . poichc Luca diMatthio Lucio , come procura
tor del Conuento compr dalliCompatroni della Chiefa di S.Giorgio lit na
ta al piede del ponte li 4.Nouembre 1 266. l'Orto della predetta Chiefa pofto
fuon del predetto ponte , tr le ftrade publiche , e la ceceara del Commune,e TOrto del Capitolo per fabricar iui la Chiefa alli Padri minori per prez20 di lire 50 , le quali fi deuono fpendere nelriftauro della predetta Chiefa_.
di S.Giorgio, e piglio in permuta alindo. palliai luogo contiguo fopra'l
Lago dal Rettor di S.Barbara; e[li luoghi compran nel borgo furono di nuouo dal Vefcouo ritornati vender Luca-di Matthio Lucio , S Inocente di
Martino vicini al mare, e luochi delli compratori per lire 1500. perconuertirli nella nuoua fabrica de Padri minori , e quefta deue efser la Chiefa di San
Francefco con altre fabriche, che hauerann o feruito per il nouiciato d'efH
Padri , che far lato annefso alrefto del Conuento del qule fi riferir come
fofse diftrutto , e la Cappella di S.Francefco farftata nello ftefso luoco del
Borgo doue hoggi fi vdela Chiea , e Conuento de Padri Domenicani, poiche li coniii del mate >e l'efprefiua de luochi deifican indication che doueua effere nel lito da ponente del recinto della Citti fccondo , che li Cittadini faranno andti efficando il mare, 6 per parlar pin propriamente col gettar fcaglia, 6 cogoli atterrando in quella maniera, come a giorni noftri fiabbiamo veduto farfi nell'ifola Ba incontro alia Citt nel Borgo nuouo per
tabicare Cafe , e far barache da falar fardelle ) ffardandato accrefcendo
piano del Borgo , che poi cinto di mura prefe il nome di Citt noua ; auuertir anco fi deue , che la Chiefa di S.Giorgio era anticamente nello fteflb loco
doue era pochi anni fono auanti la fpianata vicino al piede del ponte.ch'hova per la ika caufa dilrutta , che non lontano da quella v'era la beccaria
ciel commune .
Eraoccorfanelli medefimi tempi priuatainimicitia, ch'haueua fconuolto
le doi Citt di Spalato , e Tra ; perche hauendo Gregorio figlio di Giouanni Vitale nobile principale di Spalato amazzato Dabro Bulpicellopurdi
Spalato, ch'era cugino del C: Marino d'Amblafio nobile riguardeuole di
Trau; eflb C: Marino con fuoi fratelli in vendetta amazzDtfa Cannico
fratelo del lpradetto Gregorio ; onde per le dependenze , ch'ambe le part
haueuauo in quelle Citt cos vicine correua gran rifchio , che non feguiflc-r
guerra Ciuile : m interponendpfi il Conte Guido di Veglia , ModruTa , o
Vinodol, e C:Giouanni.ifiro figliolo Podeft dii Trau fu ftabilka la pace tr le
parti , C'contratta vihcendeuol afinitadando ficurt ambele parti di 4000.
lire per ciaicheduna che dalle Communit d'ambe le Citt fu confermata,e
l.'o(seruanza,come difufamente fi legge negrinrumentiiatti in_
Spalato, e Tra dello fteflb tenore li 8. Dcembre 1267. a
Nellvhimo capo della fu iltoria fcriuc 1' Archidicono di Spalato , ch'effcndo ftttococonato del Regno d'Ongaria Aciano primognito del Re Be-

F .
?<>He noie dell CMC di

Delle Memorie
Ja, la Regina col fuo fccondogenito Bla capitafe Knino per riceucr giuramento d fedeltd da Croan' , e Dalmatini per il Ducato ch'il Padre conforme
1 ylb gl haueua conceflb ; e ch'all'hora doi Ongari del prcfidib di Chlilfa per
l'infolenze vfate nella Campagna di Spalato bfero da medfimi Spalatini
amazzati, delchefortcnientefdegnata la Regina venifse dChlifsa connumerofo efercito d'Ongari , Slaui , e Cumani , e non accettando le fcufe , e fatisfattioni oflerteli daH'Arciuefcouo Rogerioin nome dlia Cittd facefse-
guaftarla campagna di Spalato, epoicon ftratagemma facefse pigliar prigioni li Giudici , & alcuni altri , e li facefse traportare d Knino , per liberar
quali efso Archidicono andafse in Ongaria ; ma che volendo il R 24. oilaggiPArchidiaconononvolcfseciaftentir per non pregiudicar allipriuikgij: e che poi interpotofi Rolando Bao di Slauonia, h Spalatini mandafsero 1 2. otaggi al Re , & elegefserp lo ftefso Bao per lor Cont , e li prigioni quai doppo doi anni di prigionia fosero liberan', md al folito fuo
non riieriicc l'anno quando ci feguifce: chiudendo nondimeno la fu iloria
con la morte dell'Arciuclcoiio Rogcrio fcguita , come egli ferine li lA.Apn'Ie
1 266, referendp , che doi anni co'ntinui giacefse in letto immobile, bifogna
dunquexdicdoi anni prima almeno fofse andato ritrouar LvReginain.
Chliisa : onde la prigionia de Spalatini fard feguita circa l'anno 1 263, e dop
po qufi doi anni efsendo ftati liberan' , verra la loro liberatione d tafcaro
poco auanti il tempo dlia morte deli'Arciiiefcouo; trouandofi memoria_i *
che Rolando Bao , eletto con tal occafione Conte di Spalato , fofse Conte
del 1 265 , e con tutto che quefto fia ftato fdegno minile : non refta pero,
ch'il R non hauefse in poco buon concetto li Spalatini^id che volle otaggi
da loro:e che quelli hauefsero di gratia d'elegger per loro Conte il Bao Ro
lando, chedigidera Cont di Trau del r 264; Circa il mcdclimo tempo
Dragano d'Almilsa con vna barca armata haueua prefo Nicolo Biondo fudditoVenetianoneiraquediSclauonia, perci Reniero ZenoDogedi Venetia con fue lettere di 5. Gennaro 1 268. dirette all Rettori , e Ceinmunidj
Spalato, ricerca, che capitando Almifsani nelle parti loro procurino Ja liberatione d'eso Nicolo , e la reftitutione delle robe prefeli : e perche vi
vn'altra lettera fcitta dal Doge Giacomo Tiepolo alii niedefimi ricercando *
che faccfsero pagare vu fuo Cittadino , come erano obligan fecondo la for
ma de pact i : e fe bene i perfa la memoria de quefti patti , dalle cpfe fufsequcntbchelririranno, fi potrd congctturare qualbrte di patti fofero;
a Ritrouai anco vna memoria , che all 9. Maggio .dell' irtefs* anno > alcuni
Poglizanifi trouafsero retenti in Trau, alii quali fofse fatto darficurtddi
non fuggire; petcio potrebbe eser, che quefti Poglizani fofsero partecipi .di
quefta rapia , e per gl'accennati patti , de Spalatini con Venetiani , .che doiieuano efser conminni anco alii Traurini , fofsero ftati ritenuti , fino che foffero pgate le robe prle, alii fopradetti fudditi Venetiani , e hene di ci
non vi e fpecificatione alcuna .
. '
Fu poco doppo eletto daSibenzani per loro Podefta Valentino di Pietro
Lucio con Je conditioni regiftrate nell'inftrumento , che nella Canceliaria d
Tra fi troua del feguente tenore .
Hjodiclmif tertio intunte ^prilis
Monajleriiim S. lois de Trag..pr*fetitibuf Georgcbde Cega,Marino Stoche.
Duimo
De Heg. Dal. & Cr. /. 4 - r. o .

Di .

8j

Diihno Frfi , & Marino Matthei Tragurien, atq. Fulcoffa Rbeo de Scibenico, exa'
minatore Stef.' Marini ^. "Mobiles viri Georgias Fidox de sibenico , & Duymm
. . . . ryade eadem terra Sindici, & procurator s Cune, e Communitatis de Sibenicofuper elegendo, & fufcipiendo Totttm ad regimen ditla terra ylut eon fiaba:
publico inftrumento par me Magtrum Francifcum notar tum vi[o, &letlo, fcripto manu Terini T^otarij Scibemci iurati, venientes Trag, proem tono nomine
diLli Cois de Sahen , & pro ipfo Communi tlcgerunt folemmter , & deuote in Vote*
flatem,& ad regimen dilla terra dr Scib:per vnum annum complet um proxime venturum , nobilem , & diferetum virum Dominum Falentinum "Petri Liuem Trag,
prominentes , obligantes je nomine ditli Communis > & pro ipfo Communi diftoD.
Valentino dare ei pro [alario fui regiminis ipfo anno libras . C. den: en: paruor. , &
hofpitium ad mantudum , a: que partem pifcium quam Vottes vel Indices habere
confueueranttbtjs, & infrafcriptispatlts, & conuentionibus babitis intr eos , & D.
Valentinum ptum vid.
Vt quefltones cuntas, & lites, qua coram ipfo fuerint inter aliquos ventilt*
ipfe Toteflas fententtare debeat , & finirfecundum formantflatuti , & confuetudines Sabenici ionulendo cumjuis confiltartjs , prout maiorpars Confilij ditlorum
fuent . In malefietjs autem unc s , & fuperbijs habeat ipfe Toteflas liberum
Arbitrium, & fiquando vero occ aftone Communis, vel alieuius fpecialis perfone
ipfeToteas preceperit,vtCoe eumexequi in alt quo teneatur ipfum eum
exeqai fub . librar, vet infra, vel vt ipfe Toteflas ipfum Communeft
ipfiToteilmplacnerit condemnare ; quod i vero non communi , fed aleu fpeciali
homini mandauerit , feu preceperit , vt eum fequeretur ,& ipfe exequ i contemneret,
tunc habeat ipfe Toteflas atttloritatem, & arbiti turn eum fibi condemnandi ad fuum
libitum lib.L. infra .
Item verofiquando ipfe Tots merit aliquo in feruitium Communis, tunc ip'
[urn Commune teneatur dare ei cuntas expenfas in eundo, fiando, & rede undo,
tiecnonipie Toteilas, & res eins vadant, tunc flent , & reuertantur ad omne
ipfius Communis pertculum . Teneatur preterea idem Commune ipfum Totem ,
& eius resinfinefuiregiminis Trag, reducere, & procurare fuis cuntlis ipendijs , & ad omne fuum pertculum , & fortunam . Qyi vero Toteflas licentiam
habe at veniendi Trag, trmanno, & flare vice qualtbet dies olio fibi in [alario,
yel termino non computandos , veniendo tarnen, & reuertendo ad uam
fortunam , quodft vero vice aliqua plus otlo diebusfiant , velfi p lunes eum venire
Trag, opporteret conuenire . ... dies ipfos in fine fuiregimims ipfos dies Trefla
co Communireflaurare tunc , ac totidem fiando diebus . Exeniavero aliqua dtclus
Toteflas nulatenus promifitfufcipere, & hoc ad inuicem atendere promiferum,& in
nullo contrafacere,vel venire.
Finito della Podeftaria di Valentino, vennero Tra Gregorio ,
Vulcetta, eDragofio nuntij diSibenico, & eleffero per Podeft Nicol di
Giacomo Vodouaro l4.Nouembre 1271.
L'vltima memoria del R Bela ,\ la concefione, che'fcce di Lubitoua
Marino de Amblafio contigua alia gi conceffali Prapatniza del 1270, che fu
il trigelmo quinto , & vltimo del fuo regnare, trouandofi memoria nelle no
te della Cancellaria di Tra , che all 3. di Giugno regnaua di gi Stefano fuo
fig lilo , il quale viTe doi anni folamente nel tempo del quale trouani gl'intraferitti patti fatti tr Traurini , Sibenzanj,Cttinei,e Chlifaui.
F 3
1272

$6

Delle Aemorre

1 272 die 7 Ianuarif

Comes Stepictm de Ceptina, & fuiConfanguinei FitlceptafilimTreuislaui , &"
fredislanm filim Qualimtre de Ceptina ex vna parte , & D.D. Eliot film Kadattani Pblcbeu^ade Sibenito nomme Communitatts Sctbenici ,& D.D. Dtffa jmblasy,
Luca Tetri, & Lomprm Iacobi Indices Ciu: T: nomine ( omm: T: ex altera ad tale
pailum, & concordiam infimnl peruer.erunt vid:
Quodft aliquis-de Ceptina dapnum dederit alicui de Tragurio, vel de Sthenic 0, &
tum percufftrtt ,&in tum fanguinem fecerit, & ille , qui percuffm fuerit notifica'
ueritbominibui , quos muenertt venitndoper viam,& notificaueritfus. Cutt ,de.
tur ei credentia , er fibi credatur , & iUe qui eum percverit , &fm damnum de
derit , teneatur , & debeat ditlum damnum emendare , & ft emendare non poterit
fradatur , & deturperfonalnr tili cui dapnum datum fuerit ,.& percuffm fuertt, &
conuerjo y ft aliqu*s de Trag: , fei de Sibenico dapnum dederit alicui de Ceptina,
eum percuerit, & in eum fangumem fecerit,& ille qui percuffm fuerit notificauerit
hominibus y quos inuenerit eundoper viam , & notificauerit fux Curia detur ei cre
dentia y&ftbi credatur , & Ole qui eum percuerit teneatur , & debeat ditlum da'
mnum emendare , & f emendare poterit , adatar , & de'ur yerfonal Uli cut
dapnum datum fuerit , & fut fuerit, & ft aliquts de Ceptina, vel de Scib: , vel
ae Trag: qui dixerit fe per cuffum efse, & in eum fanguintmfaum futffe & ftbi dap~
datum effe , poflea aliquo tempore inuentm fuerit , & fche potent , quod maliciefe dixerit ,&pettjt , quod petift , teneatur jolucre duplum de eo,quod accepit pro
damnoilli, iquoaccep t emendan damni. Qucquidem omnia-, &fingula fupsix
prcdiRi Comes Stepe s Vulccpta filim Vreuislaut , & Tredislauus films Qualimeri
pro fe, & omnibus hominibus de Ceptina ex vna parte, iSTpred.1 Elias y & Folchcu%a nomine ditl Communitatts Siben: y &proipfa Communicate , &preiit~li lud:
Ciu: Trag: pro dia Comm: Trag ex altera adinuicem alter alteri promiferunt , &
corporalttrad S.Dei Euangeltx lurarunt firm 1 ,.&" rata habere .. . . .
Die dia.
D.D.Stepctts flim Stancij ; & luannesfil: Boghidani Iudices deCbli%a exvnx.
arte nomine Communitatis Cblifs%er& Elias filim Kodonani , & Volcbefca de Stiinico noe CiutUSiben: , & D.D. Iudices Ciu:Trag nomine Comm: T: ex altera ad ta
le patlum ,,& : vt in fuperiori ..
Vitium in Ciuit:Trag:in Eccleft* S*Marinx prefentihut D.D -Zancia Cafotti, Ma
rino de CafariTg , Ceorgeo de Cega, & Mauro Scoche , & Duymo Demiche ,<?* alijs.
fluribm teiltbm ,& Stefano Marini Ruge Examinatore ..
In che luogo fa frata quefta Chiea di S.Marina fi perfa afftto la memo
ria, ficomeanco delUcaufa, perlaqualcfbflerorattiji foprafcritti patti
eon ci rincontro alcuno .
E ftato di fopra rifeiito , che Colomano Duca di Dalmatia conceffe al Vefeouo Treguano il Predio Drid , Boffigljna del 1 . eftinguendo ogn'attione , giurifditione , che Vulcinna gia Conte di Traii haueua. hauuto per
commiflione dclR Emerico fuo Zio : il che dal Rc Andrea nella. confermatione fatta feguente viene repetito : m qnando quefio Vulcinna fbife
Conte di Tra per non cerui feritture fatte al tempo della ua Contea non_.
fi pu fapere troua per vn rincontro nelle note della Canccllaria del 1 265
ti 4.Giugno, che Vulcinna gi Conte lafciafse cinquant'anni prima vna Capella con turto il fuo ornamento alla Chicfa diS.Doimo ( hora di S.Nicol )
dlie

DiTr/i.

*7

elle Monache : adungue deue eTer flato Conte auanti il i n j .poiche ? Hile
ra era Conte EJia fglio del Conte Grubefsa, che fu Conte di Spalatodcl
1189, equefto Elia troua, che fose Conte di Tra anco del 1226, anno
della data del Priuilegio fopradetto di Colomanoj e perche Micha figliodt
Martinufio figlio del q. Conte Vulcinnahaueuamofso lite al Vefcouo,
Communit repetendo le terre di Drid , che per interpofitione del predetto Conte Guido di Veglia f fopita , e tipulato nel Monafterio di
S.Gio: di Trau Ii x .Luglio 1 272, nel quale la Communit prometteua ad eCso
Micha lire 350. depiccoli, le dal Re nn riceueua altra terra in cambio di
Drid : entrando il medeimo O Guido Maleuadore per ambe le parti. Di qui
it pu congetturare ch'eflo C:Vulcinna fofse nel pofsefso d'efso predio Drid
ncl tempo , che dal Duca Colomano hrconceflb al Vefcouo .]
Controucrfie r inouate i Stbcnzjini.
TOrnarono rinouarfi l'addormentate ctrouerfie con Sibenzani.poiche
hauendo il Clero di Sibenico eletto perArupret e Stando,qualc fi chiamaua anco Corado, venne Tra per dimandarne la confirmatxone dal Ve
fcouo: e perche Michel Dicono di Sibenico concorreua anch'egji,& era ab
lente , il Vefcouo il i.Maggio 1 262. perfententia difiri la coniermationc
fino ch. eis Michle potefle venire , e dduire le fue ragioni , e di tal fentenza il giorno feguente il Clero di Sibenico s'appelle aU'Arciuefcouo di Spalato ,1a quale appellatione hi anco ammefsa, ed'indiil Clero di Sibenico co
ntinuo palefemente i denegar i'ubbidienza al Vefcouo, e proruppe airelettione delproprio Vefcouo 3 dimandandone la confermatione ali'Arciuefco.
uo Metropolitan il che faputo dal Vefcouo Colorabano fece vnaprotcitali
io.Luglio 1 274. che negl'atti dlia Cancellaria fi troua, nell a quale proteitaua all'Arciueicouo Giouanni, che non diuidefse la fua Chiefa , e poi mando
Geruafio fuo Archidicono proteftare al medemo Arciuefcouo 3 e quello
iui feguifse Je prefenti memorie lo dichiarano,
1274JC Sabboti exeunte Iutij xi.*48uminSoloua coram obis Ven: Votre D.
.DJSpifc:Tinien,& Baue Marittinte . Ego Geruafius ^rcbid.Trag.procurator,
& 7{untius Ven:Vatrts D.Columbani DiutMiferoae Epi Trag.ficut apparet per publicum inflramentum notum fach , quod cum Sibenicen, fupto D. Epo Trag, tem
pore cuius extat memoriafiat , &fitrant lege Diocefanafubieui > & eins legh
timis moattis iaobedientes extftant , & San um Crifma ab ipfo , vt teneaturpetere ,
car rectpere-tContrafaerorumCattonum inflituta hoc anno renuerint, &alia iura
Eptfcopalia fibi -debita fa multiplieem amonitionem perfoluere contempferunti
quodque deferios ej cum mifijfet Clericumfuum adpreditla iura exigenda verberauerunt , & rebus propres expoliauerunt eumdem ; per bee omnia fuf ta . S. pbum, Vulconem, Diniacum, Cafarinum , Radouanum Sacerdotes , Michaelem Diaconum , & Ditum Subdiaconum Siben: exigente eorum contumacia inferiptis auartate , & nominefupti DEpi Trag, exeommunico , & vebts eofdem exeomunicatos
denuntio. erum quia Indices Siben: vid. Dobrogna luana filio Martini , Stefano
hraouani^j & Conftliarij Ser Dragouar.M Bari, trater Vulcepta , Elia Radouaju, Georgim Dragoyry , Fellone " , & alij conftliarij eorumdem Communit'
tu prediaxfupradiao D-Epo Trag, decimas debitas dare denegara : ideirco ega Vror
pi i: aiSoritate, & ntmine fupti D: EP't Trag, infcriptis exco , & vobis etfdem deF 4
nuncio

88
Delle Memorie
nuncio excomunicatos Treditta omnia dia, & fatta fuere coram fr Martino,fr
Joanne de Ordine Vredicatorum.fr Zubriano, & fire Joanne de Ordine minorum, L
ea Sacerdote,& Can.Spal. Joe filio .Jacobide Breberio Scliffa filio Iupani Malade
ni de . - . TriHOslau Dobroi de Spalato, Deffa Amblasif , Simone Comitis Matini teflibttf, & Duimo Domicbe examinatore .
In nomine Domini .Amen . Sararaccnus D.G.Epus erbauten, & exattor Epatut
Siben.vniuerfis Chriifidelibus per prefentes liter infpetturis falutem, & pacem
in Dominofempiternam . LamentabilemVen. Tatris Columbani Epi Trag, querel
lan , & protehationem reeepimus , quod Ven.T*.Joannes Archieps Spalat. eibaret
tum pane anguflie , atqne tribulationis , im potum daretftbi aqnam feis , deftrucre
"Polens Ecclefnefu*ftatum , & di meiere in tendons Epifcopatumfuum in duat partes
contra omnia iura inrequifito D.Tpe affenfu , contra flatutum concilij generalis , &
cum propter bec,& multa aliagrauamina mififfet virum probum,& diferetum nuntiumfuum,& procuratorcm Geruafium *Archidiaconum Ecclctfua) adappeandum , idem otrchiep.fibi aditum[ prefent/ denegafset , & cum voluiffet in Ec;
lefia Cathedra appellare inde feeiffet eum , non vt decuit,vel debuit ,(ed vt voluit,
& valuit expelli indecentr , qui^rchidiac. adnoflram prefentiam accdent coram
nobis, & multit alijt nobilibus , qui nobifeum fuerant appellationem fuam viua vo
ce,ficutfaciendam canonic fanUiones edocentin fcriptisrenouauit, &predittum
Epum Dominum fuum , & Ecclefiamfuam protettioniSedis Apoftolicc commendatnt. Ad hoc ArchifrumTolconem , Duymum Martini Indices , (2r Dtagouanum
yati^Volcbctanfrem, Georgeurn DragTjil, Eliam Raduani, Tolenum J{icole onfi
liar ios, & Ciuet de Sijbenicopro , & quod Archip. &Clerici fupradittifanttuni
Crifmahoc anno abeodem Epofuo Diocefanorecipere renuiffent, & neglexiffent ,
ac alia Epifcopalia ftbi debita denegaffent exhtbere , dittos etiam Indices , & Confi'
Hartos, qui requifiti pluries dcima*ftbifoluere contumaciter denegaffent . Et quoi
detenus effet nuncium fuum, & Capellanum cum ad dcimai , &fua tura deflinaffet
exigendas in ipfum manm violentas inieciffent , & rebusfutsfpoliaent '^propter que
fuperius dittafunt exigente iuitia dittos Archidjnftriptis aucc\di DEp nobis,&
teflibus quam pluribus ad hoc fpecialiter vocatif ex comun.it os dentine unit . Hui us
rei tefles fumus , & ad bec prefentes litteras noflras concefftmus figillis\nofiris pendentibus munimme roboratas:di che tempo facefse quefta fedc Saraceno Vefco
uo di Corbauia, efsendo itata ommefsa la data non fi pu lapere , ma contenendo 1 iftefseeofe, che la precedente , pocotempo puo efserui trafcorfo,c
di lui feriuendo I'Archidiacono al C.4i,che fofsc eletto giouane da Gunccllo
Arciuefcouo , e ehe fofse della parentella del . Domaldo , e queft'iftefso fii
Trau precedentemente per vifitare la Chiefa ,nome dell"Arciuefcouo Giouanni Ii i .Decembre 1*72. m il Vefcouo , e Capitolo s'appellarono di quefto tentatiuo alia Sede Apoftolica, e non accettarono lavifita: feguipoi la
fentenza del Vefcouo Colombano del feguente tenore .
In Dei nomine amen . A. D. 1 174. Ind. die 6-exeunte Augui hoc attum fuit
Trag, in Ecc. S.Laurentiii temporibus D Ladis.Ser.mi JK.Vng.Ven.Vat. D.Columbani
Epi,& nobb.VV.DD.Ioannis de Breberio Trag. Com. & Trefle Cotopagna Totatis.
Frater Columbanus diw.miferatione Eput Tragivniu.Xpifidelibusfalutem in vero
falutari. Tisuiflagitij nouiter accerbitatepereuffi per euidentiam patrati, feelerif
commemorations lugubri cogimurftngulorum auribus conculcare, vt perfilen tiumin obliuionem commiffum faenus tranfeat, per obmiffionem vir.dittx ce
teris tranfeat in exemplum ; nuperftquiiem Clerus , Cr Topulus Siben^nus m au
daciam.

Di Trau.

89

tciam, &patrs offenfamfHiiprofilire degeneres , & in Matremfcilicet Ecc: Trag:

inopinatum ebpTobrum prorumperMt falaces &calupni continuauerunt , dolum
aduerfiii Ecc- Tragtfubdittpeftilentes ; ex eo quod , cum tempore cuius non exttt
memoria CaftrumSybeniccn. limitibus diocefts Eccle Trag, femperfuitfttum , r
fund aturn , & Epus Tragurii pro tempore conftitutus innfdittione , & Diocefana le
ge tanquam infua Diocefe libere vfus fuerit -, atque poteflate } hif idem aufu ternera
rioEcclcfiam Trag:matrem fuam monflrm facer moliuerunt , in rno corpore
Capita erigfndo . Elgeteft quidembi volant necnominandum Epifcopum ,
firi , & dfie Trag: preiuditium , & grauamen - Pinde cum nos ipfos paternaliter
viccplHricsrepttitamonuiemus, vt de buinfmodi prefuntionibus , r infolentijt
abflinerent , bijdem peiorapeioribHscentmuantet ad emendan t &fntisfaftionem
venire non curarunt. Quart intrufitm ipforum , fM fe in Epifcopum cicEium appelIan: TaoiumTresbfum Canonic:Strigonien:'Poteflatemluriffam,& Maiores de .
ftoSibcn'-vid: Dobrinam, Stefanum lohem Martini Indues , DragouanumBani1^
PitlcetamfremGeorgeiimDrago^ai'^Siia Radouani ToUone 'Jrale. S.^rcbpr
Tbolconem Diaconnm, Stroinium RadoHMuw , Sacerdotes Micbula Diac: Dominiaim Sebdiac: infcripttiexcomunicamiis modo ab omnibus euitandis fententiand
decernimus , & pronuntiamus omnes il.os effe excomunicatos , qui con/ilio, auxilio
Trelfauore huinfmodifacinorisfneruntpartjcipes,terram Sibtnicemnibilominus clefiaftico fubifcimus interdigo . Lata fuit hccfcntentia prefentibus D. Ludonifib
focio ob'. V. de Trfle de Cotopagne "Potis Trag: Mag: Ralto Medico DD. Tanicb*
Cafoi Palentino Cafari^a, Luce Mattbei tenions ,CTD Deffa Duymi Examire .
Ego Dea Duymi exam:confius examinant
Ego 'ranciji in flc/inciiHti de Cintilo, et nunc Trag- iiu-jf. not:preditfis interfui f
et d.' D.Ep rogatusfcripfi et publican!, etgnaui,

Ricorfe nel medefimo tempo il Vefcoiio dal P.P.Greg: X.& ottennc breuc_
in data de 11.Setiembre 1274. in Lione,nel quale>dichiar di ricenere iiiprotettione di S.Pietro la Chieia di S.Lorenzo , e cpnfermo tutte le pofseflioni,
giurifditioni fue fpecficando il Monafterio di s.N icnl,c laChicfa di S.Michele , e S.Giacomo dela Caftello di Scibenico , le dcime , & altre giuriFditioni , ch'haueua iui , cm'ancd le Chiefe, e Dcime di Drid , Gufterna, Dobrouiza con le giurifditioni temporali , quelle , che haueua nelle Ville di
Neueft , Coparno , Radofich , <jradc/. , Oflroch , Spilla , e San Pietro , e nel
Contado deZagorye,e che niffun VejTcouo, Arciuefcouo poiTa farradunanze, efcrcitar giunfditione , faluoche'l Legato Appftolico, il Metropolka
nelle cofe concefleli dalli Canoni ; cosi procuraua il Vefcouo Colombano di
diffender le ragioni dlia ia Chiefa ; ma vedendoi vccchio , e fottonofto
graui malade fi rifolfe di rimintiare il Vefcouato Gio:'Propofito di Gregorifla Diocefe diZagrabia, e Cannico Gierofol imitano; e per offenere la_,
confermatione dalla Communit li 1 1 . Gennaro 1 27^. furono affignate lire
oo.per il viaggio di Roma, doue andarono Gcruafio Archidiacoio, S OJiuiero Monaco Benedittino, li quali ottennero da Innoc.Sommo Ponte/ice la
confermatione di efl remmtia , come per fuo breue de 12. Maggio 1 276. apparc, e fu confecrato l'anno feguente ; m non vcnne alia refidenza, le non li
6. Nouembre 1279, nelmedefmo tempo fegui amorte di Colombano.

90

Dette Memorie

Ter & guerra cm gli Spalatini, e quaiforte di dominio hauefserai

di Napoli nea Dalmatia, Cap. f.
SIrinouaronolecontroucrfie de confinicon Spalatini, che partoriron
la terza guerra, nella quale s'vnirono con loro anco Ii Sibenzani; e fe be
ne non c' Autorc , che deicriua le cofe in quella feguite , come ha fatto Archidiacono dell'altrc doi ; tuttauia da quelle poche memorie, che fono ri
marte fi pu comprendere in quali anguhe fi trouaflero li Traurini pofti in_
mezo quelle doi Citt inimiche , ciafcunapid potente della loro: ilche_
per intender bene necefsario ripeter quello , che nell'altr'opera (tato deicrirto della famiglia Subich Conti di Brebir , la quale per il crdito grande
di fopra accennato > ch'il Conte Stefano hebbe apprefso il R Bela f da lui ,
Che reffe il Contado di Tra 41 . anno , & il Banato di Dalmatia , e Croatia-,
per X. anni continni fino alla morte , tirt i Ii fuoi figlioli aile prime caricho
della Prouincia , in maniera che oltre li Contadi di tutte le Citt Maritime^
fottopofte alla Corona d'Ongaria , Ioacchimo fuo fgliolo al tempo del R
Stefano f Bano de Slauonia, e Nicol al tempo di Ladislauo , al quale fuccefse il terzo fratello Paolo , che reise lungamente il Banato con immoderata autor it ; e fe bene vin ente il R Stefano , e nelli primi anni del R Ladiflauo non ardirono d'arrogarfi l'arbitrio dlie cofe; midi tempo in tempo
com'andarono fcoprendo la debolezza del gouerno fi afsonfero tanta autori ta , che reftarono arbitri afsoluti nella Dalmatia, e Croatia , come dal proceflb dlie cofe feguite reliar palefe .
Nelli due anni del Regno di Stefano cominci ripullulare la conteiaconJ
Spalatini per occafione de beni, che laVedoua, e figlioli di Volimerio Spalatino pofsedeuano in Tra , e territorio : fia che queili foflero proprij della Vedoua, e che maritandoiifofse andata ad habitare in Spalato, pure denolutiliperteftamento,abinteftato: Ii Trauiini infifiendo nellecofegii
decife dal Bano Dionifio otto le mura di Spalato , e confermate dal R Bela,
e Stefano, non voleuano , che Spalatini in alcun modo pofsedefsero beni nel
la loro giurifditione ; perci haueuano efprefsamente comandato gl'jintercfsati , che nel termine prefifio douefsero render eifi beni alli Traurini , e
non ad altri ; & vltimamente ad iilanza della Community di Spalato li prorogarono efso termine ; m con moite lrettezze , che nella ftefca proroga_
( che per fortuna ho trouato nelle note della Cancellaria ) fi legono .
1171 die Mercuru die 1 3 in trnte Maio.
Generale 'confilium failum fuit in Ciuit.l ragin Ecc. S." Laurent^i,m quopropotum,recordatum, & dtttumfuit. Cum DGrubevx. q. Tolimeri profe ,& lijs
flunes ftnt termini adgnati , vt rendere deberent omnia corum bona , qus bahent
in CiuiuTrag.& toto eius territorio , & diriilu , &poflea pro parte Com'. Tragurij
fuit iterum et terminum ffignatum per Millocinum J^unttum Communis , quoddeherent vender omnia eotum bona, qua habent in . Trag, & tus territorio , &
dittriu binc ad Tafcam Kofatam : alioquin d ifta bona rmanerent i 1 Communi , &
venderentur pro Communist inftrumento publicocriptoper Magiftrum Francifcunt
notartum contmetur , & nunc nob: ~% Vital,lofepb "Petri, & Marinus Simonts Clues , & ^imba\s:Cois SpaLpro parte ipfiusCoh Spal:petant,& rogent Conf. &
Ctu.Trag. quod amore Cois Spal. diis filijs Tolimeri , & eorum Main debeat
Adlon-

Di Trau.

9*
dlongati terminum ei datum ad rendend.fua bon*, & eis txlem teminumflatui in.

Tolimeri,& eorum Matri more Cots Spal. adlongauerunt,& ditisfilijs Toi. &
d.' eorum Matri ad vcndendum omnia earum bona rbicumquefunt in Ciu T.& eim
territorio , & diflriBu tale terminum flatuerunt , quod hine ad feflum S.Viti proxime
venturi vender debeaat bona earum omnia rbicumque funt\m diflriu Trag, tarn in
Ciuitate,quam extra tali conditione , quod diSa D.Gruba , releius procur. & pro
curatorfuor um filiorum reir debeant Trag. & ipfa eorum bona omnia vender in
Trag, tantum hommibus dt Trag. , & quod de ipfis bonis nuUo modo vendi debeant
altertforenfi nift tantumodo hommibus de Tra: Item in diclo confilioflat tum , &
ordmatnm eft , quod nullo modo reniant in Tragtdifti Filij Tolimeri. Item flatutumfuit
Tolimeri, rel eorum procur: vel Cognati renirent dia bond
alicuiforenfi ,&non hominibus de Trag, quod ditla bona omnia deueniant in Com
muai ,& ftnt Communis , & rendanturpro Communi . Item flat. , quodfi ipfi , vel
eorum Mater, vel proc.non vendiderint ditla bona hominibus de Trag, vfque add:
terminum vel non permutauerint ditla bona cum aliquo dt Trag, qui fuas poffeones haberet extra territorium Trag. , quod ipfa bona omnia deueniant in Communi .
Item flat, fuit , quodfi-aliquu homo de Trag, ipfa bona , vel aliquod ex ipfis emeret,
vel nomine permutationis reciperet pro bonts,qua ipfe haberet extra diflritlum Trag,
propter aliquam copertam , vel efuarium quandocumq. inuentus fuerit id feciffe in-,
emptione , velpermutatione ,foluet nomine banni Comm Trag M lib* .. in-,
quo confilio fuerunt tnfffli omnes, in primis D Zantcha Cafottt , D Duymus de Cega,
D.J^cola lacobi Confules Com. T: . Item D.Comes Maimus, D.Dea ^mbiasij,D.
Falentinus Tetri Luce , Luca Matthe , Valentina de Cafari'Zga , Bertantis Marini ,
Stefanus Marini eittsfrater , Cebri "Petri Luce , Iacobtts Totilte , Georgem de Cega ,
Lomprm lacobi, Marinas Sto(be,Gude,D ffa Tetri Fengiguerra, Thomas D.Zamccbe, SUn tfter Mcngane .
Qnee tante clauiile > e rigor non pu cfsere, che non fiano difpiaciutc,
non lolo a gl'intcrefsati ; ma rum la Citt di Spalato , vedendofi , che per
ofseruarle tutte , bifognaua vender effi beni molto vil prezzo , & credibile che Ii Spalatini alrhora ricorrefsero dal Bao Ioacchimo, che tu anco
cierto loro Conte poch i mefidoppo, ma non cfsendoui fcritture, chenca
accino mentione , fe faranno ftate contefe , non hauranno ecceduto li modi
Ciuili) foliti ad clcrcitari tr le Citt , viuente il Re Stefano , al quale cfsendofticcefso del 127a. Ladislauo Pupillo , quefti mand la letrera circolaro
di 30. Agofto , a nella quale oltre l'auio della fu Coronatione ricerca li
Tranrini , che mandino alcuno de primati della Citt , li quali hauendo inuiato Coima loro Ambafciatore riecuerono dal R la feguente rifpofta .
Lad.fid.fuK Totati, & Cot de Trag.fal. Crgrm plenam . ~Significais nobis per
litteras veflrat , & Cofmantnuntium veflruxn , quod dbitant fidelitatcm nobis fer.
jede fernaretis , & perfifletis perpetuo in eadem fuperquavobif , &reflrts refexi multas gratias affleurantes, & affidantet fidelitatem reflratn per prefentes ,
quod vos in reru libertatibus , & iuripus, qua Santlts progeuitoribuf norts te~
nuiRif rolumus per omnia obferuare *<;. in Infula fet
1 1 feria ollanam San tii Martini.
Con la quale crederono li Traurini d'haucr anco ottcmita la confermatiche
l'egiflr.l.a.(.^.De R.D.

5>

Delle Memoric

tionc di tutti Ii foro Priuilegij .

Haueua in quefto mentre Carlo d'Angio fratello di S.Luigi R di Francia_,
leuato il Regno di Napoli , con la Sicilia Manfredo , che fe n'era impofscffato , e contratto doppia aftinitd col R Ladislauo , ne! quai tempo hauea_,
riceuuto danni dagl Almifsani ; perci f per Iba parte conclufa lega Ii ^.Settenibre 1 274- con Spalatini , Sibenzani contro efsi Almifsani , nella qualo
per parte ciel R fi promcttcna di mantener doi Galre rmate di tutto pun
to , e d'impretar doi Galre a Spalatini , & vna a Sibenzani fomite di tutti Ii
corredi bilgneuolijC quelto fu nel tempo che di gi'l Vefcono diTra haucua Hichiarato fcomunicati li Sibenzani , ch'haueuano hauuto parte nell'elettione del !oro nuolio Vcfcouo : dal che li pu congetturare , che quera lega
con vn R tatu potc-nc- per mare, con tutto che fatta efprefsamente con
tra Almifsani , nondinicno haura dato fomento alli Spalatini j e Sibenzani
nclle controuerfie , che haucuano con Traurini, e perche nel medemo tempo
era Cont^ di Spalato Paolo Martimo , di Sibcni'co Giorgio fuo fratelk) ambi rglioli del *a C.Stefano Brebiricfe Bao de Slauoni , & Tra
efsendo li d.d'Agollo il medcfim'anno morto il OStefano pur dlia Cafa Brcbiriefe , gli fuccefse iiC.Giouanni della tcfsaCafa, e venne allarefidcnza_^
li 13. del medefimomefe: & all'hoiafi troua memoria, che laCommunit
elegefse Sindici per comprar , pigliarad affitto doi Galre; ma fe ci tacefse ad ogetto d'entrar nclla fopradetta lega , ch'allhora doueua trattari,
vero per armarfi contra la iefsa lega, non efsendoui altre memorie , non fi
pu ditinguere : pero credibile, cheli Traurini riconefsero al loro R, la
mentando/! de Spalatini, Sibenzani, come dalle leguenti lettere fi pu
comprendere.
Lad.fii.fuis Com.Ceorgeo Totatijuratis & Ciuibus de Sibenigh fal:, & gram.Intelleximus , quoi vos Ciues noros de Trag: inceffanter moleflaretts, plurima damna
eifdem inferendo , fuper quo vfe fidslitati precipiendo mandamus , quatentts nullata
molefliam , nullum damnum prediu Ciuibus de Trag: vlterius inferre prefumatis >
quia nos preditos Cines de Trag. & populos Ecclefien're Trag: in noflram recipe
mus gratiam , & proteilionem fpecialem aliud non fatluri. Volumes etiam quoi,
honee perfone ex vobisai nos accdant nosvifuri: quia nos ad illas partes accedemus in breni Duo concdeme. Dat. in Och in fefto S. Ccorgei Martins 23.
Aprilis
L ad.f. f. Iudici, Conftliarijs , & toti Coihiti Trag: . Qjtia nobis femper delitatis
opera exbibuiflis ind fee, vos Regio cum fauore pro\equmur;fei quia propter guerrarum discrimina ad partes ill.ts accedertuequimms vfqxemoio, \cire volumus delitatemveflram ,quod mbreui ad vos talem hominem demamus , qui vos tarn
"Paulo , qui vicemgeritpro Bao Martimo Tquam Ciuibus Spalat. & Sibenigb.
ac alus omnibus vos moleftanttbus defenfabir, mrfimtts etiam eis litteras noras ,vt
arnoUflationibus , & grauam.mbus vobis wfertndts deantpenitus, & etiam conqttiefeant : de damnis jiquidem vcflhs iuiiittam fieri factemus pleniorem prout ext
guordoiuriiHf! ; oetmus namque& fiieliiativ:S~tre firmirer mandamus preeipientes quatenus fidclitate etnfueta non recedentts , nobis fiJclttatem debitam obferuttis , vt nos fidelitatem veftram pojmus non immerno cowmendare. Dat. Bude tertio
die S.Laurenr.j Martiris 1 2. Aug.
Lad. 'Paulo Hano film, & gram . Conquei funt nobis Communitas durum dc
Ciuitate noflra Trag., quod tu ipfos non deh moleare petendo ab eis obftdes, vt ti
bi te-

Di 'Trau.
bi teneantur deftrttire , & faciendo defcenfus fuper term eorumdem , & alias quam
p tuet imurias irrogans . Verum cum nos hofpites noflros nolimtts per quempiam
bivleflai i ,fcu etiam grauari tibi mandamus fitmiter per prefentes qit arc nus mole,
jhticmbm eorumdem Ctu um Trag: omnino retneos mantis tu. non permitiendo
eo'idem , per grains tuos , feu alios quoslibet , aut per Ciues Spalati , & de si.
benigb agrauari ; & ft obftdes ipfos receptees , reddas , & reflitu.11 , & ft altquosijdem babent , ac commune contra ipfls experiantur coram nobis iura iuftitia median
te, jilin non facis , ficuti gratiam noflram coram babes. Iudices exiflentesin^
Ciuitatibus de Traguria,de Stbcnigb,& de Spalato nifi de wftro Regno vllatenus pa
itar is ; populos etiam , qui de Spalatoprofidelitate nobis debita funt expulft ad earn*
dem tuitatem auftoritate noflra introducs refiituendo omnia bona, Cr poeiones
Lad: f:f:CohiCiu. Spal.lm ,& grm . Quia nobis femper ftdlitath opera exbibuiflis indefeffe uos profequtmur Regio cum fauore, fed quia propter variarum
guerrarum dtferimina ad vos acceder nequimtts vfquemodo. Intelleximw, quod
ros Iudices extreos de alijsRegnis < ecipere confueutflis,quod non efl fide litat is indi
cium; dues etiam noros Trag: non modicum difcrimini perturbare , quondam etiam
nobis fidles de veflraCommunitate xpuliflis. Quarefidelitati veflre firmiterprecipiendo mandamus quatenm ft uos naturalem Dominum R: Hung: , <& Croacie
cognofcitis , ex tunc iudices extreos de Communitateveraexpellatis, & de
Regno noflro nobis fidles pro Toteflatevobis affumatis . Ciues noflrasTrag:
non prefumatis in aliquo perturbare : ft autem aliquam babetis contra
ipfos experiamiui cora nobis iuflitia mediante; illas etiam nobis fidles, quosde
Regno noflro excluftflis reducatis , & bona,ac poffeiones reflituatis eorumdem; pr
ter ea quatuor ex vobis meliores ft nobis fidles effe vult's vfquefeflum S.MicbaeUaA
nos tranfmittatis , rt nos vna cum ipfts de bono flatit Regni roacie ordinemus . Dat:
Bud:tnfifloS.Laur:Mar. lO.Ag.
Delle quali letters Regie fi comprende , che vdite le dogjianze de Traurini commettefle Sibenzani , e Spalatini, che non folo ceflaflero di moleftare_
Ji Traurini ; tn che mandaTero alcuni di loro alla Corte , Sc alii Spalatini di
pi , che non riceuefl'ero neU'auncnire Giudici , Podefti d'alieno Regno , e
che rimetteffero li banditi commettendo lo fteilb al Bano Paolo , e che reftituifl'e Ji oftaggi Traurini le li hauciTe riceuuti . Venne poi mandato dal R
NicolBano* di Slauonia per terminare le differenze, il quale era fratello
delli Conti di Spalato , e Sibenico : qucllo ch'all'hora egli operaife le due fcguenti memorie lo dichiarano .
HosHicolaus Banutotts Croacie Dal: & Comes de Gueckavniuerfts , quibus
prefentes oendantur Salutem in falutif Largitore. *4d vniuerforum notitiam barum
ferie volumus peruenire , quod cum olim bon: memorie Vater nofler Stefanus Bantu
tottusSclauonie , ficut fibi placuitfubtraxijfet Communi, &hominibttsde,Trag*
quafdam terras , & poeiones in confiais Trag.pofttai , in loco , vocato ad S.T?etrum de Clobucichy ,fub Ofirag , que terrefubieae , & jubpofite fuerant Caflro Cliffteper diitum Tatrem noflrum , & hommes de Trag, coram nobis propofuerunt , &
allegaucrunt eafdem terrai , poffeffiones ad fe perftnere de iure fuper hoc oflendentespriu.' feUmem:D:Rcge Beta olim edita, CK Ser."" Rj Stefano confimata; vifts.
eifem priu:& auditis allegatiombus eorumdem bominum de Trag: cum iuflitie con-,
dumm t concedimos, & relaxamuffupraditlis hominibus de Trag. abfq. omni con~
tra-

Delle Memoric
traditlione libere t perptuaitter pnjfidendas, fimilittr , & confirmamos eifdem.
boniinibus de Trag: omnes terras pojfejjiones , quas babent,tenent , & pofjidnt, que*
exteniuntur tique ad tetras de Blifoy vitas babeant , & teneant abfque contradiLItone alicttius perfone ; dantes , dr conflituentes in Treslaldum nobrvirum RadoXs
laum filium quondam Com: lacn deBreberio ad bee omnia fideliter exequenda ; &
vt igitur huiufmodi donatio , vet iufla coU.it io robur perpetua firm itat is ovtiveaf], &
firmaperfe ueret inec lupfu inirritum reuocetur prefcntei contulimuslitter.u noflro
pendent* figdlo communitas .. Datum ante T^onam in quindents Ventecofl: jln: DO'
mini i 75. idell i4.Apri!is.
"H,os 7{icolatn tonus Dal:, atq. Croac-.Banus, & Comes de Cencha notum facimus
Vniuerfts prefentes lit tents irfptcluns , quod cum de fpeciali mandato D: Ladislaui
Ser.-< R. Hung: acceffiffemns ad Ciuitatcs Spalat ,& Trag.profedanda difcordia, que
dicebatur inter homines earumdem terrarum non modicum fufcitata, inuenimus tntervtramq*Ciuitatemcapitem inimicitiam , & greuia guerrarnm diftriminaje- mtnata .. Cumqut de aufis ex quitus orte fuirent buiufmtdi inimicitie , & guerrarum proceffus . itatts , & conuoeatu partibtts curam nob cepiffemus inquirere diligenter , Hommes de Spalato querellan: uam deponentes diet bant , quod homines de
Tra. contra Deum , & iuflitiam fibi quafdam terra*) & pofic/Jiones in dirillu, &
confit bus Spalati pofit.ts detinebant enorm t er occupt as vnde petebant memorati
homines Spal:.l nobis ,qui eramus ad partes illas Regiafede tranfmiffi , vt homines
de Trag. compeUere deberemns ad permittendum pofjeffiones- predifas ipfts Spalat:
poffidtndas " de citer 0 rehabendas ad quam quidem petitionem homines dcTragjrefpondrbant dicentesfe dias terras , & poffejjiones habere , & tenere 1 tifio titulo &
eas habuijfe de volntate gratuita Conns totius , & hominum deSpal: , &de affenfu , & confirmationc Clare mem:D:R. Belle , & fucccfjine per conftrmationtm D. R
fltcf: , & ex indi verba fuapreditlj Trag, verificante! ex toto oendere nobis priuili^lafuper bus abvtroqiie Rege fibi edita, & cone t fia. Quequiim Triu: in promptn deduca infpeximus , & ea reperimus fide digna: tenori quorum nobis non licuit
in aliquo derogare , fed eapotius rata babuimus ,atqficgrata . Quarc vtriqve par.
tmm dedimusfirmiter in mandat is, vt cum iuribusjuis coram Maieflate Regia comparere procurent ad proponendnm fue iuiitte caufas, & ad audiendkm, quod Re
gia Celfitudo fuperbtjs dignaretur ipfts partibus ordinre . Dat: Cur: sAn: i;
1275. Ind. 3.
tt il R ' cencefse il feguenre Priuilegio Spaltim"..
Ladis : Vmuerfts
Hinc eil quoi vniueijotnm not nie voltmus fieri ma-
n-fiflum ,quodtnm D- Hella 111:"' Rex Hung: Kartffimus jluusnoficr clrc memo,
ne dim ad quamdam indutliuam ,feu odtcjam fuggcflionem Ciutnm Trag, altqualiter inclinai s , quamdam pofii (ftonem Bccleftc Spalat:. Qflroch vocatam , aoetiam:
quafdam altas-particulares potjfiones Ciuium Spar, ingrauarr.cn , * leonem preditlorum Etcttjfie, & Ciuium non modicam menton aus Trag: Ciuibus contuliffet,&
dem Trag: eajdtm potiones vfque ad kec tmpora per* im!ebitam quaft aquifttionem tenuiffent , & pruexm earumdem inter prefatos Spalat:& Trag-.infinita cedes,,
mnnmtrabliefqueflrages falla,feu perptrala noflristemporibusextttijfet . 'f{os /per bt;s, vt Regis ptttatis proprium eil intimis vifcebus condolcntes , quid huicfa> opus fu , mediante Baronum Regni nofiri Confilto cepimus inquirere diligenter:
Cr quia clare conflitit nobis , quod predttlk poffeiones, tarn ab Ecclcfta, quam
Ciuibus Spl: dehnet unt , potueruntmerito alienors , & quod ettamperpreffitum jiMumnofttum cartff.tpfa alint10falla fuit per ajfertioncm repentmam ,
modo,

DiT.
modo buiufmodifames difcordic inter "Regncolas noflros fidles amplias perfeueret,
" quodmam fuo iurcquifquc legitime perfrunturi equtate preuia perfuadente ,
placuit Maieflatinoftre-, & Regni-nori-Baronibus vniuerfts, quod memrate fof
feffiones cum omnibus vtilitatibus , & attinenujs fuis Ciuibus Trag: non obantibuspriuilegifs, inflrumentis ,feu doctmentis quibufcumque, queijdem Trag: fuper
poffeffiones earum habent confetia ,feu aliqualiter impetrata , *x nunc reuocentur ,
& reuocate in im , & Dominium Ecclefie, ciuium $ deuoluantur iterato pet
eofdemfttutprimitus perhempniter poflidcndc-. Qjto circa nos vtijdem Ecclefu,&
Clues SpaUfuapoeone fibiper vos rationabUiter , & dejure reflituta iugiter gaudeant , & letentur , Statutmus ditlisTrag: filentium perpetuum nnponendo , quod
omnia priuilegia ,feu inflrumenta pro parte Ciuium Trag.-fuper bus obtena vbicu rnque in lucem fuerint produllafint friuola penitus , &*aj)ktj, non habentia vim, feu
virtutem contra negotium 'Spalat.-Ciuium, vel proceffum. H n cuius rei euidens teRh
wonium* firmitatemque perptuant prefentes conceflimus littral dupplkts figUU
noftrimunimme roboratai . Datum Ven:V.MagiBenedBiS.Strigon:Ecclefie elei Trepofiti Buden. \ V. Cancell.ddeUi , & fides nojlrtjn: O.
i X 7 $ 2nd: j egni autern noflri anno 4.
Nel quai Priuilegio non efsendoui il giorno , ne il mefc dlia data? ma efprimeridoY il 4. anno del Regno di Ladislano, che corainciaua dall'vl timo d'~
Agofto dcllo tefs'anno, ello PriuilegiofaritatofcrictOTnu dclJi 4. md-fuffequenti dell'anno medeimo.
Saputa Chebbero la conceffione del ibpradettoPruilegio,come relUflero
mortificad li Traurini la feguente memoria lo dichiara .
Hon.y.Do fuo Magro B- miferatione Diuina S. Strigon: Eccleeleo Trepofito
Buden ,& 1 D: Regis V. Cancell: Magr Romanus ^rchidiaconus Borfien.
Magt Fulcusfui fidles promit', femper ad ipus beneplacitum famulari. Tinuerit
Reu: quod cum vertus merittima venire deberemits , inuentmus per Scenam , &
Zadrtam~piAs nobis objeruatas , & inftdias prpartas : idcirconecefjitate impeliente,
& viHitatefuadente ad dues Trag. D Iiegi ,& Regno fidles neceffe habamos de
clinare , quipro DiRcgis honore, & veflra reuerentianos benigne rectperunt ,famibanter trallauerunt , & de bonis tLDeo fibi collatu frequentius honorauerunt], &
cum propter nauli expeUationem In Ciu:T:diutius manftfsemus d.Ciu.Ciues oflenderunt nobis indite racvrdationis D Regis Bele Triu.per quod confit ipfum D Regem
pro ex nimifsferuitijs , CP fidelitatibus die torum Ciuium quandam terre quauttutem diffis Ciuibus Trag, contulifse, & films eins D. Rex Stefanus fUationem die
terre faftam Tatre, ratam babnit , & in fuoprm confirmait i tandem D.Rcx LadisUfaum *Aui > & Tatris ratificauit in bac parte , &fuo priuilegio communiuit*
& D.D.Stefani, & LadishRegum "Priuilegia per Veras manus emanafse fer ipfa
"Priuilegia declaratur :nouijfime vero dues Spalaf.dicunt fe obtinuifse prmtl: .^
H lad: quod rtuoeare afsermt , Tatris, acfuum Triuil. induit urn Ciuibus Trag:
quad non credimus , nee efse verifimile , vtft>
iil. reuocari; imoper veri fupprejonem, & falft fuggeflionem Jfcr
gi Maieftatem 4 r quod non ad ipforum commodum , fed difpendmm debet potius
redundare quoficut mendaces peccatores debertnt carer impetratit & vltiamem
iiegiam pofsunt ,nec tmmerito formidare , occafttne vero ipftuspr'im diSt Sptlat'.
ipsus Trag: magna tniurus , &dgpnis granibus nixerunt, ^ affligere nonveremur. Quo arc* v'eflram rtuerenttarn verbis fideiibus iniuthnus , &brtamitr
Uuatenus propter Dcurn , & iuitiam , ac vtiintm bonefiaian 4ilosCiuts Trag:
fuis

$6

Delle ;

fuis iuribus fie yelitis adjjmare apuiRegiam Maieatem Regni Marones , & Banum
per D.Regem ordinatum,ae alios, aptid quos videbitis expedir, quod ex hoc dignum
Deo poftis mertum expetfare, Corone Regiepropenftus deferuire . Datum apud
Trag.inotJaua Epiphanie 14. 1 ami.
Inqualianguftiefitrouafseroall'horali Traurini nclla feguente lettera-.
fcritta dal Bano al R fi vede .
111.' & Excellent! Duofuo D.Lad.D.G.Vng: Regifun denotus intimiti , & fidel'u
*Hicolaus totius Croatie , & Dalmatiegra Regia Banns fubietlionem tarn dbitant)
tjuam deuotam : nee non cum omni recomendatione fe ipfum
& fidles i
Bro alt deber , t" foueri dignum qnidem eft , & confonans rationi, quodCiuitat
Tragarina , que nunqtiam Corone Vngariefuifque fidelibus nuntifs ,& mandatis refilire prefumpfit ;{ed quod plus eft antiquitus , & nouiimo'deuott , & fidelis extitit
& exiflitperfonarumperieula , & rerum damna grama minime cuitando pro bono*
re , C"fideitate R.obfeiuandaper Reg. Maietmfuofque fidles, & ubicaos , note
jolum in fuis rebus , & iuribus defendat ; fed adgratiarum mrita defanfta fidelitate , &*onftantia pre aim Ciuitatibus de Dalmatta adiuuari deber , & fatiorabiliter
exandiri , yt fidles, & yirtuoft adfidelitatemferuandam , & ad yirtutum cmulos
fernentiores animentur . Quum igitur relatione plurium cd meos auditUs perueAerit
in partons maritimis vcflre excellentie fubiems fpecialiter inter preditlam Ciw.
Trag.& perfonas , & Ciues Spalat: , & Coem Siben. ex alteraguerram , & diffenfonem maximum fore ortam ,prout honor V.Mai: & mee fidelitatis pertinet illico ad
ipfas partes maritima* acceffi pro prediffa guerra , & difjenfwncfedanda , &adip.
fas Ciuitates ad pacem , & concordiam reducendas . Verum quiaprediii Spalat:,&
Sybenzani nobilibus omnibus , & potentioribus S lau: fosiati contra predia iu:
Trag: hoflliter procefs: , & non folum bona ,fed etiam Cittitatcm deftruere conabanr
tur ; nifi ipfius Ciuit: Trag Epus,Capitulum ,& Ciues vniuerfi permutrent > & ponitus confentirent , quodpred. Corn. Sijben. que tempore , cuius non extat memor
ria,fuit de Diocrfi prediti t Ciu. Trag. , Eptim haberet proprium , & pafloremin Sir
ben rcfidentiSfacien: , & nifi ipfi Spalat. integre reftituerent quafdam terras, &.po]r
feffiones per Triuil.fcl. rte. D.Bele Ser."" Vng. R. eidem Coiti Trag: pro fuafidelitar
te de ipforum Spalat. yoluntate conceffis , & per prual, bon, . D. StefavilJ pomodum confirmatasproutper ipfa Triuil. me vifa euidenter apparel: prohibir
ttonibus , & mandatis per me eis ex Regia parte falls , ne contra prediam acceder
rent Ciuitatem Triuilegijs yilipetifis . urn que yide\ etur ipfam Ciuitatem ad deftruioncm perfrnarum, & rtrum ege totaliter precipitatam,fuperbia, & potentiapreditlorum, & eis'proptermeam modicam focietatem refislere non audebam adp editfamdefiru&iontmeuitandam licet adrogantia maxima videaturfi fubditi manda
ta ,C~ Ttiuilegia Dniprefumpferintin aliquo violare , eifdem Trag: precept, & mandaui, quod petitiones predilorum debercnt peniius pcrccmplcre , ipfisyero refpondentibus, quo ante patientur corum Ciuitatem deftrui,quam confentiant petitiorrtbus
fupraditlis, & D.D.Regum priuilegia frangerentur abjquc Maieftatis Regie conficutra, & yoluntate . Demum cum aliud non potuerim eis de iure , fedprediorun\ potenu a ipfos Trag, coegi ad prediai petitiones in omnibus admittendas , qui licit inniti &pro deftruioneprediCfa euitanda meis preeeptis , & prcdtorumyetitionibus totaliter paruere ; que omnia Maieftati yeftre , ytin poflerum repreheidi notu
poffim , cum non voluntafie , fed coatus fierifecerim per prefentt teftifico totaliter
fafta effe , yt Excell.' yidbre poffit quod facer aebeat in prediu . ,
E penche non vi fia il tempo quando f fcritta quefta lettera ; tuiraiiia trouandofi

Di Trau .

97

tempo ch'il Vcfcouo Colombuno haueua mandato a Roma la renuntia del

V'ffcoiiato cii fopra riferita,creder fi deue,che quefta dichiaratione del Bao
preccdclequdt'elcttioncdeSmdicijecheliTraurini neefltati a'd aggiuftarfi trattaiicro l'accordo , e priui di protettione procuraflero d'acquiltr la
gratia delli fratelli Breberiefi , ch'erano vniti contra di loro, e prepotent! in
Croatia; perci elcgeffero Podet Maladino ancora giouane terzo loro fratellojche venne a Trau li Nouembrc 1 276, e giuro l Podeftaria con falario
di mille lire per vn'anno, & egli all'incontro promife la protettione fua , del
Bao Paolo, e OGiorgio fuoi fratelli,& hauer per inimici tutti 1'mimici dc_*
Traurini fino alla fefta ventura de S.Andrea, come nell'inftrumento celebrato in Trau H 3 .Dcembre dello ftefs'anno fi legge: in puerto mentre li Spalatini farto l'aringo genrale di tutt'il Poplo in piazza inftituirono procuratori per comparire auanti gl'arbitri li 7. Maggio 1 277 , e poi li 1 2. del medefimo fu per nome tanto degl'Eccleihlbcbquanto de fecolari ftefo il compromeflb : il fimile deuono hauer fatto anco h Sibenzani poiche fi troua la ficurt fatta dal Commune di Zara, che i Sibenzani ofleruaranno la pace , e conditioni, che faranno labilite da gl'arbitri , come neU'inllrumento fatto iii_.
Zara li 3 .Giugno 1 277. fi legge,e per poter trattar la pace fi era fatta tregua ,
che venne confermata con le feguenti conditioni .
1277 diedominico-exeunte lunio. Trag, in Ectlefu Sant Marite.
Cum per honeflnm , acprobum virum DHum loannem Trepofitbm de Glegore^a , &
D.nob D.Tetrum Comitem Infuiarum Tbare&Bra'ze effet inter Spalat.Com'
munltAlemt& Trag.binc per totum menjem lulij treugua compojita , & ordinatafe.
cundam formai articulorum inferna denotatum petentibustpfisd predicts ludicL
bus, & Ciu:Trag. ipam treguan obligationefacramenti , & publiciinflrumentifirmari, & acceptari. Dnt vero Paientinus CafaH^e, & Deffa Confides Ciu*
Trag: , & D. Comes Marinus ^imblasij , & vntuerfa Community Trag, in confilio
gnerait obreutrentiam , & honorem D. Rgit Karali , & proprer honorem prediQo~
Trepofiti, & Comittf Telri ipfam treguan corporaliter preflito mram- nto niaprediui Ciuitati Spal.'ti , & pfms Ciuitatis hommibits in bunc qui fequitur modum acceptaruntfcilicet - ^uod homines vtriufq. Ciuitatis per terrant , & per mare
libere vadant , & fecuriy atquefalui in perfonif , & rebus excepto (uod ingreffu
Ciuitatum non vtantur , & nulljtenus Ciuitatibus adproxjment , fed in pontibus
Ciuitatumprediarumconueniant: exterius vbicumque eis placuerit vadant, U"
fient abfquE uliqua hominum , & return lefione vfque ad terminumpreditum , non
faciendo tniuriam , vel damnum aliquod alicui partium pai aiteri abfque refutatio.
ne pacis,& tregefub pena duarum milita Mjrcbarumni ^irgenti, quorum medietatem habere eberet D.Ladis : Ser.m" Rex yng. alia vero media pars damnum,vel
iniunam patiens abipfis, per quos tregua frangeretur , &violabitur. Queomnia
predifii Confutes cum predi fio confitio , ( nomine vniuerfe camunitatu Trag, firmauerunt , cr promiferunt inuiolab.liter obferuare,fub prediftapena , cum honorurn
ipftus Co.nmunitatts obligatione infuper , /; Sben^ant tmiktcr predifta omnia facere volitenni & integre obferuare preditti Confutes, Conftliuai,& Commune Trag.vt
fuprj contmetur i uranerunt, & promifrrunt eifdem > in vnoquoque capitulo integraliter obfsruarefub pena predtfti prefentibus D.D.Cernpfta ~mbbsij,Ncola Coffee,
cr D.'ffe VetriLuce teftibus, & D.Deffj Duymi examinatore .

Ed-

Delle Memorie
E dcjno d'ofleruatione , che rr li'nomi dclli doi Confoli , e la Communit venghi infcrto il 11014e del Conte Marino.che deuc efler ftaro pofto come
diqucllo, che doucua cffer intcreiTato inc]ucfta tregua in fua fpccialit per
la gente c'habitaua in Prpratniza , Gliubitouiza , ch'egli per le fopradctte conceifioni regie poflcdeua ; del che fe ne troua , fe ben fcarfo rincontro
in vna memoria, la quale hauendo bifogno d' efplicatione la regiftraro inticra , come ho trouata nelle note dlia Cancellaria ; accioche poflfano mcglio intenderfi le congetture , che faro per fua intelligenza .
1 29a die X intrante Midi; Domini Symon , & Gauftgna Comitis Marini , Marinus corn m T^pos pro corum parte , & nomine . Georgij,& Salomon pro
fiartefua,& G, eg.D.Luce nomine D. Epipro ipfinsparte, eorum bona,& propria
/ 'te venddcn-nt, & iedcruntprcditlo D.Symoni potrari nomine, & vice Cois
Trag recipienti Grli, & mnori Confio d: Cm: ibidem congregate prefente ,& vo
late raina die in ad tres annos prximos vent aros totam intratam, & proutnius,qu.vn, & anos hjberit , & h there debent ipfi, & ipforum quitibet, vel ait qui
\ pro eis de porta, & pro porta Ciuitatis pi pontem ad haben- tenen. poffiden.recipien- & recipt f.iaen. & quicqmd de ipfa intrata feu prouentibtts per totum ditlum
tem m triam amwrumdto Coi placucrit facien. prominentes predidi Domini Si
mon Gawtgna, & - inttf pro eorum parte tantum , & ditlus Dominus Gregorius
fro parte D. Eii pro quo etum promtfit,quod firmum habebit per eos, &fuos heredes
diftj O.Toteftati pro dioCoi recipien.de predxihs litem aUqitam,vel queflionem per
totum di :1 um tempus tnum annorum non facer , vel mouere , immo preditla omnia
pro parte eis contingent! firma & rata habere , & teuere : & hoc fecerunt pro 40.
lib. Venet. paru- pro quolibet anno pro tota intrata die porte,quAt 40.: ib. Trag,
foluere debet* pro quolibet anno mfefto S.Michaelis de Sept. hoc tarnen addito , quoi
p preditli , vel altquis ipforum ernennt de introittCois excepto de beuaria, feu Crea
debeant partem bi contingenter de ipfi s 40. lib-in ipja emptione compren fobtint-, &
omputabuat, preditla omnia mu inter eos facer , & obferuare promi[trunt,&
conti a non faene, vel venire fub pena Centum !ib.& oblig tione bonorum ditli ,
<r bonorum ipsorum Domino,-um Simonis Gauf. Marini , & Georgij deqnibus fallt
funt lite ft 'tules litere vna CSi,& altapreditlis D.DSim: Gauf.& M.frino .
In quefto contratto appare , che li fglioli , e ipte del Conte Marino
ciafeuno per fua parte, & vnitament tutti per nome del Conte Giorgio, Salomone per la parte, Gregorio Lucio per parte del Vefcouo vendono, pi
tollo alhrtano l'entfata dclla porta della Cicti vicina al Ponte Simone Podelt per nome del Commune per anu tre in ragion di lire 40. Venetiane.de
piccoli ; e fe bene pare , che queita fia vna dellc folite , ?c ordinarie aftttanze, dellequalifcnedoueTero trouare molte fmili; tuttauiaperdilijenzc, c'habbi vfato, nonhotrouatoalcuna; ne meno rincontro: ondeefendo quefta l'vnica memoria del datio della porta del ponte tipulata non.*
fenza quaiche gran caufa nel general Configr con l'aggiunta del oblig atione di iu:; mouer lite per il tempo della mcdefim aifitranza: & cfsendo cftefa
con tanta fcarfezzi di parole , che non fi pito comprendere , quali fofero lo
ragioni, o l'interdle di ciafeuno conrracnte . Per rintraecu rie dunque neceflario ricorrer aJl'aitre memorie, che fanno meutione di quefto datio : Ie_>
quali per intender bene, bifognaprenietterc alcuue paroi : del Priuilcgio,
cVil R Colomano del 1 1 otf.concciTe Traurini regiltrato di opra nel prin
cipio del fecondo libro, nel quale ef prime .
Introitus

Di TAU.
Introitus fortus Ctuitatit de extranet* du<u partcsRex babcat,ttrtiam vero tints
Ciaitjtis, deciwam autem Epifcvpus.

E nel cap.a.del lib. 6. de Regno Dal. &' Cro: fiato dichiarato ehe qucile
doi part del datio del porto il R fi riferuaua in luoco del tributo , ch'era_
folita pagare ciafcima Citt dlia Dalmatia antica alli Duchi , e poi alli R
di Croatia. Di queto datio del porto dunque fidoueuan dare a] Rdoi
parti , vna al Conte dlia Citt , e la decima al Vefcouo ; e fe bcne non viene
efprefl di che inma fblVero quelle doi parti ; tuttauia aflegnandone la de
cima al Vefcouo fi viene ad inferire.ch'il tutto fi diuidefl in dieci parti,& al
R fe nedouertero dar doi dcime parti, chevn quinto del tutto, & al
Conte, & al Vefcotio vna dcima parte per cadauno .
Quefto datio del porto col procedo del tempo f far alterato , e fi corne il
R Geyza del 1 1 5 1 doppo la parola (extrais ) v'aggiunfe ( mercatoribus y
cos circa li tpi di queft'affittanza far flato ridotto ad vna fola porta della
Citt, come da vna lettera fcritta dal Doge Marino Giorgio al R Carlo d'Ongariainrifpoftad'altrafua, nella quae egli fi lamentaua, cheli Venetjani aflediaTero Zara , che fi era ribellata, e datafi Paolo Bao dela Croa
tia, la quale ftata regiftrata intera nel capitolo duodecimo del quartolibro
della predett' opera, le parole che anno queto propofito fono le feguenti
Perumvt Regie Mate/lat fa(iveritaspateat,eidemrefcribimus, quod ipfa CiuitM ladre , w eft vbique notoriumfuit noflra , & ipfam legitim poffedtmus ternpore cuius non efl memoria, immo ab antiquiffimo tempere , <r plenum, &fufficiens tus, & iurifdiflionem acquifiuimus babutmus , & babemus per confequens ; in
eodem tus veflri Regni exprefum , & notorium in ipfa Ciuitate ,fcHicetperceptio dttarum partium tributt porte ladrefemperfacientes ob reucrentiam , & amorem Regium integre confernare, & dari ad be>ieplacitumSerentffimnnm{egHm
predeceffbrum veflrorum dumeis plaait ordinarH-, &poflmoditm tpfumius habuit
Banns regionifcilicet "Paulus Baas Croatormh , tamquam , eju non ntendebamnst
intendimus tura turbare in aliquo Regia ; fed ad conferuationem corum darepotius auxilium, & fauorem .

E perche nella predett'opera ftato in ni luochi ofleruato , che le Cittd

della Dalmatia antica haueuano le fteiTe vanze , e credibile percio che fi faranno confonnate anco nel pagamento di quefto tributo : e fi come nella lopradetta lettera del Doge appare, che le doi parti d'efso tributo , che fi dauano al Bao in luoco del Re, non erano del datio del porto, m d>na porta
di Zara ; cosi la fopradetta affittanza dd da vdete , ch'era la porta di tcrra_.
ferma,ch'in Tra fi diceua del ponte, vero vicina al Ponte, che nel volgare
Slauo fi diccua Vratarina .
II Lucio dunque per nome del Vefcouo , e li figlioli , e ipte del Cont
Marino per nome ael C.Giorgio; come C.di Trau, e Salomone ( le bene non
viene efpreTo per nome di chi ftipulaua) doueua farlo per nome del Bao
Paolo, come fuo agente , afittuale , e tutti quefti infierne doueuano hauerc quattro dcime parti d'elo datio; rela hora .fapcre come interucniuano
in queVaffittanza li fopradetti figlioli , e ipte del C.Marino ciaicuno per
fu parte .
Per cauarne qualche congiettura probabile s'ha da ofleruare,che dopo ftcfa de]raffittanza,ilLucio per nome del Vecs'obliga,per il quale promette
z
uc rato*

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Dee ff

ce rato>e gl'atri confort i per nome lorojC loro heredi folamtc promettono
o -ion moucr lito al Commune per li tre anni, che durar rarhrranzajm non
i'bliganogiwfficonlbrt per nome del Cont Giorgio percui ftjnulano;
come ne anco Simone per nome che doueua ccr del Bao : dal t he ti pu in
ferir, che la Communit doucfle nccuere qualche impedimento, danno
nella ricofionc di quefto datio ; perci itipulaflc quefta cautione: e i com_
il Lucio in fu fpecialita non doueua hauerne intereflc; m come procuratore o affittuale del Vefcouo potetia vfar qualche artificio>che impedirte l'efattione ( come pofteriormente fu tentata dal Vefcouo Lampridio , che fi rammemorar al fuo luoco ) cosi li prcdetti conforti fglioli, e ipte del Cont
Marino gi che promettono non folo per fe , m anco per li heredi vi doueuano cfser infierne con li heredi interclua . come che quefto datio del lau.
porta del Ponte veniua pagato dalli mercanti eftranei,o oraftieri,e foraftieri s'intendeuano tutti qucili , che non erano del territorio di Trau , comc_*
dalle leggi dello Jtatuto chiaramente viene efpreflb , cosi li habitanti di Pra
pratniza , e Gliubitouiza faranno ftati ftimati eftranei, e foraftieri,e per conieguenza le robbe che d'indi i conduceuano nella Citt hauranno dal tempo
antico pagato il datio della porta del Ponte , come faceuano l'altri Croati
circonuicini ; e fe bene quelti luochi urono poi concefi dal Re Bela al Con
t Marino ; nondimeno eflendo ftati concern in fu fpecialit , e de fuoi defcendenti, non faranno ftati inclufi nel territorio di Trau, come furono gl'altri conceffi alia Communit : perci pu eifere , ch'il Cont Marino interpetrando le parole del Priiiilegio di Colomano fuo fauore , fotto pretefto d'cfser diuentate fue ntrate ipeciali , & egli Cittadino non hau ra voluto pa
gare , o vero permefso, che li fuoi contadini di Prapratniza, e GI ubirouiza_,
pagalsero quefto datio , che doueua pagarH da mercanti oraftieri , come cfpnmeilReGeyza, eetale fu il fuo fenfo, fard (tato anco comprtate dal
Commune per li feruitij rilcuaetj preftati alia patria da lui , e dalla fu sent
nelle predett'occafioni ; m moreo egli far anco ccfsato il rifpetto onde la_
Communit haur voluto cautelara nell'auuenire con l'obligatione delli
fuoi heredi .
E quanto all'interefe del Vefcouo pu congetturarfl , che fi come nell'agciultamcnto riferito di fopra al lib.j.cap.^.feguito in Zara tr'l Vccouo , e_
la Communit del 1 267. Colombano alrhora Vefcouo fi dichiara, no preten
der altre dcime in Trau , e territorio , che lefllte dce biade , legumi, & agndlt m
firiferunaledecimediSibenicoal[olo fcfcouolpettanti, e l'altre dcime dlie vilIt, he non afparteneuano alia Citt di Trau : cosi pu efsere , che per quela riferua volefse il Vefconp efiger da qucili di Prapratniza , e Gliubitouiza fottopofti alia fu giurifditionc pirituale , e che non erano )della temporale di
Tra le dcime anco dell'altre cofe > che non fi paqauano in Trau ; e per ci
ncH'ingrefso delle porte nafcefscro de difturbi , che con quefta ftipulationc,
nella qualc s'includcuatuttoquello, che lotto nome del datio della porra.,
del Ponte potefsero pretendere li contrahenti , haur procurato la Commu
nit d'ouiare nell'auuenire. Oltre di che pa anco efsere , che lipredetti
conforti, che pofsedendo gl' accennati luochi, ch'erano nel territorio di
Chlifsa , e per confequenza ottopofti alia giurifditione del O Giorgio predetto, che n'era Cont, habbino procurato, ocolpigliar ad arh'tto !alna_,
portione del datio , che come Conte <li Tra fe gli douetia , in qualcho

altro

Di Trau.

ici

altro modo col fauor fno impedito alii habitant! dclli ibpradetti lnochi loro
di venir Trau , e attofi pagare il datio del pafso detto Porta , per il malo
fi pafsaua ncl venir verlo Trau, come in molti luochi della Croatia era olito,
& ilmedemo C.Giorgio faceua pagarlo quelli , che pafsauano perla ftrada
de Chlifsa ( come pii auanti fi mofrara ) e che d'indi fia prouenuto qualche
pregiuditio alia Citt , e diminuitofi l'vtile d efso datio , che con quell'obligatione fatta fa.re cos folennemente nel configlio haur procurato la Communit d'ouiarc : e quefta qual che fi fofsc la controueria con li fopradetti
conforti, puo efsere Itata anco vna dellecaufe delle difsenoni, che non_.
molto tempo doppo Iconuolfcro la Citt, che faranno fuo tempo rifetito .
E anco ofseruabile qucfta memoria ncl dichiarare il giorno di S. Michle-
di Settembre deftinato a] pagamento delle; fopradette portion! del datio al
Re , Vccouo, e Conte , il che da nhm'altra memoria viene fpecifcato : e co
me che molti pagamenti annui fono anco hoggidi rifseruati per ilmedemo
giorno diS.Michle: cos il giorno della Domenica fufsequente fard flato
anticamente deftinato per commodit de contadini dal concorfo de quali
alla Citt vien detto hoggidi Bar^icbiaJJ^diglia, che vol fignificare Dome
nica fcftofa . E li pagamenti , che fi faceuano al Vefcouo , e Conte dal datio
del trenteimo fi faranno cpntinuati fare lino ch'il R Lodouico prle tutte
li trentefimi della Prouincia, & quelli vniti gl'vtili de fali ne tormo Camera
pcciale , come fi ritcrir : ne da quel tempo in poi tronandofi alcana memo
ria , che li Vecoui , p Conti habbino riceuuto pagamenti da qnella Camera,
deuon efser andati in defstietudine eifi pagamenti .
Ritornando alia ferie dlie cofe narrate . Segu pochi giorni doppo la fopradetta confermatione della tregua , la fentenza degl' Arbitri del leguentc
tcnore .
In nomine Domini amen . <Anno Incarnatioais \ 1 277. mcnfe lunij die vltima
IndiSione ' temporibas equidem D. lac obi Contareni Incliti Duds 'enetiarum , & Mdgiftri Lmrentij fenerabilis ladrenfis *4rchiepifcopi , & D.Iacobi Teupoli egregi]'Comitis ad Laudem glorian , & honorem Ditunt Maieftat , & henorem , reuerentiam Magmfici Dm Ladislai Excel 'entijjtmi RegH yngaric , & bo pjcificumque fiatum Ciuitatitm Spalati , & Tragurij .
T^os qttidem Georgiut de Breberio Cornes Breberienfis , & Sybenici , & Trfle de
Cotopagaa , atque Domaldui de Zadulinu dues ladre ludices arbitri , arbitraires,
concordatores, laud tores,fententiatores, diffinitores, & amicabiles compofitores in,
ter feaerabilem Tatrem Dnum loannem Dei Gatia ^irchiepijcopum Spalafenfem ,
Capiiiilum , Monafleria,feit Eccleftas , & virum nobilem , & prudentem Dominant
ritamdeCernthonorabilem'Pot'flatem, & difcretos viras Gau-egnam Duxi^e ,
Marinum Bona^untam , & "Priuoslaiim Dobralti ludices Conjilium Commune , &
fpetialesperfontu eiufdem Ciuitatts Spalati ex raparte , vtpatelperpublicum mflrumentumcompromiffiffriptum, & complet manu Magiftri Francifci ia.ni mperiali aufforitate 'Notary , & nunc autem Cimtatu Spalati ; quodftc cernitur incoare . In nomme Domini noftri lefn Cbnfli amen . t^jtiuitate einfdem 1177. inditiont: quinta Spaleti die loua duodcima exeunte Madij icutiru
plentHS legitur , & continetur , nohiies , & prudentes viras Dnum Miadinum
de Breberio Comttem Breberienfem , & honorandum 'Poteftatem Traurijt& Dum
Static de Ctmtaitseiujdem Confilium MouafteG 3
rw,

 ' -

'
I
- roborato mann Franciju Brnuenun de Cingulo , & Tragurij iurato Tfotano ,
cuius incoatio dignofcitur ce talis . In Dei nomine amen . Jtnno Dni i 277. Inditione quinta die Ventw vndecima exeunte Madij , & prent in eo plenius le^itur, &
habetur fupei ordinandi pace,& concordia inter nutates prcditlas Spalatt,Ct Tra.
gurij de guerra. , & di feardu , que inter eas ad inuicem vertebatur , & fuper terminandis,& dtffin'cndis atquefinem perpetuum imponendi Utibut, quetonib sjitigtjs*
homicidios, predationibus, & cuntlis offenfts alus reatibus, & perfonalibus, que nine
inde per hommes , & Communia pred. Harum Citiit 'tum fatla fuerunt tempore al'
terius guerre , que [at inter eafdem Ciuitates prfl Tartarorum aduentum vfque in
prejens tempus habentes ab vira que parte , feu ambabus du'ttatibus liberum in
lis atbitrium, velutpatet per ipja duo publica inflrumenta compromij fuperius notninata . jiuditis infuper vtriufque partis rationibus Uteris , & Regalibus priuilegijs habitoque multorum probnrum, & Sapientum Hirorum , tm relrgiosorum ,
quam fecularium conftlio , & deliberation ad inuicem diltgenti concorditer Dei no
mine inuocato ,& ri, & vigore upradii nofln arbitrij prefentibus partibus pronunciamus ,\ententiamus, laudamus , arbitramur atque mandamus , quod omnioccafione , & exceptione , atque ratione remota tm homines , quam Commune Tragt
griiiter , atque fpliter , cr qui pro eis lunt poffeonts cunSas .Arcbiepifcepatus ,
Capituli , Monaflii'eu Ecclefiarum Spalat: que funt, feu quastenent Columna , que
pro meta antiquitus fita erat infra verfus Ciu: Tranque fiquid pojjeffiones vniuerfe
per Coc Spalat: concord date, deliberate fuerunt e d. Coi Trag: tempore prions
guerre olm inter prediSat Ciu: Spal: & Trag: habite pofl Tartaror aduentum vt
fuperius eHcxpreffumeifdem\upraditis*4rchiep: dr Cap.B. Domnif , & cunttis
mon. & Eccl.de Spal. illico dare atque reflitwre debeant , & relaxare cum omni
bus lutifditliombus yfeu iuribus pertinentes ,fecundum quod nos eas liquido ,. pu
blico instrofcripto , completo not. ihjri Termin deelaramtts iure perpetuo ,
pacifice poffidendat non obfiante insro aliquo , vel Regali Triu: feu altqua quacumque Uera vno , vel vna , feu pluribus , que, vel qua* ,feu hommes de Trag:
obt menrent , vel habent quoquomodo de poffeionibus fupraditlis ; que inflrumenta
Triu:ft qua , vel ft que viteritu apparennt omnia , & jnguta,fiue ovmes, & fingulas cajfa , & caff.u , irrita , & irritt , & inania , manes , nulhfque vtgoris , ro T. _. : . _ -
boris
deince._ _ , m,r f.. p
" r, &
~~ valons
,- - r .

^
tentiamus . Dicimus, & fecundo difninuefententiando , quod omne's"poffeiones
fpecialiumhominum Spalati, que funt Columna, )eu meta prcdiBa infra verfus
Trag: & in Ciuit. Trag, dattipt Trag.temporefupradiStet prions guerre fiat Com*
tnuvi< & hominum Trag, ei'que permaneant iure perpetuo paeifice pofjidende ; exr
ceptts prenominatu poffeionibus Urch. Cap. Mon. feu Ecc. Spal. &fub cvltmnaville Dedigiorum Oftrogb nuncupate ,.ac infraferipta Infula S.Stcfani, <? poffeffiones.
hominum Trag, que funt in dia meta feu colima verfus Ciu. Spal. tempore fuperiorris guerre conceffe fueruntnt hominum Spalati pro concambio pojfeionumfuarum,,
quas olim habuerunt m territorio Trag. & quia examinata , & tnqutfita per nos ve
nate compermm , quod poffeffiones hominum Spahque erat d columna pofita in ter
ra verfus Trag^& in Ciu. Trag: erant in maiori '.u an tit ate , quam erantpoffefjiones
Trag: , que erant fupradida columna infra verfus Spal. in territorio , & Ciu. Spalat.Troferjmus, arbitramur, & diffinitiuefententiamm , quod Commune , & homi
nes Trag.dent,per[oiuant,& alignent in Ciuit, Spal. fun eiufdem Ciuit. Spal. recifient

p'tent vice , & nomine omnium illorum fpecialium Spalaieir. , qui poeones babue.
ranttm in territorio , qum in Ciuit.Trag.ttia millia lib.Venet.par.in tribus terrninisvid.fe(lo S.M>chaeitsmenfisfept. proxime futun m antea vfque ad vnum an completar tunc prtmitus ventarum lib. M. & ab tnde m antea vfque ad aliud
fettum S. Michaeln in reuoluttone anni tunc proxime venturt alias M.lib & deinde
in antea vfque ad tertiumfeflum Santli Michaelis[militer in deuolutione anni tunc
proxime futuri tertio* alias M: lib.
Fiaautem , que numupatitr Oroch' , fuper quam inter prediHas lutttes Spaloti, &Tra%. queftio vertebatur tnquiftta per Triuilegia teflificationesbonmum
pcridicorum diligenter veritatc per noftrum arbitrium, & fententiam dtnititiam
ftc duximus terminandum vid' quod villa cum fuis pafculis,pratis,nemoribus,aquist
<r omnibus circumantijs ,pertinentijs fuis per Commanemfeu Ciu.Trag. totatiter,
acfinaliter modo rclinquatur omnibus illis comorantibus Spaleti, vetTrjg. qui
vulgtriter lingua Sclauonica Dedigi appetiantur,qui etiamftcut certo tertins eft compartum antiquitus tempore ditle prioris guerre lenuerunt,& poffiderunt; ac ipforum
heredibus ,& uccefforibus libere, pacifie in perpetuumpofjidenda, & fit villa
ipfa predi a cum pertinentesfuis ae cetero omnium eorumdem fupradiclorum Dedigiorum ad faciendum ex m Je totam , omnimodam fuam vluntatem. Tfon ob il,
Isttpub: vel Ueg.Trmil.fcu aliquaquacumque littntia vno , vel vna , feupluribus
que, vel quai feu homines de Spal.vtl Coe,fets homines de Trag: qboquomodo obtinuerintyVelhabent de predila villa , que lmtr.*priuil.& litt, ft qua, velft que
vltertus apparent onmU,feu omnes , acfingula, feu"ftngulai caff*, & caffe, irrita,
& irritas, vacua, & vacuas, nullius vigoris, roboris, & valons dein ceps in
perptuant fore pronuntiamus .
TretereaScopulum-, fine infulam votatam S.uStefanl fuper qua inter prcditlas
Ciuttates queftio mautbatur jtrbitr: & finit fen.ee ecettro in perpetnum (os
Spalatt non obfiante Inrumenn) \\ ,vei Htgio Vriuill: feu alia quacumque lit
tera, vno, vel vna, fiat plunbus, que, vet quas, Co,feu hos de Trag: quoquomodo
obtinuerunt vel habent de prtfata nfula , (i.e fiopulo , que info. Trm.& lieft qua,
vel ft que vlter tus apparerent omnia, feu omni s , acfingula , feu ftngulas caffa , &
aas , irrita , & irritas vacua , & vacuas nullius vigoris , rigoris, & valorts,f>re
t cetero in perpetuumpron ntiamus. Ecclefiam vero S." "Petri de Clobutcci^cum
omni territorio fue , & terrain , que Briflic^ notmnatur juper quibus inter pre. as
Ciuitates queftio vertebatur per noflt am arbitraria! fententiam dtffinittuam Regie
Maieftati inter eafdempredtias Ciuitates relmqumus terminanaas .
Omnes autem poffeff: Cois, & hammam Spal.quoquomodo acceptas, ab!aus,fiue
vendras per Commune , & homines Trag, tarn m Ciuit. quam m tciruorio Trug, in
hac guerra, que prefenttal terhabebatar arbttr- & fimttuefent Coi,& hounnibus
Spaletieffe tntegi aliter reftituendas , & conuerjopbffcffiones (os, & hominnnt
Trag.quoquomodo acceptas , ablatas , fiu* venditasper Commune ,
hommes Spa
leti ttn in Ciutuquam in territorio Spaleti Coh& homimbus Trag'. modo ftmdt arb:,
& fen.effe inttgraliter reddendas.
"Pretereaarbi fententiamus , & adiudkando, & iungendo hominibus , &Co
Trag: quod deinceps in perpetuum fub pena inferius deffigirata per fe , vel atterttm
de prefatis terris , & vmeis,feu pofl'effieuibus ^rchieptCap: Mon fine Eccl.de Spai.
& de ifla nfula S.Stefani ,atque de predttlo Oflroch nullum prittil. nullamqiU lis
tet am D. liege Vngivcl Bano aliquo Sclauonie, feu Maritima vol quo(ufttnacal'Q impetrare debeant, vel facer impetrari; pred* : Spa &
4
Cap.*

104

Dette Memorie

Cap. feu Monafl: aut Eccl. Ciuitatis eiufdem de ipforum prediBU terrii , & vitien, & poffeffiontbus, & prenonimatos Dedigos de Oftrogh; fuper dicta Filia
fua, atque Spal.de ptfata nfula S. Stefani coram Uquo D. Hege Hung: qui
foret pro tempore, coram altqno Bano , ft alio quocumque Dno, feu Refiore
infeflare , competiere , impetere , aduerfari ,moleflari in quocumquenec facer mo
leflaxi .
Volumus , & diffinit: adiudic:fniamus , quodfuptos D. Arch. & Cap. S. Domnij
& omnia Mon: fine Eccl. quorum [tint difla bona ,feupoffeones prefcnpte nonpojftnt de cetera homines, & Trag: impetere, competiere, adgrauare, vel moleflare,
feu infeflare defructibus cunBis, quos tempore diet priorisguerr* luBufque de,
& homines de Trag: de dibits eorum ten is , & vineis ,feu pofjeffionrbus percepcrunt
Velprecepiffc potuerunt,& conuerfo homines,& Commune Trag:non poflintdecetero homines , & Spal.impetere competiere adgrauare infeflare , vel moleflare
defrutlibus unfits , quos tempore dicte priorisguerre vfque nunc Commune , &
homines Spal.de ditiis eorum terris, vineis,feu poffefjionibus percepcrunt, vel pent'
fere potuerunt .
Alijs vero vniuerfls , ac fingulis litibus, & qneflionibus , quos homines , & Com
mune Spal.aduerfus homines , & Comm: Trag, vel , & homines T. aduerfus homines,& Commune Spalpromouebant , vel promouere poterant quoquomodo occafione homicidiorum, predarum realium, vel perfonalium , vel alicuius altcrUts offenfe, que, & quas homines, & Commune Spal.perfe , vel per aliosfeciffent ,feufieri
feciffcnt hominibus ,& Communi Trag. vet homines, dr CoeTrag.fecient,vel fieri
feciQent horn. & Com: Spat, tarn in dia priori guerra , quam in prefenti fententialiter arbitrando , & diffinitiue adiudicando finem imponimus, & vtrique Ciuitati
Silentium fempiternum , vt deinceps nulla vnquam tempore aliqua Ciu. dtBarum
5pal. vel T. aduerfus alteram Ciuitatem, vel aliquts ex conuicimbus diBarum Ciu.
aduerfus aliquern Cm cm alterius Ciu.ftue hos , vel T.aduerfus Comitem Stepconcm de Zellina, vel D Volceflam quondam D Vulcigne fi'lium, qui in auxiliumfteterunt Spalaten. vel Commune > & homines de Spat aduerfus luppanum Sleoc , &
Sterede,& in auxilium Trag, eterunt in bac vid. guerra , que prefentaliter babe*
batur inter Ciuitateseafdem occaftone alicuius homicidij , velprede, vtdtBumcfl
realis , velperfonalis ,feu cuiufcumque alterins modi , vel offenfe , cum infligante
diabulo homicidia multo plurima hinc inde priori gnerra,quam in prefenti perpetuata
6 facia eent infeflare, feu molestare valeat , vel debeat , in aliquo adgrauare ,
fed in pace perpetua vtreque iuitates debeant perfeuerare, quoquam altera
alteram in perfonis offendere, vel rebus .
Et hec quidem omni , & fingida fupta nospretaxatus Comes Georgeus Vrefle,&
Domaldus ludices Arbitri, Arbitrmes , Concor, laud, diffin. amic. compofit.Ciuit.
fepediB.per arbitrium,latidum,concordiam, atq.fententiam diffinitiuam pxecipimus,
erdinamus atque volumus pro vtraq.ipfarum Ciuit.perpetuofirma , & rata in omni
bus capit.inuiolabr obferua'ifub pena duarum milt: marcarum argenti , quos controventens Ciuitas de bonisfui Cois fuorumq. Ciuium omnium foluere teneatur , medietatem vid. Ciuitati alteri , que hec noflra mandata laudum arbitrium , &fenientiam
cbferuauerit, & aliam medietatem Communi Ciuit.laderen>quod Com.fu que Ciuit.
pro ambabus ipfts Ciuitatihits fideiut, & ad hoc, quodhec noflrafententia,laudum,
concordium,jiue arbitrium ad effectum debitum perducatur . Hosipfi ludices ArbitrimemoratilocoTreflaldi ,flue executorisprefat: D Archiep. Caplum,& Man:
fiue Kcctefus Spat, in corporalem, ac perpetuar poffcfjionem pofuimus , & tndui.
mm

Di Tr.

ioj

mut in poeffiouibus eisfupcriut adiudicatis , & Spalati in nfula S. Stefani , &

fvptos Didigos in difta Villa, Oflroch .
ftum eft boc>& firmatum apudSpalatum in Domo Fratrum Tredicatorum Conentus Ciu SpaLpartibits bijs vocatis,& rogatis teflibus,vid.Fre Dominicofubpriot
fre leffe Leftorc , & fre Leonardo ordinis Tredic. prefatt conuentus Spalan, & Fe
Michaelc Guardiano ordinis minorum conuentm Spul: & nob.f^ir.Cerne de Dune,&
Michaels Marlinm Ciuibus ladren: . ^fd maiorem cautelam,& perpetuamfirmitatem nosprelibali ludices arbitri hancnoflrefentie concordij,ftne arbitri] paginant figiUorum noflrumpeudencium munimine fecimus roboran.
Ego Treue de Cotopangne ludex arbifr in prediftis mefubfcripfi.
Ego Domaldus Zadulinus ludex arbr in predicts mefupfcrip .
Ego Pincenttus EccleficSane Marie Maioris clsricus , & ladi-en. notariusprediis interfui rogatus,vt audiui hancfententiam coucordijjiue arbitrij cartamfcripfi
roboraui,&fignoiolitofignani.

E quefte fono tutte le memorie, che della terza guerra con Spalatini J tronano , ma nella tregua conclufa in Tra eilendoui, corfo il nome di Carlo Re
di Napoli) e non trouandofi apprefso gl'hiftorici memoria , ch'egli poflcdeffe in Dalmatia Citt , Ifola alcuna i non far fiior di propoito d'inueftiarepercjualcaua,occafionepofieserftatonominato.- il che per rinrracciare bilogna riflettere quelle memorie , che de fuoi precefson fi trouano
per cauarne qualche congiettura .
La piu antica memoria, che li Re di Napoli venghino nominati negl'intcreffi di Dalmatia , la riferita dcU'Archidiiacono di Spalato al cap. 36, done-
icriuc, ch'il i4o. da Spalatini vniti con Traurini fu leuata l'fola dclla Br?.zza a"l'Almifsani , eche uirono necefitati d'accordarfi , econfegnarleloro
barchc, con le quali corfeg^iauanojc obligo d'aftenerfi di far danni Venctiani, Anconitani, Spalatini , & amici Joro , foggiungendo c'haueuano dato
Oftaggi Federico Imperatore.di non far dann intuito il Regiio dlia Puglia ; Quefto Federico concefse a Traurini il Priuilegio regitrato 1.4. cap. j .
De Regno Dal. & Cro.
L'anno feguente doppo il fopradetto agiuftamento fattocon Almiani:
fuccefle Feaerico Corado fuo figliolo,il quale,pafando dallaGermania verfo Napoli.capito con l'armata in Dalmatia, doue honoreuplmente riceuuto
fi ferm alcuni giorai in Spalato fchiuato dagl'Ecclefiaftici per la fcomunica
ulminata contro'l Padre ncl Concilio Lugdunenfe , come riferifce l'iilefs'Archidiacono , mori Corado del 1 254, e gli doueua fuccedere il figliolo Coradino > ch'era in Germania : m Manfrede fratello baftardo di Corado fotto pretefto di balio del Pupillo Coradino s'vfurp il gouerno, e con tal titolo concefse alli Monaci dell'ifola de Bufi giurifditione di Lcfina il feguente-
Priuilegio .
Manfredus Diui ^ing.Imp Feder.filius D^G.Trinceps Tarenti Montis Saudi
gf// Du,& in.'" Regis Conradifecundi in Regno Siciltx Balius Gralis. Ter prefens
l cap turn noflrum fieri volumus , vniuerfis , quod fen:^tbbas , & Conuentus Mona.
erijS.S.Silueflri,& T^colaide nfula Bud Magnificentte noflre humilitr [upplicauerunr, vt quia in eadem nfula degunt deuote Domino fjmulantes dittum ^Abb.it.
& Conuentum,acci teros fralres Monafljdem quoque Monafl. homines, po]';//io
nes, a nimalia , res omnes, & bona eorum , que in prejenti rum iufle po/Jidcnt , ac in
antea iufto titulo poierunt adipijcifub Regia , noilraque protcftione recipcre mifcricorditrr

to

Belle Memorie

torditer dignaremur. ttysergo-attendenteshoneamvitam, &religionem eorttm,

& vt tn eadem nfula poflint quieta , & tranquilla mentium deuotione Domino fa,
muun rum lern ^Abbatet , tonuentum, fratresfuos, onaerium,hommes, animalia, & ceteras res,& tona eorum inprtjeniiarum habita, vel in antea iuBo titulo acquirendafub Regia noflraque proteUione recipmusfpeciali prefenti prohibentes cdio , vt nullws metem eorum perturbare prejumat , vel ipfos in perfonu aut bo> eo
rum offendere, velfuis rebut, & fuorum bominum violenter aufferrc . Quod qui
prefumpferit Regiam , & noflram indtgnationemfe nouent incurfurum . *fd huius
itaque protefftonu noflre memoriam ,flablem firmitatem , prefensfcriptum fieri, &
ftgillo noflro tuffimus communiri. Datum Tanormi per nanus Gualterij de Orta Regn:
Hier: . & Sictl: Canccll: Dnice Incam 258. menfe Iunij prima Indilionis .
Doi mefi doppo , finta la morte di Coradino , fece acclamarc R ; l'anno
feguente conceie SpaJatini, e Traurini doi priuilegij nell'ifteo giorno in_
tutto vniformi ; Quello di Tra regiftrato ... deJIa predett'opera.
Da quefti Priuilegij fi conofce , che cosi Federico , come Manfredi in foftanza concedono faJuocondotto Traurini di potcr liberamente negotiare
ncl Regno di Napolnm per ditferenticaufe; Federico, per hauer all com
mandifuoi It fedeliamici Traurini con diuota lollecitudine procurando di preftarli
gratiferuitif : e fe bene quete parole di comando , e fedelt pare , che fignifichino qualche fuperiorit , che li R di Napoli hauelero in Dalrnatia , cho
da niun hiftorico vicn rammemorata ; tuttauia gi che l'Imperatore chiama
li Traurini fedeli amici : percio non deue dirfi , che foflero fudditi : m o per
la fuperiorit > che come Imperatore pretendeuanel Regno d'Ongaria,'
per labuonacorrifpondenza, cheliRe di Napoli hebbero con quel Regno
haur egli ricercato , 6 comandato amicheuolmente alii Traurini alcuna cofa vtile ad ambi li Regni ; gi che l'anno precedente ad To faluocondotto
li Traurini vniti in lega con Spalatini necefitarono gl'AlmiTani d'arenerfi
nel corfo , e con tal occafone l'ifteo Federico riceu da loro gl'oftaggi di
fopra mentouatii e quefti poTono efler ftati quelli grati feruiti; , che rammemora li fiano ftati procuran di pretare da Traurini .
Manfredi doppo l'efpreffione , ch'al tempo di fuo Padre tutti li Dalmatini
erano diuentati corfan : & hauendo giurato Ii fedeli fuoi Traurini di non_
corfcggiare , n offendere li regnicoli concedeua libero'! comercio,e comandaua , che niuno ardiffe di moleflat li fino che ilaranno conflanti nelladilui fedelt:
fe bene queft'efpreffiua del corfeggiar de Dalmatini appare manifeftamente
faifa dalle cofe iopradetre ; non fenza qualche caufa pero vi deue effer ftata_.
pofta: come dalla memoria feritta lo ftefl'o mefe, ch'i faluocondotto di Mant redi regiftrata nella predett'opera 1.4. c. p.fi pu dedurre, nella quale li Spa
latini, e Traurini infierne con Butco Bao Martimo efprimono hauer guerra
con poglizani per honor del R .
Quale fia ftata la caufa della guerra , che Ii Traurini vniti cou SpaJatini ha ueuano con Poglizani habitanti nel monte MaTaro , e continanti de_
Spalatini da Leuante , non efscndoui rincontro d" altre fcritture , non li
adehire alcuna cettezza : fi pu pero , e dalle cofe riferite,e molto pi da
quelle che (i riferiranno d'Almifani , congetturare , che Poglizani loro vici
ai all'hora infeltaffero il marc, & impedifsero la nauigatione : I che douendo
ridondarc in danno di quelle doi Ott vicine , fara flato caufa , che li vnilfcro contra di loro , come gi s'vnirono contrail predetti Ahnifsani . Confer
inafi

Di Tra
107
mafi qnela congcttura dalla prefenza de Padri Predicator iui nominan ,
aie tuche ale una dlie parti non ardtffe di recder dalli patli dlia lega : il che non_
deue efter fiato efprefso in riguardo deSpalatini , Traurini,ch'eranoin_.
guerra aperta con Poglizani: m del Bao, chefara ftato ftimatoegli, Ii
luoi dependenti > fautori > e partecipi dlie prede : onde li Padri Domenicani( corne quelli, che deteftauano II corfan, corne ftonuinicati ) doueuano
feniirper ttftimonij apprefso'l R d'Ongaria s'il Bano li fauorifsc , vero li
perfeguitafse , come prometteua di voler fare : e e,i che lo ftefso mefe , nel
cjuale fu conchiufa quefta lega gl'Ambafciatori di quelle doi Cirt andarono
a ritrouarc il R Manfredi venuto in Ortona forfi per l'ilefsa caufa , faranno
quefti andati per giuitificarf di non efser vniti con li corfari : come li Resmicoli : non diihnguendo li corfari dalle Citt Dalmatine fofpettauano , he_>
tutti li Dalmatii fofsero partecipi del cori<>, fautori loro ; e che Manfredi
contentatol del folo giuramento ccedefse il faluocondotto.-nel quale efpi
meado cgU , che li Spalatin i , e Traurini erano fuoi fedeli : e non aggiungendo amici come il Padre , e foggiun^endo di pin fino > che taranno confiant!
nella fedelt : e non potendofi que/ta fedelta attribuire al folo giuramento ,
opromefsadinonmolcftarcli Regnicoli, fipu inferir, ch'efso Manfredi
hauefse qualche fuperiorit in Spalato, e Tra : gi che il medefimo Manfre
di auanti, che fose acclamatoRc hiueua prefo in protettione li Monaci
da'Ibladi Bul , fi feorge da ci , ch'egli hauefse qualche fuperiorit in_,
3uelli luochi : e fi come ilDandolo feriue , che Marfilio Zorzi efsendo Conte
iRamifiperli Venetiani del 1254. riceuefse Corzola, e Meleda con alcuni
pattUe quali Ifole pofsederono li fuoi heredi fino al 1 358. cosi pu efser,che
qualchedunaltro s'impofsefsafse di Lefina , & altre Ifole vicinc, e che fi mettefse fotto la protettione d'efso Manfredi , il quale hauendo per moglie vna
figHola del Defpote d' Albania , doueua doppo dichiarato R afpirare di di
latare il ao dominio nella Dalmatia : e per ci vfase quefte parole di fupe
riorit con Spalatin i , e Traurini : il che haur dato gelofia Venetiani : perci il Do^e ferifse al li Traurini le lettere , ch originali fi conferuano nell'Archiuio, che fono ftate regiftrate nella predett'opera I.4.C.8.
HacucrituGcn. D.G.yen-Dal.atq. Croatie Dux Dominus quarte partis, &divdktotius Roman. TJjibilibus viris ReRoribus Trag. & eiufdem terre
cemmuni amicii dileii fal: e dileQionis affetlum . Cum de Comitatu Curle, C5*
AIeite olim multe queftiones coram nobis & Conftlio noro minari , & maiori extiterint, &atutum, tT ordinatum fit pernos, &nofirum Conftlium minus, &
malus , rt . Marfilio
Comitifuo , & eius , qui ud pi efen mittitur
ad dii regiminis Comu: vid. nob. V.lacobo Grimani ,feu alij , qui loco eiufdem Comespro tempore fuerit obedire tatnquam Comitifuo in omnibus > & per omnia debeaat ipfum recipientes bonortfice , CT benigne , & preeepta , & ordinamenta
ipfius , r [entent im per cum latas & ferendas in omnibus, & per omnia obferuando;
Tura ad ipfum fpeantia fecundum confuetudinem terre fibi omnia integie tribuendo , prudenttarn veflram requirendam duximus , &rogandam quatenus eidem Comm , vel Iacobo Grtmano , seu alio , qui pro tempore ibidem fuerit pro eiufdem Co,
mite Confiliuxn, Auxium, & fauorem cum opportuerit ad mauntinimentum ipfius
regimais prebeatis: nos quod tndefecerttis gratum habentes vrflr* teneamurprecamtna libencius exaudir ,fcientes quodSclauii , & latinis dtSx injuU mandauimus
vi dittum efl,quod eidem in omnibus tanquamfno Comtt dt ixum obedire . Dr. i /

Delle

Memorie

noflro Ducali Talatio die penltimo exeiinte meufis notiembm Ind.v. cid 126.
Fii poi Manfredi leuato'l Regno, e la vira da Cario d^Angi del 1 265 .del
quale lino alia lega foprafcrirta conchiufa per fuo nome con Spalarini , e Sibenzani , non fi troua memoria alcuna : in quefto mentre il Doge di Veneria
fcrifse all Traurini vn'altra lettera nel meden/no propofito regiftrata nell iftcfso luoco .
Laurentius Te npol
firit Rettoribus Trag. & ciufdcm terre
vniuerfitati dilttlis fibt falutem , & ddetlionis affeftum . Cum aobilem noftrum di'
left um in Conti tt m Curz.nre,& Meleie prefentialiter dirigamm prudentiam veram
requirendam duxmut, & mgandaw ptr nos , & norum Confilium, quatenus eumdemnobilem, & homines d>t~h comitatas recoincndaios bebentes in hijs qua pro if
fius reimine faaendam b.tbneru fauorem veflrunt , & auxiltum talner impendatts,
quod preces noflr.ts penes vos fibi i-ntiantfruluof.is , nos reptitemtts adgrattant.
Dat. . . . die nonaexeunte men. febr.lnd.xv. cio 1272.
Dalle quali l fcorge la premura c'hueuano Ii Vcncuani , ch'il Conte , che
mandauano a Corzoa tenefsc buona corripondenza con Traurini ; & credibile , che fcriucVero fimili lcttere anco a Spalatini , e Sibenzani , ch'hora_
nonfitrouano; il che haurannoratto, nnioloper tcnerfi bene aftcttelo
Citt maritime di Dalmatia iottopofte al R d'Ongaria; ma anco per geloia
prima di Manfredi, che dcueua hauer in Lciina qualchc iuperiorita , domi
nio, e poi di Carlo, c'haur voluto conferuari qualchc fi fofl la giurifditione , che Manfredi fi h~ueH acquiltato , vfurpato nell' Adritico, e fi co
rne nel tempo , che fpefc nel conquiftare il Regno, e poi nell'acquietarlo far
- ftata trattenuta l'armata fu nel Tireno ; cosi haur ci dato occafione glAlmiifani di ritornar al corfo, corne fecero; ma hanendo il R Carlo contrac
ta doppia ahnit col R d'Ongaria , traJafciata la vaHt de penfieri di Mantredi di dilatare il dominio in Dalmatia , fi far contntate che fofl per fuo
nome conchiufa lega con Spalatini , e Sibenzani contro Almill'ani benepl
cito del R d'Ongaria, e ch'il Conte diUefina pcrluo nome s'intereflaflo
nella tregua tri Spalatini, Traurini , nella quale fu lafeiato luoco d'entraruialli Sibenzani; al che concorrendo anco Ii Venetiani s'vnirono tutti al
commun interefl d'aggiuftare le diicordie tr quelle Citt per render fleura
la nauigatione del Golfo ; pofpofte ( come meno importanti ) le gelofie , che
foyliono haucre Ii Prencipi conflnanti l'vno deli'altro,come meglio fi dichiarar nel feguente capo .
Fuete le tbpradette confiderationi riflettafi hora nolle fopraregi Urate me
morie della guerra coi Spalatini , fi feorger , ch'eflnuo gi frettolofamente feguita la ientenza del Rano Dionifio del 1 x44.fotto le mura di Spalato, nellaquale,non efaminate leraioni dlie parti , fu airhora percaftigo
de Spalatini terminato; che tutti h beni, che poflcdcuano Ii Spalatini in_,
quel di Traii rcitaflro Traurini, s all'incontro de Spalatini quelli de Trau
rini , con che non folo reftarono fpogliatc le Chiele di Spalato di quelli terreni , ch'haueuano ncl territorio di Traii enza ricompenfa alcuna ; ma anco
li Traurini hebbcro molto pi terreni , che non crano quelli , che lafeiauano
a Spalatini , liquali fino, che viTe il RBcla non trouaronomai adito di tac
conofeere al Re quefta loro doppia lefionc; fia perche fdegnato con loro
non volefle afcoltarli ; vero per la protettione , ch'il Conte Stefano Iiano ,
ranto dal Rc ttinuto , haucua de Traurini, fullero le cole loro fino che viflo
appluu-

Di TV*,

109

applaudite : Ma motto il R Bla li SpaJarini fi procacciorono la protettione de Fratelli Breberiefi figlioli del predetto Bao Stefano,Sc cleflero per lo
ro Conte Giouachimo Banodi Slauoniafuo figliolo: Del 1271. poi Paolo
Bao Martimo fratello di Giouac himo, nel quai tempo nacquc la guerra,o
perche dlia caufa, del principio non ce memoria alcuna: quandoaltro
non fia feguito il folo rigore fopraregiftrato vfato daTraurini nel prorogare con tante ftrettezze il tcnipo deila vdita de bni, che peruaiiuano Spa
latini : pu hauer dato occafione di linouar le ragioni dlia Icfione per corfo
di 30. anni di gi fopite : e come che nelli prinii anni del Kcgno di Ladislauo
fi vede, che H Triirmi continuarono ncIU buona opinione apprefso li ininiftri, ch'all'hora goucrnauano nella minoritd del R gl'interejli dlia Corona,
e veniero mai'inrefi gl'infulti fattili da Spalatini , e Sibenzani : cosi in proceflb di tempo per mezo de fratelli loro Conti , e fors'anco dU'Ambafciatorc del R Carlo doppo conchiuf?. la lega infrmate il R dlia kfione dc_
Spalatini concefse'l iopradetto Priuilegio , nel quale vengono eftefe tutte le
ragioni , ch'all'hora erano ftare dcdotte da Spalatini , e firono reuocati con
la fopradetta fentenza li priuilegij Traurim , e ridotti li Spalatini nelle pri
me loro ragioni : m fe auanti , o doppo efso Priuilegio fofse venuto l'efercito de Collegati all danni de Traurim , dalla Jettera fcritta dal Bao al Re
fenza data non fi pu diftinguere : Si deduce pero , che li Spalatini , e Siben
zani vnitamente con li Conti Croad circonuicini fofsero venuti ad afsediare
la Citt : poichc i) Bao efprime , ch'oltre la deuaftatione de bcni tentauaadi diftrtiggere l'iftefsa Citt : il che, quanto fofse difficile d'effettuare all'efercitocollettiio terreftrc fenz'armata di mare contra la Citiadaquello
circondata ogn'vno lo pu fcilmente comprendere : onde non fareboe gran
cofa , ch'in ahito de collegati fofse venut?. l'arrnata del R Carloper atterrire li Traunni , e neceflitarli di ceder Spalatini li terrcni , e conlentire , che
li Sibenzani facefsero confermare il Vefcouo , che s'hatieuano elctto, poiche
Pietro Cont di Lefina , e Brazza conchiufe la tregua con Giouanni dctto
Vefcouo di Trau, che fi fcriue conchiufa in Trau per honore , e riuerenza del
R Carlo: onde quefto Pietro, ch'era Conte di Lefina,e Bratza per il R Car
lo medefimo, e capitano dcU'armata de collegati, vero era Conte perpe
tuo , m dependente dal Re Carlo , come era la famiglia Zorzi de Corzola , e
Mcleda dcpcndenti da Vcnetiani : cosi o in quefta, in altra maniera, che fia
eguito'J fatto,Ji Traurini perduti gl'auuantaggi pafsati,e priui di protettioue, non hauendo il Bao Nicole modo di difenderli (come egli pur fi efpri
me) furono ncctEtatidi comprometterfi nelli arbitri nominad nellaicntenza : vno de quali fu fudctto Conte Giorgio Conte <H Sibenico , el'altri
due Nobili Zaratini , vao de quali , che Preltc di Cotopangna f Podefld di
Tra cl 1 274- ond' crcdibile ch'egli fofse eletto per parte clc Traurini, & il
tcrzo Domalcio di Zadulini ni dicc'anni doppo Podcft di Spalato , ehe deue
clser ftato elctto da loro . Nella fentenza furono reAituiti tutti li bni all
i pofori Croati alli quali li Spalatini l'haueuano leuito per fbrz , corne di fopra I'H nrrrato : con la quai occafione non tralafciarono li Spalatini di ritent.-,rb rr: icnfioncdeterreniduiaChieiadcClobuca, chedalRBcla cra

no

Delle Memorie

noftatiprefincambiodi Briftiuiza, & il Bao Nicole doi anni prima gl'haueua reilituiti alli Traurini : onde li Spalatini hauranno dimandato , efli
terreni , 6 Briiliuizu : perci parue agl'arbitri di rimetterne la diflinitionc al
R,manonrhcbberonegrvni,neraltra: ppiche conferma Traurini la_
conceflione di Beftriza , e reftitui li terreni di S.Pietro ; e di pi concefse le_
terre di Blifoy , Bliliia, corne in doi Priuilegij del isyS-fi legge , dalli quali
fi puo dedurre , ch'il R comparendo li trauagli dlia guerra concedefse alli
Traurini per rifarcimento delli dann i patiti else terre di Blizna : poiche nelli
fteffi Priuilegij rammemora li meriti palsati , e gl'ofsequij dimoitrati alla ma
Ucisa perfona : con turto ci deuono efsere rimarte altre difterenze da fopire : gia che'l medem'anno li 6.Aprile furono da Traurini inih'tuiti nuoui Smdici por comparire auanti'l Cont, e Communit di Zara per le controuerfie
e'haueuano coi Spalatini , e Sibenzani, le quali credibile che per amicheuole interpofitione della Communit di Zara, fano ftate procrate di compor
te : f com'anco li 7. Agofto fufseguente furono eletti altri Sindici per andar
Zara , & elegere Giudici compromifsarij perlereprefaglie feguite trZaratini, e Traurini .
Pagarpno prontamente li Traurini le tre mila lire nelle rate determinate^
a Spalatini come dal pagamento della terza , & vltima rata fatta in Spalato
nel pien configlio da Silueftro Mengazi , e Doimo Domiche Ambafciatori di
Trau li iy.Settembre i zgo.appare, e dalla fede dlia Communit di Zara do
1 1 .Ottobre fufseguente, che tutti li 3. pagamenti fano ftati fatti alia prefenza de Petrogna de Papo loro Ambafciatore , ci eletto ad intanza della_
Citt di Trau, e cosi relarono fopite le diferenze coi Spalatini .

Guerra con i Sibenzani.

..

D Ella controuerfa con Sibenzani circa l'elettione delVefcouo non fi tro

ua memoria alcuna, che feguifse accordo, o compromefsore come che
quefta caufa meramente cclefaftica doueua efser decifa dal Sommo Pontence , tuttauia Paolo Bao cominciando arrogarfi l'arbitrio , sforzp l'Arciuefcouo di Spalato confermare Paolo eletto Vefcouo da Sibenzani : m que.
fta confermatione fu anco poco doppo da Filippo Vefcouo di Ferino Legato
Apoftolico in Ongaria, e Slauonia del 1179. annullata , e prohibito ad efso
Paolo di chiamarfi eletto di Sibenico, come dalla dichiaratione fatta dal medefmo Arciuefcouo ott'anni doppo, ch'al fuo luoco fi regiftrar , appare , &
in quefto flci'so tempo f rinou la guerra con Sibenzani, della qulen ;ru,
trouandof Icritture diquelli tempi, fe non rare, e-dellecofeprniatcMolamente , non fe ne pofsono fapere li fuccefi ; viene nondimcno nel litigio , c'hebbero li Sibenzani con Zaratini auant'il Doge Soranzo del 1314.11101110111to , ch'erano ftate vfurpate rifle Zuri , Morter, & Arte da.Zaratini incntre^
era Cont di Zara Giacomo Tiepolo gi circa 46. anni, in tempo c'haucuanpli Sibenzani hauuto vna rotta da Traurini, e rifpondendo li Zaratini,cliL*
ci fegtiifle al tempo , ch'era Cont di Zara Marco Michiel ; il qualc trouali ,
che fuccedcfle al fopradetto Tiepolo del 1 278 , e continuare l'anno fe^iiciuc
nella Contea : onde la vittoria de Traurini deu fegtre vno di quefti doi an
ni, e non trouandofi alti^occafone di rottura , che la fopradetta contrcucrCa dell'elettione del Vefcouo, quefta mcdekna rotta de Sibenzani pao Imicr
dato

Di Tr .

in

d
Sit
btoconfermaiTelettoda Sibenzani perl
aquietare que ft doi Citt vieille , pure per fauorire Ji Sibenzaui .
In quello mcntrc Carlo Re di Napoli haueua per la fua gran potenza dato
gelofiadi volers'impatroniredelreftod'Italia; percifudal Pontehce perfii.ifo di cder il Vicariato deila Tofcaiia, o la dignit Senatoria di Roman
me nota Odorico Rainaldi ; il che fura flato caula , che ritirafl'e l'armata dal
Adritico : dlia quai occafione valendofi gl Almillain ritornarono corfeggiare :m hauendo prefo vna aue Venetiana furono perci dnlla loroarmata perfeguitati , e tenuto tongamente aflediato'l Porto d'AlmilVa , como
riferifce'l Dndolo : foggiungendo , ch'ilVefcouo di Liefina, eBrazzavenifle Venetia del 1 279. e fottoponefie quell'Hole alia Repblica: la qual deditione eTcndo feguita nel medefimo tempo, che li Zaratini fudditi de Venetiani occuparono Sibenzani l'lfole predette: non far mor di propofito an
dar inueftigando le caufe di quena deditione , & occupatione .
E ftato fpiegato nella predett'opera , come gl'habitanti delle coftiere do
Monti vicini ad AlmiTa , quandonon veraarmata, che li reprimefe andaffero ad'infeftare l'Ifole- , e li naniganti , e che tanto pi crefceuano Ji dilbrdini : quando accadeua , che nafcelero difcordie tr le Citt maritime di Dalmatia : all'hora dunc^ue per l'abfenza dell'armata del Re Cario hauranno gl'Almiffani ritornato a corfeggiare : <c credibile , che li primi infulti facelero alie vicine Ifole della Brazza , e Liefina : e quefta deue efser ftata la caufa
che quel'Ifole priue della protettione dell'armata del Re Cario di Napoli
fiano fottopofte Venetiani , l'armata de quali era all'afscdio d'Almifsa in_i
loro difefa . E come che nel medefimo tempo era guerra tra Trauriui , e Si
benzani , cos faranno feguite tra loro vicendeuoli oftilit per cerra , e per
mare , nelle quali fcil cofa, che fi fiano interefsatiRl'Almifsani chiamati
dal Conte Giorgio Conte di Sibenico, che poi fi fco pri loro fautorc, e ricourandofi nelle predett'Ifole de Sibenzani hauranno maggiprmenre difturbata
la nauigationc : quindi fi faranno fatto lecito anco gl'hbitanti delle medefimelfoledefercitareognitemerit fottonome d'Almifsani, fi come ftato
tempi noftri , che li medefimi, particolarmente li Morterini fotto mentito
nomedeVfcocchidaSegnaproruppero indeteftande fceleragini, leuando
non folo la robba nauiganti , maper occultaril delitto taluoltaancola_
vita , e rompendo , & annegando , le barche , fortirono il fopranome di
(rompibarcne) e quefto deue efser ftato l'antico nido de Corfari Sibenzani
difopramentouati. Alli Venetiani dimque il corfo d'Almifsani haurdato
plaulibile preteilo di riceuer le prime, & occupar le iecond'Ifole fopranominate , fenza romper la pace con liRd'Oiigana,diNapoli, e facilitatoil
fine dell'imprefa , ch'era d'aficurar la nauigatione : poicne con maggior applicatione profeguirono l'afsedio d'Almifsa, e nello ftefso tempo feccro
guerra agl'Anconitani tenendo con non poco trauaglio afsediato quel por*
to, e s'iiiipatronirono finalmente del Borgo d'Almifsa del 1282, nclqual
tempo fcgui il fmofo Vefpero Siciliano , che leu al R Cario la Sicilia , per
ricuperarlaqualeegli, elifuoipofterifuronolungamente occupt i nela_
guerra con Ara^onefi , che fe n'erano impatroniti , e tralafciaronp atfatto Adriatico : onde tanto piu reftarono arbitri del Golfo li Venetiani , cou

tal

1 1 .

Delle Mfrnorie

tul occafione-fcoprirono la fopr'acceimata geloa , ch'haueuano fin alJ'hora

hauuto deJJ'annata di Napoli : poiche , con tuttoche itantemente ricercati
dal Sommo Pontefce , non folo non vollere autar il Re Cario ricuperar
la Sicilia i m non permifero , ne anco ch' fpcfc del medcfimo Pontefice toffero nello ftato loro rmate galre in fiio fauorc : coin dalli regiftri Pontificij prouaOdotJco Rainald i H'anno 128?.n.39. e 40.
In quefto tempo mor Gio.-fecondo Vecouo di Trau, e fu eletto Fr Gre
gorio dell'ordjne di S.Francefco : Pelettione del quale ho voluto regillrai'o,
come I ho ritrouata nelle note dlia Cancellaria .
In Dei nomine amen anno eiufdem i 282. Ind. x tempore D. Martini "Pape , &
ladisl.fer.J.yng. die Dominico vltimo Ajrf^ . Cam Eccl.S.Larirentij Epaitt Trag.
prtpr/o "Paflar e vac^ret ; idcoque abono em, & reuerentiam altifltmi Dei Gloriofe
Pirg. Bet.S*Laurenti] , & S. lois congregis , & vocatif
Can
nica 1:
voca.ndi , & congregandi ad eleftionem celebrandam de Taore ,
& Epo Ecclie $." Laurentif nominate , vid: omnes infrafcripti canonici congregaueruntfe inprefota Ecclffta caufj eligendi Epum, U"P.iftorem Epatas , & Ecclefie
nomnate , <H dfliberjnerunt concorditer elst.onem huinfmodi perfcratinium fien
deber , quor. Canan'.nominif'int hec Geruafius filim Zanct , 'Pelegriai Diaconi
(hidiaconi eiufdem Epa:u, D Cafioftuslitts D. Z miche Trimiceriu Can: Diac. D
Marcw Can:Sacerdoiliui B>)d\ D M:ch*el Can: TrcsbiteriiuiStoife D.DeffaiSacerdoi filial l^adini , D. T^atalif Sacerdoifilitti Mufinnc , D.Firminus Diaconus filittf fitalti , Laurent! us Subdiaconus filius "Priui'Je, Bocdanus Subdiaconus filias
Miche t Michael Sub:, filiitfCerni, Kafaricitti Subd: filiui Turine', omnes fupti
Can. hijsperafi eligerunt v/tjnimitr , " conco-ditr vniuerfi de tpforum Commu
ne concordia , & volntate ad preftrutandum valuerunt , & vota jngulorum feor) in ( volnnt confcntiunt , ijuodfit , & </]> debeJt Epifcoput & P-jZor Epifcoptttti [upwditti, D Gerftum ^rchiduc. D Cafioftum Trim. D. Marcum ; qui
tres dilqmjit. vocauere adj'e quemlibet infraftriptorutH feorfum , &fingillatim , vt
\ eis Vbluntatem exprimerei ; vnde aceeduns D Michael Can- iie Ecclefie eligendo , & poflalando aenfit in fratrcm Grtgorium lium Machij de Tragara de ordinemiHorrtmiD.DtfJ'tei-g: r pi3.conf<f*fit in eumdemfratrem Grego.num,D.Jlatain el:cndo, & pojitlando confenftt in eumdsm frm G-, O. Formintts etig.& poi.
conjenfit n aimdem , Laurentius elig. & po confenftt in > Bogdanus elig*
er pcfl. con. in eumdem, Michael eli. & p:>. (onfenftt in eumdem , Cajaricius tilg.
" p :>ft. confcnficin eumdem L.D.Marcus elig. & pift confcnfit in cnmdem , D.Caftotlus . Tfimiccrius elig. & pofl. conf. in eumdem , D Gernaftus ^irchid. dig. & pofl:
cstifenftt in enmdem . Prejintatifipforum voixntAttbus vt fuptafcriptumeflatim
fait dica elcftio , & poftuldtio , & affenjus pu!)'.tcat.i , U" diuulgata inttr eos ', vnde
diligenti deliberations qmtm tpfe fraser G. eil nabiif hamo de diU.i Ciuitate ,
W m cute legitima conflitutitt prefams D. G:ruafi'sfao nomine , & nomine ,& votaate prediftorum Canonicorum, & Capitali, O" ipfts prefentibus inuocato Chnj- .omine mox eligerunt , poflular'int , & pa/lulando eltgerunt honeflum , &
plentern D.fm>radi8umfrcm Gregorium inpjflorem , &' Epifcopam Epifcopatas fuperiHsj'epefati in Ecclefiafupraditta S.Laurentij Epi. copatuf Trag,
prefenubus D luobo Ruftichu: Toteflate Trag. D Bencuento eius milite , D. Deffa ,
& Cernjitj ^imblasij > Situcflro.Minracij , Cbrefa ^lber i , Toma D Zani;
(he , G ma umitbe , & a if, s multiseflibus , & D L-'.i D uy mi de Murfr^a minatore*

Quela

Di Trau.

ii j

Quefta elettione fatta cos concordemente datutto'l capitolo da da cre

dere, ehe quefto Frate Gregorio fofle religiofp mol to qualihcato , come era_.
di Cafa nobile fglio di Machio quale abreuiatura fl come pu fignificare_
molri nonii fmili come fono Macherio, Macherino, Machenario,delli qualinonih rincontro ak uno, e ritrouandofi , chela famiglia Machenacuri
hauefle'l iufpatronato della Chicfa di S. Martino attaccata alla loggia della_,
piazza incontro alia Cafa Lucia non farebbe gran f'atto, ch'il Padre di tr
Gregorio fofse della ftefsa famiglia trouandoi , che fpefso li nomi proprij f
con tondefsero con quclli della famiglia; e pu anco elsere , che acendoli rcligiofofr Gregorio fofs'egli l'vltimo della famiglia, e chenel iufpatronato
fuccedefsero li parenti proffimi per via di Donne, come dalla memoria fcritta quindic'anni prima, che nfle note dlia Cancellaria ho trouato fi puo
congetturare
1267 die tertio exenHteXbris. in Talatio D Epifcopi prefente Duymo
Domicbe, & Bertane Marmi Ru^f : examin:Lamprcdim lacobi .
D.Geruafim "Primicerittt Re8or,Jcn "Plebantts Ecclefle S.Martmi de confenfa, &
volntate D.Epifcopi, Comitis , & Dnor. ? Marini , Duymi de Cega, & falentini Tctt i,Bflijni Luce Teodosij,Deffc ,& lacobi , qui
Je hereditarios dicunteffe, & dtcebautperparenteuam Hierum de Mtchenaturif umcontraxit cum Lucio Mattheit quife per eamdem diftam p remellara ipfiu
Ecclefie hereditrumfore dicebat, in quo quideta diftuf Lutius promiftt, at que conuemteleuarealtmsDomumditeEccleftetqueenfupra viam publicara vcrfusdamumfuam, & ante diftam Ecclefiam &c.

ritornando-alia guerra co'Sibenzani ,. nella quale U Spilatini doppo

riceuuta la fatisfatione delle j.mila lire douutegli per la fopraregiftrata Fcntenza de gl*arbitri fi vnironocon loro dani de Traurini , come dalle feguenti memorie vien dichiarato .

In Chnflinom.am. anaat. einfd- 1 28]. die lite 1 1 menfts lanuarij xi . Ind. lernfonbus D. Lad- D.G. Ser. R. fn- . "Patrit D. Greg. D. G.Trag.Epi, nob .D
Francifci Faletri de feHetijs Totatis Trag.
TtosFrancifcHsFaletHndercn. Votas Tr. ptefcnti publica faiptura notumfacimus, 1rtcSlam*rt quad olimpluries per nuntios, & litter fpecales poteslttiSpalati, & Commuai ipius terre ex parte noflra, &tocius Confilij Ciuit.Tr.
tranfmiffum extitit ft emicabiliter lignum , & res alias Pulcigne tut noflro reftituifacerentquodt&quMtnCiu>Sfal'Capt,&intromitti fcccrant indebite, & fine
ordie rationis , quibus Totati, CTSpalat. diffus Pulcigna non fuit, eque eft cul'
pabilis vilo modo, ipfe Totas, & Com. ipfius terre Spal. diuum lignum, &ret
t'.iuftedelinent contra ueurit, homines, & diUo fulcigne reflitnerc noluerunt
eque volant in ipfius fulcignepreiudicium & iefturam . fnde nos prediftus Fran.
Totas Tr.volentesdiumnoflrumCiuem nfut turibas manutenere , & ftbiiuflitiam facer velut decet,babitoqJ)incinde cum confitaras no/lns,&cum deliberations
confilio diligentifeatentialiterfententiamus , atq. dcliberamus , & per deffinitiuam
fententiam promulgamus , atque etam mandamus, & liceatiam tribuimus fulcignc
preditlo, vtfupr bonis quoritmcumque Spalatenfium vbique inuenientur reprefaliam facer debeat ule ignaprediSus, 0 fibt fatiseri facer de diftis ligno, &
rebu s,vtfupra dictum eft vid: de lib. M. denargaruulorum fenet.de quibus idem
yulcigna cumfacramento vocauit exinde damnificatum effepcr Spalatcn- predictos
de b. M, &plus. rufa ad Cautelara died yulcigne hoc prefens publicumfcriptum

114

Delle

ftbitxinde fierifectmuf ,U"ftgio Commune pendentimunir. um Trag, prfente Deffa vjmblastj , Silueftro de Mengt^ Georgeo Gudimeri , & alijs , ac D.t^colao CafoEti exatn: .
Innomme Domini Dei efcrni an: eint nat: 1183 Ind. xi die mortis exetinte
lunio in Ecclefta S. TetrideClobucicbinpertinentijsTragurij tempore D.Lad Ser.
Regif Vng. & D.Gregorij . in Xpo "Pairis Epi Trag. & Francifco Fallerij de fen.
Honor." -si is Tr.pnribus
qiiidicnur Elga .... & Martina de
ladru , alij s pluribm ; ibiqne D Gregoritis ir prudens religioftis , bonefttts oiirn
idbhits Monaflery EccteeS. loannisde Trjg. aflorSindicuf, yconomus, & pro
curator Commune Tr. vt conflu , aflerens acrendo cum proteflatione proteatw
efitn presenta Dorum Bani "Pauli , fratrumqttc fuorum , & aliorum , quant mal.
torum T^nbiliuw , & mafiflratuum Sclauonie bidem prcfcntium , & audiemium
ptotcftiiianem , quam diflus D. Gregorio* nomine , vice, & pro parte Commune
Tr. prcteftatui in prediflis Dnis , & alijsfuper fa&o vero Spalat. & Sibeni.
cen: quad tarn per maie , per terram ipfe Ctmmiinifa cum exercitu, &armata manu hofliliter veniebant , &Ciit*Tr. ofender intendebant contra Deum,
0" iuitijm nulla rationabtli caufa intcrueniente , quiaCoit.ts Tr: fempcrfuit, &
eftj & effevult mea pace, Arbitrio, iudicio, concordia, &fententiat quant oHm
^obb.Viri D (ornes Georgews, D. Domaldttf de Zadulints, & quondam n.Siluefter de Cotopangna de ladra amicabiles compofitores , arbitrators , iitdicAtores ,fcntentiatore$,& pronunciatoresfententiauerHntiudic:atqueordin. & veiutpereorttm compromiffum exmdvfafum extitit inter Coifates prediffof per niantu lineen tij ladren:tabell:&figilljt.ftgiUt penfantibus Dominorum prediRorum vifo, &
ledo pe> not: , & ji predifte Communitates Spht: , & Siben:damnum aliquodmittere volueruntpreditf. Cotti Trag. add-.Coitatem ladracen: , & Commune ipfiuf Ciuitatii ladre dia Cotat Tr: vnlt habere recurfum vt per ipfum Dominum Com'
tem , & Commune tpf'tui Ciu. 1adre tn bac Tragurien: CiuitAt tutelar, frout
ipfa Cinititfdeiuffit: & ipfa Com. Ciuit. Spalat. & Siben: di8b D. Greg, in hunc
tndumbrettitcrrefpondernnt,fcilicet, quodnullampacem, eque paum appofitam , & appofitum attenicre , bferuare volebant immo odium , guerram cum
Trag:'Volcbant, &
quant protefl. facer intendebant videns , &
audiens , D. Greg, torum oflinationem ,& quod proteflatio non valcbat , Deum , &
fuos Sanftos, & D. Regem fng. interpellauit , vertir ad cautelara difli Commit'
Trag, hanc prottionem , & commifs.focJ publice , &" introduca cfl . Egot.bertutq. D. MillamdeTaduaD. "Ptri anis : Imp: auu.not: niterfui, &l-:s
fifis, & auditif fcripft.
In Xpniom: am:anuonji:eittfd: 1 18$. die Sabati tertio menfts lulij xi. Ind.tcw.
poribui D. Lad: D. c. Ser. Reg* Hung: Ven. "Pat. D. Greg. D. G. Tr, Epi , & nob.
firi D. francifci Faletri de enetljs Totis Trag, ibique D Stanus de Paric-if de 1dra,Damianufiliitf dus, & Simon de
Micha de Clemente de I adrt
Damianus de "Pr . . - de lad. Creftefilius Trodani de ^irbo Raineriiis fitius TctrideCegatQHaliaMattbetdeIadta,G'Deffade Yuan de ladra affrentes erendo di.\ernnt, & teificatifunt infalutem ammarum fuarum , & inea vertate ,
ne Xpus eft , & aafidem earum Deo exbibitam , quod HI derun t Spalatenfes , & Sr
bentcenfes venire per mre , & homines equefler de Spaleto cum eorum ligni , &
barchist & defcendcre in tena , " venire in Campo Trag. & inciderunt , & dcflruxerunt omnes arbores , & vine/t citiufcumquegeneris , & poner ignem cum exercitu ma$tto,& vcxiUis ctiam elenatis hottiter &ptr daf dies^tptusguaflum

fecerunt

Di *.

ii

feccrn*t m campu, & vineit Trag, metientes etum bladum , er omne maum, quod
f.icerefotueruni, undetdcaHtelamCommtinis 7>jjj. fa{tum eft cxindt hocprefens
tetmonialefcript/tm . Dictum Trag, prejcnte D T^icolao de ftneiift Mi
lite difti D Tous , Magia Marino Giurgino de Iadr<i , Salmario , Alberto
de "Padua Tabcllionc Siytone - Marni Comitis , Mattheo de "Pafche Carnerario > &
alijs , & D. Dcffa Duymi , <& D T^/co/rfo Cafofti examinatoribus . Ego t{icolaus
Kafottoexam; manummtam, mitto. co Santonin T rag. lnr.it. & tonfirmatus
not-fcripfi hoc instrum . ( hijs or/tnibus rogatus interfuit & meo folito ftgno
fignaui .

Dalla prima dlie quali mcmorie appare, che li Spalatini haueuano prefa_>
vna barca de Traurini ; e the c benc pi volte riccrcati non haueuano volutp rcftituirla , onde fallero neccfitati li Trauriiliiilafciar carta di riprefaglia
li'i i. Genaro 1283 > e dalla fconda , chepochi mefi tiopp eflendo venuto
il Bao Paolo con Fratelli , caltri Signori Croati S.Pietro de Clobucaz
territorio di Trau , la Comniunit vi mandafle'l Monaco Qregorio , ch'era
flato Abbatc di S.Gio: di Trau proteftare Spalatini, e Sibcnzani di vo
ler alia fentenza fatta dagl' arbitri , e fc riceueranno alcun dannointendeuano ricorrere dal Cont , e Commtinit di Zara pereflerdiftefi come
haueuano promeTo> e che quelli dichiaraflro di non voler pace, anzi
odio, e guerra; dalla terza, che li Sibenzani, e Spalatini venuti per tr
ra , e per mare , Cauallo , & piedi con numerofo efercito haueuano guaftatOj'&abbrugiatoperpiididuegiorniil Campo di Trau i egid chenon_
fi trouano altre memorie di qnefta guerra bifogna anucrtire , che Peolo
BanoMaritimohauendo confe^uito oltteil Banato di Slauonia anco il dominio'di Boina doppo la moytc d'Elifabetta Madre del Re Ladislauo , che 1'haucua goduto con titolo di Ducato , che fu del i aSr.fece eleggere in luoco
fuo Cont di Spalato Mladino fuofratello, e Giorgio terzo fratello continiuiua nclla Contca di Sibenico , e voleua eFer eletto anco da Traurini ; perci-conideri/ , che li Spalatini , e Sibenzani non haurebbono in preenza del
Bao (creciuto tanto di dignit) etant'altri Signori Croati haunto ardirc
di dir, che non voleuano pace ; ma "uerra , & odio con Traurini , le non_,
haiuflero hauuto con niuenza con lo fteflo Bao , e fuoi fratelli loro Conti ;
fi roinc conlU)Che la prima otit foffe la barca prefa dr. Spalatini; cos que1U dc-ue clkr feguita l'anno precedente,quando hi eletto il predetto Vefcouo
Giorgio ; onde non gran fatto , che dipiacefle al Bao queft'elettione , che
dcuc efer ftata fatta fenza lia participatione , e che fofle venuto nel territo
rio di Trau per mortificar li Traurini , e permettefse Spalatini , e Sibenzani
di far li dannj, che poco doppo fcccro , e che li Traurini ammaeftrati dall'efperienza paO'ata cpnofcendofi infuificienti di refiftere alle forze vnite de Spa
mini, e Sibenzani, non che aggiunteui quelle del Bao , ricorefsero alia protcttioue de Venetiani, come di quelli , ene hauende in quelli tempi aggiunto
al lor dominio Liefna, e Brazza col Borgo d'AImia,e l'ifole di Zuri , Martaro, ;\: Arte Imucuano in poter loro tutte'l'ifole habtate dcU'Adriatico, e per
ci t;:r,copH habili dar bmento,& aiuto ad ogni Ctt martima, 'quali
h.- leinpre hauuto buonacorrifponderza,Come dalle fopramentouate
letter, t'.tlli Dogi Zeno.e Tiepolo appare.Li Traurini dunquc,vedendo vnito
i!I<u)O, fratci con li ncmiciloro, faranno ricori Venetiani, & haueraii.i j riceuuto per loro Podeft Francefco Faliero nobile Vneto con vn CaH a
gita-

ii6

Delle Memorie

citano, e foldati > con la venuta del qualc hauranno prefo ardirc di rilafciare
le reprefaglie contre Spalatini , & ana venuta del Bao credibile , che niun
Cittadino baur hauuto ardire d'andarlo > come era cohime- ,
che li fbflerp mandad Ambafciatori ; percio la Communit haur mandato
l'Abbate Giorgio per far la proteftacomefegui. In che modo fifia fopita_*
quefta guerra non fi ha memoria alcuna ; m trouanfi nelli fragment! de con fegli l'infrafcritte note .
1 284 die 1 6 octobri D Taimeras D Fold Totefai propofuit & legfjecit litertu
ifla* Toteflafi, & Conftliarifs per BanumTaulum , & Georgeum,& Maladenum
Comits, in quibus continetur , quod homines de Tragurio mittant e'tt latim 6o. pe
d tes bonos <& bent armtes, & ante ipfos Eliam contra infedeles Regie Maieflatti ,
fuper quibus petitfibi confilium exbiberi .
Fakio partita de leuando, &fedendopoflconteutiones dterminturn fuit mitten dos qo.homines .
die .nouembris receptefuerunt littere D.Bani de Piffori* ab eo obtena .
1185 die ^decembrisD.Comespttit i^o. homines inauxHium TauliBini,&
fratrum mittuntur 6ofitcolc8a,&' eliguntur duo Capitanei Silnefter Menga^e, &
Mattheus Luce .
In Dei nomine amen . Dni 1185 Ind. xili die Dominico 1 5 ^iprilis temforibus D.LadD.G.lU.' Regis rng.ren-pat. D. Greg- Epi Trag.M." V. D. Georgei
Com.Tr.& nob.f.D.Taltnerij D Falci de Firmo Ciuit.Tr.Totis in publico , &gcnerali confilio Ciu.Tr.in Talatio d.Communis adfonum ,vt morts en , congr
galo nob.Pir.Comes Stipfafilws t^aniffe "HyntiustU" JmbaxatorEgregij Viri D.Ba
ni Tauli, & farte diftt D.Bani precepit Toteilati ,' & Communi Trag, vt exercitum
deberentfacer cum ipfo Bao contra homines de Spalato infedeles Rgit rngt ,
flare iuxta ipfum Banum; alioqttin ipfe D. Banns habeb't ipfos Trag, pro infcdJibus ,
quemadmodum , & Spalaten. & eufacietficut Spalat.
jCJfji D "Palmenta "Potas prediftus nomine , & vice Comms Trag. & pro ipfo Coi
& etiam D. Deffa ^imblasii nob: firTr. volntate ipfiiti D Tofts , & ad cautelan
difti Comms Tr. conuocattf in ditto confilio Ven. "Ptre D.Epo, & ali]spluribus Ctericis, & Laijcis, & religiofts perfonis , proteflatifunt , & proteflando dixerunt, qu od
dtuum exercitum voientarie non faciunt immo coafli , & per vim mandato predtfii
D.Bani, &per hoc non volant, nee inttndunt venire cont a concordiam fatfam cum
Spatatims,quia per vim facittnt Trag, modo exercitum contra Spalat: Tr.
in "Palatio Cois prefentibus Yen. T. D. Gregorio Epo Tr. D Geruafto Orchid. Tr. D.
"Paulo . MonJS.los de Tr.D. fgrino Monaco d: Mon: fe Mauro , & fre Tboma.
dfordine Tredicatorumfre Stefano Gaardiano,&fre Luca de ordine minornm,Stani
faricaffi de ladra Syraecho de Raguo D loannino de Tonte, D loannino Salinbene ,
& D loannino Titiolo de yenett/js , & Duymo Domiche examinatore .

Dalle qnali fi comprende , ch'era feguito l'aggiuftamento , che nel fino

vien nommato, e qiiando non fi fia fatta noua fcrittura iar flato almeno ftabilito, che la fentenza arbitraria gi feguitafi douefle ofleniare fottolo
pene in quella contenute; percio fi faranno voluti cautelare li Traurim, e far palcfe d'efser forzad per obedir al Bao > mandar gente contro Spalatini per timor di non incorrernellapcna, non perder infierno
laprotcttionedeVenetianiionde credibile, ch'il Podet Faliero auant'ilfuo partir conchiudefse queft' aggiulamento ' Spalatini cfacendo
actettaj per Contt di Trau Giorgio Conte di Sibenico fi fopifse anco per

Di Trait.

117

all* hora la differenza co*Sibenzani del Vcfcouo, e refb'tuito i! '

tr quefte Cittd vicine per mezo de Venetian! : co'quaJi hauendo lifratelliBrcberiefinegranni precedent! hauuto buona com'fpondenza , e dato
gia per moglie vna loro Sorella a Giacomo Tiepolo figlio alPhora del Doqe
Lorenzo, che Andrea Dndolo fcriuefofle nobileDalmatina, equeftoc
quel Giacomo Tiepolo , che nel tempo, chefegui lafopradetta fcntenza_.
arbitraria con Spalatini eflcndo Cont di Zara entro per Maleuadore; perci haurannq anco li Brebcriefi condefcefo all'accordo in riguardo di conferuarfi amici li Venetiani crefciuti all'hora di potenza per gj'aquifli fatti
dellefopradett'ifolejeperi'abfenzadell'armata del Re Cario impedita nel
Tireno diuentati arbitri del Golfo, e con quet'occafione il Conte Giorojo( che gi s'intitolaua Cont d'Almifsa nel medefimo tempo , che li Ve
netiani pofsedeuano il Borgo, o vero la trra inferiore) haur confegtiito
elfo Borgo, eprpmefso difaraftenergl'Almifsanidalcorlo, dal che fi fard
refa ficura la nauigatione , oggetto principale , d cui fempre hebbero mira.,
li Venetiani, come dalle cofe eguenti apparir euidentemcnte : viene quefta
concernir confermarfi da vna memoria, che troua nell'Archiuio diSibnico del feguente tenore .
rcn.inXpefratriD. fratriG.D.G.EfoTrag. amtcoin X$o dilefo Lattrentiiu.
Tercander ladrent. ^rchiep.fal. &frafiamin: DftoCaritatem. Cum pridie, feu.
nouiter , (uando placuit vobif confecrationi Ecclcfie noflre perfonalitcr intercjje
prcfetitibuyen:'P*Dfratre I ^rchief Spalat: , & vobis cam alus fiffraganetf
eiut , arque noflris qutmdam litterum gitlo noflro fivnatam Tetro .Arcbidiaco~
no Sibemcen: , & Sibenicenfibus tonctjpmuf fuper duabut infalis Srima^feilicfft
& Zuri diccnlet in eadftn , quodiftedne infuleficut tudier erant &per*
tmebant ad Sibenicen: poflea dum per antiques homines , & fide dignos audientes , & intelligentes plenius veritatem, vifts quibufdam etiam inurmentis
& Triuilegijs , in quibus manifee prcbatur , quod prtdilfe infule perrinebant ,
(r erant at ture , & proprietate Ciuttaiu ladrea: tempere cuitti non extat me
moria predtam confeffionem noSlram per errorem faiam , quam propter ignoranthm,autnegligentiamtfeu occupuiionemnimiamoccaftone Aille confecrationit
Ecclefie nonrefecimufdcconfiliofapicntHm,&religiolorum aufiorit.tte prefentium totaliter reuocamus , irritamus , irritantes , & caffantes eamdem , in bac iura,
CanonicA exequentes iuxta verbum Summt Tonticif dicentitfententiam Romane
fcdi non negaran* poe in melius commutan cum aliquando diClum fuer, ftu
faftum, autfriptiim contrariant veritafi , & ne occasioned;fie trftificationis*9{Ire , ficut nulle , & tamquam nulle froceffu temporit inter Ciuitatem ladren'
fern t & Caflrum Sibenicenfem queftio aliqua faleat fujcitari , prefentem lit
teram reuocatoriam noslri igilli pendentif munimine , ac etiam gno , & no
mme infrafctipti notarij roboratam Vobis diiximuttranmittcndam. Datum ladre - D. 1185. Ind. 13 die menftslunijprefentibuf Ven, T. D- fre .
gjiflino D. G- Epo Ciuitatis T^oue t^ouefia ,' U" religioso viro loanne ^bb.
S.Grif.1 Ifobb- Ptris Marino Cirardo, & Ricobono de Penetijs toribus ladren: , & als . Ego Laurentim D. G. ladren" ^rchiepus manu propria
Ego Pincentiuf Ecclefie . Stefani Trtsbitcr, & Iadren; notarius bij's interfui
&dematopredii*4rcbicpihanccArtamfC*ipfi, roboraui, & figno confuetofivnaui .

H 3

Dalia

n8

Dtllt

Dalla qule confta , che I'Arciueicouo di Spalato Giouanni con Gregorio

Vefcouo di Tra , & altri fuoi futfraganei dlie Citt bttopofte tutte al!a_.
Corona d'Ongaria , ccetto Lcfina , erano andati ad affiftere alia confecratione della Chiefa di Zara, che fece l'Arciuefcoiio Lorenzo con li ftioi furVraganei fudditi de Venetiani ; il che non farebbe eguito s'ail'hora non vi toile
ftata ottima, e vincendeiiol corrifpondenza tr le Citt dell'vno, e dellaltro
dominio ; e fi come dalla ferie di quefta reuocatione, che fa I'Arciueicouo di
Zara confta, che haueua egli alia prefenza dell'Arciuefcouo di Spalato,e fuo i
fuffraganei confcgnato all'Archidicono di Sibenico vna dichiaratione in_
fcrittura , che l'Iole de Zuri, e Mortaro folero di ragione de Sibcnzani, del
la quale pero non efprime la giornata dlia data; ma acccnna , che fofe fatta
pochi giorni prima , cos dalle fcritture prodotte poi tnella controuerfia fopra le medefime Ifole ventilate in Venena auanti'lDoge del 1314. venendo
per parte de Sibeneani prodotte doi fcritture fatte , vna da Lorenzo Arciuecouo di Zara, e l'altra uaGjouanni Arciuefcouo di Spalato tutte dua in Za
ra neU'ifteflb gio>no de' 18. Maggio 1 285- dal ehe fi caua , & il giorno della_>
data della fopradetta dicbiaratione , che poi reuoca l'Arciuefcouo di Zara,e
ch'anco l'Arciuefcouo di Spalato , che fu prefente facee anch'egli vn'altra
fimilelauor de Sibcnzani, gichedalli medefimi furono ambedoi vnitamente prodotte ; come aU'incbnrro f prodotta da Zaratini la fopraregiftrata reuocatione , che per fortuna ftata cpnferuata , e dell'altre dua non fi ha
altro , che le prime;, & vltimt parole di ciafcunanella fopradetta produttione efprefle , da quali memorie con tutto che cos tronche fiou dedurre,ch'ail'hora condecendefle l'Arciuefcouo di Zara di reftituir Vifole occuptes
fctt'anni auanti all Sibenzani ; ma che anco prefto fi pentife , come dalla fo
pradetta reuocatione atta fei foli giorni doppo appare, e la caufa del pentinr-nto deuc eflier ftata : perche hauranno dubitato li Venetiani, cheritornando queft'Ifole in poter de Sibenzani non feruiTero di ricouero Corfari,
come meglio fi efplicar , quando fi riferir la reftitutione , che fu fatta ddle
medefime Ifole,quando Sibenico fi fottopofe ad effi Venetiani

Delle Violenzf. ffate da Fratelli Contl di

"brclylr . Caf. 7.
L'Aggiuftamento foprariferito co'Venetiani haur dato l'animo al Bao
d'andarfi impoeflandp d'altri luochi della Croatia vicini alie marine; e
con l'autorit del Banato dichiarando ribellidel Rquelli, che non adcriuano alia fu volont fotto quefto pretefto comandaua alie Citt maritim,e.j,
che gli mandaflero genti : onde fenza fpefa radunato cfcrcito sforzaua hor vno , hor l'altro haoco ad obedire alli lpi cenni , & elegger il ratello Gior
gio , per Conte , il qule in luoco di titolo di Bao martimo prefe poi
il titolo di Cont delle Citt maritime , e quelli 40. huomini , che ad intanza delli fratelli Breberiefi dctcrminarono li Trairini li 1.8. Qttobre 1184. di
mandarli eflendo vcnuto l'auif venti giorni doppo della vittoria non deuono efser andati moltp lontano : che perci pu csere , che con tal occafione
egli s'impoiTeflarTe di Chlifla, che ppi Ai da Breberiefi pofleduta hinco tnnpo ; trouandofi memoria, che vn tal Cont Martino fofle Caftellano di Chhi-

fa,

Di Tr.

fa , con il qnale H Spalatini hebbero guerra , e fi aggiuarono li i y. Gennaro

1 174. quando haucuano controiierfie con Traurini j onde in quel tempo pu
eflerc Hta fcritta la Jettera del R Ladislauo Traurini, che lenza millefimo
fi troua , nella quale li ringraria dlia conferuatione di Chlifsa .
Lad: fid:fuit Ind:&Comti Trag, faim t & gram nunciauerunt nobii bofpitesnoflrideKlijJa,cinodvosin conferationeCaftri eorum magnum ettauxilium prcbui*
flts , quart veftre fidelitati mandamut quattntu pro buiafmodi fidelitate fcflra volttmuf vobu ad volimtatem veflram occurrerevratia Regia , & fauore , & precipientes vobtf, eiuodfide itatem quant hafenns nobis exbibuiflif in conferuatione diStiCa*
fr/ , & adhu impender debeatis.Dat. Bude in Dnica Reminifcere .

E quefta Jettera pu efler ftata caufa , che li Traurini ftentaiTero rifoluerf

di mandar al Bao li fopradetti huomini ; poiche doppo lungo contrafto tr
Configlieri rifoluto in cambio dio, che dmandaua mndame 40. folamente , defiderando ( come deue prefnpporfi ) di fchifare d'obedire al Bao
nelle violenzc , che cominciaua vlarc , come poi apertamente fi dichiararono , quando li mandauano contra Spalatini ; con tal occafione pero li Trau
rini mandarono Ambafciatori d Spalato li 29. Maggio per dimandar la reftitutione della barca de Vulcinna diPictro per la quale h> rilafciata la fopradetta lettera di reprefaglia, che fino alia dichiaratione del Bao non haurnno ardito di ripetere , & infierne fu commeb ag'Ambafciatori , che proteftaffero , che non reftituendo fi tornar conceder le reprefaglie .
Qucla guerra, che mofse'l Bao alli Spalatini haur dato occafione a Venetiani di fofpettare , che li Breberiefi diuenuti patroni aflbluti delle Citt
maritime fi facclfero poi lecito anco d'inqtiietare li nauiganti ; perci vi deuono hauer mandato Marco Treuifano, eGiacomo Mchiel Ambafciatori
con le lettere credentiali , che nell'Archiuio di Trau fi conferuano ; che fono
ftate regiftrate nel lib^.cap.p.dclla predett'opera .
Md fi come non fi s quello trattaflero queui Ambafciatori : cositrouandofi ne frmmenti de confegli, che li Traurini d'indi auanti andafsero piu renitenti d'aflentire alie voglie del Bao , da da credere , che con gli medefimi
Ambafciatori fofle conchiufa qualchelega fegreta, nella quale li Venetian!
promettefsero di proccgferli dalle violenze aperte del Bao , & fcil cofa ,
che inquellavi fiano ftati inchiufi anco li Spalatini , trouandofi, che li Trau
rini concedefsero alli medefimi Spalatini VvltimoFcbraro u86. chenco*
oftante la legge potefsero vender li beni loro c'haueuano in Trau , e nel tem
po medefmo furono denegare al Bao lire 300. che veni nano dimandate-
per ftipendio de'fuoi foldati fotto pretefto di pouert li a. Noucmbre,e trattato parlai^cnto co'Spalatini di pace li lo.Decembre fufsequente .
L'anno feguente per difturbp nato in Trau molti Cittadini vfcirono fuori
dclla Cittd pero li 7. Fcbraro fu delibrate di differire l'clettione del Reggim'jnto , & alli 2i. che fi facefscro guardie ftraordinarie fino a Pafqua, e per
che mor ncllo llefso tempo Paolo eletto giVefcouo daSibenzani il Bao
vokdo in ci valerfi della fu autoritfi dichiaro protettor de Sibenzani;
con tr.t:o ci la Communitd di Trau li 7. Marzo delibero di dar aiuto al Vefc.
accioci : iinpedifse, che li Sibenzani non fi fottraefsero. dalla fu giurifditionc,& ai : j 1 2. del medefimp mefe furono ncgati ipo.huomini che dimandaua.*
i! Coucc t jiorgio, che gli fofsero mandate delibralo d andar al colloquio,
Z.aratino Podeftdi SpalatodeH 4
iierfi

no

Delle Memorit

uerfi fare appreflb la Chiefa di S.Pietro nell'ifola Ba , dando atitort al Capitaiuo , ene era all'hora in luoco del Podefta (il cui nome non s'efprime )
dieci Sauij ci cletti di conchiudcr con aflbluta. autorit, e nello fteifb tem
po afsegnata la doganadelle bcccarie alVefcouo perilviaggio diRoma_
contra fi Sibenzani ; onde fufcitatafi di nuouo la controuer/a del Vefcouarp
con Sibenzani I'Arciuefcouo di Spalato capitato in Trau fcc la eguente dichiaratione, che fu i fopra accennaca .
Tfys loannes Diurna fauente gratia . Spalat. fniuerfis , &fingulisfidem
Cbrifli teflautibuf,& h*s patentes litterM tntuentibu falutem quam Chriflus docuit,
& teneri voluit in humanis . Qtiia verilatcm Jiligir Dusgratiam , & gloriam donat Deus ; ideo que veritatis funt in bijs /ins patentibus volumus flilo verdico de
clarare, nempe ve-itatis eft verbum trgano Profetice vocis miffnm , quoi qui
Loquitur vetitatcm t & operatur i:-ftitiam incola ci t in tabernculo lesa Chrifli,
& requiefcet in multitudine pads & in culmine vbertatit . T^mt & alibi
mctninimusfoiecautunt, quod qui mandata fecerit, & docucut in Regno Cclorum mximas reputa!ur , Igitur cum in Troumc ia Dalmatic per Santtam Roma Ecclefi^m^rchiprefulatusnoflriprimaiumteneamut innoflra Metrpoli Spalatenfi , ( in nos tanquam in eiufdem Trouincie ordinanum occult perfpiciant
dtnUorum de inferius annotandis , vt imus incala les ChriSii , velut pgil
fonts educere volamus vertatem , & tamprefentibus, quam futuris facer pienamfidem, & ideo cum temporibus, quorum nulla extat memoria in Ciuitate
Trag, fades vigiierit Catredalis , quant Bait Laurentij fouent mrita ,& patrocinio.
Martiris les ( brifti , cui ab eifdem temponbus diocefana lege , & ordinaria extitit,
& (& Ecclea , & Clerus Caftn , & oppidi Siben. vtpatet fummorum Tontifie a ta euidentiffimis documcntis > o" rotius vicinie acclamationibus nominate . In
quam & quos pro eo quod paui Ufte materno , & refocilati fpiritualibui per eamdem retouchant nutricis , <0~ Mairis bononficentiam falutarem Ven. fraternoficr
Columbanut Trag. Epus , qui pro tcmpore ei-fdcm Eccltfte gubernacula poffidebat
mnitas, & peremptorie citatos, & eiufdem Diocefani minime parentes mandatis, in
fcriptis contra ipfos excomunicationis fententiant fiilminauit crcdens , vt quos ad
litre decora duwcftice laudis excmpla , correntn!s[altem compelleret
medicina & tewporalispena incepta proternia reuocarct . Qui timor Del pofpofito , &ctufdemvindicigljdioftcdefpefto, nonvcrentcsmalis, peiora, &peior
peionbus agregare tnfuarum pericuium animarurn, & madati S. Ecclefie detri.
mentutnprefuinpfetiintt &" prefumnut Diuina officia celebrare, immo veniisprophanare ; qmbut ad noflram prefentiam uduocAtis ,[vt iuri parrent , & petitiotti',dittifratris noflri in indicio refponderent,fe noflro confpctfai prefentarunt, & noiro
iudicioproiiucantes edem ^ipoflolicam appellaruni', quam appellationem dnodecimannis , & vitra fum miniweprofecuti; LUUS pretexta in Epifcopalibus niribusnolunt , /fd denegant Diocefano proprio repondere . *Nc hoc, noflro indicio
pretercundiM duximus, quod httitis difcriminuis ternfore , fauore, & auxilio
Doviiiorumfemporalium ablento, non circum adiacentium Regionam Clcrtts
Caflriprefati m vnumfe coligens , aufus efl quemdam fagarum Taulum nomine tbi
preficere in "Paflorem , eut nunquam Trelatus aliquis'tprcfuil , nifi Trag. Epiftoput
verui t&merus Tdort quern nobis cum Dominar um potentia, non cum iuriunt
MMHmc*tis ,neceifci*m Canonice cum Epijcepalcm elcttionem,<y jedem nunquam
c~ rttnn*s
A-

Di 'Trau.
Iii
er tutus detnttm donaremus . Quodprorfus per Dominum abiurautes, publice diximutfolias Summ i pontificis effe, & Curie Romane nouum Epifcopum , & Epifcopatum formare,facer & creare; tandem ipforum iufultus ferre non valentes , & periculumnonrcrumtantumodo , fed quoi grauius erat perforte nore veracitr formidantes,eofdem fumtts taluer abouti, nihil valehquodfacimus,& propter hoc Roma,'
ne Curie , volumus , poffumus derogare , & fuper hoc publicum inftmntentumnobis fieri precepimus , & babemus, fed valeat quantum valere put eft,
quod negotium taltter celebratum D Vhilippi Firmani Epi partibus Vng.
tunc temporis - Sed. Leg au.es , & auditnm aurium taltter propul
Jauit , quod in noftri prefentia , & duorum Epifcoporum fufrag. nrorw*< D. D.
Tinten, fcilicet, & 'Honen, id quod per nos tali compulfionc faUum fuerat caffum totaliter , & irritum ludicauit, & tanquam indebitc aftum decreuit carere
iuribus , & robore firmitatis: eidem "Paulo fub pena excomunicdt onis precipiens
atq; mandan s ; vt vitra non electus , fed Yaulus fuo puro nomine vocaretur ,
& fuper bit* omnibus , & ftngulis omnium tetmonium perbibemus, tamquam
omnium confins i atq; gnaru> , & veritati verax teftimonium perbibentes dicimus i confitemur , & afferendo veritatis orculo confirmamus , quod Ecclefia,& Citrus Cari , & oppidi Sibenici femper fuit fubdita, & fubietla
Ecolefie, & Epo Tr: & ipfaprout debuit Epife opalia iura pre, quam Ecclefiam,& quern Clerum noftris temportbus inuenimus,fcimus , audiuimus, vidimus
fubieos effe,& deber effe Epo,qui preefl pro tempore Ecclefie Trag.& de ipfa Ec(lefia , atq; Clero iura Epifcopalia deber pet cipere , & habere > CT fibi in omnibus
Splibus, vt ipsorum diocefano denote obedire, & hum Huer refpondere} in cu.
iusrei teftimonium, atq;robur, & vt prefentibus , & futurisfuper hijs, & de
bijsplenior fiat fides prefensfcriptii manu D.Stefant Tragurien. Canonici onfe
llum pendente noslrofigillo duximus uiuniendum. Trag.in Epifcopali Talatio in prefentia Dnorum Luce Matthei, Deffe de ^mblafio, ? alwrum. Di
1287 Ind. 1 5 dieiouis 20 Mis Martij
Da quefta dichiaratione dell'Arciucfcouo di Spalato non folo appare Ja_
violenza vfatali dal Bao di conformare il Vefcouo elctto da Sibenzani di
fopra mentouata ; mi deuc anco efl'er ftata fatta fccrctamcntc in Tra per timor d'efso Bano, & fol fine di farla capitar in mano del Sommo Pontcfico
per dil'colpa dell'Arciuefcouo per mezo del Vefcouo di Tra, che s'appareciluaua d'andar Roma .. Quanto difpiacel'e al Bano quel'andara del Vefco
uo Roma fi pu comprendere dalla venuta del Conte Purchia in Tra Ii 24.
del medefimo mefe mandato dal Bano porta riccrcando la Communit,che
non lafciafse partir il Vefcouo verfo Roma, & all'horaf rifoluto di man
dar Ambafciatori al Bano, per ifcufarfi, e decretato , che fi doucilc far il reg
imiento , che fofse foralliero , f fatto l'elettione con le altre cofe , che ne]
feguaucframmentodeconfiglifonomentouate da me regiftrate per efser
viijco de gl'antichi , che fi troua intiero .
1 287 die 2 j Marti] generali, & Maioriconfilb Ciu. T. mandato preditli D. Capit.in Valat. d: Cois fono , & voce Trfconis more folito congregato prediBus D.Cal>.-'propofuit , & confilium fibi d.aripctit , quod cunt deliberation fiter it ,
quod eleSio noui regiminis faceretur quliter , & quomodofit diSd eletlio facienda
confilium petit exbiberi.
In refomatione cnim confilij placuit toti confilio fa partite per prediilum DHum^Cafjw ie leando ni jedenium plaait , >if4 fiat elcciio de
hrnt-

J 2.2.

Lklie Memorie

hominibtn de Firn vfaue ad quinqu eundo de primo adfecund^ m fque ad ulti

mum , dr ft omnes eleti recufauerint , Ule , qui tturui efi pro dia ambaxiata,facat
nouameletlionem tum confilio D. ' de Falco cum [alario 600. lib. cum
(btio,vno notario,
tum illa familia ad roluntatem ipftitt Totefiatu , & quadfu um
tempm intipial ea die, qua de juo oftio prefliterit factamentum .
Item placuit , quod impetnturfecuntxi pro poteflate , & familia[ D. Comit
eDalmianu .... elelttn7\untitti Siluefler Mingatif .
Eletlifunt per confilium de Firmo
D. Io anriet de nuedenn
D. Kaynatdus Georgei
D' RaynildtPfTaradclfi
D. "Petrin latoh Marti
D. Frantifcm Suppi .
Item paruto f'afto firper jimbaxiau retralla in prefenti confilioper loardum ex
farte D Comitti, qui retraxit , & duxit quod quia D. Epifcopus dicitur velle ire ad
Curiam Romanam contra Stben. ipfe D.Comes remifttpacem , & Comitatum,feu offiiium Comitit , & quod deinde non babeant m cum fpem , im euflodiant fe . Viacuittoti onftlio,quod Ambax:qnifunt ituri ad D.Banum pro dicla occaftone vaiant
ad ipfum D. Comitem , illam exeufationem , quam fatlurtfunt coram D. Banofa.
fiant coram eo .
Item faQo partito per predilltim D. Capit: ft cb hoc facienda effaliqua tufiodia de
hominibus, vel anmaibu. Vlacuit toti confilio , quod Uli , qui cuflodtuntpott.u non
pennittant exire bout* domint extra terrantfen extra ianaam .
Dal qual framcnto olere il modo ch'all'hora s'vfaua d'elegger il Podeftappare qnanto folle Itimata I'autoriti del Conte, gi che per dlia ftia^
rinontia ftivietato alle Donne Ciuli d'vicirfuori della Porta dlia Citt
Hauetiacgli oltreil falario annuo affittate le condanne per jo. lire l'anno l
i i.Febrarj 1 285. a P.ilmerio de Falco da Fermo all'hora Podeft , nel fopradetto framento nomaro , & in diuerf tempi Ii veniiiano fatti varij donatiui
dal publico : Ii 17 Settembrc deH'iltefs'aniio Ii fiirono donate 180. galedo
dt vino , fc gli concerte I'eftrattioiie del fale fenza pagar gabella , e molt'alrre cofe , che ridondauano n grand'vtile 110 : onde fc bene col rinontiare la
( ,'ontea gli Houeuano cefarc tutti quet'vtili , che non erano pochi; tuttauia
eraficurocglijChcliTrauriniin rgurdo ddl'vnione fu con frarelli non_.
hanrebbon ardite d'accetMt quefta rinontia : m che f farebbon o contentari, ihe tirarte il fulario , egl akri vtili Icnza rife-derm ; anzi haurcbbono
hauttto per gratia , die efiendofi dchiarato partiale de Sibenzani non ci fofk- capitate m i i , e c'haueifc permefso , chu U controuerfia del Vefcouato di
Srbenico crytt-'flc a Roma .
ancoionidcrabile l'epreffione fatta,rhc fia impetrata citrt per il Poi iL
.1- \a dal Conte Giorgio de Dalmiffani; con tutto ci H mederiiii Al.nil'saiil irca quel tempo preiero vu Podefr , che veniua Tra;ma_,
liai Conte (J;orgio lu fatto liberare: troiiundofi memoria, che dalla Comouinit forte fatto donatiuo;al Donzellod'eflo Contc,chc porto l'auuifo dl
ia fua liberation* , & al medefimo Podelt pagato poi tutto'l dannoii^tal
necafione patito : e quefta deue efsere ata la caufa principale , per la quale
Ii Venctiani mandaron) gl'Ambafeiatori nella fopiadetta lettera crederAiak notninati per inquerire > chi ibflero quelli , che daHero fomento al corfo
degP-

Di ^.

it J

degl'Almiflni , & haucranno trouato, che Ii fratelli Brcberiefi Ii fomcntauano ; pcrci vollcro da loro figurtd di 5 .mila lire, clic non corfcggiaranno piu
nella qual figurtd doucndo entrar tuttc le Citt Maritime da effi Brebencii
dipendentii perci il Bao , fratelli ricercarono la Communitdi Trau Ii
5. Aprile 1 287, che entrafle fi^urt in parte per loro: il che hauendo piacintn
alla magior parte del Configo t poi eftefa la ferittura nella fegucnte_
forma .
lu nomine Omnipotente l et amen . jnno eius t{t: 1 i%B.Ind:t.Tontific.D'HtolaiTv. 4. anno primo dit \Z.rntsoSobris T^obilts Miles D.Wamaldm Geerdet de
Ciuitate Firmana Votas Ciitnatis Trag: delicentia , confetifu , & volntate Gener .1.
Iis Confilij bominum de Confilio di.Ciu.Trag.in Tal. Ciu. pefe de mandto dielt Totatis^yoce preconia,& / congregatorum,vt morts eft, & ipfitm confilium
toturn ctmmuniter , & concorditer eornm nemine dtfcrepante fecet nnt , conflttuemnt, & ordtnauerunt D. DcfJ.tm ^mblasit prefentemeorum , & dielt Communs
Sind'cum ad fid iufponem . & obUgationemflatuendam , corum, & dteli Communis
nomine , & ftngularum perfonarunyditle CtMitatU de quinqu titilabas ttbrarum denar. Vcnet: paruulortm tanturn , e pro parte diclo Communt contingent! de fexcentn
lib.Venet- paruulornm Ulms anni quo continget *Almifjium cxire [ub dominio , & de
dominio , pofeate Dnarum Takli Ban i, Comif.Georgei, & Mladem, & berednm
eorum pro magnificisrms Dits Taulo, ( omnibus Georgeo , & Mladeno predidit
Giltolo de S annino Trotarlo Sindico , & Trocuratore D. liueis ,c~Lumm. Vetr.fltpulantt , & reeipienti pro diclo um Ven: quod predii T D.Taulus Banns.Co
mes Georgeus , & Cernes Miadenus attendent , & obferuabunt pac< m , palla , &
promisiones fela , feu fallas, & facunda , vel faaendas per eofdem Crios cum da to
Sindico D. Dut is, vi de tpfts pallis , & ptomtffionibus patet publico Inn mm:o
fcripto manu Francifc de Tur ama not: vel alijsfaciendis perprediclos Dnosfraires
p tedelos , que appatebunt cripta manu cuiufcumque notar , & ad obltgandum fe
nomine dielt Communis, & ftngularum perfonarum predig Sindico D.Dticis,cr
Cois Ven: detufforio nomine predillorum Durum fratt urn , quodprcditlifratres attendent y & objeruabunt , & aitendifacientpacla,&promifficnespreditla,elpredicloiyfeu facundas, vtferiptum apparel manu ditlinot- velapparibit manucuiufcumque not. fttb pena quinqu mili. lib.Vtn: par: tant um , & 10 ditla quantitate ob
ligando dictum Commune , & ftngulares perfona dicte Ciuitatis,& non vltra vtfupra diet, efi, <r ad Obligationen faciendam propredictis, & obligandi bona Commit*
ms, & fing*.ptr{. Trag, vfqtie in predictam quatuitatem tantum . jlc ettamx ad flipul and m ,r rctiptendum nomme Communis, & fiugulartum perfonarum dicte Ciuitatis , & pro ipfis Commuai , & fttigulanbus perfomsflipulatioi.ei , prom s ,
V oblig.ttiones predictis umuiis Taulo Bano omnibus Georgeo, 6~ Mladeno., ac
i tiam ab bominibus $ & Communt de ^ilmiffio , & quod ipft , e?" quilibet eorum , &~
icturn Commune tnfoitdum omnt tempoire conferuabunt dictum Commune, & fin.
guiares perfonas dicte Cittatis indemnes D. Duce , & Comm. Ven. de dictis obli'yationibus , & quibufeumque Jijsfactu , $T faciendi s proparte ditti Cots , & fm~
y ul .mm perfonarum Trag.Stndico Veneude predicas obferuan: & omnibus , & finulu fiais i & faciendis per ipfos Ditos Coi Ven: , & per ipfum Sut dieum pro dims
Dis Taulo Georgeo, & Mladino fratrlbus eorum heredibus cunt proptijpon\'
bus, er obligationibus bonorum, & penaruto prout eiDno Sindico plajtfterit , & vtdebitur xpedire , & fpelf ad omnia, & ftng.promitt<n:f^p.0' recip.predietts fraUibitset.:cci Taulo Bam, Gefirgeo & Mlalino fratribus , & Commuai *Almtffi,

1*4

Dei/e Mcmrie

& earn dicto Sindico Vtuet* que idem Sindico videbitur expedir in predictA, tirt
fredicta, & predictorum occaftone ipromittentes ratum, &firmum quicquidper dictum Sindicum promiffum, ilipulatum, & reception , atquegcftum jurat
f b obligatione dicti Communis .

In queda memoria fcorge , che li Venetiani non fi contentauano del!a_

fola figurt , ehe gl'Almifl'ani non corfeggiaflero ; ma voleuano leuarli dal
dominio de Breberiefi ; per Icuar il fomento del corfo, poiche haue uano conofciuto per cfperienza , che per la participatione della preda gl'haurebboropermefso fottovarij pretcitidicorfeggiarenella maniera appunto, ch'
giorni noftri pi voJte ftato prouato con quelli di Scgna .
In quefto mcntrc li Sibenzani ricorfi Roma da colo IV. ottennero vn
breue , che prcfentarono in Spalato del feguente tenore, che nell'Archiuio di
S.Grifogono di Zara ftato ntrouato .
In Chrifli nomine amen . jnno Dni 1 289. die 7. intrante mis ^prilis Ind. pntibus'Hob.&'Tot.y.D TherabottodeTbarabottis Spalat. "Ptate t luriffa filio Ra>
doy, Tetro filio Tricotai, & Simone Siculi Sibenicen: , & alijs pluribus teftibus vocatit ad hecfpeir, & rogatis
t^ob. y.D.Cepregna ludex Sibenicen:prefentaait,& dedil Mag:>Trancifco'
Spalat.ex parte . D. Marcellt Efitjonen. religioft yiri D. loannif ,
Mon. ' S.Chrifogoni ladren, ac dtfcrei . D.Iacobi ^Arcbidiaconi Spalat. D
TT.4. ludicum delgatorum ,feu exequtoritm in queftione Trag.& Sibenicen quoi,
dam exemptant citationnmfattarum Fen. pit D.
Epo Tr: & 7^ . D. . . Si'
benicen. elefto per predios executores claufum &(tgtllatum tribus ftgillis ipforum
fanif, & integrtf femper dicendo , & protcflando , quodplaceat eidem Magro Francifeo criberefacer ,& complere totum illud ,quod continctur in rxemplo prcdifio *
cuiitf exempli tenor de verbo ad verbum talis e . iflud efl exemplum citationum
quodnos Marcellus Epus Ikonen: loannes ibbnf S. Crifogoni ladren: , & lacobus
^frcbid.Spalat.D-TT.Indices delegan vobis Magro Francifco notario Spalat.mittimtts anno Dni, die, loco, & teflibus etc.ponatifecHndum ordinem .
Rfu. & ".. D.lacobus ^rchid.Spal, prefentauit , & dedil , Tri D. 6rg.
D.G.Epo Trag.quadam Hileras igillatts tribusfailli cere viridisfann , & integra
vitiatis , non cancel!, vel in aliqua fui parte abolit'tu ipforum ftgillorum vnuat
*rat D.Marcelli Epi J^onen-.aiud D.Ioannis ^bb.mon.S.Grifogoai ladren:, teriium
tero d.D.Iacobi ^rcbd.Spal.qiiitf dtftm'^rchid. eidem D.Epo prefentauit, & dedit
*x parte D.Epi&*Abbaft, & fui ipftu delgatorum, feu exc]utorumaD.l<(colao
'PT.q.deputatorumper ipftiu D.TT.litteras,quarum litt, delegat. tenor de verbo ad
"*erbum talis efl .
. in Cbr- Tat*D-fri Gregorio Epo Tr-ac R.' yiro D.Ltonardo Faletro Tlebano
S.Angel de yenet.Morinen.& Sibenicen. elefto ac Cleric Tragurien: Marcellus
D.G.T.pus fronen. lo.^bb. Mon. S-Crifogoni ladren:, & lacobtu Orchid. Spal. .
TT.detegati,feuexecutoresadinfrafcriptafalHtemin Doles Cbriflo. "N.oueriti'i
nosaSS.m' Tatre D.'^ic. TT. quarto recepiflc nterin formam buiunodi conti
nentes.
T^jt. Efi Ser. Ser.Deiy.ffi. . . : . Epot^tnen. & dileftis filijs - ... batiMon.S.CbrifogoniIadren,& . .... Arcb. Spal, Sal:, & Diptam benedifionem. Sua nobisdilelifilijcapltrilumEcclffie Marinen nDalmatia, quiapud
Eeclefiam Cauri Sibenicen. Marinen Diocefis reftdere dicuntur petitione monflrarunt, quod Ihn Ciuitttc Marinen. aSctfmaticij Grtcis deruffa bone memorie Mo-^

rina

Di .

it;

rien Epus, qui tune ert, diSique Capitulara , & Clerus eiufdem Ciuitatisfead
Caflrnm pred. Siben. quodpropinquum die Ciuitati fuijje dignofcitur tranflulcrunt,
vbi di fit Capituliim fuerunt per tonga temporttmfpatia commorati, & adhuc pcrmanere nofcuntur , diflafque Epus ad quoddam Monafteriumpofitum m via,que Tragurium vocatur receffit, AC in eadem villa diem claufit extremum ; fed cum difta ECcefa Marinen' po prfaci Epi obitum multo tempere vacauiffet , prefuto capitulo
tpfiEcclefteproHiderenonciirantibus de frelato, Clerici prefate fic Trag.pretendentesiusadfeeligendifuccefforem difti Epifcopi pertinere , vtdicebant Epum
cligeruntt demumautem diucrfts temporibus fuccefftue diuerft memoratis Mori*
nen. Capitulo elefttfuerunt , & fupef confirmationibus elefiionum buiufmodi va
ri Sede Aplica litire imptrate ; in quibus ipfife apitulun prefate Siben. EccleCte nominabant , dicentes qued in eadem Sibemcen Ecclefta Taflore vacante , dite
eleftiones ab fuerant celebrate, licet nulla eletJionum ipfarum varijs mteruenientibus cafibus extiterit confirmata . lile quidem qui penltimo fuit Capitulo prediis elelas , eleftionem per Metropolitanum loci obtinuit confirman, O" per aliqued
temporil fpatium pacifie adminiSlrationem Marinen. Efatusgeffit; prefatis Cleri
ci s diffe ville Tr. per perfcripta tmpora quofdam alias eligere prelumentibus , qui
abeivocabantur Trag, eleui quorum eleuiones diftus Metropolita dicitur defado confirmare , & confecrationis mutins corum aliquibus impendfe. Demum autemdiiiCap. Marinen, fe memrate Siben. Ecclie nominantes diletJum fiiium
Leonardum Faletro Tlebanum Ecclie S. Angel de Venet. Vlrnm prouidum , & honeflum, & infpiritualibus, & temporalibus circumfpeuumin Sibenicen. Epum concorditrifedGreg.quivltimofuitClericis memoratis cleftm , &perprefat. Me,
tropoiitaih confirmants , & confecratus adminiflrationi didi Epifcopatus temer fe
ingfffit,&ingcreretto>iveretur; occafione vero contentionis , que buiufmodi
ture eligen. Epum inter prefatos Capituium , & Clericos ctt tatiter habita inter
habitatores diaorum locorum Siben. & Trag, adcograu difcordia eft exorta , quod
exea:Sirageshominum, & alia multa pericula proueniffe dicuntur, quarememo
rat : Capituium nobif humiliterfupplicarunt , vifnem huiufmodi queflionibut impo
nentes , predilum ius elig. Marinen. Epum declaran ad ipfos Capit extraer, diai
qu*4cricis imponiperpetuumfilentiumfuper illo , UT alitf in buiufmodi proced negotioproutiufexigitfaceremus. T^os taque attendentes quod canfa huiufmodide
mjitribtts caufts extitit,quarum examinattOtU" decifio ad Rom. Ton. nofcitarjpalif.
pertinere ,acper hoc volntescaufamipfamtraari apudfedem *plicam, & fine
cannico terminan difcretioni veSlreper -fcripta mand. quat,vof ant duo , vel
vntts veftrum fer vos , vel per alium,feu altos , tarn eofdem Gregorinnt, & Leonarditm , quam Clericos prefate ville Tr.pred.U~ quoslibet alios , quifua credidennt intereffe ex parte noflri peremptory citare curetts , vt infra fex menftum fpatium pof?
eitationemhuiufmodiperfe, vel procur idneos cum ommbufaOtf, luribus, &
munimentnfuis d. caufam continen. Aplico fe confpe8ni reprejentcntfaftur i, &
receptan fupcr pr miff: quod ordo deereuerit ration die vero citnis , & formam ,
& qiiidqutd inde /eceritis nobis per veflrat litteitu harum ferien continen
tes h dliter intimetis: Datum Reatefexto Kai. oob.'Pontif. rti primo a
/fp. ia88.
Cum taque mandatum tanti Trispreterir nulltenut debeamus ,fed velimus , &
intendimm tpfum mandatant, vtteneniHr cum effe^u exequt re*crenter,auUorttate qmuf*ngimur ex parte $S."" T>atrif,cr DD-V^fSiaami Tont.prelibati peremptoeie vos citamui ont uniter,& diuifu,vof, " quoslibtt alios, quifut crditerit rafe-

li

Delle Me 'e

reffe , vt infra fex men.jpaciumpofl citationem buiufmoi peremptorie per vas t vei
per Trocaratres idoueos cum ommbus aclis, iuribns, & mumm, veris ditlam caufam contingen- Aplico vos confpcClui prefentetis fatluri, & recepturifuperpremiffis y quoi ordo .ii dauerte rationis i m cuius reiteimonium prefentibus norajaeimus
apeudtfigia . precepit adera D. Trag.Epo , ex parte D. TT. vt per fe, vel per
proc. idoiifum infraftx . fpatium cum omnibus aCf: , inn , mumm:fuit cantin
een: caufam contentan in litterisanteditlvs aplico fe de beat conjpctcui presentare ,
fa: & rcccp:fupcr fir$JHi(f quod ordo ditlauerit rtis. Quais qutdem litterM D.
. bu militer , & benigne fujeepit Epus mimor.it us : att: in Trag. &c. prefentibus
talibus, &c. Ego Franc us etc & jciatis quod vu um aliud mrumentum fimile iflo
D. eleo Siben: mittendo diem , locum , & teftes , & ipfum de verbo ad verbum adbuc (onficere dcbetis,ficnndum mandatum vobufatlu-m per nos Orchid. Spalat.&
fecundum iorumexcmplumvalumus ,vt tent mini couficiatis duo lustra citianum
vid.D
EpiTr.&D
eleiti Siben. quod cxemplum efl
claufum , & figillatum norh tribus faillis .
Item eodem die , loco , bora , & teibus fupraditlis . Idem D. Index pred to Maf Francifco notario ex parte predicti D. reb. Spal.prefentautt , & dedtt quafdam
Itterm claufas[tgillatat tpfiusfigillo cere viridefano , & integro qnar tenor de ver
bo ad verbum talis e .
Iacobus Orchid. Spalat. D.1Slc.TT. a. Inde x Meg. fine executor in queftione
Sibentcen. r Trag.dtfcrcto viro D. Magro Francifco not.Ciu. Spal. JalmtnDo.
Cum vos ad preces ,& mandatum nofirum confcciljetis duo Inflrumenta in queftio
ne pred. Siben. & Trag, que Inflrumenta non funt noftra , two Ro. Eccl. & Summi
Tont.prelibati , & ilia funt culpa velri non modicum defeftiua , & nullius valoris
confetia fecundum norum exemplum , de quo poQetisgranitcr in personam puni-,
riy & Sptiluer qiiando Inst ra Tapalia confieiti s , vt tenemini, & debetis . Fob*
autloritate , qua fungtmnr D. TT.pred'tlo precipimus, & fub excomnnicationis
pena mandamus, quam penam vos volumusmcurrereipfo fxtlo > fi norum manda
tum , qucd redimas , neglexeritis adnnp'.ere ; quatcnuspreditta inflrumenta fe
cundum cxemplum quoi vobis mittimus per latorem prefentium ponendo tefles
diem , locum, & preceptum orefienus per nos fat!um eletlo Stben:t & Epo Trag,
prcditlis > & ipforum refponfiones infra quatuor dies prefentatione prefentium con
ocer i V emendare cnretis , & Litar 1 prefentium detis , q od exemplum efl claw
fumnoro, & meorum coniudicium figillato figillis> if ne moremtnifi ipfi vobis
non fcribnnt , quia non pofjunt > necdebent , quia ab ipfis non babuiis aliquid itu
ttiandatis , ntfi folumodo nobis , & fi preditliim norum mandatum ncgl'xeritis tot aliter adimplert vos artos rtddimus , & fi euros, quod tos vnacumicoiiiuduibit*
nvflris vos tntendimns arguere , & acc ufare de faifa, coram quo de iure debemus , &
per tonfeffionem vefiram lam fillam in tuduio coram not: , & teibus infinita
nofli am intent lonemprobabimus . Datum ladre die 6 exeunte Marty 1289
nd .
<}ncft i cfprcffiua del breue fi come chi era confapeuole dcllo ato delk_>
toic Iura parfcriditola ,non contenciuio alera vcrita , che le difcordie & hoi.ic feguite con tal occaiione tra Traurini, Sibcnzani , cosi douendo effer
!tate formate fopral'tfpolitionc facta al Papa per parte dc Sibcnzani ,queJlo,
i lie I~ formo v'haur inferto l'imaginata dillruttione dlia Citt di Morigne
per feinplice prctello di lieoprir 1'altrc enidenti menzogne iiii fpreil : ma la
(.(jiifidcnza principale d'. Siueoaani lar ftata ncl tauor del , e Conto
Giorgio

Di ,

ity

Giorgio dichiaratifi loro aperri fautori ; e gi che nclfcreu'- non appare.cho

iii Roma per parte del Vefcouo di Trad fiaftata rapprfcfenrata alcna cofa., .
credibile , che per pauradel Bao non habbi hauutb'arr'iv d'andarei.comc
l'anno precedente al breue fi era a pparecchato difiero, eche Kbibcnzani
tanto pi fcilmente fperaflero far autenticar in Daltttfttu > vi !'auton'ta del
Bao le loro menzogne efpoftc al Papa , 8c otrencr l'intcnto del Veil on a ro ,
poiche ncl fine della fopradetta ferittura legdofi il prececto, che PArchidi
cono v. Spalato vno de Giudici del Papa dclegati ta ahiotaro , c'haucua for
mato doi inftrumenti faIfidcirintimationed'clbbreuc,c d'hancrlocormmto
di falfit in publica audienza , che perci dpiiefle rifarli focto pena di f. o.nnnica nella maniera, ch'eranoli ven , che l'inuieu; dal che fid.u-credetd^ ,
chequefta falfitdle la itata comandara dal Bao; attefothefel4iauen'et>rtafubornatodaSibcnzaninonhaurcbbe hauutoardiredi cbrifeflarlo in pu
blica audienza, come afleuera l'Archidiacono , equefta fcnttura, che fie
troiiatainZaradecedcrouellalelsa , ch'il medefimo Archidicono haur
mandato all Abbatc Gio; di S.Grifogono fuo congiudicc per propria caute
la; acci PAbbate, che come fuddito de Venetiani non doueua temer lc_*
violcnze de Brebiriefi ,'reaflc fincerato della verit del operato raccomandato a lui ; ne di quello feguifle all'hora f troua altra memoria , folo che Ia_.
Commun ta di Tra clefle dodici fauij fopra qnefto fetto , liqtiali ii 26. Agofto 1 291 . determinarono di mandar vn huortio fufliciente , e leale alia Corte
Romana per affiliere alia lite, ch'era tra'l Vefcouo, e ]i Sibenzani, del
1294. liip. Settembre il Vefcouo, eCapitolo promiiero }oo. Fiormipcril
patrocinio della caufa medeiina;ondc i deue credere,che dfnvfij multo te;n
po , m non fofl terminara, coqae meglio i (piegar pi auanti .
Inqueflitempiildifturbo di fopra accennato mcli'eflcndo 71 Fcbr.iro
1287. feguitaqueftionetralifiglioli diPietroDamartio, elifi;!ioli iii CHaconio Pctio , quelH furono polH.iuPrigione, qullifi ritiroroo fiiori della
Citt , con altri complici , e come folto de fuorufeiti veniuano fp^fso in_,
vnabarcaperfardanno fuoi nemici , perci Ii 18. Agofto 1289-fiirono dal
la Communit mandate quattro barch'armate , furno prei , e bm?!ata__,
la loro barca Ii 11. Settembre fufsequcnte,epidclibenttf) di confinan i in_,
vari) luochi, come dalla memoria, chetra liframinenti de confegii horrouato appaic ; la quale cosi per efsere antica , conicpcrche rar fe ne trounno
fimili no voluto relcriucre : acci polli ofseruar , quale ibfje il modo dclla_,
relegatione , infierne con la figurta fatta per Ii figlioli di Giacr roo ritrouata
nellc note della Canccllaria , che l'altra delli figlioli di Pictro non lio potuto
trouare .

Jilio inter cos fuper faci captiuorum , qui pro Tta. m carrer definen .. .
Quoifi dicti capuut volunt emre : carcerem Communis , quod tamtpji quam Luc*
o Daniel, qui unt extra foniam communti debeant , & btdin tandatit
Vottita: um , Indician , & Recto) : , & Comis Ciuit.Tr. tayt prefenimm, qn.im futu,& maxime lufrafcript 1 forma pactis,& condniombus v:d.
ilupd du ti Carcaatiattm dum detractifuerint de Crcete cum dicils Danec,&
Ina promit tere di beant ,& turent ftare
mrwri quatuor Minus continua .in.o.
ne,

Dele Memorie
ne ; hoc exccfto, quod lieent ii Voteftatis difiis quatuor omit ad quafcumque partes ire pojnt ad lucrandum , preterquam ad partes Dalmatic ; difftif auicm quatuor annt completis debeant habitare fi[if lacobi Decij in ladra , filij "Ptri
Domjtif habitare debeant in^ebi, reffidui vero habitare debeant in Faratemporibs vite eorum cum omnibus de eorumfamiltjs . Et quod nullo modo de cetera prfumant realiter, vel perfonaliter ofender, vel quomodoltbet damnificare alie] ,
ytl aliquot de . eor. Ci s , er f or d:Cin.Tr. aliquant prodiuianem, mathmoiionem,vcl conuenticolam confphrationem ,fcu contiocationem modo aliquo facient ,
vel procurabuntperfe , vel cum aliquibus alijs temporibus vite eorum > nee aliquod
damnum facient , vel fierifacient ipft Communi , vel Ciuiti , &fi contrafacerent in-,
aliquAusprediSorum codant fro qualibet vice, & incitant in ptnainfrafcripta,
tarn ip > quant eorum fideiuffores ,&de offenfafaciendafpeciali concedatur ipftfpceiali offenfo ,preflitofacramento ; deoffenfa untem Communi, velCiii.facienda concfdatur perfone legitme procur. cum ditto quatuor, tcflium . Et pro bijs attendendti,
&firmitcr obferuandis dabunt infrafcriptas fecuritatet bonaf, & idnea vid. de trecenisMarchisargentis despaleto de ducentitmarchis^frgentis de Briberio de dueenti Marchis argen, D-. Zann. de fegla de ducentis marchit arg. de ludria,
e de ducentis marchis arg. de Sibinico , & de duc. mar. de Tr. que pena fi contra fa.
Hum fuerit modo aliquo pro qualibet vice applicetur mediet.tfdenuntiantit & alia
medic tAS Coi Tr. & dapnum patienticmendetur*
1*90 diefcptimo Menfis M
ifturn in "Palatio Ciuit-Tr.prefenm} Donato D.'Hicoleexa:DD.Deffa*4mblasij,
Lea Alathei, Valentino Cafari'^e,dr alijspluribus tcSlibusJ}ijs vocatis,& rogatis .
Qu,ia "Petruf , Lucas , Zannes , Martinoffiut, & Margaritusfilij q.Iacobi Tettj de
Tr. in eorum librtate propria cufenles coram me not. difiis exam. > & teftibus ve
r confitentur , affirmant, & aQerunt , quod D.VittH Cern de ladriafuo nomine pro
D. lib. & procuratorio nomine D. Miche Martinoffi de ladra pro M. lib.
Preuoslauus Dobralis proC. lib. Milciut Deffe pro C. lib.& Dompnus Vulcinnaproc. nom. D. Jacobinefue Matris pro C.lib. Duymut Gaudij pro . lib. Ciprianus
Tetri Leonardi pro C. lib loes Kambaldi pro C.lib.r Crefle ^lberti pro C.lib.Theodofius Albcni proc.noe D. ^gapis f.q.Greg.Grubi pro CMb.Domaldus Duymi Cut,
tbigneproC.lib. & d.Theod.proc noe fue matris , & D, Goifclaue re. Alberti pro
C. Ub. tem d. D. , CreSie ,Tbeod. pro Dif ZanncDuymo, & Leonardo omitibus feglc pro M.libris^Item Marcus Stefani Raghe proc. noe fucheje plijq:
Com. Budislaui de Birberiopro D. & proc. noe , & Tetrutus Cerniche pro-C. lib.
LUCM Baianipro C.lib.Gaufinna Com-Marinipro C. lib. Theodoftus Firmmipro C.
lib. & Marinus Andre pro C. ltb.den.ren.par.pro ipfis Tetro , Lea , Zanne , Martmoffio, & Margarita inpredifiis quantifions prout'uprafcriptum eflfideiafferunt,
feobligauerunt, & eorum mandato apud fir. nob. D- Stefanum fgerij de^acon.t
Totatem Ci. Tr.& di8e Ciu. & apud Magiftrum Thilippum not- dii o Tota
& d:C'iu.recipien: pro ditto D.TOI.& in difta Ctu. in his vid. quod ipft Tetras , LuCAi, Zannes, MartinoJJtus, & Margaritas cunffistemporibut eorum viteparebimt ,
T obedient mandatis Toteftatis, qui oro tempore fuerit , & Comm.1 d.Ciu. & mxi
me de non offendendo, eque oftendifaciendo in perjonis , vel rebus , feufpccialu.
pcrfontf Ciu.pee, eque contrariant aliquid d.Ciuitati facient, velfplibus peifonn ,
vcl modo aliquo per
& quodad mandatum D.Totis & Com-

munit Tray tbunt )& ibiflabunt uxta mmdatum ipfius D.Totis ecedenfj per quatuor annot continuo* fltbmt in tylmatia extra diftrictut Tr: a dn.Spa-

Di Trau .

119

Jti vfq.fltfuiumjeu Tarcum, & diftis quatuor annis completis omnibusfu

familijsjbunt ladre vfqite ad lempas vite eorum ; & f contigerit eos per apli
care perfortunam ad partes Tr* in terram non defcendent , fed quant citius poterunt
inde omntno fecedent, & ad omnia, &fingnlafeproeis obligaffe in'prediftis quantitatibus prout in Inflrumentopromiffionisfcriptepcr D.Thilippiim not- plenius continetur; renunciantes exception diiarumpromifs. & oblig. torum precibus , & man
dato m predtuis quantitacibus prout fuprafcriptum efl per predittos fideiuffores , non
iure, & omnibus legum , & decretorum aiixilijs , qmbtis ,fe Uteri , vel defend modo
uli'iuo poffet.Idctrco ditJi Tetras, Lucti,Zannes Martinoffius,& Margaritasfoiefni
ipul.promiJeruntd.Theod.slipHl.' t ecip.tm profe,qum\pro omnibus,&fingulis
fideiulforibufupradtftis iofost" quemlibet eorum omni tempere diftis promiffionibus, fideiu(ombns, & obligat'wmbus, <& ab omnibus , &jinguis djpnis > e.\penfis,
& interee, & eorum,& cuinslibet heredes conferaare indemnes obligantes
fe perfonaliter,& omnia bonafita pre&fut. pro obft-r. omnium crfingulomm predtttorum d.Theod.ipnl.nomtnefuo>& nomine omnium, & fingulorum predic.fideiufs:
>ue omnij fingir ftngula,& vnater vniuerfapromifernntdi P.L-Z.A/. & M.flipulaejolepni dt1.Th.flipHl. & reap, noefuo, & nomine omnium , & fing, pted.fdei:
rata, & firma habere, & tenere, att.& ob: & non contran:& dam. " expemrefite.
re ind." extraub pena, & obLig.omniumfnorum baar. prfen*& futur, & pro ta eorum, <& cuiuslibet eorum dantes, & concedentes eneun TheoJo/to sjipulantifu
nomine & nomine pred.fidei:atque volentes quod ft per cas, vel aliquern ip^orumfuerit in aliquo contraficJam licentiam , Itbertatem , baylm , & polefatem auttoritaie propria capitulis,sl*tutis,ordinamentis, feu confnetudiiiibmalicHiilsCHt.Caflri,
Vel loci uonoban. <& tpfos perfonaliter capten ducen. & definen. & po'efs. O" tenutarn dittorum bonorum intrandi , vendendi, vel apudfe inflo pretio retinen doee ei
& cuilibet eorum fideiufs.& [ heredum deptis quantitatibtti , damnis ; & expenfts, er tntcrefsefuerittotaliterfat'sfjftum,qHibns cjpirulujtutis ordinameiist
& conjuetudmibus fponte , & exprefse renunti<tuerunt , & penafo'uta, vel non ratis
nanenttbus omnibus, &(in%ulsfupradi(iis .

Dalla ftrcttezza degl'ordini nelle rclegationi fi conofce , che le nimicfti^

tr priioni erano riputate di gran conlcquenza nclla Citc;onde per fchifarehdifturbijchepoteuanonafcere fi rifoluefse la Commiinit di riJegarli
lontano con ficurt di quelle quantit di danaro, che efprel'sa nell'Jntromento, la quale crendo ftata fatta da perfonc qtialificate da da credere ch'effi
prigioni foflero di riguardeuoli dmiglic ; dellc quali per fcarczza di fcritture non fe ne troua rincontro alcuno . Ritornando alie violenze de Breberiefi quefti non haiiranno voluto priuarfi dAlmila conforme 1 concercano , 6c
efsendo ritornati corfegciare gl'Almifsani fiirono nerelHtati li Venetian!
di procurare di leuar dall'oDedienza de Breber*fi quelle Cittd,che lapeuano
mal volontieri fopportare il loro dominio dclporico : pcrcioper mezo del
Cont di Zara fu del 1290. li 8. Nouembre conchiufa lega offcnfiua, ede-

luoco:doucndo proportionatamente dar le genti Zara tre Spal.a. e Trau vna,

fi come fi cor.ofce,che quefta lega fofse principalmente conchiufa per efcluder li Brebericfi dalle Ctcc di quelle doi Cittd; fe bene non vcniuano elpreffjmente nominatircoii diede animo alie medeim Citt di conchiuderne vn*

altra

130

Delle Memorie

altrapoco doppotrdi IoroinTra per altrettanrotempr "'jfonnaadofi

anco con le ftefle condition! dell'clettionc del Conrc , Po !d! , come ncJIa
memoria, che nell'Archluio di Spalato fi confrai, apport.
In Dei nomine amen. uat.en:fdem iti.lnd^iie Januar
Quumapertefacratefleturfcripturaneceffe effe vt eueniantfctn.'ala, & per loea ,acCiuitates orbit terrorum guerre , peilUenricfepiflime oriantur . . . feripta coma de perfecutionibus , &guerr'vs inuicem relente s conculcare , fed potitts ai
honorem , fidem dbitant gloriof: R.Hung. conferuare : pr^pterea h'ts dtebus in prefentia tnfrafcript. teftium nob. V. D. Micha "Petri de Spalato Sind. & proc. Cois ,
ftngulariumperfonarum Ciu.Spal.prout de eins Sindicatu pater per inftrum.'publicum
not.confeum ex parte vna ,
nob.V.D.Deffa Murfi^e de Trag- Stndicus , &proc. Cois , & ftngul.perfon. Ciu. Tr.vtde eius Sindicatu confit per inftrumentmm publicum in manufua confeumper mel^icolaumTalmcrij notar, vtfum
& lettum ex parte altera vnanimiter ,& concorditer sindic.eor. tu. nomine, &
de confenfu , volntate , & licentia ipforum coiumfecerunt interfe &c.focietatem ,
amicitiam, &gtneralem vnitatem habituram, & duraturam inter dicta Coa per
quinqu annos proxime venturos ,complendos , & continuos quam quidem foa tatem, & amicitiam , & vnitatem promifcrunt dicli Siudici adinuicem vnus altert no mine ipforum Communiumvfque ad prediSumtempustemre,& obferuare. . . .
& illibatam non obtntibus aliquibus cafibus , faSis , feu cond tiombus , qui interuenerunt,& contigerunt inter ca , velperfontsfuptis,fett alicuius .p crum p> omitt.
adinuicem ipfi Smdici vnus altert nomine vtfupra amicari , & tnimicari qtubi f uni
que communibus, &perfonis, que, & qualia amicarent,feu inimicarent altert Communium predictorum , ac etiam vna altert ipforum dare omns conftltum , ,
&defenfionem contra omnia illa coa, &perfonas fingulares . que vel qualta guer
ras, lefiones , & dapnafacerent , feu inferrent altert horum communium predia per
aquas , feu per terras,faluafemprr reuerentia, honore , & fidclitate debita pro Ser.M'
& III.'" noflro Rege Hung, ac etiam D.Bani,qui pro tempore fuerint pro tpfo D Rege,
& promiferuntpreditti Sindiei adinuicem vnus alteri Sind, noe vtfupra eligereComitem , & Totem ftue rectorem de vna , & eadem terra , pxout de terra fuerint inui
cem concordes ad prefinturn dictum tempos , que omnia , & fingula fupradia dilti
Sindiciftndicario nomine ipforum coum adinuicem vnus alter i air: & obferuarcj &
in nullo contraf.vel ven:Jub pena M. M. Marcb.argen.oWgane bonorum ipfor. count,
medietas cuius pene deueniat in Ser.*"" R.H. & alia medietas dcucntat Ciuitati feruanti predict, que pena toties conueniatur , & exigi poffit cum ejfctlu parte -,
obferuante,qnoties per aliquam,feu aliqua ipforum in predictis , aut aliqua prdit!0
rum fuerit contrauentum, qua penafoluta, vel non,faluum fttprefens contracturn. In*
fuperpU.Sind.no.ipforurn coium adconferuationem,& obferuationem omnium prediHorum iurauerunt ad Snela Dei Euang.corporaliter libro tacto predicla omnia , &
ftngula firma, & rata habere, Cr tenere, & in nullo contrafacen , vel venire de iure,
vedefadofubpena,& obligatione bonorum dittorttm . apud Trag.in-Ecc.'S.IoannispreJcntibt D.Stefano D Rugerij deAnconi TofeCi:t.Spal.& DAl~
berguccio D.Iacobi Tote Trag.D. Beuenuto eiusfocio , D.Valentino de CafariTgp, D.
Iofcpb.Tetri.D.Lucij Matthei^.T^c.'CafiotlitD.Theod.'^ib.'1 D.Vetro Leonard/,
D.Triuoslauo Dobrolij,D.Duymo Domiche,Maio Dobre,SiL Menga%t ex:tefli.r c.
Da aueita pace, & vnione fatta co'Spalatini fi feopre, che "precedentemen
te quete doi Citt erano tr loro in dcordia , o fia che ci fecuifle perche
bSpalatiniaderiuanoalliSibenzaninellacontrouerfiadel Vciconato, per
alrro,

Di T'r/*.'

iji

altro} dalla fteTa piro fi conofce,ch'ambe quefte Citta dotieuano efler veflate
dal Bao, & infcltatc d'Almiflani; del che i come in Spalato per mancamente
tJi fcritturc non fi troua altro veligio, che quello dello ftatuto,che fi rifcrini
con altra occafione: cos nelli fopranominati fragmenti de configli di Trau f
trouanole fcgueimmemorie.
1 189 die 3 lulij mittantur Banopetenti C. homines armati per x dies , &joluatnr
eis ad rationem folid&rum tres fro aic,<& detur lis faria de Comment .
1 8 ^ugufli mittantur Bao tres barche rmate otJo homines in quilibet barca.
i ifeptem.miitantur Comiti Mladino,etfratribus quatuorfalmcrij vini,et vnuspepo.
num;armeiuurfex barche pro qualibet vnus nobilis pro Capitaneo,et mus nauclertfl,
> 3 diftl armetur vna galeota pro nuptijs Bani,& ponatur coetJa.
29 t^oitembris cufiodiatur galeota communis.
i 6 xmbris mittantur Bao in Lefina 40 homines.
1 290 die 31 lauarijfiatcoUeftaproJolutione^ bominumrniffbr- Bono. Trouideatur de neceffar^sgaliottacommums,quc efl apud Faram.
io lAplis uper litten! miffis D-Bano,et D Elia Toteate Siben,mittatur >Ambaf.
1 191 die i Sjeptem.cum Mater Regis Png.tranftti facer intendit per ladran ad Rcgem mittAturgaleotta communis bene , & diligenter aplata , in qua vadant quatuor
de nobilioribus Ciuitttts , U' eiperpredttfos prefenten:nr nomine Communis *
flrai,& C.Gallette vnts mlions, quam inucniaiur t Ciu. . & qnod vendatur C.
Modtj de Ordeo CoisDie otobris . "juncia qui ulit Utter Regis prouidcjtur de vna Marcha *
gen ti de autre Cois.
1 292 di 27 Feb.Jiiper ^lmiffjnis vim inferentibus mittatur ^mbaf.Spalatm^ui
cum alio ^mbaf-Splaten.vadat ad Comitem Georgeum a l bec efponendum .
Die 21 Martijtmiantur Spaletum duo $. fiiper ^lmiffanorum incur/to
nes
Item quod pro CCC lib.dandis D.Taulo B.ponantur xxfolidipro centinario, &foluantur Bao , & refiduumfoluatur D. Toteflati. Itemjuperfolutione hominum, qui
tuerunt in hoflem BanitoUigatur vnus groffuus pro fumante.

E fe ci foflero alcri regiltri de configli di quei tempi fe ne vedrebberomolt'

altri efempij fimili:tuttauia da qnefti trammenti, che fi trouano fi vede quanto ipefso il Bati comandafse , che fe li mandafscro tant'huominipervolta
al fuo feruitio fpeie del Commune.-ncl che , oltre il dillurbo , & incomodo
dlia gente , non potendo fuplir l'entrate ordinarie , era necefsario far coite ,
le quali di quanto trauaglio riufcifsero in altro luoco il confiderar ; oltre.
lidonatiui, ehe per conieruarfi la gratia de Breb. ioleuano farfi quando veniuano in vicinanza dlia Citt , nellc nozze , e feile di ciafcheduno di lorojcome pi auanti fi fpecificar ; md erano di maggior importanza gl'mfulti i che fi ricer.euano dagl' Almiflani da loro protetti ; per caufa de quali fard ata conchiufa la lega con Venetiani : e quella memoria della Gafeotta_r
Traurina , che f ritrouafse in Para ("che vol dir Lefina) ch'era in potcr do
Venetiani da da credere , che iui fofse ftata mandata da Traurini in rinforzo
dell' Armara Vcnetiana, che doueua aiftodir quell'Ifole daglinfulti d'AlmitTani: ma nello ftefso tempo faranno anco late neceifitate ambc qucle-*
Citradiflimularmolceingiune, &infnltiper non incprrer nella difgratia^
del Bao, & efser dich i ara ti infedeli al Re come fioi difubidienti , con !a_>
buona intelligcnza c Venctiani, ciega cooclua con loro fecretamento

I 2

(come

1$

Delle

( come i deue prefupporrc) andarfi fchennendo dalle violenze de Breberici. Ricfce anco ofleruabile la memoria dlia venuta dlia Madre del R , che,
doiieua paTar'per Zara per andar trouar il fgliolo in Ongaria : quefto tu
Andrea nato in Venecia figliodi Stefano fglio poftumo d'Andra iecondq
R d'Ongaria , e di Toniaina Morefini nobile Vneta , quale chiamato dalli
Baroni d'Ongaria alia Corona per le crudelt, e difolutezze del R Ladislauo
( cTcndo qudlo ftato amazzato da Cumani li 19. Luglio 1 290. ) fu acclamato
R 1 8. giorni doppo , e quelle Jcttere , Iche port il minti ^el R Andrea deuono elcr ftate lettere circolari fcritte all Citt Maritime per la venuta delJa Madre , la quale come delle principal! famiglie di Venetia , far ftata con<iotta dalle Galre Venetiane a Zara,c d'indi per lapi breue,e cmoda (bra
da iii Ongaria ritrouar il fgliolo , dal quale l dicniarata Duchefl'a di Sclauonia , chejignifica Croatia , e Principefla delle parti Maritime , to Dalmatia ,
( come confia dal Pritiilegio del Ban ato martimo concedo del 1x9?. al Bao
Paulo, e fratelli Conti de Brebir , e loro heredi , e fucceffori in perpetuo,ch'apprefso li Signori Conti di Zrino defcendenti da efso Bao Paulo fi conferua,o i! a k- per elcr vrico del R Andrea cognominato Veneto,ch'habbi veduto rli aggiunto al lib^.cap.io.nell'opera De Regno Dal:& Cro: ) In queita
mutatione del R non i troua al tra memoria delle cofe feguite , che viu tregua,che fu conclua nel Cimiterio di S.Giacomo vicino al porto di Zara.tr'l
Cont di Zara per nome de Venetiani , c'l C.Giorgio di Brebir del 1 291. li 5.
Febraro ( altroue regiftrata ) per vn'anno,promettendo,che grAlmiflni non
moleftaranno gli fuaditi,e barche de Venetia;i^8 in Ipecie l'Ifolc della Brazza, e Lieina , ne altri luochi , che haueirero Rettor Venetiano , e che non nauigaranno da Ancona, & Vnia verfo Venetia, e fe accadelfe,che folie fatto alun danno prometteua, nel termine di 30. giorni doppo il ritorno dlia
barca, ch'haueTefatto'ldannomAlmifladarm mano del Doge quelli huomini , c*haueuanno fatto'l danno ,o vero pagarlo fotto pena di 1 5 . mila lire,
che fe eso C.Giorgio volefs'andar Venetia per andar alia Corte di Roma_
pofsa nel predetto tempo venir, ear,e ritornar ficuramaiteifurono anco all'liora atte le curt a Venetiani deU'infrafcritti luochi per l'ofseruanza della
tregua di 3.mila lire per ciafcheduno H 12.Marzo da Sibenzani,e Scardonei,e
J'anno eguente li -Marzo da quelli di Nona,e li ij. da Spalatini, e Traurini.
Nacquero anco alcune diftcrcnze tr'l Bao , e fratelli , e la Communk di
Zara; poiche nelle note della Cancellaria di Trau fi troua memoria, che li n.
Gennaro 1 294.elegefse la CommunitGaufigna de Marino Sindico per andar
ana ti Rogerio MorcuiiCte di Zara,Vulcctta Podeft diNona,e Giula figlio
el Cont Daniel di Brebir Giudici cpromifsarij tra'l Bao Paulo,Giorgio>
Mladino fratelli, e la Coinmimita di Zara, con la quale occalonc fi (ara an
co rinouata k fopradetta tregua trouandofene l'inrafcritte mmorie .
IH mine indiuidue Triaitatis amen D.d J^atiuitatt 1 294./^. y.ft^.' D.
Andrea Str.at>K.Huug.& tempere Mag" ttpotentis ir/ D.Gcorgci de Birberio Cinitatum MarKimillluflriiCemitis die Mcrturij ^ prilis.Cum D.Mattbtus D.Lucij
Sindknst&prac.r Cittl!r bowinu Trag. TU de ipfiutndUutu couat publico Jnstro
serftMttHu mei bst i oi.pro.&Sindjiac d.Ceis,& boum Trag.preditto D.Georfe Coi,& pro CSi, et hominibus *4lmii#ec n o pro gentefu, subditisfidcib.et
eJriUMUbMfe& diSu C$c*t bZes Trg.obltgaHtrit^et promiferit epcyo D*
,<. Mour." Comiti ladrertcipitiittftipHlAti ne,ft vice D Duds ,* bo-

Di Trait .
ij
tu in um Ciuitatis eiufdtm necnon bubitatorum fidelium fubditorum , & diriftualium fuorum de M. M. M. lib. denar: Ven- par. occafione treuguefalle , & frmate
inter predium Ceorgeum C.& diium D.Rog.fup.qHoltbet reap, nomine quo fupra.
Hcircopredim D.C.Georg.tam nomine fuo , quam nomine omnium fubditorum fi
delium , & diftri6i.fuorum ; & etiam nomine diSi Communis , & hominum Mmiffi
promtfn folemnitrr fine aliqua exceptione iuris , yelfa8i,fe obligando D Deflt .Am
olasif Ciu.Tr.Stnd.& proc.Co.& bo:Tr.Sind.& proc.noe d Cis,& bom.Tr.recip.&
flipul.fe faclurnm,& curaturum taliter cum effe8u,quodft diSum < ommune Tr. in
cident in dittam penam . lib.& ipfa pena ab ipfo Co: exatlajuerit ,faciei, &
eompellet illos,qui contrauenerint addandum,& foluendum dio Cot Tr. dian qui'
utatan M M M.lib.quod diclumC ommune Tr.conseruabitur preditfis M M M.lib.
penitus,& totaliterfine damno,alioquin ipse D Georgeue Cde defuo proprie promit
dido Sind. & proc. Com. & bom. Jr.folere ditto Coi Tr. predidam quantitatern M
M M.Ub.jub pena.&oblig.suorum bonorum,&pena soluta,rel non rato manen te
traiu,qd Instum.prcd.Georg.C.voluit,&iuffitfigiUifui pdentis munimine roborari.
%4um in Caftro Cliffi in Domo d.D.Geor.C.prefentibm Radoslauo olim Domogne
de Tolicia Comit S lauano, Stanisiauo de Birberioferuientibm eiusdem omits , &
Mag.Benuenuto Medico eiusd. DX omits ttb.de bijs voc.& rog.Et ego SiroChs Tetri de Imp.aM8.noi.hijs omnibus interfui , & rogatus scribere scripftfie ragatusd.D.C.
i J?4 Ind.j.Reg.D.^ndrea &c. & tempore Mag. & potentis viri D Georgij de
Birberio Comitis $ die Peneris 9 jifyis. Cum D. Mattheus D. Lucif Sind. . . .
.. . . pro D GeorgeoCom.& protoi& bommibus Mmifft,ac alijs fidelibus d.D.
Com.se,& CoeTr.obligauerit & c.ldcirco prudtes Viri D."H}colaComes,B.adigos~li,
VriHoslauus,& Budie ludites ditli Communis,& hominum Mmift cum confenfu,e
volntate tonftlij,feu potius par lamen ti dilti Cois Mmiffi in Tlatea difti Cois ad vocem Treconis de mandato eiufdem .1icole Comitis,& diorum Iudicum morfoli
t? congrgalo promiferunt &c.fe Itberaturos Coe,& homim s Trag.ab ipfa fidcittff.M
M M lib.ft occafione hominum Mmiffi inciderit in penam dii M M .1. reficere damna*xpenfas, intereffe ab oblig. dantes autb. realiter , & corporaliter retmendi
homines de Almiffo,donecfuerit integrefatisfanm renun.priuil.
jlum in Tlatea d.Cois Mmiffi prentibm Zulla filio Zupani Budislaui , Stoislaue
filio BarbaniTetre Cuitane Conaci ,& pluribus alijs de dido parlamento oibushijs
vocatts, & rotatis , & ego Sirocftus "Petri .
E degno cfofseruatione , che non fofsero inclu! Ii Sibenzan nclla legafopradetta fatta con Vcnetiani da SpaJ. & Traurini : come ne anco nella iufscquente pace tr quefte doi Citt : il che fi come deue efser prouenuto per la_
ctrouerfia, ch'ail hora fi doueua trattarc alia Corte Romana del Vefcouato.*
nella quale efsendo viuamente protetti li Sibzani dal C.Giorgio,come chiaramence apparir phi auanti.-cosi non haueranno per tal rifpetto haunto ardire d'entrarci , con tutto che egualmente interesati nelle violen ze cmuni,
che s'vfauano aU'aItreCitt:onde la dichiaratione pofta nella fopr'accennata
tregua con Venetiani,ch'efso CGiorgio pofi ficuramente andar alia Corte
Romana deue efser ftata fatta contemplatione de Sibcnzani , e mentre efsa
controuerfa vertiua in Roma il Vefc.di Scardona^comc il pi vicino , o pure
come pi fottopofto alie minaccie del CGiorgio s'ingeri nclClero di Sibenico , di che fii nprefo dall'Aiciuefcouo di Spalato ad inilanza del Vefcouo di
Tra, come dalla memoria, che nel cartolano del Capitolo di Tra fi conferuaappare.
I 3
ihs

134
Beile Memorte
Johsdiu.hlifer.Spal. ,4rchicp. totius Dalmatie , Cbreatie, SclauoniequeTrmat
fH D.T^Jper eamdem Epo Scardon:[al.in Dnv. teante facro Concilio anno pre
trito in Spaleto celbralo ordinaffe , aefirmiter preeepie recolimtts,quod nullitsfuffragancor. -rorunt in pteiudkium alterim Ctricos a!tenus Dioces ad facros ord(Besprow$:icre, um alia Eccleaica, & Epifcopalia facramenta minfirare prefumt, fubpena Q.J,i.h.fed fue diecefis nibus fit contentas . Quod preceptum , &
tamfiCubreiUttttm Ven. fr nfG.D.GTr Epus in fetlo Dompmj prefentibui nofirts fufraganets in vuiverfo Clero vos infregiffe graviter nobu eil conqueus , dicens,
vos Stbenicenfes Cierios adfacros ordines promeut(je , eis crifma contulie ,nec
non baptifma Varuulvum, ac aliafacramenta Eccleaica, &. Epifcopalia celebraffc h fui preiudicJum %<? graitamen . Cum ditUClerici Sibenicen:, & totumSibevicum fubiediftntie iure Epo, & Epatui Tr. exeufantes vos omnia fuoradia noflro
mandato , & autaritatefecte . Haue totam fuam querimoniam nobis inpingendo,
T contra ns conitertenioplurimunt nobis , quin potim fupra medum debitum extitit
infeiti,& moleut tauquam grauitcr fiuaatm, CT afius. Etft bene recolitif
cum foccietate Tauli ini ad nos accejjiis juper eodem failo nonfolumd
7.fed etum . Spalat. grauijjimat lament aliones , & tenibiles cmqweftiones in prefentia DVoteflatii Spa.& omnium nob. Spalat.non abfque magno aori cordis dolore,'j" multi cerfaminif agoste opprebia etiam contra nos r gida , r dura , afpera &
tnolefia appellacione audiuimus . Super quib'is omnibus grauiter afiili , & perturbatiadinftantiam , drpreces multas omnium fufjr.ianeorum noflrorum , quiprefentesinfefloS.DomnifextitervHttaliter veslie fraiti feribimus , & per hoc prefens
feriptum nomm firntiter , & deflritfe precipimitt , & precipiendo mandamus, quatenus tu antea fient gratiam Beati Dom & noram caram habeatis , & dii contili] penamvultisejjugereftipradian.'illatenuiatemptetis, & mprediftis nulhtentnexedatis , aluqum indinutionem B.Oymnij, & norami-, ac fupradiSi Concilij
penam contrjfeceri/is proallabio incuretis .
Dita Spaleti in Valofio oinbiefili die Mart i Midi] infra oftauas . Dompnij
Ind.fexta .
A quefta fcrittura fenza milklimo dall'inditione fefta appoftaui fi pu agsiungere ; gi che viene in quella nominato il Yefcouo Gregqrio , che f Veicouo di Tra del i28?.imoal 1297. e callando linditione fftanel 1193. in_

parifca , che* l'ArciMcfcouo non habbi hauuto ardire d'ouiare , ch'il Vcfcouo
ii Scardona Vingertic ncl Clero diSibcnko ; econtutto, che folele guito fopra di ci decreto p euale ncl Snodo Prouinciale; nicntcdimeno non
irdifse l'Arciuefcoiio di dichiararlo incorfo nella pena ; ma per dar qiulche
fatisfattione Tr|uriiib& agl'altriVefcoui venuti alia fefta di S.Doimo proibi tiirau,ncnive rii>^erirfene,ilche dene efler fcguiro per rifpetto del Bano,
tfatelfi dichjaratifi protcttori de Sibenzani .
Fuiaqueftimsdeikni tempi contcfa la Corona d'Ongaria da Carlo Martello pry)X>2enito diCario II. Rc di Napoli , e di Maria forella di Ladislauo,
al qwibe craTiiccelfo Aodrea ; e come Carlo doppo la morte di Ladislauo ,
come pkiprofliTio d'Andrea haueua aflunto il titolo del Regno d'Ongarix-*.
t per tale eraftatodal Sommo Pomcfice riconofciiito , cosi mando vniio
nuncio ricercar Ii Spalatini , che lo riconofceflbra per Rc d'Ongaria > Ii
gm-

Di Trau.
j j j
giuraflero fedelt ; liqnali conferirono ci con Traurin dimandando confi
glio, &all'horaridotto il configlio di Tra daFilippo deZanni dz Napofs
Cittadino d'Aicona Podelt comunic le Icttcrc de Spalatini , dimaudamfo
configlio ;quiuivariaronol'opinioni, & alla raggior parte pi.icquc , chtij.
non folle ci fignificato al Bao Paulo; fino che non foflcriccrcaco I detto
Commune dal lacdcfimo Bao ; Deila Lucio configlio, che fbil'e e'ettovoj
huomofauiodiquelconfglio, e mandato Spaato, eche folie rifpoiioU
quel Nuntio , ch'il Commun di Spalato vol conigliari col Bao Paulo, poi
lelidarrifpobt, eche fi mandino lettere di queta materia al Commun di
Sibenico* Thoma de Zanicha configlio, che mandafle Spalato vn Sanio,
e dicefle , '! Nuntio del R Carlo non fi pn hora rifpondere, perche chi
f R d'Ongariafuol coronarfi intal Citt ; e che quello, che fi coronada ne!larcgenza d'Ongaria intendeuano obedire; qnefto contiene vnfogliodo
coniegli : & in va'altro fogliode confegli feparato fi legge .
Item Mattbeo Lucio configlio , chefoQe mandato ^mbafs-al Bao Taiilo ,egli riferiffe tutta la rifpofla, che ffafta al nuntio del R Carlo con Spalatini , Sibetu
E perche in quei bgli non v' ne mefe, ne anno , ma nominandoi Fifippo
de Nappi Podelbi , quefti f nella Podeltaria del 129z,?, 94; onde vnodi
queftitreannifarvenuroquefto Nuntio di Carlo Martello in Spalato;
quefti fragmenti cost mozzi come fono , fono degni d'efler oFeruati non tan
to per la varJetdeiropinioniineffiefprcfie, quanto che in negorio di tanta
importanza , fi vede , che non folo li Spalatini non volfero-rifpondere fenza_.
configlio ds Traurini , ch'erano loro amici ; ma gliTranrini coiigfiarono ,
che fi conferirte anco con Sibcnzani , ch'erano loro nimici; e benche non fi
fappia precitamente quello fbfle rtfpofto; tuttauia fi vede, che queftetre Cit
t pofpofte 1'aJtre contefe in quefto fatto vniformemente rifpon defiero: efe
fi trouafle il refttxleconfegli , che imncano credibile che fitrou al-ebbe che"
rifpondeltro ( che haueado giurato fedeltd ad Andrea , ch'era coronato , o
regnaua non poteuano giurarla ad'altri ) ; potche il nome ftio fi troua nello
publiche fcritture fino, che viffe. MortMmelIo del 1295, efu pretea Ia_
Corona per Cario Roberto fuoftgliolo, ch'era piccolo , al quak auVrirono
li Breberiefi , con tal occafionc furono Icuat h lufperti , tr'naueuano quellt
di Vrtice in Puglia , che li Traurini aderiflero , e partecipaftero del corlo d*Almillani , e ne furono fatti vincendeuoli rrrumenti di pace , & artlrcitia ; e
fe bene quello , che fii fatto in Traunen- fi troua, fi trona per itel Archiuio
quello , che fii fatto in Veticc , ncl quale venendo efpreflo tal negoto lo regiftrar .
Dominice Incar.1297 Reg.' D. T^Karul ecmdo B.Gi.m Rege letttfalemSicilie Ducattu ,& Vrincipatm CapusTrournci, & Torcaique Comite Regnorum autemfeliciter anta 13 mewsjpm, die eiufdemaSifi Ital apui
J{js Scafus de S.AaireaVc$anmIudex , Feliiiui Ai&teietrA ttof.&ubli tefies
de eadem terra habtate adbec vocati[plis , &rogat*in vnuvi more , &loeofolito
Vniuerftt. ycurtim,& nob&prfenbm tum eadem afjuerum adem prefenriam
prouidi viri ngelus de Vmcentio , & lobs deRugh eonciuetnoflrr, ol'mjtatuti,
& ordinati Stndiciper vniuerfttatem eawdtm adtraftaitd'im, & ofdmmiitvtpatent,
& como diam inter hoes ipfms Ciu.frflar. & 5> & hoes Ciu.Trag. interfins viI

deba-

i$

Die Memorie

debatur , & efpettabatur difcordia , ac etiam' guerra pro eo,quod hoes euifdem terra
noilre Vefiarum ofenfioues , & damna plurima receperunt in perfonts, & rebus i
piratis ,[feu curfarijs Dalmatia inter quos ex certis prejumpttombus prejumebantur
fuijfe homines de ditta terra Trag. &ijdem Sindiei expofuerunt Vmiati eidem'pro
paru Vniiis eiufdem cum , &hoiinibut iis. terne Trag concordium StediRum i & pacem finalem afana: idem Vrut- pub. Inflr. de ipfa concordia in predia
Ciu.Trag.fattum\manu Sirotti "Petri de Une ana aucte Itnperiali , & auud.Ciu.
Tr.iuratnot.attum, & confirmatum in confilio grliCiu. eiufdem in "Palacio Cois
per quod insirum conflitit , quod D.T^ic. Sindicas, &proc.T Cois ditta ten Tragad
bec fpaiter conflitutus & ordmatus in conf.'grUi,&fpeciali d.Ciu. noe, & vice Ciu.
p,ufecit, & promifit ipfis Ungelo , & lbi Sindicu Ciu. Vefiarum recipientibus noe \
ac rice Cois, feu vniiis Vefiar pacem perpetuam,& veram concordtamficut ab an ti',
fuit inter vtrumque perpetuo habere,tenere,& obferuare Cum Coi,& hominibws ipfim Ciu.Veflar.& eiut diflrittualibus exiilentibus ad corum mandata, et non
eendere,neq. offendi facer in pcrfonu,nec rebus dittum finguaresperJonas ',
dirittuales dicta terra Veflarum,nec etiam praore auxiliumtrfauorem aliquibus
volentibus offendere , vel nocere hominibits de Veflis, ac diflrittlalibus ipfim per ma
re,ne per terram,per quod insrum etiam confiait quod itfi Uogelns,& lobs Sindici
eiufdem terra Vefiarum pro parte,& Vniiis eiujdem mili modopromiferunt praditto D.7{ic*> Sindico , & procur.Cots Tr. recipient! nomine,& Vice dilti Cois,Crfe.
cerunt pacem & veram concordtamficutfuprafcr e,& qualiter vtraq; pars
promittitvna altert adinuicem per Ripulationem folem preditla omnia, &fingula &c. tur. &c. fub oblig. &c.
Que omnia petita per hoes Ci* Tr. quod ipfa Vniias Vear* confirmare ratificare
& tare debert , eadem vnii'as inptianra perfoil. .... viel: maliuoU fcrupulo,,& fufpitione maligna coifirmauit, & acceptait , quod prefcripto modo ordinandum trat!an: promtjfum eil per dittos Sndicos pro bono pads , & coneordio anteditto; mandons, quod per nos ad cautellamhoum ditta Ciu. Tr. prefens deberemus
conficere pub instrum . Verum ad futuram reimemoriam , trperpetuam firmitatem
prejens pub.fcriptum exinde fattum eft per manitt mei prelibatt Felicij pub. Vefiarum
not.figno meofolito inter q ludias, & nfam per infrafcrip, ttium fubferiptionibus
roboratum .
Ego Sat-us filins Andrea Milltis Iudex Vea
EgoThomas filias qdam Vgolottitefi.itfum.
Poco doppo li Sibenzani fountarono nella contefa del Vefcouato con Traurini per mezzo del Conte Giorgio > come dalla bolla della fu erettionedilintamente appare .
Bonif. . . . Ven: . jr: . , . Urchiefo lad. & dileio filio . . . electo Spalat.
Sacroantta Romana cunorum Mater fidelium, & Magifira, quefpeme difpofitio
pis arbitrio fuper mineras orbis Ecclefias obtmere dtgnofciturprincipatum ftatum,et
condiuonem,& qualimes locorum,Cr temporamproaida circumfpettione difeutiens
nonnulla locorum ipforum caufa rationabilifuadentein Ciuitates interdum erigit , &
Epaiibus decorat infignijs dignitatis . jtliqu vero ex caufa huiufmodi nonvnquam
predittis priuat iufignis,vtrifque retrtbuens iuxtafuorum ex gent meritorum. Ha
bet fi quidem fidedigna relation!s aertio , quodaboltm inter dues Tr. & hommes
Ville Sibenici in Spalaten. Vroumcia conftitute,grauis, &perieulofa dissenfio adbuc
duranstaoccafionepotiffimefuit exorta,quod Ven.fr.nr. . . . Trag. Epis, & Cines
pred. vim Ipfam deber fubee aerebant , & afferum Trag. Ecche , de diocefi
eius

Di *Trk .

IJ7

tins effeprefatishominibus firmiter afferentibus ex adutrfo predi ViUam,

eidemfubietlam Ecclefie, neque de ipfius fore dicunt , Jedfibipotius prop Hum deberi
Epifcopumfeque dignitatis Epifcoplis fore titulo decorandam. * igitur ad cem fideHum , & quietem , paterna allicitudine intendentes , & volentes benignius,
non leuibus animarum ,& corporumobuiarepericulit , que inter Cines & homines
fupradios poffent front afferuntur occaftone buiufmodi euenire , ac etiatn cariff. imu
Xpo Filente Marie Confortis Carifin Xfo fill) Caroli III."' Regis Sialic Regme
Vng. IIL* non & diledi filtj nob. F.Georgij Contins Ciuitatim Dalmatie, itu
qn*Tragurien.Ciuttas,& villa predida confiflunt nob fuper hoc bum iliter fupplicantium , & afferentmm diftam Villain Siben.fore locum infignem,& alia* multiple
ci comoditate dotatum deuotis annuere precibus in kac parte plenam quoque gerentes
de vera circumfpeione fiduciam , quifupra hi)s omnibus habere poteritis notitiam
pleniorem. Mandamus quatenus vos , vel alter veflrum per vos, vel per alinm,
"Pel alios prefatam villam Sthenicen: noflrafreti autoritate iuitatis infignijs deco
rantes , maiorem , & folemniorem Ecclefiam die ville cum ei fecundum fui flatus
Ecclefie Catted, decentiam fuerit de dote prouifum eadem autloritste in Catredalem
Ecclefiam ertgatis, que Spalaten Ecclefie loci Metropolitice tamquameis fufragaganeaiure Metrop.fitfubieifa , ac delude aliqua proutdecens extttit de bonis eiufdem Ecclefie Sibenicen.pofi quam dotata, & in Cathredalem fueritJic creata in vftis
Epifcopalis menfe Epifc. quipro tempore fuerit ipftus Siben. Ecclefie deputetis,
dem infuper Ecc. Siben. propriam fine alicuius preiuditio affignetu Diocefim certis
prout expedient fimbus limittam , & nthilommus eidem Ecclefie Siben. h.u vice
perfonamydoneam , que tanto congruat oneripreeiatif auoritatc pndia in Epifcopum ,& pailoreih , curam , & adminifirationem eiufdent Ecctefie Sibcniccn.ei
fpiritualibus i & temporalibus committendo , acperfefr. Archiepe ascitis fibi duobus, vel tribus Episcopis gratiam, & communionem jippofaltce scdis habentibut
eidem muere conseernis impenso facialis fmi ah eius subditis obedientiam , & reuerentiam dbitant exhiberi . I ta tarnen quod per hoc Capitulo eiusdem Ecclefie Si.
benicen. ad quos eleClio Epi Sib. futurit temporibut cum contigent earn vacare pertineat, & Spalat. Ecclefie in iure Metrop nullum in poflerumfireiuditiumgenerctur.
Contra Urc.nonobantefi aliquid Sede Appoflolica fit indulxnm, que interdie i ,
suspend , vel cxcom:nonpofint per littcr.u ,& vti .... vsque mcntionem . Sic
ergo in\premiffis prouidentes , laudabiluer vos gerere Hudeatis , quod perinde
Dno premium , Cr nobis commendationis titulum poffitit non immerit* promercri .
Dat. Rom.ap.S.Vetrum Kai. jln.^. 1 298.
Cos doppo tante,c cos lunghe contefe.nelte quali fi come Ii ' non
traUfciorono per la loro parte diligenta alcana per foftener le ragioni ddla
loro Chiefa ; cosi Ii Sibenzani doppo tanc'arriti; reu tat i in vano, finalmente
ottennero il Vefcouo per meezo del CGiorgio , che faputo .valer dell'occafione, mentre Carlo Roberto figlio di Carlo Martello pretendeua la Corona
d'Ongariaper interceffione di MariaRegina diNapoli fuaAua,che mol to poteua nella Corte Romana>impetr da Bonifatio VilLl'erettionc del Vefcouato ; come nella bolla viene epreflb per doi caufc; vna per oniar alle guerre, e
difsfionijche percio erano ieguitejl'altra per effer luoco infigne , e meritar il
Vefcouo tutte doi vere.F electo i.Vefcouo Fr Martino d'Arbe dell'ordinc
di S.Francefco Ii 18. Giugno 1198, e confacrato il giorno feguente in Piazza,
ouefcelebratalamefl'a, con queVelettione cosi folenne cefslacaiua_,
dlie guerre , e difeordie , che lungaracnw haucuano tenute difunitc queft^,

1)8

Delle temorie

coi Circii vicme : lequali per quefta cos lunga contefa fi preitrdicarono cia
fchedmuaJ.'o ftato proprio ; poiche li Traurmi per quefta caufa diuenuti nimici impiacabili de Sibenzani perdtrono la protettione de fratelli Brebcricfi , e diedero occafionc Spalatini di rifarfi de dann i paflati , e fottogiaequero molti difaftri di fopra accennati : all'incontro li Sibenzani oltie la perdira dcU'Ifole , relarono tanto fottopofti all'arbitrio de fratelli Brcbcriefi.chc
loro conuennc cfeguir in tutto gl'ordini loro , come faccuano gl'altri CaftelHdeCrouati, ch'erano inlorpotere, e perder quella forma di liberta
che godeuano auanti quefta contefa pari quella de Traurini, e Spa
latini .
Mori buon Vefcouo fr Gregorio il mefe di Settcmbre deH*anno 1197
del quale fi trouano doi fole memoriejl'viia l'accordo con laCommunit del
modo , con il quale doueflero pag3r/ le dcime dlie biaue , e l'altra di quclli, che doueuano efler eiclufi dal Chiericato , Canonicati, e fono le l
guent! .
In Dei nomine kirnen. Domini 1285 Ind. 13 die Dominico 30 decembris
temporibus D.Ladisl.D G Ser.Regis Fng-Hen-Tatris D.Gregorij miferatione Diuina
Epifcopi Trag.Mag.Viri D-Grtg.CoUis Trag.& nob.y.D.Valmertj D.Fa'ci de Firmo
mit. Tr:Tottis . ^id bonortm , reuerenttarn Dei omnipotentis , & Beate Marie
firginif, non,& Bedti Laurentij M artirn , & S anfti loann'u Confeom . TrtdiCtus Vcn.Vatcr D Greg.Tr.EpiJcopm vna cum D.Geruafio Archidicono Trimincerio Cafiotto,& toto Capitulofncdicle Ecclefie S. Laurent* Ep'tfcofatus Trag.nomine,
& vice ditli Capituli ex vna parte, & nob.V.D.Talmer.D.Faki de Firmo pred.Ciu.
Trag. Totis de volntategeneralis confilij ditli Communis ex altera vnanimtter , &
Concor diterfuper decimit dandis ad talent Concordiam deueneruntfcilicet . Qind quilibet Trag Ciuis teneatur , & debeat exhibere decimam hoc modo pro quolibet Boue
arante vnum moditim Bladi , fcilicet medium modium grant, & medium ordeipro
omnibus decimis debito exhibendis exceptw dechnis agnorum . lili vero , qui tenant
propres manibus colunt , vel boues alenos conducmt decimam confuetant dare teneantur , fient hatlenus perftluermt : & fi blaue deuaarentur cafu fortuito tempo
ribus guemruM , vel tempejiatum quodftt in volntate laborantis de dando , vel de
cimam de eo quod recoligeret tile > qui laboraret , vel ipfum modium pro quolibet Ba
ue . Quam decimam quilibet dare teneatur quolibet annovfque ad Kai. ^ngufli, &
ft quis non daret vfque ad ditum termmumfoluatCoi Trag.probamo x lib.fen.par.
& nihilominus dittam decimam dare teneatur; & TotejtM, Confules, & Indices
Communis Trag, qui pro temporefuerint , teneantur prediia facer obferuan , &
operam efcacem dare, vt obferuentur , & ft aliquis , vel aliqui non dabunt ipf.u du*
civhu , vtfupra ditlum efl,Toteftof , Confules, & ludkes , qui pro teupore fuernt
faciant publice bandin,& inhibeant , vt nullus laboret de terris , & poejovibtis ilus , qui non daret decimam ad bannum predlut , & ipfa banna teneantur exigere
pro Commum , de quo concordio duo funt feripta conjtmilia infirumenta videlicet
vnum pro qualibet parte. AumTrag.tn Talatio pti D. Epiprefentibus fap.y.V.
DD.Dcffa de\4mblafio, Gregorio de Cega,Thtma laniche, Mattbeo dcVajcha.^mbinfio ejfe, Gregorio Gualimerif, & D.Deffa Duymi de Morftca examinautefiibus .
Ego Deffa Duymi examinator conftus examinaui . Et ego Iacobus de Ftrmo Com
munis Trag.& preditli D Tottfiatis Iurat.J{ot.rog.fcrtpfi , & public am.
Frater Gregorius miferatione Diuina Eps Trag, vnincrfis mlefu Chrtofilijs
prefentes lifter, injpttlnris faiutem, &gloriam TaraJift . luoniam Tafloralis cu
ra

Di Trau.

9
ta regiminis hoc ucpofcit , vtflatera venfimus libraminis, & iuflitiefeatores: ideo
ad ipfius obferuantiam opere nifibus , & dorina affurgimus incunantcr , ne immemores dims "Prophte oraculi diceremits pofleris , per quod dicitur tuflitiam tuam
non abfcondi in corde meo , et tum legis veteris fanxit auorita*. T$e Jantie titile
Dei paterent tliis ,qui non gaudercut Thori tegiiimi iunione , vtunt fpurif , Man
ieres , & ceteri "Njtbi . Qui oimes culpa interuenientc parentum probibentur fanttione Sanorum canonum diuinis minierjjs prefentari : igitur patifubpeditari Eccleam Sanam Dei culpa e,& reprehenfionis rmmanis,cum ea que ingenuitate vi.
rere debeat exponatur morfibus,&traatibus immundornm-ft quiiem emerguvt inde
defpeiones rerun* nobilium,& Sanarum," ai vilitatem vergunuqtte pretio extu
terant valde cara;hinc ergo vtriufque legis Sanio debet non immerito objeruari, obferutia cuius pro mrito gratiam binc meretur,& gloriam in patriafupernorum.Die
autem Veneristertio exeunte Marth cum de volntate D-Geruasij 4rchidiaconi,&
Canontcorum omnium ibidem prefentium nobis in noflro Talatio coram negotia traarentur nobis ab eifdemnoitris Canonicis petitio eporrea, queinfe [omentum
iuitie continebat, Cr obferuantiam Ecclefiaflice difcipline , vt fctlicet illegitime natis , fr condition's feruis nunquam admitiere tur in Clericum , & Canon. Ecclefte
prelibate, & quod nullus promoueretur adjacros , quam diu e ad pedes mrafuper
hoc introducentes ,& confuctudincmnoflrc Metropolis longis temporibus obferuatam , petitioni quorum iuribus initenti duximus adnuendum , vt dignitas Etclefie
conferuetur ; & ouilis Dom ini i >Ager in amplamfegetcm pulularet ; ea propter ipfo.
rum voluntates fingulorum in approbamus, & approbando confirmamns, ordinamus, voluntas , & precipiendo mandamus , vt de cetero tales non recipiantur in
Clericos, & Can.Ecclie Catbis nifi fint ingenuitate prditi , & Thori mmtalis babeantfulcimentum , & .inoxaferuitutis fint penitus alieni. DeiUis autem qui ad
pedesfiat per omnia obferuetur mos, dr confuetudo Ecclee Spalat.fi quis autem ex
tra banc conitutionem, ordinationem, volunt,Coem-, & confirmt, noram prefumpferit attentare inctignationem Dei omnipotentis Beat J[polorumTetrh& Tauli,nec
non eati Laur. Martiris , & B.Ioaunis confefs, quorum patrocinas communimur ,
& noflramfe nouerit incurfurum , & communione Canonic.omnium per menjes quatuorfijt penitus alienus ,& vt carta prefentis decreti robttr obtineat flrmitatis , futnr'ts faciat plenam fidemfubfcriptlonibus Canon. & omnium , & figillis nojbris , &
eiufd.Capituli duximus mttniendum . ^ium, & clbrt um efl hoc in Epli "Pala
ciofnb anno Domini 1 2 86. Ind. 1 4 die , & menfe quo fitpra ; quam Ego opnus Siepbanus eiufd. Ecclee Can- de mandato D. Epi. & volntate Canon: omnium fcripfi,
& meumfolitumfigiUumappofui j & placet
EgoGeruani Jtrcbid. tenfentio.
Ego Ka/ousTrimicerius confentio . Ego Martnus Can. conf. Ego Mithat. Tfbr:
* Ego Kaien: dc*f* Ego Diaconus Bogdanus Can.Conf.Ego DiaciMicbael Cn.Conf%
EiflDragus Can: coulentio aliena manu me fcripfi . Ego Kafrclga Cali, tflfentio.
aLtena manu mefcripfi. Ego Totalis nefciensfcribere Can.Conf. & de volntate Doppo la morte del Vecouo Gregorio fi troua nominato Giouanni eletto Ii iS.Setcembre 1297, epoi Ji 23. delmefefufleqiienre d'Ottobre Liberio
cletto : onde o che Giotianni in quefto mentre inori , o vero la fu elettione-
non deuc hauer hauuto effetto , e quelo Liberio fii Ancnitano , e vife fino
al 1319.

orne

140

Delle Memorie

Come le V%olenz de, ftfojfero eaufa , che le Gitta Maritime

diDalmatia fi Jottofoneffero a Venetiani.
a}. 8.
SVcceffero in quefti tempi lunghe contefe del Regno d'Ongaria tr diuerfi
Principi diftintamente fpiegate nella ptedett'opera : a perci bailar re
plicar qui , ch'jl fopradetto Carlo Roberto figlio di Carlo Martello capit
Spalato del 1 300. edoppoefserfi f'ermatoiui quafi doimcfi fi parti per Zagrabia in eqmpagniadi Paulo Bano, come fenue Micha Madio Spalatino:
cloue gli contienne fermarfi molto tempo, &penadoppo diec'anni confegui la Corona, e con tutto ci non era obedito da alconi Baroni principal!
d'Ongaria , fino che in fanguinofa battaglia non Ii vincefse r nel qua! tempo
il Bano Paulo col fratello, e figliol i foftenendo la parte del R, crebbero tanto d'autor i ta , che refiero la Dalmatia, e Croatia ad arbitrio loro.
Quanto fia llato difficile reprimere il Corfo degrAlmiflani ftato di fopra
accennato , e nella predett'opera meglio fpiegato : li quali per ogn'occafone
di difturbo, che naceua non olante tante ficurt fatte per loro tornauano
depredare li nauiganti, che per pierano Venetiani: onde circa il 1300.
guando il loro Conte Giorgio fi trouau a in Puglia per eonduril giouane R
iarlo ritornarono corfeggiare come dalla feguente lettera del Doge feritta Traurini appare .
Tetrm Gradenico &c. nob. & fap. FV.Toi , Confilio , & Communhati Trag,
dilctlis falutem,& deilioms ajfe ilurn. Recepimu* Veras litterat per quai
inter cetera nos rogaftis quatenu plaecret nobis pet caufasinipfis littent annott.
terminum vnittt menfis , & dimidij , quem vobis prefix tmm ai foluendum lib* 300.
par. in quibus eftis nobis pro C. Gtorgto obligati prorogare vfque ad~C.G. redit um de
partihns jipntt , & tunc intendebath fatisfacere ; ad. quorum fignificata prudentie
veflre duxitnus tenore prefentium refpondendum, quid ipfam peenniam , que vobis*
tf alijs Ciuitatibus Dalmatic debet exigi non debet in noflrum Commune tfcipi , nee
haberi ;Jcd de ipfa debetfatisfieri mull is noflris fidelib. damnificatisgrauiter iam , tT
diu per ^Imijjanos-, ambus damnificatis mora effet intolkrabilis; itaque ipforum da
tnnj.caterum neeetaj nos conftringit taliter , quod non poumus amplius expe&arre} ndt prudentiam veftram togamus attente quatenus debeatis celeritr aitlam
jummam dare noflro Comui ladre ; ante videlicet quam procedatur ad pignorandum
veftros vbicumque potermt in partibusnoilri domtnij reperiri : Klam ficutfeitts pluries vosrequifiuimus,& ttrminus prefixus Vobis ad modo eft tranjatbis . Dat.die 26
Marty i j Ind. cio 1300.
E trouandofimemoria, che Ii Sindici de Spalatini per leuar fc reprefaglicconcefsc da Venetiani contra di loro pagaCsero in Venctia li 18. Dcembre-
i?or. la portione loro fpettante delle lirej.mila dificurtfattaper il .
Giorgio : fi puoda quefta ddui re , che li Traurini habbino pagato in Zara_,
? loro portione , come erano ricercati dal Doge : e che Spalatini c'haueuanotrafeuratodi pagare nel tempo prehso, fiano poi ftati neceffitati
mandar Ambali. iatori a Venctia , e pagar iui con maggior inte reisendoppo hauer patito le reprefaglie ', le quali quanto foisero guardinhi
li Venetiani conceder dalle feguenti letters icritte dal medefimo
Doge
a lib, 4. cap. i<x

Di Trl
Doge Traurini fi pu comprendere .
TetrusCradonico&c. nob.&fap. . Toii Trag. & eiujdem Ciuit. confilio, &
Commimi amicis dileftis &c.Cum Dtambra q. vxor,& nunc fXa ComiJs.Totiglie Viturifilvj q. Ccile Vxoris olim Drufmirij Vituride confinio Sanfte Mane Formofe fidelis noflra Ciuis Commifiario nomine difti Totilie, & pro ipfa Commifsaria ratione
repromifse predifte Ceciliefpeftantis iurefncceffionis adfstm Totigliam pro parte ei
deJpradida repromifsa contingente lib den.Fent't.oftingentorum de bonis, & habere
difti Drufimiri Pitun debeat percipere,& habere,ftcut ccntinetur , & Icgitur in vna
dijudicatus carta completa, " roborata manu Stefani Lombardo Sabdiac. notar.nofl.
Canc-faft. an,ablancar.DSNl.Cbri. 1 271.wen. . die 3 exeunte Ind. 1 5. fi; calti
&c. vt in ea legitur, & de bonis, & habere SS.'Drufmirij in vefiro difinftu
dicitur ad'fse.'Hobilitatem,& amicitiam veram pretentious deptecamur quatenus
tantii de dittis bonis per veflros offitiales extimari facete velitis,qnatum afcdit pecunia fupradifta nobis pretium,et cofines totius,quod fuer it extimatum per vtflras Hue
ras declarantes vt noflri Indices inde valeat proceder, ftcut poulat ordo iuris . T<(os
quoq.uobis teneamurpro mentis rejpondere.Dat.die x intrant!- men.nou.Iud.%.1194.
Tetrus Grad:
Capitanio,Confilio,& Coi Trag-amicis dil- ficut mcminimusjr
veftram prudentiam credimus non latere qualiter pur noflras Huerasfep',ocfepits nos
requirendo duxerimus amicabiiiter , & rogandos quatenus placeret vobis ad executionem deducere quandam dijudicationemftue [ententiam quondam Cecilie . DrufimiiFituri Ciuis nori, cui Cecilie adfucceffionemdeuenit q.Totillaeius filiuspro
duabus partib. repromifse ipfius Cecilie,quejunt lib.'oo.den.Ven-ad grofs-ipfi Totille
competentem iurefuccefs.predifte reducen.Diambram reliftam,& Commijsariam ip
fius Totille nomine fue Commifsarie in tenutam , & corporalem pofseffionem ipforum
bonorum,& pofsefjionum ipfius Drufimiri} , vtfententiatum extiteratperquemdam
veflrum Votatem,& fuos coufiliarios:vos autem qq-m per vos Capit.& Mattheum f
Lucij elefti vob'vs veflrum JlmbaxUuxta Indices petitionum, quibus conceffimus de
talibus prouidere contentatum fuifset diftam fententiam,fiue dijudicatus cartam iiu
bonis omnibus mobilibus,& imntobilibus ipfius Drnfimirif, vbicumque Trag.veleius
dtriftu reperirentur ad executionem deducere, & ipfam Diambram nominefue
Commifsarie prtdi3e,scu eins procur.pro ea de ipfis bonis pon facer in tenutam , *
corporalem pofseffionem dummodo non apporerent predi ft1 Drufimitj crditons ip
fius Diambre priores, &" eidem breuem, & fummariam reddere rationem , & tarnen
centes procur. ipfius Diambre per repitum rationis vt in talibus consumera
cetera bona sua; immoquod satis plus graut tu reputemus inhibutflis Mtarijsveftris, qui eidem procur. ipfius Diambre vtiieit quedam inftrumentaprote. motu
faceret, & fub certa pena penitui non eompleret, & quod peius eft ad infligationem quorumdam preeepiiiis procurator! predifto vt expenfa* cuimsdam sen
tence late contra ipsam Diambram vt audiuimus contra Deum , & iuflitiam soluere deberet omnia inhibendo etiam eidem procurators sub certa pena vt
de causa ipfius Diambre non se penitut impednet; nee coram vtbis prosequeretur eamdem . Vnde vifis rationibus omnibus Ciuis nolre predifte tarn iuiis , &
apertis , & vifo etiam modo , & manerie , que per vos deducitur Liuu nolira per
pignoratianem contra vas, & verates fatU rationabilitcr proceder volebamsts ; ta
rnen diferetus Defsa Damblafio sAmbaxz veflermmitis ejecusotiombut adinmentis per
cum dtftis & propofitis , qua* fatisfriuolas reputautmus noflroi indices supradios
inantr requirendo rogauti W iterum 4 >w mtttere^us iniungenses aduerfe
parti,

i4*

Delle Memorte

pit , quod per aliquodtempus Trag, venire!, commoraret, & ftaret, quia eidemptr
vos fieretbreue ,& expeiitumius , &fummaria ratio fineiuditijflrepitude predidis . Ts[of .intern predicti difcreti viri Defe Vri uimbax. precibus aumentespropter
amorem, & diletliorttm , que diu viguit inter nos > & Commune Trag, non fine m
ximo Jgrauamine partit adverse intuximus Diambre predictevt Trag, veniat, sea
fnumproc.legititnum defuisiuribus informatum ibidem trarfmittat, qui continuo
poflqriam ibidem aplicueritflare debeat vfque ad duos menfes recepturus vobis,que
nobis vos Capitaneusfacerepromififtiseidemi videlicet ipfam Diabram , sen procu
rt, ponifacer in tenu tarn, & corporalem poffefftonem bonor. ipftus Drufmirij , &
ipsam inductam defender &c. vtfupra continetur adplenum . propter amicitiam ,& difcretionemveftratniternmreqiiirimus , & rogamusquatenus super bijr
talitervos ferre velitis, quodnoflra CiuisprediLla ius fuum, (tue commtffar efue
prediile vale it afsequi & habere, vt eft luftum , quod erit vobis honori , & nobis
adgratixm quantumcumquefit iuftum& tenebimur nihilominus vobis veftraspetttiones quandocumque occurrermt mrito exaudir i remouerifacientes , & adnthilari condemnationem > & proceffum contra predictam Ciuem noftram ,
veleius procurat.per vos fi quid fadum repcrirctur , & de expenfis etiam pcrCi~
noflram preditlamgrauibusjupportatts exinde taliter prouidentes quod de iure
valeat contentari aliter , licet inuitifacer non poffumus quin indemmtatibus ciuis
noflre prcditle quam tantum ius fouet , & iuftitiainhac parle prouideremus pignorat. remedio vobis amplius super Inj s minime requifitis- Dat. . . Men. February
die 2 1 intrante i j Ind. cioc 1302.
Tetrus Grad:
ficut non credimus vos latere qualiterpridie nofiras pre
ces ,& Utteras tranfmifimus continentes , vtplaceret vobis omne bannum ,&ptoteffum , & condemnationem latam , &factam indebite per vos , " perpredecesores
veflros contra Gregorium Vituri Ciuem noftrum diletlum pro eo quod rationesDiambrcrel-" Cornifs. Totille filij q. Drufimirif Vituri fidelis nofiri manutenuit coram
vobis, &proea in partefuum obtentum obtinuit admhilare, & caffare,fine adnihilari facer, & caffare , vt iuftum erat . Et cum idem Gregorius timens coram vobis
venire ad vos cum noftris prdit!is litterisfuum procuratorem miftjfet, vt bos litterat
nofiras vobis prefentaffet Udem procurator ipftus , vt vidimus publico infirumento
ficut conquerit ipfum bannum , & condemnationem contra ipfim dat. &fatl. in
debite nuliatenus voluiflis caffare,nec caari facer ; im mo quod efl peius certasfuas
pojfeffiones ibt in Tragurio pofitas , propterea intromittifeciflis , & eifdemfpoltafiis
envidem , noris litteris refpondiis , de quo miramur. Ob banc caufamdilettiotient, & amicitiamveftram iteratoinfianter requirentes amicabiliter dueimus deprecandarm quattntu vobu placeat,ac velitis proceffum bannum, & condemna
tionem dat. & fatt.eidem Greg.& contra cum per vos , & predecesores veflros inde
biti circa predict reuocare , fiue reuocari facer , vt eft iuflum , ac ei reftituere fuas
pofjeiones per vos ei acceptas contra ins, & iuitiam , vt eft darum ; de vfufruiti
ons vei-j ipferura fuarum pofjtffionum , ac de expenfts per ettm juppertatis; extnde eis
velttiT taltter prouidere quodvaleat mrito contentan - tltoquin facer non. poffe
mi's citwtcTtcamur ,& debito Iuramenti quemque Ciuem nofirum mam tenere /_>
fuc mn; vt efl dteens :r:fponfionem autem fuper hoc veflram velitis nobis tranfmit
tlre per nofirum, iuratum prefentium portitorem . D.U. die nona menfis ^li,g.
p.t Ind. 1305.
Da quelta Icttcra fi fcopre,ch'il ramo tlclla famiglia Vituri da Trau defeetvtisiitcdalpredcttDri.Qnro fia delli Vituri da Venctia delconHn diV'iita
.Ni aria

Di .

145

Maria Fermofa , come ncla pritra Jettera vicie cpreffo , e 1<?1! rerza conkvmato,neirefpreffione, che Gregorio igiio di Safinguerra, e N.jiote <i'cflo
DrumirofblseCittadino Vcnetiano: e lecondinnc, cjaloro caAan'opo
ritrouate nelle note dlia Cancellaria fono le i'cguenti .
1302 Ind. 15.
Cum D. Romanus de Stems Capitaneus Ciu.Ttag. preetpiffet Gregorio Salwgtterre
Ciui Trag, quod non molel net ,[eu mqutetaret Commune,& bom-.ncs Trag procuratorio nomine, feu Sindicarlo dic Diambre de Tarent ia,nec Hcnius alterna perfo
ne fub pena, & banno D.lib.I\n.pa).<? fupraiiits Gregorm fpreto precep> , fupraditli D.Cap .nihilominusficut pto> v.rator aide Diambre coram D. Duce Vcnct. & eins
cffitialibus, & coramfupradilo D.Captt.& Confiltarijs Communis Trag.cotidie maieflet litibtts , &fumptibus ditlam Commune inquietando ; vnde cum bec fit res Mali
exempli precept* mi Capitana fprriicre, & taliter Com.Trag- illicite granare ; di'
Rus D.Cap.codcmnat fupradiOum D.Gregorium Salm^uer, e inD.lb.dcnar,Vcn,par.
dandis, &foluendis vfque ad decern dies fub pena quarti, & fi aliquii prefumpfer/t m
Confilio ,feu coram offitiatibus : ve! Cap. d'cere , feu rrafiai contra hanc condamna4ioncm mfduorem fupradii Gegoi Salmguerre Ciuk Trag- quod ex , prout
ex tunc eos , & quemlibet eorum in lib.C .Ven.par.con launjt, " hoc facti ex vigore
fui srbitrij, & omni iure , quo melius facer pote i , &fi ob boc dam n w aliquod pateretur Commune Trmg.quod dium damnumfit j'upradifl; Grcgorij, & cms Maitis
D.Deffacie.
Cum D Romanus de Stenn de "Padua Capit.~nrw Ci*. Trag, ccwififfet L ragouant
Riuario Communis Trag.quodponeret D Doncum de Tarent 10 m tenutam, & poffeffionem bonorum q.D Drufimiry procuratorio nomine D Diambre dt Tarentio fecundum formant litterarum miarum per D.Duccm Venet.& Gregorius Salinguerre Ci.
uis Trag fraudulenter falfo , & malo modo induxtet Dragouanum antediVtum ad
accipiendum tenutam de bonis D Bunne . q. D. Iacobtde frag videlicetde tribut
paratinis pofttis in Ciuitate Trag, tuxta Gaufign m Comitts Marim ; iuxta Symconem omitis Marim, iuxta viam public m , vel alia altera excedendofortnam comtnijflonts date per/ adium DumCapttaneum; vnde cum bec fit r, s maliexempU excdetefines mandan, & muliciofe nuncium , feu riuarium Cots T.corrumpere.
& fraudare dicendo dolofe quodfnpte paratinee fuerant de bonis, & e\ bonis q-Drufim: quod verum non e, repent , immofaerunt , &funt in boms , & dc bonis
f." D.unne, vtpatet per publica Inrumenta , & leg'timas ralione s , & confit no
bis d tfum Greg, dixtffe dittos paratineas futffe dit D ufimirij , & anemone,
& relatione dial Drago*aniriu:[upradiftws D.Capitanew condemnat d.Gr.g. Sahn,
in /jfc.200 Ven.par. dandis,& foluendis Cot Trag. & quodft aliquis Ciuis T.d.xerit,
pits traclaucrit aliquo tempore infringerc , feu reuocate d am condemattoncr.iex
nunc prout ex tune quemlibet eorum in lib. 1 oo.condemnat,& boc facit ex vigore fui
arbitrij , & omni iure, quo melius facer poteft, &fi ob boc damnum aliquod
pateretur Trag.quod dium damnum fitfupradii Greg <r eim Man s D. Dsjfacice . Tenor veropublicacionn ipfarum condemnationum, & aliar um fubfupia in
titulatione repertarum talis e .
Late, & pronuncate fuerunt dille condemnations > ftuefentic condemnationum
per ditlum D.Capit.in Talatio Communis Tr. fedendo pro tnbuna , & teefet me
ointonium notar. d.D.Capit.fub anno T.n > 1 30a Ind. 1 5 Vagarte Regno vacante ternpore Ven.Vatris D Liberij Ept Trag.KD-Georgij de Sirberio Comitts & d. D. Capit.
Cm.T die 20 mis Maij prefentibus D DefJ'a *4mbhsij, uuymo Dom: be, Silueftro
Mmgce^f

144

Delle Memori

Min
Tctr0 Duymi , & Fwcifco b.Valentini teflibm 2
Qm condrpn itiones d.Grcgtirij Ego Sirutlm cancellani die 1 5 nouembm
fub anno Dnt 1 403 l-.d* iridato Uni Benennt* T'efsij Capit. Tu & confilij gene
rale jlript- per rm d. not. tempore ditli D.enuennti Cap. in Talatio Tr. prefentihm
D>Dejfa ^imblasv,, Day mo Domirhe, 7{cola Katli, Tetro Duymi, Gregorio D.Lticij 1 Daniele Iacobt, Matten Zori, Cipriano Martni,& pluributde ditlo confilio,alijfque; & bec cancelhtio falla in confliogeneraiiprejentibtts dttlis teibm rog, & in-,
prtjentta ditli D Ceuenuf Cup,tanei.
Se<riiiron quelle rondarme, perche Gregorio ipte ed in parte herede di
Dr.ifimiro volendo fottraerfi dal pagamento del:a dote di Diambra , haneua
corne prot tu atore d'elTa artificiolamente f'attoit mette re in pofseiso de beni,
che erano (pce iali di Bona Vedoua di Giacomo i'uo Cugino contra la forma
del Capitolarc , ftatuto di Trai fenza preuia prou, e perche ne'laperquifitione de beni di Drufimiro viene nominata vna torre con le feguenti
parole .
Item vnatumt cum coquina ,& cumfuis pertinentes pvfitaiuxtaTortam //.
Wis ,*& tuxtaTalatium Domaldi de Zadulinis .
Queftadeue euer ata vna di quelle torri, chenella reftaurationc della_
Citta far tata tabricata da qnalche priuato Citt;.diiio , come di fopra fii accennato , la quale ponendoi vicino alle porte dlia Citt , deue efler quella ,
che dame poiTcf' uta vicino alle porte di S.Spirito, comefi fpecificard mcglio , quando h* trartar delle mura della Citta j horada quelle memorieiopraregiftrate fi conofee ladolcezza con la quale procedeuano Ii Venetiani
con Traurini : & il fimile deue preupporfi faceflero con Spalatini , e Siben-'
zani ; c all'incontrc da quelle poche memorie che fono rimarte fi l'corgono
le violcnze , che di tempo in tempo vfarono Ii Breberiefi , delle quali ne regiftrar alcune antiche come l'ho trouate ; e dell'altrc vn fummario canato
dalli fragmenti de confegli di Trad : Ja prima dell 'intiere la feguente .
T^os Georgen* de Berbetio CiUitatum Marittmarum Dalmatte Cornes vniuerfis
prefentes litter infptQuris notum facimut , dicimut, aerimus, & confitemurto*
tum territorium de Todemone vid.a metis , & connibtts pofn is, & determmatis in
ter tentorium S palat. & territorium Tr. verfus Trag, effe Co:s Trag, ipfumq. Com
mune frjg. gratis, & amore noLu itlum ter' itorium conatfiffe ad vfufruttuandum
folumodo ; Uiudque dicimtts,afferimus , & confitemur diclo Communi gratis recepiffe advfi-f uet andum ludm-pitanora tantum. Et in ipjius temtorif dominio
commune umoore concejjionis prediHe de diclo territorio nobis falle poeiorie affe
rmas, & nfitemur inueni'e , in ipfum commune femperfutffe & effe in poffefjione
prpprietat:{ lerriio/i) fupraditli, quiiriuis ipfum vufruiuemur ex coneeione Com
munis tpfius . QHaprt.pter Dolentes iuri ditli Communis, feu diclo Communi fiipcr
diclo territorio i>i uliquu preiuduare ,fed ipfttnt 1 oe & tus eius quoi habet in ipfo ter.
ritor10, quia tenet ur , quo ad Deum ,& tnundum integre confer uare totum dictum
territorium po uoU um obitum, KT ante i nobis videbtur ex nunc prout ex tune ip
Commuai datum , V lel'tuimii vt diftnm ipfum temtoriw babeat , teieui,po[fideat,et qu. Iquidfibi ptacuent de ipfofacer pothficut de refua propria exteptione,& coniranttte iuris, & facti qualibet longe pulfa ; faino, & referuato nobis, quod ditl um territorial vfufruLluare ' vitanora tantum; nift nobis
placuerit ante noftrum obitum ipfuta territorium refill ere Communi preditto ; quod
tu noftro beneplcito rejeruamus de reflittundo iUui in vita nora,rel non. Mandan
t s

Di .

