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vi hanno dominato.
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DA:
GIOVANNI LVCIQ
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dello Studio di Padoua.
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nel Libro intitolato MEMORlE Dl TRAGV
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Lucio , non eierui coa alcuna contro la Santa-Fede
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Sconuolgimento in Sgaluto , e Lvnione co ira/trim c. 10.
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Il Re Bela fuggendo da Tartari ritira d Tra un.
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Elle controuere Eccleaicbe to i Sibenzani c. I.
D Dierenza aggiuata co i Silvera-{Zani C.2-
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Terza guerra con _gli Spulatini, e qu alo: di Dominio baueero im.- di Mp0): nel
la Dalmaliu c- 5.
Guerra eo i Sibenzanie.
Dellewjolenze vate dalliratelli Canti di Brebir :.7.
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Libro Primo.
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Sito della Citt . Capitolo Primo]
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pendio : ivltuno vero Oriente termina nella palude maritima , alla qua e
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i Delle [Memorie
oix appoggiata la. tea del .ponte di pietra. d archi , r ; , che iunchn , 40,
dallaltra atte ( con iungeua con la Citt , dih'utto del [64$.
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minciara a guerra co Turcomella qual oc'caioue, douendo cauari l Cana
le , che tra la Citta , 8c il Continente , aciugato , chef i1' mare , apparue
il fondo tutto kn oo ,eccetto che nel luogo done poana il ponte , chera
cos giarroo , e odo , che commune VlCli de picconi er cauarlo , etorL.
mente i conobbe , che nel ito era tato dalla natura cos Formato ,. c ch'in
ieme Col piano della gina vecchia era la radice delpredetto colledella
Guardia , che nel canale, e hora eme per Porto , terminaua : il che i confer
quella parte done era ll Predetto ponte: Onde il ito , doue hog idi i vede
la Citta vecchia di Tragurio , anticamente deue eere ato Pem ola; dalla...
del Continente vien compreo: p0tend0 diri,chil Canale foe corda dellar
co , che forma il predetto lido , e la Citta vecchia inieme con lImo , la_.
aetta , chimpedendo il uo del mare hauro. cauato il fango, che d'ambe le
Lerici
.in Mola,
S'i deue anco auertire , cgelimedeihi- Autori , che pongono, ,th tra
vna e'
nii-hatione huge-ri) al cap. 29. criuc , che Tugurioa im.: plcczoliola attacca
'M to: anguum.: Niagara al Continente , agui: d' vu ponte per rl quale paano li
Czrcadzm elia find; e benche Mario Nigro tri-ua , che la Citta di Traguro
tanto baa, che riece otto la upercie ordinaria del mare , que opinione
12mm hauuta il Nigro dal Volgo,che della ua ondarione racconta tauole ,
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L ito dunque doue la, Cirr vecchia anticamenre era *ma Peniola di
I terra attaccata a quella regione dellIllirico , che i chiamarla Bulimia
ananri che iDclmiran eendeero ilnome loro mo al marc . Strabone ri
ferice , che Tragurio ia aro fondato da Li'ani ; ma nando ci eguie, ne
egli, nverun altro crittore lo dice ; olamente Polibio ne a frammenti cri
ue ,_ che nel tempo , che i Romani mollero la rima volta guerra a Dalmarini,
Epetio , e Tragurio erano Citta di Liiani ; egno , chauanti di quel rem 0
hora doueua eer de rra , vero habitaca da pochi paori) ia ara fatta.)
tal vnione , e uiL-qucnremente, ch'il medeimo Generale ( che come` patrono
girare vien...
c ou nomeSlauo
detto
Zamouniza
Dakhe ieroe
udire
Traqurio
ia...,
axoondaxo
al tem
o di.
Dioniio il.. vecchio,
circa ,la.che
cemeiiina
Olim
piade_,o vero auanri a nacita di Chrio 380. anni di man-iena che di ver-unal
Cl'OtuC evnon
u con altro nome detta . li quco e qnanroal iCO, e tonda-rione del &Citt-r
z*
ratiom',
;lkhk Admn
fation , ch'io ono per are circa lo ato della Citta` di Tragurio; il che per
intender bene neceario di replicare alcune di quelle
arole di Plinio , e)
Plinio e preamente tra Tragurio , e Salona , Sico non poi eer la Citta di
Sibenico , molto pi daute da Traguro vero ponente, che non Salona_,
da leuante : ma non ponendo uei le dianze delle miglia , che ono tra.
ue luo hi , 8c eendo molto corretti i numeri delle longitudini, e latitu
ini del te o di Tolomeo biogna ricorrere : gl'Itinerarij antichi, 'che on
gono le dianze de luOohi col numero delle miglia per certicar . Nel 'Iti
nerario dAntonino le ditanze anno dipoe nel modo eguente .
Traiettusnm Libumici Iader quueadia CCCCL ( cio da Pola) Blandonam
M.7.XX-.Arauam M.P.XX.Pretorium M.I.XXX.Tragurium M.P.XVI. Salo
mu M.P.XllI.
particolare, tra E etio, e Tragurio ono cos ben dipoi i iti de luoghi no
nano, com il Porto col ume vicmo ad Epetio, il ito di Tragurio,'e di .Spa
lato con il tempio di Diana nella punta , ver Promontorio,che MargliarL.
ho gi vien detto , le veigie del quale ancora i ve dono contigue alla Chie
a edicata a S.Giorgio .
`che la Citta di Zara anticamente detta ladra nel uo primiero ito , come;
ancora le ruine di Salona dimorano lantica ua magnicenza; lo parlo
o di Cziano tati
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Di Tram .
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che ono V.miglia la dianza dal uono doue nicel Promontorio di Lou
,recina dentro nella valle , doue hog i la villa di Boigliua ino Tragurio ,
e ch'il numero V poo tra Tragurio , e Siclis ia ato poo in luogo di IHJ,
che tanta la dianza tra la Citta , e le-rouine antiche ,~ che nella punta det~
ta Tar-{e al lito del mare i vedono , vol/garmente chiamate Studio , dalle qua
li ino alle ruine di Salona il numero VIIII corri ondendo verrebbero ad
aggiuari quei due Itinerari), e conformari con a verita piu eatta . Cor
rettidunque queti numeri habbiamo , che Tolomeo ponendo Tragurio tra:
lIole , non ne doueuafar mentione tra le Citta del Continente , e per ci
tra'l ume Titio , e Salona pone Sico r il rimo luogo di Dalmatia , e poi
Salona &c.Plinio , che nomina tra
ltri uoghi del Continente Tragurio , ~~
mette'Sico tra Salona , e Tra
raronti daltri luoghi antichi macuro , che doppo molto udio , e fatica
rattere antico , done come euidentemenre i vede nelle Peuten eriane manca
la prima lettera a Tragurio , vero dalla tracuragine del Copta ;~ oltre che
auerrir i deue , che tra la bocca del ume Tirio , e Salona non {i'ouano
altri vei ij antichi, aluo , che quello del Pretorio , e quco di Sico ; do
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di Sic is x
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Delle Memorie
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SeLSpalatoia
Epmo_ . C413.4..
I deue anco auertirc , che quelli , che credono , che lantico Epctio ole.;
con le vere ditanze dambi da Salona : Epetio dunque con il uo Porto fu alla.
bocca del ume opradetto di Tarnouniza , lontano da Spalato per Leuante
cinque miglia, e Spalato d_opp la deruttione di Salona dalle reliquie di Sa
_ '
no impoo( poiche hoggidi ancora nel idioma Slauo Troa ir vien detto ) e
che poi in proceo di tempo oe mutato in Tragurio s criuendo pure Stra~_
bone , che uelmedemo tempo altri Siracuani Fuggendo dalla tirannide di
Dioniio ondacro Ancona in Italia , tra la quale , e Tragurio ( come a uo
,Billi/2(
i 7 Di TTZ .i
tadinanza de Romani .
Ia cim'm Romanorum , e dicendo anche il medeimo di Tragurio , TrJgu-
rium Ciuium Romanm-m marmore notum . Si pu ar rieone , e coniderare
e quea Cittadinanza Romana gli ia ata attribuita erche in Lia , e Tra
` gurio iano ate dedotte Colonie Romane come ne g altri luoghi del Con
tinente Illirico; pi too e per lamicitia da tempi antichiiimi con Roma
ni da Liani , e Tragurini iano da quel tempo empre ati reputati glvni , e
`lbj
prima da Eruli , e poida Gott poeduta, nel qual tempo s`alcuna coa e- ~
guie , in Tragurio ninna memoria i troua; aluo che certo frammento dei
Teamento di (Mirino vno de principali di Salona , che pare fatto nel
tempo che Teodorico R de Gorti poedeua la Dalmatia inieme.
con lItalia , che referir come lh ritrouato vniorme in
8.
Del/e Memorie
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Dll I
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Go quidem .Quirnns RGW' num eius vnm :le Principibm Salone, preani
E tior eeteris , nec non , @diriimue in cunfacultatibm mei@- pr ommbm .
lubeoeri boe teamentum pro redemptione an inm mea meorumqne antecebrum ,
ueuccebrum deEcclcra &Laurentij martiri: que olim pre tu/Zare maxima pars
deu ceriderat in loco qui dicitur Tragurium , am ego reedico de propri bonis
eos quia me bereditarium noueram tenere rangomm , qui aurea Domum Dei con
predia Eccleia oero qulcquid in auro ,in argento., u inferiti-5 ornamenm,eu it:
term, in p afcu, in agr, *nel in *pinete tam in Inulu, quam etiam in firma terra . I
E benche gl'anni di Chrio opra eprei non foero a quel tempo com
munemente i n vo ; tutta via lantico crittore della vita di San Gouanni Ve
couo facendo mentione de i doni conce da Principi di Salona alla Chiea,
mura eie di Salona Citt princi 'ale giaceuano ,. per teimonio dia Proco
pio, in gran parte rouinate; e cl-Yramento di MURO non nto, riferendo,
che la Chiea diS.Lorenzo i trouae la magior parte dcrurta , confrontan
doi con Procopio, denora eere ati: allhora ochi, e poueri gl'habitanti di
tro ilFCircuro della Citta vecchi-a nelle Chiee; Loggia della Piazzauna qua
lunque foe lo tato di Tragurio , viene nondimeno_ da Conantno_ Pori
rogenito annouerato tra le Citta, che'coneruando il nome Dalmatmo ,
'
.Dx Tm.
del territorio di Tragurio, acci che meolio poa intenderi, come di tempo
in tempo i iano accreciuti,e ridorti nelterminedn cui hoggidi i trouano .
rc o aoe , e erili, e queo puo diri eere ato lantic iimo territorio
rio vera Sico , Siclis quattro ole mi lia diante da. Tragurio , e e Sico f
Citta, doueua altres hauer il uo territorio , e e non u Citta , ma terric
ciola , vero pi too (come pare morino li veigij) luogo di deli tie di
quan o
zi o
Delle Memorie
rio ) biogna confeare , che la campagna vrcma non poteua cer coltiuata;
da Tranurini ( e ve nerano ) contra la volonta de i medemi Slaui , che con...
`nome acciale uronodetti Croati , con li quali uppoo , che i iano accor
dari al tempo , che e furono batt_czzati,c_` vero doppo fatti udditi di Carlo
Magno , quando urono tabiliti 1 conni tra i due Imperi), che i Dalmatirli
,viucero quiet per qualche tempo con i Croati loro connan ti , niunaltra__-,
{oa , che la ola campagna contigua con h YlCll' colli poterono hauere li
-Tragurini nel Continente, come dalle memoriedel le.critture , che del mille
-m gini trouano i pu con germi-are, e piu auantime glio i dichiarer .
ch'il Doge di Venetia Pietro Oreolo ll II. per gl inulti, che gli Slaui Faceua
no
circadonc
l'anno
millemo
Chrio,anda'e
con larmata
inIriL.
indinel
in Golfo
Dalmatia,
riceuuto
da idiDalmatini
, ed epugnati
alcuni
lllOcrh~i
il mare , &aggiunge che per ci .da 1 Dalmatini come loro liberatore foe.
acclamato Prencipe _dellaDalmatia , e che da quel tempo i Dogi di Venetia
cominciasero vare il titolo diDalmatia . Gl'altriliix'orici Venetiani eri_
nono in oanza lo tel'so ; ma erche non hauendo inteo bene le parole del
Dandolo confondono i nomi e Dalmatini con quelli degli Slaui , e non di
inguendo i nomi particolari di roari, Serblani,e Narentani dal Generale
de `;,'li S]aui,hanno preo vari) equiuochi, Perli uali riece cos intricata l
che tutti non intendono la lingua Romana antica, detta communemente La.
tina , nella qtuale ono ate da mijn-elle coe piegate , ne epilogar qui al
cune in que a lingua Romana m -erna, ed vuale, detta Italrana;( differen
za dellaltre pur Romane , che dalle Proumcie , done `cz'vanorengono dette
rouara ) acciche anco in quea llngua poino eser intee le memorie, che
E trouano di Tragurio . Nella declinatione dell'Imperio Romano la Dalma
tia u quai tutta occupata da Croati, e Serbliani( due popoli di quella na_
rione , che con nome generale detta Slaua) hauendone li Serbliani occnoa`
ta la parte Orientale , e li Croati il reanre , di maniera che il nome Dalma
i rino , R amano rimae : ette ole Citta, tre ituate nellIole del eno, anti
ramcnre eletto Planatico , hora del Warnaro , che ono Osaro , Veglia , 8x'.
~Arbe, e quartro nel Continente , cioe Zara,Trai,Spalato,e Ragu .
'
Di , Frau\ . . "
ik
eende ino alla bocca del 'ume Cecina , posedeuano anto lIolc di Lago
a, Meleda, Cui-zola, Leina,Lisa,e Brazza,con la commodita delle quali 'fa
bricarono armata , e lungamente conteero con Venetian , ed in vna delle)
. .
t .
matini , 8c haueua cacciato dal Regno Surigna uo fratello , che sera ricoue
rato in Tragurio . _.
a..
w
I nomi di Muqimiro., e Suriona riferiti dal Dandolo , non cOnfront-andoi
minato dalDandolo ,il uale f dato per oaggio al Doge , che gli diede.)
per moglie Nicela ua ig iola, com-il medeimo Dandolo criue .
Ma nal ia ata la caua , che Creimiro fose cacciato dal fratellme-i ri
couer se iu too in Traaurio,.chin Spalato,Zara, altrouemel Dandolo,
ne' altro I orico, Cronia ne fa mentione alcuna : onde rea incerto sal
l'hora venise-in Tragurio per ritronarui il Doge , pure vi fose da prima_,
-ricouerato . Chq'm ricuperase il Regno cauai da i priuilcgij, che nomina
La
`\_
u.
Del/c Memorie
della venuta del Santo , come foraiero , equuoc , e poe Colomano R d'
Ongaria in luogo di Creimiro R di Dalmatia , e Croatia: il che maniea
mente cona dalle memorie da me iui addotte 5 alle quali rimetto il lettore.
e vorr certicarene: e e bene non h potuto trouare l'anno precio di det
ta venuta , ne'l nome del Legato col quale venne , tuttauia dal 'computo iui
fatto imo, che venise tra l 1062. e 1064.e saltri Legati Cardinali non ca i
tarono in Dalmatia tra queanni , ara venuto col Cardinal anchegli Gio
uanni del 1062. nominato da Toma Archidiacono di Spalato al cap. 16. nel
qual tempo dice l'antico, crittore della udetta vita , chejguieroequenti
incurioni diguerre , e le dicordia` ciuili hauefero durato lungamente: e perche..
ria, ricorero da lui: pre ndolo,che venise nella lor atria per edare le i
enioni tra. Cittadini ,' 1 che egli volontieri intra @E , e venuto a Tragurio
mi, gli venne peniero di dar loro vn giouane Romano , di nacita nobile ,
dottimi coumi, e dotato di cienza per nome Giouanni, ch'era in ua com
Di `Tra .
r z'
Vitaza ,- (9 hocpontanea nora Volant-[te de hoc quod ipe iam diam Epicopws nos
perplurimnm roganerat , v: Eceleam , que nora erat [cilicet domm Beati Domaf',
inuper (9' liti iuxta eandem Eceleam ad obequimn fui i idem canceimm :
ed in tali paon ,- ZF* in talk' tenore .- n iam dit'ia Eccleia , qua nor monaerium eri
conceimu-s aliam Dominum preter nos non baberet , etiam rum v! ibi .,(duoeatm
per eum lepra Mg-an S ri, e? cum Iuda proditore denodener in infernmn .
Da uea memoria 1 ha cha peruaione del Vecouo Giouanni, che vien
detto erotico li nominati concedono la Chiea di S.Doimo , ed il monae
ro ituato vicino alla porta detta Dominica, del Signore: e che lAbbadesa
14.
Del/e Memorie
in , uei temp-i , ed alcuni alla preenza de Legat- Apoolici, come i vede dal..
le ottocrittioni regitrate nelle l'opradette :note ;_ ee bene in quelle non.,
viene epreso alcun particolare da lui operato , nondimeno deue preuppor
i, che non olo per la ingolar familiar-ita, c'haueua con l Arciuecouo , ma,
anche per la feruente carita di giouar al proimo haura hauuto gran parte
nei decreti Sinodali . Di che perla perdita de medeimi Sinod non v-i rca_,
e Ladislauo arriua so
come cona , che iVenetiani pi volte combattesero con varia Coruna in..
fauor de Greci , cos i done amo preuppone , che i Dalmatni concorrese
te . Con la qual occaione .Viral Faliero Doge di. Venetia conegni Aleo
Imperator di Conantinopoli il titolo di Dalmatia , chera all' ra vacante
per la morte dei R . ed eraatio omeso( d
glOreolida i Dogi uoi
re cesori: e continu nel pacico-poseso d'e so titolo ino che Colomano
?ecluo il fratello Almo , come minore det ) uccedette a &Ladisl-auo nel
Regno dQngaria, e oggiogata la Croatia , che e gl'era ribellata , e venuto
alle marine_ asune intitola-,di Dalmatia ,te
lannmiouedeninmli
del vino moltiplicato ` e itini del moo ,, edel baati-ella quae itrouaua
iLSanto, quando aa
i ,
;Il
ume VOIOIHM saticaua per acquietzaa, le rsen
-- ,na venuta_ rail r 0 ramodo i~z,arati11i,e perci coraro ad incon`
nar
Di Trani .
15
narratiua i deuono osernatc due coe: L'vna ch'il Santovfose olito d'aari
cari nellaggiuar le differenze; dal che i pu dedurre, ch'eali i foe tro
nato in altre occaioni mediatore delle paci nelle dilenioni ciuili della Pro
uincia , come di opra u accennato , e come tale douea eer in Rima rande
l econdo il voler de i Cittadini; i] che fi del r ios, e nel modo che nel ca . 4.
del lib. 3. della predett'opera , e ato piegato: onde i come cona , c e S.
Gi02fi quegli che trou il modo dellaggiuamento deZaratini col R ; cos_
i deue credere che l'ieo foe Autore , che i Tragurini , e Spalatani i ren
deero con le medeime conditioni allieo R Colomano ; le quali i come
iui ato ponderato, per molte eperienze furono conociute le pi proprie
rato come nella predetta vita viene epreo: onde i come nella rea di Zara;
trou egli il modo di conferuare la pace tra Dalmatini , c Croati; cos in..
queattione impetr dal R la pace alle Chiee dambedue uee Prouin
no narra , che ci eguie per mano de Saraceni , i quali non olo la pre ero:
ma l:. rouinarouo no :i fondamenti, di maniera che a glhabitanti conienne
'
an 3t
16
.De/[e Memorie
riucir facile a Saraceni( che poedeuano non olo lAfrica come hoggi , ma
parte ancora della Spaona) entrare nel Golo , e dimorandoui enza paura.
pigliare, e dimggerea Citt no :i fondamenti .
'
Nellanno dun ue 1 123. ara eguita la diruttione della Citta, come nel
la vita del Santo 1 legge,e la conferma il cataico de beni del monatero del
le Monache di SS.Doimo, e Nicol fatto del I 194. nel quale l'Abbadea per
nome Stria Nipore di Caroculo, i duole , ehe leferitture , e priuilegij del mona
erio {i fuero qua tutti perdutiper la deolatione gideguta della Citta: dal che,
i come i certica , che ia eguita la deolatione , cos per eer quea crit
tura fatta poeriormente alla diruttione , chil Sabellico riferice egui;
Segui uea guerra, che da Treguano econdo crittore della vita del San
to viene detta econda Cbienfe perche allhora u prea la econda volta dall
armata Venetiana lIola di Chio , hora detta Scio , nellArcipelago lanno
1 171. la qual guerra decriuendo il Dandolo neglannali dice, che'l Doge Vi
ta! Michele mandal- trenta Galere dell'armata,cbe eondueeua, le quali preero Tra
per-forza; per eempio de poeri nonolo lo rouinarono i parte ;ma anche lopaglia}
rono depruprij teori .
_ *
\ *1
Circa quei detti i dee auertire , chil Biondo , e Sabellico , come poco
pratici della nauigatione del Golo hanno creduto , chel Doge con tutta l'
armata ch'era di cento Galere, e venti naui prendee Tra di paiaggio,e poi
incontrato diolta nel occu arlo s atteoche a Citta all'hora non bum-mt
mura , n rm ri, ma era cinta di de ol macre , e pali , come i riferice dal medei
mo crittore della vita .
Tutti s'accordano, chin quel cao ose acche giata la Citt; ma che no
eguisc la total diruttione come aserice il Sa cllico , non v crittore ,
Cronia alcuno , che lo criua : onde pu esere , che non trouandoegli ri.
contro della deolatione fatta da Saraceni,e mentouata nella vita del Santo,
la
d' ' tamente queo fatto dell'armata Venetiana in tempo,che molte proy
nc, c c e*
Di Tr-em .
r7
rease nel uo debole ato in cui i trouaua , e che nella redetta crittura
del r :94.i facci mentione della total defolatione eguita el I t:3. per ma
-no de Saraceni .
Che doppo la defolatione i Cittadini pi comodi i ricouetasero in.,
Spalato come accnai nella redettopeta mi peruade a crederlo non olo la
vrcinanza ; ma etiamdio la 1curezza d'esa Citt , quale esendo cinta date,
e grose mura , e torri abricate gia da Diocletiano Imperatore di groime
pietre concatenate inieme con gran artticro , era imata Citta molto for
te; ma. molto pi perche li Tragurini ottennero vnitamente con oli Spala
tini la conirmatrone de priuilegij di Colomano da Stefano uo gliolo , che
capit in Dalmatia del r r 24. e non trouandoi alcun altro primlegio otte
nuto vnitamente da due Citta , aluo, che queo vnico, parmi , che i pofsa__.
congetturare, che i Tragurini ricouerati in S alato ottenesero inieme con
La uo reuurutione. Capua.
Vando, ed in quanto tem fose reaurata la Citt non v altra me
Qnoriahe quella,che nel a vita del Santo i legge,doue criue Treguano
che doppo molto tem o fcio dalla deolatione ) eendo venuto il tempo
di riaurar la Citta, e rinouar a gloria del Santo , alcuni Cittadini ritornaero, ed at.
tendendo d proprij, e publici riloramentifoero aatto dimenticati del Santo. e che
dopo riorata la Cittdfoe reuelato d Todaro il luogo della uneppoltura, qu deue
gna, e pecare per il necc sario loro oentamento : ben creder i deue , che..
la reauratione sallungase molto tem o : atteoche non i troua alcun pri
vilegio di Bela Cieco uccesore di Ste ano (che vise ino l'anno r 141.) con
ceso a Tragurini , come i trouano delli concei a Spalatini del 1 132, 8c all'
nelli primi diec'anni del uo regnare , ed allhora che f del 1 151. heb erp il
priui egio,ch_originale i ritroua, nel quale,oltte la conci-mattone del pri_ui~`
'
'
e81)
-1 8
Delle Memorie
legij pasat s'aggiungono alcune parole che aranno ponderata piu auanti .
Da queo prinilegio i u concetturare ,xchallhora la Citta tose 'ridot
ta in tato conucneuole d abitationi de priuati , e bene le mura publicho
non erano per anco reaurate: e che circa'l medemo tempo eguise la rene
latone , e ritrouamento del corpo del Santo , come nelle note alla ua vitL,
'-l.
Citta. .
_,
.3.
.
.-
. --
DELLE
l9
'
DEL'E
M EMORIE
ITR AGVRIO
H o RA
-DETT O TRAV
'e
Libro Secondo .
&MWB
Priuilcgi de i Ke' dOngaria . C4p.]. .
per a unto in mano di etone priuate 5 nelle quali erano decrittii medemi
priu` eg ; ma perche :i quea, che nellarchinio v ato cucitoi cordone
di eta , al quale pende vn igillo di cera antica vero , e reale dvna faccia o
la , nella quale i vede vn huomo a Cauallo, e vi i legge il nome di Colomano
R dOn aria, perci_ da
quelli
, ch'hanpopcata
de caratteri antichi ,
_
-. A
vl
vincre tico_L
*Q ,
, a
Lanno dc'rncarnatione del Signore i i 08.nel mee quintogorno 25.11 2. del mio
Re, la terza itante della Cina', e la decima il Vecouo . Non permetter , cbbabiti
nella Citta rora alcun Ongaro , foraicro, c non quello , cbeara di vora volon
ta ricerca . Wanda verr da ai per coronarmi , per trattar negati! de] Regno D
nonfara vacaforza ad alcun Cittadino nelle Cae loro ,e non quelli , che [a'e [tia ivo,
B
ro
ao
Del/e Memorie
fonti tutti [i 'Prentipi del mio regno otto lobitgmone de medemo giuramento con
fermo , e co-roboro. Io Marcella .Arcineeoua di Strig a laudo, econfermo. Io
Greg: .eum.- de Baacia la: 29* con: Io Simone Ve: de Cinque Chiee la: e?" con: Io
.Ambroio Ve.- di Giannino la: c: Io .Ade-[fo C: la: (F c: Io Nicolo C: la: ' c: I
Giacomo C: la: O" co: Io Ser io C: la: e:
ciar di noticare , che quco con tutto che originale non era nellArchiuio,
ma trouato da mc :i cao in luoco , che non importa il aperlo ; il che eruira
perauertimento :i quelli, che maneggiano critture antiche, che iano auer
tmua
"75'
Emerico, le quali eendp p J: " under-ate nel cap-z. del lib.6. de Re". Dal.78c
Cro. e conte nendo ` _ 'dighiarationi corrununi a tutte le' Citta della...
Dalmatia, che nuovi ." ulcgij''tralaciar di recriuerle er leuar ll tedio al
' i
'
'_-*-
' Dl TM .
2.]
luogo detto ( al muro ) ; nel qual ario ono_ compree Mezlna , le Valli , e
quali tutto il territorio di Biach, c *hora i dice Campo grande , e queo ter
ritoro cos dilatato dal tempo di Zuonimiro ai-d ato goduto da Traguri
ni ino alla deolatione della Citt ; con ual'occaionc pu eere , che l' cir
conuicini col pacolo de loro animali an asero occupando , come derelitte
godeuano;
il che pi di uamente i coniderara , nando i trattata della.,
controueria, che s'hebbe con vSpalatini opra ilme eimo campo.
Veneziana. Capa.
fece nel aare rouare alli Tra rini quelli diari , e oglionopatire le)
Citt de li da larmate nemic e del roprio patrone ; il che non i legge e~
guie di Spalato per ia fortezza del-le ue mura icuro .
`E perche lo ato debole della Citt non permetteua , che i viuese in di
oratia de Venetiani Patroni del Golb, conuenne alli Tragurini epedi'r Am
per molto tempo aise quella Citta non eue e eereauta , c e doi anni
doppo , come dal Priuilegio originale del Do e Ziani ftto del 1 174. li pu
cauare , nel uale i dichiara , che li Tragurini ono fedeli, e che non li a i
gliato coa a cnna fuori del conueto vo ontario: e ano icuri onunqueEa
no toccati loro , e i loro beni 5 onde i pu congettutare , chil Doge com a#
5 c cavalli?
:a
_Del/e Memrie
chegaio non era ancora la Citta cinta di mura , e torri, dal che i pu ineri
re , c al tempo ch'egli criueua , ( che u del 1 ;og ) gia. vi doueuano-e~lere,.e:
mura , e torri , nel ual tempo hauendozli Venetiani inieme
.Eranei
i-
"
-~.^:11.:.'1
,tm-.2
.
vr.
la
_to el
Di mo-..
zz
.to del uoq.trd li luoghi, che nomina v'include Orog , 'conqual preteto li
Spalatini incendeuan-o d'includeruituttil Campo_ grandezza queta deue eer
tata la caua principale , er la quale li Tragurim prourarouo la oprano
timo Priuilegio , non olo ono dichiarate eer de Tragurini le terre imam.
tra la Colonna d Orog,e Smoquza a ma 'vengono particolarmente nomina
ti tutti li luoghi contenuti tra li medeimi conni, che ono . Mona/?em de
&Pu-tro :le Clobucat , via Biatb, Chiea di S.Vitalede~8.6iotgio lr' pacoli di Dinn
glie con tutte le loro pertinenze, il empo di Tra-ni con tutti li uoi ingrei!? egrei',
- tutta Medina-con tutte le circadian-e.: campi, monti, e vallifino a Smoqaiza, ir
ritando e tirreno coa foe impetram contro ebPimlt-g o, rerum-ate le terre lyeredla
tnriede particolari . "RP-(23 o: . . - ~z m
-' - - *v e ls-'lieux :~ '.
'Si deue auertire , chil campo di Tradcon lluoiingrei , ' egrei , vi deue..
eet aro poo,non gi, che quello poi eilcr ato pretelb da Spalarini ,coi
me pretendeuano Biach , mi per oprabondante cautela olita vari ne cali)
dicontrouerie
, per
- hauerne
**A
in ~crittura laRegia epreione-;e
p
` B 4cos i ar
pita
24.
Del/e Memorie'
Tra , eiinguendo ognattione , egiuridizione , che Pulcini-egizi conte tb' Tra per
commiione del Re Enter-ico uo Zio bauee monta in quel uora, *pero Pietro da
Kelmo per conceione de Belauo fratello, altri inazllwra .
il reo del paee vero leuante no al campo di Tra: eendo Stelpona la,
valle , vero eno di mare , hora detto Strupin ,che da onente diermina il
territorio di Tra , da quello di Sibenico : ma perche a denominatoae di
'
-* '
L0
tratto di paee doppo la declinati'one dell"Imperio Romano oc-
toda
t vat-delle lim-0:12. Zupanie , che per la vicinanza del ma
re beneu dettamaritma ;non reper di coneruace l"anticl-riuna de
nominatione ;poiche eendo il medeimo paeed Hyllini ,le Bullmi , apro,
e-oa tra coltiuabile in alcune poche valliv ; u perci aiutouerato fra:
acoli,c e di Boiglina dicenani, come dallo Statuto di Sibemco , e dal
E contronetia , che shebbe con Spalatini- del r3 ;8.i vedr-,nella quale- ato;
la( Boglina ) i corgono-li veligij dell'antichit delii doi nomi Hyllis ,. e.,
Bulinia , che con poca variatione vm'ti formano il nome di Boiglina , che;
'denota immagine della madre di Dio, e ripoca nelliola Bua nella SCJ. dg
ma.,
'
_. .
_ . v
. Dc Tra .
2. 5
nella immagine ree il nome di' adonna di Drit, e: hoggidi lo ritiene; all
incontro doppo e opradette incurioni eendoi abricato ottolmedemo
monte vn foi-te recinto, doue i onoricouerati li coltiuatori delle o radet.
te valli, tralaciato il nome d'LDrit, hanno tipigliato lantico di Boig inaie-.o
cos nelle crit ure , e nella linaua vol are 'latina quel luoco vien hoggi det
vto : e bene ana'nt ea abri'ca u anco getto Campo di Marina dalla proima
Chiea di S.Marina , la quale anco hoggid i vede, benche coperta , nel on.
do della valle, eno da leuantevieina al lito di mare; e tal nome hogginella.
lingua Slauaritieneicosi dalla. variet de cai i vanno variando le denomina
tioni de luochi,in manierahe riecono oi dicili ad eer rintracciati .
mati; ma qual forte di doni iano tati, e doue ituati non viene e reo: de
ue nondimeno preuppori , che foero beni fruttieri , che paati ottol do
minio de Croat-i foero poi dalli loro R l'eitut alla Chieaze non trouan
doi altri iti della Croatia vicini alla Citta , oltra li fopranominati da ti:a
mdana , e leuante , neceario conchudere , che fole la o ranominara.,
peniola da ponente ; il che anco dal fragmento di uirino Ee per non
tinto) i pu cauare da quelle parole , de terre, pacoli , campi, Vigne tanto nell'
ialc quanto in terra ferma .
occupata , e come che non enza qualche caua li Cittadini procurarouo dal
Re Geyza-la pmonhatadi'chiaeatione , per quella parte del territorio ,
conceero alla Chiea di Tra; atteoche il campo incontro alla Citta era in
Dalmatia poeduto da Cittadini , come roprio territorio , e li R di Croa-,
tia haueranno conceo alla Chiea quel o , chera nel loro regno contiguo
te d
4! Regitrato!. 3.513._ \.
;2.6
Delle ZI/Iemorie
B Colomano con ermata a San Giouannisla quale abbenche doppo, la' deo
larione della Citta po eere ata vurpara, quantal frutto temporalemon.
lla
parte della Zupania mritmxhe dal_ ume Kerkali drcnde vero Trau, nel
ual tratto di paee com rendeuai Sibemco, Drid, o Marina, ed il Contado
di Zagorie, e quei po. cduti dalli Vecoui preceori di San Giouanni , delli
quali non olo non lapiamo li nomi, ma non i troua altra memoria pi anti
ca de Vecoui di Tra , che quella , che riferice il Dandolo nel citato luoco ,
quando il Vecouo di Tra and ad incontrare il Doge Oreolo , che u circa
_,J*
"424" 7 ~
3. Li il
.2*:
di Geyza.
(3410.5.
ono ate toccate ; perci ara bene di riferire vua di quelle come i troua in
erita in vn Priuilegio del R Ludouico del 13 56 , doue regirato m :IT ,3
* nellapredettaqtera.
~'
.:_ ..~
c i
*zi-;Diz-FIMHJL.
'
. a7
conliumcmsrecihnr adior Geydze carte, c9! una animjzn vr, ' illo: in
V qrjzmzmiemnceonum mali-lio , ' duxilwdiuti regna: olii-um viur _ei-ene,
ipbonialdmfoliram delitaiememperfemam integer .* rogni'to perdo aggredito
mk rrnore'oruanoas rnm'im S alam permniunepu , puoi-ad annui anni
Sutozcl, inde Veri mare ad ?rt-(44, ina: ad Zormuuizam, mie Stipalz, indi,- ad Zei
"que ad snbcrpuz, c'e' curir ad 'Pi-cl ad lam', ide @arm-m , "Hire ad Beoy Da!
.A. D. mo. `
*'11*
Dalle arole del uale cona , che queto-Conte Domaldo coprife , e fa
cee pig iare in a ato limei-chalcuni Baroni ~dOngaria hauenano man--v
dato in Grecia al i-gloli diGeycha, acciveniero , e con loro aiuto occu
rol Regno-d!
ia., li qualiiixiieme- con_le lette-re _conduse ad eso
Andrea : md chi fo se queo Geycha, vero l] uOi glioli non cIori
eo,.che ne dica coa acuna-onde-.per ritrouare chipotese esere necesario
ripetere alcune coe-, che nella
riari qualhe
parte del Regno dOngaria , e gia che non haueua altri glioli ,v chvna (NL,
2.8
.Delle Memorie
lvltima delle quali ndrea , con tutto che circondato da numeroo eercito
u dal R fatto prigione z doue dimor uai vnanno , ino che Emerio ag
auato dal male , che conobbe morta e i riole di liberarlo , e raccoman
,z
k tase' difario il che' dal R Andrea foSe malxteo onde , che per queo
opetto fose vuiueralmente odiato, vero perc molti, che nelle contro
uerie afsate eruendil R egl'eragoadoperati contro, temesero deset da
doueua eser
per altro perona
di valore , e delia
di tan
egui?
to!Betta_Maida
alla. ua-direttione
u appoggiata
la reauratione
Citta
dl
_ o nella rese la Contea del 1 203. ino che aagiuatii li Zaratim co
Vemm riceuerono il loro Conte , e per la dipendenza, che doueua hauere
nellaltra Citta li ara riucito facile di ritenere in Spalato quelli che con let
tere ritornauano dalla Grecia, perilche auanzatoi nella gratia Regia glhau- .
ranno le Citta maritime a gara oerte le loro Contee er hauer la dl lui pro
tettione , trouandoi memoria nelle critture , che o se Conte di Nona del
, 7; noSJi come anco nella tea d'argento ( che nella Metropolitana di Spal ato
-.- done Poto il cranio di Sant'Anaao Martire i legge) che del r oose
onte
Dt Tutti .
2.9
chil R Andrea concee a Tragurini , quando era Duca del 1 zoo. tra glaltri
Conti, cherano preenti, vien nominato Conte Domaldo,3c in vu altro nel
liesanno conceo alli Monaci deSS.C0mo, e Damiano, nel quale dichia
ra, che la Chiea, ver Ca pella di S. Griogono poa , ne oborghi di Sibe
nco , fondata da Cittadini di quel Caello , era da loro ata concea alli
predetti Monaci : non olo nominato tra glaltri Conti preenti., ma vien..
dato per Prealdo d'eo Priuilegio , come ucllo, che doueua eerne Conte.
doi rieo alla o ranominata crittura del 1 197, nella quale vien dichiara
to, ch'il Vecouo i Trail habbi la terza arte delle oblationi nelle conecra
tioni delle Chiee di Sibenico, Campo dl Marina, e Mocro; i pu dedurre ,
challhora non foero inclue nel territorio di Sibenico le terre del Campo
di Marina, ne Mocro, e conando, chil Campo di Marina, con altro nome.
detto Drid, foe allhora in poter d'altri Conti Croati, anco di Mocro i pu
congetturare lieo: perci orrebbe'eer , chil Conte Domaldo , vero
Saraceno uo Padre per conce one _Regia , in altra maniera aggregae ee
terre di Mocro al Contado di Sibenico ( che p0! dichiarato dal R Bela...
eerin
quel territorio
, nando
Beriza di
alliBeriza,
Tragurini)
e chil i
mile hanese
in animo dici'are
eoconcee
Conte Domaldo
Biriuiza,e
for d'altri luoghi vicini,e che der ripetto della ua potenza , quelli che ne
zo
Del/e Memorie
noro doppioigillo .
.*
:'Z,
Stgnore r a l 7M:
ale poi eere ata la caua per la quale} Tragurmi ano ati necei
tati a ricorrere dal R, esendo rariime e critture di quei tem i,noni pu
apere; nondimeno dalla erie delle parole iui epree , e da que lo , che ng..
gi a Boichie nel Campo di Tra : ma tra Zara, 8c Vrana, chera delli mode
m1 Templari )termin nel tenor, che egue.
F ?antiode Croce barile Mec-Bra della militia del Tempio per Vngaria , e
_ ` rouine ` " p _ ,'o in Croatia, e Dalmatin Multi che le preenti ved:.
.
, tolm
ttt-ciano .noto ciWP?
ciachea'uno
' *i , che per la caua che 'Peltij
**WP-'1
tr'l Conte Domaldo, e
darono Dea de Luca, e quando ioolenlmo dicernere quella caua il predetto De/fa de
Letta mor le lettere Regiegitlate con doppiogilo , nel tenor delle quali era con
critto , che li Traurini, n .1 Domaldo Conte, n afuofigliolos allifuoi bnomini in
~ cont: mi banuto il conftglio con tuttili nobili di Croatia , che furono preenti neun
gina cofapozezmo 'ere ,e non che la conceione regia , _come per lene lettere
' -
"
~~ " -
quaf
D! Tram .
zt
uale trouai memoria che foe Conte di Spalato del reo: i e perche i] med:
puntlualmente , per rintracciare il ne., .per il quale poi eser ata Bitta...,
e sa e .
i
wme di Cbrio ame . lanno dell'1ncarnacione del .Signore i a: t . nell'indit
rione 9. eer-do Gnncello `;irc-inecouo, Buieno Conte Micha glio di Coma ane
Vicario li as. de Marzo . 'Noi Spalatini Traurini , e Cblirani giuramo ferma pace
con Sibenzanialuo il regioacramento ,che dal: oggi mami aremo vn homo , e lvn
agintara l'altroc alcuna parte bauera 'laguerra,~vero riceuer alcuna Halen-Lada
alcuno , e i Sibenzani non coreggaranno , ee *una parte oenderd l'altra , let-,parle
offea veni daquella , ch'bauera oeo-colf Giudice e cercard giuliia dal xoldi
opra , e nel termine-iegiorni :re eilreoar a Caa i ara giuitia , ee la perona
nt
-be 'pigliateli dani medemi Temp ari , che i .riferita , e i come da nella.,
crittura i deduce , cha
i mano
' neri del coreggiare , indica , che anco Sibenico non fose iii 'ottopoto
`al Conte Domaldo: il che certicar i n dalla memoria ,- che i troua rie~
rita in vn breue del PP.Ales. 4. critto el I 25-5. chil medeimo Re Aridi ea.:
baueua conceo in permuta alli Caualieri Templari in luoco di'Cblii il taello po
o opra'l mare detto vulgarmente Sibenico , nella qual permutail Conte Do
zi.
De//e Memorie
Come Sbemco diuenme Citt . 0412.6.
lenni, e nella Chiea di S.Michele, che nella ommit del Colle , hora inclu
a nel Caello, celebr Mesa S.Giouanni Vecouo di Tral del I 105 .con la
no i Terra Santa del r 225. per liesa caua f dirutto Bel rado , e la ede
Epicopale traportata nelle rouine dellantica Citta di Scar ona ito lonta
no dal mare a erto ; nel qualaccidente nella parte del territorio di Belgra
do,`chera po a nell'iole f donata allahiea di Zara,e da Michiel.Vecouo
_ Kochi anni dop Q reituita all Monaci de SS.Com0, e Damiano hora detti
e Tcun , li qua i come uelli , cherano ubentrati nelli beni , che prima ha
ueua il loro monaero i S.Gio:Euangelia in Belgrado , po'cdeuano anca
lIola di Zuri, donata gia a uel monaero dal R Creimnro del-1059.
Con tal occaione dunque credibile , che molti Belgrade i riduceero
ad habitare in Sibenico , come in luoco pi vicino a forte a e i arto alla a
uigarione, che Scardona , e chiniemc portae erconce ione , permi
ione Regia quella parte del territorio , choltre '_ Canale da ponente hora_,
seende ino alli conni di Zara,e che
.
in poi,quando le coe.- _
erano quiete tra. Venetiani , 8; Ongari , con i della nauigatione , e con l
- `"
-, m
-g-
.~ ~
l
- . era nelli oborghi, 8c hora in mezo della Cit_ ,. ~ '0Abbatesin maniera che accreciut di gpolo li Siben
_7 - di coneguir titolo di Citt,e Priulegio
erta del_ 1 167.
7 terzo Re dOnoaria imile a quelli deSpalatini, e Traaurxni , IL,
:per
nonCroatia
i s e allora
, poicheImperator
nelli tempi 1 rotm
furono
, _ \4 - 01~ - l51
iena
bttopogiodcero
ad Emanuele
_Conantmo
,. j poli,ne] qual tempo troua vn breue dAlelIandro terzo dato m Rialto 1 177
f. , doue vengono nominati Neros , e Poclat Conti di Sibenico , che meaua
no il mare come pure in altra memoria dell'iesanno , che Brenconeglio
9.1 ?TOM-{10 Conte _dAlma foe Zupano di Sibenico, li quali Conti d'Al,
.Mv-n
11113
Di Tra.
vzz
anisa esendo tati della ceiierat'rone de Cazichi molto potenti allhora in;
. uea Zu ania , come tetiica Gio:Cinnamo Autor Greco,che crise li fatti
'
Croatia. Capa.
riua auanti il~proprio magirato, ericercaiia, che gli folse procurata ragio
ne : allhora , e lianza era imata giua il Maairato eri ue ua al Ma
irato del delinquente ricercando giuitia del delitto comnieso , einen
0
a del danno fatto,e quello faceua giuitia &auuiaua quello haueua fatto,
vero di commun coneno i elegeuano glarbitri,li _ uali in tempo, e luoco
crona del luoco del del-in uente, e con egnarlo nella depoitaria publ-ica__,
ino alla atisfationezmii nel i .luochi di Croatia baana,che l'oeo, il dan
nicato comparise auantil uo Zupano, Conte , e che per tetimoni) , e tal
volta anco per olo proprioGiuramento rouase laggrauio, o'l danno, che
ubito e li concedeuano le re raaglie, e Ziiza l'aenza d'alcuno al uo ar
bitrio:oltre di ci-haueuano iCroati vu vo tra di loro, che quando eguiua
nano la robba, ed anco le perone delia patria dellvcci ore per aripagaru
quelloprcrendeuano per Vrazda,e cos con larbitrio,che lipriuati i piglia
.uano orto varij pretei, difar vendetta den-imiCi , refar i de danni,_sim
C
pedina
34.
Del/e Memorie
in uerre ciuili:otto tali , imili pretei li Sibenzaui ino che furono lotto.
o i al Conte Domaldo i aranno fatto lecito infear er mare li Spalatin,e
ragurini , e erci aranno ati tenuti per corari; 1mili deuono eer ati
anco glinultide Templari no, chhebbero Chlia in poter loro, come da_.
loro nel tempo, ch'altri Croati da Segna glinferirono danni , per li quali fu
ro no necetati darmarle'loto Saetie,e barche,e montatoui opra Amblaio
de Cernota , e SaladinoGiudici per Capitani con altri nobili andarono nel
canale ort'il monte dettoMorlacca,e pigliata vna barca con otthuomini da
loro laTcrgouina in Segna;e che e li retuie nello,che loro eta ato pre
o, f nalmente di commun coneno abilito ll 5. Nouembre 1 225 , che er
Archi iacono, doppo brcue dimulatione per vdetta d'eer ato cacciato
dalla Contea allimprouio depredae 30mila pecore,e pigliae 60. Cittadif
i ni prigioni ritenendoli per pn dvn anno , da quali anco prima di laciarli
m
ua;troudoi memoria,c'he l'anno [227.1i l .Aprile le chiaui di Chli-
a` aero : dipoitione de Spalatini,e Tragurinijegno euidente, che Chlia
non foe piu allhora in poter di Domaldo , e che nella ua priuatione era
no intereati con li S alatini anco li Tragurini , come dalla erie della crit
tura i pu compren ere, che h voluto tradurre i ntiera .
Lanno dell'1 ncarnatione delstg. l 227.inditione r ;del mee d'Jple ilgiomo r4.
nella' tempi de Guntcllovenerabil .Arciuefeouo di Spalato de Greg-111.111!) Conte,Mi
che Zadal Vicario Io 'Pietro glio del q. zupano Vruo ricognofco cono CO" la
pre ente
o,
\~
Di Tr-au. .;
z; y
paronteirittura manifco tanto alli poeri,quanto alli moderni, che lio riceuuto da
negligente difare-dammi il termine dotto giorni da me, per il mio commiario verr
.Spalato .i ripondere.- ee non lo far lcgnrtd aranno tennteatisareze quello cer
tamenteara oruato tanto da Spalatini,quanto daTraurni-Oltre di ci voi commu
nementetoecati lifacroantiEuangelij mi banete giurato aiutarmi , e mantenermi
con buona ede comegliol0,e Cittadino vorojmilmentex* i0 giuro a voi,clicar
dele voi del tutto,efono perfedelmen te portarmi in bonor alute, e eommodo vo
per magior-de delle coe premesv per pegno di curt qnei nobili preenti di mille
50, Vulcinna de Deazza per 50,3uccaso per 50,T/2e0d0o nipote de Drimo per 50.
'Pietro di Camcrcio per 50, Stanicca de lancio per 50, Giacomo de Leonardo per 50,
Im-mina deT'esa per 50,6iacomo da Tra per 50.[1fatto que/lo nella Corte di Spala
to con ole ne giuramento abiliro tanta dal Conte , e nobili del.a Cma , quanto dal
pre-ammala 'Pietroie Clolirani,d0ue que/Zi grandi principalmente risedeuanoJl Sig..
Greg.Prenominato C'te Stefano, e Mieba Giudicimrago de'Pina Giorgio de Matteo
dc Grate, Dirmo de Formino,Drago de Nicolareg. de Luca.Murgia all71' mom.
Da Trail m ramte Def.: de Luca CaoWMilles" altri,in preenza di tuttil 'Popolo
131.0 Toma Clericogiurato 'Nytaro del commune di Spalato fuipreente ,` :per
commi/'ione del Conte,e de volonta della Corre, in parola del peso nominato Pie-.-v
1):. quca crittura dunque i come cona, che del 1 227. Chha non doue
ua pi ecre in poter del C:D0m31do,_cos i pu credere C116 Per UFCCUPK
C
llultl,
36
Del/e Memorie
inult,e danni fatti all Spalatini ia tato pruato dal Duca Coloman0;e con..
altri inulti , apunto nel tempo,che poedcua Chliila ; e con tutto che non vi
iano memorie di quelli tempi ; tuttauia e ne troua vna di prigionia, e bene
poteriormente critta , che pu esere, che eguie al tempo , che egli poe
deua Chlil.Dea Lucio (quello efso, che comparue auanti Pontio Maero
della Militia. del tempio er lcccutone delle lettere Regie control Conte;
Domaldo del 1 2 I7,e che e anco nominato primo tra' li Tragurni nella o ra
detta crittura)t`a`. teamro del 1234,nel quale lacia vn prelegato alli iaiioli
di Matteo uo fratello all'hora morto dichiarando di farlo , perche egli i foe
contenuto deporre laua vata alla morte ,. bauendolo indotto d'entrar in Carcere del
C.Domaido per-ottrari egli da quella .
E con tutto , che quea memoria oeriore ettanni della cacciata del
otto vedr, chil C.Domaldo ancheoli posedcse altri molini nello eso
luoco : quea communanza pu ell'er ata caua della predetta rigionia di
Matteo Lucio.Troua anco vna lettera. del R Andrea,enza ata di quel
le che i diceuano minori, nella quale,command.z d Maldmio Duca di Kacett,(5
allau.: part-melma! saengbino dalli latrotinijhe eercimuzno nelle doi Iole ma
mimac in Zernouni( 11,: chccaccjno li C0rari,e Pam-im' altrimente verra con le
forze del Regno,e co doziglioli Bela: Colomano in perona li cafiigar .
Weo Malducco pu esere, che a lo co , che Domaldo ; perche Mal
ducco,e li uoi glioli,come cnue lArcliidiacono posederono il Caello d
Almisa,chera compreo nelli conni di opra eprei nel Priuileg-io del 1.210.
conceso ad eso Domaldo , ;mi per non elserui rincontro daltre critture)
\ ~
.D1 *Tram .
;7
bantur , (9* bonorabantur tamquam Cine: . Opere pre c'ium duxirnus ?(95 Vga
Vgolini Latini Pote. .Ancona vol/anta conilijgeneralu eiudem Terra moreo
nobili-5 Dea Luce ad Ciuitatem `,income venere , qui de inmno ibi oitio debi
tam cnram get-ente: boe palum inter nor , ?3' Trag~ per dios Dns nomine
di-e Ciuitatis Tragftatntnm fuit , *rt Cini: Tragmunc , z'f-mper in Cinitate .An
cona , ?" in omni ein-5 dii-:'814 , tecurm , alme-t , honoratm , e? recepiti-s-~
cut quilib et .Anconitanm . Cini: quoque .Anconitanm in Ciuicate Tragnrij , '
ein-5 diriu babcatilludidem . .Quodpatnm nos .Anconitani in poternmrmum ,
@ebile habere valente: , rt nunquam dc cetero pot aliquatenus hec concordia
deraudari eamdemfecimm preentium lierarum Communi `Ancona: gillo tei
monio anatandum eu annotati :radente: cam Camo lio dan: portandam , (F dee
traditione coneruata la memoria dell'vnita dell'origine, e trattati li Tra` rini come proprij Cittadini , come di opra f accennato , e per la deolatio'
ne
di Tra , per, cche
ualchaltro
accidente
eendoi interrotta
quetaindotto
lodeuol
corripondenza
doueua riucir
dincommodo,
e danno haura
li
Tragurini ad inuiarui il Vecouo per rinouare,come fecero,lantica amiciria,
e glAnconitani mandarono Carno da loro nominato
r Ambaciatore ai.
Tra , er riceuer da Tracnrini imile patente alla loro , a quale ederi de~
tie che ara tata nella tea maniera fatta , e portata nCAncona
*
epchepcr
g 'accxz
-,
' ;8
Delle Memorie
Cap.1o.
poco doppo cacciato vn'altra volta Domaldo eleero per _Conte Marco
liolo di Gregorio , 8c all'hora uelli della contraria tattione inigaeto
g'ollen nipote del Conte Pietro di Chelmo_ , che venle a depredare gl'ani
mali de S alatini , e Tragurini , e che ueo con non poca cauallariacondu
cee via alli pacoli di Boiglina ua 80mila pecore . Weo Conte Mar
co nel tempo del quale u fatta que a depredatione, i troua. che foe Conte
di Spalato di Gennaro x a;9. la quale acil coa che e uib con_part1Cipa
rione del Conte Domaldo ; poiche uando la prima vo ta u caccxato dal a_,
'
e bc! a"
'
meri _
,_ la
` ,chidia
infracritti capitoli .
'Nel nome del Padre, e del Figlio, e dello Spirito Santo .Amen .
..4d boni Dio , e della glorioa Vergine Marmi; delli Beam' Doimo , e Lorczzo,
e a
1
Dc Tra .
z9
e di tuttgl'allri Santi , e Sante di Dio: e per il buon ato pace , e tranquillit delle
Citta di Spalato, e Trani lanno del Signore 1 239. giorno de Lum entrance lvndecima
di Luglio . Nel tempo di Gregorio PP. e del Sereni'mo R de Slauonia Colomano
nel indictione x 2. Gargano de .Ar/igm: Cittadino dAncona Poded di SPalato per il
uo commune , Pietro de Luca , e 'Paolo Giudici della Citc di Tragurio con glAm
baciatori dell'L/Zea Cin Radde , Cerne de Dine , Marino dc .Amblao o (' 1nd.
munea tenuto aiutare conigliare, e deendere l'altro nelle perone , e nelle robbe ,
canto vnitamente , quantoeparatamente , e tutti quelli buomini, che la Citta di Spa:
lato haurdper nemici; la Cmd di Tra li bauerd per nemici , ' all'incontro 'c.
a E e accaderd , che nacee dicordia ver guerra per mare la communita di
s alatoara tenutaar quattro .S'aene , e la Communitd di Tra dai ; C" altri legni
{Fiantenutidifare oonorme alla poibilitd di tutte doi le Citt con buonafede enza
rau e .
3 E e nacer guerra per terra la Communic di Spalatoard tenuta ar doi parte
de Soldati, ela Communicd di Trail la terza parte .
4 E e mandaranno .Ambaciatori er eruitio delliiee Communied , dalcuna
to, quella ragionei debba ventilare auanei li Giudici deSpalaco 5 e cuia-:a la caua
e paura al litigante Traurino di non hauer riceuuta piena ragione , dourd portare l.:
uaentenza alti Giudici di Tra , e morarla , ee pare/e d loro , cbiluo Cittadino
non baue se rlceutapiena raggion? , efoe la lite da 30. perperi in s , all'bora i liti
ganci de bano andare alla Citta di Zara , (T .e uella rnoraree ata ben acra
quella entenza, cheefara ben acca, iaerrna; e[qc nonard benana allbora quella
corte dourd conocerla detta caua, e quella dinire .
7 Saluo che qualuoglia, cheoegrauato o vna volta dalla detta entenza ap;
pellar, e poi in quel luoco proeguire lappel axione,md da altrigiudici, che da quel
li , che la prima voltagiudicaro no, e :una quelloar- giudicato dalli giudici , i bab
our
40
Delle Memorie
al Commun di Spalato , a alcun particolare doppo che ato Conte di Tra , che
debba far raggione il Conte otto leame delli Giudici di Tra .
13 Ete tl Conte non [i verra afiringere , cbil Commune de Tragura lo debba cac
ciare, U' hauerper immica, ce* agiutare i Spalatini con tutto il lor potere nel TCCBPcf
rare le coe loro dal detto Conte,i vero li Tragm ini rifarranno loro il danno .
14. E t qual/iuoglia delleee ommumt verra hauere alcuno per inimico quella
Communita doura ricercar l'altro Commune, e quel Commune dour eere in mezzo
per arlt far raggtone , ee qnt-li nimico non tifara raggione , cbildetto Commune
deb a bauerlo per inimico , come l'ha! altro Commune e poa [Digli-"10 in qualunque
15 Et in qualuoglie tempo, che l'vna , e laltra Communit narra trattar del fatto
de tutte doi le CommumtoglAmbaciatori di Tragura vengano due volte d Spalato,
16 In tutte quee coe per aluo empre lbonore , efedel:a del R d'Ongaria le
quali coe tntte , e ciacbeduna delle opracritte ono ato promejfe da tutte dot le
parti e fermate col giuramento corporate nel general colloquio , vero parlamento
de'rna, e dellaltra Citt dalli buomini delle dette communrtd . In preenza de Doi
commune di Spalato tutte quee coe pre atofui preente, b, tima e Pbhlo* .
Nelli quali oltre le coe abilte per enccio commune delle due Citta n
vengono anco pecicate due ~dierenzeparticoiari del C.Ste co n61 12- e de
Cap.l I.
Ha
4
.Dl Tra .
4t
deilio perpetuo, concatione dc beni; e come che per non lieue cau a deue.
eer ata ablita quea legge , con tanta olennit , nelia quale vole intra
fatti al mano daltezza di 30. piedi in circa oenuti formano vn lago , dal
quale lacqua per varij canali laciata cadere volta dodeci ruote da molino 5
quei anticamente non furono nel ito done hoggi i vedono dirimpettoallt
medemi ortiui: ma vna parte era vero ponente lontana cento pai donc.
hoggi ancora vedono veigij di dette cae , e d'argini , che conduceuano
lacqua appunto nel ito doue comincia il Campo piccolo , e quei doueuan
eer de Tragurini dal tempo antico: dall'altra parte vero leuante altrettanto
pacio dentro al Campo grande in quella parte , che vien detta Diuu lie
vede _ancora vn lunoo tratto di muro groo, che i conoce fatto per o
ner
isani,
ch'erano Corari, e come leuase dalle mani oro lIola della Brazza , nella...
Traic.
Capua,
Egu nello eso tempo la deolatione del Regno dOngaria fatta dalli
Tai-tati , ch'l medemo Archidiacono decrue : raccontando, hilR
con la Regina, molti Ptelati , e Baroni fuggisero a Spalato ll mee di Febra-
ro , e poi oggiunge .
` .
,_
N9"
42.
;Del/e Memorie
,pas con tutta a a Corte , e ferm nellIfola vicina : e nel capo eguente rac
conta la paura e gl'On gari rifuggiti in Spalato , e la venuta di Caidano vno
_delli capi con numeroo eercito di Tartari , che volee epugnar Chlia; ma
aputo z che non vera il R , i voltae vero Trau . Lechiere de Tartari con l
empio Capitano [ifemarono nel lito di Trail : per ll Re vedendo , che leercito de
Tartari era venuto auanti iluo ailo non imandofi icuro nell 'Iola vicina ,fece im
barcar ne vacelli apparecc/Jiati per tal effetto la Moglie,gli,egli teori, ed eglian
do in vna, alera faceua vogareper oeruare li andamenti de nimici : il Capitano
Caidan oernate diligentemente tuttel e circonanze di quel luogo , tentauat potee
accoarjt acauallo alle mura ; ma battendo conociuto, cbil mare, che diuide la Citt
dalla terra , per la profondi!) del fango non [i pote-ua gna-{zare ; ritir , e ritornando
da uoi mand vn meo alla Cittd ordinandoli le parole,cle doueua preferire, il nale
renato appreo'l Ponte crid altamente in lingua Slaua dicendo . Quello 'vi ice il
Signor Caidano 'Prencipe dellinnitta militia . 'Men vogliate appropriarni la reitc
delangue d altri, ma dateci lt nemici in mano,ae ci non reue innolti nella lor 'Pen
detta , e vi perdi-:te in vano s ma leentinelle del muro non ardirono ripondere, per*
che baueuano probibitione dal R di non riponder parola: allbora tutta la moltitudi
ne leuando ritorn per la ea rada , ch'era venuta; e raccontato come paati
per Bona , e Racia ritornaero al mare , 8t abbrugiato Cattaro, 8t altri luo
ghi andaero nalmente in Bulgaria, oggiunge . l l R Bela mandate lepie , e
certicatoj che la gente empia era vcitafuori del Regno , ritorn in Ongaria , e la
Regina col gliolo re/l nel Catella di Cblia , e [i ferm no al mee di Settembre ,
mae icuro nellIola proima ( che vuol dir Bua la caua deue eere ata ,,
che apendo glOngari , che li Tartari erano oliti paare con Caualli a. nuo
vuol dire Sco lio del R,e che prendee il nome Regio con tal occaione : il
che riece di ile : peruadere -, ch'l R con li uoi eleggese vno coglietto
cos piccolo , ripido , e enza porto per ricouero_ ; hauendone vnaltro_ con..
Lorto e PI-ca acez e commodo detto di S. Eufemia : ma chi ara rieo al
ito dellvno, e ellaltro , facilmente reara peruao, ch'n quel cao lo Sco
glio di S-Eulemia perla. ua vicinanza allIola Bua, era poco icuro : ma Sco
glio del Re , che tanto lontano e dall iola , e da S.Eut`emia , .chenon i po
che dindi in qua vien detta rada de Tartari , e ubito partiti ritorno :i
Tra , e con tal occaione re il nome Regio a quel coclietto asoo, chu
non ha altro di conderabile , che vna quantit de conigli , che nelletanu
an
'
. DI" Tra.
4;
Margarite genitus
Nobilis Gulielm
operit quem tel }' s
Regis Vngaror
Domine Grecor } m
GrecisDominatr
- Contantinopoleos
- Sc tris lmperarr } x
Arcente denique
InintzTartaris
Marte u duer }
uartum
ro e uens
(LAd
mare ellam
perueiieratq
eius
o rin } m
vqueCon
Dalmatin
Vbi ad comercia
Morris oluit debittun
,Anni Chriti uxerant
(Liadraginta duo plus
Apri is vi clima..
Qi} Gu ielmi piritus
Heu
accedit inclira
SanEtum getens piritum
vit celior
Iu su Creator
Millecum ducent
.
computo leaent }
die iam traiiat
a
reddidit ad atr }
Spona
Margari i t"
Moribus 8c vi
prorus erogau } t
Qalia Eccleie
xImperialibus
tulit ornamen
pamis vetimen } ta
Patent intuentibus
Bius potulent
ucem,&upern
'
requiem etern
} am*
Dalla qual_ icrittione non olo i conoce come fose ni 0te del Re Bela.;
?neto Gunlielmo; ma di quelli panni Im eriali, che amentione reta
ero alla Chiea , ne tetimonio vn ricchi
o Piuiale di' panno 'riccio o.
pra riccio d' oro, che oleuano varc gl' Imperatori di Contantinopoli,
che ivede nella Catedrale, e iconoee esere tato daltra orte di veti;
to, che di varij pezzi giuditioamente riuniti con gionta dvna lita di
panno doro , e capuecio riccamata a oro attone Piniale il pi ricco i che.
a in Pronmcia .
Praia
'44.
Delle Memnrie
Priuilegg concesi dal
mentre lam in
Tra. Cap.13.
S Tando il R in Tra ccncee alla Citta vn Priuilegio li 18. Marzo r 242 a
nel quale eprime , che eendo venuto nelle parti maritne con molti, theeco
erano aggi dal Regno d'Ongaria , e Sclanonia dallafaccia de Tartari oe {lato ri
:_
ttano concordemente deliberato , chei ebbano diuidere lifrutti del predio nel modo
eguente f che la Communitd , che per quee'etto baueuapeo innumerabil danaro,
e per compiaeere al Re, al uo eercito baueua conteto le cae de ritbi,e de Tone
debba hauer in perpetuo' la met . La terza parte ia applicata alla abrica della
Chiea: la' quarta raccolga il Vecouo per ?ouo , e e parer al Ve cono z " 4"
Communit, che li Villani debbano hahitar quel luogo,tutto loequio , (F' bonoran
di terreniiano tenuti farli al Vecouo , ' il dominio del luoco babbi il Vecouo in
tal maniera . che gliia lecito far [onorare tante terre del predioenza darne parte
alcuna ,quanto tutti li villici con li loro boni potranno arare in vngiornm '140er
nell'altro, e nel ter-.Lo eminare : eper tra li villici nacee alcuna controuera de
latrocinij , o d'altri delitti ia ci giudicato dalla Corte ecolare di Trail , le condanne
conceso Leianiani dato inTra li IO. di Magoio I 24a. quindi i puo de-v
durre , che ilRe partise da Tra il giorno vndecimo del medemo mee ,po
11 giorno 16. del medemo mee , nella quale . Stefano Vecouo di Vattia , CF
eletto Artiuetouo di Strigonia fede , che hauendo il B Bela confermato alii Tra
'
Pre~
a o:
Di Tram,
45
aldo; acciocbe introducefe , ?'3 inuefiie nel poefoli Traurini delle terre prede::
ma?" eendo partito il RAS" bauendo laciato lui in uo luogo in Dalmatia,ed eendo
ilpredetto Preialdo ritornato auanti di lui , elPOo dbmer P0171' in Poeo li Tra
gurini delle terre nominate nel 'Priuilegio, li conni dellequali fuero dalla Colonna
otto Orogno d Smoquiza , perci inando li Traurini , che loroiano rilaciate le.
teimoniali,e ricercatone la Regina , la quale alibora ritrouaua in Dalmatia , cous
cedeua loro le teimonialigillate coluogillo,
Narra oi lfArchidiacono la morte dellArcuecouo Guucello eguita in.:
temp0,c "ancora i trouaua la Regina in Chlsa , e che Stefano Vecouo di
per molto tempo : ed in queo mentre eguise la guerra tra. Spalatini,e Tra
gurini , che egli riferice .
Capa-c.
S Errui la guerra trai quee Citt COsi vicine, e tanto congionte in angue.- ,`
cc puo diri ciule , nella quale s'interesarono anco li po oli circonui
cini, in maniera che di picciol fauilla, diuenne vn grandiucendio : de uccei
della quale non habbiamo altro crittore,che lArchidiacono di Spalato,per
ci necesario riferire li uoi detti, 8c aggiungerui quelle poche memo
rie, che i trouano ; acci che il lettore rei informato il pi chc i pu del
ucceso delle coe, e delle ue caue : l Archidiacono dunque al Cap.
e Traurini cap.44.
I Nuei tempi nacque guerra crd `Spalatim' , e Traurini per caua, che li Traurini
con l'occaione di certi "Priuilegiq cbil R Bela [tando in Tra baueua loro con
ceoopra certe terre Regali, voleuano eender le mani ad alcune terre particolari
de Spalatini , cb'erano inclue mi lc terre compree nel medemoprinilegio , .Adun
que Bernardo Poded con harcbarmate vci da Spalato , e pree 50- buornini Trau
acilmente inchinaero alla pace. Rilaciando dunque li Traurini tutti quelli beni de
Spalatini , che er Vigor del 'Priuilegio pretendeuano , riceuerono li loro prigioni ; md
auanti, cbeo e fatta iintiera rilaatione de prigioni, vennero gli Spalatini d pentir-~
delle ragioni della Citt ,* il che quando intee Girardo molto gli rincrebbe,e non cea-f
a pregando, eortando indur glanimi all'amore, roteando, che quella parte,per
la qualeara ?gol-_zio il ben della pace relart al digtto ,- _mc perche i'aggiuamentq
era
46
,De/[e ./Iemorie
era ato con giuramento iabilito urono.rilaciati tutti lt' "Prigiont 3. e la dicordia rc.
per vn pocoedata; ma' non ceaua laeditioa plcbe di rimprouerare alliprincipa-
lt' taando, ecbernendo lt' religioi ,. (9 e endo il predetthuomo Santopartito poco
doppo. per lieue oea , lodio,cbe aua rinchiuo venne d palear
Dell ag-ruamento fatto dal Padre Girardo, e compagni trouani li com
frati, e di volontd , e coneno del predetto 'Podea ,, Giudici, euo coniglio pregato
fcri , (Fc
Compromcso de Traurni
1243- I l giorno rndecimo entrante dt Settembre , nel tempo de Treguano Veco
uo di Tra Stepco Conte , 'Pietro de Luca , Paolo , e Marino di Biagio Giudici,n_el
lIola, cbei dice Bua appreo alla` Chiea diS.'Ptetro . Mi mentouatt Gtudttt , e
tutta la Communita. di Trat compromettiamo , e i obligbiamo fermamente
come di opra
. .
'
La entenza arbitraria
_
1-24; ind- 1-. entrando l'a-decimo giorno dl Settembre, nelli tempi diTregua
no Vecouo, Stepco C0 nte , Pietro de. Luca , Paolo ,, e Marmo de Biagio Giudici de
Trati
Eendo
peruaione
dellantico
nimicor dinata
graue
dicordia
traappicctarjz
li Cittadinimrdi
Spalato
, e perdtv Trau,
in. maniera
che i, vedeua
giorno
in giorno
di gu
jerabilmenre la guerra . Io fra Gerardo da, Modena oprauenenoo dalleparti della
Puglia inieme [oaate "Paoline frate Andrea , hauendo compa/tone dell: diatri dt
dette C tra , e deiderando di eiinguer l'incendio diguerra tanto ncfanda tra fratelli
e congiunti,e ridur le parti alla pace , e ligame di concordia ..
Finalmente In name del Signore cominciamo a trattare d: pace trd dl loro_ , eper
' gratia di Dio tutte due le parti i compromiero in noi, promettendo , (F' obltgandot
d/are detutto quello che noi per ben della pace terminare-mo tra` dt loro .
'Noi perci prima inueigate le volonta, . intentromdambt a'ot ,,ea baundo tr.i
i non
Dl T7474 .
.4.7
di noi Frati battuto maturo dicoro vogliamo , e commandiamo otto il debito del ai.
ramentofatto, e terminiamojotto le Pene ottocritte da eer oeruato dalle Parti i zz..
perpetuo enza contradttione, o richiamo alcuno .
i _ ` l
-' p
Dipiti, vogliamo, che tutti li dannifatti a tutte doi le parti in qua uoglia manie
am-
i*- >
nel monaero di S.Gc: dal Notaro fatto venir a poa da Spalato :nella qua
le relasate lingiurie , 8c oee vien data ;i Domaldo vna Caa con torre con
48
Del/e Memorie
per la arte dc molini del Pantano alui pettante : trouandoi anco memo-`
l'13. ne opradetto tet". di Desa Lucio , che egli poscdese altri beni
abili nel erritorio di Tral.
Seconda Guerra.
Cap.
altrimente dal pericolo della morte , e prima non iano ati eorti al a Communita
volra dalli S alatini alcuni inrnmenti in pregiuditio de privilegi) Regali,poco tent
pofd voio ennemente come` . Per eendo che quelle coe , che perforza , per
paura vengano fatte, non vagliono ;maime done vien tal paura , che cachi m [mom
tro Tragurin per marc, come rieri ce lArchidiacono nel cap. 45. done nar
tato il tumulto fatto da Laci nellelettione dellArciuecouo, che egu nella
contro i Traurini ,li quali apendo non_haner pari forze , e non perandofdi poter
re l ere
D Tra .
49
ch'haueuano vctrono con molte di quelle , e Vennero nanigando appreo liola rei-"o
Tra; non gia con pcnero di combatteren- con far to/ira voleuano impaurir tutta
la Citta di Trail ;ma li Traurinicoperto vna parte dell'armata de Spalatin i, lacia
ta da parte la paura , chhauenano concepnto , ricaldarono gl'animi , imando me
glio morir diferite , che viuer vergogno/amente , e enza penar altro corerofubito
almare, ecaricarono li vacelli di remigianti, (9* armati.- trouaua iui vna Ga
lcragrande " alta a cbil Re Bela nel partir hanea lacia o , chela conferita/fera ,
nella quale entrarono Soldatifcielti , e Cittadini ; armarono anco dalfule con altre
poche, epicciole barche; era anco in agiuto loro *una ua grande de buoni Soldati
giouani , e fuoruciti di Zara ,- tutti quei cendo dal 'Porto vogarono per [patio.
d'vn miglio, ecoperta la numeroa armata de Spalatinipara periliti dell'iola,
eortati trd di loro , (9' accoiate le doi fue alli lati della Galera , ch'era in ecco
apparecchiarono per afpettarl'afalto de nemici: ed ecco che Bernardo col Vacello
maggiore, come era impetuoo , e precipitoo nezlarmi , non volle apettar li compa`
3m' , ma vrtimpetuoamente negl'inimici, e con glarchi tei cominci aettare, e
nano portato [mr rnafo nelle loro Barche , rice/tendo opra la targe la grandine del
le pietre , fortemente combatte-nano dalle pappe con le /Pade , e lancie ; e mentre con.
battaglia , che preualendo lispalatini cacciati dalla pappa della galera nemica , li
combattenti li aceuano rinculareno al mezp della Galera, e mentre era vicino ,
che la gionentu di Spalato-saccoiae a loro , ecco che na dellefue de Spalatini ,
nella quale era il miglior neruo de combattenti traportata da voga gagliarda inuez.
per fianco ma delle fit/Ze Traurine, che era ligata al lato della magior Galera, e
renne ilierone d paare in mezo la fua trd li remi ,- all'bora quelli , ch'erano nella
' oa"di Trail impanriti da queincontroalirono opra la Galera , e la ulla nella
c.
50
Delle Memorie
'che entrati dentro totalmente Iaottomiero . In queio mentre il mare crehhe , ela
Galera i ollcu, e dalla corrente auoreuolefil inieme con la preda portata nel por
to con allrgrezKa-s e volendo ll Spalatini di nuouo rinouar l'aalto con li vincitoric,
oprauenendo le notturne tenebre , meh , e dolentii partirono da nemici: [mono
prei allhora con la ua 60. de migliori della Citt , e tuti con ceppi a` piedi furono
poli prigioni. Ecco come le coe non procedono con loppinione humana : md con la
diutna dipoitione , e quelli, che della propria virt ono condati perdono , e
quelli', che delle ue forze t diperauano , trionfano de nemici: pere e non nella
moltitudine dell'eercito cone la Vittoria della guerra : md dal Cielo viene la for
tezza : imparino li poeri quantoia duro tirar calci contro il limolo : mentre quelli,
che poco prima conculcando liatuti della Chiea Vitoria _de Chierici diarmati
rallegrauano , hora da diperati nemici vinti nellignominioe carceri paticono la pe
na . 'Perche come dice la crittura , niente ii fa in terra enza caua , e coi ucce
den do le coe i vede adempito quello , che dice il 'Profeta per nome della Chiea .
mand dal Cielo, e mi liberar,dede in obrobrio quelli, che mi conculcano,
che dir dellaltre bottag ie , che malamente eguirono er l'inolente temeritd del
'Pochld : anzi per li peccati de Cittadini, alcuni pre t , alert' truccidati , ce altri an
negatifurono : onde e pi tolo lecito piangere , c ;e riferire coa alcuna : perci che
conederati li Traurini con alcuni Croati , hora di nacoo , hora paleemente s'in
contrauano con nolri , e ne ammazzauano molti, e faceuano molta preda , e per tut.
to doue voltauano , tanto per terra , quanto per marc con lieti uccej' rieciuano :
(ati di deidcrar lo pace loro - Cot adunqne certicato inJoro quell Oracolo
'Proetzeo dl Zaccaria donei dicede Chierici, ( Chi roccaavoi tocca 1a pupilla
delljocchio mio) , e doppo quello quai cercando con chcgenere di 'vendetta hah
(ore li glorara Ia ega contro quello, che ega 8c) . . Da done dunque quell'
ettento non penato :e non per dipotione di Dio proceduto , ch'in quel conitto ,
che fatto con li corari , che quai a niuno piacque uccee allegra Vittoria : edi,
quelo , chd niuno qua dzpiacque auenne cao coi cattino : uccee queto coe in..
quella maniera;donend0 ritornare il 'Poded a Caa ua, venne alla Chiea , e bumil
Qual
Di Tram:
5!
Ll'hora li Spalatini non dandoi delle proprie forze , i condarono molto nel-~
la potenza di Mnoslauo Bano di Bona, e chiam atolo `, ' agnateli le pee
del publica , lo eleero anco Conte della Cittd , venne egli con molti huomini vaio_
?of , (5" and con Spalatini nel campo di Trail i doue quai per due ettimane ferma
tit tagliarono le viti ,egaronoglalberi , egualarono tutto'leminato , e coltiuata .
Rcuando , e coprendo ilfatto nella miglior maniera , che epperc : ma'l R dii
mulando il diguio riceuuto fine non curari molto di talicoe, e li rimando .i Ca
glaltri del Conglio andati alla Camera della Chiea preero il Bollo del Capitolo per
forza accordando con loro il 'Prete Fuco con tre , quattro compagni trii , e por
tandolo niacriero lettere per nome del Capitolo, bollandolealamente , e manda
rono doi nobili , che come procuratori del capitolo acesero lelettione ad abitrio del
Hr? e coi ufatto: andarono dal Hi} glamhaciatori fali , e perche all'liora il R
"11 in Slauonia , preto ritornarono dicendo d'hauer alto l'elettione dVgrino , (9" il
Reerplacaco , ce* hauer promee molte gratis all i Cittadini , md volgarmentei
diff'. la bugia ha le gambe curte, poco pu durare , preto uiene coperta : perche non
iinieono con buon eito le coe , che con cartina principioon cominciate: impero
che quell , ch: diero il R eeri placato, con pi ueritd poteuano dire , I l Rignor
delli R con tali audacie eser prouocato allira; e quelli, che uantauano hauer por-`
tuto alli Cittadinigrdtia :pi toogrand'incendio , E? eccidio a tutta la patria haue.
nano-portato: perche non paarono doi ettimane intiere , chil Duca Dionio con..
liopradet iPrencipiradunaionumeroo eercito dTOngari , Dalmatini, eCroati,
D
uenne,
52.
Delle Memorie
tieni-c.: s'accamp a Salona: all'bora li Spalati ni andarono con Preenti a' ritrouarlm
e con parole dolci procuratono d'amolir il petto loro,- md quelli eequendo li com
mandamenti regt'j non guardauano con buon occbio li Cittadini, (F' apramente
*minacciandoli dimandauano gl oaggi , e gran quantitd di denari; e perche pa
reuagraue a Cittadini di decader daliato della lor' liberta,- allegauano li priujle
gij , per vigor de quali la loro Citt doueua eer libera , eente da tal eattione;
ma' ei prezzati li priuilegij ineuano , cbe atisfaceero alle loro dimande .
e poi cbe li Spalatini negarono aolutamente d'acconentire: moe tutto leer
cito , e sacco alla Citta l'anno del Signore 1 244. li 1 2. dt' Luglio , e u fatto
` ran combattimento nel Borgo di Spalato ; poiche tutto leercito ordinato in,
cbiere , cominci combattere atorno la maera; fi diuifero glOngari in quadre ,
eettero col Bano lontano , il Vecouo con laua quadra, Tilen Prepoito con la
ua , li Traurint con la ua , (3 il Catellano di Cblia ancora con latra, e moltaltri :
all'bora ac colati alla Maera , cercauano dentrar dentro , e li Spalatini dipoi
per tutto , con rlKl , efaj li ributtauano; md li Traurini, cberanopraticbi del
luoco andarono attorno *aerolz parte occidentale, 6:9" aceero al piede delmonte,
e cominciarono da quella parte d combattere , done la Majiera per il ito del luoco era
pi debole , di* baueua meno defenori , ean-io incontro alla Maera , erano in ito
piu alto di quelli, cbr difendenano la maera, etirando gran moltitudine deai
contro di l oro li eorinero ritirar dentro nel piano ,- e perche li Cittadini non ardi
uano abbandonarglaltri luocbi doue erano ati deinati , non potero darli occor
o - Li Traurini dunque , fubitofalitiopra la matera, cominciarono combattere
hebbero alcuni,cbe Murgia,chera tra Cittadini il pi ricco,e che baueua aai parole
portatiliaecbetti de denari d certe naui,diceua,cbe doueuano render dgl'Ongari,
altri pi arditi riprendeuano laua timidit, e facendoera , ecefando lincendio
mandarono li Spalatini a dimandar pace da glOngart; mdl Bano allegro della vit
toria, come della morte deuoi nonpoco melo z ripondeua per anto minacciando :
co quel giorno aailacrimeuoleni ,~ ilgiornoeguente vedendo il Bano , e l'altri
'Principiabe non era coi facile com batter le mura, conte eralato ilgt'orno pre eden
telefragil maere:cbiamati lispalatini cominci con loro trattar dipace;li Spalatini
wedendo ridotti alle rette,e da Wtaparte circondati dalleercito nemic o,dallaltra
zoo-Cittadini eser prigioni in Tra cdeceero a tutto,sforzati da ineuitabile nece
Dt Tram}
,`
5;
interpoi alcuni altri capitoli, che non fiato necesario d'inerirgli qui; eco/iii
Principi tornarono alle Cae loro .
u i vede, che lArchidiacono morandoi molto appaionato contro li
patriotti per limpedimento riceuuto .nella ua elettione in Arciuecouo , o
tito, valendoi del poco fondo dac ua, che iui era , done non poteuano dzL,
nemici eserli pree le palle , e condati nella grandezza della Galera , acco~
'ate le doi Fue alli lati a ettarono lalalto de nemici,con quel vigore,ch
del Canale, non aueuano a combatter con li oli legni vincitorinna con tut
ril Popolo di Trau,otto liee mura della Citta: onde quee deuono eer
ate quelle brauate,e cridori, che ogliono are da lontano larmate,quando
5-4
Delle Mentone
x"
del notro compare .Aleandro Zapano de CLich , quando arete da lui ricercati , e noi
hahiamo commandato tanto d Dioniio Duca-li tutta la Slauonia ,
nanto a Stefano
Bano della maritima, quanto anca ad eo .Alefsandrm nori fedeli, c e vi diano aiu
to , e coniglio oportu tto , ne inc-oa alcrma pere , per altri vi diano moleia contro
il tenore denori priailegif, e libertdnhora oeraaca ,- nel rtlo circa la galera , che
la fedelt voira hd dimandato per Marino noirofedele,e voiro concittadino,habbia-
mo eaudire le vore dimande laciando queo in dicrettione delliieo Marino vo
Tra , e i conoce eer tato formato con molta fretta , eenza data ;ed
il eguente .
"~
i Capitolo, Giudiciongleri, e tutta la Communitd di Spalato col tenor delle
preenti facciamo manieto d ciacheduno, cheopra la caua, edteordia , che tra noi
arbitrio
da vna parte
del Glorioimo
, e Traurini Sig:
dallaltra,
noiro Bella
obediremo
inclitoinRtutto
dOngaria,
, e pernotto
e tutto
allaentenza,
quello, cheth
trd le arti intendera, nelle man: del quale hahbiamo rin-eo la total caua, rimetten
do in i tanto le pero ne, quanto la rohha nora teneremo rato , e fermo, e promette.
to inuiolabilmente oeruare , (9" acci non poiamo in qualche tempo ritirm, hab
biatno fatto igillare le preenti lettere con li nori igilli .
\
La entenza dal R confermata .
D Trac} .
55
gdoejPecialm.-nle peredar la guerra, 'piii too gaigar cbcra nata tra la Ciitd di
Spalato da tina parte, e Tra dallaltra a Ogni loro controner/ia fu talmente definita
diedero er oaggio fei de loro Cittadini d noira elettione; e promiero d'oeruare Ogni
fede, e delta al R, (F aluo gliolo contro qualuoglia,@* in tal modo , chenon ri
ceueraano alcuno delliuoi, d altri,chefoe infedele alla regia Corona 3 ma pi too
quelli, chearanno conuinti, in giuditio, per inquiitione,jaranna obligati di darli
alla Maea del R.
.Ancora il Capitolo,e Communita di Spalato qualuoglia, che elegeranno per Con
te, Che ia del Regno del Re, e uo fedele il R gle l o confermara.. _
'
.Ancoraiprala guerra,-cbe ma li medemi Spalatini,e Traurini era nata, in quea
ni nore, con que/ia condittione , cheopra laire coe , cheono in quelli contenute
atto , eca .
Di piu conuennero conrm-emi : acci ogn occaione di controuera s'amorzi ,
podute . Sotto lie'accordo rilaciarono li Spalatini alli T raurini certa [ola per
nome S.Steano,opra la quale contendeuano da eer da loro pacificamente ritenuta .
Et acci che ue'accordo di tal controueria ia alcun tempo non poa romperi ,
que/io accordo /ttwfrd di loro in preenza rio/Ira, con tal pena abilirono , e confer
m -i-ono; chefe alcuna delle arti, cio la Communitd di `Spalato , vero di T ra mo
aera lite, dicordia,/a ob igata di pagare al Re mille marche d'argento , e con tutto
ci haura .i riceuere altra pena dalla Maea Regia delle coe mal fatte .
*TL-m vogliamo per paar queoottolentto ,, che eendo da Stepco , Nglipeio ,
Daniel,'Cr:[ibura, Craynico , ' altri , li quali nella[iena guerra furono dalla parte
de Traurini , eimilmente quelli, che urona con Spalatini , eccettuati Ninoslauo
Bano, .Andrea Conte de Hulm,Bratiuoy, Vulxa, Poli-(ani. (J' lime/:ie ono infedeli
at Re ,- ii `celebrata-pace inuiolabile trd tutte doi le parti .
Dar: per mano di Maero Benedetto Cancelliere del Bano DM!! di Siciliani-t': I'Mno del Signore 1244Ji 19, Luglio ..
_ i_ `_
`
` Et zci chel predetto accordo tra lifedeli nori Spalatze Traur: e It nobili Prenz
' `
i
~ D 4tipi
' ;6
Del/e Memorie
cip! narigiua, e [egitimam ente ano e coi ordinato ia emprefa! i, efrma e to!.
tcmpopoja eer rezrauato, Poo in dub; per coneruatione del detto accordodmb
biamo come/'xo il prejente priuilegio munito col offro gillo doppio.Dat: lanno 1 244
li r4.d'oobre,c del offro Regnare lanno nono .
Doppo la. qual conermatione , crie il R :i Tram-iui la terza lettera .
'
no. oltre di ciliola di Solta , 8c vna parte dell' iola. Bua, ino alnoco,douez
mo ad hoggi i vedono le colonne oe in tante Maere per-dritta linea da.
Tramontana : mezzo giorno,che ditinguono li conni tra" SYalatinize Trau
ueua animo di cdncederli; onde dal detto uo i deduce r che ueo Conto.
Marco con la venuta del R dcue eer ato ptiuato del Conta o d'ellille ,* e,
di Chlia narra il medemozch'ad ianza de Spalatini oe leuato Templari,
She q bene, hebberd per compagni li Trentini z come di opra. tato detto i'
MB.
Dt Trau -.
57
Cittadini,e hauesero tal Principi protettori nella Corte Regia : e che nalmente.,
doppo doi anni elegeero Guncello ad inanza del Bano Yula,chera uo pa
intendeua , che opita ogni lite poedeero come posedeuano per ananti: e
che e alcuno volese mouerli lite , di ci non iano tenuti riponder in altro
guano loro Vecouo per opporeli in Corte, e ch'il R non volesc acoltar le
ragioni, delle quali era pienamente informato : ma i dichiaraile, che li Trau
rin poi'scdesero , come in'allhora haueuano poseduto; quello wi , che
oggu11"6 , Che non vole iano obligati di ripondere altroue, ch'alla ua pre
"
-513
Del/e Memorie
parer , E" De a rere Cele/iitudinu preentia tam obequt , quam acie remoti u
mi, ,_ incogniti , ce* id circo in nora neceitano articulo agitare tanti pa
-tm patrocinum videtur aburdum : laudabilic tamenfama , qua benedtam pero.
am veram per orbem terrarum celebrat , (F extollit , qua ne peronarum acce
pn'one extraneos periter , (9 domeico: benignitatis oculo repicitit ,* Ufouetusua
et nobis auumollicitandi reram excellenttam adferendum preidtu m Cluitati, G"
nobis auro, O' topatio gratiora retulit, ad dominationis preentiam deinamue, mod
quibuo posumm eaorantes, qaatenu-s diuina* retributionis intuitu , ' noredelita
tu inter-umtu, conlium ei, (a auxtlium confcrre dignemini, quod ex dipoitione ne
gotiorum ein-5 *ae/ira c ircumpeiio intellexerit expedire . Vaieat nunc , (' emper'`
vera Clementia celtudo .
vr
nice, andar alcuno in loco loro ; erci col coniglo dc BBrOU'z ChCZPO
prelenti asolucua li Tram-im' , e dic iaraua ,Jche non osero obligati di nf*
ponder
opranon
cijn, pe 7 etno,
prima di queo
l
Arcuccouo
" , ad alcuno
i i ' onde
no ,elaeconda
letteratempo
deue e~
er ata critta a
bmfsr: Yilia
c i 1a
2, DI
59
fetto.- in queo mentre Gargano niti li tre anni della ua Podeari-, e ne.)
part glorioo per hauer ridotto le coe di Spalato in ortimo atos 3t in luo
co uo eletto C.Gio:de-Veglia, il quale come era driouane danni, cos gio
uinilmente i diport : e doppo vnanno u 'eletto lrnardo da Triee d'et
matura, e come huomo asuefatto alla militia maon'animo., e cupido-di gio
la entenza arbitraria , per coprire , che quea non foe la vera caua della_J
guerra come di opra u accennato : tuttauia bene di far rieo adaltri der
ti del medemo Archidiacouo , per poter rintacciare , quali , e quanti
poino eer ati quei beni patrimoniali de Spalatini inclui tra le;
terre regali .
'
Rimprouera egli alli uoi patriott nella econda guerra , cheiano [lati sfor
zaii di driderarl la pace da quelli, li antenati de quali con piedi nudi ldllfdo giri
dimandato con preghiere la pace , facendo molti eruitij , (F' honorandoli oxequioa
mente , come maggiori: qui lArchidiacono decriue lo ato di Trai molto di
uero da quello, che doueua eere al uo tempo: poiche doppo reaurare le)
mura con pi di 40. anni di quiete ara ata ridotta la Citta in ato commo
do : delche e bene non vi ono critture , che lo teichino, trouai per me
moria colpita opra la porta meridionale_ della Cattedrale del eguenog
tenore .
*
H04'
60
Della-Memorie
Hoc" m efaum .- pof artum vir im"; 4514? r3 * -Lz-,z
.Agro milleno , tredecincanunge gut-eno , .-; j'ff";
Preide Tucano ;genere Preidente Treguano :Liegi
NBR
Dalla quale i cono ce, che cos bellopera , come la Chiea non potevi;
intraprenderi, e la Citta non hauee hauuto il commodo di nirla , comu
eettiuamente egu oco tempo doppo la guerra: oiche il Vecouo , e Ca
pitolo eendo
nite e mura
della e,ch'era
rcdctta ato
Chiea
el I 251.
alla
Communit
il territorio
di S.V1ta
agnato
perretuirono
la coruittone
cittadino loro; alle parole del quale daueuano prearede .~ queo Marino du
ue,che Autor religioo, che con incerita iorica riferice l'alrre coe , tran
portaro dalla vehemenza del rimprouerare alli uoi Patriott , habbi voluto
i tobo con tal paragone fargli auueduti della lor_o impruden za nellintra
Di Tr-aci.
_6: .
11 Padri minori viuente San Fianceco , che del 1 214.( come apparir al
Cap. 5t del lib. 6-.) intuie li medemi padri heredi di tutta la ua opulenre;
accreCiuti gl'habitanti in Spalato , cos inieme con loro aranno anco ati
traportati parte de frutti del Campo grande , aggiuntiui li terreni, chau
ranno cpmprato , ara. diuenuto da qu l tempo in poi quai territorio com
mune dl quee doi Cittse con tutto c e nelle controuerie empre ose de
cio ;i auor de Traurini, nondimeno esendo ne priuilegi) eccettuari li beni
uari le publiche ragioni del territorio loro enza ingeriri nelle articolari
de terreni patrimoniali, no alla venuta del R Bela , 8c dllhora a Cltt ri
a nu
6 z.
Del/e Memorie
latini nouita preginditilc , e quea, o imil coa deue eser Hara nella , che
lerchidiacono criuc , che folle caua della guerra; ma chi ara ri co alla.,
leconda entenza, nella quale urono annullati tutti l i Priuileszij de Spalatini,
che conteneuano le terre , chall'h ora ui-ono dichiarate cier de Traurini
ero Orog , ch'era inchiuo nel loro territorio; ma come piu deboli hau
ranno imato eer meno male , che in qualiuoglia maniera foero per all
hora nidati quelli dOrog,e laciato il luoco deerto di quello , che forti
era quali deolato , 8c il R debole trattenendo per caua della pee 111 dla
uonia,di moner larmi5perci mo popolarmente pigllarono Prlfllonl quan.
ti Traurini trouarononel Campo grande; e benche queo moto iose ver in
terpoitione del BeatoGerardo quietato er allliora,e reituiti Ii prigioni;
fano , 8c altri uoi parenti della Caa di Brcbir , che poteuano molto nellzL,
Corte , procurarono l'annullatione dellaseno dato alla entenza arbitrAria
per ricuperar liloro prigioni, c lottenncro : allincontro 11 Spalatini(c01ne
lb'zlito nellimoti popolari) non olo non poteuano entire , che i mettese;
in dubbio il loro acquo dOrog :ma pretendeuanoil Campo grande non
pi con la coperta dellArciuecouo , che non cera, nia apertamente per no
me'della Citta: e quelio quello, che criue lArchidiacono, chaudauano u
Di Tratti .
6z
gnoria delllole con altre coe; e volendo il medeimo R venire alle Mari
ne crise alli Traurin la quarta lettera.
Bela . -. , alli fedeli uoi Giudici , e Communitd di Tra alute , e piena gratia. .
Ringratiamo molto d tutti li edelieruitij , cheempre ci hauete fatti , e? inceante
mente continuatearaper'ciiate certi,e' icuri, che vogliamo amarui con perpetua
ratia, eauore ,- e perche habbianto ad accoar alle parti maritime, ricerchiamo le
doi in Vrana attorno lofeedi Paqua ricevuto ihhebbe ;Mille lire da Spalatini ,
fece rilaciar li prigioni , e queti deuono eser quelli otaggi de Spal-atini , chil
R cOmmese nella terza lettera , che ano rctuiti; ma e li Traurini fo-5e
ro rearciti delli danni patiti da Spalatni, non i troua memoria alcuna; n-o_
nai per, che li Brazani i ulasero in Trail li 3.Marzo :253. un Obllgo di p:
gare alla Communitd di Trau doppo la eta de Paqua nellIola della Bra-z; a lire
cento de denari deLpiccioli per lt' danni fatti dallimedemi , quando~aderironos Spa
latini nella guerra, che per il paato trd quelli, e li Traarini- Cos finalmente.;
li Spalatm ricnperarono li loro zoo. prigioni , ch erano in Tra , e
terminata la guerra 2 nella quale er yeniiczr de Tram-iui hanendo mo
ratoiSpalatmi diportar poteri petto : glordini Regij , li conuenne di
ottopori molti pregiuditi) contro alla liberta permesanelli loro priuile
ai): c prima come quelli chaueuano deuiato dall'obbedienza, urono forzati
rescro eleger Conte, che non ose del regno dOngara , done rima elege
nano , chi pi gli piaccua : anzi il R doppo la conermation del a entenza
vollc cleger egli Conte di Spalato lArcinecouo Vgrino , Vgolino , che i
trouaua in Corte. E uanto ; gl'intere de conni con Traurini f dichiara
dalla opradetta terza lettera del R ap aare: ma e eguise non c' memoria
alcrma : Venne lArciuecouo Vgolino a Spalato , e come concio della men
te
64.
Delle Memorie
Rjiipra la compoizione della pacefatta trd voi, e li Spalatini ,il qual priuilegio deue
rimaner nellauafermezza . Fu fattojquejio in preenza del Cante Butcone,e del Sig.
.Aleandro Colaterale del detti-[Architetto lanno dell'1ncarnatione r 2.45. entrando
Li Laici relarono delui delle loroperanze , mentre cbe credettero, cb'gli douese
eerforte, e bellicoo 'Irencipe controglinimici della Cittd; egli all'incontro portan
doi con loro mite , e pacicamente , tutto il rigore dellautorit" eercitaua contro li
Cittadini.
Cos termin la guerra, nella uale i pu dire, chil di prezzo grandc,che
morauano li Spalatini de Traurm ose caua , che tutte le loro impree li
dal poseso del quale dipendeua il loro buono , cattin ato, aretti
dalla neceta dopporla forza alla forza , opportunamente valen- `
doi delle proprie L?ai-ze , e de lamici .~ e condati nel fauor
regio fecero au cdutili Sp atni loro vicini di quanto
prima .
DEL
65
LL E ME
RE
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RIO
O RA
HDETT O , TRAW
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i.
Libro Terzo.
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a.
ego
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Del/e Memorie
nium erbi and gente memorata DiCazb.- prefer nrumemmfcrp , (g- con.
imnimil roboraui
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mettese quello dellArchidiacono perche digia doueua eer tato eletto vn'
altro in luoco uo, e per modea non haur voluto nominari eletto Veco
qualche gran diaro, che uol continuare no Czhe retituite nel priino a
to
di comodit
'con
l'indrizzo
di nneptudemiritornano
li Cittadini
ripicliar
la politia
di prima;
lo elFoe-kaimennto
alli Traurini
per la poa
uerta , nella quale arannocaduti per' la deolationes che ara anco continua
ta inoche aranno ati occupati nella` reauratione-delle coe publichc , e)
tato
endo: per
onde
uacon
indu
ra iomlArchidi-aconoPattrEuice
'ria kgnite molte covtilialla-Cittzepetialmente
la lodeprincipale;lat-..3;
per-non h
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atoepreio ~. le
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Xin? ~
EOBM WWW}
"5 ~ *~ _m-WU
e irdiuon Sibemeon
dm oriuc'vecuam monoopulcnto ua
- QMWanopa'ccmaeadixruetiianedjelgrar
' territorio, cos cominci anco _a crecendi p_ lo., e-
Pam; 4;
1"? _ i' m n creciutoilnumerode Preti , c delle Chair 'nella'
` .
- e lle-qualica naacomoueratrali-CleridiTrameSibez ,
z .-.~ d~conoccaone , chambi dir--ttuauano in palampri'eiet'
'
4 ?eguente .
;go-.
"1]"
"2935;
l'
DI Trani .'x
67
tune per medium diui'dere viderunt , tee; introducebant. Tragr autem Clerici imi
liter quodam Sacerdotes , qui cum idem Epicopue E cclefiiuconecrauit omnes obla
:ione-r Tragurinos Clericosbi-integr ucipere viderunt, tees introducebant addi
eientet' introducentes etiam[num Epicop um M. nepotem iam diii Epicopi .qui
eum [uo .Auuneulodgi cecrationibiis Ecclearum extiterant exinde teem dicentes
eum vidie Tragurinor Clericos aueta antiqua conuetudine' ipiu oblationer tom
;ibi cumuo Epicopouci ere , (i' non (M- cum Sibenicenbue Clerici/5 diuidere: ips
itaque intere italitiganti ue , (a plenitr intelleiic eorum rationibu-s , quia Epi
copus omnibus teibm maior , (F rtriuque parti-5 Dominus :eran eine tezca
tionem- ucipiendam , * ab .Archidiacono manu i iuramento firmandampra
dii Epicopi , mul cum Capitulo indicauerunt; (a' itfuper hoc Tragurien.Epnt
interogaret Corboenem Epicopum prelaldum _dederunt . Cum autem Cor
boen Tragurien exinde interrogauit , Teag: acceptv vtriuqne parti; manibua , t a
lem
inter eos
concordi-im
; v: de Epicopinhabeat
oblaoionibue omnium
Ecclearum
de Si
benico,
de compouit
Campo Marine,
c'e* de Macro
tertiam
partem , Trag:
Clerici tertiampartem* Sibenicea:Clerici tertiam par-tem , eo tamen tenore , quod
Tragur. Clerici eda colligant illorum voluntateuper e. Cuodem , e? diuiorem
atuant.
,rm
benzanLche erauti fore per il poco numero loro gli ar ata data qual
che'coa ad anittio del Vecouo; 8c allhora creciuti di numero i aranno
in tali untioui adoperati ore pi de loro , che de Traurini , perci hauerd
timato il Vecouo eer di douere , che ano partecipi al paro de Traurini :
Ne tempi uequenti biogna , che ano eguite altre renitenze nel Clero di
Sibenico a non voler bbedr al Vecouo Treguano , poiche troua vna en
'
r 0- C .1,7qu :un reeepto ad maMu-f protto inrumentof liganm inpe 'g ' i, l
I.
`
E
63
Del/e Memorie
Maricbna,Bodano Iradica@ Gregorio lio Vulcinne. Dat Spotorno( D.I 240. men.
ehr-'die tertio intranze Indit. r4. pree-rem 1m o paginam balla Capitali communiri
" _
.narra
- , ai} EpjtoPug vol: Caplov ' a' ,- 'e autem fierifecimue caunonem 5 quia cum
,, "Vi-"dl" Epicopals bonor f
, emmminuere aliquote-n; , [ed augere ma
eiuc rotcmur a qgtodententiam.quamdudum Vener. D: Vgolinus .Arc/;ie- ,
_ *In
' j
'
.Abbatis
Di Trois.
69
neque ibi cnnlvs .1un audiemns , aut [itiia quarumcnmqne; ed bec omnia in Ca
ro predio facere omnimode recuantes, ecnndnm eonnetndinem antiquitns con`
uetam in Eccleia, @ede ng: ea curabimns agere, ae velnt Predeceorem no~
ces , atque Valentina: Caarizze. Ego Ioannes Caoc. Examinator manum meam
mirto .
Et ego Guanna 'Irimicerius, er Trag:iur:not iubente Domino meo predio
rilditionali .
reuole deideroo del ben commune : cos ara'. occorlo , che dipendendoli
Traurini dal uo Conte Stefano de Brebir Bano maritian , il quale non ri~
edendo in Tra haneua poo per Pode in uo luogo il C:Vido, 8c esendo
in Sibenico Conte Daniel uo nipote le dierenze , chinorero furono fa
(F rmi-tub! imus .
"
.E 3
51'504
70
Def/e Memorie
implere " Iudzci per tccs poteri: ee-noth , tnnc qui auxiliufn denegauztfo Co miti probanno tre: romana: :oluerc teneaur , (F tandem pendttorz . Ifam qmcnm
que in recuperatione rerum dederit operam , da" ipfu dec fieri: a [nn-amb: , qu: e-u
conducerenx ipzrum recuperandamm rerum decimam mtegraltter conequnmr _
preti , (9' ignoranter emerituum presf'um conequamr U' re! 'PJWW dom"
conferat , (F aignet ,, ac venditore: rc: prode teneatur ,. @'11 mamfearc nolue
ri: , tum: eritfacramentto proprio ,vr vcritatemexprzmat , compellndm ., Item pre-~
cipimuc, uod aliqu Sibenicmccederet Trag: rel colmerfo aliqua de caua', (F
~ in ipum a 1tu manu-s inieccrit viole-nik , tcneatur pnnfox romana: : tm quale;
prouo hanno Cornici concramm ,. alt] vero tres p_a01nzurmmappltcent_ur ,d-i a v
codcm, d quo intendi! iuitiam poulare, fue: percuffn: cauam 41mm, [ex
roman a Comici, CFfuinemi iniuriam ,.vt dtnm euperm agnenmr . ;tom/Z4.,
bslimu-s , rmirr ordinamu-s , quod alzqrm moleatm nc-ru nangumto e]] -
(M
'
Di Tutti.