14

tes has Utterai noflri figilli pendentif munimine roborari; acetiam ad maiorem ,&
clariorem euidentiamhuius negttij manu infrafcripti notarij muniri . Datum incairoCliffi in Camera d. DComitis die^menfis lulijfub anno Dm natiititate 1303
Jnd i. tempore D.Boniff.TV.8prefentibt*s D. F irminio Cannico Trag. D Marino
arcbiepfo a.Calri, Magro Conrado de S. lipidio Medico fsti, D. Com. Magro
Tboma de Ferrara , & Mag.Cufma not. d. D.Com-Georgeij ttb.rog.& Ego Siroutts
Tetri de Imp.auce not.hijs omnibus interfui,& mand.d.D.Com Georgftri*
pf,& publicaiii .
Quando, e per che caufa fiaftata fatta queft'aflignatione dcll' vfufrutto
di Podmerie al Conte Giorgio non fi troua memoria alcuna; m dalla ferie
delle parole fi conofee , ch'egli lo godefse qualche tempo auanti , che deuc
efler nato regiftrato quando tu fatta efla affignatione nelli Confegli, che non
fi trouano ; quena deue efserfi ftipulata pe- cautione de Traurini , acciochc
morto il Conte non potelero Ii fuoi heredi fuccefsoripretenderne la contmuatione ; quindi fi pu anco congetturare , che pol efser nata fatta inj
Iuoco del falario dlia Contea diTra, dlia quale egli godeua iltitolo:
come puo anco efsere , che nella ftefsa maniera fi fia egli fatto conceder
da Spalatini quellaparte del territorio loro, ch'eratra'l territorio di Chliffa, & il territorio di Tra : e cheperci li Traurini dubitando, che coru.
tal occafione li Spalatini non rinouafsero le vecchie loro pretenfioni, procurafsero la fopradetta dichiaratione del Conte : ma per qualfuoglia caufa ,
che fiafeguitaefsadichiarationedel Conte: deue certamenteprefupporf,
che la Communit non fard mai volontariamente condefcefa concederli
l'vfufrutto di tanto fpatio del territorio , quanto Podmoi ie , che tutto
il tratto da Refnich fin'al confine de Spalatini : m far nata forzata di com)iacerlo per fchifar maggior male : poiche Ii Conti di Chlifsa pretefero
empre d'efercitare giuriditione arbitraria nelle terre, ch'anticameute furono fottopofte alia loro giurifditione , come f il territorio di Podomorio
auanti , che fofse concefso i Traurini , col quale confinando da Tramonta
na permetteuano , che dalle loro genti fofsero coltiuate quelle terre , & an
co fermateui habitationi contra il voler de Traurini, come confia dalla lettera del R Bela I V.fopraregiftrata al lib.3. cap. 2. nella quale comanda al C. e
Zupano de Chlifsa, che fe n'aftenefse: fimili , e forfi maggiori moleftie deuono nauer riceuute dal C.Giorgio , e faranno ftati neceiitati di fopportarle-
per fchifar il fuo fdegno .
L'altre violenzc , & eftorfioni , che fi trouano ne'Confegli fono le feguenti .
1 303 12 ^gofto,cbefia fatto il nuouo regiment compiacen\a del C.Giorgio.
1308 - ^prileffendoritornttigijlmbafciator mandati al C. Giorgio con vn fuo
minti, che imanda li fia dato yn Caflrato, vn Agneo > & vna forma di Cafeto per
ognimandra , che cos fia efeguito.
1 8 Maggio, chefia satisfattoal C.Giorgio , come nelle sue lettere , eglifiano date
ducgalete di vino buono, e 60 bo^olati.
4 Giugno per il commandamento fatto dal Bao Villani fiano mandati doi
jl mbafciatori fignificarli efjer co cofa infolita , & in queflo mentre li Viliani no**
obedtfcano .
6 detto fiano mandate doi barde di vino , e prejentate vna al Bao , e l'aUra al
Gkrgio.

i46
Delle Memorie
i < d.' per le rie oecorfe trgt'huomini del C.Giorgio,e Traurinifiano mandai dti
Ambafs. al Bano.
34 Ch'il Todefi con quattro Configlieri radano fino Scardona pregar il Bano >
che s'aflenghi dalle mlnaccie, & il jimile ft facet al . Giorgiofuo figliolo.
29 detto, chefiano offcrti al Bano , efuopgliolo per tutti Ii deluti commejfi fino
cento Marche d'Argento.
5 Luglio eendo ritornatig*4mbafciateri , e riferendo , ch'il Bano pretende 400.
marche f deliberate darglene .
1 8 LugliOiChefiano mandate al Bano doifomme di Vino,& ma di meloni, com'egli
ricerca, e di nuouo fi tratti l'accordo feco.
il detto per la venuta dlia ConteaJorella del Bano nel Monaflerio di S.Francefcolefiaprefentato vn Caflrato , vnagaledadevinoio. boqrplaticinquc fommedi
meloni, & vn mo?zp d'or^o .
19 detto dimandando il Conte dallt Boffigliani 3 wrgt defomento per ogni cafa,f
tommandato , che non diano cos'alcuna & efpediti jlmbafciatori al Bano , li quaii
accordattfi feco eleffero il . Giorgiofuofigliolo per apitamo dlia uta con]"alario
de soo. lire l'anno.
Dell'accordo feguito col Bano trouafi la feguente memoria .
" Taulm Bantu Croatorum > & Dus Bofne , vna cum Georgeo Comit Ciuitatum
Dalmatie,ceteriq.filijsfuis vniuerfisprefentes Huerai infpeurisfal. & omue bonu .
%4d vnitis veflre notitiam barum ferie volumtu peruenire, quoi attendentes quta mifericordia locum non haberet fi nullm delinqueret , considerante t diligenti confideratione diligentem deuotionem affetlionem , & fide ipromptttudinem , quibus Comme ,
Vniias,rHobilts,& hommes Ciu.Tr.erga >.os,& in noris negotijs,& agdts vuiucrfisfideliter,&fauenter claruerunt,& quoi bona ipforum opera exceum commiffunt
quemlibet fuperabant quibufeumque genus rindile penjetur ignofeere noftris dum
potuiemus vindicate , gratiafit offenfioni preponenda maxime venia per fidles
poslulaturfatisfatltone debita mediante Idar , & vitem prediSe Ciu.Tr.ad
firam diieftionem omnimodam , & fauorem Specialem de cetero recipientes totum
exceum, fine offenfiones per eos aduerfitt nos, & noflros faas , tllatas, vel commiffu, qualitercumque diclo, vel fado, omniaqnc dcbit/t , in qnibtts preditlum vfq.
modo ,velt<.nebatur, feu tencrt poterat quacumque occafione tacita , vel expre*
atque (ruges duorum annorum percept as de Vodemorie per CoeTragJfupum,pro quibus b-Madim de Varicafs. de ladra tunc temp.' Totas Tr. & D.Tetrus uymide
Trag. erant,& fuerunt depofitarij,& nob'tsfideiuores dimittimut,rclaxamuf,& ex
totopromittimmfine-exceptionealiqua, vt tanto diltgentius , plenius, &fidentius
omnmoda fides, & deuotto per ipfumCoe, vmtatem ,& homines de Trag, nobis
bfeructur , & specialiter quantum in nobis eft tnditlgcmus mortem Toleni Stucbienig: & eins filij Scorone, StanoifratrisTurche per homines Trag, perpetratam
faluo , quod de morte Toleni , w Sorone prediorum fatisfiat eorumheredibusiru
pecuniafecundum , quodper D. Mladenum Banum filiumnoftrum, & D.Madium
faricaf.de ladra, vel per duos bonos , & legales hommes , qui per partes eligentur
fententiatumfuerit, ficutfuithatlenus ordinal urn ; de morte vero Stanoy anteditli
debet cognofci ratio per Totem Trag. &fiatfcundum quod lufluu fuadcbit ; & ft
minus iurisfieret, & exinde aliquid coutrarij contigertt, quod abfit auima nofira
minime exinde refpondere teneatur ; m cuius rei memoriam , & maiorem firmitatem
prefentes concefjimus litterasfigilLnrum munimine roboratas . Oat in territorio du
T^onepfe Eccl.S.Chriftofori die 5 mis -. jo8.
Da

Di .

47
Da quefta dichiaratone del Bao i feorge, ch'cgli taciuta la quantit de'denari y che con cal occafione haur riceuiuo ( come confta,che s'era dichiarato di pretendcrli ) perdona alli Traurini l'oncle fpecifcate nelli tre Croati
amaban da Traurini,e nelli frutti de Podmoric,chc deuono eTcr ltati riceuuti da Traurini doppo la morte del C.Giorgio feguita doi anni prima , in luoco del quale era taco eletto C.Paulo figlio del Banojconforme alia fopradettaconuentionefattafeco ; m perche nelli titoli , e giurifdittioni fue era lue
cello Giorgio riglio del Bao; chepercifu detto Giorgio fecondo , haur
egli pretelo di continuare a godere vfufrutto,come godeua tutte l'altre fuo
prcrogatiue: perci credibiie, ch'm luoco di quefti frutti li fofle aflegnato
il fopramentouato falario annuo di lire 500. fotto titolo di Capitanio , cho
|uanto alli delitti de bomicidij fi vede, che viene rimefla la cognitione alio
orme folite praticarii ; onde il Bao non haueua occafione alcuna ragioneuole dj trauagliar li Traurini ; mvalcndofi dell'autorit , pigliaua prctefti
per eftorquer denari , come haur fatto in queft'occalone ; e fe non foflero
f>erfi gl'altri regiftri de Configli, fe ne trouarebbono molt'altri fimili; lo^lef6 deue anco hau cr vfato con Spalatini, e Sibenzani: m per non eilerui Confegli , ne ftritture publiche di quei tempi , non fe ne puo far rafronto . Aggiuftatifi li Traurini col Bao afuainftanza li mandaronovna Galeottaarmatacon 60. huomini li u.Agofto 1308. E perche viuente efso Bao fucceffero altre cofe,far bene di rammemorarle per poter fenza interruttione profeguire l'eftorioni del fuo figliolo Bao Mladino .
E Hato di fopra efprel'o (T.i.cap.i^.) come il Vefcouo Treguano s'era accordato con la Communit circa li hrutti delle pertinenze di Bolfiglina: il
Vecouo Liberio in quefto tempo ftipulo l'accordo con la medefima dello
condanne , come doueuanodiuidern, che nellc note di Siroito Notaro ho
trouato.
In nomine indiuid.Trin.amen.U-D. a nae 1 305 Ind. 3 . Reg. D.Karalo Ser."' Re*
ge Vng.& temporibus Fcn.Tris D-Liberij Epi Egregij V. D. Vault de Bnb. Com. &
nob.V-D.jtndalo de Tefco Capit Ci. Trag.die 1 5 I an. urn difeordia orta fuerit ternporibuf retroais inter(upturn D.Epm ex paite , & Trag, ex altera fuper
ttrifdtionc erimmalium queftionum ipftus D.Epi;ldcirco,n inter ipfum
O Epm preferum tempore[ tamquamVatrem,<r diQum Communejamquamfuot
film iurgia nutrianturfed procul repeantur pemtuf diurnofubfidio permitiente ipfe
D Etrnt profe,& Epaufuojeilicetfuo tempore tantum ex ma parte,e d.D.Cap.DD.
Deffa ^mblasif,7{icola Kafotti,Duymus Dopniche,DefaMorftce,Matthem D Luctjt
Tenus D uymi de Cega nomine, & vice d.Cou Tr-pro ipfo Com.* ex altera auSoritate reformant* confilij gnlis d.Coisfcripte,vt dir manu MagH Coronis not. D.Cap.
ad tale mter fe patlum, O" concordiam peruenerunt vid.
Quod D Cap. ftue Reor , vcl reorcs , feu ludtces , vel confules , vel alium ,feu
d. Ciu.Trag.cgnofcat'ur,& cognofci debeat de tnfr'iscxccfjibus, tam commt0s,quam
committendu per Filanos ipfius D. Epi S. Cufeme , Dobrouze , & per omnes habit.uores, vel babitaturos in Terrenos ipfius . Epi .S. Cufeme ,Dobnui%e , &per
v>'i':rsbjbitatores,vel babitaturos in terreno ipjtus D.Epi yt cumque comtfs.vid.
de homicidio , de vulnere fanguinolto , de latrocinio , de robara , de ftupro >
a v.o'entia muliermn , de adulterio , de furto , de inneBione armorum , &
de omnibm infultibus , & rixis commiffis , (mnttendis tm cum armis ,
qurn

Delle Mentirte
quam fine armis per Villanos prediftos vtcumque committerentur , & medie
tas condepnationum pecunialmm , que fient ex predi His exceffibus , & quo
libet ipforum , & occafione ipforum , & cuiuslibet eorum fit , & effe debeat
diftiD.Epi & alia medietas fit , & effe debeat difti Cois Trag.& exaftapecunia ip
forum condepnationumJlatim reftor,fiue reftores,vel con[ules,qui erunt ad d. regi
men Communis Trag.teneantur,Cr debeant dare,& affignare dio D-Epomcdictatemdiftam condepnationum pred.ita quod nulla mora faciat in Camera Communis
di[la. medietas condepnationum d.D.Epi,fed eidem ilatim exafta , vt diftum efi debeat integra liter aJJignari.In omnibus vero,& fing- aliis eidem D.Epo plena iurifdiiiio debeat remanerc& predifta omnia , & fingulafuptus D.Epus promtfit pradifto D.Cap.& sapp.no e,& vice d.Cois recipien.& flipulan. fieri & exerceri vt di
ftum efi per d.Coe Tr.feu retlorem ipfius Cois quocumque nomine cenfeatur tempo,
refui D.Epi,&non vltra,Que omnia &c.
diftum in Talado d.D.Epi pHtibus Donato D.Tticole kafotti,Baflicho Zori, Vrinx
"Petri Zanini Magro Ottone not.S.D.Cap.Tribe Idrenia Zubriano Bubulo , & Vidaiucio Zamberti tibus rog.& D.Mattheo D.Lucij exam.
F del medefim'anno conceffa carta di reprefaglia contro Brazzani per effer ftata depredara vna barca da quelli Ifolani,Ia quale ho vol uto regiltrare ,
accioche fi veda con quanto riguardo fi concedeuano effe reprefaglie.
In Cfcr.rrc.130 5. die vlt.Tiouembris Cum Coli^Colanchi cum juis focijs mereat:
nob.V\D.Duymi Dopniche Ctu.Tr.cum mercationibus ipfius D. Duymi inquadam
barca per partes infuie Bracie in cap.'vid.ipfius infule ttanfiturn faclens fuiffet ibt
Tibrigna de ditla terra Bracie , & quibufdam alt; s fuisfequacibus eiujdem terre tot
mercationibus ipfius D.Duymi tunc indicia barca exifientibus illata fibi violentia
derubatas, qui untfummam , & quantitatem 50. lib. Fen. par. & nullatenuspomultamtnslantiam ab ipfa terra Braute habere iuflitiam potuiffet', Cum
itaque Coi Trag, querimoniam . & petitionem ipfius D. Duymi recepta diftum
Trag. fecerunt eandem terram Bracie per plut es litter as, & nun t ios, &
tandem per *Ambafs. ipfius Cois Tr. folepniter reqnifierunt ipfi D. Duymo pas
50. lib. reflituere , vel reflitui facer , quod facer omnino contempfit . Jdcirco
nos Mattheus, & Francifcus confu, & Reft. d. Ciu. Tr. habita plena fide ,
tarn per tees , quam per nunciorum , & cimbas ' relationes hec omnia vera
effe , & Vifa formafiatuti comm. Trag, ipjaque forma tarn in requirendo d. Terram
BraTjt, quam m omnibus , que circa hec fieri debuerunt diligenter , & jolemniter objeruata . Ideopenfate , & deliberate De i nomine inuocato auftoritate Cois
Tr.&-de confenfu ,& volntate confilij eiufdemCiu. Tr. damus, & concedimus
eidem D. Duymo plenam & liberam potem , licentiam , & auftoritatem capiendi de
perfonis y mercationibus , rebus , & bonis Cois , & hominum difte terre Bravie vbic unique eos , ea <3" eas inueniet in ditla terra Brave ,& eius dtftriftu , & metan
& diflriftum , d. Ciu. Tu vfque in quantitatem diti. lib. 50. pro fatisfaftione diftamm mercationum diclo Mercatori d.D.Dnymiablatarum,& dapnorum,& expenfarum : hoc tarnenfaluo quod d. D. Duymus , aliquis pro eo nullum nouitatem poffit , debeat contra diftos famines mercatores , & bona dift. hominum terre Bra
viefacer vfq.ad cucntuminTrag.D.Mattbci Lucij confulispred.qui adprefens ad
diftam terram Brxie ire intendit , vel ft non tret vfque quo diftum Bratic per
Utteras Communis Tr. de dift is reprefs. centra eos d. D. Duymo datis primo certificetur.jidum in Valatio Cois T. m conf. d.Cois in eo conuocato,& adunato ptefi ,
Deffa Morficbc t & SilueftroMeugicijtcft.vvciO' rog. &\ cx.im*
Ego Marinas jndreecxuinmani.
L'a.'i-

Dt *.

149

L'ann feguente Ja Communit pigli dalla Cli icfa Catedrale il Cimiter io

ehe quella parte di ftrada , piazza, che fi diknde tra'l Campanile, & il Pa
lazzo publico fino dietro alie tribune d'efsa Chiefa , e Sacrelha , e diede in_
concambio ccrtc Cale, ch'crano dou' hora il Cimiterio, detto nuouo,come
apparc per inflamiento Ih'pulato li ip.Maggio 1306.
Poco doppo fu retenta certa biada da quelli di Lcfina , la quale non efsen
do llatapagata, perci furono ricercati per Ambafdutori pagarla , altrimenti fi lirebbono fequeftrati li bcni de Lefignani che fi trouauano in Tra,c
territorio , S efsendo ritornati gl'Ambafciatpri fenza fatistatione,f fatto il
fequeitro li i5.Maggio 1 308. & iinventariati li bni de Lefignani ; m efsendo
poi ventiti Ambcfciatpri con parte del danaro , fu decrtate li 1 1. Giugno di
riceuerli, e darli termine di pagar il refto> e non dimandar nicnte per la pena,
nella qualc erano incorfi, & all Brazzani per altre controuerfie fatto frpcre,
che douefsero elegger arbitri da Spalato,o Sibenico per terminar le diffi-enze , & il fimile fu notifcate Sibfnzani . Venne nello ftefso tempo Spalato
il Cardinal Gentile di Montefelrro Legato dcftinato per la coronatione del
R Carlo d'Ongaria; il quale ftabili alcune cofe , che (aranno riferite in altro
luoco; profegui egli ilviaggio per Ongaria: doucgli conucnne fcrmarfi
doi anni auanti, che potefse rar coronare il Re, come fegui del 1 3 , nel qual
anno iuccefse in Venetia la famofa congiura di Baianionte Tiepolo , che co
me prente de Brebiriefi era flato Podeft di Sibenico del 1301. &all'hora_
ricouro nclli luochi del !or gouerno , nel quai tempo h Zaratini con Pintclligenza & aiuto del Bao Paplo oppreflb il prefidio Venetiano,eleflcro per !oro Cont Mladinp fuo figliolo, che (eflendo di H poco morto eflb Bao )
gli fuccefle in tutti Ji gouerni come in propria hercdit il nrcdetto Mladmo,
ch'era flato dichiarato Bao in vita del Padre , e s'intitolaua
Banns Croatie, ComesperpetMiis ladre "Princeps Dalmatie ,&fecundn s Banus
osn.

Eflendopoi veiuiti li Venetian! all'afledio di Zara con varij ftratagemmi

altroue fpiegati fi contento di ceder il ritolo dlia Contea di Zara , e che li
Zaratini cleggeflero per Cont vn Nobile Venetianojche fofle cfermato dal
Doge : & m quefto modo fatta buona corrifpondenza con Venetiani haueua
anco li Cittadini di Zara c!a fe dipendenti , ch'era quello , che li mancaua per
hauer J'intiero dominio di tutte le Citt maritime di Dalmatia > e vedenao ,
ch'il R andana di giorno in giorno riducendo all'obedienza liBaronidel
Regno , e dubitando , che li fofle fcemata l'autorita , leuati li Caftelli, cho
li fratelli polledeuano ottenne la nobilt Venemnadcl 1314. per fe, e per li
Conti Giorgio , e Paolo fuoi fratelli , defcendenti loro, e d'indi sicuratofi
maggiormentc,e crefciuro d'autorita, e di feguito comincio fprezzar ogn'vno, e voler, ch'il tutto dipendefle dal fuoafloluto arbitrio aggrauandodi
continuo le Citt con contributioni di denari , doni , e fiiflidij di gentc_* -,
ebarche rmate, facendofi vbidirc con grandiffina fcucrit, comeappatir .
Trotianfi vari memorie , che quando accadeua , che non vi ofle nella Cit
t Cont , Podelhi , o Capitanio foraftiero , li tre Giudici , ch all'hora fi .roiiauano nel magitruto veniuano dichiarati Confoli, e durauauo al pi per vn
.: mo, e poi veniuauo eletti altri in luoco loro > md dalle note dcllaCanceila-

K 3
- VjtfdellaCanr ..^...7. (

ra

i $o

Delle Mentarte

ria fi caua,che Matthco Zori era ftato Confole fino del i 3 lo.infieme con Gre
gorio Lucio, e Francefco di Valentino pur Lucio , epoidcl 13 Ii. Ii jp. Apo
llo forte Capitanio Generale del poplo , & infierne Conlble con Ii medefimi
Collegi , e lufl'eguentemente Pocfeftd , Capitanio del Commun, e Poplo di
Tra lolo fcnzaConfoli fino al 13 17. & haucua per Collatrale Androto d'Ancona;md per qual caula fia flato pcrmcflb all tre fopranominati conti
nuare tanto tempo nel Confolato,e perche Matteo fofl'e dichiarato Capita
nio del Poplo , epoi Podeft , e Capitanio llo , eflendo pe 1 fi Ii Confegli di
quelli tempi non puohanerne notitia; md nella depofitione, che fece il
Vcfcouo di Scardona del 13 19. per l'occalionc, che fi rit'crir fi trouano le feguenci parole .
I'rater 7{colam Epus Scardone cum Sacramento exponte , quod Marinns ^Andre
nobilior , drpotentior nter Cines Trag.occidit cum comitiva fu notarium Commu
nis, & vnlnerauit\duosde Confultbsu propter quod ,commoti nobiles , & ignobilet
fecervnt Matbeum Zori primo Capitaneum , & rc&orcm , poflea in confilio , quife
cit officia , & oficiales more fotito , & condemnauit Mann um , & alios culpahiles
in pecu>. & mifit ad confinia > tandem Marinas reuerfus ad Ciuitatem non conten
ts de dominio Matt bei Volontrie exiuit de Ciuitate cum Confanguineis > & ^mievs
fuis .
Querto Marino era figlio d'Andrea, che f figlio del Conte Marino,aI qua
le il R Bela haueua concerto Prapratniza , e Ghubitouiza, diauendo li Contadinidiquei luochi all'vfodi Croatia da fe dipendenti, corne proprij fudditieccedcualaconditione di priuato Cittadino ; perci dal Vcfcouo vien
detto , ch'era pi nobile , e potente de gl'altrii dal che fard nato , che fdegnato per qualclic cpetenza ciuile ammazzafl il Cancelliere, e frifle quclh del
ato ; dal qual'accidente commoflb tutto il poplo cacciafle Marino >
li fiioi dipendenti fiiori della Cittd , & in odio fuo elcggerte per Capitanio
Matio Zori della famiglia Ccga detto Zori, che vol dir hjglio di Zorzi , con.
cuieranovnitigraltridoiCnlbliLucij; liquali pu efler, che come competitori d'ertb Marino fiano ftati mantenuti tanto tempo nel Magftratorpafiato poi tumulto , e radunati li Cittadini nel Configlio confemurono con
le forme oJite d Matrco la carica di Podeftd , e Capitanio in compagina delli
medefimi Conioli , e condannarono Marino in pena pecuniaria loamento
permettendogli il ritorno alla patria ; doue non yolendo ftar fotto il gouertro d'ertb Mattco , fi ritiro volontariamentc fuori della Cittd con li parenti ,
e dipendenti fuoi come dice'l Vefcouo ; e fe bene non fpecifica il tempo nondimeno deue efserfeguito il primo tumulto auantt Ii 9. Agorto ijii.quando Mattco era gid Capitanio del Poplo; e la fconda vfeitadi Marino li 20.
Ottobre 131 j. nel quai tempo eflb Matteo era Podeftd, e Capitanio folo fenzi Confoli , ed airhora fi fard eflb Matteo accoftato alla protettione de Ve
netian!" poiche fi troua la fegente lettera icrktale dal Doge Soranzolobes Superando D. G. Ven. Ce. nob.& fap.V* Mattheo Sort Votti & Capitanio,
te prudentbm viris
eonftlio,& Commi Tr.amicisdiltbtisfalutem,&
iileSionis affeSum . Rtcepimus littral Veras , & tm eat , quant , que diferetus
Vir Daniel Vituri nuncius vefler [apienter dicere , & exponere voluit tnteUexitntu
iiligenter ; qui peticiones infraferiptaspro parte inanter reqmfiuit nobis .
quod vinum de Trag, tale dasium folteret ad jexitum Ciuitatis noflrc
quaUfolucre confutuit vinm de ; Secundo quod deputaretur locusfpecificatm

1 ra*.
j
M Ven. :* .'; ~rag. Venderetr.r > Tertio quod humir:s de Trag. .* quamJefi.
mofoluendo totaliter abjotttti redderentur. Quarto quod permitieremm degr.itta
]vodp*ffes txtraber* !t / extrahifacer {'me datio aliquo legnamen ad vaorem lib. Sgrobrum i que omnia licet per ordines , & fiatuta noiira Rritam confiliorumJolemmtatem "equant i iamen atttndentes magne deuottonis , & amoris af
fectum, quam cognouiuius & cognofeimus vos habuiffe adnofiram magnificencias,
& habere, propter quod vos magts diletlos, & cario es tnter aliosgtrirnm in vifeeribus caritat's, & optantes fingula operar: pro pt,Ji', & efficaciter pro/wenre, que vefirumflatum tefpiciant, atqneoonum,bemgne g< atemur , gratios petita per jlm*
baxat. veflrum duximusacceptanda,proponentti in omnibus , que amplificatlonem,
& conferuationem viflramjapiant habere vos I' luorabditer commendatos,(3' dare in
predifiis auxilium conftlium, & jauortm,jhutfacenmus pro noris . Dat
die S Madij xi Ind.cio 1 3 1 3 .
Da quefte poche memoric fe fi frd rifleflb alio ftato dclle cofe , fi fcorger, che Marino di Andreis fi come pofl'edeua beni in Croatia cosi era neceflitato di dipender dall'arbitrio del Bao , efecondando le voglu- fue, haurd
f>retefo delle cofe , ch'agl'altri Citadini non dcuono efl'er piacnite ; qnindi
ara nata la caufa delle compttenze, che finalmente proruppc nel fopradetto
accidente ; in cui fi vede , che ceflato il tumulto non ardirono li Cittadini di
condannar eflb Marino in altra pena , che di danari fola.nente ; nc qtiefto riguardo di condannarlo lcggiermente indelitto cosi graue, e coucederliil
ritorno in faccia del Pode/ta ferito da lui pu elfer prouenuto da altro , che_
dal rifpetto', chedoueuano haueral Bao, efecifofero Confcgli di quelli
tempi fi trouarebbe fcilmente qualche fuo ordine in tal propofito ; poiche_
trouafi, ch'eTo Marino vfeito fuori la fconda voltaricorrefle dal Bano,coii_,
il quale fi trou quando venne fotto la Citt.
Da quefta ritirara dunque di Marino , e fuoi dipendenti commofli di nuouo li Cittadini hauranno popolarmente accrefeiuta Tautorit al Podeftd , e_>
dichiaratolo Capitanio perpetuo del poplo , & egli conofeendo di non poter refifterc alie forze del Bao haur procumo la protettione de Vcnetiani;
la quale nella lbpradctta lettera viene cortefemente , m con parole coperte
promeffa , per quelli riguardi, che fogliono haucr li Principi prudenti di non
aderir alli moti fubitanei , e popolari , che prefio fogliono fuanire; e perche
fi troua certa memoria nelle note della encellara de i,e iy.Fcbraro 1314.
ch'il Podeftd Matteo fi fi<jurt al Doge di Vcnetiapcr Prodan Balfad Slauo"oft da Lefina, che fi trouaua prigionc in Venetia , ch'cgli , II fuoi firrltoli bbediranno gl'ordini del Dogc con la contra figurt di Daniel Vituri 110minato Ambafciatore nella fopradetta lettera, & ;;ltri Traurini , Lcfgnani,
dal che fi pu congetturare, chclafopraintxndenza del Golfo, cheprima_#
haueua il Conte , e Configlicri , che mandauano Ii Vcnetiani d Zara all'l-ora,
cosi , perche il Conte di Zara dipendeua dal arbitrio del'i Cittadini di queila
Cittd,che lo clcggeuanjcomc p rche perla vicinanza J Alm Ma trano neceffitati Venetiani di tener trL<-ma,e 1 altr'Ifole contiguamente legni arnuti
per aficurar la nauigationc , rh:iuranno appogpiataal Cont di Lefina; coa
il quale fi fard ben intefo il Podcltd', e per mezzb fuo procurara Ja prottttionc de- Vcnetiani ; e qui sha d'auuertire, ch'anco in Spalato vrdeneeflcr Pata
qualche difturbo, ncJ quale fi faranno ingeriti li Venctiani, poiche li 1 .GiuK 4
gno

ijb

Delle Memrie

gno 1 314.fi trouaua mi Podeit Bartolo Michle da Veneria, checontinu

anee l'aune eiucnte .
Segu poi lavenuta delBano fottolaCittd della quale fi trouano l'infraferitte memorie .
Sc^uita il Vcfcouo di Scardona nclla fopradetta depofitione .
Interim rente M..:dinus Banns cum exercitu contra Tragurium, cuius metttmiferuntT ragnrienfes Epifcopum ,e Danielemlacobi t neoccuparet monaerium frw
trim minorum fed antcquam reuerterunt Tragurienfes deflruxerunt tnonaeriitm
E fe bene qui non viene efprefso il tempo quando feguifse la venuta del
Bao, e la denruttione del Monafterio cauafi qucllo da vn foglio feparato de
Confegli trouato per fortuna tr J'altre feritturc antiche , il quale cosi dallo
cofe, che contiene , come dal raffronto d'altre feritture fi conofee , che deuc
effer il primo foglio d'vn quinterno de medefimi Confcgli , che fi troua infie
ro , nef quale continuando lo ftefso mefe viene efprefso anco l'anno 1315. 11
frammento del foglio feparato il feguente.
die 6 Mai)
Contra perfonat, quepalam , & clam contra bonum , epacificum flatum Ciuitat'u
tradarunt procdant cum D Tote . . decern, qui eligentur , qui cum quatuor , qui
cum eofunt omnimodam babeant autloritatem .
Quatuor iprianus Marini , Francifcus Valentini , Dejfa Bafliani, Marcus lulle.
Decern - Lompre Cortegie > Tacla Multe fue , Micus Stepe , iprianus Buble ,
Tetrus Sufct,Mtrftcam Dobrouam, Vincentim ^impleufi, 71 Joannis Starosij ,
Tetrus Comlice, lacobtn Tacle .
die 24
an s petit , vt et detur carta alba , & facer , & feribere poffit quidquid vult de
diCla Ctuttate .
Deliberandum de derninandum locum fratrum minorum pro bono atu Ciuiu &
defenfione .
Die 25
Jan. Tetrus de Vnetasfocius,& miles fit imiralia,& condtittor exercittis Trag,
cum omnmoda pot .
jd petit ionem Buniquod Toteat renuntiet , & vadat extra Trag. & quoi mittantur 40 homines ad eiiiseletlionem qui vadant quo ipfo Banoplacuerit .
Qupd nemo audeat id loqui,vel proponere palam,vetfecretopena capitis
Ii principio del quinterno delli medemi Confegli
die 27 131 5
Trouideatur de nouo loco dando fratribus minorib.
Doi altre memorie vengono confermare qucllo, che ne medemi Confegli
feritto .
1 3 s die 2 5 Mau nob. & pot. Fir D Mattheus Sori Totas , & Capitanas Glts.
Topuli, & Cois tu Ti tg vna cum Cuts duodeeim fapientibus , & alijs, quibus d. D.
"Poie,& Cap.V xi i lap.placuerunttV eligendifuerint,&omnes, & inguli qtios
eis placuerunte m xi 1 fap.vna cum d.D.Tote ,& Cap.vnanimiter, & concorditer ,
ex audoritate,cr bailiaeis attributa p r Confinant Glcd. Cois rt acrtierunt mihi
not.efse ditlam andern fcripram in reformation d.Confilij per Mag. jngelumde
Montculo not.d.TotU,<r dicentts voluijfe d.D-Totcm , & Conftlium totum cum co
dentfecerunt, con.Qrdin,eorum, & d. Cois teggmum Sindicum proc.fitl. & nunt -

Di 'Trau.
153
fplein, vetfi alio nomine de iure melius dicipoteft difcretum virum D. Marc um lulle
diletJum Ciuem noflrum ad cemparendum coram Mag. & Tot. DD. lob Superanuo
Duce Fen.& coram Coi .& adfaciendum, & tiatlandum atqttefirman: cum en,
& ad faciendum eis promiffionem tarn de promitten, per cumdem D.Marcum , quam
de quibuslibet alus prout ipfi Sindico melius, & vtilius vifumfueritpro d. Coi Trag.
& ad contrahendum patlum cum d. D-Duce ,& Coi Vcnct.& ad obligandnm dictum
Tr.& habere ipftus Cois , &fuperd. pecunim mutuo fumendi , & quod
poffit eligere redorent , vel Totem de Ventt.quos & quem ipfe volucrit pro tempore
prefenti , atque futuro cum illa conditione & (alario, quo ftbi plactierit,r vtilius vi
fumfuerit adpacifcendum,componendum,& cuiufcumque generis contratlus faciendum,& ad obligandumfe noe d.coisfuper quocumquv contractu , &gnlter ad omnia
torum negotia tratlanda,&gerenda palm, & occulti, & ad omnia alia , & fingula
facien.& exercenda, que dilla funt, & que ei commia finit , & mpofita per eofdem
D.D.Totem,Crfuum confiliumgener.facere poft;de qtiibns omnibus ei credatur,&
que de vtdia & neceffaria conducere videbuntur ratura, & firmum perpetuo habtturi quidquidper diClum Sind.fallum , & procuratum , promiff.geumue traildum ,
ordinalum fuerit in premifjis,& quolibet premifs.fub oblig. bonorum d Cois Trag, in
quorum omnium teflm& pleniimam firmitatem prefens inflrumentum ft appenftone
Jigillt ditli Cotf Tr.communitum,& manu meifubsii nof-rob-^iflrnn Trag, in T l r.
tiowus Coispntbus DDX.ebrtano Maxim Francifco Valentint,Defsa B.:fli,Cebriauo
Bubule, Tetro Marao , & lohe Tetri de Venet.ttbus rog.& Defsa Marci exam.
In Chrifli nom: amen: anno nat. eiufd. i ? 1 5 In d. 1 ? Reg. D.Karalo Ser. Rege Pug.
& temp. quid.Ven- Tatris D Liberi) Epi Egregij Vin D. Tanlide Srcberi, Com: CT
nob V D Matthei Zori Tot is, & Cap.Topuli,& Cois Citiit Trag.die p.">- Iunij.Cum
nob.& pot.Vir D.Mladinus Banns Croatorum,& Bofnepararetfe cum exercitu tarn
per mare, 411am per terram ad veniendum contraCimr.Trag.ad impHgnandnm,of}endendum,& captendum earn ftcuti tandem hoc fecit vidclicet,tjnod ven,t,offendit,propugnauit,non quidem de iure ,fedpsr libitum voluntatis 7{ob. Vir D. Mattheus Zori
Totas, & Cap.Ciuit.predifte cum Iudtcibus , & confiliogenerali eiufdem Ciuit- per
quos ditla CiuitAi regitur congreg.in Talatio eiufdem Ciuitatis more jolito, et de iure
debito volentes precauare ftbi,&fue Ciuit.& Ciu: periculnm, & prciudicium,quod
minatum , & euenire poterat Ciu. pe pro eo quod quidam locus,feu Monaerium
fratrum minorum cum Ecclefia,officinis,& Orto,Curia,et alijscratprope Cmitatem
predictam ante portas,& pontem ipfius Ciuit. qui locusfi ad manus holium deucn\ret poterat de leui capi ditla Ciuitas, aut enormiter impugnari, tint, volnerunt,
& deliberauerunt pro alute dicte; Ciuit. & defens-.nemine dijeordante quod defiruerettir ditlus locus,sen monaerium ,quod quidem feccrunt proicundoipfnm Monaerium vfque ad ten am,& ipsum totaliter dcflruem!o,et quod dai cm ipfis fratrtbus
alium locum in Ciu.pred.terra loci deflrutlifemper remanente ditlorttmfratrum, &
rutlui a Ecdie am derutle-Sane Ven.T.D.Liberius D.G.tpis Tr.ig.cum Cplo fuo
fclt T.7 nfdlo Tbcodosijjloanne Cauaiuccio,Undriolo Mana de , er lohe
Ste pi Duymi Can.Trag-.nccnon vniuerso Clero suo/jui presenta erant ewgregati in
Eccliam S. lois de Tr. de ipus Capli volntate , confilio , & ad fenju adinflantiam,
~ lacrimofam petit onem prefati D.Tote.& Capiruli,totiufq.confi,ij C.is d. Cin.ec
vniuerfitatispopuli d.Ciu.necnon de volutate,& afsensu fratris pnmt ^bbatis Mom
S.lohis de Trag.o. d,S. i neditli Conucntm ipftiis Montfclt fris Hadouatu, fus Sabini
fregorijj fris Francifci , f? Dec, frTeire Cutio , & fris Leonardi monacorum.
Mon. S lohis ibidem prefentium ctigrcgatorummore fotito t& del-no , acetxam

1 14

Memorte

i: volntate , er /// oroni Draghe Abbatifse Mon.il S.fyoiaideTrag.ird.'S.

Bin 'dilti, & totius Conuentus d.Mon: necnon de volntate, & affenfu Sororis jinaflae uibbatiffe Mon.S.Vetri de Trapordtnis S.Bened. & totius j'ui conuentus , & J.
Mon. propter predifiam caufavt vtjupra daretur locus conueniens diis fratribus
MinorAhs pro preditlo loco eorum deftrufio pro liberatione dejfenfionif d. Ciu. &
etiam quia difia tria Monafleria S.Benedifti, conftderatis circumftantijs Ciu.pred.
& neccejtate preditla fuperua videbantur, &erant inipfaCiuitate: Trafiattt
itaque & dlibrttone diligentiprehabitis,primo vniuit difia duo Mon.* Monialium
hoc modo, petendo feit Moniales, & perfonas dieli Mon.S.7{ic. in d.Mon.S.Tctri,&
dando omni modo , & iure quo melius potuit bona , Cr pois, ailiones , & tura d.Mon.
S.7{icol-ii intgrait' d. Mon.' S.Tctri , & Monialibus ipfius , & fuecefs. eius in petpetuum pred. locum, feu Mon. ipfiits SSHjc.qucm locum ddit vt tnfrafequitur : per
rnod vero tranftulit dedit , & conceffit quocumque modo melius potuit , feu dici de
bet, & poteft d. locum ,feu Mon. S. J^ucprefato at i primo , & Monaciprtd. S.
loh is, r cos ,& Conuentum d. Mon. S.Io: tranftulit ad difium lotum ,feu Mon. S.
"Hc in perpetuum cumfuccefs.futs, & dando eis, &fuccefs.eorumfeu transferendo,
aut quocumque modo, vt melius fieri potuit bona pofs. iura, & aftwnes Mon. pH
S.lois tntegraliter, & in perpetuum ptum locum , feu pred:Mon. S.lois cum domibws,
flationibus, orto, & alijs iuxta ipfum mon. pofit. & ad dttlum Mon. pertinentibus ,
dequibusdifpofuitinhunc modumvid. quod dedit donauit , & tranftulit , feu quo
cumque alio nomine , & modo melius dici poteft, & debet ffi Antonie de Voila miniftro Ordinisfratrum minorum Trouincie Sclauonie , & ffi Mattheo de jlrbo Vardiano Frum Min.de Trag. prefent-D Matteo Tot.& Cap. recipiente nom. dd.frum minorum , & pro ipfis fratribus di fium locum, feu Mona.S.Iois ptis domibus, ftacionibus orto, & alijs iuxta difium Monaft. pofit.& ad dictum Mon.perttnentibus\de voluntate ,& affenfu predifii frisTiimi, & ptum Monacorum Mon. S.Idbis ibidem
pntium,& Capli Can.ptorumfcltToxille Ioannif Caualucctj , ^indrioli Marinide
, & lohis Stepi Duymipt.pta bona, pofs. iura, & afilones datas d. ffi Trimo
ibbati, & ditlis Monacis eximen: puis Epus confen tien: difiis Can & Cap tulo pto
conjentiente difio D. Epo fe,& (ucceoribusfuis , & iurifditione Trag. Eccliet
Epatus difium Mon. & locum S.loisgrliter,& fpliter, & nominatim correfiione vifitatione, & procuratione debita ratione vifitatiouis , & catbedratico Jclt quod
habere debeat in d.' loco,feu Mon.Trag.Ecct, & Epatus.
Seguita poi, che fi dcbba pigliar la difpenfa dal Papa fpcfc del la Com
mun i ta*
milium Trag, in Mon.S.lohis ptipniibus D.Cebriano Ma'ini D.Deffa Baftiani, D
FrancifcoFalentini,Deffa Marci, Marco lulle, Cebriano Buble,& Iacobo Martni teflibus rog.& aliis plunbuf, & Stepm Luxe exam.
Raccoglicfi da quefte mcmoric,che apparccchianiio il B?.no Mladino efercitoper terra, e per mare nclli prirni giornidel mefe di Ma;.;gio r 3i$per ve
nir id oppugnar Ja Citt per Ii iuTurn,e tratrati, che con cal otcafioix fi erano feoperti hirono li 6. del medefimo mefe cletti nel configo dicci nobih , i
qnali infierne col Podcftd , e li 4. eletti prima fuoi compagni ft data ..utorird
afsoluta, qucli hauranno forfe efpedito ilVefcouo, D . niel Vituri per
procurar di diuertir la venuta del Bao, e placarlo ,'m t (sendo venuta la_.
riipofta li 14. ch'il Bao volcua carta bianca,e che fi rimettefseto al uo arbi
trio; aU'horadubitandojcheocciipatoil Monatcro diS Francefco ,ch'era
vicia al ponte in terra fejroa li riucie pi facile d efpugiur la Citu,dctcr
mina-

D/T.

155

minarono lo ftefso giorno nel Coiifiglio di rouinir cfso Connento.fc il gior

no feguente esendo venuto nuouo auiufo , ch'il Bao voleua , ch'il Pouct
renuntiafse, & vfcifse fuori della Citt, eche gU fofsero mandati 40. Cittadini fu elettione per mandarli doue piacefte a lui : f prohibito pena Ja vita,
che niuno ardiTsc parlar di t io pakfemcnte , o fecretamente, 6c infierne fii dichiararo , che Gion:Pietro da Vcnctia Compagno, foldato del Podclt foffe Amiraglio , e conduttor dell't fercito di Tra con afsoluta autorit ; e nel
medefimo giorno f IHpulata la fopraregiftrata elettione di Marco Znlle per
Ambafciatore Venetia per pigliar d.?nri ad imprcftto,eleggerPodet Venctiano , e trattar oim'altra palte , o feerttamente , che li parefsc pro
ficua alia Citt , e rftornato il Vefcouo f il primo Giiigno fulsequente ftipulato il fopradetto Inflrumento d'aflignatione alli Frati di S.Francefco del
Monaflerio delli Mnnaci Bcnedittini drS.Gio: Battifta fituato dentro la Cit
t tra'l Vefcouato, & il Palazzo Publico, e le mura del Ja Citt, & aJJi Monaci
quello delJeMonache diS.Nicol,e quelle pofte nell'altroMonafterio deJIo
Monachc di S Pietro .
Venne dunque il Bao con l'efercito terrellrc , e martimo fotto la Citt
trl2 5.el'vltnnodilvlaggio; nelqiial breue tempo far anco eguitapopolarmente la demolitioe del Monafterio aiianti il ritorno del Vccoiio, che
m prefente alia fopradetta aflignatione del primo Giugno: II Bao poco pu
efserfi fermato iui ; poichealjiy. del medefimo mefe viene regiflrata nelforadetto quinterno de Cfegli 1 elettione de nunti) per mandarli in Ancona,
ermo , & Arbcper leuar le reprefaglie , & eletti li foliti doi Mafsari , co(_/
alie quali non fi arebbe attefo , s'il Bao con l'efercito fofse /tato vicino , &
il giorno feguente f fatta la raiferma del Podel , clie trouandofi ntiera h
voluto regitrare .
1 5 1 5 d/e S Mhlurij
Generali , & fpeciali confilio Cois , & hom Ciu. Trag, in Talatio Cois ai fomttn
, & voce preconis congregate more folito mai."& aucte nob. & potent is F.
). Manbei Sori de ci. terra bon. Totis, & Cap.Trrfatut D-Toas, & Cap. proponit,
<T proponi facit , qtiod videtur, & placet ipft confito prouidcre faciendumfuper eletlione nom re tioris pro annofuturo . Super ambus omnibus, & fingulis d. D. Totas,
& Cap fibi petit pro Coi rule conftlium exbiberi .
In refor mattone cuius conftlij fallo diligent i partit0 per me Francifcum not. ad buffulos, & balofiat fecundumformant ftatutorumplaxuit C.de ditto conftUo , miferuntfuas balofiat in buffulamrubeam, quod D-Matthew S ort fit , & ee debeat Tofoi Ciu. Tr.pro<j annis proxime futuris cum alario ordiandoper dittum conftlium,
&ftt, & ejfe debeat perpetualis Cap.d.Cik. & Topuli fecundum eleionem de eo
atlenus fafiam non obfiantibus 2 5 . qui miferunt inbuffulaalba in contrarium preditlormn ; qui quidem D.Matteus Sort diepredifia Ad petitiomem, & inftantiam
de diclo confito m LoiaCoisTr. conflitutus prefetitibus omnibus de d.' confito ,&
vniuerfo populo di3e Ciuitatis narrato fibi Sacramento per D Francijcum Valenttnt,
& lefio fibi per me nott-flatuto offittf Toteflare }<& Capitanie vulgari fermone dili
genter tafia fa cro[ancla Cruce ad Sanfia Dei Euangtlta corpcraltteriurauitfe fafiurum verbo, <T opere offitium Capitanie ,<T Toteflare fecundum formamStau &ai
probatas confuetudtnes, & iure bona fde fine fraude prefente d.' franccftoValcntini,
Ceorgeo Marini, lacobo Vechico,2ubriano Buble,Marco lulle , <Tc.
H ora chi confiderar,ch*efsendo il Bao con reiercito nuritimoje terrellrc
venu-

i $6

Delle Memorie

vcniito fotto ia Cict, e fatti tutti quelli danni , che puot alla campaqnij
partifse cosi prclo fenza hauer potuto ottcner alcuna cofadclle fucdimande , reliara marauigliato non potra pcrfiiaderli , fe non che f fa frapoio
tjualche gran rifpetto , clie l'haur tarto partir ; mu chi riflettei all'elettione deJi'Ambafciatoreper Venena, alJa quale fu prefente Ci: Pictro da Venetia , ch'era ftato ektto Amiraglio, e conduttiere delle genti di Trau , s'accorger > che quert'Amiragliato non pu efler ato delle lele barche , e genti
Traurinc ; Je quali non haiirebbono hauuto ardire d'oppor all'armata, ch'il
Bao doueua hauer numerofa al fiio comando , compota almeno de Scardoneb Sibeiizani, & AJmifsani , e fors'anco di qucJli di Nona , & altri , onde
deue crederf, che quefto Gioan Pietro hauefle (eco l'Armata Venetiana , che
doueua ftare ne contenu' di Lclina per guardia del Gol tb , e foflc venuto con
quella a Trail per difefa della Citta; equeftadeuceifere ftatalacaufa, ch'il
Bao conofcendo di non poter efpugnar la Citta protctta dall'armi Venetia.
ne per non difguftarli fi ritirafle dal moleftar li Traurini, e ch'all'hora Matteo
valcndofidellaprotcttione de Venetian! fatti entrare n el Configlio de fuoi
partegiani , che non erano foliti intrauenirui f taceffe confermar nellaPodetaria per cinque anni futuri ritenendo il titolo di Capitanio perpetuo del
poplo , e poi trattafle col Bao compoftione ; poiche 1 Ambafciatore eletto per Venetia non ciando ; trouandofi il nome fuo regiftrato tr quelli,chb
furono prcfenti al giuramento uto di Podeltaria, & il Bao veduto, che non_.
poteua far fuo modo fi far contntate di lafciar lo flato di Trau nel fuo eflere ; m volle . mila lire di contributionc per pena della difobidienza,trouandofi , che Ji S.Luglio dello lelanno fofie decrtate , che fopra la diman
da del Secretario del Bao , che ricerca tre mila lire per la prima paga delle^
lo.mila uno eletti otto , che doueffero far la tafla , che furono gl'infrafcritti .
Deffa Bafliani , Marcus lulle , Tetras Sufle , Morfia Dobroni , Zubrianus Bable t
"ncola Mattbei Dobrc, iuice Belle, Micoe S tepe DDbOfto deliberauc-runt , vt mfrafcrtptifoluant in dominicain venturam infrafcripum [ alia* fiat banniiiperxannos extra Trag.
Mattheit* Luci/i D. lib. Deffa Morfece CCC lib. Duymi Domicbe cumfilijs D.
lib.yx.Tetri Caflrafoci cum Gaufigna CCC Sore 1 , Lupxa ^imblasij , & Sor D.
Simon MariniD.IuueDeeCC laxaluanche C.Francifcus falentini CCC Marini
Cippico Donatas T^co/e Deffa lue Luce Donatas tacle Gregarias Saiingnerre Franc Luce .

Cos u initiqata la colera del Bao con l'efborfo di tre mila lire per la pri
ma rata, conegna de pegni per il refto, & al C.Giorgio uo fratelo conceffa vna barca armara con ao.huomini : M non bcn acquietati q ue fratelli ,
lorie la guerra con Sibcnzani, li quali hauendo ritenuti prigioni alcuni Trau
rini fu per ci lo ftcfso giorno creatp Ambafciatore per ricercar la loro rilafiationc : la qualc denegara > fu terminate s'afpettafse la venuta del Bao : in
quefto mentre, che fi facefle l'eftimo di tutti li beni tanto labili , quanto mobili, e li 7. Agolto decrtate , che nillimo ardilse di parlare , o trattare con li
fuorufciti tanto Laici , quanto Chierici pena lire 200. e ch'ogn'vno douefse^
portar 1 armi tori della Citta, cio fpada, rotella, poi li 26. deliberato di
vender Je terre di Diuuglie, e di S. Marta per ricupcrar li pegni dal Bao , e_
ael medeimo giorno comaudato Luxa d'Aroblafio, che douefse dar figurt

di

Di Trau".

ij7

di lire mille d'obedir al mandato del Podeft di ar al confn inRagufiper

non hauer obedito alio ftatuto, ch'ogn'vno in tempo di guerra fa obligato
di ritornar alia difefa della patria : & alii 1 5. Ottobre fii fatta colta de 10. per
cento per pagar le fpefe feguite per la guerra hauuta col Bao : il quale feriuendo , che li Traurini fi doucfscro vnire con l'altre Citt della Dalmatia furono percio li 7.Noueinbre eletti 8. li quali col Podeft hauefsero autoritd
afsoluta , e perche s'intendeua , che li fuorufeiti trattafsero contra il buon_,
flato della Citt t'urono eletti 4. cio .
Defsa Baiiiani,Micboe,Stepe,Marcus lulla,Zubrianus Buble.
Li quali col Podeft,e Gioan Petro fuo compagno polino fare , alto,c bao,
e Ii 26.Decembre fopra la dimanda del Bao hi rifoluto nell 'infraferitta ma
niera.
Totas,& Cap. Matthew Zoriproponit , quodplaceat prouidcrejuper litter is D.
Bant tranfmis ditto Communi continentibus quatenws ipfe rogat , vt in Circumcifione Dm Commune Tr. debeateum vifttare cum exenijs pertinentbus ad etus bonoremomnino . In reformation cutm conftlij placuit 58. contra 31, quod fit in*
arbitrium quatuor . Diepreditla, oiddunaiis , & congregate m d.'Talatio Deffa
Baiani , Micoe Stepe, Marco lulle , & ZubrianoBuble qprcditlis vnanimiter , &
concorditer nemine difcrepante deliberar une, & ordinarunt , & prouidcruvt pro vtilitate Comm. Tr. quod ditlo D.Bano prcfentari , & donari debeat pro parte Cois Tr.
Equtts Leardut D.Totis cum Sella , & frenumperd.Matoc. & lantium Tetri^quos
ad pred Cla facienda nuntios elegerunt .
Et apparecchiandof efso Bao d'andardal Conte di Goritiaricercaua legni armati per efser accompagnato per il mefe di Marzo hi decretato di proueder G alie, e gente per mandargliele : e perche f dubitaua d'hauer guerra.,
con Sibenzani li 22,Febraro i?i6,prohibito, chenifsimo ardifscinzahcenza del Podeft parlar , trattar con Ii fuorufeiti Traurii in pena di Iiro
200. e d'efserletagliato il piede, e la man deftra , e conccfso al Podeft con-.
Gian Pietro il mero, e mio imperio in tutt le cofe fenz'altri ohtiali , & all
7.Marzo, che li Parenti dclli fuorufeiti dcbbano vfeir fuori del Con/glio: capit poi l'Ambafciatore di Sibenico^e comparfo nel Confglio fece la feguente protefta, che intierah voluto regitrarc infeme con la rifpofta.
13 16 dte 2j Martij
In generali, & fpeciali confilio communis, & bom. Ciu.Tr.in Tolano Cois d. terre
fono campane,& vocepreconia congregate more jolito mandato , & autlorttatc nob.
& pot.r.D.Mattbei Son hon. Tot is & Cap.Trag.
Zubrianus Stancij de Sibenico exhibkit d.D.Toii quafdm litterai ftgtllatu figillo
cois Scib.quarum tenor talis eft .
"Hpb.& fap.VV.DD.Matteo Sori hoa.Tot.Conlio,& Coi Tr.amias dileis Co
fa q.D.Elie Iudices,& iu.Stben.falutem,& pro/peros advotafucceffm.
Houeritis quod ad prefens ad vos mittimus nob.CtueM noftrum Zubrian** Sanctj
exbibitorem pits in jlmbafpro quibufdam noftrt Cois arduis negotijs in cuius ore pofuimus legationes noStras vobis ex parte noftra atlenus referenda* . cuius verbis , &
diCtis tan quam ex ore noflro prolans fidem creiulam adhibere veinis . Dat. Sib. die
iz.menft Martij.
Quibus linens in ipfo confilio leis per mc nof.alu voce diffus Zubrianusfurgtis
in codem cohfilto cxpofuit, dixit.
Uuud Tr.viUet jatisjaicrefccntuUtm :mmtenetn de quedan?, quem D Motus
de

158

Delle Metforte

de Varicaffis temporefui regiminis in Tr.fufpendifecit taliter quoifuit mortuus,&

erat Stben^anus .
Item quodfimtli modo debent fatisfacere de quodam nomine Cule%e > quem d. D.
Totas , & Cap. nuptr fecitfufpendi taliter quod mortuus fuit .
Item quod mili modo dibent fatisfacere de iniuria , quam dixit illatam Cafa,
rite Archii. Tr. quemdixitfmffetormentatum in 7>. mao D* Tois, & Cap.prediSi , & qmd eum relaxare i bent , quia erat Ciuis Setben, quodfi facer non cu
rarcut bine ad ocio dies , ipfis diebus clapfis fe nofcerent inimicos Communis Saben,
fcientes quod eos per mare, &per terram in effe , & perdonas tarn quam inimicos
mortferos d. ffi debata .
Cut Zubriano ex deliberation predieli Cois fa&a per predicturn defedendo ad\ leuandum pref ins D Mattheus Totas,& Cap.pro Coi,& bominibus Tr.refpondit .
Quoi cum Sab. "veniret contra palla olim habita inter ipfa Cota & mcidiffet
tarn in penam in eis contentam proteabatur lus Cois T r:\aluum effe ex nunc omni
iure, & modo qutbus melius Voterat , quoniam Tr: paratum erat obferuare pa
ient , & pad prediSfa poteftans predtelo nomine pro inmria minarum, & rerecun
ite, iapnorum , expenfarum , & interefjr fuum ius pro Coi Tr -.contra Sab: faluum ee-m qnantitate mmmanda per Commune Tr.re finita qmocumque cafu cum
nihilfit fine finefufer terram, quoi principium aumpfiffet .
Qu* quiiem refponfio , r protestatio falla fuit Wfupra vigore diQarum Hilerarum diclo Zubriano pro Coi Scib: fe gerenn in fupradiclo Valatio Cois Tr: prefentibut D Tctro Comit *Almif, Tuanca Cufmanichfamiliarij D.Comitis Georgei ,
Zunan Mirim de CUffa teflibus, & Fincentio *Amplcufi examinatore.
EtcflfendoinqueTtempoil Vefcouo fuori della Citt furicercato, che>
ricornaile, al trmente s' impieearebbono Ii fuoi frutti nella fabrica dclJa_
Chicf , e deliberate di far rarfenale per ripor le galre del Commune nel
cimiterio dclliMonaci, che deue efler quel luoco doue hora la ripatra'l
Ponte , per il quale si v in ifola , e la torre di San Gio: contiguo alle mura
della Citt > ene doueua hauer communicatione col Monafterio , ch' era
dentro per la porticella , che fi vede murata , & alli 13. Agofto f di nuouo
eletto il fopradetto Gian Pietro per compagno delPodeft per l'anno futu
ro , & alli 28. eletto per Conte dell' anno venturo Giorgio figlio del Conte
Giorgio con falario di L.30o.&eflndo venutoil Vefcouo furonoeletti 8.
fier trattar accordo feco , & ordinate , che tutti Ii Laici , e Chierici douefero vbbidirlo .
Alli 2 3. Dcembre , che alle dimande del Bao , fiano dati cent' huomini
contra li filiuoli diBabonich, eli 11. Febraro 11 17. che fiano mandati
Anibafciatori al Bao per la dimanda da lui fatta d'eercito contra li figliuo| de Cunado , Nelipitio Voiuoda . Alli 19. Marzo fuflequente, ch'il Podet con quelli, che parer a lui pofsino accrefeere il numero de onfiglieri , & oltre 1 i foliti famigli diece huomini armati per guardia dclla Citt ; e>
1 vltimo Aprilc furono eletti^.foprail buono flato della Citt .
Cipnanus Martni , Francifcus Valentini , Dtjja Bafiiani, Marcus lulle.
Li quali ordinarono ch'in termine di j.giorni fuffero mrate tutte le finetre , buthi , ch'crano nelle mura dclla Citt, e che fe patilfe alcun danr o il Commi ne , vero le particolari perfone dal Conte Paulo , o dalli SS.
Crean, ait; e perfone fiano ottopoti libeni di Marino d'Andrea , Archi
dicono Caaciza>Lpridio Primicerio, GiCabrafocojC Marinod'Amblafio.
E'qu

Di Tra.

159

E qui finifce il quinterno de Confeti ; onde quello fuccedefe dapoi nelle

fcritture non fe ne troua memoria, faino chenelk note deJla Cancellaria
appare , che del 1316. li 3 1. Dcembre folero electi doiSindici per vender U
benidiquellich'erano ftaticondannatipertradicori, eli n.Gennaro 1317,
f concefl'a la Cittadinanza al Conte Berghenda , il quale giur eTer amico
degl'amici, & immico de glinimicidelaCitt riferuato Bao MIadino
e fratelli , e dalli fopradetti Sindici li f donata Ja vigna Rudiae , ch'cra_*
flat a del li fig] iuol 1 d' Ambl afo .
Equele fono tutte le minorie, che f trouanofotto laPodeftaria di
Matteo Zori ; il quale come foTe cacciato dalla Citt il fopradetto Vefcouo
di Scardona nella fuadepoftione feguitando riferifee.
Deinde venit Marinus Andre cum Totate , & exercitu Sijben.-contra quo s cr
eantes Tragurienfes preliantes vifti aufngerunt in Ciuitatem : tune Sijbenicen vaflauerunt territorium ; propter quod Trag: conati fuerun t expeliere Mattheum So
rt ,& reetpere Maritima, & Mattheus adbuc mattet extra .
Dal che appare , che li fuonifciti di Trau non hauendo poturo per mezo
del Bano ottener il ritorno nella patria, l'ottennero col mezo de Sibenzairi:
quali foffero quefti fuonifciti li nomina nel medefimoproceTo Gregorio di
Salin gera.
Kafariqra Archidicono , Limpredio "Primicerio , Marino d'Amblafio, Giouanni Caflrafoci,Cepregna, Marino luti, Dom-Curli, & Alberto de Marin d'Andra,
S'tmon del Conte M mit, Marin Andrea , Daniel lacobi, figlioli di Doimo Domiche
figliuoli d'Amblafw Gw:di Dcffa figlio di Gauftgna , & aim nobili , e potcntiC.ittadini.
E quefto ritorno de fuonifciti, e cacciata di Mattheo deu feguire del me
fe di Settembre 13 17. 6 vero nelli primi giorni d'Ottobre poiche ne] fiiw del
medefimo mefe 1'iftefl fuonifciti furono'Confoli corne dalla ftguente memo
ria appare .
1 317. die penltimo men. oftob. nob. V. . D.D. 'Simon Comitis Marini Daniel
lacobi ,& loannesTetri Duymi Confules CisTr.devoluntatr, prejentia , confenfu, & auft rtate totius conftlij Glis inTalatio d.Cois more folito congrgalo,
& ipfumconfilium totum vna cum diftis confulibus nomine, & vice di ft Cois vnanimiter ,& concorditer fecerunt, conft.' ordinauer.' Michoem Stepeprefen.&
man. ferip. eorum , <r d. (ois legrhum Sindicum prorem, aft. faft. V m- nemm Spa
tem ad promitt.nomine d. Cois & pro eo Coifeu Sind.Ciu.Spal ipfum confer re indepnem pi omifs.' oblig.& fideutfs.per d.Coe Spaljeu eius Sind. fafta,feu fa
cienspro Coi Tr. de X. mille lib.Ven.pair. coram nob.V.f.D.D. Thomafto de Tsrit
Totale Ciu.Spal.TetroTetracche , Egidio Raynaldi , Grubulo Tbeodofu, <S An
drea Michattj arbitris inter d.Coe Trag.ex vnaparte,& DD. Simoncm C. Marini
Daniel em lacobi , & focios ex litera parte , cum pene promijfione , & bonorum ipr
[tus Cois Trag obligatione adfenfum , & laudem cuiujlibet fapicntis d. Coi Spal.&
grlr ad omnia alia ,& fingula libere facien ,& exercen. que ipfi Sind, &proc. in*
prediftis , & circa predifta vifafnerint expedir .... rat. &c.
Aftum Trag.in Valatio Cois pnibus Cipriano Marini Iantio tAalini, & SU*
ueflto Valentini ttbarog.& T etro Gregorij Sufi examint.
E perche Bartolomeo Micheli da Venctia f Podeft diTra li i8.Nouembre nuTequente f deue da ci congietturare , che li Cittadini ritornati nella
patria ftracchi dclli patimenti paH'ati , cercaiferoilmodo diviuerqnieti; <
perc

Delle

perci trattaflero compromeilo nelli fopradetti Spalatini , doue credibile i

che fi folle ricoiirato Matheo con Ii fiioi aderenti ; m perche in /concerto
cosi grande , ch'cra durato tanto tempo haueuano bifogno di perfona d'integritd , d'autorit , rimettdl-ro anche tutte le loro differenze in cflb Bartofomeo d'ambe le parti ben conofciuto per la podeftaria di Spalatodalui
per pi anni el'trcitata , ed'e li venuto Tra andarte con la^'lua prudenza
componendo gl'animi efacei bati de'Cittadini ; alcuni corne pui inquiet i re
legando, adaltririfacendoiidannipatiti, &abolcndo lememorie odile
delli feoncerti paflati riducefl alla quiete di prima Ja Cittd , come da alcunc
memoric ft deduce ; poicheli 31. Dcembre dello ltefs'anno fi troua vna fi
gured fatta per Deila de Marco d'obedired l'ordini delPodeftd, /tare al
confine, che fard mandato ; &d Daniel di Giacomo furono rifatti Ii danni
pat iti, corne daU'inf'rafcritto inftrumento , che nelle note dlia Cancellaria
l troua appare .
1 3 1 8. die 1 5. Mis ^iprilis Tragjn Val Cispnt Deffa Duymi , Dejf1 Bai,Zant'-o i7pitno>Gr Iacobn Veticbi ttb.rog:& Mentale DeffeDuymi exam-D.
Daniel lac obi perfe fuofq.beredes,velfucceff.vocauitftbi bene,r integre folutum ,
& pleniterfatisfaclum J^F.Bartolomeo Michaele Tote Tr.dante, &foluente nor,tine,& viced.Cois,Tr.& pro tpfoCoi de omnibus dapnisdatis,'& ftftis ipftD.Danieli per Mattbeum Sort & per Tr.velper quameumq. aliam perfonam manda
to d'Matthei vfq.ad prefentem diem pro armis jibi acceptts,eqno bob ibs,beflys minutis,^/tnis}tefis,malJaritijs,Tan%eris,yarola,blaua,vino,rebus de Statone , &
alijs quibufeunque rebus, & de bis omnibus excepto de Fiomibus, ftue casamento
proflrato,& dirupato mandato d-Mattbet,quod rdifcari& releuart , & preparari
debet in eoflat , quo primo erat ad expenfas d. Cois , & in alia parte exceptis 378.
lib, par. Ven, quas recipere debet ad in Tr.ftcut in alijs noris[ententes contine.
tur fecit per fe , fuofque heredes , velfuccefsifinem quiet, perpet. refutaem , & ftlenttum D.Grcg.Lutij S' ndico,& proc.d.Cois Tr.recip.& (lipul-nomine , &vice d.
Cois, & pro ipfo Coe,vt de d.Sind.plene poteft manu met fupti not. pleniter roborato
de aliquid vlterius non petendo , non moleflando , non inquietando aliqualiter d.Coe,
aliquem loco i.Cois contentando tn folutione,& fatisfaione ftbifaa perpreditlum D.Totem,& fuos quinqu Sapientes depredi6iisfuis dammsin bonis,& poffefftontbus ftbidatiSy& conftgnatis per predios D.Votem,& tos fap.ad bec deputatos , vt plene patet manu mei fuperanttj not. pleniter roboratum renuntiantes exceptior.i non datarum,non confignatarum fibi ditlarum poefs. in folutum occone dd.
fuorurn dapnorum tempore contratlus,& oi iuris , &c.
Furono date anco altre fimili fatisfttioni Sore ,-Doymo, Marino, Lu
xa de Ambla/io, Damiano, Gio:dc Doymo , Iadriza de Gaufigna , Dcflula
q.Ioanui Lutio , Giouc de Deila de Pietro , Gaufigna dc Pietro Ccltrafbco ,
laxa , Iuunche , Kafiirizza Archidicono , Lampridio Primicerio flipulato ,
ncll'anuc 131p. facendo quictanza al medefimo Bartolomeo Podtlta, e Gre
gorio Lucio Sindico del communc,furono anc o cletti Sindici per trattar'aggiui niento col Bao , e col Conte Giorgio li 29. Dcembre, e zz. Gennaro
1 3 1 9.0 in quclto tempo 1] Vtfcouo Libcrio,& in luoco iuo f cicttoLampridio Vituri Primicerio.del quale fi trattard in altro luoco .
bu dato alii trati diS.FrancefeoilMonaftcrio delleMonachc dlS. Pietro
' che deftrutto:! loro Monaftcrio habituuanoncil aflignatoli dalliMonaci
''i

Di Tr.

i6i

di S.Gio:Battifta , e cacciato Mattco Zori , e ritoniati !i fuorufciti li .-r.i 1to leuuto, er; iutuito aiii Monaci,) e qudle trafpoinr: alle cafe continue al
la Chifla di S.Stjfano , che di PJ-uitero all'hora diceuafi , fopr.i di che fi tronano doiBreiu'ii Papa Giouanni, l'vno tic 20, Abollo 1517. cl'altro de 17.
Marzo 1 3 ip.nclii quali delgala cognitionc a Gregorio Vcicouo di Lcfina_jj
e Stefuno Piouano di S.Pietro nuouo di Zara , perci Corrado de Torre Podet per nome dclla Communit, e le Monache di S.Pietro inftituiroiio Procuratori li 1 3. e 14 Giugno iji? per alfiftere alia caufa auunti li dclegati i
con qual occafione furono prelcle fopraiiominate depofitioni, chetrale-
note della Cancellaria fi trouano ; trlequali li Monaci diS.Gio:Battifta_
dimandarono la reftitutione del loro Monaterio , aflerendo che le cofo
feguite foflero fatte con violenza , comndate da M^ttio Zori Tiranno, e per parte della Comnmnit fu rifpofto li 25. Giugno, che quel10 eratato oprate dal Podeft era feguitocol coiifeiifo delliGiudici, e_
Confslio conforme il confueto , e che fe quelli che non erano contenti del ftio dominio hanno voluto vfcir fuori dclla Citt , la colpa_
non era fu, ne perci doueua dirfi tiranno; efedoppo fu cacciato dalla_.
Podeftaria fu mal fatto , e che la deftruttione del Monaitcrio fcguifle col confenfodelDiocefano, editutteleperfone nominate neH'mftrumentoi gl'altri depongono in toianza lo fteflo, ch'il Vefcoiio di Scardona di Ibpra nferitojmalcuni ,&inparticolarelifuorufciti ritornati allerifcono, che tutti
Ji difcordini proueniflero perche Mattio Zori non habbi rcnuntiato la Pode
ftaria, come voleuaii Bao, e c'habbi operate il tutto con violenza, & ar
bitrio tirannico ; il che potrebbe dirfi , che foTe da loro detto per pajfiono;
fe in vna dlie parti del Configlio eftefa in tempi quieti 20. doppo, che_
llizS. Maggio 1340. ( che fi riferir , e confiderar fuo luoco) nonvenifle efpreflb , ch'all'hora fia flato tempo di tirannia ; cfprimono anco , che-
quando fu cacciato Mattio fiano ftate abbrugiate le fententie fue,e procefi ,
lui condenni'to nellavitai al che viene rinollo, cheBartolomeoMichiel
Podeft con confcnfo della Communit facefle bruiare le reformationi del11 Configli , & altre fcritture , nelle quali era nomin'ato il Poplo ; m npn_.
raltrenote,efentenze; enellifopraregiftrati fragmenti d'effi Configliapparendo, che fofle data autorit al Podeft Matteo d'accrefcertl niun-.-ro del
Configlio in tempo , che s'alpettaua l'efercito de Sibenzani con li fuorufciti;
i puo da ci dedurre , ch'all'hora tbfscro ftati a^gregati nel Coufijlio delli
Plebei , fi come anco lamedefima plebe far cocorfa in moit'altre attioni ,
ch'in quei tumulti feguirono, e che pcrri la prudenzn del Podeltd Vcnctiano, mentre andan.; fcdnndo gl'odij dcllc part, volendo abolir il piu i he poteua le mcmorie dclli diiturbi paffati tr quelle haur anco afcruuiacc le fcrit
ture , nelle quali era cocorfa la plebe , fotto nome di poplo , nel gouerno
della Citta clettionc d'oflitiali , e quefta dcue cfllr i.t caufa , che non fi crouanoConfegli di quei tempi; deiche pero (contuttaladilenza del Pode
ft ) n' reitata memoria ncll'elcttione fopraregillraca de 8 Giugno 1315 .de^
Mattee Zori per Podelta , e Capitaine , ndla qualc d.-ndo intraut-nuc 125.
Conficlicri , numero eccedente molto ogn'altro Conie^lio dj quelli tempi ,
come i compraba dal C'onfcvlio fuHequentc iui re<'iftrato de 26. Dcembre
dello itcfs'anno, nel qualc incrauennero Configlieri 90; onde vi deuono 'jffer
intrauenuti di q_uciu della plebe dipendenci dclla tacciouc.dd Podeft or.

i i

Delle Memorie

P-.rtito il Podeftd Michiele del mefc di Gennaro 1319. Almerico Bettoldi

hcbr e tirlo di Rcttorc, che di mefc in mefe foleua eleggerfi, cfernurfijSc
all 4. Aprilcvenr.eilfopradcttoCoiTadode Turre Caualiere da Fermoper
Pcdcftj e continuo fino al mefe di Gcnnaro 1 320. con Simn del Cont Ma
rino, Gio:Pietro de Doimo,e Giouanni de Doimo Domiche Giudici , & all'hora cgui tumulto , nel qnale fu ammazzato efso Ppdeft , e di nuouo vfcirono ficri molti Cittadini : Venne poi Marco Vituri da S. Maria Formofa da_
Vc.netiali 17. Aprileipo. per nuouo Podeft,nel tempo de! qua'e vennero
Giberto de Nigns da Suppis,e Tebalduccio di Tebaldo Ade Ambafciatori di
Fenrfi con commiflioni, nclle quali gli veniuaefprefso,cheper il primo capo
douefsero anclar adCiuitatem Zare, eringratiar il Conte, e Commune dell'honcr farto alia farniglia del Podefta ammazzato in Trau ; pregandoli d accompagnarli con fuo Ambafciatori al Bao , al C.Giorgio , & a Trama , per
i. di compadre auanti il Bao , e C.Giorgio per riccrcare il loro fauore, per
3. chcpremiffn doloroja faluutione , debbano dolerfi col Commune di Tratira_
dlia morte data al Podeft Corrado loro Cittadino,& in(lare,ch'alli fuoi heredi fiano reftituite le fue robe , Caualli, & armi, come fegui intieramcntc,facendone effi Ambaiciatori quietanzanel pienConfigliodiTrauliy. Luglio
i^zo.allaprefenzad'alquantiforafticri, tr quali BiuaJdo de Damiano dt-
Na<li Zaratino,che deue cfser venuto per accompagnar effi Ambafciatori .
Hora dalli atti del Podcila Vmiri,clic nclla Cancel!Joo diftintamente regiflrati appare quello,ch'in fummario referir .
1320.1119. Maggio Daniel de Giacomo Vituri renuntia li beni diMatio
Zori, che prima gl erano ftati affignati dai Podeft Michiele per promefsa_,
fattali di nuouo refarcimento .
20 detto Matio Zori,Mcnze lulle, Cipriano Bublc.Damiano q. Doimo Domichejaza Iuanch,Gio:Pictro Canon. Drafcula q.Defsa de Marco,Daufa de
Mauro, Budislauo de Radiclu paramente fi rimouono dalle loro pretenfioni
per la ftefsa promesa .
22 Agofto Marco Vituri Podeft con Defsa Bafti Federico q. Mattio Lutij,
Mengaccio Defse Duymi,Giacomo q.Stefano Duymi,Nicola q.Matthio Dobre,& Vincenzo Ampleufi dcputati peciali terminano.che fano reintegrad
nelli beni leuatili,Matio Zon, li heredi di Defsa di Marco , Cipriano Buble ,
Menze lullcjc Giacomo Nicole, e fatisfatti delli danni patiti aflignando delli
beni parte del Commune , e parte delli confifcati Simon del Conte Marino,
Maino de Amblafio,Gaufigna de Marino, Ambfcio de Marino, heredi d'Amblafio,hcredi di Gaufigna/Simon de Marin de Pietro.
Alli infrafcriti per loro rifarcimento.
A Daniel di Giacomp,Mateo Zori,Menzc lulle, Cipriano Buble , heredi di
Dcfsa de Marco,Gio:Pictro Canon:co,Gio:q.Doimo Giorq.Dcfsa de Pietro,
lixa luachc.Damiano q.Doimo.Dcfsa. de Gio:Lucio,Shuuila r.q. Theodoio.
Dichiardo in fine,chc per pacifico ftato dclla Citt tutte le torri di Simon,
Gaufignr. figlio de Marin d'Amblafio refiino per fcmprc nelCommune con
tutte le terre de Mezlina,e Smoquiza con la ftcfsa Smoqniza .
E doppo cinquc mefi di Podeftaria parti il Viun li ap^ettembre 1320. dichiarandofi fodsfatto di tutto qiiel'o haueua d'iiaucre p.r fal?rio,e Ipefe fat
te in Vcnctia per acconcio dee Galcre di Trau fubintrando li <>.onfoli .
Daniel lacooit Matbetts Zori)Michael Stefanhfederituf q.Matthei Lucij.

Da

Di Tra .

2bJ

Da qnefti atti fi d;duce , ch'il tumulto fccondc prouenifse dalle m:defimc

part iah ti di pririu non ben fcdate : poiche con tal occafione preualcndo la_>
prima fattione torno i repatriare MatteoZori,che fin'aH'hora era bto efule,
e freintejrato delli bu;i, che gl'erano ftati leuati, e confifcati d quelli della
contraria bttionc , ch'all'hcra vfcirono , 6 vero furono cacciati fucri della_/
Citt la fconda voira, & fsegnatoi quelli , che Aprima volta haiuuano
>atito danni : cos quando vna volta cominciano le difsenfiom Ciuili, uon_
olo difficilmte s'acquietano, m fpefso anco per ogni picciolla cofa fi rinouano , quando non fi rir;ouono li omenti , Ii quali per comprender n j!io
far bene riferire quello ferua di quelli tempi Mica M-idio Spalatino al cap.
i7,ch'aaco ftato regiiUato b.4.cap.i3.De Regno Dal.ec Cro.
De rebellatione Ciu.Scibe>iici,& Trag.contraBanum Mlaienam - Di
crrente 1 312 men.lanuarijbore i6.CiuitasScib.& Ciu. Tr.vnam ligam infimnlfeceritnt contra Barnim Mladcnum &fuosfratresguerram pro adhereado fe,
Ciuitatesjuas commun:,^' domination fettet audiens Baton Mladinus rebAlationem Cmtutit Sib.& Trag.tttrbattts e valde,& vrnit cxercitu fuo ante Sib.vbi
fletitper uenfim denaflans campam,& en 'ta Siben.incidens arbores, & vincas pred.
Ciu.impugnandoifed cogitans,q>tod nihil potefi prendere con.Ciu.& ipfos ce Cimt.offendertmifit profiles Helieffib.Cofe videlicet Saraceno , & Helia; Cofa autcm foo
ter coram mortutti fuerat in Carcere D Bant Mladtni , quo s idem D- * in campo
preditlofecit morigladio demfiato quidem campo Sibenici venit cum exercitufuo
ai ampum Trag, ad deuaandum , & etpit deu aflare campum preditl um iru
parte; tandem ipfe Banm preuidens , quod nihil potefl ipfis nocere reeee decampo
Tr. voientfacer colloquium cum Baronibmde Croatia: certi quidem Barones fui
fcicetfif Curiaeif , filij Stefanich de Bofna,filij Michauilouicb de Cliuuna,& Georgei lfani cum Comit Taulo fre D.Bant preditli , qui ftbi feruiebant metu Bant prefatt. Eo quod erat ipfis minatum per preditlum Banum Mladcnum ipfos fu ecum Co
fa , &fratribusfurs in confilio , & imamento proui dieit ad intetficiendum Banum
Mladmnm, & receferunt ab eoicontra quem Banum ipfi fat tentes focietatem infimttl
promoucrunt txercitum magnum adhrentes ipfos auxilio filiorum Babonig , <& Ba
o um de Bofna quorum auxilio venerunt cum exercitu perfequentes M 'adenurn vf~
que adBlifcam. Hoc fallo Tra{.& Siben.ium galets Venetorum, & flipendia ijsper
Ven.ipfi concefs.Vna r.ofle de Trag.ex untes uni Llmifnm , &" Scardonam deffolantes & comburentes domos, rss,& homiv.,:s,atque bar , & ligna, & que crant
ibi ducentesfecum Trag. & Stben.cum magna vitloria.
De confliiiu Bant Mladeniper Banum loannem cap. : 8.
Tandem Bar us Mladenus vidensfeeffe coafufum, & den 1 tin m fine bello mifit Comitum Oecrgeum fratrem fnum ad Regem Hung.vt fibi impenderet au xii um:fe/:3per
adhefit a.aicitie , & auxilio Vlaiorum , & Tclicanorum . O DciClemert.a , que
nullum malum pert.xtt s impunitum, bonum irn mtineratttm ofletuens in b >.: Wtafnper peccatores indicium cum mifericordia nolens tolerare tot mala , que in R gno
Croat, atq*Dalmatiepcr refieres , er filiales ipfi us Sani ptrpetrabantm quodie.
%am redditKS Eccliar.aufcrcbanhmurimcniafciunditm Deum , que tant j'atl.i mi'
nime ob[eruabant,Muli?res,0' Vuellas Virgim-s violbante met calore deprei.ioan;t
necnon terra.s,& pofjeftones Ciw.um mar-itimarum , & Dalinatinorum ,- vim acc':~
piebant,Cr interfe per fortcm ipfi diuidtbant afferentes qnod nobis fnbtacen omnia .
que extra Ciuitatem unt tm turepaterno, qutii iure pQtentie Deo nobis comcjse.
t, %
item

164

Delle Memori

Item obfidensfaciebantfufpendi, & nobiles decapitar'nldeo Deus,& Dominus iuftus

Judex nolens tanta mala commifsa pcrprediclos tolerare , vel fuftinerc voluit prouiderc de reghnint ipforum , " ftc in breui contra ipfos fufcitauit gentem , que ipforum
dor-; inio aducrjaret.&ftc deficit prediclorum dominatio ; quia fcriptum eft , depofuit
fiefeie potentes, & exaltauit bumiles . Et eftfciendum , quod tante mifericordiefit
Dens , quod non ftatim punit aducrfarios fedfententiam diu dijlulit, W magis bomi'
ves teneantur, & rcuertantur ad bonum faciendum; fed preditli Denmprc oculvs non
babenus committebant quotidie ea que Deo difplicebant.
Ergo non eft mirutn ft Dews non vtilt dfferre fententiam fuper ipfos , fed in breui
affcm ab eis Rcgnum , & dominationem Vbiergo eft Bane Mladene potentia tua ,
qua pranibilo r eputzb.is omnes Reges terre , vbieft fublimitas tua , qua Drum Celt
ccntcmiKi>.xi,& Eccleftam CathoUcam quoniam or diabas Epos,^bbatcs,& tijjjsivbtcft jupti bi.: tna,qua expoliabas, & depauperabas Ciuit.Dalnutie,& Croa
tie volentes in pace vinere,& in iure [no permanereivbi eft difcretio tua, qua plus diligebus fufjovones attdire , quam bonos confitores folcbasfrequentare in legend > Bibliam/ft rt non obferuabas verb t Biblie ; Ideo Dem punit te, & deponit expoliando de
Kegnofuo. llem Joannes mus Babonig cumfuis fequacibnspcifecutm eflMladennm vfq.BlifcaM , tbi pugnam fecit magnam cum Vlacts non modican quantitatem^
bellialw.w bomm:'m,& itimentorum accipiens, & Mladenmfugit Toluium ,
& vena Cltffie; ibiq.ftettt per xv.dtes,poftmodum receffo exercitu Ioannis Bant , &
aliorim de Croatia , prtparauitfe Banus Mladenus veniente Comit Ceorgeo ire ad
Hegem Hung.bonorifice cum donis, & exenijs.
Decaptiuatione Mladeniper Regem Karolum Hung, .
His diebtis D Karolus R.Hung.apud Caftrum Tmien Banum Mladinum adfe diligenter fnfeepit, & in Comitatujuo ipfum duxitfecum vfq. Zagxabiam babendo fuper
turn euftodiam armatorum;in fine autem auditis rumoribus de Hung.qualiler exercitus,qnem miferat in auxilium Ducis ^4uflrie,fuerat deuiUus , & ammiffis midas equis ibidem de exercitu fuo propter infirmitatem equorumtpfe Rex capttuatoetiam
Mlaieno Bano fuit reuerfus in Hung.ducensfecum Banum Mladenum pro captiuo
Qui il Madio referendo in fummario I'attioni del Bano Mladino confonde
li tempi doliendo l'anno 1 322. ch'egli mette nd principio metterfi nel fino ;
onde ton le foprareferite memorie regolando li tempi delli fatti da lui narratijprimoinordinedeueefierquellofcriue feguiie delli figlioli di Babonig,
all quali adtrriflero li figlioli di Curiado, & altri Conti d Croatia, e Boina ;
trouandofi la fopradetta memoria ne frammenti de Confegli,che li a3.Decbre 1 3i6.foflero mandati al Bano 100. huomini contra li figlioli di Babonig,
e li i i.Febiuro fuiTequente Ambaic.per la dimanda,che fceuadi gente ctra
li figlioli di Curiacio,e Nelipitio Voyuoda,&elfendo,che tr li figlioli di Cu
riado Conte di Corbauia fi troua il C.Budislauo ; il quale fu Poddt de Sibenico Ii 2 3.Febraro 1319.& alli .Marzo fuequtc BortoloGngono da Za
ra^ di niiouo il medefimo C.Budislauo li 23-ApriIe i32o.nel quai tpo f fac
ta la ratificatione dal Cligo di Sib.deii'alHgnatione gi fatta alli Padri di S.
Francefco dal Podeft Bartolomeo,eGiudicfdi vn fito pofto dentro la Citt,
11 oritale vicino al mare per fabricar il Conu.hora deftrutto per la
guerrabauuta col BanoMlad.ch apprefl'o li medefimi padri fi troua,la qual fii
cfermata per breuc di PapaGio:de 20.Dec.r322.rifcrito dal P.Luca Vvadineo nell'annali de Minori l'anno 1321..50.& inquefto breuc vencndoelprcf , la delruttione effer feguita per paura deU'eeicitojch'apparecchiaua per
terra,

Di Trau.

16$

terra per mare il Bao Mladeno ; adunque lavenutadel Bao precie t

btto Sibenico , dcue feguire auanti la PodcUria del Grifogono > & i) i 3 ip.e
fcriuendo egli , che li figlioli d'EIiafoflero all'hora fatti decapitare dallo ftcffo Bao , e cn'il fratello loro Cofa era precedentemente morto nelle fue prigioni, bene di riferire quello, che di loro fi troua oltre quello, che ne fcriuc
il Madio . Nella controuerfia fopramentouata , ch'hebbero li Sibenzani con
Zaratini del 1524. efprimono quefti , ch'Elia di Radouano di Sibenico folio
Podeft di quella Citt, in vita fu , e Cofa vno de fuoi figlioli fniilm.-nt; o
ch'ambifaceuan o quello voleuano fotto li Banati di Paulo , e Mladeno , del
cjualc , e de fuoi fratelli erano confidentiffimi ; del che fi troua rincontro nelli fopraccennati Priuilegij della nobilt Vneta concerta alprcdettoBano
Mladeno, e Conti Giorgio, e Paulo fuoi fratelli del 1314.11 28. Marzo, r.elli
quali Saraceno d'Elia nobile di Sibenico, come procuratore d'elli fratelli
giro fedelt al dominio Vneto , e Cofa predetto fiio fratello trouan , cho
iofle Podeft di Sibenico del 1 3 1 3 .e continu fino al 1 3 1 y.diSettembre q uando venne con li fuorufciti di Trau , e diede la fopradetta rotta Traurinijon.
de la prigionia d'eflb Cofa deu feguire doppo quefta rotta de Traurini, e^
fuflequentemente la decapitatione de fratelli prima della .Podeftaria di Bartolomeo Grifogono : auanfil quale eflendo ftato Podeftd il predetto Conte
Budislauo figlio di Curiado inimico del Bao , fi mo congietturare , ch'all'hora li Sibenzani haueflero aderito alli nimici del bao dalMadio nominati,
e ch'apparecchiando il Bao efercito per trra , e per mare ad iinitatione de
Traurini diftruggeflero il Conuento di S.Francefco, ch'era uori delle mura_.
vicino al mare dirimpetto alia Chiefa di S.Francefco oltre il fofo , doue an
cora f vedono veftigij delle fepolture , e con queft'occafione far ftato deftrutto il borgo , el'antica Chiefa di S.S. Cofina, e Damiano della quale fi
vedono li vetigij apprefso la porta del Borgo detta ( PagHskj ) dalla parto
orintale del Cimiterio, che lungamente conferuo il nome dellipredetti
Santi, finochefabricatala Chiefa della Madonna, da quella viene denomi
nate ; nell qual Chiefa hoggidi fi vede Tantico Altare fatto di rilieuo dedicato alli medefimi Santi, che dalla Chiefa delrutta videue efler flato trafportato; eflendo dunque leguite in Sibenico le predette cofe nelli tempi
pecificati , da quelle fi pu comprendere , che fino che li Sibenzani penderqno dal Bao , li fuorufciti di Trau vi hebbero ricouero , e con I'aiuto loro ricornarono nella patria ; m difguftatifi anco li Sibenzani col Bao , ccfando
quello fomento , nel fecondo tumulto furonp di nuouo fcilmente cacciati
fuori , e non fi ritirarono pi in Sibenico , ma in Spalato ( come fi deduce da
vna Jettera fcritta in Spalato li 2 3. Aprile 1 320. da vno di loro al Podelt Vi-

piorni doppo la la partenza venne Miclcus daChliTa Nuncio deJC.Gior^io,

proteihindo, che per la morte di Giorgio Stanoy di Chlifa gli follero pacate
lire 6o. inila, al quale fu li 3. Ottobrc 1310. rifpollo da Daniel Vitnri vno do
Con.foli per nome del Commune,ch'i! Podeft haueua ci fatto per l'arbitrio,
che 1'cra conceflb cv'^li ftatuti cpp.tra tal gentc,riproteftaiido cento mille-
lire per tutti li dar.ni , che pauTc il Commune nelle vigne animali : e come
che dcuono cllcrfiintvrnoli ulcii difgulti colmdeino Conte, Banofuo

L 3

ira-

1 66

{Dette Memri

fratcllo , nelli quali faranno concorfi li Sibenzaniipoiche nco loro fi regcua^

noconipropnjConfoli; s'vnirono qucftc doi Citt in lega del fcguentc^
tenore. .
in Chr. nom.nom.amen. inear.eiufdcm 1 5 21 Ind. 5 die 24 Ianuarij rgnante
D.Karulo Ser.*" R.Hung.Cr tempore D. Grifogoni de Faffognis de ladra D. G. Siben.
Epi ueenon Gregor jiii olim DTanli Bani Croatie inclitl Contins atque DHorum
Confulm Bogdani q. De/fini , Radoslaui Micbitich > Francifci Mariai , & Mariniq.
Bercij per ,feu vnluerfum pop ni um Sib.eletorum,& confirmatorum . "Hob. &
pot. Viri D D.Daniel q. Iacobi, & F ridericm D Mattbei Ciues Trag. Sind. & proc. d.
Cots fen quo um na alio nomine de iure did , & cenferipoteft bebentes ad infra spie
mandatant, vt patet publico inflrumcntoferipto manu tndree "Petri de not
Cou Ciu.Tr.fub anno Diu 13 Ind. 4 die 24 mis Xbris &c.vt in eo legitur me not.
infro vifo, & leRoprocuratorio, & Sindicarlo noed. Cois, & Ciu. 7*r, ex w parte,
& nob.y.D.Bogdanasq.Di(ni,& Francifcm Marlni Confules Ciu.Siben.pti, atque
Micb.Dragoy Cufmich, & Difmanus Iuricb Ciues Siben- profes & Sindict d. Cois
Siben. feu a um une alio nom.de iure dici , & cenferipoffunt bebentes ad infra sple
maiurn, vt patet publico insfroferipto manu mei notarij infrifub anno Incar. Cbrifli
1321 Ind.i dieu Ianuarij &c. vt legitur in eodem procur. & Sind. nom. d. Cois &
Cw.Siben. ex parte altera volentes futuris pericul'u obuiare, que tpfis Cinit.vid. Tr
r Siben.imincbant, & videbantur imlnere, & vt ipfe Ciuitates animiste voluntatis
vnitate firmarent , & robore valerent contra , cr aduerfus omnesftios inimicos , &
aduerfarlos , qui ipfas oprimere nitebantur confidentes potim de viribus , qua de iure
pro natu pacifico tranquillo,& quieto Cin.preditt.fedus infrum vnitatem,focietatem,
vnionem, atque hgam ad inuicemXpi nomine inuocantes, & Virginis gloriofecontraxerunt, ligauerunt, ac etiam perpetuo vallauerunt in hune modum corporali preftito iuramento fingiatimfuper Altare difte Ecclefie S. Zipriani de Trag. Dioc.
vbiquamplures vcliquie Sancionan junt collocate . In prima namque voluerunt,&
erdinauemnt quod omnis rancor, omnis difcordia , omnis mala voluntas , omnis offenfio , omnis Iis , & controuerfia /fiquas hueufque adinuicem babuerunt valuerunt ,
quod cum autiorefuo diabolo ex ramundi trminos expellantur,& adnibtlent.& ex
inde perueniat modo in antea omne bomm . Item voiuerunt , firmauer.' & ordina
lerunt nomine, quo fupra,quod modo in antea liga ipforum , fedus, vnio, & animotum concordia fit perpetuo firma , indeficiens vid. quod quicumque inimicus erlt
alicuius de predittis Ciuit. reliqua Ciuitas ipfum fibi habeat pro mmico , & quicum
que mimicarctur alt que de pred.Ciu.reliqua Ctu.teneatur mimic an opere , " effet!
preftantesfe ad inuicem auxilium, conftlium, &fauorem , cum bonis, & perfouis, &
cum poffetotUs ditlarum Ciuitatum, tarn per mare, quam per terram . Item q-odft
quaperfonafingularts effet inmica alicuius Ctu.teneatur ipfam expeliere infra trium
dierumfpatium extra Ciuit.& diflticlumfuum pofl denunciationemfibifatlam.Iten
voluerunt, quod fi dia illa perjoa, que effet inimica alicuius Ciuit. de prediftis , &
veniret ad habitandum , & morandum in atiqua de preditlts Ciuit' quoa tune Reciores & Co? d.Ciu.ipfam expeliere teneantur iufra dictum termiuum i tem voluerunt
ordinauerunt,& ad inuicem firmauerunt,quod quilibet Ciuts Ciuit. alicuius de predi
cts, vel difiridualis Ciu.pred.ita babeatttr pro Ciue vtriufque Ciu. qutmadmodunu
habetur pro Ciue de qua originem traxit, & defendatttr,ac tueatur pro Ciue cum re.
bm% & bonisfuis - Que omnia, & fingidafupradilia ad inula mfolemnibus flipula.
tiototbtwbmc inde interuen.vid. vna pars alteri promifertint vue , & nom. quofupra
firma, & ratapcrpctMbAcre ,tenere,& obferuan; & nullo vnquam tempore con
tra-

Di Tra.

167

trafacere, vel venire per [,1 alios, aliqua canfa , yel ingenio , auf qiiocnmqite alio
exquito colore,fe modofab 50 mille lib. den. Ven. par. parte non obferuante
predicta parti obferuanti predttla,quarum lib mediem fit,& ejjedebeat D.Duci, &
Coi Venevboc efpreffo habito inter cos ; altera vero medietas fit , & effe debeat parti
altetipred ca obfertumi i pro quibus omnibus , & fmgulis firmiter obferuandis ,atten. r adimplen, ad inuicem obligauerunt : quo fupra omnia bona Coi um difta'
rumCintt.& admaiormfirmitatem, & plenius robarfigilla pendentta vtnnfque
Qtuit.duxerunthnic scriptoprefentiapponendrm. uixmefl hoc in diel t Ecctrfia
Santli Cipriani prefentibiis nijs vocatis, & rogatis teflibus vid.TfJb^ viris Mattheo
Zori,Mich:Stepb:& Mengaiga Defle Trag.Grcg. q.Dominici Cberbafaich,Damian
H idofs Vrencouich, & Oifula q.Dragoie Siben.& alus .
Ego Damianus Radofi Vuticonig exxminator man um mi
Ego Laurentius q.Mag. Hnr not. Imp. au ci. not. & Siben. Iur. hijs interfui , &
predi Ris partibus vt audiui roatusfcripfi, & roboraui .
Queft'queIIalcga,che/criijeilMadiofofl'c conchiufa tr Sibenzani,
Traiirini auanti , che feguiflero !e cofe di fopra fpeeificate , die come s' rincontrato feguironoprima della ftipulations d'efla lega ; dall'anno della qua
le fi conofee , ch'il Madio la mette conclua vn'anno doppo ; ne queft'errore
pu attribuirfi al Copila ; poiche nel Capitolo precedente referendo la mor
te di Vrofe R di Rallia, dice, che feguifle li 5. Nouembre 1321. tempo pofteriore all 'cite fa d'efla lega,nella quale vi l'errorc dell'Indittonepofta nel Sin
dicato de Traarini de 22. Dcembre 1 321 .Ind. 4. perche dello fteflb mefe , &
anno i natiuit: correua la ftefla inditione 5. che pofta nella ftipulatione d'
efla lega ab incarnationc del mefe di Gennaro fufsequente : e ri lerendo il Ma
dio ch'il Bao Mladeno forte rotto dalli fuoi nimici doi volte ( fe pero non re
plica la ftefsa rotta ) e che doppo la prima mandarte il fratello Giorgio al Re,
doppo la fconda fuggifse in Pogliza, e d'indi in Chlirta,doue fi fermafse 1 5.
giorni,&afpcttandoiuiil ritorno del fratello s'apparecchiafle d andar dal
Re con prefenti honoreuoli ; mi quando feguifsero quefte rotte , non eflendoui rincontro di fcrittnre, non fi pu fapere : deue pero crederfi , che duraffero molto tempo quefte controuerfic, poiche cominciarono del 1317. come
di fopra dal frammento de Confcgli flato ofleruato : onde tutto'l paefe circonuicino di Croatia fari andato fot to fopra, diuifo in dependenti de Brebiriefi, loro nimici : gl'vni , e gl'altri faranno ftati egnalmente molefti all_#
Cittd maritime , che non faranno ftate permefle viucr neutrali; perciliSibenzani, e Traurini fi faranno rifolti di conchiuder la fopradetta lega : la_i
ouale eflendo ftet. ftipulatain vna punta def i ra tanto vicina Tra , d iadicio, che ci pi lfi efler (tato tarto per qualche ripctto, che per parte de_
Traurini pu efler proceduto in riguardo de loro fuorufeiti, cnedoueuano
infertar laCamp.igna con gl'hnomini dcllc loro terre vicinc di Prapratniza_i,
(Hiubitouiza, & .Itri a:fcnti loro: per parte de Sibenzani Cquandoaneo
ron vi fia ftata alcuna diT-*nfionc interna, com'jra in Tra , & verifimile vi
" -fse, come in Cuti , ch'era ftata fempre pi fottopofta all'arbitrlo deBrc iriefi di quello, ch'erano Tra , e Spalato ) come quelli , ch'haueuano mag,'inr territorio , piti cfpofto airinuafionc per la vicinanza de Caftelli d'Oi\>r.i /i,Brcbir,Scardona,e Chlifsa pofseduri da Brebiriefi confinanti col lo: > territorio; hauranno perci forfi voluto, che quefta lega fofle fecretarrsen.-c- r.c!i:fa: nella quale pattuendofilamct riella pena per Vcnetiani , creL 4
dibik*,

i8

Delle Memorie

clie di ci ne foffero partecipi effi Venetiani j m come che la lega di

4elte r!oi fole Citt non baltaua per fottraerf dalle continate moleftie , e_*
violcnze del Bano,c fratelli, dclle quali oltre le cofe di fopia acccnnate il Madio dcfcriue l'eforbitanzc .
Che U uauano le rendite aile Chiefe , non offeruanano li matrimvnij , violauaao le
Donnetdepredauano U Mercanti,pigliauano le terre de Cittadini Dalmatini per fcr^a,
clediuidcuanotrdilorodicendo,anoi efottoposlotutto quello fuori dcaCitta,
tant o per ragionpaterna,.quantopcr la potenza da Dio conceffaci ,faceuano impiecar
gl'oitti,e decapitar li t^obili&c.

A tali ecceffi erano arriuate le yiolenze de Brebiricf , le quali hauranno

necruito li Sibenzani, e Traurini di metterf fotto la protettione de* Veneti.iiii, ch'cra l'vnko refugio per libcrarfi dall'onfcffione del Bao ; poichc-
di nucuo fu Podeft Trau Marco Vituri li 16. Luglio 1321. e gli fuccefle_
Stcfano Manolcfso li 27. delloftelo mefe. Di quello, ch'all'hora feguiTe_>
in Sibenico non c'altra memoria, faluochcla deditione fatta Venetiani
del mefe di Marzo i ^i.rifcrita da vn loro Cronifta .
Item in queflo tempo algune terre di Dalmatia , che iera ingrandijjima deffolation
non poff.in do li Cittadini dentro habtame viuer con ogni humiltade , & reuerentia fe
Jottomeefpontaneamentefotto la protttion del detto Dofe , ene Co prima Seben^atti
in 1 3 22 del mefe di Mar^o con mold patti, e condition e la perlo'ma^or confeio de Vetiiexia per la forma depattiper quatre man d'eletion Ufo mandado perso Conte primieramentefer Dardi Bembo ; quellt de Trauftfottomee in lo ditto millefimo , e fait
mandado per C'ntc per lo modo anteditto Ser Marin Mortfini .

Onde fe li Sibenzani CL diedero Venetiani prima de Traurini deueanco

crcderf c'hauranno hauuto magior impulfo de Traurini , li quali benche pri
ma delli 22.di Marzo i322.non fcefsero deliberatione nelConfglio di darfi
a Venetiani , l'hauranno pero prima trattata , e ne ar ftata ntardata la_*
conclufone forf per l'ettione del Cont , la quale hauranno voluto fare qucfte doi Citt conform'il confueto ; il che all Venetiani far parfo poco conuencuole , che da Citt tanto lontane folfero eletti quelli , che da loro non-,
poteuano efer conofciuti , che per relacione d'altn fpeflo fallad , o intereflate : e come che il loro fine principale di riceuer in protettione quefte doi
Citt far ftato l'aificurar la nauieatione del Golfo ; cos hauranno voluto

<ii permetter l'elcttione del Cont a Venetiani ; m ar fors'alfhora foprauenuto il Bao con l'efercito nel territorio di Sibenico , come fcriuc il Madio : percio li Sibenzani pattuita l'elettion del Cont per 4.man d'elettion ,
tome dice il Cronilta,fecero la deditionc di Marzo per riceuer gl'aiuti de Ve
netiani: in queftomentre ritornato Traii Bortolo Michiele , ch'craftato
Podcft, fuelettoRettorcperilmefediMarzo, come era folito di farfidi
mefe in mefe i &ilfuonomenonfimetteuanellefcritturepubliche, como
fi faccua del Cont , e Podeft , e poi fu confrmalo per l mefe d'Aprilo ;
allij. del qual mefe il Doge ferine Spalatini , ach'incrudekndo il Bao
contra le Cuta di Dalmatia , e sforzandofi di foggiogarlc fotto la fu eruiiii fupplicatione de Sibenxanj , Trauriai l'baueua riceuuci in protettione,

evo-

Di Trsl

16)

e voleua difendcrli da ciafruno ; perci Ii pregaua d'aftenerf 'd'oftenderl , e

daraJcun aiutoalBano contra di loro, dalle quali efprtffioni fi fv.o-go
che riceiiuto, ch'hebbero Ii VenetianiSibenico, efapiua 1." <.!dibcrationc
fcguita Trau uianti , che foflero itipulati Ii patti ricercaroi.o cortefemcnte
Ii Spalauni , che non moletaflero quele doi Citt fatte loro fuddite : perche
fapciiano molto bene , ch'anco Ii Spalatim mal volonticri aderiuano ;'.lk voglie del Bano : poiche haueuano anco loro all'hora per Podcihi Marco Sagra
do Vcnctiano : in queilo mentre facend'il Bano quel magior male , cht j-oieua quele doi Citt, Traurini, che dal giorno delladelibcrationc, che
ecerodi darla Citt Venetiani haueuano ommefsodipor nclle feritture
fniblichc il nome del Conte loro Paolo ratello del Bano , eletto in luoco del
ratello Conte Giorgio del 1304.nellaqualC0nt.ca continuando haue na col
medefmo titolo confeguita la nobiltVenetiana infierne con li frateIli,come
di fopra f accennato , e dal Priuilegio , ch'appreflo Ii Signori Conti di Zrino
da efso Conte Paolo defcendcr *i,fi troua del leguente tcnore,appare.
Joannes Superanto D.CVen.Dal.atq.Cro. Dux. Dominus quarts parttuet dimidix
totius Impcrij Homanie . Vniuerfts,& (ingulis, tarn prefentibus, quam futuris prefens,
priuilegium infpecJurts,falutem,& fincerum dileionis affetlum.Tanto confueuit benignim Ducalis prouidentia perfonas egregias ftbi deuotas , & fidas bonoribus ntrepfamq.fidem,et deuotionem dignis retnbutionibus compenfare,ac ipfas dotalibus
conuaare fauoribus quanta Ducatui noftro deuotiores fide,ac operibm fe oftenderut .
Attendentes igitur ad amoris multiplicis puritatem , & plenitudinem deuotionis , CS*
fidei,quam cgregiui,ac potes "Princeps "Paulus Mag. Viri "Paulibone memorie Croatorum Bant fiiitis Comes Ciuitatis Tragurienfts dileiffimtts amicus nofleradmagnitudinis noflr< excellentiam habere promptis affeflibusfe oendit, quamq. prxdeceffores einsgeiffe plena deuotione cognouimus , ipfumTaulum Comitem omnium
confiliorum,& ordmamentorum noflrorumfolemnitateferuata cum fuis hteredibus,Q'
heredum perpetuofticccfforibus in wflros honor ahiles dues, <r veros Venetos recepimus atque recipimtts,& Venetos,' Ciuesfecmust& facimust& pro bonorabtltbits,
& veris Ciuibus & Venetis noiris vbicumq.&femper in Vt fictif, & alibi amodo,c
deinceps baberifprocurari omni affetit&plenitudinevolumus, S traite .fljtuentes,
uod ftngulis libertatibus,fecuritatibus,priuilegijs,immunitattbus,gra;:;s, & bonorius,quibus alij Hobiles,& Veri dues Venetiarum gaudent,& qujmodol'dnt pcrfruj
dignofcHtur,prefatusTaulusComeseiufq.heredes,ac heredum fuccvfforcs in Venetitt
& extra vbilibet,eundOfflando,redeundo,perpetuo,ac pleniffime,ficut melius fen po
tes!gaudeant,et vtanturiEt cum p, efatus Vatilus Cometupien s effcftuM bumfmodi
beneficij denote fufcipere,ac plene con[equi,& habere adMagmficentiam noram Saracenum, om Elie de Sibenico cum pleno , & fufficienti mandato tranfm ftt ,icut de
ipfius mandatifuffuientia conlatpublico inflrumento,fcripto mann ngcli amici de
talis de Efcnlo publicilmperiali'auEloritatc notanj, & roborato figillo ipfius Vault
Comitis pendenti * Idem Saracenus in animara , & {dem dii Tault Comitis virtute
procurator^ antcdicli, nol'i, & fucceffoniims noflris Ductbus taits Sacrofunitsfcripturis,fidelitatis, & obedientia debits, & joins feruandx perpetuo , ficuifat. lunt ce~
teri perfedt Veneti,& fidles noftri corporate preitit im amentum. in cuius ret ceitituinemy& euidentiam prefentes fien iuffimus,& pendenti plmbea bulla noflra mutiri . Dat.in uro Ducali Tat. Ven^nno Diice mc.r.i n^die i. mis Muni) Ind. 1 .
Diuenuto poi efso Conte Paolo inimico del Bano iiio fratdlo, come feriue
il Madio f#prarfcrito/ da Traurini tipulata leco lega; il tenor dclla quie,
fe

j 70

Delle Memorie

fe bene ftato referito al cap. 14.de! Iib4.De Regno D.U.& Cro: lo voglo re
plicare anco qui tradotto nella lingua voJgarc , acciche da ogn'vnopoffi
efler intefo .
Trinme di Cbrifio amen- Vanno dellafu 7{jtiuit.i 1321 Ind..il giorno 24 cf\Aprtle . jld honore di Dio,e della Beata Vergine Madrefua,e di tutti U Santl,e San
te della Corte Celee,e iato,atigumento,& honor perpetuo dell'infrafcritti. QjtcWtl
palto , confederatione, epromejje,falto, efermato, & fatte , & famate trd l'Egregio
huomo Sig.r "Paolo Conte figlio della bona memoria del Sig. Taolo Bao de Crian da
vna parte , e del Communes dell'huomim della Citt di Tragara dall'altra.In prima
dun que infiernes trd di lorofermano vvione, e confederatione in tal modo, to . Cb'il
detto Sig.Conte Taolo deues fia tenuto rebellare,e fare viua guerra, palefe contrat
' Sig-Mladeno Bao de Croati , efuoifeguaci , e contro qualfiuoglia altri nemici della
Citt di Tragura,e quellt con tntto'lfuo potere offendere ,nuocerlisprocurarfelicita'
mente difarli danni,edetrimentt:cominciando effa rebellione,e guerra di qui alla fefla
di S.T:ctra del mefedi Giugnoproffimo.o auantife pi prefio potr . Item debba, e fia
tenuto l'ileffoSig. Conte Taolo hauere , traltare , e reputare per tuttogl'amici della
Citt di Trag* per amici,e li nemici per nemiciie non debba far pace col detto , o
altri,chefono, ouerfaranno nemici della Citt di Tragurafen^a la volonia dea detta
Cttt,& buomini de Tragure,efe'l detto Conte f vniones confederatione con alcuru.
altre perfone contro'l detto Bano,& in detrimentofuo,c dellifuoi feguaci debba meiter
gl'huomini di Trag.fi contntanos voglwno effere nella detta vnione,e confederatione
< olio effo Bano,& all'incotro il Comme diTrag. tenuto ,pt omette,e dene fare al detto
Sig.Conte come difopra in tutto efpreffo-.falua tafedelt del R d'Ongaria, e del Do
ge di Venetianfuoifedeli, efudditi . Item promette'l detto Commun di T rag'ira all'ifleffo Sig.Conte, chefe l'efercito de Trag, v cijfefuoriin Sclauonia contro'l detto Ba
o , il detto Sig. Contefara chiamato Capitanio delle gente Tragurinefe cosi ad eo
Sig.Conte parer,e placerLitem s'l detto Sig.Conte Taolo,o lifuoi huomini haueffera
caufa,o necejfit euidente Centrar nella Citt di Trag.gl'huomini di Trag, prometi
nos deuono ricetier nella detta Citt il detto Sig. Conte, e li fuoi huomini, e quellt de
fender come fefleffi . Item fe'l detto Sig. C.Taolo volejfe , 0 ver poteffc intrometterfi
nella fignoria de Sclauonia, li Trgurini deuono , e promettono al predetto Sig.Conte
darli atuto,configlio,e fauoreper terra,e per mare Jecondo la facotth,e poffibutd loro :
fala [ la fedelt , & honore del R d'Ongaria ,edel Doge di Venetia , e fuoifetfeli,efudditi : & fe colfauor d'Iddio il predetto Sig Conte perueniffe al Banato, 0 alla
fignoria della Slauonia,debba,e fia tenuto lafeiar libcramente godere alli Cittadini,&
huomini di Tragura le loro ntrate,honoris priuiltgijs non debba intrometterft,o ve
ro dimandare, o riceicar'alcuna cofa dalla detta Citt , o buomini dt Trag per ragione
'aleun Banato,Vicariato,fignoriai.o ver Cantea , o d'altra preminen^a , e fe fifaceffe
tra'l Bao da vna parte,e'l detto Sig.Conte Taolo,e Tragurini dall'a'.tra , o vero
fe'l Bao per qualche altro modo mancajje,promettono , e deuono dare li Tragurini al
detto Sig.Conte Taolo ogranno m vita fu per bnon'amore,e per la rebellionc, eguer'
ra,cb'tl detto Stg-Contefar deue lire 1 oo.de Ttccoli . Tiitte le cofe predette promife
vna parte ail altra attendent & offeruares non contrafarefotto pena de 500. Marche
f^rgento,& magior eautella,& cudenla de tune le cofe predette commifn o, che
foero falte doifcmture de tutte le predette cofe di vn tenore ; l'vna d e qult mumta colfigillo del Commune di Trag, e quelle deue rimanere appreo il detto Conte
Taolo , e l'altra munita colfigiUo dell'iftefso Sig. Come >; quilla deue rtmaner frefso l Commun dlTiavurs.

Di *Tru .

171
Pende il figillodi cera, ncl campo de] quale nelli parte inferiore vn'alaJ
grande d'Aquila( che l-ntica arma della Cafa Subich Conti di Brebir la_
quale fi vede fcolpita in piii luochi foprail Palazzo Pretorio di Spalato)c>
nella parre fiipcnore vn'Aqui con apertc3 e Corona in capb, & attorno
il figillo le feguenti Icttcrc .
I* S. PAVLI SECVNDI COMITE TRAGVRII.
ErafeguitainqucilomentrcIadeditioncinVcnctiaJi i7.Apre ij^i.fatta
da Danid Iacobi,Gio:Pietri, Federico MattcJ Sindici, conic dalli medefimi
patti regiftrati ncl principio dello ftattuo fi legc>che fono an-o ftati rciftrati al cap~.14.del lib.4.Dc Regno Dal. & Cro. nelli quali cfsendo inferco fo fteffo inftiumcnto del Sindicato viene in qucllo elpreffo,che verfando la Citt, e
diftretto,in gran pericoli , & opprcffioni, e deuderando Ii Cittadini di ricoiirarfi fotto la protettione del Dominio Vneto, Ii dauaii^autorit difottometter la Citt , e diftretto al Doge > e Commune di Vcnctia : faluc tuitc Je-
ragioni,& honoranzedelRd'Ongaria; comedie dal pliucipio dlie diffenfioni ciuili fu procurata da Traurini la protettione de Vcneuani all'hora.,
quando fu mandato Venctia Daniel de Giacomo Vituri vno delli fopranominati Sindici , ne i iporto la fopradetu Icttcra del Doge del 1 3 1 3. fuTequentcmente quando;J Bao del i 1 . venne con l'efcrcito fotto la Citt , ii
palefementc cfctto vn'Sindico per trattar la deditione,che per i'aggiuftamento all'hora feguito con efloBano f interrotta , edoppoche lifuorufcitiritornafono la fconda volta fuori della Citt , fu fnalmente conclafa iniemc
con Sibenzan i,cos i per fottraei fi dairincurfiorii, che doucuano patir li Trau
rini dalli fuorufeiti prbtetti , e fomentan dal Bao , e Conte Giorgio fuo fratello, che rifedena in GiTifia, come per sfuggirc ncU'auucnirc le niolefte con
tribution!' reali, perfonali, horamai diuenute infopportabiIi,ch'efercitauano li Breberief, le quali oltrc quello ne feriue il Madio , e dalli fragmenti do
Confegli flato riferitd vengono anco acennate nelli fopraferitti parti col
Conte Paolo fo fratello mentre s'efprime ( (befe foja diuentato Bao , douefse
lajtargodere alh Traurini l'cntrate , & bonori , e prMlegij , ne mercar a'.cun* [
per neme del anoto , Vicariato, Contato, o altre premiue*%t ) come doueuano far
lifuoi irate! Ii. Quelle violenze dunque, & cftorfioni de Brcbiriefifurouo
cauf,cheliSibcnzani, Traurini fi daTero Venetiani ricrnando leragionialRcd'Ongariajil nome del quale continno metterfi ncllefcritture
publichc come prima fi fegnito pagare la olitaportione del datio, 6 portorio alU miniltri Regij .

DELLE

17
DELLE
Dl

MEMORIE

TRAGVRIO
HORA

DETTO

TRAV-

Libro Quarto,

Delle differenz con gli Spalatini , e Sibenz^ni : rhomo de

fuorufciti y e difcordie C'mili fopite . Cap./,
I patti, che furono ftipulati in Venetia non alterarono
il folito gouerno della Citt, faluo che nell'elettione.
del Conte, che non fi doueua fare nell'aiiuenire nel
Configlio di Tra conforme il confueto ; m in quello
di Venetia di due in due anni ; e fe bene alli Cittadini
far parfo d'efserfi priuati di prerogatiua,che ftimauano molto:ndimcno,perche erano di gi aTuefatti da
molt'anni di continuare d'hauer per Conte vno della
Cafa Breberiefe fenza eleggerlo,d'anno>in anno,eome
faceuano anticamente , non hauranno ne anco Amato di perder quella prerogatiua, di cui non fipoteuano valere .
1 primo Conte Venetiano , che venne Tra f Marino Morefni , che vi
capit li 2j.Maggio ijaa.eflendofi in quefto tempo iui fermato Bartolameo
Michicl eletto Rettor anco per il terzo mefe : nel tempo del quale deue efler
lata la guerra col Bao , come fi raccoglie dallapromefsa , che fece la Com
munity al fuo tempo di pagar lire mille Giofcfo de Stefano , che mandato
Ambafciator'al Bao era ftato ritenuto , e gl'era conuenuto rfcattarfi col
proprio danaro , come furono anco refarciti l'anno feguente Gregorio di
Salinguerra , e Vicenzo Ampleufi d'altre mille lire fpefe per la medefma caufa; lo ftefso apparendo daU'infrafcritta nota della Cancellaria , la quaie contenendo particolari non difprezzabili h voluto copiare intiera .
die prima Iunij 1322
Defsaloatiis Lucij , &Vetrm Sufle, qui Canurlengi fuerant pro menfibus fex
pretenm tempore guerre reddant rationem compati in Talado coram D. Marino
Maui oc cao omite
die 6
Dlibrt intrata vallis DridprO 40 modtjs ordei .
die 7
In confilio fecrcto ordinatum fuit per dtlum D. Com. & Indices , & Confiliarios
fuos , quodomnes tmCiues, qudmSclaui debeant intra bodic, & eras per ictum
diera coduxifsc in Bofgnenam ,& ibitenere omnes beflias adhoc vt ab tramas <~

1.
ipfis nullum damnum fieri pot , fub pena quartit cuiuslibet beflie > & qmlibtt poffu
accufare,& habeat mcdietatem banni.
die 1 2
Caueflrus preco cois de mandato D> Com. alta voce precoma pro damauit quoi
omnes tarn dues, quam Sclaui,& alij babitatores Trag.fint et efse debeant prefto,&
cumfuis armis , & fuis manerijs caufafaciendi monflram quandocumque placebit ipfi D.Comithnec recedere Ciuitate fine licentia.
1322 Ind. 5.
Ifta efi caualcata,fiue impofitio equorum falla per difcretos viros D.Danieleui lacobiVtiuri,& CaottumT$cole officiaits eletlos die Veneris 14! in Gener.Csufilio Ciuit.Trag.ad ditlam caualcatam, & impofitionem equorum faciendum ex formareformationis diCli diet Veneris %1 in ditto Conf.' General: fttl.e , qui cqut
efse debebant valeris ad minus pro quolibet 60 lib.par.& baberi debeat per infrajcri*
ptasperfonas vfque ad Kal.^iug.prox, venturi.
Mengaj^a Silueri,& Baronus eiusfrater cum eorum Matrc vnum equm.
luue Tetri vnum eq.
Slaucho cumfilijsi*
Duymus stephanicumfratribus fimulcontmorantibus 1.
Daniel Duymi . 1.
Daniel Jacobi ViSuri . 1
luue Defse . 1.
Fredericus Matthei cum fratribus . 1.
Defsa Baiani
Michael Stephans
Matbeus Sori
Defsa Taimte
Tlufolus lulle
Tetrus Defse
Meif lulle
Bona Francijc i Valentins
Dobre Sori fil Sori
Mari* Vx:MirJe, Gappe filiafut
Tetrus Suffi, Iacobus de Veficbo
Gaufius Defse, France Martini
Defsa Vitalis, Vitalis Martini
Bona Vx. Cipriani, Bona VxMarini
Daufola Dornte cumfororc , Defsa Strautini
Firminus CigatJe, Grcgorius Marini
Vx: Mattbei Dobre, Tacla eius filins
Greg.' Salinguerre > Martinas Duymi
Vtcentius ^.mpleufi, Tomas Sartor cum Sorore ViCtWti] predifii
Matbeus Claudij, Vx TetuCaflrafoci cumfilijs
Defsa Duymi, McngaT^a eius films
Francifcafilia Luci Defsa Ioannis Lucif
Trode Vx: Sore, Daniel de Domaba
Tethufa t{aticben, Gubrefa eius gener. Menlo eius films
Tetrus lacobi, Steffanus eiusfrater, Defsa T nal
Stana VxiDonati, Biui%e de Bella CaMus WcoU
_ ..
"prufcbQi

174

Metnorie

TruJcho,Rado Smoeh, Mr.rinus San\e

Gregor. Luct,Damianus Seretnie, Gauftgna Suffffo
Matheus 1\icoli%e,Martinus Ve%e,Duymus Vtticb,yx tacle Caligartj
Tricla Ioannis,Cipriantis "Part'uCiprianus ditliBarti
Laurentius Len^i , "Petrus Valentin, Lapp.t Mater Temene
Defsa^a filia 7^o!trtar,3u%efilins Dohrayni
Elias de i'ip.Duymus /cbe,Matinee Coradi, lurfix de Tercbel
"Petrus Deshuene
W
Delibcratttm fuit , & ordinatumjer D. Com. & per Ditos oClo IudJ. & Cenfs.
per Aduocatos > & Dejfenf res Cois, & per Carnerarios, quod Dominicus films
Standi fit, &effedebeat officialis fupergaleas, ligna, & alia nauigia cois Trag,
ad fallt andum , Cr gubernandum , & alia ejsana circa ipfa nauigiafiendapro lib,
^.quolibet menfe.
Ii lulij
Ser Daniel IacobifiMicboi Stepi,f. Menga%a Silueflri , f. Federicus Mathi offi
cials ad viden. ixtiman.recipien.equos impotos.
Da quefta nota fi come confia efer flata guerra nel tempo precedente alla
venuta del primo Conte Venetiano , cosi referendo iJ Madio al luoco citato
nel capitolo precedente, che tr quelli della Lega contro'I Bs.no , che lo nipnero , e perfeguitarono fino Blifca , vi fofle Paolo fuo f'ratello, che conclufe
la fopradetta Lega con Traurini contra efc Bao il mefe precedente d'Aprile, viene riufcire il tempo di qucfto conflitto del mefe ai Magui ; doppo'l
quale faranno continate Poftilitd col medefmo Bao ritirato/ in ChffTa_,
appreffo Giorgio fuo fratello : poiche fi vedono le diligenze vfate in Tra nel
mirar gl'animali, far moflra della gente atta all'armi , e fcielta di 40. caualli
per il mefe di Luglio, & infierne apparecchio di Galere, & altre barche.e foggiongendo il medeimo Madio , che doppo la rotta del Bao li Traurini , o
Sibenzani con Galere, e Soldati Venetiani vna notte vciti di Tra pigliafiero Almilla , e Scardona faccheggiandoIe,& abbrugiate le b?rche ritornaTe-o
con gran vittoria ; queft'apparato deue eferfi ftto per l'impr^fa d'AlmiTa.j,
che fuccclfe felicemente , li come all'incontro l'altra tenvftre delli medefimi,
ch'andarono lo ftefs'anno fotto Chlil riufci malamente, comeriferifee lo
flefso Madio al i . Seguita poi i narrare nel fopr3regiftrato cap. ip. la_,
venuta del Re Carlo d'Ongaria Knino ; doue fatto venire fe il Bao Mladino lo faccfTe ritenere , & intefo , ch'il fuo efercito , c'haueua mandato in_*
aiuto del Duca d'Aufhia foTe flato rotto, ritornafse in Ongari? conducendo feco MIadino prigione , mnon metteil tempo comefd G;oan: Villani,
ch'aggitinge anco Iacaufa della venuta Iib.p.cap. 175.
7d detto anno 1 3 22 del mel de Setiembre Cario Fwberto Ri d'Vagbcria con pi
di vinti milla Vngheri Canalla corfefopra le terre del R di .-.fea i Scbiauonia , e
venneorefo Guidra due giornate guaflaado ilpaefcper agiote , rhe li Schiaui
non lo vbbidiuano ; onde ft temette per quelli di Scbtauonta,& arrer. per li V*~ciiani cb'elli non prendeffe infino alie marine . Allafine il ditto Rdi Rafeiacee le fue
eomandamenta,& ancora per lafeonfittadifuagente inBaukra ftriterno in Jieiro
in Vngheria .
Quefta mofsa del Re d'Ongaria , fi come principalmente deue cicr fhta_
per caufa del R di Rafcia, cosi hauendo cgli condefcefo alli fuoi volcrifar
venu-

Di Tral
ij$
venuto Knino , che appunto doi giornate Iontano daZaraperconofcer
com'eranopafl'ate le dienfioni tr'IBano Mladino,egl'altri Conti Croat*
( ch' Villani chiama all'vfo d'Italia Schiaui ) e fatto venire il Bao lo laceffe
ritenere , e trouandofi doi PriuiJegij all'hora im conceffi dal R alii Sibenzanili 8.0ttobrei 322. nelli quali4hiamando]if'cdelili conferma Ii Priuilegij
delli R fuoi antecefsori , e fpecifica le terre , cht- s'includcuano nel loro ter
ritorio: da queftifi puodedurre, c'hauefse mco penfiero di qualche.
compenfo alle Cittd maritime ch'erano in poter de Venetian i, come accenna
il Villani, m che per la rotta della fu gente tralafciafle di farlo , e ritornaffg
in Ongaria, e per le moite qiierele , che con tal occafione faranno ftate fatten
contra Mladino lo dene hauer condotco feco prigione , come colpeuole di
tutti Ii difurbi feguiti .
InqueftomentreinTraper ordini riceuutida Veneti fi Ii 6. Luglio
publicato bando , che tutti Ii Spalatini doueflero nel termine di giorni
otto rkir dalla Citt, e territorio , e che ncfluno ardifse andar d Spalato : e>#
nel medemo tempo Sibtnico il Conte Dardi Bembo haucua ritenuti alcuni
danari de Traurini credendo, che fofsero de Spalatini ; m Ii 2 1 . dello ftefso
mefe furono d'ordinc Ducale reuoeati ei bandi , Ii 1 o- Marzo 1 ? 2 3. venne
Trau petracha de Pietro de Petrachis Ambafciator de Spalatini dimandahdo
ad impreftito ^o-corazze per diffa del Caftcl d'Almifsa , li furono confignate
ao.corazze lo.Colari , e ao. Capelle fegnate col fegno di S.Marco ,
impreftata vna barca per andar Venctia, che poi f rertituita doppo il ritornoli
io.Agofto fufsequente, e feriuendo il Madio al cap.21.
Dui 1 3 23 mfe frilis dcima quinta Luce ntrante audiens Comes Georgius
quoi 1 Spalaten.inuafiffent cepit doler multum , & dolcndointratut cam Spa!atheir depredauit totem beialiam Spalati.
Seguita poi narrare, come forciti li Spalatini in numero di laoo.andasero fotto Chljfsa, e fofsero rotti, e tri mort i,e pref ne reftafsero 1 so. tr quali molt i nobili , e rimprouerando alii patriotti foggiunge , che Panno prece
dente l'altre Citt di Dalmatia vnite con Venetiani poco honore riportafsero ritornando d'indi con danno , e vergogna, e nel cap.2 3. tr li rimproueri,
che f al Conte Giorgio dice,
deruere Ciuitatcm Spaleti,& anferre jilmiffunh& habere ad vette reftrum vbieffet enrfttf, & locmpiralarum.
DaJchefi come fi feorge, che del mefe di Mano 1323. Ii Spalatini erano
partecipi nel prefidio d'Almifsa, cosi dall'vltime parole del Madio fi vedo,
che fi faranno in ci intercfsati per ouiare il corfo alli medefimi Almifsani , li
quali in quel tempo pin che mai per l'adietro fi faranno fatto lecito d'elcratarlo : poithe dal tor Conrc Giorgio fopradetto del 1 31 .li jo.M.tggio h iuenano ottenuto p iuilegio ne] quale fe li concedeua d'andjr in cono con obli
go di dar p rte determinate dclla preda al medefiino Conte proportion^
della graudezz* dlie barche da 10. fino 40. remi a . Hora , cii 'ar riflefso
alla prefa d A!mifs rta da Traurini, e Sibcnzani con l'aiuto de Vcneria.ii, e
fufscquentemjore al bando cor.cro Spalatini , fu reuocatione , impreftito d'
arme a'Ji nedefimi per cuiodi d'Almifsa, emolto pi della barca per condor
J'Ai iL: eintor Venena, conofeer, che li Spalatini aeanti la rotta del 4 ino
non hiiranno ardito di difgitarc, ne lui, ne'l fratelloj che riledeua in Cnlifk
*t Reg. Dal'./.4.C.1J.

Delle Memorit
tanto vicino loro, pofi'edcua Almilla ; onde per la vicinanza (aramio
ftati partecipi , t'autori ciel corfo d'efli Almirlaiii come s' di Copra notato ,
che altre volte, cd efl], e Ii Traurini fiano itati creduti partecipi , e che per ta
caufa feguiflero in Tra , e Sibenico contra loro Ii bandi : ma che huta ron
flare I'innocenza loro , foflerc anco reuocati , che l'andata del loro Ambafeiatore Venetia con barca Traurina nonfofle perche loro non haucficro
barche, m che ci faceTero in rig-.iardo, ch'il Conr-j Ciiorgio non fe n'arccrgefse.fi come penerratolo venne a depredar la loro Cumpagna,comc riferifee
il Madio fopra aegato.
Qui:ti. premura haueTero i Vcncti^ni , che la nauigatione del Coito fofle
i.. ...... , co:r.e prontamente fpendcllero per pcrfcguitarc li Corfari la lettera
ndmedefimo tempo feritta dal Doge 1 raunni lo dichiara regiftrata lib. 4.
cap.i4.rii:ilap"ef'ctt'cp'>ra de Regno Dal.& Cro.
Fj mcntioix j! Madio ai cap. 22. che lo tefs'anno fofl flato mandato dal
R i! Banc Nico per nflltere alla Dalmatia, Croatia, e che dalli figlioli di
Babonig li fefle fatto oftacolo : ma fconfitti da lui fi humihaflero , ed'egli capitafle Spalato , doue fofl'e rkeuuto honoreuolmente, e che ritornato verfo
Ongaria , tutti li Barcni di Croatia faceflero colloquio con Venetiani , e_>
Citt Dalmatine , nel quale fofsero ordinate moite cofe contr'ilR, &il
Banato:di quelto colloquio fe ne ha nncontro nella procura ftta dallaCommunit di 1 rau alli Sindici, che per parte fua doueuano afilflerui,che far be
ne di regiltrarla .
In ... eins nat. 1 5 ta^lnd.j die Inn 2 Rgnante D.Kr.
Ser"' R.Hung.tempore Vcn.Tat.D Lampredii Eptnob.& fap.Viri D'Marini Maurocenibon.Comitif,& Capitanij, & nobiiium Vir DD-Dcffe Bafliani, Ioannif Defje Tetri, loan.Vetri Duymi , & Federici Mattei Lut* ludicttm Ciu.Trag. in pleno, &
CHli Conf.- Cois , & Ciu-Trag.voce , <Cr fono more jolito congrega
te de mandato dii D Comits, & Cap.& volntate Dorum olo ludicum , er conftliariorum die Ciuit.Supj"' D.Comes, & Cap.profe , & fueeeoribus fuis , de voiut.tite, & confenfu omnium , & fingidor um in dio confitio exientium , & ipfum
totifium vniuerfum cum ipfo D-Comite,& Capit. & eitts autloritate , qui omnes diftam Ciuit & Trag.totaliter reprefentant fecer. ioni.& ordin-vnamm. & contord.& ex certa fcientia nobiles, &fap- Piros D.D. Daaielem lacobi Vifturi , Lafo(um Tacle, Muhaelem Stepbani, & Fcdertcum Matbei Luc) hon. Cines Trag.abfentcs tamquamquam prefentes fuos & die Ctu, & Cou Trag.folemnes ^mbafs.*
certes nuntios, V Smd.fpecialiter ad comparend.pro ipfo D.C0.& Cap. & dio conf.
genetali, & dite Ctu. Cois Trag. & fe prefentandi m colloquio parlamento ,
quod fieri debet m Syben. velaltbi per Mug." & Sapien.- Pros D.D.Bartvtam. Mi
chael; luflinianum luflmtano , & lacobum Gradonico de Ven. Hon. \. M." D*
Incltti Ducis Htn.in partibus Dal.& Sc'.ationt* & per nobtlem, & Sap. Cr potentem
Vitum D.Mex de fetiet.bon.Com.& Cap Siben.cr ipfius S:ben.Cini.
t.un nobiles, per (uampluries egregios Comits, & Magnates, & Barones, nubiles
yir os Sciawmite Jiu Croati*,atque almatu, & ad dicen, traan. ~c. tu dio f/otloquio ovinia , &
videJUm fore vtite pro bono flatndtttCiuit.Trag. & ciusdflnu, & totm Dal. V Crout1 &,
promut- &.
bene non fi pu difeernere quai forte di conuentioue all'hora feguifse,
tutta-

Di 'Trau.

1 77

cuttauia efsdo ftati madati 200. huo. li p.diLug.fufleq.co l'infrafc.comiflioni.

Iji4die$ IHJ Nos HicrltusVinirie Com.&Cap. f lud. (J* Cof. Trag cuta njftro con f.
Grli temmittimus (iei Buymo Stephani quodt Capitanius txtrcitus ducenterum himinum,
yutm adpnftni mititmtti Gi rgio Vceuodc 0* Nelipitie Vocnodt, ff filijs Ciirincy , /lue eerum
gi> f J**d vedas turn dtto exercil ad ipfes Giergium , fr tfciipitium , t? ts Curiatif, &
fuam ligamjfr tpfos falutare Atiias ix parti nora cum lUis fltnit virbts,quibuj crldidtrit txpedre,r til retraces i/er magna,& antiqutanncitii diutiut bail te f ojieft inter , '.>fas di medequtd if[um Dujfmumjf dtititm neflrum txenitum tamquam firmit amicii trn f.
mittimus tffirtndefibi diitum exereimm fue ienep/ vaiuntatii, & in frtdiis vtiad
!ehru verts freut tut prtuidcniuvidibilur exptdirt . Item quad e[si d'bcas cum ditto ixtr.
tit in if/arum Gref r Ne/i/, (y filier Cunad/ ,& fm ligttuxiU &famertm centra Cernir.
Slipofum di [nafr fratrim Stipitij , & finttmfuam facitnde in ipforum Geergy Ntlip. f
filiarum Curiaci/ ttrriterio qHidquidfctuirijfptuaredrpirttntre adhononm. & commodnm>
finir ipfum Stiphanitmjffratrim fuum & larum gentim ixtunda tirriteritun ipfirum
Grtg.yey.& fil.Cur.nififorte cauf* dandi btunm,vil accipitndi cura ipfo Stepofio.&fratnfuo,
& ttrumginMtn dum lamn nen vadas in So/na caufa agridi aliquid pre ipfs Gi: Nil. tf fil. centra ipfum Step.&frem fuum,&ginttm fnam.lttm quod ad damnum Cliff!,vel alttritit
liti,vil hominis nen accedas pnierquem dium cem.Sttpfr fratrisfui & eorum gintem,

Da quefta fpeditione di gente , e dalla precedente procura fi vede che H

Traurini faranno entrati infierne c Sibzani in lega c li C.Crpati, m non fi
faranno voluti ingerir nelle difleiifionijch'erano trd efli Conti,poiche il Mat'.io ferine al c.zg.ch'il C.Giorg. di Chufla del 1 324^ y.Giugno raccolte gent da HliunojBofna, e Pogliza andafse a Xilino afpettando l'efercito del Con
t Federigo de Segna,e de Zaratini:m ch'iui fofse rotto dal C.di Cetina,Nelipitio,f C.Giorgip Mihouilouich , fatto prigione infierne con Baiamonte,
e Buoana,& aim rimprouerandoli,che per mezo de Zaratini volefse diuentar
Bao, e diftruger Spalato . Dal che fipu dedurre.ch'il C.Giorgio tbfle colle
gato col C.di Boina, giache haue na de Boihefi feco, e que] li , che li diedero la
rotta furono gl'ifteffi , alli quali li Traurini mandarono le genti contro U C.di
Eoha;nia pero non volcuano , ch'vfcifseio f'uori del territorio de Collegati,
ne meno,ehe danneggiafsero Chlilla,o altri luochi:onde da qucl'efpreflua f i
cono ice, che la lega era (blamentc defenfiua . Nello ftefso tempo vertirono
ctrouerfie con Spalatini originate dalla mentouata guerra,ch'era tr loro,
Chliflani, nclla quale fi fecero lecito,e gl'vni,e gl'altri di nuocerfi oimnq; fi
trouauano: onde per la vicinza il territorio di Tra diuennemal ficuroiper
ci li 22.Aprile 1323. fu fatto publico bando, che niun Spalatino,Chlifsano>
o altri ardilTero depredar,o far ingiurie fotto tjualfiuoga pretefto nel terri
torio di Tra Chlifsani,Spalatini.Croati,Dalmatini, o altri intdendo, che
tutti douefsero efser falui,c ficuri,di che ne fii data notitia ad ambe le parri,e
perche feeuirono vari) latrpcinO,e fpecialmente li aa.Febrar.i22^.furono da
Spalatini Kpogliatialcunivicino a Vraza, perci furono mandati Spalato
Cafotto NicolcjlofefStefaniAmb.per dimadar fatisfattionerla quale no efsdp feguita.furono li 28.de! mcdefimo eletti Greg. Salin g. e Michiel Stef.nuoui Amb.li quali li 4-Mag. in picno Confeglio di Spalato efpolero,ch'e'sendo
feguito il fopradctto bando a fauor de Spalatini per laguerra , c'haueuano c
Chlifsani prpteftauano per li dni fatti nel territorio di TraL.6.mille:F poi
trattatp aggiuftamentOjche non fi conclufe , e finalmente fucompromeso in
trc arbitri Daniel lacobi lofefStef. Traurini& Andrea Defse Micaci/-Spalatino , quali li j. Marzo 1315. condannarono il Commun di Spalato pagar
;il Commun di Tra lire ottocento cinquaata noue foJdi dieci denari quattro
i trewttc, e rifcruaroao Je ragiom .-t c^uerfiprmatui nominan : e ne I

mede-

Delle Memorie
mcdcfimo mefc , f conclua pace rr Spalatinje la Contefsa diChlifVa,
nicnrrc era ancora prigione il Cnim Giorgio fiio rmriro del Conte Nelipirio
per mezo de Zaratini, clic ne furono rbitri pagando certa fomma di denaro
Ii Spalatini per liberar Ii loro prigioni, come feriue il Madio al cap. 24. e cos
tcfs la caula deile controller lie con SpaLtini,&: all .Maggio 1326.U pega
ra da Spalatini la tcrza,& vltima ratta titila fopradeua ccmdanna .
Haueuano in qncllo mentreli Sibcnzani con l'occafione dea veniitain-.
Dalmatia delli fopranominati tr Seiiatori Venctiani con titolo d'Ambafciatori moflo lite all 2 iratini dimandando la reftitutione dell'ifole Zuri , Mortaro,& Arte, e perthe nello fttfso tempo haueuano cfi Zaratim concefso le_
reprciaglic contro Traurini; cjuefli 11e diedero parte alliprcdetti Amb. & an
co Vcnetia dimancancio rilarcinienti de danni paiiri diuerfi tempi ncJ
territorio cii Zara, & infierne elpedirono Amb. Zara con rintraferitte commiflioni,nellequali oltre il proprio interefse eiprimono anco quello dc'Sibenzani loro collcgati .
1 324 Ind. 7 die 27 Madij . Ttys Marinus Manroceno Co: & Cap. Trag, cum nris
Ittd.& ( oufilio vig nti comittimus vobis nob. uiris Greg. Salinguerre , & Vicentio
^impleufi dtlettis fidelibtts, & *mb. nrh quod eatis ladram , & quod D+Com. lad.
nobiles, & ditfa Ciu.ex parte noflra, & noflrorum nob.& Cois TrJfalutetis cum
t!!:< pulchris, & decenubus verbis, quibus vobis vtdebitur conuenire .
Item quod ex parte noflra , & Cot* Tr. e xponatis is quomodo dicitur per nob. Sy
ben. quoduper eo , quod ipfi detment Sibenyiuis quafdam Infulas , quas ditli Siben9juii dicunt adfefpeaere noluntfe compromhtere inD Ducem, in coes amicos,nec
volunt quod per fapientes iuris iparum Infularnm queflio terminetur offerentesfe Sy.
hen^ani iurafua, que haben tfuper indefigtata tranfmittere Venet. Taduam , Bononiam, Tarifant, vil quocumque placet ladratinis, & ipfi Iadratinifua iura ftmiliter
mittant ad hoc, quod ditla queflio fine debito termtnetur, de quo ft ita eft nobis difplicet upie.it b s , quod ipfi ladratini, & Syben^ani quiete > " amorofe viuant ad inuicemficuti debent facer boni vicini ; & quia ipfi ladratinifunt amici bominum Tr.
ipfi Syben.etiam funt non fol um amichfed tamquam fratres bominum Trag.vtpott
fraternuatts vnitate ligati, & quia tam ipfi ladratini, & Syb. quam nosfumusomnes
Balmatini,& fub alarum vmbra D.Duc:s,& eius dominiofuppofui; ideo rogamos ipJos ladramos, vt avr.icos Kariffimos, quod in ditla queflione talitsrfe babeant, & itu
prediis talem modum,& viam inHeniar,t,qu Deo,& hominibus mundiplaceit, &
quod inter ipfos lad. & Syben.onmis fcadali material's oriripoffet,quod Dens auer
tat tota tollaturJ Uta quod cffr.atis nos iffi . lad nob.& Ciu.Iadreadfacicum inpreditiis, & aiijs omnibus , quefiirnus , & poumus omnia , qu*fpeant ad
strtufque C;s,& Ciu.commodum,& bvr,orem.ltem quodfacialis tranfitum per Syb.
dicenta D.Com.lud.ir nob.syben.qualiter ladram ex parte itisfuper negotio
Jnfularum I arum, quas ladet tir.i eis tenent ab eis aeeipientesfuper inde informatio.
fi quam volucrut Vobis dure. Item habita refponfione D.Com.ladre, & fuo conlio tomttimus r ubis, quod pofiea taugatis vt rba eisfuper noflro ntgotio dicentes eis,
quod ipfi po'unt prout eis placet adnos venire, & nos adipjos non poffumusmittere
ger.urn noflram propter reprealias non raiionabiles,qua baient contra nos , quod eit
placeat ipfas nprefaiias , & [uper ifla materia dicere prout vobis vtdebitur
conuenire. Item quod dcbeatis requirere eos ex parte noflra , quodfuper damnis datif
wRris homimbus pergentemfuamprouideantfacer quodiuRum fit,& decens Jupet
qpibuidanuiist& fuper negotiodtSatumrepre^tlurum rogauimus D.D. Eartbola*
MUU&

Di Tr .

179

Michael , luir'anum Iuiniar.o , & lacobnm Cradonico Ambax. D.Ducis >

quodfe dcbeant interponerc,& eis dedwwsfupcr i.idc petitioner nofitam in [cripta ,
qui D.D. - cos requifiucruntpcrprediSis , & ipfi refponfioncm n n congr-am
dedeiunt cifiem; de quo miramar , if ipfos ladratiros rogetis ex parte nfa quod [api
idis daptiis per ipfos datis homm bu- nofin; talitc:[ habere dein ant , <T talitcr rin
dan, & viam muemant, quod tn:cr tpfos,& nos ..-t feand ilnm oriatur; qni 1 pa
rat- ftnvns preditlis facer quod contentait W amorem, r amu i:\am quamfeema
baenm habuimtts dintiks confe*ucm;is .
Mi non volendo liZaratini afscntire ad a!cim ginditio. 6 comprme f-.n furor.o di nuouo cletti Amh. pro cita re .i Zara jo. - : cicero l'anno fegnente ;
Se all'hora tii concerta to di Lr colloqui :i nell'ifola di V.rgat 1 per trattar arjgiuftamento > doue non cfsendoli coitClufd cofa alcana lu di nuouo fattovicorfo Venetia, e fi nceuc la fepuentc Jettera .
loan.Snper.<2rc."t{ict>lai- y-tuen-jde no Mandato ttn.& Cp.Tr.ac proui-iiz vhis
2tid.& CoiditxterrAfi Uii faLtUthClr dd. }f Sum. Verted neam prefeniiat* <<:/*
efl diu pro 4mb,& Sind.vfo vir dtfcrettts Greg. Saiingu ne requtrens nobis ratio fihi fieri contra ladretinos de damnis per eos illa'is homt.'iibus Trag. & fed quid
inuentum fuit quod in Uttera n'ta miffa ladrannis , vt muteront Sndicos fuos Fcnec.
ad refpondendum vobis, alijs fidelibus nojlris -. .- fifi de reprefijs,et
non de damnis,pro quibus non poterant responder poflquam pro ill s nan erant vocati
dtffiniuimus defenbendo I idratinis , q od fuperdamms dans Trag, faciant eis dbi
tant , & expediturn mflitix complementum , taliter quod non habeant materiam cjn quercndtiquod fi ftcerint,nobis eritgratum;aliter faciemus, quod de iure debebm.ts :
Jttpcrfatlo reprefaliarum fie deliberatum efl quod fcribatttr Jadratinis licet pliiribus
ex noflrisfapientibus videatur quod licet reprefali* data fnerint antequam hc.uines
Trag.effent noflri fideles;nihilommus tarnen poflquam conqueruutur nobis,qncd mufl date funt, poffumus etiam fecundum paila eos audire , & Jijfinirc inlam tarif..:*
refpeilantes potius ad bemgnitatem cum eis ire, quam cum rigo e deliberan;mus adptefens non definir mfi rogare eos , quod taliter prouxdeant , & factant quod
ceffet inter eos caufa ditlarum reprefaliarum , & omnis materia qiicflionis ita quoi
Tragmini inflam non habeant materiam conquerendi . Dat. . , die 10 decern. 3
Indic. cio 1 315.
L'efpreffiua,che fi il Scnato (che fe bene erano ftate concefse le reprefagl:
da Zaratini contro Traurini ananti, che fofsero fudditi de Venetiani, gii'chc
i lamentauano, poteua afcoltarli fecondo li patti , nondimeno voleuano pre
gar liZaratini di far in maniera, che Ii Traurini non haucfsero occafone_>
di lamentarf ) non puo intendcrlifc noni dichiara, quali fofsero li patti
mentouati.
Nella predett'opera De Regno Dal. & Cro.al cap.ij. del lib.4. Hato dettojchc li Zaratini del 13 1 . fotto'l dominio de Vcnetiani c pat
ti molto Lrghi,cIeggendo loro il Conte, che veniua confrrmato dal Doge ,
ijoucrnando la Gitta con le proprie leggi, ncllalbpradetia lite ventilata_
Jiunt'lDoge l'anno precedente guando HSibcnzani mandarono la rctitutio.
ne dell'ifole a Zaratinquclti fi dichiararono di non afsentire ad alam yiuditio del Dogeie di non elser obligan di tilpouder fuori dclla loro Citc , & ef<cr tenuti li Venetiani di mantenerli ncl polsefso d else Ifcle , ch'trano loro
juando feccro li patti; Li medefimi pattiTuuranno aegato contro Traurini;
.'mi come che nclia fopradetta lice couitaua, che J'ifolc trano tatc lcuate SiM 2
ben-

i8o

Delle Memori

benzani col fauor , e potenza de Venetiani per le caufe di fopr accennate ;

cosi all'hora che Sibenico era venuto fotto'l dominio Vneto ceffando la_
caufa,f termmato, che gli foflro reftituite, non oftanti l'allegationi de patti , che faceuano Ii Zaratini : m nella controuerfia con Traurini eifendo du
bio fe le reprefaglie conceffe auanti che Traii fbife in poter de Venetiani poteuano efler giudicate in Venetia , ne f rimefsa la cognitione al tribunal di
Zara, dal quale fe Ii Traurini confeguiflro cofa alcuna non fi troua memoria.
M non ancora opita quela controuerfia con Zaratini inforfe i'altra con
Sibenzani per la Villa Bzno oceupata da loro: per difenir la quale conuenneroli ai.Agofto 1325. nella Valle Stolpona( hora dettaStrupin )comc luoco del confine ad ambi doi commodo Nicol Veniero Co:di Trau,& Alefsandro Morefini Co:di Sibenico con diece nobili per parte eletti per tal'effitto ,
doue dimandando li Traurini la reftitutione, & ofterendo di moftrar li Priuilegij, non voendo li Sibenzani vederli fi partirono fenza conclufione s'accrebbero perci li difguti , e feguirono diuerfi danni nella Villa Albona , o
perche nel medefimo tempo li Spalatini fcero la deditione Venetiani , co
me racconta'l Madio al cap 28
.An.Dt 1 327 Ciuitas Spilatt obtulitfe dominio D. Ducis , & Cois Venet. & babuerunt Comitem ab ipfis Henet'u cum paSis temper obferuando honorem Regis
Hur.g.& libertarem Cimt.Spalati
Vennero con tal'occafone Tra Marco Vituri, e Federigo Dndolo con
titolo non pin d'Ambafciatori, m di Proueditori in Dalmtia, iui f trittato d'vnir in lega quefte tre Citt vicine Spalato , Tra , e Sibenico, e con la_
ftefsa occafoe fitratt anco d'aggiuitar le differze conSibenzani:m come
folito di quell 1, che pofsedono la cofa controuerfa fchiforono li Sibenzani
quelo trattato,e li Traurini per non interromper quello della lega fi contencarono di dircnrlo per all'hora,e f conclua la lcga,chc ftata regiftrata nel
la predett'opera al cap. 1 4-del lib.4.
Pafl'ataqueft'occafione.c non volendo li Sibenzani fentir alcun trattato d'aggiulametp,f mandato Daniel Vituri Sibenico proteftar di nuouo, co
me fece li 2.Maggio 1328. alia prefenza di Marin Zorti Conte nel pien Configlio de Sibenico implorando l'autorit del Doge, lo ftelb anco mandato
Venetia li i2.Giugno dell anno feguente,& ali if .Settembrc fi fece di nuo
uo la proteita auanti li Giudici delegan nella valle di Strupin, & il giorno fcguente fegui la fentenza del tenor infraferitto.
In Dei nomine . > Dni 1^19 Ind. 1 2 RgnanteD.Kn ulo Roberto R.fng.
.Mo nto D Franc. Dand. Inclito Duce Ven.tcmportbm Ven. Tat. D L impndij Tr.
Epi nob.& fap firi D.Ioannis Gradonico Hon.Com.ac nob. vir. DD. Georgij Marini,
CafoiHicoic,GregoruSaiinguerre,& Mxrini 1 ludicum . . die i6S-pt.
T^os Donatus Contar.Spalat& lobes Gradomco Trag.Comit.vnj cum D.LudouiMauroctnoCom.Stb.vt priuata perfona ludices delegan de mandato Hl.1 D D Franc.
Dandut.iactiti buds Ven.ad cognofcdum nonnitUas queiones vertentes,et qnx verti
poent inter .Cm Sib.& Tr.vel pedales peijonos a.icums caritm,et ipla Coa caftont confii'Htir territorim iuxta tenorem mandan, & litirram ucalium cutlibet noslrum vnius,& etujdem temiis tfanfrniffaru ,'u ir litterari
Donato pred.cto dire laru, vtex eis de alijs ctiiduabut utttris babeaiur notitia
tenor de verbo ad verbutn$alisefi.Fran.Dand.&c.ona:oLontareno defuo m." Com.
SpaU
lib. 3. tap. .

Di Trau.

18 1

Spal.&c. receptis,& intellects litteris veflri Oonati Spal.ac

V. Lodoit. .
Syben.& lobis Crad.Trag.Comitum continentibut ,quoi iuxta mandatum nrum ter
tuerais omites tres ad loca queflionum Pille de Blifoy, & confiniiim, & territoriorum
ferten tium inter Tr.&Sib.pro ipfis videndis,rationibus partium audien.iis,exata'mandis,& diffiniendis,quia cum ad fententiam vcllitis proceder inueniflisvillam
de Bifoy per [pedales perfonas Syben.& non per effe detentam vifum fuit vobis
Comttibus antedtiis,quod mandatum norum ad[pedales pe)fon.ts trahi non paierai,
ideo adfententiam non proceffiis; [ed tarn partes predicas, quam prndtem viruni
jtlex. lobis Cancell. Spalati ad nojlram pre[entiam tran[mift(lts de fa 1o informatam
&c. Quorum partium tura diligenter etiam audttis , & examinons cupientes ut finit
dbitas, atq.iuflut dtclis queflionibtts imponatur,atqne confiJerantes,quod queiones,
tarn d.a vtlla,quam territoriorum, Gr confiniiim melius, & clariui per vos , qui tbi
efiisy & dittos quejones iam examinais point , & debeant diffiniri , & ter riinaii ,
quam per altos prouidtmus ipfas queiones adhuc vobis tribus Com. commit. ere rainandas, terminando*, & definiendo* tm inter Coa pred. quainter [pedales pujo
nas, & Coa vertentes . Quare uobis[cribimus , & per nos, & nora conftlia minus,
& rogatorum , & de quadraginia precipiendo mandamus quatenus b debito Sacrameuttvos Comes folws tamquam [pecialis perfonaeffc debeatis cum Com.Trag.&
Sib. & ipfi vobifeum pro videndis , aud. difeutien. & diffinitiue terminandis oibus
queionibtts prelibatis taliter quod vfqut ad duos men[es reeeptione prefentium
computandos ipfe queiones Ville de Blifoy , & tenit. & confin. tarn ft inter Coa pred.
quam interpies perfonos, & Coa nt per vos, velmaiorem partem verum conuenienter in vnum et uobis ui debatir audientes lurapartinm, qua oendere ,proponere,& allegare uoluerint infl, & [ententialitr fini terminai*, & totaliter definita
[entes tila, qua per uosfuerint termnala vi e ditlum partibm obferuari , qua
penitut volumus ee firma , m preditlis autem omnibus & connexis,feu dependStibus
ab eifdem andaritate prafentmm plenam auiloritatem,iuflitiam, & arbitrium uobis,
yei maioriparti veftrum conferimus , ac ex nunc partibm diflricl preeipimus , vt
qua diffinitafuerint per uos debeant tamquam . nobis promlgala inuiolabiliter obfer. Dax.die >dug n Ind,
ommiffis alijs
'Hos Donatus, & lobespred.Iudices vnanim. & concord.pet ea, que uidimus , &
cognouimtts,et nunc cognofcimm,& uid*x auete[uprad.litt.Ducalium nobis coceffa,
& attributa Xpi noe inuocato , quo cunta retid procdant ludida pro tvbunalifedentes pro bono pacts,& concordia intr ipfas parteshabende perpetuo inbijs[criptn
dicimmdeffinimm,deccrn.& fentent.Quod fines effe debeant, &fint dpuna occidentis attis de Stelpona reto tramite ttfq-ad confines ex parte oct identis terrorum
Tr.Me^elme uocatarum uerfus Siben.fu ee debeatpro confinibus Cois,& hominnm
Sib.ita quod CraouidolaT^ibi non includutur,[edftt,& remanent infra confines Trag.
& preditlis confinibm ditlapunra,&terrarum de Merline uerfus Tr.& cum jcopults,quefunt dtta puntia uenkndo retl per mare uerfus Tr- fit, & effe debeat pro
confinibus, & tnfra confinta Cois,&bominum Trag.[aluis,et reseruatis iuribus cutuflibet Ecclefiatca,uel ecularis perfona ius habentis infra confines preditlos alieuius
artium preditlarum,et quod quilibet ConuCiu.pred.qut nunc e,&pro tporefuerit
abeat lurifditlton cognojcendi in ciuilihm,et crimtn. infra [uos pred.conf. mandantes
pred. ota , & fingula obferuari predttlisparttbus , & quod neutra ipfarum audeat,
vel prefumat alteram inquietare , vel moles!, ultra ditlos confines fub pena A4
lib. fentt. paru, comaten- & foluen. pro quolibet nice per partem contrafactentem,
M i
&wm

i 8l

Delle Merorie

& non objcruantem applicandapro medietate Coi Vcnet. & pro alia mediente parti
leja,ftue offer,fa,peiiaque &c.
Lata dau,& pro;ntilg.fuitditlafcnt.*perfuptos duos DD.Donatum, & lohemfedentcs pro tribunal/ vita cum fupradifto D.Ludouico eorumfocio non eiufdem opinio'
mi cum ipps'ublHS vnaienda apudvallem SaniArcangeli ad Bugnat diflntlus
Trag.pnttbas j'up.Sindicis,& loe CucbiulhThilippo Ouymi,Grubule Tbeodosij,Ian%io Egidij,Martino Marim cos de Spalato, & Francisco Bredani de Venez, habitatort Siben.
Ego Donatus Contareno Cornes pred. iudex mauum mifi
Ego Ioannes Gradonico G mes pred.udex manum meant mi
Ego Alex.loannis Mbertint de Firmo 7Jot.et nunc Cot Spal.de mandatofitprad.
iuorum D.D.Donati,& Iou ludicum scrip,& oublie am .
Non fopi pero la con trouerfia con queda fentenza; poiche I'hauer nominatoMczlina per ron fine riufciuaquefa parola equiuoca, venendo varia
mente interpretan Ii confini fuoi ; perci ni di nuouo fatto ricorfo a* Veneria
e dclcgata la ftcfsa differenza Giacomo Gradenigo Conte di Spalato , cho
venuto Tra il mefe d'Agofto 1333. afcolt pi volte le parti nella Chiefa_>
de Padri di S.Franccfco doue oltre moite altercationi furono elctti per andar
riconofeer Ii confn i Giouanni d'Egidio da Spalato * Marco Stepi,e Deila-.
Iis Lucij per parte de Traurini , e Radoslauo Michetich , e Damiano Agnouich per parte de Sibenzan i,c poi conuenuti nella valle di Stelpona * e venuto
anco iui il Conte di Si be n ico con vna Galera fu lungamente agitata la con
cordia , e da Traurini prodotto il difegno delli luochi controurfi : ma differendo li Sibcnzani di moftrar li Priuilegi; , & inflando proroga del tempo per
le vindemie non f conclufe cos'alcuna, e fpir la delegatione : onde conuenncricorrer di nuouo Veneria doue comparfi Radoslauo figlio di Giorgio
Curfignach per Sibcnzani , e Gregorio q. Mattio Lucio per Traurini dimandarono nuouo Giudice rdegato a fpefe dclleparti, e fu li 1 .Ottobre delibe
rate dal Senato di mandar prfona , che non fofse flata in alcun regiment di
Dal mat ia, e fu eletto Bertucci Bocado tafsandoli il falario,che doueua haucr
dalle parti . Quefti conferito in Stelpona , e li 3 1. Dcembre 1333. vdite lo
>arti, riuocata prima la fopradett3 fentenza,venne d fpecificare li confini ncl
a maniera, che fegue .
Dix t > diniuit audauit , & fenten. vid* hoc modo . Quod datertjtiperiori verfusfeptentrionem fojfa de Blifoy yerfus occidentcm fit%& effe debeat Cois , & hominum Sib.defcendendo verfns Aufirum vel Quirinam vsque caput montis Cortelini i
latere Leuantis yerfus Trag.nfcruata fup.'*fententia lata per nobiles VirosD.D.
jloyftum Mauroc. & Donatum Contar.& ab alio latere vid-Trag. veniendo yerfus
Orientent fine diftam foffam de Blifoy cum Beslri^efu amfinis Cois,& bom.Tr.jl
ditto yero capite Cortelini /tniendo per vi am Garbini, yel Quirine dimitien
do Caflouidoa^ d parte Ori. yerfus Tr. in quo Caflouidola^ignata eil in lapide vino
vna
, <P diclofigno, & per vaUem,&per viam Aufiri vfque ad aliam *| in pe*
tr v.u a fignatam m valle predica, &abipfo figno veniendo per ipfam yallem ai
aliam*$pofitam in capite vallis voeatam Tetgnitb inpetraviua, ac ab inde reSo
tramite veniendo per Hontem vocatum vtfupra Tetgnich ; in cuius monta itfcenfu
verfui occidentem rfi qu&iam foffa vocata etiam Tetgnichiad quam foffam fignata efl
vna
in petra vina vfq. ad quondam aliam f fignatam in petra vtua vocata jtera
petre,& ieindeetiamteHo tramite veniendo vfque ai aliam f* fignatam i petra
viua

Di TVvf.

iS5

in Unis Epi Tr. confinantibns nm terra qnadam Michaelis , & Gregory Hlh*
tum q.Drozoy de Sibtn.& ab ipfaifa vliima a/ceudendo verfus Onenttm\ fit& efft
d beat confiais Cois,& h .. ab eademtj* vitin i afcendrn fo verfus occid. fit ,
& effe debeat coiijuvs Q ois , & hom.Siben.c~ ab ea preditlj tf* vlttma veniendoper
yiam Garbn', vcl jiirm.n to tramite rfq vailem Dra^i^efignat pxrte Leu. in
feu , vuaft(ii,& effedeb-confinis Cif,& boni. Tr. ver fsOri. Etiitlx
vailis Dra7ii-ie tota aqua latere oc^.Jcnris fit Co s, & bom. Sib. jluall vero
Dratynre vet - U reto tramite vqur cap-:t primnm AI "Hrf'tol inneuiiu.- fignjtum cum vna tf n lapide vino , & mtantim, quantum cntuprvhendit,&' extend, tu*
ipfe Mcalas jr. totaliter vcrus Trag Co s;CT hont. Tr. -upite vero M alipnJ.
figeai, veniendv per Garbmum , vel Qui : n . Li t ti .imite vjqut caput vallu St ilpone
fignatum cum vna
inprtraviuai pa. tr Onen. tottlttcr fit i pate Qtien. coif.
, & bo.Tr.tr itJffi fignat: in capiteiyflus vallis S:o pone emdo verfus iepten.vt confiais extenda.) v ntendo Mcalo id , <T etiamvtextenditur
caput totum vfque m Mare fit finis Cois , & horn. Sibin. & totum aliud
latus dtatft verfus Jtuflrum fine mare cundo verfus Occid. poneniottiam mon
tent , qui vot Jtnr Slatoglao , cuius mont is caput bibit in aqua m ore v alls Stolpone t
que vallis vadit admarefignat. cumvno fufio Epifcopi & vna tfinpetra vmafit
Cois, & bom.Tr. & ettam fuflo Epi, & p< edilis fignat. vfque ai mare cum Icopulo vocatoJicu qui efl in capite Starte vocato Tonta Ma'iri , pama , & magna
que fit & effe intendatur ipfim Starte , que Stiria vadit in mare parte Lena 'tis fit ,
Cr effe debeat confinium Cots , & bom. . ^lij veto duo(copulen , ejuidam atine
fcopulus Vcatfts aurer , & Sclauonice apara fini & effe debeaut Cois , <r hom.
Sib.jaluisfemper & refematis iunbus cttiuslibetpcrfon* tam Ecclefiafitce,quamfccularis tus habentis inconfinibm antedillis , quA debeat peter & confequi iurafu
in Sibinich , vel tn Tr. vt debitm poftulatrationis innentis loess , & tenis ipforum
confinium . Quam quidemfent-protulit d'C.D.Bertucius jimb. & Iudex &c.
Lefia latafuit, & pronunciata\&c.in Falle Stelpone penes vnam tendant pntibut
prud.Viris D D Ctpriano q.Botani Cine Spal.Menegeo de Clugia h1bitat.Sibeti.D0brofio Sagarith due Sib.Benedto Siluri de Tr.ac Steuano, & Lanfranco de Medtolano & alijs tefiibm ad bec vocatts, & rog.
Ego Bertucius Bochafio de tn. D.Ducis Ven.Iudex delegatus mann mi
Ego Laurentius Bonconfeius Imp. au. not. ? Ducalis jluls Vcnetfcriba pr*d.
pronunciation! t & fent.ac ibus in ea contenus prsfens fui, & de mJ'dii D Bertucij Jimb.& Iudtcis,& fcnpfi,& in pub.formaredegi.
Cos finalmente fpeeificate le mete de confiai , 8c imprefse in pietra viua_
s'impol fine aile controuerfie con Sibenzani.
M Ii Cittadini , ch'crano vfeiti fuori dlia Citt auanti la deditionc farta
Venctiani rcltauano tutrauia cfuli , priui de loro beni , e vedendofi per la
depreffionc de Brebericfi.e prigionia del Conte Giorqio de Chlifsa priui an
co dlia fperanza di poter per mezo loro ritornarci , fecro ricorfo a Veneria
per impetrar il ritorno , e li Venctiani , che deidcrauano la quiete de l'uoi
Itidditi non glielo dencgaroiio ; ma perche ci non fi poteua trattare , le Ic_
parti non fi coinponeuano in qualchc maniera infierne; perci f fattoil
compromeflb a Vcnctia lin .Febraro 1326. in Piaaza di S.Marco > doue Men:;azza D;fse Duymi , e IofefStefani Cittadini di Tra tanto per proprio no
me , come anco per nome di Michel Stefani, Frcderico Mattei Lucij, e di tut
ti lilorofratclli dtlliquaheuno Uatifatti procurt, li a.Nouembrc 1325.111
M 4
Tra,

184

Delle

Trii,e Doymo Damiani, Gregorio , e Marino fratelli , e fglioli d'Amblafo,

Nicola Simonis: Nicola Mauri,Doymo lois Albertino Nicolo,Biafo,e Gaufgna fratelli,e figl.dcl q.Marino di Amirea,& Andrea Gaufgna Trauriiii trouandoi Spalato re iuoco de Padr Predicatori alia prefenza del nobil huomo Andrea Baftodella contrata diS.Seuero deputato Capitanio alia cuftodiadella finiera d'Iftriali 12. Marzo 1326. fi comprqmiero in Bortolo Michiele dclla contrata di S.Leone , Marino Morefin: di S.Maria Fermoa ftati
Podel.e Cont in Tra,e doppo lunghi trattati alia fine Bartolameo folo di
confenfo del collega venue alla eatenza , dlia qule regiftrar gl'eflentiali
fulamente.
i , Ind. 1 1 die 1 1 mis Maij. " in primis quod oes, &fingnle offenftones , uulnera,mortes, damna, iniurix,fpoliationes honorum frufluum, capitones, retentiones, ac
cxpnlfiones illatf, & habit* in perfonis , uel rebus bincinde inter diffa* partes , ud
aliejiios de ipfis partibus , feu patres fratres , filios , propincuos , uel am icos earum
defunftos , & non defunftos , <& de bonis , & in boms eorum , uel in altos pro eis , &
eorumoccafionequalitercumque,ubicumquei quomtducumque ab hie retro ufque
nhodiernum diem remittantur hie inde , & indulgeantur totaliter , &pro indultis,
& remijs habeantur fine aliqua ulterius in perpetuum reflitutione, emenda , uel fatisfaftione petenda ab ipfis partibus , nee inter ifs partes , ab aliquibus ipfarum
part um, nee etiam ab aliquibus alijsnguUrtbufhominibus, uel perfonis alie ubi per
fe, uel per alios aliquo modo, uel ingenio quo diet , uel excogitar! poffet . 2 . Item quod
bona, firma, & pax fiat, fit,& conferuetur inter ipfas panes, & ,& quoflibet, de ips partibuf , heredes , &fucceffores eorum perpetuo durtm a . 3. Item
quod dilis extrinfecis, & cuilibet eorum, heredibus illorum ,qut mortui eent at'
que alijs, qui pro eis, & eorum occaftoneexpulfhfeu banniti futcnt > &~ eent de difta Ciin'te Trjoccafione JifcorJisprcditf liber relituantur,a quocumque delineantur inflatu nid. in quo nuncfuat omnes domus, & pofleff. eorum proprie, & iure,quo
etdeosdciurefpettabant, uel per os detinebantur cum bannitioaem predida in eos
fatiam per dittos intrinceos,feu Tr.fcilicettam UUqutpofit* funt intra Ciu.
Tr.quamtlUpoCttAnStarea,infulis,'dinriudilfterrt ^.quas Domos > &
pofjcff. predii extrinfecitfeu eorum aliquis,uel heredum eorum non poffint uendere,
donare, alienare, cambiare, tranfaftare, uel peerare alicui perjon* nee etiaminfolutum dare pro aliquo debit de cetera contrahendo modo aliquo, uel ingenio ufque ad
quinqu anuos pro'.\ Ment.Cine licentia D Duds & Cois l-'cnet. faluopro reftitutionivttf, Jeufoiutionibus dotium , & pro maritandis , uel monacandis dominabusfuis , atque pro animabas legare in eafu mortis , & tarnen in ipfis cafibus fine aliqua fraude
malitia. 5. Item quod pred. extrinfecis , ut mentes eorum melius conquiefcant , &
inducantur ad bonum ,&ut interim pax mualefeat prediua , & alia meliora /acc
dant, traftentur, & crefcant adbuc flare debeant extra du. Tr.per cnnos duos longe
ab ipfa terra Tr.& diftriftus per militara $o.ftendo in Ciuit. Sioen- & ip Ciuit. ciira uerfus Penet. & in Leftna,& in Bra^a , ac in La,& ab inde ultra uerfus Ragufmm,feu in alijs locis,uel terristatq.plus, & minus vltra diuum terminum annorum
duorumft, &ficut D.Duci,& Cot Vcnet.uidebi[fir,& placcbit; tarnen Dominx ipfarumextrinfecorum tarn maritat , quamuidu* , & fmula ,feuferuitrices earum ,
ttiamgue pueri , &filu eorum mafculi etatis annorum decem , uel mde infra poffint
emni ternfore moran flare y & habitare in Ciu. & diflriuu . er gaudere de bon is,
frnuibu, & redditibHsfuis pacice/&" quiete 6. Item quod prdtui'extrinfeci , &~
quilibet coruw dtbeoMt iMfartfi<lclit4t*mt &iibeditotiam ditto ,Duci, & Coi .

Di Trau.
& debetntpropterca traftariprouttrafianturatij Cines, & bos Tr. 7. "Pro quorum
extrinfecorum, & intrinfecorum preditt.maiort quiete , & pace debeant ditti intrin~
fedfacer , 3" trattare & , accffettum dare quodomntaftaiuta, banna, ordinamcnt.1, reformations, < confiliafaEta, & ordinala approbate , & condita quoqut
modo ab hodierna die retro pro Tr. feu conftiium ipfiw) Ctu.feuper aliquos htbrntesbaliam, vel aaftontatem abipfo Coi contra predittos extrinfccus,eorumbe,-edes ,&fucceff.acfequaces, vel alias pro eif ,&jorumoccaftone qua fcnpta, vel
notata reperiuntur in Itbrif , feu quaternis ditti Cois , vel alibi ifitdquemcumquf eff.-nt cancellari debeant , & annullari, & reuocari totallter , & caan , & quodpro
cjffis annullatu reuocatis, & cancellatu perpetuo penitw babeantur fine alicuius
folutione pecunia . 8. ft veropred. vel aliqat pred. partium bantpacem, & conordiam rumpere & . . . penilibtM,M.proquolibetditt-intrinfecorumtCrdeiibt
decemM.proextrinfecie

Quelle , ch' dcgno d'olTeruatione in quel ta fentenza , ch'efprimendo/,

chelieftrinfedperlidoianni, che doueuano ftar fuori fta"ero lontanida_>
Traii per miglia 30. fpecifcando anco liltiochi nelliquali potefsero habita
re, clVerano tutti inpoter de Venetiani; conche veniuano tcitamente
proibir loro Ja dimora in Spalato Citrd tanto vicina , e ch'ancora riconoIcend'il Bao rcndeua geloia Venetiani, la quale cefs l'anno venturo,poiche anco quelia Citt venne alia deuotione loro , come di fopra ftato rife.
rito : Ma com: , che quel ta compofitione era feguita tr le particolari perfone vincendeuolmente nemiche , cosi il ritorno degl eftrinfcci riufciua per diuerfi rifpetti diificile, fe non vi concorreua il confenfo vniuerfalc dlia Citt:
perci ta dal Doge efortata la Coirununit far compromeflb anco periiome
publico per fopir tutte le dittl'rcnzc,comc meglio dalla Jettera fi comprende,
che la Icguente .
loes &c.'N&fap.V.lobanni Gradomco defuo m." Com Trag.acprudm
vi, ti lnd.& Coi dittx trra d.dil. <~c.ficui benignut Tter laboral pro filtjs , &foicitut eft pro ipforum quiete, fie nos, qui adfubditos noftros paternum affettumgeriniHf pro ipforum noflrorumfubditorum tranquilzate & bonoflatu noftros labores affiduos non ceffamus impender , mxime cum videmuf aiiquam fciniiuam difcordie
nter eos, que vcroftmiliter poffit maioris flamm* preiudittum generare. Scitisetenim
qualilcr di per nos, & noftros pluries laborautmus , vt uoi, & Ciuit- noflram Tr. &
tiues ipftH haberetis cum veftrts cxtrinfecis tranqutUitatem , & pacem , cu m
ipfi caro de carne veflra,& os de offibus veftris e.viflant,vtficut ipfa Ciuitasfiib noflro
jideli dominio grata fuorum Ciuiumgauderet, & dtmum compiomntentibtisfponte
aliquibuCiiiibnsTrag.babentibu pee alem inimiciaamcunt extrinfecis , -y ipfis
extrinfecis, & in viros nob.Bart>Mich.& Marin.Mauroc. dues no/iros duettos , &
arnicas partium;dttti nvb.tuleruntfententiam inter partesfub mflis penis ohferuandam,vtfcire nos credimus,& babere,per quafententiam, & ol>eruattonem laftm
euidenter cognofcimus pacern,& bonum flatuta vobis,etbom.Tr,omi4moae jro 'tei
r: & vt tantum bonum ditte noftre du. " veftrum adnnpleri poffer , & adcjecmH
perduci,iuffimus quod dittafentcntiaper dittos compromtttentes d-: Trag dt bret eruari,citm altera pars ittam otfcruarc inuiolabiliter furet co*tenta,autfolue>e -. in
ea content4S,velfi bacfactrerecujaret ad noflram prefentta/n je tonferret. i^yiprintil ales jidelitcr ad noflram prefentum , tir andientet reiba noilra

bo-

i S6

Deile Memorie
*
hnamqui tntentwnum, quam habemusad reformatwnem Ciuit. & quietem , & bo"
*umflathmipfarkm, & cognofc entes nos mar.tfrfle velle , & querere bon um j um
fuirunr,& Junt content! in omnibus , & per omnia confilium, & beneplacitum
Prm ' qui t& in omntbui compromittere de omnibus litibus , & queionibus , ae
aliis i bus , t*n> f^ftis , quam faciendis tangentibus tarn , quampedales perfot as , de quo vatdeplut uerunt nobis & eorum fide!itatem habt mus mrito commendatam if- a y ut. nenpount nift profe ipfts compromittere ,& non proi.oiTrag.quoi
pro matot i \>art< vos tangit prouidimus > vt ipft etiam laudauerunt , vtex omni parte
integra pax i fi utiu> ficivaleat, & afton pacts agi nte has noflias faiubres
luu r.v e'eflirare > qua pfoi i dunt Deus nouit , ex magno fafiderto , quod habemus vt
hibeai.: , quin umflatum ,<0 omnisferupuius dijcordta reetdatur , &vi<t/j(HN i nauibus , & piup hquis veflns majore ,& dilethone ,ftcut defiderare
di bi t qi i. bet ( hiiibanus gerens t morvm Dei , orantes , & regantes vos vtpoffimws
que < bus V litis in ntbis , & ncflro Confilio facer compromiffum nomine vefbo
conj.lo s - & hcm.Tttg.de omnibus ,& Jingultsdifcordijs ,guerris ,fcandalis,mmriji , otnfn,nibus,damms , b nnis, rebus ,b nis,& pcrjonis>& reftitutionecorum,
& a'ijs condmonibus qui! ufcunque vertentibus inter vos tfeu qua vert poent cum
ex'r-flfecus veflris de ipfis , & de ipfon m quolibet , & dependentibus , & connexis
dice epionunc, & deffinne valeamus , fient nobis videbiturpro bonoflatu veflropaeifii ,&hrra prad. adquod nunc , & in poflerum ntendimus vigilare toto mentit
afJMuyi av.quam pro fidelibus nobis inter alios valde caris . Dan . . . diei^Sept.
xi 1. d. cu 1328.
Onde fi venne i nuoua dichiaratione di compromefso in Veneria, nel qua
le ir.rerut nneioprima per nome dlia Communit Nicol Matei Dobre elcttoNunrio fpecial ral eftetro dal Confeglio di Tralij. Ottobre 1528. poi
Mu hel Stefani , Frederico Matthei Luci) , Iofef Stefani, & Mengazza Deffe Doymi per nome loro , e delli fratelli , e feguaci intrinfeci , per la fconda
parte ; e Marino Cannico di Tra Nicolo di Simon , & Alberto q.Marin per
nomi loro, e come procur. di Cafarizza Archidicono Gregorio d'Amblafio,
Do/mo Damiani, Nicolo Mauri , Gio:Marini,NicoI , Biagio , Galzigna , &
Andre? Galzegne, e Biagio del q. Luxa d'Amblafio, che fitrouauano a Zara'
&alIaBrazzaefirinfeci,perlaterzapartel3i. del detto mefe \ compromifero nel Dcge, eSenato Veretiano, che eleise Franeelco Dndolo , Nicolo
Faliero,e Biagio Zeno per reuifori del I a fopradetta fentenza Ii quali li 6. N0Dcmbre conftrrr.arono efsa fentenza in tutte le fue parti reirendola di paro
la j n parola, e folo vi aggiunfcro al 3. cap.le feguenti parole .
Smuoquodpofftffiones, & Domas Mathet de Xoro de Tragt& fuorum fequaciuie
eptax di ftis extrinlecis fueruntdite , vet accepte per eos , quando predi ftus Matheus
tumfuiftqnattous anted ftis fuit de Trag.expulfus,qu* poffidebantur per di ftos ex*
trinfeco tempere eorum banmtionis non istelligantur inreflitulionc predi fta di ftis
extrinfecis facienda.
Etallip.delloltefsomefefcrifscil Doge alla Communit mandndola*
fentenza per il medefimofuo Nuncio commettendo, che fofseefeqnita, &
efortando , che fofsero ben trartati gf eftrinfeci . Cosi rellarono fopito
le difterenze Cinili , e. s'eftinferogrodiofi nomi d'eltrinleci , & intrinfccir che per lo fpatio dit ti nt* amu haueuanopeimrbata !a.quicte della_*
Citt .
Era in quelo mentre vfeito di prigione il Conte Giorgio di Chlifsa , che-
ri-

Di Tri .

187

ritenendo Ii primi fpiriti d'alterezza per lieue caufa lcrifse Ja feguente Icttc .
ra, che ritrouata in vn fragmento de rcgiftri infierne con la riipofta ho volut
inferir .
"Hb. &fap.virts D.7Jcolao Vcnerio Egregio Comiti, & Cap.udicibus,Conftlio,
& Coi Trag, amicis carimis G.Damati.t Comesful profperam & fdicem . niam pernos, eque perno/Iros vobis , & veftris minime fitatiqua iniuna, eque
nouitat , fiu: prohibido non conociendo comodum noftrum ; imb potius veftrum ,
miferando capiti pro honore vefiro pro pojfe noftro,quodcredmusfimiltter -o; facere pro nobis , Cnoftris, & nunc inparuo difplicentiamintuliftis nobis ab alendo
nobis ,& .wftris fumarios ; blado aliquo de blado volntate. . . .cflis fiait de
vera. . . . fed rogamus quod factatisrefiitutionem nobis plcnariam dittorumfumarbrum , & altarum rerum , alioquin vim vi repcllemttsftptcrimusfeientes non
effe nos it debiles Domino expedente vt ereditis . Dtt. Cli/fi* tie 7 Madij 1326.
T^ob. &fap. y.D. Gec'po Com- Dal. amicocanffimo ji^colaus ' Com. &
Cap. luid- T Conf. Trag.falutem profperam,& felicem . Hecepimus later.is veflr/ts
Ita decentes vt ftrum[api entern conuiniret inter estera continentes , vtfomarbs quibufdam veftris bominibus acceptes cum rebus intgralit* reftituere deber'
mus, alioquin uim ui repeetisft poffetis, denot indo nobit , quid non eftis ita debiles
proutputamus . Quibus veflris litteris plenitu mtfBeSis refpondetnus , quodftaliquisCiuisnofler in jimili deiiffj fuiffet repertus performam noftri ordm non folum
bladum perdidtfjet , fed , &fomarios, & etiam ultra d-ftumdapnumpro quolibet
fomario tres lib. %%.paruu\orumfuiffetdapnatus\fed nos amorcq-iem ad uosgerimus,
& ut cognofcatis ft amorem , & gratiam difpofueramus ipfos (rnanos reddere , r
condepnationem preditlam remitiere , & die tertia nuper elapfa poftcmxm Cancellaxto noro comifimus , quod deberet dicere Cranoy Sultanich bommi Srflro, quod ft
amore ueftro de i jomarus gratiam facet emus , & quod ipfos deberet accipere
adfus beneplacitum uoluntatis , qui Cancel!, nofier inuentt ipfum Cranoy de Tr.rc
ceffifle ,quadifpofitionem noHram nolumusreuocare humtnitatrm , & benignitatem noftram per uerba inferta ueftris linens, taita , qualia funt i nobis remunere lentes, ideb dtSosfomariot , quiratione penfata debereat confc arir.ro Collators
prefentium, uerborum, fedhumanitate noftraprcdia noUentcs fupradiclam difpofttionem infringere reflituifremiti de gratia fpcciali, in hoc noftrm ordi
nes infringendo ; rogantes amicitiam ueSlram quatcnus infcribtndo nobis, 6~ nro Coi,
quiueflrifumus amtci , & quos pro amicis in ueslris nccefjitatibus cogmuiflts , me
moresfuis prouerbij Salamonis dicentis, verbum dulce mu Itipcat amicos, mitigat inimicos ; 4d ea uero quA dixiftis , um uos repeliere per uim , & quod no:u
eftis itaiebilis, utputamusficrefpondemus, qtturn non eft intentiuais & alictii
im inferre iuftitia dereltia,fed tura noftra cumt auxilio Dei omnipotent is & D Oti
tis, cuius prciedionifumusfuppofiti intendimus defenfa>\ tfignificantes nobis , quoi
benefcimus, quod non eftis deoilh'ed potens,uerm creaimm non dub.tamus tuSlitiam, & ditlum D.Ducem cum ipfa iuftitia potentiorem quam pturimum efse uobis. Dat.Tr.die 8 Madtj 9 Ind. cio 1 j 2 6.
Scriue il Madio nel capo penltimo > che ne! medefiin venifle inuiato
dal R Michaz Bano il quale entrato inCroatia cou ccrrto in compagnia di
StefanoConte di Bofua,e Frederico Conte di Veg.'ia fofie riceuuto dalli Con
ti Croati, Ii bfle confegnato il Caftello Vnaz ; .na che vedando di peter
confeguir l'altri Caftclli di Croatia fiiuJuiente fi partifsc ptr Oh>^j Ia
fciandoBihachalquautadeilafuagcutc: deiche trouandofi quaiche rin
cn-

1 88

Delle Memorie

coitro nel fopradetto fragmento del regiftro delle leitete far bene di copiarne alcune, che lruono a ral propofito .
Magnifico, & Volenti .D.Stefano libero Trincipi . & D.Bc%pe, Vffore,& Sale,
& pii-yimorum aliorum loco* um , atque terra Cbelmi Comitt quawplurimum bono'
ran fo Tricot its Venerio Comes, & Cap. lud. & Conf.& Trfalutem cum prompt'.tudine feruiendi . Hijs dtebus domination! ueftre deflinauimus ltttevaa fuper que
rella nobis expofita per nob. & prud. Virum Ser T^icolaum Iacobi diletlum Ciuet*
mflrum de Siepcbo filio Miroslam. . . de B.achitemahomine ucflro, qui ditlum nofirum derobauit prope fiumrn Celine de ualore lib.iooo.denar de quofnimus quamplurmum admiran premeditantes benigna litter as per uos miffai tarn D. no Inclito
D-DuaVenet. quam nobis, inquibus fidem dediflts noflris Tragurinis & fidelibus
ditti L Ducts ad partes uerai cum eorum mercibus , & perfonafecure ueniendi , &
ad ipforurn libitum redeundi . Tfync uero audientes quod ditJus xcefus clementA
tieftre difp.icuit ipfum negotium intendentes et am quod de ipfo dolentes propofuiflis
quod diclus Ciuis noflet , qui fub fide & umbra magnificentie uefire aduenit ad par'
tes iunsditlionis uefirefuppofttas de fuo dapno conferuetur tllefus . Ideo ipfum Ciuem
noflrum, qui uos habet profuo Dominofpeciali ad dominationem ueflram tranfmittitnus rogantes, benignttatem , & celfitudinem ueflram , quatenus dilfum Ciuem nofirurn, & excellenti* uel e fetnitorem neomendatum bebentes uelitis dare operant
efficacem quod fibi oblata rebabeat, prout de deliberatione , & bonitate ueftra confidimuSf&fperamus : ex hoc enim honor efter accrtfeitur, & D. Ducts Ven. dominaton mflro complacebitis ; nofoue ad uera emita femper habebitis obligatos , ceterique moratores Dal. ex hoc pdei fire confiantiam cognofcentes cum fuis mercibus
ad partes utfirat feeun- concurrent de aliquo non tmentes . Dat. Trag. .
Juntj j 325.
Egregus, & potentibus uiris DD. Budislauo Corn. Corbatre filio olim Corn. riacij, & " hon. Com. Tmmij , & Spalati , Ceorgw filio Micbouilouich Voy.
mode, & Taulo, & Gregorio fracribus ditlis Com. Budislaui , Tuartcho filio Com.
rtadi lauich amias fins Kanfjimis tamquam fratnbns quamplurimnm diligendis .
'Hicolaus Ventrio Com. & Cap. lud. /. & Tr. falutem, & de nimias fient
optantgloriam, & triunphum Ecce ad amicitiam ueflram nob.& prud.mrum Iurfatn Trrcbel diletlum Ciuem nofirum,& Cupitaneum noriexercitus cum ipfo exeratu dtftmamus 1 ogantes nvbilit.ueft am quatenus ft mn eft numerus ut expedtt nos
exci'Jutos habere uelitis, quia uccaftone mejfium ineumbentium quo colligunturfin
ges qu bus per annum nosuiuere debemus ipfum exercitum maicrem, & ueloaus
utqutmmu- dtflinure , inuper uos rogantes quatenus ipfum Ciuem noflrum cum eins
tomitiua reccurntndatos b~ bentes utllitts quam cuius poteflis nobis exercitum \upra propter mmmemes meffis bladi; facientes in hoc prput prouidenti.t ueflra uitbiiu * cxpedire:ualete prr tmpora tongiora nobis mandmes quodcumq.poffumus.
Dat- Tr. au 25 lunq 1 326.
Hgi> &Ja-t .utris D Ioanni Murini Georgio hon. Com. Iudd. & Conf. Ciu, Syben.
anuas Karijfimis amquam fratribus Darb' i mbo Com.Ind. & Confil. Ciu. Tr.faluiemaavotafiiuem. ' vera litteras hodie recepimus continentes de
rt i Alione filla vob.s per . q. Tlie Ciuem veftrum , quijLmbax- mif\m\uu yervos uujronos Croatiefuper r ejponftotte fibi fienda corumambafeiate ad
i iru/ijmiffc, quo* creaebam per nob. virum Cafoum locle jmbax noflrum^
t on jimili modo fuijfe expojitutn, & retratlurn , in quibus veslris littens nos rogatu
ii.^u bbertmw nobis nojirum Conf. exhbete , & intentionem nofiram noflris litteru
deno-

Di Trau.

189

den tare de adiu torio dando daminis [uprarcrtptis , & qualiter , & quidfacere inte
debamos, & de numero bomtnitm quos mittere volcbamuf &c. quibuspleiitu intellefftfraterniMt , &pr*dentt ve/ir* prefentibus refpondimus , quod diffus CafaQus ^fmbax- nofrr in ems relacione nobis faffa de dando exercitu diuis Baronibm
nontantumproceffit, qnia debebai fecundumten rem fue commiffionis , quant
oflenditdiuo Radouano feddixit quodfaffa eius relacione ipfts dom , inquii>u
com in fbat premiffe amare antique primitut, quodfecundum petittnern ipfoium
dommorumdcentium, quod lingua extranea veniebat contra ipfos ad ipforum , r
etiam Ciuitattidamnum intendedjmta contra omnes venientes contra honorem D.
Ducts, & ad damnant ipforum , & noflfum efje cum eis iux'.a poffe nolrum ; non antem obtulitfe aliter , ire contri aliquos , qui non venirent contri honorem D. Du
ets , & ipfor^m Bar dicens nobis etiam diffus Cafoffus , quod diffi Barones fe
contentaueruntdedtffublatione: verum fily dixerunt , quod vos, & not
deberemtts exercitus preparare , & per J^etipi^m, & Georgium Mihouilouich
diffurn fuit quod diSi cxcrcitut non expediebant adhuc , fed mutentfutufpta ad StiniciachicaufavidendiftipfiUclauieriintquodpoffent contra ngaros, quierantad.
diiium locum , & tune fierai , qu >d videreturfiendum, & ideo fecundum commijfionent diffo ^tmbaf. nro datato intendimuf KOS habere,vid. ee ipfis Sclams>quando lingua extranea contra honorem D- Ducts , " ad ipforum, &noflrum damnur
Veniret ; & nihilominuf 'uxta poffe noftrum , <U" quia non vidfmu , quod all qua lin
gua extranea venit contra honorem D. Ducts , & ipforum , nee utffi Barones fcripferunt nobis liquid p-.i prediff , non intendimus aliquam facer nouitatem: quiagra~
ue , & importable nobis , & vobis effet pro omni etiam viliffima re quam jepijjimc
contingeret inter ipfos noftrum ftbi exercitum deftmarenihilominus Cptentes eftis,*?"
ideo non dubbitamit , quod in hijs, & alijsfapienter vosgerens , & prout veftra CiuitAfatui crediderttis expedir . Ttys antera -<uando cafus occuret [ecundum con
tenratncommiffionediff noftri^moax. &fecundum ipforum requtjitionemfcicmus pro ui tune credtderimttt expedir pro honore D.Ducis, & conferuafione t
& bono contratif.Dat.T die 18

^ Dalla prima. Jettera appare,ch'il Conte Stefane di Bofna,del qule f mentionc il Madio, ehe tfse viiito col Bao cftcndcua Ja fu giunl iitione fino al
faune Cetina col titoJo di Conte di Kclmo, ch'e lo ftefso pjcfc , che ne'rc/np
polteriori forti il nome di Herzegonina , e tuttauia lo ritiene : dalla fconda,
e terza vede , che li Conti Croati in quelle nominan haueuano paura , che_
venifse loro danni lingua Uranicra, ne qn-jfta poteua efser alera, che>
l'Ongitra, che non hauranno voluto cfprcfsamte nominare: fi fcuoprono pe
ro doue dicono , che mjndjrano le pie Stinicub pet veder {'< irjno li S. JHJ laf.
fictenttrcfiflergt'Ongari, ch'eranuntl dettommo, e quelt'Ongan doueuano
cfscr quclli,ch'haucua lafciato il mo Biludi, come ferme il Madio foprareferito , quali fi comj doucuano cfser ftiimti poco dalli Conti vniti infierne,
cosi qiiundo fofscro fopraginnti altri Ongari moilrauano haucr bifogno degl aiuti de rolJcgati Tr^unni, Sii<enzani.
Ritornarono poco tempo doppoli eirinfeci, efuli finalmente ndla patria,c ie bene nella rcltitutionc de bcni vi s'iuterpofcro moite lijiticolta furononondimcno cuete ciuilmcntcfopite.
Di qtianto d ilturbo,c danno dlia pucria fiano ftace ie fopranarrarc difsenfioni ciuili , durate quafi veiu'anui continui , dalle cofe reimte pu ta
cil-

1 5?o

Delle Memorie

cihnentc comprenderejpoiche efsendo feguite vicdeuo li vccifioni.faccheggi, e deftruttioni di Cafe, oltre li danni , ehe ciafcuno pati nel fuo particolare, la Citt f neceffitata foccomber fpefe ellraordinarie, 8c efercitate rigorofe colte,& impreftiti con grandiiilmo incomodo de Cittadini,indi crefciuti li dcbiti del Commune,e fcemate le rendir conucnnc vender de bcni communali per latisfare all coutributioni del Bao frcquentemeiite riccrcato .
Con la deditione d Venetiani cefsarono le contributioni Banali,emolt'altrc
fpefe ftraordinarie,e con la rclitutione del comercio migliorarono le cpnditioni publichc , e priuate: onde con glauanzi dlie rendite ordinarie del
Commune s'andarono fatisfacendo le 2000. lire pgate da quelli , che andati
Ambafciatori dlia Citt furono neceffitati rifcattarfi dalle prigioni del Ba
o di fopra accennate;fiinilmente lire .! Fraci di S.Franc :fco p.r refarcimento del lor Conuento> & a Daniel Vituri fu riabricata fpefc del Com
mune la cala fpianatali perche eflendo Ambafciatore non ritorno alia patria,
ma li tron col Bao, quando yenne fotto la Citt : E granad finalmente del
ritorno li eftrinfcci , e reftituitili li beni , ch'erano Itati applicati alia fattion
contraria per refarcimento de danni prima da loro patiti quando furono
cacciati fuori : contienne all'hora per fatisfatione di qucti fupplire con bcni
communali , del che fi trouano alcune memoric, che ho ftinuto fuperfluo farnertentione: E con tal occafione per efccutione della fentcnza furono di
miouo leuate , o cancellate tanto da hbri de Confegli , quanto da protocolli
trinftrizmenti>& attiGiuditiarij le memorie delli icambieuoli odij dclle fattioni; d'indi prouenuto, chemanchino molte fcritture di quelli tempi,
e tr quelle , che fono rimarte fe ne vedono delle cancellate , e dlie carte tagliato .
Cosiabolitc le memorie delli difturbi paflati , eTendo mortila maggior
parte de i capi delle fattioni , trd li loro figlioli con vincendeuoli matrimoni)
fi andarono riunendo gl'animi; di maniera che fotto il moderato, & vniforme
gouerno de Magiftrat Venetian! in breue tempo t ridotta la Citt in.
ottimo flato.

Delle leggi , atMti , e quante forti dt Lingue foero in In

Dalmatia .
Orne li Dalmatini fi regenero con le leggi Romane fino che abbandonati dagl'Imperatori diConftantihOpoli > e confeguito ciafcuna Citt arbitrio di fe Itefsa cominciaffe formara le proprie leggi nella predett'opera De Regno Dalmatian & Cruatiz, ftato confidcrato; refta hora di riferire
il modo , che fi tencua nel formare , Itatuire elle leggi : Le pi antiche mcmorie dlie quali fi conferuano in Spalato , fono doi Originali in carta pergaminadal Sig.GiroIamo Cindri del fegucnte tenore .
In Chrifli n mine . ab IncarnaMefu Xpi 1 1 74. Ind- 7 tempore '/'tfijfimi , acfcmper triumpbaloris Manutlii . in Ciuitate noflra Spalatina prominente
lontantino Seuaflo in Buccaralu Helie . Ego loannes Spalatinus Comes paritcr cum
Tetro Indice decreuimtts , quod ab hoc tempore in antea vlla femina in tcSiificatione
nullatenusreiipiatur fimo feniiut fit abictenda. e virif autcmftc latuimit,quod.
duo vel tres teflimoniun VCTHKI reddar.t ; veruntamen qtticitmqne virpalam rut

Di Trait.

191

rus iitien:us fuerit fine faifas teftis fuerit comprobatus,velin futuro repertus extiterit tarn amplius , profe , pro alijs in Sacramento , feu in teflimonio recipietur
<? tnfuper hoc adiungitnus , & vnicuique bominipro aliquofurto Sacramentum imdictumfuerit,fitnt tft conjuetudo , tile , quicramentum dederit , taiem babeat po~
teflatem, & me iietatvtn de fairamen:arus aifuum "eile de quibufcmiqueve'.ucrit
eligere pttt. bec auiem firmum , & Stabile modo , &femper conftat iure uranio firmauimus .
In Xpi nomine .. Ind. 1 1 exiflente Dno Cunceo Ven.
Spilat- Buyfino nclito Comit Gregorio nepote Vang'.go .' Menfe
Martio . N3s quidem Stepbanus Caigetti Vicecomes ludices Drago de Tinofa,Ltcarus Streft; Voultes quoque Ba4C*sIornc,LucaroMichaelis,Duimo Teccetecum
toto populo de comuni omnium vAuntatehoc fac amentum perpetuo conferuari fir
mauimus . Qiiod a modo nullus ciuis, vel extraneus vinum Spalet per mare
equeper terram apporiet : fi extraneus apportauerit teucaturdare in Commune de
y no centenario decern fpiros . Ciuis tenetur dare bannum duodecim Romarin:Jn vindemijs nullus partemjuifocij emat , fuam pArtemafferat , & partem foci) derelin.
quat . Similiter, quifrumcntum attulerit hi vendat, & extra non portet, qui aliter
feceritfoluat bannum duodecim Romnalos. Ego T-resbitcr Sobanus notorias prece
pto tonus Curix hoc breue fcripfi .
La pi antica delle Jeggi Traurine apprcflo il Signor Aluife Cippico pur
in Pergamina .
In Xpi nom.Anno natiu.eius 1 l^feptimo Kai. Iunij Ind. vero 1 2 exiflente Trag.
Treguano Ven.Epo, Stepco Comit: Iudicibus Tetro de Luca, & Micbaeie in prefen tiateflium inferas legendorum aClumell hoc . Confit per ludices tnciaorans ,&
per Confiliarios, atque per vniuerfam oitatem Trug, necnon cum confenfu Dni Epi
mtmorati flautm , & iuramento firm.uumee . ft fi aliquis Ciuis Tr.Comitetn
Domaldum,vel aliquem pro parte Domaldi in fxo Molendinorum de "Pantano mue
nt, -vel ei confilium dederit occult, vel manifeft, & deprehenfus fuerit , qu j'quis il.
le fuerit ommnode babitatione Trag.Ciuit.exp Uatur, & perpetuo fu exuti vniuerfa
vero bona Ulms in poteflate Cois redigantur , & nunquam ei , cuiablatx fuerunt redantjtr . Hums autem conflitutionis teflesfunt D.Epus memoratus, Raido Diaconus,
di8iIkd.'Petrus,& Mlcbael Kafari'^a,Vetrus Bufaln,Saladinus,?1colaus,Storea,
Vecce Tbeodosij, Matbeus Lig & "Paulus, & ego lobes Trag.iuraius not.S.Lauren.
tijCan.precepto D.Eptmemorati ludicum,& tocius CurteTr.prefcns . . . .fcripfi,
confuto fignt munimine roboraui
Ego Donatus examinator precepto Defe reftoris manum meam mino .
La forma dunque di llatuire le leggi , era non folo il confenfo vniuerfaje di
tutt'il Poplo, m vi s'aggiungeua anco l'vniuerfal giuramento;il chepoi co
me tutte t'altre cofe fii ridotto al Configlio generale , e queJlo ih in cao fi ftabiliua haueua vigor di legge , come meglio fi Ipccificar r.cl guente capitolo . Rifcrifce l'Archidiacbno fopracitato, che rifte&'anno dela legge Traurina Garganu Anconitano Podet di Spalato, tr cofe prudentemente-
rcgolatc, raccogliclle tutte l'antiche confuetudini>& aggiuntene molt'altro
!e riducefle in vn volume , che f detto Capitulare , quale foTe traferitto da-
raurini, e da molt'altri : del che fi trouano doi rincontri nelli frammenti de
confegli di Tra,vno de ai-Decembre 1 291. ncl quale in foftanza vien djra_*
utorit al Podeft,e Deila Amblafij, Luca Machei, Nicola Cafoi, cDoi.no
bomichc di ccoglier Ii Capicoli yecchi,& aggiunger, latuir d uuoui, Valtro.
40}

i$i

Dette

Memorie

1303 die 1 3 Septem. ! Sirofins not.trias feripferit de nouototum Capitulami

& volumen Capitoli veteris, & etiam condita de nono dentar pro labore libre 25 par
Venet.
quelle due fono le pi antiche memorie deJIa compilacione delle leggi
Traurine, e potrebb'efser, che doppo la fconda compilatione fatta da Siroto Notaro (che dalle fue noce i con o fe fofse perfona mojto in te 11 igen tc_> )
cominciafse il Capicolare chiamarfi ftatuto : poiche nelli medemi Confegli
del 1308. li 24.Agolo vien facta mentionc del capitolo feto del libro fefto de
ftatMCi, e nelle note delia CancelJaria deJIi capi 3 . 4. e 24. del libro quinto do
ftatuti .
Qjjefto Capitolare, o ftatuto dunque,ch'era di fei Iibri fu riformato,e ridotto in tre libri nella forma, che fi vede il prim'anno , che la Ciuk venne in poter de Venetiani, come nella fu preiatione i legge .
[antft.ituta, & Capitula Statutorum Tragur.Cut tat Trag, examnala, corretla,emendAa, & approbata per nobile s, & [apiernes Piros Matbeum Sori , Gregorium Salinguerre,Zouem Zicicbi,& lofephum Stephani ladites,ac Defjam "Palmte,
Marcum Georgij,Dcffam Zoui de Lucio,& Bitcot Martini Confiliarlos Cate. & Cois
Trag.ex auBoritate eis i Glt Confilio diSeCmit. nadita, & conceffa currenlibm
annis Di 1322 Ind. $. Rgnante D Karalo Ser. Rege Vng. temporibhs quidem Ven.
fairis D Lampredij Epi ac Egregij, & potent1s Viri D.Marci Mauroceni Comili Ci
uitatispred. pro 111.' D.Duce Venctiarum*
Da quefta prefatione confia, che li Giudici re Con/glicri con l'autorit datali dal mageior Configlio riformafsero lo ftatuto del 1322. m non viene cfprefso il mete, e giorno, quando fofse perfettionata efsa riforma: t rouandoi
nondimeno la feguente nota nella Cancellaria .
1 3 2 2 die 1 3 nouembris ludices Gregorius Salmgnerre > Ins Dee , & Jofepk Shfani, defamo D Matbeo Zori, qui Iudex erat .
Quindi fi viene in coenitione, che fofse perfeccionaca efsa riforma ausnt'il
fiornodelli i3.Nouembre quando viueua Mateo Zori, ficall'hora Ii fei libri
e'ftatuti furono ridotti in loli tre : ne quali riftrette le materie reftarono \n
poco confufe , per efser ta ta fatta efsa yforma in tempi torbidi diel prim an
no del Conte Moielini : onde conuenne poi in tempi pi quieti agginngernc
molt'altre, che fortirono nome di reformationi , delle quali Jfi trattaranel
fincj.
Quefti ftatuti fi come fono feritti in lingna Romana , o Latina antka , cesi
i fono inferte alcune parole di lingua latina corrotca , volgare , & aiire ci
lingua Slaua , o Croara : circa di che fi deue far riflefso . Che la lingna Dalinatina fia ftata anticamente l'ilefsa , che la Romana , latina nella predett'vpera de Regno Dalmatian , & Croacix ftato fufficicn'temcnte prouato. Che
l'vfo dlia itcfya continuafse ncllc publiche feritturc , oltrc le foprareiftratc
memorie , ne rtfcriuer due, che nell'Archiuio delli Monaci di S. Grifogono
di Zara fi trouano fatte auanti l'anno millefimo del S*g. che per laut hita lo
ro mcricano 'cfser regiftrate intiere .
Innomme DmnftlefuChrifli , & eiufdem Inearnationis anno 908. Ind. 7 mea.
Decembr. imperante D. 7{.Conantino jpijffimo , & perpetuo jtugufto in Ciaitate
ladren. Maturo namque & falubri Confilio maioribmproditumefi vt omni; humo
ante difpenfare , & deliberare fu.u facltate! debe al pria)"quam reptntinc calamit.itis cafa penculo inrnenie mortis meta vrgeat, ne diferente dlibrt10 > out. tun
Iura

Di Tr .
Um lingue loquendi eareat > aut difiributor in vltima corporis anguflia pofitusfub
ccleritranfituoptatafibimette&cotioni explicare equeat . Idcirco Ego tantillettulo licet viribus invalidus , tarnen mente Deo auxiliante tutus vol &iubco
Dto auore & obus fanelis eius .
Inprimumvtdomuminquoiuffus fumviuere cum introitu, &exitufuohabeat
filio meo Andrea, & domum, quefuit de Theodofio Trib. fit Agapi filie mee , &
matre eorum cum ipfis : domum nouam & aliam domum iuxta Snelo Laurents
eius horto ibidem , & alio horto , que erni de loanne filio Teudore vol vt habeant fi
lij mei Hjciforus , Tetrus , & Dabtofia , & tarnen vt infimul ambofratres , & Da~
brofiaedtficent ipfadorno iuxta S.'LaurenUo , & tunc accipiat earn Dabrofia filia
mea . ifla domo noua cum introitu no habeant ambo fratres 7{ciforus, & Tetrus,&
domum , que venit mihi de Socero meo Hiciphorus Trib. cum introitu , & exitu fu
vol vt habeatfilia mea Anna , & pro eo quod non efl ipfa domo fie bec alie adiunge
ei vinea, queemideConiux Auluci- Vmeanamque dcTultago, & aliavineade
S.Ioanne vol vt habeant filij mei , & filie mee, que babeo d; prima Vxorc, & vi
nca de V culo , & alia vinea in Comareto vol vt habeant filius mens Andreis , &
filia mea Agapi cum Matre fu Maria. & fi cuflodierit Uttum meum fit particeps
cum eis ,& finan cujlodierit cedente &qs de mets tunc prefuerit priuet earn & fubtraelevinee ,ac terre, quevidenturfuijfedeprimavxoremea Agapi. ceterevince
quefunt diuidant omnes filij mei,& filie mee , & de prima vxore , & defubfequentt
vxore , & coniux mea Maria diuidant cum ipfts . Terre vero que camparaui in Cabrona, & ibidem alie terre que mihi euenere de matre mea in Abraniuicio , que
euenerunt mihi de matre meavolo vt habeant filij, & filiemee quefunt deprima
vxore : terre vero que comparaui in Sicirani , & alie terre ibidem que mihi euenere
de matre mea volo vt habeant filius meus Andreas , & filia mea Agapi cum Matre,
Matrefua Maria. De peculio autem trecenta capita volo vt habeant filij mei , &
filiemee quefunt de prima vxore , & alia trecenta capita de peculio habeant filius
meus , & filia mea cum matrefua Maria . De paftores quidem Tetro, & alio Tetro,
r Defiderio habeant filius meus , & filia mea cum Matrefua Maria . Ominico cum
filio, & filia Defidana habeant filij mei , & filie mee. Armenia namqueviuidant
omnesfilij mei ,& filie me,& vxor mea Maria cum ipfts . cetera namq. que funt in
fra domo mobilia omnia, que videnturee diuidant omnes filij mei, & filiemee, &
vxor mea Maria cum ipfts. & in Snelo Grifogono dimitto vinea, que emi de Ma
culo, & terre de lo que comparaui , Seruum & Ancillam > & centum capita de
pcora & vno panno de Sirico , & vno Sauano . In Snela Maria vno panno de Sirico In Santlo Tetro de panno Sirico. In Snelo Thome vno Sauano* In Snela
Anafiafia vna coppa de Argento , & vno panno de Sirico . Firmino Ef>o dimitto Cauallummeum. Tetro Dicono fratri meo vna Coppa argntea, & Sella argntea
Odolberti Abbat veflimentum de Quirino inuefiito de panno vario , & vna lena
caprina, &vna butte de vino > & vno Cauallo . Ioanni Dicono coopertorio de letlo
de Quirino inuefiito de Sirico,& vno feltro parato cum Sirico . Ad Sacerdotes detur
pro animamea centum capita de peculio, er centum madia degrano, & vnabutte
de vino, & tere ones , atque cpre, que remanferint den tur pro anima mea , & in
captiuis dentarfolidi centum & naue venundetur , & deturfro anima mea Et pro
anima mea dimitto iberos in pritnis Marufeo cum vxore , & plia > & do ci vinea que
comparaui de Conslantino Mag. Ominico Calbarofo cum vxorefin lberi. Libri ca~
ceno filio BMtiranilufio cum vxore fua, & quatuor filij, filio Tricinaco filio Bribinat
TL

194

Delle Memorie

Techam.daMiliadeSiciranocumduofilij , vxor Rafinaco cum filio Strictero , if.

mifjima, Zremilo omnes iflifunt libcri . yAd\anello dtmitto vinea, que comparant de
Maria Vetietica, et aliafacia de vinea que emi de Barbano de Crefuni.Et ft vult vxor
mea Mariaportionem fuam pqidere obferuetleftum, & ft duxerit virum alium ont'
nia auferre ab ea\ & quod abfit f vnws exfilijs met, aut filias obierint omnes fratres
eiws i & Srores partem defuncli diuidant.Hec cunta quidemprelibata Deo autlore
volovt firma, & flabiliapermaneant, & nutlttsvnquam audeat molare. Quod ft
quisproleruns Deum non metuens nofire diffinitioni paruipendens contraire voluerit
tram Dei ommpotentis Tatris , & filiij , & Spus SanSli incurrat , & maleditJionem
CCC& XVIII. S.Tat. & lepra " Syriplenus irremediabis crucietur , &
in nouiffimo malcdiion'vs cum Diabulo, & eius tetros miniros , ludas Ifcariotei
in gehene bratro muneretttr. tempore , die, loco, & Confule vtf
palam Ins teflibm .
Sigil. M.FirminiEpiSanftiJfimi Odolberti jibbat'u , Teiri Diaconi Commiffarij
fide bniiiin deferiptioms Sign.Treantij Tribuni Conflantmo Trib. Vitalis Trib. Gre
gorio Trib.Dabro Trib.^naftafius Trib.Taulo Trib.
Et Ego Ioannes Diaconus iuffut fupramemorato jndrea Triore manu propria
fer. at que fliciter po tradit.compleui In Chnfli . & eiufdemlncarnationis anno S6 Ind. i^fub die fere lymendeeembris . Imperatonbw Dis Tijfftmts, & perpetu'ts jluguflis Vafilio, Conantino
Deo coronati Magni lrnpcratores apud Ciuit. ladre Cathedra Tontificalifttb rcgimine ^inaflasij Epi . Igitur ego quidem Maius "Prior fupradttle Ciuitatis, atq. Troconful Dalmatiarum vna cum confenfu omnium nobilium habitanttum Ciuit. ladre ,feu
& heredib. Dm Fufculi, atq. ^indrce "Priorts musculorum ,feufeminarum, atq.vni'
erft Topuli ) maiorum , " m.norum omnium in vnum conglobati vno confilio ,
pari volntate cogitantes de Dei timor ,& eterna retrihutone: eo qued Ule bene
poffidoetres in fe culo ,qui ftbi de terrenis atque aducs non paral premiafempitertia:Id circo E ce it fian: Beati Crifogoni Martini quefita eft infra muros prcditle Ciuit.
vbi, Cfacratifs. eius Corpus rtquiefctt , quod esl edificata preditlis D. Ffenlo &
jlndrca vbi diettur , quod aliquando monaflcriumfttrffet,fedper negligeniiamdcfeeiffet, nunc admtante Dorchedificamus fecundum omi.em monaerij ordinem atq,
crdmamus D Madium Dei Sacerdotem, & Monacum nofirum cffe slbatetu quifuit
ex rnouafterio S.Benedili,quodfttumefl in monte Caffino vna cum confenfu noflre
congregationis E,Chrifogoni,& tradimus ei prediele Ecclefte omnia ibidem pertinenti,t,dowus,vineof, & terrai,culta*, vel incultas,mobilta,fcu immobilia vt in ipfius fit
potcflatC;<l~ jnerumfratrum adfolatium ibidemfcruientium vtendum, poffidendum
perfrurndum, oi dtnandumftnecontraiiione vllius tibi Duo Madio Sbbati predito, twfque fucrefforibus , qui po ieventurifunt fecundum monaicum ordinem-, .
Vnum tarnen nebps reprehenftbile videtttr , quod Ecclefta extra antiqua clauflra fit
pofita, q:icd preeepta S. Tatris Bencdicli prohibent fieri eo quod omnianecearU
mount hi: afra monaflcrium debeant haben vt nulla neceffitasfit eis vagmdi, ideoq.
viam y ufl.cani que inter Ecclefiam , & amiqnam clauflram fuit clauderefecimus ,
alia ameiuviapublica , que ab oriente Ecclefte fuitpofita fimiliter clauderefeci
mus; jtd nuieem ciufdcm vie de territorio eiufdem ecclefte mam fecimus publicam
feem ram : Ciuitatis omnia nonfpecialmofiro confilio, fed omnibus confentientibus Ciuibus adfaluationem predide Ciuitatis , & popitli ordinauimus , & conflituivtui atq. finaamus . Vt fi aliquis diablico fpiritu impletus , quod non optamus
t outra nos, ueflofqiiefucceffres moleitiam de rebus , autfabftamijsfccerit defupra

Di Trau.

19 $

ditla Ecclefia babeatis Ucentuim cum bac cartuU tra.litionn in iuJtciit n uca:re,at
tuc motiaflrare ante Imperatorem , ante Regem , ante Comitem, fine Indices qui
jptatemporefuerint, vt nihil atiquid de fupradicla caufa fubtrahe e, aut altquem
fcandaln&re poflint , quod aliquU quocumque tempore diablicofptritu tarn de nofiris , quam de eflraneu difinitionem aliqua aduerfx facer prefumpjerit iraturn bobcat Tatrem & Filium & Spiritum Sanlum,& malediClionem cCC
& XVlll Sanftis Tatrtbus , & in nouijfimo maranatbe cum dtabulo , & eius tetns
jgeits luda Scartote m inferno muneretur bec cnula volumus vt injua maneat
firmttate .
Vitium boc tempore Confultbus fuprafcripivs , & loco coram b'w telibus . & infuper firmara us , & conflituimus , vtquifquis contradictor extiterit fient fupcrius
diximu-snonfolumbujupradittismaiediionibusfubiaceat, fed etiam - perfoluat aun lib. viginti , & canfuj'us fileat mutus, T banc cmulam firmam, r roboratamfemper perjislat Tontificatus Dm ^inafiasu Otlauo lnd.i 4.
Signamus Ego ^inaflafius Epus ttrsfup. CiuitEgo Tetrus Epus irben.Ciu.ttis Ego Domnio Trib. tt.
Ego Lampridio Trib. ttis . Ego Tetrus Tnb.Socer Trioris ttis.
Ego Maio tribkt erneche tt. Ego Dabro frater ems ttis .
Ego Frfana trib, tt.Ego Tetrus trib.SpaUttnus ttis .
Ego Barba trib. ttis . Ego Tfychiforus trib. ttis.
Ego Joannes trib^Arbejano tt Ego Tlato trib.frater eins ttis .
Ego qindem *4nafl flus EpusJup.Ciuit.manu propria fcripft,& roboraui .
Dal iopradefcritto teftamento fcritto del 908. dal medeimo teftatore ,
fottoicrmo ,6c autentcalo dal Dicono iiiliioco di Notaco ( come era folito in quellitcmpi ) li vede ch'egli abbcnche folle principale nella Citt di Za
ra , e com- fi leggenella fufseqiien te fcritrura del 986. vno delli fondatori ,
reediricacori del raonaterio di S.Grifogono, & all'hora Pnore, upremo
Magitrato dell patria; nondimeno non poflcdeua buona lingua latina_# :
cff.ndoui non foto molti errori, md anco frapolte delle parole volgaruil che non fi vede neiraltra formata da qualche Notaro, e fottofcritta dal
Vefcouo y che come Ecclefiaftico doueua hauer miglior lingua , e folo fra le
fottoferittiemi de Tribuni quello d'Arbe efprime la parola volgare ^rbefano,
in luoco di jtrbenfts .
Continu dunque in Dalmtia l'vfo della lingua Latina pi,e meno buona
fecondo l'intelligenza di chi fcriueua non folo nelle feritture publichesm an
co nelle kttere familiarizme oltre le fopraregiftrate appar dalla fopra acc.
nata lettera feritta in Spalato da vno delli eftitij Traurini , & la feguentc .
Z10* & potentt D.juo D.Marco Vituri de Fenctijs hon.Totatt Trag.Zore blast] de Tr.fetpjum , & paratom obedientiam iuxta poffe . Recepi Vera* litter
graciofas, & earum tenorem mtellext , fuper quibus duxi refpondeniim . Toftquam
eftra nobilit.u dignatafuit mihi conceder F nett; s lib.i $ ir [olidos 1 6grof], Fcnet.
de Argento vt patet publico inflrumcnto.quam pecuniam habere iebttis fupcr bonis
meis, vobis efl manifestum ,[& veflre dommationi , quod bona de domo , pecu
nia , er panais, & cera , & omnia , quefuerunt m hirione mea per meos immicos
nerum accepta imufle : npcr boc veflra domnatio prouideat, & dignctur inquiere
tarn de acceptis, quam de beflijs mas , de domo, Orto, vineis, & agris vt uobisfecun
dum tenorem diti inflrum.fit plenarie [atisfatiitm : mjuperfupplico vt vobts placeas
procurareft poffum recuperare quaterno met tationis , qui.1 multas debitoresba

Delle Mcmorie
beofcriptos in ipfis ne perdam , que tencnturmihi : Itcmfupplico ut dignemini me
babere, & meos comendatos .
tenor inftrumentifupranommati,
13 1 8 men. Xbrii die 4 intrante Ind. Ri nain . Cum t nobilis uir Marcas yituri
de Confnio S.Marie Formefepro me Giorgio de TragHrio filio q. ^imbUsij de . fe
cofiitHciisplcium,&proprntm appacatorem Djrdicuhdc connio S.Marit
noue de tib.i6& ol,i6cum dimidio denar.fcn.grofs.

M che fofse anco in vfo altra Lingua Latina comma , o volgare ne fanno
teftimonianza varie parole frapofte nelle fopraregiftrate memorie hora nell'vna, & hora nell'altra lingua, particularmente de nomi proprij : il che mcglio
fi certifica con le parole inferte nelli ftatuti non Tolo di Tra; maancodell'altre Citt dell'antica Dalmatia ; e perche mente vien creduto, che
la lingua Italiana/la ftataintrodotta in D Um u da Venetiani con lalunghezza del dominio loro , perci tralafciati per brcuit ii Itatuti d'Oflaro ,
Veglia , & Arbe( Citt porte nell'ifole ) pigiiaro folamnte gTefempij dalle**
Cittadellariuieradi terra ferma, come da quelle, ehe piudeH'altre iuronq
attenuate daSlaui. Daftatuti delle quali douendo cauarne gl'cll-rnpij mi
valer di quelle leggi , le quali cpnti fiano ftate fattc auanti che Trau, e Spalato ve n lloro in potcr de Venetian!, cio auanti il 1^22. il che acci
comprefo, e neccflario dar contezza di ciafcuno ftatuto parte .
Lo ftatuto di Spalato , c*hoggi s'adopera, ftato riformato da Prenceualle
diGiouanni daFcrmpdel inz.aH'horaPodeftacome nellafuaprefati'one,
nel fefto, & vltimo libro fi legge . Quello di Trau del ina. come di fopra_>
Itato detto , perche nel fine del primo, e del quarto libro di quelle di Spa
lato , e ncl fine del primo di quello di Trau fono regiftrate alcune leggi, cho
dalle date loro coaita , che fiano ftate fatte , & agj*iunte pofteriormente traJafcKir di valermene . Quel di Zara benche non nappia quando fofle ridotlo nella forma , che fi troua ; nondimeno vedcndofi molte dellc fue leggi recrittc intiere ncllo ftatuto di Sibenico ( il che fegui circa il 1 260. come di fopra ftato prouato ) & eflendofi regiftrati grinftrumenti del i ao .poca difiercnza ti puo eflere della fu ri forma quella di Trau . Quel di Ragufi fi come
<onfta dalla fu prcfatione che toi le compofto da Marco Giuftinano da Venetia Cont del 1 272.del mefe di Maggio, cos fi fcorge c'habbi haituto vari
riforme^e la maggior parte delle leggi fi conofce, che fiano ftate vltimamente
rcgolate auant'ii 1350.
Gl'altri Itatuti dclla Dalmatia moderna, cio Nona, Sibenico, Lefina,Corzola , Cattaro , ( che come Citt Slaue viero anticamente fenza Legge iccitta)hauranno copiad H loro ftatuti dall'antiche Citt Dalmatine loroviciee,com'hannofattoliSibenzani. Le Leggi adunque de ftatuti delle Citt.
Dalmatine antiche , fe bene non fi pu {apere il tempo prccifo , quando furono fatte, e regiftrate nelli ftatuti; tuttauia confta , che fofiero critte auanti
la lorororma cio auant'il 1300. in circa, & in quelle trouandofi non folo 1^Yiiformit dlia linguaLatina purajm anco inferteui delle parole volgari,h
pcrtio Yolnto diftintanicutc copiarle da ciacun fotuto .

Parole della Lingua Latina corrotca,che

fi trouano nelli Statuti di

SPALATO.
Lib. i. cap.c.Laborerio
cap.o. baratari , feu alienari
Lib.2.c6. refegum vel periculum
C.36. druda ve] Concubina
38. capello > feu pleo
Baftardus fine fpurius
46. feruitor
Lib.3.c.^.monftra
14. deguiftatum
47. Speciarius
49 . vagabundus
90. Ronzinus
105. paftiuare
106. Zappare
Lib.4.c. i.Cultellum.
34. robator ftratarum
43. cercari, veJ ferutari
60. cauauerit fofsatum
62. forbanditi reintrare
96. filare
107. fntefca
114. Pagatus
Lib.5.c.8. ingombrare
30. incanauari
Lib.6.c.5. impegnare
4. Marinarius viagium
60. Sauorna
64. difearicare
66. guardia,& cuftodia
67. arriuauerit adpomirri
7 .caneare

TRAV.
Lib. i. cap. 3. Barca laborerio
34. monftra
36. intrare
74. conzamento i velaptationi
83. durare vfquequo durabunc
nouitates
87. prelentem, vel douum
Ub.a.c.3. Plezaria
5. vagabundi
8. cuitello
9. Spada
ao. derobator
34. frafche
25. frafas, forbanniti,forci
3 1 . fcauare , vel incidere ramos
35. de brunzo
40. caligarius
46. filare
51. guardia
54. alizare , fangum
57. balconcm, vel feneftrarfi
60. drappum lauare > fpandero
cor.1 men
6a.caknam
72. zappare
87. fpeuarius
99. aeonzatura
102. terzona
106. caricare, difearicare , marinarius
108. robara
Lib.3.c.i. duplerios cofti, feu valoris
1 1 . copietur, feu exempletur
m cada communis
32. viagium
36. p-iftinare
6. ioiacij, vel Liidi
pelliparijj calligari;
N

Paroli

158

DtHe

Pirole dellaLingua Latina corrotta,chc

fi trouano nelli Statuti di
ZARA.
Lib. i . cap. 6. Parentellam
8. Robarie
i . pagamento & folutione
Lib, 2. . . niudam, feu mutationem
1 5. robator >rade,fcu latro pub.
40. viagium bera
57-inonftra, feu' diffigna t o oc
culta
87. pagatum , vel fatisfaftum
i . paftinator , feu laborator
Ub.j.c.jz.deliurarCjLoziajPlaza
3 3 . tempore cridation is
4.cainbiaucrit , vel permutauerit
49. plezarijs , & fideiuifionibus
68. Zappare, ac laborare v int am
Lib.4.c.i.nauis naulizajta,fauornarc
4. Marinan, marinarizia
1 5. carleare
aa.difcarcwp
l.mataraciura,
30. arriuaucrit in Iftria
39. robata nauis
54. fcambiauit viagium
Lib. 5.c.p.abricata domas

RAGVSI,
Lib. i.c.
13. barca, feruitoribus
i4.MarinarJj
17. viagium
i8.foraftcrij
22. difcaricarc, caricare
1 5. robara
29. briga fiue difcordu
38. fclauina
40. Laborerij
54.mcrcantia
Lib.2 .c.j. compagnia, vel focietas
I3.impreftare
20. fia domorum
Lib.j.c.iy.inducium , pro termino
45.pacaredebitum
pacamentum
Lib.4.c.7iJBallirdus,Riiffiana
Lib. 5.0.3. balchionem, fiue feneflram
Lib.6.c.6. robatoribus flratarum
16. ad dados ludenti impreftarc
48. vogarebarcam
54. ingrauidare
Lib.y.c.y. alibamentis

Come poi s'andafle col pcogfcflo del tempo la yolgare difcoftando fcmprc
pi dalla Latina pura, & mcroducendo gl'articoli formarfi Lingua dalla Lati
na diffetentc leinemorie in ambcdue le lingue fcrittc auanti.e doppo le riforme d'efi Statuti lo ceirtificano : la pi antica deMc quall nel Santuario d'Arbe del infrafcritto tcnorc ;
t 7 J dig me*. Madij capta fuit pars inter 40. quod bominibm de *Jrbis , qui comfafiifyfJtintdebeat fieri gratia de ^tmphoris9ovini, qu<e gratia debeat vendtper
not de 40, <$* pecunia dbeat mitti Coi ^rb:ad dandum , & diflribuendum nter tiIM perfora, qiu dapitm, & hoc completo termino de illis grjttjf, que orinat/tf*nt per con/ilium.
^ . .
i tgi die 1 9 ***g-ufli ceptafuit fers in maiori coafilio , quod debeat darigra vint
bemnubtKjfrbenjil^s^utfiteTiintcombuftificMcaptMm fuit per conftltum doit*

I hiwai rrtfbvr. ao vint qsoUbt dote bohnertet * W**

gre-

Di
yrutiam. Fuer tint vendite . , & . fuerunt vendis deprim
gratta antequamfnpradii,! pars cupcretur inter mains confiliurapo fo venante le al*
ti circa 1285
Fo partiti tun: Itfouradetti denari fegondofo , fefcritto , & >&eui leCe
gurtate.
Mofe vndate le alfre Ser vintenio Pofcariper libre j , e/o/: J degrofs: de dum
fera guardo per lo pagamento dalo flume.
Le prime note faite nellaLm^ua Latina pura pofono elFerate fattein.
Venecia ; ma I'vltime in lingua volgare del repartimento del denaro deuono
filer Itate fcrittc in Arbc , e quelle parole .
fa, fe
at,
eo,
at
Significano fopra, i, ad, o in, tjuello, ha
Altrcmemoriefi trouanonelliregulridclliatti giudiciarij dlia Cancel!.
di Tra doppo il 1 300.
1 3 1 3 dig 1 7 men ouubris coram vobis D Totate velro milite , & veflrtf confilia ris,& Curia Tr.proponit, & agit Pintcntitu ^impleuft propane Troroe ,
er rxorisjue Myfee ipfo Ternene prtfente contra, adittrfum luuem Conradi,qnod
cum diRue Teruene, et dtfta Vxorfne Mixa m qua/iarunc pro x lib.vnam fuam terram,&vineamfecundumqModapparetin inflrumeato fcripto Superantij no
tary Coif ditto Iiuic , & promiferuntdare ditto Inue mcdietatem friiflnnm omnium
de dtUA terra , & vmea, paratam pro vt in dido inflritmento plenius continetur quod introduxtt in iuditio canceUatnm per duos mafios dare ei medi: & diilttt
lucaccepit de anno pretrito otnnes fraus de difta vinea SaUpartem fuam, &
, & hoc anno recepitfnam parttm x in contmctur. fade pet*
fartent meam , quata ipfe lime rtcepit anno pretrito, fait de menfur mufl ,
tnam facto valons decem lib.precor Curiam D. Tut is quod mihi facial reftitui cum
prcdiftur inflrumentum fit fibi Jolutitm faluo ture addeadt , & mmner.di vfque
ad.......
D.Milfs , & Confiliarijatuerunt terminant Stepe Lupxe *Jdnocato D> luue/e*
dierum ad ondendurn ditto Libella .
Die : . Stepe Lupxe . I ipfoprefente , & folente petinit
copiam inrumtnti contenait in ditto libelle fibi d.tri , & terminum ad opponendam .
Cut Stepe - pii, & fnt &c. d.ficano D.Mtlet,& confil.flatu.terminitm triam die
rum ad jccip:endam copiam diui instri.
Die men Ollub.Stepe ^iduocatas .lime Ipfo piefente dicit rejpondendo ditto Itbello die t ncs recepinrus copiam injirumtnti , & irflrumcnjum diet: haiere mcdmtm
rndete de anno ptetefito(cut dic:tvefter libella: dtiij.r.tro fti>uU:o , & obligat
Mihifient dicit instrum itifl: in f.irte de dando : mcdiflatem df rendit*tiue
eniebat ad vos de la rcnJita ucila V;gaa ueli'anno pailato, i'o prcilo Je proiiare fc tu icghc .
Die 3 nju ficcntius dicte que non plaza .i Dio , ne volia co > che io ce adincilo con lidien la parte na, nc cho aducllc p-ictu con te da darcuaccunito con tu Uilc fe non tautu co.-no le cor-cne ne jit iltrumentii vnc la telUficaiua -ie;;ima jio valer contra lo iilriMientii .
benttntntwn ft per D.Totem,<& Cap.& Ccnliliariosfuperpredift.tijucjlitnerf.ioJ.
refponfioprediftjluper prcdiftolibillo faftacfirejponfto legitimad^ 18 .*
apertaftnt dttiafemen;iA in Low Cois prejet*MarO lnlle,& Cretin j

zoo

Delle Memorie

i i 3 die 2 5 otlub. coram vobis nob.& fap. Viro D.^Androftio Milite D. Totalis ,
& -veftris confiliariis pro parte agit G aufins Deffe Gufi aduerfus *Adc pro parte ipfiui
ipfo prcfente contra Stano^e Veslich, oui cum acccperit adpafiinandum vnam terram
Biuice le cum diclo Stamme que pofita erat ad fefl tido pro xx Vretenum , & diGta
vinea fit paftonata ,&fruiietpetit per Curiam fibi dari partitorem ad partiendum
Vmeam , quam accepere ditlt aidant, & Stano^ diclo Biuice, vt patet instro[cripta
manu mei not. tracli denotis magiri Strollt notarij fatuo iure musli anni prefemis
fibi de parte mea extimati, cuius rineefactifine mfflo prefentis anni 30 b.faluo iure
addendi, & cor.rfquead &c.Cui Stande dii D.Milcs, & Conf.fiatuerunt terminant
X dterum ad refpondendum diclo libello . *4d que Marcus lulle oiduoc. Stano^e ipfo
pnte refpondens diclo libello. Dice de zo, che illo dice che colee ad planta
re da Biuicc viro e che fi tolfe iJlu fi come pat.de quello Adam fi come fe contene ne lu itrumentu, & deuiua fei lo vol ia parte de la vigna deuiua plantare
como fe contene ne lu itrumentu in quttro anni , e deuiua laborare onne an
no fi como contene lo ftrumentu ; ma illu como homo de mala conditioner
non voice me feguire ad paftenare , ne ad laborare , ne mai voice venire ad
3uellu laboreru fe non vn die , che venne ad etio fe vende mo demanda parte
ella vigna, e non conueneuole non abiando patonato, & laboratu cha_
par ena parte mota : quanta maiormente io me polio Iaymcntarc dellu che io
item* ad perder la vigna che lu patrone me lauia tolta ; per zo che non abbia_>
-venuto ad paftare & ad complire infra lu termine,& fe non folle che lu patro
ne de la vigna de pu de quello me la concedi de gratia la vigna ad lauorare
fi como adpare per lu inftr: falo per manu de Maftru Gabriele ,' lu quale produxe in Indicio , vndc per tutte quelle rafione non de aduee parte de queita
vigna, la quale io plantatu, & contradico ad tutte le altre exceptione,& alkgatione le quali lade contro di me , & domando la copia dello ditto fo inflrumcnto .
Gaufio dice che ipfo adparecchiato de dare la copia de lu inilrumentu ad
lu termine, che Ii dar la Corte, illo fa bene che confefsa manca che ne fo da
to en campagna ad plantare fi come fe contene lo trumentu,& de quello,che
yol dire che o non vigne ad laborare llagando io con la miamogliere de fo
dal pt fi vigni ad laborare , & conducia per mei denari chi me andana ad la
uorare la quando io non podia andar, & ad altri io araua, & illi per l'aratura
me venia liauonare , e fe non fofse gito ad laborare ipfo fe forialamentatu
lu patrone de la vigna, e ditu, lo compagnone non me vole feguire, & eo la_
Corte ma veria capeatu lore mai fi come ha che laborariaj non ma via che di
re , & prouo per Duymo de Dome de Cafarizza , & per Micul Taiglauo como
me viae ad lauorare pariche volte lo dito Duymo e lo dito Micoil, & laboro
per me , & prouo per Vefelia che io lui conduxi ad laborare in quel la vigna_
& per de Guftula che me trouo ad laborare in quel la vigna, & vn lauoratoro
non puo mollrare guarenti fempre che va ad laborare . die 3 nottemb. D. Miles
& Conf. fidtuerunt i erminum 3 dictum D Marco accipien. copiamquam pettjtmRrumcntt,
E fufsequentemente nel giuramento difopra regiftrato ftto da Matteo
Zori Podeft , e Capitanio perpetuo Ii 8. Giugno 13 1 5. viene efpreo , cho
loi'se fatto
Tulgari fermone.
Ch queilo Yolgar in Dajjrjaua iofj lingua Latina corro t r a al

Di Trau,
tre memorie nelle fottofcrittioni dclle fcncenzc lo certificano .
1334 die 7 Xbris:>{js Michael i usl > Comes cum nora Curia &c. Latx&
pronunciata, &promu'^ttafuit prediftafenteiitia per predittos D.Comitcai,& fit m
Curiam fupracitatam, & lela, T vulgar \ata de verbo ad verbum per me lacobiim
Magiflr: Fraafii deUfifio "Njtarium turatum, & CanccllariumConTr. in Lojja
predict a Trag.vbi iura te dun tur.
Quefto Notaro , ch'era d'Affifl , & vn'altro, ch'era Francefco di Angelo di
Montculo, fiinile fottolcrittione tlel mcdcitno tempo , ambi Italiani non
potcuano intender per lingua volgare altra lingua, che la Latina corrotta,
ch'era loro volgare Italiana, com'era anco in Dalmatia . Come poi di tempo
in tempo s'andase diuerfficando altre memorie lo manifeftano .
demanda mia, ft come dimando, non fa ben chel nega la rafon, e la veritad , cuft quefla
rafon, che quiftu debita cufi como ioditufura elmi tinado a pagar , <& fatisfarfi
come domandai , eprouo perfatisfar M. lu Conte , & ala fu corte per Deafigliol
de SerTirmun de Zigaide, e per Zuuan fiol de jilbertu de "Palme, che dit Strachotiu
fi mi pToferfi de pagar 4 ducati doro inTraguri vnde pregu lu Mier lu Conte, e la fui
Corte che duife corin^er lu dito Strachotin fatisfation miafi como io domandato , e
ondemnar lu in Iifpifi .
1385. 1 -jMaij. Cum Zoe Coffa che Tu%u de Cola de Lanymu cum algune duel'altre
copagnifi aueffe nauli%atu LuchaVerwach da Spaleto en so Hin del qualnauilitt
ie patrun d.Lichaper duc.26 Stanu fi come apar pub.inflr.fcritu in Spal.el qua Lu
cha fi debia far via^u adrtuna e lafcargar la rnercadamia del detto Tti%tt,e dellifui
(umpagni el qual Lucha non volandu atender a'.i pad che auia cum ditu Thtj
Hfui compagni, e nun volfe andar [cargarla dia mercadantia ad Ortuna mafe viaTtft in portu Jutu S.Vito in .\ contra la volonta del diclo Tu%u,e deli fui compa
gni efi aite grandsimo danno di Ii Caflrati, che traft fora in fnuradit logu , & in per:j lo diftti TuTjifi protefla, e cum protefiu di-^e contra Marculo de Tero de Fragura
prefent.& aldandufuo procurado) del diclo Lucha , che per dann & intereffe ^0 cha
nbudu lu d:luTwzt per foa parte per que lebe di tu Lucha fifcargo parte de la dita
mercandantia in latru Lochu cha in quellu lu qual fe conten in lo dicto pub. inflrunt.
efa fo danu ducati 30 in oro riferuada al diclo Tu%u lo ditto proteu d domandar
contra ditlu Lucha fempre auanti Zaccaduna Corte . Item fempr fala ia->
diftu protefiu al dito Tu%u Zunder, e minuir vna, eplufur fiade al fenft del
Sauio .
Da queft due memorie pofteriori f conofee , ch'ii modo di parlare all'hora
r vfato del
* Latino
\ volgare
_1 era
. di/
fopraregihate piu antiche ; profrendofi queft'vltime in quell a maniera per
appunto, come fanno hoggi quelli, che non fapendo altra Lingua , che la Slaiu imparando la Latina corrotta o volgare fuoldirf, chenella pronuncia.
Ichiauonizano ; fegno cudente , che la Lingua Slaua , Croata f ofse molto
auanzata,e difufa nel commun vio deJla Citt .
Come poi la lingua Latina volgare andafse migliorando di pronuncia nella memoria regiftrata al c.a.del 6.1ib.del ijjr.vin eiprefso .
Si che hauemo bandida , clli andar , & anche ti andaratie fel ti foffe comanda .
E nell'altra del 1417. regilrata nel capo quarto del medefmo libro , che
lapiiiantiajC'habbvedutomueramUngua Latina volgare di tlcaisai
buouo

toi

Delle Memorie

buono per quelli tempi , come fi pu vedere :

M, come che nell*antiche Leggi de ftatuti fi trouano inferte nco delJo
parole Slauc , l'ho voluto diitintamcntc copiare .

Parole Slaue nclli Stacuti di

SPALATO.
Lib.j.cap.i3. Vreteni, croiugera
Lib.d.cap. 3.Celmich. . . Taftor

ZARA.
Lib.3.cap.78.brauarius paflorpecorum
de prepatso de Ufte
144. Gognay lugerum

TRAV.

R A G V S I.

Lib. 1 .cap.73 .Pudarius cuflos agri

Lib.2.ci5>.Preilauus feruus condufli: us.vel pattualis
ioz.Celmich Taftortfrimarius

Lib.i .c.p.Stan ichium Conuentus

Lib.4.c. 59. Ancilla babiza nutrix
, .
Supra meiam 1
..^. Subts nieiam ma"~

Lib.^.c.3 -Ogiada terrafepta materia

50. 1|
53. Vretenum ingerum
60. Podemorie penes mare
6j.Zupanus Gafialdio

riam, vet rip am

Lib.6.c.96.Crabonofius perfonatus

Parole Latine pure pronuntiatc in lingua Slaua.

Tietflamo di Spalato lib.6.c. 24. e di Trau M.3.C.54.
PAratinea corrotto da Tarietina fi pronuntia in Slauo Varatigna , e gnifica muraglia di Cal vecchia difcoperta fenza foJari,e derelitta . In molti iuochi de Sratuti , &inflrumenti vengono dette lationes, quelle ftanzo
terrene > che fi dicono in lingua volgare Botege , nella Slaua fi diconoflaiuni.
Zauod circuitus ^auoditi circumire , il che viene negl'inltrumcnti Latini fcritto^uod^are Didina terra Auita , di qui negl'inftrumenti Latini viene fcritto
terra Dedigiorum Prefbldus vicn detto 1'cfecutorc delli priuilegij , fentenze
dclli R,Bani, Viccbar.i &c. che prouienc dalla parola Slaua Tr< fiwu oltre di
che fi trouano griikflinomiproprij efprcfi diuerfamente in tutte tre lc fopradtttt lingue , rom'ogii'rno facendo raffronto con le foprarcqiltratc mo
tiioric potra ccrtifcari .
Ma ch'anco laMingua Slaua foflc dctta volgare in Dalmatia U i;c troua I',
efempio nclla public-tionc d'vna letrera Ducale ferina con l'occaioiie , t he
fumnerinouati libamli coima licompjicidella congiura di Sur.'.> Vito,co
me feriuc il Caroldo, che ritcuatain fragmento de reyitri ho voluto ccpi< ::
come lia .
Die Sabati 26 ocluan dem.in>' , & horamiJarum . Gcrurdus de cor.rata
jLnvtli de Pcnetijs Treto D.Ducs, & C'vts Henet.^-rejenta.nl ,& dtitt ex p-trts i\

Di *%

a.e>3

Duels Infrafcriptat litterAt Ducales cum bulla Ducali plmbea pendenti, quorum lit*
terarum tenor talis eft .
Iarmes Superantio D.G.Dux Ven. Daim. &c. . &Sap. Viro D.T^icolao Vcnerio defno mandato lomiti, acpr.id. viris Iudicibut , Conftlio , & Cot Tr. fidelibm
fuisdtlehufal.& dileti.affeftum . Cumbabeamm de nouo condita quedam bann ,
& penns contra omnes, & fingulos infideles noflros , que bannafcire volumus s
Ciuitates, terras, & fidles dommij nori, vt indignationem , noftram vitare pofjint,
& caufam ignorare non prtendant; prudentis, dffidelitati veftra cribimus cum
Conftlio noftro de decern vobis precipttndo m ndamus quaten us infrafc riptos banniri
faciatis de Ciuit.Trag.prudentiam veftr - rehuirentes , quiafecunium formampaHorum inimicos noflros pro immicis h iberc tenemini , & debetis , er de receptionc ,
<? publicaxione presenttum nos certiores veflis litteris facer fludeatis . annum
verotaieefl. Quod allquis Vvnetusfeu ubdhus D.D.nisnonaudeat, necprefumat
mktere interos dibits proditortbus , vcl molefatlortbus noilris , vel ab eis recipere ,
necfecum aiiquo fatlo ptrticip.ire cum eisjub penalib-. Coi fen. applicandi,
& motori adnoilrum a.bitriumfecundum qualitatem.ffenfe , quorum medietat em
babeatacatjator ft per acenfototem notitia babebitur , & itnebitur de credential no
mina autem bann:torum &c.
Dat.Venet.in n'ro Dmt.Tal.die x oflub.8 Indie. idefl 132J.
Vie t6olub.D Comes,rfua Curia commiftt Cans.no, quod ditlom publicalio litterarum , & bannimentum faccret
Eo die Cautconm Trcco Cots Trag.banntuit,& pvblicauit fub Loya CoU tn lingua
Zatina,& Sclaua in omnibus pro vt in ipfa commiffione plrnius commetur
Die dominico 7 otlub. Caueconus Vreco pred. uanniu,t , & publice proclamauit
fub Logia Cois in lingua Latina, & Slaua in omnibus pro vt ipfa commtjjionc plenius
continetur .
Dalla publicationediquefta Ducale nelle due lingue Latina , e Sclaua, 6
Slaua ( ci jc in tutti due li modift* fcritto nel reibero) fi fcorge , che fe bene_>
leggendoil Cancelliere in voce ordinaria fartato dal Precone (ch'lo
ilelo che hora fi dice Commandatore)ad alta voce replicato ognipenou i:i
parole Latine come tanno nel rcgiftro , e s'vfa hoggidi il me deli no Precone
poi ( che doueua faper la lingua Slaua ) hauer di uouo replicato in Iing,,a_,
Slaua in foltanza il contcnuto d'efa Ducale, non folo la prima volta il -,iomo
di Sabbato quando fii 1 cemita ; ma anco il giorno di Domcnica fuffequente
doppo la Mella cantata all'hora folita de proclaim' , quando il Popoiocon^
maggiorfrequenzavfciua dalla Catcdrale, accioche ogn'vno netofle conipeuole ; dal che fi conofee , che la lingua Slaua era la pui commune fino rtallhora, e la pi volgare dell'altra Latina corrotta , che pur fi diceua volgaro,
perche non era Ja buona Latina. E quefta volgare Slaua dcue efl'erfi comin.iata por in vfo dal bel principio, che Ii Slaui occuparonj il pacfe enrona; . i~
no per la nccclit , c'hauranno hauuto li Dalmatini di pr .near con loro , c_
iflequentemente i far accrefeiuta fempre pi ft*rucncu/i di JoroliDaJmatini ne feruitij bafi , coltura dlie terre, e nauigatione , compr.ndoi, o vero
1 alariandoli, com' itato ncl.'a predett'opera
Regno Dal. & Cr. coiifidcrato ; dilatati poi li territorijeon le coneeifioni dein Di "hi , R di Croa
tia , e d*Ongaria , tanto maggiormente far andata irdiuar.d^fi AlcCnci
l'alli Slaui , ein. per la campagua fparfi habitando la lauoraiiaro , pifiando
li:crraucipr^;4i;anoacUCattj moludequacol progre'o cd tempo

Delle

venendo ad habitar nelle medeime Citt , & Ifole con le familie portauano
sco anco la lingua Slaua ; onde quefia diuenuta la fconda volgare , praticata pi dellc due Latine , diuent col tempo pi volgare dell'altra Latina corrotta ; la Latina antica s'and i poco poco tralafciando rimanendone vfo nelle fcritture folaniente , come nelli reeiftri della Canccllaria fi pu v
dete il mefeuglio dlie due lingue Latine , di tempo in tempo diuerfiheato,
comes'andau diucrfihVando la pronuntia d'efla lingua Latina corrotta,
volgare fino aJi'anno 1 500. dal quai tempo in poi fi vedono fatte quafi tntto
le fcritture nella lingua Latina corrotta , volgare che communem.-nte vien
detta in Dalmatia Latina , la Lf.tina pura Littrale difterenza della Slaua,
Croat." , che diuenuta fola volgare , e dalli medefimi Dalmatini , non mcno , he dall'Italiani vien decta roi nome generale Schiaua , Schiauona , e_>
con particolare , fecondo le differenze deli dialetti , diftinta nelli loro nomi
proprij in Cragnola , Croata , Scrbliana > Bofnefe , Blgara , Bocina , Polacca,Rufla jMofcouita, Sc altre.
Delle radunanze de Cittadini^ Confeglio Generale detto Maggiore, Minore, e Secreto, jp altri Atagirati ,
Caf. j.
ESfcrftataanticamente diftinta la Citt in doiordini Nobile, ePlebeo,
ia fondatione del Monafterio de S. Doimo di fopra regiftrata fatta al
tempo diS.Giouann i del 1064.I0 tetifica in quelle parole, affirm atum . . . .
non T^obiliuia, & ignobilium Tfagurim < aftri .
Che l'vniuerfale del poplo fi radunafle nell'elettione del Vefcouo,edeI
Conte la vita diS.Gio:&iI priuilcgio fopraregiflrato di Colomano R d'Ongariadel iio8.1odichiara; e che la ftefsa riduttione fia (lata folita farfi
nel fiatuir le Legi llato moftrato nel capitolo precedente .
Che queta radunanza vniuerfale del poplo fofle riftretta nel Configlio
detto generale, maggiore dalle fopraregiitrate fcritture confia .
Che la riduttione dclbConfitrlio maggiorefi facefle in Piazza , Palazzo,
Chiefe , e taluolta nella Loggia dalle medefime , e dalla Legge 109. del a. lib.
de ftatuti apparifce, e quefti lono li vefiigij della rcduttione antica del pop
lo , che fi diceua Parlamento , Preconio delli quali fi f mentione neflo ftatuto lib.i.cap.19 e lib 2.cap.no La pi ntica memoria, chefi trouidella_
rcduttione del Configlio Generale e la feguentc .
Die Dominico i^otlobn 1284 ongreg it is adiabas, onfiUarijs , & plunbus
lijsbominibus voltnttlws venue in platea Trag. faClafuitehtlio cmifilianum ff
datisqui. irLim bjlloti<sepiem cripns,& uo non fcriptismorefoltto, quiconftliari/ eleOi luntby
Def]a .'. tD-faltntiniis Cafari-^a , D.Georgiu Cega , D Duymus D mitbefL>. Siluefier- Mingas , D.Tbot/ias lannic he , D.Matbtw . .Lute , l> effa
Smtti . die Lune 23 7./5. congregatis confiliar^ in Valatio Ca Ti ag.inter tp-us D
Talmerius F.ilct Tut.vs prtdifle Ciu. propojuit , quodfit de maiori confilio faciendo
prouidcnd.ttn , e faciendum petent fibi conjilium exhiben ; m quo pufl multas contionalones placan tnaiori p.o 11 }[1 inier eos panno per ipfum D.Totem quoi eliganm ai prefens 40 Confiliarij, qui onfiUanj eleiJunt 40
Sie C.

Di Tral

105

SierC.D.lannicha , S. C.D.Luqus S. C.D.*4ndre.ii Marini, D.Deffa Morfiche D.

Marinus Cafaric^i , D Tacla afiofti , Tctrus Valentini , lua Tlati , Gregonut D
Luj}\ lanninus Diuoi^ , Ra/idus Tetri , Georgius Caluici , "Petrus Celie , Simon Cemitit Marini , Tenus Duymi , Maurus Stocbi , Vco(a Longus Ctbrianus Marini;
jlmblafius Martini , Marinus Bcrtanni , Deffa Duymi Celie , Strecbia, Gaufinnia
Marini, Stepanus Doymi Celie, Doymus de Cafariq, Marinus Stepbani , Temmi te, Redosij de Firmino. Barn Silueri Matbeus Dobri
Confitur] faili die 1 5 otlobr'is
Dea lAmblasij, Valentinus Cafan^, Georgius Cega , Duymi Domiche , Siluefltr
de Mengos, Thomas Ianntche, Maihrus D.Luce, DeaSmiti.
Jnfrafcriptt funt Aduocau etc Si per Cunfiliarios die predicla
Triula Cafiotli, Deffa Morfichefaue , Gregorius D Lu^i, Tetras Duymi Ceghe
lfti funt Camerarij
lua Tloci die Mercurij tertia iurauit
Serbetta Dee die dominicofeptima iurauit
Quefta elettione delli ^o.Configlieri deue efler ftata della meta del Confe-'
glioGcnerale ; poiche fi troua , ch'il precifo numero d'eflo Conlcglio Gene
rale fofle d'ottanta Confglierijil che li catia da vn frammento de Confegli del
1340 ch'al fuo tempo fi regiftrar intiero, qui fe ne pongono quelle lole pa
role, che fanno al cafo prefente.
1340 die 22 Madij. In reformation cuius confilij in quo fuerant 49 Confiliarij^
facto partito inter ipjvs ad buffulos , & ballottas fuper difpenfatione flatutorum /0quentium , quod Consilium mains generale fit de 80 hominibus , & Confiliarijs ad
flus, plaait ponentibus eorum balotas in bujula alba > quifuerunt 2 s quod did sta
tuta in hac parte propofita per dictum DComittm, & occafione contentorurn in eo
fit, & ..teuigatur in omnibus difpenfatum,& derogatum videlicet; quod additio fieri
poffit diclo confilio . I Hi "Pero, quibus difpluuit ponentes eorum ballottas m buffulam
vermitamfuerunt 24 in contrarium predioium .
Quefti ottanta doueuano eTcr eletti nel medemo maggior Configlio co
me fiirono per all'horaelcttilifopradetti 40; madichequalit di perfon_>
i elegefsero non c' alcuna memoria ch efpreflamentc lo dichiari; fi pu congietturare , che fi come li coftnmi delle Citt Dalmatine erano vnitormi, .
n li Traur.fi faranno in ci conformt!' con li Spalatini,de quali confta dal lib.
3.c.22.del loro ftatuto ch'il loro Config.gcncrale era di ioo.perfone delle migliori della Citt, de quali morendonc alamo , vero trouaudofi ablente in
maniera che non poteua interuenirui ne fofTero furrogati altri dal medefimo
maggior Confeg.& eflendo ftata diuifa la Citti diSpalatoin quattro quartieri , ch'erano denominan di S.Doimo, S.Martino, S.Chiara , e S.Spirito co
rne in vn frammento de Confegli del 1
legge, perci doueuano efl'er elet
ti 25. per quartiere; nelriltcfla maniera deiiono efler lUti eletti anco in Tra
20. per quartiere aiianti la retrmatione dello Aatuto , e l'cftefa della Legge
del cap. 53. del i.Iib. nclla quale cfprimcndoi, che tutti quelli nobili,de qua
li 1'Auo paterno , & il Padre foUcro ftati del Confiri della Citt fiano ,
conftituift ano il Configlio Generale ; fipu inferir, che nel tempo che Iii
formata efl'a Legge ( cio del 1322.) foflero capaci anco altri d'efso Conleglio , che non haueuano tali requiiti di nafcita per cmpir il numero d ottan
ta, che doueua efler neceflario , edall'hora efclufi fofle riftrcttoil maggior
Confeglio quelli foJi , il Padre , Si Auo de quali ofse ftaco del Confcgfo , e
per

Delle

Memorie

per ci non folfe piu neceffario il numero precifo d'8o ; m loflero queJIi fol
c'haiicuano tali requifiti , e nella aggregatione fofse necefsario il numero di
40 almeno , come nella medefima legge viene cfprcfso ; percio deue efeer ftata anco ommefsa di regiftrar nello Statuto riformato la legge, che vien mentouata nel fopradecto fragmento del 1340. che fi difpenlaua , chenemeno
hogidi fi troua; e fi-.come neila memoria di fopra accennata 1 Podeft Bartolcmec Michiele del 1319. ftimbcne d'abolire quelle memorie , nellc quali
appariua il nome del poplo afsuntonelle precedent! riuolutioiu ; cosipotrecibceiserc , ch'al tempo dellariforma ddlo ftatuto fiaftatafatta quefta_i
cfprefionc , che fiano capaci del Configlio , folo quellt , il Padre, & Auo de_
qu.il i fia ftato del Configlio, con che faranno ftati efclufi quelli , che nelle feconde reuolutioni vi pofono ellcr ftati aggregati, del ene non trouaudofi
memorie, perche furono abolite (come di ; ftato cfpreflb) troua
it ut per nneontro nelli predetti fragmenti del 1 340. che fi ponderaranno
fuo luoco .
L'autoritd di quefto Maggiore., General Configlio efprefta nclla fopradetta legge 53. del i Jib. de ftatuti, cio, che rapprefentando l'vniuerfak dl
ia Citt decretafi inappellabilmente tutto quello, che occorreua,& il modo
di vetare fii di tre forti .
Il primo, & il piu antico di dare il voto ciafeuno fecretamente al Notaro >
vero CanceJlitre , che fi diceua per fcrutinio, che ne tempi pofteriori fii va
ria to.
Il fecondo fi diccua., de fedendo ad leuaudum , &cra, che quelli cheaflentiuano aile propofte fi leuauano iu piedi > quelli , che non aflentiuano continuauano federe .
Il terzo boflbli, e balotte , ma li boffoli non erano doi Tiiiti infierne , ne i
balottaua con vna mano fola , & vna baila de ftrazze, corne s'vfa hoggi > m i
metteuano duc mani in doi biiloli feparati , e fi lafeiaua. la baila in quella_
buflbla che fi volena , come dallo ftatuto di Spalato al capo 2 5.dellib.2.ficat.a. E quello s'intendcua deliberato , prefo, doue concorreua lamaggior
parte de voti ; cosi nella creatione de Magiftrati , com'in tutte l'altre occorenze ; in alcuni cafi pci ardui foleuano decretarfi maggiori ftrettezze,nelle
cjuali non baftaua, che la deliberationc fefle prefa convn fol voto di pi dlia
meta de votanti , confra il confueto ; m fi ricercaua maggior numeroycioc
di doi terzi tre quarti, & anco quattro quin ti , come dalle lcggi deJlo fta
tuto, & fopraicritti fragmenti del 1340. e 1341. che fi refenrannoappanfce_> .
Tutti Ii magiflrati veniuano cletti dal maggior Configlio per tempi deter,
ininati: tra quali li priiuipali rano H 4. Giudici , ch'infieme col Conte, Policft , Rettore giudicauano tutte le caufe ciuili ; apprcfl'o a quefti s'elegcuano quattro Configlicri, che nell'iftcfl'a maniera giudicauano le caui crimir
uali , quefti otto vniticol Rcttore lormauano il Configlio che fi diceua fecreto. Equando fopragiungcua qualche vrgenza erafolito d' cleger altri
dodicicontitoIodiSauij, quali infierne col Configlio fecreto formauanoil
Confeglio minore , & a quclto Configlio venina conecfa tuna l'aurorir del
maggiore , che folcua efprimcrfi con quelle parole , pofint facer alte er
tiequal ConlgUo fe ne id mentions nella legge 38. del 1. libro de ftatuti .
guando accadcua , ch la Citu fcfle l'enza Coiitc , pedete, Vicario . Rctto

re foraftiero , in luoco di quefti , foleuano 'eleserfi dui, ptre delConfglio

con tirlo di Confoli , quali vniti haueuan l'iftefla autorit , ch'il Rectore^
e taluolra s'degeuano doi Rettori di me fe in mefe .
LiMagiftrati de Efaminacori , Auocati , & altri cffendo hoggi variad di
poco dall'vfo antico farebbe fuperfl uo de criucrli .

Dt quellt)) ch'fuccejjo ncltem$oyche 1 Cittaf in foter

de fenetiaai . .4.

V Emita la Citt in poter de Venetian! oltre la fopramentoiiata rifonna

1 _

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/*. Nu/*__

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nomo!

volte contef con Spalatinj, e che ndla pace era tata dalli arbitri dichiarata,
chenonfofle, ne de Spalatini, ne de Traurini, ma delli Didichi , ch'anticamcntc haueuano habitato iui , & ali'hora erano fparfi per diuerfi luochi, giacendo la centrada d'Oftrog fenza habitaron , come hoggidi ; e dcfidcrando
la Communit di recuperarla fa Ji 6. Otrobre i ? 24. decretato nel Confilio ,
che fi doueflro comprare, vero pigliar in permuta tutti li terreni d'Oftrog,
& alli 7. Dcembre fuflequente fii da Delia de Haitiano, e Federico d Matteo
Lucij, e Meogazza de Silucftro Sindici ci fpecialmente deputati prefo \--.
terreno da loleffo de Stefano Cega , ch'cgli haucua nelle tcmitc d'Olhog , e^
datogliene vn altro delCommune in Podemorie fopra J'acqua de Pocrounich
in concambio, come confia dall'intrumento regiftrato neJc note dlia Cancellaria del fopradetto giorno; il fimile fegui di molt'altri terreni , e cos tor.
n4a Citt ncuperare'la giurifditione d'Oftrog , e dilatare il territorio fino
all'ant ico confine -de Spalatini .
E come nelle pafltediffenfipni trCittadini il publico, elipriiiati haue
uan patito molti danni , cos alcune dlie terre del Commune dcllcpertinenze di Biach ( ch'all'hora con vocabolo Sluo fi diceua de Vodmorie, e nelle
fcritture latine de Todemorio , e f dauano terratico erano fate con tal occaone vfurpate da diueri : perci Ji ly.Giugno 1325. firono eletti nel Conglio Ji fopradetti Dea , e Federico , e Michel di Stefano Cega , acriocheriuedeflro le fppradette terre, & alli 19. del medefimo mefe vi fui ono aqeiunti altri tre , cio Cafotto de Nicola > Biuice Belle , & Franccfco Francijs dc^
Padoacompagno del Conte Nicol Vencrio, & ordinato, che doiicflcro
transferirfi a Podemorio , e i affrontai- con le fcritturc , e teftimoni) Ji confiai
dclli terreni , e ricupcrare quelli, che foflero Itati vfurpati ; e perche nel veri'
ticare li confini s'incontrauano nioltc diflicolta ; perci di Cafot
to de Nicola , e Frederico de Matteo fu decretato , che cadaimo, che icgaflc
le terre del Commune , e col tempo ffcopriTc cler del Con:munc pr.gaflo
foldi io. per Vreteue , e li i a.Nouembre fuflcqueiue lii itabilito di far nono
Libro Zauod, che contenefle tutte Je terre de Podcmorio , tanto del commu
ne, quanto de particolari,qualc foflfe valido per fempre,& all'hora fu Cominciato formarfi,e poi continuato fottO il reggimento del Contc Dar.f' Bem
bo dalli fopradetti cinqne eletti,e Sarazeno de Garantis da Rimini fco comf-igno, finito fotto il Conte GiouamGradonigo dalli mede/ tinque,

Fraii-

io8

Delle Mewrit

Francefco fopradetto di nuouo compagno delConte fi 3.Gennaro t

forma, the fi vede nel libro grande in pergamina , ch'in Cancellaria Ciuile fi
conferua , che vien detto hoggidi Zauod parola Slaua ,'che fignifica lo Iteflo ,
ch'in Latino circuitus , tal nome gli f pofto , 'perche all'hora f rinouato antico Libro , r he pure fi diceua Zauod , e che conteneua il regiftro dlie ter
re coltiuate, he dalli Red i Croatia, & Ongaria eranoftate concefle alla_
Citt , e tuttauia ne conferua il nome , e contiene la quantit de Vreteni cot
]i comini di tuti i terren. in cuello regiftrati, che communemente fi fuol di
r Cataftico : Ne voglio tralarriar d'auuertire, che fi come in moite fcritture
antichetrouanfivanj votal-oli Latini fcritti allaSlaua, cosi trouanfiancp
delli Slaui Latinizan , rome la fopradetta parola Todemorie , e doue in Lati
no nella defcrittione de confini de terreni fuole fcriuerfi circuitum facere,o ve
ro circuiuimui > cosi qnclo netto con parole Slaue Latni ztte trouafi fcritto
Zauod^are, & Zauod-^auimm , che gnifica il medefimo .
E con roccafirne,che tr li cinque nobili eletti per formar il nuouo Zauod
viene nominate Biuizi. Belle , volio auuertire trouarfi memoria che antica-.
mente quefta cafata de Belli conejjuifle la nobilt Venetiana ; poiche li Cro- .
nifti Venetiani che defcriuono le amiglie de nobili Venetiani per alfabeto di
quefta fcriuono nelle fcguente maniera ,
queflt rene Dalmatia dalla CittdeTrab buomini moho ricchi'natiiganti , e Mercadantit ed-.ficatori dt Cbiefte,come appar Torillo, e Buran de mar>
epcrilbuonportamento,cbefcce vno SitrMarco BelallartbeliondeZaraderedurla alla ftgnoria f fatto delCotifein dlit 1 1 1 Dogando M Ordelafo Falienmanco ditta cafada in un Sier Marco Belli fiando alla paje del 1 290 de queflifurono mandat! in
Canda del tii un Sier Lunardo Belli delftjlttr di S. Marco.

11 che ho voluto notare per conferiiarne la memoria ; Ritornando hora alla

ferie dlie cofe, che feguirono. Continuo il fopradetto GuxGradonigo
nella Contea non folo per li doi anni, che nellipatti veniuano efpreffi doucffero ftare nel reggimcnto HContidiTra, eh fuoi preceflri v'erano ftati
tanto tempo per ciafcuno; mlifprorogata laConteaper altri doi anni ,
trouandoii memoria , clic ?lli j.Ottobre 1329. enfraile nel nuouo reggimento ; nel quale continuo per tutto xajj. perche al tempo dlia lua pri
ma Contea era egli ato arbitro infierne con LodouicoMorelini Conte di Sibenico nelle differenze> ihe vertiuano tra'l Conte Giorgio deChliTa,eli
Spalatini , e ne fegui la fcntcnza in Trau il i. Dcembre 1328. che nell'Archiuio di Spalato fi conferua , nella quale furono cpmpote le difterenze de con
fini , e decrtate , chenonfidouelc pagar datio, tributo per la ftradadi
Chlifsa j ma che tanto li Spalatini quanto li Chliflanipotefsero vincendeuolmente praticare, e pafsar per li territorij fenza pagar datio aleono, e nel tem
po dlia fconda fu Contea, torn fufcitarfi la cbntrouerfia della medefima
flrada , la quale per efser la pin breue , e la manco malageuole di tutte l'altre,
che fono tra'l Danubio , & il mare frequentati'flima , riufcendo molto commoda al tranfito 1'apcrtura, che tr montiafpri riefce nella valle vicina
Chlifsa , che s'eftendc fino alle ron i ne di Saloua , e di Spalato , e Trau ; o
come che li Romani per tutt'il loro Imperio ageuolarono ton immenfa fpefa
le ftrade , ch'erano pi frtquentate > cosi trouanfi dell'infcrittioni le marmi
hora pode nelli cornicioni del Campanile di Spalato ( e quelle , che fi pofso leggcre fono Utc rcgtrate al cap, 6, del i. Jib.dc egno Dal.& CrO nelle
quai:

Di Trau.

109

iHialifiegge, che Augufto Imperatore fcccfse accommodar ilafoiuuci !a_

lirada traSalona, &Andetrio (che cos all'hor.i era detta Chlifsa) chepoi
perk rr:ttezz.i del pafsc , chcctrli vicini monti nella lingua Romana tu
detta Ciufura, come fcriue Coaitantin Porriroger.ito, fi come fono anco
medefm..mcnte denominad molt'altri palli lretti tra monti, enclvolgar
Italiano dette Chiufc. Ondcl'emolmento, che da far pagar il pafso di
querta Arada riceueuano li Contidi Lhlifsadouciu-fser grande i psrfard
cefsato al Conte Giorgio vtile confiderabiie dellefuc rendite; macome_j
quello, chedoppola prigionia del tratelloMladino Bao, e poi la, luueua perfo le dipendenze , che col tomento delli Baad del Padre , e fratel10 haueua conleguito , & hauendo anco de Conti Croati aperd nimici , conueniua, che nella deprefione della fortuna, nella qualefitrouaua s'accommodafse al tempo , e fopportando con patienza il tuteo s'mtendefse bene^
conVenetiani per conleruarfilanobilta Vcncdana , e quello importaua_.
pi il dominio di Scardona , e Almifsa luochi maritimi ; perti continu Ci
o, chevifse permetter libera la lirada dSpalatini, come era ftato determir.ato douefse el'sere ; m morto lui circa li primi di Dcembre 1330. ( co
me ficaua da vn fragmento de C.onfcglidi Trau de 19. deldetto mefe, nel
quale furono eletti Daniel lacobi & lofef Stcfani Ambafciatori Chlifsaper
condolerfi della morte del Conte Giorgio) la di lui Vedoua, e Madre del
Conte Mladino fuo figliolocon imprudenza tcminile torn ad impedir la_>
medefima ftrada ; perci li Spalatini del i ^ i .mandarono protertare , chc_*
douefse lafciarla libra : nondimeno la Vedoua non rimolse gl'impedimenti,
ondeliSpalatini, chevenuti alla deuotione de Venetian! erano itati vniti
nella fopradetta lega con Traurini , Sibenzani f trattato anco d includer11 nella lega , che quefti precedentemente ha ueuano conclufa con li fopradetti Conti Croati , & il Configlio di Trau elefse li 8. N membre 1329. Del'sa de
Baftiano Lucio Nuncio per trattar lega infierne con Spalatini, e Sibenzani

to caufa , che fofse prorogate il reggimento al Gradonigo per occafione del

qule egli come perlbna ben informta haur hauuto necellit d'andar fuori
dlia Cittd pi volte per interiicnire quelti trattati, poiche fi troua memoria,che li z^.Nouembre 133 1.ad inftanza dellaCommunit f' dichiarato Rettor in fuo luoco PantaleoneGiuitin.il quale efsendo andato al reggimento di
Sibcnico per la morte del Conte Alefsdro Morofini,li f fuftituito nel reggi
mento di Trau Paulo figlio del predetto q. Alcfeandro , c'hebbe per Vicario
Bartolomeo di Riuarolo , & alli 3. Gennaro 1 332.ritorn il Conte Gradoni
go con la lea conclufa , che f ftioulata nella valle di Stelpona , dlia qualc f
trouano doi autentici nelli ArchAij di Tra, e Sibenico, & regiftrata lib. 4.
cap. i4.de Reg.DaI.& Cr.Conclufaquefta lega andarono li Collegati ad afsediar Chiifsa, corne dalla pace, che fegui, poi fi caua , e cominciarono fabri
car vn b'ortc nel vicino colle detto Greben per lafciarui prefidio & aflicurar
alli pafsaggieri la llrada,ch era in contefa,il che haur fatto condefcender al
la Vedoua, e C.Mladino fuo figliolo d'aggiuftarii non folo con Spalatini fuoi
principali nimici : ma anco con Traurimloro collegati interefsati nel medelimo pafso di Chltfsapoco meno de Spalatioi .

La

119

Delle Memorie

La pace tri Ii Spalatini , & il Conte Miad ino f conclua Ii z%. Gennro
1333. in Chlift per mezo di Pietro de Marafaro eCernedc FanfbgnaAm
baciator mandati pollada Zaratini per trattarla , come neH'inftrumento ,
che nell'Archiuio di Spalato conferua Iungmcnte eftefo , & in foftanza_
coiuicne. Che eflenco ferruite molte vccifioni, edanni tialeparti, &'affediata h Jifia dal Conte "Nelipitio vnito con Spalatini , Traurini, e Sibenzani , & altri Croan alia prefenza del Vefcouo di Knino , delli predetti
Amb.c'j Z < ra nclhChiefa di Chlifia Teodoro Alberti Sindico del Commune
di Spalato & il Conte Mladino nmefle 1 ingiuric fanno pace , e per primo ca
po conf-ermano la Icntcnza arbitraria ftta dalli Conti di Tra, Sibenico del
1328. duhiarando di pi, che la tradadi Chhfirefti libera fenza alcun pagniu-iuo non foloalli Spalatini; madogn'altro mercante, chepaflaut-.
Cicii pattitt Traurini, Spalatini, eSibcnzani, & il Conte Nelipitio iano
ofleruati, che ncl termine digiorni otto i debba diftrugeril Caftello
a to a fabricare il colle Grebcn, ne poffi reftaurarfi durante la_
. Che Ii patti olemati tanto in Chlifia , quauto in Almifia , Oftrouiza, & aim luochi fottopofti al Conte Mladino. Che debbano rellituiri 11 beni a quelli , qua h per queft'occafione (aranno itati prei ; e fe non
faranno reituiti h beni al Conte Pietro d' Almilla fino alia fefta di S. Doimo , che la pace non vaglia ; nafcendo alcuna dirferenza debbano parti elegervn gindice per parte nel termine di giorniotto, li quali debbano trouarfi a Salona , e ftarui fino alia decifone . Il Conte Mladino ne promife*
l'ofl'eruanza per fe heredi , e fuccefiori > e per nome del Ja Contefia fu ma
dre, com'anco per nome del fuofratello minore, quando peruenir all'et,
d 'al tri due fuoi fratelli fe vfeiflero in alcun tempo dalle carceri ; promet
iendo di dar oftaggi per l'cfleruanza : feguipoi n giuramento dclla madre_
del Conte, del Conte Pietro Berislauich , Vuexich Sclafcich, e Dabifla,
Gregorio Filippouich , edi pi promife il Conte Mladino, ch'il Conte-
Grano l'hanerebbe giurato , equeito Conte Cranopu efler Cr ano GradeDie h , per il quale Ii Conti Tuartko , e Stefano fratelli , e figlioli del Conte-
Vladislauo , & il Conte Berislauich fecero fcurtd al Conte Mladino , che ft>
lo rilafciar di prigione n andar feruire il Conte NeIipitio,Conftantino*
Budislauo fuoi nimici , come appar per l'inilnimento nelle note dlia Cancellaria di Tra di 4. Marzo 13 37- e gi ch'il fuo giuramento era ftimato va*leuolcperconferuarlapace, e che tanti foggetri qualiffeati s'intereflalfero'
per liberarlo dalla prigionia, doueua egli euer perfona d'utorit , feguito
nellc partivieinoCnlifsa . Furono confegnati agrAmbaCdi Zaraquattro
Oftaggi , per quinto fu afignato vno , ch'erain mano del Conte Nelipitio ..
Fatta la pace tra li Spalatini, & il Conte Mladino pochi giorni doppo il medefimo C'oiice Mladino venne Tra in perfona, e ftipulocon Traurini gl'infcaritti patti , che nell Archiio li conlerfcno ..
In Sanft*, & indinid. Trinit^nno l^atiu.Di nri lefu Chr. 1 37 j. Ind. 1 . die
Veneris 29 m Ciu.Trag.mEccltaCathedrati . Laurentif ptibm nob.
fap~T>iris D-D.yAndrecRafcio Cine Ciuit.VineLVetro Vremanno de Venet.Comitc
Tetro de ^ilmi'a Cofa de nifamnis. de ladra , Cipriano Bottum Ciue SpalaiTitele Simonis, Telibra Stepi tefitbttt rogads , & Gregorio
Mattet Liictf
txaitt*
Conyrsgatis in vnum Egrego[, & potent 1 viro D. w U Aligna

Dt Tr m

filio mem nob. & pot, riri D.Com. Georgij nomine , & uieefua , & Egreg. &
prud.Dn* Drix Lhon.Comitifse,nec non fratrum fuorum beredum,&fucceff.ac etiam
prominente 'pro oibm eis, & eorum diflriclualibm, &fubietlis ex paruvnatT
M.*& potenti D,Ioe Gradonico bon." Comit Ciu. Tr. & diflricl m, nomine aliorum
omitum fuccefforumfuorum ,& nob.viri D.Daniele Iacobi de Tra.Sindico Co'u,&
homMll* Ciu.Trag.ex alteracabit diligenti deliberation, & Confilio,& ditls,&
ratiocinate quampuries,& -uampiuribus ai innicem,& interfe pro bono,pace, concordio,& modo vinendi amicabiliter infimnl firmauerunt ab bine in antea.et vt de cetero amicitia vigcat,&fit inter partes fructfera ad tales ronuentiones, & palla una
nimiter, & cor.cor diter pernenerur.t prent hic inferius fententiarunt , & per ordincm
declaxauerunt , &ea omnia & fingulafubtusfcripta prout :acent de pnelo in pun utfuperius eft expreffum," dclart um taclisfantliffimis reliquijs Beati loinnis Confefforisfuper altare dieu Ecclefi* pofttis}& exiflentibm iuraueruttt\attendere
& obfemare fraternal/ ter finefraude
Quorum pallorum, & quarum conuentionum tenor talis e .
In prmu promtfit , & tur auit idem D Comes Mladimtsfno nomine & nominibits
fupradillit d.D.D.Ioannis Gradonico flipulanti , & reeipienti , vt fupra feriptum ft,
d. D. Danieli Iacobi dipulanti , & reeipienti nominefup:firmam , bonam , & veram paeem habere , femare, & tener e abbitte anteafr jternaliter fine fraude, &
dills pacinon tontrafacere , vel venire per fe, elper alios quoquomoio, &non-,
comittereipfe, uelii, quorum nomine ftipulauit, nee comitti faciet alig od da
mnum iniuriam , uelgranamen alicui Ciui feu diflricluali Ciuitatis Tr.& diflntlu-s,
& ft atiquis Ciu diftri&uaiu , uel quilibet d. D.Com. ML uel eorum quorum nomi
neftipulauit ab hodierna die in antea faciei, uel committet aliquod damnum, iniu
riam, uel grauamen alicui Ciui feu diflricluali Trag. & diflriui quo Jipi D.
Comes Ml. feu Uli quorum nomine pro mit & iurauit ut bi faciat\im,& iuftitiam
diclis damnific atis fideliter, & celeriter fine fraude. Item promit, & iurauit
utfemper uia , Strata, feu paffm Clift Caftrifui modo inantea erit libera , & e x
pedita infuper , & aperta abfque aliquo daeio , uelgabella , feu extorone , &
quo impedimento cuilibet Ciui , feu diflricluali du Trag cundo , fiando , & reden:,
do cum mereimonijs perfonis, & habere , & cuilibet eorum conduilori , ae etiam cui
libet alteri perfone Tr. aplicare uolenti, & eius diflriclum cum perfonvs , & rebus,
redeundi , feu aplicare uolenti de Trag. & eius difhiclu ad alias pirtes qaafeumque .
Idem uero D. Comes Trag, nomine quofupra , & diclus D Daniel Jacjbi Suidicam
nomine quofupra promiferunt , & iitrauerunt d. D.Com.Mttflipnl. * reeip. pro fe ,
& noibmfup.1" fupjlam bonam , fidelem, uerampacem modo antea, rnotu
contrafacere dills paci , & quod per Ciues feu diflrttluales Trag, feu aliqurnt
eorum non comittere, nee fiet aliquod damnum iniuria, uel grauamen alicui ini, feuditlrillualiciufdem D. Com. Ml. feu alicuius eorum, quorum nouineflipnlauit, &proraifit, & ftper aliquos, feualiquemdiflnilualem Ciu- Tr. modo anteafatlumcrit aliquod damnum, iniuria, uel grauamem aliqmbus, /*.' ali
cui diflricluali eius D.Com. Ml. uel eorum quorum nominibus flipulauit penpfum
ComttemTrag.C fuosfueeeores , & hoes Trag, fiet, & rtdditur ins, &
mflitia bona fide , & celeritr fine fraude. Item quod qmlibet Ciuis Com. Ml. dr.
coram quorum noibus promit Ciuis , & diflriclualls uidebitur , & tcnebitur wt*
diSaCiuitatc ,& diflricln tamquam bonus , & fidelis Ciuis, & diti&ualis Cm
'.'rag. eundoflando, & redeundo cum perfonis rebus, & habere , honor. bus ,
a
pre-

Delle

prcceptis , infuper unionibus Ciuit. Trag. Spal. & Stben. alijs retrofatfis
muonibus quibuftumque
Ego Gregorius Matbei Lncij examln:confcHs examinant
Ego Geruaftude Rainonisde Feltro Imp. and. not. Cancell. ittratus d. D. Com.&
imt. Trag.htjsomnibutinterfui , & rogatus fcripft , & in haue pub!icam for
mant reduxi -

Con quefti patti leuata lacaufadcllidifturbi, che fpcTo nafoeuaiio peril

tributo , dacio , chc li Conti di Chlifla efigcuano da quclli , clie pafsauano
pcrlaftradavicinafivenne:aftabilir il quieto commercio con Chlifsani , &
cfaendo Cipitato nel medefimo mefe Michel Giuftiniano nuouo Contc.Nico.
lo de Simon de Marin vnodclli fuorufciti rientratimfto, ch'efseudogli ftati
rcilituiti tutti gl'altri bni fuoi conforme alla gratia Ducale , gli fofsero anco
rdtituiti qucll , ch'crano ftati pofti nel nuouo Zauod , come /cgni nel mde_/
li'Agoo iiifscqucntc .
Sotto lo fklib reggimento del Giuftiniano furono terminate due controucrfic Ciuili de^nc d* eiser i'iferitc non tanto per 1'importanza delle_>
cofc controuerfe , quanto per alcune parole, ch' all' hora s'vfauano,
chc non poflono eflcr inteie , fe non da chi ha fatto lunga prattica_<
nelle fcritture antiche, quefte fono inferte nelle fcritture rciftratc^
nolle predette fentcnze, chc furono publcate nclla Loggia tutte doi ncllo fteilb giorno delli 7. Dcembre 1334. negl'atti dcfa CanceJlana fi
troua_> .
Nella prima vengono diilcfc le ragioni dlia Villa Radofich vcntilata tra li
difccndcnti dclli antichi habitanti d'efsa villa , che con nome Croato veniuauano anco detti Didicbi , che venuti poi ad habitare nella Citt ne f rimefso
di commiffione del Bao Stefano ( ch'era anco Cont di Trau ) l'agaiuramento alli Giiidici di Tmi, nelli quali efsendoi le parti compromefse , feigu fentenza li 8. Aprile 1255. nella qule yengono diuife le tenure de Radofich fpecificando nominatamente li confini di ciafcuna parte, li difcendenti de quali
hauendo vendute le ragioni loro a Stefano Cega del 1 3 24. e conimitlo Zupanum, & magis ueteranum , di tuttc le terre , e rendite de Radofich fegui la_
fentcnza fopradetta dicci anni donpo a fauor d'efso Stefane , e del fuo fratello Petracca , ehe f volgarizata dal Notaro Italiano di parola in parola , co
me di foprafaccennato. Equifipuofseruare, che tanto era dir Zupano
quanto Signore, e patrone di quel luoco,nome Croato, dedotto dalla giurifdittione, ch'antichiTimamente hebbcro li Zupani quando crano folainentej
li.intuttalaCroatiadiuifain dodici prouincie, o regioni chefi diceuano

villa, o pofsefione com'cra all'liora quefta de Radofich, e nella leefsa manie

ra vien detto magis ueteranus qucllo , che nell'iftcfsa lingua Latina fi dice pi
elegtemte Senior,S>c in Croato Starigi,S in Scruiano Starofta,chc tutte ignificado lo ftefso,efprimeuano il rifpetto,che fi deue hauere al Zupano,e patronc.Vgono anco mi nominar i alcuni Setnici,il che inCroato fi dice<Jn;/^,e fignifica capo di ioo.huomini,& il medefimo,che Cen/r/o,inLatino,e di qucli ve n'crano amicamcucc molt i , ch'obcdiuano alli loro upani ; m doppo

Dl

la moltiplicatione , e poi auilimento de Zupani Sttnicb, diucnt nudo nome

d'honor , che s'attribiiiua anco a priiiati , ch'erano di qualche riguardo tra
fuoi , come erano li iui nominati in quella maniera per appunto, ch'hoggi s'vfaquello di Knc1^, che fignifca Cont .
Nella fconda viene condannato il Commune pagar d Daniel Vituri lire
1330. in luoco delli terreni , che gl'erano ftati alfignati delli efiticij per refarcimento de danni patiti , epoireftituiti alli medefimi d'ordine Ducale doi
anni auanti ; e qui ofleruabile il giuramento, ch'in efeciitione d'ca fcntenza fa eflo Daniele fopra la Croce , e Libro d'Euan<>elij, che italiano fopra vna
pianca rotonda in piazza di non hauer hauuto eflo denaro per altra Arada e
te bene quena pianca rotonda non c' pi , e la forma di tal giuramento andata in defuetudine , nondimenopuo efl'ere , che la pianca fopradetta fia ftata in quel luoco fopra il qtiale era fituato lo ftendardo vecchio , che riufciua_,
in mezo della piazza d'all'hora , e fe ne vede il veftigio rotondo ncl faligiato
vecchio trd la Chiefa della Madonna , e lo ftendardo nuouo , e di quelta foIcnnit di giuramento n'e reftato veftigio nell'efpofitione , che fi uol fare*
anco a giorni noftri le fefte di Pafqua della Croce d'Argento grande dorata ,
che foleua porfi fopra la pianca quadrilunga, che copnua vn arca di pietra_>
e ftaua appreflo la fopradetta Chiefa della Madonna in piazza fotto Ja tncftra , leuata pochi anni fono , & in luoco di quella fi fuol mettere vn tauolino
conlamedefima Croce, equefta Croce ancora tra'l volgo fuol dirfi Croct*
del giuramento Roni Chris , il che h voluto auuertire accioche quando nelle fcritture antiche fi trouano parole hora difufatc , nonfitrafcuri difamo
rifleflb per intenderle , e non s'attribuifca ogni parola che non s'intenda all'errore de copifti .
-Sopite con la foprafcritta pace le difterenze con ChliTani fi viueua quieta
mente con gFaltri Conti Croati ; md come che per la depreflione della Cafa_,
Breberiefe l Cont Nelipitio de Knino col fomento della lea lpradetta era
diuenuto il pi potente Barone della Croatia maritima,e s'haueua accrefciuto dipendenze, e feguito ; cos cominci anch'egli ad vfurpare liluochi de vicini , e finalmente proruppe in guerra aperta , della quale e bene per mancament di fcritture non i anno li particolari , nondimeno appare che nel medefimotempoegli faceua fabricare certo Caftello d confini deTraurini,. li
quali percio ricorfi Vcnetia fu ad inftanza loro li 29. Maggio 1 335. dal Senato Icritto ad eflo Cont Nelipitio , che s'aftenefle da efla fabrica , che doueua efler qualche Forte fatto con l'occafione della predetta guerra, c'hebbe
con onti Paolo , e Mladino di Chlifla fuo ipte come fi da vn protefto fatto li ij.Ottobre 1336. fotto la Loggia di Zara, che neU'Archiuio di
Tra fi conferua , nel quale s'efprime, che iequifle guerra tra h Conti Paolo ,
e Gregorio fratelli , e tglioli del q.Bano Paolo , e Mladino Cont di Chufla,
e fuoi fratelli loro nipoti da vna parte , el Cont Nelipitio de Knino , e Conftantino fuo ipte , e Cont Budislauo Vgrinich della Cafa anche li Brebe
riefe dall'altra ; nella quale foflc ftata pref Oftrouiza al Cont Paolo , e la tenfle il Cont Conllantino, eperinterpofitionedeSpalatini, Traurini, t^
Sibenzani communi amici fofle feguito l'aggiuftamento j nel quale eflendo
ftato promeflb ? ch'il Cont Nelipitio farebbe venuto Zara compir la pa
ce , e far reftituir Oftrouiza per tutt'il mel di Setiembre al Cont Pablo,
vero dar figurt di venti Mil.Lire per l'ofleruanza de patti,& hauendo le pre-

O j

dette

114

Delle Mentoric

dette Cicr collegatc di Nelipitio fatta lafigurt, che ri farcbbc fcguito:

perci per parte dclli predctti Conti Paolo /Gregorio , e Mladino furono riccrcati Muri di Pietro Pctracc?. Sindico di Spalato , Greg, de Sangnerra , e
Vicenzo AmpicufiSindicidiTra, e Gregorio Draaoy Coime Sindico di
Sibenico per la fopradetta o&eruanza de patti prote/taiido in forma , come
che vi doueuano eflere anco dell'alrrc diflfcrenze tra di Joroj cos s'atfaticauan o li Spalatini , e Traurini d'aggitiftarlc ; perci li'.Aprile 1 737. f'urono eletti inioui Sindici , che douefscro andar con i Conti loro Scardona , altroue per trattar aggiuftamcnto tr li mcdcfimi , & alli 14. dello llsfso mefe nellaChiefa di Santa Cattarina diocefc di cardona de. Gregorio q. Pietro Petraeca Sind, di Spalato furono pgate al Cont Nslipirio lire mille per la ter2..1 paga dlie lire cinque mille , che fe gli doueuano pagare dal Commune di
Spalato per certa conccffione fatta loro del 133?. daifa Vedoua madre del
Cont Mladino di hlifsa , e lo ftefso giorno nella valle di Scardcna fopra la
G. lera di Cucme! lo q.Pietro Dndolo Capitanio dlie nue alla prefenza_>
d'Andra Mafculo Vefcouo di Scardona , Marino Morcni Cont di Sibcn. e
Giouanni Morefini Cont di Trau lo ftefso Sindico di Spalato dopp la concluone della pace tr le predette parti promue di pagare lire doimille al
predetto Cont Nelipitio per il Conte Mladino , il qule immediate promife
di confcruarc indemne lui , oc il luo Commune .
Cos fu comporta la predetta guerra per mezzo delli Conti di Trau, e Si
benico , e fe bene non <i trouano li patti della pace , tuttauia contando,cho
pofteriormente il Conte Paolo pofsedcua Oftrouiza gli fard tata in vigor d'csa nace reftituita,e le cinque mila lire, che li Spalatini esborfauano per nome del Cont Mladino al Cont Nelipitio per certa conceffione loro tarca
dalla Vedoua madre d'efso Cont Mladino di Chhfsa faranno forfi ftate p
gate per fopir le ditferenze di quella parte del territorio, che fu contefa col q.
CXjiorgio.
la aocfta maniera fotto'l gouerno de Venetiani f procuraua quanto R poeeuao'aggiuftarele differenze tr confinant! perpoter viucr quietamente^
con loro , e praticando 1 ibcramcn te il paefc ejercitar le mercantie delle robe ,
che fi conduceuano in gran quantita alie marine , dalle quali li Dalmatini ne
cauauano vtili confiderabili , nel tralportarlc in altri pac fi per mare , & altre
tanto nelconduraltre robe nelleloro Citta per elltarle alli medefimi Croati, chele trafportauano inOngaria, &altroue: Or.Heda queli duplicad
emolumenti li priuati s'arricchiano 3 & il publico IUULUU accrefciute le renditeinmanitrachefupplendo allefpefe necefsriepoteuafttrne ancodel'c>
vtili ; del che ne da fegno , che nel medefimo tempo furono dal Commun-*
cmprate alcune cafe , ch'erano tra la piazza , ScilCimiteno dctto nuouo
come dagl'inftrumenti , he fono nell'Archiuio confta: & in quel fito fti fabricata la Cafa, la parte fuperiore della quale ferui per fcuola di Grammatica ,
l'inferiore per la Spcciaria , e Magazine de Sal fino al tempo dclli noftri Padri, quando ridotta in poco buono ftatof per aqgrandir la pn.zza buttata
trra, e nel fuo fito fattoui il Saligiato nuouo come deH'inii ritnone pofta_
ncH'angolo del predetto Curuterio nel piedeftallo dellaGugJiao Pirmide-
fileggc.

l ER-

Di Tr.

i.ij

PERVIGILI PHILIP. PASQVALICI.SVMMI DALMAT.TOTIVSQ.ADRIAF.

SINVS. PRAEFECTI.NECNON. ET. DOMINIO. MINII. I'RAET. .
CVRA. FORVM. HOC. EX. ANGVSTO.IN. AMPLIOREM. FORMAS!
INSTANTIBVS. NOBILIBVS VIRIS . REDACTVM . ESI
AN. DOM. MDC.
Nelli mcdefimi tempi deue efser Ihua fabricata 1 Cad'., ehe \ icina alia por
ta di terrafcrma , ch'all hora fcrniua per granari , done li nponciiano fopra_
litrefolarilebiadedeterraticipublicij&anco ihorinjnto dclFontico , s
inpianaterra.il Sale, come da alcunememonepoilerior i fi deduce, 3t hora_>
ferne per riporui l'arme publiche , volgarmcnte vien detta Munitione , e cre
do , che nelli fteffi tempi fia llata fabricara la Cala , che fu di V ituri Sobotte_
vicino all'hofpitale diS.Spirito, che lerne hora per il Fontico, come anco
l'altre , c'hannoleporte attc con li archi lifi , e ferrati fino alia foglia fuperiore_ .
E perche inquefti medefimi tempi il R Carlo fcrifse vna letrera Traurini la quale non puo efser ben intefa fc non fi t'd riflefso all ftato del Regno d'
Ongaria, e dlia Croatia, perci neccflario di toccar alcune cofc , che nella
predetfopera De Regno Dal.& Cr.fono ftate riferite .
Il R Carlo , che ftent hmgamente d confeguir la Corona d'Ongaria, oltre le difficult, che doppo coron ato prono nel farfi vbidire dalli Ongari , _
Croan fu fempre in difcordiacon Roberto fuo Zio , ch'in qnefto tempo s'era
impofscfsatodelRegnodiNapoli, pretendendoegli ch'lui comefigliodi
primognito toccafsc quel Rcgno, ednroqucta difcordia fino che morco
Cario nglto del R Roberto, che non hauendo altri figlioli mafchi tratto di
dar la ngliola primognita del figliolo permoglie advno dclli figliolidel
R Carlo , & in quefto modo reit itnirl i il regno di Napoli ; conclufo l'aggiutamento il R Cario rifolfe d'andar Napoli, concur feco Andrea fuo fecondogenito per fpofarlo con Giouanna ipte primognita del fopradcrro Roberto, e mentre andana qucito viaggio vennero d tronarlo Modrnrla grAmbafciatori de Spalatini con prefenti , d quali dicde rifpofta in voce_<,
& la fcrittura, la quale fe benc reg (trata nella predett'opcra lib. 4. cap. 15.
non far fuperfluo copiarla anco qui per pi chiara intelligenza delle cofe_* ,
che feguirono .
Karoltts drc.fidfl.fnts Iacabo Cradonico Comiti , IndicibtUt Confilio, & Cet inn.
Spal.fal.&gr.m. fen.inXpoTalerD.Dominicttf "Pereander ^Archiefm SfaUt, nobilcffj. r/r/ Theodorus ^ilberti & Tetrus Francifci per veflrum fidelifaiemmiffiifL^
noflramprefcntiam venientes legationes eis iniunuas nobii attente andienti
retulerunt, &miffamnnera aportarunt, qn<egrata habuimus , gratiorem tarnen.,
veslrefidelitatis conflantiam , & volnntatemfubieQionis debite repiitmtfSt &tpti&
veramfidelitatem nobif , &facr* Regte dbitant fore fincerai* per muitorum operum exhibitioner cognonimui prefenn proteff* noflro concebente ntnte f
liciter expedito , dum ad nos nomines veflroi miferittf vberemgratiantl & emees pt:i:ioncs vtSirM lictto, < 4 nobis credatis vos effeuuatiter-opt^rrts. "Prnilegia quedar veftra ad prefens propter quod nequiuimus con]rmtreimtD.*/Zrr .
t .im tiiuis ocijs verbo tenus rcfitabit cum ceter;s refpwfu. Datum fwfrw/irJ? 1 7 I^J.

ii6

Dette

Da quefta Jettera fi vede , t Ifil Re fe bene riceu I i prcfenti mandatili da_i.

Spalatini non volle pero confermar JiPriuilegij conforme gl'Ambafciatori dijnandauano, & haueua egli atto del 13. Sibenzaui con tutto che foflero
di gi fudditi de Venetiani , e la cania efprefle bocea all'Arciuefcouo , &
gl'Amb. m di quefta nfpoita del Re per mancamente di critture non fi tro
ua memoria alcuna j onde f come nella predett'opera flato pondrate, ch*cgli confennaffe li Priuilegij Sibenzani in tempo, guando non haucafpcranzaalcunadiconfegirilRegno diNapoli, cosiall'hora che andauaper
conchiuder li ponfah per il tigliolo , e farlo dichiarare fucctflbre nel Regno
di Nappli ( che tale era il concert tr elii Re , che poi per la minorit di tue*
ti doi li Spcfi fu difterito fino che viueu* Roberto , come fcriue il Tmirpz )
onde il R Carlo fatto nfleilb all Con dlia Croatia martima, ch'vniti in
lega alle Citt fuddite Venetiani ricufauano d'vbbidirlo , e fi pcrfcguitauano l'vn l'altro apertamente con l'armi , & il C.de Knino era ttato con li collegati fudditi de Venetiani aU'afledio di Chlifla, haur forfe nell'animo fuo
concepito pcnfero , ftabiliti ch haucfle h predetti Sponfali per il figliolo , di
darfi mano col R Roberto cos per aiutarlui ricuperarla Sicilia tanto
volte in vano tentata, come per nceucr aiuto da lui per ricuperare le Cuta
maritime dlia Dalmatia di mano de Venetiani , farfi vbbidire dalh Croati, e
perci dafle qnalche nipoita ambigua all Spalatini , che non volle metter in
carta per non dar gelou auanti tempo Venetiani , che doucuano pur troppo foipettare , ch'in queti Sponfah s*iotorbidafle il loro dominio del mare ,
& il pcTcflo dlia Dalmatia , e non trouandofi memoria , ch' altre Citt fud
dite de Venetiani mandadero Amb. al R per tal occafione , quelia de Spala
tini fola non far iata fenza conteni delli medefimi Venetiani , e forfe fu
mandata apoiatamente per efplorare l'animo del Re , & e probabile , che inuiulero venir ad imbarcari Spalato doue era capitato quando ando
pigliar la Corona ; m come che non fi fa altro del io yiaggio martimo, fai
no ch'egli arriuale Belticc l'vltimo Luglio , come fcriue Gio:Villani ; cos
probabile, che non habbi voluto imbarcarfi in alcuna delle Citt fuddite
Venetiani in riguardo appunto di non aflentire al dominio , che n haueuano,
/ fi far imbarcato nel fup porto di Scgna come fece poi fu moglie doppo la
fu morte, quando ando Napoli veder il figliolo per farlo coronare . Ritomato il Marzo feguente il R Carlo in Ongaria, come fcriue.il Tuuroz, ft
bene all'hora non fece alcun motiuo nelle col di Croatia , tuttauia con cafione della fopra narrata guerra tra'l Conte Nelipitio, e li Brebiriefi cominci dichiarare l'animo fuo nella letteta fcritta Traurini regiftrata an
co al lib -4-c. 1 4-dclla predett'opera .
Karolttf D.O. R-fng. fid.fuis Reftonbtts , ludicibus, & toti Coiti Ci*. Trag, falutm , & gratiam . Thulium dubbiumbab^imus babetaus de vobis (noaiamfemfer Ubflrc Maicati , & Sacra coro//* Legue (tit omnifidelitaiefnerins , crfitis in->
present quotum >>oflrnm bonumpro vejira qmctc , & reiro bono tfl , & e contra .
Ob hoc feint noflrosfidles ditlciter rogamws, 2,& inducimus quatcbitf noirif rcbellibits, & it s, qui tiobis tufh imnuntt fauore, eque onjilio , & auxUia
fffiitis>fpeaalitercijdem n n liu tu fyofpitalitatemfacientcs. Datum tu Yfegrad Saba10 proximo ad Dominicam reannicere t tu 1 3 jt.cioe li 7 Mar^e.
, palla qule fi fcorge ch'ai Ke difpiaceiu ehe li Trauimi ' H fnoi

ribcV-

Di Trau.

2,17

ribelli , e difidenti , e doueua inferir del fomento , che daua la Lega dlie tro
Citr al Cont Nclipitio, che giegli tencua pcrribello, elifuoi aderenti
per difidenti, & ali'hqra diuulgo voler venire alle parti maritim;,come Gior
gio Conte di Corbauia , ch'i;iui le fopradette lettere Rgie fcritfe Trauririni, aggiungendo, che procurando li Brebiricfi figlioli, eNipoti del Bao
Paolo di ricuperare la gratia Regia, haueiia egli lommiffione dal R di fauorirli, & aiutarli , dal che fi pu dedurre , che li Brebiriefi, videndo ch'il Conte Nelipitio col fomento della Lega fopradetta gl'opprimeua ; percio cercaffero per mezo del Cont di Corbauia loro prente , e poco amico del Cont
Nelipitio di recuperar ilRegio fauorejm fopita la diff;renza col foprudetto
aggiuftamento non vi fu, alciin moto d'armi in Croatia per ali'hora , il R
non fi molle d'Ongaria .
Era nata nel principio del mcdefim'anno 1338. la controuerfia con l'Arcii! icono, e Commun i di Spalato circa li pakoli di Bofiglina pretendendo
gli Spalatini , che fpflero communi , e che li Traurini non poteffero impedirgleli ,e doppo vari proteftationi fatte vincendeuolmcnte d'aaibe le parti li
Spalatini ricorfero Venetia ; onde il Doge fcriU: ad ambidoi gli Communi
crtandoli con duplicate lettered] 24. Aborto, e 17. Nouembre, chedoiieflero amicabilmenee accordarfi fino Pafqtta ventura,il che non fogueado,
chcliRettori diciafcima Citta informaflero delleragioni di cadauna,eli
Communi elpediffero nuntij a Venetia , accioche folfe terminato quello era
di douere, e non eTendofi trouato modo d'aggiu/eamcnro li Traurini mandarono Luciano de DefTa , e Giofefto Stefani Cega , e h Spalatini Gioiunni do
Egidio , e Gregorio di Pietro Petracca, e quando fnrono in Venetia per par
te de Spalatini furonoprefeutare alciine copie.alle quali opponendo li Traurmi, & inflando , che prefentaTero groriginaii come haueuanp fatto loro , e
aucllirifpondendo>cnegronginalierano Spalato percio ritornati limedefimi Nimtij di Trau furono mandati d Spalato , il i .LngJio 13 ?p. proteftarono alla preenza dell'Arciuefcouo.che foflcro efibiti groriginali delle fcritture prodotte in Venetia , alie quali opponeuano come fallc,e perche in queiti rciterati protefti non viene elpreffo che forte de fcritture erano, ne quellov
tonteneffero quelle , alle quali opponeuano li Traurini ; pu percio enero ,
ch'vna di quelte copie prodotte Venetia da Spalatini fi i tara quella perga.
mina c'ho trouato nell Archiui > del C-ipitolo di Spalato, nella qualc_
fi dice copiato vn Priuikgio originale del R Zuonimiro del 107^. della qualc
douendo fcoprirfi la falfit far bene di refcriuerla intiera come i ta .
In Dei nom-ne .Amen . Hoc eft excnrplvm cuiafdam Pnuiiegij (1 mmiiapfenfionecuiufdamfigillimagnirotundicum contiilj ftucu crocei , & rubei colortf ,
i-i quo f]indem figdio culpta eft quedim H'galii im.tgu edcns in Tronobibens in
nit dextra fjuemdavtlili bculo aperpofitum , ' ' in manu ft'itftrj fcultif
ram rotund,i>,i , & , um clrcajculpte erant littere race p/vw fa fie icentet REX
SrimMliifS . , CfnusqmdcmPrtiitegti tenor per
omnia tain eft.
In nomine Sanfte , & Indiuidue Trinitatis . feil. near. D 1 078. dit \ 6 mis
tAfllnd. . . . ima~ Egofiquidem Sutnimir ^h'oaror. Jt<j. Di',ijnm>ru>H KfX
cupiens ardeuti/me tura. , & E clt* Gloriofiffim M.inyr ^fajftasij
recuperare, & ampliare pro pvQe ob ipjbrummari , qno>umprectbus
mentisjpcro ante cierta lutois exorne* menereadiuari, & iqftanuffintjm pentio^

Delle Memorie
. pat.meifpiritualn Laurentij Achiepi , & multorum nobilium fuorum Ci vtumdcSpaletomtor*dilclorum fidclium , quivnacumeodem eorum prefulemhi
grauem querellan expofuerunt,quod propter copiant diffufam animalium ipforum Ciuium , & hominum at villarum eiufem Archiepi , & Eccliaf pafculos fuffic en
tes habere nequ.bant libere in meo Kegali dirtuu , to quod homines , & villani vi.
tmi villarum Ecclie mamoratemoleabant , & perturbabant Ciues pre diclos , tr
hominest& villanos ,tpfius ArchiepipafcuUperprediSos contra Triutlegia donatio xac confirm progenitorum meorum , prefertim villarum , atq. (errarum
Serenniue, Gothe, Cigare, Ojie, Debri\, Dlano^e , Fallari , & Cremene , quepofite
funt infra montes Majjari, nee non viarum, & terrarum S.Georgij deVntalo,Cofi^e, Lj-auif tOflrogh-, Buch cum tota
tione Cart Albane , Kadocb\, &
mine, quefite funt circha montes in montibm , & fub montibus Dubraue , etiam
villar. & terrarum Stole^in Cetina > Sudufchi\e in leuna, Ecclefiar- S
S.
Stephani. . . . S.Vein de Clobuce\,& altar um villarum & terrarum memrate
Eccle Spalat, qua* qutdem villa* ,atque terrai , & Ecclefias cum omnibus fuis per
tinentes ,r. ... fuorum donaueruut Ecclie Spalat. & ego confirmant , & con
firmo bt prei. chupo, tuifque fuccefforibm , & Ecclie prentate , ex noua do
natione conteda inperpetuum, & adeo vol, donatione perpetua, quod tu,&
luecefforet , hornintjque tui, < villani villar. & dtHarum terrarum, ac etiam Ciues
tui Spalat. babeant poteatem % & librtatem pafcendi , & adaquandi Vera cunta
animaba in dtrtu meo m pafeulis, locis contigua , ac vicin villarum,& terrarum
pred.Etclie Spalat.fine contraditltone , vel datione alicuim perfone , & prefertim in
oigline meo Regali territorio abfq. decimatione , fen colleca aliqua prter decim.it
quas pet omnia loca prentala ex mea conceffione , & meorum antecefforum colligere
debeant intigre, & exigert idem jirchtep. & fuifuteelforesfine contradidiouc tem
poribtti perpetua : ita tarnen , quodprediBa omnia tu , & tuifuccefforet , & celia
Spalat. pojfideaut pacifie , & quiete Si quit vero huit donationi, ac confirmationi
met contrarius extitertt iraium habtat trinum > & vnum Deum > & maledtttioncm
jii.patrum, & alior. Sanctorum incurrat , & cum luda proditor dapnetur eterno
Jupplicio ,atque o.lib. auri perfoluat ,& componat , quorum medietas regali inferatitrfifco, altera autem prothefauro prefate Ecclie Spal. URafunthcc ante nottia
horumteSlium vid. Gregorifven Epi Cbroat. loannis jtbb.Senobij . S.Bartolomei,
Addant Zupani,Strefegne Brcbcrfitci, Defimin Corbaufiici, Dominici ladren Sacerdotis , & Stephani
S. 7{icolai , & altorum multorum in quorum omnium*.
tejlimonium,& memortamperpetuam pnits Triuil. paginam meifigii caraSeris appenftonefeci muniri
Gerardm notarius Arcbitfalufubfcripfit
Lucanus ptlmic. Spalatfubfcripfi
loes deAncona not. Cois Spalat. fubfcr'tpft
Circa quefta copia neceflario difapere trouarf nell'Archiuio dell'ArciacfcouatodiSpalatoiJrcgiftro ditutuli Priuilegij conceffiaJla Chiefa, &
Arcmcfccuidi Spalato dali Duchi , e Re di Croatia , e d'Ongaria , Sommi
Pontefici fatto del 1333. fottoferitto, & autentcate da 4. Notari alia prefen di Dominico Arciuecouo di Spalato Fr LucaVefcouo di Liefina, Fra
Matteo AbbatediS.Stefano, eDtfla Archidicono di Spalato, _ traquai vi
fono tre Priuilegij del R Zuonimiro, vno del io7.nel quale contera la douatione dca. Cnitfa, e terre di S.Giorgio de Putalo fatta da ioi precefori, e
Valu o dcl,io78. col quale concede cgJi Cetina alia Chiefa , & Arciuecouo di

Di 'ra,

19

Spalato, nel terzo del 1 ':9 } . ncede S.nina, ne t alcun altro Priuil.de Zuc nimiro ir. quel regilro , che nelli foprafcritti tre Priuilegij non vi
akunaltroluoco, viHanommatiuellafopradettacOpia, cos in audio di
Colomano R d'Ongaris dd 1 10?. ti onoquaf tutti quetli, che nellamedcfima copia d 1 Zuonimiro fon- > nommati , e di pi vi fono aggtunti Biach , o
li pafcoli di Buili ilin.. , e come che di Biach fi troua che del xwf. forte flato
conccfto dal Re Andrea Smiatinipoi anco reuocato dal medefiinoRad
intanca de Trr urini, come di lpra al cap. 3. del Lib.i. ftato moftrato: m
dclli pafcoli di Ioili > ma non fi troua memoria alcuna, die iano 1 tari cenceffi alI'Arc iuefcouo, o Communit di Spalato ; folo che n.*;la predetta copiajla
quale cAtt Relia diuerfit dello Hile come nell'abbondanza del le parole fi conofccmoltodiuerfa dalli fopranocrlinati Priuilegij di Zuonimiro , che fono
nel fopradetto regiftro , e di diuerf altri ,che pare fi trOuano dello Reffe R
concefi varie altre Chiefe : qucllo al cafo > fi vede, che Autor di quefta
copia fi affettatamente eftefo mol ncl fpiegar le necelit , c'haucuano gli
Spalatini de pafcoli, e particolarmente di quelli di Bofi ;1 ina,delli qua! 1 al*hora fi litigan a : ftato pero poco autieduto nel voler nominar tutte le vil lo
infierne, alie quali voleua foftero communi li detti pafcoli * lie quelle del
monte Mafsaro erano Ion tae , e pi quelle di Cetina , e volco piu J'altre di
Hliuno dalli pafcoJi,e pertinenze di Bofiiglina .
Ofseruifi anco la ottofcrittione, che fanno ad efsa copia li tre iui nominati Notiri breue pu del cOnfueto, e quel Luciano Primicerio di Spalato, che_*
porto nel fecondo luocolo ftefso che cinque anni prima d co litigio
porto nel quarto , & vltimo luoco delli quattro Notari ch aneen ticano ll re
gitro fopradetto,&iui conforme il conueto eftende fottoferirtione con pi
parole derraltrj,e v aggiunge li nomi delli telhnoni), ch'erano prefenti : on
de credbile, che con l'occafione della predetta ctrouerfia qualche fcaltro
follicitatore in Vcnetia pigliando la data,e parte delle parole delli fopradetti Priuilegij di Zuonimiro ch'erano nel icgiltro , e da quello di Colotuano li
luochi,che nomina,v'habbi aggiunto Biach,e pafcoli di Bolfi^lina con quelle
claufule, le quali per app unto doueuano pretender all'hora li Spalatini , e_
I'Arciuefcouopcr farilpafeolo di Boffiglina commune, e prodottolo infie
rne con gl'altn Priuilegij autentici in Venetia , e non vedendof , ch'alle proteftationi fatte da Traurini in Spalato fa feguita alcuna ritpofta de'Arciuefcouo, Communitindifefad'efsa copia, anco credbile, che dalli
medefmi Spalatini fia ftata conofeiuta per faifa, come dalla fentenza_
feguita fauor de Traurini viene confermarfi in duplicate Ducali > che fono
le feguenti .
Franc. Dandulo Ditx .&. de Molino de [ nt.'- ComuTrag.ac prud.
Viru Judiabas, & Coi d*. terre d. &c- D-dum vi (eins mter vosex v-taparte ,
& ,& bom :nes Spalati fidles nojlros ex altera profaa paki^rnr.i de figHna tnCuria noflra Ducali qncfl 0 extitn ventilt.1 , quam cum mrtbu . &finptkrh
partium audiKimtu fepe , & dmgenter examinauimus pci nos , j'apun;esvi'i)s,'Pt
qaodiuflum foret diffini e pofjrmus , finalfter autem cum nofl-ts confitas minor 1 , rO'
gttorum & 40 habito confiho ditigemi qneflwncm ipfam dx>mns \tut'nvahtcricrmnandam dtffintentes , & lemtetitiautes , & honiws SpilettnuUum ius nabelt
inpaculu aateditlu , acetsftlenuum per mpuntnies , & fie mindam>s , &
voluntas pxrtibus obj'eruart . Herum quiafro ceteris ajft&dmus quod mter fidles

Delle Metnorie
lorosferitetur dileffionis integrity, &fauoribusmutuisfibicornplateant;adquod
iarefemper intendimus operan cum effeftu , prudentiam, & fidelitatem veftram rejuirimus, & rogamus nihiLmihusprecipiendo mandantes quatenusficut defideratis
noflrjm gra amobtincre procurers , & fludeatis cam Cot , & hominibus Spalatific
dulciter , & fauorabtliter vos hhere , eifqueficut conuenitanricabilitcr , &1rie complacer , quad inter vos , & eos bwc > :untatis confuetus affeftus ,&fe pof'
fthl coliabdarr de vobis , de quo nobis , & Coi t>ro ccmplacebitis multum , & ad vcflraccwmodani'S, & Co inHtnietis ptopetiftus liberales, proutoretenus
diximus *>imb*x. & Sinditis vcfiris tnprejcntia noftra conflitutis , &Jicfpcramus
fer nos adimpltnfideliter . Dat. die i8/fp.8J?;rf.
Franc. &c. Qucftiontm , quevettebatur inter vos > & Spalatinos proffo pafcuorum dt Bujjiglina diriftus Trag, pro quibus vtraq.partinm ad nosfuos .&
Sind.& iuratranmifjtcumnoftrisconftlijs men. rog* & ^oficdu\inms terminan,
id. Quod quia auditispluries , vis, & diligenter examinaisft-ripturist fententijs ,
Triuilegijs , inflrumentis , teftificatiombus , & alijs iuribus qinbufcumq. que partes
prediRa tfeuearum Smdici,&^mb*fuperdiftaqHeionepujcuoritm deBoffiglina
prodncerevoluerunt petentibus, & nsiantibus ipfis SpaUatinis , tarn pro Coi, &
bom. Ciu.Spal. & cum eorum capituli, & -rcbicp.TrtuiL & iunbns,ac inteUeQtf
flearte allegationibus refpon. oppofit. & defenf. acgc>ieraliler cmntbushijs,.qite
partes JHperinde proponere volyerunt , cognouimvfque quod /< SpaUatminuUunt
iushabent infafto pafcui antedifti, fedpotius Tragurinus fpeftat ras , & poffete
pafcuiantediiiurepleniimo SpaUatimsprediftisdefaflo diut pafcui perpetuum
ftleni.imponatu), & quad poffeffio , & ius pafcui niedifft Tragunnis vtfuum relinquatur libere , & pictfice pijdendum . Quam noilram tcrminationcm Comiti lud.
& Co SpaLfcnbimusferiattm mandantes , vt ipfam obferuarifacientes , & cfetluaHterobferuanrespafcuumdeBofs.pred.vobis, <0r ftflris Ciuibus de Tragurio reltneuantibere , <& pacifce (offidendum . Dai in nro Ducali Tai die 5 oftub. Inditione
8 1339
Con J'occa/one dlia predetta copia faifa del Priiiilegio del R Zuonimiro
non voglio tralafciar di notificare trouarfi pure inSpalato vn'altro Priullegio dello fteflo R non in copia com'il precedente , ma originale fcritto in^
pcrgamina , al qualc fi vede , che vi iaua appefo il figillo ; qncfto in foitanza
Contiene , che Zuonimiro R de Croatidona Putimiro la villa Grufe fr.ili
confiniiuilpeciiicati, data S. Maria de Sarnouniza l'anno 1107. il
mefediMaggio, prefenti Predunno Vtfcouo di CinqueOhiefe , Giacomo
AbbatediS.Stefano, eSarubaBano; ma fi conofce dal carattert tliereftato
fcritto doppo il 1400.3 fimilitudine delli Priuilegij tie R d'Ongaria efcndoui nominato il Velcouodi Cinque Chiefe, cheiono inOn,aria: enelliPri.
uilegi j delli R d'Ongaria fuol cfler nominato tra H Vdcooni'anno anco della data talfo , poichc Zuonimiro mori auant'il 1091.&: in vn proccflo forma
to del 1 585. tr li compatroni delle Chicfe di S.Michele, S. Martine de Primorye, viene regiftrata vna copia diPriuilegio, clie fi dice canato dal fuo
originale di Mladino Re di Croatia , e Dalmatia del 1 104. the nomina li fondatori delle predette Chicfe , & efprirne , che quando daH'armata Genoi;efe
fi faccheggiata la villa Salifchie reftaflero vccifi , Scmfepolti; queftopurefi
conofce hnto , cosi perche tra li R di Croatia , e Dalmatia non vi fu alamo
C'haucle tal nome , e nel tempo del predetto Priuilcgio non v'erano pin Re
Crowi;niareytuuaColonuuoK.ilUngarw, o il paricolare dGeaouci

Di 'Tra.

LLi

tion poteiia vcrificarfi in quel tempo ; poichc non veancro cfi Genouei ia_
Golfo per moke decine d'anni doppo, per non dir ccntinara;e come che qucfti deuono cflere ftati finti dagl'interefsati , e prodotti nelli litigij de tcpi niu
modemi, cosi 11 troua in mano del Sig. Girolamo Cindro vn inftrumento u\_,
pergamina originale del i 319.H i.Settembre fatto nclla valle diS.Arcangclo
alle'Bu2;ne,douc erano conucnuti li C.di Spalato,Traii,c Sibenico per cporreledmerenzedeconn'nitrdTraurini, eSibcnzanicome di fopraali. capo
del prefcnte libro rato rifcrito:ouc comparfo Giacomo Prte da Ferino fi
la prefenza delli fopradetti tre Conti , molti nobili di mete tre le fopradette
Citt, e quattro Notari , che i fottoferiuono, confefs per fcarico della fua_,
cofeienza, ch'cTcndo Capellano del Conte Giorgio di Chlifsa hauefscper
compiacerlo dettato egli,c Stoyano di Scardona feritto in pergamina vn Priuilcgio del R Ladislauo d'Ongaria del 1280. nel quale era jnferto , e cont'crmatovnaltrodelRBela dcU'i259. e quefto fofse figillato col figillo del Re
Ladislauo , c'haueua laContefsa in vna fcatolamel quai priuilegio crano dcfcrittiliconfinifauordeChlifsani, eche fotto prctefto di non volcrprcfentar l'originale le fofse fatto venire Superantio Notaro da Tra accio ne_>
facefse vtucopia , e quefta poi fosc ata prefentata auaiui Ii Conti di Tra,
Sibenico Giudici arbitri, alia quale cfsendo flato oppofto per parte de Spalatini come nella fopranominata fentenza dell'anno precedente appare , non
l'era ftata data credenza , fe non fi moftrauano gl'originali, come egui anco
ella predetta copia del Priu. di Zuonimiro in Venctia delli pafeoli di Bo/figlna: il che h voluto auuertire , accioche quando fi trouano fcritture antichc,e copie di quelle fi facci riflcfso fe fiano ver, o finte .
Erano feguite nel medemo tempo reprefaglie tr Traurini, e Brazzani,chc
fi fopirono' con gl'infrafcrittipatti.
In brifli nomine amen.annoeitunat. 1339 Ind. yregnante D kjrulo Ser." Rege
Hung. & Mag." & excelfo D.D.FranafcoDandulo D.G.^enet.inciito Duccet tem
pore regiminif nob.&fap.viri D.Vbilippi de Molino bon>Com. Trag.jttorumq. ludicum nob. vir.tDD.Baront silueflri , ficentij ^mpleuft , Tetrachc Stcph.vu , & Micboe Daniel omiffo nomine Epi caufam danta feundum reformationem Con Trag,
diet Sabbati x. ^prilis. Coram ditto D- Com. cum difcordia , & controuerjia
effet, e" queiiio verteretur inter , & vnitatem , " homines, ftngularcs
perfonas de Trag, ex parte vna > & mitem & hos , fing-perf.de Bra^a ex al
tera occaftone quarundampignorationum , & reprefaliarum datarnm, faftarum , &
concefs.per Trag, ad requifitionem fpecialium perfonarum , & forte etiam ad requifitionem ditli Cois contra vnit. & hoes acfing. perf. de ^ , & verja vice
occaftone arundam pignorationum fatlarum , & concefs. perdttt. Coevnin. cJr
hoes , acfmg.per. de Bra^a adpetitionem , & requifitionem fpecialium perf. ds Bra~
%a,& forte ad petitionCm ditli Cois , & vniu. de Bra%a contra oc vain. & hoes,ac
jwg. perf. de Tiag. que omniafupradtita per vtramq. partium hinc inde contendcb.i\
tur , &juper bis omnibus difcordijs litibws,& quefliotiibm concordandispacfccn.paciftcan.& deciden.ac fedan.tnter vtramq.partem,& ad amorem firmum,& perpetu
conducendis pro vtraq.Coa vniu.& hoes,ac ftngperfon. didar. terrarum de Trag- &"
deBra7ifatli,&con]litHttfiiifentSindictvt tnferius dcclaratur. Tandem p>o bonopacis,& concordie nob.viri DniCafoptta 1,&^Andreas Gregorij Lmtj Ctuct
Trag.Sindict Cois,& h vniu.acfing.perf.de Tr. vtpatet pub. Ir.sfro Sindicatus

Delle Memorie
tus fcriptoper me not.infrasum in i $38 Ind. 6 die i.oClub.ex parte vita, & nobMri
D.D'Tomafinusde Vicarim in Brayt pro D.Tote Infularum Vhare,& Bra
te , Simon Bertffi , & Lea Radouani Sindict Cois vnitii , & horn, acfing, perf. de
Bradant patet pub. insr0 Syndic.feripto per Iacobum q. Beroaldi de Bononia Imp.
autl.not. & nunc Bra%f iurati Cane, in mill.' & Ind. prediclis die 1 men. $\
ex altera patte . Vt ab omnibus controuersus , difcordijs, litibas, & quefi. que erant,
&futrant inter ipfa Coa vmu.& hoes, ac fing. perf. de Trag. & de Bra%a , & inter
di.u partes ipfts nominibmfiue in ludido , fiue extra ludicium ftue de iure ,ue de
fado quacunque ratione , el aufa, & maxime eaufis prediclis vel aliqua earum,&
difeedatur intotum , & deineepseeet omnis materia Jcandali
erroris , acipfarum partium parcatur laboribm, & expenfis pro vtraq.parte id taUm tranfaionem
concordiam & compofitionem amicabiem , ad taliaque palla , & conuentiones inter
fe venerum , & ipfa omnia , & fingula inter dias partes pro vt infraper ordinema
/criptafuntfolemni interpofita ilipulationejolemniter , & legitime conuenerunt vi
delicet.
Trimo quod omnia inilr. iura,ae atliones pignorationum,& reprefaliarumfatlam
datarurn, & concefs.ptr Coe& vniu.& hom.acfmg.per.de Trag.fiucproCoi,fiuepro
ftngulis perf. de Trag.contra, & aduerftts vniu. & hom.acfing. per. de Bra\a, &
contra omnia insira iura,et aSiones pignorationum,et reprefaliarumfallarum dat.&
cocefs.per vniu.&homM ftng.per de Brai fiue pro Cotfiue profing.perf.de Bra
uet, contra vniu. & horn, acfing. perf. de Trag, caffentur iritentur , & annullent.
pro vtraq.parte, & ex nuncfint cafsa, & inania , & nullius valoris , & momenti,&
quod de ipfts tnslrum.feu altero ipforum ft qua , velft que reperiuntur non debeant
nee poffint vo modo forma , vel ingenio reddi ius alicui did. coiim, fing.perf.ipforum Cdium necalterius ipforum per ipfa Coa vniu. & hom.ac fing.perf.ditlarum terr arum Trag. & Bra%e, per alterurn ipforum , que quideminflrumentt iura, &
abitonesft qua reperiuntur dicli Sindici vtriufq.partis profe Cr Sindicaras nom. pred.
ex arbitriofibi conceffo Coibus > & vniuer. fut prediis ex nunc caarunt , anullarunt , iritarunt , & nullius valoris ,'& momentt pronmciauerunt mandantes , & volentes auciefibi coneea quod nullum , altera pars alicuius Coisftue perfefi
ue pro Coi pojfit, debeat vnquam all quid petere alterius , & contra occa.
ftone di ciarum pignorationumreprefaliarum vilo modo ingenio. Item quod omnes
Braxen\es,& habitmes Bra%e poffint libere , & abfolute extrabere, & extrahi
facer de Ciu. Trag, tum omnia blada , & ligumina caufa portandi , & Bradant , &
vendendi , & tenendi , & vtendi de ipfis in % tantum , & non alibi abjq. aliqua
dacio perfoL endo, fr abfque aliqua contradiclione alicuiu perfone , dum tarnen quod
primo , & antequam aliquid de dielt s blad , & leguminibus extrahatur ille qui ex traherc voluerit,vel illi teneantur denunciare D. omni qui nunc eft, vel pro tempo
re erit , & promittere fibi quod faciei conduct de Bra%a contraliteramfcilicet de diclo
bladoyvel Legumine afportato , & conduelo luc m termino fibi affignando per D.
Com.Trag.qui nunc eft, vel pro tempore erit , & fi aliterfieret contrafaciens , vel
contrafacientes incidant in penam in quam tnciderent mes Tr. contrafacientes occafione bladi , vel leguminis afportattper ipfos, vel per alterum ipforum contra formant
ordinum Tr.ltem quod omnes Bra^enfes, & habitmes Bra%e poffint extrahere, tf*
extrahi facer de Ciu.Tr.omma alta vttlualii , mer atunes , V ret eo modo , & for
ma , quo extrahere poffunt ait] dues Trag. Item quod ois mis Tr. & habit ator Tr.
poffint mittere, condcete, & conduct facer , tenere, tenerifacer , & colloca
te perfe vel per alium pro , vel altero 1um os fuat beftias minutai ,& groffas
cu'nj-

Di Trau.

2,5

tiufcumque conditionis exiflant adpafculandum in nfula Bra%e abfq. aliquo dach ,

onere, & fait mecoii Bra^e perfoluendti , imponendis, &fubituendis , quibui
da> 10 vntvibws , & fadionibus Tragurini, & habitat. Tr. totaliter, & libere funt exclufi . Item quad o% Trag.& habitat.Tr.poffint, & valeant extrabere , " extrahi
facer de e ta Br.r%e omnia vidttalia bona ,res,& mercadtaf, & alias quafcumque
mercationes . vi ait) dues Bra%e extrahere , vel extrahifacer poffunt . Item ft contigertt inpoli rum quod Tr.vel Angularis perfonaTr. fiue pro Coi, fine pro fing,
petfma damnum aliqttid feu robariam, vel depredationem aliquant inferet alicui
ai enft , & habir.Bra^e , vel Cot Br. tili qui paffus fuerit damnumfine perfonx ftngul.fiue de Braira, teneaiur recurere petere tus de damno Comiti Tr. & Curie fue
que pro tempere erunt - Qui quidem Comes & Curia teneantur , & debeantfacete
tus pcflulanti d damno, &fi tus non redderetur plenarium paff, vel pajfis damnum ,
Cr Potfflo, & Redor Bra^c vocauerit , & requifiuerit , fiue per Utteras , fiueper
Tiunlium CohiitemTr. ad colloquium Comes Tr. teneatur, & debcatftc ad collo
quium re quifit um in locum per vtramqtte partem ordinatum " flabilitum, & fuper
ipfo damno , & fado conferre debeant ipft redores ad tnuicem , & teneantur faduta
concordare ,& decdete litem inter partes, Cr quicqutdperlpfos redoxes inboc fadum fuerit , & ordinatum validumfit , & firmum , & per vtramqwj partem adimplert debeat , & inuiolabtliter objeruari , vilo modo, vel ingenio , forma dari,
conced pofjit paffo, vel pafjis damna altqua pignoratio,vel reprefalia per Totem,
& Retl.Bracte contra Coe-, & bom.ac fing.perfonas ,nec dirtduales de Tr. occaftone damni alicuius dati,itecfadi, altqua alia caufa ferma, vel ingenio, &fi concederetur , vel daretur , quod ipfa pignoratio, vel icprefalta , ex nunc caflj , vjaa, irri
ta , & inaniifit , & nullius valoris, & moment , & non valeat , teneat vilo iu
re . & verfa vicefi contigentin poflerum Brace, vel fing.perf.de Bra^a fine pro
Coi,fiue profing.perf.damnum aliquodfeu robariam , vel depredationem aliquam inferrealtcut Tr. &babit.Tr.ille paffusfuerit, vel qui pa fuerit damnum , fiue fing,
per. fiue Coe Tr.teneantur reuocare, & petere tus de damno D.Toi , CT Ra & Coi
Brace , & Cutie tue que pro tempore erunt . Qui qutdem Rec.& Cu ia Brace tenean
tur, & debeant facer ius poSlulanti de damno , & ft tus non redderetur plenarium
pa(Jo, vel pafjis damnum, & Comes Tr'Vocauerit , & requifiuerit Totem , & Reel. .
Brace, fiueper lateras , fiue per ad colloquium celebrandwn fupra ipfa
damno caufa concordandifailurn & partes, quod tunc- Totas, & Redor Bracx eneatur , & debeatire ad colloquium reqmfitum in lueum , & termmumper vtram que
partem flabilitum , <& ordinatum , &fuper tpfo damno conferre debeant ipft Redores
ad inuicem, & teneantur fadum concordare , & decidiere litem inter partes,*? quidquid per ipfos Redores in hocfadum fuerit, & ordinatum validum lit, & firmum,&
fcr,vtramque partem adtmpleri debeat, & perpetuo inuiolabtliter obferuan , vL
o modo vi premiffum efl forma vel ingenio dan pojfit , eque conced poffitpao , vel
pafjis damnum altqua pignoratio ,vel reprefaltaper Com Trag, contra coe,& bom.ac
fing.perf. nee dtflriduales de Bra^a occafione damni alicuius dati, & fadi , vel alt
qua alta caufa forma, vel ingenio, & ft concedereiur , vel daretur vLomodo ipfa pinorbtio, V reprefalia ex nunc cafja, vana , irrita , & inanis fit , & nuuts valortf,
o" momenti , vilo modo valeat, teneat ullo iure . Saluo femper , & referuaio
urbitno didis Red. uel D.Com.Tr. D.Tot- inf. Vare, & Braqe , qui nunc fume, vel
pro tempore erunt in omnibus bus , qu>, habent liberum arbitnnm , crpotatem procedtadt contra delincuentes inmaleficijs1, infurtK incendijS fraudolentis,prodmonibus
ti>iji:im,& ri^lentq's ,ac m omnibus sibt concejfis per formam fuarum

12-4

Delle e

rum commonum , in quibtts omnibus caftbm proceder poffunt contra delnquemes

ft cafas occurrat vt ufqits in banc prefentem dient proceder , & fententiarefunt confueti , &potueruntper tmpora retroacla non obflantibus fupraditlis ,nec aliquibus
preditlorum . Qjiibm omnibus prcdillis ficfirmaiis , & flabilitis inter partes prediasprofe, &ditlis nomimbus ditla partes profe ,& Sindicarijs nominibus prei,
uid.vna pars altert , & contrafeceritnt fibi ad inuicem pacem finem quietationem ,
" remiffionem , ac patjum de vlterius petendo ftbi ad inuicem vid.vna pars alte'ri ,& contra aliquid occaone dttlarum pignorationum, & rcprefal.vo ma do ,vel
ingenio. Qux omnia, & fing.promitt.&
fubpena mille hbrarum cuius
vtedietasfit Cois Ven.& alia medietas partis attendemis .... oblig.bnx vtrorumq.
Count. . . . renunt. . .
oillum Trag, in Cot Talatio pref. nob. vir. Sier Simone de falle habitatore Trag,
Sier "Pt traba Stephani due Trjg.Sicr Greg. Btuue Ciur Tr & Dragofmo Miffe ha
bitatore Ti ag. flibus ad bee voc.GT rog.V lucob Damebs examm.Cois Trag.
Ego Hein us Mag. Tbya Vuentinns Imper, au tl. not. & Cancell. d.D.
Ctmi'ts , & Con Tr. o'ibus predic. ffui eaque togatus fcripft , & ad public am/or-;
mam redegi .
Nelloitefso tempo furono anco compofte le differenze dclle reprefaglio
con Zaratini , e cosi con queli aggiuftamenti fi veniuano amicheuolmente
leuar le reprefaglie , che peso haiieuano prodotti difturbi tr le Citt mari
time , & impedito il libero commercio tra di loro , e come con le fopradette
conucntioni fi era Habilito il libero tranfito dclla Arada di Chlifsa, cosi li
procur anco rinonare il libero commercio di Boina, ch'era ftato interrotto,
come dal feguente priiiilegio trouato in vn irammento di regitri di lettero
apparifee .
Stephanas D. G.Banus Bofne nob.& fap. viro Thilippo de Molino Com. Tr. Judie.
Confil.tr Cot Ciu.eiufdem reuerendis amias fuisfal.& ftncere diletlionis affeum.
Tropterea quod nobilitati veftre completlimus ftiueris affeClibus , & propter mentis
-woflre proprie bonitatis quam nos ex vifitatione nob. viri amtci noflri D. Daniel veri
toneluis vobis reddunt ben'uolos, & exinde vobis debitam complacentiam , & amicitiam in frailas profetJuofos peffit prouenire. Eue nobilitatt veftre tenoreprefentis
dem,et fecurttatem damas & conferimus,vt mercatores feu dues veflriper noflrum
dinftum , iurifdiclionem,forctam liberum , & fecurum introtum , & egreffum habant qn placet ita quidem vt predii mercatores, feu Ciuesnoflri, eerum qmlibet,&,
mercatores ipforumpoffint, " valeantinpreditta fidenra ubique locorumpcrregnumnoilrum cumperfonis ,& mercimonijs , & rebus omnibus coram, & cuiufcumque ipjerum ire, ilare, & redire faim , & fecuri cum omnibus, aun, argenti,cupn, & cutuslibet metalli, cere , atque mrtiramis pecorum, & altorum, fient eorum
de more mercimonw videbitur fine contraditlione aliqua. Offerentes infuper ad
dubitationis materiam auferendam quodper vos , autahquem bommtm , &fubtetlumnoitrum veflris Cimbus,\uel mercatonbus , & perfonisiorum, & mer~
cimonus vel accipiendo in credentia violenter , uel alio colore quefuo nulla violentia auferatur . Dat. per manum Magiri Viti n'ri fidelis Cancell. 7 dteotlu'u.
1339
t in quefta maniera s'aflicuro di nuouoanco per terra il libero com
mercio , e tr le Citt collegate furono itte nuoue dichiaratieni per ort.v
re ad ogni dturbo , che potefsc nafcr , le quali fi trouano aeltt note c!( a
CaqfflUria*

Di <Tra,

1x5

1540 die Dominico xlumj . Ciuitanusnuncius , & preco Coisretulit 'tibi no

tario fe hodie de mandato D. Comitis cridaffe , & notificarse oublica , & alta voce in
Lo\a,& in "Platea Cois Ciit.Tr.Qiiod Ciuit.Trag.Spal.& Siben.amicitiamfraternit.
coniuntli,& vnion.infim l promifcrnnt,inierunt,& fecertint contra quafcumq.perfonas,Ciuit.C'a,& loca,& vniuerfitates damnificare,& inimicari volentes,vel nitentes Dominoti) D Dnci,& CoitVnet.ac pro ditli Ducis,& Coi Ven.fidelibus vniuerfis., ita quod quelibet dittarum trium Ciuit.fuos amicos , & contra mmicos pro inimicis manifejlis , traliando amicos pro amicis , & inimicos pro inimicis in omni cafa,
<r enentu pro [na , fiiorumque Ciuium vniuerforum conferxatione , & augumento
hoc patio, & contientione . Quodft cafa aliquo preditlarum Ciuit. el Cines, & finguiares perfone earurn dapnum aliquod paterentur quacumque perfona^ quodvt
, & damnicatiadjuam fa:isfatlionem velocius peruenireoffint D. Come s da
mnifcate Ua propria , & mera autloritate requirete debeat per fuas Hueras damnifi
cation , vel emsfuperiorem , & caput , vt damnumfatisfaciat , &ft habit t refponfione nonfatisfecerint , tunc ipfe Comesfolus autloritate preditla ipfiim damnum de.
beat videre & examinare, & facia examinatione taxare . Qj,a facia taxatione in.
terimfua autloritate rquipere debeat ipfum damnum fic taxatum fient fibi videbitur
vtfatisfaciat in termtnum quern ipfe Comes voluerit affignare infra quernftfatisfacit
bene quidem , alioquin ipfe Comes fua pred. propria autl. procedat contra ipfum dapnificantem , & gentemfuam , ac bona eorumficutfibi videbitur efse iufium , confiderata qualitate , & quantitate damni recepti proceffum notificare teneatur , & debeat alijs duabws Ciuit.fibi vnitis , que ipfum proceffum teneantur , & debeant integraliterubferuare, & facer obferuari contra ipfum damnificantem, &gentemfiiam,
ac eorum bona. Si vero aliquifui dues ,& mercat.effent inpartibm ipfius damnificati cumfuis mercatiombns, &rebin, velfine eos debeant citare, vtindcreccdant quam velocius efse poteft infra terminum quern videbitur Comiti afftgnare >
qui terminus non tranfeat vnum mensem . Etfi aliquis damnificaret aliquempreditarum triam Ciuitatum , vel dues ipfarum , & cum preda , & robarafe reduceret
ad alias Ciuitates , Comes illius Ciuit. ad quamfe rcduxit ip'um malefatlorem, vel
pfos intt omitiere debeat in atiere , & perfois & falla rejlitutionc damnificato pro
ceder debeat contra malefa(lores,ficut contra predones , Cr capitalismos inimicos ,
&fiefalla denunciation robarte aliquis C. iuispreditlarum Ciuit. emeret ipfampredam Comesfuus teneatur ipfam reflitui facer dapnificato abfque fatisfatlione aliqua
facienda ipfi emptori, quifie emerat pofl notifieationem predi tiam , & nihilominus
poffit proceder cotra ipfum ficutfibi videbitur ipfe Comes & fi emerit ante den une tationempreditlam nihilominus reituifaciat preditlo damnificato fedremaneatitu
arbitrio D+ . fui de faciendi fibi reficere pretium emptionis, vel non ficut fibi
videbitur quum inquifitio facienda videbitur fi emerit ante denunciationem, vel
non remane-at ipfi Comitifolo . In preditla antera vnionejuntinfraferipta vltra con
tenta in di cla crida . Si vero aliquis prediH. tritim Ciuit. ob iniuriam aliquam,
veloffenfam fibi & Ciuit. fue illatamguerramvellet contra aliquos comouere de
beat fignific are alijs duobtts Comitibus , qui omnes tres Comits conuenire in fimul
teneantur in loco, quem conilituerint , & ibi habita collatione interfefi per omnes
tres , vel mawrem partem ipforum diffinitumfuerit, & terminatum, quod guerra
ipfa accipiatur fiat pro vt fuerit ordina tum per ipfos , vel maiorem partem deguerra
facienda ; Si vero duo ipjorum concordauerint de non faciendo giterram predi tiam ,
& alius effet de opinioneguerreferibat quilibet D. Duci, & Coi Ven. fuas opinio
nes , quod preeptum fibi fucrit per ipfum D.Duccm, &Coe Ven. in fallo guerre
T
pred.

'Delle Memore

fie debeat obfcriian;. auteni vniot& fraternits, & conuentio\incipere

dclcata diequof^fliif juerit prefers contraRu-s, qui j tu fuit in 1} In. jri
to ta d:c tuen. Xira uiintea, & durare dcbcjadvoluntatem, & beneplacitum
D.Duns , &. pred. Si viro altquis cuins predic. Ciuit. fuatcmeritate
tnotiis centra prcdiflam vnionemfrater. 6~ conuenft. facer prefumeret , quodfuns
Comes fulusipfum debeat fuir, & condetnnarefient ftbi videbitur conuenire .
Si vcroipfrfaiultat bus tr.cndicus tails ictexutus, quod non haberet vnde oluere
baiiniatnrperfuHm Comitem de Ciu.pred. & earunt diflrifiu eo ternfore quo voluelit ipfc Comes .
Itttt. vtlpreditteCiuit.caufamhabeantmanendiin mcliori fraternitafe conueneruntSindici fuprafciptis nominibus qmbus ftipra , quod aliquod prediflat um
trium Cih't. non poffit nee debeat aliquo Barono Scliuo facer exeniuin aliquem ,Jiue
nfcntem j lib -fnpra fine volant.itc omnium trtum Cimt. uel ni ai oris partis ear.
ncc auxilmm aliquem , vet iuuamen alicuiprediftorum Baronor.Sclauorum mittere
ptr - & pccialtm , &fpectales perfotiM modo aliqito , fine confenfu & volntate
Comiium prcditJorum, vet maioris partis ipforum , & hoc durante vnione prediila;
ipfi autcm Snidici auluritatefibitradita dim ferur.t in arbitrio D.Ducisaddendihutc
i entrai a; fi quidforet addendum minundift quid minnendum effet , & declarandifi
quid clmate egeret . pena eft contrafacien. lib decent mill urn , anus pene medietas
d( uenire dibet in Se Vtn, r alia medictet in predifta vnione contenta obferuantes.

Con queue none dichiarationi non folo fu corroborata la fopr*accennata_*

le"a tra qucfte ti cCitt;m anco pccificati li modi da tcnerfi quado s'hauefle
aaintraprtndcrc guerra alctina, quello piu ofleruabile col vietare a ciafcunprjuatodi donare alii BaroniCroatipiudi lire 25. fenza il coufenfodi
tutti tre li Comimmi vr.iti, fi liberauano li Cittadini dalle moleftiedelli
Conti Croat! confinant!, & infierne fcgli leuauano le protettioni, che col
mezo d'cfi prefcnti folcuano procacciarfi a depre^ione. d'altri Cittadini
loro emuli concorrenti ; dalle quali erano nate le dilenfioni fopra rifcritc >
e con quefto modo leuandofialli Cittadini le dipendcnzc de foralieri s'applicauano agl'intcrclfi comuni ^ella patria fenza difparit di conditione , e
eon animi fcaati viueuano quietamente .
D'indi poco tempo fegui la guerra tra Sibcnzani , & il Conte Conftantino di Chgliuc , il qule hauendo col iomento del Conte Nelipitio fratello di
fuo Padre fabricate alii confini di Sibenico vn Caftello > che perci fi diceua_,
Chglucic , che vol dire chiatiepiccola , A: impedito il libero tranfito Sibenzaui, perci nati varij difguiti tra ambe le parti f finalmente deprdate il ter
ritorio di Sibenico , onde vnitcfi infierne le tre Cited colkgatc riccrcarono il
Conte Nelipitio loro collegato , che facefle rifar li danni fatti dal fuo ipte,
e dalla fu gente : nid egli^cne doppo la depreffione de Brebcriefi montato in
fnperbiafprezzauaogn'vno, non volcuafentir ragion'alcuna, non fi cur
dclle protcllc ch'a ll'hora ftirono fattcjonde H colleati ricorfero Venetia_.?
dadoucfuronocfpcditiNicol dePriuli, eNicolodePifani Proueditori, li
quali vnitc Je gcnti dlie tre Citt collcgate con quelle de Conti Paolo d'Oitrouiza , Mladino de Chufla } e Scardona , e Giorgio de Corbauia nimici del
pred. Cote Nelipitio le mandarono ad aflediare il predetto Caftello per diilruperlcipcrci impaurito il Conte Conflantinocondcfcefe diitruger tilt
Ca ello^e rifar li danni fatti Sibenzani,come per la pace flipulata Ji 4-Ottobre 1343. nella bocea del fiume Karka viciiio Scardona regiltrata al cap. 4.

del

Di 4 rati .

117

del 4. libro de Regno Dal. & Croa, anparifce .

Cos Ci andauato a^jultaaclo le dnF-re:ue che iuforgcuano con confinan
te ;ecirca'lmedcfimo tempo l proenrato di riuiiirc l'animi d alcuni Cittadini, che mal volontier; loportauano d'cfscr efelui da Conliglio genralo ,
del che hotrouatoalcunc poche memoriere *tratc in vu fragmento di [\\tuto di poche carte di caratterc antico feritto del 1 j 50.111 circa , clic ne gl'altri ftatuti vecchi con tutto che inticri non fi trouanoi perci ho voluto regiftrarle intiere .
Innoe Dom.iiapInd.S He man. izmalij. Connoctto, & congregato maiori,
& generali Confito Cois , & bom tu. Tr. in T.ilitio ditli Cois fono , r
voce precoma vt mors cjl de >//." nob.',? pot. vin D.Marci'Celfi bon. Com. Tr. prim
die beripreced.inter D.D.de eim curia, qui fuerunt fex cum , fao partito ai buffo
las & balotto omites in commitni ncordia coram nemine difcrepante occafione cttiufdam requifttionis fatle quamplurics , & pUtribns victbus ipfo D.Comitiper plurcs
bonos homines , & perfonai Cut. Ttag. cidem narrantes , & exponentes, quod propter
bonutn, & pacific um {latum , quem dia /. babuitdeio anniscitra, velcircx
multi boni homines , & filij multorum bonorum bominum de bono in melius multipli
catifunt qui non funt dc confilio dul. Cmitatis , quod eis indecens videtur , quire ipfi D. omni > & eius Curie placeat prouiiere quod aditio fiat , & fieri debeat Con
filio ditle Ciu. de dibits bonis bom. & filijs die. bon. .. vi- ra numerum.
qui effeconfueuit , ad prefens , & die. D. Comes ,& D- D.de eius Curia inter fe
proutderint, &firmanertntpred. fieri deber cum volntate, & beneplcito die
/. Grabs, & fecundum quod ipfi Confilio , & maiori parti Co'tfilianorum die.
Conf.placebit , & videbitur fiat , &' procedat w , & executtoni mandat um firmum
fit& vltcriusdebeatobferuarinonobftantibus aliquibus slatutisin contrariant louentibm, quibus in hac parte intelligatur dtfpenfatum. Item D. Comes volentius,& prefentibmdic.D.D. dc Curia dixit propofuit , Conftli itn poilulauit quid
placet ditl.Conf. .... Confiliar.ditliConfilif,& in predttla volant fienpro Coi,
& pro bono & vtilitate ditli onftlij . In reformatione cuius confilij in quo fuerunt
49Confiliarij , & fatlo partito inter ipfos ad buffo . , & balotas fuper difpenfatione
Siatutor. loquentium, quod Conf. maius Gner, fit de 80 bominibns,& Conftl.ad plus
p lac tut pone nt ib ris earum balotas in buffola alba; qui fuerunt 25 quod dila (la: ut a
in bac parte propoftta per d..Com.O' occafionc contentorumt 1 caft , & intclltgatur in omnibiu dtfpenfatum , & derogat urn videlicet. Quod aditio fieri pojjit diclo
Conf.'Illi vero quibus dijplicuit ponentes balotas m buffolam vermilam fue
runt 24 in contrarium preditlorum . Item fimilt modo fatlo partito per d. D. Corn. ad
b:if.& bal.fuper aditione fienda maiori " Grh Confio Ciutt. T -.vltra numerum
hominum , & Confil. plaait ponentibus coram balotas in buffnl. albam , qui facrant
numero 25 quod de nono aditio fiat, & fieri dibe.it confilio maiori , & generali pred.
vitra numerum prcditlam quod Conf.efl ad prefensiilli vero, quibus difplacuit ponen
tes eomm baltn bttf.vcrm.jueruut .. in contr.pred.
In ne Dni 1 340 /1/-8 die 28 ma /:< Connocato, & cor.g.mai. Gra'.i Conf. Cois, &
bom.C11t.Tr.in Talatio d.Co:s mandato d.D.Com.pritts diebsri 27 maltj preced.fidop irtito ad feruptin. cam bufs. bal.'uiter i).D. de das curia , qui cum eo fuerunt
n.Somner in com:m'.,concofdi.t,quod cam lie Lu.ie 2 2 Maij in Gen. Conf.fueritreformatum,quod confito mawrigtn.d.Ciu>quicfi & effe confucuit de So Confitar. & hominibus debet fien de nono aditio vitra numerum fupraditlam J'c.So hom.& Confit
iila reformat.fertpta per me Tomam d.D.Com,Canc in ipfisM.& Ind. dieLunx 11
T a
Ma.

Delle Mtmri
Madij prias diefiprafcriptafatfa abfoltitione , & difpenfatiotte atnh laquent, quoi
ipfutn Conf. effe deleat de prediftis 8 o bom.& Conf.&pred.D. Comes cumpred.DD.
de curia intendunt, & veint ipfam reformationem executioni mandare pro bono latu,e pacifico dtu& Ciu. & honorem* & comoditm horn* Ciu.eiufdem, proui*
arant firman. & deliba:intcr(e difit D- Cornes, & DD. de eins curia quod ad Conf.
gen. d.Coiiproponatur, <" proponi debeat de quanta etate, & cuiufmodiperfonarum,
& bcminura effe debeant illi , & cuius numeri t illi , qniadi , &fcribi debnt in difto
Co)>j.& cum quibusfarmis,& conditionibus.& niodis, &fecundum quod ditto Conf,
vid.maiori parti ditiCon. placueritfiat,&procedatur, & executioni mandetur aliquibns Slatntis,vel aliquibas alijs non obflantibns.Idem D Com. in d. gen. Con. de volantae dila eins Citrix dixitpropofuit, & Conf.pofluluuit quid placet difti Conf.&
bo#i.d.Conf.& inpred.fieri foluitprobono)bon.vtil.Coti:& bom.Ciu.pred. In reformjfione cuius Conf.in quofuerunt 67 Confil,fafto partita per diftiim D. Com. ad buf.
& bal.inter dittos Conf.d.confilijplacHitponentibus eorum bal.in buf. alba etfuenint
. quod aditiofiat d.Conf.vlira innerum cofuetum dift.Uo hom.hoc vid.modot
quod qnilibetgenttlis bomo Cinit. Tr. qui babet fztrem, vel qui non habet; qui pater
it,velfuritde ConfiliodifeCH.infelligendoquodquilibet quibodieeft deCcnfilio
finl,& intcigenturm numero gentilium hominum eciamfipater nonfuerit deConfilio no inteigendo tempere tirranie dumodo fit lgitimai eepoffit de diuo conf. qui
venire debeat coram D- Com.&eitts curia in maiori Conf. cum prinquioriproximot
quem babebunt, qi:iproximufpropinquiorditimtalem qui effe debebit, & voluerit
de d.conf.iuret effe etaiis 20 annorum completorum,vel ab inde,fuper quofaUo diftus
laltf fcribatur in numero Confiliarior.difte Ciu.& etiam quilibet i $ annorum quifitt
velfnerit filius alicuiusgentilif bminii de Conf.pofft effe de d.conf.fed non pojjit effe
de partita officium babere donec erit etatis 20 annorum completorum , vel ab inde
fi4per,& cumfuerit ao an. velplurium proximiorpropinquus , quem habebatmili
modo venial in ditto Cotif.ii. maiori coram d.D.Com.& dus curia , qui tune temporii
erit ad regimen d.Ciu.& iuref ee etat.io.annotum completorum > vel ab inde
fuper, & tune eofafto fit ,& effe pojjit de partita, & officia habere vtalijdediuo
conf. & erit aliquif bonus homo , &fufic ens , qu/non fit de conf. neque Tter ems
fuerit, &fit dignus effe de Con.pojjitporrigere/uam petitionem D.Com.& eius curie
quod vcllet effe de conf.&fi D.Com.& eins curie videbttut, quod de hoc dignusfit d.
D.Com,de volntate d eius curie ipfam petitionem proponat in conj.gtner. & fecundum quod conf. vel maiori parti Con. placuerit,fiat , & concedatur , & executioni
wandetur,&firmumfit;non abflaute 3 (onfil.futu bal. IH bitf.rubeam ponentibus in
contrarnimpredic.
In Chrihi .. t^at.eiufdem 1 341 Ind. x die 1 5 men. madij Conuoc.
& cong.mai.0~ Gen.Con.Cotft&bom.Tr.in Tabd-Cois fono cpane,& vocepreco'
nia,vt morii ell de m.' Egregijt& Tot. viri D.T^/co// Barba dico hon. ..
frius inter DD.de eius curia,qnt cum eofuerunt n.%faftopartito,et eorum nemine di~
crpante pred.D'Com.propon:t,& proponif*cit,quod cum plurespetant effe coafilia^
rij, & de hoc pongant petittones, & tilt, quifunt adfe^um refpiciant fibi ante nolentes alicui dtfplicere ; propterea ponatur in hoc conf. pars quod detur libert.u , & licentia ipfi D.Com. quod in ipfo conf. pro bono , & conferuatione hominum , & Ciu. Tr.
ipfefolus poffit poner talem partem proutfibi videbitur & ditfa pars ponatur ad
fcruptiniumperbuffolos, &bal. & ft maiori parti pred* conf. videbitur effe bona ,
&ylacebitfit firma; & Ci predifte maiori parti non placebit fit valons nullius,
Vmomenti. In reformations euius Conf. in qwfuerant ojconfil. & fifto partita

inter

D$ 'Trau,

2.19

inter eos ad buf.& balfuper librtate dunda d.D.Cow icpo.-.cr.lo partem prcd.in Cor.
Cen. vt fuperius denotatur pacuit ponenttbus corum bal. buf. alba,& fueruntni .
60. quoi d. D.Com. ipfarn partem poner poft,& debcat non obfl. 7. qui coram bal',
n buf.rubeampofnerunt.ltem ftmilimodo fado partito per prefatum D. Com. *d buf.
& bal.fuper partem per ipfum ponendam , & librtate fibi data per Curiam de 8. e>"
mams Confqnparscft . Qtwd ipje animaduertens pretrita fapientis interrfl prov.i
dere futura , & quod prout reperitnr in Torijs Romanorum, nccmn aliornm noflro
rum antiquorum quod CiHitates , qux diuiftoncs inter je habnt nat (tint deflrulc, *
ad rttmam taliter d.nenertmt , eo quod homines ipfarum extfl. ates diuifi , & volta
magnificare quilibet partem fuam proem auerunu& feceruw quod amici ipforum po.
nerentur in Co'ftlus earundtm ad hoe vt potent adfuttm intern um facilius perunme
Ideo ipfe D Com.bonnm fatum pacificum & quietum bom. Cm. & diflritlus T.cw
piens , & afetlans dicit , & proponit , quod ft aliqais , pro volendo effe Conjil. porigct petitionem aliqnam fecttndum rcformationem fallara tempore D.MaictCelfi
Com.T.quod ilia talis petitio debeat pongi D, Com. & sue Curie de oio , fallo inter
eospariito ad buf.&bal.obtineatur,& capiatitr per scptcm eorrim,qitifutitti. non eta
" fific non ent quod ilia tabs petitio non pojjit legi in maiori Con/1 necdetpsaponi
pars , 0" ft caperetur , & obtinebitnr inter d. D. Com. & curiam de olio , vt efl suerius denotatum , quod ilia talis petitio debeat legi in maiori t on. & poftto partita
ad bnf.& bal.quod debeat capi,& obtineri per tres partes d.mai.Con.congregati alias
fit nulius valoris, & efficacie. placan ponenttbus eorum bal. in buf. albam, qui fuerunt .61 . quod ditla pars debcat effe firma , & valoris , & efficacie , ac vim , &
efficac. debeat obtmere , nonobft.Jex, qui eorum bal. pofuerunt in buf. rubeam.
Item ftrnilt modo fatlo par tito per d.D. Com. ad buf. & bal. fuper eo quod d. D. Com.
proponi facit , quod aliquis poriget petitionem pro effendo Confiliarius, & ipfa petitio
lion capietur per D.Com.& suam Curiam,qui funt nu..per modumfuperius denota
tum, non pojjit pondre petitionem ad hoc aliquo modo, caufa , vel ingenio vsqtte ad
sex menfes prox mos , <& fmiliterft petitio effet capta inter d. u. Com. & suam Curiam,et non caperetur per maius Conftlium,vt fupra dicitur,nonpofJit amplius porig.
D.Com. sue Curte , velgener. conf. infra die. tempusfex menft urn & quod ditla
reformatio non poffit , debeat reuocari , el difpenfari nift per tres partes Curie
de 8 . & maiori Conf.placutt ponenttbus eorum bal. in buf, albam que fuertint mi. 64
quod ditla pars debeat ee firma,& efficax, & quod vim reformations obtineat , &
flatuti, non obftantibus qui eortm bal.in buf.Rubeam in contrarium pofuerunt.
Quefte reformationi in foitanza contengono , che ciel 1340. de' . 8.
Maggie vien difpenfato lo tatuto, ncl quale era efpreflo, ch'il Configlio Ge
nerale non polfi efi'er di pi numero , che d'8o , e che quelli, c'haueuano il Padre,che fofle del Configlio poteflero efl'er introdotti eflo Configlio dal pi
propincuo parente pinche naueflero finito 1 5. anni ; ma non poteflero haucr
oflicio lino li 20. quelli il Padre de quali non fofle del Configlio, prefentantlo le dimande al Conte, fu Corte d'8. chefoflero fbmati degni venidero
prtate al maggior Configlio, bflero prefe con la maggior parte de voti.L*anno feguente,che le dimade prefentate alia Cone fiano prele per 7. de 9.W0ti, e ncmaggior Configlio per 3.parti, e che quelle , che non foflero prefe , o
nella Corte , o ncl Configlio , non poteflero ballottarli, fe non doppo fei mcfi ; finalmente , che queta reformatione habbi vigor di Statuto . Qui primiexanrcntc oferuar fi deue che la legge del numero d'80. Configlieri che vieivp' 3
dif-

tjo

Delle

difpcnfata non fi troua ncllo ftatuto riformato 18. anni prima', che doucua^
euer I'vfuale, al quale fe bene furono aggiuntc altrclcggi del 1325. 27. e 32.
( come fi ri ferir nel cap. dcllc Reformat/oni ) nondimcno ne anco tra quelle
aggiunte vi tal legge , come dal iredefimo ftatuto apparifee ; onde deue cfferftata vna dclle leggi dcllo ftatuto vecchio , ch'erainvfo auanti confor
ma : perci credibile , ch'il Conte Celfi defderando componer gpanimi do
Cittadini habbi voluto far fare anco la difpenfa , fc bene neccTarn , per
ouuiarc tutte le cauillationi , che poteilro nafrcr per quefta noua aggreg3tione . Secondo s'ha"d'ofleruarc , che vengono admefii al Configlio h nghoH
de Configlieri, con che fi venina difpenfar il rigor dc'la legge 53.de) 1.libro
dello ftatuto riformato,che voir fiano anco nipoti ; e pure quefta legge che
ncllo ftatuto non viene difpcnfata cfpreTamentc come P.iJrra , che non v'era .
Terzo ch' quefti mcdefimi viene admefla l'etd'anni !$. nel che fi venina
dipenfarc anco 1'etd d'vn'annonella fopradetta legge prefifso di 16. finiti.
Quarto,che l'anno feguente f porta la ftrettezza de voti i gfaltri prctendenti, che non haucuanoil Padre del Configlio. Qninro ofl'cruifi, chenell'admiflione di quclli, che doueuanoriceuerf dinuouonel Configlio, viene efpreflb , che pofino dinundar d'eflere admeflianco quclli, liPadridequali,
non fiano, o non fuflero ftati del Configlio; foegiungendo poi non intelliger'''J
tempore tirranic , dal che viene ad inferirfi, che quelli ch intrauenero v^lli
Confegli al tempo delle turbolciizc foprareferite al cap. vltimo del ter 0 Li
bro, quando era Podeft , e Capitanio MattioZori, nonfi potefse, prender
per efempio ; poiche era ftato ci fatto nel tempo dlia tirannia j r.a]e dolien
do efi'er ftato reputato quel tempo , nel quale erano intrauenuti.ne' Confcli
quclli , che per gl'ordini delle leggi non poteuano intraueniru^ , e percio n<L
furono anco abohte le memorie , come al fopradetto luoco, ftato riferito .
Qual efltto pofino hauer hanutoefle rifonnationi non rrouandofConfeeli, non folo dclli predetti anni 134c. e 134. mi del 137.5. fino al 1347. vn fol
fragmento di poche righe del 1330. fi pu fapere r. ola alcuna di cercorondi fi come creder fi deuc , che non fenza caufa fiano Ctate regiftrate efl'ercformationi in quel fragmento di rtatuto , che del pi antico carattCre , c'habbi
veduto , cos non trouandofi, negl'altri ftatuti de caratteri pi moderni , che
tutti fono vniformidi cararteri, &intieii; fipu congetturare, che fiano
fta te efelufe , come riufcite inutili , e fenz'efT.tto ; gi che la prima vien prefa
con vn foJ voto di pi della met , e Patra di nuggior numero di Configlieri
con doi, fe"no cudente, che mal volontieri f condcfceudeua quefta aggre
gations : efe fi aTentiua , non fi concorreua al modo cosi facile. ; i] che fi conofee dalla pienezza de voti dcll'anno feguente jiea ftrettet/za pofta tanto
re Configlio fecreto, quanto nel maggiote, clrinica cfserui ftati molti prerendenti , che fi faranno impediri l'vr.o aU'a^ro la riulcica , e l'aggregatione
non deue efser feguita : poichcnon fitnvua, che crefcefse i! numero devotanti,nc nomnate altrefamigc, ch^ quelle, ch'all'hora erano de! Confi
glio, ncaltra memoria, che le fopr?irCgiivrate refomutioni, lequa hcopiato per notitia del tentatiuo d'^areaatione , e del Configlio d'So.del qua
le nonfi troua altra memoria
Era nel medefimo tempo * /efcouo Lampridio Vituri fratcllo del tante vol
te nommato Daniele , cp\ quak la Communit hcbbe longe con jefe . Quefti
cfsendo Primicerio fu dacfi onanieicttoVcfcouolii3. Ottobre 1304-
non

Di .

131

non f lana ciettione" admefsa dall' Arciuefcouo ui Spalato, aiuidoppo

moite alcercationi , trlc quali ven' vnad'vnfigillodiLefinafalfificato , lu
dal mcdcfiiiio Aiciucfcouo elctroli 5. Febraro 1307. Lorenzo Cannico di
Spalato , Si ri gonia Capellano dclla Regina Maria , fuo Vicario ; onde con
tienne Lampridio andar in Francia , donc er;, all'hora la Corte Papale , &
iuinellaDicccfcdiLione prima, epoi Brdeos d;i 1306. e finalmente
Poitiers del 1307. inflar per la delegatior.e del Giudice , Ii f dato il Cardi
nal Fra Gentile di Montefcltro deitii -to Legato in Ongaria, Dal. Cro. & al tre parti fettentrionali , che capit Spalato il niefc di laggio 1 308,1'vltinio
giorno del qua! mefe la Communit di Tra deci Jt di mandarlo inuitaro ,
accioche venilse vifitare la fnaCitt , Se alli -j.Giugno 1 308. v'andarono il
Podeil, e Giudici per condurlo, e venne accompagnato da Giorgio figlio di
Paolo Bao Conte di Dalmatia li itf.del medeliino : Ii i7.fegin compromefso
tra li fopradetti Lampridio , e Lorenzo nela perfona d'efso Legato fopra clettione del Vefcouaro di Lema ; lo l'rjfso giorno ordin il Confglio al P
denle X. Sauij.che fanorifsero l'el'.-ttione di L-:npridio j-irefso il Legato ,
il quale efsendo in Segna li 23. Agofto del mcdenVai.no dichiar nulle le prouiioni del Vefcouato di Lcfnariferuando la collatione fe, & alia fede Apoftolica j come il tutto difuntamente vien efprefso nel procefso originale, che
tra limanuicritti della Librarla Vaticana di Roma al num. 3935. LofteGso
Lampridio Primicerio fi trono fuori della patria del 1315. con Archidico
no , & altri fuorufeiti opranominati, con :i quali anco rientr ( come llato
critto) e doppo la morte di Liberio f elcito Vcftouo , e perche all'hora era
feommunicato I'Arciucfcouo di Spalato iii concniuta iafua elettioncdal
Papa, come apparice dalla bolla originale, che nel Archiuio della Commu
nit, nella quale venendo cftefo il modo , con cifcgui la fu elettione larcgibraro come troua nel fuo originale .
Joannes Ep.Ser. S.Dei dile.filijs ropulo Ci:iit.& Doc.Tr.fal.& ^pofl bened. Mi
litanti Eeilie licet immeriii difpone.ite dcmir.o prefidentes folicit nos pulfat inantia,
yt circa flatum Eccliar. & illarum prtfenim , que vacations incommodisfubiacere
nofcunt.attente confideraticnn aciern dirigentes opcrofc folicitudinisfludium impendamus, Vt Vitalis difpj/idijs , qtuifolent ipfis ex vazazior.e diutinaprouentre optatif
diuinafauente dementia proficiant increment:- d'.tdu.n ft quide n Ecclia Tr. per obitum bone mem'Liberij Epi Tr.paflorisfolatio defliiuia diletlifilij Capitulum eiufdem
Ecclia vocatis omnibm, qui valuertint, debuert.n:,& poiuerunt comode interese die
ad eligendttmprefixa pro fulttri fubit;;tio>;s Vailoris, vt mors efl conuenientesitu
vnum, poil diuerfos iraatta interfe habito: deliberantes ad id fore per viam fcrutinij procedendum . Tres ex ipfis fide digis vid. dilclosfilios Larnpredium eleclunt
Tr.Trimiccrium, Marinum ^mblasij,ac Cepregnam Gregorij eiufdem Eccl. Canon,
feruatons votorumfuorum, ac omnium, & ftngulormt: dicla Ecclie Canon, tunc ibi
dem prefentium concorditer affumpfer.'.nt : duntes eis plenariam pottemfcrutandtjecreto y & ftgillatim primo fua, & deiade omnium, & fing prei.Canon.vota, & eis fideliter infenptis redatlts, & publicatis illico in commtmi ilium in Tr. Epum eligendi
m quem collationem prim inter eos habita diligentiinuenirent omnes, velmaic/em
partem eiufdem Capital' confentie adicendo etism, quod vnus ex ditlis collegis dum
:.xat de conjenfu tarnen, & volntate aimum duoritm eledionetn oniufm<idi\ole1niter publicar . Cumqtii ipfi bnikfmdi poteflatf recepta fecedentes in partem pri
T 4
nn

iji

Delle Memorie

fua, ? deinde omnium & fingidorum pi ed.Canonicorum ibidem prefentiim vota

fuifftht cum diligentia perfcruiati , ac eifdem fideliter in fcriptis redat s , & in
communi illico publicatis , collationequc inter cos habita diligenti , quia comperturru
extitit , quod cum ditlt College Lampredij pref. quam omnes altj & fingnli pred. Ca
nonici, quiprobuiufmodi eletlione contunerunt in cumdem Lamp, direxerunt vnaimiter vota[ , dtut Mantua ex potelate ab eifd.Capitulo vt premittitur tradita
vicefua& collegarum ipfortim, & aliorum Canon* pred. de ipforum, & altorurn om
nium volntate , & expreb mandato e> ndem Lamp. inSacerdotto conflitutum tn-,
Tr. elegit , & chflwnem buiufmodi folcmniter piiblicatam prefatum Capit.accpt.-.runt . Idem Latt.pr.poflmodum ad ipforum apiudt inlantiam buiufmodi eleilionu fibiprcfcntato decreto infra tempos Icgitintum elcftwni buiufmodi confenfit .
Tero am idem Lampr- dttltque Capttulum per eortm certosproc. & T^untios infra
tea p is dtb'.tum per Ven.fi at.nofli um Tetrum ^rcbicp.Spal.loci Mtropolitain con
firman tteCiionem buiufmodi pro Vt alias de iure tenebantur petijffent, quia eletliouis
eiufdem coram vdrchtepo ipfoftc pendente negocio compenum extttit eumdem cbiep.for: ,ficut adbuc ee dicttur excomunicat. & fufpen. ab adminifir. Spirit. &
tempor Ecclix Spalat.fententus per bone mem. Gentilein tit. S. Martini in montibus
pred. primo , & fubfequente per diletlum filtum noflrum S.MaiiemporlicuDiac. Card. . Sed. Legatos lain in eum dum in illit pur lions Legations offltio
fungebanturpublice innodatum ,Gr quod propter hoch uiufmodi confirm tio i ad cam
impendendam procciijttpref. ^ircbicp. de iure fubftlere non vaiebat , idem Lampr.
perfonaliter di clique Capitulumper eorum certosptocurat. & nunnos ad Sedem ac
cedentes eundem confirmare per nos eletlionem prcdiCiameitunoba prefentato de
creto petierunt humiluer ,dr tnflanter. Inpremifjisomnibm , & fingdis flaiutis
iure temporibm obfcruatis . T^osigitur eetlionemt andern (uamque peronamper
Vcn.fr at. jltnaidum ^lbananen.r dileftos filios noflros Guill. Tit. S.Ciriact
in Tcrmis presb. & Lucam S.Maris in via lata Oiac. Card, examinan feeimtts diiigenier , & faila nobUfupcr bijs ab eifdem Epo , & Cardinalibtvs relatione fideli, quia
eUetlionem andern de diclo Lampr. perfonaydonea , viro vtpote cm iure ,
ac morum bonefl.ts, Ittterarum feientia & alta vircutum mrita , prout teimonijs fi
de dignis acccpmitti f ffrag mtur cannonice celebratum de fratrum noftrorum confilio
tHortate ^dpuflolica confirmamus ; ipfnmque ipfi Ecclie Tr.prefecimus in ,&
Taftorcm ; curam " admtntflrationem ipfim fibi tarn in Spirit, qum in temp, pienatie committendo firmam jpcmfiduciamq.tenentesquod cadem Ecclia per fue arc fpecJionis induflriam Deo propino profpere dirigetur , acfalubria, dante Dfto fttfetpiat
incrementa. Qjto circavniucrfuatemvramrogamws ,monemm , ( bort amur at
tente per jpoflolica vobis [cripta mandantes, quaienws prefatum letlum denote
recipientes, & bonee trailatitcs eins falubribtumandatis. ta quod ipfe in nobis
euotionis filios reptriffe leietur, vofque in eo patrern babeatis aidue gratiofum. Dat.
^Auenioni XV Kal.Martij Tontif.nh anno 4. tdefi 1 319.
And dunque Lampridio in perfoiu in Auignone per ottener la confermatione dal Papa per la icomnmnica , nella quale ancora perfiitcua i'Arciueico110 di Spalato,e come che di quella del CardinalGentile n'appar vn'autcntica
ncl cartulario del Capirolo di Traii deirinfrafcritco tenore .
Vniuerfisprcfentis Utteras infpetluris Iacobws Orchid. & totum Capit. Spalaten.
Ecclie falutem in Drto . 7{gueritts nos
m Cbt.pat.V D.D.CcutUe mtf.iu.Tit.
S.Mart.in mont.prc sb.Card.bdp.fed.Leg.littcra rccepifse in bec verba .
fr.Gentilis &t. . in xjofiL eapit. Bed. Spalat.fai, in oh% Hut de iure We
SPC-

Di ' .

13 3

palatina vacante adminiflratio Spirit,& temp. Spat. r.ccU ad vos pcrtinne uofcatar
quia nunc quodamodo vacare videturpro eo quoi f>:u.Tet.Spalat.Arcbicp.fni,s io*itumacia culpis, & dementis exigeniibus , & pernos abeorunde.n [pint, & temp,
rationaliter adminilr.fujpenfus ,& excomiimc. tr.tentiji pltmmii irretitm
iuxia offi;tj noftri debitum prouidere volentes , ned'ffu EccliadefcCtumin >redtt:s
fpirit.& tempor-patunur itlorum adminifirationcm vobis tcnore prefeutium dnxinun
caminen, exercendam vobis quocumque nos aitt.D.nofl
Snm.Tont.ft contingat nos de Legations recedere aliud duxertmiis ordmandum, compellcn. qnoq. contraditions, & rebelles auQ. qua fungimur vobis conceclimitt potcflatem. Dat. Votfo Idus Aug. Tontific.D.Clem.TT.$.an.6. Hude cum teneamnrmandatum d.D.Leg.
exequi reuerenter, & ne difta Spalat.Eccl.defeclum m [pirit.& teinpor. patiatur, &
quia etiam non pojftimus nos quotidie ad inuicem congregare prouid. & difcret. viris
D-DGrcg.VulcinnamCan.Spal. aul. pred. noilros fecimtts ,& inituimns tenore
pref.tdm in temp, quam in fpirit.& quemlibct ipjomm infolidum Idearios , & Troc.
& ammmiflrat.Eccl. Spal. fecundum quod m d.litt.D.Leg. contintur expreffe promilt, pernos norofquefucceff.rat.& fir.perpetuo habere quicqui! per dtclos Vic.in.,
fo.idum faclum fuerit , fme]geflum, & nunquam contrafaccre , vcl veniredonec
per D. Leg. vel fum. Vont, aliud extiterit ordmatum . In cuius ret teslim. ptes
lit. fieri fecimiis , O" figilU tiri appenfione mitmri . Dat. Spal. di: i$ fept. An. D.
1311. hid offsua.
Ma diquclla del Cardinal Amoldo non fe n'ha memoria alcunafolo, che f
noua ncllo teifo cartulario v;ia mano d'efcufationi ch'il mede/mo Arciue1! ouocprime 1! giorno de'i.CJcnnaro 1 515. ccom*non isa fe l'Arciucicouo in vita folie afoluto dalle fopradette fcommiiiiichc , cosi ne anco s
quando morifse ; folo fi troua memoria , che li fuccedertl- Baliano , al quale-*
del i328.uccefl"e Domenico Luccari nobile SpaIatino,che feommunico Lampridio Vefcouo di Tra , e doppo lunga agitatione Iii dal medefimo aifoluto
m Bologna Ii lo.Fcbraro 13 ?4Le moite contefe , ch'hebbe la Commnnit coneflo Vefcouo Eampridio
quando cominciaTcro, e quali Hero le prime per mancamento di fcritture_*
non fe n'ha rincontro:conlta lolo , che moltiplicarono in uarij capi ; la prima
memoria de quali , che nel principio dell'anno 1 3 37. interdifsc il Vefcouo
al Capitolo , e Clero, che non celcbraflero Ii Diuini officij in prefenza di Pctracca di Stefano , e Luciano DcTa da lui communicati , con cutto che
l'Arciuefcouo diSpaato hauelfe dichiarato che non fofl'ero ncorfi, enoiu
volle acectrare la prefentatione , che per nome della Comnninit gli fii fatta
Ii -Luglio i338.del Rettorato dclla CliicTa della Madonna della Piazza vacato per morte del fopradetto Cafarizza Archidicono ; d indi poi vennc a_
dichiarare rutt'il Conliglio incorfo ncllc icommunichc da lui toniminate_ :
onde contienne alla Communit venir'a proteltar & appellari al Somino Ptefice , perche tra le caufe, perle quali il Vefcouo haucii.4 dichiarato iiuorfo il Conliglio nellc feommuniche , vna era l'haucr praricato con Eretici Bofnefi contra il fuo diuieto, perci necellario di dar notitia, chi foilero quclti
Lretici di Bofna .
Era in Bofna quellaiorted'Eretici, chefuronodettiPatarini, eMani<lvi> c'habitauano nelle montagne , corne feriue il Cuteis; contra h quali
: '.io llatc ftabilitc leggi nelli fttuti di Tra , e Spalato, che commetteuano
iv i'erocacciativia, eu foffero prii, e comiinti foiscro abbrugiati , elo
ilef-

34

Delle Memorie

.ftefs'annojche fueietto Vefcouo Lampridio>PapaGio::fcrifie Mladino Con

te , e Bao di Bofru , che procurarte r/eftirparh come nnota Oderico Raiiuldi
'
'
negl'annaliEcckfiaftici
l'anno
15 19.1111111. 14. e fuflequcntemcntc hauendo il
He Carlp d'Ongaria doppo lafoprariferita deprefione d'cfso Mladino conferito il Banato di Bofna Stefno,il nicdefimo PontefTce fcrifle ad efso Bao
itef. & Elifabetta fu Conforte , com'anco al Re Cario , che proctirafero d'eftinguere cjueft'herefa , come nota i! fiidctto Rainaldi all'anno 1325. ini.aS.
e perche al Juo fuccclbrc Papa Benedetto era pcruenuto notitia, ch'eflb Ba
o auprise Ji predetti heretici , perci cgli con tre letterc eccit li Conti di
Croatia cio de Knino , Corbauia3 Seuna, Chlifla, Ollrouiza, e Cluci,che fc_>
j-Ii opponeflcro, e fauorifsero gl'Inquifitori che mandaua verfo quella parte ,
.orne ferino lo ftefso all'anno ij^y.num.jo.
L'anno fegucnte non fi s per qiial caufa ,' occafione venue l'efcrcico do
Bofie/tcapitanato dalZiipanolloya, eBogdano CerdoTeuich niautlati
al Bao Sitcfanodanni di Chlifla ; ilqnale doliendo pafsare peril territo
rio diTraii il Vefcouo congixgato il Capitololi i5.Agofto 133. 1'ammoni,
che niunodouefsepraticar con Bofnefi,ch'erano Eretici fotto pena di fcommunica , e che lo fteflTo doueflero auuertire all Laic , perche haueua inteo ,
che la Communir voeua mandar Ainbafciatori,e prelenti al/i cap dell'efercito ; il giorno de' ip.fufleguente pafs l'efercito delli predetti Bofnefi peril
territorio di Traii verfo CnlilFa facdo danni ouunqne pafsaua, o il Velcouo
.ncfunato il Capitolo dichiar il Cont (ch'eraFilippo Molino) colConfij;lio , e Petracca , Steano Cega fratelli , e Ganfio Stoche fcommunicati , c_
quefti tre deuono efsere itati mdati Ambafciatori dalla Commun ''ta all capidell'eercitocondoni, come era il colume di fare quando venina alcun_,
pcrfonaggio , o numero di gente armara , che non fofle inimica .
PercioCaufio fopradetto doigiorni doppo proteico auant'il medefimo
Vefcouo come Sindico dellaCommunit eponendo in folanza , che qucllo
era fato fat'o con l'efercito de Bofnefi non era ftato volontario, mforzato,e per timor del pericplo prcste,come haueuano fatto anco l'Arciuefcouo
di Spalato, & il Vefc. di Sibenico:e chejpure il Vefcouo er?, ftato in perfona
Chulla per pofar Eler.a figliola del Cont Giorgio con Vladisauofratello
de! predetto J3ano di Bofna ch'era congiunta in terzo , e quarto grado fenza
dilpcnfa Apoftolica , rimprouerandoli anco , che dall i fuoi Canonci era Ha
to prgate di conferir coH'Arciuefcouo di Spalato auanti , che pronr.nciale
la communica , ch'era egli pur fconnv.inic?.to , &efcli;fo dacgn'atto le
gitimo ; pefcio proteftaua di nullitd j e s'appcl'aua al Sommo 14>;-.:cricc , c
all prim d'Ottobre fu dtlber?to nel Cpnfigio >che fommettefle il nomo
del Vefcouo 3 ch era foiito mtterfi neilinilnimcnti publicj come fi vede o:nniefs' neli fopra regiftrati patti con Brazzani dell'anno fegiiente, all
13. Koucmbrc fu da Cafotto de Nicola , Andrea dctto ladnVa , e Gregorio
Lucio Sindicidella Communit di nuouo riproteftato di nu't ad vn'altri
dichiaratione di fcommDnica,& interdctto publicato li p. del ircdifimp mefe, dalla quak s'appellauano alia Santa Sede ; apprefso laqua! riirono inftiruitiSindici: epermoftrarel'vniuerfal cpnfenfo di tutti'iNcbi': vcngonoin
cflb mandato , con modo infolito , nomiiwamcnte dcfcrirti turti queili, che
v'intrauennei o nel modo fcguente .

Dt .

13 5

In Xpi non. aK.an.Dfi 1 1 J9 Ind. Kcg.D.Kar. Ser.*' Reg.Hungarie, & Mag." Ci"
Exrclfo D.n.FraMCifco Da.t.'ulo D.GJ'en. Inclito Duce, & tempore ; egimiuis nob.'i
ftp.Firi D.Vbilippi it MoV.r.L Ion. Com. Tr.fuorvmq, lud. nob. DD. fycolc Matbei
Dobre, DcymiStephani, Drymi Marim Andre , ^r Andre Greg. Lucij ommiffo
nouiinc Eft i infam dantisfecitndur: Reformat. Cois Tr. die Dominico quinto[eptem
bris . la pleno , & Generali Conf.' Cois vniuerfitatts , & bominum , ac ftngulariuPt
perfata; tun de Tr. adfonum Cantptne voeibufque Tvconum moicfo'.ito congregato
m.andatc Jitti P.Comilh ,& fite Curie de ofto vid. Ind. &'Confil. CoisTr, in quo
lonfilio fuernnt infraft npti , qui f , &fvnt titra numerum deputatum ,&detiberatmi: fecund/imjoman flatuti Coii Tr. rid.Dui Tacla Matbei Dobre,Doy ir.m
Stepbiui Doy.nui Martini Audree , & Andre Gngorij Indicts -4& Maurus Min
ie Confiliarhts , vacantiblh duobm Confil. & alio qua, to abfenle, & Cafoptas Tric
le, Gregocias Salingtterre , Antonius Do'/mi , 't{c ol i Simonis , Deffa Ioannis L ueij-.
Vtccntius Ampleuxi , Michael Stephan/ , Dcfsc Palmte , Gregorius Matei ,\ Elias
Menxe , aufins Stoyfce , tlicola Cipriaui, C-aufirss De(f- , Dobtolus Matei, 'Peints
Hft, Marcus Georgij , Georgias B'mi^e , Vi trtis Matei , Tboma Stepbani , Grubeja
Canoci, Luce Matbei Lud, Doymus Michael , Dejf- M-.rini , Doy inns Vafqttc , Mi Matbei Lucif , MatbettJ Doymi, Mc^e lulle, laxa In nube, Tetracha Stephan!,
Lompre Corufie, Freder:~r:s Matbei L:tcij , leannes Daymt, /cola Storey, Ioannis
Marini Gaufegne, Gaufegna Caflrafoct, Damianus Defle Vifcbi , Micoc Matbti Clu di, & Luxa Ioannis Lttctj , & Ioannts Deffe, qtiircprefentant tolttm corpHsCiv.it.
dibits D.Comes vna cum fua Curia de oCto, & ditla Confi i vijs in d ito Confilio exi
flentibus ,& ipfi Cor.ftliarij vna cum di3o D.Comite & diiia .u.ia pnJ. vnanimi.
ter , & Concorditer nemtne diferepante facientes pro fe nomin.- , & vice d. Cois vniuerfitatis , & bominum ,ac ftngularum perfon. de Tr. non intendant s proptei hoc re
bocare nobiles Viros Dfios loannem D. Tetn Canonicum Tr. & Gauft'im D. Stoyfe
Sua^icb Clues Tr.Sndicos , & Trocaratores conftitutosper ipftt > & hommes in
Romana Curia contra iafraferiptum Epum Tr. alterum ipforum , maadatmn
ipforum , aliquot aliosJuos , & divte vniuerfitatis , & bominum , ac fingul. perfonarum de Tr. Sndicos , h? procur.fedpotius refirmando eos , & quemlibet ipforum
in totum , &fuum maudatum , & omnia , que per ip os proc.& Sind.& per altei um
ipforum fada, & ditlafuni bueufque in Curia Romana , & alibi contra D. Epum ;n.
fraferiptumfecerunt. conflit. & ordin. nobem firum Stephanum filium nobtlis viri
D. Michaelis Stephani de Tr.abfentem tanquam pref.fuum , & iXois vniuerf.& homin- ac fingul.perfon. de Tr. infimui cum preditlis Dnts Ioannc ,tr Gaufio ertum
nitKCium,miffum,Vrocuu & Sind. & aUorcrn fpecialiter in caufa , "pel caufis,qiiai;.,
pel quoi habent, velhabitutifunt cum quacumque perfona ECclefiaflica , vet feculari , coram quocumque lud. Ecclefiaico, vel Seculari, & fpecialiter in caufa , rcl
caafis, quam, vclqu.ts habent, vel habituri funt cum ventr. patre Larnpridio Epifcupo Tf.fuper quad.vn appellatione tdmnuper corum nmineper .. D.Iie.
dericum q.D.Mathei Lucij interiecla coram ipfo Dao Epo ad Dominum norutn Pa
pain procuratorio, & Sind, nomine pred. vniuerf. & ho um ac fing, pei (, de 7:.
ad profequen. omnium appellat.buiafmodi , & omnia, fingula contenta in ea i am diclo D.noflro 'Papa, vel eius Auditore , vel Auditoribus , jeu Iudiabus da.-> >
rcl delegandisJeu deputatis, vel deputandis ab ipfo ad UbeUum offerendum dauduia >
(eu recipiendum ,fuperpremifjis , & altjs quibufeumque ad agendr.m , er dejia. pro
prcdtllis excipien. & repliean.litcm contefl. dilata tSrc.Vrom.tt.&c. Aftitm in Talatio Tr.prefentibus tcilibu Magro lacdbo Medico de T..~d::afalariato Clis Tr.

l)S

$)eUe Memrie

:t'fe,-.;);cto R.:ytu!diiCV de Cmgtdo notariofalariato Cois Tr.jilberto Apote: .

Franafei de Mcdio'.ano alartat . Deuuennto filio Magt l^colai dotions
Jramalice de Vincentta falariato Tr.Sigifredi Ccrdone q. Hcnrici de Fir.ccntix ,
-J" flatian 77. & Tuflreco Trecone Cois Tr. omnibus habitatoribtts Civ.it. Tr.
ad buc jpecialiter vocatis, & rogatis, & Tetro Mathei Luc; examint. Ego
util. &e.
Oflcruifi . che fe bene tra Ii fopra nnminati vi folo Gregorio S"!inquerra
Celia Cc.fa\ lturi , che doueuano , conic intercfsati , per la fcmigi cicludcri ncllcattion i contra iJ Vecouo > tuttuiiia alti 7. Octobre iullcgucnto
Dame! Vituri rrareliodel Vcfcouo octenne t'ai fopradetto Bano Stefano di
15;>i:ia ii iopraregillrato libero commercio: ncl medemo tempo cilendo
^!;.ato i;i Boina il Pacire Gerardo Prcpoito de Minori era (tato r'cunto dal
predetto Bano Stefano honorciiolmcnte , ir.oltrandoli cgli pronto d'ellirpar gl* Erctici pnrehe f'ofse affiltito dalla Sede Aporolica > cdalRed'Ongr.ria, temendoche s'vnifscro con loro Ii Scifinatici : chegl'erano vicini,
i'. che hauendo ciso Padre Gerardo fignificato al Papa , percio furono
replcate tettere al niedefimo Bano, & al R Carlo elbrtando, l'viiOi
el'altroad eitirpar ereia , corne nota il Rainaldi ' 1340. numere
7 j. Sc il Padre Lnca VVadingo piu difllifamente nelli annali de minori l iilefi'anno .
Furono agitate le controuerfie nclla Corte Romana , ch'era in Auignonc ,
ciltinte le caulc Ciuili dalle criminali: Je ciuili furono dal Sommo Ponterice
delegate all'Abbate, Primicerio , & vn Cannico di Sibcnico , come dal Bre.
ucj che e neli'Archiuio apparikc .
Benedictas Zfcdileftis jiius Mona.S> J^colaiSiben. diocef. &Trimi>
cerio, ac Tetro Stmficb Cannico EcclieStben. fal. & ^ipoft. bened. Sane nobis
diletli filij T^obilis vir Tbilippfts Comes , Gregortus Salinguerre Gaufms Deffe , lO'
fepb Stepbani , & lacobus Damelis Indices , neenon tonfiliari , & mit. Trag,
petitionemonilrarunt , quod licet gabella porte Ciu.Tr. fratarina vulgariter nuneupata , neenon quedam platbea contigua lie Tr. ortus pofttus in nfula , campus STctri de Clobuce^, Talatium Comitatus , & Tedagium Barchaiu
vulgariter nunettpata , & nfula acfcopnli maris in Cmitate , & diftriftu Tr. confiflentta iuris , & propnetatis Cois ditlc Ouitatis fuermt, & exiflant, & tarn ipfi ,
quam predecesores eorumgab:ll.im, plateam, Ortum, Campum,Talatium,& nfulas
prediftat tamquam iuris , & propietatis eorum exiflentia tenuerint, & poederint
pacific , & quiete tempore cuius contrary memoria non extat. tarnen ven. frat.
nofl. Lamprems Epus Tr. ffen ns , quodpro Eccliarttm Tr.Ciuit. & dioc. iuribus
dcfendendis , u~ non vfurpandis vniuerfts, & finguUs perfpeciale Triuilcgium Sedis
Apooltce inbibearur cxpre'c nc aliqui bona , & iura ipfarum Eccliarum occupare,
nuedere ,jeu tlltcit dtttnere , fi-u illa ininfl pert bare prefumrent quoquomodo,&
fi fecusprefumerent honoris fut digmtate pr uentur , & minus veraciterpr Pendens ,
qnodipfi Comes Iud.Coiij V Cegabellampla'eai/:, ort. camp. Talat. pedag.infprcditla, tarn ad (nam maiorem , quam Lechas, ncn.ifl.ac pa loca Ciuit&
iio.pred.fpedent ,v \lodtcebant oceuparant , & oceupata indcb.te per violentiam detmebat dtl>s Con. Ind. Couf. & Lo:' mouuitper ediUttm publicum & mandauitetjem , vt plateam, gabeam, " alia bina, & tura bmufmodi , que di. Eccl.
munafi. & locoinn ije faljo diecbat , & detenta , sen oceupata per eos ipfts Ecc.s >
moMft. atq.locu mjra certum quem ipfis ad hoc peremptorium aignabat
resit-

Di Trau.

137

reflituere t ac in pace dimitiere libere procurant , altoquin Cor./. lud.& fingid .confi!.
d.Ciu.predift-CHeraliter declaret prtexta difti Triuit. lict defaClo fua auftoritutc
ordinaria ex coisfentcntiafubiacerc , , & vniu. difte Ciuit. forefuppofita
Eccliatico interditlo. Ex parte vero Com. Con/. lud. & Cois pred. fuit infra diflam
terminum coram eorum Epo excipicndo propofitum,qnod cum gabelli Tlat.ort.camp.
& inf. pred. iuris & proprietatis corundem Coii fuifsent, & c/'seat, & t.iw ipfi,qua-tt
progenitores eorum illa pacice , & quiete tenuiffent , & poffediffcm te;nporejup."
pro vtfuperius efl expreffum, & erant legitime probare parati, diffus Efits admonir.
& mandatJjuiufmodi de turc ncqninerat procejjij}e,ipfique .1\.& buinfmedimonitioni " mandato parere minime tensbantur , & ad id compelli de iurc non terant, debebant.quare parte ipfarum fuit abeohumiliter pouulatum, vtmonit, mand.huiufmodi reuocaret . Et quia pr/. Epis eos fuper hoc contra ufliiiant
uudire denegauitpro parte cois lud.Conf. & Cois prd.fentientium ex hijs indebite fe
grauarifuit infra tempus legitimum ad Sedem afpellatum 1 idem /'/
nuiuf appell. contempla in lud. Conf. &fingul, ex cois , & in vnincrji:.
pred. interdtuifententitu promulgauit,propter que pro parte Com.Iitd. Conf. & Cu.i
pred'fuit iterato ad Sedem appellatum eandem . Quo circa difcretioni vie per ApoL
fcripta mandamttf quutenus vocatis qui fuerint euocandi, & auditif bine nie propo
fitis quod canonicum fuerit appettattone remota deccrnatis facientes quoi decreueniis aucloritate noftrafirmiter obferuari : teiles autem qui fuerint nominad Ci fe gratta
odio, vel timor fubtraxerint per cenfuram Ecclefiafticam appellathne ceff.tn te cogj tis ventti tefttmoniumperbibere .
Quodfi non oes bijs exequendis potueritis intereffe dut veurum nibilominut exe quantur . Datum / quarto Idus lanuar. Tontif. nri aniofexto ( 1 341 die
lanuarij . )

Que/te controucrfie Ciuili delgate Siben ico non fi troua memoria alcuna , chc ibflero ne anco agitate auanti li Giudici delegati , non che decifo ,
onde credibile , ch'il Vefcouo per l'impedimento dlie criminali,che fi rifcriranno le tralafciaflc;m gid che fono noininacameiite e/prefsc nel fopradetto Breuc , far bene di rifcrire quelle memorie , che d'alcuna di quelle fi trouano , e di gi fono ftate di fopra accennate , douendofi auuertire , ch'il Priuilegio dlia Sede Apoftolica , in virtu del quale il Vefcouo intefe di dichiararc la Cominunit come occupatrice de bni dlia Chid fcommunicara , e_
decaduta dalle fue dignta & honori , quello , del quale s' fatta menciono
al libro 3. cap. 4. di Greg. X. del 1 274.ottenuto per roccafionc della controuerfia del Veicouato di Sibenico , nel quale vengono prefe in protettione Apoftolica tutte le Chiefe di Sibenico , Trau , e Contado di Zagorye > e tutte.
f'altre giurifdittioni Epifcopali con le folite claufule : perciola Communiti
efpofe al Papa , ch'il Vefcouo fotto pretefto di quefto Breue Pontificio , ma
con autorit pero ordinaria haucua proceduto alia fcommunica; e non la
rcbbe gran cola , ch'all'horala Communit perdefle I'vtile della meta delo
rendir del Predio Drid, ch'invirt della rilerita lipulatione col Vefcouo
Trcguano diiz.Maggio 1 242. godeua la Communit > che per non (la
ta confermata dalla Sede Apoftolica, puo con tal occaione elFerlc flato interrotte il poiTcffo ; fe pero ci non fuccefle nelle precedenti controuerfic col
Vefcouo Liberio ; ma in qualfiiioglia tempo che fia feguito ; certo ch'il Vcfcouo gode li trc quarti delle rendite di Bofiglma , e la Operara la quarta^.

Della Piazza ctigua alia Chiefa nel capo vltimoj del prcdetto Libro flato
10-

Delle Memorie
moftrato,chedel ijo.laCommimitupigliafle in permuta dal Vefcouo Li
beria , fuo Capitolo tutta quella parte di piazza , vero Cimiterio , che r'era da cantone del Campanile fuori dclla Chiefa fino alla SacrilHa , e dicde_
akunecafein concambio ch'eranp ncl fito dou'c hora il Cimiterio , detto
nuouo , obligandofi di piii di non fabricar nel prcdetto fito , ne appogiarfi al
muro dlia Cniefa , e di far fpefe del Commune vna comarda o ver Loggia ,
come vulgarmente fi dice Tezza per v fo del Sacriftano .
Delle terre over campo diClobucazal cap. 2. del fopradetto libro e flato
riferito, ch'ilRBela quando concefse Briitiuiza alla Communit fe le pigliafse per fe , e poi il Bao Stefano 1'hauefse fottopoue Chlifsa , *c Nicol
Bao fuo figliolo le reftituifse alla Communit del 1 275. e quefta reftitutione
fu con ternura dal R Ladislauo del 1278. Quali fofsc-ro quelle terre di S.Pietro fi regiftrar il loro catrtico nel capo dlie Chiefe quando fi trattar di
que/la Chicfa.
Del Palazzo del Conte trouandofi memoria , che la Communit rinontialfe la cafa, e botteghe , che fono tra la Chiefa di S.Gio:Battilla , Se il Palazzo ,
che teniua ad affitto Sauino Abbate di Trau , la qule efsendo atamolto
tempo fenza affitto > & haucndo bifogno li Monaci d'affittarla , perci il fopradetto Abbate Sauino con tutti li Monaci capitolarmente congregad l'afnttarono alii Mafsari del Commune per 29. anni per L. 24. de piccoli l'anno,
con obligo alla Communit di tener fpefe fue in acconcio colmo efsa Ca
fa , e con dichiaratione , che fe li Rettori , & il Commune volefse farui qualche Camera, o Lauoriero per comodit loro lo debbano fare fpefe proprie,
come il tntto diftintamente fi Icggc ncirinftrumejito de'22. Maggio 1 324. e_/
ch'il Vefcouo haur
li pagano
a ne paga lire*
55."&ilfoprapidcuc efser per altra portione diftanzedel Conuentoconuertitanell'vfo del Palazzo poitcriormcnte .
Del Barcagno , & Orto in Ifoladoue fofsero non c' memoria, e quant'all'Ifole , Scogli non faprei imaginarmi di quali Ifole il Vefcouo intendefso
fe non volefse inferir di qucli piccioli fcoglietti deferti, & inutili , che fono
attorno la ponta di terraferma, done fono le terre del Vcfcouato.
Le criminal! Airono ventlate aiianti Galairando Cardinale deJ titolo di S.
Pietro in V ncola delegato da Sommo Pontefice fopra la querela prefentata
dalli fopradetti procuratori della Communit , con facolt di poter fofpender'il Vefcouo cal adminiftratione temporale, e fpiritualc adinftanzado
quali furono d'ordine del Papa dirette Icttere cittatoriali , che douefse comparire perfonalnicnte il Vefcouo difcolparfi : m egli mand Giacomo di
Piftorio fuo Procuratore , il qule produise teftimoiuali di diueffi Prclati , &
altri , che per la vecchiezza , e per li continui & incurabili dolori di reni , c_
qotte , & vna Hftola, c'hauetta nel piedc finilro non era in ilhito di ycnire, afTercndo , che U fopradetti procuratori crano inimici del Vefcouo, fcommuiiicati , fautori d'Lrctici , e doppo varie altercation! , repudie in voce & in
fcrittura, finalmente fu dichiarato il Vefcouo fcommunicato : come iltiitto
diftintamente fi leggc nella fentenza" originale di 26. Aprilc 1341. Doppo di
che quelle feguifse m Tra altra memoria non fi troua faino, clic traie fcntture del reguero dell'Arciuefcouato di Spalato fi mencione , che li lo.Mag

gio

Di Trau l

^9

gio i ?4-j. Sauino Abbate di S. Giouanni di Trau fofse Vicario & adminilratorecdla ChiefadiTrau, neue notedella Cancellaria di Trau, ch'ailiz.
Maegio 1 345. Defa Are hidiacono di Spalato come adminiftratore nello i^irituale . temporale c'cl Vcicouaro di Trau inftituito dalla Sede Apcfto!ira_,
affittafsclifruui del Yofcouato per lire 1600. eccettun tele dcci.ri. ho -.-. :' \ze , doni , e feruitij , ch'crr.no tete le Ztipanic del V.'Vounto , " nel i $.8. Ii
25.AgoftoNicol Galuzzi Archidicono di reuif ; inftin:;"ofimilmemrc.^
adminiftratore dalla Sede Apoftolicacdendo iiclia torre del Vcfcouato cu
Trati pro tribunal i admife la prcfentatione tarta dalli compatroni dcllaC'iicfa di S.Barbara dclli Chierici Defsa Lucio, e Gi?rcmo de Doymo come _,
fatta, e reprobo lapei-fonadiLimpridiode Mengaccio co-m nonidonea_,i
dalle quali memorie fi deduce , che doppo la fentenza fofse fpfpefa al Vefcoradmjniftrationc Spirituale , e temporale , e come l'origine aclle fopranarrate controuerfic ignoto , cosi confiando , ch'il Vefcouoera vccclu'oopprefso da dolori continui di gotte , & impotente , e ch'il fuo ipte Giacomo figlio diPietro Archidicono hauefse ferito il fopradetto GuxPietro Ca
nnico , e da vn fentenza feguita contra di lui doppo la morte del predetto
Vefcouo ( che fi riferir ) confiando , che fofse fattionario , e vifsuto in vita ,
e doppo la morte del Vcfcouo Lamnridio fuoZiopiu da fecolare, cheda_<
Prte, non farebbe gran cofa, ch'egii fofse flato caufa degli difgufti tra'J Zio,
e la Communitjvalendofi per l'impotenza del Vefcouo del prprio arbitrio,
e d'indi pofsono efser prouenute le prime cbntrouerfie , che moltiplicarono
poi in tanti cap : ne da ommetter/ la modelia , che fu vfara per nome della Cdmmunit nella fopradetta fconda protcfta tlc'i?. Noiicmbre auant'il
Vefcouo efprimendofi , c'hauendo grandjifiina cleiiorioncallafeftadiSarL!.
Giouanni Patrone, e difenfore, che doueua eiler il giorno fegucnte , non poteuano per la fua fentenza accoftarfi ail'Altar doue ripofa il fuo corpo , 8c
intrauenjre alla mefsa & offitio ; il che fe bene molto gl'aggrauana nondimeno per riuerenza dlia Santa Sede, alla qule s'appeluuano fopportaranno
con ogni patienza .
Terminaron) qnefte differenze per quello fi caua dalle foprariferite me
morie con poco decoro del Vefcouo , che ne anco fi sa le in vita fua s'aggiu taise con la Commun ira : confia folo dalle note dlia Cancellaria, che perla
morte di Lampridio viuaua il Vefcouato il giorno di .Febraro 1349.6 f fepellito tra li Cori dlia Cathdrale, come filegge nell'infcrittione cheintagliata attorno l'orlo dlia pianca dlia fua fepoltura , 8: in mezzo la figura^
d'vn Vefcouo con Pianeta , e Mitra .
Qucmgenuit lacobitf Vcnelu de T^obili Stirpe Viuuri de Cafa . Set Muter namine Bona orta de Domo ciarA de Cega Tragurienfi . Tufer nutri\ iuuenit . Setflatu
firili bec apicis fupfrftt max dignitatis honore m . Sedit pacificas paterque fexage . In quo difcrett* prudens Doftor facundw . Tinmen corde texett SanSe
Trintutis , ' ore. Taflor animarum Lampridius bac tacet in jlrcA. Laurent!]
Sanfte pater ,& quorum prcor deuotus Laurentiui fit ipfe tecurn .

Era in queflo mentre morto il fopradetto Carlo Roberto R d'Onari.i .

gli fuccefsc Lodouico fuo figlio primognito , e perche nel medefim tfin/o
era anco morto Roberto Re di Napoli , mentre Ludouico procuraiu apr-rcffo'l Poncefic la coronatione perilfratello, Andrea s'applic Jomara li

140

'Delle Memorie

Conti Croati , cliaueuano denegata J'obcdienza al Padre per accoftarfi alle^

marine di Dalmatia , e dar mano col fratello per mare , e ricuperare le Citt
maritime , ch'in poter de Venetiani f ritiouauano , come di lopra fu accennato ; percio del 1 344. mand il Bao con efercito per farfi confgnare il for
te Caello di Knino , che per la morte del Cont Nelipitio era in poter della
Vedoua Madre di Giouanni pupillo fiiofgliolo; laqualecon vari) artificij
ando col confglio,e fomento dcgl'ahri Conti Croati circonuicini allungando tanto la confegna, che conuennealBano partir fenza riceuerlo; enel
mentre, che qneft'efercito dimoraua ottoKnmo, letre Citt di Spalato,
Trau,eSibenicocollegategiacoI Cont Nelipitio procurarono di proueclerfi d'armi , e per nome de'Traurini fu clpedito Venetia Cafofto Nicoley
per ricencre varie forti d'annialcunc dclle quali no elsendo pi in vfo,perci
voluto trafcriuere la memoria come nelle note della Cancellaria
troua_, .
1 344 die 23 i/. In pleno, & Grali Confilio Ciu.Tr.conjlituerunt Cafoftum tjj,colcprefcnt &c~fnum T^untium ad eundum Venct. & comparen. coramDucaliexcellentia, & eins Dom.fetendi amnia, &ngula infrascripta.
"Primo vid- centum baliftas cura crochis fulcitut . Item centum paneftos bonos',
tem quingenttt Lanceas]. Item mille gauellottos . tem do millia veretonos no'
mine emptionis pro diffa trra Tr. & ad obligan. &pletariam dan, tempere conflit,
foltttionis & . ,

El'annofegtiente venuto il Re in perfona con potente efercito Bihach

sccompagnato da S'tefano Bao di Bofna fpauentata la predetta Vedoua , t^
<on le li Conti circonuicini portarono le Chiauidelli loro CaftellialR , &
gli pofe prefidio d'Ongari in Knino come in liioco forte , & importante per
il pafso 3 e diedc in concambio al pupillo di Nelipitio alcun luochi _
Cetina .
QueftavenutadelRe, e fufsequentemente la confegna dei Knino pofein.*
gelofia li Venetiani , che fofpettando della fede de Zaratini accrebbcro l'Arjnata,nellaqualetral'altre DaJmatinc vi fuvna Galeotta Traurina, efatti
arreftare li Zaratini, che fi trouauano nel loro dominio pofero l'afsedio alla_
Citt di Zara, come riferifce quello , che defcriue efso afsedio da me ftampato tra gl'altri fcrittori Dalmatini furono anco in Trau trattenuti all'hora
molti Zaratini , & all'incontro li 1 5.Agofto vna barca Traurina , ch'andaua
Venetia con dieci perfone Ciuili oltre'li marinari capitata nellaualle de Maeftri vicino Zara fofseda Zaratini, che vi mandarono doi barhe rmate-
prefa , e la gente pofta nelle prigioni . Quanto durafsp queft'afsedio, e come
iIRd'Ongariantornafsecon potentiffimo efercito per foccorrer Zara , c>
comcfipartifscenzahaucr potuto efpugnar HForu fatti da Venetiani,
tiuali finalmente firendefse la Citt per fam liai. Dcembre 1346. ftato
cfcrittp ncl cap.i 5. de] 4-libro De Reg. Dal. & Cr. Poco tempo auanti cho
cominciafse di Zara per le controuerfie , ch'erano tra Spalatini , o
Chlifsani conforme alio ftabilito nelli fopradetti pattihirono elctti Pietro
Emo Cont di Trau dalli Spalatini , e Giofeffo di Stefano Cega nobile Traurino dal Contc Mladino , che trouatit infcme Sajona per terminar efsc dificrenzc, Giofchx) fi dichiaro non haucr altra autoritd dal Conte Mladino,chc
di terminare fopu le fok dimsnde del Conte Mladiuo ^e contra Spalatini;
on-

Di Tra.

141

ondequeftilijo.Marzo 1345. protelhrono douer efserfalue le loro raaioni

auant'il dominio Ducale: e fe bene non i troua memoria, che efito hauefsero
uefte controuerfie ; tuttauianon trouandofi ne anco che feguifse alcunahoilit con Chlifsani durante l'afsedio di Zara, anzi che il Conte Mladino all horafofse llipendiatode Venetiani ,e doppo la refadiquclla Ciad trouan
dofi nell frammenti de Configli di Tra , tn'alli 4.0ttobre ij^.fofse impreftata ad efso Conte Mladino vna barca per condur certi caualli al R , & alli
i4.delmedefimome("e, chefiano elctti i2.Sauij per trattardi daraiutoal
Conte Mladino, e far lega feco infierne con bp ilatini^eSibenzani , dt alli 20.
eletto Nicolo di Marin' S indico per andar a Venetia confermar iCapitoli
fatti cou efso Conte Mladino , Se all'incontro nelle note dlia Cancell.di Spalato appar ch'il Conte Mladino li 27. Ottobre 1347. inftituifse procuratoro
per Venetia per trattar lega con le fopradette tre Citta collegate , e nel fine_*
delmedefimo mefe tanto Ii Traurini quanto li Spalatini efpedifsero Ambafc.
Chlifsa con prefenti per alfillere aile nozze dlia forella ciel Conte Mladino:
onde le difFerenze faranno ltate aggiufiatc amicheuolmentc , & il Conte Mladinojcome quello.chc haueua neceifit degl'aiuti de'Vcnetiani far condefeefo fodisfare aile ragioneuoli dimande de Spalatini : contra quali pi volte_>
haueua ali'vfo di Croatia efercitato la forza: poichenelli Confegli di Spalato fi troua , che del 1 3 37. Ii 2i.Febraro fofse fatto pagare dal Commune lire.
2 500.a quellijch'erano llati prigioni in Chlifsa, che vi deuono efser ftati trattenuti fotto qualche pretello per elorqiiere da loro denari , & accioche que
lle memorie lano meglio comprefe fara bene di riferirne alcun'altre,che dellimcdemi Conti diBrebir fi trouano. Doppo le foprariferite prigioniedel
Bano Mladino > e del Conte Giorgio di Chlifsa fuo fratello era reftata deprefsa la Cafa Subich de Conti de Brebir, e corne fi detto era in poca gratia
del R Carlo , e fuflquentementc del R Ludouico , al quale quando venne-
in Croatia efsendofi humilit i gl'altri Conti Croati di Knino , e di Corbauia,
Paolo Conte d'Olbrouiza , e Mladino fuo nipote , ch'era fuccefso al Conte-
Giorgio fuo Padre nelle Conte di Chlifsa , Almifsa , e Scardona rieufarono
d'obbedire corne riferifee il fopra citato Autor dell'afsedio di Zara con le feguenti parole al capo 6.
Treter quam tria Caflra idem Rex nequiuit podere vtd.Oflroui%am,Cliffam , &
Scardonam,tunc temporis , eoquod Comes Taulus Banich , feu generationis Subi*
chieuich ,cuimbracnio oppidum Oftrouice manutenetur , neenon Comes Mladinus
generations eiufdem , cuius mandato Clia & Scardona protegitur rebellones Sacro
Imperio, eius confpirationem ad inuicem contra prefatum Regem confuientes , nte
altquod fidelitatis fignurn Regie celfitudim nolle impender,fleque per eos extitit exa
Bum, & rmatum .
E confidati nella nobilt Venetiana fopr'accennata , e Lega con le tre CittdiSpalato, TrajCSibcnicocontinuaronoinquefta contumacia fino che
vifsero : m inorto il Conte Paolo c'haueua lafeiato herede il Conte Giorgio
fuo figliolo lotto tutela del Conte Gregorio fuo fratello, protettione della
Signoria di Venetia come confia dal fuo tertamento originale fatto in
Olrouiza li . Marzo 1 340. ch'appreso li Padri di S.Franceco di Sibcuico
fi troua : queli diedero ltrouiza in mano del R Ludouico , & hebbero in_,
concambio il Calcllo de Zrino pollo in Sclauonia come apparifee per il Primlegio ddmedefinio R(k j.Agoito 347. ch'apprefso USjgnori Conti Zri.
Q
ni

De!!e Memorie
rifcritc meConrc Miadinocol
ruich'cgh pnfsato
dicedei lifuci CaftclIilRc (ihcpcr efsermantimigli farebbono riufciti
cpporiuni perla guerra j che digias'cra di luo orc'ine cominciata nell'Abruzzo ) ma'l Cont Mladino cnundato nclla proi crrione de Vcnctini con
tinuo ncl pofsefso d'cffi luochi , ne il Re per haucr di qi:i dcftinaro il viaggio
per trra per il Rcgr.o di Napoli , ]i dicde all hon; f'iffido , & il Conte Mladiiiopochimcfidop'po ilriferito matrimonio del la forella venue curarfi
Tri. jdoncnioriil i.diMaggio rj^8. e fu fcpcllito nclla Carcdralc auant'il
Pulpito di marnio > corne fi leygc ncU'infcrittione dlia fua fepolttira purdi
marmoconcarattmTodefchi, che communcmcntc vengonodetti Gotcici
iieJJa feguentc maniera .
Heu rgema
fplendida
cuius valons penjt
Miadimis magnificus
cornes fuis folafpes
Gcorgij Comitis
natus , atcjuc Domiuus
Probitatis titulus
vt flos vernans ocfuit
Croatorum clipeus
inter ornes fortior
Eius mortem impiam
Slauonie gentium
Flete Slaui nobilem
largam veftram copiam
Sic preces Altiflimo
quod ipfe mifcricors
Hic annorum Domini
trecenteni infuper
Oaauo fub tempore
in calendis Madij
Cum bona fui memoria
Deo reddens animam

iacct fub
hac nt- L..,.,
/" *
iM
nunc in foisa te
quiClilficfu
|e
cnr tarn cito ru
memorie bo
Almefi Scardo
mortim , & hono .
vir tanti valo
fortis 8 ipfeer
volens fcire quer
cerno pro pecat
iicnilse grat
nepptem Banor
pacis & honor
date crcato
rarest pecato
iubcurlu mille ^
atque qtiadrage
menfisdiepri
traditus eit H
mors ipfum voran ^
hic mox expiran

'' Haueuacgliordinato,chclacuftodiadiChlifta, eScardona fofscracco.

mandata all tre Citt collegate, corne nclli fra^menti de Confegli di Spalato del mcdcfimo giorno dclla morte del . Mladino fi legge , che Marco Ruzini Conte di Trau fcriuefsCjC pcrcio li Spalatini deflinarono 1 5.huomini per
Ia;loro parte ; ma quelle faccilcro li Tranrini,e Sibenzani per mancamente di
fcritture non fi sa, e li ilefli Spalatini efpedirono li n.del fodetto meie Amb.
Chlifsa per condolerfi col Conte Paolo fratello del morto , il fimilc deuono
haucr fatto li Traurini , e Sibenzani , ma non fi trouano mcmorieionde crcdibilcjchc col Conte 1 col pupillo Conte MIadini figlio del morto fi fia
ont innato vcinar bene,gi che quefti haueuano bifogno di tener prefidic*
dlie tr Citt feco collegate . Continu il Conte Paolo nella tutora deJ i
po

Di Tra .

4>

pote ad intenderfi bene con Venetiani fino allafua morte; trouaiulofi ilfuo
teftamcnto fatto in Tra li i<5\ Gennaro 1 356. nel quaie inlitu'fcc herede Citarin; fua figliola, alla quak foftitnifee Catarina Dndola fua Moglie , e m.idredi'efsa figliola; dichiarando di voler erter fepellito iclla Chi/u di S.i. >.
renzo di Tra douejiaceua il fuo fratello .
Quello doppo la fua morte fcguifse,c come Chlifsa venifse in noter del R
di Rafcia fi nferir auanti : cosi la Cafa Subich de Conti de Brebir.che hmgamente haueua fignoreggiato in Dalmatia Croatia , e Bofna reft priua dclli
ftati , che pofsedeua nella Croatia maritima , conferuandofi di quelU lioggi
il folo ramo de Conti di Zrino, cosi denomina dal Caftcllo fopradetto dato
in concambio di quello d'Ofirouiza , clic fuccefse poi nella giurifdittio^e c'haueuano Ii Conti di Corbauia in Croatia, e per tonceffione dell* Imperator
Ferdinando di Ciakoturno,S altri luochi ncl contado Zaladicfe in Ong,' ; > _
del 1554. e come difeendente dal fopradetto Conte Paolo llatol'annn i66j
rcitituita alla fopr'accennata nobiltdVenctiana,che da fuoi maggiori era lfcata intermefsa.
Mi per tornar alli Bani, e Vicebani , ch'erano foliti fotto varij pretefti efr
ger doni, & honoranze dalle Citt maritime , come di fopra Hato accennato, farbene di riferire alcune poche memorie , che di queti loro artifi:i; fi
trouanodi que tempi. Haueuano ceiti Sibenzani prefe alcune Caualledcl
Conte TuartKO figlio del quondam Stefano vicino al porto di Traii , perci il
Vicebano, che riicdeuain Knino col prefidio Ongaro ricerc li Traurini,
che douefsero pagar efse caualle ; la Communit per moftrar di far llima d :lle fue lettere grefpedi Ambafciatori per fcufarfi , ch'il fatto non era proccduto da loro ; m infilendo egli , che douefsero pagarle , e dubitando Ii Trau
rini , che fofse depredato il loro territorio dalli Ongari.ch'crano col V.ano
deliberarono il 1. di Settembre i?47.ch'il Conte col Configlio fecreto doueffe efpedir vn Ambafciat. Sibenico per ricercar tal pagamento , e tronando
renitenza, che fi douefse rimetter allaSignoria Ducale altrimente fi protcftafse in forma,come in vn frmento de Confegli fi legge: e fe bene non li tro
ua memoria quai efito hauefse quefto negotio ; tuttaia non trouandol no
anco memoria d'alcuna oftilit deue efscrfi aggiufiato amicheuolmentc, li
Ambafc. che andorono i trouar il V.Bano haranno portato conforme all'vfo di Croatia li prefenti , che pretendeuano fe li douefsero non folo per offcquio ; ma quafi per tributo in varij tempi dcU'anno , e per altre occafioni
corne dalli Confegli di Spalato di quelli tempi particolarmente fi deduce .
tqXbris i J47 Epifcopo Tmien petenti qttod Picfbanis, quifunt potentes penes D.
Banum fecundum antiquum , & longeuam confuetuinem Vngarorum fefliuitaiibus
Hatalis ni de aliquibws exenijs pro muncrib.per Cotem Spal.ceterafq.Cuates, et
loca Oalmatt* fini foliti prouideri, captum qu )d puh bris verbis rteufetur .
21 Febr. 1 348 Cornes Mladintis Clii nuntiat Hngaros venturos adfuum da
mnum ideo petit auxilittm .
7 Martij Micboy Mathei de Trag. imbafc.Tr.expoftiit quod f.Banus Tininij diffidatterat eosnift exbterentitr ipfi quidam morlaccbi infideles D. Regis fng. quiaccefferunt fub protttione Co:s Tr.petit Conflium Captum , quod conueniant Comits
Sp.tl. Tr.r Sib.cum Vaulo LoreJano Trouifore fuper nouitatibus Hung.
8 M.irtij Vtceb mlitter.s petentis caufa bonons,& amicitie pannos advefliendum
in Le Vafchatis, rcfpondeattir verbis adulatory s , & nihil atfine mandato dominy ,
Q. 2.
16

44

Dlie Memrie

16 jpril. Vice Bino petenti pannos ad vefliendum familiam fuam,y>t per \ Ch

uitatesfoliti [untprouideri , apt um quod donetw ei aliquid, vtfraget colligi pojfint
fecur'valo-is ducat. 50
Fltimo Madv luteris D.B.im Sclauonte petentis mitti ad fc ambaj. refpon.
dem cngratiando de curi Htate [, vlla nouitaffiat , & fi tempore aliquo D*
Stephanm Bantu Magnifions venerit in iflis partibm mittantur jtmaoaf. cum litterti , & exenijs .
TV lunij Comes Trag.fcribit Regem Vng. de partibm Aputie reniffe Vtanam , &
Verftts Oilroui^am direxie greffns fuos .
9 lun litterts V.Bani Barnim Hicolaum Tininium venifse peterc^imbaf. mittan
tur [. donis 75 ducat- adjaciendam pacem & petendum ablata .
Da quelle memoric apparchiaro, chcliBani, cVicebani pretendeuano
Varie forti d'honoranze, che Ii Spalatini andauano fchifando di confentiro
elle loro dimande ; m condefeendeuano tal volta per poter raccoglier quie
tamente l'entrate di darli qualche cofa j il fimile fi trouarebbe nelli Confegli
di Tra , e Sibenico fe non fofsero perfi .

DEL-

DELLE MEMORIE

DI TRAGVRIO
HORA

DETTO T R A V'.
Libro ^Quinto.
Sofyettl chebbero li Fenetiani in Dalmatia fino che duro la guerrx
co'Genoue . Cap. /.
Oppo tentatp in vano il foccorfo di Zara haueua il Re
Lodouico rinolto tutti li fuoi 'penfieri vendicare Ia_
morte del fratello cos miferamente vccifo , come gl'hiftorici raccontano ; e non potando paflare per il marej
Adritico per l'impedimento deVenetiani, chepofledeiianole marine di Dalmatia, hauendo fatto ribellar
l'Abrnrzo rifolfe di far il viaggio per terra , e pafs cou
poderofo efercito per la Lorribardia nel Regno di Na
poli , e fuggendo la Regina,fe n'impoflefso , e fatta la rendetta della morto
del fratello entr armato in Napoli ; poi per fchifar la pefte , che faceua ftrage grande per tutt'Italiafritiro in Barletta: da doue aH'improuifo conpochi de fuoi s'imbarc , e pafsato nelle riuiere di Dalmatia soarco vicino a_,
Vrana luoco il pi pro/fimo al mare ch'egli haueTe in quei contorni , cornea
dal fopradetto fragmento de Configli di Spalato fi legge ch'il Cont di Trati
auuifafleil i.diGiugno .' Re d'Ongaria dalle part dea "Puglia paffaffe
Granat e findi dri-^affe ilfo camino -ver , come luoco, chel'anno
precedente haueua ridotto in fuo potere , nel qual paflaggio haur per efperienza conofciuto qual rifchio haueffe nofta la fu perfona , e quanto li fofla
neceflaria la libera nauigatione del Golfo , fe voleua conferuari l'acquifto di
Napoli ; percio condefcefe quello, che tante volte haueua ricufato , e con
duje co'Venetiani li 5. Agofto del medem'anno tregua per otto anni , che fii
ratificata li S.Settembre luflequente ; con la commodit della quale , quando
hebbe neceflit di ritornare per foccorrer li ftioi3c'haueua lafciato nel Regao
di Napoli preflati dalla Regma, cheritornata haueua ricuperato laCittadi
Napoli,e molt'altri luochi> commodamentCj & in breue tempo pafs col fuo
eiercito per il Golfo in Piiglia, & vnitofi con li fuoi , afsedio Auerfa , fotto la
quale effendoli conuenuto fiar molto tempo contra ogni fu afpettationo
percio annoiato accett la mcdiatione de Legati A poitol ici , e contento di
rimetter la differenza nel Pontefice , e viftat i luocni Santi di Roma ritorn
per la Lombardia in Ongaria : & ciscado poi feguiu la fentenza fauor dclU
Reg

Delle Memorte
Regina tralafcati li pcnficri di NIapoli attefe riprdinare il fuo Regno
In quefto mentre s'era cominciara la guerra tr Venetian! , e Genouefi , 1
quali procurarono collegarfi col Re Lodouico,che ftanco deJI'imprefa di Napoli , e legato dalla tregua frefcamcntc conclua co'Venetiani , non volle nel
principio affentirui ; dubitando nondimeno li Venctiani, chele Galre Ge
nouefi veniffcro nel Golfo, & haueflero ricouero nel porto di Segna,percio efpedirono Ambafciatori al Re ricercando , che nonlifofe datoricetto: ma
non hauendo cgli voluto dichiararc la fu intentione, partirono picni di fofpetto; pcrci fitrono inuiati tre'Proiieditori inDalmatia, eSchiauonia_
per fare quelle prouifioni , che Itimaflero neccsaric per preferuatione delli
luochi loro ; e fe bene non vi fono mcmorie di qucllo all'hora operaflcro;foggiunge per il Coraldo, che procurarono di ben'intenderfi col Bao di Bofna , e fentcndofi , chcStefano NemagnaR dellaRafcia (che hauendo dilatatq il fuo dominio nella Romania f Faceua chiamar Imperatore ) doueua_,
venir Cetina , )i Traurini concertarono con Sibenzanifi n. Ottobre 1350.
di mandarli Ambafciatori , farli prefenti per parte de Traurini fino al valo
re di ducati i{o.& all 8-Gennaro dell'anno feguentc furono eletti cinque Sauij per fortificar la Citt,e Borgo,comc in vn fragmento de Confegli fi legge.
FdallimedemiProuid. eforcata la Vedoua del Cont Mladino di metter
Chlifla, Almilla > Scardona in mano de Venetiani , fino che li fglio pcrueniflro all'ct legitima , come fegui l'anno 13 5 2. e nel medem'anno l lo.Marzo li Spalatini fecero fimirt per la predetta Vedotia al Cont Gio: di Cetina

m anco all 'Imperatore ; pregndolo, ches'interponeTe, ofTerendo varita

condition! , e aal Re accettata la fu mediatione, fu pollo in piedi il trattato
di concordia , che molto s'allung; in quefto mentre fcguirono fcorrcrie in.
Dalmatia come fcriue ilpredetto Coraldo, e perche poco doppo vicino
Sardegna furono rottili Genouefi, onde auuihti fi fottopofero airArciuefcouo di Milano , percio li Venetiani fi ftrinfero in lega con Lombardi inimici dell'Arciuefcouo e condufscro per la lega anco l'Imperatorc , e continuarono il trattato circa la Dalmatia col Re d'Ongaria ; nel quai tempo entrtes
tre Galre Genouefi in Golfo abbrugiarono Lefina, e Corzola ,' perci li Ve
netiani accrefciuta l'armata con Galre Dalmatine l'inuiarono verfo Sarde
gna per diuertire le nimiche dal Golfo; nondimeno Paganino Doria entratoui prefe doi Galre Capitanate da Giacomo Luccari ( e perche la famiglia.
Luccari fi troua in Spalato, e Ragufi non fi pa di [cerner di quale di queftc
doiCitt f'ofle il fopracomito) el'anno feguente ritornato del mefe d'Agofto
prefe Parenzo, e Pabbrugi come fcriue il medemo Coraldo , il che fi rincon
era con vn fragmento de Confegli di Spalato, nel quale f legge ; ch'alli io.de!
medemo mefe foffero ordinate guardie , e reparation i delle mura della Cttt
pcrlavenutadelle Galre de nmici Genouefi, & in vn'altro fragmento dz^
Confegli di Trau del medemo tempo, che fia aficurata ja fortczza di S.Pietro
di Podcmorie con foTe, e torri, e vi fiano pofti ^.foldati Cauallo, & 8. pie
di ; per le nouit di Boina , e Croatia fia prouifto del Borgo , e poi efsendo
ftata rotta l'Armata Vcnetiana apprefso la Sapicnza li 4. Noucmbre 1 3 54. trc
Calece Genouefi ntrate nel Golo fecero grandi ffimi daimi, remend per

Di Tra.

147

ci Ii Venetiani , che con queft'occafione aiutati dagl'Ongari occupafsero

qualche porto nellecofte di Dalmatia efpedirono in diligenza MahoEmo
Proueditore per ouuiar,che Ii Caftelli di Scardona,e Chliffa non perueniflero
in mano de niniici , & efortarono le tre Cittd collegatc di Spalato , Tra , 0
Sibenico di refifter vigorofamente , promettendo aiuti , e facendo varie altre
prouifioni commifero alli capi dellArmata di ihr vigilanti, e far tare folicite
guardie per le ponte , e colli dell'Ifole del la Dalmatia per fcoprir d tempo fe
'Armata nimica venifse nel Golfo,e con fumi,c fuochi dar auiufi, & in cafo di
neceffitd ritirarfi nel porto di Zara , come feriue il predetto Coraldo, e final
mente f conclufa la pace con Genouefi il 1 .Giugno 1355 .ad arbitrio dell'Arciuefcouo di Milano , nel quale fi compromifero Ii Venetiani , con tutto che
loro inimico per delle minacce del Re d'Ongaria .
Guerra in Dalmatia tro, Venetiani ,
Ongari. Cap,
Onclufa la pace tr Venetiani, e Genouefi nonperci ceflarono lifofpetti, che s'haueuano del R d'Ongaria, che trattenuto dall'Imperator
con trattati s'era atenuto di mouer guerra aporta in Dalmatia, & haueua folamente permeflo le feorrerie fopr'accennate ; ma vedendo contra ogni fua_
apettanone conclufa la pace in Milano, & egli delufo dalle fperanzede fopradetti trattati ; perci ldegnato fece in vn tempo medefimo mouer guerra
contra tutti Ii hiochi , che li Venetiani pofledeuano nella Marca Treuifana ,
litria , e Dalmatia . Quello feguifle in que lia guerra , e come venirte il R in_.
perfona fotto Treuifo , e quello iui operafse gl'Iftorici d'ambe le parti lo riferifeono ; quanto al feguito in Dalmatia s'accordano,ch'in vn medemo tem
po il Bao di Dalmatia, Croatia con feorrerie tenerte aflediate tutte le Cit
td de Venetiani come nella predett'opcra De Regno Dal.ft Cr. ftato da me
feritto, e qui folamente replicar alcune cofe trdle quali quel la , che fi leg
ge nel manuferitto di quei tempi intitolato tabula Cuten dcllo ftato della_
campagna di Spalato' al cap. 2 .
Toft aliquod tempus interualli gsns Hungarijept in multitudine grant reniera ai
Dalmatia partes multoties ai campum Spalati , &ufquead muros ciuitaw armati
afeeniebant ad manus cum Spalatinis cenando , & p ojiea vineas , & arbores inciiebant, & omnia culta deuaabant, multts , & pluribus annis Hungari affugebant
"Populum , &gentem Spalat.quia tune tempore manebant Spalatini , & omnes Dalmatinifubprotetlionc , & Dominio Venetorum .
circa la campagna di Traii fi troua memoria ne Confegli de 1 1 . Nouembre 136. che Daniel di Giouanni , e Nicol de Zuue dimandano efler bera
ll dal debito , ch'appariua nei hbri del Sale , quand o erano Mafi'ari ; poicho
al tempo dlia guerra grande quando niuno ardiua vfeir fuori delle porto
dlia Citt haueuano raccolto eflo Sale infierne con l'acqua , che perci era_
andato maie ; ofleruifi , che s'efprimc la guerra grande , volendo inferir ,
non del tempo delle feorrerie mentouate dal Caroldo,che faranno ftate riputate di picciol momento,perchc duraron poco rifpetto alla fuflequente guer
ra j clic fu moda con lbrz iflai maggiori > e duro molco tempo : nella quale**

148

Defe Memorie

enpnhaueuanohauuto cpmmoditli Cittadini diraccoglieril Sale dallo

Saline, ch'erano tanto vicinc alie mura , quanto niaggior difficolt,e pericolo hauranno hauuto raccoglier li frutti dalla campagna .
Le prouifonijch'all'hora feccro li Vcnetiani,il Caroldo le riferifce pi particolarnicnte de gl'altri Crpnifti Vcnetiani, fcriuendp , che mandaflero Giacomo Dolfin al Re di Racia oifcrendoli ccnto milla lire de piccoli per li Caftelli di Chufla , e Scardona , vero fcflanta mila per Chufla , e quaranta mila
per Scardona ; dal che fi conofce , che la Contcfla di Chlifsa vedendofi impe
did li foccorfi delle tre Cittd colicate dalle correrie,che faceuano gl'Ongaj j,fi . TU data in protettione del Re di Rafcia ; e quefto deue efser quello, che
vi', i nrtato in vn fragmento de Confegli di Traii di 3.Dcembre 13 5 5. che-
per k noiiita di Chlifsa fofsero elctti fei Sauij , li quali col Cote hauefsero au101 it ciuta , & alli lo.del mefe fuflequente li Venetiani hebbero Scardona
ton certi patti , come fcritie vn lor Cronifta, ch'e flato anco regiftrato al cap.
17. dellibro4. dlia predett'opera .
Ser Bernardo Zuflignan Trocurator de S.Marco Capitana General con lefue galle
de Marchado fin al luogofeguro andando , t r(tomando doppo accompagnado le dette
arm.idefi);tando lo d to Capitana General algune noue, che iera in leparte deSclaaonia con grande felinitade con lafu armada in Dalmatia > & habiandomolti
trattadifatti,e parlamenti alia fin confer Lortnzp Celfi adinfembr Capitanio delpaffenadcgo Genrale de Sclauonia , per mo nouifjlmanienie mandado con Sa1 Marco
Zuflignan Cont de Sibenicbo , con Ser Zan Dndolo , e Ser Fantin Morefini Confcieri
del dato Capitana da mar , e appreo con Ser Donunego Michel, eSerMaffioConarini Trouedadori de ditte parte eilt obtene , & aue , i/ Caflello di Scardona , e ititra
tntro 1355.// IG zener( ab Incarnat-) con alguni patti, econuention,inloqual
lo Capitana del Tafenadego anteditto ando con lafu Zente gratantemente romaxe
in quelle , e da puo de lafe parti con de p'tu lefue galie Ser Bernardo Zuflignan afi
lan General da mar , e %onfe fenefta de Ziner conalude .

Quefte conuention poflno efler fate le . mille lire offerte gi al R di Ra

cia, veroaltri patti , con la Contcfla di Chufla; poiche nlli Confeglidi
Tra vien notato li id.Febraro 1356. che fano dati a Venetiani 40. huomini
<la remo , e li tre Marzo fuflequente , che fiano mandat! 10. huomini in feruitio dlia Contefla di Chufla, che fe bene s'era pofta fotto la protettione del
R di Rafcia haur nientedimeno continate con Venetiani la confidenza_
< prima , e pcrci faranno ftate mandate genti in fuo feruitio dalli collegati
Traurini,,&il fimile pu prefupporfi haobino fattoanco liSpalatini, eSiL un /ani. Il Caroldo foggiunge .
Mandarono vn Capitanio General del Tafinatico in Scbiauonia per anni dot , s'ap
projjimaua il tempo del verno , nel quale meglio in quelle parti poteua ofender li
fiemici, pero parue al Dominio mandar al deto Capitanio bandiere quattro de
futtadi.

Queflo Cap. General era Lorenzo Celf nominate dal fopradetto Croniila , che ferino in Scardona , come in luoco cfrimportaua molto Venetia
ni di conferuarlo ; poiche durante quefa guerra foipettarono fempre ( come
in piu luoghi accenna il predetto Caroldo ) ch'il Re acefle venire Armata_

pertrauagliarli, & impedir

Di Tra

149

tationc : onde faceuano ogni poffiblle d'hauer in poter loro tutti Ii Porti dl
ie riuiere di Dalmatia , come teniuano tuttc llfolc ; accioche l'Armatanimica , che capitafl non potefle haucrui ricouero : e fi come nella paflata guerra
conGenouefifimoftrarono tanto anfiofi> che la loro Armara non fofle riceuuta in Scgna porto piccolo 3 incomodo ad efser approdato , e lontano dal
mare aperto: molto pin hauranno hauuto gelofia , che non potefle haucr ricetto nel Canal di mare, che lugo io.migIia forma molti porti,nel guale fgorgando il fiume Karka vicino alie rouinc di Scardona , da quelle ritenendo il
iuo nome antico riefee comodiffimo al foggiorno d'armatcpcr la facilita di
condurui dalli circonuicini luochi dcllaCroatia Yettouaglic,e munitioni tan.
to neceffarie per foftentamento dell'Armate di mare. Per importanza dunque di quefto ito fi era fermato iui il Capit. Generale del Pafenatico , como
quellojch'haueuarautoritd aflolutain terra5come l'altro Cap.Generale dell*
Armata l'haueua in mare cTendofi fetmato in Scardona , & ofleruato che li
Breberief haucuano vfurpato diuerfi Cittadini molti ftabili , con quclla_
prudenza, ch' propria de Senatori delle Republiche ben regolatc, li refe all
primi pattoni > come da vno dell'initrumenti di reftitutione , ch'originale in
pergamina fi troua nell'Archiuio delli Padri di S.Francelco di Sibenicofi
legge ; & del feguente tenore .
i Chr. nom.amen . anno natiuitate eiufdem 1346, Ind. 9. die 1 7. men.Xbris itu
Scardona in Domo Ser Stepbani Concbij de Scardonaprefentibus Ser VafroAndicboni
de fenetijs>& babitatore,& Mrcame in Scardona, "Paulo Bono de Venetijs, et alijs
vaultis teflibus.Egregius,& fapiens Vir D.Laurentius Celfi Honor*& Generalis Cap.
in Dalmat.& Comes Scardonepro Dominatione Venetiarum volens tanquam iuitie
debitor omnes,& ftngulos dues CiuiUScardone,& etiam quofeumque olios bon, &
iuribws fuis iacentibus in Ciuit.ipfa,*& eius diritlufpoliatos retroaBit temporibus ad
tpfa earum bona}poffejjiones,& iura reduci,& reintegrari,&vnufquifquc quod [
eft habeat,& ipfa Ciuitas refometr,& Ciuiumgaudeat reueronefno> um,elegit,&
aflumpfit Ser Stepbanum Concium de Scardona exfuo officio in [ " fpe(ialem,&fpecialiter ad inducendum,& ponendum omnes , & fmgul*s perfonas , que
comparebuntin tenutam, & corpot poffeffionem bonorum omnium,ac verum ea
rum,& cuiuslibetipfarum iacentium in CituStardone, & eius dtftriu, que quolibet
iure,& ex quae unique eaufa ad eoi, yel ipforum aliquAmfpearent , & primrent;
de quibus eent,feu fuiffent indebitefpoliati,velfpoliate temporibm retroalis, vt l ad
eos,feu alterum earum deuolum, * deuolutatjj'cnt aliquo iure vel caufa, & defatlo
per alios occupatns,& occupata faimfemper iure alterjus cuiufcumq. perfone, & ad
referendum fideliter quidquid in premiffis duxerit faciendum dittus Ser Stephan us d,
D\Capitanio.Qui Ser Stephanm illico conflit utus in prefentia d. D. Cap. delatofibifacramento per Lan^elottum notarium infrasum de mandato D.ap.corporaliter iura,
uit ad S.DeiEuangelia tatlisfriptmis ditluat officium bene , & tgaliter facer, &
referre quidquid in premiffis duxeritfaciendum de mandato D.Capit.fupi utxtaformam affumptionis ipftut.
In Chr.nom.am.anJ nat.eiufdem 1 j $2.Ind.x die 28 Caro Scardont
in Sala palatij ipfuti Cati prefeut.Gregorto filio SerSogdani ue Sibemco^er Bartholomeo ijouello de Vnetas focK d.D.Cap.& alijs mulls teftibus Steplu Connus nuneins fupraferiptus retulit diclo D.Cap.& mihi Lanccllotto Ufitam infrastoJe die 2 J
vntit.Xb*is nuper pret,dixt/se,expofuie,Cr comtffione,& mandato d.D. Cap. Ratuta
tiUUorfc q.Stoym de Scarfana habitat wem. nomine eins Tatru in ten*

 jo

Delle Memorie

tam,tr corpor.poeft.bonorum o'tum infrafcript.vt de bonisfpeftantibus,&pertinen*

ad d.Set Borfam . In primit
( fequuntur Domus > & terre nominatim y
Ego Laurentius Cetft Cap ir. . . 5 $
Ego Lan\alottws q.Tetrorini de Ferrara puplicus not. & nunc noU& officialis D
Capit.& Comit'u prediipreditlis omnibus, & fingjnterfui, & de .1 d.D. Com. &
Capfcrlpfi & publicaui rogatttsfolitoq.figno meoftgnaui .
Di qucfta guerra fcriuono Ii Cortunj hiftorici Padouani al cap.io.del libro
Ii. che del mefed^ttobrefofle conclua tregua tragl'Ongari e Venetiani
per cinque mefi>& il Caroldo che per interpofitione del Pontefice foffero
mandan tre Ambafciacori in On , 1 i quai i doppo moite trattationifrmarono
treguafmo-Tafquaim.2.*4prilc, enota, ch'alli 17, Zugno fbfle fcoperto
cerco trat tat , che faceua il R d'Ongaria in Zara , epoifoggiunge, adii
del detto mefefi hebbe auifo , che Ii nemici ingroffo numero erano venuti in Isiria , e
Schiauonia, pero fufcrittoal Capitaniodel Coito, che mandar doueein Iflr indue
dee galie di Canda con orUne d'apprefentarfi i Mifier Bcrtuxji duran Capitana
General in quelle parti . Diedero Licen^a al Capitani* del Taftnatico , e Schiauonia
difar tregua come lipareffe , e che li Retton dlie tre Citt Spalato , Tra, e Sibenico
fudite del Tafinatico , & etiamdio Zara, ( , & altre terre di Schiauonia oeruar
doueffe circa la tregua quanta dal Capitanio del Tafinatico foffe conclufo,e che quell
faceffe per una terra foffe fatto per tutte l'altre ..
Se quefta tregua fi concludefle no , non fi troua memoria ; m foggiungendo il Caroldo continuando li Ongari far quellt maggior. danni alle terre di
Schiauonia ringendoli con ogni poffib diligen^a tanto che nel mefe di Luglio
Spatato y e Traribellarono alVeneto dominion leuarono l'infegne del R d'Ongaria.
Da queti danni, erettezzc puinferiri, chencJIi tremen", ches'interf>ofero dal fine deila predetta tregua non feguifle alcun'altra tregua particoare in Dalmatia fino alia deditione di que le doi Citt ~
Perche caufa gli S palatini, e Traurini fojfero i primta dar[tai
2 d'Ongaria Cap.j..
LA maniera con la quale li Spalatini prendeflro Ji foldati del prefidio Venetiano, eli Traurini ferraflero il loro Conte fuori delIaCitt , e fi def
iero vnitamente al R d'Ongaria la riferifee il fopradetto Cuteis doppo il
fopraregilrato luoco .
De rebeatione Spalat. & Trag, Dominio Venet. cap.j.
Spalatevfes vero non valentes tanta 1, damna fuslinere, e pati agente Hun~
gara ,fed potins volentes de opportuno remedio proutdere deiiberauerunt interfe infimul cum Trag, rt declinarent Dominio Venetorum^T reuerterentur ad Dominium
naturale , & priflinum Hung.atuerunt , & ordinauerunt boram , in qua tarn Spa
lat. qumTrag.caperent de notle omnesjoldatos x & ipendiarios renet. qui tunc
manebant ad cuftodiam in diClts Ciuit.Spah & Trag, de anno natiu. 0; Tv^ hfu X\n
crrente 1347 die .men. Iulijomncs nob. & plures populares Cm. Spal. disiabb.vi
ante borammatutinalem dam, & occulte armati inftmul congreganfunt in Eccttu
b. Dornt ; & ibi ordinauerunt , wem per Domos , & loca vb "trnt ipendaru
<_;

Dt 'Trau.

iji

"*

if eos s CAptrunt , &fie iuerunt , & vbicumquefeiebant quoi eentfiipcnd'urij, & ipfos ita fagaciter , & pruienter untomnes fine prelio , & rumore, &
pofuerunt ipfos inclufos in carceribus videlicet in Ecclia S.Mathei, dr in Ecclia S.
Thom* , fub Ecclia S-Ioannis Baptie de Spaleto , & poea iuerunt, & accefferunt
Jubiles Spal. ad Talatium Communis vbi Totelxs manebat > Cr pelierunt V'de
flate vt dareteis Claues Ciuitatis > dicentes vt Ciuitatem volumus dare dominio Reg
Hanarix. Tunc D.Toiasviiens non poerefiere abfque ipeniiarijs Venctoruin
toti Ciuitati Spalati quia tarn omnes ipendiarij capti erant Spalat. &pofitiinarijmis carceribus , & Toteas armauitfe omnium armorum, & exiuit ex Camera,
& proiecit[patam nudam ante eos ,& petebat veniam; vtftluarent vitam ,&reituitetsat'm claues Guttat. Tragurini vero die Craino fequen hora mif\e ma
gne quando exiuit ad miffam adfratres minores Tofos Trag, ante hram tertirum ,
& tunc Trag, videntes quod Toteas ipforum exiuiffet de Ciuitate,fiatim claufer.nt
portt Ciuitatis & non permiferunt Comitem feu Toteatem intrate inTragutio:
tune Totas credent quod Sphten, non rebellaient , & iuit Spalatum : Spalatini ve
ro honorabiltter ambos Comits Spalati . & Trag, cum omnibus familiaribus , &
mafsaridjs ipforum reeeperunt, & expenfis Spalati in barcis armat'u intntcr
Venetiat tranfmtferunt , &atim Spalat. miferuntfuos T^unciospro >>. Joanne Zuus
Banus, & erexerunt vexiam cum infignijs D. Ludouici Deigratia Regis Hung. &
fiatim D.Banus venit Spalat.cumfuo exercitu , & Spalat. dederunt fibt Dominium
Ciu.Spal.vice,& nomine pradifti D. Regis Hung.& poflea pred-D.Baaus fmilt moia
tait Trag. CT reeepit Dominium Trag.nomine vt [upra .
Vn'aftro Scrittore Spalatino poco pofteriore al fopraferitto narra il mede^
mo fatto con poca diuerfit , ma con pi particolari , del quale non fi troua
altro ch'il fegente fragmento
Derecefsu Spalatenfium Dominio Venetorum.
Spalatenfes videntesfe omni die aggreos > & damnicatos per Dominiumfuurn^
naturale , & dominio, quofe fubmiferant, videlicet Dominio Venetor. paCfis, & con
tientimibut femper honorem Regni Huag.Corona faluo non pofse Fe preualere damni
fication quotidiane in campo non pofse habere aliquii fecurum laborenum, laborerijfruges reeipere, Venetis nulh erat deffenfio, ac conceffio peauniarum , nullumqut iuuamen cogitauerunt defuo ata bono , & pofse reuerti ad Dominiumfuum naturaie modo, quo pofsenc covdecentius , &fiuealiquo diferimine, & damno collo
quium habentes cum Tragurienfibus caute penfata ordinalione , matura, jinno
natiuitate Di nri lefii Xpi itfj lucefcente die Sabbati otlauo Iulij de noSe congre,
gatis omnib. po S. Doran um, & in Ecclia Beati Domnij pofitis Cuodibus ad vim ,
quod ft quit tranfierit de tpcndiarijt Venetorum capttuos ducerent , nefacia ipfor.
Ipanier entur , & ne pofsctvenire ad Comitem , qui erat tunc Maguificus D. Joannes
Quirino , > fatlacongregatione Topularium , & bonorum hominum Cmitatis iue.
runtJim I arm ati ad Tlateam i".Laurent ij , miferunt tunc inflan ter homines adportarn Tiflore adeapiendam banderiam , queabatprope portarn Tiftorein domo , vbi
ad prefens habitant heredes Duymi Rufichi , & alios homines pralos miferuntad
aliam banderiam , queflabat m Domo, in qua nunc habitat Clapftus Starouinein^
Ruga vbi fuit hailudium, & ipendiarij vttiufqut banderU fuerunt omnes laptt
fine aliqua lefione , & pereuffione , & pofitifuerunt in Ecclia S. Mathei > & in EcclefiaS.Thorn*fubfonte vfque adtempus ,nepofset aliquod fieri diferimen, &
Capitanei , qui tunc erant ordinati iuerunt ad Talacium Communis , vbi D. Ioannei
laurina. Comes habitabat , qui Comes audita rumore in Tla tea ad feneftramfe oppo-

i/i

Delle Memrt

fuit y & cognita "voce Madij Miche , qui erat Capitaneasgentium fub 'Paatb interrogauit , quid hoc effet, & qiigens e ia, refponfum dedit fibi Madius quod gens eft
Spalatinat&K^obiles fe voluntdare Dominio fuo naturali , daues Ciuitatis volant
tehiberc. IpjeComcs dixit manibus leuatis ad Cclum laude tur Dens , hoc dixit eo
quodfciebat rutnam " Spalatinorum , quia m breuifpacio preheminentiores
Ciuitatis extrahi debcbant de Cimtate , &fla(im apportauit clau es Ciuitatis & de,
dit MadioprediBorogans, vt fit nobtlibws recamaniatws , quiatimebat de fe > & de
familia - Qui Madms fciens voluntatem omnium nobiltum dixit ei , noli dubitarealiqu'd fnper caput meum deperfonis de familia , de ere tuo , eris honor
dimiffuf fine aliqua Uf'ione i & fie Comes Joannes roanJit tacitas, & fine aliqua dubitatione & (ubfequenter omnes alij Ttybiles de mane die fatlo affirmauerunt diftum
Madij. quia bene fatlum, & fecundum ipforum voluntatem, & fie nobiles Spalatcnfes habuerunt Ciuitatem pro'D. Rege Ludouicol, & ficut antedi clam eft , quod Ordina
tion fuerat cum Trag.quod infimul ambo feeiffent 1II4 notleficut Spalatenfes fecerunt
& Spalatenfes credentes quod &Tragurini ilia notlefecerunt- . . . illa slatim tnifernnt de Spaletovnumhominem , qui mit ante diem i t Tragurio notificando
quid fecerant > & quomodo Tragurininil fecerunt propter aliquot ipforum cogitation
nes, quas inter fe habebmt efpetlauerunt quod ipforum Comes D.Marcus Bembo exinit de Ciuitate ad miffam ad fratres ficut erat fue confuetudinis, clanferun t Ciuita
tem , & non permiferunt Com'vem fuum in Ciuitatem retient; vident D.Marcus banc
conclufionem, & prodiiionem fibi fat!am, cepftviam cum famuli* fuis verfus Spalatum ; tunc aliqui dixeruntfibi , quod Spai.it. hac notle rebellait funt Dominio Venetorum, & ipfe dixit , quod fi Spalat. fecerunt talemproditionem modo ego fui inter
ipfos Comes annti preteritis & nihilominus volo potins inter ipfos mortum, quam in
ter Trag, viitns, & fie properauit viam, & venit Spalat. qui fuit honor abiliter fufceplus ab omnibus T^obilibus , & Ciuibus Spalat.& ambo Comits fleterunt in Spalato
per plures dies , Calis Vendor um tres venerum htc in partum Spalati, & reeeperunt
ambos Comits , videlicet Spalati, & Trag, qui C omits Spalatenfibus honore quo
decuit , & omni chntate ,ac bumanitate fuernnt de Spalato licentiati . Voflhec,&
immediate , & fine mora quam cuius potuerunt Spalatini mferunt adD. Regem Ludouicumiiios^imbaatores folemnes videlicet demenfe ^iugui eodem miefimo
Ren."' D.Hugolinum jlrcbiepum Spal-Jigbiles , &fapientes vtros Doimum Bertam, Gregonum Tetraccbe > & Tbeodofium Leonis , & cum ipfis iudrunt plures T^obtles Iutienes caufa honorandi tpfos , &feruiendi ipfis . Qui Jtmbafs. Rege Ludor
uico benigne fuernntfufcepti , & gratiofe expediti cum confirmation liber tatum habitarum Diu'u Regibtts Hung, plures alias gratias apportantes ad propria reuerfi
funt ex quo tic ce/finis temporibus Spalatenfesfub Dominio Regis Ludoutci fuo tem
pore vixerunt cum profperitate , & augumentotocius Ciuitatisfatis bene Dei Cra.
tia .
S'accordano qucfti doi Scrittori Spalatini col Caroldo,& altri CroniiliVenctiani , che le continate feorrerie degl'Ongari,ch'impediuano Ii laiiori ,* e
laraccoltadellacampagna foflero caufa , che Ii Spalatini > eTraurini fidafl'cro al R d' Ong.ma come,che quelle feorrerie egualmcnte premeuano anco
l'altrc Citta dela riuiera,cosi n fi pu dire, che quelle due Cittd|foIe doueftro piu dell'altre rifentirfi,m Matteo Villani ferittor di quei tempi pare,ch*
afcgni la vera caufa, chemofc quelle foie due Citt darfi agrOngari, il
quale doppo hauer riferito al cap: 63. del libro 6. che Ii Vcnetiani del rnefe-
Agolo 13 56.offerifsero al R ( ch' era aU'al'sedio di Treuifo ) di rimoucr il

Di Trau.
prefidio da Zara, m che reftafse nella fiia priftina libcrt , reftituirc ajcune
terre liberamente al R, altre ritenerfi con ccnfo,e pagarli certa fiimma di de naro,m ch' il R non acccttaTe tal oft'erta, volendo, ch' il tutto gli fofle ril?.
feiato liberamente, e poi al cap: 82. del libro 7. ferine cosi .
1 Vinifiant veggendo , che el Re d'Angaria gli %nerreggiana in Treuigiana , e /_.
ljchiauonia , e in Dalmatia con graue guerra, cb'egli baueua pre ordine da
U fen7fpefa , efenxa pericolo iella moltitudine degl'Hagan vfati di generar conf.t
fione continuare , conobbono elfa loro era cofa incomportabile . E pero elefono fotem
tmbaffadori , e mandarongli al Re per addom andar pace volendoji ritencr Giadra ,
rendergli l'altre terre dclla Scbiauonia , e dargliper tenpi daan affaiper l'arumen
da , efra l'altre terre , ebe dar li voleuano nominarono Trau , e Spalato . / Cittadi.n
di quefle terre fentendo , che Vinizjani voleuano dare alRe d' Vngaria per loro vautaggio ft accolfono infierne, e prefono per conftglio di voler accattar la beniuolett^a del
R, e non attendere, che rim%iani faceffero loro mercadantia . E pero liberamente fi
diedero alR,e ricceuettero lafu gente, e fuoi Vicarij in pace , e rettori , & la gen
te che v'erAper Vinifiant rimandarono Vmegiafani, efalui , el R gl'^imbaudorinon volle accordo fe non ribauee Zara , e l'altre terre delfuo Reame .
Qiiefta caufa , che icriueil Villani potrcbbc eflerc ftatala vera, fefoTcro
fate nominate qnefte doi Citt folamente ; m riferendo egli , che li Venetiani voleuano ritenerfi Zara fola, e ceder l'altre dclla Schiauonia tr le quali nominaflero Tra , Spalato ; onde ne anco per qiicfto riefee canfa pin fpc
ciale di quefte due , che dell'altre Citt della nuiera . E come che non v' altro Scrittore , che tratti di quefta deditione , ne altra memoria, che le ioprarcgilr ate , far neceflario far alcune confiderationi , dalle quali fi poffi congietturare qualche cofa di pi di quello ato feritto dalli fopradetti .
Nello ftefl tempo, che fi guerreggiaua tr Venetiani, & Ongari Papa
nocentio VI. infiftendo nelh veigij di Clemente VI. fuo prcceore ( che del
1351. haueuafattofuoiNuntij li Arciuefcoui diDurazzo, eRagufi, elartolomeo Vefcouo di Tra per procurare di, conuertirc gl'heretici di Rafcia ,
& Albania) haueuadcl 1354. di nuouo inuiato ilpredetto Vefcouo di Tra
infierne con Pietro Vefcouo Padenfe Stefano R di Rafcia , & cfortatolo di
lafeiar lo Scifrna, &vnirfi alia Chiefa Romana, eli haueua raccomandatial
Re d'Ongaria , & al Doge di Venetia per li ftati de quali doueuano pafarc ,
perche il R di Rafcia rimando fuoi Ambafciatori al Papa infierne col predetto Vefcouo di Tra fferendo di voler vnirfi con la Chiefa Catolfc ^man
dando d'efler deftinato Generale delle genti Chriftiane contra !. Turchi, ch :
rouinauano quelli pacfi ; ilPapalipromifc ogni fauorc, fe inceramente vnifsecon la Chiefa come fenue Odorico Rainaldi ncgl'anna i vclclitici
' 1354. num. 26. 27. 8. m non corrifpondendo poi gl'cftetti alio
promcfl'e,pcrci il predetto Vefcouo Patenfe fi ritir in Ongaria per diman
dar al Recome fourano , aiuto contra ladurezza del R Stefano, aiJ'horail
R Lodouico inni il Vefcouo di Zagrabia infierne con elfo Patenfe al Pontefice offerendofi di ridurre il Regno diRafcia,ch'cra della fopraniri d'Onga
ria alia fede Catlica, onde f in conciftoro il mefe d" Agollo 13 jd.fatto Confaloniete della Chiefa Romana ; md perche oceupato all'hora nella gucrra_*
con Venetiani non fi moueua , come naueua prometi contra gli Rafciani , il
Pontefice gli feriife , lamentandoi , ch'adoperafse contra CacoIici,ch'crano

tj4

'Delle Metoorie

erano deftinate contra heretici: il R refcrifle di contentrfi di fofpender armi , riti l'efercito , del che f dal Pontefce ringratiato , come fcriuc il
medemo al num.29, dell'iftefs'anno, e quefta deueeflerquella tregua , che
fcriuono li Cortufij fofle fatta d'Ottobre per cinque mcfi , & il Caroldo con
firma , che fofle conclua per interpofitione del Pontcficc fino Pafqua 1357
otto Aprile, equella durante foflero prima mandat! Ambafciatori daVenetia in Ongaria , e poi dal R in Venena , li quali fi partiflcro l'vltimo giorno
di Marzo fenza conclufione .
La tregua dunque f generale tra quefti doi Pottati in tutti Ji luochi dell i
loro Domini; doue fi guerreggiaua , & il Caroldo h mentione nel fopracitato luoco , che fofle conceda licenza al Cap i tan io del Pafinatico di poter con ciuderne vn'altraparticolare nellaSchiauonia, chedouefle feruirc non folo
per le tre Citt di Spalato>Traii , e Sibenico fuddite del Pafinatico ; in anco
per tutte l'altre.
Quefta cauallaria detta. del Pafinatico , del Paifanatico , volgarmente.
del Pafnadcco venne in Dalmatia del 1 349. condotta d fpefe delle fopradette
tre Citt , che d'indi prefero nome di Citt fottopoftc al Pafinatico come apparifee dall'c/cttione fatta dal Confeglio di Trau li 1 2. Maggio del fopradettomilefimo r^giftrata nellc note dlia Cancellaria di [adriza di Gregorio
Lucio Nuntio per Venetia riceuer efla Cauallaria del Pafinatico fpefc del
Commune per quel tempo , emodo, ch'alla Ducal Signoria parer, enelli
fragmentideConfeglidiSpalatode'22. Gennaro 1356. ch'in efecutione de_
comandamenti Ducali fiano apparecchiati caualli vndeci per il Paifanatico . Che forte di Cauallaria fofle quefta , non trouo altra memoria, che quella , che riferifee il predetto Caroldo nella fua riforma feriuendo cosi.
1 tempo di queflo Duce Gradenigo reformato il flipendio dellifoldati canalla
mandan Tafnadego queflo modo , the ciafeunhuomo d'arme con vn fufficiente cattattogroffoduefje bauer ducati tre , egroffi dodefe , e per iL roncino femprefoffe comf utato ducati groffi quattro di moneta , ch'il onteilaide dottee bauer per vn bon , e
fufficiente cauaogroffo , & vn roncino , e per vn'altro cauallo groffo 4:1 fuo bande
rait ever vn altro roncino del ( > ombetta ducati Mgroffi dodefe demmeda al me*
fe,echefofferocompktatineUepaghe dlia fuabandiera , neciafeuna dlie quali doueffero tffere fei caporali oltre ie perfone del Conteabile , e ciafcuno di loro era tenuto d' bauer labarda, vn cerniera, la Lan%a , e la targa aggregatiui molli altri articoli
e condition pertinenti i Soldati > ch'erano generali .
Di quefta cauallaria del Pafinatico , huomini d'armi , che foflero, era Capitanio Gentrai il fopradetto Lorenzo Celfi , ch'hebbc 1 arbitrio di conclu,
der tregua per tutti Ii luochi , che nelle riuiere teniuano i Vcnetiani , e ftaua
in Scardona potra nelmczzo d'cfla riuicra, eficome haueuaautorita di far
tregua tanto maggiormentc l'haur hauutaindifporla guerra; pcrciappreifo la l'ua pcrfoiia fara flato fempre buon numero di militic cnsi per il preidio necefariopertonferuatione del nuouo acquifto delCaltcIlo , Citta di
Scardona pofta tanto indentro nel paefe inimico i come di Galre, e lian, he
rmate per poter mandar foccorfo doue il bifogno lo riccrcaflc , e Ileo doue! far capo,c cominunicar tutte I'occorrenze gl'altri Rcttori dclla Prouinua : onde la fomma de negotij , e trattati della guerra , e tregua doueua farli

Di .

$$

in Scarona , tome hoggidi fi f in Zara doue rifiedc il Proueditor Generale;

gi che la tregua era ftata conclua per intercflc di rcligionc , dcfiderando
ilPontfricc di diftaccare i Venetian dal R di Rada Scifinatico, farli lar
pace col Re d'Ong. per venir quelle du_- potenze Catoliche l'vnaper terra.*,
t l'altra per mare contra di h per ridurlo con la forza quello , ene con perfuafioni non haucuapotuto ottencre : ciliquefti trattati il fopradetto artolomeo Vecouo di Trau, che come Nuntio Apoftolico haueua lutigamentc
mancgpato quefto negotio nc far flato confaj>cuole a] tempo dclla tregua ,
feco anco gl'altri Vclcoui dclla Prouincia > dcfiderando ( come fi deue prefuporre ) con loro tutti gl'altri Religiofi di ridur gli Rafciani al "rembo dclla
Cniefa Romana , de quali trattati franno lati anco confapeuofi li Secolari:e
guando al tempo della tregua andarono prima gl' Ambaciatori Venetian in
tugara, cpoi gl'Ongan Veneria l'vniueriale de popoli d'ambe le parti
(coin fcilmente fi crce quello ii defidei a ) haui ftimato , che Ja pace fia_#
di gi conclufa , per concluderfi certamente , e conueifando al tempo d'ela
tregua liberamente li Dalmatini con i Croati confinanti , heuranno , e nellvniuerfale , e ciafeuno nel fuo particolare deftinato , con la reftitutione del
commercio , migliorare le conditioniloro, vicendeuolmcnte deprefle dalla.
cuerra ; m non efiendofi poruto conuenire di pace , q u ella licenza data da_
Venetian al Celfi di poter prorogar Ja tregua nDalmatia deue eTer ftata da
ta ad inftanza delli medefimi Dalmatini,che bifognofi di coltiuar le loro ter
re, e raccoglier li frutti della campagna 'hauranno inftantemente procurata,
& il Bao con li confinanti Croati volontieri aTentito ; poichc dal guato
dclla campagna , che faceuano non confeguiuano alcunvtiJe, econJ'interruttionc del commercio fciitiuanodoppio danno, cosinel non poter efitar
3uelle cofe , che gl'erano fuperflue, come nel non poterie permutare in altre
elle quali haueuano bifogno cio oglio , fale , e panni ; m il R c'hauri voIuto premer li Dalmatini con le medefime anguftie per necetarli di Icuarfi
dall'obbcdienza de Venctiani non haur voluto aflentir alia proroga delbu*
tregua , e douendo eTei palefi le conditioni pi volte offerte da' Veiietiani ,
ncllc quali voleuano cederli parte de Juochi di Dalmatia, variando folo nel
numero di quelli ; cosi puo eflere, corne feriue il Villani, che tra qdefti nominandofi fempre Tra , e Spalato , corne luochi , che non premeua tanto i Ve
netian i di ritencre , quanto Zara, eSibenico con Scardona rifpetto al fuo ca
lale , l'vniticrfalc dcllc predette Citt di Spalato , e Tra penaTe cafi loro,
pcnfafedi prcucnirequcft'efibitionede Venetiani per confeguir la gratia^
Regia , efe alIhoraChlifi era ridotta all obbcdienza del R ( come verifimile)haurannomaggiormcnteprcmutoliSpalatini tanto vicini, efpofti
aH'incurfioni , alur le profilmc raccolrc di biade, che nel tempo della tre
gua hauranno feminato , di darfi al R ; fe bene nell'a!tre occorrenze erano
ftatc quelle doi Citt vnitc con Sibenzani per tant'anni , nondimeno in quefla non hauranno coinmunicato il loro concerto , o perche Sibcnico non fofc nominato di douer efer dato al Re , o che per la vicinanza del Generale,,
non ardiffero di parriciparglielo , dubitando d'eficr feoperti, impediti , ciJligati . Conccrtarono dunque li Spalatini , Traurni foli di darfi al R d'
Ongaria , come feriue'} Villain' , & il fuo detto fi comprobar meglio nel cap.
.del libro feguente, e gi che quefta riuolta fegui colfordine narraro dalli
bt rirtori Spalatini , onfermato dal Villani , che[eguiffcfcnyi nguc , e danta

Delle
t'-, i'.: -.'eine fenetiana , chefoffe rimandata\ , r f.ilua , credibile , ch'in queil'vinuei faie commotione partecipalVcro anco li Religiofi,& cuuiaflero a quelli
eil n'ii , ch'in limili cafi logliono intraucnire : ma qucUo vniuerfal confenfc '.'quelle dueCitt iionpucfscri coininciato trattare nellc folitere< uctioni Je Confiai , nelle qiuili intcrucriiiaiio li Conti Venetiani , ne fi fard
it.'bilito alia prima fr molti , na daic eller lato promcflb da quelli , a quali
pruiteua piu degl'altri in ciafcima di quede duet itt lamutatione del domi
nio; onde- fi come in Spalato doutua premcr pi qnclli, c'huueuano pi ter
re ce el'sltri , tr qti'.fti qiicl , cht: i'haueuano pi lontane dalla Citt,e_>
pii epole per cenfecucnza all'incui ic ni, ccme era i' Arciueicouo, c'haucua
li moiini riel hume di Salona , t molt'akri c'haueuano beni in quella vicinanza , inTr. puo vcrificaifi quello arcennano alciini Venetiani ,
chefofsc caula loftf'Srepidi qucla raccolta . Qi^cfto GiplcfodiScefano
Ciga , al qii3le fu per !a lopr .icccnnara f.ntenzu Hel 13 34.adiudicato il terri
torio dctto Radc u h , che vna valle fituata dietro all cime de mon ti, che_>
fopratano alia riuiera all'liora dtcta de Podemoric, & hora delliCaleIli,bella, elunga, direnditaconfidtrabile , e come vicinaChlifla, e non lontana
da Cetina era cfpofta pin dell'altre valli , che fono dietro all monti all'inuafioni , che feguironoanf o in tempo di pace del 1345?. per la qule fu concelfa
carta di riprefaglia ad elb Stefno, m non prima di quel tempo, ch'ilR
Ludcuico dichiaratofi voler li fofse reftituitala Dalmatia , furono di o ordine fatte le mentouate fcorrerie come dalla ftefsa spparifce nelle note della
Cancellaria .
1353 hid. 6 ate Sabbati 1 1 . // . Cum coram D- Marco Rugino Comit camparuiffet TofefStefani conduis Trag, ab eodtm petens, & inflanter in quantum de iure
poterat requirent quod cum anno Dn; 1349. Ind. die 27 Xbri tempore D.Mani
Celfi tune Com. Trag.ip[e lofephfuerit der ubatus per gentes hommif Comitts Gcorgij
filij q. Calexy in villa Radoxlco de beftijf boiiinu grcffis 38 de beijs pecudmtf 60 0*
Samaras qrequifitttfquefuerit idem Comes Cregonuperlttttrtu D-MarcIri Celfo
eidcm tratifm ffttt , qnod ipfaanimalia reftitutre deberet &proceffum iuxtaformam
vnioni habite inter Communia Ciuit. Spal. Trag. & Siben. rite , legitime , & ordi*
natejaflumfmffet , u" efietper d- D. Marcum Celfo tune Comitem , quod idem D
Marc Kugino Comes eidem TofefreprefaliM , & cartam reprefaltarum centrad.
CregoriumCalexich eittf heredes, & etiamfuos homines , gentem, bona , &rtt
dare dignaretur , & dcbertt,prcfatnf D.Mjichui Rugino Comesfnper prcdiftis procedere volens , & procedendo maturefolepnite r > & deliberate, nolenfque ex arupto
procederfnpcrpremiffs habita deliberationcfolempn:. Pifa attente, & diligenier
examnala vi tone preferifta habita inter dicta Communia Jpfaque vntonc dtligtnter
cxar/nnata , vifa querella faffa per D.Tofeph de robationc prefcriptafibifatla , vifis
ctiam ittertf mi/Jisd.D.Coniti Cre^oiio de reflitmione di. 38 boum , oopecudiim ,
& quatuor faumariOrum mijjispei d.D.Marcum Ceifodiii Trag, die 28 Marcij z.
Ina. flaque relatione'Hyncii Jaffa ditto Comiti Gregorio de prejentatione diftarkm
titteruruni , vifis infuper litteris de taxatione ipforum boum, pecuaum Saitmarioruru
fer d.D.Marcum Celfo. Que cunta examnala fuerunt ad (nantitatcm lib. 35.}.
fer quM litterof idem D.Marcus Celfo requirebat d.Cowitem Grcgonum , qnod ^
cerium terminant in littrif iffis uni eutum ditlam extitfationemjoluere deberet, /-
tiitfi e fatefiltrant die Madij t.Ind.vifa etiam relationfatfa de iittwtjiipnji . . -

DiTra,

57

ptiD.Com, Greg, non vifa, & attenta notification procefftu ipfius con>rs.d.
Com. Gre?. fatlaD.Tetro Emo tunc Comit. Spalau, quodproceffum ipfum iuxtA fortiiamvnionisobfcn.nedebirct; Et preditlis omnibus, & finguln vifis , infpeflis,
& pltiries diUgcnter examinatis , & fuperipfis cum maturo, &{ano procedas confilto cbr.fti nomine inuocatofequendo formam dille vnwnis, & fequendoproceffum
ipfum per d-D Celfofatltim , vt de iure fieri debuit vigore dttte vnioms , &
per arbitriumper vnionemipfam ftbi datum, dedit , & concept diclo Iofepbeiut
bered. & fuccefj' reprefaliat , & cartam reprcfaliarum contra , & aduerfum ditlunt
Com. Greg, ems beredes gentem , & bona ta, & raliter , quodfi quienmque d%
Com Greg, eius bered. hommes, gentem & bona , feu eorum .ilterum in aliqua diclo,
rumtrium nut.feu earum , & cuiuslibet ipfarum dislritlibus , quodipft omnes, eir
finguli debeant realiter , &' perfonaliter api, & detineri vfque ad integrum [atisfa~
tlionem ditlarum lib. 354. Treditlas reprefaliat inTalatioCois ad ius reddendum
protribunalifedendofequendo formam dille vnionis d. Tofepb eius her. & fuccefs.
iuxtaformam ditUproceffus per titts defini&iuam fententiam concedendo pariter ,
atque dando
Daqueftacartadireprefagliaficonofcc, che Giofeffo di Stefano Cega_'
patrone dlie terre di Radofich oltre le rendite,che doueua riceuer dalli contadini("icheviteniuarefpreflavarietddebeftiami) efercitafle anco l'itidutria ua particolare nel coltiuar le migliori , con che haur augumentato
molto le fue ntrate , ch'al tempo della guerra faranno ceflate , e relati affatto inculti li terreni ( come intrauenuto nclla prefente guerra co'Turchi ) o
nel tempo deJla tregua con la fperanza della pace haur egli come indutriofo ecnomo con larga mano fomminiftrato il modo fuoi contadini di feminar le fue terre , e fi come dal fopradetto loco del Caroldo appar ch'in Zara_,
fofle feoperto certo trattato doppo il fine della tregua , che deu efer flato
tramato ad inftigationc del Bao , o almeno con ua partecipatione ; cosi
non farebbe gr cofa, ch'il medemo Bao promettdo Giofeffo rifarcimento delle fopradette depredationi , lo facerle rifoluere alia riuolta , all'hora_
aliando ceflata la tregua, efuanitala lperanza della proroga, doueua perer quello , che fperaua di raccoglier in brcue , e neirauuenire non poteua_,
fenza l'vtile di quelle terre mantener il rado di Cittadino principale della_,
fu patria, non merauiglia dunque fe come pi interefato de gl'altri , e_*
come quello , che folito efer adoperato nelli maneggi piii importanti ( co
me in pin luochi flato mentouato) era confapeuole della propcnfione_
vniuerfale di quele due Citt , habbi perfuafo gl'altri Concittadini ad
vnirfi in quelo fatto con Spalatini , fe bene.'poi reecutione fu ritardata_ ,
& il modo diuerfificatodalconcertato ; dalchefipu argomentare, chef,
vniuerfale de Traurini non era tutto difpolo alia mutatione , come f quel
lo de Spalatini ; epureinTra vi doueua efler minor prefidio, che inSpalato (rifpctto, che la Citt circondata dal mare minor numero nerichiedeiia ) e con tutto ci non ardirono li Traurini d* opprimcrlo ; ma faputa_
la riufcita di Spalato fi valfero dell'occafione dell'vfcita del Conte fuori del
la Citt mef , come era il fuo folito, e feco faranno anco vfeiti delli capi
dcllc militicj&altriCittadinichenon doueuano efler partecipi del tratta
to . Onde far riufcito facile ad eflo Giofeffo accompagnato dalli fuoi Con
tadini di Kadofkh) & altri complici relati dentro oceupare il corno di guar
id
da

158

'Delle Memort

cija dlie porte del ponte di terrafcnna, quelle ferrate prender man falui_
le militie iparfc per la Citt fenza capi confufc , e sbigottite .

DclFaltre cofe fucceffc in Dalmatia fmo

alia face. Cap. 4.
HAuuto 1'inafpettato auuifo della riuolta di Spalato , e Trau quelle fi rifolueflc in Venctia il Caroldo doppo il fopracitato liioco fcriuc cosi .
Diquefla inafpeftata nouil dicdrrofubito notitia M. Bering Ciaran Cap. Ge
neral di in Iflria con ot dine, che doueffefpedir vi legno conlcttcre Ducalial
Cap. del Golfo ; il qule hautffe toctar Zara , doue intendendo tal noua eer vera andaffe de longo al Capitana del Golfo, ptrciochee lifcriucua, cbeelfi conferijjc
Zaraperproueert e procurar l'honor del flato ftneto, ech'elmandivn altragaln
al cafo d Qtrantoper certifiearfi de'armata Cenouefe . Toco dopoi verificata la no
ua di Spalato , e Tra , le qual haueuanofatto rtbellione fcritto al Capitanio
del Golfo , replicato l'ordine di venir Zarafacendo la Via deSibenicoper concitar
con quellt Troniditori , eRettoriquellos'hauefse fare per la recuperation de queue
terre , & etiam Dio per a conferuattone de Sibentco , Zara , & afire tee ; ma che
ta principal cura loro fufsealla cuflodia de Zara, eSibcnico, e on lo ftejso
fcrikero *Ui rettort dt Zara , eStbenico, cbdoueficroefottarqiifUi Ctttadinipeicuerar fcde , e deuotion loro verso ilato , e che lo ftefst offitio faceffero con le Commuait diSpalato , e di Traferfuadendo qttelliritornartfotfilretetoDemif, ffatuitocbelDuceconfeelieri, & cafi potcfse fequeflrar le per(one, ebetidiSpalatini, eTraurinieosTafenetta come altt one nello flato Ventto . MatdarotJO Troniditori in Scbiauonta M.Francefco Btmbo, M.Tficolo "Hani , t
.ZuanneFffcarinicera.
furono flettt Sautj di Scbiauonia M.Lcrer,%p Celft , e Ai. limero renier de San-

S'all'bora fcriueOero li Rettori di Zara , e Sibenico alie Communit di Spa

lato, e Trau, come fcriue il Caroldo, che li ni ordinato dal Senato, nonfi
troiiamemon>, mbenfi due lettere vniormi fcritte dal medemo Senato
all'iflfc due Citt , le quali fe benc fono ftate regiftrate al cap. 17. del lib. 4.
De Regno Dal.& Cro. le metter anco qui trgdotte in lingua volgare, accioche da ogn'vno fiano intee.
Gio.Delnoper l'Iddio Gratia Dogedi Dalmatia, e Croatia Signar dlit
auaraparte, e dlia meta deU'Imperto di Romania alli'Hobili, eprudenti buomini
. .' Giudici iConftglieri i e Commuti di Spal. Trau deli amtcifalute , esuagrata ' Habbiamo con gran displacer , (be tra di voifonoate alcune nouita per
le quilt baucte licentiate Conte , e gente noflra , di che molift marnHigliano non-,
afcndoicbe per parte noflra ftaproceduta causa alcunamapuprefto il contrarilaueadenifetapre irattati comefigli , efratelli , * voleuamo trattarui nell'auuemre itu
nepetUQ. Mcntrefiyicordamodeli amatiffimi daqual gfogodimiferabilferuttu
tinania da principio vi babbiamo ltberatite ricenuti tielfeno. dea gratia noflra,e qua.
re doke , 9 benignamente babbiamo procurato il voftro bene , e conferuatione , indef{eQameutc w,c U vori , come nol medemi reKttiayfc*v<iu>Lncnie trattando ,

Di .

$9

in.inrtam tnierapojjtamo criier: , cbelenouiti predate pofpno eer proced/ited t

alcunfomitetTinfcdeltd ; mi pi preflo da qualche cafo accidntale come allagiorna
tafuolintrauenire . Souienci quince fauche , pencoli , efpefehabbiamofottopot
not , & ilfloto noiiro col R d'Oiigari folo pu difendsr la voflra libtrtd, ejper pourui
conferuarenea fedelt,egratia noHra, & q<santipericolibabbiamo\efpoflo le per[one,flato noftro contro dilu per causa volta\potche ,comedigfpete non v'era
occ afie ne di riceuer leun guadagno , 6 altro vtite da voi . D'indi adonque , emafltmeper i'ampie obligattoMdtgtjlmbaffatori voflri, cheligiorni dietro tr,man loft
in Venetta ci fteero proceduto , che rongranfpefa nift'a rifoluto di tener
oq cauali,emoltijanti con li qttali poteffmo proteger it Lega nclle parti di Schitmonta, voi, e le volre cofedal Dominio degl'Ongari. 1 che maniera pub nel voflro
Citare concepirft , che fedeli cofi caritattuamente trattati da figltoli , dejfefi con tante
fatiche , confer it ati con .antiptricoli , voglino dentare dilla noflra deuottone , ciafcun
fanh pnb fcilmente giudic arlo . Efortiamo dunque la vr rj tprudtma , chefatto di
ligente rifleffo aUefopradette cofe anteponendo lafount det n^ro Dominio all' aitlcrit del dominio degt'Onvari loro medtmi inioilerabili , vogitatc perfeuerare neliobedi*n%a , e fedelt voflra folita, e fe quaUhe cofafoffe ftta tn contrario dtbitamente riformare , e ritornar nella nolragratia , la quale pronta , & appareccbtata vi offeriamorimeffaqualfiuogliaingiuriicon fermo propofito l'hauerni per cariffimi, e
raccammandati come fempre habbiamo haunto , e procurare la voflra conferuatione,
bene cor dialmente contuttelefore, e d'efponer ber le perfone noftre , e
beni per voi ft come il buonTadrefdper li figlioli; fepradi che ruertbiamo voflra
grata rifpofla. Data nel noflro Ducal Valargo li 15. Luglio neW lniuwnc x.
cioi357.
Quando foflero riceuutc quefte lettere , noufi puo faperc j poiche nonfi
trouano Confegli di quel tempo in niuna di quefte due Citri , 0I0 in vn pro
cedo ft troua copia del Confego fatto in Spalato lo fteflb giorno dclla nuol ta del feguente tenore .
1 3 57 Ir>d x die Sab 8 men. Iuij.In pUno,& generali ConfCiu.5pal.cong*egato ht-,
Ecciia S.Domnu de mandato nob.viror.Dnor. Miche Madii , Cam'urif Franafti lud.
Ciu.Spal.fpccial ter ob infraferiptam caufam.VredtHi Dni Iudices cum confenfu confiliariorum,qui dcbentpropofttis intereffe propofuetunt m tpfo conflit0 .
Cum hoiie mane ipfi Indices cum confenfu nobt'.ium ipftut Ciuiut receperint in fe
clanes , & dominium Cm.ldeoproconferuationeflatus tpflttsCmitatM , & ettamgubernatione quifque confulat id quod credit vtile pro conferuatioue , & flatu pacif.co
ipflm Ciu. Super qua propofit.Sirricbia Lucarifurgt.s arengando confuiit ,qnoi eiigantut quatuor nobiles de prefenti confllio , qut confutes appel U-inur , -lores ,
qui vna cum Iudictbui antedi&is habeant Mam' auHontat* tn, & potelat~m re. 1 ;t*
di,e gubernandi Ciu.& tues Spal.tam in ciuilib. qn.tm in critniailib. ([ bait-, tt
Toteflai ftforet,& hi durare deheant vfq.qito prefen i conflUo v;.lcbitur , & hit pro
confernido Ciues,& Ciuitatcm in flatu pacifico, pro vt pi cflabit et* wtitina cle.ttentia.
"Et Ser Thtodoftut Lconttfurgens arengando jconfulttii , vt confuluil diM Si r Siri chia . Item confuan, quod omnes de prefenti conftlto turare ieneantu* de .idmn.ndi
vnm alter um,& fe inutcem contra qnodctmq.Commmtc, vel fmguiaret perjbnx H
omni canfa,& etiam fimiliter omnes dues turare tcneantttrSaptum Ptr^o.&
contrariui.ltem quod nuUm tun Spalat.cuiufc:>mq. co.tditionU exiflat audt.it , Vel
prefumat procurare, vel impetrare in Ciutt.Spal.veL extra donnm,Vel grattant alu
quoflabili ab aliqu Rege aliquo quefito colore infut ytilinte , vtl altorum , pro
R
com-

DeHe Memorie

communitate tota Ciu. Spal. vt omnis materia frandali tollatur, vel erroris inter
dues, & qui contrafecerit amittat donum , vel rem donatam , feu gratiam . Capta
fuit fer omnes.
Suprafcriptitf Ser Siricbia elegit in fon/. Ser Duymum Brifani, Ser Greg.Tetri,Ser
t^icolaum LucaritSer Theodofium Leonisapprobatiper q.cnf.nemo fuit contrsrius.
Quelle , hc fcguifle in Tra doppo i'cfclufione del Conte , e come fi goucrnaflcro li Cittadini , fcbene non c' memoria alcuna; tuttatiiacredcrfi
detic , ch'anco quefti elegeflero li Confoli come fecero i Spalatini , & era il
folito fi faccfle quando non v'era il Conte , Podet toraftiero . Continua il
fopradetto Cuteis dopp'al fopracitato luoco narrare la venuta del Bao
per riceucr quelle doi Citt .
& iiatim Spalaten.miferuntfuos nuncios pro DJoanne Zuus ,& erexerunt vexillum cum ingni D.LudouiciD.Gftcgis Hung. &ftatim D. Bantu venit Spaletum
fttmftto exercitu, , & Spalat.dedcruntftbidominium Ciuit. Spalaf. vice, & nomine
predtffi D.Regit , & pofleapreditlus Bantts ftmili mudo iuit Trag, & recepit dominium TragMV nomine vtfupra .
Doppo la ven uta del Bao furono vnitamcntc da queftc due Cittd efpediti
Ambafciatori al R d'Ongaria per la confermatione de Priuilegij , e per par
te de Spalatini andarono l'Arcniefcouo , e {'Archidicono , Doimo Bcrtani ,
Gregorio Petracca,Theodofio Lepnis ,; e Catnurcio Francifci , de Traurini
Niclo Donati, Primicerio, Giocffo Stefani, Andrea Grcs;oriji,e Nicol Marinijqurtli li jo.Agofto ottcncro la confermatione de Priuikgij in forma co:ifueta, e di pi vna patente in forma Priiiilegiale per cadauna Citt; che fi.comc in vi'or de Priuilegij erano efenti per trra , e per mare in tutto il Rcgno
d'Ongaria,cosi voleua.che foflero efenti dal tributo, dacio , che fi paqaua_j
fotto Chlifla nelle robe,c mercantic loro folamente;m non per nome d'a tri.
Nel medefimo tempo , che grAmbafciatori erano in Ongaria vennc Armata Venetiana di commiione del Senate danni de Spalatini , e Traurini ,
corne fcriue il Caroldo .
Spalatini,e Traunni perjeuerauano nella loro mala volunta , fnica far alcun fegno
di riconofcimento , per la (nal cofa il Capitana del Golfo',} Trouiditori, e "Rettoridi
Scbiauoniaper ordinc del cnaoprocedeuano con leperfonCye beni loro, come ribellit
& inimici delloflato Vneto .
Quali danni riccuelcro ,.11'hora li Traurini non c't memoria , m che foffe
depredara Spalatini Ufla de Solta lo fcriue Cuteis nel fopradetto cap.j.
Statimpoft mdicos dies fenetipcft quamjciuerant,f]Hod Spal- & Trag.rebellauerunt ab ipfoi um dominio,miferunt aliquasgaleafuat infimul cum Sbenicen,&vene*
runt adlnfulam Solt, que nfula tfl Spataten- & depredauerunt Solanos segetem
combureiido , & homines mauando,ac mulleres iugnlando,& Vcntti cum Sibcnicen,
multa mata pcrpetraucnint in defpeftum Spalat. Tofleaper aliquos dies omnes Ciuilate* Ddmat.ftmil modo rebellauerunt J'cnct ftanles cjuod noncffet bonumftatum tpiorumfub Dominio fcnetorum am infaidium effefti erant Dalmatinis tipropterftipendiarioSi&foldatos.

Per quelea deprcdatione de SoJta deue efler tato fatto il proclama li 30. Agollo 1 357.ii! Spalato d'ordine de Confoli.che nelle note della Cancellaria fi
troua,che tutti quclli,chc haueflero beni deYenetiani,Zaratini,Nonefi,Scaruoncfi, Sibenzani , Lclgnani , Brazzani, e di qualfiuoglia fuddito Venctiuno
dbbano notifcadi alli Coufoli fotto pena di lite loo.e queUJ^che furono no.
tifie:, ti

Di Tr*
tificati furono confifcati li 8. Setiembre fuiTequente dalli medemi Confoli
con autorit conceflali dal Confeglio genrale, comenelle mcdeme notefi
legge , tra qul i beni confifcati ve ne doueuano efTer anco de Ragufei,come_
da vn compromcfso, ehe fi troua apprcflo il Sig.Girolamo Cindro fatto doppo la pace del 1359.11 17. Ottobre i;i Stagno doue erano folite di conueniro
le Citt dlia Dalmatia inferiore al parlamento o ver Stanichio , quando naceua qualche controuerfia con Ragufei , come fi legge nel loro ftatuto al
cap. 48. del libro 3. & iui per interpofitione di Frate Lzaro da Dulcigno Vi
cario de Padri Predicatori , Srichia Lnccari per parte de Spalatini , Giouanni
Bona per parte de Ragufei, & Helia Radouani per parte ce Sibenzani f compromifero in quelle perfone, che doueuano eTer nominate dalli Arciuefcoui
Hugolino di Spalato, Helia di Ragufi, eMatheo di Cernota Vefc.di Sibenico,
Citt tutte all hora fuddite d'Ongaria . E perche all ly.del fopradetto mefe
di Settembre 13 57-fu forprefa Zara ritirandofi il Conte in Caftello , & all'hora il Bao aledio Nona ilrettamente,e nondimeno T fu introdotto foccorfo
dij mille fanti , come ferine il Caroldoj onde fu rinforzato 1 afledio cosi ftrettamente,che non vi pot piu entrar foccorfo lamo , durante quell'afledio
Sibenico fi folleu , e cacciato il Conte mando Radoslauo Crafuenacich Ambafciatore al Bano,dal quale ottenne Priuilegio amplilfimo dato nell'aTedio
di Nonali i4.Decembre 1 357-regiltrato nel cap. 17. del lib .4. dlia predett'opera, che fu poi dal Re confermato l'anno feguente, ediqueftariuoltad
Sibenico n'efprime la caufa il Caroldo .
Le ciurme d'dcunegtlie , ch'crano 11 cuftodia de Scbenico fecero alcuni mancamenti di talforte , cb'tl Toplo ft folieuo e caccio fuori . Ginltnian,& il
nob U Gregorio Dragoy.
Segu poco tempo doppo la riuolta anco della Brazza, con la qual occafipne i Spalatini, e Traurini infierne con AlmilTani per vendetta de danni patiti
^.brugiarono Lefina come fcriue vn Cronila Venetiano .
ItetainlodittomiLefimodctiij (abincarnat.) del mejede Zener quellt della
^( reuello da Dogal Signara in lo qual tempo 11 Spalatini ,e Traurini con fuo nauilij andefurtiuamente e brufa Lefina, fiando la Todejla Ser Taclo Cr
ner, ma reduftfe in lo Caftello del monte della trra, e lafefalui .
S'era in quefto mentre rinouata la prattica della pace , del trattato dellaj
quale efprimendo il Caroldo quello , che altri hitorici , Cronili non fcrb
uono lara beue di nterirlo.
Si diede principio vna prattica d'accorda collie d'0ngaria,e tollo U nic^o del Con
te "Palatino Genrale de/ Afaela , il qule fece intendere aliinclito Duce Dtlfino ,
che douefsc mandar Oratori alia Regia Maefl.i, chefarebbon vcdutigratiofamentet
con liquali potrianegotiar,& trattir quanta lioccorrefse.
E doppo narrata l'elettione di Marco Giuftinian,Andrea Contarini Proc.
rator,e Paolo Loredan Procurator Ambafciatori per Ongaria foggiungc .
Tarne alla itcal Signoria doppo molli confulti , efe benefe haneffe tenta il me^a
del Conte "Palatino ,nondimeno nonfipotefse ritrouar il remedio di quelle er U'.me
4P del "Pontece per indur la MaeflA Regia alla pace,e perofu mandato vn Secretaria
Ducale m ^uignone , U qule fotto color di trattar cambij per lipagamenti del RefOngaria, e per cagione del fefcouato di Treuifo con U - del Cardinal Tutelenfe
frotettor in Corte delflato Peneto,ottennebreui del "Pontfice in ouimafrmat cbt

R 3

E dop-.

z6l

De

doppo la oprafcritta riuolta di Sibenico fcguita /

Sendo ribellate le terre delta Dalmatia, come fopradetto parue alla Ducal Signora mandar Raguft M ^Andrea Contarini, e M.Taulo Loredan Trocurato-i per con
forto , eferuation di quella Citta\e per offcrirgli ogni agiuto facendo iniender RagJet , cb'i l\ d'Ong. mandaua legentifue alia tern diCbelmi , & ad alcuniCafleUi,
& luoihi propiuqui quella Cittd fine di dannificare , & fpectalmcnte lapontade
Stagno\ per laquai cofa ei "Procurator i volfero -peder , & efaminare tut te quelle
cofe bauefsero bifogno di piouiftone , confultarono certamente di mandar fuori della
Cut alcuuiofpettiper aeurarft diloro , delli qualila Signoria davno tendirame
taercadante Venitiano eraflata aduerma ; onde conftgliata la cofa parue alliTrocu.
ratori difcoirere ,e diffimttlar per la guerra, ebefifaceua col Re Ongaria, eper
la prattica che (i haueua i ol ConteTalatino per la quaifi doue mandar Oratori alla
Regia Maefl .
E narrate alcunc prouioni di Militic continua .
Il Conti Talatino General del R d'Ongaria ferifse ail'nclito Duce Venetobauer
imptralo [aluoeondotto dalla Regia Maefl aHi Oratori, la quale per dimoflrar l'ani
mo \uo mandaua Venetia l Arauejcouo di Strigonia per ^Ambafiatore , onde la Du
cal Signoria fecefubito elletione de tre ^imbafciatori , li qualifurono M.Tietro Trinifan, bi.Zuanne Gradonigo, e M.Benintendi Canccllier di Venetia , // quali hebbero
tommitone di far quelptu riuerente, emiglior offitiofofe ton poibile perindur
quella Maefld all'honefla compofitione , e cenando intender la volonta di quella Re
gia Maefl , alla quale f mandato in donoper detti Oratari vn Girifalco , e due Talconi , ch'erano ft mandati Venetia dall'Imperatore de Tartar per aprefentarli aWinclito Duce . Di quefla ambafeiata , che ft mand in Ongaria ft diede auifo alii Rettori diSchiauonia,aucftendoli,cbc cio erafatto per buona cagione,&etiandiof fcritto Dcffidcrato Secretario bucale in ^Auignone apprefso la Santitfu , aceto loft
egnafse per fuoi breui efortar , & injur il R d'Orgaria allapace .
E riferito l'auifo riceuuto dall'Arnbafciatore , ch'il R dimandaua rilafsation
dlia Dalmatia , & delli luochi inTriuifana , racconta quanti foiTero elettiper
configliar la rifpofta, e finalmente , ch'il Scnato diede l'Arbitrio agTAmbafeiatori , di concluder corne parfse meglio , doppo alcune prouifioni di Galre
mandate in Iitria , e Schiauonia foggiunge ,
Ter l'important de Raguft M."Paolo Loredan , e M.jlndrea ^ontarini TroeuratoriJi quali eranofl mandati Trouiditori in Schiauonia contiene) o rimaner in quella
Citt , & attender alla euflodiafua , eperb non petendofi partir dt li fcrono mandati
Trouiditori m Schiauonia M. "111 & , cM.Filippo Dndolo, li quali andarono per tutte le terre, e luochi d'iflria , e Schiauonia eccetto Raguft efortan.o quclli
Topoli feruarfede, efacendo le debite prouifim perficurt,e bifogni loro .
Dalli partirolari del Caroldo cfprcfli fi vede , che Ii Venetiani ftracchi dl
ia guerra , come ftriue il Villani, douendo faper ch'il R s'apparecchiaua ve
nir in perona Zara per efpugnar il Catello , ch'ancora fi tencua per loro,
Nona non poteudo c fl'erlbccorfa poco poteua fiare renderf, e titubando
anco gl'akri luochi, col mezzo del Cont Palatino, eh'era Generale dello
genti d'Ongaria in Treuifena oflerifsero la pace; mi per farla con quel minor
oifcapito riputatione, che penntttua lo flato delle coe, nduflero il Pontefice

Dt Trau.
tcfce d farfene mediatore ; e nell'inftrumcnto dlia pace ftipuhto in Venecia
nellaChicfa di S.Marco (ch'e rtaro v.-^iftratonel fincdsl libra 4. DcReno
Dal.& Cro.) elle.ido fpecificaro.ch'il Sommo Pontefice potefse proceder to i
fcoiimr.miche contra h traifgrfbri , ddavedcre, ch'ilPapaii fard volontieriiterellato lacoacliifioiierli qaeftapace perpotcrmoucr il R dfOngaria alla promcfsa guara contra l'Imperator di R.ifcu, di ehe ne diedc fegno fubito , ch<; da Vcnetiani li fu oflferta la pace con la
dlia Dalmatia da lui pretefa , e que/lo quello , che ferine il CaroUo , che_
i poter de Ra^ufei; il chiper inte!
bene , necefsario rifa'ir'lo ftato di Raguf , e dell'ffole vicine .
Declinando l'Impcrio Roimno trd le Citt dlia Dalmatia antica , che furonodeftruttedasfatiivnafu Epidauro, dalle ruine dlia qtiale f'.i fondata_/
Ragul , 5c annouerata tra le Cicci . clucoriferuaro loilnome dlia Dalma
tia . Dalla fua foiidationc confino con SciMiani , e quelli , che da t;rra / fi.
narono feco ftirono detti Tribuniti , e Cinaliti , d quali anco fu tribu:arii__
come I'altreCittdDalmatinealliCroati loro coiinanti, coin,- ferine Conftantin Porfirogenito , e quelli , che confiaaluno feco da , ci'h ibicauano l'ifole di Mcleda, Corzola, Lefina, e Brazza fiironn tctti Narcncani ; on
de fi corne non confin col Rc^no di Groatia, cosi non f ne anco inclua i)i_,
auella Dalmatia , dlia quale eifi R prcfero il titolo , fuccciUmment? non
il troua memoria, c'hauefse mai riconolciuto alcim R d'Ongaria : ma l'ItnpenoGreco,c!i Vcnetiaui , alladeuotione dequali eraritornata del iz5i.
corne fcriue il Dndolo , fogginngendo ch'efsendo iui Conto Marfilio Zorzi
riceuefse in fuaprotettione Ti Curzolani del i 54. da quali doppo duc anni
ne forte cacciato , econraiutodeH'armi Venete reftituito; continu lafamiglia Zorzi , nl dominio di Corzola , e Mcleda ; ma il Senate ri mandaua./
Ji Conti corne di fopra al cap. 5. del lib. 3. flato moftrato : narra a;ico il mdefmo Dndolo , Vil R ni Rafcia del 1475. facefsc danni nd territorio di
Ragufi ; m ch'alla Citt non potefsero nuoccre , perche dal Conte Pictro
Tiepolo col foccorfo riccuuto da Venetia jfofso prefvTuata , e che veiiuti Aiiibafciatori da Venetia perfuadcfsero il R partir , e riferendo poi la guerra
el' Alm i Isa , fcriue , che del 1179. il Vefcouo di Lefina , e Brazza fottoponcfsc
quell'Ifole alia Repblica di Venetia . Conti uiarono l Ragufei ad efser retti da Conti Venetian! , & hebbero occafionc di dilatare il loro territorio da
mare con efserfeli fottopofta Pifla di Lagula del i j 10. e da trra conf;:guronodcenfolapimtadiStagiioli i5.Febraro i?j$. conl'ifoleadiacentida_,
Stefano Bao di Bofna , e Cont di Chelmo ( che fe n'era impofsefsato ) con
obligo di pasar ogn'anno perp^ri 500. Quefto Contado di Chelmo, che (co
me di fopra tu dallidstci dd Caroldoaccennato) nonfolo l'haueua ricuperato Stefano R di Rafcia , che s'intitolaua Impcratore per il dominio , c'haueua dilato nella Romania : ma anco vcdendo occupato il R Ludouico nelle guerre d Italia, s'erainoltrato in Cetina, h aueua ancoprefo in protettioue Chlifsa, e Scardona : onde il R Ludouico fopradettolubito concertata la pace con Vcnetiani auanti laconclufione clefse Giacomo daCefsano
per fuo Armin.glio di mare , e mandaua la fua gente per trra perricuperare
il Chelmo , e la punt: ,!i Surti, ch'ew parte di qucllo, come ferme il CarolR 4
do,


do, il che hur Califato quelli fofpetti nella Cittadi Raglifi, ch-jliedemo
accenna , li quali neceffitarpno di mandarn li medefmi Procurator! di San_
Marco, ch'erano delinati Ambafciatori in Ongaria per la premura., ,
c'haueuano li Venctiani diiconferuarfi Ragufi, enondinieno qucfti non_.
ardirono d'afficurarf di quelli c'haueuano per fofpettijmavi fi fermarono fo
jamente per cuftodia della Citt, e per mantener 1'vnincrfale ben affettoriolfero di dar la Cittadinanza Venetiana tutti li Ragufei, come cor.a dal
la Ducale regiftrata nel fine del loro atuto fcritta a Marco Soranzo , all 'ho
ra la fconda volta Cont di Ragufi data li z.Gennaro Ind. 1 1. che fu del 1 358
Natiuitate.
La premura, che moftraiiano d'hauerli Venetiani di confcruarfi queflo
luoco pi dcgl'altri , deue efler prouenuta , che bifognandoli ceder il refto
della Dalmatia, e Croatia con li titoli , fpcrauano di potcrfi ritener Ragufi ,
come Citt pofta fuori delli limiti del Rcgno di Dalmatia,eCroatia, & infie
rne con Ragufi haurebbono con la fteffa ragione voluto , che la famiglia Zorzi ritenefle l'ifole di Corzola , e Melcda, che non fi troua, c'habbino'in alcun
tempo riconofciuto la Corona d'Ongaria, come haucua f'arto Lcfina, e Brazza, e rimanendoli quefti luochi fperauano , che la nauigatione del Golfo non
li farebbe riufcita molto incomoda: m come che il Re non haur voluto fentir difpute de confini dclla Dalmatia, con le diftintioni folite praticarfi ne'tribunali , &c intendendo per Dalmatia tutto quelo , che li Venetiani pofiedeuano tanto in terra , quanto in mare dajllilria fino Durazzo , come era_,
anticamcnte al tempo de Romani , conuenne efprimerlo nelli patti, e cndccenderealfuo volere per confeguir la pace con la reflitutione di quelo li
haueua occupato in Treuifana .
S'era in quefto mentre . i?<8.refaNona, & alli i^.Fcbraro
fuflequente fu conclufa la pace col Re mecfefimo , ch'era vcnuto a Zara , &
all j.ftipulata in Venetia, ch'in foftanza contiene . Che li Venetiani cedeuano al Re tutta la Dalmatia , cio tutti H luochi , S Ifole da mezzo Quarnaro fino a Durazzo nominatamente efprefli , infierne col titolo di Dalmatia,
e Croada, prometiendo di rilaflare tutti li luochi, che tcniuano, e quelli ,
che non fofsero in loro potere , ritirar da quelli li Rettori , e gente loro , c_
non riceuerli neH'auuenire,che voleuano interire di Corzola, e Meleda, ch'era
delli Zorzi ; & in efectitione di quefta pace commifero alli Rettori , che tornaero Venetia , e lafciaflero efli luochi al Re d'Ongaria , come fcriue il Catodo , & vn Cronifta li nomina tutti .
"Pietro Badoer Capitana el Caflel di Zara.Giacomo Corner Conte ,Jrbe,Giacomo Ziuretndi Cont Tago, 1\(/co/o Crner Cont di Cherfo,e Ofsaro, Triclo Crner C.
di Lefina . - . Zor^t Cont di Curila, Marco Saudo Cont di Raguj.
M non fcriue , chi fbfle Cont di Scardona, dice folo,
e Scardona , della guale (i haueua dominio f mefsa in le man del d'Ongaria.
Conua pero dalla fopraregiftrata reftitutione de beni fatta in Scardona^ ,
che pochi giorni auanti la ftipulation d'efla pace , v'era Cont Lorenzo Celfi
iopr.mominato , fcriuendo il medefimo Caroldo , che fofle fatto Cap i t an io
General in ria , e ch'intefo l'auuifo della pace conclufa,regola(se le militie
diquellaProuincia : onde fi far partito da Scardona auanti la refa , erimaAoui il Cap <k ftridati del prefidio , fcriundo pure il medcmo Caroldo,ch'
il

Di Trau .
il Capitnio di Scrdon domandaua vettouaglia, che dal Capitaine di Gol
fo li mandata , e prouifto alia cuftodia di due altre terre di Sibenico , ch_
faranno ftati li Caftelli di Dazlina , e Bachitniza , ch'ancora i doueuano trouare in poter de Venetian! .

Del tumulto feguito nella Citt. Cap.].

SEgu di notte gran tumulto in Trail , nel quale fu ferito il Vefcouo di L?fma, e faccheggiata la cafa di GiofetFo Ciga, ed egli con li fuoi parcnti ugi in Spalato , come ferine Cutas doppo il lopracitato luoco .
1 llts temporibtts pofl aliquod temporil interuallum fubfecuta eil reiteratio p'is
Epidtmix , & gentem Spalati multa morte peremit * nat.nri Redemptoris cu>renteitfo die penltimo men. febr. & poft modicum temptts interualit populuf
Trag, tnfurrexit aduerftts nobiles, & 14 domuf nobilium Trag, totaltter depredauerunt , vid. domas lofeph cum omnibus fuis fegibits de Cigis ipfospersequendo; qui
omnes nobiles Trag.fugerunt Spalat,popularefq. Traguj receperunt in fe dommimn
Ciu.Tr. regentes ipfum, & gubemantes ad ipforum lilitam & volnntatem .

Ci feguito fu dal R delegato il cafo Nicolo Zecch Bao Giudice dclla

fu.Corte, &Giouanni Bao di Dalmatia, e Croatia, liquali ordinarono
alli Rettori , e Sauij ( li nomi de quali non s'efprimono ) che formafsero proceffo per inquifitione , e di qucti fi troua nelli atti dela Cancellaria la relatione del feguente tenore .
Rel.itiones fiend* Dnit Bronibut pro parte Dfiorum Reftorum , & fapientum niiuntorum eis de mandato prediftorum Dominorum Baronum.
"Primo refer unt tjuod volentes fecundum mandatum pred. DD. Baronum tilos de
Tragurio reducere ad concordiam, poft multa , & multa hie inde ditta > & per
nibil demum facer potuerunt . tem referunt,quodpro , que reperta font per Le
gatos mifsos Trag, per prefjtos Dnos Legatos uper predtftis negotifs de obieuis , &
oppofitis contra Jofeph , & eiuf cmplices per parten aduerfam in nullo penitus reperiunt culpabiles . Itemreferunt,quodperea, qu&babcntur diffus lofepb eil in-,
concordij. cum Coi Trag, de omni damno quod afierebat ftbi fore illatum &falum in
fuis rebut, & bonis pro Tr.ipfo Coefoluente eidem flor, zjj.vel id circa in aura.
Itern referan t quod volentibiu ipfis moderare , & taxare damna, que ajserit dim
lofcpbftbi,&fuis complicibuf fore illata, &fa8a,&derobatadefnis bonis mobili.
bus per que reperiuntfore reflituta lofepb , & pera que pofsunt conieftari vide
tur eis quod vltra e a, quefuntreftiiuta eidcm lofeph dapnum illatum ipfi lofepb , &
ciuf complicibus in fuis arnisijs , & rebus mobilibus non poteft afcendere vltra valo
rem flor. looo. <& de tanta quantitatecicdunt eumpofse contentan , & requifito eo
ft de tanto contentjrrtur,ri'f/>oJit,ijuoddumodo iuflitiafiat,de alijs iniurijs/ibi,&futi
illatti contentaretur de totoeo, quod per prediflos UnosReftorts,&faptentesdi8'im
& determmatum efset, & quod tterato plut es interrogatus ft contentaretur dedift*
tuxationeflor.iooorcjponditvtfupra, & nihil aliud potuimus habere afserenteeo
quodcertisoccaftonibus -.iud dicere non poterat necvolebat. Item referunt quod
per ea, que rcperiuntur contra StefbanumfUtum naturalcm iJ),E$ife.Tr.vid, quod

Delle Memorie
percufpt manu prpria D.EpumTbaren.plunbuspercuffion'tbus de preceptoftbifatto
per tArchidiaconum Tr. videtur eis quod quia vilis perfona eft , & male opmionis,r
famepauca habens in bonis, quod pena corporalis ei fit inferenda vid-quod manusilU
cum qua percufjit pred.D.Epm ei bracbio amputetur , & quodperpetuoft bannitus de Ciu.& diflrittu Tr.l tern r eferunt quodper atteflationesfidtdignorum receptas
per fupstos jimbaf. reperitur ircbidiaconumTr. qui eft in manibus veftris fuifse
principalem , induttorem , & fautorem ditti tumultus,ftrepitus, & rumoits i & induttorem fuifse 1[ . adderobationes faciendas perpredittos de rebus ditti loseph, & eiusfequacium . Quod autem iurisfuper inde cum fit
perfona Ecclica hoc rclinquunt dominationi veftr* &fapientis, & prudenti* terminavdum, & quod omnespofsefficnes, & bona patrimonialia ditti Archidiaconiven'
dantur , &precium eorum detur ditto Iofeph , nomine quo supra pro taxatwnepreiitta vt fupra . Item teferunt quod per ea , qua reperiuntur per atttationes prodiutat perpredittos Ambaf. receptas fuper fatto ditti tumultus , & robarte reperitur,
quod Donatus, & utnguftv us fratresfilij q.Cafotti, & "Petrus , & T^icolaus *
tes jrchidiacom ,& "Htcolaus lacobifueruntprmcipaliores penes predittura Archidtac.auttores fautores omnium , & fingularium perfonarum ad dittos robarits,
predationesfaciendas , & faas de bonis d.losepb , & sequaci/tm suorum ; vnde vi
detur eis , quod veniant condtmnandi qutlibet suprascriptorum in flor. 150 pro quo
betper eos, & complicibus ipforum dandos ditto lofeph suo nomine,& aliorumfuorum complicium in numero illorum 2000 [lor. fuperius taxat.pro dtttis derobationibus atq. damn is . Item referunt quod quia reperitur , quod Matuxina ,& Matht its
Crezjgn populares fuerum principalioret , qui cureruntadarma, clamauerunt
induentespopulum contra nobiles cumflrepitu , &furore videtur el* quod preditii
perpetuo fint banniti de Ciu.& diflrittu Tr.& condemnentur in floreaos centum pro
quolibet cor. dandis preditto lofeph pro dittts damnis nomine quofuo , & computan'
dis in taxatione pred. 2000 flor. Itern referunt , quod os infrafcripti populares reperti culpabiles principal/ores de dittis robarijf , & predationibus condemnentur in flor.
5 pro quolibet dandis , & computandis vtfupra , nomine quo fupra nomina quorum
funthdc.
Volefa Slouigne > Day m us Muxanigra, Xagi%a, ladrith Stanofeuegh, Stippos Mw
ftgh,Rufco Sartor, Mathews Lu^inigh, Matheus Slinko, Ioannes ^, Hade
S urdus, Oxre Laboram , Grubacius, & Hadefus fratres , Miles Milatcouich Item
referunt quod rcftduurn dittorum 1000 flor, quod reftaret ad [oluendum detracts fuprafcriptis quantitabus predittorum omnium fuperius condtmnatorum , & faino ft
aliquis predittorum non effet idoneus infoluendode eaquantitate de qua fueritcondemnatus per infrafenptos integraliter perfoluatur itx quod ditto lofeph nomine
quofupra de predittts , & infrafcriptis condemnationibus ejfe debeat integraliter
jatisjattum vjque ad quantitatem dittor. flor, zooofupcrius taxatam nomina vero
funthec
7Jculhra Vimpligb , Stepbanus Ortolanus,Crefla Tlrffufta, Loure Sclauus Zuue
Cognatus Mathei Luxintgh, Cafle Vladislamch, Boxe Cuxarinich, Martinus T^aturalis ArcbidiaconifHjcola Martini Marangoni, Maroy Drcchia,Holcina Sartor,Miloslauus Milotrantgb ', Thoma Sillauich , Frater cuts',, luray Hadoslaui, Frater bragane, Micxa aligar , Matheus de Liftna,lacobus Teruos aui , Matheus Radouani ,
Dobray Marinarius , kadutacus Mannanus , preffa Geigouicb , Stipan Marttnich ,
Thomas naturalis Mamie , I anus Caroanuh, Thomadus lcfja,Tbomadtts de Ragu.
fio , lacobus Branicouicb , Matbeut QerMCtchFiuus Stanafjauich , Tnbacuxtius
Tolle,

Di Trau.

167

Tolle, Rjdoslaurn eius famulus, olim,Iacobus Cogacifrater eius , Taderna cogntm

qualcx, DragusSeruitor , "Petan Salinartus , Micoe Molinartus , Treffa Dragulaui ,
Titela Damian/ , Radoftus Stmofe , Begne Totiiis , Stipan Damianich , Hade Tabernarius,StipanVeruoslaui , G reffi^an , Katar na filia Medici, *Anire&s Vafcidicb ,
Thomadus Grflouicb, Diminacb Cherpfct,Bille Vafculic, Dobroy Radogoil, Andrea*
Sorter, Matbeus du , Dminacb Marinartus , Gurba Calcgarius Marcus Guillofupice , Gregorius Borcouic , yiadorus lacuti , Matbeus Caruauica , Ratteus Copri.
nicht duofiltj Dofmacich, Stipan Mafcoltch Tripco Blcba, Radofiits,& Lourinus fratres, Micoe Mutus, StippanVeidelic ,Iacobus Boglie , Bertanus Vertani , Rufet
Sie , Tetrefil. ffc , Radvy Tutafticb , fjfa Butina , 71 Tlauich , Hide Cognatus
Biancbi.
item rtferunt quod cum per legitimas probants babeatur quod ditla nolle ditli rumoris, & tumultus Stanoy de', Spalato mercator habitator Tr. derob atus fuerit de
omnibus rebus fuis mobtlibus exiftenttbus tn domo fue habitatiouisper infrascriptos ,
yideturpred. Dts , quod diclo Stanoy turante veritatem dicere de damno ftbi illato
per infrascriptos non pojendo turare florenis 100 fup% a , fed ab inde infra quantum
iuraueritfefuiffe dammficatum,foluatur eidem per infrafcriptos drobt. in bunc modum. sAugufiinus nepos jiugulxCaxotti , quia fuit caput , & principalis omnium
Horum foluat flor. 50 7{cho Iacobi, quifuit ad did am robariam quia efl nobilisfol
uat flor, $.Omncs vc , infrafcriptifoluant refftduum vfque ad complementurtL
di&orfior. 200 pro rata nomina unt G> ubac tus , & Radeta francs , & Milos
Mtcouich,Duymus Muf*nigra,Ofre, Morinus emtcegnotus ,(, Mtrgur
dich, Micoe Mutus, Sttppan Mardeffichjacobus Baghe Item referunt, quod quia reperitur,quod "HUolaus Marini Andre, & Gau%ignx
eiusfraterfuerunt in Comitiuacum ^Archidicono , & impofuerunt Riuario, fiue
"Preconi cou quod proclamaret alta voce, quod quicumque poffet , & veet interficere lofep predielum habere deberet ft hoc faceret vnam de melioribus poffeffionibus ip.
fins Iofep ; videtin eis quod preditli ambofratrcs ditlade caufafmt, & ejfedebeant
elegat,& confinait Ciu.Tr.tT diftritl. yfq.ad vnuwaunum proxime tubfequentemvnus ad Ciuitatem Spaleti, & alterad Cm. Syben.fctentes ipfos nonfitiffe repertos culpabiles de robara preditla .

Segu poi la fentenza delli predetti delegati Regfj, ch'originale Ci trouaua

in mano del fopradetto Signor Aluife Cippico,e comincia cosi.
In Chr. nomine kirnen . jnnoDni 1358 Ind. xi. die \a.men.iug.
funt condemnationes corporalcs,Cr pecuniarie , &fcntemtie condtrmnationum
corporalium , & pecunialium hodie date , tr late , " inferiptis fententialiterpro
mulgate per 111." & M " Dos Hcolaum Banum Zech ludicem Curie Regis Hung*
& loannem totiits Dalm.tr Croat.Btnum L gatos, & yicegerentesSer."1 Principie
Drii noflri D.Ludouici D.G- Regis Hungarie md partes Dalm. & Croat.
E poi di mano in mano vengono regiftrate le medeme condanne corporali, e pecuniarie, cjuafi di parola, in parola con turti li nomi come ftanno nella
lopradctta relatione alterando alcunc pochc , e prima ch'a Stefano, c'haueu*
la notte dcll'annoproDmo n^Tato delmefe di Dcembre ferito il Vcfrouo
diLefina fano tagliate ambe lemani, poi l'Archidiacono t rimcioalfuo
Ordinario^ che debba ftar in prigionc in vita fu per pianger li fuoi'peccati.

 68

Delle Memorie

i hclibenilifoTeroconffcati conforme alia dettarelatione. Donato, &

Agoftino Cafocti olte la pena pecuniaria h'ano banditi dalla Cittd per mez.
z'anno . Che le condanne iano pgate a Giofeftb auanti le feile di Natalo ;
concludendo , ch'in pena della vita, e conficatione de benidebbano tutti viuer quicti , e queila fentenza fu dal R contcrmata del i j jp.
L'altre differenze nella fopradetta relatione accennate fiirono comprqmefle nel Bao di Dal.e Croatia, il quale public la fentenza in Tra, l'origi
nale della quale , apprelo il medeimo Signor Cippico , & del feguentej
tenore.
Ttys loarmef tocius Dilmati , & Croati. Banus arbitrator , & amlcabilis com.
pofitor comnniter , & concordtter affumptus Radulpho de laTiro Tote Ciuitatis
Tr.Dragnlino Charuatini Capitaniopopulinobilibus ,& populo Ciu.Tr.ex vna par
te , de quo compromiso apparetpublico luramento [cripta manu loti q.D, Bland de
Banonia Canc.Cois Trag, in 1358 Ind. xi die 1 7 Mardi , & nob. virolofephoStepbani Tetro, & Ciga eiusfilijs , Dnymo Ptri lofeph , Yuanofratrib. & filijs (.
Aiichoy Stephani , & Stephano , Tetro , & Radoslauo fratribus , &filijs q, Duymi
Stephani, necnon&Silneflro Baronis omnibus CiuibusTrag. ex parte altra, de
quo compromib apparet manu Frtncijci SerManfredi de Surds dcTlacentia not
mr.Cis Spalat. in itf%.Indxi.diei8mcn. Martij vigore arbitrij nobis perdif<ts
partes attributixpi nomine inuocato pro tribunali fedentes dicimus, fententiamus ,
laudamus,arbitr.&pronunciamus. Quodomnest&finguliprocc'usi&ineuit*
teslificat.fenten.& bannimenta quoquo modofafti, velfafte contra ipfos lofeph,Tet.
& igaeius filias , &omnes&fingulosfuptosperantedittum Totem Capitn. Iitdices , feu Officiales alitu difti Cois Tr. vfque in diem prefentem ftnt (affi , & caffa ,
irriti, irrite, & irrita, & nullius valoris efficacie , vel momenti , &fic eos volumus
reputori , & teneri , & quod ipfis modo in antea nulia fides debeat adhiberi , nee in
lucera debeant apparere exnunc vigore diu. compromifs. precipientes , & ma.nd.antespanib.fupradiftis, &cuilibet ipforum quod ipfis proceffibusinqiiif. fenten. &
bannimentis vti non debeant modo aliquo , vel ingenio aliquo quefito colore in ludi
do, vel extra,feu vti facer , vel vtentibus fauere ditto ,fatto , vel opere , ~
fue ditforumprocefsuum inquif.teflic.fentent. & bannira. opponere vna pars con
tra aliam qmcquam , vel allegare , cum nobis appareat euidenter ipfos processus inqult. teftific-fent. & bannimenta potius exfomiteneqmtieforefatla,quam exaftu,
iuflitie , U" maliciam infe, & non veritatcm continere ; nam idem Rudulfus de Tiro
non erat ex commiffione Regia diJe Ciuit- Totefl.t,fed ex nutu aliquorum Trag* qui
de mandato Regio vfl pernos deletusquianuUns poteftefsein Ciuitatibus Dalmalie
Toteflaf, vel Capitaneas , nifi de volntate Regia, & de eius commiffione ; vade
Dragolinus Caruatinifuptus, quifedicbat Capit. dne Ci, non fuit de nutu Regio
premifse Ciuit.verus Capitaneut vt afserebat, qui per inde vt clarius apparet eilfententialitermuxime condemnatus , cum nobis conftct, &" appareat man'fee predi(os lofeph Steph.Tet.& Cigam eius filias, & omnes , & fingidos fupfos fore contra
Deum,& iuflitiam inclpalos de contends in ipfis procejjibus inquifitionum , <& fententijs ' namfemper ipfos reperimus fore fideltffimos Sacre Regie Maieflati, & hoc
fub pena in compromiso contenta in fwgulis, & proftngnliicapitulis\partibHs , &
mtmbris buius arbitrij, & Ijudunfiu permaneatfirmitate .
Latum, &promulgatumfuitfuptHmarbitriuw, &landnminCiti. Trag, '
Monaerio S.Ioif Bap. diUe du. per nos Banum (Uitriitm , bitrat, fuptum b

s die vero j men. *>n. in quorum taemoriam pre[entes

Di T.

169

fsnteseriiumus, & gilli nfi appenone eomuniri .

Trouafianconell'Archiuiola fentenza del Vefcouo Bartolome, nella_^
quale doppo vna bella prefatione , che all'vfo de' Ecclefiaftici detefta Ii vitij ,
Sc efalta la giutitia; narrati molti delitti cmeffidall'Archidicono prcdetto
in vari) tempi , & in particolare quando il Vefcouo era nella Legationc della
Sede Apoftolica fopr'accennata > viene fpecificato quello egli operafle nel
predetto tumulto con lc fegucnti parole .
Tfam nofte S.'iJjcolai de menfe decembris 1557 infurgens populus Ciu . Trag, dabolofugerente ad arma idem Arcbidiaconus cum confanguineii fuis armatus in Tlatea publica ortatus domos plurium nobilium fpoliari mandauit, Stepbano Brafixe
Confobrino fno , cum quibufdam alifs aitinentibus complicibm fuis inuaere domum->
in qua habitat Reu.pater D Stephanas Epus Taren. & earn bonis omnibus fpoliari,
ipfumque D.Epumomni Dei timore poflpofito , ommbufque S.R.Ecclte , &Tontificalis ordinis reuerentia prter miffa ferro multis vulneribus percuti'in capite , & ift->
membris , & ipsum Epum creientes extinguen abierunt femiuiuo relitlo in cuius
curatione vulnerum z+de crneo capitis per Cirurgos offa fuere diracla , & in pu
blico demflrata,propter quodfcelus nepbarium & facrilegium celeratum idem Stephanus percuffor Epipreditti captus per potentiam llUmiD nri Regis Vng. et per Ma.
gnicos Dominos D.Ioanncm Zitus Daman Dal. & Sclauomc , " per D.
dium Se^jcarceratus , & e.xaminatus diligenter fu fpontane 1 volntate confeffus
eft, qd de mandato predii Iacobi Archidiaconi percufferat , & vnluerauerat EpTini
fuptum, qui Stepbanus propter hocfententialiter fuit condemnatus muttlatus manibus, & perfententiam publice lataminTlatea.Tr. per nib. virum Rudu'.pbum de
Tiro Totem Ciuit. eiufdem prefente toto populo Ciuit.diuftjue lacobus Arcbidiaconus tamquam inobediens , incorigibilis , & in profundum malorum veniens tradit us
ordmarie iufle curie feculari,& iuus per preditfum D- Banumautl. D. nri Regis
Vng.de Cimt.Trag. relegan', demum propterfuorum fcelerum execrationem notoria,in quibus efl manifee conuiQus per fuptos Magiflros et Barones, et Trincipcs delegata , & eis 7fl." D.Ludouici Regis Vng. prediSifpecialiter poteflat dapnatus pro
indeli Regio , & rebello cumfuerit aufa principalis difcordie, & deflruftionis Traguien.tT Sybenicen. Ciuitatum cumfuis complicibus incarceratus fuit flritto careeri per regios ojfic tales > & mandatofententialiter fado r emitti cum adnorum audi
torium, " carceres norosperpetuos , & per eofdem nobis requifitis inl ant vt di eodemapertam, <&plcnam initiam facer deberemus Regio fub edito; qui lacobus
Arcbidiaconus frattis carcerib. Regijs aufugit,& nunquam fe nolro confpeui prefentauit, & quia tales, & tam nepbarij exceus crimina lefe mateatis in columpn.ts
Ecclie , infratrem D.Tape Romani, m Legatum dicum Taren. federate commiffi notorijs nobis funt, & ceteris manifefliper notorium fatli per euidcntiam opens,
<LT in commuai nobis manifei , & multisfacientibus plene notorium manifeum v:dentibus armatum preditJum Arcbid.publice more militari mxndanttm, & ordiuantem que volebat , er hune foliare , hune percutere , e etiam per notorium prefumptionis violente , quxplenam facitprobationern in iure, & ex multis .tpcrtis prfumtionibuspublicis , & conietluris manife s , que fufciunt ad notorium prefumpticum , vt patet in atlis nort. Curiaferioftus ,&plenius ( & paulo infra )
Ttys Bartolameits Epusfuptus habitofuperbvfs conftliodiligatt , & jeden do p ro
tribunali in Curtiuo noflri Eptui Xpi nomine inuocato, vtdevultu Dei aoflrumuidteium prodeat bijsferiptis fententialiter decUratms , & defimmus lacobum
Tetri

7o

Delle

Tetri q.jrchidaconum TragAntidite in late fenfie, & penas iuris , & eilij Vien. necnon penas latas per conitutiottes Legator.s. Romane Eccle , & Eccle
Metropol.Spalat.communiter mtotaprouincia publice proniulgatat , tTfpecialitcr
incid[fe in . Si quis Tresbiter , &per hat priuatum effe dignitate Orchid. &
omnibus benefits , que in Ciu. & dioceft nofcitur obtinere , & de prediffis Ciuih &
dioc.Trag.ipfum perpetuo effebanditum , pronunciantes euminfuper effe vitandum
ab omnibus tarn Clericis , quant Lakis quoique nteruerit abfolutionis beneficium rft*
forma debita optincre . Referuato nobis indicio fuper alijs fuis excebus , & futuris
condepnationibus inquire nii , & pnniendi , pro vt ordo iuris poulat, & requitit.
Leia, latapronuncala , & promulgata fuit prefens fententia infcriptis folemniter
Tr.in Curtino Epatas per pred,ven. patrem, & D. D. Bartolomeum Dei , *
gratia Trag.Epm fcdentem pro tribunalifub anno Dni i j 5 8. Ind. I . die penltimo
men.oobris , e f dal R confermata Ii . Febr. 1359.
Dalle quali fentenze fi come fi raecoglie , ch'alli 5. Dcembre 1357. feguiffc di notte il tumulto , e che foflero depredate alcune cale , e ferito Stefano
Vefcouo di Leina , cosi confia l'errore dell'anno , edel mefe poico dal Cu
teis; fe bene di queto tumulto non fi sala caula; pare nondimeno, ch'effendo feguito in tempo di guerra aperta tra Vcnetiani,&Ongari contra Giofeffb tanto benemrito di quefti , douefle hauer hauuto fomento da Venetiani , che con l'Armata teniuano Pifle vicine , & al tri luochi in Dalmatia : m
dalla carceratione dell'Archidiacono e dtquello ,j che ferl il Vefcouo fi conofee , che quefto f effetto di quelle difl'enfioni ciuili, che fogliono prorompere in eccefi fmil , che faranno tati caufati dagl'odi j , che doueuano efltre
tra VArchidicono , Se il Vefcouo di Lcfina , il quale confiando dalle fcritture di quella Citt , che fofse Traurino , e da quelle di Tra , che poTedefse la
Cafa con la torre vicina alia Chiefa di S.Nicol , quai cafa hoggidi pofle du
ra dalla cafa Ci gadetta Dorotea differenza dell'altre Ciga , ela torre ven
duta dal medemo Veicouo alla Commimit , come fi riferird quando fi trattar delle mura della Citt , doueua cffer protetto come fuo fratello , o alme
no parente ftretto, che perci l'Archidiacono con li fuoi parenti li Cafotti,
& Andreis inimici di Gio feffo tirata fe la plebe con la fperanza della preda,
quello non ardirono fare di giorno I'efFettuarouo di notte: poiche fuggiti , o
cacciati dalla Citt liCiga, e depredate le cafe , cefs il tumulto, e tu dato
1' :oco al curar delle ferite del Vecouo , e fe bene quell i procefi , e fentenze-,
che nell'arbitraria del Bao vengono mentouate leguirono contra GiofcfFo,
non fi puo diftin gure fe feguiflero prima , o doppo la fu vfeita ; pero piii
verifmile , che feguiflero doppo , e ch'in quel tumulto .fofle eletto dal pop
lo Dragolino Caruatini per Capitanio , if quale per! coprirli delitti leguiti
iiel tumulto predetto procedefle contra efso Giofcffo , per tal caua deuo
clser ftatocondannato, come il Bao s'cfprime nell'arbitraria benchele_>
/enuta d'cfi delegati f ritardeta molto in riguardo delle fattioni feguito
nelia guerra , e poi nell'affiftenza lia perfona del R , che venuto Zara condufe pace con Vcnetiani: fi deue anco auuertire quello s'efprime nella fopratietta relatione fatta a Baroni , che l'Archidiacono era nelle loro mani, e nel fentwnza del Vefcouo , che rotte le prigioni Regie fofse fuggito,e che fia_,
(tato caufa principale delle diflenfoni,c detruttioni delle Citt di Sibenico,
Trj viene con quefto adinfcrirfi, ch'eli folie caua di quel tumulto,

D* .
che fegui in Sibenico de! mefe di Giugno precedente alla fentenza del Vefco.
, che nelli fragment! de Confegli vien mentouata nel modo ieguente .
popularibus extra Ciuitatem . anno
fcquenti /ifunt .