71
{Marr
Dalla quale i come i conoce , che lintentione delli Arbitri era di far ben
vicinare quee -doi Citta cos corge ano , chalcune epreioni-ono a
te fatte per leuar il pi , che i poteuala diuerita de coumi de Croatl , e ri
durli a quelli de Dalmatini , potendoi lo eo oeruare nellaltra- conuen
Oeruii anco,chin queta entenza non i troua altra diparit , olo che)
Vido, abben'he olamente Podet di Tral per il Conte Stefano viene nomi
nato prima, che Daniel Conte di Sibenico 5' nel reo ono vincendeuolmen
te nominate quee doi Citta enz`alcun ordine di precedenza tra lozo,come
u empre oeruato tra Spalato , e Tra nelle critture opra regirare; e)
perche vendono peo nominati doi Bani vno di Slauonia , di tuttr- la Sla
uonia , e latro della maritima , tra quali vera dierenza , che quello di Sla
del mare orto queto nome' com ~1.'endeuat1i . Il Conte Stefano , chera Ba
no della maritima , -e Conte di ra , fu dichiarato ,dal R Bano della-Slauo
nia,il quale in che concetto fose appreo S.Mae la lettera critta alliTrau
tini lo dimora .
B. D. G. R. dilelie , delibueuie [udici , dr vniueris Ciuibm Ciu: Trag: Sal.
(a' gratiam, .Quando dintnrna vobu delitac perucceiones temporum continuum
circa n05 ucipit tncrementum , feat per opera vera patitit , QF nunc elaret di
72.
-`
De/Ze- Metre
iam nunc e in vera, ' *nobis poimm , ey* expedierit n05 pergrata ub/dia ex
*
elegget pi Arciuecoui , che non osero del uo re no, e che poi i fermase
per qualche tempo appreso la Chiea _di S.P_ietro, c e tra Salona , e Trau .
Wei a la opra pe so nominata Chiea di S.Pietr0 di Clobucac, done di
morando il Re concese tre priuilegij , vno alli Brebiriei , l'altro alli Siben
**e *DL-fm?
` .
v 0
dePriuile-gi
e a
'
' .
73
fatto , che quee terre iano quelle, che i iman dano del Conte (Chnezine );
e che iano uellc ate dalli Conti Cazichi poedute per ananti . Era nato in
queii temp1 qualche diturbo tra quelli dArbe , c Traurni per caua di re
preaglie; il che douendo riucir di_ncomm0do ad ambe quee Citt , che)
tee ritener, pigliar la roba dvn Cittadino per il debito dellaltro, acci
che ognvno poree raticarliberamente: il imile u poi tabilito in Arbc da
Doimo de Cega Am aciator di Trai li 5.8ettembre 1251 .
che olo li doueua parere mancae per eer Citt come laitre 5 e chil Veco
-uo Treguano, per non mancar alle ragioni della ua Chiea, procurae con..
le forme Eccleiaiche di ridurre li preti di Sibenico o. Spalato done egu la
eguente dichiaratione in forma di entenza .
o.; q
ln nomine DIN-,Ieu Chrii ame . anno I near: r 252. Ind. t t . temporibus DJ
noc. 'PJ. 4.ac D Belle Illuris R Hang: hoc aum e . Cum propheticiermonir
eulogium opus it iuitiaz pax que vnicuique ua Iuraeruando totius immane co
habitationis , @ocietatis vinculum merit nuncupatiir; necee ci omnibus lega
liter viuere ciipientibus huius alutiferit connci vinculis , ('9 ab eis cultu nullo
tempore declinare . qua' denique iu tia norma quai gemino Calle procede; iure
videlicet cripta , ac conuetudinibus ap robatis ad veritatis tramitem cunc'lir mor
talibus iter pandit . _Qyia vero in parti us Dalmatia confuetudinir , *uque longeui
aiiioritas , quam maxim pro lege ~iieneratiir , Id circo Ego Stanimirus .Archi
proibite? , vna cum Tolone , Ioanne , ** Giicgono Clerici: , tam pleno mandato
vniueri <- leri Siben: ad `Spalaten Eccleam , tamquam ad caput metropol: accede.
tes : ibidem coram Ven: iuris Thoma Archid: , (7] capitato S.D0mnij dicimus ,pro ~
Zaa comperimut , per nos , (9' pei norosucceores preentisfripti obligatione pio
mittimus eidem Eccleaz Trag. perpetuo oberuandas .
i
_
In primis vid. quotiefcumque Epicopus Sibenicum veneti: ucipiatiir ab .Ar.
chiprcsbitero , ( clero eiudem loci honoriccut decet ,- cui quidem Epiepo , ce,
~ 0mm iis
74
Delle Memorie
jeret ad[uum arbitrium voluntatu , tam prebcna'tu , <9 ordinum dignitates iuris ta
ment omnibus ordine oberuato . Eodem autem Epicopo Trag. commorante .Ar
chipresbitcr per Epicoqu initntus caua-s audiat; appellationes ad Epicopum
zranfmzttac , cntentiam ein/dem Eptcopt' obedicntr , (F bumiliter ucepturus .
Idem quoque Epicopus apud Trag. Clericis Siben. ordines , CV Ecclc tac conerat .
.Arcbtpresbiter namque, (7' cetertSib: Clerici maxim Ecole/Zac podentes anni:
ngults mtent eum cum exenjs competentibus , bis in uaede Eptfcopum memora
:um in Nam-Dammi, 'in 'Pacha , citati etiam abeodem Eptcopoper lictera-s , vel
gillum pro caua qualibet Trag- veniant .* in feflo vero Sani Michaelis annuatim
dietatem Eptcopus plenart recipiat , (F' quocumque rolucrt't cam faciat liber af
portart; mediecatem vero alteram Siben: Clerici reci iant rniuerf . Dc oblationi
bus , qua nnt in conecrationtbus Ecclearum in mlm in Campo marine , e? in..
. . . . . . tertiam partem Eptcopus terziam Clerici Trag. cet-:iam Clerici Sibcn.
obttnebunt . ,Qua-s oblattones Trag. Clerici colltgent diuidcnt cntupert'us efl e
preum; .Arcbtpresbiter vero , ' .Abbas Siben. inua: dt' nitatts aftto per Epico
pum mlm Trag. venta, munur conlcrationis, e? conrmatioms ab codem Epi
copofufcepturt ,- nec omntaupradia , tam ex parte predii D. Treguat' Eprcopi
Trag: quam ex parte .Arcbipresbt'teri Stanimiri : 254' totius Clert Siben: acce tata
unt , ( eorum beneplacitoabilitr , @delitr roborata in precntia , ' te] imo
mofratris Mag , fris Iof: de ordine predica! .- Btue , (7 Mic/m pbrorum nob: V.
Michaelts C omttts Gallella! de Cbltja, (I quorumdam altorum . 'Nos vero Tboma '
.Arcbtd. Itodanus Sace-rd 'Petrons, Radous , Mcolaus Sacria , Icannes Sa
umus I acobus cum alt'js frambus de Capitquupradtflo rogati ab rtraque parte bus
omnibus interfutmus, ' ad robur perpetua rmitatis preencem paginam igillo Ca
Pituli nort fecims cotmnuniri .
'
Sc bene queto decreto pare fatto di commun coneno, e che olcro nite
tutte le controueric con li Preti di Sibenico , e tabilito puntualmente tutto
quello i douellc oei-nare nell'auuenire , e chanco coni , che ci fose dalli
medeimi raticato tre giorni doppo; futtauia dalle coe usequenti l cono
ce,che lArciprete,e Chierici di Sibenico non iano volontariamente conde
Dl Tr-au .
75
fose venuto il breue Ponticio diretto a. lui per lerettione del Veouato di
Sibenico, ricore dal Sommo Pontece z 8t in queto mentre li 4. Aprile r
~ il Vecouo , &- il Capitolo elesero loro procuratore Pietro Calza Dott
'
leggi da Treuio , e Ganigna Primicerio , li quali conferitii a. Spalato il pri_
mo giorno di Maggio fecero la loro proteta auanri lArciuccouo della nul
eser vero , ch aueua riceuuto il breue opra il fatto del Vecouato di Sibe
nico , md che non lo poteua morare , perche lhaneuamandato al R .- n
meno volle dir il tenor del Breue: Capitarono doi breui del Sommo Ponte
ce poco dop po, vno de quali del eguente tenore .
.
, [nunc-.em fri Epo Trag. [al: ('9" .A oolicae ben: Ea , qua iudirio `nel con
cordia terminantur rma debent , U" illi ata periere ; U' ne in rec'diue conten
ulct materia queionis exarta , tandem mediantibus dileZis lijs Arcbid: ' Ca ~
nonicis Spal:Ecclea MetropolJoci amicabilis inter parte:uper kis compoitia in
teruenit, prout in patentibus li-cteris coneEZis exinde , 4c igillo Capituli Spalat:`
gnato plenius dicitur contineri . ?Los itaque mis upplicationibus inclinati compo
zionem ipam itu: riteine prauitate prouidefaa efl , " ab vtraque parteponte
recepta , ?" baenus pacific oberuata auoritate .Apalolica conrmamus,' pre
enti: cripta' patrocinio committgns . Rulli ergo. Dat:Laten:x1. Kai: Maij Pont:
nolraln: x1. cio ;LA tile 1254.
per il asato .
:e ann
76
;De/lc- Memorie
men prei-ra pambm termino perentorio competenti, quo per e , ~el procuratore;
idoneosurenw inmos cum omnibus ratiombns, munimentisnit,eamdcna
cfzyam contingentibus , compareant coram nobis fafluri , C3 recepturifnper promi
is , quod ordo dianerit razioni: , non obante con/litnticne de dimbm rt di/5, edi ~
tam Conciliogeneralt,dumodo vltra tertiam , vel qnartam extra [nam Dio im
pars altera auoritate pree-mmm ad iudicium non tra/ian: tei autem quifuerint
. nominati , /egratia , odio , vel ttnoreubtraxerint per cenuram eamdem appell.
aunte cvgaris veritati teimoninm perbibere . diem vero citationis , " formam
- nobi: per reras lim-ras barnm erirm continente: Hudeatisdeliter intima; quod
ino omnes bijs cxequendis interee poteritis duo veti-um , U' nibilominns exe:
quanti- ,
.
.
`
Dar. ,Anagni-e v Id: Iulij Pont. nori .Anno xt r . I I.Luglo {254.
Da queo brcuc i vede di che qualit foe il breue ottenuto :da Sibenza
.Di *Troni .
77
*pos reuertentes bcmgn reciperc , (a' in eorum personit nom Ecole/int, (5' Com?
munitlti 0mm' conlio , auxilio , 'fauore velitis aentire , rt per verum Tatroci.
nium ergo DJapam . " frate: veros ecatitrintentum noruwerpetltogaude
re po/mus ee tamzlubre dederium adimpletum , (a ab hot ad manglieia perpe ture recognitionis &miti-1,2?" bonores robin# veris naturaliter obligemur arii.
Datum mene oiubdn Feo S.Luce Euangelie .
a
the,
~ Wo Cardinale trouai foe Vecouo di Paletrina del 1 25 ;.ino al r 26;.
allincontro anco la. Communita. di Tra con occaione dinult riceuuti da.
Chliani i vede,che fece nelli e tempi inanza al R`e che facee pagarcje
decime da Sibenzani al loro Vecouo, e ne riceu le eguenti lettere .
B. d:uis Iuditibus, O' Vniuerfs Ciuibus Trag: ul, e? gratiam plenam.
Ltter-u vemdelitatisgrat recepimus ex quorum tenore percepimus, quod
delis noer . &Bano; tocius Sclauonia in nine/F' vinci: veris peroitialcmuum
de Clifiniuriam vobi; intuliet pariter , (F grauamen'; quod i quidem graue tuli
mus ,
indignum eum emper iure vrra coneruari velimus , illibata , e?" nulla
ctenns in aliquo perturbari . Igitur rt atisat deiderio noro, C"T vero ee predio
St Bano per offra-s littmu dedimus in mandati: , 7t vos , (7' vera iura , ac liber
tatem reramjper omnia illibatam debeat coneruare , nec in aliquo nori amori: in
tuitu pre/1mm: perturbare; imm potius vos, e' vetra rouo poe protegat ,` e*
dec-dat :de decimi: etiam , guai Ven: Poter Epis offer per Sibenitcn. ubtrzz
67.14 demand: exiberifaciat iu im complementum. Dot. Strig: in Craino S. Galli
x7-Ott0bre.
Si troua vn'altra lettera dellieo R, che deue ecr anteriore alla prece
dente ; ma. contenendo la ea materia, bene di regiarla qu per poterla...
rmcmorare, quando i trattato. delle giuriditioni,che i arrogauano deer
citare li Conti di Chlia nelli territori) di Spalato , e Tra .
B . ..deiiuo , ac dileo Compatri .A. Comiti Zupano de Chithjal:, grm;
Wait tua delit-u , quod tm grata delitetis obequia nobis@ Corone Rege imp
dum dile Eh nobis@ deles Cine: Trag.Ciuitatis propter que, (F aliai os eorum
Ciuitatem recomendatam merito babemm a mi noram Regiam maie atem 21213:
:erum, nec aliquos in territorio iporum habitare , vel colere agro: , aut wine. ips
inuitis permittsu .
Dar: Bule Fer: 5. po 'Pacba .
Mor il Vecouo Treguano doppo 40. anni di Vecouato , nel tem o del
quale , i come t riaurata la Citt , 8c ampliato il territorio , cos u anco
riabricata la Chiea Catedrale nella maniera , chhoggid i vede , e reinte
grata delle terre anticamente poedute con accrecimento conderabile di
en;
178
Delle.- Memorie
di ;nia del Vecouo , poiche i troua vn breue Ponticio del eguente tenore *
,alex .an Trig: exooniz ob-ia` tm fue-mit. . quod C[crici Cari de Sibe
Motu-e Diari-x, lat-:que m eos d hommem: Epo Trag: predeceore tuo prode
mgcmbi ab ipjis obedientia excomunieazioms feriti-mia ua: [ig-iti I idemque pre
decejfor oberuari eumdem ententiam vqiie ad atisfaonem conding @bum: d
Sede Apoiolica demandari, quorum Ciericorum quid-uu uceperime ordine-s, "
officiel celebrato; , iuiunfii eispro modo cuipc peuiiemm competenti , eaque pera
Vi anco vnaltro breue dello esanno in (Lara de 2.0. Aprile diretto allr
Archidiacono di s alato ,4 in cui viene confermata la opradetta entenza...
dellArciuecouo (E Zara ad inanza del medeimo Vecouo diIra, dalli
-quali li pu dedurre , challhora li Preti di Sibenico tolero ablti della co_
monica , e che ritornasero allobedienza` del Vecouo , come meglio iCCl'tL
ara dalla entenza dellArciuecouo di Spalato , che i riferita ..e come che
in queo fatto li.(`.ittadinidambc le partis erano interesari ciacuno perla.
.ua `parte , Cos prornppeto crd-loro in ingiurie ,, le quali furono aggiultate.
.amicheuolmente nella manieraeguente u
' .i . admin D.1ncar.~,1 16 gtimi: 6. mc: Feb:,7-.. die i' trame Reg." .D. N, Serre* R:
Vug-fur- zempore Sic-pronte Comm-5 de Brebei-io Egregu Potm Siben: ec non lu
-CMHH , TolentQuiouil melim . il benet: , uilque vellius in boejeeulo
m-pcritur, quam, quadre-mmm. re &oe-ibn: mtr Cbrliauos papale.: unerximmr
mimi-s Ciuitates paris federuemiuutur, ue reni diiconu regular-_dimm Differ
.Miur bari-m rie-_rupe eetum coniderarla 032 upxadii 'Potnu ,.- -1udire': ,1Confilia
-nique Sibenicen: Ciuiimommew vite nors Cumunitati: Siino: (a' pra'ipa Com*
;ai valente:. robii cum Trag:. in vera contodia ocieta , ? 4m ;tra :per
Zini-re ,o (F qua inter voi, (F n05, mgere- dignocumur illcfa permane: , (A de
bono in meiius reformentur ad honorem , (9 lai-demSummi 'Palm , ZT adbanorem
123* reitercntiam.lil.." [J.` N, Regis, Frag: , e'? ric liorum ,neenou ad honorem
23;* protetante! &onor-um, e? deljum , rr ad maiorum , EF indolmin confuon m.
.fidi mi) forma concordi-im , acleiaflvl,,2i2' amicitiam imr vo:. , (9" noi dll-Um; :: iueirdammtque
in ipe, (7 ai) ipfo
reuouandam
parlamentodeconrmammrc*
coneni: ,dr valutate
aprobanam
nori
contordnr
publica parlanti-riti,
, (F Wait!!!?
zr exlentes, vira cumuoch? dicreti; 1).1-'alciiiin0 de Caei-iz.: , i? Du)'mo]ilzroi
Ln primis imde rolumus , * ordinamm , (-7 ii.: duximm- ordinandum ;.quod tifa
Trdtegja i que temporibm Dacia-toni: Camim PociisTrqg-' Daniel is Comme
Item
\
"5; DT'AJ'.:
1m: omna malefafa , que ba'emu Mtr-SHWF: ' Trgmiem faamj
mbmc indeirrta" rmie except dumtaxat il! de quibus per curia- ai-7M
femanamm cxtitcrit; ita quod indc datm fuerit prcaldm', ?anlcum iva-(lm
mmm:- obtemnm , autolutio aliqua ircpta ueritfarm , [mutate-haha, ,43
commfa bue-nm qunc num: . Item fi cruda-it, quod Trag. Coil-ks, vel Fm
eno- Sibeniccm al-:fue: hommes pro aliqua mej'mtc'exxramiserwy &nece
um manifefia :oalifucrint lxomincs ali-{Zi parfum fame m dems &RPM;
mod babe non poe: ad cmcdendum , G' ah'un r atm eccpere r'olminl
POZRM, U ordinamus ad ha:: W quilibettuo content: , er mmm illiciws tx;
tendat ad alienum , quod ic qui cm' Capitan: bominum Sben.- pop-t cum dmm;
-el tribusocijs ire, (F arciperc tantum de beijs Trag. 6' Atom-erro Tra .fcr'qnzf
ddbcijs Sibcn.- e? illorum omma, qui acccperunt pre-fata*: bz-i. ;to exit-is
quorum fam: brfie pro nguls il-Hariuib 30140 , pro caprino :ol g* ra ypfzo~
30 ml: , queo al[qu occaione dzagum Micram mota'detde: ma (34-'
pitaneo cum ony: dii:: Pero aliqua pali: perform ace-operit ak-1m bciam pra
ariete , louis-011m: 20v snl; pio Capra 3b sot; per yrco 40 , prugna , vel Caprcna
x. Sal: , (0'. pro no de rh.- Caseis. solidos , O' da in--bot adbibeatur paori , i
nonm dix (Dik-Monet mm . .A-m' ef} hoc , ~ e?" ir-mmm 471g: "
Eccleam S. lan-obj publica .padana'emo--preum ~ Ciitat- continuato' cor-:uh
In): toilms subscrkbendjs. S. Dragazasmahv'hg Baine; Dragouanb Ba
bari@ Mina d-'Auzmut Gregorio de Cumm, ahi: *pluribun Ego .bahia-pz,
manu-*zi mirto manu m meam , ' Ego Mag. 'Petrus ;lei-im: Sibenicen. '
Coin': mmm- omo-iu! bis -imcfai, dr de vola-care dif!. "Pot. ud. Con_
critta COn le conlucmdnu ;ma nello-eso tempo poch'anm dopplo 'vol` "
ero
s@
Delle Meaz'ne
anni amni i vineua con le conuetudini; e che poi era ato atto nuouo Ca
pitolarc , o atuto , che recritco dallo atuto di Zara, come pu certi
cari ciacuno , che ne vorr far ilzconronto : Cos cesati h digui aranno
tornati ben vicmare li Traurini con i Sibenzani; e Perche nelle controuer
ie Fasate col Vecouo Treguano il Clero di Sibenco s'era molto relasato 9
8c i Vecouo Colombano , o non hauer imata uciente la ua autorit
rimediare tanti inconuenienti , vero non haur hauuto ardire eercitarla
fuori della. ola asolutone della comunica concesagli dalla ede Apooli
ca ; e lArciuecouo di Spalato giacendo impotente m letto , continuarono
li diordini no : che morto eso Arci uecouo eletto Fr Giouanni,il qua.
nidm
x TF Petitioncm
filsClamore
nori Columbani
EpicopiClericarum
, Z ex oo
"0*
o
Sibemicum
tlc-MOMAVen:
a quia
, 'fama Trag:
de Excebus
Ibidem
redentium ad aures noms perucneratdiligenter coram Eccleia enioribus vid: ,_
Ven. frambus Epicopo Trag. ciudcm lori Dioceano , Epicopo 'Pbarm , nemo `
iIn primis .Archipmbiter eiudem lo:: pro eo quod lungo tempore tenuit contabi
nam, dquia non euitauit excomunicatos per D.Eptcopum [uum , (7 quia llm'"e
Clericos m acris ordinibus conflitutos contrabere matrimonium , ' quia contulit
quamdam Eccleam non rcquito Epo uo cum Comico] cuidam Monacbo vago,
(' quia antiquam , (a' laudabilem conuetudine-m de nuptijs non eruauix, e?" quia
illos , qui incidum in Canone-m pro abolutiane ad Epicopum ire non compulit , cut,
retulerunt nobis iurati quampiures tees Idonei coi-am tribus Epicopis , (F coram
fratribus Pi-editat- (F' minortbus ieiunabit per tres annos omnesexi-u eria-5 in pane,
(9" aqua , * upendmus ipum ab omnibus benetijsuis per annum ab airio , '
upendimus eumdem *uque-:d Pacha inciuu , CFprccipimus bi , quod t ob:
diens D.Epo Trag:
v
.Ad bet .Abbas . &Mcol i, (F' Abba: . S. Marie ae inula, quia carues camerie
runt contra regular &Bene-lim , G' quiane Mouacbis etcrunt 'volumus , quod'
ieiunent decemexuu eri. in pane , da' aqua , ' lega: x. MHM pro per catis , c9'
precipimus ci:. quod corrigantfe de :is . ;Lg-_a
:: `
..4, Preterea Sacerdos Tolco, Saccrdos 104mm , Sacerdos Michael Pro co quod in Sa
cerdotio duxerum 'rxores , genucrunt pueros ieiunabunt ea-las ferias m pane, (F
aqua omnibus diebus vite fue, 'upendimus ipos ab oitia , (F bene-no per tres
annos, etprccipimus eidem in minute obedientie , e;ub yena excomunisarionis di:
,z
rt-fe- a
Dx Tram":
8r
firme, quod ab hoc die dimittantnas _va-ore: et uod deinc :non accedant ad cas, e'
i contrarium fecerint perpetuoint priuatt ab o tio,et bene tio .
Item eamdem penam per omnia iniungimus Michael: Diacono , Bogdano Subdia'
cono, Dobros Subdiaeono , qui in Sacris ordinibus conituti 'px-;res durerunt , (9'
pueros genuerunt ,' boeuperadentesyidxpobros Subdic.quie abentauit a nora wi
nobis .
1 uper Primus , e? Streco Diaconus , quia anteacros ordines duxerunt vxores
i os cumuis vxori'bus are permittimus, quia legitimum matrimonium iudicamus,
ia eodem oitijs, da benetqs perpetuopoliamus . Et quia olita memorie ee con
Figliolo . . Cap.3.
inieme colCa itolo da Alesandro IV. Papa , il quale del I 260. commie a
Th'oma Archidiacono di Spalato , che acesc pagare ese decime dichia
rando corruttella, &abuo non hauerle inallhora pacate; e perche lAr
chidiacono , qualche osela caua, non haueua datoe ecutione al breue_ ,
ne, 8c
'
82.
Delli Memorie
poi del 1:68.l 4. Luglio da Lorenzo Arciuecouo -di Zara (al quale "l'altri
doi delegati s'erano rime ) come Giudice compromiario lodato ilopra
detto accordo ~z dichiarando, ch'il territorio di S.Vitale sintende'e aegna
to er
le decime non pagate.
.0"
'n-
\
u di opra accennato, che Dea Lucio, haueua fondatola Chiea , e Con_
uento alli Padri di S.Franceco , e laciato tnttili vurutti della ua heredit'
da eser amminirati da 4.Pr0curatori , Commlsarij; IlGuardiano Fra
ti minori di Tra epoero a PJ. Vrbano IV. che lhabitatione per eserlon`
tana dalla Citt gli riuciua incommoda ,perci inarono , che loro osv
prouio di luoco pi commodo: onde Vrbano commie al Vecouo, che con
coneno delli Commisarj vendali beni della predettaheredir , e compri
venduti ad ei Pa ri per prezzo di lire rooo: com are poi vn hreue di P.I_.
Clementelv. diretto alVecouo in data di 1 I. Lu io 1265 `mf] qua-le ven!
ua eprcfsn, che li Padri Predicatori da Spalato haueuano epoto , che N1
col Albertini Cittadino di Tra haueua vna Cappella dl uo :upatronato
in vn uo fondo, che non haueua entrata,e non era ata ascgnata ad alcuno
per benetio , e che l'haueua per diuotione donata ad_ ci ?ad-{1: C Che P-P
Vrbano uo recesore gl"haueua conceso di poter 1m fabncar li Conuento;
il che volen oloro eettuare esoVecouo non permetteua,`che posedese
ro acicamente la dettaCappella, la quale dop o, che ua loro donata l'
halgbi voluto dare-egli Win!, e percio-coman ana ose loro laciata go
der la predettaipyeihic abricacil Convento : altrimente commetteth
al . . . . Veacmo , 8c Arciprete dScardona, che lo acesero ceare dl mo-_
"
predetta .
\-
D: Tm ,.
83
predetti Padri , che non intendeua inolearli nella predetta Chiea: dalla.:
quale epreione delVecouo, i vede , che lintentionc ua era di dare esa_,
Cappella di gia dedicata a S.Franceco alli Padri del medeimordine, e dedi~
carla alla Beata Vergine , comera dedicata la Chiea del lor connento abri
tor del Conuento compr dalli Compatroni. della Chiea diS.Giorgio itua
Martino vicini aI mare, e luochi delli compratori per lire 1500. er conuer
tirli nella nuoua fabrica de Padri minori , e quea deue eser la C ea di San
Franceco con altre fabriche , che haueranno eruito per il nouiciato d'e
Padri ,. che ar tato anneso al reo del Conuento del quale i rierirar come
fose dirutto , e la Ca pella di S.l-`ranceco ara ata nello eso luoco del
Borgo done hoggi i ve e la Chiea , e Conuento de Padri Domenicani, poi
che li confini del mare , e lepreiiua de luochi deicati indicano , che doue
na eere nel lito da ponente delrecinto della Citta (econdo , che li Citta
dini aranno andati ecando il mare, per parlar pi u propriamente col get
tar caglia, cogoli atterrando in quella maniera, come :i giorni norihab
biamo veduto fari nelliola Bua incontro alla Citta nel Borgo nuouo per
fabrcare Cae , e at barache da alar fardelle ) 1 ara andato accrecendo il
piano del Borgo , che poi cinto di mura pree il nome di Citta nona; auuer
tir anco i deue , che la Chiea di S.Giorgio era anticamente nello eo loco
done era pochi anni ono auanti la pianata vicino al piede del ponte,ch'ho
a
4 N511:- note della Cantrdi Tru .
a ,,
84
Del/e Memorie
122,13. Re ina col no ccondogcnito Bela capitae : Knino per riceuer oiura
mento d fedelta da Croati , e Dalmatini per il Ducato chil Padre conforme
l vo glhaueua conceo; e challhora doi Ongari del preidio di Chlia per
con la morte dellArciuecouo Rogerio eguita , come egli criue Ii' I .Aprile
I 266, e reerendo , che doi anni continui giacesc in letto immobile, iogna
dunque , chedoi anni prima almeno fose andato a ritrouar la Regina in..
Chlila: onde la prigionia de Spalatini ara eguita circa lanno I 263, e dop
po quai do anni esendo ati liberari , verra la loro liberatione a, cacate;
del 1265 , e con tutto che queo ia tato degno feminile: non rea cr ,
ch'il R non hauese in poco buon concetto li Spalatinizgia che volle ol agg
da lor0:e che quelli hauesero di gratia deleggcr per loro Conte il Bano Ro
lando , che di gia era Conte di Trau del I 264: Circa il medeimo tempo
Dragano dAlmiSa con vna barca armata haueua preo Nicol Biondo ud-
dito Venctiano nella ne di Sclauonia, perci Reniero Zeno Doge di Ve_
netia con ue lettere
Spalato , ricerca , che capitando Almisani nelle parti loro procurino la il:
berarione d'eso Nicol , e la reitntione delle robe preeli: e perche v1 e
vnaltra lettera citta dal Doge Giacomo Tiepolo alli medeimi ricercando ,
che facesero pagare vn uo Cittadino , come erano obligati econdo la tor
a Ritrouai anco vna memoria , che alli 9. Maggio ;del iies' anno z 3191111}
Poglizani i trouasero retenti in Tra , alli quali ose fatto d ;11' icurta di_
non fuggire; perci potrebbe eser, che quelli Poglizani tosero particelplddl
queia rapina , e per gl'accennati patti , e Spalatini c011_Veiietia111 , ,che do
ueuano escr communi anco alli Trauriui , fosero ati ritenuti , ino che fo
ero pagace le robe pree all opradetri udditi Venetiani ,,e bene di Ci
non vi e: pecicationc alcuna .
"
_
, _
Fu p0co doppo eletto da Sibenzani per loro Podca Valentino di Pietro
Lucio con le conditioni regirate nellinrumento , che nella Cancellaria di
'
Dl Tr-au .
85
Duimo Vr , e?" Marino Mattbei Tragurien, aiq. Vulco'a Rubeo de Seibenieo, exe:
minntore Stef." Marini Ruze. 'Nobile-s viri Georgius [/idox de Sibenico , E? Duymu-s
. .~ . . ryz de eadem terra Sindiei, U' procuratores Curie, e Communitaiis de Sibe
.nico uper elegendo'ucipiendo 'Pottem ad regime-n (115.2 term relax conaba:
publicoinrumcnto per me Magirum Francieum notarium vio, ' leo, cri
pto manu 'Perini Notarij Scibemci iurati, venienies Trag. procuratorio nomine
di'ii Cois de Sciben , (9" pro ipo Communi elegerunt olemmter , 227* deuoie in Tate.
atemx ad regime dic? term de Seib:pe'r vnum annum eompletumproxime ven
turnm, nobilem , e? dicretum virum Dominum Valentinum 'Petri Ciuem Trag.
promittemes , obligantese nomine dli Communis , (9' pro ipo Commum dio D.
Valentino dare ei proalario u: regiminis ipo anno libras C. C. den: Ven: paruor. , (e
hopitium ad manendum , atque partem piczum quam 'Pottes vel Iudiees bubere
conueueranthifs, ' infracriptis paiis, " connentionibus bubitis inir eos , C0' D.
-Marino de Amblaio contiguo. alla gi conceal Prapatniza del 1270, che iii
.il trioeimo quinto , Se vltmo dc] uore nare, trouandoi memoria-nelle no
1372
36
Del/e Memorie
1 :72. die 7 1mm;
denti-1', (9" ibi credatur , (F tile qui eum percujferit [encatur , ' debeat diffum da*
mnum emendare , i emendare non poteri: , :radar/- , CF detur peronali- zlii cui
dapnum datum fuerit , (I' percujfusfuerit, E? aliqut-s de Ceptna, vel de Scib: , vel
de Trag: qui dixerite percujum ese, (i in eum anguinem fat'ium fure (9' bi dap
num datum ee, poca aliquo tempore inuentmuerit , cire poteri; , quod mali
cioe dixeri: , petijt , quod petijt , tencatur/oluere duplum de eo, quod accepitpro
damno illi, a quo accep temendam damni. ,Que quidem omnia , ngula upsta
za nomine dia Communitam Sibenz, pro ipa Communtate , (3* predicli Iud:
Ciu: Trag: pro dia Comm.- Trag ex altera ad inuicem alter alteri promie-run: , (FT
Die dia .
7
D.D.Stepcmlim Stancij ,* (9' Iuannes l: Bogbidxni Iudices de Cbliza ex ?mc
parte nomine Communitatis Cblisze, Elia/s filius Rodouani , (9 Volcbez'a de Sci
binico ne Ciuit:$iben: ,eF D.D.Iudices Ciu:Trag nomine Comm: T: ex altera ad ta*
tione fatta lanno eguente viene reperito :mai quando queo VulCnna foc
Conte di Tra per non eerui critture fatte al tem' o della ua Contea non..
i pu apere;i troua per vn rincontro nelle note ella Cancellaria del x 263
h' 4.Giugno, che Vulcinna gia Conte laciase cinquantanni prima vna Ca
pella contuttoil uo ornamento alla Chiea dl S.Doimo (hora di S.Ncl )
.
'x
e C
Di "T-ra.
87
delle Monache : adunque deue eer tato Conte auanti il rat 3 . oiche all'ho.
i Spalato del
.z ;89, e queto Ella li , troua , -che ose Conte dl Tra anco del 2.6 , anno
Commnnt , repetendo le terre di Drid ,-che per inter oitione del predet
to Conte Guido di Veglia f opita , e ipulato laccor o nel Monaerio di
. :3
ni, Georg/'m Dragozay , Fellone Mcolai , (F' alij coniliarij eorumdem Commuj"
spredilehpradiio D-EPo Trag. decima-s debita: dare denegant .- idcirr F30 Pm'
p t: antioritate, e? nomineuyti D.- EP} Trag. incript exeo . (a' voli" ";gol'
F 4
88
Del/e Memorie
nobis, eo* multi: alijs nobilibus , qui nobicumuerant appellationem uam viua vo
ce,cutaciendam canonicaan'liones edocentin cripta: renouauit, (o' predifum
Epm Dominum uum , (9' Eccleamuam proteiom Sedi: .Apoiolice commenda
uit . .Ad boe Arabi um Tolconem ,- Duymum Martini 1udite; , (I' Dragouanum
VatiK Volcbetan fre-m, Georgeum Dragzal, Eliam Radu-mi, Tolenum Nicole con~
liarios , 6' Cine: de Sibenito pro , (F' quod .Archip. * Clerici upradikianum
Crima boc anno ab eodem Efrouo Dioceano recipere renuient , (' neglexient ,
ac alia Epicopaliaibi debita denegaenc exhibere , dios etiam Iudite: , {'9 Con
liartos, qui requiiti plui-ie: decimacbi oluere contumaciter denegaent . Et quod
deterius ee: nuncium uum, (5'. Capellannm cum ad decimo , (7' ua iura deinaet
"i "i um: ' ad bce preente: littem noirdo conci-(Zinio: igillis noris pen
dentilms munimme roborat.1c:di che tempo facese quel a ede Saraceno Veco
uo diCorbauia, esendo tata ommesa la data non i pu a ere , ma conte
nendo l'iese coe , chela precedente , pocotempo puo e serui tracoro,e
In Dei nomine ame . .A. D. n74. ImL a die exeunte .Augui hoc at'lum it
Trag. in Eco. &Laure-mu' temporibus D Ladisser" R-Vngenat. D-Colum ~am .
"iii ,6 nobb.VV.DD.Ioannis de Breberio Trag. Com. (o' Preie Cato agna Potam.
Cleru:: (7'
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daciam,
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Di Troni.
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Terza
90
Del/e Memorie
per x. anni continui ino alla morte , tirati li uoi glioli alle rime cariche.
della Prouincia , in maniera che oltre li Contadi di tutte le Citta. Maritime
cese il terzo fratello Paolo , che rcse lungamente il Banato con immodera
ta autorit; e e bene vinente il R Stefano , e nelli primi anni del R Ladi
e Stefano, non Volenano , che Spalatini in alcun modo posedesero beni nel
la loro ginriditione ,-
teresati , che nel termine preo douesero vender e beni alli Traur1_m , e
non ad altri 5 &'- vltimamente ad ianza della Communita di Spalato Il pro
roaarono eso termine ; ma con molte rettezze , che nella esa proroga,
(ce per fortuna h'o trouato nelle notc della Cancellaria) i le gono .
l 271 die Mercuri] die 13 intrantc Maio.
u
Generale'conlium fanm fuit in Ciuitjragin Ecc- S." Lauren; ,in quopropo
tum ritardati-m, e?" diumfuix. Cum D. Grube rx. q. Tolimeri proe , U* lijs
plurics n! termini adgnati , w 'vendere debe-rent omnia eorum bona , que lubenf
in Ciuit.Trag.* toto ci: territorio , (9 diritu , d" poea pro parte Com. Tragurlj
fuit iterum ei terminum ofgnamm per Millocinum 'Nymmm ommi-n15, quad dc
erent vendere omnia eorum bona, quae habent in Ciuit. Trag. ' eiws territorio , (F
diru hmc ad Tacam Roatam .* alioquin dia bona remanerent i1 Communi , (a'
venderentunpro Comm-mn*: inrumentofublicojcripto per Magirum Francicum
orarium contlnctur , (a- mmo nob.- 'Ki/.Iohes I/:talJ ofepb Petri, e9- M arinus Simo
m's Cine: , ' ./lmbajsxos Spa[.pro parte ip ms Cos Spank-tana@ rage: Con. '
Ce CimTrag. quod amor: Cos Spal- dits 'Iijs Tolimeri , E? eorum M.:tridlcbcat
a o
Dl Tratti .
9t
venturi vendere debeant bona eorum omnia vbicumqueuntn dih-iti Trag. tam in
Ciuitate, quam extra tali eonditione , quod difia D.Gru ba , vel eiu-s proeur. G' pro
curatoruorum liorum venire debeant Trag. ipa eorum bona omnia vendere i
Trag. tantum lmmznibus de Trag. , " quod de ips bonis nullo modo vendi debeant
alterioreni mi tantumodo bommibus de Tra: Item in difio conilioatutum , (F'
ordmatum el , quod nullo modo veniant in Trag: diii Filij Tolimeri . Item atu
tum fuit . - . . - Tolimeri , vel eorum procur: vel Cagna vendere: diia bona
alicuiaren , 0' non bominibus de Trag. quod diia bona omnia deueniant in C0m
muni , U nt Communts, ' ~nendanturpro Communi . [tem/ia:. , quod ip , vel
eorum Mater, vel proc.n0n vendiderint diia bona bominibue de Trag. "uque ad d:
terminum , vel non permutauerint diff.: bona cum aliquo de Trag. qui ua-s poeio
nes haberet extra territorium Trag. , quod ipa bona omnia deueniant in Communi .
ltemat. fuit , quodi aliquis homo de Trag. ipa bona , vel aliquod ex ipis emeret,
vel nomine permutationis reciperet pro bonigquae ipe baberet extra dirium Trag.
propter aliquam copertam , vel euarium quandoonmq. inuentusfuerit id crie in..
emptione , nel pei-mutatione ,oluet nomine banni Comm Trag M. [tb. Vemparu. in.,
quo conilio uerunt m ri omnes, in primis D-Zameha Caotti , D Duymus de Cega,
D.Noia I acobi Con ules Com. T: . Jtem D.C0mes Marinus, D-Dea .dmblastLD.
laientinus 'Petri Luce , Luca Mattbet , Valentini de Caarizza , Bertanm Marini,
Steanus Marini eiuerater , Cebri 'Petri Luce , Iacobu-s Toti/le , Georgeu-s de Cega ,
Lomprue Iaeobi, Marini Stocbe,Gude, Da Petri Vengiguerra, Thom-te D.Zame-_
che, St! eer Men a Le .
e::
ZIP **ms-W
Q`uee tante c u ule , e rigori non pu esere, che non iano dipiaciuto,
non olo a glintetesati i md : tutta la Citta di Spalato , vedendoi , che er
oseruarle tutte , bognaua vender ei beni molto vl prezzo , 8c credi i
le ,i che li Spalatini allhora ricorrescro dal Bano Ioacchimo , che li anco
eletto loro Conte pochi mei doppo , m non esendoui critture , che nc..
faccino mentione , e aranno tate contee , non haut-anno ecceduto li modi
Ciuili , oliti ad eercitari tr le Citt , viuente il R Stefano , al quale esen
fee eruaretis , (F perietis perpetuo in eadem uper qua ?Obi-5 , * veim reeri
muemulme grazia aicurantes , (F' adantes delitatem ir-1m er preente: ,
quad_vos in nm hbertatibus , ' iuribus, qua a Santiis progenitori us noins te
~
4 Regiir.[.4.c.9.De R.D.
none
92.
Del/e 'Memorie
ato , e contratto doppia anit col R Ladislauo , nel qual tempo banca.,
riceuuto danni daglAlmisani ; erci u per ua parte conclua lega li 4.8et
tembre x 2.74- con Spalatini , e Sigenzani contro es Almisani , nella quale;
per parte del R i rometteua di mantener doi Galcre armate di tutto pun
tione del loro nuouo Vecouo: dal che i pu congetturare , che quea lega
con vn R tanto porcntc` per-mare , con tutto che orta epresamente com
tra Almisani , nondimeno haura dato fomento alli Spalatin-i , e Sibenzani
nelle controuerie , che haueuano con Traurini, e erchc nel medemo tempo
era Conte di S alato Paolo Bano Maritimo , e di ibenico Giorgio uo- fra
tello ambi glioli del "ia C:Stefano Brebiriee Bano- de Slauonia , 8L :i Tra
cese :rd ogetto entrar nella opradetta lega, ch'allhora doueua trattari,
vero er armari contra la esa lega, non esendoui altre memorie , non i'
pu. di inguere : per credibile,~chc li Traurini ricorrcsero al loro R, Ia.
.Aprilia .
Lad.f. . Indici 2 Coniiarijs, @tati Comiti Trag: . ,Quia nobis emper delitatts
'opera exbibuiiis indr fee,~ vos Regio cumfauorc pro/equimui-;ed quia propterguer
rarum dicrimina ad partesiilm accedere nequimu-s que modo , jcire volumi fi ~
delitatem veram ,quod in breui ad vos taiem mmiuem dcmamus , qui vos tam a
Paulo, qui vicemgeritpra Bano Maritimo , quam :i Ciuibus Spalat. ' Sibenigb.
ac alijs omnibus vos moieantibus defenabit; mimus etiam eis litten norm , v;
moieatiombus, U" grauammibus nobis inferemiis deiiantpenitus, ('9' etiam con_
quiecant : de damnis/quidem vcris iiiitiam eri faciemus plenioremprout t exi git ordoiurium ; petimus namque (F deiitati dvi-Bre rmiter mandamus precipita
ces quater: a` fideiitate conueta non recedentrs , nobis delita tem debitam oberue
tis , 7t nos delitatem veram po'mus non immerito,commendare- Da:. Bude tema
die . `$'.Laurenti Martiri: 13.Aug.
Lad. Paulo Bano [51m , @grm . Conqueli unt nobis Communita: Ciuium :le
Ciuitate nora Tiago quod tu ipos non deiis moieare petendo ab eis obde; vt ti
H6- .
,- Di Trani ,73.
..[93
bi teneantur deernire , " faciendo decenm uper ter-ria eorumdem , ('9" alia-s quam
p ures iniurM irrogans . Vernm cum nos hopites noros nolimu-s per quempiam
mole/lan' , eu etiam grauari tibi mandammt miter per preentes quatenus a mole.
latiombu-s cormndem Cru-um Trag: omnino retina-n; manus tune non permittendo
eodem , nec per ratrrs tuos , eu alios quoslibet , aut per Ciucs.Spalati , * de Si.
benigl) agrauari; 29' i obides ipos recepies , reddas , e? reui/.u , CT altquos ij
dem babent , ac commune contra ipe: experiantur coram nobis iura initiaMedian
te . .Aliud non facies , cuti erat/am noram coram babes . Iudices exientes in.;
Regno noro nobis ide/es pro 'Pole/late vobis aumatis . ac Ciues nora-s Trag:
non prei-matis in aliquo perturbare : i autem aliquam babets at'iionem contra
ipos experiamini cori nobis iuizia mediante; illos etiam nobis ideles , quos de
Regno nolro excluijlis reducatis , " bona, ac poeiones reiituatis eorumdem; pre
terea quatuor ex robis meliores nobis deles e e volt/s vquefeum `&Illichaeluzd
nos tranmittatix .rt nos vna cum ips de bono atu Regni Croacie ordinemus. Da:.
-Budzin eo &Lat-mu. tQ.Ag.
; ?ris a
.1-3 iis;
az_ .
..,3-
-, ~
w ai ,g
damn-s , concedim *(7* relaxamm upraditis bominihuc de Trag. abq. omni con;
"- `
``
:ra
*94
;De/[e Memorie
*at igitur buiumodi donatio , ~nel iua collatio robur perpetua rmitatio obtineatj, *
firma pereueret ;nec lapu i nirritum reuotetur preente: contulimus litterac noiro
in aliquo derogare ,ed ea poli rata liabuimus ,atquegratz e ,Qi-are *vtr-:que par
:ium dedimus ii-mite in mandatis, vt- cum iurib'ui-uis ooram, Maieate Regia tom
parere procure: ad'proponandumue iuitie' cauas , dl' adv audiendum , quod Rf:
gia Celtudo uper bit dignaretuwv ipy partibux ordinare.. Dar:. Cur: of: Dm
12 5-. 1nd. .
_
_ w
it il R :illhora` conceSe il eguente Priuiegio' a Spalatin1~ q
q
3' Ladis : Vuiuers
.z ..- . Him: ef} quod rniuerorum norme volumuseri ma*
nifcu m , quod tumDBLellalll-.m Rea* H ung: Kanmus .Amex noler ciare fatima..
L i `,' r
Mb Spal.: nec debuerunt , nec potuerunt merito alienari , (F quod etiam per pre
ima-,luna norum cariszipa alienatio[allafuitpera/enhnem TFPHSMM nec
- ;m
mo o
q.
Di Tram."
9p
.w
**v- - .-.
' militateuademud cioe: Trag. D Regi , G' Regno deles necee 7abmmm de.
clinare, qnipro D:Regi-5 honore, Deire reuerentta nos benigne rece-peru: , fami
liariter traiauerunt , (F' de bom-5 a Deo ibi colla; requentius bonoraueruntb (F
cum propter natali expelationem in Ciu:T:diatiu5 mansemus d.Ciu.Cue5 oende
run: nobis inclite recordationis D Regis Bele 'Prin, per quod cona! ipum .D Regent
pro ex nimiisferuiti: , (F' delitatibur dietorum Ciuium quandam terre quantita
tem diis Ciuibu: Trag. contuhe, (' lius eius D. Rex Stefanus collationem di:
terre aam a 'Patre, ratam halmit , @in uo pri: conrmauit; tandem DJex La
renmr . $170 circa veram reueremiam verbi-s delibur inducimus , (F' bortamur
guri-mis propter .De-am , e? initim , at rm boneatem dit? Cin:: Tag: in
tm
96
Del/eMemorie
uis i-urihusc elitis adiuuare apud-Regia; Maieatem Regni Barone: , E' Baum
per D.Regem ordinatum, ae alias, apud quo: videbitis expedire, quod ex hoc dignum
a Deo pots meritum expeiare, Corone Regie propeni: deeruire . Datum apud
Trag.in oaua Epipbania 14. Ianu.
>
.- u
re , 0' delitate R.ob eruauda per Reg. Maietm uofquedeles, (Tfr-Lie DIMM.
jolum in uis rebus , e? iuribus defendat; ed adgratiarum merita tig-:Ma delita
te , ' conantia re alijsiuitati u: de Dalmatia adiuuari de'bere , fauorabiliter
exaudiri , rtde es, ("T virtuo
&NNW-Mi MObilib- omnibus , e?" potentioribus Selau: ociati contra predia Ci:
Trag: boiliter proces: , (F non olum bona ,fed etiam Ciuitatem deruere conaban
zur s m' ipu: Ciuit: Trag Eps,Capitulum ,Z'F' Ciues ~niuer permitterent , c'e pe-`
mtm conentire nt , quod red; 'Cm-sben. que a tempore , cui: non extat mem
ria,fuit de Dioce predi e Cin-Trag- , Epii'm baberet proprium , U' paorem i St
ben rcdeutifacien: , (F' _m "Pi Spalat. integre reituerent quafdam terms, (F'qu
eone: per 'PriuiLfeL LD-Belt Ser. Vng. R. eidem Coti Trag.- pro ua de ita
daui , quodpetirioues predi orum deberent penims percomplcre , ips *pero repon
dcmibm,
euti O'Pro deruioue predilfa euitanda mei: rece-pri: , e'? prediorum pentium
bus totaliter paruere ,- que omnia Maieati ;u-e, rt in poerum repreherdi non..
uan O l
.---..-. u
* Dc Tram .
97
uandoi nelle note della CanCellaria, ch'il Capitolo Tra li 7. Maogio 1 276.
clegese Sndico per trattar concordia tratatxri111,$palatini, e Si enzani in
tempo chil Vecouo Colombano haueua mandato a Roma la renunta del
ta. fatta dal Commune dilata, che li Sibenzani oeruaranno la paee , ezcon~
ditioni, che aranno tabilite da glarbitri , come nelliniirumento fatto in.
Zara li 3.Giugno n.77. legge,e per poter trattar la pace i era fatta tregua ,y
che venne confermata con le eguenti conditioni .
.
1277 die dominico 8- exeunte lunio . .Aum Trag. in Eccleia Santa.: Marie."
Cum per honeum , acprobum virmn Dum Ioannem Prepotum de Giegoreza , U'
Bent' abque aliqua hominum , E' rerum leione vque ad terminum predium , non
faciendo miuriam , vel damnum aliquod alicui partium parti aiteri abque reutatio.
ne Pacha@ tregueub pena duarnm milita Marcbarum fini `drgenti, quarum medie
tatem habere deberet D.Ladis .- Scr-"W Rex Vng. alla vero media pars damnumnvei
im'urtam patiens ab ipts , per quos tregua rangeretur , (9 violaln'tur . Qge'omnia
preti/th' Conules cum predtio conlio . U' nomine vniuere comunitatis Trag. ir..
maucrunt , (i' promie-run: inuiolab -ttter oberuareJub predia pena , cum bonorum
ipus ommunitatls obligatione inuper , i Sibenzaniimilt'ter predtffa omnia face
re volnerint 0 integre oberuare predzt'ii Conules, Conilium,'* Commune Tragmt
jap commeturinrauerunt, <9' promierunt eidem ,in *enoquoque capituiointegra
[iter @bp-re ub pena predti preennbus D.D .Cernoa .Ambiasijlzoola Coize,
xxx-;af ; d ..i *
A
E c
98
Del/e Memorie
lib. Venet. peru. pro quolibet anno pro tota intrata dife porte,quac 40.(ib. C'e Trag.
oluere` debeat pro quolibet ano in feo S.Micbaeiis de Sept- boc tamen add ito , quod
prediffi , vel aliquis iporum emerint de introit:C'is excepto de beuaria, eu Crela
debeant partem ibi contingente-m de ipis 40. lian ipa emptione compren fabunt, (9'
computabunt, predia omnia inuicem inter eos acere , U' oberuare promierunt,(9
conti a non facere, vel venire ub pena entum Zibx' obligitione bonorum difii C'is.
(bonorum ipsorum Dominorum Simonis G.1u.M.~zrini, @ Georgij de quibus ae
u: duemiles litere vita Giuda* alia prediffis D.D.Simz Gaus'? Marino .
- _In queo contratto appare , che li gloli ,. eNipote del Conte Matino.
delontaGmt-gio, 8a
ciacuno per ua'part-e,.& vnitamente tutti per
lo
dea per nome del Commune per anni tre in ragione di lire 40. Venetiane,dei
piccoli lanno : e e bene pare, che queta ia vna delle olite , Sc ordinarie a
ittanze, delle quali e ne doueero trouare molte imlll.; tuttauia per d111-.
e,-Chabbi vato, non h trouato alcuna; ne meno rincontro : onde e
endo gnea l'vnica memoria del datio della porta del ponte tipulata non...
enza Qualche gran caua nel general Coniolio con-laggiunta del obllgatio
ne di non moucr lite er il tempo della -nedemaattanzm 8c esendo eea
con tantacarezza dl arole , che non i pu comprendere , quali foero lo
ragioni , linteree di ciacunp contraente . Per rintracciarle dunque e ne
eeario ricorrer all'altre memorie, che anno mentione dl queto dario : _lo
M7 -
Inti-om
r .
~ - - Dt frati .
,99
E nel ca .2.de_l-lb. 6.
doi parti db] dario del porto il R i riernaua in luoco del tributo , chera_
olita paaare ciacuna Citta della Dalmatia antica alli Duchi , e poi alli R
di Croatia .e Di queto dario del portotdun ue i doueuan dare al R doi
parti, vna al Conte della Citt , c la decimaa Vecouo ; e e bene non viene
epreo di che omma oero uee doi arti; tuttauiaaegnandone 'la de
cima al Vecouo i viene ad in crire,ch'iitutto i diuidee in dieci part,& al
R e ne douelero dare doi decime parti , che vn quinto del tutto, 8c al`
Conte, & al Vecouo vna decima parte er cadauno .
_
Weo dario del orto col proceo el tempo i ara alterato , e i come. il
cos circa litpi di queattan za ara ato ridotto ad vna ola orta' della
Citt, come da vna lettera critta dal Doge Marino Giorgio al , Carlo d'
Ongaria in ripota daltra ua , nella quale egli i lamentaua , che li Vene
tiani ai'ediaero Zara , che i era ribellata, e datai a Paolo Bano della Croa
tia, la quale tata regirata intera nel capitolo duodecimo del quartolibro
predeceorum rerorum dum eis placuit ordinare , ' pomodnm ipum ius haue
Banus regioniscilicet 'Paulus Banus Croatorum , tamquam , qui non intendebamus,
nec intendimus tura turbare in alt'quo Regia ,* ed ad coneruationem eorum dare po
trus auxilium, ('9' fauorem .
erci che i a
viene epreo per nome di chi i ulaua) doueua farlo per nome del Bano
Paolo, come uo agente , attua e , e tutti quei inieme doueuano haue
re quattro decime _arti deo dario; rea hora a pcte come interueniuano
.-
.1
100
.Del/e_ Memorie
de rato,e glaltr conorti per nome loro,e loro heredi olamte promettono
dinon mouer lite al Commune per li tre anni, che durata l'attanza5ma non
sobligano gia ei conorti per nome del Conte Giorgio per cui ulan'o;
come ne anco Simone per nome che dueua eer del Bano : dal che 1 pu in
l ferire , che la Communital douee riceuere qualche impedimento , danno
nella ricoione di queto dario ; percltpulae queia cautione: e i come...
Marino gia che promettono non olo per e , ma an co per li eredi vi doue
uano eser inieme con li heredi intereati . E come che ueo datio della...
porta del Ponte veniua pa ato dalli mercanti etranei oraieri,e fotaie
ri s'intendeuano tutti que li , che non erano del territorio di Tra , como
dalle leggi dello atuto chiaramente viene epreo , cos li habitanti di Pra
ratniza , e Glubitouiza aranno tati imati etranei, e oraieri,e per con
eguenza le robbe che d'ind i conduceuano nella Citta. hauranno dal tempo_
antico pagato il dario della porta del Ponte , come faceuano gl'altri Croati
Commune per i et-uni) rileuanti preati alla patria da lui , _e dallaua ente
nelle predettoccaion ; ma morto ewli ara anco cesato ll ripettoon e la_E
Communit haura voluto cautelar nellauuenire con lobllgatione della
uoi hered .
E quanto all'interee del Vecouo pu congetturari , che i come nellag
giuamento riferito di 0 ra al lib.3.cap.z.eguipainZaratL-al Vecouo , e.
la Communit del x 267.
der altre decime in Tra, e territorio,ebe inolite delle biade i legumi, to* agnelli ma
, 'nella quale sinclu eua cotto quello , che ottp nome del dano de'llaporta..
del Ponte pocesero pretendere liv contrahenti 3 haura procurato la_(.ommuf
nit d'ouiare nell'auuenire . Oltre di che puo-anco esere , che h predetti_
cononi, che posedendo l' accennati luochi ,_ ch'erano nel territorio dl
Chlisa, e per concquenza ottoporalla giuridxtiqm. del C: G`lorg10 rc
detto , che n'era Conte, habbmp rocurato , o col p1llar ad ahtto la 11119
portione del dado , che come- onte diTrau e gli oueua ,put qualc e..
._ e
. ,
-altro
avrai-Wine?
'
"'\~ _
~`_
Ji*
q `
Di Tr-aci.
'-ror'
-altto modo col auor uo impedito alii habitanti delli opradetti luochi loro
di venir a' Tra , e attoi pagare il dario del paso detto Porta , per il c ualo
i pasaua nel venir vero 'ra, come in molti luochi. della Croatia era olito,
~ -
me che molti aaamenti annui ono anco hoggid riseruati per il medemo
giorno di S. iciiele : cos il giorno della Domenica usequente ara tato
anticamente deinato per commodita de contadini dal concoro de quali
alla Citta vien detto hoggidi Bariicbia Mediglia, che vol igniicare Dome
nica feoa . E li agamenti , che i aceuano al Vecouo , e Conte dal dario
del trenteimo aranno continuati a fare ino chil R Lodouico pree tutte,
li trenteimi della Prouincia, ik a quelli vniti glvtili de ali ne form Camera
poli egregu~ Comitis ad laudem gloriam , (9' honorem Diuine Maieiatis , ' bono
rem, ac reuerentiam Magnici Dr'ii Ladislai Excellentiimi Reg Vngarie , (F bo-_`
uum pacicumque atum Ciuitatum Spalati , U' Tragurij .
M95 quidem Georgius de Breberio Comes Breberiens , (F Sybenici , c* Preie de
Compagna . atque Domalduo de Zadulints Ciues Iadre Iudicet arbitri, arbitratores.
concordatores, laud ores, ententiatoret, dtinitorex, C" amicabilet compoitore: i.
dem n77. Indifiione quinta Spaleti die louis duodecima exeunte Madij cut in.
eo plenius legitur , U continenti' , O'nobiles , prudente: vira: Dum Mladinum
de Breberio Comitem Breberienem , E?" bonorandum 'Poteflatem Tra urijh' Dum
Stone de Varicaisbouorandum capitan-tum Ciuitati: eiudem C on iam Monae
__
.
.
,
..
.
G 3
ia)
1.02.
Delle Memorie
n'a . &clelia-r , nomine: , atque Commune , Opedale: per/ana; ditfe Ciui'tati's Tra;
.gi-rif parte altera ,~ velut patet publieoini mento comprami/ji, confecio , e'? cor
roborato manu Francici Benuenuii de Ciugulo , " nunc Tragurij iuraio Ngtario ,
pree-iis tempi habentes ab viraque parte ,eu .:minibus C'iuiiaiiliue liberum in tun
&i; arbitri in, velut patet per ipja duo publica inrumema eompromiuperim no
minata.- .Audiii'sinjiper vtriufquepartis rationiburliteriix , (o Regalibus priuile'
gijs babitoque multorum probarum , Sapieneum [irorum ,. ia"rn religiororum'.
eumquelittera vno . vel vita, eu plui-dia: ,que,. vel quei Coi-,eu Domine: de Magi'
`
miiruvigph ro
lw-i:,.r7alo'trdeinee e. , lupeer
Maurizia, nique niti-reea
A WM'Dioiur,
fceundo- &nitiueenentiandm quod omnesf poeones
fperialiwn hontium Spalati , queuntd Column:: ,- feumeta predia infra veri:
Img: 0* iii Cim't. Trag- daie ipi Traguemporeupradia priori: guerre ni Com
ma ' bomiuum Trag; ei/que permaneanrure-per eiuopaeiee po dende ,' ex
ub column-xl
a -
a .P
'
Pier
. Di Tra.
to;
in antea vque ad tertium feum Sanfii Mic neiisimiliter in deuolutione anni tune
proxnne uturitertiae aliae M: iib.
`
A:. - m.
m
t
' .
ac naliterd modo relinquatur omnibus illis eornorantibus Spaleti , nel Tra . qui
Lg-:rita lingua Selauonica Dedtjgi appeanturquieziamicut certo tertius _e com..
ertum antiquitus temporetiitie priorisguerre tenuerunt,' poiderunt ,- act' om':
ieredibus. ucceoribns libere , ac pacice in perpetuumpodenda , * villa
papretiia cumpertinentijsuis de cetero omnium eorumdem upradiiorum Dedi
giorm adfaciendam exinde totam . aeromnimodam uam thcntatem . Non om.
:nuerint,
vel habener
predifia
:villa
, ue Instrapriuit.
e? ca
litt-a. 0'
"gt-a.
wifi
que.
rlterius apparent
omnia,eu
omnes
, actqngula
, eungulne
cae,
irrita
d'irritug , 'vacua , ' vat-une , nullius vigoris , roboris,
perpetrati ne pronuntiamus.
'
Spalati non obante Inrumemo aliq , *nel Regio 'Pt-iui: eu alia quaeumque lit
tera, 'Puo, vel 'rn-:Jin pluribus, que, 'nel quas, Co ,eu ho's de Trag.- anoun
obtinuerunt z nel habent de Prtafimlld ,i-ecape .que inr. Pri-M?" tin/Z gag;
?el que leer-ius app-tren omnia, eu omnes , acngula , eunguias caa , '
caas , irrita , di' irritas ,recita , ('9 waeuas nullius rigoris , rigoris, E' palorisfore
spa eti ee integrative' reituendas , ' conuero poeiones fois, (9' bominum
ca' de [ia inula &Stef-mm:th :lepre-lido oli-och nullum priuil. nullamque lic
reram a D. Rege Vng: vel Bano aliguo Sclauonie , eu Maritime vel quorum..
que alto imputare debe-ant ,nel fame imputati.; nec pred- ./lrcbiep- sPI: a- 7
-
ap.
'r 04
Del/e Memorie
Cap. eu Mona: aut Eccl. Ciuitatis eiudem de iporum predib'iu terri-s , * *ivi
neu , (F d poeonibm , ' prenominatos Dedigos de Orogb; uper ditfa Villa
ua , atque Ce Spa]. de preata inula s. Stefani corant aliquo D. Rege Hung.- qui
foret pro tempore, nec coram aliquoBano , ue alio quocumque Dio , eu Reore
ineare , compcllere , impetere , aduerari , moleari in quocumque necacere mo
_leari .
.,
z
.N m*- -. num
: x ;Knife mune
Volumus , * diinit: adiudie:niimus, qaodutos D. .Arch. ' Cap. S. Domnij
E' omnia Mon: ine Eccl. quorum unt diia bona ,eu poeiones precripte non o
nt de cetero bamines, (F Ce Trag: impetere, compellere, adgrauare, 'vel mole are,
eu infeare defrufiibm cu uffi. quos tempore dia: priorisguerrie luuque C'e,
E' bomines de Trag: de dit? eorum terris , (F winei-s ,eu poeionibus perceperunt
fuel precepie potuerunt, 6* conuero imminenti' Commune Tragmon pont de ce
e , que , er quae bomines , (F' Commune Spal.per e , vel per aliosecient ,eu eri
fecient bominibm , (a' Communi Trag. vel bornines, U' Ce Trag.feci`ent,neleri
fecient
bom. (a, Com-S
al. tdmadiudicana'o
in dia priori
guerra
, quam ,in('9"
preenti
ententia
(iter arbitrando
" diipnitiue
nem
imponimu-s
rtrique
Cit-item
Silentiumempiternum , 'rt deinceps nullo vnquam tempore aliqua Ciu. diarum
S al. vel T. aduerue alteram Ciuitatem, vel aliqui-s ex conuicinibus diarunt Citi
uerus aliquem Cinem alterius Ciu. ue hos . wel Ce T.aduerus Comitem Step
conem de Zeina, vel D Volceam quandam D Vulcigne lium, qui in`auxiltume
v a
_..z E: ha q _z mt-ia, &uida/pia nos pretaxatus Comes Georgeus Prea@
150ml
'cet `Arbitri, .,{r itratores , concor. laud. din. amic. co_mpot.ciuit..
ediper arbitrium,laudum,concordiam, atq.ententiam dinitiuam precipimus
,tdi-iam atque volumus pro vtraqdparum Ciuit.perpetuo rma , ce* ratain mai-
bus capitJnuiolabr oberuariub pena duarum mill.- marcarum argenti , quae umtrmv
aims Citi! de bonisui Cis uorumq. Ciuium omnium oluere teneatur; medie-
tem "id. Ciuitati alteri , que bet ilo/ira mandata laudum arbitriums (F'ententiam:
oberuauerit, da' aliam medietatem Commum Ciuit.Iaderen-quod-Comzleu que Ciuit..
pro ambabus i is Ciuitatibu-s deiut,d0' ad hoc', quod bec noraententiadaudum
concordiumslbe arbitrium ad eeum debitum perdu catur . ..Nos ip Iudices .Ar..
- ,
_.
Dt r-au . `
t o5
E quee ono tutte le memorie, che della terza guerra con Spalatini i tro
uano , ma nella tregua conclua in Tra ellendoui, coro il nome di Carlo R'
di Na oli, e non trouandoi-appreso gl'hiorici memoria , ch'cgli poede_
ein almatia Citta , Iola alcuna; non ara fuor dipropoito dinueiga
re per qual caua,~ occaione oi eserato-nommato :z .il che per* rintraca.
ciare bilogna riettere a quel e memorie , chedeuox preceEsori i trouan'o
per cauarne qualche congiettura .
;t .
.2 -
r i. -
criue, chil 1 240. da Spalatin vniti con Traurini u leuata lIola ella Bra-z
za aol'Almisani
, e che
furono neceiitati
daccordari
confegmnloro
barcthe,
con le quali
coreggiauano,c
obligo
d'aeneri,die far
danni a leVene
tiani, Anconitani, Spalatini, 8t arnici loro , oggiungendo c'haueuano dato
Oaggi a Federico Imperatore :di non ar_ 12:31.9 ;m tntto il_ Regno della Pu
z- .
:oi-355M:
"1!'-
'- tz-*tg
- ` anedus Dini .liagJnlp Federfilius D.G.'Princeps Tarenti Montis Sana] A eli Dus' Ill-' Regis. Conradiecundiin. Regno Sicilia Balius Grlis. Perpreens.
?cripta-t norumieri rolurnus ,.-vniuers- ,-quod anMbbl , Content! Mona.
erijssxilneri, Nicolai de Inula Buti - Magnicentie nore bumiliter u i
cauerunt, tt quia in eade'm inula degunt deuote Domino amulantes dium .45541;
(9' Conuentuinc ce teros ames Mona.idem q'uoque Monafl- homines , poio
nes, ammala , res omnes, (F bona eorum , que in re,entt rum iue pol/idem, ae i, A
anita iulo titulo poterunt adipiciub Regia , no raque proteione recipere mit-n'.
corduer
P
106
Delle. Memorie
redi regirata nella prederto era 1.4. c. 9.i pu dedurre, nella quale li Spa
latini, e Traurini inieme con utco Bano Maritimo eprimono hauer guerra
*EI*-
- ma
Dt Tra .
107
mai queta congettura dalla preenza de Padri Predicatori iui nominati ,'
atciocbe alcuna delle parti non ardle di receder dalli patti detla lega : il che non..
hauese
u eriorita
in S al ato,/e
Trau
s gia.inche
il medeimo
di
auantiqualche
, che ospe
acclamato
haueua
preo
protettione
li Manfr-o'
Monaci
dellIola di Bui , i coroe da ci , ch'egli hauese ualche u eriorit in..
uelli luochi : e i come iFDandolo criue , che Mari io Zorzi e sendo Conte
iRa ui per li Venetiani del 1254. riceuese Corzola, e Meleda con alcuni
patti, e uali Iole osederono li uoi heredi ino al 1358. cos pu eser,che
qualche un altro s'imposesase di Leina , 8c altre Iole vicine, e che i met
tese otto la protettione d'eso Manti-edi , il quale hauendo per moglie vna
gliola del Dcpote d'Albania , doueua doppo dichiarato Re apirare di d
latare il uo dominio nella Dalmatia: e er ci vase quete parole"di upe
riorit con S alatini , e Traurini : il che anni dato geloia a Venetian! :
Mellite olim multe queiones coram Obi-5 ' Conilio noro minori , ' maiori extiJ
terint, cfatutum, 0' ordinatum it per aos , di' orum Conilium minus, E
mespro tempore uerit obedire tapnquam Comitiuo in omnibus, ' per omniade
beant ipum recipientes bonorzce, Ct" benigna hanno, e- prerepta, ' ordinameuta
ipus , 'ententae per eum tata: G' ferendas in omnibus, " per omnia obeiuando;
miti , vel laeobo Grnnano ,seu alia , qui pro tempore iln'dem um': pro eiudem Co
mite Conllum, `Auxilium, ('fauorem cam opportueritad mantenimento: ipt'us
regioni-is prebeatis: nos quod mdeecerltis gratum habentes vera tmamur preca
'na litenciut exaudire ,cientes quodaclauu' , latin dita inidie mandatemi
- 108
Delle A/emor'ie
oro Ducali Palaiio die penultimo exeunte Menfi: nouemlirio [mix. cio 17.62.
Fl poi a Manfredi leuatol Regno, e la vita da Carlo d'Angi del i 265.de1
quale ino alla lega oprafcritta conchiua per uo nome con Spalatini , e Si
benzani , non i troua memoria alcuna: in ueo mentre il Doge di Venecia
crisealli Traurini vnaltra lettera nel medeimo propoito regirata nell;
ieso luoco .
"
' - .
- '
to.,_nella quale,n0n eaminate le raoioni delle parti , u allhora per cago '
Lie Spalatini terminato; -chc tutti Il beni , che poledeuanoli Spalatini in.;
'guai di Tra u reaero : Traurini,& all'incontro de S _alatini quelli de Trau
:mi ,' con che non olo rearono pogliate le Chiee iSpalato di quelli ter
reni , ch'haueuano nel territorio di Tra enza ricompena alcuna; ma anco
Li ,Traurini hebbero molto pi terreni, che non erano quelli , che laciauano
:Spalatmi , li nali no, che vie il R Bela non trouarono mai adito di far
conocere al Re quealoro doppialeione; ia perche .degnato con loro '
non volee acoltarli; vero per la protettione , chil Conte Stefano Bano ,
tanto dal R imato , ~haueua dg Irautini, ucro le coe loro no che vie...
;
.'
applau
Filratti.
;109 _
1 1o
Del/e Memorie
Cap.6.
.in queo eso tempo i rinou la guerra con Sibenzani , della quale non..
trouandoi critture di quelli tempi , e non rare , e delle coe priuate ola
hebbero ii-Si enzani con Zaratini auantil Doge Soranzo del 1324.1_nentoua
to , cherano ate vurpate lI-'ole Zuri , Mrter, 8c Arte da Zaratini mentre..
era Conte di Zara Giacomo Tiepolo gia circa 46. anni, in tempo c'haueua
no li Sibenzan hauuto vna rotta da Traurini, e ripondendo li Zaratmncho
ci eguie al tempo , chera Conte di Zara Marco Michel ; il quale trouai ,
ato
Di Tra!).
1It
Monti vicini ad Almia , quando non v'era armata , che li reprimee anda
ero adinfeate lIole , eli nani-tanti , e che tanto pi creCeuano li diordi
,.
ta
11 2.
_ Delle v .Memorie
ero nello aro loro armare galere in uo auore: come dalli regiri P011ti
ci) roua Odorico Rainaldi allanno 1 281.n.39. c 40.
Miche , Michael Saba': , ilim Cerni , Kaaricim Subd.- hm Turin: i omnes uini
Can bijoper-ais eige-mt voanimzlr , conca -diir vniuer de zporumommu
i concordia , (9 *polmonite ad precrutandum voluerunt , (9 vor# nguiorum fior-b
jam in quem volun: conentiti: , quodt , a~ (- debearEpifcopus , (F- Par Epi
'
" _'
"
diligenti deliberazione ubiti: qtmm ip-arer G'.. e!? nobili; bumo de di.: Ciultate ,
(F m eta leg/rima conitim prefer: D. erua sfuo nomine , e nomine , vo
lantino. omnium prediarum Canonimi-um, G' Cdpilia ips Preenlilms i'1740M'
:o (hrts nomine inox eligcrunt , poularunt , ('9" pqulamh eigenza! bomum "
oienrem Vimm D.fupradi8umfrm Gregorium in pijiorem ,~U_Epifcopum Epico-
We a
'Di Trz-.
` r tz
Gre oro fose della esa famalia trouandoib, che peso li nomi propri) i
C_0n ondesero con quelli della &miglia; e pu anco esere , che facendoi rc
ligioo fra Gregorio fosegli lvltimo della famiglia , e che nel iupatronato
uccedescro li arcnti proimi per via di Donne, come dalla memoria crt:
.ra quindic'anni prima , cheh nelle note della Calicellaria h trouaro i puo
.congccturarer. z
1 267 die :mio exeunre Xbri-z . .Aum in Pal-'tia D Epicopi preente Duymo
DOME/18, (F Berta: Marini Ruze .* examinlampredim lacobi .
,
'um aneraxi:. ehm LuciaMattbe-i , qmfe per eamdem diam parentcllam ipm
Ecole/ie bereditariumfore dieebat, in quo quidem dim Lucius promlz, atque con
uenit eleuare alti: Domum die Ecclee , que ef?upra via: pblieam verus do
In Clmi nom-mi. an-nat. :it-d.; 283. die lune x 1 men/is lanuarij .rr . 1nd. tem
poribzs D. Lad- D.G. Ser. R. Vng. Ve. Pan-is D. Greg. D.G.Trag-E[i, (i nob KD.
Francici Falem de Veneti: Pot'n: Trag.
ma? .xx-m
~ 'N95 Franuem Faletrusde Ven. Toti: Tr. preentipublica /cripmra notumfa
mm , 0 tet-:mar , quod olim pluriesper nuntias , (9' later. peciales potea
u Spalati , C9* Communi ipus terre ex parte nora, (i' toeius Conlij Ciuit.Tr.
tranminm extitt , 7t amicabiliter lignum , (F' res ali. Vulcigne Cim noro rei
tmfaecrcnt quod , " qua/5 in Czu-Spal-eap, (F' intromitti evera: indebue , ne
ordine rationir , quibus 'Parii , (T Spalat. diff: [/ulcigna non fuit , neque eli eu[.
pabilis vllo mado , I'ij 'P0155 , (F Com. ipu: terre Spa!. dimn liguum , res
l-ille delinent contra Deum , 0 hommes , (F' dio Vulcigne reituere n01Hunt i
neque volnnt in lpus Vulclgue preludicium (9' iauram . Vnde nos predzus Fran.
Polis Tr. valente: dium nomm Ciuem mme iuribus manutenere , ('9' ln' ini
:ium faeerc vela: deeet,babit0q.hinc inde cum conlar "s nuris,@"cum dehberanone
canlio diligentiententialicei-entenziamus , atq. dellZeramm , (-7 per dc 'nixmam
ententiam promulgamus , atque etiam mandami, * licenzia: (rluimus uleigne
1 i4.
Del/e Memorie
,ibi exiiide erieeinim , igillo Communie pendenti' muniri . .dum Trag. pre
ente De`a .dmblaxij , Siluero de Mengaz, Gear-geo audio-eri , alii: , ao D.Ni
t'olao aoi exam: .
In nomine Domini Dei eterni an: eim nat: i 283 1nd. x! die marti: a exeunte
mata manu boiliter ~reniebaut , ce* Ciuit- Tr. offendere intendebant contra Deum ,
U iulitiarn nulla rationabi'li caua interueniente , quia Coiae Tr: emperuit, '
e , ' ee nutriti ea pa re , arbitrio , iudicio , concordia , ententia , quam olii
in Xinom: am: anno nat: eind: 1 283. die Sabati tertio men/is lulu' xx. I nd. mn.
poribm D. Lad: D. G.Ser- Regis Hang.- Ven. Pac, D. Greg. D. G. Tr. EPi , e? nob.
liri D. Francifei Faletri de Venetijs 'Pois Trag. Ibique D Stanus de Vario. de Ia
dra , Damiamuliuo eius , ("1* Simon de .
enicenes venire per mare, ebomines equeer de Spalato cum eorum [igm-5, C9'
borchie, (F' decendere in terra , venire m Campo Trag. (9" inciderunt , (F deru
rerum omne! 471mm a vinca; cuiucumquegeneris , (a' ponere ignem cui exer
ciiu magno-(9* cum rcxiis etiam eleuati: houur da* per dna; dic-5, plusguaum
M
eterunt
.Di Trace.
115
ecerunt in can-pie, ' vineit Trag. mettentes etiam hladunl , ' omne malutmquod
acere potuerunt , vnde ad canteiam Communis Trag` afium e exinde hoc preens
publicum teimonialecriptum . .Ai-Zum Trag- preente D 'Nicolao de Venetijs Mt'
iite dii D Pofis , Magro Marino Giurgino de Iadra , `Adam Salmario , .Alberto
de Padua Tabellione `imone q. Marini Comit, Mattheo de 'Peche Cam era rio , e?
alijs, D. Dea Duymi, (F' D Nicolao Caofii examinatoribus . Ego Nicolaus
Kaotto exam: manu- meam , mitto . E o Sar-:onu: Trag. Iurat. (I conrmatus
Fat-crip hoc insrum . quia by; 0mm' us rogatus interfui , * meo olito igno
t naui .
gDalla prima delle uali memorie appare, che li Spalatini haueuano prea.;
vna barca de Traurni; e che e bene pi volte ricercati non haueuano volu
to reiturla , onde foero neceitati li Traurni rilaciar carta di ri reagliz
li!) r. Genaro 83 , e dalla econda , che pochi mei doppo een o venuto
il Bano Paolo con Fratelli , 8c altri Signori Croati a S. Pietro de Clobucaz
ato,'8t abbrugiato per pi di due giorni il Campo di Tra; e gia che non..
i trouano altre memorie di queta guerra biogna auuertire , che Paolo
Bano Maritime hauendo coneguito oltre il Banato di Slauonia anco il do
miniod Bona doppo la morte dElabetta Madre del R Ladislauo , che l'
haueua goduto con titolo di Ducato , che u del 1 281.fece ele-*gere in luoco
uo Conte di Spalato Mladino uo fratello , e Giorgio terzo &atello conti
i come cona,che la prima oilita foe la barca rea da Spalatini; cos que
ta deue eer eguita lanno recedente,?uando u eletto il predetto Vecouo
Giorgio ;onde non gran atto , che di piacee al Bano queelettione , che
deue eer tata fatta enza ua participatione , e che foe venuto nel territo'
l'10 di Tra permortcat li Traurni , e permettese a Spalatini , e Sibenzan
di farli danm, che poco dcppo fecero , e che li Traurni ammaerati dall'e
al lor dominio Lieina, e Brana col Borgo d'Almih,e liola: di Zuri , Marta
ro, 8c Arte haueuano in.poter loro tutte liole habitate dellAdriatico, e per
I 16
Delle Memorie
itano, e oldati 5 'con la venuta del uale hauranno preo ardite di rilaciare
_ e reprcaglie contro Spalatini , 8: al a venuta del Bano credibile , che niun
Cittadino haur hauuto ardre dandarlo a ritrouare ,z come era coumo ,
che li foero mandati Ambaciatori ; perci la Communitd haur mandato
Luce .
_Maltbeus
In Deinomineamen
. .Anno Di l :85 Ind. xt u die Dominica 15 ,Aprilis tem
poribus D.Lad D.G.Ill.n'v Regis Vng.Ven-pat. D. Greg- Ep: Trag.M-" V. D. Georgei
Com.Tr.' ob-V.D.'Palmerij D Falci de Firma Ciuit.T,r.'Pot'is in publica , @gene
rali conilio Ciu.Tr.in 'Palatio d.Communis adonum campane-,vc mom et , congre
are inxta ipum Binum; alio'qnin ipe D. Banns ba ebrt ipos Trag. pro infedtlibus ,
quemadmodum , ZF' Spalaten. (i' eisfacieticut Spalat. _i
_'
,Qui 'D 'Palm-rino Potzs prediflws nomine , (9 vice Comms Trag. " pro ipo C0!,
23 etiam D. Defa Amblasii nob: Vn- Tr. voluntate ipiws D 'Pofis ,
ad cautelam
diiomrzs Truonuotatie in dillo conilio-Ven. Patre D.Lvo, (9' alqs pluribus Cle
ricis, {3' Laijcis, E? religios peroais , protelotiunt , (9' Prowdndo 41x37"s N4
dtfium exere/lam volontarie nonaciunt immn coatt'i , e" per vimmandato pri-di!
D.Bani, e?" per Imc non vol-unt, nec intendunt venire tont -a concordiam faflam tum
Spalarims , quia per vim aciunt Trag. modo exeriitum contra Spalat: .Affina Tr,
in Palatio Cis preentibus Ven. 'I. D. Grego'io Epo Tr- forliao A"Cbd- T- D*
'Paulo .abb. Mon.S-Iois de Tr.D Vgrino Monaco d: Momfre Mauro , fi"e Thom-f
de ordine Prcdicatorum [re Stefano Guardianofe Luca de ordine nt_inormn,.stanx
Ioannino Salimbene ,
-t a o .
Da Tra.
r x7
'
f;
prefentibu-s Ven: I.D fratre I .Archiepo Spalat: , C4' *nobis cum aliis -fraganeie
ein-5, atque noris quamdam litteram tgetlo noro i natam Petra .Archidiaco
no Sibemcen: , Sibenicenbus conce 1mm uper duabue inulis Srirnazcilicet ,
(9' Zuri dicentes in eadem, quod ite due inuleicut audieramws-erant, eh" per.
tinebant ad Sibenicen: oea dum per antiquos bomines, (e ide dignos audien
tes, ce" intelligentes p enim reritatem, is quibudam etiam intrumentis .
Triuilegijs, in quibm manifee probatur, quod predie innle pertinebane,
(9' erant de iure , 'pro rietate Ciuitam Iadren: d tempore cuiu-s non extat me
moria preditiam confeionem noram per errorem fattam, quam propter [gno
rantia, aut negligentiam ,eu occupazione nimiam occaione ditte conecrationis*
guino 1). 0.15130 Ciuitatis None ?Queta , (9 religioo vira Ioanne `Abb.
s. Gri. i Nobb. Vms Marino Girardo, ' Ricobono de Venetijs nunc Merca
toribus
ladren: , Ecole-ile
' al "s -S.Ego
Laurentina
D. G. (F
1adren:
.Archi-;pas manu
propria.
Ego
Vincenti-ce
Stefani
'Presbiter,
Iadrenznotarius
hijsinterfui,
de mtoprediidrcbieibanc cartam fcripi, roboraui, (F' igno conueto i:
gnaui .
Dalla
i 18
Delia. Meinorie
crittura , che l'Iole de_ Zuri, e_Mortaro foero di raaione de Sibenzani, del
laiquale pero non eprime la giornata della data; ma- accenna , che foe fatta
con lautorit d'e Banato dichiarando ribelli del R quelli ,. che non aderi
uano alla ua volonta ottoqueopreteo comandaua alle Citta maritimu,
che gli mandacro genti: onde enza pearadunato eercito sforzaua hot l'
vno , horl'altro luoco ad obedire alii uoi cenni , &eleggeril fratello G103::
gio , per Conte , il quale in luoco di titolo di Bano mai-_itimo pree por
il titolo di Conte delle Citt maritime , e quelli 40. huomini , che ad inan.
.Di .Tm-s.;
1 r9
eere tata critta la lettera del Re Ladislauo a Traurini, che enza mi le nno
i troua , nella quale li ringratia dellaconeruatione di Chlisa . _
`
Lad:fid: uis lui-(F' Caiui Trag. fal'z , grm nuneiauerunt nobu hopite: nq
preei ie.
ucr
,1 ao
Delle Memorie
(F' teneri voluit in humanis . ,Qi-ia veriiatem diligi't Dus gratiam , @ gloriam do
nat Deus ,- idea que veritatis unt in bijs nolris parentibus 'uo/um: (Zilo veridico de
clarare , nempe ve- itatis el verb/tm organo 'Profetiee nocis mium , quod qui
loquitur nematem, e? operatur i iiiam intola etit in tabernacuio Iesu Cbrii
U' requiecet in muliiiudine pacis, G' in culmine 'oben-tati': . 'Nam, ' alibi
meminimusoiecaiituni , quod qui'mandata feeerit, ci" doeuerit in Regno Celo
-rnnt taxi/mis reputatur. Igitur cum in Proui'iica Dalmaiie per Sanftam Roma*
Martiri': 1 esu (lmi , cui' ab eidem temporibus dioceana lege , ce* ordinaria extitit,
(9' ubiea Eccleia , ' Clerus Cai, ce* oppidi Sibeu. 17: patetummorum Ponti'
eum euideniimis documenti: (9" totius vicini:: acclamationibus nominate. In
quam c9 quos pro eo quod paii lae materno , O reoeilati piritualibm per eam
dem repuebant nutrieis , Matrix bononficeniium alutarem Ven. frater nofler
Columbanue Ti-ag. Epi's , qui pro tempore 'ei-[dem Earl-ie gubernacula podebat
monitos, (F peremptorie ciiaios, ?9' eiudem Dioceani minime parentes mandatis, in
[criptis contra ipos excommicatjonis ntentiam fulminauit credens, rt quos ad
iure decoro dometic-e la udis exempla non reuocant , correionisaltem compelleret
medicina temporalis pena ab incepta proteruia reuocaret . ,Qui timore Dei pofpo
Cari prea in nnum e coligens , auus equemdam Yngarum Paulum nomine ibi
precere in Paorem , cui nunquam 'Prelaius aliquisjpreuit , mi Trag. Epicopus
rei-us , (9* mer/is 'Paor, quem nobis eum Dominorum potenti-1 , non cum iurium
muuimenti: , nec eleofum Canonice cum Epicopalem elefiionem,e'edem nunquam
babueruntpotentqmepreentaruutwbi manusimponeremus, (Dj ii-mm cone
ira
,,
*C
D: Tram .
12.1
tum formare-,acca creare,- tandem iporum inlultus erre non valente: , (7' peri
cuium non rerum tantumoda ,ed quodfrauius erat perone ore 'vcracitr formi
dante5,eodem um: taliter aloe/anni il valenquodacimue' propter hoc Roma-
e Curie, nec volumi, nec poumus derogare, " [layer hoc publica: inru
mentumnobiseriprceepimus, (i' bal-em, [ed vaieat quantum valere peni,
quod negozium zalter celebrata: D Pbilippi Firmam Epi In pariibus Vng:
tune temporis .Ap. Sed. Leg. aures , G' auditum aurmm talitfr propul
jauit, quod in nori preenti-7, (9 duorum Epicoporum [u-ag. nrorum D. D.
Tinicncilicet, dl* Nnen. id quod per nos tali compulone fa'ium farm caf
fnm totaliter , U irritum indi-:ani: 7 ' tanquam indebite aum decrcuit care-re
iuribus , (9" robore rmitatis: eidem Paulo ub pena excomunicat onisprecpzens
atq; manda: 3 v: vin-a non Bleu: , ed Pauli uo pura nomine votaretur,
opra mcntouata 5 m deue anco e'er tata fatta ecretamcntc in Tra per ti
mor dcso Bano, 8c ; ol ne di farla capitar in mano del SOmxno Pontece.
per dicolpa dcllArcuccouo per mezo dcl Vecouo di Tra, che sa parec
chiaua dandar :i Roma. . (Dante dipiacec al Bano qucandata dc Veco
' uo a. Roma i pu comprendere dalla venuta del Conte Purcha in Tra li 24.
del medeimo mee mandato dal Bano poa ricercando la Communir,ch
non laciase partire il Vecouo vero Roma , 8c allhora rioluto di man
dar Ambaciatori al Bano, per icuari, e decretato , che i doueie ar il reg
gimento , che fose foracro , e fatto lelettone con le altre coe , che nel
quod eiefio nom' regimimsfaceretur qualiter , di' quomodot dia eleio acienda
conlium petit exhiber.
-.
1 2. z
Delle Memorie
`_la ominibus de Firma 'Pde ad quinque eundo dc prima adecundum que ad 75bi
mm , * omne: elei reeuauerint , ille , qui iturws ci pro dia ambaxiataJaciae
0mm eleffionem cum eonlio D. 'Palmer " de Falco eum alario 600. lib- eum vno
otiomna notario, (a' cum illa familia ad voumatem ipfiu-s 'Poteatis , (i qaoduum
D. Raynaldm Georgei
.D0 Raynaldm Parade-1t
D. Petra-5 ebbi Mam'
D. Franci a sup i.
Hem per: tofao/uper .dmbaxiau tua in preenti eonlo per Ioardum ex*
parte D.Camim, qui retraxt , e? duxit quod quia D. Epicopm diem-r Pelle irc ad
Curiam Romana: contra Sibcn. ipfeDomes remtpaeem , (F' Comitzmm, eu o
ftium Camini; , (F quod deinde non haben: in eumpam , imma cuodiante . 'Pla
euit tori Conlio,qu0d .An-banquifunt itm-i ad D.Dannm pro di:: occaione vada:
nel ipum D. Comitem , (F illam excuationem , quamfattuf1M comm D. Banofa
:mm eoram eo .
` Itemfaffo partito per predium D. Capi:: [i cb boe facieu'da e'aliqua cuodia de
'bominbus, vel animalzbm. 'Plaeuit mi conlio , quod illa , qui cnodiuntporm non
'permlttnnt exire bona-5 domina-s extra terramd-u extra ianuam .
'dctto amenco nomato , 8: in diueri tempi gli veniuano fatti varij donatini.
'dal publico : e l 17-Settembte dell'iesanno li furono donate 180. galedv
"di vino , e e gli concee letattone del ale enza pagargabella , e moltal
'tre coe , che ridondauano in grandvtile uo : ondefe bene col rin_ontiarc la.
` Contea gli doueuano cere tutti ue'vtli , che non erano pochi; tnttauia.
'era icuto egli , che li Traurini in 'riguardo dellvmone ua con fratelli non..
"m Alm sani Circa. quel tempo preero vn Poded , che vcnua ra;ma_,
dal Conte Giorgio fatto liberare'. ttouandoi memoria , che dalla Com
'munt foe fatto donatiuojal Dnzello deo Conte,che port laupio' del
eg f
..D Tra-,
'
nas
runt, ' ordinauerunt _D- Deam .Ambhuij preente) eorum , E* dii Commune;
Sindioum ad deiulonm . (7' obtigationcmatufndam , eorum, O' dii Communis
nomi; , ngulnum per onor-um die Cit-img de quinque millibuxlibrarum dg
nar. Vane:: paruulorum tantum i e pro parte difo Communi contingenti doare-cnr
[lhd/anu- pvuulorum illius anni quo continget .Almiium cxircu dominio , " de
dominio , qc poxo 4t: Dnoum Pauli Boni,Comit.-Georgei, " Mladeni, berdum
comm pro magnici: mn: Biai; Paulo , Cominbus Georgco , (T Mladeno prg-dim:
Gliolo de Sannino Not-;rio , Sindico , Procuraxore D. Duri: . G Comm. ?cm/Ii
pulanti , (FArecipientipro difo Commune' Ven: quod preditii T-D.T4ulus Bannsx:
mtats , (a' pro ips Comnmni , e'? ngulanbus peronisipulationc: , pro ;onch
da" obligatone: PSQINS pomini: Paulo Bano Comitibu: Gem-geo, (F' M mimo, ac
etiam ab bominibus , Communi de .Almza , ' quod i / , (7' quih'bc eorum 3 E
dictum Commune inolidum 0mm' tempore oonruqbunt yctum Commune', n
gulam peron-u di; Cin-'mis indemncs a D. Duce , (a' Comm. Von. ' do dirti: obli
gationibus ,.' quibucumqne alijsfaotis , CT aciendisptoparte dittiycis , (a n
` gut-;rum peronarum TragJindico Venendeprcdicm iobjruan: 56' omnibus , U' n
gnlis fats , 971* faiendis per ipos Dios Ci ken: , a' per ipum Sindicun: pro dirti:
"i24-
Del/e Memori
' cam dicto .Nndico Veni-t. que eidem Sindico videbitur expedire in predica , circa
predicta, ' predictorum occaone ;promittentes ratum , @fit-tum haben nic
quidper dictum Sindicum promium, ipulamm, e? reception , atquegeum uerit
nb obligationc dicti Communis .
In quea memoria i corge , che li Venetiani non i contentauano della..
ola igurra , che gl'Almiani non coreggiaero; ma voleuano leuarli dal .
dominio de Brebei-jei ; per leuar il omento del coro, poiche haue uano c0
nociuto er eperienza , che per la participatone della preda glhaurebbo
ro penne so otto vari) preteti di coreggiare nella maniera appunto , ch'a.
In Cbrii nomine amen . ,Anno Di i 289. die 7. intrantc mi: .Apt-ill': Ind. z piti
but Nob. e? Tom/,D Tim-abano de Tharabottis Spalat. Totite , Iuria filio Ra
an, (F' inte emper dicendo , " protcando , quod placca: eidem Magro Franci
I*
Rc. CF' 7@b.V.D.Iacobu-s .Arcbid.Spal. grefentanit , (9" dedit Ven 'Pri I). Greg.
D-G-Efio Tragqnafdam litteras illatiu tri unigillo; cere viridisanis , (F' integri-s
mn vitiatis , non cancell. *nel-in aqua fui parte abolita :pornmzgluom Wil-m
mt D.Marcclli Ei Mnenmliud DJoannis Abb.mon.S.Grlog' TMW?" ""m'
'Pero d.D.Iac0li `zlrcln'd..$`pal.quae dih .Arcbid- :idem D-EPO P"lmfl'b l'7 dtd':
M parte D.Ei U" Abbatic, (a' ui ia/im delegatorum, e exequtorum a D.\[{c0lao
nord 58.7- 'Patre D. "Nic. PP. quarto reccpie itter! farina"? bullimo 50m
enter .
Nic. EP: Sans. Dei ?JH . i . Z . Efo None. da' :ile-3.1': lljs - _7 - - *417;
bati Mon. S.Cbriogoni Iadren, . o . . Arab. Spa!. Sal: , (F' Apncam benedi
ionem . Sua nobis dileilij capitnlum Ecole/ie Marine in Dalmatia , qui apud
Eccleam Caflrisibenicen. Morincnibioces redero dicuntur petitione monflra
tmxi quod olim Ciuitate Marine. Scim-aticis Greci: derul'la bone memorie Mo
"Be.
u. 'Di-. Tratti .
7 15 -
'einen Epus , qui tunc erat , diique Capitulum , Clerus eiudem Ciuitatise ad
cleia Marine: po/Z prefetti Eii obitum multa tempore vacauiet , prefato capitulo
ip Eccleia prouidere non curantibus de Prelato, Clerici prefate' Ville Trag.pre
_trndeutes ius ade eligendiucceiorem dilli Epicopi pertinere , Pt dicebant Epc'm
el-igerunt , dcmum autem diuers temporiius` ucceiue diuer ci memoralis Mori.
~nen. Capitulo elelifuerunt , U* uper conrmationibus eleflionum buiumodi va
rie d Sede .Ailica littere impetrute s in quibus ipi e Capitulum prefate Siben. Eccle
e nominali-mt , dicentes quod in eadem Sibenicen Eccleia *Paore 'vacante, diffe
eleiones ab eis fuerant celebrate, licet nulla eleionum iparum utis Interuenien
tibus cabus extiterit conrmata . Ille quidem qui penultimofuta Capitulo predi
&is eleifus , cleiionem per Metropolitmium loci obtinuit conrmari, G'per aliquod
temporis patium pacice adminiflrationem Moi-inca. Eptusget; prefatis Cleri
cis die ville Tr. per perpta tempora quodam alios eligere preumentbus z" qui
ab eis vocabantur Traylei quorum clcfione: dius Metropolita diciturdefa
{fa conrmae , (F penecratioms munus corum aliquibus impendie. Demum au
tem dii Cap. Marine. e memorate Siben. Ecclie nominantes dilcflum lium
Leonardum Ifaltro 'Plebanum Ectlie S. .Angeli de Venet. [/ii-um proudum , (F' ho
neium, da* inpiritualibus, (F temporalibus circumpe'lum in Sibeuicen. Epm con
corditr ;ed Greg. qui vltimo fuit a Clericis mcmoratis cleus , @per preat. Me.
;ropolitam conrmatus , U conecratus adminirationi di!" Epicopatus temere e
habitatores diorum locorum Siben. da* Trag. adeo grani-5 dicordia ci exorta , quod
ex ea sirages Iiominum , (5" alia multa pericula prouenie dicuntu' , quare memo.
rat: Capitulum nobis bumilitrupplt'ctzrunt , vtnem huiumodi queiionibm impo
nentes , predti um ius eltg. Marine. Epim declarari ad ipos Capit extraere, diii
que-Clerici: imponi perpetuumilentiumuper illa , (9* alia-s in buiumodi procedi ne
uti-
n:
,- Cum itaque mandamm tanti 'Prs preterire nullatcnus debe-mms ,ed velimus , eF'
intendimu-s ipum mami-1mm , rt tenemur cum eetti; exequi reuerenter, auorita
:e qu.: ungimur ex parte 88.*** Patria@ DD.I\LLc:Summl Pont-prelibati perempto
zie vos citamue comunltcr,(5 dlulm,705, * quoslibet all05, quiua credidcrtute
s
,re e,
1 :.6
Delle Memorie
ree , rt infraex men: pacium po citationem buiumodi perempiorie per 'vos , vel
per *Procuratore: idoneo: cum omnibus adi:. iuribus, ' munim. neris diff-:m can
am contingen: `,tfli'co nos conpeui preentctis auri , ' recepruriuper premi
is , quod ordo dittauerit rationi's 5 in cuius rei toimonium preentibus norafacimus
ipeodi igilla . .Ac precepit ei'dem D. TragJPo , ex parte D. 'P7. vr per e , *nel per
proc. idoneum inraex men. patium cum omnibus a8: , iur: , ac munim:uis contin
buc conrere debetis , ecundum mandata) nobis fffum per nos .Arcbid. Spalat.(9"
ecundum iorum exemplum volumus, rt tenemini conciatis duo l'tisfra cittaum
o,
items claua-sgillaioe ipiusgillo cere virideano , (a' integro quar. tenor de rer
bo ad veri-um tali': eli .
w lacobus .drcbid. Spalat. D. NiclPP. 4. Iudex deleg. ine executor in quei'one
Sibeniceu. (9" Trag. dicreto niro D. Magro Francico not.Ciu. Spa!. almi Do .
Cum vos adpreces , ' mandami norum conecietis duo Inlrumenta in queito
m pred. Siben. (a' Trag. que Inlrumenta non unt nofra p imo Ro. Eee!. (I' Summi
Portaprelibati , ' illa unt culpa veiri non modicum deeiua , uullius Valori: ,
nec conefiaecu dum norum exemplum , de quo poetisgrauiter in peronam puni
ri, " Spiliter quando Insfra Tapalia non concitis i vi tenemini, (D' debetis. [fobie
fioriture , qua ungimur a D. PP. predico precipimus , ' ub excomunicationi:
pena mandarnus , quam penam vos alam-us incorrere ipo ao , i noirum manda
tum ,quod non credimi , neglexeritis adimplere ; quatenus predifa in'rumeutae
cundum exemplum quod nobis miriam; per latorem pree-mini ponendo, reex ,
diem , lacuna@ preceptum orefienuiper nos aum eleEfo Sitem, (F Epo Trag.
prediis , (9 iporum reponones inra quatuor dies a preentation: preennum con
cere , (a emendare curetis. ea laton' preentino: dem , quodexemplum :i clau
per conelio nei/i dis-ant iam aam in iudmo comm noi: , . ' teibus inniti;
aprirne uoram inteuiiouem probabimus . Daium iadre die 6 exeunte Manu 1 289
.3_
Zurich _
.-.
i (luglio epreliua del breue i come a. chi era eonapeuole dello [ato delle;
coe ara para ridicolamon contenendo altra verita ,che le dicordie 8c ho
ilit eguite con tal occaione tra Traurini ,e Sibenzam , cos douendo eer
"'
T7513
'I 2.7
are `eli"
in Rona per
e dei Vecouo di Tra [iaia-ta rappreentata alpa col::
credibile , c e per paura dei Bano non habbihauuco ardite mdakeixomc
cono diSpalato vno de Giudici del Papa delegati t ai notato , c'haueua ori `
mato doi inrnmeuri ali dellmtimatione deo brama dhaUerlo conuinto
di fallita. in _publica audienza , che Perci douee rilrli otto ena di co-mm
nica nel. maniera , cherano li veri , che i'inu-iaua; dabcho l' eue credere, ,
che uea altdle a [kata comandara dal Bano '2 atteoche c l'haueje fac
Romana per aere aila lite , ch'era tral Vecouqz e Ii Sibenz ani , e del
12.94.11'29. Settembre l] Vecouo , e Capitolo promiero zoo. Fiorini per i]
are ; la quale cos per esere antica , come perche rare neu-ouano
imili o voluto recriuere : acci poi oseruari ,quale ose-il modo. dea.,
relegatione , inieme .con la igurta fatta per li gIo di Giacomo rin-marz
nelle note della Cancellaria , che l'ala-a delli glioh' di Pietro non hzpomto
trouarc .
in..
. T
L. ,.l
l m
1 :89 dic p. .Aug- {o Dei nomine' .Amen . Examinamm eliper &Stefan-um ?ge
rij Cita-m .Ancora. Para-'em (F' quanta-apiente: dimmi-ip :mmm-1nd: , (9' ef}
examinamm , " gp robmm per xm pm homo de Trag. mmie-1m con,
ne;
. n.8
Delle. Memorie
*pel procurabunt per e , vel cum aliqnibus alijs temporibus vite eorum , nec ahquod
damnum ocie-nt , *nel erifaeient ipz Cammuni , vel Ciuiti , (F17 contrafacerent in.,
lib- (F Marin: .Andrea pro C.1ib.den.l/en. anpro ips Petra, Luca , Zanne , M:r
tino 10, (F Margaritg in prediflis quantiti us prom jlzpraenpmm edeiurunt,
[e ob igauerunt , (9' eorum mandato apud [ir. nob D- Ste-onni Vgcn] _de Anton.;
'Potitem Ci. Tnt/F Cc die Cin. ' npudMagirum 'Philippum not. dii D Pair;
(o- d:cin.recipien: pro dio DJPoME* in dia- Cm. in bis via. quod ip Petrus , Lu_
ms, Zannex, Martinous, (F' Mnrgarme cunis temporibm forum vite part-hunt ,
U' obodient mandati: Potetis, qui ro temporefuerit , <37* Comm d.Ciu. (F max:
me de non oendendoz-ncque oend dendo in perfonis , vel rebus ce , vle pecial( s
peronas Ciu.pee,neqneeontrarinm aliqnid (Lavinia' facient, velph m peron-s,
welmodo aliquo Per . *.w .