E di quefto ritorno de Nobili trouafi vn'altra memoria del feguente tenore .

J^obiles Ciuiutif Sibeniei fuerunt reductiad tpfam Ciuitatsm Sibenici tenpore
M." & potentis viri D.T^icotat de Zeecb Regnorum Dal. & fr. Baniper determina'
ziontm difii O. Banifaftam cum nobilibus de Dalmatia Tragurij , dum iffe D.Bjntt*
connocuucrct nobiles , & populres Sibenici) & ipfos populres captiuauit , &ipfof
obiles reduxit , & remifit Siben icum in cor. Siatu in i tfy.menfe JLugui.

Onde fe l'Archidicono f caufa principale del tumulto di Sibenico doneua egli trouarfi iui prigionejdoue haur caufato il tumulto, vero fi far val fo di quell'occafione per fuggire , come fece. Oltre di che auuertir f deue .
preffiua del Bao nelrarbitraria , che dichiaraua non efser ftato vero Podeft
Ridolfo poiche non era ftato elctto di volpnt Regia, cos ne anco Draoli_
no Capitanioi onde le fentenze loro circa il tumulto coac illegitime dcuno
eflere ftatc annullate,e percio non i trouano .

Differentia di Wacb, Orog^ e 2(aelocbco l'Arctuefcoito

di SCalato . Caf.6,
On l'occafione, che Vgolino Arciuefcouc diSpalato ando atronar it
R per far contermar i Priiiilegij di qucllaCittfufcitodi tiuouola differenzaaltre volte fopitadelle Ville di Biach, ft Oftrog, & in virt de] Priuilegio di Zuonimiro focregiftrato al cap. 5. del libro 4. v'inclufe anco Radoich, e n'ottenne dal Re il polsefso , come apparifce da vna uora , cheueJ re.
giftro dell Arciuefcouato di Spalato fi troua del feguentc tenore .
1 3 5 8 die x i . Fcbrttarlonnct Tauli it Hangaria , nepos Egrtgij, &potentis "iri D.Ioanais Comitis liffiretulit Capitulo Spalat. quodprcccfit viUaais dfOrozb
ex parte Ser."" Regis Ludouici Hung. grloannisBani Daim. & Cr. T>t obcdiant'D.
Pgoltno ^rchiepo Spalat. Idtminpoffcffionem miftede yillaBiacb, que non era*
habtala propter guerram precedentem . Tropterea die deinde [eqitmti de villa, *doficb ouncupata inprincipio Dubrauarum cum omnibus mrtints .

Ventito poi il R in Dalmatiacomparfero ilmedemo Arciucfcouo, & An-'

drea de Gregorio Lucio eletto Sindico da Traurinili 28.Marzo ijsS.inieme
con Giouanni Bianchi da Bologna Cancellier di Trau , e forono da S.Macil
remeffi alli da lui deputati per la riforma delli ilati delli Regni di DaL .
chefmonoNicolArciiielcouo diColocia CaiiceJlier, Si ejetto di Srri"Oma, Stcfiino Vcfcouo di NitriaMaeftro dlie Sacre letterc.eNico lo c?cZcrh
Giudicc deJla Corte,Gio:Ehuz Bao di Dal.e Cro.e Gregorio cutlodc di Vadiio in Cannico Capellano Regio Spciale, liquali vditcJcra^oni
par

Delle
parti limgamente diftcfe nella fentenza ; nella quale l'Arciiiefcouo allcgaua-
principalmente il Priuilegio di ZHonimiro delh 28. Luglio 1028. checonteneualadonadone tl'cffe ville ,&altri Pmiiltgij, chequello confcrmauano;
all'incontro li Traiirini non oppcncndo come l'altra voira la falfita d tflo PriuiJcgio , che varia da quelle nell'aimo , e mefe , rrui .llegando fulamente , che
non eflendofi m?i ^.'Arcireccui valfi d'tflr PriuilegiO qualche fi foflc,quefto
tcm-ro in fecretp , non li giouaua , come fe mai fatto fcTe , e nell'illefsa ma
niera le ueconhrmr.tioni: all'incontrc !i Priuilegij Regali loro haucr hauuto
l'eiecutioni pubhche , e notorie da tempi de qua'i non v'era memoria in con
trario ; onde li dcputsti trasicr.tifi ali luochi contcfi , e veduto, che Biach, e
Olrog crano inclu! nelli conHni di Trau, finalmente nella conregatione de
nobili di Dal.eCrp. celbrala di commiflioiie Regia fptto Oftrouiza infor
mad riferifcono eflere ftati fempre pofseduti daTraurini, perci li hauenano aditidicato ad tifi Traurini , e quena fentcnza S.Maefr conferira li 23. Agofo 13 58. come nel fuo originale , che nell'Archiuio f legge .
Simile decifione di parola m parola quafi, edello fteTogiorno fegui fa di Giofeffo Ciga della villa Radofich, che dalli Signori Cippici di Coriolano fuoi fuccefsori , e pofsefsori di quel luoco fi conferua .
Non f fopi con tutto ci la controuerfa di Otrog; ma fufcitati alcuni, che
diceuano efsere idichi di Oftrog (benche habitafsero in Trau ) da Francefco q.Damiano da Spalato , & in virt dlia fopvanominata fentenza dcgl'arbitri al cap. 5.del libro 3. feguta del 1277. dimand auanti Stefano Veicouo
ili Nitria Dottor in Teologa, eGiouanniDottordi legge delegati Rgi) ,
che fofse rilafciato Oftrog ad effi Didichi , e rifpondendo Franceco di Gior
gio da Zara Canalicr Regio Conte , e li diffnfori del Commun di Trau, cho
la fentenza arbitraria non oftaua all loro Priuilegij Regali : onde li Giudici
fopradetti fedendo nella Chiefa di S.Lorenzo di Tra li 5.Agpfto ijjp.terminarono, che per Poccafione della detta fentenza de arbitri non haueuano
confeguito li Didichi alcuna ragione , che non fi ci ano compromeffi ; il che.
fdalRconfermatolii^Settembre 1362. e cos reftarono finalmente fopite le tante volte rinouate differenze de confini con Spalatini .

ornefoffe alteratoilgouerno delUProuincia , e Cuello

chefeguiffefinoallafuerra. tra f^enetiani^e
Genouefi* Cay.j.
VEnut'il R Ludouico Zara non folo fece immediate palefe l'animo fuo
ii voler ricuperar I'altre Citt, & 1 fole , che Venetiani pofsedeuano in
Golfo dall'Iftria verfo Leuante , e perci dichjur Giacomo da Cefano Ao
Armiraglio di Mare , e gli diede anco otlo di Cont di Lefina , Brazza, fe_
bciie Ltfina era ancora m poter de Venetiani , come di opra flato detto, o
dal Priuilegio conccfloZaratinili io. Fcbrarp 13^8. pochigiorni auantila
conclu/jonc della pace apparifce , ma okre di ci fi corgc , che voleua ridurreilgouerno della Prouincia quelliordini, che di gui haueua dctinati fi
douefserp publicare dalli da lui deputati Reformatori dello flato della Dslmatiaarifcruandofel'appeJlaiionedclle caiife; il quai Priuile'io efscudo
ftatg rciiu to ai capitoio . del .ii bro de Regao Pal, k\ Cro. iui anco uc
cin-

Di Trau.

175

tintamente ho accennato gl'ordmi in diuerfi tempi publican circa l'interefse

vniueriale della Proiiincia rimettendo di trattare li particolari nelle inemorie dlia Patria . Deuo dunque qui riferire non folo tutti gl'ordini partico
lari di Trau , de qule fono reflate memorie ; ma anco dell'altre Citt della_j
Prouincia per darne quella maggior contezza, che dalla fcarfezza delle fcritture fi puo cauare .
Li primi ordini , ehe furono publicati dalli medefimi Baroni , che fono nominati nel precedente Capitolo,non fi trouano , ma ne vien fatta mentions
nelli fecondi , che fono li feguenti .
Stephanas D.G.Eus fQtrien: Sacra TbologiA Magifler , lotnnes de Brendeftech
Ciuil'sprofeffor Ser. mi Tr;ncipis Dni nri D.Ludouici Regtf fng. ad partes D Im. Le
gati. Egregio, &potenti militi Regio D.Francifco de Georgia de ladra Comiti , ludcibus , confs & Coi Trag.falutem augumento Regalis gratis & fauoris. Confiderantcs ex parte fidelitatis /Ire confiantiam cum plena obedientu Regie Maiefljti
cxbibita,& utfperatur omni temperefuturo exhibenda.Confiderantes eriam magn*
prouidentie uettre reiptiblicefolertiam, qua nos multifariam uiuis ttocibus, & docu
menta apertijjimu inflruxiflis.Confiderantefq.propter per[ecutiones damna , & dijjipatonnm perplexities, in tjmbus elapfts temporibus propulfi fuiflis profuflentatione
reipublice multis indigentes laborare, confifi auttoritate Regia (fu ngimur; pro ut
ex Legatione noflra nobis oflenfa, & leua in ueflro Grali Confilio potutftis perpendere libertatum Regiarutngratijs infrafcriptt uos duximus munerandos . "Primo uidclicet quod de introitibus, redditibus,& prouentib us (juibufcum(].<& quantumcumq.
depofueritis, vel Thefauris veflris mijeritis vice, & noe dtJi Cou pertineat,& pertinere debeat adfifcum,& ad Cameram prefati Ser.mi Trincipis D. 7^ Regis predicli ,
velaiituiuseiHsofficialis cuiufcumq.prebeminentix, vel dignitatis exiftatifed de
omni eo quod in depofito difti Cois Trag. cumulaueritis,vel cumulare poteritis , ordinabitist & difponeis, & de ipfo facietis pro libito veut voluntan?,& vt decreueritis vobis, & difto Coi radius expedir , nenobflantl, ejuod anno proximo elapfoper
. & Mag. DD.J^icolaum D.G.tunc^tfchiep.Colocen.poflulatum Strigonien.Re.
gie ulefummum Cancellarium , & per me Stepbanum Epum T^trien. Gregoriun
cuuodem faradien. Jiicolaum de Zeech tune Curie Regis ludicem , & loannem Zus
tune toius Dal.& Cro.Banum ordinatum, dcrtant , & mandatumfuerit, quod -,
finccuiuslibet triennij aperiri , & conqueri deberet depofitum cuiuslibet Ciuit. Dalmatie , i] >iidqnid reperiretur deberet diuidi per medium,& vna medietM diuift depaftti Coi Ciuitati, in qua reconditum eet depofitum cederet alia vero medietas (ame
re Regie per offitiales ad hec deputandos depntareinr; QHC ordinationem , & madatit
ex certa fciia reuocamus,irritamus,& penitus ex intunlo nobis offitio annull.imiis.
a. Secundo addentesgratiamgratix volumus , concedimus, & mandamus auftoritate quafupra , quodfal Cois vetri Trag, vender poffitis , & debeatis offitiali Re
giofuper hec dfput i/o , vel diputando, fal vid.per tenam vendibile, & diUus offittlis vobisfolitere teneatur, & debeat pro quolibet ccntinario modioramfalis d men
furam Clu-Iadre , & venditur /6.32 denar.par. integrefine diminutions tiqua. Et
quia nobis confit veridice, quodjal veflrum non eft ita palcrum , fieutfal aliaram
Ciu.Dal*& quia Cimt.ipfa Tr. ad curfum mercator- non eft ita habiliterituata,ficut
alie i iuitates, necnon quod vt mercatores ad ditJam Ciuit. cum fuis mercationibu ,
& rebus accdrent fernper V6s oportuit fal veflrum vender pro tainori pretto ,
qiiam venderctur in alijs Ciuitatib.ex officiali regio depurando auftoritaiepre-

Iklle Memorie
574
difta precipimus,tniungimus,& mandamus quatenus fal veri Cts per terrant vendibilc vender debeat pro soltis tribus parum quodlibet minus quam venditur
falin alijsCiuit.& loc'u Daim. Quoiprecium vendendifal per ipfum officiaient D.
TfsRegisdcclaramui, ordinamm,& etiam voluntas 80 ltb.denar. paru, pro quolibet
centenario modiorum Iadre,velfexgro([orum pro quolibet modio faits, & non vitra,
ietratlis,& defalcatis de veftro fale d\ ftisfoliis tribus par.pro modio vtpremittitur
de quantitate predi ft a .
5. Treterea voluntas,et ordintmus auftoritate qua fupra quod cuilibet Coiti vniucrfttati, velperfonis quibuslibet fingularibus licit um fit , & liberum vender fal
fu um , qutbujc vmque voluerit per mare adducendut* , ita quod emptor diftt filis per
ma> e addiiicndi folnat tanturn tres flot enos auri pro quolibet centenario modiorum,
rel pro ratairtum fiorenorum ft minus erunt .
Que tarnen emptio diftt faits de certa confeientia, & ordinatione effitialis Regij ai
hec dept tatU vel deputandt taliter celebretur,quod Camera Regis non valeat defraudari,eon ubflantibus alijs oriinationibus faftis per diftos Dftos Legatos , vel offit tales
i per m are, obftante quoi
antea de quoltbet centenario modiorum[oluebant.per mare floreni quiuq. auri. Quat
omnespretcrttxs obferuattat ex nc in antea nulliusvolumut effe roboris,vel momt
4. Demi ordtnamus,& decernimus auoritate prcdta ex certafeientia quoi nul
lius Ciuis Trag.feu diriftualis,nec etiam ipfum ( oe de fruibus reddittb.& prouen tibus in , & ex , territorio , & difiriftu Trag perceptif , & habitis tarn de rebus immobilibm,quamfequomodocumq. . . . necnon& animalibus ft eos vendet conetui
fuo Trag, vel diflriUualt, vel ex parte per fe, vel per concluent Tragxfeu dtflrift.vcn dendos etiam in alienis paHibusfoluat , vel teneaturfoluere trigeftmam D.R<gi n'ro,
vel ofjciali eins , & hoc ft diftt fru ftus , & bona dior.ftuuum , & prouentuum,
vel etiam ft Ciuis pro, r cum pecunia forenft s emerit teneatur foluere triceftmam
generalem.Si veio fraus buic noflre ordinationt fafta fuerit , & comperta per offitial
Regium , cuius inquiftttonem iiligentem & ordinem in hac parte committimus tunc
fraudem faciens careat perpetuo prtfentigratia,& Triuil. & perdat omnet prediClos
fuosfruftus venales, vel pecuntam pro quafuerunt vamniati. $.Udiicicntes tarnen
quoi quilibet Ciuis Trag.adducet mercationes, vel loca venalta de alijs quibufeumq.
partibus,& locis teneatur,& debeatfoluere trigefmam.6 Infuper etiam volumus.et
au ftornate predi fta vobis concedmus, quodft veftrum Trag,feu alt quafpec talis
perfona Ciuit.Trag.peterttur , vel molcflaretur fuper aliqua re , vel caufa ab aliqua
fpecialiperfona,vel Trag.fpecialemperfonam aliquant moleflaret de rebus , &
pcffeffionibusin veilrts confintbus exiflentibus quod caufa ipfa , vel ipfe quefl ones
emnes vtntilari debeant coram omite, & Curia Trag.& per ipfum Comitem,& Cu
riam terminari,& deffiniri,&fubfequenter perfequentem Curiamfecundum formam
attorum verorum . Verum ft latisfententijs aliqua partium fe tener et grau a tarn
lu itum fit ei, & poffit appe liare ad predil.D.71 Regem , & appellationem profequi
tanquam ad Dmm naturalem. 7 Treterea concedimus vobis de grattafpcttali , quoi
de blado cuiujumq. generis extflat quod bladum de extrais partibi-spurtabit. ai
Ciuitatem veftram Tr. pro vftt, & neceffitate Ciuit.ipftus , & diflriftus officialis Re
gius de prefenti deputatus , velguitnpoflerum deputab.tttr nullam trigeftmam exigere poffit vel debeat, fi per extranettw, quam fi per Ctucm bladum ipfum ad tuTr.portari contigcril.In quarumgratiar.i? ordtnum prefenltum , & retraft ationem
grauaminum predift teimonitim,&firm.tatempreJat.fidcl.D.1^.Regis (oitatilud.
conf. & Coi , & omnibus , &fingulis quorum interdi , vel intereffe potent Ciutbtts
Trag*

Di .

175

Trag.prefeni'priuil. conccffimus rfque ad beneplacitum fitloriofijfimi D. T^. Regis

duraturnm appenfione figillorum aojlrorum mumnime roboratum. Datum, & ailnm
7'rag.currentc anno Dm 1 359. Ind. \ die 5 naff. Aug. contcrmato dal Re Lodouicoli n.Settembre 1362.
L'ifteffi ordini trouano anco in Spalato dati in Sibenico li 18.del medemo
mefei neqiulifono regiftrate le me defime parole del 1. 3. e quarto capo , e_*
non gl'altri ; e fi come fe ne vede la caufa per la quale (lato ommcfso il 2.ca
po cntenendo il particolare del fale di Tra, ene per cfser di pcggior qualit degl'altn dellaProuincia,fconcedeuafofse venduto minor prezzo ; m
perche non fiano ftati regiftrati il 6.che contiene l'appellatione al R , & il 7.
che non fi pagafse trentefimo dlie biaue , che concetneuano l'interefse vniuerfale , e commune con l'altre Citti dlia Prouincia , non fi pu afsegnar
caufa alcuna non trouandofi altri ordini di qnefti doi delegan' , faluo d' vna_
decifione dlia pretenfione>ch'haueua mofso il Vefcouo di Sibenico con cafionedelpriuilegioconcefsoSibenzaninelIa deditione dlia Citt, nel
quale erano Hte aggiunte al loro territorio le Ville di Neueft, Coparno,Peremica , e Sitniza , cn'erano fottopofte nello fpirituale al Vefcouato di Tra ;
contendeua perciche le dcime dlie predette ville fofserodate lui, al
quai tentatiuo opponendofi il Vefcouo , e Capitolo di Tra , onde dele*
cat i infierne col Bao efsendo nella medefima Citt di Sibenico li 22. del me
demo mefe d'Agolo dichiararono,che Ja conceffione Regia s'intendeua del
temporale folamente, chele decime doue'sero continuar pagarfi alla_
Chiefa di Tra .
Haueua in quclo mentre il R Ludouico mofsofi in perfona contrai R di
Rafcia, come haueua promefso al Sommo Ponteficc , ecome fcriueMattio
Villani al cap.32.del p.Iibro il mefe di Maggio pafsato il Danubio , e non hauendo hauuto ardire li Rafciani d opporfegli m carapagna fiiofsero ritirati
nelle felue;perci egli guaftata la campagna , ritornafse vittoriofo , Se al cap.
12. del io.libro, che feguente il R con la Regina fu moglie venifse
Zara, Sc iui fermafse parecchi mefi,doue fabricafse vn monafterio , nel qua
le haueua hauuto animo la Regina di ritirarfi per efsere fterile: acci il R potefsepigliar altra moglie; mache non l'effettualse. Nelle feritture perodi
Zara fi troua,che Ja Regina madre del R venifse Zara il medefim'anno man
data dal figliolo per riformatione delli Regni di Dalrrue Cro.e che con alcuni
Baronierigefsetribunale, & aaminibrafse giuftitia : il che dalli Confegli di
Tra vien men touato .
1350 die iJ^ouembris . Quod Comet ire debet obuiam Rgine antique, que
eedet lairam cum tribus eletlis,quifunt jindrcM Gregorij,Donatus Cafotti, Vetrus
lofepb.
Die 1 3 ' tntteniantur necceiariapro aduentu Rginefi veniret Trag.
Die 19 dili. Mittantur quatuor Umbafiatores ad petitione Rgine, & fini Sindi
ci trailent cum Regina i fed aliquid v eilet contra libertatem Ciuit. non concludant,fed duoreuertantur ad fignicandum , & fterant 91 vnciarum argenti,
V expitt hnt in ladra duc- 200 proalijs exenijs d.uidis Barontbus , quifecumfrtnt
ellcii ofepb Stephani, HfCoiMS Mariai , Donatus Cdjotti , Ludouicm
l omni s.
S i
Dxlh

Dlie
Dalli qualli refta certificate , che la Regina Madre fola ; e non la moglio
col Re venifse Zara 1560. m perche ambe due quefte Regine haueuano lo

opradettoConfegliodiTraihedellagiouane ivede labell'arca d'aigento

dorata fatta da le al corpo di S.Simonc Zara con l'incrittione , che llata
rcgiftrata al cap. i. in fine del libro 5. De Regno Dal.& Cr.
Circa il incdcfrno tempo racconta il Carldo,che tra'l Re d'Ongaria,e Venetis.!!! era nata qualche difcrenza circa la nauigatione del Goifo, la qualc fe
bcneperall'horafofse fopitacon vincendeuoli pateiui, chefi faceuano all
nauiganti d'ambi li ftati : tuttauia l'animo del Re nonreftafse fatisfattOj&
hauende nel mcdefmo tempo conclufo Ji Venetian i lega col Re di Cipro , ej
gran
Maeftro
Rodi armata
contra Ttirchi,
chedicorfeggiauano
perdil'Arcipelago
,e
perci
facendodenuoua
Francelco
Gergio Cont
Trau , chacra-*
andato Zara per riuerir la Regina Madre fermato/i iui auuifauaPaolo fuo figlioloj e Luogotenente nellaContea,che per le 10. Galre, che Venetiani ha
ueuano rmate dhuomini guerrier! fi douefsero far diligent guardie , & al
ritorno d'efso Cont li 23. Ottobre 1 361. furono deputat nel Confglio cin
gue, che con efso Cont dafsero gl'ordmi opportun per le guardie , e que
h j.Nouembre fufsequente li piiblicarono ; li quali contenendo particolari,
che altroue non trouano fi regiftraranno^come lanno in cli Confegli.
die 23 Ottobtis , In Conlio &c, quinqu nobiles \.
Marinas Marchi, T^/co/ Marini , "Petrus Cipici,Deffa Damiani,Lodouicus loan*
nl die 13 T^nuembris Infrascripta eft proHifiofatta , & ordinata fer fuptum D.Comitem,&fuptos quinq. nobiles eleSos,& dputtes fuper cuflodia Ciu. & Burgi .
"Primo quod in tntate omni noue deputenturper/one 30 vid.decene tres ad cuflodiam, vid quod duo nobllts fieri debeant Capitana difie cuflodie , qui duo nobiles in^
prefentia Militis D.Comitis vacare debeant illas refiduos 28 quidati erunteifdemper
fupe rSiitcm infcriptis, e de ipfis mittere quatuor ad cuflodiendum fupcr porta* pontis
terre firme, feu becbarie, qui quatuor bene & legaliter diuidendo inter fe nouem debant diftamcutfodiam facer, & alios quatuor difti Capitanei mtttcre debeant ad
cuftodiam ad portara Ciuitatis S'-T^colai , quifimili modo dmidere debeant nouera ,
& cuflodire vtfupra , & fedecim homines debeant ordinre in Lodia , qui Cde dm diuidentes interfe in quatuor partes nouem debeant bene cuflodire mittendo qua,
tnor vicib.qualibet noue ipft de Lodia ad viddum ft iui, qui dputait j"untad por t am
terre firme tbifiint ad portas corum, quodfi reperirent aliquem deficcrc ipft , qui iuiffentad videndum ,& non inuenient eos,teneantur ilios tales deficientet,feu dormien
tes, qui debent vigilare denunciare debeant diftis Capitane , r ipft Capitanei , tant
ifles dficientes, qum omnes alias , qui non venirent ad cuflodiam, feu contrafacerentordinatumiili infcriptis prefentare omni mane Dno Comiti, qui D. ornes teneatur in continent! omnes fie contrahacientes & accufatoffacertfoluere Carnerario
fou Trag.jol.$ paruarum pro quolibet & quod os, qui dputait erunt ad diftam enflodiam perjonaliter venire teneantur ad dilam cuodiam , poffint aliquem
locofui in cambio poner , nifi bominemfufficientem qui tranfeat etatem annonim
1 6 ufque ad etatem jo & omnes tam Capitanei , quam cetericusldcsteneantur uenirc ad diftam citiodiamfaitem cumiada, quod non uenirrntfo'.ttac
'

Di Tra.

277

lie , qui non haberet Spatamfol. 5. par* & ft aliquis , ex ipfis cuftodibus prefentattt:
Capuanas recelen t fine licentia dielt Cap. loco fibi dputato antequam puljctur cepana matutini S.Lattrentij foluat Coi qualibet vice fol>x par. et Capitaneas tenttt.r
perfacr amentum notificare D.Comiti . Infuper de fuprafciiptis tribus decimis duo ntbiles mitti debeant ad cuftodiam Burgi extra Ciuitatem quibm du, bus nobtiibus inuer.iatitr in Burgo pro pecunia Coisvnadomuncula , vbi po[fent in noEle ma
uere quando erit malum tempns & ditliduo ibi in Burgo fieri debeant Capitanei ,
de bominibus Burgi habere debent perfonas viginti , vid. definas duos , quas vigtr.t:
perfonas ordhare debeant in infrafcriptnm modum, videlicet . Trimos quatuor ad
Tontem Bue , qui tota node diuidantur in fe bene , & diligenter debeant cufloiir?
Z"a!i] quatuor per ipfos Capitanees debeant deputariad cuftodiam in orto Domine
St*necc fororis olim ^Andre Gregonj , quifimili modo nofte diuidantur bene, & dili
genter cuflodire debeant , & debeant ipfi Capitanei deputare ad cufio*
di am porius circa locum qui vocatur jlrfenalus , quifimiliter diuidantur , & vtfu.
pra debeant aiftodire\. Et quia de iflis 1 1 aliqui ex ipfis quatuor Cinibus vifitare de
beant in not~ie tamillos exijlentes ad Tontetn quam exijlentes adortum, &fiinuenerint ipfos non cuflodientesfeu aliquem ex ipfts ex fuprafenptis 20 di-putatis ad cu
ftodiam Burgi; feu ft iamprefentati recdrent ciiftodiamodo confimili pro vt d
putait ad cuftodiam Ciuit.j'oluere debeant penas fnprafcriptM , & ipft Capitanei virtute preftitifacramenti ipfos tales delmquentes notificare debeant, " dare in fcriptu
D.Comiti , necnon& D. Comes mod)\preditotcneaur facer ipfos folue e camerc
Cois ipfts penas . Item quod dicte decinc cuftodire debeant vno menfe , " in quoli
bet menfe permutan , qui ordo incipiat die i.Xbris proxiwe ventttri . ItcmiUidc
Burgo non pofftntmittere loco fui aliquem minoris etatis \6annorum, necmaioris
59 , & quodde penis predtftts D. Comes , & Curia pofjint expender in vino Ulis qui
fuerunt ad cuodiam .
E pochi giorni doppo verme vn Ambafciatorc del Re per dar alcuni auuifi,
che fimilmente non trouandol akroue fi regiltrano come ftno ne Conicgli .
1 361 die i s Decembris . Conuocato Confilio &c. In quo quidcm conftlio Egregitti
Miles D.I acobus de <Ambafciator Ser.mi Vrinctpis Dni nri naturalis D . Hegis Vng.infrafcripta expofuit pro parte preditli Dni nfi Regis .
Tnmo videlicet , quod prefatut D.Rex quanto carius potcfalutat nobiles , &
mit. predite, fidelitatem eorum tanquam illos, quos idem D.Rex inter cete*
ros fibi caros,& fidles reputat.
Secundo, quod cumfup'.us D.Rex plenam gerensfidem de fidelitate Ciuitatis et hoxninum Trag.vellit quecumq.occurrentia ftbi cum ipfa Ciuitate participare infraferipta noua facti fuptus D.Rex eifdcm Ciuibitf notificare vid. Qimd D.Imperator Rornantt,&Dnx Auftrie videntur velle rnouere guerram diclo D. HJtXegt mdebite,ct iniusle, volentes libcrtatem Regni Vng.fuis viribus vfnrpare, vnde fuptus D.Iacobm p o
partefsi D.T^-Regis mandat exprejfe nobilibus , & confilio Ciuit. predile quatenm
curam, & mentent vigilern babere debeant, talein quodnullus immicus ocultus Coro
ne Vng.audeal vcl prefumat nocere D.^Regi aliquo modo .
Tertio quod ibfi nubiles, & confdium , " ordineni , & difponant talem cufto
diam dicte Ciu.tati, & Burgo , <T in omnibus locit opportunis pro t mella , & confernatione honoris Regis,& def nftone preditle Ciuit. quod nihil de ipfa infmiftrum ve
nire pojfityfed vt ipfa Ciuitas prouifa, & munita Valeat ftatumfuum,& honorem Re
gis vu decet viriluer conferuare .
S i
Quarto,

178

Deik Memorie

Quarto quodadbibeatur optime mens,& talis cautcllaprudenter habeatur fuper

forenfibus euntibus,& difcurrentibus per ipfam Ciuitatem,quodnibil pocnt traftare,
aut difponere contraftatum Ciuitatis, & honorem Corone Vng.fmiliter cautellam,&
curam continuant habrndo de bomitubm die Cm, nealiquia refto tramite deliran
tes difponerentfe ad aliona cmittenda, que'Jlatum Ciuitatis deftrucrent, & que poffint honorem Regirnn atiqualiter defraudare.
Tro executione ordinum prediftorum eUcUifucrunt ofto &c.
Marinus Quarchi,Tacla Marini,Danoe Cichi,Petru6 IoJeph,Tetrus Cipci,J{ico~
la Zuue, Ucola ^t^olini, Lode loannis .
Dalli ordini opraregiftrati delle guardie fi cana , ch'i! Borgo non era an
cora finito di murare, gi che da quello fi poteua andar al ponte dcll'Ifola , e
dalli auuifi portati dal ' A mbafeiator Regio, che con delta guerra,
chefofpettauailRclifoflmofla dall'Imperatore , eDuca d'Auftria", conli
quali non confinando la Dalm. haur egh dubitato.che Ii Venctiani fecretamente intendendof con quelli , li forprendeflero qualche Cittd in Dalmatia;
doue , fe bene dal bel principio , chevenne a Zara hcbbencnfero di far ar
mara propria per guardia della Dalmatia , e per tal efFetto liaueua anco cletto l'Armiraglio , e pigliato in fe gl'vtili de* Sali , e Ii datij del trentenfmo di
ciafeuna Citt, & eretto Camera propria per applicarli all'armamento delle
Galre ; ma diuertito da altre guerre non l'haueua eftettuato : onde dubitaua
delliluochic'haucuano le mura deboli, non finite, quale era il Borgo di
Tn, come dall'epreffiua d'efo Ainbafciator conofee .
Li otto per tal caufa eletti diedero varij ordini ; m perche la principal ficurezza confifteua nel finir il muro del BorgO fiiperci eletto Agoftino Caforti Ambafciatore per dimandar da] R ilmododi poterlo effettiiare , gi
cheleuatial Commune gl'vtili principali del Sale, trentefmo non v'era il
modo di fado ; il quale riport la feguente rifpofta .
Ludou.&c.fid. futt Com.Iud.Conf.& toti Ciuit.T.faL& gra. loueritis quoi Uttguflinus Huntiu vefleradnos miiti legationes veflrat , ambafiatam pro parte
velra retulit nobis , & expopa t fuo modo , quibut auditif , <T perceptif in fafto falis
taliter vobts refpondimut , quod nunc nobis tarn arduos , tamque necesarios , & Re
gno nolro ingruentes proeeui habentibm, & expedientibus , amplioribufque adhuc
imminentibus expediend diftum fol. & pretium eim pro amplificando fumptibut
regijs recipereproprefenti auno necesarios babemu-s ex boeque ipfam nultenut vobis pojmui relaxare , eque etiam confimihratione pro muraone Burgi Ciuitatis
veflrr vobisprouidere; altas vero expeditis norts , & regni noflri negotijs dum fuerimtt per vos requifiti de premiffls mature deliberantes curabimus vobts rrfponderc .
terum defatlo trtbuti , quod colligi dicebatur infra confines , (T metas dicte Ciui
tatis eo modo decreuimus ftatuendum , & M.1 Viro totius Dal.& Cro- Sano
prefentialiter adbcrenti duximm committendum quod nullus intra confines,& mct.u
ipfiut iuit.pro tributo predifto CariKylich infolutorecedens , & ibi reprebenju
debeat molefiari,fed infequi, & inwfligarivfque in medium Ciuit. lbique commune
d'fte Ciu.Trag. & fp.fe emfdem obferuata probtbitionem fecundum difte Ciu.confuet udme m , & libertrem ipft Bao , / bominifuo merum ludiemm > & iuflitiam objeruet,& teneatur exhbete fauore non obftaMc dtquali. Datum in FoiffegradiH-,
feslo exalt. S.Crneis Domini 1 362.
Onde non hauendo voluto il R conceder denari, ii traiafci per impoten
za

Dt Tra.

179

zadimurarilBorgo, e f folamentc reftaurata certa partedel muro dapo*

nente del ponte di terrafcrma,e fatte porporelle da tntte due le parti del porto:e perche dal medefimo Arabafciatore hi otteiiuta la confermatione d'vna
terminations del Bano circa il pafcolar de Morlacchi bent di dichiarar ch
forte di gente f'ofle quefta .
Eranodctti Vlachi , Morlacchi in quel tempo !i PaftoiideHemontagnt,
che diuidono la Bofna dalla Croatia. quali con 1 occafione, che Ii Bani Pao
lo, e Mladino s'impatronirono di Bofna f permefso di calare ri'iuerno,nells
valli che confinano con li territory delle Citt maritime: : come che quefti
Knoche Iemedcfime Citt furono in poterde Vciu-tianifieranoaftenutidi
penetrar nelli territorij loro, cosidoppo, che !i Bani ripigliarono l'antica_
loro autorit cominciarono anco penetrare nelli confiai delle raedefme Cit
t col fauor loro, percio li Sibenzani , c'haueuano ii territorio maggiore , o
pi efpofto de Traurini , tra gl'altri capitoli nella deditione , n'haueuano octenuto vno, che li Vlachi non potefsero penetrare nel loro tv'rrirorio fenza_
licenza, e per quello fi feopre dalle tante ieftanze, pi volte rinouatc auant'il Bano da Traurini , che h facefse partir con tutto ci egli ti toleraua per
Sualche vtile , che ne riceuefse , per fauorir alcuno de Conti Croan , cho
oueua efser patrone delli anima ; finalmente cap it ato il Bao Traii con_.
la moglie li . Gennaro 1362. fi alloggiato , e regulato , e dato autorit all
otto eletti per la cuftodia della Citt di poter trattar feto , li quali gli donarono 40. ducati d'oro , li fecero riconofeer li confini del territorio , & ottennero la feguente terminatione .
HgsT^itolaus de Zeetb Regnorum Dalmatie , & Croatie Banns memoriccommendantesfignificamusquibus expedituniuerfis. Quod cumnobiles vin Ciuitatis
Tr. Str.-I frincipis D.Ji. Regis Hung, fidles , & diktlifepe fep'ms in eo videlicet ,
quod quedam partcula geatis morlachorumipfiua D.7<( Regis intra confines, & ter.,
minos diefue Ciuit. feu in territorio ipforum defeendiffent , , & alif morlachi
intra confines , & trminos Ciuit. eorum figendo tentoria ipforum animaliafeu pecades ad aquandum intra metas terminarum ipfor um depellendo damna non mdica i/c
fatis ;eu bladis ,nccnon & vinet ,pafcnts , & Gatjs inceffanter irrogarent pro
Ciuit* eorum , necnon & fingulares perfone ipfius /. fi fucceffiuis temporibus per
ipfamgentem fimilia perpetrar entur in maximam egeflatem pojfent deuenire , &po
pu larbus bominibus detiituentium quer'tmoniam porrexiffentfupplicates nobis tarnquam Vicario Graliin ditto Regno Dalm.per autloritatem )-5[. Regis conflutus,eT
perfonam Regie Maieflatis in bus pan bu s rcprefentanti , vt ipfam particulamgentis
Morlachorum de ipforum territorio repeliere , ipforumque agriculturas , feu terras
& pafcua , eis , & eorum predialibm , ac popular ibus paeifice , & quiete iuxta an*
tiquorum piorum Regum coUationem , &fantbiontm vti,frui,& pojjidere commit^
tere dignaremur .
Quorum nos dignis , & iulis poulationibus fauorabiliter inclutatl, quid dente*
tis ,& curftbus metarnmdiCie Ciuit- qqtcnortbus ipfius Ciuit. figiisantiqnorKM
Regum vallatorum aliqualiter extxttrmus informan neququam tarnen eis,lern nietu abfquereuifione eorundem certitudiaaliter poteramus 1emmifei volentes qnosli
b'jt ,& fpecialiter bniufmodi ficre Regie Corone, pet confequens Regte Maie.
perpetms temporibws tarn fidelsimos , tamque deuotos , in ipforum iurmts in Jemniter conferuari,ium ai mhw, einsfror. & d.rnnm iuxta corrtaitm ttn+S 4
k rem

Delle Memorie
rem curfum metartm antefate Ciu.perfonaliter accefftffcmus;deniq.quta rifis, et perUllis continentvs,4? tenonitis quamplimmorum Triuil.piorum Revum Regni Hug.
fclicis recordat. donatiombus , & Ubertat. per ofdim tpfispro fidelibus obfi quiorum
mentis fatlis & coneeis diligentia, & perjpicue confideratis , rifa cohjirmatione
ipforum Triuil per modi D.T^Regen fetta met.u,& confines diele Ciu.ambtendo, & ambnlando circu>niuimus,quia quamplures Morlachos inter ipforum confines
& territorio defeenfu ipforum factentes, aliofq. extra confines,& temimos fixvs tentorijs,& domi mentis failis pi o adaquandis ammalibus, & pecudibns eor. intra eorurn
territoriaper blada,&viiu as dejeendentes damna non mdica eidetn tuitatt irrogantes repirimus , & adinucvmus, licet ipfa partcula genus morlacorum ab buiufmodi
alicnorum territory exclud ,& depelii per nos immediate debuerintuamen quia tem
po) is nimia ficatas,& oncrofa nunc adprefens m tantum imminebat , ac ettam agnelbrum teneritas ipforum Morlaccorum affuit ; rt dum ipfi Morlacbiprefenn tempore
toco-pftui habitations remoti fuient in maximum datum periculum incidi potuiffent . Idarcopo] tis noflris petitwnibus erga ipfos nobiles , <& virosfidclesTrag. inu
tantum ipfi coudefcenderunt , vt ipfi MorTachi die manuionis prefentium v, que d
feflttmS.Georgvi Martirisnmc proxime renturi intra ipforum trminos excepto loco
intra columnam , & mole>dtna fito ad quern ipfi Morlacbi neququam introtitterc
audeant,ne ipjorum animalia,& pecudes intra ditla Lea ad aaaquandum pellet eprefumant manere , & abfque itiatione alicuius damni & nrogatione aliquarum iniu autmalia ,ftu pecudes eorum depafcere queant atqtte pcfjint . E conuerfo autem nosvtpremittttur D.T'i.Regis Vic.Gen.feu Banus aumimus , immo vigore prefentium eifdem nob. feu Coi Ciu. Tr fpopondimus ; rt predttlofefto S.Georgij Martins , nunc proxime affut tiro per tmpora perpetua nullus Morlaccorum , aliqua
gens de ipfor. progenie intra confines , & trminos metarum Cois diele Ciuit. defcenfus facer , ipforum tenam depafcere eorum pecudes,feu animaltaad adaquand.
feu pafcendum pellere poffint, & raleani modo atiquali . In cuius retmemoriam firmitatemque perpetua m pnentes litteras noflras eifdem Ciuibus Tr. duximus conce
de das . Datum in ditla Ciu- Tr. 25 men. Marti] an.Dni 1 362. confirmata to dem
anno in fefto exaltationis S.Cmcis .
In quefto tempo vacando il Vefcouato nel principio dell'anno 1362. f
eletto Vefcono Nicolo Cafotto Nobile Traurino,c la prima memoria del iuo
Vefcouato fi troua delli ip,Decembre del mcdefim'anno .
Ottcnne anco il fopradctto Ambafciatore vn'altra lettera dal R diretta al
conduttore del Sale, che fia venduto il mozo del Sale in Trad foldi doi meno,
cheneiraltre Citt conform'allndulto; onde fe bene il R s'era moitrato
fearfo nel conceder danari- per fortificarla Cittfi moftrper facile confermar l'altre cofe di gi concefle . Nel principio dell'anno feguente capitati
alcuni nobili ZaratinijC Ragufei Trau portarono auuifo,ch'il R, e la Regi
na doueuano venir a Zara , f'urono alloggiati fpefe del Commune , e Ii 14.
Febraro 1363. f decietatod'clcgger Amb. pernuerirleloroMaeiU, & inuitarle di venir a Trail , non fegui pero l'elettione dell' Ambafc.poiche ne an
co il Re venne, e l'anno feguente fu publicato proclama d'ordine Regio , che
niuno ardiTe andar ftipendij d'altri Principi , che del R d'Ongaria fuo na
tural Signore , e li 24. Aprile iiiflquente f mandata la Galera del Commune
Zaraper feruitio Regio; e perche vn certo Baldaflare haueua ottenutealtune letterc dal R, dalle quali fi ienuua il Commune grauatofu.ii. Apri

Di Tr .

i8i

le 1365 . prcfo in Configlio di fcriuer il R & alle Regine fopra effe letrero ;
m perene da quefta nota cosi breuc non fi pu comprendere , chi fofl quefto BaldaiTare , ne quello contenefl'ero quelle letterc R^gie , dalle fcnuure di
Zaravcngonoefpiefiambiducqucti particolari , &alcanc cofe d'auunta^giOjChefiporonopcrfimilitudineaciattare alle coli diTrCi, &anco dell'altre Citt dlia Prouincia perci regiftrar la memoria come fi troua .
1 366 die men. Uprilis . l^ns Hjcolaus de Vhticor liannes de Sloradis,& Gregorius de Zadulints Rtor.Ciuit.ladre tum nofiro maiori,& Gra.li Conf.- comitthnus
vobis viro ttobih , & difereto D.Taulo de Blancardis de "Parma ludia tifo ad cmtlia
deputato,& jlmbaf.ituro pro parte noflra,& diCit mi Confiiij,& Cois ad confpeum
S'er. Trincipts D.Ludouict D.G.Rcgts Hung.D.T^. naturalis omnia infraferiptaferiofe fue Maieftati narranda.
Trimo,& ante omnia,quod cum ad confpeumfue M 'fuerit s cum omnireueren
iiafidelttaicm,& fubttftionent bumilitcr, & flexi* gembus pro vi decet recomendtts eidem fuos fideliffimos fubditos regimen, Conftlium, & Coc Cm. ladre cum verbis
facientibiis ad propofitum,& fuui videbitur velrefapientie cii cumfpce .
Secundo cum ovintmo reuerentia multa verborum modeflia , quam bene nout Ve
ra prudentiaexponatisfue Regie M." qualiterfut fidles iam difli tment fempere
%elofidclitatis.& reuerentia: opere feu verbo offendere in aliquo fuam gionojiffimam
Maieflatcm,Cr ob hoc quia noutfjime Baldaffar de Sorba feu ems officiates,*? faores
demonflrarunt regimint ladre qudam litterasRegias continent ia: &c.volentesfuper
textu, & vigore diarum litterarum Regalium introducen in Cm. ladre certam
bonam quantitatem vint forenfis contra ordmes reformations ,flatuta , prectfa , &
confuetudinem anttqutfjimam Ciu. ladre, & quia ipfi - urn fubditi certi redduntur,
quodfirmum propofttum exiflat Regale conferuare, multiplicare , & amplificare{la
tum pacficutn , & tranquillum diefue Cim.voluntfuam Cetfitudinem Regiam non
latere, quodft die litter , & confimiles ex certa fua fcienna fux M.u debeant cxequi nil aliud effet quamfuam nut. ladre quafi totaliter deolarc : quoniam ex reddttibus, W introitib. vini nobilts,& populares lad.viuunt,& fi contingeret,exfuprabundantia vintforenfts non poffe corum morefolito difpenfare , & vender necefjario
culturara vinearum oporteret defterere propter immenfas expenfas, queoecurrunt
circa earn, & fie nonvalentibus hominibus laborare, & colre ncceffariodcre.it*querent Cimtatem, & quodplus eft redditus , & introtus ncantuum vim , & Beccariefunt qui magti opemjerunt ad cuflodiam, & fortifie ationcm fue Ciu. ladre, quia
quafi aliunde non babemus que poffumus apponere , & expender ad dtam fortijicationem, & cuflodiam faciendam; quia quafi omnes alu nfi Cois redditusfunt sala
rio D. Com. & altorum officialium Communis dputait &c. piovtcftis, dTeritis
flenius , & particulanus mjormatus , & pro conduit tone difti viniforcnfis in ladra
modicum vtile foret ipfis atdajjar,& tus officialibus.et immenjum,& grauijjimum
damnum Ciut.ladre.
Infup r exponatis fue M." quoi admirationem non summ at sua Regia Celfitudo fi
Caftrum S.Michaelis nonefl vsquemodo completum quoniatnde duobus nulle flo
ren, quos ex fua gratia liber alimandautt per Balda'arem de Sorba nobis dari , & afftgnari pro dio opere nonpotuimus habere ab eodem nifi ducn j^.vtt circa, ni.
hilominusfecundum poibilitatem nofiram,&de auere noftri Cois inftftimus quotidie
pro int ibus operi antedio , in quo opere expenimmeft per not vltra diara quan
titatem de uofiro proprio

affr

Delle Aiemorte

Vrcttrta tum omnmoda renerentia ad fu am mtmoriam re ducatis qualiter iam per

antea dum etus Vrtlati , & Barettesfue M." iuffu fuerum in Dalmatia pro reformt"
tiont Rtgn. Da.& Cro. tunc pro parte noftri confilij, & Cots coram eis fuit petita reitutio trium infularum vid.Srima\e , & lure, & Cois ladre quM per potentum VctutorumSibcnicen.tenuerunt , vfurparunt, & expoliarunt ditivm , &
fie retincm vfquemodo , & qualiter per predittos Barones ajfignatusfuit terminus
partibus fuper indi comparendi coram fu R. Ma. & qualiter in ditto termino comparuerunt legiiimi Sindici , & jlmbaf. Cois ladre parte non comprente adutrfa, &
o cu]ata cor um contumacia date june Intere vjqiie in aduentumfuorum Lrgatorum
adp-ntes Daimati* . Demum vcnienttbus ladrara ad partes Dal.D.D.T<(trienfe,&
difereto viro .loe de Biendefec^iurifperitu ipfi auttoritate Regia dtttum termmum
continuando prolungaucrunt vfque ad aduentum Regie Mag.adhat parte s, quam expttlarunt i & expctlant tfiuamibus anirnis, defiderantes de iure rtftitui,qui fuerunu
&jum de faci enormiter expolian .
Subfequenter adJatis qualiter nouiffime lobes Gud M creator Ciuis ladre littera
Regiat demon tran it continent. &c. vnde volentes de predittis uamgloriofam M."m
plcniffimc , & veridice informarefcire dtctt eandem,quod cum cor Iudice ad ciuilia
ladre preceJsore,& corum alus Iudicib.ordinarijs Ciuit.ladrefubfequenter inter procurat-& jduocaU Coi-, & ipfum lohetn , demum per proc. aduoc. predi clos fuit
fuadamtonsuetudo allegata approbanda , vel reprobando per confilium rogatorum
CiMt. ladre vt semptr fuit morts eft p que confuetudo iam deduttafint contradi'
ftionc per q. sapientes deputatos ad cognofcendumfi ditto consuetudo addittum Canfilium debebat deduct, vel non, & iam cognitum , & termintum per eos , quod debebacrtdkci , ipfe libes mox appellauit adsuam R.Ma. quam appcllat.nunquam eur<tuitprofequere,& ditla appellatione pendente ob reuerentiam fue glorise M.'" ni
hil super inde extit attemptat um ,& fit rere potuit cognofcere & poteftfnaM.-' fi fee undurn continentiam litterarum ipje lobs h ab it, vei habet materiam querelandi, &fupplicare debeatis Regiam M."" quod ipfe lobs, & alif confimiles, qui
volant vit, vateant iura sua, & nra Triuilegia ac librtales Regia Al." conceffas ,
" cancefja non valean t , & vel ex tacita veritate anihilare velle , & frangere, & fi
grauamen eif vider et fte failum poffit appellore an velint ad Reg. M. an velmt
acoegta vb tappelt anones aliorum dcslmanf.tr, quefuit prouifio quinqu Sofie'
tum per maius confilium deputamumad prouidendumfuper predittis .
Da quefta memoria oltre Ii particolari,che fi confide raranno al fuo luoco,
appar che Baldafsare de Sorba era deputato fopra la Camera Regia de Sali >
trentefime di Dal.e Cro. e che voleua , che fi potefse ntrodur vino forafticro in Zaraper riccuer egli l'vti del trenrefimo , che fi paga di quello fi vende
b compra da forafkri , il che era contro le leggi di quella Citta , e le ftefso
legi erano anco in Traii , e Spalato : onde fi come i Zaratini , e Traurini ricorlcro dal R per ouiiir cos graue pregiuditio , cosi anco deiiono hauer
fatto iSpalariiu, fe bene non fe ne troua memoria; equefto Baldal'sare de_
Sorba era Genouee , come feriue Caroldo , che infierne con Daniel de Varicafli Zaratino venifse nomc del R d'Ongaria Venetia li i4.Febraro 1364.
dimandando , che li fofse pennefso mandar del fuo Sale Ferrara > e Padona,
eche per tal eaufafu cfpcditovn Secretario in Ongariaper informar iiRc>
che li Ferrarcf , e Padouani cran obligati di pigliar il Sale da Venetia,al che
il R , fe benefaceffe quatebe replica , nondimeno affenti , v votfdi ct farpi inflanea

Di
flanea alcun come ftlto riferito al cap. r. del 5. libro De Reg. Dub 8t Cro.
onde fi fcorge che f come il certatiuo d'introdur vini foraftieri nelle Citt di
Dalmatiacontro l'vfo , e Icggi di quelle proueniua dall'ingordigia d'eTo B: ldafare ( ch'ellendo Genouefe era nella Corte d'Ongaria,come emulo de V<
netiani ben veduto , fauorito , e fu anco ( come fi riferir promoffo alI'Armiragliato ) cos Patra d'efitare i Sal diD^Imatia per Ja Lbardia doueua augiimciitarmolto le rendue dlia Corona Rega; ilchenoa eflendoriufcito
i accrefciuto con alterare vn quinto il' prezzo di quelli come fi cana da vn_*
fragmento de Confegli di Zara di 6.Ottobre ij66.e doue prima s'affittaua effa Camera i 2. milla norini ali'anno ( come notato all Configli di Spalato )
d'indi in poi fcmpre s affitt piu .
In quefto mentrc vedendofi il R Lodouico fenra figlioli , e doppo la mor
te di Lodouico Re di Napoli eTendoanco mortoin prigione Lodouico di
Durazzo chiam fe Cano fuo fgliolo Heftinandofclo per fuccefforc , e fcriffe all Spalatini,che l'honoraflero come fuo figliolo, e gumpreftaflero danari
per li fuoi bifogni , che farebbono reftituiti dalla Camera dclli Sal , e trent.e
li ip.Nouembre 1365. li furono preftati duc. 200. d'oro , e dalli Traurini all
25. del medefimo mefefu conceTa 1 eftrattione del'e biadeper fcriutiodi
Cario Duca di Durazzo , il qule venuto Zara fu allogciato nel Palazzo pu
blico trouandofi memoria ene alli i2.Agofto i66.foTcfattoConglionella
Chiefa di S.Platone ( hora detta di S.Domenico ) per cTer impedita la fala_<
per lliabitatione del medefimo Daca , & alli S.Setterrtbre li Spalatini conceflero licenza GiorGrifogono Zaratino loro Cont di poter andar Zara a_*
riuerir eTo Duca , & alli 1 1 . Ottobre li fu concerta vna Galera da Zaratini per
condurlo a Segna per andar in Ongaria d trouar il R , il qule haue do conclulo lega con l'Imperator di Conftantinopoli contro il Turco , e vqlcndo
mdar in aiuto uo armata martima riet reo i Vcnct iani, che li foTe pcrmco
armar in Venecia fpefe fue , e li Venetiani gl'offcrirono per queft'imprefa_.,
cinque Galre rmate di tutto punto fpefe ddla Repblica , come fcriue il
Caroldo , e nel medefimo tempo haur anco il R commeffo foflcro rmate^*
Galre in Dalmatia , poiche nelli Confegli di Trau apparifce , che H 21 . Nouembre 1 366. fofsero concefli all Ambaciatori Re^i; huomini da Remp,che
con cento, che dauano li Spalatini fi doueua armara Galera di Ragufei ; m
poco doppo difguftatofi il R col medefimo Imperatore , e con quelli de Racia j e Bulgaria tutti tre Scifmatici ricerc i Venetiani di nuouo , che li lafciaflero armar d fpefe fue le cinque Galre offerte! i : ma li Venetiani fi faifaroo dicendo , che quello di Raicia era Cittadino loro , e che con quello di
Bulgaria haueiKinobuonaamicitia, come fcriue il medefimo Caroldo < cd*
me flato mentpuato nel libro 5. al i.capo della fopradert'opera : e con euer
ft occafione pu efsere , che li Cattarini fi fottracfsero daJ dominio deRafciani : poiche trquafi memoria , che doppo qucfto tempo riconofccfsero la_
Corona d'On^aria: m non fi troua il tettlpo prccifo , & il modo come ci fcguifse , credibile pero , che fofe partecipe il Sonimo Pontefice , gi
tenue il Rainaldi l'anno 1 367. al num. i j. ch'il Papa all'iiora riccrcafse il
ge di Vcnetia, che non dalsc aiuto alli Scimatici contro Cattarini,
crano Catolici , raccommandandoli anco alli Arciuefcoui di Zara Ragu/ ,
Durazzo.
11 medefim'anno del racfe di Giugno H Spaiatinji clefsero per loro Cont
-

j8'4

tette Memo rie

Tomafo BartO di Dalmatia, e Croatia, enedimandaronolacnfermatione al R , con la quai occafione fupplicarono anco , che l'appellatiqni , che_
andauano Sua Maefta foffcro rimefle a qualche collegio di Leggifti , ma'l R
non folo non voile confermarc l'clettione del Bino; m fcrile alii Spalatini
le feguenti lettcrc , che fono regidme nelli Iibri de loro Conicgli .
Lud. &c. aiires noflre Mai.efl deduftum quod vos pro vno anno proxime ven
turo D. Tomara nolrum Dal. & Cro. vobis in Comitem clegiflis cu ni salario
500 fiorenorutn, quodqt'.e ipfe Banns confcnferit wbisvnum iuris perittim habere ,
qui vos reget loco ipftus B.& tollert pro suo salario ducentos florenos ni monetis:
vndc cum huiismodi elelionem tos acceptare , & admitiere volnimus jideiitati veflrefirmiier , & diurileprecipiendo mandamus , quatenus vifsprejenribus, obmiffa,&~abolitapremiffaeleftione ,quamfeciflis , & eadem penitits non abflaute, D
lo.innem de Grifogonis de ladra <*1 noftre Regie Militetn fidclera, <" deuum pro
dnobns annis pro xime afuturis cum salario conjuetoin veftrumC. eltgcre , 6" aQumere debeatis ,omni dificltate contradictoria poflergata, aliad noflre Regie gratie
(ub ebtentu facer? tiullatenus aufuri inpremtflis- Dat.m Piftegrad in Craftina fefli
SS.Tetri, & Tauli ^poflolorum . D. 1 367.

Riceuute qucle lettere fegui nel Configlio difcrcpanza d'opinion i fopra_p

l'elettione del Cont Gio: comandata dal R , f cfpcdito Zanino Cipria
ni Ambafciator al R ; il qualc replico altre letterc,ch originali fi trouano i:i
mano del Signor Girolanio Cindro del fegucnte tenore .
Lud.&c.Ftdeles noflri dilcfi veaiens adnoflri prejentiam pronidns vir Zaninus
Cipriani ^mbafi.nor vefler nolis veflro nomine inflanter frippl-cauit vt eleftionem
D.Tome Bani noflri maritimiper vos pro vno anno fatfam confirmare dignarcmtirt
annueremuftjue vobis vt inris poitum deTadiia vniim eligeretisad regendmnvos
fecundiimvrflraftatuta adque delitati veftre taliter rtfpondimus , quod quianos
pridem pro Magijlro luuano de ladra milite nrodele , & dileffo vobis fcripftmus vt
ipsum in Vtflrum Comitem eligeretis, & reciperetis promijimus enim eidem, & eum
apud vos adofficium , & rgimen Comitatus veftripromouemus slo anno . Ideo vcftredelitati dileftionem diligenterrequirimus , eiq. nibilominns damas Regijsin^
tnandatis qiiatenus ipfnm Mag.loannem vobn in Comitem pro prefenti anno eligjtis,
O" aflumatis , & aliad pro /ira dileftione, & gratia Rcgij nullateiiHsfaciatisjalarium confuetum ftbipienarie dando, & aminiftrando propter quad eciam nos iuris pe*
ntum de Tadtia eligendi,& afn endi ad regendum ciuiliterfecundumflatuta veflra
vobis concedirnns facilitaient, cui pro fuo Jalara n-fpondeatis de pecana Cowmunitatis vtftrepro vt fuerit vobis neceffe
Dejaftts verometariii/ indeterminafarum , <narnm occafione inter vos & bornr,e- Caflror.Ckffi, & utimilji diflt-njiones , & inimicitie vigent , necnon dejjJo qitod
^ .' .wmtmbm infule Brachte hjbetiiipfiD Banoconufimns literatenus 'creverit' -,^ ad >.os veniente vc-lfo, quemfccum deftinar,' -bebitis,
& nos aper premifforum verirrte, " circumijntijsplenius informante difponemus
x "i<e quod contoJtts videbititr expedir . Ccter tm i'dinn rculum quod^jfl bns
jtutentiM iHXtaformamflat n veftriji qua volucrit apuelare , /41 appellationeii
mi:poner tu traferre pajjit ad aliquod collegium Tudue , Donoaie , & T<.rusi nisfer adfupplicationem prefan Mag. luuani nobis nomine vejlro port&eaa annttnnm ,

Di Trait.

185

r infuper eodem litteras noftmfecreto itoflro figillo conftgnatas dedimtts , quai dum
nobis reportare feceritisfub maiorinoflro figillo emanan faciemus . Vre terca fi itu
tpfo Mag. Iuuano aliquam culpam inueneritis medio tempore pro qua idem depofto.
promereri videbitur , & probabittn rationabiliter , tunc eumde veflri med o
amouebimus indilate . Dat.in villaTredana die 18 men. lulij jtn. D. 1 367.
Da quelle fconde leccere fi vede , ch'il R voleua , che foll clctto , e riceuuto per Conte Spalato quello , ch* lui piacciia , lo ftefl'o dcuc haner fatto anco della Comea di Tra; poiche nella fopraregitrata fentenza del Bao
al cap. 5. del 1 358. dichiarandofi , che nimio poteu effet Podeft , Capitanio fe non di volont Regia , e trouandofi , che Francefco di Giorgio Zaratino Caualier Regio foll Conte di Tra il medefim'anno , c. continuant per
molt'altri apprefo , & in alcune fcritture cfprimendofi , de mandato Regio Comes, probabile ; che rimolfo dal Bao il Podeft , e condannato il Capitanio , foTe all'hora dal R eletto Conte di Tra eflo Francefco , che doueua_.
cffer fuo benemrito , e confidente , e perci l'haur anco creato Caualieroj
fimilmentepu anco eTere , ch'il fopradetto Giouanni ( il quale confia, cho
foTe Conte di Spalato del 1364. fino alia licenza datali anno feguente d'andar a riuerir il uca di Durazzo fopr'accennata medemamente Caualiero )
fia ftato fatto dal mcdemo R , che Ii Spalati ni con l'occafione dcll'abfenza
ua fperaflero col fauore del Bao ricuperar l'elettione del Conte per conferuation de loro Priuilegij da effoR conforman, enon haiiendo cgli voluto
rfi'entire ad ella elettione, m comandato il contrario: di qui lar nata_i
quella difcrepanza d'opinioni nel Configlio ; doue Ii piii pradcnti hauranno
itimato meno male d'vobidire , che di nuouo irritar 1 animo del R con
bafciate contra la fu volont : md preualendo il numero di quelli , che con_,
zeli plaufibili apprefo l'vniuerfale di libert , e manutentione de Priuilegij ,
preumono pi di quello permefo fudditi efpcdirono l'Ambafciatorc , il
quale fe bene non ottenne la confrmatione deU'elettioncdel Bano in Con
te : nondimeno l'animo generofo del R , che voleua l'vbbidienza fojamente,
conccTe alii Spalatini , m in gratia dello fteflo Conte da lui eletto , che Tappellationi potcfsero andar Padoiia, Bologna, Perugia.
Quefta materia dell'appellationi dalle fopraregiftrate commiifioni deZaratini fi vede , che s'andauano deftinando alii Collegij d'ltalia , e li Spalatini
con tal occafione fbrmarono le leggi , le quali non trotundofi in altri ftatuti
leregiftrarocom'iuifitrouanonelhne delli ftatuti noui , &auanti lerefor-.
mationi .
*Ad agendas ptimo Rgi grattas Subditorum fludta debent concitari quando li
quid annuit vtilitatis publice caufa, quam Regis animus femper fpetl.it . jtque ideo
alacriter excipiendum e, quod neceariefuiffet optandum . Hinc efl quod & Dnus
nofter Ludouicus D GMex Hng.per fuas litteras direas fidelibus fuit diletlts Comiri,
Judtcibus, Con.' er Coifue Cmic.Spaleti fub data in Vifegrad die crasltno ftfli Beat.
Tetrt , & Vault . i.D. M.CCCLVll. anuendum duxit de Regia auc'te , quoi
cum detnceps fuper aliqiubus fententijs laits in medio tpforum inter cauftdicosaifecundam curiam Spulen luxtaflatutum Ciuit.pred.fuerit appellamm altera partium
que de diffinitionc caufe fentcnt.infecunda Curia Spaleti latarum alleg tret fe jt>
je contentan , ipjasjententiosfecunde Curiefimul cum partium tnribus que ipfas .-un-

i86

Del/e Memorie

tentm tanguntpro pleniori cogn'tione , & deciftone earmdem,nec non ob matons in

finie euidenitn de eaiem Curia Spal. ad Collegium Bononie, vel Tadue , aut Terusif
transferre poft de interpoftta appeUationc voient, & lUarum litterarum ferie comittemvtipsaappellatto, & ditlarumfenteniiarumdefinitiom altero diorum Colle'
gior.facta robnr obtineat plene, & perptue firmitatis . Quas quident Regias littral
egregius , & potens Miles Regius D'Io: de Crifogonw de ladra HonXomcs, & nobibiles } & ircumfptftt Dm Francifcus Damiani, BaJcitts Tetri , Albertus Miche In
dues grle confirm , & Ciuitaiispredible alacrtbus an'mts , & debita gratiarum relatione fufceperunt,& mrito . Quidenimreipublice mag'uintere quamvt
iufliiia obferuetur : Cuius nulla maior eutdentia effepotefl ; quam vtlegum periti ludices ordinentur , quia vix poffunt negligere qui nouerunt equitatem , facili errorisvitioforde[cunt quos dotlrinapurrauerit .Tune enim felixefi, & certa conditio
negotiorum quando Uli [ententiam dieunt, qui non pount ignorare quodeligunt
Troindeper Gener. Conf. d. Ciutt. diexmen. Sept. proxime preteriti per reformatio'
ipfimgen.conf.fcriptamperme noel, plena & libera auloruas eft& conceffa
fuit prefatis D.D. Comitt , & Judie, atque anfilio credentie d. mit. dandi ordinem
ipfarum appeUationum & medum in fallo appettationum , & adexecutionemdiiarum litterarum r.galium , atque prouidendt , ftatuendt , ordian. & reforman, fuper
tndeprovt eis videretur mandare. Et ita quidquid per ipfos > aut per maiorempartem ipforum fieret in premifsrobur perpetu firmitatis obtineat , ftfailumfutffet
ipfumgrile orftHum d.Ciuit.& effet in volumineflatutorum d.Ciuitautponi debeat.
Et ideo prefatt Dm' Comes > Indices > & Conftlium aedentie digenter infpeSis , &
attentis omnibus, & fiugulis faftis , atque dbita meditatione penfatis > dtligentique
colloquio a & traSatu , aeprouida examinatione , & matura dcUbcrattonc inter eos
prebabitis ordinem , &modum dederunt ipfis appeltttiouibus , & infada ipfarum
appeUationum atque ad executionem dit!arum litterorum Reglar, proutdertmt fla tuerunt , & ordinAuerunt , atque reformauerunt fuper inde vtinferim conttmetur .
In prima namque reformauerunt prouidetunt ,ordtnau. & flatuer. qd quicumqut
ex litigantibtts non fuerit contentan dealiquafetttentia lata per [ecundam Curiam
Spaleti debeat infra 080 dies die ipftmfententia computan dos appellare ab illa fententia coram Refore d.Ciuit.feu eins Vicario , vel Locumtenente , & requhere quoi
ipjafenteutia cum turbus partium , quefententiam tangunt mittatur id Collegium
Bononie , vel Tadue , aut Terusif prout Retlori , <r Iudictbui d.Ciu. vel matn partieorumvideatur. Debet etiam infra dittos dies 080 deponer* penes maffarios Cots
fuffititntia pignora pro folidis 4. paruor.pro qualibet libra totius quanti tatis, vel extimatiouisrei,feu negotijxvel iuris, de qua, vel quo latafuerit ipfa fenttiaper diEtaiu
fecundan Curiam , que extimatio fiat per extimatores d. Ciuit. vel maiorem partem
torum. Item pr; expen.legitimis fac endis pro buiufmodifententia ad Collegm tranfferenda , &fi premiffa non obferuauerit reputetur non appellae , & ditlafcntentia
lata per d fecundara Curiam firma permaneat , & omnibus iutts remedijs executioni
mandetur. Si vero ditlus appellans predttla obferuauerit, ttneaturreorfiueim
Vicarias, vel Locum tenens ,& Iudicesd.Ciuit.qui tunc fuertnt , vel maiorpars corum fub vinculo facramenti infra dies 30. die ipfius appellationis computandos diQamappellationtm, & ipfam fente< nam per feundatn Curiam, & partium tura
que illam fentuam tanguntfeu eorum copiant mittere ad alter urn ex ditbs ollegus
fecrete ,. & perbominem , quern in hac re credtderunt ftdelem > & fecretum , quo[acramentum exigaint, quodfidtliter , & fecrete inhoefe habebit. Et faciant fuo
quod partium neutra feiat buiufmoii Collegium , ad\quod mtfennt , per
quem

Di 4~r .
187
quem miferint > cut nuntio etiam dent litteras fuas fuper inde ad Hind Collegium
taxationefalrijpro vt eu videbitur expedir . eterum vt buiufmodi res maga poftee [ecreta dim Rcor , feu cita Picariut , >el Locum tenens ,& Indices de denarijsd.Cois foluant expenjas tarn ipft nuntio , qum d.falartj.
Item fi codem tempore plures appellationes huiujrnodi eent ad Collegium mitten
de eodem modo fimili mittantur via. ad idem ollegium , & per eumdem uuntium,vt
partium parcatur expenfs , & qd.diOum efi de vna appellatione , feruetur de omni&ft plures appellationes mifi fuerint ad collegium vtfupra diutdantur exnenfe,
que pro indefallefuer ntper Ibras , &foldos ipfarum caufarum , feu exttmationii
earum
Item deeifio quam ditlum Collegium fecerit, & referipferit fuper inde robureb.
tincantplcne , & perptue fr> muatis , 6 attm per aperturam ipfiuspcr re florern
d.Ciuit.fcu Vic. vel locum t.-nentem debeat omnibus modis, Cr iuris remedus tioni mandari .
Item fiatim per aperturam ipfius deeionis c-mpeUat ipfe reorjfeu eius Vicarius,
pel Locum tenens illam partem, que fuccubucrit foluere expenfas faat preitQU
faluo , & nuntio . Si vero appelions fneeubuent intoto, vcltn pane, tunc idem
appelions compeUatur foluere ditlos jjt.a.oar. pro quai, libra quanttratis , vel extimationis reifeu negotij , vel iuris m quo fuceubuerit quor. foldor. 4 medietas m
5pal. & alia medietas in alteram partem . Si vero appellant pred. bene appellauerit,
6 in tto obtinuerit nulla partium teneaturad d. fold. 4. pro libra per prefens flatuturn ,neque per vetusflatutum . Item etiam intelligat ur , & locum babeatpro ilia
parte pro qua obtinuerit dillus appelions .
Decernerites etiam , quod illttdjlnutum vetus in iUa parte qua penam , feugrauomen fold. 4. pro lib. imponit appettanti adfecundam Curiam fi tucubuerit ceffet ,
locumfibi vendicet in caftbusfecundis . Verum quia leues , & parue caufe cum dific i libus , & magnis caufis paribus caftbus non ambulant , interefi vtilitati publi
e, quad pro partialit magne fuineantur expenfe etiam ejl verifmtle , quod
gta Maieftas cuius animus vtilitatem publicamjemper affeftat buiufmodi concefft onem appeationum , & translatiovum ad collegium que abfque magnis laboribus,
& expenfts finiri nonpoffunt ad paruas caufat nuuatenus voluit extendi . Statueront
prouiderunt , refor.& or dm. quod nulla appellatio buiufmodi teneatur , vel admitsatur in alt aufafeu lite , quefit centum libris infra , velde re ,fine iure , vel uegotiofecundum extimationem extimatotum diele Ciuit.fit centum libris infra . Sed
in buiufmodi caufisfententia lata perfecundam Curiam perptuant obtint firmitatem , & execuUioni mandetur ,& queftriptafuntfuperim in precedentibus capitu
la locum dumtaxat fibi vendicent in cat-fis, & queflionibus cuiuslibet quefint quantitatis centum librarum, vel ab inde fupr a, vel ret, feu negotii vel iuris extim. feciwdum extimationem extimatorum d.Ciuitat. fit libr. centum par , & abinde
fupra.
Reformata, ordinata, & alla fuerunt predica omnia per prediaos Comitemjudi*
ces , & confilium credentie autloritatc difle reformationis d-gener. conf. in Talatfo
nouo Cois Spalati. In anno natiu. Uni 1 36 Ind. 5 die 23 men.Otlobris. Ego MbertorusT ffanega q. Lanfrancbi de Alediolanopub. Imp.auft.not. & Cancell. Coi*
Spai.prcjtntia flatuta mandato dtorum D,D.Com.Iud.atque Confilij credentie , nee
non gratis confilij d.Ciuityfcripftm volimmefl-nutoium .
NelregiftrodiqueftclcggifiTcdc, chvienfattamentionc dell* prima*
delk

2.88

Delle

dlie fopraregiftrate letterc del Rinluoco dlia fconda, il che effet

prouenuto che trouandofi regiftrata la prima ne'libri de Confegli , e l'altra.
n, fi) ftata quella noniinata in cambio dell'altra inauuertetemte, e quindi
prouenuto , che non auucrtito all'hora quel'errore fia reftato fino al giorno
d'hoggi incorrecto.
Ma le queft'?ppellationi alli Collegij d'Italia foflro ail hora pollo invfo
iiell'altrc Citr deila Prouincia ( come accennano li Zaratini , che fi dcftinafle ) non trooandofene mentione in altri ftatuti , ch'in qtico di Cataro done
fi Ierre , rhe del 367. fe He dccrctato , che da 50. yperperi in su fi potcfl appeliare alii Aiuiitori del Palazzo Papale , alli Collegij di Perugia, Padoua,o
Bologna; fi cerne non inuerifimile, che fofle tato'permefl anco all'altro
Cittd'appcllarfip.lli prcdctti Collegij, come dalla Icggc pofta pofteriormente tra le Reformation! dello ftatuto di Sibenico al num. 132. delli i6.Lticlio 1402. viene ;fprcfi'o, che fe alcuno vojefle appellarfialli Collegij di doua, o Bolo^.ia pc/fi fado da 50. lire in su con li modi fimili quelli de Spalatini , coi nel particolare diTrauefprimendofi nelli foprarcgiftrati ordini
lafciatiTraurmidel 1359. che l'appellationi douclVero andar, adMaicftatem Regiam , e fufseqiientemente memoria del 1 373 . ( che fi riterir ) che foils
pagaro falario al Giudice dell'appellationi,e nello ftatuto vecchio tra le Reformationi treleggifatteli 27. Agofto 1406. circa efle appellation!, nello
quali mpre fi dichiara , che debbano andar auanti al Re , non facendofi alcuna mtionc deCollegij:ondc fe non fi trouaflero de cafi particolari,da qua
li fi potcfle hauer notitia del conflicto, nonpudirfi, ch'in Trau fia ftato
porto in vfo l'appellarfi all Collegij , che per vari) cafi pu eflere ftato interrotto, quando anco fofle ftato viuerfale di tnttala Prouincia, laqnalevenuta in poter de Venctianj , ceffarono non folo l'appellationi Collegij ; m
ces anco l'appellationc dalla prima alla fconda Curia,e rappellationi vanno dirimir Venetia , e li Catarini foli continuarono nell'ofleruanza dell'appellation alli Collegij anco doppo venuti alia deuotione de Venetiani fi
no all'anno i433.che li furono mutati nelli Collegij di Padoua, Treuifo , Verona,e Vicenza,e fino ad hoggi le loro appcllationi vanno alli Collegij d'vna
di quefte Citt, la fentenza de qiiali refta mappellabile .
Ritornando alia ferie delle fopradette memorie ; da quelle appar , ch'il Re
voleua difpor delle cariche , e dignit ad arbitrio fuo ienza riguardo de Priuilegij da lui mcdefimo confcrmti , fe ci fbflero regiftri delle fue lettere di
quei tempi fe ne trouarebber molt'altre fimili , quelle che fi trouano faranno ramemorate al fuo tempo tra le quali fi pu riporre quella, cheeflendo
mortol'ArciucfcouodiZaradel 1367. commileU letterc date in_,
Zagrabia Gregorio Piouano di S.Maria Ecnomo de'H'Arciuefcouato , che
doucfle confegnar l'cntratc achifar ordinatodaStcfano diFranccfcoda_,
Zara , al quale haucua dato ordine bocea chi fi douefscro concgnarc , c_>
nominando cflo Stcfano bra Domenico Vefcouo di Corzola furono gl'ordmi
immediate , e publicamente cfequiti , & all'hora fi conobbe, ch'il Re haueua
dcftir.atopcr ArciucfcouodiZaracflb Vefcouo di Corzola, e voleua, chcli
ioero date l'cntrate auanti la confermatione del Pontcficc, come fcgui, e da
quefti arbitrij del Re fara prouentita quella humilifliina fommiffionc cfprcl'.i
de. Zaratini nellcfoprarcgillratccommiflloni al loro Ambafciatore , equd
riuardo puntale , e cimorob di non dar minima ombra di difgulto al
' Re,

Dt TrAul

Z.89

R , del quale dueuaiio temerc pi lo fdegno dell'altrc Citt per il prefdo

dio d'Ongari.ch'haucuano nel loro Caftcllo . II fopradetto Baldaflare di y >rbacreato Amiraglio, capitato 1 Zara mando all Traurinirordinc Regio.i!
anale dcue hauer anco inuiato all'altre Cictd della Prouinciajma non crouau
ofcnc memoria lo copiar come U regiftrato nclli Confegli di Trau .
Lod.&c-fid.fuisvniu.& ftn^.Infnlarum, Ciuit.Regnifui Dahn. . . . R'coribus. - . .confilijs. . vniuerfitatibusfahiten, & gratiam .
Cum nos .du vobis per fidelem norumfamilirem BalJaffar de Sorba de lar.v.A
Comitem Fare,Bra%e,& Crenle, & ^miratttmnoflrum mantimutn Generaletn cotmfenmui referenda, & ctiam iniungenda, mandamus ideo vere vniitesfitatifidelitatimuter , & diritte quatenus in termino vobis per predittum Comitem Baldaffar affignando ad audiendum intentionem nofiram duos de medio veftri honeflos viros
in ladrar tranfmittatis,&quotquQt idem Comes Baldajfar vobis verbo noflro ibidem
retulerit , & tniu.xerit hoc ndubttanter credatis , & effettui debite fideliter , & confiante? manapetis aliud intuitu nore dilettionis ,& gratie non fatturi* Dat. Bude
feria 4 prxima pofl Dominicam letare Dni 1 j5p.
Riceuutc quefte lettere li Traurini efpedirono Ambafciatori Zara vltmo Marzo i . intruder quello volcua l'Amiraglio; mquello fui t'ofle
trattato , in altri luochi operato non fi s : poiche il relio de Confegli di'
Tra diquell'anno manca, e ncH'altre Citt non v' : credibile per , che_*
con la venuta di quefto nuono Amiraglio Gcnouefe faranno conuenuti Za
ra gl'Ambafciatori anco deU'altre Citt conforme all'ordine Regio , e c'hauranno trattato di trouar il modo d'armar, e mantener Galre in Dalmatia;e_*
nel medefimo tempo efl'endofipublicata vocc,ch'iI R doueua vcnire,IiTrauriui lecero le promfioni, che fi trouano regiftratc invn foglio feparato tra_*
fragmenti de Confegli, e fono le feguenti .
Infrafcriptefunt prouifiones triumfapientumfuper rebus inuenitndis , & neceffarijs pro aduentu D.'ty.R.egis ad Ciuit. Trag, que prouifiones reduci debent in Confili
I z.Sap cntum, & ibi terminari .
In primis prouiderunt dittifapientes , quod quilibet villanas , qui mxnet extra Ci
uit. Trag, per diflrittum diele Ciu. cuiufcumque conduwnis , & flatus exijlxt
dare debeatpro ditto aduentu gallinas du.u,& oua decern , & quod ex nunc mandet.
ipfis villanis, quod ipfas gallinas, & oua teneant preparata fub pena fold.x.pro quoli
bet fine aliqua [olutione eius enda.Item prouiderunt, quod oes Clues tarn nobiles,qtt(L
populares habitator s tm Ciuitatis,qum Burgi dare debeantad omn requifitionent.
D. omits, et fue Curie pro ditlo aduentu Somarium vnum lignorum ab ign pro quabet Domo predittorumfub pena fol.x pro quolibetfine aliquafolutione . Item quod,
feribantur omnes manxi,qui ad preftnsfunt penes be ayos Trag. & etiam VituU,<&*
fignenturtot exipjisquot videbitur fore necejfarinm pro ditto aduentu, &fequcstrentur apud ipfos beccarios ita , & taliter . quod quandocu>,:q.furit nece[fe buberi
p?!fit pro ditto aduentu ad libitum d omits, & Curie, & buc fub pena lib.zo pro
quolibet, & ditti man7i,& man%efoluantur de pecunia Cois.ltem prouidcriint quoi
peculiter Ciuibus Trag.tam nobilib. quam alii s babentibus eorum mandr.is pat rio,
rum animalium in diflrittu Trag. & quod boni caflratipro ditto aduentu poent ha
ben ab tpfis t & quodfin preparad emper quando neceffe effet ipfos habere , & pra
T
quando,

i$o

Delle Memorie

quandopoterunthaberi adexpenfai Cois . Itemprouid. quod per canipatTrag. guientur vina, & videantur pro quanto precio poffumt haberi , & precipite ft reperirt
poffct de vino albo, & hoc tarn vino albo, quam nebeo vfque ad quantitatem 400 ga
le tar um ad expenfas Cois. Item prouidernnt quod de frumento modo condado de
psrbm jpmie recipiantur pro Coi pi o dio aduentu pro faciendo partem modtj 15 .
Item prou, quod prccipiatur Bachrieb , & fuii [ s , quod ordeum , quod adprefens
babint in Maga^jno Cois non debeani vender altqualiter alienare donec\ aliud
O Comit, & ua Curia habuerint in mandatis adhoc vt dedillo ordeo pro vt videbitnr D.Comiti, & fue Curie & ditlis [apientibuspoit mmirari in aduentu D. .
fuis equis, &bocjub pena lib. %o& quodfoluatur ipfis de pecunia Lois. Item prouidcrunt quod fiant duplerij duodechn cere ponderis lib. 4 pro quolibet, & forma qua
drata, & libre cere m candelis pulcrts, expenfis item pi ou. quod de pipere,&
de croco Itb.i.quodfcruetur per pro diclo aduentu fub pena lib. 25 ad expen. Cois
Item prou.quod prparentur pro diHo ad:de bonis lib.x ad expenXois Item promJ.
quod omnia fuptafolui debeant Ulis perfonU cumquibus fietforum de fuptis rebus
emendis dt primapaga incMtus molendinorum Cois annoproxim venturo , qui inch
pit die 19 inflan tis menfis Xbris.
1369 die i^xbris captumfuit per D.Com.Iudd.& app.Juper aduentu D.T^.Reg
cmnes mittentesfuaspallottas in bujula alba del fie. nulla repeta in rbea del non-, '
fro vt fuperius jcrtptum efl .
Mi efsendo nel medefimo tempo morto il R di Polonia fenza figlioli, ch'era fratello della Madre del R Lodouico ; perci egli in cambio di venir in-,
Dalmatia ando in Polonia perpigliar la Corona di quel Regno , e Iafci Ia__
Madre al gouerno d'Ongaria pecieandone il tempo Jettera feritta dalla
medefima al Vicario di Scgna, & Amiraglio di Dalmatia, regiftrata nelli
Confegli di Tra, che la feguente .
Copia cuiufdam litere Regin Hung. pre[enlate per Ser Bernabo de Ianuadici$
lulif 1370
Veflre T^obiftatis deuotionem piefentibus rogamus, & eifdtm firmiter imungimus quatenus galeam D. Regis filij noflri kgriflimi cumfanis hominibus armare, &
promptuare dtbcatis fine aliqua retardatione,nam ft aliqua negligentia& retardatio.
ne prompiuationis ditlegalee fieret ex tunc omnino fuper eo volfis imputaretur . Dat.
Bude die penltimo ren.Iunij Regina Hung.
Copia cuiufdam liiere Ser Frifom Vtcarij Segne , que dirigitur egregio virofuo
amico femper honorando D. Baldaffar Regio martimo ^dmirato , & Comiti Infularum, & ews filio D Raphaeli Comiti Spalati, vel eius locum tenenti .
Reuerenti faluiationt premiffa notifico vefire nobilit. quod die II. prefentis
fis Iulijrecepi litter has Reginales , que vobis dtriguntur , & mittuntnr : igitur ipfas vobis tranfmitio , vtprouideatis in agendo. Ego autem preflolor vefliam
refponftonemquidfuper tenore litterarum facer vultis. vat. S cgnie die 11. lulij.
Irifon Vicarius Regius
Venendo in quelle lettcre ordinato dalla Regina Madre 1'armamcnto della
Galera del R luo figliolo, ch'in quel mefe di Giugno fi doueua tronar in Po
lonia, l'eprefiua, ene debba farf d'huomini fani lata pofta, perche ail'hora
in Dalmtia era la peile come f dalla licenza conceda al l.dcl mcdclmof

Di^Trau.

191

mo mefe dal Confeglio di Traii al Conte dipotervfcr (iiori dlia Citt per
tal cauia.e quefb Bernab,che prefent le lettere era Vice Amiraglio.al qua
le lo fteto giorno della preentatione fuconceffo di poter lipendiar huoininiper feribtio Rc^io.liquali doueano enere per quci ta Galera , che arrruMidoi i Ii denari del R , fit feritto vnitamente all Amiraglio , & al Vicario
Frifc.nc, cheraalfittuale della fu Camera di Dalmatian perche pochi ;^iornl
prima era capitatoauuifo , che la Regina mogliedel R haueua p;irtorito
vna fcinina f alli 17-del medeimo mele decretato nclConfigliojChe fiano donati 20. fiorini d'oro chi port la noua , e que Ra deue efl'er ftata Catarina-
primognita del R Lodouico , che mor in et teera .
Era in quello mentre nata contronerfia con Lefignani per caufa d' vn nauilio di formen to, che veniua Tra da loro ritenut,percio era (lato mandato
Leina Agoltino Cafotti protcllare in forma folita , finalmente. quefta_>
controuerfia f terminata dalli delcgati Rcgij nclla feguente maniera .
T^os Ladislauus Dei , & ^ipoolica bedis Cru Epus 7 ien. , & Magifler Sarecenus Comes Camere Qptnque Etclefien Legati vifitatores Regie Maieatis Hung*
in partibus Dal. & Cro- pro tnbunali fedentes in "Palacio ois Trag, ad iura redden-,
da deconj- & Coi affenfu , & volntate infraferiptorum Reu. , & petcuttum Dnorvid. Reu. in Xpo pat. D. Fris Dici Archiepi ladren. Relgio viri D.fris Baudonl
Cornuti Trioris Cruciferorum ordmis Ierofolimitani de Zurana &c. Reu. in Xpa
paUD^Huolai Dei. & jp.$edisgra Epi Tr. , & Egregij Regij Militis D. loannis de
Grifogonts de ladra fupra lue, & queione vrteme inter Cm. Tr. ex vna parte
agentem, & Farre ex alt' ra partefe defendentem occaftone detentions cuiufdam Hi; blado onerati capti , detentiper D- ficarium , & homines Farre quod
nauiUum Blado oneraturn per Trag, conduitum extiterat ad petiticnem Communitatis Trag, [ub certis paSis , & conditionnas contenus in quodam publica
instrumento confetlo ex inde inter Trag, ex vna parte, & ointonium To
m fini & Tafqtulem Enician de terra ifeltj Tfoutncie jpiAu ex alteraparte
vnde vifo per nos diclo inrumento pallor, non vio mftro proteationisfatle per
p rtem Cois Trag. D. omiti , Vicario Gralt conftlio Farre de captura , & del entio.
ne nauilif fup." non & de acceptatione certe quantitatis Bladi'jde nauilio fup
pro vtin diaaproteatione continetur > ac ettam auditis omnibus , & ftngulis , que
fer Vidofius Stanoi Sindicus, & proc. Ciuit. Farre di cere , & exponere voluit coram
nobis ; conftderantes iniuriam pariter,& offenfam , & violentiam irrogatam , eJ" iU
latam per Vtcarium , & homines Farre communitati Trag, tarn in captura, & deten*
tione dii nauilij , quam etiam in acceptione bladi detnautlio fupradiao Chrifli nomi
ne inuocato quo &c- autloritate Regia pred. qua fungimur fententiamus , & per
deffinitiitamfententiam declaramus quod infra dies 1 5 proxime venturos Cotias Farm
re teneatur , & debeat Tragurium tranfmtttere quinqu nobiles depotioribus Ciuit,
Farreadtpoulandam, & mpetrandam veniam D. Comit, & nobilibusCimt.
Tr. de imana , & violentia per ipfos vt prefertur illata . Item recere teneantur,^
debeant diiti Farren. Coi Tr. oes e\ penfas fallas per Trag, occaftone predifta,
tm in tranfmittendo . Farram , & ad nofli ampreentiam nobis tunc exientibus in difirilu ladre , quam,etiam alias quafcumque expenfas faitas de caufa antedifia . Item teneatur Coifas Farre xeddere , & reituere communi Trag, dumper ipfos Fren, tum in Ciuit.Tunfra termimmfupraferip. 1 5 diernm proxime ventur. , & quad atti Farren. de cetera non prefumant fmtlia priorafc
T
cere

 cj i

Delle Memrie

cere contraTrag.vcc in genere ,r.ec infpccic , &hocfnbpena lib. ^ooparu.catnere

D. 7v(j Regis applican: , & nihilominnspcnaprediiajoluta , vel nonprefens [cntenti.i ratat, & firma . Dat.Tng.di 19. mis may anno natin. i$jo.oftana Ind.

In cfecntione d'efsa ientenza vennero a Trau li i^. Gitigno Michfa Zouis ,

Vidofitis Stanoy, Balza Stanoy, Catarinus Damiani , & Michael de Lubalcis
nobili di Lefina , e dicdero fatisfattionc alia prefenza di Paolo figliplo , Vi
cario dcj Conte, e di Nicol diGionanni,e Doimo Martini Giudici con pro
cura, che nell Archiuio fi conierua, il cui principio tale.
1370 JW.8 Reg. Rege Lndouici &c.D. Stepbani Epi Parca, & Bra^e, & . &
fotentis viri D. Baldaffaride Sorba de lanna Rcgi; ^rmirati , & Contitis Caflri 1tnijf, & InfnlarumFatrc Brachte , & Crenlefuo Picara in Tara nobili viroD.
Cotana Martinutjjde Butouano de ladra , funq; & Cois Fare ludicibus Set Slauogotto Brianti, Fidojjio Dtjfthi } & Dobreslauo ^/ndrec die vero nona men.Iunij*

Da qncfta memoria fi conofcc,ch'il Re hancua dato ali'Amiraglio le Contcc di tutte rifle oricntali di Dalmatia infierne col Calello d'AlmiTa , & al
fnofglioloquelladiSpalato, accioche riufciffepi cmodo l'apparecchio
dlie Galre, che detinaua s'armafsero in Dalmatia per poterie contraporre
all'Armata Venetiana ; dclla quale moftro fempre d naucr gran gelofia : c_
cjueftafpuo efsere ftata la cania, che ritornato da Polonia fcrfle lettere circolari,ncllequali efprimeua,che venina inDalinatia per far giultitiaipercio, ch'
ogn'vno comparifle per confe^uirla: di quefte lettere pero fenc troua reitro fojamente nelli Confegli oi Spalato , e non altrouc per qncfta vennta del
lie li Tranrin renonarono li foprarcgiftrati ordini , e deftinarono Pictro di
Micliatio , e Nicol di Giacomo Ambafciatori:per accompagnar il Vefcouo,
il Conte , quali alfignarono tre barche , & cftefero le cominiiiioni li tre_
^prile ijyi.regiftratc he'libri de Confegli , ch'in foltanza contengono,doppo le folite humiliation! , l'inuito di venir Tra , la manutentione de Priuiiegi;, A: imnuut, autoritd di fpender fino ducati 240. d'oro in vafi d'argcnro per prefentar al R, fi:pplicare inftantcmcntc per la fortificatione del Bor
ro, che no era ttittc miirato dell danari dclla Camera Regia de Sali di Trau,
iion t icnrloiii arro ir.odo di poterlo fare , e che li banditi non poteflero fiare
r jll'aitrc Citt della Prouincia ; e perche nel medcfimo tempo venue auuifo ,
che 'Imperator , & Impratrice doueuano capitarc , fti data incombenza alli
demi Aiubaiciatori ui riuerirli,c antorit di Ipender fino 6o.ducati d'oro
per prcfentar .
Per apcre chi foiTcro qnefti Impcratore , & Impratrice bifogna epilogare
sienne coie tocche di fopra.Ira Haro chiamato Carlo di 'Durazzo dal ReLoi!oui':o in tempo , che non haueua fpcranza d'hauer figlioli , e l'haueua fatto
venire alla lia Corte,dcftmandolo per fuccclbre;doue dimoraua,come di fo -llato fcrittoj ncl quai tenipo, come fcriue Hettor Pignatello , Filippo di
Tarante (ehe per la morte del fratello Roberto haueua hreditato il titolo d'
Imperator ai Conftantinopoli) venne Napoli del 1368. con quattro Galre
per fpofat- Margarita di Durazzo ipte dlia Regina Giouanna , ma efclu fo
ritorn a Taranto , e Margarita con gufto della Regina fi marit Carlo fuo
jCbVra in Ongarjjdoue f mandata wiiorcu uin cate accompagnata .
Qucfta

Di ,

2.93

Queda Margarita era figlia fecondogenita di Maria forella della Regina, e

di Carlo Ducadi Durazzo fratcllo del Padre d'eflfo Carlo,che dal R Lodouico d'Ongaria era flato fatto aiorire alia fua prefenza in Aucria per vendetta.,
dlia morte del R Andrea fuo fratcllo ; e perche fi troiiaua in Ongaria Elilabetta fi^Iiola. di Stefano fratcllo del RLodouico in ct nubile voile il R ir
ritarla nel iopradetto Filippo Imperatorc , ch'cra 1'altro mafchio reftaco del
(angue Reale di Napoli, che venne a Zara del 1 570. del mefe d'Ottobre,come
da vn fragmento de Confegli di Traii confia .
t>ie 20 Oubris i 70. Ai petitionem Simonis Bam refpondetur propter magnai
mortalitatem non habere uitluariam ; fed mittantur jo ducati ladram quibus eman
tur centum Caftrati , & donentur Filippo lmperatori .
E l'anno feguente del mefe d'Aprilc vi far capitato di ritorno con la con
forte per paflar in Puglia ; perci nelli Confegli ai Tra viene feritto , che Ii
medefmi Ambafciatori , ch'erano deftinati per andar riuerir il R Zara.,,
in quelli contorni , doneflero anco riuerire l'Imperatore, e l'Impratrice-,
e prelentarli fino 6o.ducati d'oro ; m perche fi troua anco vn'altra memo
ria del medefimo tempo nelli Confegli di Tra, che l'Imperator de Greci paffaile per la Dalmatia del feguente tenore .
1371 die 9 jprilis Confilio Generali mandato prouidi virtMarci de Vorona fotij , & Vicarij prefati D. omits , in quo quidem confiliofuerunt perfone 3 3 caption,
tir reformatum extitit per 17 confiliariot ponentes eorum ballottas in buola alba
defie f non obflantibus 1 6 reperlls in rubea de non . Qyod babeant plenum , & libe
rum arbitrium Vcarius D. omits, & ems Iudices, & alijfaptentes , qui fan t nunc
inCiuitatcqutfueruntdeputaticaufahonorandi D. 7{. Regem, yel per mai orem
partem ipforum fuperfafto litterarum miffarum nobis pro parte D. 7^. Regis , in qua
continebatur , quod turn nos de intentione , & proceffibus D. Imperatoris Grecorum
in diflritlibus veflris ad prefens facienda volumus certitudinaliter edoceri : quare
yifis prefentibus modum , & viam inueniatis , quibus de volntate ,& proceffibus
dit Imperatoris Gretorumpoffitis indubitanter experiri , vt nos iugiter continuatis
yicibus de ifdem ralearis litteraliter per nuntios informare nos , & fuper hoc plenum
arbitrium expendendi de auere Cois ficut melius videbitur ipfis , feu maiort parti ip
forum , & quid quideritfaHum per ipfos, feu per maiorem partem ipforum habebunt
ratum,&firmum.
Da quefto Confeglio appar > ch]il R commette , che fiano oTeruatl gl'audamenti dell'Imperator de Greci , che doueua pail j re , per It noflri dtrttti,
dalle quali parole fi conofee, che qucft'ordine era vno di quelli rniuerfali , 6
circolari della Prouincia, che di Citt in Citt fi mandauano : m nellaltre.
Citt per mancamento di fcritture non fe ne troua memoria: e perche nel me
defimo mefe , e forfi giorno doueua nauigar per il Golfo il fopradetto Filip
po mperatore conlamoglie per andar in Puglia, riefee perci cquiuoca_#
q ucta memoria , fe dcbba intenderfi di quefto Filippo , ene s'intitolaua Im
perator di Conlantinopoli , pure dell'altro Imperator Giouanni Palelo
go, che poTedcuaConltantinopoIi, che nel medefimo tempo paffaua per il
Golfo , come fciffi al cap. 1, del 5. libro De Regno Dal. & Cro. doue hauenT j
do

Delle Memorie
do tralafciato d'efaminare quciVeqiuuoco : deuo hora farlo rintracciando il
viaggio , ch'eflo Imperator Greco fcce , & infierne la caiifa , la qualc , accioche fia me!io comprefa neclario riferire in quanto debole itato all'hora
G trouafle I'Imperio G.-cco .
GiouanniPaleolog< figlio d'Andronico il giouane fucccflc nell'Imperio
di <~onftautinopoli .J Padre in eta pnpillare del 1 341 .che fi retto daGiouauniC'ntacuzenofuotutorej ilquale trouandofi fuori di Conftantinopolifu
daili fuoi emuli eftlufo dal gouerno, & efiliato : onde egli afllmto il titolo d'Imperatore ungamente trauaglioperrientrare nellaC'itt, e finalmente ottenne , data vna fu figliol per moglic al Palelogo continu nel titolo,
e gouerno nol'anno 1355.quando dal Palelogo fu forprefa Contantinonopcli , & il Cantacuzeno, depofto l'Impcrio, fi fece Monaco : in quefte con
tec fi era, e 1 vna, e l'altra parte valfa defli aiuti de Turchi , c'habitauano in_.
Afia nelle parti vicine alio lrctto de Galipoli , e con tal occafipne fpefle voltc p:Luano depredar la Grecia , rouinando , deertando il paele , e conduc'^j'lo in Afia gran quantit di Schiatii,; e non tronando iiii otacoJo s'eftef ro .:KLO vcrfo la Pnlgaria, e Seruia . Onde confejjuito,c'hebbc il Palelogo
I'Imperio con^fceitlofi debole per refifter Turchi ricorfe all'aiuto de Latini , & ad immitatione di Muhele fuo Attauo efpedi Paolo Arciuefcouo del !e_*
Smirne, e Nicol Sileros Megateriarcha Ambafciatori al Pontefice per di
mandar aiuto contro Turchi , portando qtiefti in fcrittura la profefione dellafede Catlica fattada eflb Imperatore in Conftantinopoli nel Palazzo di
Blachernali 15.Dcembre 1355.
In quefto mentre i Turchi occupato Galipoli , che per il terremoto all'horafeguitohaueualemuradiroccate, e per le guerre, c'hebberoi Venetiani
prima con Greci, e poi col Re d'Ongana hauendo potuto traghettare per lo
ftretto fenza impedimento lo fortifcarono , e fermarono il piede in Europa,
infeftando maggiormente il paefe circonuicino : onde torno J'Imperatore ad
implorare! aiuto dal Papa del 1364. ilqualelifu anco promeffo, fe haueTe
tirato li Greci nel grembo della S.Chiela Romana, e Lpdouico Re d'Ongaria
haueua richiefto H Venetiani di pour armar Galre fue fpefe in Venetia_
contro Turchi in aiuto dell'Imperatpr Greco , li furono offerte cinque Ga
lre rmate fpefe dlia Repblica in cos pia imprefa , come di fopra,e flato
riferito : ma di latandofi li Turchi ogni giorno pin per l'Europa, e ilringendo
Janeccffitd, fi transfer l'Imperator Greco in perfona Buda trouarilRe
Lodouico , epromefla fincera vnione con la Chiefa Latina, efpedirono vnitamente Ambafciatori al Papa , Gregorio Magnchartesper nomedeJI'Imperatorc, Stefno Vefcouo Nitrienfedifopra nominato'pernomedeJRe
come ferine il Rainaldi ij66.num.4.e nota che Panno feguente il Papa
fcriiiefle alla Regina di Napoli , & Filippo Principe di Taranto , che s'intitolaua Imperator di Conftantinopoli , che non impedifcro il viaggio , cho
penfaia di fare per Roma l'Imperator di Conftant.Sc il fuo primognito^ che
nel medefimo tempo fcriuefle anco all'Imperatrice Helena , & Cantacuze
no Monaco , ch'era (tato Imperatore , ch'elbrtafero gl'altri Greci al 'vnione.
Venne finalmente l'Imperatore Greco d ritrouar il Papa , che d'Auignono ,
era vcnuto d Roma dcf i ^69. & all iS.Ottobre fcce la profcffion dela Fedo,
che ii troua regiftrata in Greco, & in Latino; & iui fi ferma fino alia primaucrafuflequeute, come nota lo teflo, & all'hora il Papa /criffe, all fopraduti
Re-

Di ,

t95

Regina di Napoli, e Prencipe di Taranto,che permetteflero , che poteife paffar ficuro in Oritc con le genti haueiia raccoltcjnondimeno non pals per
il Regno di Napoli ; ma ando Vcnetia come (crine il CaroHo i! quale doppo huer narrato diuerfe cofe feguite nel principio dell' anno 1370. foggiunge .
Venne l'Imperator de Conflantinnpoli Venetia nel ritorno fuo dalla Corte Tontifleia , e come eraflato fempre jolito l'cccelfo Duce , e Pcneto dominio gli free quell ho
nore ficonuentua all Imperial cUguit. Fece intendcr alUSignoria come b menai*
conferir con lei aleune cofe d'imprtenla , per laquai cofa furo.io dputait Auditori
M. Vietro Trettifan Troc. M. Giacomo Bragadin, M. Marco de Trioli , M. "Pantalon
Barbo, e M. Iacomo Moro . Ftrattato d'bauer Tenedo, e conflgnarli per able
gioie , che la Ducal Signoria b ancua in pegno , e darlifei arfilij in ordine dt eff*r armati fpefefue , e di esborfarli duc. 2 5 mille , delli quali per viuerfue ricereaua d'effer compiaciuto di qualcbe quantit di daar., furono dati a fu Maefl Jucatiaooo.
la qualefece inanxj d'effer [emita de duc. 30 milla fopra ale fue gioie , che 1 fu
rono esborfati tolti dalla camera del frumento ad imprefltto, alia quale da diuarfi
Cittadini furono depofttati con l'vtile confueto ; s bebbe le gioie imantinente esborfati
li denari. Sua Maefl confum tutto quell'inuerno in Italia,& approimand* i la prU
maueradiede ordine alia partita na per ritornare Conlantinopuli , & aici baueffe cagione di partir ben contenta , fuflabilito, che ti duc. 5 milla prmeffi per Teedolifofferodonati lber ament , & ettamdio ara 400 di bifeotto perfot ire le fue
galie , & al Defpoto figlio di fu Maefl furono donati duc. 300.
Dalli decti del quale raccogliendoi , che la primauera dell'anno 1 371 .par
tirte l'Imperator Greco da Venetiadi ritorno per Confian tinopoli l verifica
quello, che nella foprafcritta nota de Confegh di Traii viene (,& il R
Ludouico , che pi volte f era dichiarato divolerlo aiutare contro Turchi,
eflendoli conuenuto andar in Polonia per pigliaril pofleflodi quel R.-gno
nel tempo ch'egli era in Italia , hora che fi approfimaua alle marine di Dalmatia vedendolo ritornare con Galre rmate in Vcnetia , e pallar cos vicino ienza far capo feco, n'hebbe gelofia , &ordinofole puntualmente auuifato delli fuoi andamenti : onde,da quela memoria di Tra s ha il mefe pred
io nel quale efso Impcratorc Gio: fi parti di ritorno da Venetia per Confian
tinopoli, particolare, che da niun'altro Autore vien feritto .
All io.delinedefimomefed'Aprile liTraurini d'ordinedel Remandro
nos fpefe Regie per iy huommi Zara, e Ii furono donatiduc ducati d*oro per cadauno , & ordinato di non dir cofa .ticuna al R di qnelo donati110 , e liSpalatini il medefimo giorno n'iniiiarono 35. chedeuono hauer l'erII ito per armar Galera da accompagnar lifopradctti Imperator, & Impra
trice , poi capitarono leitete Reqie Spalato date in Nonali 18. del mode
rno ncllcquafi s'efprimeua, ch'effendo narabriga nel Palazzo diSpalato,
nclla quale oltre le parole ingiuriofe, emetcermano coltclli non foflefeguito altro male ; e che conforme all rtatuti, e confuctudini di Spalato erano
tati relegati Giorgio Cipriani a Tra per doi mcfi , Cipriano Zanini in Sibenuo per tre , e Dofnenico fuo fratello in Zara per quattro , che gl'haueua fatta la gratia , che potcfiero repatriare , che perci h riccueflero, e non faceflero .'Itrimcntc le voleuano la fu gracia ; con altre date pure in Nona Ii ?,
del mcdefimo, ch'il fale polla vendcrfi da akri , che dalli fuoi orKciali, e_
i.uelo voleua tolle ordine vmuerfale per tueca la Dalmatia, e Croatia. VcT 4
nuto

Delle Memoric
unto i. R Zara qucl'o iui operarte , o crdinafle non fi rroua altra memoria
folo , i he confer' <; \ i; Ononirato, diera vacato in Trau Marino Capellano dejla Refina Lia nun.iu. .
E perche fi rur-pc . qu-f.o tcnpo vna Galera Vcnetana tra lifcogli di Sibonico rurono prrc:." ricercat; 1> . daGiaromo Diedo Capitanio Ge
neral del Golfo che eTci o rtlituire 1'- robe recuprate : onde li 4. Dcem
bre Jjyi. fu corrmuflc etui li territorial! , chefottp graui pene doueflero
retituire tutto qitdloibflepcrucnutonelle loronani, eliag. del medemo
fuordir.ato r*i ttattar con Gie: Vidoro, Giacomo Barozzi Ambafciatori
dei Doge Hi Venetia Helle robe, che fpfsero ricupcratc , che fi poteflero rici'j.'-Vi ce- te i! blf"f?HftnCcrcaflc fi ?rcfse1a riritp :i fpefe del Commune,
& ,.-.!)i8olf:' ejjedito'vri Ambalciscore fpecial alRcfoprail fatto di qucfta
G .! .
Duli'tcdettomefciiipt rcnibrcfrcail giorno di Natale di N.Signore_/
rr-oi i Nicoo Cafocti Vefcoiio di Tra ; poiche fu doppo la fu morte apcrtp
il fuo teftanicnto I! 6.IicccmLre Jnd. 10. 1572. che viene riufcire nclli primi doi giorni dell'anno i?72. pieliato daJ piorno dlia Nstiuit , nel quai teftamcnto appar , ch'egli (pendrftc fomma confiocrabile nella fabrica della_.
Chicfade PadridiS.Domcn/coiiiBorgo, e lafdafle il paflorale d'Argento,
mitra gioielata,c paraincnti prctiofe Croci , & altre argentarle alia Cniefa_*
Catcdrale , e molt'altri legati pij Juntamente deftefi nel predetto fuo teftamento , e perche haucua egli conferito ad altri il Canonicato , e benefitij dati dal Re al fqpradetto Marino, percio ritornato , che fu efso Re in Ongaria_
fcrilse da Visegrado al Capitolo , Cont , e Configlio , che non oftante la_*
collatione del Vcfcouo,e Capitolo fofse dato il polsefso ad efso Marino fpecificando li benefitij efsere la fefta parte della Chiefa di S.Nicol in Podcmorie , la quarta di S.Giorgip di Mirano, e la meta di S.Maria di Monte, le qua.
li furono prefentate Ji p^Giugno 1572. onde fi vede , ch'il Re voleua anco l'arbitrio dclla collatione de benefitij , & ntrate Ecclefiaftiche .
Haueuanclla fu partenza lafciatoil Re fuo Vicario Genrale Giouanni
Ve icono di Vacia ; ad initanza del quale li furono inuiati li i i.detto doi Sindici per intender quello voleua , e poi di fuo confenfo li 27. vn Ambafciator
al Re in Ongaria, e perche nel medefimo tempo fi fece apparecchio di pitre
per far mafiere , e fufsequentemente li 26. Setiembre fu ordinata guardia , c_
lomficatione della Citta per la guerra , che fi dubitaua douefse elscr con Venetiani ; quefto Ambafciatore deue efser flato mandato per dimandar al Re
denari per murare il Borgo; che non fi erano potuti offenere quando fu Za
ra . E nel medefimo tempo il R dichiar cfente dalla giurifditione del tribu
nal di Zara Lucano Leonis da Zara , e la fu famiglia , che fabricana moneta_>
Re^ia , lo fottopofe al fopradetto fuo Vicario Vecouo di Vacia , ? all'incontro reftitui all Zaratini la iurifditione dell'Ifola di Pago : perci li Zarat:ni a;;gregarono al loro Configlio efso Vefcpuo di Vacia con li fuoi fratclli,
i- nipori } e li loro defccndenti come bcnemeriti , come appar dalli fragment'
J.c Confegli loro .
Li fopr'accennati fofpetti di guerra conVenetiani proueniuano perche haucndo il R Ludouico , quando conclufe pace con Venetiani, promefso ai ;j;nor di Padoua d'aggiutarlo , e difenderlo fe fofse da Vcr.etiani moeliato ,
come fi Jegge nella fu Jettera de j.Maggic 1 358. ftampata nel fin; dcll'hiib -

Di Tra.

197

ria dclli Cortufi tra Ii fcrittori Padouani, & cfsendo nati varij difgufti tra Venetiani , Padouani , il Re inui ti Vcf.'ouo di Cinque Chicle per acquictarli; ma non hauendo quello potuto far alcuii buon'effetto, inuio militia Ongarainaiuto delSignor diPadoua,com. il Caroldo , &; alrx'hiitonci
Venctiani , nclmedcimo tempo mand jii Dahnati.i Carlo di urazzo con
titolo di Duca di Dalmatia , Croatia , il quale capitato Zara li 2. Ottobre
1372 li Zaratini comifero , che per la fua venuta ognvno , che portaua il corrotto lo deponefsc, li Traurini decretarono d'efpedir Amblciatori per ho
norario, e fpender duc.50. d'oro nelli prefenti , che le li doueuano fare . S'era in quefto mentre attaccatala guerra nel Padouano, & in Dalmatiacrcfceuano li fofpettiiperche li Venetian i! haueuano rmate di nuouo Galcrc,
mndatele ncl Golfo per cuftodia delli loro Vafcelli incrcantili : perci il Re
volendo , che France/ Giorgio Conte di Tra , e fuo Caualierc fermafso
in Zara ferifse alii Traurini , chepigliafseroin luoco fuo Paolo fuo figliolo ,
come nella fua lettera , che nelli Confegli regiftrata fi legge , & la lgucnto.
Lud.&c. Cum nos propter iiiftantem guerrAtn cum Venttis habitant , & alias euidentes rationes decreuerimus vt fidelii nofler Miles Francifcus de Georgio Cornes vefler interim quoufqne ipfa guerra durable in Ciuit.noftra ladren'-Jare debeat , & ma
nerefidelitatiigiturveflre damm in mandatis quatenus inperfona eiufdem omits
Franc.fidelem noflrum familiaremVaulum de Georgijsfilium ipfius ad veri medium
pro Comit recipiatis , & ei tanquam noflre Maieflati , & omiti veflro in omnibus
parre, & obedire debeatis vniuerfos redditm , & prouentus ipfius Comitatm Trag,
fibi administrantes quoufqueTater ipfttts feruitijs noftris erit occupants , & quia de
negotijs ditlarumguerrarum ipfum Comit Taulum orettnus informauimus. ideo comittimm vobis, vt que ipfefuperfatlo die guerre vobis recitabit credere,& effeLlui debito manciparejliideatts. Dat.Bude 26 die men.Martij jLn.ni 1373
Altra lettera m inuiata Spalatini per occafionc della medc/ima gucrra_ >
che regiftrata nelli Configli loro del feguente tenorc .
Lud. &c. Houeritis quod Dux , & Commune Venet. Vantaleonem Barbarum .
^imbaffatorem eorum ad nos duxerunt tranfmittendum , quem ad nori prefer
tiam noluimus affecurare pro eo , quia dum cum ipfts de pace traabamus , nobis
non curauerunt dare refponfum. { vero prioris noflre intentttnis non exifltmus effe volumus , eque poffumus quia cum Ducibus Auftrie fratribus noflris , " Domino Taduano taliterJumus collegati , ZT vniti , quia diBos Ve
netos damnificare nos oportet, mandamus Ucirco v.-flre fidelitatifirmiter , & diiirtcle quatenus conftderatis premiis vos adeo cautos , & intentos habere velitis , eir confcruarevtipfi Veneti,vel eorum adhrentes vobis vereCiuit. Spat,
ipfmfque pertinentes dampnum inferir valeant aliquale . Dat. Bude 5 die mis
./pn/i 1373.
Da quelle due lettere del R appar il fofpetto , ch'egli haueu 1 , che da'l'armata Vcnetiana li fofse forprefa alcuna dlie Citt di Dalmatia , e per quello
s'efprimc in quclla di Spalato , necefsario di fapere , che li Vciv.tiam haueuano mandato in Ongaria l'anno precedente GiacomoMon- Procurator, e
pantalone Barbo Ambafciatori ( com feriue il areiui', & il Caroldo ; .ion

598

Dlie Memorie

folo per informar il R dlie ragioni loro contro il Signer di Padoua ; ma an

co per efbire otto Galre rmate per fei mefi in feruitio dell'imprefa, ehe Sua
Maeftd ad inftanza del Pontfice difegnaua di fare contro Turchi , ehe fi andauanoapprcffiniandoalfuoRcgno, &hauendo rifpofto ilR, ch'inogni
modo voleua aiutsr Sign or di Padoua, il Moro tornahc Venetia per por
tar tal rifpofta, & il B.-.rb'o relafse in Ongaria , e ch'all'hora lnz/ precedente
disfida rotta la pace , e Jicentiato il Barbo , mandafse moltitudino d'Ongari,
che rouinarono ilTreuif;.no , e con lettere cmpifse il mondo di querelle; il
che f confronta con qucllo , ch'il R efprimc nella predetta Jettera Spalatini , nella qaale per errore di chi regiftro ppfto il cognome di Brbaro, che_
ferine d'hauero licentiate : perche li Venetiani non i] erano curati dargli rifpofta mentre egli trattaua la pace : e che percio haueua mutato cpiniono ;
ppiche fi era cllegato con li Dnchi d'AuRria, e col Signer di Padoua contro
di Joro , e voleua farli de danni : che quefti erano prctefti , de quali fi valeua_,
il R per poter non oftante la pace , dar li promelfi aiuti al Sig.di Padoua cpprendo la mofsa dell'armi con la Lega nouamente fatta c li Duchi d'Auftria,
che di gi ad inftanza del medeuno"R daiiano aiuto al Signor di Padoua,come fcriue il Caroldo .
Et in quclla fcritta Traurini rimettendo/ quellp haueua detto al Conte
Paplo , e non fcriuendo cofa alcuna circa la fortihcatione del Borgo con tan
ta inftanza pi volte da Traurini dimandata; chi fard rifleflb cpnofcera,ch'il
Rperlerelationi, chedeue hauerhauuto dal fuo Armiraglip fopradetto
( perche anco le mura dlia Citt medefima haueuano bifogno di riftauro in_.
molti luochi , come apparir manifeftamente quando f trattar del riftauro
d'eflc mura) reputndolo luoco debole per refftere all'inuafoni dalla parte_
del mare, com'erano anco l'altre Citt dell'ifole, non haur voluto conceder
li denari dimandati j che non erano ne anco fufficienti far cos gran opera ,
come era murar la maggior parte del Borgo ; onde i Traurini non potendo
far altro lo ferrarono al meglio , che potero con mafiere , e raftclli di legno,6
fteccati, e ritirarono dentro tutti gl'habitanti dell'ifpla: formando legge che
niur.o eccetto , che li Leprofi , & Eremiti potefle habitare nell'ifola Ba fcnzalicenzaelprefla del Cont, e fu Corte, comenelfuo originale regiftrato
nellilibrideConfeglide ao.Settembrc ijya.f legge, che eftatocopiato tra
le rcformationi delftatuto vecchio . Ma efsendof poi conclufa pace tra Ve
netiani, & il Signor di Padoua li 21. Scttembre 1373. come fcriue il Caroldo
ceflarono ancolifofpetti in almatia. Capita a Trau nel medeflm'anno il
fopradetto Galcazzo de Surdis Giudice deH'appelIationi di Dalmam l'vlti mo Marzo , che non folo fu honorato , e prcfentato ; m li fu anco pagato il
falario d'vn'a'ino,chc non s'efpnmc di che qiiantit fofl'c, nc fe PhaueTc dall'altrc Citt fe ne troua memoria alcuna. Venue anco il rnecefim'annoli 21.
Luclio il nuouo V'.fcouo Grifo gono allarefidenza, &alli 25. Nouembrcli
chVrano a torno il Borgo fnrono deftinati per accomodar la cafa del
Commune a S.Pietro de Podcmorie , & a!li 4. Febraro 'uflequcnte c'.ctta pcrfona , che \'i douclfc ftar giorno , e notte .
Rifledeua:.o in Zara i! Duca Cario, e la Duchefla Margarica fu moIic , A:
hebbero per Vicarij loro prima Rafael de Surdis da Piactnra Giudice d'appellationi dcile caufe di Dalmatia , e Croatia , che fu anco >ntc di Zara , o
poi Galcazzo de Surdis , ch'cra flato prima Vicario del Yefcouo di Vacia , e
come

Di ^ .
comecfoIitodePriiicipi del fangtie Reale efercitarono I'autorir conqualche arbitrio; apparendo Confcgli di Spalato, ch'd requifitione d'cM'o
Duca , e Baudone Cornuto Priore dell'hofpit.ile di S.Giouanni per i i,
e Sclauonia fofle fatto Giudice Dionifo di Elia Sp -.latino Ii j.Gcrmaro 137?.
eli 17. Marzo h DucheTa Margarita je Rafael fopradsttoricercarono , dv_
fofle dato lo ftefl'o ofitio deJ Giu licato R?ll : di Cipriano pur Spalatin &
all'hora f eletto Ambafciatore pr informar la Ducnefi ; iu replicando la,
che fofle riceuuto , li Spalatini non lo volfero, mdn'cleflero vnVltro romparuero perci lettere del Duca, che fofle riceuuto j le quali eflendo ftate lei
te nel Confeglio Ii i5.Aprilef decretato, che li Ambaciatori eletti andaff-ro ad informarlo ; e fi come non c' memoria quello fi trattaffc col Duca, cos
comparueroil penltimo d'Agofto letteredel R, nclle qu:<li nandaua_,
ch'il medeflmo Belfa fofle accettato per Giud ice , che fi corngefle lo ft ; tu
to, chedifponeua,chenon potefse efser Giudice, chi non iofse flato pri.m,
o hauefse hauuto il padre , o Auo Giudice ; dalle qu ili fi conofee , che li Spa
latini non hauranno accettato efso Belfa perche non doueua hauere li requiti dello flatuto : ma'l il Duca , e la Duchefla , che s'erano impegnati di fauorirlo, hauranno vo(uto fpontare l'oftacolo d'el'so flatuto con T'autorit del
R; appar anco ch'il medefimo Duca dichiarafse. o pin prefto difpenafse vil
ftatuto di Tra col feguente ordine .
Karolus ie Durado Dal.& Cro.-D'4X d.nom Com Jai. & CSi Ciu.Trag.fal.&
grm . Intellect ab Egregio D. Francifco de Georgij Milite Regie certam caufam feu queftionem ad prefers pender in CiuiU Tr. nter D. Velislauam filiar q. D.
Marislaue Vxorcm Lech ma^de oftu ex vna parte , & efe Ioannis , & Danielem
loaunis , & loannem Taltnuti de Trag. & certos alios , de quibus conqueritur d:t~la
D.Vladislaua per ipfos certa bona q.matris fue ai (e pertinentia iniufle detineri, ex
altera, & per ditlosfibt aduerfantes d. Dominant iniuditio adee nonpoffe abfque
confenfu iii virifui[ecuniumformam atutorum d.Ciuit. ea propter tufar predi8am examinandam , & cognofeendam commifimus nob. & fap. riris DD. Francifco
de Georgio , & Goleado de Surd s ficario appeationum , qui vifis , & examinais
certis atteationibus peripfum D.Francifcum receptis in d. Ciuu Tr ig. ex commiffione eidtm Francifco fatla per D.Rafaelem de Surds de Placentia CumUem ladre ,
& tune pertotam Dalmatiam Ficarium Grilem fuper quibufiim tncoatiombus , &
capitulis porretlif coram ipfo per d.D. Velislauam nobis dtligenter retulerunt diSum
Leouadhereticurn fore, & i fidelem , quare d.D- felislaua de iure ubiefta eff non
tenttur d.Viro [ho , & per confequens in iuditio , vel extra canfenfum d. Virifui noru
tentntur poflulare non obanteforma dfttiatuti, quod inteUtgi debetfatliim fore per
contradigas dftatuti interfidles tantum fecundum iuris formam , m.isciu lis, &
Canonici, quibus cauetur in quantum effe fidelem infideli mnforefubicStim, nrc etus
parre mandato : vnde vobis precipiendo mandamus quatenm non obfl^nte forma didorum atutorum, & obieftionibus di.le partis aduerfed Dnirnande debeatis li
bere in iudmo ,etiam abfq. conjeujit benticifupradittt &etdemm omnibus factatti
Ltflttie complementum . Oat. ladre 1573 die 7 men. Maylnd.xu
Partori la Duchefsa Margarita , come ferine il fopra mentouato Pifa
tela del 1373. in O.igariavnaflgliafcmina, allaquale la Retina Giouanna
imnda&e vn bel dono : di quefta iiafcita fi troittuo tie memoric 1 tre Citri
di

Dflit Memoric
di Dalinatia , che bcnc rcgila-arle come ftanno .
NelJifragmenti do Conflgli diZara.
Din i S /"'/ . IK fot-ftli' \tpi'ntum .
Q^oa^enne lW'i i Qutiffc hodie natefiatenfenitimpra pjrteCommnvis
valons ore/ o, r nuntianttbm ortum eins Jeiititr orcni , i pecunia,
fideb:tnr.

Ncllifrarmen.i deConfegli di Trau .

1 373 A> 28 JMf i Confilto gnerait Cunti Karnli de Dm-jtio Dd.& Cr.Ducif,
quiprfjCntaut litterM aQMcprolufcmineditfiKaroli dentar i-i.ftorcnijuu .

In quclli di Spalato .
1 373 die 19 lunj . Jn gnerait Confllio. t^uncio Ducis Carolferentis litterat Du
eis, m quibut notifica! bi natam primogeni&m donetur exenium .
Da quefte tre mcmorie vnitc infierne fi certifica , che la f^lia primognita
del Duca Cario nafccfsc in Zara ( ch il Pignatelli piglia per pertmcnza d'Ongaria ) li 25.Giugno 137?. e che quello che portaua la letrera d'efso Duca con
tal autiiio capitafse tre giorni doppo Trau, & il quarto Spalato , e quefta
primognita fu Giouanna, he doppo la morte del Re Ladislauo fuo minor
fratello fuccefsc nelRcgno diNapoli, efudetta fconda: onde da quefte-
memorie s'ha il luoco , e giorno precifo dlia fu nafcita; che da niuno do
fcrittori fono riferiti.
L'altre cofe feguite in Zara fotto'l Ducato di Carlo fono mentouatc in alcune poche mcmorie , che fono rimale in quella Citt : le quali contendido
particolari non difprezzabili Je regillraro, come fi trouano .
1374. . i
Quod vos Ser Damianus de ^affis, ( D.lacobus de Raducis fafta reuerentia,
reccomandationefolita Maieflatibus D.Regis,et D.Regine Senioris primo dicetis ([liter galea pro acceffn in D. Duds cum Conforte extitit ad nutum preparata . Item quad equi , & alte res ipj'urum Dnorum n alijs naui?i)s fufficienttbttt im
miffi tarn iuertint , & non expetfatur aliudpro eorum motu , nifi galea Ragufinorumt
mta veniente memorad Dnt , & Dnnaflatim mouchant . Item noSlri parte Maieflati >trique procliu.v, &fupplicegrai.t referons de tam benigna , " gratiofa expeditionevltimor,tAmbtfs. noflrorum referendum nabis obtinuiffe gratiam
poftulatam, ex quibttf multumfumaf lacres , & contenu , r maxime defeparatione *Arc\)itfi ab incolat Ciintatis "vlque ad transladonem ipfiits nblatam per Regiam
MueHiteta, (uafoffa in pace quieta animarum, & co<-p. um flabimm, Ciuitaquc
augcbitur de boni in melitts ad honorem Rgie M4iefl.itis,& regrati bimmi D. Epo
^LCien.D.ComitiCalipalit & D. Steplianodepredittis ommbu* obtenir gratijsd
Ri-gn Maieflate corum operationibu* fruftiiofis , &fuplicabitis ets quatentu eisplaL n obuiati ommbni contra nos procuranttbus , &Jpeciales ptrfonat verbo, vel ope'
>: liquid, obtincrc Regia Maieflate , &fi aliter obuiari nonpoffit faltemuppltcctur

Di Tr.

301

turR..M.ii<juatfniu dignetur ante efeftutam audicntiimtalibttfin nosprocnrantibus cxbibendam quoi nos (upcr talibus informare pofftmus de norinnribus, T
conimonibm R.. Ma-catem nos in bac partefient cettris gratiofe traftanJo. Item
/terete, & t'eparatim><Jr in ecreto tenendum D.Comiti Galipoli, & D.Stepbano, (ni
ex ( noilr-icre.iti fimt , & Ctnfiliaeij cupimns quod qjilibet ipforumhabeat domum in ladra , in qua cum vcnirct valeatbofpitari , pro qua emenda bicfecretocftinconftlioftatHtum, quod circa fcflum l^jtm. larg'antar cuilibet ipforum
floreni 300 aun de nr>ft ts reddiftbm tune babendis', ante vero fieri neqiiitproptcr
expenfa , & contratJa debita occaftone fortifications Cunt, nee non preparations
galeejupradtffe , ftvltn diu.im ejuantitatem Valentin dila Domo expender Di
ctant velle uo que quantit.u6oo flotenorura de datiobecharie fupradiffo termina
fo'ucndo toUatur , & quod diftuin daium ufque ad remanentiadift. 600 or. '_.
aliqiam caufam conueni, & deputan non poffit
ditto tcmpore pro do
nando predicis DmsdittaqitAntitof habeatur, & fnper hoc primitas dclibcrationem, & onftiiumprefati Domini Ef'i babcatis , & fro vtabipfo babebitu procedatis. Itemficafus occuprent propter quod refiflcndum effet contra nos quicquam procarantibus in Curia R.Maieflatis comittimus vobt quatenus habito conjitio ,& deliberation D.Epi f-ic. fuper hutHfmodi tu Damiancpro wo {. remaneoi adprcdiffa, & intalibiis cafibusomnia fjci.u oportuna, &habcbis no
lis die , quo D.Epus tuant remanentiam pro prcdiuis duxeritfaciendain in antea
floreo in menfem , & ratione menfis vfque ladram redibtt . Item cxponetis R.M.t
qualiteregrcgiuf D-Mag- loannesde Biffeno , qui buc venit occjoneprcpjratioHis'
oportunarum nauium pro tranfitu III.'1' D. Karoli cumconfoits ad He^niim^pnlie
tai'i bene , & laudabiliterfe geffit in boc, quod venit mrito coKienJandus , & ctian
i'lreconciliattone antmi D.unciierga quendam noflrum infamem nobilem ddigemi
tamfcientifici' , cr comendabiliterfe geffit , quod prter landnm mrita ei confitcinur
fore multipliciler obligates, & eum R- M. rccomendtbitis noun parre , &fndem
D. loes ex parte noftralitteras velletad . M. fiant in forma fupenus declrala.
Itcmfupzr negotio datijfolttfupplicabitii J{. bl. qu.itcnns emu iiij'.i,inii t:;q:tctla*
borari, &per confeqacns ex ale comodum perapinon pofjit propia- datiummgnmafalis , quiafal valet folum 5. or. pro centenario , & dat:iim a\cer,dit etum x
fior. pro cent.' dignetureiusM.diftumdatiuin red'iceread 5. /for. qaoniam ex boc
C.imerc Regie , & fpecialtbus perfonif vtuitM ampliar conf^quctnr , quoniam vltr.1
dictas 4. fior. datium dittifaltf in pretrito nunquam fuit. Item im: parsw.vorif
D.D. Rettorum , & deconfenfu SerFrancifci tenyKeuorit quod curia, &pre(en
confiliinit accdant ad nob.Ji'nbax^ R. M,& feeuna uc ant Ser lobannem de Gallo
& elf dicant quod cum eoram confilio dlibrtttm eft ifoccdet e in , & fitperfacto
fetitioni) , quant D. Dux facit ditto Se* lobanne boc t.udo, quod in pforum ^wbaf.
prcfen:ia dtcstuY D.Duci,^Hodconftlium ladre de!ihe>:ifiit,fifodft lobes preditlui,cutD.Di!\dixitlecontentari,iuretfiienetnr D.D'.a in qtt p.-tita,veiKnuri
in ni')ilo,etft iurabit,quodntbil ei tenetur rewaneat ebfolettsf,ttft imabit t^quid,
ci tenen,ii'id dabit intra terminant competcntcm^ D.Dux ex boc cun[cntabitKr,vt
ditturn ei procedatur in prdits fi autem D.Dux non contentarctur ex boc , Vi.1let lo.innem retiere , tune dicatur per confitium , quod dignetur velle > quod per in
riam ladre videaturiusipfittsD.Duc, & ft die eturiflud nolle, fed quod o>niiK9
vtdtipfum lo: retiere, mnc dicatur , quod dignetur velle , quod utsvmulq'ic par l is videaturper R.M.'"f*dquam ipfe Io: immediate accdt. Cum autem D. Dux dii;t iftud nolle t <&_ tarnen veuit ipfutn loent in fu fortin retiere, rcjpondeatur

5 o

DeHe Memorie

quod cum volntate ipforum D. D-. confilium non intendatpati quoi lohis rtmaneat in fortia ipfus D Ducts, Jed ft tpfi Di tum volunt , & non poner eum in
-bus D. i ucis , & hoc i onfilium contcntalur , aliter nulla modo Confilium intendit
pati quod ipfe lobs rcmaneat m fortia Ducis memorati.
Capta ter maiorcm parti m Confit jj .
ijjAdie 1 8 ! nmj in diclo confilio >uit pars quod eligantur tres nobiles , quivtdant
ad D.Ducem aotificatu e :Xce(fns\,&ofenftonespereius famili m commiifos in ladren.fur.pl'cando i auuteaus dignetnr corrigere delinqttentes , ita quod de cetera ta
in non n,m committanturt& duendo quod intentio Confilij efl huiufmodi exceffm notifi ?re R. M7 Otlub. tituantur ad mandatum D. Ducis, vel Regium otfo trabes mutuo acce
pt t Dia Du i'fa pro catena noua portus fienda
Penltimo oibris fiat donum D.Regi , & Dnabm Regin s de rebus maritimis.
Die 1 1 nouerr.br is Singuliduo viUani aportent vnam galinam , & quatuor pro
fatiendo dono uci.
Die i i.iiouembrts . Quoi de 174 bominum Remis oportunispro arman
do galea, quam arman mandauit R.M.u'pro acceffu D. Ducis , & onfortis in *Apuliam preparentur 87 per cae ladrefecundum diflributionem lohn Biffeno, quorum ftipendium afeendit inmenfe inrationem aflor.proqualibet. 348. flor, item fupracomi > Comiim , & nante 080 cumflipendio in menfem vid.fupracom. 1 5 flor. Com.x.
flor. & quiltbet nauta 6. & medietas diSiflipendij 37. flor.ltern quodfoiua tur predi'
Oisfuprafcripium flip, pro vnomenfe ,& in aduentu D.Epi Vaccicn. declaretur pro
quant 0 temporegalea eritmanfura vitra menfem , quofeito Curia dari faciatfupracomito. . . . quantitatem que ei vidtbitur pro refrigerio , qui omnesfupti slip, ha
beant pro dtflo tempore , quoflabunt ad diam rationem. . . . &ratione menfis
vfque ad diem reiditm eorum Coi ladre . Item quodfupplicetur D. Epo Vac. quatenus cum galea Ragufinorum tempore , quo'Juerunt in *Apultam oimbax.R.M.' non
tuet nifi vfq.Segmam ,& galea Iadrat.fletit duobm menfibtu expenfis ladraU di
gnetur i fue "Paternitt! videbitur ordinre quod galea lad. cum . Dux apulerit r
trocdt , & galea Raguf. ft oportcbit re mane at : nihilominusfiat , vtfue pater nitati
videbitur . Item quod homines remis aquirantur hoc modo vid. quodfcrbatur Comitt Tagi , quodflatim inueniri faciat 40. bonos homines remis comeciando inter
Tagenfes quomodo ei videbitur conietlentur , quifient parati ita quodfubito moueant
cum mittatur pro eis cum flipendio 4flar. pro quolibet in menfe eis dando , & incoan
do die quo Iadram intrabunt, & taleflipendium dabimus eis pro vno menfe immedia .
te ,& ftc habere debeant quoufqueflabunt fecundummenfes , & 25 hommes remis
inuentantur intra Cmiufcilicet perfeflerium
homines inueniantur de tudicattbks in infulis , qui iuitcatmfunt
quitibet det vnum homiaem : tres vero malores iudicatus dent duos pro quolibet ; quibus omnibus foluaturvt jnpra Vagen. &
ad diam rationemfa'isfiat eis tempore quo abunt . Item quod de pecunia de Vago
mittenda, & pecunia bladi , que efl penes procurators invitavjqiie adnumerum,
oportunamque quantitatem conuertatur in folutwne flipendij uprajcnptor. & etiam
pro honorando D.D.ladram venturos , qui curie videbuntur honorandi , r ettam 60
flor, qui debebant conuerti m honorando D.Epum Vaccien. & Cum.Gilipoli quos 60
flor, uriaflatim dan faciat ilits qui deban donum hoc parare .
Die 26 Xbris. Qupd 60 flor.infra demur D.D:ui,& eius conforti ante Kal.& ordinent vcnationemproprediftis[,& denary acaptantur de pecunia Cois vbicnmque
extiteritnon oblgala .
Lor-

Di .

5oj

. L'ordxne Regio mentouato ncllc fopra regiftrate memorie di Zara d'armar

j* Galera per iltranfito del Duca, e Duchefia era diretco alle Citt di Zaia_,,
^one, Sibenico , Traii, e Spalato, dou; come in Iuoco vltimamcnte capitato
tu lafciato , e letto n ;! Con/iglio l'vltno Ottobre i J7-|.ik alli 26. Nouembrc
"Srono eletti 50. huomini per armar quefta Galera , e nelli Confegli di Trau Ii
I6.del medefimo s'efprirae fiano cletti 31. huomini da efler mandat i Zara...
i dclDuca Oirnonhebbeefi parti di D i'matia: nel 'quai tempo hauendoil
Pontefice deftinato le decims ddla Chriitian per la guerra contra'l Turco,
che doucuano eR-r impiegate parte nell anmta di marc , rhe donen?, andar
nello ftretto di Galipoli per impedir ii trfito de Turchi dali'Afiain Huropa,c
parte nell'cfercito terreitre, che do7-:ua comandar iJ Rd'Ongaria; mahauendo il Papa conuertito cifi den-ri contra li Vifconti Signori di Milano.ch'all'hora guerreggiauano con laChiefa,ilR Lodouico egnato non volle-
entrar nella Lega : onde l'Imperator di Conftantinopoli priuo della (peranza
de'foccorfi f lieceifitato i farfi tributario al Turco, e mdo fcufari col Ptefice , come feriue il Rainaldi all'anno 1 374. Fermoffi il Duca Carlo in Dalmaria anco l'anno 1 375. nel quale all 16. Giugno capitarono Zara il Duca
di Bauiera , & il Marchefe di Brandeburgo di ritorno del Sepolcro , e furono
dal Commune regalati,e nel medefimo tpo effendo trauaghati li Traurini da
Morlacchi deliberarono l'vltimo di Nonembre di riccorer dal Duca, e dalla_,
DucheTa , e trattar col Conte Pietro , accioche vfciTero fuori del territorio,
e quefto Conte Pietro doueua eler Conte di Chlifla , fe bene ci non s'efprime , m dalle cofc fuTequenti apparir che forte . Venne finalmente nuou'ordine del R d'armar Gaere per traportaril Duca Cario inPuglia regiftrato
tra li Confegli di Spalato , il quale per hauer hauuto effet to lo regiftrar.
Lud&c.del.fuisrniu.&fing.Ciuibus,bofpitibus,terrigenis , habitatoribus , &
incolis, & alterius cuius visflatus bominibus in Ciuit. nfu lad. Trag. Spal. Sib. &
alijs noflris tnfulis Regni Dalm. & earurn pertinentijs reftdentibus , & conilitutis id
quos prefentes peruenerit fal. &gram . Cum nos Ser.m*mTrincipem D.Karotum de
Durado frarrem noRrum Kariffimum , & inclitam D.Margaritam eius vxorem verfus ipforum pamam remitiere intendimm , & "Polumus vniuerfitatis veflrefidelitati
preapiendo mandamus , quatenmflatim vifis prefentibus vnamgaleam ad t<ansfre'
tationem dijpofitam, & ceteris nauigabilibus fule it am promptuetis , tpfxmque promptuatam infra oUauam S. Georgij Mart.\proxime futur1 in port m nusl> um ladren,
conducatis, &flaiuatis fine dilatione quacumq. [ecus facer non aujuri noftre ditetiionis obtentu . Dat. Bude in Dominica ramis Taimara m A.D.ll 76.
E nelli medefimi Confegli di Spalato fi troua fcritto .
1 376 die i- May.Vrouideatur de muelero & neeearij pro galea ad conducendunt
Ducem Karolum cum rxorc iuxta litteras Regias.
AH'horadunque faranno tatiinuiatigl'huomini da remo da cialcima Cit
t conforirfalla prima compartita fatta dagl'Ambafciatori nominsti n-'lli iopradetti Confegli di Tra (vno de quajideu eflertato, Mag'jlc 1^'
Bifleuo

$04

Bette Memrie

/jfjeno.nominat nellc foprariferitc mcmorie di Zara) e I i Spalatin i v'aggiun

fero il nochicro con qualch'altra cofa . II Duca con la Conforte pafson Pulia lo Itcflb mefc di Maggo ; poiche l'vltimo gioruo del mcdcfimo mcfe vie
ne nominato nclle fcrittirc di Zara inluoco fuoNkolo di!Zccch Bao di
Dalmatia , e Croatia , ch'cra anco Contc dclla medefima Cittd . Ritornando
all particolari efprdl nelle fopradcrtc memoric di Zara , non fojo fi vede in
quelle il gran i ifpctto che fi portana al Duca , e Duchefl'a , mi che per le fpefc
noili prefenti , & armamento dclli- Galcrc , che fi faceuano per cania loro cranoimpegnatel'entratcpubliche, come da vn'altra precedente memoria pur
di Zara ihcglio vien dichiarato, & e la fe cuente .
1 37j die 3 Martyftribattff D. Ufo yaccien.defattogalearum reparandtrum quod
banc reparjtioneni, qtieefi maxime expenfe facer non poten qni.iproptcr
multas prterti temporis fatt.i expenfa eft in magno debito , & ad maiorem paratumefl pro fortificando Caflrum S.Michaelis , Ciuttatem, & alia parmenta pro
fortn iaftu , & catene , & quotidie occarrentes caufas e.vpenfarum , vnde dignetur
fiiperhocfuapaternitasfalubriterprouidere.
Die ldifti Donaportata D.D.Regtjs Maieflatibus.
Die diffa Expenfe fatlegalee, & nauigij, & alijs oportunis pro acceffu D.Ducis,
& Duciffe adpartem .

Da que/la memoria fi conofce, ch'in quel tempo vi forte in Zara l'Arfenale_

con pi Caler , clcle qtiali vna ne armauano li Zaratini , & vn'altra queJe-
Citta,allequaIiordinauailRe|, eqtiella Galera Ragufca, di cui tamcntione nelle opraregiilrate commifioni , deue efler ftata quella , che fu arma
ra del 1 366. con gcnti di Trau , e Spalato , come di fopra e ftato detto : e douctia dirfi Ragufea perche deuc eflcr bta fatta nel loro Arfenalc,fi come anco
l'altrc Citt lolcuano hanernc, e nelli Confegli di Tra appar, che quella Ga
lera, che del 1564. mandaruno Zara pcreruitiodelRefofle venduta poi
del 1 367. o perche non bifognaua , che ve ne foTero fatte delle none in Zara ,
che fallero lurticienti > pi tofto perche H Tranrini angnftiati anco loro nclla fcarfezza dell'enrrate publkhc, aggrauati dalle fpefe nell'ilefla maniera_ ,
che li Zaratini nel prcfcntar il R, il Duca, eliBroni (come in puiluochi
fe ne f mentione , che fi ommettcno per leuar il tedio ) e delle fortiHcationi
della Citta abbandonaflero per impotcnza il mantenimento dlia Galera .
Oltre le ftrcttezze accennate appaiono anco in'quelle memorie gl'obliggi ,
che profcflauano i Zaratini alVefcouo diVaccia,e Cont di Galipoli , per
mezzo de quali haiieuano cttennto la rccuperatione tanto da loro bramara.,
dell'lfola di Pago per il che gl'haueuano aggrcgati alia loro nobilt , per altro fauorc dcila rcmotione dcll Arciuefcouo volcuano comprarli Cale in_.
Zara, acciochc vi fi poteflero formare . A quefto medcfimo Contc diGalipoli , a al Medico Rcj;io quando furono Trau del 1372. furono dati doni
nonoreuoli , com^ era folito di tarfi ad ogni liarpne dclla Corte Rcgia,quando capitana, e done fi troua fcrittoncConlegIi,^/wd/,'onoreir T^^ s'intendcua concelo l'arhitrio alla Corte , o al Cniglio de Sauij di dar prcfcnti
di quel valore , che li purefle , tanto era andato in vfo il donare per nomc del
Pupblico .

L'anno fcgucnte alia partcnza del Duca Cario trouafi memoria nelli Con-

Di Trau.

305

fegli di Trau de 3. Ortobre 1 377. ch il R Liidouico comandafle alle Cittd di

Dalmatia , ch'vnitamcnre doudlero metter infierne 400.0 alrruno 300. baleItrieri , ehe doueuano cHor C.ipitanati da Mafeo de Matatur Cont di Spalato , ePaulodeGcorgio Conte d'Arbein fulfidiodi Radoslauo Racemis de
Zeta ; m fe quefta gente andaTe, e quello leguifle all'hora non c' memoria-,
alcima, e come che quefti Capitanii erano utti dpi nobili Zarat,inb cos
Paulo era figlio di Francefco Cont di Trau , che iui mor li 5. Nouembre del
medefim'anno, come appar daH'apertura del fuo teftamento doppo la fua_
morte, e perche esliera itato Cont in vita fu eletto dal R , che molto di
lui fi fidaiia , & aflfte d'ordme fuo al Duca Carlo in Zara, come di fopra Itato accennato furono percio dal Confeglio creati tr Rettori per il refto di
quel mefe con l'autorit iui efprefle , che per fortuna trouandoli inticre fari
bene di regiftrarle,infieme con la dichiaratione del falario , e tempo , che do-,
ueua durare la Contea del fucceflbre .
1 377 die 6 " . Tempore Dorum ^uguflini de Cafottis, Tetri Micacij
& Stipe Tacle Reftorum Ciuit.Trag.pro menfe nouembris
Conftio Grali &c. Captum quod modo in antea eligantar , & elig debeant tres
Reflores ad regimenCimtatif Tr.quorumReuorum offitium durare deoeatper totum
men.noucmb. nunc inflanti, qui quidem r fit ores nonfint attinentes in parentella
interfe, iudicibu fecundum forman ,& quodipfl reiteres, fea maior
pars ipforum babeant in maleficias illam auftorttatem,quam habet D.Comes Tr.folut
In ciutlibu vero aufis redores ipft cognofcere poffint infimul omnes tres vfque ad
quantitatem lib. 5. paru. &ftmili modo quilibet tpfarum retforumperfc vfquead
diiiam quantitatem lib 5 par.cognofcerepoffit, & valeat qtiantitate vero lib. 5 /
fra Rettotes ip cum ludicibu* cognofcere debeant in ciuilibui /is fecumdum con*
fuetudinem , & formam ftatuti Tr.Item quod ip Reiores non poffint effe de vnA,&
eadem dumo , nccpoffint ad ipfum offiiium Reftorie recipi , <& redjfumi vfq. ad vnum
menfem completum proximefecuturum poil eorumnitum offitium Reftorie.Infuper
nuUus foffit in idem offitium RetJorie eligi , & affumi qui non fit maior annis 3 5. c*
quod Reaores ipft nulium habere debeant falarium po/nt diftritu Tr.
eorum durante offino nuUatenut abfentare T encantar infuper di tit reftores infra
tempus eorum regiminis proceffus omnes non expeditos , & contra quofcumq. denuntiatos ,&accufatos, &inquifitosprocedercadfcnteti<ti promulgando fecundum
formamflaiutor.Tr. & condemnationa fiende per ipfos Refieres exig debeant per
fucceores ipfor. reuorumfi que cxaftc non effentper totum te'mput regimmu ipforu
reftorum proximefecuturorumfub pena lib- par.Teneantur preterea ipft reSoret
qui modo eigentur , & qui per tmpora infuturum eligentur ad petitionem quorum
intereffet exigere , & execution! mandare omnes fementiat duties in preteritum
faffu , que non effent execution! mandate . Item in dtftt confilio captumfuit ,
quod ipft relorcs cum ludicibus , feu maior pars ipforum arbitnum babeant, ( auttoritatem eligendi duos nobiles de Confilio idneos, &~ tifeteme- qui duo nobiles
nullumfalarium habere debeant ; fedfemper ipfi ambo feu vnus ipforum ad
minus refidentiam facere debeat tm de die , qum de noue in Talatio Commttnit
Tr. &fecumbabere debeant oftofaauLos ad falarium Commuais fro vnpfisretionbus <3- ludicibus, feu maior i parti ipforum melius videbitur; qui dtonoi:les , & familiares predifti felicite, & attente vigilare debeant, & et vide'f.'.r ire t &preciperede nocJe per Ciuitatem, a" urgum Trag, ne maleficia,
vel (ttJiraiu liqua valeant perpetran ; poffint etiam ipfi nobiles fi ets videbitur prt

cxcr-

Delle Memorte

txeicendo carura offit'w penan imponere vfq.ad quantitatem lib. 50 par. que quidem
pena exigt debeat contra delinquents quofcumq. ac ftfade effentper ipjos redores,
Treterea tarn ipfi duo nobiles , quant familiares predtdt femper , & omni temport
parre, & efficacncr obedtre debeant preceptis on. ntbus > & mandatis redorum predidorum in omnibus & per omnia : Teneantur vlterius ipfi nobiles retiere clanes
tarn carceris Cois quam portarum Quit, ipfafq.portas Ciuitatis debito tempore dan
dere -, & aperire,& omnia , & ftngulafacerfolicite , & attente, que tenduntad
honorem regiminis iffor urn redorum & ftatum pacificum , & t> anquium Ciuit. &
Cinium Tr. officium didorum duorum nobilium durare debeatper totum pre*
fentem men.nouem.& non >Ura.
Die 8 Jigutmbris Conftlio Grali &c. mandato Redor.&c.Captum &cquod quilibet Comes, qui erit ad regimen Ciutt.Tr. habere debeat profuo[alario anno quolibet
lib.i oo.paru.yfualit mottete currentis perfoluen.eidem in tribus terminafecundum
confuetudtnem aliorum falartatorumCiu.predide , qui Comes Rare debeat duobus
annis tant um , & non vitra, poffitaddidum officium omitalus recipi,
reaffumi vfq.ad duos anuos completos profecuturos pofl e usfinitum officium duorum
annorum, & nuUm Iudex, vel Confiliartusjpoffit, & valeat proponere^dicere , face
r, vel arengare contranum , & qui contrafeccrit ineunat penam capitis , & nihilotnintt omniafita bona tarn mobilia, quampabilia deueniant , & deuenire iebeantin
Tr.ipfofado . ft aliquid afadum fuerlt , vel attentatum contra predida
miti-mftt, & inane . Et quodprefens reformatio , & contenta in tpfa nuo tempore
valean t difpenfari; fedfemper proflatuto debeat obferuari.
Que fta reformation e pero non fi troua regiftrata trlcaltre dello ftatuto
vecchio, forfi non doueua ne anco regiftrarfi per non efler efprefo , cho
debba pori nel volume de tatuti , come fi foleua di quelle , che vi f regiftrauano . F poi eletto Conte Giacomo di Caduchi Dottor di Legge da Zara_
per doi anni , e f efpedito Ambafciatore al R ; il quai fra l'altrc col ottenne la confirmation del Conte eletto del feguente tenore .
Lud.&c. tecefferunt ad noflre M aieatis prefentiam VenJn Xpo pater D.Grifogonus Epus Tr. & nob. vir Tctrui lofepb veftri Ambafs. petentes nobis eeionem
per vos in D.Iacobum de Raduchis de ladra legum Dodorem nobis fidelem pro duo
bits annvs proxime futur v. cumfalario lib. 1 5 00 vfuaiu monete in Comitem ipftus Ci
uit. fadam fupplicando humiliter noflra confirmanem elledionu eiujdem adtnittt . Tips autem veflrif fupplicationibus inclinait ipfam elledionem veilram per
refenteslitteras auoritate noflra admittimus,fauemus , & confentimus infra delieranonem noftram cum Xpo pat. jrchiep. Strigon. habend, medio
autem tempore dantes vobis cum in veflrum Comitcm,& Redoremfolito more. Da
tum in Diojgear 20 die menfis xbris 1377.
Ottcnnero Ii medefimi dal R altra dichiaratione , che le lettere, che veni*
uano imptrate contra Ii Priuilegi; , e Statuti pollino non efcquirfi fino che
Sua Maeit fia meglio informata, & il Cotte Giacomo venue Tral'anno
feguente 1 378. dei mle di Febraro .

uer-

Di Trau.

J07

Guerra tri Vcnttmni , Genouefi , & OngAri.

NEHapartenzadaDalnutia del fopradetto Duca Carlo s'cra attaccata

uera tri Vcnetiani , eliDuchid'Auftria, per interpoiitione del
R Lodouico , che s'apparecchiaua d'andar alia guerra di Lituania f fatca_j
tregua per doi anni, da dout eifendo ritornato vittoriofo , Ii Venetiani
mandarono Ambafciaton in Ongaria per rallegrarfi feco , procurar per
mezzo fuo ( ch' ambiua d' eTer arbitro ) fi conchiudcile la pace coil.
g'Auftriaci; e perche nel medeimo tempo erano nate .
Genouefi,s'accorfero g'Ambafciatori { come feriuc il Caroldo) ch'il R preftaua l'orecchicallimedefimi , & al Signor di Padoua , che gl'orTeriuano cga
contra Venetiani: onde auuifato ilSenato di ci, etemendo l'altrevoito
efperimentata potenza del R d'Ongaria, hora accrcfciuta con que Ha di Po
lonia ; dal quale dipendeuano anco il Patriarca d*Aquilea , & il Signor di Padoua loro confinanti nel Dolado , Treuifana , e s' quefti fi foillro vnite le
forze maritime de Genouei preuedeuano , che con la comodit de porti > ch'il R haueua in Dalmatia fi farebbe ridotta la guerra ne liti di Venetia,
e farebbono reftati in vn'ifteflo tempo aftediati per terra , e per ; ondo
s'aggiuftarono al meglio , che potero con g'Auftriaci, procurarouo di
far lega con Ii nimici de Genouefi, e la conchiufero col R di Cipro, Signor
di Milano; m tentarono in vano di tirarui il R d'Aragona , come haueuano fatto nella guerra precedente .
Quelle feguuTe in quefta guerra, ftato deferitto da gl'hiftorici di ciafeuna dlie parti , & io nella predett'opera al cap. 1. del j. libro ne ho raccolto
jl'cflentiali , aggiungendo molti particolari da Cronifti Venetiani , cho
ono ftampati ; percio epilogar fojamente quelle cofe , che fono nccellariefaperfiperpoter comprender di quant'importanza riufciilc in quefta.,
guerra il porto di Tra. Concordanolifcrittori, chela principal mira de
Venetiani fofle il tener lontana dal Golfo l'Armata Genouefe , accioch^,
non renifl ad vnirf con le Galre, che d'ordine del R s'armauanoin Dal
matia; percio prontamente mandaflero l'Armata loro nel Tireno, la quale
incontratafi nella nimicadoppo fanguinofo conflitto laruppe, mdper 1
danno riceuuto nella battaglia, non pot profeguir la vittoria , & inuador
lariuiera diGenoua come fiera concertato col Signor di Milano, econuennech'andaTerifarcirfinelliporti lorodella Grecia; onde li Genou.
hebbero tempo d'armar altre Galere , e come pratichi del meftier del ma
rc, fornitele fourabbondantemente de remiganti, infeftauano lcnauiVenctiane ouunque le trouauano , efe s'incontrauano neU'Armata loro fcil
mente , con la velocit dclle loro Galere , fchifauano incontro ; .numente chiamati dal R d'Ongaria vennero in Golfo conordinedi fuemare
nel porto di Zara deftinatoi per il piti capace , e ficuro di Dalmatia , e poftomfito, dal quale nel medefimo tempo fi potcua impedir lanaui^atio-*
ne Venetiani, e per la vicinanza infeftar l'Iftria, & anco l'ift-lfi ti di
Venetia . Vettor Pifani General de' Venetiani , vedendo penetrate 17.
Galere nimiche nel Golfo, v" entro anch'egli, e prefe Cattro per Luar
<\ 41 ricoucro Genouefi, e lafeiato prefidio nclCaftello, venne verfo ZV i
ra

2 S*

Delle

infeftiido quelle marine per impedir all Genouef Pincreflo di quel por
to , o vero fe vi foflero di gia entrati aflediarli iui , accioche potcTero h Vacelli Venetiaui nauigar fcuri particolarmcntc in Puglia per caricar formentij, dequalihaueuaro tanta necefit ; poichc tiitti gl altri porti d Italia.
el'erano nimici , diffiJenti. Ali'incontro li Genouefi , ch'erano vcnuti per
incomodar li Venetian! in quell'inuernatailpi, c'haueflcio potiito, _>
dar tempo, che s'armaflero tra tanto le Galre, che s'apparecchiauano
Genoua, &i;iDahmtia pcrpotcr poi tutt'vnite tentar di nuouo Ja fortuna
dlia battaglia , non Itimarono fbflc benc fcqueilrarfi nel porto di Zara , dal
qule non potcuano con ogni vento vfcirc , e molto meiio ritornare , che_*
non poteflero cfler fopragiunti daH'Armata Vcnctiana fuperior alla loro;
ma n ridulcro nel porto di Tra , chcperleduebocche, itimauano pi c
modo all'vfcite , & ntrate, per la vicinanza del promontorio, Penifola Hyllis pi oportuno all'inuafionc dclla nauigationc dlia Piilia , doue iurono aflediati dalPifani, corne fcriueil Sabellico: e perche nella predett'opera copiai le parole dello ftcflb Sabelico, e ne correli alcunc,hora copiar
lidettid'vnCroniftaVenetiano per poterne far rafrooto, cheriferendo Ie_
fattioni di qucfta guerra ferine cos .
Zenout [corfe verfoU Marca, & aadarono per la Scbiauonia, eprcfeno molti
nauilij Venetiani , & ^onfe Trau , e fortificarlo molto ben fubto M. Fettor Tifcni
fapiando queflo ando tronarli Trait , elidefefero al cogi, efexe dura batata,
nella (\ anego molti Zenoefi per el pontefopra il quai f la batata , e gran defefa,
vnde fenelianifinito U car amusgafe part deli M . Fetor "Pifani, & veneveifola
Schiauonia congalie^^e lift iauerno .

Il Sabellico raccogliendolidetti del Carefini, &altri Cronifti al libro 5.

ferine neue feguenti maniere, ch^permiglior intelligenza , dccadaunoh
voluto tradurre .
Il porto di Trau ha doi boccbe , vna da Leuante , e l'altra da "Ponente , le quill
tutte doi furono da Genoue cos ben fortifcate , che li Pcnetianift fpauentarono d' oppugnarle , e circa quella da ponente furono sfor^ati getter ['ancore , e
fermam : non v' era all' hora l'armata Genottefc, cb'eravfcitaper andar frouederfi di formenti in TugliA , e di U ritornata , ne anco veduta da alcuno
ritorno dall'altra partead vnirf, con lifuoi i il cheafuto dal Tifani diuifa l'arma
ta al]cdio da tutte doi le parti li nemici , e parte non piccola de Soldait sbarco
nel continente per trauagltarli nemici in 'pi luocbi: dicono feguiffero in quellt
giorni fcaramuccie leggiere tra foldati piedi, e quelle no degne d'alcuna memo
ria . Finalmente yettor impatiente di pi lunga dimora fece dar /' affalto alia
Citta ; ma li sfor^i fuoj riefcirono del tutto vani , e non fulo li l'cnctiani
non frefero la Citta ; ma dalli Genouef de qudi era numero grande dentro
le mura ) con mortalit frefpinto alii rafcelli Cafco in quella batagliaLu Fjlerefco dell'ordtne de nobili, onde perA la fperan^a , perch gi
li le vctouaglie, ne v'era fperan^a d'hauerne da fenetia che patina
careflia di formenti, fciolto l'affedio ritornofotto Zar*, & iui fermato pi prtSlo
infejlaua la Citta diqitellol'affediae.

Di Trau.
Qui fi vede , ch'il Sabellico , c'haur veduto il foprafcritto Cronia fapenpendo> chcv'erailPontedipietra, per il qualc fi paTaua in terraferma da_,
Palladio Fufco fuo coetneo , e da lui tanto lodato , nominate , ncll'opera_,
De fcu Org Illyrici con Ic fcguenti parole .
Tragurium mari vnditjue cinElum ponte lapdeo continenti annelitnr babensd
mcridie aliara Infulam nomine Babum cuitts obicffu portai efficitur duobtt oflijs.

haur creduto , che Copra qucfto ponte di pietra fofle ieguito il combattimento defcritto dal Cronifta , percio fcrifl'c, che lo sbarco folie fatto in ter
raferma contra quello , ch'cfprelTamcnte ferine ilmedemo Cronifta, che^
douena viner in quel tempo , e come, che l'oppugnatione della Cittd da_
armata martima non potcua eflcr atta, che dalla fola parte del porto ( come
noto ciafcimo c'ha pratica del fito , & io nella predctt'opera defcriuendolo ho protiato ) cosi roppagnationc della Citta afferita dal Sabellico , e la
conequenza dcH'equiuoco ch'egli prende del ponte di terraferma , per quello deirifola ,' apprelloilqualeriferifcono altri Cronifti , che foflc ammazzatoilValareflo dal mcdefimo Sabellico nominato; percio li fuoi detti _
corrcttione di poche parole fono ftati da me nella predctc'opera regolati al
fuo vero fenfo, come mi puo vedere .
fi Hora auanti , che defcriua le fortificationi fatte attorno il porto ,& Ifola_
riferiro le congietture , che fono andato rintracciando , chi pofi eere rtatp
caufa della refolutione de Cenouei di ridurfi Trau, contra gl'elprefi ordinidelR, opinione degl'altri collegati, e l'afpettatione degrifterti ,Venetiani .
Qucrt'elettione dall'euento ficonofce, che far ftatacon maturo confgliodeliberata; onde chi rifletterd allecofe fopraacccnnate, s'accorger
che deue efer tato Configlio di quelli Gcnouei,che fernendo il R nella ca
rica dell'Amiraglio di mare, fieranolungamente trattenuti in Dalmatiai
tali deuono eser ftati li fopranominati Baldaflar de Sorba doppo l'altre cariche Amiraglio , eContediLefna,Brazza,Corzola,& Almiladel 1370. c'hebbe anco la Contea di Trau durante la guerra ; e Simone Doria iltelamente Amiraglio, e Cont dclle ftefle Ifole del 1375. fino al 1383. e quefti per la
pratica c'haueuano della nauigatione del Golfo , hauranno conofciuto , che
per impedir Venctiani la naugatione della Puglia (che tanto premeuaal
Re, all Collegati) era piu oportuno il fito di Trau, Seil porto perledoi
bocchepii atto, che quello di Zara: onde loro fi dene attribuir talrifolutione , che dalli loro patriotti far ftata volontieri abbracciata ; m perche
tifo porto di Trau nello ftato , che fi trouaua all'hora era mal ficuro,rifpettoe
the per tutte doi le bocche potcuano entraruiVafcelli armati,& eflcnao fottopoto all colli dcll'ifola, fe quelli foflero ftati occupati da nimici , veniuano efpofti li Vacclli , che vi fi trouaTero ad efler prei , abbrugiati , come
nella prcdett'opera fcrifi , doue fci la defcittione dclli fiti vicini allaCitt
come ftauano , dcll'ifola , e narrai quello , che da diucrCronifti , & altrt*
note particolari ho potuto raccogliere delle fortificationi fatte alie bocche
de porti , e :icili colli deli'ffoia predetta , accioche poteflero efler intefe le^
futtioni - h iui f.-guironp da quelli, che non han veduto il fito di Tra;m;i ho
ra che ferai J a ntriotti tralafciar di trattarnc ; poteatlo ogn'vno da fe ofV ~\
fcr-

} io

Dli Memorie

femare quanto fiano difVftrofi quelpochi tortuof,ftretri,e feofeefi feniicri,

che fono tra Ii dirtippi celJi predetti colli dJla parc: del mezzo giorno.c con
qtian afatilit fi potciumo ferrare, cfarli inacceflibili i ma fi come quefto
nuf< lufrtilc adeffcttuare, cost reftauano parenti le bocche deporti, cli
doi dec! u delli predetti colli volti verlo Tramontana, & il porto incontro 1 1 a Circa , che bilbgnaua ferrare, chi voleua aficurar il porto : ne f'per i uuu< rtito Bano , e riccrcata la fu autorit, & aiiiro di rente per Ppter
ctlcrcmi 'it .* finir l'opere auanti ch'il Genera! de Venctiani fe n'arcorgcfle.o
venil-j difturbarle ; nelmedcfimo tempo hauendo il Pifani intefo , che lo
Galt re Gcnouci nelli contorni di Tra faceuano prede di VafctlJi fi meflo
con pcnficrod'incontrarleinqualchcluoco, combattcrle ; mu fapiito per
ftrada , ch. Sibcnico non haueua alcun rinforzo di prefidio , v'ando , e per la
debo!' 'a dellc mura fcilmente lo prefe li 28. Ottobrc 1 378. non potendo
efpivjnar i'. Oftcllo facchcggi , & abbruci la Citt : II Bano confapeuole_
di non hauer mandato liricercati aiuti Sibcnzani , come confia dalprorefto tarto in Zara , che nelli regiftri delli atti capitolari di quella Citta fi confcrua del feguente tcnorc .
1378 die 1 1 Xbrt Thomas q.Dominici Sindicas Sibenici ladre coram Bano 7fcolao proteilatur Vnetos Sibeuicum exuffiffe quia non babuerunt Milites ab eo requifitos toen: adrcfienium > & quoi peiora tirnenturob inftanraUonem claJJisHenctorum *
dubitando, che I'ircflo intraieniTc di Tra , vi venue immediate , e col
ConfigliodeGcnouefi, &aiuto dellc ciurme loro furono in breuc rempo
ferrate le bocche del porto da Ponente con annearc tre Vafcclli prefi Venctianijchc ritornauano carichi di formento dell Puglia, e quefte fono le tre
porporelle ch'hoggidi fi vedono , che furono pofteriormente accrcfciutc , &
fi refto f ferrato con pali , anrenne , arbori , e traui , e da Leuantc furono fimijmentc gettate pictre in vari) luochi, particolarmente incontro al ponto
di mezzo per impedir , che le Galre non poteflero venir drittura ad accoftarfi al ponte o agl'argini viciui, per !i quali fi pafl'a ncll'ifola, e qucft' quella
porporella ch'hoggidi impedifee aile Galre il camino diritto, e le neccflita_
d'accoftarfi fottoM muro baflo della Citt doue hora la piatta forma , fe vogliono aiTiuarc al predetto ponte, arinc. Afkurate le due bocche del
porto in quefta manicra,& eflendo ritornata l'Armata Vcnetiana verfo Zara,
nella vicinanza della quale fi trou Ii 7.Nouembre,e da doue fefpedito Lodouico Loredano Proucditor con 10. Galere verfo Arbe per riecuer quella-,
Citt , che fi refe li 1 o. del medefimo mefe ( come per l'intrumcnto eclebrato
ilmcdemo piorno fopra la puppa d.a Galera di Giacomo Valareflb, cho
ncl Santuario ' Ar'^e fi conferua) htbbcro tempo il Bano , e Geiiouefi,disfacendo le cafe di n\ fiera (che di gi ft mano voted'habitanti) elemuradeijl'orti, che rano ncll'ifola, di ferrar r;li Hecliui , vnendo le trincicrc da po
rcine con la palata , e da leuante con l'argine delli pon ti : m perche di quefi'operc ratte ncll'ifola fe ne trouano cos pochi vc/tigij , chequando non li
voglia vfar aecurata , patiente dilinenza d'oflerua Ii , come h fatto io,<Ji'ficilmente potra pertuaderfi , che fino ftatc fatte nella maniera , ch'io
deferirte jYOgliopercio uotare quello mcr.ir'cro alia patria doppocomin
ciata

Di .

511

ciata la guerra co'Turchi , non petendo andar .Teuro in terraferma , ho oTer*

uato nellc camnate per pi anri h'rtc attorno Ii medefini colli , fi come dt
quelle fbrtificatu>ni,chefrono farte nejli decliu: C'efb colli vcrfo porto da
leuante , per l'habitation! , e corrili , c'hora vi fono non ne appar vettteio alcuno ; cosi dalla parte di ponente per efer (Hte irafporrate quelle ma fierce ,
che v'erano ncl proflmo fco>doue la calata fi cengiun^cua con la prima por
porella eridotto quel luoco in cultura ; alrrectanti nonren'; inddalla_,
parte del mezzo giorno,ch vorr fllruafc cont-.-ntt n.dofi di far la frrada,clc
paffata la Chiefa di S.Tomafo comincia ai Uto del .na : fa oitro , e vd litoralmete fotto la rupe,ch'anci>ra tien? il nr-me di Laz arerto vecchio per clerfi iui
fepotianticamentcqne'i, chemonuano della pcif- , perquelli liretti , e
tortuofi fentieri , che vi fono andera ;"aendo vcrfo laChifTadi S.Andrea, vi
potr ofemar in pi luochi ferragh di mr.ro in msera, che rkiudono (o per
dir meglio ) chiudeuano quelli fentieri . c'hora ( osi mezzi apcrti.come leo
riefconomalageuoli i falire , e fe fi afHlTar conofeer , che non p itenano eifer ftati fatti per altro , che per forrar quelle anguftie , che ci fono ir le dette
balze del colle , e falito fotto'l cimiterio di S.Andrea vada mano manca apprdfo d quelli diruppi doue fi vedono fegni di pegla , che vi trouara vn po
co di piano , e fotto quello vedri eifere fate diftaccate pitre molto groife,
e grandi , che fi vedono ftrabalzate nel fottopofto lito del mare, con che reib
quel luoco inacceffibile, da quello hauranno dominati tutti Ii fottopofti fen
tieri , che vengono verfo la predetta Chiefa ; e perche oltre Ii fopradetti fen
tieri ve n' vn'altro, al qaale fi puo andar , pafl'ata eifa Chief? di S. Andrea_
da leuante (non dico gid di quel lo , che v gi n el la fottopofta valle verfo i!
proflmo mare, poiche quello e tanto fcofceo , che fenza alcun ferraglio puo
efler fcilmente impedito ) mi dell altro, che torcendo verfo leuatetrali
diruppi inacceffibili bprapofti , doue hora fono le cafe di Rufcich , e gl'altri
diruppi, ch'd piombo terminano nel mare , che vi trouard attrauerfata vna_
pietra grande , e lunga quafi riquadrata , che pare vn gftm pilaftro , la quale
fi vede euidentemente , che (lata iui coricata,r piegata da] proflmo luogo,
doue ancora pofa il fuopiede per atrrauerfareeffo frnticro, rimanendo l*altre pitre fimili in piedi , trd le quali, con l'incUr atiene di quefta pietra,e lafeiato tanto fpatio che va huomo puo pena tranirar:: , e come he la vicina (brada, c'hora conduce da Ocruch verfo la fommitd del colle di Balan da
ponente , ftata *ie tempi poleriori giuditiofjme;;tc accomodata , refa_j
attad conduruile fomme, cosi nella fommitd di queli.' fi vedono ancora
pezzidi pitre grofe, ch'accoltate alle.upi chiudecano quei pafl >, echt
vorrd andar pi diligentemente olcruando quelle -/jan inafcre, che ferrano poca terra da coltiuare fotto la fommitd dell'i'tono; colle da mezzo gior
no, s'accorgerd, che quelle pitre cosi groTc, edin tanro numro non_,
poflono effet- ftate cauate iui , ma prtate infierne con litem*, perf ruivn_,
fortino, vero pi ridotti d fcaglioni per piazze dapoterui metier b.-lcirrieri , e frombatori per impedir la falita d'crlo colle , ch'iui non tanto ripida,
che poi fard Hato ridotto in qnella cotura d; poco momento , che ii vede : e
f.- quefte mie ofseruationi non latisfaranno ad ogn vno , me ba.la d'haucrle
?< jcnimc,accioche poflino occulatamente eflerriconu feinte . Ridottelo
rr uradettecofe in <hkh, lafeiatalacura aiBano, e C'ftradini . pt. fe^rio.
v.Ai'j non comparendo l'Annata Venetiana , tornarono iJGenouei all.- loro
V 4
prin-

3 1

{Dette Memori

principal imprefa, per Ja qule crano venuti d'infeflar il marc, cercar Va

iceJIi venetiani > che andando, e ritornando di Puglia crano fpetb nccccflitati trouarf tra LiTa , eLefina, o vero circa li porti dlia penifola, co
me fono S.Arcangelo , Girona, Scaltridiqueicontorni: Peruenne in quelomentre alia noticia delPifaniquelIofoperaua per afficurare il porto di
Trau ; onde mofle fubito con tutta l'Armata , credendo d'efier a tempo
per difturbar l'opre; ma come che, chi nauiga da ponente verfo Traii,
comevfcitofuoridalliScogli diSibenico, viene nel mare aperto , e s'efpone alia vifta delli monti del territorio di Tra,cosi dalle guardie , ch'erano late difpole in quela guerra per diuerfe fommit de monti ( como
confiar pi auanti) ni al fuo appanre auuifata la Citt , e con li contrafegni
conccrtati anco li Gcnoucf, che fi trouauano all'hora tra Lifla , e Lcfina_. ;
ondee l'vna, e l'altra armara arriu quafi nel mcdefimo tempo neH'imbrunir dlia notte delli lo.Nouembre all'ifola Bua:laVenetiana alia punta di po
nente "detta Ocruch , e la Genoucfe alia punta da Leuante; la Venetiana_
auanzatafi alia punta di San Cipriano gett l'ancore perafpettar il giorno,
edjfpolele Galre indoi ordinialla bocea del porto da ponente dietro
alia porporella , e palate accomodati li remi in forma di ponti per poter
paflar da vna Galera all'altra afpettaua il giorno : concorfero aucolamedefima notte li territorial! vicini , & altn pi lontani chiamati dal Bao
di mano in mano fopragiongeuano al definate foccorfo , che furono compartitipcr le fortitcationi deJl'Ifola , &d quclli aggiuntaui parte dello
ciurme Genouef con le fonde, edifpofti li oalelien perli luochiopportuni afpettauano l'afllto . II Pifani fcoperta contra laua afpettatione la_>
mattina l'Armata nimica di/pofta alla difefa dlia bocea del porto , e lo
fortificationi dell'Ifola gtiarnite di gente , mando parte dlie Galre attorno rifla, accioche aflaltaflero il porto da Leuante, &egli intaito sbarco 1'Artigliaria vicino alia Chiefa di San Tomafo per dar vnitamente l'affalto da tutte doi l* bande : m hauendo quelli ritrouato l'impenuto intoppodella porporella, conuennero tornar dietro, e sbarcare nell' ifola lontano dal ponte , & in qucfto mentre li Genouei con Cittadini s'apparecchiarono alia difefa del'argine del ponte; ma foprauenuto Luca_.
Valareflo con vna fquadra di baklrieri furono rotti , e sbaragliati, c_
quclli che fuggirono verfo il ponte , che da Cittadini fu alzato , furono
ipinti ncl mare , e chi non fapeua nuotarc trafportato.'dalla rapidit nca_
correte s'anneg , egraltriritirarono verfo la Chiefa di San Pietro , do
ue tra li piofimi fafi del Colle , & il marc v'cra anguila flrada , fi apparecchiarono per difender quella ftrettezza del fito, enonlafciar penetrar
pi auanti li nimici; all'hora il Valareflb lafciato prefidio neH'argine, acciochc Ji Cittadini calato di nuouo il ponte non l'aflaliflro all fpalle. ,
andana rimettendo li fnoi in ordinanza per sforzar quel pafso , ma foprauenendo li frombatori dalli Colli da vna parte, e dalPaltrai Cittadini
mcntati neue barche s'accolarono al lito doue flauano li Venetiani fquadronati , e quelli con le fiombe , e quefti con le balefire li percoteuano aalli
fianchi , in maniera che fiando nel fito piano , difcoperto erano efpofti al
berfaglio da tutte le parti,onde ne furonp vccifi molti , tra quali il mcdefimo
Valarcilo, e cafcato quelle gl'altri fi ritirarono aU'arginc, e d'indi alk Ga-

Icrc

Di Tr .

51$

1re fer. za che alcuno li fcgmtaflc. Haucua dall'altra parte i Pifaniacccftaro le fue Galre alle palate, cporporelle&aTaltate le trinciere in piu
luochi; ma tronara per tutto vigorofa refflenza , vedendo chclifiioidaU'altra parte non haueuano facto effettoalcuno, s'accorfc tardi, chc lafagacita c'e Genouefi haucua faputo cos prefto contra ogni Tua afpettatione formarfi riconero ficuro in fito tanto dannofo alla nauigatione de_*
fiioi Vafcelli , che condticeuano le vcttouaglie , dlie quali la fua Armatn_j.
etuttoil dominio Vneto in Italia haueiia cos gran ncccellit, e vedcndo di non poter impedir li foccorfich' tutte J'horc fopragiongeuano , o
conofccndo pcrcio d' affaticarfi in , imbarcatele bombarde fi ritiro
dall'ifola; mal conuenne fermarfi per molto nelli'portideferti vicinicon
grandillimo patimcnto dell'Armata in agion cos rgida per far fcorta_.
alleNaui, ch andauano caricar frmente in Puglia j il che cagionograuifime malatie , e firidufle per Natale Pola con Armata molto mal in_.
ordine.
Li Genouefi ftetterofermi nel porto di Trau riordinando le ortificatiohi, &alloggiandolanottc ncllecafe de Cittadini per maggior cmodo,
Je quali non iuplendo li furono aflegnati li Monaftcnj delle Monache ( come
da vn frumento de Confcqli di que] tempo apparifce) e fubito ritiratafi l'ArmataVenctianaverforitria tornarono ad infeftare il Golfo; inmaniera_,
che ftringendo la necceflit delle vettouaglie furono neccefitati li Venetiani di far tornar fuori di nuouo Armata in ftagion ancor rgida, ecreatodi
nuouoliz. Gennaro Genrale i) medcfimo Pifani ( come criue il Caroldo )
chc part mezzo Febraro conefpreflacommiffioncdipigliarTrau: mcqh
venuto , & ofieruato , che le fortification! erano ftatc accrefciutc , e megiio
mimitc di gente , che non crano late prima , non ard fare sbarco , dubitando di perder la gente ( nel che fi confronta col Sabellico ) & attefc far fcortaalli Vafcclli, ch'andauano, e veniuano di Puglia , e non potendo refifter
allipatiincnti grandi del freddo, erigidezza dellaftagionenelliportidcferti di qtiei Scogli , li conuenne ritirar/i per andar, com'egli dcideraua, a_
Venetia per riftorar le ciurme , ch erano malmetate , e dimmuite per le morti, e malatie, che patiuano : m d'ordine del Senato li conuenne fermarfi
Pola, douemoltidellimalatimorirono, &a!tri, che guar uano ftentauano rihauerfi : il che faputo da Genouefi tornarono non blo ad impedir la_
condotta delle vettouaglie da Puglia , m fi fparfero per tutt'il Golfo per im
pedir quelle,che da diuerfe parti(anco dalli paefi nimici)alla fama dlia carcItia veniuano cdotte Venetia (come apparir pi auanti)e riceuuto c'hcbbero rauuifo,che io.Galere.che veniuano da Genoua foflero ntrate nelGolfo,rinforzate le ly.Galere c'haueuano con li baleftrieri Dalmatin (che fi cra
no arrolati per montar fopra le Galere,che fi mettcuano all'ordine in diuerfe
Citt di Dalmatia) andarono ad incontrarie nella vicinanza di Lila, d'indi
fenza perder vn momento di tempo continuarono con loro la nauigatione
dirittura vcrfo Pola, e lafciate 10. Galre in aiuto otferirono Venetian! la_
battaglia, laqualcvinfero, prendendo 18. Galre, e con quelle vittoriol
( fe be'n cnza Capitanio , che fu ammazzato nel conflitto) fi riduflero parte
ara,c parte Tra,comc nel fopradetto luoco ho fcritto : armatefi in tanto
fette Galcrc Dalmatinc> e 40. barche torno l'armau Genouefe col Capitanio
nuouo

1 14

Delle Memorie

nuouo verfo I'Tftria, epoi prefe Chiozzt , douc feguirono varie fartioni , che
dad'hioria lono deft. ritte, e finalmente vi furono afsediari dal Doge, cbo
v^Tndoin n-rfonail giorno diN.itale, el'afi'eclio dur fino l'vltimo Luglio
l?8o.chc fi refero . Tr.i le fopradette Galre Dalmatinc efseruene ftata
Traurina , della qu; le fofse opracomito Cafotto di Agoftino de Cafotti , vi
fono pi memone ; na che fi trouafsc nella prefc di Chiozza vn fol precetto
fatto daGiudici li i4.Ccnnaro i j8o.!'c!prime,comandandoad vn tal Radoy
che douefse prefentar vna coraccina coperta di veluto naueua guadagnaro
nell'efpugnatione di Chiozza, e fi come da quefto coma, che s'era trouata la
Galera nella prta di hiozza,cosi nel tpo de! l'afsedio non vi dene efser fta
ta; ma fard nrornata infierne con Patre Dalmatine in Prouincia ananti l'affedio. Doppo la refa di Chiozza le Galre Venctianenecceffitate farfcorta
alii loro VafceIJi , ch'andauano i caricar(vettouaglic in Puglia hebbero altri
incontri con nimici, che fono dal Carefini raccontati, fi- n'ha rincontro nel
fragmento di regiftri dlie lettere di Zara , nelle quali viene anco efprefso auifo riceuuto da Tra d'vna fattione iui feguita, doppo la refa di Chiozza,
il quale contenendo altri narticolari , ch'apprcfso gl'autori non fi trouano,
perci fi regiiVra jnciero ; lcriuono dunque li Zaratini al Rc .
Screnifme Vrinceps,& D Ti.natural . Toflqu m Maieati veflre prtdieferipfmttt de tranfitu galtstum tmutorurn jde Fenetorum) conditiones ipforum cianm
ftreepimm lanuerfibw captis Cln$ia fugieMibuf de gale is prediilis cert.fi an
tibm nos , quod die gatee fere menftbttt tardauerunt arman, & quod pefmefunt
rmate ,& quod de captiuat'u lanuenjibus m eis pro rcmigatoribits quam multi , e
?Hi in Canda vadunt , & portant mulier es filias vitra ept ingenios , vt ibi haeant ad r> tuen dam propter maximam vitlualium^enetijs ex fient em por
tant , & mercaniias petitliter pannos mrreatorum Litibardorum in reditu vero debent reportare mercantias pro ipfis pannis , & viCualia fenet.Item quod Veneti iru
Vnetas vitluabbus fu mme cg nt,& in mala conditione pofui de omnibus opportune
txiflunt.
Habuimus per litteroi Tragurien.quod dille gatee emulorum fuerunt prope Trag.
& mijeruntgentes matas in terrant a ufa tollendi aquas contra quos gentesfeptem
galearum Ianuen.ijue paula ante de oipuiia edierant, & gentes Caflellani Clipft, &
Tragurien. irrucrunt, & inultos ex \ netis vuluerauerunt ; de quilas piltres men tui
fuerunt, cettriproieceruntfe in mari , & vteumque potuerunt ad galeas redierur.t
cum vituperio atque dampno non mdico, ex Tragurien." a'ijs circa decern fuerunt
leuiter vulneiaii , cir vmts interijt de bombard.. Capitaneus tflatum gdeurura
Ianuen.cum ^ jalis mt verfus Iflriam emulos ojfcndetidMin , &vrm. . . fe
miftffe Romaniata pro eorum negotijs, V maxime ad nunciandum galearum Vi netorum acceffum, duo fuat adprefens Tragurtj , relique vero bic Ma noua de Italia
tt aiunde re U : digna non habemm ft qua adlnrunt Ms feflre confeflim curabimus
nunc tare.
M. " V fidelis Hemericus Banus & Comes Reftores , & Confilium Ciutt. ladre
vbtdatum 14. M im i jSr.
Fini in quefto mcntrelidoianni della Contea di Tra Giacomo di Raduchis, e parti li primidi Febraro, & m luoco fuo fu elctto il fopradotto
roldbanle Sorba, al tempo del quale trouani vari; oidini facti peronea(O' 1

Di Tra.

515

ionc cUa gxrrr , foro Ii fcgucnti.

Congregaos D.Comite Baldaarc de Sorb Regio Milite Comit Iudicibus,& alijs
ncbilibus fiiperguerram, & multis alijs fpecialiter deputatis pro caftodia , & defenfionemaiori Ciuit.& Ciuium captum fuit per omnes die 16 Martij 1381. Qjiod ama
do in auna quiLbet Ciis, " babitator Trag, tarn nobili*,qnm popularis cuiufcitmqu; conditionis exiflat de prefenti , cum campana pulfat, ire dbat ai locum depuis, tum cum juts arm it vfque quo campana reftabitfubpena lib.jo.par.fi fut* it nobilis,ft
vero populara effet lib. X par. ipfofatlc, jaluo , & exceptofi fiitrit infirmut , vel aoens Ciuit.in qui'oui cafibrn , vel altero ipforum non teneattn; c?~ quod null <s loco
fuo , feu pofla difecdere prcfttmat abfque jpeciali liccntia D-Comins , nb penis prediis,quAi pena D. Comes de pi efenti exigere teneatur contra quojeumque delinquentes virculo Sacramenti, & nihilvminus ipfe DXornes proceder pofjit perviam inqmfitinnis , vel aliter quomodocumq. pro vi fibi videbttur contra deiinquentes quofcumque . Item cuprum fuit quod[1 contingent Ciuitatem debeari ,feu Burgum,T
exienttbus bomiiiibus tarn nobiliut, quam igno nlibus ad loca fibi deputata duran
te prelio principio debcllatioms vjque advUimum, qui prtfurnerct metu, velaba
quacumque occafione difeedere Juo loco,feit pofla abjqite fpeciali h cerna , & man
dato D.Com fi ierit nobilis meurrat penam ipje fallo lib. M.par. quampenam fi non
folnerit infra vi, um menfem die, qua conti afeeerit , capite puniatur , fi inforcia D.
Com.reperiretur; tmo detinert debeat particulariter in carceribus maneipatus , ha
ben poiuerit , vfque ai ditlum menfem completum : fi vero conti afaciens aufugerit
talner quoi haben non poffet ineurrat penam lib.M-par.ipfo fatlo, & nibdominusftt
petpetuo ix banmtus Ciuttate , & diritlu Tr. & ft quo tempore peruenerit in forta Regmimis , & Cot Tr- capite puniatur, quam penam M. lib. D-Com. vinculofacramenti exiga teneatur bona mittcudo ad incam um , cjr vendendo vfque ad com
plet am quantitatem ltb.Al.fi vero cunt afaciens fuerit popularis meurrat penam lib.
centum par.foluendarum infra vnum menfem, vt ditlum cfl , & medio temporeft
haben poteritin carceribus mancipetur quo termino vnius menfis elapfofi no foluerit
capite puniatur . El fi contr afaciens populatis buiufmodi aufugerit taliter quod ha
ben nonpoffit vltra penam predtam lib. centum par. fit perpetuo ex bannttHS vt ditlum eil , & fi quo tempore peruenerit tnfortia Regimmu , tunc capite puniatur,
quam q idem penam lib.centum par. ipfe D-C ornes exigere teneaiur , vtfuperius exprejfum vinculo slriUi/fimi Sacramenti . Tenas injuper fuprafcrptas incurren de
ban omr.es, & fingulitam nobtles, quam populares exicntt; m VLtea Coisadcuflodiam pro fueurjo dando fi expediens fuerit , & en iniuntlum fuerit per DXora.
acccdcnd: ad aliquem locum caula fuecurrendifi nigligentes fuerint , & remtffi , Vel
inobedientes precepti omnibus D.Com. fupti , &bcc omnia fuprad. locumhabeant
vjque per toturn menfem Mayprox.ventttri , & non vltramfi aliud tune pergenera
le i onfilium fuerit ordinatum . Et quod pro ex ecutione omnium , ir jingulorumipfe
D.Cotuci proceder poffit , & valeatfumarie pro vt fibi viiebitur omiJIs omnibus
ftatutts, cy rcformationtbus Ciu.Trag.fi quae\jen:.
Die 1 7. Marttj public ata m Lodia magna ( dis.
Die 25 . Item apt urnfuit ad hoc vtCiuitas Tr.tutius cushiiatur , & melius quodviUaniomnesdiftriclmTu modo in antea dtuiiantur omnes in quatuor
partes , quarum partium quatuor vnaflare debeat diebus celo cviitinuispro cuflodta
Ciuit.cjr Dnrgi ,qmbus elapfis alia quartap as Hare debeatmodo fimiUotla diebus,
fic fuccefjiue quehbetpars de 0O0 diebies in otlo dies Traguriu,,. venire debeat , &
moram cvntmuo facer pro cufiadla in. nrgi vt difium eji , illis tantumodo exceptis,

$i6

Delle Memorie

ceptis ,quibus tangit euflodia ad Cerno , & ad locum qui Straeca nuncupatur
Die 22 Iunij . Item captum quod Capitanei extra muros Ctuit. exifientes
eorum gente ,tam in turrifuprapontem, quam in Burgo tempore quoCiuitem con
tingent debcllarit non teneantur ad penas fuperius fpecificatas , verum Capitaneas
cum fu gente exiens ai Eccliam fratrum "Prdicat, de Burgo difcedere non prefw
matfub penis fuperius explicatis quoufq; vero babueritfecumgentem existentem ai
defenftonem turris Burgi .
Die 2i Iunij . Captum fuit . Qjiod homines Ciuit. & Burgi Tr. tarn nobile$, quant
popular es,& habitmes, qui reperirentur ee in campo Tr. extra muros Ciuit. quotiefcumq; & quandocumq;fieret fignumfumi de die in Infula Bua ad locum cuflodie
dip i.a urn , & confuetum , & ad alia loca deputata in terrafirma , teneantur omnes
particulariter fefitnanter venire , & celeriter , ta quod infra tres boras computandas
diclo principio fumi quilibet debeat , & teneatur Ciu. applicutffe infra muros Ci
uit. ad defenftonem Ctuit. , & qui contrafecerit fifuerit nobilts ipfofatlo incurrat penam lib. 50 par.foluen.in Coe de pena finedilatione , quam penam , D. Com. vinculo
Sacramentt exigere teneatur contra delinquentes quofcumq; bona mittcndo ad mcantum , & deliberando omni appellne ceffante,ftatutls quibufcumq; & reform. &
confuettid. in contrarium loquentibus , non obfiantibus ft vero contrafaciens effet popularis tvelbabitator alius incurrat pen. lib. x par. ipfofatlo de pena foluenda itu
Coe , & ft nonfoluerit > feu foluere recuf.tr t , vel nolle t deprefenti , poni debeat nudus ad berlinam , & ibidem iare debeat , & morari per vnam diem tantum ab ortit
folis vfq;adoccafum . Diflriiluales vero , & villani omnes diflriilus Tr. venire de
beant cum ipforumarmis infra fpacium fex horarum principio fumi computandarum ; ita quod infra fex horas debeant , & teneantur Ciuit. applieuie, & qui con
trafecerit incur at] de prefenti penam preditlam lib. x par.foluen in Coe fine ddatione,
quam penam ft contrafaciensfoluere nollet ponatur nudus in Berlinam vtfuperius efi
ex preum .
Villani preterea , & diriiluales Trag, teneantur, & debeantfacer bonam , &
diligentem euodiam , folicitam ad loca ipfis deputata quandocunq; eis iniuntlum
fuerit per caSlaldos ipforum , necpoffunt deSltnare pro ipfis mulieres aliquas, feu
fueros , recedere debeant ab earum euflodia , fed ibidem continue mora ri tenean
tur , & qui contrafecerit de prefenti incurat penam lib. x par. folu. in Coe fine dila
tion^, & nth dominus flare debeat per vnam diem ad Berlinam vtfuperius contine
nt Caflaldi vero ipf.trum villarum teneantur depu tare bonos homines , & fuffic ientes pro dttla euflodia, & tpftsvillamspreccptum facer ante tempus ad minus
cumprefentia vnius teflis , &ft negligentia , vel defetlu ipforum Cafialdorum non
fieret bona euflodia , &fufficiens , Caflaldus ipfe incurrat penam ditplifuperius fpctifiatis.
jld hoc vt euflodia bona fiat talis ordo debeat obferuari vid. quod cufiodes in loco
Cerno vocato exifientes debeantfacer figna fecuritatis , hoc modo ; fcilhet de mane
in aurora ante ortum folisvnum ignem , de {trovero pofloccafum folis tu principio
notln altumignem , & ceteri cufiodes debeant refpondere cuflodbm Cerno ,crbic
modm deb at obferuari femper , & omni tempore quando galeas aliquas enlodes ipfi V detent ; fivero contingeret ipfos cufiodes gallas aliquas valere , tune cufias
quilibet , qui ante videret galeas , ante facer ttneatur figu.i proquaitb;t vid. galea
vnumfnmum, & reltqui cufiodes pofiea rejpondere teneantur de prefenti adhoc vt
juperuenientibut galets notttiavndtq.habeatur per territorinm, & difiritlum Tr. V
per confequens hommes cttimfucurrantpro (uitione , & defenfion: Ciuit. loca ve o
la

Di Trau.

$17

m quibus debent fieri cuftodie funt bec vid.Grachauo, Vlafcho, Straftat, & Biacbio.
Die 2 5 Iunij captum quod Capiton: Burgi, qui pro temporib. ernnt noffc quabb: t
duo ipfOffacer cuftodiam debeant,& perfonalitcr adejfe vnus ad turrim pontis hi
te Bue, alter vero ad turrim in Zardino Burgi per toUm noftem continuo pena &c.
Die 1 3 lulu.Captum quod turris fupra ripam maris olim Stephani Epi Tbaren.nunc
Cois dertiatur vfq.adfndametum, & de nono reedifictur in ahum quantum exp dit. Itern capt quod villani omnes de diflridu Tr.fcil.oRana 'pars corn m fiare debeat
in Ciu-pro cuflodia, & angarijs pro fortifications per 00 dies, & nodes pena fol. 40.
Die 20 lulij.De denarijs mutual ab operarafoluatur bombarda empta Marcbo
Gatte ducatisaurivndccim.
,4.
Die 2i xAug. Captum quod ad arbitrium Com'itis quilibet teneatur dare pignora
pro accipienda pecunia ad fummam duc.auri $oopro armania galea in honorem B.egie M.''.Item qttod quilibet nob il teneatur darefomerium vnum pro blada conducendx Tr.pro panatico galee ex Beri%a .
Die 27 7. Captit quodpignora mitttur Spalet ad inueniedpecunipro armada
galea que non redimerentur per ameram Hegiam redimantur de duana Beccarie
Da quelli ordini fatti al tempo del C.Baldaflare f vede la ftima,che ne faceua la Cittd,cosi per l'Amiraghato, c'haueua efercitato, come perche doueua
anco efler confidente del Re,del quale era Caualierere pcrcio li fu conceTo I arbitrio con la fpecificatione de luochi,e modi dellc guardic,che fi faccuano,
e concorfo di territoriali alla Citt quando fi fcopriuano Galere Vcnetiano
di fopra accennata,e dalla fopraregiftrata memoria di Zara dlia fattione feguita vicino a Tra fi feopre , che vi concorreuano ifteflamente anco li terri
toriali di Chlifla,il che conferira quello ftato icrittodel concorfo fatto d'ordine del Bano al tempo dell'opugnationc del Pifani,& il luoco nella fopradetta memoria di Zara nommato,doue li Venetiani volero pigliar l aqua d
lie efler ftato il profondo pozzo dell'Ifola Bua detto Sipurina , non lontano
dafporto, che orma lo feoglio di S.Eiifemia, doue fogliono le Galere pigliar
acqua, non eflendoui in viqnanza di Tra alcun'altro porto cmodo alla nauigatione, c'habbi acqua dolce:neH'iftelfi fragmti de regiftri di Zara vi fono
altre memorie dlie coie feguite in Golfo durante efla guerra, che contengono particolari non difprezzabili; perci le regiftraro .
Ser.m,Vrinceps,& D.TJn*turalts humili recomendationepremia, vtnoua que
habemus fentiatu M.V.fignificamus quod armata Venetom noflroru emulor.galearii
ia.& quinquirferior heri tranftuit verfus Oritem ante,vettram 'tu. laire,que diu
tardauit artnari propter penuriam . . . ntis,ipfeq.galee male <Arferi vero peijimc,vt
au. . . . ati etenim carceratifunt in armata preditla, que quidem armata portt in
diftis ^Atfertjsmercantias , &fpecialiter magnamcopiam pannorum Mercatorum
Lombardie,& ibitper partes ^ipulie,& Romanie vfq.ad Candiam, & in redditu pro
pannis prediBis mercatoribus antediffis debet reportare mercantiasfpecierum , & in
jrferijs vitlualia recipienda jipulee , quibus Venetifuntmultum attenuatipro vt
de predi tiis ab ah quibns nofbri amicuper viam fumus informait M. V.fide
les yicarius,Relores Con].& vre Ciuit.Iadre rbt datum i.martij an.i 380.
Da qucfta lettera s'intendc meglio quello feriue il Carefini,che durante I afedio di Chiozza fofle efpedito Tadeo Giuftiniano con Galere fci , al quale
fi doucuano vnire fei altre d'Iftria, e queftc dcuono efler quelle, che faranno
paflatc alia vifladi Zara, Ii Zaratini ne dicdero auuifo alR, com'anco
degl'altri emergent! doppo la refa di Chiozza,
Ser.

jiS

Delle Memorii

Ser.1- &c.fcripfit nobis nuper D.Dux lamen, pit Intern data 17. Martj quqd
armabuntur Ianuegalie ao venture in isiurn Gulfum, ie quibtU tredecim cum D.
I[nardo germanofuo Capitanio Generali expedir* debeant infra 15 dier dtfti menfis :
relique vero jAnfra Kal-men.inftantis vt difte 1 3 cum -pfis prefentibut galets lamen
& alijs F.M.'" decern , velduodecim in Dalmatia amanis inuenire potent galeas
it Fenetorum , que onufte de Candia in breui redire debent Fenecas ,
hortans nos ad expeditionem galearum in Dalmatia armandxr.prediftarum . Infuper
eidem MSfignificamsts quod puft acceffumgalearum Fenetor. in Canda Vnetasflatuerunt 16 galeas armare de quibits die 7 men.inflantis x tranftcrunt bac perpelagum
extra nfulas orientem in auxiliumgalearum deCandia re leantium predi ftarum ver*
fm D.Banus,& D.^idmiratus Jolicitantquodin DaLarmenturgaleefecundum V.M.
tnadatum : nos autem ncfcimut in Dalmatia ntft ocio corpora gilearum, quepoffunt
nauigari ; quot igit. armabuntur ncfcimtu hoc . Dilti Dni Banus, & v4dmir.Fefl.referent Hateflau: nos vero pro honore eiufdem M. ad predifta totum noflrum poffe fa(temus. Quibus omnibus conderatis , & atiento quod V cntiiplures armare poterunt vere vidimus quod Fi netorum in mari campus erit , fi Ianuen.naiorem arma'
tarn nonfacient , qui Ianuen. v taudiuimus de Romania tres galeas folum habere de
bent, quo circa v'fupplicamus Maiefiat i quatenus digneturfuper hijs falubriter pro
tiidere , & adeo quod Ianuen. ampHrem poten tiam in mari hac eflste viriliter oftendant, nam ft campum in mari haoebitur , veriftmiliter e credendum quod vefl.um
propofitum, & coUigatorum haceate deemulis obtinebitur; fin autem coriicio
amularum que nunc eftfatis debilis, vndique & mult is rationib.meliorabitur . Infufuper licet propter penuriam bladi , quem partim procuramus de flamme, &vnde
poffumus recuperare , tarnen vt rmate rbenus fubueniatur de pane , & ptaceat V.
M.mandare quod defuperioribut partibus feil, de Banatu Sclauonie bladum hue conducatur exbibtturi pro precio Ianuen.antcdiCtis. Dat.iiti die 17 ^iprilis.
Ser. &c. M. V. ftgniftcamm , quod propter quondam difcordiam exortam inter
Dos Vgonem de Duimo, & Comitem de Gorila , flrata , qua venitur de Auflria ai
tcrram Flummis S Vitt per quam folebat vberrima , & valde ptilis in bac guerra re
foc : lati bladi quo nunc egemus nobis , rmate > & alijs Dalmatinis aduenire per ho
mines confenfuque diftorum 1 Horum eft rufta, & adso more predonio impedita,quod
blada , que hinc indefe rebantur
alia vitlualia per viam verfus Iftriam ad terras
inimicorum , & deinde Fenecas dfrant in magnum comodum emulorum, & detritnentum F. M. fubditorum , ac Ianuen. Igitur eidem M.! fuppUcamus quatenus dignemlnifuper prouidere , & cffeftualittr (cvberc, velnunciart D. nclito D. Duci
bJutlr ie, atque Dnis Fjgom,& Comiti,quod rata predi fta in flxtum priflinum t euertatur pro commodo veftrorum fidclitim & coligatorum , iacluramq. hoflium Fenetorum. Dat.die 16 Madij.
Continua medtuttone detenti quod kec FM.Ciuit. forttficetur, vt ab emitlor. tuts
conferuaretur infultil su , hoc max me tempore , quo inimicorum vis eflpotentior iru
mari , quam amicorum , & habita deliberation matura caufa fumme necceffaria
deiiberautmui quod muri huius Ciu.r re maxims maris ex part , quifunt in pluribus
locus ntmis declmi altius extollantur ad quod opus Clerus ladren. & gternatore
tnonaerioritm ponte, & de her.ignitate sbiuleruntfe pro poffe fauere , <T quia pro
pter expenfas prejentcs nil reslat in Cot , & quamuis homines ftaulares liben: ani
mo , & toto poffc (emit Regia fxcia.it tarnen propter continua* exxftiones
pro expcdilior.c gaiearum & aliar, mcceffitatum inceffanter occur rentmma
unt m pecuniam nimiumgrauati ; adeo opas prcliftum fut aliquofubfidto alio poffe
/acere

DtTra.

$19

facer non videmus . Trouidmus in afu quo V. placeatM.tr talifubftdio vender

prnent us anniprcfentis vacantes jbbatie de Rogouadiocefis , & dtfl'itJw ladren,
quiprouentus fupir fe vita , & fumptibus neceffarijs futuri jibbatis , quiper M.V.
acceptabtt. & conucnlus jbbatie eufdem , 6* frectum tnde habendum mutuo acciptre pro o , illudquc cum fuffrjgio ponte exbioendo Cleri > & tnonafler. expender
in opere iam incept o murorum prediaorum , diumq. precium po guerram integratiter reituere Jbbati prefat , quo circa M. V. bumiliterfupplicamus quatenus dignemini conceder , vt pro diclo minifterio d prouentui preciumquereituendi
vt predi it ur expendtre valeamm , & M.V.decretum nobis, refcribere fuper premiffts . Dat.%6 May .
D.lfnariusde Guarcho apitanius Grain rmate Ianuen. cum galets 11 Ianuen'.
& vna Ragufienftum vid. 13 que nuper de lanua difcefjeruut , & 8 que bac bieme
in Gulfo permanjerunt , & in portu aplicuit , quoigaleas i lauten. Vcnctorumga~
lee 27 tneartibut Romanic de portu Trcmcdoni egredientes per longamviam fue
runtprofecute ibabcmus per litteras Coif Rag. quoddieij men.inantisboratertiar
rum dtOe golee Venet.fucruntprape Rag. &. verfus poneniem nauigabamt : bodie
vero dimCapit.lanuen.cum prtdiais fuis galets & iuobus D. ^dmirativnaladren.quarta Ra.ufien. quinta Signiert, in Dei nomine de porta ladre difcefjit caufa in'
ueniendi predict"as galeas inimicorum, [peramus in gratia jlltiflimiquodV. Mm
cum coligatit de inimicis vidoriam obtinebit reperiripoterunt. Dat. 27 may.
M. V. ftgmcamus quod D. CapitaneusGfalis annate Ianuen. de cuius aduentu
pridit V.fcripfmus M.cum fuisgleis n & 4 Regut vid.duobtH D.utdmtrati , vna
Ragur.& quarta Iaar. die vltimtmay nuper elapft Ciuit. Iuflinopolim , quant emuli
recuperatam ipendiarijs fulciueraut expugnauerunt,& gratia altiffimi vitloria ob
tena ipfamtotam Ciuit. incendio comiferunt , & muros in magna parte dirruerunt
in comedio tempore quofteterutit* & delude bifcopto acepto in Marao die Ztueiu
bucredieruMt inladram , Segniengalea tumc caufa reparation^ ladre manate ,fr
habitispoea nouiscut, & nosoerviam jncone perciperamus quod de armta
Vcnctoruxn , que die 29 didi May bora meridiei ante Anconam tranjiucrttntgalee x
in Clugiam redierunt, & galie 16 verfus ripariam lanuen.nauigauerunt . Daus .
pit. Ianuen. cum omnibusfuisgaleis die 9 men.uiantis ab bic difceffxt , & dtftas ga
leas emulorum verfus ripariam e perfeeutus, quo rediturus tempore ignoramus,
Cumqxonftdcratapotentia emulorum cum quaprediSegaleeft iungerent^bfente po
tentia I anner. Ciuitates Regni veHri Dalmatic , &fpecialiter aligue debiliorcs non
fine magno periculo permantbunt , & , que m infulisfunt ab boflibns penttus auferentur ;dignetur V%M fcribere D.Duci , quod eins potentiam in Dalmatia facial
permanere ad offenfam emulorum , ex hoc enim Regnum vfum Dalm. tuteperftet .
Habemus per litteras D. Du is datas 1 .piis men. qJ.galeas feptem que Ianue arma
rt faciebat expediri; bodie predie due galee D. Jirmtrati , & tenia noflra iuerttnt
ad difcumndum verfus partes Veneciarum , & per illam riperiam vfque ad Barulum piovffenfione emulorum > galea vero Ragueu.egns certa reparatione ad propria
reme aun. Dat.xi.lunij.
Tifiucrit y.M.qdJte 29 may proxime elapft vna galea emulorum , que precedebat per plura miliaria ipjvrum armatamin auroratrcs brigantinas nros & Ianuen.
noflns hominibus rmalos inuenit circa portum jncone , qui contra diamgalcam
um b aliris procedentes ipfam retroceder feecrunt , er poea credentes m portu
jncone vi in pretrito fecure permanere , inipfumportum jereduxetune , & tunc
aa inflantiamFenttorum noftris perum vtfub penaperjoite de dt

jio

Delle Memorie

Brigantinis, quorum duo erant mercantijs bonerati,nihil in terram poner prefumen*

tesponendocuflodiam, ne aliquid perno/Iros de ipisbregintints extraheretur, &
tune nfi , bregantinisfimul alligatis , & terre adbefisfe ad defendendumpreparaucrunt,& tilt degalea pofttis aliqitibus balefltarijs fuper quafdam aues ibi ftflentes
pro ojfenfione noitrorum in brigantinas irriteruni . Enconitani vero exclamabant
ad mortem afftuenter proicientes lapides de mris contra noflros : nofiri autem viden
tes Encomanos manifefle faaere ditJegalee , & dei eliuis brigantina fugerunt verfus portdfCiuitatiivbi per Encomanos armisciefti, & vulneran fuerunt, &fic
oponHit noflris extra muros Ciuihinterram fugere, &portnm natando adaliam
fartem acceder , Enconitanif non deftftentibus exclamare, & proiecere lapides
contra noflros , de quibus vt audiuimus 23 numero , qui fer Vnetos y& pro maiori
farte per Enconitanosfuerunt interempti propter quod cum deliberation D.Sani ,
?>. Edmira ti vnum noflrum nuncium deflinauimus Enconam adexplorandum
caufam quaipft Encomtaniprcdifta contra veflrosfideescomiferunt, & intentant
ipforam Encomtanorum , ac pro habenda informations D. Confide lanuen.Encone
manentefuperpremiffis, quoredeunte, fiEnconitanifro honore f. M. debitan
,& fatisfaftionem nobis veflrisfidelibusfacer non curabunt vna cum
ditJis Di Bao , & Edmir.prouidebimus effetJualiterfuper prmiffis vti pro foonore . M. & conferuatione veftrorumfidelium videbitur opportune . Dat. i a. /. 1381.
Da quefte memorie non folo vcngono meglio fpecificate quelle cofe , ch'il
Carefini rifcrifce , e da me fono ftate acccnnate nella predett'opera: md anco
apparchiaraladebolezza delle muradelle Citt in terra ferma dalla partes
del mare, e moltopiu di quelle dell'ifok: perci Ji Zaratini auifarono ilRe
del timor , c'haueuano, ch'in abfenza dell'armata Genouefe foife prela alcuna Citt , e quefta loro lettera haur indotto il R procurare , che ritornaffe :poiche Paulo de Paulo nel fuomemoriale ferine ch'alli 15. Agoftoi38i.
venjffe auuifo Zara della pace conclufa, &allii5- delmefe diSettembro
fuflequente f partifse da quel porto Leonardo de Guarro Capitanio dell'ar
mata Genouefe per ripatnare; e dalle medeme lettere appar ancoladifficultd nel metter all'ordine le Galre Dalmatine, che non paflarono mai il
numero di lo.come fcriue il Carefini, e di quefte quattro folc erano Pordinarie , dpi del R , cio vna dell'Amiraglio , e l'altra del Vice Amiraglio terza
Zaratina, quarta Ragufea : e fe bene Patre Cittd l'armarono anco loro piu
volte in quefta guerra nondimeno per la fcarfezza dell'entrate publiche non
le potero mantenere continuamente , come faceuano quefte due Citt , e fi
come li Zaratini per poterrifarcir le murafecero inftanzaalR, cheliconcedefse I'entratc delf'Abbatia vacante per reftituirle finita la guerra, cos nel
medefimo tempo li Traurini ottennero jooo. fiorini per murar il Borgo > che
doueuano eflr pagati dalla Camera Regia di Dalmatia mille all'anno, e per
che nel medefimo tempo bifognaua in efecutione degl'ordini Regij armar
Galera non fperando di poter hauer li denari foliti dalla Camera Regia, necellarij per l'armamento di quella , pigliarono ad impreftito dall'Operaria_
della Catedralc lire 1 600. obligandofi , ch'in cafo , che dalla Camera Regia,
non venidero pgate di pagarle col datio della beccaria doppo fatta la pace
con Venetian!, come n'appar in ftrumento de 7'Giugno 1381. oltredi cnef
prouaua fcarfezza d'arfili; (equellipochi, the i trouauano non erano no
anco

anco moite volte in flato di poternauigare, comenelle fopradette lettero

viene accennato di quella di Segna ) vcttouagIic,& altre cofe neceflarie per il
mantenimento dell' Armate di mare , cofe blite patirfiin quellidominij ,
ne quali non fono difpofti ordinatamcnte Ii appreftamenti nelli Arfenali, co
me non erano all'hora in Dalmatia . Dalle medefime lettere appar anco,quc!lo , che di fopra f accennato ; che per I'eccefliuo prezzo , al qual erano afe
le Ic vettouaglie in Venetia ve n'andafle anco dalli luochi del R , e dc Collegati: dal che era nato, che le Galre Genouefi, e Dalmatine non fo!o pigliauano Ii Vafcclli Venetiani, che le conduceuano ( d'vno de quali fi troua la feguente memoria in Zara )
1380 die 2 xbris.lncantetur nauilium voeatum S.Grifogonus , quod fuit Vtnetorumnojlrorumemulorum captumfub Tranipergaleam Cois ladre cuius epatronus Crefjius de yaric*JJis ditlus Gallus ad inftantiamprorum Cois Deliberatum pro
duc 900 auri m auro, velpro quolibet ducatofol. 79 paru. quor. tenia pars coideuenit, & due partes pro vniuerfis hominibus difte galee .
md anco indiftintamente ogn' altro Vafcello , che"porta(Te vittouaglio
per il Golfo, deiche fe ne troua l'infrafcritta memoria nella Cancellaria di
Tra .
1381 die i.lulij Aftum Trag.in Valatio Comitatus prefentibus Marido Tetri &
Micboi Silueftriteibusvoc.& rog. & Dmine Luxe examint. Galios Malfante de
lanua patronus vnius Brigantini , Dominicus de Ialadinis de ladra patronus alterius
Brigantini, & Gregorins Micbouicb de S ibenico patronus tenu' Brigantini exiRentes
ante prefentiam DCom.Tr. prefente , & andiente Ser Maurt\ino de Spinolis patrono
vnius galee proteati fuerum in hec verba dicentes quod cum ipfi patroni cum eorum
Brigantinis , &gente moreguerre unt & captum Tr. conduxerunt quoddam
nauigium oneraut oleo,cafeovmigdalis, & cumino,cuius nauis patronus extitit Robortetus de Bricbinis de Jtrimino quod quidem nauigium cum mercibus , & alijs inipfo exiftentibus ad ipfos patronos, & eiusfocios,& gentem pertinet moreguerre, &
ipfi patroni contententur, & ex nunc contenu funt , quoiipfe Moraqnus patronus
iam diSus cumfua galea conducat lairam nauigium antediftum cum mercibus iru
portum ladre, & confignet in manibus, & ad manus M.'& potentis D.D. Emerici
Rub.Rc%.Dal.& Cr.B.necnon D.Sy monis de *Admiratt Regie Mai. D.vnv
bxosij de Spinul ficecapitanei lanuen.in ladra, qui videant, cognofcant, & determi'.
nent,cui,vel quibus de iure pertinet , & fpetlat nauigium antediSum cum ipfts mer
cibus , & alijs in ipfo exientibus . ^d que refpondens Mar antdiSlus dixit quod
cum ipfe ad preces prefati D.Comitis,& fuorum Indicnm, ac quorundam aliorum nobiliumfe obtulerit ipfum nauigium fuo propoffe ladram conducerefaluo femper&
excepto periculo fortune maris ,feu alicuius violentie , vel potentie Venetorum , vel
aliorum qnorumcumq.quod ex nunc paratus eft adimplerefuopro pojfe , vt fupcrius
eft expreffum l*dram conducere, & ipfum nauigium cum mercibus m ip o exiftentibus prefentare ad manus preditf. DD. Bani ^mir. & V. Capit.fuperius exprefforum ,
qui poftea videant, cognofcant, & dterminent quibus pertinet , &fpetlat nauigium
[upturn cum mercibus,& rebus in ipjo exientibus rogantes patroni iam diftime ~
n:m notar vt de predicts eis publicum conficerem inftrumentum .
E nclli fopradctti fragment!
de regiftri
di Zara .

Lud,

j il

Delle* Memorie

Lud.&c.fidelibus fuis Ms Viro Entrico Bubel Cro. & Dal. ano ,' item Reoribus conf.&Coi Ciu.nre ladren. fal.&grm.fignificat nobis M."" D.Gdeotus de Malatefiisde Urimin.amicus nofter carijjtmui quoi licet nos mediantibs alijs litter
noftris vobis dederimus in commts , vt oleum , & alias res Iacobi Cicboli Thilippi
fratrtfeiufdem, & Laurentij mercatorum fuorum de Crimino per nonnul.
los homines infule Iadrenaerritorijfianteguerra contraVeuetos habita ablat.eis reftituifeceritis: tarnen continentes ipfarum litterarum neququam conciptis ipfat res et
oleum dtftis mercatoribus reddifacer minime curaetis; de quo amiramini, & vobit
imperammcumnorefit intentions vteedem res, & oleum iiit mercatoribus de
Crimino reddantur ex integro:conflat etiam vobis quod in inflanti tempore ipus D.
Caleoti amicitiaforet plurimum necceffaria ea propterfidelitati veflre damns in man.
datisquatcnm vifis prefentibsts conftderata premiffa nora intentione predias res,
& oleum, vel precium eorum de iam diis mercatoribus de Crimino , non obflante fi
aliquifecient aliquamprohibitionemjreddere, & reflituereprocureti, & aliud non
faauri, ne amplius relacio aures nofiras in bac partefatigare cogatur . Datum Zighet
diei^IulU 1382.
E come fuol auuenir in fimili occafioni,veniuano fotto pretcfto di vettouaglie che fi conduceflero Venetia prefe anco altre mercant ie,comc fegui do
mercanti Anconitani , de quali nefli Confegli di Trau fi troua l'infraicritta_
memoria .
1382 die i.Madij . Quod mercantie ablate pergalem Ianuen,Iadren.& Trag.cuim efi paironus Zore Marafuper partum Furni refiituatur quod ei peruenit de bo
nis Marcellini Mengacij de .
nell'Archiuio fi troua il pagamento fatto in Ancona .
1 387 die 3 ^iug. Francifcus q.Ioannis Liberij Coppe de fuo nomine,&'vt
procarator,& procurator10 nomine D.Conflantiefue vxoris q.& heredis , & heredi
tario nom.Marcellini Minigutij de Encona pro vt defuo mandato confit pub. instro
&c.habuit,& recepit coram not.infrasto &c. ab Andrea Theodoni de Tr. dante , &
foluente vice,& nomine Cou / .38 duc.auri,et oftofoldinos argenti,qui valeant
1 60 lib.pecunie parue Tr.td rationem 4 lib. & -foldorum Tr. pro quolibet ducato de
fumma,& pro parte fatisfaSionts tertie partis damni illati diclo Franc. & d. q.Marcellino in certis eorum mercationibus per tres galeas feil, vnam Trag, vnam lad. &
vnam Ser Tauli de jiregio in mari prope infulam Effert tempore quo eratguerra in
ter Ianuen.& renetos,de quibtts 30 duc.& ottofold.fecit quietationem &c.
E di qui far prouenuto , che gl'Anconitani che nel principio della guer
ra moftrarono d'efler poco ben'aftetti Venetiani , nel procelo di quella,vedendos'impeditalanauigationcdaGenouefij eDalmatini, non hauranuo
voluto faluar li bpranominati Brigantini,che nel loro porto s'erano ricoucrati i m li trattarono come corfan, e nimici .
Armarono i Traurini in quefta guerra pi volte la loro Galera , d'vna delle
quali f Capitanioj come hora f dice SopracomitOj Cafotto de Cafottis figlio d'Agoftino , al quale eflendo, ftati pref certi animali da vna Galera Venetianacon l'occafione che andarono Ambafciatori al Rli Ibpranominati
Vecouo,e Pietro Iofeph ottennero vna lettera Regia diretta al Doge ci Ve
netia, nella quale lo ricercaua , che facefl pagare il danno fatto ad ello Agotino

Di Trau.

JLJ

ftino fcritta li aj.Decembre i qule trouandof nell'Arcbiuio non far

flaca mandata Venetia per la foprauenenza dlia guerra: onde il R conceffe ad ello Agoftino le reprefaglie per oofiorini d'oro contra le robe de Vcnetianije perche fi trotiauano in Trau certi panni,fopra liquali fi ctrouertiua , fe doueuano efle r dichiarati prefi in contrabando , o pure de Venetian! .
voleua il Bao , che foflero dati ad Agoftino per fuo rilarcimcnto ; circa di
che nacquero controuerfie tr la Communit &Agoftino,& anco con Cafotto fuo figliolo per li denari , e farine riceuute quando era ftato Sopracomito
agitate auanti il Bao, e Simone Doria Amiraglio del R Giudici delegan , e
doppo vna tranfatione finalmente fu compromeflb nel Vefcotio Grifogono,e
Rafael de Sorba Caualier Regio, e Caftellano di Sibenico, e fegui la fentenza
li .Aprile 1382. che fiano pgate dal Commune Cafotto lire 600. e ch'eglij
fa obligate render conto del denaro riceuuto dalla Camera Regia perl'armamento della Galera, & in vna di queftememorie di 20. Agolto i^So.vien.,
fatta mentione, che quella era la terza volta che fi fofle armata Galera in feruitio del R, e come che confia, che della prima era ftato Capitanio eflb Ca
fotto , e dell'altra il fopradetto Zore Marci ; m della terza non ho trouato ,
chi fia ftato; e la quarta deue eTer ftata quando furono prefi li fopranominati
denari dall'Operaria,fe pero per la proflima conclufione della pace non fi tralafcio l'armamentOjche fempre riufciua difficile,come dalle fopradette lettere fi deduce, e percio furono dal R rimelfi li banditi per poter armar pi f
cilmente efle Galere,come s'efprime nell'ordine Regio vniuerfale per tutta_,
la Dalmatia di 4. Maggio 1 380. ch'inuiato Trau dal Bao, fu accettato , &
efequito li i6.Agofto i?8i.e trouaf regiftrato nelle note della Cancellaria .
Armarono anco li Sibenzani pui volte la loro Galera, del che , fe bene non
fi troua memoria per rabbrugiamento della Cancellaria, chefegui quando
fu abbrugiata la Citt , fi cana pero ci da vn ordine della Regina Elifabetta
moglie cel R di 23. Dcembre 1381. (che per la fu malatia gicmanauano
col nome d'efa Regina ) nel quale comparendo alio ftato de Sibenzani per abbrueiamento della Cittd li rimette 1840. fiorini d'oro riceuuti adimpreftito dal Bao, & Amiraglio per l'armamento dlie Galre , li quali pero vo
leua , che foflero fpefi nelia fabrica delle mura della Citt ; m aeH'armar degli Spalatini non fi troua memoria , o rincontro alcuno .
S'era in quefto mentre cominciata trattar la pace in Padoua , doue il R
haueua mandato il yefcouo delle Cinque Chiefe , e vi deftin anco Giacomo
de Raduchis Zaratino per l'interefle dlia Dalmatia , quelle fteflo, chef
Conte di Tra fopranominato, e Icrifle alli Zaratini,che h dafero vn collega,
e f nel loro Cpnlglio li 13. Maggio ijSo.eletto Paulo deGeorgijs Caualier
Regio figliodiFrancefco, che mori Conte Trau, liquali intrauenero nel
trattato d'efl pace trafportato in Turino, oue li S.Agofto 1381. fi conclufa,
della quale riferij nella fopradett'opera gl'efsentiali appartenenti al Red'.
Ongaria catiati dalli hiftorici ftampati , e Cronifti Venetiani manofcritti .
Cosi fini la guerra tr Venetiani Genouefi,& Ongarijnella defcrition dlia
quale, al fopradetto cap.i.del 5. lib. De Reg.Dal.& Cr.riferuai di dichiarare-
il fico del porto detto Fico mentouato dal Carcfini . Quefto porto viene for
mato dallo fcoglio detto Del Fico,Sc in Slauo Smoquia pofto nell'eftremo del
c.Titorio Tratrino verfo ponente , ne confiderabile per altro, ehe per efler
I'vitiinodellifcoglicheriguarda laPciiifola, o Promontorio detto anticaX 2
mente

314

Delle

mente Hyllis , viene da quello fcoprirfi i 1 marc aperto da Leuante, e per 1_,
fu vicinanza alia terra ibrmando porto di due bocche , riefee di quello faci
le , e l'entrata , e l'vfcita : percio far ftato frequentato vincendeuolmcnto
dal!'Armate Venetiana, e Genouefe ; md perche nelle carte ftampate vieno
pollo Fico, vero Figo in terraferma, non con nome di porto, mdi capo
{ the vuol dir l'iftefso che Promontorio ) h perci fpecificatamente difegnrto cfso Sco"Iio nclla carta del territorio di Tra , nella quale , chi ben_,
confiderard li fti trouar, che ncll'altre carte finhora ftampate, vi fono molti error;'; non folo nel territorio di Tra ; m anco in tutt'il refto della_.
Proiuiiriajperregolarliquali, h formato carta nuoua dell'Illyri* o d'hoggi delle quattro Prouincie Dalmatia , Croatia, Boi
na , e Slauonia , e dadiuerfi difegni , & ofseruationi , h
corretto il pi c'h potuto gl'errori fin hora ftampati , efortando cialcuno che fidiletta di vederh
fifi giuftamcnte difegnati d' aggiungerui
quelle orret t ion i, che ftimar piu
giufte delle da mo
ftampate .

DEL

DELLE MEMORIE

DI TRAGVRIO
HORA

DETTO T R A VLibro Sefto.

Delle cdfe fcgutte in Daltnatia neue prime ruolutioni
(OngarA . Ca$. 7.
El mcdefimo tempo, che feguiuano le foprariferite fattioni tra Venetian! , e Genouefi , Carlo di Durazzo
con 1'efercico d'Ongari pafsp per terra aH'acquifto del
Regno di Napoli> e l'occup acendo prigione la Re
gina Giouanna, in aiuto della quale ii mofse il Duca
d Angi fratello del Re di Francia, e pafsando per la_i
Marca d'Ancona pofe prendi nella Rocca di quella
Citt , e crauaglio lungamente nel Regno Cario , al
quale dal Re Lodouico furono pi volte muan dalla
Dalmatia foccorfi per mare da me nella predett'opera De Regno Dal.& Cro.
riferiti : done regiftrai anco le Lettere , ch'il medeimo Re Lodouico fcriso
alleCittd dlia predetta Marca:ricercando,che non dafsero aiuto al Duca d'Angi contra'! Re Cario : e queft' quella premura , che molra'l Re nella fopraregiftrata lettera Zaratini di conferuarfi beneuoli li Malatefti Signori di
Rimini , accioche non aderifsero al fudetto Duca , contra'l quale comando ,
che di Dalmatia fi douefse inuiar gente , e nelli Confegl di Trau li ^.Settembre 1382. furono deftinati 4O.huomini da remo per armar la Galea in foccorfo del Re Cario : e benche non fi troui alcuna memoria publica delle perfone,
che pi volte faranno partite di Dalmatia per andar leruirlo in Italia, fe ne
troua pero vna priuata data in Napoli li 24-Maggio 1382. nella quale dichiara fuoi familiari Crefio de Ciualclli da Zara,e Greg.foo figliplo:il fimile dcuc
prefupporfi di molt'altri per le dipendze,ch'egli s'era acquiftato nelucato
di Dalmatia , e Croatia goduto per fpatio di ^.anni , maffime concorrendoui la volont del Re Loclouico prona al fuo aiuto , il quale mor poco doppo in Tirnauia li 1 2.Setiembre nell'alba , come fcriue Paulo , & Tra gli fu
rono decrtate l'efequie per tre giorni li 5.Ottobre: doppo la morte del qua
le la Regina Elifabetta Vedou a continuo nell'amminiftrationc del Regno co
me haiiena fatto durante la inalada lunga del manto , Maria fgliola primogenita fu dichiarata Re d'Ongaria, fe bene nelli Priitilegij , che per fuo nome
s'cipediuano s'cfprimeua Regina in vno de quali fcritto li 5. Maggio 138}.
X
con:

Delle Memorie
concerte il figillo al capitolo di Trau , che fi conferua nel cartulario . Continuarono quefte Rgine mandar aiut al R Carlo fno ch'egli inftigato dalJi Baroni del Regno venne inOngaria, fi fece coronare, e poco doppo fti
ammazzato , edoi anni doppo efiendo le Rgine prefe da Giouanni Bano di
Croatia,Elifabetta moii in prigione, e Maria liberata fi fpos con Sigifmondo , che fii coronato, come fenfi nella predett'opera: rilerbando le cofe in_.
quel tempo feguite nella Dalmatia per le prefenti memorie .
In quefte cofpirationi contraje Regine vengono nominati tra principali
il Vefcouo di Zagrabia, Stefano Vaiuoda di Tranfiluania , e li fratefli Palilha,
vno de quali era Prior dlia Vrana , il quale viuente il R Lodouico , vedendolo oppreflb da graue malatia, che fu lunga, e mortale, conjinci difg-ezzare li fuoi oraini , come da vna Jettera feritta da Zaratini al medefimo
confia .
Screniffme Trinceos, & Dne nf naturalis . Qjtamuis perplures Vire MaUitteras
mandaueritis quodfidles *fi Ciues ladra Zaninus But.it , & Iohs de Vutor in po[feonem ville Boifcbie,ac CreJJius Gala de Varicafs. rille Sabate Trioratus *Aurane remitteretur , de quibus per D.fratrem Iohm Trioremfunt expoliatii & quia iru
ipfis per D.7^colaum de Zecb tune Banum manutenentur , douce ipfts fatisfiret de
pecunia per eos D.fratri Raymundo tunc Triori (oluta pro reditibus riilxrum premo
larum ; tarnen per gentetn pref. D. Iohis Trioris in con tempturn mandatovum V. M.
fuerunt de ipfts viUis iterato prefentialiter expulfi, & bonis eorum in ipfts vilits/iftentibuspriuati; non obflante qnod mandato Regio per dit!um D.Banum,& nob.vir.
Taulum de ladra bominem Regium, dum in noris Legationibus exifleret per V.M.
fpecialiter deputatum reduftifuiffent /'; poeionem viirum prediarum : quaprofter M.V.bumiliterfupplicarrus quatenus dignemini maiare .Emerico Bano, quod
diftos ladren, in poffeionem diQarum villarum remittat , & rcmios manuteneat,
& defendat in eifdem vfq.adfatisfalionem quaHitatis ei debite, & per eosfolute D.
fratri Raymundo antediUo , & in cafit quo per gentemprefan Ji.Thoris de ipfts villispotenti aliter expelletitur , quodtunc dtCtus D- Emericus Bintts , & nos Restores
cum ipfo DBano auSloritate M. V. valeamns de bonis d. D.Priorts I obis reperiendis
ladra , & tenutis ladra prediSiis Ciutbus fatisfaccre illam quantitatem , quam fecundum ipforum literalia inflrumenta habere debent occaftone premisa ', ne dit!i
fidles Regij ladrea, rimancant in tarn grauiimo , & infuportabile dampno .
Lat. May 1381
Quefto Priorato della Vrana hebbeprincipio dalla donatione, che Zuonimiro R di Dalmatia, e Croatia fece del 1076. alia Sede Apoftolica delmonafterio di S.Gregorio della Vrana, che poficriormente ampliato di rendite, diuenne celebre Priorato de Caualieri Templan, iqualreftinti fii dato
alliRodiani, egodeuano non foloil territorio di quel Cakllo, ch'era_
grande , e fertile , m anco molt'akri beni in diuerfe Citt , e Caftelli di Dal
matia , e Croatia , in maniera che li Priori erano in gran ftima nclla Prouincia . Doppo la morte del R in quefta titubanza del Priore f dalle Rcgino
mandato in Dalmatia Stefano Lafcouich Vaiuoda di Tranfiluania per Bano ,
come dalla fjguente lettera rcgilrata negl' atti della Cancellaria di Traii
apparifee .
Elifabetb &c.fidelibt<sfuis Rett.Conf.Coibus , & vniuctf. Ciu. de ladra , de Sibemeo,

Di Trau.

32.7

ico , de Trag, de Spal.de Hag. de , & dc.tfynifal.&gratiam.

Cum nos Regnorum noftrorum Banatum Dalm. & Cro. M. Viro Enrico diuorum
Reg. nolr, Bao faina nora dilefttone auferentes , & ipfum altering honoris gruau
fublimantes Mag.rir. Steph. pndem Tranftluano contulerimuspro honore
conferHan.fidelitati veftrefub nroReginali t difto firmiter precipiendv mandaran* per
prefentes quatenus eidem D. Stephana vclnti did. Reg or nor. \t^
nfaperfon* omnibus obedientes , 6 reuerentiam dehitam fibi exhibent?! , &fcruifi*
que eidetn verbo uro per vos exhibenda dixerit exercere debratis iuxta folitam conftantiam veftrefdelitatii aliudpro noflra gratit non failliri . Dat. Bude 1 5. die men.

Venne Zara il Bao Stefanoil i.d'Agofto, come fcriue Paulo de Paulo;

m perche egli gi cominciae intenderfi col Priore , che dpppo la morte
del Re prpruppe m aperta difubidienza , o vero che le Rgine ioi'pettendoi
d'ambidpi rioicro di venir in perfona alie Marine, come dalla lettera fcritu
d Traurini apparifce .
Fidcl.noflris Reft.Iud.& Conf.Ciu.noflre Trag.Elifabeth &c.
Quoniam auxiliante Deofumtts apartes Regni nri Dal.penitu , & in breui venturijidelitati vre decreuimus ibi dar refponfum , & vt noflre Mai.vifumfuerit ord/'
nare de hijs , quefupereleftione per vos celbrala de perfona delis fule noflrefamiliaris D.IacobideRaducchislegumDoft. Mai. noflre fcrpfisla ,infuperfcire vos
voluiws > quod de noflre Serenitatis mandato delts ule noslrefamiliaris Cafofiuf
tuguflini de Cafottis conduis vefler quofdam Baliflirios depref.Regno noflro Dalm.
nuper adferuitia Mai*noflre conduiit, ob hoc que nolumu , quod apud vos , vel alios
fidles noftros alicuiu improperif, vel infam e nota lurbetur , qttafi hoc proprio motu
feciffet: feruauiteniminpetendo diftos baliftarios , &conducendi ipfos adferuitia
noflra omnimodam voluntatem excellence noflrf, & mandatant , q'todfuper hoc de
dtmusfibi . Dat.Bttde men.Sept.6 Ind.

Di quefta condotta de Baleftrieri vien fatta mentione anco nelli Confegli

di Sibenico efprimendofi li 10. Luglio , che fianp dati Cafotto da Trau .
balcftrieri elratti per teflera per andar in Ongaria : onde fi come confta, che
quena leuata di gente fofle fatta di commiffione fecreta della Regina Madre,
cos dalla venuta della medefima in DalmatiaconleFigliole , Prelati, t>
Baroni , che capitarono Zara li 24.Ottobre , & all 38. fe le refe Vrana , che
s'era ribellata, come fcriue il predetto Paulo, fi pi congietturare,che foffo
fatta per l'afledio della Vrana, m che fi mgeie per Ongaria; e fcriuendo'l
medefimo Paulo,chc la Regina comandafle li 3 i.del detto mefe al Bao Emerico, che pigliafle le chiaui dell'Arcad'ar"entodiS.Simone, e non al Bao
Stcfano , da da credere, ch'eflb Stefano fofle di ci riinoilb dal Banato , come
fofpctto all Rgine, che fi trattenero in Zara ino li 4.Nouembre,come fcri
ue il predetto Paulo, e lo conferma vna lettera fcrtta dalla Regina Madre in
t;iuor de Traurini del feguonte tenore .
Ll:\ib:tb &c.nob.viro D.Simoni de Diaria de lanua Admralo noflro . tem Onofri, 6" Cbon.Comitibus Camerarnm Sali m , & Trigeftnte noftraritm Djlmatiarum
lal.&gratiam . nos Coiti Ciuit.noflre Trag.pro reformaiione , -Sr reflaurattone

XA

Delle
difte Citt.rire,& alijsfuis cdcptijs ncccefrarijs M- M-flor.auri donauimus man
dates veflre fidclitati per noflrAs Ihttvtu expcdit.quod ipfa M.M.flor. auri difte Coiti
foluere debuifjelis . Ea propter fidclitati vcilre firmo Reginali dmm fub edttto,
quatenus prefata M. M.flor.auri de redditibin noris prtexta prtdiui Salis,& Trigefime in diua Ciu.noftra Trag.vel prouenienttbus diite Coiti Ciu.prelibate Lare>&
pcrfolnere debeatis abfq.vlteriori quauis difjimulatione}vt eadem Coitu defettu cdificiorum diue Ciit.reparare pojpt, atque valeatfecus nonfaRuri . Dat. ladre tertio
die jefi omnium SanRorum - Dai 1383.

Alla ventita dlie Regine Zara hauranno li Traurini conforme il confuctoeipedito Ambafciatoriconprefcnti per riuerirle , con la qual occafione_/
hauranno ottenuto il foprafcntto ordine; ma perche mancanoli Cpnfegli
del mel d Ottobre 1382. fino'l mefe d'Aprile 1386. non fe ne troua rincontro , e con la ftela venuta dlie Rgine fi piio anco credere , ch'il Priore all'hora s'aggiuftafse feco ; poiche la refa di Vrana ferine Paulo , che feguifle d'ordine fuo , e che Giouanni Bao ftio fratello con vn ipte conduite le genti Ongare , che le Rgine inuiauano in foccprfo del Re Cario nel principio
dell'anno feguente 13 84. quando gi cominciauano pullulare le comotioni
de Baroni per l'immoderata autorit , chefi pigliauail Palatino Gara arbi
tro della volontd della Regina Madre, e nominando gl'hiftorici trd qnclli ,
ch'inuitaronoil Re Cario renirin Ongaria Giouanni drKoruat, e Gio:
Prior /Jclla Vrana: quefti come vicini al mare hauranno hauuto maggior corrifpondenza degl'altri feco , & hauendo militato di frefco in fuo fauore anco
maggior confidenza; pnde'l tratto di ribellione, chefcriue Paulo fofle fcoperto in Zara li S.Luglio 1384. pochi giorni doppo l'arriuo del nuouo Bao
Tomafo di S.Giorgio ( ch'era Cont di Zara ) per canfa del qnale nomina alcimi , che furono dccapitati, e confifcati loro h beni , e non cfprimendo, che
forte di ribellione foflc ; m foggiungendp , che pochi giorni doppo fo<ft>
fatto nuouo giuramento di fedelt , & vnione pi ftretta col predetto Bao
d fiuior dlie Rgine ; fi pu congiettnrare , che fofle tentato dalli congiurati
di forprender il Caftello di Zara ( doue era prefidio Reginale ) per hauer in_.
poter loro quella Cittd , e porto tanto commpdo alli loro difegni ; poiche-
della corrifpondenza c'hebbero quefti fratelli col Re Cario fi conferua me
moria nell'Archiuio diTra del feguente tenore .
1 anits tocias SlJHonie dileftis, &fid.fuis lud.con.iotiq. Coiti de Trag.plenamJ
diletlionem, 'faluem J{equirimus vos diligenter quatenus littera D. Reg.
Carulodfflinandasper vnumex vobisvirumad ididoneum eidem D.Regi Cande
veftri gratta tranfmittatis, & id non petimus quod ex debito, vel onfuetudine faciatis, fed petimusfieri ex veftra beniuolentia, ^r fauore, vt nos vobis in maioribus ad
verara voluntatem occuramus, & fi nos vobis placemus aliudfacer non velitis Hi
lo modo . Datum Zagrabie in quindena S.Michaelis.

E fe bene quefta Jettera non hd l'anno tuttauia deue efler ftata inuiata_,
lo ftefs'anno 1^84. del mefe d'Ottobre; poiche non eflendo riufcito qual fi
fofle il tentatuio in Zara , conuenne al Re Cario l'anno feguente quando
venne in Dalmatia il mefe di Settembre ( come fcriue Angelo di Conftanzo)sbarcarSegna per andar ^Buda; doue doppo coroiato.fu ammazza-

Dl Tra l

319

to , come di fopra flato detto . Doppo'l quai cafo, hauendo conuenuto al

le Rgine diffimular l'ingiurie riceuute da cosi gran numero di Baroni,
c'haueuano confpirato contra di loro , non fegiu alcuna alteratione per
all'hora nel Regno ; mi in Tra nacque gran tumulto , del quale fcriue il
predetto Paulo .
Die men. Iuli] 1 $%6 eleClusfui in Comitem Tr. pro quo officio intromittendo ap~
plicuiTrag.die mercurij de manefcilicet 14 eiufdemmen.Eodem anno die 23 nouembris hora quafi vefperarum fatlafuit rixa maxima inter Trag, in Tlatea Trag, cura
enftbus, & alijs armis licet nullus tunc fuerit vulnentus .
Eodem anno, & menfe diefcil. 26 ante prandium populas Trag, cxpultme manu
amata ab offitio diCii omitat us , & immediate
Tragnrio , & appliui
Jadram die Sabbati 1. Xbris .
Si trouaua nel medefimo tempo in Spalato il Cardinal Nicol Legato Apo
ftolico, ch'immediate inui Tra il General de Domenicani, & il Vefcouo
di Malfctta per fedar il tumulto ; onde lo fteflo giorno , che fcriue Paulo d'effer ftato cacciato, radunato il Configlio elelle con le forme folite doi Rettori
in luoco ilel Conte, Ii quali furono Nicol di Giotianni di Doimo , Nicol
di Gregorio, e nel medelimo Confeglio f anco decretato il comprometi,
nelli predetti doi Prelati,& il giorno feguente eftefo in forma amphffima , &
alli 9. di Dcembre fiiflcquente f publicaca la fentenza , gl'eiTentiali della_
quale fono H feguenti .
1 386 die 9 Xbris Spaleti
Keu.in Xpo Ta.D.D.frater Raymundus Sacra pagina profeffor,ae Tatrum ordinis
Tredicat.Generalis Magifler,& Simon Dei, & ipoflolice Sedis gratia Epis Meis
ten. Arbitri arbitratoresy & amicabiles fttores nob. Ciuit. Trag, perfonaliter
conflitut i in mei notary public i , tefliumfubfer. ptia dixerunt vna voce, quod nitper R.m ' in Xpopal.dr D.D.Tiicolaus mijeratione Diuina tit.S.Ciriaci Trbr Card.in
bus, & nonnullis parttbus splice Sedis Ltgatus percepit ex relatu fide dignorum fo
re exortam non modicam dijj'enfionem, & difcordiam inter nob. Ciuit. Trag, prefate
ipfos D.Magiflrum,& Epum additlamCiu Tr. cum plena poteflatefua tmul&
infolidum tranfmiftt , vt periculo quod ditle Ciuiti propter diam diffenfionem
imminebat obuiaret , & pacem inter diftc Ciuit. nobiles tratlarent , & ordinamcnta. Quare . . . .
He funt ordinationes , qu.u nos fraU Haymundus Magi- fratrum Tredicator. &
Simon de T^eapoli Epus Malfet.facimus in CiuitJTrag. pro bono pads , & concordia
autloritate, tarn D.Legati nobis plenarie conceffa, quam nobilium Ciu eiujdcm , qui
per grale conftlium m nos plenarie compromiferunt.Trimo quod de omnibus preterms
iniurijsgeneralibus,velparticularibus verborum , vel faorumcommijfts , fiueper
nobiles,ftue per populares fiat plena remiio non tantum de parte in partem ;fed de
quolibet ad qitemlibet , & qd. nullus vnquam aliquo tempore attdeat facer vinditlam de quocumqtte dio velfatlo , vfque ad diem , & boram fub pena infra'
pofita . Item quod nullus nobilis audeat vnquam emere vel accipere litem , feu quefi'onem pro quocumq- forenfe contra aliquem nobilem,feu Cittern Tr.nifi intercedendemediando,aut trattando quod inter pxrtcsfiat compromiffum , fed nullatenus liti
gando fubpena infrafenpta. Ter Im autem capitulem non intendimus probi

Delle JHemorie
Il re quin ^Aduocati ,feu procuratores deputati per Coitem pont etiam pro forenfi~
I tx . duocare Jen procurare . Item nuL'tts Ciis aiidcat decelero inplatea denudare
gadit. m magnum, y el paruum centra alium nobiU m , vel populremfub pena infrasta- Folun.us amen quodfi coramregimine clare probaietur, quod aliqui precife
pro deferfioneJna,& non alia de caufa denudar etgladiuminTlatea , tile non tenta
nt) ad /i . Itim eandern penam volnmus quod incurrat quicumque ex nobilibut
vuherauerit alter alteram, velocciderit, vel infacie obrobriofe pereuerit etiam
prt ter penam iuris flatutorum mit. vel Regni . Item volumus , & ordinamus quod
niillus uisTrag. cuiufeumque conditionis xiftat audeat poner querimoniam r.im Curia R(gta , vel coram quacumque alia de populo , velpopularibus ifius Ciuitatisgeneratiter , vel particulariter , vel etiam de popularbus ipfis comuniter vel
ttiuijim r nditlam fumere propter illa , que isiis diebns ad fcandalumfedandum fecei nnr, quiaft cundum illa , qua ciare muenimus ipfi libcrauerunt Ciuit. ab exterminio
O* nun unt digni pena , fed premio, & corona. Quodfi quocumque cafu accideret
oppoftium fien per quemcumque atuimus , & mandamus , quod pro illo , velillis
( Suai Tr.tamquam pro caufa propria affumat cum propres expenfis, & vel illos reddat indtmnem , vel indemnes . Item omnes conturationes ,feu promisiones fafias, vel fiendas contra preditlas noflias ordinationes tanquam faifas contra legem
caritatis deelaramus irritas , & inanes , & precipimus non obferuari fub eadem pe
na . Item volumus , & ordmamm qd. nultts nob. Tr. audeat de cetero facerp artetn
niacelli . Quicumque autem oppofitumfeceritipfofatlo fitpriuatus officio Coitis,&
fit iuabilis tam ad confilium, quam ad celeras nobilium dignitates.Item nefcandalum
.I. quod buitts occafione de cetero inter nob.& alias perJonas de Tr. valeat orai* d'tct volnmus , & mandamus autloritate ncflra quafungimur in bac parte, quod
modo in antea perfona aliqua , que fit attinens alie Ciui Tr. in tertio grada enfan
ga iratat if non pojjit elligi , affumi in Tr.vllo modo caufa, veltngenio,&
( omites, qui de cetero eligentur ad rgimen Tr. elligi debeant pro vt elliguntur Judi.
ees in mutatione curie fecundnm conjuetudinem haenus obferuatam , & nonad
ferutiniumfub pena mfrasa Tenam ponmus perpetui exilij vna cum filijs,& filiakm, & fententiam exccmnis ex parte D. Legati , t2" M. fior.foluendos amere Cois
Tr. promuris, velproalijsedicijs, & qui non habet tantumluat incorpore, &
quinqu annifflct in CacereCoitts &c
Dell'ofl'cruanza di quefta fentenza fecero fcurt Ii Spalatini Ii 20. Dcem
bre 1386. Ii Zaratini 9. Gcnnaro 1387. vengono anco nominati gP Arr
bale iaton di Sibcnico , ch' ntraueniero per componer quete differenze^ ;
ma non fi rroua l'inftrumento di ficurt corne dell'.akre duc Citt fopratictte .
Di queto tumulto non trouandofi altre memorie non fi poiVono faper le_
vere caufe ; ma dall'efprcflioni fatte nella fentenza, pare che fi pofli attribuire
il principal fomento ad cllb Paulo de Paulo nobile Zaratino crittor del me
moriales. Imiendo permoglie Grubula di cafa Ccga nobile Traurinafii cice
ro Conte contra gl'ordini della Cittajondc li parent 1 della moglie intn'prenc'c.u'.o di proteger le liti de forafiieri contra la difpofitione dlie Leggi haura'.uo c'ato oeci.fionc al ti multo ,e lopragiunti li Prelati mandati da! Lega
to, il poplo fotto l'ombra loro haura cacciato viaeflo Paulo per leuar i mite dcllc diflenfioni , epercio di queft'attione dalli fodctti Prelati vicntu
m 11a fentenza lodato .
Era

Di Traf/.

331

Era nelmcdefimo tempo morto in TrauDeiTa Vefcouo di Mercanadell'ordine di S.Francefco , evolendolaCommunit, che Ii 300. ducati d'oro ,
c'haueua lafciati foflero nella fabrica del Conuenio, del fuo ordine , dr
ue era morto , e li collettori della Camera Apoftolica volendoli loro , riconfero dal fopradctto Legato Spalato, & nterdiflero la Cittd ; pcrciola_.
Commimita,perliberar/idaeflb interdetto, promife di pagar tffi dcnaii
a chi cometter il Sommo Pontefice Vrbano Sefto, del quale fi trouano
doi breui neH'Archiuio , vnodi 29. Marzoi385. dato in Genona, e I'altro di ic. Giugno 1387. dato in Lucca, &il pagamento f fa-rto I auno
proifimo .
Nel fine dell'anno 1386. erafeguitalaprigionia dlie Rgine, lequalifurono condottcalCaftellodi Nouegradipoftoallito del mare per traghcttarle in Puglia ; m f impedito I'imbarco dall'Armata Venetiana, come nel
la predett'opera ho fpecificato , dclla corriipondenza , ch'il Bano Giouanni continu con Margarita Regina diNapoli VedouaJ di Carlo fi troua rincontro nelli Confegh di Tra /doue notato, che li 5. Ottobre 13.86. fo'.L>
clctto Ambafciatore Stefano de Doimo per portar klettere ch*inuiauala_
Regina di Puglia al Bano, il quale f trono in Zarali i^.Gennaro 1387. come
s'imbarcaflero per Puglia il Vefcouo di Zagrabia,ct il Conte Tomafo fratello
del Bano , e del Priore , e nelli Confegli di Tra li 1 5 . Gennaro viene notato,
che fia fatto colloquio con Spalatini , e Sibenzani per li communi intere/fi , e
li 22.del medefimo mefe, che fiano mandati Ambaciatori Zara alia profeti
za del Vclcouo diZagrabia IuanisBano, e Priore della Vrana,e perche il
Priore afsunfeanch'egli il titolo di Bano, e con tal ritolo affitt a Camera
de Sali, etrentefimeadvnFiorentino, elidiede la patente, chefriccuutaTralii2. Febraro, & infierne conceffi fpefe del Commune 20. baletrieri, che dimandaua; e la lel'sa patente fiianco riceuuta 11 Spalato li
1 5 .del medefimo mefe doue fi troua regiftrata, & del feguente tenore .
Frater lobs de Talifna Trior & . Regnornmque ScUuonie Daim. &
Cro. inns . Vniunfis, & fingul Comitibm, Iudicibut, conf. ac coibws Chut. Regni Dal. quibus prefentes oftendentur fal & fincere diletlionii affectum .
Cum ego officium Camerarum vniuexfaritm alis, & trigefime tieRegno alm.vtilitatefq. & proucnttts earundem annipre[entii nob. <& prudr V/Vo Cbiono Ma^tui di
Florentianoflro dilefto familiari pro certa quantitate pecunie vrndiderhn, & alienauerim conduftiuepred. cameras , & vtilitates, & prouentm earundem. diligcater gubernaturo : vcftram igitur amicitiam ,quam rnultumgcrocaram, ?.:
pofco per prefentes quatcnusprcdittum Chium Marim ditr 7 <m fa.i.-Uarcrt t.viq.\...n
princrpalem officialcm dum ad veflri medium pcruencru acieptarc l.<9j>ab. a<. (ill
mortfolito vbedire velitis t lpfumque Chium , & fuos officiates contra ^ emlibet in
difto offtio ipfum moleflare volentem fauorabilitcr proteg re , & dcfcnare m.-airu
perfona intuitu mecprotcfttonis aliud nonfatltiri. D it. in meo exi.rc.tu in objidtone
Caflri 28 men.Iann.^in.Dni. 1 387
Nel medefimo tempo era ritornato Sigifmondo armato in Ongaria , doue
f coronato l'vltimo di Marzo, come feriue il Carcfini , faifse Dalnii'.iiii
la prima lettera in data di Buda li 4. Aprilc 1387. che itata regifirata tit l!a_
pre-

5ji

Delle Memorli

fredett'opera, e quefta lettcra fu riceuuta in Spalato li i-f.Maggio doue regiftratane'libri de Confegli.

La Regina Maria poco doppo fu liberata dalla prigionia di Nouegradi , e
nel viaggio, che fceua verfo Nona nella villa, Dolac fcrifse li 4. Giugno vna
Jettera commune Sibenzani , Traurini , e Spalatini , che ftata rcj*iflrata_*
relia predett'opera , la quale riceuuta in Trau furono li y.del medefimo mefe
cletti Ambafciatori il Vefcouo Grifogono , Pietro di Giofeffo , e Nicol d'
Andra de Marin per andar tronarla con autorit di concluder feco tutto
quello Sua Macft comandar : e fe bene non c' memoria, che gl'Ambafcia
tori eletti an dais ero trouar la Regina(che dall 4.0*110 alli 1 5.Giugno fi ferm in Nona come fcriuc Paulo) md trouandofi nelle commiffioni d'altri Amba'ciatori inuiariSigifmondo del 1388. (chefi regiftraranno ) che procurafsero la ipetificatioe de confni con Chlifsani come s'era ofterta la Refi
na Maria " Ambafciatori mandatigli Nona di procurarla , fi deue crede
re ) ch unco gl Ambafciatori Traurini , con altri della Prouincia, fiano andatiriuerirlaaNona, Se alli u. del medefimo mcfe furono dal Configliodi
Trau decrtate 10. lanze in fuo feruitio , e da Spalatini li.Ltilio 10. baleftrieri da eilcr niandati Paolo Carlo Conte di Corbauia Capitn General in
Dalmatia , e Croatia per l'afledio , che s'apparecchiaua della Vrana ; La Re
gina tra tanto trafportata dalle Caler Venetiane Segna s'era congionca_.
con 10 Spofo Sigifmondo li 4.Luglio: ond'il Priore s'accofto alia protettione
del Re di Bofna .
StefanoTuartkoRdiRafcia, eBofnapochi giorni doppo la morte del
Re Lodouico haueuacominciato dar gelofia di fe ; poiche i troua nclli ConleglidiTrau, ch'alli 12. Setiembre 1582. il Bao ricercafse otto baleftrieri
alie fpefe del Commune per mandarlinelliprefidij al confine della Bofina,
che h furono anco denegad, e l'anno feguente fi mife fortificare Caftel No
no nel Canal di Cattaro , aderi alia venuta del Re Cario, e doppo la fu mor
te continu la corrifpondenza con li partigiani di lui , facendo vari mofse
d'vna delle quali vien notato nelli Confegli di Tra li 25. Aprile ij86. cho
per le nouit di Bpfna fiano mandati auuifi per Dalmatia , e Croatia , e fpic
in Bofna, che fifaccibuona guardia nella Citt, e fiano ritirati lianimali
dalle campagne , e poco tempo doppo s'impofsefs di Chlifsa , come confia
dal fuo Pnuilegio dato in Sutifchali ja.Luglio 1387.
Per l'occupatione di Chlifsa li Spalatini impauriti deinarono l'ambafciata in Bofna con l'infrafcrittc commiffioni.
1 387 die i.^ug.Commiffio Ser Miche turo in ofnam .
Tfy loannes deTi^acolt Capit.ludices, & Conf.Cinir.Spal. vobi nob. viro Mithe Madij CtHit & ^mbaffatori nrofatutem ad v^ta felicem . Comtttimus vobif ,
quod parte noflra ir debeatis ad Seren. & inclitum Trincipem & Dnum D. Stephs Tuarttbo D.G.Rafcie Bofne, maritimeque Regem inclitum , & immediate pofl
Dium noflrum naturale D.nourum precipuura , & eidem cum omni bnmilitate in Iniabttis , & nos , & Ciuttatcmnoflram recomendjbitismodo, & forma, (jaibas
onueire congruent difcreio veflra . Sidita Maicflti vcfra ordinauit , U" nrfit
fu um potentem exercitum damna nobis i'.laturum in campo noflro, quod cura eins dciiotareitcrentia locum non habet, cum difpofitifimus , & jemper fuerimnscxcqui

dttmudonon notemur not* iafidelitatis . tideofi

placet

Dt Trau.

355

placet nobis indice , fei dicat quod damna nobis inferre cupit, & nos met prfente
nuncio fu idexequi volumus,et fi placet vites noflrat paratifumusproflrarepro libitu fue voluntan* ,& ierum fi placet nos redimere, vel emerediftumvinumparati
fumus emere vel redimere pro eo precio quo valet,vclfibiplacet:certe non eil necceffe Mai. veflramfuits fatigare gentes,nec expenfaf altqu.ifpati,euia in bijst& alijs no
bis pojfibilibusparatifumusfuam exequi voluniatem, notapiilfa infidelitatis, & bumilimepacem,&amoreatfolttnmdarepetetis , & procurabais. terum quialiit^
bijs, & fimilibus ignorantes accidentia cominimus vobis quoddiffis, &expofitis
iflu ad interrgala, rejponja , petita , & rcquifita refpondcre , & dicere debeatis pro
vt vobis videbitur conuenire pro bono slaus no/iri . Demum debeatis procurarefolicit quodpAcem babeamus, & pro bijs omnibus concludere,facere,'operari, ac protnittereomnia>qua vtilij & bona vobis videbuntur pro bonoftatus noflriyCaflro {*
mifft femper referuato pro Sers** Dra nfa Kegina naturali, prominentes vobis attendere, & inuiolabiliter obferuare omnia,U"fingula,quc concluferitis,feceritis,operati
faerttis, ac promifiritis in premijjis . Scripte Spaletifub cuftodiafigilli nri Cou die i .
.
( ex margine ) non munit locum quia non mit.

Da qiiefta nota marginale fi copre, che l'Ambafciatore non and in Boi

na, e che ccflalle per all'hora la de Spalatini , efsendofi diuertito l'efercito Bofnefe per l'acquifto , che fece d'Almifla, corne fi fcopre da quello notato nelli Confegli di Tra Ji 5.Otrobre fuflequente, che fia procurara la ricuperatione d'AUniUa , la quale non fard ftata ne anco tentara , ppiche non v'erano forze per la Regina in quelli contorni , che fe bene v'inui doi fratelli
Lal'couich VJadislauo per Bao , & Alberto ektto Prior dlia Vrana per Vicebano, nondimeno quefti non tant'oltre; ma infierne con Tomafo,e
Burko Conti di Corbauia pofero l'afsedio alla Vrana, da doue li 12. Ottobre
fcrifsero lettere, Alberto alliTraurini di negotio ciuile ad inilanza de priuati,
enchirono efequite li 15. delmcde/mo mcfe con protefto pcr dinonpregiudicare all Leggi,e Priuilegi) dlia Citt, e li Conti di Corbauia vna lettera circolare^che nelli Conlegli di Spalato regiftrata del feguente nore .
Vniuerfist&fingulis Ciuit. vid. Rag.Spal.Trag Siben.necnon infulis fcil.Braciet
Lefine , & Cor-zjtle . *; Tboma , & Butcbo olim felicts memorie Comitis Budtflaui C. Corbauie falutem ad vota felieem. T^oueritis quod Cafotum da Cafotis de
Trag.Regium familirem Vir M." Albertus StephaniJe Lofcauicb eleftus "Prior
loco D.LadslauifratnsfuiDal.& Cro. Baniprommnullis ardis faftis , &
negotijs DeT^Regis ad nobilitatem veflram tranmifit, quem Cafotum dignemtni in-t
enarandis plenarie exaudir ,& ea perficere , & adimplere , que ad : , & bonorem prefati . 1^. re;piciunt in bijs fidelia feruita , r grata prefato . othndere, cr demonflrarepoQetis.rCateraautemipfeCafotus, quxnoii pro pjrte dixerittcutfidemcrediticiam adhiberevelitis . Date in obfidianeCaflri one 12
aie oftub .^//.1387
E nelli Conicgli di Trau li 20. del medefimo mefe viene notata la memoria
(kll'vnione dlia Regina Maria con lo Spofo .
LargiAntur duc,xanri loannifamiHariU.Mircbionii Mariti D.^U.Marie Reg.
rag-pro nouist qmeportaHit de (nfumatione matnmoaif ipforum .

Si

Delle Mem orte

354
Sifciolfeper preftoil fopr'accennato affedio dlia Vranaper ilfoccorfo
fopragiunto de Bofnefi, come dalla lettera del Priore fcritta a Spalatini appar .
Jjob.&fap. viris D.D.apt. lui.& Conf.Ciuit. Spal. amicis noflris carifmis.
Viri nobiles amici nri carimi debita falutatione premiffa,ftcut Deoplacuit,quod
propter multitudmem , & poientiam bereticorum Bofanen. in campo mattere non potuimus ,fed in antiquam fidelium Cimtatem intrauimws, & quiapro quampluribtti negotii y & necceffitatibus Sacre Corone Vng.atque veftris vobifcum tratationes habemus , & alijs Cutit.Dalm. Ideo Amb. ros vnum, "pel duos ad nos cleritertranfmtttere velitif, bac autem bora noua departibus Vng. percepimus qd. D. .
Hex cum totafuapotentia ad bas partes eft venturusin breui; rogamm vtinfideliAlbertus Trior Heer Amicus. Dat. T^one die 1 7 nouembris
recepta 1 387 die 5 nouembris ,
Deila ftefla ritirata dell'efercito Nona fcriue Paulo .
1387 die Lune xi Tipuembris venit vfque territortum ladre exercitus Bofnen.
magnus & depredatus fi animalia vtferturfeil, 'magna in ipfo teritorio 1 600. vid.
boues 700 aratorios > &totidem vaeext, Afinos 300 & animalia minuta tria miU
" multa alia damna hominibus de eodem territorio intulit , pro cuius exercitus timore exercitus D.T{.Regis , qui obfidebat Vranam per triduum antefe diuiauit , & D.
Albertus eleilus prior ductor ditliD.Regii exercitus i Ciuitatem Jionen,fe reduxit,
& die 18 preditli menfts Bofnen. exercitus vt ferturipfum tetritorium egreffusc
deinde reuerfus ei idem exercitus cum Bao Ioanne &petit vfque 1 7. Xbris, & iru
illis diebus afirum Ojlrouity reddiditfe Rgi Bofne .
EnelliConfeglidiTra notato ilfoccorfo inuiato Nona Ii 10. De*
cembro .
Mittantur'Ugnam adferuitium Regie Mai. in tribus bareis duoiecim baliarij,
& totidem pauifarij , qui cum vno nobile Capitaneo mittantur pro vno menfe
tantum .
Quefti erano alPhora li fucceffi di Dalmaria tr Parmi Bofnei, e Ongaro >
rai lo fteflo mel di Dcembre fegui in Trad vn'vltro , e maggior tumulto del
primo , del quale Paulo fcriue cosi .
1387 die Veneris ijXbrit. InTragurioad vocempopuli interfeUi fuerunt Ser
"Petrus Iofepb, & Ser Stephanus Doimi diffus Cbenuch, & eras 28 dieli menfis incifum fuit caput Ser Augulino de Cafotis in "Platea Ciuit.Trag. & multis alijs nobilibus diuerfe iniuriefuerunt late , vid. Zige Iojepb cum filijs Ser 7<(cole Auelini cum
filifs , Ser Zoro cum filijs , & nonnullis alijs, quivix aufugerunt Spaletum diuerfis
modis i tunc tum tranfmiffefuerunt due armt* Tragurio , caufa querendt , <S~ capiendi Ser Cafotum d.quon.Ser Auguftini, & Ser Tetrum d.quon . Ser Siephani armauerunt in Spaleto vnum brigentinum, & effugerunt : & in eodem brigentmo tun perfonaliter Donatus Diaconus alter filius q. Ser Aug. cum certis amitvi eotum>& tndt die 12 hoc eft] men.IinuarijfequentH cumdem cafnmnottficaui Ser.""
t Tria-

Di Trau.

jjy

Trincipibns DD.THHi
Rgine per litteras tranfmiffxs cum jimbaffatoribus
ncflris Cois ladre emes ad eofdem Dominos noftros .
Del qual tumulto fi trouano nelli Confcgli l'infrafcritte note .
Die Xbris 1 387 obediatur litteris Regalibus in omnibus & per omnia,& mit
tanturjimbafs.inHungariam
Mittatur vnus nobilts jimba], ad prefentiam Capitaneorum ] excrcitus Regis
Bofne
Die 27- refcribatur per literas Capitaneis Bofne, & nonvadat jimbaf. mittantur duo nobiles tdm ad prefentiam jilberti elei Trioris jturane , quam ad pre
fentiam confilij ladre
Retlor, Iudices , & conltarij , & cum 4 de Capitulo dcernant de flatu , &for.
tificationeCiuitatif quod 4 de Capitulo nonpoffent, vel nollent dterminent fi'
ne Ulis
Elligantur duo ReUores pro duobus menftbus fequentibus
Ellefti Taulus Marini,'& Lompre Micacij
1388. i. Ianuari) . Omneseleui dcernant mitti nam barcam cxpcnfisCisVe*
netijs
Die 2 Ianuarijfiat molus ad S'Petrum de Todemorie rtpoffint flare barche die 3
nuus audeat exportare mobilia , & comerdum habere cum ets quifugam anp ne
rum extra Ciuu.tm nobilibtts, quam popularibus .
Die 27 Februarij Vrorogetur Rcftoratus duorum Reftorum pro mo menfe proxi
mofuturo
Die i. Mar.Mittatur Cliffam ad IoannemTriorem jiurane jimbaf. adauiiendum tantum qu* dicere voluerit
Die Martij Ioanni de Talifna Triori jiurane, & Bano Dalm & Cro. largiantur
centum modi] Ordei
Die 8 Marti]. Mittatur ad D.Banum , & Spalaten jimbafiator ad traandum in
ter eos Concordiam
Eodem die congregatis duobus Rccjoribus ludic. & conf. cum 4. de Capitulo decretum quod notificentur bona tdm nobilium , quam popularium qui fugerunt extra
Ciuit.fubpena&c. . .
Die 1 9 dit!i expendantur 50 lib pro exenijs Vlatcho Voyuode,& Stanoye I clac ich
jimbaf.Regis Bofne Venturis Cli[s.
Elecli Retlores Duymus Mat tini , & Tricla lacobi , qui eligere debeant tres no
biles qui autloi itatem babeant belli, & pacts, fortifieunit Ciuit.mittendi jmbafper
Dal.Cro.& Bofnam, & omnia alia per totum menfem jiprilis
Die 1 3 jiprilis. Mittantur jimbaf. ad Regem Bofne ad audiendum quid vellit ni
hil promittendo .
Da quelle note de Confegli fi come relia comprobata la fuga de nobili , riferita da Paulo, cos confta, che tr Ii fuggiti v erano anco de pcpolari , e le
bene nelle folleuatiotii dficilmente ii poflono rintracciar le 1 juie, tra varie
ra di tatrioni , & interrefi occultatc, Sc inuiluppate ; tuttauia da quello , t he
i:elli medefimi Confegli fi troua fe ne puol cauar non improbabil congiwttu1- . Poiche cflendo Hato Ii 2.di Dcembre rifoluto per obbedir a] R iiuiiar
A.iibafciatori m Ongaria , nello ileffo tempo di mandar altri capi dell 1er-

Delle Memorie
cfercito del R di Bofna, & il giorno feguente reuocata 1* Ambafciaria per Ii
Capi dell'efercito Bofnefe, & m ltioco di quella , che fi rifpondefse con lettere, e che fi mandaflero Ambafciatori al nuouo Priore della Vrana , che s'era_
ritirato coll'efercito d'Ongari in Nona , e gi che Paulo ferine ; che lo fteflb
giorno cominciafle il tumulto con vecifone di doi Nobili; pare,che fi poTa_
inferir, che l'hauer reuocato l'andata degl'Ambafciatori aU'efereito Bofne
fe vittoriofo, che doueua efer vicino ( e lVniuerfale doueua temcre,che guaftae la campagna ) pofli hauer irritato il Poplo , c'haur apettato la i ifolutionc in Piazza, e perci prorompefse nell'vccifioni, che feriue Paulo ,
pi tofto la fattionc contraria delh vecifi fi far valfa di tal'occafione per sfogar gl'odij, che l'anno precedente erano ftati diuertiti con la cacciata d'efso
, come dalle memorie fufsequenti s'andar in parte comprobando ;
conferendo molto nella fearfezza dlie memorie , alcunc commiflioni , che fi
trouano regiftrate nelh Confegli diSpalatoper faperlo fiato dlie cofe di
quel li tempi : la prima dclle quali del feguente tenore .
In Chrifti nomine amen . T^os Ios deTirinacolis de Encona apit. ludices ,&
Conf.Ciu.Spal.vobis viris nob.Matheo Cbriflophori , & Tricle Srichie jimbax-nofirisfal titeni. & ftneere diteCf.affeclum . Harum ferie committimus vobis quod par
te nia ire debeatis ad Ser.mum & lll.m*m Trincipem D.T^Sigif. Vngar. Dal. Cro. Re
gem inclitum, & ad Ser.D. 7^ D. Mariam Regnorum eorundem Reginam me litam,
T eifdem , & vtriq. eorum cum omni reuet eutta inclinabais ficut honori Regio , "
noRro cognofeetts conuenire de fua coronatione , liberatione Regimine , & fuis feitet'
husfucetffonbus congaudentes . J{os conftlium noflrum Ciuit. tues , & ncolas Cikit- Regie Spalat. fueMai.fidelifs. & quosin Regijs aduerfttatibus conti a tot nobis
aduerja comprobauit conans, & vera fides , vt notorium efl recomendabitis eifdem
ftcut difcretlioni veflre videbitur conuenire , & ft vobis videbitur poteritis aduerfa
diflinguere .
T^px , & Ciuitatem ex cufabitisfi ante ad eorum Maiefl. non miftmus *4mb quia
non potuimus , turn propter viarum difcrimina , turn propter guerram nobis fallam ,
& damna iata,& grauamina multa nobis impenfa per Regem Bofne,"Prior\rane , & alios fue Mai. mulos ,& alia vt infra , que omnia fat is notafunt omnibus
quibus efiis plenifjime informati , que ceffant , ceffare in futurum videmus ,
nifi diuinaprouidentiamanum portgat adiutricem , & S.Mai, potentia fuccurrat,
quod facer digneturfupplicamus . T^ouifjime Mai.V. fidles , imo fidelifsfuos Spalat.requifiuit, vtad eiufdem Trouinciam ^4mbaf.defiinarent pro confumatione vnionis, & pads quam concludere intendebat , & facer cum Duce , & Ven. qui vti
filtj obediently, & >ert fidles nos quam velocius pot nerton expediuerunt iuxta midatum preditlum, & gratia Dei nos auidos coltre .. deuotione tota in eiufdem deda xit confpeclum mandat M.V.
His dtais flabitis , & refponfum expeftabitis ft dabitur , eft non dabitur procurabitis fcire quid fail um fit de preditlis, aut que fit eius intentio , & fuper hoc prouidcbins ordine tflo vtd. conferre debeatis cum ombax- aliarinn terrarum Dal.& bortart pref.D- Regem edpaeem cum omnibus, & precipite cum Venetis , quia bona , &
minima crejeunt, difcoruia maxima dilabunt. &fupplicare , ac pro pofrj procurare
quodremaneamus fub proteJione,& dominio Corone Vng.<& quod in alios non tranfferamur, r quodnullum alium dominium , rcl habeat , vel aquirat aliqno titu
lo, ahquem dominium , poteflatem iurifdiCiionem in Dalmatia cum fini;: s difpo

Di Trau.

337

fui , & intendimus viuere , & morifub eadem Corona Vag. Tofl bet} cum tempus
videbitur aptum vos adRegiam Mai. & cum diflintlaferie qua pottritis exponentes
trib lattones anguillas ,paffiones obiones , hijs temporibus per nos paffes obfidelitatemfuee Corona feruandam, quam cum grauitatibusmaximis feruauimus, &fer.
nare intendimus vfque ad mortem. Jiarrabitis damna nobis tilata in campo noflro per
Hegern Bofne , Trierern Clieny & alios circumuicinos Sue Mai. mulos
mortem, & captiuitatem noilrorum eorumque redemptions , feminarum noflrarum
turpes , & inhoneflostratlatus frutluum , & reddituummslrorum binam deuafiationem, & perditionem molendinorum defirutlionem vitium,& arborum campi profirattonem, & incifionem, & alia multa , de quibus eftis plene informati.Que grauiafuiffent,& effent ne dum Spalati,fed potentiori Ciwtati partium iarum,& quan
tnmcumque grama [nennt , & fint in eadam conanter perfeuerare difpofuimus i &
vt hec , & alia futura illariter tollerare vdeamus , & poimus animo fupplicamus
dignetur M. V.nobisfubuemre de aliqmbus corone veflre , & nobis vtilibus fatis ,
cum ad fuentationem vit noflre qua nobis terra furrepla efi pro magna parte
quia Rex Bofne, & Cliani magno tempore ex toto nos tenuerunt obfeffos, &
nunc tenent pro magna parte cum aliquis noflrorum hominum non au deat eque
pat ire infra ten am, & fic durior imo duriffima e vita noflra , dabunt, &bec
nobis patent , & concordiam cum vicinis noflris, cum quibus fumas femper iru
dtffeientia, & difcordia, & quod deterius e fepius non expeato indicio nos
predantur, & damnificapt , & nunquamfinedamnonofltotranfire poffumus , r
immerto. In Qua pace, & quiete viuentes Deo, & M. V. continuis boris regratiari non ceffabimus : & htjs perais procurabais quod Triuileg. libertatumt
prerogat. & immunit. noflrarum dudum nobis conceffarum per fel. mem. plur.
RegumVng. confirmentur , & fi vobis videbitur tempus faciendi ipfas omnes no(Irai librtales difirile notan in nouis Triuil. facialis in bona hora , & optimum
erit tupe eos confirman facialis , & fieri procurabais quo meliorimodo poteritis.
Trocurabitis quod habeamus confines inter nos , & Cliffen. ita quod flumen Salone
film dium inter nos , & Cliff, fient procurarefe obtulit Seremffima D. K[ Regina
jmbaf. noslrispromittentibusinliona, & ita quodterrenum citra flumen Satone
fit noftrum verfus Spalatum, & vitrafit Cari , & hoc magis pro pace habenda cum
Caflro, quam pro vtilitate confequenda . Trocurabitis quod mete , & finesfint inter
nos & arum Mmiffi ita quoiflumen difeurrens proe ipfum afirumfit meta , &
confines inter nos,&Caflrum:ita quodterrenum citra flumen verfus Spalatum fit no*
flrum vfq.in mare, & hoc magis pro pace vtfupra. Trocurabitis quod nobis in Patri
monium, & jubflentattonem noram dentur infule Fare,Cur%ule,& Braciefcil.quoi
nobis concedatur iurifditlio quam habet Regia Maiefias, feilicet, quod ad de nobis
ipfis per norum Coe,tt Conf.mittatur Comes cumfalartofolito per eos dari, cum quia
nihil terreni,& infularum habeamus,& nobis perdentibus terrenum firmum cum eis
mere valeamus, & fi non \otum,partem quam poteritis.Trocurabitis obtinere litte
ras Regias ad Sum.Tont.quodHugolinum nor ad aliam Eccliam per
mutare dignetur extra Regnum fit um,et nobis de bono Taflore prouidere cum quo pa
cifie viuere poimus finefcandalo.Tretrea poffitis & libertatem habeatis pro optinendo vobis commiffa expender duc.M.aur.& ab mde mfra vbi , & in quibus vobis
melin s videbitur . modo nutloq- colore , ' vel ingeniu malum dicetis de al iquo
Ciue nro,necforenfe corone Vng.et Barontb.nec Trelatis,nec alie ai alie prfonemmo
(i quis qmcquam mal diceret de aliquo Ciue nro, toto pojfe exeufationem factetis pro
eojtpfamfemperfii profiiendoncc mirafaterc prefumatis.Trcterea vos per uos,ne

Delle Memorte
per aliam perfoaam procurabitis , impetrabitis, recipients aliquid in
vtilitatem , alicnius alterimfpecialif perfone ;fed tantumodofatta noftri Coif vobis commiffa. Ethijs contenu critis, & bee fub penit in parte capta contenus vid*
lib. j par. pro quolibet , & infamie , quxc inteuigatur quod quifecerit vltra comtn/a , ant contra commiffa non pojjtt cjjc ludex tefl/s , nee n aliquo publico offitio,&
nibtlominusper eum impetratum , vel emptum deuenin in . De omnibus juprafciiptisplenifflme informt!, &preterea in onmbusfuptispropoffe procurabitis ficut
meiitts , & vtilitu difcrtio veflra camfolicitudine omni quod noftrumfortiamur,fen
babe.tmtts intentant, id alia omni interrgala refpondebitis reuerenter provtcognoueretis conuenire honori Regio, &flatuinoflro ; Et quccumq.videritis, & cogna
tteritis tonducere ad bonumftatum , & comodum noftre Ciuit. & Coitisprocurabitis
optinere pro poffe . Data die 19 lanuarij, &figtUatc 1 388.

Da quefte commiffioni fi come confia, chela campagna di Spalato era infeftatadaChliflani,eBofnefi, cos per il diuieto fatto alii Ambafciatori di
non dir male d'alcun Ci ttadinojmafcufar tutti appreflo Sua Maeft, fifcorge ch'anco in Spalato vi foilero di quelli , ch'aderiuano alia fattione Bofnefe
contraria a Sigifinondoi e gi che conta , che li Bphefi haueuano fatto ritirarilfuoefercitoinNona, e che li Traurini I'inuiaflero foccorfo 17. giorni
auanti la fplleuatione , potrebbe elTer che per tal caufa li Chliffani , e Bpfnefi
minacciailcro dan ni alia campagna di Trajdoue vi doueuano efler fimilmenteduefattioni, e fi come l'anno precedente f cacciato il Cont j ch'era p
rente della fattione adrente Sigifmondo ; cos quefta volta il poplo folleuato dalla attione Bofnefe ammazzaTe li capi della fattione medefima di Si
gifmondo : fcriuendo Paulo la premura , che fu vfata d'hauer in mano Cafotto , che porto la fopradetta Jettera , nella quale fu ricercato l'aiuto per l'efercito di Sigifmondo ritirato in Nona , ch'in tal occafione per conferuarfi la_
gratia Reqia haur pi degl'altri follecitato il foccorfo , & oppoftofi alI'Ambafciaria delinata alli cap dell'efercito Bofnefe, e procuratane la reuocatione i il che viene certificarfi dalle bpradette note de Cpnfegli , nelle quali
apparifce, cheli Traurini cpntinuarono la buona corrifpondenza col Prior
Paifna , e Bofnef , ch'crano in ChlilTa ; onde quelli , che reftarono al "ouerno della Citt doppo il tumulto deuono eer ftati del partito Bofnefe , dal
che l'vniucrfalc haur confeguito beneficio, che non li fia ftata guafta la_
campagna , come fu Spalatini , & all'incpntrp , che li fuorufciti foflero del
partito di Sigifmondo yna di lui lettera fcritta in loro fauore , che regiftrata nel libro oe Confegli di Spalato , lo dimoftra,del feguente tenore .
Sigif.&c.fid.fus dil.Wrtf Mag.D.D. Dionifio Bao Dal.& Cro. Alberto de Locovich "Priori turante , 'Ncolao Thoma Butks > "Paulo Comtbtts Corliante , ne non-,
D.Margarite Comitiffe Ce tine , "felipitio Caflellanofiio de Scardona vniuerfifque
nobilibti Regni Croatix . tem Ciuit. fingulif ipfarum reftoribu* , & oitbus vid.
Rag.Spallad. Siben. Tfyne & alijs , quibttsprefentesoflendenturSal.&gratiam.
Quia fideli nofler familiaris Mag. Cafiotu df Cafotis , ac "Petrus Stepbani, MabeuTetriLodouici, & Donatas ^Auguftmi de CafotisfratreSy &focij eiufdcm ob
meram, & finceram fidei puritatem, quant tjdcni , parentes ipfortimerganofiram Serent. propres acultatibitf) & confiantbus feruicijs fideUter obferuarunt
pernonnullosnoftros ceno rtbees CiutsTrag, in eoram rbus t &bo.u grandi*
,

Di Tra.

$39

fubieruntdetrimenta. Idenos ijfdem Regia benignitate eompatientes delitati vefire firmiter precipiendomand.vius ,quatenns prefatos Cafiotum cum fratribus, &
focijsfuis innoflram proteftiunem rcceptis in preceptione fruftuum, & redduuum
poffejjionum , & camporum ipfarum vtilitatum , ac procurators , & familiares
eorundem ab omnibus ipfos impedir , molefiare, & perturbare volentibtts manuteneatis , protegatis, & defendatis r.otra autloritate mediante, ipfifaue in opportumtatibus auxilio confilio , & fauore affiflatis in eo Maicflatinojtrcplacituri Et aliud non faftun . Ethoc idem fafturus banns , velViccBannsRcg.nforum
Dal. &Cro. predic. precipimutfirmucr obfernando prefentes po lefturam reddi
iubemus prefentanti. Datum Strigon. in fefto ^fcenftonis Domtnice jinm eiuf1388.
prefentate per Ser Tetrum Stepbani de Tragurio.
QuantopeggioraTero Iecofe di Siginondo vtraltra commiffione degli
Spalat ini lo fignifica .
1388 die Iunij Indices Conf. Coitos Spal. Ven. viro fratri t^icolao de Spaleto
ordinis minorurn leftoi i conuentm Spal. falutem ptofperam, &fel. Confifi depwdentia , & beniuolentia Vera harumferie vobis committimus , vt ad prefentiam Sc
reniimorum DD.nororum D.Sig.D-G.yng.&c.& D.Marie eius confortis debeatis
uos transferre, & eifdem cum omni humiliate , &reuerentia debita flexif genibit
inclinare tamquamfuis Dis naturalibm , recomendareq. dues > & Ciuitatem banc
ad omnia debits obfequia fidelitatis.'Preterea exponere debeatis eifdem, & cuilibet
eorumquomodo tribus annis citra Dni Regis Bofne eitfe ferimur , anms, vero 18.
fratris lohisdeTalifnacruciferioppreffionibus , qui olim quidem dtuifim die vero
Fekruarij 181 vnitis viribus nos premun, defiruunt ,feriunt , & conctdcant folttm ob
fuum, & facri diadematis Vng.tuendum honorem . " Banatus Bo'ne,& Caflrum
Chliffe plenifunt nojiris vinculatis, funeribttl, fpolifs, & bonis iatis pro rede wptionibuscaptiuorum quitquid podemus efi innafum, deflruftum ,& crematum vfquead
ipfamenia'jCiuit. & quod audire quidcrh horrendum eft ne dum immifencorditer
torquentur captiuifame cruciantur , ac fui , mo etiam membrts truncantur ad mor
tem. Et quod omnino non habent id tormento extorque na pro ( redemptions
promittunti cadauera norahumatainbumata lupis traduntur, & cambus dcitoranda .
Sata quoque noflrane dum rapiuntur ; fed etiam igne cremantur, pronentusnom
flri dedufti ad nthilum ,fumptus multipLciter aufti Ciuitas obfetfa omni rcfocilatione priuata per mareexpeftamws quotidie galearumiiuurnm, qu.e vtjtntimusparantur in Catharo mandato , <rfumptibus difti Regis , & loca refrigcru dsdin urca
vicini noflri, &,proximi diftum ciuciferum deu'ftum ad Cliffarr, vicinabbusarmis , & alijs necceffarijs muniunt, & pugnant manualiter comra not , n;t illius patrocinij licet petita fomentafentimus* "Harrabitis etiam quamodo auna pracrito vi'
delicti die 2 jtug.cxercitus difti R. Bofne validits campnm norurn inuafit, quem
ntiper die 1 8 May vnitus Regii, & Cruciferi exercttus diebiK in eodem campo fit 1 3 quotidic illud intrat, quotvineas, quot arbores ad fouun, qi>ot
damna intolerabilia intulerit , & quomodo quotidieflamus m armtf , bis tut terterr.ititir in die fivepitu campanai urn, nodes infomnes deducimus , nulla diet Vanfit
quieta i quanta fuflinemus incomoda blada in longinquo molendot tarnen etiam
Y z

effe Memoric
lud fnperuenienfbus galeispredudeiur; de plebe iam piares vltJi inedia ad partet
alioifecefferHnt. Hrc, & alia in quantum divina nobis concefferit gratia pro vt
proprijs oculis infpexiflis exponatis R<gt , & Reginali Excell. ac "Prelatis , & Baronibus colupnis Rfgni, ymopalam ennuis otoRegno clamare non cefans , qui tub*
exaltan' vorem ruam . middens etiam qnomodo potuifjemus diuerfa quidem adhibsre remdia- & pro enitandis vcxationibus temporisrcdimendotranjrci educenhoc Regius proeeriim Rcgni honor , aut opinioforfitan lederetur , ruinam noflrain
infpextmus oeulo patiente Juper quibns^mbax. noilros , plurefque litera* ad Re
gent , & Rcgtnam ex nos recolimus tranfmifie ; fed etiam carfares aliquos qui
omnino, & a lotigotempore minime redierunt. Cum igitHr ex debito fttfctpti rgi'
minis quvdiipofittoneDiuina cura de nobis eil impofita eins bumeris Regijs, fatifq-'C iamfpe illufi crinis Regie affliximus animai noflrafaits longo tempofepreflo'
latifumus aduentum eiusvtcito veniret, drfolueret vinculas captiuitatisno(lre>
& taw dfficietitibus viribus fuflinere vlterius longo tempore non valemus - "Preinijs cxpofihs petatis humiliter , ac viriliter vt nobis fuccurrat celeriter ne pereatnns , qaodfipropter aliquaf fortaffe occupationis , aut impedimenta magis ardua
r.cs liberare non potent , tune petatis ab , & Regni proceribus faltem maioribus
littcrai eorum patentes , vt abfque infidelitatis nota liceat nobis prouidere de
flalu noflro quomodocumqae poterimus , ne fuper eorum animai pereamus , &
fro babendo difiat itrai procurelis inflanter . Si vero diJoi literas obtinere
nullatenus non valebitis , tune publie coram ipfa Maieflate Regia , & Re
gni proceribus , ymo vbique videbitis conucnrc proteilamini viua voce quod
ft quid fecerimus pro falutenoflra, quod eis forfttan nan placeret non imputetur nobis quia inuiti faciemus pariter , & coafti , & omni fpe defperati falutis. Si vero promifcnt liberationem , tune dieatis quod ipfam, & fuccurfum
fuum nos expeffare offerimus adbuc per totum menfem Inly , & non vitra
quia preffi tot ruinis , totque'niufragijs fuflinere vlterius non valemus . Et
faciatis publie fieri manifeftum . Trocurabitis cum D. Tetro fubcancellario Regio habere ab eo literas Regales fibi commiffat ad petitionem noflrorum
jimba}, cmanandas pro parte Regia ad D. Tapam quod dignetur promouere D.
fugolinum ^rcbiepifcopum nostrum ad aliam Ecclefiam , & nobis prouidere de
alio bono paSlore pro quo Communitai Spalati duxerit fupplicandum , quas fi
non daret, aut dare recufaret, aut non recordaretur , tune procuretis impetra
re dittos literas de nouo Regia , Reginali Maieflate & imptralas erifacer , &
ad nos dferre ,

Da quefte commifoni fi fcopre , ch'il R di Bofna s'era impatronito anco

di Catato , e pofledendo di gi AlmiTa, con le bocche del fume Narenta.con
ragione temeuano li Spalatini,che le Galre, che s'apparecchiauano in Cataro foflero per aflediarh anco per , erano per terraronde dalle angu11ic,ncllc quali ebrimono di trouarfi , fi vede , che di gi cominciaflero titu
bare d'aggiuftari col Re di Bpfna,e la fola fperanza del foccorfo li trattcneua; vollere pero fignifjcar Sigif.quanto tempo poteuano afpettarlo per non
parer d'eflerfi ribellati , fe aftretti dalla necefit haueflro prefo partito . In
queftomentre li Traurini haucndo inuiato Ambafciatori al R di Bolha_f
non deuono hauer hauuto trauagliodal fuoefercito; m come ch'i alc!lano di ChlUTa follccitaua ogni giorno , che fi dichiarafero > li fu li 10.
" "
Mag-

DiTra.

34t

Maggio i388.rifpofto che fin al ritorno degrAmbas.ch' erano in Bofna non

occorrcua innouar cofa alcuna , & all'hora erano Rettori Lompre de Micaccio , e Stefano di Nicol , che con tr altri nobili gouernauano la Citt ,c ft
vcnnc all'elettione del Conte , che f Giacomo de Raduchi nobile Zaratino,
& in quefto mentre furono di nuouo clctti Rettori Paolo de Marin , e lo ftc!fo Lompre con altri tre, & all ij.Luglioprefo di vender alPincanto li bcui
dclli fuggiti,&alli28. certa inftanzafatta dalliAmbaf. di Ragufi , che non
s'cfprime , differira la rilpofta al ritorno loro da Zara.Pcr il mefe d Ac^ofto
furono clctti Rettori Stefano de Nicol Doimo de Martin con g' altri
tic foliti , & alli 6. clctti tre altri , aqualifii commefo di comprar m ogni
modo vna galera, echel'offitio loro dnrafse pertutt'il Mcfe di Nou:mbre . Per il mel di Setiembre , Rettori Paolo de Marin , Lompre di Micacciocon altri tre, & alli 5. che Lompre folohabbiautorit nelciuilo ,
crimnale fino alia ventura del Conte, del quale fidoueua dimandar la_
confermationc dal R d' Ongaria, & a lui folle feritto, che veniTe alla_*
carica.
Era (lata in quefto mcntre ricuperata Scardona per Sigifmondo , con
l'aiuto de Venctiani, come fcriue il Carefini, n' era Cflellano il Con
te Nclipitio , il quale, con Sibeiizani, & altri Conti Croati, che teniuano la parte di Sigifmondo tratt di far lega con Spalatini , che mandarono gl' Ambafciatori con l'infrafcritte cmmifioni.
1388. di 2, ^Hg.l^s Malateflade Capiflud.Conf. Coicas Spal.vobis viri nobili Tetro Zori citti tiro Sal. ad votafelicem .
Tretrea comittimus yobis quatenus pro parte noftra vos perfonaliter transferre
debeatis adprefentiam Mag. Comitis tielipiti] de TJeguen Scardonen. Capit. Regimen , & Cons. Ciuit. Siben. & fi oportuerit Dorum Comitum Corbauie , vel ali.
cuius eorum , non Comitis Vgrini de Robo , & eorum , & cuiuflibet eorum nunc
tAmbaf.& Sindic.ty procur. & eos , & quemlibet eorum pro parte noilra redde~
re falutatos. Cum eis quolibet eorum tratlabitis, & procurabitis modo ,& for
ma, quibus cognoueritis , quodnos, & ipftfimul aligemur e efficiamur vnum corpus, & idem velle, &idem nolle contra quofeumque rebelles, & inimicosSacr. cor. Hung. & quod ipfa liga ftt duratura anno vno , & tantum plus , & minus,
quantum placuerit D.T^. naturalis & quod apropinquante tempore anni predili vnufquifque colligatorum per duosmenfes anteipfum terminum teneatur no
tificare alifs colligatis vtrum vellit Hare, & perseuerare in Ligapred. an renun,
tiare eidem, quo tempore quilibet amicus, cuiufque habeatiir pro amico, & inimicus pro inimico : & ob banc ligam firmandam confiderata debili conditions
noflra , ac pauperise noflra , dimmutioneque Ciuium noflrorum condefcendetis
adea, queuobis uidebuntur nos poffe facer, & fubflinere. Et quoniam fumut
in grauiore conditione , quam ipft funt, & quotidianis horis oprimimur ab hoc
pefliferoolimpriore , &fepe, &fepius Rege Bofne , & utilitasfiteradicare ifium peiferum olim jiurane Triorem, quo eradicate ualde potior erit
conditio fidelium Corone Vng. in partibus iflis procurabitis , quod ipft collegati cum
eorum fortio ueniantadobfidendum ipfum olim Triorem in Caflro Cliffi, quo Triors
habito, babebuntuT, & caftra, qua tenet; quodft fecerint , offeretis , & nos ad
idem pro eisft cafus contingat eos egere fubftdio noftro .
X

Dal-

54*-

Delle JMemorie

Dalle quali f vede la premura c'haueuano Ii Spalatini, che Ii Collcgati venifferoad aflediar Chlifl ; nondimeno la lega ra generalmente conclua contra'lRdiBofnaPriorePalifna, eloro aderenti, come dairinlrumento di
quella apparifcc , che fi conferua nell'Archiuio di Sibenico .
InCbriinom. Amen. T*ateatmiuerfit& fing, prefentes literas infpeuris,
quod Egregij viri D.Comesl^elipitms natu bone mem. D. omits ConfloMtiniCaflellani Scardonenfisfuo nomine, Cumulus deVettachis de Spaleto Comes, &viri
nob. Thomas Dobruli & . . . Zori bebentes ai infrafcripu poteflatcm , & bailiam i
Coite SpaLvice, & nomine dii Cois , & idem D. Comulus Cernes pred.ac viri nob.
Doymut Zuratich, Joannes ", Saracenus Tricotai , r Thoma Domiaici de
Sibenico auoritate , & bailia eis attributa per Coitern Siben. vice & noe d.Coitis,
& egr.rir Comes Wido Comitis Georgij Vgrenich perfe, & rice , & nomine omi
ta Cregorijfuifratris, & Dna Ehftb.rel. olim C*Jcolaifuifratris,pro quibusprotnifitderatocupientes [eje , terras, loca, & bona quecumque (ua divs nominibus
conferuare in fidelitatem debitam facra corona Hung.ad honorem die Corone confi
derantefque turbines , & turbationes varias , quibusprecipue Regna Dal. & .ai
prefens affligunlur -.maxime per l.numTrinctpemD. Steph. Titarchonen. Rcgem
Bofne,& D.fratremloannemdeTalifna. . , . & quofcumque alios ir,fidles mi
mic os t & rebelles Sacre Cor.pred.ad conferuanium commodius diamfidelitatem ,
& quia funiculus triplex difficilefoluitur fecerunt interfe , & ordinauerunt ligam,
vnionem duraturas vfque adbeneplacitum d.Corone omnmodo , iure, & forma qua
melius potefub modts pais, & conditionibus vid.
Quod vna pars alteram , & altera alteram teneatur, & dbeat adiuuare preandorna pais alteri confiliun ,anxitium , & fauorem contra prrdios & generaliter
contra quoslibet alios infideles , mmicos, & rebelles die Corone , & contra pre*
fiantes diis infidelibus inim.& ;-ebll. conf. aux. & f*ttorem . Item quodfie rebus
exigentibus de Regno Hung.aliq:a nor.itas euenerit , nulla diarum partium pojfit ,
yaltat adherere alicui Trincipi , Dominio , Terfone , Coi , vel vniuerfitati nifi
cum volntate aliorum coligatorur fais fimul cmnium ordnantibus . Item quod
cuilibet diorum coligatorum liceat offendere infideles inimicos , & rebelles, & prefiantes eis auxilium, & fauorem abfque reprehenfione aliqua altor um colligatorum ,
pro quibus omnibus attendent obfeiuun. bona fide,et fine fraude prefliteruntfup'u
nominibus corporate iuramentum in Ecclia R.Virgir.is Cathedralis Scardone *4n.nat.
Dni 1 388 .Ind.x i .die Martis 6 oubris .
In quorum omnium teimonium quatuor litere eiufdem tenoris fuerunt confee
daude fingHUpartibuspred.figiis D.7Jlip.& diarum Coitum & d. D. Vuidoms
tergo figillanda .
Conclua quefta lega f'urono rierreati Ii Traurini per Ambaf. da Sibenzan,
e Scardonef, e non d Spalatini d-entrarui , il che da indicio , che tra quet,c
Ii Traurini non pafl'ale buona corrifpondenza : nondimeno Ii 10. del medeimo mle f rifpofto , che voleuano configliarfi, e c'haurebbono mandata la_
rifpofta con Ambaf.efpreffi , la quale non fi troua memoria , che fcipiifc ;
perche nello ftcfo tempo furono depredad certianimali de Traurini dallo
genti del l'opradetto Conte Nelitipio Caftellano di Scardona, e condotti nel
territorio di Sibenico j perci li Traurini ne ricercarono la reftitutionc con
forme Ii patti ch'erano tr quute due Cittd ; trouandofi nclli Confegli di Si
benico

Di Trau.

345

beniconotato, ch'aH24. del medefimo mcfc foflero jequeftrati effi animali

fino che tornadero gl'Ambaf. inuiati al Cont Nelipitio , & auuifato ci all
Traurini : in poi all 16 fu rifoluto di reftituire la predetta preda al Cont.
Nelipitio i onde fi pu con^ietturare , ch'eto Cont Nelipitio haueffcfatto
fare quena depredatione ad inbnza delli Fiiorufciti di Trau in vigor delle_
fopraregiftratcletteredeSigisjocomeproprj dclli medefmi fuorufciti,
vero per rifacimento delli beni dal commune confifcatili; equefta puoefler
ftata anco la caufa , che li Spalatini non foflero ami ci de Traurini, poiche iui
dimorauano li fuorufciti predetti , come coftar piu auanti . Erano in quefto
mentre venuti Knino il Conte Cheruoye , e Voislauo fuo fratello con tito10 d'Ambafciatori del Re di Bofna per procurar di tirar li Dalmatini alia fu
diuotione ; onde li Traurini da loro ncercati li 1 1. Nouembre 1388. eleTero
Ambafc. con autorit di fentir folamente quello voleuano , e riferire fenza_,
conclufione aloma; dal ehe fi conofce, ch'anco Knino era in poter de Bofnefi, & alli 1 5.W opncefa licenza Giouanni Prior della Vrana,e Bao d'eftraere- l'orzo da Ity comprato , e portarlo Chufla I
Furono Rettori per il medefimo mefedi Nouembre LuxadcMicaccio, e
Mateo di Pietro di Mateo , alli quali fu prorogate il Magitrato anco per il
mefe di Gennaro 1389.6 perch'il Cont cletto non doueua voler venire fenza
la Regia confermatione fu cletto vnPodeftd, e fino alia fu venuta eletti,
Rettori Orfo de Giouani , e Lompre de Micaccio con li foliti tre nobili inu
luoco de Giudici ; vennc finalmente li 5. Febraro Guererio de Pctrocco dc>
Guererijs da Fermo Podeftd,con la venuta del quale fi tornarono ad elegger
11 4.Giudici , & il primo giorno di Marzo torno la barca inui'ata i. Venctia_*
con Icttere , alie quali fu decretata la rifpola con le fcguenti parole .
Refpotideatur Coi Venct.fer liftera ratuitM honeflius , & mtliu quam fieripo~
teu , quod erga Cae, & homines Trag.oflendant maximam bencuolcntiam: quoniam
notificatif ditto Coi Trag, gaumm & letitum ipforum Pinctorum .

Dal che fi conofce , fi corne H Traurini nel feruore del tumulto rifolfero
di ricorrer alla protettione de Venetiani, cosi continuaflero di ben intenderfi con loro , e rifpondeflero con compliment! , e ringratiamenti alle cortefi efibitioni loro, che comepatroni del mare erano da tutti rifpcctatbcomc
nelle fopraregiftrate commiifioni de spalatini viene efpreflb .
Era venuto in quefto mentre il fopradetto Ladislauo Bao , e Capitanio
dell'efercito del Re Sigif. Zara h 23. Dcembre 1 388. doue fi fcrmfino
li 8. Febraro 1 389. come ferine Paulo , nelli Confegli di Sibenico vien notato, Gennaro 1389. foffcro deftinati Radoslauo Bao 50. baleftrieri, 650. pauefari: di qui confia, che Radoslauo in Slauoeral'jfteffo,
che Ladislauo , Laus in Ongaro , e non fi troua gid , che li Spalatini li mandailero gcnti , trouafi bene ehe per le continue oppreffioni de Bofnefi foifero necefitati d' inuiar Ambafciatori al R di Boma con la feguente commiifione .
?4ji MiUtefta de Capit. ludices , & /l Coitii Spat, vobii Pirii ",
Tacle Srichie , lohi Mannt Militi Cuibus, & ^imbtf.noftrtsfal, ad votafelicem .
/ nicre-icomittimus vobu qt4a(enus pro noflra vostransferre dobcatis ad prc-

Y 4

fen-

344

Dette Mcmorie

fentiam Rgie M''1 Bofne > & cum omni reuerentia dbita fa3a inclinations nos > car
Coifem noftram recomendetis eidcm fient tnelius videbitis conuenire . Ser.'1 "Prince
ps & Dne nouer Platcbo Mai : Peftre foeuoda in partbus Dal. & Cro, veflram reprefenians Mai: mandauit Spalat. vt ad ipjum minereat *Jmbaf. mijerunt , & inter
alia hortatus cfl atq. mandauit vt ad Mai : Peflramfues tranfmitterent . quo
ad Mai: veflr. mittere curauerunt, mandet ipfa fient placet. Sipetierit nos deoereobcdire fibificutfaciebamus quondam Ldonico Rgi eruntibi , & alie Ciiiitatet
Dal. per ^imbaf-fuos , procurabitisfentire de orum intentione opinamur namq;quod
petent terminum mittendiad Regtam Mai Vng. vtfuccurrat , quem terminant , 0*
yos petetis longiorem quant pojjtis,boc modo ; Ser."" "Princeps , & Dne nouer $latencupiunteffeSeruitoresSerenitatisrfe, fed eomodo, quo laus fit Deo, honor
Mai'.y.&noxremaneamusfinenotaproditorijnominis, tyideo volumus mittere
t/lmba\ . nouros ad Reg. Mai : Vng. notifieaturos conditions noflras , & petititros ,
quodnobisfuccurat, aliter nonpoffumus plus durare , & neceffario opporriet nos
prouidere de nobis, ficut meliuspoterimus; fi nobisfuccurreritintraterminumpeti1ttm, manebimuscumcoinprislinafidelitate ,&obedientia'> ft nonfuccurrerit ad
terminum tune volumus ejje veflri , &{ub veflro dominio hoc modo, & ideo ad
hecfacienda terminum impetris , vtfupra . Si Rex Vng. nonfuccurret nobis term.
prelib. & alia terr^ Dalmatic fefupofuerint, &fubmiferint dominio , r p ro/o
we M."'1 vfc, &.nosfubmittemns M. . dando , & concedendo nobis libert. precefforibus noftris conceffasper quondam Reges antiques fng.& cum eas [b (uibus nos
recepit difins q.D.LHodou.Rcx,& tas librtales nobis obferuando,& non innouando
tt palet "Priait, patent . Item M. V. faciendo nobis gracias, quAs eo tune tempore petemus ration abiles cum honore M. V. Hijs obtenus Ser.ni Rex exercitus M. V. flat
tircumCliffuminimicumnoftrum, trinbibet nobis vt non damnicemus immicos
noflros Chlifen , vcflros amicos quodfrtplicamus dignetur M. . mandare diffo
txercitui veflro quod permittat nos damnificare inimicos noftros . Script. Spalat 4.

Da quefta commilTionc f vede , che li Spalatini p tr le minaccie di Vlatcho

Capitanio dell'efcrcito Bofnefe fbflero nccciiitati di mandar Ambafciatori ,
prima lu , e poi al R di Boina per procurar dilatione della riccrcata deditione , fino che tornaflero gl'Amb. ch'intendeuano d'inuiarc in Ongaria per
non efler tafl'ati per ribelli , e nelli confegli di Trau notato li 4. Marzo , che
iia prgate il Vefconojch'andafle dal medefimo Vlatcho Voyiioda , e Cheiuoye;il che deue eflere flato per la fudetta caufa, eguali douendo eflere ftate
]c minaccie per la deditione; poichejalli 26. del medefimo mefe nelli medcfi.
ani confegli viene notato,che fiano rinibrzate le "iiardie della Cittd,c li 3. Ayrile,che non eTendoui foldati foreftieri fi douescro eIcgger4o.Seruitori per
Je guardieje perche Paolo vno de Capitani dell'efercito Bofnefe,ch'eravicmo
Chljira,ricerc li Traurini,che li daflero vna bombarda, e dellc baleftre ; li
.(\\ efpcdito li 4.Macgio un'Ambaf.per cufarfi , e referir qucllo hauefsc rifpoftlo.Quefta bombarda deuc efser llata ricercata per batter le mura di Spalato
done ldo rkirati li fuorufciti di Tra>cagionauano cattiua cornfpondenza
tr quelle due Cirt;onde li Sibenzani, ch'erano amici d'ambi,fi come per vi.
cinar benc con l'efercito de Bofnefi haueuano dccretato li 30. Aprile di donar
al R di Boina vn panno di valor di 20. cucar: , cos vedendo apparecchi.r.
g^atioPS di SpaJatQ i9,Maggi9 fpdironQ Ajnbafiatori Trau , :
Spa-

Di Tra.

345

Spalat per concertar colloquio tr quefte tr Citt per li comuni intrt

fije fe bene di queto colloquio non fi troua memoria,cne feeuifsc, nondimcno trouandofi,che li Spalatini li io.li Traurini Ji ip. mandasero Ambaf.in.
Ongaria, credibile,cnccifeguifse di comn concerto , e con le lkfsc , o
poco difcrepanci commiffioni,e fe bene quelle di Tra, e di Sibcnico non ff
trouano,quelle di Spalato fono del fegiicnte tenore.
Hos Iudices,& Conf.Ciutt.Spal.vobis viro M." Malatee de Capt. ftro,& "1 Sticbie cine noro,& jtmbas.noris Sal.& dtleft.affeftum.TretcrcA
comittimus vobis quatenus pro parte 'oflra vos transferredebeatis adprefentiam fac.
Reg.Mai.yng.D.Regis , & Kegine , & relirent er ,imo reucrcnvfftma inclinations
fafta nos , & Ciuitatem noram recomandabitis codem modo, &forma,quibus con
uenire cognouerit diferetio veflra . T^arrabitis conditwnes noflras , dapna, & mia
ras & detrimenta nobis illata mortemque Ciuium nororum fruftuum , & redituumpredationem , & ammitonem, dejlruftionem amp i , & Molendinorum , ex
pendas faftas , depopulatwnem Ciuitatis ,& alia: fuecurfos vndiq\petitos , & a nullo impenfos,fed vndiq; contra per mare,& per terram, & alia de quibus omnibus flisplen Ifm informati.Qua nos deduxerunt in modum legum abbomiuand.e neceffi,
tansfolttm ob integrum fidelitatem fcruandifubftdium,& adiutorium M. V. nobisv.
nicamJpem falutts preolates, quod et nobis defuit, quo pcifera illa neeeitas nos du
re opprejt ut ulterius non refijtere,nec durare valeamus . Qiiare lacrimabiliterfupplicamus quatenus digneminifuccurrere,& nos perire non permitiere : vt fi bona tcporalia perdidimus , animas Deo reddamus > & infideles non ifficiamur &c. vel nobis
concedere,quod de nobis prouideamus proutpoimus ne pcreamus,& hunc uceurfum
nobis dare dignetur quia tempus nobis inuitis aignatum per Reg. Bofne breue e,du
rt vfq;diem 1 5 Iunij prox: fut: quo elapfo promiiofua eil non dimitiere nobis quicquam vfq;ad portas , ftfuccitrrere velle dixerit , & vobis videbitur defafto predifto
iuxtapromiffioncm > tunc in failis procedetis pro vt vobis videbitur.fi vero vobis videretur promiffum effe verbis , & nonfaftis : tuncfepe , & septus inetis circa diftapro vt melius fciueretis ,& ft poteritis per inrumontum , at que capitidum, &
ft forte diceretur vobis, quod alie Ctuit. Dal. non ita. % . .petunt eis informati dc
conditionibus noflris , &fuis , & ideo refpondebitis pro vt vobis conuenire videbitur,
Ceterum fuper vobis commijjis > & occurrentibus ciracommiffa )apiernes 'cis : vtimini verbis , quibus conuenire videbitis honorem . M. &ftatui , & intentioni nore . Si forte pax fatla effet inter ipfum D. Regem noflrum , & R. Bofne , ant effet in
feri, au t aliter vobis videbitur tempus adejje nomine Cots tantumpetetisgratias confinium Cli/fi , & ^ilmii ; & nfulas, & libertates , & alia , qua: vobis videbuntur
ft tempus ade'et in indicio veflro petere fuperfedeatis . Item imperare litteras
Reg.Mai. ad domnationem Venet. modo , & forma quibus plaaterit R.Af.quod mo~
dum teneatur ire poimus morefolito abfque turbatione curfariorum Script. Spal. 1 8.
May 138p.
E li Traurini inuiarono il fopradetto loro Podeft,e Biue di Gregorio ,
Ongaria,come apparir piti auanti,m prima che quelli tornarono rarono e!tti altri Ambaf. per Bofna con le commiffioni , che per fortuna fitroiuno
iumimriamcnte diitefe nelli Confegli,e fono le feguenti .
Die 23. May 1 389. mittanm Ambas, ai Regem Bofne,vt dignetur pwogare ter-,
miz

Delle Memorie
m'mum vfq.ad redditum Ambaf. ad Regem Vng. vt Trag, non oftendatJe effe infidelemR.Af.Fng.ac infidle reputaripoffit abvllo. ^imbaf manere pont apud
Regem /ne vfque ad reditum jlmbaf. de Fng. Toffint Rege petere , ft exit expe
dtem , vt mittat vnumfuum b$minem , quodfi in vno pnelo omnes Dalmatini voluntfignum; janderiamditliD. Regis ,quod per Trag, non remanebit. Incaftt
neceeffitatis offerant Regi quod fibabebit obfides ceteris Pelm, tunc Trag. primi
accipient juum jignum .
Se Ii Sibenzani all'hora mandaflero Ambafc. in Ongaria , Bofna non fi
troua memoria , s'intereflarono per di procurar d'aggiuftare Ii morufeiti di
Trau , e per tal effetto li 24. del medefmo mefe di Maggio efpedirono in fauor loro Trau Domenico Preucich Ambafciatore ; m quello egli operaTe,
mancando li Confcgli di quel I i tempi non c'c memoria : trouaf lolamento
ch'il fopradetto Bao di Sigifmondo criuefle vn ordine all Spalatini , chc_
non moleftafsero li Trauiini, che ncll* Archiuio i troua, & del feguente tenore .
Ladislaus de Rofouich Regni Sclau$nie . . . DalCro.Guber.acRegij exercitm
apit. Cialis ^fmicisfuis di 61is Retlori Iud.Conf. & Coi Ciuit. Spal.fal. & dil. off.
Querelam fidelibus noftris Trag, accepimus qutd vos indebite contra eos non ceffaUs mufle inferre eis damn* non mdica auferendo eis bona[, quodfifie eft m olefte
ferimus , nam , & vosfubditos R.M.'ti & fidles, & fratres veflrosfic traclare /
debetis , de,betur quidem > & nos vos requirimus, & nibilominus prefentibus da
mns in mandatis , vt eofdem Trag, deinceps benigne , & vt fratres traclare velitis,
nuatenu iniuriam offenfam , vel damna in bonis , & perfonis etrutn per vos , vel
veflrosnon inferre ;ymo ftmiliter precipimus , & mandamus, vt ft quam violeatiam
eis per veftros facia fit eis iuitiam pro fauore faciatis,[ecus non fact'uri noflri amore
ab muteem fi quam forte cum Trag.caufam haberetis iUam coram nobis profequi debeatis vt omnibus reddtturi iuftitiam. Data ladre 5 die menlunij 1 389 prefenUs tem poft letluram reddi lubemus prefentanti .
Daqueil'ordine del Bano fi conofee, che le moleftie, che riceueuano li
Traurini da Spalatini erano quelle, che li veniuano inferite dalli medefimi
fuorufeiti di Trau iui ricouerati , col preteto delJe lettere Regie regiftrate-
nelli loro Confegli di fopra riferite : perci li lopranominati Ambafciatori
riportarono dal R la feguente patente reuocatoria dlia predetta Jettera .
Sigif. D.G.R.Fng &c.fidelibtu fuis vn'm. & fing. Caftel'. Iudicibus, Retlorib. ac
Comitatibus in Dalmatia , & alias vbilibet exiflentibus , quibus prefentes oftendentur Sat. & grm. Dudum fiquiiem inimico homine fuperfeminante %i%aniam in'
ter nonnuos Ciues Ciuit.nre Trag, ex parte vna & nob. Vir. Cafotltim de CafoSis
aus pertinentes , & adhrentes , ex altera dapnosa controuerfia exorta , homicidia ,
derrobationes, expulfior.es fecuta fuerunt , aliaq, mala in ditla Ciuit. commi'a , qua
durum foret per fingida enarare. Hofq. .... dimutferuatis feruandis contra
nonnuos
noflros ex nomin* proeeimus , & certa mandata in feriptis dedimus pro vt m huiufmodt Helens noflris de , & juper hoc confetiis latins esl expreffum : porro in noflra nuper conftitutiprefentia nob. viri Guerrerius Tetrocbi , Lute
Gregorij diele ein. rire Tr. noftro Culmini nomine vnittsrfitatis eiufdcm du.

Di Tra.

547

humiliter exponere curauerunt quod butufmodi homicidia , & alia indefecuta non^
habueruntfe eo ordine , quo noflre expofitum efl M.' . 7{os contra partem non audi
ta* nolentes proceder in futurum vobis Cajleanis , & fubditis , tarn noflns , quam
aliorumflrieprecipiendo mandamus quatenus modo deineeps contra vmuerfuatem,vel fingulares dide nore Ciu.Trag. Ciues ad aliqualem executionem proceder
ebeatis diree, uel indireSe, publice* uel occulte . Comittemns ctiam Ai.' Vi
ro D.Emerico Bubei ludid Curie nfe ut partes coramfe reuocet buiufmodi iniuria.
aufam , uel eaufat audiat concordia uel iure dcidt , & quod luflum fuerit faciat per partes inutolabilitcr auftoritatc Regia obferuare. Datum Bude 18 die men.
1. D. 1389.
Cos il Bao , & il R in luoco de foccorf concedeuano letrero : m lringendo fempre pi la neceflt> tornarono li Spalatini ad efpedir altri Ambaf.
m Bofna con le feguenti commiffioni .
Malatefla de Capit. lud. & Conf. Ciu. Spalat. uobis Viro 'HoKlhi
Mariai Miiiti Ciui,& ^imbaf.noflrofaL& fincere dileu.affetJum .
Treterea comttimus uobis quatenus pro parte nfa uos transferre debeatis adprefentiam Ser.mi & lU.mi Vrinapis,& D.D. Stepbani Tuertcho D. G. Rafcte, Bofne,
Maritimeque Rgi inclito,& eidem reuerentt inclmatitne fait recomendabitis nos
Ciuitatemq. & ncolas ftcut cognoueritis conuenire . Ser.m* "Princeps , & Une ali.is
. Spalaten.fideliumferuitorum Sacre R.Mai.V.ad eiufdem fuere prefentram,
quibusaffignauiistrinumterminumadfubfidiapetenda Regia Mai. Vng. affir
mantes eifdem ombax.quod intentio M-V. erat vt Spalatini primi, nequefecundi Dalmatini, quife fuponerent obedientic , & proteSioni veftre, fed de vltimis quod
quidem conueniensfuit refponfum . Et ecce Ser.'" D. Rex ^Ambaf Spal. iuerunt itu
Vng.petitum fubftdium , promifonem habuerunt de clerifuccurfu , nunc autem celenui quam potuerunt miferunt me adprefentiam M. V. fupplicaturum quatenus
M. V. pria obferuare dignetur, fciicet non moleflare , molelari facer eos
donee alie Ciuitatis Dal. fuerint ad obedientiam , & feruitia M. V. cum alie terre
Daim, uenerint ad eandem obediential M. V. & alia conuenientia dicetis ,
& facietis . Item procurare debeati de rebus jmbaf. noflns euntibus in Vng. ablatisper homines ditli D. Regis vt reflituantur , & reflitutas uobifeum conducatis .
Datum 30 lunij 1 3 8p
Da quelle commiffioni fi conofee, che Ii Spalatini doppo'l ritorno delli lo
ro Ambaf. d'Ongariaj temendo l'inuafione de Bofnefi , mandafsero indiligenza l'Ambaf. al Rdi Bofna (c'haucuaconfeguita frefea vittoria contra_,
Turchi della quale diede auuifo alii Traurini , la fiia lettera ftata regiftrata
nella predett'opera al cap.j. de! 5.1ibro ) che fi contentaiTe , che loro foil-To
glVltimidiDafmatinifarladeoitione, e dalle fopra regiftrate memories
confia , che li Traurini (contutto, cli'airhoradoinjnaflclafactione, ch'incliiuua al partito di Boina )iwnvolcuano effet Ii prim per non offer taf>.iti
per ribclli : Cosi aiuhuano iluttuando nclle pcrpk-fkd quelle tre Citi : uel
quai tempo crano anco trauagliare da Lcrfai i , che per le difsenfiom doppo
la morte del Re Carlo fufcitte per tutto'l Re^nodi Napoli infcitauano il
liolfo , la Regina Vcdoua s'era rinrata con li hglioli Caeta:ondc comicnn. Dalmatini far varie prouifioni per difenderu daeffiCorfari ;equeiU_
deuc

Delle Memo rie

dcuc cffer ftata la caufa , che Ii Ragufei inuiafscro Ambaf. Zara,che nell'antlare toccarono Traii , Ii f difenta la rilpofta al ritorao loro; poiche gl" hiftorici di Ragnfi (anno mentione delli corfari di quelli tempi, CTiaucuano ricouero in Bai i , e per la mede/ima caufa haueranno deliberato Ii Traurini di
comprar la fopranominataGalerajm phi degl'altri s'intereflarono gliSibenzani c Spalatini, Scardonefi uniti nella fopradetta Lega, e quclli balcftricri , pauefari , che mandarono faraniio lati per armar la Galera , dlia quale
f Capitano vn loro Cittadino,chc con due Galre, & vu brigantino aiu' al
ii danni di quelli de Barijm perche in quefto mentre dalla fattione de' Napolitani contraria alla Regina Vcdoua era ftato chiamato Ludouico d'Angi figlio del primo Ludouico , che per confequenza doueua intenderfi bene
col R Sigifmondo , f da lui ricercato , che non permetteiTe folfcro moleiktiliDalmatinidallifuoifudditi ; onde capitate le Galre Dalinatine Bari
fecero , e concertarono ficuro commercio col Capitano di quella Citt,
che nelli Confcgli di Spalato regitrata.
Gabriel de Maledixijs de TarmaCapit.& Caflellanus Civitatis, &Caflri Sari
fuique pro parte IlU 11 D.D.Ludouici II.D.C 1erus. & Sicil.Regi'.
Ltcetretrolapfts temporibus inter me & Ciuit. Siben* &Spaleti eorumq; diflritlus partium Dal. ex ortis guerris,dapnis,& offenftonibus , & difpliccntijs gefle
fuerint pro vt earum inter partes furrexerunt cuentas : & demum litere U.& Ser.mi
D.Regis Vng.mihiprefentt& per Donatum deT'tno de Sibemco pro parteEgregij viri Andre Tburini de Sibenico capit.Calearum Sibenici , & fubfcript. narrantes Ciuit.Stbenici, & Spdati & earum diritlus fore adftdelitatem,& obedientiam Mai.
p." Quia ipfe D.Rex cum lll.u & Ser.*" D.meo . Ludouico Regejirediclo fe conue,
viunt affeblione paterna i effet namq;incongruum quodfnbtetli Dorum vefligia non
fequantur ,vtreietlis preterms , acfi falla aliqualiter nonfniffent de cetero velim
um ipfis coibus pacificare , & viuere ficut cumfratribus , & amicis refpetlu M. "' ;
preditle aduertendo quoi non deberent addi mala Malis , error fit erroribusprofequendus. Quoniam M.<" pred.nonrequirit > & vofq-prediarum vniuerfttatum
nomine i me rti predicitur de pacificatione preditla requiritis , cuius feriptionis loco
recipio mandatorum , & veflris precamimbus vti fraternalibus prefentium tenore
pobis preditlo Viro Egregio Andre Ciprieni de Sibenico Danieli Mar ni , & Marti
rio 7{colai de Sib.Confil.Capit.ipforum decerno pariter , & declaro quod vobis dibits
Ciuit. Siben. & Spal. eorumque ritttm , & ditum , fmgularitati earum nomi
ne . Quod om'ies moleflias ojfenf. mitur: noun. & dapna ciuilia, vel criminalia quornodoc. vel qualitercunq. iilata mihi , Barenftbus , & quibtifcumq. meis in perfonis
vel bonis per homines diclarum Ciuitatum Sib.& Spal. vel dependentes ab illis,quocumqmgenio vel colore ipfts retrolapfo , & remitto , & eos ex ipfis libero , abfoluo
perpetuo pariter, & quieto perpermiffionem , & patluta de lilis vltenus non petenti i meq;cum lilis reduccns ad amiente federa ,"volo amicorum amorc cum eis vi
uere tanquam cum fideltbus Regs pred, Hung.affetlione fraterna, & vt prcditlis reietlis errorbus prediCta melwri roborefuturis temporibns innetefeant pro me,&meis
Barenfibus nomine 7^.7^.mero puro ammo , & bona fide premitto ex riui'C diSi s Si
ben. Spal.ipfos, eorumq; utri Subcelos in generali jeu jpcciali, ecrumq. bona vb'.q.ti aclare , habere , tenere , & reputare vtfidel. s d.D Regs Vng.mecfq.rt arm: i s
tsrfratres vbiq. m mare , vel in terris effe,feu reperin ccntigerit . Et ud :,
Liren
tenas , & loca mee iurifditfionisfubietl. omnes iucs, & hommes terra

Di
rumpred.cum earum nauigijs ire,vel declinare contigeriteritis in adneniu, mora,vcl
reditu, vt amici, & fratrcsfemper in veflra libtra catenate niiUamq.vobis impende
r offenfam, obflaculum, vel iacfuram,fubpena,& adpenam duc.auri M.M-paruos,
feu vites pred.& alium pro eis in Banofi contrafacere cihibus fingulis irremifibiliterexigendorum,fipred.omnia cetera refcire defecerinms cnm effcaciafoludoruw*
Cum pafto quod licet per vosftmiles promiff. ( fan<c fini , quod pro mctiori cat<~
ttlla Coite errar.pred.cotifimilcs litera necceflari /mit babcnd mibi referuo qi^ d
per mcnf.ocJub.prox.jut.i3 Ind.procuraoiiis Coitibus, & officiaitbm terrarum pred.mibi confimiles promrffonum mittere, & ajjignare facer caiitionens. *liter in pred.tcr.ipf.ts mibi ajjignari facer no curabitispiefcntes mee promiff. nullius
effe intelligantur roboris,& cfficacie in cuius reiteflimonium , & obferuationem prmifjorum prefentes promtffonis litterM met impresionefigilli munitM . Datum
in Regio Cauro Barri . D.I J 8p die 20 . *Aug-i2.Ind.
Poil datum quia Calrum Scardone, & terra partium Dalmatie . Cum diRis Sibe
nicen.in vnione ligatum obliuione in predicts ntn extitit dnotturn,Quare cum ipfis
ficut & in prediSis adpacicationem me reduco , & effe vol de cerero cum eis in-,
cadem vnione , & pace ficut ft quid particularity dictum effet , diElifque promltta
promiffa fernare. uata die i loco , menfe , Ind-fuperius denotatis . Tofl prediua , "
redittis addoperpfomiffionem, &paum conuentum, quodftgalea, rfuftaarmata rf/ff. t err arum Stben. Spal. & Scardonx ex quibufcumq. Ciuitatibus venient ad
portas Ciuit. Barri , & locornmfubiettorum mibi , Wat ibidem receptaba , " rece-"
ftarifaciam ac recipi tntra Ciu. & terrai eifdemfi voluerint, cifque darifactam exhiheriforragia & alia que voluerint congritispretiji eorum pecunia mediante auum
vtjuprad.
Ttate autem per yir, nob. Ser Danielen Marin um de Sibenico
die penltima ^ug. 1389. lnd,u.

E nclli Confegli di Sibenico fi troua fcritto li aS.dei medefimo mefe .

Daniel Mariai vadat imbaf.Tragurium,& Spal. cam galea Spalatina .
E quefto fard ftato lo fteflb Daniele, che porto Je fopraregiftrate lettero,
ch'il giorno precedente far ftato Tra ad inuitar liTrauririiad'cntrar neJla
pace con quelli di Bari ; e perche non vi fono Confegli di quel mefe , ne dell i
fuflequenti, non fi pao fapere quello bfle rifoluto j m apparendo in vna mi
nuta di rifpofta,che voleuano far li Spalatini , regiftrata doppo la predetta_,
pare,che venghi promcda l'ofleruanza per Spalato,Tra,Zara,Ragiiib Segna,
& Obrauazo,che con Sibenico, e Scardona ( che doucuano efl'cr efprel liella
rifpofta, che portaua 1'Ambaf.di Sibenico ) erano tutte le Citt maritime,cho
pofledena Sigifinondo : onde fe bene nel fine d'efsa minuta notato,cfef quella non foffe mandata , mvn'altrafimile alle lettere, del Capitana de Barri mutatis
mutW,tuttauia, credibile,ch'anco li Traurini afscntifsero per il benefitio
commune d'cfser inclufi in efsa pace ; fe per qualche ripetto delli fiiorpfciti ,
che lauano in Spalato non fi fofsero aftenuti : trouanaofi li nomi loro rc^illrati in vna procura , che feccro per pigliar denari ad imprelhto da Rj^ufei
con le feguenti parole.
'

1 3 89 die 7 pril, Spalati Gregorini Marci Marcus Andreasfratretfilij 4. Teti-iCipicbi, CajiottisdeCaftotis frofe t "rice, U" nomine Donatt frairit atfcutis
Ma-

jjo

Delle Mcmoric

MatbeusTetrilofepb: Tetrns,&Ser picola Stephanifro/c , & pro Iacolo loannt><& Luxa eorumfratribttStSer Man bus lofepb, & Thomof Georgij fraeres, Francifcus Doaati > Zouolo , & Cipria us Stovani omnes dues Traf, promiftunt qd. Stcfhs, & Georgius, & T^colausfratres , filij "Ptri Duymi , & quod lots , & Michad lij Ludottici, &fratres abfentes ratificabunt &c>conflituunt MarinumTetri
Cipichi, & Tetrum Stephani, & Ser Io;cpb Georgij dues Trag.ibi prefentes Trocuratores aafetendum mutuo due. joo. a Commune , vel regimine Ragusij &c.

E nelli Confegli pur di Spalato li 4.Agofto fuflequentc vien notato.

Cum Ser Cafiotus viuguflini de Trag, cum aliquibus alijs Trag, cum vno Brign'
tino , & aliquibus captiai videatur , & petal velle intrare portum Spalatipropalmi^andotCrfitprefentialiterapudSanQum Stepbanum eonfulatun Captumquod
non renit; fed fi vult emere refrefcamenta permittatur , nullumque bominem
acciperefoffit.

nelli Confegli di Sibcnico .

Die zoning, i j8p Luxa Micacij Trag, cum focijs liccntietur fine moleflia .

Dalle quali fi pu congietturare , che Ji fuorufciti col brigantino lceiTero

de danni all loro nimici , ch'erano dentro la Citt, vno de quali pu eflr ftato il fopranominato Luxa, che con altra barca, bregantino far andato perfeguitandoli, e che li Sibenzani , e Spalatini per quelle poteuano ouiaflero ,
che nelli Joro territorij non feguiilero oh'lita tr di loro .
In queft'inquietudini foprauennc nuotio eercito de Bofnefi d ChliTa;per
caufa del qule li Spalatini ekflero tredcputati alla guerra il penltimo d'Agofto , e Ji 20. Settembre deJiberarono di fortificar il paTo delJa punta do
Vragniza con nuoua torre; m li Bofnefi andarono verfoVrana colPrior_
Palifn, ilqualeli 30. delmcdefimomefe abbrugi alcune cafencl Borgodi
Zara doue Iii6. Noucmbre venne l'efercitodi Sigifmondo Capitnato dal
Conte Anz , che con gmi Zaratine , e Pagefane ando fotto Vrana , e doppo
vari fattioni fu rotto , e fi ritir Zara li 10. Dcembre , come fcriue Paulo .
Quefta rotta fece rifoluer Je perplcffita,onde fti latto collpquio in Trau doue
li Spalatini mandarono Ambafc. Toma de Dobrolio , e Pietro de Zorzi li 19.
Marzo , fii ftabilito di darfi al Re di Bofna , e fi tratt anco l'aggitiftamento
dclli fuorufciti di Trau, li Spaiatini li^. Aprile promifero di far figurt fe_*
la facellero li Zaratini, e Sibcnzani . La deditioncfi conchiufe alia prefenza.
di Gio: Bao Vicario del Re di Bofna, come nelli Confegli di Spalato vie
ne epreflb .
Die J 8 bAfrilis 1 590. 1 Comes Georgiui de Corbauia venerit ad nos cum
litteris credentialtbus Sereniffim D.Rcgis Rafcie, & Bofnepetens carceralos relaxari& ^mbaf.mittiadipfum D. Regem cum mandato ad plenum , &per tonfliium
data fuit licentia Regimini, & Coufilio credentie refponfum eum faciendi fitpcr vtrotjneqtiidquideii videatur, & ob hoc ^imbaf. noslri fuerunt Trag, ad D.Ioaniuta
ficarium tpfius D.Regis, & Socijs, & multis hinc indc aiuit ,tratfatuni,&
conclufumfit eorum . mittantur in Bofnam adpref. D. Regem cum Sindicatu
e plenum dprouidendumfa&if noflrif cum honore f refait D.Regis , & bono slatu

rDi Trau.

ji

noflro, & quoniam hoc Commune videtur noluerunt ad hoi proceder fineconfenfu
COhftlij . Capeum quod mittantur oimbaf.
E li 6.Maggio Ii Spalatini elefsero Ambafciatori per Boina , Ii 8. elefero
le commiffioni del fguente tenore .
T^os Mal itea de Encona Capit- lud. & Conf. Ciu. Spal. Viru nob. Tetro Zori,
Dionifio Elte, Tfjeolao Stiebte,?? Miche Madij inibus , & Ambaf. nrkfa'-utem ad
votafeltcem. Tremea comittimus vobis &c. pro parte noflraire debeatis ad prefenttarn Ser. & III."* Trincip'u ,& D.D. Stepbmi Tuartcho D. G. Rafcie , Bofne ,
maritimeque Regis incliti.&cide'n , reuerentt exbibita inclination , mit item, &
nos recomendis . Trocurabitis modn quibm feiuentts habere cum ipfo D. Rege pa*
cembonam,& concordimn honorem ipfius D. R^u , & Coiiu nfe bonum , & vtilemt fi aliter habere non poteritis Ciuitatem jub etut dominio , & proietionefub
tu , modify & condit. qua vobis videbuntur contienne honori Regio , & bono,
& pacifico flatn terra marique confere, & fi non pojfetis obtinere , quod vobis vi
dtetur pro bono & pacifico ftatu noro , habebitis Itbertatemfcribendi nobis > qua
facer poteritis , & efpetlibitis nofirum mandatum ,&
difcordes pro vt
vobis uidebitur meliori agendum . Soliciti eflote ad , qua de nobisfperamusfcrtpt.
Spal.dte8.May 1390.
Del trattato fatto in Tra alia prefenza del Vicario del R di Bofna , nonj
efsendoui Confeglidi quel tempo, non fipofsono fapere li particolari; eli
come dalla prefenza d'efso Vicario pu prefupporfi , che li Traurini hauefsero di gi condefcefo di darfi al R di Boina : cos dall ' inftrumento,che fi tro
ua ee note della Cancellariadi?. Maggio 1390. nel quale il Coniglio d
ampia facult al Vefcouo Grifogono , Paulo de Marin , e Biagio d'Andrea
de Marin Ambafciatori di fottopor la Citt al medefimo R , fi certifica* :
Vi f pero y chi contradifse quefta rifolutione , e fece vna protefta c'ho voluto regiftrarc , gi che in efsa s'cfprime quello tofse deliberato nel Coni
glio, che manca .
1 390 die 9 May atlum Trag.in Sala magna Talatij ptibus Deffa Lucani,&Dmi.
ne Luxe teslibus ad hoc habitis uoc.& rog.& Bfalo Duymi Martini exam, congre,
gato, & coadunato Gralt Conf. nob Ciu. Trag, in Talatio Cois in Sala magna de m.t
fup. D.Ftcarij Tfycolai de Crimino ludicum ai uocempreconis, &fonum
ut morts efpecialtter fuper ereattone Sindicorum ercandorum , & fiendorum per ip fum Generale Conf.Ciu.Trag. & defiinandorum adprefentiam , & confpetlum Sere*
niimi Trincipis D.D.Stephani Tuartki D.G.Ra.Bo.Maritimeque Reis incliti &c.
de & pro dando, & fubiugando dominium Ciu.Trag.eiufq.Comitatum, & diflritlnm
ipfiD.Regi Bofne tamquam Dnonaturali ipfius Ciu. Tr. pro ut, & fient fuit, &e
fubiugata Ser.*' & It."* Trincipibonte mem.q..D-Ludou Regt ^ng.DaU&ceiufque lU.ru nate D.D.Marie R.Vng.&c.& expofito indicio Confilio Talatij , &alta
uoce per ipfum D.VUarium & Iudices nobiltbus confiliaras ditliconfilij quod inter
alia diftum confilittm etat congregatum , & coadunatum fpecialiter pro S ndtcis
ftcnd'u , & deflinandis ad d. D. Regem Bofne caufisfuperius confignatii atim ndito
it:o, & propofito hoc . 7{ob. Vir Ser Luca Mtcatij Ciuis Tr. tamquam pdeliffimns
cititor, & fubicftus Ser. & IB,".1 Trincipis D.D Sigtf.D.G.F'ng.D.ilm.&c. Regis

Delle /LemorU
H1jU.mi Marcb.Brand.&c.& eius conform D.Maria Reg.fng.&c.voleHsfequi Wfligiauorum parentum, & antiquorum fuc domus quifuerunt fideliffimi Sacre Coro
ne Vng..
ditli confilij dixit bac verba . Vm nobile s, & Di. . . honor andifuper par tito expofito
cum proteflatione pro me , & nomine filij mei Micatif exiflentis in ditto confilio , quodJeruemus fidclitatcm & conilantiam Sacre Co
rona Vng.Dno noro naturall tamquam fuerunt nori anttqui, & quod melius e
nos quam declinare delitaie Sacre Corone Vng. & quod nuUatenus noifubiu.
geni s nosy & Ciuitacem nojlram diclo D.Rfgi Bofne, imo R.Vng.<& fi alij Dalmatini '
non obferuantfidelitatem Sacre Corone Vng. nos firmiter obferuernus ,& miffa parte
ad buflos, & ballottai per [upturn D Vicarium , & Indices quod Slndicifaai caufa
rnh tend ad d.D. Regem Bof.pro fubiugando dttlam Ciuit. Tr. vtprefertur idem Ser
Luca/r Micatittseius filius miferunt eorum balottas in bu(o la rbea del non, omni
bus ditlis Conftliarijs videntluis duendo cum proteflatione omni modo ,via, iure, &
forma, quibus melius potuerunt quod feruent delitatem Sac.Cor. Vng. & quod ditli
Sindici non atit, CimtasTr.fubiugetur Reg Bof.rogantes me notar, vt de prefenti ad cautellam ditli Ser Luce, & Micatt fui filtj conficiam prefens instrum . Et
Ego Fr inacus Lucij D.^Andree de S.Genefio not.&c.
La ritiolta di que/le tre Citt al
Bofnefe haur dato occafione alli
Zaratini di lr nuoua vnione, che tu giurata fauor del R Sigifmondo li 24.
del medefimo mefe di Maggio come fcriiie Paulo .
Ottennero li ibpranominati Ambafciatori di Spalato, e Tra dal R Tuartko Priuilegij vnitormi, ne'quali conferm li Priuilegij gi confermati dal R
Ludouico in data di 8. del mefe diGiugno 1390. in Socelska , doueDoimo
Zuratich , e Gio: Naplauich Ambaf. di Sibenico Ii iz. del medefimo mefe ot
tennero fimilmente j! loro .
Aqueftadeditionevideuonefserconcorfianco liLefignani , eBrazzani,
poichel anno feguente nelle feritturc diquei Juochi fi troua'] nome del R
di Boina.
Poco tempo doppo venne nuouo efercito d'Ongaria con Detrico Bubech
Bano di Sclauonia, & afsedi Knino, corne feriue Paulo, n in quel poco tem
po, che vifse il R Tuartcko fi troua memoria , che feguifse alcuna mutation
di ftato in Dalmatia , faluo che fi trattafse tra Traurini , Spalatini, e Sibenzani noua vnione , per il che fosero eletti da Traurini Ii 29. Nouembre
Ambafc.Lomprc de Micaccio,e Biagio d'Andrea di Marin con autorit d'andara Spalato, Sibenico per concluder conforme alli capitoli fatti dalle medefime Citt.come nell'inltrumento della loro elettionc,che tr gl'atti della Cancellaiiafilcgge;febene,nli capitoli, nquello fi concludese in alcu
na di quelle tre Citt per mancamento de Confegli fi troua .
Mon il Re Tuartcko li 23. Marzo 1 392. fe bene nel memoriale di Paulo per
errore Opofto l'anno 1 290. e li fucceffe nel Regno di Bofna Stefano Dabifcia,
the confirmo Traurini li Priuilegi) in data di Suchouizali 25. Aprile 1391.
l:ra morto anco Ii x.Febraro precedente Gio.-Palifna Prior della Vrana,h nipori dfcl quale conceflero alli Traurini il feguente faluo condotto.
l{os Fraler Johannes de TalifnaTrior , & JJcolaus de Talifna Comen
Gflroui^e notum faemus vmuerfis , & fingulis pref. lit. infpetl, quod coufiderata
rtate indiffolubilis amons habita inter M.nn Reu, Virum memoria bona D.fraflibettf

Di Trau.

353

lohem de Talifna olim Triorem <,& Dal.atq.Cro. Banum patruu carJim um,
& nobiles atq.Coitem Trag.volentefq.ipfam caritatem non perireymo reftaurare, &
renouare vna cum ipfts nobilibus Tr. & tota Cotte eins , pertinentibus ad tpfanu.
oiffidamus , & ajjicuramus quofcumq.Trag.nobiles, & populares,fubditos ,Ciues,diflritl.& fmulos quofcumq.ad ipfam Ciuir. Tr. pertinentes ( non mtelhgendo los Tr.
qui un rebelles ipftus Ciu.) quodpoffunt tut liber , & fecur had an am , ZT ad
Oroui%am,& ad omnia loca territorta,atq.tenutOf ad nos pertinentes quandocumq.
& qiiotiefcumq. eis placuerit venire are,& redire cum bonis quibufcumque & perfonisfemel & pluries ad ipforum libitum voluntatis: & ad maiorem cauteliam bas
fieri iuffimus,& imprim mummine nfifigilli quo vtimur in prcfentt. Datum ana
. 1 392 die men.*prtlis .
Quei, che vengono detti rebelli di Tra erano Ii fuorufciti opranomina-'
ti, de quali fcriue Paulo nel fuo Memoriale.
1 392 die louis 1 1 lulij hora meridiei Trag, predifti intrauerunt Trag. &fuerunt
hommes circa 34 intrantes, qui caut venerum in quatuor barcbis picaritijs,& tunc
per eos interfelt us fuit Lompre Micacij in Tlatea .
Del che fi trouauo alcuni pochi rincontri,che neceffario regiftrali per cauarne qualche lume , primo de quali vna lettera del Doge di veneria feritta al fuo Capitano del Golfo .
jlntonius Vemrio D. G. Dux .^. & Sap. ViroSaraceno D ondulo de fuo
mandato Capit. Culphifid. dil.fal, & dit. affectum . Quemadmodum ad audientiam
veftram potueritperuenire exortafuit , &\eft certa difeordia & feandalum inter Ciues Trag.de quorum nouitate regimina Trag.nobis per Vener.Virumftat.
ordinis minorum in partibus Dal.'Q'c.inqutfit.ub credentialibus Uteris intimauit Ve
rum quia eadem Coitos eil nobis arnica, & pacificum Ramm fuum optamus , ex corde , fidelitati veflre fcrbimus , & mandamus quod m cafu , quo declinetis adpartes
Daim. fumas contenii , quodprefentetis vos circa Tr. & pro omni bona caufa,& refpeiu debeatis interponere vos, & procrate concordiam, & bonum amorem
inter Ciues predittos cum illisfapientibus ,& bonis verbis, quae difcreftioni veflre videbunturpro bono, & tranquillitate ipforum ficut optamus : injupcrpro vt nobis per
eundem frat.jint.fttrelatum videtur quodaliqui Traguriniper mare inuicem fe damnificant , quod nobis difplicet ; & propterea placet nobis , quod omne bonum remedium ,quodpoteritis apponere,debeatts,vtpredtt~tt nonfe damnificent vilo modo;
fed remaneant in quiete & bono amore , ftcut debe/it effe boni Ciues , Crfratres , &
iflud nobis fumm placebit ; & circa hoc facialis qmcquid bom poteritis protranquillitate & pace dille oit is i & quia dum erttis in partibus ill's , hab bitts
'Informationemde rebus predicts, debeatis operari, & facerepoe vellrum adponendum tilos Ciues in concordia, & bono amore, & quoddefiant nouitatibus quibufcumq. pro bono & conferuationefua per tUum modum , & viam , quam expedir
nouerttis pro vt de fapientia Vera confijimus jperamus. Dat. &c. Diexjiug.
Ind. XV. ciot 1392.
E nel.'c note della Cancellaria fi troua inlromento del tenor infrafcritto .
Z
In

Delle iemorie
In Cbrifli nomine amen . Hos Ciga Iojepb ReQor Ciuit. Trg. ......
Indices vniuerfum Conftlium eiujdtm Ciuit. Tr. omnibus in perptuant prefentium
notitiambabituris. lila enim Ciuitat angeri vt plurimumfertiir , &de nibiloitL.
flat redigi, qu<e vndecumque confiuentibus bonis,& notabilibm Cimbas , & maxi,
me magnatibus comuniter, & ad hoc benigne percipiendos fleftitur gratiofe. Cum homilium nuUus quantumcumq. magnas vel potensptr fe ipfum valcat(nift alijs com tetur Hij enim Cines & eo ampliut magnates , & potentesfunt Ciuitatis tutum oflacuhtm hoflibus,meniorum defenfio,plebts tuitio,bonor gloria , & preftdentium fubleamen. Quo circa aduertentes , & tonftderantes Mag.*m Z>. Margaritam Kq.D>
loan.T^eltpitij, & loannem natum eiufdem Cetine qu aliterfolicitudine, &
diligentia in noflris necceitatibus , periculn , & ab infidelibm aunsfubdio gen
tiumfuarum multiplicity iuuare , & cttrii cuflodie noflrapericula fepius remouerc
fenferant .
San nos ReQor, &ludices, & confil. prefati ipfa plurima , & innumet abilia
benttia memoratorum D.Marg. & DJ ois n.tti eiufdem folicita mente reccognojcentes cura debita, & nflantimeditatione liberantes vi partis capta inmaiori, & ge
ner. Cons d Ciuit.Trag.die lernen. ^ Ind. i 5 pro vt patct inreformationibus d.Cois Tr.fcxiptis mann Cuil. q. Magiri Fran, de Dobrolio Ciu. Beun. pub.
not. & nunc J^otarij, & CanceU. Cms Trag, ab eodem maiori > & gener. Conf.
pleniffimam am inn , & licentiamhabentes , bxc & alia faciendi cupientes , vtpredicituripfam Ciuit Trag, magnatibus premunir ; cognofcentejrque quod quando pl
tes funt Ciues maiores , ac preualentiores potentia, tanto magis Ciues, & fubditos emuli ledeie eo amplias pertimefcunt . Quare ipfo noflnconuocato > & congre
gate confilio ad fonitm vt morts ei in Tal. Comitatm poftta parte ad pif.
fides , & ballottas , vt mcris efl , noflrum nuo difcrepante benignius , & generopus
admitientes fepefatle D.Marg. V. diii q. C. loan. 7<[eltp. & D. Ioanni nato eiufdem
Ceptini Comiti, tamquam noflris defenforibus, & benefaoribus eorumq. heredibus,
& fucceff. in perpetuum banc noflra donationis titulo quandam domumtam inTr.
pofitam tux Dornum Sore Marci,& penes Domos Marct D.Cberuoye Voiuode,qu&
publicam
alijs latenbus . etiamvnumOrturn pofimmin dirittuTr. pnes ortumMirfe
Mauri, & penes terrain monafl. Eccl. S, jjcolu Monialium de Tr. ac penesfaxurn
magnum , & penes terram Ser Tbeodosif , & penes terram SS. Cojme , & Damiane
Mart, ac etiam ires villas vid. Trapratni?ai;i, Cliubitoua,Daftni Dolci vocatas oltm
per 7^colanm, & Blafconem filios q. indrec Marini de Tr.poffeffas noflros notorios
mulos & lufidcles proditores Ciu.Tr. nos odio capitaliperfequentes m maximum detrimcntum Ciu. hire Tr. iaiiram noflrarum domorum, ac totius patrie detrimentum,
quas Domum,Otum, & villasfuperitts prnommai as , cum omnibus earundem imi
tas obuentio'iibus, & pertinentes vniuerfis vid. cum omnibus earundem domorum,
& orti introittbus, & exitibus , ac diarum trium villar umfedilibus , iobacionibus,
vineis terris cuhts,incult4,montibtis,nemoribns pafcuis, aquis, non metis,& metarun. en fibus vniuerfis,& extern iurifditlionious prealegatis D.Marg-& D.lo.nato eiiijdcm perpetuo, & irreuocabiliter duximus conferenda ad haben teen. & alienan.& qmequid ipfis Dis Marg.& loi eius nato,vel eorum her. &fueee. deinceps
placuerit facien.promitt.in\uper diftis &c. .
In cuius nore donat. & omnium
premifs.ttfiim.bas ptes Ifasfieri iufmus,noftriq.Cois confuetifigilli appenfione muniri.Dat.Trag. fub *4n. Dm 1 391 Ind.i 5 die 12 men.Xbris prcf.nob. vir. D.D> Mari
no Tetri Marim, Cafotlo de CaJoCliS}Tetro Stephani Duymi, & Gregorio Tari Duym

Di Tra.

355

mi Ciuibus Tr.telibus ad prdit!a vocatis habitis, & rogatis

Et in vn'altro inftrumento > che nell'Archiuio .
InChrtftino.ant-iAnnonat.eiufdem 1393 Ind. traante Regno dominio Kegali ,
tempore quidem vener.pat.D.Grifogoni Dei,& Sedisgratia Epi Tr.j" Mag.
& potentis viri D.lois filij q.D.Comitis lohis Hlipitij bon. Comitis Cetine, & Ciu.
Tr. non nob. vir. D.Sore Marci, & lohis D/iymi Donati ^iuguini de Cafoftis,et
Micole Cipriani Hon . Retloris, & ludicum Ciu.Tr.die 1 5 Apris atlum .in "Pla
tea ante Valatium Cois pntibus
fupti vigore reformations conflituunt Sindicum Cafotlum jtuguflini de Cafotlis ad promittendum nob. viro Ser Duymo Theo>
dosii CiuiSpal. due 1 100 auri foluend >s [pac io quatuor annorumde introitu duane
pifcarie atim calcult* ratione , acetiamfi Egregio viro D.Comulo deVetracbis
Ciui Spal.Comiti Sibenici videbitur, quod Tr. ante ditlum terminum foluat , &
hocpro emendatione , & compenfatione quoruniam drapporum , feupannorum , &
aliarurn rerum acceptarum d-Ser Duymo , & Ser HcoU eiusfratri de Domo q. 7{i'
cote Iacobi de Tr.per quojdam homines , & fmulos , qui reintrauerunt Ciu. Tr.,cum
nobilibui, qui adprefenstegunt Ciuitatem, & quia intent10 nobilium Trag.efl viuere cum nobilibus SpaUamore fratrum &c.
Et in vn fragmento di riceuuta fattadal Capitanio del Golfo che pure
nell'Archiuioti leggono l'infrafcritte parole .
1 393 //. i. die 25 Septembris. Ego Joannes Miani Capitaneas Gratis Cul
confteor recepiffe
Coite Tr. pro parte fofue illorum
ducat, i $o auri, & fol. 36 quos denarios debent , &tenentur dare occaftone cuiufdamrefiitutionispereos. . . . . per eos de Trag, derobatts
duc. 49
Et in altro inftrumento>che negl'atti dlia Cancellaria fi contiene .
1 39; die i Xbris JLftum Tr.in domo heredum Ser Tetn Iofeph put.
"Hobiles viri Ser Comulus de Tetrachis de Spaleto , Ser acxa Tacle Matbei de
5paleto & Ser Hicola Gregorij Dragoy de Sibenico, ad requifttionem , & inUntiam
Duymi,Dome,& loannis fratrum,&filiorum q.Deffc Damiani de Tr. ibidem prefeu t.
& petentium inftantiime pro fe,& eorumcuiuslibet heredes promiferunt tmb.et ftp.
viro D.Cafotlo de Cafotlis Retlori Cin.Tr. neenon nob.viris DD. Mirfa Mauri, Iohi
Duymi,& Matheo Ser Vetr Iofeph Iudicibusd. Ciu. Tr. ibidem prefenttbus , &fli'
pul. no e , & vice Cois Tr. ac nob. eiufdem Ciu. quorum inrerefl , vel intcree poffet
dare operam cum effetlu qnod ditliDmme, Dome ,& loes ibunt ad confinia vid.
ditlus loes ad Ciu. ladre , & d% Dmine , & Dome ad Ciuit. Lefine , quas Ctuirates
eisproconfinioipfi DniRetlor , & Iudices ajjigmuerunt , nedeipfisCiu.ipfi,
aliquis ipforum recdent , donec aliud babiierint m mandatis ab ipfts Dnis Reclot e ,
6 ludicibus , vel ab eorum fuccefforibus > facient , trail abunt ipfi Duymus,
Dome &10es, aliquis ipforum cnmaiiqiio vel cum aliquibks particularit,
Vi l occulte diilo , velfao altqua ; que redundare posent in preiud. & detrim. nobilir.m Ciu.Tr.nccipftusCiu.quodfifecusfeceruHtd- DD. & Iocs vel aliquis ipforum
Z a
teacan-

\Dette
neantur, & debeantdiiSer Com.Iac.& 11c.dare,&folum Ci Tr. duc. 3000 ri vid.duc.M,auri quilibut ipforum pena quartiplurit & expen. &fub obligat, omn.
eorttm, & cuiusiibet eorum bonis prelent.&futuris
eodem die & loco
difti D.D.& Joespromittunt Indemnitten fupti* fub obligat.bonorum et infuper volucrunt quodfit licitum diuis Com.Ia. et t^i. & eorum beredibus perfontu eorum,&
cuiusiibet eorum vbique locomm, & terrarum in Venet\isi*4ncon&,feu Oirouir^a, in
Segna, & in Bofna capere, & capfacer, & carcerari donec eisfaiisfijt .

Daquefte memorie fi certifica quello ferine Paulo, ehe li fuorufciti di

Trau entraflero nella Citt li u. Luglioijpi. eche nell'ingreflo oltrel'homicidip di Lompre di Micacio Vitturi , foll anco faccheggiata la Cafa di Ncol di Giacomo pur Vitturi , e che quelli ch'all'hora reggeuano la Citt faceflero ricorfo Venetia , e confifcaflero li beni Biagio , e Nicpl figlioli d'
Andrea di Marin ( ch'in quell'occafione faranno ftati cacciati , vero fuggiti dalla Citt ) che furono donati alia Contefla di Cetina , e Cont Giouanni
fuofgliolo, quale fofle anco eletto Cont della Citt. Et in quella venendp nominate le cafe ch'erano di Cheruoye Voiuoda , e ch'erano ei ftate di
NicolSobota( che lideuonoefler fate confifcate con la medenm'occafione , fe bene per mancamente di fcritture non fe ne troua rincontro , e dna
te Heruoye) onde confinando quelle delSobota con quelle dellifratelli
Andreis, quefte deuono efer quelle Cafe pofledute ancohoggi dalla medefinia famiglia Andreis vicine al Monafterio di San Pietro, e quelle del Sobota l'altre vicine San Spirito , doue giorni noftri fi vedeuano l'arme de_
Vitturi Sobota , ch'era vna Stella con vn'Orfo dentro arma d'Orfora trra
dlftria della qualehebbe quefta famiglia anticamente giurifdittipne della_.
meta ; che furono leuatequando la cafa fui idottaad vfdel Fontico publi
co , & hoggi fi vedono nel fontuofo depofito di Marmo , che nella ChieadiSanDomenicodeH'vltimo mafchiodi quella cafa,- cfi come dalla narratiua della donatione fi fcorge che li fuorufmi fi foflero ritirati in Cetina,
viuente il Re Tuarrko , cosipoco anantila fu morte Vuchfiglio diVulch
fuoBano, elfendofi riuoltato alla parte di Sigifmondo, pofe l'aflcdio a_.
Chufla , done fcriue Paulo ,|che fofle inuiato Ambafciatore li . 1 392.
enelliConfegli di Sibenicofi nota, cheall3. Maggio foflero dati 10. baJeftrieri al Bao, cV.Bano fottp ChliTa, e fcriuendo Paulo , ch'il medemo Bao, & il Conte Giouanni Misglienouich V.Bano fofero accettati
perCittadinidiZara, eche la Cittadinanzafoflc giurata dal medcfimoV.
Bao 1 i S.Settembre dello ftefs'annp allaprefenza del Cont Nelipitio , figlio
di Conftantino , e di Giouanni Nelipitio ; dal che argomentar fi deue , chc
li fuorufciti fauoriti da Cctinefi in quefto Hato ttirbolentp entraflero con lo
cautele accennate da Paulo , ch'in quell'occafione nomina fofle amm?zzato in Piazza Lompre di Micaccio folamente , come quello, ch'era loro nimico, e capo principale della contraria fattione, e che fu dichiarato folo
Rettore nel ciuile , e crimnale nell'abfenza loro , e poi Ambafciatore al trattato con Spalatini , e Sibcnzani.
Molti altri difordini deuono efler fuccefi in quell'occafione , -
quali non fi troua memoria, & oltre li tre Iratelli confint! L'-'fi,ia_,,
eZ..ra

eZarafarannolbtibanditidegl'altri . cd'indi faranno natc dcllc vicend noli depredationi perterra, e per marc j vna dcllc quali contienne pagar cl
Commune, come fi vede dal fopradetto fragmento di riccuuca del Capitn io
del Golfo. E anco degno d'ofleruatione , ch'in quclla titiibanzali rientnui
con tutto che del partito di Sigilinondo , non ripigliarono il 'uo nome : po:che Ii i5.Aprile 1393. vien feritto vacal'eil Regno : onde fiando fotto la prctettione del Conte di Cetina, & elendo morra la Regina Maria , non voleuo
no dichiararfi d'acccttar Sigifmondo pcrR. Mandarono Ii Zaratini Paulo
ferittov del niemorialce Crefcio de Rainiero Ambafchtori Trau Ii 6. Maggio fuflequente per pacificare li ricntrati con li fuorufeiti ; mi concluan* pri
ma tregua , poi pace tra Sigilinondo , k il R Dabifcia di ofna , come dal
Priuilegio di Sigilinondo del 1394 regiftrato nell'opera De Reg. Dal. c Cro.
lib. 5. cap.3. fi deduce, reliando Bofna in poter d'el'o Dabifcia in vita fu , o
deppo la morte ricadeua alia Corona d Ongaria , ritornarono dunqueSigilmondo la Dalmatia, Croatia , e li Trauini riaflunto il fuo nome , como
dalle fcritture di 2$. Dcembre i^^.appare, e finalmente elendo venuto Nicol de Gara nuouo Bano,che fii fatto Conte di Spalato,fii h'pulata la pace_>
con li fuorufeiti in Spalato nella feguente maniera.
In noe Sanl&,& Ind.Trinit.&c.Un. 1 39 s 3 Tieg-" Ser.m> Trincipe,& D.noflro D.naturali D.Sigif. D.G.Hung.Dal.Cro. &c. Rege nclito ac March. Braad.&c.
temporibus quidem R.mi in Xpo pat.& D.^indree ei,& Sedis gra.^Archiepi
5pal. M.<i & flrenui viri Dni Hicolai de Gara dilorum Regnor.Dal. & Cr. Bani
non Ciu.Spal.Comite, & plurimum honor , ac nobilium > & prudent, virorum D.D.
Duymi Canpich, Petri lois Cindri , & "1 Tetri Comi de Comis ludicum Honor.
d-Ciuit.die 22 menf Ianuarij . Vniuerfis, & fing.did.Ri g Dal. & Cro. pacis Relatoribus pateat euidenter quod inter cutera , qua frutlumfouent iuflitieprouincias ampliant, & terras extollant. Itaque ncola proficiant , & diuitijs affluant , in eifque letitis, &gaudia celebre ntur, vt cantus Tiatea luxta Zaccaria Tropheta en ten tiam
impleant ur inslantibus, & p tie His indent ibus in plateis illud habetur potiffimum dum
pacis,& qiiietis pecunia remotis guerrarum, & ojfenfionum , ac mitiri.tr um obfiacu
lisperipfas Vrouinci.u pu'jlicantur.Hinc efl cooperante altij]imo,quinobiles,& picbem uam CiuTrag.non defpexit in fine,ac totum populum Chrifl.diligit,& gubernat
ex guerra peftifera, qua diutiusin magnum difcrimen d.Cm.Trag. & damnum totius
Regni Dal.pululiuit inter prefat.nob.Trag.pax vera & perpetuo duratura vt lue [er
exorta eft . enim mentes eorum ferenauit, nimos tranquiUauit ,frnpiices corde
fecit amoris vinculum, & consortium cantatis inter eos adduxit bella compefcens,&
iras comprimens inter eofdem. Itaq omnta inter cos pretrita odia cLtufaJitnt cum fcpultis, & iras nouerunt perire cum pretcritts, & en .lie dttti mcn.Uiniianj m prefenUaprefati . D.Hjcolai de Gara Bani ipfius pacts :raff,i:orispax ipfa capitlala
die 23 diclimen.Iann. in Ecclefia S.Lanrentij in difla tu Spal. ad laitdem, & gloriam eitifdem *4ltijmi, B.Marie g.Matris aus glariofa, tociufqite Celtflis Cu
rie . jd honorem excell. magnif. Triumpbum , & gloriam prefati Ser""1 Trincipis,
6 D.T^.D Stgif.Regiseiufq.confrt:s & conthoralis 111."" D. D. Marie, & co.nmodurn Trag.intcr ipfos nob.Tr .publ cata fui.,capitults,conuentionibnsmodis,
p.its,claufiilis,pa[iionibus,penis,& obtigat.wfrafriptis vid.
l<{am nob. vin Ser ore Mar , Ser Ciga Iojeph , Ser Marinus Tetri Cipichi , &
Se< Marcus .Tctri Ctptcbi fratrts , Ser Greg. Tetri, Ser Steph. Tetri jratr, s ,fer
Z 3
iue

DtIle Memorie
Ziue Lude, Ser Cafoius de Cafottu,& Ser Tetfus Stepbani dues Tr.& ibi prefentes
frofe, & vice & noe Ser Donati ^uguflwi de Cafoctis , Ser lofeph ; Ser
Stephanifratrum , & filiorumfupti Ser Cige , Ser Michouilum Lode , Ser Mret, Ser
lofeph, & Ser Tbomx fratrum, & filiorum fup.'< Ser Zore Marci , Ser Wjcolai Tetri
Ser lacobi Stepbani, Ser loti Stepbani, & Ser J^icolai Stephanifratrum , Ser loan*
< Duymi , Ser Cbriftopbori , &fer Stephani Tetrifratrum abfentium de Traf pro
omnibtts, &pro quolibet ipforum promtferunt de rali babitionefabpenis , & obligat,
infrafcriptif, & parte ex vna .
t{ecnonSerTaulus Marini Qyarcbi , &fer tacla lacobiljjcole, fer Tajela
vfndree Mariii,fer Tetras "Ptri Bittici, &fer Bufalut Duymi Martini ,fer Simoru
"idele lacobi, Ser Micacius Tetri Micacij , Ser Duymus Deffe Damiani & fer loes
Deffe Damiani fratrcs , Ser'Njcolaus Tetri Micacij ,fer Micacius Micacij *
&fer loes "^colai lacobi etiam nob.Ciuit.Trag.parte ex altr , & ibiprefentes,&
tant per fe, quam vice , & nominefer Luxe Mic*tij,fer Jijele Gregoryfratrum &
fer Blifchi ^ndrec, &fer lacobi tfcolai,&fer Micac Dcffili, & Marinifratrum,
&filiorum q-Lampridij Micatij ,fer Mladini 1 , fer loannis Deffe Damiani, &
fer Tricle Tauli Marini abfentium de Tr.eodem , pro quibus omnibus , & pro quoli
bet ipforum pi omiferunt de rat.babit.fub penis, & obligat, infractis & parte ex alte
ra inter fefe, & rice , & nominibue quibusfutra, & vna par alten , & altera alteri vicifltm de corum libera , & fpontanea , ac pona volntatefecerunt perptuant pacem tranquiUitatem , remiffionem , & tranfatlionem cum pauo de aliqitid vlter us
non dicendo faciendo, veI mnouandofub modis, & capitulis infrafcriptis vid.
"Primo quod defanguine nobiltumfao in dia Ciu. . tiuila in eternum fiat mentio, velimproperium inter iuos nob.Tr.interfefe , & vice, & nominibus quibusfuprapacifcentes, nccvnquam verbo inter eos dicidebeat, tumihies in fanguine-
culpabilis , & ego tib peperci , vel fimilia iniuriofa vel ampullofa verba . Se
cundo quod de quibufdam poptdaribus tribus vel quatuor , qui principio inter alios
popularesfuerunt in eaufafanguinif iorum trium nob.die du. Tr. quos nominare
non expedit parcontraria nuUamfanguiais vindicJam expe8et fed commitiuntur
iuditio nobJadren Spalat- & Siben. an.pred.j vel 4 debttnt, vel poffint Cin.Tr.pred.
intrare, aut habitare, aut eius diuionem, vel exulari . Tertio quod quilibet reucrtatur adfuum priftinum flatum, & adfuampnftinam conditionem in quibus fuit ante
decent annos,foluendo debita, quefolnert tenebaturfecundum iuflitiam neminem gendo ad penam aliquant. Quarto quod de omnibus damnis haftenushinc indetUatit, vtriqueparti de bona , &fpontanea eorum volntate concordant inter fe , vt per
quofdam nob-ad hoc deputatosfiat decifio omnis controuerp* , & queslionis hocfatuo
quod nua pars cogatnralteri pat ti aliquid reftituere, velfoluere. Quinto quod de
faSo D-Epi totum committatur D.J^tcolao Bao in perfoaafup.'1 D. Regts Hung, qui
D.Bantts habtat determinare poft introitum ditt. nob. in Tr. per vnum menfem, vel
duos menfesfit in arbitrio duor.nob.ladren.& totidem Sibtnic.& totidem Spalat.els.
gendorum per eorum Comits pro vtfibi vtelim Videbitur pro bono , & pacifico , &
tranquillo Hatu diu* Ciuit.Tr.prouidendifuperduobus vel tribu aitjs extra diftam
Ciuit.Tr.extramittendif,velexulandis. Quiomnia&t.promitt.
Kolatoresfint rebelles. . . . . conrmentur per Regias littcrM . ltcm ad hoc vt present
fax perpetuo duretfuit auum, & coeuentum inter die. partes . quod quiapopulares
fuerunt caufa, & origo dienonum preteritarum , & turbitioneftatus diue Ciu>Tt.
quodfialiquis, velaliquipopulariumaliquo modo iniuriarentur all (nem, vel ali
quot nobiles verbit autfaii, tune fit in arbitrio D..CamiiM, & ludicum, vel ma
ioris

JD/
foris partis torum p unire eos non atenta forma latuti, & hoc duret vftj. ad anaos decemddiepreentispacis . Item fuitaum, &conuentnm pro bono pacit perpetua
quod nuUa frata lea pojffit effe in Tr. exceptafratalea S.Spiritus , poffit efft vt iru
onfili ontnet . Ilern quod populares dife Ciu.Tr.nuto quefito colore nonpoffint
facer coadunationem aliquam pena confi[ca:ionis omnium bonorum cuilibet,^uihti
ditfa coaduna tone fuerit . tem i quis cuiufcumque candition t exiftat coadunauerit
fofulum j el aliquam gentem taufa turbandiflatum Ciuit.Trag.pena capitis pleftatur, & vlra hcc eitt bona confi(centur . a. fucrunt Sfalati in Ciui.noua in*
dfia S Laur.ptibus nob. r Egreg.Legum Docl*D.Iacooo da Raduchu, n.v.fer
Crefio de t^affis, & Ser Simone de Detrico Ciu.Iad.D*Thomao Dnici Tbomaffouicb
& (er Saraceno "Hicolai, & fer Tacla Theodosij Radouani Ciu.Siben.fer Tetro Zori
de Comif,& Comit Cmalo de Tetrachis Ciuibtts Spalah teftibus, & nob. Milite D*
Joanne Marint Ciue Spal.confil.& examint.
Die 24.lanuarijfupradiii mobiles lud. Spal. & Siben. numerofeptem excepto Sa
raceno Tricle detlarant quod de qutbufdam popular bin tribut , vel quatuor , qui
principio nter alias popularesfuerunt in attfafanguinii effe infrafcriptos , videlicet
Radichium SfonoHinam, ntttcum lafreuich, Ijmael, & Siipanum -, qui non-,
debeant nee poffint Ciuit. Tr. mtrare, nee in taflare , aut habitare imo exulentur^, &,
ex nunc perpetuo exules, & exbanitifint , & totaliter exules , & exban. intelltgantur difta Ciuitate Tr. & eitts ditione ,& diftnttu , & quod nullo vaquant empare
poffint, debeant mtrare t necflare,aut habitare diuam Cm.Tr.ncc ip/ius campum
dilionera, T>eldijrtt.& i contrafecerint ipft vel aliqui ipforum , quod tali, vel tales
contrafac. &c. capitepuntantur &c. & qaodnonpofjinirebanniri &c.pena M. lib*
&c.detlarantes nihilominut quod diflt 4. exulati hhere debeant omnia buna earurn
flabilia vbicumq.&c.& quod non debeant offen.&.
Confirmata a Sigif. R. ad inflan. Donatt de Cafoctis , & Mathei "Ptri lojcpb: d
Cega Sindic.Tr.Dat.Tininij infeflo S.Dorotee firgintf . 1 397

Cos s'acquietarono le diflenfioni trd Cittadini , c'haueuano hingamento

difturbato, non folo la quite dlia Citt di Trau ; m per le prentele , e dipendenze de priuati, e le diuett dellc fattioni Ongara>e Bohefc,tutt'il Regno di Dalmatian coin nella pre&tione fi legge;doue degno d'olkruationc,
che venghi nominata Maria moglic di Sigilmondo , ch'era morta doi anni
auanti ; m come le diTenioni erano cominciatc le viuente , cos il Palati
no Gara figlio dell'altro Palatio, che feruendo la lela Regina Maria , ni alla
prefenza fu ammazzato , haurvolutoferappariril fuonome anco dpppo
morte per gratitudine . E anco offeruabile, ene nell'eftefa delli Capitoli vengono ommcfli li nomi delli tr nobili ammazzati nel primo tumulto , & il
quarto vccifo,qudo rientrarono li fugiti, non viene ne anco mtotiato,dal
che fi con o fee cn'eTendo ritornato Sigiunondo nel pacifico pollcilo dellaCit.
ta, la fu fatrionc, ch all'hora dominaua, hebbe quell'auantaggio, che le congionture de tempi porrauano, & all'hora in luoco del Cont Giouanni di Ce
tina fu eletto Conte il fopranominato Giacomo de Raduchis Dottor diLegge nobile Zaratino , ch'era ftato gi eletto Cont del 1 388. il qule venuto al
la carica attefc fedar ^l'animi, & indur quiete nella Citt.

Z 4

Der-

Delle Memorie

Dell'altre cofe fuccejfe nel tempo delta prigionia del 2{ Sigifmondo,

efconde reuolutioni d'Ongaria . Cap. 2.
REftituiti alla patria ePeftrinfeci non trouandof memoria , ch'in quci
tempi feguiTe altro difturbo , deue prcfupporf , che le parti ftancho
dalii difatri paTati , s'applicaflcro ciafcima d riordinare le proprie facolt ,
che dalle vicendcnoli vendette doueuan efler deteriorate, coerci attendefl'ero viuer cjuietc : mi come che trd gl'altri difordini , che eguirono nel
ritorno dclli pn.ni fuornfciti del 1 392.fnrono facchcggiati ccrtipnidiDoimodi TcodofiodaSpalato, che): Communit l'anno fequente s'obligdi
pagare in 4.anni dal datio dell.i pefearia , t orne dalla fopraregiftrata memo
ria apparifee : nondimeno il pagamento non fegui , fe non di poca fomma_i ;
onde Doimo rinou l'in'tanzc per efler fatisfatto : fard pcrci bene di regifrare l'altrc rmmorie, che fi trouano d'cffi panni, e loro pagamento, poichev
quefta controueria fi piu volte rinouata .
1 392, die i . oub. ^ftum in Domo Matbei Tetri Iojepb pref. D D. Matheo Trimic.De'a.Arcbipref. Muco Bordant, TJjcola Stipe Garjjttch Canonici; Tr. Grego*
to Vardafjicb de Spjleto , Conte de Flr< ntia, & quampluribits alijs te.voc. & rog.
& Martino Stamu Gilij Evjm. Quitm certa quantitas , & fuilagnorum
juillet depofita in Tr. apud Hcolam lacobi in atione Fantini per D.Vicebanum, &
D.Rex Bofnc feripferat Cot Tr. quod nuo modo reituent diclo D.Vicebano,nec alicui
fer plures nos literas fine ems licentia,& cum D.ficebanus vi,& contra voluntatem
dift.DD.Reftor. lud. & Tr. accepei it diftos pannos . Igitur pref. D. Reftor, &
Indices proteat.fu.contrad. D.V.Ban prejentem audientem de omni dapno quad
Tr. poffet reeiperepro diffis pannis,ac etiam idem D.V.B mus pmmifit fe, & fua bona
obligando di ft um onfemare indemne, etiam promiftt joluere Coi Tr. duc. 100
aun, quos Tacla lacobi mutuauit idem D.V.Bano fuper diftis pairan reflttuendo oe
Tr.dtfto D.Bano certos pannos,& certas partesfuagnorum, qui deficiebant de diftis
fannis,& fufiagnisvt id.m D.V-Banus afferuitproquar. reit.diftos 100. duc. auri
Mathciis Tetri Iojeph extititfideitiffor , r principalis folutor Coi Tr. precibus , &
mandatis D.V.Bani .
Da quefta memoria apparc , che li panni erano in cafa di Nicol di Giacomo Vitturi,e che d'ordine del R di Bofna non doueuano efler dati ad alcuno
fenza fua licenza, e dalla fopr^regiltrata memoria dcll'anno feguente, ch'allentrar delli priini morufeiri folie depredata la cafa'del medefmo Virturi , e_>
portati via eifi panni ; onde gl'entrati all'hora hauendo confeguitoli magiiirati della Citt , perche quelli, che pigliarono efi panni erano dependenti Ioro, per priuata amicitia col Patrone d'cffi panni,obligaron il Commune
al pagamento fopraregiftrato,il quale non eflendo feguito , fe non di pocher
lire auanti la fopraregiftrata pace, entorno delli fecondi fuornfciti, quefti
non hauranno voluto aftntire,ch'il Commune foccombefle adeflo pagamen
to , md che foflero pagati dalli medefimi, che gl'haueuano pigliati; e percho
s'era in quefto mentre folleuato Pago, e cacciato il Rettore , che vi mindauaitO i Zaratini (che ne fecero afpra vendetta , corne riferifee Paulo ) ond'il V
Sigimondo mando il Vcfcouo di Zagrabia fuo delegato,che conuoeata Dic
ta Pt o uinciale in Nona ( alla quale tra gl'altri Dalmatxiu mandaron 0 an 1 1
Trau-

Di Trau.

$6i

Traurini gl'Ambafciatori Ii 28. Maggio) dichiarPago libero , come

Citt dlia Dahmtia, comencllaentenzadi 24. Gugno regiftrata nello
note al memorialc del fopradetto Paulo fi legge , con tal'occafone com
parta il patrono dclli fopradetti panni auanti elfo Vefcouo ottenne la feiltenza ritrouata in vu fragmento de regiitri , che contiene la ferie del iatto , &
la fegtientc .
T^o lobes Dei & -Sedis G.Epits Zagrab.& fecretariits Canccll. Ser. Trincipis D.Sigifmundi eadem G. Regis Rcg.Hung.Dal.Cr.&c. March. Bran. &c necnon ii
dittis Regnis Dal.& Cro. Vicarius, & Iudex Gratis memorie commendamus per prefentes quod in congregatione neftra grli vniuerfis nobitibus & atteins cuiufuis slatus,condit.& pi eminent ix bommibus ex mandato & jpeciali commi/one d.D.l^Regis feria fecunda pofl feflum facrattffimi Corporis Xpi in Ciu. T^one celbrala Tha
laus films Tbeod. si] dcSpaletoinfuaacDuymi fratrisfui perjonis in noflri prefentia
perfonaliter comparendo propofutt coram nobis quod in anno , cuius iam quarta inflaret reuolutiopred. J^uolaus , & Duymus ex bailas pannorum diuerforum color urn,
& vnam ballam fuflagnorum in Ciutt. Tr. penes virutn nob- T^tcolaum Iacobi depofuiffcnt . Tamen non pofl multos dies quidam Clues , qui tempore dittdepofitionis
erant exults, or exitj dielte Ciu.Tr.eandem tuit.cum armts regreffi cum alijseis
adbet entibas dittos pannos & fuflaneos accepiffeni abfque culpa aliqua 7^colai , &
Duymipred.& eofdeminfuosvfus conuertiflent pro j no libit voluntatis: pofiboc
veroflie ntes nimos ad inSlittam m anno cuius tarn tertia preterijjf t reuoluto conflituijfent nob. Vi: Cafottum ^ug.fuum , d. Communis Tr.proc.& Sind. fpecialemad infrastafpecialicerexequendadtttus vero t ajottus Sind, ad executwnem
poteaus fibi vt dictum efi atuibutA promiftffet , & conuen. d. Dnymo darefoluere,
& num. duc. 00 boni auri , & iufli pon. m tu. Tr. velSpal. indenarifs Jolum ,
& non m alia re infra 4 annos tune proxime venturosfub certa pena boc modo , &
pattoqnod Duymus d. habere deberet pro folutione , & parte folutionis duc.
duc. Tfcn 4 annis continue inctpiendo anno pred. & vtfequitur datium duanai pefea.
d. Communis integre, & fine altqua dimmuttone . Et finito tempore d.ptfcarin ditt.vtuorum qfata, & calculta ratione inter dittos pa tes de receptione pecu
nia dittt introitus, & fatta demonratione pretium reeepient quidqmd deficeret ai
dittam fummam ditt. 1100. duc. ditt. Commune joluere teneretur eidematimfa~
Ra, & U lata ratione pred. de qu 1 fumma fatebatur d. Tacla fe recepiffe Zore MarcidcTrag. ratione ditt- 1100 duc. de mtroitibus d.pefcarinc primi anni lib.
24}. Ci" fol. 3. &quodpro refiduo <.folutionis d.primi anmvfque adcomplementnul lib. 500. qutbusvendita fuit d.pefcanavid. de lib. 257. fol. 17. fcciffet eidem
fententtam contra d.Zore , quidemfumma ditt. 500. ub. afccndit ad duc. (II.
fol. 10 vjualis monete . dicebat etiam d.Hicola quud de pretus annornm fequenlittmd.pefcarievjque ad banc diem ntbil dedtffent dittis attoribus m prcJtttafolutione : fed omnia in vjns , necceffitates d Communis . counerttffint fpretis
cmnibus requifitiombus ditt- attorum, quibuscosad attsfatiwncm dittarum proTuiljonum tarn coram bommibus Capituli , quam etiam noiorus publias requififfent:
pctcbjt d.Jicolaus fibi dittis norninibu* de iure, & influa remedus prouideri .
Exaduafo vero l'in nob. Tanins M.artni Quanta , Marcus Mannt Ctpicbt, *
J iatbeus 3\ tri lojcpb S indu i dttti Commune Tr. rejpo'tdebaitt quod dittus Crottas
ad faciendam promijj. pred. poteftatem fufficientem minime babin'lct , jcdi'oinwodo
pro 4 annis pred. obligandipefcauam pred. qudq. dittt panni , crfujlana ditt. attor.
ai

Delle
ad diQamfummam pccunie d. i loo.due.minime afccnJiffent.
J^os igitur arduif Hegjltbiti ngatifs pcpediti d.caufam in du. t^onen. diffinire
non valentes d.Sind.fecimm mandare exprcffe proprijs in perfonu& cum connu iuri*
bufcoram nobis T>jgi deberent comparered.aft.de luflitia refponfurt . ibidemque
nobi debita bora pro tnbunaifedentibus camparnit d. Tacla vt ffor inftanter uflitiam poflulando , comparait ex aduerfa partefoliti d. Marchas Tetn Cipichi , &fc
petition/bus d.aflons oppofuit cutfupra . t^os igitur confederantes form*m verborum Sind. & promiff. per d. Cafoftum Sind.faiJ.& teft.Francifci not. Cois 7V. tefiificannsperpiib- mfti. mana eimconfeSum qd. d. Caf. habtiitpotefl. faciendipromifs.
pred. '" vifts literis tefttmoniaiibtts Cot Tr. eorumftgilio btillatif per (HAS tipificantur quad Franc, eft pub. & legit, not. confiderato infuper modo acceptionif diSorum
pannorum dicimtts , & determtnamtts, & per bane noflram ententiam diffinitiuam
iudtcamusqxodd.Duymus, & Tricla a&ores indie fefliuitatis Santi lacobi^ipoflfrox.fut. in Efdefta Tr. in prefentia capituli Ecclefie Spalat. quod per d.Capit. ad id
ferie prefenttum tranfmitti iubemusfuperfacrofanais Luang, fc'ipturts manu tatJis
fupcreo quantum valuerintditlipanni, & fuftanei abetsrecepti, vt premiflum eft
turamentopreflareteneantur, & quantumcumque iurauenntaduc.liootnfrajantum d.CSe Tr.debeat dare & 'oluere cum tjfeiiu in pecunia numerata, & non in alijs
rebus in Tr.vel Spat, n-fra vnum menfem computando a die iuramentipred.deduii,
& difaicatis de diiJafumma i loo.duc. bom aun, & iuftipond.ltb.^oofupttsfacientibus in-tr fol, X." adfoluendum d. al. expen. per eosfaffat quicquid vtjupra
iitrauenntfe de boc canfa legitime expofuie duc.i^z. infra fala iurefut.de expen.
fubpena quarti tociusfummt pred. cuifi contrafi fuerit medietatem babeat D.Banttf
Dal.& Cro. & aliamaoresfup.'-harum teimonio noflrarum Inerarum Datum
Tagt in Domo CotaitatHt Tagen.dic 27. lunij^.D. 1

Delia confermatione di quena fentenza , e fu efecutione fi trattar al fuo

luoco . Segu lo ftefs'annola famofa rotta de ChrilianiNicopoli (nella_>
qule conuando dal Priuilegio , che fi regiftrar piu auanti , che fTe ammazzato Nicol de Andreis Traurino lotto la bandieradi Nicolo Gara BaDodi Dalm.e Cro. deue crederfi, che vi faranno interuenuti anco degl'altri
Dalmatini fotto la medefma bandiera, de quali , febene non fi trouanmemorie publiche ,, potrebbono pero eflerui delle priuate, come quefta ) dalla
quale raggendo ifR Sigifmondo fi ricour onftantinopoli , ed'indicon
Galre Venetiane venne Ragufi , e Spalato , e il ferma Knino ; doue li furpno inuiati Ambafciatori da Trau Donato Cafotci>e Mattio di Pietro Ciga
li quali ottennero lettere patcnti in data di 6. Febraro 1397. che lettcre im
ptrate tacita vericate contra la liberta nonfano efeguitej e con tal occafione fti a^gregata al territorio di Traii la villa di Radofich , ch'era poffe duta
dal fopradetto Mattio ; ppiche Pietro fuo Padre non poten do opponarlo
mold tic, chedalli Conti di Chliia continuamente riceueuali 12. Febraro
1 379. n'offeri la giurifditione al Confislio , il quale elefle Ambafciatori AgolinoCafotti per dimandarne la confermatione al Re manen ncfeguiall'hora l'cfferto, e pofteriormenc fu fatta la conuentione , che tr le note della
Cancellaria fi troua d leguente tenore .
ie \9tl>riiti ~uumTrag. inTal.Co's iofalmagna&e D.Tauhude
Gtorcij de loara Regiitt Miles, Comcfque Tr, nccnon nub. fifi Sei Duymnf Martt

ni,

Di Tra.

tf\

ni ,fer Vrfe Ioannis , &fer Matheus Tetri Matbei luiieet pred. Ciu. ex parte vna
ex attftoritate, & licentia eis per Gener. Conf. attributa ad prefentematJum vigore >
& virtute cuiufdamreformattonis celebrate in diSo Confilio pro vtpatetferiptum in
quaterno reformat d.Cois manu Mag.GuiU. q. Fr am. de Dobrolio Canc.& not. iurat.
Cis pref.fubeodem mill.' & die pred ante celebrationem pred. contrarius, Cr fer
"Petrus lofeph tamquam Dominus , & pofjeffor tuiufdam vill vocat* Radofich pofite ex parte leuantis mxta macerias de Mala^, & foum vocatum Grabroua, qmd
e inter Ladic, & Radofich vfque adeacumem montis , qui efl inter Vbal , & Radofich expare Tramontana vfque ait acumen montis , qui efl inter Vbal, & Sagori%am, & Radofich ex parte ponentis inx*a monttculum, qui vocaiur Sufel de medio ,
qui monticules efi inter viUam vocatatn Triioqnr vfque adfoueamvoatam Goluoi%am vfque adfummum montis vocati Opor ah jqmmn vfque ad fummum mon
tis , qui eft inter Tr. & diffam Fillm Radofich experte altera ad infra)cripta
paa, & conueutiones sponte infimul aemenerunt .
Quod d.fcr Venus Dam & poffeffor ville prtdiBeper folepnem ipulattonem per
fe , juofque heredes , & fuccefsorespromifit, & fe obligastt suprafcript'u Dnu omit.
& lud.ptibusftip.&recip.nbe ZT vice dXoispro fe,&fnistn poflcr urnfuccefs. quod
i modo Pillant Villa predictx Radofich preiiiferVetri, qui modo fuit, & pro ternpore erunt modo in antea fin! obligati adfaciendum omne obfequium,angariam , &
quelibet omnia alta fub portare tarn cuodia , quam umslibet atterius generis bono
rum d.Ciu.ftcut quilibet alius villanus extra Cim. Tr.tr diritlualis Cois , & Ciuit.
pred.non obslante quod pred. fillani habitent , & predifta Via fit extra diftritlum
Tr.promifitetiam prediSusfer Tetrus quod ipfe , & prediili Vtllani , qui nunc funt ,
& pro tempore erunt non denegabunt pafeula , & aquas diflrtftus predi ftx villa hotninibus ,& pafloribus animaltumbomtnum , & perfanjrum Ciu.pred. & dittriitus
ipfius excepto pafeulo vocato Gay, & exceptis dnobus lacubus, quorum vnus vaca
tur obra loqua alter Gluetuna, quos, & quaspoffint , & valeantpredius fr Vttrus, & Villani predii denegare , vel conceder cuicunque pro eorum libit volun
tatis .promifit pred. fer Vetrus quod ipfe, & vittam pred. omnegenus biadi, & legumims, qui erit in territorio d. Villa non extrabent vel portabunt extra dtftrium
d.ville, & Ciu.Tr.nec concdent alus portare fine expresa licentia Rtgiminis Tr.fub
pen* infrasta,fed adducent ad Ciu. Tr. ad vende ndum , feu ad faciendum pro eorutru
libitu voluntatis i volens pred. fer Tetrus quod predii vilani, quifunt indicia
villa , & pro tempore erunt fint obligati, & fubpofiti iurifditiioni Ciu.TrJ modo inu
antea ciuiliter, & criminaliter quemadmodum altf viUinidiflritluaies Ciu.pea, &
hoc Pro eo quia verfa vice pred.D.D.Com. & lud. profe,& fuos in pofierum furcefs.
per jolemnemftip.& aigorefufte rcformat.promiferuut pred. fer Varo pnti& Hiput.
& reeip. pro je fuifque hered. & fucceff. ac etiam nomine omnium utilanorum viai
predjeorum hercd.&fuccefs.eos traftare defender, & manutenere benigne, &gratiofetamquam olios milanos dtftriSualet Cm.pred.& quodmndo in anteapred.uillani babeant omne commodum audatiam,& Itberam potitem ueniend. ,liandi,iaoran.
Tr.fuaq.fortia,& dtflrimcum rebus ammalibut,quemadmodum uiUant dtflriclnales Ciu.prcf.Qux oa & fing.&c.fub due. Centum auri .
Conl'occaione adimque della venan del R Knino ottenne Mattco li
1 8.Febraro 1 397. l'elcnt ionc di Radofich dalla giurilditione di Chlifl, e la_.
Cited conlegui la dilatatione della giurifditione , con che venne afficuraca_*
quella parte dei territorio da leuante detta Podemorio coagrai>di&no be

Delle Memorie
nefitto deCittadini ; Furonoancoall'horafatti varij congrcffl d'ord ine Re
gio , quaJi la Communit v'efpedi Ambafciatorijdallc Cominilfioni de quali
comprendendofi lo ihto turbolento , nel quale fi trouaua all'hora il Regno
d'ngaria,perci le regiftrar .
1 397 die Sept. 7{gs Mathens Michaelis Cbiudi Rcftor Ciu.T.-ag.ncc I infi
ces iu.eiufdem,ac confilium & comittimus vobis nobilibiif vir if Ser lohi Ouy Micoy ,& fer Andrei fer ige Iofephde Zega Cimbas no/Iris ituns ex nia parte
adpvefentiam Ser.w & lll.m,Trincipis Dni noflri naturalis D.Sigif. D. G. R. H ing.
Dalro.&c. ac March. Brand. &c. T/imo vt debeatis coram tanta Ma;. bumliter
inclinare,reuercntiam fibi exbtberi vtconuenit tanto Trincipi, recomendando eiufdem Mai.prefatum D.Reftorcm Indices Conf. & totam Ciu.Tr. pro vt velre diferettont melius videbitur conuenire .'Secundo exponere debeatis Mai.bumilitcr,
& deuote qualiter omni qua deeuit reuerentia recepimiis literal Mai. fun, qua conti"
net in ejfeclu quod nos deberemus mittere ^imbax.notos ad prefentiam S.xratifma
Sua Corona, qui nori .jetant dicere,ex parte noflra viamfalubrem,qua me
diante Regnum Hung. vi & manibus Turchorum ,& gentium infidelium pofficfanius per tueri , & defend & etiam parre mandata ipftus D.l^ Regts pro vt hec,&
alia in Uteris Mai fua melius & latius conttnetur . Quare nos vu fidles Mai. jux
parentes mandatisfuis mifimus ^imb.noros , & ft non m termino in fuis Iltens ordi
nate nos efetifare debeatis, quia vtvts fcitis literas recepimus valde tarde, & pofl receptionem Itter. S. M. ad alta non vacaumus , ntfi ad expedttionem dt(f. . vnde
cum fueritis ad pntiam Mai.Su audire debeatis omnia mandata fua,& ipfius voluntat cm, & ipjam adimplerefolumodo qtwd non fit contra libertates noflras , & vitra
pcjfibilitattm noflram, & ipfe D.Rex peteret liqua, qua n npojjemus adimplere,&
effent contra librtales noflras aentirenon debeatis, Jed debeatis firmiterpermanere,
& audaBer nos e[m\ando qualiter bac fuaCimtut Trgerin non e dtues ftcut alie
tu. Dal. quontam propter partialitates, & difeordias , qua ftterunt inter Clues ,tatn
vnapars, quam altafuerunt extra dttlam Ciuitatem Tr.pro vt Sue M. notum ,&
con, umpferunt & deflruxerunt nipendiarijs, & inalifs, ita, & tatiter,quoi
efl total/ ter deprai ata, & nihil habemus, ' prius poffunt haberi capita nvra, quam
inde extrahere pecuniam, & habere Alud quod non pojfemus, i? promptere, & non-,
pofje adimplere , poffemus incurrere in odium Mai. Sua quod prius vettemus mori,&
ft contrastare vefir um non [ufficeret , & D.Rex folumodo vellet aljqua , qua effent
contra librtales nvflras , & vltrapofbilitatem nfam refpondere debeatis qualiter
adpromittendumpredtftavosnonbabetis commifonem ; fed ipfe D.7j naturalis
cfi,defua tu. & perfonis noris tarnquam Dnus poteifacer j'uum velle. Super
cuslodiaRegnifivospetierit, vos rejpondere debeatis , quoi Regnum Hung, ma
gnum e nos ignoramus paffus, & comradam ; igiturnonfumus tante difcretionis, &
potentia quod fibi nos pojmus conl um impemri , ipsefaptens & fius , & melio.
raconftlia , & Jalubrtora noris potefl habere , & habet. Sedvnum exponere de
beatis M.S. quod ita defideramus salinem d-Regni , qua efl noflra ftcut salinem animarum noflrarum , & superhtjs exponere debeatis , ftcut vtflre discret, melius con
uenire vtdebttur, & pro vt eis nobis oretenus informat i Etfi D. Rex soinmodo voluerit confilium super fao Regni,& vos tnbuere debeatis pro vt Deus vobisdedctitgratiam, & super diclo onfilio tantum formare debeatis cum alnjs
Da.maiinis , sen maiotri parti ipsornm. Secundo debeatis M S.bumiltter,
& deuote , quia abhominabile & mbontum e il D. um , & hommes , quod ad
lantiaia

Di Tra.
$6$
lanuittt CiAt.fuA efl libera plus quam alU Cimt. Balm, propterfuam fidelitatern , & in elus dtrifta exigatur per caflellanum Cblit tributum fine targouinam
quod nunquamfuttfaClum , & quoi efl contra libertan noflras, & in maximum
damnum, & detrimentum noflrum, & vtrecundian; upplicabitis M.S. quod ipfa itgneturper literat fuas patentes mandare D.Bano VAano CafleLClifs.&eorum locum
tenentiproximefuturis quod non audeantin futurum raxtaianuamnoslram , & in,
noftro territorio aUqualiter exigere tragouinam , & fuperbijs apport abitis literas
preceptoriat fub bona forma , &fuper btjs exponcre debeatis prout veftre difcreticni
melius videbitur conuenire . Tertio quia vir v.ob. Ciuisnoer SerZiga Iofepb ba
tet aliqua expedir circa M.S. v.'potc pro damno , quodfuflinuitpridie in an maltbusfuis , igitur laborare debeatis in fuoferuitio cffetlualiter coram Sacra MaicHatc
pro vt continetur in quadam cdula mcmoriali vobis concea per d.Ser Zigam Quar
to quiavir nob. CiuisnoflerSer Marinas Vetri Miron habet aliqua expedir circa
Kegiam M. igitur laborare debeatis in fuoferuitio effetlualiter coram d-Mai. pro vt
continetur in cdula memorialiper d.S er M annum vobis conceffa . Vltimo manda
mus vobis quod fub pena duc. 500 auri pro quolibet veflrum vitra noflram commiff.
vos non extendere debeatis , velpro vobis , feualiquoveflro procurare; contra
aliquem Ciucm noflrum ordinre , & quodfub eadem penafais , & expeditis negotijs cois nfipro vt continetur in veflra prefenti commiione , quxfaa vt poteflis celeriter expedir debeatis venire Tr. & nullammoramtrabere vltradebitum, &fi
fecus feceritis quod contra vos, & quemlibet veflrum D. Comes , feuWeor , qui
tunc temporis erit ad regimen Tr.debeat ferrefententiam , & earn publicare in logia
magna vt esl morsfub vinculo facramenti & diftam penam exigere contra vos , "
veftra bona fub eadem pena, & quodludices, & quilibet ipforum pofflnt infimul, &
per fe ditlam penam exigere contravos , dr quemlibet veflrum, & ueflra bona.
Qyinto quia vir nob. Vaulus Marini habet aliqua expedir coram S. M. igitur labo
rare debeatis in fuoferuitio effeSualiter coram d. M^pro Vt continetur in cdula me
moriali d.Ser Tauli vobis ffa .
Da quede commifioni * come apparifce la pouert , neIJa quale era rdorta la Citti per le difleiiioni prtate deJJi fuoi Cittadini, cos quai forte il luoco doue foflero inuiati effi Ambafciatori , non c' memoria , che l efprima^ }
confta'per, ch'il R poco doppo fi trouafle in Temefuar,e che deftinarte vn'akro congrefo, o dieta Prouiticiale in Segna , come per fue lettere , che fono
nell'Archiuio apparifce .
Sigif.& c.F deles noflri dileCli . Gratumquippe Mai. nre non parum extitiffelai
bine noflram congregationem Temiften.oratores veflros, quos non ab re etiocanfeceramus adueniffe;verum quod aum no eil, reformari iterumfatis comode potcfl-T^os
quidem Segnie Diuinitatefauente in fefliuitate B.Katberinx Virginis prox.omnino cffe decreuimus, quo denuo euocauimus mb. omnium Dal. Ciu. illuc t/uoq. fnos cum
pleno,largo,& fufficienti mmdato nobifeum tradandi Coitatemq. veflram obgandi
fidclitas vera procul dubio tranfmittat. Sic omni ex aufa legitima volumus , & inbtmus. Datum in Tbemifuar die z6oub.U.D.\w.
Haueuano Ii Teodofij fopranominati con la veniita del R Kniiio otrennuto confermationc dlia fentenza fopraregiftrata del Vefcotio di Z agrabia,
e lettere efecntoriali dirette al Bao Nicol di Zecch, o vero Gara, dal
quale hauendo riceiiuto la Communit lettere minaccieiioli Ce uon_.
non,,
paga.

$66

Delle

pagauano , c'Jiauerebbe intromeflb li molini del Commune , che non hauendo pronto il denaro oblig con modo infolito ottp de principaliCittadiniperlafatisattioned'eflo debito, come dalla ferie d'elTa obligatione-
fi vede.
1 397 die i Xbris. Ter D.Reftorem , & (HOS ludices pro tribunali fedentes ad (o liturn earum iur is bancumpofitum in Talatio pro infrafcripta fententia proferendajentcntiatum fuit departium volntate, quod viri nobiles Zica lofeph , Zore Mart , frfe lohts, Marinai "Ptri Marini LucM Vtuuri Blafcus Andre Marini , Dona~
tus^uguflini de Cafoctis , Stephanas "Ptri Duymi dues Trag." quidbet eorum infolidum vno tawenfoluente alij liberentur dent, & foluant nob.viro T^colao Theodo de Spaleto prefenti,& recipienti profe,& .* viri nob. Duymi Theodosijfuifrjtns,
& eorum heredibui,feu eorum procur. duc.auri in aura 1260 boni auri, & iufliponderit in duc.folumodo , & non in alia re in quatuor termini* vid. ducat. 315 i in-,
aura bine ad StniumfecHndum T^at.D.J^.Iefii Ch.prox.vent. duc. 315 aun in aura
hincad tertium feflumnat.D.T^Ief.Ch.prox ven.duc.^i^ aari in aura bine adquartumfefl.nat.D.T^.I. Ch. prox. vcn. & reliquos duc. 315 auri in aura in quinto felo
oat.D.T^I. Chr. prox.ten. pena quarti plurif & expen. in quolibet termino. Et in-,
cafu quoprefatis Duymo, & T\(jcolao Theod.perpred.ofto nobrag. non eritfatisfaffumdediftaqriantitate n predifits tcrminis , aatintotum, autin parte , quod eifdem Duymo , & 1<colao, & eorum htred.ftt licitum , atque poffint coger & conflringerc, & cogi , ac conflringi facer prefatos Ztgarn, Zore, frfe, Marinum,Luca m,
Blafcum, Donatum, & Stephanum dues Tr. & queralibet eorum infolidum realiter,
& perfonaliter in Curia Tr.Spjl.Rjg.Siben.lad.Segnie, fenetiarum , & in
qualibet Curia cuiuslibet Ciu. terra, & lot i, & coram quocumque & quolibet ludice vfque ad integranfatiffatlionem pred.quantit. cum pena , & expen.ac damnis,&
intereffe renuntiantes prefati ofto dues Tr.obiigati ex certa fcientia , & exfreffe benefitio legiim , quo liber homo ob es alienum obigari non pojjit ois conftitutionibus
deplnribus reu debendi, Epiftole D.^driani dcpluribtufideiufforibus, beneficio noue
conflitut-dc fidcinff.& omnibus alijf benefitijs,& fauoribus,tam turif Canonici,quam
ciuilis, ac municipjlibm , acflat-itorum, reformat, & confutt. Ciu. Tr- & cuiuslibet
alterius loci ,(en fori, nccnoa ftrijs quibiu pred. QUO dues, [eu aliquii ifforum pofjent
contrapred.facere vel venire . T^c non renuntiantes exception! aliter fuifle ditJum,
quamfcriplitm, vcl aliter fnijjcfcriptum,quam diftum admaiorem eautellam prefati
dues Tr. fuperius obligjti ponte , & ex fcientia iurauerunt ad Santfa Dei
Euang. taftis fcripturii S act , omnia, &ftngulafupsta attendere , & obferuare &
in nullo contrafjcere , vel venirefub pena pred. & preftitifacramenti & hoc profatisfatJione , & emcnd.ttii'ne certe quantitatif pannorum , & fitftagnorum pred. fiU
Theodosij accep:ofum de domo vin nob.Ser ^/ lacobide Tr.per quofdam Trag.
& fententiat.per R.mmD.l5em tune Efum Zagrabien.& ficarium Regium in paiti Dal. & Cro. que fententia lata fuit per pref. D Efum Zagrabien. fuit confirmt
fer Hegiam Maieflatem Hung.

lotelb giorno ilConfglioelefleMattco di Michel Chiudi Sindico per

obligar il Commune con le iteflc claufule ,'e rigori al ibllicuo delli otto obligati , ne fegiu l'inftrumeato , chc nelle predetrc noce fi troua, & alli 18 di;!
inecicfiino mclc tu electo Ambafciator al Bao per notiricarli la fati.sfottione
Ih'puiataconliTeodoiij ; cos per non perder li molini comame aliaC'ommiiiii-

Di Trau.

367

munira ricorrer modi inoliti per fatisfare alii debiti contrat nelle palate
diflenfioni .
Rolliuano in queto mentre le fconde reuolutioni d'Ongaria da me nella_
predett'opera riterite, che ufdtaronp anco in Croatia, e Dalmatia di nuoup
la attion Bofnefe; poiche haucndo Sigifmondo nclla fu prima venuta Knino voluto catigarc quelli , c'haueuano hauuto parte nella morte dlia Regi
na Eliftbetta,e percic^confifcati li beni diucrf Zaratini,e tra quefti Ludouico de Matafari , che'benche abfentcconf'eruaua il titolo di Cont di Trail,
come nel Mcmoriale di Paulo Jegge ; fece perci il R varie dite in diuerfi
luochi di Croatia, dimandando fufidio di genti, e daan', efe benenonf
troua memoria done fi radunaTero , trouaf pero nelli Confegli di Trau, ehe-
Ji 26.Maqgip IJ97- perla vennta del R doucfl- cllcr apparccchiati danari,
&inquelfidiSibenicoli8.Npuembre fuflequente , che per la venuta del R
Sigilmondo doueflero li villici dar 1 2. bou , e 50. caftrati , e per ogni cafa_,
vnagalina,e g.oui, eli 14. Gennaro 135)8. che fiano mandad Ambaciatori
Knino al R, e che fe venifle Sibenico li foflero donati 500 ducati d'orp in_.
vnatazza di valor di 20. duc. furono anco pi volte contribuiti danari da_
Traurmi al Bao , e mandati baleftrieri ; e perche li Bofnefi s'erano vniti con
Turchi , Sigifmondo ricerc li Dalmatini , che l'imiiaflero balcftrieri , come
dalla lettera fcritta Traurini regiftrata nella predett opera De Regno Dalmatiz ? Croatia: al lib. 5. cap. 3. apparue & all'hpra li Traurini gl'inuiarono 20. baleftieri li 25. Aprile ijpS.per vn mcfe, e li Sibenzani li 6. Giugno 22.
baleftrieri.
Ncl medefimo tempo ritornarono pullular fofpetti tr le fattioni delito
Citt Maritime, & in Spalato cominci il tumulto Ji 22. Giugno; con la qual
occafione , eflendo ate fatte il medefimo giorno certe ingirie al Commun
di Trau , che non vengono efprefle quali foflero ; perci da Damiano de Naffi Cont di Trau, Giuaici, e cinque Saui; elctri fu comandato Doymo lacxa, Mattio, e Francefco fratelli, e figlioli di Pictro Matuglich , e Mari
no de Cuteis da Spalato , che doueflero partir da Trau , li 27. del mdefimo
mefe fegui la fottofciitta fentenza .
1398 Ind. 7 die 27 wcn.litni; . Cum hocfit quod not Damianus de T^ajji de ladra
Comes Ciu.Tr. die 25 prefentu menfispofl ^ iaiffemus extra pont terr*
firm<tfpaciatum vna nob.virif Ser Ceg* Jofeph, Ser lobi , & dura reuerteremur verftti Ciuitatem > & eramus ad caputpontii terne firme, vnu cum diui , Ser
Ciga, & Vrfio, T^icolaus Stepi Diiymi mis Trag, venit ad noflram prefentiam , &
nobu dixit irato ammo , &fuperbo > quareexulattit Lupolacich , & nos eidem T^icolao refpondimtti quod nobu placet , & diffus T^ic. nobis dixtt non babctis libertattm , ipft non tbunt , & not tune diximus eidem Jjcolao ipfi tbunt , & d. T*Jc,
dix!t non tbunt, & tune eidem f^c.mandauimus,quodfubpena lib-, paru, ire de.
beret ad domum fuam, & quod de ipfa domo recedere non deberet abfque nora licentia, & mandatofub penaprediffa , &faUo eidem diffo precepto ipje T$e. a nobi re
ceIt cattfa cund Domum , & dumfuit ipfe T^/c. adporiM difti ponti vbifedcbat Ser
.'. anatas de Cafoftis Index Cois dixit eidem Ser Donato vos exulaflt Licendilcich,&
: Donatas eidem repondit, fi che l'hauemo bandiz , &"dfnT4.ic. refoondit
. \\\ non andar, & d.Ser Donatas dixit >elli andar, e anche ti andaratic le te_
le le comanda, & d.^c.refpondit eidem Ser Donato , e tu menti come traditor,

clli

}68

Delle Memorte

elli non andar al to defpetto, dicendo diflu T^colaus verba pred. invillipendium ,& vitlupertumnvftriComit tus, & regiminis Tr. quifjctcm MaiesJ. Regs
yngarie in bac parte reprefentamus , & confiant predifta omnia, & fingula ditta
fuijfe, U" effe partira confeffione d.l^colay, & partir legit.fcrit.probat.pro vi h<tct
& alia in nolis voftris , & noflre Curie latas continelur , & adboc vt d. T^ic. de nobis non prsumt dicerefimilia , peiora ; fed vt eius ipftas pena alijs tranfeat iru
exemplum . Ideo nos Comes antediflas Marinas Petn Donatas de Cafoftis , & ~
thens Tetri loj'eph ladites dicimus, condemnamus,&fcntentiamus, quod dittus T$coau'fit onfinalus extra .& diftnftum Tr.& Sminus perfpattum duorum men
fium prox. vent, incipiendo die 29 presents menfis , ita quod durante tempore dittornmduornmminfium d.'Nj.cotausnon audeat, prefumat ventre citra Sminsij
verfus SpjLit. vel Cpfatn , jed vitra Sminsij pojfit ire quo voluertt fab
ib. 200.
E come , che dalle parole cfpreffe nel volgare fi conofce , che commoffi gl'humori de Cittadini s'incolp-uano di gi di tradimenco , cos fegui nel mcdefimo giorno in Spalato aperta feduione, nclla quale firono vccificerti
Cittadini, & altri cacciati fuori,li quali fuggendo Trau il medefimo giorno
li fu permeb di poteri iermare , com'anc a tutti gl'altn, che fuggiflero per
l'aunen ir .
In quefto tumulto di Spalato s'interefs il Conte di Cetina, che di gi s'intendeua con Heruoye Voyuodadiltoha, che rifedeua inKelmo horadettoHerzegouina, li quali tauorendoii tuorufciti , feguiuano vari fattioni,
che da Paulo nel uo Memorialc vengono rammemorate , e fe bene in quelle^
s'intereffarono li Traurini , nondimeno in Trau non fegui dilurbo di conflderatione .
Andaua in quedo mentre Sigifinondo necefitofo di danari eftorqtiendone
quanti pipoteua dalle CittdiDalmatia, e come che da Trau nelloftato
potiero, rfel quale trouauanepoteuacauarpochij cos con l'occafione,che
gl'Ambalciatori di Spalato vennero tronarlo per dargli parte della folleuatione feguita li fece confentire di contribuir ducati 3500. d'oro per la fefta_,
diS. Lea 1 398. eperciofii fatta la talla dellaCittde doi lldi per lira , e^
l'elimo afcefe alia fomma di L. 4421 5. 5 . e l'anno feguente volle reftituir Pa
go all Zaratini con lesborfo di 40. milla ducati da ffer pagati in diec'anni ,
che ppi anco dclufe ; come racconta Paulo : onde con quefte maniere di trattaredifguftandomolti, andaua perdendo il crdito, ediede occafione all
mal contenu d'vnirfi col Re di Boina tauor di Ladislauo Re di Napoli ; e fi
nalmente confpirando con gl'altri li fglioli del Palatino Gara , ch'erano fuoi
intimi , e Bani , e V.Bani di Dalmatia , e Croatia lo tecero prigione , como
icriuono gl'hiltorici Ongari; ma non cfprimono il tempo dellaprigionia, o
vencndo otato nelli Confegli di Trau li 16. Febraro . fofle diferita_
l'ambafciata delinata per Ongaria, fino, che fi fentifle altra noua ,' & all 22.
dclmcdefimomefe; cneeflendo ritornaro alia Contea per il fecondo anno
Damiano deNafi, non felipoffiopporre , che non oH'e confermato dal
Re; fipu da quefte note congietturare, che per la noua dellaprigionia del
R e fofle diferita l'andata degli Ambafciatori in Ongaria fino che fi riccueTo
maggior certezza dell'auuilo , il quale hauuto fofle poi vietata l'oppofitic -.c
al Cont fe non fof.c confermato dal R, , che ftando prigione non po:c: -,\ ,
onfermarlo ,

Di Trau.
Nel principio del tumulto di Spalato , fi come quelli nobili , che fu^girr.
no fi riconerati conli loro dipendenti in Tra, cos quclli, ch'eta.
no rimati dentro haueuano ricercato li Traurini d'vnirfi in lega con loro,
che li fu denegata li 29. Nouembrc 1398. & infierne procurato di tratta.pace tr loro, e grdtrmfcci , come fecero anco li Sibenzani , eliTrau
rinifeccroinftanzaauanti il Re, che caftigaHe li colpeuoli della folleuatione non incolpaiulo alctma dcllc parti per non moltrarf partial!; nondimeno, opera le^a denegara, o per il ricoucro de fuggiti , nons'aitenn?.
roliSpalatini d'infcltar con barche il territorio di Tra; perci ftirono etpediti Ambafciatorid Chlifsa, e Spalato \ii6. Gennaro 1399. e perche egui poco doppo la fopr'accennata prigionia del Re , tanto maggiormento
s'irritarono gl'animi d'ambe le parti: onde fncceflero danni viccndeuoi,
de quali tra le fcritturc di Tra fi trouano alcune meraorie.ch'in'foftanza con.
tengono .
Che gl'eftrinfeci di Spalato vniti con Traurini depredalero doi volte la_
Villa Crueuiza, el'Ifola di Vragniza, ch' erano dell'Arciueicouo , leterre dell'Abbatia di San Stcfano , e'delle Monache di San Benedetto , ammazzate , e ferite le genti conduceflTcro la preda , e gl'animali Tra , coins in_.
luoco ficiiro ; onde l'Arciiicfcouo , Abbate ricorfidaKBano, otcennero
lettere citatoriali contra la Communita , che douele comparirc alia ua pretnza Knino ; alie quali li Traurini ritpofero , ch'in vigor de Priuilegij Re
g) non erano obligati di comparire al tribunal Banale; ma che, chipretendciKi alcuna cofa da loro doueua compatir auanti U Corte di Tra , e profcguir il gitiditio fino alie due fentenze , e quelle feguite chi fi fentiTe aggrauatopoteua appellarfi; m al tribunal Regio immediate, e non al tro .
Onde comparb'l procnratore dell'ArciuefcoHO auanti la Corte di Trau infto per il rifarcimento de danni fatti , e Grifogono de Zadulinis Cont , con
Ciga di Giofeftb , Mladin di Nicola , Simn di Nicola, eGiouannidiMartio Michaelis Giudici terminarono alia prefenza di doi Canonici di Kni
no, e delli Nobili Gregorio Budoeuich de Vfulize, ePietro Racich huominiRegi) li 6. Luglio 1400. che 12. Nobili Traurini doueflero giurare_/
folennemente fopra'l Crociffso, efcrittura facra foprala pianca rotonda
in piazza, che'l danno , che s'aflerina fatto non fofle flato fatto dal Commu
ne, o verodifuordine, e non giurando reftafle il Commune condannatoin^oo. ducatid'oro; ma giurando reftafll- aiTolutodaU'iuftanzadeirAr
ciuefcouo , riieruandoli ragione contra ogni particolare , ehe conftar poteffe, che haueTe fatto'J danno .
Li 12. depiitati al giuramento comparuero all'hpra deputataattorno !.x_.
pianca rotonda; ma pcrche'l prociu atore deH'Arciucfcouo era parti to, non
volendo aucntire alla fcntenza , non giurarono , e l'Arciuefcouo di inioiio
comparue auanti'l Bao Paulo, e rinou la vccchia prctcnfione de confini , &

Doimo CegaSindici de Traurini li i ^.Ottobre 1400. s'appellarono auanti S.

Macliaaiell'eftefa dcllaqual appcll.itionc fi deuono oiferuar due cofo . L'vna,
die li Sindici fi dichiarano d'appcllarfi a ll'vfo di Croatia col gettar il capucc:<; in .crra.L'altrachc dimandaronotcrminelimgopcrpotercpariraut'il

R,

j 70

Delle Memorie

R, ch'era fuori del Regno , equeftof all'hora ch'vfcitodi prigione s'era

ritirato in Boemia da doue ritornato armato entro in Buda, come dalla fenenzafauoreuoledTraurini feguita in abfenza dell'Arciuefcouo fideducoj
che nell'Archiuio .
Tro nob. & prud.vtrk Coite Ciuium noflrorum Trag, contra Reu. in Xpo pat. D.
\Andream Urchicp.Spalat.
Iudicialis
Sigif.&c. Damm pro memoria quod Blafcus Marini, & Donatm jluguflini de foftif pro nobvirCoite Ciiunre Tr.cumjufficientibus procurii liberis in forma publi
ca per manus Guilielmi Francifcini de Dobrolino Ciu.BeUun.pub. Imp.au ft.not.ac notarij iur. d.Cois Tr.confeft.& contra Reu. in Chr. pat. D.^indream . Spal.
congruis diebus fan ftarum fesli Epifaniarum Dni legitime fieterunt in termino nofre
MJfpecialtmprefentia,quiiuxta contint"tia literarum Magifli i Taulij filij " de
Zeechpred.Dal.& Cro.Reg.nrorum V.Bani adiudicatoriarum , & Francifci Lucij de
S.Genefio nouappellationaliumfuperfufto in eifdem contento difcujfioneni receptari ,
qui noftram specialem in prefentiam non venit , neque mifit ; fed ipfum D.jlnd.
. in iudttio commifimtts fore quietum fife rationabiliter non poterit excufare .
Dat.Bude 35 Sanftarum predift. . D. 1401.
Tr Ii fopr'accennati danni vicendeuoli tra Spalatini , e Traurini oecorfe vn cafo particolare , che tra le Scritture di Spalato notato , cio , chej
quattro barche rmate Spalatine , venidero di notte , & entrafiero nel por
to di Tra per diotto'I ponte fonando le trombe , e faettando le porte dlia
CittcondiiceTeroviavnbregantino, chetrouarono delli loro eltrinfechi ,
ferendo gPhuomini , che vi trouarono dentro ; del quai fatto fe ne troua_
rincontroin vn fragmento fenza data del tempo d'vna;protefta fattaauanti
la Corte di Tra dalli eftrinfeci Spalatini , e Paulo nel fuo Memorialo
feriuo .
1400 die Veneris 29 oftub.Spalaten. intrinfeci cum Clijfenfibus . illis de Toglicio ,
& Radobiglia dederunt maximum confliftum Tragurien. verberantes multa animalia, concernantes villas, occideiCtes , ac captiuantes homines , & nobiles , & popula res inter quos captiuatifuerunt Ser Stipe & fratres,& filij q.fer Tetri de ZigU
dilti Sciliociacb , Ser lacobus Sciobote , Thomas zore , filim Marmae , Vitus Ma%arolich , & Tapar ocicb , & jiugufinm q. Ser locle per Spalaten. manu
fala in Ciu.Spalatifuit truxidatus,& deindepro maiori cmtemptufubmtrfus in mariprope Ciuitatem .
1 400 die 3 xbris Ser Andreas Ma%pi , Ser Tacla Maricicb, & Iufcha Tetrachi nob. Ciu. Spalat. & Ser Supe Tetri Zi\is nob. Ciu. Trag, qui eadem die intrauerunt cummultis Equitibus Croatorum videlicet Cetine, Clifjt, & alijs Dalmatinis
vid.Sibenicen. inter quos fuerunt Ser loes Mifficb, Ser Gregorih Dragoni^o , &
Ser Stepbanus Cichinifuerunt per Spalat. intrinfecos interfefti , &fimiliter
Croatorum vid. Cetinenfium , quorum cadauera iacerunt in platea d.CiuihSpalati
per duos dies & vitra .
Die Sabbati 1 9 men.xbris Communitas ladre accomodauit Coiti Tr.galeotam fuam
in defenfionem eorum,& in ojfenfam diftorum Spalat.qux galiotta die prediclo quafi
in meridie cum genu Trag.nautis videlicet, & balilraris fecejfit dportu ladra, cur
iusg.tleotc fuit patror.m Ser Blafcho Andre Trag.

Di Trdnl
371
Eodem anno 1 401 die ' 4 Jrebt uarif Spalaten.intrinfec vna cumgentibus V.
Bant fcil.Clien. Toglicien.&alijs combureruntmolendina , & quaft toturn trrico
rium Trag.& predatifunt multa animalia eorum, ac multasgentes captiuauerunt in
ter quos fuit captmpresbr laiobm Canonicum Tr. & die Veneris 18 martij eiufdem
anni retro ctffit ipfagaleota U portum dulla pereofdem Trag.
Pochi giorni doppo Ii fopradetti danni fatti da Spalatini Traurini fegui
la pace > l'intrumento della quale fi troua originale col figillo pendente*
del Commun di Tra appreffo'l Signor Girolamo Cindro in Spalato del feguente tenore .
In Chrtfti no: am. *An. nat. eiufdem 1401 Ind.9 Reg. Screnifjimo "Principe , & D,
Sigif. &c. temporibusquidem R.mi in Xpo pat. & D. Andre D. G.Archi. Spalat.
M.'i Viri loes de Gara Hon. Com. Ciuit. Spat. Egregij & nob- viri D. Tauli Machalieh Regnorum pred. Daim. & Cro. V. Bani , non C ime. Spal. bon. Totis nobh
liumq. vir. D.U. Staniche lois , Vjcole Crefle , & Crifiani Marci lud. honor. Ciuit*
pred die 1 3 men.febr.
Cauernofe arboris pomum , quo primus humani generis deceptusEua extitit me*
ante poeritatem norm guflu confimili tojjicauit ; vnderamufculi vitiatis ra
diebus propagan, vitijf carerenonpount, quare in ortginariam hbimar culpa/ru,
& rcflexibiliter protoplafli iaculis vulneramur, & lictt Dei, & hominum me
diator pofl incarnationis xnifterium primo appofuerit vulneri medicinam , eiufdem to
men humani generis inimicus laborat nihilominus & molitur continu pacem inter
fitios adoption!s effufam fraude deceplibtli perturbare ; vnde inter Commune Ciuit.
SpaLet homines Ciuiueiufdem ex vna parle,& Coe Ciu.Tr. & homines Ciu. eiufdem
ex alteraparte occaftone multorum fpoliorumcombuflionum , incendiorum & dapnorum hinc inde fatlorum tantum fcandali materiamfeminauit , quod inter vtrafque
Ciuitates guerra maxima e exorta . Ule tarnen qui em , & humilitatem dilexit,
& inter fuos Apofloios predicauit , quibus in hereditate dimifit dicenspacem meant
do obis , pacem meam reliquo vobis vtrafque Ciuitates pred.ad ipfam pacem pais,
remifonibus ,& conuentiontbus infrafcriptis humiliter inclinauit. Hinc efi quod
R.n*' in Xpo pat. & D. Andreas mifer. Diuina Archiep. Spalat. profe , & fuis fucceff. & vice , & nom. fute Ecclix Spalat. ac aliarum Ecclefiarum , & monafi.eidem
D.Arcbiep.fubieft.& nob.viri D.D.loe s Marini,& Deffa lacobide Spaleto Sind. "
proc.Cois & hom.Ciuit.SpaUhabentes ad omnia & fingula infracta plenum, &grle
mandatum grali Conf. nob. Ciu. Spal. vt de dio mandato patet publico Sindicatu ,
& procuratoro instrofcripto,& publ.manu Iacobt q.Vbertini de Tuglienftb. de Pla
cera not.iur.C01s Spal.pred.mi.Ind.& die 1 men.febr.fupti a me not. infraso vifo,
et lefio recomendato per literas recomendatitias regiminisSpaleti ib i datis die i^dii
menfisme not. infraso vif.& lee.pro fe tpfts,& vice,& nomine difii Cois,& homi
num Ciu.p ed.ex vnaparte,& Reu.in Xpo pat.D.Grifogontts mifer. Diurna Epus Tr.
profe,& fuisfuccejf.& vice,& nominefu* EccIa Tr.& aliarum Eccl.& monafl.d.
Ciu. Tr.ipfi D.Epojubiefiorum , & idem D.Grif. Epus & nob. viri Di Ziga lofepb ,
'Paulus MarmifMirfa Maurificla Tetri Micatij S india
& hominum
Ciu.Trag.habentes ad omnia, & fingula infrasta plenum ,grale mandatum Tr.
vt de ditto mandato . . . .Sind.& proc.Franc.de DobrolioCiuis Beun.not-iur.Cots
Tr. u predifits mili. Ind. & die febr. me not. infraso vifo , & leo
retomendatitijs DDrComitis & Ixi,Cin.Tr,ibi datas die x inftantis men.febr. mi.fupsti
a 2
me

372-

Delle Memorie

me not.&c.vif. & lec.pro fe ipfis , & vice & nomine Cois , & hoium in. Tr. ex
alia parte mediante interpofttione bortamine,& trafiatti Egregif & nob.viri D.Tau f.Banifupstipro bono , & pacifico flatu cmodo , & vtHtate vtrarumque Ciuitaturn Spal. Trag.predifiarumfe interponentis ad infmfcriptampacem; ad infrafcriftalque remiffiones , comcntiones , & paila de eorum propria volntate [olemniter
de unt .
Trimo V d.quod modo, & deinceps omnes,& ftnguli Ciues,& difln finales Spal.
$ iibrre,CF fecuriter cum eorum bonii,mercibu,rebu,& fine,ire m Cim. Tr &
j,*r e.ti? (<ifi>-fil'm,ibiq.flare)& libere redire ad eorum libitum voluntatis , & con
uertv vs,& fii-j.ul- C<kis,& diflrifi.'alfs Trag pofjint iiber.& [ecurtrr cum eorum
bonis .nnbus,& fine ire m Ciu.Spal.& per etm dir.vbn\.are, & redire ad eorum
libitum voluntatis . Item quod omnia, & finguiafpolta . combuftiones incendia,
iniuriA, & dapna, & omnia crimina, di lifta parna , & magna , offcnfof , & excejfus
generis cuiufcumq. commta, & perptrala , tarn per mare quamper terram per
Tr.feu per homines & diftr- fiuates etufdem in dilrifiu Spal. & per Spalat.ad prefens
ipfam Ciuit.Spal.regentes feu per ipforum homines ,& dirifiuales^t alios quofcumq.
quifuerunt in eorum comitiua contra Tr, vfq. in prefentem dicmfafia , & commiffa
in dirifiu Tr. & Spal. principio prime nouitatis occurfa in Ctmt.Spal. que fuit iru
1 398. vfque in prefentem diem remittantur , aboleantnr , & caffentur , & ex nunc
pro cais abolitis, & remiffis habeantur . Et quia per difias Coites, feu fpecialcs perfonaseai undent perpetuts temporibue nulla fiat ruent to de predifiis: facientes difii
Sindici , & procur.Spalat. & Tr. ad inuiccm vna pars alteri , & altera altei i notai-

feruatis difiisSpalat. omnibus ,& fing, iuribus , & afiionibus qu , & quoi difii
Spalat. babent , feu habere poffent contra omnes , & fingulos Trag, qui die -Xbris
proxim pret.intrauerunt Ctuit. Spal. & contra eandem Ciuit. venerum ad deflru.dioncmCiu. eiufdem; qua iura, tir afilones d difiis remilfionibus pemtus excludantur , r excluja effe intelligantur . Item quod fiat generalis remifpo de omnibus,
tirfingulis damnis , fpolijs , combufiionibus , incendias, & offenfis laus fafits ,
tifpetpetratis per Trag- eorum diilrtfi. in dirifiu Spal. tar.tum in villisvid. &
poffeff. bonis, Trebue, & hominibm Ecclefta metrop. Spalat. tir aliarurn Ecclefiar um tir monal. tempore di fie prime nouitatis citra . Et conuerjo fiat
generalis remiffio de omnibus, & fing, damnis fpolijs, & combuil. incendias,
& ojfenfi illatis ,fa fiis, & perpetratis per Spalat. tir eorum difln finales in dirifiu
Tr. m villis vid. tir poe. boms, & rebus, & hominibus Ecclte maioris Tr.tir ala
rum Eccle).& mona.Ciut.Tnd, difio tempore difie prime nouitatis citra,& ex nunc
pro rcmifs, & cais habeantur,facientes difii Dm Jtrcbiep. Spal. & Epus Tr. nomq.f.* vnus alteri, & alter alten finem remijjionem refutationem ,& pafitim de vl
terius in perpetuum altqutdnon petendo de predifits , feu aliqiio prcditlorum., inteliigendo mhilominus , & declarando , quod in difia remiffione non apmhendantur i
includahtnr, quinimo potius excludantur , & exclufa effe intelligantur lacs, queflwnes , ville jtlbohe cum depeudentibus , & connexis ab eifdem pro quibus Ecclesijs , & monafler. Spalat. d. D.<Andr.^rchiep.& d. Sind. Spal. vice ,& nom. d.
Cou Spal. promiferunt de ratihabition, &e couuerfo pro ipfis Ecclcsifsmon.Tf.
d. D.Epis Tr.& d. Sind. Tr. vice, & nom. d. C ois Tr. promiferunt de rati bahitione.
Item quad oes, & finguli proceffus aulles , & criminales fafii per , feu regi
me Trag. & Qtnne & , quod ail um effet pergrile conf. Ciu. Tr.Jeu pi r alios
liber.

DiTra.

375

Ubertatem babentes diclo eonf., vel per curiamfeu regimen ciufdem Cin.cotra quofcumq.& diritluales SpaUam laicos, quam clericos & contra eorum botta mobilia
& abilia ditla nouitate > citra cafTentur , aboieantur , & remittantur, & pro caffts , & remiffls habeatur vigore diutorum patlorum . Et omnes & fingir
liproceff.ciuiles,& crimin.fatliperCoe, feu regimen Spalati , &omneid, & te
tum quodalumeet per grle conf.d.Ciuit. Spal. jeu per altos Ubertatem babentes
diao Con/, vel per Curiam , feu regimen ciufdem im t. contra quofeumque tues
& diritluales Tr. tarn laicos , quam clericos , & contra eorum bona mobilia , &"
ftabdia ditla nouitate citra caffentur , & aboleantur , & remittantur , & pro caffis , & remiffis babeantur vigore diSorum patlorum . Item quod Cot Tr. debeat > &
teneaturreituere , & reflitui facer Coi Spal. omnes , & (inzuios villanos insula
Sioltdt, cum omnibus ipforum , ac etiam aliorum quorumcumq.oonis, rebus , & animalibus ditla infula accepta > &leuat'vs, &fialiQuis ipforum villanot um )ponte
nollet in ditlam infulam reare, quod d.Coe Tr.non debeat eum,veleos in eorum Ciuit.
feu diflr.modo aliquo retiere . Teneatur etiam d.Coe Tr. & debeat in continent! Iibere relaxare homines Spalat. ibi captiuos exiflentes .
Item quod Tr. tarn Ciues, quam dir. & habit. Tr. vel in dir. modo in an
tea nullo modo, nulloq.auefito colore debeant facer , feu fierifacer aliqua dapna,feu
predationes palam , Vel occult in dislritlU Spat. & fi aliquis Tr. feu habitantes Tr.
velineiusdiftr. feu aliqui ibidem fe reducentes , ant de Tr. vel eiusdifir. exeuntes facerent aliquod damnum, feu predam in dir. Spal. & tales delnquemes iuxtaeorumpoffecapipoffent, quodpuniantur , & puniri debeant ficuti ditla damna
feciffentindifiritluTr. & fi api non poffent, & eorum bona mobilia, feuflabilia
ibidem reperiantur, quodfuper ditlis bonis fiat im ftimm.trium dapnapaffis, &
conuerfo quod Spalat. tarn Ciues , quam diflritluales & habitatores Spal. vel iru
dir. modo in antea nullo modo nuUoque quefito colore debeant facer , feu fierifacere aliqua damna feu predationem palam , vel occult in dir. Tr. & fi aliqui
Spal. feu habit. Spal. vel in cimdifiu Jeu alij ibidem fe reducentes , auf de Spal.
vel.eius dir. exeuntes facerent aliquod damnum , fen predam in dir. Tr. &
tales delinq-cntes iuxta eorumpoffe api poffent , quod puniantur, & puniri de
beant fient ditla damna feciffent in diritlu Spat. & fi capi non poffent , & eo
rum bona mobilia , feu abilia ibidem reperiantur , quod fuper ditlis bonis fiat ius
fummarium dapna paffis . Item quod Tr. debeat mandato D. Tauli H.Bant iru
perfona D 71 Regis , & Banifra dies . idem D. V.Banus Tr iuerit ex
peliere & repudiare Ciuit. & diritlu Tr. os , & fingidos exititios Spal. & eo~
rum familiares exceptuatis dominabus & filijs t % annis infra , & quod nullo tem
pore palam , vel occulte debeant aliquos exititios SpaLnec eorum familiares recepta
re vel retiere in Ciu.Tr. vel eitts diritlu fine licentia , & expreffo mandato eifdem
Tr.fatlo,velfaciendo per literas D.t^Regis & Bani hoc efl per vtrafq.literai eorundem in futurum fiendai . Item quod Spal. debeat & teneatur relituere ipfis Tr.
oes, & fingulos captiuof Tr.vfq.in prefentem diem captos, quifunt nunc in Ciu.Spd.
totam predam ipfis Tr.in eorum diritlu acceptant vltrima vice , vid. illam predam ,
qux ad prefens efi per manus D.V.Bani .
Qttam pacem, quai remiff. & palla , & qu* omnia, & fing, fupsta in fingnlis capitulis hums contrarius contenta ditl& partes adinmeem ipulantes vna alteri , &
altera alteri vice & nom.q. f.* promifs. - fub pena duc 5000 auri . , . .cuius medie
tas,fit Camer e Regalis,& Ban. . . Iubentes dill* partes depred. duo fierifimilia insirapub.vnumvid.manumeiFran.not.infrastidan.d.CbiSpal.cumfigillo . . . . %

& aliud

574

Delle Memorie

& aliud manu Mag.Tbome q.Collutij de Cingulo not. tur. Cois Spal. " um de
preditlis omnibus, & fingulis rogaUdand.d.Cois Tr. Aafuerunt bec in Ciu. vcteri
Spalat. inaudientiaArcbiep.Valat.pref.Reu.inXpo pat. D. Antonio mif. Diuina
Epo Seiben. yenerabdique viris D.fte Laut. Abb. mon. S. Laut, deprope reglan. D.
Damian/ Varuosij prbri , & Can. Spal. D. Sogdano Domint a Can. Spal. D. Tficolao
Carlieb Can. Sctb. DMichaele Budtslant presb. Can*Scib. D.TSljcolao Stepb.Can.&
presb. Trag. nob. viro Ser Marco Domtnici , & Ser Stephana Stagni de Spalat.
tejiibus ad premia babitis vocatis , & rogatis , & nob. viro Ser Marino
Duymi de Spaleto confiliario examinatore . Ego Marinus Duymi Confiliarius ,
& examtnator .
Cosi dalla neutralit , che da principio profeflarono Ii Traurini fiirono
trafportati alia partialit , ed inheme con Sibcnzani , e Cetinefi tentarono
di far rientrar Ii Spalatini; il che efsendo malamente riufcito fi tirarono adoffo lo fdegno del Bao di Sigifmondo , che creato Conte di Spalato , & il V.
Bao Podeft li protegeuano; onde doppo patita la depredatione della..
campagna, & abbrugiamento de molini a conuennero accordare nella ma
niera deferitta nelli oprafcritti capitoli ; oltre di che furono contribuid ad
efso Bano duc. 200. d'oro li 8. Marzo fufsequente : li quali gli deuono efser
ftati dati per pena , fe bene non viene ci efprefso , & il medefmo giorno f
jimandata la Galera Zara con ringrat iamcnto.che vi capit li 18.de] mede
fmo mefe , come feriue Paulo : e come che nella pace vengono mentouati li
vicendeuoli danni , e prigionie ; cosi viene efprefsamente ftipulato, che foffero Iicentiati gl'eftitij cn'erano ftati caufa della guerra ad ogni richiefta del
V. Bano , dal quale hauendofi riceuuto lettere li 28. Marzo , f decretato di
dar ogni buon Configlio ad eifi efititij & inuiarAmbafciatori doue inuiaranno gl'altri Dalmatini al trattato della pace ; dal che il conofee , che fi far
trattato di far pace trali eftrinfeci, & mtrinfeci di Spalato, la quale pero
non fegui all'hora, m in altro tempo, come fi riterir pi auanti ; fu anco riffoluto nel Configlio li 2o.ApriIe di pigliar ad interefse di lo.per cento li 100.
duc. che mancauano di pagare gl'nredi Teodofij , e ch'in ogni maniera fi
douefse ricuperare il braccio di S.Giouanni , ch'era impegnato Zara : cosi
prima le difsenfioni tr Cittadini , e poi la guerra cos vicina con Spalatini
haueuano ridotto la Citt in ftato molto pouero .
Fluttuauano nello ftefso tempo le rifolutioni dell'altre Citt della Dalmatia poiche in Zara , fi come per la refidenza , che v'haueua fatto Carlo pa
dre del R Ladislauo con Margarita di lui Vedoua, v'erano molti fuoi dipendenti,cosiperleconfifcationiiguitedoueuano efseruene degl'altri, cho
difguftati di Sigifinondo , inclinafsero al partito contrario , e per la denegata reftitutione di Pago , douendo concorrer nel difgufto l'vniuerfale della_
Citt, fopragiunto l'auuifo della fua prigionia , e la'venuta del R di Bofna
KninofecerifoluerliZaratini d'accoftarfi al partito di Ladislauo per recu
perar Pago, come fegui .
In Sibenico variarono l'inclinationi , e fe bene, alcuni Cittadini fofpetti di
nouit , fofscro confinati fuori della Citt : tuttauia la Communit non fi rifolueua a dichiararfi : vedendofi queftaperplefit nclli fragmenti de Confcgli di 25. Marzo 1399. doue f decretato , ch'il Cote nuouo fofse elctto di
gente Latina , e non Dalmatina, e che fia referitto al R di Bofna , e euftodita

Di Tra:

575

ta laCitt; e poi li 25.Giugno reuocata efsa parte,& eletto Filippo de Georfijs Aminiglio di Sigillnondo per Conte; e li ay.Ln^lio eletto P lulo fcrittor
elMemonale , ch'era del parnto di Ladislauo , corne dal medefimo fuo Memoriale fi fcorge.- finalmente liy.Maggio 1400. confentito d'vnirfi co'Zaratini.ancorche gl'altri Dalmatini non s'vnifsero , e concefsoall'iftefso Conte
Paulo autorit di pacificare gl'eftrinfeci di Sibenico .
LiTraurinife beneeranoin lega con Sibenzani, e Zaratini; tuttauiatenendofiSpalato,eChlifsanel partito di Sigifmondo, non ardiuano dichiararfi del contrario partito: anzi all richieile del Conte,e Caftellano di Chliffa H andarono fomminiftrando biade,fale, e vino per vicinar bene : il mefe di
Maggio i4oi.com'anco nel insdefimo tempo ncercati da Michiel Stno Do
ge ai Venetia , rilblfero di pagar certi danni fatti all barche Venetiane da_
particolari Traurini , dalli quali douefse poi efser rifarcito il Commune,e ne
legui 1 pagamento Andrea Bembo Capitanio Genrale del Golfo li 20. Ottobrei4oi. eiduc. 97. emezzod'oro. EGio:figliodeira)troGio:Contedi
Cetina,ch'aderiua alla fattion Bofnefe haueua con quelle fomento moisi la
pretenfione degl'aiianzi de fuoi falarij dlia Contea ai Tra del i 394. ricorfi
perci li Traurini da Sigifmondo ottennero lettere dirette ad efso Conte- ,
chenonlimoleftalse.'im fprezzandoleegli, eminacciando incurfione con
tienne alla Communita li ^.Giugno 1401. mandar il Vefcpuo per trattar feco
aggiuftamento, e con l'sborfo di mille lire s hebbe da lui la quietanza di tutte k fue pretenfioni li 7. del medefimo mefe : & il Conte Gip: vnitofi con^
Tuertko Laticich , e Heruoye fece inltanza per parte del R di Bofna , che s'derifse al fuo partito, md gli fu rifpofto con parole generali, & alla richiefta
del medefimo R li furono inuiati Ambafciatori Knino, & al ritornp loro li
7.Settembre delibrate di mandar Ambafciatori inPnglia aille Ladislauo ,
miando li mandafsero gl'altri Dalmatini, e perche nel medefimo tempo il
Conte di Cetina riccrcaua, che fpifero inuiate barche per impedir le vettoua
glie al prefidio d'Ongari, ch'era in Almifsa fi fcufarono li 7.S:ttembre di non
hauer Galre , ma per non difguftarlo li mandarono vna cafla di Veretoni , &
vn mozo di poluere da bombarda , & all'incontro al mello mandato da Fi
lippo Amiraglio , che portaua buone noue del R li j . Ottobre li furono do
nate lire 20. e quelle noue deuono eTcr tate , che ritornato Siginondo
di Bocmia in Ongaria facerte efercito per venir alie marine , e perchen
eflb Cont di Cetina haueui aflediato Chufla, e con tal pccafione occupata la villa Radofich furono deltinati Ambafciatori al R di Bofna per dimandarne la relaTatione li 9. Nouembre , & infilendo il medefimo Contc^ ,
che fi alzafle la bandicra di Ladislauo, li fu rifpolo li 21 . detto , che q liando
faranno li Zaratini, e Sibenzani lo Hirebbono ancor loro, & ad vn familire d*
effo Conte,che pprtaua auuifo, che fe gli fofle refa Chlifla , fu li 7. Dcembre
promefla la mancia, fe fi verificaua,e verifcatofi poi l'auuifo, furono li 2 2. del
medefimo concede ad ello Cont per munitione diChlifla cento galede di Vi
no : daj che fi conofce , che fi come li Traurini inclinauanp ai dichiararfi
del partito Bofnefe con li loro collegati Sibenzani , e Zaratini ; cos il ti
mor dlia vicinanza di ChliTa , ch'era in poter d'Ongari, li riteneua, la
quale venuta in poter del Cont di Cetina, li fecerioluer dicpncorrer
ton gl'altri al partito Bofnefe , e conuennero infierne con Sibenzani col me
defimo Cont di Cetina , & Heruoye , & in vn giorno medefimo otterinero
Aa 4
li

376

\Detle Memorie

Ii Priuilegij quello de Traurini del feguente tenore, .

T^os Heruoye Regnorum Rafcia & Bofna fummus Foyuoda, neenon loes inter ce
tera Cetina atq. Cliffia Cornes fer Ser. Trine. & D. D. Ojieyam D. G. lllurem
Trin.predii-Rafcie,& Bofne Regem ad partes Dalmatia,& Croatia pro reformandit
certis 'legotijt deputati memorie commendantes tenore prefrntium fignificamus quib.
expedtt.vniuerfis quod cum vniuerfi nobiles Ciues,& Coitos Ciuit-Tr.per nob.vtros
Blafcum ^ndreeMarini,^ndream Zige de Cegis,Iacobum Tacle lacobi dues eiufdem Citixjlmbaf. ipforum [pedales habita conuerfione ad D- 7{- Regtm predittum libertites,iura ,& grattai , donatio tu 5 , & confuetudmes nobis antiquum , & de
moderno habitas fibi ipfts dare poftulaffent , & pro htjs ceteris gratijs inferius
declarandisprefati D. . Regis vexiUa imponere eorumCiuitati , ac homagium,
& iut amentum fideiitatis objeruande affumpfiffent quocumque nos verterimus ad
dominium ftmper nos imitare , & non deferere poticuere . T^os itaque iuftis petitiotubus eorundem inperfonaD. 7i Regis annuentes primo, & princtpaliter iuramus ad S. Dei Euangeliafuper Crucem vnacum dominabus, & contoralibus noftris , & nobilibus , & proceribus annuentibus noflris ipfosCiuesineorumiuribus,
& I' bcrtatibus gratijs , donationibus , & confuetudinibus conferuare , & defen
der fpecialiter tempore olim Ser. Trincipis D.Ludeuicifalicis recordat. R.Hung.
at que III. Regis D.Sigif. R. Hung, qualitercumque haenus pofjeffa apprbamus,
quaTriuegia obtinerent grata, & ratahabebimus inconeuffe, & omnia catera qualitercumque acquifitaprefentibusapprobamus, ZT modo in perfona d. D.
"N. Regis confirmamus. Caterumpromittimusquod in omnibus terris , CYpoffcfftor.ibus qualitercumque per dittos nob. & alterius flatus homines in diftrittu Tr.
yel extra diflriclum quomodocumque poiderent liberam , & jecuramtenendi, &
habendi perpetuo haberent facultatem . Et infuper banc gratiam confemmus .
Qjiod Vlatbus in territorio, & in diftrittu d.Ciuit. manere neque pafculari
poitfub pena duc. 200 auriapplic. centum domino Vlachorum, & totidem muni Tr. Ciuit. & infuper promittimus , & prefentium teflimonio prefat. Ctuit.
aeuramus, quodinnullo nee in aliquibus fuptis excedemus contra ipfos Trag,
fed in omnibus preferiptis, infrastis firma, & rata manebunt fub vinculo iuramenti noftri pred. fed eofdem dues Tr. contra quoslibet defendemus tamper mare,
quam per terram, & iuuabimus pred. nr D. R. atque noflro fauebimus toto poffe ;& infuper has noftras donatione s gratin, & librtates modo premiffo ipfisimpenfas per D.H. Regem Ofloyam , per eiufdem liter. Triuilegiales confirmare,
& turamento ipfius , & Baronumfuorum approbare , & ratificare, & confirma
refaciemus : in cafu autem vbi Ser.mH' Trine. D. Ladislaus Rex ad iftas partes peruenerit ipfius literas iuramentales cum omnibus claufulis,et donationibus qualitercum*
quefuperfuftif confirmare, & approbare faciemus ; nihilominus affumimus,& promittimus quod in cafu nos,& ad quod dominium conuerfi fueriraus,vel quamcumque
tonuentionem cum aliquo Trincipe facer intenderimus et um cum fett ipforum 7>,
Cr cum reformatione siatus illorum ftcutipro nobis, fie & pro ipfts faciemus prefentes autem cum nobis in fpecie allata fueruntper litteras ciufdemD.J^Rcgti appro ba
re>& ratificarefaciemusitn quorum omnium teftimonioprefentes noftras litter Tri
uilegialesfubfigillis noflris pendentibus , & autenttcis munimine conceffimus robortrt . Data Cetina fub Caftro SSin 13 die Madij jn.Di 1402.
A1U Sibenzaoi furono concefsi doi Priuilegij , 1 1vno da Heruoye

Conten
Gioi

Di .

5 77

Giorfimile al foprafcritto de Traurini con fpccificatione dlie terre del terri

torio , che f da OftoyaR di Bofna confermato 15. Giugno, el'altro di
Heruoyefolo, come Vicario del Re Ladislauo > ch'in foftanza condnelo
ftefso .
Li Spalatini, che con la protettione del Bao di Sigifraondo haueuano hauuto auantaggio , e nell'vendicarfi delli infulti fattili da Traurini , e nelli capitoli della pace,non folo perffteuano nel nome di Sigifmondo; m procurarono anco in tal occafione d'appropriarfi l'lfole vicine.e quello, ch'altre vol
te ricercarono dal R, conuenero da fe con l'Ambafc.de'Lefegnani venuti
Spalato li 28.0ttobre 1401. che elegefsero per loro Conte vn Nobile di Spalato con falario di lire 600. all'anno, fala la confermatione del R , o del Ba
o, che hauutala confermatione, foflero compenfate nel falario lire 300.1hte dal Commun di Spalato al V.Calellano, & Ongari d'Almifla . fimile deuono hauer procurato con Corzolani, come dalla loro rifpofta f pu dedurre, ch'originale f troua dal Sig.Girolamo Cindro .
Hpbibus , & Egregias Dnts Iudicibus, & Confil. C'mit. Spal. tnaioribus dileftis.
Slitafalutatione premiffaMaiores ddefti recepimus literas vere dominationis con.
tinentesftnifiram informaiionem vobis habitant , qm nos diximm Capitana Cuiji,
& alijs,qu* credere non velitis de nobis . Verba , qux nos babuimus cum Capitaneo
Cuiji funt h . Ipfe Capitaneuspro parte M.c o. Georgij Balje bortabatur nos , &
rogabat, vtfumeremus Heartum prefati D.Georgij , & tratlaremus cut prius , qui
Vicanus erat ibi prefens . T{os dedimus ei tale refponfum, quodvna vice tenebamur
dare tributum & vnum Comitem habere , & quoi ad prefens noftrtim Comttem non,,
cognofeimus, intendimus alicui refpondere , nift Regi Vng. vel ipfe Rex dibit Co
mttatum, & quoi ex vnaparte petebat ipfe D- Georgius , & ex alia Rex Bofne fine
Voyuoda Cberuoye,ex tertia DThilippus George Aitmratus Regius , ex quarta do.
mini Spalaten.petuntfubfidium ad manutenendum Caflrum ^lmiffipro D. 7^. Rege
Vng.& de vobis alia mentio in vertate noranonfun fait ipfi Capitaneo,ft ipfe Capitaneusplura verba protulit de nobts advosjboc non fun motu noro;jed vt comprebcnditnus potius indutlu D.Georgij Strafmiri,vel eius Vtca\ ij;talcmfufpeEtionem,et
aliamftbabetisde nobis deponattt quoniam mensnoflra femper attendit adbonum
nerum. Halet fliciter, gaudete.Datum Cur^ule die 28 <{..0.11. Ind.?.
Indices, & Confiliar Cur^uU .
S'era in qupfto mentre aggiutaca la differenza , c'haueuano li Venetiani
per l'Ifola di Corf col R Ladislauo, ch' apparecchiaua Taruma per man
darla in Dalmatia foftener'il partito fuo:onde cos per paura di queft'armata , come per la caduta di Chi illa, vedendofi li Spalatini reliar li nel partito
diSigifmondo, coniinciaronopenfar'cafloro : m per l'odio, cheportauano alli loro eftvinfeci protetti dal contrario partito, non fapcuano rifoluerfi; poiche fe bene nella pace con Traurini sera tu-nuto , ch'ad ogn'inilanza del V.Bano di Sigif.fofero licentiati.e che li Traurini maudaer Ambafc. adeflo V.Bano al Monafterio di S. Stefano di Spalato 11 5. Apnle 1401.
per trattar di pacificarli c gl'intrinfcci: tuttauia eflendo peggiorato lo iato
delli partiali di Sigifmondoli eftrinfeci Spalatini per le prentele, edipeudenze , c' haueuano, continuaron ad habitar' in Trati ScjimicLv; per
le barche degVint(incci doue le trouauano; come in fmil cafi

378

Delle Aie morte

uol intrauenire depredarono anco vna barca Veneciana,perci il Doge fcriffe la feguente lettera .
Michael Steno D.G.Dux FenEgr.& nob. viro Comiti Tr.nec non prud.vim lui.
& Conf.Ciuit.eiufdem amic'ts diUfai & dilec. affeftum . Licet informaitfatis effemus
per querei am ,& examinational! faftam in Hinctijs de veritate iniuridt , & damni
iliati Bartolomeo T^igrifciolo , & Socijs ciuibus , & fidelibtts noftr'ts in port
per Gafparumq.TetiiComede Comis de Spaleto caput ,& aliosfuos focios piratai,
Atque predones ad valorem duc. 500 & vitra ; tarnen vt clarius , & matunus poffemus procurari [acere refeftionem , & emendam iniuridt , & damni pred. miftmus ai
artes nalm- nob. virum lacobum Corrario noftrum Capit.riparia Iflria tarn pro haendo clare , & ordinate venttem ret, quam pro procurando emendam iniurite , &
refeftionem damni, qui Capit. nofter riparia nobisferipfit quodfuit in Sibenico, & ibi
recuperan it aliquot ex mercantes , &re m derobatit ad valorem due. 1 6 vet circa
& Vlira hoc d.t egimen Sibentci fecitfufpendi pergulam vnumex dibits predonibm ,
& contra d Gafpat urn, & alios protutit fententiam corporalem vid. condemnauerunt
tos adpenampattbuli , pro vt non dubitamus vobiscjjc natura; poftea nofter difttts
Capit.fuit in Trag. & aidit d. Gafparum , & fciuit ipfum habere ibidem multa bona ,
aliud vob'u obtinere pomit , ntfi quod protuliftit fententiam ,in,& contra bona
difti Gafpari pro refeftione damni, & expenfarumjcd aliquam emendam iniunsjnec
refeftionem damni cum effeftu obtinere valuit : mifttetiam nobis d.Capit. nofter atteflat iones aliquorum ttflium examinatorum in partibtts Dalmatia , per quorum teftimonta , & per literat Sibenicen. regiminit , & alta fsti Cleri > & certifumm veram
effe queream diftorum noftrorum iuium , &fidelium damnificator um pro vt nobts
expofuerum, & Vitra hoc , quod vos datif reeeptum , & dtfendita piratas , & pre
dones prediftos , de quo miramw , conftderantes quod vos tenemus in amicos , & be
ne uolos, & trattarnus veftrates , & veflra nauigia amicabiliter, & fraterne , perfequendo eumnoflris galeis , &totnoftrts expenfis quemlibet ptratam prefumentem
violare , & perturbare hunc Culfum , & habitantes in terris fuis fuper ipfo , ymo ft
nultus amor vel caritasforet inter vos ,&nos , faltem ex inflinftu nature , & ordine
cuiuslibet legis, tm dmin*, quam humane debertis abhorere predones , & piratas ,
& ad txterminium ipforum attendere toto poffe ; qu* quidem quantum nobis molefta
ftnt& quam mali t alia poffemm patinon dubitamut vos pline cognofeere , & proptereavosrequirtmtts , & rogamus quatenm velitis , & placeat talem punitionem
facer de prediftis predonibus,& curfarijs,quod fit terror alus qui relient talia prefumere, & quod babeamos caufam mrito contentan .
Infuper quia debitoresfumtss prouidendi ad indemnitatem , & querendi refeftionem damni noftnrum Ciuium damnificatorum, & feimut ee in Trag.de bonis difto
rum piratarum ,& predonum inam er, & attent vos rogamus vt vobis placeat taliter prouidere quod difti damnificati habeant talem refeftionem damni fui, & expenfarumfaftarum m bonis diftorum piratarum , & predonum quod habeant mrito
contentan , habeant caufam ad noflros fauores recurendi , quos eis minime dene,
garepoemus cum bono) nro. Dat.&c.A.%4ug.x Ind. idefl 1402.
Et in vn'alta lettera replica , che per la parentela , e fauori , c'haueua cflb
Gafparo q.Pictro Com: de Comis , e Ii fuoi dipendenti in Traii non s'haueua
potuto conferuire la fatisfattione dlia fentenza > dalle quali fi conofee , che
gl'eftrinfeci diSpalato erano f'auoriti oltre modo da Traurinij perci gl'intnn-

Dicrinfeci perffteuano ancora ne! partito di Sigifinondo , com'anco li Ragufei

fi conferuauano ; doue nel tempo dlia fua prigionia eTendo ftato fcopnto
vn trattato de partial! del R di Bofna li 9. Marzo 1400. perci alcuni fnrono
caftigati, altri fuggirono,e di queiti fi troua rincontro, cne capitati Sibcnico li 6-Aprile 1400. non foflero riceuuti , come fcriue Paulo . ritornato poi
Sigifmondo in Ongaria , i! Vefcouo di Zagrabia fuo partiale , e Vicario man
do Teodoro Cannico Nuncio fuo , di Emerico Bubel Bao di Dal. & Cro.
e Sclauonia per ricetier nuouo giuramento di fedelt, come fegui in Ragn(a_,
li 12. Se in Spalato i6.Apdle 1402. ch'ancora fi conferuauano alla deuotione
di Sigifmondo . Vcnne finalmente in Dalmatia con armata Lvuiouico Aldsmarifco Amiraglio di Ladislauo , e riceuuto in Zara li 27. Agofto 1402. fu un
co lzatelo ftendardo d'eflb Ladislauo, epoiTrauli J?.Nouembre,ed'indi Sibenico li 2 5. del mcdclimo , & all'hora in quefte trc Citr fi fonninci
fcriuere il nome di Ladislauo in luocp di Sigifinondo , come iccero anco altre Citt dell ifole : onde li Spalatini yedendpfi foli finalmente conuenero
col R di Bofna,& ottennero da lui Priuilegio li 1 5.Dcembre nel quale abolite tutte l'ingiurie, e danni fatti, e riceuuti , conferira li Priuile^i antichi , &
alli 2i. del medefimo mefe entrarono per accorde gl'eftrinfeci in Spalato , &
all'hora furono cacciati alcuni Nobili , e tre popolari , ad vno de quali furono cauati gl'occhi , come fcriue Paulo, & alli 24. hiipulatala pacetralej
part , che ditefa in molti Capitoli regilrata nelli libri de Confegli , che_>
dall*Amiraglio Aldemarifco fconfermata li 6. GennarofuTequente. In_.
quefta maniera tutta la Dalmada da Ragub eCattaroin uori venue in potcr del R Ladislauo .

Come il Conte Herwycfiflc fatto Duca di Spalato , e

lo, che fegttiffe al tcm$o fuo in balmatia . Cap.j.
I L Cont Heruoye Haruatich, o com'altri vuole Vuchich, che nelle pri
reuolutioni d'Ongaria era flato mandato da Tuartko Re di Bofna per follecitar le Citt maritime riceuer il fuo dominio , adoperato poi ne fufscquenti mancggi dal R Dabifcia , hauendo per le fue accorte maniere di trattare acquiftato crdito appreflo li Bofnefi , f doppo la fua morte dichiamo
fupremo Voyuoda del Regno ; onde hauendo in fuo potere urn i , fece contra'l voler di Sigifmondo dichiarire R di Bofna Oftoya, e tirati alcuni ni Croati al fuo partito chiam Ladislauo Re di Napoli alia Corona d'Ongaria; e valendo/ opportunamente dellidifgufti, che paflauanotr Sigif
mondo , e Zaratini per caufa dell'Ifola di Pago , opero in maniera , che loro
furono i primi riceuerlo : vnitofi poi col Cont di Cetina fece capitar nelle
fue mani C'hlifla, & Almilfa, 8c indufls li Traurini , e Sibenzani ad accordarfi
col Redi Bofna, e finalmente conclufe pace trail intrinfeci, & eftrinfeci di
Spalato , e li tiro al partito di Bofna, e Ladisiauo ; e come che le genti di Lai pngi
ad Aldemarifco Amiraglio di Ladislauo, come fcriue Paulo de Paulo .- di^hc
riceuuto

j8o

Delle Memorie

riccuuto 1'auuifo Ladislauo rifolfe di venir in JDalmatia , e mand Peretto de

Andreis Conte di Troia per difpor il fiio riceiiimento , e la fua venuta s'era_.
publicata per il mefe di Gennaro 140?. perci il Confeglio di Trau alli 2. del
medefmo mefe impofe l'impreftito ai 800. ducati da fpenderfi nel fuo riceuimento jcdiedelicenzaGiorgio deGeorgijs Mobile Zaratino fuo Conto
chindar' Zara ; m non vi capit fino Maggip: in quefto mentre furono H
28. Febraroconceffiia. baleltrieri all'Amiraglio , eperil colloquio, che-
fi doueua fare vicino Tra tr Hcruoye , il Conte di Cetina , Amiraglio,
& il Conte di Troia , fu decretato li 2 .Marzo l'impreftito , colta per far la
fpefaper horiorarli, & richiefta del medefimo Heruoye, e d;l Conte di
Cetina furono rimeffi li 100. ducati , che doueua al Commune il Conte Gio:
Mifglienouich . Alli 7. Aprile f eletto vn Ambafciatore per andar'ad incontrar* il R Ladislauo , &alhio. Maggio eletti doi Ambafciatori folenniper
andarlo riuerire, il quale venuto Zara f fui coronato dal Legato Apoftolico dlia Corona d'Ongaria, come ftato riferito al cap.4. del lib. 5. De RcgnoDal.& Croat.
La venuta del Re Ladislauo non partori quelle gratie , che 1'vniuerfale ,
fpecialmente lifuoipartialis'erano figurad : poicheegli (come folito de_
Principi nuoui, ch'hanno li loro Stau lontani ) hebbe mira principale d'aficurar dlie Citt , che l'haueuano riceuuto ; e gi ch'in Zara v'era il Caftello col fuo prefidio non haueua di che temer, cos di Spalato per e(Tereftata_
l'vltima Citt venuta alia fu deuotione ; doue la parte delli intrinfeci afFettionati d Sigifmondo era ancora la pi potente : poiche li eftrinfeci non erano all'hora tutti ritornati, ficonferuauanellafua deuotione per la potenza
di Heruoye, che come loro arbitro ne dJfponeua fuo piacere , fi rifolfe percio di fabricar vn Caftello, & elefle il fito delle cafe, e torre del Cont Ci
priano lannini de Ciprianis Spalatino confidente gidelRe Cario fuo Pa
dre , e lui confegn in ricompenfa la villa Curochie nel territorio di Chliffa li 23. Agofto 1403. onde per dar principio alla fabrica furono in parte demolite eile cafe come nella confermatione d'efla conceffione di 21. Ottobre
viene efpreffo , nella quale aggiunge al medefimo Cont Cipriano per li fuoi
benemeriti la carica dlia Camera de Sali, e trentefimo di Spalato in vita fua,
doppo la fua morte alli fuoi hcredi Mafchi in perpetuo con falario confueto
di ducati o.d'oroall'anno, e gratia di poter mille moza del Sale di
Pagofenzapaargabclla, la quale alfignatione f anco poidalDuca Her
uoye confermta , come fe ne f mentions nel cap. 1 5 .del Priuilegio dlia deditione del 1420.
In che luoco dlia Citt fofle fabricate eflfo Caftello ; fe bene non c' me
moria ch'efpreflamente lo dichiari ; nondimeno dalliconfini dlia torre,
cafe del predetto Cipriano Zannini mentouate nella reuifione delli beni
dellArciuefcouato fatta d'ordine del R Sigifmondo dal capitolo Tinicnfe ,
che nell'Archiuio d'eflb Arciuefcouato fi conferua,f comprende il luoco do
ue fofle tuato .
1 397 Capitulum Ecclefte Tinicn&c.
Keambulatonum tcrrarum, & domorum rcbiepifcopatus Spalaten. E primo incipiendoinipfa Ciuitate Spaleti eft Curia ipftas ^irchiepatm cum omnibus p.iljtijt ,
dom,hus, tiirri, & domo cum voltafnte Cmara ^rcbiditconali , <& Synjgr-a Sdo
rium

Di T\

3S1

rium vocatum cum capellis, & Cmara inherente ipfius Synagogefub domo q.Kadouani Clementis cum omnibus & fingulis eius Curia iuribus , & pertinentijf, bugnii,
feu voltis, & alijs qutbu'cumq.fubfe fundamentisJ"J>rj iiixtafe pofttjs vbique ha
ben* pro metis ex parte Orirntts, & Uuri murum ipfius patatij jrmiebnlt , qui e
etiampro muro ipfi Cmitati,incipiendo exparte ^iquilonari turre , fiue domo Ci
priani Zanini per direum versus meridiem cum tota turfi, quaes! in ngulo ipftus
Curia&CiuttatKvfq admare,& ab ip(aturri,ex parte mansper direumverjus
Occidentem murus ipftus Curia et Ciuitati* vfq. ficut de diretloverfus ^iquilonent
refpiciendo. . . ipfa Domus jrcbidiaconalu,& Sinagoga circa viam vicinalem,
qua itur ad materi.u ex parte vero ^Aquilonal i e domus difti Cipriani Zanini,et via
Coif, qua tur ad Curiam >Arcbiepulem,& de ipja ad Ciuitatem verfus materias .
La torre dunque del canton dlia Cirt vecchia da Sirocco detta de Arfan
(delprofimo Arfenale, cunticamente v'era) haur feruito per la torre
principale creflo Caftello , e l'altra profima verlo tramontana del predetto
Cipriano ( hora demolita ) eriu per l'altra torre , & il reto del recinto d'eflb
Calicho s' eftendeua doue erauo le cafe demelite d' elfo Cipriano , e la_
Corte Archiepifcopale , che dalli Cittadini fu poi rouinato , come fi riferir
pi auanti , e con tal occafione haur perfo l'Arciuefcouato la predetta tor
re d'Arfan donatali nella fu inftitutione infierne col Palazzo da Seuero Cittidino principale dtlla dcfolata Salona , come riferifee 1 Archidicono al
capitolo dcimo primo .
Tune prenominatus Seuerus domic f,quoi in Spaleto fortitusfueratquido de infu lis redieruncdonauit Ecctefic cum turriangulari,&ValatioEpifcop\um iki
fieri flat nens: ibiq.vcwra bilis praful Joannes primitus habitare capit,
Etefiendoii poi nelli tempi dell'Arciuefcouo Bernardo Zanne
abbrugiato etfo Palazzo Arch iepifcopaIei mai pi reiraurato.il fito fuo, par
te ridotto in ltiada publica , e parte occupato dapartuolari habitant! in_.
maniera, che hoggi, (e ne difecrnono pochi veftigij nell'horto, ecafetta fa
bricate dall'Arciucfcouo Sforza Ponzoni .
Non hebbe ne anco il R Ladislauo alcun riguardo all'clcttione c'haueuano ttto li Spalatini del Conte Giouanni di Cetina per loro Conte perpetuo ;
m dichiar Conte di Spalato Aldemari feo fuo Amiraglio, dal quale liauendoli Trauriniriceuuti alcuni prcgiudirij , perci comparfi auanti effo
RZaraottenncroli?i. Agoftoconfernutionede'Priuilcgij, & an nullatione delle cofe fatte da effo Amiraglio contradi quelli, & hauendo alcuni
particolari imptrate lettere citatoriali regie contra la forma dcgli ftatuti, ffpedito Ambafciatore Giouanni di MattioChiudi, il quale lij.
Scttembrc ottenne , che le lettere imptrate tacita veritate concia bu,
forma delc leggi, ePriuilcgij poffino non efcquirfi fino miglior inlormatione .
Furono ncl medefmo tempo chiamati dal R Zara alcuni Nobili TrJUrini , che partirono Ii 9. del medefimo mefe, ritornati portarono aiunfo ,
ch'il R volcua fabricar vn Caftello ella Citt, Borgo; perci ii Comfigliol22. 14. Nobili quali diede liberta di maiidar Ambafciaroqal
RdiBofua, Heruoyc, &aluoue per ouiar in ogni maniera, che uonii
fabn-

Delle Aemorie
fabrics le eflb Caftello , e tra tanto furono rinforzate le guardie del Borgo , e
della Ctt , e fi diedero varij ordini per fortificar le mura, e fabricar vna tor
re nel Borgo .
La ftefla dimanda della fabrica del Caftello dene eflere ftata fatta anco Sibenzani ; poiche nelF Archiuio di Tra conferua I'inftrumento fatto in_
Sibenico tra Biafip di Andrea de Marin Caualicr Regio , e Giouanni di Mattio Chiudi Sindici di Tra , e Saraceno di Nicolo Giouanni Tauilich,e Nico
lo codo/jSmdici di Sibenico U 8. Ottobre 1403. li quali doppo vn lungo
prologo concludono .
"Primo quodtam Sibenici, quam Trag, eneantur, & debeut vnumCoe
cumfcitu alterius traftare, & ordinre cum Ser.m> & lU.mt Trincipe , & D. 7^. turali D.Ladislauo nclito Reg. fng. ac etiam cum D. Heruoye foyuoda & Comit
Joanne , & cum omnibus alijs tamproceribut, (uamfpecialibusperfonis, cum quibus
ipfis melius videbitur conuenire . Quod nullo modo , caufa forma , vel ingenio Cailrum aliquoftuefortilitiumat in predifiis Ciuitatibut, vel aliqua prediu. aut in->
dislnfiuearum,& vnaCotas fine alia aliquo modo caufa, velingenionon audeat,
ncc prefumat quicquam agere tra&are, vel componerefinefcitu & confenfu alterius.
Secundo quand aliqua neccejjta aderit , vel euenit Ciuit. Siben. quod Trag, teneatur & debeat ipfam necce/fitatem Sibenici reputare propriam, & ipfis dare totunt
auxdt urn , confilium , & fauorem denariorum , & gtntis, & omnium , &fingularum rerum quecumque ipfis eflent , & ertint necceffaria , r opportune nonparcendo expenfis laboribus , & damnis ,fed omnia communiter toerando, comunican
do , & participando in vita, & in morte, & tonuerfo Sibenici teneatur Coi Tr.
Tertio quod tarn pro parte Cois Trag, debeat turan adfacrofana li. Euang. concorditer amicabiliter , & cordialiter ota , & fingula in fimul contrastare, componcre,&
feruare, & femper interfe puram.finceram , & cordialem habere fraternitatem .,
omnibus, & per omnia, vnde fi aligis homo cuiufcumque fexus , vel condttionis
exiflat committeret , vel perpetraret aliquem delium in Ciu. Siben. velinciusdtflnftu ,& aufugeret in Cm.Tr.vel in eius diflrifiu , quodpuniatur & puniri debeat,
acfi deliffum comitteret in Ciuit. Tr.iuxta confuetudinem latuta , & reform Jt. Tr.
& conuerfofi m Trag, aut eius dislr, aliquidcommittereturfimititer Siben. punatur modo predtJo . Hc & de dcbitoribus inteigendo, qui effet Sibenici reputtt, &
reputare debeat modo CiuemTr.proCiue Siben. & Trag. Siben. pro
Ciue Tr.femper infpiciendo perfonam , dignitatem iuxta eorum qualitatem . Quarto
quod ft aliqua Cott.t prediftarum contra predica , vel aliqua predilorum perfe
alium, vel alias nderet , vel prefumeret aliquid facer , traare, procurare, vel impetrare,feu quocumque alio quefito colore perpetrare foluat quinqu Mil. duc. parti
obferuanti fine altqtio litisflrep tu . Et quod bxc compofitio , & fraternit duret, &
durere debeut per spatium quinqu annorum proxime futurorum die hodierna incoandorurn; promut. d. partes, " quellbetearum nom. quofupra interfe per foienmemflipul'&c.
Datum Sibenici fub apenfione figilli maiorisdiftt Ciuit. Siben. /1403. die 9
offub. Ind. xt

Dalle cofe foprafcritte dimque appar 1'intentipne del R Ladislauo efleio

tata di fabricar Caftelli in ciaicuna Citta della riuiera ; m come che haucua
poca gente feco, cosi non poteua farli obe Jkc fenza le orze di Heraoye,ch'

Di Trau.

385

era fuo Vicario" Generale col quak li Traurini confertiauano buona corrifpondenza , fpefo honorandolo con prefenti di| danari , & altrc vari cofo ,
comenellifragmentideConfeglifilegge; il fimi'e deuono hauer fatto anco
li Sibenzani > fe beneper mancamente de Confegli di quel tempo non fi rrouano memorie i onde fi pii congietturare , che qaefte due Citt concludcffero la foprafcritta lega, confidati principalmente ncl fauore d'eflo H ;ruoyc;
e come che egli auanci la venuta di Ladislaao fi difpofitore di tucto quello s'
operaua nelle Citt maritime , cosi li bni, che fi conSfcauano alli parriali di
Sigifmondo veniuanp donati per il pi lui , come fcriue Paulo , e li Spalatini , che pi de gFaltri pendcuano dal arbitrio l'hauetiano infirme col C
te Balfa fuo figuolo creato nobile loro il i.Marzo i403.&alli i^.donatilide
bni ilabili, e Ji 1 1. Aprilc al R di Bofna , e Conte Gio: di Cetm:i iftefanente; elegendodi pi quefto Conte perpetuo dlia Citt. Si fardunqueHeruoye contcntato > ch'in Spalato fi tabricaflc il Callello per quclli fini, che poi
fcopri ; ma di quelli di Tra, e Sibenico credibile, che n'hauefle diuerfo fentimento , e per conferuarfi l'affetto di qiiefte due Citt fard ftato il mediatorc d'ottenner la gratia da Ladislauo , come quelle , ch'era confcio , che bifognofo di danari poco tempo poteua fermari in Dalmatia ; poiche li Baroni
a'Ongaria ogni giorno pi s'andauano aggiuftando con Sigifmondo , il quale haueua in quelto mentre prefo Vicegrado, e lafciato" iui perGouernatore Carlo Conte di Corbauia fi era fatto coronare in Alba Regale, & ailediaua
Strigonia , corne confia da vna fua Jettera fcritta Ragnfei,regi(trata nel fine
del loro ftatuto di 6. Settembre i-joj. onde conofcendo Ladislauo infruttnofa la fu dimora in Dalmatia commcio penfare al ritorno in Italia , doue ha
ueua maggiori , e pi certe fperanze d'acquifli , la quai congiuntura riufci fauoreuole Traurini , che li 1 2. Ottobre deliberarono di donar ^oo.ducati d*
oro al R Ladislauo , il fimile deuono hauer fatto li Sibenzani loro collcgati;
poiche vnitamente ottennero li ip. Ottobre 140^. da Ladislauo la dichiarane , che non fi fabricaflero fortezze in quefte due Citt , e loro territorij , che
regiftrata nella predett'opera al cap.4.del libro 5. & auanti , che fi partifTe^
fece rinouare li giuramenti di fedelt in mano del Conte di Troia in Spalato
li 1 3. Tra li 23. Ottobre, &alli . delmede/mo furono eletti nel Confeglio di Tra Ambafciatori per portar al R Ladislauo li fopradetti joo.ducati , & alli 2 1 . prefo, ehe per la venuta del R foiTero apparecchiate le cofe neceflarie ; non fi s pero le vi capitafTe , & credibile di no i ma ehe andaiTe da
Zara dirittnra in Puglia; poiche confia , ch'allip. Nouembre fi trouaife in_.
Napoli. Hauena egli voluto auanti il fuo partir rimunerare Guido, &A1uife tratclli Matafarri nobili Zaratini,a quali Sigifmondo per Paderenza c'haueuano haiiuto col R Carlo haueua confifcato li bni , perci li 5. Ortobre_
1403.11 fece donatione dell'ifole di Corzula, Lefina, LiTa , e Brazza , regiftra
ta nelle note al Memoriale di Paulo , ma come per lo pi auuiene , che fe concefioni degli^Stati fatte ' perfone priuate foliono cifer impedite da pi potti,cosi fegui all'hora; poiche effendo ncccllcaro Ladislauo valcrfi delk torze , & autorit di Heruoye per mantener l'acquiflo di palmaria , gli conuenne per confcruarfelo beneuolo al fuo partir, oltrc'l Vicariato, ch'efercitaaa,
crearlo Ducaldi Spalato, e concedergli li gouerni dlie fopradette Ifoltj ;
onde alli Matafarri reft la fola cart del Priuilegioperteftimoniodella_,
buona volonta del R Ladislauo , il quale auant'i! luo partir da Zara tenne

abac-

384

Deik Metmrle

a battefmo Gregorio fgjio di Grifogono de ZiualeJIi , e Ii aflegno 100. duc.

d'oro ogn'anno perpetuo della Camera del trentefimo, come appar la conceflione data in Zara l'vltimo Ottobre 1403. che far ata fbrf lo ttelfo gior
no della fu partcnza .
La prima actione , che facerte il Duca Heruoye immediate doppo lapartenza del R Ladislauo f il redurre nella Citt di Spalato il refto de fuorufeiti , ene fegui la ftipulatione della concordia vicino al Catello dell* Arciuefcouo , ch'all'hora fi diceua Diladi, ed'hora Suciuroz alia prefenza delli iui
nominati , che bno .
Dieqnouembris 1403 in diladi pref. Reu.inXp'opat>Dno'Peregrino.4rcbiep.EX'
elien ti D.D. Her oye . Due Spalati BalmatixCroatitque Regij Vicemgerentis ac
/jnmmi Foyuoda , non partium inferiorum Comit. Magcit Dif D. Teredo
de Andreis Canute Troie , loanne Cetine , & Clii Corn. & Egregijs , nobilibujquc
militibus ac viris D. Tnartko Laticich, V.Bano Dul.& Cro.D. Tbomafio Curicitb
D.Tjenada Semniuich,D.Ioanne upruich militibus Georgio Draanich D. L>< a Viluri D.Blafco Andre Mililibus,Donat0*4uguflmi,Iacoo T<lcole de Trag.D.Franu[co Domihici,D.'Hjcolao Theodosij militibus , & loanne Tauilich de Sibenico aulores traitmes, V )"aores inoraste paris, & Concor die inter infrastos nobtles Cl
ues Spalat.vtdelicet ntrinfecos ex vnaparte, & extrinfecos ex alia .
Nella ftefia viene ratificata la pace fatta li 24. Dcembre 1402. e con noue-
cautele; Habilita la quiere tra le parti, e fi come la prefenza di tanti perfonagf;i, che ( oltre li Traurini,e Sibenzani, che deuono eifere ftati Ii mediaton dela pace ) interuennero a quefta rh'pulatione , d da credere , che quefti doppo
hauer accompagnato il R Liidislauo fino Lefina, Lifl'a ritornafero Spa
lato infierne per trouarfi alia folenne entrata, che deue hauet* fatta Hcruoyo
nel pigliar poifeflo del Ducato : e fi come degno d'oferuatione , che nel fopranominato Priuilegio del R Oftoya era Hato dichiarato , che la pace tra_
Cittadini di Spalato doueua farfi fecondo la volont , & arbitrio del Voyuoda Heruoye, cosi nelli capitoli della prima pace f efpreTo, che fi debba pro
curare appreflo'l Sommo Pontefice , R Ladislauo, e Heruoye Voyuoda_>,
ch'innifiuna maniera polt tornare all' Arciuefcouato Andrea , poiche_>
era flato origine , caufa, e partecipe di tutti li tumulti paTati, e che rofle confermato Marin de Cuteis Spalatino , & ad inftanza de Spalatini Aldemarifco
haueuaricercato il Capitolo di Tra li 2.Gennaro 1403. che feriuefe al Som
mo Pontefice li mali portamenti dell'Arciuefcouo Andrea , & in quefi'vltima
Sacevenendonominatofra Peregrino Arciuefcouo di Spalato, il anal cen
ando dalle note degli Arciuecoui , che foe Napolitano, onde dcuo
efler (tato eletto dal Pontefice ad inltanza del R Ladislauo ,' come fuo confi
dente .
Eeil'l Duca Heruoye per Conte di Spalato il Conte Petriza [urgcuich dj
Verbas , ch'infienic con Tuartko Laticich V. Bao, e Conte Gio: Mifgltcnr, uich d'ordine :ci Duca li 6. Nouembre dichiat nel Coniglio per nob:li tut
ti quellt , che fi 10110 nominati nella pace , la qur.k fu conirmata -!.il Re l::.
dislauonelCaitel iitiouo di Napoli Ii 9. del medefimo inele , lo icso -.;..*
no li'fraurini per amor del Duca Heruoye concxl!. 'icen/.:: u tutu li '.*>:
tin dipoter venira Trau , & alli 8. di Dcembre ad foihuiza , t!ci *.'. nV.io
Duca

Di Trait.

385

Ducamandarono Ii Traurini .baleftrieri pagati per vn mefc al fuo fernirio.

Volle il Duca Heruoyc impofleflhrfi dell'entrate del Commun di Spalato
e fatto radunar' il Coiiiiglio fece far la dichiaratione fuo modo uel fcguente tenore .
140J die 8 Xbris. Congregate Confiliogrli nobilium Ciu Spal.ad petitionem,et de
mandato D.Tetri^e Connus (up ir (alaVallatij nom Cois fono campanx,premi(fo idem
D Comes verbo, & man ato -D'ics [,& narauit quod buic Cota multx occurreriint expenjx , cu<z vnde jotuantur non b.ibvntur ,cum Ce nullum babeat denarium , & propterea vult ipfe Dx , fi eflde volntate nobilium Ciuitatis in fe tot um
recipere omnes ntro tus percipiend >, & expens occw rentes facer, ?" lariatosfoluere, petens omnes de Conjilto ft erant contenu .
Qui omnes nobiles de dio onfilio .45 (urgentes fingulatim vid. vnus pofl alium
" caputeos de capia extrabenies 1 (uiltbet orculo vine vocis dixeruntfe velle , &
contentan, quod D Dux ipfum recipiat , & expenfas facial oceurrentes , & ex
nunc eidem D.Comw ipjum Commune , & introitus , & expenfas conftgantes .
Cos, fotto l'imaginato prctefto, che non vi foTero danari pronti del
Commune s'impoflefs Heruoye dell'entrate publiche , e Ii nobili di Spalato
adunati non con le preceden voci dePrecon , e fuono di campane, con
forme era il confueto di radunare il Confglio, mi difuo ordine aflentirono alie fue dimande con Tantico vfo gi andato in delfuetudine detto de
fedendo ad leuandum ciafeuno con la viua voce contra l'vfo , e forma_
dellelcgoi, efenza'lprcuio partito del minor Configlio con voti fecreti;
ondepoili 2i.delmedefimoquelli di Cetina dimandarono, che fia pagatala Vrafda perliCetinefi vecifi in Spalato quando v'entrarono con gl'eflrinfeci y come di fopra ftato riferito, che f accordata, come fi riferir nell'vltimo capo .
IIRLadislauo, c'haucna defrinato li fuoi penfieri agl'acquifti in Italia_>
non ciiendo in Hato d'inuiar Armata in Dalmatia , e conbfcendo , che fenza
l'aiuto de Venetiani il DucaHeruoye non haurebbe potuto conferuarli tante Citt maritime , che fe gferano refe ferifle perci la feguente lettera al
DogcSceno.
Spetlabili, & Mag. viris D.Michaeli Steno Dhc, confilio , & Coi Ven-.amicis
noftris Canffimis Ladislaus Rex Hung.Iernf.& Sictlix. Spc.& Mag.ytri,& amtci
carijjmi. exfinceritate dilctlioms, &fertiore amtcitie, qua inter vos, & nos mutua
caritate pcrfiflit agenda nora , & nojlrorum fidelium vtt Vera propria cerf reddiMus
cafusoccurrcretpervos amabili profecutiom traltari , quafirmiter
induLlifiducia (petlabilem & Mag. veftram amicitiam ajfeftuofeprecamur , qualemis tamfpettabilem Heruyamspetlab. Ducemnormn in Rgna Mung. Dal.&
Cro. & Boqic&c. Vicarium Confilianum, fidelem norum , quam fidles no.
flros omnes dut. Kegnorum nofirorum Vojn* , Daim. Croat, antorenorirecmios
inquaiibetoportumtatefufciperecademy.pe. & Mag. arnkitia, & diUt Ducts
nolri ficarij oratorbus , vel Interim quos , vel qu.u ad uos quandoc nmque d'ngeret
firmiter crede.-e ficut noftris vt ipft , Sfli , & Mag. amicitt* propterea poffimus obnixius obligari . Datum in Cafiro '. fub par no's lio figillidie 1$1
izlnd, idea 1404.
b
Con-

Dette Mcrneru
Conferuandofiquefta Icttera originale nell'Archiuio di Spalato non deuo
efer luta mandata Venetia : onde li partiali di Sigifmondo vedendo non_
cferui armara ardirono d' infeftar il mare , e facendo danni loro nimici,
inquietare la nauigatione : perci il Duca Heruoye diede vari) ordini , che-
s'anmiTero Galre , ebrigannni perperfeguitare licorfali, e nelli confegli
di Tra vien notato , chepi voire h fiano ftati concefli 10. baleftrieri per
voira , & alli 22. d'Agofto 1404. che fi doucife armar contra Corali la galiotta,ch'era nel porto, e ne'loftdfo tempo fi continua ua la fabrica della torre
nel Borgo nel luoco doue era ftata fatta 1 altr di ccrno , rifacendo alli patroni degl'orti, xhe fi pigliauano per tal fabrica con altiettanto luoco , che fi an
dana atterrando .
Hr.ueuano nel medefimo tempo li Conti di Segna dependenti di Sigifmon
do ricuperato 1 Ifola diVeglia.e col calore loro li fuoruiciti d'Arbe forprefero
quel la Citt; i Traurini ricercati dal Duca Heruoye li 1 1.Marzo i4O5.mandaronAmbafciatori al Cont di Segna per riccrcare la reftitutione d'Arbe , e li
Sibenzaniper affirurarlaloroCitta dalla parte del mare li ii.Anrilerifolfero di fortificar le tcrrette , ch'erano alia bocea del porto , e fare la catena , &
alli 5. Luglio eleflero doi Capitani; per ftarui dentro ; dal ehe fi conofce, ch'il
mare doueua efer mal ficuro : il che faputo da Ladislaub mando in Dalmatia
Gkr.di Lufi^nano Duca di Baniti prente di fuamoglie con alcune Galre , il
qule radunate quante pi gente, e barche pot, and ad aflediar Arbe il mec d'Aroo 1405.6 lo ricuper , al qual'aledio fi trou Capitanio dlie gente
Traurine Marco Zori, & al fuo ritorno li fu donata dal Configlio la terza par
te delleprede,rhe toccaua al Commune li iS.Marzo i4o6.Finitaqueft'imprefa il Duca di Baruti venne rifieder in Zara doue era flato eletto Cont per
vn'anno , e con tal occafione fu dalle fue genti vnite con quelle de Zaratini
prefo Nouegradi,e Scrifa li i i.Febraro i407-come fcriue Paulo, e fe ne troua
rincontro nelli Confegli di Trau , ch'alli 25. del medefimo mee folero dna
te lire 24,3! meflb , che port tal noua ; onde fi come li Zaratini lo confermarono per loro Cont per 1 anno futuro, cos egli pe fauore,c'haueua apprefso
il R Ladislauo s'era anco fatto eiegger da lu Cont di Sibenico , e Tra, co
me dalle le lettere regilratc tr gi'atti dlia Cancellaria di Trau del feguente tenore apparifce .
VniuerCttatibu , & bominibu Ciuit. Sibenici, & Traguri/i pat*
tium Dalmati* fideibus noftris dileftionis grattant , & bonam voluntatem . Tro
bono, &falutifcroregimincacflatuvcftr9PirumMag.lohemde Biftntano Baruii dominion fratrem , ac affinem '. confiliarium cariffimum Virum vaque
prudcntem , & iuum in vettrum omiten latttimus , ac etiam ordinamus cum veftra volntate , fro T ex inde in n-flris alijs cofettit literis continctur . Quamobrem
ftdelitatew veftram attente requirimiu , & bortamur , quod pro vtflro bono ,',& pa
rifico remine ,at<]ucflatu velitis , & flaceat cunden loem , qutprocul dubiojus
aeKtisvirtxtibuf vos tranquille reget ,& falubrltei gubernabtt ineodem Comitattu officio confirmare quod vobis erit vtile , & accomodum, vobifqu plactum atque
gratum t & acceptum plurimum menti noflre : prefentet aiitem literiu panto
gio munitm vobis iaprcmiorum teflimonium dirigentes. /u Cafb is noflris
s cropc , &4ontra Tarentumfub lern paruo noroj gillo die $

Di Trau.

387

Vofl datant voluntas qmi prefentes oportuna mfpeWone fatlareituan*

turpicfentantad hoc vt ad notionem Vlriufque vniucrfitatum pred. valeatperuemre Dit. vtfupra.
Quefte lcttere furono lette nel Confislio di Trau Ii 14. Luglio fuflequente,
doue tu dccretato , ch'in ogni maniera fi piocnrafle , che non fbflero cfoguite , ti a. Dcembre hauende dato licenza ad in fianza del Commun di Zara_
Giacomo de Raduchi Caualier , e Dottor di legge nobile Zaratino Conte
di Traii d'andar in Bof" , & alia prefenza del Duca di Spalato per gl'intercfi
del Commune di Zara fu di nuouo eletto Conte per vifaltranno , efattolo
confennare d.1 dfo Duca Heruoye , rifpofco al Duca deBaruti H19. dclmedefimo mefe , che non poteuano eleggerlo poiche haueuano eletto Giacomo
diRaduchi, ch'era ftato confermato dal Duca Heruoye Vicegerente Re
gio : dal che il conofee, chetrquefti doiDuchi, erano cominciate lo
competenze , doue prima era arbitro del tutto il Duca di Spalato , cos
all'hora queit'ltro Duca , come parente del R , voleua eilender la giurifdittiop.e anco all'altre Ciu maritime, e perche Ii Zaratini nel tempo,
che dalli ftiorufciti fu forprefa Arbe haueuano oceupato quella parto
dell'ilola di Pago, che fi dice Neuaglia , ch'era della giuriidittione d'Arbe , quefti ntornati fotto il dominio di Ladislauo mofero lite all
Zaratini per la rilaflarione di Neuaglia, e Ladislauo fcrTe H22. Agofto
1406. Heruoye le lettere, che nel Santuario d Arbe fi conferuano col
feguente titolo.
Ladif.&c.SpeR.& Mag.Viro D.Heruaye Duei Spaltti, &Comiti partium infe
riorum , Vuario nro in Regnit nis Vng.Dal.Cro,&c.ConfiU*riot & fidelifuo dile*
ogratiatn, & bonam voluntatem.
Commettendo , che douefle fcr fequeftrarli fhitti di Neuaglia pendente*
lite ; perci li Zaratini epedirono al detto Duca "l'Ambafciatori con I'infraferitte commifioni , ch'originali fi trouano tra lefcritture del q. Signor Dot
tor Simone Gliubauaz .
Commiflto nob. &fap. Virorum Egregij Regij MilitisD. Cuidonis de Matafar'ts ,
& Ser Thomasi) de Ttrico fpeCiab- Ciuium Ciu. ladre oratorum , & jlmbaf. miff,
adexceentiam D. Ducis Spalati Spuletum proinfrajtriptis dicendis, & peroran*
dis, Ttys loanncs de Lucignano Baruili dominus Vueregius, " Cornes Ciuit. la*
dre,nccnon. . . . euiCiuit.eiufdem cumquatuot nobtlibuseijdcmadiunilis-idin.
fraferipta omnia dant. au
". comitmm vobis viris nob. Egregio Regio
Militi ..... Tbomafo de Ttrico
ciuibus noris , &
Ducem Spaletiper nos tranfmiff. .... infrascripta omnia prefato D. Duci
ex parte' duenda & proem anda . Ezprimo. . . . detetlisveflrarum cumpronitate perfotiarum inclinabais eidem tamquam proteStorirecomittendi omnes nooiles hu
ms Ciu. & Cut itat cm eandem pronam in umnibas noflrum iuxta polfe complacer
mandatis . Secundo eidem D.Dttcinarrabitisficutnob.vir Ser Gabriedc Hv\drogna
cuius noflcr carijfimu* ad Excellent inn tu s noflri ^mbaf.retulit nobis quod eins ex
cel; cntuipredixitfe Spalatum effe venturum ; ideovolebat , quod Iadrenfes eins ad
exceltentum [nos tranfmitterent jimbax. Ecce ergo nos miffsjumus ad excellent; am
b a
vc-

3 83

Delle Memorie

veftram audituri quid excell.veftra nobis mandare Vellit,& fita'. . . . refpondere poffitis bene quidem , fin autem nobis refcribatis
tnteetlis bine, r
eidetn refpondere poffimus - Tertio fi wb s memionem nonfecerit de Morlacchis atque de Strigio eidetn nihil dicatis : fi ' Vobis interrogationem fteeril narrabitis
eidetn eiufdem omniafient feitis , <ZT naretis fua excel, malam Butchi intentionem &
robarias & mala , qua nobis fecit . & facer vomit ficut eflis de omnibus informati . Quarto narrabitis [ cxc. quomodo relatione viri nob.Ser Gabrielis de T^ofdrogna Amhax. noflri dfuam exc.direilifciuimns fuam excellentiamfuic contentam,
quod nos haberemus vdlam T^eual'X dumodo illam D. H Rege Ladisl. impetraremus : nam illam[ubtraximus jrbtnfibus tunc infidelibus -. Regis narrando [
ex quomodo ditla villa fita m infida VagiSemper fuit ladrenfium , fed tempore quo
Veneti Dalmatiam . . . tenuerunt vivra debituminfecli Iadrenfibus abflulerunt,
rbenfibufque dederunt contra dtbitum rationis: licitum ergo nobis fuit eandem villam tunc temporis Regis infidelibus recuperare , ficut recuperauimus , & per [calam vre Excell. Regia Mai.impetrauimus illam nobis fitis Vriuilegijs confirmare .
Quodfecit abunde deditque nobis vnumfua \ familirem , quinosinpoffejjio.
d. villa poneret , & fie pofuit , vt de donatione , & confirmation & conceffione
d. villa Regia Trtudegia patent , & de datione poffeionis d. Ville Ecclefte Tie
nen Capituli apparet pub inftr. qua omnia V. Excel. oftendere offerimus nos
parato, &fibis verbis contentare poteritts bene quidam; fin autem experiamini fue Excel.promitt. nos Excel, jits daturos . . . entum aun omni anno . . . .
ft debiuM . Quinto eius Excell. narrabitis robarias , quas . . . '. Vicarius X?nenfis nofirisfecit , quafingulariter inferiusfunt defcripte Conqutritur Str Cofe de Begna quod Vicarius T^ynen. mifit famit. . . .vil'
lam Gruffi , qui abftulerunt tres boues d. Ses Cofe , &tres vaccas cum tribus. .
. . . . vdhci\uii & ipjum capttuauit . Item acrepit de uilla Matinfi D.Crefiode
Zadultnis
Ser Filippo de Matafaris animalia quatuor, groffa. Item derobauit in Ciuit. 7{ona quofdam peliparios
venerum , & alia quamplura
damna fecit . Et dona , qua portatis cum nobis uidebitur apto tempore
ei
der prefentabitis rogando excell. fuam vt us paruum non confideret, fed uolun.
tatem nofiram quam finceram gerimus aduerfus eum . Sexto narrabitis damna qua
bdrben.fccerunt in tnfulis noiris ut infra declara hur . Conquerirur Ser Michael
de Soppe , quod Caflellaniis , qui efl in cum bareis [ms mifit Scridam , & abflulit 64 animalia paru , & alligauerunt pafiores.Item mifit in tnfulam Silua,& abftulit 94 animalia D.Fanttna V.q.Ser Blast) Soppe, quiCaflella.useunte SerCreffio de Crefciane cum galea Cois Jirbum dixit verum eft quod accept omnia animalia
preditla necceffitate cogente , fedD. Dux nobis [atisfaciet . Super fallo Vint accept1
Maring pro ut eflis informati Duo Sandaglio excufationem factetis . Sptimo rbi
M.*' D.D. Sandaglius Voyuoda
Spalcti interfuerit narrabitis eidem iuramentum per nos,& uxores noflras
concordium perfeciurn per nos., & eundem,fic ab eodem Sacramentumfubferip.
Cf dorn um eidem debitis, &
. . . . eidem fauetis uobis ficut committimus prcj'entando
Triuilegiacompetentiapro eifdem . In omnibus & fingulufuprafcriptis. & alijs qua occurreni nofire Ctuitati vtdibus uos geretis dicendo , & perorando diferetiime > utinfapicntia
uefira plene confidtmus .
Da qucftecominiflionifipuo comprendere la grand'atiorit , c'hauc.;a_.
ilDucaHeruoye, & infierne, comeperconfeguirJafua gratia bifoqnaiKL.
liarli prclcnri, e t'ar offerte di danari aimui : oltrc dfchc fiveve, ch'il
pviidio

Di Trau.
prcidio ch'erain Arbc andana permancamento di danaripigliandoper
lorza vettouaglie per foltentarfi ; dal che fi fcorge la ftrettezza del denaro
publico per le pagne dlie militie : per foftenimento delle quali trouafi nelli
Confegh di Trau , che Potto di Luglio 1404. fofse pollo l'impreftito di lire
IODO, da cler pgate daciafcuno eccetcuata la Villa Radofich , chedoueuanoefser pgate ad Antonuccio de Oponifchis Capitano delle militiez ,
e nell'Archuiio di Sibenico fitrpua vnalccteradcl RLadislauo fcritta nel
Cartel nuouo di Napoli li 21. Febraro 1404. aquella Communit, nclla_,
quale ricerca , che conforme al concerni col Duca Heruoje , e Cont di
Troia doueflero pagare alfopradctto Antenuncio fuo Capitano li fiorini
900. promelfi: onde fi vede, cheleCittDalmatinenonfoloconcorreuano
nel mandar di yolta in volta baletrieri , & urimr Galre , e barche fpefe lo
ro , ma anco di contribuir alie paghc delle militic , che Ladislauo tencua in
Dalmatiajilchediquanto diturbo, Se incomodo fofseogn'vno pu fcil
mente comprendere .
L'eflere luta efclufa dalla tafsa dell'imprctito la Villa di Radofich ( ch'era
ftata incorporata nel territorio di Trau , come di fopra e Hato peciHcato )
pruiicnne perche efsendomorto Mattio Ciga, chela pofsedeua, enonhaticndo lafciato figlioli mafchi , Toma Curiacouich fopranominato tr li preienti nella pace tr Spalatini, hauendola precedentemente ottcnuta da Sigifnioado, doppo la morte d'cfso Mattio, come dcuoluta al Fifco Regio , n'naueua prcfo il pofsefso, & in quel tempo la ritcncua; perci la Communit li
5?.Gcnnaro -
- orJumo a*Anib
ag*Anibafciatori, che doueuano andar dal
Duca Heruoy.:, che raccomandafsero Maria, ePellegrina figliole delfopradetto Mattio acci le fofsc rcltituita cfsa villa .
Era Itata dal R Ladislauo li 3.Marzo 1407. delegata La cognitione di queiea caufa al Daca Hcruoye , aiiant'il quale comparfo Pctriza Giurgeuich de-
Vtrbas marito di Pellegrina ( ch'era la primognita ) diinando la relafsaciorte d'efsa villa Radofich dercnuta da Tmalo Huriacich di Licha allegando 1
Priuilegio di Mafculinitd concefso da Sigilrnondo li 12. Febraro i^y.ad efsa
Pellcgrina habilitndola alia fuccelfione d'efsa villa , & in oltre efimendola_,
alia giurifdittionc diChlifsa , contermato da Ladislauo , & all incoiitro TomafomoranaaltroPriuilegio diSigilinondo contermito pur da Ladisla
uo , nelquale fe li concedeua efsa villa,come dcuoluta al Fifco Regio di Croa
tia per la morte di Mattio fenzafiglioli mafchi: Onde il Duca prcfa l'intbrmationc da Stcfano Martinufseuich, Stefano Jurcouich, Gregorio Saper , _
Giouanni Rudac nobili Croati , che deponeuano eser vero , chs nc Regno
di Croatia fuccedeuano li foli mafchi; na che li R per pi di IQQS\\\\ crano
foliti di conceder la Mafculinitd anco alie femine , habilitndole: alia lucceffione.-econlla'uio, cheTomafohau;fse otteaiico d.i S!;ifinondoaconccffione doppo che Pcllcgrinacra uccefla al Padre.chc percio era urretitia,tcrinino fauor di Pelle^rina , condanando Toaiafo ncllc fpefe , come diftintanicntc fi c-gc nclla lentenza. Da queft'vfo,che li R d'Ongaria erano foliti in
mancanza di mafchi conceder la nufailmita illc figliole pn no!j"iite, accioche pottH.-L-o fuccedcre nelli Feudi paterni, fi compren Je l.i .v.if.i.per la qua
le li Stati d'Ongaria diedcro tirlo di R , e non di Regina M '.na fi^lia primo^enita del R Ludouico ,'come di fopra al c.i.tVi accennaro . In quefta lentcnz I Duca efprime li fuoi tuoli nella legeme ornu .
Bb 3

Delle Memorte
t^ns Heruoyt D.G.Dux Sp.il.ui, inferiorum(ne partium Comes; non Vicarias
GeneialisSer.'TriT:cipisD.ylMislauiD.G.Iieg4Hung. Hieruf. SicibDalm. "
Croatie Refis inclitt.
Datum Jab noflro Topliceferia quarta poflfcftum B.Matbei *Jpoft.& Euangelijle >Anno Dn 1407.

In queda maniera Pelegrina, eflendoaH'horamoglie del Conte Petriza_

intimo del Duca He ruoye , ricupcr Radofich , e doppo la fua morte , maritatafi in Pietro de Mrcalo Cippicp tranfmife alii fuoi difcendenti , che fino
al giorno d'hoggi godono'l dominio vtile di quella,e JaCoinnmn it f reintegmta dlia giurifditione d'ela villa; e fi corne dalli fopradetti titoli del
Duca fi vede , ch'egli efprimeua Dei Gratia , e non Regia, Dux , cos appare,
che diponefle delli fatti della Prouincia, non come Vicario Re^io ; ma come
fe foTe Jo ftcffo Re : onde tutti li Dalmatini li portauano granniffimo rifpetto , e l'vbbidiuano con prontezza ; del che fe ne trouan rincontri nelli Confegli di Trau : poiche quando egli , o la Duchefla fua moglie capitauano
Trau s'imponeua impreftito per honorarli , e per le nozze d'vna fua ipte-
fu efpedita Ambafciaria polla Spalato col donatiuo d'vna Barbuta di va
lore d'8o. ducati d'oro , & vna cinta di velluto rofla con brocche d'argento
drate di ducati 30. d'oro , & infierne decrtate , che la moneta d'argento ,
fatta ftampare d?. eflb Duca , fipotefle fpcnder in Trau , & al Conte Baila fuo
figliolo mandata Ambafciata a pona con donatiuo di valor di lire 90. e per
efequir vn* ordine fuo fu armato li 21 .Ottobre 1406. vn bregantino per andir
ad accompagnar la Duchefla d'Autria da Triefte verfo Dalmatia ( queft'era_
quella Giouanna , che nata Zara fu forella di Ladislauo , che Vedoua ntornaua Napoli , e poi fuccefle al fratello in quel Regno) & all p.Marzo 1407.
efsendo venuto il Duca Trau, furono fpee lire 1 5o.per honorario: era anco
prefentato il Conte Giouanni di Cetina , Chlifla fuo confedrate , al qnale
li Sibenzani mandarpno fpeflb prcfenti confinando loro per lungo tratto
col territorio di Chlila . Continuo il Duca fempre pi d'efercitar Varbitrio
in Dalmatia , e perchel Re Ladislauo era applicato alie tofe d'Italia ( del che
nelli Confegli di Trau fi troua norato li 27. Maggio 1407. ch'almeflo, c'haueuaportato l'auuifo, chil Re Ladislauo haueua occupato Roma foTero
donan ducati i o. d'oro ) conofcena'o pcrci il Duca , che da lui non poteua
riceuerquelliaiuri, ch'eranoneceliiij; per confcruargli Ja Dalmatia dal !e^
forze di Sigifinondo , ch'alla giornata andauano crecendo , & il Regnp di
Bofna fluttuante : onde perconfcruarfi il Ducato di Spalato, & il dominio
dell'Iole rifolfe d'aggiuftarfi con lui , come li fuccefsc tirando feco li Bofnefi , Croati , e Dalmatini, come dalla lettera d'eflo Sigifmondo di 7. Fcbraro i4o9.1citta Traurini , e regirtrata nc'opera De Reg.Dalm.& Cro. lib. 5.
o p.-.:ipparifcc .
Ilcjielaputo dal R Ladislauo lo fee: rifoluere d'abbandonar arfattoli
pcnfieri del Regno d'Ongaria ', e pcrcj vend Venetianipr 100. milla du
cati Zara con la giurifdinone di Dalmatia, come flato rilerito nella predett'opera.
Aggiuftatofi il Duca Herupye con Sigiunondo continuo re pofscfsodel
Ducato di Spalato, e dominio dell'lfple , e come che di Corz.l i v i Cronifta
Ragufeo ( che fi riferir pi atianti ) f mentione , che d'ordine fuo li Ragufci

vi

Di *.

391
vi mandafseroil Conte , cos di Lefna vna fol memoria,che f troua nello fta.
tuto vccchio di quella Citt clprime il fuo dominio.
1409 lnd.% diet, jprilis. Confilium fecretum libertatem habeat defendendi
tibertatcs, & confuetudines Fare tnfpiciendofemper honorem Dommi noflri Domi
ni Ditcis.
Che vuol inferir del Duca Heruoye
Oftoyaeletto Redi Bofnadel 1397. ( come di fopra flato detto) f del
140 5 . cacciato > & in luoco fuo eletto Tuartko Scuro ; m di nuouo del 1 08.
ricuper il Regno , come in vn fuo Priuilegio , che nell'Archiuio d'Almifsa-.
ft'conferua fi legge ; nel quale efsendoui il partcolare della fua prigionia,ch*altroue non fi troua lo regiflrar .
In nom.&c. 7<{os Ooya D.G. Rex Boine Vori%e , inferiorispartit Vngarix , &
Sclauonix . "Per ha noflras prefentes hueras pateat &c.qitnipropter fidem, & optimamferuitutem nobis , & filio noflro Sttphano per Capt. Georgium, ejrComitem
Vuchichium, & eorurn filio s pneslitam tunc , quando B-aenJtous pulfi fuimus, &
fletimtts in quodam loco nuncupate Boboua^, quorum opere , & optima feruitute , ac
fide erga nos ptcflita iterum in Regnum noflrum repnfitt fuimus : tamquam hi quos
regnare decet : quo circa propter eorum erga nos benemrita , & fiem .
f donatione d'Almifla, di tutto Primorye da tutte due le parti da Zarnouniza fino Narenta con molt'altri luochi, che nomina .
Datum Bofnie menfe Xbris 1408.
Vedendo dunque il R Ofloya, ch'il Duca Heruoye aggiuftatof col R Sigifmondo , lo infidiaua, s'accoft alla protettione de Turchi, come dalle lettere del medefimo Duca fcritte Spalatini apparifce .
Hob.Viris omni Iudicibus, & Confilio ' Spalatifidelibus noflr'vs dil.Heruoye Dux Spalati&c.Fideles nri nobisfincere dil.^id noflre Excellentie notit1am de*
duftum efl ros per vnanimem deliberationem retroaftis temporibus in vefio genrrali confilio faftum dediffe,& donaie Ofloye olim Regi Bofne domus,& poffe/fiones oes,
que fuerunt olim D.TetriCafianich pofitas,& iacentes in Ciu.& diflnth Sp.il. infra
[nos confines:nunc autem cum idem'otloya olim Rexiam difeaabeferit Turchit
& rebellibus Bofnen.contra,& aduerfus Regiam Mai. Hung vid. Ser.m-"n Trincipem
&D D.Sigif.R.Hung.&c.ejfetlus efl tnfidelis,& aduerfarins d. Regie Maiefl.fuifque
omnibus bonis pofitis,& repertis in qutbufcumque tenis , & ocis eidem D.Ti^R.ipfo
fado, & iure illico, efl priuatus, ea propter veflram pcrprelentes reqimimus fidelitatcm, & atiente hortamur qualcntu didam donation : m eidtm Regi Ofloye faftam
per vos de ditlis domihm & poffeffionibus reuocetis , & caffetts, & in vos ipfa bona,
tamquam emuli Regie Maicfl. prcd. recipiatis; ipfaque bona vi recepta veflram
fidelitatemrogitamus , vt ad nri complacentiam detis , & donetisferwtori noflro fidcli Stanc am uymi de Spaleto conciui veflru litter as viflras autenticas , & effi
caces fuper in Je fibt confienfaciendo . Scripta in Caflro noflro Out die a 7 men, prilisylni. 141 1.
Bb 4
Da

Dele Memori
Daqueftc lettcre delDiica Heraoyc appar, ch'il R Oftoya molto pri
ma di quel tempo s'era collegato con Turchi , & eflendo la data dlia Jette
ra dal fuo Caftello dell'ouo ( fortezza famofa polla tra letrepaludi fopra_,
vndiruppo tondo fcofcefo , che ad vnouo fiailbmiglia nell' idioma Slauo
Jayte) e dall' altra Jettera di fopra mcntouata fcritta da Sigifmondo all
Traurini nel principio dcll'anno 1409. apparendo, che gli rimprouera , che
fapendoloro l'aggiuftamento fcguito col Duca, e Blnefi haueflro diferito tanto mandar Ambafciatori , corne haueuano fatto graltri Dalmatini, e perci mandar Giacomo di Breberio fuo familire, al qule doueuano preftar fede ; da quefte due lettere fi poflono congietturare due cofe_> :
l'vna, che l'accordo tra'l R Sigifmondo , & il Duca Heruoye forte tenuto
fecreto , fino ch'il Duca occupaite al R di Bofna le Piazze forti , th'egli poffedeua, le quali doudTe goder in feudo , e tra quefte deue efler flaca vna_/
l'Ouo ( gid che lo chiama fuo Caftello ) Taltra che li Traurini faranno flati
piutardi degl'altri ad intiiar gl'Ambafciatori d Sigifmondo corne quelli,
chedependendo dal Duca non hauranno ardito perla vicinanza di Spalato dichiararfi auanti l'efprefla fu volont , ch'il Duca non haur voluto palefare all'hora; il che fi fcqpre da vn fragmento di Confcgli di Trau ; ne1 qua le
viennotatOjchefubitoriceuutelc fopranominate lettere di Sigifmondo di
7. Gennaro 1409. furono li 2. Febraro eletti Ambafciatori per Ogaria, & al
ii 7.dcl medefimo decretato, che la Camera de Sali, e trentefima fofle data alii
amttusli del R Sigifmondo .
Dal che fi puo comprendere 1'accortezza del Duca , che girando li Bofnefi, Croatij e Dalmatini fuo beneplcito , valendofi opportunamcnte-
dlie manire de trattati, auantaggiaua le proprie conditioni; macme^
che era vio di difporre dlie cofe fuo beneplcito , non feppe contener
a ne" limiti cii fcmplice Baronc; onde venuto in competcnza nella Corte_>
Regia con altri Baroni Ongari, proruppe con loro in aperta guerra in_,
abfenza diSigiimondo(checrcatoImperatore eraandatoalConfiglio per
fedar lo Scifma dlia Sede Apoftolica) e prefine alcuni li fece vergognofamente morir , come riferifcono gl'hiftorici Ongari , per i] che fu dalla Re
gina Barbara moglie di Sigilinondo dichiarato ribelle e d'indi li fuoi emol
prefero occafione di leuargli il feguito : onde in poco tempo fi vide priuo
degl'amici, e dipendenti, ridotto mal termine ; tent nondimeno di
placar lo fdegnodella Regina, come da vn inftruttione fatta fuoi Am
bafciatori , ch1 originale ficonferua dal fopradctto Signor Cindr fenza_>
giornata apparifce .
Domina T((gin<e,& Baronibin Rfgi/ Hungari . Dur infrafcrlpta nuntlauit . tem primo quemado lobannes de Gara,& Tantas Chufar Bannt omnts poffeffionesj&tenutM excepto Cairo "Poffegauuarfmelitcru Rcgaltbm abalerunt,& occuparunt . Item eo non contenu vmnta bena mea poeff.& Caftra intendc me anferrc^uare hoc fecerunt nefcio mtos exceffiit , & delifia pro fmb. id /cere debaifffnt.ltern Reginalt Maiefati & "Prelatistac Baronibus RegitiH*eg.(cpt;i
volui intimare, & nunquam ad ipfot ijdem permiferunt Jjinttum meam ftiiq. locorum ipfos T^untioi meat moleflando,r oberuando,mo iVucproficifci naffcrrnnicndo . tem ipl'ot loljannem de , if Taulum Chupcr reqrufiui/i pnmiflA ex vo
lntate D.Rgisfiut,r,&fintatta, etiampetij bipfis litter .Regie Mai.fa&utfrt

Di Trau,

395

'miffo,&nunquammihioflenderunt. Item pro eo quia mihi litem Regias ipfi no it.

oflenderunt , inteexi, & cognoui quoi ipfi eorum volntate premisa comittunt , &
non aliter . Item ego ratione inteniebam mefubmittere iuditio fratei nitati Diaconum, & ipfi non permiferunt . Item non potui aliud facer", quia m ihi >rtulerunt verecundiam pro eo ,& ego ipfts intuli , &feci verecundiam. Item qui
abfluleruntmea Caflra proeoetiam reccpialiqua Caflra erga mams ipforum alias
habita . Item ego recepi ab ipfis caflra pro mea verecundia , & ad infidelitatem DRegi inferendam Item non abfluli dia Caflra fub infidelitateft Domini mei certitudine cuicunqueDna Regina , Trclati , & Barones RegniHun-r. ajjignarc comittent ipfis aignabo per hoc oflendo , quod non fecerim fub infidelitate. Itemaffigno
duo Caflra mea informa obfidts videlicet Orba^, & vocata ad minus re
tiras, & oflendo mcam in bac parte fidelitatem. ItemprAmiafiat fie quod inboc
faite meo mihi Regia Maieflas omnia mea perptrala indulgeat . & pro eo in me non
habeat fuam indignaionem . Item omnes literas meas mihi per [nam Mai. attribu.
tas ,& hatlenus affignatas vellitfua Serenitas informare mihi, r rais poflerts fu
cut primus confirmarat. Item quicumque contrame dixcrunt in compofitione , &
fafto cum Vnetas, & Tunis committo me iudicio Regie Mai. & Ducts *Auflris, &
Societatis Diaconum Regie Mai. Item iudicet me cum Rege Tolonix , & fum promplus me ubmittre ad eofdem .
Item ft tuxta indicium ipforum decapitationem mercor , dcapitent, velpati da
mnum in bonis met, patiar damnum . Item exoro Serenit. Regiam,& veflram Mai.
vt tarn in temporefenetlittis non permittant mort in Taganifmo ritn,&fub infi
delitate, quia vix , & dificuller expeaui tempus vt ritus de Taganifmo con uertat in
fidem Katholicam , &poffim d. D.Regimeo fidelitrferuire . Item nonvellit, &
non placeat D. Rgi , & vobis me veflrts feruitijs repeliere , " acularefine mets
cutpis, quia culpam ad id penitus ignoro . Item redeat in veflram memor tarn quod
mihi D.Rex cumfuis Baronibm ficutiurauit ftcfuperipfo iuramento babeo literas
Regias, & Baronum fuomm fubf Regali, & eorumdem Tralatorumfuorum^
ftgillis confuetis* Item aduertat Serenttas veftra quomodo ego exiflo infocietate
Diaconum, & continetur in litteris focietatis quoi nemo fine confilio feientia, &
iuditio focietatis iebeat aliqualiter coniemnafi . Item amore Santli Iohis recor*
iamini quia tompaterfum. Item aiuertite, & penfate omnia obligamina , ei"fi
dem, peto vos caufa Omnipotent!* Dei, vt tarn in talimea etite non oprimatis , &
deleafis me vt babeam finem meum in fide , via , & fidelitate Regi Mat. conferuanii . Item vbi D.Rex quA profequor facer noUet , tunc Sua Mai. ad manas
meat facial affignare Calira mea obfidionalia preditla ante quam aliqua potentia aduerfum me veniet cum ipfis viQualibus ,ficutego do ad mams ipfius Regite Mai. fub
ipfo modo, & ordine ante quindecim dies . Item ex- bona volntate mea afirum Vofegauuar ad manas illorum vticommiffum eft mihi aignaui eo quia tpje D.Rex mihi
centuUrat , & nolui couferuarc contra ipfius D. Regis voluntatem , er //// dedi cui
efl commium . Item dam fut Dudx conflitutus , tunc recepi paria litterarmm regalium mihi datar um in lats capitularibusfub omnibus iurameutis, & dfpoff
tioMtbus, & fuper omtukm obligationtbus , quibusmthiipfa Regia Mai. ff obltgauit cum fuis omnibus. Item vbi ipfe D. prediis fuis obligatlomtkm , proi. & tantts meis bmeimis aquiefeere etiam exhibition iutti
aeeeptarc noluerk , er tanta iuftitiA irritim fecerit ipfa Rtgu Mai.
mihi non imputet , & vimm impinga, quia omnibus Trmcipibm Cbnfitamitatis
prtftriptas prorniffiones,& obUgavuaa,& fidem datam mihi notificabo, etdeclarabo.
Item

394

Delle Aemorte

Item pofl notificationem premifforum potero mihi in tanta amaritudine opprefo.

nis : fed vbi refugium potero haberemeillic oportebit inclinare Item hucufque nullibi requiftti refugium ,fed ipfum D. Regem habui pro refugio ftngulari , & rebus fic
euenientibus opportebit querere vbipojfimjtfiue ego delear, fiue non.iam VVo%nen
intenduntfe vmre cum Tunis , & in eo hucufque proceerunt & procedunt iam de
fatlo. Item T urc. intendit ommno habere guerram adHungar.
Da quelle commiflioni fi fcorge,che Hemoye tent di placare , opi tofto
ingannar la Regina, haiiendo egli per mezzo de fuoi aderenti Bofnefi fatto fecreto trattato co'Turchi,la faccua di ci confapeuole ; confidandofi nelle fue
arti , che per non lafciarlo precipitare , e confegnare d Turchi H luochi
forci, ch'egli teneua inBofna, nonfifarebbe mofla apertamente contradi
lui fino al ntorno di Sigifmondo , nel quai mentre haurebb'egli hauuto tem
po di tentar altripartiti; md come che di gid vecchio decrepito, efenzafiglioli andauapt rdendo ogni di piii il feguito , e fcoprendo Ii fuoi dipendenti , che per poterfi mantenere contra'l Re trattaua di metterf otto la protettione de Turchi , fe li voltarono contra ; con quali vnitofi Sandagl fuo vec
chio nimicoindufleroSigifmondod dichiararlo rebello , come dalla Jettera
fu di i.Maggio 141 3.regiftrata nella predetropera apparifce : nella quale lo
priua anco del Ducato di Spalato, pigliando in gratia Ii Spalatini, e commettndo alii Baroni del Regno, che doueflero perfeguitarlo , & in particolare-
al fopradetto Sandagl, che foTe Voyuoda di Boina in fu vece; all'hora i Spa
latini , che mal volontieri hauetiano fopportato il fuo dominio , efpedirono
delmcfediGiugno Ambafciatorid Sigifmondo per dimandar confermationcdePriuilegij , & abrogatione delle cofe fatte da eflb Heruoye contra Ia_*
forma di quelli , & alli 8. Luglio fecero voto di fabricar vna Chiefa d San Vi
tale per la liberatione dalla fu feruit , dandoli titolo di Faraone , & ottennero la confermatione li io.Agolo . Chi fofero quefti Ambafciatori mandati d Sigifmondo , non eflcndoui altra memoria , che d'vna loro lettera fcrirta
alli capi della Communitd , ch'originale fi troua dal fopradetto Signor Cindri la regiftrar .
Hob. & Egr- Viris Dis Reftortbus , & Iudicibus Ciu. Spalati Dis honorandis
Egrcgij Vir'h & Di honorandi . Hgumtis ros die 1 7 inftantis literam, velramtecepijje in quaintimatii de Raguftnis >& deTolicien. omnia percipimust fcripfimns
vobis per Laurentium Ioannis de Uteris Vriuilegialibus obtentis Regia M.etiam de
indigents pecuniarum credtmus, &fperamus iam per voseffe prouifum,& aliquo
cafu hucufque non preuidistis , prouideatis , quameitius poteritis, & poteflis nobis
deinare Venetus , & p.' iuxta conuentionem quamfeeimus pro quinqu Triutl.per
nos vfque modo obtentis pro vt vobis ditlum Laurentium intimauimus duc. 200. auri , quia iam dedimus dr.c.6:auri , & ftc conSlant ipfa Triuilegia duc.t6o.auri,notu
potumius pro minori precio facer . Scientes etiam quod de fenetijs nobis tranfmifit
Ser 7{icolaus Iancij dnc. So.quos feripftt aeeepiffe ad cambium , itaque prouideatis ,
& de illis pi opter lucrum , feu vfuram , quam fuperlucrantur . Secundo prenideatis
nobis deinare circa duc 200 quierunt pro expenfis quia Dco tefle , ia.n vnum dt narium lube t.nis i oportet nos vender ingula argntea , & jiff0s , & facer pro vt
poterimas nosfubftctitare vfque quo nobis tranfmitletis . Cxterum nouerins qualiter
D.Ihipcratorfiti gratia , &benignitate cos grate > & raiiofe traftat fcientesquod
impof-

Di Trau I

595

impoibile effet credere quanta literas* & nuncios Heruoya tum ipfr, tum "Proceres,
& Trelati Regm Hung tranfmittunt D Imperatori, & quotidie non ceffant, & eflote certi quod multurn dubitauimus , & tentant inueftigauimus circa Imp. qiiodipfe
fuigratia urn s literas qtiAS bi deflinantur pro pane Heruoy prirnum nobis dar,
& vuult quod nos tuxra voluntatem noflram eiufdem refcribamus & ftc quamplures
literas fcrtpfimus Heruoy e pro Imper. & quod magis eft nullam deUberationem vul$
facer mfaitis Here , nifx Secundum voluntatem noflram, <& aparere noflrum i
taque tflore leu, & bom ammi, quia D Imp.tantum eft nanimattts contra Her.qu d
breuiter nobis eft remedium de fatfis tpfius : fcripftt , & mandait t Baronibus Hung.
& Sandagli quod totaltter mfurgant contra eum , & fcr pfit quod non vuit paf'ta
conueutiones . Dni honorandi non formidetis , quia iam nolle
repatriare,??
nudum quemcumque liant feruautmtts pro expeditione noflra , & non voluntarle
tantum fleiimus . Circa primo propter tot , & tantas literas , qua deftinabantur
Trinctpi contra ftatum noflrum ; eus fcrutator coidium fcit quantum dubitauimus,
& vere inanime s faciebamur dubitanttsfimflros fortuna euentus , <& proeul dubia
nobis eent antiqux mimiatix , & imune contra Pnncipem nifiDeus potJet nos
iuuare ; fed Deografos quod fuit aduentus nofter . Hodte D.Pnncepsfie dixit '. Rofovos veniattsmecum nonpoffum vosexpe ire , mfi primo videamus vtrum habeoguerram cum liege Ladvlauo , vel non, quia habet internum facer armatam , ftc
non dnnifit nos ; vltimate .upplicauimus , quodvnus noflrum remaneat ,& nonfuit
modus , diximus quiafibi De "Princeps non babemus expenfas >& ip\e dixit omnia ,
qiix babuero diuidam vobifeum , & ita amplius nonfuimus aufi dicere verbnm, cum
p oft quam ipfe rennet nos propterfatlafuafperauimus in Deoquia noftrabene ibunt,
& fie non jpei etis in bret noftrum aduentum , non eftbonurn turbare voluntatem
l'rincipis , dixit, & promifit nobis non babeatis frquentum , letos , & cum gando
remittam vos adfratres veflros quantum efl non poffunt effe verba meliora , fperauimus jottientur bonum effcftum -.penfate igiturfuper ifta , & mature deliberando vos
citlus , quam poteritis intimate . 7{os trail animus cum Principe quod nobis tpfe , &
in metis miungeret infulam Brada , & pi omiftmusferiar tempore guerre cum duabus galas, & ipfe rejpondit nobis non femper babebimusguerram,fedvideatur qan"
tum daretis de pecunqs, & breuiter ipfe vultpecumam , nos dedimus tale refponfum.
Dhe Princeps non babemus (Qmmtfonem ifla , fed dimittatis vnum , vel duos ex
nobis circa fratres noftros , & procul dubio facient voluntatem veftram, non dsdit
aures fed Dni honor, prouideatis mature, & quam atms poteritis intimate per quan
tum de pecunijs, & quantam fummam pecuniarurn vultis dare pro ditla nfula , quia
vult pecunias , <r non galeas , & quoufque nobis refcribetis fuper inde fubftentabimus negotium per verba . Scitote vnum quod D. Princeps dixit nobis ore fuo qtial t<r
ipfe dedit Ragufints omnes iufulas,fed in ventare dixit turando per Deum quod mallet
nobis complacer , quam Ragufinis , & dixit nobis cogitate quid faciemus , quotidie
explateos, & tantum efl , ft potent habere peiumam nobis franget eis paila.
Dili honorandi cognate ft poteritis fuferire viderr Ra^uftnos miniflros in metis na
ftas , ecce cribtmns aparere noflrum, quod pro pecunqs non rem meant; habetis b an
na contra Marculi , & Dcffe vendatis ae eifdem , & quod tantas in nobis vigeat ani
mus, quod non vos alq , fei uos aliosjubiugetis i mhilont aus futemiis voluntatem ,
& aparere veflrum eftote Joliciti m rejertbenda , ne propter pigritiam , vet tarditatcmtmgrandtabonadefictant , & fi adeffet poffe etiam fuper tnfulam Farrxde-'berabitls fimili modo , ft non proptr aliudfaltem propter turb re faa Rigufien. be tjs,
& de omnibus nobis punan intimabitis quidfumusfafturi . De armata^quam dixi
mus

Delle Memoric
aus contra LadisUum Regem teneatisfecrete quix DnHsFruceps mu'.:um taute vitlt
jpfa eflc , attaque nunf non occurunt Deus cot.firniet vos , &~flitum veflrum. Datum
mCKriainfeftoS.AlJtheidt 21 Septembris.
Due Thoma nos recepimm literm de veSlrafcriptu, nee apofmflis diem imagtnariamaliquam,fcdpropterdicmqHimnonpofuifltf dubniuimut in alifs literisfi
videbitur aponetii . guando mitetif petnnum nitatis fenet. & quod ille , qui ibi
tritinucfligetrbieritlmper.ibiveniet. Latorem prefentium vobis recomittimus ,
quibene, & viriliterfegeffitinfiis, & agendi noftris , & qnu etiom ad efpugnjndum Caftrum virilijfimefegejjit,altem fuctis ei aliqitampelMdinam quiamfr
ximcmeretur.
Dotmus eleSus ircbiep Sfalat. Ectlfa.
francifiui y & loannes .

Dalla fottofcrittione degrAmbalciatori confta , che tr quefti v'era PArciuefcouo Doimo , ch'era anco Spa! at i r. o , e dal contenuto , ch'ancora Her
uoye era fauorito appreflo il R da alcuni Baroni ; md ehe Sigifmondo fi co
me l'haueua pnuato dclla fua gratia , cos lafciaua, che li medefimi Ambafciatori di Spalato rifpondeflro aH'inftanze ch'crano fatte per parte fua , &
in oltre che trattaua di conceder l'Ifole alli Ragibi , e che li Spalatini dimandauano l'Ifola della Brazza con offorta d'armar doi Galre in tempo di guer-

pularmente jl Caftello,che teneua Heruoye in Spalato , come haueuano fatto

l'anno precedente li Sibenzani . quanto all'KoIe neceflario di fapere, ehe
fi come li Spalatini nel fopraregiftrato Confcgho di 8. Lnglio 1 357. per ouiar
ad ogni materia di fcandali prohibirono alli loro Citradini , cheniflunopotefle impetrar in fua fpccialitd alcun ftabile , fe non per il Commune , cos li
Ragufci del 1365. li . Nouembre fimilaicnte proibironp , ehe non s'impetrafle da priuati terra , olfolaalcuna nellaCitta, o territorio, corns appar
dalla reformatione iS^.del Iib.6.degli ftatuti.e perche'l Duca Heruoye aggiutaroi con Sigifmondo per il pi nfedendo in Bofna hauetia dato il gouerno
di SpaJato, Lcfina, e Brazza al fuo Vicccluca , e raccomandato quello di Corzola alia Comiuit di Ragufi , che vi mandaua vn nobile pet Conte , che s>
intitolaua, come ferine vn loro Cronifta .
T^.T^de mandato D.Hesuoye DHCIS Spal.tti Coma Corcyre ,
Et all'hcraf dalii Ragnfei li i^.Ottobre i4op.ftabilita vn'altra legge , che
la rjtonnatione 107. del medcfi.no libro , che non pofli 10 cTer imptrate^
da priuati J'Ifole di Cprzola , Lefina , Brazza ; e narrando il medefmo Cro
nifta, che doppo la priuarionc delDtica continuaflcro li Ragufci mandar li
ContiaCorzolajnonpiucol.folotitolodiCorzola, m anco di JLdba_, ,
. De mandata Gloriof(JimiSiiCmunii Rgit yngvtA elcituin Confilio G:
nerali Hagufi Comes Cotcjrx, ', &

Dal che f viene in cognitione,che nc ancoli Ragufei confeguilTero :ill':.c-

va rifle
rifle che li Spalatini non potato uouar.il c.uioriccrc' iro

Di Tra.