` -mums Trag* :bum Autonome? ibiabunmnxta mnvdatum ipu: D.P0ls ,lt-:eden m per quorum_- annoseontinnosabut in pulmatiaexm dtrietum Tr: a Cini.Sp-1* ,
. an
D! Tram .
'
1 2.9
c perfonalitcr,(7 omnia bon-1ua pre-da* fut. pro obcr. omnium @ngnlorum predi
&orum d-Tbcod.(lipul.nomineuo,( nominc omnium, nglalorum predicdciu:
.Quo omnia ing!? ngula* vnliter vniucra promicrunrdi 'P-L-Z.M. U" M.ipu~
laeolcpni diZJb. ipnl. (F' recip. ncuo, (5* nomine omnium , G* [ing. prcd.dci:
rata, " firma babcrc, (a' tcncrc, ame?" 0b: ' non contrauMF dar. (7) cxpenwcce.
delle genti debba cserc eso Conte di Zara , vero quello , che ose in uo
luncozdoucndo proportionatamente dar lc genti Zara tre Spam. e Tra vna,
I zo
Delle Memorie
altra poco doppo tra di loro in Tra per altrettanto tempo vniformandoi
anco con le ele conditioni dellelettione del Conte , Pode , come nella
memoria, che nellArchiuio di Spalato i conerua, appare.
In Dei nomine amen..Anno nat.eiudem l 29r.Ind.4.-die 2 a Ianuerj
honorem , ac dem debitam glorio: lil-Img. coneruare .* propterea bis diebus in pre
entia mfracript. teflinm nob. V. D. Micba 'Petri de Spalato Sind- ' proc. Cis , ac
tem,
munium predifiorum , ac etiam una alieni iporum dare omne con/lium , auxilium ,
G' defenoncm contra omnia illa c5.: , ce* peronas ngulares t que vel qualia guer
medicina cuius pene deueniat in Serenam RJ!. c* alia medie! *ll-lente Ciit 4
uantipredi. que pena toties conueniatur , (I' exigi poit. cum effeu .i parte nom
oberuanteuoties per aliquam,eu aliqua iporum in predzis , aut aliqua pre-diffo
rum fuerit contrauentum. qua penaaluta, vel nondalnum tpreens contraum. In
fuper pi*t.5ind.no.ipjbrum coim ad coneruationem , oberuationem omnium predi
&orum iurauerunt ad Sanla Dei Euangrorporaliter li loro tuffo predia omnia , '
ngularma, e?" rata babere, (-7 tenere, " in nullo contrafacere , vel venire de iure,
te que e doi Citt erano tra loro in di cordia , ia che ci leguie perche.
c liSpalatini aderinano alli Sibenzani nella controueria del Vecouato , per
altro;
.Dl TN!
xzx
dal Bano, 8t ine ate dAlmiliani; del che 1 come in Spalato per mancamcmo
di critture non i troua altro veigio, che quello dello aruto,che i riferita
con altra occaione: cos nell opranominati fragmenti de conigli di Tra i
cia ad rationt-m olidorum tres pro lex? detur eis farina dc Communi .
18 .Augui mittantur Bano tre: barche armate oi-o homines in qualibet barca.
1 I feptem.mittantur Comici' Mladino,et ratribus quatuoralmmi vini,et vnus epc.
num;armenturex barche pro qualibet vnus nobilis pro Capitaneo,et *unu-5 nauclbru-s.
2 3 diit armetur vna galeota pro nuptus Bani ponatur collela.
29 Nguembris cuiodiatur galeota communis.
1 6 xmbris mittantur Bano in Leina 40 hommes.
I 290 die 3 r Iauarii at collea proolutione 40 borninum mior. Bano . 'Proui
rati' C.6allette vine melioris, quam inueniaturin Ciu. Tr. U' quod rendtur C.
Modii de Ordeo Cis.
Die 26 ofobris . Mancia quitulit litterae Regis prouidextur de vna Martha .dr
genti de auere C'is.
1 2.92 di 27 FebJuper .Almianis ~trim inerentibus mittatur .Amba. Spalatu mqui
cum alio .AmbaSpalatenmadat ad Lomitcm Georgeum a-l bec eponendum .
t Dic 2 i Martuittantur Spaletum duo .Amba. uper Jimi/anarum incurio
ES a* -
Item quodpro CCC lib.dandi.c D.Paulo B.ponantur xxolidi pra cemiaario, 'ol*
uantur Bano , (9" reiduumoluatur D. 'Poteati . Item uperolutione baminum, qui
iuerunt in baic-m Bani colligatur vnusgrouus pro amante.
uali a
Traurina , che i ritrouase in Fara (che vol dir Leina) chera in poter dc_
Venetiani da. da credere , che iui fose tata mandata da Traurini in rinforzo
del Bano, 8L eser dichiarati inedeli al Re come uoi diubidienti , e con 1L,
buona intelligenza de Venetiani , e lega conclua con loro ecretxmcnte.
I 2.
come
132.
Dell(` Memo:
douena paar per Zara per andar trouar il gliolo in On garia : queo f
Andrea nato in Venetia nylio di Stefano olio poumo dAndrea econdo
R dOngaria , e di Toma ma Moreini nobile Veneta , quale chiamato dalli
R 18. giorni doppo , e quelle lettere , ;che port il nuntio del R Andrea de
uono eer ate lettere circolari critte alle Citta Maritime per la venuta del
la Madre , la quale come delle principali famiglie di Venetia , ar ata con
dotta dalle Galere Veneriane a Zara,e dindi per la iu breue,e comoda ra
'Andrea Sera-*f R.Htm .e' tempore Mag. et potenti: riri D.Georgei de Birberio Ci:
nitatum Maritimlllu risComitis di: Mercury' 7 .Aprilisxum D.Manbeus DJJtlf
mmum
_ c ;.J
*- D! Tra 44
133
?aiutante conlijen patina parlamenti diff: C61: .Almii in 'Platea di: C615 ad o
tem 'Preconu de mandato ei ufdem &Nicoie Comm'le diorum Iudieum moreoli'1
to torigregato prormferunt @ue liberaturos Ceh' bominrs Trag.ab ipa
' .M
.M M [ib- occaione bominum .Aimi inciderit in penam diff-M M MJib-O re ee
to damna,expencu, intere-Je ab oblig. dame: autb. realiter , e? eorporaliter retinendi
bomine: de A[mz`o,donec fuerit integra atisfaum renun.priuil.
.Ai-m in 'Piatea d.Cis .Aimiji pretibu Zulla iio Zupani Budislaui , Stoislauo
filio Barbani Petre Cuitane Conaci , " piuribus alijs de ditfo parlamento obus bij:
Romana deue eser ata fatta o. contemplatione de Sibenzani , e mentre esa controueria vert ua in Roma il Vec.di Scardona,c0me il pi vicino., c`_ put-_c
Trail, come d
uaapparc.
'
I 3
19b!
134,
Delle Memorie
feniia D Poreat Spal. (F omnium nob. Spalocmon abque magno nori eordis. do*
[areg multi certominzeagone opprobiu etiam contra Ms r 'gida ,- (3' duro , eperti (F
mol'e/ia appellacione audiuimu: . Super quibus omnibus graniter afii- (E' pertur-`
bm cui iniemi-1m* , dr preces muli-u- omniumuraganeorum nororum , qui preen
te: in feo &Dommj extiterunt taliier vere ati cribimus , " per hoc preet.`
fcriprum uorumrmixer , A' dericie precipimue , ' Precipiendo mandami. qua
:enus m tenione grati-2m Beati Domnii, norum comm babearis , (F' dii con
crlif penam ?iulm eugereupradwfe nullatenue atempeeti: , " in pre-dim: unilate
nus creed-'em, alioqum indignntione-m 8.00ng , " norum , ucjuprudii Concilij
pria diolpa , come fatta anco laltra di opra regirata; Non rea per
chanco in quea non ifcorgnole minacce del' Bano , d'inieme 11011 BID
gaxica, che lArciuecouonon habb haunto ardite douare, chil Ve couo ~
x"Scandona nonsinger nel Clero diSiben ico ;. e con tutto , che foe e
guito opra.- d ci` dccreuo- penale nel Sinodo lrouinciale; n ientedimeno non
atdise lArciuecouo di dichiarati@ incoro nella pena; m per darqualche
"t-"FLD .Tr-c.
-I-zzf
con lio ; uiui variarono lopinioni , 8c alla maggior parte piacque , cho
non oe cio igmicato al Bano Paulo; ino che non oe ricercato il detto
Commune dal-medeimo Bano; Dea Lucio conigli , che foe eletto VjL.
hnomo auio di quel coniglio , e mandato 2t; Spalato , e che foe tipoo a.
nel Num:in chil Commun di S alato vol conigliarti col Bano Pau-lo, e poi
?e li data. ri
,, e che i mandano lettere diquea materia al Commun di
Sibenico . homa de Zanicha conigli , che i mandaie :i'Spalato vn Sauio,
e dicee , chal Nuutio del R Carlo non i pu hora ripondere, perche chi
Item Mattbco Lucio conligli , cbcfoc mandato .Ambas-al Bano Paulo , cgli ri
fcnje tutta la Ipo/ia , che fufatta al untio dei R Carlo con Spalatini , Sibcn.
Kani.
E etche inquei-fogli non v ne mee, ne anno , ma nominandoi Filippo
de dppi Podet, queti u_ nella Podeara del-1 292, z , 94; onde vno di
qnei tre anni-arai venuto quco Nuntio di Carlo Martello in Spalato ; e..
quei ragmenti cos mozu come ono , ono degni d'eer oei-nati non tan
toper la variet dellopinioni in e epree , quanto che in negorio di tanta
importanza , i vede , che non olo li Spalatini non volero ripondere cnzad
coniglio de Traurini , ch'erano loro amici-5' ma gli Traurini conigliarono ,
che i-conferie anco con Sibenzani , cherano loro nimici 5 e bcnche noni
appia preciamente quello foe ripoo: tuttauia-i vede,che quce tre Cit;
ta. popoe laltre contee in queto-fatto vniotmementeri ndeero: e e
trOuae il reto de cone li, che mancano credibile che 1tr0uarebbe che
tipondccro (chehauen o giurato fedeli-aladAndrea , ch'era coronato , e,
te nana. non poteuanolgiuratia ad'altri); poxohe il nome uo trouanello
pudliche critture no , che vie . Mori Martello_ del r 295 e u pretea la_,
Corona per Carlo Roberto uo gliolo , chera piccolo , al quale aderirono
li Breberiei , e con tal occaione Furono leuati li upetti , c'haueuano quelli
qulllog che fatto in Veice , nel quale venendo epreo tal negotio lo rei
raro Dominic-c
.
g 1 `Anno
Inc-n.1297 Reg." D. RKarulofccundo D.G.Ill. Regc Icrua
lcm Sicilic Ducati .Apulia , " Principamo Capua 'Prouincia , ' Torce-[que Co
mike chnorum autcmfclicitcr anno t g mchril.dic a ciudcm aum Ita! apud
Ve .1-5 .
TL: Scaus dc &An-irc:: Vcarmn Index , Fclicim dig-c rm non@ ul-fi ttc't
dc cadcm tcrfa habitat: ad bcc vuctipli: , G' rogo in num morc , di" locooli
Vniucrt. Vearum, (F' nolm prccntibuo cumcadcm aucrunt adelauprcfcnn'm
promdi viri .Angelus dc Vinccntio ,- C'T Ichis dc Ruga cotta-iu altri , otincazuti,
(o' conca diam intcr bc: ipjus Cin-Vrar. ' Cc, j b'c: Cin-Trag- inter-:zingari
I
r a
136
Delle. Mater-te
debaturVearmn
, ' eheabatur
, ac plurimareceptunin
:amg-imam,&incanta-,MFN"fa,
ore
oers/ione:dicordia
, _e'damna
peroms ,i (9" rebus-d
pirati: ,Zeu curarus Dalmatne inter quo; ex certi: pre/mpmnibm preumebanmy
,uie homines de dila terra ?raga (F ip'dem Si'ndici expouerunt -uifati e'ldem lpro
.parte Vniis eiudem cum coe , o- bormnibue dit! ;terre ?Ti-ag concnumzzdi.
:Zum , e* pecem nalem aigna: eidem Vit. puh-tnr de' ipa concordia in rediffa
Ciu. Trag. auml manu Siroii vPetri de .Ancona aucfe Impcriali , .m (Lem.
Tr. iurat not. afium , U' conrmatum in conlio grli Giu.: ciudem in "Pulaio C5,"
per uod insrum conitit, quod D.1\{ic. Sindicue, * prog; 53,-, ua ,cme Tux-ad
ec} liter conitutuc (F ordinata-s in conugrlipeciali d.Ciu. ne, e? vice Cia.
p. ffcit. * promitipis .Agelo , G" 15bi Sindicu Ciu. Velarum recipientibus ne
promittit vna alteri adinuicem per pulatt'onem olemncm pre ifla~ mura; (lim
roboratum
`~`
g. Ego Sca'r'us lius .Andrea Militie Index Vee
Ego Thom-lius qdm V olotti telisum.
, i "9
*'~ {-?'QPTO
'fif -t fo **
i ;Poco doppo li Sibenzani untarono nella contea del Vecouato con Tran_
rini per mezzo del Conte
intamente appare .
1-
Eplibus decorat inignijs dignitatic . .Aliqua vero ex caua buiumodi non vnquam
predi: priuat inignijsWtrique retribuens iuxtauorum ex'gentia nic-ritorum. Ha
eti quidem ide digna relationis aertio , quod abolim inter Ciues Tr. di' bomines
Ville Sibenici inpalaten` 'Prouincia conitute, grauis, O periculoa disseno adbuc
durans,ea occaionedpotimefuit exorta,quod Ven.fr.iir. . . . Trag Eps, (a Ciues
pmi. villam ipam ebere ubee aerebant , da' ai-rum Trag Ecclze , ac de diocei
- .
eius
\\ 'K
.A Dc Tra .
137
;non leuibus animarum, e? torporum obuiarepericulis s que inter Cities G' bomines
upradiios poentprout aeruntur occaione uiumodi euenire , ac etiam cari. in.;
X150 Filie nre Marie Conortis Caris:in XPo lij Caroli Iil! Regis Sicilie Regine
(Vng. 111.: nec-non dileii ilij nob. KGeor i1' Comitis Ciuitatum Dalmatie , in..
dem AHP-Ec$.5i en. propriam ine alicuius preiuditio aignetis Diocem certi:
Peronamydaneam z quetanto congrua: oneri preciatis aumtare predia in Epi
prout expedith nibuslimitatam , e?" nihiloininus eidem Eccleia* siben. icc rice
Vecouo tutte doi vere.F eletto 1.Vecouo Fr. Martino d'Arbe dellordine
di S.France.co li 18. Giugno 1298, e conacrato il giorno eguente in Piazza,
Oi
er,
x38
Delle Memorie
'T
loro conuenne eegur in tutto glordini loro , come faccuano glaltri Cael
li dc Crouati , cherano in lor potere , e perdere uella forma di liberta *.
gli?ntl
Dei
. namincdmaa . .Anno Domini 851mb 13 die Dominica 30 decembri:
temporibus D. Ladi:LD.G SerJegii ?ng-VeriJPati-ir &Gregor-i4' mieri-:tiene Diuina
Bpm-api Trag.Mag.Viri D-Greg.c*am Trag' ob-V.D.Palmerij D.Fa1ci dc Firma
ciuit.Tr:'Pattis . .dd honorem , G' reati-critici Dei omnia-Patenti': , " Beato Marie
Virginia, nec ame-l' Beati Laurenti] Martins, G' Saudi 104mm Coaeori-s . Prodi'.
t'ius VemPater D Greg.Tr.E copa: a cum D.Geruaa `-i-cbniimrono 'Priminte
rio Caottox' toto Cammini:: dic Eccleia S-Ldltfii Epitapatus Tragmam in:.
omnibus decimi: debita exhibendis extept danni: agnarum . 111i rem , qui terram
proprij: manila: talune, vclboues alieno: conduca: decimam conuetam dare te
pro Comma: , da qua concordia duo unt cripta con :milia inrumanta videlice:
?num pra qualibct parte. .Aum TragJ Palaxia pti D. EP! preentibm ap. ;1.7.
,DD-Dca de `tmblam Gregorio de Cega,7'boma Ianicbe, Mattino de ?ucira-.dm
blafo De e, Gregorio Gualimmj, (3' D.Dc4 Duyaiide Marjica cxaminat.tcibus .
EgaDe a Duymi examinator conus examiaaui' . Etega Iacobos de Firma Com
_o
Di" Train.
non abeondi in corde meo , et mi legi: veteris anxit auoritiu . Ne Ianue .Aule
Dei paterent illis , qui non gauderent Tbori legitimi iuniione , unt purij , Man
ere: , (9" ceteri Notbi . .Qui omnes euipainteruenieute parenti-m probibentur an
ione Sanfiorum canonum diuinis mimer "s preentari : igitur patiubpeditari Ee
eie/iam Sanam Dei culpa ei" reprebenliyonis immanis,eum ea que ingenuitate 'vi
Canonieorum omnium ibidem preentium a nobis in noro 'Palatio coram ne aria tra
&arentur nobis ab eidem nofkris Canonieis petitio e porreta , que in e omentum
iuitieconiinebat, G' oberuantiam Eccleaiee dicipline , vtfeilieet illegitime na
tis , ('3 eonditioniseruilis nunquam admitteretur in Clerieum , (7' Canon. Ecclejie
irelibate , (9' quod nulli romoueretur adaeros , quam diu e adpedes iurafuper
oe introducente: , e? eonactudinem nore Metropolis iongis temporibu's oberua
tam , petitiani quorum iuribus initenti duximus adnuendum , rt dignita-s Eccleia
coneruetur ,- da* ouiiis Dominici .Agerin arn lamfegetem pulularet; ea propter ipa.
(9" norame nouerit ineururum . <9' communione Canonic.omnium per mene; qua
tuor .1t penitus alienus , (F' *ot carta preenti: decreti robur obtneatrmitatis , fu
*I* Ego Kalen: de *fa Ego Diaconus Bogdanus Can.Con.Ego Diaz-Michael Car-.Con
Lgo Dragus Cau: conentio aliena manu merrigf . Ego Kaarezza Can'. eonfentio
aliena manu meeripf. Ego muli: neeiensferi ereCan.Conf. ** de voluntate mas
nu Doppo
StephanilaCourerip
morte del. Vecouo Gregorio i troua nominato Giouanni elet
to li'28.Settembrexz97, e poili zz. del mee uequente dOtrobre Liberia
clerto = onde che Giouanni in queo mentre mori , vero la ua elettionu
cme
*140
.Delle Memorie
' Carne le Violenze de, Brebir-ie tfoero caua, che le Citt Maritime
`.
Cap. 8.
artello capit a
Spalato del :300. e do po eseri fermato iux quai doi mei i. part er Za
.re-bia compagnia dl Paulo Bano, come crme M-icha Madio Spa atino :
ouezgli conuenne fermari molto tempo , 8: pena doppo diec'anni cone!
-gui la Corona , 'e con tutto ci non era obedt'o da alcuni Baroni principali
~d`0ngaria ,lino che in anguinoa battaglia non li vincese: nel ual tem o
.il Bano Paulocol fratello, e glioli oenendo la parte delR, cre bero tan;
.to d'autorit , che re'ero la Dalmatia, e Croatia ad arbitrio loro.
;3
,dj-Traurini appare .
;u ara
un
;erminum'vniue mens , 63* dimidif'. quem nobis prexrmus ad olar-dum lb- 300'.
par. in qwbm ez: nobis pro C. Georgia obligati prorogare uque eric. G. reditum de
;quibus Apulia, (F tune intendebatisuttsfacere ;. ad quorum ignicato prudentie
. elite duximuu tenore prefontium, repondendum, quod ipum pecuniam , que a nobis,
(F' alijs Ciuiratibm Dalmatie debe: exigi nondebet in norum Commune recipi , nec
_baberi ;ed de ipa debetfaiiseri multi: noris delibdamnicatis grauiter iam , 67"
di per .Almanox , quibus dumuicutis-mora eet intollerabilis; itaque iporum dm
mnicatorum neceita nos conringiz :eliter , quod non poumus ampli:- expeav
;e ,- vnde prudentiam retam rogamus attente quote-ms debeacis ceierirr ditorta*
Zimmer): dare noro Comici ladro; ante ride-licei quam preceduti-r ad pignorandnm
d eli-'0: vbicumque poterunt in partibusnofiri domini] reperiri :Wmcuzcim plu
rzot. la portione a. loro pettante delle lire 3. mila di icurta fatta per il C..
Giorgio : i pu da queta dedurre', che li Traurini habbino pagato in Zara,
1,1 Loro portione, come eranoricercati dal. Doge : e che lr Spalatini c'ha
ucuano tracurato di pagare nel tempo preso ,. ano por att necetati
mandar Ambaciatori a Venecia , e pagar iui con maggior inte resu
do po hauer patito le repreaglie , le quali quanto osero guardinghi
li Benctiani a concedere dalle eguenti lettere critte dal medeimo
~
Doge
4 [ib. ,4. cap. xo.
h Di' Tm":
Doge Traurini 'i pu 'comprendere . f
14-**
- - -
Petrus Gradonico 'c. nob. (i ap. V. Toti Trag. c'e* ciufdcm Cinit. conlo , '
mij Vituri Ciuis nofiri a cui Cccilie aduccconem dcuenit q. Totilla eius lius pro
duabus partib. repromise pftus Cecilie,queunt lib.800.den.Vcnad grofs, ip Totille
competente-m iureucces.predi&e reduccn.Diambram reliiam' Com mifsariam ip
us Totilie nomine ue Commisarie in tenutam , (F corporalem poseionem iporum
bonorumh'* poseonum ipus Dru/imirij , vtfententiatum extiterat per quemdam
verum 'Pottem' uos conliariosmos autem qq-m per pos Capimf Mattbeum f
Lucj elet'ii arabi-s vcrum .dmbaxnuxta Iudiccs petitionum, quibus conccimus de
talibus Prouidcrc contentatum uiset diamcntentiamhua du'udicatus carta! im_
tiam soluerc debcret omnia inbibiiilo etiam eidem procuratori sub certa pena 'rx
dc causa ipus Diambrc non se penitu-s impedire-t,- nec coram nobis proseque
rctur camdem . Vnde ms rationibus omnibus Canis nofireprediie tam iuis , *
apertis, U* rio etiam modo , (a manerie, quo per Pos deducitur C'iuis ora per
pignoratoncm contra vos, E? vcrates fatis rationabiliter procedere volebamus ; ta
men dtcrctus Desa Damblao .At/ibax: veer multis excusatiombus adinuentis per
eum diis " propotis , qua-s fatisfriuola-s reputauimus noros tudzces supradilas
parti,
qu
-Dele Memorie
parn , quod per aliquod tempus Trag. venire!, cammoraret, G" aret, quia eidem per
'nos ere: breue , (F expedimm ius , ummaria ratio ne iuditijrepitu de predi
lis . PQ): aurem rediti dicreti viri Dee [/f-i almbax. preczbus annuente: rapter
amarem, ?2' dite ioncm , que diu vignit inter nos , (F' Commune Trag. non fie ma..
ximo agrauamine parti; aduerxe im'ximm Diambre predicfe vr Trag. veniat , :eu
uum prov. legitimum deuis iuribus inarmatum ibidem tranmittat , qui continuo
poquam ibidem aplicuemare debeat :nfque ad duo: mene: reeeptnrus a vobis,que
nobis vos Capitaneu; facerepromiis eidem: videlieet ipam Dia bram , ~;eu procu
rat. poniacere in tenutam , (5' corporalem poe/jonem bonor. ipus Drumirij , (F'
taliter vu: erre velitis, quod nora Ciuis preda-fa ius uum , Sue commiar e ue
predie vale:: asequi, U* babere, rt e tuum , quod erit vobis bonori , e? nobis
pel ci: procura:. per 1:05 quid aum reperiretur , e* de expenis etiam per Ci
uem noram predifiam grauibusupportatis exinde :aliter prouidente: quod de iure
raleat eontentari , aliter , licei inuitifacere non poumus qui indemnitatibus ciuis
eandam quatenue olii-5 Hanna-:WM: omnem procenm banuum, (F' condemna tioncm dat. (a fa&.eidem-
oeanes per vo: ei acteptda contra ius , e? iuitiam , *o: e clarum; ci: ?fui-uffi
E! vera ipammuarum poeionum , ac de exprns per eum upportati:: exmde e15"
Pciiqter prouidere quod vaieat merito contenta . .Aimqnm facere non poe:
muzcnttmur , ZT debito luramcnti quemque Cinem norum mani-tenere in.
ni'ure, *of e# en: : repononem autem uper boa veram velitis nobis tranmrtr
tere per ah-mf' cmm iuratum preentium partitorem . Dahdie nona mens .Aug.
P', 1nd- 130;. UPI-up.;
.ant.
Mana.
` --Dl Tra.
14;
Mara Formoa , come nella rima lettera viene epreo , e nella terza coner
mato , nell'c reone, che re Orio glio di Salngucrra , e ijote deo
Druimro se Cittadino Ven -tanoz e le condanne , e laloro casatono
;fondi-5, @alus-dis vque ad decem diesub pena quarti, (9" i ah'tu preumpem in
Con/illo , e coram oitiahbm , vel Cap. dzcere ,eu tra-zre contra bano rondean
tionem in fauorem upradiciz Gregori] Salinguerre Cini-5 Trag. quod ex une , pro:
nam Comm: Marini, iuxta wam publica , vel alia altera exeedendoformam com
mi mm': date perfupradzum Dum Capitaneum; vnde cum Im* t res mali exem
pli excedereoes mandati, (F malioioe nuncium ,eu riuarmm C615 T.corrumpere.
e?" fraudare dicendo doloe qoodute paratineefuerant de bonis, (9* ex bom': qDru
jim: quod rerum non e/Z, nec repermn , immoxerunt , @unt in boni: , (7' de bom':
f." D.Bunne, vtpatet per publica lnrumenta , " legitimcu rationes , (T conat no
bis dum Greg. dtxszc diff. paratinc-u uie dlfh Dromirij . ' aemone ,
(1' relatione diff! Dragouani rimupradffm &Copia-mex condemnat d.Greg. Sali.
in Raoul/mp. dandi,@`olucndts Ci Trag. (F quod alttu Cini: T. dixerit,
ne trdauerit aliquo tempore infringere , e euocare dzam condemationem ex
mmc pro. ex tune quemhbet eorum in lib.xoo.condemnat,' boo [aci: ex vigore ui
arbitrij , U omni iure , quo nello farei-e pote/Z , (9* ob boe damnum aliquod
pateretor Ce ag-quod dihnn damn/4m tjapradi Greg- e?" eiws Mamo* D. De
per dium D. Copie-in 'Palatio Commum-s Tr. [edenda pro tribunali , i (2* lee per me
.Antonium notar. d.D.Capit.b anno Di I 302 Ind.15 Vugarie Regno vacante tem
pore lunfiJtm D Liberty EP: Trag.I/.D.Georgij de zfrberio Comim e? d. D._Cap:.
Cm. '1 dic zo mis Mai; preentibu: D De .Ambiaslj Duymo Domicb .Salmro
:ng-:zu `_
144.
:De/le Memorie'
Wea deue eer ata vna di uelle torri, che nella rcauratione della_,
Citta ara Rata fabricata da quale e primato Cittadino ,`* come di opra f ;1c
cennato ,la qualedponendoi vicino allecporte della Citt , deue eer quella ,
che da me poe uta vicino alle porte i 8.5 irito , come i pecicata me
glio , quando i trattara delle mura della Citta; hora da quelle memorie_ o
'v Di *Treni
14.5
eer itato regirato nando tu fatta ea agnatione nelli Conegli, che non
l trouano 5 e quea eue eser ipulata per cautione de Traurni , acciochc
morto il Conte non poteero li uoi heredi uccesori retenderne la con
nuntio, che imanda li a dato 1m Carato, rn .Agnello , (o ?na forma di Cacio per
ognimandra , che cos/ia eeguito.
13 Mraggio, cliea satisfatto al C.Giorgio , come nelle sue lettere , egliiano date
due galete di PMO buono, e 60 bozzolati.
4 Giugno per il commandamento fatto dal Bano d Villani ano mandati dot
K.
IS
r 46
Delle Memorie
l 5 d." per le rie accore tra glhuomini del C-Giorgio,e Trauriniano mandati d.;
Ambes. al Bano.
24 Cb'il 'Poded con quattro Coniglieri vadanoino d Scardona dpregar il Bano .
q a.
Paulue Bonus Croatorum , (i' Du-s Bone , vno cum Georgeo Comite Ciuitatum
Dnlmatie,ceteriq-lijsuis wniuerspreentes line-mo inpeurisal. (F omne bonu' .
.Ad *enim vere notitiam barum erie volumue peruenire, quod attendentes quia mi- .
ericordia locum non baberet nulli delinquere:: , conda-ante: diligenti con/idem
tione diligenrem deuotionem aeianem , (9* deipromptitudinem , quibueComme ,
Vnine,7\(9biles, hommes Ciu.Tr-erga non@ in notri: negotijs' agi-dts ?niuer
sdeliter,<' fauenter claruerunm' quod bona ip/brum opera cxce um commtjum
modo , nel tenebatur, eu teneri poterat quacumque occaione recita , *nel exprea l
atque ruges duorum annorum percepm de 'Padernorie per CeTrag.nptumPr0 qm'
bus DMadiuo de Varicas. de Iadra tune tmp.- 'Potis Tr. e* D. Petrus Duymi de
nig: e? eine n Seo-ohm a": Sranoiratris Turche per bomines Trug. perpetraram ,
aluo , quodtbe Talk-M, @Scorone prediorum jlztis.1t corum beredlbus'iru
pecuniam , quodper D. Mladenum Banum lium norum , (i' D. Maxim
Varie-af. ladra , *nel per duos bonos , (a' legale: bomines , qui per parte-s eligentur
Da
L .-
. 'Di Tra .
147
mata con 60. buomini li 12.Agoo 1308. E perche viuente eso Bano ucce
ero altre coe,ar bene di rammemorarle per porer enza interruttione pro:
_.Qud D Cap. ue Reflor , vel reiores , eu Iudices, vel conider. vel alium ,eu
alias rcZores quocumquc nomine cenfcantur , quipro temporibuacrunt ad regime.
quam
-1 48
Del/e Mmore
-um e per d.Ce TrJeu reorem ipus Cis quotumque nomine ceneatur tempo.
reui D.E[7i,e9" non vltra, ue omnia (Te.
./1{Zum in Palacio d.D.E iptibus Donato DKAUcoIe [Laottiaicbo Zori, Vrina
~er ata depredata vna barca da quelli Iolan,la quale h voluto regitrarc ,
accioche
i veda
riguardoCum
i concedeuano
reprcaglie.mei-eat.
In Cbr.etei.r
30 con
5. diequanto
'ph-Mimmer
ColizC0lancbiee
eumjuisoeijs
ob-V.D.Du_)~mi Dopniebe Cin-Tr.cum mercatiombus ipus D. Duymi in quadam
barca per Partes inule Bracie in tap.*vid.ipus inule trantum faclens uie: ib:
"Pibrigna de diffa terra Bracie , (F quibuldam alijs uisequacibus eiudem terre to:
eidem D. Duymo plcnam ('9' liberam potem , licentiam , ' auioritatem eapiendi de
perouis ,mereationibus , rebus , (F bonis Cis , ZJ bominum die terre Brazie rbt'
cumque eos , ea , 2F' eas inueniet in dia terra Brazie , 0 eius diriu , (a' mel-am
s" dirium , d. Cin. Tr. vque iu quantitatem di. lib.50. pro atisaione dia
"`'
L'UR
t
,.
. . ..
WD:
Traz
Il
. ._
149
Poco doppo u retenta certa biada da quelli di Leina , la quale non esen
do ata agata , perci furono ricercati per Ambaciatori a pagarla , altri
menti i varebbono equerati li beni de Leignani che i trouauano in Traina
riceuerli, e darli termine di paaar i1 reo, e non dimandar niente per la pena,
nella quale erano incori, 8: all] Bi'azzani per altre controuerie fatto a ere,~
lucca; biproegu_ `eco-'li il-v-ia gio per Ongaria: doue gli .conuenne'iermari
doi anni auanti, che potese r coronare il Re, come egu del 1310 , nel qual
li fratelli poliedeuano ottenne la nobilt Venetiana del 1' 3 14.. per e , e per li
Conti Giorgio , e Paolo uoi fratelli , e decendenti loro,e d'indi acumtoi
maggio rmcnte,e creciuto dautorit, e di eguito cominci a prezzar ogn
t
.
K z
A Note della Cane: b 1.4.c.4.lib,690.7. o _De reg-DalJ-q-ma.
ria
o ;o
Dell:: .Monari
Tra olo enza Conoli ino al 13 [7. R. haueua- per Collaterale Androrodf
.. .uni.m-inr- quae
`ot
fui:(Lea
Manino era glio dAndma,clxe.`a glia
del-i Conte
Marinozal
le il R Bela batteria-'conceo Prapoatniza , e Glmbitouiza, chauendoliC-an..
tadini di quei luochn all'vo; di Croatia da e dipendenti ,i cOme proprixud-_
cui erano-mirglalm doi Conoii Lucij_; li quali pu eer , che come com
ettoei dee}` Marino iano-tati mantenuti tanto-tempo- nel Magiratmpal
topo-iii tumulto ,cradnnaeili Cittadini nel Coniglio confermarono con
lcnnne olite. Matmhxearica di Podc ,s-wa in compagnia delli
madeimiConohMngaMohpena pecuniaria olamentu
PMJWM
non volendo ia [Otto. il gouer.
mdeb W, HMWOWQM della Citta con li parenti,
e dWeneibcomo dinl-Ythnve ie bene non pecica il tempo non
dliinemo deneeserfeguto il panno tumulto auanti li 29. Agoo 1 ;1;r. uan
do Matteov era-.gi Ca tando del P0polo; e la econda vcita diMarino i zo.
Combi-:1313. nel' uaPtempoeo Matteo era Podea , e Capitanio olo en*
t" MDFTW
.Ign
MrandeWag;Wn;177mb WMquuamte.
ooluendo :otaliter aboluti _redderenmr . .Quarto quod'mtmm lle-grafia
.. pagati-imam Wuuhtndrifuerenedatiauokgmmad.m.
1.52.
Delle Memorie
gno 13:4. itrouaua iui Podet Bartolo Michele da Veneta ,` che continu
anco l'anno eguente .
_
Segui poi Lavenuta del Bano otto la Cltt della quale rrouano l'jnfra
-critte memone .
'
>
\ dieMeij .
'
'_
Contra peron-u, que palam . ". alam contra homer , e pm'em m Cinram
trafarunt proceda: cum D 'Pote . . deeem , quieligenturz quicum quatuor, qui
-1
, Ban: petit , v: ci detur carta alba , ' facere -, criberepoit quidquid *rule de
dia Cit-tirate .
--J
Deliberandum-de deruinandum [acum fratrum minorum 'pro bono at Cini:. e?"
defenone .
n
Die 25 Maij
Ian. Petrus de Venetqsocius,@ miles t .Amiralia'' conduior exereitus Trag
cum omnimoda pot .
.Ad petizione: Bam quod Potecu remmtiet , (9 *vada: extra Trag. *a* quod mit
I 3 [5 die 25 Mah' nob. (9 pot. Vir D Matthew Sori Toi. , (9' Capitani! Ghs
Populi, (7 Cts Ciu.Tr.zg. vna cumuzs duadecim apientibm , (F' alijs, quibus d. D.
ex auforitfate, G' bailia et); attributa p r (onlium Gle d. Cts 'Pt aemernnt mihi
.not. eje fiztam auctcm fcriptam in reformatione d. Conlj per Mag. .Angelum de
Monticulo not-d.'1oiz,7' dicentes volute d.D~'PoEam , i? Conlium totum cum c0 -.
demfcvtrum,
conmrdyzyqrymp E? d.7 Cis7 leggrzum
Sindmm pro-uf.
e?
7mm;
o
-7-N-*i
SP(7;)
.- ,
Dt.1."rau.'-
15.3;
_Splemel/ alia nomine de iure melius dicipotet dicretum bit-um D. Marc um [alle
dilcfium Ciuem norum ad comparendum caram Mag. * Tot. DD. Iob Superaniio
Duce Ven-(9 coram~Ci Ven* adfaciendum, (5' traiandum atquerma: cum eos,
E" ad faciendum eis promionem tam de promittcn. per eumdem D.Marcum , quam
de quibuslibet alijs prout ip Sindico melius, (F' utilius vifumfuerit pro d. Ci Trag.
('9 ad contrabendum Paum cum d. D.Ducc, U' C'i Vena-U ad obligandum difium
Ce Tn@ babereipus Cis , @uper d. Cc pecuni .m mutuo umendi, (F' quod
pot eligcre reorem , 'nel 'Poem de Venet. quos* quem ipe voluerit pro tempore
preenti , atquefutura cum illa conditione (F alario, quo ibi pittorici-inc?" vtiiius vi.
umfuerit ad pactcendum,componcndum,@' cuiucumquegenerls contraus facien
facienk' excrcenda, que diafunt, U que ci commiaunt i 6" impota per eojdem
(9" temp. quid-Ven. Patris D Liberi) Epi' Egregij Vin D. Pauli de Breberio Com: U
0b VD Mattbei Zori'Potisx'` Cap.P0puii,C9' C'is Ciuit Trag.diep." luni/'.Cum
nobt' pot.Vir D.Mladinus Banus Croatorum,' Bone pararete cum cxercztu tam
per mare,quam per terram ad veniendum contraCiuit.T-ag.ad impugn.-zndum,oen~
dendum, capiendum eam cuti tandem hoc feci: ride-licei, uod Venenoffcndihp ro
pugnauttmon quidem de iure , fed per libitum voluntatis N9 . Vir D. Matt/tells Zort
quos dla Ciuitaa regitur coqgregdn Palatio ciudcm Cmitatis more olito, et de iure
minatum , (9 euenire poterat Ciu. pte pro c0 quod qutdam lotus ,eu Monaerium
fratrum minorum cum Eccieamcinis' 0rto,Curia,ct alus erat prope Ciuitazem
predifiam ante port-15,69' ontem ipfus Ciuit. qui lotusi ad manus bofiium deueni
ret poterat dc leui capi di a Ciuitaa, aut enormitcr impugnari, ceperunt, roluerunt,
Eccliam S. 1/'s de Tr. dc ipjus Cap voluntatc , conlio e'? adenjl ad "{antiam,
* lacrimoam petit/072cm prea D.'Pot[i." (.apituli,totiuq.conit] 077!- d. Cia.
vniucrttatis papuli d.Ciu.necn0n de palmare-,U asensu ratrts primi .Abbatt's Mon:
SJbis dc Trag.ord.S.Brnedit`ii Conuentua ipus Momcit'fris Radouani, -is Sabini
Gregori/'L, f-is Francict , fi- Dee, i* 'Petre- ;Guuo , " fis Leonardi monacorum d.
dc
154-
Delle .Memorie
be!, (F' pote d. locum ,eu Mon-. Mc. preato .Abbaiiprimo , (9 Monacic ?TM-s
1bis, (F eos , e?" Conuemum d. Mon. .9.10: tranulic ad dium [acum ,eu Mon. 5-.
.Mc. in perpetuum cumucee-.uis. (a- dando eu, uceesmorumeu trasferendo.
aut quocumque modo , "rt meliuseri pozuit bona pos- iura , (9 aiones Mom-pia
SJis mtegraiiter' inperpeuuumptur: locum ,eu predaMon.S-!is'cumdomibm,
ationibus, arm@ alus iuxca- ipum mon-pot. e'a* ad difum Mon.- pertinentibus,
de quibus dipouit in bum: modum vid. quod dedit donauit , ('9' trauulit , eu quo
cumque alionoim'ne., LI-modo moli: dici pote' debet -t .Antonio de Pan mini
ro Ordinisromunminomm Prouincic Sclauonie , fi Mattino de .Arbo Vardia
nom-mn Min.de Tmg. preent-D Matteo Pat' Cap. recipiente nom. dd.fra-'im mi
norum , (F projp/s'fratribus dium locum,eu Mondi-5.151: pis domibus,acioni
Seguitmpoi, choi debba piglarla dipena dal Papa pee della Com
.mumna ~
.AHumTrag. in Mon-SJbispii pnibusD4Cebriano Marini D.'Deld Bulli-Mi, D
Francico {alentiniea Marci,Murco Iulle,6`ebriano Buble' Iacobo Marmite
quali inieme col Podet , e li 4. eletti prima uoi compagni i data autorit.
asolllta e uci hauranno iore-epedto il Vecouo , e Daniel thuri .per
;procurati-.di inertir la venuta del Bano , eplacarlo , mi escndo venni-alata,
ripoa 11.24. chl Bano vol-:ua carta bianca-be che i rimetteseto al uombx
tcios all'hora dubitando., che occu
'
'A * \\ 1
-t
DlTto
"
c135
e Amiraglio , e con duttor delleercito drflran con asoluta ,au tor-ita. 5 63116]
medcimo giorno ipulata la oprareginata elettionedi Marco Zulle per
Ambaciatore a Venetia per pi frliar danari ad imprecito,clerrgerlodea Va
netinno , e trattar ognaltra co a palee, ecretamente , c e li parese pro
icua alla.Citta` , e ritornato il Vecouo u il primo Giugno ul'sequente _iki
tz tral Vecouato, .8c ilPalazzo Publico, ele mura della Citta, .8L alli Monaci
. 0
runtuA-s baloia-s in buulam rubeam, quod ,D.Mattbeu\s Sorit , (F e]] debut 'Po
ia-s Cin. Tr. pro s annis proximefut riscumalario ordinando. per Hamelin/11mm.
'zt , (F ee debeaxpetpetualis Cap. d. Cin. U' Populieoundumxieionemdeen
aenus faam non obamilme z 5 . qui mi-runt inbn'ula alba in mummia predi
torum ; qui quidem .D.Mmeur50ri die predia.ad.petitionem,v inammm. omnii
de diio eonit'o inLaiuCis Tr. conutus prefenubus omnibus de d.- coniiio ,(7
noiaero opuiodie
(Mmmrambi
Sacramento
per D Francijcaml/aiemmi,
leBo/ifizi
per-me not:.
ame o'xij ,Potearie
(apre-mie
volgari ermone .mi.
gent :aaacxoana Cruee.aa`54na DeirEua-ngeiia corporaliter iurauit e offu
rmnro,' opere
1-56
zDelle' Memorie
venuto otto la Citta, e fatti tutti quelli danni , che puor alla carnpo'nS;
partise cos preo enza hauer potuto ottener alcuna coa delle ue iman
de , relara marauigliato , e non potr peruaderi , e non che i ia rapoo
qualche gran ripetto , clic lhaura tatto partire 5 ma chi riettera allelettio
~iie dellAmbaciatore per Venetia , alla quale fi preente Gio.- Pietr da Ve-
netia , ch'era fiato eletto Amiraglio, e con duttiere delle genti di Trai , s'ac
corger , che queAmiragliato non pu eer ato delle ole barche , e genti
Traurine ;le nali' non haurebbono hauuto ardire doppori allarmara, ch'il
Bano doueua auer numeroa al uo comando , compoa almeno de Scar
donei, Sibenzani, 8c Almisani , e forsanco di uelli di Nona ,Se altri , onde
deue creder, che queo Gioan Pietro hauee eco lArmata Venetiana , che
doueua are ne contorni di Leina per guardia del Gol o , e foe venuto con
nella a Tra per difea della Citta ,- e quella deue eere ata la caua , ch'il
ano conocendo di non poter epugnar la Citt protetta dall'armi Venecia.
nc per non diguarli i ritirae dal molear li' Traurini, e ci-allhora Matteo
valendoi
de Venetiani
fattii entrare
nel Coniglio
uoi
artegianidella
, cheprotettione
non erano oliti
intrauenirui
facee confermar
nellade
Pode
Baria per cinque anni futuri ritenendo il_ titolo di Capitanio erpetiio dei
popolo , e poi trattae col Bano compoitione; Oiche l'Amba datore elet
to per Venetia non ci and ; trouandoi il nome uo regirato tra quelli,che_.v
furono reenri al giuramento uo di Podearia, 8L il Bano vedutO, Che non..
oteua ar a uo modo lia-a contentato di laciarlo ato di Tra- nel uo e
ere ;ma volle -rotmila lire di contributione per pena della diobi'dienza,tro~
uandoi , che li 8.Luolio dello cls anno foe decretato., che opra la diman
da del Secretario deBano , che ricerca tre mila lire perda prima paga delle.;
omiila iano eletti otto , che doueero far la taa , v,Che furono gl'nra
*' n
' crlttl .
lib.?xJPetri Carafoci cum Gaugna CCC Sore Iune , Lupxa .Ambias-if , Sar D.
Siino MuriniDJi-ue Dee CC Iaxa Ianche Co Francicus Valentini CCC Marini
Cippieac Donati Nicole C Dea _Iue Luce C Donata: Nicole C Gregori: Sali;
uerre C Franc Luce C.
.-
A .Cosilimitoata la colera del Bano con leboro di tre mila lire per la prima rata, e congna dc pegni per il reo, 8c al C.Giorgio uofratello conce
a vna barca armata con 20.11uomini : Ma. non ben acquietati- quei fratelli,
ore
guerra
con
Sibenzani,
quali Ambaciatore
hauendo ritenuti
tini'. fla.per
ci lo
ciso
giorno licreato
perprigioni
ricercaralcuni
la loroIran
rila
fatione :la quale deneoata , u terminato sapettase la venuta del Bano :in
queo mentre, che i facee letimo di tutti li beni tanto tabili , quanto mo
bili, e li_ 7. Agoo decretato , che niuno ardise di parlare , trattare cor. li
or-.uciti tanto Laici , quanto Chierici pena lire zoo. e chognvno doues :_
portar larmi fuori della Citt, cio pada, e rotella, e poi li 26. deliberato di
vender le terre di Diuuglie, e di S. Marta per ricuperar li pegni dal Bano , :a
nelmedemo giorno comandato a Luxa dAmblaio,_chc douese dar igtz
0 t
' ""
* 'DLTramI'
'157
'i lire mille d'obedr al mandato del Pode di tar al conn in Ra ui per
non hauer obedto allo atuto, chognvno in tempo di guerra ia,o ligato
di ritornar alla difea della patria .- 8c alli 15. Ottobre fatta colta de 10. per
cento per pagar le pee guitc per la guerra hauuta c_ol Bano : il uale cri
uendo , che li Traurmi ouesero vmre con laltre Cxtta della Da maria fu.
rono perci 11' 7.Nouembre eletti 8. li quali col Pode hauesero autorit
asoluta. , e perche sintendeu_a , che l1 fuorucitl trattasero contra rl buon.
tato della Citt furono elettx 4. cloe .
Desa Bafiani,Michoe,Stepe, Marcus Iulla,Zubrianus Buble.
Li quali col Pode,e Gioan Petto uo com agno pono fare , alta,e bao,
eli 26.Decembre opra la dimanda del Bano r1oluto nellinf'racritta ma..
mera .
,
Toi-u, ' Cap. Matthew Zori proponi: , quod platea: prouidereuper liti-eri D.
Bam' tranmis dio Communi eontinentbm quatenm ipe raga: Ce, vt in Circum
ci/ione Di Commune Tr. debeat eum vitare cum exenijs pertinentibm ad eius ho
norem ommno . In reformatione mms eonlzj placmt 5-8. tenera 32. quod t in..
arbitrium quatuor . Die predefia . .Addunam , (F' congregazsz in d." 'Palaia Dea
Baiani , Micoe Stepe, Marco Ialle , " ZubrianoBuble 4. predittis vnanimiter , (5
cenza del Podet parlar , trattar con li fuoruciti Traurni in pena di lire.
.zoo. e deserle tagliato il piede, e la man detra , e conceso al Podet con...
Gian Pietro il mero, e mo imperio in tutte le coe enzaltri ociali , 8L alli
7.Marzo, che li Parenti delli _fuorlxciti debbano vcr fuori del Coniglioz'ca
xzxdte 23 Mart!)
In generali, 23' peciali conlio communis, e? bom. Ciu.Tr-in Palma Cis d. terre
ono campane" voce precoma congregato more alito mandato , (F' auoritate nob
(F' Zubrianus
pot-V-D.Mattbei
Staneij Son'
de Sibenico
ho. 'Pofis
exhibuit
U' Cap.Trag.
d.D.Tt" quadam [Mer-uigillata-5igillo
t'is Soil-nqer tenor tali: et .
dih: tan quam ex ore noro prole: fidem credulam adbzbere veli: . Da:. Sib. dae
2 2.men 15 Marty' .
Quibu-s lirteris in ipfo conlzo leis per me nottalta voce Bus Zubrianusurgc :e
i:: eodem eanlio ex oli-it, U' dixit. i ,Quad C Tue exacisfaereecundum inxeptionem de quodam quem D mm
uz 8
Delle Memorie
rize .Are/n'a. Tr. quem dix it uie tormentatum in Tr. mato D- 'Pois, e?" Cap.pre
dii , e?" quod eum relaxare d: bent , quia erat Cita': Seiben, quod/ faeere non eu
rarent him: ad otio dies , ipfis diebus elapse noeerentinimieos Cammunis Seiben.
[dente: quod eat per mare, (9" per terram in ee , ' peronas tamquam inimieos
mortteras dl debant .
Cut Zubriano ex deliberatione predi Cis faa per preditum deedendo ad le
uana'um prefatus DMattbeus Tonia@~ Cahpro C5130* bominibus Tr-refpondit..
.Quad eum Ce Scibmeniret contra pafa olim babita inter ipa Cta (F incidz'et
iam in penam in eis contentam protefiabatur Ius C51': Tr:aluum ee ex nunc 0mm'
-iure, (9* modo quibus melius oterat , quoniam Ce Tr: paratum erat obtruare pa
eem , e? pat'a predzfa pote an: predtfo nomine pro inturia minarum, (9 vereeun
dre, dapnorurn , expenarum , (T interee fuum iu: pro Ci Tr:tontra Ce Seib:al
num e/je in quantitate nominanda per Commune Tr: re finita quoeumque cau cum
ero vbbidirlo .
Alli 2 3. Decembre , che alle dimande del Bano , ano dati cent' huomn
qnt
DiTra.
1 59
appare , che del x 3 16. li 31. Decembre foero eletti doi Sindic per vender li
beni di quelli cherano ati condannati per traditori , eli I 1 .Gennaro 1317.
f concea la Cittadinanza al Come Berghenda , il quale giur eer amico
Dal che appare , che li uor-uciti di Tral non hauendo potuto per mezo
del Bano ottener il ritorno nella patria , lortennero col mczo de Sibenzani:
quali
foero quei uornciti li nomina nel medeimo proceo
Gregorio di
Salin guera .
*:
Kaarizza .Artbidiacono , Lampredio 'Primicerio , Marino dAmbiao, Giona
ni Carafoci, Cepregna, Marino Iun', Dom.Carli, (F' .Alberto de Marin dAndrea.
Simon del Conte Mori, Marin d'Andrea , Daniel lacobi, glioli di Doimo Domicbe
giuoli dAmblao Gioni! De/fagiio di Gaugna , * almnobili , e potenti Cit
ta mi.
medeimo mee lie fuor-uciti furono Conoli come dal a rguente memo
ria appare .
1317. dic penultimo men. 0610!:. nob. V. V. D. D. Simon Comitis Marini Daniel
Iacobi , ' Ioannes Petri Duymi Conules Czs Tr. de volonta , pree-Mia , con
enju , aut? vita totius conlij Glis in Palatio d-Cis more olito congregato .
(' ipum oonlium totum vna cum difiis conulibus nomine , (F vice di! C515 vna
nimiter , ("F concorditerfecerunt, cont. ordinaner! Miobaem Stepe pree. 0
ma. trip. comm , d. ('is lcgrnum Sindicum prof-em, ai. a. :9 num-iam Spa
Danielem Iarabi , O ocia: ex altera parte , cum pene promzione , di' bonorum. ip
m: C'i: Trag obhgatione adenum, Z'F' laudem cniuibet/apiontis d. Ci SpaLeF'
gri ad omnia alia , (9 [in ula libercfacicn , (F exercen. que :pi Sim!, (F pro:. in...
prcdls , (F' circa predi a wafuerint expedire . . . . rat. e'c.
.Adam Trag.in 'Palao C51: pnibus Cipriano Marini Iantiofdaiini, (I' Sil_
uero Valentini :tb-rogv' Potro Gregory' Sui examinat.
patria raclu gelli parimenti pal ati , cercaero il modo di viuer quien'` ; e
percxo
-160
Delle Memorie
cos grande , chera durato tanto tempo haueuano biogno di perona din..
te lta , e dautorit , rimetteero anche tutte le loro dierenze in eo Bar.
delli concerti aari riduce'e alla quiete di prima la Citta , come da alcune
Furono date anco altre imli atisattioni a. Sore , Doymo, Marino, e Lu`
xa de Amblaio, Damiano, e Gio:de Doymo, Iadriza de Gauigna , Delni:
q.Ioanni Lutio , Gioue de Dea de Pietro , Gauigna dC-Pi-etlO- Cairatoco ,
Iaxa , Iuanche , Kaarizza Archidiacono , Lampridio Primiccrio tipulato ,
nellanno 1 319. facendo quietanza al medeimo Bartolomeo Pode, e Gre
gorio Lucio Sindico del commune, furono anco eletti Smdrcx per tratta-'ag-T
giuamento col Bano , e col Conte Gior_ io ii 29. Decembrc, C 3-2- Gennaro
Dz Temi .
16t
to
leuato,die S.Steano
retituito ,alli
Monaci,)
e quelle
traportate
cae di
contigue
a1
la Chiea
che
di Plantero
allhora
diceuaialle
, opra
chei tro
uano doi Breui di Papa Giouanni , lvno de zo, Agoo 1317. e laltro de 17.
Marzo t 3 t9.nelli quali delega la cognitione a Gregorio Vecouo di Leina...,
lo era ato operato dal Podea era eguito col coneno delli Giudici , e;
Conialio conforme il conueto , e che e quelli che non erano con
tenti del uo dominio hanno voluto vcir fuori della Citta , la col a..
non era ua , ne erci doueua dri tiranno; e e dop o u cacciato daHa.
Podetara u ma `fatto , e che la deruttione del Mona erio eguie col con
eno del Dioceano, e di tutte le eroue nominate nellinrumento; glal
l'altre note , e tenzc; c nelli opraregirati fragmenti d'ei Conigli a parendo, che o e data autorit al Podea Matteo _d'accreceril numero el
Coniglio in tempo , che sa ettaua leercito de Sibenzani con li uorucit;
i pu da Cl dedurre , ch'all ora fosero ati aggregati nel Coniglio delli
Plebei , i come anco la medeima plebe ara concora in moltaltrc attioni ,
chin quei tumulti eguirono, e che perci la rudenza del Pode Venetia
no, mentre andaua edando gl'odij delle parti, volendo abolire il pi che po
teua le memorie delli diurb' aat tra quelle haura anco abrugiate le crit
ture , nelle quali era concora a lebe , otto nome di popolo , nel gouerno
della Citta 3c elettione dotiall , e queia deue eer la caua , che non i tro
uano Conegli di quei tempi; del che 'per ( con tutta la diligenza del Pode-`
na) n reata memoria nellelettione opraregirata de 8 .Giugno 1315.de_.
Matteo ;ori per Podea , e Capitanio , nella quale eendo intrauenuti l 25.
mtrauenun di quelli della plebe dipendenti della fattione del Podet Zon.
:
I.
Par~
16a
Del/e Memorie
no fuori molti Cittadini :Venne poi Marco Vituri da S. Maria Formoa da_z
Venctia li 1 . A rile 13:0. per nuouo Podemel tempo del quale vennero
Gibeer de
chio con commiioni, nelle quali gli veni ua epreso,che per il primo ca o
douesero andar ad Ciuitazcm Zare , e ringratiar ll Conte , e Commune de.
bonor fatto alla fminlia del Podez ammazzato in Traura ; pregandoli d'ac
compagnarli con uor Ambaciatori al Bano , al C.Gorgio ,8c ;{Tranra , per
2,. di comparire auanti il Bano , e C.Gi0rgo per ricercare il loro fauore, per
3. che premi/f.: doloroa /alutationc , debbano doleri col Commune di Trama.,
della morte data al Podet Corrado loro Cittadino,& inare,ch'alli uoi he
redi iano reituite le ue robe , Caualli, & armi, come egui inrieramente,fa;.
cendone ei Ambaciatori quietanza nel pien Coniglio di Tra li 7. Luglio
1 zzo.alla preenza dalquanti foraieri , tra quali Biualdo de Damiano de)
Na Zaratino,che deue eser venuto er. accompagna: e Ambaciatori.
Hora dalli atti del Podca Vituri,ce nella Cancelllono diintamentc rc
Lori, che prima gl'crano ati agnati dal Podea Michiele per Promesa;
fattali di nuouo rearcimento .
aodctto Matio Zori,Menze Iulle, Cipriano Buble,Damiano q.Domo Do
micheJaza Iuanch,Gio:Pietro Canon. Draicula q.Dcsa de Marc0,Daua dc
Mauro,e Budislauo de Radichi parimentc 1 rimonono dalle loro ?recenioni
per-la esa promesa .
i
__
:aAgoo Marco Vi-turi Podca con Desa Bati Federico q. Mamo Lun);
tem-unano,che
remtc atx
lc e
\ par
_ms-chiara in new per acco ato della Citta tutte le tom. di Simon,
e Gaugnaglioli de Marin 'Amblao reino per empre nelCommunecon
tuttele tette-de Mezlina,e 8m
..1'
E dop o-cinque mci- di Pod: aria tti il Vituri lx' 2.9.Settembre :320. di
chiama odisfarto ditutto quello arteria dhanere per alario,e pee fa:.
te 'mVenetia eracconcio delle Galere di'rairfnhrtrandoeronolr i. Machan-s :amy-:bal Skeaniederkus :1.1141111165qu
'L
Di Tf
:65
ar bene riferire quello ei-ina di quelli tempi ica adio Spalatino al cay.
17.chanco ato regirato lib.4.cap.13 .De Regno Dal.& Cro.
De rebeilatzone Cia.$eibeniei,' Tragxontra Banum Mladennm e- I 7-.Anno Di
currente 1 32 2. men-January* hore 16.Ciuita\s SeibJ' Ciu. Trmnam ligam inmale
gei Iani cum Comite 'PaulafFe D.Banipredi&i , quibieruiebant met Bani prefa
ti. E o quod erat ipis minamm per prediam Banum Miademmt iposfuze eum Co
a a (3" fratribusuis in conlio , ce' iuramento pro: dieitar ad mterciendum Banti
Mladinnm, (9' reeeerunt ab eo:contra quem Banumip faeientes oeietatem inmul
que extra Ciuitaiemunt tam iure paterno, {lu-im mre potentie a Deo nobis coneese.
"
""
"
_L
Item
164
:Del/e Memorie`
qua pro kilo EPlleM omnes Reges terre, rbt' et ublimitas tua , qua Deum Celi
eontemnebaax E celeam Cdt)0[lCdm quoniam ordinabaz EPos,.Abbates,eF' .Abba
taswbi e uperbia tua,qua expaliabas, e?" depauperabas Ciuit.Dalmatie,df' Croa~
tie volt-n tes in pace vt'uere-,Gw in iure uo permanerembi e dzeretio tua, qua piu-5 di
ligebujjorones audire ,i quam bonos conultare: ;ole-ban frequentare in legenda Bi
bliam,ed non oberuabas verba Biblie; Ideo Dea-5 punit te, e?" depanit expoliando de
Regno uo . Item Icannes Banu-s Babonig cumuuequaetbm pereeutm e Mlade
num vq.Blzeam , ibi pugnam feti: magnam eum Vinci-s non modicam quantitatem..
bezalium hommum mmentorum accipiens, (F' Banti-s Mladenuugtt Tolicium ,
e? venit Cit/Fe; ibiqettt per xv.dm, pofimodum receo exercitu Ioannu Ban: , "
aliorum de Croatia , preparauite Banux Mladenus ventente Comte Georgeo ire ad
tfr-
li tempi douendo lanno I 312. ch'egli mette nel principio metteri nel ne..- i
onde con le oprareerite memorie regolando l tempi delli fatti da lui narra
ti; rimo in ordine dene eer nello criuc egui'e delli_ glioli di Babonig ,
alli quali aderi'ero li gliolidi Curiacio, 8t altri Co` nt1 de Croatia, e Bonzz s
tronandoi la opradetta memoria ne frammenti de Coneglizche li 2 3.Dec_e
bre I 316.lb{`erdmandati-al Bano 100. hnomini contra 11 glioli dl Babonig,
e 1,' I I_ cbr:
ente Ambac.per la dimanda,che faceuadi gente ctra.
li gli . ' ' A ,i o,e Nelpitio Vo uoda,&eliendo,che tra li glioli dl _Cu
riacig, ' , - Corbauiai troua il .Budislauo ; il quale uPodea de Sibe
nico -
terra,
a
i
..
..` .
. .
- 1): Tra.
l 65
terra , e per mare il Bano Mladeno s adun ue la venuta del Bano predetto
orto Sibenico , deu eguire auanti la Poddilaria del Griogono , &- il r 3 19.e
hora li Sibenzani haueero aderito alli nimici del Bano dal Madio nominati,
e ch'apparecchiando il Bano eercito er terra , e per mare ad imitationc (le
Traurini dirufrgel'ero il Conuento iS.Fra11ceco, chera fuori delle mura;
vicino al mare dirimpcrto alla Chiea di S.Franceco oltre il foo , doue an
cora i vedono veligij delle epolture , e con queoccaione ara ato de
trutto il borco , e lantica Chiea di 8.8. Coma , e Damiano , della quale i
vedono li veigij appreso la porta. del Borgo detta (Vagnskg) dalla parte)
orientale del Cimiterio , che lungamente coneru il nome delli predetti
Santi , ino che iabricata la Chiea della Madonna , da quella viene denomi-l.`
nato ; nella ual Chieaho` gid i vedelantico Altarefatto di rilieuo dedi
cato alli medeimi Santi , c e dalla Chiea derutta vi deue eer ato tra
1portato; eendo dunque eguite in Sibenico le predette coe nelli tempi
pcciicati , da quelle i pu comprendere , che ino Che li Sibenzani pendero
no dal Bano ,li fuorucrti di Tral vi hebbero ricouero , e con laiuto loro ri
vna lettera critta in Spalato li 23. Aprile 1320. da vno di loro al Podet Vi,
turi , che ne glatti della Cancellaria i troua ) che dependeua dal Bano, come,
iu auanti rcara palee; e erche il predetto Podea Vituri haueua arto
impiccare alle-netre del Pa azzo vn coraro di mare,chera da Chlia,p0c_hi
-Conoli per nome del Commune,chil Podea haueua ci fatto per larbitrio,
che gl'era conceo dagli laturi contra tal gentc,rpr0teando cento mille.
lire per tutti li danni, che parie il Commune nelle vigne animali: e come
che deuono eeri interpoi altri digui col medeimo Conte , e BalO uo
3-
3-:
I 66
&Def/e Memarie
fratello , nelli quali aranno concori li Sibenzani oiche anco loro i regeua-Z
no con li proprij Conoli; svmrono quee dOl itta. in lega del eguente.;
tenore .
1-:
z-
U].
potJ/iri DD.Daniel q.Iac0bi, " Fridericu-s D Mattbei Ciue: TraIg. `S'ind. " prec. d.
Cu eu quocumque alio nomine de iure dici , * ceneripote ha entes ad in-a :le
mandatum, vt atetpublico inrumentocripto manu .Ando-ee 'Petri de .Ancona not.
Coi-5 Ciu-Tr. u anno Di 1 321 1nd. a die 24 mis Xbris 'cmtin eo legitur d me not.
ino vio, " letto procuratorio, Sindicario ne d. Cu, e? Ciu. Tr. ex ?na parte,
e? nob.V.D.Bogdanmq.Di[]i`ni,eF Francicue Marini Conules Ciu.Siben. Ei, atque
Mieli. Dragoy Curnicb , e?" Dimanu-s Iuricb Ciues Siben- profe: @Sin ici d. Cis
Siben. eu quocumque alio nom.de iure dici , (3* ceneripofunt babentes ad infra 5P(e
mafum, vr patet publica instrocripto manu mei notarij inriub anno Incar. Cbrili
l 37. l 1nd.) die zz Ianuarij (rc. vt legitur in eodem procur. ' Sind. nom. d. C'is (9'
Ciu.Siben. ex parte altera volentesfuturi-s Periculu obuiare, que ipis Ciuitmid. Tr.
e? Siben.iminebant, ' videbantur iminere, (F' *v: ipe Ciuitates animi,ac woluutatis
'Pnitatermarent , (F' robore valerent contra , 0- aduerm omnes uos inimicos , x
aduerarios , qui ipae aprirne nitcbantur confidentes potim de viribu-s , qua de iure
pro iaiu pacico tranquillo' quieto Ciu.predi.edue inum mitotemocietatem,
7nionem, atque ligam ad inuicem XPi nomine inuocantes , * Virginis glorioe con
traxerunt, ligauerunt, ac etiam per etuo vallauerunt in lmnc modum corporali pre
ito iuramento ingillatimuper .A tare diffe Ecclee S. Zipriani de Boe Trag. Dice.
rbi quamplures reliquie Sanitari-im unt collocate . In primis namque voluerunh"
ordinauerunt quod omnu rancor, omnis dicordia , omnis mala voluntaa , omnis oen
uerunt nomine, quoupra,quod d modoin ante-:liga iporum , edus, `mio, (/F animo
1um concordia t erpeeuorma, ac indeeieus vid. quod quicumque inimicm eric
alicuim de pwd-iii; Cini reliqua Ciuixaa ipimbi babeatpro_ :neu-ico , C4* quicum
quc inimiearem'qnede pred.Ciu.re[iqua emme-:eurinimieari _opere , G* aet?
preantcse ;ad funk! auxiliuru, eonlium, 'auarem , eum bonu, (F- peron, @
ventina diarum Ciuitatum, :dm per mare, quam per terram . Item quad
Mnangularu eet inimica alicuius Ciu.teneatur ipam expellere infra triuno
dierumpatium extra Ciuim' diriumuum poli denunciationembifafiamdtem
roluerunt, quod i dia illa perona, que eet inimica alicuiu-s Ciuit. de prediiic , G',
'veniret ad habitandum , " morandum in aliqua de prediciie Ciuit~ quod tunc Relo
res * C? d.Ciu.ipam expellere teneantur iura diium termini-m s em voluerunt,
ordinauerunt,c-] ad inuicemrmauerunt,quod quilibet Ciuu Ciuit.alicuius de predi-'
l 1;*
.L
tra*
Di Treni.
167
'trafacere, 'nel venire per en-el alias, aliqoa caua , *nel ingenio , aut quorumque alia
exqui no colora/eu modoub pena ;o mille [ib. den. Ven. par. :i parte non oberuante
- predi a parti oberutnt prediiauamm lib.medems ni"? ee debeat D.Duei, (F'
Cienethoc epreo babito inter .'055 altera vero medici-ui: , E? e debeat parti
alteripredia oberuanti s pro quibu-s omnibm , 'nguiis fia-mixer oberuandis , at
Ego Laorentius q.Mag. Ho? not. Imp. autf. nor. * Siben. Iur. bs interfu , A
prediis partibus v: audiui ro atuserip, U* roboraui .
_
. Ae quella lega , che criue il Madio foe conchiua tra Sibenzani , e;
Traurini auanti , che eguiero le coe di opra pecicate , che come s rin
contrato eguirono prima della ipulatione d'ea le fra ; dallanno della qua
le i conoce , ch'il Madio la mette conclua vn'anno doppo; ne que'errorc
pu
al Cop'a
; poiche
Ca itolo
recedente13reerendo
mor
te
diattribuiri
Vroe R di
Raa, dice,
che nel
eguijcli
5. ouembre
2 1. tempolapote
ero molto tempo quee controuerie, poiche cominciarono del 1 17. come
di opra dal frammento de Couegli e tato oeruato: onde tutto paee cir
conuicino di Croatia ar andato ottoopra, diuio in dependenti de Brebi
riei, e loro nimici : e glvni , e gl'altri aranno ati egualmente molei alle.
Cittamaritime , che non aranno iate permee viuer neutrali .- perci li Si
icio , che ci poli eer ato fatto per qualche ri etto , che er arte dc)
Traurini pu eer proceduto in riouardo de loro uornciti , c e oueuano
inear la Campagna. con glhuomini delle loro terre vicine di Prapratuiza_,,
1 e)
-1 6 8
Dalle Montorio
violenze del Bano,e fratelli, delle quali oltre le coe di opra accennare il Ma
dio decriue leorbitanze .
`
Che leuauano le rendite alle Chiee , non oeruauano li matrimonij , violauano le
Donne,deprcdauana li Mcrcantigliauano le terre de Cittadini Dalmatini per lo a,
ele diuidcuano :rd di loro dicendo , d ai ottopoto tutto quello fuori della ci ,
tanto per ragion paterna,'quanto per la potenza da Dio conceiaci ,facemmo impiccmj
netiani, chera l'vnico reugio per liberari dall0 eione del Bano ; poiche.
di nuouo f Pode a Trau Marco Vituri li 16. uglio 13 2 r . egli ucceo
Stefano Manoleso li 27. dello teo mee . Di nello , chall'hora eguiu
in Sibenico non c altra memoria , aluo che la editione fatta a Venetiani
Item in que-a tem o algune terre di Dalmazia , che im: in grandlima deblatio
non Paa do li Citta im' dentro habitarne viuer con ogni bumittade , ' reucrentia:
fottomeffontaneamcnteotto la rotettion del detto Doc , e ne f prima Sebenzam'
in 13 22 de tee di Marzo con m0 ti pani, e condition e la per Uma-(or concio dc Ve
' niexia per Informa de patti per quatro ma delettion Iif mandado prs ("antepri
,! micramenteer Dardi Bembo ,- quelli de Tra ottome'e in lo dino Milleimo , e folk
,i
.te doi Citta contormil conueto i i1 che alli Venetiani ar paro poco con
ueneuole , ch'e da Citta tanto lontane foero eletti , uelli , c e da loro non..
i A Oteuano eer conociuti, che,
relazione ,d'al ;W'fallac a intere
fse;Je comezqhe ?il Loro ne pribjil iriceer n protettione qnete dei
nrar lad,-nauigatio
,e .del Golfo, ;8cc051
haut-anno
nma
.v ara
t .
"i .A-.Q'Perone
guglkguardeuoh
appro
nate avoluto
tal af'
* .i
eruaderp
' vpenuto
permetter
il Bano
lelettione
con leercito
del Conte
nelterritorio
a Venetiani;
di Sibenico
mdar
, come
orsalcriue
horail
a,
dio : perci li Sibenzani pattuita lelettion del Conte per 4.man delettion.. ,
come dice il Cronita,ecer0 la deditione di Marzo er riceuer glaiutr de Ve
g ecc-31'373 1.44.14. -
'
c vg `.
. -
.i
' ~' *w
an- Tm:
..
, 169
li palatini , che non moleaero quee doi tta. fatte loro uddite : perche
'apeuano molto bene , chanco li Spalatini mal volontieri aderinano alle vo
glie del Bano : poiche haueuano anco loro allhora per Podea Marco Sagre
o Venetiano :in queto mentre facendil Bano quel maaior male , che pote
~ua a quee doi Citt , li Traurni , che dal giorno della eliberatione , cho
teri perfel Veneti,C7' deles nori corporate preitit iuramentum.ln cums rei certi
tudinem' euidentiam preenteseri iumusx" pendenti plumbea balla nora mu
niri . pani nro Dutali Tal. Vena/{nno Dite intar. l ;14. die 29. ms Marn'j Ind. l z.
_ Diuenuto poi eso Conte Paolo inimico del Bano uo fratello, come criue
ll Madio opratderitd da Traurni tipulata eco lega; il tenor della qualea
'
al
Mie-..Mentone
{e b'ene tato reerito al cap. r4.del lib.4.De Regno Dal.&Cro: lo voglio rei
plicare anco qui tradotto nella lingua volgare , accxo che da ogn'vno poi
eier inteo .
'Net nome di Cini/Z0 amen ~ L'anno dellaua Natiuitd 132 z Ind.5.ilgiorna 24 d ~
;Aprile . .ad tonore di Dio,e della Beata Vergine Madreua,e di tutti ll Santi,e San
te della Corte Celete-,e Harman umento' bonor perpetuo dellinra: ritti. Aefl
patto , conederatone, e prome e,fatt0, eermata, (9" fatte , (i fermate trd lEgregio
buomo Sig! Paolo Conte figlio della bona memoria del Sig. Paolo Bano de Croati da
'una parte , e del Commune,e dellbuomint della Cittd di Tragura dallaltraJn prima
dunque inieme,e trd di loro fermano vnione, e conederationc in tal modo,cio . Cb'il
detto Sig-Conte Paolo deue,ea tenuto rebe llare,e'are viua guerra, e palee contral
Sig-Mladeno Bano de Croati , euoieguaci , e contra qualuoglia altri nemici della
Cittd dt Tragura,e quelli con tuttoluo potere oendere,nuocerli,eprocurarolicita
mente diarli danni,e_detrimentiwominciando ea rebellione,e guerra di qui alla fea
di S.'P1etro del mee di Giugno proimo, auantie pi preo potr . Item debba, e-a
tenuto l't'eo Sig. Conte 'Paolo bau ere , trattare , e reputare per tutto gl'amci delle!
Citta dt Trag. per amici,e li nemici per nemicise non debba ar pace col detto Bano,
altri,cleono, oueraranno nemici della Citta di Traguraenza la volonta della detta
Citt!? buomini de Tragure,ee'l detto Conted *unione-,e conederatione con alcun_
altre perone control detto Ranma?" in detrimentoume delliuoi eguaci debba mciter
glbuomini di Trag.i contentano,e vogliono eere nella detta vnione,e conederatt'one
alua empre la fedelta , (F' bonorc del R dOngarta , e del Doge di Venexia , e uoi e
deli,eudditi .* (F' e tolfauor d'lddio il predetto Sig Conte perueme al Banato, o alla
gnorta della Slauonia,debba,ea tenuto laciar liberamente godere alli Cittadinix
nita colgillo del Commune di Trag. e quella deue rimanere appreo il detto Co tte
'Paolo , e l'altra munita col igilli) dell'illem Sig. Conte ,je quella deue rimaner ap -
P: :1 da_
Dx Tra .
17t
e_
patti regitrati nel princi io dello atuto i lege_,che ono anto lati rcgira-
` ~
ti al cap.t4.del lib.4.De egno Dal. &Ci-o. nelli quali csendo inerrolo ie-
Conegli ato riferito , vengono anco accennare nelli opracritti patti coi
Conte Paolo uo fratello mentre seprime ( thee fojre diventato Bano , douefse
laciar-godereaui Traurini lentrata* , e? bot-ori , c prinilcgii , ne ricercar alcu na coa
per nome del Banato , Vicariato, Camaro, o altre preminenza ) come doucuzmo ar
publiche come rimane i eguir a pagare la olita portione del datio, por/i
torio alii mini ri Regij .
u'
DELLE
172.
DELLE MEMOR
TR AG
DI
RIO
ORA
DET T O
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Lbro Quarto .
Wta:
Li -
.
die 6
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' ,
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D2 Trdu.
..
17;
ips nulium damnum eri Pot , 'ub pena quarti" euiuslibet belli: , ' qlibftpqx
accuare' hubeat medictatem banni.
die t z
Cauerus preca tis de manciata D. Com. alta race preeonia pro clamauit quod
omnes tam Ciues, quam Sclaui* all'4' habitatores TragJint et ese debe-ant prea"
parati cum uis armis , da* uis manerijs cauafaciendi monram quandocumque plaf
tebit ip D. Comiti,nee recedere Ciuitatene licentia.
1 322 [nd. 5.
Ia et caualeuta,/iue impotio equorumfata per diferetos riros D.Danielem Ia
robi Viuri'" Cajottum Nicole oiciales ele-Efo: die Veneris 25 Iunij in Catena
lio Ciuit.Trag.ad diam caualcatam, (3 impotionem equorumfaciendam exzr
:na reformatiom's diti diet' Veneris 2; Iunij in dita Con.- Generali fai-e , qui equi
ese debebant valori: ad minus pro qualibet 60 lap-tn@ baberi debut per infracri
pt. peron-u vque ad Kal..ug.prox. venturi.
e
Mengazza Silueri Baronus eiusfrater tum eorum Matre vnum equ i.
que Petri vnum eq.
Sluucha tumlijs 1.
Duymus Stephani cum fratribus ima! commorantibus l;
Daniel Duymi. x.
Michael Stephani
Matbeus Sori
Desa Palmare
'Pluolus Iulle
Petrus Dese
Mez: Iulle
Bona Francici Valentini
e...
..
,-
.....-
.-^,
.4
~ 174.
Del/e Manor-ie
3 Iulij
` -.`
Deliberatam fuit , " ordinatnm per D. Com. ' per Dos ao Iudd. ' ('ons.
per dune-:toe . ' Deenfores Cis, (a' per Camerarios, quod Dominic: lms;
Manzi/ie , (F' ee debeat oiciali: uper galera , hgna , (F alia margia cis Tra .
ad [Almande , (F gubernandum , (o' alia necesaria circa ipa namgia enda pro HZ.
q-quolibct mene .
.
.
.
`
r 3 Iulij
Da queta nota i come conta eer tata guerra nel tempo precedente alla
venuta del primo Conte Venetiano , cos reerendo il Madio al luoco citato
nel capitolo precedente, che tra uelli della Lega control Bano , che lo rup
ero , e ereguitarono ino Bli ca , vi oe Paolo uo fratello; che conclue
a opra etta Lega con Traurini contra eo Bano il mee recedente dApri
le, Viene a riucire il tempo di queto conitto del mee iMaggio; do po'l
quale aranno continuate l'otlita col medeimo Bano ritiratoi in .Ch ia
non lo vbbidiuano ;onde :emette per quelli di Schiauonia' ancora per li Venexia
ni cbellz non prendee infino alle marine . .Alane il detto R di Ruciafece [eile
comandamentme' ancora per lacontta diuagente in Barriera ritorno in dietro
in Vngbcria .
Wea mosa del R dOngara , i come princi almente deue eer tata..
per caua del R di Racia, cos hauendo egli con eceo alli .uoi voleri ara
.
venu
Dr Tm .
t 75
venuto : Knino , che xppunro doi giornate Puntano da Zara per conoce!
comerano paate le d' enioni rrl Bano Mladino , e graltri Conti Croatl
( ch'il Villani chiama' allvo d'ItaliaSchiaui) e fatto venire il Bano lo facee
in Ongaria, e per le molte. quer-ele , che con tal occaione aranno arc attg
nel medemo
tempocredendo,
Sibenicovche
il Conte
Dai-di
Bembo haueua
ritenuti
dana-ri
de Traurni
lbsero
de Spalatini
: ma li 21.
dello alcuni
eso
melc furono dordine Ducale reuocati e bandi , e li 10-Marzo 13_13- verme
.Anno Di r; 23 rie .Api-iti: decima quinta L uee intrante audiens Comes Georgia;
quali in quel tem o pi che mai per laddetto aranno ettolecito d'eerci
tarlo: poiche da lo: Conte Gior io opradetto del I 31 ;Ji 30.Maggio have.
nam orrcnutopriuilegionel quali. e li concedeua d'andarirr coro con_ obli
o di dar parte determinata-della predaal'
Cometa roportionu
'ella grandezza delle barche da xo. no :i 40. temia- Hora,- 1 farai rieso
alla 'prea d Almisa fattzdzTraurini, e Sibenzani con .laruto de Venetiam, e
fuseqnentemenre al bandocouro Spalatini , ua reuocatrone , imprehto d'
anne alli medeimi per clo dAlmisa, e molto pn della barca per condite
l'Ambaciator :i Venetia, conocer, che li Spalatini :mantila torta del Bano
non hauranno ardito di digutare, ,ne lui, nelatcllo, che riedeuain Chli-z
zan
u.
l
176
Del/e Memorie
ciatorea Venetia con barca Traurina non foe perche loro non haueero
barche, ma` che ci faceero in riguardo, chl Conte Giorgio non e n accor
gese,i come penetratolo venne a depredar la loro Campagna,come riferice
nel medeimo tempo critta dal Doge Traurini lo dichiara regirata lib. 4.
cap.14.nclla predettopera de Regno Dal. 8c Cro.
Fa mentione il Madio al cap. 22. che lo llesanno oe tato mandato dal
R il Bano Nicol per aerc alla Da [maria, e Croatia, e che dalli glioli di
ceni hon.Comtu,c9 Capitam'j. (9 nobilium V1r DD-Dee Baiani, Ioannu Dee 'Pe
tri, Ioa. Petri Duymi , (F Federici Mattei Lucij Iudtcum Ciu. Trag. in pleno , (5
.Glt Con.- Cis , (a' Ciu.Trag.70ce preconia, 0*ono Campane moreoltto congrega
to de mandato dili D Comitis, Cr Cap* Volume: Dorum olio Iudtcum , (a' con liariorum dic'ie Ciuit.Sup." D.Comes, (F Cap. proe , (F ucceoribu-sui-s , de *ao
luntatc, G* conenu omnium , (a' ngulorum in diclo conlio exientium , G' ipum
conltum vniuerum cum ipe D-Comite?~ Capi:. (9"' eau-s auorttate , qui omnes dt'
flam Ciau-(F Ce Trag.totaliter repreentantfecer. canile? ordin- 'nnt-mm:. ' con
torni- ex ccrtacientia nobiles, ap- Viros D.D. Daniele-m Iacobi Vil'uri , Cao
um Parole, Michaelem Stephani, ' Federicum Matlgei Lucij bon-em:: Trag.ab
quod eri debet in s'yben. 'pel alibi per Mag.m * Sapien. Viros D.D.Bartolam.Mi.
cbael; Iuinianum Iuiniano , * Iacobum Gradontco de Ven. Hon. .dmba. M. 1)`
Incliti Ducis Ven-in partibus Dal-U' Sclauonia (F' per nobtlem, U' Sap. e?" potentem
gld o IM ipls D. D. Synd. vel maiort' arti iporum videbitur ore ' 1m'
le pro baglioni dia ciuit. Trag. " eine dt'ri u , (7' tati! Dal. ('9 Croatia: (Fc,
pramm.
c.
.Dl Tr-aa.
'
'
1 77
de modo quod ipum Duymum, dii-m rio/?mm exorrimm tamqnam firmi: amici: :rar-f.
mittimm oermdoibi dzium axerumm adl beneplacimm wlan-'aria, ' in Prediix 'Utean
pula/:ri: verbi: pro: ma prouidrmie widebtur expedia-e . (tem quod e/.re debe: cum dico eri-r.
tim in ipomm Greg ' N919'. Oliorum Cnriao , * ue liga :mail` fauorem contra Comir.
Siepoi'um de Bo/a- frati-em Stcpor'y' , ' gcntomuam faciendo in iporum Georgi Nelip.
' cormgemrm dum mmm non vada: i Bona :ana agredi liquid pra ip: Ge: Nel. ' l:
Cui-.contra ipum Step.frm /uum,gmtem /uamJum quod ad damnum Clii,vel altari:
[OC,'Ul homim: non aoce da: proterquam dilm com.Step.- razriJ/m (9' eornmgmtem.
rorta furono glie , alli quali li Traurini mandarono le genti contro il C.di
-
cono ce, che la lega era olamente defeniua . Nello eso tempo ver-ciro)
ctrouerie con Spalatini originare dalla mentouata gue_rra,chera tra loro,`
-tutti douesero eser alui,e icuri,di che ne fu data uotitia ad ambe le parti,e
perche eguirono varij latrocini),e pecxalmentc li 22.Febrar.13 2. .furono da
Spalatini pogliati alcuni vicino a Vraza , erci furono mandati :i S alato
Caotto Nicolc,IoeStcfaniAmb.per dimadar atisattioneda quale no es
do eguitadixono li 28.del medeimo eletti Greg. .`aling- e Michel Stenuo
ui Amb.li quali li 4.Mag. in ieno Coneglio di Spalato epoeto,chcl`sendo
cauito il opradetto bando a fauor de Spalarini per la guerra , chaueuano c6
Clisani proteauano per li dni fatti nel territorio di TrauL.6.mille:F poi
trattato aggiutamento,che non i conclue , c finalmente f com romeso in
In: arbitri _Daniel Iacobi IoefStef. Traurini-8xr Andrea Dese Micaci) Spala
178
Del/e Memorie
1324. 1nd. 7 die a7 Madij . N95 Marian-s Mauroceno Co: ' Cap. Trag. cum nio
hdd-('7' conilio a vi nti comittimus nobis nob. uiris Greg. Salinguerre , (i Vicentio
.Ampia-i dite-[iis delibue, (9 .Amir. nris uod eatis Iadram , (9* quod D. Corn. Iad.
nobiles, (F C'e diu Ciu.ex parte nora, Z* nororum noli.~ Cis Tr.alutetis cum
illis pulclms, decentibus verbis, quibus 'nobis ridebitur conuenirc .
Item quod ex parte nora , ' C5 Tr. exponatis eis quomodo dicitur per nob. Sy
ben. quodjuper eo , quod ip detinent Sibcnzanis quadam Inulas ,_ quae dit'li Szben
{an dicunt adefpeare nolunte compromirtere inD Duce-m, nec in ccs amicos,nec
volunt quod perapientes iuris iparum Inularum queio terminetur oerente-s e Sy.
ben-:cant inua, que babentuper indeigillata tranmittere Venet. 'Paduam , Bono
aiam, Pariam, nel quocumque placet Iadratnis, ce* ip Iadratim'ua iura niiliter
mittant ad boc, quod ditta queione debito terminetur , deeqiuo ita e nobis dipli
Cet cupzcntibus , quod ip Iadratini , (F' Sybenzani quiete a amoroe viuant ad in* uicem icuri debent facere boni vicini; U* quia ip Iadratiniunt amici bominum Tr.
* ipj Sybenxriam unt non olum amicied tamquam ratres bomin um Tragmtpote
fraternitatis vitate liguri, (F' quia tam ip Iadratini, ' Syb. quam uosumus omnes
Dalmatini,z9 ub alarum *umbra D.Ducis, eius dominiouppoti; idea rogarnu-sip
" _os Iadratinos, 'rt amico: Kariimos, quod in difia queione calicere babeanr, (a' m..
predi't'is talem modumM}~ iam inuenianhquaz Deo-" 1707477315! "MM Plan-'Jt- (T
quod inter ipos :ad-(1 Sybenmmniscdali materia,qua oriri po/et,quod Deus aue
meum
**x
l u
Dt Tm .'-
'~
179
diis dapnisper ipos datis IOMHIHJ' notris taliterfe b.: ere debut, (e lim m0.
dum, (9* viam inueniant. quad interiys* nos nullnmcandalnm aria
nia pa
Iud .(7 C'i di-e term d.dilalutem,` di]. aeum. Veni: ad fam preentiarn iam
e diu pro Amin? Sinnai-o vir ditretti-5 Greg. Salingn erre re uirens nobis ratio
nem ibi fieri contra ladretinos de damnis per eos illntis hamim us Trag. @ed quia
inuentum fui: quod in lim-ra n-a mia [adr-:tim: . 7t mimi-em Sindieosfuas Vunet.
ad rcfpondendum vobis, c9' aiijs delibus :go/Iris non continebatur m/i de reprealijmt
non de dmnismro uibus non potcruntrepondere poquam pro ill:: non'erant vor-m'
diiniuimus deeri endo Iaa'ratinis , quod uper dar/mis daris Trag. aciant es debi
tum, * expeditum iuhme complemerxrum , taliter quod non haben-t mater-iam con
uerendi;quod [if- eerint,nobis eri! gratumnliter aciemns, qu od de iure debcbzmus:
Zip fao replefaliarum e deliberatum e quo eribatur Iadratinis licet pluribns
ex norisapienribns ridentur quod licet reprealie dat-.e fuerint antequam bomines
> ~ 1,5;
Nella predeto era De Regno Dal. .Se Cro.al cap.: 5. del lib.4. tato det
ro,che li Zaratln el 13 r 3.rtorn arono ortol dominio de Veneciani c6 pat
*ti molto larghlcggcndo loro il Conte, che venina con fermato dal Doge ;e
gouemando la Citta; con le proprie leggi, e nella lbpradccta lite ventilata.,
'anantlDoge l'anno precedente nando li Sibenzani mandarono la reimtio;
ne dell'iola a Zaratinizquei i ichiararono di non asenrire ad alct'm ghid
tio del Do ese di non elser oblgati di riponder fuori della loro Citta' , 3t e
er tenuti 11 Venetiani di mantenerli nel
1 80
Delle Memo"?
benzani col auor z e potenza de Venetiani per le 'caue di opra accennare i' i
cos all'hora che Sibenico era venuto otto'l dominio Veneto ceando la...
caua,` terminato, che gli foero retituite, non otanti lallecatiom de pat.
dro Moreini C0:di Sibenico con diece nobili per parte eletti per taleetto ,
doue dimandando li Traurini la retitutione, 3c oerendo di motrar li Priui
legi), non volendo li Sibenzani vederli i artirono enza concluione ; sac
crebbero erc li diguti , e eguirono iueri danni nella Villa Albona , e)
perche ne medeimo tempo li Spalatini fecero la deditione a Venetiani , co-,
mc racconta'l Madio al cap.28
r~
,i r,
.An-Di! 1327 Cmtm Sp :lati obtulite dominio D. Duri-5 , * Ci-s Vettel. e?" ba_
buernnt Comirem ab ipr Veneti-5 cum [ui-5 :emper oberuando honorem Reg
Hang-(F' libe--tarem Cintura-:lati
m _q
Billo} confirm/F terruormm iuxla tenore-m mandala@ lirdl Du
;e'uilibet norum mm nnms .2'? emfdem :enon-5 trarzmiaruiquar lieterari
_ ;5 Donato pred-lo direclar. vi ex ci de alijs eti duahm item banca-.ur notizia
tenor de verbo ad verbum tali: eJron-Danax'c.DonatoContareno deuo m." Com.
..la-5F?
XVI
kb 3- Cd?- 6*
SP4.
" Di True-iii";
181
de Blioy perpeciales peron-os Sybenk non per Ce ee detentam viim fuit *nobis
Comitibus nnteditlis,quod mandatum norum adpeciales peronas trabj nomina4;,
E' ideo adententiam non procei/?inferi tam partes predins, quam prudtern rirum
.Alex. Ihis Caneell. Spalati ad noram preentiam tranmiiiis de fao informatum
(FAQuarum partium iura diligenter etiam auditis , (9" examinatiseupientes ut ni-s
debmos', atq.ium dis queionibm imponatur,atque eonderantes,quod queiiones,
Sam dia villa,quam territoriorum, 0' eonnium melius, (9' tlarius per vos , qui ibi
eis, ' dialqueiones iam examinaiis point , (5* debeant diniri , * terminati ,
quam per al10s prouidirmusi as queiones adbue nobis tribus Com. committere exa
minanda-s, terminandas, (F eniendae tdm inter Ca pred. qua inter peciales pero
nas, @nc-7a vertentes . .Quare uobis eribimue , ' er nos, e?" notra conlia minus,
' rogatorum , ' de quadraginta preeipiendo man amus quatenu-s ub debito Sacra
mean Pos Comes oli tamquam pecialis perona ee debeatis eum Com. Trag. 2?
Sib. (F ipfi vobiem pro videndis , aud. dicutien. G" diinitiue terminandis obus
queionibm prelibatistaliter quod v ue ad duos mene: a receptione preentium
vornputandos ipe queliiones ville de Bli ay , (F' tenit. 29* conn. tam i inter Ca, pred.
quam interles peronas, G.Caat per vos, vel maiorem partem veirum eonue
menter m vnum ubi nobis uidcbitur audientes iura partinm, que oendere , pro one
re , (J' allegare uoluerint iuZ, (7' ententialitrnt terminata, ' totaliter defnitce,
facientes illa, qua per uos uerint terminata vt el dium ci partibu-s oberuari , que
BWQ
'Fl-,I ::
mi*
ommiis alijs
'
'Nos Donatus, " I'bes pred.1 udiees vnanim. ' eoneord.per ea, que uidimm , c'e'
cognouimu-s,et nunc eognoeimu-s' uid.ex aueeuprad.litt.Duealiurn nobis oeea,
(F attributa Xi ne inuotato , a quo euntla rer procedunt Iudieia pro tribunalie
dentes pro bono pari-5,29" concordia inter ipas partes babende perpetuo in bijseripti-s
ditimus denimmdecerm entent.Quod tor-ines ee debeant, (F int .i punita oc
eidentis uallis de Stelpona reo tramite uq-ad eonnes ex parte accidenti: terrarum
Tr.Mezeline uoeatarum uerus Siben.it ee debeat pro connibus Cisxu" bominnm
Sib.ita quod Cratouidolazibi non ineludatm~,edt,@" remaneat fui-a con/ines Trag.
" d predifis connibu-s dzaprinta,c'terrarizni :le Mezelne uerus 77.6' eum /to- .
puli6,queunt d dia pun fia ueniendo re per mare uerius Tr. it, ee debeat pro
mnmbus,' inra connia C'is,2F'borninum Trag./aluis,et reseruatis iuribus entu
libet Eccleaiiea,uel ecularis peron-e im habent infra conne: predift'os alieni:
partium prediarumt quod quilibet Com-Czu.pred.qut nunc e.('pro tepore uerit
babeat iuridit'tione' eognoeendi in ciuilibu-s,et eriminanfra uos Fred-confinandantes
preti. oia , (7' ingula objeruari a predilis partibm , {9" quod neutra iparum audeat,
nel preumat alteram inquietare , vel molet. ultra diios eonnes ub pena M.
irb. Venet. par. comittenr 'oluc- pro quallbrt uit-:per part-'em Wwf-tienim
AR
U* non
182.
Delle Memorie
o non oberuantem applicandapro medietate Coil/en. d" pro alia] medietate parti
leaiue oena, penaque 'c.
Lata data, (9' promulguit dittaent.- perutos duos DD.Donatum, " Iheme;
dentes pro tribunali ma cumupradtlo D.Ludouico eorumocio non eiudem opinio
nu cum ip ts ubtuo' ~una tenda apud rallem Sant .Areangeli ad Bugo-u di/lrius
Trag.p'ti us up.5indcis,d7' Ie Cucbiuli,'Pbilippo Duymi,Grubule Tbeodosjan.
zio Egirlz),Martino Marini obus de Spalato, (F' Francisco Bredani de Venec- habita
tore St en.
de Padri di S.Franceco doue oltre molte altercationi furono eletti per andai-,j - riconocer li conni Giouannid'Egidio da Spalato , Marco Stepi,e Delia.;v
* ,
Iis Lucij per parte de Traurini , e Radoslano Michetch , e Damiano Agno- ' uich per parte de Sibenzani,epoiconuenutinella valle di Stelpona , e venuto
anco init] Conte di Sibenea m wGalera' lungamente agitata la con.-~
riuocata
li conni
aarti,
maniera,
che prima
[cane la'_ opradetta ente-immune
5" 11 :: . 7,., :i pecicare
"
*' ** nel ~
Dix c, diiniu
, (a' ente. *riti-hoc modo . uod dilatefguperiori ver
latere Leuantis verus Trag. reeruata up.fentcntia [ata per nobile: Vines D. D.
.Aloyum Mauroc. * Donatum Contan* ab alio latere via-Tragvenicndo verus
Orientem *uque diamoam de Blioy cum Berizet connis Comf bom. TMA
diio vera ca ite Cortelini Montis veniendo per viam Garbim, vel ,Quirtne dtmttten
"A
do Caiauido az, d parte Ori. verus Tr. in quo Caoutdolazgnata et in lapide vino
'una *I* , e' d dioigno, (a' per valletta@ per viam .Aulri vque ad aliam of. mpe
tra 'muaignatam in vallepredila, (9' ab ipo igno tremendo per :pam valle-m ad
aliam *Ppotam in capite `alla vocatam Petgnicb m petravma , ac ab tnde reZo
tramite reniendo per Montem vocatum rtupra Petgnicb ,- tn cuius monti-s deccnu
'verus accidenti-nl c quadam foa *votata etiam Petgmchd quam oamgnatael
*ana *X- in petra riua rq. ad quandam aliam *Ingnatam in petra nua recarmi-1cra
riua
.Di True) .
1F;
riua in :mi: xp; Tr. eannantibus cum terra quadam Miobaeli: , C0' Gregori]lia
rum q.Dro ny dr- sibm. ab ipa of* vltima acendenda verus Orientem t (F e
da bear con nia C5151? bom-.Tne al) eadem **o vltim 1 al-endenda verus occid. ze,
(9' e debeat confini: C61': , e?" hom.Siben.e'9 ab ea predia *P tima veniendoper
DiamGarbmi, vel Quirinueatramite q rallem Draznize [1gnat parte Leu. m petra via.: cum vna *fa no* ee debwannu 66_16, bom. Tr. verus Ori. Etdifia
Wallis Di'azuize tata eum aqua d latere accidenti-5 t C6 '5, bom. Sila. .dualle vero
Draznize vewendo reo tramite que caput primum M.:caluquod inuenimr[igm
tum cum *vna 0-1* in lapide vino , e' intantum, Zuantum eampre]endit,@ extenditur
i e Macalus [u totaliter verus TragC ?5,251' om. Tr. .A capite vero Macali preti.
igrzat. veniendo per Garbinum , vel .Quir. reo tramixe *uque oaput wall Stalpone
gnatum eum ama of* in petra viua a parte Orien. totali:er t a parte Oriea. eanf.
C5115, (3" bo. Tr. (F a dillo of* gnat: in capite ipus valli: Siolpone eundo vc-rus e
pten. w conni/5 extenduur vmiendo a Maealo ad. Vailem , (F' etiam rt extendimr
caputponemis totum uque in Mare teannis C'is , ('9' bom. Sibin. (7' tot/4m aliud
lam: :i dia *Le verus Aurumue mare eundo verus O-'Cld- ponendo etiam mon
tem , qui vol-azur Slatoglao , cui: mami; cap: bibi: in aqua inore valli: Srolpone ,
que valli.: vadit ad mare gnat. cum una fuo E ioopi . " ?nu *fa in petra villa/ic
Cis, hom.Tr. (a' etiam :ifuo EPi, (a' of* pre ai: ignal. 'uque ad mare eum co-v
pulo varata Fieu qui e in capite Starze varata 'Ponta Mauri , (F' parua , magna,
que: * ee intendatur ipu-s Stai-ie , que Steria Padit in mare d parte Leua---nsfit ,
O ee debeat confinium C51': , e?" bom. Tr. .lij vero duoeopuleti , guidam aliua
fcopulus votati Caurera , U Selauoniee Capara n: e?" ee debeant C015 , ' bom.
Sib.jaluisem er reeruatis iuribus ouiuslibet palome tam Eccleatcauam e.
cularis ius ha enti: in eonnibue anredit's, qua de eat potere ' conequi mran
in Sibinicb , vel in Tr. vo debitam paata-razioni: inuentis loris , " terris :pw-um
connium . ,034m quidementipratulit &GMBH-tuttu: .Ama. (1 Iudex (Fc.
et
Lela latauit, (F pronunciaraan Valle Stdpone pene: am tenda pitilmc
prua-Vin: D.D~Cipriawo _q-Botani Cine Spal.MenegeIlo de Clugia babaribmba_
brao Sagarieb Ciue Sib.Benedia Siluri de That Stemma, (F' Lanfranco de Medio'
tx li loro frate lli delli quali erano ati fatti procurat. li :No-embra r z z z. in
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` 'l rau,
"Ei
1 84
q 'Del/e Memorie
'uandoi a Spalato nel luoco de Padri Predicatori alla preenza del nobil huo
:mo Andrea Bao della contrata di S.Seuero deputato Ca itanio alla cuo_
~dia-della riuiera d'Iria li 1 z. Marzo 1326. l compromi ero in Bortolo Mi
olamente .
132.6 Ind.r 1 die r r ms Mau'. P in primis quod os, ngule offeniones , uulne
.ra,mortes, damna, iniuria,poliationes bonorum ruuum, captiones, retentiones, ac
expuliones illata, e? babita in peronis , uel rebus bincinde inter diff-os partes , uel
aliquos de ipis partibus , eu patres , atres , lios , propinquos , uel amicos eorum ,
defunos , " non deuntos , 6" de bonis , ce' in bonis eorum , uel in alias pro eis , ce'
eorum occaone qualitercumque , ubitumque; quomodocumque ab him;v retro uque
inbodernum diem remittantur binc inde , (F indulgeantur totaliter , 0' pro indultis,
(F remiis babeanturne aliqua ulterius in perpetuum relitutione, emenda , nel a
sit'ione petenda ab ipis partibus , nec inter ipos partes , nec ab aliquibus iparum
partium, nec etiam ab aliquibus alrjsingularibue bominibu-s, uel peronis alicubi per
e, ucl per alios aliquo modo, uel ingenimquodici , uel excogitari poe: 2. Item quod
bona,rma, o* uera paxat,im? con eruetur inter ipas partes, U' omnem? qua
libet, de ipispartibu-s , ac heredes., * ucceores eorum perpetuo duratura . 3. Item
quoddiis extrinecis, ' cuilibet eorum, ac beredibus ill-;rum , qui mortui ee: at
qrge utis, quipro eis, eF eorum occaione expuli,eu banniti uient , (7' eer de di
ai'fam per dios intrinecos,eu Ce Tr. cilicet ram illa qua poita unt intra Ciu.
Tr.quam illa potaz in Starea, inulis, ' diriu diia term . 4. quae Domos , (3,
poe. predii e.rtrinec,cu eorum aliquis,uel beredum eorum non pont uendere,
donare, alienare, cambiare, tranaare, uel pignorare alicui peron-e~ nec etiam in o
lutum dare pro aliquo debito de cetero contrabendo mod ) aliquo, uel ingenio _uque ad
uinque annos pro.1-.uent.ine licentia D Ducis U' Cois Venet. aluo pro reitutiom
us, eu olutiombm dotium , ' pro maritandis , uel monacandts dommabMU- .- 4S
que pro antmabus legare in cau mortis , e? tamen in rps eabus ne aliquaraude,
malitia . 5. Item quod pred. extrinecis , ut mentes eorum melius conquiecant , (5'
inducantur ad bonum , ' ut interim pax in ualecat Predi'fa , (9' alia meliora ucce
dant,tratentur, U crecant adliuc [lare dcbeant extra Ci: Tr. er annnos duos longe
ab ipa terra Trac?" dirius per milliaria ;citando in Ciuit. i en. (F ipa Ciuit. ct
rufbus, " redditibusuis pacific KF' quiete 6. Item quod predii extrinjeci. , *
dwz_ i,
: ad:
Dt Trdri.