197

dal Rper le diTcnfoni, ch'erano di gi cominciatc pullula rc , ddlc quai: 1

trattai nel feguenie Capitolo .
Diiienuto duuquc Heruoye efofo tutri , pcrduti Ii Stati , N: hon -ni , ch_
pofledeua mori in difgratia ciel fuo R , dal quale era ftato non lo! o asare ..
to all* ordinedeCaualieri; ma anco diuenuto Compare; ondo eni voit ill" p
ragonarclefueattionipotrcbbcaifomigliarlcaquelle di Dem-\-rio Pharici ,
che con ftmiliartiinganno pin volte Ii R dell' Illirico , eli Rom v.A come
nellafopradett'opera ftato accennato .
Come Sibenko Trait e Spalato vennero in poter
dcVenetUni . Cap.q.
QVando'l Duca Hcruoyc s'accord con Sigifmondo, tornarono anco h
Traurini alla fu deiiotione nel principio ddl'anno 1409. come di fopra ftato detto , & efpedirono Ambaf: Biailo de Andrea de Marin
Caualier , Donato de Agoftin Cafotti > & Andrea de Cegis, li quali andati
Buda furono riceuuti in gratia da Sigifmondo,& ottennero la confermatione
de Priuilcgi j,e dichiaratione,che non i potefle efiger alcun tributo nel terri
torio di Tra contra '1 confueto : e con tal occafone conferm al predetto
Biafo, e fuoi nipoti il Priuilegio conceftoli del 1401. nel quale efprime le pa
role feguenti .
Cum nos alias cum plerifquc Trelatis, & Baronibus noflris, ac procribtts , & nobilibus Regni noflri ai Regnum noflrum Bulgaria , vbi immaniffimorum Turcornm,
& nationum grandis cafuspiduhb.n , vna cum valido noftro
exercitu applicuiemus , " cum eifdem Tunis , & alijs Taganis perfonalirer agre
diendo ducentes in area certamini preiiando, tandemque occult0 Dei 'indino permittente ,& fot tuna nobis prob dolor noflris viribus nori exercitm deficientibus , &
pluribus fidelibus noflris noflro lateripro nunc adberentibus proflratts,prefatus q/}colausfub vexillo fidelis noflri MsyiriD.Ttjcolai de Gara Reg.nrorum Dal. & Cro.
actotiusSclauonitBaniper eofdem Tagmosfuccubuit , & extitit interremptus ,
quorum pretixtu volentes ipfius Regio occurrere cum fauore quafdam poffeffioncs ,
feu villas Brufnicbe, & Zacuccbie vocatas in Comitatn Tininienin Regno nro Croa
tia exientes, in quarum pacifico, & quieto dominio ip e Blafco, Gr 1slcolaus [rater
fuus, non progenitores corum tempore q. D. Belle Regis , qui eafdcm villas ipfis
progenitoribus eorum, vti idem 1 ait, denaffet , & contultffet extitifj'cnt forentque & ipfe Blafco, nonMarinus, .Andreas, & Tetras filij pred.q.JiioUi osafi
ce de prefent. . . .(Se infra)
"Hibilominus pro premiffis eorum fidelitatibus,&f<:ruitijsfolutionemfeu colleCtrm
Mardurinarum de premiis po. nobif, & fifeo noflro Regio peruenire debentetn, eif
dem Blafconi, & filiis q-Huolai ipforum beredibus donando, & perpetuo approbandopremiffauoflra Regia auftoritate remittimus, & relaxamus prefentium noflrarum teflimonio litterarum ; quasdum nobis fuennt reprcfcntatA , informanfiTnuil. redigifaciemus . Datum in Vacbecb feria 1. prox. ante fcftum 5 . Ceorgij Mart.
. D. 1401.
E nella confermatione cfpn'me le feguenti .
collationem poffefjionalem , feu villarum Subi Dol Targomet , & zbicb m Comitatu
Clif-

398

Delle Memorte

Clijpenfi in Regno nfo DalntatU habitarum,& aliarum Brnnifchie , & Zacutchie in

Comttatu Trinienft in Regno nfo Croatia tarum,vt in Vriuil:anted:aprbamus &c.
Dat. per manas Reu.Vetris O.Eberhardi E'pv.Varad-.AulA ttir* fummi CanceU:fidelis
nofln dil^A.D. 1409 quarto kakUfrilit Regm autem nri anno 20.
II che ho voluto notare per corroborationc di quello > ch'in pi luochi h
fcritto , che le terre maritime della Croatia paflatiano fotto nome di Dalmatia, com'era Chliffa . Nello fteflb tempo deuono efler ritornati alla deuotione di Sigiimondo li Sibenzani , fe bene per mancamento di fcritture delli prirai mefi del medefim'anno non fi pu fapere il giorno precifo : trouafi nondimeno nelli fragmenti de Confegh di quella Citt , che li 28.LugIio fofle deliberato di mandai l'efercito d quella parte doue voleua Carlo Bano , (il qua
le era Bao di Sigiimondo, che confia dalle feguenti memorie) e perche nel
mefe di Giugno del medefim'anno renne PArmata di Napoli Zara,per far 1
confegna di quella Citt Venetiani , s'hebbe perci dubbio , che la fte1"',-,
Armata defl'e ahito alii medefimi per far acquifto di qualchc altra Citt > comtrfegiu JiChcrfo, Oflro, & Arbe, perci nelli fragmenti de Confegli di
Tra li 3 . Liiglio 1409.fi troua fcritto , che per occafione d*Armata Pugliefe,
ch'era in Zara , ciacun Cittadino, o dilrittuale fentendo il fuono della cam
pana douelle venir alla Citt : e qui finifce eTo fragmento , e non v' altro regiftro z Confegli , che quelli , che fono nelle publichc Reformationi > che-
cominciano del mefe di Dcembre 1414.
I.I Cronili Venetiani doppqhauer narrata la confegna di Zara egjjita_
l'vltimo giorno del mefe di Luglio 1409. elidifordinifaH'horafticcem da_.
meaccennatinellapredett'operaalcap. 5. del libro 5. feriuono di Sibenico
nel feguente modo .
E pur in quel tempo del 14- el fono grande difeordie frainobilide Sebenico, t
uetli depuouolo vedando quellt nobeli , che la Signori* baneua hauuto Zara , fe delierofra loro darfe alU detta Stgncria,quelli delpwitalo non voiando cerf* aliarme ,
lafinCa%pr,otuttiinobilifnora,liqualtferedufe,Q cene Baie , qtte'difc redujere
alia Dogale Cignoria pregando quea fe degna'e tuorliperfuoifnbditi', perche cum
[ me%p Ii haueriano la terra honde quella Stgnoria jubito mando 40. bar che, e q.galeotte hen in ordine , & quefio fo adi i$.Febraro ; quella armat.t ando , e non pofjendo
far alema cofa la dita Signoria mando molta gente d'arme Capitana du terra M.Lniouico Bu^acbarino Tadouanofajando Baflie , & attre coje .
Che le difeordie riferite dal Cromita cominciaflero in Sibenico l'anno
1400. ne da inditio vna nota , che nel fopradetto fragmento de Confegli di
Tra.nclla quale l'vltimo Giugno viene ordinato che Ti nobili Trauriui, che
fi trouauano in Sibenico doueliero venir Tra, e quelti dcuono efler flat i richiamati per non intcrefare li proprij Cittadini nelle partialit delle fattioni, che proruppero in apeita fedinone, neila quaJc li 20. Agofto Jc medefim"
anno furono cacciaii fuon molti nobili , & ali'hora quciii faranno ricorfi da
Venetiani com.: feriuc ii Cronifta; m le 40. Carche , e4- galcotte inuiato
loro in foccorfo li 22. Fcbraro non poiono efler late nandite prima__>
dell'anno futuro 1410. ( Natiuitate ) nel qual mentre crouuii 11 m .'defini
fragmtode Confegli di Sibenico, che la Corte col tonfenfo del poplo eleg-

gefle li y.Ottobre 1409. il Conte Giouanni di Cetina per Conte , e

hauer fatto il poplo per haiier la fua protettione contra le fbrze de Veneciani ; poiche doppo'l Duca Heruove era egli il pi potente Barone , c'Jiaueflo
Ja Croatia martima , & alii 27. del medeimo mefe f ordinato alii R. ttori ,
che con liCapitani) del Poplo prouedellero alia fortifcatione dclla Ciua;
dal che conta , che li Sibenzani perfifteuano nella deuotione di Sigifinondo,
il qule in fue lettere di 26. Apt ile 1410. comando alli Scardone/i , che doueffcro vbbidire alli Sibenzani , alli quali haiieua concedo quella Citt , & in vn
altra dello ftcflo giorno concede alli medefimi Sibenzani autorit, parendoli,
di poter diftruggcr le mura , fortezze di Scardona , e nclla terza comanda
Pietro Melguen Capitano delle fue genti , ch'occorrcndo dcbba ahitare efi
Sibenzani nella demolitione delle mura, e fortezze di Scardonajdichiarandofi in oltre d'hauetli conceTa l'eftrattione diio.milla mozi di Sale fenza qabella, ch'il prim'anno era ftata affittata da Cario fuo Bao ( del quale di fopra
ftata fatta mentione . )
La conceffione, che f Sigifmondo Sibenzani di Scardona, & infierne au
torita di demolirc le fue mura non pu eflr ftata fatta per altra caufa , cho
( non douendo efl'cr in mano de fuoi confident!' ) dubitaile , che peruenifle in
mano de Venetiani, gichelinobili fuorufcitidi Sibenico hauetiano in Jor
potere le torrette, ch'erano alia bocea del porto ( Helle quali fe ne vedono li
vcftigij) quefte deuono eflcr quelle Baftie,che fe riuc il Cronifta foffero confegnate Venetia, il che dalla lettcra del Doge poco tempo doppo fcritta
Gio:Miflich nobile Sibenzano fi conferma .
Michael Steno D.G.DHX fen.&c- Egregio Mititi loanni Miffich nobili Sibenici
d.dilf*l.& ail aetium . Ter Trouiforis , & Capitantf , & vettrx nobilitatis datM 24. men. Sept, proxtmc eUpfi inter inteeximitf vos afgnaffe , &
fofnie m manibm noflt i Trouijorpredifti Turrim quant cuuodiebm um fl.pendia*
rijf noflri domititj, continent, & alia diit* vfje itterx upcr bac waterin , ad ( ma vob refpomfenifti , quoddevobis nunquam habmmut , nee habemus aliquant
mbram , velnialum conceptum,imo vostenuimus, & tenemus effefidelcM, & ip'imumfermtorem i,oflrum, & ne dum de cuodia turns ,Jed de onai niag-io . w
notabili fortilitw y & refemper babuiMtuplentffimamfidcm , & confidwiizm te vobis confidemta fapientie , & probitate veftra , coquiacognouimm expe optiraam , & perfeflam difpofitionem , & voluntatem veflram ergj noftrum :
ita quodflare poteritis cumelo, & contento animo , &pofl quant placuit Tub s t
faciamuf cuRodire diftam turrim placet nobit , &fic mandatant "prouijbri noflro vt
facial benecuiodh e ipfamt & coafeructur ad honorem noflrutn, & comudumnri
dominij , & fidelium noflrorum, & propterea vos auifamus , quod am ibi, adre,
vel alibi tn lotit noflrii vbi vobplacuerit morari babebitif prouifiouwt noftram vobis conceflam, & babebimui vos in carum, &fidumferuitorem noftrum. Dit.m no. 1410.

Conl'auto delle torrette dunque li Venetiani hauendoin poter loro il

Canale iino Scardona trattauano nello iteifo tempo con la moglk, e fuo ri
ra de Sandagl Voyuoda di Bofna , Ja compreda d' Oltrouiza , e deila ]-1.
5cardona, ehe pofledeuano quei luochi come hercdi di Vuch i.i.nw4i
J3olha , e ne fegui la ftipulatione li 13. Aprile 141 1 . coa l'esborb di 5 mille*
duc.

400

Delle Memorie

uc.ct'oro,cotnc aell'inftriimentoregiftratoal cap: 5. del Libro 5 De Regno

i );i.& Cro.appareronde con l'acquilto di queili due 1 vniti ag altri Ca
lida di Vrana , Nouegradi , ch'infiem; con Zara, Nona haueuano hauuto
dalle- gcnti del Re Ladislauo, vennero i Venetiani poflfedere tuttalaPcnioladel l'antica Lib'-irnia, che tra dui Canali del m ire, detti di Obrouazzo,
Scardona: dubitando percioSigifmondo , ch'anco Sibenico per le difenfioni, ch'eranotriCittadinicapitaife in mano de Venetiani haueua mandato
Pan Pietro de Mislin fuo Capitano Generale con quelle genti>chc limo fufficicnti perla conferuatione dellaCitt, e per qualche mdoglienza, chegli
far data facta , che li Cittadini foTero mal trattati , fcrie al medefmo Pie
tro , & alli c.:pi dellemilitie , che non douefsero molcllarli; m lafeiafsero
godtr quietamente le cafe , e beni loro in data di 1?. Gennaro 141 1. perei
procuro il Pan Pictro con maniere dolci di neriuader la pl ebe , che contentalc di lafeiar tornar ii nobili cacciati ftiori , e fece congregar il Configlio il
penltimo di Giugno, diede conto al R delli difordim feguiti , e dello ltato della Gitta, e li ao.Sttembre f di nuouo congregato il Configlio per trouar qualche compenfo alle turbolenze; m come che la plebe, haueua afliinto il dominio deila Citt non voleua , che l creafsero Magitrati , fe non del
corpo loro , contienne lafciarii fare lor modo, & ad inltanza di Gregorio figlio di Michel Draganich, e Marco fglio di Pietro Radogeuich comparf per
noinc del Commune di Sibenico li 6. Gennaro 1 41 2. annul Sigifmondo la_,
fentenza ieguit fauor de Zaratini delli beni in Luca , & alli 1]. del mede/Imo mofe comand alli Morlacchi, Croati, che douefsero condur Sibenico
le mercantie , e vettouaglie ; finalmente rifoluto di venir in perfona ferifse li
10. & u.Febraro alli Sibenzani, che douefsero apparecchiar Galre, e barche, e facefsero accomodarle ftradeper condur Artegliiria ; m non efsendof mofso il R da Buda, venne Sibenico il Conte Gio:di Cetina col fuo feguito: onde iniem: con Pan Pietro f rifoluto di caltigar li capi dlia folleuatione , reftituire li nobili cacciati , come da vna nota regif trata nclJi fragmenti de Confegli apparilce .
InCbr:tiQtn. am.die Sabati feptimomenfu May infeflo S. Donmij fub 141 2. Ter
Mag-.V.D.Vaa Tetrum deMislm Regium Capit. & Gneraient . ci"
vir.Mag.D.Com. loannem Cetina , & Cipft autoritre Ser.m> Trincipis, & nri na
turalis D. Stg:f D.C.Ro.Kegii , non Vng. Dal. & Cro. liegis incliti capti fuerunt
Cregoriws li> -wage , Mauri , Slauogofli , Marchin ^.ndruge ,
& Joannes Sfiig tunc Capitana Siben. lobes Radrug , V fuerunt nollefequenti ipfim diet decap/iati diBi lobes Radrug, ^Antonius Mauri , Dtfmanus Slauagofli , &
Marcbus Radug in tur1 i Talatij magni, & fuerunt fepulti m curia fratrum Vredicatorum omnes in vno monumen to , qui erat ibidem in dicta Curia .
predict a die
'Perdiclos D!\ Tan Tetrum , & Com. lobemCetinx reduSi fuerunt nobile;
ilcnta, qui ante erantnobilcs repulft per populares in priftinum {latum , & iru
:omm dignitate & offlcus mit. Sibcfi. pro vt antea fuerunt , & fuerunt
vci eofdem cllcli in Reclores Siben. Ser Stepbanus Dragocuig , Ser Step!:tus Mtatci , Ser Crcgonus Mexe , Ser Lucas Cojicig , qui turaueru fact \,t
ioium offit.um Reflorus .
V

Dt Trau .

401

Mi perche con tal occafione fridotto informa di Caftello l'angolo fi periore delle mura della Citt , ch'era doue hora la Chiefa dclla Madonna,
del Caftello col profimo Baloardo , poftoui prefidio d'Onsari ; il che riufcendo a tutta la Citt di fommo difgufto , perci tutti Ii Nbili vnitamenre
rifolfero ditrattar con Venetiani di darli la Citt, en'hebberolafeguente rifpofta .
Michael Steno &c.Vniu>& fmg.'Hob.prud.Viris Ciuiu noftre Siben.prefentes literas in[pelutis pateat euidenter , quoi ai notitiam noram peruenit vos , &" Coitem
Sibenici confiderantes ea quxfecutafunt nter nos,& uos & perfeuerantiam vtflram
adobedientiamD Regis Vng.multum timere de noflro Dominio, &ft veflra Coitos
putaret pernos bene tratlari deberfe, fubmitteretriro dominio quare information
habita ad declarationem mentium veflrarurn , & confirmations intentionis noftr<e
erga vos , vobis denotamus . Qnpd ft Coilas vera Sibenicifefubmittet noro domii
nio, & ad manus noftras erit contenta peruenire,non obflantibus aliquibus, quAfecu
ta funt inter gentes nuflras , & Veras , & Coitem voframpred. aliquibus alijs
interim commijjis tratlabimus , & tratlarifaciemus omnes Ciues veros, C5" Coitem
veram pred. gratiofe , & benigne pro vt traCamus aliosfubditos, & fidles noflros,
& illos habere futur is temponbus ingratia noflra propitijs fauoribus recomiffos . Dat.
&c.diexi Iulij lnd.%. 1412.
Da quefta rifpofta fi viene verificare quello , che fcriue il fopraregiftrato
Croniita Venetiano , che fofle mandato Ludouico Buzacarino ad affediar Sibenicojil quale ( come fcriuono el'hiftorici Venetiani ) f ributtato con danno, e quelle deuono effer quelle Fattioni, che s'efprime foflero feguitetrli
Sibenzani, e le genti Venetiane; dal che fi pu dedurre, che Ii nobili ritornati
vcdendo la patria oppreia dal prefidio Ongaro , col mezo de gl'altri nobili ,
ch'erano fuori fotto la protettione de Venetiani trattaflero vnitamente di
dar la Citt all medefimi , con conditione principalmente d'efpugnare , e_
demolire il Caftello , come fi legge nelli patti conucnuti in Venetian 30. Ot
tobre 141 2. regiftrati nella predetropera al cap. 5. del libro 5. il che fii im
mediatamente effettuato , e riceuuti nella Citt gl'altri nobili Ii 20. Nouembre eccetto la famiglia Dragoeuich , come dalli Capitoli confermati Venetia li jo. Dcembre lungamente vien narrato : doue viene mentouato , che la
fopr'accennata feditione feguire li 20. Agofto 1409. & in queftamaniera con
laCittdiSibenico vennero confeguirli Venetiani l'intiero dominio del
Canal di Scardona .
Nel tempo, che fucccdcuano in Sibenico le cofe fopranarrate,qitelIo fe-guiffe inTra,per non eflerui ConfcgH di quei tempi,non fi pu fapere.-trouafi folamtc vna lettera di Sigifmondo data in Strigonia li j.Settembre 1409. nel
la quale fcriue alii Traurini , che doppo la dieta , c'haueua intimato in PoTonia,doueua venire con efercito alie matine, che perci armafsero Naui,e GaIcrc pi che potefsero per poter refiftere ali nimici , e quefta deuc efser ftata
feritta fubito iiitefo il oprack-fcritto tumulto di Sibenico di 20. Agofto pre
cedente : e fi come li Traurini crano ritornati alia diuotione di Sigilmondo ,
come dipendenti del Duca Hcruoye^cosi efsendogli ftato confermato il Ducato di Spalato hauranno continuado la dipendenza, come dalle feguenti
cominiflloni, che tr 1c note della Cancellaria fi trouanoapparifee .
Ce
1411

402.

Dlit Memorie

1411 Ind. $ die \ Febr. Tios Mirfa Mauri , & Simon Tacle Redores Ciuit.
Trag.ludices , & Confilium "Hob. Ciuit. eiufdem tdmiwmus tibi nob. viro Ser "cole "Petri Micat Ciui nro ituro ex nri parte in Ambaf.ad prcfentiam,et confpeclum
Ser.'" & lU.mi Trincipis D.Hnaturaltt Sigif.
Primo vt dbeos coram ipfo D.Rege , & ipftus pedibm humiliter teproflernere,&
Sua Mai.recomendare prefotos D.D.Reftores, Iudices, conftlium, & Ciutt.fuam Tr.
pro vt conuenit tante Maieflti, & ptovt tue diferettoni melius vidbitur con.
uenire .
Secundo comittimus tibi qualiter exponere dbeos Sut Mai. humiliter , & deno
te qualiter pro confcruatwne tflius fua Ciuit. Trag. &pro bono flat Cm. eiufdem^
eligimus inComitem , & Reorem ipfim Ciuit. Tr. fidelifjimum feruitorcm Mai.
Su D.Vhilippum de Georgijs de ladra Regium Militem Admiratum ; vndefupplicabimus Mai.Su* ipfum D.TbiUn noflrum Comitem confirmare , & in Cafu quo i/
D.Thil.ditlum off.comit.noluerit acceptare fupplicabis ipft Mai.vt ipfa dignetur hortari ipfum D. Toil. " ei mandare vt ad ditlum off. veniat , & ipfum accepta cum
[alario nolro ad hoc vna nobifcumipfe D.Thil.regat , & gubernet iflam Ciuit. RegiamTr. & defendat ab omnibus emulvs Mai. Sua, & adlaudem, & honorem
Mai. Sua, &fuper bit cfponer dbeos , & operari pro vt tue diferettoni Itm
vidbitur conuenire
Tertio exponere dbeos Sue Mai. qualiter percepimm ab amicis noflris, & fide dignis perfonis , & quod Veritas efl, qualiter Vcneti prohibuerunt quod nulla earum
nauigia conuerfentur , & vadant spalatum , & quod nulla mercantia illuc vadant
deTragurio, femper obflando cum earum galeis quodad banc Ciuit. Tr. nulla viualia, & arma ventant, femper minando, quibus fufpicatur , quod in eflate
Ventura cum eorum potentia non ventant ipfi Vcntti contra nos, quibus vt poffitnus obflare eorum potentijs quotidie fortifieamini , &fot tificamus iflam Ciuit.fuam
Tr. & confideratis potentijs Venetorum putamus non poffe refiflere eorum potentijs ,
Quarefupplicab'ts eius Mai. vt ipfa dignetur nos fidelifjimos fuos habere recomendatos, & nobis fubuenire gentibus , & auxilio Mai. fua , feiendo quod ft hacCiuttasperdetur occafione partus, reftduum Dalmatie perdetur, & fuper hijs
exponere dbeos pro ut tue diferetioni melius vidbitur conuenire , & pro vt es no
bis oretenus informatus .
Item comittimus tibi qualiter exponere debeasSua Mai. qualiter diu recepimus
literas Mai. Sua continentes qualiter Seren, fua erat informata quod quidam spalat.
expulfi de Spaleto per D. Heruoyem Ducem Spalati facerent reftdentiam in Trag,
mandantes nobis quod ipfos Spalat.expcllere deber on us . Hos obedientes Uteris Mai.
Sua ipfos cxpulimus , quam manfto eorum non erat , eque eil contra flat um Mai.
Sua . Toft hac per aliquod tempus venit ad nos D-Tetrus Capitaneus Regius in Si'
benico i & reduxit dittos Spalat. imponendo nobis quod ipfos Spalat. ftc expulfos deberemus permitiere quod ftarent in Tr.fuper capitefuo , & quod in hoc non ojfenderemus Mai. fuam cum Serenitosfua eratftniftre informata . T{os vero conftderantes
quod d. D.Vetrusefl Capitaneus Regius vigil, ad flatum , & comodum Regni
tonfenfimus ei, &permifmus ipps SpaLbic morare, & manent . Toft hacfuperuenit
lhs Marci Crlfaui de Spal. cum homme capituli Spalat. cum Uteris Zuitich Comitis
Spal.&nomine prefati D.Heruoye requiftuit nos vt dios Spalat-deberemus expelie
re, et exterminare alioquin prbteftatusfuit contra nos in duc.x mil.auri,qua diu feripfimus Mat. fua per curforem noflrum i fedpergentem Sandali fuit Uterisfpoliatus .
Sitiarefupplicabis M.S.vt dignetur nobis mandare quidfumas auri in hijs quoniam
"
in-

Di Tra l

4)

intendimus mandatis Mai. Sus nuUatenus discrepare ; dando intettigi M. S. quoi

d% Spal.funt circa tres vel quatuor expulfi de eorumdomibus & bonis, & nefciunt
quo vadant ,& quod hic fiant pacifie , & quiete, &fteorum manfio effet nocua hic
flatui coronefue , nuUatenus ipfos retineremus , &fuperhis exponere dbeos provt
tus difcretioni melius videbitur conuenire . Item comittimus tibi quod fi aliquis dixiffet tfeumododiceretS. M.aliquacontranos , quod dbeos nos defender & reffandere tamquamfideits fus Sacra M. Item comittimtn tibi quod pena duc. too,
sert, & pena etiam periurij , quod non audeas facer aliqua faSia tua, velfpecialium perfonarum coram M. S. &c. Item comitt. tibi qualiter non obfiante commijjionepred.ftbifaftaD.7{.R. primo dbeos ire adprefentiam D.Thilippi de Georgias
de ladra jmmiratieletliinComitemnofirum , &eum fraternatiter falutare , preftntando eidem literas credentials, & ipfum hortarequod diumoff. Comitatm
tarn pro honore Regio , quam amore noflro , quifemper deximus , & honorem portamus , & optauimus omnibus de domofua , & portare intendimus in futurum , reducendo ad ipfius memoriam quodfemper per tilos de domo fua hec Ciuitas Tufemper
fuit bene reta , & gubernata , & ft acceptabit officium Comitates , procuresfui confirmationem pro vt continetur infecundo capitulo tus commijjivnis i operando in bijs,
& cirea pred. pro vt tus diferetioni melius videbitur contienne .
Daqueftecommiflioniffcorge, che fe bene Ii Traiirini portauano ancor
rifpetto al Duca di Spalato tuttaia per I'abfenza fua Ii fuoi ordini non erano
imati , come furono per il paflato mentre era Vicario del R Ladislauo,anz
che il Capitanio delle genti di Sigifmondo procurafle d'impedire , che le lettere fua in fianza dal R imptrate non foliero efequite dalliTraurini,li quali f vede, c'haueuano gran timore dell'Armata Venetiana , che di gi l'impediua il commercio, e perci elegeflero per Conte Filippo Amiragho del R ;
fperando con la fua prefenza d'hauer l'affiftenza delle rorze maritime di Sigif
mondo, come I'hebbero viuente Ludouico; e l'Ambafciatore nominato nellc
commifoni ottenne dal R la feguente lettera .
Sigif.&c. fidel, nfts M. viro Tetermanno de Medroe Reg. noflrorum DaU& .
Bono, vel . eiufdem ,nec non tributaras eorundem , vel aliorum quorumcumque in tributis dido Banatuiperuenire debentibus conflitms . Item Banis, vel V.Banis conftituendis alijs etiam cuiufuisflatus dignitatis, feu conditionis hominibushuiufmoditributumtenentibus, rhabentibus, quibus prefentia innotuerint fal. &
gram. Ex querela nob. virifid. noflri fincere dilctli 7icolai Tetri Micacu' deTr.
^imbaf. confili; , Reel- & Coisd.Ciuit-nofirtTr. -nperfona eorundem nobis porretla intelleximus dtfplicenter quod vos tributum vulgo Tcrgoumam vobis rationc
d. Banatus prouenire debens contra antiquam confuetudinem & priuilegiatam Ubertatemd. du. nodreTr. nonibi, &ineo locovbi prius , feu antea exigi, &recipifolitum fuiffet , fed in pertinentes ipfius Ciuit. Tr. & quandoque ineadem Ciuit. vbiinexalionehuiu\moditributi plurima difconuementia, & frequenter orirentur exig facete meeffanter in preiudictumprsferipts pnuilegiats libertatis , &
anttquxconfuetudiniseorumvalde magnum, & quia nos ipfam mit. nolramTr.
m antiquis fuis confuetudinibus . & pr,utlegiatis libertattbus intendimus iUtbate
ionferuare. Ideo fidelttati veflre firmo Regio damns fub editlo, mandantes quatenus modo in antea , & deinceps d. tributum non in d. Ciuit. noftr . ne in pertinentijs, feu diflritfu eiufdem; fed ibi m codent loco vbi ab antique exig fuit conCe
fue.

404

Delle Memoric

netumrecipi, exig ,& extorquen facien.eandem Ciuit* nram inantiquis faisconfuetudinibus , & Triuilegiatis libcrtatibus illibjte conferuando ab huiufmodi vexationibas, & ineonuenieniijs , queeinexaftioned.tributi, quoquomodo orinpoffent
precauere , <& cuflodire debeatts aliud fro nra gratia nonjafturi , prefentes denique
perleftasfemperreddiedicimusprefentanti. Dat.Bud* feri* 3. pro*, poft feftumS.
Dot oe& firginis, & ... 1 41 .Reg. noflr ^n.Hung.&c. 25 Rom.vero 2.

Qneft'ordine fi vede , ch' ftato ottenuto dall'Ambafciatore oltre quello

ehe nelle fopradettc commiflioni vien eiprcflb : onde le veflationi del Bao
deuonocfser ftateefercitatedoppolafua pa'rtenza, elideuono efser flatta
notifcate con mcfso d polla , cdcgli auanti ogn'altra cofahaur ottcnuto
efse lettcre, & inuiatcle con celerit per ouiiiar gl'incouenienti , che doiicnano fuccedere nell'efatione da farfi per la Citt d quefta Tergouina, la quale non fi pti diftinguere fe fose quclla parte del datio della porta di terrafer.
ma, che fi daua al Bao in luoco del Re, che fi diceua Pratanna , o vero l'altra
gabella,chefoleiranogialiContidiChlifsafar pagare otto Chlifsa , opure
qualche nuoua impofitione d'efso Bao ; m I'elettione dell'Amiraglio Filippo per Cont efprefsa nelle commiflioni uon deuc hauer hauuto effetto ', poi che non fi troua il nome fuo negrinftrumenti di quel tempo fe non quello di
Pafqualin de Reftis Ragufeo li 1 3. Marzo 1412. e la fu conformationc ncll'Archiuio .
Sigij.&c.nob. &fap. &c. litterarum veflraram per veflros nuncios nobis exbibitarum coniinentiAf fano collegimus intcueiu inter cetera exprimentium quomodo
VOi confideratis pro legimine , & tuitions ipftas noftre /. Tr. agiltate , habiltate
aftione, & promptitudinefamof &flrenut D. Tafqualini de Reftis eundera tn Comi*
tcm veflntm unanimi uoluntaie elegiflif in ReEioremfupplicantes Mai. noftre quate'
nus tpfifm Strenuum Pafq.iuxtapremifs. veftram elefl. ad premiffum regimen ipfius
nolre Ciu.Tr.noflris litteris mediantibm dignaremur conware : vnde nos tamfupplicationibus veris noflro culmini in bac parte porreflis , turn agiltate , ha
bilitate, & aiione atquepromplitudinefolerti ipfumflrenuum Tafqualinum quibtts
ipfum literif ueftrii premifs- noflre claritati\plurinum recomen. Regia liberalitate
admif]. & attent. ipfum in veftrum Comitem , & Reffofem eligentes prefenttbas deccrnimufconrmandum mandantes ipftneflre fidelitati , quatenuspro fidelitale no
bis, & Sacro noflro diad.obferuata, &tenenda, tuitioneque & conferuatione d.
noflre Ciu.Tr. vna cum prefatoflrenuo "Pafq.Comite , & Reft veflro quern ad idplunmum fidelem , &folicitum Str.ri nolre comcndatis iugi labore inflant. adeo infiflere debeatis , >t ipfa noflra Ciuit. inter alia ab infeflatione emulorum noflrorum Vne
to, urn ittefa permanente quicquam participationis tarn in vitJuatium , quam alteris
cuiufcumque fa&i adminiflratione pro diftis noflris emuhs ex parte veflra nequaquatn videaturaffuiffe--ntbilominus nobis fimilibus Regijs dantes in pfeceptisvtde
iiouitatii>ns';inibi vigentibut , & \ucceffiue emergentibttf noftratn informare ontii.ue ftudeatis Maicfiatem altud pro ft de veftrefidelit- conflantia ccnfidimusno faHurt n premiis . Datum igriAfexto die men.may - D. 141 2. Reg. noflr. Hung.
25 Dom. etum voflatere nolumus t quod nofter exercitus , qticm verfits illas
partes thflaitraiiimas adfeumTentecoft.prox> Vent, ineifdem partibus conflituet.
Dut. Vffrpra

S'ap-

Di Tra.

405

S'applic il Conte Pafqualino alla fabrica dlie mura de Borgo, como

appar dall'inltrumento di 16. Settembre 1412. che fi riferird nel capitolo dcl
le mura, e perche poco doppo Ii Sibenzani cou l'aiuto de Venetiani efpugnarono il Caitello , ccacciato viailprcfidioOngarodiedero la Cittd Vene
tiani , come di fopra tato iarrato ; il che intcfo dal R veiiiito Zagrabia >
fcrifl'c Traurini la fegucnte lettcra , che la rcglraro come l'ho trouata malmenata dalle tarie .
Sigif.&c.Quia die hodierna deparlibus Regninoftri Dal.quedam noua nobis vtiq.
aduerfa & finira ad noram perueneritnt
quomodo cutes, & omnes
incote Ciuit.noflre Siben. in reprobinafenfum
obfer. . . .da
ntest
& noflris ac Regnorum noflrornm emulis proteruijjimis vtputa Veneris adhrentes
fe
iderunt . . . .que. . . . noflram dempta foto tenus aflro , feu forftiitio in medio ipfius Ciuit. habito manibus . . . . mffime prodiderunt
hifs
nouisftmflns ab bue dire[io progreffu verfus ipfam Ciu. nram
andam protemara diet. Venet. & repellendam eornm potentiamde captione Ciu. noflre Sib.
pred.
flran.
fnb editlo quaienus Ciu.noflramTr. itafubbono ftatu difponere , <& cuflodiaconfemare debeatis quod de vobis laudabilis confiantia , O firma fidelitai ergareliquos
pi onuncietur ,ac vos adeo promptt fitis , vtcumveflri roboris potentia promptuare debeatis, vt ruox dum iliac peruenerimus vobifeum progredientes M atefiatis noflre
& Sacrtc Coronx noflrx fidelia feruitia exhibere poffitis, & valeatis; ecus vit regam
Ii noflre Mai.voluntatem adimplere. deftderati non facan in prxmjfis; prefentes
tern figillo noflro maiori , quo vt Rex Vng.vtimur fecimus confignari . Dat.Zagrabie
feria (extaprox. pofeflum omnium Sanorum ^.D-i^ii.Reg. autemnoflr. Hung.
26 Rom.vero 3.
S'incamin, come fer inen a Sigimondo, verfo Dalmatia, venuto a Bi h ak,
riceuute lettere da Traurini, lpofe nella fegueute maniera .
Sigif.&c.T^ob.& circHmfpetliviri fidles diletli . Fidelitatts vefirA literas b
nigne recepimus , & ipfarum tenorem mtelleximus idigenter inter alta nempe deuotionu infignia , quibus affidue claruiflis , illud fpecialiter noflns memoriaib-s eft ira'
pre'um, quia exercentes in uobis fidetferttore cotra inqua molmenta hijs
diebus non minus audatler , quam nnammiter , & triumphaliter ueftra deuoiio)
infurrexit : ex quo finceritatis ueftr dum nobis m ipfius /s 1 xh'bttione comptacuit quendamejfecium , propter quod nora fie exiude gratifcala Mai. adueftri
fauoris gratiara nos inuilatliilariter , utfiunquam retroau temporibus in predeceoribus uefirts bemuolenti plenttudinem inueme recolitur apudnos , pinguiorem femper gratiam inuemrc firmiter confidat . Potentes itaaue ut flatus ipfius Ci*
uit. noftra, & partium citcumuicmarum, quasuelut Carum membrum Rugmnoftri quadam affeftwne precipua atnpleilimur felmter , & pennde gubernetur folcitamedttattone penfamus , qnaUter uoois Ciuiu tpfi , & partibus illis nobis fidelibus , & fuccejfus pacis , & quietti plantat10 , W am< utt.tf no, i rx prouifionis fulcimento aiduefuccrefcimt > & in anciqna librtate objcfuantu abjq quaiibet noxianouitateper Mag. Tetrum Hanum noftram , qnoslibet alios nos indent"iter
conferuarepromiimus ,
Eccc
Cc 3

Dlie Mtmoric
Ecce igiturfidelem noflrum dilettum Vgolinum de Diaria de lanua ad officium
Amiraux, & in ^irmiratum in regimine d. Ciuit. tire Tr. diligenti confiderationeprebabita prouiditauf eligeni conftituen.& preficien vt ipfe in officia jtimira,or/' acfidelis noflcr honor. Tafqualinm de reflis ds Ragufto Comes , feu Reuoritu
regimine, feu rettor.it d.Ciuit.noflre Tr.potiantur ,&pro vt vnicuique eorum ex
pedtfuo debitofunguntur officia, libertatem Ciuit. ipfiits illibate conferuando \ficquc
votorumvnanimitate coniunftiadea, qu noflrumtRegium honorem, &feruicia,
cmoda quoque , & quietem fidelium noflrorum in partibm iUii refpicere nofcuntur
viribuf coadunatii exurgere , & alterutrum adiuuare procuret , probata eoru'mfinteritof , quA contra aduerfarios etiam ab olim adbucfelic. reminifcen. tempore quon.
dam D.Ludouici Rgis patris , & predec. nrtperrerum euidcutiam nota extitit pro
vberiori etiam defenftone Ciuit. &^ & propulfanda incurfione adHerfariorumsigiturinnouatareprefentetur, & ad offenjloneta noftrorum rebcllium
tamfideliter , quant viriliter veflra , & eorundemdclitdfparili, & vnita continuataque virtute intendat. virium namque coplala Jolidttat validiora jconfueuit in fe
retiere fortitudinii argumenta.Qjtoniam perfpeciales nuntiosfidelinfo M.' Heruoye
DuciSpaleti, qunn omaibta feoblulitpro vt etiam dbet noflrif beneplacitis , &
mandatafe conformareferiofe intimauimus comittende ne fenctos , aut ad eos perti
nentes ad portumSpaleti, & alwrum locorum fuorum admittat , eque receptare,
aut viftualia tpfts adminiurare , vel fauores impender, aut conuerfationem aliquant
cum eifdem habere homines , &fubditosfuos amplius permittat , ymo quod ipfe mi'
micuifitnoflrisimmtcis per return efperientiam cendat: quodque galeaf armare
faciat,& tofdem Vnetos perjequatur, " perfequifaciat indefeffe ,cut ipfe idface
r etiam de nouo nobls promifit .
yo igiturpurAfidei , & fineer deuotionis alumni pt. noflre Seren, apicibut ani
mad, quos irrequietos id libcnter facer pro certo tenemttt hortamur feriofe alten
mandantes , quatenw memoratum ygolinum ^rmiratum noflrum , & in officium
^rmiratorif lbente, & deuotefufcipie, &ftbiin mnibus, qu<e officium huiufmodiexpofcitqualitdf&b
morefolitopromptis effeftibus vos conforman
do illartter obtemperare , & de correquifitis , feu quelibet ad huiufmodi officium opportunis eidem fgolino efficacitcr refpondere , ac pro incolatu feu refidentia eiufdem
drfuorum de habitaculis ftatui fnocompetentibus veftri in medio, & ft ei
videbitur domusfeu habitacula S. lo: Baplifl* pro indeudete vt ex bu beniuolentif nf gratiam tanto vobisfauorabiliorem aquirat . . . .todeuotionemveftramfruftuoftoremnoflrisferuiijs, & reipublic partium tUarumvigilantiorem->
experimur ; ad bec (i quidem prefato fgolino Emirato noilro noftrx mentis beneuo
lnm conceptual quemergafalubrernftatum, & bonam conferuationem eiufdem CiHit. noftre pa gerimus affeSlione . i . . . fidelitatibut viue vocis orculo quemadmodum a nobis didicit comifimm laius explicare , cuius relatibut in bac parte
adhibeatisplenamfidem. Dat. Beebegioi$ dieJ^nuembrisReg. noftrorum Hung.
<in. 26 Rom. 3,
Da quefta lettera fi vede , ch'il Re arruato Bihach non hauendo feco
forze fufficienti per ricuperar Sibenico i perci per conferuar Trau v'iniafc
l'Amiraglio con genti per prefidio , e da quello fcriue del Duca Heruoye,pu
congietturarfi che U Traurini haueflro atto confapeuole il R , ch'il Duca
di Spalato con l'Ifole da lui dipendenti s'intendeua bene con Venetiani , medifopradallediluiefcufationifipudcauarej ch'almeno hau die concer
tato

DiTra.

407

tato con loro la neutralit, il che non fodisfacendo d Sigifmondo li fcriueir,

che douefle eTer inimico aperto de!li fuoi inimici ; come erano li Venetiani ;
e quefta venufa di Siginondo non produite altro eftetto : fe non , che con_,
tal occafione le genti fue forprefero il Callello d'Olrouiza msntr'il Caitdlano prefa per moglie vna del paefe era occupato nelle nozze , ro.ne flato riferto nefl'altr'opera , e megliovien cifpiegato in vna Duelle pofteriormente fcritta Sibenzani dal Doge Franccfco Fofcari li 17. Luglio 1413, nella quale vien efprefso.Ch'Olrouiza s era perfa per trattato d'vna femina paefana> che perci prohibiua, cheli foldatide prefidiodiSibenicononpoteffero contraer matrimonio con feminepaefane . Onde per le cofe fopradette tanto piu doueua crefcer la de Traurini per la debolezza delle mura
del Borgo non ancora finite; perci faputa la venuta del R d Bihach mandarono in diligenza lo fteflb Cont Relti per informarlo dilintamente dllo
flato, e bifogni loro , eparticolmentedella fcarfezza del denaro per fornir le mura del Borgo .
Il R vdito il Reih lo cre fuo Caualiere, e concefle d fu inftanza d Trauri
ni la Camera de Sali, e trentefme di Trau per la fabrica delle mura del Borgo,e che le lettere imptrate contra la forma de Priuilegij non fofero efequite, e quefte due lettere infierne con la terza del fegucnte tenore furono conceffe nello ftefso giorno .
T^ns Sigif.&c.notum facimut tenore prefentium auibu expedit vniuerfis . Qjiod
nos votis , & humiUhaisfupflicat.fidel. noflr. dtlecf. Rcft.Iud. Conftlij Ciuium , &
Coitis du. natre Tr.per eos Mai. noftrefubieSiane oblans pr inclinti de "Regla iberalitatis largiflua dementia aunuimut, & contedimus, vt auamcumque perfonam
idoneam ipCt Reftor , ndices , Con/ilium , & d.Ciuit. noftre Tr. vnanimi volun
tte, & equali deiberatione in ^tbbatem MonaSl. Ecclex S Jo: Baptifls de Tr.pre.
dtLi eligerint,prefecerint , & nominaueriut eidem &nos pred.cum vnitierftsfais iuribus , prouentibus , & obuentionibtts auSoritate inris noflri patronatus
de Regie poteflatis plenitudine dabimns,& conferremus noflrarum litterarum
teflimonio mediante . Qu&ftgillo noflro maiori , q vt R. Hung, vtimur fecitaus
conftgnari , Datum in Brinye die dominico proximo antefeflum S.^indrex fpoftoli
141 Reg aut.noftri Hung, Romper 3

Quefta Jettera f impetrata da Sigifmondo , perche il R Ladislauo haueua conferito efla Abbatia all'Arciufcouo di Spalato Fr Pellegrino;dal Nuntio del quale prtate elle lettere di Ladislauo furono IcttenelConi^ho di
Trali 14. Luglio 1407. e gli fu denegato'l pofleflo , e deliberato d'inTormar
ilRnellacaufa, nensdqiilloaM'horafeguiiTe; ma pofteriormente ilDucaHeruoyericerco li Traurini, che fi contcntaflero , che fofle data efla_
Abbatia al Vefcouo di Veglia, vero all'Abbate di San Stefano , e li f rifpoflol5. Giugno 1408. che fi contentauano , purche l'Abbatia non andafe in comenda , onde faranno ricprfili Traurini per ouuiare , che l'Abbatia_
non andafle in mano de foraftieri puouyiSis o,che corne R di Dalmatia.
pretendeua haucr il iufpatronato dell'Abb'atia , & ottenncro da lui la fopradetta dichiaratione ; la quale pero non hebbe luoco : poiche l'Abbatia
ftata fempre conferita nella Corte Romana beneplacicode SommiPontefici .

Ce 4

Con

40 8

Delle

Con la venuta del fopradetto Amiraglio Trau fi cominci far prouifonc

d'armar Galre , e fe ne troua Ja fcguentc conuentione all'Jiora fatta .
1415 die 5 lanuarij . in Cance.Cit pref. nob. viris Ser Mirfa Mauri exatnitiat. D. Laca Helie Canon.
Tr. & Carfle Stepbani Gar%iiltch teftibus ai
vocatts , & rogatis Tipb. vit Ser Michael 7cole ViSuri Ciuis Tr. perje , fuofque beredest fucce. omni exceptione , & occafione iuris , vel fatli contentus , &
confe]Jnsjehabuie,&recepieacpenesfe habere D.Hugoltnode i a del,
nua pro Regia Mai. Hung, in partibus Dalmati oirmirato conflituto manbias
argenti 85 & vnam vncum, dempta otlaua parte vnci, ad rattonem duc. 5
cum dimidio pro qualibet marchia argenti, quod argrutum afcendit ad
fummamduc.^6%. lib. 4. &fol. xpar. &ditc. auriin auro 81 & fol. 16 pro
complemento duc. 550 pro flipendio glte ipftus Ser Michaeln , quoi duc. 550
i.D.Vgolinus aeritfe mutuaffe, & dediffe mutuo , & mutui Ser. " Trincipi D.Regt Sigtf- pro quibm duc. 550 idem Ser Michael promtfit eruire cum d.galea
pref D.Regt per fpatiumvnius menfis inciptendi die , quo d.Ser Michael recedct
cum dia galea extra portum Tr. ad droba dum, c> perjtquendum Fenetos. & rum dominio [ubcelos, tat is dumtaxat dtebtis dtcji menfis qinbta ipfe Michael
permanferit, & fteterit extra portum Tr. cum d.galea armata, promutenq d.Ser
Michael dare, reddere, & conftgnare d.D.Regi ,jeu pref.D. Hugolino nomine ipftus
D.Regis de omni lucro , quod d. Ser Michael cum d. / galea infra fpatium ip/iits
menfis ex nimias Regia Mai.Hioig.adqutret, er juperlucrabitur tertiam partem li
beram, & cxpeditam, & duos partes profe > etinere promifit Injuper promifttd Ser
Michael expedir omnia qua funt necceffariapro dia galea, & ire extra porturn
Trag, cum ip[a galea armata per toturn prefentem menfem lanuarij . Qux ovinia &c.
E non trouandofi mcmoria,che queda Galera all'hora operafe cos'alcuna,
refla in dubio fe vieille neancofuori del porto; poichei conclufe tregua_
trSigifmondo ,e Venetianiperleminaccie del Turco pochi mefi doppo,
ch'airnoradoucuatrattarfi, e perla frarfezza del danaro Regio doucuano
mancarui molte delle cole bifo<,r'euoli, gi che l'Amiraglio dichiaradi
contar il fopradetto denaro del proprio, e per la fteffa feariezza il BanoPetermanno doppopublicata la tregua non permife, che Ii Traurini haueflero Ii danari dlia Camera de Sali , trentefimo conccifigli dal R per la fabri
ca delle mua del Borgo : onde furono eipediti Pietro Iurglauiz , e Giacomo
deNicol Ambafciatori li quali ottennero dal R ordine in data del 1. Agoflo 141 3. diretto al Bano medefimo , che lafciaTe goder la gratia delli danari
conceffi per le mura , & vn'altro, che non permetteffe , ch'il Conte di Cetina
facerte enger tributo nelle parti di Tra , e fuo territorio , e quefto doueua_>
cgli far come Conte di Chlifla, renouando l'antiche altre volte fopite pretnfioni: fmil ordine hi anco diretto al medefimo Conte di Cetina, cuello
kfo tempo fu priuato del Ducato di Spalato Hcruoye , come di,fopra fla
to riferito.
Durante la tregua non fi troua, che feguifle altro diiurbo in Dalmatia, faluo,che gl'Almiflani infeftaffero il mare ; onde Ii Traurini fi vnirono con Spalatini contra di loro,e nelle Riformationi vien notato li <?.Giugno 141 5. che_
fia proueduto al corfeggiar degrAlmiflani, neU'Archiuio di Spalato fi conferua vna lettera feritta da! Commun di Tra del feguente oenore .
'Hob.

Di * ,

409

Hob. CT Egr.Vir.D.D.Blafco Andre Militi Regio Comiti Ciuit.Spalat. nec noru

lud.Ciuit.eiujdem amicis fuis cariffimit . Virinobiles , & Egregij amici nolrifmcere dilctti . Litem caritatuxn verarum mediantibus intelleximtts qnafdam ba nas de
Caftro *4lmii nuper exiuie , ad quas inuadendas brigantinutn, bar Veras
omnmo in tenditis de(linare,nofque ad idem efequendum borlantes &. ex qua omni
mora pofipoftta, nobili viro Ser Francifco de Tetracbis Umbaf. veflro polte i jumus , barcas noflras armt as ad inuadendum barcas hoilts tranfmiitimus , Veras
amicitias deprecantes , quatenus velttis nos de loco in quo veftri , norique itmenient
quanta citius poteritis reddere certiores parati &c.
Dat.Trag.die 19 Iulij
loes de Pifts miles Comes,& Indices Ciuit. Tu
M fe foffe impedito il corfo agl'AlmnTani non c' memoria aloma .
Nel medefimo tempo Sigifmondo procuraua tregua tra li R di Francia,&.
Tnghilterra per poter attender al Concilio di Con/tanza , perci fi trasferi in
Parigi , da doue ferifle alli Traurini le feguenti lettere .
Sigif. &hinter esteras feliciumnoftrortmfucceffuum profperitates incoltmitate noflriRegni cooperante , qua gratia donata altiff. fliciter perfruimur uobis. . . .
veram confol.uioncm dignum duximus nunaandum , neceuiufpiam tedij grauitas
nos obruit , fed potins vere fidelitatis
equitas clementiam noflram regiam vobis deletiatfauore regio declarare, quodfar cinofis fan's vniuerfalis
vnionem
refpicientes ,
laboribus , quos nora
rgi
annualibusinfuis
fponte fuflulit
eo quibttmanigeneris fititfalutem ad buiufmodi adept.felicit. part, deuenimus. fifanunc
noncenfet
ref.
que pace aut tregua inter Serenifs. "Principes Ca,
rolumFrancorum&tt
Singlis Regesfratres noros cariffimos pofitis , &
ordinatis ad quem quidem Singlis Regem immD.G, finaliter
fumus profefturi eclerime , & eampacem, aut treguas propofituti pacis cooperante amatore
dum in Comitatem Conflantia ventrimus in qua qualibet mora popofita' cum feflum Tentecofles proxime afuturum Deo nU promouente curfum itineris conitui
volumus ad vnitts veri , & indubitati
Summi Tontificis per facrum Confl,
Concilium proced procurantes noflrum Regnum iter verfus prxtatlum fclix noflrum
Hung, tnfraprefentts anni lapfum dirigamus . Dat.Varisijs in Dnica ludica Reg.no.
Hung.i Rom.vero 6*
Stgif.&c.faluti, & tuitioni nre Ciiiit.Tr.conferuationiprouidere volumes , vt vos
in eadem tira Ciuit.magis optatx pacts tranquillitate valeatispotiri: eandem veram
illibatx fidelitatis \inceritatem alente rcquinmus , & rogamus quatenuspropc ean
dem nram Ciuit.quendam ^rfenattim n quogalee noflre tute , & feine flare poffint
prcparetis pro eo prater noflreipendia antalis noflra Regi.i Mai.munera receptw
ri. DatumTirisijsferiaieriiaptoxim'.pofl dominicam Iudicata. Di 1416 Reg.
nof.Hung. an.26.liom.vero 6 ntbilomiiuts noram Regiam deletlat Mai. per vos de
occ urrentibns iLlartm partium noiutatibus more foluo cnbrius auifari. Datum vt
fupra .
La prima < ( qncftc letters c'.cue cl'cre vna di quelle , che fi diceuano circolari , ch'vnitonni folcuano fcriucrfi a tutte leCitta, e Prouincie del Regno,
ma la fconda eparticoJarc per laOttdi Trau, nclla quale fi dichiara_,
voler

4io

Delle ie

voler, che fj fabricate Arfenale vicino alla Citt per conferuation dello
Galre , al che fi pu dedurre , ch'il R conofeendo , che per conferuarfi 1foie , l'altre Citt maritime , che pofledeua , era neceflario , che renifle Ai .nata per coiitraporla queila de Venetiani , che non poten a hauer pron
ta fe non faceua l'Arfenale con gl'appreftamenti neceflari) per mantenimento

porto in fito proprio per poter ioecorrer l'Ilole;

con 1
to di terraferma tr la Madonna di Conacuine , e la Citt, e dal Jungo tratto,
ch'occupauano efse pitre bifogna dire , che fi penfafse farlo molto capaces ;
m non efsendofi profeguita la fabrica per mancamento de danari ( come fi
feorgerpiuauanti) quelle pitre fono ftateiui fino giomi noftri, edel
1638. fono ftate leuate, e polte nelle fondamenta della Piatta forma apprefso
il ponte,per il quale fi v nell'ifola .
Si proeguiua in tanto la fabrica delle mura del Borgo con li danari della
Camera de Sali, e trentefmo afignati dalR; eper qualche fofpetto, che
s'hauefse deU'Armata Venetiana,radunato il Ciglio Ii a.Giugno 1417.deliber, che fifacefse alle fpefe del Commune vna catena di ferr per la Pala
da del porto , e fi munifse la Citt d'arme , e vettouagh'e, & efsendofi riceuute lettere Regie , che la Camera de Sait , e trentefmo fi douefse dare Ladilauo liio affittuale ; perci f eletto Bfalo de Doimo Ambafciatore , il quale
ando a trouar Sua Maeft Coftanza, e ferifse d'hauer ottenuto la continua
tions della gratia ; m capitarono poi l'infrafcritte lettere , che nell'Archiuio fi conferuano .
Sigif.&c. quamquam not pridem per aliat noflra literat Ai."' & frmala noftra
intemionevtvosvniuerfos , & quoslibet tricefimarum , & Solium noirarumCamararum Regaliumprouentutnob. & Egr. Ladislao Iak^lt de Rufal U*U nora
mi lit i , & nemini alteri porrigete debuifetis vobufcripfimvu . Tarnen vti ex eiuf'
dem Ladisl. informat, jucepimus Vos buiufmodi prouentui pro noftra Ciuit. wturorum i & altorum necceffariorum meliorattbm , & perfetltoue txpofuiffititetfdem
prouentut ditto Ladif- minime affignando . Qui quidem Ladif. nomine noftra Regia
Celfitudini infantilisfupplicabat , vtnolrum animum turbatum, fi quem pro
haberemus mitigan vobvi promiffosprouentus quoi licet ifre vobis poffemus repe
lere dignaremur relax ne : vnde nos prelibati Ladislaifuppiicani inclinan pretatlos
prouentuspro fupradiltorummurorum , & aliorum necceffariorum perfetlione vfque modo expofitos,& vfque ad tempus quo idem Ladif. ad vos applicuerit exponendu vobii vigore prefentium relaxantes veflra fidelitatis firmiime pretipiendo mandamus quatenus vniuerfos ,& quoslibet tricefimarum ,& camar. fal. noftr. Reg.
prouentus die, quo pref. Lad.ad vos acceffertt, aut ipfius hominem ad hoi per ipfum
deputatum tranfmifent eiufdem Ladislai , aut hominis ipftus manibttsporrigerc , &
asignare debe aus . aliud non faiturigratia n'ira fub obtentu . Dat. ConHantia die 16
Uob.Reg-noftr.an.Hung. 31 Rom.veroS.
Qnefk lettere furono lette nel Configlio li 28. del medefimo mefe , & alT"~
hora

Di Trau.

41 r

hora firono formate l'infrafcritte commiffioni , che fono reiftrate negl'atti

della Cancellaria, & la piu antica fcrittura, ch'io habbi veduto in Trau tutt 'uniera in lingua volgare .
Michael de Reftis de Ragufto Comes Trag. & Indices eiufdcm nobili, & prud. vi
ro Bfalo Duimi de noflro mandato Oratori ad Scr.m*m D.D. noftrum Confiantfalufern , dileft. ffeBum .
Terlaprefentefemofapere alanobiltade voflra ehe d*l noflrogloriofiffimo , &
ex. S ig. bauemo riceuuto vna letrera noiprefentatadiS.demet deotubrio
proximepaatoper la via de Spalato, per la qul lettera ilprefato noflro gloriofo , &
ex.m> Signare ncfcriite,& comanda che veduto el ditto fuo commndmento noi debbiamofen^a alguna demora refpondere e intrade del trentefimo , & dlia Cmara de
la fait al egregio Mif.Ladislauo lu lieh de Chrtfal , da queo tempo in, qua che lo ditto
Mif.Ladist.nepreftnta le altre letteredel ditto notro Sg. fopra la dittacaufaperla
quai cofa nuy ft maraueiemograndiffimamente : perche per voflre lettere nui hauemo
che fopra la delta facenda & altre vofirc , vui itriflato dauantt alla prefentia del no
flro Sig.& di quelle baucui habato bumanifs. & bona rcjpofla, & hotigne reste defirno lutte noSlre fuccnde prcditte, e che nui non doueffimo refpondere ad alguno che domandate la detta trentefima,tr Cmara dfait, penhe de tune cofe noflre haueuefir*
ma intentior.e del neo humanijmo Signar, & per quefio vuifem certttche tutto queo futi Ci fiado per mala informat one dadu al nfo Signor,&ctiamdiopervoftra pigritia : perchefe vuifoffefiadofelicito andarfpeffb alla prefentia del ditto noflro Si
gn ore, & nararghe la pouerta, che ha quefla terra,e come noflre intrade in quefla terra,cheper algn modofe apoffudo recuperar fe a difpenfadi, & ogni di/I dtfpenfa , &
volerfortificare, et murare quefla terra nui lapodemo referuar al ditto noflro Sig
fen^afallo tama la pictade del nfo Sig.che lui ve haaeria fpa^ato cum plena gratte
voflra m nourofauore : tutto queflo ftatoperpigrttia , e perpuocha folicitudine
auifandoue , chefopra de ^ofcnuemo vna lettera fuppltcando al noro prclibato Ser,
Sig.chefopra di %p deba hauer compaffion,& mifertcordia delfafti noftri confiderata
la nra poner tade de la quale letera nui ve mandemo la copia in la prejentc per voflrt
declaratione, auifandoue che per vn altro carero vi hauemo fcnpte,ftmile leitetefp *%ate dtzS del mefe fotubre promo paato %pe el di , che nui receueffimo le altre
fupraste lettere dal dettonro Sig.mdubitando, chelo dite torero non foffe fatarrito
in lo camino, hauemo delibralo dtftinarueper queflo altro cortero portador dlia prfente,^^o vui no buta fallo che haba le present noflre lettere , &per tanto ni ve
comandemo,cbe remouee ognia caxione piu prefio vuij pode domando vnyM.lo Epifcopo noflro in voftro alturio che debate prefentaie ledifte noflre litire al dito nfo
Sig. ?$ lui nonfoffe dadu mala information per altri dauanti al mener de le no
flre lettere, & a quello T^S.jupplicando, & memorando la ponera dj quefla Citt, & come nuy fe sfor^emo defortificarla con tute intrade dell ditta terra , & .,
grandiffime impofttion &fpefe tulle cofe non pua baflare tantafpeja vain li dtn m
ri . Semo certiffimi, che i^S.on final gratia del 30."" & Cmara delSalaim ma
T^uore ne concdera, conftderata caritate, che lui 1+ queda fu Citade,& alla noftra
impotentia, e de tutte cofe, che vui hauereti de diiu nfo ex-"" Sig. dobtate plenaria
mente per lo portador de la prefente per le voflre lettere informare per nfo autfante
to . yuyfaite che laftancia voflra de molto grandafpefa quefta uoflr* j;6~ per
tantor.uj com,ndemo , fbefen^a alguna indiixia vy dblate procurare *
che

411,

Delle Memorie

ehe vuy habate licentia , e[pagamento del predttto noflt oglorioftfs. Sig. al quale de*
biate hutmlmente rccomandare tutto el flato noflro con qttelia debita reuerentia , che
it ne al preltbato Scr.m 1^ S. Item ve recordtmo , che per la ditta vora le tiera
ne fcriueffe chevuihaueuiobtigniudotuttecofe m noflro fauore dal preltbato noro
glorio . Sig. & che nut non douefimo rifponder ad alguno de 1^.^& amar*
desala fino che vuy non ne fcnueffi altroper voflre lettere, & nuy trouemotuto
e! rc.tr ; per la qual cofa nuy je maraueyamo afay ; folicita el voflro partir pe tomow y vefcriuemo, che el voflro fiar de Une da grandijjimo danno. Da
tum -g. dieepumoJiouembrts 1417.
DsH'efprtIua di quefta fcritttirafi vede, ches'attribuiua allancgligenza
dcgl'Ambafciiori la rcuocatione della gratia degPvtili deJJa Camera Regia ;
poiche parcua , che con le fue Ictterc hauefle egli afficurato jj Commune , che
non doueua reuocarli ; md quelre faranno ftate le fperanze, che fogliono dare
Ii miniftri de Principi a quclli , che rrattano feco fimili neqotij , e poi efpedifeono ordini Contran'; dl'intcntione datafenzafarli confapeuoli; vedendofi
dalle medefme lettere di Sigifmondo, che non fi era tralafciato di rapprefentarli Ie neceflita dclla Gitta, ch egli in quelle non concede altro, che la dilatione del tempo paflato fino al riceuimento d'elle lettere : il che puhauer
fatto che ftimafle , che le mura foHcro ridotte buon fegno , e non tabridefi l'Arlcnalc non ne fofsc pi bifogno , o vero che ne tcnifl'c egli neceflita
per applicar cfli danari nell'armamento , che doueua fare perla guerra , cho
vedeua vicina per la tregua, che di breue doueua fpirare : onde la Cittdar rctata in grand'anguhe , le quali per mancamento de Confegli non fi poffono diftinguere quali foflero: trouafi nondimeno, che duc Nobili efetti
fopra le fortificationi della Citt ordinafl'ero varie cofe , le quali feruendo a
dar r.ontia del debole itato della Citt le regiftrar corne fi trouano negl'atti
della Cancellaiia .
141 7 die 16 Jfouemb.
Inf. .iferiptafuntres prouife pro fortifcatione Ciuit. Trag, per nobiles viros Ser
Tetrum Matbei de Chtudis , & Ser Michaelem J^cole fitluri .
duc. XX' Trimo palli 25 longipaffa'eiper la bocea del porto deponente
duc.x.
Item pali xv longi paffar per tuti doi le bocche de i porti
duc.x.
Item pali xvlongi paffami cadauno per le dite bocche de i porti
duc vi U Item palixvlongipaf.nl e me^o cadaitnpsr lidtclibuchi de i porti
Hem per cenia de Ii dttipati traut xx
Item alla torre Maiflra traut 1 \ in lo me\o de la tore de un paffa cadaun
Item traut nil perla dita tore %ocduida un pafft , e doi day pet
lafeala
Item per reparar la diUa tore tabule fquartadi^e
Item qttadrett xL longi braTga x cadauno per la diila tore
Item diront XXV per dita tore de la cadena
Item per U tore de Oprah tauolefquartaiit L & quadretti X > & Cairor.i i>
Item per la torre de ^ fpe%ata fquartadi^e L
Item per la dita tore traui 1 1 da quattro paa
Item per la dita torre traut Vi da 41 paffa , e

'.Trau,

4^

Item auroncei x per pauimento de la dita tore

duc.x. Item feradure li tri porte de li mri del Borgo de Tragbu
Item per la tore de i fran "Prdicaton e di bifogno far merit , e paiiimeno iavora difcrenone
Item Ceuroceli . per apo'tp dentro del muro comentando da la rare matlri /s%
noS.Spirito
Item vno pauimeniofufo le tore de li tocht %oe tauole C. e traut xx
Item vno pauimento fufo le tt e di li beredt di Come d.i Spalato
Item per la tore de Comn de Zuane de Gofpa merit de muro
Item per la ditta ture vno pauimento con trautfei ^e dot da j.palfa & 4. da tre
paffa,eme%%o & tauole quartati^e xxxv
Item per la tore del ponte de la nfula noua i . pauimento & jorhcila de muro , e
merit
Item manteletti CCCLXX Vappreo de euellt,cbe fon de torno la tena
Item la love del fefcouo i .pauimento con tauole & acuroni
Ittm al ine-co del muro noua de lifaltne vnapertejcha de legname & flaria nteyo
de muro
Item vno pauimentofufo la tore degucba per repelar $ tauole xxxx Ceuroni xv
Item per la tore de Sa%e vno coridore, & lifcali
Item fufo la tore vecbta de oponte de la nfula vno pauimento in cafo ella non ft
butaffe per terra
Infrafcriptefuntres, qua reperittntur in munittone
In primis bombarde ira pi^jtolt, e grande xvi
Item libre circa xxv depoluere da Bombarda
Item balefire vim
Item galedi de Salnilro circa xx.ti
Item caiedi deSolfaro xvi
Item vno, e mcygo de carbone
Item capfe de feretont la ma-for parte difpenati
Item yeretoni circa C.da molmelli la ma-ar parte difpenadt
ItemfreTf d'arcbo L
Item hafte de Veretoni non lauoradi v*
Item ?iochiper It ditti Bonbardivi 1 1 boni, & vin putridi
Item bexogna per le ditte Bonbardc petreafay , perche in monition non ft; ne tro
uafe no, 1 1,e cbalcboni afai befogna per li ditii Bonbarde
iqij die 13 noueinb.
tem Trauivnon amorali de ^ vi
Item traui xv depaa xv non ctmaroli per cadaun
tem t>aui xxx a palia imper cadauni .
Item traut xxxx de paffa 1 1 1 cadauni
Item t raui L de paffa vn cadauni
tem Chrala o vet quadrati C.
tem cauronceui de menor faxon v*
tem tauole jquartadi^e mille
tem agudt deeena 1 1 1.
tem agudt de quaderna vi1*
Itemagudifiraculi Xm

tem

4/4

Delle Memrie

Item centaroli x *
Itemferro n verghe non lauerado me^o miaro .

Da quefte benche fcarfe memorie f vede che li Traurini fi trouauano in gra

timor d'efler li primi aflaltati daH'ArmataVenetiana fpirata, chefoflela_.
tregua; &airincontro liSibenzani dubitando di Scardona fecero inflanzaalli
Proueditori Venetiani, ehe fi trouauano in Dalmatia , ehe foffe fortificatajal
Senato non parue per all'hora di far altro per la tregua , che duraua .- come-
confia dalle parole efprefle nelle Ducali di 1 5. Lugho 1414. onde cadde Scar
dona ( fe bene non fi sa il modo , ne il tempo) in poter degl'Ongari , come fi
deduce dalla tregua particolare fatta tra Sibenzani , e Scardonefi ( che fu an
co ne'tempi pokriori renotiata ) del feguente tenore .
fniuers , & fing, prefentes pAgina infpeffuris . TV[O Benediiut Cappella pro
Ser. & excelfoDucali dominio feneti ComeSibenici fuique diftrift- tenore prefentium manifeflum effe volumus qnaliler vener.vhr.presbiterMatbeusfilius Hlapci,
& T$colaus Condenes dues Scardonx & ^imbaf. iliius Co'itis cum literis credentialibus coram prefentia noflra accefferunt , qui humiliter , & deuoteproparte iliius
Ce Itis nobis exponentes fvpplicauerunt . Quod cum Ciuitas illa tempere quo fuit ,&
fletitfubiea dominio noflro prefato extiteritfideliffimefemper indefeffe vigilando,&
laborando pro ralione , & flatu eiufdem , vt efl noturn pro quo Ducali dominio volentes effe legales eidem paffifterunt infinita damna , incomoda , predas > derobationes ,
homidta,U"fanguinis effufionem ; taque iuitM illa adprefens quafi deflrua efl ,
dignaremur Ciuitatem illam habitatores , & diftrduales eiufdemfufcipere recomiffos viuenes nobifcum pacifie abfque guerra,non faciendo eisfieri per noflros aliquam
injuriara predas & derobationes, eque alma damnum, licet finita /t tregua ipfts
promittentibus nomine diutt Coitis verja vice, quod nullam iniuriam incomodum,
damnum , eque nouitatem guerra facient, eque fieri permittent perfuos contra noflrospalam, vel occulte nullo modo ingenio fiue forma . fnde T^O Comes predJnformati de ipforum fidelitate , quam erga Ducale dominium noflrum tempore quoerant
fubietfi precipue babuerunt antefcnpta damna maxima , ([ prf. Ducali dominio in
prefato paffi fuerHntinclinatieorumhumilimisHpplicationibus , &precibusprefate
Cittit, Se4rdoneiufqueCiuibus,\incolis,habitatoribHS > & tiiflrift. per prefentes
promittimus , & profecimus . Quodfi nullam noititatem guerr , eque incomodum
nobis , noflrifque Ciuibus, & diflriQualibus nonfecerint > & mrito eorum fidelilatis
habito precipue erga dominium noflrum non faciemus , eque aliciti ipforum fieri
permittemus per noflros aliquam iniuriam , damnum , predam , & derobationem ', ita
tarnen quodteneanturinfuper nos redderc incontinenti aduifatos, de quibufcamque
exercitibus cumulationtbus gentium , & traftatibus qiios fenferint fien, V paran
vbicumque contra Sibenicumeiufquediflriffum: dantes, & conferences eifdemper
prefentes liberum , & merumfaluum condutJum omnibus fubteftis Ciuitati , & loco
pred. poffendi ventre Sibenicum einfque diflriftum cum eorum mercantijs , bonis , &
rebus ad vendendum> & emendum vbique flandi , morandi, & habit, vbiquedtjcedendipro eorum libitu voluntatis , cmni impedimento , & molefiia ceffantibus, pro
vt fiSancia, & optima pax foret dumodoverfa vice noflros fie ratJent, &fimili
nodo . Saluo lamen {i Ser.mi>m Ducale dominium noflrum mandatum facieudigucrram nobi-i tranfmitleret ; nam [emper obediemus etus mandalis prou$ tenewur . Et
ba.ncpromijjionem> &fcripturamfiillnd manfatum haberemu tune volumuseffe

Di *Tr .

415

taffam, mit. & vanam, nulliufque valoris , eque vigoris : volenteffemper , &cctarantes,quodprdtfiacifpromiQa firmitasrobur contineant fi ipnullammolcfliam contra noflros fecerint, & quodjuperiuspromiffa , fcilicet nobisferuauerint efficaciter .
In quorum teflimonium* atque fidembas noflras prefentes literas eriiafflmus,
& figilli noftrifoliti S.Marci munimine roboran . Dat. Sibenici die .AprHis 1418
Ind.xiEgo loannes q.Tetri^rcbid. Scardonn. nunc "ero Sacra Imperial: aucte not.in.
ratus tabellio Ciuit. Scard, prefentem paginant de verbo ad verbum accopiaui nil ad
denda, vcl minuendo velle , neqtte [cita , ftue volntate licet poffit interne ignoranticecitasinbarbarifmo, non tarnen ea nequicia velfraude, acfi propterea forent
quad abfii pro ft cmtinebatur die 13. men. Marti} 1454 Ind. quant pro maiori ve
rtate figiUo loci eiufdem iufferuntroborariadperpetuamreimemoriam obtinendam.
Item dttta Caitas conrmat , <& ratificatomniajupradila fuo poffe totis tcmporibut
in futururn, & prostitu obferuare , & adimplcrc omnia in predica littera contenta
quantum ad eos fpcfiat &c.

Spirata la tregala prima mofla d'armi, che feguifle in Dalmata f ntra

Spalato; nella qule eendoui concorfi li eftitij , o vero fuorufciti di Spalato far bene di riferirc le poche memorie , che i trouano di quei
tempi .
Nel tempo medefmo , che fi trouauano apprefs'il Re gl'Ambafciatori Spalatini nominan nel precedente capitolo , fu Icoperto certo trattato contra-.
loftatodellaCittdiSpalato, che non viene efprefloqual forte di trattato
egli fofle : perci li 28. Agofto 141 3. furono dal maggior Cpnfglio priuati
della nobiltd, pfficio , e beneficio Chriano di Marco , Giorgio di Prodoffio
Paolo di Volcina, Bartolo di Rufcho nobili; Giouanni de Fumatis , e fuoi figlioli, Nicol, e Matteo, Martino di Doimo , Gregorio di Vgrino , e Mattio
Dragonich Cittadini .
La qual priuatione fegui nel tempo, che di gi era cominciata latregua_> :
ondequci, &altri, che per tal caufa fuggirono fuori diSpalato fidifperfero per varij luochi vicini , e non vi memoria , fe durante efla tregua trattaffero alcuna cofa; m non benefpirata furono fententiati morte lii?.
Maggio 1418. Chrifano , Giouanni ,& Antonio fratelli fgliolidiMarcodi
Crifano j e Giacomo di Giouanni per hauer trattato di dar la Citt ad'altro
Principe: ondedaqueftafentenzafipuo congietturare , che li fopranominati fuorufciti foflero rientrati,e con lo fpirar deJla tregua fcoperto il tratta
to fbflero condannati morte, e perci li parenti de'pngioni con l'aiuto dclli Venetiani li 27. Giugnoi4i8.pigliafleromolte barche Spalatine , &occupaflero l'Ifola di Solta , e con l'aiuto de'Poglizani infeftaffero la campagna fi
no alie porte della Citt, come fi le^ge in vna fede del capitolo di Spalato di
6. Lugho del medefm'anno fatta ad inftanza della Communit perprouar,
che la guerra era aperta , & impedito il commercio per poter dimandar rifarcimento nll'am'ttanza della Camera de' trente/mi , e Sali di S'palato , e Trau
prefa da Ladislauo fopranominato con cpnditione d'efler refarcita , fe foflo
.Cierra aperta , e da vn'altra fede del Capitolo de Knino pin diffufamcnte vie
ne atteftato il medefimo col feguente tenore :

Ser.

4i

Deik Memorie

$cr.m Trnicipi,& D.D.Sigif.D.G.inclitoRegiRom.lfemper \Augnflo, Hang.

Daltn.Cr.&c.Regi Dno eorum memendo Capttuium Eccl.Tinien.orationes in domino
debitas, & denotas . Liti ras nob.viri Mag.Stephani de Bacbauia dill, veflrorum Regn.Dal.& Cro.r.Banin,,uent f.ber.nos rccepiffc inhec verba, dimits fuis honor.
Capitulo Eccl.Tinien. Stephanus de Bacbauia Reg.Dal.& . Vicebanus amicitiant
paratam cura honore. Duitur nobis pro parte Dorum ReQorum , & ludicum Ciu.
Regir Spal. qualiter quidam exititij Spalaten. qui fefeciffent exules , & propter eo
rum ext iffusde ditla Ciuit. fuient , & nunc conuerfando cum emuits Sacre
Hmig.fcil.cnm Vcnetis continue veniendo in galets ipforum Venctorum dapnt , &
nociimentaplurima oppreiones , & guerras difta iuit. Regia multipliciter facerent , ac ftngults diebus facer non ceffarent contra flatum pacific um eiufdem Ciuit.
Regit , ac damnum vade intolerahile, quapropter vefiram amicitiam pnfmtibtts pc
timtndiligenter quattenusmittantvnum ex vobis pro teftimonio fide dignum , quo
prefente Antonius de Tfais de ladra, vel Mathias , atit Tetrus Kogauich de Clia ,
aut Oajparfilius Mixe de Sibenico alijs abfentibus homo D. "N- Regis illuc accedendo
al omnibus quibiis decuerit , & luttent palam > & occulte inueigandofeiant , &
incjmi am de premtffismeramveritatem > er tandem pro vt depremis: vobis Veritas
coriiteuteidim D.T>{.Regifidelitcrdefcribatis. Dat. Tininij feria fecunda ante feftnm Beau Galliconfeff-rts jt.D. 1418.
"Ups tgitur petionibus A.' Stepbani V.Bani annuentes vna cum diclo Gafparo ho
mme iffius r.Ser.''di[cretHm virum Mag. Stephanum focium, & concanonicum noftrum ad inquirendo premia pro teftimonio tranfmiftmmfide dignum , qui dem um ex
inde ad nos reuetft , & per nos reqtiifiti nobis concorditer rctulijjent iflo modo , quali
ter ipft illuc accedendo ab omnibus nobilibus , & ignob.fibi vicinis , & Cometaneis
Ciu.Spal.palam & occulte inttefligando talemfciuifjent veritatem . Quod tili Spala
tini exititij, qui de ditlu Cm. Spal. fefeciffent exules iuient ad Traguriiim , & inde
iuiffent ad Sibenicum trat!ando cum Venetis , & de Sibenico quidam coadunatis gentibus, & quidam in galets Venctorum per mare volentes liberar fratres eorum capti
vos , in d.tta du. & cum ipfos decollates audiuiffent tune ceaffent propofito, &
intentione , & poft modum quidam ex eifdem in Volteta & quidam in Sibenico pertnanerent , & fepitts in galets cum Vcnetis fub ditla Ciu. Spatati venient, & in Zcrnouni^acumVolicienfibusconueniendo trailatumhabuifj'ent qualiter damna eidem
Ciuitati facer poffent. Datum Tininij feriafextapoflfeflum B'eatiLuce Euang.r
^poftoli . D.fuprad.
Da quete cosi fearfe memorie non fi poflono comprender bene le caufo ,
per le quali foflero priuari dlia r.obilt Ii primi; mgichc trquclli il pri
mo nominato Criiano di Marco , che pure neminaro primo tra li decapi
tan, infierne con doi ratclli Antonio, eGiouanni; Giouanni di Marco
Crilano era comparlo cil ran del 1411.a! nomedel Ouca Heruoye acciocho
li Spalatini cacciaci per ordinc dclmcdcfimo Ducafoflcro mandad via '_.
Trau , come nelk commifioni di opra regilratc fi legge : deuc quedo Gio
uanni ronli fuoi ratclli ciiere Hato dipendente del detto Duca , il quale dcpofto , 1 da lu band it i dcuono eflcrc ritornati ncJla patria, (comee folito
tralcfattioniCiuili) da foro, &altridclla mercima futtionc farannottati
pcrfcguitati.equeta puo efier Ihta lacaufa deIJa predetta pritiationc:e come
h'airoratracominciata atregua ' Vcnctiani, qucfti, non hauendo dono
ncormcjlaranno andati tcmporcggndofino, che lpirafl'e S ali'hora haranno

Di Tral

417

ranno trmato con Venetian i di darli la Cittd per far vendetta de nimici lo
ro , giache haueuano comodit d'effcttuarlo ; poiche nella fopr'accennata_.
pace tr intrinfeci, & eftrinfeci di Spalato ftjpulata li 24.Decembre i402.vien
epreffo ; che la cafa di Marco di Crifano , e fiioi heredi era attaccata alia muraglia della Cittd , m feoperto il trattato, faranno ftati prefi li tre fratelli fopradetti,e gl'altri con parenti,& aderenti loro fuggiti hauranno tentato con
l'aiiito deUi medefmi Venetiani per mare , e Poglizani per terra di forprender la Citt , o vero pigliar prigione qualche nobile Spalatino , per falnar la
vita alli prigioni.li quali decapitan, i faranno ritirati, come nella fopraferitta depofitione ; con queft'occafione li Venetiani fi faranno impofleflati
dell'iola disolta.
Queapalefe mofla dell'armi Venetiane contra Spalato haur interrotto it
commercio tra li fudditi d'ambe le parti , eli Traurini forfi ingelofiti delli
Spalatini ritirati in Sibenico fecero crida, o proclama, che niuno potefle da_*
Sibenico venir Tra , come nelle lettere del Conte di Sibenico del feguentc
tenore fi legge .
Egregijs\, & nob.vir. Dis .' I . Honor. T{ttor,& Ittdicibus Trag.amicis carifs.
Eregij, & nobiles amici cariffim . Coram prefentia mea comparens Ser'^vcolinus
Be mardi Ciitis nob-Siben. ofiendit quafdam veflrat literas, per quas ad inflantiam Ser
Iohvs Day me andern Ser T^icolaum citauiis,& admonuiflis, vt in termino dierii 1 5
debeat rebabuie certa pignora fu exiientia in manibus d.S.lohis,qitt ipfe vult vedere &c.po qua idem Ser "Hjcolaus expofuit,qualiier trat verum,quod ipfe,& idem
Ser loes habebant inuicem agere aliquious de cau[ts,precipueq. oc cafione aliquorum
equorum circa qua diferenttat quia valde confufefunt aliquis fuus procur. non bene
fciretplacitarepfe yero non poterat venire Trag.propter cridamper vosfaclam aid,
quod aliquis Siben.non veniat illucfubpena lib. C. par. vnde cum d. Ser / .
venir e non liceat propter cridampred.fttq.fecm us idem S er loes de debitofuo adinflantiamd.Scr Tricotai nobilitates vejras precandum duxi, vtvelit in quantum de
iure facer poftts banc caufam,& venditionem pignorum facer diferre , vt alio adueniente tempore idem Ser 1S(colinus ibidem adeffe , & iurafua prefentialiter defen*
dere valeatparati & c-placeatq.vobu mihi fuper his refpondere .
ene diffus Cappello Comes Sibenici vbi die vltima oitb. 141 8 Recepta fuit hec li
tera die . nouemb. 14(8 Ind. & prefentata fuit per Valcharinum Dali^ulich qui
fuit nuntut s litter citatorialis .
Quindi fi faranno fatte yicendcuoli incurfioni , folite farfi fra vicini nello
guerre aperte : onde per Ii difordini, che doueuano nafcere,il Configlio proibi l'andar in corfo fenza licenza del Reggimento,come fi legge nelle publiche
Reformation! .
Die j februarij 1419. In Generali Confilio&c. Quodnuttus Ciuis habitator *
diriclualis Tr.aut aliquis forenfts de Ciuitate vel diflrittu Tr.audext neq. prefumat
ali<] 0 modo,aut inquiftto colore exire cum barcha , tut barchis deportu Trag, aut de
aliqito loco difiriClus Trag, ad accipiendum& derobandum atiquasres cuiufcumq.
fkerintjinc licentia ,& feitu Regiminis Trag, fub pena capitis , & amittendi omni*
fua bona , qux bona debeant ptruenire in Coi excepto , qui habet liter Domini
naturalis DrImperamis.
Dd
Die

48

Delle

Die Dominic* proclamalum eft anum Cois in Logia magva,& in alijs locis con*
futas Ciuit.Tr.vtfupenur couttnetur .
E poi li 19. Aprile fti deliberate , ch'il Catello di San Pietro di Prirhoryo
foffehuttato d terra, e ie bene non f efprime la caufa, deue effere flaca perche
dubitaffe che fofe occupato da Venetian! , e nello ttflo tefnpo Sigifmondo
elefle doi altri Capitani) di Galera , l'elettion de quali eflendo regiftrato
negl'atti dlia Cancellaria le h voluto trafcriucre come ftanno
'HosSigif. &e. memoria comeniamui per prifentes quod nos de indufiriafagacitate,& prudentiafidelisnojbi circumfpeffi loins Venturini de ladra familiaris ufe
Mai.fpecialiter confififibi ad coWerrendum nofirorum rebcllium, & emulorum puta
Venetorum, &fuorum adherentium rabidam proteruiam id fibi duximws anuendum
pariter, CT concedendum, & ipfe moto , & deineeps tarn diu quoufque guerre in
ter noftram Mai. & prcdtffaneflraRcgnaabvna, aeprediilosnofiros emulos, re
belles, & infideles Venetos ab alia partions durabunt galeas , & alias cuiufcumq.ge
neris na nium ftnt , vel exiantgentibus armigeris pluribm, quibtsspoterit facer, &
exeifdem captiuare, refq. & bona eorundem auferreeofdemq.captiuos , refq. & bona
receptas, & recepta ad noftras Ciuiufeufortalicia vbicumq. in Regno nfo Dal, apud
nomos fidles habitat,& exiftentes importare,& inducere captiuos, res,dr bonapre
difta in eifdem tenere , vender , &mvfum conuertere quibufeumq. alijs htterts nofiris , & aliorum quorumeun/fe barum incontrarium datis , vel dandis non obanti'
bits Uberam, &Jcuram habeatpotefiatem,facultattm exprefetti iffa gratta , & indulfione Ipeciali barum norarttm 9igore,& teimonio litterarum mediante; quo cirCavobvs\ideLibusnorisvnitterfisf& firtgulisnofirartm Ciuitatum,& fortalttiorum
in d.R.nro Dal.fituatis Totefiatibus/Nsbilibtts, & Rcfforibtss, necnon rniu. & fing.
Cafiellanit,& altertus eutfuis flatus pojfeffitnarijs Ifminibus pred-Regni noftri Dal.
prejen.& futuris ptium notiriam habitons fitmiuime tommittimus ,& mandamus
negio nofirofub ediffo quateaus mox receptis prefentibus prefat urn loem Venturini,
aut homines, &familiaresjfuosftmulcum vniuerfts fuisgaltts ,& u&mbm rebufque
& bonis ,fpolijs,& captiuis, necnon alijs quibusltbet prefcriptts noflris emuitscapits, & capiendis ad vos , & diffas noftras Ciutt.& fortalitiafauorabiliter importandum acceptari,eidemque, & fuis familiaribus, fimul tumprefcrtptisgaleis, v nauibus partus dare, & certo quocuhquefubfidio, & auxilio veffris miens , quotics ceffefuerit, & opportunum prouidere, & per bos quorum interefl provider1 facer debeatis vniuerfos etiam &fingulos norosfcilicet mulos, qui videlicet bandera ,feu
t exilios S.Marci dferrefoteni, & portare in cundo , & redeundo de Venetijs ,&tenitorijs ipforum reperiripoterunt inperfona detinendt , refque & bona eorundem au.
ferendi, nomine & in perfona nofir M ai. liberam permittatis, & permiti faciatisfacultatem . Aliudfub pena noftragrauiffima indignationis facer non aufuri , fit'vs
aufi modo aliqualiprefentes perleffas reddi tubemm prefentanti. Dat. in Viffegrad fe
ria i. prox.ante feftum Beati Tbilippi, & lacobit4pofiol..D.iai9.Rcg.nofir. Jin.
tiun.&cii.Rom.vero 9.
Stgif. ere. mem. com.rrc.Quod nosfidelem cltcumfpeffum Iacobum Clafft de Tr. ex certa noffre Mai.fcientia Trelatorumque , & Banorum nofirorum fane
ad id accedente confilio prematuro , & digefh , & cornuafuperba , & exienfa emu.
lorum nofirorumputa enetorum,& corum adherentium pojint , at fue valean t quodamodo ad id exeogiiato ingenio apta , & fueienti deponi , & deleri inter ceteros

alios fidles noflros i* Capitanean galeota noflra*elligemdum dux'mus > & itfutan'
dum fibi id gratiofe anueadopariter , & concedendo , vt ipfe tarn diu quoufqneguer
ra ,feu rixa inter nofiram & predifta noflra Regna ab yna, & preferipsos emuUs puta Venetos ab alia partibus durabunt feu cum eifdem ad certarum treguarum ,
feu pacts vnionem iniripoterit galeas , feugaleotss , feu cuiufcunque nauium genere fint gentibus armigeris maiori quam poterit copia fuieire, & aptare vniucr*
fof, &p.nglo$ Vnetos, & eorum adhrentes ybitunsque reperiri poterint, &
ftgnanter qui bandera, feu exillos S- Mara in defpetlum noflre Mai. extenfis
eifdem, & eleuatisfolentdefferrihofliliter tnuadend eaptiuare , vniuerfafque corum res, &bona auferre, & quicunque plura mala, inferre poterintifacere , &,
exercere m eundo , & exeundo eofdem de Venetijs poffit , atque valeat , pcrtufque,
ac vniuerfas , & quaslibet nutates noflros martimas, & ftgnanter Trag. Spat. &
Heguftum intrare buiufmodi captiuos importare, refque& bonaeorundem ablates
f recept.deponi locare, & in fuum propiium vfumconucrti, ml de eifdem
qu'a immifcendi audcjt , feuprefumat modo aliquali: ab omnibufque tributi trige*
fimali on ere exemptus fit , fupportatsts exprefenti nora gratia, & indulcione
fpeciali hartan arum vigore ttfl'monio literarum . Quo circa vob's fidlibus nojiris prefcriptarum noflrarumCiuit.Totefl.nob. Reft. &. tudicibus qutbufcunqae
necnoncunftisnoflrisfidel. Capa. & Caell. quorumlibet carotum official, tributarijs , & trigefimatoribus vbilibet fub noflra poteate conitutts pref. & fut.
prefentium notmam habtuns firmifmo eomittimm & mandamus Regio noftru
fubedifto; quatenus mox prefentibus vifis omnibus occaxionibus ctffantibusprefat.Iacobum CapiU galeote noflre quo fupra pernos deputation,, aut homines', &,
familiaresfuosfimul cum vniuerfis prefeript. noflrorum emulorum taptmis > neenoa
bonis, & rebus ipforum ablatis, & reeeptis in medio vcslre vniuerf. intromittere
preferiptosres, & bonadeponere , & locare , & qualitercunq. tidem videbuntur lim
oeram, & tutam permitiere ,feu permitti prebtre facialis facultatem nullum imtedmcntumftumolciam, & fuisfamiliarthusimponendo, ymofi neeeeefuerit circa
premiffaveflru auxilijs , conftjsremedium opportunem adbibentes, T adhibere
, facerfludeatis aliudgratia noSbrafub obtentu facer non aufun prefentes perleSas
reddi iubemus prefentanti . Datum in Viffegrad feria fexta proxime pofl fefium inuentionis S.Crucis 5 die, men. may ji. D. 1419. Reg. noflr. Hung. 3$
. yero 9.
Cosi Ii Secretanj di Sigi (mondo, non hauendo armara da "contraporla
fuella de Venetian i com' folito di quel Ii , che poco poflono in fatti ) efagerauanoneli'eftefadegrordiniperrarraaraento doeGalcre contra Vene*
ti an i ; m in effetto non erano pronte in Tra altre , che vna Galera , Sc vna_,
galiotta che furono trouate quando f preia la Citt ; come fi dir pi auanri , e Ii Cronii Venetiani lo confermano feriuendo vno nelmodo legeme .
1 41 S In queflo tempo la Signoriabaue noua chme Traufe amana vnagalia,&
na galiott, & faceuafene vn altra noua petition del Ar d'Ongaria per dam\tr Vtneyani.
Et vu alt ro Cronifta doppo hauet narrato l'abbrugimento dlia Chik.*
i S.Marco occorfo Ii 6. Marzo i4i?.foggiungc.
Dd a

M.Frje-

42.0

Delle Mewric

M.Fraticefco Bembo il Capitana de Golfofi accoflo con lefueglte alia

Cilla di Tfahu , & iuifece duegroffiffimc baftie fer melgo detta Citt su l'ifola, com
batiendo giorno , e nolle vigorosamente , e frefe malte barche di quella gente , ch'an rubbando fenetiani .
E perche fi troua notatonellereformationili 15.Giugno 1419. ch'ilConfilio Generale poffi effet di lo.Configlieri per la pefte ; onde per quena caufa
o vero per la foprafcritta venuta del Bembo alcuni nobili , e Cittadini fuggirono dalla Citta ; perci radunato'l Configlio fece 1 'infrafcritta prouilio*
che fi troua regiftrata negl'atti della Cancellaria .
TS^O Rettores & ludices Ciuit.Tr.fniuerfis, &fing- nobilibus , & popularbut ,
qui extra Ciuit.Tr. funtfalutem, &fincere dilefiionis affetJum . Significarme vobif
jHodinnoflro Confilio Grali nob. Ciuit. Tr. capta fuit pars infrafcripti tenoris 1419.
Ind. ldijmen.Iunij . Quodquilibetnobilis de Confilio Ciuit. Trag, qui anf
gtt , & recefjit de Ciuit. . & non volet reuerti infra quatuor dies in Ciuit. Tr.
velfi quif de nobilibm volet recedere , &ilare extra Ciuit. Trag, teneatur, &
acbeat tenere tribu fmula armoruni vfquc advnum: fecundum quod Dut lieflores, & ludices , vel maior pars ifforum taxaucrunt , qui modo in antea habeant
libertatem taxandi tribus famult vfque advnum provt diftum efl, etiamquod
babeant libertatem taxandi qucmlibet populrem duobus famulif vfque ad vnum ,
tr quod tales famuli deteant flare in Ciuit- cum armit continuo, & mt adobedientiam regiminif , & ft quis erit inobediens tensatur foluere pro dittis famulis
auos non fnet lib. Centum parti, fro quolibet menfe , & quod tales famuli non.,
Jint de Zappa, &ftaliquiscritinpoteflatepatrts> &receffit, vel recder de Ci"
tiit. Tr* debeatdimittcrelocofuiadmintuvKumbonumfamulum, & ft erit inobediens, quod pars bonorum faternorum , & maternorum, quaftbipertinet debeat
deuenire in Communi , & quod Dni Rettores , & Indices prsentes , & faturi de
bant exigere tales penof ab inobedientibitffub vinculo eorum Sacramenti , & quod
llrgtmen bertaten habeat dandi liccntiain nobilibus , er popularibusandi extra
. in diflriHu diebm tribu infra', & nulltts talium pojjit recedere fiat licentia regiminifjub pena lib.centum par.
Igitur precipimui mandamus nos Reores , & Indices prefati vobf noflri nobililKf,& populartbuf,ut nfq.ad dies Aproxime fut. venire debeati* Tr. ad obferuandum
diftam partem,& omaia,& ftngula in ea contenta,aut mittere ad obferuandum ipfam
fartem ufq.addies+prox.fut.poflquimbarumnorarum literarum notitiam habiteritisfubpena incurrendi in is peni,que in difla parte continentur . ^iuifanies vos
nobiles, & populares pred. Quod deprefentationebarum no/irarum literarum vobu
faa dabimusplenam demgerulo noroh.irum literarum, & andantes etiam uos
nobiles pretaaos , populares , quod quilibet ueflrum efttaxatuf pro ut infra feriAura continetur .
T^orninj nobilium taxatorumfunt infrascripta
'Njb.uir Ser Simon Tacle esl taxt tu ad danduru daos fmulos
'Ny.Ser 1 "Ptri Micati) cumfliofuo l'etro tfl ta r.erf dan duosfam.
Ser lacobus tacle efl tax-ad dan tresfmulos
Ser lAtomeus D.Luce el tax.ad daHjamitlof dos
Sr tacla Mladini unum
Ser Tctrm de Cipicbi nA dan tret ftmnlos

Ser

Di Trat* :

411

Ser Deffa oymi ad daH vnum

Ser Detrus 'HicoU Andrea duos
Ser Ciprianus 1 ad dan vnum
Ser "Paulus Iofep Zori Marci ad dan vnum
SerTetrusCeorgijdeZegis ad dan: vnum
Ser lacobus Michaelis Ludottici ad dan: vnum
Ser Tbilippus Doymi ad dan: vnum
7{omina popularium
Stoyanus Lapicida ad dan: vnum
Tanins Iacobcich ad. dam vnum
Rade Marini Trotomagiflri ad dan: vnum
Antonius Mathei Defotich ad dan: vnum
Incola Coyslaui arceri ad dan: vnum
D at. Trag, die 20 men Iunij 1419 Ind. 12 fub impreflionc IttHuiminis SigilliCoh
Trag. , & teimonio premiorum .
1419 die a Iulij
litera fuit iterato[cripta, &mi[[a%
L'efler flato replicato il opradefcritto ordine d inditio,che quell Cittadini che per paura della pefte , o vero dcll'armata Venetiana, c'haueua sbarcato nell Ifoa, o vero per tutte due le caufe infierne aranno fuggiti, n foflero a quel tempo tutti ritornati ; doppo di che trouaf memoria , che Ii Traurini andaflero fotto Sibenico prender genti , & animali , e Ii conduceflcro Trau , efprimendo vn ordine del Configlio di 9 Ottobre 141 9. che Ii ani
mali de Sibenzani fiano condotti doue il Rcggimento vorr , e pi chiaro vit
altro pofteriore di 6 Marzo 1420 , che tutti h Sibenzani fatti prigioni q uando Ii Traurini furono fotto Sibenico fiano pigliati alli particolari , e cultoditi nelle prigioni del commune . E come che folito nelli principi) dlie guer
re doueuanointraueniremolti difordini: onde fi rifolfe il configlio d'efpedir Ambafciatori ad Alberto Prior della VranaBanoper ricercar afilenza ,
& elefic Capitanij alla guerra con l'autorit ; infrafcritta .
Die xOttub. 1419 Ingener. Conf. nob. Ciuit. Trag, captum, & obtention fuit
&c. Quod eliganiur tres nobiles per fcrutinium prefentis confilij in Capita*
neos y qui babe an t libertatem faciendi guerram , & mittendigentes extra , & in tus ,
quemadmodum facerpotesl Conftlium generale Tr., & etiam habeant libertatem
in criminalibus extia Cmit., in Citttt. vero Trag, babeant libertatem cond- mnandi
quofcunq; inobedientes in atluguerre vfq; ad fummam lib. 200 par. , &fidiftiCapit.refutabunt non habeant recedere de Talatio donee condemnations (uas non-,
foluant.
Item quod Reores teneantur exigere condemn, quas facient prediWCapit.fub
penafoluendi defuo. Item quod ditli Capitana habeant libertatem mitten h pinos ,
& alios nuncios ad expenjas Cois, & expenfas quas facient facer debeant cum
feitu,Or volntate Regiminis , & banc libertatem Capitaneatus lu eant vjq;per
tot.im ciiriamprefentem . Item quod 'ifti Capitanei elligendi refutare non point
pena lib. centum par. pro,quolibet eorum , & Capitantj elletli mfrafcripti funt
tres .
Dd i
Ser

\DtUe Mcmori
SerBufalusDuymi
Ser tridrtos zige
511

A quefti tre Capitanij urpno aggiunti altri nobili , che infierne con Ii Ret
tori , e Giudici fonnauano il Configlio detto fecreto, di credenz a , il quai e
Ii 7. Nouembre otdin, che nel termine di ore giorni tutti douefsero ritirar
loro animali fopra'l territorio del Conte Giouanni di Cetina , & il i .Dcem
bre, che Michel Vitturi douefse armarla galiota contra nimici ; &elefsero
dui Capitanij vno per la torre del ponte dell'ifola , e l'altro per la torre gran
de dlia Citt noua ( dal che fi conofce , ch'il Borgo era gi finito di murare-
percio fi diceua Citt noua )
In quefto mentre in Venetia fii eletto vn Capitanio Generale>come fcriue'l
medemo Cronifta .
1419 M.Tiero Loredan de . el "Procurator in quejlo tempofufatto Capi
tana Zentral del Cholfo, U qualepreamente s'arma efe mife m ponto per andar alio
flcdio de Trau perche quellt de Traba amuaprexi alcuni de Vcnttani con-,
due galeotte, & malte barche .

Alia fama di queft'armata fi refero rifle, e la Citt di Catt aro , come feri
ne lo ftefso Cronifta , il qule narrato, che Peltre fi rcndcfse Venctiani Ii y.
Marzo 1420. foggiugne .
la Signara di Venetia mand lafita amata da mar Cap M.Tiero Loredan in Daltnatia con mtlta gente d'arme , e funtarle fer aquiar la Citt de Catbaro , e Fifole de
Curila, & della , Lefina, & tutto il refto dea Dalmaia , non moleando la
Citt de Ragaft in aleuna cofa .

In quefto mentre liza. Febraro 1420. ffattovn ordinedal Configlio di

Trau che niuno> che venifse da luochi infetti particularmente da Spalato bffericeuuto: dal che fi conofce, chela pefteera inDalmatia, & m Spalatp
{articolarmente,& alli 6.di Marzo, che fiajtrattato cambio de'Prigiom co*Sienzani , e tregua) & alli 20. del medemo mefe ordinato dal Configlio di credenza , che niuno potefle entrar nel porto doppo'l fuono dell'Aiie Mara di
fera) ne vfcir auanti il fuono dell'Aue Maria dlia matma.e che Ii due Capita
nij eletti doueflero dormir vno nella torre fppra'l pote dell'ifola , e l'altro in
quella della Citt noua . e che fiano venduti Ii frutti delle faline di S.Barbara,
& impiegati per le fortificationi;& alli 1 5.Aprile fu efpedito Ziue di Ludoui
Ambafciatpre al Bao : e fe bene in quefta nota non fi contiene altro , che
J'inuentariodellimobili, che port feco,tuttauia)deue crederfi , che Ii fianp
ftateancodatelecommiflioni in fcrittura per ricercar aiuto per poterfidifender dall'Armata Venetiana , che venia cos potente per epugnar Trau, e
fi come auanti il fup arriuo primi furono Ii Catarini, che Ii 10. Marzo pattuifftrolarefa, & inuiartero Ambafciatori Venetia, cosiliCorzolani alia vcnuta di tre Galre (che doueuano prcderai refto deU'Armata) H 2 ? . Aprile
fi refero Fierro Ciurano Capitanio Marco Miani, e Lea Trono patroni
del-

$ Trau.

44
dell'altre due Galre , & alzato lo Scendardo di San Marco , nella Chiefa par
di S.Marco giurarono fcdelt alia prefenza loro i li noroi di quelli , che giurarono fo no li eguenti .
InTrimis Ser Dobroslaus "Petri Keffer
SerfrancifcusFtdoffi
Ser Marinas Xigliomcb f Indices
Ser Rafael Angel
*
ser Obradas Dobroslaui
ser Lazarus' Tefta
ser Joannes Tetri
ser loan. Junif
ser Marinas Michael
ser Stances Obrad
ser Gabriel Angel
ser Fortis Antonif
ser Stepb. loan.
ser Antonius Marte
ser ioannesObradl
ser Joannes Xigl
ser Angelus Obradi
ser .Antonius Xigl
ser Antonius Grubftcb
ser MicboeuicbserTiicolamsOoicb
sc TftcoLuu Draginich
ser Marcus Bercouich
ser Jurai Certilouicb
ser Deboye Semanicb

Ser Joannes Raiomiglich

Ser OfleyaMarinouicb
ser Antonius Cancc.'
sei LucaStepbani
ser Luxa S'tipeich
ser Marinus Sencouicb
ser Bogeye Marcoicb
ser Stepb.Marmcich , & Lutos eiuiljps
ser Gabriel Thomasij
ser Francifcus Jmif
ser Stephaus Tolete
ser Marinus Tlete
ser Joannes Raddetini
ser Chinacas
ser Fiioius Vault
ser Bogdanus Radicif
ser Tetrus Dobroslaui
ser Joannes Marins
ser Chrifloforus Vidosij
ser Mixa Marinouieb
ser Bogdanus Marinich
ser Vidal Radomiich
ser Simouus Tricle Stephani,
ser Antonius Taroeuicb

Et il Capitanio Generale Loredano con l'Armata , credibile, che captaffe nella vicinanza di Sibenico,o rero alli fcogli vicino Tra il ntefe di Maggio poiche fi trouano le feguenti note .
1420 die 1 7 May . Tribinnapubl. Cois Trag, venit ad me Guidonem tanum , & retulitJe de mandato Dorum Re ilor um , & Capitantoru m Ciuit.Tr.ttu
locis public pi , & confuetis Ciuit. . cridaie , & proclamare alta voce preconia cridam infraferipti tenons .
Quod nulla perfona cuiufuis conditions , & tlatus exiflat modo in antea ftuefit
habitator Tr. in eius difiritlu audeat , prefumat loqui cum aliqua perfona de excrcitM Fenetorumfubpenaperdendiaurem.

1 4201ft* i Iunij
Domini Redores, & Capitanei comiferunt Marinofuperanti ibidem prefenti&
audienti quatenus vadat, & eorum parte mandet , & precipiat Fratri Luc* cuftodi ,
qui yenerat de Sibenico quod slatim exeat Ciuit. & diflriftum , & non reddeatTr.
donee durabithec guerra pena oculorumextraSionis , & quod vitra diSampenam
debeat ettarn expeUi de Ciu,& quod ipfum ajfociet extra Cm. & videat cum recedere
Dd 4
futon

4^4

Delle Memorie

tlatimfine mora Qui Marinas iens * reddiens retulit mihi not. fe iu'iffc > & precel
pijfe ditto [rat ri Luca vtfibi commiffum fuerat, & eum extra abciajfe t
1420 die 16 Iunij
Cum nobiles Virl D.D. Blafius Andrea Regius miles , & Donatus de Cafotis Trouifores , & Capitanei Ciuit. Tr. de menfe may pr ox. prueteriti vcndidijfent nob. viro
Micbeli Tricle Hitturi Salias Cois Tr. de ponente pofitas iuxta alias Salines d.Cois
rtded. vnc'nionepatet mstrummanumeinot.inpred mil. & Judie, die vero 18
pu 1. Mayptolibris 3280 par. nunc autem prelibatus D. Blafius Andrea miles ,] &
f. .Bufairn Ctpifanei pro pti menfe conencrunt cum d. Ser Michaele , quod non obfta'itt d. primo mr. venditioni idem Ser Michtel addere debeat ditto pretio duc. %o
aun vid. in falnitro oportuno, & neeet([ario pro Coi cum ea condicione , & gratia,
cum qua fattafuit prima venditiofeil, quod cum d.Coerefcatare voluerit ipj.ufali1, quod dare debeat ipfi Ser Michaeli duc. 50 ami vitra dittos libras 3280. & fie
ipfi Di Capitanei in prejentia examinatoris , & teflium , & mei not.fuerunt contenti , & confefji babui(fe , & receptee ditto Ser Michaele in Salnitrio duc. 50. auri
pro quibus d. D.D.Rcttores obligauerunt d. Ser Michaelifupraferiptas [alias modis ,
& conditiomius , quibus primo fuerunt vendite approbantes , & ratificantes prima
nsita tam venditionis , quamgratie referuat. except, fibi non dati , & non pondra
it d.falnitri afcendentis 4. quantitatem , & omni alio auxilio omnino , & expreffe re
nunciantes , & promt, per fe , & noflro d. Cois vigore arbitrij , & auttoritatisfibi
conceff.per grale con[. Tr, ipfi Ser Michaeli proie, & fuis hercd. ipul.& reap,
pred. omnia , & fingula &c Nittum Tr. in Canc. Coisptibus nob. viris Tetro de
Chiudis Exam. Ser Iofeph Zori , & Ser "Ncole "Pauli tejtibus rogatts, & vocatis .
1420 die 16 Iunij
.& [. viri DniBlafcws ^Andren Regius Miles; Bufalus Duymi, & Michael
7{cote Vttturi , tamquam Capitanei Ciuit. Trag, vigore , & auttoritate arbitrij eis
dati & concefji per generale conf. nob Intu Ciuit. pred. vt de ditta auttoritate & arbitrio patetquadam parte , & reformatant capta ind. Gen. Conf. & feriptamanu
mei Maphei nor. infrasti in 1420 die 11. men. May pro je ipfis nomine Cois, &
homiaum Ciuit. Tr. & omni mei. mo. via , iure , & forma , qu bus meliusfewerunt,
& pottiermit tam de iure , quam de confuetudine fearunt conflit, creau. & [olemniter ordmauerunt ipforum , & d. Cois & bominum verum &legitimum Smdicum,
nuntiumfpecialemvirumnob. oindream Tricle de Trag, ibidem pre!. & hoc onus
Smd.& proc. in fe ipfo fufeip. [pectaliter, & nominatim ad comparendum , & [e prefentandum coram Regimine , & l'onfilio alme Ciuit. Ragusij , & ab ipfis Regimine ,
& confilio implor andum,& inflantius petendum quod eis libeatpro indigentes d.Cois
Tr.mutuare ipfi Sindico nomine pred.Cots recipien.M.M.duc. auri in amo , notu
balifias XX m line lo, bombardam vnam librts .infra ponderis proicientem,miliaria quinqufalnitrvj, & fulfuns quinqu mil. & ad cautelam , 0" fecuritatem d. Regira. O" Conf. pro ipfi duobus mil.ducbaliflis bombarda,[alnitro , &fulfur. alijfq.
feu pro qualibet accedente ad obligandum ipfis Regimmi, & Confilio trepred. & ip[um Cde Trag, & bona omnia mobilia , & immobilia eiufdem Cois cum carta tnflmmentis, & Jcripturis, & gneraliter &c. oittum in Cancell. pre[. Ser Tetro de Chiu
dis examint. Ser Cuido islario, & Tacla Bicich teftibus rogatts .
E.quetc fono tutte le mem >ric,che fi trouano dellc cofe feguitc,& ordinate
auanti l afiedio della Citta ,jdel\juale li(,CroniU Venetm criuono nel feguentemodo.

Di TrAU.
Inqueflotempo'liCitadinidc Trau non potendo pi fofrir le fadige &ftormene
dele bombarde , veretoni , & altre necejt , che loro aucuano patito , enonpotendopi durar loro determino de mandar demandar vn fatuo cendotto M. "Piero lo*
redan honoreuol Capitana,? lui U concefse el fala condut > fulamente per vn giorno *
donde li ittadini vene, &felibuto alipiedi demandando mifericordia , & I dito
Capitana litolfeni gratia , & ali 22 Lugno con el nome de Dio , & de M-51. Marco
fo fata la intrada de la Cita de Trau,& fo tenada le infegne de San Marcofufo la pia^
%a ,&fufo tutte le tore , & Michatio, che eraftfatto Signar de Trau quela notte lu
feampo va .
Et vn'altro Cronifta .
Standa I'armada Dogal nella Dalmatia, & ogni giorno combatteua la Cittde
Trau, non pofsando quelli Cittadini piu tener , mandona fui ^mbaffadori M. lo
Capttanio M ."Pitra Loredan, digando , quedo douefse far fopraflar di non combatter
per vn -corno ; perche la Citt Jara dlie cofe li placera alla. Signoria ; fajando quelli
ittadinifu conglio,delibero de d ir/, & cuftfe detero liberamentey fala l'auert&
leperfone, & ali Zitgno 1410 forano falo l'intrada del lnogo de Trail , mittando /'-'
injegna di M.San Marco,& lo Gouernador del Re d'Ongaria nomnalo Michaicoje ne
fllte via in Ongaria .
Li detti di guefti Cronifti fi confrontano col primo proclama fatto doppo
I'ingreflo del iopradetto Cap.Generale dellinfrafcritto tenorc .
Magniftcus, & potent vir D-"Petrus Lauredano pro Scr.m> Ducali Dominio fenet.
inparttbus Dalm.Cap.Gralis comifit mihi Mapbeo Can:ellano Cou quatenus baniri
faciam per Tla-^arium Cou in Log a'publice, <& alta voce vt maris ejt . Quod omnii
perjona, qua haberet de bonis , rebus Michatij tricle Viuun debeat comparere CO'
ram d. D.Capitaneo, & presentare ipfat res > & bona per totum diem pena pcrpetut exilij du. Trag, & confifcationis bonorum fuorum < Item quod nullus deinceps
debeat al/quo modo fufciperc feu tencrc in domo , feu babitationu aliquem^
Ciuem euforenfem , & habitatorem Trag, ex hu videlicet , qui heri exiuerunt, &
recefserunt de Cm. antefelicem introitata ipftus D. Capttaneipena lib.C. paru-pro
quoltbet contrahaciente , & lando vno menfe in careeribus , & fi aiiquii ex dilis fugitiuis improuife veniret ad domum alinait , debeat ftitim presentare talent
venientem difto D.Capil.feu D.Comiti futuro , fi idem D. Capit* non efset in Ciujub
d Ja pena.
Item quod nulla perfona Ctuif,feu forenfis cuiufcunq. conditionis, & atui exrflat
audeat, velprefumataliquo modo tenere in domo fuat & H<ehabitationis aliquemex
famults, & feruitonbus Micacij; &fi aliquis haberet aliquem exdiElis famults , debeatprejentare cum preditJo D-Cap.pena lib. . pur- & ft.ndi'trtbus ruenftbit in car
teribus . Item quod modo in nulla perjona Ciis , feu hibiraior audeat ,; vei

p'ib'ic bjtinirifect.

Qfi "Pla^ar.tfi pub.ica, 6" alt voce in dia Logia banniuit , & prconisait on

Delle Memorie
die 23
D.Tbomas lurifich de Sibcnico retulit mihi notario de mandato M."D. Capitanij,
qualiteridemD.Capit.precepit loanni Braitouicb de "Policio olim famuli Michacij
prefentatum fer Martinum Florij habitatorem Trag, quodftafim dtbeat recdere de
Ciu.Trag. &non redire de cefero pena furcharum .

E quele fono tatte le memorie, che f trouano dell'aflcdio di Trau , fu re

fa, ordini fatti publicare dal Capitn Genrale doppo la fu enerara ; dalle
quali non fi pu comprendere quanti giorni duraTe ello aTedio , ne tampoco
il modo dell'oppugnatione , della difefa ; m dalle fuequenti memorie fe
ne cauar qualche particolare, che far coniderato .
QuelloaceiTeroairhoraliSpalatini li fopradetti Cronifti nerifcono nel
modo fegucntc .
Efapiando quellt da Sfalato come queli di Trau non ft ancua pofudo tetnir, & cbe
Penetrant libaueuarotc le fue caxe & ama^adi afaide loro determino non voler
ajpett tanta ruina, & Cubito loro ferono el Confegio , li quali poi mandfui jmbafadori Af.Tiero Loredan Cap.Grale dla Sitnoria de Venctia digandoli, che loro fe
li volexadar, & render iberamente, & cuft eldito Cap. itolfenoagratiacl qualftce inorada adi 18 del deto mefe .

E Paltro Cronifta .
Hablando prtfent) quellt della Citt de Sfalato > che Traufe datofer notL,
poterfc tenir per trn bataglic Hierafta dato, Qtado terra de gran pala-i, eeafefe
delibero darji Hueramente , & cot mando al Capetanio ,<& quelloft denoper
della Dogal Signara fono fatta l'intrada adi 28 Zugno ;^zo di queUa Citt de 51to aetando Finfegna de M.San Marco .

Li detti de quali confrontaao con la parte del Confeglio di Spalato del infrafcricto tenore .
Die Generis Slunij 1420. In General! Confilio Ciuit.Spalat.de mandato Dnorum
Reflorts & ludicum, ac Confiliariorum propofttum fuit . Cum hoc fit quod quatuor
nobiles tmbaffatores Communit. deftinati ad Mag ." Yirwm D. Tetrum Lauredano
Cap.Culpbiredierint reportantes d.Capit.a(jcntire ad capitulapetita per nobiles vt
dediuucap'tuluibileusapparctmannCanceU' pred. D.Capitanei, &promittere
cum iuramento quod lll.ni>m Dominium Venet. conrmabit amnia Capitulafuprafcripta cum iuramento , & dibit "Priuilegium cum urea; fed modo petit introitum,
& dominium Ciu. Ideo quilibet confulatfuper inde quidfit faciendum. D-Thomas
Tricle de Lucaris arengando confiait , quod in Chrifli nomine , ac P"irginisgloriof*f
& Beati Marci Euang.ac totius Curie Celeflis Ciu it.u Spalati,& dominiameiufdem
detur ad manut M.' Piri D.Tciri Lauredano cap. Gratis Culphi , & totiits exercittu
in Dalmatia nomine III.*" Ducalis Domini] Ven. cum paftis, & capitulisfapcrius de
claratis, & quod ante quam CiuitOf , & dominium fibi detur debeat turare vtftipra ,
& ipfo turante , quod nobiles inrcntfidelitatem Dominio fupra[cripto,&
to ad buffolos , & balort.ti capturn fuit Confilium ditti Ser , & ib:entum per
fonCtliarios 40 non oba itibtu 4 in contrariara .

lit

Di Trau .

417

In quefta maniera U Venctiani Trau difcrctione e Sph.

DelConte Ghuanni di , e Chliffa y ele crfefeguitc dofpo la

refadiTrak, e diSfalato.
Vando'l Duca Heruoye rieorno alia deuotione di Sigifmondo rifedeua
in Bofna.-onde'l Cont Giouanni di Cetina, e Chufla era rumio ilpi
^ potente Barone dlia Croatia Martima, comed fopraaccennato ; pofledendo egli oltre Cetina e Chufla , Chgliuc , & altri luochi , cho>
vennero in fuo potete pofteriormente , con li quali veniua confinare coiu.
Spalato, Trau, e Sibenico , e volcndofi conferuare le dipendenze , c'haueua in
quefte Cittd, concerte mote gratie diuerfe famiglie,e per li feruitij riceuuti
da Pietro di Mattio Ghiudi nobile Traurino , li dono la villa di Triloquo ,
come daH'inftrumento d'efla donatione appar, dellaquale'rcgiftrargl'cffentiali .
loannesfiliuslloannis T^slipci inter cetera Comes Cetin* Clif & ^&.
. . *PropremifforumfideliumferuitiorHmTecompenfatit\quandam villm noftrjun
inComitatu Clijjinunc exilentem Triloque vulgo nuncupatam Tetro Mutbn de
Chtudis, & heredibus, e^ fuccefforibtts turn conjenfu punter , & affenfitD.
Margaritt genctricis no/Ins, & D. Elizabeth noflr& Cantordis perpetuo titulo dona.
tioni inter viuos dedlmus , & donauimus &c. TLg<\ Trenada Srm'tiunich , Geor
gias Dragancicb , Marco Mifgltenoittcb , Mica^ nra-z^euich , loaanes Buiflinich
Juanlefconicb, Inraj Pgrinouicb fidles, & {ermtore prominmits &c. iurantes
c. Saturn Cetine in Dooropoglie anno natM.D.i4io die vero 28 mca.xbr

Onde li veniua portato rfpetto grande, chepoi con la depofitone del

detto Heruoye s'accrebbe molto , e nelle difcrenze , che taluolta nafceuano.
tra li fuoi fud,diti , & alcuna delle predette Cittd, l'altre s'interponeuano per
l'aggiuftamento , come nelle reformationi di Trau vien notato , che li 5. Fcbrafo 1416. deliberaflero li Traurini di procurar Paggiuftamento dclle differenze , che vertiuano tra'l medefmo Cont di Cetina, e li Spalatini, e ci deuono hauer fatto , non folo in riguardo del la buona corrifoondenza per il vicendeuol commercio ; m molto piu per hauer pronta la ua protettione neceffaria per il dubbio , che s'haueua , che di niioiio fi rompefle la guerra co'Venetiani , & all 18. Marzo fu delibrate di maiidarli aiuto di gentc.fe bene
non s'efprime contra chi , & alli 4. Octobre dello ftefs'anno , che honoratoilConteNicolodiSegna, e fatto dono al Cont Giouanni di Cetina per
le nozze della fu fgliola ; dal che ipuo congieturare, che tra quefti Conti
fi contrahefle all hora affinit , e l'anno feguente capitando auuifo , che li
Turchi fcorreuano nelli paefi vicini, furotio li 25. Febraro 1417. efpsdite (pie
per la certezza ; ne farebbe gran fatto , che quelle genti , che furono mndate
pochi md prima in aiuto del Cont Giouauni foflero per caufa delle fcorerie
de' medefimi Turchi .
Se durante l'atcdio di Tra il Conte Giouanni vi mandaTe alcun foccor ,
non c'c memoria alcuna , che Tefprima ; trouafi folo , che doppo la refa della
Cit-

4lS

Delle Memorie

Citt mentre ancora fi trouaua il Generale Loredano nel porto vi cpitaflo

-vn Gentilhuomo del medefimo Conte Giouanni con fue fettere credential!' ,
ch'infieme col negotiato fono regiftrate nelli atti della Cancellaria del feguentetenore.
1420 diei$ . Vniuerfts, & fmgulispateat per hoc publicum insi rum
quod coram M.' & potente Viro D.Tetro Lauredatio pioSer.*" Due. dorn Venet. itt*
partibus Dal Cap.Gralis cxiflente mgalia in portu Trag. con,parens,& fe prefentans
vir nobilis Vulcbus exbtbuit, " prefentauit quajdam credentiales lite
ral MJ D'lobis omits Cetina &c. cidem D. Cap. cuius qttidem litere tenor eft talis
videlicet ab extrafie - Egregio , circumfpeclo viro D.Tetro Lanredano Grali Cap.
Culfi & totius exercitus Illulre Dominations Venet. m partibm Dalm. fuo tamquam fratri.
ab intra vero fie
Magnifie Vir,fraterque honor, cum ad veSlrefraternitatis prefentiam deftinamm
virumnubiltm VulcbonemT^ouacbomcb familirem noirum dileffum , & fidelem
legatiombus noftris plemfjime informatum , cuius ditlis , & verbis noftra ex parte fidem credulam adhibere dignemini, & velis tan quam ex ore noftro prolatis . Dalum
Cetina in fefto S.lcan-Bap.
infra vero fie
lobes Comes Cetine, & Chffis. abas Rrgnorum Dal.& Cro.Banns
Poft autem te tiur am diciaram literarum predim Vulchm inter alia , parte d. D.
lohi inftantijfime , & omni cum reuerentia exorauit eundem D. apit. vt dignaretur
dimitiere > & feu remitiere per aliquot dies prouidum virum Franafeum Cancell. ipfiusD. loan, captiuumadprefens in manibm prelibati D. C^pitaneiad eundem D.
locm, quodipfe D.loes promittit fuperfide \ua prediHum Francifcum remitiere ad
manta d. D. Capit. in termino , quem fibi a/fignabit Quibus expofnis , & narratif
prelibatm D.Capit-dilu preces, & requifuionespred. D. iohis parte fallas per VulchumJmbaxatoremjuumadmittensdilum Francifcum remiftt ad d.D-Ioemflatuens ei terminum dierum fex incluftue . Ita quod dtbeat redire ad ipfum D.Capit. in
dido termino , & fie idem Fran.prumifit fide jua mediante d.D.Cap. redire ad eundem
in diclo termino omnieaufa remota. 1 in portu Trag.in galea d.D.Cap.prefnob.
vir.D.Quarantaotlo Capitaneo gentium armorum , & D.b mue Detriftcb Milite de
ladra teibwsrogatis,
And poi il Capitn Generale Spalato, & all i 28. fece l'entrata , come di
fopraftatorilerito,&il giorno fcgucntr f'ccelc commifloni Simon Dctrico nobile Zaratino inltituito da lui Conte di Tra ch'originali li trouano
appreffo li fuoi diieendenti del feguente tenorc .
7{os Tetrus Lauredano Capitanius Generalis Culpbi , & totius exercitus lll.mi
Doming Venet.m partibus Dalmatia .
Comettemo Vu Egregw K.r M. Simon Detrico , che in nomine Domini , & no
mine Domini] non , cbe m Trahit fu Conte fin per ta Signoxia fiproitede> dandutie
liberta , che face raxwn , e influa nel dito luoco de Trah , & 110 diflretto , & per
ijolefue,& cadaun laradcnuurfegondo i Statuti , & o/dun dequafacenio fegondo D:o > & honor dlia noftra S ignoria .
Vir aMilte nel criminal Jlo udegare, el iutl eon i Zudiei fera fin dlia noftra
Stgnoria

Di Trau.

4^9
Signoria nefar commeoaltro; mfecoi Zudici foe diferente If Conte [olo fen
tentiare ,& terminare quel ve parerfiafegondo Dio, & raxion. Commctteuome
fouratuttofi con buona guardia per fla terra, & buon horafar [errar le porte
fajando , cb'ogni di & notte alia guardia della pia^^afaxe de fanti la yarda *
dr di , & notte i vada tomo , che danno ad algn fia fatto per ifoldadi , a i qua'
Ii miniftre raxon nonfe trouandonuqua, & far per hor non fe fa^a danno ad a\tun, & perche elfauer volro xe tamo prtico , chefeguremo eldirfcf, mitte
fapientem & nihil dicatur , la prouifion voflra [er perfettiffxma . Treo comettemohabie fin flare ftoRerimento , & che per la Signara noflra non fia prouiflo)
nitro che habbie de[alario almexe duc. 40 d'oro tenendovu 4 fanti vofircfpefe
& vnCattalier,& hauemonida duc at i 40 per lo primo mefe , & fe oltre al mefe
Rare, ve pagaremo delle intrade della terra per lo tempo fiar . Quanto fie de
veder tutti idat i] & intrade afpetta alia Signoria noflra , &far cercar
fe dt algn fe dcue auer alema ra[on che
cofe in comn , & far veder
tutte\le bombarde %e in mano de Marineo Tomofato che ne ha detto ejfer oltra tredefe ,0 quatordeje & tut to ilfalnitro , & poluer de bombarda , & tutu'feramenta , &
la , & fame far in vn quaderno tutta ordinada . Turo fe far cetole vender tutte
quelle intrade , & datio del trcntcfimo ,& ala mina defall in fuora , informandoue
quel ifoleua cfjcr vendutiper i tempi, che la terra iera fen%a verra . Di molinifolilite i fia con%adi ,&fate Le marine a%p che deffi s'habbia l'vtile . Le alie el fimile
fe le Je po contar, che vtile habbiamo feffe . jlpprcofare courir el contado che le
pluobe non vanno , fpendandone poco perche far al contaje contara. Terfar che
i [oldafla alla porta de terraflia con fecund, chela torre che preffo la prtalo fia
fatto i ifoleri che dentro i habita con cffi conteflabili . ^ippreflo ve ricordo fa^e
far per i Vilani de fuora lavardiaverfo i luoghi del Cante Zobane che danno di
noffrinon fiafatto, & iuflitia voflra poa [enti [peffo del vole1 fo, & difui, &
dell'altra%ente* 1 denari [codere ordinariamente [criuere in vn quaderno, & per
ftmil[pe[e perche ordm admente le ra[on fepoffa veder voflro honor .
vecommettemo,cbefa%e ci tdar publicamente, che cadaun , chefapia lecofede tereni , & vignali de Micbac%le apalenta ; perfemel i fuo debitori che fentimo %e
feperle blaue, & cafe fedeua per lui, & quello lauere a troua ana fare dir
la copia . Tercbe hauemo comandamento de la Signoria noflra , che la gaita , e
galeottafo de Michac^nu mandemo Zira , &per qucflo hauemoferipto i Rettode Zara , che manda cente tuorle mandndole ditte %enie darei la ditta gaita, egaliotta con le coje hauemo fatto apartar inee. Hauemoue fatto dar cento Zaponi,
cento badili cento ciuiere , che commandando la noflra Signoria di far forteT&a al can
ton , o altra con effe fe pora lauorar, le qual haue fatto diflegnar Marin Souraflwtc .
^Appreffo hauemo fatto dar tole , che [ai abone pe lafoi te^a, fe far del quai notLj
fe tocar pe4 algun modo in alcuna cofa , & fi ordine haueffe di venderle delle feguire.
lo come ve cometiera . Hauemo molti legnami fatto metiere in l'^rfana , come [a
ue , & quei grandettifer della[ortega i fare i fia vardadi , & falui per ben toftro .
Lepierefo traue de le bombarde noflrefe redur tutte a marina cbellefe poffapuo re
tornando fie glte groe cargarfufo per mandarle Hene\ia xe ne per le caxe a fe , fe
tutte le meta fuora. Molte cofe ve fe poraue arecordar ; ma cognofeendoue tomo hu
mo ditto fapientifjimo prouide , & tutto confortandoue contutticon doxe^ave
porte, & con honor
[el'honor della Signoria come del voflro
. . . He tore rotte fedi
fono le abasare fin i muri mofleando ci firt per
dubio It non fa\ani danno
defe poa la]grati

/oil-

450

Delle

folicitare che tutti. '.'.'.'.

terra de coman/tao ........ mandita&che . . . , . . . lauorate. ^Apprrffo volemo, che vende parte delle
falinteonqufloncn pa efjerfalto coja ..... venderlefe non per tempo i domitiattahabvde
noflra Signara lefon /Ire fe de hauer el (alt algn*
caaopoffeffiontoterenifoffedecomu, &foffe alienada fimel cperlofimelpro*
cure de tune le cofe per be delta Signara nora, & honore voftro . Data Spalati die
penltimo lunij 1420 decima Indittionc .

Et il giorno fesuente
feguente nel Con
Confglio diSpalato furono eletti Ambafciatori
per Venecia, e giurata fcdelc nella feguente maniera .
die vltimo lunij in Gnrait conf.nobilium Sp ti. fono , & vocepreconla prtmiffis more foltto congrgalo fnperfala Talatij Com. propofitum fait de mandato
DnofumCapit.fupsiludicum, & caufil.fupr. um hoc it quod inter alia capitula
conclufa cum difto Cap.1 per nob. Spal. eft vnum capitulant , quod pro confirmations
eorundem mittantur 4 . ad III,"* Dominium fnet, ideo quilibet confulat , &,
eltgat bAmbaf. ituros vtfibi videbitur .
D.Micha Aijdij at rengando'confu luit quod illi 4 nob. quifuerunt ad concluftonent
capitulorum cum difto D.Cap.mittantur , & vadant ^imbaf. ad diftum domtniumj
pro confirmations diftorum capitulorum videlicet Ser ChriHolus Mathei p. 34 c. 14
Sericcola Tctrip. 3 j c. iSSer Marcus Tetrip.jc. 1 5 Ser ncola lancij Leonis
. J.j*i. li.&pofitopartitoadbuQbloSt & balotttf confirman fuerunt per Confium.
In cod.cn confilio omnet nobiles de conlio ad requifitionem fuprafcripti D. "Ptri
LauredanoCapitaveiiuraueruntpofitif manibutfuper Santta Cruce voieu lignum
Sanffa Cruc'u obleruare perptuant fidelitatem 111."' Dominio mmicos
dittiDominij habcreproamicist& inimicosproinimicis; & ft quando aliquiipforum audiuerit , atttfciuerit aliquid tralari,jeu fieri , & o dian contra honorem, "
Stamm di8t Dominij illico reuelabit Comiti Ciutatis .

Il fopradetto Simone Detrico con le fopraregiftrate commiffioni venuto a

Trau fccc fare il primo proclama del feguente tete .
iqzodicvltimoluntj. D'SimonCometpred. comiftt mihinotario quatenus per
"Pla^arium Cot publie banirifaciata quod quicumque habuerit de rebus Michatif
debeat illoifibiprefentare bine per toiam diem craftmam pena flandi tfibus menfibut
in carcenbtts, & foluendi tet idem defuoft quidfu erit repoum, & quilibet poffit accufarc, & babeat tertian partent , & teneatur etiam de crCdentia .

Efpediti gl'Ambafciatori Spalatini per Venetia ritornil Capitn Gene

ral a Trau , e fece publicare l'iniralcritti bandi .
Die 7 lulij 1420 M." D.Tcfrut Lauredano pred. comiftt mihi not. &c. quaenu
fici am baniriper "Planarium, velRiuarium Cots in Logia, &alijs locis confuetiipublice,&altavoce quod infrafcriptifamuli & feruitores dim Michatij yitturi de
Tragurio modo in anteaftnt exules , & banniti a Ciuitatibus Trag. Spalati , & Si"
bcnici & eorum comitatibtn, & diflriftbus ,&fiquo tempore venirent , & capealtquam did> locorum ,]quodcii trunfctnr> &in(idatur nafust &flcnt.

tri-

DT I

4<i

tribus menfibus m tarceribus ibi, vbi captentur, & nihilominus ftnt perpetuo btnntti ; fed fi alia vice caperentur , quod Ule, vel Uli qui capientur debeant fufpendi Ic ad furch.a tanquam carfares, & maUfafforet ad hoc vt corum pena alijs tranjeat in exemplum , & hoc fecit d.D.Capit. quia ipf$ curfores fuerunt, & homines meUfamte, & conditionis : quifamulifuns it Georgias Vlacbus , Tnbiltts Dragoslau ch i Budiuoy Tomenich , luichius Sueferich , Radoslauus de Sibenico , Jurchouicb de
Spaleto , Marcus Gufde de Trag- Volcafin de Rama , Volchus , Valenta de Toxega ,
Volchac , Volchafia > Radoslaus Talion , Michael de Ragufio , Georgias Me7u%i ,
Rade Ditpilich .
ieprediffa
Trelibatus D.CapiUomifit mihi not. atque mandauit fimtliter quod banumfaciam vt tnfrarid. Quod cum Ser Iofeph Zeri comparuit coram eo , &petijtabipfo
D.Cap.gratiam quod "Paulus einsfilins pofjet redire Trag libere , &fecure ; & quod
Idem D.Capit. non aduertens mala per euudemTaulum comia , &'curfus per eum
fallos contra Vnetos, &fubditos Sen Domint. Venet. benigne ,& gratiofe dedit, &
conCeffit ipfi D. Taulo liberam gratiam quod libere , & fecure poffit ventre, &flare
Trag, vt faciunt alij dues non obantibus erroribusfuis , & non oblante quod ipfe
iuit & receffit cum Michacio de Tr. quiTautusfcienshanc gratiam fibi failam effe
cum diffus ems Vater pro eo promit demonftrans opere quod intts habet, & malum
animum quem habet erga dominationem pred. Venet. & in fu malo propojito perfeuerando noluit venire neque redire ad Ciu. Tr. & propterea d.D.Capit. pofuit in bannum pred. Taulum .& difir. Tr.& alijs locts , & Ciuit. Dalm. fubditis Domi
nio Ven. p." ita, & taliter quodfi aliquo tempore ai aliquant did. Ciuit,
extrthanturfibi oculi , & nihilominus perpetuofit bannitus ', & quodfi quis caperet
ipfum Taulum , & ipjum daret in mantbus d.D.Capit. feu Comitis aliCuius diffarum
Ciuitatum habere debeat lib. . paru.
dieSptima prediffa
Etfaffa mihi diffa comiftone peronaliteriui ad diffam Logiam, & ibidem , ac deinde in confuetis locis Ciuitatis bannirifeciper Dobroslauum Tla^arium Coit vt mi
hi commiffumfuit, quiVla%arius publice r alta voce omnia prediff publica, &
alta voce banniuit , &preconhytuit vt fupra diffum efl .
F poi da vn Bolognefe fatta la feguente inftanza .
1420 die 1 2 Julij coram M." Viro Ser Tetro Lltredano III. * Dttcali Dom. Ven '.
Capitaneo Culphi , & totius exercitus in partibus DaUac > enuo Matte D Simone de
Detrico hon. Comit Tr.comparentprouidus vir Catdarius de Caldarints dcBononia
txpofuit , quod tempore reit oaffo dum effetguerra Tb 1lippu s ems fraterfuit derobatus per homines , & familiares Ser Stephant Tetri , & Ser Tauli lofrph de Trag. &
quod de rebus derobatis repertuntur effe penes Stephanum * proptrrea pet ens refittutionem ,&fatisfaffionemdiffarumrerum , quia diffus aid rmus non oft ndidit
habere mandaturn aliquod circa prediffa diffo Tbilippo , cu tus res dtcitfuifje per d.
D.Cap.pronunciatum fuit quod res , qua reperiuntut de prediff rebus drobais ,
non alienatis debeant larefequerate penes me Mapheum not. Caneell os donee
per ipfumfuerit aliud ordinatum, & precipue cum diffus Caldarinus nonoendtt
quo nomine petat.
Infrafcriptc [unt resfequerate per d- D. Capit*
V.' in vna capfa vnus liber S. , & cet. vtin Polity .

"Delle Memorie

(r* margine)
Caffnm &c. com'tone, & mandato M.' viri D.Tetri Lauredano Capit.qitando renerfusfuit de Boiana die 5 , volente quod dtfls, res & libri reddantur Ser Stepbano Tetri de cnius manibus fuerunt accepte, &boc vigore Triuilegij , & gratis
concede per Ser.":-" Dominium noslrum Venet, Tragurinis quibus ipfa Seren. Dota.
parat de rebus derobati per eos tempore gaerre &c. & fie caffaui &c- relations D.
Comitts mihifatfa pro parte D.Capit. & fic ipfe reddite fuerunt poflea D.Scephano.

Ritcrnarcno gl'Ambafciatori di Spalato da Venetia con la bolla d'oro ottcniita li 9.Liii;lio 14:0 e confermatione delli loro capitoli, corne difufamentc fi leqge in quella , it il Capitanio Generale ritornato Spalato conchiufc
l'infrafcritca tregua col fopradetto Conte di Cetina .
Tfys Tetras Lauredano Capit.i Grlu Cttlpbi totius exercitus I."" Dom.
pambas Dalm.&c. ad requiftioncm Magnificentix ecundum relatum Franchi
Cancel, vefln cum requiratis nobis tregaam nomine lllu. Domint. Venet. conten.
ti fumas f bbifcum Mag.Ccnntc lobe de Cetina attenta beheuolcntia, qua femper
fuit inter lll.Dom.prejatam, & Magnifie, veflram , & vrfl>ort,m predeccfl. dtuam
treguam habere ,& facer modis & conditionibus infrafcriptis videlicet.
Tnmo (nod ditla tregua fit modo vftjHe ad feflum S.Ceorgijproxime venturi
1421 cum modo qiiod vos M.,Comes lobes promittatis cum Sacramento quodvos ,
aliquisvefterfubdttHS,feruitornecrecomendatns non damnificabit, abitad
amnificandum quoquo modo , vel quefito colore aliquem locum prefate domination
nis vid.Iadram, Vranam , Tronar , T^ouigradum , Scibeniium , Tragurium ,Spalatum,att]ueetiamindiflnfiibusyillagiis, & lociilocorumpred. nee in InfulisBra'
7f > Sciolte , Curile , Ltfrc , Liffe ,fuifeue fernnentijs , & diflriiibns , cum etiam
ferfa vice nosfimiliter vobis promittimus , quod per aliquotgentes Dominations &
fuorum locorum in aliqua loco vro uate , Caflro , villagio diftriftuque vid.'t in Caftro Clucij, Laiu^a^, Suonigrad , Trauenicb , In , ZJ^uien , Cliffi,Jtlmisij, atque
Piffechi cum omnibus pertinentes , villis , molendmis , & Salmis, & quibus
in poffeffione vb'.qtie laa fuit tune , qtiando Dom. . Trag, habuit molefia aliquA
non fiat ,nccdamni'zabit, etiam per nos donee obferiubitur ipfi III.1 Domint.
& fuis tregua prediflapreslandoSacram. cumfcnpturj noflra, & vos fimiliterfacietis depreditJ.obferuando , & militer quodomnes , & jingnli fubditi prefati Due*
domint, babeant , teneant , & gaudeant omma , & fingula loca , poffe/jones redditus , & affilias , quos , & qux pojjdebant ante quam haberemus Tr- pro difta Dom.
in loco quolibet veflro ,atque fortilitw ; declarando quod nolumui, quodin iflispoffeffiontbuf ntelliganturaliqua turres,nec cafamenta, qua effent in terris diffe Dominattonis vid. Trag. Spal. & Sibenici , quia ilia pro Serenitatepref. dominants volnmus pro ip>fa dominations. Infuper proconfe;nationebeniuolenti, atque bominitm
veftrorum, & fubditorum d. Doming contentamur , quad qmlibet veurumfecnre ire
poffit, mercari , 6" venire ad locjquelibet ipfius Dominations & niderecederepro
libito voluntad s dumodoper vos , atque vefhos imile fi.it fubditis , & prefan dominijdiflriiualibits . yltenus in altquo veflro Ca/lro , Cmitaie , atque Conntatu , f.r
VtllaTJo, atque vefti'odiflnu non tenebttis , neeflare permitletitr aliquetu pfi'f.ttc
dominations rebellent, velexpulfumde Domo;,tmofi aliquem haberetis , t:imdebeatis licemiare ,fiue acomiatare tarn modo ft quern babetis , quam etum per ic,p\TA ventura ft fer aliqttem Refforem dominijpred, de locisfuis vre Magnifie* notifica^

bit

DiTrau.

45 5

bitur a nod aliquem rebellent non teneatis , & ipfum ticentiare debeatis , cum ftmiUter vobispromittamus in quibufcunqne locorum domination!* fiet , & obferttabitur ;
Eerum quia Francbus vt dtcitur vxor Michacij effe in quadam loco veilro , & quonummular efl contentamur quod ipfa ad partes Veras cum duabus fantefchis fuis
remanere poffitin locovbi eil cum famuli, necaliqua alia perfona vnquam ad
earn ire permittatis de familia difti Micbacij caufa nobis per ditlum Francum expo
rta ; vnde ad complacentiam veflram de preditlis vtfupra contentamur dumodo neminem aliumrecipiatis inditlis verislocis prter diam ominam cum duabus
fantefchis pr&nominatis . Infnper quod oibus , & fing. Siben. Tra%. & Spal.reitut
ficiatts omne & totum id quodpcr vos , &fnbditos vefiros ipfis fuit abliium quem'
admodum &c. parte vri Fiancer ipfiplures alij verinunti) nobis , qui ad noram
prefcntiam fuerunt dederunt in promifjis poquam Trag, habuimits dumodo
dit fubJiti dominants per teflificationes oflendant id quod bi fuit aolatum,
qui teflicationes non haberent eor. etur Sacramentis ficut moris e Croatue.
Trater bec ad conjeruationem d. Tregua , & pref. beneuolentia volnmus quod
femper cum perfenferint quod gentes alicuiusloci defcenderent , vel venture effent
ad damna locorum prnom- pref. Domin. quod notificare debeatis Retloribus qui tunc
umporis erunt ditlor. locorum quod e conuerfo fiet vobis non permitiendo Magnificentia vfa quod aliquagens tranfeat fitper territorio vero , neq; aliqua perfona, qux
damnificare vellet aliquem preditl. locorum domin, pref.; verum quomam relation
efl nobis per Francum Cancell.verum pred. quod dkitis, quod fi sforcium Turcorum, vel aliaran gentium veniret, &per territoria Vera vellet pertranfire ni
obuiare nonpoffetis , neceius tranfitumprohibere , vultis quod tregua nonintelligatur fraila, & nos dicimus contentan , & fie relie, dummodo, quando ditlum
sfortium veniret , quodfimus per multas dies antea perfentietur reddatis Redores
pref. Domin. tali hora auifatos, quod per ipfos prouideri poffit taliter, quod loca
fubietla ipftus dominationis damnum neq; ialluram recipiant: qua omnes &
fing, promiff. pred. hinc inde falla ab vna parte, & ab altera debeant obferuari durante tempore d. guerra. Jn quorum omnium pred. fidem bulla noilra confueta prefentes mandauimus figillari atq; bullari Dat. in galea na iiu
port Spalati 1420 die 13 lulij 13 Ind.. Vt magis declaretur capitulum vi
tra fcriptum perferiptum ad requifitionem Franchi pred. ex parte vera vti
dicit quod Mag. vera non permittat quod aliqua gens , vel perfona tranfeat
fuper territorio vero, qui damnificare Hellet in prefatis locis dominationis ,
& in vobis dubium vertatur quod faceretis contra coronam , & prorebelle dill
Corona reputamini Banus defender vellet, vel gens fua per verum ten
torium , & fibi, vel ditla fuagenti; prohibere vellitis ditlum tranfimm, quod
facer non poffetis , & vere effet desfatlionu , & expulonis , buque de caufa
vultis quod declaretur defeendendo ditlum Hanum , Velde gentibusfuis per rra ter
ritoria non vultis quod tregua intelligatur fraila: verum autemper verum facram.promittatur quodfacietis nobis & notificabais per tantumtemput antea aduentum d. Bani, velfuarum gentium Reftoribusprefat. locorum domint- quod dam
num aliquod, vel iatluram ditla loca non babebunt, & propterea ntenles vre
Magnif aliquod onus imputatio pojjit attribui contentamur quod per aduentnmd. D. Bant, & gentium fuarum non intelligatur ditla tregua falla , dumo
do per Magnif. veflram pref. Reores prnommt, locorum Domin. reddantur auiati tali tempore de dejeenju fuot & fuarum gentium , quod nullatenus damn

nee

434

Delle Memorie

iafturam recipient > Vf preditlum efl non dando concedendo ipfi D. Bao , v el
gentibusfuis, qui, "pel quadcfcendcruut ad damna iocorum pred. Domin. inquo
rum fide, & premiff. fub preferipta bulla mandauimus fub figiUari, atquebuUxri. Datum in loco mill' qne men. & Ind. predittis die autcm 16 prad. men*
.
Tarti poi il Capitn General da Spalato, & ando d Cattaro , pigliandont*
pofsefso li 25. del medefimo mefe, & in quefto mentre il Conte di Tra feco
publicare gl'infraicritti ordini .
Die xo.Iulij i^zo.D. Comet pred. commifit Fuafino lupina. Talario iurato
is prs: quatenus vadat ad Logiam cois , & ibidem publice, & alta voce in lo
ris conjuetis baniat,& proclamet quod nullus ciuis babitator, feu forenfts cuiucumque conditionis audeat recedere de portu Tr. abfqi lice;.:ia & boletino d. D. omitis
pena lib.C.par. pro quolibet . Item quod nullus ciuisfeu habit : Tr: audeat recepta
re in domofua aliquem farenfemfine licentia ipfins D.Comitisfub dittapena, & tan
to plus, quantum placebit ipfi D. omit i . Item quod r.ullus Ciuis modo in antea
portetfpad, dardumgauarinam de die de notie,& mec culteleffam magnam pena
pred: Item quod fi aliquis ex famulis Michacij veniret in aliqua villa diflrittus
Tr.quodDuornicbd. rille, in qua intraret debeat fimul cumalijsvillanisipfius4
ville, cum vel eos capere, & conducere ad ipj'um D. : pena lib. 25. par.
& quod nullus villanas audeat dittos fmulos , feu aliquem ipforum acceptare in.,
domo fub dill a pena & tanto plus , quantum videbitur ipfi D. Comitifi non obferuarentpraditta.ltem quod modo in antea nullus ciuis babitatorfeu forenfis cuiufcumqu: conditions exiflat audeat , vel prajumat aliquo mtioire de notle pofttertiumfanu campana abfque luminepena lib.C.par- Item quod nullus audeat portare aliqua
arma cutjcunqigeneris fintde nottectiam fibabertiumenpenalib. 25. par. quo <
libit contrafaciente , & portante, &flandi illa die vel ilia node in qua portaren
in cippo, vel carceribus ad voluntatem D.Com: Item quod nullusflipendiarius, pr
ter quam iUi, quifunt ad guardiam audeat ire de noue cum ormis, vel fine amis
poft teraurafonum campana pena lib. x. par. pro quolibet Item quod nullus deinceps audeat vel prajumat aliquomodo mittere extra ciu.adaliquas partes fine fci*u & licentia a* D. Comitii pena lib. 25. par. pro quolibet, & qualibetvict.
Quod nullus audeat reciperefeu aperire literas, qua venirent fibi ab extra ab ali
qua perfona , nifi primo prestauerit & oendent illas p.D. Com. fub pena pred.
Item quod nullus Ciuis, feu babitator , feu forenfis Tr.cuiufcunq; conditionis exi
flat audeat recipere feu acceptare aliquam jmbaxiatam , feu relationem ab aliquo
pro parte forbanitorum , necetiam Ueras, & quod quolet ad quam alxqnisveniffet pro parte dittorum forbanitorum ' , & relationefeu litteris de.
beat immediate prafentarefe cum ditto nuniio tpfi D. Comitipena lib. jo. par. pro
quoi., & tanto plus, quanto videbitur d. D. Corn, in perfona vid: vel in bautre , &
pecunijstfeu in membris .
Eranoncllo ftefso tempo andati Veneria Biagio Andreis Caualicr, Nicol dcttoBufato, Simone de Sobota, ePietro diMattio Chiudi Ambafeiatori per dimandar la conformation dlie leggi , e confuotudini dlia Citt, & altrccofe, traie qualivna f, Ch'il configlio diTradouefse deger per Conte vno del Configlio maggioredi Venecia; il quak douefsc La
uer

Di Tr .

435

ucr auttotit nel Crimnale folo , nel Ciuile con Ii Giudici giufta la difpofitione de ftatuti , e l'altra che non fi fabricafle fortezza , Caftello nella_
Citt, efe bene anca Ii Spalatini dimandarono lo fteflodi quefti, chevolontariamente pattuiiuno la refa , non deue parer tanto lrano , quanto de_*
Traurini y che dt gi s'erano rel per forza , fenz'alcun patto > e come_
fifiiol dir difcretione del vincitore, evoleflero auantaggiar le loro con
dition]' , pi di quello haueuno fatto Ii Sibenzani , che refifi volontariamentc fierano contentan, che gli fofl mandato il Conte da Veneria-,
come gi fi faceua in tutta la Dalmatia anticamente . Queft'vfo d'elegerfi
il Conte fotto'l Dominio delli Rd'Ongaria era in tutteT Citt, 'haueuano cio^efpreflo nelliloro Priuilegi), comedi foprain pinluochi ftato
moftrto e Ii Brazzani , c'haueuano dal R Lodouico ottenuto Priuilegio fmile quelli dell'altre Citt ottenero pofteriormente dalli Re di Boi
na l'elettione del loro Conte, che Ii fii ratificata dal Re Ladislauo, co
me fi legge nel Priuilegio regiftrato nel loro ftatuto del feguente tenore .
Lad sl.&c '^ixa.de Vetrullo , & Michael de Baloe T^untij , & jimbafciat.pr
parte vniuerftt; , & bommum, & cottis Infulc Bra^e &c.Supp'.ica&c.Ft cur
antiqui Reges H*ng.preftrtim Ludouicus conccfferit Triuilegium , Librtate* , &
grattas in fait orem diS infuie , flatuta, Reformationes , & confuetudines prove
in eh continetur plemus , &Je<juenter StepbanusTuarco Ricie Bofne , & mari
tim s Rex confirmauit , & concept licentiameligendi omitis cum confirmation
tarnen Regit, deiude Dabifcia ibidem Rex ppflmortem Sfepfrauiratificauit-, poflmodum Harmyafummus Voiuuoda Bofnenfis in Regno nro Hung. , f alijs [nexis Vkarius Oralis confirmauit amnio, ; poflremoqiUldemarifcus Marefcalus Sir
ciUe& Capitmeus Galearum, & Vicarius Grlu nofter acceptavit finguU, Cr
confirmauit. Ideo ratif. & ^confirmt : & &c. Dat ladre 403. die 14^
Ungufii
E q liando ii Brazzani fi diedero Venetiani haueuan il proprio Conte ?
me dalle parole del Priuilegio loro confia, che fono le feguenti Thomas Mocenig &c. Vniuerftt &c. Michael Chrancouicb , &Ciprianuscamti
Oratores comeniabilium , & fpeabilium fidelium uororum omits, ludkum,ccufiliji & Vniutrfit. InfuUt BracbiA &c,
Dat.die 22. ORub. 14t.
E di Lefina fi troua Tin fraferitta memoria .
Thomas . &e. Egregifs & prouid. viris ioanni Comit , & ludicibuSiConlio, & Coi Ctuit,& infida nie Farenfit fid. &c.Fueruntad prcfenram nofiram dilcfti fidles noflri Iohaunes 0%,Vitalis, Silueflri, & Vidofius Thmafii 7{obiles Faren, nuncij, & jmbaf. veflri (ni omnia eis cemmi'a ordinate , Cjr
fapienter expofuerunt ,fuerunt etiam jlnbaf. populi, & vnmerfttatis , ac quotundam nobiliumqui etiam aliqua capitula , & jupplicationes noflro dominio por
rrxt-rnnt. T^osautem omnes ipfos ^atbaf.&quecunq; diecre, & proponer? volucruottamorctcnut, quam in feriptis diligenter audmimus , & mature conjideEe %
rauh

43

Delle Memorte

ranimus, & ad omnia capitula per vtramq; partent data delibrala &dcfinitiuam
edimus refponfionem , quant eis oretenus declarauimus & quoniam inter c/eteradecreuimus , k? prouidimus , qucd de ctcro Comes illius terra & nfula de noftris nobtlibus fr nctiarum eligatut, quem quam citius potuerimus eligemus, & pofl modum
tr^""-'a bitodante Domino tranfmittemut ficutfuitanoflro domino poflulatum.
. ..,,. ut/mus per aduentumipfiusnri Comiiis deliberationes , & concesiones s~li'.isaJfHprajcriptac<pitulafafias pernoflrumpublicum Triuilcgium noftra bulla
plmbea ummunitum vcurts fidelitatibus deflinare ad veiiram clariorem inform*iottem atq: memoriam , &c .... copiant deliberationum nofrarum ipfis ^imbaf.darifecimus, acvobis mittimus hie inclufant , vtde Itis plenamnotitiambabcatis*
Jpfiq; lAmb. omnes in gratia, & licentia noSha ad Lares proprios reuerfunlur . J^os
autemvosomnes, & vniuerfam cotem illam tanquam caros fidles, & fubditos
noflros habere intendimus in noflra gratia rccomijjos. Dot die 15 Marti] Ind. y.
1421
Prima s'ha da oiTeruare in qtiefta memoria , che non efprimendofi doppo
jo le
parole loanni Tauilich defuo mandato omit come era jolito agl'akriiConti
Con
cletti dal Conlglio di Venetia, da fuoi Rapprefentanti.come era il Detrico
Conte di Trau eletto dal General Loredano , al quale come confiar fi ferine
de fuo mandato Comiti Tr. fi deue dire , che quefto Conte di Le/ma forte eletto
tlalli medefimi Lefignani; e poi per quello fi vede neH'efprefione, che fi fper
le contee all'hora vertenti tr gl'iftefi Lefignani iui nominati , che volefle il
Senato nell'auuenire eleggere il Conte in Venetia;dal che fi deue dedurre,chc
nella deditione far ftatopermeffo alli Lefignani d'eleggerfi il Confe dafe_i
com'era l'vfofotto liR d'Ongaria, ech'elfi poflno ail'hora hauer eletto
Giouanni Tauilich nobile Sibenzano di Citt di gi fuddita Venetiani , c_>
poi per l'accennata difcordiatr Cittadini, conuertcndofi l'elettione del
nuouo Conte , facefle rifoluer il Senato di far l'elettione in Venetia per leuar
quefti difturbi nell'auuenire , corne nell'iftefla maniera ad inftanza delli
Brazzani fidichiaro . Marzo 1425. di voler neU'aunenire mandar vn_.
nobile Venetiano per Conte dlia Brazza, il che fi continuaro fino al
giorno d hoggi
Hora hauendo li Spalatini pattuita la deditione auanti , che feguiTero lo
fopranarrate diflenfioni trd Lefignani fi pu congietturare , che li Tranrini
per non poter d'efler meno di loro , e delli Brazzani hauranno dimandato , fe
bene fottola generalit dlie confuetudini l'elettione del Conte, che dal
Prencipe viene fpecificata nella rifoofta del primo capitulo , & ad imitatione de Spalatini hauranno anco li Tranrini tentato lo cflb , fe bene con_,
maggior efpreflione , con tutto che di gi obediflero al Cont datoli dal
Generale Loredano; mala prndenzadel Senato diede rifpofte vniformi
cjuefte due Citt, fimili quelle, c'haueua date Zaratini, e Sibenzani ,
volendo vniormarla giiiriditione delli Rettori di Dalmatia come filegge-
nel mcdefmo Priuilegio conceffo allifop.'i Ambafciatori di Trau liji. Luf,lio 1420.
L'altra dimanda che non fia fabricate Caftello farlata fatta anco que
na ad imitatione de Spalatini ; m come che quelli haueuano pattuito , 'che
non fifacec nella Citt o na vicinanza, cos li Traurini pigliarono prctcto iddl'incapaciU del luoco be cudoii il Catcilo non vemH^
aro-

Di Trau.

457

u rouinarfi la Citt , il che in parte era anco vero > fe fi hauefle doiiuto faro
iiel fito dell'Abbatia, come lo ftimauano proprio,quclli che fccero le relationi (chefiregiftranno)
Ortenero 'li Spalatini in Vcnctia oltre quello, c'haueuano pattuito col Ge
nrale vn capitulo , che oicruabile del eguentc tenorc.
rcqnfitionem autemfafiam oretenus per ^mbaf.d.Cimt.Spalati continentcm.
QHodfiouurrcret, quodferaliqua tmpora dominado noflra dmtitteret domimut
CiuitrSpalati.Tnmo \ Cluitmfit data altcui alterfjdsbeatreliituinobilibts Cimt.
Spaljti. Refpondemtiejtiodcttm gratia ^ltifflmi intenilimtudiclam Ciititatsmperpetu'fub dominio noro conernare ,fcd oc trrente cafa (ifuod abfn ) quod dium^
Ciuxem diniittercmtti illam primo in nobilima diil Ciuit. rsituifaceremus .

Daqucftocapitolo fi viene a verificare quello, chcfcriueil foprafcritto

Villani, che li Venetiani del 1357. trattauano di dar al Re d'Ongaria_.
Spalato, e Trau; m cheli Cittadinifi dicdero da s; onde li Spalatim
dubitando , che di nuouo potelfe fucceder cafo fimile , vollero queft.L_,
dichiaratione , ch'loro folfe in tal cafo reltituita la Citt, & all'incontro raccontandp lungp li fopracitati Cronifti Spalatini come fofsero
all'horadalli Cittadini fatti prigioni tutti lifoldati Venetiani, c'habitauano per la Citt indiuerfi luochi , haur ci dato occafione alli medefimi Venetiani di temer fimil fucccfso; perci per ficurezza loro v'hauranno porto prefidio in maggior numero dcll'altra volta, e con maggior
cautela difpolti corpi di guardia nelli luochi principali della Citt j il
che deue efscr rinfcito di non poco incomodo a Cittadini : onde veuto Zara il mefe diLuglio Vittor Bragadino primo Protieditor di Spa
lato , furono mandati tre nobili a leuarlo con vn Bregantino, quattrobarche, e capit Spalato li 5. Agofto 1420. horc 22. con la fua_
venuta, come folito nelle mutarioni, mettendofi gl-ordini opportuni
per il buon gouerno , hauranno fmato li Cittadini , che fia meno male , che
fi fabricafseilCaftellodiqnello, che fopportar il prefidio cosigrofso: on
de radunati nel Configlio Pvltimo del medefimo mefe per eortatione di
Tomafo di Nicole Srechiavnanimi rifolfcro viua voce , che fofsero man
dati Ambafciatori perfupplicarilPrencipe, chefofse fabrcate il Caftello
non citante il Capitolo del Priuilegio . E fi come li Sibenzani nella_,
deditione , beuche hauefsero ottenito , che fofse demolito il Caltello
che v'era(comefcgui) eche mai potefse fabricarfi Caftello> o fortezza_,
alcunanfclla Citt, o territorio, cos nondimeno fu iimato bene di fabri
carlo , e fe bene non fi si il tempo , quando fofsc cominciato : appar pero ,
che la Communit del 1412. inliafsc , che fofsc perfettionato per quiete della Citt.
Ritornando alie cofe di Trau . Da tiitre le fopraregiftrate memorie porte
infierne fe bene non fi raccoglie resolutamente la ferie del fegnito : tuttauia fi
pofsono dedurre alcune congictturc.ch'aggiuntc ad cfsc meinoric fuppliranno per l'intclligcnza del fuccefso .
/armamento dlie Galre fatto in Trau , & il corfo efcrcitato fi conofc^,
che fofsc caufa , ch'il Capitanio del Golfo Bembo vcnifse con le fue Calero
a
fot-

4) S

Delle Memrie

fottili per pigliar , o abbrugiar cfle Galre , che per eflfettuar ci sbarcaflo
nell'ifola ; ma non hauendo artellarie grofle non poceTe penetrar! nel porto :
onde hauendo dato il guafto all'Ifola, e prefe alcune barche le condufle via_*.
Dal che conofcendo li Venetian!, che fe non s impatroniuano di Trau , haurebbono da quel porto potato riceuer moleftie fimili quelle,che con grane-
lor danno haueiuno prouato nella guerra di Chiozza : rifolfero perci d'impiegarui tutte le forze loro , & eletto Capitanio Genrale Pietro Loredano ,
& accrcfciuta l'Armata la mandarono fnori nel principio dell'anno 1420. con
apparato tale , che fofle non folo fufficiente ad opporfi alia poca armata , c'haueua Sigifmondo in Trau, eRagufi, alla qule doucuano nell'occafoni
vnirfilibrigantinidegl'altri luoclului fottopofti; m anco ad ogn'altra_
armata che potefle venir in Golfo . Alia fama fola di cos potente armata Ifole di fopra nominate fi refero, e Cattaro, e Ragufi erano in trattato.: rcftaua dunque Trau, e Spalato per l'intiero acquifto della Dfllmatia .
Spalato , cos per la brtezza delle fue mura , come per efier pofto in terra
fermaconifoccorf pronti de ChliTani , ePoglizani, non era cosi facile ad
efler efpugnato da rmate maritime, come Trau, ehe fituato nel Canal di ma
re , ha rifla vicina , che li foprafta .
II Loredano dunque rifoluto di far prima Pimprefa i Tn , non folo come
pi facile ; m come pi importante per il fuo porto tanto neccfTario per la_
icura nauigatione del Golfo j e ( come folito cielli Capitanij prudenti ) ten
t prima d'nauer laCitt parti, overo di forprenderla con, guadagnarc_
?ualche Cittadino , e perci fi form Sibenico , cnelli luochi viciniTrau
fe pero nel medemo tempo non afpettafe le Galre groTe , fenza le quali
non poteua riufcirgli l'imprefa ) come fi puo congietturare nel trattato delli
20. di Marzo di permute de prigipni con Sibenzani, e tregua, e dal fuflequcnte proclama di ly.Maggipjm piumanifcftamente percuello viene efpreflb
dalli nunti) delli populan di Trau nel primo delli capitoli prefentati Vcnetiali i4.Gcnaro 1421. con le fcguenti parole .
Tromifimus ditto populo per Ducaiu dominij verbo D.T^icolai de
afelio , qui tune erAl Capit. Culfi , & v:rbo D.Bcnedifii de apello Coirtitis Sibenici , & verbo D.Bernaboni Lauredano adprefens Comit'u Sibtnici , quod ti pro ut alij Dalmatini fine angaria, &fictiuitia tant magno, quam parno provt
eft verurn , diffusfuit miffus in Sibenico de nolle a certif ex parte noris d. D. Capit.
fribuevdo di&am Ciuitatcm, & Comitibus prefatis per nosnunquam remavfitad
iflud conflanter manerepro vt per efeftim etosnfm ; hoc ideofecimut quia erant
aliquinobiles, qui cum EpifcopoTrag. & malefaftoribw tducnis poteftate Regis
-rfurpAHcruntUnquAmtiranm bona Comunitatts, & Eccleftaflica non ufficiebant
eif ,fed adhuc conabantur noftrumfanguincm bibere .

Da quefte efpreffioni fi conofcc, che fe bene la paura dell'Armata Venetiana era difufa perl'vniuerfale de Cittadini : nondimeno niuno hebbc ardire di
trattar palefemente accordo , o tregua alcuna ; poiche 1'autorita era ali'hora
riftrctta nelli tre Capitanij della guerra , liquali fe bene doueuano effermutati tutti tre di mefe in mefe j tuttauia fi vede che Micaccio Vitturi rimaneua
ferapre nella carica , come qtiello , che deputato Capitano dlie Galre , che
s'crano rmate haue,na n uo potere le gen u > e le munition! di quelle , e ib -

ftenuto

Di
knuto dalli fuoi parenti, efeguaci, ehe partecipauano' delle prede cra_
rifpettato come fe tbfe flato Amiraglio Regio: onde era diuenuto arbitro
dela Citt , e perci dalli Cronitli Venctian vien fcritto , che fofle fatto Signor,oGouernatordellaCittpcr il RdOngaria. Vedendp eglidunque
apparecchiarfi l'alfedio procur trattenir il timor de Cittadini con fperanze
de foccorfi , facendo efpedir Ambafciatori al Bao Knino , & in _,
al Re, e fu contal occafione demplito vn'altra voltail Monakrio di San_.
FrancefcOjch'erafuoridella Citt in terraferma, accioche gl'inimici occupandolo non faceflero iui vna baftia per oppugnar la Citt ( come fi efprimo
jn vna Ducale di 13. Nouembre 1420.) & all'hora furono anco guali li molini i accioche li nimici non fe ne poteflero valere , & alli lo.Giugno vn Frato,
ch'era venuto da Sibenico per fofpetto di qualche trattato fu mandato via_> *
S accompagnatp fuori della Citt , e per fupplir al meglio, che fi poteua all'vrgenze prefenti concede Micatio, con titolo d'impretitp, tutte Icmunitioni, vettouaglie, e denari, che fi trouaua haucre per foften ment, e munition
dlie Galre , come ncll'inftrumento di iS.Maggip , e 16. Giugno fi legge ; e
perth'il danaro tante fpefe ch'erano ncceflane di fare non fuppliua, non haucnclo iperanza di poterne haucr dal Bao , fu procurato haueriie impreftito
dalli Ragufei , come fi Icgge nella procura tal effetto fatta ; dalle quali prouifioni cos tenui fi conofce la fcarfezza grande delle cofe neceflarie per refi
ner ad vn'aggreffione cos gagliarda , che s'apparecchiaua .
Finalmente il Loredano veduto, che li trattati non poteuano hatier effetto
fi rifolfe vfar la forza,e venuto con tutta l'armata commcio ropptignationcj.
Di che numero , e qualit di legni foTe comporta l'armata non c' '_^>
ch'efpreflmcnte lo fpecifichi; m nelle commifioni foprariferite fatte al
Cont Detrico s'efpnme che vi foflero le fei Galre grole folite nauigare in_.
Soria, & Egitto , ch'al loro ritorno doueuano ricancare le baile che dall'Artcgliarie girofl , che portauano faranno ftate gettate nella Citt, & apprefs'
quee vi dueuano eller oltre le Galre fottilaltri Vaflelli da carico con le_
vettouaglie , e munitioni da guerra , come dalle medefime commifioni per li
leenami lafciati per la fabrica del Caftello fi deduce , & quefte vi deuonp
clfer ftate aggiunte conform'all'vfo antico anco le barch'armate , e briganti
na' delle Citt Dal matine di gi (ot topo k Venetian i .
Queft'armata dunque nonhauendo trouata refiftenza nell'acquifto dell'Ifole , venne con le forze intiere, e la gente vigorofa,e pronta ad ogni cimen
to all'afledio di Trau , e fe bene non fi sa il giorno precifo qundo s'accoft
alla Citt , ne meno fe sbarcae l'artigliarie ncll'lfola, o pure rotta la catena,
e penetrate le Galre girofle ncl porto d'indi berfagliaffero la Citt ; confia-,
per , che la batteria continu per pi giorni ; poiche furono non folo rouinate le torri,ch'erano dalla parte dcll'Iiola , e Porto ; ma la Chiefa Catedrale,
Campanile, Palazzo, & altre caf furono danncggiatemolto%( come fi (pecificar pi auanti , qundo fi trattar dlie mura uella Citt) trouandofi hoggidi dlie medefime balle di pietra di pi d vn piede di dimetro nelle caf de
priuati , & in particolarc fe ne vede vna dalla (Irada , che dalla piazza condu
ce verfo la Citt noua intaccata tra le mura delle cafe Andreis , e Roan i vn_,
piede alta da trra ftare nello fteflo luocp , che rcfto quandp fu gettata ; S pi
rre le batterie deuono anco efler feguiti vari) aflalti , efprimendo i Croniili
Ycuctiani ,!l, omeni de Pi reteni , & ntsctita fe fi faceflc sbarco iru

c 4

terra

44

Delle Memorie

terra ferma , di l anco fi cingeUe la Citt d'afledio non c'c memoria alctina,
nondimeno crcdibile di no ; perche quelli chc fuggirono, vfcirono da qucU
la parte , che doncua eier libera , forfi il Loredano , o per la malageuolczza di sbarcarc ncl lido di tcrraterma, o vero per lafciar l'adito libero quelli,
che va! rlcro fulgir tralafci di ter sbarco in quella parte per non ncccflitare !i Cittadini aila dircfa difperatamente ; ! 'intencione fu eflndo d'acquiifor
la Citt per hauet in fuo poterc il Porto .
Spaucntati dunque HCittadini non potendo pi refifter dimandarono tre
gua , chc li concefla per vn fol giorno , ncl quafe radunatofi il Configlio non
haura potuto Micatio con li fuoi aderenti impedir l'inclinatione vniuerfale_*
cfprcfla dalla neceffita : onde f decretata la refa , & egli dubitando , che co
me bandito per corfaro , non potefle ottenir perdono daVeneriani, overo
fperando di confeguir dal R premij , & honori fi ritir con la moglic , e fnoi
feguaci la notte feguente fuon dlia Citt : la mattina , l'vniuerfalc di tutti
li Cittadini, ( corne fcriuonoliCronilti fopraregiftrati ) aprile porte al Loreclano , pure volendo li pi pnidenti capitular la refa in fcrittura , la plbe
impatiente , e tiinorofa di nuoni aflalti tumultu , necefit gl'altri ad aprir
le porte , e rendcrfi a difcretione , corne vicn accennato nelli fopradetti a
pitoli del poplo.
Nell'ingreflo del Lorcdano non c'c memoria, che feguiTe difordinealcuno; onde cgli dillribuito il prefidio per quelli pofti , che li faranno parfi pi
conticnienti , fatte le folite cerimonic del podcfo , e riccuuto giuramento di
kdelt, publico li fopradetti primiordini ; nelli qualioltre le confifcationi
{de beni Micatio fi vede , c'hebbc riguirdo olamente , che quelli , ch'crano
uggiti feco non foflero riccuuti nella Citt , palefati fpamente li fcruitori
fuoi , che foTero rimalli ; &. vno , chc fVi trouato lo lafci anco andar libero ;
imponendoli pena dlia vita fe ritornaua , poi ritornato da Spalato doppo
prefo il poflcffo di quella Citt , li^uidati li nomi di 16. fcruitori d'eflb Mica
tio libandi come corri, e gente di mal fare; qualinc anco impofe ^.
dlia vita , fe folleto prcfi per la prima volca : e nella tregua col Cont di Ce
tina fi contento , che la moglic delmcdcfimo Micatio potcfleftarc nella fua_,
'iurifdittioue:ma non gi c(lo Micatio, ncli da lui banditi; d'indi ficonoice , ch'il Loredano , colfolitodeJIamodcratezzaVenctiana, hebbemira_
olamente , chc quelli ch'crano vfcti fuori dclla Citt , non hauefero ricouc ro nelli Inochi vicini alla Citt di Trau : accioche non dallero fofpetto di fe^
con la vicinanz a loro ; na doppo la fu partenza per Cattaro il Conte Detrico , non hmando fufficientigrordini del Genrale , public altri ordini niii
rigorofi , non permettenilo ud alcuno partirfi dalla Citt fcnza fu efprena_,
liccnza, ne portar arme di forte alcuna di giorno, ne caminar dinotte
conarmi, fenzaj nc'quaJi ordini fiririniero tutti li rigori, e ncl relo
fcilafciato ogn'vno goder il fuo, eviuer qukto lecondoil fuo grado nella
forma, che nelPriuilcgio fii doppo elpreda con le folite leggi, econfuetudini .
Hora ritornando alia tregua fermata coIContcdi Cetina, nella quale fi
vede la premura, c'hebbeil Cont di llabilirla: i] che dcuccfler prouenuto
per paura , che cos potente an na r a , c'haucua prefo cos prello Trau , & indotti li Spalatini d renderfi , non gPoccupae AlmiHa : o almeno depredado
il territorio di Chufla ; m lorli ch'cgli di gi s'inteudcua ecrctaincnte ..,
Ve-

DiTra.

441

Venetian! : poiche haucndo col fatiore del Duca Hcruoye ,& ombra delli Re
Ladislauo , e Boina letiato al Re Sigifmondo Chlifla , e Alinia , fe bene con_,
raggiuftamento del mcdefimo Duca v'era lato ancli'egli inclufo, cldciari
arbi goder;: queo , che poHedeuano j nondiinenodoppo, che Heruoye_
fpinto dall'ingiur ic de Baroni Ongari , voile far vendcttacon l'armi , e percio dichiarat ribello tii priuato del Ducato , & altri Itati , che poledcua_. :
hauranco il Conte dubitatp il medeino di fe ftcfb ,e percie fcil cofa,ch'ad imitatione de Brebiriefi i ia bene intefo con Vcnctiani, per poter in ogni
cafo riceuer foccorfo da mantcnerfi il polfeilb contra lavolontd del Re, al
meno delli luochi vicini al mare , coin erano Chlila , AlmiTa , e ViTechio e
quefta pn efler ftata la caufa , che non fi troni nominato alctmo delli fndditi
d'elb Cont tra quelli , che vfcirono fuori dellaCitt con Micatio , e dal Loredano furon banditi, e pur ve ne doueua efler numero confidcrabile per gl'.
efcmpij fopraregiftrati in altr'occafioneimili, fe non vogliamo dir, che-
bencne ve ne foflro ftati , non habbi voluto il Loredano bandirli in riguardo
d'cflb Conte,e bandifle li foli feruitori di Micatio da lui ftipendiati , e ch'erano ftati feco in corfo .
Di fopra e Hato accennato , che nel tempo dlie fopra nrrate reuolutioni
fconde d'Ongaria quando le Citt di Dalnutia titubauano ci dar al Re La.
dislatio il Capitano del Golfo procuralfe , cheliCorzolani riccuellero il Vi
cario , che li mandaua Giorgio de Balfa , o di Strafimiro Signor di Zenta, co
me nella foprarcitrata lettera fcritta dall medcmi Corzolani Spalatini li
S.Noueinbre 1401. filegge, dalla qualefivien in cognitione, ch'aH'hora__.
li Venetiani haueuano buona corrifpondenzacon eflb Signor di Zenta , e c'haurebbono voluto pi prefto , che l'ifole fofscro dacc 1 , di qucllo , che
a' Ladislauo , o che perfiiteflero fotto Sigifmondo ; ma po(teriormcnte tacen.
do efso Giorgio danni aJli Catarini, che fi fottopofero Venetiani (' forfi per
quena caufa.)
II Loredano conclufa la fopradetta tregua col Cont Giouanni, e con quefto afficurato l'acquifto delle Citt di Spalato , e Trau , lalciatele ben muni te
parti li 16. Luglio da Spalato , & ando dirittura Cataro , ne prefc pofsefso
li 25 . del medefimo mefc , e fi ferm nel fiume Boiana molto tempo ; doue effendoleconucnutocombattcrconle genti del predetto Balfa, ottcnne Vittoria , per la di lui morte poco doppo feguita vcnnero in dio potere Driuai\o , Antiuari , Dulcigno , & Alclfio , come fcriue Paolo Morefini nel princi
pio del Libro ip.c di ritorno, auanti che difarmafse,capito a Tra, corne dal
la fopraregiftrata nota del margine di j.Nouembre del medcm'anno apparifce . E di Ragufi li Cronifti Venetiani non efprimono altro > fe non , che, conre ftato di fopr'accennato .
Rag*fi non lifi data molcflia i cofa alcana .

Dal che fidetic inferir, cheliRagufei hauefsero qualche intclligcnza,

trattato con Venetiani , fcriuendo vn Cronilta Ragufeo , ch'il mcdefim'aniio haueuano li Venetiani concefso reprefaglie contra Ragufi , e fofsero dalle
loro Galre prefe alcune barche , e nauilij , che perci mandati Ambafciatr i
Venecia ottnefsero reftitutione dlia maggior parte : onde pu efsere^che
uel medcmo tempo, ch'il Loredano era contacta l'armata nelli contoruidi

Trau

44

Dette Memorie

Tra grAmbafciatori di Ragufi fi trouafsero in Venetia,& ottennefsero ordine , che non fofsero moleiate Je cafe Joro, e ch'in quella vniuerfale confternationedeJIaProuincia, vedendo venir in poterde Venctiani tanti luochi
circonuicini fenza refiftenza alcuna , potefsero anco loro hauer hauuto,e da
to intentione di venir d qualche partito . Poiche hauendo del 141 o. coneguito l'ifola di Meleda ( che prima era de Monaci ) l'haueuano data in gouerno al loro Conte dell'Ifola Znpana , & in terraferma ( oltre li luochi vicini al
ia Citt pofseduti da tempi antichi ) circa'l 1360. haueuano ottenuto Breno,
e Giunchetto da Vrofe Re , o Imperator de Rafcia , e del 1 399. Curilla ( hora
detto Primorye^) da Oftoya R di Bofna , e precedente i4io.Canali da
Sandagl Voyuoda, Ii quali luochi vniti con la punta di Stagno (c'hebbero del
1 33 1 . come di foora ftato detto ) haueuano ampliato il territorio in manie
ra che dal Golfo di Cataro fino quafi alie bocche del fiume Narenta pofsedeuano tutta la riuiera , che con le fopradette Ifolc di Lagufta , Meleda, Giupana, & altre minori haueuano granJ>aefe tutt'efpofto a/l'inuafione delTArmata Venetiana ; deue perci crederi , che faranno ftati in grandiffimo timoro
di perder'aftatto l'iolc , guafto'l territorio, e che daU'artigliarie dlie Galere
groseli fofse rouinata la Citt: perci pofsono hauer nattuita qualche tre
gua , con la quale hauranno fchiftato per all'hora le moJeftie : in quefto mentre ieguita l'cfpugnatione di Tra , e deditione di Spalato : efsendo ftato necefitato il Lore dao trattenerfi nelli contorni di Cataro , e Boiana per tutt'il refto dell eftate, nel quai tempo credibiJe , che Ji Ragufei habbino riceuuto da Sigifmondo rinforzo di gente , munition! : onde non marauiglia,che
fi corne nellefopranarratereuolutioni d'Ongaria foli in tutta la Promncia_,
perfifterono nella fu deuotione : cosi anco all hora continuafsero , ne'l Lo
redano per hauer ri partite le militie ne prefidij di tanti luochi acquiftati,hau
ri hauuto forze fufitcienti di sforzarli fcnza le Galere grofse, che mbi to dop
po la refa di Tra erano ndate al loro viaggio di Soria, & Egitto:perci non
fi troua memoria ch'all'hora fofse fetto alcun danno alli Ragufei daH'armata
del Loredano : il quale auanti che partifse da Tra haueua ofseruato il fito
doue douefse farfi il Cartel Jo , & inuiato a Venetia la fua opinione , e quella_>
di Marco Miani , e Pinciano Ingegnere , le quali efsendo difcrepanti f dal
Senatoliio. Agofto ordinato al Conte di Zara Proucditor di Spalato, &
vu Nobile Zaratino , che andafsero Tra , & oiseruato quello era ftato dal
lifopradetti fcritto riceucfsero ancoTopinione del Conte di Tra , & altri
Conteftabili,e delibcrafseroilluoco, e modo dlia fabrica, e quello, che_>
da tutti tre > dalla maggior parte di loro fofse deliberato douefse il Conte
di Tracfcquire, e dar principio alla fabrica; Quefti venuti Trafiirono
infierne con l'altrialluoco doue fi doueua fabricare , e fecero fermer gl'infrafcrittioidini.
Die i.Sept.xqzo Magnifie: & Speft.viri Dni Taulm orario hon.Cap.Iadr Vior Bragadino bon. Trouifor Ciuiu Spalati, & Thomas de "Petri^p Ciuis la
tir flmul tongregatifuper turrimxta turrim magnam caene portws Tr. examint vs
pinwmbuf, & parre M:' Viri Tetri Lauredano Grain Capit. CulphiprolU.mt Dominatione ynet. & nobil. Sopratomitam galearnm d. domint, neenon D- Marti
Miani, af MagiRri Vinciani Ingeniar ij . Et vifts ac examinait* fit & circumftan4i d.CiuttJ& aqua (nun* (urrenuhm imWm > & altjs omnibus vifts, txamijur

Di Trau.

445
tit qua videbantur examinando , & menfurandafueruntfUpet Me habitoaue refpeHu quod in loco tnfrafcriptofecundum opinionem pred. D. Capit. Culphi habilim po
teft preberi , & dan auxilium infrascripto fortilitio .
Infuper auditis opintonibtu, & parrefpcfttb. militit D.Simoni de Detrico de la
dra hon. cu Trag, Conteabilium infrafcript. videl. Beffi de Sents Come. in~
ladra, Iobis Schermo armigeri in ladra , Menegbini Bano Comr. in Caro ladra ,
Gratiofi Caporalis, necnon Dotti de Tefa , Rentij de Cortea , olai difti M.e\a barda de Florentia , Iacobi de Cremona , lobis de Terit/fio , Melcbioris , dr^nunij
dcTcrnifio ,& ZanacbiTeruifano Cante de Cenis Comeftabilium 'tu.
Trag, rocatorum diffit Ais congregatis vtfupra caufa prouidendi locum in quo
debeatfieri Carum ,feufortilitikm in Trag, qui D.Simon Comes , " omnes Come.
pred. conurnerum fimul m opinione ipforum Dnorum determinauerunt vnantmiter
& diter . Quod ditiumfortilitium fieri debeat m Burgo Trag.vbi etunis
magna caten* tortus predift. in mod. infrafcriptum .
Trimo ch'alla detta torre , quello fegue , che far riferito quando R rrattar
dclle mura, e doppo gl 'ordin i feguita nel modo feguente .]
De 2 Septembris Dnifuprafcripti vigore literarum Ducdiumfupra exemplatarum
comiferuut Strenuo MHiti D. S moni Comiti pred. vt mittat executioni, & det principium operibus , t" laborerijs, " rpart, fortifieationis port* & pontis terrefirmx,
ac pred.Caflri expendendo de denarijs Trag.
EtaIli8.delmedemomefe Conte ftipul l'accordo con Marino Radoy
Protomacftro di far le pitre , e metterle opera nelle fon dam cuta, e fabrica
del Caftello con le conditioni in efso inftrumento efprefse , & al i. Ottobro
fece publicare il feguente proclama .
1410 die I otlub. D.Simon Cornes pred. comifit, & mandauit Dobroslaun Tla^arioCoisTrag.prefenti , &intellig- quatenns perfonaliter vadat ad LogiamCo s &
ibidem ac in alijs locis nfuetis publice , & alta voce banniat , & prodamet. Quod
III. Dominatto nofira Venet. vblens ofiendere benignitatem , fgratiam liberalffi'
mam ergafidles fuos Tr.fcripfitper as literas ditto D. Comiti datas Ven. 1 2 Sept
& receptas die 27 di fti menfis quod ipfa Datio ex fola benignaAte fu visit , & contentatur, quod ots homines, &debitores condemnors' in pecunia Coi Tr.vfque ad
diem qua ipfa Dnatio Tragurium acquifiuit fin liberan dia condemnation , &
abfoluti . Item quod fimiliter oes debitores Michati] Hitluri abfoluti fint diftis rum debitis . Item quod
ois debitores Cois Tr.
t
,
i - i
fj- '
modo quocunquefimiliter 1400 fupra liberi finta debitis m qu us tentbaatur d.
Coi. QuiDoorosl. iensadLogiam & locaconfueta, & rediens retulit mihi not.
fe publice banniuijfc & proclamare per omnia vt fibi mandatum fuit per d.D.
Comitem .
E Ii debitori delli 2oannifurono liquidad poicme ncli'infraflritta me
moria fi legge .
I nChrii nomine amen Anno nat. eiufdem 1420 \lnd. 13 tempore qutdem Scr.*
Dm nri D.Thome Mocenigo D.G. nclito Ducis Venet. &c. necnon firenui Mil Us D.
Simonis de Detrbt de ladra H on. . iuit. Tr>fu<rrumq. IndicumnofciL virorum
DD.

444

Delle

DD. Zige , lbis Stipe de Zegis, & Simonis T$co/e lacobi . Hic e/i quitter nus in quofcrtbentur aftts & procdt contra debitares Cois .
T.' die 7 otlobris D.Com. pred.fedens pro tribunali ante Logiam Cois pr<tccpit , &
mandauit nob. viris Ser Andres Zige, Ser J^icolao Stipe, Ser Donato de Cafotis, Ser
T^colao Tauli, Ser lobi Stipe,f. lobi Vrfi,er lofeph Zori,ser lobanni Domine Luxe,
ser Gregorio Stipe, ser Leoni Tricle , ser Michaeli Lodouici , ser Ziuue Lodouici,ser
S imoni Tacle, rsr Draguli, o Tacle prefent. & audien. quatenusbinc addiesolo
proxim venturos debeant foluiffe totam quantitatem pecuniarum , &feu alienas
re qu.ts , & (uam debentfoluere Coi tam pro datijs , quam Cmeriatu & maffariattts officia t \cu alia qttalicunque revelmonflralfe fn'utionemfiquam feceruntpena
lib. ^. pro quolibet ipforum . Qm D. ornes non valent omnes debitares pr
tuncbabere ,comiftt wihi Mapheonot. & CanceU- Cois Trag.quatenus pro parte ipfiuf D.Com. mandem , & precipiam alijs debitonbns Cois vt infra diftum terminant
per earn datum ftiptisdcbitoribw debeantfoluiffe, vel folutionem oflendiffe vtfuprx
lib.2$ paru.
Diepred.Egn MapbetH not. pred.de m." &comiffionepred. D.Com, precept, &
mandauivttnibicomiffnm (Herat perd. D. Com. nob. infraflis vtfnpra ser Martina
Duymi ser Duymo Deffe, ser Iacabo "idele lacob: , ser Michaela Siiucftri , ser
rea Tcale, ser Damiano Deffe .
Item die 1 2 ditli men. precepi ftmiliter ser Stepbano Tetri .
Dieipoftobris. Cnmnobile*pred nonfoluifcnt , monflraffent folutionem de
bis , qu debcnt dar Coi in termina dierum ofto eisflatuto D.Comes fupstus exi/leits
in Cance cois vocari fecit per Tla^arium cois nobiles &c.& ipfts nobilibiis fie congregatisprefent. & aud. ac intellig. d.D. Comes precepit , & mandauit quatenus non
recsdat de ditfa Cmara doee folufrint Coi ilud quod dar debent tampro datijs , &
incanttbus , quam pro Camarariatus , ac Maffa-'iatu* offitio , & Salmis, & alia qua,"
unque rationc , & caufa .
Quo precepto fauoimediate nobilis virSer Donattu de Caotispro fe ,& nomine
ceterorum nobiliam preditf. dixit, & refpondidit in banc modum , videlictt. D.Comes, qui eflisbic ad regimen huiw Ciuit. pro S er.m> Dominio noftro fenet.bene, &
diiigenterfacitis exequi mandata dilj noflr* DoWinationisj cuius prceptum in ntbus[umufpromptiobsdire> & flare non folum in bac Cmara, fed ft placet in carcenbtu:fedbocaduertatis ,qnodftftaremushic pertres , vcl^, feu centum annos,
non lubemuf tarnen vndefoluere,qnoniamfumuf in maxima necceffitate , &prop:erca veftram fpeftab. deprccamur quod placeat poner ad mcantum de bonis
nojlnst poQejJionibus vfque ad folutionem integrant , & fatisfatJionem debito rum noflrorum, &fic omnes cteri nobtles dtCfa verba confirmaucruntdiccntes fumus contenti quod vendantur bona noslra , quoniam nan habemus adun
de folueie.

Furono poi cfpediti Ambafciatori Venetia Donato de Cafois , Giacomo Vitturi , li quali tra 1'altre cofe ottenncro li lo.Decembre , chc li debitori fofsero gratiati di pagar li dcbiti in Camera nel termine d'anni dieci, paqando ogn'anno la decimaparte del debito > e lo ftefs'aniio del mefe d'Ottobre s'accefe fuoco nclla Citta , per efser le cafe per il pii di tale Iti^
n abbrugio la maggior parte con grauiHimo danno dcgl'habitanti,d quali parcndo di riccucr aggrauij d'infolitc angarie , efpcdirono Antonio di Andrea,
I.orvnzodiScipoiiOi cChriitoforo diSteiano nantir d .-.'*, liv|ualiot-

Di Trau '*

445

tenero d'efler trattati conform'il confueto , 'come R legge eile Dticali de' 18
Genaro 1420 ab incarnat. , e l'vniuerfale della Citt viueua quieto ;mquelli ch'erano fuori cagionauano fofpetti, e particolarmente Micatio, che come
folito delli fuorufeiti qnalificati per I'rmftenza, e fauori, c'haueua dal Bano
minacciaua di depredar Ii territonj delle Citt fuddi te Venetiani del che
trouano le feguenti memorie
Sped. & Egregio viro D. VJcolao Maripetro Hon. Com. Sebcnici vt patri carifs.
Intelleximus ea, qua nobis [cripfu fpetl. Vera de fais Micacif, & ob id vefir* regratiamusfraternitatUeandem aduifando qualiter habuimus Milota Catonario Vlacborum, ditlitm Michatiumfuie in prin tum currendifupr tentorium ladrenfe i
fed quia omnes Morlacbi prefentialiterfiantesfuper diflrtu ladre dederunt notitiam
d. Micbacio quod in cafa quo eurreret ipfum, r comitiuam offenderen, ceffauit, 0",
ceaturus efl currendofuper territorio Iadrenfe;fed quia omnino curretfuper territ.
5toen, quod fpetl. vre pro fua information enarrare decreuimus vt aduifatus valcatis pro tibito prouidere parati &c.
Hkolaus Vencrio Comes , Marcus Dandulo Capit. ladre vbi die 1 1 Martij 1 421
6 hoc ft vobis videbitur date notitiam Dnis ReCioribus Trag. & Spul.
E co.ne che da qiiefta Jettera f vede, che le Citt Maritime fuddite Vene
tiani haueuano timore , che foflero fatte feorrerie nelli loro territori da Mi
catio , cosi in Tra oltre di queto f fofpettaua, c'hauefie corrifpondenza fecreta con li fuoi parenti , & aderenti di prima : perci il Conte Detrico hauendo oHeruato ch'alcuni Pretifiradunauano fpcfso infierne , emandauano
mcffi fuori della Citt fenza fua participation gle lo proibi ncll'auueniro
fotto pena dell'eflio lijoGiugno 1421 > equefti fofpetti vengono meglio
fpecifica ti da Gioanni Deffa, Antonio de Andrea de Teodofo,e Lorenzo pofi Ambafciatori del poplo di Tra inuiati Venetia doppo la partenza_>
del Conte Detrico nelli loro capitoli prefentati Venetia U 2 Agofto 142 1 ef.
primeodo nella maniera feguente .
Itemexponunt quod bac by eme elapfa Rex Sigif.iedit Michacto vnum caflrum
in Cbrouatia Var chichi pi ope Tr.per vnam dietam,& hoc videntes fuifequacesmifetunt quod ipfum Caflrum accipere non deberet, quia ipfum non paffet teuere, quia faceret damnum comital ui Sibenici,uel Tr.uel Spal.,& ipfo minimum damnum facite
cxtratJifuijfent omnes,& connati de Trag., & ipfttc confinatis omnisfpes fibi ob
lata fwffet recuperandi Juum priftinum flatum , unde ditlus Mich actus ad hrtationem diHorum fttorum fequactum illud Caflrum nolutt accipere: modoautem
ditlus Hex dedit eidem Micbacio 300 ruslicos in Sclauonia apud Trag, per
quatuor dietas,& ultcrtus deditfibifolium uidelicet denarios pro ^oo.peditibus,quo
cum tUis ire intendit ditli ueflri fidles nefeiunt; fed'dicitur dltlum Mbattum file
uenire in Croatiam pro aeeipiemio Vxorcm,qu* efl longe J Tragurio per tediam die
tarn, quod non c credendnm, quiafolum fufjicerent fibi decern famuli ad accipienda
cius uxorem,confiierato quod irent per territorium d.Regis;Hnde credend im efl, quod
ditli dcnarvj,& gentes nonfunt bi date pro accipicndo Vxate" fua>n,fed pro alio::i-iUc
ipfi ueflri fubditi,mttltum dubitant,ne ditlus michatius cum d:tlis gentibus pro rertis
tr.it~laubus,qu* habet in Tragurio, & in Spaleto, de quibut credunt ipfi uefl. iiiJc'ts
Dommationem uefiram habuiffe informationem , & ideo Domintiovcflra digrutur
fuper inde prouidere pro utftbi melius uidebitun Item die ultima May

44$

\Dctt*.. Mcmorie

elapftvenitdeHung- quidam filias Wjcole Dottna confanguineid. Michatij , qui

temporequo Dominatio vra gfrebat bellam contra Tr. mifus fail per d. Mic. &fuos
fequates ad Regan Sigif. pro petendo aaxilium , & cum venit quod Domjcflra habttit d. Trag.fubito ditttis 1 , & ems filius aptifuerunt , & carteribus
ib4tipalic*m filio Blafii, qui tarnen filins d.T^icol per viafegne venit cumvnA
barcba Trag, dicens aufugie de vno caftro, & dam effet in d. barcha , babuit dicert
Marinaras eiufdem , ft Deoplacebit liberabimur ab bacferuitudine , quia d Hung.
v,enitmlagens,& in Tragurio babemuf multas amicos ,& intrabimus Trag, per
viane [aliar, in Ciuitate noua , vbimuruseft magisbaus', dicens etiam meliuscjl
ttobis,qtnHlndiponamHsadpericHlummortis, quam flare in hacferuitudine, qu*
verba dii Mariitarij dixerunt D. Simoni de Detrico Comiti Trag. , qui mit pro dioiitttene, & m fu prefentia fecit per dittos marnanos omnia predifta verba fibi
ditere, quare difti veftri fidelis humiliterfupplicant quatenus Dom. f.fuper inde digneturadbibere illudremedium, & illam prouifionem, qufibimelius videbiturpro
conferation e loci veftri Tra. Item exponunt quodpoftea venit quidam for laten
ter ad vxorem D.^cole Doftrina, cuius aduentum ditJi vri fideliffimifciuerunt , eo
qaiavnus eorumfemperiiat adp,ertat lerrefirme > quiaflipendiarij veflri , qui ftant
adcuftodiamportarum non cowofcuntruicos.Ciuit. Trag- gentes forinfecas , de
cuius curforis aduentu nulla fatJa notifia comiti veflro Trag, ipft veflri fidles fubitu idem comiti feterunt nontmm de eo carfore, qui comes fecit eu querere,qui repertusfuit in d, D. Blafti qaifecHtn loquebatur,&ftetitfecum bene per duas boras , &
pe tito ditto curforc de quo loco venit > idemrcfpondit dt Trino miflus pro parte difti
Tacle Dtarina ad de inde interrgalas ,fi habet aliquam liter repondit quodfie, quant dederatvxori d,"Ncolt , qua illam ddit lacobo fobota attinenti (Linele & pref. Michutj & fie D. Comes mit pro d. lacobo , &ftbi
poftulauit iftam literam , & ipfe vident curforem detentum d. literam ddit ipft D.
Cam. IM qua titira multa continebatur ufp , de quibuj credunt Dont. . effe Mfor&atam,fuper qaibusfupplicant vt Dow. P. dignetur oppportune prouidtre, pro vt
fii videbitur , vt butufmodifufpettA omnint ceent pro conferuatione cm. vre Ttag.
Refpondemus quod placet nro Dominio decontentts in d Slis capitulis haber infor~
i licet per comitemuflrum Trag, de multis contentis in diftts capitulis habuenmus Informationen : fed fieut fuperiustangiturtaliterprouidebtmas adfecuritctumtiuit. Tr. quodpoteruntjecure & quiete Stare .

perche tr 1'altre cofc dmundate dalli fop." Ambalciatori inniati dalla_,

Coica a Venetia poco doppo la refa hirono li doi feguenti capitoli rcgillrati in eilo Priuilegio, che fono degni d'oferuatione .
' Item quod omnibus tarn nobilibus , quam popularibus, qui tempore nunc inftantis
guerre aliquid abflulerunt\, tam per terrean , quam per mare velr gratiafer."' tis
parcere condefcendat , taliterquod propterbocabaliquononpofftntconueniri , nee
conflringiadreflituendum . Refpondemus vt fiat* Itemquodtfybiles, qui nuncitu
iilotempore repertifuerunt extra Ciu. vt eft Donatos de Cafottis , T^colaus Tetri
cum filio, filins D.Blafchi , filius i^colai ditti Bnffali poffint ad propria cum
gratia . Ser.' remeare
Refp. quod ditJi 4. content! in .capitulo, & etiam lacobus Tefla per eos oretenus
nominates point ad libitum fuum redir , dumodo non fini rebelles , aut banniti de
terra prcdtffa; fed volumus quod illi , qui iuerunt in Hung, primo ventant
Vene-

Dt Tra.

447

Venetias ai prefeutandum fe no Dominie , & babeant terminum fex menftum .

In virt del primo , f fatta la refh'tutione delle robbe cqucftrate Ii 1 2.L11glio di fopra regiftrate, e dell i cinque fopranominati ; nel (econdo A* troua_. ,
che Donato de Cafottis fofl'e in Traii Ii 8 ybie 1420 tra Ii prefenti nella capitulatione dell'initrumentofop. 0 fatto dal Conte col Taiapiera per la fabrica
del caftello,e fuiseguentemente f Ambaf.a Venetia Ii 2o.Dccbre del medenaimo, e del figliolodi Nicole de Pietro trouafi , che capitatoa Traurolfe mandato Veneria, ritornafle aecompagnato con la feguente Du
cale.
Thomas &c* Simoni de Detrico Militi &c. Literas Veras reeepimus per Tetrum
filium "Petri de Trag, quibus nobis fgnificatis multa noua , quA habutts ab
codent Tetro de carceribus partium Hung, redeunte ; q omnia plane inteilexirnus, Cr mtelleximus etiamditium Tetrum, quem ad nos miftftis , pro quibus
omnibus retirant diligeutiam mrito laudamus eundem Tetrum illuc rmittentes ,
cui licentiam remeandi dediMus , & conceffimus , vt valeat fub fi dlitate , & obedientia nhDominij tan m Tragurio, & altjs locisnofiris Dat. die lo.lunij
Ind. 14.1421
DegPaltri due fopranominati>e de Nicol de Dorina nominato nel fop.to
capitolo del poplo fe repatriaflero, e quando, non c' memoria, cht l'efpri"
ma . Era venino Venetia anco Giacomo Tea fopranominato il quale tro uando q Liando vennero Ii fop.t' Ambaf. del poplo , domandarono nell'vltimo capitolo, che fofe lafeiato repatnare,acciche Ii fuoi maleuoli non diccffero ene foffe trattenuto, & il Prencipe rifpofe
Hefpond. quod conftderatis conditiombus temporil prefentis idem lacobus pote
habere patientiam fi non permittimus reuerti Trag, fid ob refpetlu dittorum ),
idem lacobusfperare pote quod Dom.nra erit erga eumgratiofa .
Queft'cra quel Giacomo Clapaz de Drafocuich detto per fopranome Tefta,
che da alcuni Spalatini fuoruiciri fii inftituito Procurator auai: ti il tribunal
del R Sigis-li, 1 7. Dcembre 1418, e fu eletto da] medefimo Re pitano dlia
galera del 1 415? , come di fopra ftato referiro ; onde panic alla prudenza del
Senat o di nonlafciarlo riparriar per all 'hora epr laftefla caufanonfidoueua volere, che Ventura nglio di Gio: Venturini ltafle in Trail per ' ftato
fuo padre fatto Cap. di galera dal Re, comed fopra ftato retento ; e_
dalh primi Ambaf. del poplo , ch'andarono Venena del 1421 f dimanda
to il leguente capitolo tra gl'altri .
Item Ser.m> Dominio vero fcripfimus qualiter Ventura filius Ioannts Vmturx
fuitfatariatus in innate noslra per feptennium,qui fideltterfegeJit nob Ji*m yuando dedimus Ciuit. Almo Dominio vero, laudando benignifjimam Dominauonem
veram inanimabat homines , vt conanter permaneant tn fiditt, ate Al a: Dominij
Vi ftri, qi vtiq; eft fice him* s i ideofnpplicamut, vt poffit nter nos manet e,qui femperftiit aduerfarius pao isjui,qkm inmmm mrt*kmttr nonfilium.

448

Dete Memorie

qui Ventura videns nequiffim.% opera patris , receffit abeo, & feeum non hahmt illi
quid facer funt iam 12. anni tranfai . Hefpondemus quod audita, & intelUfta
continentta ditli capituli mentwnemfacientis de falls pradiHi Femur afummemcs
firmar fiduciam , tenentes elindem effe qualitatis , & fide Ittaus pro vt in d. ca
pitulo commeturfumus contenti afftntire, & fib conceder pro vt petitur .
Querto Vtura figlio di Gio: Ventura era Spetiale falariato del commune.e
come tale haueua la bottega nella cafa ch'cra tr 1 a piazza, & 1 cimiterio no
no ; la quale eflndo ata guafta dalle bombarde, cgli s'oferi d'accomo darla
conto de gl'affitti, come appar per l'infrafcritta conuentione
1416. Ind. 4. die 10 lAug.cumquAdam Damns cois pofttafuper "Platea magna
tempore guerra nuper pratenta effet dirupta , & deuaftata per bombardas , tauter
quod tota coperta ruerat , & etiam pars muri verfus cimiterium Ecclia propter quod
, & ligna i & lignamina trant quafi ptrida vti notu eft omnibus. & ideo
fpe. , & egreg. Vir D.Iacobus Barbadico bon. . Tr. vigilans ab bonum, & vitle cois, confideransq; quodni dia Domus cito repararetur ipfa totaliter rueret in ma
gnum damnum cois, confidera<s etiam quodpofi quam Ser.*m Dom.Venet. acquiftuh
Tr. commune nullum comodum , & emolumenium babuit ,quod ipfa Domus labat
vacua propter ruinam perquifiuit foticite , fi aliquis cinis vellet ipfam domum repa
rare, & redificare, quam habilius, & cum minorbus expenfis, quibus fieri poffit,&
coram ipfo D. Comit comparuiffet prouidus vir Ventura Iohis fpeciarius offerensfe
reparat d.domum . Traf. D.Comes conuenit,& fecit cum d- Ventura in
hunc mod,vid.quod ipfe Ventura debeat reparare d.dom cum qua minoribus expenfis fieri poterit,quas tarnen expenfas debeat facer cum fcitu,fcientia ipftus D.Comitis,
&'quod ipfe Ventura reparata,& redtficata d.domo debeat tenere ipfam ad afjiftu tan
to tempore, quantum afeendent expenfa ad 1 ationtm lib.60 in anno, & ratione anni ,
& tarn ipfam domum, quamftationes de fubtusvnde exislente ipfa domo reparata,
& reedifcala , falla, & calclala ratione dill, expen.faarum per d. Venturam,
& vifis expenfis particulariter per d.D. Comitem , & ipfo Vent.fuerunt , & afeederunt diHe expenfa adfun.vii lib. 470 paru. vid. pro lignamine lib. 148 par. fol 7pro
proferamentis lib. 39, & pro miliarious tribus cupporum lapidibus , & calcina lib.
1 57 fol. , & pro magirancia muratorum , & marangonum lib. 125 paru, pro qui^
bus den.d.Ventura tenere,& vfufruttuare d. Domum totam cum flationtbus adratione
tib.6.par.in anno, & ratione anni,quoufq\di&i denarif vid. lib. 470 paru.erunt defl
cala, inctpiendo die pe men. ug.prefentis anni 1426 declarando quod leticbe,
& banchi ante liticas funt cois quia falla in ditlis expenfis.ltem nota quod illa coper
ta, qua eft parte Tlateafup.feneflras, eft Ventura, quia ipfeJfecit fuis expenfis .
E per non hauer repeterc in altro luoco l'accommodatura della Chiefa_.
catedrale, campanile fatta per Ie ftcfle rouine dcllc bombarde mettero I'initrumento precedentemente fatto, come fi troua neilimedefimiatti (!cila_.
Cancellaria.
In Cbrifli &c. eiufdem T^. 1421 Ind. 14, & die Veneris 1 8 menfa .1pri
lls m Ecct. Catbedrali ciuit. Tr. in ciu. Trag, ptibus viro nob fer Micbaek Mattet
deChiudis exam. Iuano Ioannis ^Andrea Cranocuicb , & Defmano Mattomanicb
oibus habitat: Ciuit. Tr. teftibus ad bee infrfta bob. voc. & rog. Ibiq. vir nob. Dra
goii-

DITro*

449

golinus Hjcole de Trag: & operarius Eccla Cathtdr. Tr. frei, cum volntale , &
feit, & confenfu totius capitulipralibata EccU accordant fe , & conuenit cum
Magjro Matteo Goycoutch Lapicida habtame ad prefens. Ciuit. Tr. prout infra fe.
riofe continetur . In primis ; ipfe mag. Matheus promifit pref.Dragolino opera
rio p.' ornare, & aptare omites, & fingulos lapides, quifuntfrali ad campanile pre
dtSa EccU Cathed: tam occafione bombardarum , quam per alium modum ,
quaq; ipfum campanile, & aptare omnes, & fingulas fracturas quacunq;funt ad ipfum campanile, circumquaq; ipfum camp. Item promifit idem Ml.Mat.fabricare,&
ornare duas columnas integras, & ipfas poner ornate , & bene ad ipfum campanile
ad locum, vbifunt nunc du* columna facta ornata, pro ut erant ipfa columna antequam frangerentur . Item promifit ipfe M.t Mat. d. Dragolino operario ibidem pres.
aptare totam liilampred. Lampanilis, quaefl verfusTlateamtTr. ad ipfum Campa
nile ita, & taliter vt ftet bene ornata pro utflabat alia lifla antequam effet fratla,ac
etiam ipfam liflam fali%are bene, & diligenter inter ipfum campanile,& ipfam liftam
pertantam longttudinem quantum tenebit ipfa lifla. Item promifit ipfe Mag.Mat.aptate,ornare,& facer, poner omnes cruces, & rotas, quafuntfraila ad ipfum cpanile,& qua deficiunt,ac aptare cmnes angulos,etfrabluras,feu rupturas\quacunq\
funt ad ipfum campanile circumquaq; ipjum camp.& pred. oa, & fingulafup.u de-
quibus fupra fit mentio debeant fieri , &fabricari ad ipfum campanilefolum copertura ipfius campanilis vfq; ad terram.Item d.Mag. Mat. promifit aptare verfus jtu~
firum omnes frauras,& feiffuras, quafunt ad fuprafcr.Eccl.Cathed.verfus uuftr,
incipiendo p viam ^ufiii rota ipfius Eccl.qua efi verfus Leuantem , & cundo ver'
fus ponentem vfq; ad finem Eccla pred. latere Auflri , & non ab alijs laterbus ip.
fius Eccl.promittitq; etiam aptare rotam ipfius Eccla, qua efi fricla,& qua efl verfus leuantem in d.Ecclefia,& omnes mutellos, &Jeneflras ipfius Eccl-, ac liflas, qua
funt fraila ex latere ^uflri,& predida omnia,& fingula fuffia d Mag. Mat.pred.
Operario conflruere,fabric. , ornare,& facer promifit ad ipfum Campanile, & pred.
Ecclam ad laudem boni Magfi , & fine macula ad osfuas expenfas , & pro hoc d.
Drag.Oper.dare config.,&foluere promifit d.Mag. Ma. ibid.pref."flip.lib.604 par.
vidUib. 290 par.antequam d mag.Mat.conduxerit omnes lapides ad ipfam Ecclefiam
cum quibus lapidib. difta fabricano debet fien ad ipfam Ecclam, & campanile pred.
vtfupra dicl efl,& refl vid.lib. 204 par.pofi compl.-tionem totius operis,& fabrica
pred.promifuq; d.oper.ad ditlam Eccl.& Camp.& alibi quandofiet d.fabncatio in*
ipfis Eccla, & amp. oes manuales dare, qui eruntoportuni ipfe mag- Mat. pro ti
rando lapidesfupra ipfum campanile,& faciendo dillam fabricam, & opus ad ditlam
Eccl.& camp, ? non alibi , vtfupra dittum efl , & omnia paramenta oportuna pro
argatis,& plumbum,& ferrum pro arpifis, qui mag. Matteus pred.promifit ipfi ope
rario pred. compleuie folum d.opusvfq; ai vnum annum proxime tunc fecuturum
immediate pofl diem prima pagha fibi fiend* de hb.primis 200 par. vtfupra fit men
tio. Qaa oa fub pena duc 50 aun &c.
Continuauano tutuma h fofpetti di Micatio , e per le feorrerie , che fece,
venne il Senato in rifolutione di mettergli taglia,come fi legge nella feguente Ducale .
Thomas &c.Luca Trono &c. comiti Tr. &c. Quia confiderauimus quod princi
palis caufa, & pnncipium, & caput illorum :iofiroru inimicoru Michatij,& fuorum
fequaciu, qui pirtico modo difeurrunt p loca , & partes noflras Daim aux tot damna
noflratibus,& lotis noilris Dal.mferunt tapentes noros fidlesfubditos, & barcas
cum mximo onere nri dommij,ad definidme quor.ficutif alias noflras literas v:> ~
Ff
bis

450

Delle

bisfcrtpfimustfechnu enta prouifionemfmodu talem,& taliter.ficut in eifditteris

noflri videbitur confinen . Et M chtias de Tr:fub CHHS proietone , & ubernio
difti
& cateri fui fequaces fe protegunt , & fub eo viuunt , & quo.
niam ctiam viciantes vellemus deilruuionem Michatu pred: per.
prouidimus
cum nris conf: Rog: & addit: de talca fibi dandavid: fidelit: vfe cum confiliis p.'
tnandanttsquatcnusdebeatis facer publicare in lotis vfi Regiminis proclaman ,
qttod quisqus autant Michacium fiuum capiet , & im veflram potentium
dabt , babbit cmara noflra den: lib:+ mil: par: , & qui ipfum interficiet facien
do de morte fidcm btbebit lib: 4 mil par. per modum pred: , & damus robis libertatem cum confiliis nfis pred: banc expenfam de pecanas camere de.
faciendi
promelioriexecutione noftra intentiovis prdit?* Dut o"c.die 3 nen.ouub.lnd.
f. 1412*
Furono nello ftcflo tempo conffcati li bni di Nicolo di Paolo Quarco ,
non troiun uoi memoria , che n'efp rima la caufa; m vn Cronifta Veneciano
ferine, ch'ejjl'era prefentato in Venetia, e che eflendofi fcopcrto , ch'egli hauefle corrifpondenza col . Micatio, fuggiiTe: onde deue eTer aco vno di
quelli,che rurouanton uori della Cict quando fegui la rcfa,doucua eTer andaco a Venetia per dimandar d'eTer lafciaco repatriare ; Li bni fuoi fit ro n^
venu u t i ducati i , e quelli di Micatio prima affictati Giacomo Teta fop.to, che fara aJl 'hora ricornato nella patria ; poiche troua vn proclama far
ro fu intanza li 18 marzo 1428, che li contadini , & afficcuali di Micatio
debban n (poncer lui come affitcuale l'en trate, e poi aTegnate cfle ntrate
all e fit it ij di Spalato per ordine del Senato de 16 Luglio 1440, & alia lie
diMicacio fatci reftituire lifrutti Febraro 1441, finalmente venduti li
beni Gregorio Schiauo delli quali l troua l'inuentario ;
U fopranominato Telia ritornato alia patria hebbe commercio in Bofna_>
e dal Re Tomafo fu adoperato ne fuoi negotij , mol to piil fu o fgliolp
Giouanni, che fu Cauahere,& efpedito Ambaf: Papa Cahftc,& altri Pi incipi Chriftianipcr implorar aiuto contrp il Turcho , come da due fue letterc.
originali> che fi trouano in mano del Sig. Carlo Vcrantio nobile di Sibenico
apparifce, e fono le feguenti .

Stepbanus Thomas DG Rafci/e Sofnte maritimf, Rex .& fing. Xpifidel."

frefertim III'.*" Trinctpi D.Francifuo Fofcari D.G.fanet & non Ducibus Marcbionibus Comit.ac liberarum Ciuit*Communit.opid.& Caflrorum Rtftoribus capit:
AC vnius cuiufq', officii dignitatis,aeflatus bominibus per partes Italic conflitutis,i!r
precipuein&ominioPeaetiar.fal:, & profperos fucceffus . " per prefentes
quomodo nos certapecunia quantitatem vtdelicettjfo,Florenos per noflrum fidelem
Trotoueftianu Re/toyam ad Banum Tetrunr,pro quibufdam noflris negotus deflmaue.
ramus, qui diSarn pecunia in Sacrtftia S.Mari* in Cetina collocauerat , quam quid
ecuniamfratres quondam duofcilicet Thomas & Elias de noSefurtimiubtrabetes,
aufugerunt . Quare nosfuper inquifttione diSarum pecuniarum conftttuentes noflru
fpecialem procuratorem,& mqmfitorem fidelem veflrum Ciuem Tr: lacobum Tesla
mittimus per omnet vciiras Ciuitates , ac terras vbtcunq, dittosfubtrafforcs repenre p -flit . Dantes,& concedentes eidem lacobo Tcftaplenam , & liberam potatem fi
in aliquo locorum d'ftosjubtraftores vel in bac fubfraftione eorum ocios, ant confi
aos inuenent,qm eas nomine nro cogere,& ommm ( agtre, & diaam pecunia
ab eisfine Vila alicuiits contradiit'.Libere poffitptcrefcc*nduvi quod ius,& iuftitia
requi-

Di Trau.

451

requirit, ae etiam ft aliquls alter eandem peeuniam i diftisfratribus babniffet idem

lac obus Tea ab eodem dittam peeuniam exigere,& habere poffit : Quamobrem veflrasfraternitates,& amicitias inantiffime rogamus, quatenus in ksc refieut in ter'u iuis,& boneis petit ionibut foletis,nobis velitis ac facer coger dittos
fubtrattores ac eortmfocios & confocios ft eos repertri contingat vt d.lac. Teil, inquifttor earuniem pecuniarum nomine nfo earn peeuniam integre habere poffit; quod
ft vt prefumitur efteceritis nos ad paria, & his maiora Vera beneficia offerinus Dat.
in Caro nfo Hltuna die 2 men. Xbris 1 449.

T^csSteph.Thomas D.G.R.Bofnee &c.vniu.y & ftng.pref.- f4s literas infpetJ. notunf*cimus , & manifeftum quomoio Egregium , &Jlrenuum Militem "1
Iacobi Teafid. dil: nfum Oratorem pro n oris certisfatlis , & negotijs arduifmis ad S$. *" in Xpo Tat.& Dom-D.Calflum 3.D/11. prouid. Sacros: & Vniu. Ro Ecclcfim Summum Tontif. D. 7^. Clementiffimur.i s & ad Seren. & l.l m*m
"Principen D.Mfonfum D. Cinclitum Regem *ragoni &c. ac ai Ser.mmm & Excell.m Trinctpem D.Francifcum Fofcarieadem D.G.Ducem . &c.nec non ad II]mm
Ex**m Trine, fimili D. G. Ducem Mediolani at que ad III.
& glorioftffmum Vrinc.D
eadem D.G. Ducem Burgundi* & fratret , & amicos noflros
honor andiffimos ad cettrosque nonnullos "Principes ><& cottes Xpi fidles mittimus
Qyapropter vos omnes pred. requirentes vogamusinantiffime quatenus turn intuitu,
etusfummi Dei, quo cunda dona procdant, cuius rem nunc aurifumus , tum ob
earn legem Diuinam,qu* prximos diligere iubet eundem T^colaum fidel, dil.nor
recomiffum habeatis ftbifauorem poffibilem,vbi,quando,& quoties opus fuerit animo benig no efficere vends, aliquem ex verisjubiettis ftbi aliquam moleftiam inferre permittatis, offerentes ad paria , & his maiora Vera beneplacita Dam
fub Caro nro Regali Boboua^Jn oppido Sutifcba die 24 Iulij .. 1457.
E nelli regiftri di Papa Califto, fi troua, ch'anco due anni prima foffe man
dato Ambai. dal medefimo R lo ftcflb Nicol, corne feriue Odorico Rainaldi nelli Annali Ecclefiaftici all'anno 14? 5 n. 24 & il Vre Luca Vadingo lo le.
fs'anno n.o 96. Fu di fopra riferito', ch'al tempo dlia guerra era ftato dcmolito il monafterio di S.Francefco,cH'era f'uori dlia Citt in terraferma , deiche
fi trouano l'infrafcritte memorie .
Thomas &c.Simoni de Betrico &c.Comiti Tr.& feriptis nfo Dominio Ven.frattt
Raimundus de fiterbio ordinis minor um Trouincia Oxlmati* minier , viter tus
fecit exponi quod ordo S.Praacifci extra muros Ciuit.Trag.io annis deguitifed pro
pter gumam difcriminafepties prxfatus ordo bine inde de loco ad locum fuit transla
tas, & demum ad primum loeum, & monatriti iteratofuit repofitum:Tragurini au.
tem fentientes Dominationem noflram terram Trag.vellefubiugare , ne monaertum
ipfum exiflens extra muros Trag.effet caufa , vt ibi aliqua bata conrueretur ad offenftonem Tr. anteditt. monafl.folo equari fecerunt hoc quoi fratribus ipftus ordinis
datum,& afftgnatum fuit aliud monajlerium intra terram Trag, pofttum monialium
ord nit S.Benedittt de qua conftgnatione apparet pub. tnflrum pred. Coitis Trag, vna
eum bulla ^ipoolica,& Regali dt ftis montalibus aliud mona.affignandi , &huiufmoii affigiuttones faftx fuerunt fub bac coniitione , donee pred. fratribus alius con uentus, feu mona,capax couftgnaretur. modo autem vdeturquod vos feeiis mandatum antediftisfratribus, vt ipfum monaiienum ftbi obftgnatum reUnqueratt , cut
Vf
man-

Dlit Memorie
45*
maniato paruerunt ; vnde noftro Dominio did s Minifier , &fratm fupplicari fe
cerunt, vt ijpfum monafl: out alium locum pro eorum domicilio , tel in primis locis ,
vel alibifibi conceder dignaremur . Hps vero volentes vobis informari de condecentiloco, & nonfufbeSo uro Dominio fibi dandi fid: vre fcribimus , & mandamus
quatenus confilium,W opinionem veftram vbipoet dart fibi bonus locus , vbi poffent edificare , & facer monafl: [uum nio Dom: crbete debeatis , dando nobis fuperinde quamlibet informationem daram & opportunam vt fuperinde prouidere ,
& dtfponerevaleamus , ficut cognofcemus opusfore Dat. &c. die xj men: nouem
2nd: i4.^i.D. 1420
Thomas &c. Luc* Trono com: T: Exhibita nobisfupplicatio pro parte difcreti
Tresbiteri Luc* Scobalicbfidelis nfi , & Canonici Trag.continebat quod tempo re
guerre preterit* contra Trag. & reduSionefaaf coitem Trag, de fratribus cuiusdam mona.minorum,quod erat extra Trag.intra Ciuitatem accepta fuit ipfi \upplicanti, & data aliquibus momtalibus, & diisfratribus quadam domus benefit!)
S.Stephaniprotomartiris in Trag.pofitam, & fibi [applicant', fiue vicesuasgerenti
fuit cenfignata quedam domus cois,qua etiam poftea acceptafuitfibi,\& repofita iru
, ex quo ipfe afeftans repatriare adprefens nullam domum pro fua babitatione ha
bere fe reperit: vnde requtrebat cum infiantia,vel quodfibiredderetur domus fui be
nefitif antedii , vel quodfibi n cambium ipfius confignaretur Domus cois
alias fibi exhibita, & propterea auditafuper inde veslra refponfione , & prout quoi
eft in effeftu,quoi ipfi fupplicti detur,& ajfignetur illa domus cois loco diSte domus
fui benefitii,qua alias p coitem Tr.fibi fu
' J L C-f* -- ;ll
!^ . _.. _ . V
ad bnficit cois ilia canipa , qua eft fubipfadomo ; & quod ipfe joluat annualim
Camera denar: lib. 24 par. quot ipfe percipit ab ipfis fratr. minoribus pro domo
fui benefitij anted. cum noflris confilijs rogat: , & additionibus eidem concedimus
diftam domumfecundum veftrum conHum &parre , &fie in diis confilijs capturn fuitdi 2**intrante feptem:ficque
volumm inutolabiliter obferuari ,
fatientes bas nofiras lit: in atJis Cance: vefiri Regiminis ad fulurorum memoriam
regiflrari, ac ipfas pofi modum pr*d. Trtsb: Luc* Scobalich refiituentes Dat&c. 3
fept: nditl: prima 1422
Dalle quali fi caua,che alii Padri di S.Francefco fofle conceflb in luoco del
monafteno deftrutto(ch'al computo delli 2o6.anni dietro doueua effer fla
to fondato daDefaLuciojCom'e ftato dettoalcap.idel lib.a.del 1214) vrb.
monafterio di monache dentro laCitt , e che fofle approuata 1'affignatione
dalla Sede Apoftolica, e dal Re Sigifmondo, e ch'alle monache fofle affignata
la cafa contigua alla Chiefa di S.Stefano,fno che fi fabricafle nuouo monafte.
rio ad efli Padri , e che poi il General Loredano facefle reftituir aile monache
il loro monaftcrio,& alli Padri aflignafle la medema cafa appreflo S. Stefanos
fe bene non s'efprime , quale delli due monafterij di Monache fofle- aflignatb
alli Frati,nondimeno fe ne conferua memoria in quello di S.Pietro nella pittura dcll'arma del General Loredano con vn S.Marco,e pofteriormte Ii Frati rifabricarono di nuouo il monafterio nel luoco antico fuori in terraferma ,
come haueuano latto del 13x5 qiundoraltravokaHidiftnitto, come ftato
rcferito al cap.8 del libro a. m finalmente la terza volta f deftrutto per la_.
guerra con Turchi,e datoli in cambio la Chiefa,cafette,e terreno di S. Lzaro
in ifola Ba del Conte Zaccaria Orio Ii 8 fettembre 1538 doue al prefente fi
vede il loro Conuento .
Ritor-

Di Trau.

453

Ritomando di nuouo alia ferie dell'altre cofe fucccffe doppo la rcfa della Citt.Haueua il Genera) Loredano lafciato al fuo partir Conte Simone Detrico
Caualier Nobile Zara tin , non Tolo come perfona prudente , come s'efprime
nelle fopradette commiifioni lafciategli ; mi anco come confidente gid del Re
LadisJauo, che nella confegna di Zarahauendo cooperato fauor della Re
pblica fi confidauamolto di lui , tenendo Ii moi dcfccndcntimemorie dlia
gratia publica, godendo ancora l'molument i afignatialli fiioi porten
perpetuamente;concorrcua anco in lui la confidcratione,chc altre volte toile
llato eletto Conte dal Corifiglio di Tra per vn anno Ii i j.Marzo 140 3. fe be
ne non venne > e fpirato l'anno f eletto vn'altro Zaratino .
Contrnuegli nella Contea fino atii8.Luglio 142 1. guando arriuLuca_,
Trono eletto dal Gran on feg] io di Veneria, del quale fi trouano due meraorie, che fi regiftrano: acci che da quelle fi pofi comprendere aleuua cofa dello ftato della Gitta , che per fearfezzadi ferirture reita ofeuro .
Die 26 Aug. 14* t *fum effet differftis capitulum Btclefia Trag. & villanos
Cois de folntione deeimarum acceptaruwiditlis villanisde pre enti , quas decimas
ditlum Capitulum dicehat ipfos villanos foluere per vnum modum , & ipft villani dicebant dbete foluere per ahum modum , vnde auditis omnibus i qua dis partes di
cer e valuerunt coram fpetl. viro D. Luca Trono comit predi per d.D. com. dtermi
ntum fuit , & declaratum quod dcimefoluantur in bunt modum , vid. quod tritu
ran blado cuiufcunqut generisfuerit, & exiSiente luper area Hie villanus, feu alter ,
qui debeat foluere dcimas , cum facram." iuret , & turare deb at quantum bladutn
feminauit ,& Hludbladum quod iurabit cum facramento feminae accipiatde toto
ntonte bladi ; infuper accipiat tantumbladum quantum aftendunt extenfx quas fi
elet in triturando folum , & non pro alus expenfts , & fie accepta blado feminato , &
pro expenfts triturandi, vtpredicitur dereftduo bladi debeantur decima, &ftaliqua differentia effet inter partes de expenfts triturandi, quod tunc d.n. Comes , CT
fuifuccrffores fub quorum regtmine ditla differentia effet habeant diffinire, & difcerner de ditlis expenfts . t hoc intelligatur de omnibus alus debentibus foluere
decimas de ditlis , r de omni genere bladi , & quod de eo quodftbi accept um fuit de
prefenti annofolui debtartt decima per rttodum fufflum extrabendo femper diis deeimis partem Cois Trag.
Die ao Marty 1423. Quoniam bonum e vbi ordines deficiuntprouidere , &pre>
eipue in bis, qua funtproh-'Ore Dei,& bono fiar Ser.m Domin. Ven. Ideo per fpetl.
& Gener. virum D.Lucam Trono hon. Com. Ti.fanctum & rdmatnm efl . Quoi
quicunq;fratres fraternitatis stli fpus de Tr. velent de cetero fe congregare prove
ciendo fe cappas, & faciendo procesiones, debeant idficere cum fcientu,& voluntate n.Comitis pred-& fuorum [ucceffornm,& quod ( Mi inusfer Miisefmt Zupanus
ditla franttis duobus anms preterms, & modo nouttt rft creatus Zupans,quod finito
anno idem Marinas non pojjitee Zupanus vfq; ad duos annos fecuturos , mcoandos
die, quo annum finiuit ; & fimiliter , qui de catero Zupanus erit non pofji' effe v\'q\ id
duos annos pofl compltt eius offitium,qui Zupanus de catero creandus debeat con
firman per D.Comitem, qui pro tempore erit , & aliter eius eUtil 10 , & crtio fatla
pe< fratres non teneat , & cum ditli francs ipfum eWgere voluenni hoc d-beant noti
ficare d.D. omni , & cum eius je itu facer , declarando quod ipfum debt ant eiligere
in Ecclefia S'.Spiritus ,& non m fila domas hofpiiij , vbi primo joiebant, in quanullo
tempore pofnt, dtbeantfe congregare , & eiiamquando fe veflire vomertntt
Fi J
& quod

454

Delle Memorte

& quod nullus de entero nobHis poffit effe Zupanus did fiaiernitatis .
Nel principio del Reggimentp d'eflo Trono cffcndo andat Venctiati fopranominati Ambaf.de Cittadini ottenero,che foffe electo vn interprete gra
to al poplo; poiche'l Conte non intendeua la lingua populare ; al quai Tro
no uccefle Giacomo Zorzi del 1424, e poi altri di mano in mano;al tempo de
quali feguirono le opradette conffcationi ; edoppodieffe non fi troua me
moria aloma, che s'hauefe fofpetto di Micatio, ochedigifoffemorto, o
vero che fi rjtirafle nelle terre conceflele da Sigif.in Slauonia lontano da Trau
eviuefle quietamente. Nelmedefmo tempo f cntinuaua la buona corrifpondenza col Cont di Cetina, e Chufla : poiche in vna differenza , c'hebbe.
con Poglizani mando fuoi delegan il Re Siif. Giouanni Vefcouo di Knino>e
Gio: Zubretich Cont de Verchlica per definirle : nella quale pretendendo i
Spalatini d'hauer interefse fu dal loro Cont Francefco Coceo , e Giudici ricercatq il Capitolo di Trau, che inuiafse vn Cannico per afkre iui per teftimpnio di quello far detto , & operato ; il quale mando lancio Rufchi Ca
nnico , ch 'infierne on fer Ncolo Macaronich da Nona fu prefentc in Zernouniza li 3 Aprile 1430, quando Pietro Martinich per nome del commun.,
di Spalato peronalmente proteft al fop/o Cont Gio: alia prefenza delli
fop.11 delegan Rgi), che non douefse ingerirfi nelli beni de Spalatini,ch'erano in Primorye , tanto di qu , quanto di la dal Hume Zaruouniza fino Bilapech, li fop.c delegad rifpofero, che non hueuano, che fare con Spalatini ;
ma ch'cran ftati manciati dal loro Re per lediffcrcnzc, che vertiuano tra'
detto Cont Gio: e Poglizani; attp.che non farebbe ftato pcrmcfso feguifse ,
fe non fofse ato libero'l comercio tra li Spalatini , e li uidditi delCpntc^
Gio; dal che fi viene cnfermare quello fcnuono li Croniti Venetiani, che
fofse conclufa tregua del 1428 per diieanni,e poi conformara del 1432 per an*
ni cinque , con la qual'occafione hebbe tanto maggior comodit efso Cont
Gio: di vicinar bene con le Citt fudditc de Venetiani , che confmauano fcco , cio Spalato , Trau , e Sibenico , & in quelo tempo urono compofte.*
amicheuolmentc le differenze de confni con Sibenzani, con quali egli connaua da leuante come Cont de Chlisa, e da Tramontana come Patrone di
Chgliucic e per parte de Sibenzani v'interuenero mandati dal Conte Giaccmo Gabriel , e Configlio Gio:Tobolouich, Nicolo Petrouich, & Helia Lignicich , e del Cont Gio: Voyuoda luanco Nouacpuich e Gio: Cofsafchaz ,
fi quali concordemente fecero fcolpire le croci in pitre viue perpetua ftabiit per fegni delli confni; fpecificando minutamente lifitiloro, comen*
legge nella dichiaratione fatta da efso Gio: Cont di Cetina , eChlifsaaltre volte Bao data inTzignliajmaggio ^^jChefconferuanell'Archiuio di Sibenico .
Quanto tempo doppo foprauiuefse il Conte Gio: e chi gli fucccdefsc nelle
Conte diCetina,Chlifsa,Almifsa, Vifsechio, & altri luochi,ch'eglipofsede.
ua , (c bene non c' memoria , ch'efprefsamcnte loriferifca; trouaene pero
vna che del 1442 fofse Cont di Cetina , e Chlifsa Pietro de Talpniz Bao di
Dal. i Cro. onde in quel tempo, fe non prima,deue efser morto il Conte Gio:
e per la fu morte forfe per qualche diturbo nato col nuouo Cont di ChliffaliChiudinonpotendo competer feco hauranno , ad imitatione delli Ciga,cefsa la giuridittione di Triloque alia Cit con le conditionijche nc!Ia_.
loro s'efprimono nelli iib de configli regilrata .

Di Trau.

455

Die 22 nien. v4*g. H4- Corara vobis Mag. & fpett. tiro O. Dotuto Brbaro pro
Ser.m>ac III.*" Ducali ominio Ven.hon*Com.Tr.verifq; ludicibut ac vniuerfo
confilio eiuj'dem nit. Egregijs Dominis fuppliciter pro parte nob. viti "Ptri, & Mi'
cbaelis q.D.Matbei de Chiudis veftrorum eoncinium quatenus benigna gratia dignetur v Trloque vocatam in diriftu Trag. & comitatu eifere , & tenere cura
omni ancre, & honoreficut dues, & diftriuuates accipiuntur , & accepti-funt ,
& cum difta villa Triloquc fit longe Cittitatt Tr. & remotior detens villis habi
tantes in ditto, villa cum muir patibilitatc , labore , & diligentia vix pojfit retinen
quapropter fupplicatur quoi fin liben ad macin*ndttmquocumqi volueriat bladaeorum rajja[q;adfulandum, & pro animait quod in diira villa occideturfoluere
doanam non teneantur , ae patroni d.cie ville , & earum heredes po/nt in ditJa villa.
facer iuditium , & iuftitiamfuper habitantes ibidem quinq; Iwris infra , & hoc de
fratiapetiurjpeciali, licet multo piares a Ser. Hege Hung. & Dal. Sigif.gralias
abeant, & librtales ampliares Vti in documentis literahbus, & priMilegtjs eiufdem
Rgi* Sers'fibi.concejjis diligentiflimc continetur. Captum pro vt in fupplict'
tione .

In quefta maniera dunquereft aggregata al territorio di Tra la villa di

Triloquc fotto'l Reggimento di Donato Brbaro memorabile per il gran in
'
cendio feguito li 2z Maggio 1343 alie 5 hre dlia notte , nel qual s'aoriiCTiarono 500 cafe dellaCitt Noua, e 18 dlia vecchia, come dalle protiioni
fatte li 3 Giugno fufsequente regiftrate ne libri de Confegli apparice . Succefsore dunque del C. Gio: fu'l Cont Pietro Taloniz Bao , il qule trouandofi rincontri, che folse fratello, e figliolo de Bani di Dalmatia , e Cro. , che
per lungo tempo confinarono con le Citt Dalmatine,far perci bcne di rilerire le memoric , che di loro trouano , dalle quali non Tolo fi dichiarar
quello , che dagl'hiltonci vien di loro icariamente toccato ; m li dar anco
notifia del modo, che i tencua nel confinare tra Venetiani,& Ongari in Dal
matia .
IlThuuroz, eBonfinio nel riferire li fatti di Sigif. fcriuono , ch'egliefaltafse ricchezze , & honori grandi Matko Bao di Dalm. e Croatia, e Fran
co, Petko , e Zouanno fuoi fratelli nobili Ragufei , e che quefti fofsero molto
potenti nel Regno d'Ongaria, e Mauro Orbmi, e Giacomo Luccari Scrittori
Ragufei foggiungono , che quefti fratelli erano nella Cafa I.uccari , e che la_
grandezza loro prouenifse, perche efsendo ftato rottp Sigif. da Machometto
I. Re de Turchifotto Golubac Caftello di Samandria fi ritirafse in Bofna_
bifognofo d'ogni cofa ; doue alloggiafse in cafa del fop.tn Mateo ch'era Mer
cante ricchilimo , e fofse de lui accomodat di molte cofe , & in particolare
di 1 5 mil. ducati d'oro, e che in ricompenfa poco doppo fofse creato Bao di
Slauonia, Signor de Toglieuaz , e Teoriero del Regno d'Ongaria , & all fra
telli Pietro concefso il Banato di Croatia, e la Comea di Zetigna, Giouanni Caualier di Rodi, il Gouerno di Belgrado, e che lo ftefso Marco alleuafse,
tirafse auanti lanko Hunniade padre del Re Mattia ; e li medefimi hilorici
Ongari fcriuono, che continuasero quefti fratelli fotto Alberto genero e>
'iicccfsore di Sig^if. nella medema potenza : doppo la morte del quale, benchc fofse grauidala Regina, liBaroni chiamafscro alia Corona Ladislauo
iratco del Re di Polonia, e trali quattro, ch'andaronp percondurlo inngar ia vi fofse il predetto Matko Bao , foggiujigendo il Luccari , che per cid

Ff 4

la

45

Dlie Memorte

la Regina Vedoua mandase Ambaf. Raguf per lamentara" del predetto

MatKoj e ch'il Sctuto rifpondefie, rincrefcergli ci; md per eflr egli Barone
d'Ongaria, non potena inger irfi nelle fue attioni , e gl'Ambaf. viitate le monachc zia,e ibrella del Bao ritornaTero con fignifcare alia Regina,che Matko s'era dato tutto al feruigio de Venetiani , e li bp:t> hiftorici Ongari feriuonojche dopo la venuta del R Ladislauo in Ongaria Gio: ch'era Prior dl
ia Vrana difendefle valorofamente Belgrado da fieriflimi aflalti, che li diede_*
Am ra te Secondo Sig.de Turchi,e uella rott a, c'hebbe dapoi Giouanni Huniadeda Turchi in Coflbuo,fol"e vecifo Franco de Thalouuiz Bao di Dal. o
Croatia . Di quefti fratelli f trouano anco l'infnfcritte memorie .
II Senato di Venetia ordino al Conte di Trau li 26. Luglio 1436. * che con cedeffelicenzad'eftrazerarmijevettouaglie al Conte MatKo perconferuar
la tregua con l'Inaperator Sigifmondo, che deue efler ftata la fconda , che fii
anco confermata la terzavolta, come nellafegtientc memoria ftipulata in_.
Chi ida apparifee ,
Diu tum vigente ami it ta inter llhmS , & : Ducale Dominium Fettet: , &
Magnifie um , & potentem Maichonem digmfjimum , &c. vniuerfamq. irpem faam Magnifieam ,quam non fol um ipfa III. m Dominant) confirmare intendit ,
fed dietim per maxime augere, quamobremfpcQ:& Gener: vir: D.Vaulas Halarefto
pro pred: Ex. Dom. Venet: DalmatUTruifor nomine ipfius incliti Domini/
ad infrascriptas compofitiones Mag: , & potente Domino Tetro Bano ip
fius M. D. Matcbonij fratre carifjimo deuenit. E primo nom: q.fupra ipft M." D.
Tetro non ex debito, non ex debtti ratione ait qua , fed pro tonferuattonc von* amicittx ,ac augumenti ambar partium , non contemplations u* Mag: '* prsfael*
affetlionis caufa anvuere fiatuendo promit tit , & obferuari facer affirmt , quod in
poflerum die date prefentium in aliqua terra Dalmati* optdo vet villa Dominio ,
&poteflate 1//.. Dominiipoftta non acccptabit$r aliquis Flathus, feu Morlacbus ,
qui in aliquo locorum prediCl: Incliti Doming habitare rellet,fed expelletur, & manibusfu* Mag:'" refittuctur hoc tempore ipfius M." D.Matchonis,& M." Terri anteditti M."sfratrumfuorum in domo Banatus exientium perdurante. Tromitts
ipfe M."1 D.Tctrus Banus in futurum moleflias damna,(eu rubariasfubditis pred-.lni liti Dominij Ven:tam Datmatinis,qu qui Morlacchi in territorijspredJncliri Dom:
ante vltimam tregua confetiam cum Ser:m> D.D.lmperatore Sigis. Egrs in 1457 die
29 Iulij habitation?feeient in omnibus alijs in territorio . 111: Dominabttantib m dar i non facer , permitiere modo aliquo fub obligatione refelionis omnium
damnoruvt;verum ft aliquis yalasiais.vel alius furtiue aliquidfttper territoriosfttp:
Dominij acciperet pofftnt lietloraiJhxUfi in ptatefu deuenerit contra illi, vel tilos
delinquentes procedere,& iuris debitum minirare, & ft in ptate . Bant deueniret tlle,vel Uli qui damna mtuUent ipfo D.Banorequifito, vel officialibus fuis teneatnr iuitiam contra tot miniflrre, er. de bonis,fuis damna illa rcficere,& ( conuerfo
ft aliquis fubdttus preltbati 111: Domn locispref: M.*> D.Bant faceret obaria aliquam,licet ipft M.r D.Bano coritra tilos proceder , & requiftto aliquo Redore Dalmatix tilis malefatloribus tn poteflatcfua exiflentibus teneatur contra ipfos miniftr.ire,& de bonis futs damna reficere . Jtcmquoniam tempore annus pref: M." Tew.
pturtma dna,& robarix fubditis,& habttatoribus tn terns,et locts p.'' Ill: > Dor:; fen: p offitialet,&fubditos tpfius M.^D.BaHi data fuerunt promut i: ex "une pro
obferuattone bons amicuta,- & mutunyUimtam ditlus D Otnus ad pumam die*
mer..

Dt Trau.

417

: 1 proxime futuri conituie, & deputaffe tres (nos mobiles, quifini, & effe
debeant, cunt tribus nobilibus Daim atmis originaras,feu alijs Italien in locis,& territorijsprafincliti Dominif exifltibus,& iuxta cognitioncm,& terminations mato*
ris partis ipforum fex nobiltum reflittti facer leneatur ipfe M. tu, Banus omnia illa
damna cognita vt fupra officiatesfuos, yel alios, qui ipfa impediment in annum pfonis
de quibusftipra,& fi quis offitialis,vcl alius ubditus[ M."* qui p pred:nobiles gnofeerctur derobaffe , tunc non effet in ptate & dominio ipfius M. D. Ban i contra
ipfum nobilem eUigendum proceder poffint ft quo tempore in dominio , vel territorio
prefi[M." D.Banideueniret teneaiur,& debeat ipfe D. anus iuxta determinationem
ipforum nobilium, vel maioris partis iporum ad fatisfailionem damorum ilium , vel
illos ajlringere,(cu aflringi facer realiter,& ffonaliter. Verum teneantur ipfi nobile:
elligendi additlum teium effe Simontacum diflritlus ,& ibi / is, dies cotinuos
fequentesflare,& plus & minus fient eis videbitur fore oportunum,& audire omnes
~ccnquerentes,& definirftcut eis videbit fecundum Deum,et iuflttia, ac iuxti forma
conuentionum trcnuu conuenire . Item prediil& partes viciffimpromiferunt quod in
futurum ft aliqfisfulditus partium cuiufnis condttionis exiflatJe obliga bit quacumq;
caufa per publiiinflimfubdito alterius partis ,feu perfententias confeas recipere
deberet;iUe talispbligatnt,vel fententiatus in terns cuiusJubditus habere deberet re
tiere poffit ta in pcrjon.quam in hauere vfq; ad integramfatisfailionem , nee aliter,
retinen poffit qutsq;exccptis tarnen malefactortbus.& in premtfjis capitults commetur.lilt vero,qui habere deberent,& baberent carta, feu mjtium.yeneatur ire ad
iudiciu, vbiperfona debitorts rcperitHr,fcilicet ad iuditium partis cuius eet.ltequia
propter molendina pofitafuperjiMNl Salon* mult* differttx occurerunt, ordinetur
de lo'.untate partium , quod modo in antea fi quis moleniinarius , vel aliqfis alius
aliqualiter templare prafumet illos, qui triticum ad molendiuum ferunt, velcum
blanditijs, vel minis taliter quod adpiolendinum, qu.dfibi videbitur, & placebit ire
non audeent , Ule talis, qui contrafaceret alten molendmario foluere macinaturatn
totius ipfius tritici i vel altt rius bladt ,fic molendino fuo deuiati , ac totidem pro
pena , que perueniat molendinario cmideniatnm fuerit . Igitur luitum fit, & effe
debeat cuilibet poffendi acceder libere ,& fine aliqua contradiSione cuicunqu^
Molendinoindiferenter ,& teneatnr D. Comes Spalati de taltbus Ulis deCliffa tuflitiam miniflrare ,& Cajlellani de Cliffa Ulis de Spaleto bonafide . Item quia in tert itor10 ipfius M." D. Bant, tarn in dflrtfuifa , quam alibi funt aliquipedagu, quibus contra fit igitur teneantur , & dtbeant Heileres Dalmatian fi peraliquem tpfis
de pedagijs temporibus priorum Banorumconfuetis contra failum erit , ji itle talis
contrafaciens eritin ptate aliquornm Reilorum Dalmatix facer fatisfailionem
de pedagio fuo non poffint attendere altqui fubditi, vel offitiales ipfius M.'1 D. ni impedir quandocumijue , feu facer nouitatem in terris prxf,Ill:mi Domina alicuiquicontrafeciffetpcdagifs fuis . Et omnia fupraferipta obferuare , & obferuari facer fideliter, & bona fide promifit fepenominatus M.> D. fsaaus Varus
p.' D.Vaulo falarcfo Troutfori Dalmatt* p." llL Domina . vfqttc al be
neplcito Ser. m, Dominn, ^lberti Hung: Regis Domini fui naturalis, (
Saers ftmiliter quodipfe D.Vaulus n.9 5. fidelittr obferuare ipfi M." Do
mino promifit . in quorum fidem firmiffimam, & euidentiam ampliurcm Sigilta,
& gtoriofiimi Euangelilt S.Marci ,& ipfius M,'1 D. Bam Tern inferns po
nt inffemnt.
Dilum 1($4 die . men Mtj i&l

45 8

Delle Memorie

E perche Sigifmondo era morto il medefm'anno , che fu feco conclua hu

fopramencouata tregua vi tima; perci per qualche dilturbo,che far nato tra
li confinant i il Bao Matko haur voluto rinouar la fopradefcritta tregua in
Dalmatia viuentc all'hora il Re , & Imp. Alberto; nella quale fi deue nauer
continouato anco fott'il Re Ladislauo Polacco ; poiche elso Rgnante fu dal
Senato ordinato li 10. Aprile 1441 al Conte di Tra , che permettefse libero
tranfto per Tra fenza datio Pietro de Taloniz perche non yoleua fi faceffc porto in Almifsa , Salona , Scardona , e li 1 6 Agofto fu replicata l'efsecutione delio ftefs'ordine ; dalli quali replican ordini fi vede la premura , c'haueua il Senato, che nelli porti 'Ongaria in Dalmatia frapofti tra le fue Citt
non s'intuifse nauigatione per fchifar i dihirbi, ch'altre volte eran fuccefli;
e per qualche differenza del tranfito libero con nuoui ordini commefso li 25
Giugno 1442, che fofsero ofseruate le promefse fttedal Proueditor Valarefo al Conte Matcho , e l'ratel Ii circa li datij , e si fi far nt innato viuer
bene con vincendeuol cornfpondenza . Hauendo il medefim'anno il Conte
Pietro Bao fopradetto reftituito alia Chiefa di Spalato le decime,chc,doppo
che Spalato venne in poter de Venetiani non erano fta te pgate dalli Croati
fudditi del Re d'Ongaria ; come nella feguente dichiaratione , che ne regiftri
dell' Arciucfcouato fi troua apparifee .
Tfos Tetrut de Taloui^Cethma Cliffia comes Regnorum Dalmatia, & Croatia
Ban us &c. memoria commendamus tenore prafeutiumftgnificantes, q tubus exped t
vniuerfis, quod nos tam confidet-antes afflitlionem quam populi Chrifliani deuotioni
Sacri Regni Hung. Corona perfeuiffimosTaganos aliofq; dttla Sacra Corona inimicos iufo Dei iuditio affliguntur per manus feculatium perfonarum minus iue
vfurpantur, quametiam pijsfupplicat. R.mt inxpo pat. & D. Iacobini Baduartj
bArcbupi Ecclia Metropol. Spalat. attentis. volentes etiamfupraditlam Eccliam &
eius miniflros in omnibus melius adiuuare, &fubleuare, quam deprimere , vel dam
nificare, vt tenemur iuxta morem bonorum Chriflianorum decreuimus, & noftrorum
habito maturo confilio deliberauimus , vt vniuerfas decimas , aliaq; iura ecclefiaflica,qua multis retroaftis temporibus per non nulles Reges Sacri Regni Hung. Coro
na, & Banos d.Regni Cro. propter quandam differentam inter Sairam Coronam, &
Regnum Dalmatia exorlam pro ditto ^Arcbiepatu Spalat. fuerunt alltenata ,& ad
fubftentationem caflrorum Sacre Corone infuprafcripto Regno Cro.babitarum comittata . Tum propter pref. ffiittionem populi Chrifliani,ne forte Deus omnipotens los fua mifericordia relitfuper nos dirigere > & videns nos legem fuam adimplentes
iuxta ditlum fuum Euangelicum . Reddite qua funt Cefaris Cefari, & quafunt Dei
Deo, nos manibusfeuimor Taganor.alioriqifacre corone inimicorum fuo benigno
auxilio dignaretur liberare. Tum etiam volentes pijs fupplicationibus d.D.^ircbiepi
annuere fuptas decimas aliaq; iura Ecclefiaica , qua vt fuprapro fuftcntatione Ca
flrorum Sac. or. in Regno Croatia habitorum exigebantur ad praf. Feel am S. Duy~
mi Spalaten de iure fpeclantia , & in Comitatibus noris Cethma vid. & Cliffa exiflentia remittendas, & pref.Ecclia affignandas,imo'jtmittimus , & reflignamus prefentium per vigorem : Quapropter Vntucrfist& fingulis Caflellanis,& . Cafl.alijfq;
quibujuis offic.alibus, & comiff.noilris in d. Comit. Cethma, & Clijfia exiftentibuf
firmiter precipiendo mandamus quatenus ditlas decimas,& alia iura Ecclica adpref.
Eccliam Spalat. de iure fpetlantia d modo in pofterum non exigatis , exigert fitis
*ufi modo aliquali ftcut noflram'jratiam cupttit obtinere* Ad cuius ret propter maiorcm

DiTra.

459

rem memoria mitatemq; perptuant bas noflras literas Triuilegialesfigillo noflro

pendenti iufimus roboran . Dat. in Caflro noftro Cliffui in die Sacrat, Corporis xpi de
anno D#/ i44i
Dalle fopradettc memorie vengono confermate molte delle cok narrato
dalli fop."hiftorici edi piuch'd padre delli fratelli Luccari foffe anch'egli
Bano ; m non fi pu diftinguere , le quefti padre , e figlioli tutti in vn tempo
vfaflero titolo di Bani , ouero chVno fuccedeiTe all'altro per abfenza , mor
te, in ogni maniera pero, che ci feguifle , confia, che quefti haueffero gran.
potenza nella corte Regia,- poiche conferuarono ilBanato nella famiglia_,
per tanto tempo, come fecero gi Ii Brebiriefi ; ad imitatione de quali, vede, che s'intendeflero bene con Venetiani, il che haranno fatto non folo per vtile, che cauauano del vincedeuol comercio ; m anco perche eflendo molto
accrefciute le forze de Venetiani, e quelle d'Ongaria indebolite, cosi per lo
difcordie deBaroni, come per ladiftruttioae , ch'hebbejSigifmondo per le
turbolenze di Boemia , Boina , e molto pi per il timor dele forze de Turchi, che s'accrebbe fetnpre pi fott' Alberto, e li due Ladislaui, e qnefta deue
eiTcr ftata la caufa, che non eflendofi potuto conuenire in vita di Sigif.di pace
con Venetiani fi fiano ndate rinouando le trege , come viene nella prima_,
accennato, e doppo la fua morte li fuoi fuccefsori furononeceffitati di con
tinuarla per riceuer gl'aiuti,che li Venetiani di tempo in tempo li preftarono
contro Turchi ; il che cagion buona corrifpondenza nelli confini in Dalmatia; ebenche dalle fopradefcritte memorie non fi pu determinare il tempo
quando il fupradetto Conte Gio:di Cetina moriffe ; tuttauia pu congietturarfi , che elsendo la prima tregua ftata fcritta in Clifsa , nella quale no.
m inandofi efso Conte Gio: , ma li Caftellani fofse egli di gi mono, e fc non
prima, al pi al tempo dlia fconda fofce ftata data la Contea di Chlifsa , e
Cetina al Bano Pietro , col quale , e fuoi fratelli fi continou la buona corrif
pondenza anco fotto Ladislauo fecondo figlio poftiuno d'Alberto; poiche il
Senato li 7 Gennaro 1445 concefse licenza a Nicol Andreis nobile Traurino
d'ndar feruir il medefimo Pietro Bano, il quale trouandofi in anguftie haueua ripofte tutte le fue fperanze nella protettione de Venetiani, corne afserifcono i Sibenzani,che con tal occafione inftarono,che li patti fatti col Proueditor Valareffo contplatione de Matcone fuo fratello non militaifero in
Sibenico, come pregiudiciali alli loro Priuilejnj.-rmflime non offeruando egli
quelli, che rifultauano in fuo incomodo, difuantag^io ; m la prudenza del
Senato rifpofe,che fofle fcrittoal Bano,che offeruafseTi patti, e fe non vorr
prouederebbe come viene efprefso nelle Ducali dell'vltimo d'Ottobre 1450 ,
e li Scardonefirinouarono la tregua fopradefcritta con Sibenzani li 13 Mar
zo 1454, che fii' continuata fotto Ii Re Mattia, efuoi fuccefsori; poichcli
Turcni doppo l'occupatione della Bofina fcorreuano per la Croatia, e depre
dando e rouinando minacciauano anco la Dalmatia ; ondel Senato mando
del 1463 vn ordine generale , che le genti inutili delli territori j fi riducefl'ero
ncll'ifole, e gl'atti all'armi doueTero fermarfi nelle Citt per loro diffefa, & in
particolare i Tra, che fi doucfl'e efcauar cleremente la fofsa, & all'hora Pa
pa Pi 1 1. efpedi alcune galere, & barche rmate per cuftodia della Dalmatia
alcuni balcltrieri, & 300. fchioppettieri , che fbfsero compartid nelliprefidy
delle cict della Prouincia, come efprime nelle DucadiMaggtO/ cGiugno

Delle Mcmorte
1463 , che nell'Archiuio di Sibenico fi conferuano, md auanzandof li Turchi
oni giorno pi del 1500 depredarono literritori) dlie Citt maritime , &
abbrugiarono le cafe d contadini , ch'erano fparfeper JaCampagna, e ft
come airhora dalla pietd del Senato furono fouuenuti di biade li contadini
rifugeiti nelle Citt , & Ifolc, cosi per l'abbandono dela Campara di Trau
fu fabricate Znoilo per ricouero di quelli , ch'habitauano oltre li monti , u
per gl'altri fabricata la torre, e recinto di Bofljglina, e fimilmente ferrate di
nuouo le ville al lito del marc, c'hora vengono oette riuiere de' Caftelli : m
auanzandofi li Turchi fempre pi, prefero Knino, e Scardona del 1522., &
abbrugiarono il Borgo di Chufla, la qule finalmente prefero -del 1537. in
fierne con Nadino , &~Vrana Caftelli del territorio di Zara: perci fu dmoli,
to Znoilo acciche capitaodo in mano de' Turchi non feruifle loro per rico
uero per far ftorrerie nel territorio di Trau , &all'horali contadini fuggiti
daVraza, Vinifchia, & altri Juochi circonuicini fermarono le loro habita
tion! neH'Ifole,e tii popolato lo fcoglio di Zirona come pur quelli, c'habitauano per il campo grande per il pi fi riduffero nell'Ifola Ba , & accrebbero
l'habitationi de Slatine , Zcdno, & Ocruch , e da quel tempo in poi li mon ca
nari dell'Alpi, che fono trd la Boina, e Dalmatia, detti communemenre Morlacchi , Vlafircon l'occafione di condurre li loro animali d'inuerno alli pafcoli, che fono^attorno quelle valu per fchifar il freddo dlie loro monta
gne, cominciaroiH coltiuareefle valli, ripondendoalli patroni di ele il
Fefto de" frutti con altre honoranze , e tuttauia in tempo di pace continiiano
di farlo .
Pofteriormente del 1 571. prefero li Turchi Sajona, e SaTo nel territorio di
Spalato , Dazlina , e Rachitniz m quello di Sibenico , e Zemonico in qullo
di Zara; onde reftarono quede tre Citt molto anguftiate di territotio , fino
che nellaprelcnte guerra furono le medeime con altri luochi riprefe , e dirutte, eprefa, efortifcataChliarepirarono lidoi territorij-di Spala
to, e Trau.
....

Dele mura, e Strade dlie Citt , e dlit Porti

contigui. Caf' 6.
DOuendo trattar delle mura della Citt necefario fapere quello,che nel de Regno Dal. & Cro. Hato detto al primo cap.del lib f. cio,
che vniierfalmente le Cittd della riuiera di Dalmatia nel tempo , che furono
fotto'l dominio de Venetian! erano dalla parte del mre einte di deboli mu
ra, e per il pi formate di cafe , e torri de priuati ; e fe btne iui fu fcritto, che
Zara , e Ragufi erano meglio munite dell'altre , nondimeno in tutte dae ver ib la parte del Porto, per commodit del traffico martimo, v'crano dellc_>
cafe de priuati ,'che con fineftre almeno fe non con le porte , riufciuano alia
ripa del Porto , e benche i i veftigij di tali cafe > con le mura tante volte rip.ouatc, &accrefciute, fi fono per il pi perfi nell'altre Cittd, tiittama. in Sibc
nico ancora rimangouo alcuni pezzi di mura deboli , baflc, che -^;: :-.ii
vnirfi con le cafe priuate , S d Ragufi nello Statuto i troi-.ano
'
ti leggi .
L'l;

Di Trd.

46 t

Lib: primo Refor: to

Qjtod omnei porte exceptis 4 Ciuitatis claudantur, & foramina erfus
mare
In maiori Confilio '-D. natiu: 1358 die vltimo fcbruary , in quo con
filio interfuerunt eonfiliarij 116 captum , & firmatum fuit per 103.
Qood claudantur omncs partes , & foramina verfus mare , & non remanant apertenifi quatuor vid' Torta S. Lues Torta aria , Torta de Tile, &
Torta aLignis.
Rcf: S t . Quod claudantur porte , & fenefire Ciuitatis parte, maris exce
pta ia
Eodem anno die 7 oftubris . Inmaiori confilio in quo interfuerunt 6j captum
fuit , & fii maturn per de claudendo portas , qua funt intusadmarinam excepta porta $ qua eft apud campanas, qua debeat claudi omni node cum
claui,quam clauim teuere debeant apitaneimenfis , qui apertant ,& claudant fi
ent neceffe fuerit, enntibus, & redeuntibus , & claudereciuitatem circa ripas,
& feneras , qu funt ad domos tantum inferiu s, quia poni poffunt [cale aut facer
mferariadexpenj'as patronorum,& facer aptariapud domum Ser Tetride Ragnina , Andre* de Tetragna aut alij , qui funt circa portum ad expenfas cois, prout
videbttur Dm s Rcoribus , & paruo Confilio .
Dalle quali non folo deduce , che Ragu , ch'era fta ta in poter de Vene*,
tiani pt di cent'anni in lunga pace haueua accrefeiuto il circuito della Citt, ch'era crrato con cafe de' priuati ; m dalla data della prima , che il
Conte } e prefidio Venetiano fofse digivcito nclfine dello tefsomefe_*
all 18 del quale s'era fti'pulata la pace col R in Zara , & alli 25 del medefimo
in Venetia : onde quello deue cier ato il primo ordine del con figlio di Ragufi ridotto al maggior fuo numero , che fofle fatto fotto'l dominio Ongaro
>er afficurarfi dalla parte del mare.che f replicato pii particolare l'ottobre
uequente , e quello confia di Ragufi lo ueo dcue prefupporfi dell'altre
Citt , & in parte fi comprobar di Tra ; le cui mura dalla ftruttura loro
i chceme , che non poiTono efser l'antiche ; ma chi bene le confiderar
parte parte , conocerd, che fono ftate fabricate , e retaurate in diuerfi tempi del 1100) in gil e fe bene di quel ta congiettura non pu produr
altro rincontro , che quel , che dalla vita di S. Giouanni (lato di gi dedotto ; tuttauia fi trouano ancora alcuni pochi veftigij del recinto antico ,
dalli quali fi puo conofeere. che il circuito de lie mura dalla parte di me
zo giorno erapiii dentro nella Citt ; di minor altezza per del prefente , come manifeftamente fi vede in quel poco di muro attaccato all'angolo della facciata orientale verfo Greco dclla torre delle mariache
di San Nicol , che ( fe bene per poco fpatio) s'cftcndc verfo Tramonta
na : vedendouifi ancora i merli con li niodiglioni volti verlo Leuantc,
dalli quali fi conofee , ch'era muro della Citt , eche quelIap3rterilpondefse dalla parte di fuori verfo il porto, & infierne, ch'era pipttafsodi-l
muro prefente , e dal veftigio , che vi fi vede della fuoltatura , che torean.
verfo tenante doueua efeluder fuori il terrapleno , fopra'l quale hora /1 vede
fabricata laChiefadiSan Niolo; fimil vertigio de mcrli con feritorc fi ve
de fopra la porta del cortile del Vclcouato, che neirifteifa maniera pu congietturarfi feruilie per muro della Citt cendo della tcf$V.ltezza del prsder-

\Defle
to pezzetto di muro,ch' appreflb la predetta torre di S.Nicolrilche viene
certificar/i dall'inftrumentp celbrate tra Stefano Vefcouo di Lefina patrone
d'dTa torre, e Nicol di Giacomo Sindico del commune de 31 ,
nel quale efo Vefcouo s'obliga
infra fpjcium duorum annorum prox:fut. turrim ipfius D Stephani Epifcopi pofitam iuxta Ecclefiam S.^colai monialium extra muros Ciuifatis, & properipam
marist & altos fines reficere , & edificare facer , & cagroltudine. murorum , &
altifudine ficuti eft furris Epifcopatus Trag.

Prometiendo il Sindico d'impreftarli 300 diicati d'oro; md non eflendofi

effettuata la fabrica ncl tempo ftabilito , fii fattonnouo accordo del tenor
fcguente .
1 380 die 19 Drills . Cum hocfit quod coi Trag. , & nominct & vice ipfius cots
ven. fat, D.Stepb. Faren. & Brachten. , ex caufa mutuifolutfuerunt cert* fecnin.li um quantitates , afcendentes ad fummam due. in auro 1 80, vel circa pro refarattone turris ipfius D. Epi pofit* prope ripam maris iuxta viam & muros cois, &
inxta plan cam ipfius D. Epi & alias fines ', poflea vero propter multa incomoda , &
difpenia multiplicia e idem occurrentia propter imminentem guerram babitam inter
i>.7^j Regem , & Pnelos circa reparation! ipfius furris pro ut futt trat intentionis >
idem D.Steph. minime vacate t & attenderepotuiet. T^une autem ipfe D.Stepb.
Eps parte ab vna, & nob. vir Ser Tacla ^^olini, tamquam Sindicus, & proc. cois
Tr. ad bocfpaliter confiitutus , prout de inslrumento confat diei 1 8 inflantis parte ex
altera volentes huiufmodi negotio remedium adbibere pro bono vtriusq;partis , ad
infrfcriptam tranfaftionem ipff partes [fonte inuicem dcueneruat vid. Quod
ipfe D Steph.Ep.perfe &c. dedit}&c.tam locum ipfum turris,& lapides fabricates in
ipfa turri , quant etiam lapides omnes , qui reperientur fuijjie , & effcippus turrit
vbicunq; locorum , & oa & fingula iura , & a8. &c. iiddito , & exprefsefpecificato departium volntate , quod Tr. neq; fingulares ( nullr m ius babere po/fint in plancha ta iuxta diftam turrim, neq; in curia, & Domibns ipfius D
St.Ep'fup.11 fins prope ipfam turrim nifitantum tempore neceffitatis propter gucrram , vel cuflodiamfaciendam , quo cafu liceattantum , & ticitumfit coi , & Regimini Trag, de die > & de noue getttem destinare , & cuflodes pro defenfione , & cuflodia Ciuitatis percuriam ipfius D.St.Epi totiens,quoties necearium ejjet,& oportunum; hoc infuper addito , & fpecificato vid. quod Trag, nullo modo &c. pojt
facer, feu fieri fatere feneftram aliquam farte interiori ipfius turris , que refpiciat
ipfam plancam , vel fupra flaneara , nift fcneflras faruas tantum pro argatis &
aliud non &c.

E perche quelle , ch'era ftato reftaurato dal Vefcouo non deue effet ftato
fattonella maniera, che ricercaua il bifogno , nelli fopradetti ordini de 1 3
Lugl io 1 3 8 1 . f rifoluto . rhe la Torre > che f del fefcouo dt Lefina , - & hora del
tumune fiadeflruttafinoli fondamenti, & di nuouo fabrcala tant'alta quanto r
cete il bifogno .
Et all'hora far ftata rifabricata nella forma c'hoggidi fi vede .
Da queftc memorie dunque f deduce ; Prima , che quefta torre era de* priuati, con che fi viene comprobare quello ato di opra fcritto al cap. vit.

del

Di .

463

del Libro 3. che nel riftoramento dlia Citt li priuati habbino fatto
torn hel circuito deile mura, e quefta credibile, che fa ftata fatta dalla caa
Ciga , o Celia , gi che le cafe , e cortile contiguo ad effa torre fono hpggir'i
della fteta famjglia , che (per diffcrenza dell'altre , che fi diceuano Lodi , Tauilea , o Cigolina di gi etinte)f dice Celia Dorotea . Secondo,che nel pri
mo inftrumento f dichiara, che la terre era fuori delle mura della Citt vici.
no alia Chiefa di S.Nicolp , con che fi viene verificare la congiettura di fopra fatta, che la Chiefa di S.Nicol infierne con la torre vecchia vicina doueuano effer fuori delle mura.e che poi per quello viene nel fecondo inftrumen.
to , & ordine fuTequente efpreflo, ' torre vecchia ( che doueua effer di mi
nor circuito ) ingrofata , come nel primo inftrumento vien lipalato folio
fatta , che collmgroTamento vemfead vnirfi alie mura vecche, come nel
veftigio fopra defcritto fi vede , e fuequ ntemente , quando fu fabricate il
muro, c'hosgi f vede, che acendo angolo in fuori trd la torre Vitturi , c_
quefta di S.Nicot , venne comprender/! la Chiefa, e monafterio , porto
di quello dentro la Cited .
Vn'altra fimil torre dcue effer ftata quela parte della mia cafa da Leante,
che rifponde nel corcile , coperta con Jalre di pietra; deiche m'accorfi quan
do del 1645. volli accomodar la (lanza fuperiore per iludi ; e rompendo il
muro per far riufcir la porta nclla Sala , e far la lumaca per poter andar al coperto nelle ftanze inferiori , nel Jo fcauar il muro, trouai doi pitre da tuttc le
faccie riquadrate d'vn piede per facciata immerfe in mezzo'l muro j onde reftai marauigliato , che non foflero late pole nelle facciate, e credei poteflo
fser ci prouenuto per non intcrromper l'ordine dlie pitre minori riqua
drate, che fi vedono regolatamente pofte in ambe le facciate d'efso muro ;
rn hauendone trouato dell'altre grandi non riquadrate pole nel mezzo del
muro nellalefsa maniera, & ofseruato ch'efso muro da Leuante , mezzo
giorno , e Ponente per non molto fpatio erapii grofso del refto , e del folito
wrfi nelle cafe priuate , cominciai opettar , che quela parte della predetta cafa volta verfo mezzp giorno potese efser ftata vna delle torri , doppo la
defolatione della Citt ri fatta da priuatij come di fopra ftato accennato , e
che nel fabricarla fiano late pofte quella forte di pitre , che veniuano ma
no, e fi cauauano dalle rouine delle mura vecrhie , e con quefto preftippofto
riguardando li fondamenti, ofseruai>che da Ponente ancora vi fi vedono duc
come fcalini , che deuono efser ftati fatti per aflrurarii dall'onde del . ,
ch'in quel tempo doueua arritiarci , come put hoggi pril canal? v'arriua_
l'efcreicenza , e di quefte congietture ne trouai rmconcro ncll'ei^reffiancj
fatta in vn litigio del 1402 qnandoDmine, o Domenico Lucio mioafcendente voleua fabricare quela parte di cala da mezzo riorno , che pofl -nr
mente Girolamo fuo pronipote , e mi Atauo alz , & appoggio a! muro
della Citt, facendo lo fporto del tetto fuori delle mura come f vde ; m fo
li ppponeua Giouanni ae Doimo Cannico patronc della cafa, che hora de
I.juunichi , fituata tr la predetta cafa vecchia da Tramontana , muro della_
Citt da mezzo giorno , da Ponente il cortile , ch'era ail hora , & haueua_.
Je melre , che ripondeuano fopra 1 medefimo cortile (ch'hoggidi fono an
cora in parte in efscre ) e perche nel/nedefimo fito Hel cortile fivedeuaiioi
fondamenti vecchi d'vna cafa, che prima v'era ftata i percio intendua il Lu
cio alzar la cafa di nuouo fopralimedeimi fondamenti > lafciar canco fpa

464

Delle Memorie

tio, quanro baftafse per fcolatura dell'acqua de' tetti per farla vfcir alla ripa
del Porto, con che veniua a lear il lume alie fneftre del predetto Cannico,
e tr le mol te ragioni prodotte dal Lucio in fcrittura vna era
Qu\adomus,qit* fuitinditfaCiiria fuit antcqitam CiHitas effet murata, quoi
fatet ex eo , quia duttatis adberet Curitfiue domui, (\HA fait .

Dalle quali fi deduce , ch'il muro de/la Citt , c'hora fi vede quando fu fa
brica to Tara ato accoftato alla cafa , che prima v'era , e l'haur inclufo nel
circuito della Cittd, che prima doueua efser fnori; in maniera , che'l circuito
delle mura vecchie doueua pafsare per il fito del mi cortile d-hoggi, & attaccarfi da Leiiante alia fop. cafa vecchia, che doueua feruir per torre, o
da Ponente con l'altra torre , ch'ancohoggi ferue per torre; e benchc in_,
qucilo litigio non fu efprcfso , che la cafa Liuunich fia /lata fabricara doppo
le mura della Citt ; fara Hato ci tralafciato d'efprimerfi , come fogliono le
cofe euidenti : hoggidi fcorgendo , ch'efsa cafa e itata accoftata alie mura_r
della Citt, & alia p." mia cafa vecchia , e nella ftesa maniera far Itata rifabricata la caa Celia Dorotea con apjopggiarla alie medefme mura noue, co
me f vede: conferuando ancora li veligij del cortile , e vicinanza della predella torre di S.Nicol efprefi nelli fop.ti inftrumenti .
Le mura dunque, c'hoggi fi vedono traie predette torri Vitturi S.Nicol ,
e mia fi difcerne , che fiano ate fabrcate doppo le predetti torri di S.Nico
l, e mia; cio tra'l 1 380 , e 1400 alie qualifono fojamente accoftate , e non_i
incaftrate, come olito di fare quando le fabriche fi fanno nelmedefimo
tempo : m quello pi offeruabile , fporgendo ftiori con li angoli , che formano,non vengono ad vnirfi alie fopradette torri negl'angoli delle facciato
interiori , come in quella del Vefcouato, S.Giouanni, e Vitturi (laquale trouandofi memoria , che fia lata del Commune deue efler ftata fabricata infie
rne con eflb muro) ; m nel mezzp delle facciate in qtiella di S-Nicolo , nella
mia quafi al pari dlia facciata di fuori da Leuante ; ilche deue efler ato fatto per includerui la Chiefa di S.Nicolo, e le cafe , ch'erano fuori delle mura_i
vecchietra le predette torri di S.Nicol, e mia; tra le quali lara lata la fopranominata nel litigio; ne voglio tralafciar d'auuertire , ch'anco la mia torrc(che dalla lruttnra fi conofce , che fia pii antica di quella di S.Nicolo, e_>
forfi del medefimo tempo di quella del Vefcouato) era de priuati, come confta dalla diuifione fatta tra Pietro, e Nicolo figlioli di Zoro li 16 Luglio 1400
nella qtiale viene efpreflo .
In vna parte pofueruntturrimcum paratinea tue muragita pofitainTrag.inxta fer Dmine Luxe pro vxore, ex parte Boree iuxta curium lure Bofani
Marangni ex parte Sirochi luxta cois mart ex parte auflri , iuxta domum diftorum bonorum ex parte ponentis , quxperuenit Tetro . In alia parte pofiierunt donii- m vnam cnm paruacoquina verjus Sirocbum cura medietae calrum plancha ,
& i urijtpofitin Trag: vix: Ser Dmine Luxe ex parte iuxta parat'.Ser'mcoleta bt ex parte ponentis iuxtamurum cois mediante planea ex parte ^aflii,
U" iuxtap-trat: cum i/Jitragl: qujtveait a partera d.Tetro ex parte Sirochi , (
peruenit Tricle i

Li

DiTrri.

46;

Liqualiconlni(9nodipocovariatihpggi,comefpuorincontrare ,
queda torre pu cfTer la medcfima, che viene nominara in legge del frag
mento dello latuto antlco , ( che f regiflrard nel capo dlie Reformation! }
ofle di Gregorio di Salinguerra , appreflo la qule K ordina, che f doueflero
vender le carni morticinc dalla parte di Ponente, 8c cffendoche Sainguerra_j
fu fglio di Drufmiro Vitturi , tra li beni delquale di fopra al cap.vltimo del
terzo libro fu detto, che haue
turrimcum coquina > & fuis pertinentijs pofitam iitxta portam Ciuitat , que
da, puefler ladefla, cos per la vicinanza della porta della Citt , come_
per la cucina , che viene anco nominata nella parte del fopradetto Nicolo di
Zoro, che pur hoggidi in eifere tra la medefma torre , e la cafa del Signor
Cindri, e quefta medefma torre ritorno in cafa Vitturi , e poi con Andriola
figlia di lacomello Vitturi in cafa Portia da Sibenico , dalla quale la compr
Girolamo mi Attaua del 1489.
La parte dunque da Leuante della fop.1 ma cafa deue el'er datavna di
quelle torri fatte da priuati nella retaurat ione della Citt , redata inclufa_>
dentro le mura noue,fatte auanti'l 1400 , e fu pofleduta ne' tempi fufequenti
dalla famiglia Ciga , eportatain dote da Margarita Moglie diDomenico
Cafotti, ene reftata vedoua la diede in permuta Girolamo mi Ano li 6
Octobre 1558, & hebbe in cambio vn'altra, ch'il medefmo haueua cmprate
li 3 Marzo precedente dal Sig.Simon Mazzarello , che rifponde in parte nel
campo di S.Spirito , & hoggi goduta dalli di le difcendenti Cafotti , e la_*
predctta torre, o cafa veccnia fii aggiunta alia ma cafa , ch'in parte era di
Giacobina Palmota,che la port in dote al fopradetto Omine , Domenico
mi afcendente , & in parte egli hebbe in permuta da Giorgio de Bofan Marangon, che il luoco , ch'all'hora era cortile , qnando nacque il fopradetto
litigio, e l diceua cortile de Sabach , e dalle dpolt ioni de teftimonij all'hora efaminati apparendo, che ftaTe fempre aperto , perci il Cannico pretendeua folie di ragion pablica, e nonpriuata; ma apparendo infierne^ >
che il predetto Bofan vi haueua fatta la porta doppo , ene l'hebbe comprato
fu giudicato , che non foTe publico; md del Lucio, che l'haueua acqiiiftato, e
da quedo cortile hd hauuto origine il Prouerbio, ch'anc'hoggi uol diri,
quando qualche cafa, o cortile t fempre aperto s'afomiglia al cortile de-
Sabache o tuoren Kak Sab -chieu Duor , & acciochele fopradette cofe fano
ben intefe ho voluto puntegiare nella pianta della Cittd I i vcdigij delle mura
vecchie; acciche polfi efier riconofciuto da pgn'vno quello ho fcntto , e dar
one ad altri d'ofleruare s'in altri luochi f trouafse alcim rincontr
occafone
rincontro
veftigij dell'antiche mura, e torri , o nclle fcritture alcana mentione per cauarne maggior certezza . Le mura da Leuante , Tramontana , e Ponente non
haueuano torre alcuna, nell'incuruatura , che fi vede da Tramontana appar vn cantnale diftinto per tutta l'altezza del muro, il quale da fegno , che
ilmuro da quella parte andarte pia dentro nella Citt verfo Ponente , o
Garbino, che perci la Citt all'hora fofse da quella parte piu dretta, che^
nonalprefente.
II muro bafsOj efteriore,chc cingcua la Cittd da tre lat cio Leu5te,Tramont.,c Pnete f come dcuc *s jr tato fatto dopo'l muro altoj cos f conofceua,ch'cra dato fabricar- ooppo'l ponte de pietra;pciche eso pote arriua.
na alia porta del muro ;>.ho,e la torrc,che gl'era ananti, feruiua per il corpo
Gg
di

Delle Memorie
di guardia f difccrneua , che fofe fondata fopra H primi dui archi del medcmo ponte, e vi fi vedeuano anco li vcftigij delli fedili di pietra, ch'erano
anticamente nelli lati del ponte inferti nella facciata del muro d'efla torre/ ,
ch'auanti, che fofle taghato eflo ponte, efatto'J ponte leuatore dilegno
( come fi riferir ) doueuano armure fino alia facciata del muro alto dalh la
ti della fu porta , e nella facciata della medefima torre v'era vn 'aima con-.
vn Leone con I anno 1 308, chce ftataripola nella facciata da maeftro del
Baloardo per conferuarne la memoria .
La torre adunque fi puo dir, che fa ftata fatta doppo le mura alte,e ponte
del 1 308 ; m fe in quel tempo foflero ftate fatte le mura bafle.o n, non fi vedeua vetigio alcuno , dal quale fi potefle difcernere : verifimile pero, che-
la predetta torre fofle fatta doppo'l muro bailo, e che feruifle prima per difefa del ponte per fronte, come all'hora s 'vfaua, & anco per flanco delli due_>
fpati;, ch'erano d'atnbi i lati tra le mura alte , e baile ; de quali quello da Po
nente veniua dettp col fuo nome proprio Barbacano , e l'altro da Leuant_
Zudecca, nella piu larga parte della quale, che rifponde fotto la torre di San
Gio: vi fu altre volte la beccaria , cunticamente ftaua fuori del ponte in-,
terraferma, come di fopra ftato detto .
II muro bailo da Ponente veniua terminar doue hora la Chiefa di San.
Rocco; m nella ftruttura dlie cafe del Boro fe ne fono perf atfatto liveftigii. Hebbero le fopradette mura della Citt due porte, pnncipali vna , che
riefciua in terraferma, e l'altra al Porto , com fono anc'hoggi ; quella di ter
raferma era in tefta delponte di pietra , e perci veniua detta porta del pon
te, & auantiji che foff; disftto il medefimo ponte , e la porta trafportata nel
fito,c'hoggifivede,ficonofceua, ch'era nel fuofto antico; ma l'altra del
ponte ( detta anticamente Dominica , & hora grande per efser ftata aggran.
dita al tempo de noftripadri) fu anticamente m bocea della ftrada, che-
dalla porta di terraferma pafsando per vn lato della Piazza conduceua al por
to nel medefimo fito doue hora il campanile , cortile dlie monache di
SanNicol; poiche nelle foprafcritte menorie apparifce, che la Chiefa_
confinaua con la torre , & hora vi frapofta la porta ; perci fi puo congietturare, che la Chiefa vecchia, Se il prtale fiano ftati terrapienati del 1380
al tempo della guerra di Chiozza per far piazza allicarmoiii perdifefa del
porto.e ponte , e che poi guando furono fabricate le mura tra le torri Vituri , e San Nicol , vi fiano ftate lafciate le due feritore , che fi vedono dalli la
ti del tetto della Loggia , e fopra'l terrapleno msdefi rifabricata poiteriormente la Chiefa, e la porta fituata vicino alla predetta torre doue al prfente fi vede .
L'altra porta , che rifponde verfo'l Porto detta dalla vicina Chiefa di San-,
i fi conofce , che e la ftefsa, che ar ftata fatta infierne con le medefme
mura .
Altra porta piu antica di quefte refta ancora nel fuo efsere , che rifpondo
nel Borgo > ouer Citt noua vicino alia Chiefa della Madonna del Carmine ,
di ftruttura a fsaihumile, che, fe bene dentro nel recinto della Citt fenza prrali di legno , tuttauia quando fi mettono le croci all'altre porte , e f
co queda vien tarto il medefimo , che doueua anticamento
per portarui l'immonditie auanti che fi comincial'sero fabricar le-
e fi ar continuato ino , ch'il Borgo fu cinto di mura, come fi pu dedur-

Di Trau.

467

drre da vna delle reformation! fatta de] 1327. fotto'l Reggimento del Con
t Dardi Bembo , che nello ftatuto vecchio fi trouaua ; m ommefsa con_,
molt'altrecopiarfineirvfuale fono ndate in defuetudine,e dimenticanza> nella qule veniua prohibito , che nimio ardifse buttar l'immonditie , o
fcopature nel porto , o vicino alie mura della Cittd, md che fofsero portato
nel capo dd Borgo in mare verfo Ponente , ouero ibpra la pantera fcpra il
letame,ediquifarprouenuto,chedall'anticonpm: .c'hebbe quefto fito,
doue fi buttauano l'immonditie , & infierne li cani mort i , che puzzando pi
delreftodal volgo in lingua Slaua venue denominatoPj^tte; econtutto
che poi accrcfciuto di tempo in tempo con le accennate atterrationi , e fabrichc conftrutteui fi dicelse Borgo , e poi cinto di mura Citt noua ; tuttauia ancora li refta Tantico nome di Tuffcbe . La pi antica memoria, ch'cfso
Borgo cominciafsecingerfidi mura quella, che fi troua ne fragm-nti de-
coniegli di 27 ottobre 1 286 : nella quale s'efprima , che quelli , che firanno
pigliate le caf p.er la fabrica del muro del Borgo gli fiano pgate dal Com
mune , e poi la feguentc .
12^9 die ^ug. Fiatmuruslongusiuxta portara Burgivfque quo tendit pli'
%ata , & fiat aims pron t alter murus Bu i.

M fe quefto muro da fabricarfi foe vicino alia fopradetta Porta , c'hoggifivede, ouero all'altra , che vi dcue efser ftatavicina al fito della Chicfa
di San Rocco , doue hora la porta dell'hofpitale di San Spirito, non fi pu
difcernere : ccrto pero , ch'ogni Cont era obligate di far dieci canne di
muro nel Borgo egli ogn'anno, come appare nella legce 20. del primo lib. de'
Statuti, e di tempo in tempo fi far continuata la fabrica fecondo lapofibilit , Se occafione de fofpetti dell'armate maritime (come di fopra ne' luochiproprij, ftato confiderato ) trouandofi vn'ordine del conglio di 22.
Setiembre 1403 , che fi facci vna torre in Borgo, &vn'altro di 22 Agofto
1 404, che la torre, ch'era di legno in Borgo fi rifacefse di muro, dal cho
fi dcue dire, che l'anno precedente , quando il R Ladislauo ricerc , cht*
fofse fabricate vn Caftello nel Boro , npnvolendo afsentirui i!ConfiglioJ
fatta lega con Sibenzani( come di oprae ftato riferito) fi faccfse all'hora_*
in fretta vna torre di legno, e poi partito di Dalmatia Ladislauo, fi rifa
cefse di muro , e fuilequentemente i troua memoria del fegucnte tenore d'vn'altra torre.
1412 die 1 6 Septem. ^flum Tr. in Sala magna Tal. cois prs- nob.viro Ser. Bine
Gregory exam. D. Marino Radini Cannico Red. Trag. & Marn filio naturalt Ser
Mirfe Mauri teflibus &c.Egrcgij,& prudenti viri DD.T'fquatinu de Reis de Ragufio Comes Tr.^indreas Cigit, T^cotaus Stipe de "cegis , Simen tricle lacobi , &
Itcomellus D.Luce ftfturi ndices Ciuit.eiufdem & nouem nobiles f'uper prouifione
de bono flatu Ciuit.Tr. dputti babentes plenariam librtate per Gener.Conf. Tr. eis
concefj,& attributa prout de ditta librtate patet in quadam Reform. per Gen.conf,
Tr.capta,& obtena eodem mili.1 Ind. & die i^diui men: fept: omaes per fe, &nomiae,& vice cois Tr.ex. vna parte & Iohes,ac "Presbr Thomanus fratres , & filij
Carfle Libar de Burgo Tr.parte ab altera ad infraa pata,& conucntiones fponte de
eorum com. concordia infrnul deuenerunt vid. ipfi lobes , &prtsb. Thomasfres per

Gg a

fe

4$ 8

DelleMemorie

fe &c. dederunt &c.ditlis D.com.Iud. , & nouem nob. vid. D Blafio Andre* Regio
m'tliti, Biue Gregory, Mirfe Mauri, Iojeph %_eri, Donato de Cafottis, Bfalo Duymi ,
Ceorgio Tetri de fegis, Micbaete Tricle Vifturi, & ibidem prs: & noe &c. recip.
vnam domum lignamints cum loco ifforum lois , &presb. Tb.pofitam in Burgo Tr.
iuxta domum Rade Leutich mediante canale, & alios confines, quam domum prefati
nob: DD Com.Iud.&c- acceperuntpro manfione,& habitationem fratrum Tredic.
de Borg. T. cum ipfi vigore ditla refor. intendant domum antique habitat, did. frat.
fred. pro fortifie alione, & mur alione iuit. proicere diruere, T proflerne,qu& domus
ditl. lois, & prasb.Th.fuit per ipfos met ext imita lib:$oo par.quam ratifieauerunt,
tr pro eo quia prtd. &c. tradideruntfuftis vnam domum Tr. fundo vfq; ad Celum,
que domusfuit olimTetri Cimatorisdii Lulcipofit: in Ctuit.Trag. tuxta domum
Clapci Brafoeuich ex parte Boree &c.
Da que rte memorie fi deduce, ch'auantiil 1300 fi cominciafse cinger
di muro ilBorgo, e che all'hora s'andafsc dilatando il fuo fpatio verfo Po
nente gi che fi concedeua altretanto luoco , che fi andaua ateerrando ,
quelii, qualifpigliaua il proprio, e ne' teinpi fufsequenti fi ir andato
ogni giorno piu dilatando ott'il dominio de Venctiani particolarmento
verfo mezzo gionio perla commodit del porto, e frequenza dlia nauigatione che vidoucuaefsere,laquale interrotta fott'il dominio de gl'Ongari fi andato riftringendo , come dall'rltima memoria appar per ridurlo
in fiato di difefa . Finito di cingerfi di mura il Borgo forti nome di Citt
noua , come fi deduce dalli fopraregiftrati ordini del 1417 , e c'hauefle vna_>
torre nell'angolo occidentale verfo Maeftro detta Oprah , & vn'altra nell'altro verfo Garbino detta Maeftra , dlia catena alla bocea del porto, nclla cortina di mezzo giorno , vicina quefta vn'altra pi piccola , & incontro
alla Chiefadi San Domenico la terza, e perche ncili medefimi ordini vengono mentouate anco le torri dlia Citt vecchia , que I la , ch'cra allhora_
dclli heredidi Come daSpalato, ch'eranofigliolidiZorolpranominato,
& hora mia dell'altra quella di Gucha ( forfi e feritto cosi per errore , e de
ne eiTerGiudecca) far la ftefla, chediS.Gio:, dell'Abbatiaj quella del
Vcfcouatopurhoggidcllafteflaragione, Faltrc due vna de commune di
Zuan de Gofpa, l'altra di Sazc deuono efler quelle di S.Nicol,e Vitturi ha
btate all'hora dalli fopranominati , e quelle fono tutte le memorie dello fla
to ncl quale fi trouauano le torri, e mura dlia Citt vecchia, e noua quando
t' battuta la Citt dalle bombarde dell'armata Venetiana del 1420, dallo
qua Ii okre Ii danni fatti nellaChicfa, Palazzo, e cafa del commune in Piazza,
nclle foprarefrite commiffioni ftte dal General Loredano al Conte Detrico
vengonoefpreflequeilc parole .
sic torre rotte fe di
fono le abaffare fin i muri morando el fa^f per
dubio le non fa\ano danno* . . .
E beuche vi manchino alcune parole, ch'interrompono il fe ufo ; con tutto
ci fi conofccjchc le torri crano rotte da' colpi delle uombardi , che volcua
lunero abllate al paro dclle mura ; mi col folito della moderatezza Venetia
na non volcua , che fi vfal'e forza, violcnza aperta ; m che fi pigliaTe prtei to, chcfifaceuaacciochenoncadefferodafe, cfaccfero dauno, in quan
ta

Di Trau.
tomalftatofoffero ridottecfse torri l'infrafcritta memoria lo dichiara di
vna_.

1 42 1 die 1 7 lunij coram pred. D. Com. & Ind. Mareta Stepbani de ladra tinttor
fret. tub. vi. tjicolao Stipe de Tr. reuerentia dixit quod fred. Ser . re
lente, &confentienteDnaMathi^avxore ipfius locauit ad affittum proannis x
ipfi Mareo vnam turrim ipfius Ser T^ic.fttam in Tr. fundo vfq ad \ fient de
locat. conft.inflr. diet ti laa. 1418. pro quaturri omai annoipfe Marinas foluit
ib. 50 /w. > & in ipfa turn nonpotefl habitare fit tota difcoperta , & in maxi'
ma r.itna igitur &c.
Ex aduerfbd.Ser'mc. dixit qderatvcrumquoad.tuniscrat in mxima ruina
. & v1 ruinata, & fi erat runala nonfuerat tins defeus t fed fueratex defeff*
lapidumbombardarumSer.miDominiinri . qui lapides fuerunt proiei in ipfa
turri &c.
Deelaratum qd Marcus poffitfiare , & recedere .
E nel fine d'eflb atto fono regiftrate le due feguenti note .

dieit Ian: 1 41 8 Ser Andreas "Lige lofepb locauit Ser "1 Stipe de Zegis murallas in Trag* iuxta curtinum domus ipfius Ser locle parte /
iuxtaparatineamd,Scr Indre* a parte ponentis & tuxtaviamcoispartib.Bf, & Leuantis .
Eodem die pred. Ser 1. Stipe fnte > & confentiente Da Mathieu eius vxore
locauit pro annis x prox. Marco q. Stephani tinori de ladra dut Trag, ibidem &c.
turrim ipfius Ser Tricotai pro vxore um curtiuo contiguo ditJ* turri fundo vjq;
ad Ctlum intelligendo curthium vfq; ad portas canife domus ipfius Ser Tricotai exclaftae pofit : in Ciu. Tr. iuxta domum Ser. . perte ponentis, & muralias Ser
oindre Zige lofepb parte Bore via cois parte leu. & iuxtamurta cois par
te ^iuftri promitt. &c.
.'
Da quefta memoria appar, che la torre era di Macicha mogliedi Nicole
Ciga, e ch'egli haneua ad affitto anco'l relto dlia cafa , e Cortile contiguo di
Andrea Ciga .- onde chi oferuar li confini conofcer, che quefta torre HOIL.
puo efler altra, che quella,che fu venduta dal Vefcouojdi Lefina al Commune
del 1 380; m come fa poi diuenuta de priuati non c'e memoria,che l'eforima:
confta pero ch'anco ne tempi polerior fu da priuati polleduta , e laciata_
alie Monache di S.Nicol :
E quello vien ordinato nelle fopradette commilfioni, che fiano abbaTate^
le torri alparo delle mura; fi difceriiejch'in queU Itato efequito ; non folo,
perche li iuoi feneftroni fono ridotti al paro delli merli dell'altre mura ; m
quello pii cudente la cornice* che prima doucua cinger tucta la torre fi ve
de hora, che ne fa ftata leuata parte per dar il decliuio al tetto fatto nell'abbaifarla .
Hcbbe(come di fppra flato accennato mira il Loredano fubito prefa la_
Cict di fabricara il Caitcllo , e regolare altre cofe per fcurezza della Cittd ,
k quaJifona tangamente dutefe in duplican ordini , ch'intierifi regiftrano
per appagar la cunoita di chi vorr leggerli . Cominciano efsi ordini con U
narratiua fopraregillrata al cap. 5 di quelto medefimo libro Magmfici e poi .
Gg

Tri-

47*
Primo che alla delta tune appreffo Uterre grande U qule la
torrfia dado elfuo tonda quanta fia de bifdfmo, e leada fi, che fia da ierra alta paf
fa diese f^eniciani,efatta maffi-^a tutta /torre e calcina, e pieraffin aUt curtdori
de U yerf dlia Citt . Item, cbe deimn de la terra offo la detta torre demtro dlia Citt fia tirado el muro fer incontr* de tramontana verfo terraferma fa*
30, el qual muro fia grafa fie 1 5> / la fearpa , alto veramente fin a le[umita de
le merladurepic 40, e chelfia tirado vn altro mitro verfo ponente de le dettagroff^%a, & altera , tncauodelqualemurodeuer ponentefia tirado el mnro in fuer
verfo tramontana per arghe^apaffi xi m. per longhe^a paffi 4. I cantn vera
mente de U detti duo muri he I ara dentro de la Cittfia falto una torre a fei centoni
Z4

fia alcade fe mura dla ditaRocha de uerfo ponente in'quella parte, che lefon baffe _
fiche le fia redute altalterca del muro de la teta rocha de verfo oftro; tem fia da le
do faff de la dita rocha dentro la Cittfatto i barbacani largi dal muro paffa dofian do tnade le mura de It deti barbacani a la via de le mura ,& dla torre detta . tem
pafate lefoffeintornoliditi barbacani larri paffa x, e fundati quanta fipuo, e fia
muradi de la parte de la Citt. E perche w comprefo delCaflello , edelefoffe verfo
la Cift fard di ntcceffit battr per trra algunetafeite de lignante , fia le dte cafette tolte per compreda , o uer per cambio equiualente . tem fia fatto foffo , a la dita
larghe^a e profondita del foffo del dito Caflello per incontro de la torra Matura per
fino le mura de Tramontana fia etiamdiofbtto muro de Barbacan dele parte den
tro del dito foffo , fiche el ierren doue lo lago romagna per reuo al dito Caflello .
nota bel diao fofso del receto fia bancbado tutn in entro , che la tone Maiflra del
CaRcllotopoffabendeft'der. tem fia batuda per trra quellaparte del mnro de
VtrfoOflra per incontro de U torre menor del Caflello, fiche con vntorexin da effer
fatto aei barbacan fe poffa con vngfapo montar {ni detto muro de oro, come 6 nel
Caflel de Zara : fimigltantementefiafatta al muro da ponente . tem fia batuda per
trra la torre che ful muro detta terra noua dalla parte de Oftro , la qual vetniraue
eerpikvixina al deto Caflello Zo atorre nona quadra, e grande. Item fia fatta
la porta del detto CafleUo da la parte de Tramontana diflante da la torre del Cantn
paffa cinque, tem fia fatto el ponte da la fa-^ da verfo Tramontana ladt ~la
torre maiHra quantafe pito , purch'el dismonti entro al receto', del qual receto per un
altropontefe paffa nella Citt , el qual ponte del receto fia vixin ala dita torre maira quantofe pua . Item fia jato un barbachan de la torre menor del dito Caflello
tanto in qua : quanta fipuo pafjar aguaigp confoo dauanti , fi che nonfepoffa an
dar le mura del dito Caflello, che fon alia parte d'oflro, del qual barbachan & ponte
leador fepoffapaffareldito foffo. Itema le mura de la parte ei'Ojlro mediate da
puolefoffafiafatto vnaporta , la qualftaapofla del CaRello ft che per duo parte fe
offa metter -ente ne la Citt . Itern fia fato le flancie in volt o , e la cifternafegondo
loportunita. Itemfiaguafloleporporere , T fatovn rgerefiche abelmente fe
pofsa meter ?entc nel dito Caflello. tem meso m fonema el Caflto de muro, o uer
defojfefiafnnditus ruinando tuto el muro , che diuide , e parte la cusa vecchia da la
nona . tem termcna i diti ctrca le fortification de ia porta de verfo terraftrma , e
"Primo che fia roto el ponte de pitra da Uparte contigua del barbachan, che vieii la
Citipie 18, ( he comprende vola do doue fia fatto vn ponte leuador , & -pnafaraci*.
rtefca alia parte dentro verfo el barbacan : (ia etiamdio legado due de muro per
trauerfo d'unaporta ad altra, cbe da una dee ale al altra fia pata 4, mri veramen
te

Di Trl

471

te de le dite *Uc fia gro pii 4 a lu veram." da terra pafsa cinque > in la fumita vera
mente de le dite alie per fin alla Saratinefca de verfo el ponte fia poflo pauimento pufli^p; infui quai pauimentofe vada per (cala de legno, meffafui coridor de le mura de
la torre ma^pr . Sia etiamdio rate le dofcalette contigue al torexin, chefoura cl pon
te ait quai due aie fia faut porteUi per vfar Ii barbachani , e vna axetu per le arme
de compagni deputadi a la guardia de aporta %pe da taparte de la torre viador. Item
fia comprado, 0 uer dado in cambio equiualente la cafetta contigua al muro de laporta de terraferma,che e 7'omaso Lutac,efia ruinadafmiaatementefia fato de quela
parte de le duo cafette, chefucieda la dita cafetta de Tomafo verso la turre maior , ne
la quai die habitar el Conteftibilep laguardia de la Cittdja quai parte ruinada parer bastar lafegurt del muro fio qval fe v dala torre maor a la difeta de la porta
tnaeftra, el quai murofia doplado da la parte de la Citt . Item la dita porta maifira de la it fiafattounaSaracinefca di la parte dentro de la dti per la difefa de
laquai fia armado de lignante el torexinde fora la dita porta dala parte del Cita
/corando "Viper lafcala che defcende verfo la caxa del comn , in cam de la quaifca
lafiafortificado de porta ,efia etiamdio fatto vn reuelin dauanti la dita Sarainefca
diante dal muro de la Cit paffa tre con lagroffeiga del muro , el muro del quai fia
groffo pie 2 alta veramente 6pieidel quai reuelinfia la porta diucrfo la torre maior.
Item delibera Ii diti Ss.* , che quella parte de la torre , che iful pontef el quai fe va
da la Citade al ifotafia da la parte de ponente 70e verfo el porto totalmente rouinada
fi che li romagna folamente el pilaro oportuno al feruixio del ponte. Sia etiamdio
ruinada la dita tot re da la parte de Leuante tanto che folo li rimagna parapetto tu
merladura come lo reifo del muro contiguo verfo la Cit; fia etiamdio ruinado dritto alparapetto del ditoponte da taparte del ponte excepto quella parte , che befogna)
per lo receuer delponte.
Ser. Trineipi & Exc.9* D D. Francif Fofcari AG. nclito Duct Fen: &c. Ser
princeps & eXcell: D.D. nofler humili recomendationepremiffa V.S.f pres-.primo duximus intimandum quod vltra prouifiones initasprofortificatione,& maiorituitione
huiusvfilociTr. ac pro omni bono refpettu confiderato effe loci predi & quantum
vnus Epusin hoc ipfo loco poteft videt quod res tuta effet &fecura quod nullus alter
Epusforet in pred: loco vro nift vnus Venetus vefler . Toflea vero tuxta mandata veflri incliti Dom. nobis iniontta circa fortilitium conflruendum in hoc vero loco .
pro conferuattone loci eiufdem nosfimul cum nob: viris D D. "Pauli Tafqualigo , "Ni
colai Triuifano, & Bartholomei Lombardtfupracomitis galiarura veftrarjtm dittum
locum Tr.totum parte tenafirma, quam parte maris mature confpeximus , &
examinauimus vbi, & in qua parte terrx firma, quam parte maris mature confpe
ximus, & examinauimus vbi, & in qua parte ipfi s loci habilius ,& comodius cum
fecuritatcq; nee non etiam cum minortbus expenfis fieri pofset aliquod fortititium in
cuius quidem fortilitij fabricandi examinatione, & dlibrt: multas reperimus , &
varias contrarietates propterfpijfuudinem,& multitudmem domorum coaderentium
& ob quasdam voltas ipfarum domorum , & alias quamplures caufaspropter quam
rem oportunum ft vt in ordme dando ditto fortilitto V. Dom prouidere digetur mu
tere aliquem Ingeniarium ad hoc vt tarn de fortifie attone ,' quam de expenfis minoranii s vtilius prouideatur: quoniam ble non reperitur aliquis aptas ad hoc , fine
huiufmodi Ingeniarlo fieripoffit aliqualiter , & effet conflruendum , & fahrcan dum
fecundum parre nfumvnum fortititium in hunc modum vid'. Quod quadam turrit
tois , & alia turris Epam non multum diflans ab ilia, autturrisUbbati* cum jlbGg 4
ha-

-Delle Memorie
botta, qu* alias t bombardas . Dom. in farta deftrnu* fuerunt , & que unt
tafite fontit inful* elentntur & fortificcntur cum mris , barbacanis , & receftis
cirea eas quam miaoribus expenfis fieri , & fabricari poterit fecundum oidinem dandum per ingeniarium transmittendum fer . DD quiapropter faruam moram, quam Ego Capit traxi in Tr: non fotuimus totaliter deliberare quomodo fieri
debeat fortilitium antediSum t maxime non effnte bicaliquo Mag. Ingeniara ad
fred: nee etiam effet aliqualiter deliberandum fine confilio, & parre vniuslngetiiarij quoniam talis Ing: melius fciret ordinre quam ego . Sed vnum ef Ser: Trine,
quod quamuis prouidiffcmus de faciendo laborare diflnuales , & dues ft expenfc
atinares ftnt tarnen illa mdica quantitat pecuniarum , quas mibt Comiti mifijfis
D.D. Capit- . Dom: nihil effet adtantum opus fabricandum ex quofi placet Dom:
- quod die: opus citiuf , & cum debito modo deducatur ad finer oportunum erit vt
dcfCun.neccefs.y.D-prouideat,& mittat. quia conftderamus quod
latere ponentit vbi eft qu*dam turrit magna aqua maris profundar eft, & latior,&
ob hanc caufam iter , acaditus ad tur rim pred- eft habilior per quam partem tarn
r1 quant aues in omni oportuno cafu melius, & tutius poffcnt fuccurfum prebere did* turn , quam latere Leuantis , vbi aqua maris non multum profunda eftt
ctiam locus fit latus, ex quo galet, feu aues non poffunt adir murum Ciuit.
Ideo dtfla turris magna primo eft fortificanda ; quanobrcmego Comes pred: cum
illis pecunijs mibi ad hoc deflinatis quam prttftiut patero incipiam mur^facer
diftam turran aparte versus Ciuit:, vbi aperta eft, qui murus fit amplitudinis pedum feptem cum dimidio , & altitudinis pauum quatuor ad mens: Tr. abfq. raerlatura; nam videmus hoc effe de prafenti magis neccefs. ; & etiam minoris expcnf* .
Jnfuf traitamenta , & lignamina alias pofita pro cooperiendo d. turrim defeCtu cupforum , quibus tune non fuit omnia ptrida/uni in tantum quod iignamiua
nouaeruntneccefsaria, &" apportuna, & quoniam vJdemus quod ipfa lignamina
non poffent haben per viam Segnia nifi cum maximis cxpen. Ego Comes pro minuendisexpen.bortarerD.y.vtipfa .. prouideret , & conduct facer de :
quia multo minus conflabunt, d^tumminoribus, & prcslius quia nauigia nonreperirentur in hcoifto ; quas quidem expen. in quantum patero iuxta mandata vra
attenuate curaba . pfA entmturri murata debito modo vnum Comeft:cum
focijs fuis ad cuuodiam turris pred. aduifans tarnen S. quod nift Dom-.. prouideat
de mittendo dta lignamina , tarn pro coopertura > quampro folarijs, etiam, 16, mil;
cupporum ipfa turris fortificar! non potesl. vlterius conftderato quod murus nouus
Burgi eftcoequalis dift<e turri fortificando , in medio cuius mart eft quedam turris
magna, & quadra deliberauimus quod d. murus deflruatur pro parte tliter quod
It inferior dia turri: antedifta vero turris quadra funditus eruatur , fient & alias fuit terminatum . Deniq; confiderauimus murum diuidentem Ciuit. vet. no
ua pro fecuritate fuprad. tur. fore funditus euellendum , fed fecundum parre neftrum praflat , & ecurius eft vt non deflruatur nift pofl quam turris eaten* antedia cum illis alus duabusturribus in Ciuit: veteri fuent fortificata , vel quandoDom.P. mandabit. Qu* omnia , Dot, ferious denotauimus vtipfaplenam
fufcipiat infirmt:', fed tamen defeftu pecuniarum ad diftum fortilitium fabricandum , vt Capidum , calcin* , & ftmilium in temf/ore valemus fortifieatienem
illarum tur; fuprafcrip: nihilominas cirea opus turris mjgn<e portas jcabimus pru
foffe. Treterea dlibrt: alias faftam per con/1 Rocat. in aduentu fpsil. . D. "P
tri Corario , & D. yiftoris Bragadino prs, inclufam iranfmiitimus fimul cum de
liberatione noflra & parre vitra aduifationem ipfantm liter, ft prelibjta Dom. A'.

Di Trau.

47J

habita plcnijfima informations valeat front eividebiturprouidere gratis cuius fe

humiliterrccomcndamus Dat. Trag' diec^prilis 1414 Dom- P. Ser. mandate "Pe
trus Lauredano . Cap. Maris, & lacobus Gorgie Com.Trag.

Da qucfta fottofcritcione del Loredano fi conofcc , ch'egli foffedinuouo

tato mandato in Dalmatia per perfcttionare le fortificationi da luimedefimo diiegnate, che non erano finite ; del che non fi troua altra memoria , che
que/ta .
Nello fteflo fragmento diregiftro vi fono anco gl'ordini mentouati nclla
Jettera eftefi in lingua volgare come li primi, che contengono lo teflb , chc_/
nella Jettera efpreffo;percio fi tralaiciano , vie anco vn'altra letrera del
Conte Giorgio folo, che ferine parte al Prencipe; nella quale fono replica
te le medcfimc cofc, tr le quali oiTcruabilc vn fol particolare, doue auucrtifce.che fi doucua fare vn Barbacano di pietra in luoco del terraglio di legno
ch'era apprcflo la torre maeftra con le eguenti parole .
Conftdero enim quod fuper Bmefchii lais mdica dcfcno fieri pote , qui*
nus fclopetus a manu cum aliquibus baliuis efset fufficiens debellare ipfum terrelenm, taliter quod vnus homo non efset aufus aparere & debellato ipfo terraleo tur
rit ipfa quid fileret ?

Quefti terragli, o Bertcfche doueuano efler lo fteflb,c'hora fi dicono gale

rie; m quello che degno d'ofleruar/ > ch'in quel tempo cominciauano adoperarfi li fchioppi da mano infierne con le balcftre , che la pi antica me
moria, c'habbi veduto d'effi fchioppi . Quanto all iorcificat ioni dlia Cittdi
da queft'informarioni fi deduce prima , che la torre mactra, dlia Catena.
fia la ftefla, ch'il mafchio del Caltello accrcfciuto pero in grofsezza , & altcz*
za, e ridotto all'hpra in fortezza col fuo fofso attorno, e ciiterna dentro,della qualc ancora in efsere la canna ; ch'il Sabione ftato trafportato in quella, chc fi vede nel cortile ttta del 1 571. quando fti difcoperto efso mafchio :
E fe bene il recinto d'efso Caftello con l'altre torri non corrifponde in tutto alii fopradefcritti ordini , ci prouenuto , perche efsendufi allongata^
inolco tempo la fu fabrica, fi fono anco in parte mutate alcune cofc : tuttauia riirane ancora il veftigio tielli foifi fotto le due porte del recinto alto.chc
no tanto bafse,che l'efcrefcenza del mare vi penetra per Je chiauiche , che-.
fono ancora in cfserc,e fi aprono,e ferrano beneplcito ; quella trra , che
ii vede nelli riuelini , barbacani llata portata iui poleriormente quando
ftato efcauato il canale dalla parte di terrafcrma attorno la torre tonda del.
1 'angolo; fi deduce anco,chc attorno ia medefima torre maeftra, e da_*
Ponente v'erano le porporelle, ehe fi diceuano Zetto (dal gettar dlie pitre,
che f faceua nel formarle) le quali impcdiuano , che le galcre, e barche non_,
potefsero accollarfij e di quelle pitre far ftato fatto quel piano , chc fi vede
auanti la porta del Barbacano da mezzo giorno , acciche vi pollino approdare le galere,come s'efprime nelli fopraaetti ordini. II muro,chc4imtai.i_,
la Citta vecchia dalla nona fu demolitp in maniera.che dal canton di S.Spirito fino viciuo alia Madonna del Carmine non ce n' veftiio rollando folanciuc in piedi ancora vil pezzo di tutta la fu altezza inficnc con la porta di
fopra mentouata . II muro da mezzo giorno dlia Citt noua, ftato ' tem
pi poftcdori tueco rictOjC dlia torre ch'era incoiuro S.Dojucnic j noiu*
ienc

474

Deue Memorie

fe ne vede veftigio alcuno; il muro da Ponente poca,o niuna alteratione ha_

patito; quello da Tramontana ftato in quak he luoco rappezzato , & vltimamente rifatto di nuotio . La torre Malmicra nella Zudecca fu fabricata_,
nel tempo, ene li Turchi occupata la Boffina s'andauano dilatando per la_,
Croatia: ondelipaefani furono neccflitati ricouerarfi parte nclli proffimi
territorij de Venetiani, e parte paTarono in Italia, & Iftna; m continuando
tuttauia li Turchi le fcorrerie arriuarono alie marine , e del 1537 prefero
Chufla, come ftato refcrito nel capitolo precedente , e perche all hora fi temena d'afledio furono fattele fpianate, conlequali tu finito di rouinaieil
monafterio di S.Francefco, che tante volte era ftato rifatto , delle fue rouine fattc due piazze per il cannone, vna appreflo la pona di terraferma ( c'hora inclua nel baloardo ) , e l'altra doue fi congiunge la Citt vecchia con_i
la noua detta di S.Barbara, ch'ancora in eifere > come dalle feguenti mcmorie Ci deduce .
i $38 die 3 men: Sept: tfos Zacharias Diario pro III.*" & Exe.*1 Ducali Dom:
: &c. Conies, & Cap:Tr: uiq; diflritfus . Cum fit, quod de mandato lu."' & geniro D Camiui Vrfm Gubernatoris Gratis Dalmatt dcftruUa, & irrita fuerit Eccl'ia &conuentusD.Frat:S.Francifci extra portamterr* firm* iftius emit. Tr:pro
publico benefitio , & confumpti fuerunt lapides , & lignamina in baflionit , & altjs
neccefsarijs pro benefitio lll.m> Domini/' , & vfu iflius Ciuit: , & poti fuerunt lap i~
des porta d.Eelia in porta noua iilius Ciu: & ali) lapides in obturando portam veteremt & lia necefsaria faciendo , & lignamina pota fuerint inbaSlionis ttouierfa8is pro conferuatione iflius Ciu. volentes diBos DD.fres in aliquo remunerare , &
ipfis prouidere de aliquo loco, vbi habitare oo/Knt &fibi nomine religionis re edificare alterum : vbi dittifratres habitare poffint, & totaliter ex hat Ciuit.
& territorio, cum mximo incomodo huius Ciuit: communieandi officia cor um, U" vt
bbeint locum vbi comorari poffint pro beneficio huas Ciu.concelebrandi Diuina
officia nomine pred- III: Dom. Ven. adipus Dom.beneplacttum damus impertimus
conced. Reu. D.Mag. Palera luflinopolitano miniflro Trouinciali Dal. ord. S. Fran,
nomine ordinis>& relig.d.S.Fran.ipfumqi inueflimus de Eccla , & loco d.o S.la^ari
poti in nfula Ba cum domibtts ibi contiguis , ac mnibus iuribus , & pertinentes
d.Eccl. S. La^ari fpetJan. Et pert, cum fuis ingreffibiis , & egreffibus vfq; in vias
publicas , & alijs omnibus iurib. Ecclt* quomodocunqifpetJ. & pert, dando
ipfi Reu. D. Valerio nomine d.rcligionit > feu alio fratrtd.relig.eius nomine plenariant libertatem^ & auftoritaem ingrediendi in diftum locum d.LaTari,lir pofsejfionem corporalem ad fui beneplacitum accipiendi , & ibiftandi , & babitandi cum
quibufcumqifratnbus d. relig. fabricandi vtendi , & omni alia necefsaria faciendi
pro comoditate d.fratrum , pro ut decet veris patronis ad beneplacitum 111. Dom:
vtfupra: bac tarnen condicione quodD.Gelina , ad prefers habitat vti gubernatrix di fti loci S.La^ariin certa domuncula iurifdifiionis a. Eccl'nt non pojjtt expclii
ex dia domo ab ipfisfratribus doee vixerit , & hoc omni mel. &c. Trat.
in cmara inferiori Talatij prej. D. Matheo Quarto loanne de Rofanis , & Itcobo
Tantico teflibus .

Quefto luoco di S.Lazaro era ftato anticamente dcftinato per i leprofi , o

quanHo li 18 marzo 1416 furono rinouati gl'antichi ordini rigorofi, che tutti
gl'habitanti dell'Ifola Ba douefcro ritirarfi urono cccc t cuati i Leprofi, he

DiTra.
emit, e reclufe(ch'erano donne romke, c'habitauano apprcffo la Chiefa di
S.Andrea, e Madonna del Lito) e l'vltuno Aprile del medcfim'anno fu concefa licenza ad Helia Cannico di potcr fabricar la Chiefa di S.Lazaro nell*.
ifola Bua.chc fu in piedi fino all giorni noftri, auanciche f fabricant quella ,
c'hoggi fi vede aggrandita infierne col Conuento .
I
Tra le due porte principal! dlia Citt v'cra anco la Arada principale , che
pafla per il lato di Ponente della piazza ; quclta ha conferuato la fu dirittnra
v n poco variato da alcuni cantonal! di cale, e fcale conitrutte con poca rego
la, ne' tempi pi modrai, anco diritta l'akra ftrada,che dalla Piazza va verfo Ponente per tntta la longhezza dclla Citt vecchia , com'anco qucJla, che
da mezzo giorno s'eftende verfo Tramontana , e viene ad incrociari con_,
quefta, che an ticamente doueua riufcire dirittura verfo mezzo giorno da_
Ponente della mia torre , e pofteriormente deue efler lUta interrotta daila_,
cafa Statilea,& altre contigue; l'altre fono torte, e fatte fcnz'alcuna regola.
dalchc fi deue creciere, che nel relauro della Citt fai ftato permeflo Cittadini d'occupar quelli Siti, che li faranno riufciti pi commodi per l'habita*
tioni loro fecondo la poffibilit di ciafcuno, e queue lirado anticamente non
doueuano efler faliz te; poiche fi troua memoria ne framenti de confegli,chc
li 14 febraro 1 290 fofle difpenfato Stefane d'Vgerio d'Ancona Podeftd obhgo, c'hauea ciafcun Podel, o Cont di far falizar al tempo fuo, 50, palfi
della ftrada, che dalla porta del porto andana verfo le porte del ponte , e fo
queUich'era la principale non era alJ'hora finita di ai izare, molto meno
dptieuano efer l'altre mente frequentate,e non trouandofi nello Statuto men.
tione di queft'obligo> come fi troua dlie mura del Borgo , fi puo congiettii'
rare , ch'al tempo della coqnpillatione delo Statuto , che fu del 1322 fo/ di
gi finita di fafizare, e perci ommeflb'l regiftro d'cfsa leggc, come fono ftate ommcle mol t'altrc ; dlie quali quelle memori , che ho trouate le ho pofte nel capo dlie reformationi .
Ne deuo ommetter d'auuertire , che le due firade di fopra mentouate , che
venendo ad incrociarfi diuidono la Citt vecchia in quattro parti doueuano
feruireperconfinedelliquattro quartier!, nelliquahfi compartiua anticamente la Citt, come era anco diuifa la Citt vecchia di Spalato con quattro
rade, che riufcendociafcuiia ad vna dlie 4 porte della Citt veniuanp ad
incrociarfi in quel fito, doue hoggi fi vede ne lato di tramontana deJla Piaz
za del Domo il vefligio doue era fituata vna colomu , che da Romani foleua
metterfi nell'vmbelico dlie Citt , che feruiuano anco per meta dlie ditanze dlie ftrade militari, e correnti; che per turto I'lmperio Romano.mifuratr
haueuano per ciafcun miglio vnacolonna con il numero dlie mig.'i.i vna
di qncfte deue eTc; ftatapiantata in quellapietra quadra d'altezza di
picdi per facciata, che fi vede nclla ftrada , che dalla Citt di Trau conduct*
all i molii.i aJIa ripa del mare (detta trra rolti) & in Slauo ( cargltene Bnghc )
doue nrlla facciara firperiore fi vede vn buco qti.idro , doue deue efer ftata_>
incafirata 1 b?fe deUa colonna miliaria col delle miglia ; m perche
quefta pieti non lontana di Ha Citt per vn miglio intiero bifogna inferire,che con qnalchc occafione fia (lata mofla dal fuo ko antico , e crafportata
im', o pi tollo, che in que! medcfino fito venina terminare lo fpatio dellc
miglia, che doueua cominciar da Salona, e continuare litoralmente fino al
Pretorio dellapen'fola,e terminare Z^u.

Delle Memorle
II mare circondando la Citt forma due porti vno da mezzo giorno , che t
majore , capace di Vafcelli groffi , cunticamente non haueua la ripa_> >
c'hoSgeifivede,chefufatta doppo'l 1410, & alWiora v'erano duefqueri
luocfii doue fi tirauano le barche in terra, ouero fi fabricauano.vno apprefso
la Chiefa di S.Nicol, e l'aitro apprefso quella di S.Domenico , corne fi vede
nella leegcregiftratanelloftatuto ...
L'altro porto da Tramontana minore , e folo capace di piccole barchette :
haueua dalla parte di terraferma la ripa farta di tre ordini di erofse, e lunghe
pitre incrocicchiatemaeirreuolmentevnafopra l'altra d'ambe le parti de!
ponte di pietra , per quelle fpatio , che nel diflegno fi vede , e per queilo fi
puote congictturare quando f disfatta, far ftata fabricara infierne col Pon
te medefimo, che i nello fteffo tempo anco disftto; e con tal occafione fcauandofi il foflb alla mezza Luna , nuelino del nuouo Ponte , furono trouati
tre pezzi di ftatua togata di pietra pi grande del naturale , fepolti fotto ter
ra re piedi, che fono ftatiripofti nel muro vicino alla porta d'cfl mezza.
Luna per conferuarne la memoria; e con tutto, chcd'efla ftatua non fi difcemaltro, chevn ginocchio con la cofcia coperta dalla toga, perche fu
tronara vicino all pitre viue fenz'alcun veftigio di muraglia, caua antica,
fu gindicato che fia ftata fpezzata nelli tempi antichi da Chriftiani per leuar
la mperftitione, e fepolti li pezzi in varij luochi .
Era lolito, che quefto porto da terraferma o^n'anno fi fcauaffe.co me fi ve
de nella Legge 18 3el primo lib.de Statut apparendo anco ne'confegli vna_>
diquefefcauationi del i liij Marzo; doue viene ordiiiato, che fia fcauato il porto dalla parte di terraferma , e che il tango , che fi cauar fia pofto
al ponte deirifoladalcheficonofceladiligenza, che anticamente vfauano
li Cittadini ogn'anno quando era baflb il mare di cauar quella terra , e giara ,
che dalle pioggie veniua portata ; acciche non reftailc amunito il porto >
ehe da quellaplirte feruiua per foflo dlia Citt, e con tal nome viene nell'efcauatoni poteriori, atte d'ordine del Senato, nominate .

DtlleChiefedelUCitt) e Territorio.

7.
LA Chiefa Catedrale, dedicara S.Lorenzo, deue efler la pi antica della_*
Citt: poiche viene nominata da Conftantino Porfirogenito Imperatore,che vifsc auanti l'anno millefimo del Signore , quena nella defolationo
della Citt fu deltrutta, come dalla vita di S.Giouanni confta,e la fu ftmttura prefente denota , ch'il fuoriftoramentocominci.'fle circa'l noo, ilche ti
certifica dall'infcrittione di fopra referita al cap: 16 del libro a, che Ibpra !a_.
porta mridionale fi legge fcolpita attorno la Croi e del iai?. Del capitolo
d'effa Chiefa la pi antica memoria nella foprafcritta fentenza ili Picrro
Onaro Arciuefcotio di Spalato, nella quale del 1185 determina li luoch,chc
crano fottopoi alia diocefcTraurina; douc, trail prcfcnti, viene poniin.itoGaudio Archidicono di Traiiconlifioichierici ; quefto ftefs'Archidiacono per nomc del Capitolo hebbc controuerfia col Vefcouo Mithvio ,
che daJl'altro Pictro Arciueftouo, fuccesorc del primo , fu terminant nca .-.

Di Tra*

477

maniera , che nel uo originale conferuato nel cartolario del Capitolo fi ve

de, 8c il feguente .
Quoniam [um fugax temporum ,& vicitudm rerun, cum ipfecui adhe
re( imbecilitatis memoria difluente nihil homini firm um, nihil imobile perfeuerat . Ego Tetrus D.D. Spalat. Jirchiep. fatlnm quod inter ipfa mei jtrcbiep.
initt difcuffiordine iudiciario , & decili ab obliuione tntertu vol defender , ad poeritatis notitiam prorogate . Diletltfjimus ftquidem frter noer Michael Epus
Tragurinus ab ^ArJndiacono eiufdem Ecclie , qui Gaudius nomtaatur fub noflr
examinatwnis experientia Ute puljatus quedam , que idem Orchid, nomine capituli
S.Laur: tanquam Sindicus ratione confuetudinis deponebat fe negab*t dbete poflulare, & ad eaffoluenda nulla ratione teneri negatione tenaciffima aruebat . Vj?s ,
auditis hinc iude rationibus, certitudinem de faft pleuifmam coigentes, aionem
^irchidiaconi, & Canonicorum , qui in cum ius agendipari confen(u contulerunt rationabiliter efse nouimus, & honefium . Ideoq; finem negotio iuxta libram talionis ,
& iudicialcm calculum imponentes dileSimo fratri noflro fepeditto Epo iuris ra
tione dtQ ante precipimus interpota religio iuris turandi,quam in prefentia nora ad
fidcm facicndam in perttati *4rcbtdiaconus fubijt pretaxatus m qualibet die Sabbati
po vefperas ita cornmuni capituli potum de bitum -, & confuetudmarium adminirat,quodnon [emeleis ctfum porrigi fit contentus , fedpotrinam potationem ei
nulla imponatur neceeffitaspropinandi . 1Sbilominus etiamin eundent Epum fentta
denitiuam ficut in anteriore cafu diauimus quod in qualibet Dominica die trib.
ebdomadarijs eiufdem Ecclia p'rbro vid. dicono , & fubdiaconoprandium exibeat
competeater . Demum vt poil deeifionem nofiram altquts dubitationis fcrupulus non
emergat,qui litemfopitam, imo potius fepultam valcat fujeipere, omnisq-,improbitati calumniantium obtrudat tngreus , hoc duximut ad neendum,vt fi f ab)enttarn
Eptfcopi, vel ob cuius uni/; cafus tuentunfolutto ce'auertt pro. didor: ita ut potatio
nes debita , vel prandij obnoxtetas exhibendi minuttonem in altquo patiatur in Epifeopt prefentia quod fubtratlum fuitpleniime reauretur. Treterea quod vener:
{rater nofler G. de Santo jpofiolo Snela Maria in Torticit Card, fuper uobusperperis laudit m, vno in Tafcba, alio in Hatali Domini perfoluendo , fuper prandio \tu
feo B.Laurentij & fuper Cana , & mandato in facratiffima louts die communiC.
paulo exbtbendis in perfona Eptfcopi , & (ueeeorum eius conitttit ratum haberte
voluntas, & inconuulfe Habilitais robore decernimus efsefubntxum . Ht autem bu
nts dcctfionis pagina plenum ab auloritatts noUra prefidio robur babeat , & mum
men, cam figilli nori caraiterc, vt eius memoria extcndaiur in euum , mrito du ximu s roborandam; eut quicunqiattfu temerario prefumpfent obuiarc , vrt quad rte
tudicatum e calumnios inqttietationtbus attemptare Celees tracundtat , & indignastonem Beatiffimi Domnij, & tiofiram je n merit tncurfurum . Tcftes^auwn, qui
huit noflro tnterfuere decreto hi) funt Duymas Vrimicertus Eccl:S.Domntt;biirretts
Subdiaconus, Huldas , Michael Diacontts , brupbius , lUda Sacerdos , etts, qui omnes in la glorios: Martyris Domnij glonojum merueruut caaomeatus
vocacubulum obtinere . Datum Spaleu ab lncanat Ont nz lnd\x. 16 Kai:
May ^ipoolatus Celeini 3 anno 2. Gregorio de Sanlio ^tpoolo tune fungente
gationis officio in Hegno Hung. Ser." Hege Bcla eidein Hung. nc non Croat e lUimatie Kaineq; fliciter imperante > Magiro t'ttlcoms , & jiguatum , CT
iradttmn .
P

\Delle
Pendoiioda quefta pergamina due Sigilli vno di cera ordinario dcgl'Arciuefcoui di Spalato con l'efigic di S.Doymo Arciuefcouo , 1'altro ftraordinario dipiombo con due telte humane , vna per parte ; le guau fono cos liffate, che non fi dierne la faccia , ne mcno l'ornamento del capo di che forte
fia ftato .
In qucfta memoria olere l'vfo di dar da bere , e maguare al Capitolo , degna d'eflfcr oeruata I'efprefiua delli due perperi, che doueua pagar il Vefcouo al Capitulo per le audi di Pafca, e Natale ; e quete fono quelle laudi , che
daJ tempo antichilfimo turono folite acclamarfi a gl'Imperatori Romani,che
intermcfle in Italia , fi continuarono d cantare nelle Chiefe dell'Imperio
orintale , e tuttauia fi cantano hoggidi nelle Citt dola Dalmatia antica_. *
come ftato detto ne Ha predetfopera al lib.2. cap.6.
Haueua la Chiefa Catcdrale le fue ntrate , le quali non doueuano fupplire
alia fabrica perci la Communir in aiuto dclle mura, ch'all'hora fi faceuano
affigno l'entrate del territorio detto di S.Vitale; lequali perfettionata furono dal Velcouo Treguano rcituite, come appar nell'inftrumento fqpraaccennato di 12 Agoftp 1251 , e queft'entrate della fabrica eranoadminiftrate da due Procurator!' vno del Capitolo, e l'altro nobile apparendo me
moria delli Febraro 124^7, che Geruafio Subdiacono, e Defla Kafarizza_
procuratori dell'opera S.Lorenzo compraTero certi libri dell'Abbate dell'lfola di Melita territorio di Zara , e continuarono , fino che feguito certo ,
difordine, due nobili cominciarono adminiftrarle ; trouandofi memorie , o
dell'elettioni loro ne' framenti de confegli , e deiradminiftratione ne i trumenri ; vno de quali , e del 1 271 li Giugno> nel quale Doimo Domiche , cj
Bertano de Marinzule conuengono con Maeftri di far i fefti per il volto della
Chiefa Catedrale ; ma capitato il Cardinal Fr Gentile di Monte Feltro Le
gato della Sede Apoftolica Spalato, il Capitolo dimand due cofe, l'vna_ ,
ch'il Vefcouo douefle darli parte dell'entrate del predio Drid , e l'altra d'effer reintgrate nell'adminiftratione dell ntrate della Chiefa, & allegando
la Communit li difprdini palati : hauendo fretta'l Legato di trouarfi m Onfaria (doue era deftinato per far coronar il R Cario ) e la Communitd efleno necefitata d'efpedir Ambafciatori al Bao > e doppo'l folito riceuimento
folenne de Legati, feguito li 16 Giugno 1508 li fu fatto donatiuo di 200 lire
al fuo partir, che fegui li 24 del medefimo mcfe , e comrneflb al Podeftd , e 4
Configlieri , ch'andaflero feco fino Scardona doue era il Bao , che l'afpettaua doue cipit li 26, & il giorno feguente fece due decreti , conftitutioni, che fono le feguenti .
FraterCentilismifer: DiHinaTituli S.Martini in Montibufprbr Card.^pofl.Sedis Leg. Dueil. in ChriR.filijs Clero, & Coi Ciuit.Traf.Sal.in Dnofcmpit. lua confuetudo, ( in [ubditorum jcandal um, & iuris ecclefiaflici detrimentum obrefit, ne
in ius Triuilegij affiimatur , & ad altos praua ex proficifcantur exempta , velut
coruptelh, qu cum coniagione corruptionem alijs ingtit, efl celenter abolenda > ne
longiut diuturnitatis prtexta dbet aliqualiter tolerari, cum quanta plus durt, tan
in poffic effe caufa periculigrauiorit . Sane petitio veflra nobis exhibita continebat t
quod vener, in Xpo Tat.T.Spalat.^rchiep. loci Metropolitanus pluries , fepe ad
Ciuit. veflram quandoq; nauigio, quandoq, per terrant profuis , vel altor um negotijs
profeqnendifacceditnon vtvifitatiomsoffitiumexereeatintadem, & quolibet fuo

Di Trau.

479

acceffu, & ingreffu Chatis eiufdem vult, & mandat quod ei obis,fient quando ai
pos debuts , & ordtnatis temporibus cauta vifitatioms accedit, proceffionallter , &
folemniter obuictur . Cum itaque procesiones huiufmodt tan tndebitas, & frquen
tes vobis ad grauamen, & tedium maximum reputeus , licet alias , peut deuotionis
filij ve litis, ac dtfponatts ipfum m debuts proceffiumbus fibif vos denote , bumiliter faciendis cum fpeciahter caula vifitatioms ad t andem Ctuttatem accedit tanquampatrembem uolum honor are ,prouidcie vubtsfupe hoc paterna folicttudtne^
dignaremur . 7{os itaq; deftderifs veflris m hijs ,$ qiut materia indebita fubmota ,
grauaminis ven flatus debita procui atur tr anquillt as, effeu beneuolo annuentes,
& mft certis temporibus , quaudo videlicet vt ietropolitanus caufa exercendi dbi
tai vifttationis officium , v quando iono tempore abfuiffet, & adCiuit eandem
quocunq; tempore pernemret , eum neququam procefunaliter recipere teneamini,
qua fungimur auSoritate , tenorevobis prejcntium tnd tgemus. Tibil ergu&c.
Datum Scardona 5 Kai: Iulij : D 130S Pontif. Clem, PP. 5 aun: j.
Erar.Gcntilts&c.jtd futurorum memonam. Si dtltgenter attendent humana
mortalitas, fe , quod largitori digne rtribuera , non habere, cum apud fe
nullum bonum inuemat, quod non fit librais graux Dei , mints trubefceret vuque ,
imo paruefceret cum bor> enda tngratuudtms f nota , ti eme do antmaduerft nis
diuin* periculottcmporolta bona ,fiue ad En. u-fiar urn fabric ai ,fiue ad vfus pauperumXp, delibus pie ablationis muere afcrtpta diu- ais , vi probifs bona
oerentibus compensent , improbe obationis aufibus c>n:rai fe Jatr.teg s ,
& inique ft audit* oui violente prefumpttonh iuiuria ternera 1re ; .ai -,d,tect s n,xpo
fil. "Ptate conj. & Ciuit.Tr.referentibust ad audientiam noftram pe> ueni.,quod
nonnulli executores tefiamentorum feu vltimx voluntatis lUorum, qui de bat tuce
mtgrarunt Cimt. & Dioc- Tr. delegata ab e'fdem defuntlis Eccliai urn , & ml
piorum dit! Ciuit.fabricis autpauperum vfum aliter quam dijpufit, 0 defunorum
ipforum habeat ditlnbuuntur, vel non plene . Qjtidam autem quo/dam redditus, \eu
frouentus ad Ec ciarum ipfirum fabricas fpectaUter dtputatos m vfus proprios , ac
alios illicttos conuertere nun verentur . vero quorum fiieia eidemde\.mtiis
vel executoribus eorum bona committuntur expendenda, & ponenda m fabruts , *
vfu pauperum fupradits, auarttie Vitium incurra mes , de b mis tpfts non dtfponunt
iuxta ipforutn decedentium vltimas volntate . Qjareduli Pot- Conj. <0 Co- nobis
bumilitcrfuppltcarunt vt proutdere fuper hijs paternafol citadme dignaremur. T{os
itaq; paterna carttatts affeu volentes Eccliai um ipfarum ,
pauperum uuem.
indemnttattbus , & animar um periculis alutaribus ftudqs obmare , cum ml magis
rebus debeatur humants , quam quod volntales vltimx deltum ftrmuerob,ciuentur, auorttate qua fungtmur, ptefenitum tenore ilatutmus , & or imam s ; , qua
tuor viri ditJ* Ctuir. fidelttate ac dijc>ettone precipui per Tutm conj. & L oe pr- di
ttos eligantur ,& nommentur Epo,& Cap.Trag.qut pi tempjre fuertnt , de u.bus
ijdem Epus ,& capitulum nfratresdes pofl eUetliunem , nominationem buiufmodt ab eijdem Tote /. , " Co vi promut tur faciendum vnum, quem maluerint affumere,ac eligere teneantur, quijotera exigat,rei oUigat , & rei:piat,ac fideliter conferuetfrutlus,reddttus,& pronentus, at. ug^ra omnia fnp ad la ai a. etas
fabricas deputata ponenda pofl ,& expendenda in etfdemfab his fine dn-unutwne qualibet f> eundern Si vero Infi adidos tres dies prefuii Epis,J Capiimum vim
de diclis quatuor $ Tot: conf. & tot pred. vt pre mutitur entendis affumere ,ve. _.
eum confentire negiexerint, & tum liberum fu eifdem Tot. tonj. , r to., ab,q\ tpforum Epi & capituli contradiftionc affumere,ac poner vtum de ipfts quatu,, , </.<.w

480

Delle Memorie

malueruat ad fabrieat frpts :Qietiam dtreceptis, & expenftsprefatis Efa &

Capitulo, Votait Mnf.t&CoitVel ei, vel iliis ,quem ,vel quosipfi communiter ad
hoc deputandnm,vcl deputandos daxerint exaflam teneantur , & debtiam Jub excomunicationispena, quam ipfo fafto eum incurere volumus fi fecns fecerit reddere
rationem . De Legatis vero , " reliais pauperbus pr/. Epus per fe , fei per aline*
difponat, & ordinet iuxta decedenlium vltimas volnntates . Deccrnentcs /i /ecus atJumfueritirritum0' inane. Jjjti ergo hominum liceat banc pagtnam noftri Statutt , ordinationis , & conftitutionis injrtngere , tel et aufu temerario contraire . Si
qis autem hoc attemptarc prefiimpferit , indignationem omnipotent!* Dei , & Batorum Tetri , & Taali ^fplorum eius fe nouerit incurfurum . In cuius ret teflimo
nium prefebtes literas fieri fccimus, rsigillinoftrimunimineroborari, Dat. Scardona j Kal.Iulij jinno. Domini 1308 "Pontificatus Domini dementis Tape 4.
anno 3.

Profegul il lio viaggio il Legato, e Hap del medefimomefe di Gitgno fi

trou nelli contorni di Vrana, e d'indi venne Zara li 17 Luglio doue yolendo cfercitar la giurifdittione della iua Legatione , fece afliger gl'editti allc_
porte dlia Chiefa maggiore ; ma perche i Zaratini , ch'erano ludditi de Venetiani non vo'euano nconofcerlo come Legato deftinato per Ongaria, non
intendendo , che la proiiincia di Zara foll comprefa nelli termini dlia fua_,
Legatione , s'oppoero , e congrega infierne il Capitolo , & Abbati nella_
predetta Chiefa maggiore li 24 Luglio fecero leuar via l'editti fopradetti , &
vn fol Chierico Giouanni de Butouano venne riconofcer'il Legato,il quale
Ji 2 Agofto dichiar incorfi nella fcommunica gl'Abbati , e Preti nominaramente che haueuano concitato il tumulto, leuati gli editti, e congregatifi
contre di lui fuono di campana nella Chiefa di S.Demetrio ; come il tutto
appar nel fopranominato proceffo della Vaticana nnm. 393 5, &c efsendo iui il
Legato concefle alla Chiefa di Trau 1 infrafcritta indulgenza , l'originale del
la qnale ncl cartulario del Capitolo.
Fr. Genttlis &c. Vniu. Xpi fidel.pres. lit.infpeft.falutem in Dno fempiternam .
Loca fanfforum omnium pia, & prompta dettotionc funt Cbriflifidelibs veneranda. vt dum Dei honoramus arnicas, tpji nos amabiles Deo reddant illorum nobis vendicantes quodamodo patrocinium apud ipfum,quod mrita nora non obtinent eorum
mereamur interceffionibus obtinere. Cupieniibus itaq', vt Ecclia maior Sand; LaurentifTragHrien.congruisbonoribns frequentetur , omnibus ver penitentibus , &
confefJis,t]uiEccliamipfami$dienouemb.,& aniuerfario confecrationis die^ilfans fanfforumLofm*, & Damiani , non in omnibus Bvatx Mari<e rirginis,Gr
fanftorum pforvm, ac Beati Laurentij fefliuitatibus , & per otto dies fefliaitates ipfas immdiate fequentes caufa deuotioms venerabiliter vifitartnt de omnipotent!!
Peiwifericordia, & Beatorum Tetri , &Tauli eius mentis confidentes antforitate Aplica nobis in hac parte commiffiqo dies de iniitnCtis cis pnitentes annis
ftngitltsmifericordtter relaxamus . Dat.Iadrxld.^iugafli Tont. D. L lern. TT.
j. anno j.

Continuo i! fuo viaggio per Ougaria il Legato, e trouando in Buda li 4.

xbrc 1308 ncl Conueiito de' Patn Predicatori intimo all Prelati , cBaroni
Ongari . che douefsero troiurii all dicta, che doucua celebrar in ouclla_i
Citt

Di .

481

CittperlaquindenadiSan Giorgio proffimo venturo fopra'l ihto pacifi

co del Regno; nella quale tra li Prelati , che li alfifterono viene nominato
ir Agohno Vefcouo di Zagrabia come riferifce Odeiico Rainaldi negl'Annali Ecclefiaftici all'anno 1308. 111110.24. e ne' fopranominato proccflo della Vaticana appar, che il inedefmoFraAgoftino Vefcouo di Zagrabia per
commiffione dello elo Cardinal Gentile Legato ordinafle Sacerdote li 24.
Maggio i . in BudaBiagio Dicono Vefprimicnfc . Quefto f il Beato
Agoftino figlio de Nicol Cafotti nobilc Traurino dell'ordine de'Predicatori, che poi fu Vefcouo di Nocera de Paani nel Rcgno diNapoli; doue
mori fantamente , e la fu fepoltura , viftata con grandiffimo concorfo de
deuoti, e quella Citt l'h eletto per vno de protettori comefcriuono Mi
cha Madio, eSigifinondo Ferrari nel trattatodelliSantid'Ongaria, cho
regiftra anco la fu vita comporta da GiouanniTomio Marnauich Vefcouo
cliBofha, ene fu anco diftinta mencione l'Abbate Vcelio nell'Italia Sacra
al To: 8. tr li Vefcpui di Luceria ; da quali , chi vorra potra hauere li particolari della fu vita; aggiunger folo , che nella catedrale di Tra d giorninorri Doimo Cafotti |rh eretto vn'altare con la pala di mano di Giacomo Palma il giouanePittorVenctianTT celebre.
Si trattene il Legato in Ongaria prima per far coronar il R Carlo Rober
to, cpoi per fedar litiimulti del Regno fino al 1310, etrouandofi in Poffonia fece vari) decreti per la quiete del Regno , che fono regitrati nella Li
brada di San Maria de Vahcella di Roma decta Chiefa nuoua nel Libro gran
de di Bergamina tra li manufcritti fegnato B. 1 2 , & oltre di quelli fe ne tro
ua copia d'vno nel cartulario del Capitulo di Tra fopra regiftrata al cap.^.
del libro 4.
In quefto mentre in virt del fopradetto Priuilegio del Legato fegui la pri
ma elettione del 1 i quattro Operarij , la quale trouandoi muera nelli rcgiitri
de Confegli 1'ho voluta copiare come fta.
die 3. men . 1. Congrgalo confilio gnerait , & fpeciali Ciuit.Tr.in "Pal.
d. Cois mandato nob. &poi. vin D. 1 de Rubeif de bon. Tous d.Ciuit>deconfenfu , & volntate 8 conlianorum du. pte, fono]campati, & vo,
ceVrecoois , vt mors eft; in quo quidcm consspred. ). 1'oiaitproponit , drdi(it quod placear di8o cons.'proMdere , confiliare , & deliberare fuper opera
rio faciendo in Eccla S. . fecundara formara "Priuil. concefs. per D,Legatum.
In Reformations cuius confilij fafto, & miffo diligent! partita per ipfum D-Totem
de fedendoadlcuandum, fecundum formara flatuti,placwtmaioripart de d.cnn.t
quod quatuor homines eligantur in prefenti conio ad fcrutinium ,quifint , & effe
debeant Operart] EccU. Laur. qui debeant recipcre introitus , & fruftus , &prouentu dill. Eccl. , & omnia , & fingula facer , & exercere , quod, ad vtilitaiem
d.Ecdtx pertinet , & quod dili elefti prefententur D.Epo Tr. , ft vnus vel do ex
ipfis eltgat nomnalos fecundum formant Triuil, infra tertium diem nomina quo
rum cleft, ad prcdifta funt bxc .

Hh

4$i

Delle Memorte
Ex fcheda inibi infera .

Gregarias D.Lucij
Francifcus Valentm
Zubrianus Marini
Sattacius
Deffa Duymi
Donatus Titele
Deffa Motfice
Cregorius Salinguerra
Deffa Bafliani
Zames ^icielini
Zances T^ouelo
Cregorius Marini
Tetrus Duymi

4
31
12
9
a
6
7
4
X
4
3
i

Die 8 men lulij.

Trefentati futrunt fuprafcripti Operarij D.Epo Tragi , & Capitulo $ Votim , &
Sapientes fie undum formant Triuiiegij D.Legati in reelao d.D.Epiprefent. D. Def
fa jlmblasij, & Deffa Morftce .
Die 8 1 .
Untedius D. Epus aprobauit de predicts quatuor D.Cregorium Salinguerra
Operarium, qui iurare debet coram D. Toteft. , & 8 Sapien: ,&d.D. Epo , & Capi
tulofacer ditlum officium bona fide, & fine fraude vt in Triuilegio D.Legati continetur .
E poi fil fattala giunta alia Legge 71 del primo Libro de Statuti del modo,
che fi doueffe tenere per l'auuenire in efla elettione .
E fopra l'altre dimande del Capitolo contro'l Vefcouo dell'entrate dev
Drid era nato'l Decreto feguente .
Die 13 ^ugui apud Ciuitatem Signia i^oS.Eodem die pofl miffamin publica
Sala, & public, prefentibus fuprafcriptis procur: pref. D. Legatus pro tribunali fedensinferiptisjup di&a caufafententiam,feu laudum tulit adiudicando ditla Ecclia
quartan partem d.predtj Drid pro fabrica ipfius Eccltm & diili procurt, buiufmodi fententiam , & laudum ratifieauerunt ,& approbauerunt , prefentibus D. Fran
T boma Veglenzfie T^tcolao Signien: Epis,ac D.Thilippo de Sardinia Vanne de tretio ^iuditoribust & Boninfegna de fio Canon' , & Magro libertino de Taima
gotario, & capeUanis fuis . Ego "Philippus de Cingulo not ferip & fententia itu
alio Libro tefiium apparetjcripta, & notata .
Seguito qa^o decreto isuvruc aU'Operam, pretefe anco la Comma

Di Trau.

48 j

nitlaquart parte dlie rendite del territorio" detto di San Vitale (horaJ
punta de Tarze ) gi aflegnata al Vefcouo, e Capitolo della medefma Com
mun i ta, che doueua tra loro diuiderfi in quattro parti vna al Capitolo , e trc
al Vefcouo, come flato referito al . del libro 3. Percio d'ordine del Podeftfutatto comandamento per nome del fopradetto Operario Gregorio
alli contadini d'efla punta, che doueflero dar la quarta parte de rnoi, &
altri frutti ad eflo Operario: il Vefcouo procefle al monitorio , e d'indi alla_
fentenza; nella quale dichiar li i Setiembre 1308 incorfi nellafcomunica_.
il Podeft, Configlio, & Operario, e poi and trouar il Legato Buda ; do
ue li 2 Nouembre 1308 ottenne da lu la feguente dichiaratione , che fi troua
originale nel fopradetto Cartulario .
Frat. Gentilis &c. ^dfuturam tei mcmoriam Tridsm in Legationis nre primordijs affectantes iuxta offittj nri dbitant qmbuslibet cure noslre commtffis exb.bere
iuflti complementara , vtptr earn in cantatis dileione , ac pac dulcedine vitam quietius ducersnt , ac fr terna degerent vnitate . Potentes quoque Ecclanm,
& pauperurn Ciuit. Tr. mdemnitatibu , & anitnarum pertculis falubribus flx<dijs obuiare ad petitionem & inantiam d:letorum in Xfn filiorum Tolis , lon/lij , & Cois Ciu. ciufdem auue (uj fungtmur per noflras literas flatuimus , duximus i & etiam ordinamus . ft quatuor viri Ciuit: eiufdem fidelitate , ac difcretione precipui per "Potara , Conf. , & predi eligantur , & nom neniar Epifcopo , & Capitulo Tr. qui pro temporc fuerint , de quiius idem Efus & Capit. infrares dies pofl ellfftionem , & nominationem buiufmodi vnum encantar affumere ac eiligere , quem maluerint , qui [alerter exigat recoligat , & recipiat ,
fideliter conferuet frucus redditus * & prouentus , & Ltgata quelibet ad Tr
Eccl. fabricas deputata ponenda poflmodum, & expendenda in eisdem fabricis
fine diminutione qualibet per eundem : Si vero infra dittos tres dies prefati Epis
& Capit. vnum de diflis+f Tot. con/. & coepred. eligendis vt premittur affnmcre , vel in eumconfentire neglexerint ex tune liberum ftt eifdem Toti conf,& coi
abfque ipforum Epifcopi , & Capli contradiffione aumcre , poner vnum de
ipfts quatuor , quem maluerint ad fabricas fuptas, qui etiam de receptis , &expenfis pred Epifcopo , & Capit. non Toti, Conf:, & Coi , autei veliis
quem, vel quos ipfi comuniter ad hoc deputandum , vel deputandos duxerint
ex aEle teneantur , & debite fub excomunicaiioais pena, qitam earn incurrere
ipfo fauo volamus ft [ecus egerint reddere rationem . fotumus infuper quod de
Legatis paupenbus pred: Epus per fe vel per alium difponat , & ordinet iuxt*
dccedentium vltimas volntales decernentes ex tu'c fecus foret irrt*
turn & inane. autem Chr: pat. DD. Trag. Epifcoptts non fine
turbattone mentis porrea nobis petitio patefecit quod pred. Tot. conf. &
intentiows nre propofitum peniertentes comminantur, & dicuntfe vellequod
elleftas pred. Operaras vulgariternominatus , quinuncefl , & pro te fuerit fub pretextu dift fubrL exigat , recoligat , & ammtniflret fruttum predij Drid , ec non Dectmationitm , oblationum , reddituum omnium bono Trag.Epatus quartam partent, & legata omnia pro quocunque mimflerio
eidem Eccli etiam non pro ipfts fabricis deputata ditfisque comminationibut
non contenu , etiam in parte prorupe runt ad aftum faciendo Videlicet Greg.
d, fecundum formam conflitutionis , & ordinationis noilrarum dcputatum exigere t recipere laboratoribus . rttalis cu'mt

Hb a

tret

484

Delle Memori

tres faites ad Epalm menfam quarta ad Capitulant Tr. pertincre nofcuntur [ex
menfuras, & dimidiummui pre quarta parte dtftarum fabricarum , ac prectpiendo laboratorAus ditla puntla , quod eidem operario quartam partem vini
* ipfius debeant affignare ad banc fuamfrefumftionem excufandam ,feu re.
rius colorandam prafatiTot. Conf. & coeinaniter prtendent es , quod& virtuteconflitutionis , & ordinationis ipfarum buiufmodi operario exigenti , & am.
minifiranti reli&a pro fabricis memoratis competit etiam adminiflratio bonorum
omnium tarn difti Epifcofatus, quam aliorum , qua ad fupradiSas fabricas quocunque modo extit emit dputta . J^igitur fui) contentiose dubietatis inuolucro,
ac verborum ambagibus intentionis nie furitas reftumque propofitum inuoluautur , tenore prefentium declaramus , fuiffe intentionis nfe , ac nunc effe vt eleftus, velOperaritts fuptus feruandum prefcriptam formamab Epifcopo, &, Ca
pitulo memoratis elle ftus , & affumptus denullisalijs fruftibus redditibus , &
prouentibus ad eafdem fabricas per eundem Epum amminifirandis , feureliSis aItjs ad fias aufas , vel ad quosliber alios eorundem Efifcooi , 0* Ecclia vjus ,fe intromittere poffit quomodolibet , veletiam teneatur , nifi tantum de Injs qua relinquentur in teflamcntis , aut voluntatibus vltimis defunftorum , vel etiam vi~
uentibusnominattm , & exprcffe ad fabricas fup.'*' decernentes ft fecus aft um ,
vel frafumftum fuerit irrttum , & inane . Calera vero ad ipfas fabricas alias
quoquomodo fpetlantia diffofttioni , & admintfirationi eiufdcm Epifcopi , & fut.
cefforum eius, qui pro tempore ipfi Eccta Tr.frefnerint retinqnantur , vt ipfa ,
iuxta fanfttones Cannicas in virtute obedientia vtilttati fabricarum ipfarum pro
ut tenentur fludeant fideliter dcputare . ergo omnino hominum liceat banc
faginam nofira declaration!s , confittuf- mfringre , vel et au) temerario con
traire, fi quis autem hoc attemptare prejumpfertt Indignt: Omnipot: Dei , & Beat.
Tetri,& Ta.opo.etus fe nouerit inturfurum , Datum Bude 4. men: nouembris
Tontif. D-Clem.TT.%. anno 3.
La fentenza del Vefcouo fu dalla communit appellata, & efpedito Buda
Defla d'Amblafio nuntio, & procuratore , il guaje comparfo auanti Filippo
di Sardcgna Auditor del Legato Ii 1 1 Aprile iegui l'infrafcritta fentenza-.
che fi troua regiftrata nel fopradetto manufcritto Vaticano .
InDeinomutm.Olimcaufam appellants , fett appell.qua vertitur inter Ven.T.
D.LiberiumEpifcopum Trag, feu Vang, de Mcccania proc.fuum ex parte vna ,
& D.Oiiuerium Totem Tr.confil.& [apien. & Gregorium Salinguerre
Operarium Eccl.S.Laur.de Tr.feu Bar.procur.fubflitutum eorumex altera interpofita t feu interpofttarum ad . pat. & D. D. Ftat. Gentilem tit. &c quibufdam monitionibus preceptis , & proce. faftis contra ipfum Tot. Conf. & Sap. &
Greg. Operarium fuptos $ fuprad. D.Ep'tj. Tr., prafatus Reu: pater nobis mag.
Tbitippo de Sardinia Cannico boren: juditore fuoaudiendam commifit fpecialitcr , & fine debito termtnandam . Tandem Bar. proc. feu Sindico fubSiittito fup.
Tot. con. cois , & fapien. ac Greg. oper. contra d. D.Epm, " Han clus procur. Libelles in indicio exbtbitos recepimus , quorum tenores per ordines tales
funt .
Coram nobis Ven.Viro D.Tbil. de Sardinia Can. ^Arboren. & juditore grj i R.
pal. D.Fr.Gcnt.&c. propono Ego Bart, fubflitutm Dca froc. Greg, nene
Oferarij cl.S.Laur.de Tr.contra &c.
Co.

Di Tra.
4*|
Coram vobis &e. propono tgo Bart.fitbit Deffa Synd. & proctitis D.OUuerij de Bubeis de Ancona Totis /. , & cois Tr.proc nom.corundcm contra vener:
pat. D. Lib. Epm.Trag.&c vt fupra .
Lite igitur coram nobis fuper ditlis libeUis legitime conteBata per procur: pred: ,
preflitojuebinc inde de calupnia, & veritate duenda corporali iuramento, jadis
qnoque pofttionibus , & ad eas refpononibus fubfecntis datis articulis , & ter
mino peremp: ad proban~ eofdem per nos afgnato inrum. quibufdam hinc inde itu
caufaipfa produdis, & probationibus in &per cadem faifas tandem procur.
fuprad.alijs omnibus probation, extitit renuntiatunt , & in aufa tofa voluntarie
conctufuminqua nos etiam habuimus proconclufo. T^os itaque auditis allegation
nibus bine inde fadis , vifis diligenter difcuffis , ac etiam examinatis iuribus , rattombus, & probationibusvtriusque, tnueigatis quoque ad plenum , &cognitis ipfius auf meritis , & equa iuitia lance difcuffis fadaque per nos pred. D.
Leg.de ipfis relatione fidcli: deliberation infuper nobifcum, & cum peritis habi
ta diligenti , Cbri noe inuocato, procurt: partium e arundem presb. & propter
bocinnoBra prefentia conslitutis , & fententiam ferri poftulantibus , per ea qua
vidimus , & videmus cognouimus , &nunc cognofcimus pro tribun. Sedentes pronunciamus fententialiter in his fcriptis D. Oliu. Tot. Ciuit. Tr. conf. , &fap.fupradidos perperam appellae , & pred. Epum Tr. legitime procefffe , & ipfius
Epifcopt proceffus fmiliter confirmamus pref. D. Oliu. Vot., & Ciu. pred.
conf., &fap.fuos, & Greg. Oper.fupratU ad Epum remitten. effe dicimtts ,&re\
mittimus condempnanantes eos, feu Bart, proc.jubit.proc.nom. earundent fententialiterinhijs fcriptis in expenfis legitimis quas fnper appellat. huius quas pars
altera fe fecifse docueritipfarum taxatione nobis in poerum referuata . A qua
quidem fententia, & condemnation pref. Bart. Synd. & proc.n. q.s.fiatimviu*
voce appellauit , & Apoolos cum inftantiapetu't . Lata leda, & infcriptis permulgata fuit fupa fententia$ jup. D. "Phil. Aud. pro tribnnali fedentem in Caflro
Bude in loco, vbi iudicialiter federe confueuit pres. Vangnolo , & Bart. proc.
fuptis quoltbeipro fe parte fua fententiam ferri pofiulantibus , " partem aduerfam in expen. condempnari petentibus&c. fcripta, & publcala per meThilip.
Compagnon de Ctngtib not.fupti D. Leg. , & d. aufa fuo anno D. 1 3 09 . Ind. 7 die
mercurij 16 men: dis in Vefpens Tontif. Dom. Clem. V.T. 5. an-qpnttbus ve
rier. & difcretit D.D. Vanne de Areno , G" Gafparro de Mont fia pref. D. Leg. Ca. D. Gregorio Lutio de Tragurio, & Dunco, alias Damiano fmulo ipfius teibus
ad pred. voc. fpecialiter ,
rogatis .
Die Luna . pred. men. Aprilis fuptus Mag. Bart. Synd. & procur. at
tains per xjtiticum curforem ad peiilionem fup. \ proc. O. Epifcopi ibidemJ
pres-adreetpien- Apoolos , & adaudien refponftonem fupr ad. D. Auditor,fuper
appell. ipfius comparuit coram eodem D. Atd. paratas tofos reciperc& tunc die.
D. Aud. appell- d. Bart.interpofite detulit ac fibi ad profequendum eandem coram
D. Legato fup." decern dierum tunc proxime futurorum terminum peremptorium
affignauit
Quellofeguifsedopol'appellationc altro non appar in quel regiftro del
Vaticano , che due polize Aparate ciicite per nell'Jtefso volume , che fono
duc minute di commilfiom t'atte dal Legato certi, che non fono nominad
la prima data in Buda del feguente, tenorc .
Hh

luia


...": Totefl officiules /.
u* tMcOperariusfupRiPriHilegium fer nos conceffum eifdem vitra noflram declarationem ipftui excdant, & hauenus excefferunt, quodq; ijdem "Pot. off. ccnf.&
Triuil. tflra Epi, & Eccl. Tr. abflulerunt , & in noflram Epi &
grauamen ac preiuditium non mod'cum detinent occupata , & vobis tenore prcfentium diflrifteprecipiendo mandamus , quatenusi nfraprefigndum per vos eidem
Tot. off. conf.>& coi terminum pred: "Priuil.&inflaEpo Capitulo eiufdem Eccl.
libere reflitucre non curauerint , & nibilominus qaod bxftenus contra illa fecerint ,
infradiefumterminumreuocauerint, & ad priflmum ftatum reduxerint ad receptiovem pred: ivslium, ac abfolutione ipforum , & ai alia facienda vlterius , qua
in eifdem noflris continetur literis pro eifdem "Pot: conficei oper:& ad ipforum inftantiam nuUatenus procedatis. Datum Bud* .
L'altra fenzaloco.
Lieet nobis p.v per alias nolras literas dedimus in mandatis, vt it/let , quosfyndicus cois Soal:ti vna , & ven. pat. D. Lib,Ef>us Tr. ex parte altera fuf articulis
eorundem , quos dileft. in Xpo fil. Mag. Thil. de Sard. Decretarum doSor cum.....
Cappell. & Auditor nofler ctti jam appellants interpofite pro parte, & nomine </.
cois fentcntia lata contra Tot. offii. ctii\. & Tr.ac Greg. Salin. Oper. Eccl. S.
Laur. de Tr.per d.Ep. duximus comittendum vobis in clufos fub im Sigillo tranfmitticoram vobis prodttxerint recipcre in 30 ditnim fpatium, & cum diligentiA
examinare curetu quodq; ante omnia dtcem perfonas de fapientibus , vel confilio
eiujdcmcois, quos Synd. pred. in leSies producere intendebat ab excomunicationis
fententia lata contra eos per Eplim memoratum aucts iifa abfoluere, & alia , que in
eifdem ncflris continebantur literis facer deberetts ; quia tatacn ficut verdica relationepercepimus Tot. Conf. & Coe,acop r.fupcr "Pria, fer nos conceff. eifdera vltranoflramdeclarationemipfumexceduntt ac etiam exceffe r:tnt ; quaudoque idem
fot. offic. & & Triuil. ac tnflra d.Epi , <& Eccl. Tr. abuiiletunt , & ca deti.
nent occupata n graue rpftus Epi , & Eccl- dapnum , & non modicum preiud. .
re volumus , & tenore prs, vobis diftritfeprccipienJo mc.idamus, quatenus , ft in
fra prefigenditm per vos eifdem "Pot. offic. & coi pred, Triuil. " in/lr. Epo ac caplo
fiufdem libera reSliruerc non curauerint , & ifft ijdem Operara* "P> :uil. &
dclart' noflram pred. nonferuauerint , & h^ftenus contra eandem pred. dclart:
attentauerint non reuocauerint , & ad prtftinum flatutn reduxennt ad . . . .ab
receptionepred. teflium , vel abfolutione eorundem, & alia facienda vltcfitts , que
in eifdem noflris continenturlitetis nuatenus ..... , & ai ipforum diftantivm
procedatis Dut,

Ne altro fi troua dell'efito di quefta lite col Vecouo : confta fo!o , cho
continu riceuer la quarta parte dlie renditc di Drid, hora det
te Boffig!ina> e la quartaparte dlie dcime conl'intiero dell Legati, che
vengono lafciati alia Chiefa,.ouerp fabrica; con lequali rendite hanno li
operarij di tempo in tempo perfettionata la fabrica dlia Chiefa, Campanile,
Cimiterioj Battu tcrio- Capella vccrhia, e noua, argentaria, e fupelettili pretiofe, cheficonferuanofinoadho-ggi; cofe tutte ehe fi potrebbono fapere
particolarmente fe non fbfsero per h Libri deiradminilirationi d'eflt operarij (ino all'anno 1406* ne auanti quel tempo fi troua altra memoria,che quel -

Dt Trau.

487
la, che fcolpita nel marmo ftaua nel muro deJJa Capeila vecchia di S.Giouan .
ni fotto Tarmario delle reliquie, che flau trafportata nell'altar ftto di nouo nella Capella noua della quale fi deduce il tempo quando f perfettionata efsa Capella vecchia, & la leguen te .

^tque cum letitia

Sub milleno Domini
Oauopofl addito
Hums facri corporis
vigena Iuntj
Del 48. dunquefarftataperfettionata la Capella di S. Gio: con quelle
colonne , e cornicioni di marmo , c'hoggidi fi vedono , quefta deue efser
nello ftefso fito dell'antica mentouata nelli miracoli della vita del Santo, co
me nellc note dame fatte alla fu vita hfcritto; hauendo l'antica hauute
due porte corne quefta , che dalla ftruttura fi conofce efserc ata fabriata_
dalli medemi Maeftri , c'hanno fatto nella Metropolitana di Spalato le due
Capelle delliSantiDoimo. & Anaftafio : diuerfa quefta da quelle, nel ferraglio delle ferriate , e nella volta , che per efser pi lunga , che larga ha la vol.
ta, che fi dice botte, e quelle per efser quadre in croce ; s'afsomigliano per nell'ornamento , che i vede principiato , nejl'angolo da Sirocco appog.
giato al pilaftro , che foftiene l'arco del muro della nauata di mezzo con ftatue di mezzo rilieuo, ibgliami, e piramidi in forma di campanile , della ftefsa
fattura di quelle di Spalato; e quel, che principi efso ornamento , deuehaucrhauuto pen fiero di farne vn'altro fimile aU'altro pilaftro incontroper
ferrar con altri ornamenti lo fpatio dell'arco foftenuto da efli doi pilaltri.che
fi tralafciato di fare per la fabrica , che fi fatta po dell'al tra Capella detta
noua , della quale, e del refto della fabrica d'efsa Chicfa notar quelle poche
memorie , c'h trouato ncgl'inftrumenti , e libri degl'operarij , che ho fatro
ligare in tanti volumi, acco che meglio fi conferuino , e nel Libro dellamia
amminiftratione h pofto il Catalogo di tutti gl'Operarij dequali b potu
to ritroiiar memorie ,
Del
Hh 2

488

X>elle Mcmorie

Del 1405 ffoito ilflcalo fopra livolti dlia nauatadclla Cbiefa,

che riffondefopra la
1427, & 14? i fattili volti della nauata di mezzo .

1434 Giouanni de Dmine de Lucij operario nota nel fuo libro d'hauer
cmprate bergamine per recriutr l'offitio noua de S.Zumne de Tragura el qual fa
mandato da Venctia , e con qucft'offitio nouo pu efler che all'hora fiano ftate
corrette 1'antifbne , & Hinni , chcncl fine delle note alia fua vita ho ftampatc infierne con le vecchie .
i438itipulato accorde tra'l capitolo , eNicoIotta v.q.Giacomo Sobotta di fabricar la Capella di San Girolamo con le condition! iui efpreffc_> .
1440 pone lecatenedi ferro a trauerfo della aue di mezzo per fortcz-

_
i446,&i4SofabricatalaSacreftiadedanaridel Vefcouo Angelo Cauaz- ,
za, e del 1 458 fattoci l'arniario di noce .
1468 cominciato il Battifterio .
1468 cominciata la Capella noua di S. Giouanni .

1481 fatta la Statua de San Giouanni I- nan tlu ta , poi di mano in mano
l'altre .
14851'Organo.
1 508 portato da Venetia il Crociffo grande , che fl fopra la tribuna dell'altar maggiore , e prima ftatua in mezzo alla Chicfa .
La ciunta del Campanile f cominciata uanti il 1 600 , e la Crocc f tata del 1610: ne da quel tempo in poi fi fatta ajcuna fabrica confpicua_ ;
ma fi fono andati facendo varij paramenti, argentarie , & altn apparati per
lachiefa, finochefirifolfeditarraltarcon Tarca noua per traiportarui il
Corpo di San Giouanni ; della quai fabrica hauend'io hauuta 1 incombcnza
infierne col R. Gio: Antonio Storonazzaall'hora Arciprcte , &hora Veicouo di Cattaro , notar particolarmente tutti li marmi de quai i compofto effo altare , doue fono uati pigliati, corn ho fa -to iic'ii libri dell'operaria, accipche fc no conferni la memoria .
Li primi due fcilini dell'altar di marmo nella Capella noua fono fatti d-vnacolonna dlia Chiefa^di SanMartino, inluoco della quale ftata po
lla vn'altradi granito , ch'era piantata alla ripa del Porto tra li due ponti j laqualc anticamenteerailata nella cafa, ch'era del commun'in Piaz
za., .
detta hi
colonne <
Nicol AncreisIJ.r
Le duc pianche della pradella , quella alla dlira era nella Sacreftia della_,
Chiefa di San Gio:Battifta detta Abbatia, i'altra alla finiftra era nella
medcfimaChiefaCatedrale vicino alla porta grande, che feruiua per parr.
petto di fepoltura , & anticamentc ferui per copcrcbio pur di fepoltu
Ilrcfto del primo>e fecondo fcalino fono marrai donati dalli Signori Biagio Cafotti, Girolamo Vitturi, Pietro Celio, Ltlouico Celio .
Il

Di '.

489

Il refto |del terzo fcalino , e Ja lifta dlia pradella fotto la fottobafl*

erano marmi , che ftauano attorno le fepolture Cafotti , e Lucie , cho
fono nel cimiterio deli* Abbatia , vna vicina all' altra' donate alla fabrica_i
II parapetto della menfa , e la fu pianca col parapetto dello fcabello
per h candelieri era vna pila di marmo , che ftaua nel cimiterio nouo fot
to laftatua del Salua tore, che f all'hora leuata > e fattoui l'altarc, chefi
yedo .
II lato da Ponente della menfa, d'vna pianca, ch'eranella Catedralo
appreflb la porta della Cappella di S. Giouanni, doue anticamentc era la_
banca del Conte , e Giudici quando in quell'armario , che nel cantono
fotto il fopradeferitto ornamento del pilaftro vi ftaua il Santi/fimo,e laSedia Epifcopale ftaua alfincontro appoggiata all'altro pilaftro dalla parte di'
mezzo giorno .
Il lato da Lcuante f gid pianta d'vn'altare , ftaua nel falizato vicino al
la fepolturadi Stefano Lucio, che ienza iferittione auanti lafediaxlel Vefeouo .
II rcfto della fottobafTa dalli lati fono pezzi portati dal monafterio di San
Stefano de Pinis dalla punta vicina Spalato .
Le fottobafle delli fianchi fono doi pianche vna ritrouata nel falizato della
Chiefa di S. Spirito f anticamentc pianca d'altare, el'altra di SanStefano
fopradetto .
Li parapetti delli fianchi, quel da Ponente f portato dal Cimiterio della_.
Chiefa di S. Marta, e ferui ei per pianca d'altare , quella da Leuante era nell'horto del Sig.Marco Grifogono,m inferittione .
Le due pianche fopra li fianchi , quella da Ponente f portata dalla Chiefa
di S.Luca di Ranifticio hora detta Poglizanelle pertinenzedi Boffiglina di
ragion dlie monache diS. Nicoloj quella da Leuante era vn'altro pezzodi
pianca, ch'era appreflb la porta grande della Catedrale , che feruiua in parte
per coperchio della predetta iepoltura .
Dalla parte di dietro l'altare la pietra, che forma il dado, 0 faffa era pianca
della fepoltura, che nella Cappella vecchia di S Gio:
Dietro'l fianco da Ponente , l'infcrittione antica fopraregiilrata lcuata_>
dalla Cappella vecchia .
Dietro'l fianco da Leuante , la pianca tronata nella Chiefa di S.Gio: do
Bile biige per feolpirui l'infcrittione della translatione del Corpo di . Gx:
quando fi tard .
L'arca, e varij rimeffi delli ftelfi colori fono d'vn pezzo di colonna tronata
nel monafterio di S.Nicol dlie monache .
La fotrobafla , e comice dauanti Tarca fono dlie fopradette lrpolcure Lu
cie , e Cafotti .
La pianca che copre l'arca era iui nel parapetto dell'altar vecchio, e f i
portata dalla Chiefa di S.Martino , compagna dell altra , che copre la ie/oi:ura delli Reuerendi Canonici .
1
L i ottobafla di dictro d'ea arca , della ftefi'a pianca .
'.
Li due triangoli , chedeuono foftentar la llama del Santo dcU'arca vec
chia fono d'vna pianca, ch'eranella Chiefa deilaMaioruia del luo iuli'ola
Baa.
Li

\Delle
LirimeffideJparapettodelJ'altaroltrequellidel marmo de'arca furono
poitaci da Venetia; m perche la Croce con li condini non riufci,f cipoftal
nelparapetto dell'altarmaggiore, & all'altar nouopofta la Croco rolla di
pietraVeronefe.
il'altii rimell di magli-a d'Africano fono due pezzi di colonne donati dal
Sag*. Giacomo Grifogono, e Zuanne Baflfo .
ti pezzi piccoli > che fono attorno l'altar , e le lifte del falizato fono vari
fegature delli fopradetti marmi bianchi , e certi pezzi donati dal Signor Mi
chel 2accoreo, Andrea Marcouich, & Elena Calafatich .
Jl fajjzato della Capella era prima di quadri femplici bianchi,e roffi di pietra ai Verona , & in mezzo la fepoltura di marmo con 'effigie di mezzo riJieuadeiVefcouo Giacomo Turloni, che fu leuata , e fcantonati li quadri
turono ridotti aH'ottagoni e frapoftiui li quadretti del! marmo dell'arca-, ,
e fatta noua pietra perla fepoltura de' Vefcoui di pietra Veronefe portata_.
da Venetia .
Lo (calino deiringreflb feruitia per fcalino auanti l'altar maggiore della fopranominata Chiefa di, S.Martino .
Li due Angioli di legno dorati , & imbruniti , che paiono di bronzo pofti
dalli lat delfarca in atto di foftentar con mano la ftatua del Santo , che
f deue riporre fopra Tarca, e con l'altra vna torziera per vno , furono fatti
Jare in Venetia da Patrn Girplamo Dragozetouich.
La fpefa dell'altar , arca,falizzo > fepoltura con l'apertura deJlc quattro fneftre con le loro ferriate cofta.
Lir-5 516
Per la q u al opera fu raccolto di limofina tr ogio, vino >
fardelle, e danari .
Lir.jpjy.j
II reflx) fu pefo delli danari dell'operiria .
E doppo laconftruttione dell'altarc , qtiando fprefa Chufla , fu portata_
dalle rouine di Sajona quella pianca grande di marmo bianco , che ft nel
cantone della Chiefa da Maeftro il ciu trafporto coft .
Lir.6
Douendofi fabricare il fopradefcritto altare f trafportato il tabernacolo
del Santilfimu all'altar maggiore, e per darli luoco , conuenne leuar va la_-.
Pala antica di legno fatta in due pezzi vno fopra Paltro , che f apriua , e_
fcrraua, e nelli giorni fcriali f vcdeuano due ordini di figure del Saluatoro
della Madonna, Apoftoli , & altri Santi dipinti fopra tauole , e nelli feb'ui li
Uefli due ordini di figure fatte di laftre d'argento drate ad imitatione di
quelle di San Marco di Venetia , e tronato , che quefte laftre in alcuni luochi mancauano , e li tauolini, che le fofteneuano tarlati;ne trouandof fto da
poterie efporre fu ftimato meno mle fonderie , & infierne con altri argenti
inutili mandati Venetia , furono fatte duc Lampade compagne * fei candelieri con la croce per metterli fopra l'altar della Capella noua > alli qnali
{ono (late agiunte dapoi due ftatue de Santi Marco Euangeli/la, e Giouanni Vefcouo di Trau lafciate per legato del q.Emrientiffimo Chriftoforo Vidman Cardinale del titolo di S.Marco, morto li 20 Sertembre 1660.
Dell'altreChiefe, che fono nella Citt veccht di tre foie fi troua rinconrro che folfcro in eflere auanri la defolatione dlia Citt cio , la Chiefa , e_
Conuento di San Gio: Battifta . La Chiefa di S.Doymo , la Chiefa di San.,
Leone.

Dlia Chicfa, e Conuento di S.Gio: Battifta , e del'fuo Abbate dcll'ordmc

di

Di *.

491

di San Benedetto, con tuttochc con la defolatione del Conuento fi fono

erfc le fue feritture , nondimeno fi troua memoria di Damiano Abbate di
rail in vn'antico regiftro, che fi conferua nell'Archiuio del Capitolo di Spalato , e fu nel tempo dell'Arciuefcouo Crefccnrio , di S.Gio: , che pure vie
ne nominato in vn'altro fragmento della Chiefa di San Leone , che fi refe
rir.
La Chiefa di S.Doimo, hora detta di San Nicol , appar , che al tempo di
S.Gio. folle in euere , e che al fuo tempo vi foflero pofte le Monache , como
daU'origiuale fatto feriuere dalli compatroni d'eua Chiefa di fopra regiftrato
del 1064. apparifee , nel quale viene nominata la prima Abbadeffa Eufemia ,
edoppo la defolatione della Citti, nel fopranominato catrtico delli beni
d'eflo monafterio del 1 194 viene nominata Stria nipote de Caroculo, Abba
deffa del medemo monafterio, che cominci d'allhora chiamarfi de Santi
Doimo, e Nicol, come pure nella donatione dlie terre apprello Ranlfticio
pofte nellepertincnzc di Boffiglina , hora dette di Pogliza fatta dalli defeendenti di Vitaza, uominaco nel'vltimo luoco tr Ii fondatori, che ~'duti hoggidi dalle medefime monache, ic il feguente.
In Chrifii no: amett . Incur: tiufdem 1 245 Ind: 4 die 7 intran.
te temporibus D.Treguani Ven: Epi , Stepconis Comitis , Stephani de "Pica Votis
Trag: hoc aitum efl . T^os qmdem Sifa Jlrchipresb. Gaufinna "Primicerias,
films Dabren, Vita Kerne, Biue "Pelegrini. Marinas Tradani, "Petrus nepos Duchie ,
Dabragna films Manche, Caffa maior, Deja filtus Mille , & Ioannes KUb , qui fumus, & dicimur, & orti de cognatione oitm Vitace cum reliquis propinquis &frAtribus noflris prefentium literarum teimomo confitemur nos de pura , & y lari vo
lntate contulie totam ter ram noratn fttam tnfra territorium "Predij Drid apui
Rafttnicium que nobis, er noflrc cognationi pertinere nofeitur MonaerioS.Dom & S."Nicolai iure perpetuo poffidendum pariter , & habendum pro remedio ani
marum corum omnium , qui in predita terra for tern aliquam habuerunt: 7{ulli etgo propinquorum nororum prefentium , feu etiata futurorum lie eat banc nofiram
don atwat m a ft am H i ly mofine intuitu injringerc, vel eialiquatenus contraire, faa eft autem nobis bee conceffio cum Dm Dea^a filia Cregorij ^ibbatia vencrabili Clero , & Ciu. Trag, nobilibus vmuerfis cofecrationis , fue conuiaium 1. Domo antedi fta monailerij deuote uduit exbibere prefcntibus Vrfo Archidicono, Ma
rino, Petro Sacrifia, innocent 10, & "Prodde Tresbiteris, lacobo Ditigo , * Magiflro
Gregorio Diacombus , & Canonic is F.cclx S.Laurentij , Tetro de Luca, "Nicolao
Stocca MaticaVaulo filio Drag. Cibre Cafante difte Domus lupano , lacobo Dabranc, Marino Ruge, Donato Saladini, Sabe Hufmaro , & pluribus alifs tarn Clcricis,quam Laicis. Ego Joannes Cufwti Examinator meam mitto . Et Ego prcditlus Gauftr.na "Primicertus , " Trag, iurutus not. interfui , & rogatus predii.a
terre aonfortibus banc carlam fenpfi , & ftgno to figuaui,
Delia Chiefa di San Leone trouafi memoria in vn fragmento d'inftrumcnto in pergamina de i i i i inferco in vu altro del 1 $6 da me fortuna trouato ; il quale mrita per la fu antichit d efferc regiftrato come ft .
. . . . inq. Ecclia S.Leonis diutina controuerfia inoleiterat fuccedente mn~
cord omnis . , . . . tali fine fopita eft . Epus igitnr Tr cum clero w<jnefiut

49

Delle Memorte

efl nobis filks A ...... S eti Leonis Beato Laurento cui earn donauerat Bai
la Vxor Vitalis, qui illam
tenorevt Beatus Laurentius earn pofideret pofl obitum eius . Vnde vtrofqivocauimus
latiflatuto die fe vobis
pariter prefentarent . Vbiprtfente Archiprefulc Crefcentio flud. . . . partis obie*
fiionibushuiufmodi conuententiam inter eos deber fieri definiumus cum affe. . .

partis feilicetvt Epus,& Citrus Beati Laurent pofideant perpetuo iu
re tres p
Balan^ana, & aliam in fcalauaria cum oliuis , & tertiam ai
S.Stephanum contra partem Auslri
temquas preditla EccliaS. Leo
nis contulerat . Filii autem liaient haberent folute
illam quant
feil- fuusjLunsid til Vitaiis fabricauerat , itatamen vt nullatenns pb
f
manum Epipromifei untttiam nol is firmiter filij aidaient quod de propria poffeffio,
ne rece .
defie aliam tcrram que qmualcrct terris Ulis , quas concefferunt B. Laur: Ha
dauerunt concordiam lobes Epus, & jlbbas Da~
mianus,Clenci vero Mar
nisDiac: Duymus Due: & Fufe us Judex
Spalati Gau^ulo Scanacam films Dra
tnefa Galine films Fufcus
Tace films Duymuseleus Dabro Diac: lobes pbr Duymus Tulefilius . jiHafunt
hec in Talacio S.Domnij coram Cr:
anno ab incar: Dni Milleji
mcentefimo vndecimo Ind. tera prefidente in Romana Sede TapaTafcali . Si
quit banc concordiam violauerit iram Domini inctirrat, & anawematis vinculo
fubiaceat. Verum pofi quam prejrata Ecclia per longa annorum Jpati per manum
bAdaleni feu nepotum pluribtis Clertcis ad regendum coUata fuifjet > pofi obit uni
tandem Tauli Jtrcbiprbri Tr. qui ditlam Eccliam per manum nepotum jidaleni h.:.
bueiat Mannus lencas Bodtni nepotts jidalenifilius ab codera ptrefuo , & tpfius
propinquis D.Treguano Epo, & Capitulo Tr. fuit ad eiufdem Eccl'te benefitium prefentattts, & demum ab Epo, & Capitulo confirm at s . Sufcepta igitur confirmatione,confeflim verboad verbum refenbi fecerim tenore prs: Concordie , que in veto*
ta pagina fere deleta feripta erat : terras eiufdem Ecclie in prefenti forma boc ordine faciens annotari . Efl autem in Balan^ana terra trium fret: prope terramDo
bre Mcij . Adpontem eundo ad laculum eft terra trium et: prope . sApud terram
rufam eft terra quatuor Vretenorum . jipud Loqui^eesl terra otto Fret:. Efl alia
terra in Loqm^c quatuor Vetcnorum . pud lepinum efl terra nouem fret:. Etlgo
CaufinnaTr.Vrimic.rogatus prefato Marino Clerico prefens inrum fcripfi anno
Bnice Incar: Mill.' Ducenw Trices, fexto nenfe februarij .
In che fito dellaCittfofle quefta Chiefa di S.Leonc vn'altro inftrumento
lo dichiara
In Dei .: jlnno Dni 1338 Ind:6 die 23 men lulij Trag, in S ila
fuperiori Eptus ptibus D.Sore Dimiani, Deffa Taimte & Lucoi Trefiali teflibus
rogatis, & Helia Mirje examint: . Cum pofimortem D.Dabrali Canon. Tr. & reUoris Eccl: S.Leonis prope portam Ciu.Tr.vementes coram Vener:pat.<T U.D.Lampndio Dei,& Apoflolicc Sedts G Epj Trag. ludice ordinario Mobiles vin T^tcotaus Staretij \uo nomine , G aufm s Deffe pro parte Gay , eius vxoris , Franke Mar
tint J nomine i lohes Clerkus [ nomine , & Marroy Mathet pro parte Drage
eius vxoris pro ntpotes , & orn eadem par ntella um Tauli jidaleni , vt inu
montano eiujdem tcci: continuar tranfcripti , & cxemplati manu Gaufsegne Trtniicenj CfiTr. C~~ not- in I2}6>n:n:ftbr:heieditarij ad quos de iure i\ jJiat pre(entatiQ lietloris prefentauerunc up." D.Epo D.Mariuum q.jlmblafii\ Canonicum
TV 1.T

Di Trau.

495

Trag, de eadem parentea ps omni iure, & modo,qmbus melius poffunt & de dia,
prefentatione me not: infrafcriptumrogaucrunt\quodde predi conficerem publicum
inflrum: ofendentes ditlum montanum in fauorefui iuris quod lettum fuit coram .
. . . . fupcrantium notarium infraftriptum .
Quefta Chiefadunquc di San Leone eraappreffo la porta del ponte , cho
vuol dir di terraferma , n pu eTer rtata altra , che quella , che fituata vicina alia medefima porta fi diceua di San Nicol , oiiero di Santa Barbara de_
Bombardieri , hora per le noue fortification i conuertita in vfo militare ; m
la ftruttura fu denota , che fia ata pofteriormente rifabricata . E quefte-
fono tutte le memorie, che fi trouano delle Chiefe della Citt vecchia , che_*
foflfero in efler auanti la defoIatione;dell'altre andero rammemorandoqucllo
che dalle fcritture fi raccoglie .
La ftruttura della Chiefa di San Martino fituata dietro la Loggia grando
della Piazza indcala fu antichit, efe ne troua rincontro nel fopradetto
cataftico de beni delle Monache di San Nicol del 1194, e fuffequentemente neila fopraregiftrata conuentione de conlpatroni d'efla fatto del
1267.
La Chiefa della Madonna della Piazza, fe bene dal modo deJla fabrica fi
conofee, che non tanto antica, quanto quella di San Martino; tuttauia_
haueua il fuo portico da Ponente , che doueua riufcir nella Loggia , che po
fteriormente e flato conuertito nella Chiefa di S.Baftiano , fatta quella_
della Madonna la porticella laterale per la quai s'entra : la pi antica memo
ria della quale la prefentatione , che fecc la Communit del 1 338. li 9. Fcbraro di Nicol Primicerio eletto Rettore della medefima, vacante per la_,
morte di Kafariza Archidicono, che v'era Rettore .
La Chiefa di San Stefano anco lei di ftruttura antica , che di Planthero diceuafi come da vna memoria del 1 514 li 24 Nouembre apparifce , e quando il
monafterio di San Gio: Battifta f reftituito all Monaci del 1 318. all'hora alli Padri di San Francefco f affignato il monafterio delle monache di S. Pietro, quelle trafportate nella Cafa contigua alia predettaUiiefadiSan..
Stefano; che poi quando f rifabricato il Conuentoadcfi Padri di S.Francefcofuronofatteritornarlc monache nel loro antico monafterio , efi co
me dalle fabriche dell'altre Chiefe fi conofee , che quella di S.Gio: Batti/la_
detta comunemente Abbatia , elameno moderna tabricata del ijooingi,
cosi l'altre fono ftate di nuouo rifatte dal 1400 in qu , reftando ancora in_,
quella di S.Pietro alcimi pezzi di muro antichiffimo , che rifpondono nella
lirada verfo tramontana , come pure dentro nelmonaftcro vn nobii Portico
fatto circa'l 1300.
La pi antica memoria delle Chiee del Borgo, Citt noua , la fonrarcferita libro 3.ca.3.del 1266. della Cappella di S.Francefco, chVradclli Padr
di San Domenico , che voleuano iui fabricar ilConuento, e l'cfflttuarono
auanti il ijoojpoichctra le fcritturc della mia cafa fi troua , che Ii lluglio
1 ^04 lln ono venduti ad efi Padri li Iuochi contigut ,al loro Cimjterio con I.
ieguenti parole .

DD

494

D*/k

DD. Matbeus Greg. Dea fratres filij q. D. Lucif, & D. , & Stana eerw forores , filie olim ipftus D.Lucij vendiderunt , & tradiderunt ture profrio itL,
perptuant pro fe&c. Fratri Michaeli de Duratio ordinis "Predic: "Priori ftmul cum
omnibus in conuentu Trag, nomine ipftus conuentus, &profe &c.emen totampara<
tineam earum, in qua fu tres Kamarde pofttam in Burgo Trag, iuxta parat Dejfe
iuxta eimiterium ipforum frairum , iuxta viam publican, iuxta Domumue Taiatium olim D. Innoccntij .

E nella reuifione delli beni, ch'erano in Borgo dlia medefima hercdit rierifcono li Prertaldi deputati dalla Corte d hauet trouato
1305 die 1 6 ofiub :7V Domum fiue Talatium potum in Burro Tr. iuxta locum
fratrum Prdicat: duobus lateribus, & iuxta viam ab alijs daoous lateribus. Item
domos mralas difcopertas iuxta mre, iuxta locum frat. "Pred. Item paratineas, &
Kamardat ficut vadit via, & plateas vfq;adortum qui eil in capite Brgt fuf .
Item diSum ortum,& Tifcariam, & totum quodextn Kamardas de plateis ftcatis ,
&nonficativfq;adaliudcaputBnrgi verfus falinas excep:is paratinis , & mardis, que nuenientur aliorum efle .

Dalle quali non folo fi conofce , ch'all'horali Padri di S-Domenico andauano acquiftando per ampliarla Chiefa, c'hoggi f vede; m che il Borgo ter.
roi aua da Ponente poco lontano da elTa Chicfa,cfprimcndofi nella fconda-
che il Lucio, & Innocente haueuano fatto infierne dell'atterrationi , che doueuanodiuiderfi per meta, e dalliconfinifi conofce , che quefli luochi occupauano tutto il lito da Ponente del Borgo , e che con queft atterrationi da
loro fatte haueuano accrefciuto il lito, ouer Piazza , e conertitolo parte i
Orti, e parre in Komarde, o come direffimo hora in Baracche .
La Chiefa di S.Domenicofi conofce, cheeftata fabricara del 1300 in giu
poichenelmuro mridionale dalla parte di fuori f vedono inferre alcime_
pitre con infcrittioni fepulcrali del 1325, che doueuano eflere ftate gi nelle mura della Chiefa pi antica;e fopra la porta principale eflendoui tre figu
re di baflbrilieuo in mezzo la Madonna col Bambino in braccio , dal lato
manco S.Maria Madalena coperta dalli proprij capelli , e dalla dclra vn Vcfcouo con la mitra, e Paftorafe , alli cui piedi al lato deftro ft inginocchiata
vna Donna in habito matronale con quefte lettere fopra .

DA BITCVLA SROR H.' Sel

AVGVSTINI.
Dalle quali fi conofce, che la figura Epifcopale , di S.Agolino Cafotti
Vcfcouo di Nocera dell'ordine di S.Domenico , e chela figura de Bitcula fu
forclla fia Itataini polla come benefattrice della fabrica d'efla Chiefa : trouandofi nemoria nelle note della.Canccllaria delli danari contati dalli fuoi
cominillari; teitamentarij alii Priori d'eflo Conuentoper la fabrica d'efl-.
Chiefa: fi come anco Nicolo Cafotti Vefcouo di Trau , e ipte d'to Ago1 1 io. 10 lafcio nd fuo rclhunciHo fatto del i jyi. cucci U dauari , che fi tcouaua
per la fabrica d'elfa Chiefa .

DiTra.

49 ;

II Coftueto fuo ntico dalla parte di mezzo giorno fi eftendeua faon del.
le prefcnti mura dlia Citt, corne ftato riferito nel capo dlie mura .
L'altre Chiefe dlia Citt noua fono ftate rifattc dal 1 500 in gi , che fono
la Madonna del Carmine, che antcamente fi dicen a del Borgo, e quella d'Ogni Santi, alii confrati della quale f conceffa licenza dal Configlio di poterf
radimare li . Agofto 1443.
Delle Chiefe , che fono nel territorio fi trouano I'infrafcritte memorie fopra la porta dlia Chiefa di S.Giorgio di Zeigno , vero di Mirano fcolpitatal'infcrittione.
aula, & porta Sacelli, bicfejtfis rebutes , falusq; Egrotis
Hlc fcelus deltSa purgantur , & crimina cunSa
ftuamegoLubimiroTepficondidiad honorem videlicet inuiftifc SS."*"1 Tetri
fummi .... "Njcolai Confefforis, & Ceorgij Martyris.

Nel Priuilegio, che Stefano Re di Croatia,e Dalmatia fucceffore di Zuonirniro concefle alie monache di S. Bainerio di Spalato regiftrato nell'opera_
de Reg. Da]. &: Cro. al cap.i i del Libro tra Ji teftimonij f troua .
Jacob i Morftici . vbomiri . Ep?t Ste^igne Breberiflici.

E nell'antico regiftro delli monaci di SS. Cofma , e Damiano dell'Ifola do

TcungiurifdittiondiZarajtraliterreni, che erano del monafterio dSan_
Giouanni di Belgrado , neJli qtiaJi erano fucce/fi queJJi monaci doppo la deftruttione di quella Citt,viene efpreflb .
Joannes ScUuus , & dem Monacus conceffit eidem monafl. totum fuum alodium
quodejlm^gori^volentet ac coUaudante fuo fratre Ttyfdra in bor um frefentia
teflium Regis vid. Suinimiri fnorumq",nobtliitm 1 Streffinne Berberflich ,
& Jacobi Teu^pnis , & lure " luppani Madij^bbatis S. Grifogoni cum quibufdam fuis mariachis
Tetrus ^bbas cum fuis fratribus comparauit eidem monajk median parten tatins territory Meiranne precio jofolid. Roman: .....
Hanc terram vero conatus eft auferre "P.^bbati Strefinna Berberiflich ,fuiq; pa
rentes , quare idem T. : qui commotus cum quibufdam ex fratribits Joaam adijtt& in prfentia Rgis Sutnimtr contra eos viriliter decertaait , & Huante Xfi
gratia bonee fupcrautt dato iudicio epmone Dominico eodem Berberiflicb vatente, & coUaudante Rege Sumimir [uisq; nobilibus teftibus bis eodem fclicet Rege
Suinimir eodem etiam StrefinitA Berbcrifticb, & IurraT^onenJupan9t & Jacob
fratribui eins, & Lubomir luppano .

Si deue auuertire prima, che nel Priuilegio del Re Stefano ono ftatc dal
tempo abolite le due prime lettere del noms , e cognom; de Lubomiri Tep^j
poiche nell'altre memorie , benche fi trouino alcune diuerfit di lettere nelii
nomi, cognomi iui efprelfi, non fono pero tali , che alterino cuntale dclJalc.-o pronuncia: ondequello, che ncll'vna lacobi Tenais deue eflcr lo
le:lo, che nell'altra 1acabo Te^one.e quel Lubimiro Tep^i , che fabrico la fopradetta Chiefa di S.Giorgio pu eTqr ftato ratello deJpredetco Giacomo, e

forli

Delle Msmorie
Itcflo Luliimiro iHppano nell'vltimo luoco nominate, e fe tu quello , fit anco al
tempo delli predetti Zuonimiro , e Stefano Re di Dalmatia , e Croatia , e di
San Giouanni Vefcouo di Trau col cjuale viene nominate ncl fopradetto Priuilegio del Re Stefano . Onde f puo dir , che quefta Chiefa fa ftata fabricata auanti iJ iioo , e che fa la pi antica memoria di fpndatione di Chiefa
fattada Croati, che fi troui fcolpita in pietra , e forfi in tutta lariuieradi
Dalmatia non ve n'altra di tanta antichit , eficome dalla fopradetta inIcrittione appar il fondatore d'efl'a Chiefa, cos nelli tempi pofteriori fpettaua il iuspatronato d'efsa alia famiglia Barbanich , che detie efser ftata attiuente ad eflo fondatore; deiche appar memoria nell'inftanzafatta da Andrea
di Marin Andreis per nome fuo , & fratelli Mattio de Cirnota Vefcouo di Sibenico , & altri difcendenti dlia famiglia Barbanich fondatori d'efl Chiefa
li 27. Giugno 1 366 auanti il yefcouo icolo Cafotti, che non f admefsa, attefoche conftaua , ehe per pi d!8o anni era ftata conferita efsa Chiefa dalli
Vefcoui precefsoti chi gl'era parfo, e fe bene la fentenza f appeliata al Me
tropolita, non c' pero memoria di quello feguilfe .
Di Santa Maria di Spiliano detta hora volgarmente Stomoria f troua'i a.
taftico delli bni , che pofledeua anticamente del feguente tenore .
Innomme Sanfte , & Indiuidue Trinitatis . :1,. Ind. 7.
Rgnante D.T^. BeluRege fngarieTrag, quippeEccl'ie Yen: Epi Michaeli Comit
cilicet MArinohocaEtitmefl.
J^js quidem fundatores Ecclie S.Marie de Spilaaoflan ce orebina , Brati^a Ma
theye, Tetras fcilicet, & Stephan; Todcupp, Srumbrada , Grubina , Drafechna .
Inpnmis namqffl terra S.Mari b via de Spilano fita in loco, quod dicitur Tociuala , ex ^iquilonaii parte emus eft terra S. Tfycolai iuxta terra eiufdem Ecclefte ex
farte Orientali cuius eft terra S. Mat ie fub viam, qu* duett ad Spilanumfiipra aqua
que apfellatur Snnichem terra S.Marie, fub eadem aqua eft terra S.Marie in Occi
dentall parte Ecclie fub via eil terra S. Marie , ex Orientait , & Occidental: forte
cuius funt terre Bruteo fupra vtamqueducit ad Oflrogex Orientait parte Eccl. eft
terra S.Marie . In eodem Loco iuxta Eccliam fitbtus vtam eft terra S.MarieexOcfidentali parte eius eft terra S.Ioannis fub Stenida in orientait parte Ecclie eft terra
S.Marie . In loco quod dicitur Suftie fupra rupem terra S.Marie ex ^uilrali parte
cuius terra Santi Ioannis,apud Stini^am eil terra S. Marie ex orien: parte cuius eft
ierraS.mcolai. In loco qui dicitur Suflic eft ttrra S.Marie ex *nflr: par te cuius
eft terra Poner. In orientait parte atqapud "Pocrounicum eft terra S.Marie ex
auflr. parte cuius el terra S-M. ex orien: parte cuius eft terra Branca. Rugete
Maramide vfq; ad terram S.Ioannis tota terra ilia eft S.Marie . In ^iuftr. parte Beci^e eft terra S.M. In eodem eft terra S.M. ex orien: parte cuius eil terra Bufali , &
in ^quilonari eft terra S.Georgi] de Mrano ex ^tquilonari parte Eccl- tota illa ter.
rain qua diuidit aqua per medium vfq; ad Steirn eft terra S. M.ex orien: parte
quedara arbor nux fupra aquam, que furgtt ante EcclLim eft terra S. Marie . Sub
Lacu qai eftprope viam que vain apud S-Georgium eu terra S.M^rie . Diftis , W
ntiraeratisnominibusterrarumoportuit fcfibi nomina rcrum EcclLe* Inprimisa'i
vnum Miffalt continuum ,vnnmymnarinm , &ymnarius m<xlus cum 'P.'.:.':cr;t >
vna cortina, 0" pannus vnus\fuper altare .

La Chicfa di S,pictr.o di Clobucaz , Boiftliic , e Podvniono f anucamcnte

Di T'.

497

monaftcr o di monaci, nel quai tempo fi troua memoria dell i beni, che poffedeua , & l'infrafcritta .
In noe Sanfte Trinit. jin.Dni 1 189 Ind: quoqi 7. Rgnante D.1{ Hege Fng Bela , Spalaten edi prefidtnte Tetro ^rchiepo Hngaro, eiufdem Ciuitatis eomitatum
optineme Grubcfja Com te exiflentibus Iudicibus Micha de Malarata, & Tetro de
Satarello, non in Bucaraiu filij Gregor eilt hoc aftumeft. Quoniam omnium
geftarum rerum certitudo fi diligenti ftudio comprehensa fuerit , & in fcriptis re
dada ad fuccedentium memoriam plurimum valere agnofcitur , & quia etiam fe
ries literarum maximampreat vtilitatem; Ideo prejente Triuilegium cribi fancitum eil .
Ego itaq; Tetrus licet indtgnus monacus dilapfis aliquantis temporibus poft fufceptam admtniilrationem monafterij S. Tetri de Clobucez^ habito confilio omnium*
fundatorum eius monaflerij tarn Sclauorum , quam Latinorum omnes terras , quas
monaflerium , fine alicuius contriditlionis ooaculo poffidet Iluminare , & certis
limitibus determinare , & per eorum trminos lapidions figna infigendo ab alhrum
terris diftingutre curauimus, & fcripto redigimus . In primis um terrarum ter.
minus inctpit latere maris loco, qui Sclauonice dicitur Tlutez^i vbi inquodam
lapide viuo difignatur P. dein reto gradiente tramite [urfum in parte ^quilonis in-,
aliumlapidemviuum in quoeadem litera difignatur . Inde autem fursum ad lumnamin qua eadem litera fcribitur, columna vero deorjum in parte occidentis
ficut figna lapidum confit prfixa vfque ad lapidum congeriem , & inde iterum ad
mare reto tramite iuxta terras, quevocantur .... parifca- ... or. . . vis
terra que inter preditla figna confit Sanfti Tetri eft fursum vero a Ditbrouiza in-,
loco vocato Sclauonice Cateft magna ter: que tota ex parte uquilonis, & meridie circundatur viuis lapidibus ex parte vero eiufdem terre in Oriente eft terra filiarumHeuinifalizi; in loco vero dido
zi eft magna vinea. In loco quod
Sclauonica lingua nuncupatur Dominici Drawee eft magna terra , in loco vero, qui
Tocuounichdicttur
nte dmacerijs que funt ex parte *Aufirali , &
vfque ad aquam de Tocrounich eft terra . Tetri. In loco qui Stragiffe dicitur . .
. . . que eft terra Domne Dab ize eft magna terra S.Tetri. Ibidem fuper Stragiffe
eft magna terra incipiente peua viua , & vt continetur deinceps vfque ad terras
Maragufiua , fub qua terra eft terra S. " . Harum ergo terrarum oftenfores ,
& illuminmes fuerunt Todzjip Regis luaraz^Strumbrada,Defiz_,Meiumis , Dra.
gim T^eumi , Valiji - Tefles autem, qui in circundatione llarum terrarum fuerunt
tfli funt - Mager fllius Mitrgie de Spalato . De Tragurio Cerne fill us Cipriani , Siluefter filiits Ver\oni cum fratre juo Samcho. Dabrana Vodouari , Dufon filins S louinne.Tctrus , "Hcolaus SilueftriOfcomenie , Vilcoie Caciz^Viap , Saduea
Tresbitero, Radona de Oflrogapresbit. Trug: Podiupde Oflrogo, Tetruha, Grubinna, Drajechna, Dragouan, Tipogan, S toman, ZauuriZj Dragun films T^euadi R 'ftis, & frater etus Iorra, Dragoy filius Draguni .
Queda Chiefa di S.Pietro f poi infierne con la torre diftrutta del 1420,0)mc itato accennato} e ne' tempi polteriori rifabricata vicino al lido del ma
re, & quella ftefla, che vicino alCaltel CippicoNouo giorninoltri habbiamo veduto aggrandire, dalla quale(auanti , che foflero Fabrican Ii recinti
Jclle ville) veniua la riuiera determinata .
Dell'altre Chiefe tanto della Hella riuiera pofteriormentc fabricate , quanIi
to

4$ 8

DelleMemorie

to dellVmtiche i che fonoper il campo grande , e piccolo, &altre parti del

territorio, tanto in terrafeima, quanto ncll'lfole , non batiendo trouato memorie degne d'cllcr notifcate, tralafcio di fame mentione .

Delle Reformationi . Ca$. Vlll.

DOppo la compilatione dello Statute furono in diuerfi tempi fette varie
leggi , le quali fino che furono in poco numero s'inferiuano nel
del medefmo Statute, come fi vede, che il capo 8? del primo Libro fia ftato
a<Tgiiintodeli33p,eorfinelmedefmo tempo faranno ftati anco aggiunti
graltri capi vltimi del primo lib. Del 1331 cominciarono fcriuerf parte,o
raccolte quelle, che del 1316, e 1327 erano late fatte , ne furono formati i<5
capi, &il lyaggiuntodel 1346. Del 1347001' furono fatte vari giunte a_
molte leggi dcllo Statuto, & anco fattone aeU'altre noue al numero di 28 ca
pi, &aqueftoregiftrofufattoilProemio,ecommci6 hauer titolo di Re
formationi , tra le quali quella, il cui fommario

Quo nultus fe proiciat fuper corfut mormura .

L'originale dlia qule fi troua regiftrato ne' fragment! de confegli del
giorno ai Dcembre 1347. ,alli fopraaetti poi furono aggiunti del 1355 tre
altri capi, che, con li fopranominati fannp il numero di capi 48, che tutti fu
rono aggiunti nel tempo, che la Cittd linpoter de Venetiani: fufiequcntemente poi fono ftate aggiunte laltre Reformationi, che fi andauano facendo di tempo, in tempo no al 1411,6 regiftrate nel Volume de Statuti , delli
quali fi trouano alcune copie da perfone priuate ; ma quello , che ftaua in_*
Cancellaria per vio publico, & era fcricto in Bergamina , col tempo , andato fdrufcendofi, e perdendofi delle carte, e quando fti refcrittp ve ne mancauano molte; in maniera che li foli tre libri de Statuti erano intieri , e pocho
altre Reformationi, e quelle anco confufe,e prepofteratejonde copiato come
fi trouaua riufcito, che mancando la maggior parte dlie Reformationi antiche fi fono perfe moite memorie, e di moite cole , che fono in ofleruanza_, ,
non fe ne sa render ragipne, e tr quefte quella che ciafcheduno, che tefta_*
fia obligate di lafciar diece foldiper le mura dellaCitt, deiche nelli fragmenti de confegli i troua l'infracritta memoria .
1404 die vltimo oftubris la Gen. con/, nob. Ciuit. Trag, captura &c. quod qaxcunque perfonacuiuscuncj;coaditionis exiftattamnobilis, quam populari , tan
Ciis , Burgen t & diflnfiudis Tr & habitat: condiderit teflamentum modo in
antea teneatur in ipfo teflamento aliquid legare pro murAlione Burgi [ecundum confcientiam de fut bonis, & fi ffcutfecerit teflamentum non valeat ;fed babeaturpro
inttlato ipfo fado & quod examinator , & notaras vinculo facranenti teneanr
reduceread memoriam te/lamenta condenttum reformat: ptcd:, & contenta in ipfa
reformae .

E fe bcne quefta legge non ftata mai rgi lrara in alcuno delli vplumi ci
Statuti > Reformationi , pero in vio hoggi , e communemente viene nelli
teftamenti dichiarato, che ti lafciano fold dieci per la fabrica dclle mura , e
nelli

Di Trau.

49*

nelli teUmentivecchi(.<M/ murad Borge) quefta bmma di foldi dicci

See efler ftata dal commun vfo interpretara dall'altra legge pofteripre fatta
nel 1420, che fi troua nel volume dlie Reformationi , nella ouale vicn ordiSato4 che ciafcuno fia obligate di lafciarnelteftamcnto foldi die almeno
nerriarcimentodell'hofpidalediS.Spirito.
Delle Reformation! dunque intieramente non copate nclloStatuto vfuale
riufcitojche qttfdo rtata allegata alcuna delle leggi, che non fi.trouaua, Ii
UriSnthanno oppofto come legge , che non fi trouaua ne volume publi & ii quefto modo fono ndate m detuemdine moite belle leggi .
L-altre Rebrmationi facte del 141 un gui fi trouano nel volume, che va all'vfo publico in Cancellaria; m come che quefto,e copia del regiftro de configli corren di quel tempo, cosi vi fono regiratetuta lepara del confinfio trd le auali vi fono moite cofe, che non hanno che fare con le leggi, &
luefte di tempo in tempo fono itate aggiunte non folo quelle part , c'hanno
?ieor di legee J m molt'altre con alcune Ducali, e: termination! m maniera ,
Cheil libro Id uenuto groffo , e difficile ad djer adoperato . Onde mi fono
prefo fatica di veder tutti li Statuti vecchi, c'ho potuto trouare, e da quello,
S'era Sa dlia Communit, & in mano del Sig. Capitn Lodoiuco fartaclifpefuenutoli con l'hereditd Cigolina di carattere antico, & il pm corretfo & infiero, c'habbi veduto, ho copiato li 3 hbn de Statuti, e poi le Refor,
mtioni anto quelle ch'erano in eflbStatuto, quanto l'altre , che fono nel
predetto volume dlia Cancellaria, c'hanno vmor di legge, e quefte regolate
Ser ordine delli loro tempi h ridotto in doi hbn, nel primo ho poftp quelle
che fono ftate fatte auanti la refa del 14*0, e nel econdo 1 altre fino al giorno
?", e fi come nel principio dello Statute vecchip vi fono h primi patti
fattiISvenetianidel ^(orretti col u^W delli originali , cheiono
nel A?chiuio) cos nel principio del fecoudo libro delle Reformation! ho
oftonpriuilegioottenStodoppo la iopradettarefa del i4z? copiato pur
Sairori-inale(flche ho voluto auucrtire; perche di quefto Pnuilegio , e del I
Sedet patti tutte le copie , c'ho veduto tono {correcte ) & m fine del volume ci ho Sggiunto 1'indice delle materie, accioche ogn'vno fe ne pofla valere
golatione delle Reformationi , non folo h mutato

perc o v
tarne raffronto, chi n'hauefe curiofit .
E qui deuo auuertire , che le Reformationi dello Statute vccchio non haueuan li numeri nelli capi ; ma nella prima copia , che feci ce li ho aggmnti ,
che faranno anco pofti nella feguente copia dVcapi incontro all numen delJi capi delle reformationi da me regolate, acciocfie fi poffapiu fcilmente
5 1 raffronto . Auuertifco di piu , che del e ^"f^>t^"^
ti trouano el-originali nelli fragmenti de confegh delli cap 63,64, 6j, 66,67,
6 sTclicIpi 8^84, 85, 85, 87, 88 del primo h ho prefi dal volume grande,
S.fk'Rebrmationrdella Cancellaria, nel quale fi troua anco copiato dallo
Statute veccjiio il capo 82.

j oo

Delle Memorie

REFORMATIONVM

REFORMATIONES

Liber Primus .

Statuci Veteris .

In Chrifti a
Infrafcripte funt &c. 1326 , 1327
Cap. i . De modo adimplendi curiam.

a Quod Comes poffit augere, & minuere pretium carnium .

3 Quo ordine debeant vendi fruftus
in Platea.
4 Quod nulius emat fruus recen
tes caufa reuendcndi .
5 Quod fcribantur falaria,debita> &
crdita cois in libro.
6 Quod confilianj non exeantdo
Palatio fine licentia Comitis .
7 Quod animalia empta circa Ciuit:
vendan tur ad minutum.
8 De ordine procedendi contra fa
res dcpredatores, & piratas .
9 De poena impedientium caufas.
10 Quod macinantes offa oliuarum-.
foluant Dacium .
1 1 De ordine Pifcarie , & folutione-
Dacij .
12 Deoliuispaftinandis.
13 De pena proijcientes immunditias.
14 De non mingendo , vel egerendo
in locis pubhcis .
j 5 Quod commiffari) non vendant
nifi ad incantum res commits.

16 De pena laborat: in trantis terrain

vicini.
1 7 Qjod non pofint dari , locari bo1 a itabilia non fubiectis dominio
temp oral i .
In nomine 1 347 Proem.
AdditioStatut.lib.i'Cap.aj, fJJ

Cap.6i.Idem.
cap. 63 . quanio Iudex,vel conftl. non poteftvnum officium exercer quit debet
eligilocoiUius.
64 Quod Comes babeat libertatem augendi, & minuenii ....
65 Quo ordine debeant vendi "PiponesAC
Cucumeri, Angurte, & Zucbe.
66 Quod nulius poffit entere.
67 Quod in libro cois fcribantur alaria
cimbas: & alioralar.cois,.
68 Quod nuUusconfil. debeat exire de
Tal. pena lib. abfq; licentia.
69 Quod animalia , que emuntur infra
certa confinia rendantur ad minutum
in becharta .
70 De ordine accufandi
7 1 De pena contra impedientes *>t accuf*
non fiant.
72 Quod macinantes oa ol'marum foU
uant paruulos ires pro modio cul.
73 Idem.
74 idem.
75 idem.
75 idem.
77 Quod nulius procur. commifsmec Tu
tor alicuius commijs! poffit emere ptv
fe, velpro fuis propinquis rem flabilem commijs. fine licentia D.Com- , &
fine meant it78
fui vicini.
38 Quod forenftbus , & presb. nonpop'i
aliqualitcr transjem uec affitlan
flabilis.
Idem 1347
Idem-.

Dt Trau.
18 Quod Iudicesnon exeantdeCiuit.nec habeant alia officia.
19 De ordine citationum , libelli, &
refponfionis .
20 Debitor non pofit prefentare pi
gnora inuito creditore . '
2 i Quod comes teneacur omnes fen.
tentias executioni mandare .
22 Quod millier non poteft efle teftis in caufa ciuili .
23 Quod familiaris non pofit effect
tefts.
24 Qupd Aduocati fnt de maiori
confilio , & quomodo foluatur
eis .
25 Quod partes confilij capte,& non
capte fcribantur .
25 Quod Sindicus eligatur per fcrutinium .
27 Qupd Iudices , & confiliari; vacent ab officio per fex menfes.
28 Quomodo examinan debeant inftrTSt folui examint.'
29 De falario , & contumacia camerariorum .
30 De Ambafciaroribus , & Sindicis,
& decorum falario.
3 1 De monftra facienda intra tridu.
32 Quod defenfores non e ligan tur in
Aduocatos, & contra .
33 De modo fcribendi , & depofitandi teftamenta .
34 Quod teftamenta fiant cum cxamintore teftibus, Sc notario*
35 Quod intrantes religionem ab
omni fucceffione efcludantur .
36 Qupd in diuifione proijciantur
tefierx .
37 Quod pignora fcribantur pernotar.
38 Quiveniuntad fucceifionem ter
ritorij Podcmorie .
39 Quod commune teneatur ex ca
lumniare poleT.dc Podemorie .
40 Quodnotarij teneantur publicareinftrumcnta.
41 De denarijs communis, foluendis
in capia .

if&t.SmeSmMario.
4Supcrdi8ocafitHl9.
' ....
6

7
8
9,

10
1%

\6

18
19 , & correttio flatutLUb,
..7.
to
21 . . .
22
2 3 Idem. . . . diui ex quo ordine [ucee
datur .
24 Quo ordini.
25

&modo (olutionis.

26

que habet tresferraturas .

Ii

42 Qupd

502.

Delle Memrie

4a Qupdnullus fe proijciat fnpraw 17 Quod aliqui non avdcant feproijccre

fuper corpora mortui .
corpus mortuum
43 De non mutuando Sclauis Bof- 28 Quod aliquis non audeat mutuare
.pignora t eis recipere pi
nenfibus feu Croatis fuper pignora .
gnus.
44 Qupdexammatorcsfuppleantcu, 29 Quod cxaminatores quando curia
propter parentellam , vel alia caufa ,
nain,
& profter deffenforet , & atos
effet ad pt corum loco intrarc
debeant.
45 Quod loco ludicis abfcntis alius 3 o Quodfi aliquis ex ludicibus,& conf.
fe Ciuit. abfentauerit per dies 20
eligacur .
quod loco illius aliuseligatur.
46 Quod ludex non veniens primo Jl Quod fi aliquis ereatus fuerit lud:
die menus fit caffus .
abfens,& non venerit prima die men.
quoincipit eius offitium fit caffus <&
alias cligetur.
79 Idem.
Annullati'additionis Statnti li.
primo cap. .
4$ Quod Clerici fcculares poifint 80 QuodTater ,& Mater poffint fuos
inlhtui commiflarij .
filias Clericos in fuis teflamentts inituere commiff. & procur. etiam fuorum beredum.
49 QupdEpifcopusreligiofuspoffit 81 Sine[um...
habere
" ' patrimonium.'----
^j Quod modo in antea non fat ait.

50 Ordinationes circa fratcrnitates,

51 Ordinesfraternit.S.Spiritus.

i De oblationibus facicndis in ho
norem B.Ioannis .
5 $ De admniiftrations operatic

qua fratalea,focictatcs , vel coaduna.

to in Ciuit'. in Burgo & diflriStu.
45 Quodflatuta frater: S.Spiritus regtflrentur in quaterno cois.
46 Quod ft aires non faciant denouo ormesfine conf<:nsu regminis .
47 Quod non excdant numerum 8r.
48 Quod nuUus ex fratribus expeuatur
fineconfensu regiminis.
Quod prediQa pro Statuto debeant
obferuari .
44 De ob. . confefforis.
. . fendis p . ; . . .
49 Quod operarij S.Laurentij reddita
rattone operarte teneantur pena lib:
iflatim reddere, & affignarefuccefforifuo reffiduumpecunie diSe opera-

rie .

54 Quod nemo ccnducat.Trag.vi- {t. . fubpcnalib.fQ.

numforenfe.

Di .
55 De etecutionc fentcntiarum .

505

53 Qualiter D. Comes debet mittert^

execution [ententias libris 5. infra .

regminis.
56 Qnpd nullus habitet in infula_ 54
fine licentia.
57 De fcrijs medium , & vindemiaru. 55 eapit fuper fallo * , .
58 Quod ix lib. infra poflk termina- 56 ... . & oblAtione lihelli
ri fine ciratione .
cuilibet conftl. . . vcniatl
59 De pena imponenda confiliarijs, 57
vt venianc ad confilium .
60 De fcrijs SS-Laurentij , & Ioannis. 58 ... . Epifcopi & Confcfforis.
59 . ponendo . . .
61 De Palio pro Baliftrarijs.
transferri.
62 Quod forenfibus n fubiefti s do 60
minio temporali Tr. non poflint
tradi necafltari res ftabiles .
6j De blado forenfe non emendo 61 De fatlo entendum bladum foren
fe ... .
caufa reuendendi.
64 De non mutuando fuper res la 61 De * mutuando denarios fuper ret
(peantes ad diuinum cultum .
cras.
65 Quod in quolibet inftrumento 50 Quod nullum inrument valeat in
quo non ponuntur quatuor confines
ponancur quatuor confines.
66 De non paitihdo nifi ad tertiam 51 Quod nullus Pojfit dare accipere
terram ad paflmandum nifi ad tertiam
partem .
partem.
39 Quod non poffitextrabide Ciuitate,
67 Denonextrahendomulieres.
& diriQualiquamulier .
68 Quod conducens vinum forenfo 40 Quod ille qui conducet vinum foreafe Tr.vltro aliam penamperdat. .
perdat nauigium .
69 Quod nullus poflit pailinare ter 41 Idem.
rain alicuius forenfis .
70 Quod Comes non poflit conueni- 82 Quod com: tempore fui offij not
pojfit petere contra aliquem fuum de
re ajiquera durante eius officio.
bit.
84 De pena incidentis monttam.
71 De monetres.
85 De pena portantis fraudoUnter it
Ciu.Tr. faifas manetas.
71 De officio Camerariorum, &Ca. 88 Quod cois nullam cdula
accipere debeant m pagamentum .
mane.
89 De officio Camerariorum & totume
dandi per eos.
90 De cedulis amara.
91 .... . & eorum iitrium tenenda
73 De libro falariatorum.
perCanctll: cois.
74 De modo, & forma tradendi ani- 86 Idem.
malia, Brauarijs.
75 Quoddelegatisdotibns,&mer- 87 . . acetam . . & de mercantijs debeant facer :
cantiis fat ius Summarium.
76 Qualiter conductores Daciorum 92 ... . Cois debeant compei ad foluentI ' 4
dum

54

Delle Memorie

foluere dcbcant.
jj De appellation i bus.
78 De caufis appeUationum .
79 De modo profequendi appellat.
80 Quod in citatione exprimatur res
petita.
81 De Teftamentis .

dum preciim dlibrt:

3* De modo, & ordine procedendiitL,
caufis appeUationum .
33 Idem.
34 Idem.
3 5 Quod nifi in prims citatioae abfentis
exprimatur res petentis citatio
Valeat .
97 Super ordine Tementorum.

Di tutte le foprafcritte Reformation!* nonii troua altro nello Statuto vfuale, che Ii cap 18 con la prefatone capo 19 non intiero li,72,e 73 intieri,e,
76 non intiero.
Delle cofe tralafeiate, nel regolar il primo Libro delle Reformationi non
referiuer le balottationi fatte m ciafeneduna reformatione col numero delli voti pro t contra , come cofe tediofe , & inucili i m copiar folamente_>
quelle , dalle quali fi pofla comprendere il modo , che fi teniua nel formarle ,
& in alcune Ii motiui > per li quali fi ftabiliuano efle Leggi , & in fine aggiunger quello fi troua nel fopradetto fragmento dello Statuto antico, del qua
le feci mentione nel capo vltimo del libro 4, che credo non riufcir di difpiacere queHi , che fi dilettano di legger memorie antiche , per conferuar
le quali mi fon prefo quefta fatica .
Le cofe dunque tralafeiate direferiuere fono le feguenti.
Reformations , & ordinamentaconfiij J^abilium Ciuitatis Tr.In Chriflinom:
jmen eiusdem 1353 Ind. 6, die 9 men: Aug. conuocato , & congrga
lo maiori , & grali confilio cois , & hominum Ciuit. Tr. in Ta'.at. d. cois ad vocem
preconis , & fonum , vt maris eft de mandato Egregij , & potentis Viri d.
Marc i Kugini Honor. Comitis Trag, fa 0 priushen partito inter ipfum D.Com.&
curiam ad bufful. & ballottas , & tpfo obtento. In quo confilio d.D. Com. propofuit ,
-& propeni fecit . Quod cum in Statuto Ciuit.Tr.contineatur . Qtod fi aliquisex
ludicibus ,& confiliarijs eritabfens Ciuitat , & diritlu Trag, vitra 20 dies
quod D.Comes & Curia alium eligere debeant loco illius abfentis & in Reformatiovie,qutecpro Statuto falla tempore D. Michaelis Iufltniano contmeatur quod allquit non poffit eligi ad duo officia fiat men to, declaretur qui probtbeantur
eiigi , aut poffit eligi loco diorum abfentium quod piaceat tpfi tonfilio prottidere.
Seguita il capo 45, e nel capo 48 doppo le parole.
Teftator qui cum injlituerit venire debet coram D.Comite.
E' flato fupplito quello vi mancaua daH'originale de confcgli .
Et fua Curia > &exponere
& Ttitorix .
II capo 41 tralafciato il feguence .

fino ...

... offitio commifjui 't

Ds*Trd.

505

De librtate dtaaliquibusnobilibus fuper fraternitatibus Ciuit.prouidcndi , In

Cb: no: am: ji honorem, landein , & reuerenttarn omnipot. Dei Beate Mariefemper Virginis motril eiufdem , & Beatorum corporum SS.Laurentij mart. , & loan*
nis Epi , comprotetlorum Gubernatorum , & defensorum mit. Tr. hominum , &
fingularium perdonarum Cinit. eiufdem, & omnium Saniforum, & Sanftarum
Celefti* Curi) jnno eiufdem 1 36J lud: ; Rgnante D. H naturali D.Ludyttco Ser. Rege Fng: tempore Egregif , & potentisviri D- Francifct deGeorgio de
ladra Regif militis , & de eins mandato honor. Com. Ciuitatis pred: fuorumq; lud.
nob. vir: DD. Tricle ^7{11 lois , Tetri Micacij , & Tricle Gregory
die 14 men: May. conuocato , & coadnate maiori Generali eonfilio cois , & ho
minum tela Ciu.Tr. in Tal. cois ad fonum Campan*, & voce preconis de Ii'
centia & mandato prefati D. Francifci Comitis anteditti, vt morisei. In qua
quidem confilio probono, & pacifico, & tranquillo tlatud.Ciuit.& hommum,
& fingularium perfonarum ibidem exientiumcaptum , & obtentum fuit per 28
cons. ponentes eorum ballottas in buiula alba del fie non obflanttbus 4. confiliarijs
eorum ball t tas mittentibus in buula rbea del non quod D.Lomes pred. poffit eligere , nominare , & conuocare. 12. Sapientes virosde confilio apud. 4. ludices
curie quibus. n.Sapien: viris, clcis, nominalis, & conuocatis ipfe D. Comes
vna cum ditlis lud. , & 12. Sapien. yins poffit , & valcant prouidtre , delibera
re ,& reformare , plenum, & liberum arbitrium , aullo: itat m , & bay Ii am
habeantprouidendi , & reformanii quicquid eis , el maiori parti ipforum videbt
tur, & placebit fuper fratermtatibus ,feu focietatibus nuper falis,& exortisin
dida Ciu. Tr.feu que fieri ortri , & ordiari continent in futurum dejlruendis , deJ'uailandis, & totaliter abolendis , qua quidem fraterna., feu focietates effepofent origo , aufa initium , & generatio erroris , & fcandali pref. Regie Mai. & bo.
ni, pacifici,& tranquilli flatus pred: Ciuit.Tr. & fingularium perfonarum eius^
dem . Et quicquid fatlum, ordin aturn , obtentum , & dlibrtum extitit per pred.
pel maiorem partem ipforum in, & fuperfraternit. & fociet- anteditlis valeat , O"
teneat auttoritate prefentis confilij , ac fipcrdium tonfilium fatlum ordtnatum ,
obtentumforet & effet .
Tfominaduodecim fapientumrirorum fuper premtfps per pref.D.Com.eletlorum
futu bee . Tetrus Marini, ^inguflinus Cafotli, Uuymus Martini, GauTjgna Marmi,
loannes Matbiche, Deffa Lucani, Deffa Damiani , Ludouicus Ioannis , Sore Marc,
Daniel Ioannis, Ciga Iofvpb, Taulus Marini .
Ncl capo 77 doppo quelle parole
quibus omnibus dedutlis in generali eonfilio nob. Ciu. T.deiib.& obieti.fnit
fono flatc ommclTe le cofe feguenti .
die 17 May pro x: preterit! f 26 confiliarios qui pofuerunt eorum balotas in lufn
laalbadel ficnonobantibusotlorepertisinbitj[la rbea deliion quodapfi .C.<
mes, & lud pi e. Gr tunc proxime futuri , & x nobiles depiitati , feu tunc
deputandifufbono latnCiuit. accipiendoetiam alos oo Mobiles el genios f tp/ >
habeant libertatem prouidendi ' ordinandi fup factj appellation& , T eor tm pttula,& fnpra additwnc flatuti , quod loquitur quando aliquit mparm-rit tri
bus viab is condwmtur in eo quod m m .trare potent P iufln mentara, teflc,
vcl ein: ::'.r.tmtntO parlent non comparetiimeJc',iumdtbitHin prm ut eis , val

'Delle

maiort parti eorum melius videbitur . Qu ordinamcnta appellationutn poni debeant in volumine Statutorum , & pro Statutis debeant obferuari . Supraditi DD.
Cornes, & ludices confiderantes, & affetJantes huic defeSui prouidere vna cum difiisx nobilibus, & alijs quatuor ex diftis 080 adiunftis qui fuerunt numro 15,
quorum decem nobtiium nomina funt bec D.Lucas fitJuri Regius miles , D. Blafcus
* Reg. mil: Ser Matbeus de Chinis , Ser Thomas Marci , Ser Mirsa Mauri ,
Ser Bufalttt DuymitSer Mladinus J{icole,Ser ^Andreas eigener Michael "Petrijcr
Leo Tacle , & quatuor nomina illorum 4 nob:adiunorum funt hec , Ser
Tetri , Ser lofepb Zore , Ser Tricla Tetri Micbacij , ifr Tacla Stifte de Zegis ipfis
omnibus congregatis in Logia "Palatijrcdenti4d.D.Comitis prius
debita matnra,longaq; de liberations, libratis omnibus confitetudinibus,<*praticis
baenus obferuatispro honore Ciuit.Tr. , ac bono, & vtilipartium litigare cufientium, voltntes hic dubbia declarare & vt partes appcllare volentes agnofcere "Aleantquii msdus in talibus eflferuandus', bac lucida , & clara Reformatione poftto
partita inter omnespred. per ballottas mnibus repertisin buffula alba del ficnulla
reperta in contrariant in buffula rbea del non nemine eorum difcrepante falubriter
auttoritate fuprad" Refor: deliberaueruntftatucr. > & reformauctunt,
Quod

appellare volentes &c.

Son ftat i anco ommcffi di copiare due cap feguenti
36 De augcndo Salario D.Comiti .
37 Quod D.Cemcs toe ni/i eius Salarian.

cosi perche in foftanza non contcngono quello efprimono li loro Sommarij ; m mol to pin ; perche fono part meno eflentiali di tutta la legge , e
fu confermatione > che fi troua intiera nel fragmento dello Statuto antico
nominato di Copra al cap. vlrimo del libro 4 onde refcriuer Cuello fi troua.
nel predetto fragmento* e fignificaro qual parte ata regilrata nelli Statuti vecchi .
In Cb:no:am:an:nat:ei:ii 5 j Ind:+ Regn. D'-Lodouico Ser:* Rege Hung: & Ex
celfo, & Mag." D. D. Andrea Dandulo nclito fenet. Dace vacante Epata per mortemLampredij Eccl:Tr:Epitemponbus quidem Egregij, &potentis viri D.Marc i
Rugini hon:Com:Ciu:T.fuorumq;Juaicum nob.vir.DD. Defle Damiani,Tttri Micaeij,Donati Chafoti,& loanis Manche. Qjadernus Reformat.faffarum tempere diSt
D.Com: die 20 men:febi:. Itemfimili modo ptum , & obtentumfuit m d.Confilio
congrgalo vtfupra po Conf: oui eorum balUpofuerunt it buola alba non obslantibus 20 qui eorum ballottas pofuerunt in buffola rbea in contraran .
Super fafto Camerariorum,Mafariorum,venditionefalis & bladi . Quodtliquis
Camerarius,& Maflarius vcndttor bladi, rfalis non poffint , debeant elig, vel
adfumi ad aliquodpredii:offitioriimfi contingent aliquem pred:offitialium habuifle
alt<]nodpredic:officiorum vacare debeatffpacium 5 annorum . Ideo quod fi fuerit
Camerxrtu tpfe non pojjlt elig m Maffari*m vendit: bladi,& faits, & fie per jeques
inteltigatur de pred: mnibus quatnr offittjs & quolibet pred: & prefens Hefor: vim
obtineatStaruttt&proStaiutodebeatobferuari t

Connocato,& congrgalo maiori & gnerait eonlio cois,& bominum Ciu-Tr.ad

preeoni & fonarn m Tal. tois de mandate Di .o.7o de Curia in ab.

Di .

507

fentia d.D. omits morefolito congregis pro honoribusd.Cois trattaadis,& ugen i

dis prius inter ipfos Dominos 080 de Curia fatt> partit ad buff: & bal: > & ipfo ob
tenu, eorum nemine difcrepante occafione tnfrafcripta videlicet ,
Super prouidenio de augendo falartum D Tetro Hemma nunc prefentialiter Coniti Ciuit. Tr: , & per confequeus omnibus eius fuccefforibus , qui mittentur ad Re
gimen d.Ciu:Trg)e denarijs, & bautre ipfius lois, & dicii D.D de Curia inter fe firmauerunt quod predi&a omnia reiucantur ad prefens conftlium generale , & ficut
ditto confttio, & hominibus ditti conlij placuertt c tt,procedatur , & executtoni
manietur, S mutis prouiftonibus , vel Reformatiombus a iquibus in contrat turnioquentibus non obantibus cumpattis, 1? condivonibus nfrafcriptis.
Trimo videlicet quod dittus D-Comes, qui nunc e,& qui per tmpora erit ad re
gimen Ciuitatispred: nullo modo , forma; vel ingenio , feu lio quefito colore poflit ,
debeat in ueniendo ad regimen fupradittum , ntc m tpfofiando , ab ipfo recedendo aliquid percipere , vel habere de autre ios ipfius Ciuit: vltra fal .rium ante,
latum, tarn pro ligno, quam pro alijzo alio dono, feu aliqua aliageneiali, veifpeciaIi de aufa.
Item quoi ditlus D.Comes, & eius fucceffores teneantur , & debeant foiuerepro
tnacinatura bladiprofuo vsu illis, qui ha: ebunt incantum molendmorum, prout, &
peut vnusquisq; alius ciuis ctuitatu pre\cript* Tr.
Item quod dittus D-Co"es,& eius fucceff: non poffint debeant accipereblrdum profuo vfu de maga^eno magno cois fed ft volet de blado cots ditlus Comes,&
eius fucceff: accipvre debeant de paruo maga^enopro ilh precio,pro quo vnusquisq;
alius ciuis caperet .
Item quod d.D.Com.& eius fucceffdebeant, & teneanturJoluerefuo Cancellam,
quernfecum ducere tenentur, & debeant de falario fuprad.
Item quod D.Com.& eius fuc. teneantur, & debeant manutenere toto tempore no.
tario in "Palacio cois vnumcesendeUumacccnsumde falario Jupradittofttis expenfi*.
item quod i. D. Comes , & eius fucceff. teneantur, & debeant fi ipfts neceffaria
effet aqua earn conduci facer fuis expenfis .
In reformative cuius confilij in quofuerunt 64 confiliarij fatto inter ipfos partito,
ad buff.& bhl.in abfeetia d.D.Com.eorum nemine difcrepante pro omnibus > & fingulis in dia propojita nominal is, placuit omnibus ipfis confiliarijs pone nub. eorum
bal.in buf. alba , & eorum nemine difcrepante quodfalarium debeat augeri eidem D.
Tetro Comiti,& per consequent eius fucceff- qui mittentur ad regimen antedtttum,
& quod omnia Statuta, Reformat' & prouif. & alia queq; in contrarium hquentia fint, & effe debeant difpensata , & absoluta vigore prefentis confilij .
Item fimili modo fatto inter ipfos partito ad buff & bal. per dittos D.D. 8 de Cu
ria, & abfente D. omite fupto placuit panentibus eorum bal. tn bus: alba , qui fuere
.. Quoi (LD.Comes , qui nunc eft, & ipftusfucces. qui pro tempore erunt habeant, & habere debeant per eorum falario \anno quolibet libras duo millia Henet. paru, ad monetam currentem in Ciuit. Trag, de auere dtttt cois Trag, cum
pais, & conditiombus fuprascriptis, non obant. 17 qui eor m bal. m bus. rubeam
tu contrarium pofuerunt. Et.quoi de preJittis omnibus impetrandis maten mur
: ad diaum D. Ducem.
D.Comes, &fua Curia, qua habuit arbitrium creandifatienii & eligendi
bax: fecerunt, creau. & cli. Blafcum % & Mitba mmi tlig*jtmbax*ai
cuth

jo8

Delle Memorie

euniem coram IB.9* D.D.Andrea Dandulo VeneuDuce nclito, & impetrandnm ex

gratia fpectali ab codem D.Duce ea, qua in reformat.pred.plenius continentur . Im
ponentes eidem Umbax. omnia in infrascripta commijfione contenta ; cuius commiffionis tenor per omnia talis eft .
Hgs Ucela Mannt, Hcola Cipriani , Iacobus Danielis, & 71 Caxoti Indi
ces, Maroy Stanxilis, Luxa loannis , Georgtus Slautcbi , & loannm Deffe "Palmte
tonftliarij CmmTrag. ac totum > & vniuerfum confilXiuitatis pred. vobis tafeo
Marmubr Muet Danieli Sindic.& ^Amb.noris ad Dncale dominium occaftone pe
titions graticfalarij augumen: dati Dnis comitibus Cm. Trag, incipiendo alt Egregio
tiro D.Tetro Memo Hon: de prefenti Comiti dts Cinitatis , & per confequens ab
omnibus eiusfucceffonbus mandamus , & commtttend'o iniungimus , & mandamus
quatenus omnia infrafenpta ad effectum laudabitem perducere debeaiis .
In primis committimus vobis,quod ex paite noflra,ac totius vniuerfttatis & confilij generalis iredebeatis ad Illuftrem , & Excelfum Dominum nrum D Undream
Dandulo D>G.yenet:Dal: atq; Croatia Ducem inclitum Dominum quart* partis, &
dimidi* totius Imperu Romania , & eidem noro Ducali Dominio parte nora benignius inclinare per ilium modim ,T vtam ,qua magis dijeretioni veflre videbitur
conuentre, & nos tamquam ipfxus Domini] fidles, veraces , deuotos , & fubditos ei
dem noro D icati Dominio reuerenter cum omni fubicftionis , & pure obedictonis
articulo enmendare .
Item committimus vobis,quod plene gmficare, & exponere debeatis parte nora
Dominio prelibato cum illa verborum eloquentia prepolita,qua magis veris ant mis
conformant , nos tamquam fidles fubditos Domini] fuprad: noientes mgratitudinis
view merere,fed memores,& recordabiles potius effe prerogattuarum , & bene torum retroaclis temporibm , & prefenttaliter per anteditlum Dominium nobis omni
bus ptefateq; tuir.liberaliter coneeorum , & m poerum prebendorum die 6 men
luntj perpropofitamponi feetffem wro confilio Generali quid ip confilio videbatur augumen. ando jalar tum Dnis omnibus de cetera Venturis de ipfi us Domina
tions mandato ad regimen antedilum incipiendo pred: Salarium augumentandum tribuere D. Tetro Memodetpfius Dom: precepto Comiti dt prefenti , & itu
diclo conf: captum , & obtentum juiQe nemtne diferepante quod DD. Com. antedit.dtberet falan.m augumentan , & fupertnde proponi fecimus trf diclo cons:
quantum antediclo , s: vtdebaiur augendum diclo D.Com:& eius fucceff. vltra
jaiarium confuetum. In quoqutdem confilio fuit peraliquos arengatum > quod ipfis
vtiebatur honore Duc. Dom. infpeffo bono Statu , & pacifico fun imf. Trag,
fupenus nomnate de dando pro eorum [alario Comitibus jupradidts vid. < mni anno
duc. 500 aun <T boc ai mo letam tunc temporis currentem patlis , & conditiombus
tufrabriptis.
Vnmo videlicet. . . . come di fopra fino facer fuis expens .
Etineodem confiiio flatim po omnia fuprajcripta fun per aliquos aim arrengatitm quod ipfis vidL O.it m quod diCtus . Comes , eius fucceff. habere debeant de
auere coispro fuo alario omni libras duo milita Hcnet.par. ad monetara currentetn ntbilo'ftnus pact s , & conditiombus fupraferiptis . Hoc addito quod dtclus
D.C ornes , 2 eius ucefj. teneantur , & debeant toto tempore jui regimtnis te
uere quatuor eqit'js fun expenjis ad honorem fuprad- , & atumboattm^
(.tun: pref. Tr.i. , in codet atis > & pojitts jupradiclts duabus parttbus in^
i.ohl.jipto captum , * obtentum fuit per -j. cunfil ponen: eorum bal. m bfa
la al-

Di Tra.

jo?

U alba, nonobantibus 17 incontrarium ponen: eorum bah in bufs-.rubea quoi

die: D. Comes, qui nunc efl , aceius fuccefs.babeant, & habere debeant pro eo
rum falario quolibet anno duo mil. lib. Ven. par. ad monettm urr entern de
cois iniungimus , & mandamus, quatenus Maguificentiam Rcuercnii nriDuca*
lis Dominij affcBuofis precibus exorantes eidem D. 7{ debeatis reuerentiime
fupplicare de fpeciali gratia ab eodem Dom: populantes quod d. D. ornes & eius
fuccefi babeara , & habere pofnt , & valeant de volntate , mandato , &,
eonjensu Dominij prelibati duo mtl. lib. par. Venet. anno quolibet pro fuo falaria
fecundum vltimam partem , qua capta fuit ta ufo conj. gen. fuperius nomina
te , & quoi iiem Ducale Dom,per fuas literas mandare dignetur , &veit D.
Com: fupflo quatenus ftbi foluat, & foluere debeatad rattonem falarij pretaxa.
ti fcil.duorumm: lib. Ven: Par. admonetam currentern , & quoi iic. D. Com',
pcnttus obferuet omues & ingulas conuentiones prei. & quoi ab inde in antea
dignetur idem Dom: iniungere omnibus Comitibus ad dictum regimen de pre
Dom: mandato Venturis quod foluere ftbi debeant , & pofnt ad rationem fala
rij faditli feil, dum mil. lib Ven. par. anno quolibet ad monetam curren. &
?tr confequens conuentiones pred inferi > & ccnjcrtbi fieri facer in commiionius eoruadem omit, ad d. rgimen de pred. Dom.mand. de cetero venturorum.
"Hhilominus atttem vobis tenore prefentium committmus , & iniungimus , &
mandamus quat. pref. Duc. Dionfo partt noflra narare , & exponere debeatis
quod po omnia fupta in diclo confilio clbrta ,& exalta finaliter , & vitim a
captum, & obtentum fuit nemine diferepante qnod quicunq\ex luiteibus antediiis fVelconfiliarijs , vel de confilio fuperius nominato, vel ipforum aliquis quoquo modo forma, vel ingenio, ratione, vel canfapred. omnibus fie flabilitis , ratificatis , & approbattsf dittos lud. conf. ac etiam mumgener. conf. anteditl. feu altcm eorumpfc, vel alium contrafecerit , vel venerit , vel altquid in oppofttum diceret , feu irengaret, vel alegare , dici , proponi ,feu arengari j.teeret contra pred. vel
aliquodpred. priuetur , & caffetur, &pro cafjo , & prtuato h abe at ur , er inteigatur ab omni confilio , officio , beneficio publico , vel priuato generali , vel fpeciali
vniuerflud: Confiliar, ac tottus generalis confilij prelibati .
DtciZlunij.
Dias D.Com.luiices conf. , & dix Ciu. Tr.pro fe & omnesfuos fucce.e x
parte Duc:Dom.receperunt literas iufraferiptas , que fuerunt left* & promlgala.
me Bonifactum d.D. Comn in pleno ,& Gen. conf: cois, & bomin. ciuit.prtd. qua
rum liter, tenor talis efl .
Andreas Dandulo D.G.DnxVen.&
"Hub. & Sap. Viro Tetro Memo di ;.t
mandato Corn.Tr.acpruden. virjsludic.& Conjiliartjs Confilto,& Co: t twetu du.
& eorum fucceffortbus ddetlis fal. & dil.affetlum .
Significamus vobis quod in 1 344 Ind:i 1 die 6 lulij capta fuit pars - , & iiu
confit, noflris minus, rogatorum & de 40 infrajcrtpti tenons .
uod accepte tur , & confirmetur petitto Jimbaf. Jndi . confil.& cc:: tiuif. i.'ie
Trag.fidelium uororum infraferipti tenoris videlicet .
Stent ComitesTr. ab bine retro habuerunt de faiario lib. milk duecntes pro va
anuo, Ser Tetrus Memo Comes prefens , & altj qui decelero er nal Corn tes .ic
terre habere debeant de alario lib.A. M. pxr. id monetant ettrentem dicte Ciuit., "
in \llis ter minis pro rata, qutbus habebat pi imtnnfalartum antediilmn, S fi fan.
Ceints

j lo

Delle Memorie

comes prefens , vel alius futuras veent du atos aun eos accipere , & recipere , &
fibi computare teneantur ,& debeant pro tanto quanto expendunturinTr.fi tune
reciperentur in Camera . tem quod Comes prefens , & alij , qui pro tempore erunt
nullo modo , forma , vel ingenio eu aliquo quefito colore poffint , debeant in ueniendo ad regimen fupradium, & in eofiando, & ab eo recedendo f fe,vel alios pe
tere recipere, vel habere de rebus, vel auere cois Trag, tarn pro ligno , quam pro ali*
quo alio dono , vel caufa generali , vel fpeciali , nifi Jalartum fupraferiptum . Item
quod D.Comes,& alij futuri teneantur & debeant foluere macinaturam bladt pro
yfu fuo, &fu* familia iis qui babent incantum natura , feu molendinorum cutfoluunt, & foluent tues ciuit: pred. Item quod D. Com: & alij futuri notu,
poffint, debeant accipere bladum pro fuovfu de magajjno magno cois Trag, fed
accipere debeant de maga^ino paruo, vbi venditur, & pro eo precio , quo vnu s quis
que alius Ciui- acctperet. Item quod ornes ,& alij futuri de Jalario fuo fupo de
beantfoiuere Cancel!, quernfecum ducetet ad regimen . Item quod D.Com. & alij
futurt debeant , & teneantur manutenere continue de nofte'inVali coisvnumcefendetum accenfum fuis expenfis . Item quod D. Comes, & alij futuri teneantur , &
debeant toi am aquam eis neceffariamfibt conduct facer fuis expenfis. Item quod
Com: & alij futuri habere debeant familiam confuetam , & ordinatam , & teuere
quatuor equos continue dum fuerint in regimine did* terra habendo, & recuperan
do eos infra vnum menfem pofl quam ad regimen ditle terr*peruenerit, & poffendo
eos vender de vno menfe ante complementum rcgiminis . Item quod quicunque ex
lud: vel coufiliarijs , vel de confilio fuperius nomnalo , vel ipforum aliquis quoquo
modo, forma, velingenio, ratione,vel caufapred: otbus ftc abilitis , & approbatis ,
Jeu aii cut eorum ffe, vel alt urn contrafaceret, vel veniret , vel aliquid in oppofttum
alegaret, proponeret,diceret ,feu arengaret, vel alegari proponi , dici ,feu arengari
faceret contra predi a , vel aliquo prdit!. priuetur , & caffetur , & pro caffo , &
priuato habeatur, & intelltgatur ab omni confuto officio , & beneficio publico , vel
priuno generali , velfpeciali vniuerfit. Iud.conf. ac totius gener. conjtlij prelibati .
Quare fidelitati vieper nos, & ditla na Confilta fenbimus committimus , & man
damus quatenus pred: omnia in quantum ad vos fpeftatobferuarc debeatis , & facere inuiolabtliter obferuart. Dahin nro Ducali TalatJie 8.Iulij i lnd.(idefl isn)
De armaportandi , & non portandi .
Statuimus quodatutum quod loquitur de non portando arma fit difpenfatum ita
quod quilibec poffit portare arma donec D.Comes duxerit inbibendum , & etiam
quod mtllus confiltarius in confilus generalibus portet amafub pena flatut conten
ta .
De Oleo
Vroponimus quod oleum quodfit in Tr. ab hoe anno in antea de ce ter fiat in api
le Burgi Tr.vid. latere qui eft verfus ponentem, & non alibifub pena lib. 40 par.pro
qu Jibet, & quolibet contrahaciente , & qualibet vice & quod quilibet poffit accufare, & habeat medietatem pene, & teneatur de credentia .
De terminis officialism .
Tlacet quod omnes official:s or dinarij de tetero durare debeant vno anno> & quod
in

ti
in hoc difpenfataftnt omnia aliajlatuta in contrariant loqucntia , flatuta ad aliudtempus pof.in officia ordinario propofita, & Icua fueruntin prefenti confilie
gnerait
Quod Comes pojjt ex pender de danarijs cois .
LibetquodD.Comesde cetero poffit expender de denarijs communis ecundum
quodftbi videbitur conuenire ad inquirendum , " muemenum , & capfaciendum
malefactores, & furts , & quojcunq; atios , quifecerunt aliquod malum , feu deliRum in Ciu.Tr. Burgo, & eiu
In quo loco debeant vend monacint .
Ordinamus quod omnes mortacin* de cetera vendantur ab alio latere t arris Gregort SalinguerM videlicet verfumponmicm . 5 denar.par.& quilibet
fojjtt accufare, & habeat mitttem , teneri debeat de credencia.

E quefte fono tutte le leggi , c'ho trotuto rcgiftrate , nel fopradetto frag
mento dello Statute antco, circa di che fi deue auuercire , ch al capo
fuf fat camerariorum e . . .

ftato ommeTo l'anno, e giorno , che fi troua negl'altri Statuti vecchi int ieri, tanto in quelli c'hanno li Sommarij alli capi(co.nj ha quello dal qule*
h copiato il mi) quanto anco ne graltri, che non hanno Sun mari; jdiinque
l'annoj e giorno la cos :
I 344 lnd:i die 6 men: lunij in volumine Statut. & Reformat.

II che fi verifica dalla data dlia Ducale fopraregiftrata ; perci h v Muto

dar queft'auuertimentojaccioche vedendofi prepofto alla Legge di in febraro 1 anno 1 35 i>e feguitando il relio fino alla data dlia Ducale lenz1 io non
fofle creduto efler la Legge deH'accrefcimento del falario al Conte dello ftefs'anno 1 344, che la conuocatione del confeglio > che regtftrata fotto il ca
po fopralcritto .
De augendo Salariant D. Comit
Et il primo capo doppo'l Summario.
Ouod D.Comes non babeat .i Coi nifi dus Salarium .

Che cominciaTriwe videlicet quod e finikc vclfpeciali de taUfa , epoiommefli li quatro Item viene regiftrat il folo
Item quod D. Comes, & eiusfuccefs. tenentw t & debeantfi fpfit effet necceffaria aqua earn conduct facer fuis expenfit,

51 L

Delle

dunque tralafciato di copiare qucfti doi capi, cos perche con tengono
la meno ckn t ial parte dalla Jcgge , come anco perche fono inutili .
L'altreleggipofteriori alla Ducale quando fiano fate fatte non ho trouato rincontro alcuno , ne meno perche non fano ftate regiftrate nelli Statuti
poftcriori , e le ho copate folamente accche non fe ne perda la me
moria..

Dalcunc confuetudini dlit Slam , e del fignificato di

certe $arle , che fono negli Statuti di
Dtlmatia. Ca. IX.
NEll'opera De Regno Dal. & Crp: lib. 2 cap. r 5, e lib. 6 cap. primo fono
llati efpreffi gl'antichi coftumi dcCroati, e nella prefente acccnnati
cert altri de tempi poltenori ; alcuni de quali andar hora dichiarando , o
prima quelli, che dalli Pruiilegi) fopraaccennati apparifcono .
Nel Priuilegio , che TuartKo Re di Bofna concert alli ChliTani quando fe
gli lttopofero leggono le legucnti parole .
T^osTuartKo &c...... Itapaditoflram accedentes prefentiam
les, & difctcti, antiguin; nr i fidles feil, nobiles de Cliffa DD.FrancHS ~rcbipresbiterciHtsCliJi,&MatbcusGeorgijdeRogauichi,acOfloyaIuradint T^untij , &
bdmbafciatotes ex pane cois Cliffic . . . - conferuabimus in mnibus ordmafionibusj quus dicunt habuiffe tempore predecefforum nofirorum DD- Mladini ,
& Tauli, aiqi Comitis Georgij,fcilicet nobis , & noSlris beredtbus teneantur femf ,
& in prpetuum Omagij fidelttatem obferuare . tem Trefata Caitas pojjit fibi eligtre cui teneatur annuatim dare duo exenta vid: in T^jtiuitate Di, & in
feoTafcatis. Item tributa qu* congregantur in Burgo Cliffi de forcnftbus , & Ac
fertur pro coite fidelium nojtrorum Clif* , er teneantur dare omit Cliffi
300 lib: , & ad aliud dafium vnquam ipfos compellemus . Item "Prefata Citas poffitfibi femper eligere Indices, 0" omn-a berfagia feruiente pro prcdilfa Cmara flra ....... Datum in 1 nra Regaii Sotbefca die menfts lulij fub anno

Dt 1387.
Dalle quali f vede , che il commune di Chufla era obligate di dare al fuo
Conte, oltre'l datio, che fi cfigeua da foraftieri, e libre 300 di carne, doi prcfenti l'anno, vno per Natale, e l'altro per Pafqua; il fnriile deue prefupporfi ,
che foflero obligati di tare graltriCaitclli dlia Croatia. E quelle folle tenutaciafcuna villa di contribuir al fuoCaftello, ne Pnuilegi de'Rd'Ongaria viene efpreflo nella leguente maniera .
Sigis. &c. q.'" Wicolaus , & Blafchofilu Andrem Marini de Trag---- T^os
altas umplensq; Trelatt>, <& Barontbus nris, acprocenbus , & nobilibus Regnt vri
ad t\.t*num noftfum Bulgarie, vbi immamjfimorum Turcorum , & aliarum arb.irarura grandis cettis pululabat , vna cum valido wo exercitu appliciiiljcmus, & cum et dem Turas , " altjs Taganis perfonaliter agrediendo dnci:ntcst?u
area certamintsf reliando: landemg; occulta Dei iudicto permitiente " fortune nobn,prQlJtiolo7,vtribu!noflnexcrcttiisdeficieniibns , & pluribus fideibns noflns

Di Trau.

jij

noflro Uteri pro tune aherntb. proftratis Vrefatus q.m Wcolaut fubuex illo fidelis
nfi Mi" Prip.HicoUi de Gara Regn.nrorum Dat.& Cro. ac totius Sclauoni* Bant
per eosdem Fganos fuccubnit,& extitit interemptus;quorum pretext*, volites ipus Regio occurrere cumfauore,quasdam poffe(ones,feu villas Brunifce , & Zacuchie vocatas in Comitatu TihinienAn Regno nfo Croatie exiiien.in quorum pacifico,
& quieto Dominio ipse Blasco,& q.UjcoLfrater fuus,neenon progenitores tpore quondi D. Belle Regisqui easd villas ipfis progenitorib.eorum,vt"Jd Blasco,nec
non Marinus,*<indreas,& Vetrus filijpred. q.Vcolai pacifie dt pnti o. . . donamus
.... nibilominus pro premifs eorum pdelitatibus, & feruitijs (olntion,feu
Mardur narum de premiffis poffefonib. nobis,& Rftonfo Regio peruen ire debent,
eidem Blafconi, & filijs q.Hkolai ipsorumq; beredibus domndo,& perpetuo appro
bando premiffa nfa Regia auorit: remittimus,&relaxamus pti noraru teftimonior litter am & ...Dattn Tacbech feria -'ante fcflu S.Georg.Mart.^J.D. 1401.
^Ladislaus &c.Ficarijs Regnini Hung.& aliorum Regnoru annex.eidem nS
Bams Pxjuodis,viceBanis,& alijs officialib.nris,ceterisq;perfonis alijs per ditla Regna,& prefertim per Regntt nrum Crolconitutis . . . Thomas Dachoeuich, Craffano
Martinouieb,dr Dragla Radoeuich U diflritlu Cliff* fui,& omnium fratru ac prop inquorum in personis . . fupplic. ...TU libertates,& diuturnis temporib.confuetas
inferuits,& fotutione PillarurnfuarurnSukiGfl, & Targomet vocatarum in quib.
predecesores eorum,& ipft domicilium atq;reffiientiam cum ceteris prerogatiuis ab
antiquo iuxta Vriuilegia,& precipue indite recordationis D.Ludou.in RegnoHung.
eidem Sacre Regie Maieati i.mipredecefforis , & Banoru [norum ftue officialium
predece. . . . videlicetfingulis reffidentijs eorum in predicts faillis SubiDol,et Taromet (ingulis amis annuatim .... Cailro Cliffi teneri tos in tribus dumtaxat Starijs
ladi,vno feil.furmetiyimo ordei,& vno ^ofokpro Marturinis tria exenia fueta,& pro vmo fol-zo,pro vnaquaqivt ditlum e re(dentiarum,& nihil vlterius,
& vt in Vriuilegio D.Comitis de S.Georgio Regnorum Dal.& CroJitc Bano
latius continetur placeat...~iubemus.*... Dat.Iaar An.Dni 1403 die 27 jiugu't.
Sigis &c.coationi poffefonumfeu villarum Subi Do1, Targomet & Zbich voca
tarum in Comitatu Cliffienfi in Regno nfo DtUbabitar um , & aliarnm Brunifche, &
Zacutchie in Comitatu Tininien in Regno uro Croatia tarum vt in Triuilegijs. . . .
approbamm... ,Du:^4.D. 1409 quarto 1 Aprilis Regn. autem nri : .
Ciafcuna cafa dunque d ogn i villa era remita dare al fu o Caftello, o Carel
iano ogn'antio ftaro vno di rormento,vno d'orzo , & il terzo di vena, 40 foldi
per le tnartnrine cre prefenti,e fol. 20 per il vino , e quando li R eientanano
le Ville dalle giurifdittioni delli Cafte) I i ( come di fopra flato detto de Radofich)s'intendeua che liberauano quella Villa dalli fopradettioblighi , che
veniuano applicati alli nuoui Patroni,alli quali ficoncedeuano. E'achc degno d'oftcruatione, che Sigis. dichiara, che il territorio di Tinino ( come.
noggi fi dice Knino) era in Croatia, quello di ChliTa in Dalmatia; dal che_*
fi viene verincare quello in pin Inoghi h critto fopra al c.4., che li Caftelli di Croatia vicini al mare pafuaho fotto'l nome di Dalmatia; Sebene_>
quando f trattaua la di failli de' I tumi giuditialmente erano giudicati
con gl'vfi di Croatia , come fi vede nella fopranominata fentenza del Duca_
Hcruoye di Radofich , e nel fopra deferitto Priuilegio di Ladislauo de Suhi
Dol, e Pargomet , venendo in quello diretta l'efecutione principalmente a_*
"/ficiali del Regno di Croatia; e queto ricorfo , che fecero gl'habitanti
c Suhi Dol,e Pargomet al R Ladislauo, fu per fottraerfi dalla concefiono

fatta

5 14

Delle Mcmorie

fatta da Si|ifmondoalli Andreis, cheneceflu it medefmo ricorrer di ntiouo da SigiT: per rarfi reintegrare nel poTeflb d'effc Ville ; Jo^quali infierno
conPrapratniza,Gliubitouiza,eZbichpofledute dalla medefima famiglia.,,
come fiano ftate inclufe nel territorio di Tra non trouandofene memoria^,
alcuna,vo congietturando.che ad'imitatione delli Ciga di Radofich, Chiudi di Triloque fiano condefcefi li compatroni ad includerle nel territorio
della Citt per hauer la protettione contra li Conti di Chufla, e capitata poi
la Citt in poter de Venetiani fiano ftate permefle tcitamente continuare^
perlapauradeTurchi, ch'alla giornata crefcendonon batir permeflb all
Conti di Chufla d'applicar l'animo alia difcuflone de confini pofseffi da_,
Venetiani; degl'aiuti de' quali haueuano tanto bifogno , come di fopra ftatoconfidcrato.
Fra el'altri coftumi de Croati nel Iib.6 cap.4 De Reg.Dal.& Cro. fu accennato, che vi fofsc l'vfo(che tuttauia continua)di compnfar le ferite , o morti
d'huomini con danari; ilche fi diceua VRASDA . Hora per efplicar queft'vfo
raccoglier le memorie, che di ci ho trouato , e per prima regiiraro la legge iui citata dcllo Statuto di Ragufi lib.6 ..
Antiqua confuetudojuitP omnes Rege^tr homines Slanoni,& totius Regnami.
nis cu omnib.comitibus,& nomines Ragusij . Quod liquis Raguftnus interficeret
aliene de Sclauonia,& de toto R.egnaminc,quod[oluerct fro Prafla yff 500. & .
uerfo facerent hommes de Sclaitonta,& de Regnamine : tpore vero nob.riri D.Bclletti t'aletro tue Comitis Hag.cafus contigitrfuodper Ragus. interfcttusfuit (uidam
Sclauus,& d. D.Comes notait fenientiare diaam confuetudinemjed voluitprocedei e
fecunduflatuta D.Ioannit Tcupo(i,tid qmeferuanda dicebatjef fttcfam. effe aflri8it
& ex hoc fuit difcordi inter d.D.Com.& hoes Ragus. & fuper his per ipjum Com: ,
& hocs Rjg.miffumfuit ad D-Cucem,& Comune fcnci-Outbus quejliontbust& cotrouersijs audit is D.Dux,& Ven: mandauit quod. d.D. Corn: tune procederet /'_.
diSo cafufecundu d.Statuta.Tcmpore autem nob.fifi D.jnares, Dauro com.R.facCfffons d.D.B Uetti in d.Com.R mtflifueruntfolemnes ^mbafciatores ad D-Ductm,
& . D.Com.& cots Rag.fupplicando reuerenter, & requirdo quod
ei placeret,quod de cetera ditia antique confuetudof^rasdeferuaretur;quib.^mbas:
fer D.Dncem,& renct.fuit re[ponsum,& fer Ducales Hileras D.Comiti,& coi
Rag.fcriftum in mandatis quod deberent mittere ad u. Regem frofiitm, & requirere,& tnftuuter rogare,quoJ ei placent iuitiam qua Deo,& hominibus, & totiamabilis eft fer,tta quodfi aliquis defuis hominibus ,& de toto Regnamine inter
ficeret aliquem Ragus.quodipjum homicidiu mortisfupplicio puniret , q<odft facer
vettet'D.Com:, <& homines Rag. paraiierantfacerfimilem luftitiamfi aliquiS'Rag.
interficeret aliquem Sclauum,<2rfi diffus Rex no effet contentus, & noUetface're ditfam Iunitiam,fcilicet punir mortem fro morte,fed vellet omninoferuare diftacmfuetudinem frasdc quod D.Com." homines Rag.eandem Prafdam,& ipfam confuetudia taide eruare teneantur,& facer d.D. Rgi & hominibus Stlauonift & totins Regnaminisinon obftantib.in hoc cafu Statuiis, & Capitulis D.Ioannis Teupoli ,
vnde vtfts,& intellects dtttis literis D. Duc is D.Com et Co'ie Rag.miferunt folemnes
Ambit.iuxta mandatnm D.Ducis ad D.Regemfupplicantes reuerentef,& tnflanter
oftendendo etiam ei literas pred iUas D .Ducts , quod ipse faceret iuflitiam de Ju :s ho
minibus, & tonus Regnaminisfecundum modutnfuprasciriptumfi cafus conttgeret,
<i Deus aHertabtHodfifaccrc vellet D.Camfs , & homines Rag. parat erant de (ais
Rag.

Di Trau.

515

Rag.facere illud idenuquib.auditis d. D.Rex refpondit quod in hoc nulla modo affenti.
ret, & quod nokbat fpargere fanguinem fuor,& volebatfententiare,& tenere anti
quum confuetudmem Frasdepredecefforumfuoru,& fuam,& quod aliud non faceret
aliquo modo, nuia hoc etiam firmauerat $ facramentum,& quod Ragusei facereut de
fuis Rag.quYquid uellent,fed ipse aliudfaceret defuis bominib.nififecundum confue
tudmem Vrasde. & bee omnia firtnauitfatramento dilis Ambas.nofiris,& dedit eis
pro coi Rag.autentica,& folemnia priuilegta.Vnde nos Reor Ragus.cum noflris mi
nori,ac maiori confilijs,& cu laudo populi in "Platea cois in publica condone adfon
Campanar moreJolito congrgala volentesfolerter conseruare bonum atum homi.
Ciuit.Rag.flatuimus ,&firmamus. quodftaliquis Ragus. de estero allouent
de Sclauonia, vel de toto Regnamine interfteerit foluatypp 500 pro Vrafdafetudum
ditlam antiquam confuetudmem Vrasde,& ft ditam Vrasdam nonfoluet fit in banno
Ciuit.& dinriftus Rag. doee ditlam Vrasdam integre foluerit .
Tenor literarum D. Ducts.
"Petrus CradonicHs D.G.Ven.Dal.atq\Cro. Dux ^partis, & dimidie totius Impe
rii Romania 7{ob:& SapiViro Andre Dauro de na mdato Comiti Rag.& vnitti
Ciuitatis eiusdem fidelibus fuis diLfal- & dil.affetlum . jid nfam venientes prefentiS
nob:Viri Vrsacius de Buia%a,M annus de Dersa , & "1 de Gondola Ambas.veflri pro parte vefira bumilitcrfupplicxre.Quiid eu in comiffione Comms vfi cominea*
tur inter alia quod qui interficit aliu debet mori,& Rex Vrafius fuos S canos, qui ve.
Jiros intereiunt Ragufeosmori non faciatfed eosfoluere facit $oo. y>> pro maleficio
commiffotnec pena aliam patiantur,vt dignaremur vobis conceder de gratta fpeciali
quod in hoc ceteris adfimilem conditione cum Sclauis predilis,non obftante commif~
tone Comitis vfi pred. feil, quodfi altquis Rag. aliquem Sclauum occident folueret
penampred. $oo^pp &penam aliam non baberer, fuper buius prude nt \ vfx feribimus per nos,& na confilia minus, & maius vobit precipiendo mandantes, quatenus
mittere debeatis ad D.Rcg Rafcie,qufaciatis requiri,& inftanter rogari quod que*
bet lex Diuina,& humana precipiat,& fief mundum feruetur , quod qui interficit
alium moriatur pro conferuanda Iuflitia placeat ci effe content Deo ,& hotbus placeatferuari,ac facer defuis Sclauis,qui occideret Rag. fimiliter facer eos , um
vos paratfitis,ficut effe debeat,ipfam iuslittamferuare,ac facer de vfis Rag.qui oc.
cidcrentSclauos fimiliter facer eos mori,de quo fi ipfe Rex erit contentus vos fie obferuare,& lulitiam facere,vt diftum ejl inuiolabiliter obferuetis .Si autem ipfe Rex
de ipfa facienda Iuflitia nollet effe contentus,fed velletfe tenere,& femare pxed.confuetudinem 500. }pp tunc in arbitrio vro relinquimus feruandiin preditlis fimilem
confuetudinem,vel confuetudines erga Sclauos , quas ipfi erga vosferuabunt non obfiantepunto commiffionis vfi comitatus,quod quantum m hoc duximus reuoeandum
Daum nfo Duc ai "Palat.die 9 men: Aprilis 6 ind: cio 1 508.
Dalla fopradetta Legge dunque confta, che fi pagaua la Vrafda nclla Scla
uonia, ouero per tutto il Regno di Raicia, che comprendendo la maggior
parte dlia Serblia, Seruia contnaua con Ragufi i mi che cal vio f'ofse anco
nclla Croatia, che connaua con l'alcre Citt dola D lnutia fi comprendo
dallo Stacuto di Zara ; doue fono regifiraci alcuni Capitoli circa le r ubario
dola Campagna confermati dal Senato Vneto li 3 Nouembre 1455 tra quali
carte 1 2 1 tergo viene efprefso.
Item fi cafu acciderer, quod aliquis de furibus,& malefatoribus defendens fe, &
non permitiendofe capere occifus ,vel vntn:ratus foret ib illa enrfu per aliquem de
KK. 2
ditla

5 16

Delle Memorie

diffa liga, & opus foret foluendi Frafdam quod in tali casu omnes de diffa liga pro
rata teneantur foluere dillam Frasdam .
E fc bene non viene fpecificato quai forte d'huomini , ville fi comprendefleco fotto il nome della Lega; nondimeno doueuano eTer del territorio
di Zara; poiche nelli Capitoh fulfequenri gli vien mpofta pena , fe non aecufauano, oucro nafeondeuano li delinquenti , e forfi , che la Lega deueua intenderf delli luoghi, che infierne con Zara erano venuti in poter de Venetia
ns, che non erano dell antico territorio di Zara ; mi in Croatia , come erano
Vrana,e Nouegradi: certo pero, che pagandofi la Vrafda alli confinanti col
territorio di Zara fi pagaua alli Croan; e nelli confegli di Tra fi troua fimile memoria del pagamento della Vrafda .
1 408 die ijlanuari) Congrega!is Dis Comit Iudicibns et x. nobilibus fuper bo
no flat Ciuit. pro maiori parte m Sala magna Talatij cap:um fuit eorurn nemine diferepante, quod perfumantem foluatur folid.vnum par. pro quolibet , & pro lib. 50
par. quasfoluere debet fine tenetur Marcus Miceglicb pro quadam Vrasda ex
quod diffus Marcus inafit manum cuidam Flacbo , qui venerat ad damnicandum
diflriffum Trag. , & fuerun faffi officiates ad exigendam diam pecunia quantitA
tern Sier 71coa "Petri Micbacij Sier 71 tri Zegis .
Et in Spalato nelle note della Cancel Jaria fi troua che del 1361 primo Aprile il Co: Gio: di Cetina hauendo ammazzato il C.Mislien Iegercich paga
111 prcfenza del Capitolo di Spalato lire 240 al C.Giorgio fuo fratello , & t'a
pace feco; e dal Signor Girolamo Cindro fi troua vn'altra memoria, che folic
pagata Vrafda all Croati Cetinefi del feguente tenore .
In Crii nomine . Hat-.eiufdem 1405 Ind:xi.eg.Ser.m,Tftpe,& DHo
"bijali D.Ladislauo D.G.Hung.Dal.Cro.Ier.Sicili &c.Rege nclito > ncc non M.c
jpeffabili Dno Jiro Heruoya D.G.Duce llluftri Ciuit.Spahti, tempor,bus quid Ritti
in Xpo Tatris,& Dm fratris Telegrini eadem D G. ^irchiepi ; Speff' & egregij viri
TttriTte lurgeuich de Verbas Com.Ciuit.predtff; nobiliumq; virorum Dnorttm Mi(be Madij,Tricle ,"1 Duymi,& Crifani Marci Iudicum Hon.Ciuit.eiuf.
dem die 21 men Decembris- Congregatis pluribus nobilibus Ciuit.Spalati numero 55
Jupcr Sala Talatij noui Cois, qui funt numerusf<fficiens ad qu elibet peragenda in coftliofupradiffo,& faffa ibi narratione quomodo yiadoslauus Taprafich de Cetina,&
aliqui alij ab extrapetunt Frasdam contra homines Ciuitatis pro eorum attinenttb*
interfeffis in Ciuit- quando nobiles tunc extrhfeci Spalat: intrauerunt Ciu. apt um
fuit,& obtentu m genet aliter per omnes nobiles fupfos orculo vins vocis hoc affir
mantes Qj4d cum predi ffis Frasdam petentibus pax, & concordium traffetur pro
omnibus Ttybilibus,& Ciuibus Ciuit.& quod hoc negoti5glr,& coiter pro omnib.
iapiatur,& traffetur,& fi D.Dux , & Ddohannes Comes Celine hoc coacordiufacient, & hoc faff aptabunt bene quide ; Sin autan qnod infrafenptt T^obiles ad hoc
deputandi debeant traffare,& concot diu facer prediffis Frasdam petentibus, &
cumalijs qui poent peter-e diffam Frafdam faffam in introi'u fupflo , & fi opus c. :
alt quid foluere ab omnibus Ciuib. Ciuitatisfoluatur , cum ad omnes tangat & omni.,
faua traffata,& concordata per eot,vel per matarem partem ipforum fint fuma , V
rata , ac fi per confium Jaffa effent i & immediate poft predi il' eleff1 no
mma-

DiTr.
/17
minati, & deputatifuerimt ad dinum coneordium faciendum Mobiles infrafcripti ,
fcil.D.Tetri^o Comes fuprafcriptus > D.Micha Madij , ola Duymi , & Crifanus
Marci ludicet antedi ili , Ser Bernardas Chiarini, SerDionifius Elie Ser Gregorius
Tredaficb , & Ser Defa Jacobi.
Tofea vero loco fup. ti Ser Georgij Tro daftch non ralentis ad hoc intereffe potus,
& fubrogatus fuit Tetrus Martini , fubfequenter vero per literas D.Ducis fupfli
fcriptum e regimini Ciuit:fe contentari, & yelle, quod Cottas acordium facial cum
preditjis,& fimiliter per lohern Buifinichnuntium D.Comitis pro parte ipftus D. Comitis report auit ipfum veUe , & contentari quod ipfum acordium fiat cum
prediCiis. Toflea vero in 1404 1 nd- 12 Rgnante vt fupra temporibus RmimXpo
Tat: D.fris Telegrini Archiepifup ti, nobtliumq; Virorum Dnorum Tetritre Comi
tis antedi fit Miche Madij, Jcole Duymi, ^ico/i Michaelis , & Crifani Marc i ludicum Ciutt.pred.die -.febr.
Certum effe dicitur quod 1400 die 3 men-.xhris , quo anno, & die Tfobiles tunc
extrinfeci Spalati Ciuitatem Spalati cum violentia , & impetu Clandetno intrauerunt quinqu nob. infrafcripti vid. Erana\, & Tricla Traprach fratres , Tetoch
OgoliQ Oola^Tulcouich, & Radich Saxcich omnes de Cetina in ipfo introitu fueruntmultisvulnenbus interfetli . Et propter ipforum interfetlionem , & mortem
fuis fratribus > & attinentibus infrafcriptis contra homines Spala ti Vrasd.t petebatur; quo circa nobilesViri Radoslauus Vlafchus , & Lucas Tripraficb fratres,
Stanaz, & I may Oguglich fratres , & Braicicb Tulcouicb , omnes de Cetina fra
tres , er att inen tes di [iorum quinqu interfetlorum profe ips , & fuis
ex eis defeendentibus , & vice , & nomine omnium , & fingidorim liorum diclorum interfetlorum , & defcendentium eorundem , omnium de parentela ipforum
proquibiis promiferunt de ratihabition in omnibus, & ftngulis infrafcriptis ex
vna parte , & Egregius Vir Ttrica Iurgeuich de Verbas Comes Ciuit. Spalati,
non nobiles viri D.Micha Madij Miles , & Chrifanus Marci Indices Ciuitatis pred.
& Ser Dionifius Elie, Ser Bernardus Chiarini, Ser Deffa Iacobi, Ser Tetrus Marti
ni omnes de Spalatohabentes ad omnia & ngula infra author ita tern , & arbttrium bayliam gli confilio nob. Ciu: spalati, vtpatetin Reformat, cois feriptis manu met T^ot: tnfrsliin 1403 die 11 menfisxbris pro feipfis &vice , &
nomine cois & hominum , tarn nobilium , quam popularium , & Ciuium , &
tarn habitantium, quam diflrttlualium Ciuit: predict* , eorumque beredum , &
fuccefforum ex aliaparte ; inter fefevicifjim de eorum bona, & fpontaneavoluw
tte ad inuteem folemnibus iiipulaf. hinc inde intet uenientibus taliter deuenerunt
vid: quia ditli Radoslauus Vlafchus , & Lucas Stane\, Iuray , & Braiach pro
feipfis, & vice & nomine qutbus fupra sculo pacis nternenente fccer unt diis DnisComiti, & ludieibus ac "Hob: fuptis ip.& reap. pro fe ipfis , & vi
ce i & noe quibus fupra pacem perpetuam finem remionem , & coneordium
gle de fangutne , & interfetlonbus fu'pis quinqu eorum fratrum , & attinentium pred: & de omnibus , & nguiis tnturijs maleftcijs , offenftombus , inuiftonibus , contumelias , & damnis eijdem , & oibus , & nguiis de ipforum
parentela per quofeunq; Spat, tarn Ciues , quam habitatores , & ditttliialesfailis,
tatis , & commiffis vjq; tn ptem diem quocunq; & cauja quacunq; non pro
miferunt vilo vnqitam tempore aliquant maieuolentiam exinde , odtnm non ha
bere t alicut Spalat: Ciui habitanti , vel dtriftuali , propter d vilo vnquam
tempore aliquant brigam diftordiam , vel .gueflionem innouare , facer > vd
montre : qutnimocumeifdem , & quolibet ipforum pacem fraternitatem, amoKK. 3
rem,

ji8

\Detlc

rem,imicitiam,&beneuolentiam perpetuo habere tenere,& manutenere aefirmiter objerttare,& banc pac,remiff.&' promif. ideofecerunt,quia d.DniComes,& ludicestac JfobsjKptiprofe ipfts, & vice,& nomine quibus jupia ex autoritatc pred.
promijerunt diftis Radoslauo Vafcbo,& Luce,Stanacio, luray , & Braiacboprefen:
& recip.profe &fuis hered.&fucceff.dare,foluerc, numerare, & confignare eider*
ad trminos inffato lib 1 200 den. par. vid. bac ipfa die lib.ccntum par.quas ex nunc
fpontcfucrunt confeffi , & contenu habuiffe, & recepiffe de hisq; finem , & quieta fecerunt pairo de vlterius petendo /.200 prox. adfeftum S.Duymi prox.
lbico prox.adfeftum S.Michaelisprox.futuri, & lib.6ooprox.pro reflo, & cornplcmento tonus quantitatis jupie adfeftum T^at. Dni ?{. lefn Xpi j'equuturum
omni, & quainsexceptionc remota, non promiferunt quodfaftafoluttone predi fia dabunt eifdcm ^ob.de Cetina decent compatres Spal. prormiori Itgamine niumpredifiorura . Ipfiq; nob.de Celina promiferunt bajita folutione pred.in quoli
bet termino pro denary; rceptif facer finem , & vu tationem de vlterius non pe
tendo f. fcnpturas capituloruntt &$ publica inra cum omnibus folemnitatib. claufutis,& Capitulis necearijs, & opportunis . Ipfisq; otbus , &fingulis fuprafcriptis
. fecerunt pre fialdi, & accordatores Jupti DWetn-ca Com. lobes Stepbani Bujpnitb
Ceorgius Stipcouich,& Aiatheus Wafich de :etina;Quam pacen & remif.,& quas
promijones,& qu , & ftngulajupta dift* panes ad inuicemflipul. , & vna
pars altertt& altera alteripromierunt firmat rata, & grata habere & teuere attendere, & objeruare, & contra non venire aliqua rations, vel caufa de lure vet defa80, jeu quouis queftto colorefnb obligations omnium bonorum lui cois,& parmm
predicJarum prs. & fut.
tAuum Spalatifitf Sala "Palatij notii Cois prit Decimano Cirmatore Andrea Trabiilaui,Tetro Decoeuuh > & lacobo Za'far-outcb Cimatore obus de Spalato tefltbus
tdpremtffa vocatis habitis, & rogats,& Ser Marco Tetri Marci Conf.examinatore. Dieautemj'upta 26febr:,& immediate pott preditla mgnli conf.' nob Ciuit.pred.
fono & more jolito congrgalofuf Sala Talan] noui cois propofuerunt Di
Comes,~ ludices cum quatuor ex confiliarijs,qH debent propofitis intereffe. Cu hoc
fit quodpax i & concordium faftum fit cumjupflis ^obiltbus de i etina occafionc
Prasdejuprascripte propter quod opus efljoluere ad ceos trminos ib. 1 200. de quibus hodiejolai debent lib:centum quas confitentur recepie, ideofuper inde confuatur quis modus eft retinendus ,vtditiomnes inueniantur , & foluantur ad
trminosfupflos. Super qua propofita S er Dea lacobi arengando consuluit quod in-,
pti confuto eligantur quinqu nob:, qui arbitr. auftor. habeant & bayliamfa ciendi
& ponendi colicJam glr inter omnes nob:"Populares, & dues pro dittis denartjs inueniendu, ita quod ditiorcs fotuant olus,mediocres mediocriter,& infimi minus, prout cis, vel maiori parti eorum videbnur, & placebit: & quod lib.centumfupte hodie
inueniantur ab tuts, qui habilioresjunt adjoLendum , vt foluaturprdis lam confitentieusreccepiffe &[ucceffiuctaliterexigaturquodad trminos foluatur . ta
promiflionemetsfaftam . Et id quod fauum fueritperdiftos qnicquam fuper me
fitfirmum,& ratum, acfiper totum conjilium fauum effet . Captura , & obtentum
fuit confiltum dii Ser Deeper 2p conji l.non ob. i alijs in contrariant.
Et immediate pon predia in eode- cons elei nom nati, & conrmatifuerunt
adfaciend'.d.mcollci~tam'Hob.infrasptivid.Ser Bernardas hiarini , Ser Marcus
Crisani, Ser Bofichius Saior, Ser Bergon^ius Simonis, & Ser "Petrus Francifci . Qui
) die fecerunt colleaam de d ctis centum lib.& eat exegerunt , & dederunt
'Hpb.de CetinaJ'uptif (ontenttbuf eat recepifje vtfupra eas numeratas in pntia u.c.

Ve,

Di TV/ .
519
Tetri^efup.': Et ego Tbomai q.m Calwij de Cingalo publ. Imperiale auZor.n it. ,&
nunc Cancel, Hot. i tus Cois Spal. prepofuis fuptis acpartibus4n ipo Cons.
obtenus, non pac remiiom , & promiffioni fuprptis, ac omnibus , & fingul.
fuptis dumfie agertntur , & firent pris fui , eaq; de mandato T^obilium pred. auth.
babent: vtfupra ,ac rogatus fcnpft , & publicaui cum appenfione foliti SigilltCois
Spalati vi rohur omnium premijf:fignumqi meum appofui consueturn.
In quefta pace fi contiene in foftanza, che radunati 35 nobiliSpalatiniterminaflero, che fopra la dimanda de Cetinefi foflero ricercati il lor Duca Heruoye, & il Conte di Cetina, che componeflero la dirterenza dell' Vrafda ; m
rifpondendo ambi, che la Citt J trattafle da fe, folle radunato il Confeglio
li 26 febraro 1404, lipulato l'accordo con Radoslauo Vlaiio , e Luca Priprafich fratelli, Stanoz, e Iuray Ogulich, e BiafioPulcouich tutti di Cetina-
parenti delle Nob: Franac, Nicola Praprafich fratelli , Pefoch Ogulich, Osholac Pulchouieh , & Radich Saxich tutti di Cetina vecifi quando entrarono
con gl'eftrinfeci in Spalato Ii 3 Dcembre 1400 di pagare per Vrafda lire 1 200
in diueri termini, e per raccoglier queti danari, non hauendo pi Tcntrato
del Commune, imponeTero la colta tutta la Citt . E tra le pergaminc del
Conuento di S. Francefco di Sibenico fi troua l'originale nftromento feritto
nella Chiefa Catedrale di Tininio l'anno 1442. il giorno di S. Margarita , nel
quale il Capit.f fede,che Carlo Conte di Corbauia altre volte Bao di Dalm.
& Cro: figlio del Conte Giorgio,e Ii Conti Giorgio f. del Conte NicoI,Carlo,eThomafigli del Conte Paolo , e Franco f. del Conte Butcho aiTegnano
Franco fglio di Daniele Pyaich de Sopcoiiich fei forti di terra per duc.otf.
per la morte di fuo Padre ammazz ato da loro .
Da tutte le fopraregiftrate memorie dunque appar , che tra gli Sclaui fofle
in vfo di pagar il fangue, vero Vrafda,e ch'anco Ii medeiimi Dalmatini erano foliti di pagar eTa Vrafda i il medefimo vfo col proceflo di tempo trapafs anco nele Citt Dalmatine , poiche nella fopraregiitrata pace trd grinftrinfeci, c elrinfeci di Tra tipulata in Spalato Ii 22 Gennaro 1395 viene*
nel primo capo epreflo .
Quod de fanguine %obilium fado in dittaCiuitate Trag, nulla in ceterum fiat
mentio, "Pel impropertum inter dittos 7>{ob. Trag, interfefe,& vice* " nomimbut
quibus fuprapaciscentes , vnquam verbo inter tos did debeattumibi es in fanguine culpabilis ego tibi pep er i-, veI fimiliainiuriosa, fen ampulosa verba .
E n el 1 'al tra pace tr li eftrinfeci, & intrinfeci di Spalato tipulata li 24 d
cembre 1402 viene efprelfo .
Item quodfiquis JJobilis extrinfecus ,vel intrnfecus vilo vnquam tempore vnuc
alterum improperando diceret tu es mih'uulpabilis in [anguine , velin fpolijs, vei m
ftmiltbus verbis ampulofis feib & iniuriofi s irremijfibtluerfoluatpenam Ub.^o.
Dalle quali efprelioni fi conofee , che il colhimcdella Vrafdacra flato ntrodotto m quelle due Citt di Spalato, Traii auant'il 1 400a! che dallo Statmo'di Sibenico viene i certificarfi ncllc ReformationiKit 4

%%%t

51o

DeIle Mcmorc

1381 di i^lutij. Quodaliquis non audeat cridarefanguinea. Cap.j.

tem captHm,& reformatum fuit quod nuaperfona cuiuscunq; etatts feu fexus
fuerit non anden: de cetera t'a Sibenico, in eius diriupallam cridare fanguinem
cum alifjua perfona in Sib: & etus diriftu propter aliquam interfettttmtm ,feu fulwsfub pena /.25 par: cuiut pent mcdietas jit legitimi accufatoris, & alia cot, &
q uilibet poffit accufare, nee etiam fropter aliam aufam fu b pena predifta.
1 4 50 die de frafda fduenda . 1 4*
In maiori Conf.glicaptum fait quod cum f latrones , & derobatores quotidie
multa fiant in diftriu Sibenici , & multotiens continut diftos latronet ca
p p diflri8ualesSib:quidiflri8males propter metum attinentum ditiorumlatronorum non audeant eos tradere Regimini Sib: , eo quia eos perfequerentur alimente
diforum latronorum cum (anguine , feu Vrasda, fi ipfo occidiffent . & quia pa~
tt parte capta fub 1 398 die $men:febr: qualiter frasda dbetfolui per diflriSualet
pro intcrfeione Aiorlacborum ad correttionem,& additionem'ditta partis de ce
tera cmnes ciues , & diftnftuales exceptis Clericis , Religiofis t Pduis & Tupillis
debeant feinere frafdam in quam iucurreret aliquii Ciuis ,Trel diflriualis tarn de
interfeflione, quam deperuffione,feu truncatione alientas membri , & etiam fi aiiquis incurrerit indiSam Vra^dam propter captionem alicuius latronis, & tobato115, quilatro, velderubatorprefentatusRegimiuiSib:fuspenderetur, velalittrquotnodocunq; puniretur , Etfi altquis Ciuis , vel diflriftualis caperet aliquem latronem, ve/ dirobatorcm , & IIum non prefentaret Dno Comitipuniatur proutpuniendut effet d. latro non prefentatus . ItemquodquUtbet qui occideret aliquem , qui
cridaret aliquam frasJam contra aliquem einem , vel difriftualem nofirum habere dcbcAt dtis ciuibus, & diftriuualibus Libras centum , & diftiCiucs, & iflriuales foluere debeant pro eo frasdam , quam ipfe foluere deberet , & taxatio diftarum folutionum pro diftis libris centum , & pro diftis Grasis fiat
tid familias cqualiter , milla diSiintlione j.tcij nter diuttei/i ,& pauperem .

Oflcrui > che nella prima vien prohibito gridar fangue , e nella feconda_.
dichiarato , che fangue , e Vrafdafofle tutto vno , e fi come nella prima vien
importa pena chicridafse Vrafda, cos nella fconda viene, non folo im
porta pena , chi occultaflc il malfattore > ma anco aflegnato premio , chi
ammazzaffe quello, checridafse Vrafda; dal che fi conofce, cheliSibenzani , che per tanto tempo erano vifsuti con le Leggi Dalmatine , hebbero necclit di formar Leggi cos rigorofe per veder a'abolire queft'antico coftunie Croato, che poi dalla prudcnza del Senato Vneto per Decreto del di 5 .
Mar/o i462uronomodihcate,riducendo la pena capitale in carcere d'vn'anno, e lire cento di pceo li di condanna .
Ncl medelimo Statuto di Ragu vengono in piu luoghi nominate le terre
di Stat :a ^flarea, e perche in quel Statuto vi fono pi parole Slaue, che negl'altri St.i tin i di Dalmatia , viene communemente crcdiito , che starea fia_>
p^roJu , e fignifchi terre vecchie , diftere:iza dell'altrc tcrrc , che poit'jrioMiemc acquiftate vengono nelli medcimi Statuti dette terre noue;
deduce dalla Refoi: 87 Primo lib.
:

Di Tra.

511

De ordinibus fuper terris nouiter aquifitis .

Item quod aliquis de Vanis Staree, Insularum , Stagni, & T untie modo aliquo
non pofjit adhabitandum ire in di&is contratis acquifitis .
Il fenfo dlia quale pare , che fia , che Ii Villani dlie terre vecchie dell'Ifole, di Stagno, e Ponta non poffano andar ad habitare nelle terre nouamente-
acquiftate, cio Curilla, Primorye, m dalla Reformat.138 del libro vien
dicniarato nel feguente modo .
Ordo laboratorum terrarum .
aptum quoi quilibet laborator habere debeat groffum mum , & dimidium in die
fro [ labor crio in ftarea ,fcilicet in terra firma , & in Infulis pro [mili laborerio
grofos duos indie: .... tarn in Starea quam Infulis. ... Jn Starea re Infu
lis. . ... In Starea & in Infulis .
Onde da quela dichiaratione fi comprende , che per Starea s'intendeuano
le terre pofte in terraferma, differenza dell'altre, che fono fituate nell'lfole,
come nelle feguenti repetitioni s'efprime in pi luoghi; e che fe bene Stagno,
e la Ponta erano in terraferma, e per confequenza in Starea; nondimeno Vengonoconli loro nomi fpeciali denomnate , chefaranno anco quelle" ftate_*
dette terre noue auanti che foffero acquiftate Breno , eGiunchctto , e final
mente Curilla, Primorye,che nella predetta Reformat.del primo libro vengono dette terre noue per efl'er nouamente venute fotto la giurifdittione di
Ragufi, con che fi viene confrontare la legge 5. del primo libro .
De Vs Aftareg aptandis .
Captum , & firmatum fuit quod via de Breno , & de Zonchieto de Melfo , & de
Vergato, & Vmbla debeant aptari, & ViUani debeant laborare vna jornala in anno
in vijs [ contrata.
E l'altra della Rtformatione q.del medemo Primo libro .
Quodft quo tempore per Regent Rafcie, velgentem fuamfieret aliqua guerra pro
pter quam vinee Starea feu par[carum vaaretur; quodVatroni diarum vtuearum, qu deuaflarentur pofft conducere vinum de foris .
Dalle quali leggi fi deduce , che tutte quelle terre , che i] coinprendcuano
fotto'l nome di Starea erano in terraferma; il che fe berte col ratfronto d'altn
Statuti di Dalmatia non fpuo certificare; poichc in quellinon fi troua ta;
parola ; nondimeno dalle due memoric fopraregiitratc al cap. primo del Iib.~}
viene ci verficarfi nclla pace tr gl'ctrinfcci, & intrinfcci ci Tra ftipulatali il Maggio 13 26 nclla quale al cap.3 fi dichiara, che fiano rcb'ruitc all
ctrinfeci le cafe,c poTeffioiii loro .
'
t.im illa qua pofitx funt intra Ciuit.Trag. quam illx qnapofita fitnt in Starea, In
fulis, & difridu dix terra .
f. piii difuntamente nella diuifionc dc'confini tra Traurini, e Sibenzani 1 .
giltr.itn ncllo teflo capo fatta li 31. Dcembre 133 viene cfprcflo.
El ethm fundo Epi & *J* predtls ftgnxt: >fq; ad mar.- cuta (copulo vocmi i
c:i qui ifl in Surta vol ata Tuntti Mauri , & ,
w-rjiM, qua fit ,
*f.e

Delle Afemorie
fit in tendatur ipfius Star'nt, qua Staria vadit in are parte Leuantis fit & efle
debeat confinium Cots, & hotmnum Trag.
"

Starea dunque fignifita terrarma trouan,dofene anco efempii fmili tra le

fcritture delli monaci di S.Grifogono, e SS.Cofina, e Damiano di Zara; ma la
parola non Slaua; ne anco Latina; onde per rintracciarne il finificato bifogna ricorrere alia Lingua Greca , nella quale Stereos , & Stereoma fionifica_.
lolido e firmamento .
"
E quefto deue efler vno di quelli vocaboli Greci, che far ftato in vfo anticamente in Dalmatia , quando era fottopofta allMmperio OrientaleJicome^
n'e reftato veitigio d'vn'altro nella fopranominata diuifione de' confini doue
vien efpreflb .
M quam foffam gnata eft vna *J* / pet viu vfqtie ad quandttm ,
ftgnatam petra viua vocata petrt, & deindc ettam retJo tramite

Onde fi vede, che ftata pofta la parola Greca in luoco dlia Latina
fummo, che figmfca fommita, o cima della pietra .
Nelli tnedefimi Statuti di Dalmatia trouanfi le parole Sclaui , e Sclauonia ;
del che fi come 111 piu luoghi della prefente, e deiraltr'opera, fono ftate dette
le caufe, cos qui ne aro vna breue replica per poterie mcglio tendere
E' ftato longamente narrato neJl'altrojjera , & anco nel primo libro della
prefente accennato, come li Croa occupaflbro quellaparte di Dalmatia., ,
che s'eftende tra l'Iftna, e'l fiume Cetina , e li Serbliani il refto fino Duraz20, cosi Ji Croati vennero confinar con Zara, Tra,e Spalato , e li Serbliani
con Ragufi: quattro Citta,ch in terraferma conferuarono il nome de Dalma.
tmi, Romam , o Latim : e come che quefti doi Popoli erano d'vna medefima
natione Slaua, cos quella parte del Regno di Croatia , che eftendendofi tra
h fiumi Saua, e Draua conhnaua con gl'Ongari fu da loro detta Slauonia , o
tal nome n tiene fino ad hoggi .
E la Croatia Martima, che confinaiia con Zara, Tra, e Spalato negli Sta
tuti di quelle Citt vien fimilmente detta Sclauonia .
Stat.Spal.l. 2.0.19 Si 46.1.5.0.29. di Zara 1.3.0.97.
E la Serblia, che confinaua con Ragufi pur vien detta Sclauonia .
Stat.Rag.l.i.c.io3.1.3.c.55.&refbr.i7.f.6.Refor.72 119
E li Popoli hora venpono dett col nome 1 Sclaui , hora con particolan Croati , e Bofnefi, Chelman, Rafian, e Zentani .
Zara 1.3.c.49.Spal.l.3.c.i 14., & Statuti noui c.i5.Trau 1.1.0.4.1.3.0x6.
Reforl.i.c.43.Kag.l.3.c.i7.e 5 5.1.6.0.64,72,73.
E' degna d'ofleruatione la fopradetta legge dello Statuto di Trau 1.a. c.<6.
ch'efpnmecosi.
'
Quod Ciuis nonpoflt eedeiuffor pro Sclauo .
Trecipimus quodaliqua perfonaacciperenon debeat aliquem Ctuem Tranris in
fittetufforempro aliquo Sclauo> quia nolumus quod talis fideiuffio habeatfirmitAtcm,
pro forenfibus autem, & Sibem&nispoffit effe quilibet fideiuffor .

Olferuifi, ch'in quefta Legge vien proibito all Cittadini di Trau far ficurt o piezzana per alcuno Sclauo, il che deue efler ftato vietato per ouuiare li
inconuementi, che per tal figurt deuono efler occorfi(come nella fopracitata Legge di Zara 1.3.0.49, che contiene l'iftefla proibitione viene efpreflb) dichiarandofi poi, che per li foraftieri, e Sibenzani pofi efler figurt ciacuno,e
per

DiTra.
er foralieri intendendofi tutti quell i che habitauano fupri della Citt , o
territorio tanto Dal matin i dell'altre Citt della Prouincia, qnanto Sclaui, 6
dualfiupglia altra perfona del mondo; ceme-viene efpreflb neli Statuti dell'altre Citt Dalmatine , e comprobato dalla Duca 4i-a Marzo 1 434 regiftrata nelJe Reformation!', nella quale vengono reglate le I.eggi di Trau, e_
Spalato, che dichiarauano vicendeuolmente per fcrciticri li Traurini in Spalato , e li Spalatini in Trau ; aggiungendo clinique la leggc all foralieri li Sibenzani in fpecie; da queft'epreffiua viene limitara la heurta per li Sclaui ,
Croati in genere, in maniera ehe per li Sibenzani in fpecie, li Traurini potcuano far figurt, con tutto che Sclaui , Croati , e da quefta medefmalegge
viene certificar/i quello in pi luoghi ilato detto , che li Sibenzani erano
Croati, e per tali reputad dalle leggi Taurine , & infierne , che qiieltaJa vna
dell'antiche Leggi fatte auanti che li Sibenzani cominciaffero viuer all'vfo
di Dalmatia, e f valellero delle leggi fcritte, e lingua Dalmatina, o Latina. .
Per corroboratione di che deue auuertirfi, che nella fopracitata leggc di 2.a.ral.j.c^p. che contiene rifteflaproibitione della Traurina, viene nel riti
fatta l'eccettione nella feguente maniera .
^d penara autem hums Statuti nullatenus teneantur dues nfi , qui intercefferint
pro rufticis SctauiscomitatHs ladre , & mandamus quod valrat obligatio faifa pro
ift Sclanis, & iftc talii contrattaspleniffimam habeat firmitatcm .

E quefta fteffa legge copiata con l'altre nello Statuto di Sibenico al cap.ag.
del 1.4. ha nel fine la medefma eccettione efpreffa con le feguenti parole .
Tro ruflicis autem, [eu vilhnis nfi Comttaius quilibet d- Sibenico pojjit fideiubere, & fe principalem conflituere pagatorcm, & talis obtigatio , feufideiujjio valeat
pleno lure .

Olferuii la diiictfita di qucfte due limitationi,doiie li Zaratini efprimono,

che fi pofi far ficuit per firuftici Sclaui del Contado di Zara, li Sibenzani
non eprimono Sclaui; dal che fconofce; che fi come li Zaratini haueuano
nel lor Contado delli ruHci, ch'erano Sclaui , cos ne doueuano haucr anco
di quelli, che non erano Sclaui , ma Dalmatini , come li medefimi Zaratini , e
li Sibenzani, ch'erano Sclauii per confequenza anco tuttili ruftici del loro
Contado erano Sclaui , onde in luoco di Sclaui refcriflero fillams , che lo
fteflo che Ruflieis .
Li popoli dunque, che confinauanp con li Dalmatini in terraferma , fi co
me dagl'autori Greci vengono detti Slaui, cos anco nclle leggi Dalmatine
fcritte in lingua Latina, fono detti Sclaui ; ma perche tr gl'altri coftumi d' Sclaui, eravno, che fvendelerogrhuommi, come nel predetto capo
De Sclauonia nell'opera de Reg.Dal.& Cro. ftato moftrato ; di qui nato ,
che nelle fcritture h Sclaui in genere vengono fpeTo prei non per il nomo
della natione ; im per ferai venduti ; del che fi troua l'euidenza nella leggo
dello Statuto di Ragufi l.primo c. 19 .del feguente tenore .
De eo quod Comes habet de Seruis, & ^ntillis que venduntur.
Sciendum efl quad omnes Rgufei, &foreflcrij quicomperant Sclauum & 51, " extrahunt eum, vel earn de Ragefio per mare dint D.Comiti pro quopSclauo vel Sclaua, qui vel que juent in corpore longus, vet langa dunbus cubitts
tertum de yff & deiade inferius ad volntetela D. ComJii , fi ScUuus tu, vel

Delle
Sclaua fuerit longus minus de duobus cubitis , vel long nibil datur Dtio Comiti fecitndumantiqnajn eonfuetudinem .
Daqueftaleggeconftanonfolol'vo che gl'huomini di Sclauonia fi vn
denlo in Ragiili,&eftraeirero per mare; m ch'era anco limitato il paga
mento, che fi faceua al Conte fconde la ftatura loro, dalche fi conofce
non folo fi vendeuano le perfone adulte , atte alli feruitij : m anco le conitituite in minor era .
Dunque ghuomini dlia Sclauonia , che fi vendeuano fi diceuano Sclaui ,
che fignifica lo fteflo, che nell'antica lingua Romana, o Latina Serui , e di qui
far prouenuto, che la Serblia nella lingua Romana, o Latina fu detta Seruia,
e tal nome ritiene fino ad hoggi : onde la Seruia , e Sclauonia fignifica tutfvno, e nelle Leggi Dalmatine l'critte nella medefima lingua Latina vien prca
la Sclauonia per Seriiia: m perche efle leggi, che trattano de erui fono molte, & alcune d cfle riefcono equiuoche; perci le diftinguer in tre ordini.
11 primo d'huomini, e donne vcnduti, & obligati perpetua feruit , che
fi diccuano pi'opriamente ferui .
II fecondo de Liberci, o Libertitij , che di ferui diueniuano liberi .
II terzo d'huomini , e donne liberi , che s'obligauano feruire per tempo
determinate, vcngono detti Padiuli,Preftaui, e Mercenari) .
Ncllo Statuto di Zaral.z.c.25.fi f mentione de Serais , & Libertis l.j.c.j. de
Set HIS, & ^ncillis^l.g- -de Serais Liberties (e quefta Lcgge ftata copiata
nelloStatuto diSibenico 1.5.c.j4.)Si 1. j.c.2 1 de Mercenaries .
Nello Statuto di Spalato Iq.c.ioj.Seruus condalitias , vel Fantefca 1.3.0.61.
Mutter fe adunngens adferuiendam, He 1. 3.0.89. Sernas Taftualis .
Nello Statuto di Trau 1. 3.0.5 2. Seruus & emantur cum carta T^otarij
\.2.c.t9.Sernus, gacilla, 5,^ l.j.c.S?. Treflaans .
Nello Statuto di Ragufi done era maggior concorfo di Sclaui, 6 ferui chc fi
vendeuano vi fono moite leggi , e trattano di tutti li generi di feruit tanto
perpetua, quanco tempornea , efprimendo li Liberi con nome di Franchi :
onde per leuar il tedio copier folameute li Sommari) d'cflc Leggi accio poffino clfer vedute, da chi n'haucfse curiofit .
1.3-C.J7. Q vmctt Seruum in indicio .
1.4.0.17. Sernas & ^ncillapofnt manumitti in tetamentis .
1.6.0.43. DepercuffioneSeruorum.
<tf.Deijs,(ui verberant Sernos alenos.
45. De Serais fugitiuis .
46. De Serais, ncillis Libertitiji.
47. De s, qui expelluHi Seruos no de domo .
48. De s, que Serai Liberntij facer tenentur Dnisfrtis \
49. De St-ruts fine volntate Dnorum fuonim fxorem Francham accipicn

t ib u-, ,
^o. De frMcbo accipiens Cine voluntte T.troni.
51.0? Serna acctpicatf^'icilljm ultertiisfine voluntte 'l\t:ro>ii .
51. De ^incillet Bjbiz.1 .
5 j. ue 1 i'.nmonijs fine volntate Donnn<)r;tnt .
54. De het'c.libns, (ai n.if untar ex ^ncilla .
a-), - M'j'.u portandiSclauosin

DiTra.

515

2 1 9 De non vendendis ferais .

/.7.C.20. De Serais, qui vadunt condutli.
zi De conduit qui fugit .
Da queft'abbondanza de Sclaui, ferui, che fi vendeuano. fi conofee che
cioproueniua dalla terilit del Paefe, che', non petendo nutrira erano necemrati venderli per ferui , e per la ftefla necefla di campar la vita eponendofi ad ogni pericolo infeftauano il mare, come in pi luoghi nella prefen te ,
nell'al tr'opcra fato detto, & infierne accennato , che anticamente Ii Dalmatini poifedendo pochiffimo paefe in terraferma erano tutti dediti alle nauigationi, & induftrie maritime i le quali venendoli fpeflo interrotte dall'inuafioni delli Sclaui. pcrciocosi per ouuiare uliinconucnienti, come per
mantenere il pofl'tfl del mare , hanno fempre procurato per quanto hanno
potuto di tener Ii Sclaui lontani dalla nauigatione, deiche fi come fono jftati
addotti mol ti efempij nella prefente , e nell'al tr'opcra, cosi fc ne trouano li
veftigi; nello Statuto di Ragufi lib, 6.0-72, & 73.
De Barris non dandis Sclauis , & de pena contrafacientium .
Quia fepius aecidebat , quod Sclaui cum lirnis, & barris bominum de Ragupo in'
feftabant venientes Raguftum cum viRualibus , & alijs mercationibus quod erat
raide damnosum Ctuir- Rag. ntenles hoc de cetero tolerare atuimus quodaliquA
ferjona de mitate, dr oto diflnUu R gusij non audeat dart ad naulum, vendere, donare ,neq; allomado ,vel ingenio dare alicui Sclauo goniuiam aliquam ,
barcam, barcutium, aliquem lignum tribus remis fupra , & quicumqi
contrafecerit foluat qualibet vice coi pro bannojfp.f. cuius banni medietatem babeat aecufator ft per eius aecufam Veritas potent indagari
De non laborandis Sclauofum .
Vt interdicatur Sclauis copia barcarum , & alwrum liberum cum quibus dam
nificare folent fepius neuigantesper mare ordinamus, quod aiquis Marangonus,vel
Clafatus de Ciuitate , & toto diftntlu Ragitsij de cetero nondebeat ire ad laborandum i vel aptandum feu refaciendum aliquam barcam , veI aliquod lignum alicuiut
Sclaui ,' quicunq; contrafecerit foluat qualibet vice cot probanuo yfp x. & accttfatori ft per eius aecufam feietur Veritas debeat dielt bannt medietas exhiberi .
E queft' in genere dclli Sclaui; m in fpecie degl'Almiffani , che , doppo
lcbcllati li Narentani , molte volte infeftarono il mare per l'occafioni nella
{ rcdett'opcra narrate; deiche, oltre le memoric iui referite, fe ne troua vefti?>io in vna legge di Spalato I.4.C.97. nella quale s'efprime, cheniuno ardifca
1 omprar le robe rubate , prefe da AlmiH'ani , Corfari . mi p i chiara, e_
difuntamente viene ci cprobato dallo Statuto di Ragufi;ncl quale non fo:c> vietato il comprar da Almiflani ; m prohibito aftatto il commercio
',o:o, dalli Sommarij d'efle leggi fi pub comprendere .
....Ci.li De tjs qui vei.ditnt Dalmiftanis .
13 De tjs qui comperant Dalmiftanis .
59 De tjs qui vadunt Dalmifttm
60 De fjctenttbus mercatum Dalmiftanis .
6z De acctij.vitibus quifaciuttt mercatum cum Dalmiftanis.
Mi

jl6
Delle Memorie
M perche quefti Sclaui col proceffo del tempo furono dettt Schiaui , & il
loropaefe Schiauonia, & hoggidi in Dalmatia eguabnente, che in Italia,con
tal nome vengono detti : onde refta taluolta equiuoco , fc quando fi dice_*
Schiaui,fi debba intendere delli popoli Schiaui, vero delli fchiaui , che fono
huomini venduti, conftituiti in perpetua feruitj e come che dalle cofe pre.
dette confia , che Ii Serbltani antichi,doppo che occuparono la maggiorparte della Dalmatia infierne con le fue maggior Ifole, dall'vfo del venderfi furo
no nella lingua Latina pura detti Serui,e tal nome ritiene il paefe loro; cosi li
mede/imi infierne con li Croati nella lingua corrotta detti Schiaui ; poiche fi
vendeuano anco nel tempo , che la lingua Latina corrotta fi era tanto di feo tata dalla Latina amicha, tanto in Italia , quanto in Dalmatia , che fi formarono due lingue ; come ftato detto al fopradetto ca.4. del 1.4. e di queft'vfo
di venderfi gli fchiaui fino al 1417.11^ chiaro teftimonio allegata legge Ragufea I.6.C.219. la quale fe bene ftata ftampata nel c^del l.rf.de Reg. Daim.
& Cro: tuttauiala voglio copiare anco qui per maggior euidenza .
De non vendendis ferais .
14 17 Ind.g.die 27 men: Ianuarjj in maiori Confilio . Qjiod cumper inul
tos dominos circumuicinos pluries nobis fuerint porrcf&c querele & quotidie porflg
tur contra mercatores noros habitantes T^arenti ,& alios Ragufienfes ; & quia
etaunt , & vendant ex eorum fubditis. onftderantes talem mercantiam effe tur
pem, nefariam, & abominabilem, & contra humanitatem, 0* ceder ad non
par um onus, & infamiam Ciuitatii nora vid: quod humanafpecies , faita ad ima
giner , & fimilitudinem Creatorts nottri conuertidebeat in vjus mercimoniales &
venduntur tanquam fi effent animalia bruta i volentesque huiufmodi prouidere , ne
de cetera committatur . Statuimus, & ordinamus quod de cetero nnUus noflerdiflriSlualis,aut forenfis habitons in Ciuitate Rag. vel eius dtflrtCiu ; feu qwlibet qui
pro Ragfeofe appeat vilo modo vel ingenio audeat , velprefumat emere , aut ven
derferuum, autferuam, vel mediator buius mercantie , etiam habere partem ,
yelfocietatem, tarn Ci, quamforenfe, quifaciat, feu exerceat tale exercitium, in
siriendo Budua vfq; ad Spaletum, & qui contrtfaciet proftngula viceflore debeat
menfibusfex in careerbus inferio-ibus Ragusij, &foluatpro omni capite , feu perfom quam vendidijfet, emiffet, & de quafuifjet mediator , authabuiffet partem yperperos $,& nunquam incipiat terminus menfiumfex carceris, donecfolucritpenam
pecumarum. Et qui aceufabit contrafacientes ita ut eius aceufatione Veritas rep:riatur, babeat medietatem pena pecuniaria, & teneatur de credentia . Verum ft aliquis ciuis, & habitator Rag* emeret aliquemferuum , velferuam pro vfu fuo , non
intelligaturfubiacere huiufmodi pena . Item quod nullusforenfis cuiuscunq; condi
tions exiat modo aliquo audeat, vel prefumt facer, aut exercere talem mercan
tiam in d ftriftu noflrofubfupraferiptis . Item quod nulla barca , TJauis , aut nauigium noflrum modo aliquo audeat, vel prefumat nauigare huiufmodi feruos , &feruasfub pena Tatrono andi menfibusfex in carceribus inferioribus pro ftngula vice,
qua comafecerit, & marinarasftandi menftbut tribus ftmiliter in carceribus infe.
nor, bus pro finguloE nello Statuto di Spalato v'c YnaJjReformatione fimiledel feguento
ten ore .
1573

Di Tra.

517

IJ7J die 27 nobctnbris De ferais non vendendif cap.tf.

Captum fuit quod null* per/ mis babitttor , vel forenft; titiuscunqu? canditionisexiflatpoffit,audeat, eque prcfumat indltate, vel dislnu Spaleti altquern feruam per tenam entere, vel vender, alienare, portare, conducere , feu mil*
temextra Ctuit. Spaleti lib. centum, cuius mediettsfit communis , & alia accufatons & quilibet poffit accujjre, & eruuf talis illicofit liber , & qui portauerit,
feu extraxertt perdat banam fuper quaw effitfernns talis , & quod nullus ex T^gtarijs cois audeatub vinculo facramentt facer inftrumentum emptori, vel vtnditori,eu all' natori alienis erut, vel fer, & etttm eadempena teiieatur examinator
faluo,quodliceatcuUibet dut Spalat: entered fnrenfitamferuum,quamferujm pro
fuo vfu, non puffendo vndete, vel alienare altcut Ctui , vel forenft , mtttere ex
tra dtriftum vel Ciuitatem Spdeti .

Se dunque in Spalato fino al 1373 , e Ragufi fino al 1417 fu lecito di com

prare, vender, & etraere li Sclaui, o ferui, che , cftracndofi per mare , doueuano eler venduti in Italia, e per la quantit di queili , che s'eftraeuano qucfto deue efler flato vno degl'vtili confiderabili , che ne cauauano i Dalmatini, come hoggi fi f de caualli, boui, e pcore, perci non mcrauiglia.che^
dall 'abondanza d huomini , che fi coniprauano a vil prezzo(come dallo Statuto di Ragufi fi pu raccodiere 1.6. cap .-43. che tone tasato, 12, vno fia prouenuto il nome dilchiaui, e lo iUto loro fchiauitu , e fe bene dal
fopradetto tempo in poinonera pii Jecito vcnderli, & eftraerli; nondimcno , non perci s'etinfe la feruit : poicheicftol'arbirrio all Cittadini
di comprarli per vfo proprio , e per confequenza tenerli in feruit .
Come poi, otto 1 nome di fchiaui , fiano ftati comprefi li medefimi DaJmatini , potra, chi vorr vedere, quello ho fcritto nel fopracitato capo de-
Sclauonia.
Circa di che non voglio omettere d'auuertire, che, fi come iui fcrifi, cho
dalle parole pur Latine Sclaui , Sclauonia pronuntiate nel Latino corrotto, volgare prouenuto Schiaui, Schiauonia ; cos all'incontro nello Statutp di Ragufi al cap>4.del primo libro. La parola ^cbiatta del Latino corrotto viene iui fcritta nel modo del Latino puro Sclatta apparendocio chiaro
dal fuo fignificato, ch'e fchiatta, famigl ia .

AXemorie delle ccrfone qualicate.

Cap. X.
F Antino de Valle Auditor di Rota, li cuimaggiori poTederono Lcafa_
che in Piazza, fopra la feneftra dlia qule fi vede l'arma di marino diuila in doi campi d'alto al baflb con vnarofa in mezzo; mandato da Papa Pi
Secondo Nuntio alia dieta di Boemia , hauendo parlato con liberta Apoftolica, fu dal R Giorgio Podibrachio porto prigione, edopo tre mefi ad hiftanza del Duca di Bauiera rilafciato , mor di veleno datoli tempo in Ratisbona, come fcrius Gio: Vefcouo Olmticenfe nell'hiiloria di Boemia_
lib. 30.
Fu vno de fondatori dell Hofpitale di San Girolamo de Illyrici di
ndla cafa vecchia d'cflb hofpitale fi vcdeuanu le fue anuo otcoti

52.8

Delle Memorte

fua fepolcura in Roma nella Chiefa di Santa Maria Maggiore auanci la Ca

pelle del Prefepe in terra, di marmo , con l'effigie di mezzo rilieuo in habito
di Auditor di Rota con la fopradefcritta arma piedi, & infcrittione.
Fanimo Tragurino ex Dalmatia
tur. Confulto VaUtinarum Caufar.
Difceptatori Grauiff. equijfq;
Ex collegt , Rot de R. Apoolica op. mrito

V. .
Ex piette am ic it taque
Unno lubilei VIL . ' MCCCCLXXV.
Il medefimo Cardinal Caraffafuoefecutor teftamentario configno in Ro
ma liio. Genaro 1476a! Padre Fra Mirtino Priore del Conuento di Santa.
Croce dell'Ifola Bua di Trail li fuoi Libri ; dell i quali fe ne vedono ancora alcuni pochi nella lianza della Librara manufcritti in pergamina > e tra quefti
vi vn teflo ciuile con la glofa in foglio grande .
Giacomo Dra^azzo Vefcouo di Modruil'a Auditor di Rota fepolto in Ro
ma nella Chiefa di S. A^oftino auanti la Capella di Santa Monaca , nella cui
fepoltura intagliata l'effigie d'vn Vefcouo con mitra,e Pianeta lopra gli ginocchi /into vn gremiale con l'infcrittione .
Iacobo Dragatio Dalmat Mod:
ruen: Epo vnius e t Rot .Auiitor16. locum tenenti doftrina , & integritae confpicuo luflitia
jC M. cultori precipuo . it Monte Auditor collega . M. T.
Obijtao falutit M X 1 1 1 1. VII
Septembre atatis [ XLVlll.
Giouanni Stafileo Dottor dell'vna, e l'altra legge Archidicono di Tra ,
poi Lettore in Roma, Vefcouo di Sibenico , & Auditor di Rota, autor del
trattato De Grmu txpeftaUtn fcpolto in Roma nella Capella nuggiore del
la Chiefa della Trinit de Monti, nella cui fepoltura' intagliata fetfigi d'
vn Vefcouo con Mitra , e Pianeta , e fopra li ginocchi finto vn gremiale con_.
I infcrittione .
lo: Stapbileo Tragurien. Dxlmat V. 1. DoCl Epo Sibenicen:
vni ex Rot sAudiloribus locum tenenti doCinna, & Integritt!
Viro clariffimo, utfittixquc cultori ptimo Qiiiin affiduis Sedis
Apofloittx Legatiombus tot urn [ere orbem pcragreuit vit* moribti)
bonifque ambus exemplaris, cuius grauijjinu mors totam
Curiam ad deplorandum adduxit lo: Lucius Epns Sibenicen
Trepes obfequentiffimus auunculo maximis cum lacrimis , &

DiTra:

5*9

eordif doler fofuit. vixitanni in obijt falutit

iII XI .

Giouanni Lucio fucceTe al Zio nel Vefcouato di Sibcnico, volle per gratitudinechiamarfiStafileo.fecetamparc la fopradctta opera de gratijs .
come fi legge nella dedicatoria , & eflendofi al fuo tempo finita la Catedrale
di Sibencolaconfacrjcomcfilcggcneirincrittione fotto la rolta deltu,
nauata di mezzo fopra la porta principale
loavnes Ludas Stpbiltus Sici off.
Thilippo Bragadino Ciuitatem diligtnter adminifltante. Thanumbotcae ptcquc confccrauit
frili Quart: Ktl: Haij MDL?.

Sta epolto nella medeima Chiefa al lato fettentrionale dlia predetta^

porta in vua cafla di pietra > ehe pofa fopra duc modiglioni , con fopraui vnt
Statua di Vefcouo coricato con mitra, paocak e piuiale con l'infcrittione
nellatodella Caifa
7o: Lucio Stafh: : Trag: oft: mrito
Sicen bdntittiti lo: Staphileo avnculo ia abite
"Pontifie: decenter fuffetto exatoqitc "Prjluts
Luftro /cao honorice defunCto Stephanut frater P.P. t
al: M D L 1 1 , & LX

Cpriolano Cippico autor dell'opera De Belle ^ftatito molto lodata dal Sabellico nel trattato De antique Lingue reparation , e da Palladio Fufco nelTopera Defitu ora Itiyrici mor d'eta di 68 anni.
Ahufc Cippico Vefcouo di Famagofta figlio del fopradetto Coriolano.del
quale vede lampata vna bella lettera fcritta a fratelli in condoglienza della mo rte del Padre 1 40j, nel qual'an no mori anch'egli.
Giouanni Cippico fuo fratello fu creato Arciuefcouo di Zaradel 1 504 mo
ri i n Roma: fu tranfportato il fuo cadauere alla patria, e fu epolto nelljL
Chiefa dclla Madonna detta de gl' Angeli in terraierma con laicguente infcrittione
Jo:' Cippieus Cariolani F. qui ob fingutarem virtatem ingenijque
preuantiam Iulio I!.. TontifiMa*. ^rchtepatu Iadrenfedonatut
fuit defunttus , & in patria ex teflamento cadauer eius tra*slatum iloysij Cippici ex fratre nepotis cura hoc requiefcit me*
numento nomini eius laudique pcrenni dicato MDLXXnil

Vincenzo d'Andreis dell'ordine de Predicaron Vefcouo Ottocenfe, del

quale fa mentione Pietro Bembo nelle Icttcre fcritte per uome di,Papa Leo
ne X. a Vladislauo Re d'Ongatia , Pietro Berislauo Vefcouo di'Vefprimio
Bano di Dalmatia , e Croatia .
Traudno fu anco il fopranorainato Pietro Berislauo effendo venuto Gio
uanni fuo Padre ad habitar a Trau * Bartolomeo fuo Zio fu Archidicono
LI
di

5$o

DeHe Mcmric

di Trau, e releu effo Pietro , che riceu li primi ordini Chiericali in Trau
poi andato in Ongaria f fatto Vefcouo di Vefprimio, e Bao di Dalmatian'
Croatia, eBofna.comefileggenellafuavita fcritta da Giouanni Torneo ,
mor in battaglia del 1520.
Giouanni Statileo prepofito Vrienfc Secretario del Re Lodouico d'Ongaria , dal quale f mandato Ambaf: Venetia per ricercar aiuto contro
Turchideli52i.&AndreaMoreiminelprimo libro dclla fuahiftoria rgiftra l'oratione, che recito in cpllegio; queft' l'ifteffo , che ece riftampare la
vita di S.Gio: fue fpefe, e poi f Vefcouo di Tranfluania, come fcriffi nello
note alia vita del medcfimo Santo , e come fcriue Paulo Giouio lib. 59 fu di
nouo mandato Ambafciatore dal Re Giouanni Sepufio Papa Paulo Terzo,
Venetiani & Francefco Re di Francia.
Tranquillo Andreis nobile Traurino fu Secretario di Giouanni Re d'Ongaria, compofe vari opere latine inproia, & in verfi, vna dclle quali De vita
priuata: Dialogo tra Silla e Cefare , e ftata ftampata, l'altre fi conferuano apprefo li fuoi parenti con l'elegie di Matteo de Andreis
Michel Chiudi nobile Traurino Vefcouo di Menopoli fu prima Vefcouo
di Pulignano, e Gouernator di Roma ; del quale fcriue Abbate Fe rdiando
Vgelio neintala Sacra al Tomo primo n. 35.
Michael Claudius Epifcopus "Polignanen translates ad Eccliam Metropolitana
lulioz.'anno 1 40% die j February cum effet Vtbis Gubernator. F Nuntio
Venetia del medefimo Papa , corne fi legge nella donatione fatta iui li 14
Marzo i s 1 1 Matteo figlip di Giouanni fuo fratello all'hora Studente in Padoua, e poi per la morte di Conftanzo figliolo di Giouanni Sforza ricadendo
alla Sedia Apoftolica la Citt di Pefaro f mandato per Gouernatore, conre_
dal Breue Pontificio, che tr le memorie manufcritte di quella Citt regilrato confia del feguente tete.
Dilcftis filtjs Trioribus communi Ciuitatis noflre Tifauri Iulius P-T. .! Dileftilij Sal. & ^plicam Beneditionem . Ofatores vcftros libenter vidimus , & audiuimMtdeuotionemqiveflramerganos ,&San8amR.omanam Eccltam quAnobis femper fatisperfpeSa fuit locupletiffime oenderunt . Facitis lij dilefti quo
fidles fubditosdeceti&'noftr* fuit femperfpet. Et proinde vos in Domino commendanies ac veftvit commodis paterne confuyere volentes Ven:fratrem Micbaelem
Claudium Epa Monopolitanum "Prelatum noflrum domeflicum iftius Ciuitatis
Gubcrnatoremdeputauimus,exquo,&di8isOratoributnoflrum erga vospaternum amorem vberius inteigetis . Supere/I vt diftum Cubernatorem grato , ac de
bito honore fufcipittis in foltdafidc,deuotioncq;pcrfeuerctis pro ut vos non dubitamus effe fafturos . Datum apud S.Tetrum /b annula Tifcatoris die 1 3 *
gufti 1512 Tontiatus noflri anno nono.
Alii 2 dello fteffo mefe prefe iipoffeffo del Gouerno , e f dalli Cittadini
giurata fedelt alla Sede Apoftolica, come nelle medefime memorie fi legge :
s'immalo, & alli 1 2 Settembre fece teftamento , & all \6 efendo difpera t a la
falute li Cittadini ne diedero auuifo fu Santit,il quale vi mando il Vefco
uo Feretrano , che espit Pefaro il primo giorno <fOttobre , & egli mor li
due dello fteflb mcfe , e ffepelito nella Catedrale dietro ilPcrgamoin quel
uto doue hrt 1 'aleare di S-Scbaftwno .

Trau-

DiTrt,

5 )i

Trauriuo fi anee Simone che ha ftampato la gramtica con quefto citlo:

RegultGramaticcs Simonis ^retopbylisTragurint Dalmata ad vtilitatcm fuererun commod*
E dalla dedicatione, ch'egli fece Pietro Paolo Vefcouo di lefi , fi deduce,
che viuefle circa il 1 5 , di cui canto lao Vitale palcrmitano .
Difccpuer teneris fludijs bis pafcerc abonnis
Ingenium atq; nobilitatem rudern .
Hie ittr ad en > ble altum belicona fdebit .'
Hiefundes do&i verba difera fort.
Hincferitatem , curasq; exutus inertes
Ex hominum euades eonditoae Deas.
Ergo retopbili neiar bibe , ne tibipoft hac ,
Mors noeeat , dulce eft viuere pofl cieres .
Smilmente fu TraurinoGiacomoArchitetto, e Statuario , del quale faj
mentionc Nicol Hifthuanfi nel Libro 28 dell'hiftorie d'Vngaria con le fcguenti parole .
EU arxHogradi) ditionis olim Epi Pacien, rupi non admodum edita, impofita ej,
auornmq;*oftrorum memoria , magno Tt^icolai Batbori yacienfts Ept fludio mutis
tdics , aceleg ntibus , opere lacobiTragHrini^rcbiiei, & Statuary rejlaurata fuit .
Quefte fono tutte le perfone qualifcate, delle quali ho trouato memories
fcolpite in pictra, o publcate alie nampe ; alie quali aggiunger il ritrouamento del fragmento di Petronio Arbitro ftampato in Padoua l'anno 1664
con quefto titolo .
Tetronij rbitri fragmentum Tragurij repertum
circa '1 quale fono ftate ftampate vari note, diffcrtationi, & Apologie
in Francia, e Germania, che non poffonoefler ben'intcfe, fe non da chi
con fcio della ferie del fatto, quale eflendo paflato per le mi man , ho voliito ncl fine delle prefenti memorie riferirlo con puntualit.
li Signer Dottor Marino Statileo, ritornato dallo iludi di Padoua,ritroutralimanufcrittidelSignorNicolCippico vn Petronio Arbitro infoclio, legato infierne con Camilo, Tibullo, e Propertio, & oTeruo, che la cena
ti i Tnmalchione (della quale nelli ftampati fi trouanp alcuni pochi frammen
ti, & interrotti) era infiera: mi port il libro, &io, infierne col Si gnorFrancefco Dragazzo, lo rafrontai con lo ftampato in Amfterdam, che ho in forma
piccola, e trouai, che tutto'l refto di Petronio , fuori della cena, cranello
Uampato , ma non difpofto nello ftefl'o ordine , e nella cena verificai quello ,
che il Signor Statileo m'haueua riferito, e nel margine dello ftampato con li.
nee, e punti notai li raffronti, & efortai cflia Signor Statileo, che refcriuefso
lacena, come ftaua puntualmente con tutti gl'errori d'ortografia, & interpuntioni, e per decoro della patria lo facefse ftampare ; partito io dalla pa ra del 1654 participai quefto ritrouamento diuerfe perfone virtuofein-.
idoua, e Roma, che mollrarono haner gran defiderio di vederlo: percio ec. itai con lettere li fopradetti Signori Statileo, e Cippico che lo ftampafsero ;
>na qucfti occupati nelle facende priuate , e nelle publiche per l'vrgenza della
guerra col Turco, differiuano ci a Itagione piu quieta, fino che capltato a_
Roma per Ambafciatore l'Eccellentiflirno Signor Caualier Pietro Bafadonn.t-, e aniuo ci, l'crif-, : 11'111<1 Signor General di Dalmatialche li

L'l

15 L

Delle Memorie

facefse hau er la copia dlia predetta cena di petrono, e la riccu, la guale da

me vednta, conobbi efscr di caractre del Signor Statijeo predctto,c d'ordine di S.Eccellenza fattala vcdcrc diuerf ; tra quefti vi furonp alcuni , cho
dubitarono che poffi efsere liara finca; la magjnpr parce pero indinana ere.
derc d'efser di Pecronio, ricconofcendo il fuo ftile , & ofseruatido , che con.
quefto s'empiuano le lacune dello ftampato , & anco alcuni rammcnti fparf
per lo lampato, veniuano ottimamentc inferci: onde S.Eccellenza diede ordiue che folse ftampato in Padona , & io(che miando urono in Roma li Signori Guglielmo e Fierro fratelli Blaaeu d Ainfterdam, gl'haueua moftraco le
lince delh rafronci facci nel margine del Pecronio (lmparo nella loro Stam
paria) fed vna copia dellapredetta cena, crinuiai aliprcdettiSignorifratelli , accioche la acefsero ampare ; ma ilplicco , per eiser grofso , fu per
arada inrcrccrto, e capicaco in mano del Signor Prencipe-di Conde , fu alla_.
prfenza fu in Parigi efsaminato efso framinenco, & doppo molce contefo,
tu dalli niu ftimato legitimo . In quedo mencre fu lampato in Padoua, e con
turco che da me fufse auuercito lo Scpacore,chelo lampafse con tucci gl'errori rnniciulmence, come ftaua j nondimeno 11 correccore lo volle corregere
fuomodo , e particolarmente nclli difconght ; pre'upponendo egli , cncj
fofse vergogna /lamparlo fenza di'ftonghi ; non fapendo che nel tempo che ni
fcritco non fi vfafsero diftonghi, che ftirono ripigliati ne tempi pofteriori , e
che quefto era vno delli fegm manifeli deirantichit del manucritto; Onde
fofpeccai che quefta correccione mal fatta dae occafone di duflbitaredell'antichit del mamifcritto , e per mezzo del Signor Dottor Francefco Difiino feci auuercito i] fopradetco Signar Scacileo > che fatebbe flato bene, c'hauefsc fatto (lampare la varia lemorie , che cra'l Perronio ftampato , e quel lo che fi crouaua nel manucritto , oltre 1 a predctta ^ena , e ch'anco mandafse Venetia il cdice in mano di qualche perfona Cualificara , a;cioche potefse euer veduto da chi n'hauefse curiofit , e s'afficurafse che-
non gli potefse efser oppofto d'hauerlo eglifinto, o inuentato, come li prefenuo.
Fu riftampaco il frammcnto in Pargi (1>' con le note, o verocone.ietture diG/o: Caio Tilebomeno , e poi nel 1666 furono llainpate dallo lefso
Staiipatore leaifsetttioniDfcenaTrimalcionisd'bdrianoVulefo,e Gio:Cbrjiy/3forwfn/f//ro,neHequalinonfolo dichiarano falfo il frammento , m
parlano con difprezzo della Citt,e Cittadini di Trau .
NH'ifteso tempo /: Scbeffera a'Argentina, lettor in rpfala in Suecia flampladifserratione De fragittentiTraurianivero infiemeconle noto
moko erudite, le q.uli in Lipfia rilampate . infierne con lifcolijdi
r^oMaK'nc/oautoriconofciutiper altre opere da loro lampate, e finaljnencc in Parigi daH'ilellb Stampatore fu Itampato YH libro col fegucnto
ritolo
Mxriiti Statilti Tragarienfis . I. C. refmnfw ad Job: Chriflopbor.
fViigenfeilii ,&*dtianiyalesij dijjertationts de Traugrienft Tetronij
fragmento

lleiqa^eplouachehabbi^lohauuto poca intclligeijza neUeoppofitioni

tte ad elb Aammcnto, e manco auuei'tenza nel modo .
Capitati li fopradetti libri in Roma, furono riceuuti , come folito , da..
*:iucridiucramente mepremendo particolaimcnte le parole poco c'.-

Di Trau,

5))

centi della pat riafcritte dal Valefw, che quanto alla fklfit actribuitaalSb
gnorStatileodalVrtgcnfeilio, la rifpofta picnamcnte fatisfaceua, dlia.
autle non fapeudofen l'autore , fui auuifato dal Sign.MicheI Antonio Bau
rand Parigino, che il Medico Petit, da me gi conofeiuto in Roma, 1ueffe compofta ; fopra di che, difcorfofi pi volte tri paefani , il Signor Abbate Stefano GradigentilhuomoRagufeocuftode della biblioteca Vatica
na , parendoli vergogna , che daforeftien foifc mtraprefala difefa del frammento, percio inui al Signor Dottor St atileo Ii fopradetti autori ricercandolo , che fi coropiaoeflem lafeiar veder l'originale , promettendoli d intraprender la fua difefa , per mezao dell'Eccellcntiffimo Signor General Anto
nio Priuli l'ottenne .
Capitato il libro in Roma fii fatto vedere gl'amici , e particolarmente
quelli, che pi degl'altri ne dubitauano , eper farlo palefc tutti nel giornalc ottauo de Letterati ftampato del 1668 fu fuccintamente narrato il tatto
nella forma, che qui intiera ho voluto copiare
Oferuatione fatta in Roma full 'originate manuferitto da cuif canato ilfragmen
to di Tetronio ftampato tnVadoua dal Frambotti.
Que o nouo fragmento comparso alia luce in Tadoua nel 1664 fi rifiampo ta
Varigi colle note di Gio: Caio Ttlebomeno nel 1 666 , doue fu riceuuto diuerfamente da i letterati', Gio-Chrifloforo Vagcnfeilio & Hadriano Falefto lo condnnaron per falso, e fopra di ci flamparon due dtfcorfi : Oppofe il primo, efer egli
molto lontano dalla punt , & elegan^a dello tile di Tetronio , bauer molti vocabolt barbari , modi di dire , non latini , alcuni cauati dall idioma Italiano , & altri dalla acra fcnttura,e finalmente non adattarfi le cofe narrateui olla perjonadi
", come ft douerebbero : ejfendo fuo parre la Stira di Tetronio m'ima
gine della diffolutc%zn di qu tfl'Imperatore,introdottoui fotto di Trimalcione .
J Valefio poi pretefe che vi foffero per entro molti (ollecismi, e barbarismi, frafi tolte dalla lingua Francefe,racconti fuor di propofito , & indegni di Tetronio, e
fopra tuno moite parti , che malamente s'accordano con gl'antichi cofiumi: afferendo ancora con quefl'ucofione l'autor della Stira , che babbiamo non efser quel
Tetronio , di cui parla Tcito , md vn'altro che vifse al tempo dell'Imperator Mar
co ^Aurelia .
jttti nella mtdifmaCitt di Tarigi fcrifrroa fimrdcl fragmento ,& in particolarevn cerro fotto di Marino Statileo(acuinc fit afcritta la publicatiotie)b*rifpoflo tutte le oppofttLni fattedxi fudetti autori , moflrando fraialtrr
co)e chi i vocaboli riprouati da cffi i come ftraitagantr , ed impropia fono flati vfati
da gl'antichi autori Latini , e che Tetronio di Marfilia , come afferl il l'altfio ,
m coetneo ad Apuleto, ma pi antico .
Ouefle fono le fcrittmre vfcite alia luce in Tarigijfopra quefl-t materia rnolto a?Jtata,come fatna,djgbuominieruditidiqnellaCitt, egno che fogcttod'alti,fima condtlione ,ne mena cbiaroalmondo per l'eruditione , e Dottruia. di quello cl.\
jiaprfangue, & attioni; volle, che (ene ficefse tn fu prefenyi vna conjjren^i ,
fcntite con applicatione le ragtoni dsll'vna, e deU'altra farte , diede il fuo voto .1 f.i
della fcrittura .

b ono vfette anco due altre feritture, vna in Vpfala di Gio:Schejfero,e l'altra tnlr
pha di Totliafo Reinefio,ntlle quali tutti due danno giudicio fauor del Frammento^
al-

134

Delle Mcmorie

aime no the buena perte di efio fia di Tetronio . Vi fauno note mito endite , dando
i vocaboli flimati barbari interpretation Greca, o Latina .
Lo Schefero nel difeorfo, che prmette alle note, fi come il Reinefio nelfm porta le
ebiettioni chefi poQono fare alframmento colle rifpofte adeguate; dallequalifi raceglie non douerfi riprouar il frammento , perche v'habbinoparole , o [rafe non yfate
da aitri: efjendoche in Cicerone medefimoJe ne trouano che non fi crederebhtrofue,fe in effo non fi leggeffero : ne meno perche le cofe narrateui non corrifpondano i coflumi;poiche la cofa fi finge farfi in Colonia,e non in Roma , e quindiforje
anche auuiene che Tetronio fi feruito di tanti vocaboli Creci .
Ii Chimentellipure bdparlato di queflo frammento nel fuo libro De Honore Bifellij, & affermato, che in molte cofe fia fomigliantiffimo allofiil di Tetroniojbencbe
diffimilein alcun'altre.
Hora perche leuar ognifofpetto,che in queflo affare vi foffeflatafinttoncfommament importaua che fi metteffefotto l'occhio d'huomini eruditi il cdice da cui s'af
ferma canato, accioche poteero fargiudicio dell'antichit jua : fi pofla dime^p
generofit dcU'EcC" Sig. Antonio Triuli Troue ditor General di Dalmatia, il quale
h ottenitto dal Sig.Stattleo,che fi mandae in mano deWEcc.mt Sig.jntonio Grima,
ni umbafeiador Veneto,e fotto fu fedefi confignaffe al Sig.Lorenfp Grimaldi Gentilhuom Bolognefe amico dcltEcc* Sig.Trinli, in cafa del quale bora fi troua efpeflo chiunquelo vol vedere . Contiene queo cdice i verfi di Tbullo , Tropertio ,
Catullo(cheper equiuoco lo fiampatore di Tadoua diffe d'Horatio)e doppo l'efempla
re ateuniframmenti di Tetronio con queflo titolo in carattere roffo.
Tetronif Arbitri Satyrifragmenta ex libro quintodecimo & fextodecimo
Sifono ntate molte lettioni vari non folo dagl'altri Tetronif gi ampati ; m
etiamdio dal frammento di Tadoua, come quefle fra l'altre . T^ello ampato da Gu glielmo Blaeui6z6pagjS.ver.ii fi legge bafiauit me fpiffius & capillos meos &
ip queflo manuferitto fi legge bafiauit fne fpiffius & ex lacrimis in rifum mota_>
defeendentes ab aure capillos meos1 nel frammento di Tadoua fi legge Dil po
des habent laiiatos Iouem Olympum , e nel manuferitto Janatos iyrnpninL.
conforme'nclle fue note emendo dottmente lo Schejfero: di pi Trimalcio ve juina
fempre con l'afpiratione Trimalchio
L'banno veduto molti huomini intelligenti, i quali , hauendolo confiderato , conuengono in darli l'etd, non folo di aoo, di 300 ami , efjendo fra l'altre cofe auer ti
to, che tanto nella qualit della carta, quanto nella forma del carattere omigliantijfimo vn cdice della Biblioteca Vaticana , chefi s per certo effere ferino di u
o del Tetrarca . Con che euidentemente fi moflra , che il Codice di quefloframmen
to fia flato fcrittoverfoitempidelTetrarca,che fiori nel fecolo deemoquarto ; e
%'efclude affatto , che la fcrittura fia flota JuppoHa dal Signor Statileo: Aid che tr
anco ci foffefatto da altri , lo la medefima antichit del Codice (crute ndub tatamente in tempo , che non v'erano huomini atti poter imitare lo flile d -juefl'antore .
Quanto alio Wie di quefloframmento, alcuni eruditi hanno auuertito che in q-.iu
la parte; nella quale parla lofteffo autore , o fia interlocutore ordinario deii'spcr* ,
t.mto le parole, quanto i concetti, fono elegaitijjimi, ne punto infenori da 'Hi , chu
ftteggonoin Tetronio, che va per le mam. Humnente fono difeorfi d' u^ nuinvtli , e ie'.la fecciadelvolgo amicidiTrimalcione quando eu in bafra fci tnta , t 1,
Irmalcome medefimo rapprefentato dalTetronioper efemplare 'vno di ^uellh ht

Di TrAti.
baff priHcipijfono improutfamentc follcuati dalla fartant aflato di riccbfgc
meritate: induccndelo afar dife flefso vnafciocca ofentatiene , la (juale neU'tflefso
attofaffcttar dganta, la gentileza con farcildotto ,cl'erudito,piu che mai
roTgO) eardido lo dimoflra . Lepante aunque, e i modi di dire convenient! quela
forte di perfone dicono quefli eruditi non cfler merauiglia ,fefono barban , & improprij, & i concetti pieni diruflichciga , e lutte leforme del parlare Iontaue dal ge
nio di "Petronioi mentre in queo loo cos) l'argomento > e l'inflitHto dell'autore: come puo raccoglierft dalle poche frafe che ft mettono in bocea di quefle medfftme perfone nellofquarcio de Frammenti chefono ntll'opere prima ampate.
Vno di quefti giornali intu'ai al fopradetto Sign.Baudrand Parigi , accio
che lo moftrale al Valefio , & Vagenfelio ; mi rifpofc ch'il Vagenfeiho non_.
era in Parigi, e ch'il Valefio era reitato confufilnno,prefupponendo egli,che
non ci fofle originale di forte alcana .
Altri gentilhuomini Francefi, che viddero il fragmento, fcriflcro d'hauerlo veduto, e riconofciuto di carattere antico fopr 200 anni , fu copiato tutto quelle fi troua di Petronio nel predetto manufcritto con ogni puntualita,
& il Sig.Abbate Gradi fopradetto form l'Apologia per nome del Sig. StatiIco ; alla quale , non folo rintuzza la poco auiieduta perulanza del Vagenfeilio ; ma anco con belliima maniera fa vedere al Valefio , che l'haucr parlato
con poco rifpetto delli Traurini, non cornfponde all'opere ftampate da lui ,
e dal fuo fratello; e quefta Apologia , infierne con la copia di Petronio , e va
ria lettione collo ftapato in Padoua f da me inuiata in Amfterdam del 1 668
accioche fuffe ftampata corne fegui del 1670 con la mia Jettera & dedicatiqne al Principe
di Cond
, nella
qualc viene
accennato
il fopranarrato
fmarrimcnto
del pl icco,
e fe bene
io haueuo
auuertito
li fratelli
Blacn che facendero
ftampare infierne tutto quello era flato Umpato in Parigi , e Lipfia pro ,
contra il fragmento , accioche in vn volume vi fofle tutt'il feguito , e meglio
potcflc intenderfi l'Apologiaj nondimeno non hanno voluto ftampar altro ,
perche haueuano precedentemente ftampato Petronio intiero cum notis va
riorum, nel quale vi anco il fragmento Traguricnfe con varie note .
Cos la fortuna h fauorito il Signor Dottor Statileo , che da penne tanto
erudite fa ftata intraprefa la fu difefa , & infierne la patria ftata con tal occafione molto perle nampe nominara; douendo fempre profeTare grand'obligo ogni Patriotto al Sig. Abbate Gradi , che con tanta honoreuokzza l)a_,
ifefo la Patria dalle calunnie de maldicen" .
Aggiungero per fine il confeguimento d'vno delli Sigilli antichi delaJ
Communit di Trau, hauuto nel modo feguente ;
II Sig.Pietro Maria Canina Cancelliere di Faenza fu patria , noto per l'opere ftampate , cos nelle matematiche , come anco dcll'antichit della pa
tria, hauendo haunto notifia dell'opera De Reg:Dal:& Cro.-, e ch'io mi tro.
uauo in Roma(come folito delle perfone virtuofc d'efler anco cortefi ) me
lo mando in dono ; onde riceuuto quelo fauore , lo rafrontai con l'imprpnto dell'altro Sigillo antico * che nell'Archiuio di Tra e lo conobbi diff
rente da quello , & anco dall'vfuale , quale hauendo vn S.Marco fopra la Citta, riefce diffrente da ambi doi . La differenza principale tra li doi antichi
confite, ch'in quello fpatio che era la Citt al di fotto , & le lettere che gi
rino

Mem&rk
rano attorao il Sigillo, in quello di Faenza vi fono quelle I tere SCS.
ANES le quali nell'altro non ci fono,rn campo voto; e fe bcne tura ne fo
no d'Ottone, quafi dcJl'iftefla grandczza, S vnibrmi neue figure : eontcnendo ciafcurio la Ctt con la Cometa fopra, & vn Vefcouo nelfa porta ; nondimeno quello di Faenza picupamenteincauato ; onde {'impronto fuoriefcc piu rileuato , che quelli delf altri due, come fi vede nell'impronto , che fi
troua nell'Archiuio di Sibenico , & pende dalla Pergamina > nella quale regirata la Lega fcta li 1 5 Febraro 1 3 3 tr Spalatini , Traurina , e Sibenzani
con il : Nelipitioj mentouata nel c.4.del fib.quarto , e pcxmaggior fodisfattione del Lcttorc fe n'efpone U figura .