185
`
' debeant propterea traari prout traantur .dij Ciues, bos Tr. 7. Pro quorum
extrinecorum, (7' intrinecorum prediimaiori quiete , U* pace debent dii intrin
eci facere , (F affare * operam, ae eenm dare quod omniatatura, bannn, ordi
namenta, reformationes, G' eonliafatta, (F' ordinata approbata , (F' eandita aqua
modo ab badia-n.1 die retro pro Ce Tr.eu coniium ipu-s Cin-en per aliquos ;aben-_
tes baliam , nelautoritatem ab ipo Cieqntra predios extrinfeeos, eorum here
des , uceef]. aeequaees , *vel alias pro ets , 'Jeorum occaone qua cripta , 'nel
notata reperiuntnr in [ibm , eu quaternis diti Cou , vel alibi apud quemcumqueef
.ent eaneellari debeant , (F annulla ri , e? renoeari totaltter , (F eaari , (9' qnod pro
cais annullatie
, * cancellati-5
perpetuo
ne alienius
olutiane
peenniareuoeati-s
. 8. i veropred.
velaliqni-s
pred.penitws
partiumbabeantnr
banepacem,
ce' eon,v
A, \
che anco quella Citt venne alla deuotione loro , come di opra. ato rie-f
rito : Ma come , che quca compoitione era [conica trz le particolari pero
ne vincende uolmcnte'nemche , c051 il ritorno degl'erineci riucua per di
ueri raetti dicile, e non vi concorreua il coneno vnuerale della Citt:
perci dal Doge eortata la Communital :i far com rome'o anco per nome.
publico per opir tutte le dierenzc,come meglio da lalettera. i comprende,
che lal'cguente .
_
*:
. _
.-
.1.1
il J '
re: U" Pt tantum bonnm dife nore Ciu. ' verum adimpleri poet , (F ad eeum
perduti,in/]imus quod diafententia per dios eompromittentes de Tragdeberetfer
arm-um altera pars iliam oberuare inuialabiiiter fbrat eontenta.antf0tueoe pena; in
c-
1 86
Delle Memorie
itter deignare , qua procedunt Deus nouit , ex magno de :derio , quod babemus rt
babe-axis bonum . ci" quietumatum , 0 omniscrupulus dicordia recidatur , @ivi
uatts cum, conciuibus , 6*. propinquir reris in amore , (F' diefhone ,rut dederare
debe: quiz-bet (briianusgerens timorem Dei , orantes , (F rogantes vos nt poimm
quatenus pellitzs in nobis , ' noflro Conlio [au-re compromzum nomine vero
con; (61s , bom. Trag. de omnibus ,0' fingults dicordijs , guerfis ,candalisginim
rijs , oenonibus , damnis , bMI] , rebus , b- -nis, ' perfonis, ('9' reitutioue eorum,
(9 aus conditiombus quibucunque vertentibus inter vo: , eu que mi paent cum
extriecus veris de apts , (i de ipjbrum quolibet, (F dependentibus , (a' connexis
dicere pronune. (F' denire valeamus , ,'icut nobis nidebiturpro bono/tata 'rero pa
ciro ,-O' terra Fred. ad quod num: , (F in poteri-m intendimus :vigilare toto mentre
ui-&u- tan-quam pro
arJnd. o 1328. v??-
'
'
~ AM:
to Nuntio pecial a' ra] eetto dal Coneglio di Trail li 3. Ottobre 13 28. poi
'chel Stefani
, Frederico
Luci}`, e, eguaci
Ioef Stefani,
8c Mengazza
De
YJDoytiii
per nome
loro , eMatthei
delli fratelli
intrineci,
per la econda.
.- parte; e Marino Canonico di Tra Nicol di Simon , 8c Alberto `Marin et*
' nomi loro, e come procur. di Caarizza Archidiacono Gregorio Ambla 10,
Doiino Damiani,Nicol Mauri, Gio:Marini,Nicol , Biagio , Galzigna , 8x:
Andrea Galzegne, e Biagio del q. Luxa dAmblao, che i trouauano a Zara',
8c alla Brazza etrineci , per la terza parte li 31. del detto mee i com romi
ero nel Doge , e Senato Venetiano , che elese Franceco Dandolo_, _ 1C010
Palin-me Biagio Zeno per reuiori della opraderta entenza li quali ll _6. N0.uembre confermarono esa entenza in tutte le ue parti reerendola di paro la. in parola, e olo vi aggiunero al z. cap.le eguenti parole .
.
Caino quodporones, (F' Domus Maxim de Xoro de Trag-C' Iuorupmfequaemm,
gine diflir extrinjecir fuerunt date, nel accepte er eos , quando predtus Matbeus
eumfuisjqnaeibus anzea` &is fuit de Trag.expu us,qua podebantur per dios er
uinjeroetempore oorum bannizionis non intellgantue iu_reitutwne predta di::
eni-inferi: fatienda.
Et allig.. dello teso mee crise il Doge alla Communita mandando la.
Sentenza per il medeimo uo Nuntio commettendo , che fose eequita, 8c
i.
i"
e' \ n"
'. - Di
-*' " ~~
rate' .
1-87
ritenendo li primi piriti dalterezza per lieue caua lcrise la e ucnte lette
ra, che rirrouata in vn fragmcnto de regitri inieme con la ripo a ho voluto
inerire .
WW *
Mb. @apri-iris &Nicolao Venerio Egregio Comiti, " Cap.Iudicibus,Conlio,
' Ci Trag. amicis cariimis @Dalmatia Comesal properam , elicem . 250
niam per nos , neque per noros vobis , e? velris minime t aliqaa iniuria , neque
anita/s , iue Probibitio non conciendo comodum norum; im potius rerum , nec
mierando capiti fa pro honore nelro pro poe noro,quod credimusimiliter asfa
cere pro nobis , O'iioris , G* nunc in paruo diplicentiam iiitulilis nobis abftulendo
nobis , G' norisumarios cum blado aliquo de blado voluntate. . . . eiis cut de.
rera . . . .ed rogamus quodaclatis relitutionem nobis plenariam diorum u*
Mariorum , ce* aliarum rerum , alioquin Pim vi repellemuspoterimuscienternon
ee nos ita dcbiles Domino exp-:dente vt creditis . Dat. Clia die 7 Madij r 3 26.
- o Nob. (/9ap. KD. Georgia Com. Dal. amico earifmo Nicolai Venerio Corn. (F
Cap. Iudd. e?" Con. Trag.alutem properamx* elicem . Recepimus litteraa rerae
non ita decentes , rt Virumapientem canueniret inter catera eontinentes , vioma
rios quibudam ire/iris bominibus aeceptos cum rebus integraliter reituere debere
mus, alioquin uim ui repelletis poetis, denot indo nobis , quod non eiis ita debiles
prove utamus . Qgibus veiris litteris pleniuc intelleis repondem us , quodi ali
ur's iuis noler in imili delitfouifet re ertus perormam nori ordins non olum
Zladum perdidiet , ed , omarios ,
etiam ultra dium dapnum pro quolibet
omario tres lib. 2 5 .paruulorumfui/et dapnatus; ed nos amore quem ad uos gerimus,
ut cognocatis i amorem , 'gratiam dipoueramus ipos amarios reddere , (F'
condepnationem prediam remittere , E' die tertia nuper elapa poll cenam Can cel
lario nairo comimus , quod deberet dicere Cranoy Sultanicb bomini uP/iro, quod bi amore uelro de diisornarijs gratiamaceremus , a" quod ipos deberet accipere
aduc beneplacitum uoluntatis , qui Cancell- noer inuenit ipum Cranny de Tr. recee , quam dipoitionem notrani nolumus reuocare humanitatem , E* benigni
tem noram per uerba inerto neris litteris, talia , qualiaunt a nobis remouere no
Iemes, Oide diosomarios , qui tiene penata deberent conca fa Ci latori
preentium, non timore uerborum , ed burnanitate nora predia nollentes upradi-'
&am dipoitionem infringere reituiecimus de gratia peciali, in hoc noms ordi
nes inringendo ,~ rogantes amicitiam ueram quatenus in cribendo nobis" nio C'i
qui ueri umus amici, d' quos pro amicis in ueiris neceitatibus cognouiiis , me
mores itis prouerbq' Salamanis dicentis, verbum dulce multiplicat amicos, 3c mi
rigat inimicos; .ad ea uero qua dixiis , uirn uos repellere per uim , e? quod nort.
elis ita debilis , urputamusc repondemus , quum non est intentionis nolra altrui
uim inferreiulitia dereliaJed tura nolra cum_auxilio Dei omnipoteniis ce* D Du
cis, cuiusproteioniumusufpoti intendimus deenare :gnicantes nobis , quod
benecimus, quod non eis de ilis,ed otens,uerum credimus im non dubitamus iu
q Scriue il Madio nel capo penultimo , che nel medeimanno venie inuiato
datRMiehaz
Bano
il quale
entratoConte
inCroatia
con eercito
in comdali
a n'a
di
Seeno'ore di
Bona,c
Fredetieo
di Veglia
oie riceuuto
Con.,
ti Crow, 'li ibm: conegnato ilCaello Vnaz; ma. che vedendo di non poter
eian o a
Ich dquanta della _ua gente: del che trouandol qualche rin-,,
.
'
con:
Delle Menzoie
I 88
contro nel opradetto fragmento ch re gro delle lettere ar bene di co.v
pame alcune, che eruono tal propoito .
*um-mf" ` Luz*
n.554
Magnico, " Patenti D.D.stefano libero Principi " D.Bazme, Firey Sale;
27;* pm-imorum gliomm locomm , atque term Cbelmi Comici quamplurimm bono
rando Nicolai Venerio Comes, " Cap. Im!. * Con Ce Trfalutem mm prom-
diiD Dtm': ad parte: uer-u cum eorum mereibus , ' permaecure uemendi , '
ad iporum hbimm rcdemzdi . 'szc ero audientes quod di: excefus elementi
uem diplicmt ipum negotmm intendentes etiam quod de ipe dolente: propouii:
quod di Cini; noer, qui ub ide, e? umbra magneio-enim uere aduenit ad par
zes iurisdioni: uemuppom de [uo dqpno conferire! illefm- . Idea ipum Cinem
' `
M59] _
apx-4143316;
~ eumui: mercilme
`, pat. Img. u
- 7
- \*r
nl" Mld'
V
Cor'baaie fil-io olim Com. Ci(-
4525] Spalati , Ceorgiolo Mic/muitouicb V014,
454ml: Com. Budlslaui , ac Tuartcbolio Com.,
r - Krims :amquamfratribm quamplurimnm diligendi: .
' om. c' Cap. Imi. Can. ' Ce Tr. aluta-m, 25]' de inimieis/cut
:p0 exe,`
Capitanmm
cum
am
cjx'uzdlinamus
Percheldileum
vagante:
Ciuem
inabilit!!!
no
qequiuzmus dem-pare, inugu i, "og-antes quatenus ipum mem nomm cum eiusi
mm'ua reccomudatqsb eg
dium propter imminente: me
debttur
expedirexualete per ;c _, -T ngiora nobis
viandante: quodeumq.po`umus.
Dat- Tr. die z lun " x 26._ ` - * '
.3_-j-.,~,1.,._\,,.
n z , ,
WLfapuirisUDZIoanni Parini Georgia on. Com. Iudd. e? Con. Cm. Sybe;
amici: Kartmis tamquamfratnbys Derbi Bembo Cvin-Iad. U C onl. Ciu. Tr. 4
lutem ad votafelicem- Nbtlixam reue Inter-(fs bodte receptmmcontmente: (le
relatmnefaia robis per nob.}{adouanum q. Tlie Cuaemyeftrum , qui .Amqu. mi
m [bit per 1705 ad Barona: Crpatia uper (ep071one ibi erida earum ambaciate ad
Pos tranjmit- quod credebam per nob. mmm Caoum Nicoletdmbax norum..
nobis mili modo fme Wotum, (F retraum , m quibus wii: [1mm nos raga;
quod deberemm nobis Il rum Con. cxbibere , da' imemionem noram nori interi;
eno
- Di Treni;
189
denotare de adiuroro dando domini: upraeripris , ce" qualiter , eb* quidacere inter#
debamuo', " de numero bominum quo; mittere valebzmu-s c. quibus plc/tim miel
leiofraternita , prudentix vem reentibuo re/Pondimus , quod diff/15 Caa
&us .Ambur- oer in eius relatione no is ofia de dando erercltu diis Baronibua
non tantum protet, quia nec debebat ecundum tenoremue eommionir, quam
oendtt dio Radouana; [ed dixit quodfaa emo relatione ipir dominio , in quth
continebatur premio amore antique primitm, quod/ecundum petitionem ipoium
dominorum d centium , quod [in ua extranea veniebaz contra ipos ad iporum , *
etiam Ciustatia damnum intende-fanno* contra omnes venientes contra .honorem D.
Ducls, " ad damnum iporum , oai-*um ee cum eir iur a pae notrum; non au
tem obtul/te aliter , nec ire contra aliquos , qui non Ventre-nt can! honorem D.Du
et: , (F ipfarum Bar num diff! nobis etiam diliuo Caou: , quod difii Barone: e
comeutauerumde diff.: oblatione: rerum li] Curiarij dixcrunt quod 705 D C" "DS
debcrernm exereirws preparare , " per Nalipizum , (F Georgium Mibouilouich
diua fuit quad dift exercituo non expediebant adbuc , [ed mittentuao [PM/5 ad Sti
nitrati caua ridendi pi Solauierant quad ont contra Vngaros, qui eran: ad
dif-um locum , e* :uno ere: , quod videretur endum, (9' idea/6614de coinmzia
nem dillo ./1mira/L ro datam intendimu-s nos habe-reui. ee cum ips Selauis,quan
dolingua extranea contra honorem D. Dueis , (F' ad iporum , Ca* norum damnum
'venirci,- U* ntbilommws iuxta poe norum , e?" quia non videmm , quod aliqua lin
gua extranea venir ooutra honorem D.Ducis , (9' ipforum , nec tutti Barone-sferiij
runt nobis aliqutdpopredtl'ta , non intendimuo aliquam face-re nouitatem: quia gra
ue, (-7' importabile nobis , vobis eetpro omni etiam mltfma re quam jepljjime
ume Cetina col titolo di Conte di Kelmo, ch' lo ltcso paee , che netcmpi
poteriori orti il nome di Herzegmuna , e tuttauia lo ritiene: dalla econda,
e terza i vede , che li Conti Croati in quelle nominati haueuano paura , che_
vemse aloro ,danni lingua iraniera , n queta poteua eser altra , che.
l'Ongara, che non hauranno voluto epresamte nominare: i cuoprono pe
r doue dicono , che mandaranno le [pie aSttnieiab pei vedere i rr-mo il Slam [uf
eientl a reer dgl'Ongari , cherano nel da o cuoco , e queOngari doueuano
eser quelli,chhaueua laciato il Bano a Bihach, come criue il Madio opra
- referito , uali i come doueuano eser timati poco dalli Conti vniti inieme,
cos quan o fosero opragiunti altri Ongari morauano hauer biogno de~
gl aiuti de collegati Traurini, e Sibenzani.
_Ritornaronopoco tempo do p0 li erineci , euli nalmente nella pa
`\ ,.- w
5;:
i9@ -
Delle Memarte
munali
Con la editione
er latisare
:'Venetiani
alle contributioui
cesarono
delleBano
contributioni
frequentemente
Banali,ericercato
molt'altre
elli'tempi ,
e tra quelle , che ono rimae e ne vedono delle cancellate , e elle carte ta
gliate; .
d
Cos abolite le memorie_ delli diurbi paati, eendo morti la maggior
arte de i capi delle atuom , tra li loro 'gdiolicon vinceudeuoli mattimo nij
;andaronoriunendo glanimi; di maniera che orto il moderato, 8c vniforme
'
;A
e ;
" TFR-**f
7
o`
ul,
o
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1
s
u
- xi"T-u
morie de , _J
_z
,
i emper triumpbatoris Manne: . in Cis-ate nora Spalatina promincnte
a amino Seuao in Buccaratu Helie . Ego Icannes Spalaxnm Comes parieer cum
?erro Indice decreuimus , quod ab boo tempore in aurea *ella femma in tcficatione
-\
THS
.Di Tnaz -
_191
eligere pojt . Ve hoc autem rmum , _ abile . modo , "emper conae azur; tg,
randa rmauimus .
In XPi normnno natiu.eins I 23 9eptimo Kal. Iunij Ind. vero I z etti/lente Trag.
Treguano Ven-Bpm Stepeo Comite: Iudicibus 'Petra de Luca , U' Micbaele in preen
tia teium inerius legendorum alfum eli boe . Conat per Indices memoratos , e'
per Conliarios, atque per ~uniuerfam C otatem Trag. necaon eum coneni: D'i Ei
memorati ztutum , E* iuramento rmatum ee . Vt aliquis Ciuis Tr. Comitem
.
ta i t.
192.
Delle Memorie
Venet.
gatuti, e nelle note della Cancellaria delli capi 3. 4. e 24. del libro quinto du
atuti .
to in tre libri nella forma, che i vede il primanno , che la Citt venne in p0:
Trag.ex autoritate eis d Gli Conlio die Cini!. tradita , U' concea currentibu-s
annis Di r 322 Inds-Regnante D Karulo Sem-v Rege Vng. temporibm quidem _Ven
patris D Lampredij EPi ac Egregij, U" potentzs Viti D.Marci Mauroceni Comim Ci
uitam pred. pro Ill. D.Dm:e Venetiarumz _ _
_ _
__ `
x 32 z dze 13 nouembris ludlres Gregor-ms Salmguerre , Ines Dee, U' Iofepb Ste
fani s defunto D Mat/:eo Zafira: Idex erat .
'
'Queti tatuti i come ono critti in lingua Romana , o Larina antica , cosi
vi ono in'crte alcune parole di lingua latina cor-torta , o volgare , & altre di
lingua Slaua, Croata: circa di chei deue far rieso . Che la lingua Dal
matma ia tata anticamente litesa , che la Romana , latina nella predetr,
opera de Regno Dalmatiar , &Croatice tato ucrentemente prouato. Che
lvo della tsa continuase nelle publiche critture, oltre le opraregiratc.
_xi- tai PEZWO mamme norris_ new ?rr-*an ne Were-1x: @aderenti aut air-im
"` '
,ur/z ._.
Di Tr-au .
193
luni lingue loquendi careat , aut diributor in 'ultima corporis anguia pojzmub
celeri
tranita.Andreas
optata/ibimet
tea cotioni
explicare
tamil_
lus peccator
'Prior diuino
iuuamineretus
. .nequeat
. . . - . .Idcirco
meeumEgo
decumbens
leulo licet 'biribu-s in valida-s , tamen mente Deo auxiliante tutus volo , (a' iubea
Deo autiore (2' oibu-s anfis ein-s .
_
.
_
In primum *ut domum in quo rui um ninere cum introitu , " exitu uo haben:
ilio meo .Andrea s domum , que fuit de Tbeodoio Trib. it .Agapilie mee , 279'
matre eorum cum ips : domum nouam (e' aliam domum iuxta Sano Laurentio
eiua borto ibidem , ali'o borto , que emide Ioanne filio Teudore volo vt babeant
Iij mei Nicioru-s , Petrus , ea* Dabtoa , (9' tamen "ut inimul ambo ratres , ('9" Da-l
broa edicent ipa domo iuxta SJ- Laurentio , (F tunc accpiat earn Dabroia lza
mea . iia domo noua cum introitu uo babeant ambofratres 'Niciforus, ('9" Petrus*
domum , que venit mihi de Socero meo Mciplgorua Trib. cum introitu , di' exit ua,
'nolo *ut babeatilia mea .Anna , c'e" pro eo quod non eZ ipa domo ic bec alie adiunge
ei vinca, que emi de Coniux .Auluci Vinea namque de 'Pultago , (9' alia vinea de
SJoanne 'volo *ai babeantlij mei , ' filie mee , que babeo d? prima onre , vi
nca de Vculo, " alia vinea in Comareto Volo rt babeant liu-s mei .Andrea-s, 6",
lia mea .Agapi cum Matre ua Maria . * cuodierit leum meum t partite r
cum eis , * i non cuiodierit cedente ('9' 's de mei-s tunc preueri't priuet earn ' u tratZe vinee , ae terre , que ridenturuie de prima vxore mea .Agapi . cetere vince
queunt diuidant omnes lij mei , ' filie mee , ci* de prima vxore , " deubequentt
?xore , (9 coniux mea Maria diuidant cum ips . Terre vero que comparaui in Ca
brona , ZF' ibidem alie terre que mihi euenere de matre mea in .Abrauiuicio , que
eueneruntmibide matre mea volo 'ut babeant lij, e?" ilie mee que unt de prima
vxore : terre vero que comparaui in Sicirani , di alie terre ibidem que mibi euenere
de matre mea volo Pt babeant lius meu-s .Andreas , ' lza mea .Agapicum Matre,
Matreua Maria. De peculio autem trecenta capita volo vt babeant lij mei , (F'
lie mee queunt de prima vxore , (F' alia trecenta capita de peculio babeant liu-s
meu-s , lia mea cum matreua Maria . .De paiores quidem 'Petra, ' alio 'Petra,
(a' Deiderio babeant lius meua , lia mea cum Matreua Maria . Ominico cum
ilio , (Flia Dedana babeantilij mei, eTlie mee . .Ai-menta namque viuidant
omneslij mei, lie me , e' vxor mea Maria cum ips . eetera namq- queunz in.
fra domo mobilia omnia , que videntur eje diuidant omnes lij mei , U* ilie mee , '
nxor mea Maria cum ips. (F' in Sanlo Griogono dimitto ninea , que emi de Ma
zulo , (F terre de chlo que comparaui , Seruum " `Arneillam , (F' centum capita de
pecora , (F vno panno de Sirico , vno Sauano . In Sanfia Maria rno panno de Si
rico . In Sano Petra de panno Sirieo . In Sano Tbome vno Sauano . In San-Tia
.Anaaa *una coppa de .Argento , vno panno de Sirico . Firmino E150 dimitto Ca
uallum meum . 'Petra Diacono ratri rneo una Coppa argentea , * Sella argentea .
Odolberti .Abbath vezmentum de @inno inueiito de panno 'vario , U' *una lena
caprina, (F *una butte de vino , * vno Cauallo . Ioanni Diacono coopertorio de leo
de Quirino inueito de Sirico,C7 uno feltro parato cum Sirico . .Ad Sacer-dates detur
pro anima mea centum capita de peculio , (9' centum modia de grano , C0' una butte
de vino , (a' cetere oues , atque capre, que remanerint denturpro anima mea , C9" in
captiuu denturolidi centum , (F naue venundetur , di" detur pro anima mea . Et pro
anima mea dimitto liberos in prima Mai-co cum vxore , U lia , e* do ei' vinea que
comparaui de Conantino M5g. Ominico Calbaroo cum vxoreint liberi. Libri ca
cano lio Butirani Iuoe cum ,evxoreua , e quatuorlq, lio Pricinaco
N- lio Briz'biua,
e_
.
4-4
194.
;De/le Mentorie
Tetloamida Milia de `tirano cum duo lij , 'vxar Ranaeo eum lio urina-,0 , 5,
mij/zma, Zremilo omnes :li unt liberi . .Aziz-:nello dimitto vinca, quo comparaui de
Maria Venetica, et aliaacia de vinca que emi de Barbano de Crefuni.Et vult vxor
mea Maria portionem uam podere oberuetleum, 29" durerit *einem alium om
nia auferre ab ea; U* quod abt/i nu-s exlijs mei/5, autliae abierint omne: frane:
ein-5 , (' Sorores partem defuni diuidant.Het euna quidem prelibata Deo auffore
'Polo rma , abiliapermaneant, nullu-s vnquam audeat molare. .Quad
qimproteruus Deum non nietuens nore dinitioni paruipendens eontratre voluerit
iram Dei omnipotentis 'Patris , lij , ' SP1 Sanh' inturrat , (a' maledifiionem
ci C CC ' X VI II- S'Pat, (F' lepra Mama Syriplenus irremediabili: crueietur , 29'
in nouiljimo malediionu tum Diabulo, (F' eius tetra: miniros , ac Iudae Itariotes
in gebene baratro muneretur. .Ai-m boe tempore , die, loco, (9 Conule vtfupra
palam hu teibm .
azldcirco Eutelia! Beati Griogoni Martini queta eli infra muro: predttie Cini!.
71",acraaa eius Corpus requietit , quod e edicata prediis D. Futulo (F'
JWWCMT , quod aliquando monaeriumfuifet, ed per negligentiam dee
' "z-tm: adiuttante Dio rclzedit'amus ecundum omnem monaeru ardinem atq.
.r im: D Madium Dei Sacerdote-mo Monacum noflrum ee .Abbatem qui [uit
Memo &Bene-dih, quod tum e in monte Cano vna tum oonfenu nore
amgregationis B.Cbrifogoni,c9' tradimus ei preditie Eeelee omniaibidem pertinen
/'
'
~
monachis infra monaerium debeant haberi rt nulla necemt eis wagmdi; ideoq.
?iam puplicam que inter Ettleam , ZT antiquam :lai-firmi fuit tlauderefecimu5_,
;e
"
"
"
diff.:
Di Treni.
19 5
dia Eccleia babeatis licentiam cum ha:: cartula tradition; in iudciym uemre, at;
que monrare ante Imperatore-m , anto Regan , ante Comitem , 'e Iudwes , qui
ri: iramm habeat Paxrem * Fihum <9" S irmm Sanum, (7* malediionem d CCC
(9 XVII1 Sand Pamst , (o' m nom ;ma maranarbe cum diabnlo, ea* eius tetra
fngeli ac Iuda Scarface in inferno mmcretur be: cartula volumus rtmfua manca:
mutate .
.Aium bot umpore Conultbus upracriptis , " loco coram bis telZ_il2m-` U' in-`
uperrmamus , @contti-:mu: , v: ququis contradior extitcrit 11cm uperi
Vecouo , che come Ecclciabco douena hauer miglior lingua , e olo [mio
ottocrittion de Tribuni quello dArbe eprime la parola volgare .Arbjana.
in luoco di .Arlmxs .
Continu dunque in Dalmtia lvo della linguaLatinapi,emeno`buona
econdo lintellaenza di chi criueua non olo nelle critture publjchezm an
*co nelle lettere mjlarixome oltre le oyraregirate appar dalla opra acc.
nata lettera critta in Spalato da vno deh eiutij Traurini , &la eglenze . `
Egr. gio, ( pote) D4uo D.Marco Vluri deeaetg's hondoian Tra .Zare ..JM
blanf de Tr. e ipum , (9* paratam obedientiam iuxta poe . lie-capi m: lmem
gracwaz U" earum tmorem mtcllexi , uper quibus duxi repondcadum ~ ?Poquam
reui nobdim digital-:fuit mihi concedere ?met-'jr il! 5 (9' oldo: z 6gra- Vane:.
acrth accept:: :mu/Ze : uper hoc vez: domi mio promdeat, dignetur inquinare
um de acceptis, quam de beis mei: , de domo, Orto, uincia, 'agrs v: uobisfecua
procurare/i poum reupefqze quem-pg: reg( atiom's , _quu multa: debitore; baz
'AL z
1b
196
Del/e Memorie
critte intiere nello aturo di Sibenico ( il che egui circa il x 260. come di o
pra ato prouato )& eendoi regirati glinrumenti del r 30; .poca die
renza vi puo ellere della ua riforma a quella di Tra . Bel dl Raoui i come
zola ,Carraro , ( che come Citt Slaue viero anticamente enza Legge crit
ta) hautanno c0 iati li loro atuti dall'antiche Citta Dalmatine loro vici
ne,com`hanno atto li Sibenzani . Le Leggi adunque de atuti delle Citta.
Dalmatine antiche , e bene non i pu apere il tempo precio , quando ur-of
no fatte , e regitrate nelli atuti ; tuttauia cona , che olero critte auantx
la loro riforma cio auantil 1300. in circa, 8t in quelle trouandoi non olo l"
vnlormit della linguaLatina pur-anna anco inerteui delle parole vol gambo
percio voluto diintamente copiarle da ciacun atuto .
.JJ-_- i. -`
Parole
,L.
. Di 'Tr-au." "'
1977
SP'A LATO.
Lib. \.ap. .Laborerio
cap.9. aratari , eu alien ari
Lib.2.c.6. ree
m vel periculum
14. deguaatum
47. Speciarius
49 . vagabundus
90. Ronzinus
105. Painare
' 106. la pare
L1b.4.c. 16. ultellum.
34. robator rararum
43. cercari, vel crutari
60. cauauerit fosatum
62. orbanditi reintrare
96. lare ~
107. anceca
_
114.1agatus
Lib-5.0.8. ingombrarc
_
36.*intrare
'
Lib.z.c.3. Plezaria
va abundi
cu tello
Spada _
zo. derobator
8.
a4. frache
na
7.5.raas, forbanntiotcm
3 1 . cauare , vel incidere ramos,
5. de hrunzo
40. cahgarius
46. filare _
s I. guardia
30. incanauar
L1b.6.c.5. iinpegnare
42. Marinarus viagum
:X- 560. Sauorna
. aedicaricare
'\ 66. guardia,& cuodia
72. zappare
87. pecial-ius'
99.aconzatur
lo:. terzaria
~
106- carcarez dicarica:: , mari-j
narius
108. robaria
36. amare
Baron `
Delle Memoirie
198
RAGVSJ:
Lib. r. c.'4.Sclat`ra (profmla )
13 . barca, eruitonbus
14. Marinaj
17. vragmm
I 8. foracrij
'
22. dicaricare, caricare } `
2 5 . robaria
29. briga iue dicordia
38. clauina'
7
40. Laborerij *
'
Lib.4.c.r.nauis naulizara,auornarc
pacamentum
4. Marinari,marinarizia
Lib.4.c.72.Baardus,Ruana
15. caricare
22. dicaricare
26.mararacium
zo. arriuaucrit in Iria.
39. robata nauis
_ome poi sandae col progreo del tempp 18Y01grc dand emi?
piu dalla Latina pura, 8c introducendo larUCOh_ Forma Lingua dana L
na dierente 1c memorie in ambedue 1c in gue critte auant1,e doppo le rior
mc d '611i Statuti lo certicano :la pi antica delle quall nel Santuario dAr
be del in racrirrotenore -'
f
1 7s dic me. qufdptdfut pars inter 40. qud_ bomimbu {le .,{rbzs , q 59m
lru peron-u, que habuerunt dapnum, (F hoc completo termmo de Il! grths, que 0r
dinar-euntper conlium .
x 382 die l 8 .Anzgui captafuix pars in maiori conlio , ad debeat darign vini
hominibz ,drbe 1 175quifuerunt combui ca: captum uitper conlium de 40 im
fame, quod habcant Ampbor. zo vini quolilm anno done: babuerim totam ipfam
I
gr:
1 \
. Di Tram .
199
;mi-mi. Fimimt vendite .Ampia. zo ', G* ali-e zo `Ampia. fun-mu vendite deprim
grazia amequamupradia parsuperetur inter mami coniiurn p fo vendute le al:
e zo circa :285
urtare .
8 Mole vendute le altre d Ser .Antonio Focariper libre 5 , e[01:5 degro: de dum a
ai'
hd
Altre memorie i trouano nell regiri delli atti gudcarj della Cameli;
di Tra doppo il 1300.
131 3 die 17 men oubrs eorum *nobis DJotte etro milite , " weh-'u conlia-,
_ cum diam 'Peruene, e: dia onr ua Mixa ': quaziarunt pro x libmnamfuam :cr-q
ram, Ovineamfecundum quod appare: in inrumento cripta manu Superamij no
tarz'j C6 difa que , promieruntdare diffo que medietatem fruimm omnium
de dia terra , (F mnea paratam pro r! in dit'io inrnmento plenius contine
:ur quod introduxit in iudiiio cancellati-m per duos muic: dare ei medi.- (F dim
.que aecepii de anno preterito omnes fruus de dia vinca Sci!. parte: uam , (F
mean: , ' boe .inno recepiifnam parte; "n in inrumenio commetur . Vude pero
pur-tem meam , quam ipe que recepit annopreterito, que ui: decem menur mui.,
quamfacio valori: decem [ib. precor Curiam D. Tois quod mihi faciatreitui cum
'
Die zz men Oubniepe .Aduocaiux d.que ipo preente dici: pendendo diffo li-`
bello dic-x nc.: recepimm copiam inrumenii , inrumenium dici: babere medium
rendete de anno preterito ca: dici: veer libelli dio insro ipulaio , ' obliga
mibicut dici: insfrum ui in arte de dando mihi aliam mediexatem de rendita-,que
'veniebai ad vos dela rendita ella Vigna dellanno paato, e o preo de pro-z
uare e tu neghe .
_
Die 3 non` Meemi: dici: que non plaza Dio , ne vola Deo , che 10 ce ad':
mec con condiru la parte mia, ne che adueie pau con te d dat-tela ecun:
do con tu dic e non tantu como e contene ne lu irumcntu vndc la. teti
repono predia iper predio libeo ulla et reponio lcgtiima dle 1 8 men'. non`
~ apertafui; dif[enuncia' in_ Loia` Cis preeni.Maico
Iulie,
C7'?TRONO
i
'
4 Saligumt
13 I
zoo
Del/e Memorie
I 31 3 die 25 oub. toram *nobis ob-Z? ap. Viro D-.Jndroa Milite D. Pot'atisz~
e?" 'Pe/?ris tonliarijspro parte agit Gai-[ius Dee Gn aduerus .Ade pro parte ipuo
ipfo preente contra Stanoze Veslith, ui tum acceperit ad painandum nam ten-am
'Biuice Bele tum dio Stanoze que po ita erat ad e tido pro xx Vretenum , (F dita
?inea t paonata , ' fruetpetit per Curiam bi dari pamtorem ad partienditnl
?Vineam , quam aceepere dii `Adam, (F Stanoz dio Unite-,rt patet insfroftripto
manu mei not. trai de noti: magiri Siroi notarili alito iure mui anni reenti:
bi de parte mea extimat, cuius vince fat-itne muo preenti: anni 30 lib. aluo iure
addendi, G* com-que ad ecui Stanze dii D.Miies, Conatuerunt terminum
x dierum ad repondendum dio Zibello . .Ad que Marcus Iulle .Aduot. Stanoze ipfo
pte repondens diffo Zibello . Dice de zo , che 1110 dice che tolce ad planta
re da Biuice viro e che tole illu i come pat.de quello Adam come e con
tene ne lu irumentu, 8t deuiua e] lo volia parte de la vigna deuiua plantare
como e contene ne lu rumentu in quttro anni , e deuiua laborare onne an
Tar ena parte mta : quanru maiormente io me poo laymentare dellu che io_
cei ad pei-der la vigna che lu Fan-one me lauia tolta 5 per zo che non abbia_
`*venuto ad pahu-e, and com? ire infrz-,lu~eermine,& e non fo'e che Lu paua
ne della, v'
de pu de que] o me lzconcedio de graria la, vigna :dinner-are
' como' j" Mink*: faeio per manu de Maru Gabriele , lu-quale pro
*duxe-n I
"ib , vndeper-ruere quee raione non de aduene parte de quea
' . 315 nale i0 plantatu, 8t eontradico ad tutte le altre exceptione,8c al
` e e quali fate contro dl me , 8c domando la copia dello ditte o in
mento .
, Gauro dice che ipo adparecchizto de dare la copia de lu inrumentu ad
In termine, che li dar la Corte, illo fa bene che conesa manca che ne fo da
i
pagonenoume vole eguita-_8t eo la?,
e mai come
che laboraria nomina Via che di
-rne vi cad lauorare pariche voltelo dito Duyino e o dito MLCOX, 8t laboro
-per me , 8c prouo per Veelia che io lui conciuin ad laborare m quella Vigna.,
fa
vulgari [rmone.
._
'
l 4.
,2.0!
,,
Montculo ;fa i'nlc ottocrittione del medeimo tempo , amb Italiani non
poteuan intender per lingua vol-rare altra lingha , che la Latina corrott a,
ch'eraloro volgare Italiana, com era anco in Dalmatia. Come poi dl tempo
1340 G. dl .Axa. cbe Stracotin n .ia di; d: non eer leg 4d a la pentium@ da
domanda mia, i come dimando, non fa en che! nega la rao, e la veritad , cai quea
dumanda
iofa451m
a contro
e i el
lafa
ditta
tim! ,, (a'
data la
rao,
che che
quifu
cnf dita
tomoStracatn
ia di! ura
inizi}o per
tinudo
. pagar
(F'per
datisar
[i
come domandai , e prouo per atisfar a M. I Cante , " ala ua corte per Dea glio!
abudu lu altiu Tazza per oa parte per quclcbe di Lucha [i [cargo Parte dela dim
mercandanta m laltru Loclm chain quell lu qual [e come in lo ai'io pub. ira/iraq:.
ea o danu duran' go in oro riferuada al dio Tuzu lo dfio proteu a' domanda':
contra diff Lucba empre auanti Zaccaduna orte . Item empre [alua im
dit? proteu al difo Tux-14 Zanzcr , e mmuir vna , e pmur ade al eno del
Sauio .
.
Da que e due Memorie poerior i conoce , chl
modo di parlare-all'ho-v
ra vato del Latino volgare era di ronuncia pi Slaua di quello ono laltro
opraregrate pi antiche ; pro erendoi quevltme in quella maniera per
appuntoz come fanno hoggi quelli, che non apendo altra Lin gna , che 1:13:19.
- 12112
Ecnellaltra del x417. re "irata nel capo quarto del medeimo libro , che
la pt antica, cfhabbia veduta inner-1._ in lin gna-Latina Wigan: da gilc ,af-W
nono
aos'
-Del/e Memorie _
ZARA.
Lib.cap.78.brauarius paor ecorm
TRAV-
R'AGVSI:
Lib-.I.c.9.Stanichium Conuntus
'
A
i
Dm::
,4*
Dt Tr-4 . _
2. o z
nueis infraeripm litterae Ducales eum bulla Dueal plumbea pendenti, quorum m.
terarum tenor talis efl _
,
Iaannes `sieperantio D.G.Dux Ven. Dalm. ZFe. Noli. ' Sap. Viro D.Njcolao Ve
neria deuo mandato (amiti , ac prud. riris Indicibies , Confilio , e? Ci Tr. dati,
uis dileal. ' dilemeum . Cum babeamus de nana. condita quedam bann:.
pende contra omnes, (F' ngulos indeles noros , que bannacire volumus 0mm s
Ciultates, tem, ZF deles dominij nori, nt indignationem , notrani vitare paim,
" cauam i norare non pretendant; prudentia , * delitati rem cribimns cum
Conlia no ro de decem vobia preeipiendo mandamu: quaten us inacriptos banniri
_faciatis de Ciuit.Trag.prudentiam veiram requirentes , quia ecundum format pa
&orum inimieos noros pro inimicis habere tenemini ,
debetis , Z9" de receptiane ,
C7' publicatione preentium nos certiores *ive'rix~ Zitti-*rie faeere [ludeatis . Bannum
'Pero tale e . Quad aliquis Venetuseu ubd-'WS D.Ducis non audeae, nec prefumat
mittere litterae difiis proditoribns , vel maieztlanbu: noris , vel ab eis recipere ,
neeeeum aliqupao participare cum eislub pena [ib-zooaio Ci Ven. applicandi,
(9* maiori ad no rum arbitriumeeundum qualitatem offeni- , qnarnm medietatem
babeat acenator per accuatorem natitia babebitnr , U' tenebitur de credentia: no
[Ea die Caueconu-s Preea Cis Trag. bannium publicauitub Logia Cis in lingua
Latina, Sclaua in omnibus pro 7t in ipfa commiane plenius cantine-tar
leg endo il Cancelliere in voce ordinaria ara aco dal Precone ( che lo
d'laua in oanza il contenuto d'ela Ducale, non olo la prima volta il giorno
di Sabbato quando u riceuuta ; ma anco il giorno di Domenica uequcntc
euole ; dal che i conoce , che la lingua Slaua era la pi commune ino dall
ora, e 1a pi volgare dell'altra Latina corrotta , che pur i; diceua volgare),
perche non era la buona Latina . E quea volgare Slaua deue eeri comin
ciata por in vo dal bel principio, che li Slaui occuparono il paee circonuici-`
no per la neceit , chauranno hauuto li Dalmatini di
li terratici praticauano nella Cit i molti de quali col progreo del tempo_
2.04
Delle Merrirc* i
volgare ino all'anno 1500. dal qual tempo in oi i vedono fatte quai tutto
le critture nella lingua Latina corrotta , 'vo gare che communemente vien
'
Cap. 3.
Scr ata anticamente diinta la Citt in do ordini Nobile , e Plebeo;
la ondarione del Monaerio de S. Doimo :di opra {regirara fatta al
On aria del x 108.10 dichiara; e che la esa riduttione a ata olita fari
Che quea radunanza vniuerale del po olo foe rirctta nel Coniglio
ma 'eo
giore
dalle opraregirare
i detto
Chegenerale,
la riduttone
Coniglio
maggiore i critture
facee incona
Piazza. , 'Palazzo ,
Chiee , e taluolta nella Looga dalle medeime , e dallaLegge 1_09. del z. 11b.
de tatuti a parice, e quei ono 11' veigij della reduttione antica del popo..
. n
plurilzm
alijs hominibws volentibu-s venire in platea Trag. fai-:fur: eleho conliarmm a ;2p
dati: quindecim baliottiseptemcriptis,(9' oo noncnptts moreolito, qu: conca
rij eleiunt bij
_
j
D\ Dca .Amblasijmfalentnus Caariza , D.Georgm-5 Cega , D Duymus Domi
cbe , D. Silueer de Men M , D. Thomas Iannicbc , D. Maxima-_5 D. Luce , D. Doo '
Smiti . die Lune a; ao . congregatis coniliarijs i Palatio Ct-f Tragnter quo: D
naziones placmt maiori partiao inter cos partito er ipum D.Po{m , quod :hg-mq
WdPrefHQWUanisquinliZmbH-Q
l
s_ c,
o `
'
Di Tram .~
, 2.05
-~
_Priula Cafioi. bea Morcbe aue , Gregori. _D Luzi, 'Petrus Duymi Cegbe
,
1 i [unt Cameraru
julia Ploti die Mercurij tertia iurauit
ti zs. per quartiere; nell iea maniera deuono eier ati eletti anco in Tra
zo. per quartiere ;mami la reformatione dello atuto , e leea della Legge
del cap.; 3. del 1.]lb. nella quale eprimendoi, che tutti quelli nobili,de qua
li l'Auo paterno , 8c il Padre foero ati del Coniglio della Citta iano , o
conhtuigno il Coniglio Gener le; i pu inerire , che nel tempo che u
formata ea Legge ( cio del 1 z 2.2;) foero capaci anco altri deso Cone
glio , che non haueuano tali requ' iti di nacita er em ir il- numero d ottan
ta , che doueua eer neceario , ed all'hora ecui fo e riretto il mag ior
oncgho a quelli oli, il Padre, 8c Auo de quali iose itato del Conegne , e
per
2.06
Delle Memorie
per ci non foe pi neceario il numero precio d80 ; ma foero quelli oli
c'hauenano tali requiiti , c nella aggregatione ose necesario il numero di
40 almeno , come 'nella medeima legge viene epreso; erci deue eser a
ta anto ommesa di regiti-ar nello Statuto riormato la e ge, che vien men
touata nel opradetto ragmento del r 340. cheldipen aua , che ne meno
hoggidi i troua; e i come nella memoria di opra accennata il Podea Bar
tolomeo Michiele del r 3 19. iip bene dabolire nelle memorie , nelle quali
ap ariua il nome del popolo alsunto nelle rece enti riuolutioni; cosi o
tre be esere , ch'al tempo della riforma cllo atuto a ata fatta que
epreione , che iano capaci del Coniglio , olo quelli , il Padre. 8c Auo de.
quali ia ato del Coniglio, con che aranno ati eclui nel-li , che nelle e
conde-reuolutioni vi poono eer at ag recati , del c e non trouandoi
memorie , erchc furono abolire ( coms i opra: tato epreo) troua_
enc per rincontro nelli predetti ragmenti del 1 340., che i pondcraranno a
uo luoco .
1,.
. che
. i allnti
Il econdo diceua , de edme ad leuandum , 8c era , che,
nano alle propoe i leuauano in piedi, e quelli, che non
;ius-no Conti
nuauano a e ere .
~_
Zo vnt inieme , ne
ua .. E quello s'intendcug . v; `
, o preo , doue concorreua la maggior
parte de voti :cos-,nella t ' j ` -de M oilrziti , com'in tutte l'altre occor
tenze ; in alcuni ca
quaiinon baaua,
* cratione foe preacon vn ol _voto di [nude-.lla
met de votanti ,i cor .
onueto ; ma. ricercairamglo* numerOJCOCT
di d`0i terzi ;re
~ ~'
'~ o quattro quinti , come dale leggi dello a
mm , 3; ,
- '7 _ ev e i del 1340. e 13-41. che 1 reeriranno appa
rico..
Tnt ' ` . ~ -
: . ',- _
un
. ,.
, . _ 'riutano eletti dal magaor Coniglio pertemp deter,
$ del qual Coniglio e ne t mentione nella legge 38. del >r.\ libro deatuti . B
: Pandev-acadeua a ch la Cittafolgenaaonte ,Podetth Vicario , o Rem
.
' 1
le
no moltaltre coe vtili , alcune delle nali ono tare di opra toccate, e tra l
altre riuc riguardeuole la reintegratione dellantica villa dOrog , 1:3!th
volte contea con Spalatini, e che nella pace eta ata dalli arbitri dichiarata,
che non foe , ne de Spalatini , ne de Traurini , ma delli Didiebi , chantica
mente haueuano habitato iui, 8t ailhora erano pari per diueri luoch i, gia
cendo la contrada d'Orog enza habitatori , come hoggidi ; e deiderando
la Communit di recuperarla f li 6. Ottobre I 3 24. decretato nel Coniclo ,
che doueero comprare, veto pigliar in ermuta tutti li terreni d'O rog,
8c alli 7. Decembre fuequente fu da Dea e Baiano, e Federico de Matteo
Lucij, e Mengazza dc Siluero Sindici : ci pecialmente deputati preo vn..
terreno da Ioeo de Stefano Cega , ch'e li haueua nelle tenute dOhog , e)
le tette del Commune , 'e col tempo i co >rie cer del Commune pagau
oldi xo. per Vretene , c li 1 2.Nouembre diequente fu abilito di far nuouo
Libro Zauod, che conteneetutte le terre de Podemorio , 'tanto del commu
ne, quanto de particolari,quale foe valido per empre,& allhora fu C omin~
2.08-
Delle Mmioria
conerua , che vien detto hoggidi Zauod parola Slaua ,che ignica lo eo
chin Latino circuit: , e tal nome gli i poto , 'perche all'hora fii rinouato l',
antico Libro , che ure i diceua Zauod , e che conteneua il regitro delle ter..
re coltiuate , che alli R di Croatia , 8c Ongaria erano ate concee alla_.
.i.
E con loccaione,che tra li cinque nobili eletti per format il nuouo Zauod:
viene nominato Biuize Belle , voglio auuertire trouar memoria che antica
mente queta caata de Belli coneue la nobilt Venetiana ; poiche li Cro
niti Venetiani che decriuono le famiglie de nobili Venetiani per alfabeto di
Belli quei venero da Dalmatia dalla Citt de Trah buomini molto ricchi 'nani
ganti , e Mercadanu, edicatori de Cbiee,come appar ci Toi-Lello, e a Buran de mar,
e perilbuo portament0,che fece wno Sin-Marco Belli alla rebelion de Zara de redin
la alla gnora f fatto delConeto delli 1 I 16 Dogando M. Ordelafo Fallenmanco dit
ta caada in un Sm- Marco Belliando alla poe del i 290 de que/Zi furono mandati in
Candia del 1 2-11 im Sier Lunardo Belli delfezer dis. Marta.
A'
come che li Romani per tuttil loro Imperio ageuolarono con immena pea
le rade , cherano pi fre uentate , co_s trouani dellincrittioni ne marmi
hora pote nelli cornicioni del Campanile di S _alato ( e quelle , che'i goso
no leggere ono tate regitrate_ al cap. 6. del i . ib.de Regno Dal-8c Cr: nelle
quali
Di Tratti.
2.09
perla rettezza del paso , che tra. li vicini monti nella lingua Romana u
detta Cluura , come criue Contantin Porrogenito , i come ono anco
medeimamente denominati molt altri pai retti tra monti, enel volgar
Italiano dette Chiue . Onde lemolumento , che da far pagar il paso di
quea rada riceueuano li Conti di Chlisa doueua eser grande; per ax-:
cesato al Conte Giorgio vtile coniderabile delle ue rendite ,- ma come;
quello , che doppo la prigionia del fratello Mladno Bano , e poi ua , ha*
ueua perole dipendenze , che col fomento delli Banau del Padre , e fratel
lo haueua coneguito , 8t hauendo anco de Conti Croati aperti nimici , con
ueniua , che nella depreone della fortuna , nella quale i trouaua s'accom
modase al tempo , e o portando con parienza il tutto sintendese bene.:
con Venetiani per conruari la nobilt Venetiana , e quello importanza
pi il dominio di Scardona , e Almisa luochi maritmi ; perci continu i
no , che vise a permetter libera la trada a Spalatini , come era ato deter
minato douese esere; ma morto lui circa li primi di Decembre i; 30. ("c0
me i caua da vn ragmenro de Conein di Tra de 19. del detto mee , nel
quale furono eletti Daniel Iacobi 8c ,loefSteani Ambaciatori Chlsa per
condoleri della morte del Conte Giorgio) la di lui Vedoua , e Madre del
Conte Mladino uo igliolo con imprudenza eminile torn ad impedir la.,
tutti ei Conti, fu poi conclua col Conte Nelipitio de Knino olo , fore er
caua dell'impedimento della rada .~ c quco trattato di leghe pu eser a
to caua , che fose rorogato il reggimento a] Gradonlgo er occaione del
nale egli come per ona ben informata haura hauuto nece ita. dandar fuori
della Citt pi volte per interuenire a qnei trattati, poiche i troua memo
ria,che li 24.Nouembre I 3 3 1 .ad inanza dellaCommunita f dichiarato Ret
tor in uo luoco PantaleoneGiuin.il quale esendo andato al reggimento di
Sibenico per la morte del Conte Alesdro M0roini,li u uituiEo nel reggi
mento di Trau Paulo glio del predetto q. Alesandro , chcbbc per Vicario
Bartolomeo di Riuarolo , 8t alli 3. Gennaro 1332.ritorn il Conte Gradoni
go con la lega conclua , che f tipulata nella valle di Stelpona , della quale i
trouano doi autentici nelli Archiuij di Trail, e Sibenico, 8c regitrata lib. 4.
cap. I4.de ch.Dal.& Cr.Conclua quea lega andarono li Collegati ad ase.
diar Chlisa, come dalla pace, che egui, poi i cana , e cominciarono a fabri
car vn Forte nel vicino colle detto Grcben per laciami preidio 8c aicura):
alli pasaggieri la rada,chera in contea,il che haura fatto condecender al
2-10
Del/e Memorie
ediata Chlia dal Conte Nelipitio vnito con Spalatini , Traurini , e Si.
benzani , 8c altri Croati alla preenza del Vecouo di Knino z e delli predetti
.Amb. di Z-.:ra nella Chiea di Chlia Teodoro Alberti Sindico del Commune
di Spalato 8c il Conte Mladino rimee l ingiurie anno ace , e per primo ca
po confermano la entenza arbitraria fatta dalli Conti i Tra,e Sibenico del
13 28. dichiarando di pi , che la irada di Chlil'a rei libera enza alcun pa
gamento ,non olo alli Spalati'ni; ma. ad ognaltro mercante , che aau .
Che li patti tra Traurini , Spalatini , e Sibenzani , 8c il ConteNelipitio iano
oeruati , che nel termine di giorni otto i debba diruger il Cacllo co
minciato : fabricare opra il colle Grebcn , ne polli reaurari durante la.,
pace . Lhc li patti iano oi'eruati tanto in Chlil'a , quanto in Almia , Oro
uiza , 8L altri lucchi ottopoh' al Conte Mladino . Che debbano rei
tuiri li beni a quelli, a quali per quetoccaione aranno ati prei; e e non
aranno reituiti li beni al Lontc Pietro dAlmi'a ino alla fea di S. D01
mo , che la ace non vaglia; nacendo alcuna dierenza debbano le parti ele
ger vu giu ice per parte nel termine di giorni otto , li quali debbano tro
uar a Salona, e iarui ino alla deciione . Il Conte Mladno ne promie-o
loeruanza per e hei-edi , e ucceori, e per nome della Contea ua ma
dre , comanco per nome del uo fratello minore , quando peruenira alleta,
e daltri due uoi fratelli e vcero in alcun tem o dalle carceri; promet
nich , per il qualeli Conti Tuartko , e Stefano fratelli , e glioli _del Conto
Vladislauo , 8: il Conte Berislauich fecero icurt al Conte Mladino , che e;
Nicole Simon, Telibra Stepi teibue ragatii, (9' Gregorio q. Mat/m Lim;
exam.
Congregatis in ?num Egregio , potenti vira D. Comite Mdim
'3)
--
Di Treia} I"
a. x l;
lio bona ment. nob. e'r'pot. airi D.Com. Georgij nomine , ' niceua , e?" Egreg. '
?radon-e D'ie L-bon.Comitise,nec non -atrum um-um bereduma* iceeac'etiant
tero amicitia vigeat,<" t inter partes-uiiera ad tales conuentiones, E" palin una ~
nimiter, (J concorditer peruencrunt prout bie in eriusententiarunt , per ordinem
difin pacino tontrafacere , vel uenire per e , ue! per alias quoquomo io, ' non.
comittere ipe, uelilli, quorum nomine Ripi-'limit, nec comit faciet aliquod da
mnum iniuriam _, uelgrauamen alicui Cini eu diriluali Ciuitatis TMJ dzrim,
er aliqui-s Ciau difiriiuali-s , uel quilibet d. D.. Com. Mi. nel eorum quorum nomi eipulauit ab bodierna die in anteaaeiet, uel committet aliquod damnum , inin
riam , uel grauamen alieni Ciui .eu diriuali Trag- (F dilriu-s quod ipe D.
Comesdamntcatis
Ml. eu illi quorum
promitine
ea* iurauit
bifaciatju-SM
dis
deliter,nomine
eeleriter
fraude .utItem
promit , ('iui'iitiam
-luralllt
utemper uia , Sti-ata, eu paus Cliia Carifui a modo inantea erit libera _, e? ex
pedita inuper , @aperta abque aliquo dario , uelgabella , eu extorone , (F .:li
quo impedimento tuilibet (iui , eu di/lri'iuali CiuTrag-eundo , [lando , * redeun
do cum mereimonijs peron, ea* liabere , U' cuilibet eorum tonduori , ae etiam cui
libet alteri perone Tr. aplieare uolenti, (9* eiu-s dirilum cum pei-fonts , e? rebus,-ZF
redeundi ,eu aplicare uolenti de Trag. (9* eius diriu ad ali. p irtes quacumque .
Idem uero D. Comes Trag. nomine quoupra , (5" di'lus D Daniel Iacabi Sinditario
nomine quoupra promiferunt , (9 iurauerunt d. &COMMI-flip. ZZ" recip.proe,
U nibiosup-s uPam bonam , delem , O ueram pacem . modo antea , (.7 non..
contrazcere di-9 Paci , E?" quod per Ciues eu dirtfuales Trag. e aliquem
eorum non comittere , nec et aliquod damnum iniuria , uel granamen alieni Ci
ni , eu dilrttuali eiudem D. Com. Ml. eu alicuius eorum , quorum nomine flif
cui diriuali eius D. Com. Ml. uel eorum quorum nomlnibus ipuian Ft per ipum
Comitem Tra . Uuosuccejfores Ce , 6 bes Trag. 'et (3" reddetur ius , {5"
iuitia bonae, ca* celeriirne raude. Item uod qu'ilibet Ciuis Com. Ml. (27
eorum quorum nibus pronti/it Ciuis , v di/iri ualls uidebitur , E tone-imi- ira-
:ll/[la Ciuitatc , T5' diflriu tamquam bonus , (F' delis Cit-is, (-7 dr'rioualis Cil*
babere , bonoribur , a;
Q z
P:
2. r a.
.De/le Memorie
preceptis , ac inuper uniom'bus Cimt. Trag. Spa!. di" .Sibei.` alii: retrofaii
unionibus quibufmmque
n
` Ego Gregori: Matbei Luc-14 examinwonfeins examinaui
.Ego Gerimus de Rainonis de Feltro Imp- antLnot. Cancel!. inratm d. D. Comm?
Ciuit. Trag. hifi omnibus interfui , (F rogams frripi , ' in batte publicam for~
mam reduxi .
Con queti patti leuata la caua delli diturbi , che peo naceuano peril
tributo , dacio , che li Conti di Chlia egeuano da quelli, che pasauano
perla rada vicina venne` a abilir il quieto commercio con Chlisani , 8c
esendo capitato nel medeimo mee Michel Giuiniano nuouo C0nte,Nico-.
trouerie Ciuili degne d eser riferite non tanto per limportanza delle:
coe conttouere , quanto per alcune
Nella prima vengono ditee le ragioni della Villa Radoich ventilata tra li
dicendenti delli antichi habitanti desa villa , che con nome Croato veniua
uano anco detti Didiebi , che venuti oi ad habitare nella Citta ne u rimeso
entenza opradetta dieci anni doppo ;i fauor deso Stefano , e del uo 'i-atel,
lo Petracca , che u volgarizata dal Notaro Italiano di parola in parola , c0
me di opra f accennato . E qui i u oseruare , che tanto era dir Zu ano
uanto Signore, e patrone di quel uoco,nome Croato, dedotto dalla giuri
DzTra. .`
2.1;
3,;
ta in quel luoco opra il quale era ituato lo endatdo vecchio , che riuciua~
uea o
con la medeima Croce , e queta Croce ancora tral vol go uol diri Croce
del giuramento Romi Chris , il che h voluto auuertire accioche quando nel- .
le critture antiche trouano parole hora diuate , non i tracuri di ame.
rieo er intendetle , e non sattribuica ogni parola che non sintenda all'
crrore e copii .
Breberiee 11 Conte Nclipitio de Knino col fomento del a lega opradetta era
diuenuto il pi potente Barone della Croatia maritima,e s'haueua accreciu
to dipendenze, e eguito ; cos cominci anche li ad vurpare li luochi de vi
cini
, e nalmente
e in guerra
aperta, ,nondimeno
ella quale e
bene per
mento
di critture proru
non ipgnno
li particolari
appare
che manca
nel me.
nato critto ad eo Conte Nclipitio , che saencc -da cla abrica , che do
ueuaeer qualche Forte fatto con loccaione della predetta guerra , c'hcbbe '
con li C onti Paolo , e Mladino diChlia uo Ni ore come i caua da vn pro
teo fatto li l 3.0ttobre 13 36. otto la Logg a i Zara , che nell'Archiuio di
i conerua
, nel
che
eguie
guerra traConte
ll Conti
Paolo ,
eTrau
Gregorio
fratelli
, e nale
gliolis'efprime,
delq.Bano
Paoio
, e Mladino
di Chlia,
e uoi fratelli loro nipoti da vna parte , el Conte Nclipitio de Knino , c Con-
antino uo nipote , e Conte Budislauo Vgrnich della Caa anche lui Brebe
riee dallaltra ; nella-quale folle tata prea Otouiza al Conte Paolo , e la te
nee ilConte Contantino, e erinterpoitione de Spalatini , Traurini , e.;
Sibenzani communi amici o e eguito l'aogiuamento s nel quale eendo
ato Promeo chil Conte Nclipitio fareb e venuto a Zara a compir la pa
vero dar igurta di venti Mil.Lire per l'oeruanza de pattonc hauendqile Pre:
ette
2. 1.4:
furono elet
ti nuoui Sindici , che douesero andar con li Conti loro a Scar ona , altro
ue per trattar aggiuamento tra li medeimi , 8c alli r4. ,dello eso mee nel
la chiea di Santa Cattarina diocee di scardona da Greoorio . Pietro Pes
tracca Sind. di Spalato furono pagate al Conte Nelipiti'o ire m' le per la ter
za paga delle lire cinque mille ', che e glidoueuano acare dal Commune di
S alato er certa conceione fatta loro del 1; 33. ali Vedoua madre del
once diladino
di Chlisa,
e loDandoo
esoniorno
neliayallerdiSeauiona
opravla- .
Galera
Giacomello
q.Pietro
Capitanio
delle ritie' alla preenza;
d'Andrea Maculo Vecouo di Scardona , Marino Moreini Conte di Siben. e
US
esa
~, -
r;
che i condiiecuano
'nl-..dano qualihDalmat-ini ne
dite in maniera che upplendo alle pee necesaric poteua ame anCO delle.- '
vtili; del che ne da egno , che nei medeimo tempo furono dal Comun..
comprate alcune cae , cherano tra la piazza , 8L il Cimiterio detto nuouo,
dri, quando ridotta in p0co buono tatof per aggrandir-la Piazza buttata a,
terra , e nel uo ito attoui il Saligiaro nuouo come dellinc rittione poa;
~
n,
`~
.'5
g-Di.Traa.f-; "
.2-15
i
o
17
- o'
'
AN.
A/iDCI
Nellimedeim tempi deue eser tata abricata la Caa,che vicina alla por,
ta di terraferma , chall hora eruiua per granari , done i riponcuano opra_,
laltre , channole porte lttc con li archi li' , e errati ino alla oglia upe
riore,- .*
"P
Croati u empre in dicordia con Roberto uo Zio , chin queo tempo sera
imposesato del Regno di' Napoli, pretendendo egli cha lui come glio di
primogenito tocca -se quel Regno , e dur uea dicordia ino che morto
Carlo E lio del R Roberto , che non hauen o altri flloll machi tratt di
dare la gliola primogenita del gliolo- per moglie acvno delli glioli del
R Carlo z 8t in queto modo reituirli il regno di Na oli' ;concluo-laggiu
amento i`l R Carlo riole d'audar. aNa oli, e con ur eco Andrea uo e
condo'genito per poarlo con Giouanna ipote primgenita del opradet
to Roberto, e mentre andaua a quco viaggio vennero a trouarlo a Modru
a glAmbaciatori de S alatni con preenti , : quali diede ripoa in voce.),
> non ara', uperuo copiarla auco qu per pi chiara intelligenza delle coe; ,
che eguirono .
Karolue (Ft-delue Iacobo Gradonico Comiti , Iudicibws, Conlio, ' C! Ciuir.
SpalJaLgrm. Ven.in XPo Poter D. Dominicm 'Pereander .Archier Spalat. no
bileq. viri Tbeodorus `Alberti (9* Petrus Francici per reram delitatem 'ni/ in.,
noram preentiam venientes vera-s legationes eis iniunfia-s nobis attente audienti
- retulerunt, " mra munera aportarunt, quagrata habuimua, gratiorem tamen..
nnanes reflue lioim, G' boneao a nobis credat'is vos effualiter optenturos. 'P -i i
'RSM lufddff ?eita ad pree: propter quod nequiuimus conrmare dii D. d"i.
*rm diffis'soru: verbo tenus recital: turn celeris repons. Datum Modrnsq i - &ai
.uguli cio_ [333 in;
` '
.O 4
2. r 6
Delle Memorie
',
ranza alcuna di coneguir il Regno di Napoli, cos allhora che andaua per
conchiuder li ponali per il gliolo , e farlo dichiarare ucceore nel Regno
di Napoli( che tale era il concerto tra. ei R , che poi per la minorita di tut
ti doi li Spoi t dierito ino che viueua Roberto , come criuc il Tuuroz)
onde il R Carlo tatto rieo alii Conti della Croatia maritima , ch'vniti in
tini ola non ar tata enza coneno delli medeimi Venetiani , e fore f
mandata apoatamente per eplorare lanimo del Re , 8c eprobabile , che l'
inuitalero venir ad imbarcari a Spalato donc era capitato quando and :i
pigliar la Corona ;ma come che non i a altro del uo viagvio maritimo, al
uo chegli atriuae :i Beice l'vltimo Luglio , come criue (ioNillania cos
probabile , che non habbi voluto imbarcari in alcuna delle Citt uddite a
Venetiani in riguardo appunto di non aentire al dominio , che nhaueuano,
co al lib.4.c.r4.della predettopera .
` Karolm D.G.R-Vng. d.uis Reoribm , ludieibm, ' toti Citi ciu. Trag. ala;
tem , er graziam . Nullum dubbium habuimuo ec babemm de nobis quoniamemz
per nore Maieati , da* Sacra corona Re in cum omnidelitatefucritis , iti! in..
preenti quoniam norum bonumpro vej-a quiete , (9* rero bono : , U* e contra .
,,
- \ r
Ds_ Trau.-
~ r
2.17
ribelli, e didenti , e doueua inerire del omento , che dana la Lega delle tre
Citta al Conte Nclipitio , che gi egli teneua perribello , eli ui aderenti
per didenti, 8c allhora diuulgo voler venire alle parti inaritiine,c01ne Gior.
In nomine Sane , (F' Indiuidue Triniratis dl. ci!. ab [near. D. r O78. die 16 mi:
JW 1M- - .` . ima ~ Egoquidem Sumimzr (.broator. atq. Dalmatinomm Rex
cupiens ardenti/lime mra , (F bona Eccleze Glori/jimi Martyr- Dammi' AMR-Sii
em
ai8
Delle 'Ii/femore
item Ven. pat-leipirituali Laurent# .Armi-Pi , 23* multomm nobiliari: fuorum ci;
mm de Spaleto m."0r.dileorum delum , qui vna turn eodem eorum preide "the'
(mi villarum Ecclie memorate moleabant , CZ* perturabant Cines predior , '
liamine-ma~ i'll-ana: , ipm .Arthieipaca is per preti/Has contra Primiegia donatio
num , ae conrmationnm progem'tarum meornm , prefertim velleier , atq. terrarum
Serenm'ne, Gotbe, fugare, Oc, Debriz, Dlanoze , Vallari , E' Cremene , que potc
unt infra nantes Majjar ,nec non villamm, * terrarum &Georgij de Putalo,Co
ze, Lizzani} , Orogli , Biaoli tum tato . . . . . tione Cafirl .Albone , Radu/ich '
Smme, quele unt tire-ba monte; in montibm , e? ub montibm Dubraue , ai: etiam
3J Sfatrnm, (2' alioresanfi'orum incurrat, (il cum Ida prodztore dapnetur eternov
fapp icio, atque 6mm:. aurigeraluat,l*componah 'lu-1mm "Willem "341 "f;
:atm co , altera annui-mtb
' e Bet-'lie Spal .azz-faq; bet ante 0th
horumtet'ium vidi 62-0ng Mahatma': .Aili. Senobq, Stando-lei
, i*
v * l :*'4aiei,Doytideten
Sace#
- . mrie-'omnium
'
, ;
1;,
FPMM.
r'
` - a Gerarduenotarms .Ji-chief ` ubtnpt
Lucanmwrlmie. Spulatfnb crip'
Ive: deutnaona not. Ci: Spalat..u5eripj
, _ a_ _
rA _
Circa quca copia neceiario~ di apere trouari. nell Archlth' dell Arciieicouato di Spalato il regitro ditutti li Priuilegi), conce alla_ Chiea , Le;
Arciuefcoui di S alato dalli Duchi, e R diCroatia ,, _e dOngaria , e Somma
Ponteciatto d] I 3 3,3; 'ottocritto,.8c. autenticato da 4, Notarialla preen
za' di: Dominicov Arciuecouo- dis alato Fra Luca Vecouo di Lieina , fra:.
a.
` AN
D:Tmu.~~~
Spalato, nel terzo del 108;. concede Sminamevi alc-un altro Priuil.de Zuc
nimiro in quel regiro , e come che nelli opracritti tre Priuilegi) non vi
alcun altro luoco, villa nominati nella opradettacopia , cos in ` uello di
Colomano R dOngaria del 1103. vi ono quai turti quelli, che nel a medc
ima copia dl Zuonimiro ono nominati , e dipiu vi ono aggiunti'Biach , e.
li pacoli di Boglina , e come che di Biach 1 troua che del nb?, {oe'lato
conceo dal R Andrea : S alarini poi anco reuocato dal medeimo R ad
inanza dc Traurini, come i opra al cap. 3. del Liba. tato morzto: mi'
delli pacoli di Boleina non i troua memoria alcuna, che iano ari conce
i allArciuecouo, Communita di Spalato ;olo che nella redetta copasla
quale cos nella diuerit dello tile come nellabbondanza elle parole co
noce molto diuera dalli o ranomnati Priulegi) di Zuonimiro , che on
Oseruii anco la ottocrittione, che anno ad csa copia li tre iui nomina
ti Norari breue pi del conueto, e quel Luciano Primiccrio di Spalato, che.,
poo nel econdo luoco lo eso che cinque anni prima d eo litigio
..
Franc-.Dandulo Dax VenUcbeihppo de Molino deluo m." Com:nTrag.ac prua.
vm; Iudzczbus, 9' C't :lsz terre d. (Fc. D-.dum ree-im inter vo: ex rnaparte ,
mu'n Curia nora Ducati quezo exmit ventilata , quam cum-iuribm, Ucnpmm
partium audmimm e , dihgenler exmzinammu: perno: , aplcnles nuros , n
volumus a' partibus aberuaif . 7mm quiapro veteris ua-&ama; quod inter date:
t
a
-..
2.2.0
Delle Memorie
[nt collaudare de vobis , de quo nobis , ' (Zi nro compiace-[riti: multum , ad 'Dc,
ra commoda nos , (-7 (5: nofmm inuenietls piopenus liberale!, pout orelenus
diximus .Ambax. U Sindicis Brit in preentia notra conitutis , (jic [pen-im:
per nos adimplerideliter . Dat. die :Slip-8.1.
Franc. c. .Queionem , que verte-bazar inter vos, U" spalatinos pro 17:80 pa
[cuorum de Bojjglina dinm Trag. pro quibus vtraq. partinm ad nos [nos 4mm
sind. (F iura tran/m :t cum noris conlijs men. rog- 4oc dna imus termina.
mid. _Quad quia :indizi: pluriex , ris, ' diligenter examinatirtriptnris, ententij: ,
Trimlegijs , inrumentis , teicanonibus , 27]* ali): inribus quibucumq. que parte;
prediia: ,eu earum Smdici, (F .Amir-fu er dia queiione pacuoram de Bojglina
producere roluerunt petemibm, e? in antibui ips Spallatinis, tam pro C51' , "
bom. Cin. Spal. " cum comm capitali, e'? .xtrcbieplPriuil. di iuribus, ac intelleie
plenarie allegationibm repon. oppot. (F defenf. ac generaliter omnibus big': , que
Partcsupcrmdefproponere valuerunt , cognouim rque quod ip Spallatini nnum
C3031] loccaione della prc detta copia ala del Priuilegio deLR Zuonimiro
non voglio tralaciar di noticare trouari pure in Spalato vnaltro Priulle
gio dello eo R non in copia comil precedente , ma. originale critto in..
pergamina , al quale i vede , che vi aua appeo il igillo; queo in oanza_
contiene , che Zuonimiro R de Croati dona a Putimiro la villa Grue fra l_i~
conni' iui pecicati, data appreo S. Maria de Sarnouniza lanno _I_io7. il
mee di Maggio , preenti Predunno Vecouo di Cinque Chiee , Giacomo
Abbate di s.stefano, e Saruba Bano; ma i conoce dal carattere eere ato
critto doppo il Hoc- imilitudine delli Priuilenij de R d'Ongaria eendo_
ui nominato il Vecouo di' Cinque Chiee , che no in Ongaria: e nelli Pri.
uilegi)` delli R dOngaria uol eer nominato tra li Veouxanno anco del
la data falo , poiche Zuonimiro mor auant'il 1991.8: in vn proceo forma_~
to del 1585. tra li compatroni delle_ Chiee_ di S.Michele, e d., Martino de Pn
morye , viene regirata ifna copia di Priiiilegio , che i dice cauato daluo
originale di Mladino Re di Croatia , e Dalmatia del i 104. che nomina-li on
darori delle predette Chiee ,SL eprime , che quando dallarmara Genouee
u accheggiara la villa Salichie retaero vccili , 8L inepoltis queio pure i
conoce tinto i cos perche tra li R di Croatia , e Dalmatia non v1 u alcuno
chauee tal nome , e nel tempo del redetto Priuilegionon verano piu Re
' "
Di Tr-tu.
zz r
non Oteua vericari in quel tempo; poiche non vennero c Genouei i'm
Gol o per molte decine d'anni doppo, er non dir centinaram come che que
ti deuono eere tati nti daglintere sati , e prodorti nelli litioij de tp pi
moderni, cos i troua in mano del Si". Girolamo Cindro vn in rumento in..
l'era ata data cre enza , e non i morauano gloriginali, come egui anco
ella predetta copia del Prin. di Zuonimro in Venecia delli pacoli di Boi
glina: il che h voluto auuertire , accoche quando i trouano critture anti~.
perona-s de Trag. ex parte vna , ce' Ce *anitem ('9' bos , acng~perlde Braza ex al
tera occaione quarundam pignorationum , ce* reprealiarum datarum,fatlarum , ce*
conces.per C'e Trag. ad requitionempecialiurn eronarum , ZF'orte etiam ad re
quttionem difli Cis contra Ce vit. (F bes ae ing. per. de Braza , c ver/.1 vice
occaione quarundam pignorationumaflarum , " conces. er duff. Ce vniu. c'
b'es , at ng. per. de Braza ad petitionem , (F requitionem peeialium_ per. de Bra
za, (F' orte ad petitionem (lidi Cis , e?" vniu. de Brezza contra (oe ama, bes,ae
ing. per. de Trag. que omniaupraditla per vtramq. partmm bin:: tnde contendebaz'
condutendis pro vtra .Ca vniu" hos,acng-peron- diar- terrarum dt Trag- ci'
de Brazaali? con itutiulent Sinditi rt inerius declaratur. Tandem pro bo
tus
2.2.2.
Delle Memorie
?Le , Simon Beri , ' Izuca Radouani Sindioi C vnit'i-s , (F' hom.aong. per. de
Braza rt patet pub. instro `Syndcoripto per Iacobinn q. Beroaldi de Bononia Im .
aumot. (9" nunc C5 Braze iurati Canc- in mill.- (9" Ind. prediffis die l men. .4P i4
ex altera parte - Vt ab omnibus controversijx , dicordijs, litibu-s, ' que.que eran!,
furrant inter ipa C'a nm-U' bes, acn . per. de Trag. e? de Braza , ZF inter
di-u parte: ips nominibmue in Iuditio , Zac extra Idicium ine dc iure ,iae de
fado quacunque razione , vel caua, ('9" maxime can/: predieiis` vel alinua earamx*
dicedatur in totum , (F' deinceps aet omnia materia candali , (1" errori: , ac ipa
rum partimn parcamr laboribu-s, E* ex ens pro vtraq.parte ad talem tranaionem
concordiam ' eompotionem amicabi.em , ad taliaque paa , (a' conuentione: inm
e venerunt , E" ipa omnia , ' ingula inter dita/5 partespro 7t inraper ordini-im.
?Ziptamtolcmni interpoita ipulationeolemniter , (F legitime eonuenerunt ri
e u'et .
.
rum Cium nec alterius ipfoi um per ipa Ca vniu. (9' [10mm:ng.pmdi arum ter
rarum Trag. (F' Braze, nec per alternmiporum , que quidem inirumenta iura , *
aiones qua reperiuntur difi Sindici vtriuqarti proe G' Sindcarijs nom. pred
lente: aucebi ooncea quod nulle Ce , nec altera[pars aliouiu-s C'isae pei-[ei
apro C'i poit, neo debeat vnquam aliquid potere a ieri: C515 , a contra occa
onedlarum pignorationum reprealiarum vllo modo nec ingenio. tem quod omnes.
Braznfes , e? babitatores Brazc paim libere, ' abolute extrabere , ('7' :xxx-al
facere de Ci. Trag- tum omnia blada , (F' lgumina caua parlami: , ' Brazam ,_ (9"
*rendend , " intendi , (F ?tondi de ip: in Braza tantum , (9" non alibi aqu. aliquo
trahere voluerit , vel illi teneanmr denunciare D.C0mzti qui nunc e, vel pro tempo
re erit , * promittere ibi' quodfatica conducz de Braga contraliteramcilicet de dio
blado , vel Legumine ap0rtato , (F' condua tlluc in termino ibi agnando per D.
Com. Trag. qui nunc c "vel pra tempore ert , ' alitercret contrafaciens , vel
eontrafacientes inoidant in penam in quam incidere: Ciues Tr. contraacitntes occa
ane bladi , ?el legumim's aportati per ipos, vel per alterum iporum contra ormam
ordinum Tr.Item quod omnes Brazenes, * habitatores Braze point extrabere , (9'
extrabi faure de Ciu.Tr.omnia alia "Piualia , mereationcs , U' res eo modo , (5' for
m! ,quae-rtraberepount al'q Cine: Trag. Item quod os Cini: Tr. G* lmbitator Tr.
Polli M mitatandwerz :0' conduciaoere , ao tenere, ac teneriacere , ' colloca
re pere vel per alia: pro e , ?el alteroiorum osuas betiaf minuto: , 29' grol
`
cum z
- ~ `
'Dl TM .
2.2.;
clu . Item quod os hag-e? habitat-Tr. point, e? valeant extrabere , ' extrahi
facere de terra Braze omnia viualia bona , res , ' mercadi-u, (F alia-s quacumque
mercationes , v: all4~ Ciues Breeze extra/nere , *nel exirabiacere peime . Item con
dere-tar , vel daretur, quod ipfapignoratio, el reprealm , ex nunc Cat , una, irri
ta , (F inanut , 63" mlm-5 valor, @ momenti , (F non valeat , nec tenear vito iu
ngperf. nec dirluales de Brezza occaione damn!" alicuius dati , ZFfat vel ali
qua alla cazz/a forma , vel mgenia , ' [i eoncederemr , vel daremr vllo modo ipjz pi
gnoratio, (T reprejelia ex nunc ca, una , irrita , inanisc , (F nulli! valori!,
C7 momenti, nec 12110 modo Patent, nec teneat alto mre . Saluo emper , (F' referenti)
arbitrio diff Reti. uel D.C0m.Tr.U D.P0!~ m- Fare, (9* Braze , qui nunc/unt, nel
pra tempore erunc in omnibm bijs , qua habent liberum arbitri-um , U'porcem proce
dcodi contra delinquente: in malecijs , infurm incendsz fraudolentis, prodxttonbus
2.2.4
Del/e Memorie
bitatore Trag. teibm ad bet 7000' mg!? Iacob.- Danielis examin'is Trag.
Egonllm/iu-s Mag. Tic Pbya Vicentinus Impcr. auf!. not. (F Cancell. d. D.
beant qt' plant ita quidem ripredi mercatores, [eu Cmes nori, comm thbcma'.
mercatoresipfarum pont, valeantin predila de nia ubi? 1959""? P37."
cimonus vel accipiendo in eredentia Violenter , i [tela/to colore queto nulla *ma
mma f-mn . Da:. per manum Magi/in Viti nrifdelis Cameli. 7 dee alzubo
13%: in que- mnicra sacur di nuouo anco per terra .il libero com
mercio , c tra le Citta collegate furono latte nuoue dichiarationi per ounia
,e ad ogni diturbo , che potese nacere , le quali i trouano nelle noce dell-'L
Cancella-ria
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1.
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D! TM .
z 2. 5
1340 die Dominica :8 Iunij . Ciuitanus mmcius , 23 pre 632': retulit mihi no;
torio e hodie de mandato D. Comms crida , e'? notificasepublica , e?- 4h4 voce i
tes Dominouo DDueiF- C51, Vence. pra diti Ducis' Ci Ven-delibue ?miuer
is, a quod quelibet diff-:rum trium Ciuituos'amicos , " contra inimieos pro iui
micis manieis , ati-mio amicos pro amici: , ' inimieos pro inimicis in 0mm cau.
' eueutu prouu , uorumque Ciuium vniuerorum coneruatioue , (F' augumento
bocpatio, " conuentiane . ,quod cau aiiquo prediciarum Ciuit. vel Ciues, Uin
gulures perone earum dapnum aliquod paterentur quacumque peronal, quod v:
Ce , 'damnicati aduam utisafionem 'velocius peruemre ont D.C0mes da
mnicute ua propria , (a' mera auioritate requirere debeat per mu itter-u_ damni
ac eorum bona . Si vero aliquiui Ciues, merce!. eentin partibm ipus damni
, euti cumuis mercationibm, (9" rebm s velne eos debeant citare, w inde rece
dant quam ?BIOCM efse pote infm terminum quem 'ridebiturluo Comici 401gnare s
qui termiuus non tran/'eat vnum meu-"em . Eti aliquis dammcaret aliquem predi
Larum trium Ciuitatum , rei Ciues iparum , (a' cum preda , (9 robaria e reduce:
ad alii Ciuitates , Comes iliius Ciuit. ad quamc reduxit ipum malefaiorem , vel,
ipos intromitterc debeat in auere , ' pcranis ZF atin reitutionc damnicato pro
cedere debea! contra malea oreacut contra predones , U capitalimosinimicos ,
beatignicare alijs duobm Comitibus , qui omnes tres Comites conuenire in mul
tcneumur in loco , quem conitucrint , ibi habita collutione intere per omnes
tres , vel maiorem partem iporum diinitum fuori!, e? terminatum , quod guerra
ipa accipiatur ia: pro vtuerie ordinatum per ipos , 'nel maiarem partem deguerra
acienda; Si rei- `guo iporum concordauerine de non faciendo gucrram redium,
2.2.6
Delle Memorie
pred. c debeat oberuari . Hec autem vnio , 'aternim , ' conuentioi ineipere
debeat a die quofatfm fuerit pree: eontraue , qui fatina fuit in I 32.7 In. xt
rertia die men. Xbrio in antea , ce durare debeat ad roluntarem , (F' beneplaeitum
D. Dueis , (9' (n Ven. pred. Si vero aliquis cuius predic. Ciui't. ua temeritate
ictus contra prediam *enionem frater. (o conuenti. faeere preumere: , quodfuus
Comes alus ipum debeat punire , condemnarecutibi videbitur conuenire .
Si vero ipe facultat bus mendicus tali: eet exutus quod non baberet 'rude oluere
banniatur perfuum Comitem de Ciu. pred. e? earum diriu eo tempore quo Palae
rit Item
ipe Comes
.
vt,predi&e
Ciuit. cauam habeant manendi in meliori fraternitate conuene
runt Sindici uprafeiptis nominibus quibus upra , quod aliquod c6: prediiarum
trium 6iuit. non Poi! nec debeat aliquo Barano Sciauofaeere exenium alqim ,line
freentem e as libuprane voluntate omnium trium Ciuit- uel maioris parti: ear
nec auxilium ali uem , vel iuuamen alicui preditorum Baronor.Sclauorum mittere
per te (F pecia em , ' peciales perona/i modo aliquo , ne conenu (F' voluntate
Comitum prediorum, 'vel maioris partir iporum , G' boe durante *unione redia ,*
lena tra quec treCittasm anco pecicati li modi da teneri qudo shauee
a intraprendere guerra alcuna, e quello pi oeruabile col vietare a Cla:
cun priuato di donare alli Baroni Croati pi di lire 25. enza il coneno dl.
tutti tre li Communi vniti , liberauano li Cittadini dalle moleie delli
uo Padre abricato alii confini di Sibenico _vn _Catello che PClo 4156"?
Ji*
'
Di Tra .
del 4. libro de Regno Dal. 8c Croa. ap arice .
2.2.7
.
bonum , " pacicum atum . quem diia Ciu. babuit de zo anni; citra , vel circa
multi boni bornines_, U" lij multorum bonorum bominum de bono in melius multipli
catiunt qui non unt de conilio di-e Ciuitatis , quod eis indecens videtur , quare ip
D. Comiti , (a' eius Curie placeat prouiaere quad aditio at , (9" fieri debeat Con
lio die Cia. de dit'iis bonis bom. * filq's dic. bon. bom-:Mie Ciu. ultra numerum
qui ee conueuit , c9' ad preens , (9 dic. D. Comes , ' D- D. de eius Curia intere
prouiderint, c''rmauerintpred. eri debere cum voluntate, t beneplacito dic
placuit ponentibus earum balotazs in buola alba,- quiuerunt z; quod dii iatuta
in [MC parte propota per d.D.Com.ZF occaione contentorurn in ea 'it , (a' zi-:1113.:
tur in omnibus diienatum , e? derogatum videlicet . .quod aditio eri po/jit dio
ConJIlli vero quibus diplicuit ponente: eorum baata/s HI buolarn vermilam ue
runt 24 in contrarium prediorum . Item rmli modo ac'io partito per d. D Com-ad
bu' bal.uper aditioneenda maiori (9 Grli Con/illo Ciau-Traina numerum lo
Iiominum , (T Conl. placuit ponentibus eorum balotas in buul. albam , qui fuerunt
numero zz quod de nouo aditio ath* eri debeat conlio maiori , generali pred.
ultra numerum predium quod Con-e ad prensnlli vero, quibus dipiacuit panca-_
tes eorum bal-in buvermfuerunt num.zqin contrpred.
In ne Di 1340 Ind.8 die 2.8 madij. Conuocato, U cong.mai. Grtli Con. Cls, (9'
bom.Ciu.Tr.in Palatio dCi-s mandato d.D.Com.prim die beri z7 madq' pri-ceti. fa
. fio partito adcruptin. cum bus. (F bal.inter 1)-D. de eius curia , qui cum eo uerunt
n.8 omner in comuni,concordia,quod cum die Lune z z Mau' in Gen. Confuerit reir
maium,quod conilio maiorigen.d.Ciu-qui el ' ejc conueuit de 80 Conlmm' bo
2.2.8
Delle Memorie
tu,e pacico dit'ia Ciu- " honorem, (9 tomodum bonorum hom. Ciu.eiudem, proui
deruntrmau. (F' deliber.inter e dii D. Comes, E? DD. de eius curia quod ad Con.
gen. d.Cis proponatur, da* proponi debeat de quanta etate, (F euiumodi perlbnarum,
e? hominum ee debeantilli , e?" cuius numeri, illi, qui adi, 'cribi debnt in diEZo
Con eum quibus formis,@* conditionibus. modis, eeundum quod dio Con.
vid.maiori parti dii Con. platuerit at" procedatur, (9 executioni mandetur ali
quibus atntisel aliquibus alis non obiantibusldem D Com-in d. gen. Con. de vo
luntate difla eiu-s Curia dixit propouit, (F Conpoulauit quid platee diiCon-e'
hom.d.Con.eF' in prederi voluit pro bono,hon.vtil.Cio, hom.Ciu.pred. In refor
matione cuius Conin quouerunt 67 Conl,fa&o partito per dium D. Com. .1d bu
(7 bal.inter dios Con/;dxonliplaeuit ponentibus eorum bal.in bu. albi etfuerunt
uma-4 0d aditio at dConmltra numerum cbfuetum di.80 hom.hoe vidnnodo,
quod qui :bet gentili: homo Ciuit. Tr. qui habet patrem, vel qui non habet; qui pater
it,velfuerit de Conilio die Ciu.intelligendo quod quilibet qui hodie e de Conlio
nge? intelligentur in numero gentilium hominum etiam i pater non fuerit deCon
lio n intelligendo tempore tirrane dumodo t legitimu-s ee pait de dita con. qui
*venire debeat coram D.Com.e* eim curia in maiori Con. eum prinquiori proximo,
de partito nec ofcium habere donee erit etntis zo annorum completorum , vel ab inde
uper* cum uert zo an. vel plurium proximior propinquus , quem habebatimili
modo 'veniat in difio Con/:in maiort eoram d.D.Com.eF' eius curia , qui tune tem-paris~
erit ad regime d.Ciu.* iuret illum ee etat.2o.ann0rum completorum , vel ab inde
uper , tune eoaffoit , @ ee pot de partito , Cz* ocia habere vtalirde ciuo
con. e? erit aliqui-s bom-os homo , uciens , quinont de eon. neque Pater eius
uerit, (t dignus ee de Compoitporrigereuam petizionem D.Com."eius eurie
quod veliet ee de nf-(F D.Com.27 eius eurie videbttur, quod de hoc dignusit d.
D.Com,de voluntate d-eius curie ipum Petitionem proponat in nf-gm"- fmf
e@
Chrihi nom-ammuzzu
Nameiudem
Ind. xdie I 5capanne?
men. madq
Conuot.~
e'* In
cong.mai.'
Gen.Con.Ci5,
hom.Tr.in1341
:Pam-Cuono
voce
Frecce
nia,vt mom e de m.* Egregu'" Pot, viri D.Mcolqi Barba dico hon. Com.Ciu.Tr.
prius inter DD.de eius euria,qui eum eo fuerunt n.8ao Partizan-t comm ftt-'mmc di:
erepante red-DCom.proponit,c* proponiaeit,quod cum plurespetant ee coniliaz
rif, de oe porigant petitiones, 29* ilii, quiunt miezum repieiant ibi ante noie
tes alieni diplieere; propterea panatur in hoc eon. pars quod detur liberta/5 , 'lieen_
tia ip D~C0m quod in :p0 con. pro bono , U' coneruatione hominum , (9' Cru. Tr.
i efolus POUit Pan ere talem parte: routbi videbitur E" dia pars ponatur ad
oruptinium Per buolos , E? bal. (F' i maiori parti preds eon. wdehituree bona ,
a' Pbittrmai (5' i predie maiori parti non placebzt t valoris nullius ,
(F momenti o In rermatione cuius Con. in quo uerunt 67 canl. F fao Partito
'
' ~
inter
~ *Di iTrz.
2.2.9`
inter eos ad buf' baluper libertate danda d. D.Gom.deponcndo parte: pred.in Cori.`
Gen. w uperi: denotatur placuit ponentibus eorum bal. in bu. alla-:MT fuerum mt
60. quod d. D.Com. ipum parrem ponere poit* debeat non ob. 7. qui comm ball.
in burubeam pouernntJtem [mili modofao partito per prefatnm D. Com. ad bull
ce" bal.nper partem per ipum ponendam , ea* libertatebi data per Curiam de 8. (F'
main; Conqnx pars e . ,Quad ipe animadnertens preteritaapientis intere proni ~
dere futura , (F' quad prout reperiti in Torijs Romanorum, necnan aliorum noro rum antiquorum quod Cinitates , que diuianes inter [e habneruntunt deflrue, (/F
pie: , ('9 ai-&an; dici: , da' proponi!, quod :aliquih pro volendo ee Conil. pori
get peritianem aliquam ecu ndum reformationem fat-Tam tempore D . Mom' Celf
Com.T.quod illa talis petitio debeatporigi D. Com. e?" :ue Curie de ofio , faio inter
eospartito ad bubnlmbtineatun' capiamr per :eptem eornmqni untin. nou em
" fic non erit quod illa tali: petitio non pot legi in maiori Con. ec de ip: ont'
pars , O i caperetur , ' obtinebitnrinter d. D. Com. e? curiam de ofio , rt em
perius denotatnm , quod illa tali: petitio debeat legi in maiori Con. (9" poto partita
ad lai-[JF bal.quod debeat capi,(F obtineri per tres parte: d.mai.Con.congregati ali-tc
t nulins valor-is, <27 ecacie. placuit ponentibns eorum bal. m bu ..I album, qui fue
runt n.61 . quod dia par: debeat ee rma , ' *valori: , (F' eicacie , ac vim , '
e eat. debeat obtinere , non ob.fex , qui eorum bal. pofnernnt in bn. rubeam .
Item imili modo faio partito per d.D. Com. ad bu. e? bn .uper eo quod d. D. Com.
proponi facit , quod aliqms porigetpetitionem pro eendo Conliarins, da" ipfaLetitio
non capietur per D.Gamxr :nam Curiam, uiunt nu-9.per modumnperius
nota
tum, non poit porigere petitionem ad hoc a iquo modo , caua , 'rei ingenio 'neque ad
se x mene: prox. mos , (F' militeri petitio eet capra inter d.D. Com. :nam Cn
riam,et non caperetnr per main: Coniliumtfupra dicitnr,non poit ampli: pori .
D-Com. nec :ue Curie , nel gener. eonf. inra die. tempnsfex mennm (F' quod di a
reformatio non poit , nec debeat reuocari , vel dipenari ni tper tres parte: Curie
atuti , non obiantibns qui eomm bal-in bu. Rubeam in contrarium ponernnt .
Belle reforrnationi in oanza contengono , che del [340. de 22. e 28.
Maggio vien dipenato lo tatuto, nel quale era epreo, chil Coniglio Ge,
nerale non o eer di _i numero , che d80 , e che uelli, chaueuano il Pa
ocio ino i zo. e quelli il Padre de quali non foe del Coniglio, preentan
do le dimande al Conte , e ua Corte d8. che foero timati degni veniero
portate al maggior Coniolime foero pree con la maggior arte de vor:
prignie
;tamente oetuari, tue che la legge del numero d'80. Coniglieri c e vien-4.
P I
.dl-
2. 3 o
Delle Memorie
dipen ata non i troua nello tatuto riformato 18. anni prima", che doueua.;
eiet lvuale , al quale e bene lurono aggiunte altreleggi del 13 26. a . e 32.
( come i riferita nel cap. delle Reformationi ) nondimeno ne anco tra quelle
aggiunte vi tal legge , come dal medeimo tatuto apparice; onde deue e
er tata v_na delle leggi dello tatuto vecchio , chera in vo auanti ea; rior
ma : perCi credibile , ch'il Conte Celi deiderando componer glanimi do
Cittadini habbi voluto fai' fare anco la dipena , e bene non necearia , per
ouuiare a tutte le cauillationi , che oteero nacer per quea nona accrega
dipenare anco let dvnanno nella o radetta legge preiso di 16. niti .
Wartoxhe lanno eguente fucpoa la rettezza de voti a glaltri pretenden
ti , che non liaueuano il Padre el Coniglio . (Milito oeruii , che nellad
miione di quelli, che doueuano riceueri di nuouo nel Conigio , viene ef
preo , che poino dimandar deere admei anco quelli, li Padri de quali ,
non iauo, o non foero tati del Coniglo; o giungendo poi non intelligendo
tempore tirranie , dal che viene ad inferiti , c e quelli ch intrauenero nelli
Conegli a1 tempo delle turbolenze oprareferite al cap. vitimo del terzo Li
bro , quando era Podet, e Capitanio Mattio Zori , non i potese prender
per eempio s poiche era tato ci. fatto nel tempo della tirannia; tale douen~~
do eer tato reputato quel tempo , nel quale er'ano intrauenuti ne Conein
guelli , che per glordini delle leggi non poteuano intrauenirui , e perci ne)
urono anco abolita le memorie , come al opradetto luoco ato riferito .
Qual eetto pouo hauer hauuto elle riormationi non trOuandoi Cone~
ll, non olo delli predetti anni 1340. e 1341.11131 del I 325. ino al 1347. vn ol
nel Con iglio ecreto, quanto nel maggiore, Chmlea eser Q3 "101" Pre
tendenti, che i aranno impediti lvno allaltro la riulCita , _e 1 aggregatione
non deue eser eguita: poiche non i troua , che crecese il numero de v0
tanti, ne nominate altre famiglie , che quelle , chal] hora _erano del. ani
glio , ne altra memoria, che le opraregii-_ate reforinationi .le qual! ho CO
.piato per notitia del tentatin d'aggregatione , e del Con-glio d 80.del qua
le non i troua altramemoria .
~ -
Era nel medeimo tempo VeCouo Lampridio Vituri fratello del tante vol
.te nominato Daniele , col quale la Communita hebbe longe contee . Queti
. .
`
Di, TM.
x
zz!,
iui nella Diocee di Lione prima , e poi a Bordeos del :3o6.'e iuaimente
Poitiers del 1307. inar per la delegatione del Giudice , e li u dato il Cardi
-nal Fra Gentile di Montefeltro deiinaro Legato in OpgariazDal. Cro. 8c al
tre parti ettentrionali , che capit a siualato il mele di_Maggio 1398.1_\'ltimo
'giorno del qual mee la Communita di Trau decret di mandarlo multato,
accioche venise :i viitare la ua Citt , 8c alii14.Giugno 1308. v'andarono il
Podea, e Giudici per condurlo, e venne accompagnato da Giorgio glio di
Paolo Bano Conte di Dalmatia li 16.del medeimo : li 17.egui compromeso
tra li opradetti Lampridio , e Lrenzo nella perona d'eso Legato opra l
elettione del Vecouato di Leina; lo eso giorno ordin il Coniglio al Po
de,e X. Saui},che auorisero l'elettione di Lampridio appreso il Legato ,
il uale esendo in Segna li 2;. Agoo del medemanno dichiar nulle le pro
UOD del Vecouatd di Leina rieruando la collatione a e, Sc alla ede Apo
olica ; come il tutto ditintamente vien epreso nel proceso originale, che
tra li manucritti della Libraria Vaticana di Roma al num. ;935. Lo eso
Lampridio Primcerio i trou fuori della patria del 13 15- con lArchidiaco
no , 8: altri uoruciti i'opranominati, con li quali anco rientr ( come ato
critto) e doppo la morte di Liberio u eletto Vecouo , e perche all'hora era
..
diuinaauente Clementiu procianz incrementis dudum quidem Ecclia Tr. per obi
tum bone tem-Liberi] Ep: Tr.paorisolatio deiituta diieilij Cupituium eiudem
-Ecetis Tocat: omnibus, qui voluerunt, debueruntx poeuerunc comode interee die
creta , (e gzllatim prima ua, (F deinde omnium, (9" ng-Ped-Ca"0~10td ' ci!
deliter incriptis red-167, (9' publicatis illico in commum illum in Tr. Ep'm eiigendi
i quem collutionem prix inter eos ubita diligenti inuenirent omnes , *vel muiorem
;mmm ciudem Capitali conentie adicendo etiam, quod rnus ex diis collegis dum
:.m-.zz de con/mn tamen , (T voluntate aliorum duorum eleionem buiumodiole
m.
az:.
Delle Memorie
extitit , quad cum dii College Lampredij prof. quam omnes alii (a' ngulipred. Ca.
ironici , quipro buiufmodi eleone conuenerunt in eumdem Lamp. direxerunt vna
nimiter *rotaua , diffm Marini ex poteiate ab ezd.Capitulo 7t premittitur tradita
vieeua * collegarum tpforum, ce* aliorum Canoni Fred. de iporum, U' aliorum 0m
m'um voluntatc , expreo mandato eundem Lamp. in .acerdozio con/litutum in..
,Epiim Tr. elegit , U' eleionem buiufmodiolemniter publicatam prefatum Capimc
ceptarunt . Idem Lampr. pomodum ad iporum Capituli inantiam huiufmod ele
in Term: presb. G" Lueam &Marie in via lata Diac. Card. examinarifecimm dili
genter , " fafla nobisuper bu': ab eifdem Eta , da Cardinalibue relationedeli, quia
inuenimm Meiionem eandem de ditlo Lampi. peronaydonea , "Piro vtpote cui iure ,
ac morum bandi-u, litterarum eicntia (a' alia virtutum merita , prout teimonus fi
de dignis accepimu-s ura antur eannonice celebratum de atrum nororum cgntlio,
auortate. .Apooliea conrmamu: s ipumque ip Ecclie Trprefet-;imfu in EPM-"
recipiente; , ("9* bonee tra .interea [abbi-:bau mandati:. Ita quod ipe in nobis
-deuooniz lza; reperiti': letetur, 'roqu I eo patrem babi-ati: a/due grattolum. Du:.
;./luenioni xv Kai-M47) ?QNT-"7"' "mo 4,* d"} 3 9
And dwumpridio in perona in Auignone per ottener la conferma
Di Trani .
zz z
mitt- per nos nos'iroqueucceram* r.perpetuo babere quicquid per dios Vici.
olidum faflum uerit , ne} geum , (F nunquam eontrafacere , nel venire done:
per D. Leg. vel um. 'Pont. aliud extiterit ordinatum . In cuius rei teim. ptes
lit. fieri ecimu-s , (a gilli nri appenione muniri . Dat. Spal. die 15 ept. .4n- D.
1311. 1nd. oaua.
,
Ma di quella del Cardinal Arnoldo non e nha memoria alcuna olo, che i
troua nello teo cartulario vna mano decuationi chil medeimo Arcina
couo eprime il "ioruo de'i 8.Gennaro I 3 i 5. e i come non i s e lArciue
Era in Bona quella orte dEretici , che furono detti Patarini , e Mani'
chei , chabitauano nelle montagne , come criue il Cuteis; contra li quali
era no iate tabilite leggi nelli atuti di Trani , e Spalato, che commetteuano
e_
234
Del/e: Memorie
no auorisc li redctt heretici , perci egli con tre lettere eccit li Conti di
Croatia cio c e Knino , Corbauia, Segna, Clilia, Orouiza, e C1uci,che o
'Lanno eguente non i s per qual caua ,' occaione venne leercito dc,
Bohe capitanato da] Zu ano Ooya , e Bogdano Gerdocuich mandati
che la Communitai voleua mandar Ambaciatori,e pre enti alli capi delleer
quei tre d'euono esere ati mdati Ambaciatori dalla Communita 3111 ca
a.
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:Con a _l auo rate o
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o, equmogrado enza.
del re
:dif
,
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'-Wanonicieraa
o 1
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i.
Dc' Tratti;
2.35'
nomine Epi' cauam danrisecundum Reformat. Coi: Tr. die Dominica quinto eptem
bris . In pieno , (1' Generali Con Cu vniuertam , bominum , ac ngularium
per/bnaritm de Tr. ad onum Campane vocibuque 'Precanum more olito congregato
mandato difii D.Comitis , @ue Curie de 0670 vid. Iud. (F' Conl. Cis Tr. in quo
conlio ucrun`t inracripti , qui uernnr , ZFunt lira numerum deputatum , {9 de
liberatumecnndumformamlamti Cu Tr. vid.Dii Meolo Mathei Dobre,Doymm
Stephzni , Doymu-s Martini .And/*ee , ' .Andrea-5 Gregori} Idice-5,@ Mauri Men
e Conliarim, vacantibm dualru-s Conl. (1' alio quarta abente, " Caoptus Meo le, Gregorius Salinguerre , .Antonin-s Doyrni , Mcola Simoni: , Deja Ioannis Lucij,
Vicentius Ampleuxi, Michael Stephens' , Dexe Palmare , Gregori: Mater ,lEliaS
Menxe , Gauus Stoycez 'Nicola Cipriani, Gauius Dee , Dobrolus Matei, 'Petrus
Su, Marcus Gear ij , Georgia-s Biuize , Petrus Matei , Thom-z Step/;ani , Grubelt
Canoci, Luce Mat ei Luci, Doymus Michael , Dei Marini , Doymus Paqua , Mi
coe Mathei Lucij , Maxim Doymi , Mez; Ialle, Iaxa [liane/ie, 'Petracba Step-luni,
Lompre Cortee, Frederic: Mathei Lucij , [cannes Doymi , Nicola Starez, Icarini-s
Marini Gauegne, Gauegna Carafoci, Damiani Dee Vichi , Micoe Macbei Clu
di, (F Luxa I oannis Lille , Inanni: Dre , qui repreentant totum corpus Clair;
di: D-Comes vna cum ua Curia de ao, C9' diff/Ls Coni 'iarjs in dio Conlio exi
entibus , e? ip Coniliari] *una cum dio D.Comite (F' di.: curia pri-cl. vnanim.
ter . (9 concorditer nemme dicrepantefaciente: proe nomine , O' vice d. Cls vn_
nertaiis *U* bominum ,ac [ingiilarum peron. de Tnnon intendentes propter [aac re
nocare nobile: Viros Dos ioannem D. Petri Canonicum Tr. U' Gan/?um D. Stoye
Suazji b Ciues Tr.Sindicos , ce* 'Procu ratores conitutos per ipci` C'e z ' hommes in
Romana Curia contra infracriptum Ep'm Tr. nec alterum iporum , nec mandatum
iporum , nec aliquos aliosuos , U dte vniuerratis , " bominum , acngul. per
fonarum da Tr. sindicos , ' procur. ed potius rermando eos , quemlibet iporum
in totum , uum mandatiim , {9' omnia , que per ipas proc' Sinai-C9* per alterum _
iporumfacla, ZZ di'lannt bucuqnein Curia Romana , * alibi contra D. Epm in.
fracriptumecerunr. con/lit. ordin. nobilem Virum Stephanum filium nobili: rire'
D.Miclaelis Step/;ani de Tr.abenrem tanquam preuum , (F :LCu vniner-G' loo
mimacingulperon. dc Tr. inmul cum prediis Dls Ioanne, ' Gauo certum_
nnncium, miumJ-'rocur- (F' Sind. " afforempecialirer in caua , "nel cauis,quanr.
'nel qu. habent, *nel babitmiunt cum quacumque perona Eccleaica , velecu
lari , coram quocumque Iud. E ccleaflico, vel Seculari, pecialiter in caua ;nel
caur, quam, *nel qu. habent, vel liabiruri unt cum vene-r. patre Lampridio Epi-e
copo Tr. uper quadam appellatione tam nuper eorum nomine per nobmirum D.Fre.
dericum q.D.Matl)ei Luci] interiea coram Ipo Do E150 ad Dominic! noflrum 'Pa
pam procuratorio, ' Sind. nomine pred. C'ls vniuer. (F' hnm acing. pei. de Tr.
ad profequen. omnium appellat.,buiumodi , ' omnia , ngula contenta in ea co
ram difo D.noro 'Papa, vel eius .Auditore , nel .Auditoribus , eu Iudicibus dati: a
laiio Cu T_r. preentibns teibus Magia Iacobg Medico dc Paduaalariato Csu Tr,
3
`/._._
az6
&Del/e Memorie
E' atian Tr. " 'Pureco Precone Ciis Tr. omnibus babitatoribus Ciuit. Tr.
ad l)0:`PC(-'lllttr *evocati: , U' rogatis , ' 'Petra Mathei Lucij examinat. Ego
Guill.
c.
Oeruii , che e bene tra li opra nominati vi' olo Gregorio Salinguerra
della Caa Vituri , ch; doueuano , come interesati ,
er la famiolia eclu
WE*
Wii-Wi*
cerio, ac 'Petro Sum/ich Canonico Ecclie Siben. al. (a' .Apol. bened. Sane nobis
dile't'i lij 'Nobilis vir 'Pbiiippas Comes , Gregorius Sali uerre Gauus Dee , Io ~
ele Stephani , e? Iacabus Danielis Indice: , necnon coni iarir , ' Ce Ciuit. Trag
petitione monirarunt , quod licet gabella parte CiuTr. Vratarina vulgariter nuncu
pata ,necnon quedam platbea contigui: Etclie Tr. ac ortus poitus in inula Boe a MC
non campus SPetri de Clobucez, ac Palatium Comitatus , (F' Ieda ium Barcba n_
vulgariter_ nuncupata , ' inidie ac {eopuli maris in Ciuitate, di riciu Tr. con
ientia iuris , ('9" Proprmtis Cis die Ciuitaiisuermt, (F exidnh e? 4' 'PF CW
quam predeceores eorum gabellam, plateam, Ortum, Campums'Palatmm* inulas
, ~ te
* u
o.
poolice inbibeatur expree nc aliqui bona , " iura iparum Eccliarum occupare,
inuadere ,eu illicit detinere ,eu illa iniu perturbare preumerent quoquomadm.
..L-t
?EW ecuspreumerent honoris ui dignitate prinentur , ca* minus veraciter pretende:
pod ipi Comes 1ud.Con.eJ' Ce gabellam plateam, ort. camp. Talat, pedag.in-_pre
dia, tam aduam maiorem , quam alia-s ECCHM, SD' mona.ac alia pia loca Ciau-c?
dioc, predeeent , *rt ao dicebant occuparant , (7 occupata indebite per wolen
tiam detinebat dita: Com. Iud. Con. * Ce monuit per edium publicum
man
dauit eidem S rt plateam,gabellam, e?" alia bona, (a' iura lminmodi , que diff. Eccl.
mona. ' lot-'0mm ee falo dicebat , (9" detenta , seu occupata per eos ips E cctqs
...mi
'
re t
'
\7
(F in. pred. iuris (37* roprietatis eorundem C'u uisent, e? esent, E* tam ip,quam
progenitores eorumi a paeie , quiete tenua'ent , ZF poedient ci temporeup."
pro rt uperi-{4 e expreum, " erant legitime probare parati, di/{s Ep r admonit.
(F mandat.huiumodi de iure nequiuerat proceieipque Com-Iud' Ce buiumo.
di monitioni (mandato parere minime tenebantur , ?3" ad id compelli de iure non po
ter-ant . nec debebunt , quareparte iporumuit ab eo bumiliter poi'iulatum , 7t mo
nit. (a mandJmiumodi reuocaret . Et quia pref. Ep's eos uper boe contra iuitiam
uudire denegauitpro parte c'is Iud.Con. * Cis predentientium ex bijs indebite e
,grauari fuit inra tempus egtimum ad Sedem .Aheam appellatum .dt idem EPM
buius appei. contempta in Ce I ud. Con. (F' ingul. ex c'is , " in Ce ae nniuert.
Pred. interdiiententtu promulgauit,pro ter que pro parte ComJud. Con. e?" Cis
preduit itemta ad Sedem appellutum een em ., .2/30 circa dicretio ni vie per .Apo.
cripta mandami qudtenu vocatis qui uerint euoeundi, (F auditu bin: indc propo
tis quod canonieum uerit appeliatione remota deeernutis facientes quod decreueri
vis duoritate noira rmiter oberuari : tefi-.s autem qui uerint nominati i e gratis
to Breue , ara bene di riferire quelle memorie , che d'alcuna di quel ci tro.
uano , e di gia ono ate di opra. accennare , douendoi auuertire , chil Pri- f
uilego della Sede Apoolica ,in virt del quale il Vecouo intee di. dicha,
rare la Communita come occupatrice de beni della Chiea communicata , e..
decaduta dalle ue dignit 8c honori , quello , del uale s' fatta mentione.,
rene Ponticio , ma
m0
2. z 8
Delle Menia-ie
era dal cantone del Campani e fuori della Chiea no alla Sacriia , e diede..
alcune cae in concambio cherano nel ito dou hora il Cimiterio , detto
nuouo , obligandoi di pi di non abricar nel predetto ito , ne apporari a]
muro della Chiea , e di far a. pee del Commune vna comarda ver foggia ,
o come volgarmente i dice Tezza per vo del Sacriano .
, _
Delle terre ver campo dl Clobucaz al cap. 2. del opradetto libro tato
riferito , chil R Bela quando concese Bniuiza alla Communita e le pi
gliase per e , e poi il Bano Stefano lhauese ottopote : Chlisa , 'e Nicol
Bano uo gliolo le reumse alla Communita. del r 27s. e queta reitutione
confermata dal R Ladislauo del x 278. Quali osero quete terre di S.Pie
tro rccrara il loro cataico nel capo delle Chiee quando i trattata di
ttarono alli Masari del Commune per 29. anni per L. 24.. de piccoli lanno,
con obligo alla Communita. di tener :i pee ue in acconcxo e colmo esa Ca
queta deue eser nella parte del Palazzo della Contea , ch'il Vecouo haur
voluto inerire o se ata vurparalla Chiea , per la quale non olo i pagano
hoggidf le lire a . l'anno come di opra pattuite ; mi la Camera ne paga lire;
55. 8c il opra piu deue eser per altra portione di anze del Conuento Con
uertita nellvo del Palazzo poteriormente .
i
Del Bai-cagno , 8t Orto imi; ,daneosero non c' menioria, e quant'all'
lole,Scogl-inonnprei'_
~ ~ .
.a tipendeseai
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'
1 z.
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, &all afrzmi
derilVecouo
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lo.-pra aqnerela.tft-31;
preentata.
manza dz,
quali furono d'ordine del Papa dirette lettere cittatoriali , che douese com
parireperonalmente il Vecouo a dico] i: tn ein mand_ Giacomo di
Piorio uo Procuratore , il quale lprodulse tennonialldl dinet-_i Prelati , ac
altri, che per lavecchiezza , e per icontmni Se incurablltdolori reni , o
gorte , 8c vna ola, c'hauena nel piede imttonqncra m lato dl venire, a
* t erendo , che li opradetti procuratori erano ininnci del Vecouo, communi.
cati, e fautori dEteti ci , e doppo varie altercationi , e repliche in voce 8c m
' crittura , nalmente dichiarato il Vecouo
communicato
i
i
_ : come xl tutto'
. ditintamente i legge nella entenzaorigmale dl 26. Aprile 134!. Dop o_d1
W che quello e uise in Tra altra memori a non li troua
u laluo
~ , che tra_ le crit..
' `
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glo
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attase li frutti del Vecouato per lire 1600. eccettuato le decime honoran
ze , doni, e eruiti') , cherano tenute le Zupanie del Vecouato , e nel 1348.11
25.Ag00 Nicol Galuzzi Archidiacono di Treuo inituito imilmento
teuano
morie con poco decoro del Vecouo , che ne anco i s e in vita ua s'aggiu~
ase con la Communita : cona olo dalle note della Cancellaria , che per la
morte di Lampridio vuaua il Vecouato il giorno di zz.Febrar0 1349.e fu e
Quem genuit Iacobu-s Venetus de Nobili .tirpe Vit'furi de Caa . Set Mater nomi'
ne Bona orta de Domo clara de Cega T'ragurieni . 'Pauper nuzria- iuuenic . Setlam
*ririli hec apicsuperit mox dignitatis honorem . Sedit pacica; paterque exage.
arm . In quo ditretti-5 prudens Door aeundws . 'PL-;men corde tenens Sane
Trinitatis , U' ore . 'Paor animarum Lampridtus hac tacet in .Arca . Laurentij
Sante pater , U quorum precor deuotus Laurentius it ipe rerum .
2.40
Delle Memorie
marine di Dalmatia , e dari mano col fratello per mare , e ricu erare le Citta'
maritime , ch'in poter de Venetiani i ritrouauano , come di 0 ra accen
nato ; perci del r 344. mand il Bano con eercito per ari con ignare il or
te Caello di Knino , che per la morte del Conte Neliptio era in poter della.
troua., .
'. '
Primo vid. eentum baliae eum eroehis ale-im . Item tentum paueios bimos.
Item quingentas Laneeasj. Item mille gauellottos . l tem duo millia veretonos no
mine emptionis pro dita terra Tr. ' ad obligan. (a plezariam da. tempore conit.
olutionis'. . .
s
n
*i
Citta di Zara , e
me am
'
` L
` ' , `"
oltrci marinari capitata nellaualle de Mae
'tri vicino a Zara se da Zaratini, chevi mandarono doi barche armate.
rino da] Conte Mladino , c e trouatii inieme a Salona per terminal* cse di
erenze, Gioeo r dichiar non hauer altra autorit dal Conte Mladino,ch_e
di terminate opra le ole_ dimande del Conte Mladino fatte contra SpalatinL;
_
.`
.
on*
Di Trac; .
2.41
onde duelli li zoMarzo 134;. rotearono douer eser alue le loro raoioni
auantil dominio Ducale: e e ene non i troua memoria, che eito hauesero
quee controuerie ; tuttauia non trouandoi ne anco che'gm'se alcuna ho
tilita con Chlsani durante l'asedio di Zaraz anzi che il Conte Mladino au.
hora fose ipendiato de Venetiani , e dop ola rea di quella Citta trouan
doi nelli frammenti de Conigli di Trau , c alli 4.0ttobre I 347.0se impre
tata ad eso Conte Mladino vna barca per condur certi caualli al R; 8t alli
14. del medeimo mee , che iano eletti 1 z. Sauij per trattar di dar aiuto al
Conte Mladino, e far lega eco inieme con S alatni ,j e Sibenzani , 8c alli 20.
eletto Nicol di Marin Sindico per andar a Venetia a confermar iCa itoli
fatti con eso Conte Mla dino , 8c allincontro nelle note della Cancell.d1 Spa
lato appar chil Conte Mladino li 27. Ottobre 1347. inlituise procuratore.
per Venetia per trattar lena con le opradette tre Citta colle ate , e nel ne-.o
e del medeimo mee tantoii Traurini quanto li Spalatini e e isero Ambac.
a Chlisa con preenti per aere alle nozze della orella el Conte Mladino:
onde le dierenze aranno ate aggiuate amicheuolmente , 3c il Conte Mla
dino,come quello,che haueua neceita deglaiuti de'Venetiani ara condece
2 ;00.21 quelli,cherano ati prigioni in Chlisa, che v1 deuono eser tati trat
tenutiotto ualche preteo per eor uere da loro-denari , 8: accioche que
e memorie :ano meglio compree ara bene di riferirne alcunaltre,che del
Oi rouizali
242.
Delle Memorie
iacet ub hac pe
nunc in osate a
Mladinus magnicus
v
comes uis ola pes
Georgj Comitis
natus , atque Dominus
qui Clie u
*t
cur tam cito ru 1
memorie bo ne
Almei Scardo
Probitats titulus
morum , 8: hono
vt os vernans defuic
Croatorum clipeus ~
ns
at
CClnO ro pecat is
Slauonie gentium
ueni se grat
nepotem Banor um
pacis 8: honor
date
creato
arcat pecato
~
ub curu mille
atque quadrage
Oauo ub tempore
menis die ri mo
in calendis Madij
Cum bona ui memoria
Deo reddens animam
traditus e li
mors ipum vorau
hic mox expirau
r' Haueua egli ordinato , chela cutodia di Chlisa , e_Scardona ose racco
mandata alle tre Citt collegate, come nelli fra _menti de Conegli dl bpala
dibile,che col Conte Paolo,e col pupillo Conte Mladmi glio_ del morto i ia
continuato v'icinar bcne,gi che quei haueuano biogno dl tenerpreidio
{1.43
il olo ramo de Conti di Zrino, cos denominati dal Caello cpradetto dato
in concambio di uello dOrouiza , che uccese poi nella giuridittione c'-'
haueuano li Conti di' Corbauia in Croatia , e per conceione dellImperator
che douesero aoar ese caualle s la Communita per inolrar di ar tima del
le ue lettere g 'e edi Ambaciatori per cuari , chil fatto non era proceda
to da loro ; ma in iendo eoli , che douesero aaarle , e dubitando li Trau
{id
244
'Delle Memoria
:citate: olitiunt prouideri , Captum quod donetur et liquid , vtfruge: colligi po/nt
ecureval oris duca!. 50
Vltimo Madij limris D.Bani1\Licola Sclauonie peanti: mini ad e amba. repon-`
deatur rengratiando de euri zlitate [ua, nec ~Ila anita-:at , (a' tem ore aquo Do
Stepbamos Bam Magnicm rem-ri: in is partibm mittantur .Ama af. cum [me
n'z , da* exenijs .
'Palau-4 Comes Tragcribit Regem Vng. de partibm .Apt-(ie venie Vranam , E',
verus 05h- mizam direxiegremuos .
'alle loro dimande ; ma condecendeuano tal volta per poter raccoglier quie
tamente lentrate di darli qualche coa; il imile i trouarebbe nelll Conegli
5b' _Tra , e Sibenico e non fosero per .
a
DEL
24s
DELLE MEMORIE
Dl
TRAGVRIO
HORA
DETTO
TRAV-
Libro Quinto.
?AMB
Sopetti clyebbero li Veneticmi in Dalmatia ino che dur la guerra'
'
`
coGenouq .
Cap. I.
del fratelloentr armato in Na oli; poi per chiar la pee , che aceua ra
auuiae i] I .di Giugno I 348. ch'il Rc dauguri:: dalle parti della 'Puglia paae
d-ana, e dindi drizza ilfuo camino vero Orouiz-a , come luoco , che lan no
precedente haueua ridotto in _uo potere, nel qual paaggio haur per epc_
eercito per il Golfo inuglia, 3c vnitoi _con li uoi , asedi Auera , otto la
quale eendoli conuenuto at molto tempo contra ogni ua apettatione; ;
Q. 3
R681.
2.46
Delle Memorie
' *
' ; ,` . .' i
"
;952-
cio
o H
Di r-au . _
2.47
neceit ritirari nel porto di Zara , come criue il predetto Coraldo, e nal
mente conclua la pace con Genouei il LGiugno 13 5 5.ad arbitrio dell'Ar.
Capa.
critto, e qu olamente replicar alcune coe tra e quali quella , che i leg
ge nel manucritto di quei tempi intitolato tabulaa Cutcis dello ato della,
acendebant ad manus cum Spalatini cercando , (F polea vineae , (9' arborei incide
bant , 'omnia culta deuaabant , multi-5 , 'pluribus anni-5 Hungari ai-gelida:
z *
ti dal debito , ch'appariua nei libri del Sale , quando erano Maari ; poiche.
al tempo della guerra grande quando niuno ardiua vcir fuori delle porre.,
della Citta haueuano raccolto eo Sale inieme con lac ua , che percx era_,
andato :i male; oeruii, che s'eprime la guerra aran e , volendo inerire,
non del tempo delle correrie mentouate dal Carodo,che aranno ate ripu
tatc di picciol momento,perche duraron poco ripetto alla uequente guer.
ra , che u moa con orge aai maggiori z e dur molto tempi:- nella qulu
4
- i
a
E48
Delle Memorie
ri,i ara data in protettione del Re di Racia s e queto deue eser quello,'c e
viene notato iu vn ragmento de Conegli di Tra di ;Decembre 1355. cho
perle nouita di Chlisa fdsero eletti ei Sauij , li quali col Cte hauesero au-e
torit aioluta , 8c alli ro.del mee uequente li Venetiani hebbero Scardona
con certi patti, come criue vn lor Cronia, ch' aro auco regitrato al cap.
fenadtgo Gem-rale deSclauonia, per m nom' zmamcme mandado con Ser Marco
Ztlignan Conte dc Stbenicbo , con Scr Zan Dandolo , e Scr Fantin More/ni Concieri
del duro Copitamo da mar , e appreo con Ser Domenego Michel, e Ser Mao Con
tarini Trouedadori de dme arte clli obtene , ' alle , il Caello di Scardona , e intra
dentro 1 3 5 5- adi 1 o Zener {ab Incarnat- ) con alguni patti , e conuemion , in lo qual
lo Capitanio del Tacnadego anteditto and con laua Zeme gratantemente romax
in quello , e da puo dc [ac parti con de pi lefue gale Ser Bernardo Zuignan Capt
'an General da mar , e Kont- a [/cm-a de Ztner confalude .
BERE coumtion poi'ono eer ate Ie o. mille lire oerte gia al R dl. Raz
:cia , vero altri pmi , con la Contea .i Chlia; porche _nelli Coneglidi
Tra vien notato li 16.Febraro 13 56. che ano dati a Venetian: 49. _liuomini
'da remo , e li tre Marzo uequcnte , che ano mandati xo. huomim in erm
tio della Contea di Chliia, che e bene sera poa otto_ la-protettione del
B di Racia haura nientedimeno continuato con Venetian} la copidenza_f
Mandaronp n Capitanio General del 'Panatico in Schiauoma per anni dal , op-_
promm il tempo del ~emo , nel quale meglio i quelle parte' ott-:fa offendere la
mic-' , per parue al Dominio Veneto mandar al detto Capxamo
fa i.
dure quatro de
~
~ (Dello Cap. General era Lorenzo Celi nominato dal opradetto Crono
-a ;che i ferm in Scardona , come in luoco chimportaua molto :i Venetia
ni di coneruarlo ; poiche durante queta guerra opettarono empre (come'
in pi luoghi accenna il predetto Caroldo) chil R acee venire (Armata?
` .
Di Trau.
2.49
gatione t onde aceuano ogni poibile dhauer in poter loro tutti li POrti del
le riuiere di Dalmata , come teniuano tutte l'Iole ; accioche lArmata nimi
ca , che capitae non potee hauerui ricouero : e i come nella paata guerra
Con Geuouei i morarono tanto anioi , che la loro Armata non foe ri~
ceuuta in Segna porto piccolo , incomodo ad eser approdato , e lontano dal
mare aperto: molto pi hauranno hauuto geloia , che non otee hauer ri
cetto nel Canal di mare, che lgo mmiglia forma molti porti,nel quale uor
gando il ume Karka vicino alle rouine di Scardona , da quelle ritenendo il ,
lzBore q-Smyani dr Scardiia babitgteem. Neue nomine gigi eius Pam: in tenti;
ill)
z ;o
Del/e Memorie
difar tregua come liparee , e che li Rettori delle tre Citta Spalato , Tra, e Sibenico
udite del 'Pafnatico , U* etiamdio Zara, Mn: , ZF altre terre di Sebiauonia oferuar
douee circa la tregua quanto dal Capitam'o del 'Panatico oe concluo,e che quello
facee per *una terra foe fatto per tutte l'altre .
Se queta tregua i concludele , n , non_ i troua memoria; ma oggiun
gendo il Caroldo , continuando li Ongari ar queIl maggiori, danni alle terre di
Sebiauonia- tringendo con ogni paibil diligenza tanto che nel mee di Luglio
poero
dal ne della
tregua non
eouie
alcun'altra.tregua partico
lare in Dalmatia
mopredetta
alla deditionedi
quede
doi Citt
lat- qum Trag-caperent de noe omnes/01:14:05, (F' ipendzanos- einer'. qu: :une
mnebant ad cuodiam in dii-s Unit-Spal- G' Trag. de annononu. Dm N; Ieu xke_
nun-ente 1.3 57die 8.men. Iulij-omnes nob.!? plurcs popular Cm. Spa[..d1e Sabbafx
anteboram matutinalem clam , e'occuhe armati inmul congreganunt m Etle
`
4.
-".',Dt'Tr.a:.
2.5i
ate rt dare: ei-s Clan Ciuitam , diante: vt Ciuitatem volumm dare dominio Reg!"
Hangar-ito . Tuna D.P0fM vide: non poe reere abque ipendiarijx Venerornm
tati Ciuitati Spalati quia iam omnes ipendiarq capti eran: Spalat. poti in ar
&iim-s careeribm , (9' Totid armauite omnium armorum, (Texiuit ex Camera,
* proietitpatam nudam ante eos , ZF" petebat veniam, vtaluarent vitam, U' reti
tuit etsatm clone: Cim'tats . Tragurini vero die Craino eguenti hora mie ma
gne quando exiuit ad miam adratres minore: 'Poirot Frag, ante boram tertiarum ,
" tune Tragmidente; quod ?Poteru ipjbrum exiuiet de (init-ne, fiati! olauerunt
ro bonorabiliter ambo: Comites Spalati , ' Trag. eum omnibus [ami lat-ibm , (9'
mafsaricjs iporum receperunt , (3' expens C' Spalletti in barets armati-5 inanter
Veneti-u tranmifernnt , (F'atim spalat. mieruntuos Mancia: pro D. IoanneZuus
Banm, U' ere-rerum vexllum cum ingnjs D. Ludouiei Deigrntq Reg Hang-U"
De recefsu0mm
Spaiatenum
Venetormn
.
"Spalatenes ridente:e
die aggrejfosA, Dominio
E" damnieatos
per Dominitlmiuum.
maturale , (F dominio, quoe fubniterant, .videlicet Dominio Venetor. Hi-5, con
gatte omnib. po S.D0mnzum, (F' m Eeclia Beati Dammi [zo/iti: Cuodibm ad 71; ,
quod quistranerit de ipendiarijs Venetorum captiuos dueerent, nefaa ipor.
panderentur , (F ne poset venire ad Comitem , qui erat tune Magnica-s D. lacune-s
uit,
2. 5 2.
"* "'
~--;~Delle Memorie
fuit , e? cognita voce Madij Mic/;e , qui erat Capitaneusgentium ub Palatio inter
rogauit , quid boe e/[et' qua gens et ia, reponum dedit bi Madiu-s quod gens e
Spalatina,* ?Abi ese volunt ddre Dominiouo naturali, claim Ciuitatis volunz 2
te babere . Ipe Comes dixit manibm leuatis ad Celum laudetur Deus , boe dixit ea
quodeiebat rumam Mobilium Spalatinorum , quia in breuipacio prebeminentioret
Ciuitaii: extra/ii debebant de Ciuitate , z'atim apportauit elaues Ciuitatis (F de.
dit Madio predio roganx, vtt nobilibm rceomandatu-s , quia timebat de e , (9' de
familiaua . Qui Madiuxeiens voluntatem omnium nobilium dixit ei, noli dubita
re aliquid uper caput mcum deperonis nec de familia , nec de ere tuo , eri: bonoricc
U Spalatenes credente: quod e71 Tragurini illa noefeeerunt- . . . illa noe .ff-1
tim mierunt de Spaleto vnum bominem , quifuit ante diem i1 Tragurio noticando
quid eccrant , e? quomodo Trigigrini nil fecerunt propter aliqu-u iporum eo itatia nes, qua-5 inter fe babebaut cpe auerunt quod [porum Comes D.Mareus Bem o exi
uit de Ciuitate ad mi'am ad frntreseut erat ue conuetudini': , clauerunt Ciuita
tem , e? non permie-run: Comi-emuum in Ciuitatem reuerti; videns D.Marous lmnc
concluionem, * proditianam bi faam, ceri: z'iam eum famulisfuis verm Spala
tum; tune aliqui dixeruntbi , quod Spalat. :ae nole rebellatiunt a Dominio Vene
torum, @ ipe dixit ,'* quod Spalat.feoerunt talem proditionem modo ego fui inter
ipos Comes anni/s preteriiis e? uibilominux volo potiu-s inter ipos moi-tum, quam in
zcr Trag. viuus, eproperauit viam, " veni: Spalat. quifi bonorabiliteruee
bile: I uuenes caua bonorandiipfos , eruiendi ips . ,Qui ./lmbas. _a Rege Ludo
uieo benignefueruntueepti , (7' gratiofe expediti eum conrmatiom llbcZMm [M
bitarum a Diuis Regibue Hang. plures alias grati. appartantes ad propria reuer
[un: ex quo ucceui: temporzbu-s Spalatenesub Dominio Regis Ludouiei uo tem
pore vixerunt cum properitaie , (7' augumento toeius Ciuitatisfatis bene Dei Gra.
[la .
i.
u
Di Track"-
2.51,
terre liberamente al R, altre riteneri con ceno,e pagarli certa umma di de.
naro,ma ch il R non accettae tal oerta, volendo, ch' il tutto gli foe ria.
ciato liberamente, e poi al cap: 82. del libro 7. criue cos .
da , e fra laltra terre , cbe dar li voleuano nominarono Tra , e Spalato . I Cittadini
di quee terre entendo , che Viniziani voleuano dare al R d'Vngaria per loro ran
taggio i accolono inieme, e preono per conigliodi voler accattar la beniuolenza del
R , e non attendere, che "iniziani face/ero loro mercadantia . E per liberamente i
diedero al R , e ricceuettero laua gente , e uoi Vicarij in pace , e rettori, U' la gen ~
tiani voleuano riteneri Zara ola, e cedere laltre della Schiauonia tra le ua
li nominaero Tra , e S alato 5 onde ne anco er queo riece caua pi ?x
ciale di quete due , che ellaltre Citta della riuiera . E come che non v' al
tro Scrittore , che tratti di quea deditione , ne altra memoria, che le opra
n ari Pa a In
nocentio V-I. ini endo nelli veigij di Clemente VL uo prece ore( c e del
1351. haueua fatto uoi Nuntij li Arciuecoui di Durazzo , e Ragui , e Ban
!olomeo Vecouo di Tra per rocurare di} conuertre glheretici di Racia ,
a: Albania) haueua del 13 54. i nuouo inuiato il predetto Vecouo di Tra
inieme con Pietro Ve couo Pacene : Stefano. R di Racia , 8t eortatolo di
laciar lo Scima , 8t vniri alla Chiea Romana , e li haueua raccomandati al
Re dOngaria , 8c al Doge di Venecia per li ati de quali doueuano paare , e
allanno 1354. num. 26. 27. e 28. ma non corripondendo poi gl'eetti alle;
promee-,perci il predetto Vecouo Paene i ritir in Ongaria per diman
dar al R come ourano , aiuto contra la durezza del R Stefano , allhora il
erano
3-54.
*Delle Memorie
criuono li Cortuij folle fatta d'Ottobre per cinque mei , & il Caroldo con
ferma , che foe conclua per nterpoitione del Pontece ino al Paqua r 3 57.
otto Aprile, e quella durante foero prima mandati Ambaciatori da Vene
to luoco , che foe concea licenza al Capitanio del Painatico di poter con
cluderne vnaltra particolare nella Schiauonia , che douee eruire non olo
ral, eper rn altro ronzino deluo Trombma ducati gra 41340! d "mm "m'
fe, e c e foero computati nelle paghe della/ua bandiera INFM-'"4, fa' TM" 4,
ueero eere [ci caporali oltre le eronede Conte/labile a 8 614! d ,19W " 'FW
,o Mau" lhard"
M- -* f
. _f v 14 ;47gg aggregati: molti altri articoli,
ie
_p i
ogenerali .
,mm-;4^
i cau-
egua per tutti li luochi , che nelle riuiere teniuano i Venetiani., e Rana
'. relo la ua perona ar tato empre buon numero dl mllltle co51 per il pre
. idiO neceario per coneruatione del nuouo acquito del aello , e Citta di
Scardona poa tanto indentro nel paee inimico ; come 'dl Galere , e Barche
. , . A armate per poter mandar occoro doue il biogno lo r_xcercal`e_, e eco done
uano ar capo,e communicar tutte loccorrenze gl'altl'l RCtton della Pron
'i cia = onde la omma de negotij a e trattati della guerra , e tregua doueuaifri
.l
Di Tr-MZ.,
255
ace col R dOng. per venir quee due potenze Caroliche lvna er terra.
e laltra per mare contra di lui per ridurlo con la forza a quello , c e con per
uaioni non haueua potuto Ottenere: e di quei trattati il fopradetto Bgr.
ruttione el commercio entiuano doppio danno , cos nel non poter eirar
uelle coe , che glerano uperue, come nel non poterle permutarc in altre,
numero di quelli ; cos pu e ere, come criue il Villani, che tra quei nomi
nandoi empre Trat , e Spalato , come luochi , che non premeua tanto a. Ve
nctiani di ritenere , quanto Zara, e Sibenico con Scardona ri etto al uo ca
nale, l'vniuerale delle predette Citt di Spalato , e Trn pen ae a cai loro,
<.del libro eguente , egia che quea riuolta egui coll'ordine narrato da
2. 56
Delle Memorie
della gente Venetiano , che foe rimandata ana , e aluo , credibile , ch'in que'
tabilito alla prima fra. molti , ma deue eer tato promoo da quelli, a quali
premeua pi degl'altri in ciacuna di quete dueCitta la mutatione del domi
nio,- onde i come in Spalato doueua premer pi a quelli, chaueuano piuter
re de laltri , e tra quei : quelli , che l'haueuano pi lontane dalla Citt,e
da Cetina
epoaanco
pi dell'altre
, chedel
ono
dietro
mo'nti
ioni
, che era
eguirono
in-tempovalli
di pace
1349.
per alli
la quale
f allinua
concellav
carta di ripreaglia ad eo Stefano , ma non rima di quel tempo , ch'il Re
(el tune Com. Trange Ioepbuerit derubam-s per gente: hommes Comites _Georgu
lij q.Galexy in villa Radoxico de beijs bouinisgrois 38 de beifx peeudinu_6o G'
Samarij: 4 requituquefuerit idem Comes Gregorio per littereos D- Marchi Celo
eidem tranmv1t , quod ipa animalia reztuere deberet ' proeeum'iuxtaformam
'unioni/5 babite inter Communia ciuit. Spa!. Trag- ('9 Siben- rire, legni?
""1"
nateaumuet , " ete: per d. D. Marcum Celo tune Comitem; quad :dem D.
Mama-5 Rugino Comes eidem Toere realie , l9' "47" Prelm'm "4 d
"e
" '
p::
D: TM.
z. 57
pti D. Com; Greg. nel' non via , t* attenta notificatione procei ipius contra d;
Com. *attioni:
Greg. faa
D.'Petro
Emo tune
Spainf
quod
proceum
ipum, iuxta
or ,
mam
oberuare
deberet;
Et Comi:.
prediiii:
omnia;
, "
n [15 vii;
inpeix
1 ' phones diligente-r examinatis , ("F uper ips cum maturo, ano procede: con.
tto (In-:li nomineinuocatofequeudo formano dtte mamme,
equendoproceum
ipum per d-D-Martum Celo faum , rt de ture eri debut! rigore die manie , zo*
er arbitrium per vnionem ipam bi datum , dedit , conceit difio Iaeph em
rum triam Ciuit.feu earum ,' tuiuslt'bet iparum dtrifbus , quod ip omnes, ',
nguli debeant realiter , (a peronaliter capi , (F detineri uque ad integramatisa
Eilonem diarum lib. 354.. 'Preditu reprealitu in Palatio Cis ad ius reddendun.
pro tribunaliedendoequendo formam dre `unioni: d. Toeph eius her. " ue-ceh.
come quello , che olito eer adoperato nelli maneggi pi importanti ( cos
me in pi luochi ato mentouato
lato ( ripetto , che laCttd circondata dal mare minor numero ne richiede
ua) e con tutto ci non ardirono li Traurni d opprimerlo; ma' aputa_.
la riucita dis alato nvalero delloccaione dellvcita del Conte fuori del
la Citta_ :i mena), come era il uo olito , e eco aranno anco vciti delli capi
delle militi 8c altri Cittadini che non doueuano cer partecipi del tratta
to ._ Onde ara riucito facile ad eo Gioeio accompagnato dalli uoi Con
tadmi di Radoch, 6c altricomplci tetati dentro occupare il prpo di anar_
ia
2. 58-
&Delle Memorie
dia delle porte del ponte di terraferma, e quelle ferrate prender;` man fama_
-laprineipel cura loro ufse alla cutodia de Zara , e Sibenico , e con lo lle/50 nauilio
ferifsero alli rettori di Zara , e Sibenico , the dauesero eortar quelli Cittadini dper
feuerar nella ede , e deuotion loro verso ilato Veneto, e che lo [leco otio face
ero con le Communit di Spalato , e di Tra peruadendo quelli a ritornareottil Ve
netoDomio , e [ atuito ebel .Duce eone lieri , e?" capi potete equerar le png
one , e beni di Spalatini , e Traurini cos a Veneti:: come altioue nello ato Vene
to . Mandarono Trouiditori in Sebiauonia M .F renteco Bembo, M.1\{icol 'Nani , e
M -Zuatme
Focarini
Furono eletti
Samitera.
di Sebtauonia MJet-enzo
Cel
taSallhora
Maria . criueero li Rettori di Zara , e Siben ico alle Communit di Spa
IAto , e Tra , come criuc il Caroldo , che l fu ordinato dal Senato , non i
troua memoria , ma. ben i due lettere vnilbrmi ritte dal medemo Separo
allie'e due Citt ,le quali e bene ono ate regllan al caP- 17- dCI llbz 4
De Regno Dama Gorle mette-x 3,, q adatte m lingua volgare, accxo
biamo intea con ra dispiacere , ebe tra di avviano/late alcune nouita per
m.
t.
2459
in niuna maniera poiamo crede`re , che le nouitd predette poino eer procedure d a
alcunfornite dinfedeltd ,~ md piu pre/io da qualche cao accidentale come allagiorna
ta uol intrauenire . Souienci d quante a tzche , _pericoli , e[pree labbiamoottopoo
,mi , ci* ilato noiro col R dOr!`garia olo per difndcr la vora liber-td, exper poterui
coneruare nella fedeltd, egratia notra, " a quanti_ pericoli habbtamozemo le per.
one,eato noro contro di luiper canta votra g paicbe , come di gidapete non 'nera
grata ripota . Data nel noiro Dueal Palazzo li 15. Luglio nell' Inditione x.
cioe
1
. foero riceuute quee lettere , nonipn apere ; poiche non i
Quansdo
trouano Conegli di quel tempo in ninna di quee due Citta , olo in vn pro
ceo i troua copia del Con eglio fatto in Spalato lo eo giorno dollariuol
ta del eguente tenore.
'4.9- m. mir
&un; 7, a
di,e gubernandi Ciua* Ciues Spal.tam in ciuilib. quam in criminallh. quam haberet
Poteae forche?" hi durare debeant vq.qua preenti conlio .videbitur , ' hccpro
conerudo Ciuen' Ciuitatem in atu pacico, pro vtpreabit eu diuina clementia.
` H
com-z
2.60
Delle Memorie
'communicate tata Ci. Spal. 'vtr'omnis materia kandali tollatuf, nel errori: inter
Ciue-s, " qui contrafecerit amittat donum , *nel rem donatam , eu gratiam . Calata
xillum eum ingni D-Ludouici D.G\Regis Hung- C"*atim D.Banu-5 venir Spaletum
cumuo e'xcrcitu, , ' Spoatdederuntbi damimum Cini:. Spalat. vice, nomine
predii uni-gi: , (a' poe-a predius Bam imili moda iuit Trag. * recepit domi
nium Tragnria nomine 1-:upra .
*da*
D0ppo la venuta del Bano furono vnitamente da uete due Citt epediti
Ambaciatori al Re dOngaria er la conermatione e Priuilegij , e per par
' 7 multa mala perpetrauerunt in depeflum Spaat. 'Poeaper aliquo: dies omnes Cim
tates DalmatJmillmodo rebellauerunt d Veneto; putantes uod non ee: bonum-ia
:um iporum ub Dominio Venetorum iam in faidium ee i erant Dalmatan Venez
:i propter t endiarios* oldato:.
FW-'4"
. 4
Per que a depredatione de Solta deue eer tato fatto il roclamali 30.'A
_ goo r 357.111 Spalato dordine de Conoli,che nelle note ella Gancellarxa i
1 troua,che tutti quelli,che haueero beni deVenetiani,Zaratini,NoneiSC~
,i debbano noncarli ani Conoli otto pena di lire :90.e quelli,che furono no
2-, q..., .
, . ,5
7gg* .iz-,ge
ticau
"Di Troni.
2.6x
ceua qualche controueria con Raguei , come i legge nel loro tatuto al.
cap. 48. del libro 3. Sc iui per interporione dl Frate Lazaro da-Dulcxgno Vi
cario de Padri Predicatori , Skichia Luccari per parte de S alatrni , Giouanni
Bona per parte de Raguei, 8c Helia Radouani per parte e Sibenzani i com-z
promiero in quelle perone,_che doueuano eer-,nommate dall! Arciueqou;
Hugolino di Spalato, Heha dl Ragu, eMatheo dl. Ce_rnoraVe.di Sibenico,v
Citta tutte all hora uddite d'Ongaria . E erche alli 17.del fopradetto mee
di Settembre r z 57. or rea Zara ritiran oi 1] Conte in Catello , 8c all*ho-\
ra il Bano aedio Nona trettamente,e nondimeno vi f introdotto occoro
~ di` mille anti , come criue il Caroldo; onde f rinforzato_ l'aedio cos ret
tamente,che non vi pot pi entrar occoro alcuno , e durante quellaedio
Sibenico i.blleu , e cacciato il Conte mand Radoslaquiauenaqich Am..
baciatore al. Bano,dal qualeottenne Priuilegio amplilimo dato nell'aedio
opera , che ii poi dal Re confermato lanno_ _eguente ,ze di quea riuoltadi
Sibenico neprime la caua il Caroldo `-`
` ,. . ~ .
' Le ciurme dalcunegalie , cherano alla cuodia de Sebcnico fecero. alcuni manca;
menti di tulorte , cbil Popolo [ olleu , e cacci fuori M..Andrca Giuminn' il
nobil Gregorio Dragoy.
A3
;n
Segui poco tempo doppo la riuolta anco della Brazza, con la qual occaiol
ne i Spalatini, e Trauriniiniemecon Almiani per vendetta de danni patiti,
Item in lo ditta mile-imo del r 357 ( ab'incarnar.) del mee dc chr quelli della
Brazza rcuell alla Dogal Signoria in lo qual tempo Dalmixani Spalariui Tra-aria.,
ni con uo nic/lil andfurtiuamente e bru.: Leina, [Zonda la 'Podcd SerNgcol Corzf
nor, ma redufcfc in lo Caello del monte della terra, e lacalui .
Sera in queo mentre rinouata la prattica della pace, del trattato della:
quale eprimendo il Caroldo quello , che altri hlOlCl , Cronri non cri~
nono lara bene dir-icritto, M
x2_
Si diede principio vna practica daccordo col dOngaria,e tolto il mczp del C.0 te 'Palatina Generale dcfu ;1 Mdeta , il quale fece intendere all'indice Duce Delno ,
che douese man-tar Oratori alla Regia Maet , chearebbon vcdutigracioamcntc.
con li quali patria ;regalini-,23" tramr quanto lioccarresc. . d
'
.i.
3
'-.n
E dop-J
v2.62.
;De/le Memorie
la prattiea che baueua col ContePalatino per la qual doueua mandar Oratori alla
Regia Mae .
_.
-
PPM,
te ce
D True). a
ai;
Onoaria alla promesa guerra contra lImperator di Racia , di' che ne die
de egno ubito , che da Venetiani li in oerta la pace con la ceione)
della Dalmatia da lui terea , e queto quello , che criue il Caroldo , cho
nel mentre i trattaua a pace li Venetianimandasero dui Procurator di San
rono derutte da Siani vna f Epidauro , dalle rune della quale m fondata_
Ragui , 8c annouerata tra le Citta , che coneruarono il nome della Dalma
tia . Dalla ua fondatioue conn con Seruiani , e quelli , che da terra con
narono eco furono detti Tribuniti , e Can aliti , a quali anco u tributaria... ,
come laltre Citta Dalmatine alii Croati loro confinanti , come criue Con
de i come non conn col Regno di Croatia, co$i non fu ne anco inclua in.)
Ragui ; md ch'alla Citta non potesero nuocere , perche dal Conte Pl-thlo
Tiepolo col occoro riceuuto da Venetia ose preeruata , e che venuti A-n.
baciatori da Venetia peruadesero il R :i partire , e riferendo poi la guerra.
dAlmisa , criue , che del 1279. il Vecouo di Leina , e Brazza ortono i.-se
Cesano
4'
2-64
'Delle Memorie
do, il che haur cauato quelli opetti nella Citta di Ragui ~, chil medemo
accenna. , li quali neceitarono di mandarui li medeimi Procuratori diSan...
lamente per cutodia della Citt , e per mantener l'vniuerale ben aetto ri*
olero di dare la Cittadinanza Venetiana a tutti li Raguei. come cona dal
la Ducale regitrata nel ne del loro atuto critta a Marco Soranzo , allho
ra la econda volta Conte di Ragui data li :Gennaro Ind.1 1. che t del I ;58
e Natiuitate .
` ~
di Leina . . . zorzi Conte dl Cui-zola, Marco Sanudo Conte di Ragu Manon criuc , chi foe Conte di Scardona, dice olo,
e Scardona l della quali-* baueua dominio fil mesa in le man del R d'Ongoria.
Conaper dalla opraregirata reitutione de beni fatta in Scardona.~
che pochi giorni auanti la ipulation dea pace , v'era Conte Lorenzo Celi
opranommato_ , e criuendo il medeimo Caroldo , che foe arto Capitanio
:i Di Tric} 7'"
"2. 65
quod certis accaombus aliud dicere non poterat nec volebat . Item referunt quod
Delle Memorie
nandum, ' quod omnes poseiones . (F bona patrimonialia dii .Arcbldiaconi ven
dantur , (F' precium eorum detur ditio Ioeph , nomine quo supra pro taxatione pre
diffa 7tupra . Item reet-unt quod per ea , qua reperiuntur peratteiationes prodiu ~
'al f
*. ' -
.- Volefa SlouigneJ
r
g-Ruco
Samon-Mettiamo
e "u-
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' anzi-.Stima
Mu
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h a aber-:tor
_Fdimm diomm
' - rilatcouic
ns detra'is
u
"
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i~
natorum , 'aluo
"demnatus per inraeriptos ntegraliter peroluatur ita quod ditio loepb nomine
quoupra de predifl , inracritis condemnationibuf ee debeac integraliter
atisifium vjque ad quantitatem di or. or. zooouperius taxatam nomina vero
funtmculiza
ec
'Pnzuligb , Stephan: Ortolan,Cre4 MHz-fia, Laure Salaam Zune
Cognatua Maxim Luxinigb, Gae Vladislauicb, Boxe Cuxarinicb, Martini Natu
ralisdrcbtdaconihcola Martini Marangoni, Maroy Drecbia,Volcina SartonMi*
ioslauus Milotranigh , Tboma Sillauicb , Frater ein-5:, Iuray Radoslaui, Fraer Dra
*ganc- Mitxa Cdltgar , Matheus de Liina,tacobus 'Peruoslaui , Matbeus Radouani ,
"` '
"
'`
o e,
Di Tra-3;
'2.67'
nick, duo lij Domacich, Stipan Macolicb 'Pripco Blcba, Radonr" Lourinus fra.
tres , Micce Mutu: , Siippan Verdelic , Iacobu: Boglie , Bertanus Pertani , Ruco
Sle , 'PetreL ;e , Raday Tutaicb , ,Pia Butina , Nicola Plauich , Vide Cognatus
Bianchi .
.m
Item referunt quod cumper legitim-u probaer babeatur quod dit-7a noe dih' ru;
mori: , ' tumultur Stanoy de: s alato mercator habitator Tr. derobatmfuerit de
omnibus rebus uis mobilibus exi emibus in domo ue habitationis per infracriptos ,
ridetur pred. D771: , quod :litio Scano) iurante veritatem dicere de damnobi illato
per infracriptos non poendo iurare d orenis zooupra , fed ab inde infra quantum
mulgate per Ill." e'? M." Dos Nicolaum Banum Zech Iudicem Curie Regis Hung
' Ioannem totius Dalmx* Crow-Banana Lgatoi, * Vicegerentes Sera** Principi:
2.68
Delle Memorie
phani Petto, (F Ciga eius lqs , Duymo Petri lojpb , ' Tuanofi-atrib. ' lijs q.
Micboy Stephani , (2* Stephane , 'Petra , ZT Radoslauo fratribus , lj: q. Duymi
Stephani , neenon ' siluero Baroni.: omnibus Ciuibus Trag. ex parte altera , de
quo compromio apparet manu Frantiei . Ser Manfredi de Surdis de 'Placentia not.`
iur.Ci.t Spalat. in 1 358. 1nd.x\.die 18 men. Manti vigore arbitri) nobis per ditftts`
parte: attributi XP! nomine inuoeato pro tribunali edenm dicimus , ententiamus .
laudamur, bin-.tfr pronunciamus. .Qigodomnes. (F' nguliproeeus , * in utit.
nlcat.enten.(7 bannimenta quoquo modo fatli, velfafle contra ipfos Ioep ,Pet'.
' Ciga eius filios , * omnes (9* mgulo:apos per antedielum Totem Capitan. Iu
dice: , eu Ociales aliaa dii Cois Tr. `uque in diem reentemfint cai , 29* caa ,
irriti, irrite, irrita, (F' nulli: valori: eicacie , ve momenti , @ic eos volumus
reputari , e? teneri, * quodipis d modo in antea nulla fides debeat adbiberi, nec in
lucem debeant apparcre ex nunc vigore di. compromt. precipientes , * mandan
tespartib.upradit'is , * cuilibet iporum quod ips proeejjbus in qui. enten. G
annimentis ti non debeant modo aliquo, vel ingenio aliquo queito colore in Iudi
cio, -uel extra,eu mi fac-ene.,- vel vartetttibut auere dt'on , fatfo , vel opere , nec occa
one aiorum procetmm inqui. teicentent. bannima opponere rna pars con
tra aliam :acqua-ih; vel allegare, cum nobis appareat euidenter ipos procesusin
quit. te ` c-ttg' Bannnmlmpctisexfomite nequitieforcfaa, uam ex al?
initta , a' naltkiamnf, Gimme-ritratti continente :nam idem Itu alfa-5 de T'er
. onorarerca
de mandato R
'-4-
-.:
Ton-iae, *vel Capitaneus , m de voluntate Regia, (a' de eius commi ione s vnde nec
Dragolinu: Caruatiniupt'us , qui e dieebat Capit. die Ciu. non_fuit de nutu Regio
premise Ciuitmerus Capitanem ot aserebat, qui per inde Pt clarms appare: eften
tentialitermaxime condemnatus , cum nobis conflet , (9* appareat mqn'fee predi
cios Ioepb Stephaet* Cigam eiuslios , (9 omnes , e? ingulosqptosfore contra
Deumx iulitiam inculpatos de contenti: in ips procebus inquiitionum , (F' en
tentijs :naMIemper ipos reperimus rre deltimos Sacre Regia_ Mdie/lati , (9' boe
" "
"
"
ente:
'Di Tra
,,59
ipumque D.Epim omni Dei timore popoto , omnibuque S.R.Eccle , (9' 'Ponti
calis ordini: reuerentia preter mija erra Multi: Vulneribus Percutin ca ite , (9" in_
bus , (F' perententiam publice latam in Platea Tr. per nob. vir-um Rudulphum de
'Piro Pair-m Ciuit. eiudem preente toto populo Ciuit.diuque Iamb: .Archidiaco
nus tamquam inobediens , incorigibilis , 6?* in prgundum malorum veniens traditus
ordinarie iue curie eculari , (7 iuus per predi um D. Banum auf!. D. n-i Regis
[/ng-dequibus
Ciuit.Trag.
rele ari,
ac demum
ropterfuorumeelerum
execrationem
noto
ri,in
el maniege
conuius
per uptos
Ma tros et Barones,
et Principe:
de
le ata , eis Ill. D.Ludouiei Regis Vng. predi ipecialiter pote/late dapnatus pro
indeli Regio , * rebello cumfuerit caua principalis dicordia, (9 deruionis Tra
pticum , *ot patet in ui: nor Curiaerious , ' plenius( 8c paulo infra )
Nos Bartolamem E s upfi - .itouper bijs conlo diligenti , edendo pro
tribunalim Curtiuo no ri Ep f i ` i. - mine inuaeato , *pt de vultu nei olii-um iu
'
Tette
{73
Delle Memorie
-v` `
Caa con la torre vxcina alla Chiea di S.Nico , qual caa hoggi poedu
ta dalla-caa
Ciga Vecouo
detta Dorotea
a dierenza
dellaltre
Citta ,. quando
e la torrevcn
dutxdal
medemo
alla Communita
, come
i rieriira.
i trat
tata delle mura della Citt , doueua eer pratetto come uo fratello , o alme
no Parente rctto, e che perci lArchidacono con li uoi parenti li Caotts
8c Andreis inimici di Gio efo tirata a e la plebe con la peranza della preda
D Tra) I
e??
che egu in Sibenico del mee di Giugno precedente lla entenz del Veco.:
equemi reueriunt .
M." (F' potentis viri D.Nicolai de Zeech Regnorum Dal. 0' Cr.._Bam per determina
tioacm difii D.Banifaam cum nobilibus de Dalmatia Tragury , dum ipe D347:
di Spalato . 6412.6,
_
On l'occaione , che Vgolino Arciuecouo di Spalato and :i trouarl
l 358 die Jahr-uor' [cannes Pauli de Hungaria , EPM Egregii, pmnts vi)
ri D.Io.2mxis Comitis Cli retulit Capitolo Spalat. quod precepit Villani: de Orogb
ex parte Ser-"m Regis Ludouici Hung. CV Iozmns Boni Dalm. e? Cr. rt obediant D.
V olmo .Arabic-Po Spalat. [dem in paeonem m/jje de villa Biach , que non era:
ba itaca propter guerra: precedente: . 'Propterea die dcinde frequenti de 714 Rd:
272
-Delle Memorie
gio da Zara Caualier Regio Conte , e li dienori del Commnn di Tral, che.,
la entenza arbitraria non oana alli loro Priuilegij Regali : onde li Giudici
oprad _ i edendo nella Chiea di S.L0renzo di Tra li 5.A goo 13 39.termi
naonq', che per loccaione della detta entenza de arbitri non haueuano
nf
'
"`
_ na-.'r_ _
Genoue l.
Ccip-7.
dal Priuilegio conceo a. Zaratini li IO. Febraro I 3 ;8. poc i oiorni auanti la
concluione della pace apparice , ma oltre di ci i lcoroe , cie voleua ridur
` .
D! Tr-au .
2.75
rie della Patria . Deuo dunque qui riferire non olo tutti gl'ordini partico
lari di Tra , de quale ono retare memorie; ma anco dellaltre Citta della.;
Prouincia per darne quella maggior contezza, che dalla carezza delle crit~
ture i pu cauare .
Li primi ordini, che furono publicati dalli medeimi Baroni , che ono no`
minati nel precedente Capitolo,non i trouano ,` ma ne vien fatta mentione,
nelli econdi , che ono li eguenti .
Stephanus D.G.E}5us Nitrien: Sacra Thalogia Magi/i o Joanne: de Brendeecb
Ciulis proeor Ser. "-1' Principis Di n-l D.Ludouici Regia Vng. 'ad partes Dilm. Le
gati. Egregio, (a potenti militi Regia D.Francifco de. Georgia de Iadra Comiti , Iudicibus , con* Cai Tragalutem cum augumento Regalis rati-e, QF' fauoris. Con/i ~
derantes ex parte delitatis ueflre conantiam cum plena o edientia Regie Maieati
prouidentie uere reipublicealertiam, qua nos multiariam uiuis uaeibus, e?" docu
menta apertiimis inruxiis.Conderantefq.pra rer perecutianes damna , (F' di
pationum perplcxitates, in quibus elapis tempori us propul fuiis prauentaronc
reipublice multis indigenti labarare, con auaritate Regia quafu ngimur; pro ut
ex Legatione nora nobis oena, O lea in ue[er Grli Conlio Potuiis perpende
ritate qua upra , quodal Cis veiri Trag. vendere poitis , (F' debeatis otiali Re
giafuper bec depnnto , *pel deputando, al vid.per terram rendibile, (a dtIus otia
lis vabisoluere teneatur, (F' debeatpra quolibet centinario modiarum al is ad men
uram Ciu-Iadre , c9' venditur lib. z a denar.par. integrene diminutiane aliqua . E:
quia nobis conat veridice, quodal verum non e ita pulci-um , icutal aliarum
Ciu.Dal~U* quia Ciuit.ip/a Tr. ad curnm mercator-nan el ita babilitertuatmicut
alle c iuitates, necnon quod rt mercatores ad diam Ciuit. cumuis mercatlonibus .
e? rebu-s accede-rent emper ~ras apartuit al verum vendere pro minori pretia ,
quam renderetur in alijs Ciuitatib.ex nunc oiciali regio deputanda ;Marinaio re:
l a
.'574
Delle Memorie
de quantitate predia .
3. 'Preterea volumnwt ordinanza: ancforitate qua upra qu od cuilibet C'iti 7ni
bcc eputati, vel deputandi taliter celebretur,quod Camera Regis non valeat defran
darimon obantbns alijs ordinationibus fai: per dios Dos Legato: , vel. otiales
Regis qnocuquupet-fao al vendendi per terram , vel per mare,nec obante quod
antea de quolibet centenario modiorumoluebant.per mareoreni quinq. auri. Qua-5
:ibn: in , (F' ex , territorio , (F' diirin Trag. percepti-s , " babiiis tam de rebus im
mobilibu-s, quam e qnomodocumq. . . . necnon eJ anima/ibm eos vende: conciui
no Trag. vel dirifinali, vel ex parte pere, vel per conciuem Frag-fe dirzmm
dendos etiam in alieni: pa'tibu-soluat , vel teneaturfoluere trigefmam D-ngi nio,
Tel uciali eius , U' boe diifruus , (F' bona dionfrnunm , (9 prouentuum,
nel etiam Cini: pro , * cum pecunia forens emerit teneatnr folnere tricemam
generalemsi mfmm buic notre ordinationi faa fuerit , (F comperta per otial
omnes ventilari debeant coram C omiie' Curia THX-(9" per ipum Comiteml Cn
riam terminari,* denirixyjnbequenter perfeqnentem Curiamecundnmformam
ffatntornm rerorum . Vernm latisfententijs aliqna partium e teneretgrauatam
licitum it ei, (F pofjit appellare ad predi&.D.1\{; Regent , (F appellationem peoequi
gere pot 'nel debeatam per extraneum, quam per Cinem bladum ipum aa Ciu
Tr.portari contigeritJn qnarum grati-me?" ordirmm preentium , ?'3 retrafationem
grauaminum predi-tcizmonium* rmitatem pi*efat.del.D.NzRegis Coitati Iad.
W- '7 75!' a ('9 omnibus , ngulis quorum interei, vel inteiee poteritzimbus
`
,143*
Di Tr-.ari. "
2.75
nou glaltri ; e i come e ne vede la caua per la nale tato ommeso il z.ca
po contenendo il particolare del ale di Tra, c e per eser di peggior quali
ta deglaltri della Prouincia, i concedeua ose venduto a minor rezzo ; m.
caua alcuna non trouandoi altri ordini di queidoi delegati, aluo d'vna_
deciione della pretenione,chhaueua moso il Vecouo di Sibenico con loc
caione del ptiuilegio conceso d Sibenzani nella deditione della Citta , nel
quale erano ate agaiunte al loro territorio le Ville di Neue, Coparno,Pe
e traftent cum Regina ;ed/ aliquid Pellet contra libertatem Ciui:. non cancia-j
dant, ed duo reuertantur ad gnicandum , (o' nerant Cup-W 93 "MMT-M "Zenit
" exptnlant in ladra due` zoo pro alijs .exenijs dandis Baronibus , quiecumlun:
s a
Da
7.76
Delle. Memorie
DalI qualli rea certicato , che la Regina Madre ola; 'e non la moglie;
col R venise a Zara 1360. ma erchc ambedue quee Regine haueuanolo
eso nome, pu esere ch'il Vi lani intendendo , che ia venuta a Zara la Re
YS-
E I*
x.. `- rz ? iaezF
'
, ?F-"- iunt ad port-u eorum, quod/i reperirent ali uem decere ip , qui iui[
t "nt ad ridendum' non inuenient eos,teneantur illos ta es decienteneu dormien
tes, qui debent vigila re denunciare debeant diffis Capitanei-s , tp Capitanei ,tam
ios decientes, qudm omnes alias , qui non venirent ad cuodiam , eu contraface
' rent ordinatum ii in eriptis preentare omni mane Dno Comm, qui D.Comes tenea
;ur in continenti omnes c contrafacientes ('5 accuatosfacereoluere camerario
`Cai; Trag.fal.5 paruorum pro quolibet (' quod oes, qui deputati erunt ad diam eu
odiam peronaliter venire teneantur ad diam cufiodiam , nec point aliquem
.loeofui in cambio ponere , ni baminemucientem , qui tranfeat eta tem annorum
1 6 uque ad etatem annorum 50 * omnes tam Capitanei , quam ceteri cuarles te
mmr venire_ ad
@ilam cugdiamaltem_ cumpada quod i non _ueniient i,Elliot
e,
z, *De TM .
2.77
lle , qui non habent Speedmoi. 5- per. ce* ali'tu ,_ ei* ips euodibus preent-:iui
Capitaneis recedere: ne iieentia (11le Capa loeobi deputato antequam puletur ei
pana mamtini &Laurenti; oluat Cotqualibet meeol-x pun_ et apisaneu; ;em-42m
perfacramentum noticare D.Garmti . Infuper de upra]eripm tribus deeimis duo of
biles mini debeant ad euodiam Burgi extra Ciuitatem , ibm duobue nobili.
bus inueniatur in Burgo pro peeunia Cis 'vna domunculn , 'v i poe: in noe ma
nere quando eric malum tempus 23" dii duo ibi in Burgo eri debeant Capitanei , "
de bominibus Bui-gi Imbere debent perone/s viginti , vid. dene/s due , quae viginti
perform ordinare debeant in infracripeum modum, videlieet. Primos quatuar ad
'Pontem Bue , qui tom notte diuidantur infe bene , " diligenter debeant euodire
67]* eliq quatuor per ipos Capitaneosudcheant deputari ad euodiam in orto Domine
Staneee ororis olimdtndree Gregory , quimili modo noEfe diuidantur bene, dili
genter euodire debeant , ' peron-vs I z debeant ip Ca itanei deputare ad eum
diam portus circa [acum qui vocatur .Arenal-u , quiimi iter diuidantur , ' vtu.
ra debeant euodzre:. E: quia de iis I 2. aliqui ex ips natuor Ciuibus viitare de
eant in noe tam illos exientes ad Pontem quam exige-mes ad ortum , inue
neri: ipos non cuodienteseu aliquem ex ipfs exfuprafcriptis zo deputatis ad cu-`
odiam Burgi; eu iam preentati recederent a euodia modo eonmili pro rt dei
putati ad cuodiam Cini!. oluere debeant pena-s upraeriptms , e? ip/i Capitanei vir
tute prefiitiacramemi Ipos tales delinquentes noticare debeant , ('7" dare ineripti-s
D.Comiti , neenon ce D. Comes modojpredio teneaturaeere ipos follie-e camere
Cis ipe/s pena-s . Item quod dite decine euodire debeant *mio mene , e'? in quali
bet mene permuiari , qui ordo ineipiat die 1 . Xbris proxime venturi . Item iIli de
Burgo non point mittere loco ui aiiquem minori: etutis i 6 annorum, nec maioris
59 , U' quod de penis predi D. Comes , ('9' Curia point expendere in rino illis qui
fuerunt ad euodiam .
E OChi giorni doppo venne vn Ambaciatore del R per dar alcuni auuii,
che umilmente non trouandoi altroue i regirano come no ne Conegli .
1 361 die 1 s Deeembris . Conuoeato Coniio e. tn quo quidem eonlio Egregiu-s
Miles DJawa-S de .Arpano .Ambaciator Ser-" 'Principis Di ni natural D , Re
gis Vnanfreeripm expofuie pro parte predii Dii n-i Regis .
Primo videlieet , quod pre-fame D. Rex quanto earius potealutatnobiles , (9'
Ce Cini:. predie, (9 delitatem eorum tanquam illos, quos idem D.Rex mm cere.
ros bi tai-05,0' deles reputa!.
,
Secundo, quod eum [ujnus D.Rex plenam gerensdem de delitate Cmitatis e: bo
m're pol/infed rt lpfa Ciufo prouia, (9* munita ?alcalammjumm honorem Re:
gis 7 decei ririiuer conjeruare .
'
S
.Quarto.
1.78
Delle Memorie
curam continuum babendo de hominibua dite Ciu- ne aliqui reo tramite deliran
tes diponerente ad aliqua cmittenda, quelli-:tum Ciaitatis deirnerent, e? que po
Int honorem Regium aliqualiter defraudare.
.
Pro execution: ordinum prediflorum elleiiuerunt ofio 'c.
Marinus @archiflcola Marini,Danoe Cicl1i,Petrm Iojepbetrus Cipcico*
la Zuue, Nicola `fammi, Lode Ioanuis .
Dalli ordini opraregitat delle guardie i cana , chil Borgo non era an
cora nito di mutare, gia che da quello i poteua andar al ponte dellIola , e
dalli auuii portati dallAmbaciator Regio,che con loccaione della guerra,
che opettaua il R li foe moa dallIm eratore , e Duca dAutria} con li
quali non connando la Dalm. haura egli dubitato,clie li Venetiani ecreta
mente intendendoi con quelli, li orprendelero qualche ,Citta in Dalmatia;
doue , e bene dal bel principio , che venne a Zara hebbe eniero di ar ar*
mata propria per guardia della Dalmatia , e per tal eetto aueua anco elet
delli luochi chaueuano le mura deboli, e non nite , quale era il Borgo di
,Trau, come dall'e preiua deo Ambaciator i conoce .
Li otto per tal caua eletti diedero varij ordini ,- mz perche la principal i
cnrezza conieua nel inir il muro del Borgo u perci eletto Agoino (ja
_`
oueritis quod .Au.
?MM Midi! nobis s ' expofuit uo modo , quibm auditis , (-7 parte-pt in ao alts
taliter vobn repondimm , quod nunc nobis tam arduos , :amque neceario: i (9* RL'
<gno noro ingruentes procem Iiabentibm, (a expediemibm , ampllorlbue "45"
rimmper vos requiiti dc prennis mature deliberantes cura :mm vo [S repon ere .
:ZZZZZZ;l-:aa:za/ ,
,'Pm C,-Mro tributo preditio ai lylicb inalata recedens_-, (9" i .l repre yen/ne.
dfbgylea ,ed inequi, e? mu-tgarwque in medium Cimt. Ilnque commune
diaCill.Tldg. (Fale ezuldem oberuata probibztxonem ecnndum dtfie_Ciu.corzue~
,Wem , (F' liberi-item ip Bano , vel bomimuo mei-um Iudzcmm 3 (F initiam ob
net, (F' teneatur exhibere anare non obante aliquali . Datum m Vozegrad m.
feio exalt- S-Crucis .Anno Domini 1362.
Di Trani.
L79
nente del ponte di terraferma,e fatte por q relle da tutte due le parti del por.
toze erche dal medeimo Ambaciatore ottenuta la confermationc dvna
termmarione del Bano circa il pacolar de Morlacchi ben e di dichiarar che
orte di gente foe uea .
Erano detti Vlac i , Morlacchi in quel tempo li Paori delle montagne,
che diuidono la Bona dalla Croatia,: quali con l'occaione, che li Bani Pao
lo, e Mladno simpatronirono di Bona fa permeso di calare l'inuerno,nelle
valli che connano con li territori) delle Citt maritime: e come che quei
ino che le medeime Citta urono in poter de Venetiani i erano aenutidi
enetrar nelli territorij loro, cos doppo , che li Bani ripioliarono lantica,
oro autorit cominciarono anco penetrare nelli conni (liane medeime Cit~
ta col fauor loro, perci li Sibenzani , chaueuano il territorio maggiore , e...
intra conne-s , e? terminos Ciuit. earum gendo tentaria iporum animaliaeu pecu
des ad a uandum intra metros terminorum iporum depellendo damn:: non modica in..
atiseu IW , necnon (7' vinci-s , pacui-s , (9' Gaijs inceanter irrogarent pra C'e
Ciuit. eorurfi ,A _ecnan (Ffingulares perone ipius Cin. ucce/uis temporibus per
ipum entem
perpetrarentur in maximam egeiatem poent deuenire , U' po
pulari us bon-im s deiit'uentium querimoniam panexientupplictes nobis tam
quam Vicario Grli in dio Regno Dalm.per auaritatem D-N. Regis conitutus"
peronam Regie Maieatis in bu's partibus repreentanti , *rt ipam particulam genti:
Morlacborum de iporum territorio repellere , iporumquea iculturas , eu term.
pacua , eis , (F earum predialibu-s , ac popularibus pari ce , G* quiete iuxta an~_
tiquarum piarum Regni collationem , anffianem mi, frui , poidere commit:
tere dignaremur .
io:
.Quorum nas dignis , (-7 iuis poulutianibusauorabiliter inclinati , quia de me
ts , (a curbns metarum die Ciuit. qq tenor: us ipus Ciuit. giu antiquorum
Regum vallatorum aliqualiter extiterimus informati nequaquam tamen eisdem me
rem
2.80
Delle Memorie
territoria per bladazwvineaa decendente: damna non modica eidem (iuitati irrogan
tes reperimus , * aamuerimus, licet ipa partieula genti: morlaeorum ab buiumodi
alien "rum territorijx exclud ,'depelli per nos immediate debuerintttamen quia tem
ent . Idcirco potis nori: petitioniL-u: erga :p0: nobile: , (F' rirosdeles Trag. in...
tantum ip condecenderu nt , w ipt Morlacbi a die manatonis prefentiurn 17,(que ad
feum `&Georgii Martiri: nunc pro-rime venturi intra iporum ter/nino; excepto loco ~
fus facere , nec iporum terram depacere eorunv ?FMR-JM animal; ad adaquand.
eu pafcendum pellere pont, (a' valga modo altquali . intuito; rei memoriam r
mtatemque perpetuam Preente: [mera-5 rio/iraqeifdem Ciuibus Tr. duximus conte
dendae . Datum in dit'a Ciu. Tr. 25mm- Martu ari-Di 1362.. conrmata. eodem
anno in feo exaltationis 5.0qu
In queo rem o vacando il Vecouato nel principio dellanno _1362, ` f
conduttore del Sale, che ia venduto il mozo del Sale m tati oldi d01 meno,
che nell'altra Citta conormallindulto ; onle e bene 11`Rc s`era motrato
caro nel Conceder danar per forticar la C1_tt moro pero acxlc a con-j
FPF lttcre dal R , alle quali i ntiua il commune granata u li 16. Alpri-
._
c
Di Trac- .
2.81
Zara vengono eprei ambidue quei particolati , alc une cole dauantag
gio , che i poono per imilitudine adattare alle cole di Trau , Se auco dell7
altre Citta della Prouin cia perci regirar la memoria come troua .. E; z
i
1366 die a men. `lprilis . Mps 'Micolaus de Vitticor Icannesde Sloradis" re;
gorius de Zadulim-s Reior.Ciuit.Iadre cum nolro maiorix'* Gralt Conjfcomittimus
textu , ce* vigore diarum litterarum Regalium introducere in Cia. I adre certam
bonam quantitatem vini orenis contra ordines reformationes ,atuxa , precia , (5*,
conuetudinem anti uimam Ciu. Iadre, ('9" quia ip eorum ubditi certi redduntur,
circa eam
querent Ciuitat
`_ quodplus e redditus , CO' introitus incantuum ~vini , (' Bec`
carie unt qui mag opemcrunt ad cuodiam, fartificationem ue Ciu.Iadre,quia
quai aimnde non babemus que poumus apponere , expendere ad diam orti_
cationem, ('9 cuodiam aciendam; quia quai omner In ni Cis redditusunt .cala
rio D. Com. E? allorum ofcialium Communis deputati Ue. pro *ot eis , ce eritio~
pieni: , U" particularius inform-:tu: , (9' pro conduione dii viniorenis in ladra
ren. quo: exua gratia liberali mandauit per Baldaarem de Sorbo nobis duri a (9" a
ignari pro dio opere non potuimus habere ab eodem ni due.: r :avec-l circa, Z9' ni.
hilominusecundum poibilitatem noiram,'de autre nolri Cis intiimus quatidie
pro iui ibus operi anteditio , in quo opere expenditum ci per nos ?lira dimm quan
'.:
,ZT
Tre
2.82.
Del/e Memorie
e retinent vque modo , (F' qualiter per predillos Barone: aignatus fuit terminus
parnbusu er inde comparendi coram ua R. Ma. ' qualim- in diff@ termino com
paruerunt egitim Sindici , .Amba. Cis Iadre parte non comparente aduera, (F
accuata eorum contumaeia date unt littere vque in aduentumuorum Legatorum
adpartes Dalmata . Demum venientibus Iadram ad partes Dal.D.D.?(itriene,eF
dicreto 'Per D.Ioe de Brendeeeziuriperito ip auoritate Regia dium terminum
continuandqprolungauerunt vque ad aduentum Regie Mag.ad bar partes,quam ex
pefiarunt ,
expeclant euantibu: animis, dederantes de iure reitui,quifuerunt
plenime , zo' weridice informarecire decet eandem,qu0d cum cor Iudice ad ciuilia
Iadreprecesore,@ eorum alijs Iudicib.ordinari4`s Ciii-Iadreubequenter inter pro
curatU .Aduoeat. Cir, (F ipum Ibem , demum per proe. (F aduoe. predilos uit
quedam consuetudo allegata approbanda , vel reprobanda per conlium rogatorum
Ciuit. Iadre rt semperfuit (F mori-5 e , que conuetudo iam dedulatne eontradt
bebat reduci , ipe 15b max appellauit ad suam ILMa. quam appellatmunquam cu
rauitproequere,t9' di.: appellatione pendente 0b reucrentiam ue gloriose M3 ni
bil super inde poflea extit attemptatum , (F' [ic vere paiuit cognocere ' pote ua
M.*ecundum eontinentiam licterarum ipe Iobs babuimel habet materiam que
relandi , U upplieare debeatis Regiam M.m'- quodi e Iobs, ZF* alij conimiles, qui
volunt vtr', valeant iura sua, ('9 nia 'Priuilegis acli ertates .i Regia M . concea/s ,
(o' concea non valeant , (o' vel ex tacita veritate anibilare vello , ' frangere, eo* i
~:
1- - i o al uo luoco,
compra, "
i 7_
.la
fat -
5 '
*Genouee , come criuc Caroldo , che inieme_ con Daniel de Vari
czzttratino venise a nome del R dOngaria a Venetxa ll I4.Febraro 1364.
diandando , che li fose permeso mandar del uo Sale a Ferrara , e Paloua,
Q ~
Di Tra.
'
:y
panza alex-a , come ato riferito al cap. t. del s. libro De Reg. Dal. 8t Cro.
onde i corge che i come il tentatin dintrodur vmi oraieri nelle Citta (li
Dalmatia contro lvo , e leggi di quelle proueniua dall'ingordiga d'eo B; 1..
daare ( cheendo Gen Ouee era nella Corte dOngariaceme emulo de Vr .
netiani ben veduto , e auorito , e f anco ( come i ritcri ra promoo allAr
25. del medeimo mee concea l'erattione delle biade per eruitio di
Carlo Duca di Durazzo , il uale venuto : Zara ii allo` "iato nel Palazzo pu
con cent',
s '
,3 ?Spalatini doueua armarla Galera di Raguei; md
poco dop o a': v - , ?o til R col medeimo _Imperatore , e con quelli de Ra
cia, e Bu gar 1 "
584;
sDele Memo ri
qui vos reget loco ipxus B. e?" tollert pro suo salario dncentos orenos in monetis .
ndc cum buinsmodi elefiionem nos acceptare , (F admittere voluimus delitati ve
Ioannem de Griogonis de Iadra .Aule notre Regia Militem delcm, ' dileurn pro
dnobus annis prox-'me ?Maris cum salario conueto in verum C'. eigere , ' au
mere debeatis , omni di cultate contradioria oergata , aliud notre Regie gratie
ub obtentu facere nullatenus aufuri in premiirs . Dat.in Vzegrad in Crainafei
SS.'Petri, (F Pauli Apoolorum .A. D. i 367.
D.Tome Bam' nori maritimi per vos pro vno anno faam conrmare dignaremur ,
annneremnque 'nobis *at iuris peritum de Padua num eligereti ad regendum vos
ccundam wra tatuto ad que delitati votre taliter rcpondimus , quod nia nos
pridem pro Magiro Inuano de Iadra milita ni-odele , (F dzleo vobisfcrip tmus vt
pcr adupplieationem prea Mag. quani nobis nomine Wro poteimo annuimm ,
Di Tra.
2.8 5
O' inuper eodem littem notra-:ecreto noro igillo congnatas dedimus , quas dum
nobu reportare eceritis ub maiori norogillo emanari faciemue . 'Preterea in.;
ipo Mag. Iuuano aliquam culpam inueneritis medio tempore pra qua idem depoitia.
nem promereri videbitur , ('9" probabitur rationablliter , tune eum de veri medio
amouebimu-s indilate . Dat.in villa Predana die 1 8 men. lulu' .An. D. 1367.
'
Da quee econde lettere i vede , chil R voleua , che foe eletto , e ri
ceuuto per Contea Spalato quello , cha lui piaceua, lo eo deue hauer far..
to anco della Contea di Tra; poiche nella opraregrrara entenza del Bano
al ca . 5.del 1358. dichiarandoi , che niuno poteua eer Pode , Capita
nio enon di volonta Regia , e trouando , che Franceco di Giorgio Zara
concee q iSp al' ni , ma in gratia dello elo Conte da lui eletto , che lap_
p ationi pote o,~
r : Padoua, Bologna, Perugia.
- uea materia
` larioni dalle opraregirate commiioni de la**
ratini i vede , cl s'
u'no dcinando alli Collegi) d'Italia , e li Spalatin
contal occaione formarono lc leggi , le quali non trouandoi in altri atuti
le regirar comiui i trouano nel ine delli aruti noui , 8t auanti le refor
mationi .
.ad agenda-s optimo Regigratna Subditarum [india debent concitari quando ali;
quid annui: vtilztatis pub!ice caua, quam Regis animi er
` eda: . .Alque idea
*alacriter excipiendum el, quod neceariefuiet Windtech eli quod (a' Diue
aller Ludouicu/s D.G.Rex Vng.per um litt'tu direu fdelr
u diles Comi.
ludicibus, Con/J (' Ciue Ciuit.Spaletiub data in Viegrad die craflino ci: Beat.
Tem , 'Pauli .Ailor. .zz-D. M.CCa. LVI I. anuendum Aux/t de Regia auct'e . quod
.cum deinceps uper aliquibue ententijs laxis in medio iporum inter car-nito: ad e
cundam curiam Spalcti iuxtalatutum Ciuit.pred. uerit appellamm altera parti-am
que de iii/finitione caue ententneeunda Curia spaleti latarum allegarete non po
e content-:ri . ipas/entenimecunde Curiemul cum partium iunbxu que :ij le:
tem
:.86
Delle Memorie
,',r
Spaleti debeat infra oc'lo die: die ipu-sententiie computandos appeliare ab illa en*:
tenta coram Reore d. Cime-eu eine Vicario , vel Locuutenenl, (F requirer
:P3011
A.,
Bononie , vel 'Padue , aut Perusu prout Refiori , 6 odg-ibra d-Clll. i maiorf'par-
-_
-
tiutatiozi: reieu negotuel litri!, de qua, vel quo lata fuel'llllOalUtlid per diam
ecundam Cnam p que timano at per extimatom d. 'Cin-t. *nel malorem-Eartem
i
l
a
"carino , vel Lori-MTM: , (9* Iudices d.Ciuit.qui tuncfuerint , vel maior pars eo
rum [ub `mneulofaerarmmti infra dies 30. a die ipus appellationis comp/nando: di
am appellationem, ZF" ipam ententiam per [eeundam Curiam , ' partium iura
que illamenttiam tangunteu eorum copiam mittere ad alte-rum ex diff (.'ollegijs
ecrete , E* per bominem , quem in bac re crediderunt delem , ' ecretum , quo
acramentum exigant, quodfideliter, ecrete in boefe habebit. Et faciantuo
Polc- quoa partium neutra [tiat huiumoii Collegium , ad qugd mmnt , nec per
quem,
0 .'.
Di Tra .'
2.87
quem mierint , cui nuntio etiam dent litteriuuae uper inde ad _illmi Collegium_ cu in
taxationealarii ro *ot eu videbitur expedire . Ceterum 'Pt huiumodi res magi; po.
it ee ecreta di i Reor , eu ein-s Vicariuc , "el Locum tenens , ' Judi,- d, .13,34.
rijs d.Cisoluant expenae tam ipi nuntio , quam d.alarq.
-
Item i eodem tempore plures ap ellationes huiumodt ecnt ad Collegium mitten
de eodem modo imili mittantur vi . ad idem Collegium , (F' per eumdem nuntium,*ut
d.Ciuit.eu Vie. vel locum tenentem debut omnibus modis , 0- iuris remedijs execu
tioni mandari .
Itemlatim per aperturam ipius deciioni: compellat ipe reorJeu eius Vicari,
'nel Locum tenens illam partem , que uccubuerit oluere expenfas fa'tae prediifia
aluo , 8c nuntio . Si vero appellans iccubuerit in toto , "nel m parte , tune idem
appellans compeliaturoluere dios ol.4. par. pro qual. libra quantitatis , nel exti
mationis rei eu negatij , nel iuris in quo uccubuerit quor. oldor. 4. medietan in C'e
.Zak ca alia medieta-s in alteram parte: . Si' vero appellans pred. bene appellauerit,
in toto obtinuerit nulla partium mm ad d. old. 4- pro libra per preens [latu
tum , neque per vetusatutum . Its-mf, iam intelligatur , U' locum habe-it pro illa _
parte pro qua obtinuerit ditiuc appell .
Decernentes etiam , quod illud.-tutum rem-s in illa parte qua Denam , eu-{raim
men old. 4. pro lib. imponit appelianti adecu ndam Curiam p uccubuerit ceet , nec
cum bi vendicct in cabusecundis . Verum quia leues , e? parue caue cum dii
libus , " magnis cauis paribus cabus non ambulant , nec intere-i utilitati publi
ca, quod pro Pdf/{d lite magne ufiineantur expene nec etiam et veroimile, quod
Regia M Ul-u cui! anima-s *utilitatem publicamomper ai-fiat buiumodi conce.
ionem appalooa-ut , <3' tr
""3 tur'jaliqua caua/'eu lite , que t centum tibi-is tnra , vel de re ,ue iure , vel ne
gotioJcundum extimationem extimatorum :iLife Ciuit. it ci centum libris inra . Sed
in
modi cauis
mia lata per eeundam Curiam perpetua? obtineat rmita
execuioni andetnr , U' quecripta untuperiu-s in precedentibm capiti?
lu locum dumtaxat bi vendicent in caus, (F quehonibus cuiuslzbet que int quan
titatis centum librarum ,vel ab inde upra ,vel rei, eu negott'i "nel iuris excim. e*
cundum extimationem extimatorum d. Ciuitat. t libr. ce_
par , (a' ab inde
u ra .
` eormata, ordinata, (9' alfa ueruntpredia omnia per
os Comitem,lud~
ces , (F' conlium eredentie auoritate die reormationis d; Ener. con . in 'Palatio
nouo Coi; Spalati . In anno natiu. Di l 368 Ind. 5 die z; memotobris. Ego .Alber
2188-
'
Delle ~.Memorie
ologna; c i come non inueriimile, che foe tato permeo anco allaltro
Citt dappellari alli predetti Collegij , come dalla legge pota poerior
mente tra le Reformatiopi dello atuto di Sibenico al num. 132. delli 16.Lu
tem Regia? , e usequentemente memoria del I 373. ( che i ri ferita ) che foe
agato alario al Giudice dellappellationi,e nello atuto vecchio tra le Re
'ormationi trek,ng fatte li 27. Agoo I
poo in vo lappellar alli Collegij ,' che per varij cai pu eere tato inter
e qua reta m
dette mem
` a ad arbitr .
.
i trouano . .i
.o
riguardo c05i puntuale , e timoroo _di non dar minima ombra di diguRo al
ca
_.
le1
DI TMW-Z.
289
'
. L x;
Cum nos aliqua vobis per delem norumfamiliarem Baldaar de Sorba de Ianua
Comitem Fare,Braze,(F Corzalex' .Amiramm norum mantime Generalem eo ~
anter maneipetis ali/4d intuim notre dilefionis , e? gratie non fafuri e Dar. Blede
feria 4 proximapo
Riceuutecuee let
Qx\i3 , un"
1. -- @ai
.
"a
.x112 3 .
e
S K
'MM WM zarti-
voleua l'Amiraglio; mai nello iui foe
o non i s :, poiche il reo e Conegli di
Trau di quellanno manca, e nellaltro Citt non v' : credibile. per , cho
con la venuta di queo nuouo Amiraglio G
ra glAmbaciatori anco dellaltra Citt
le .1
eguenti
k' ` .A. - , .A
1_
triumapienmmuper rebus inuenen is `, " eeeaj
Rgtf'adciuit. Trag. que promones reduci debe: in Conilina_
- ,4 ,uderunt difapientes , quod quilibez villanas, qui marte: extra Ci`,
- . per totum dzrum die Ciu. euiueumque eonditionis , atus exaa'
I atpro dio aduemu gallan dim, e? oua decem , ' quod ex mmc mander
anis, quod z'pr gallmas, Giona teneant preparata ub pena old..t.pro quoti
aliquaolutione eius fiendaJtem prouiderant,quod o's Ciues tam no_ ileru
' fcribantur omnes manzjui ad prefensuntpenes beccaros Trag- " emm VW :MT
gnentur tot ex ips quo: ridebmr ore necearmm pro dio aduentu , eque
ftrentur apud ipfos beecanos ita , (F taliter . quod quandaeumq. fuerir neeee haben',
polilgro dia aduentu ad libitum D-Comitis, (F Curie, e?" hoc ub pena [111.20 pro
quali et, (9 dih manzix* maneoluanmr de pecum'a Cis.Item prou-derunt quod
[Peezalner a Cimbus Tragxam uo_ ilib. quam alijs babennbus earum mandr-u parko
rum ammalium in dtrlu Trag. ' quod boni carati pro duo aduentu poe: ba
beri ab ips , e? quodm prepargifmper quandg necee eet :EP: babere . dprq
ore;
i'
H
qua o_
>
2.90
Delle Memorie
' nando poterurtt baberi adexpenfios Cis . Item prouid. quod per canipas Trag. gu-~
entur "pina, ("F videanturpro quanto recio pofuntbabcri , (F' precipue reperiri
paet de vino albo, (a boc tam vino al o, quam nebeo v ue ad quantitatem 400 ga
etarum ad expenae Cois. Item prouiderunt quod de rumento modo co-nduio de
partibue .Apulie recipiantur pro C'i ro difio aduenru profaciendo panem modij 25.
1tem prou. quod precipiatur Bacbric , uio* ocijs , quod ordeum , quod adpree-ns
habent in Magazino Cois non debeant vendere nec aliqualiter alienare donecl aliud
d D.Cotmte, (rua Curia babuerint in maudatis adbac 'Pt dedittoordeo pro vt vide
bitur D.Camiti, (a ue Curie ' di'litapientibus pot mmirari in aduentu D. N,
uis equis, (F' boeub pena [ib-50 ( quodoluatur :pfis de pecunia c is . [tem pro
uiderunt uodant duplerij duodeeim cere ponderis lib.4 pro quolibet* forma qua
drata, ' ibre ao cere in candelis puleris, expent C?iis-Item prou.quod de pipere'
de croco lib.:.quoderuetur per C'e pro dio aduentuub pena lib. 25 ad expen. c'is
Item promquod preparentur pro dil'io ad:de bonis lib.x ad expen.C'is . Item prouid.
quod omnia uftaolui debeant illis perfonis cum quibus fietfbrufn de utis rebus
emendis d.- prima paga ineanrus molendinorum cis anno proxim ventura , qui inci'.
i" `
1 369 die r a Xbris captumfuitper D.Cdi';1udd.c*7'ja " per adnentu DKN. Regis
omnes mittentexuiu pallotm in buula alba delc. WWW in rubea del non.,
"T313 3
medeima
al Vicario di Segna, &' A
_Conegli di Tra, ch- la eguente . I
glio di Da
,
mm, -
Regina Hung.
copia euiujaam litere Ser Friom Vicaij Segue, que dirigitur egregio vir-of
rum,
mito/PMP"
' m5 lm
'19"074'140
D-Rapbaeli
D. Baldaar
Comiti Spalati,
Regio maritimo
vel eius .Admirato
locum tenenti
, e?".
Comiti I
-~
in Dalmatia er'a la pete come i cana dalla licenza. concea alii ;6.del medei
N
_- ,
o*
o. -li
Di Tra. z
a9 l
mo mee dal Coneglio di Tra al Conte di poter vcir fuori della Citra per
tal caua,e ueo Bernab,che preent le lettere era Vice Amiraglimal qua~
Era m queto mentre nata controucria con Leignam 'per caua d'vn naui
lio di ormento, che veniua a Tra da loro ritenuto,percm era ato mandato
F416; Czs Trag. D. Comiti , Vicario Grill' conilio Farre de capture , ' detentio.
e namlij up." nec non " de acceptatione certe quantitaiis Bladde nauilio up-i
pro rt in difia proteatione continctur , ac etiam auditis omnibus , (Tn ulis , qu:
er Vidoius Stanoi Sindicus, (F' proc. Ciuit. Fan-e di cere , ' exponere winx': cora
' n g i5.; coniderantes iniuriam pariter, oenam , (F' violentiam irrogatam , e* il*
i am er Vicarium , (9 bomines Farre communitati Trag. tam in ca tura, G" deten
ttone 15h nauilij , quam etiam in acceptione bladi dcjnauilio upradi o Cbni nomi
ne inuocaio zi quo (Fc. auoritate Regia pred. qua ungimur ententiamus, C9' per,
denitiuamententam declaramui quod infra dies 15 proxime ventura: Catia: .Far-f
re teneatur , " debeat Tragurium tranmlttere quinque nobile: depotioribus Ciuit.
debeant dli Farren- Ci Tr. es ea-penas [ati-e: per ce Trag. occaione predifia ,
tarn in tranmittcndo .Amb. Farram , (F ad noram preentiam nobis tune cri/iena'
bus in diariu ladre , quametiam alias quafcumquc expenfas faas de caua ame
dia . Item teneatur Coias Farre reddere , (a' reituere communi Trag. totum bia
dum per ipos 1-are. acce tum in Cinit-Trunra terminumupracnp. 1 5 dierum pre
xint zgntur: z (a quae} hifi! fuzzy, tig cetero non preumantlljjmiiia , ec pecora [43
'
a.
cere ~
*o
- 1
"19,.
'
Delle Memorie
'cere contra Trag. nee in genere , nee in pecie , ' boefuli pena lib. ;oo paru.eamer_e
D. N, Regis applica: , G' nibilominus pena prediafoluta , nel non pre/en: enten-
tia ratat, "rma . Da!.Trag.di 29. mi: may anno natiu. r 370.0&aua 1nd.
I 370 Ind.8 Reg. Re e Ludouici (TLD. Siepbani Ein' Fare, (9 Bra-.{e, (o MJ "
*potenti: viri D. Baldaari de Sorba de Ianua Regij .Ai-mirati , e'? Comitis Cari .Al
mi, (F' Inularum Farre Bracbie , ce- Corzuleuo Vicario in Fara nobili vira D.
ColanoMartinuzij de Butouano de ladra , fui) q; (F Cis Fare Iudieibus Ser Slauof
gatto Briganti, Vidoo Deicbi a @ Dobreslauo .Andree die vero nona men-luni].
Da queta memoria i conoce,chil R haueuadato all'Amiraglio le Con;
tce di tutte lIole orientali di Dalmata iniemecol Caello dAlmia , 8c al
non eendoui altro modo di oterlo fare , e che li banditi non poteero are
.nell'altre Cittadella Prouincia ; e pel-Che nel medeimo tempo venne auui
che l'Imperator, :k Imperatrice doueuano capitare , fl`1 data incombenze. i
medij Ambaciatori di riuerirli,& autorit di pendcr ino 60.ducati do
doujc'oin tempo , che non haueua peranza dhauer glioli , e l'haueua arto
venire alla ua Corte,deinandolo per ucceoresdoue dimoraua,come di o:
' ato critto; nel qual rem o, come criuc Hettor Pignatello , Filippo di
Ham-0 (che per la morte del ratello Roberto haueua heredirato il titolo d'
Imperator di Conantinopoli) venne : Napoli del 1368: con quattro Galerc
gang, done
va
D Tratti;
2.9
di Carlo Duca. di Durazzo fratello del Padre deo Carlo,che dal R Lodoui
co dOngaria era tato fatto morire alla ua preenza in Auerla er vendcrrL,
della morte del R Andrea uo fratello; eaerchc i trouaua in ngarja Elia,
betta gliola di Stefano fratello del RLo ouico in et nubile volle il Re ma.
ritarla nel opradetto Fili p0 Imperatore , chera laltro machio reato del
angue Reale di Napoli, c e venne :clara del 1370. del mee d'Ottobte,come
da vn fragmento de Conegli dl Trau cona .
,Wr
Die zo Oiubris I 270. .4d petixiancm Simoni: Buni repondetur propter magnum
Mortalitutem non ha ere uzuarmn ,-1ed mittentur so ducati Iadram quibus emanz
"
I 371 die 9 .Aprilis Conilio Generali mandato praudi vir: Marti de Varena al
cij , (F' Vicari prefari D. Comitis ,in quo quidem tonlioue/unt 'perone 33 captum;
* reformaxum extint per 17 tonliurios ponente: corum ballomu in buola alba
dcc , non obantibus 1 6 reperti: in rubea de non . Quad habeantplenum , " libe
rum arbitrium Vicarms D. Comitis, (F eius Iudices, (F alijapientes , quiuntnunc
in Ciuitate , qui fuerunt deputati caua bonorandi D. N, Regem , vclper maiorem
.- parte: iporum uper fao lina-drum miarum nobis ro parte D. N, Regis , in qua
Tantinebatur , quod tum nos'de intentione , ' proce bus D. Imperaroris Gru-arm
in diriibus veris ad preent faciendis volumi ccrtitudinalncr ed0teri : quare
vicibus de :Idem valeaus lieraliter cr nuntio: informare nos , (i uper hoc plenum
arbitrium expendeudi de auere C51: [ft-ut mclius videbitur ips ,eu maiori parti ip..
forum , (a' quid quid eritfaum per ;pfosJeu yer malorem partem iporum babebunt
mmm , rmum .
"JK'
4!-
'
\
, Q
1.94.
Delle `Memorie
dalli uoi emuli ecluo ds] goucho, 8c eiliaro : onde egli aunto il titolo d
Imperatore lungamente trauagli per rientrare nella Citra , e nalmente l
ottenne , e data vna ua ghola per moglie al Paleologo continu nel titolo,
e gouerno no lanno l 355. uando dal Paleologo f orprea Contantine
no oli , & il Cantacuzeno, epoo l'Im erio, i fece Monaco :in quee con
te i era, e lvna, e laltra parte vala de li aiuti de Turchi, chabitauano in..
Aia nelle parti vicine allo retto de Galipoli , e con tal occaione ee vol
te paauano a depredar la Grecia , rouinando , e deertando il ae e , e con
ducendo in Aia gran quantita di Schiaui,', e non trouando iui o
colo s'ee
implorare l aiuto dal Papa del I 364. il nale li u anco promeo , e haue
tirato li Greci nel grembo della S.Chie a. Romana, e Lodouico R dOngarl
lere armate : pee della Re ublica in cos pia imprea , come di o ra, tato
riferito :ma dilatandoi li urchi ogni giorno piu er lEuro a, ei ingendo
la neceta , i transfer lImperator Greco in per onaa Bu a a. trouar il R
Lodouico , e romea incera vnione con la Chiea Latina , epedirono mi..
era venuto a Roma del r 369. 8c alli 18.0ttobre fece la profeon della Fedo,
che i troua regirara in Greco, 8c in Latino; 8c iui i ferm ino alla primaue
e'.
-\ ~
De Tra .
29 5
gioie , cbe la Duca] Signoria baueua in pegno , edarliei arlij in ordine da eer ar
mati dpefeue , e di esborarli duc. as mille , delli quali per viuerue ricercaua de
ato delli uoi andamenti : ondea queta memoria di Trau s'ha il mee preci
o nel qulle eso Imperatore Gio: i arti di ritorno da. Venetia per Conanz
tinopoli,
particolare,
che
da niuna
troliAutore
vien
critto del
. R mandaro-v
1,
Alli 1 o.dl
medeimo
mee
dAprile
Traurini
dordine
.95
ho ,a pee Regie per 2 . huomini aZara ,eli furono donati due ducati d'
oro per cadauno , Se or inato di non dir coa alcuna al R di queo donati
uo , e li Spalatini il medeimo giorno ninuiarono 35. che deuono hauer er
uito per armar Galera da accompagnar li opradetti Im erator , & Impera
trice , e poi capitarono lettere Recie a Spalato date in ona li 18. del mede;
mo , nelle quali seprimeua , ehcendo nata briga nel Palazzo di SPI-law e
nella quale oltre le parole ingiurioe , e metter mano a coltelli non foe e
auito altro male che conforme all atut, e conuetudini di Spalato erano
ati relegati Giorgio Cipriani a Tra per doi mei , Cipriano Zanini in Sibe
nico per tre , c Domenico uo fratello in Zara per quattro , che gl'haueua fat;
ta la gtia , Che potcero re atriare , che perci 11 riceueero, e non facee.
_ro
e con
altre, che
datedalli
pureuoi
in otial,
Nona li 23.
delaltrisrtentekvoleuaw
medemehl ale!v ,q lake aria;
enderi
da altri
o
queo voleua
.i ,-
`
.
cfu*: "9.5:
'.- .\
i*
1,
Is
x:
/i` `\
nuto
295
Dell Memorie
nuto il R a Zara uello iui operae , ordnae non i troua altra memoria*
olo , che conferi c vn Canonicato, ch'era vacatoin Tra -a Marino Capella~
del Doge di Veneta delle robe, che osero ricuperate , che i oteero ri
cup'. l are , e e il biogno ricerca'e i facese la ricu era a pee defCommune,
: alli 28.foe epediro vu Ambaciatore pecial al opra il fatto di queta.
- a era .
Del redetto mee di Decembre circa il iorno di Natale di N. Signore)
' .
e nipoti , eli loro decendenti come benemeriti , come appar dalli fnagmenti
de Conegli loro .
,
Li Opraccennati opetti di guerra conVenetiani proueuiuano perche ha
uendo il R Ludouico , quando conclue pace con Venetiani, promeso al Si
gnor di Padoua da giurarlo , e dienderlo e ose da Venetiani moleato ,
`come legge nella ua lettera de 5. Maggio 1358. tampata nel line dellhio
l
ria
Di Treni .
2.97
ria delliCortni tra li crittori Padouani, 8c sendo n'ati varij digui tra Ve
netiani , e Padouahi , il R inui il Vecouo di Cinque Chiee per acquietar
li; ma non hanendo quello potuto fanalcnn buoneetto, nu militia Onga
ra in aiuto del Signor di Padoua , come raccontail Caroldo , 8c altr'hioric
Venetiani , enel medeimo tem o mand in Dalmatia Carlo di Durazzo con
Luci-.Ue. Cum nos propter inanlem guerram eum Veneus habitam , ' alia-5 cui;
dente: rationes decreuerimm vtdeis noer Miles Francifcus de Geargio Come: 72-:
er interim quouque ipa guerra durabit in Ciutmora Iadr-emare debeat , ma
nere delitan igm- vere damm in mandati: quatenu: in perona eiudem Comm':
F ra nedelem norum familtarem'Paulum de Gear ijslium ipu: ad ?eri medium
pro Comite reeipiatis , (F' ei tanquam nore Maie ati , ' Comm' vero in omnibus
tiam noluimus aecmare pro e0, quia dum eum ips de pace traabamus, nobis
non curauerunt dare rchonfum. 'NZ-nc vero priori: nore inte-mimi: non exi
imns, nec ce Volumus, neque pajfumm quia eum Dueilms .darie fratri
bus noris , (J' Domino 'Paduano :aliterjumuzs collegati , U' vniti , quia dita: Ve
neto: damnicare nos oportet, mandamus i..circo vere delitatirmiter, " dl
rzfle qualenns conderatis prcmzs 705 adeo cauzos, (F mtcntos babere veli
zis, ce' conferita 17; ip Venerina! earum adberentes Pabls nec vere Ciuit. Spal
ipuque pertinenzysdampnum inferre vale-am: aliquale. Dar, Blade 5 di: mir
.Aprilis 1373
WWF} : ..
0
mata Vene'Fiana li fose orprea a cun-a delle Citta di Dalmata , e per uello
seprme in quella di Spalato , necesario di apere z Che li Vcnctani auc
uano mandato in Ongaria lanno precedente Giacomo Moro lJ'ocuraror , e
59-8
,Delle Memorie
ni, nella quale per errore di chi regiro poo il cognome di Barbaro, che.;
criuc dhanerlo licentiato :perche li Venetiani non i erano curati dargli ri
poia mentre egli trattaua la pace .- e che perci haueua mutato opinione.; ;
poiche i era collegato con li Duchi d'Auria, e col Signor di Padoua contra
di loto , e voleua farli de danni :che quei erano preteti, de quali i valeua.:
li denari dimandati , che non erano ne anco ucienti a ar cos gran opera ,z
come era murar la maggior arte del Borgo ; onde i Traurini non porendoz
far altro lo errarouo al megiio , che otero con maiere , e raelli di legno
eccari, e ritirarono dentno rui al abitanti delliola: formando lge che
niuno eccetto a che li Leprofjaremiti potee habitare nelliola ua en
za licenzia eprea deiCorgcesd'nWMa - r ll * 3,, _7- ;,
manicomio..
_ . z etraVe
D2 Tra . i.
, e Sclauonia foe fatto Giudice Dioniio di Elia Spalatino li_ ;Gennaro 1373.
e li x7. Marzo la Duchea Margarita , e Rafael o radetto ricercato'no , che.;
foe dato lo teo otio del Giudicato a Bela dl Cikpcriano pur Spalatno, a:
all'hora i' eletto Ambaciatore per inormar la Duc a ; ma replicando lei,
che foe riceuuto , li Spalatini non lo volero , ma neleero vnaltro; com-4
paruero perci lettere del Duca, che oe riceuuto ;le uali eendo ate let
te nel Coneglio li Aprile i' decretato, che Ii Amba ciarori eletti andae
ro ad inormarlo ; e i come non c' memoria quello i trattae ol Duca, cos
comparuero il penultimo dAgoo lettere del R , nelle quali comandata,
chil medeimo Bela foe accettato per Giudice , e che { corregeie lo atu
to, che dif oneua , che non potese eser Giudice , chi non ose ato prima,
hauese auuto il padre , Auo Giudice 5 dalle quali {i conoce , che li Spa
latini non hauranno accettato eso Bela perche non doueua hauere li requi
ti dello tatuto : ma'l il Duca , e la Duchea , che serano impegnati di fauo
rirlo, hauranno voluto on tare loacolo d'eso atu'to con lautorit del
'
Ioaun , (9* Ioanncm 'Palmuti de Trag. e? certo: alias , de quibus conqueritur dia
D.Vladlslaua per ipos cerca bona q.matris ue ad e pertinentia iniue detineri , ex
altera , (F per dioxbi aduerantes d. Daminam in rudino aac/je non poe abque
conenfu diki virifuiecundum ormamacuzorum d.Ciuit. ea propter cmam predi
&am examinandam , (9 cogno cendam commzimus nob. (' ap. ?iris DD. Francico
Cananici, 1]th cauetur in quantum oedelem indeli non oreubieum. nec ci!
mandase vn bel dono.; di queta nacitai trouano ttf memorie m tre Crt
360
Delle Memorie
'
.Quad _qmm llluiru Die Ducie badia nate at ennium pro parte Communt
valori: orcnorum 50, e?" untiantibm 0mm eim denim* {loreni zo, in pecunia,
nel Im v: Curie videbitur .
'del Duca Carlo nacese in Zara( chil Pignatelli pinlia per pertinenza d'On
garia ) li 25.Giugno 137;. e che quello che ortauaa lettera d'eso Duca con
ua ranieri memorati Dii , ': Dnaatim moacbmzt . Item 110er parte Maie
ati vtrique procliuu, * uppliceigratiiu rcsratis dc tam benigna , ('9' grazioa ex.
re aliquid obiinm* Regia Maieate . (a' i alim o uiari non poii [algemuppltm
,~ tur
' 'I
i Di Trau .
. .A
z o1
eerete, eparatim, ' inecreto tenendum D.Comiti Galipoli, " D.Stepbano, ut'
cx quo noiri creati unt Ciues , (9" Coniliarij cupimus quod quilibet iporum a
beat dom um in ladra , in qua cum veniret valeat bopitari , pro qua emenda biee`
creta ei in conlioiatutum , quod circafeum Mtiu. largiantur cuilibet iporum
oreni ;oo auri de noiris redditibns tune babendts; ante vero fieri nequitpropter
D.
I'es ex negatio
parte nora
*pellet ad R.