INDICE
Bofsoli e balotte
Bosna libero comercio Tr. 24
Cra quellofignifichi car. 522
Bosnefi beretici 23 3 loro eferctlo 2 u /*ggregatione al configlio tentata,
feflano liDalm.3tf
227
Bradant fannoreprefaglie 22 r fi danno
^lmiffa in poter de Venet. 246 del He Onga. 261 .3 $ 2 retti dal D. Hernoye
TuartK.0 33$
e Ragufei $96fi danno Penct 43 5
^ilmiani Corfari i . 140.408. jij
Brebiriefipotenti 1 1 5 loro violence 1 18.
lAltar ella apella nona 488
140
Alterations delgouerno di Dalmatiafotto'l Re Ludou.zjt
HConitaniamici anficht de Tr.tfinimicide Zarar.iig. perche 32
'Andreis T^ic ta amaygato m Battaglia
contra Turchi 364.
'^ppellatioai all Collcgij 'Italia 285
ali'vfo di Croatia. $69
^rbeprefo dalle genti del Re Sigif: 386
vrbitri dcidons le diffcren-e tra Sp.c T.

Brebiriefe C.Giorgio 145 C.Taulo 147

Ereue del Tapa ottenuto da Sibe.falfo 147
ifola fortificata joj>
Btilinia 24

de Sali e ttentemo initui .'

4 / Lnd: 274 accreftiuta di

Capo grande ouero di "Podemorio eerfla

to califa dellaguerra con Spal.o
\ArciHefc.diSpa.fcomunic. 23
ampo piccolo antico territorio di T.?
^irfenale vecchio doue foe 158 qaanda Capella vecchia di S. Ci: efu infcrittiofondatoiinuouoqio
ffedio di Chlifsa 209 di Tra 425
apella noua vedi Chiefa cathdrale,
Auditori dlia Rota Rom. Traurini 528 apillo di T. e fu antichit 476
B
Capitulare di Spal: 191
BMdafsar ^irmiraglio 281
Cario Marteo , e Cario Roberto pretenBallotte vedi Bofsoli e ball.
dono U Corona d'Ongaria 134
Sani,e r.Bani e lore eftorfioni 24j
Car.Rob.viene in Dal: 14. 215 ferine
Bart Cotfari 348
Bartolomeo refc.dLT.legato in Bof. a jr Carlo di Durado viene in Dal. 283 falto
Barqchia 1?diglia. 101
Daca di Dal. e Cro. 197 parte 04 Bataglia nauale tra Spal.e T. 5?
quifia il Regno di 1#25 cornalo in
BelaRe d'Ong.fi ritira a T 41
Ongana, e ama^ato 3 26.328
Belgrado rouinato 32
Cafa Sobotta do nefofse 356
Belli nobili t. da .108
Cafe Andreis 356, del commune in /<*Beflri^a CQHcefsa dal Re Ti. 74
!4 & alla porta de lerrafcrma 214
Biach Todemorio e Campo grade tutt'vno Caflello di Spal. doue fia flato 380 di Z*-'
207 controuerfo con Spal. 271
ra toi. 6.
Biaue ntenute da Lefignan 149
Cattaro
prejodu' General Tijani 307 dal
'
..
Re
di
d a ^. 34.
Sorgo ft va murando abru?giato 444,44? CattanniBof.^ofi
continuara l' appsationi alii
Sonlo Michel Todefl di T.feda litacollege d'Italia 289
multi 160,62
Cauallana
del Tafenatico. 254
Biffgliaa efue pertinente
Caufe deltaJecondaguerra con Sp. 0
10l

Cefinefifnopattico T.Sib*e Chlifsani.86

Mm
Chie-

INDICE

Chiefa cathdrale efu anticbhd 476fuo Corfaro impiccato all*finefire del ValarCimiterio 149 quando fabricate
? i6j
60 fue ntrate 478 adminiflratione det. Corsari Mmiffani vedi Ulmiffani
ta Operara & opere falte 488 rotta Corfari de Bari 348
Corfu ceffo Venen 377
dalle bombarde 448
Chufe dea Cittd vecchia S.Cio:Bat.^o- Corola retta dal D. Heruoye e Ragufei
396 ft rende Venet. 42 1
SS.Doimoe Taclo 491 S.Leone e fuo
fttOJj9l.9l-5. Martina Madonna della Craglieuac da che denomnalo 42
Crefcimiro Rdi Croat.ft riceuera in T. ir
TtaT&. S Wietro.S.Stefano 493
Croati oceupano la Dal: 10. 11 fannoreCfjiefe del BorgcS.Domenico 494
Chiefe del territorio. S. Zorcj de Zefligno
prcfaglicH
dacht fabricator. S.Maria di\spi- Cr de giuramenti 313
D
liano detta Stomona 496. S. Tietro ds
D.4bi]cia
R.di
Eos:
conferma Ii Tritt:
Clobuca^96
352 fa pace col R. Sigis. 357.
Chiefa, e conuento de S.Trancefeofondato
valmat: ft da Venet: 11 occupata da
da Defa Lucio 82
Chiefa de Ss. Cofma e Damiano nel borgo
Ong:iS
DaIm tine leggi 190 lingua anttea 191
diSibenico
lingua volgare 195.197 nelli Statuti pa.
Chgliuc caflello.
role volgari 196.197 parole Slaue
Chliffa in poter de Venet: 245
Slauo volgare 203
bliffani impedifeono la flrada e peretb affcdiatl dalla lega 209 pace 2 10 eftgono Dalmatini foccorrono il R.Carlo diTuglia
325 agitatinelle prime; riuolutioni <ftributo ufannoprigioni alcuni Spal:
Ong.
33 ritornano fotto Sigis: 347 ft
84 patti con Tr:& Cetim%6ft danno al
danno al R.di Bos:e Ladis: 393
ReTuartKo 333 al C.Gio:di Cetina 37$
Dalmiffani vedi ^lmjfani
Chiox^apreja da Gcr.cn. iqriyferau
Datio o tributo della porta 90
Chnexine perche co dette 73
Debitori del commune 443 gratiati 44
Chiudiriceuono Triloque 427
Dcime deVe Vifuc cone fi pagaffcro 453
Cimiterio dea cathdrale 149
Citt maritime fi fottopongono Venet: Denominate ic d \'gi j
Defolatione di Tre: 1 5
IAO
C'ttte maritime di Croatia riputate in Dal. Difference vedi controuerfie
Difference le confini con Spahn col .
308
Domaldo 26.34 ecclefiaice con Sibew.
Comioni al Corte di T. Simon Den ico
64.69 priuate tra Spal: s .83 tra Cit428.430
tadini aggiuftate dal Card. Legato 3 9
Confcatione de beni 7{ieolb IV.4'o
col C.Gio: di Cetina 454
Conftglio dt . nel quale intrauengono
Doge
Orfeolo viene 7*. it
plebeix6i
Conftglio Generale 204 modo di yetare Domaldo . , e fue lualit 26 diffeveare
con T. 34]uo efito infeltcc 36
206 aggregatione tentata 2 .7
Dont
folitt darfi Btroii 304
Confuetudini delli Slaui nelli caflelU e vilDrid,
fue pertinence

Drufmirie
Vittwic fun torr Joue foffeControuerfie vedi DierenTc
Controuerfie rinouate er4 *ibcn: 87
m
\
ControuerfiadiRadofichtermmata 217
REgina Elifabetta madre del . Lud:
Conuento vedi Monafierie
viene d (7% in ong:
Corr.-.do de Torre da Ftrmo Todeft dt T.
190
am'ZZftoi*
Rff

Retina Elifabetta vedouadel R. Lud. in-,

Zxra. ^ prigione Tfouegr.
325331
Eflrinfeci di T.ricorrono Venetia , ft promettono 183 fenten%a S^ritorna.no alia patria 1S9
F
Ongara e Bofaefe in 4/. 338
Fie o portee ifola 323
Figliolt di Cey^a 26
Fuippo Imp.di Confian. 294
Fondatione di T 3 del monahero disan-.
Doimo 12
Fomfcitidi .338 43.53.57
redi Eflrinfeci
Fortificationi del I'ifola Ba e loro vefligij
310 dea itt doppo la refa 442 , 69
aiorno il Caflello 473
Fragmento di Vetronio Arbitro ritrouato
in Trau 532
G
GAlcraT.allaprefa di /1 314
Galre poche in Dal- 3 20
GenouUn guerra con Ven. 246// rompono
e fanno pace 247 rotti da fen. 307 Tr
gono nel Golfo 307 fi ricouerano nel
porto di .308 perche caufa 309 rom
pono li Ven. Vota 3 1 3 aedtati iru
Chio^a 314 firendono e fanno pace
327
Gentile Card.Leg: viene d . 149 ordiai
fuoifatti nel viaggioper Ongaria^j8
Giacomo Tefla capo di galera .447 ritorna .450
Gio.fuo figlio Amb.del R.di Bof. 45 ;.
Gio. Ventura capo di galera T. 447
S.Gwuanni uiene T.jua vita e morte 1 2
Gio: eetto Vefcouo di T. 139
Gio: Imper. di Confiant. 294 tributario
Turchi 303
Gio: Trior delia Vtanx rebelle %6352
.G to: di Celinas Chliffa , efueattioni
427 dona Triloque alli Cbiudi , riceue
a:mi da T. efa reg ia col General Lorvdj.no 426 tiene b.tona corrifponden7j con Von t- e termina li confiai con-,
i lien qitho fia morto 454

ICE

5)9

Giouanna i.Regina di T^apcli nata Za

ra 300 ritorna ve do a a T^apoli 390
C.Giorgio de Breb.efue violente 145 minaccia liT. 16$. 187
C. Gio: permuta Ochoui^acon Zrino 24t
Giofeffo Ciga caufa della riuolta di T. 256
fuge dalla Citt Iii faccheggiat* la
afai6$ viene reintegrato per fenten%a 266
G i uramento folitofarfi in Viaqa 213.69
Giurifdittione ch'haueua il R.di 7{ap. itu
Dalmatic 10$
Giurijd: d l Vcfcouato di T. 25
G liubitourna vedi Lubttoua
Gregorio Vefcdt T.tnfua morte 1 38
Grifogono Vefc.di T. 298
Guerra prima con ^/.45,2.48, 3.90 y
Guerra con Siben. no
Guerra tra Ven: e Ong: 247 tra Venet: e
Genou. 246 l'alfa dettadi Ch %%
3 to ordim allhorafatti in . 31 $
Gidielmo mpote del Re Bela fepoltoiiu
T.efuo Epitafio 43
H
HEruoyeVoyuodae fue attioni 329
fatto Duca di Spal.jij corrifponde
bene Ven. 385.86/4 ajfediare Arbe
386 decide la differen%a de Radoficb
390 s'aggiufta col Re Sigis.i9o,faguer
ra alli Baron t ongari 392 fue fcufecol
R.Sigifm.tft priuato del Ducato 394
muore in difgratiadelRe 397
Honorantefoliicfarft alli Baroni , e delegatiRcgijio*
Iiis peninfula & Hylliui populi 24]
IMpp.diConfl. Gio.eFilippo 293
Importan^ del canale di Scardontt
249 del porto di .307
Inimicitie priuate tra Spal* e T. 8 3
Interprete inflituito 454
It
Ladislauo R.di Tljp.ccde Venet.Corfu 377 riceue Stb.e T. 374 viene in
Dal.& coronato Zara 380 tenta di
fabricar caflelliinT.r Siben. 380 ft
Cote di T.il di Baruti 3 85 vede Zara
fn.379 quadooccupae Roma 390
Mm 2
Lam-

S49

Lampridio Vttttri Vefcdi .3 1 fue diffe

rence con U Communiid fepult &
Epitafio 239
Latine pirle pronuncate in lingua Slaua
101
Lega tra T.e Siben.166 tra T. Sib. e C.C.
Croat i 177
Legato Aponolico Card, agiufla le diffe
rence tra T. e fu fenten%a 329
Leggi Daimatine 190 Spalat. 190 Truur.
191
Leftgnani ritengono la barca diTr. 149
fuo rettore dtfpofttor del Golfo 151.156
Lefina abruggiata da Sp.c Tr.zi cintroverfie conT -terminate 291 fi da al R.
di Bos. 35 2 reta dal Duca Heruoye
9
Lettere imptrate contra Triuil.non efe.
uiscono. 306
erio Vef. di T.t 39 couienc con la Cora.
delleDectme 147
Lingua Dalmat. antica 191 Volgare 195
Lompredi Micatio ammaxgato 356
Lorenzo Celfi Vroitid: del Tafnadego itu
Scard: 249
Lubitoua o Gliubitoui^a conceffa all'An.
dreisi}
Luca Vituriprotefla in configlio 351
Ludouico R.d'OngUn Dal. 244, v poti per terra , eritorna per mare 245
dimanda la Dalmatia .Venet. 246 , /;
muoue guerra 147 fa tregua 250. 254
viene Zara*fa pace 264 altera ilgouerno di Dal. 172 ritorna Zara 292 ,
i tflituifce Vago Zara.296 muore 325
M
J^^Adoma de Drit da doue portata

Maritime Citt,e terriVtii Citt,oterre

Mfculinit dlie fernine 182
MatebfZori Confule Vodefld e Capit, t^O\
s'accofia alia protettione Venet. 155
cacciacotiiltu Citt itytntrto 192
MatKo Bao 45 , ft tregua can Ven.
vediVietro B.fuo figlio
Micatio Vituri Armiraglio e dtfpofitorc
di T. 420proclam contro di lui eta*
gl'* 445- 49
C.Mladino eletto .di T.fuccede al paire
riel Banato 149 viene con iefercitb fottoT. 152 riceue dalUTr.x mihlire
1 56fue
lo
174 attioni \6% prigionedel .'

C.Mladino di Chliffa fepolto in T. e ft:p

epitafio 242
Molini di che ragione fofiero 41
Monafierio di S. Francefeo fondato da De~
fa Lucio 82 deflrutto la prima volta
'152 quando 45 1 ridotto in ifola But.
474
,
4
Monafierio diS.Francefco di Siben.quando difirutto 164
Morlaccbi vedi Vlahi
Mura dlie Citt di Dal: deboli 320.461
M del Borgo 405 , 410
Mura,e\flrade delta Citt 460 vefiigij
de lie mma ve chic ^61
Muro Bafo 465 , 67, 75
Mura delta Chiefa Cathdrale quando fa
bricate 60
N
NApolitani Re che giurisditione bebheroin Dal. 105
Hr.'Mani 10
. m guerra con Sib. 2 1 3
VcoloCafotti Vefcoua di T.2S0 muore
Madre del K.Andrea arriua Zara 13a
296
Margarita Ducheffa de Durado parto- Tjobili e pkbci anticamente in Dal: 104
rifee vna figliola 299 vedouaRegina di affediata 261 preja 264
Impoli ha corrifpondence in Daim:

OHgari occupatio la Croat. 1 4,/j Dal:

VA
Maria figlia del Re Lud. diebiarata Re
1 5 fanno guerra con Ven.ve3:5 perche caufa 389 in Zara 327 pridi Ludo: Re
gione 331 Uberata 332 fpofa di Sign: Operara come , e quando iiiflituita
prima elettionc d' Operarij 48 1
Operario litiga col Veje. 483 fumo iuHarina, e S.Marina 25
ucrfe

INDICE
uerfe opere 488
porta D'tninif qual fofscij
Ordmi fattiinT.psrlaguerra di Chio"^ porta di S.Spir'ro, e Valtre antiche 466
X.4 ?r

portidi TMucdicbc mportan\u 307.476

Originale di mano di Treguano Vefcouo
ricouerode Genou: 308
66
porto di Zara dewato per ricanero de
Orfeolo Doge di Ven.viene ,in Dal. 1 1 1
Genouefiiorf
Ooya R.di Bas: cacciato dal regno ritor- pregiuditij de Spot, ntlla fconda guerra
naftda in prottdonc de Turchi 391
con T.6}
Orog nel temt: di T. 23 rcupcrato 20J priuil'di Quitina e fu incerteza 8
controller^ 221.272
priuiLiel Re d'Qag. 19 del K.Bella 44 del
P
R.Zrtonimiro faljo 217.220 aim TriuP Ace traCbliffani Spal: eT. 210 tra
faificati 22 1
Ven<&Q*g.z6X;
priuil.de Vemet. in dediti one 435
Vago reitnito a Zarat. 296 ( ribella 300 TroclamifattiiaT.doppo la refa 425,30,
Tannide Tbeodosij faccbeggiati in T.360
34
fapra di qutllifentcn%a 365, 374
promfioniperla Venuta del He 289
pdro/? volgari nellt Statua dt Hol. 197
Slaue Latiniz.xte 202
^^Tirin
Ciriaovedi Triuil.di Quirin
pafcoli di Boifitna contrarierfi 217
Tafinatico vedi cauallaria di Vafin.
Taulo B.fauorifce il K.Carto 140fue vio- R,4iofiebcontrouerfo con Spal: 212,
len^ 146
271 cefib alla commuait\ 262 perC.Taulo cTrouiXa Conte di T.rien fattbtefclufo dalla tajsa 389 controllerfia
to . en: 169 fa lega con .170
dec ifa daLD.Herttoye 390
,
, e Giorgio (uo figl'o permuta Hagufeo Statuto quando rformato if6.
Orou.con Zrino 241 1
263
Taulo de Taulofenttor delmemoriale C. Hagufeitrattanocon Venetiani <\ap'readi T .vieneacciato 3 29.3 30
no foli in poter del . S17is. 441 Ii loro
perfone Qualicate 527
beni confifeati in Spal. 261
peein Dal. 290
Hegina in colera con Spal. 84
Tetronio Arbitro vedi Fragmto di Tetr. HegmeElifab. e Maria Zara 317 pripianca rotonda in Tia^a 213
gionl Houeg.311
Tietro di Talonic B. e no padre M at reformations de T. 498
454,455 rcituifce le dcime all'jLr- retegationi de Tr. 127
ciucfcoHO di Spatato 458
Reprefaglie aivfo di Dal: e Croat. 33 con
Tietro Loredano prende T. Sp. e fa
quantoriguardo fi concedefiero dt Ve
tregua col Ai Cetina 428 Driuaflo ,
ne t.i 41.ebneefse da Trxantro Braira, DttUigno 441
ni 148, 22 ( agmlate con Zarat. 224
Tiuiale ricbfftmo da cht lafeiato alla rtflaut alione dlia Citt 17
Cbiefa 43
tibeliionein Zara 328
plebe e T^obili .nticamente in Dal. 204 riitolutioni prime d Ong. 325 fconde 360
Todemorio dedo anco Biacb 207
Rotm Crix 2 1 3
ToicflddeT.Bor'.olo Micbkiio aboli- KotondapiancainTta^i 213
fee le memorie de tuina ti 162
Toie.1 de Stben.elstti Valentino L:tcio,c
Gacorn Vittttr, 84,85
S. 4 'i di T. inferior! di preXX? -75
p-poh ft raima neil'clettionc dci'.i Vcfco.
Sa> Accni d:\ltuggoHv . i >
ni, : MJgirati 204
Scardonainpoter de Venet.z+. 248 u
fr.j

4*

fito importante 249 ricuperata per il

R.Sigis: 341
Scar loneji fanno tregua con Siben. 414
Sclau e Sclauoma $22
Slau i ft vendeuanu 524 percio delta la
fcbiavit 526
conw-lgimenu m Spalato 38
fcrntura volgare innera la put antica 411
fcrui uiu 206
fedtndoad leu.mdum 206
fegnunt fanno danni . 34
fentenj d'^irb. tri traSp.e . . del
Card.Leg. (ra Ttaurini 329 altrafopra
il tumulto di T.267.6S.69
JetmcHs 2 1 2
laui.io.slaiio volgare. zo^.slaue parole
nelli Hatuti 2
sibenico je fta ianticoSico $ 1 8 3 come diuent.ffeCitt^i
siben^ani banno controw.ecclef. eon T.6$
elegono Vodea Valetino Lucio e Giac.
Vitti 24.85 fa no patti con T. Chliff.
e Cetmefi 86 rinouano le contromco T.
87 fanno guerra T.no ottgono bre
itefalfo dal 1 24 ottengono il Vefcotto 136 proteflano guerra . 157
fanno lega con T. 166 ft danno V< net:
1 68 entrao in lega'jcon T.e CC.Croati
1 77 muouono lite h Zarahi 78 controuertono T.Bti^no 180
Siben^inoftatuto quando fatto 196
Siben^ani all'affedio di Chliffa 209 /..
guerra col . T^elipit. 213 col . Con
fiant1226 ft danno al R. d'Ong: 261 arm :no galre 323 / Cor// de Bari 348/i </ / ilff <- 351
al Ladislauo 372. 374. feditiofi fligatt 400, Vfngono in poter de Vcnct.
197,9^,99
Sigtllo antico di T.ritrouato m Faenzjt
final
R.ugis .ritorna Buda 331 fa pace col Re
Dabiuia,e ricup ra ta ai.tf2,rotto da
Turcbi dTSlcopoli 362, viene in Dal.
367, prigtone 68> fuge in Boentia e ritornatn Buda 370, viene Bitracb
405 , fa tregua con fen: 408 procura
tregua tra Ii Re di Francia & Jngbil-

terra 409, ordina che[ta fabricate l'arl

fenalein . 409
Sipurtnapo^zp 317
J/fo di T. i
S orfi muiati al Re Carlo di : 325
Sola deprdala da Venet. 415
Sofpetti de Venen in Dal.itf
Sofpetti del Re Lud: 290,
Spalato fe fia Epetio 6
Spalatini banno difference con Tr.i,fanno
lega con T.^S,prima guerra con .45,
fconda guerra ^ guer. 90, pregiuditij p^r laguerra 63 , con T. e Siben.rifpondono Carlo Mart ello 135
Spalatini rotti fotto Cbliffa ij$,aWafsedio
di Chliffa conT.209, fanno pace 210
Spalaf.vniti con T. siben.contro jllmis:
176 banno difference con T. 177 fi dan.
no Venet- 180 in lega con T. lio
Spalatine leggi 190 , atuto 191 , refor
mation! 196
Spal: mandano amb.al R. Carlo 216 per
che T.foffero li primi darfi agl'Ongari 250, con T. abrugiano Lefina 261
Spalat. Jirciuefcouo [comunic. 232
SpalaUe Siben.fanno pace con li Corfari di
Bari 348 fi danno al R.di Bos.$ 5 1
Spalatino tumulto 7,6%,9, 415
Spalat.entrao di noue nel porto di T. 370
fi danno Ladis.yi9 fatti prigioni dalla Regina d'Ong. 84
Spalat. Caello doue foffe 380 deilrutto
I96 tentano tbauer hfole de BraTga
e Lefina ^96 fi rendono Venet. 397.
426. mandano . Ven. 430 U capitoli ottenuti 437 , e fi fabrica il Caficllow

Stanicbi> 26 t
Starea quello fignifichi 5 20
StaroftaoStarigi 21 2
Stefano TuartKo R. di Bof. vedi TuartKo
Stefano Dabijcia; redi Dabifcia
Strada de Chli'a falegiata da *Auguflo
ulicamente viene impedita 209
Strade dlit Citt 475
Succeffi de Dal. nel tempo de Romani 7
circa l'anno mille. 10. viuenti li Re
Bela e Stefano. 81. doppo la refa di
T.e

. e Sp.fino alia pace 258

D
Tr.porto di quanta imprtanla 307 rie0*
uero de Genou. 308
Tr f nno patti con Stben.Cetinefi e Cblif.
85
Tr.relegati con riffe priuate 127/vino le.
ga con Spalat. 3? , Siben < Sp.1l.i66.
225 col C.Vaulo d' Ochorui.1 169
Ti.fale inferiore diptczZ> 275
Tr.fedtiione ,nella quai* viene amaTtfatoilTodefi 16
Tr.fi danno Venet. 6f ch: patti 1 7 1
boni effetti indi feguiti 789
Tr.con Siben.pi ilia o Scardona e Alavf
fa 174, in lega con li re. Croati 177,
rottifotto Cbliffi 174ft intercQano con
li Siben&ani con tro Zaratini 2 1 6, riceuono lettere dal Re Cario 216, hanno
controuerfie con Siben.64 . 69
Traurini perche fofjero liprimi darf; .ti
li Ongari 250, depredati da Ven. 1 5o,
abntgiano Lcfina z6i,fi danno al Redi
Bof.tfo,favno pace con Spal. 371 , aggiuano le difference col C.Gw.di Ceti,
na 375./ dannj jl Re Ladis.376
Traurini T^obiti cbiamati dalReLadislauoZara 382 non accettano il . de
Baruti per Conte 387 ritornano in po
ter del R.Stgis.2.97,hanno paura de Ve.
nci.doppolarefa di Siben: 402 , fabrin
cano le mura del Borgo 405 , armano
galre qoS.comincano la fabrica dell'arfenale 41 o.fvo flato debole \,eedouo fiiffidif contre T.'ireti al C.di
Cetina 42 7
Tr. demoltfccno il Caflello di. S. Tiriro di
Vodemorie A
in Trait pele 420
Traurini fanno prigioni ieS:h?;irert ;ti
prouifioni perla guerra 422 , affedia
424, refa tproclami 424, 30, 34, 39
mandano Amb. Venetta , ottengono
Triu. 43 5, perche dimandino l'eletttm
del Conte
,& che non fi fabrichi
caflello 436
Treguafra Ong.e Venet. 250, tra'l Conte
di Cetina & il General Loredano 428

T
TErre maritime di Croatia reptate in
Dal. 398
Territorio di T.9
Tomafina M orefini madre del .Andrea
132
Torri rouinate dalle bombarde 468
Tragnrio efuo fito 1, Fondatione i,Denominatione 6, fuoi fucceffi nel tempo de
Rom.e dclint.dell'Imperio y.fuo ter
ritorio antico 9, Defolatione 1 reflauratiohe 17, faccheggiato da Venen.
2 1 .,/0 Vefeoato q ando inflainto ,
affediato dal B.Mladi.10 155 tut ft rittra il . Beta 41 debole di muro 29%
Trau viene in poter de Venet. 7,91
Traurini ricouerano in Spal. 1 7, h anno
difference con Spal.22.1-j7, rifpondont
vniti con Spal.e Siben.al Re Carlo 1 j f
compongono le reprejaglie con quellt de
Bcfticc 1 3
Traur.rinouano l'antica amicitia con An.
conit. 36 affediano Chlia 209 fanno
pace 210 ottengono libero comercio itu
Bof.224 Ii vengono controuerfi ipjfcoli
di Bojjiglina 2ijbanno reprefaglie con
Brax.\ani 221 , con Zaratini 224, conuengono con Segnani tycotrouerfie col
. Domaldo 34 , perche rhneffe alla
gnitione Regia 40 , .Domaldo muore
m T.i4tControu:con Siben 87, de Blix.no i So, con l'Arciuefcouo di Spal 271.
I69. 370 Lefignani 291
Travrini fuorufeiti ritornai,o 1 59 eflrinfeci 186.189.338. 343 linomiloro 349.
Tr.rotti da S:ben. 1 59
Tr.galera alla prefa di Chio7j.i 3 1 4 altre
galere rmate in altri tempi 322
Tr. hanno guerra con Spal. 44, fconda
guerra 48, battaglia naualetf, caufe
[deliaguerra $6,preginditij de Spalat.6$
Traurine inimicitie de priuati con Spal.
83 terina guerra co i Spal.90 tregua e
fentenz.a 101
Tr.banno controuerfte con S:bcn.8,guerra con /01:110,157
Trcguano VefcQUQ dt T. 66 muore 77

INDICE
544
Tributos dach dlia porta quai foffe e - vefcouato'di T. quando mituito
me pagato 89
vefcouo di Tpnafin doue efiendeffe i
TriloQuo concetto alii Chiudi 427 , ceffo
giurifditione anticmente
TuattKo Rdi Bofs: , e fue machination*
332 occupa Cbliffa,Mmiffay attar e
nio 33 3.40.41 Spal. T.eSibcn: 350,
LefinaeBraia,emuore3ii
tumnito in T.i6%.fenten^a %6j altro tumulto e(ue caufe 3 34, rieorfo Vtneti
340 rifpoa alle cortefie de Venet, 343
tumulto in Spal: 367.68. 69
Turcbi ft fauno fentir in Dal.^zj fanno
feorrerie 459 depredano Ii territory
delie Cittamaritime 460 perdono Chliffa 460 pigliano vari) Caftelii 474
V
VEnetiano Doge riceuuto in Dal. 1 1
VeneufaccheggianoT.i.n.ofta / cor/o degl'Mmifiani 1 29 r/ono le Cittd maritime e le caufe 140, con
quanta riguardo concedono le reprefaglie \4uf0spettan0 de Dalm.24^,banno guerra con Gcnou.246, pigliano iru
protettione MmiQ'a , Cbltffa , e Scard.
246. rompono U Genou. 246, 301,fono
rotti da loro 3 1 3.446, fanno pace 327.
447
venet: banno guerra con Ongari 247 tregua 250, pac 254. 323, procurano ritenerfi Ragufi 263 recuperano Scardona per il R.Stgis. 341 ottengono la cef.
fione di Corfu dal R. Ladis. 377 comprano Zara e la Dal: 390 affediano Siben.e lo conjcguijcono 400, 401,riceuo at caro 42 7 Tra e spal.qz, prendono a Turcbi Cbltffa 460
ventm a fpciale 447

IL

vefcouo di Marcana mom in T.s i 1

veftrice fi aggiufia con T. 1 3 5
yefligijdeUe mura veccbie 461
violence de Brebiriefi 118
vitturi da T.fono di quellt de Venetia 14}
Vlabi 279
volgari parole nelli Statuti di Dal. 197
volgare lingua Slaua 203
volgarefcrittura infiera la piuantica 411
voti del configlio come fi praticauano

vrana refa alie Rgine 3 27 affediata 3 34

vrasda che oa fia 99. 404
Vulcinna quando fojje C.di .87
Z
iTr affediata da Venet. 240 , trefa da
Ong: 161 , vien iui la R. Elifabetta
madre del R.Lud. 275
zaratinipi fottopofli alli Ongari dell'altre Cittd dt Dal'.z^confeguifcono Tago 196, fi ribea 3 00
Zaratino porto defttnato per ticouero de
Cenouefi 307
Zaratini alcuni caigati per ribellione
328fdegnaticol Re'Sigis. inclinano al
Re Ladisl.^^riceuonolefuebandiere
379, efpedfcono Ambas.ai D.Heuroje
per eaufa de TJeuaglia 387
in Zara viene coronato il Re Ladis. 380
Zara venduta Venet. 390
Zauod vecebio e nouo 206
C.Zrini defeendono del C.Taolo d'Qftroui^a 132
Zupano quello fignifichi 1 2

FINE.

lOA NNIS
L V I I
Infcriptiones Dalmticas .
Notas ad Memorialc Pauli de Paulo.
Notas ad Palladium Fufcum .
Addenda, vel corrigenda in Opere de Regno Dalmatian
& Croatia .
Varia; Legiones Chronici Vngarici manufcripti
cum editis.

M.DC.LXXIII.
pis Stephani Curtij .
PERMISSE, ET PRIVILEGIO,

INSCRIPTIONES
DALMATICS.
loannes Lucius Ledori.
|N opere De Regno Dalmatiae , & Croatia: aliquas infcriptiones Ro
manas interfrai , rejiquasauteminmeoperismc poiturumpromifi libro primo capice quinto, qua: ex feinata editione ommifsx
fuerunt i has nunc exhibeo tali ordine .
Primo. Gruterianas omnes , quz quocunque modo ad Dalmatiam per*-1*
nent , exfcfipf > quacque corrigenda:, vel fupplenda: erant figoi6**"!" Secundo. Salonhanas,qtia:inmanufcriptocodv Vaticana: Bibliotheex num. 5349 reperiuntur , Marco Marulo *' Spalateni collecta: , vel
x ipis lapidibus , aut tabulis ab ipfomet -^^P" "Mut .
Tertio, cas, qua: extant in fche^ antiquis, qua: apud me funt , & olimSalonis repertac fuerunt.
Quarto, qua: in manuicripto itidcm antique D.Valerij Ponte Archidiaconi ladren.
Quinto, qua? in colledaneis quondam D.Simeonis Glinbauaz I. V. D. Paimladren:
& antiquitatu Oalmaticarum indagatons diligemiffimi.
tntij J
. item qi'- in colleoaneis D.D Francifci Diphnici I.V.D & Caroli
Vcrancij Patrir^rum Sibenicen.
Sptimo, qua: a me^xfcripta: fuerunt ex ipiis lapidibus , vel tabulisj.
Gitano, quas diueris alijs accepi .
Occafionem Grnterianas Infcriptioncs in dubinm reuocandi ciedirtaiirentius Pignorius vir fummus , quo cum , mihi ftudiornm cania Patauij comm -jranti, non vulgaris interceffic amicitia ,|qui infignem infcriptionem olim

Sa-

Salonis repertam, & Patauium translatam, fed mutilam, & a Rhamnufio fupplctam , ac in pariete fornicis prope pontem Sandi Benedict! publie expofitam in opere titulo Symbolicarum Epiftolaruru impreflo, Epiftola xxx fignificat quantis mendis fcateat apud Gruterum, aliofqueuudores; ipfamque, prout mine ceniitur, diuerfis caraderibus, vcterc a noua diftinda , exhibet , cumque hanc eandcm inter alias Salonicanas inlcriptiones fupradidi
Codicis Vaticani Marco Manilo colledas exiftentem , eofdem errores cura
Rhamnufiano fupplemento habere deprehendcdm, extentque apud me fchedx aliquot infcriptionum Salonitanarum ; inter quas ha:c quoque reperitur ,
quam ex codtm lapide adhuc integro ante Maruli tmpora , & antequam ex
Salpnarum ruderibus in Italiam tranfportaretur exfcriptara ex eo cognoui ,
quia & crroribus Rhamnufiani fupplementi a Pignorio corredis> caret, fculEtorisqueerroremlHFRA pro.INFRA habeat,& in fine linex quinta: vera LEGIB..& REGIONI. mutila, integra habeat: quamquam cum antiquo lapide Pignorij in omnibus non conueniat . Ideo omnes tres fimul expofui, cilicctGruterianam pagina 23 num. 12, Pignon;, & mearum fchedarum, vt carimidem collatio fieri poffit .
Apud eun dem Gruteruinpag: 57^ num i , qua: Aquileix reperta afferitr,
Salonisrepertafuit, & in margine correda ,& fnppleta eftexipiis labulis
xneis , qux olim in Mufeo Antonij Verar.cij patrici; Sibenicen: & Archiepifcopi Strigonien: , deinde Faufti Epifcopi Chanadien. ciufdem exfratrenes, mine autemin Bibliothcca Emincntiifimi Cardinalis Francifci BarbeInfcriptio vero &,70 num<5i itjem correaa in marine , & fuppkta
exlchedismeb,qua:cun, ,,rciMaruli ,1? omnibus , quamque ipfe Marulus ,. tabulis z,, v exfcripftic tcllatur; qua: nupcr Florent iam
translata: fernnt , & m Mufeo En,.. ,,/lflimj Lcopoldi Crinalis Mcdicei
repenuntur .
!
nCS aute?,fS;84 num.6, 7, 8, quas Geros vno lapideotiltcnt.tres diltindi lapides, vno tarnen in parie infera , difparis
inter k magmtudinis, medmsque maior cztcris ambobus eft ; m cuius niar-me mfenori fculptimi eft nomen Redoris Veneti,qui lapidem ibi reponcre
Infcriptio autcm (iuerfa magnitudine hteia.-^tn hoc modo fe habet

IMP- CLES AR. DIVI t WO

PARENS COLON1AE MVRVM
ET TVRRIS
DEDIT
T. IVLIVS. OPTATV,S. TV RRls.
CONSVMPTAS. INPENSA. SVA. RESTl TVT
VRBE.HAC.PREFECTVS.SANVTA EX. PROLE MARINVS
ME, STRVX1T. TANUEM, VENTO. DOMiNANE Sf.NATV.

nfcriptioreropag:io66nun.8. inter fpuris rponi debet cum D.Vale

rius Ponte Archidiac. ladren: animaduerterit earn non efse Valerij , fed Valarefii, qui fuit Archiepifcopus ladren, an: Di 1450, extetque fupra portara
Palatij Archiepifcopalis .

M. VALARESSVS. S. HIADERTINiE
ECGPONT.HAS.AEDES.RESTAVRARE
ET. ORNARE.CVRAVIT

" "~

e.x tabulis apuiKminentiffmmCardmalem Barberinim

Tabula I

IMP. CAESAR. VESPASIANVS. AVG. PONT

MAX. TR. POT. if. IMP. vi P. P. COS. . DESIG.
. VETERANIS. QVI. MILITAVERVNT. IN.
CLASSE. RAVENNATE.SVB.SEX.LVCILIO.BASSO.
QVI.SENA.ET.VICENA-STIPENDIA.AVT.PLVRA.
MERVERVN.ET.SVNT.DEDVCTI.IN.PANNO.
NIAM.QYORVM. NOMINA. SVBSCRIPTA.
SVNT. IPSIS. LIBERIS. POSTERISQVE. EORVM.
CIVITATEM.DEDIT.ET.CONVBIVM. CVM.

Tab: II

VXORIBVS.QVAS.TVNC. HABVISSENT. CVM.

ESTCIVITAS.IS.DATA.AVT.SI.QVI.CAELIBES.
ESSENT.CVM.lIs.QVAS.POSTEA. DVXISSENT.
DVMTAXAT.SINGVLISSINGVLAS NON. APRIL.
CAESARE. avg.f.domitiano^:n.pedio. casto, cos.
PLATORI.VENEtI. F CENTVRIONI. AMEZEIO.
DESCRIPTVM, ET. RECOGNITVM.EXTAB VLA.
AENEA.QVAE.FIXAEST.ROMAE.IN CAPITOLIO. AD.
ARAM.GENTIS.IVLIAE.PEFORAS.POPIO.SINISTERI0RE
TAB. IT PAG. . LOC

Tofis

CAESRE.AVG.FDOM1TIANO.CNPEDIO.CASTO.CS.
MAX.
TR.
-.
-.
vi
COS.
DESIG.
mf

DESCRIPTVM.ETRECOGNITVM.EXTABVLA.

TAS.
IQSESSENT.
V.IDA.TCA EVLTISBIES.
ERIS.
EPORSVMT.ECIRV1ITSAQTEVME. QVEST.
BASSO
.QV
rSENA
ET.VICENA.STIPENDIA,
ACM.
S.TVNGHABVIS ENT.CVM
IMP.
VESPONT.
CAESAR.
PASIANVS.AVG.
DEDIT
T.CONVBIVM.CVM.VXORIBVS.
CLAS E.RAVEN ATfcSVBEX.LVCIL O. AVT.PLVRA.MERV NT.E SVNT.DE DVCTI.
INNO.
.PAN ONIAM.QVORVM.
VERVNT.IN.'
VMILITA
ETERANIS.QVI
MINALIB.
.SVBSCRIPTA5VNT.!PSI .

CARAM.
GAD.
EADE.
NPTIST.IOVLIAEO.
SINGVLIS
TAXAT.
SINGVLAS.NO .APRIL.
CVM.lIS.QVAS.POSTEA.DVXIS ENT.DVM.
f
FORAS.PODI .SIN STERIO E.TAB.

platocrF.
ein.tvernieotnIi.

EAFIXA.
SETN.REOAM.EQ.VINA.E.

PAG
ff,
LOC.
XXXXIHI

AMEZEIO.

f
CiiQ

es-*
M.u

HtH

>
Vi
><5

s
Crtterus' pag: 23. . Lex dedication!* loui Opt
LAELIO.CAESARE. IMP.P.COELIO
VII

1DVS

CN. DOMITI VS. VALENS. . VIR. L D. PR

LEGEM. DIXIT. IN. EA. VERBA
IVPPITER.
OPTIME. MAXIME. QVANDOQVE. TIBI. HODIE
OLLISQVE. REGIONIBVS. DABO. DEDICABOQ. QVAS. HIC. HODIE
SI.oyiSTHIC. HOSTIA. SACRVM. FAXIT. QVOD. MAGMENTVM. NEC. PRO
LEGES. HVIC.ARAE.EAEDEM.SVNTO. QVAE. ARAE.DIANAE.SVNT.IN-AV
SICVTI. DI XI. HANC. TIBI. ARAM. IVPPITER. OPT. MAX. DICO. DE
MEIS. DECVRIONIB. COLONIS. INCOLIS. COLONIAE. MARTIAE

*~

Stepb. Tigbius defcripfit fchedis Marcelli Cernini Card: S. Crkds

r - im- 111
Laurentius Pignorius Symbolici
L. Helio Carfare

Imp

P.

Cacl i
VII. Idas
Cn. D omit iu s Valens II .vir I.D. pn
Legem dixie in ea verba qua; in in
I uppiter optime maxime quandoque tibiho
Ollis que region ib s dabo dedica b oque quas hic he
S i quis hic hoftia f r u m faxit quod magmentum ne
Leges huic a ra: e a e d e m funt quae arae Diana fu n ;
Sicuti dixi hanc tibi aram I uppiter optime Maxime
Weis deenrionibus Colonis Incolis Colonia:Mart i azi
ex meis fckt
L. AELIO. AESARE.I.P.COELI0.
VIL IDVS.
C.DOMITI VS.VALENS.il. VIR.I.D PR
LEGEM.DIXIT.IN E A .VERBA.
VP1IER. OPTIME, MAXIMO. QVANDOQVE TIBI. HODIE. HANC
VS.OLLISQVE. REGIONIBVS. DABO. DEDICABQ >VE. tv/AS. HIC. HODIE.
T.SI. QVIS.HIC. HOSTIA SACRVM. FAXIT. QVD- MAGMEN. NECPRO
- LEGF.S.HVIC. ARAE. hADEM SVNTO. QVAH- ARAE. DIANAE. SVNT.IN;
BVS. SICVTI- DIXI. HANC. TIBI. ARAM. IVPITER. OPTIME MAXIME.W
VE. MEIS, DECVRION1BVS. COLONI3. INCOLIS. COLONIAE, MARClAbi

ax: faeri. Sahna in Dalmtia poflea Tatauium translata

.F.BALBINO. VIBVLLIO. PIO. COSS.
OCTOBRES
EVNTE. IVLIO. SEVERO. PONTIFIC.
VAE. INFRA. SCRIPTA. SVNT .
ANC ARAM. DABO. DEDICABOQVE. OLLIS. LEGIB,
VLAM. DIXERO. VT.INFIMVM.SOLVM.HVIVS. ARAE. EST.
OLLAT . ITCIRCO. TAMEN. PROBE. F ACTVM. ESTO. CAETERAE.
NTINO.MONTE.DICTAE.HISCE. LEGB. HISCE.REGIONIBVS.
ICOQVE. VTI. SIS. VOLENS.PROPITIVS. MIHI. COLLEGISQ^
VLIAE. SALONAE.CONIVGIBVS.LIBERISQVE NOSTRIS .
\uipoflea Sum.Tont. xxi diebus fuit , ad marmot vero ipfum Manutius
umEpiftolarumEpiftoIa XXX.
ALBINO. VIBVLLIO. PlO. CO
OCTOBRES
iEVNTE. C. IVLIO. SEV.ERO.PONTIF.
CRIPTA. SVNT
DIE. HANC ARAM. DABO. DEDICABOQVE- OLLIS. LEGIB.
DIE. PALAM. DIXERO. VTI. INFIMVM.SOLVM.HVIVS.ARAE.ES.
CPROTOLLAT.ITCIRCO.TAMEN.PROBE.FACTVM.ESTO.CETER.
[N. AVENTINO.MONTE.DICATAE.HISCE.LBGIBVS. HISCE. REGIONI.
D I CO.DEDICOQVE.VTI.SIS. VOLENS.PROPITIVS.MIHI. COLLEGISQ.
W.IAE. SALONAE. CONIVGIBVS. LIBERISQVE, NOSTRI,
dis antiquis
ALBINO. VIBVLLIO. PIO. COS.
OCTOBRES.
AEVNTE.C.IVLIO.SEVERO.PONTIF.
QVAE.INFRA.SCRIPTA.SVNT.
ARAM- DABO- DEDICABOQ. L I I S- L L G ! L.
PALAM. D1XEIIO. VT I. INFIMVM SOI.VM HVIVS. ARAE. OS.
TOLLA T. ITCIRCO. TA MF N. PROUE. FACTVM. ESTO. CAhTI.R
AVENTINO. MONTE DICTE HISCE. LEGIBVS HISCE. REGION.
**** *

. , 14 1- tiltil
. 1 " / lu'l
cDEDlCObyE.VT.
SIS.VOLENS
PROPITIVS.
MlHlCXJjJJiGIbQ.'
A
1 SALONAE. CONIVGIBVS, UBERJSQVE. NOSTRIS.
,i

lo
rut:pag:tfi.n.x.
^tqitileU

SALONIS

IMP CAESAR VESPASIANVS. AVG.PONT. MAX.

TK LOT . MP.VI.P P.COS.nr.DESIG7 VETERANIS
"NN QVI MILITAVERVNT IN.CLA SSE. RAVE "NATE. SVB
SEX L CRIO \SSO.QV I SENA.ET.VICEN A. STIPENDIA
AVT PLVRA MERVERVNT.ET.SVNT.DEDVCTI.IN.PANNO
NIW.'.QVORVM.NOMINA.SVBSCRIPTA SVNT.IPSIS. LI.
BERIS.POSTERISQVE.EORVM CIVITATEM.DEDIT. ET.
CONVBVMCVM VXORIBVS.QVAS.TVNC HABVISSENT.
CVM.Ej :.CIVITAS.IS.DATA AVT.SI.QVI.CAELIBES.ESSENT.
CVM.lIs QVAS.POSTEA.DVXISSENT DVMTAXAT.SINGV.
LIS.SINGVLAS.NON.APRIL.CAESARE.AVG.F.DOMITI.
fPL
ANOCN.PEDIO.CASTO COS. ILATORI.VENEtI F CENTV,
* MEZ RIONL AM AEZEIO.DESCRIPTVM.ET. RECOGNITVM.
EX TABVLA AENEA.QVE.FIXAEST ROMAE IN.CAPL
TOLIO.AD.ARAM.GENTIS IVLIAE.DEFORAS.PODIO. SI,
f

MAXIMI
*IA

NISTERIORE. TAB. f.PAG .LOC. XXXX 1

T. IVLIRVFI
P.VIBI. MIMI
T.FANI CELERIS
CMARCIPROCVLI
P.CAETENNi.CLEM

*LADESTIN.*DIC.
ENTIS. SALON
TI. RISINITAM*
CENTIS LADEST

DEC
DEC
TAN
IAD

*4Ful*oLitfus

eruti

II
Crut: p4g.J74 . 5
Sahna iua tabula anta bng vi!
IMP. CAESAR.DIVI.VESPASIANI F.DOMITIA.
NVS.AVGVSTVS.GERMANICVS.PONTIFEX MAXI.
MVS.TRIBVNiC.FOTESTAT.XII IMP XXII.COS.XVI.
CENSOR.PERPETVVS. PP.
PEDITIBVSXT.EQVITIBVS.3VI.MILITANT.IN.COHO.
RTE. n.ALPINORVM.ET.IN.Vin. VOLVNTARIORVM :
CIVIVM.ROMANORVM.QVI.PEREGRINAE. CONDICIC
NIS.PROBATI.ERANT.ET SVNT N DELMATIA.SVB.O. PO* N.
PONIO RVFO.QVI QVINA.ET.VICENA.STIPENDIA
AVT PLVRA.MERVERVNT.ITEM DIMISSO HO.
NESTA MISSIONE EMERITIS STIPENDHS.
VORVM NOMINA SVBSCRIPTA SVNT. IPSIS.
BERIS.POSTERISQVEXORVM.avITATEM

*M

tabula
DEDITJET. CON*NVBIVM.CVM.VXORIBVS
QVAS.TVNC HABVISSENTCVM.EST. CIVI.
TAS.IIS.DATA.AVT.SI QVI. CAELIBES.ESSENT. CVM.
IIS. OVAS. POSTEA. D VXISSENT. DVMTAXAT .
SINGVLl. SI. GVLAS. AD. 1IL IDVS. IVLIAS .
M LOLLIO.PAVLNO.VALERIO ASIATICO.SATVRNINO .
.ANTIO.IVLIO. QVADRATO. COS.
COHORT.ffi:ALPINORVM.CVl,PRAE. 1ST. ST
C.VIBIVS. MXIMVS.
raDITI
V ENETODITI. E. DAVERS.
ET.MADENAE. P IARENTIS FILIAE. VXORL EIVS E/EHMV4T.
ET. Q, GAIO. F.EIVS.
descriPtvmet.recognitvmex. TABVLA.
aenea qvae.fixa.est romae in. mvro.
post.templvm.d:vi.avg.ad mineryam.

CONVB

SlNG. A.D.
PRAES T
tircM c
*VEN t
* PLA.
ET.GA

inpoicall tabula
A.VOLVMNI
QJDRFI
CN.EGNATI
SEX.MANLI
L.PVLLI
P.ATINI
L.PVLLI
Fuluio Lippus

EXPECTATI
CVPITI
VITALIS
CINNAMI
SPERATI
AMERIMN
VERD "ECVNi
* "EREC- :

Il
ex fcbedis mets antiquis
Tab.

IMP.CAESAR.DIVI. VESPASIANI. F. DOMITIA.'

NVS. AVGVSTVS.GERMANICVS. PONTIFEX. MAXI.
MVS. TRIBVNIC. POTEST. , IMP. XXf.COS.XVI,
CENSOR.
PERPETVVS. P.P.
PEDITIBVS.ET.EQVITIBVS.QVI.MILITANT. IN. COHOR.
. ALPINORVM.ET.IN. VnTTVOLVNTARlORVM.
CIVIVM.ROMANORVM.QVI.PEREGRINAE. CONDICIO.
NlS.PROBATI.ERANT.ET.SVNT.lN.DELMATIA.SVB.aP0M.
PONlO.RVFO.Qyi.QVlNA.ET. VICENA. STIPENDIA
AVT.PLVRA.MERVERVNT. ITEM. DIMISSO.HO.
NESTA. MISSIONE . EMERITIS. STIPENDI.
QYORVM.NOMINA.SVBSCRIPTA.SVNT.IPSIS.
LIBERIS. POSTERISQVE. EORVM. CIVITATEM .

Tah-.ll
DEDIT. ET CON VBIVM. CVM. VXORIBVS.
QVAS.TVNC.HABVISSENT.CVM.EST.CIVI.
TAS. lIs.DATA.A VT.SI.QVI.C AELIBES ESSENT. CVM.
I IS.QVAS.POSTEA.DVXISSENT. DVMTAXAT.
SINCVLI.SINGVLAS. A.D.III. IdVS. IVLIAS.
M.LOLLIO.PAVLINO. V ALE RIO. ASI ATICO.SATVRNINO
CANTIO. IVLIO. QVADRATO. COS.
COHORT - ALPINORVM. CVI. PRAEST.
. VIBIVS. MAXIMVS.
PEDITI
VENETO. DITf. F. DAVERS.
ET MADENAE.PLARENTIS.FILIAE.VXORI.EIVS.DERMVST,
LT. GAIO.
F.
EIVS
DESCRIPTVMET.RECOGNITVMEX.TABVLA.
AENEA. QVAE. FIXA. EST, ROMAE.

DATAC.VAM.TESTI.CQIVI.TALSIJ.S
ET.MADEN .PLARENTISFUAE.VXORI.ETVS.DERMVST
MILPEIDlTIBAVSN.fTcI.rNQyCiTOIBVS.Qvi

MA.
PNOVSN.ATVGISFTVES.XGFR.MANICVS.
IMP.XXII.
XIMVS.TRlBVNICPOT.ESTA -xI
DOMITIA
IMP.CAS R.DIV.VESPASIANLF

ERANT.
PROBATI
PER GRINAECONDIC ONIS

EXTD.ERTSEACBORGVINLPAT,VMM AAVG.
DD1VI.
-TPOST.
MEIMNPELRVAxM.
AIN.MVRO.
EN A.QVAEFIXA.ET.ROMAE.

SCIATICO
AMLOTLVIO.RPAVNL1IO.VNALERIO.

EORVM*
PSVONST.7IEPSRIS.LQlBVERI.S
DVX1S.
CVBME.SI.ES.SQEVANST.
POSTEA.
REVNAF.OS.TQlPVFIN.DlQAV.INA
POMPOMO.
ETSVNT.IN.DELMATIA.SVB.IQCETN..
VALPINOR
V
iHORTE,
T .mVOLVN.CiVlTARIORVM
DIM1SSO.
M
E
R
A
V
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1
L
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.
A
M.ROMANORVM.QVI
STIPES.
MIS5IOV.
EMHONESTA.
ER1TIS.
|
CVM.
CIV TA EM.DE 1T.ET.CON
VBIVM.
SSING
VU.
IENGT.VDLVAMTSA.XAT
2.
ATVNC.
QVAS.
H
BVXIOSRIEBNVTS.
SNOMINA
QVORVM
VDITS.
BSCRI.PTA

PRAEST.
ALCOHORT,
PINniORVM.CVI.
MAXIMVS.
C.VIBIVS.
COS.
IVCANTIO.
LIO.QVADRATO.

P.
P.
WS
PERPET
CENSOR
Xvl
COS.

EIVS.
GAIO.
F.
ET.

IVLIAS.
IDVS
Ill
A.D.
DAVERS.
F.
DITI.
VENETOPEDITI

u,5
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s-j
f-*
H

>-1<- <

-a

F*

9rut.pdg.14n.il. Idder InDalmatia

in templo Dini Donatu

AVGV
STA

tor. & aid. ex colleftaneis

DoOoris Simonis Cliubauac,

IVNONI AVGVSTA
APVLEIA.M.FIL
QVINTA SVO. ET
L.TVLPILIO BRONCHI

BROCCHI
LICINI ANI. FILII. NOMINE.
TEST. PON. IVS.

NOMINE
ex Tetro Martyre.

pag.So ladera* in Dalmatia fubferiptum

ftatua Minerna inxta D. Domin: ci

CEGNATIVS.
SECO*NDVS.
. ARA.
XVrVA
*H.
MINERVA
LIBES.

SECVNDVS
ARA.
MINERVA

ex piano

pag-fy n.6 ladera in Dalmatia ad portam Epifcopi ^ vno lapide tres

extant infeript: ex Knibbianis Crmerus
6

QASISIENO. QF.
IMP. CAESAR D. F. AVG.
ISIDI SERAPIDI LIBER
TRo- AGRIPPiE
PARENS. COLONIAE MVRVM. LIBERAE.VOTO.
AED. . VIRO.
ET TVRRIS. DEDIT.
SVSCEPTOPRO. SALVTE
PONTIFICI .
SCAPVLAE.FILI SVI.
EX. AERE.CONLATO t.Itlits.otatts.tvkiu5.tittitati P.QVINCTIVS. PARIS
DECVRIONIS. LEP*IEFS.Cotmta$.Impin$a.ta.uititvit.
S. LM.

E * PIEPS.

5
paf,ib%X6
lauruminDalmatia infertum boiitin
pilotempli
PRO.SALVTE.DOM.
N.IMP.L.SEPT. SEVERI.
AVG.TOTIVSQVE. DOMVS
EIVS. AVFANISTMAT.
RONISET. MATRIBVS,
PANNONIORVM.ET.
DALMATIARVM....

VICTORIAE
AVGG:NN
ET. LEG I
ADI. P. F
ANTONIANAE
P.MARCIVS. P.F.
SEXTIANVS
EPHESO
P. P. D. D.
altero latere

exJParadiM

6,n.i .Tataaij in adibus Rbamnuftanis

IANO. PATRI
AVG.SACRVM.
CJVUVS.C.F-SER
AETOR. AED.
DONATVS. AB- TI. CAES.
AVG. F. AVGVSTO. TORQ.
MAIORE. BELLO. DELMT
TICO. OB. HONOREM
VIRATVS. CVM. LIBERIS
SVIS.POSVIT.
eScardconto& Tinellifcbedis

DEDICANTE.
EGNATIO
VICTORE
LVG. AVGG
PR. PR.
ET.
CL.
PISONE. I
LEGATO. LEG.
V.. IDVS.IVNlAc:
APRO ET. MAX.
COSS
ex apiano & Sebeis Bongarsij,ac Clusij

pag.io2.n.$.lHXta fontem Timaui non

longe ab utquileut in templo. S. lois

p4g.114.iM
Elenbnrgi ad mare Hibernicum
in Cumbria apnd l.Sinhoufmm

SPEI. AVGG. SA'CCONIVS. VARRO

*~~a, * A
AVONIVS
Thedis
mis

MILLIARIAE

POSTHVMIVS.ACILIANVS.
PRAEF. . I.DELMATAR.
Camdems Gmtero

M-

l6
pag.x

lader prope.S.Ioan.in orcu

nunc translata cum arcu adpor.

tarn Ciuit. interior em S.Cbri1. ANN.IANA.IN.MEMOR .
[ogono diam
QAEPICI. Q_F. S*ER. BASSI
M*ELLA
MARITLSVIEMPORIVM. STERNl. ET.
SERG.
ARCVM.FIERIET.bTATVAS.SVPERPONl.
"E
TEST. IVSS. EX. HS. DCi^x- P.R.
ex apiano & Verderii,Vr%nique fchedis

p. 1 6;.? Scutari SclauoniA oltrn Scodra in lapide pontis adfluuiunt

pag.^on.J Salon* Dalmati* in arcu gemina
IMP.CAES.PIVS.FELIX.
1NVICTVS. AVGVSTVS. REIP.
SCODR, D. D. . M.
ex Tbcucto

In Croatia
DIVO. AVG
SACR.
L.QVINTILIVSC.F
GALL VS.
TESTAMENT O.PONI
IVSST.
tX Lazio

P.AQVTVS. SCAEVAE. ET FLAVIAE

FlLrVS, ,
CONSI.T.DIDIAE.
NPOS.
BARBI. . DVRICIAE.
PRONPOS.
SCAVRA.
QVAESTOR. DECEMVIRATIVM.
LITIVM IVDICAN2DARVM.
TRIR PLEB /DIL.CVRVL:
IVDEX.QVAESTIONLS. PRATOR.AER*RI.
PROCONSVLEPROVINCIAM.
CYPRVM.OBTINVIT V1AR.CVR.
EX. V RBE.EX SC. IN. QVINQVE.
COS ITER V M EXTRA SORTEM.
AVCTORlTATE.C CAESAR.ET.S.C
MISSO AD.COMPONENDVM STATVM.
IN.RELIQVVM PROVINCIAE CYPRI.
FECIALIS ,CONS BRINVS IDEMQ
VIR FLAVIAE CONSI.FILIAE SCAPVLAE.
NEPTIS BAREI PRONEPTIS 5IMVL.CVM.
EA. CONITVS,
ex later* latere area.
FLAVIAXONSI.ET.SIMIAE FIIIA.
SCAPVLAE ET SIMIAE.NEPTIS. BARBI.
ET DVRICIAE PRONEPTIS. CONSOBRINa.
EADEMQVh VXOR 1 AQVII SCAEVAE.
CONSI Ntl'OTLS.BARBI.PRONEpOTIS.
f.VM. to CONDITA
Salicer

p.tf-j.n.q ZalatnaTranfiluani
P. CELSENIO CONSTANTl .
DEC COL DELMATIAE
CL AEQVO. ITEM DEC COL.
DAC. V.A. XXX. M. ORELLIVS.
ADIYTOR. II VIR.COL.DACL
H. T.. V. P.

p."45i .7 fergUitin lburni*

in muro.
P. PITIVS. P. F
MARVLLVS.
DECVRION. DECK.
PVBLICE. ELATVS.
SEPVLTVSQ^ EST.

GrHterus ex fcbedis Sigleri atque Vrfini

ex jtpiano
Pag:39* n.}.
Spoleti in ara marmrea

* Spaleti

C.CLODIVS. FELIX
iffiil. VIR AVG
V. F. SiBI. ET.
CLODIAE. PRIMIGENAE
FILIAE
I'oSTERISiiVH. 5VI*
Gruterus ex Frfinianis
p. 196 n.primo
repertum in lllyrica Epidauro ad Sar.
di mantis radices probe Jacellum D.
Thorn* anno iS47jvw & fragmen
tant caput q; ftatua reperitur

p4911.8
In Liburnia lapis , cuius partem intelligo , partem ne Oedipus quidem foluerit
M. SEXTIO. VETTONANO. AED.
M.AEL. CET. AN. LXX. ET.
VINDAE TERTI F.CON.AN.L.
P.AELIO. MARTIANO. F, MEL.
IIII.PRAE.ANN.XX.STIP. ET.
AVVjE.MAXIMI F.CoMMV.N.LXXX.
M.S.SEXT.QVESTORO.AEL.CET.N L.E.
POTITA.C.ROTI1 E.MS.S.MVG. VE.
X.:E. H. G. N. XL VII
T. S. S. II 4 III. AAA. EM.
E.SEX. SAMINO.MI.L. N.5EV. N. XXV.
ex apiano

P. CORNELIO
DOLABELLAE . COS.
V VIRO. EPVLON.
SODALI. TITIENSL
LEG.PROPR.DIVI. AVGVSTL
ET.TI. CAESARIS. AVGVSTI.
CIVITATIS SVPERIORIS.
PROVINCIAE. HILLYRICI

0:491.11.6
Tatauij apud Mexandrum Btffanum fragmentum
CVRATORIS
ILL YRICI

e Smetio
p.400 n.9 ladera in Dalmatia in exterioriparte templi S.Chryfogoni

t Scardeonio

Q DELIVS Q.F.
F VSCVS
VTVIR. AVG.V.F
SIBI.ET. SY1S.
In Fr. P. xi. In Acr. P. xx.
ex Martyre bilonco, & pipiana
b

pag.

.1
6:536.1.1
ladera iuxta..Undream
M. AVRELIVS.MARIVS.
SELEVCVS .
VET.ET.OPT.
AELIAE.CLAVDIAE.
CONIVGI.
INCOMPARABILI.
ET. S1BI.
VIV.POSVIT.
ex piano

p.553 .9 4<cr<e / Dalmatia

BONAE. MEMORIAE.
CASTISSIMAE CONIVGI.
MIDIAE. PROCILIAE.
MIN VC. DIONYSIVS.
SPfcCVLATOR. MARITVS.
CVM OVA VIXIT. ANNIS.
XXII. 'PSA. A VTEM. V 1XIT.
ANNIS. XXXVII
ex Apiano

:6?..6

ladera

AVRELIAE. L.F: STATILIAE

CLAVDIANAE
QVAE.VIXIT.ANNO.I.MEN.
SE. I. DIE. L
FILIAE
HERODES.ET. IVLIANA.
PARENTES.
ex apiano

pag:6Zon.+ ladera iuxta. S. loan:

Baptiftam .
CDIDIO.
CONCOR DIANO.
V A.VI.M. VIII. D XX.
C.DIDIVS.CELER.
N.IVNIA. MARCELLINA.
PARENTES .
) ex apiano

pag-^n.ij Saln
p.-568.. 3 lader* in.S.^gatha maioris
. LVETVRIVS FLORVS.
VETERAN VS. SCRIBA.
NA. DALMATA
V IX.ANN.LV.
POS VIT.
T.VETVRIVS.
PANNONIVS.
LIBERT VS.
PATRONO. . M. G.
1N.FRONTE.PED.X.
1N.AGRO.PED. VIH.
ex apiano

p:$9i.n.9 ladera in ade.S.Spiritus

ROGATO. AVG. LIB
TABVL.CYPR.
FAV.SILVANVSFILET.
FELICISSIMA.NEPTIS. ET.
SEVER1NVS. CONLIB. ET.
DLVS.LIB. HEREDES .
F. C.
expipiana

D.
M.
C. MANII. MONIMIANI .
VIX. AN.XV.D.XVII
SEXTARIA. PRIMITIVA .
MATER .
FILIO. PIISSIMO.
AVIDIAE. T L. NGENVAE.
MATRI. ETCAECILIAE. CF. TERTVLE.
SORORI .
AVIDIA. CF.LVCVLLA.
POSVIT,
ex apiano

ladra

POMPONIA. SYNTYCHE.
SIBI. ET.
POMPONIO. FILIO.
SVO.
ex apiano
f 706

19
p-fo6.n. 1 2 ladra ad DJob.Eiia*g.
SERGIA. OLYMPIAS.
SIR!. ET.
L.SERGIO.RVGO. F. ET.
L.CALTILIO. TESPIO.
H.M.H N.S.
ex & Burcbelate
pag: 706 w.i 4 Salon*
CSEVIO. TERTIO.
. SE VIO. TEMPESTIVO.
FILIO.
CELANDVS .
ex ^Apiano

p:yz i. . 7

AVILIA. SEXT. PELORIS .

L.AVILIO. RVFO ET.
AVILIAE. GEMELLAE.
PARENTIBVS
CARISS. VIVA. P.
ex apiano
p.7 29:4.1 3 ladera
S. Fa dis
alibi tarnen ponil Rauenna
GERVLIAN^. ARTEMISIA
L. ANNIVS. VELOX.
MATRI.PIENTISS.
ex .Apiano

pag:joS.n.io ladera in jedeJS .Vetri

pag:j6i-n. 10
maioris.
D.
M.
O.TERTVLL. FILIO. O.
TERTVLLVS.ET.AV.
REL.AMANTISS. PA.
RENT.PO.
ex piano
...

ladera

DIS . MANIBVS
T. VENNONI. FELICIANO .
T.VENNONIVS
FELIX .
FILIO. CARISSIMO.
ex apiano

p.717. .4
In [copulo Corcyra nigra prope
Francifcanos

AN.
XXV
txj j

ladra

AVRELIAE.MATERIANAE.
CONIVGI. INCOMP.
QV^.VIXIT. AN. MECVM.
XXII. SINE. VLLA.
QVERELA
AVREL. LIBERAL. MARIT.
ex Apiano
1
pag-'j^.n.'j In Dalmatic vrbe Tragario ade D. lob. Baptifta
CBENNIVS
C^SIAE.OPTATAE
VXORI. SVAE
FECIT. NON.LVBENS.
SED. F AT VM.
FECIT.
ex Cyr. Encomian Fonteius

.768...
D
M
S
VRSINVS . ETF.VrVCHIA.PARENTES.
INFELICES . VRMNO.
i ILIO. PIENTISSIMO.

ladera

Salona

P. CENTENIVS.VRSIO.
MARTIAE. VENERIAE .
CONIVGI. ET
CENTEN riNlO.VRSlN'^.
F. P. I.
ex apiano

2-0
p . 789. . j

/fcr d S.Seuerum

HERENNIAE . SECVNDINAE.
CON. .
AVRELIVS. SABINVS.
. .
ex apiano

p.Stf. .8.

In Croatia

D
M
TVTVLA. CRISPA.
L. GV.F. SIBI. ET.
OBILO.L. V.ST. LIB.
MARITO.

p.%6l-n.% Tragurij extra mania pro~

pe *dem D. Mari* in ornattimo fepulcbro [b virHi & muliebri ima
gine
LCAESILIVS CF. TRO.
M AXIMVS
CAESIAE. P. F
QVARTAE
e Fontefa

p.p.n.i. ladera in Dalmatia

EVDAEMON. EPAPHODITI. F
RHODIVS.V.F.S.ET.S.
ex iano

e LaTjo
p. 886.. 1 2 in puteo quodam\ Dalmati*

MEMORIAE. DIDIAE
HIL ARAE
DIDIA. HERMIONE
SOROR I. DVLCISS1.
M AE . POSVIT.
QVAE.VIXIT-ANNIS. XXVIIII
DIES. YII II
ex ^Apiano

.^..

Salon*

D M.T. ATTIAE
LAEMOTINAE
DEF.ANN.XXIII
GAETENNIA. AMVLINA
. . M
ex pipiana

L. ROSCIVS. IPSE
R. GENIALIS. E. S.
ex ^Apiano

.888.. lader
SERGIA. OLYMPIAS
SIBI. ET
L. SERGIO. RVFO
ET
L.CALTILIO.TESPIO
H. M. H. N.S.
ex apiano
. 5 18. .18 lader* in Sanfti
Cbryfogoni
C.MODIVS. C.F

p W>} V . 1 Salon* in templo matare ,

D
M
Q CAICIL1I. GEMELLI. ET
. I.AITTLIAE
7{

PVB
VERONA

P. VJB

AN.XX.H.S*.E. extm H.S.h

ex
P-9V>

1
p.91 5. M.3

Salon

CALENIO. P. FIL
ET. PATRONO
CALENIVS. DEMETRIVS
E T
CALENIVS. PRiMVS.
E T
CALENIA. FVSCA
B. M.
AMI.CI. OPTIM. AVETE
ET. AVETE
FELIX. LAPIS
ex apiana

p.pS.n.j.

in Liburnia

TV. TVIA
CRISPAE. L. G
V.F. SIBI. ET
OBILO. LVSIT. LIB.
MARITO. N. LX.
ex Apiano

p.1023. a.i In oppid Sibenieo in Dalmatia extra portant

4 im ad portum reperta xi 1 tn.p. ab eo loco ad S.Danielem
VIRTVTE. ET. FEUCL
TATE. OMNES. RETRO
PRINCIPES. SVP ER.
GRESSO. D. N. FL. I VL.
CONSTANTI. VICTO.
RI. AC. TRIVMPATORI
SEMPER AVG
FL IVL. RVFINVS. SAR.
MENTIVS. V.C. PR AE
SES. PROV. D ALMATI.
AE. D. N. M. EI VS.
Grutero Knibbins

pa%.


.1038..2 Spalatioppido Dalmatix tertio lapide minis Salon*
a

a. VALENTINV
VARIVS.VALENTINI ANVS.ET.FL A VIA.LICIN.
b. liceatina

. CVRANO
TINA.I VLIO.CVRAN.ET.VERIAE FLAVIAE.SALO. d. filiis
d
e
c. VIX III. A.
NIAE.FILIS.INFELICISSIMIS.QVI.VIX. -.-IV
f
f. ANNOS XXVIII
LIVS.ANNIs, o XXVI1I.MESES.1I.ET.SALONIA. ANV MNSS
NOS.XVI.MESES.VIII.PARENTES. INFELICISSIMI h piLns
FILIS.CARIS. POSVERVNT
Knibbitis Grutero

P.1309R.3. Iadcriuxta S.^ipoUinarc

DOM
VALERIAE.DIDIAE
VALERIA. TERCIA
MAIRI.PIENTISS.
. M. P.
ex piano

p.jW.n:1) lader* in areola domus

Epifcopt
VETTICA. . F
RVFA.vIVA. FECIT.
siBi et.c.vetTio. RVFO .
PATRI. ET. IVLIAE. MAX1MAE
matri.et.svis
IN. F.
P. XV
IN. AG. P. XX
Crutrus eKnibbianis

conigc ex fchedis me
vc M . n. 16

p. 309..9 Spalati oppido Daimxtia

tertio Salants lapide
ENeAAE-Ei..KEIMAI
ZEI...NH..I0..CAYTOC
AXlAAEYC
KATEeHKEN. TRAYTOC
Crntero Knibbius

p.1042 Spalati oppido Dalmatix in

ter -ptrumque templum fub gradibus
non procul ab dolo mains Deum
AVA. CLYCON. ET. VA.
LENTINA.VIRGINIA. VIVI
SIBI POSVERVNT
Cr uterus ex Knibbianis

4
^ ladera ad D.onati

.1052..9. Salon

HELVIA VENERIA
V.F. SIB .ET.
vide ntegra m_j
ratera humo ubccg-ur inter co'ledtancaGliubauaz
t Knibbianis Cnaerins
n.25

p.io^i.n.5. Salons

M
CLEOPATRAE FILIAE
DVLCISSIMAE
QVAE.VIXIT AN.I.M.IIII
DrIIIi
PONTIANVS ET.TEGILLA
IN.

FLFIDETIVS EX.COMITIBVS.
HIC.DEPOSITVS.EST.
VIX.ANN.XX.
ex ripian

.. .8. ladra iuxta D.Iobannis

M.VALERIVS.S. IADR ATINE
Ei C.PONTIFEX HAS. AEDES.
RESTA VR ARE. ET. ORNARE
CVRAVIT
ex apiano

ex piano

Gruteri fpuria pag'.u.n. 10. Salome

LABEO. MARSVS. IN. CALAMITATE. MACEDONICA
PROLAPSVM.EQVO.CELER.HOSTIS.PREMEBAT.GENATVM.
SEQ.GLADIO.CRV EN TO. TRAIECIT. NE. VICTORIS. OCTAVII
VVLTVM. SVSTINERET.HIC.EIVS.OSSA.CONDITA. SVNT.
1VNONIS. LVCINAI. SACELLO. FLAMEN. DI ALIS. VSTRINVM.
APPLICARi. VETVIT.
ex apiano

ex

tx fcbedis neis antiqnis

Jnfcriptiones rcpcrt balonit

D
M
PANES. F1LAE. INFEL1CJSSIME
T. T. T. R
AF
D
M
CVALEPIO.PROTATI.VALERIA. MAR.
TA. PATRONO .
. M.
D
M
. V. CALISTO. V. GEMELLINA. CON.
IVGI
B M.

D . M.
FERME. SOTERIDI. ANN. XXXI
EXvPtRATvS. COIVGI

pide fupra torreu. Grutcr'p.iotf. .

T. AVRELIO. ACHILEO, LIBERTO

IS
S I M O. T. AVRELI VS. PONPEIVS. P O S V.
IT. B. M.
l
O
M
iACRVM. !.. EGNAT1VS I..T.CN. NEP.CN.
PRONEP. l RO. CLLMliNx DECVR1O. AVGVR.
AVR. GL. CON. El. VALENTA. VIGENI
VIV. SIBI. POSVERVNI .

CEBJ

CEUENIVS. CESIAE.SVE
PTATE. NON. LVBENS.
POECIT. SED. FATVM.
FOECIT

10

11

I2

13

vide fupra coneU: Grutcr:

A VREL|IE. MESSIE. INFELICISSIME. O.
A NN. X V V. SIGNIVS. LVPVS. MARITVST
B. M. P.
IVLIAE. CHARTENI. LCVM. DONA V ERVNT. VI. PERTINEBANT. CASSIO. SE
TATIVTOREM. ET. SECVLAREM. TE. F I.
DELEM. LOCO. VI. APPELLATVR. INF.
PETINA. INRONE. PED. N. XXXIII. IN, A.
G R O, P E D. N. X X X III. PRAECIPIO. A V.
. POST. OBITVM. MEVM. VT. LIBER.
I. LIBERTASQVE. PONANTVR. SINE.
V L L A. CONTRO VER. SI. A
. V R T I V S. T. F L E M. B O N.
VET. LEG, V I I. F. H. S. E. T. F. L.
DEPOSITIO. VALER I ANI. INFANTIS
X. KALENDAS. AVGVSTAS.

ESTENIO. HERMET. M A RITO, E NE.TM E.

___ __

14

15

16

__

'

RENTI. CARITE. CONIVNX

l
_
MARTI A NO. DEF.NN. IIII. MES.
VIH. IVL. MARTIAN VS. PATER. FILIO. IN.
FELICI . P.
I V L I V S. MARTIANVS. SE. V I B O. P O S V IT
ET. CO N I V G I. OBSEQVENTISSIMAE. SV AE
AZZIAE. CASSIAE. SI. QVJ. VERO. POST
MORTEM. NOSTRAM. EANDEM. AR.
CAM. APERIRE V L V ER IT. INFERET.
CONVIBIO. VETRANORVM. SIVE
MARTENSIVM
SEXTO. SE II VIL I O. SEX. FILL...
TIANO. INFELICI. DEFVNCT. ANNOR.
XVIII. MENS. III. DIE R. . AELI A MA.
1. INFEZICISSIM A. MATER, b
ET. F1ZIO. PISIMO. P.
b 5

ex Codice manuferipto Marti liaruli exientein Biblhtbeca

infcripthnci repeta Sdonts

L. LIBVRCIO. FELICr. V. ANN. X X I HI- PATRIA :

MIRA FORTITV. DEFEN. INTERFE. ET. CVM. CO.
MMV. L ACHRI. ADROG. DVCT. I VLLIOL A. MAR
CELLA.V PI. POST. III. DI. OBHT

P. FVNDANIVS. PHILOLOGVS. AVGVSTAL

T. El SM. ET. FVNDANIAE. EGLOGI. LIBE.
RT. ET. H ERED. TACIVND CVR.

D
M
PANES. FILIAE INFELICISSIMAE
T, T, A. F.
fupra prima ft

D
M
CASSIO. MINERBINO DEF. ANN. XLVIL
AEL SVPERA. CONiVX. MAR ITO. INCOM P.
ARABIE I. CVM. QVO. VIXIT. A N N. X X V 1 1. B. M.
ET. SIBI
fupra Gruter- pag- 39. ft. 3
D
M

SICI AE. FIMIN AE. CONIVGI. PL FO.

RTV NATVS. MARITVS. B. M. P. D. A N N.
p. M. XXXV.
L ROMPONIVS. EXTRIC AT Y S.V. FtSvPT VIS ET COPPIO. VIVI ANO
AM ICO.' . IN. Fit P. VI IN. AGR. P. VI.

DE. P. IVLII. ZACONi DIE. IUI. NONAS.

NOVEMBRES. DECIANO. ET. CERE ALE. COSS.
FL I VLI VS. Z ACONVS. ET AVRELIA . M ER I .
CO JlVX EI VS. HOC. SARCOPHACVM SIBI.
VIVI POSVERVNT S I. QVIS POST. NOSTR AM
PAV SAT ION EM. HOC. SARCOPHACV M. APE.
RIRE- OL VER I T. INFERA. ECCLESIAE.
SALONARVM. CENTLLIBRAS. i^VlNQVAGlTA .

DIS

DIS
SVRIS
CALBVICVS. CL, RESTV.TVS

io

D.
M
ATAIA. MARCI A. M ARCELL AE
FIL. DEP. ANN. VIlI

Il

D
M
RAECIAE. MARCIAE. APLIVS. KARVS'
MARITVS. P.

I*

IMP. CAES. MA. AVR. ANTONINO. A VG

PONT. MAX. TRIB. POT. X
P. P. . L CX-> DEL. SVB. CVR GRANI
FORTVNATI. TRIB. GOH EIVS. MYRT VDCCC IN. HIS. TVRR VN A

13

14

upraGruf. pag.^n.% corrcRa:

D
M
L. CORNELIO. L. F. BEATISSIMO. QVI.VIX
PL. M. ANN XXIX FVIT. ORDINIS MILT.
. THABVIT. v- SPOL. x- CORON. CIV.
1- A- CLASSE. ROMAN. CVM. EORVM NOTA.
INTERFECTVS. PERIIT. E T. A. SOCIIS. CONCL.
AMATVS. ES T. S. C. EX. AERARIO. CIVI. NOBI.
LISSIMO. ET. B. M. 1, IDS. IVLIAS.

15

fupra CrHt. pagi 23.tt.1z

16

fupra Grut. pag. 1038. .2. correiA & fchcdis

17

18

G TESPR.IO. MASCEL IO NL VISELLIA.

FELICLA. MARITO. INCMPARAB1LI.
POSVIT
L. IV LI VS. C. F. TRO. CLEMENS. NEGOTI.
ATOR. T. F. IVSSIT. SIBI. ET C. IVLIO. C. F. TRO.
MAXIMO. PATRI. ET. NONIAE- LACR I F.
MARVLIAE. 1 ET. L. IVLIO- L. F. TRO.
MAXIMO. FILIO. ET. VLIAE . L. F MARV.
LIAE. F. E T. IVLIAE. L. F. CLEMENTLLA. F.F.
b
I G M

19

to

M
Q, RAONIVS. DIODORVS. EX. VOTO. POS.
VT. LIBES. MERITO. T IDVS. MAIAS.
PRONIANO. ET. BRADVA. COSS.

A. TER, PANTERA
AGO. FECIT-

. SEXTIO. QVOD. . BELLO. CONF. RELIQVI.

AS. NON. DESERVERIT. POMPEIANORVM.
VlCTORlS. IVSSV. MKD. M V A TO. ET.
I N. EXIL. ACTO: . SEXTIA. VXOR. PARV.
VLIS. CVM. LIBERIS. OBSERVARI. IVSSA
SECL.IPSOSQ. REPENTI. PRAECIPITIO
VINDICAVIT. IN. LIBERTATEM. VIXIT
LIBE a. ANN. XL VI. SERVA. NEC. DIEM

COSENTIO. DEORVM. MARC.

AN. A. SOZOMENE. IMPERIO. FECIT

FL. CONSTANTI. NOBILISS.MO. AC. BEATIS.

SIMO. CAESARI. COLL. FABRVM. VENERIS

DSP
FEL. VR. . TE. CI. QL. SEVAB
INI. INT. AN. XX. S.C. DEC. B.M. ST. P.

- ;

VTBIVS. PIVS. DEO. SOLI. INVICTO. ARAM

DEDICO. VT I. SIS. MIHI PROPICIVS. MIL.
ITIB. CENTVRIONBVSQJVIBIS

MATR. INVIC. DOMIC. POMPE. SAL. CV.

CENT. SIC MIL. ET. ARMA. POSVER.

A. IANIO. SATYRO. DELMIMO. DECVR.

LEG. II. VIRTVTISQ. CAVSA. DONIS. DONA.
1 O. GEM. TORQ. CORON. MVR ALIB. AV.
11. VEXILL. . V1B1VS. P. MIL. SVo. B. M.

cxmhufcripteatiquo D.Valerij Toute

^fcbiduconi ladren.)
ladera
i

CORNELIA. ARETVSA. CORNELIAE. QVARTAE."

PATRONAE. BENEMERENT.

ibidem
marco. lo;llio. m. f. patrono.
ANN. II. D.II1L H.S. CALLISTVS.

ibidem

ibidem

. ALLIO. T. F. FAB. LVCAE.

VETER. LES. XX.
C.ALLIO.PRISCO. F. ANN.X.
. ALUA. CL METE.
PATRONO. ET. FILIO.
VIVA. BENEMERENTI.
IN FRONTE P.X IN.AGR P.XVI.
ET.C.ALLIO.VITALLFILIO.

M. CVRIATIO. CLEMEN
CVRIATIVS. VITALIS.
PATRONO. SIBIQVE. ET. SVIS i
TVRPILIAE M F. MADICON1V5.
V. F.

ibidem
ibidem

D
M
P.VETIOMARITIMO.P.F.
ANNIA

AVR. AQVILLINO. LIB. .

V.ANN.XXlIIUVLIA.lIVLiTTA ,
M.B.M.ET.SIBI.
ibidem ad quartum mil.

ibidem

In agro ladren in rilla Caixegnan*

T.TVRRANIVS.L.F.GLAVD.
R VFVS. Ob. Honorim. AEDlLITIs.'
PORTIGVM LONGI C.LAT.P XX.
1V.
LATRAEGVM L. TVRRANIO.
RRANIO
FRONTONS. FIL. FECIT,

t. BARBIVS. CRAPVS ET. Q.

BARBIVS RVFVS. SIBL ET. SVIS.
V. F. IN. FR, P. XXXV.JIN. AG. P.X.

It

tbidem
14 P. SILL'IO. P. F. PRCO|S.
PATRON.
D. D.

i8 codent gro in villa

ATTICO AVG. LONGI
SER.DISPENSATORI. ET.
SAFINIAE. PROC. . . .
N1 AAVFIDIVS. EROS.
POSIT. FRATRl. ET. CONIVGI.

ibidem
IANO. AVG. SAC RVM.
CiNirs.GiHuus. Pro. Saktts.
ORDINIS. SVI ET. CIVIVM.
S V O R V M . SIMVLACRVM .
TI. REFORMAVIT. ADQVE
OPTIMO.

in eodern agro prope afir'' Hadini

. LAERTIO. SABINIAt'O.
OFFICIALI. NAEDITARVM.
RAR1S5IMO.VITAE INCORRVPTAE.
ANN.. XXXII. M. IIL
10 PATRI. FILIORVM. . MAGIA
MAXIMINA. CONIVGL INCOMPA.
RABILL CVM. QVO. VIXIT.
ANN. XV. VIRGINIO. INFELICIS.
SIMO, hi, P.

In iefuU P/<p in Villa Flaffich

ibidcu: pTHt-e portan? Ciuitatis

L

it TVLLIO. VRSIONI. IIIIII. AVG.

TVLLIA. VICTORINA. MARITO.
RESTITVID.

in eodem agro
A
Q. F.
SIBI. ET. F. RVFO. F
- C.F.VE..AE.

.... OCERO.
.... CVNDAE.
SECV{NDAE.

TI. CAESAR. DI VI. AVG. F

AVGVSTVS. PONT. MAX. IMP.
TRIBV.. POTEST. XYIH. COS.
ESIG. TERT.

17

DIVO.
AVG.
SACR.
L.QVINCIIVS CF. GALLVS.
TESTAMENTO.
PONI.
IVSSIT.

[Tngnrij

iS

A E L I AE. 7 R S AE. Q V A E. VIXIT. AN. .

MEN. VIL D.XVI. IVLIVS. HERMES. PATER.
PET. STATIVS. DIONY. SOCLES.
MARITVS. INFELICISSI.

ibidei/t

19

PRIMITIVAE. FILI AE. DFVNCTAE

AN. XXX III. PARENTES. LARTIVS.
ET. EMOGENIA. MISERI. MAT.
FILIAE. POSVERVNT.

,$

lo

SATVRN6. /.VGVSTO. SACRVM

CLAVDIA. AESERN INA. S ACER DOS.
DIVAE. AVGVSTAE
T. P., I.

ibidem

ai

D . M . S.
ANNEA. AN. F. VICTORINAE. PIETATIS.
IN COMP AR A BILIS. VIXIT. A NN OS. XX.
M. I. DIES. XV. IVLIVS. VICTOR.
ET. ANNEA. SVRA. PARENTIS.
INFELICISSIMI.

In agro Vonenfi
D. M. S.
IMMEMORIA. TVLI. FRONTONI.
QVI. TVLIT. ANNOS XXXXVIL
SEC VN DIN A. CONIVGI.
B. M. M.

ex

ex coBeRaneis q.D.Simcoms Cliubauac L V. * ladren*

iadrfiiniurridnHtaiuxtapQTtmnouam

FERESI A- D. L.
NE RIS. V. F. SIBI.'
ET. SEMPRONIO.
CORINTHIO. VIRO, SVO.
LOCO. SIBI. DATO. A.
SEMPRONIA. TERTVLLA.
VIVA

D
M
FLAVIAE. MYRTALAE;
M A R I V S. PHOEBVS.
CONIVGT. BENEMERENTI.
VIVOS. FECIT.

FRESIAE. . F. TERTVLLAE.
ANN.XXIIII
Q. FERESIO. Q^L. SPICVLO. AVG.
VIPSANIA. M. F. SILANA. F
FILIAE. VIRO. ET. SIBI.

MEVIAE. FELICVLAE.
ANNORVM. XII
M. CATON. VARO
DEC ORNAMENT.
HONORATO.
MEVIA. ARCAS.
FECIT. F I L I AE.
VIRO. ET. SIBI.

ARRENVS. . F.
TRO. MAXIMVS. AED.
HONORAT. AB RDI Ni:.
I A E S T I N I . O L I E N. I V N.
S AT VA. PEDES TRI. T. F. I.
AKBITRATV. ET. CVRA. PHLLVI.
COIUNil. ET. CARREN. DJONYSI.
M. TI-

M. TITIO. M.
SERM ARINO.
DECVRI.
TESTAMEN.
io
MARIAE. Q. F
PAVLLAE
D. D.

SA. BTNI. VS.

T. F LECB
VIVO. SE P.
L|IBERT1S.
LIBERTABVSL
QVE
SVIS-OMNIBVS.

inccclefiS. Dmmici
L. GEMINIO.
C. F. T R O.
MONTANO.
PRAEFEC. H(JISABASTENORVM.
P.AVFIDIVS POSTIMVS
AMICO.

ZI

D
M
TETTENIO.EVANGELO.CONIVGI
CARISSIMO. STRATONIA
ET. 1. VIVA. POSVT.

apud S. Saluatorem
P. MVNNIO.
QVTETO. PATOL.
EX TEST C.MVNNI
Q V I E. FIL
L.POMPON. PVDENS

GELLIVS.LIB.CRESI.-I LIBERTABVSQVEiVIS.POSTr
IN. F. P. XV.

z6
In columna Eccl: . V. ciats

prope Eccl: S. Domini ci

1}

QVINTILIVS. OPTATVS.
IT VIR VIVVS.FECIT.SIBI. ET.
QVINCTIL1AE ARBVSCVLAE.
MATRI ET.NVMI.PIAE PVSILLAE.
LA1VM. EDES XX
lONGVM.AB VNDA.'AD.
MACER1AM.

18

IMP. CAES.
M.CLAVDIO.
TACITO. P.P.
INVICTO.
AVG. N.

In domo nobilium de Guardinis

In columna Carceris ^rcbiepalis
14.

ICO.SEPTVMl F FRATRI.
SVO.RAVONIA MAXIMA.
ANNORVM XXXII.
CORNELIA I'.FIL SECVNDA
ANNORVM XIIV.F.SIBI.ET.SVIS
19
in domo Boccarea

TI.CiESAR.DIVI. avg.f.
AVGVST IMP PONTIF. MAX.
TRIB l'()TEST.5(.COS.i^
LEG. IX. LEG XI.
PCORNELIO. DOLABELLA.
LLG PRO. PR.

in domo TaniTgpnia mut dum

ie

IMP NERVA. TRAIAN. .

rONTIF. MAX. TR. . . .
AQVEDVCTVM. COLON.
IN.QVU UANTE.IMPEN. . .
SACRATISSLMI. PR1NCI. . .

in templo D. Donati

17

C. AI I VS
SP I.C. L
V.h 1..
IN. FR.
IX. GR.

D N. IVLIANO.
VICTOR F.AC.TRI.
VMPHATORITOTI.
VSQVE.ORBIS.AVG.
BONO.REIP.O.

In 1 lArchiepifcop:
M.V. CORNELIVS. HIERO.
VF. SIBI. ET.
20 CORNELIAE HEROIDI.
VXORI CARISSIMAE.ET.
M. Cornelio . Carponi. Goliario.
ET. M. CORNELIO. CARPO.
IVRIS.STVDIOSO.
LIBERTIS. LIBERTABVSQVE .

in domo heredum Marti0 .

M.V.ANTESTIVS.
AVCTVS V.E.T.V.E.
SIBI. ET. SVIS.
IN.FR.P.XXIN.AGR.
P.XV.ILLVSTRIJSINFR .
P.X

*7
in exteriori parte muri Ciuittttis prope
D. Francifci
it

MANIBVS . GENTIS. SVAE.

LIBERTIS. LIBERTAB. Q.S. S1BI.
P N E N I S
VINEDIAE. CF. IVCVNDAE. VXORI.
H. M. H. N. S.
IN. FR. P: XII. IN. AGR. P. XVI.

[ portant qua itur in contintntem

L

2?

G E M I N I O.
F. T R O.
MONTANO.
E.
F:
H I.
SEBASTENORVM.
F. AVFIDIVS . POSTIVS .
A L.
II.
CO.

In Ecclefta D. Michaelis feu B. Marix ad niues

24

D . M.
V b L I I E.
MAXIME.
M A X I M I N V S.
M I N AE. b S E.
E N T I S S I M AE.
S. V I X. A N.
XVI. M. VI.

propc

prope portant Eccl.S.Donati

HELVIA. VENERA.
V.F. SIBI. ET.
O^. PETRONIO. CAPITONI.
VIRO. S VO. ET.
QJ>ETRONIO-APHRODISIO.
ET.SVIS.LIBERTIS.
LIBEkTABVSQVE. POSTERI5QVE.
EORVM.

in eadem Ciuitx in Eccl:

5. Catherin*

*7

VENERI. ANZO.
SACR. EGNATI A.
CF. PAVLLINA. S.
L. M.

in adibus Diui
D

propeportm rrbis , quam

inferiorem votant in ara lapdea
D

S
8

CIVLIO. VRSI.
ONl.inI-VlR.AVG.
IVLLIA. VICT.
NAM

IMMEMO.
RIA. IVLI. FR.
OTONI. QVI.
TVLIT. ANNO.
S. XXXXVII.
SECVNDI.
NA. CONIV.
G I. N.M.

i &:.\-

9
iuditbus Viti falat*

D M. S.
APPVLEIO.
P.F.FRONTONI. AE.
i.ViR.CLQ^
PONT.SAE.
MAXIMA.
MARITO.
D. S. M.

ibidem

33

. IVLIO. CF.
N RC. CIIPPAE.
LEG. VU. P. F.
O.AGRIPAE P.
AVITA.MARI.
TO.AGRIPP. I.
PATRI.

[ibidem
In facello. S. Maria de Lep or i n i

30

P. SILIO.
P. F. PROC.
PATRON.
D.D.

34

IVLIAE.
C.F.OI AE.
I V L 1 A. F.
PATRINIA.
MATRL
P.

In Eelefia tnaiori Enonen.

ibidem

Ji

TOCJAVIV.
CAPITO.V.F.S.
TAVIO. V.
T.FILIAE. PATRI.
SERT.II. VI.L.O.I.
S: VII. D.M.

frope afirum

jz

Car in i

1 AE. L.
F.TERTVLU.
NAE. ANN. XXIX.
CALPVRNIA. TER.
AVlN A. MATER.
viva. po;svit.

D
M
DIONVS.
35 INFELIC.
MEDE.F.AN.
.......
TICILLA.
ALVMNAE
P.

30
Jnu.nl; in Cauro T<(adini transiar, in domum Hibraimi Begbi
Bcffiragicb. in vico Biglunt,

SENTA. CF. PRIMA. V.F. SIBI.ET.

36 CTARIO.C.R sEXTION. VIRO.
LAECANIB.C.F. MAXVMAE. MATR.
M.TAKIO.C.F. CLEMENT!. FILIO.
I.TAiUO. CR.RVFO.E.L TARICXC.F.CELSO.F.
1 Zar vecchia

37

MARICA. C. I.
V N D A. S I I. E T.
TITIO. MEVANIO.
VILA L.G. M. I.

Jo vico vallis. S. Stephani in nfula magna

ladrcnfisdiftriffus in Ecclefia

38

HELVIAE. SATVR.
NINA E. CONIVGI.
P. PITIENVS. NEPOS.

extra vrbem lader* profe fontem

39

APOLLINI. LYCIO.
M. P V B L I I V S.
CAMPANVS.^.
DITVVS.IVSSV.
1PSIVS. D. D.

apud "victim Bibigne

43

D.N. IV LI ANO.
VIC TO R I. AC. TRI.
VMPH ATOKI. TOT I.
VSClVH. ORBIS.
AVT. liOiNO. RE L
1'VBLICAE.ICC IM.
AVI BONIS.
NAT
mpt

prope pieum. S.Caffittni in domo rcbipSU

41

LIO. T. F. FAB. L V A.
FER. LEG. XX".
I . P R I S . F.
LALLIA. CL. METE.
PATRONO. ET. FTLI .
VIVA.BENEMERENTJ.
I N. FR P. X. IN. AG. P. XVET. ALLIO. VITALI. FILIO.

propevillam Tofjedaritt

41

APRIAIS. GEME.
RKAE. BEINEME.
RENTI.CONSER.
V AE. P S V I T.
D. M

prope Caftmm /tdiui

3

COCCEIO. VMBRI. Avo. DECVRIONI AVGVR.

IT. PONTIFICI. CIVITATIS. PARALISENSI
VM. PROVINCIAE DACIAE COCCEIVS. SE.
VER VS. FI LI VS. PA TRI. PIENTISSIMO

ibidem

44

COCIAVIO. TIDIO. TOSSIAANIO. IAOENO .

PRISCO L.I.L G LEG.v. FLAVI.LEG. LbG.iTTAVG.
IVRIDIC. PROVINC. BRITTANIAE LEG.
CONSVLAK1. PROVINCI GERM. SVPERIORIS
LEGATO CONS VLARI. PROVING SYRIAE.
PROCONVLI.
AFRICAET PONT
FICI
P. MVTILVS. P.PROVINC.
F. CLARISPINVS
^111'
AMICP

CARISSIMO.

ibidem
45

% J^?"^ CoF- TRIRA. TARIFAE. SEX.

TARIO. CF. FRATRI TARAE. CF. TER.
TIAE. SOROR. Q. TARIO. CF. FRATRI.
VIVOS. FECIT. ET. SVIS. FILUS

I*
E coctt. Francifci hipbinil.V. D. &
CaroliFerantij Tatritiorum Sibenic.
e S cardona translat Sibenicum
in domo Dalben
!

i O V i . T A.
R A N V O.
ARRIA. SYC.
CESSA. V. S.

ji me ex feripto ex ips lapidtbTragurij in adibus Cippkorum

Coriolani
i

L. IVL. ALEXN
DER. VIV. FEC.
SIBI.ET.SEXT.
PRIM.F.CONIV.
i
RARI 7 SS.

In uilla Treboconi in domo de Lupis

T. PLOTIV.S.
CLEMENS,'.
LIBERO. PAT.
ARAM
V. S. L. M.

ibidem apud.S.Dominicum in Sacetlo

Tietatis
D
M
AET. GEMEEINE.MA.
TRI. ET. ADIVTO.
R. 1. VALENTINAF.
ARMO. FRATRI.
BYS . TERTIA.
POS.

i
extra vrbem m borto Miicb
,

D. :..

SVR.EDEF. V. M.
ANN.LX. VERNA.
FILIVS. PIENTIS.
SIMVS. B.M.P.

in fcopulo.S.Stepbani

ibidem ex Salona translat: in domo

Viiuriorum
VIRDONIARVS
TRARONTI5. F.
DOMO. BITVRIX.
MISSICIVS.ALAE.
CLAVDIAE NOVAE.
T.F.l. ET.
PAMAE. SORORI.

INFELICISSIMO INFANTI.
COR.VRSO.QVI.VIXIT.Alt II,
MEN5ES.IIII.DIE5.XX.BIR.
PITS FORTVNIVS.
ET.IVLIAJFIRMIA. FILIO.
INCOMPARABIII

repert: extra Ciuit Trag: prope fontern iparteponentis in agro Epifcopatus t nunc translat: in tnfulaTarutchij m bort Dipbnicorum

D
4

imago pueri
MVSC . V L V
SO MESTES .
V(
V ELICATO
MORVM. V
POSV 11

if
prope rudera ampbitheitriSalonarum

Tragurij in Eccl. S.Franeifei extra Ciuit.

TFRENTIA.
V. F. SIBI .
Q.STATIO.P.F.C.R.
M.STATIO. P.F.S.F.V.

Trag: in agro prope Eccl.S.MarU

D
'M
L T. ITVLENIO.
L.F. RESPECTO.
VET.BF.LEG.X.
GEM.
TITI.AMYR.SNE.
M. . . . TOICAR.

T. FLAVIO:
T.F.
TRO.
decv. col. sal.
aedilih.vir.ivre:
PIC DEC COL.iEQVI.
ABR. II.vir.q; Q. D
MVNICIPI.RIDITAR.
PRAEF.ET.PATRONO. CO.V.
FABR.OB.MERITA.EIVS.COLL.ILj
FABR EX ARE. CONLATA.
CVRATORI.REIPVB. SPLEN.
ISTARVM.TRIB.LEG XG. P, F.

ibidem
in muro Caftri Veteris Ctppicorum
C.CAESONIO.FELI,
CI.COELIA. FIR.
MA.MARITO
JB,M.

I*
*

In nfula Brachia prope Vicum Scrip,

fuprafontem lapis fuprapofitus rupi
ex qua fons Jcaturit

NYMPHIS. S.
O.SILVIVS. SP.E.
CENT.COH-I. BELO
CVRA.GENS.
O. D.

T. VETIO.
AVGVSTALI.
DECVRIONI.
COL.
SAL
QVESTORI.
/EDILI.ii. VIR.
ivredic. prafj
et.patrono.coll;
fabr.ob.merita.
eivs.coll fabr.
EX jERE.CONLATO.

ibidem

Q. SERVILIO
M.F.PALATPAGVVIANO.AED .
PRAEF.COHORT.
MORINORVM.
M. SERVILIVS. COPIEN.
SIS. PACVVIANVS.
PATER.FECIT.ET.SIBI,

in

ibidem

In tum Campanaria cecUfut

Metropolit: Spalaten.
AESAR-D.AVG.F.
GVSTVS.IMP.PONTIF. MAX.
TRIB.POTEST.xxi.... SIII
12 VIAM.ABSALONIS.AD.LU...ASTEL.
DAESmATlVM.PER.MM...WSV.
CLv'i.MVNII
ET.IDEM.yiAM.AD.I...AI..ALN.
QVOD.DIVIJ.III..rIBVS.
A.SALONIS.MVNH....RIB
civm

MVNIT....IYM. MONTEM
DIVONVM
ifit MILIA PASSWM.
nhern bc LXXVI. D.
ttmp$ A. LEG. PRO.

ibidem
CVIVS.VIAI.MILLIAPASSVS.SVNT.
CLXVII.MVNIT.PER.VEXILIARIOS.
12
LEG.vU.ET.Xl.
ITBM.VIAM. GABINIANAM.
AB.SAL0NIS.ANDETRIVM. APERVIT
ET.MVNT.PERXECVIL

ESARJMVI.AVG.lir
i/ VSTVS.IMP.PONT. MAX.
OTEST. XIIX'CO.H.
ACOLONIA, SALONITM

35

SpaUti
P. CAETENEVS. AGAHILVS .
VF.S.ET.CAETANNEIAE.
FIL.VENVTIAE.ET.P.
CAETENNIO. VENVSIO
VI.VIR.FIL.EIVS.

Salmis
D.
M.
TERTVLIANO.VIX. AN.V.
AVREL.TERTVLLIANVS.
NEPOTI. POSVIT.

ibidem
AVRELIAE.FLAVIAE.
CON. INCOMPARABILI.
M.INNOCENTIVS.
VIVVS. POSVIT.
ibidem
D.
M*
LVPAE.DEF.ANN.VIII.
-V.EPETINVS. ET.
CALISTE.PARENTES.

ibidem
FLAVIA.PANDOLINA.
VIVA. SIBI. POSVIT.

ibidem
D.
M.
VOLVSIA.LECINIA.
1VLIO.APRO.ALVMNO.
D.F.ANN.VII.B.M.
ibidem
VIBIVS PIVS.OREO. SOU .
INVICTO. ARAM. DEDICO .
VT.SIS.MIHI. PROPITIVS.
MILITIBV. CENTVRIONI.
BVSQVE. MEIS.

ibidem
TESSPIO. MASCENIO.
NEVISCELIA.FELICIA.
MARITO. INCOMPARABILI.
POSVIT.

CASSIO.MINERBINO.DEF.AN.XLVII.
10 jELSVPERA.CONIVX.MARITO.
INCOMPARABILI. CVM.QVO.
VIXIT. ANN XXVII.
M P.ET. SIBI.

Cetina in muro domus Mehmet Taffk

$an%acbi Cliff* filij Muflay Tafsa,
Tiali pafficb.

it

C.IVLIVS.CL.CRESCENS. 1. VIR.
VI.V.V.S. FECIT. SIBI. ET.
IVLIAE.ANTILVS: . CONIVGI.
C.IVLIO.MAZIMO FILIO,
VETTIA.CFIL.TERTVLLINA.
V.F.SIBI.ET.SEX IVLIO.NOSTRO.
MARITO.OPTIMO.
H.M.H.N S
LIBRO.AVG. SACRVM
IAFSVTIVS. L.F.
SER.CELER AfiD.I.VIR.
ID. F.X.D.F.

ibidem
VL.INGENVA.VL-INGENVO.
7
FILIO.INFELICISSIMO.
DHFVNCTO.ANN.XVI.

RW-

xa

Q.MANLIVS. Q. SERGIVS. RVFVS.

dec. ivdex. ex. ovino, decvriis.
jQVO. PVBLICO. TESTAMENTO. FIERI. IVSSIT.
ET. EPVLO. DEDICARI.
IN.HOCOPVS.STATIA SEX.F FIDA.MATER.A DIE.
CIT. HS.XXXV.ET.SVMMy OPERI.EPVLO.RELICbE.
XX.FISCO.INTVLlT.HS,XIII. CC. SOLO. PVBLICO.

In muro Eccl.S.Stephani agri Tragurien.

ij

DIS. MANIBVS.
SACRVM.
VIBIVS. CF. PO : :
PVDES. DOMAR. RET.
LEG. . CP.T. VIVOS. FEC
SIBI. ET. IVLIAE: C.T.POLLy .
VXORI.

Jn agro Tragurienfi ai Lepinum cruta, nunc in Eccleft*

S.Petri CaRriHoui
D
M
AVRELIAE. SATVRNINE. DEFVNCTE
ANN.LXV.MVCIVS.CRESCIS. VXORI
BENEMERENTI.ET. SIBI. POSVIT
loco, conceso. A. VLP. VARONE .

OAN

lOANNIS LVCII
Notae ad Memoriale Pauli de
Paulo .

JEmoriale Patili de Paulo Patritij ladrenfis Comitisquondam

Tragurij & Sibenici d D-Simeone Gliubauac. l.V.D.conciue fuo , antiquitatum Dalmaticarum , & przfcrtim patriz
fuz accuratiflimo indagatore, di, fruftraque defideraturn ,
& iam deploratum ope D D. Francifci Diphnici I.V.D. &
CarpliVerantijpatntiorum Sibenicen: penes heredes loannis Tomio Epifcopi Bofnenfis repcrtum , inter alios atiores rerum Dalmaticarum fimul cum opere De Regno Dalmatia: & Croa
tia: edidi ; cumque in eo reperiffem quzdam de feruis, ancillis , rebusque domefticis auaorem interfer! ifle , ea, quafi ta:diofa legentibus futura,adremq;
hiftoricamnihilconferentia.confultoprxtermifi: cetera ver, vt in auto
graphe reperiuntur, reliqui; fed cum port ipfius editionem Memorias Tragiirij colligerem , & quamplura eiufdem Memorial's loca examinarem,animaducrti feriem annorum non fatis ordinatim difpofitam , diefaue hcbdomadaIcs cumadnotatis non fempcrcongrucre: vnaemihiperfiianeo(vtinaliifimilibus fcriptisobferuaui)ipiumpauliim inter lineas olim fcriptas multa de
nouo addidjfll'jvel in margine collocafle,qu.T Federicus Rofa exfcriptor eius
prout repcrijt explauit,ordinemq;tempor perturbauit: ex inde, vereor ilia
verba zpe vfurpata codent anno aliquoties referri deber , vel ad anuos alio
in loco fites , quam eo loci , quo Rofa pofuerit , vel intelligenda intra tempr.s eiufdem anni ; ita vt menfes aliqui fubfequentis , vel pnrcedentis anni
n.atiuitate Chriiti intra eiufdem anni fpatium comprehcnfi intelligantur.
cumque fupralaudatus Doftor Gliubauac morte pramentus nihil annotatum
relique rit, vt meditabatur ; Ideo vitra ea , qua: in przdicb's operibus de hoc
Memoriali fcripfi, has notas concinnaui ex monumentis ladrenfibusab eod.-in Domino Gliiibauac pro amicitia communicatis , aliquofque errores
c^rri^crc conatus fum , & dies hcbdomadales qui cum annis annotatis non_
i4>::';ruu!itindicaui> ad paginasque impreffi adaptaui .

Nu-

Numero primo
Pagina 424 columna fecunda Verlculo quinto .'
1 588 die Sabbati 28
Eo anno dies 28 Augufti non fuit Sabbati, fed anno fequenti, ideo vel eYratum eft in anno* vel dies Veneris pro Sabbato reponenda .
N.2.ibid.Verf.ii
1 386 die 1 1 1 vouembris venit vfque ladrara exercitus Bofnen:
Exercitum Albeiti Prioris Auran timor copiarum Bpfnenfium ab obfidione Aurana; recefliife; & fe Nonam reduxifle teftatur epiftola eiufdem Priorisj fcripta Spalatenfibus, data Nonx die 25 nouembris 1387 relata inter me
morias Tragurij lib:6 cap: & ciuneodem anno dies n nouembris fueit dies lunx ideo annus corrigendus, & 1387 reponendus.
N.j.ibidVer.a7
1386 die a menfis Itilij elcftusfui in Cotnitem Tragurij & die 25 afuti
congruit cum momunentis Tragurinis
N.^. pag-426 col.prima. V.4i
eodem anno die 23 martij obijt Rex Bofnx
exprzcedentibus annus deberetefle 1390, fed anno 13^1 Regcm Bofn
obijiie in memorijs Tragurij loco citato apparet .
N.5 ibid.col.2 V.i 5
eodem anno ip lanuarij in Confilio vnrait
Hic annus ex prcedentibus dicideberet 1392; vel cum inter prifentes
nominetur Grifogonus de Soppe Abbas S. Chryfogoni, quem alio in loco
pnecedenti afferjt mortuum cfie Pafchatis 26 Martij 3391 , ideo annus dbet
efle 1390
N.6.ibid.V.5o
1 393 die tnartis lunij
Ambaflatores miflbs Venetias exprimit inilruio fafta Ambafs. ituris in-.
Vngariamepdem anno, aux originalis reperitur inter monumenta q.D.
Dodore Gliubauac collea, quz talis eft.
1393 Ind. prima die . . Comiffiodata'^obilibHs&
Theobado de 'N,ajJislegumDoftore& Ser Manolo de fanfogna ^w
Cois ladrs ituris ad locum Diaco, vbi futurus eft Ser: D.T^K.. Hnnj>.& D Rex
Jtoemi* pfo face traftanda fimul

Tri-

Trimo quiitm fi ipfe Ser: > .. R.t ibi aderit, ipfi di Ambaxi atores quii
ta [itbietlionexreuerentia, & deuotione fuient & poterunt recomendabunt Matefati [ tanquam [uo numini in hoc orbe diftos Dnos Retlores , conftlium , & 1drs,\eu deuotiimos , & fidles fuos ,&qui cuit , fide , & deuotione Maie
fiatis [ nunquam difcedere intendunt, difcedent. Et circa hoc ditli jtmbaxiatores vtantur tilis bonis , & humilibus verbis, modis, tTgefii s, quos poterunt , atque fcientvt [acra Maiefias deuotionem , & fidem agnoftat .
Secundo narrabunt [. qualiter omnibus nota [unt depopulations i
iaftura , & dapna , qua & quaspaffi fumus , & in dies patimur ob fidem Regiam
abemulis Regtjs, & ob hoc indigeremus > & indigemus plus de pace, quam vUi
RegnicoU . Et ideo cum omni debita reuerentia , & humili pre ce nos hortamus
quantum liceat & deceat celfitudinem [uam vt, honore Hungari faino Sem
per, & MaiefiatisfuA, digneturad pacem conde[cendere, qu* tarnen honoraUlis &
ytilis fib i fit, & cunis Regnicolis i
Siautemditlapax fequetur ,ben quidem; fi autem fierettreugatantum, prout
hallenus fuit ; Tune ipfi ^imbaxiatores [upolicent Maiefiati Rei* parte notlra
quod [acial fie , quod m bac treuga nouiter fienda nos , & isla [ Cottas ladra [pecialiter & exprefs pro reecomendatis inferamur, vt modo tanta nofira dapna ce[[ent, & quod pojfimus re[pirare .
Si verb ditlus D.Rex non eet in diclo loco Diaco , fedfolian Vr&lati, & Barones
[ui : Tunc ditli jmbaxiatores ea reuerentia qua deceat , faciant Tralatis , & Baronibus ipfls primo recomendationem iftius cotatis & demum Ambaxiatam praditlam borundo eos quod pax [quatur vt[uper , vel quod[altem [ola treuga fequente
includamur fpecialiter in eapro recomendatis .
In cafu cum tarn pacis quam treuge fiat exhortatio, & rogamen penes quos vrderint expedir, quod Bofpnenfes, aut alij non prohibeafit Morlacbis, autgentibus fuis,
qui cum meremonijs , aut rebus [uis hue reniant more olito .
In ca[uautem quo Ser:
D.U^R. non effet in Diaco ita quod [um non poffet
haberi traftatas de upraferiptis : velfi effet ibi ,& non vellet ad taliaintendere ,
Tunc ditli Ambax fequantur eum, aut eo non exiflente in Diaco, vadant Budam ai
diCium D. Regem , vel alibi vbi effet in Regno , & [alla fibi primo debita & humili
reuerentia, & recomendatione , vtvltra,Tunc dii '. exponant Maitftati
{ [[':1, & [uper eorum obtentu [ecum iludiofi & [eruenter infient'.
Trimo quidem dicant qualiter tefie Deo omnia [ecimus contemplatione Maief:
[ , per quA prxfentem pojfe placer, & temgratam [acere Mag: D.Ioanni Comiti
SegnA Bao [no Dalm: Croat: & Sclauonia , & quod breititer non efi modus , qua
poffimus fietere , & muleere mentem , & animum [uum obfiinatum vltra modum ,
& vltra deoitum in humanitatis contra nos tefie Deo fine noftro defetlu , vel culpa .
Immode die in diem fit aufler ior contra nos , quod nunquam de ipfo putanimus ,
expeiabamus ab eo tum refpetlu Regia Maieft: , tum refpetlu prifc* beneuolentix ,
& caritatis, quam femper habuimus cum ip[o,& [uis Sed maxime ip[umhabui-t
mus & habere intendebamus in noftrum Dominum fingularem pofiquam [uit creatus Banus . Ipfe vero femperfieti: , <F fiat contra nos > & ideo ne inter ip[um & iftam coi ton aut fubditos fuos , vel nofiros pofjit oriri vUa di[senfio maior
ea qux nunc efi . T^os [<pplicamns celfitudini \ vt dignetur modum teuere quod
nos liberet ab eo, & eximamut ab effendo fubipfo;ita quod nihil [ecum agere ha
beamus : 7{am videmus quod ipfe habet voluntatem ponet e nos fub iugo , & in [ers 4
uitu-

DelleMemorie
j & libertates opprimere , & eisnospriuare . Quod benfcimus *
fififfe, velefle vnquam de volntate Regia, necfuorumprocerum,vel ^proptervtpoffimusrcmanere&flare in libertatibusnoflris nobis conceffisdSS: <"
RegibuspTtacceQoribusfuis, & maxime ddiutmemori* Sewpatre fuo D.R.*
Ludouico, qui eas nobisfempsrferuauitiUefas fu* celfitudinifupplicamus quatenus
ipfe Ser.* .". Rex , Diuorumprtdeceff.fuorum imitando vefligta , digneturferitaren Ms inuiolatas dittas libertates noslras , & ad hoc vt melius & habilms fieri
poffit dignetur nobis miltere in Banum vnum ex Dominis noflris videlicet vnurm
Hungarum , quem valuerit Sacra Regia Mai: , cui parre intendimus ni deuotione, &fide,&omnia facer, dumodo trabantur turo & de manibut iflius D.
Bani t quifie <rudeliter,& contra equitatem,& Jas nittur nos delerc , &"
fie facient omnes Regncola partium, fctlicet quod in omnibus parebunt ip
Bao Hngaro, quem miferitis , quia omnes Regnicol* Hungarum petunt & optant
babere, & alium , & vt Maieflas tua ben vtdeat quod ad non mouemurex
iracundia, vel odio,fedfolum rationabiliter , & iufl & ex euidenti caufa . t^os volumus Mai: tuf detegere quicquid ipfe D.Banus attentauitfacer contra nos : quod
ft eft de honore Regio ab orefuo,ipfe D.T$ Rex in( mentis arcano dcernt . "
ipf D.Banus qui confideratione ftdei & refpedu dapnorum nonrorum prttcritorum daberet nosfouere , & conditiones noflras promouere , & cxtollcrepr* teris Dalmatinis , mxus efl in perniciem noflram , & finale noftrum rxcidium commouere, ~ provocare contra nos fenet: , & ob hoc mitfit Vcnetias Epi/ Se
gnen: & Vtcarium fuum adpetendum Venetis tres galeas pro teniendo contra os .
Suntnebifauoresf SuntbAretributiones&prxmta, qux ip D.Banus nobis imfdit profide noftra, & pro emenda dapnorum noflrorum, & ver nift diuina bonitas
ttftitifjtt , qu infpirauit Peaetos de negatiua ifla veftra auitas perpetuo defsolata ,
mmo consumpta &obrutaerattotaliter. Reiecitenim & abhorruit Ducalis Do
mintio Venenarum ob contemplationem Reg Maieft. bas profanas petilones diSi
D- Bani, voluitfibi dar galcamvllam &c.Ethoc etiam tpfi D.BanononJufficit,immo exilio falo & exiguo caflelletto , quod folum habet in Dalmatia feHicet
Lubadiflante ab hie per circa x miliaria, patitur quod gentes fu* exigentes ibi
nos depredentur & Spolient , quia omni die Sayni diai Caflri veniu in. territorial
noftrum ad predandum nos. profeBo & indubii tenemus quod nunquam procefferuntde mente Regia , eque fcitufuo , aut Baronumfuorum , vel "Prlaterum ;
Sed prp certa ipfe D. Banus tenendo iflos modos non fecit, facit honorem Regium>
equefuum prout benepoteft ex timare quilibe t fani peuoris . quidem voluimus efse nota maieflati /* .
"Hosenim confiderato difto benefitio nunquam delendo quod recepimus benefit,
quicontemplatione Maief: RegiA non voluerunt mortem , fed vitam noflram , &
confiderato etiam quod ipfi fenetifua bomtate nos tutos reddiderunt , & faciunt ab
impreffionepiratarum ; fed maxime attenta quod ferenitas Regia & Venen in
amicttia funt , &inbonapacisdifpofitione. t^smiftmus^mbax.noros adDucalent dominationem adregraciandum fbide tanto benefit , quantum nobis feceruxtinhoccontemplatiqne Regia. Tvjo vero vt ma qu agunus manijefla
firit ipfi DtRegi banc intentionem noflram & quicquid egtmus volutmus fignifi,
cart ibi .
Difti*4mbix. impctreirr&-fludeantobfinert litteras Regias ad . qua*
liter propter diRantiam Regiam dpartibus iftit , & quod Veneti funt hie proximi,
nee

Di Tra.

41

.mee pofmus femper ad Mai(tern Rcgiam recomer & .

corona Huugavia .
lieoD . Rex per fuas litteras nos recomendet coi Fenet:
Item difti jmbaxtatores ftgntcent , & dicantMui R. qualit' ife D.Rex figmfi nobis primeras fuas qsatitermandabat ip D. ano quoddmna fafta
fubdititnoflnsemtnd trer , & reflituerct ablta&. . . & fie non dfbitamus quod
Me Ser:"' D. 7^. R. 1S[$ enim fub ifla confideutia mifimus a>b.tx: noflrtm ad tp~
fum D. Banum ad requirendum ipjum amicabtliter, & placid quoi emendaret nobis
damna fubditorum nororum, & rettueret oblata &. &breuiterpon fuir modus
quod aliquid "pellet facer . Immo quod fuit peius dixit fe nunquam habuiQe lifte
ras de hoc Mite Regia.
Si diceretur aliquid tpfis jtmbax' quart non permittimus liber dferre falem ad
Cameras D. Bant prout antea folebamus , & quod nunc nos aeeipmus duc. x pro
queque centenario falltperttnenti ad Cameras difti D.Bani &c. Ipft Jtmbax refpondeant . Quod no tenemur ad hoc de iure , & quod dift* Camer* numquam fuerunt
libere tempore quo amer ipf* erant in man 'bus Ser. d. 7^. R. ,feu officialium
juorum , immo tune foluebant peut alta loca , & quod nunc & et 'am femper ii D.
Budislauo foluerunt pro Cameris fuisftcutalij . Et quod ipfi D. Bano degratia , &
pro bono amore, quem fibigerebamus feemus & com effim s banc rxtrptionem folumodo poiiquam Set.**D.'H R.dedit in manibus norisTngefimumiRud &
traftam ,& quamquam non teneremur de iure nibtlommusvt dilefte , <T amicabiUter fecum vtuere potuiffemus , lamquam tum D.J{.& umquam cum 1B0 qui reprefentat personam Regiam in hit partibus nos fecmus ftbi did , & offerri quod
volebamus ftbi dare pro earneris fuis diftum falem liber ficutprius fi emendaret
dampna fuSditorum nororum > & reitueraioblata , Qua dapna vtiqne grandis
funt . Ipf vero D. Bonus vtprodiximus nihilfacer voluit . 7{os verb qui rationabiliter quoad Deum & mundumnon poffumus pertranfire quin prouideamus mdepnitati nororum facimus exigere ios x dueatospro en., cum quibus dia dapna
& oblato fuisfacer volumus noris fubditis .
Si difti Umbaxpeterentur numquid ladren, dabunt diBo D. Bono falem pro fuit
ameris liber quartdo difta dapna fotuta erunt &
Refpendeant quod non habent commionem de hoc,fed non dubitant quod Domini
fui & ladra facientinboc qnicquid placebit Regio , & qua D. U R.
m andAit.
Item ft pax non crit inter Ser:* D.7{.R.& R. Basnen: fed folum trenga , pro
utfuit haftenus,aut quodguerra feqneretur , quodabfit oportebit neeeffario quod
manuteneamus caflrum norum Semehnici , & continuemus expensam bafteuus
habitam in eius cuflodia , & forte maiorem . Et ideo difti jtmbax dicant S. ..
R. quod ben recolimus , &feimus quod litteras recepimus Maieate fu <u aliter
volebat vt elapfo mense Septembri D. Banus baberet mtdietatem Tngeftma & tra
ilx faits y & nos haberemus aliam mriietatem &c. Sed nos facimus fibi nmum
quod confideratis infimis conditiombus noris , cam in ;, quam m fpeciali , qua non
poffet efle magis per exiles & pauperes , & extremma , & atiento quod nihil habe
mus de reditu nobis ipfis, vnde pofmus de noro exponere & futnere ne dum expensam ipfiHs Can . Immo futnere nus de viftu > & nttuali us , pro quibus
habendis ab extra tarn fex annis ellapfts laboramus & pro quibus portandts hue vi
tra valorem grant nos facimus tntolerabdem expenftm fcilicct folucndo mercatoribus ad vitas Baaftas & Magarenos . Ideo propter difias causas nos numquam
pot er mus fuinere dt Clum Carum cum ipfa medietate Trigefimo & traft* , t*T fic

deleuiperdipoterit Ipfum caflrum, quod *fus auertat , quo per dito , omites boni pof.
funt imaginan qualiter flabit Ciuitas , vtpot in articulo finalis ruine aut feparationis fuismalisgrauibus fide Regia. Quod ante quam eueniat det potius nobis
omnibus mortem Deus; 1>{am Jperandum e adhu , & fperamus rmiter quoi
manutenente fe bac Iadrenft Regia Ciuitate omnes alte mi ttes rebelles ud pri
seam deuotionem regiam reducentur . & ideovt tantum bonum non remaneat , *
vt oppofitum euitetur fupplicamus bumiliter celfitudini fue vt dignetur nobis rum liberum dare ipjum trigeftmum & tratlam fads qua tarnen non fupplennt ad expensam ineumbentem nobis pro diclo Caflro; tila ad altum finenu,
petimus, nifi pro manutenendo ipsum , & perconsequens banc fuam Ciuitatem
& coitem in fua deuotione & fide &- Et in hoc ditto oimbax inent & vigilent
omni feit , modo, & ingenio quibus pojfunt . militer antemia mitas eft in.,
extrema ruina , & ben feimus quod elementia Regia non fuit propter tftud mini
mum permitiere nos labefatlari, vel exceder fie mifetimi, & ex certo; immo fpera
mus quoddaret'-obisde ftto erario potius quamifta fequantur.
Item ditli : -vitra contenta m present commiffione habeant autloritatem
dicendi, petend ,respondendi ,ac faciendo ota & fingula que viderint con cerner
falutem, & bonumflatum iflius Ctuitatis .
Item ad hoc vt diCli : facilius obtinere poffint fuprascriptam reliquammedietatem , quam nunc petimus de XXX.* & tralla faits . ip habeant poteftatem expendendi quingentos ducatos ami , & eos annuatim promt tend modo "
conditione icfrafcriptts & hoc in quantum ditlam aliam medietatem , & \eu totum
trigeftmum & tratlam faits obtineamus videlicet quod promittant D.^rchiepo Stri.
gonten duc. CcC annuatim doee tenebimtis totum Trigeftmum & tratlam faits :
reliques autem etiam diclo modo promittant ComittTalatino , in quantum ipse
Talaxinus fit ad presens in curia, & in quantum ipse nn effet m curia , dicli -\
bax: diuidant ipsos duc: in infraferiptis duobus vid: duc. C.Dio Cardinali Quin
qu Ecclea' & reliquos bibor , & quod ip omnes habebunt ios denartos om
ni anno donec teneqimus totum 7'riges: 0" tratlam & promittant eis fua fide me
diante quod quamprimumerunt I adra mutent eis ios denarios, &vbi aliter tum
fieri non poffet ditli : faciant D. Arehiep: vnam litttram obligatoriam
cumSigillo eorumde mittendo bi atim ios denarios quamprimum ladran attingent .
Item cum quidam Bogdolus de rubeociuis ladre aufugerit de ladra iamdttdtm,
& expetlauerit denarios dacij vint ad fpinarn cois ladre, quod conducebat ,pro quo
Bogdolo fuit fideiujfor Ser Tilippus de Matafaris , qui coaitas efl tamquam ple^ius
dttti Bogdoli foluere coi ladre duc: jio aun, qui quidem Bogdolus fe reduxitObrouacium fuper territorium Comitis Corbtuie, pofjumus contra ipfitm ius confequx pro tpjo Ser Filtppo eine noro : ideo ditli jLmb: impetrent Regia Mauvnam
litteram quod ipfe Bogdolus vbicumque inueniatur m Regnis Ser.m D.J^ poffit conueniri, & qitod fi il iuitia nobis & ciuibus noftris contra eum per prejides locorum
vbireperiretm , & c etiam fiat de o'ibus alijs debitoribus cliuium & fubditorura
noflrorum aufugienttbus feu qui aufugerunt tarn m prefenti tempore quam in fu
tur

mini

4
"7 PaS: 4*7 col-p. V. 47
Die Dominico proxime fequenti
extt inftrutionis exemplum inter monumenti fuprafcripta'D.Gliubauac
TJos Marinas de G mano & Antonius de Grifogonis Redores ciuit.ladra, "Paulus
de Taulo,Cofa de Begna , & Tetrus Zotli de TJuis aucloritate nobis attributa per
generale confilium I aire, vobis nobiltbus virls Ser Giorgio Vitt de Zadulinis fupra
Capitaneo noflr galeotta , quam transmittimus contra Tagenfes , committimus ac
vobis attribuimusfuper gentibus ipftus galeott vt tan tarn habeatis poteftatem itu
regendo & gubernando eas ac puniendo .quantum babent Reclores Ciuif.ladr* fuper
ciuibus ladre.
Item mandamus & comittimus vobis quatenus vos cumgaleotta & gentib.fuper
obedire nobili viro D.Damiano de T^affis Capitanio noro Generali > & quicquii
vobis mandauerit,debeatis inuiolabtliter obferuare. Dxt ladre An; Domin: Incarn:
Ind.z.* die 1 5 mea.Martij
ter go commijjion Zor% de Zidulini Capit.- de Galea de Zara contra Tauefani .
n. 8.pa: 428 . col.p. V.49
& die Sabbati in feflo.S.loan:Bapt:
exeat exemplum fententix qua; talis eft
7{os loannes Dei & Apofiolicffedis Gratia Zagrabienfts Eps Dercetorum Dotlor
Ser. Trincipis & D.D.Stgifmundi eadem Deigratia incUti Hung.DaiCroat: &c.
Hegnorum Regis,Marchioms Brundeburgen: &c. Sccrer.Cancel: &c. & T^icolaus
D.G.Regnorum Dal:& Cro:preditlorntuBanus per ex." Regia ad ipfas partes Dal:
& Croar.pro inquirendisfuis iuribus Regalibus,& vniuerfts querulantibits iudicio ,
& iuflitiu impendendis,nec non quibusuts defetlibus , & mcomoditatibus ipforii He
gnorum fuorum & Ciuitatum fuaruat in diclo Regno D aim at i conftitutarum , &
exifientium fpecialiter autemfaclls,& caufis inter nob.& prud: viros Redores confilium & Ciuit. Iadi enfts ab vna parte; exaltera autem Redores confilium cot
tnfula Tagen: vertenubus,iudicandis,iifponendis, & reformandis cum pleno moanmento,poiestate,feu facltate ceifttudinis Regne Vuaru,feu delegati Generalis."tumfacimus tenore prafentinm quibus exped.t vnicuiqtte.Quod cum 7{osfuprafcrifti videlicet feria fecunda prxima pofl feflum Sacratifs-.Corporis Xpi proxime elapft
iuxtaprttfat* Exc:> Reg:* fpeciale ediclum & moumentum ' vlterion
confumationi & vttlton ac commodiori expeditione Vniuerfts diiiorum Regnorum
Dai.& Cromobilibus Ciuitatenfibus,ac alus cniuj'uis Status, conditions ,
prxmi bominibus in Ciuitate T^onenft gneraient celebrarenms congregationem , ac
pro impendendis quibufuis querulantibus iudttio , cr influa vn.i cum Rmerrndis m
Xpe patribiis ac magntficis * nob: viris D.O.Gnfogono Tragar ten: 6" Ioanne 'Jau
nen Epis , ButCQtie Tatito filio Budislaui Commons , loannis f.'u q. D.
rNcoUiVaUtinidiclide Gara , aU;squc vniuerfts dulorum Regnorum nobitibu:
priorib.de qualibet eiiam ciuitate pr&dilli Regni videl.i ec Trag.Raguf.Spalat.Scardon:T{oneif.W ^.bfarcn.duobus aut tribus nob.viris nobifcum coajumpcis pro t,:b.\nali confcdiffemus,& tunc difcretus vir loannes Vibr Ratjcb & Bellota cines :uitatts Vagen: in ipforum totius nfula eiufdan Tagen: perfonis cum fufficienti.
bus Intern procurator^ eorundem demedio caterorum querulantium exurgentct
aducrfus nobilcs & prud- viros Reclores, confilium, & pr&fatt emit, la
drx grant , & vrgenti querela expofuerunc per bnnc modum . *
mupcr

44

Delle Memorie

n er annotait Jadrenfes vn eum plantait Sacr Rcgite Hung: infidel!libas & nolri emulis in nauibus armalis , & potenciarurn dittam tn/ulam "Pagen: asee denies , infuLtmeandem bominum interemptiones videlicetfuspenfionei,de~
colationes , dcapitttones , vulnerationes , manuum & pedum truncations , &
mutilationes , ocularurn erruuiones , excecationcs , virginum dflort: , faerarum
maniali'4.4 , & alarum qxamplurimarum turpiimas , & enormes dehonefljtioncst
ignis incendie, & combafliones indebit fine lege & ipforumpotcntia mediante comifient, quosdam etiam ex prtsbiteris , & facerdotious pretet nsula Tagen: alias mterimendo , aliarura antera in irreuerentiam , dedecus. feu vituperiumfacri facerdotalis , fe.i clericalis ordinis , & pote/lats Sanffmatris Ecclefi* ipfos pres
bteros pilis coronispapireis , feu de cartis, excifis infulantes , & fuper ipforum
etptta inique ponentes in di:a Ciuit. ladrjt " per vicos , & plateas eiusdem ciuttis
eosdem prfsbit: , fie vt prxmittitur infulatos turpiter & vituprate circundad, if.
famque tndem infxiam *: ac Ecclut & moaaeria in eadent exiflentes & ha
bitat: ftngalis thesjans, ac vniuers rebus & bonis mobilibus , & immobilibus ipfiii nfula valoris ingentis & ineimabilib.fpoliare , & depredan feeiffent ,facrilegiamvltifArumineAem nsula comitentes de eisdemque rbus bonis & thefauris
per ipsos ladreases fpolitiis , & depredatis iuxta vota , & libitum voluntatis co
r/indent difponentes , allegarunt vlterius ijdem loan.prbr & Bellota. Sindici, &pro
curat: iam diSorum Tagen: quod cam quamplurima & Rgi a mandata , vt ipfi Ja
dren: pr*mijjis tyraniationibrts, ajfiftiontbus , penarum & iniuriarum illationibustamdiu quoutq; per Mai: Rtgtarn prxmffa per ngula iudicarentur detinere
debuiffent,ac defiflere fub penis grandiffimis , & grauioribus in eisdem literis Regalibuscoramnobisinfpecieprodulislatius expreffis & produitis , ladrenftbus
pTfnominatis direfta& publcala extitennt. Dictamen ladren: prtditli minime
huiufmodi mandata Regia ipfts direua , & prntfentata formidantes , & confiderantes ne prxfcriptas panas &grauamina per Miefltfcm Regiam eis interpofita aduertentes , & arantes prmi/fis nutlatenus deftftere , & e ipfos retrabere voluif~
lent; quinimo ijdem ladrenfes in contempt um, " vilipendium diUorum mandatorum Regiorum affus potentiarum indicibiles, damna,periclitationes, affltftiones, &
alia malapeiorapeioribus intuliffe dtgtofcerent , & quad etiam I dren: antelati volentes , vt annotati "Pagen: hati us lberi per huiusmodi infignia ferui ipsorum denourentur conditionales ,/ljintent & fir muer decreuerunt, quod nulla ex domina
bas insul* Tagen: veftes r indumenta coloris alterius nift nigrifeu lugubris',
viri autem earum vniuerfaliterp'-lcos altos fclauonicales , & non alios temporibut
perpetuis & futurisferr , & parlare dtberent, & tenerentur : intendentes per infi*
gnta buitismodi de liberis fernos facer perpetuos & conditionales , & debitnm tu
rn pr<euertentes ; alias etiam afflittian -s , periclitationes , damna & iniuria
qttf perfingulalongum&prolixum foret narrare, & exprmete, ipfi ladrenses
absquealiqudi misericordia diftis Tagen: intuliffe , & irrogaffefeu perpetrare perhibentur tjupplicantes nno:ati Sindi i feu procurt: iam dift: Tagen: n ibis quibus
fupra bumilitfr , &deuoie, vt nos vifispenitus confideratis prxnominatsprxmijps
ipsorum calamitatibus, miurijs,pertclitationiHs, ajjli8ionibus,fpo!iationibus , depr.tdationibus, combuliombus, .tec non mdtifjrijs dehonettationibus , & alqs prx
alegatisquibus psr tirannjs mnus ladrenfium mditfarum facetan fore perln
bentiir ipfos Tagen:feu eandent infulam Tagenjium huiujmodi ladren: manibus &"
poteftte crtpere , & ctterarum Ciuilalum Regalium Regni Dalm.pr.e (au ceint
rni-

45
yniuerfo& confortiovt Mai: Regis fempcr ideliter ,& fub puriffima fide & cow
Jlantiaquirent& yalerent famularidiUaautloritate regia nobis attributa connu
merare & aggregare, eifdem Tagenfibus defingulis grauamimbus & penis , qu* &
quas annotait ladren.-innonobferuationeditlorumeetlorum Retint* aduerfus an
notates Tagen incuriffe dinofcerentur , & nihilominus defingulis prsnminatis ipfis
Tagen', per annotates ladren: potentialiter iatis,irroatis,& perptrtis congruim,
omnimodxm & plenamfatisfattioncm nomine & in perfona D.
Regis exbibere ,
impendefe,& adminijlrare dignaremur . Quibus audit is & perceptis nob:& prudx
viri Taulus de Georgias de ladra miles , lacobus de Raducijs legum Dotlor & Tau*
lus de Tavio dues Ciuitatis ladren: legitimi Sindici & procuratores ipfius mir
lad: in noram ex urgentes prsfentiamrefpondere ex aduerso Quoi pixdicla nfula
Tagen alias ab ipfis per m mus potentes Venetorum alienata per Ser.mim Ttincipem q. D. Ludouicum R. Hung: ipfis ladren: perpetuo exiflat reflituta ab boeque
panas, & afflitliones ipfis Tagenfibus faciendi trrogandi , & perpetrandi vti Do
minos fuper jubditos ipforum habuiffent & baberent , & omnimodam potcatemi
immo& correSiontshuiufmoditxtotius ciuitatis ladren: penali confilio & muni decrete vnanimiterque fancito ditlis Tagenfibus extitit iata , perptrala ,
r commia , in cuius reftitutionis approbationem & atteitionem tres Hueras
prsditli q.D.Lud: R. vnamde anno \.^s%emtnat xm& confeilam , dedtr.intern,
exprimentem, & commentent quod cum ipfe D.Lud:R. Reuerenin in Xpo pa
tres D.Hkolaum Colocien: pofltlatum Stri'ipnien Mai: fus Cancel:
frem Stepbanum Epum Varien magis: faers Theolog. Gregorium euodem Varadien Dcret. Doli, non Mag:virosComitem 71colaum de C^ecb iudicem cu
tis fus, Ioannem Cu^totius Dalm.& Croat. Barnim cam plena ferenitatis fux
facltate & poteatead ipfas partes Dal. & Cro. pro quibusu/s defetlibus ipforum
regnorum extirpandis & eueendts , ac quibus querulantibus iud'tio & iuitii impendendis deinaffet , ipfique Vicaria' Rtgales congregatione generali ipforum fub
Caro Oroui^a vacate celebrato de iurifdttlione ditlorum ladrenfium , quam
ad prsditlam infulam Tagen: habere dinofcerentur iuratis affeoribus conregationis eiusdem feheitari, & inuesligaie voluient, ex tunc ijdcm XXII iurati affejforesiudices vniuerfi ipfius congregationis generalis nobiles proceres ipfam insulam Tagen.femper , & ab antiquo, in cuius contrarium bommum non^
exifiit memoria ditlorum ladrenfium fuie ; fed tandem de ipforum mambus per
ditlorum Venetorum potentiam alintam extitiffe ad fidem corum Dso debtam, ac fidelitatem Sacrx II un. corona inuiolabiliter obferuaniam affirmaffent :
ideoque ipfe D. Lud. R. pereepta , & inteletla faffione iam vigtntt, duoru/t
iuratorum affeorum , vtl prs.mittitur , facia per ipfius Vicarios Regios Mai:
Jus \uo modo declrala , & expofita , ipfam infulam Tagi prsdnlis la
dren, perpetuo relaxafset , & reflituifset ; im tarnen quoi iitlam infulam
Tagi per Maieflatem fuam diis ladren, reflitiitam eo iure jecundum qujd
a itiqtti prscefsorts ipforum ladrenfium , & njii aliter foliti fuere ipfos Tagen,
regere ,gubernare,& pojjidcre, & adillaiura , & nonaliaqustemporibHsprxlentis habere foliti funt in eadem dieli ladren, teuere O" conferuare tencautur .
jiliam autemlitteram fimiliter ipfius D.Lttd. R. de anno i 371 confetiam/J" ema
Htant, quod quamquam ipfa nfula Tagi dill irum I al enfiummanib. &pote:ti
Jeu proprictate ad quorundxm emulorum fuggeflion, 6"fimflram informatwnem
ri regilt per Mai.fuam fit applicata,attamsn demum pro feruitqs , C fidclitatib. u
iun-

4
rundem ladren: ipfe D.Ludouicus Rex ipfam insulam Tagen, fimul cum fuisfingulis
pertinentes ditlis adren, reddidiffet & relaxffet . bac peetalt ter ineadem littral
verhallter exprefset . Quod ditli ladren prilibatos Vagen: pro eo quia ijdem re~
bellantes execfjerant in ear um librtate antiquis prarogatiuis , verbo , falla
perturbare3 molefiare, & aggrauare quoquo modo prajjumant , cum ipfi neceffitates
fuas nemini altert prater Deum nifi Mai: Regia exponere habeam, & rtferre , quos
omnino in ipsorum libertatibus antiquis vclltnt permanere,& in ea conferuare. Tcrtiam autem Hueram eiusdem D.LudtR.modo fimili emanatam $ praditlis Tagen.direilam, non deflinatam, notifie an tern ipfi Tagen. Qjfomodo diSus D.Lud. R.ean
dern, infulam Tagt praditlis Iadrenfibus herum relaxandam duxiffet , & rcftituendam, ita tarnen quod ipfi ladren: pro eo quia ijdem Tagemmodo pramiffo rebearunt
ab eisdim non aggrauarentur, impedir entur, perturbarentur modo'aliquali. . . .'.
ipfis ladren: vt udem ditlis ladren in omnibus alias confuetis obedire deber ent, &
obtemperare, & mbilominus vltimo quoddam atutum ditla Ciuit: ipforum ladren
per ditlum D-Lud: R. ipfis confirmatum continens inter alia, & expriment. Quod ft
aliquis vel aliqua perfona Tagen: committeret , "pel committerent aliquod enorme
factum D.Comes & Indices ladra poffint mittere pro eo,vel eis, & fuere de eo, "Pel
eis fecundum ipfius D.Comitis & lu du urn ladra voluntatem coram nobis oretenus
duxerunt producendum ,fupplicautes nobis prad.Sind:feu procur. predi. lad: iuxta
contenta ditlarum litter arum D.Lud. R.reilitutionem proprietatis & Dominij dt11a nfula T-igen. pro antcditlis ladren, impartiri, & quoniam in prafatis tribus lit
ter is annotati D.Lud: hac iniunfta funt clau[ula . In prima namque littera eiusdem
quod praditlainsalaTagi effet iure , fecundum quod ipsorum ladrentinorum pradeceffores antiqui, & non aliterfoliti fuere,regere , & gubernare ,& iudicaread
eadem iura & non alia per ditlum q. D.Lud: R. ipfis ladren: exiflat reituta ; in .*
rtiam littera ipfius D.Lud.R. hie pnmitus eft articulus. Quod ditli ladren, pradt"
(los Tagen pro caufa quod rebellantes excefferant in eorum libertatibus antiquis nec
verbo fado audeant impedir , feu quoquo modo aggrauare ; cum ipfi neceffitate*
fuas nemini altert prater Deum nifi Mar. fua referre haberent , quos tmnino in lib. r*
tatibus ipforum yeilet conferuari In
autem Uttera ipfius D.Lud.modo fimili con
dmo pradela ftt,& quod annotati ladren, anteditlos Tagen, pro eo quod ijdem Ta"
gen: ab ipfis modo pr alegato rebearunt in ipforum l bertatibus , & consuetudini'
us antiquis non debeant agyauare, & perturbare manifefl dinofcebatur confinen'
ex hijsque & prasertim cum in ditlis (itteris pradttli facri q. D. Lud. R. exprefs
contineatur quod ipfi Tagen: nemini alten pofl Deum, nifi Mai: Regia habeant que"
relari excellentifflm &luculenter inferri , & extrahi poffit , q <od principale dornt'
mum & iuditium , feu proprietas corporalis iam ditla nfula Tagen, per diftum D'
Lud. R.femper Mai. R gia forent retenta & referMata, & quamquametiam pradr
tlum atutum annotatorum ladren per ipsum D.R.Lud.confirmatum, & coram no
bis produitum extiterit , attarnen pura ipfa confirmatio ad huiusmodi malorum fi, pro eo vt annotati ladren: vigore prx annotai confirmations ditlis Tagen: ,
f'T in ipfa insula Rgi pramiffas affiittioncs videlicet hominum interemptiones , funlationes, oculorum erruftiones, & excecationesgrandtffimas,horrenda ignis incen
dia, combufltones, virginum defiorationes facrarum monialium , & aliarum quamplurimarum Dominarum probarttm impijjjimas dehoneftationes , presbiterorum ,feu
acerdotum interemptiones , & captiuationes , ac ipfis in dedecus Sanft* mans *
el'u

47
clfapr*fat t acttHts facerdotalis & dercalis ordinis verecundiarumprtfaturum
illationcs : non omnium reritm, & honorum mobilium & immobilium, notL,
ecclefiarum tant eorundcm , quammonaftendr clauftrorum in ipfa nfula habitantium, & exiSientium fpoliationes,priuationes, ablaciones , & tndebitas depredatio
nes contra ditturum Tagenfium librtales, contra quas diftis ladren, velan in prtfatis tribus litteris annotati q.D.Lud. R
vt prttfcriptum pletujfme agnouimus, &repcrimus proceder non fuiffrt ,& attenta . . . . fignatarum ....
contra diff* Mai: Rgi* fpeciale cdiftum, & mandutum inferre , & irrogare valerent, atquepoent . minime faftafuiffe dignofcatur ; fedfi quis occafionis , autqueflionisaliquo temporeladren: contra memralos "Ptgeufes habuiffent , aut Inhere
fperarent, id nonfauisimmanibus tirannis & potentiarum, &fpecialiter tnfidelium
& emulorumnourorum Mag.Reg;<e adductionibus , nee non ditl.trum grandiflimarum afflitfitnum illationibus , & iniunftiontbus , quibits omnibus , & fingulis .
" dum nobils virorum Magiflrorum loannis Sataceni omits nfula , &
Cherfi & loannis Cuper & Monoslar. Stephani fila> Vault<de .... a%prslaua&
Magiflri ^nonis de "Padua hominum noflrorum . <(rc non nobil. & prud. vit orurn
de qualibet ciuitatum prtdifiarum maritimarum duorum aut trium potiorum nobiliumob matorem rerum euidentiam ad inueftigan. rrfeinden. & fufcitandum in*
pntdiflis faftis ladrenftum & ipforum quilibet publicJ & oculta ipecialiter tranfmibrum teflimonio fide digno : verum etiam nojlra fide occulata omnimodam, &pleariam agnouimus veritatem fuffragau aduerfus anteditfos ladrcnfes
"Pagen: profequi, quinimotuxtaintimttioncm antedifti q.D.Lud.R.it diispunttis,
& articulis litterarum fuarum pnefentatarum expreffam , & prfentibus verbaliter cum fcriptum iuris requirente tramite in prtfentia Mai: R tgi* contra ipfos "PagcnJdipfum cxequidebuijfent, cum dominium principale inditium , & proprietas
corporalis annotat* inful* Tjgensvtiprfmittitur per diuum D. Lud. R. femper
Mai: Krg/ forent retenta, & refseruata , & cum etiam , affiittiones , & fp*liationcs,pr*narratx prout exdiQorum ladrenfium propofitionibus dare intettcximus de ipforum ladrenfium , feu Coitis ipforum vnanimi decreti confilio & parHi
animo ips "Pagen, per annotates lad. illata, & irrogata perhibeantur . T^os itaque
qui offittj noftri nobis commifji debito requirente ordine quibusuis querulantibus iru
perfonaSerenit.R.iuflitiamdr indicium tenemur impartiri matura vnacumprtdic: D.D.Cbrifogono Tragurienfi & loanne ": Epis , Butcone & "Paulo Comitibus CorbauM , & loanne filio q.D. T^icolai "Palatini , nee non Ciuitatum prtfcriptarum alijsque vniuerfis ditt* congregationis noftr* procerib u s nobilibus, Atersque quampluribus idoneis, & circumfipeis viris deliberations irafltionibus &
confias prehabito, ac de vnanimi confenfu parili decreto , & [anuione eorundem ,
premiflarumprtiumpropofitioxibus & tunbus per fingala auditis & inteleftis ,
odiofauoreque quouis propofito , folum Deum babentespre oculis , commifimus, &t
& iudicauimus vtprefata nfula "Ptgenfis omnesque habitantes eiusdem modo deinceps temporibus perpetuisfuturis , vna cum fingulis poffeffionibus, faluis hereditatibus , & immobilibus prediftis ladren, fimul aut diftinUim out feparatim baftenus poffeflis,& fcruatisalijs fingulis vtilitatibus, & pertinentes eiufdem in ipft
nfula Tagi lHicet habitis & exiflentibus, de diflorum ladertinorum manibus , poteilate, & dominio libera , exempta , & absoluta habentur , & caufa & rationibus
alegatis ipfam infulam Tagenfem difta auBoritate prcdiui D.I^-- nbis in hac
porte attributa cetui vniuerfo, & canfortto iterarum Ciuitatum Rega

lium

48
Hum Dalmattnarum coadunantes , & arrtantes ditlis ladrenfibus, & ipforum
cuilibet heredibus , & vniuerfts pofleritatibus eorundem dia auftoritate nobis
conceffa filentium perpetuum imponentes , & afcribents fuper inde , ipftgue Ta
gen: cum fatlis potenttarum praalegatis vtputa hominum interemptionibHs,igni im~
cendij t& combuionibus , virginum deflorationibus , ac fatrarum monialium df
allarum quampturim: probarum Dominarum turpijpmis deboneflationibus , vniuerfarumque rerum, & bonorum mobilium , & immobilium , & thefauris tarn eorun
dem, quam etiamdiilorum monafleriorum ,claui1rorurn in eadem infuUT^giexiilcntium ablationibus ,fpoliationibus , & depredationibus, non iniurtjs, qua s &
quaydem Jadrenfes in non obferuatione diftorum decretorum Regiorum inrurriffe
perbibentur ,& alijsquibusuis per tpfos ladrenfes temerario aufu ipfts Tagen: quo
uis modo illatis perpetratis > & commiffis in prafentia ferenitatis Regia iudiciOydecifioni , termination!, cunclufioni Excel: * fuaac Tralatorum, & Banorum
fuorum ftatu in eadem nil in eifdem innouando , & tranfgrediendo ipfis Tagen: tru
profecutione eorundem iuris viam ad ipfam ferenitatem Regiam ac Traalos & Ba
rones fuos , feu ipforum confpetlum & prafentiam in pramiffis agrediendis tutam
liberam , & fecuram relmquentes barurn noflrarum proprij maioris , & Tontificalis Sigilli noridefeSum annullatis . FndefigiUi appoftti confignatarum teimonio
htterarum Datum 7{ona die 24 Iunij dni 1 $96
N.p. p. 433. col. p. V.37
Die Sabbati poil meridiem Iunij 1 4 expediuimusgaleam
extat cxcmplum inflruftionum tunc Faftarum fed valde mutilum inter Cup.'
monuments
Tius Redores Ciuit ladra cum quatuor nobilibus
fuper fatlo Tagt
iuxta licentiam , & autloritatem nobis attributam yip
fecreto confilio
& decern nobilium eidem adiuntlorum comittimus vob s
de
Galcilo nobili Ciui : noslro ladren: quatenus in galea
per
Ser Marcum de Tomo etiam nobilem Ciuem noflrum cum ducatorum
quam vobis duximus affignandam ire debeatis vfque Segnam ....... volumus quod exgalea ipja accipi facer debeatis ditlam ducatorum
faciatus cum quatuor hominibus ex ditla galea & ire in Segnam
gio &
fapienti Regio militi D.Taulo de Georgijs ibidem
de betis ipfum D.Taulumvt vobis confulatvbi & quern
& argenti quantitatem tutam &
fecuram feruare poffitis per eum
volumus in bac parte , & volumus
quod Segna tarn dm flare debe
T^ro Rege
Dno %pilo de
7{afs Regio milite
vel alterius eorurn parte vices rccip:
dare,& affiinare debeatis, tunc volumus quod eas affignarc debeatis cuicunque
perfona vobis impofuennt recipiendo ab eaperfona, qua vobis prafentmerit litteras
expeduoriasde numeratione ditlarum quantitatis per vos fienda , vel literas ipfas
pro expeditoria emper cum confilio D.Tauli yicarij fuprafcripti ; Cr in quantum
vobis mandatum fuerit , vt cum diilis quanti
vfque Zagrabiam ire de
beatis fiquidemex parte Regia vobis datus fuerit falutis& fecurus conducas rum vjque Zagrabiam bene quidem, alias, Ji pro parte Regia vobis de [ecv.ro condu
ela pouijum non extiterit, tunc vobis t omitmus vt literas noflras quas Magnifi
t D D. Vomitifs* & Comiti Vegla vt fcribimas prfentare debeatis , & ante, &

,-- -

49
liter non deprecando eofdem W Vobis vfque Zagrabiai de fecur duftu pro diffis
ducatis & argento illuc portandis noSlri intuitif, & amore prouidere digntntur . Et
deindecum fueritis Zagrabi* ibi difias ducatoru& argents quantitates vjqufad
fummam duc: i M dare debeatis ii , qui vobis pro parte D. 7^. Regij &
dittiD.Zoili ..... . expeditoriam&recipiatis fibabtterit,&ftno* habuerit
expeditoriam , litteras quas vobis prafcntaueritpro expeditoria retineatis , quai nobis cum ladrara regreffifueritis voimnusprtfentari: & inprtditiisptr vosfieri volumus& mandamus in omnibus proutfuprafcriptHmefi ..... bus quod folntis
ftiprafcriptlsdiic.MMMMaureieiqHi ..... Regias refidisitm tonetA due: &
argenti quod e in ..... D auri dare & affignare debeatis D.Zoilo de . . . . ;

. . eiimreperietisZagrabi*, vel ei, quern fuis litteris deflinauerit ......

. ignefurproutfibinotumefl-UddHc-.CCC D. D. Comitibus Te . : . . vero eontigeritvosnonreperirediumD.ZaHum Zagrabitt .... qui eius litteras portai
uerit tune volumus quod diftum reffiduum ..... fuprafcripr.duc.MMMMauriquidaridebcnt ..... vtfuprafcriptume penes vos retiere debeatis, &nobis ...... ram.
DK lad: fub ficiUofolilo coil no/lriMaJori& ant. .;;.". raeafis ijyp
Indtff:feptima
I;em vobis .... contigerit vos petere aluvm conduiturn a Uominis Comitiffa,& Comit fegl* pro eundoZagrabiam&iuim ..... dederint quod bominibus prxdift: D. D. Comitifa & C. ac eorum equis facer debeatis cxpcnfas sois no
ftri fumptibus & expenfis Datum vt fupra

N.io 4:1.. Ver-44

1399 die Dominico 17 lulij
Congruit cum confiliis Sibenici eiufdem diei , vbi eleAum Comitem Paui
lum de Paulo Sireuich efpreflum eft .

N.I i p-434- co:p. V.i

eodem anno die Generis 4 February Spalaten.
Hicannusexpraccedentibusdicideberet 1400 j fed fumptus ab Incarna-"
tione, & more vfuali protraus, erit a natiuitate 1401, in quo cadit dies Veneris 4 Fcbr.& in confiliis Trag.habetur.Z)/e 8 Martij 1401(3 natiui tte) quod
remittatur valca ladertinis cum rengratiamento ; Qiiam iaem Paulus Paulo ante
rclcrt condiiftam ladram die 18 eiufdcm menus anno 1400
N.I 2.p.4J5 COl 2 V-2

Die Dominico 1 1 Otlobris Idem Capitaneas

Huius Vicarij Ladislaui Regis reperitur conceffio quarundam terrarum in

territorio Aurannjc faca filiis q.Ioannis de Palina die 24 odobris 140

Die louis i ? Deeembris

Vltra illos, quos memorat Paulus in Apuliam deportaros > iuitetiam Ab^
bas.S.Chrifogoni, qui adhuc rcperiebatiir Ncapoli in Caftro Capuana* quando ladra in Venetorum poteilutcm pcruenit, prout etiam Benedidus dej
GallojVt conltat ex octano Capitulo Priuileg a Venetis ladrenfibus conceflidici 12 Septembres 140? j ex quo coniidpoteftreliquos ante id temporis
dimillos fuiftc .
d
N.14

5*
N.I4 ibid.V.35
("Die Dominico 28 men: lanuarij)
Hoc tempore Rex Ladislaus Neapoli cxiitens conceflit Ambax.- ladrz tale
Priuilegium.
Ladislaus D.O. yog. Hieruf:Sial~ Dal. : Rama, Seruut, Galitia,Lodomeriaf
Cumanif Rex . Trouincia & Forcalyuerij ac Tedemontis Comes. Paiucrfif prafentes litteras infpeSuris tarn prafentibus, quamfuturis . Scut uteritis & dtgnisproni
ftimuf ingratfji conferendis , ficprouidere dcbemus attentius , vt fer iUarum concefftonem aliorum iuribus nullum fiatdifpcndiumlefionis. San venientes ad Maieftatis noflra prafentiam firi T^obiies Jacobus de Raduchis legum Doftor Confiliarius i & Simon de Detrieo de ladra milites fidtles noflri , ac *mbaftatores per virot
nobilct communis ciuitatis nor* ladr* fidites noflrot nouiter ad curiara noflram
miffi expofuerunt nomine & parte difti communis noflro culm in i reuerenter t quod
inful* Srimar& Xirgicqu* ptr commune ciuitatii Sibenici tenenturad
prtfcnt ad diuum commune ladra legitim pertinent , atquefpeQant ; pro quorum
recuperatione prafatum ladra contra diuum iftut Ciuttis Siben: quejlionem, feu caHtmmaueratfBAii&bizium intentare. ne contra aiflum*
l fuper ipfts infulis aliquid per nos inaduertenter fieret , perquod etiderentur iura eidem communi in dittis infulis competentiaprouideri per nos eis in bac par.
te quofupra nomine fuppliciter pottulauerunt . Tfys autem ipforum ^imbaftatorum
porreis nobis fuper hoc fupplicationibus inclinait, minus volentes fuper prtdi(lisprolpicere opportune declaramusborumferie de certa noftra fciencia , quod di inful in quacunque confirmation per nosforte fienda diUo coi Sibenici de Triuilegijs & libertatibus eorum nuUatenus includantur, nee in ilia intelligantur tncluf*, fed difta confirmation nonobflante liceat & Itcitum fit ditto communi ladra
eontraprefatum Siben. de diis inJulis , & pro illarum recuperatione coram
competent! iudiceius & iuflitiam expcriri . Has noflras litteras magno noflro pendentigillo munitas iam ditto coi ipfius noflrf Ciuitatis ladra in pramifforum teilimonium concedentes. Datum T^eapoli in abfentia Logotbeta & Trotbonotarij Regni nori Sicilia t eiufque Locumtenentis per virum nobilem] Donatum Deruotio lesum Doftorem Locumtenentem Cancetlarij diui Regni Confiliarium & fide lern noftrum. jnni )w 1403 die lanuarij xilndiUione Regnorum noflrorum anno fexfodccimo .

Sed an aliquid deinde tentaucrint ladrenfes pro infularum recuperatione

nul la memoriareperitur .
Hicque animaduertere licet Paulum de aduentu eiufdm Regis Ladislaui
ladram , yel de cafu Caroli eius patris nihil fcripfifse , & ficiiti plura eiufdem
Ladislaui diplomata reperiuntur data ladrar, qux relata fuerunt in opere De
Regno Dal. & Croat. & in memorijs Tragurij ; ita quoque extat data ibidam
ratficatio conccifionis infularum Leffinar, Liisz, Brazo.-, & Corzulz fada Mataforris Patritijs ladren: ob damna quz perpeffi fuerant fequentes partes
Caroli patris fui , quz talis eft .

Ladislaus etc. fidelibus fuis\Capitu[o ladren falutem & gratiam. Cum

not nfulas Cor^ula, Lffina, Lifsa, & Bra-^a vacatas in Regno noflro Dalm. antedi
(to habitait &^<xiRcneiwm omnibus vtiliMibii,& pertinentes vniuert
de-

fi
fid.ibusnoflris diteftis Guidoni & Loyfio de Matafarh ulenortt militibus, *
coram heredibus pro ipforumfidelibus feruitijs per alias noras litteras exindeVrU
uilegialiterconfecJjsnouonojlradonationis titulo perpetu & inreuocabtUter danauermus & contulerimus, ipfosque m dominium pradic. tnfularum , & pertinentiarumearundemper norum & certumhominemvolumus facer introditci . Igttur fidelitati vefirapracipiendo mandamus qatcnus verum mittatis homintm pro
teimonio fide dignum quo prafente Simon de Detrico MHas , Marcus de CiuaUuis
CrefciusdeCriJTaua, & Gilardinus de Girando norifamiliares , & fidles , veI eorum aliqui, vel alter, alijs abfentibus hominem norum adfocies prxditl: inful: Tt
pertinentiarum earundem quarumlibet in vicinis & cometaneis ipfarum vniuerfis
ibi legitim conuocatis & prafentibus accedendo introducat eofdem GuidonemG*,
Loyftum in dominium earundem,atuatque ipfas etfdem cum cunRis earum vtilitatibus, & pertinentes vniuerfis antedit!is prttmia nora donationis titulo perpetuo
poffidendas,fi non fuerit contradiftum ; contradi tiores ver fi qui fuerint inter ipfos
contra annotates Guidonem & Loyftum nora , aut Vicar nori in praditlis re
gnis noris Dal. & Cro: contlituti , aut conslituendi in pmfentia ai terminum competentem ratione contradi efficient: & po ipfarum poffeffionarU introduftionii,
& atuitionis feriem vel nomina contraditlorum fi qui fiterint cum ter
mino afgnato nobisfideliter aut ipfi noro Vicario nmefolito reueietis Dot ladra
fub par noro Sigillo die 3 men: oob: xi Indift. anno Dni 140J
HzcinfuIarumconccffioefFedumnonhabuitYt inmemorijs Tragurij relatumeftlib.cap.j.
Nam 1 5 pag: 437. Veri48
eodem anno (1405)^ mense die Sabbati iolunij D.^ndriolus
Huic Andriolo i Sc pofkris eius concefla fuit nobilitas ladra: die 16 Aprilis
1402 , Paulufque memorat eundem fuifle eleftum Reorcmfimul cum ipf
Paulo die prima Iulij 1407 pag.438. col.primaV.56.
N.16
1406 die mercurv\ ante prandium Februarij 16
Hie etiam annus protrahi debet ab incamat.more vfuali cum dies Mercurij non in 16 fed in 17 Februarij anni 1406 natiuitate cadat.'idque confirmatur ex confilijs Trag: diei 2 2 Februarij an. 1407 natiu., vbi feriptum eil
donatas fuiffe libras 24 ei qui nunciauit captum fuie carum T^ouegradi: eodemque anno 1407 natiu.die 16 Februarij fuit dies Mercurij , & dies 16 eiufdem
menfis erat Sabbati,vt ibidem Paulus fubdit idem .

Dies

Dies UtbdQJHAdnlcs non engruntei ma l

pig: 414 comprima V. 32
1386 die 1 8 Augufti & infra V. 34 die martis 20
ibid.io.2.V. 5 1388 die Sabbati 28 Augufti
425.2. 52. 1389 die Mercurij Decembris 25
416.1. 1.1389 tiic louis xFcbruarij
ibid 30 i39o.die Luna: Septem. 18
ibid.i,34.i392. die louis Martij
ibid 50. IJ93 .die martis 2 lunij
427.1.33.1 ?93.die mercurij xi men. Martij
ibid. 2. 2.die martis fequentis.24<men Martij
428.1.19 1 395. die fabbati 1 1 lanuarij
ibid 26.1395. die martis Martii 24
429.i.4.i396.die22.Ianuarii(& infra Vji &die louis 17
ibid 4i.D.N.R.dieVcnerisFcbr:a
ibid 4f. die martis Fcbnurii
ibid 46. 1 396 die louis Februar ij
ibid. 2.45. codan regimiui noilro die Sabbati 9. men Martii
431.1. 56.1398. die oauaMadii fcilicet die louis
432.i.22.i399.dieMercuri2eiufdemmens(IuniiJ
ibid. 2. 27. Die Dominico Decembris 24
433.2.38.1400. die Luna 21 Augufti
434, i. i. Die Sabbati 19 eiufdcm ments (Decembris)
ibid 46 1 400 die Dominico fei licet die 1 2 men Martii
ibid . 3.1401. die Dominico Februarii 19
ibid 28.i402.die 26 lulii & fuit dies Luna?
43 5. i . 34: 1402.die louis fequentis 29 Auguiti
ibid.2.2i.Diemercur|iodob: 12
26 Die Dominico 1 1 oob.
44. die Dominico 22 noucmbris
436.1-22. 1402. die louis 13 Decembris
437.2.15 1404. die Veneris 7 oetobris
56.1405 die Veneris martii 12
pag.438-i.20 1406 Die Dominican 26 Aug.3 1 eodemanno die dominicali 9 lunii
jbid. col. 1407 die martis lulii primo

fuit dies Luna;

Veneris
Sabbati
Mercurij
Dominica
Mercurij
Luna:
Martis
Luna:
Lunar
Mercurii
Lu
Mercurii
Dominica
Martis
Veueris
Mercurii
Luna;
Mcrcun)
Sabbati
Dominica.
Sabbati
Sabbati
lunii
Martis
louis
Mercurii
Mercurii
Mercurii
Martis
louis
louis
Mercurii
Vcneris

errores impresiones corrigent.

psg.4i6 col.i.V.p. il
2. u. Procuratorem
427.1.15. 1363
2.42. R.-doris
431.2.15. Ciculellis
54- Caritatores
L. 2. pro

II)
Prociu-atona
Reftoribus
Ciccalellis
nii i: -tore s
PCi

l O-

IOANNISLVCII

Notae ad Palladium Fufcum

De fituorc Illyrici

De Palladio Fufco Bernardinus Scardeonius Canonics

Pacauinus in opere
De antiquitate Vrbis Patauij & claris clnibm
Patamnus lib.-L.claJfe x.

jVb idem fertcmpus (an: 1445) floruit in humanioribus ftudjs Palladius Fufcus, alias Niger Rhetor illuftris, qui com
pilera monumentapofteris reliquit. Primus edidit in Calullum do&iffima commentaria, quae iam fxpius fonnis imprtfla , vbique leguntur, & prx omnium oculis vcrfantur:
Icripfit item de bello Tnico , & de infulis libros tres, & de
ritu, & ora Illyrici,& collectanea rerum non vulgarium ad
imitationem Auli Gcllij, nec minus etiam infigniter carmine valuit : multos
etenimEpigrammatumSiluascollegit, qux immatura & improuifa mortem
cius prxuentx nonduin ferm fatis ad trugem cflorefcerc potuerunt . Fuit &
Grxcis, Si Latinis Uteris probe cruditus , & in tradendis Rhetorics prxcedit difcrtifimiis . De hoc Sabcllictis De Latinx Iingux reparatione , voi Coriolani Cippici eloquently m tommendat, cam cum huius clocutionc con-'
ferri vilo pacto poic negat his verbis . Net eft vt Palladium Nigrum fileam ,
per quern proximis annis Romanx in ca terr > lircrx in antiquum funt ftatum
rcftitutx. nxc illc . Is tan-ion luiHnopoli Hyltrix Ciuitatem aceitas, vbi
multos ibiiuuenes in poeiicis ,& Rhccoricis ltudijs eleganter inftruxcrat in
cathedra fedens fubita apoplexu inter legendum correptus , & ditcipulis
domum dclatus , line vilo amplius vitx fenfu paulo poft vita fundus eft , & in
BafilicaS. Francifci fub albo lapide ante arammaiorcm in fcpulchro aliono
fepultus, vt nupcr PcrcgrinusSpatarius Canonicus Iuftinopolitanus, & literarum ftudi js, & iucundx vita: confuetudinc mihi coniundus ab Hannibalo
d 3
Gri-

54
Grifo .""o viro r.idccunq; doftiffimo , & ipfus Palladij difcipulo fe audiuiflo
tertatUicft.
Knm.p.pag.452 col.p. Vert 3, 4, jo
DinnoneM, & Drinium.

Palladius fecutus eft vulgrem pronuncarionem fluminis , qui in Adriaticum influens fnui prximo nomen dar, vulgo ( Golfo dello Drino , vel Dc^
Lodrino)fed.is ab antiquis fcriptoribus Drilo dicitur . Drinus autem eft qui
ex monte Scardo ortus , ad feptentrionemque ciirfum dir/gens in Sauum mfluit , eodemque nomine hodie quoque dicitur (vulgo Drina) Drilo ver ex
corlem monte ortus tefte Ptolemeo hb.-z. c.i7> & in diutrfum meridiem verfusflcxus in Adriaticum fe exonrt. Neoterici autem aliqui non foluin_.
Drinium, vel Drinum loco Driloms ponunt , fed cundem cum fluuio Boliana
confur.dentes, vnum & idem efle aflerunt; quos fecutus eft Palladius pag^;.
CO.2. .25. Boliana namque amnis(Liuio lib. j^. Sarbana) ex Jeui Labeatioe
(mine Scodrcufi, vulgo de Scuttari)effluenS diuerfo a Drilonis curfu,& occioentem verfus vnico oftio in Adriaticum influir, Drilo vero duobus ( vt in_,
opre De Regno Dalm.Sc Croat-Iib.primo C.1.& 4 fcripfi)ex quo dignofcitur
Palladium etiamfi afferat fe vifa non endita feribre tarnen vfque ad Boliana; ,
Drilonisuz oftia non peruenifle , & in communem fciiptorum errorem incidiile.
& tefidum in molles Zefiros excurrit jader
Hie verfus Lucani Pharfal-4 immediate fequitur poft alium
Quammiris vidriad toncas ferit vnda Salonas

quem Palladius pnit 454.1 31. ex quo dignofcitur Lucanum non finificafle Promo ntorium, velpeninfuIam,inquafitaeftCiuitas ladra, fed flumen quod Salonarum vrbcm pra:terfluebat: cumque flumina orse Illyrica: , vt
pote m regione montiiofa, & ad meridiem inclinara orti , in meridiem quo
que curfum dirigentes in Adriaticum influant . lader foltis ab oriente in cidentem fluens in mare exit : ob id Poeta fpecialem eius fliixum denotans in
molles Zeros excurrere dixit , quod ladrenfi Promontorio Palladius adaptauit: Ciuitatis autem ladrse denominationem ladro flumine fumptam Tho
mas Archidiaconus Spalatenfs cap: 5. fcribit , ex quo Palladius Facile fumpfit > vttique tarnen perperam .

ab lailertinis euer/am efle accept

Albam ab ladertinls euerfam fe accepifle aflerit , quod , quando acciderir,

& qua de caufa lib.j. cap.y De Reg Dal.Sc Cr: relatum eft ; cumque Vnetos
ladertinorum caufa id potiffimum fecille ibidem coniideratum lit, ob id per
traditioiicm ab eifdcm Palladium id audiuie facile fuaderi potcft.

N.4

SS
N.4ibidV.*5
Nadinum Gothis euerfum, prout Salonas p.454.1.41 .aflerit. hc opinionem ab Archidicono fuprafcripto fumpfit, qui id cap7 fcribit;fed quid fentiendum fit de dcftru&ione Ciuitatum Dalmaticamm in prsdicto opere b.
primo cap.$> habetur
N.J. ibid.^
Siccum rrbs
Hic Palladius vrbem Sibenicum, ex eo quia in fceo folo, & aquis carento
Zita eft Siccum dicit, quam ali) feriptores pro antiquo Sico ponunc ; de qua_>
denominatione in memonjs Tragunj lib. 1. cap. 3.quid fentiendum fit declaratur
N.d.ibid.V.58
Scardonam antiquam longius mari fuifle,& non eile eamdem cum hodier.
na aflerit , fecutus opinionem Plinij 1.;. c.22. nihilominus eodem loci cum.,
hodierna fuifle , Pliniumque cum Strabone deeeptos b. primo cap.4. Do
Reg. Dal. & Cro. probatum eft .
N.7
Tragur'mm cum port olim Ciuium Romanorum oppidum de quo Tlinius fetibit
Veteranos Dio Claudio ; fed M Strabo afferit ab Iflris efi conditum .
Textus Plinij non habet Veteranos Tragurium miflos > fed Sicum . Plinij
enim verba lib.3-cap.22 (lint hsc
Tragurium Ciuium Romanorum marmore notum . Sicum , in quern locum D.
Claudius Veteranos mit, SalonaColonia &c.
Sicum autem inter Tragurium, & Salonas fuiflc pi ster Plinium, Ptolemeus
& tabula: Peutingerians tcitan tur, eiusque rudera adhuc cernuntur vt( lib. 1 .
cap. 3. memoriarum Tragurij probatum eft . & quod de Strabone aflerit Tra
gurium ab Iftris conditum fuifle , debet cfl'e error imprcfloris ; nam Strabo
ab Iflenfibus conditum Tragurium lib.7refert> quod etiam ex Polybij frag
mento nomine execrpta de Legationibus edito probatum eft Iib.primo cap.
primo De Reg. Dal. & Cr.
N.8.ibidVer.i6
Coriolano Cepioneoratore
De quo M. Antonius Sabellicus. De antiqus lingus reparatione
[ Nec Coriolanus Cipicus parum vno eft libro iiotus, quo ille Petri Moccnici, qui poftea Princeps fuit gefta eft complexus , vix ex Dalmtica illa ora_
im dicendi facultatem hacquifquam tempeftate expeftaflet : redundat bre
ms illa hiftoria multis quiefem virtutibusj Sc quod me potiflimum deleaauit nihil eft quod in illius elocutione requiras; nec eft vt ad Palladium
Nigrum; per quem pioximisannis Romans in ea terra liters nanciquum
fii::t (latum reftituex, eiusftudia referas: eft enim Coriolanus iamjjrandis
4
natu,

natu, quippe quern di ante illius in Dalmatiam accefsum profecifle oporteat]

Hanc Coriolani Hiftoriam pluries ie legifse tefttur PalladiusjCuius etiam
clegans elega in laudem Aloyfij Coriolani filij Epifcopi Amathufiorum edi
ta eft fimil cum opere De ftu ora: Illyrici, qux talis et .
Hanc niuei fgnare diem candpre lapilli
Qiiis vetat ? & facras in carmine pofcere mufas ?
Venerit ad noftras felix cum nuncius aures
Expcftatadiu virtutis prcmia tndem
Cyppicon alterins decus accepifle galeri.
Nunc Cy tharam pulfare decet , nunc dicerc carmen
Et fertis redimir Dos , nunc thuris honores,
Et folitos facris pofuifle altaribus ignes .
Qui prideni decora alta feres fpeftanda tiara:
Cippice digiuis eras , rpidas cum carmine tigres
leftcrc, & infanos pofles mulcirc Icones ,
Ne dum homines: votis obftat, fed mollior ztas :
Namnccadhuctotos tcr denos nouimus anuos
Dimimeras> quanta eft iuuenili in corpore virtus.1
Tu qiioticns iuffis dum vis parrcrc nocentis
Audijt orantemmelioris curia Romz !
Dixit & admirans hie noftri gloria feel i !
Calaber , Marfufque nouit, te Cyppice Volfcus 3
Te Ligur, & Venetusj nouit te Thufcus, & Vmber .
Parua loquor, neuere Getz, nouere Sicambri
Hifpanus ferox . Te Callus totus & orbis.
Dumque reples crebris Romanas verfibus arces
Fama Calidonios peruenit ad vfque Britanos
Gatideat Illyrici tellus properata per aras,
serta det & laetos fummittat in aether a cantus
Tragurium . infolitus vicinas terreat vrbes
Clamor, & auditis miretur vocibus HilHs
Cerner debuerat przfgnem muere natum
Vrbs Roma . & titulis dignus gaudere receptis
Coriolanus e rat, tanta qui laudi triremcm
Egit ouans, & vifa fui qui condidit vnus

Gcfta ducis . noftrique viget doiffimus xui.

Cur co non adfum ? cur mihi fata negaftis
Inuida quod cupio coram veneranda tucri
Prziulis ora mei , fanftos teftantia mores ?
Felix nimc Amathus , felix fi guando fuifti
Quid facra: iubeant leges doctore fub ifto
Difcere qui valeas. & vera hie nofcere quanie fit
Relliio . poft hac Veneris nee pama nefandas
Mentio . viuendi normam vos inde petatis
Cyprus erit populi . quotiens vetus ncola noftris

urea clamabit, rcdicnmt fccuia terris ?

Haue

57
Hune ego crediderim facros regionibus illis
Confulto tribuifle patres tibi Cyppice honore m
Vt fera barbaries noftrorum ignara Deorurn ,
Eloquij vida tui , & dulcedine lingua:
Ad verum conuerfa Iouem quum ceperi t ipfa
Ridendos ritus , & numina vana fuorum
Spernere. purpureum mittat tibi Roma galerum.
N.9.456. 1.12
Suriuminfulamefle qua: vulgo Zuri&SlauicJr/rgir dicitur afferit, quod
incongruumnon videtur, cum Plinio inter nfulas ponatur.
N.Xibid.V.42
Supra ante mentionem Coriolani Cepionis zivagri Tragurini maiorpars mi
prodeute ob frequentiimas Turcarum meurftones non colebatur cumque anno
Domini 1 500 id euenifl'e memoriarum Tragurij lib:6 cap. 5 probatum fit;ideo
circa eundem annum, vel paulo poft Palladius fcripiit; quod confirmatur
ex eis, qua; hic fubdit,nempe, Gyronam Tragurinorum infulam( vulgo Zironx &
S I juice DriueniK ) folis pafcuis notant ex quo dignofcitur Palladium fcripfiflc*
antequam habitan ceperitj quod contigTe poil annum D. ijoo ibidemprobatum eft
N.iiibidco.a-V.s
DiftantiamIra?dSolta,(4ni'ona)effe maiorem quam decern mil:
paiTuura certum eft|; & quamuisidparuitftzftimandum, tarnen in reliquis
quoque diftantijs, quas inter alias nfulas ponit miaorcs eife > quam rever
examinare vplentipatebit.
N.i a. ibid V.ap
De Bratiafa Plini j nfula, quam fufpicatur Palladius mendos feriptam efc:nomenduaruminfularumeft, eodem tarnen verbo comprehenfaruiru ,
quod difiungi debet,& Bratia prohodicrnaBrachia(i/go ^). Ifsa pre
hodierna Liia reponi, ve Iib.p. cap.a De Regno Dal. & Croat. cripfi

Ad-

Addenda.vel corrigenda in opere

De Reg: Dal. & Croat,
Pagina prima , columna fccunda_>
Ver/fculo 8
ti Romana in eo bella percipi .
ibid verf. vltimo
Virgil ius quoquep.imo Eneidos de
Antcnorc

& Romanis inibi bella gefta pereipi

Virgilius quoque Ecloga 8

Tu mihi leu magni fuperas iam faxa_
Timaui
oram Illyrici legis arquoris
& iCneidos primo de Anteriore
arguunt ea qua
pag.2.col.i.V-42 arguant que
.co.1V.30 fed deinde Tufcis i fed cum deinde Tufci Gallis pulfi
fuerint quamuis
Callis pulls quamuis
locis
relaris
3.2. 5 & 6 loco relato
8.2.31 poflunt confderanda id circo poffunt nifi confiderentur nonnulIa_,
circa
n jnnulla erunt circa
p. 10. 2.9, u.a. 10, 12. i. pemil: 19.54,
31.1.33 Sc 35 & col. a 24, 22.1.46 &
2.49,16. 36.42 44,23.2.a 19.^6,
33.1:52.2.320,372.31.34 Drini;
Drilonis,Drilonem, Drilone
Drinum,Drino
p.3i.i.in fine & col. 2.a in principio
Ideo Scylacem in dcfcriptic.e Adria. Ideo Scylax in defcriptione orat'Adriaticac fecutus vicfetur auitores ,
ticx orat fe antiquiorcs fecutumdiqui feripferunt de Tufcis ante Dio.
cendum videtur , & Tfeos ante
nyfij tmpora, & antequam Vmbri
Dionyfij tmpora, & ante Vmbros
Gallis pulfi fuerint Adriaticum Callis pulfos. Tfeos
poTedifle. Tfeos
-ji.Ver.j
ibid
5
34.
27
ibid
30
ibid
31
ibid . 2.a
p.35. 1.14

DEDIT
CIRCVMDEDIT
CONSVMPTAS
CORRVPTAS
CVIVS
CVIVIVS
ITEM
ITE
mvnIt IVM
MVNIT
LVM
Vegetius teflatur (adde in margine) lib 5.C.3.
numeran de; velquia numeran dtsijt , vt ex verbis Ammiani
Marcellini liba 9 ellicitur [ Valeria
vrnit (ideft Conftantius) partem.,
quondam Pannonia; , led ad hono
rem
Valerix Diocletiani filif,& inftitut ,
& ita cognominatam J fcilicet ante
tmpora Marcellini , -pel quia
Pag-

,g
V

\p

ik
j

t
r
9

59
iura amiferat , ideo inter Prouincas
Noticiar eius nomen ommiflunbi
fuit. Notttia Dtgnitatum
43.1. 28 eft
fit
48.1. 8Porph.Nona
Torph Baptizata vero Crob?n'x vrbes habitara? iftae funt . "
51.2. 2i Tau run um
Belgradum
ibid 24 nuncupatum Gra*cis
nuncupatum ab Vngaris vero AIba_#
Bulgarica dium ( quod falfo pro
Tauruno fummitur,cumTaurunum
tribus mil uribus confluente occidentem verfus ponant Tabula:
Peutingerianac) Grcrcis
5 5 .a.penul. Foro iulij in
Foro iu ii Ducem in
57.2.111 fine dicetur
dicetur lib-.]- cap. 14
62.2. 39 An:Dni838ex
jin. Dt: 837 ex
ibidt42 An.
85 3 tarnen
^.852 tarnen
46 An:838confcriptam
An:837Confcriptam
66 I.44 eque vfque
neque deinde vfque
68. 2. 8 anni 838inquo
ami 837 in quo
83.2.31 Imperiali fauruni fue A% Imperial! tib*
87.2. 47 appreenfum
apenfum
93.1. 2 pertinentes Eiateren
perti cmijs Antibarenfem eeeliam cum
omnibus fuis pertinentes Eiateren
ibid 3 Palochien Seruatien
Palechien, Suuatien.
4 Dinaftrienfem
Dinnaftienfem
10 regiminis folemnia
regiminis praefse . Pallium autem fraternitati tux ex more ad miflamm
folemnia
ibid.2.7 eorundemque ab exferipto. earundemquc disecefium nomina ab
ribns
exfcriptoribus
118.1.25 memorata nihil reperitur
memorata reperitur f Gencrario RaThuurocz vero feqrentia
toldi de Apulia per regem Colomanum filium Geyfa? regis > qui
Dalmaticos fubnigauir in Pannor.ia collocaturj Tbuurocz vero hace
omittit& rquenua
I ip- 1 30 fubegifle, prajfidijsque
fubtgiffe vt manufcriptus codex refert
prxfidijsqiie
146.2.46
Stephano
Stephano fed ficari Bels card cius fuc(ve)
cefloris confirmatio Priuilcg.-Spaadie&is
latinis concerta an:i 1 32 leperitur ,
ita ad eundem Spalaten: rcnerfos
dicendum eit, & tempore G cyzst.
Zx tertij eius filij continuarte^ Priuileg: an: 1 143 reperitur adiettis
cuius confirmado
i 7. i . 47 addidill'e(vfquc col.2. Verf. addidiffe, cuiGeyza fucceflit> eiquo
Step 35.1.1p iura amiferat ve exnotitia
confit. Nocitia dignitatum

6o
1 8. ) conceflfTo

Stephanus tertius, quem conilat ccffiffc

ibid. 'J4fitam(vfquc 128. i. j )Ita- fitam. Occafionem autem Vngariam
que
tcntandi prarbuit difcordia" rgis
Geyzz cum fratribus ; Stephanum enim rgis fratrem ad Fridericum Imper,
con fu^ifle, Friderictimque eos reconciliare ftuduile : fed alijs expeditionibus iinplicitum,maximisquedonis aregijs legatis delinitum [ rogatum ab
adolcfccntc per Vcnetias ilium tranfmifilfe in Grzciam] Radeuicus fcribit
Iib- cap: ii.HiincEmanuelauidefufcepit , traditaquein vxoran Maria-*
neptt ex trutrclfaacioSebaftocratore, hbi affinitatc iunxit : cumque alter
quoqne rgis frater La.lisUus ad eum confugifset , eidcm quoque regij fanguinis nuptiasobniht; fed is celebs vixit. Hos ambos fratres contra Goyzam & Stephanum eius filium, & fuccefsorem Emanuel fouit , vt Nicctas , c
loannes Cinnamus fcribunt, manufcriptumquc Chronicon Vnganciiin ik ex
eo Thuurocz conrirmant ; in qua inter Grecos & Vngaros coiucntione an_,
aliquid in Dalmaria geftum fucrit, milla alia memoria reperitur , ifi tanttan
quod pirtica Alminaisorum late (e dilatauerit , vt ex documento in Archiuio cois Catari exiltenti cognofcitur .
[Ego Nicola Kenefius Alemuyfsij vna cum meis confanguineis , &1_^
omnibus , qu fub meo dominio funt iuramus tibi Vicecomiti Catharino ac
omnibus Catharinis qui fub velero dominio funt fuper Dei Huangelia fala
fide &bona intention^, vc ab hodierna die nos, & noftri fucceflbres vobifcum Si veftris fucccflbribus puram , & rcftam pacem habemus abfque dolo
vfque ad nonam generationtm, & fi Catharinus conduxent nauem, & fcceric
nobis iuilitiam, nullam kfioncm ei taciemus, 6c a Malonta vfque Trafti, fi vi derimus nauem, qua: Catharum venire vcluerit, nullum damnum ei faciemus
fie nos Dcus adiuuet, vt hace ancta Dei Euangelia An.D-i 167
De Stephane autcm Geyzz regs filio Dandulus
[Inter nzcStephanus rtxHungaria; cum Duce ("Vitale Michacle)amicitiamfingens, Leonardo eius nato Comiti Anferi filiam Dncis Dcfsx in coniuemtradidit,& Nuolaofimiliter Ducis nato & Arbe Comiti Mariam..
filfam Ladislai de ftirpe regali in vxorcm dtdit . Rex autem quod in cordo
conccperat cuomens ad martima cum excrcitu venit,& immunitatibus Dalmatinos attrahcns Spalatum Tragur. & Sibinicum, & plura alia loca dcmum
obtinuit.illofqUvlargifluisPriiiilcgijs infi^niuic
Confit quidem Stephanum Sibenicenfijus conceififse Priuilegium libertatis lupra memoratum an:i 167 ed milla eiufdem Stcphani Priuilciorum_.
confirmatio spalat. vd Tragur fieri lohta reperitur ; ideo dubitari poteit
an hz duz Ciuitates Stephano reg parusriat; fubdic demde Dandulus
I Emanu'-li autem Spalat. Trag. Raguf. ac pen tota Dalniam liiuiugatur}
Nicetas aucem & Cinnamus rcfcrunt varia inter Creceos & Himnos", bella
viuentibus fupradiis fratribus Stephano & Lad.gclta; quibus mortals , cum
prtexrus Vngariam vexandi Emanueli deefset , Dalmatian! & Croatian! aftinitatis nirc Imperio adijcereconatus ell: nam mafcula prole carets, viiicam riliam .!. piltro Stephani rgis tratri matrimonio copulauit, qui Omllantinopolircccptus, Alexiufquenominatus jDucatum quoque Dalnutix
Si Croat: a pativ traditum recipcre debet> vt rcfert Cinnamus . t<ue

ica
D?3

p.134.1.21. in margine Jib-7.ep.i ..598

155.2.29. fed cum nfulas
160. 2.3 i. & 36 iurifdidionc obtinucrunt
161.2.4o. vexarunt. Quptufquifque

1 62. i. 23 continuaffe at cum

vexarunt , vt fupra ex pach's initis

cum Catarinis relatum eft lib. 3. cap.
9. Quotusquifque
cwtinuaffe arguunt ea,quae exprimunt
Albonenfes in conuencione cum Arbenfibus qug in eorundem fanftuario
reperitur .

[In nomine Domini Dei, & Saluatoris noftri Icfu Chrifti anno eiufdem in
carnat I2i4menfe Februarij. 5. die exeunte Ind.j Albonac : Temporibus Pe
tri Iupani, Peruogna filins Ioannis> & Ioannes fil ius Negom & Sabnic Slauogoft vn cum aliis nobilibus, quorum nomina in fcrius leguntur fub tali ftipulatione iurauimus retiere paccm, fc concordiam hominibus de Arbe ita
quod fnt falui & fecuri in partibus noftris,& in toto noftro diftrichis,tam in
pcrfonis ) quam etiam in rebus dehinc ad annos,2o,& fub pena Bizancios 20,
& fialiquiscorum habet aliam inquifitionem aduerfus nos, vel nosaduerfum veitros, veniant, & deponant querimoniam fuam ante fapientes fuos , &
aliquam partem contra iusiurandum ire temptauerit , vel facramenti fupradiicorrumnerit, vel per vi, fiue furto, aut per pignoratione compopataliam partem hpradi&am penam & paccm firmam remane at .
Iurauit Petrus Vicecomiti Iupanus P. fupradictus cum ambobus Iudicibus Matheo fil ius Slauogoft , Bogefila filius Biticha , Iuanaz fil ius Sdesela.
Plebanus .
Infuperrogamus vtfipiratos idem Cazichi nos predauerit, & bonis noftris vobis adduxerit, vel perfonis fi poteflis redimite eos per bon am ccordiam fin nolumus vt ematis eos , fed dimititc eos abire , & fi aliquos ex par
tibus iftis vobis pignorauerit, & ceciderit in manus veftras, debeatis cos tenere, & bona noftra, que ablata fuerit & mitterc nobis nuntium infra quindecimdics , fimiJitcr& nos vobis de bonis veftris confimile facicmus J jit
nun
pag.i 63.1 . 57 exercuifle feripturae te- exrcui(j'c fuprarclata. Albonen j. Fe*
ii.:utur.
Comits
bruarii an 12 14 teftatur. Comits
177. 1. 10 CaroJolus refcrt
Caroldus refert. Comits Arbenfes ab
(dele vfq; in finem capitis) eiufdem Ciuitatibus ciuibus eligi folitos , & Duce & Confilio Venetiarnni confirman fuprarelata (lib.3. cap.xi) Ducis Vitalis Michaelis anni 1 i6t
declarado teftatur , cundemque morcm feruarum vfque ad annum 1 3 1 9, quo
confirmatum fuifsc Andrcam Michaclem ab Arbcnfibuseleum; fedcodem
quo.]; anno menfc Augufti decrctum fuifle , vt de estero Comits Arbicligerentnr in confilio maioriVenct. idem Caroldus tradit. Comircs autcm_.
Cioa.ns maritimis ciuitatibus prluifc Archidiaconus,monumentaq;rclata,
rofei da tcftantunhorum ante Caciclos cxteris prepoIuiiTe ex dictis patct;
de quotum ^encr-tione fucruiu fupramcmorati Comits Nicolaus AJmifli,&
Do-


Domaldus, qui ladrenfs relaurationis tempere przfuit eidem Ciuicti , re
rclatiim eft (Tupra cap. a) cumque reperiatur Puuil. Andrest rgis Vng.ex
quo non folum elicitur caufa , proprer quani Comes Domaldus gratiam eius
meruerit; fed etiam alia quxdam ad regium fanguinem Vngaricum pertinentia, qux apud hiftoricos non reperiuntur ; ideo non erit inutile idem Priuil:
rcfierre .
[ Andreas &c. Inter vniuerfosfiqu idem dilecto ac fdelis nolri Domaldi
Comitis de SubenigfilijSaraceni Comitis laudabilem fidelitatem fruduofx
commendamus memoria; ;quia cum quidam Principes Hungarix iniquunu.
aduerfusnosmachinantesconiiliuminGrxciamadfilios Gcyzx cartas, &
nuncios tranfmifiiTent,vt & illos in Hungariam venientes eorum confilio &
auxilio adiuti , regnum noftrum vfurparcnt , ipfe Domaldus folitam fidelitat cm Temper feruans integram, cognito prfida: legationis tenore , ipfos nun
cios cum iam Spaletum perueniflent , cepit > quos ad nos vna cum cartis fuis
compeditos aaduxit . Ideo terram quandam nomine Zetinam > & Tril cum.,
terns cultis, &c. Domaldo & heredibtis in perpetuum &c.cuius met ab
oriente Chrifoua Camenyza, & Ymot, Sutozel, inde verfus mare ad Vvrulas,
inde ad Zernounizam > inde ad Stilpez , inde ad Zer vfque ad Stiber puz &
ctirric ad Piel, ad laKim, inde ad Laden, ad Crabonala Cameniza , ad Zaualam vfque ad Beloy
Dat: laioj
Hos autem filios Geyzac in Grzcia exiftentes ad vfurpandum Andre* regniuneuocatosregijfanguinisVngaricifiifleoportet, quod etiamfi nemo
hiftoricorummemoret : tarnen cum Nicetas fcribat quendam Ifaacium (Ifaacr; Scbailocraroris fratres Emanue Jis Imper: ex filia nepotem Armenix ab
codem Emanuele prxpofitum ) imperante Andronico afteclafle Imperium, ,
Cyprumque occupafle, ifuiffimamque tyrannidem exercentem ab Anglix re
ge captum, deinde fuga in Afiam reuerum , imperante Alexioqui fratrenu.
excxcauit omnem lapidem , tam cum cognatis Conftantinopoli ,
quam cum finitimis Perfs,vt Imperium adipifceretur : tandem veneno fublatum: cumque eius mater Maria filia fupradifti Ifaacij Sebaftocratoris nupta
leritStepnanpfratriGeyzzreiis Vng: vtfupralib.j.c.p.relatum eft, iaeo
hie Ifaacius efl dbet filius eiufdem Stephant, qui quamuis aGrzcis Ifaacius diceretur (nomine aui materni , prout etiam Bela pater Andreat ab eifiiem Alexius dichis fuit) tarnen eiusnomen Vngaricum Geyza eife potuit,
eiufque filij ab Vngaris contra regem Andream enocati ; fed cum diligentja_
Comitis Domaldi confpiratio patefac\a, effeum non habuidet, ab hiftoricis
prxtermiiTam eiufdem mentionem vero/mile eft. Caufa autem propter quam
proceres Vngarici hos filios Geyzx contra regem Andream cuocauerint,
cum nullibi illius mentio reperiatur, affignari non pote ft : nihilominus non_
dfunt conieun: nam fi expendantur qux refert Archid: fupra relatus Iib.4
cap.primo Ladislaum fcilicet pupillum nepotcm Andrex paucis diebus patri
Emerico rgi fupeniixiftc ; Archiepifcopumque SpaJat: eiufdem mortem non
credidifle, texinde quamuis yocatum coronationi Andrez interefle noluiiTe [ propter quod rex non fatis digne tulerit Arch'iepiicopi neglecbim.. j
tx quo plures quoquc al ios proceres Vng: idem fenfifle conijci poteft,& prziertimillos,quiobfuprarelatascontrouerfias pro regcEmeiico contra ipfum Andream tune Ducemmilitauerant, fibi timentes ad euocandos Geyzx
blios indu aosiuiflc non incongniumtidctur: fed qux:unque caufa fueric

hos

hosGeyzsefilios Grarcia euocandi , hunc Comitem Domaldum Saraceni

Comitis filium, Brenconis Zupaiii Sibenici nepotem fuiue, Sibenicenfefquo
librtate rege Stephano concerta vti non permififlfe vfque ad decimutru.
oftauum annum regni eiufdem Andrea; quando& ipfe Domaldus per Breberienfes coercitus fuit: Et Sibenicenfes PriuiJcgij regis Stephani confirma,
tione obtenta, librtate > ad inftar Ciuitatum Dalmaticarum vti cxperunt in
Chronico Trag: expenditur, & quam infenfus Spalatinis & Tragurinis merit:
tandemque captus & tonfus inglorius Trag: obicrit . Huncque Domrldurn
fufpicari licet fuifle eundem cum Malduco Duce Kacitorum , cui rex Andreas
minatus eft ob damna in infulis Sc Spalatino agro iliaca (fupra 1.4. ca.4) eiufdemque Alios Almilfi piraticam exercuiflc, eaque fedata, cum Tragurinis pa
ternas controuerfias profequendo contentionem de agris habuifte , quious
debellatis, potentia Caciclorum fmul cum relata AlmiUanorum pirtica ccffauit . Exinde in Croatia maritima tres Familiar eminere ceperunt > & Co
mitatibus Breberij, Timinij, & Corbauiz cognomen fumpferunt, de quibus,
prxfertim de Breberienfbus fspe mentio incidet .
179.2.12. die 30 Augufti 1272
di>4Septembrisia72
182.1. i i.fecerint diipefci nequit nam fecerint in Chronico Trag, refertur &
quam iurifdi&ionem reges Neapoli.
tani in Dalmatiahabuerint expendi
tur. nam
ibid 23 alias
alijs
ibid.2.27 qui cum rege
cum eifdem Spalaten > vel cum
rege
ver.penult: ladras Laurentij
ladra Comitis Laurentij
187.1.53 teftanturfedquamuis
a ff/fonfwr.HancDucatutotiusScIauot
nia: Principatuque maritimarnm partium(ideft Croatia: & Dalmatian) filio donatam teftatur Priuil.'Banatus maritimi Paulo Bano, Georgio & Mladino fratribus Comitibus Breberien: heredibus, & fucceflbribus eorum conceflum anno 1 293 apud Comits Zrinios
eorum gentiles feruatum, cuius tenor fequitur .
f Andreas &c Vniuerfis &c.Regiar liberalitatis immenfitas donatiua largiflua fidelibus fuis fluens, & fi quofdam interdum minus magnnimos incitare
valeat ad infigniamartialiumaftionumviris tarnen militaribus in quorum.,
praecordijs proprio fuo metu pro corona regia,& regno fublimius triumphalis gloria; calcar addit , & cum quandoqe ad virtutum fublimia non fans folutosad appetenda przmia virorum fortium regia magnificencia prouehit,
vt eft dictum , long tarnen vberiores virtutum cmulos addicit volntate.
propria virtuofis quorum fides, & deuotio nullis contenta terminis > nihil fc
prxftitifle putat , nifi recentioribus femper obfeguijs accumulare valeat m
rita retroada; banc enim fibi nobilis magnanimitas legem ponit, vt cum in_.
virtutum operibuscrefcendicapaxefl'e deftiterit> fuoritm profeum cum
dolore defleat dcrmenta. igitur dufti confideratione dileftorum,&:
fidelium noftrorum virorum militarium Pauli Bani maritimi , Georgij , &
Mladini Comitum fratrum fuorum , qui primuisprogenitorum fuorunu.
perfonis, quafi hereditario quodam iure in multis & magnis prarlicrum congreifibus militari meruerunt laurea decorari per frquentes fuos nuncios, atquc

4
que nolros, & fpecialitcr per religiofum & dicretum c amicabileift virum
tratrem DefiderirnnordimsHeremitarumSandi Auguftini oblatas humi li
ter, & intanter excel!, noftrae preces admitiere decreuit regia noftra demen
tia regio cun fauore, & quidem pnrati diledi & fidles noftri Paulus Banus,
S fratres fui prznotati noftram cum deuota precum intantia interpellauere
clementiam, vt cum progenitores eorum & ipfi progenitoribus noltris regni
Hung: regibus IHuftribus per obfequia mnltiplicia m fernere fdelitatis exhibita meminerint complacer ipforum patrum noftrorum munificent is ali
quid fuper addere dignaremur, donando fcilicet eii, & eorum heredibus,heredumque fucceToribus Baiv.itum maritimum cum iuribus, vt ilitatibus, redditibus, & prouentibus Banalibus vniuerfis , allumcntibus eifdem fuo & heredum fuorum nominibus cum quingentis militibus apparatum habentibus
militarem in expcditionibus noftris regalibus, fiue contra hpftes noftros ex
ternos, fue aduerfus domefticos inimicos , quibus familiaribus fcilicet inimicis nulla peftis poteft inueniri eficacior aa nocendum folicit , & folerter
nobis affiftere precipua fide & fynccra dcuotionc, folo iludi , toto con amine, toto pofle, & hoc vel in peronis propriis , vel faltem fratrum filiorum.^ ,
necclar iorumquc fuorum perfonis idoneis dccenter & fufficien ter haben t ibus experieiuiam militarem . Nosigitur eorimdemdileaorum, &fidelium
nolrrorurahumilibus& deuotis inftantiis inclint! ipfum Banatum Mariti
mum cum omnibus iuribus, vtilitatibus, redditibus , & prouentibus Banali
bus, quocunque nomine cenfeantur, eis & eorum heredibus, vt eft diftuiru ,
contulimusiureproprietatisj&perpetuidominii fub przfaeis conditionibus, & quibufdam aliis infrafcriptis yidelicet,quod maieftatem noftram,Do.
minamque ScrcniUna noftram Dei Gratia Diicifsam totius Sclauonix &
Maritimarum partium Principifsam charifimam matrem iuxta debitum fidelilTmia: fubieftionis, & deuotiflimac in Strenarum , & aliorum Clenodiorum_*
oblationibus iuxta vulgatiflimam confuctudinem regni noftri honorabilitec
recoenofcant, & quod ad noftram , Dominique matris noftrz prcefentianu.
per e, vel fi aliquibus legitimis forte impedimentis fuerint: impedid per fubjeftas fratrum, tliorum. vel quorumlibet fibi neccelitudinis vinculo coniunorumperfonas veniantconuocati. Nos cum eifdem dileftis & fidelibus
noftris Paulo Bao , Se fratribus fuis przmifla omnia, &alia his/milia attendentibus fideliter cumeflfehinonfolumprouifonemprzfatam in collatione prafcripti Banatus cisaftam conferuabimus , fed multis alijs regalis munificcntiz donatiuis eos, & eorum porteros profequemur toto dederautes affeftu , vt eorum fides & deuotio quo ad nos, ne non vicifliin quoad
eos fatior & gratia nullo vnquam termino concludatur , quam diuin;t & luimanz placitarq inconcuam , & iotcgram inter nos & ipfos , ac vniuerfos re<jni noftri nobles& Barones totisoblecramiisafctibus vt Diuina conferct cifpofitiopictatis. Datum anno Domini Mill: ducciitcs : nonagefimo
tertio]
ex hoc vnico huiufce rgis Priuilegio non folum elicitur DucatumDalmatia:,& Croatia matri eins traditum fuifb^> fed ca ijux deinduftnaBanorum Maritimoruin diccnda func cap. primo lib. fcxci opcimc coniprobuiuur .
Jed

P. 1 9?. i. 42
*

f 4

caufam

cauia

ibid i, final Piwnum i quis

Tieenunt, & C.c,6llius Sidonius ApoK

linaris lib.primo epift. 5 de Abrubale vi&o ad Metauram [fquidetn
illic Metaurus cuius ira in longum
felicitas ?no die prtporrigiturcfictiam nunc Dalmatico falo cadaucra fanguinolenta decoforatis gurgitibus inferretj/ quis
p.i?5.2.36reperiuntur
reperiuntur n.5842
201.241 amicitiaxn confecutus
amicitiam, ciuitatemque frtiul cumJ
fratribs anno 1 3 14 confecutus
20J.2. -i.refertur
refertur\bi8c i Madio relata expen> .
duntur
209.2.37 cereumpendet. Adhsc.
cereumpendct in quo Aquilaexpanfs
alis cernitur , &mfraeam alaitidem
Aquilas fed grandis ( antiquum Breberienfum infigne ) cum litteris circa
flgiiium
* S.PAVLI SECVNDI COMITIS TRAGVRENSIS.
Huncque Paulum eodem titulo Comitis Tragurij Patritiatum Venetum!
confecutum iimul cum fratribus Mladino & Georgio pro fe , & corara poRerisinperpetuumPriuileg: loannis SuperantiiDucis Venet: diei 29 Martij
1 314 teftatur, cuius filius Georgius cum anno 1437 die 3 Iulij Comitatunu*
OtoruizxLudouicoRegiVngarixceffiTetjlocoquc ipfius Zrinum accepiffer, ab inde ipfe, ab eoque defcendentes Comits Zrini nuncupati funt .
p.219.2.25. rcfertur (adde in margine)vide notas ad memoriale Pauli .14
p.227.i.57Thefaurosque patrcfibi Thefaurosque ab Auo bi
228.1.44 recenfitis maximum
recenfitis fcuti Carolo Roberto xmum
ibid.
46 apparer. Diflenfionenu, apparet,itz diffenfionm inter
autem inter
ibid
jo confecuti funt
confequentur
238 r. 44 Iadram deinde venit,nihjl Iadram deinde venire dcftinauert,fed
tarnen ibi eum egifle memoria:
non venit lAlmiffani
proditum eft . Almiflani
239 r. 51 mandauit Veneti
madauitvt in Chro.Trag:latius Vcncti
p.254.2.42.1 387 recepta;
1387 dic4 Aprilis ueepu
256.2.28. reperiatur
reperiatur(zdik in margine) Spalati
2S7-b3.recepit Catarum
reeepit demde ad maiora afpirans
TuartKus mio exercitu Vngaros
Vranamobn\!entcs recedere, N0namqi fereeipere coegit, & Oftrouizam reeepit die 11 nouembris
1387. Catarum
ibid col. 2.45. poftqu victoria ad ma. dele oainia Iimul cum notis marginaiora afpirans TuartKus millo exer,
Hbus f Paul: 1389
citu Vngaros Vranam obfidciite-,
n nouembris
recedere , Nonamque fc rot ipero
Sc 1 3 xbrisj
coegit c4 Oftrouizam reeepit:

258.

66
149. 12.1398.
360.2.51. ceptafurat
idem quoque
163. 1.4s in margine
ChroniU & Paulus de Paulo la
dren.
ibid 53 arbitrad funt c/rca

fadde)ideft die 19 Iulij

(adde) ideft die a Iunij
cepta fuerat
(reliqua dele vfque) idem qutque
cbromfta (reliqua dele)

arbitrait funt , eodemque anao nfulas

Cherfi,Obfari,& Stobi rccepcrunr,
circa
capite plexi zliquiquc patritij
164. r .it capite plexi patritii
in chronico , feu memorijs Traganj
367.2.* J in fupplemenco adSpaladeclaratur
tenfes Cnroniftas declaratur
yero 3. ideft primo Augufti Turcarum
159.2.32.vero 3 Turcarum
inducas
270.2.10 pacemque
Dalmatas qua* per temporum fuccei
271.1.1 ^Dalmataspcr temporunu
fionem fuit melius
fucceifionem indu&a melius
inferidri
172.1.14. inferiprcm
Orientis
373.r.380rentis
Archidiaconus
cap. $1 quod
374.1.3 5 Archidiaconus quod
feruant, vt in Chronico Trag: deinde
376.3.19. feruant deinde
Tetra Brut, Murula Stinize, in Felts
377. i . 39. Petra Brus in Velis
ibid. 48 qua: in notis ad Archidia- qua in Chronico Trag, referuntur
conumreferuntur
quam
440. 1-2 1 quern
iucceilTe
ibid.2. 1 8. fucceffiue
repererim quam lib: 3 cap.i J. rctuli
459.2.25 repererimanimaduerten:
animaiuerten:
(Adde)
474. Ver. finali veneratione colitur
Lampridium quemdam fuiue Archiepifcopum Spalati teftatur membra
na aimqua Monafterij monialium Sandi Rainerij cuius initium tale
In nomine Sanfte et Indiuidue Trinitatis. Anno quo
que Dominice Incarnat: MXL perlndiione prima.,
Keg:te D.N.ppetuo hacpijffimo A ugufto Michacle Ma*
gno Imper:residente ridel: Lampredius Archiep: vna->
cum NiKiforio Priore fub illornm namque temporibus. Ego Niciforius Prior het breue recordacio ubeo
confcribere de comparationc domorum tertiaut. In
primis comparait i etc
Huius tarnen Lampredij nulla mentio apud Archidiaconum , re alium_
feriptorem reperitur > qui inter Martinum n.71 & Dabralem 73 ponendus eil

Crc-

Crefcentius de quo fttpr pg: 58 n.76. Hic peruit arcam Sandi Dom.
ni; vt i nfcript i o exiftens lcuo latere aharis eiutiem Sani telatur ; qua; ob
inopiam loci fculpra eft in longo , & angufto lapide modo fequnti fiterisque rudibus
{Hoc habet egregio Sanus fu
membra fepulcro
Doimus Artious q ui Xpi
dogma Salone
monftrauit preful quoque
ractus e i ufa em
difcipulus Petri pariter fuit
ifte beat i
%t Spalati Preful hue
tranftulit inde Iohanes
tempore poft longo multis
dubitantibus vrbis
ar foret hoc corpus foret
ars it ar te relatum
claruit id cun'ctis quod
per pa uc i putauerunt
huius enim preful clare
Crefcentius vrbis
Marmor disiunxit Sanctum
corpus patefecit
Mille Dei centum tres affore
credimus annos
Tunc et Apoftolicus Pafcalis
conftitit orbi
clara quod lux cunis patet hec
Indictio doctis.
Sepultus eft Crefcentius in arca Marmrea ft inporticu prope por
tant majorem eccle fix Metropolitans ex paftc leua cum tali infenpt ione.
Vita fa lus en n ce i s qualissit cernitur v r n i s
In quibus oss cinis remanente de corpore vili
Quantum cumque boni gessit quantumque decoris
Vrbe fuit dicta Spalatum Crefcen tius ista
Pontifcum Preful nunc mundi floribus exul
$6 BernarduS (ad He) H ir COnfecrauit al tarc.S- Auailafi), v COnfUt ex infer.
ptione fculpta in capite argnteo eiudem Sani qua: talis eft
A.D.N.I.Xpi MCCXInd: XIII. tempore D. Innocentij
Pap: III. et Andre Regis Vng: et D. Bernardi Archiepi et Domaldi Comitis X. Kai: Iunij. Hoc opus
factum eft & altare confecratum ad honorem Dei et
Sancti Anastasij in quo corpus requicscit cuius ca
put hoc est
e

870

68
87- GnffM.mortuoGuncelk> Stephanum ZagraN'enfem Epifcopntn,qui
tune Spatyttireperiebatur , eleftum fuifle nott Thomas Archidiacoiuis
t .ip: 41,- fedqun confirmationem certis conditionibuspetijflet, quas In
nocentais 4 Sum: Pont, admittere noluit ; ideo poftulationi delefaftat
renuntiauit, vt idem Archidiaconus refert 5. huius StephaniArchi cledi memoria reperitur an. 124?. qui cum Pallium non acceperit
ommuTa quoque fuit eius mcntio in fene Archiepifcoporum
8p Rogerius . hic fepultus eil in eadem area cum Crefcentio , vt infcriptio in
fuperiori labro exiftcns teftatiir
" _
Trefulibus geminis prefens catagea dicatur
i A. D. M L XI. M
"NjfmtibiCrefcentiRogerius aociatar
J Aplis die xiin intrate
90 Jo junes natione Vngarus de genere Bucad, vt habetur in Priuilegip Stephani Regis Vng. conceflb Eccleibe Nonen. diei 24 lunij 1171, vixiffcque t unitat anno
91. Tetras eleftus an. 1298
$2.Balianut Sum. Pont, confecratus an. 1525 oriundus de ciuitate Baruth
olimArchiep. Rhodien. obiit 1328, vt Micha Madiusrefertcap.zj c
26
$13. Dominicas (adde) Pereander
5/4 Hu^olinus . hic fuit monachus Benediclinus ; vcnitqne Spalatum an. 1349
vt Tab.a.Chuteis refert . prarfuitque vfque ad 1 386
^4. Andreas- hic fuit de familia Gualda legum doftor, przfuitque ab anno
1390 vfque ad 1400 inter quera & Pclegriniim n.96 reperitur memoria-.
Marinide Chutis Spalaten Archielefti an. 1403 diei 26xt?ris
Pelegrinus autcm pra;fuit ab an. 1403 vfquc 1406
j^7 Duitaus Spalatinus fuit natione de nobili domo Luccari cum elFct Archi
diaconus ele&us fuit in Archiepifcopivm 311.1410 die i i-Aug. obijt dic_>
primo xbris 1427 cuius mater leptilta eft in arca marmrea exilente a_
extra parte portzmaiorisfupradiftzEcclefiaeMetrop. , vt ex infcriptionepatet
JHic nobilis I^rancifca iacet pijffima mater
Doimi qui erat Pr fui venerandus in

A.D-M rr/rriYYTY Hifi YXV Aprilis

yp Frattcifcu Malipetro Abbas. rS. Cj^priani ordjnis S, Benedidi eleftus

anno 1427 die 27 lanuarij.translatus ad EccIIam Caftdlanam feuVcnetam anno 1428 die 16 Aug. cuius extat memoria in lapide pofito pro altare. S.Domnij fub infcriptioue fuprafcripti Crefcenti;
Tcmpore quo Francicus crat
Nostra proies
Dux Vnctum 5c virtutcfua
Cl*-

67
Clarissimus orb
Et Clcri Maripetro fuis
Dum preful adeffet
M orjbus et uica Francifcus
Semper amandus
Et quo Spalatum
Racione gubernat
Gabriel et cunftis eclorura
Laudibus equus
Mille quater centum dum
Phcbus voluerat annos
Etiam ter nonos nouembri?
Menfe peractu

J. M
Bonimus dcMediolano fecit iftamcapellam
fepolturam
ico Bartholomew Patauinus de Zabarellis Archipresbiter in patria. Sc Seis
Apoftolic notarius eledus Archiep: Spalati die 27 Ianuarij 1 4 3 S
translatus ad Archiep: Florentinum die 18 xbris 1439.
coi Iacobinm Hic reintegrare fecit ecclefiam Spalaten: Petro de Thalouir
Bano Dalm.ee Croat.de decimis, qua; per multos annos tempore bellorum intercept* fuerant, vt conftat ex eiufdem Priuilegio 311,1442 relato
inter memorias Tragurij Iib.6 cap. j
1 06. Bernardas Zane Protonot. Apofl. eleus die 8- Februarij 1 503
108. Marcus Cornelio eleftus die 18 Aug. 1 536 per ceflonem Andref Cornelio
109. uloyfins Michael eleus die 19 Iulij 1566 per ceffioncm Marci Cornelij
no.Frater Dominicus Marotti ordinis Prardicat. deputatus coadiutor Aloyfij cum futura fucceffione die 3 Aug. 1 575
1 1 1 Marcus Antonius ex Epifcopo Scgnienfi translatus ad Spalaten. die rj
Nouembris 1602
1 1 2. Sfortia Ponzonus per ceffionem M. Antoni j die 2 Aug. 1 61 6
113. Leonardus Bondulmerius die 1 5 Aprilis 1641 per mortem Sfortiar
114. Bonifatius Albanus Bergomen prsbiterCongreg.Somafchx die 30 Ia
nuarij 1669 per renuntiationem Leonardi

e %

Er-

ti
Errores impreflonis in operibus
Hifloria Slauorum Trxsbiteri DiscleatU.
pag.a87. col.prima Ver.21
& alios Euty
290.1 .59. clamauerunc
60. coronatus ab
292.1.29 rcucrtenres in
393.2. 2.eiuspromiferunc
294. 1. 16. fu t
295.1.34. videbatur ei
296.2.2?. epularetur
apparuic
56fuorum vindicaret
291.2.36. rcnjanfip
5.Luttouidet

& aiits multo* Euty

eleuauerunt
coronatus eft ab
reuertentes autcm Saracenl in terram
fuam, Latini yolcbant reuertere tu
fifidelitatemRcgi& flij eius promifcrun*
fu Caftreca &
videbatur namqueri
epularetur fubito appat utt
fuorum fibi vindicare!
euafir
Luttoutd cranc er

Marci Maruli Hi. R R. Daim.

304.1.10. intendunt igitnr
intendunt i erat Gottorum gens in
quieta , vaga, abfqiie legibus afpera& bellicofa. igitur
2.49. XII annis
XXI
305:1.58. contriti
conterriti
306.1. 14. d;ais
de'nd19. delibatum
delibutum
45. djdarum
deinde
2.4i.didis
deinde
307.1. $.conuenerunc
coneurrerunt
41. vero accepit
vero fibi accepit
308.Li3.ita infelix
ita tandem infeliz
39.igabatquenunc
fu?abatque aduerfario s nunc
309.2.23. inference
referente
quam
37. quod
3 1 1 .. De PP.Herefico.
De Henrico
Thoma jrebidieconi Spalaten:
3 1 2.1.20. Hieronymi Doctoris
Hieronymi Egregij DoVoris
2.24. Adria
Adra
31 3 1. 39. Afinium cum
afinium Po'lionem cum
314.2.28. Afcl e pij ficut
$1> Martis ,ficHt
316. i. i.concedendum
cenfendum
43. mente contempfit
mente obftinata contempfit
3 1 7. i . i o. [cripta partim opini
feripta partim reht&,partim opini
47. ftrepitum dxmonib.
ftrepitum fugatis dxmonib.
318.2. 18. ip/is faciebanc
ipfts quotidic faciebant
Ulis
57. illius
14-

3*3- 1. \9' enim dignitatis

54. Domini millcimo

248.Metropolitanx
314.1. 6. potuerunt Dominus
56 increpauit quod
326.1.49. folemniutem cuiufdam
3*7.1.31. proibuit diccns
47. Crifario iuffit
328.1.47- rcueren.
a.ji.nimis
329.2.34. cum nuntijs
331.1. 3. bibiflet ftatim
3.42. adminiftratione
333.i.i5.raptabant
20. enim
3 34.i.48.refignauerunt
335.1.44. rero Regis
48.confeftim
337.2.46. Maurigij
5 6. eins
57. impotens
338.1. 3. gauiffimam
2.27. proditoresSc
339.1. 38. vt
343.2.39. inquirebant
347.1.9. obefle namque
350.2. 57. rcligioforum quad
351.1. 50. cunis
351.1.45 quacdam
2.22.quamec
57. incluferis

enim regiz dtgnitaiis

Domini nonagenccfimo nonageftmo
tpore Tirpimirii & Mucimini fili;eius regum. Paulus Archiepus
fuie anno Domini miUefimo
Metrpoli Salonitanx
potuerunt igitur DomiBits
increpauit denuntians omnibus ttuA
folemaitatem confecratonis Oiifam
proibuit eum diccns
Crifario fuo iujfit
reuereri
minis
cum noftris nuntijs
bibiftet y ita quafi miracuTose configit, ac fi venenum pro aqua illa_,
bibillet ftatim
admiaiftrationi
raptabantur
etiam
refignaueranc
vero Domini Regis
confertim
Mprigij
fuis
imponeos

grauiifimam
nenc ciuium prodit ores &.
eft
conquirebant
obefsemakintmqiie
religiojorum , qui homines
regia congregati funt qna{i
cunis
quadam
conclufcris

353.1. 5. ex quo

& quos

2.19. fimplicitatem
354.2.42. per acftatem
357.1.19. captum
359.2.25. ex
j6i.i.u.quia
363.2. 25. me quid

fimpLiatatem deridentes extrais

364.2.44. auribus
365.3. 19. paffi

t :

proditores, vbi celfiorem locum obci-

per totarn ftattm

cxptum
&
quin

me edit in opprobrium conculcan

tes me quid
aufibus
padi

70
. 25 .armum
369.1 .32. fcdcntcj cum

armatorum
/fie .tes autcm

371. 2.29. deitiamu

16. 42 Corneae
372.1.36. Theupulfi
374.2.26. Principis Ic

de manu
Corcirjr
Theupuli
Trinerpis,hcm D. .Marcfcialus Pria ci

379.1.26 vos &

vos deftruerc &

Tabula Cutheis

38. i finali Spalitano

384.1. j.Xlil

Spolctano
1

Memoria \jtrcbitpifcoporum
386.2.28. pauimentis
paramentis
39. Domo Baduaria fedic
Domo Zabarella nuncupata fedic

387.1.47. alitorum
388.2.hn.introitu
391.1.33. veftra
392.1. 10. exeuncibus penirus
44. afpera Iadram
2.3o.extitit
394. i . 5 2- extimaban t
2. 6. grafficiei
10. vltinu
3P5.2.penu].bada)atios
407.1. 18. parte baftidat
2.41. gratia
398.1.15. Sclauoniar ducibus
400.1 .25. moliti
2.8,niillcuc
24. domum
401.2. 10. petrato
402.2.18. cathena
303. 1.49. Vltima
2.30. i us
5 8. & m

Obfidion: ladren.
alitos
interim
noftra
txruntibus, te intnatibuspenitus
afpera contra Iadram
extitit detcntus
extimabantur
craffitiei
vltra
badalutfos
parte media baftidA
gentis
Sclauoni* Bano dutihns
& cum dii
Incliti
nullius
demum
perpetrato
catnenx
vltra
fuperius
& in multo vigore,& audacia munit/
crucis fgnaculo ad defenfandam
cathenam celcriccr propcrabai.;
afcendit in
4 -U.

7*
408.1.20. artanam
41 5.2. 35. lucratores
51. manibus
418.2.30. Maximo

arfanam
lu&itores
manus
Magnifico
Memorial. Vault

426.1. 9
il
a.ii.Procuratorcm
427.1.15; 1363
2.4a. Re&oris
431.2.15. Ciculellis
54. Comatores
432.1. 2. pro

Procuratoria
493
Reoribus
Ciualellis
con iedatores
per
Talladij Fufci

452.1. 4. Drinum
15. ad vcrbum
per
20. nouem mil.auctx
32. eodem ftrabo idem
2.1- eft
2. fmilitas
6. vero
13. alternis
15. Arfia & nouis
33. Phlanaticum iinum
48. Habet quoque
hn. Mercatum
453.1. 6. proflat
io.Scrifa,cuius
17. Septentrionem Telauli
36.Morlachi
43. ramum ad
5o.enim
a.i.extitit
9. ilia
18. iamiliarnm hue
26.dicitant
4 54. 1.3 1. Adriatici
3 2. Salonas
flnuius

40. prxcedentt
j 8. Glodoum

Orinium
ai verbum ita fcribentemper
nouem mil' anciquus auttx
idem rabo eodem
effet
vtilitas
enim
alienis
jir[i primo> &
Phlanatici finus
Habetque
Mercatus
perflat
Scrifa icas cuius
Septentrionem eft TelauU
Morolachi
ramum quemdam ad
etiam
exiftit
ipfa
famdiarum qui locus lingua Illy ricaw
Aurana nomina t ur hue
diftitant
Adriaci
Salonas & Martialis lib.x
Epigrammaton
Ibis litoreas Maccr Salonas
fluuius
procedente
Clodou
4M-

7*454- O?0
5. demonftrant
Rztanei

Quod
demonftrat
Ratanei

i.defcripfi
455.1 i.corrumpantur
i5.obuium
40.&
47. ea
vit. latiffimi
i. 4. negotiantibHt

defcripti
corrumpatur
obuiam
ad
cas
Iztiffimi
negotiatoribus

25. Drmonis.
. nominant vt

Dirinonis
nommant ilium >t

30. equorum rngake

tquorum, fed exigui corporis > mint

tarnen vclocitatis quorum -nfrUt
ferat
quantumuis

36.fert
45 6. i .1 1 . quamuis

Mtrti Mamli at fatria S. Hitvonymi

iuitatem

Cuiatem
jfppiani

. i .39. nomibus
465.2.24. parebant
467.1.49. aggredirentur
468.1.10. fuga
i a. extimabat
1.14. Phti

34, Cceterum Tiberio

nominibus
parebat
aggrediuntur
fug*
extimabant
Ehzti

cttcrumTibeno

Thomar autem Archidiaconi cextum antquum dcpofoi in Bibliothcca^

Vaticana fignatum 0^5 a 5 cum fequenti Epigraphe .

10-

IO ANNES L V CIVS
LECTORI
eft antiquiflmiim exemplum Hi ftoriat Thomi Archidiaconi Spalaten. quam poft opus metim de Reg.Dal. & Crear.
cum cften's Rerum Dahmricarum Scriptoribus nondi m^
impreifisedidi: cumautemipfe Thomas mortuiis /ranno
Domini 1 260,vt in notis ad eundem animaduerti panJo poft
eius mortem fcriptum efle debuit, vt ex charadere , & carta
coJIigitur . In ipfius autem editione fecutas ftim exemplum
manuPetri Cindrij Parritii Spalaten: viri dotifimi,& accuratilfimi exaratum, qui hoc cdice in eo exicribendo vfiis eft. errorcsq; ortographiz correxit. Hoc amfiaifantiquum originale in Bibliotheca Vaticana'depofui, vt
conferre volentibus ptrret : id autem turn alias ob caufas fahim eft a mo ,
turn quod huius opens plura extmpla circumferuntnr , nee fatis caftigata_. ,
nee admodum integra: hdei, & przlertim illiid, ex quo doctiflimus FL'rdinandus VgheIJtis Abbas Ciftercienlis nounullos Epifcopos ladrenfes delcripfit ,
& in Tomo Quinto fu: Italia: facraepofujt , qui in germano Archidiaconi
textil minime reperiuntur . Id ego exemplum vidi , & manu recenti fcriptum
reperi, conttiliqtie cum hoc cdice > & quaccumque in illo de ais Conciliorum Dalmatic, Epiftolis Papalibus , & Epitaphio Zuenimiri Regis fcripta_,
funt, ea omnia fifta, & fuppofititia (imt.-u meque monitus fupradidus Abbas
Vghellus, vifa mei codicis antiquitate, & cum fuo exemplo , quod habebat >
collate, viringenuus, & in antiquis charaderibus veriatiffimus , fc deceptum falis eft,nouamque feriem Epifcoporum Iadrenfiun>(expunftis dnobus
a fupradicto Cdice umptis, nrimoque ,& tertio loco pofitis) manu propria in margine paginz 145^ iui Tomi Quinti czptam reliquir; intcgram do
notio editurus, fi morte preuentus non tifset , quod te monitiun voli Leor.
Addidi huic antique Codici Hiftorias Michz Mr4dij , e Tabulz Chutis
cnm memoria Archiep. Salonrtanx Ecclefiz ex exempari prardida Pctri Cin
dri

74
dri mea manu exfcriptas, &Hiloriant MarciManili ciufdcm Cindri mann
maiori ex parte fcriptam, vna cum originali Slauo : & fient fimul editat fuetunr,itaethicproftarent. Quibus aoieci Schcdas aliquot antiquas Saloniraroi Incriptionum, quas cum alus Dalmaticis edidi .

10-

IOANNESLVCIVS

LECTORI

jVm in opere meo De Regno Dalmatian & Croatia; plurim

loca auftorum Dalmatanim , qui nondum impreffifuerant
citaffem, quo plenius tndijs legcntiimiobi'equerer, cotdem autores ntegros ex manuferiptis qua; penes me ex
tant polt idem opus edendos curaiii . Cum autem pariter
ibidem me faepius citetur Chronicon Vngaricum.cuius codicemmannfenptumnon contemnenda; ntiquitatis apud
me reperiri fafl'us (um : cap. primo eiufdem operis: hic pariter edi debniffe videbatur ;quam tarnen diligentiamfuperuacaneamindicaui ,proptcrea
quod extat typis editus ; fed quiainpluribusdifcrepat dicto meo maiutcripto, non nihil gratia; leftoribus meis initurum me fperaui, fi hasipfai;
difcrepantias nunc "publice ederenij quodincditione difti operis per anguftias temporis facer non licuit ; ipfum autem codicem manufcriptiim , turn
eius diuturnx incolnmitati , turn conferre volentium commoditati confulcte cupiens , in Bibliothecam Vaticanam reponendum cuiaui infignitum nu
mero 6525.

Vat ije

7
Varit Legiones codicis taanufcripti Chronic* Vngarica,
caracris antiqui,collat cum fecunda parte eiufdem pub
licara lohanne de Thuurocz , & imprefla Francpfurti in
folio fimul cum alijs Scriptoribus rerum Vngaricarum..
apudAndream Vvecheliuno

anno Dni 1600

ImprciT. Francofurti]
CaputTcrtium
pag:?! verficuloa*
De quibus ipfi fapiendo bene cognouerunt terram optimam efle , &
aquam habere dulcem
25. implen s ante omnes Hngaros
ftiper illo cornu
a8. et vfus ifte , & feruatur
ap.nunciummiferunt
3 o- album magnum
45 . homines iui qui
46. reportabunt
47. fi ergo terram
"
< a. perftcuti funtqae eum
<4. retradit autem
a, a. ipfa generatio
<. Capitanees Pannoniam
6. eoque Zutiato polug, vt fuperius diaum eft, debellato &
occifo Arpad cu czteris Hungariscaftra

Codex manufcriptus
Dfunt aliquot pagint
De quibut ipfi fapicndo beoe cognouerunt quod terra optima fit & ?4W habebat dulcen
implen: , & anteomnes Hngaros fuper
Mud cornu
e vfut ifte feruatur
nuncium remiferunt
album & magnum
homines qui
portabunt
fi vero terram
perfecuti funt cum
retradidit autem
Jp^us gneratio
Capitaneas in Tannoniam
to quia ipfe Arpad Zuetoplug cum.,
ceteris Hungaris, vt fupenus dium eft debellato & occifo caflrA

Cap: 4
i vnde ChaacK oritur
* ChaaK eritur
1 4.vbi ChaKnara nunc iacet diffo- vbi ChaaK Vvara dcflblata
8.zarLadislai
cap:
-j.ciuitatemmagnam

ChaaK
ZarLadisIay
ciuiMem Albarn

i< filiam nomine Sarolt pulcerim filiam pulchenimam nomine Zarokh

duxit in vxorem
traduxit in vxorem
cap:6
j 7 Cupan qui propc

propc
Fraiu

72
Frfti
cp.7
4i.QuiMeffianos
4j.GoIgata:
47.Verbulchunomcnhabuit Cjrc*
Palatinum
.
5i. circa ley
54. ibi locum
jj. 4-defcendenint
8* tcmporibus Ducis Toxun
u.Ifnacam
16. Leytah
17. Vil fineauribus
18. parnalem
19. perhibetur nam omnia quae habebant
10. tnobili & ab
23. Morgyor KaK Sc Gyoz fiue La
zan funt
26. alienis componcre , ideo
27. cantilenas fecerunt
30. Vnum in
ji.ipfo tempore
34. Geycha
41. nociua ac
cap: xt
34. 4.Volphgerus
j.Hemburg
6. Geycha montemKifcen, &in.
fulam Danubij circa Iaurunnmdeditpro defcenfu eter
no, vbi
cap. i
i j. Afcendit Vvencellinus
15. Iako
cap.13
20. iftis
Sanftum Stephanum_.
regem
21. Garam gladio Th eu ton i accinxerunt . Iitorum quoquo
generatio ab iftis nomimbus
diftarc non videtur. Iitorunu,
itaque Comitum Dux Geycha
cum Sando rege Stephano liofuo&diuino

Man:
Qui MTa ios
Golgotha
Vver nomen babuit circa BaUcuof

circa feo
fibi loca
defcenderinc
temponbus Toxun
Yfmacum
Saytali
VU auribut
taltem
peribetur omnia que habuerunc
tnobili ab
Hetmogor,& VvoK funt
alienis ideo
cantilenas componentes feccrunt
Vnde in
ifto tempore
Geyfa
plurimum <re
Vvlphgcrus
Hohimburg
Geyfa montem Liftem pro defcenfu
eterno contulTe comprobatur,W

Defcendit Vecellinus
iam
Hijs .... Sanifum regem
Goron glaiio teuthonico more auixcrt. Iitorum namque Comitum^
Dux Geyfa fretus auxilio , & banftus
Rex Stefanus fuus ftlius & tonino

cap.

Prart'
cap. 14

Man:

34, generatio Conrado de Alden^ 'generatio vnde Conradus de Altenburg

burch

cap.ij
43. Mer fe
44. & Renoldi
51. fthoph
55.Gexchc

Berfe
& Renaldi
ftoph
Geyfz

cap. i y
35. y.Poft hzc intrauit Oliuerius & Generationern igitur Ratoldi de Apulia exiuifle nullus dbet dubitaRatoldus-tempore rgis Colomare de cognatione Comitis Cafte_
ni, qui de regno Apulbrum de Caferta ortum habent . lili vero d,
Oliuerius Ratoldus oriundi per regem Coluiuaiiuiu filumGeyfe re
SabucK de. Comitibus Campania,gis, qui Dalmaticoj fubiugauit, in
ex Francia oriuntur
Pannonia colocantur.
cap. ia
Kisla
i4.Keislu
cap. -o
31. Meifnenfi , & 31 Mcifnenir
Meyfit
Meyfienfis
Gcyfe
jj.Geychz

g.Meifnenfem
cap. 2 i
5z.infcuto fuo aquilam ferr audet in fcuto aquilam ferre ande t nift i/me
& Michael
nifi Simn & Michael : eapropter
(cztera dfunt *
quod exercitum Solidar de Tuni , qui Maioricam & Minoricam
in Siluas per aues intrando, & clafles occupauerunt:cctci is mijitibus Rogis Aragn ia defcientibus eorum gciieratiofertHrexpuh'ffe: Vode regs,
& communitatis militiz decreto eft ftatutum, vt priori figno,xjuod
totum rubeiun fine aliqua exprcfla figura m aquilard
cap. 2 2
. lo Himaelitz,feu Saracen i, tiefli, Hismaelite , Befi , Armeni , Saxones 1
Armeni.SaxonesjTunngi, MifnenCtimani
fes, & Rhenenfes. Ciimani
adepii quorum quidem nonuua licet
13. adepti
mini nota eflent, tarnen huic operi
non aponam
cap. 2?
iS.Zuuatapolug
a o. ftptimo
24. LcopachciuxMorauo:

28. Corniola

Zuetapolng
VIH.
Lropacb Moraine
C.uiuol-i

Ii
*.
cap.24
35. quarto Hungari Bulgarian!
44. dt 46. Lonbardiam
Si.miibus

quarto Bulgarian
Longobaraiam
militibus

capas
Hungari quibufdm
37. 5.Huagari.'egreffiquibufdam
flltuia Libi) qui
11. fluni qui
ex inde Uli
36*. ex inde reuerii tali
38.Stra$burg, que in latino dici- Strasburg m
tur Argentina, in
concitatis
4.concitis

dolabro fuo veniens

jS.iOi dolabro venicns
Geyfan
3o.&3i.Geycham
Saroch
34.Sarolth
Hic autem
36. Hic enim
43. conferuationis .... nos ca po. conuetfationis . . < iffoienimMp.
lim
eins
cap.8
53.Geychaduce patre S.Stephani
regis ducatum tenebat : mortuo
autem Geychaduce Cupan
39. i. Saudi regis

Gey fad Cupan

*n#i Stephaniirgw

cap.a?
a$.auunculum
27. Gyulam
3a.rdecln

proauunculum
Tranfiluanum
Erdelin

cap. 30
41. thefaurorum & preeipue
46. fecundus rex
47. fundauerat aureis altaribus

thefauri eius preeipue

Sanctus
fundauerat altaribus,

cap.3i
40.38. Illius ideo dextera mifericors

& ideo dexrera illa mifericors

i
cap;

Sx.
Fran.

ha*.

cap. 32
41. De incendijs

Incidcntii

cap.33
41:10. adornatus fmilicer vt S.Stcphanus pater eius cum
13. Rex Scephanus . & vniu?ra_*
Hungaria mconiblabiluerpiao.
tiunagno vaidc tanta *co doloris acerbitatc S.rex Stcpanus
exacerbatus
20. czpit deftitui

adornatus cum
Rex Sutbanus exacerbtus

ao. repente defiitui

cap.34
43. gratia plenus ftcutGam quof- gratia plenus qaadragefmo fexto fui
dam quadragefimo fexto, fecunregni in fefto affump.eatif.f'&g
dumantem niftoria: in ciufdem
laudemabecclefiaedicx veritatemtriceimo feptimo fui regni: domi
niez autem incar. 103d. anno in fefto ufumptionis beatimrnr Maria?
femper Virgin is
3.mulcorum dulcifona
mufutrum dclmkiui dulcifona
5. regmz przficere
regina Regem praficcre
7. vt regnum
Se regnum
cap.35
22. prefida & caftella
24. pre iuful tu
30. Centuriones villicos

predia & cailelU

propter incultum
Centuriones & etiam decuriones
"villicos

cap.36
44. cumque neminem talem 111 rc- cumque talem in regno inuenire non
gno inuenire potuiffent elegepotuient elegerunt de fe met ipfts
runt in femetipfis
47. conftituerunt
przfecerunt
43. 3. creationes
exactioncs
4. fuam conftituerat Aba
6. Toyslan
8. regis Abs
14. laceunt
lacefliuit
19. Trayima
Treyfma
23 ca-

Fran.
Man.
23. captiuos receperunt & Hunga- captiuos ceperant, & in Hungarians,
riam redierunt . Got fn dus auredierunt. eo gutem
tern Auftriae Marchio circa Pctomaminfulamfaciensfuper eos corum fpolia fertur abilulifle. Tune
en im Autria non Duces led habebat Marchiones. eo autcm
ji.Vratzlai
Vvradislay
34. Cefar iupremo
Cefar fummp
48. obftacula , qui Hungari fluuius obacula quibus fluius Rabcha
Rabeha
enim quadragefimam
44 6. enim rex quadragefimam
vado
1 1. modo
36, tradiderunt
traddunt
43. Ticiam i villa
Tifciam & in villa
corpus eius in
47. corpus in .
Vveztnemct
53.yeltnempti
infignibus
45.6. infignijs
8. regaliter federe
in regali throno federe
cap.jS
iS.Sanfta Pafchali folennitate
28. cum igitur Miffa Dux &
eius
32.Pomerano
3j.dextrario

(antta folennitate

cum igitur tarn Mifca Dux,quam filij

eius

Pomeranis
equo

.
28. confluxerunt
39. recomederet
40. ibi denique
47. p.Goyd

Buda
confluxit
comederct
ibidemque
Gyog

cap-40
1 5. genera
23. nter fe
15. adipifcendum
30. obruerunt
34. Kelenfeld
ibieem percufus ftiper vnum
4i.monachusde
49-50.52. Murthmur

gratia
alterutrum

adipifccndac
obruebant
Kerenfeld

percuffus, ac deinde fuperwium

Muchmir

1 *

**;

Frau:
cap.41
<{8. 7. tertcbatur

reuertebatur

IQ reuerti feftinanter in
reuertt in
16. Quinqu ecclesijs quam ipfo Quinqu ecclesijs in bafilica , quam
fumtouerat in honorem Beati
ipfe uudaucrat nno fui tertio
Petri Apoftoli anno regni fui fe
cunda vice tertio

40. cum magna dileftionc

cum dileftionc

45.mamoquia
47. perTonas
50. Palatini
5i.Tyhon
53. Morat

magno valdc quia

partes
Valaton
Thyhon
Moconth

49. 7. prpfecit . Venerat enim prz- profecit . & fie

Jichis rex nauigio ad obfidendum caftrumPofon. Tune
Himgari, qui in caftro'erant natatoriz fcientiflitnum inuenerunt homincm, nomine Zothmund: quern noctis in ilentio ad aues Impera,
torias miferunt , qui fub aqua veniens, omnes aues perforauit, qux
fubito aqua plenz fbe funt,& potentia Theutonicorum contrita eft .
&fic.
17. Zclicx
Zeliche
Guebhart
18.25.31.35. Gebaith
24. Bodolut
Boduch
43. fodiebatur viuus
fodiebatur de die viaus
53.Vxorem quam primitus filio
fxorem propter
rgis Francia; cum mximo dederat facramento propter
. 6. lardorum mille tauros in gra lardorum de]panibus
tes de panibus
8. fuperfluentem . Plurimi etianu, fuper effluentem Teutonki ergo J
Theutonicorum de imraodcrata
faucibus
ciborum ingeftione crapulati &
iafiriimortui funt, rcfdui ver
faucibus
14. nuncupatur . Theutonici vero nuncHpatur
locum eundcm Schylperg votaut

cap.44
i. impedir veritatem vick
impedir equitatemide
j.iufticiaii, & rupto fderefu miticum filiutn

promiflionis , quod in regibus

effe non deberet filium
33. adhuc quinqu annonun fiiper dbuc <am
totamHunariamanno
...
,
3S.& coronan; firaulabat eninL. *fflrwMr;.curtqaeirtConfecratione
quod pro perdicione regni hoc
eius caneretHr
faceret, quis Impr filiam fuam_,
filio fuo Salomot non dediflet fi non coronaret. cura antem m

ronatipne Salomonis caneretur

39. eft indignatus (& reliqua vfque eft indignatus (reliqua dfunt )
ad)
51. xi. Dux autemficut erat fagacif- Camautem erat fatagiflimus confilij
;> ptvccaurnc
precauens

3 5 . Crucem fuam quz dicimr Sti- villam fuam ^ ^ rmr

n

.J

36. S. Ahiani
S.Adnani
j^& fine fcitu Ducis Bel exocu- & exocHlatus
latus
.
.
51. 5 , digna memoria . Omniu enim digna memoria . i>tupropter
(vfque ad)
io, exadiones . Quapropter
cap.4<5
28. przpofiti plebis in eminenti

prepofitiincmincnti

32.prrpofitosqueeorumabaltis prepofitosquc ab 1(9

38. inemedialiter
iu remediabiliter
41.ZeuucKzard.Hic enim Bla erat ZcnuK^ard
(reliqui dcfunt)
cal uns , &c in colore brunus propterea fuum inonaft; ad fuam difpofitionem ZeuucKzard appellauit.
cap-47
5 J . Theutonicorum tune fuftincre
54. Salomon cum Impiratore fine
53. . regeSalanione
ly.Hangaria inGeuur
. in populo noftc autem fccuta_.
(vfquc in inciH capitis)

Tbeutonicorum fuflinere
Salomon fine
fitoSalamone
Hungaris in Cenar
inpopulo.In eodcmannoDucibus ibidem exilentibus ecclefi horribiliter cil combufta (reliqua dfunt)
f 3
cap.

Fra.

.
5 J. Ibi Bator Opus

Ibi opus

54.1 5. DebuKa
ig.TrancisKa

DobotiKa
Fantifca

a 3.18. Oful principi fuo qui coadu. Oslu prihtipifuo , qui reptando
nato
(vfque)
41. quaf reptando
5 5. 5 . intcrficeret > fed vt tumittcrct nterScerfct vade
vnde
cap.jo
3P. aleai cuius de comit Vid de- ale quam df /./- rtd fpeUAO . participes
r*fc/7t / habere , precipites irmeirruerunt
rnnt
56. 9. fugauerunt. Poilhzc (vfque) fugauerunt. In tertio
24. In tertio
44. indigeratus cil . Cum au tem_ indgtutus en , & qui ad fidei mu(vfquc in fin cm capitis)
nus vnrant, volebat diuidere ad
trs partes , & dim lbi tollere , tertiam vero Duci. Dux autem non permint hoc fieri , hec ergo foit caufa_
malorum, & feminarium difcordie inter eos
cap. 31

57.11. fieri dicebat

fieri poffe dieebat

cap.ji,
2p. &DuciNyr abundanterobtu- trque pacis funt obtinuerunt dcinlerunt, deinde
de
3 7. Ducatum Rex autem (vfque) Dueaturn porro eo tempore rex nata46. celebranit
lem domini celebrauit
48. Ducem debellaret
(vfque) Dueem expugnaret : laoatusque ,
58.34. Rex autem certificauit
emulfus rex peffimo confilio , conHo Vvid perfidi , moeit cxercitum fuper Ducem . Dux autem venabatur Ygtan , auditoque aduntu
regie fuper eum , mifit Ladislaum fratrem fuum fupra in Bohemiam , qui
jam nee reuerfus erat de Rutcia, vt rogaret Ducem Ottonem fororiunu*
eorum, qui ipfis in necceflhate pofitis auxiliaretur. Geyfa vero colleo
cxercitu obuiam egit Salomoni in Kemey , cuius principes , ymo traditores miferunt clanculo ouncios ad regem, dicentcs quod f rex eos in_>

di<nitatibus fuis tenet, & in grat iam ftiam fufcipist , 'pi relito Ducc
in odio omnes pariter ad regem confugerent. Rex nutcm cer:if.ca:nt
59.ii.periculisafficia.'a
(vfquc) pcriculis afciant fax crfr ,'r. : xbls
ap. Rex ergo in verbis Vid conficiusconfiden
dens
60.41. Semtopolug
Zcatopolug
45-vulneratis

(vfquc)

'Pulnef^tls Dux -*;...i &:o

61. j.DuxautemBohemorumOtho
4. repatriauit

(vfque)

i j.Iamenim
x 5 . reliquerat

rtliquerat. ob quam caufam vifus in

prclio ob timorem Ducum ibi io
recepit.

cap.53
45. Zultan

Zolta

46. Salanionem
54. Cum autem
55.Fercen

(vfijue)

Salamoncr*. C*n ufcm

Ferten

6. i . euaferunt ( vfquc in finem a- euaferunt(r\\cyA dcfuat)

pitis)
cap-54
iS.HungarorumRex autcm

Hungarorum . Imfr ergo verbis

(vfque)

15. His igitur verbis Impr inotus

Salomonis permotus cum mag9

cum magno
cap.55
ij. ix. Pofon multis dicbus milites Tofon multis diebus milites vero Salavero Salamonis
(vfque)
monis
24. milites vero eiufdem Salamo-

44.conftruxit . Inprimoctiamanno confiruxit (reliqua dcfunt)

regni fui validimma fames regnum
Hungare aHixit
cap. 56
4.ii.paragogen
(vfque)
17. potquam
33. rcgalem

paragogen poflqnm
legalem

46. t;cit eodem etiam anno Crux

domir.i , qux Albx conftituta_, fecit rex cnim Ladis
fue-

8t
Fran,
fuerat percufla eft fulgure rex
autcm Ladis
.
(vfque
65. i.fedpoftmodum
7. Boina
i^.Omnipotentisob memoriam,
viori,quam ibi adiutorio Dei
obtinuerat At
16. enalerunt
(yfque)
28. r aucem
cap. 57

carcam fid pomoim

Burfon
Omnipoteuiis. M

euaferunt rex autcm

(Hate duo capita

integra defiant)

cap. 58
cap.55>
67. 5. Poft hare
( vfque)
7. At rexLadisl.
15. non tranfgredieris rerminis
(vfque adfincm capitis)

(8

(deeft vfque ad)At vero rex Ladisl.

non tranfgredieris trminos antiquos
quospofuerunt patres tui : regnauit autcm XIX annis & menfibus
tribus: migrauit autcm ad domi
num an.Dni MVCquarto Kal.Augufti, friaprima.cuius Sandiffim
corpus in fiao monafterio Vvaradini deuotiffime veneratur

cap. 60

He coronatione regis Colomani

Poft ipfum regnauitCoIomanus filius
regis Gcyfc , in cuius temporibus
multa mala funt perpetrata, ipf^
enimBelamfiliumAlmus Ducis fi
lij Lamperti ducis filij Bele regis ,
dicti Belyn , adhuc infante de quorundam confilio extrachim,de finu matris excecatur,& quia fibi ex conln.
guinitatc attincbar, imo ipfum non interfecit,fed priuauit luce , vt non fit
dignus portare corona fani regis . lite Colomanus fuit Eps Vvaradicn:
fed quia fracres.quos habebat,morte funt prcuenti: ideo Summo Po'.rifice
cum eo uilpcnfante rcgnare compcllitur,qui ab Hungaris Cunues Colman
appellatur,co (juia libros lubebat.in quibus horas cannicas vt Eps perfolucbat.Iftc Dahnacic regn occifo fuo rege, Pctro nominato in incibus
Pctcrgozdia Hungarie adiunxit.Galeas quoquc Vcnetorum,& naucj, iblidans he a!l<:cans pecunia maxima , cxercitumcopiofum in Apulia deftinauit,c Apulia fpoliata per tres menfes in ca permanferunt , vbi etiam .Mo.
uopolim, & Brundufiuraciuitates expugnantes Venecijs ad tenendum uro

DeCoronatione regis Colomani

filij regis Geyfepnmifilij Bcle
regis fimiliter primi
69.&70. cap. 61,6, 6%.
(loco quorum capit in manus :
tantum hare)

Fran?

Man.

Ttilitate rgis Colomani reliquerunt: ipfi autcm in Hungarian! ab indo

funt reuerfi, & quidem ciuitates per foliataj Pifanorum milfos per Cefarem expuliis Venetijs funt rehabite . regnauit autem annis xviii. men
fibus VI. dies V. migrauit ex hoc feculo anno Di Mill.o CXIIII. tertio
nonas Februarij, feria tertia, cuius corpus Albe quiefcit
De coronatione Stephanifilij Colomani

Cui fucccflit Stephanus filius eins, qui regnauit annis XVIII men. V.migrauit autem ad Dominum an: Di MCXXXI. cuius corpus Vvaradini quiefcit

73.2Z.Regnauit autem poft cum(vf. Poft ipfum regnnuit Bela cecus , imi
p'letum videtur in ipfo illud prophe.
que)
ticum
creuit itaque puer cecus rgnante.*
27. illud propheticum
Stephani filio rgis Coloniani , 8c
19. creuerat enim (vtque)
mortuo ipfo coronatur IIII KaU
31. quatuor filios
Mai; feria 111, &: gcmut quatuorfi
lios
nominantur regnauit autem Bela cecus
45. nominantnr
(vfque)
annis ix mcnfibusque xi diebits
74.47. regnauit igitur ipfe Bela xii. migrauit autem
cus nnis nouem menfibus nouemdicbus duodecim. migrauic
autem
75

5-& 66.

Regnauit autern poft eum Geyfa fi

lms eius } qui coronatus eft Kal.
martij in Dominica Inuocauit, tranfaftis duobus diebus poft mortem.*
patris: regnauit vero annis XX menfibus tribus, diebus XV. acgcnuit
IIII filios Stephanum & Belam , Arpad , & Geyfan. migrauit autem ad
dornintini anno Di MC L XI pndie Kai. lunij feria IIII cuius cor
pus Albe quiefcit

76.39

(idem ad verbum)

cap.68
jz.feptuagcfimo tertio idus Apri Septttagefimo tertio tertio idus ^
lis
.
77-7- coronatus eit in diebus lanua- coromtus eft Idibus laniwii MCXrij MCXC Kalen:
CIX. Kal.
24. Miliciano duccntcmo primo

miemo dacenteftmo fecundo

cap.

Fran.

Man.

cap.7z
39. De Pelis

DePilijs

cap.74
78. . autemXXV annis

MttmXXXVtnnis

cap.78
7<?. 27 videlicet anno Domini
MCCLXXVI qui Imperato
re aciiiiuante
46. Aydu am

videlicet anno Domini MCCLXXIII

quirexLadisl:<Hi:Z>i MCCLXXH
Imperatore adiuuantc
Eduan

cap. 8 1
80 ii.Cumanisquibus adheferat eft Cumanisquibusadbcferat, ScfpecialimiferabiliterinterfeAus. Ternter ab Arbuz Turtule , & Keminporeemm
che, eoru cognatis & cqmpliciDUS, quibus Communitas Cumanorum habitis pluribus traftatibus , &
confilijs commiferunt in fuo territorio medio nlentio noftis oportunitate captata, din's vulneribus fauciatus eft miferabiliter interfcaus, pro
cuius nece Mize Palatinus olim Saracenus, tune tarnen gratiam baptifmatis confecutus* audica morte Domini fui predifti rcgis Ladislay ad
vindi&am tanti fceleris fe viriliter ponens, elaps aliqubus diebus poft
mortem ipfius rgis vna cum Eyze fratre fuo , & Nicolao fratre vterino
iam di<ao Ayduce concubine vna dierum ad defcenfum predicli Arbuz
veniendo, qui in aurora predidos Arbuz & Turtule cepit , & ipfum Ar
buz diuidi fecit in duas partes. Turtule vero dimembrari, aliosautem
Cumanos de genere eorundem , omnes eos pertinentes & quamplures etiam infantes eorum , ieucunabulis iaccntes quos aprender potui t fecit decollari . Tempere enim
1 6. inopia illo
inopia paupertatis illo
81. 4. flu ) Henrici , Vgrinus filius filij Henrici zc alii quamplures
Poch de Vvilach, aliiqtie quam
plures
5. regem petierunt
regem vt dicitur pctieruut
cap.84
34.Vbrinus

Vgrinus

cap.

5
Man.

Fran.
cap.8<
81.1p. Budenfem in fuuin

*<fcn/WCapitancum facicns infum

cap 88
8 3. 8. cafu de fella corrigijs

cafu de fella cari g ij s

(reliqua dfunt vfque ad)

cap.90
84.23. At ipfi duriflimi

At tpfi iurijjimi

cap.91
41.A.D.MCCCXV
44. commendatus eft anno

MCCCXVII
commcndatur anno

cap.93
Lippu"

85.15. Lippa
cap.94
39. materiam

materia

cap.96
4 j. eins cnmautem

ems & in Alba terre gremio commen.

datur. cumautem
MCCC'iXXV.V.*/.

54.MCCCXXXXV. Kal
cap.97
80.50. In anno
53. Zenrim
54.& 87-i.Bazarad
87.1 5-Lipton
30. cedebant
51 Vv3lachi
S8.8.& ioVvalachorum
i. venit ad Temefuar,& fine mo
ra venit deinde ad Vvyflegrad
23. inclitiifimi Roberti regis
36. prepropcre obediuit anno
Domini MCCCXXXV.

Nam -
Zeuurcn
Vvazarad
Liptouia
cadebant
Vlachi
Vlachorum
Tfw'iuiVvifegrad
inclitimi rets
prepropere obediuit
[ (reliqua capitis cum capite fcquenti defunt in manufcripto
loco quorum eft)
Explicit Crnica Him g arorum .

S.

I unto di stampare in Sala bolognese neU'Aprile

1977 presso la Arnaldo f-orni Editore S.p.A

3 .

56ST s30S

6071
L

DB 414 .L82 1977

C.1
Historia dl Dalmatia :
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Iii
3 6105 039 751 388

CECIL H.GREEN LIBRARY

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STANFORD, CALIFORNIA 94305-606
(650) 723-1493
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All books are subject to recall.
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