M. quatenus
ant in forma
uperi/isnequeat
declarata
ItemuPer
datijlitterae
aluupplicabiti
R. M.
cum inalinte
la "
borari , e? per conequens ex ale comodum percipi non poit propter datium ma '
gnumalis , quiaal valetolnm 5. fior. pro centenario , (-1 dat/um acendit etiam x.
or. pro centndignetur eius M. di/im datt'um reducere ad 5. or. quoniam ex bot."
Camere Regie , (7 pecialibus peronis vtilitaa amplior conequetur , quoniam vltrl
dilos s. lor. datinm ditizals in preterito nnnquam` fuit. Item iuit pars maiorit~
D.D- Relorum , U* deconenu s er Francici tertij Refioris quod curia , (F' pree:
conlium accedant ad nob. .Arnbax. R-M. (Fecum ducant Ser Iobannem de Gallo ,
" cio dica: quod cum earum conilio deliberatum el procedere in , (9" uper ao
petitionu , quam D.Dux acit d dita Ser Iobanne boe modo, quod in iporum .Aruba .
preentia dicatur D.Duci, ',ruod conlium Iadre deli`beranit,quad i I olii-t predius, t
cut D.Dux dixite contentari,iuret i tenetur D. Duci in quantitate petita,vel minori
ant in nibtlo,et i iurabit,quod mbil ei tenetur remaneat abolutuextt iurabit aliquid
ei tenernillud dabit intra termini-m competentem,@ D.Dux ex boc contentabitur,7t
dium efiprocedatur in predifiu autem D. Dux non contentaretur ex boc , (o "nel let Ioannem
retinere ,ii
tunc
dicatur
per conlium
, quodilud
dignetur
quod omnino
per cu*
riam
Iadre videatur
lpiue
D. Ductie
, (F't dicetm*
nolle *celle
, ed ,quod
:vultipum Io: retinere , tune dicatur , quod dignetur volle , quod im vttmqne par
tis videata-r per R-M.""' ad quam ipe Io: immediate accedat. Cum autem D_- Dax di.
ftt tud nulle , Q tamen Will; ipum iem in ua ortia retinere , ponde-aim"
i_ q uo_
v.
4.
zo:.
, Delle Memorie
quod eum volonta ipfbrum D. D-.Amb. eonlinm non intendatpati quad Iob: re#
manca! in fortiai im D Dum,ed ip Di eum rain: , * non panere eum in m4
mbm D.Dueis , boe conlium contentatur , aliter nullo modo Conlmm intendi:
"
lia non non eommixtanlur' dicendo quod intentio Conilii e bmumod excem no
ticare R. M-n'
7 Oftub. Reituanmr ad mandamm D.Duei5, vel Regium oEio :robe: mutuo acce
beant pro dio tempore , quoabunt ad dit-74m rationem . . . . ' razione mens
que ad diem redditue eorum d Ci Iadre . Item quodupplieetur D. Efo Vac. qua
tenus eum galea Ragunorum tempore , quoiiuerune in .Apnliam .AmbaxJ-M.- non
meri: m zwqJegmam , galea ladratetit duobm menbm expens Iadra- di
gnetur ;ue 'Paternitati mdebitur ordinare quod galea Iad. cum D. Dux .:palme ref
troeedat , e? galea Raguf. x oportebit reinaneat : nibiominmat , vxfue parermtan
widebimr . Item quod bomines remi: aquirantur hoc modo vid.. quodjcr-bamr_ Co
mici 'Pagi , quodatim inueniri faeiat 40. bono: bomines a _remix eomefando inter
Pagenfes quomodo ei videbitur e onieentur , quiene Parati a _quodubxto mouean:
eum minatur pro ei: eum ipendio 4ar. pro quohbetm mene e ddo
"WOW
do die quo Iadram intrabnm, tale ipendmm dubimus e pro vno mene tmrnedm..
te , (F' a babere debeant quoujqueabun: feeundum mene: , .ZF 25_ hommes n rem
:ore: indicata: dentduos ro quohbet ,* quibus omnibus oluatur *o: upra Page. (9'
MiB-1m rationematisiat ei; tempore quo abunt . Item quod de peeuma de 'Pago
Die 26 Xbris. ,Q/;od a 60 or.infra denmr D.Du 51',(5" em: rio-311143 KgL or
dine: veneziane-m pro pre-dim: , (F'dnarij aceipianmf de Pecunm _Con rbaeum .tuo
D1 Tra.
;303
urono eletti 50. huomini per armar quea Galera , e nelli Coneli di Tra' li
16.del medeimo s'eprime iano eletti gr. huomini da eer man ati a Zar-L,
cos taati dagl'Ambaciatori Regi) per occaione del tranito delDuca Car.
o , e Margarita ua Conorte in Pualia ; ma que'apparecchio non hebbe e
fetto : oxche il Duca non i part di Dalmatia: ne qual tempo hauendo ii
Ponte ce deinato le decime della Chriianita per la guerra contral Turco,
che doneuano eer impiegate parte nell'armata di mare , che doueua andare
nello tretto di Galipoli per impedir il trito de Turchi dall'Aiain Euro a,e
parte nelleercito terrere, che doueua comandar il R dOn aria; m ha
uendo il Papa conuertito e denari contra li Viconti Sinori i Milano,ch-
all'hora guerreggiauano con la Chiea, il R Lodouco degnaro non volle)
e queo Conte Pietro doueua eer Conte di Chlia , e bene ci non s'epri*
me , ma dalle coe ue nenti apparir che toe . Venne nalmente nuou'or
dine del R darmar Ga ere er traportar il Duca Carlo in Puglia regirato
tra li Conegli di SPalato ,i quale per hauer hauuto eetto lo regitrar.
Lud-cdel. uis enim@ ing.Ciuibus, bopitibus,terrigenis , habitatoribus , *
incolis, (F alterius cui: visatue bominibu-s in Cini:. ni Iad. Trag. Spal. Sib. '
alijs naris inulis Regni Dalm. (F earum pertinentijs redentibue s C? canitut: ad
quas preentes peruenerit al. gra . Cum nos Serxu 'Principem D.K,zrolum de
Duracioratrem norum Karimum , (F inclitam D. Margaritam eius v rorem -ver
u-s iporum parriarn remittere intendimue , e'* nolumus vniuerfitatis veredelitatl
preciptenda mandami , quatenmiatim vii: reentibus vnamgaleam ad tra sfre
tationem di otam, e?" ceteris nautgabilibus ulcitam promptuetis , ipamrlue prom
ptuatam inia oauam S.Geargi1' Mara} proxime futuri in port ;m norum IdTC
conducatis , 'atuatisine dilatione quacum q. ecus accre non aumri notre dile
"
ai eee
304
Delle Mem0rre
glia 10 teo mee di Maggio : oiche lvltimo giorno del medeimo mee vie
ne nominato nelle critture i Zara in luoco uo Nicol di! Zeech Bano di
Dalmata , e Croatia , chera anco Conte della medeima Citta . Ritornando
alli articolari eprei nelle opradette memorie di Zara , non olo i vede in
que le il gran ripetto che i portana al Duca , e Duchea , ma che er le pee'
nelli preenti , 8( armamento_ delle Galere , che i faceuano per can a loro era
tione nelle opraregirate commiioni' , deue eer ata nella , che u arma
ta del I 366. con genti di Tra, e Spalato , come di' opra e cato detto : e do
ueua diri Ranu ea perche deue eer ata fatta nel loro Arenale,i come anco
laltre Citt olcuano hauerne, e nelli Coneoli di Trai appar, che quella Ga
lera , che del 1364. mandarono a Zara per cruitio del Re foe venduta Poi
del I 67. o crche non bio gnaua, che ve ne foero latte delle noue in Zara ,
che oero ucienti , pi toto perche li Traurini anguiati anco loro nel
dellIola di Pago per il che glhaueuano aggregati alla loro nobilt , e per l
altro auore della remotione dell Arciuecouo voleuano comprarli Cae in..
Zara , acciochc vii poteero fermare . A queto medeimo Cnte di Gali
oli , 8t al Medico
Regio
quando
deldella
1372.Corte
furono
dati doni
[pionoreuoli
, come era
olito
di arifurono
ad ogni; Tra
Barone
Regia,quan
do capitaua , e done i troua critto ne Conegli , quod bonoretur 'LL '1L sin
tendeua conceo larbitrio alla Corte , al Coniglio de Sani) di dar preenti
di qlbllel valore , che li parec , tanto era andato in vo il donare per nome del
Pu
ico .
Ban) egni-;11K _alla Partenza del Duca arlo trouai memoria nelli C19
`
eg 1
Dt Ima .
zo 5
Paulo era glio di Franceco Conte di Tra , che iui mor li 5. Nouembre del
medeimanno ,- come ap ar dall'apertura del uo tetamento doppo la ua_,
morte , e perche egli era tato Conte in vita ua eletto dal R , che' molto di
lui i daua , 8c ai dordine uo al Duca Carlo in Zara, come di opra a
mennouemb. nunc inant-s, qui quidem reores non int attinentes in parente-lla net:~
intere, nec tum iudicibu-secundum ormam Hatutix* quod ipi reores, eu maior
quod Reores ipi nullum babcre debeant alarium Ce nec point dilriu Tr.
eorum durante otio uuliatenws abentare. Teneantur inuper difi reores inra
tempi eorum regiminis proceus omnes non expeditos, da" contra quocumq. denun
tiatos , (a' accuatos , e? inquitos procedere ad ententiae promulgandasecundum
ormam atutor. Tr. ' condemnatianes enile per ipas Refiores exigi dabeant per
ucceore-s ipor. reiorum i que exafie non eentper totum tempus regiminis ipori
fatta-5 , que non eent executioni mandate . Item in dia :auilio capmm mt ,
uod ip retiores cum Iuditibus , eu maior pars iporum arbitrium babeant, (9 au
gfaritacem cligcndi duos nobile-s de Conlio idoneos , @uiciente-s qui duo nobiits
nullumalarimn babere debcant a Cc; edemper ip ambo eu vnus iporum ad
mina-5 redentiam facere debeat trim de die, quam de nofe in 'Palatio Comm-'mis
Tr. (Fecum lmbere debeant ooamulos ad alarium Communs pro vc ips re.
oribu-s E" Imizcibus , eu maion parti iporum melius videbit-ur; qui duo no
Les , 'amiliares predii olicite , (F' attente vigilare debe-ant , ' es vide.
z'mr ire , (a pre-tips- de note per Ciuitatem, (9' Burgum Tragz ne malecia ,
306
Delle Memorie
exact-mio eorum oitio penam imponere ?q-ad quantitatem [ib. 50 par. que quidem
pena exigi debeat contra delinquente: qu ocumq. ac fifa ie ee-nt per ipoi reore:.
Ciuium Tr. oicium vero diorum duorum nobilium durare debeatper totum pre.
entem men.nouem. non 71:74.
annorum, (a' nullus Iudex, *nel Conliarius pojt, (7 valeatproponere, direte , face
revel arengare eontrarium , qui contreecerit ineurrat penam capiti: , da* nihilo
minus omnia ua bona tam mobilia, quam abilia deueniant , 0' deuenire debe-ant in
Ce Tr. ipo [aia . E aliquid eontrafuumfuerit , *nel attentatum contrapredia
irritim it, inane. Et quodpreens reformatio , (F' contenta in ipz nullo tempore
ruleant dipenari 3 edemper proatuto debeat oberuuri .
Quea reormatione per non i troua regitrata tra le altre dello tatuto
*vecchio , e for non doueua ne anco regitrari per non eler epreo , che..
debba ori nel volume de tatuti , come i oleua di quelle , che vi i regitra
uano . . poi eletto Conte Giacomo di CaduchijDottor di Legge da Zara_
per doi anni , e e edito Ambaciatore al Re ; il qual fra laltre cole otten~
ne la confermation el Conte eletto del eguente tenore .
Lud.@"c- Act-eermi ad nore Maieatis preentium Vi:an X150 parer D.Griogo
nus Ept's Tr. 0' nob. vir 'Petrus loft-ph reri Ambas. petentes nobis elleionem
per nos in DJacobum de Raduebis de ladra legum Doorem nobis fidelempro duo_
bus anni-5 proxime futuri-5 cum alario [ib. 150 vualu _monete in Cor/tem ipus Ci
uit. faam fupplieandoj bumiliter nora MJ? conrmanem eilefioms eiujdem ad.
mini . 'Ns autem veline upplieatioibus inclinati ipum ellefizonem veti-am per
reentes litteras auoritate nora admittimus,fauemus , conentimus infra deli
berazione-tn noram cum Ven.in X130 pat. D.Ioanne .Archi-3p. Strtgon. babend. medio
autem tempore dante: nobis eum in rerum Comitem,e9 Retare-inolito more. Da
zum in Diojgear ao die men: xbris i 377.
Guer
Di Tr-ati.
;07
e arebbono reati in vn'ieo tempo aediati per terra , e per mare ; onde.,
s'aggiuarono al meglio, che potero con glAuriaci, e procurarono di
ono tampati; percio epilogar olamente quelle coe, che ono necea
rie aperi per poter com render di quantimportanza riucie in queta..
guerra il orto di Tra. oncordano li crittori, chela principal mira de
Venetiam foe il tener lontana dal Golfo lArmata Genouee, acciocho
non venie ad vniri con le Galere , che dordine del R sarmauano in Dal
matia; perci prontamente mandaero l'Armata loro nel Tireno, la quale
incontratai ne la nimica doppo anguinoo conitto la ruppe, ma per il
danno riceuuto nella battaglia, non pot proeguir la vittoria , 8c inuader
la riuiera diGenoua come era concertato col Signor di Milano, econ
uenne chandae a riarciri nelli porti loro della Grecia; onde li Genoue
hebbero tempo d'armar altre Galere, ecome pratichi del meier del ma
re , ornitele ourabbondantemente de remiganti, ineauano le nani Ve
netiane Ouunque le trouauano, ee sincontrauano nell'Armata loro facil
mente, con la velocit delle loro Galere, chiauano lincontro 5 nal
.`
ra
308
Delle Memorie
ra infcando quelle marine per impedire alli Genouei lin eo di quel por:`
to , vero e v1_oero dl gia entrati aediarli iui, accoc e poteero li Va
della battaglia , non imarono foxbenc equerari nel porto di Zara , dal
quale non potenano con ogni vento vcire , e molto meno ritornare , che..
non otellero eier opraoiunti dall' Armata Venetiana u erior alla loro s
imauano pi co
tutte doi furono da Genoue/ eos) ben forticate, ehe li Venetiani pauentaro
no d'oppngnarle , e circa quella da ponente furono sforzati gettar laneore , e
fermari .* non v era all bora larmata Genouee, eb' era veita per andar d pro
ueder di formenti in 'Puglia , e di li ritornata , n anto 'veduta da alcuno
ritorn dall' altra partead vniri. con li uoi; il cbeaputo dal 'Pianiduia larma
ta aedio da tutte dot le parti li nemici, e parte non piccola de Soldati sbare
neleontinenteper trauagliarli nemici in ?pi luochi: dicono fegniero zn quelli
giorni fearamueeieleggzeretraoldatidpiedi, eqnelle no degne daleuna memo
ria. Finalmente Vettor impatiente di pi lunga dimora fece dar l' aalto alla
Citt ; md li sforzi uoi riecirono del tutto "nani , e non olo li Venetiani
non preero la Citt; md dalli Genoue ( de quali era numero grande dentro
le mura ) con mortalit furepzto alli Vacelli- Cae in quella bataglia Lu
ca Valereco dell' ordine de nobili, onde ?ettore pera la peranza , pereb gi
li maneauano le vetouaglie, ne 'n'era peranza dbauerne da Venexia ebe parma
caieia diormenti, eioltol'aedio ritornfatta Zara, (Tim' fermato pi preto
infejlaua la Citta di quello l'aediae.
A! '
z 09
mcridie aliam Inulam nomine Bubum cuiua abieu parma eicitur duobm oijs,
haura creduto , che opra queo ponte di pietra foe eguito il-combatti
mento decritto dal Cronia , percio crie, che lo sbarco foe fatto in ter~
noto a ciacuno cha ratica del ito , 8c io nella predetto era decriuenA
dolo h prouato ) cos oppugnatione della Citta aerita daiSabellico , e la
conequenza dellequiuoco chegli rende del ponte di terraferma , per quel
lo dell'Iola ,' appreo il quale rifericono altri Cronii , che foe ammazza
nani .
che deue eer ato Coniglio di quelli Genpue 1,che eruendo il R nella ca
rica dellAmiraglio di mare , i erano lun amente trattenuti in Dalmatia 5
tali deuono eser ati li o ranominati Ba daar de Sorba doppo laltre cari
che Amiraglio , e Conte di Leina , Brazza , Corzola, 8c Almila del 13 o. c'
hebbe
anco la,Contea
Traiee
durante
onerra;
Simone
Doria
ie amen
te
Amiraglio
e Contedidelle
IoleladDeI
1375. eino
al 1383.
e quei
per la
che per tutte doi le bocche poteuano entrarui Vacelli armati: een o ot
topoo alli colli dell'iola, e quelli foero ati occu ati da nimici , veniua
no epoi li Vacelli , che vi i trouaero ad eer pre l , abbrugiati , comu
nella predett'opera crii , doue feci la decrittione delli iti .vicini alla Citta.
come auano , e dell'Iola , e narrai quello , che da diueri Cronii , 8c altre.:
z 10
Delle Memorie
venie :i diurbarle; nel medeimo tempo hauendo il Piani inteo , che le..
Galere Genouci nelli contorni di Tra faceuano prede di Vacelli i moe.
con eniero d'incontrarle in qualche luoco , e combatterle; ma aputo per
{tra ,a , che Sibenico non haueua alcun rinforzo di preidio , v'and , e per 1a
debolezza delle mura facilmente lo pree li 28. Ottobre 1378. e non potendo
epugnar il Caello accheggi , 8c abbruci la Citt : Il Bano conapeuolo
di non hauer mandato li ricercati aiuti a Sibenzan , come cona dal prote
o fatto in Zara , che nelli regiri delli atti capitolati di quella Citta i con
ctua del eguente tenore .
`
t 378 die i t Xbm Thom-u q.Dominiei Sindieu: Sibeniei Iadre coram Bano Meo
lao protefiatur Veneto: Sibenicum exuie quia non habuerunt Milites ab eo requi
ito: torres ad reendum , LI quodpeiora timentur ob inaurationem elais Vene
torum
e dubitando , che lieo intrauenie di Tra , vi venne immediate , e col
Coniglio de Genouei , 8c aiuto delle ciurme loro furono in breue tempo
ferrate le bocche del porto da Ponente con annegare tte Vacelli prei a Ve
netiani,che ritornauano carichi di formento della Puglia, e quee ono le tre
porporelle chhoggd i vedono , che furono poeriormente accreciute , 8c
il reo f errato con pali , antenne , arbori , e trani , e da Leuante furono i
ella
Citt ,, che i ree li to. del medeimo mee ( come per l'in rumento ce ebrato
ciata
DTAQ .
paata la Chiea di S.Tomao comincia al ito del mare da oro , e va. litoral_
mte otto la rupe,ch'ancora tiene il nome di Lazaretto vecchio per eieri iui
epolti anticamente quelli, che moriuano della pee , e per quelli tretti , e
tortuoi entieri, che vi ono ander alendo vero la Chiea i S-Andtea, vi
er tati fatti per altro , che per errar quelle anguie , che ci ono tra le dette
balze del colle , e alito ottol cimiterio di S.Andrea vada a mano manca ap
preo a quelli diruppi doue i vedono egni di' pegola , che vi trouara vn po
co di piano , e otto quello vedrai eere iate ditaccate pietre molto groe,
e grandi , che i vedono rabalzate nel ottopoo lito del mare, con che reo
quel luoco inacceibile, da `quello hauranno dominati tutti li otto oi en~
tieri , che vengono vero l'a predetta Chiea ; e perche oltre li o ra etti en~
tieri ve n vn'altro, al nale i pu andare , paata ea Chiea di S.Andrea_,
da leuante (non dico gi di quello , che v iii nella ottopoa valle vero il
proimo mare, poiche quello tanto coce o , che enza alcun erraglio pu
eer facilmente im edito) ma dell'altro , che torcendo vero leuante tra li
diruppi inacceibi i oprapoc , doue hora ono le cae di' Ruicich , e gl'altri
diruppi, cha piombo terminano nel mare , che vi trouara attrauerata vna.,
ietra grande , e lunga quai riquadrata , che pare vn gran pilatro , laquale
ivede euidentemcnte , che tata iui cori'cata,e piegata dal proiimo luogo,
doue ancora poa il uo iede per attrauerare eo entiero, rimanendo l-al
tre pietre imili in piedi, tra le quali, con l'inclinatione di quea pietra,e la..
ciato tanto patio che vn huomo pu a pena tranitarui , e come che la vici
na rada, chora conduce da Ocruch vero la ommit dcl colle di Balan da
pezzi di ieri-e groe , ch'accoarc alle rupi cliudeuano quel pao , e chi
vorr an ar -pii diligentemente oeruando quelle gran ma iete , che erra
no poca terra da coltiuare otto la ommit ellieozcolle da mezzo gior
no, s'accorger , che quelle pietre cos groe , ed in tanto numero non..
oono eer tato cauare iui , ma portate inieme con la terra per arni vu..
ortino, vero pi ridotti caglioni per iazze da ploterui metter balerie
ri, e frombarori per impedi'r la alita dc o colle , c iui non tanto ripida,
che poi ar ato ridotto in quella coltura di oco momento , che i vede : e
c-quee mie oseruationi non atisaranno a ogn'vno , a me baa d'hauerle
._ 4
Pm.
z i:.
;Delle .Alarm-ie`
rincipal imprea, perla uale erano venuti dinfetar il mare, e cercar Vai
celli Venetiani, che an ando, e ritornando di Puglia erano peo nec
ceitatitrouaritraLia, eLeina, vero circa li porti della peniola, co
me ono S.Arcangelo, Girona, &altri di quei contorni: Peruenne in que
to mentre alla notitia del Piani quelloioperaua per aicurare il porto di
Tra; onde i moe ubito con tutta lArmata, credendo deer a tempo
per diturbar lopere; ma come che , chi nauiga da ponente vero Trau,
come vcito fuori dalli Scogli di Sibenico , viene nel mare aperto , e se
pone alla vita delli monti del territorio di Tra,cosi dalle guardie , ch'era
no tate dipote in queta guerra er diuere ommit de monti ( come:
contara pi auanti) i`i al uo apparire auuiata la Citta ,e con li contraegni
concertati anco li Genouei, cheitrouauano allhora traLila, eLeina.s;
ondee lvna, el'altra armataarriu uai nel medeimo tem onell'imbru
al ponte, 8L in
andaua
li noi
in ordinanza
per sforzar
opra
uenendorimettendo
li frombatori
dalli
Colli da vna
parte, quel
C danpaso,
Altrali ma
Cittadini
montati nelle barche saccotarono al lito dou aiiano li Venetiani ua
dronati , equelli con le fiombe , equeti con le balere li percoteuano alli
anchi , in maniera che tando nel ito piano , e dicoperto erano epoti al
beraglio da tutte le parti,onde ne furono vccii molti , tra quali il medeimo
ere
Dt Tra .
'
zrz
lete enza che alcuno li eguitae . Haueua dall altra atte il Piani accc-z
ato le ue Galere alle palate , e porporelle 8t aaltate e trincicre in piu
luochi; ma trouata per tutto vigoroa reitenza , vedendchhe li uoi dall'.
altra parte non haueuano fatto effetto alcuno , saccore tardi, chela a
dall'iola; ma li conuenne fermari per molto nelli porti deerti vicini con
grandmo patmento dellArmata in_ agon cos rigida
er far corta...
uiime malatie , e i tidue per Natale a) Pola con l Armata molto ma] im.
or me .
Li Genouei ettero fermi nel porto di Trat riordin ando le forticatio'
ni, Se alloggiando la notte nelle cae de Cittadini er maggior comodo ,
le quali non uplendo li furono aegnati li Monaerij delle Monache( come
da vn rmento de Coneoli di quel tempo' apparice) e ubito ritirata lAr
mata Venetiana vero lIria tornarono ad mfeare il Golfo ; in maniera.,
che parti : mezzo Febraro con eprea commiione di pigliar Tra : ma coli
venuto , 8x! ol'eruato , che le forticationi erano tate accreciute , e meg io
munite di gente , che non erano ate prima , non ard fare sbarco , dubitan
do di perder 1a gente ( nel che i confronta col Sabellico ) 8t attee a ar cor
ta alli Vacelli , chandauano , e veninano di Pualia , enon porendo reier
nuouo
'314
Delle Memorie
nuouo vero l'Ira, e oi pree Chiozza , doue eguirono varie attioni , che
daglhtoriti ono de critte, e nalmente vi furono asediati dal Doge, che;
Galera nella prea di (hiozza,cos nel tpo dellasedio non vi deue eser a
ta; ma. ar ritornata inieme con laltre Dalmatine in Prouincia auanti l'a
edio . Dop o la rea di Chiozza le Galere Venetiane neccetate ar corta
fragmento di rcgiri delle lettere di Zara , nelle quali viene anco epreso l
auuo riceuuto da Tra dvna attone iui eguita, doppo la rea di Chiozza,
il quale contenendo altri particolari, cha preso gl'autori non i trouano,
bent reportare mercantias pro ips panni-5 , (9* viuala VenetJtem quod Veneti un,
.igis'z
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'em mari, vtenmquepotuerunt ad galea-s redaerunt
'3erio1:37'tai-lelarrpnonon modico, ex Tragurienl alijs circa deeem fuerunt
mie Romaniam pro eorum negotjs, " maxime ad untrandum galearnm Veneto
rum acer-Hunt o didaunt ad pree: Tragurij , relique vero lne. .Alia nona de I tali
et almnde relatu digna non habemue qua adberunt M.1- Vere tonfeim ourabtmus
nunc iare.
_ _
MJ** Kdelis Hemerieus Bonus e'? Comes lie-flores , (F Conilium Ctuits ladra
Dbidatnm 14.Martij 1381.
Baldasal dc Sorba al tempo del quale trouani vari) ordini fatti chdcca
1
Dt Tra.
3 I5
nobilibus [upcrguerram, (r multi: alle pecialiter deputatis pro cuodta , (F' deen
ione maiori Ciuim' Ciuium captum uit per omnes die _16 Martii-r 381.,Quod d mo
do in antea quilibet Ciuis, (F' babitatar Trag. tam nobtltt,qua`m popularis cun-[cum
que condizioni.; crii-u de preenti , cum campana pular, ire dcbcat ad locum deputa
tum cum juis arm uque quo campana reabitub pena ltb.5o.par.i uerit nobilisJi
Per popularis eet 11b. x par. ipoafioaluo , (2 eaceptofuerit inrmu-s , vel ab
Jens ("mit-in quibm cebm , vel altera iporum non teneacur, (F quod null. loco
uo , eu paa dicedere preunta: abque peciali liccntia D.Camitis ,ub penis predi
&is,quna pena-s D.Comcs de preenti exige-re teneatur contra qtiocurn que delinquen
te prelia d principio debellations vque ad vltimum , qui preumere: metu , nel alia
quacumque occu/ione :ii/cedere a uo loco,e palla abfque peciali licentta , man
dato D. Com [i ,-'uerit nobilts incurrat penam ipe fafio lib. M.per. quam penam/ non
olnerit inra vnum menem d die, ,qua contrascerit , capiiepuniatur , inorcia D.
Com.reperirctur,~ :ma detincri debeat particulariter in carceribus manczpatus , [i ba
beri potucritavque ad dium menem completum : [i vero contiafaciens aufugerit
talizer quod baberi non poet incurrat penam lib.M~par.tpoaEl0, (F' nibilominusc
perpetuo ex bannttus :i Ciuitate , (F' dirtu Tr. quo tempore peruenerit in or
tia Regiminia , U" CSia Trcapite puniatur, quam penam M. lib. D-Com. vinculoa
cramenii exigere teneatur bona mittendo ad incantum , ('3 vendendo quc ad cont
pletam quantitatcm ich-[n.17 vero contraaciens fueritpopuaris incurrat penam lib.
centum par.oluendarum inra ?num menem , rt dium e, (' media tempore i
haben' poteri: in carceribus mancipetur quo termino vnius mens elapo n' oluerix
capite puniatur . Et i contraaciens popularis buiumarli auugerit talitcr quad ba
beri non pot 'altra penam prediam lib. centum par. t perpetuo ex bannitm vr di*
[um et , (a i quo tempore peruenerit in ortia Regimmis , tunc capite puniatur .
quam quidem penam lib.cenrum par. ipe D.Comes erigere teneatur , vtuperiut ex
.nt omnes, (i [in uli tam nobiles, quant popularcs exientes in .Platca Ci ad cu
odiam prouccurr dando t expediensnerit , (' cia iniunflum uerit per "D.Com.'
accedendi ad aliquem locum caulauccurrendi niglrgentesuerint , ('9' remii , ?el
inobcdientcs preceptic omnibus D.Com. upi , bcc omnia uprad. ocumbabeant
'uque ec totum menem May prox-.venturi , (2" non *ultra mi aliud tunepergenera
le can/Sum uerit ardinatum . Et quodpro ea ecutione omnium , (Fingulorumpe
D.Comes procedere poit , U raleatumariepro nt bi ridebitur amits anni u
autis, (F' reormatianibus Ciu.Trag. qua eent.
Die 1 7. Martij publicata in Lodia magna c Bis.
Die 25 Marti]. 1tem captumuit ad hoc nt Ciuitas Tr-tutius cufodiatur n ms;
i: quod Villani omnes dirit'm Tr. d modo in antea diuidantur omnes in quatuor
partes , quarum partium uatuor :ma/Zare debeat diebus ao continui; pro cuiodia
Ciuit. Burgi , quibus e aps alia quarta Par: {Zare debe-at modo mili ua diebus.
ic n ccciue quelibet pars de 0610 diebus in oia dies Tragurium ~;venire debcat, ',
marano continuoacere prg _cuigdia im@ Burgi rt dium tl , illis tantumvo ex:
' '
'
'
.v
ccptis,
z I 6
Delle Memorie
eeptis
quibus
Cei-no
, e?" ad loeum
Str-:zie:
atur.`cum:
Die,az
Ium'jtangit
. Itemtuadiaad
eaptum quod
Capitanei
extra qui
muro:
Ciuit.nuntu
cati/pente:
eorum gente, tam in turriupra pontem , quam in Burgo tempore quo Ciuiem con
tingerit debellari , non teneantur ad pena: uperius pecicata: , -verum Capitaneu:
tieeum q; (F'gandoeumq; eret gnum fumi de die in Infula Bua ad loeum euodie
deputatum ,
particulariter feinanter venire , ce* celeriter , ita quod infra tres horas computandas
a dio princi io fumi quilibet debeat , " teneatur Ciu. a plicuie infra muros Ci
uit. ad defenionem Ciuit. , ('9' qui eontrafeceritfuerit noliilis ipofao ineurrat pe
pularis, nel habitator alius incurratpen. lib.-x par. ipofao de pena oluenda in_
Ce , (F' nonoluerit eu oluere reeuaret , nel nollet depreenti , poni debeat nu
dus ad berlinam . (o' ibidem ?tare debeat , c'e- morari per vnam diem tantum ab ortu
olis vq; ad oeeaum . Diirifiuales vero , " villani omnes dilrius Tr. ~;venire de
i im
;pueros , nec recedere debeant ab eorum cuiodia , e ibidem continue morari tentan
ur , ce qui contrafeterit de preenti incurat penam lib. x par. olu. in Ceine dila
tione , (F nibilominus are debeat per ?nam diem ad Berlinam veuperius contine
1ur Caaldi vera iparum `taillarum teneantur deputare bonos hominer , (F' u
cientespro dia euodia, ' ips ~m'llanis preceptumfaeere ante tempus ad minus
cumpreentia 'vnius teis , (F' [i negligentia , vel defeu :porum Callaldorum non
,motiuo-debut oberuari emper , (e omni tem ore quando gala-.1a aliquae euodes i non v` derent; vero contingeret ipos eu/ odesgalias aliquas `ridere , tune tuffo:
quilibet, qui ante videretgaleas , ante faeere teneatur gna pro qualibet vid. galea
'onum fumum , (F reliquicuodes poea repondere teneantur de preenti ad boe rt
fuperuenientibm galeis notitia vndqurabeatur per territorium, dinum Tr. (r
per conequens homines Eililffh eurrantpro tuttione , # defenone Ciuit, loea vero
.
1 -f-ci
'I
`m
Di Tr-ad;
317
duo ipor.acere cuodiam debeant,' peronaliter adee vnus ad turrim pontis inu
le Bue, alter vero ad turrim in Zardno Burgi per totem nofem continuo pena c.
Die i3 Iulij.Captum quod turris upra ripam mars olim Stephani Eai 'Pbarenmunc
Cis deflruatur vq.adundamtum, de nouo reedicetur in altum quantum exp -_
ditJtem captit' quod villani omnes de diriu Tr.cil.oaua 'pars eorum tare debeat
in Ciu.pro cutodia, (9" angaris pro orticatione per oo dies, U noes pena ol. 4c.
nu;
Die 2 i .Aug. Captum quod ad arbitrium Comitis quilibet lteneatur dare pignora
pro accipienda pecunia adummam_ duc.auri zoo pro armanda galea in honorem Re
ge M .W. Item quod quilibet nobilte teneatur dareomerium vnum pro biada conduf
tenda Tr.pro panatico galee ex Belriza .
.
Die 27que
.Auignon
. Captii
quod pignora
inuenidpecunipro
armddct.
galea
redimerentur
per mittitur
CamernmSpaletii
Re iamadredimantur
de duana Beccarie
Da uei ordini fatti al tem o del C.Bal aare i vede la tima,che ne face`
ua la
anco eer conidgnte del R,del quale era Caualiere:e perci li fi conceo l'
arbitrio con la pecicatione de luochi,e modi delle guardie,che i aceuano,
e concoro di territoriali alla Citta uando i co rinano Galerc Venetiane.
di opra accennata,e dalla opraregi ata memoria di Zara della attione e-"r
guita vicino a Trai i copre , che vi concorreuano iteamente anco li terri_
toriali di Chlia,il che conferma quello tato critto del concoro fatto d
ordine del Bano al tempo dellopu natione del Piani,8c il luoco nella opra
detta memoria di Zara nominato, oue li' Venetiani volero pigliar laqua de.
ue eer tato il roondo pozzo dellIola Bua detto Siputina , non lontano
dalporto, che orma lo coglio di S.Euf`emia, doue ogliono le Galerc pigliat*
acqua, non eendoui in vicinanza di Tra alcunaltro porto comodo alla na
uigatione, chabbi acqua dolcemell'ie fragmri de regitri di Zara vi ono'
altre memorie delle coe eguite in Golfo durante ea guerra, che contenga."
no particolari non diprezzabili; perci le regitrar .
v.
,,
Sete
zI8
Delle Memorie
Ser-**- 'C-tripfit nobis nuper D.Dux Ianuen. per litteras dat-ts r7. Martij quod
armabuntur Ianuegalie :o venture in iiium Gutfum, de quibustredecim cum 1).
Inardo germanouo Capitanio Generali expediri debeant inra 2.5 diem dii menfis .
reliquje nero 7.:'n-a Kalmennnantu nt die l 3 tum ipis reentibusgaleis Ianuen
e? aus l/.M. deeem , nel duodeeim in Dalmatia armati-li; inuenire poent galeat
ai Venetorum , que onuiie mereantijs de Candia in breui redire debent Venecia: ,
hortans nos ad expeditionem galearum in Dalmatia armandarprediarum . Inuper
:idem Mmgnieamus quod po aceeumgalearum Venetor. in Candia Venetisid
tuerunt i galeas armare de quibus die 7 men.inantis i tranerunt iae per pelagum
extra inulas orientem in auxilium galearum deCandia redeuntium prediarum rer
us D.Banus,e7' D..\1dmiratusfolicitant quod in Dal.armenturgaleeecundum KM.
madatum : noi autem nejcimus in Dalmatia mi ofio corpora galearum , que pount
nauigari ,* quot igit. armabuntur necimus boe . Dii Di Banur, (F' .AdmirJ/ele
ferent Maieati: nos vero pro bonore eiudem M. ad predifa totum norum poefa
ciemus . .Quibus omnibus eonderatis , ce* attento quod Veneti plui-es armarepote
runt , 'vere vidtmus quod Vmetorum in mari campus erit , [i Ianuen.maiorem arma
tam non facient , qui Ianuen. v taudiuirnus de Rotnania tresgaleas olum babere de
bent, quo circa Kupplieamus Maieati quatenus digneturfuper hijs alubriter pro uidere , U' adeo quod Ianuen. am liarem potentiam in mari bat etate viriliter oen
dant, nam campum in mari ba ebitur, verimiliter et eredendum quod rerum
propoitum . @ colligatorum hae etate de emuiis obtinebitur; n autem condicio
emulorum que nunc eatis debilis, vndique " multi: rationib-mrliorabitur . Inu
uper lieet propter penuria: bladi , quem partir procuramus deumme, e? rude
poffumus recuperare , tamen vt armate vbertus ubueniaturde pane , " placeat V.
M.mandare uod deuperioribus partibusjtil. de Banatu Selauonie bladum bue con
dueatur exbi ituri pro precio Ianuen.antediis. Bat-138i die i 7 .Aprilis.
Sera" (Fe. M. 1/. [ignieamus , quod propter quandam dieordiam exortam inter
mines eonenuque difforum uiorum e rupta, da* adeo more predonio impeditaqud
blada , que bin: indefc rebantur ,0' alia viuala per viam verus Iridm ad em!!
inimieornm , e?" deinde Venetiani deferunt in magnum eomodum emulorum, " detri
mentum V'. M. ubditorum s ai' latiuen. Igitur eidem M'i [WWW-1m"? WWW d",
gna-miniuper prouidere , @ e'efiualiter [eribere s vel "WWW D' "Wim D' 9""
Juhie, atque Dis V oni,c9' Comtt,quod Bram predtla in atum priinum i ener
tatur pro commodo verorum delium (a' eoligatorum , iafluramq. oium Veneto
rum. Dat.die :.6 Madq.
una , * toto poe eruitia Regia aciant tamen propter Mannu-15 8-1dg0"
pro expeditione gate .:rum e?" aliar. neeceitatum inceante-r occurrennum.
unt in pecuniam nimium grauatr; adeo opus predzttum/ne aliquoubdio aflzpqe
Di Trap).
;19
pere pro (i , illudque cumuragioponte exbi endo Cleri (F' monaier` expendere
in opere iam incepto murorum preditiorum , diumq. precium poiguerram integra
[iter reituere .Abbati preato , quo circa M. V. bumiliteripplicamus quatenus di
gnemini concedere , t pro diffo minterio d &ie-s prouentu-s preciumquereituendi
'rt predicitur expendere raleamu-s , eb* MJ/.decretum nobis. reet ibereuper premi_
is . Bat-26 May .
~
DJnardu-s de Guarcbo Capitanius Grlu armate Ianuen. cum galeis a I [anuen.
(F *ana Raguenum vid- 13 que nuper de Ianua diceerunt, E'? 8 que lrac bieme
in Gulo permanjerunt, (F' in portu aplicuit , (111M galene zt Ianuen. Venetoumgaj
lee 27 in artibue Roma nie de portu Trimedoni egredientes per longam *aiam ue--f
ru nt pro/{cute : babemus per intera-5 C au Rag- quod die a; men.inlantis bora tetti-a
rum difiegalee 26 Venetueruntprqpe Rag. (7 Verus ponentem nanigabant : badia
vero diios Capit-Ianuen.cum predi is uis galeis , eb* duobus D. `Admirati vna 1a--v
dren.quarta Raguiemquinta Signien. in Dei nomine de portu Iadre diceit caua in
ueniendi preditiae galeae inimicorum , peramus in gratia .Alliil quod V. M.
pridie Kcripmus M.cum uis galeis 21 (F' 4 Regus 7id.duobuc D..Admirati, *una
RaguU* quarta Iadr. die "ultimo ma) nuper elap Ciuit. Iuinopolim , quam emuli
recuperatam ipendiarijefulciuerant expugnauerunm' gratia altiimi vitloria ob
tenta ipam totam Ciuit. incendio tomierunt , (F muros in magna parte dirruerunt
in eo medio tempore quoieterunt a (F' deinde bicopto acepto in Marano die 8 men.
huc redierunt in Iadram , Segniengalea tune caua reparationis Iadre manente , ",
babitis poea nouisicut , (a- nos per viam .dncone pereiperamus uod de armata
Venetorum , que die 2.9 dili May bora meridiei ante .Anconam traniueruntgalee x
lum pro oenone emulorum 5 galea vero Raguen.egns certa reparatione ad propria
remeauit- Dam 2.1unq.
'Nouerit KM.qd.dte 29 may proxime elapi vna galea emulorum , que precede-J
bat per lura miliaria :Porum armatam in aurora tres brigantinos nos e? Ianuen.
noiris ominibus armatos inuenit circa portum `Antone , qui contra diam gale. 1
cum baliris procedentes ipam retrocedereeeerunt , ('9' poiea credentes in porm
.Anc one vt in preterito ecure permanere , in ipum portum e reduxerunt , (9' tune
"
Bri
'32.0
Delle [Memorie
diis Dis Bano , (/5' .Admir. prouidebimus eeualiteruper premi/is *ati pro bo~
ore V. M. (F' toneruatione verorum delium videbitur opportune . Dat. 1 a. In
nij an. 1381.
Da quee memorie non olo vengono meglio pecicate quelle coe , chil
Careini riferice , e dame ono ate accennare nella predett'opera: ma; anco
appar chiara la debolezza delle mura delle Citta in terra ferma_ dalla parte.:
de mare , e molto pi di telle dell'iole : perci li Zaratini auiarono 11 Re
del timore , chaueuano, ghin abenza dellarmata Genouee foe prea alcuz
venie auuio : Zara della pace conclua , 8c alli 15. del mee dl Settembre)
uequente artise da quel porto Leonardo de Guarro Capitamo delljar
mata GenoueE: per riparnare ; e dalle medeime lettere apparenco la di
culta nel metter allordine le Galere Dalmatine , che non paarono mal il
cedese lentrate dellAbbatia vacante per reituirle nita la guerra, c051 nel
medeimo tempo li Traurini ottennero zooo. orini per m_urar ll Borgo , che
doueuano eer pagati dalla Camera Regia di Dalmatia mille allanno, e per
che nel medeimo tempo biognana in eecutione degl'ordmi Regnarmar
della Catedralc lrc 1600. obligandoi , chin cao , che_ dalla Camera Regia;
non veniero pagate di pagarle col dati'o della beccaria doppo fatta la` ace
con Venetiani , come nappar inrumento de 7*G1ugno I 381. oltre dl c e l
'
Dc Trans}
zu
aco molte volte in ato di p0ter nau gare , come nelle 0 raderte lettere)
lo , che di opra u accennato ; che per lecceiuo rezzo, al qual erano ace
e le vettouaglie in Venecia ve u'andae anco dal iluochrdel R , e de Colle_
gati: dal che era nato, che le Galere Genouei, e Dalmatine non olo piglia
uano
li Vacelli
Venetiani,
guente
memoriain
Zara ) che le conduceuano ( d'vno de quali, i' troua la e
l ;80 die 2 Xbris-Incantctur nauilium vocatum S.Gri0gonus , quaduit Venetal
rum nororum emulorum captumub Trani pergaleam C'is Iadre cuiusetro
nus Crejus de Varicaljis dius Gallus ad inantiam proum Cis Deliberatum pro
due.900 auri :n aura, velpra quolibet ducatool. 79 paru. quor. tertia pars ci deue_
niat, * due partes pra vniuers bamimbus die galee .
ma anco indintamente ogn' altro Vacello , che' portae vittouaglie.-`
per il Golfo , del che e ne troua linfracritta memoria nella Cancellaria di
Tra .
1381 die t .Iulij .Ai/im Trag.in Palatio Camitatus preentibus Marcula Petri "
Micbai Silueri telibus vat-.U rog. " Dmine Luxe examinat. Galias Malfante de
Ianua patranus vnius Brigantini , Daminicus de Ialadinis de ladra patronus alterius
Briganiini, U Gregorius Mic/iauicb de `S'ibenico patranus tertii Brigantini exitentes
ante preentiam D.Com.Tr. prejnte , E" audiente Ser Maurizino de Spinalis patrono
nnius galee proteatiucrunt in bec ~lerba dicentes quod cum ip patrani eum eorum
Brigantinis , (agente mare guerre ceperunt e?" captum Tr. conduxerunt quoddam
nauigium oneraut oleo,caeo,.zmigdalis, ' cumino,cuius nauis patronus extitit Ro
bortctus de Bricbinis de .Arimino quod quidem nauigium cum mcrcibus , ' alijs in..
Luo
zza.
Delle Memorie
Lud'eJdelibus uis M. ;iro Emerico Babel Cro. ' Dal. Bano ,' item Reori
lateis de .Armin-arnie noer cari nu-5 quod licet nos mediantibus alijs litterie
noris rubi: dederimus in commiis , rt oleum , (F' alias res Iatobi Cicholi Pbilippi
fratm eiiqiiem, (F' Laurentij .Ancbonij mereatorum fuorum de .Arimino per nonnul.
los hommes inule iadremterritorij tante guerra eontraVenetos habita ablat.ei-s rei
tui eeerztis: tamen eontmentijs iparum litterarum nequaquam conceptis ipae res et
oleum diis mereatoribue reddifaeere minime cura/feti. de quo amiramini,* nobis
imperamue eum notrefit intenrion 7t eedem res , e'? oleum diis mercatoribue de
(37" oieum, velpreeium eorum de iam diis mereatoribus de .Arimino , non obante [i
fa
ne ampliu-s
relacio
aures norae in bac partefatigare
. Datum
Zigbet
ali[clan,
uifecient
aliquam
probibitionem,reddere,
* reituere eogatur
procuretie,
" aliud
non
die a; lulu' 1382`
memoria .
1382. die i .Madij . 213ml mereantie ablate pergate-as IanuenJadreme* Trag.eu
iu-s e patronm Zore Mareiuper portum Farm' reituatur quod ei peruenit de bo
nis Martellini Mengaeij de .Ancona .
1 60 lil-.pecunie parue Tr.ad rationem 4 lib. * 4oldorunt Tr- pro qualtlm durato de
umma" pro parte atisfaionu tertie parti: darnm' illa dio Franc. e?" d. q.Mar
cellinoSer
Pnam
in eertis
'Iaulieorum
de .Are-gio
mereationibu-s
in mari prope
per tres
infulam
galeaeail-_vnam
.Aeritempore
Trag.
quo nam
erat guerra
Iad. m
ter Ianuen-CF Venetos,de quibus 30 due. (a oiofoldJeeit quietationem @e.
auranno
Armarono i Traurini in queta nuerra piu volte la loro Galera , d vna delle
ii
.Di True).
;2.3
>to uo gliolo per li denari?, e farine riceuute quando era tato ;Sp racomito
agitate auanti il Bano, e Simone Doria Amiraglio del Re Giudici elegati , e
leua , che foero pei nella fabrica delle mura della Citta; ma dellarmar de-_
gli Spalatini non ittoua memoria , o rincontro alcuno .
il ito ch porto detto Fico mentouato dal Careini . Weo porto viene or
mato dallo coglio detto Del Fico,& in Slauo Smoquiza poto nelleremo del
territorio Traurino vero ponente , n coniderabile per altro, che per eet
d'vltimo delli cogli che riguarda la Peniola, o Promontqrio detto antica
.
a
mente
32.4
Delle Memorie
ti errori, non olo nel territorio di Tra .- ma anco in tutt'ii reo della.. '
Prouincia ; per regolar li quali , h formato carta nuoua dell'Illy.
rico dhoggi delle quattro Prouincie Dalmatia , Croatia, B01- '
na , e Slauonia , e da diueri diegni, 8L oseruacioni , h
corretto il pi ch potuto glerrori in hora am a.:
ti, eortando ciacuno che diletta di veder lx
DEL*
,m.
DELLE MEMORIE
DI
TRAGVRIO
HORA
D E T T O
T R A V'
Libro Seo.
e
A:
RW??
Delle coe eguite in Dalmatia nelleprime riuolutioni
dOngariaL Cap.I.
t Elmedeimo tempo, che eguiuano le o rariferite fat
tioni tra Venetiani, e Genouei, Car o di Durazzo
con l'eercito d'Ongari pas er terra allacquito del
Regno di Napoli,el'occup acendo rigione la Re
'
C011"
;2.6
Delle Memorie
eionem ville Boichie, ac Creius Gala de Varie-as. ville Sablate Prioratus .Aura
ne remitteretur , de quibus per D.ratrem Iobm 'Prioremunt expoliati; e? quia in.,
:pi: per D.7\Q`eolanm de Zeeb tunc Banum manutenentur , donee ipis atiseret de
perunia per eos D.ratri Raymundo tune Priorioluta pro reditibus riliarum pra-mi
arum ,- tamen per gentem pre. D. Ibis Prioris in eontemptum mandatorum V. M.
fuerunt de ips villis iterato preentialiter expuli , (5" bonis eorum in ipis villis
entilzus priuati; non oblante quod mandato Regio per di/4m D.Banum,' nob.*air.
Paulum de Iadra bominrm Regium, dum in noris Legationibus exleret per KM.
peeialiter deputatum redutliuient ir: poeonem villarum prediarum : quapro
pter M.Kbumiliterupplieamus quatenus dignemini mdare D.Emerieo Bano, quod
deles
; ne dich
Dzrazfo- -~
'
cia . Doppo la morte del R in quea ritubanza del_ Priore fu dalle Regine,
mandato in Dalmatia Stefano Lacouich Vaiuoda dl Traniluaiuaper _Bano 3
;come dalla eguente lettera regirata negl atti della Cancellaria dl Trau
' apparice .
nico,
Di Troni?
32.7
Cum nos Regnorum nororum Banatum Dalm. (F' Cro. M.- Viro Enrico diamm
Reg. nofr. Bano [aim: nora dileione aufercnte: , ' ipum alteriws honoris grad
fublimantes MagJ/ir. Steph- pridem Vayuoda Tranluano conmluimmpro honore
coneruandelitati vefzre ub noeginali edio rmiter precipiendo mandamm per
preente: quatenus eidem D.Stcpbano Voyuode veluti Bano di. Regnorum nor- im
fa perona omnibus obedientex , (F' reuerentiam debitam bi exhibentes , 'ermtia
ue :idem verbo nio per 705 exhibendu dixcrit exercere debeatis iuxta olitam con
antiam vere fidelitam aliud pro nora grati.: non fauri . Da:. Bude 15. die men.
Inizi]- .An-D771' 1383.
Venne Zara il Bano Stefano il 1 .dAgoo , come criue Paulo de Paulo;
ma erche egli gia'. cominciae a intenderi col Priore , che do p0 la morte'
del Re proru e m aperta diubidienza , vero che le Regine i opettendoi
dambidoi ti oero di venir in perona alle Marine, come dalla lettera critta.
a Traurni apparice .
Fidelmoris ReJu-Mff Con. Cimmre Trag.Elifabeth (Fc.
uoniam auxiliante Deafumm ;dpartes Regni n-i Dal. anima , (3 in breui ven
turi delicati v-c decreuimm ibi dare reponum , (F t alice Maimzm fuerit ord.
nare de hijs , que uper eleione per vos celebrata dc perona delis .Aule norefa
miliari: D.l.1cobt de Raduccbis legum D05. Mai. norecripo , inupcrcire vos
baletieri eratti per teera per andar in Ongaria : onde i come cona, che
quea leuata di genre foe fatta di commione ecreta della Regina Madre,
muri
32.8
Delle A/Iemorie
muri die Ciu.nre, alijs uis edetu's necee'arijs M. Mor-auri donauimus man2
dttes 'Pe/ire delitati per nora/s itter-14 expedit.quod ipa M.M.or. auri die C!!
foluere debuietis . Ea rapter delitati vere rmo Reginali damm ub edito,
quatenus prefata M.M. or.auri dt redditibm notris pretextu predii SalisTri
geme in dia Ciu.nora Tragmel prouenientibus dih Citi Ciu.prelibate dame?
hora saagiuase eco; poiche la rea di Vrana criue Paulo , che ecuie d
ordine io , e che Giouauni Bano uo fratello con vn nipote condue` le gen
ti Ongare , che le Regine inuiauano in occoro del Re Carlo nel rincrpio '
dell'anno eguente I 384. quando gia cominciauano pullulare le comotioni
de Baroni per limmoderara autorit , che i pigliaua 11 Palatina Gara arbi.
tro della volont della Regina Madre , e nominando gl'hiotici tra quelli ,
ch'inuitarono il R Carlo a venir in Ongaria Giouanni dquoruat , e Gio:
Prior della Vrana: quei come vicini al mare hauranno hauuto maggior cor
omao di S.Gior io( chera Conte di Zara) per caua del quale nomina al
cuni , c
ong;
ellione foe 5 ma oggiungendo , che pochi giorni do po foo
fa: ;tuono iuramento di fedelt, 8: vnione pi retta col pre etto Bano
_I a_ "or delle _egine 5 i pu congietturare , che foe tentato dalli congiurati
a _dig orprender il Caello di Zara ( done era prcidio Reginale) per hauer in...
, _ {Zret loro quella Citt , e porto tanto commodo alli loro diegni; poiche;
i';
':
-i
~e an
ta
'
I Banus tocius Slauonie dileEZis, ' d.uis Iud.contotiq. Citi de Trag. plenam.;
dilefiionem, 'alutem. Requirimus vos diligenter quatenus litterae notra-5 D. Reg.
Cai-lo deinandas per *vnum ex vobis virum ad iii idoneum eidem D.Regi Caruo
vefiri gratia tranmittatis, (/9 id non petimus quod ex debito. 761 conuetudine fai
tis,ed petimus eri ex 'ne/lra beniuolentia, ('2" auore , Pi nos vobis in maioribus a!
'neram voluntatem otcuramus, ZF i nos nobis placemus aliudfacere non velitis ul
lo modo . Datum Zagrabie in quindena S.Micbaelis.
E e bene qnea lettera non ha l'anno tuttauia deue eer arainuiata;
lo es'anno 1384. delmee d'Ottobre ,- poiche non eendo riucito qual i
tO 1
"
'i
Dt I'ma).
319
o , come di opra tato detto . Doppol qual cao, hauendo conuenuto al;
le Regine diimular l ingiurie riceuute da com
an numero di Baroni,
predetto Paulo .
Die a men. Iulij I 336 eletusui in Comitem Tr. pro quo oitio intromittendo ap;
plicui Tragaiie mercurij de manecilicet a; eiudent men.Eodem anno die z; nouem.
bris bora quai veperarumaauit rixa mamma inter Trag. m ?latta Trag. cum
er tato cacciato, radunato il Coniglio elee con le forme olite doi Rettori
in luoco del Conte, li quali furono Nicol di Giouanni di Doimo , e Nicolo
ipos D.Magiirum , e? Epum ad diam Ciu. Tr. cum piena poteateua mul (F'
inolidum tranmit , vt pericqu quod die Ciiti propter diff-am dienonem
imminebat obuiaret , " pacem inter die Ciuit. nobiles trafiarent , e? ordinamenf
a o Wated o o o
pota . ltem quod nullus nobiis audeat vnquam emere vel aecipere [item , eu que
itonem pro quorumq- orene contra aliquem nobilem,eu Cmem Tr.nii interceden
' '_'
etc
z zo
Delle Memorie
bere qui Adaoeati ,fm procuratore: deputati' per C'item pont etiam pro foreni
17144 adnoeareeu procurare. Item nulli Cini: audeat de eetera in platea denudare
gladium magnum, relparttum contra a/ium nobilem , velpopularem/ub pena infra
St'a . Volumi tamen quod eoram regimine elare probm etar , quodaliquis precie
pro defeno ne [na , (9 non alia de caua denudaretgladiam in 'Platea , ille non tenea~
mr ad Pe nam . Item eandem penam voltarmi-s quod ineurrat ueumque ex nobzlibu-s
vulnerauerit alter alteram , *vel oeeiderit, vel in faeie obro rioe pereuerit etiam
pre ter pena: iurisatutorumiinit. vel Regni . Item volumi , (3 ordmamus quod
alzqaod [miu-5 oceaone de eetero inter nob. (' ali-u peron-u de Tr. Talent oriri, diet
mm volumi, (F' mandamm auoritate nora quafungimur in bae parte, quod
modo in antea perona aliquo , que t attinem alieut Ciut Tr. in tertio gradu conan
geimtatit non poit elligi , ee aumi in Camitem Tra-lla modo caua, "vel mgeniox'aj
Comites, qui de eetero eli-genti ad regime Tr. elligi debeantbpro rt elliguntur Iudi
ees in mutatione eu rie fecundum conuetudine! baffetti 0 eruatam a non ad
ferutiniamub pena tnfrasta - Tenam pommus perpetui exilij vm: cum l 145,0" ll-{
LM, efententiam exeorzunit ex parte D. Legati , (F M. or-oluendos Camere Co
Tr. pro marie , vel pro alijs elfieijs, (F qm non haben-tumlaae i corpore 2 (F
, `
7 ~ n- 9. .cn
v J i
.
, W.
Wuslatmih .'
efem
baciatori-'di Sibenico , ch* mtraueni ero per com oner quee dlClClZ-*S
m non-Ii troua linrumento di curta. come ell altre due Citt. opra
detta.
.
Di queto ?4tumulto non trouando altre memorie
non i poono aper le..
DTM. 'i
zz!
Era nel medeimo tempo morto in Tra Dea Vecouo di Mercana dell'
ordine di S.Franceco , e volendo la Commumtd, che li oo. ducati doro ,
enoua , e 1' a]
rono condotte al Caello di Nouearadi poo al lto del mare per traghet
tarle in Puglia s ma f im edito limiarco dallArmata Venetiana, come nel
la predettopera h pecicato , e della corripondenza , chil Bano Giouan
ni continu con Maraarira Regina di Napoli Vedoua} di Carlo i troua rin
contro nelli Conegli di Tra; doue notato, che li 5. Ottobre 1386. folli...
cletto Ambaciatore Stefano de Doimo per portar le lettere chinuiaua la.,
li zz.del medeimo mee, che iano mandati Ambaciatori a Zara alla preen
za del Vecouo di Zagrabia Iuanis Bano , e Priore della Vrana , e perche il
Priore asune anchegli il titolo di Bano , e con tal titolo att la Camera
de Sali, e trenteime ad vn Fiorentino , eli diede la patente , che fu riceuu
ta a Tra li r z. Febraro , 8t inieme concei ai pee del Commune zo. ba~
'
poco per pre/enter quatenus predium Chium Marini dileum familiare: tanquam
principalem ocialem dum ad veri medium peruenerit atte tai-elionorab. aeibi
moreolita vbedire velitis. Ipumque Cbinm , uor oicia es contra uemlibet in
dio otio ipum moleare volentem auorabilitcr protegere , @ deenbre mea in.,
perona intuitu mee protetfmnis aliud non fafiuri . Dat-in meo exere/tu in obdione
ptc:
iz za.
'
Delle Memoria
.Andrea de Marin per andar a trouarla con autorit di concluder eco tutto
quello Sua Maea comandata. :e e bene non c memoria, che l'Ambacia
tori eletti andasero a rrouar la Regina(che dall 4.ino alli 15. iugno i fe'r
m in Nona come criue Paulo) ma trouando nelle commiioni daltri Am
alle pee del Commune per mandarli nelli prcidij al conne della Bona,
che li furono anco denegari, e l'anno eguente i mie a orticare Cael N0
uo nel Canal di Carraro , ader alla venuta del R Carlo, e dop o la ua mor
te continu la corripondenza con li partiaiani di lui, facen _o varie mose
dvna delle quali vien notato nelli Conegli di Tra li 25. Aprile 1386. che.;
er le nouita di Bona iano mandati anuii per Dalmatia , e Croatia , e pie
m Bona , che i facci buona guardia nella Citta , e iano _ritirati li animali
dalle campagne , e poco tempo doppo sim oses dl Chlisa a come cona
dal uo Priuilegio dato in Suticha li Lug io 1387.- 7 . ~
, b .
Per loccupatione di Chlisa li Spalarini Impalgltl dehnaonOam a Cla
'
;e
T. a
eonuenire congruerit dicretio nera . Si difla Maie-te vera ordmauzt <9: m1!
uum potentem exereitum damna nobis illaturum in campo noll'O quod (m 3 di",
nota reuerentia loeum non loath , zum dipotimus , (F emper [16871711115 8Mqu
mandata cunaeulminis reflri dnmudo non notemur nota indelztatis . Eltidco i
o acet
1
DiTraz.
zzz
place: nobis indice: , vel dica: quod damna nobis inferre cupi: ,` eb' nos met preente
uneiouo id excqui volum us,et/ place: rites nora-s paranumugrorarepro uh;
tu ue voluntatis , * iterum i place: nos redimere , vel emere di um mnum parata'
umus emere vel redimere pra eo preeio quo valevelbi placeneene non ef ecce
e Mai. veramfuae fatigare gemesmee expenas ali'un pathuia in bijsx' alii: na*:
bis pobilibus paratiumusfuam exequi voiumatem, nota pu a indelitaeis, da bus
milime pacem, ' amoremoltum dare petezis , (9' procurabitis . Ceterum qu-it)...
hijs , mhbus ignorantes accidentia eomittimus *nobis quod diis , (9' expom
ii-s ad imerro ata, repon/a , petita , ' reqmta refpondere , E' dicere debeatis pro
*ve nobis vide itur conuenire pro bono at; nori . Demum debeatis procurareo_
mii emper re/Zruato pro Ser-"- Da nia Regina naturali, promittemes nobis atte:
dere, (F' inuiolabiliter oberuare omniaxrngulazue concluferitisJecerixiopen-m
fuerins, ae promieritis in premis . Seripte Spaletiub euodiagilli nii Coi-5 die Ig
.Aug. 1387.
cito Bonee per lacquio , che fece dAlmia, come i copre da quello n0
tato nelli Conegli di Trani li 5.0tt0bre uequente, che ia procurata la ricu
peratione dAlmia , la quale non ar ata ne anco tentata , poiche non v-_
erano forze per la Regina in quelli contorni , che e bene vinui doi fratelli
Lacouich Vladislauo per Bano , 8c Alberto eletto Prior della Vrana per V1
cebano, nondimeno qnei non vennero tantoltre; ma inieme con Toma0,e
Burko Conti di Corbauia poeto l'asedio alla Vrana, da doue li 1 2.. Ottobre
crisero lettere,Alberto alliTraurini di negotio ciuile ad inanza dc privati,
che furono eequite li 15. del medeimo mee con proteo per di non pre
, giudicate alle Leggi,e Priuilcgij della Citta, e li Conti di Corbauia vna lette:
' `
s.
l
3 34
Del/e Memorie
opragunto dc Bohei, come dalla lettera del Priore critta a; Spalatini ap..
r.
Mahap. virs D.D.Capit. Iw ConCiuii. Spal- amieio noris eariimis.
Vw' nobile: amici n'i eartmi debita alutatio ne premia,cut Deo plaom't,qiiod
propter muliitudlnem , U' pote-nam beretieorum Bofanen. in campo manere non po
1387 die Lune x1 Nuembris veni: vque territorium Iadre exere-im; Bo nen
magnws (o' depiedatus e animalia vtferturcil. magna in ipo teritorio 1600. vid.
bone: 700 aratorios , " totidem vacca/s , .Anos 300 animalia miniera ma milo
' multa alia damna hominibus de eodem territorio intulit , pro cuius exercitus timo
re exerciiu-s D.N.Regi-5 , qui obdeba: Vranam per triduum amee diuiauix , l9' D.
tantum.
Az ,s-.T allhora li uccc di Dalmatm
_ tra` larrm. Bonei, c Ongar
ue erano
Petrus Ioeph, (9" Ser Stephan: Doimi di! Cbeniicb, " cras 28 diri: mefzs moif
fumfuit cap: Ser .duguimo de Cafom in 'Platea (uni-Tifag. 9' multi: aly: ~mobili
bus diuerfe im'uriefuerimt illate , vic!. ZIgro/cpb' aim qu Ser 'Nicole .Auclnii cum `
li): , Ser Zoro cumiijs, G" nonmdlis aly: , qui 71x aufugerum paletum dmers
modis; tum: etiam tranmiecerunt due barobauaemam d Traguno , caua quei-en
di , CF' oapiendi Ser Cafotum d.quon.$er Auguzm, 23' Ser Petrundfquon . Ser_$te
pbau armauenmt in Spaleta vnum brigentinum, U' eugcrunt = m eodem brlgen*
tina iui: peronaliter Donati-{ Diaconm alter lius_ q. Ser .Aug. cum certi: mutu eo
rumz inde die u boo eLS men-xanuarijequenu euwdem canm noticati-gg:
Tratti.
tantur duo nobiles tam ad preentiam .Alberti eletti 'Priori-s durane , quam adpre
entiam conili Iadre
Refior, Iudiees , eb' coniliari? , eb" cum 4 de Capitulo decernant de tatu , ea* hr
tielqtione C'iuitatis quod i 4 de Capitulo non poent , nel client determinent :
ne l is
Elligantur duo Rettore: pro duobus menbusequentibus
i 388. i. Ianuarij . Omnes eletti decernunt mitti vnam barcam expenis Cis Ve.
netqs
Die 2. Ianuarij at molus ad s-Petrum de Podemorie 'Pt point lare barche die 3
nullus audeat exportare mobili.: , (7 comercium babcre cum ets quiugam aripue,
Eodem die congregatis duobus Reflaribu: Indie. ' 6 conl cum 4. de Capitqu de
eretum quad noticentur bona tdm nobilium , qudm popularium qui ugerunt extra
Ciuitu pena (Fc. . .
Die i3 .Aprilis. Mittantur .Amba. ad Regent Bone afaudiendum quid vellit nif
bil promittendo .
.
`
]_)a uete note de Conegli i come reta comprobata la fuga dc nobili , ri
ferita aPaulo, cos conta, che trai li fuggit v erano anco de po olari, e e
'
e Cl':
z z6
Delle 4 Memorie
trouano regirare nelli Conegli di S alato per aper-lo ato delle coe di
[iris autem. neere dilemffeum - Harum erie eommittimus *nobis quod par
te n a ire debeati: ad Ser! (9 111. 'Prineipem D.1\(,Sigi. Vngar. Dal. Cro. Re
gem inelitum, (F' ad Ser.D. N; D. Mariam Regnorum eorundem Regina; inelitam,
(F' eidem , (F' wriq. eorum eum 0mm' reuerentin inelinabitiseue bonori Regio , (I'
nofro cognoeett's eonuenire de ua eoronatione , liberazione Regimine , (Fm-felici
bus uecearibus congaudentes . N95 eonlium norum Cfuit. Ciue: , e? imola-5 Ci
uit.
RegieSpalat.
ueconfians,
Mat'. delis.
(9' nos ,inve
Regijs
aduertaubus
contra toteidem
nobis
aduera
eomprobauit
(F verallnlet
notorium
e recomendabitis
cut dierecloni veire videbitur eonuenire , c'e* *nobis videbitur poteritis aduerfa
diinguere .
N95 , (F' Ctmtateni ea euabtis ante ad eorum Maie. non nnmus .Amb- quia
"071 Potltimm i tum propter viarmn dierimina ,tum propter guerram nobis faam ,
(J damna illata, (F grauamina multa nobis impena per Regem Bona'Priorem .au
rane aliosue Mai. emulox , (F alla rt infra , que omniafati Nat-nt 971m!qu
quibus eis pleniime informati, que nec eeant , nec Cella fmm! dem a
m diuina prouidentia manum porigat adiutrieem ,_ * S M- _PWWW uurra:
quod faeere digneturjupplicamus- Noi-:Mme Mal-141543! a 'm0 d' SP4
lat.requiuit, rt ad einja'em Prourtciam .Ambajdemarent pro contimatlane amo..
mis, (-7 paeis quam concludere intendebar , e? facere eum Duce ,
Coe Ven. qui *of:
lij obedientite, (a *per: deles nos quam veloci: potuerunt eapedluerunt tuxta ma
datum predium, gratia Dei nos autdo: cole-re M.V. deuottone tata m eiufdem de;
duxit conpeum manda: MJ.
_
q
bitts ordine io vid. eonferre debeatis cum ./{mbaxmliarum terrarum pala? borta
ri pref DHL-geni adpacem eum omnibus, ' precipu min Veneti: , quia bona , " ea
minima ere/cum? a dicordia maxima dilabunt. jnpptieare , ae pro poe procurare
quod remaneamuslub proteione,@ dominio Corgne Vngxy" quod malto: non tran[
eramur, (F quod nultum alium dominium , vel C oe babe-at , vel a'qmrat aliquo ttt
jo, .-mquem domintum , poteatem , nec iurijdtitonem in Dalmatia eummnslciqpo
m,
D Tratti;
3 37
[iti , ' intendimus 'itinere , moriub eadechorona Yigg. Po hee cum tempus
videbitur aptum aos ad Regiam Mai. cum dllnd qua poteritis exponentes
tribulationes anguiiias , paiones obidtones , bqs temportbus~ per nos paua ob de.
cum ad ulentationem vitto nolre qua nobis a terra urrepta ei pro magna parte
quia Rex Bona , ce" Cliani magno tempore ex toto nos tenucrunt obeos , '.
nunc tenent pro magna parte cum aliquis nororum bominum non audeat ne ue
pot ire infra terram , U' c durior imo durzima el vita nora , dabunt , E? ee
nobis pacem , (F concordiam cum vicinis noris , cum quibus umus emper in..
differenzia , (a' dicordia , (a' quod deterius eZ epius non expeato iudicio nos
erit
tune ene quod
conrmari
faeiatis
, eri
uo ita
meliori
poteritis.
Trocurabitis
babeamus
connes
inter procurabitis
nos , Cliqen.
quodmodo
umen
Salone
t ma dium inter nos , (a' Cliff. cut procurarej'e obtulit Sereniima D. 'DL, Regina
.Amba. notris promittentzbus in Ngna , ' ita quod terrenum citra umen Salone
it nofirum verus Spalatum, ultrait Cairi , eb* boc magis pro pace babenda cum
Caro, quam pro vtilitate conequenda. Procurabitis quod mete , eb* inesnt inter
nos C?arum .Alml ita quodumen dicurrens pro e ipum Cairumit meta , '
eonnes inter nos,eFCalrum-*ita quod terrenum citraiumen verus Spalatum it no
irum vq.in mare, U' boe magis pro pace rtupra. Procurabitis quod nobis in patri
monium, (9* ublentationem notrum dentur inuze Fare,Curzule,* Braciecil.quod
cico viuere poimus ine]`candalo.Preterea poitis (F' ltbertatem babeatis pro opti
nendo nobis commia expendere dut.M.auP.' ab inde inra vbi , ZT in quibus nobis
melius Pideblml . Nulla modo nulloq. colore , vel ingenio malum dicetis de al iquo
Cine nr0,necorene corone Vng-et Baronib.nec 'Prelatis,nec alicui aiie perone-:imma
quis quicquam mali diceret de aliquo Ciue nio, toto poe excuationem acietis pro
to,ipam/emperdprotendosnec contraacere preumatisJreterea 'eos per uosme,
per
T
3 38
per alium peronam procurabitis 3 nec impetrabitis , net reeipietis aliquid in ver
'utilitatem , nec alieuius alteritaspeeialis perone ;ed mnmmodoatfa nolri C5135 vo
bis commiz . Et bijs contenti eritis , * bet ub penis in parte eapta content vid
lib.25 par. pro quolibet , e42' inamie , qua: ie intelligatur quod quieeerit 'ultra com
mia , a: contra commia non pai: ee Iudex teiis , nec in aliquo publica oitimc'
nihilominus per eum impetratum , "nel emptum deueniat in Ce . De omnibus upra
erqotis pieni/ime informati, e preterea m omnibus uPtis pro poe procurabitis eut
me ius , ?3* vtiliue dicretio vera eumolieitudine omni quod norumortiamuneu
habeamws intentum . .Ad alia omnia interrogata repondebitis reuerenter pro vt co
gnoueretis eonuenire bonori Regio, atui nolro ;Et quecumqmideritis, ' ro no.
ueritis condueere ad bonurnlatum , (F' comodum noire Ciuit. * Citisprocur itis
non dir male dalcun Cittadino 5 ma cuar tutti appreo Sua Mae , i cor
ge ch'anco in Spalato vi foero dl quelli , chaderiuano alla fattione Bonee
contraria a Sigimondo; e gm che cona , che li Bonei haueuano fatto riti
rar il no eercito in Nona , e che ll Traurini linuiaero occoro 17. giorni
auanti la olleuatione , potrebbe eer che per tal caua li Chliani , e Bbne
aa 1L,
campagna , ;cme ff, Spa]. p' zz; allincontro , che 11 uorncxti oei-_0 del
partito di Siaimondo vna di lui lettera critta m loro auore , che e regira
Di Trani(
z z9
ubiemnt detrimenta. Idea nos ijdem Regia benignitate compatientes deliraii ve;
rermz'zer precipiendo mandami,quatenmprefatos Caotum cum fratribus, ("F
oeiis uis in noiram proteciionem receptis in preccpttoneoutim * ?Eddi'mm
Pozionum, @camporum ipforum vtlliiatum, ac procuratores., Ca* familiare-s
frati-is 16bit de Palina crueiferi oppreonibm , qui olim quidem diuim :i die vero
Februarij I 8- vnitis viribus nos premunt, deruunt' ,friunt , * conci-[cant [blum ob
uum, di' acri diadematis Vng.tuendum honorem . Ngm Banatus Bolnexy Carum,
ran a .
Sata quoquc nara ne dum rapiuntur ,- ed etiam igne cremantur , prouenzur n03
nuper die r 8 May vnitus Regis, " Crueifer; exereitm diebus in eodem campo man -
l 3 It-OM!" illd intra! , quot vineae , quo! arbores proranere nao/um , quo:
damna intolerabiiia intulerit , * quomodo quotidieiamn in armi-5 , b aut ter ter- ,,
rmzur in die repitu eampanarum , naies inomnes deducimus , nulla dies tranit '
;40
Delle Zlemor'ie`
minis quo dipotione Diuina cura de nobis ef} impafita eius bumeris Regif's, fan
que iamfpe ill/; erinis Regie aiiximus animi norMatis ae longo vtempore preo
atiumus aduentum eius" nt cito venirci, olueret vinculos eaptiuitatis nore,
(F iam decientibus riribus uinere vilerius lan o tempore non miemus. Tre
littera eorum patentes , 'Pt abque indelitatis nota liceax nobis prouidere de
atu noro quomodaeumque poterimus, ne uper eorum anima-5 pereamus , U'
pro babendo di-u [iter-15 procuretis inanter . Si *vero dias [iter-vs obtnere
nullatenus non 'valebitis , tune
i proceribus , ymo 'vbique *vi ebitis conuemre proteamini viua voce quod
fi quid fecerimus pro alute nora, quod eis fortan non piacere: non imputa
tur nobis quia inuiti faeiemus pariter , 23" eoai , " omni [pe deperati a
lutis. Si Vero promie-ri: hberatianem, tune dieatis quod ipam, (9' uccurum
uum nos expo-[fare oerimus adbuc per totum menem Iulij , O* non vltra
Zuia prei tot ruinis , totque mufrags uinere vlterius non valemus . E:
a: faeiatis ublice eri manzfeum . Procurabits cum D. 'Petra ubcaneella
rio Re io ba ere ab eo [items Regales bi commims ad petitionem nororum
.Amb emananda-s pro parte Regia ad D. 'Papam quod dignetur promouere D.
Hugolim-m .Arcbiepieopum norum ad aliam Eccleam, nobis Prouidere de
alia bono patore pro quo communitas Spalati duxere upplicandum_ ,qua-s [i
non darei, aut dare reouaret, aut non recordaretur, tune procure-iis [MPI-tra
re das literas de nouo ciliegia , ac Reginali Maie C7" WWW-M ""fdtrt a 5"'
ad nos deferre .
..
.,
Dtraz;
;4!
delli fuggiti,&:alli 23a certa in anza fatta dalli Amp/af. di Ragui , che non
seprime , fii dierita la ripota al ritorno loro da ara.Per il mee d Agoto
furono eletti Rettori Stefano dc Nicol e Doim de Martin con gl altri
tre oliti, 8c alli 6. eletti tr altri, aquali fii commeso di comprar in ogni
modo vna galera, cche l'otio loro durase per tutt' il Mee di Nouem
bre . Per il mee di Settembre, Rettori Paolo de Marin, e Lompre di Mi
caccio con altri tre, 8t alli 5. che Lompre olo habbiantorita nel ciuile..~ ,
e criminale ino alla venuta del Conte, del quale idoueua dimandar la.:
uano la parte di Sigimondo tratt di far lega con Spalatini , che man
darono glAmbaciarori con linracritte commiioni.
1388.di28, .Aug-N95 Malateta de .Ancona Capitudfon. Coitas Spaluvo-T
.Amba. (9" Sindlc. e? procur. eos , ' quemlibet eorumpro parte notra redde
pus, U' idem Pelle, 'idem nolle contra quocumque rebelles, (e inimicosSa
cr. cor. Hung. ' quod ipa liga it duratura anno *eno , ('9' tantum plus , G" minus
qzuantum placuerit DKN, naturali, (F quod apropinquante tempore anni predi
i *anuquique colligatorum per duos mcnes ante ipum terminum teneatur n0
ticare alis colligatis utrum vellit tare, (F'perseuerare in Liga pred. an renun.`
tiare eidem, quo tempore uilibet amicus, cuiuque babeatur pro amico, (F ini
micus pro inimico : (a' o bane ligam rmandam coniderata debili condition:
?lO/ira a ac pauperme notra , dimmutioneque Ciuium notrorum condecendetis
ad ea, que uabis uidebuntur nos poe acere , ' ublinere. Et quoniam uinle
in rauiore conditione, quam ip unt, ce* quotidiani; horis aprimimur ab bot
peiero olimpriore `,lurane, @epe , epius d Rege Bone, (9" utilitartera
dicare ilum peiierum olim .attirano Trier-em, quo eradicato ualde otior erit
conditiodelium Corone Vug in partibus ilis procurabitis , quod ip col egati cum
eorumortio ueniant ad obdendum ipum olim 'Priorem in Catro Clii , quo 'Priore
Dal
3.42.
Delle Memorie
_ Dalleagaediar
uali i vede
chaueuano
che li concluga
Colle ative
nicro
Clila aremura
5 nondimeno
la legaliSpalatini
generalmente
con
tralR diBona Priore Paltna , e loro aderenti, come dallinrument di
Cite Spot-nice, ?1 nomine diEZi Cie, 2?' idem D. Cumulus Comes preti. riri nob.
Doymu-s Zuratieb, Ioannes Mplauieb, Saracenm Nicolai , (F' Tboma Dominici de
Sibenico auoritate , " bailta ein attributa per Citem Siben. rice , (9' ne d.Citis.
(e' _egrmr Comes VVido Comim Georgij Vgrenicb pere, " "vice , U* nomine Comi
l-s Gregorijfui ratris, E" Da EltfabJel. olim C-'Nicolaiuiratris , ro quibmpro
mii: de rato capiente: e[e , tem , loca , (F' bona quecumque [un :He's nominibm
coneruare in delitatem debitamzcm corona; Hung.ad honorem dit'ie Corone coni
deranteqne turbmes , (9' turbationes varia/s , quibus precipue Regna Dal. ' Cro.ai
pree-ns ajtiguntur : maxime per l 113" Principem D. Stepb. Tuarchonen. Regem
,Bone , ( Dratrem Ioannem de 'Palina . . . . (F' quoeumque alias indeles ini
micos , (9* rebelles Sacre Cor.pred.ad coneruandum commodiu-s difam delttatem ,
(F quia funimlm triplex diicileoiuitur ecerunt intere , (F ordinauerunt ligam,
vnionem duratura-5 vque ad beneplacitum d.C`0rone omnimodo ,iure , 23* forma qua
melimpoteub modis pas, Z'F' conditionibm vid.
qud una pars alteram , e? altera alteram teneatur, debeat adiuuare pre-an
do "una pat s alteri coniiium , auxiiium , auorem contra predios (9" generaliter
contra quoslibet alios indeles , ini'micos , (F' rebeIles die Corone , ce* contra pre.
antes una indelibws inim- ('9 rebll. con. aux. (Fauorem . item quode rebm
cuilibet diorum eoligatorum lieeat oendere indeles inimicos, (F robe/les, 2?" pre~
antes eis auxiltum, (F auorem abque reprebenone aiiqua aliorum colligazorum_.
pro quibus omnibus attenden.@" oberuan. bona de,et ine fraude prelmuntu
nominibus cor orale iuramentum in Ecelia BJ/trgims Cathedral Seardone ,Arman
Di I 388.1 .xx-die Marti-5 6 oubris .
tergogillanda .
anclua quea lega furono ricercati li Traurin per Amba. da Sibenzani,
e Scardonei, enon da S alatni d-entrarui , il che da indicio , che tra quei,e
li Traurini non paae uona corripondenza: nondimeno li 10- del medei
- Di Tratti-J
;4;
benico notato , challi 24. del medeimo mee foero equerati ei animali
ino che tornalero glAmba. inuiati al Conte Nelipitio , 8t auuiato ci alli.
Traurini {ma poi ali 26-l rioluto di reituire la predettapreda al Conto
vero per rifacimento delli beni dal commune concatlli; e queta pu eer
iata anco la caua , che li Spalatini non foero amici de Traurini, poiche iui
dimorauano li fuoruciti predetti, come coar it auanti :Erano in queto
mentre venuti Knino il Conte Cheruoye , e Veislauo uo ratello con tito
lo dAmbaciatori del R di Bona per procurar di tirar li Dalmatini alla ua
diuotione 5 onde li Traurini da loro ricercati li I I. Nouembre 1388. cleero
Ambac; con autorit di entir olamente quello voleuano , e riferire enza...
concluione alcuna; dal che i conoce, chanco Knino era in poter de Bone
i, 8c alli 15.t`1 concea licenza a Giouanni Prior della Vrana,e Bano deraez
mee di Gennaro 1389.6 perchil onte e etto non doueua voler venire enza
la Regia confermatione eletto vn Podea , e ino alla ua venuta eletti,
Rettori Oro de Giouani , e Lompre de M icaccio con li oliti tre nobili in..
delleercito del Sigi. a Zara il 23. Decembre 1-388. doue i ferm ino
li 8. Febraro 1389. come criue Paulo , e nelli Conegli di Sibenico vien no
tato , che li 4. Gennaro 1389. foero deinati Radoslauo Bano 50. bale_
Ns Malatela de .Ancona Ca it. Iudices , e?" Con- Citis Spa!. vobis Vir'u N917;
?Let-le Sricbie , I'bi Marini Militi C'iuibus, ' .Ambalnorisals ad vota elicem .
Preti-rea comittimiu vobu quatnusproparto noira vos transerrrt dobtam ?il P":
.
4,
(n
Z44-
Delle Memorie'
Coit'em noiram recomendetis etdem icut melius ridebitis conuenire . Sen-n' Prince
ps Q" Drie nofier [/lattbo Mai .* Vere Voeuodain partibus Dal. (a' Cro. veiram re
preentans Mai: mandauit Spalat. rt ad ipum mitterent .Amba. mierunt, ' inter
alia bortatus e atq. mandauit 7t ad Mai : Veramuos tranmitterent .An-bau. uo
nos ad Mai: nelr. mittere curauerunt , mandet ipa cutplacet. Si petierit nos de e
re obcdirebiitutfaeiebamus quondam Ludouico Regi erunt ibi , (F' alie Ciuitates
Dal. per .Amba-os , procurabitisentire de eorum intentione opinamur namq;quod
petent termznum mittendi ad Regiam Mai: Vng. vtuccurrat , quem terminum , '
nos petetis longiorem quam poitistc modo ,- Ser." Princeps , (F Drie after Spa
laten eupiunt ee Seruitores Serenitatis vie, ed eo modo , quo laus t Deo , bonor
Mai : V. (' nos remaneamus ne nota proditorij nominis , a ideo Palum mittere
.Ambaa . noros ad Reg. Mai : Vng. noticaturos conditiones noras , e'o* petituros ,
quod nobisuccurat, aliter non poumus plus durare , ' neceario opporrtet nos
prouidere de nobis, eut teliuspoterirnus ,- nobis uecurrerit intra terminum peti
tum , manebimus cum eo in riinazdelitate , * obedientia; i nonuccurrerit ad
terminum tune volumus eg:- veri , * ub reiro dominio lioc modo , * ideo ad
loecacienda terminum impetretis . ~trvtupru . Si Rex Vng. non fuecurret nobis term.
prelib. W* alia terra Dalmatia: eupouerint, ubmierint dominio , (a' protelio
ne M."- `ore, E' nosubmittemus M- V. dando , di' concedendo nobis liberi. prete
foribus noris eonceas per quondam Reges antiquos 17113.6? cum eas ub quibus nos
recepit dins q.D.Luodou.Rex,Z7 eas libertates nobis oberuand0,z9' non innouando
*rt patet Priul. patent . Item M. V. faciendo nobis graiias, quas eo tune tempore pe
jemus ratio abiles eum bonore M. V. Hij: obtentis Ser. Rex exercitus M. V. ia:
circum Clium inimicnm norum , (2' inbibet nobis rt "on damntcemus inimicos
noros Cbliien , nec neros amicos quoduplicamus dignetur M. V. mandare dio
exercitui rero quodpermittat nos damnioare inimicos noros . Script. Spalat. 24.
.M arti] r 389.
o. ea bombarda deue eser tata ricercata per batter le mlu~a .dl 'Spalato,
doue do ritirati li fuoruciti di Trai,cagionauano cartina corripondenza
tra quee due Citta;onde li Sibenzani, cherano amici dambi,i come_ per v:.
cina: bene con leercito de Bonei haueuano decretato 11 30.Aprile di dona r
`_
` 4..
.Di Trani.
34. 5
Spalato per conce rtar colloquio tra quee tr Citt er li comuni intere
ze e bene di queo colloquio non i troua memoria,c e e ise, nondime.:
no trouandoi,che li Spalatini li 10.1i Traurni li 19. manda sero Ambai
Ongaria,e` credibile,che ci eguise di comun concerto , e con le ese, o
uenire eognouerit dieretio nera . Wrrabitis eonditiones noras , dapna , ' iniu
rias , (9* detrimenta nobis illata mortemque Ciuium notrorum ,frufiuum , ZF' redi
tuumpredationem , (F ammiionem, derufiionem campi , * Molendinorum , ex
poraiia perdidimus , animas Deo reddamus, * indeles non eeiamur d"a. nel nobis
concedere-,quod de nobis prouideamus prout poimus ne pereamus,' buncuecurum
nobis dare dignetur quia tempus nobis inuitis aignatum per Reg. Bone breue eidu
rat nq5diern i s Iunij prox.- fut: quo elapo promiioua es non dimittere nobis quie
quam nfq;ad portas , fiueeurrere nelle dixerit , nobis nidebitur de fao predio
iuxta pronti/jionem , tune in fais procedetis pro nt nobis nidebitur: nero nobis ni
deretur promium ee nerbis , (9* non fas .- tuncepe , (F sepius inetis circa pm.
difia pro nt meliuseiueretis ,' poteritis per inrumontum , atque capitulum, (F
forte dieeretur nobis , quod alie Ctuit. Dal. non ita . o . . petunt eis informati de
conditionibus noris , "uis , U* idea repondebitis pro nt nobis eonuenire nidebitur.
Ceterum uper nobis commiis , ' oocurrentibus eirot commia apienteseis : nti
mini nerbis , quibus eonuenire nidebitis honorem B. M. 'atui , U' intentioni no
{ire . Si forte pax faa eer inter ipum D. Regem norum , E R. Bone , aut effet in
eri,aut aliter nobis nidebitur tem us adefje nomine Cis tantum petetis gratias con
nium Chl/i , e? .Almii ,- (a' infu as, * libertates , C9* alia , qu-e nobis nidebuntur
[i tempus non adeet in iudieio nero petere uperfedeatis . Item imperare litteras
Reg-Mai. ad dominaiionem Venet. modo , (3* forma quibus piacuerit RAM-quod mo
dum :eng-ati ire poimus moreolito abque turbatione turariorum Script. .pal. iS
.May l 3 9.
letti altri Ambai per Bona con le commiioni, che per fortuna i trouano
lummariamcnte diee neili Conegli,e ono le eguenti .
Die 23- May 1389. mittantur bimba:. ad_ Regem Bai-cm digneturprOOZ-W FW.
7m:
346
Delle Memorie
minum vq.ad reddirmn .xtmba. ad Regem Vn. ve ee Trag. non oendatfe ele i.
neue mm offer-mt Regi quod babebi: obdes :i eeieris Dalm. tum: Ting-primi
aeeipleniuumgnum .
Se li Sibenzan allhora mandaero Ambac. in Ongaria , Bona non i
troua memoria, s'interearono per di procurar d'agguare li uoruciti di
Tra , e per tal eetto li a4. del medeimo mee di Maggio epedirono in a
uor loro ;i Tra Domenico Preucich Ambaciatore ;mi quello coli operae.
mancando li Concgli di quelli tempi non c memoria : trouai olamente-u
chil opradette Bano di Sigimondo criuee vn ordine all Spalatini , che..
eis per veros faa xeis iuitiam pro fauore faciaiis,eeus non fauri nori amore
ab inuieem quamforte cum Trag.eaufam baberetis illam coram_ nobis proequi de
beatis *ot omnibus reddziuri iuiiiam. Data Iadre 5 die men-1 14an I 389 prefentes au
Gregor!? .Ambax diie Ciu. n-e Tr. notro Culmini nomine ?niuertam eiudenfm.
\
Trar. "
347
bumiliter exponere curauerunt quod bul'umodi bomicidia , (9" alla indeecuta non.v
aabuerunte eo ordine , quo notre expotum ci M.'* - Ngs contra partem non audi
tam nolentes procedere in uturum vobis Caiellanis , (F' ubditis , tam noris , quam
non debeatis diree, uel indzrefte, publica nel occulte . Comittemus etiam Iki.:- Vi
ro D.Emerico Bubel Iudici Curie nre ut partes coram e reu ocet buiumodi iniuria.
rum cauam , uel cauae audiat conc rdia uel iure decidat , (T quod iulumuerita
ciat per partes inuiolabiliter auforitate Regia oberuare. Datum Bude 18 die men.
luni .A. D. I 389.
'Nos Malatea de .Ancona Capi:. Iud. (a' Con. Ciu. ?alan uobis Viro Mb. I'bi
Marini Militi Ciuls* ,Amba- notroab@ incere dile .aelum .
Preterea co mittimus uobis quatenus pro parte iii-a uos transferre debeatis ad pre
entiam Sera- " Ill. 'Principis' D.D.Stepbani Tuertcbo D. G. Ratie,Bone,
Maritimeque Regi inclito,z'9' eidem reuerentt inclmatione faa recomendabitis nas
Ciuitaternq. (9" incolne tut cognoueritis conuenire . Ser-'- 'Princeps , " De alia-s
meax. Spalaten.fideliumeruitorum Sacre R.Mai.V.ad eiudem uere preentiam,
quibus aiguauilistrinum terminum adubidia petenda d Regia Mai. Vng. .xtr
mantes eidem .Ambaxquod intentio M-V. non erat w Spalatiniprmi, nequeecun
di Dalmatini, qui e uponerent obedientie , U' proteioni Deire, ed de 'ultimi-t quod
quidem conueniensuit reponum . Et ecce Ser:m D. Rex .Amba. Spal. iuerunt in..
Vng.petitum ubidium , promiionem babuerunt de ccleriuccuru , nunc autem ce
leriur quam potuerunt mierunt me ad reentiam M. V. upplicaturum uatenus
M - V. promia oberuare dignetur , ci icet non moleare, nec molearichere eos
donec alle Ciuitats Dal. fuerint ad obedientiam , cruitia M. V. cum alle terre
clinaua al partito di Bo na) non voleuano eer li rimi per non eer tasati
per ribelli .- Cos andauano uttuando nelle perpita quete tre Citt: nel
qual tempo erano anco trauagliare da Corari, che per le disenioni doppo
la morte del Re Carlo ucitate per tuttol Reano di Napoli ineauano il
Golo , e la Regina Vedoua sera ritirata con li liolia Caetanonde conuen
'
ene
348
:Delle Memorie
deue eer {lara la caua , che li Raguei inuiasero Amba. a Zar,che nellaa;
dare roccarono Tra , e li dierita la ripoa al ritorno loro; , oiche gl hi
orici di Ragui anno mentione delli corari di quelli tempi,c aueuano r
couero in Bari, e per la medeima caua haueranno deliberato li Traurini di
tili Dalmatini dalli uoi udditi; Onde capitare e Galere Dalmatine a Bari
fecero pace, e concert-atomo icuro commercio col Capitano di quella Citta,
che nelli Con egli di Spalato regitrata.
Gabriel de Maledixijs de Parma Capit. ce* Caellanus Ciuitatis, ce' Cari Bari
uique pro parte Ill-' D.D.Ludouiei II.D.G. Ierus. e?" Sieil.Regis.
'vel bonis per bomines difarum Ciuitatum Sib .CF Spal. vel dependentes ab illis,quo
cumq5ingenio vel colore ips retrolapo , ' remitto , " eos ex ipis libero , aboluo
perpetuo pariter, * quieto per permij onem , ' pakum fle tllts vlterius non peten
ti 5 meq;eum illis redueens ad amieitieedera , e?" volo amicorum amore cum .Elf 1*[
uere tanquam eum delibus Regis pred. Hungafefione fraterna, (9" 'ut predieis re_
ieis erroribus predilta meliori roboreuturis remporibus innoteeant pro malc'met-s
Bart" Jen terras , d* [oca mee iuridiionisubie. omnes Ciues, e? hommes terra
rum
'um predmum earum nauigi: irene! declinare eontigerit eritis in adiientu, manine!
ediiu, v: amici, U* fratm emper in vera libera poteate nullamqmo his impendc
re offer-fam, obacnlnm, 'vel iauram,ubpena,6 adpenam duc.auri M.M-paru05,'
eu vites pmi- alium pro eis in Bano contrafaceie vinili: ngulis irremihili
per :0mm men. oubproxum 3 Ind.procura in: ai Ctibus, C9" oicial/'bus :en-zz.
rum pred.mihi eonmiles promiionum mittfre, ' qgnarefaeere eauiionens. .41,-.
ter i in pred.ter.ipu mihi a nari facere no enrabiiisprefentes mee POTILT. nulli:
ee inteigantur roboris" ecacie in mins rei teimonium ,'(F oheruaiionem pre
nicen.in vnione ligamm obliuiane in preditiis non extitit denotaMWQuare cum ips
cut (9 in predi'iiiad pacicationem me rednco z ' ae volo de :etero eum eis in..
eadem-vnione , (9' paceeiit quid particiilariter diffum eet , diiquepromiito
Promia eruare. Data die ,loco , mene , Ind.uperi: denotatis . Toi predifa , a?"
predifiix addo per promiionem, e'panm conuentum, quodgalea, (afuji-1 arma.
ta dit?- terrarum Siben. Spa!. (9' Scardona ex quibucumq. Ciuitatibus renient ad
porti Ciuit. Burri , i?" locomm ubieorum mihi, ill-15 ibidem recepiabo , (9' recc
ptari faciam ac recipi intra Ci. ca* terra: eidem voluerinc , eique darifaciam ex
hiheriforragia e? alia que value-rini congrui: preti): eorumpecnnia mediante aum
Pt/prada
'
commune deser inclui in esa ace; e per ualche ri etto del]] um-uciti ,
che auano in Spalato non i fo sero aenuti : crouan _ oi 11 nomi loro real**
rati in vna procura , che fecero per pigliar denari ad impreito da Raguei
con le eguenti parole .
..
'
1 389 die 7 .A riti: Spalati Gregarius Merci , Marcus .Andreasatreslij
Pe
a.
z 50
Delle Memorie
. Marbeus 'Petri Ioepb: Petrus, " Ser Nicola Stepbani roe , (F' pro Iacobo , Ina:
un@ Luxa eoriirnratribus,Ser Marcbus Ioepb, e?" T omne Georgj raeres, Fran
Ui-U5 Donati s 2011010 C'F Cipriani-s Sto iam' omnes Ciues Trag. promittunt qd. Ste
PI, (9' Georgius, @ Mcclausratres ,
acciperepoit.
E uelli Conein di Sibenico .l
Die 26 .Aug. x 389 Luxa Micatij Trag. cumociis licentietur ine moleiia .
Dalle quali i pu congietturare , che li fuoruciti col briganrino faceero
de danni alli loro nimici , cherano dentro la Citt, vno de quali pu eer a
to il opranominato Luxa, che con altra barca, bregantino ar andato per
eguitandoli, e che li Sibenzani , e Spalatini per quello poteuano ouiaero ,
che nell loro territorij non eguiero oilita tra di loro .
, In que'nquietudini oprauenne nuouo eercito de Bonei a Chlia;per
caua del quale li Spalatini eleero tre dc utari alla guerra il penultimo d
Agoo , eli zo. Settembre deliberati-.ono Ei fortificar il pao della punta da.;
Vragniza con nuoua torre; ma li Bonei andarono vero Vrana col Priorez
Palha, il quale li 30.3del medeimo mee abbrugi alcune cae nel Borgo dl
Zara doue li 16. Nouembre venne leercito di Sigimondo Capitanato dal
Conte Anz , che con genti Zaratine , e Pageane and orto Vrana., e doppo
varie fartion u rotto , e i ritir a Zara li ro. Decembre a come criue Paulo Quea rotta fece noluer le perplerapnde u arto colloquio m Trau_d_oue
.li Spalatini mandarono Ambac. Toma de Dobrolio s F P13Q de _Zorll ll 29
ne epreo .
Die 28 Jim-"5 1390. Cum alias Comes Georgius de Corbauia venerit ad nos cum
litteris credentialibns Seremmi Dda-gi; Raeie, (o' Bone Petens earteratos relax.
per tonlium
data fuit licentia Regimini, * con ;uo edema reponum eum faciendi uper wro
adplenum ad prouidendum ais nolris cum bonore preati DJcg o (F boqq Haru
no r0,
*Tratti:
- 3 "i
noro , c3* quniam boe Commune nidetur noiueruntad bot procedere neconenu
con/iii] . Captum quod mittantur .Ambajl
EliMaggiolS alatni eleseroAmbaciatori per Bona,eli8. eeero
[em, U' i aiiter babere non poteritis _Ciuitatem u tim dominio , (F proteitionefub
eis paiis, modis, " condit. que nobis nidebuntur eonuenire bonori Regio , " bono,
G* paoieoiatu terra marique coneruare, (li non poetis abtinere ,quod nobis ni
deretur pro bono (F' pacico tatu noiro , babebitis iibertatemeribendi nobis , quae
facere poteritis , (i' epedbitis norum mandatum , (F' . . . . . . dicordes pro nt
, nobis uidebitur meliori agendum . Soiititi eote ad ea , qua de uobisperamuseript.
Spal.die 8.May i 390.
Del trattato fatto in Tra alla preenza del Vicario del R di Bona , non...-`
esendoui Conegli di quel tempo, non iposono apete li particolari; e i
come dalla preenza dcso Vicario pu reuppori , che li Traurni hauese
luto re irare , gia che in esa seprime _quello ose deliberato nel Coni
glio, c emanca .
i 390 die 9 May atium Trag.in Sala magna Palatijpitibu-s Dea Lueani,C9'Dmi.
e Luxe tefiibus ad bot babitis non@ rage? Buzlo Duymi Martini exam. congre.
gato. ' eoadunato Grli Con. nob- Cin. Trag. in Iaiatio Cis in Sala magna de m.:
upm D.Vicarij 'Nicolai de .Arimino Iudicum ad uocem preconis, U' fonum campane
ut moris efipeciali! uper creatione Sindicorum creandorum , endorum per ,ip
um Genera e ConCqurag. deinandorum adprefcntiam , ' conpeium Serea
dic'io, " propo ito boe . 'Nob- Vir Ser Luca Mitalij Ciuis Tr. tamquam delimue
eruitor, C" u iti-'fue Str. @j [UQWPrineipis D.D Sigif-DJ/ng-Ddlme'Chngi:
l ."'i
z 52.
Delle Memorie
diuper partito expoto . . . . . cum proteatione pro me , (9" nomine lij mei Mi
eatij exientis in dio conlio , qu odjeruemus fidelitatem ' contantiam Sacre Co
rone Vug.Do noro naturali tamquam fuerunt nofri antiqua' , quod melius et
nos mori quam declinare .delitate Sacre Corone Vng. " quod nullatenus no-zubiu.
genius nos, Ciuitatem oram dio D.Regi Bone, imo RJng-ZF alij Dalmatini
non oberuantdelitatem Sacre Corone Vug. nos rmiter obferuemus , * mijfa parte
ad buolos, " ballottae per uptum D-Viearium , (F' Iudices quod Smdicifaefi caua
mittendx ad d.D. Regem Bo. proubiugando diam Ciuit. Tr. vtprefertur idem Ser
Luc-14,@~ Micatiue eius lius mijeru nt eorum balottas in buola rubea del non,omni
bus diff:: Conliarijs wdentzbus dicendo cum roteatione omni modo Mia, iure, *
forma, quibus melms potuerunt quoderuent delitatem Sac.Cor. Vng. ce* quod dih'
Sindici non ant, nec Ciuitas Tr. ubiugetur Reg: Bo-rogantes me notar. *Pt de pre
fenti ad cautellam diii Ser Luce, ce* Mieat" u: li; eonciam preens insfrum . Et
Ego Francicus Luci] D-.Andree de &Geneio notf'c.
La riuolta di quee tre Citt al artito Bonefe haurd dato occaione alli
Zaratini dl ar nuoua vnione, che giurata :i fauor del R Sigimondo li 24.
del me'deimo mee di Maggio come criuc Paulo .
Ottenn ero li opranominati Ambaciatori di Spalato, e Tra dal R Tuar
tko Priuilegj vniormi, nequali conferm li Priuilegij gi confermati dal R
poic e lanno eguente nelle critture di quei luochi i troual nome del R
di Bona .
m nona vnione , per il che fosero eletti da Tulum, l ".9 Nouembe I ,91*
.Ambac.LomPrc de Micaccio,e Biagio dAndrea dl Marin con autorita
an`
dar-:1 Spalato, e Sibenico per concluder conforme alii capitoli tutti dalle_ me
deime Citta,c0me nell'inrumento della loro eletuonc,che e tra "l atti del
'DLgs Frater Johannes de 'Palina Ptior .dui-ene , (e' Neolaus de 'Pahna Comes
Orouize notumfacimus vniuers, (ngulis pre. lit. inpe. quodiconderata ca~
ritate
indiolubiiis amori:
babita inter
M.m
' neu. rum memoria bonqat.
*c.
""
o
.L'IL
Dt'Trar.
35;
trict-' amulos quocumq.ad ipam Ciuit. Tr. pertinentes( non intelligendo illos Tr.
quiunt rebelles ipus Ciu.) quod pount tut liber , ecur ad .duranam ,0' ad
Orouizam' ad omnia loca territoria,atq.tenutaa ad nos pertinentes quandocumq.
' quotiecumq. eis placuerit venire-tarai?" redire cum bonis quibucumque (9 per.
onisemel (a pluries ad iporum libitum voluntatis: 0* ad maiorem cautellam h
fieri iuimus,29" imprimi munimine nriigilli qua vtimur in preenti.Datum `lui-ano_
.dei 1392. die :6 men-.Aprilis .
Qqeti, che vengono detti rebelli di 'lra erano li fuoruciti opranomna-j
Del che i trouano alcuni pochi rincontri,che neceario regitrali per cal
uarnc qualche lume , primo de quali vna lettera del Doge di Venetia ent-_
ra al uo Capitano del Golfo .
./lntonius Vena-rio D. G. Dux Ven. Mb. " Sap. Viro Saraceno Dtudulo deuo
Mandato Capit. Culpbi d. dil.al. " dil. affeum . _Quemadmodum ad audientianz
reram potueritperuenire exortauit , e certa dicordia (9" candalum inter Ci
ues T rag.de quorum nouitate regimina Tra .nobis per Vener.Virum fra:. .Antonium
ordinis minorum in partibus Dal-Guaion it.`ub credentialibus literis intimauit.Ve
rum uia eadem Citae et nobis amica, ' pacicum atumuum optamus , ex cor.
de , delicati verecribimus , di* mandamus quod in cau , quo declinetis adparte:
Dalm- umus contenti, quod preente-ris vos circa Tr. (9' pro omni bona cauaxb" re
petfu debeatis interponere vos, ' procurare omnem concordiam, * bonum amorent
inter Ciues prediflos cum illisapientibus ,ca bonis verbis, qua dicreiiani velre vi
debuntur pro bono, O' tranquillitate iporum icut optamus : inuper pro rt nobis per
eundem at-.Anht relatum ~ridetur quod aliqui Tragurini per mare inuicem e da-_'
mnificaut , quod nobis diplicet; e?" prapterea placet nobis , quod omne bonum reme
dium , quod poteri: apponere, debeatis, 'vtpredilii non e damniicent "alla modo ,*
ed remaneant in quiete (F bono amore , cut debent ee boni Ciues , ratrcs , (3'
iud nobisumm placebit ; ' circa boc aciatis qu. quid boni poteri pro tran ~
quillitate (9' pace dle Citis; E* quia dum eritis in partibus illis , ')-Tbbtis omnem
inormationeme rebus prediis , debeatis operari, (i' fat-ere poe verum ad pa
nendum illos Ciues in concordia, (F' bono amare, O" quod deiarit a nouitatibus qui
bucu mq. pra bono G* coneruationeua per illum modum . ( viam , quam expedire
noueritis pra vt deapienti vera con..-imus peramus . Dar. (Te. Diex .Aug.
1nd..\v. cioe
, 1392. L
a.
.
i- ~
i" _
_E nel e note della _Cancellatia i troua mitamento del tenor mi;
critto.
Z
In
Z 54
Delle Memorie
.`
, _
erantnos
. Reier , ('9' Iudices , (F' conil. preati ipa plurima , ZF' innumerabila
nSane
benetia memoratorum D.Marg. cb" DJ 51/5 nati eiudem olieita mente reeeognojcen
tes cura debita , ' mlanti meditatione liberantes ~aipartis capite in maori , " _ge
ner. Consd Ciuit.Trag.die 13.men. oub.139a Ind. 1 5 pro rt patet in reormationi
lm-s d.Ci-s Tr.eriptis manu Guil. q. Magiri Fran. de Dobrolio Ciu. Bellu. pub.
not. (F' nunc Murri] , ' Cancel]. Cis Trag. ab eodem maiori , ('9" gener. Con.
pleniimam aueem , (F licentiam babentes , imc e'? alia aeiendi eupentes , 'nt pre- '
res unt Ciues maiores , ac preualentiores potentia, tanto magi-s Ciues , (F ubdt'
:os emuli ledere eo amplia-s pertimeeunt . ,Quare ipo nojlro connotato a congre
gato conilio ad onnm campane 'Pt mori-s esi in Pal. Comitatm pota parte ad pi.
des , (F ballottn-s , Pt moris e , norum nullo dicrepante benignius , generou-s
admtttentesepefafle D.Marg. V. dii q. C- Ioan. 'dLelip-- D. Ioanni nato eiudem
potam iux Domum Sore Marche? penes Domos Merci DD.Cberuo'je Voiuodelus
olimfuerunt rNzeole Sobotte,et penes domos Gliube Get-zi e,ac penes iam publieam
aluslateribm . .Ac etiam rnum Ortum potum in diri u Tr. penes orium Mirfe
Maltri, 'penes terram mona. Eee]. S. Mecha Monialium de Tr. ae pene--m
magnum @Pen-es terram Ser Tbeodosij , ce' penes terram 55- Coez ' Dmne
Mart. ae etiam tres *villae aid. 'Pi-apmtni am. eliminano-:lim D01 WWW Olfm
per Neolaum, (g- ,mm-:em lios q.-.\\n reeertnt ae Tr. poeae noros notorios
emtzlos (9' indeles praditares Ciu.Tr. nos odio capitali perequentes in maximum de
trimentum Ci.- ni-e Tr. iauram norarum domorum, ac totius patrie detrtmentum,
alie
namc'' quiequid ips Dnis Murge? Ii eius nato,vel eorum ber. cucee. detneeps
plaeuerit facien.promitt.inuper diis (Fe. .
In cuius notre donat. omnium
no Petri Marigi, Caello de Caelli-Petto Stephani Duymi, (ai Gregorio Petri guy:
~
"
4;,- Di Fr-nia"
355
Micole Cipriani Hon . Reorix, d" Iudicum Chet-.die t s .Aprilisaum Tui Pla
tea ante 'Palatum Cis ;n'tibus . . . . . uti vigore ref'ormationis conituunt Sin
dicum Capum .Auguini de Caoi: ad romittendum nob *niro Ser Duymo Theo
dosij Ciui Spot. due. 1:00 aurioluendos paeio quatuor annorum de introitu duime
picarie Hatim calculata ratio: , ac etiam Egregio vira D. Comulo de Petrachi:
Ciui Spal.Comtxi'Sibenici videbitur, quod( e Tr. ante dium termiuum oluat , '
boe pro emendatione , " compenazione quorundam draporum , eu pannorum , ,
aliarum rerum acceptarum d.Ser Duymo , (9" Ser 'Nico e eiusrcmu' de Domo q. N5'
coie Iacobi de Tnper quodam homines , ' famulos , qui reintraueruut Ciu. ?mici-m
nobilibue, qui ad preens regunt Ciuitatem, 29" quia intentio nobitium Trag.c[l wiuef
re tum nobilibus Spal-amoreatrum (Te.
. . ..
ducat- r ;o aura, 'ol. gquos denarios debent, tenentur dare occaione cu_
idudam reitutionisper eos . . . . . per eo: de Trag. derobatis . . . . .
049.
a:
dare operam cum e-[fu quod dii Dmine , Dome, Ies :hunt ad connd Vid
dius 1505 ad Ciu. Iadre , * d. Dmine , ' Dome ad Ciuit. Le/dc a IMM Climate;
ci; pro connio ipe Di Reor , ' Indice: aignaueruut , e de ipfis Ciu.- ip/ y nec
aliquis iporum recedent , donec aliud habuerint in mandati: ab ips Dis Reore ,
29' Iudicibus , vel ab earumucceoribux , uecfacient, nec trafiabunt ip/ Duymus ,
Dome , ' les , nec aliqui: iporum cum aliquo vel cum aliquibus arliculariter,
vel occulte dita , vel fatto aliqua s que redundare oent in preiud.
detrim. ahi
:cutan
z 56
` `
Delle Memorie
neantur, (9" debeant dii Ser ComJaa Madare, eoluere C'i Tr. due. 3000 au;
Da quee memorie
_Trau entralero nella Citt li 1 I. Luglio 1392. e che nellingreo oltre lho
uo gliolo , quale foe anco eletto Conte della Citta . Et in quella venen
do nominate le cae cherano di Cheruoye Voiuoda , e ch'erano ia ate di
Nicol Sobota ( che li deuono eer ate concat*: con la mede un'occaio
ne , e bene per mancamento di critture non e ne troua rincontro , e dona
bora laltre vicine a San Spirito doue a giorni nori i vedeuano l'arme de.
VitturiSobOta, ch'eravna Ste la con- vnOro dentro arma dOrora terra
ratiua d
Au p
y. dati ro. ba
0, Ch ll medez
' . V.Bano foero accettati
.
.
o giurata dal medeimoV.
. . . ~
.
di Conantino , `
li fuoruciti fa
cautele acc 7'
to in PiazzJ_
e ara
.t
`c zara aranno {tati banditi degl'altri , e d'indi aranno nate delle vicende:
uoli depredarioni per terra , e per mare; vna delle quali conuenne pagar al
Commune, come i vede dal o radetto ragmento di riceuuta del C apitanio
del Golfo . E anco degno d'o eruatione, chin quella titubanza li rientrar
con tutto che del partito di Sigimondo ,j non ripigliarono il uo nome : poi
che li 15.Aprile r 3 93 . vien critto vacae il Regno : onde ando otto la pro..
tettone del Conte di Cetina, 8c eendo morta la Re ma Mara , non voleua
no dichiarari daccettar Sigimondo per R . Man arono li Zaratini Paulo
crittor del memoriale,e Crecio de Rainiero Ambaciatori : Tra li 6. Mag
gio uequente per pacicaredli rientrati con li uoruciti : 'ma. concluai pri`
ma tregua , e poi pace tra Sicilmondo, 8c il Re Dabicia di Bona , come dal
Priuilego di Sini mondo de1394regitrato nello era De Reg. Dal. 8c Cro.
lib.z. cap.3. i deduce, retando Bona in oter _de o Dabicra ln vita ua , e..
do po lamorte ricadeua alla Corona d' ngaria , ritornarono dunque Si
n mondo la Dalmatia, e Croatia , e li Traurmi riaunto il uo nome , come..
non Ciu.Spal. Comite, U* plurimum bonor , ac nobilium , di' prudent. nirorum D.D.
Duymi Caripicb, Petri Iis Cindri , ce* 'Nicole 'Petri Comi de Comis Iudicum Honor.
d-Ciuit.die 22 men. Ianuarij . Vniuers, ' [in .:bitch-Dal. ' Cro. pacis zelato
ribus pateat euidenter quod inter catera , quai'ui-'fumfouent iuitieprouincias am
pli-ant, (F' terms extollant Itaque intel-eprociant , (F' diuitijs aluant , in uque le
titie, ', gaudia celebrentur, nt cantus 'P ateat iuxta Zaccaria Propheta ententiam
is per ipos 'ProuintiM publicantur.Hinc eli eooperante altiimo, qui nobile-m? ple
bem [uam Ciu.Trag.non depexit in ne,ae totum populum Cbri.diligit, gubernat
ex guerra pefiifera, qua diutius in magnum dierimen d-Ciu.Trag. (F damnum totius
Regni Dal-pululauit inter prefat.nob.Trag.pax nera (F perpetuo duratura nt lueifer
exorta e . Hee enim mentes eorumerenauit, animos tranquillauit , mplices corde
feci: amoris ninculum, (a' conortium caritatis inter eos adduxit bella compecens
in tom rimens inter eodem. Itaq-omnia inter eos preterita odia claufaunt eume
pultis, i ira-s nouerunt erire cum preteritis, ce' eri die di menJanuarij in preen
tia prefati M. D. 'Mico ai de Gara Bani ipus pat-'is traatoris pax ipa capitulata
die 23 dii menJann. in Eccleia S.Laurentij in dia Ciu. Spa!. ad laudem, E* glo ~
riam eiudem ditt, ae B.Marie Virg.Matris eius glorioa, tociuque Cele/iis Cu
rie . .Ad bonorem excel!. magnif. Triumpbum , (9' gloriampreati Ser-'m Principis,
(o' D.N;D.Si'gi.Regis eiufq.eonfortis (a contboralis Ill. D.D. Marie, commo
Ser Marcus d. 'Petri Cipicbifratres, Scr Greg. Petri, Ser Stepb. Petri fratres ,ec
Z
ziue
z 58
Delle Memorie
Ziue Lude, Ser Caous de Caual-5,@ Ser Petrus Stephani Ciues Tn ibi preentes
pro e, ce' 'rice (' ne Ser Donati .Auguini de Caoctis , Ser Ioepb ,- Ser .Andrea "
Stephanifratrum , ce* liorumupti Ser Cige , Ser Micbouilum Lode , Ser Merci, Ser
Ioeph, (e Sr Tbomafratrum, (e' liorum up-i Ser Zore Marti . Ser Nicolai 'Petri
Ser lacobi Stephani, Ser Iis Stepbani, U' Ser Nicolai Stephanifratrum , Ser Ioan
nie Duymi , Ser Cbritophori , fer Stephani Petrifratrum abentium de Tra . pro
omnibus, ee' pro quolibet iporum promierunt de rati babitioneub penis , (F o liga!.
Nicole Iacobi, Ser Micacius 'Petri Micacij , Ser Duymus Dee Damiani er Ies
Dee Damiani fratres , Ser Nicolai 'Petri Micacij ,er Micaciue Mcolai Micacij ,
(F er I'es Nicolai Iacobi etiam nob.Ciuit-Trag.parte ex altera , (F ibipieentes*
tam pere, quam vice , " nomineer Luxe Micatij, er 'Nicole Gregorq'fratrumq, '
er Blajcbi .Aridi-ee, " er Iacobi 'Micol-tb@ er Micacij Dejili, Marinifratrum,
(F' liorum qLampridij Mieatij ,er Mladini 'Nicole , er Ioannis Defe Damiani, G
er Nicole 'Pauli Marini abentium de Tr.eodem , pro quibue omnibus , " pro quali bet iporum piomiferunt de rat.babit.ub penis, (F' obligat. infracis (F' parte ex alte
ra inter [ee, (F vice , U nominibm quibu-sfu ra, U* na pars alteri , (7 altera alte
culpabilis , 8c ego tibi peperci , vel imilia iniurioa vel ampulloa verba . Se
cundo quod de quzbufdam popularibios tribu-s vel quatuor , quia principio inter alias
popularesfuerunt in cauafanguinie illorum trium nob.di&e Cin. Tr. quos nominare
.Banti-5 babeat determinare pon introitum diff. nob. in Tr. per vnum menem, nel
gendorum per eorum Comites pro vtbi meliue videl-itur pro bono ,
pacifico , (e
tranquillo .tatu dia C_iu1't.Tr. prouidendiuper duobus "nel tribus alqs extra diam
Ciuit.Trextramittendis, vel exulandis . ,qui omnia (Fapromiit. . . ~ . . Violato resnt rebelles - - . - - conrmentur per Regine litierais . Item ad boe rt prefens
pax perpetuo duret fuit aii/im, (D' conuentum inter dic. parte: . quod quia populares
fuerunt caua, (F origo dienjionurn preteritarum , (F turbationeatue dzie Ciii-Tr.
quodaliquis z vel aliquipopularium aliquo modo iniuriarentur aliquem , relati
quos nobiles verbis autfafiis , tune/it in arbitrio D.D.c'oniiti5, ' Iudicum, nel ma;
tom
.Dl TM .
z 59
io'ris parti: eorum punire e05 non ate-nta forma tatuti, 23' hat duret qu. ad anno; da
tem die preentispatis . Item fuit aum , ' conuenmm pro bono pad; perpetua
quod
nulla
fratalea'port
in Tr.exceptafratalea
&Spiritm
, mecolore
poit nonpon:
ee v: in..
Conlio
continetur
. Itemee
quodpopulares
die Ciu.Tr.nllo
quelto
facere toadmmt-ionem alxqam pena concationu omnium bonrum euilibet, qui in.;
di: eoadunatiene um: . Item qms euiucumque condition exiat coadunauerit
populum , vel aliquam gentem ea111 turbandi atum (iui:.Trag. Pena capiti: pted
zur, (9* vltra bce en bona conjtentur . .Aafuerunt haec S alatin Ciuinoua in..
Eccleia S.Laur.ptjbu5 nob. Egreglegum Du-DJaco o da Raducbu, nmer
Creo de 'Ngzs, G* Ser Simone de Detrieo CiuJad.D-Thomao Ditt' Thomaouicb
(F er Sraeenowtolai, (F er ?Atala Tbeodoxif' Radauani Ci.St`ber-.er Petra Zon'
de Comis,c9w Comtte Cornqu de 'Petrach Ciuibm Spalato tezbm, U* nob. Milite D.
Ioanne Marin: Cme Spal.t0nl.e' examinat.
Die 24.14nuanjupradzc'ii nobzles Iud. Spa!. e Siben. mameroeptem excepto Sd:
raceno 'Nicole declarant quod de quibufdam popular bt ibm , we! quatuor , qui d
principio inter alias popularexfuerunt in canafanguints ee infrafertptos , videlicet.
Radicbium Stronoumam, [/irt-m Iaremch, Imael, (9 Stipanum Tazza, qui non..
debe-mt net point Ciuit. Tr. intrare, nec in eaare , aut babitare imo exulentur_, G*
ex nunc perpetuo exulex, da* exbaninnt , (F' totaliter exule: , (9' exban. intelltgan
tm- ; dita c iuitate Tr. @ eiws dinane ,(T diricu ,ZT quod nullo quam tempore
pont, nec debeant inn-are, nec aremn [Mbitan dzfam Ciu.Tr-nee ipu-s campum
dizione-m, vel dih-13.2? contrafeterint ip vel aliqui iporum , quod tali-5, vel tales
contrafac. e. capite pumamur (Fc. quodynon paint rebanmri (M'- pena M. lib
(Te-declarantes mln/omini quod ;11814. exulat: babe-re debeant omnia bona eorum
abilia vbicumqaf quod non debeant ora-(Fe.
t.
Conrmata Sigi. R. ad inan. Donati de Cacais , (a Mathei 'Petri Ioepb: d:
ega Sindic.Tr-Dat.Tinini1` in feo S.Dor0tee Virginie .Ambi 1 397
Cos s'acquietarono le dienioni tr Cittadini, c'haueuano lungamente..
xouanm dl Ce..
4.
Dell'
z 60
Delle Memorie
'
deero a viuer uiete :ma come che tra glaltri diordini, che eguirono nel
ritorno delli primi fuoruciti del 1 39z.urono accheggiari certi pni di Doi~
mo di Teodoo das alato , che la Communit l'anno equente s'oblig di
pagare in 4.anni dal_ ario della pecaria , come dalla opraregirara memo
ria apparice: nondimeno ll pagamento non egu , e non di poca ommaJ
*Onde Doimo rinou linanze per eer atisfatto : ara perci bene di regi
rare laltre memorie, che i trouano de panni, e loro pagamento, poiche.
di&.Dp.Reor. ud. ('9' C't-s Tr. aceeperit dtios panno: . Igitur prof. D. Reflor, (F
Indice: proteanuxontra d. D.V.Ban.preentem audientem de omni dapno quod C'e
Tr. poet reqifere pro diis pannis,ac etiam idem D.V.B.znus promite, c'e" ua bona
obligando di um C'e coneruare indemne, at: etiam promitoluere C'i Tr. due.loo
altri, quos Nicola Iaeobi mutuauit idem D.V.Bano uper diiis pannis reituendo (Se
Tr.di5fo D.Bano certos pannas,c9 certa-s partesuag not-um, qui deciebant de diis
pannis, fuagnis Pt idem DJ/-Banus aeruit pro quar. Hit-diff :conduca aur
Matheus 'Petri Ioepb extititdeiuor , (F principalisolutor Cai
Prmbs a @f
, `-ma-ndatis D.V.Bant .
Lx
ze: -e v-
4m
. ;1a u
rau~
la eguente .
'Nos 151m Dei ZF .Ap-Sedi: G.Eus Zagrab. ecretarius Cancell- Sere; Princi -`
pi: D.Sigimundi eadem GJegi! Reg.Hung.Dal._r.e'c.March.Bran. 'cnecnon ia
diis Regni: Dal-U" Cro. Vicarius, U: Iudex Gralis memorie commendamus per pre*
ente: quod in congregatione rio/ira grali rniuers nobilibu: (F' alterius cuiuuis Ha
ret reuolutio pred. Buco au: , e? Duymus ex balla-5 pannorum diuerorum color-um'
E" vnam ballamuagnorum in Ciuit. Tr. pene: virum nob- Nicolaum lacobi depo
uient. Tamen non pot multos dies quidam Ciues , quitempore diffa depoitionis
erant exules, (9' exititij diffa Ciu.Tr.eandem Ciuit-cum armi: regrei cum alijs eis
adherentibus diftos panno: (F'uaneo: accepient abque culpa aliqua Nicolai , "
Duymi pred. U eodem in uo: vus conuertient pro uo libitu roluntatis: po hoc
'vero lei. ntes ammo: ad iuiitiam m anno cuius iam tertia preterijet reuoluto con
(9' num. due. x IOO boni auri , e'? iui pon. in Ciu. Tr. vel Spa!. in denarijs olum ,
?9 non in alia re inra 4 anno: tunc proxime venturosub certa pena hoc modo , ('
puffo quod Duymus d. habere deberet pro oluzione , (I' parte olutionis due. 1 too
duc. auri 4 annis continue incipiendo anno pred. (F' -utequitur dacium duana peca.
ria d. Communis integre , (F' ine aliqua diminutione . Et nito tempore d. peca.
ria diciannorum 4acta, e?" calculata ratione inter dih parte: de receptione pecu
nia dli introiti, * aa demonrationepretium recepient quidquid deceret ad
-difiamummam di- 1 100. due. di. Commune oluere teneretur eidem atimfa
a ,. calculata rationepred. de quaumma atebatur d. 'Nicola e recepi'e d Zo
re Marcide Trag. ratione diff. 1 xoo due. de introitilms d` pecaria primi anni tib. '
243. U' ol. 3. (F' quod pro reiduo d.olutionic d. primi anni vque ad complemen
tum lib. 500. quibus *vendita-fuit d. pecaria vid. de [ib. 2.57. ol. I 7. eciec eidem
ententiam contra d. Zare , qua quidemumma di. 500. nb. acendit ad due. t t I.
ol. 1 o *uuali: monete . dicebat etiam d. 'Nicola quod de retij: annorum equen
pro 4 anni: pred. obl-gandipecariampred. quodq. dicii panni , (9 uanei diff. ad.
ad
1
362.
Del/e Memorie
morie ublche , potrebbono per eerui delle ruate, _come e. (11163? )dfi
ualetuggendo il R Sigimondoirconrz
onantpPPO' e
m llon
pctrate taciczvcritate C031tz 131_1bert31 non ano echute; e'con tal occa
Georg-z; de ladra Regia: Miles, Comefque Tr. ncmgn nob. vizi Sn Duymm Marti
m,
Di Trau .
56 z
ni ,er Vre Iaannis , (F er Matbeus Petri Ma-tbei tudiees pred. Ciu. ex parte nua 1
ex auoritate, (F' licentia eis per Gener. Con. attributo ad preentemaum vigore 7
nirtute cuiudam reformationis celebrate in iiion Conilio pro ntpatetcriptum in
quaterno reormat.d.Cis manu Mag.Guill. q.Franc-de Dobrolio Cane-ZZ" not.iur1t.
Cis pre. ub eodem Mill. ' die pred- ante celebrationem pred- contrat'iu-s , 2?" er
Petrus Ioepb tamquam Dominus , CF' poetr cuiudam WU-9 notate Radoieb po
ta ex parte leuantis iuxta materia-s de Malaz, foum notatum Grabroua, quad
eli inter Ladic, ' Radacb nque ad cacumem montis , qui esZ inter Vbal , (9' Rada
cb ex pare Tramontana nque ad cacumen montis s qui ci inter Vbal , U' Sagari
Lam, (F' Radocb ex parte ponentis iuxta monticulum, qui notatur Suel de medio ,
qui monticulus ef? inter nillam nocatam Triloque nque ad oueam nocatam Golu
bizarn nque adummum montis nocari Opor a Aquilone nque adummum mon
tis , qui ci inter C 'e Tr. ' ditiam Villam Radocb ex parte altera ad infracripta
aia, conuentioness ante inimul dc'uenerunt .
,Quad d.er Petrus Dnm (F' poeor nille predicie per olepnem ipulationem per
e , uoque beredes , (F' uccesores promzt, " e obligauit supra/criptis Diii-s Comit,
" Iud.ptibusip-@recip.ne (F nice d.Cis pro e?uis in poerum ucces.quod
.-i modo Villani Villa predza Radocb predii er 'Petri, qui modo/unt, ce pro tem
pore erunt a modo in antea nt oingati ad faciendum omne obequium,angariam , ,
quelibet omnia alia ub portare tam cutodia; , quam cuiuslibet alterius generi: bono
rum d.(,`iu .cut quilibet alius nillanus extra Ciu. TAG' diriualis Cis , ce* Ciuit
pretl.non abante quod pred. Villani babitent , ZF predicia Villa it extra diril'fum
Tr.promi/it etiampredituser 'Petrus quod ipe , U' predilii Villani , qui nunc um ,
(9' pro tempore erunt non denegabunt pacula , (F' ((un dilrius prediiat nillie bo -
minibus , ' paoribus animalium bominum , (9" peronarum Ciu.pred. (F' diflrietus
ipius excepto pacula notato Gay, " exceptis duobus lacubus, quorum nnus nota
tur Dobra loqua alter Gluetuna, quos, " quas paint , ce* naleant predit'ius [er 'Pe
trus, (3' Villani predii denegare , nel concedere cuicunque pro eorum libita nolun
tatis . promiit pred.er 'Petrus quod ipe, ' nillani pred. omne genus bladi , e? le
guminis, qui erit in territorio d. Villa non extrabent nel portabunt extra dirium
boc pra eo quia nera nice pred.D.D.Com. e? Iud. proe , ' uas in poierumucces.
perolemnemlip@~ uigoreupte reormatmromierunt pred. er 'Petra piin taiipul.
recip. pro e ['uique bered. ci' ucce. ac etiam nomine omnium uillanorum nili-e
pred.eorum bered. (Fucces.eos traare defendere, di' manutenere benigna, U* gra
tiae tamquam alias uillanos dirifiuales Ciu.pred.' quod d modo in antea pred.uil~
lani babeant omne commodum audatiamh* liberam poiatem ueniendi,iandi,moran.
he ~
364.
:Delle Memori e`
neto de Cittadini ; Furono anco all'hora fatti vatij congrei d'ordine Re-`
gio , a quali la Communita v'epedi Ambaciatori,dalle Commiioni de quali
comprendendoi lo ato turbolento , nel quale i trouaua allhora il Regno
dOngaria,perci le regiraro .
I 397 die zz Sept. N9: Matbeus Micbaelis Chiudi Rec'for Ciu.Trag.nec non Iudi
ces Ciu.eiudem,ac conlium (F Ce comittimus vobis nobilibus viris Ser Ihi Duy
mi Micoy , (e'er ,Andreier Cige Ioeph de Ze a Ciuibus noris itum ex n-a parte
adprefentiam Sereni ' 111."1rincipis Di nori naturalis D.Sigi. D. G. R. Himg.
Dal~Cro-'c. ac March.Brand. (Fc. Primo 7t debeatis coram tanta Mai. bumiliter
inclinare,reuerentiamibiexhiberi vt conuenit tanto *Principi , recomendando eiu
dem Mai. prefatum D.Re[l0rem Iudices Con. Ce ' totam Ciu.Tr. pro "bt refire di
fcretioni melius ~ividebitur conuenire ._Secundo exponere debeatis Sua Mai.humiliter,
E? deuote qualiter omni qua decuit reuerentia recepimus litera-s Mai. ua, qua conti
ceptioneni [iter. S.M. ad alia non vaeauimus , ni ad expeditionem diff. .Amb. *ande
cum fueritis ad ptiam Mai.Sua audire debeatis omnia mandata fuaf ipus 'volun
tatem, (i ipam adimplereolumodo quod non t contra libertates noras , eF *altra
pobilitatem noram, (9" ipe D.Rexpeteret aiiqua, qua no n pojjemus adimplere"
ejfcnt contra libertates noras aentire non debeatis,fed debeatis rmiter permanere,
" audafier nos ecuando qualiter hacua Ciuitas Tragurin I non efi diuescut alie
Ciu.Dal. quoniam propter partialitates, (F' dicordia-5 , qua fuerunt inter Ciues ,tam
?na pars, quam aliafuerunt extra diflam Ciuitatem Tr.pro vt Sue M` notum ete?
totum con, umperunt 9' deruxerunt mipendiarijs, (9 in aliis, itat taliter,quod
e totaliter deprauata, ' nihil babemus, (' prius pofunt haben' capita mlm, quam
inde extrabere pecuniam, (9 babere illud quod non poemus, Prommre, ' non.;
poe adimpiere , poemus in t'urrere in odium Mai. Succ quod prius ~ifelletnus mom@
[ contratare verum non uceret , @ D. Rex olumodo *pellet aliqua , qua eent
beatis M. S.qu0d ita dederamus salutem d-Regni , quae e nora cut salutem am
marum noflrarum , ' superhijs exponere debeatis , cut vcre discret. melms can
uenire videbitur, (9' pro 7t eis a nobis oretenus informati ~ Et [i idem D. Rex solu
modo voluerit conlium super fao Regni" vos tribuere debeatis pro tft Deus vo.
bis dederit gratiam , (I' super ditfo conlio tantum conformare debeatis cum a!th
Dalmatinis , seu maioiri parti ipsorum. Secundo exponere debeatis M-S.Iii.-milner,
(a dcuote , quia abhaminabile ('9 inhonefium e37 apx-d Drum , (Fj homme; , quod ad
anuam
l`
1.
'\
4'
Fi
z 65
Ianu'm Ci'tt. [me anue e!! libera pluxquam alia Ciut. Deb. propterfuam dati.
tatem , (F in ems drriu exgatur per caellanum Cblii tributumue targouinam
quod nunquam fuit faum , ' quod efl contra liberta: norx,
in maximum
to quia virnob. Cini: noer Ser Marin: Petr1_Martn1halfet aliqua expedire eirezt~
*ro: non extendere ebeati: , vel pro nobis , e!! aliquo 'Pero procurare; nec contre
'aliquem Ciutm notrum ordinare, e quod ula eadem-penafafis , * expedia': nego_
tjs cis ri pro 7t continnur in vera preent: camtmione , quaefaa rtyotet: ee
leriterexpedire debeam venire Tr. ' nullam moram trabere vltra debitum , @'1':
eem feceritis quod contra *vo: , G" quemhbe: weh-um D. Comes , [eu :Reor , qui
enne temporis ert't ad regime Tr.debeat ferrefententiam , E' cam publteare in logia:
magna vt el? morisfub vntuloacramenti (F di-1m penam erigere obtma vos , "
rera bona ub eadem pena, ' quod Iudtces, (7 quilibetiptrum pointin unu!, e?"
pere diam penam erigere contra vos , ' quemlibet verum, (T ue ra bona ;.
.Vinto quia vir nob. 'Paulus Marini habet ali ua exPedire coram S. M. igitur lao-*
rare debe-1m inuoeruitio eeualm _Q
Wremtnetu in ceduta me'.
morialid.6"er1auli roba': eo nehl ;
.18" "ene x: .'
. .nr .a.
Da quee co
'
ito
'
p `
. ,_ `nella qualeera ze;
- ta la Citta r le dienioupaa
'co doue foero inuiati el Ambaciatori, non c' memoria ,che leprima_`<,` ;~
.
1
Sigica'e.Fideles nort dilei . Gratum quippe Mai. nre non parum eftin'eraz
ban: noram eongregationem Temienmratore: veros, quo: non ab re euoearifeeei,
ramus aduenifegverum quod aum n e, reformari iterumatis eomodepotem
idem Segnie Diuinitatefauente in feiutate B.Katberime Virginis proxmmrino e-L-j
e deereuimus, quo denuo euocauimus .Amb- omnium Dal. Ciu. illuc quoq. uo: tune
plenoJargo uicienti mandato nobifcum traandi Citatemq. _veram oblig-and
delitae *ve/Ira proeul dubio tranmittat. Sie 0mm' ex caua legieima volumm , (ai iu
366
Delle Memorie
_ r 397
die x iuris
_z Xbris.
'Per poitutn
D.Re&0rem
a (F [uos
ro tribunali
edentes
ade
lttum
eorum
bancum
in Palatio
C'i-sIudiees
pro iti/Eraeripta
ententia
preferen
da[ententiatum fuit de partium voluntate, quod viri nobiles Zia Ioeph , Zare Mar
ct , Vre Ihis, Marini Petri Marini Luc-us Viuri Blat-tc .Andree Marini . Dana
tus_ .Augulini de Caoctis , Stephanus 'Petri Duymi Ciues Tra .CT quitibet eorum in~
ol-dum vno tamen oluente alij liberentur dent,' oluant noi-vira 'Nicolao Theodo
sq de Spaleto pre enti' recipienti proex n.- 'ein' nob. Duymi Tbeedosijui -atrit,
G' eorum beredi us, eu eorum procur. due-.auri in aura 1 2.60 beni auri , e? iuipou
nat-DHL!. Cbr. prox. ven. pena quarti luric expen. in qualibet termino . Et in.,
cau quoprefatis Duymo, (F' Meolaa T :cod.per pred.oa nab.Trag. non eritatisfa
Bum de ia quantitate in predit-s terminis , aut in totum , aut in parte , quodeif- `
dem Doymo., (a' Medie-e?" eorum beredt lieitum , atque pont cogere (e' can
ri ere, , eogi, ac conflringi faeere preates Zigam, Zare, Vrje, Marinum,Luca nt,
Bla ritm- Dommmt * Ste-phantom Ciue: Tr. a- quemlibet eorum inolidum realiter,
O* peranaliter in Curia Tr.Spa!.Rag.Siben.tad.Segnie, Venetiarum .Ancona , (9 in
qualibet Curia cuiusltbet Cite. terms lati, * eorum quocumque (9' qualibet ludi
ee rique ad integramatisaioqe
- Mt. eum pena , (F' expen.ac damnuxr
interee renuuantesprpcho _i
` ~ ligatiex eertacientia, expree be
etiolegum,quoliber `mu
ciuili-nec Mllle
alterius anke-Memo): ferqs quiba pred. otto (tampa alia-_u ipzrum poent
contra predfm
1310 eo
obligar _ -
77?
-.wa
.
gau , e -i, '- gui linrumento , che nelle predette note i troua , 8: alii 1 8.del
medc
iipular ozonli Teodoij ; cos per non perder imolini conuenne_ alla Coma
..
If
'
Dt Tra .
'367
munita rcorrer :i modi inoliti per atisare alli debiti contratti nelle paate
dienioni .
come nel Memoriale di Paulo i leme ; fece perci il R varie diete in diueri
chi di Croatia , dimandando do di genti, e danari , e e bene non
trou i memoria doue radunaero , trouai pet- nelli Conegli di Tra, che;
li 2.6.Ma gio 1 397. perla venuta del R doue'ero eller apparecchiati danari,
8c in que li di Sibenico li 8: onembre uequente , che perla venuta_del Re
Sigimondo doueeroli vxlhci dare x 2. boni , e' 50. c-aratl ,e per ogm caey..
vna galina , e 3. oui, eli *I4- Gennaro r 398. che ano mandati Ambauatori
Knino al.R,-e che e venie Sibenico li oro donati 500 ducati doro in..
vna tazza di valor di zo. duc. furono anco pi volte contribuiri danari da...
Traurini al Bano , e Mandati balerier 5 e perdhe li Bonei _serano vniti con
Turchi, Sigimondo ricerc liDalmatini , che linuiaero balerieri , come
dalla lettera critta a Traurini re'girata nella redett opera De Regno Dal
iugno 2.2.
bal ereri .
no i5 dixit irato animo , @uperbo , quare exulafiie Lupolacicb , 0' nos eidem 'Ni
colao repondimu-s quod noli placet , * diu: Nic. nobis dixit non habetis ilam li
bertatem , ip non :bum . (a nos tune dixi'mus eidem Nicolao ip ibunt x U' d* Nic
dixit non ibunt, tunc eidem Mamandauimuhquodub pena [ih-too. par. ire de
beret ad domum uam, ('9" quod de ipa domo recedere non deberet abque nora licen
tia. (o' mandatoub pena predia , 'fao eidem dio prece to ipe ma. d nobis re
cet caua eundi Domum , (F dumuiti e "Nic. ad port-u di i ponti; vbiedebat Ser
Bonatti-5 de Caoi-s Iudex C'is dixit ei m Ser Donato 70: exulae Licendilcich"
5 er Donatus eidem repondit , i che l'hauemo bandiz , (9* dich Nic. repond
clli non andata, (F' ({.Ser Doname dixit , elli andata, e anche ti andaraue el to
z 68
Del/e Memorie
elli non andata al to de etto , dicendo diam Meda: *verba pred. in villipeu 3
diam , ' viituperium ori Comic-tu: , " regiminis Tr. quifaciem Maie. Regis
-/ngarie in bac parte repreentamus, (2 coman: predica omnia, (F ngula diaz
uie, ' ee partir confeone dllkucolay, " parxim legit-crit. probat.pro rt haec,
(a' alia in noti: nons , C9 nore Curie latin: contineiur , * adboc 1*: d. Nic. de no
bis non preunta: diceremilia , nec peiora ,* ed we eius ipus pena alijs traneat in"
exemplum . Idea nos Comes anxedius Marini Petri Donatus de Caoffi: , M4.
Uro: Spalat. *nel Clipam , [ed rltra Sminsrj poie ire quo roluerix ub pena
z . zoo.
E come , che dalle parole epree nel volcare i conoce ,che commo gl
humori de Cittadini sincolpauano di gia ai tradimento; cos egui nel mc
-deimo giorno in Spalato aperta` editione , nella quale furono vcci certi
Cittadini, 8t altri cacciati uori,1i quali ing-rendo a Tra il medeimo giorno
.m - ' .
deratione .
i'
che poi anco delue ;come racconta Paulo .-_onde OI quee mamch dl trat
tare diguando molti, andana perdendo` il credltp a e (11646 _Occaione alli
dc Pedeimo mee; Che Lcudo ritornato alla Contea per il econdo anno
[piano de Na, 11011 c Il po opporre , che non folle confermato dal
e; i u da quec notc congietturare , che per la noua della prigionia del
R oe dierital'andata degli Ambaciatori in Ongaria ino che i riceueo
maagior certezza dellauuilo , il cuale hauuto oe poi vietata loppoitiomz
Di Tra!).
z 69
Nel principio del tumulto di Spalato , i come uelli nobili, che fuggito:
noierano ricouerati con li loro dipendenti in tan, cosr` quelli, ch-al,
no rimati dentro haueuano ricercato li Traurni dvniri in legacon loro ,
(che di opra al cap.4. del lib4. aro morato foe falo) termin .1 uo a~ uore . Da quca entenza Biagio di Andrea di Marin , e Stefano di Pietro di
Doimo Ce 9a Sindici dc Traurni li 1;.Ottobre 1400. sappellarono auanti' S.
Maeaziieleea della qual appellatione i deuono oeruar due coe . Lvna,
che li Sindic i dichiarano d'a pellari a ll'vo di Croatia col gettar il capuc.
cio iu terra.L'altra che diman arono termine lungo per poter cparir autil
R,
370
Delle MemOrie
Pro nob. " prudmirie C'ite Ciuium narorum Trag. contra Reu.in XPo pat. D.
;Andre-:m .zlrcbiepJpalat.
ludcialis
&gif-@avanza pro memoria quod Blactu Marini, Donati .Auguini de Ca ~
o-s pro nob.*nir-Cite Ciu.n-e Tr.cumucientibus procuri-s liberis in forma publi
e vn cao particolare, che tra le Scritture di Spa ato notato , cio , Che
quattro barche armate Spalatine, veniero di notte, &entraero nel or
to diTra er di otto'l ponte onando le trombege aettando le orte ella
Citt con ucei'ero via vn bregantino, che trouarono delli loro el riuechi ,
ferendo gi'huomiui, che vi trouarono dentro; delqual fatto e ne troua..
rincontro in vn fra mento enza data del tempo dvnajprotea fatta auanti
If: Corte di Trani
true; .
Papua?,
res,- inter quos captiuatifuerunt Ser Stipe (9 'Nico ratres, li] q.cr ?em de Zig
dii Sciliociacli , Ser I acobu-s Seiobote , Thomas Zare , film-f
cbi nob. Ciu. Spalat. * Ser Sttpe 'Petri Zigis nob. Ciu. Trag. qui eadein dieintraue.
runt cum multis Equitibus Croatorum videlicet Celine , Cli , e? alijs Dalmatims
vid.Sibenicen.
ser Stephanws Cichinifuerunt
inter quos eerunt
per Spalat.
Ser I'es
intrinecos
Miich , interei
Ser Gregori:
, Umtlitcr
Dragoni@
annulli
,
Croatorum vid. Cetincnum , quorum cadauera iacerunt in platea d. Ciuit. Spalatt
.Dl Trani!
371
In Cbrti no: am. .dn. nat. eiudern rqor Ind.9 Reg, Sereninm Primi e, (1 DJ
Sigi. (Fe-temporali quidem R!"- m Xfm pat. (3' D. .Andree D. G. Art i. Spoa:.
.Mur Im' Ies de Gara H n. Com. Ciult. Spa!. Egregq (F nob vm D. 'Pauh Mat-[1.1
[ich Regnorum Fred. Daim- Cro. V. Bam , nec non L11411- Spal. bon. Pain nobi
liumq. vi. 0.0. Staniehe 151': , Neale Cree , (F' Crzani Mar lud . bonor. Cini!
uo: adoptionis euam raude deeeptibili perturbare; vnde inter Commune Cini!.
Spal.et bornine: Cinit.eiudem ex vna parte,* C'e Ciu.Tr. (F hommes Ciu. emdem
ex altera parte occaione multorurn poliorum eombuzonum , incendiarum (a dap
norum bine inde faorum tantum candali materiameminauzt , quod inter viraque
Ciuitates guerra maxima ei exorta . Ille tamen qui paeem , (9 humilitatem dilext.
U interuos .Apollo-o: predieauit , quibus in bereditate dimiit dice: paeem meam
do robin , patem meam reliquo *m bia vtr-uque Ciuitates pred.ad ipam paterntmffrs,
remzionibus , ("F eonuentombm inacriptia humili'ter inclinata. Hinc e quod
RM** in Ro pat. (F D. .Andrea-5 mier. Diuina .Artbiep. Spalar. profe, " uis ;ue
eel c'e* vice , (F nom-ua: Eeeha Spalat. ae aliarum Ecclearum , (a monaieidem
pro. 'is U' bom-Ctuie.5`pal-habentes ad omnia 'ngula infracfa Plenum, ('9' grle
mandatum a grli Con. n ob.Ciu . Spa!. rt de dio mandato patetpublieo Smdieatu ,
U procuratorio imrocripto* Publ.manu Iacobi q-Vberuni de 'Puglienb, de P141
ctia not-l'una? SpaLpred-millInd.' die I a men.febr.upti a nie not. inrasro wi).
et leffo reeomendato per Utente reeomendatitiae regmimsSpaleti ibi da: die r g dii
men/: arne not-infrasfo via' lee.pro e ips* vice nomine di! Coin@ hami
num Ciu. p ed.ex vna parte, Reu.in X130 pat.D.Grilbgonm mier.Diuina Eue Tr.
proe,(7 uis fueee' mee nomineua Eeelu Tr.(' aliarum Eccl' monad.
Ci. Tr.ip DJEFo ubieorum , ' idem D.Grt. EPM (e' nob. 7m Dii liga 10/7?" 9
1quus Marmi,Mira Mauri,Nieola 'Petri Mieatu' Sindici . . . . . . CT bominune
Tr..-n pri-dih: mill. Ind. * die 9 ehr. d me not. infrast rio , ' [edo. . . - . reco
mendamijs
DD.Comitis (e'
men.2.febr. mil/hpsfi
Iud.Ciu.Tr-ibi
"'" dat-u
' die x inanns,44
me
I
372.
Delle Memorie
d me nomuemi. ci* lee.pra e ipis , (a' 'vice ce' nomine Coi: , U* bium Ciu. Tr. ex
alia parte mediante interpatiane Iaortamine,t trafiatu Egregij ' nobmiri D.Pau
li KBaniupst'i pro bano , paetcolatu comodo , ' rtttitate vtrarumque Ciut'ta*
tum Spal. E" Tragprediarume interponentis ad inraeriptam parent,- ad infracri
ttt-"50 055,2? gull Ciue-n@ dirituales Trag point liber,t9" ecuritr cum eorum
bonisnw cbws,'ne ire in Ciu.spal.' per eiue dirmbiqare, (F redire ad eorum
libituni noluntatis . Item quod omnia , (F' ingulapolta cambuiones , incendia ,
iniurta, (9 dapna, (F omnia crimma, delila par-4a , c' magna , aena-s , ce' exceu-s
generi: cuiue um q. commia, dt perpetrata , tam per mare quamper terram per Ce
-Tr.eu per bomines e? diriciuales eiudem in ditriflu Spal* per Spain-ad preens
'ipum Ciuit.Spal.regentes eu per iporum bomines* dtflrtualesxt alias quoeumq.
quifueruntin eorum comitiua contra Tr. vq. in preentem diem faa , (F' commiec
in dilriiu Tr. (9* Spal. a principio prime nouitatis oecurn in Ciuit.Spal. que fuit in...
1393. vque in preentem diem remtttantur , aboleantur , (F eaentur , (F ex nunc
pro cais abolitts, (T remis babeantur . Et uia per diff-ts Cites,eu peciales per
onas earundem perpetuis temperth nulla ;int mentie ile predis .* acientes dih'
Sindiei , (9* procur.Spalat. (F Tr. ad inuicem una pars altera' , E? altera alteri nomi
nibtos q. .
remis. refutat. (F' paum de viterius in poerum aliquid non..
petenda ae predifiis ,eu aliquo prediarum modo aliquo , eu caua quocumque re
eruatis diclts Spalat. omnibus , c" ng. iuribus , (a aiionibu-s qua: , (a quae dii
Spalat. habent ,eu babere poent contra omnes , eb ngulos Trag. qui die 3- Xbris
*pro xim pret.intrauerunt Ciuit. Spal. U* contra eandem Ciuit. venerunt ad deiru
filonem Ciu. eudem; quae iura , (F aioncs d dih: remionibus penitus exclu
dantur , ' exelua ee intelligantur . Item quod at generali-s remiio de omnibue,
('9' ingulis damnis , pelqs , combuiontbus , ineendijs , ea* oea/is illatts ais ,
O' perpetrati: per Trag- eorum dirici. in dirtu Spal. tantum in villis vid. "
poje. bonis , (9' rebu-s , <9 bominibu-s E ccleat metrop. ;palat- e? almrum Ee
pra rem-'Uh, (F' eas babmnturaeientes dili Di .,rcltiep. Spal. 29* EPus Tr. nom.
q..- vnus alteri , (9" alter alteri nem remi/anem. reutationem , " paum de pl
terius in perpetuum aliquid non petenda de predtiu , eu aliquo predibierum , in
.telligendo ni tlominus , da* deelarando , quod in difia remiione non aprabendantur;
nec includantur, quinimo potius exeludantur , (a' excluae ee intelligent lites,que
liones , ville .Albone cum dependentibm , (a' eonnexis ab eidem pro quibus Eccle
si-is , (F monaer. Spalat. d. D..\1ndr. .Arabic . " d. Sind. Spa!. vice ,_'' nom. d.
Coi-s Spal. promierunt de ratibabitione, U eouuera pro ips Ecclesqs mon. Tr.
d. D. ape .Tr-(F d. Sind. Tr. vice, ' nom. d. Cts Tr. promierunt de ra babttiane.
Di' Trai
37;
libertatem habentes a difo con.. vel per curameu regime eiudem Ciu.c5tra qua
cumq' diriuales Spal.tam laicos, quam clericos * contra earum bona mobilia:
(9' abilia d dia nouitate , citra caentur , aboleantur , * remittantur, ('9' pro ca
s , e?" remi/is babeatur vigore difforum paorum . Et conuero omnes e' [ingu
li proce. ciuiles, cF crimin. ai per C'e, eu regime Spalati , (9 omne id , (-2' to*`
tum uod aum eet pergrle con. d. Ciuit. Spal. eu per alios libertatem habente
d di o Con. vel per Curiam , eu regime eiudem Ciuit. contra quocumque Ciues a
e? diriuales Tr. tam laicos, uam clericos, econtra earum bona mobilia , (9'.
Habilia d dia nouitate citra cazntur , l" aboleantur , " remittantur , (9* pro ca
s , * remi/is habeantur vigore ditorum paorum . Item quod Ci Tr. debeat , (F'
teneatur retituere , " reiitui acere Ci Spa!. omnes , (F ingulos villanos inula
Siolta, cum omnibus iporum , ac etiam aliorum uorumcumq. bonis, rebus , (i' ani
malibus d dita inula acceptis 1 (9* leuatis , c'e' i ali uis iporum villanorum [ponte
nollet in di'tfam inulam red-'re, quod d. C'e Tr..non de eat eum,veleos in eorum Ciuit.
eu diinmodo aliquo retinere . Teneatur etiam d.c*e Tr. ' debeat in continenti li:
bere relaxare homine: Spalat. ibi captiuos exientes .
Item quod C'e Tr. tam Ciues, quam diZr. habit. Tr. vel in difr. d modo in an
tes acerent aliquod damnum , eu predam in eliir. Spal. ' tales delinquentes iux
ta eorum poe capi poent , quodpuniantur , (a' puniri debeant cuti dita damna
fecient in diriffu Tr. e? i capi non poent , * earum bona mobilia , euabilia
ibidem reperiantur, quoduper ditis bonisatiu-s ummarium dapnapais, G
conuero quod Spalat. tam Ciues , uam diriciuales " habitatores Spal. vel in..
dir. d modo in antea nullo modo nu oque queito colore debeant facere , eu eria
cere aliqua damna eu predationem palam , vel occulte in diir. Tr. (F' i aliqui
Spal. eu habit. Spal- vel in eiu-s dir. eu alij ibidem e reducentes , aut de Spa!.
vel eius dir. exeuntes facerent aliquod damnum , eu predam in dilr. Tr. "
tales delinquentes iuxta eorum poe capi poent , quod puniantur , ea' puniri de
beant , cut dia damna ecient in diiri'iu Spal- i capi non poent , " eo
dem inuturum endac . Item quod Ce Spal. debeat (F teneatur retituere ipis Tr.
os, e? ngulos captiuot Tr.vq.in reentem diem captos, qui unt nunc in Ciu.Spal.
totam predam ipis Tr.in earum 417575" acceptam vitrima vice , vid. iIlam predam i
qua ad preens e per manu: D.V.Bani .
,Quam pacem, quae remi. * patia , e? qua omnia, 'ng. upst'a iungulis ca
pitulis huius contrata-5 contenta diff-e parte: ad inuicem ipulantes vna alteri , '
altera alteri vice (F nom.q. .- promis. -ub pena due. ;ooo auri . . . . cuius medie
ta,t Camere Regalis,()* Ban. . . Iubentes diia partes de pred. duo eriimilia in
ttra pub.vnum vid.manu mei Fran.not.infrasti dau.d.Ci Spal.cum gillo . . . . ,
.A a 3
(a aliud
374.
Delle Memorie
r e?" aliud manu Mag-Thome q.Collutij de Cngulo not. iur. Cois Spa!. ama mecum de
predafii: omnibus, nguli: rogat.dand.d.C'i: Tr. .dafuerunt bec in Cia. veteri
Spalat: in audientia .Arebiepcklalat. pre. Reu. in Xo pat. D. .Antonio tm. Diuina
Efo Sciben. venerabilique iris D.f-e Laer. .Abb. mon. S. Laur. de prope Veglan. D.
Damiani Paruosij pbri , * Can. Spa!. D. Bo dano Dominici Can. Spa!. D. Meolao
riina le discnioni tra. Cittadini, e poi la guerra c051 vicma con Spalatini
aueuano ridotto la Citta in ato molto pouero .
, `
Fluttuauano nello cso tempo le riolutioni dellaltre Citta della Dal
matia oiche in Zara , i come per la reidenza Che Yhalcua fatO CF? Pa'
ta
'\
-~
Di Trani .
375
rari del contrario partito: anzi alle richiee del Conte,e Caellano di Chli
a li andarono omminirando biade,fale, e vino per vicinar bene: i] mee di
Mangio [act-comanco nel medeimo tempo ricercati da Michiel Steno Do
ge di Venetia , rifolero _di pagar certi danni fatti alle barche Venetiane da,
particolari Traurni , dall quali douese poi eser riarcito il Comm_une,e ne
eoui'l pagamento d'Andrea BemboCapitano Generale del Golfo li 20. 0t:
to re 1401. ei duc. 97. e mezzo doro . E Gio: glio dellaltro Gio:Conte dl
Cetina,thaderiua alla fattion Bonee haueua con ueo omento mosa la
pretenione dealauanzi de uoi alari) della Contea iTra del 1394. ricori
uenne alla Communira li ;-Giuono 1401. mandar il Vecouo per trattar eco
agguamento, e con lesboro di mille lire s'hebbe da lui la quietanza ditut-_
,onte di Cecina ricercaua, che foero inuiate barche per impedir le vettoua.
glie al reidio dOngari, chera in Almisa i cuarono li 7.Settembre di non
hauer `alere , ma per non diauarlo li mandarono vna caa di Vetetoni , 5:
vn mozo di poluere da bombarda, 8c all'incontro al meo mandato da Fi
a i'
376
Delle Memrie
maderno babitae iips dare poulaent , ?9* pro bu: (F' ceteris gratijs incritto
declarandis prefati D. 'N, Regis vexilla imponere eorum Ciuitati, ac hamagium,
iuramentumdelitatis oberuande aumpent quocumque nos verterimus ad
dominiumemper nos imitare , ce non deerere policuere . N95 itaque iuis petitio
nibu-s earundem in perona D. N, Regis annuentes prima, (T principaliter iura
mue ad S. Dei Euangelauper Crucem ~:inacum dominabu-s, * contoralibu-s no
ris , 0 nobilibm , E? praceribu-s annuentibue noris ipos Ciues in eorum iuribus,
,Quad nullu-s Vlachus in territorio, (Tin diriu d. Ciuit. manere neque paculari
poit ub pena due. zoo auri applic. centum domino Vlachorum , (F tatidem Com
muni Tr. Ciuit. (F' inuper promittimus , preentium teflimonio preat. Ciuit.
a icuramus , quod in nulla nec in ali uibus upiis excedemus contra ipos Trag.
Alli Sibenzan urOno concesi doi Priuilegi ,Jvno da Hemoyc :ie CG".MD
io:
Di Tr-au.
r^
``
377
e so .
laco con alario di lire 600. all'anno, alua la confermatione del R , o del Ba
no, e che hauuta la conermatione, foero compenate nel alario lire ;cadaj
uol
378
Del/e -Memore
per Gaparum q.1et't`C0me dc Camis de Spalct capur , ' aliosuos focios pirata-5,
atque pre-dom: ad Valorem duc- zoo ' vltra ; tamen v: clarius , (9" maturi: poc
mu procurarifacere rcfrfhoncm , " tmendam iniuriaz , damm' red. mimm ad
arte: Dalm- nob. virum Iacobum Corrario norum Capitparia l rie tam pro ba
endo clare , CT ordinate veritatem rei, quam pro procurando emendam iniuriaz , '
retionem damni, qui Capi!. noer riparla: nobiacript quod fuit in Sibenico, 29' ibi
recuperauit aliun ex mercati '13 , rel'm derobati-s ad. valor-em due. 16 vel circa
(F vltra hai. d. n egimen Silva-nm ecitujpendi pergulim vnum ex diEZi-s predominio.,
(F contra d Gapm um, " alia: Fromm /ntentiam corporate-rn md. condcmnauerun:
cos adprnam panbuli , pro v: non dubitamus vobia ec norma 5 Zaea noer diff:
CdPll.fuil in Trag. (F aidit d. Gaparum , (Fm ipum haben-i :dem multa bona ,
nec almd a rubi-5 obtinrre potuu , mi quodprotulti-s fcntentiam , in , ' contra bona
moma , (F' per luci M Sibenicen. regimin , alia sti Cleri , e? certijmm veran
ee quercllam diorum nororum L iuium , fidelmm dammcatorum pro 'rt nolm
expouerunr, (9' una boo , quod vos daria receptum , e? defenditia pirata: , (9 pre
ni (9 quam mal :alia pojfcmm pari non dubitainm vos piene cognoure , _f pro
pter-ya vos quiz-1mm , (F rogamm qqfenm Wim: , (F glia-'eat tallzm purimonem
face de predat-S predombuL- curq qs,quodt_terror aly: qu! ve em tal:a pre-u
penarum [aarum m bom-5 dim 14m Piram-um , 0* predonam quod {zabqant merito
contenu , cc babeam raufam ad notro: fauores ecure-nd; , quo: eis minime dene
379*
indi ; Sibenico li 25. del medeimo , Se ailhora in quee trc Citta. cominci
crnere il nome di Ladislauo in luoco di Sigimondo , come fecero anco l
altre Citta dell iole: ondeli Spalatini vedendoi oli nalmente conuenero
col R di Bona,8c ottennero da lui Prinilegio li 1 ;Decembre nel quale abo
lire tutte lingiurie, e danni fatti, e riceuuti , conermali Priuilegi antichi, 8c
alli 21. del medeimo mee entrarono per accordo gl'erineci in Spalato , 8c
allhora urono cacciati alcuni Nobili , e tre popolari , ad vno de quali furo
no cauati glocchi ,, come criue Paulo , 8c alli 24.. t tipulata la ace tra le...
parti, che diea in molti Capitoli regitrata nelli libri de Con egli, che;
e nel.
,
C4173.
mondo , e Zaratini per caua dellIola di Pago , oper in maniera , che loro
furono i primi a riceuerlo : vnitoi poi col Conte di Cecina fece capitar nelle
ue mani (hlia, 8c Almia, 8t indue li Traurini , e Sibenzani ad accordar
dislauo con laiuto uo haneuano occupato Vrana , cos venuto poi egli in.:
perona con li medeimi , e Zaratini ruppe otto Bhach l'eercito dl Sigi.
mondo , facendo prigione Paulo Bitcno uo Bano di Croatia ; e lo conegn
ad Aldemarico Amiraglio di Ladislauo, come criue Paulo de Paulo : di che
riceuuto
380
Del/e Memorie
lico della Corona dOngaria, come tato riferito a1 cap.4. del lib. z. De Re
gno Dal.8c Croat.
curari delle Citta. , che lhaueuano riceuuto ; e nia ch'inlara v'era il Cacl
lo col uo preidio non hauena di che temere, com di Spalato er eercarL,
.lvltima Citta venuta alla ua deuotione 5 doue la parte delli intrineci aet
tto_bre{
viene epreo , nella quale aggiunac a] medeimo Conte Cipriano_ per_ li uox
ue foe ituato .
_ _
um
'
lc `
Dx Tr-a:
38 1
rium router? cum capellis, " Camara inbermte ipfius Synagogxub domo 7,3440;
ani Clementi: cum omnibus (a' nguli: eius Curia iuribm , ('9' pertinenti, bagni-5,
priam Zanini per direum verus meridiem cum tota turri , quae ef} in angqu ipus
Curia (F' Ciuitam vq-ad mare, (F ab ipafurrixx parte mari; per direum ver/us
Occidentem muri ipim Curi. e: Ciuitam vq. cut de dire-Efo verus .Aquilonem
repiciendo . .- . . ipfa Domus `Archidiaconal, (-1' Sinagoga circa viam vicinalem,
qua imr ad materia ex parte vero .Aquilanari e domus dii Cipriani Zanini: ?ia
C'izs,qua itur ad Curiam .Arc/iiealem" de ipja ad Ciuitatem verus mate-ri. .'
La torre dunque del canton della Citt vecchia da Sirocco detta de Aran
(del promo Arenale , ch anticamente v'era) haur eruito er la torre
a ri
382.
Delle Aemorle
La tea dimanda della abrica del Caello deue eere ara fatta anco a Si
benzan; poiche nell Archiuio di Tra i conerua l'intumento arto in..
Sibenico tra Biaio di Andrea de Marin Caualier Regio , e Giouanni di Mat
tio Chiudi Sindici di Tra , e Saraceno di Nicol Giouanni Tauilicb,e Nico
turali D.Ladisauo inclito Reg. Vng. ac etiam cum D- Heruoye Voyuoda ce Comite
Ioanne , * cum omnibus alijs tam proceribus, quam pecialtbus peron, cum quibus
ips melius `mdebitur conuenire. And nullo modo , caua forma , vel ingente Ca
quod i aliqua cuas predilarum contra predzt'ta , vel aliqua prediorum per e
alium, nel alias auderet, nelpreumeret aliquid acere , tratare, procurare, -uel im_ _
petrare,eu quorum-fue alto queito calore perpetrareoluat qmnque Mil. due. parte
durere
oberuantine-:1111110
debe-at per spatium
[mPv
quinque
. Et
anquod
norum
bacproxime
compotio
futurorum
, (T fraternitms
die hodicrna
duret, tn
eaandoM ;POMilt-d- Par! a (1 quelibet carum nom. quoupra intere per ole
mnetPul-(T ~
_
patum Sibenici ub apenane igilli maioris diff-e Ciuit. Siben. ub 1403- 11169
854!). Ind. xl
l
era
' `
De Tm-
38?;
timento , e per coneruari l'aetto di quee due Citt ara tato il mediato
re dottenner la gratis. da Ladislauo , come quello , ch'era concio , che bio
noo di danari poco tempo poteua ermar in Dalmatia; poiche li Baroni
'Ongaria ogni Giorno piu sandauano aggiuando con Sigimondo , ii qua
le haueua in quelo mentre preo Vicegrado , e laciato. iui per Gouernato
re Carlo Conte di Corbauia i era fatto coronare in Alba Regale, 5c ae-diana
Strgonia , come conta da vna ua lettera critta a 'Ragueiegirata nel ne
del loro atuto di 6. Settembre 1403. onde conocendo Ladislauo inruttUOL
li 13. a Tra li 23. Ottobre , 8c all 2.6. del medeimo furono eletti nel Cone
glio di Tra Ambaciatori per portar al R Ladislauo li opradetti zoo.duca
ti , Se alli z 1 . preo, che per la venuta del R foero apparecchiate le coe ne
cearie 5 non i sal per e vi capitae , 8c credibile di ns ma che andae da
Zara :i dirittura in Puglia; Porche cona , ch'alli 9. Nouembre i trouae in..
Napoli. l-laueua egli voluto auanti il uo partire rimunerare Guido , 8L A-l'
uie fratelli Mataarri nobili Zaratin,: quali Sigimondo per laderenza c'ha
ueuano hauuto col R Carlo haueua concato li beni , erci li 5. Ottobre.
1403 .li fece donatione delliolc di Corzula, Leina, Li a , e Brazza , regitra
384.
Delle Memorie
ceionc data in Zara lvltimo Ottobre 1403. che ara ata fori lo i eo gior
no della ua partenza .
a
_
7`
pranominato Priuilenio del Re Ooya era ato dichiarato , che la pace tra_.
Cittadini di Spalato oueua ari- econdo la volont , 8c arbitrio del Voyuo
-da Hcruoye, cos nelli capitoli della prima pace epreo, che i debba ro
.no li Traurin Per 3mm dC] Duca Heruoye conccero licenza tutti li Spala
tini di poter venir ;i Tral , 8x alli 8. di Decembre ad intanza , del medeimo
Duca
. ..r
Di Trau-
38 5
Qui omnes nobiles de diio Conilio n.45 urgentesngulatim vid. vnuspol alium
('9" caputeos de capite extrahenies , quilibet oraculo viue roci dixerunte velle , (9'
contentari, quod D Dux ipum Ce recipiat , l'9 expenufaciat occurrentes , l'9' ex
nunc eidem D.Comic- ipum Commune , ZT mtroitus , e?" expenu conigantes -
Cos , otto limaninato preteo, phe non vi foero danari pronti del
Commune s'impoe s Heruoye dellentrate publiche , eli nobili dirSpalato
radunati non con le precedenti voci de Precon , e uono di campane con*
delleleggi, eenzal prcuio partito del minor Coniolio con voti ecreti;
onde pm li 21. del medeimo quelli di Cetina dimandrono, che ia paca
ta la Vrada perliCetinei vccii in Spalato quando ventrarono con g e
,rineci , come di opra ato riferito, che accordata, come i riferita, nel
lvltimo ca o .
`
~
caritate periiit ?genda nora , G* noirorum delium vti vera propria certi reddi
mus. 7 . . ca us occurreret per vos amabili proecutlone traari a qua rmitcr
induii duciapeabilem (a Mag. veiram amiciciam aeiuoe precamur a quate
nus tam peiabilem H eruoyam Speab. Ducem nosirum in Regni-s Hung. Dal.
Cro. " Bazne EF'c. Vicarium Conliarium, e?? delem nolier z quam delcs no
ros omnes di. Regnorum nororum Bona , Dalm. Croat. amorenoiri recon-*ios
in quallliet oparturtilateucipere eadem V. pei. ' Mag. amicizia , e? dii Dm cs
notri Vicaer oratoribus , vel littm'e quos , vel qua-s ad uos quandocumque dirigere!
firmiter credere icut noi ris vtipi V. Sp , Mag. amicitia propia-ca paioni: ob
mxius obligari . Datum in Caliro, nana wap. ub paruo notro igillo die 16 qutj
"'2'
,in *u-H .
Bb
Con-` ,i
'386
Delle Memorie
n deglorti, che i pigliauano per tal abrica con altrettanto luoco , che i an
daua atterrando .
'
I 5. Luglio eleero doi Capitanij per arui dentro; dal che i conoce, ch'il
mare doueua eer mal icuro : il che aputo da Ladislan mand in Dalmatia
Gimdi Luignano Duca di Baruti parente di uamoalie on alcune Galere , il
?nale radunate quante pi gente, e barche pot, and ad aediar Arbe il me
c d'Agoo r4os.e loricu er , al qualaedio i trou Capitanio delle gente
Traurine Marco Zori,\& aiuo-ritorno li u donata dal Coniglio la terza par
te delle predc,che toccaua al Coinmune li :S.Marzo i406.Finita que'mpre
a il Duca di Baruti venne a riieder in Zara doue era tato eletto Conte per
vn'anno , e con tal occaione f dalle ue genti vnite con quelle de Zaratini
preo Nouegrad,e Scria li iLFebraro 1407.cone criue Paulo, e e ne troua
rincontro nelli Conegli di Tra -, challi 2;.del medeimo mee oiero dona
te lire 24.21 meo , che port'tal nOua; onde i come li Zaratini lo conferma
rono per loro Conte per l'anno futuro, cos egli pei fauore,chaueua appreso
il R Ladislauo sera anco fatto elecger da luiCOute di Sibenico , e Tra, co
me dalle ue lettere regitrare tra g'att della Cancellara di' Tra del eguen
te tenore apparice .
Ladisl-e. Vniuertaiibue , * baminilme ia. Sibenici , ea Traguru Pay.
tium Dalmatia deMM-f fa/Iris -ditefonix gran-1m U' 130mm voli-rimetti . Pro
bono , @fazunfgugmmeacatu vero VittimMagJoloem de Bizinmno Bam.
u dominum fratrcm _dc ;Pineta : ac conliarium carzjmzim _Virum vuque
deiiretem veram aente requirimus , U bortamur , quod pro vero bono ,HQ pa
c c0 regimine ,atque Baku veli , place-at eundem loem , qutprocul dubiouu
,Benni virtutibus vos tranquille reget , Ofatubriter gubernabit m eodem Comm
'tuo oicio conrmare quod nobis mt vtile , * aceomodam, volnfqur placmem atque
gratum , U' accepmm pluiimam menti nore : prejeniei autem [nera-5 patito noro
igillo muuiiae 70b in prcmthorum teimnnizim dirigente:. Dati-r in Cai: uorir_
vicine-bus prope - da* contra Tarcntumjab eq tem Paruo ooro j gilio die 3 men-luni]
i41nd . :dell 14 c 6 .
TM
Di @Tra- .
3 87
Poli data: volumi quod preente: apertuna inpeione eorum faa reituan:
mr preentati ad boe 7t ad nationem *vtriuque vnmerictumpred. raleatparam
re - Dar. wupra .
doue ftt decretato , chin ogni maniera procurae , che non foero eegui
te , e li 2. Decembre 'hauendo dato licenza ad inanza del Commun di Zara.;
Giacomo de Raduchi Caualier , e Dottor di legge nobile Zaratino Conte
di Tra dandar in Bona , 8: alla preenza del Duca di Spalato per glinterei
del Commune; di Zara u di nuouo eletto Conte per vnaltranno , eattolo
confermare da eo Duca Heruoye , ripoto al Duca de Baruti li 19. del me
deimo mee , che non poteuano eleggerlo oiche haueuano eletto Giacomo
diRaduchi, chera tato confermato dal uca Heruoye Vicegerente Re-`
gio : dal. che fi conoce, che tra uei doi Duchi, erano cominciate lo
Competenze, edoue prima era ar itro del tutto il Duca di Spalato, cos
all'hora quetaltro Duca, come parente del Re, voleua eender la ~giuridittione anco allaltre Citt maritime, e perche li Zaratini nel tempo,
che delli uoruciti f orprea Arbe haueuano occupato quella parte)
delliola di Pago, che i dice Neuaglia , ch' era della giuridittione d'
Arbe 1 quei ritornati otto il dominio di Ladislauo moero lite all
Commiio nob. (Tap. Virorum Egreng Re i4' I-lilitis D. Guidoni: de Mat faris ,
(E Ser Thomas# de Petrizopeab- Ciuium i. Iadre oratorum , e? .Amba. miff.
ad exceontiam D. Ducis Spalati Spalernm pro infracriptis dicendis, ' peraran_
dis . Ms loannes de Lucignano Barntbi domini Vice-re ius , Came: Ciui!. Ia
dre , necnon . . . . eu-s Ciuit. eiafdem cam quamor nobili us eidem adiunBis-aziin
fraeripta omnia dan!. ani. . . . . . eomiitimm roba's vis-is nob. Egregio Regio
Militi . . . . z_ Tbomao de 'Petri-(o . . . ,. .
. ciuibus nafris , (F - - - - -
7G:
z88
&De/le Mem0rie`
veram audituri quid excellvera nobis mandare vellit, eb' tal. . . i re onde;
re poitis bene quidem , n autem nobis recribatis .
. intelles lune, @I
robarias , ( mala , quie nobis ecit , (9' facere voluit/cut eis de omnibus informa
ti. ,Quarto narrabitis ua exc- quomodo relatione riri ob-Ser Gabrielis de Nqdro
gna .Ambax. wori ad uam crc.diret`iiciuimusuam excellentiam uie contentam,
quod nas baberemus ?diam Newic dumodo illam d D. 'IL Rage Ladisl. impetrare
.-,er'
tatem noram quam nceram gerimus aduerus eum . Scxto narrabitis damna qua
`z-lrben.fecerunt in inulis nosiris ut infra declarabiiur. ConquerirurSer Michael
. `
< *NW-u.
'339
' reldio , ch'era in Arbe andaua per mancamento di danarl piglando per>
orza vettouaglie per oentar'i; dal che i corge la. rertezza del denaro
publico per le paghe delle milme : per otenimento delle uali trouai nellt
'Conegh di Trau , che glotto di Luglio 1404. fose poto limpreito di lire
900. promei: onde i vede , che le Citta Dalmatine non olo concorreuano
` nel mandar di volta in voltabalerieri , 8c armar Galerc , e barche : pee lo-j
ro , ma anco di contribuire alle paghe delle militie , che Ladislauo teneua in'
Dalmatia; il che di quanto diturbo , 8c incomodo foseognvno pu facil;
mente comprendere .
~
'
_
oliti di conceder la Maculinitd anco alle femine-g Abilit. olc. alla ucce
ione : e contando, che Tomao hauese ottenuto da Sigimondo la conce
ione do po che Pellegrina cra uccea al Padre,c_he pci-ci era urretta,ter.
min d fauor di Pellcarina , condanando Tomao ncllc pee , come ditinta
mente i legge nella ntenza. Da quetvo,che li R dOngaria erano oliti in
mancanza di machi conceder la maculintd alle iglole prilnogenite, accio
che poteero uccedere nelli Feudi patern, i comprende la carimper la qua
.
3
N
5
320
Del/e Memorie
'N95 Heruoye D.G.Dux Spalati , mferiorumque pariium Corner; nec non Vivai-iui
tegrata della giuriditi'one dela villa; e come dalli opradetti titoli del
Duca i vede , ch'a-gli e rimcua Dei Gratia , e non Regia, Dux , cos appare,
che diponee delli fatti della Ptouiuci'a, non come Vicario Regio ; ma come
e foe lo eo R : onde tutti li Dalmatini li portauano grandiimo ripet
to , e lvbbidiuano con prontezza,- dcl che e nc trouan rincontri nclli Con
egli
di' Tra: poiche quando egli , o la Duchea ua moglie capitauano .
Tra siinponeua impreito per honorarli , e der le nozze dvna ua Ni'pote.)v
ii epedita Ambaciaria a poa :i Spalato col onatiuo dvna Barbuta di va
lore d80. ducati doro , 8c vna cinta di velluto roa con brocche dargento
dorate di ducati 30. doro , 8c inieme decretato , chela moneta dargento,
donati' ducati IO. doro) conocendo perci i'lDuca che da 1 "0? POCM
riceuer que aiuti , cherano neceari) per coneruargli la Dalmatia dalle.:
forze di Sigimondo, challa giornata andauano crecendo , &11_Regno di
' rlCC o
enicri del Regno dOngaria ; e perci vende a Venetiani per ioo. milla du
cati Zara con la giuriditione di Dalmatia, come ato riferito nella predet
to era .
ngiuatoi ilDuca Heruoye con Sigimondo continu nel poseso _del
Ducato di S alato, e dominio dellIole , e come che di Corzilavn .Cromq
Dl" Treni";
;gf
,dutium e vos per vnanimem deliberationem retroais temp0ribus in veiro gen era
li corliilio fafium dedie,cF' donae Oio e olim Regi Bone damna@ poeones ai!,
ue uerunt olim D.'Petri Caanich po item?" iacentes in Ciu. dii-.Hu Spal.infra
uos connesmunc autem cum idem :Oioya olim Rex d iam die adheerit Turcb
E" rebellibu-s Bonen.contra,e~ aducru-s Regiam Mai.Hung vid. Ser-"Ml 'Principi-m
dili Stanchani Duymi de Spoleto conciui veiro litterae vers autentici , ' ei
cacesuper ide ibi coneriaciendo . Scripta m Caro noro Oui die 37 men. .4
_
Bb 4
pa
392..
Delle Memorie
Regia con altriBaroni Ongari, protuppe con loro in aperta guerra in..
abenza di Sigimondo ( che creato Imperatore era andato al _Coniglio per
edar lo Sciina della Sede Apoolica) e preine alcuni li fece ver
naa
mente morire , come rifericono glhiorici Oncari, per il che ii 5:1 aR
giornata apparice.
o l,
volui intimare, (F nunquam ad ipo: ijdem penne/erunt Nflnlllm meum vbiq. loco.
rum ipo: Mincio: meos moleando' oberuando,imo illuc procici non permute;
-do . item ipos Iobannem iii-,Gara , U' Paulum Cbuper reqmuiji prema ex vo
luntate D.Rgi5unf, @ n: aia, etiam peu] ab ipis Zi:ter.Rtgie Mai-fado: in pre
mio,
Di **T-rete?
393
mio, (9 nunquam mihi oenderunt . Item pro eo quia mihi literae Regine ip non.,
oenderunt , intellexi, (9 cognoui quod ip eorum voluntate premia eomittunt , *
non aliter . Item ego ratione premi/[bruni intendebam mefuhmittere iuditio fraterni
tati Diaeonum, @1'pr non permierunt . Item non patiti aliudfaeere, quia mihi z
tulerunt vereeundiam pro eo , (9' ego :pi: intuli , 'feti veretundiam . Item ,quia
abulerunt mea Cah-a pro eo etiam recepialiqua Cara erga manus! forum alia/s
habita . Item ego reeepi ah ip/i: earapro mea verecunda , (2" ad in delitatem D.
Regi inferendam . Item non abuli dia Cara ub indelitate Domizzi mei certi
tudine euieunque Da Regina , Prelati , Barone: Regni Hunz. aignare comit
tent ip: aignabo PH'JOC oeno , quod non feeerim ub indelitate . Item aigno
duo Cara mea informa obdts videiieet Orbaz, e? Kazara vocata ad manu: ch
.fras , " oendo meam in hat parte delitatem . Item pmmia at e quod in hoc'
fao meo mihi `Regia Maieae omnia mea perpetrata indulgeat . (9' pro eo in me non
habeatuam indignationem . Item omnes [items mei mihi per uam Mai. attribu.
ta: , 29* haenus aignatas veliituaSerenitM informare mihi , (F' mei-5 oeris i.
cut prima.: conrmarat . Item quieumque contra me dixerunt in campo/Lane , e?
fatto eum Venetijs, " Turci: tommitto me iudieio Regie Mai. * Dicci-5 Autria, (F
Soeietatis Diaconum Regie Mai. Item iudieet me tum Rege Polonia , (I'um prom,
ptue me I ubmittere ad eoliem .
Item t'uxta iudieium iparum deeapitationem mereor , deeapitent , vel pari dal
mnum in boni-5 mei-5, patiar damnum . ` Item exoro Serenit. Regiam' veram Mai.
'ut iam in temporefeneftutis mea non ermittant mori in Paganimo ritu* ub infi
delitate, quia wix , U dieulter expe aui tempus 'ut ritus de Paganimo conuertat in
dem Kathalieam , poim d. D. Regi meo delitereruire . Item non vel/it , (9" '
non platea: D. Regi a ' vobis me a veri-s eruitijs repeliere , 29 iaeularene meis
culpis, quia eulpam_ad id penitus ignaro . Item redeat in veram memortam quod
mihi D. Rex eumu Baronihu-s eut iurauit euper ipo iuramento haben [items
Regia: , (F' Baronum uorum uhfuo Regali, * eorumdem 'Pmiatorumuorum
v igilli: conueti: . Item aduertat Serenitas vera quomodo ego xio in otietate
.Diaconum , ' tontinetur in litteris focietatis quod nemo ne eonlio eientia , CZ"
iudttio ocietatis debeat aliqualiter eondemnari . Item amore Sani Ihis retor
damini quia Compaterum - Item aduertite , c'e* penate omnia obligamina , (P
dem, peto vos caua Omnipotenm Dei, vt iam in tali mea etate non oprimatis , (1'
deleatis me rt haheam nem meum in de , via , di" delitate Regia Mai. eoneruanz
di. Item vhi Dliex pramta qua proequorfaeere nelle: , tune Sua Mai. ad manto:
mea: fa eiat agnare Catra mea obdionalia predia ante quam aliqua potentia ad
uerum me veniet eum ips vifualihu: ,eut ego do ad manus ipus Regia Mahuh
ipo modo, ' ordine ante quindeeim dies . Item ex bona voluntate mea Carum Po
egauuar ati manus illorum vti eommium e mihi aignaui eo quia ipe D-Rex mihi,
contulerat, " nolui coneruare contra ipus D. Regis voluntatem, 'llldedl cut'
e eommiffum . Item dum ui Buda; conitutu-s , tune reeepi par-ia litterarum rega
lium mihi datarum ,in 1 2 lati: eapitularibusub omnibus t'uramentis , (F dif/mi*
tionibus , fuper omnihmobiigationibm , quibus mihi ipfa Regia Mai. e obliga
uit eum uis omnibus . Item ubi ipe D. Rex prediix uis obligatiomhm , pro
mi. e? tanti: mei: humilimi: precibue aquiecere etiam exhibition iuztia
mete aceeptare noiuerit , (F' mete tante iuttiaz irritum feeerit ipe Regia Mai.
mihi non imputet , t' net vitium impingat, quia omnibus 'Printipihuo Chrtianitatis
394
Del/e' Memorie
.all capi della Communita , choriginale i troua dal opradetto Signor Cin
dri la regitrato .
'Nob- U Egr- Viris Dis Reoribus , e?" Iudieibus Ciu. Spalati Dis bonorandi:
EZ" ii Viti. C9' Dii honorand . Muti-iris vos die i7 inianti: [iter-am, *nei-am ve
teptigquiutimatii de Ragums , ea* de Policieu. oMma pereipimus , eriymu:
nobis deinare circa ducaoo qui erunt pro expenr quia Deo tee , iam vnum dena
rium non babemus , oportet os rendere cingula argentea , (F jfas , fa? P7? W
, poterimus norfubentare r ue quo noi-is nanfmittetis . Caterum noucriri qualita*
Dia-ratti]
395
impoibile ee: credere quanta-s literas, (9* nuneios Hcruoya tum ipe, tum 'Proceres,`
(7' Prelati Regni Hung- tranmittunt D-Imperatori, ' quotidie non ceant, (9" eo
te certi quod multum dubitauimus , (9* tantum inueigauimus circa Imp. quod ipe
uigratia iam omnes liti-ras qua-s ibi deinantiir pro parte Heruoyprimum nobis dar,
e? vuuli qu od nos iuxta voluntatem noram eiudem recribamus E* ic quamplures
literarscripimus Heruoye pro Imper. C57 quod magis e nullam deliberationem vult
facere in ais Heruoye , niecundum voluntatem noram , aparere norum ,
itaque eote leti, e? boni animi, quia Dlmpaantum e inanimatus contra Henquod
breuiter nobis ( remedium defafis ipus : cript , C9" mandati/t Baronibus H img.
(3' Sandagli quod totaliter inurgant contra eum , Ucrxpt quod non vult'pa'fa nec
(' vere inanimes aciebamur dubitantesiniros fortuna euentus , " procul dubio
nobis eent antique inimititia , (F iniurie contra 'Principem ni Deus potuiet nos
iumre ;ed Deogratia-s quoduit aduentus offer . Hodie D.'Prir_icepsc dixit : Ro-_
0 vos veniaiis mecumv non poum vos expeire , ni primo videamus vtrum habe
Zo gucrram cum Rege Ladialaiio , vel non, quia habet intentum acerc armatam , ie
non dimit nos; vltimate, pp-icauimus , quod vnus norum remaneat, W" nonuit
modus , diximus quiabi Die Irinceps non habemus expert-is ,(' ipe dixit omnia ,
qua habuero diuidam 'voblcum , (F' ita amplius non fuimus au dicere verbum, cum
po quam ipe retinet nos propterfaaua perauimus in Deo quia offra bene ibunt,
U ic non perciis in breuinorum aduenium , non ei bonum turbare voluntatem
'Prmcipis , dixit, U* promiit nobis non babratis e uentiam , letos , U cum gaudio
remittam vos ad fratres -ueros quantum :i non po 'unt ee verba meliora , peraui
mus ortientur bonum ecium : penate igiiuruper ia , (9 mature del-berando vos
citius , quam poteritis intimate . 'Nas iraauimus cum Principe quod nobis ipe , to*
in metis iniungeret inulam Bracm , (F' promiimuseruire tempore guerre cum dua
vult pecuniars , (7 non gole-cs , (3 quouque nobis recribetis uper inde ubletitabi
mus negatium per verba . Scitote vnum quod D.'Princeps dixit nobis ore [uo qual-ter
ipe dedit Ragunis omnes iuulas,ed in veritate dixit iurando per Deum quod malte:
nobis compiacere , quam Ragunis , (F dixit nobis cagitate quid faciemus , qual/die
expeat eos , (' tantum e, i poterithabere pecumam dnobis ianget eis pata.
Z95
'Dc/c Memorie
ms contra Ladislaum Regent teneatiseerete quia Dusrio cep: multum rante "aule
ipa ee , alia ue nunc non occurunt Deus conrmet vor, ZFatum verum. Datum
in Curia in feio S.Maihei di ai Septembris.
' De Thoma nos recepimu-s irene; de manu vera criptae, nec apofuii: diem imai
ginariam aliquam,edproptcr diem quam non POIHl/ dubitaieimu-s in all'1': literisZ
videbitur aponetis . .anndo miteti-s pecuniam mirati: Venet. * quod ille , quii i
eritinueiget vbi erit Imper. ibi weniet. Latorem preentium vobi: recomittimus ,
qui bene , (3' virilitere get in fais , agendi: nori: , " quia etiam ad epu-z
gnandum Carum viriliimeegetaltem faciats ei aliquam pelandinam quia maf
.tinte mcretur .
Doimue el etue .Archiep. Spalat. Eccla.
.e
la Communita per eeri portato bene uelli loro eruitij , c molto pi nelle
Raguei del 1365. li 21. Nouembre imilmente proibirono , che non simpe
traie da priuat terra , o Iola alcuna nella Citta , o territorio , come appar
dalla rcormatione 184.del lib.6.deli atuti,e perchel Duca Heruoye aggiu
atoi con Sigimondo per il pi riedendo in Bona haueua dato il gouerno
, ,
Di Tr-au .
'
z 97
dal R per le dienioni, cherano di gia cominciate pullulare , dellequali i
trattar-a nel eguente Capitolo .
_ _
deVenetiani. Cap.4.
Cum nos aliae cum plerique Irelatis, C' Baronibus noris, ac proceribus , * no
tente , (9' foi :una nobis proh dolor noris ~uiribus no n' exercitus deieieneibus,,L,`
i pluribus delibus noris noro lateri pro nunc adherentibus proratis,prefatus q. t?
colaus ub vexillo delis noiri MJ Viri D.Nicolai de Gara Reg.n~0rum Dal. ** Cro.
ui!. redigiaeiemus . Datum in Iachecb eria 2.. prox. ante elum s. Georgij Mart.
.- D. 1401.
3,98v
Delle Memorie
tia, comera Chlia . Nello teo tempo deuono eer ritornati alladeuotio.
le era Bano di Si ai mondo, che cona dalle eguenti memorie) `e perche nel
mee di Giugno del medeim 'anno` venne 'l'Armata-di 'Na oli a zara,per rn' la.
'
E pur i:: quel tempo del 1409. ei m'o grande difcordie fra i nobili da Sebemeo , e
quelli de puonolo vezando quel-" obei , che la Signoria haueua/241414 Zara , e deli
bero fra loro darfe alla detta Signorinuelli del puouoio nonivoiando core `aU-urme , ci
uo mezo li bauerano ia terra bande quella Signoriajubito mand 40. barche, e 4.34
ieotte ben in ordine , U* quco f adi 2 3.Fcbraro ,~ quella armata ando 1 e non pofenda
far alcuna coa l dita Signoria mand mot-:genre darma Capitanio da terra M.Lu
ionico Buzacbarino Padouanoazando Baltic , (F' altre coe .
Che le difcorde- riferite dal Cronia cominciaero in Sibenico lanno
1.409. ne dei inditio vna nota , che uel opradetto &agmento de Conegli di
Traznella quale lvltimo Giugno viene ordinato , che li nobili Traurini , che
tagmto de Coue gli di Sibenico, che la. Corte col coneno del popolo (Heg
ge e
Ditinti.; i
;99
1' auer fatto il popolo per hauer la ua precettione conmle forze de Venetia
ni ;poiche deppol Duca Heruo e era egli ll pi potente Barone , chaueo
la Croatia maritima , Se alli 27. el medeimo mee ( ordinato alli Rettori,
che con li Capitanj del Popolo prouedeero alla forticatione della Citt ;
dal che cona , che li Sibenzani perieuano nella deuotioue di Sigimondo,
la, chil primanno era ata attata da Carlo uoBano (del quale di pra
ato fatta mentione . )
'
e nate ; Venecia, il che dalla lettera del Doge i poco tempo doppo critta
Gio:Mch nobile Sibenzano i conferma .
nia vobes repondemue , quod de nobis nunquam hahmmu-z , nec habemus aiiquam
vmbram , vel malum eoneeptum,imo vos tenuimua, (F tenemm ee delem, e? opti
mum eruitorem norum, ' ne dum de euodia dihe tum': ,ed de omni magno , '
notabili fortilitio , O' reemper habuimmpieniimamdem , (F eonfidentiam de vo
bis coniderata apienti-1 , (7* probitate reira , eo quia eognom'mu-s ab experto opti
mam , e? perfeam dipoitionem , 0* voluntatem veram erga norum dominium :
a quodare poteritis eum leto , (a contento animo , e? po quam plaeuit nobis vt
faezamua cutodire di-:m turrim plaeet nobis , U t: mandami Pi-outori noro w:
fatta: bene eu {indire ipam , * eoneruetur ad honorem norum , (a' eamodum n-t'
vdomini] , (9' deiium noromm, (F' propterea vos am'amm , quod aut ibi , a: [adre,
'nel alibi in lot nom rbt' vobia'plaeuerit morari habebitia prouiionenl tte/{ram va
bis eoneeam, (F habebt'mm vos in carum, dumeruitorem norum . Dat.in no
ro Due.Pal.die 4 alata-1.4. 1410.
Bona , ene egurla pulatigne li 13. Aprile 1411. con lcsboro i ynillg
uc.
400
Delle Memorief
ni, cherano tra Citta ini capitae in mano de Venetiani haueua mandato
ara ata fatta , che li Cittadinifoero mal trattati , crie al medeimo Pic
tro , 8c alli capi delle militie , che non douesero molcarli; ma' laciasero
goder uietamente le cae , e beni loro in data di 13. Gennaro r4. perci
procuro ii Pan Pietro con maniere dolci di peruader la pl ebe , che i conten
tae di laciar tornarlinobili cacciatifuori, ei'ece con regar il Coniglio il ~
penultimo di Giugno, e diede conto al Re delli diordini eguiti , e dello a
guito: onde inieme con Pan Pietro u rioluto di caigat li capi della .olle
uatone , reituire li nobili cacciati , come da vna nora regitratanelli frag
[148mm nOHEfcqui-uti ip
eorum dignitate , (i officqs Ciuit. Sibeo. pro "pt aurea fuerunt , (7' fuerunt
_per eodem elletti in Retare: Sibcn. Scr Step/ian; Dragoemg , Ser Stepha
ims Matci , Ser Gregori! Mexe , Ser Luc-14 Colicig , qui iuraueru farete
ivi-i
Di Trudi
- 401
'Mai perche con ta] occaione f rido tro in form di Caello langolo l '
eriore delle mura della Citt , ch'era doue hora la _Chiea della Madonna;
e?" illo: Imberefuturi: temporibu: in graa nora propitz'js fanoribus recomios. Da!. ,
@eddie x1 In! Ind.5. 14
nia,doueua venire con eercito alle marine, che perci armasero Nauk Ga
lere pi che potesero er poter reiere alli nimici , e quea deue eser nta
critta ublto inteo ii opradccritto tumulto di Sibenico di zo. Agoo pre
cedente: e come li Traurini erano ritornati alla diuotione di Sigimondo ,
'
_ _c
f
"._L
' :4x: -
'402.
Delle Memorie
1411 Ind.4die18 Febr- Nos Mira Mauri, eo* Simon Nicole lie-&ore; Ciuif_
TragJudices , CD" Conlinm Mib. Ciuit. eiudem comittrmus nb: nob. *piro Ser IQ.
cole 'Petri Mica) Ciui no ituro ex ni parte in .Ambaad preentiam,et c0 npeftum
'Primo rt debeas coram ipo D.Rege , e'' ipiws pedibu-s bumiliter te PORCIHC,'
Sua Mai.recomendare prefatos D.D.Reores, Iudices, conlium, ea* Ciuit` uam Tr.
pro vt conaenit tante Maieati , ZF pro vt tue dicreteoni melias videbitur con`
uenzre .
Secondo eomittimuo tibi qualiter exponere debeae Sua Mai. humiliter , * deue;
te qualiter pro coneruatione iiusua Ciuit. Trag. ' pro bonoatu Ci. eiudem..."
cabimu-s Mais ipum D.'Pbil.m norum Comitem conrmare, e' in Cau quo ipe
D.'Pbil.diffum ocomitmoluerit acceptareupplicabis ip Mai. ipa digneturbor
tan' ipum D. Phil. e* ei mandare w ad dium off. 'veniat, " ipum acceptet cum
alario notro ad boe vna nobicum ipe D. Phil. regat , 'gubernet ilam Ciuit. Re~
glam Tr. E" dec-dat ab omnibuo emulis Mai. Sua, ad laudem , ' honorem
Mainuxe, uper bu eponere debea-s , G' operari pro 7t tue, dicretioni mel'ius
?idebitur conuenire .
Tei-tia eaponerc debeae Sue Mai. qualiter percepimus ab amicis noris, 29* de di
gnuperonio , (F quod verita-5 eli, qualiter Veneti probibuerunt quod nulla eaer
nauigia conuerentur , 29* vada: Spalatiem , (9* quod nulla mercantia illuc rada:
de Tragurio , emper obando cum earum galeis quod ad banc Ciuit. Tr. nulla vi
ualia , c" arma veniant , emper minando , quibu-s upicatur , quad in eate
mu-s oblare eorum poteniijs quotidie fortioamini ,' e? forticamuo iam Ciuit. uam
Tr. c9' coniderati: potentijs Venetorum putamus non poe reere eorum potentijs .
Item comittimuo tibi qualiter exponere debeas Sua Mai. qualiter din recepimm
[item Mai. Sua continentes qualiteotgrenua erat informata 197 Ildm_ Spalat
'
benim , U dmik: ,i
v `
P >`
Dx Tm .
40;
auri , ' pena etiam periurij , quod non audeat facere aliqua fafia tua, vel puta
lium perfonarum toram M. S. e. Item comm. tibi qualiter non obnnte commi zo_
nepred. tibi {ua D. N, R. prima debeas ire ad prefentiam D. 'szltppz de Georgu:
de 1adra Ammirati eleh in comitem norum , (9" eum fraterna/iter gurare , pre
fentando eidem literas credentiales , * ipum barrare quod diaum of]. comitatus
tam pro honore Regio , quam amore noftro , qui femper dileximus-du bonorem por
tamus , ' optauimus omnibus de domofua , (a portare intendimws m futurum , rc
ducenda ad ipfius memoriam quodemper per illos de domofua bec ciuitas Tr.emper
fuit benerefia , " gubernata , (E' ft atceptabit ooium comitatus , procuresnicon--v
firmationem pro vt continetur infecundo capitulo tu commiioni: s operando in by!,
cfr circa pred. pro vt tua difcretioni melius videbitur conuenire .
'
imati , come furono per il paato mentre era Vicario del R Ladislau0,anz
che il Capitamo delle genti di Sigifmondo rocurae dimpedire , che le let
tere a. ua inanza dal R impetrate non foi `er0 eequte dallTraurn,Ii qua
li i vede, ehaueuano gran umore dellArmata Vcnctiana , che di gi limpe
dua il commercio, e perci elegeero per Conte Filippo Amiraglio del R ;
perando con la. ua reenza d'hauer laenza delle Forze maritimc di Sigi
mondo, come lheb ero viuente Ludouco; e ?Ambaciatore nominato nelle
commion ottenne dal R la eguente lettera .
Sigi. C'o. del. :zi-'u M. viro Petermanno de Medroe Reg. no/irorum 1341.@- Cro.
Bano, vel V.Bano eiufdem ,nec non tributarij: eorundem , vel aliorum quorumcum
que in tributis diffc aanatuiperuenire debentibus conjiitutis . Item Bam's, vel ma
refa intelleximus dijplicenter quod vos tributum vulgo Tergouinam vobis ratione
d. Sanatus prouenire debetis contra antiquam conuetudine: 67' priuilegiatam liber
tatem d. Cin. nolite Tr. nonibi, (Fin eo loco vbi prius, feu antea exigx', 're
tlncnllj, eu diriiu eiudem; fed ibi in eodem loco vbi ab antiquo exigifuij conf
'
Cc a
ne.
404
Del/e Memorie
noticate con meso a pota, ed evli auanti ognaltra coa haura ottenuto
ese lettere, 8c inuiatcle con celerita per ouuiar a l'incouenienti , che doue
Sigif.'e.nob. ca'ap. 'c. litterarum verarnm per 've/ro: mmcios nobis exhibi~`
tarum continenti: ano collegimu-s intea-? inter cetera exprimentium quomodo
70. corlderatis pro regimine , (F' tuitione ipns nore Ci. Tr. a ilitate , habilitate,
aione, (9 promptimdinefanm (F'renui D. Paqualina' de lie/gs eundem in Comi
nore Cin.Tr.n0/irir htteris mediantibm dignaremur conrmare : vnde nos tam fup
plicarionibus veris noro culmmi in bar parte porre-&i; , tum .renua agilitate , ba
bilitate, aiane atque promptitu dineolerti ipum rentmm 'Paqualime qui'sz
lelm iiiers ueri; premis~ notre claritati: plurimum recomen. Reg; lzeralmzte
admi. e? attent. ipum in veimm Comirem, (F Refiorem eigente: preenfibus de
cerm-mm rmandum mandante-51121? uere delitati ,_ quater: pro delitate no,
re dete-:lis , Pt ipfa nora Ciui!. inter aliaab infeanone emulaer nororum Vene.
20mm illra permanente quieqaam participailonts tam m vzfiualmm , quam alterzus
{Riucnmque fam 'adminiranone pro dlu-nom emnlu ex parte vera neque!
.qmzm pjdtu Lu' e :_ nilyrlommus nobismzlzbus Regni dante: tn. preeepm *pt de
ma!iiii o ,
Sap
'
i '
Dx Tratti
405
SigieeQuia die hodierna de partibtts Regni ori Dal.quedam noua nobis vtiq.
ub edifio , quatenus Cin. noiram Tr. ita ub bono tatu diponere , {9' cuodia con
eruare debeatis quod de nobis laudahilis conantia , (F rma delitiu erga reliquos
pronuneietur . ae vos adeo promptiitis , rt cum veri roboris potenti:: promptua
tri quadam affeione precipita atnpleimur [Zimmer , c9' perinde gubernetur olli
t'ita meditatione penamus , qual-ter uobts Ciuti :pi , (9" partibqts illis nobis deli
bus , (F uceeuspaeis , e? quietu piantatio , :F amenities notra prouiionufulei
tento a/dueuecrecunt , E* m antiqua itbertate ae oberuantia a q. qualtbet no
xia nouaaie per Mag. Petrum Banum notrum , Q quoslihet alias uas indemniteij
Foneruareprouidimus 3
Ce
Eete
'406
Del/e' .Memorie
dam D.Ludouicz Regis pani: , * preda:. nf: er rerum euidcntiam nota txtitit pro
rberiori etiam defcnonc Cimt. E partium :I .1mm , ' propulfanda incurione ad
ucrarorum ;igiturmnouata reprej'cntetur , " ad offenonm nororum rebellium
:am deltter , quam virihter vera , eorundem delim pan-ih, (9* *unita continua
nenze: ad portum Spalcu' , (' aliarmn locorum uorum admittat , neque receptare ,
aut vaualia lps admmirare , vel anare: impcndcre, a: canuerationem aliquam
cum Nfdem habe-re bomrm , (Tfubdt'tosuos amplia permittat , ymo quod ip/ini
mica-5 t nors inimici; per rerum eperientiam ate-dat : quodque gate-u armare
faciat, z? cofdcm Veneta: perequaxur , (I perfequifauat indcfc , /cut ipe idfa ce
re :nam de nono nob Promit .
Vo: iglmr pura fide , U' incera deuotionis alumm pt. norc Selen- apicibm am'
mati , quo: irrequ/tosid libenter facere pro certo tenemm bortamur erioe amn
mandantes , quatenm memoratum Vgolinum .Armirarum norum , CZ" in ocmm
.Armnatorice llbcnt r , (3 denota-ucipite, bi in omnibus , q ocimn buiuf
modi expofcie qualita (F b. . . . . marefolttopromptis eczbm 1705 conforman
videbnur domuseu babixacula .Abbazia S. Io: Baptdf P79 "ddm 7 ."x b" b"
m'uolentiaz im gratiam tanto robisfauorabilioref 411E ' *, '* "o dO'onm W'
mm uuoorem offri-demi, , (F yjpuhhca pamum illamm vigilantzorenu
experimur ; ad bec quidem prefalo Vgalmo .Armzrato notro nom mentjs bem-*uo lum conca-pm: quem ergafalufzremamm , " bqnam conruanoem emlem Cz
m. offre Pia em aezpne . . . . . dqhtatlbm "ume vom oraculo quem
admodum WEB didicit comzmm lat: explxcare , uma: relattbm m hac parte
A
,_.
. 7_ 3.:!
' Da quea lettera i vede , chl R arruato Bihach non haqenzio eco
fbrzc ucienti per ricupcrar Sibenico; perci cr coneruar Trau vmm
l'AmirAglio con L enti per preido , e da quello criue del Dcha Hcruoypuo
congietturari , c e li Traurini haueero fatto conapcuole 11 Rc , c}_111.Duca
gu--
DlTrd~o.\ .
ea per. moglie vna del paee era occupato nelle nozze , come ato ri
del Borgo non ancora nrtefpercx a uta la venuta del R Bihach manda
rono in diligenza lo eo Conte Re ti r inormarlo diintamente dello
ato , e biogni loro , e particolmente ella carezza del denaro per or
nir le mura del Bor o .
Il R vdi'to il Rei lo cre uo Caualicre, e concee ua inanza Trauri
ni la Camera de Sali, e trenteime di Trzu per la abrica delle mura del Bor
go,e che le lettere impetrate contra la forma de Priuilegij non foero eequi
te, e quee due lettere inieme con la terza del eguente tenore furono con
cee nello eso giorno .
'N95 Sigicmotum facimm tenorelpreentium quibus expedit miocrs . .Qagod
nos voti: , ' humillimisnpplicat. de . nor. dite-. ReiJnd. Conlj Cmium , O
(ins Cin. nore Tnper eos Mai. noreubieione oblam pre inclinati de Regia ii'
beralitntis targiua clementia annnimu-s, (7' concedimus, nt unmcumque peronam
idoneam ip Refior , Indice: , Conilium , Ce d.Cim`i-. no re Tr. *unanimi volun tale, (T equali deliberazione in .Abbate-m Mona. E cclen S .I o: Baptze de Tnpre
dii eligerint, pree-ceri: , (a nominauerint eidem (F no: .Abbatiam pwd-cum vni
uers uis ita-ibn: , prouentibus , (7 obumtionibm auorratc iuris noflri patronati:
tio del quale portate ee lettere di Ladislauo furono lette nel Conialio di
Tra li 14. Luglio I . e gli fdenegatol poieo , e deliberato d'in orman
il R nella cana , ne [s quello allhora eguie; mai poeriormente il Du
ca Heruoye ricerc-liTraurini , che i contentaero, che foe data ea.,
*Lam-ii.
'1;
Cc
Con
408
.Delle Memorie
cum dzmidzo pro qualibet marchi:: argenti , quod totum argentum aftendit ad
umma due. 468. lib. 4. ol. xp. O duo. auri in aura 81 (F [al. I 6 pro
complemento duc- 550 pro ipcndio galie ipu: Ser Michael, quos due. 550
d.D.l/golmus aente mutuafe, da" dedtje mutuo ,CT nomine mutui Ser-.mv Princi
pz D,Regi sigj- pro quibus due. 550 idem Ser Michael promit (emire cum d.gatta
pre. D. Regiperj'patium mi: men: incipiendi a die , quo d. Ser Michael rca-det
cum diagalca extra partum Tr. ad derobaudum, E' perequendum Venetos, v eo rum dominio fulvia-305, computati: dumtaxat diebus dii mens qmbm ipe Michael
pernmnerio, ?9 feterit extra portum Tr. cum d.galea armata , promiuenq- d. Ser
Michael dare, reddm, congnare d.D.Regi ,eu pref.D. Hugolino nomine ipfiusv
~ D.Reg'o5 de 0mm' lucro , quod d. Ser Michael cum d. ua galea infra patium :pus
mens ex inimicis Regia Mai.Hung.adquiret, uperlucrabimr terziam parte-m li
beram, ('9 expedzmm, ' dum; parte: proe retinere promic Infupcr promt; 11.5
Michaelexpcdire omnia quae u: eccearia pro dla galea, {Fire mtraportum
Trag. cum ipagalea armata per :0mm preentem mencm lanuarij - A@ omnia (To.
I 1 ;gjclycr
le puta , 8: vn'altro, che non permettee? , _chil Conte di Cetina
:get tributo nelle parti di Tra , e uo territorio , e quco doueua
v
,j
i: u'nil ordine anco diretto al medemo Conte di Cetina , e nello
Mo tempo ti priuato del Ducato di Spalato Heruoyc , come di ,opra a-_
_ .to-riferito.
.
Durante la tregua non i troua, che egue altro diutbo in0Dalmata,
al
u0,che glAlnaniinfeaero il mare; ondeJ TTS-im 2'an110 CO SP3
latini contra. di loro,e nelle Riformationi vien notato li 9_.Gltigno 141;. che)
0 .
1 *i
Di Tr-ue?!
409
Nob- eo" E r.vir.D.D.Blaeo `Ambfee Milici Regto miei CiMSpalaL nec non;
Iud.Cimc.eiu dem amiceuiz cariimu . Virinobiles , eb* Egrea'zwj agrimb
re dilei . Lite-ris earitatum verarum mediantbm intelleximn ,Ma-;m ban-M de
Caro .Almii mper exiuie , ad qua-5 inuadendms brigantinu , @- LW Mg,
omm'no intediiis eliinare, noque ad idem eequendum 'bortanm ;01. ex quo 0mm'
mom popata, ceu nobili vira Ser Francico de Petracbis .Amba. Bra polieitiu
mi , barca-5 noms armate ad inuadendum bare-vs boiles trannttmus , weh-4,5
ameiti-u depreeantes , quatenut velm's nos de loco in quo veri , orique inueniem
quanto
Dat.Trag.die
etim poteritis
19 Iulij
reddere certiores parati e.
_
...N-,n
I'es de Pii: mile: Comes* Iudite: Ciuit. Tr.`
Hung. infra preeniis anni lapum dirigamus . Dax-Parini: in Diea Idica Regno/Z.
Hung.z9 Homme-ro 6~
La prima di quce lettere deue ecre vna di quelle , che i deuano circo;
lati , ch'vniformi oleilano criueri :i tutte le Citt , e Prouincxe del Regno ,
mai laeconda. particolare per la. Citta dl Trau , nella quale i dichiara_
voler
4 IQ
Delle Memorie
voler , che ij abricaro l'Arenale vicino alla Citt per conci-nation deno
Galere , dal che i pu dedurre , chil Re conocendo , che per coneruar 1-.
Iole , e laltre Citta maritime , che poedeua ~, era neceario , che tenie l.
Armata per cntr-aporla a quell-a de venetiani 3 che non. poteua lzauer pronj
Si pro eguina in tanto la abrica delle mura del Borgo con li danari della.
Camera de Sali, e trenteimo agnati dal Re; eper qualcheopetto , che
uio i conci-nano .
e -
._i 7.*:- o
'
AA...,
-z-n
V . 4 3 3.1,
~~ 4b.
sigi. (Te. quamquam nos pridem per all'44 norie [iter-L5 M.'f @rmata ora
intenlione 7t vos vniueros , " quoslibet tricemarum , (F Salmm norarum Ca ~
maramm Regaltumprouentm nob. Egr. Ladislao lake-li de Rua! dulce uim
prouenms diio Ladi* minime agnanda . _Qui qnzdem Ladlommc "013M Regm
Celtudini inantiusfuzplieabar , 'Pt notrum ammnm fur ai? quem pro ea
z: Di Traiill
.'41 r
Michael de lie/lis de Raguio Comes Trag. (F Iudite: eiudtm nobili, ', prua, m?
ro Bufala Duimi de nolro mandato Oratori ad Ser-"W 0.1). notrum Coniantiaalu'
tem ,dile-aefum.
'
'
. ,
Per la preente emo apere ala nobiltade offra che dal nolro glorOimo , '
ex. Sig. hauemo ritenuto vna lettera noi preentata ddl' 2.8. de mes de otubrio
proxtme paato per lavia de Spalato, per la qual lettera il preato noro glorioo , G"
_ex."" Signore ne triue,<"" contanda the vez/ito elditto uo tommandmento noi deh
biamoenza alguna demora repondere le intrade del trenteinm z (a della Camara de
la ale al egregto Mi.Ladilauo Iulieh de Chrzal , da quello tempi: in'. qua che lo dmo
Mi.Ladisl.nepreenta le altre lettere del ditta nofiro Sig. opra la ditta caua-per la
qualcoa nuy i maraueiemograndiimamcnie : perche per-eure lettere nat haut-mo
theopra la detta aeenda (F altre votre , vm ieriato dauantt alta preentia del no
ro Sig" di quello haueuihahuto humanis. (F bona repoa, 29' hotigne ree de ir
mo tutte noktre arende predie, e the nnt' non douemo repondere ad alguno the do
mandae la-detta trenteima Camara deali, perche de tutte coe nalre haueuer
ma intentione del no humaniimo Signor, U' per queo nutemo eertt,che tutto que
gnore, (F nararghe la pauerta, ehe ha quella terra,e come nore intradein quea ter
ra,ehe per algun modoe a poudo recuperar e a dipenadi , ogni di i dipena ,
volerortitare, et murare quea terra azo nua' la podemo reeruar al ditta noro Sig.
nzaao tanta la pietade del nio Sig-ehe lui ?e haueria pezzato eum piena gratta
nora in offro auore : ma tutto queto ato per pigrltia , e per puoeha olitiiudinc
a utandoue , theopra de {oa-memo vna lettera [applicando al ora prelibato `Per'.
entewzo vui no huta allo the habia le presenti nore lettere , ce' er tanto mei ve
tomandemo,the remouee ognia taxione pi prelo vuij pode dama o vuyMJo .Epi
copo naro in voro alturio the dehiate preentate le ditte noire littere al dito nio
Sig. A@ :i lui non foe dada mala inormattone per altri dauanti al riceuer d le no
tre lettere, (7' d quello NSJupplitando, e?" memorando la pouerta di queaua Cit
ta', come nuy e sorzemo deortiearla con tute intrade della ditta terra . ton.
grandiime impotion (a' pee a tutte coe non pu ballare tanta pea vai li diti mu
ri . Semo eertiimi, che 'N.,Smonimil gratta del 30. Camara del Sala; ma ma
Kuore ne tontedera, conderata caritate, che lui ha a quellaua Citade,(' alla rio/ira
impotentia, e de tutte coe, the rui hauereti de dio nio ex-mSig. dohiate plenaria
mente per lo portador de la preente Per le votre lettere informare per n-o auiame.zo . [/uy ane the la antia vora de molto granda pea d queta nolm Tnt-1??? Per
tanto tu] tomandemo , theenza alguna induxia vuy dobiate procurare tum :EZ-:Tu
.
e e
412.
Del/e Memorie
che way babiate h'eentia , efaazamento del pre-ditta noroglorioic- Sig. al quale de
biate bumilmeme reeomandare tutto el ato nora eo quella debita reuerentia , ehe
conuiene al prelibato Ser. *N: S. Item we recot'demo , ehe per la ditta 'Pora lettera
e eriuee che vm' haueui obtigniudo tutte coe in norofauore dal prelibzzo notro
gloria, . Sig. z' che 71m' non douema riponde-r ad alguno de lo 30.-no (F camma
de Sala no che *may non necrtue altro per rore [em-m.Q (y- ,m "auemo to
ci contrario ; per la qual coa ma je maraueyamo aay ; jblieztael va ro artireper
che, como may ve criuemo, c ee! voro iar dela ne da granjmo 4m , Da,
non doueua reuocari ; ma quee aranno ate le peranze, che ogliono dare
-li miniri de Principi a. uelli , che trattano eco imili ne otij , e poi epedi
cono ordini contrari) a lintentione data enza farli con apeuoli; vedendoi
dalle medeme lettere di Sigimondo, che non i era tralaciato di rappreen
tarli le ne ceta della Citt, e chein in quelle non concede altro, chela dila
*tione del tempo paato ino al riceuimento d'ele lettere : il che pu hauer
fatto che imae , che le mura oll'ero ridotte a. buon egno , e non fabri_
-doi ?Arenale non ne ose pi biogno , o vero che ne tenie egli necet
per applicar ei danari nell'armamento s che doueua fare perla uerra , che;
.vedeua vicina per la tregua , che dl breue doueua pirare : on e la Citta a
-ra reata in grandanguhe , le quali per mancamento de Coneoli non i o
ono diinguere quali foero: troua nondimeno , che due 'Nobili e etti
due-.xx. 'Primo palli 25 longi paajei per la bocca del porto degeneme
duc.x.
Item pali xv [ongz paar Per tuti dot' le bocche tie 1 por
due.x.
Item 941, xv longipafa 1 1 x x cadauno per le dtteiboeche de z porn .
due. 1. Item pal-'xv longipa.: r x e ter cadaun per lt di! bach: de 1 porti
Item per tenta deli dtti pali trani xx
,mm mui 1 x l x perla dita tore Koe dui da 1 l l 1 pa/ , e doi da r pa per
la ca areparar la dia tore tabule C [quartadize
`
, emfper
- Item quadreti xL long! bra-{za x cadauno per la dta tore
v. - Item Can-ont' xxv per dita tore dela cadena
.mm.
>
Dt TM.
'
4t z
dut.x.
ItemItem
ani-once!
eradure
x per
ci lipiacimento
tri parte dedeli la
m/m'
ditadel
tore
Borgo de Traghu
1tem perla tore de i frati Tredicatori e di' biogno ar merz, e puimcnto 'in of
ra dicretione
i
Item Ceuroceii C. per apo@ dentro del muro tomenzando da la tore ' _ra .
no S.Spirito
7*
Item vno pnuimento fuo le tore de li tatbi Zoe :anale C. e trani xx
' a
Item per la ditta tore vno pauimento ton trauiei {oe dot' da 4. pan e? 4. da tre
paa, e mezzo (F tanolequartatize xxx _
Item per in tore dei ponte de ia I ula nona l . Fallimento forneila de muro ,e
merli
'
Item manteletti CCCLXX Vappreo de quelli,tbeon de torno la terra
Item la tore del Vecouo I .panimento con tauole ' neuroni
Item al mezo del muro nono de lialine 'min pertecha de legname (I aria mejo
de muro
Item vno pauimentouo la tore de gucha per repezar {oe tauole xxxx e Cent-aj
ni x "a
Item per la tore de Saze vno eoridore, (o ticali
Item fuo la tore veehza de lo ponte de la inula vno panimento in cao elia non
butae per terra
Infracripteunt res, qme reperinntnr in mnnitione
In primis bombarde tra pizuoli, e grande xvi
_mn
4 r4.v
Delle Memorie
Item centaroli x n
Itemferro in rei-ghe non lauorado mezo miaro .
Senato non parue per allhora di ar altro per la tregua , che duraua .* come."
cona dalle parole epree nelle Ducali di 15. Luglio 1414. onde cadde Scar
dona (e bene non i sa il modo , n il tempo) in poter deglOngari , come
tes ee legales eidem pai fuerunt innita damna , incomoda , preda: derobationes ,
bomicidia, @anguinis e'nonem; itaque Ciuitac illa ad preent quai` derucia :i ,
dignaremur Ciuiiatem illam habitatores z 29" diriuales eiudemucipere recomi
os vuente: nobicum pacice abqueguerramon faciendo eiseri per noro: aliquam
iniuriam preda: ZZ derobationes, neque aliud damnum, licei nita t tregua ips
promiitentibm nomine dix Citis vera vice, quod nullam iniuriam incomodum ,
damnum , neque nouitaiem guerra: facient, neque eri permittenc peruos contra no
ro: paiam, vel occulte nullo modo ingenioue forma . Vnde Nos Comes predanfor
maii de iparum deiitate , quam ergo Ducale dominium norum tempore quo eranc
fubiec'ii precipue babuerunt antecripta damna maxima , qua pre. Ducati dominio in
Prefato paji fuerunt inclinati eorum bumilimis upplicationibusz precibusprefate
Cinit- Scordone eiuque Ciuibus,l incolis,babitatoribus , 4/3 ditrict. per preente:
promittimuc , (9' profccimus - Qyod nulla: nomtatemguerm? neque incomodunz
jceden di pro eorum 11bit voluntazis , omni impedimento , (9" molelia ceantzbus, pro_
vt Suna i E? Optima paxforet ; dumodo 'Pera vice noror c trafient ,
mih
modo . S aluo tamen i Scrmm Ducale domimum norum mandatum faciendt guer
ram nobis tranmitteret; nam emper obediemus eius mandati: prout tenemur . Et
banc promvzonem
illud mandatum
habet-cin; tunc Tbmuf
~ , fcripmram
i
fa j
D: Tra -
4.1 5
caam, irrit. ' vanam, nulliuque valori; , neque rigori; : olentesemper , @ide:
clarantes , quod radifia e promia rmata: robur contineant [i ip nullam mole-
(a'gilli norioliti S.Marei munimine roborari . Dax. Sibemci dle z z .Aprilis 1418
1nd.x I.
Ego Ioannes q.'Petri .Arebid. Scardonen. nunc vero Sacra Imperiali ache noti.
ram: tabellio Ciuit. Seard. preente: paginam de verbo ad vel-bum aeeopiauz nil ad
dendo, nel minuendo velle ,neque [cita, iue voluntatelieet poit intereeignoran
tia: recita: in barbarimo , non rame ea nequitia 'velfraude, ac propter-ceare:
quod abt pro *n eontinebatur die I 3. men-Marti] 1454 1nd. z quam pro maiori ve
ritate gillo lori eiudem iuerunx roborari adperpetuam rei memoriam obxinend-.m.
Item dlfa Cieas conrm , U' ratica: omniajupradia uo poe tori: temporibus
infuturum, U* promitm obemare , ' adimplere omnia in predia ltttera contenta
tem i .
N E] tempo medeimo , che li trouauano ap res'il R glAmbaciato-:i Spa
latini nominati nel rccedcnte capitolo , fu co erro certo trattato COlltlL,
lo ato della Citra iSpalato , che non viene e preo ual ortej di trattato
egli folle : perci li 28. Agoo 1413. furono dal maggior Coniglio priuati
della nobilt, ocio , e benecio Chriano di Marco , Giorgio di Prodoo ,
Paolo di Volcina, Bartolo di Rucho nobili; Giouann de Fumatis , e uoi
glioli, Nicol, e Matteo, Martino di Doimo , Gregorio di Vgrino , e Mattio
Dragonich Cittadini .
La qual rinatione egui nel tempo, che di gia era cominciata la tregua :
onde que i , 8c altri, che per tal caua fuggrono fuori diSpalato i diper
ero per varij lnochi vicini , e non vi memoria , e durante ea tregua trat
taero alcuna coa; ma non bene pirata furono ententiati a morte li I ~.
nati fuoruciti foero ricntrati,e con lo pirar della tregua coperto il tratta
to foero con dannati morte, e perci li parenti deprigioni con laiuto dei
li Venetiani li 27. Giugno 1418.pigliaero molte barche Spalatine , 8c occu
palero lIola di Solta , e con laiuto dePoglizan infeaero la campagna i.
no alle porte della Citt, come i lenge in vna fede del capitolo di Spalato di
6. Luglio del medeimanno fatta ad inanza della Communita per rouar,
chela guerra era aperta , 8c impedito il commercio per poter dimandr riar
cimento nell'atran za della Camera de trenteimi , e Sali di Spalato , e Tral
prea da Ladislauo fopranominaro con conditione deer rearcita , e foe,
guerra aperta , e da vnaltra ede del Capitolo de Knino pi diuamente vie
ne atteato il medeimo col eguente tenore :
Ser.
-T
4i6
Delle Memorie
rum excem de dia Cina-uient , CP nunc conuer/ando cum emuli Sacro Corona:
Hang-fell. eum Venetis cantinue reniendo in gucio iporum enetorum dapna , '
notumenta plurima oppreianes , &guerra-5 di@ Ciuit. Regio multiplititer ace
rent , ac ngulis diebus ucc-re non cearent contra atum paeieum eiudem Cini:.
Regia , ac damnum valde intolembilmquapropter veram amieitiam preentibm pe
timus diligenier quattenui'mittant 172mm ex 70bit pro teimonio de dignunz , uo
preente .Anton ius de Nais de ladra., vel Morbio: , aut Petrus Raga/lit]] de Cliz ,
aut Gapar lius Mixe de Sibenico alii: abentibus bomo D. "N. Regit illuc accedendo
ab omnibus :i quibus decuerit , da* licueritalam , (F occulte innezgandoriant , '
inquirant de premiis meram veritatem ,
tandem pro vt de premi:: *nobis *pm-im;
coniterit eidem D.hLRegide-liter deferibdtis. Dat Tininij eria ecunda ante fe
tibus, E? quidam in galeis Venetorum per mare valente: liberare fruire: eorum capti
uos , in di'ia Ci. (o' cum ipox decollare: audiuient tum: cea/ent : pro ofito , (5'
intentione , ( pot modum quidam ex eidem in Politia (9" quidem in Si enico per
manerent , (a fepiui in gole cum Veneti:ub di:: Ci. a aiuti# i'ent, c* in Zer
,.
'
. i Luce Euang. G*
-" " *
. -; .1.:. enon 1 p
.
ranno
DI Trau
4I7
ranno trainato con Venetiani di darli la Citt per_ far vendetta de nimic lo'~`
epreo; che la caa dl Marco di.Cr1ano , e uor heredi era attaccata alla mu_
taglia della Citta , ma coperto ll trattato, aranno tati prei il. tre fratelli o..
radetti,e glaltri con parent1,8 aderenti loro fuggiti hauranno tentato' con
aiuto delli medeimi VCnet13-_l_PC mare , e P0 lizani per _terra di orpren
der la Citt , o vero pigliar prigione qualche no_ ile Spala rino , per aluarla.
vita alli rigioni,li quali decapitati, i aranno ritirati, come nella_ opracritT
Sibenico venir a Tra , come nelle lettere del Conte di Sibenico el eguente
tenore i legge .
Egregijsf, eb" nobmir. Dis l :iHononRtior' Iuditibus Trag.amieis earis.
Egregij, ' nobiles amici cariimi . Coram preenti:: mea eomparens Ser rBacolinus
Bernardi Ciuis nobSiben. oendit quadam 17eima [items, per qua-s ad inlantiam `Ter
Ihia Duymi eundem Ser Nieolaum eitauilis," admonuiis, vt in termino dierii r s
debeat rehabuie eerta pignoraua exientia in manibus d.s.lhis,quai ipe vult v-_
dere @expo/Z uie idem Ser Nicola-ts exbpouit,qualiter erat verum,quod ipe, idem
Ser Ies habeZant inuitem agere aliqui us de eauis,preeipueq. ot taone aliquorum
equorum eirea quae dierentia-s quia valde confueunt aliquis uus procur. non bene
eiret plaeitareu'pe vero non poterat venire ag-propter eridam per vosafam uid.
quod aliquis Sibenmon veniat illueub ena lib.C. par. *nude eum d. Ser Meolao Tr;
venire non lieeat pro ter eridam pred. itheeurus idem Ser I'es de debitouo ad in-`
antiam d.Ser Meo ai nobilitates veras preta dum duxi , 'pt velit in quantum de
iure atere poitu han:.~ tauamxF venditionem pignorum atere diferre , rt alio ad
ueniente tempore idem `Ser 'Nicolinus ibidem adee. , (9' iuraua preentialiter deenj
dere valeat parati 'e-plaeeatqmobu mihi uper his reondere .
Benedius Cappello Comes Sibeniei tibi die ultima o 17.141 8 Retepmuit het i;
tera die z. nouemb. 14:8 Ind. z ' prejentata fuit per Valtharinum Dalizulioh que~
fuit nuntius littera titatorialis .
naturali.: D-Imperatoris.
Dd
.Die
418
Del/e Memorie
- `
` ,
foe urtato :i terra, e ie bene non i eprime la caua, deue eere ata perche
i dubitae che oe occupato da Venetiani , e nello eo tempo Sigimondo_
belles, ' infideles Veneto: al; alia partibm durabunt gal , (F' ali-u euiueumq.ge
neru nauiumnt , rei extantgentibue armigeriz pluribm, quibus poterit aeere, (9'
ex eidem eaptiuare, req- (F' bona eorundem auferre e0demq.captiu05 , req. (F' bona
receprae, (F reeepta ad nora-s Ctuit.eu fortalieia vbieumq. in Regno nio Dal. apudP
norosdeles habitat/5,2? exiientes importare* indueere capttuos, rea@ bona pre
dia in etdem tenere , vendere , (F' in vum eonuertere quibucumq. alii: mmm no
ris , (T aliorum quorumcunque barum incontrarium dati: , vel dandis non obant
aut bomines, (a' familiaresuosmui eum vniuers [un gate ,' WWW "bfq"
' boninpolis, (a captiuu, necnon alijs quibuslibet precripm nom ma! fa*
Pm (F capienti ad vos , (9* diff-u nonu Cimt' fbrxalitiafauorabxlztlf igm-ta.
dm WWW": (idemquh Z9' 135 familiaribu imil Fm Pgpf" '5 . "4"
7' Pam dare, E? certo quoeunquefubdio, ' aulero F j tom 'Fd Wan 5"
FVWTB (F' OPPortunum prouidere, a" P"b quorum m".r P79 Juke?" e'
beam vniuero, am (F uguzo, noraseiltcetemulos, qui videlseet anfiena ,eu
Pe-"11105 &Mat-ei deferreolent, (a' portare in :undo , (F redeundo de Venetuse' te itorr iporum reperiri polerunt in PND"? d"mdt _"1,1 o" bon_mun "'7 4"
ferendi, nomine (y m perona nore Manltberampermtttans, ' permtttz_ zmtxsfa
'
*U
Dz Tram . e,_._
419
reddi iubemws preentanti . Datum in ViEgrad eria exta proxme pot fe,
um inuentionix S. Crucis s die, men. may ./1. D. 1419. Reg. nor. Hung. gf;
Rom. vero 9.
galiotra che urono trouate quando prea la Citta; come i dir pi auan
ti , e li Cronii Venetiani lo confermano criuendo vno nel modo eguente .
`
x41 8 In queo tempo la Signoria bau: nouu tbomea Trae armaua vnagala',
una galiatta, @faceuafene rn altra noua dpetition dei Ile dOngaria per danizar Ve
ne giant .
,i
MJng
42.6
i Delle Memorie
Citta di Trah . e?" iuifece due groi'me baie per mezzo detta Citta s 1.170314, mm.
battendo giorno , e notte"rtgorofamentc , e pree molte barche di quella _gente , ch'a.
dauano rubbando Venetiani .
E perche i troua notato nelle reormarioni li' 1 5.Giug110 1419. chil Coni
"lio Generale poi eer di 20.Coniglieri perla pee; onde per queta. caua,
o vero per la opracritta venuta del Bembo alcuni nobili , e Cittadini fuggi..
quod in noro Conlio Grli nob. Ciuit. Tr. captafuit pars infracripti tenor-is 1419.
1nd. 1 z di I 7 men. Iunij . ,Quad quilibet nobilia- de Conio Ciuit. Trag. qui aufu
git , E' rece-it de Ciuit. Tr. 29* non volet reucrti infra quatuor dies in Ciuit. Tr.
-uel quis de nobiiibm voiet recedere , 7' are extra Ciuit. Trag. teneatur , za
debeat tenermi tribm famuli-5 armorum uque ad vnum: fecundum quod Di Re
fiores, e?" Indice: , vel maior pars iparum taxauerunt , qui d modo in antea babeant
libertatem taxandi dtribm famuli; vque ad vnum pro rt difium e, etiam quod
babeant libertatem taxandi quemlibet popularem d duobus famulis quue ad vnum ,
(F quod tale-:famuli debeant [Zare in Ciuit. cum armi-5 continuo , * fini adobe
dientiam regiminis , " quis erit inobediens teneatur oluere pro diis famnls
quo: non ponet lib. Centum par. pro quoIibet mene , C3" quod tales famuli non...
{intde Zappa , @i aiiquis eric in poteate patti: GD* receic, vel recedec de Ci
uit. Tr- debeat dimittere iocouiad mimo; vnum bonum famulum , (5* eric inobe
diem , quod pars bonorum paternorum , (F maternorum , quabi pertinet debeat
deuenire in Communi , " quod Di Reores , CF Indice: preente: , 'futuri de
~._,
-
s
er
' \
Dl IM .`
4.1.. I
A ` y_ 7_ A _ , .
Da!. Trag. die zo men Iunii 1419 1nd. n ub iMPreon unimtnis .igilli C51':
Trag. , " teimonio premiorum .
14x9 die a Iulij
` `
Hat literafut iteratocripta , U' mia .
`
Leer ato replicato il opradecritto ordine da inditio,che quelli Citt.-`
dini che per paura della pee , o vero dellarmata Venetiana, chaneua sbar
-cato nell'Iola, o vero per tutte due le caue inieme aranno uggiti, n foe--`
ro a quel tempo tutti ritornati; doppo di che trouai memoria , che li Tra
urini andaero otto Sibenico a prender
ro Tra , eprimendo vn ordine del Con :glio di 9 Ottobre 14: 9. che li ani
mali de Sibenzani iano condotti doue il Re gimento von-a , e pi chiaro vn
altro poeriore di 6 Marzo 1420 , che tuttili Sibenzani fatti rigioni uan
do li Traurini furono otto Sibenico ano pigliat alli artico ari, e cu odi
ci nelle prigioni del commune . E come che olito ne li principij delle guer
o uant.
Item quod Ret'fores ieneantur exigere tandem. quasfaeient prediffi Capit. ub
penafoluendi deuo. Item quod diaz' Capitaneibabean: libartatem metter-il :piano: ,
(9 allor nuncios ad expert/as C51': , e'? expenfa: qua: faciem acere dr'beam eum
[cimmzvolumate Regiminis , ' banc lzbertatem Capitaneatus b.: eant v[q,~ er
:0mm curiarnpreentem . Item quod C16?! Capitanei ellzgend: reutare non po nc
pena lzlz. centum par. pro ,quotibet eorum , (F Capitani} ellei infraeripti u
35 a
'
(A
Dd 3
Se;
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4sz
Delle Memorie
Ser Bufalus Duym
`er .Andrea-5 Zi e
A quei tre Capitani) furono aggiunti altri nobili' , cheinieme con li Ret
tori , e Giudici ormauano il Coniglio detto ecreto, di credenza , il quale
li 7. Nouembre ordin, che nel termine di tre giorni tutti douesero ritirar li
loro animali o ral territorio del Conte Giouanni di Cetina, s; i] z,Decem
bre, che Miche Vitturi douese armar la galiota contra nimici 5 8t elesero
dui Capitani) vno per la torre del ponte dell'iola , e laltro er la torre gran
de della Citta noua ( dal che i conoce, ch'il Borgo era gia nito di murarz,
perci i diceua Citta noua)
_
enzani , e tregua, 8L alli' zo. del medemo mee ordinato dal coniglio ditteT
denza , che .niuno potee entrar nel porto doppol uono dell Aue Maria di
era, ne vcir auanti il uono dell'Auc Maria della matina che li due Capita
ni'j eletti doueero dormire vno nella torteopral pote delliola) e laltro in
quella della Citta nona., e che iano venduti li frutti delle alme di SzBarbara,
8c impiegati per le forticatonisc alli I 5.Aptile u epedito Ziue di Ludo co Ambaciatore al Bano : e e bene in quea nota non i contiene altro , che
tate anco date le commiioni in crittura per ricercar aiuto per poteri di
ender dallrmata Venctiana , che veniua cos potente per epugnar Trail, e
i comeauanti il uo arriuo primi furono li Catarini, che li to. Marzo pattui
cro la rea, 8c inuialero Ambaciatori aVeneta, cos li Corzolani alla ve
nuta di tre Galere ( che doueuano precederil reto del lArmata) li zz. Aprile
i reero a Pietro Ciurano Capitanio , Marco Miani, e Luca Trono pztrloni
c .
l
Wi Trh}
42.;
dellaltra due Galerc , 8c alzto lo Stendardo diSan Marco , nella Chiea pur
di S.Marco_giurarono fedeltalla preenza loro s li nomi di quelli , che giura.;
rono o no 11 eguenti .
Indice:
ser Michoeuicb
Ser Nicolamooicb
ser IKLicolaus Dragimcb
ser Marcu: Bertouicb
'
habitat Tr. in eius dtriu audea: , ec pre-fuma: [aqui cum aliquaprrona de exer
citu Venetorumfub pena perdendi aurem.
qui rem-rar dc Sibenico quod .atim exeat Cini:. dxrium , (F non reddeat Tr.
done: durabit hec guerra pena oculorum extraioni , (9' quod 'ultra diam pena:
debcat etiam expci de Cime?" quod ipum aociexpxtra Ciu. e? videa: eum recedere
''
`
`
Dd 4
atim_
42.4. `
Delle Memorie
'fiatimne mora o ,Qui Marian: iens (a' reddien: retulit mihi not.`e iuie , pice:
pie diiofratri Luca wibi eommium uerats. ' eum extra aociae .
1420 die 16 Iunij
Cum nobile: Viri D.D. Bla/fue .Andre-e Regia: miles , eb' Donatus de Caati: *Pra:
mores , G' Capitanei Ciuit. Tr. de mene may prox. prateriti vendidient nob. vira
Micheli Nicole Vitluri SalinM C'is Tr. de ponente poitive iuxta aliae Salina/5 :1.65115
w de d. venditione patet insrum manu mei not. in pred mil- eF Iudic. die -vero r 8
men. May pro libri: 3280 par. nunc autem prelibati D. Bla/im .Andrea miles ,j *
D.Buaiue Capitanei pro ti mene eonzsenerunt eum d. `ser Michaele , quod non ob.
ante d. prima inir. ven itionis idem Ser Michael addere debeat dillo pretio due. ;o
auri vid. in alnitro oportuno , (F' neeeeario pro C'i eum ea conditione , ' rana ,
tum qua faflauit prima ~ivenditioeil. quod eum d. Ce reeatare voluerit ip iufali
mu , quod dare debeat ip Ser Miebaeli due. ;o auri vltra di-u libra-5 3280. (F' i:
ip Di Capitanei in preentia examinatoru , teium , e? mei not. fuerunt conten
ti , (F' conei babuie , ' reeepie d dilo Ser Mitbaele in Salnitrio due. 50. aim'
pro quibus d. D.D.Relores obligauerunt d. Ser Miebaeliupraeripmalina-5 modi: ,
tonee. pergr e eon. Tr. ipi Ser Micbaeli pro e , (Tui-s bered. ipul. (e reeip.
pred. omnia , * ingula 'c. .Afium Tr. in Cane. C'u iitibu-s nob. win': Petra de
Chiudi-5 Exam. Ser Ioepb Zori , Ser Nicole 'Pauli te ibm rogatis, e?" voi-ati: . '
1420 die I 6 Iunu
N9121? [ap. viri Di Biaeu-s .Andre-e Regine Miles; Bualue Duymi, e? Michael
Nicole Viluri , tamquam Capitanei Ciuit. Trag. vigore , (-7 aufforitate arbitrq eus
dati C9" eonee pergenerale con. nobilium Ciuit. pred. rt de dila aufioritate (F ar
bitrio patet quadam parte , (9" reormatione capra in d. Gen. Con. (F' cripta manu
mei Mapbeinot. infrasti in 1420 die l I- men. May pro e ipis ae nomine Cis , (9'
bominum Ciuit. Tr. e? omni mel. ma. via , iure , (3 forma , qlc-bus meiiuxciuerunt,
(9* potueru nt tam de iure , quam de eanuetudineecerunt eoniit. ereau. (F' olemni
'.
D! Tra. i
42. 5
siando larmada Dogal nella Dalmatia , (9" ogni giorno tombatteua la Cittd de
tzite wa in Ongaria .
_Li detti di uci Croni i confrontano col primo proclama arto doppo
lingreo del opradetto Cap.Generale dell intacritto tenore .
Magni/eus, " poterti vir D-'Petrus Lauredano pro Sem Dutal Dominio Veneti
in partibu: DalmapGrElis comtit mihi Mapbeo Can -ellario C5 uatenus baniri
faeiam per 'Plazarium C'i-s in Log-ajpubliee, (F' alta note vt moris e . Quad omnis
perona, quia haberet de boni: , rebus Miebatij Nicole Vifiuri debeat comparere eo
ram d. D.Capitane0, (F' reentare ipaa res i (a bona cm per totum diem pena perpe
tui exil'u' d Ciu. Trag. eoncationis bonorum uorum . Item quod nullus deineeps
debeat al/quo modoueipere eu tenere in domo/ua, eu babitattonis ure aliquem
Ciuemeu forene) , ' habitatOrem Trag. ex bia videlicet , qui beri exmerunt, (F'
reteserunt de Ciu. ante feli tem introitum ipus D. Capitanei pena lib.C. paru` pro
quolibet contrafaciente , (9" {tando vno mene in eamribus , (9 aliqui-5 ex di
[is fugitiuis improuie veniret ad domum alieuim , debeat atim preentare talem
preum 2t ire per Ciuitatem de noe poli tertium onum campane oum armis,pena lib.
25 pro quolibet, {5' nearmis pena lib. s. pro qu -iibet tontraaciente; (9 faa nubi'
dia commiione iui cum Dobroslauo Vtroba ?taz-ario Cis , da predza omnia per
eum public bannirieci.
eri ?lazariu-s publica, a! vote in dia Login banniuit , ce* pretoiiizauit omf
n "upstz .
die a 3 ;
4246 1
Del/e Memorie
\ Sibenico retuiit
" diemibgi
2 notario de mandato MJ" D. Capitani! ,`
DJboma-s Iurificb dc
qualiter idem D.Capit. precepit Ioanni Braicouicb de Policio olim famuli Micbacij
prefentatum per Martmum Fiori] babitatorem Trag. quodatim debeat recedere de
(fui-ag@ non rcdire de cetero penafurcbarum .
apettar tanta ruina, e'? _ubito loro ferono eluo (ane-_gio , li quali poi mandui .Am
bafadori d M.'Piero Loredan Cap.Grle dela Signoria de Venetia digandoli, che loro e
li voleua dar, U' render liberamente, (a' cu el dito Cap. [i toleno agratia el qual e
ce intrada adi 28 del deto mee .
E laltro Cronia .
Habando preenti quelli della Cittd de Spolato , che Trae baueua datoper non:
potere lenir pergran bataglic li ieraa dato ,` zicado d terra degran palazi , e cae e
deliber dar liberamente , (9" cos mand al Capetanio , e?" a quello [i deno per nome
della Dogal Signoria ono fatta l'intrada adi 28 Zugno 142.0 di quella Citt de Spala
to , metando linegna de M.San Marco .
E" dominium Ciu. Ideo quilibct conulatuper inde quid/ic faciendum . D-Tbomas
wrote de Lucaris arengando confuluit , quod in Cbrii nomine , ac /'irginis glorioa,
(7 Beati Marti Euangm: totius Curie Celeis Ciau-14 Spalaci , (F daminium eiudem
detur ad manu-s MJ' Viri D.Petri Lauredano cap. Gra'lzs Culpbi , U totius exercitus
in Dalmatia nomine Ill! Ducalis Dominj Ven. cum pa'ti-s, U capitali; uperius dc
claraus, O quod ante quem Cuiidrs , (9 dominium bi detur debe-1t iurare upra ,
E? ipo zurante , quod nobiles iurentdelitatem Dominioupracripto, ; potopam -
to ad buolos , (9 balottrt captain fuit Conilium dilii Scr Tbome , (' obrcnium per
Coniliari 40 non obautibuc 4 in contrarium .
l
Di Tra) _. *-
42.7
Onde li veniua portato ripetto grande , che poi con la depoitione del
detto Heruo e s'accrebbe molto , e nelle differenze , che taluolta naceuano
uono hauer fatto , non olo in riguardo della buona corri ondenza per il vi
eendeuol commercio ; ma molto pi per hauer pronta la ua rotettione ne
pochi mei prima in aiuto del Conte Giouanni foero per caua delle corci-ie
de medeimi Turchi. v
,
Se durante laedio di Tra il Conte Giouanni vi mandae alcun occoro,
non c memoria alcuna , che l'eprima; trouai olo , che' doppo la readella
lt:
4.2.8
Delle Memorie
V11 Gentihuomo dCi medeimo Conte Giouanni con ue ettere cre enti'ali,
chinieme col negotiato ono `regitrate nelli atti della Cancellaria del e.
guente tenore .
1420 die 25 memlunij . Vniueris , 'ingulis pateat per boe publicum initrum
qii`od coram M.- ce potente Viro D.'Petro Louredonopio Ser. Due. dom Venet. in.,
dem eredulam adhi ere dignemini, c3* veli: tan quam ex ore nolraprolatis . Datum
And poi il Capitan Generale :i Spalato, 8c all 28. fece_ lentrata ,_ come di
opra ato riferito , {5c ilngiorno eguente fece le commiioni a .Simon De
trico nobile Zaratino inituito da lui Conte di Trau_ choriginali i trouano
mine Damimj noiiri , che in Trahdia Conte n per la Signoria i prouedera dandone
'libert , cbeace ruxion , e iuiitia nel dita luoco de Trah , (F uo diretto , ' per
Veramente nel criminalolo Zudegare, el Ciuil cani Zudici era n della nom
" '
Signoria
Di Tra .
42.9
Signoria neard eommeo altro; mae co i Zudici foe dierente vu Conte olo en~`
tentiare , di' terminare quel ve parerdaegondo Dio , U* raxion . Commetteuome
cura tutto con buona guardia per [fa terra, * a buon boraar errar le parte
fazando , eb'ogni di (9 notte alla guardia della piazzaaze de anti la varda ,
' di , (F' nottei vada atorno , che danno ad alguna fatto per ioldadi , ai qua
li mmire raxon non[e trouando nu qua, 'ar per hor non e aza danno ad a1-~
cun , x3" perche elauer roiiro xe tanto pratico , cheeguremo el dire fa , mitte
apientem (F' nihil dieatur, la prouion *ao/ira [era perfettima . 'Preo comet
tetno Dabienare o Re imento , (9' che per la Signoria notra non a 'prouia
(lare, ve gagaremo delle intrade della terra per lo tempo [lar . ,Quanto de_
Peder tutti idatij (9" intrade apetta alla Signoria notra, (9" ar cercar. . . . . .
e da algun edeue auer alcuna raon che . . . . . . coe in comun , * ar veder_
tuttee bombarde Le in mano de Marinzo Tomoaio che ne ha detto eer altra trede
e , 0 quatordefe (F tutto ilalnitro , U' poluer de bombarda , (F tutteeramenta , .
coze la , earnear in 1m quaderno tutta ordinada . Puro ear cetole render tutte
quelle intrade , e? datio del trenteimo , (F' a la mina deali in uora , inormandoue
quel i oleua eer rendutiper i tempi, chela terra ieraenza verra . Di molinioli
cite ia conzadi , @fate le mei-.Line azo che dei` sbabbia lvtile . Lealine elmile
e le je po oonKar , che vtiie habbiamo dee . .Apprefofare eourir el eoniado che le
pluobe non vanno , pendandonepoeoperebe ara al conta/e conzara . Perar che
ioldaa alla parta de terraia conegurtd , ebe la torre che preo la porta loa
faitoi ioleri che dentro i babita con e eonteabili . .Appreo ve ricordo aze
ar eriVilani de uora la vardia vero i luoghi del Conte Zohane che danno ai
noi non aatto , U iuitia votra poa enti peo del voler fa , (a diui , "
dellaltra {ente I denari eodere ordinariamenie criuere in rn quaderno, (Fper
.Appreo bauemoatto dar tale , ehear bone perlaorte-za, e fara dela ual non.v
e tot-ar per algun modo in alcuna coa , (F ordine bauee di renderle del eeguire.
Ii
43 o
Delle Memorie
cure de tutte le coe per ben della Si noria nolra, C7 bonore roer . Data Spalati die
penultimo Iunij 1420 decima Indi ione .
Et il giorno eguente nchoniglo dSpalato furono eletti Ambaciatori
per Venecia, e giurata fedelt nella eguente maniera .
die *ultimo Iunij in Generali ton.nobilium Sp il. ono campane, (F' voce preeonia pre;
miis more olito eongregato uperala 'Palatij Com. pro oitum fuit de mandato
Dorum Capit.upsfi1udicum , ZF* conLupr. Cum boe tt quod inter alia tapitula
conclua cum diflo Cap. per nob. Spal. el vnum tapitulum , quod pro confirmation:
eorundem mittantur 4 .Amb. ad 111.- Dominium Venet. ideo quiiibet eonulat , da',
ium
. 3 3.*
. e. 1 z. * poto partito ad buola: , e? balotiu conrmatifuerunt per Con
In eodem tonlio omnes nobile: de eonilio ad requiitionem upraeripti D. 'Petri
Lauredano Capitanei iurauerunt potis manibmuper Sana Cruce biel lignum
Sania Crucis oberuare perpetuam deliiatem 1 ll-m* Dominio Venetorum , .Amieos
dili Dominij baberepro amicis, (9 inimieos pro inimieis; (F i quando aliquis ip a
rum audiuerit , auttiuerit aliquid tralari,eu eri , (a' ordinari contra bonorem'J
atum difli Dominij illieo reuelabit Comiti Ciu'tatis .
Plazarium C5a publiee baniriaeiam quod quitumque littlmertl (le rebus Miebatq
debeat illaeibi reentare bine per totam diem craiinam pena iandi tribm menbm
blie , " alta voce quod in ratripti famuli Z9* eruitores olim Miebatu Vifiurt de
Ttagurt'o a modo in antea mt exules , (a banniti a Ciuitatibws Trag. k?palati , ce Si
beniei , (J eorum comitatibuo, G" diirilibus , * i quo tempore ~venirent , e?" tape
tenti-rin aliquam dii- latorum, quod ei: trnntetgr, (Z taggato( naus, E; file:
Ji
"
'i
i"-"
"""`
Di Trudi
4.5 t
tribus manbus in tarteribut ibi, vin capientur, 9' _nibilominus [int perpetuo banni
ti ;ed alia vice caperentur , quod ille, el iiii qui capientur debeant upendi lt
queo ad urtbaa tanquam cui-orti, (I maleaores ad bot vt earum pena alijs tran
eat in exemplum , hoc feit d-DCaPZt. quia ipi_ curores uerunt,
bomines ma..
laama, ca* conditions : qui famuliunt :i: Georgiws Vlac/im , 'PribllM Dragosld_
cb , Budiuoy Pomenieh , Iuithius Sueericb , R .cdosiauus de Sibenico , I httbouitl} de
die pre-di.:
Prelibatus D.Capit.tomit mibi not. atque mandauit militer quod bandumn
:iam vt inra vid. Quad tum Ser Ioepb Zori comparuit curam eo , (F petiit ab :p0
D.Cap.gratiam quod 'Paulus eu filma poet redire Trag libere , (s ecure,- 29" quod
idem D.Capir. non aduertens mala per euudem 'Paulum comia , (F' eurus per eum
faos contra Venetos, (J ubditos `Ter: Dominat.Venet.bemgne , U grarioe dedit, U'
eonteit ipli D. Paulo liberam gratiam quod libere , U' ecure pait venire , ce*tare
Trag. rt atiunt alij Ciues non obantzbus erroribusuis , (9 non obiante quod ipe
iuit (F' recet tum Michaeio de Tr. qui 'Paulus leicns [Jane graziani ibi fabiani ee
cum dius eius Pater pro eo promit demonrans opere quod intus habet, {7' malum
animum quem habet erga dominationem pred. Venet. (F' in uo ma'o propoito pere
uerando noluit venire neque redire ad Cin. Tr. e?" propterea d.D.Capit. pouit in ban
num pred. 'Paulum d Ciu* dir. Tue? alijsiocis , (a Ciuit. Dalm. ubditis Domi
nio Ven. p." ita, 0' taliter quod aliquo tempore ad aliquam diff. Ciuit. . . . . . .
extrabanturbi otuli , (T nihilominus perpetuo it bannitus ; quod/ quis eaperet
ipum 'Paulum , ' ipum daret in manibus d.D.Captt. eu Comitis alituius diarum
'
babere mandatum aliquod carta predia a dio 'Philippe o rum m licitfuie per d.
D.Cap.pronunciatum fuit quod res , qua repcrunlt de pre-lift rebus derobatis , "
non atenuti: debeant areequerate penes me Mapbeum nu!. Caneell C'is done:
per ipum uerit altud ordinatum , " precipue turn dius Caldarinus non oendtt
c
ex
l
4 z 2.
Del/e Memorie
( ex margine )
pamt de rebus derobam per eos tempore guerre (e. (3' [ie eaaui Ue. relazione 1),
.Comitis mibtfaia pro parte D.Capit. c ipe reddite uerunt poea D.Stepbano.
Cancel. veri cum requiratis d nobis treguam nomine Illu Dominat. Vence. conte.
tifumus robxeum Mag. Comrte Ihe de Cetina attenta beneuolentia, qua: [em er
fuit inter Ill.Dom.prefatam, (' Magme. veram , e?" ncrorum predece. Him
treguam Imbere , faeere modi: ?" eonditionibus infracrrptis videlieet .
Primo quod dztfa tregua t a modo 'uque ad feum `S.Georgi4'proxime 'venturi
14 eum modo quod vos M -s Comes Ibes promittan': cum Sacramento quod vos ,
nec ah ui: veerquoquo
[ubditus
, eruitor
nec reeomendatus
non[acum
damnieabit
ne ibi: ad
damniqcandum
modo
, vel queito
colore aliquem
prefate ,dominano
nis vidJadram, Vranam , Ninam , 'Nouigradum , Seibenicum , Tragurium , Spala
tum , atque etiam in dirrth us Viagqs , loeis loeorum pred. nec in Injulis Bra;
ze , Sciolte , Cru-{ole- , Lene , Lie ,uiquepertmentijs , e'? drriibus , eum etiam
'Pera vice n05 mzliter vo bis promittimus , quod er aliquaegentes Daminationis '
uorum loeorum m aliquo loco fa Czuttate , Ca ro , villagto dtrzuque ma.; in Ca
domina:. habeant, teneant , (2* gaudeant omnia 1 (F' ngula [0M poeoncs reddl
tus , e?" aus , quo: , (7* qua Poidebant ante quam haberemus Tr. pro dra porn.
in loco quolxbet vero ,atque fortxlttio; declarando quod nolumus ,v quod rn lzs pol.
villazjo , atque etro drrzfiu non tenebim , neeare permzttetur altquem prefate
dominatioms rebellem , vel expulum de Domo ;Jmo aliquem baberetis , cum de
beati: lieentiare ,ue aeormatare tam mado quem babe; _, quam etiam er tempo
ra venturaper aliqum Reorem domini]Fred, de locisfms vre Magmc- ngtzeaz
`
"
'
ur
DTW
4.3 z
bitur uod aliquem rebellem non teneatis , * ipum licentare debeatis , cum imili':
ter v0 is promittamus in quibucunqne Iccorum dominationis et , (a' oberuabitur
Eerum quia Francbus *rt dicitur vxor Miebacu ee in quadam loco vero , (F quo
niam mulier e contentamur uod ipfa ad parte: reti-as cum duabus fantechisuis
remanere pot in loco "ubi e
eam ire permittatis de familia dibli Micbacu caua nobis per diffum Francum expo
e nobis per Francum Cancel!. verum pred. quod dicitis, quod/ sforcium Turco
rum . vel aliarum gentium venire!, " per territoria rera valle: pertranre cui
obuiare non poetis, nec eius trantumprobibere, vultis quod tregua nonintelli
gaturrafa, nos dicimus contentari , "c nelle, dummodo, quandodium
sfortium veniret, quod imus per multos dies antea perentietur reddats Reores
pref. Domin. tali hora auiatos, quod per ipos prouideri pojjit talite'r, quod [oca
fubieia ipus dominationis damnum neq; auram recipiant: qua omnes e?"
[ing. promil pred. bineinde fahe ab vna parte, ZZ" ab altera debeant oberua
ri durante tempore d. guerra. In quorum omnium pred. dem bullanora con
ueta preentes mandauimus gillari atq; bullari Dat. in galea m in..
portu Spalati 1420 die 13 Iulij 13 1nd.. Vt magis declaretur capitulum rl#
tra criptum permptum ad requiitionem Franchi pred. ex parte ire/ira mi
dicit quod Mag. *ae/ira non permittat quod aliqua gens, vel perona traneat
uper territorio vero, qui dammcare uellet in prefats loris dominatzoms ,
@in nobis dubium vertatur quodfaeeretis contra coronam, (F pro rebelle dita:
Corona reputamini Bam-s def-enderc vellet, vel gens ua per verum teri
torium, o" bi, nel dia ua: genti ,- probibere nellitis dium trantum , quod
facere non poetis, (F `aere eer desfafiionis, (a ex ulonis, bacque de caujz
"cultis quod declaretur del'cendendo dium Banum , *ne degentibusus per r-a ter
ritoria non vultis quod tregua intelligatur fraa: *rerum autem per verum fa
cram.promittatur quodfacietis nobis CF nat/cabitis per tantum tempus antea ad
uentum d. Bani, veluarum gentium Reoribus preat.locorum dominat. quod dam-
num aliquod, vel iailuram diia [oca non babebunt, propterea nolentes 1a:
Magnif aliquod onus nec imputatio pai: attribui contentamur quod per aduen
tum d. D. Bani , gentum uarum non intelligaturdia tregua faa , damo
do per Magnif. veram ref. Recfores prenominat. locorum Domin. reddantur aut'
nec
4M_
Del/e Memarie
nec iafluram recipiant, rtpredifium ell non dando nec concedendo ipli D. Bano , vel
gentibus/nis . qui, *pel quae defcenderunt ad damna locorum pred. Domin. in quo
rum de , (7 premi/f. fub preentata bulla mandauimus fub gillari, atque buua
ri. vatum in loco ma. que men. " Im!. predicis die autem 16 pwd_ mm,
Iulij.
cis conjuetis batti-mv proclamet quod nullus :im: babicator, feu fore ns miu/eum
que conditionis audeat recedere de partu Tr. abqu licentia " boletino d. D. comitis
pena lib.c.par. pro quolibet . Item quod nullus ciuisfeu babit : Tr: audeat recepta
re in domo fua aliquam forenem fine licentia iptcs D.Comitis/ub di-z pena, U" tan
to plus , quantum placebit ipfi D. Comici . Item quod nullus ciuis a modo in ante-4
portetpad, dardum,gauarinam de die nec de o-3,@ nec cultelelfam magnam pena
pred: Item quod aliquis ex famulis Micbacij veniret in aliqua villa dtricu:
Tr. quod buornicb d. 'ville , in qua intrarct debeat limul cum alijs villanisipfiusl
villa eum vel eos capere , a conduccre ad ipfum D. Com: pena [ib. 25. par.
a- quod nullus villanus audeat dios famulos , feu aliquem ipfarum acceptare in,
domo fub ditia pena " tanto plus , quantum videbitur ip D. Comici non obferua
rent pradt'c'fadtem quod d modo in antea nullus ciuis habitatoreu foreni: euiueum
que conditions exi/lat audeat , vel prlumat aliquo modo ire de noffe po tertium fo
num campan abfque lumine pena 1112.5 .par. Item quod nullus audeat portare aliqua
arma cuzjcunqg generis nt de nolle etiam haberet lumen pena [ib. 25. par. quo libet contrafaciente , @portante , and illa die vel illa nolle in quaportarent
in cippo, vel carceribus ad voluntatem D.Com: Item quod nullusflzpendiarius. pre
ter quam illi , quifum adguardiam audeat ire de noe cum arm, velne armis
poft tertium fonum campana pena [tb. x. pur- pro quolibet . Item quod nullus dein
ceps audeat vel pra/mat aliquo modo mittere extra ci. ad aliquas partes/ine et
qua perona , m prima presetauerit (7 offende illas PJ_- D. Com. fub penapred.
1 tem quod nullus ciuis , eu habitator , feu forenfzs Tr.cutnfcunq; conditionis exz
qual., (F' tantoplm, quanto videbitur d. D. Com. in perona vid: velin bauere , (f
Paunijst in membr is .
.-1
gcr per Conte vno del Coniglio maggiore di Venecia ,- il quale doueise ha;
.
uct
4,.. 5i
Di Trau .
uer auttorit nel Criminale olo , e nel Ciule con li Giudici gua la di po
itione de atut, elaltra che non ifabrcae fortezza, Caello nella.,
lontariamente pattuuano la rea , non deue parer tanto rano , quanto de)
Traurini, che di gia. serano rei per forza , enz'alcun patto,- e come;
uol dir dicretone del vincitore, evoleero auantaggiar le loro con~
dition, pi di quello haueuano fatto li Sibenzani, che rei volontaria- ,
mente erano contentat, che gli foe mandato il Conte da Venetia_,,
nore.
Lad 'xl-@c- 'Mira de 'Petrullo , Michael de Baloe Nuntj , e? .Ambaciatpro
parte vniuert: , bominum, e? citis Inule Brazze 29":.Suppiea ZTc. Vt cum
antiqui Reges Hang. preertim Ludoucus conceerit 'Priuilegium , Libertates , (9*
gratta: in fauorem diffainule, atuta, Rearmationes, @conuetudine: pro ve
in els continetur plenius , jequenter Stephanus Tuarco R-zcie Bone, ' mari
timte Rex conrmau/t, conceit lioentiam eligendi comitis eum conrmatione
tamen Regis, deinde Dabieia ibidem Rex po moriem Stephaniraticauit, poll
modum Haruoyaummus Voiuuoda Bonens in Regno nio Hung- , (F alijsbi an
nexis Vicarius Grlis conrmauit omnia; poremoqsdldemaricus Marecalus Si
cilie ' Capitaneus Galearum , (F' Vicari: Grlis naer acceptauit ngula l (F'
conrinauit . Idea ratif. (9' Hoonfrmat: @'_omnia (e. Dat Iadre-xaog. die 14.
Jugo i
ma/i While: Faren. nuncij, G .Amba. ve ri qui omnia ei: comman ordinate , '
apienter ex ouerunt , fuerunt etiam alij .Amba. Populi , i?" vuiuerltatis ar quo
Html-1m no ilinm qui etiam aliqua capitata , ('9' upplieationes naro dominio por
rrxerunt . 'mis autem omnes ipos .Amba-E'quecunq; dieere, @proponere vo
tuerunt tam oretenus , quam in criptis diligenter audiuimura ci* :nature conidef
e z
raui
43 6
Delle .ll/[emort'e
;auimus , 29* ad omnia tapitula per rtramq; partem data deliberata' 29*' denitiuam
edimus repononem , quam eu oretenus declarauimut e? quoniam inter eatera de~
ereuimus , (a' prouidimus , quod de catero Comes illius terra " inula de noris no
bilibus Venetiarum eligatur, quem quam citi: potuerimus eligemus, U' pomodum
tempore debito dante Domino tranmittemus cut fuit noro domino poulatum.
Deliberauimus per aduentum ipus ni Comitir deliberatione: , (7' eonteionex n04.
l'ira: aduprajtripta tapitula afias per norum publitum Priuilegium nora bulla
plumbea eammunitum reiiris delitatibus detinare ad retram elariorem informa
de uo mandato Camiti Tr. i deue dire , che queo Conte di Leina oe eletto
dalli medeimi Leignani; e poi per quello i vede nell'epreone, che i fa er
le contee allhora vertenti tra gliei Leignani iui nominati, che volei:. il
giorno dhoggi
,
_
Hora hauendoliSpalatini attuita la deditione auanti , che eguiero le.,
opranarrate dienioni tra elignani i pu congietturare , elle ll Traurmi
er non poter deer meno di loro , e delli Brazzan} hauranno dimandato , e
gene ottola generalit delle conuetudinilelettione del Conte ,_ che dal
Prencipe viene pecicata nella ripoa del primo capitolo , 8t ad imitatio
ne de Spalatini auranno anco lr Tratlrinrtetltato lo eo, e bene con..
maggior epreione, con tutto che d) gia_obed1ero al _Conte datoli dal
Generale Loredano; ma la prudenza del Senato diede ripoe vmormi a.
quee due Citta, imili nelle, chaueua date Zaratnl, e Sibenzani ,
.Di Trani.
4.37
a rouinari la Citt , il che in parte era anco vero , e i hauee douuto fan-t.)`
nel ito dell'Abbatia, come lo imauano proprio,quelli che fecero le relatio
ni (che i regirauno)
_
ceremu-s .
Da queto capitolo i viene :ivericate quello, che criue il opracritto
Villani, che li Venetiani del 1357. trattauano di dare al R d Ongaris...
Spalato, eTra; ma cheli Cittadinii diedero da s; onde li Spalatini
dubitando, che di nuouo otee ucceder cao imile , vollero quella.,
dichiaratione, cha loro foe intal cao retituita la Citt, 8c allincon
'
che fose caua,. ch'il Capitanio del Golfo Bembo venise con le ue Gap-ere.
Ee
`ot:
45 8
Delle Memorie
onde hauendo dato il guao all'Iola, e pree alcune bare ele condue via
Dal che conocendo li Venetiani, che e non' s'impatroniuano di Tra , ha.
rebbono da quel porto potuto riceuer moleie imili :i quelle,che con Crano
lor danno haueuano prouato nella guerra di Chiozza: riolero percio d'im
piegarui tutte lc forze loro , 8c eletto Capitanio Generale Pietro Loredano ,
8c accreciuta lArmata la mandarono fuori nel principio dellanno x420. con
apparato tale , che oe non olo uciente ad oppori alla poca. amara , c'
haueua Sioimondo in Tra , e Ra ui , alla quale doueuano nell'occaioni
vniri li brigantiui deglaltri luochi a lui ottopoi; ma anco ad ognaltrad.
armata che poreie venir in Golfo . Alla fama ola di cos. otente armata l'
Iole di opra nominate i reero , e Cattaro , e Ragui eran in trattato:: re
aua dunque Tra, e S alato per lintiero acquio della Dalmatia .
Spalato, cos per la ortezza delle ue mura , come per eer poo in terra.
ferma con lioccori pronti de Chliani , e Poglizani ,' non era cos facile ad'
eer epugnato da armate-nuritime, come Trau, che ituato nel Canal di ma
tt pro ut alu' Dalmatinine angaria, e'? fietiuitia :ammagno , quam .prima pro ?t
e verum , diutfuit mius in Sibenico de aa-a certi-s ex parte no/lru ri. D. Capit
tribuendo diffam Ciuitatem , da' Comitibm pre.-:ti: per not nunquam remant ad
ilud conanter manere pra vt per efeum eoffenum ,- hoc zdeo fecth quia eran:
aliqm nobiles, qui cum Epieoxo Trag. ' .maleaoribu-i aduems pote] ateegis
?urpauenmt tanquam tirarmi ana .Comunitatis , (F' Eccleaica non uezebant
cu ,ed adhue eonabantur norumangumem bibere .
Da quee epreon i conoce, che e bene la paura dcllArmata Venetia
na era divia per l'Vniuerale dc Cittadini: nondimeno niuno hebbe ardite dl
trattal' paleemente accordo , o tregua alcuna ,~ poiche lautorit era all' ho.
retta uelli trc Capitani) della guerra , li quali c bene doueuano eer mu
tati tutti tre di mee in mee ; tuttauia i vede che Micaccio Vitturi rimaneua
empre nella carica , come quello , che deputato Capitano delle Galere , che
{erano-armata haueua in uo potere le genti, ele munitioni di quele, e o
~
'
>
euuto
Di Tra .
439
enuto dalli uoi parenti , eeguac , che partecipiamo' delle prede era.,
rif ettaro come e foe ato Amiraglo Regio : onde era diuenuto arbitro
de la Citta , e perci dalli Cronii Venetiani vien critto , che foe fatto Si
andolo non faceero iui vna baia per oppugnar la Citta ( come i eprime.;
in vna Ducale di 13. N'ouembre 1420. ) 8c allhora furono anco guai li moli.
perchil danaro : tante pee cherano necearie di fare non uppliua, non ha- `
uendo peranza di poterne hauer dal Bano , fu rocurato hauerne impreito
dalli Raguei , come i legge nella procura a ta eetto fatta; dalle quali pro
uiioni cos tenui i conoce la carezza grande delle coe necearie per rei
er ad vnaggreione cos gagliarda , cheksapparecchiaua .
Finalmente il Loredano veduto, che li trattati non poteuano hauer eetto
quee vi doueuano eer oltre le Galere ottili altri Vaelli da carico con le;
vettouaglie , e munitioni da guerra , come dalle medeime commioni per li
le nami laciati per la fabrica del Catello i deduce , 8c quee vi deuono
e ser ate aggiunte conformallvo antico anco le bar-ch'armate , e briganti
gidi elle medeime balle di pietra di pi d'vn piede di diametro nelle cae de
priuati , 8t in particolare fe ne vede vna dalla rada , che dalla piazza condu
ce vero la Citta nona intaccata tra le mura delle cae Andreis , e Roani vn,
tre le batterie deuono anto eer eguiti vari) aalti Cf imc-Udo Cron
Venetiani ,romeni de Veterani', " altre ecceta , ma
. i
terra
440
Del/c Memorie
za di sbarcare nel lido di terraferma, o vero per laciar l'adito libero a quelli,
che voleero fuggire tralaci di far sbarco in quella. parte
er non neceita
ugoiti eco non foero riceuuti nella Citta , e paleari olamente li eruitori
uOi , che foero rimati; 8c vno , che trouatolo laci anco andarlibro;
imponendoli ena della vita e ritornaua , e poi ritornato da Spalato doppo
preo il poe o di quella Citta ,liquidati li nomi di 16. eruitori deo Mica
tio li bandi come corari , e gente di malfare; ; quali ne anco impoe pena;
della vita , e foero prei perla prima volta : e nella tregua col Conte di Ce
cina i content , clie Ia moglie del medeimo Micario potee are nella ua_,
giuridttone : mz non gi eo Micario, n li da lui banditi; dindi' i cono
ce , chil Loredano , col olito della moderatezza Venetiana , hbbe mira...
olamente , che quelli cherano vciti fuori della Citta! , non hauelero ricouc
ro nelli luochi vicini alla Citta. di Tra : accioche non daeroopetto di e?,
con la vicinanz aloro ; ma. doppo la ua partenza per Carraro il conte peu!
co , non imando ucienti glordini del Generale , publico altri ordini pi
rigoroi, non permettendoad alcuno partir dalla Citta enza ua eprea,
licenza , ne portar arme di .orte. alcuna d_i giorno , _ne caminar di n ott-L;
con armi, enza; ne*quali ordini i ririnero tutti li rigori , e nel reo
dini .
Hora ritornando alla tregua fermata col Conte di Cetina, nella quale i
vede la premura , chebbe il Conte di abilrla: il che deue eer prouenuto
r paura , che cos potente armata , chaueua preo cos preo Tra , 8c in
dotti liSpalatiui : renderi , non gl'occu ae Almia : o almeno depredae)
.il territorio di Chlia : ma fori chfegli di gia s'intendeua ecrermcnteon.
7.
e,
Di Ima . _P
4.4. t
Venetiani: poiche hauendo col fauore del Duca Heruoye , 8; ombra delli R
Ladislauo , e Bona leuato al R Sigimondo Chlia , e Almila , e bene con...
laggiuamento del medeimo Duca vera tato anch'egli incluo , e laciati
uea pu eer tata la caua , che non i troni nominato alcuno delli udditi
eo Conte tra quelli, che vcirono uori della Citta; con Micatio , e dal Lo
redano uron banditi, e pure ve ne doueua eer numero conderabile per gl'
eem ij opraregirati in altroccaione imli , e non vogliamo dire , che.:
bene e ve ne foero tati, non habbi voluto il Loredano bandirli in riguardo
d'eo Conte,e bandie li oli eruitori di Micatio da lui ipendiati , e chera
arti li 16. Luglio da Spalato , 8c and a. dirittura a Cataro ,ne pree poseso
E25. del medeimo mee , e 1 ferm nel ume Boiana molto tempo; doue e
pio del Libro 19.c di ritorno, auanti che diarmase,capit ;i Tra, come dal
la opraregicrata nota del margine di 5.N0uembre del medemanno appari
ce . E di Ragui li Croni Venetiani non eprimono altro , e non , che, co
m ato di opraccennato .
442..
:Del/e Memorie
uano tutta la riuiera , che con le opradetta Iole di Lagua , Meleda, Ginpa-u
na, 8c altre minori haueuano gran ace tnttepoo allinnaione "dellArma. i?
tocome
da Sigimondo
nelle opranarrate
rinforzo reuolutioni
di gente , e munition
dOngaria: oliin
onde non
tnttala
marauiglia,che
Prouincib
i trona memoria ch'allhora ose facto alcun danno alli Raguei allarmata ,
del Loredano : il quale auanti che partise da Trahauena oseruato il ito}
Senato
vn Nobile
li to.
Zaratino
Agoo, che
ordinato
andasero
al Conte
Tra_di, {Se
Zara
osetuato
Proueditor
quellodxera
Spalato
ato ,dal:
8:
fracrittior mi grz":
'12 `
'
'
Ud
1L.
.
Die :.57 t.r4zoMagnifci ,_CF SPe-iri Di Paua-5 L'orario honaPJad'ri Vi': r.,
a Bug .na ho. Tram/or Cin::- Spalatp Thom dc 'Pen-Ko N9171! Ciau Ia_
.lmwzggregatiup .tu-(H. mxta mmm magnum-catene porti r. examimzxm ~ .
~ e"; Aemme?
aqm'o cin-'mn
current!be
Ciuimtm
, ZZ
alzhmibus wfx, cxamina"s
A
~
~
~
.
~
.
A
,7 ..
D'TM.
443
'Primo cballa detta torre , e quello egue , che al-: riferito quando itrattar
'
diem qua ipe Dano Tragurium acquiuit [in: liberati d dita eondemnatione , "
aboluti . I:em quod militer as debitore: Micbatij muri aboluti in! dris'eo'
rum debiti: . Item quod os debuores C'is Tr- tam pro datti: , quam alla ana . C?"
modo qnacun uemiliter 1400 upra liberi nte: debiti: in qmbm tencbantur d.
C'i . 2La' Do rosl. ie: ad Logiam ' [oca conueta , (F rediens remht "mln' not.
e publiee bannim'c * proclamae per omnia 'rt bi mandamm fuit per d. D.
Comitem .
-~
..
...
_ _ _
.- .
O
...,
444.
Delle Memorie
DD. .Andrea Zige , Ihis Stipe de Zegis, U' Simons Nicole Iacobi . Hie e quater-`
nut in quocribentur at'lm a ' proeeue contra debitore: Cois .
'1.- die 7 oobris D.Com.pred. edens pro tribunali ante Logiam Cis pracepit , (a'
mandauit nob. iris Ser .Andrea Zi e, Ser Nicolao Stipe, Ser Donato de Caotis, Ser
Meolao Pauli, Ser Ibbt' Stipe,. 15 i Vr,ser Ioepb Zori,ser Iobanni Domine Luxe,
ser Gregorio Stipe, ser Leoni 'Nicole , ser Micbaeli Lodouici , ser Ziuue Lodouici,ser
Simoni Nicole, ser Dragulino 'Nicole preent. e?" audien. quatenus him- ad die; o@
lib. a; para. pro quolibetiporum. Qui D. Comes non vale: omnes debitore: pr.
tune babere ,eomzt mibi illapbeo nat. U' Cancell. Cis Trag.quatcnus pro parte ip
u-s D.Com. mandcm , (I' precipiam alijs debitoribus Cis 7t infra dicium terminum
per eum datum utis debitoribu-s debeantoluie , nel olutionem ofiendtfe vtupra
Die pred.Ego Mapbeu-s not. pred. de m. Z'F' comiione pred. D. Com. precep , ce*
mandaui vtmibi comium fuerat er il. D. Com. nob. infrais vt upra ser Martino
Duymi ser Duymo Dee, ser I aco o Nicole Iacobi , ser Michaela Silucri , :er .An ~
in Cancell- cs rocari fecit per 'Plazarium cis nobiles (Fc-(9" ip/is nobilibus [ic catt
gregatisfreent. ea* and. ac intellig. d.D. Comes precepit , (i mandauit quatenus non
recedat e dita Camara donecfoluerint C'i illud quod dare debent tam pro datth , di"
incantibm, quam pra Camarariatu-s , ac Maariattas otia , ' Salinis, eb' alia qua-f
cunque ratiane , (a caua .
.Quo preceptofatto imediate nobili: *air Ser Donata-s de Caotispro e , ' nomine
ceterarum nobilium predi. dixit, 29" repondidit in bunc modum , videlieet . D.Co
mes, qui ets bic ad regimen buia-s ( iuit. pro Sera-"Dominio noro Venet. bene , "
ceribu-s :ed aac aduertatis , quod/iaremus bio per tres , 7614 e 'Mm MMS .
non babe-mm tamen vndejoluere, quoniamfumuzs in marim MCC"UMB a (5 Pro
Prea uram pei. (lepre-mmm quod placca: ponere ad {titanium de boni:
tes umus contenti quod rendantur bona nora , quantam non babemu: altari
de foluere.
Furono po_ epedti Ambaciatori Venetia Donato de Caos , e Gia
_ oz] qtgnanno la decima parte del debito , c lo esauno del mee dOtto
_e accee fuoco nella Citta noua, e per eset le cae per il pi di tauole e;
W..
.
' `
Spei. ' Egregio viro D. 'Nicolao Maripetro Han Com. Sebenici nt patri caris.
Intelleximus ea, qua nobis cripit pei. ire/ira de al-"iis Micacij, (F' ob id reine re
gratiamusraternitati,eandem aduiando qualiter babuimus d Milota Catonario Vla`
cborum, dium Micbatium uie in procintum currendiuper territorium Indrenfe;
ed quia omnes Morlacbi preentialiter antesuper diirtu Iadre dederunt notitiam
d. Micbacioeiliiuod
in cau qua eurreret
ipum,
U' comitiuam
offendere
t, ce'auit,
'.
ceaturus
cui-rendouper
territorio
adrene-;ed
quia omnino
curretuper
territ.
Siben. uodpe. vie pro ua informatiche enarrare decreuimus 7t aduiatus valea_
tis pro ibito prouidere parati (Fc.
colaus Venerio Comes , Marcus Dandulo Capit. Iadre bi die r 1 Manu' 1421
2?* boc nobis videbitur date notitiam Ds Reioribus Trag. ' Spa!.
E come che da quea lettera i vede, che le Citta Maritime uddite a Vene
tiani haueuano timore , che foero fatte correrie nelli loro territori da Mi
poi Ambaciatori del popolo di Tra inuiati a_ Ven etia doppo la artenza_,
del Conte Detrico nelli loro capitoli preentati a Venetia li 2 Ago o 1421 e:
primeodo nella maniera eauente .
Item exponunt quod bac byeme elapa Rex Sigi. dedit Micbacio vnum carum
in Cbrouatia Varcbicbiprope Tr.per nam dietam' boe *tridente:ui equaees mie
run! quod ipum arum accipere non deberet, quia ipum non poet tenere, quia a
ceret damnum comitatui Sibenici,uel Tr.uel SpA-,U ipo minimum damnumfacite
extratiuient omnes,@ connati de Trag., (9" ipsc connatis omnspesbi ab lata uiet recuperandi uum prifinum atum , undc difius Michacius ad horta
tioncm difforum uorum equacium illud Carum noluz't accipere : modo autem
dius Rex dedit eidem Micbacio ;oo ruiicOs in Sclauonia apud Trag. per
`quatuor dietas' ulterius dedit ibioldum uidelicet denarios pro 300. peditibus,qu
cum illis ire intendit difii ueri deles neciunt; edfdicitur dilum Michaiium uelle
uenire in Croatiam pro aecipiendo onrem,qua e longe .i Tragurio per mediam die
tam, quod non e credendum, quia olum uicerent ibi decem famuli ad accipiendi
eius uxorem,conderato quod irent per territorium d.Regis,"nnde credendum e,quod
dic?! denari' gentes nonunt ibi date pro accipiendo onruam,ed pro alimunde
ip ucriubditimultum dubitant,ne diflus micbatius cum diis gentibus pro certi:
'44g
:De/le .Il/[emarie
elap veni: de Hung. qlc-"dani filius 'Nicole Dafrina conanguinei d. Michasz , qui
temporequo Dominauo via gerebat bellum contra Tr. mzus fuit per d. Mie. fuos
fequaces ad Regem Sigi. pro petenda auxalium , (J cum nouum veni: quod Dom.
ra babuit d. Trag.ubito dius Meola , e? eius lius eaptifuerunt . 23* carceribus
mantipati_eum iio Blai , qui tamen lius d. Nicola per viegne vemt cum vna
barcba Trag. dicens aufugijje de vno earo, (5" dum eet in d. barcba , babuit dieere
Marinarijs ciudem , Deo placebit liberabimur ab baeeruitudine , quia de Hang.
wait multa gens, ' in Tragurio babemus multa: amico: , * intrabimus Trag. per
ram aiinar. in Ciuitate noua , vbi murus e magi: baus; dieens etiam meius ei
nobis , quod nas ponamus ad periculum morti: , quam [lare in baceruitudine , quee
verba dii Marinarij~ dixerunt D. Simoni de Detrico Comiti Trag. , qui mii: pra di
o iuuene , (9" in u.: preentiafecit per diEZos marinarios omnia predia verba ibi
dicere, quare di! veiri delis bumiiiterupplicant quatenus Dom. V.uper inde di
gnetur adbibere illud remedium, " ilam promonem, quabi melius videbitur Pro
confermi/one loei veiri Tra. Item exponunt quod poea venir quidam cui-for laten
ter ad vrorem D."l\{z`coie Dorina, cui: aduentum dih' m"i deliimieiuerunt , eo.
qui.: vm eorum emper fiat ad portas terrerme , quiaipendarij veri , qui ia:
ad cuodtam portarum non cognocunt ruiicos Ciuit. Trag- nec gentes forinetas , de
cuius curori: aduentu nulla fia notitia comiti vero 'Fr-1g. ip 'veri deles ubi
to eidem comitifeeerunt notitiam d e eo eurjore, qui comes feci: e74' querere,qui reper
tinenti d. Mcole , " pref. Michatq' , ** c D. Comes miit pro d. Iaeobo , 'bi
poulauit diam literam , (3 ipe vide: curorem detentum d. literam dedit ip _D.
Com. m qua litera multa continebttur/up ia , de quibus credunt Dom. V. ee m
formatam,uper quibus upplicant vi DomJ. dignetur oppportune prouidere, pro vt
ibi videbitur , vt buiumodiupea omnino ceent pro coneruatione ciu. "pi-e Trag.
Refpondemus quod place: no Dominio de contenti: in d Efis capitulis babere infor
mationem , licei* per tamitem noirum Trag. de muitis eontentis in dih: eapituiis ha
buerimus inormationem : fed eut uperius tangitur taliter prouidebimas adecuri
taiem eiuit. Tr. quodpot-:run:ecure G" quiete are .
E perche tra laltre coe dimandate dalli fop.r Ambaciatori ~inuiati dalla_l
z.
F"" 4:5"
Item quad omnibus tam nobilibus , quam popularibus, qui temp0re nunc ina'ntis
guemealiquid abuierunt!, tam per terram , quam per mare reine gramci-."- ei:
pal-tere eondecendat , ialiter quad propter boe ab aliquo non point eonueum , nec
conringt ad reituendum . Repondemus rt at . Item quod Nzibiles? qui nunc tra..
cumiio, lius D.Biaehi .Andre-e , lius Nicolai dih' Buffali pont ad propria cum
gratta V. SGPJ remeare
Refp. quad dii 4. contenti inadmapitulo, ' etiam Iacobus Tela per eos oreteiius
nominata: pai: ad iibitum uum redire , dumodo non at rebelies , ai banmti de
ieri-a predia ,-- fed ,voiumus quod uu , qui iueijugt_ i Hung. prima ;tex-mt
.D Trani. `.
1447
anno , e del gliolo di Nicol de Pietro trouai , che capitato a 'i-au o'
e mandato a Venecia , e ritornae accompagnato con la eguente Du
cale .
Thomas e'c. Simoni de Detrico Militi (Te. Literas veras recepimu: per 'Petrum
filium 'Nicolai Petri de Trag. quibus nobisignicati: multa noua , qua habuii: ab
eodem 'Petra de carceribus partium H.ring. redeunte; qua omnia plane intellexi
mu: , (F intelleximus etiam diium 'Petrum , quem ad no: mii/iis , pro quibus
omnibus veram diligeatiam merito laudamus eundem 'Petrum illuc remittentes,
cui licentiam remeandi dedimui , (F' conceimus , rt valeat ub delitate , * obe
dientia il Dominij com'rari in Tragurio , U' all'4': locis nori: Dat. die lo. Iuni;~
I nd. 1 4. 1 42 1:
ueua volere, che Ventura glio di Gio.- Venturim iae in Tra per eer tato
uo padre fatto Cap.0 di galera dal Re , come di opra ato reerito; e.;
dalli rimi Amba. del popolo , ch'andarono a Venetia del razr le dimanda
to il eguente capitolo tra glaltri .
a
.
'37"
448
Del/e Mentore
qui Ventura vide: nequiima opera patris , recet ab eo , &fe-:um non babmt ali-`
quid 'fatereunt iam I z. anni tranai . Repondemut quod audita , (9" intexah
contmentia difii eapituli mentionemfacientis deas pradifii Venturaummentes
quad tata coperta ruerat , e? etiam pars muri verus umiterium Echix propter quod
pauimenta, (F ligna s U* lignamina eran: quai putrida ru not e omnibus. (7' idea
pei. , (F egreg. Vir DJacobus Barbadco han. Com. Tr. vigila: ab bonum, e? 1m'.
le cis, conideransq; quodni dia Domus tito re araretur ipfa totaliter rueret in ma
gnum damnum tis, tonderans etiam quodpo quam Ser.n- Dom.Venet. acquiita':
Tr. commune nullum tomodum , 29" emolumentum babuit uod ipa Domus abat
*vacua propter ruinam perquiuitolcite , i aliquis tiuis velet ipam domum repa
rare, U reditare, quam habilius, e* cum minoribus expert/is, quibus eri polline?
coram ipo D. Comite tomparuietprouidus vir Ventura Ibis peciarius oerense
reparaturum d.d0mum . Pref- D.(`omes tonuenit'paumfem cum d. Ventura in
bunc modmidquod ipe Ventura debeat reparare d.dom cum qui minor/but expen
seripotertt,quas tamen expenas debeat atere cum/citu,cientta iput D.Comiti$,
quod ipe Ventura reparatax redicata idomo debeat tenere ipum ad a tan
to tempore, quantum aendent expena: ad rationem [iL-.60 in anno, razione anni ,
' tam ipam domum, quam iationes deubtus vnde exiienteipfa domo reparata ,
Pro feramentis lib. 39, ZF pro miliari us tribus cupporum lapiaibus , (V calema lib.
l 571'01. 2, @ pra rnagtrancza muratorum , (F' marangonum lzb- l'25 am. pro qui
(i' banchi ante liticas unt cis quia fame in dtfiis expenfisd tem nota quod illa coper
ta, qua e a parte Plateaupfeneras, e Ventura, quia ipfefecituis expenis .
In Cbrii (e. `Anno eiudem Mt. [42: Ind. r4, (9 dieVeneris 18 mens .Apri- *
lis in Etct. Cathedraii ciuit. Tr. in eiu. Trag. ptibus vira nobjer Micbaele Mattei
de Chiudi: exam. Iuano Ioanms .Andrea Cranocuitb, * Demano Mattomanitb
obus habitat: Ciuit. Tr. teibus d Im: inria bab. 70a. ' rog. Ibiq. vir nob. ibra:
golinus Nicole de Trag: operarius Ecclie Cathedr. Tr. pred. cum ~allineate , (9*
ci! , (' conenu totius capitali prelibata Ecole accordaui: e , (a' comuni: mm
Magiro Matteo Goycouicb Lapicida habitatore ad prefens iu. Tr. pro: in/ra e.
rio/'e continetur . In primis namq; ipe mag. Matlzcus promtt pref-Dragolino opera
rio pa ornare, (5 apzare omnes, (F'mgulos lapides, qmuntfrat ad campanile pre.
dif'c'aa Ecole Cathed: cam occaone bombardarnm , quam per alium mod/am ciro/pn.
quam frangerentur . Item promi: ip/e M.; Mat. d. Dragolino operario ibidem pres.
aptare totam [illam pred. Campanilis, quae e verus 'PlateamJ Tr. ad ipam Campa~
nile ita, (9* taliter rt {let bene amata pro utabat alia lilla antequam e'ex fralla,ac
etiam ipam liam alizare 11enne? diligenter inter ipam campanile" ipam [ilam
per cancam longitudinem quancam tenebit ipfa lilla. Item pranzi/ic ipe Mag.Mat.ap
can-,ornare facere,ac ponere omnes ornces, (F rotas, queantfralie ad ipum c~
panda@ qua deciunt,ac apt-are omnes angulos,etaluras,fen rnpturasjqucecunq;
us ponente-m 7121,- ad nem Eccla: pred. a lacere .Aulri , (F non ab alijs lateribus ip.
us Eccl.promiuitq,~ etiam optare rotam ipms Eccla, que e full-1,0' qua e per.
as leuanzem in d.Ecclea,Z9* omnes mutellos.@*feneras ipus E col., ac lias, que
[un: fraaz ex latere ultima@ prodia omnia,n ulaufa ide Mag. Manpred.
Operario conruere,fabrie. , omar-2,@ facere promi i: ad ipum Campanile, CF pred.
cum quibus lapidib. dita fabricatio debeceri ad ipam Ecclam, * campanile fred.
wupra dil ete? re wd.lib.204 par.pol complutionem totias open-,67 fa ricie
pred.promitq; d..0per.ad diam ECCl-* Camp-Z? alibi quando fiet alfabncatio in..
ips Eccla , e* Camp. os manuales dare, quierunc oportuni ipe mag. Mac. pro ti
rando lapidesupra ipum campanilex faciendo diflamfabricamh* opus ad dit-?am
.Feel- camp. (9" non alibi, upra dium e , (9* omnia paramenta opormna pro
argatis plumbum' en-am pro arpis, qui mag` Matteo: predpromit ipj ope
rariopred. complcuie jolnm d.opus *af-{,- ad vnum annum proxime tuncecuturum
immediate Pai diem prima paglia-ibi enda; de lib-primis zoo par. reupra t men
.tio. ,Lg-e oia ub pena due ;o ann (Fc.
Thomas affaLaca Trono 'c. comizi Tr. Z'F'c. Aia conderauimas quodprinci
palis caua, (9" principium, cap: illornm noror immicor Mlcliatij)` juorum
l'equaci, qui pircho modo dico-rmnt p loca , e? parles noras Dalmatie cotdamna
nomnbus locis nol ris DalJnferu nc capientes noros delesubditos, (7' barcas
cam maximo onere nii dominanza derniion quer-caiip alias nofFlrtas [iter-11:70:
i:
450
Delle Memorie
do de morte dem h.zbebit lib.' 4 mil par: per modum pred: , (F damm- vobi: iberta~
tem cum coniliix ,au pred: hanc expenam de pecuniis camere de. . . . . . . . [attendi
pro meltori executione nora intentiouis predia Dat c. die 3 me. oaub. 1nd,
I 2 Z*
P aFuiono
nello el'o tempo concati li beni di Nicolo di Paolo Marco ,
ato ci Venetia per dimandar deer laciato repatriare ; Li beni uoi uron..
venduti ducati 13 28, e quelli di Micatio prima attati a Giacomo Teta o
P.:n, che ar all'hora ritornato nella atria ;poiche i troua vn roclama fat
ma ua inanza li 18 marzo 1428, c e li contadini , 8t attua i di Micatio
originali, che i trouano in mano del Sic. Carlo Verantio nobile di Sibenico
apparice, e ono le eguenti .
Stephanus Thomas D.G Raoi-e Bona maritimaq; Rex miu- ing. X151'delxb'
pre/'enim Illt'" Principi D.Franciuo Focari D.G Venet emec non Ducibus Mar
chionibus Comit.ac liberarum Ciuitommunimpid. (5' Caro rum Reoribu: capit:
ac vnius cuiuq; acii dignitatis,acatus hominibur per pat-tes I talia conitutisxa"
precipuein Dominzoenetiaral: , C9' properos ucco/u: . Nutrltis er preente:
quomodo nos certapecunia quantitatem videlicet,5 o,Floren0s per norum delem
abeitine rlla aicuius canttaaicELibere poit p etere emindum quod tum? quiitia
requt:
.Dl Tr-au.
4.5 .L
Iacobi Tea i'd. ac dil: num Oratorem pro n oiris certisais , E" negotijs ardui
mis ad SS. 'mm in XPo 'Pat' Dom-D.Calrum 3.0i. prouid. Sacros: (9* vniu. Ro
eius ummi Dei,a` quo cuntfa dona procedunt, cuius rem nunc auriumus , tum 0b
eam legem Diuinam,qu.e proximos diligere iubet eundem Mcclaum del, dil.noi`trii
recomium habeatis omnembifauorem poibilem,vbi,quando,z7 quoties opus fue
rit animo benigno efeere vetitis, nec aliquem ex ve/Zrisubieftis ibi aliquam mole
iam inerre permittatis, offerentes ad Paria , U bis maiora vera beneplacita Dat
dorico Rainal
di nelli Annali Eccleiaici allanno 1455 n.0 2.4 8t il Pre Luca Vadingo lo e.
sanno n.0 96.Fu di opra riferito, chal tem o della guerra era tato demoli
to il monaerio di S.Franceco,chera fuori ella Citta in terraferma , delche
ecit exponi quod ordo s.Francici extra muros Ciuit.Trag.206 annis deguit;edpro
pterguerram dicrimi epties praatus ordo hinc inde de loco ad locum fuit transla
tus, (F demum ad primum locum' monaeri iteratouit repoitumragurini au.
0rd nis S.Benedtii de qua congnanone apparet pub. inium pred. Cotis Trag. una
eum bulla .dpoolica Regalidiis monialibus aliud monaaignandi , U' huiu
modi aignanones faxuerunt ub bac conditione , donec pred. fratribus alius con ~
uentus, eu mortali. capax cougnaretur. modo autem videtur quod vos eciiis man
-q'
Pf 2
man_
45 2.
Del/e Memorie
mandato paruerunt ; nude noro Dominio dilus Minier , (F' fratries upplitari e;
eerunt, vt ipum mona/i: aut alium locum pro eorum domicilio , nel in Primis lotis .
canti, (9 data aliquibus mantalibus, ci** m7o diis ratribus quadam domus benefitij
S.Stepbaniprotomartiris in Tragpotam, (F' biupplicanti,ue 'weesuas erenti
fuit ctngnata quedam domus cis,quac etiam poea acceptafultbiz repota im
ee, ex quo ipe aeans repatriare adpreens nullam domum proua habitatione ba
bere e reperit: vnde reqmrebat cum inflantiafvel quadbi redderetur domusui be
netij antedit'ii , nel quodbi m cambium ipus con/ignaretur difia Domus cis a
alias bi exliibita, e? propterta auditauper inde vera reponone , e?" prout quod
el in eefiu, quod ipuppliciti demi-,69" agnetur illa domus cis loco difie domus
ui benetqua alias p citem Tr. bi fuerat congnata ,ita tamen quod reeruetur
ad benetium cis illa canipa , qua ei ub ipa domo; (F' quod ipe joluat annuatim
Camera nre denar: lib. 24par. quot ipe percipit ab ips fratr. minoribus pro domo
ui benetij anted. cum rio/iris conlijs rogat: , e? additionibus eidem concedim us
diam domumecundum verum conlium e?" parere , (F' c in diis conliis cap
tum fuit die 2--intrante eptemcque. . . . - . . . . volumus inuiolabiliter obferuari,
facientes bas noras lit.- in as Cancell: veri Regiminis ad uturorum memoriam
rcgzirari, ac ipas pei modum prad. Trasb: Luca Scobalicb reituentes Dat eac. 3
[epr.- Indi: prima 142 a
Dalle quali i caua,che alli Padri di S.Franceco foeconceo in Iuoco del
monaerio derutto(chal computo delli 206.anni : dietro doueua eer a
to fondato da Dea Lucio,come aro detto al cat-16 del bd-de] I l4) _Vil-
iiionaerio di monache dentro la Citt , e che foe approuata laiignati one
come haueuano fatto del 1315 quando laltra volta u dirutto, come tato '
referito al cap.8 del libro 3. ma nalmente la terza volta fu deriitto per la., t
`
.
ERROR
a
Dl Tr-au .
4_ 5 3
Ritornando di nuouo alla erie dellaltre coe uccee doppo la rea della Cit;
ta;Haueua il General Loredano laciato al uo artire Conte Simone Den-ico
Caualier Nobile Zaratino , non olo come per ona prudente , come se rime
Trono eletto dal Gran Coneglio di Venecia , del quale i? trouano due memo
rie, che i regirano: acci che da quelle i poi com rendere alcuna coa del
Die 26 .Aug. 142 t -Cum offer inferi-tia inter capitulum Eccleia Trag. " rillanos
Cis dealutione derimarum acceptarum d diciis Villani: de pre 'enti , quas decima:
dium apztulum d/eebat ipos Villanosoluere per -vnum modum , ci* ip Villani di
cebant debere oluere per alium modum , vnde auditis omnibus , quae dia parte: di
cere value-ru nt coram [part. niro D. Luca Trono comite pied. per d.D. com. determ-l
natum fuit , declaratum quod decimeoluantur in hu nc modum , ~aid. quod tritu-_
rato blado cuiucunque generisfuerit, (7* exiente uper area ille villanus, eu alter ,
qui debeatolueredeeimas , cum acram." iurct , ( iurare deb at quantum bladum
eminauit , ' il'lud bladum quod iurabit cum /acramento eminaje accipiat de toto
monte bladi ,- [hqur accipiat tantum bladum quantum acendunt eapena qua: a
ciet in triturandoolum , " non pro alijs expenis , c accepto bladoeminato , G
pro expenis triturandi , 'nt predicitur de reiduo bladi debeantur decima , e? i alt'
qua differentia eet inter Pat-tes de expens triturandi , quod tune d. D. Comes , (F'
ui ucceore: ub quorum regimine dia differenzia eet habeant diinire , (F di
duo: annos pot completum eius otium ,qui Zupanus de catero ereandus debeat con
rmari per D.Gamuem, qui pro tempore erit , ' aizter eius elleio , (9 creatio afia
perratres non teneat , (7 cum diff: ratres ipum elllgere volumnrhoc debeant nati
eare d.D.Comiti , Z-'j' cum eius citu fltrl' , declarando quod ipum debeant elligere
in Ecclea S. Spiriti , non ma domus lio/pini , vb: primo otlmnt: m qua nullo
(a quod
4 54,
Delle Memorie
vero che i ritiralle nelle terre conceele da Sigiin Slauonia lontano da Trau
e viuee quietamente, Nel medeimo tempo i continuaua la buona corri
pondenza col-Conte di Cetina, e Chlia: poiche n vna dierenza , chebbo
di Spalato per onalmente prote al fop.r0 Conte Gio: alla preenza delli
opsi delegati Regij, che non douese ingeriri nelli beni de Spalatini,chera~
no in Prmorye , tanto di qua , quanto di l dal ume Zarnouniza ino Bila
pech, e li op.ti delegati ri poero, che non haueuano, che fare con Spalatini ;
ma cherano ati mandati dal loro Re per le dierenze , che vertiuano tra'l
detto Conte Gio: e Poglizani; atto,che non arebbe ato ermeso eguise ,
e non fose ato liberol Comercio tra li Spalatini , eli udditi del Conte.
Gio: dal che i viene : confermare quello criuono li Cronii Venetiani, che
ose conclua tregua del i428 per due anni,e poi confermata del 143 2 per an
bilit per egni delli conni ; pecicando minutamente li iti loro, come .
legge nella dichiaratione fatta da eso (_io: Conte di Cctina , e Clilisa al.
tre volte Bano data in Tzi gn li zz maggio i434 , che i conerua nell'Archi.
uio di Sibenico .
_
_
_
_ _
;z Quanto tempo doppo oprauiuese il Conte Gio: _e chi l_i uccedese nella
Contee di Qctma,Chlisa,Almisa, Visechio, & altri luoc i,chegli osede
Dal. e Cro. onde in quel tempo, e non prima,dene eser morto il Conte Gio:
e per la ua morte ore per qualche diurbo nato col nuouo Conte dl Chli
aa,cesa
li Chiudi
non otendo di
competer
hauranno
, ad
imitatione delli
Ci
la giuricjiittione
Triloque eco
alla Cita
con le
conditioni,che
nella..
oro ceone s'eprimono uelli libri de conigli regirata .
D_
i.
Di .Trani .
45 5
Die 22 men." .Aug. 1443. Coram *nobis Ma . (a [peli. Piro D. Donato Barbaro pro
Ser. ac Illa".- Ducali Dominio Ven. bon. om. 'I'.r. wriq; I udicibiis ac vniuerfo
conilio eiudem Ciuit.' Egregijs Dominisupplicicer pro parte nob. viti 'Petri, (7 Mi
cbaelis q.D.Mathei de Cbiudis verorum conciuium qnatenus benigna grazia digne
tar villam Triloque vocacam in diric'la Trag. ' comitatu accipere , U" tenere cum
omni onere, (7 bonorecut all'4' Cities, (F diriuales accipizmtur , (9' accepti ani ,
(9 cum dia villa Triloque t longe Ciuitate Tr. ZF* remotior cazieris villis habi
tantes in difa villa cum muitapatibilitate , labate , " diligentia mx poit retineri
maria .
Il Thuuroz , e Bonnio nel riferire li fatti di Sio. criuono , chegl eal
orenti nel Re gno dOn aria, e Mauro Orbini, eGiacomo Luccari Scrittori
aguei oggiungono , c e quelli fratelli erano nella Caa Luccari , e che la_..
grandezza loro prouenise, perche esendo ato rotto Sigi. da Machometto
I. Re de Turchi otto Golubac Catello di Samandria i titirase in Bona_,
biognoo dogni coa ; doue alloggiasc in caa del op.: - Marco chera Mer
Ongari criuono , che continua sero quei fratelli otto Alberto genero .
uccesore di Soi. nella medeima potenza: do po la morte del quale , ben
che fose grauia la Recina , li Baroni chiama sero alla Corona Ladislauo
fratellodel R di Polonia , e tra li quattro, chandarono rcondurlo in 0n
4.56
Del/c Memorie
Il Senato di Veneria ordin al Conte di Trau li 26. Luglio 1436. , che con
cedee licenza derazer armi, e vettouaglie al Conte MatKo per con ei-ua;
la tregua con lImperaror Sigimondo, che deue ei'er ara la econda , che i
anco confermata la terza volta, come nella eguente memoria ipulata in.;
Chlia apparice .
Diuturna vigente amicitia inter Ill?7 , ' Earn7 Ducale Dominium Venet: , *
tn patate
.ft Banideuent
ret ille-,vel illi qui damna intulicnt ipo D.Bano requito, vel oictaltbusuis tenea
turiuitiam contra illos minirare, U de banisuis damna illa recerel* e conqeto
_i aliqut'xubdttuspreltbaii Ill: mi Dormi loct's pre: M.i D.Baniaceret robaria ali.
quam-lire: ip M." D.Bano contra illos procedere , (9 requito aliqua vHeore 'Dal
plurima dinaa' robariaubditis, habitatoribus in terrts,el locis px-_111: mDomt nq' Ven: ;I otialet, ubditos zpus M. D.Bant data uerunt promttttt ex "imc pro
-*
'
men:
4 57
men: Iunii proxime futuri conituie, eF* deputae tres uos nobile:. qui ni, l9" ee
debeant, cum tribus nobilibus Dalmatinis originariq'ch-u alijs Italic-is in loc-5,57 per.
ritori'js pra: incliti Dominu' ex/tibus iuxta cognitionemf* zerinination maiaa.
de voluntate partium , quod a modo in antea quis loendinarius , vel aliquis alius
aliqualiter temptare praumet illos , qui tricicum ad molendiuum erunt , vel cum
blanditijs, vel minis taliter quod ad molendinum, quadbi vidcbitur, e? placebit ire
non audeant,illetalis,quiconirafaceretalteri molendinario oluere macinaturam
totiusipus triiici, vel alterius bladi,c,d molendino uo deuiati , ac totidcm pro
pena , que perueniat molendinno daMwumfnerit . Jgitur licitum it, (a ee
.,
*o
j . _
1439; -
t
v ,. '
~ . .
EPer-Z
`*W``\
N5/
`~"` v"r- -
45 8
sDelle Mentone
tranito per Tra enza atio a Pietro de Taloniz perche non voleua iface
e porto in Almisa , Salona , Scardona , e li 16 Agoo u replicata l'esecu
tione dello esordine; dalli nali replicati ordini i vede la premura , cha
ueua il Senato, che nelli porti Ongaria in Dalmatia rapoi tra le ue Citta
non sinituise nauigatione per chifar i diturbi, chaltre volte eran ucce;
e per qualche dierenza del tranito libero con nuoui ordini commeso li z
Giugno i442, che fosero oseruate le romese fatte dal Proueditor Valare ~
o al Conte Matcho , e frate] li' circa li ati} , e cos i ara continuato a viuer
bene con vincendeuol corripondenza . Hauendo il medeimanno il Conte
micos iulo Dei iuditio afiguntur per manus ecularium peronarum minus iufie
vurpantur , quam etiam pijsupplicat. RJ" in xPo pat. " D. Iacobini Baduarij
.Arc/riepi Eccliie Metropol. Spalat. attentis. ~volentes etiamupradiam Eccliam Z'F
eius mini/ira: in omnibus melius adiuuare, (Fubleuare, quam deprimere , "nel dam
uicare, vt tenernur iuxta morem bonorum Cbriianorum decreuimus, (9' nororum
Ecciiam Spalat. de iure peiantia a modo in poierum non exigatls a ci erigere t::
@ui modo aliqual cut noramgratiam cupitis obtinrg ,44 cuius rei propter maio
a
'~~,
-#~
[MZ*LL*
->
_
D Tutti.
459i
te, in ogni maniera per, che ci eguiie , cona, che quei hauecro gran..
minandoi eso Conte Gio: , ma li Caellani fose egli di gia morto, e e non
prima, al gi al tempo della econda oce tata data la Contea di Chlisa , e
Cetina al ano Pietro ,- col quale , e uoi ratellii eqntinou la buona corri
pondenza anco otto Ladslauo econdo oliopoumo dAlberto ; poiche il
nell-i ole, e gl'atti all'armi doueero rmari nelle Citt per loro dica, : in
particolare a Trail, che i doue'e ecauar celeremente la fosa, 8c all'hora Pa
pa Pio II. e edi alcune galere, 8e- barche armate per cuodia della Dalmatia
alcuni bale rieri, :k zoo. chioppettieri , che fosero com arriti nelli reidij
delle citta della Prouincia , come eprime nelle Ducali di aggio, e iugno
~
.`
P'
1643! i
460
Delle Memorie
contadini
nuouo le ville a] lito del mare, chora vengono dette riuiere de Caelli: ma
auanzandoi li Turchi empre pi , preero Knino , e Scardona del 1522. , 8c
abbrugarono il Borgo di Chlia ,la quale nalmente preero del I 37. in
ieme con Nadino , 8( Vrana Caelli del territorio di Zara.- perci u emoli
to Znoilo acciche capitando in mano de Turchi non eruii'e loro per rico- i
uero per tar correrie nel territorio di Trai , Se allhora li contadini u cfu'
da Vraza, Vinichia, 8c altri luochicirconuicini fermarono le loro ha ita_
di farlo .
Poeriormente del I 571. preero li Turchi Salona, e Sao nel territorio di'
Cap- 6.
Ouendo trattar delle mura della Citta neceario apere quello,che nel
opera de Regno Dal. 8t Cro. atodetto al primo cap.del lib. 5: cioe,
che vniueralmente le Citt della riuiera di Dalmatia nel tempo ,_ che turono
i {mmq dominio de Venetiani erano dalla partedel mare Cinte i deboli mu..
fae Per il pi formate di cae , e torri de priuati ; e ebene iui u critto, che
Zara , e Ra i erano meglio munite dellaltre , nondimeno in tutte due ver
o la arte Cl Porto , per commodita. del traco maritimo , v"cra'no delle,
cae e priuati , che con nere almeno, e non con le porte , riuCiuano .alla
tipa del Porto , e benche li veigi) di tali cae , con le mura tante volte rino
uate, 8. aCCreciute , i ono per il pi peri nellaltra Citta , tuttauia in Sibe
nico ancora rimangono alcuni pezzi di mura deboli , e bae, che vengono ad
vniri con le cae priuate , 8t al Ragui nello Statuto i trouano le dOl eguen
ti leggi.
,
i
Lib:
.\
Di T'ra _.
46:
neant aperte nii quatuor aid.- Torta S. Luca; , 'Porta Beccaria , Torta de 'Pile , da;
Porta Lignis.
. _
Ref: 51. Quad claudantur parte , * fenere Ciuitatis a parte, maris exec:
ptaifla
*
Eodem anno die 7 oubris. Inmaioriconlio in quo interuerunt 67 captum
fuit , (9" rmatum per 48liporum de claudendo portas , qua unt intus ad ma
rinam excepta porta , quie ci apud campanas, que debeat claudi omni notie cum
claui,quam clauim tenere debeant Capitaneimen/is, quiaperiantmf' claudant
gnina ,Andrea de 'Petragna aut al , qui unt circa portum ad expert/as cis, prout
videbitur Dis Reoribus , (a' paruo Conlio .
Dalle quali non olo i deduce , che Ragul , chera ata in poter de Vene
tiani i di cent'anni in lunga pace haueua accreciuto il circuito della Cit*
ta, c eral'errato con cae depriuari; ma. dalla data della prima , che il
Conte, epreidio Vcnctano fose di gia vciro nel ne dello eso mee; i
'alli 18 del quale s'era ipulata la pace col R in Zara , 8: alli 25 del medeimo
in Venecia : onde quello deue eller ato il primo ordine del coniglio di Ra
gui ridotto al maggior uo numero , che folle fatto ottol dominio Ongaro
er acurari dalla parte del mare,che u replicato pi particolare lottobre_
dalli quali i conoce , chera muro della Citta'. , e che quella parte ripon
dese dalla parte di fuori vero il porto, 8c inieme, ch'era pi baso del
muro preente , e dal veigio , che vii vede della uolratura, che torceuL.
vero Leuanre doueua ecluder fuori il terrapeno , opra'l quale hora l vede
abricara la Chiea di San Nicol; imilveigio de merli con feritore l ve
de opra la orta del cortile del Vecouato, che nelliea maniera pu con
gietturar eruile per muro della Citt. eendo della es'altezza del predet
to
462.
Del/e Mcmarie'
maris, altos nes recere , " edicare acere , " ea groitudine murorum , '
eettuata la abrica nel tempo abllltO, u fatto nuouo accordo del tenor
guente .
i 380 die 19 .Aprilis . Cum hoct quod ce Trag. , " nomine, (a' vice ipiur e'is
ven. pat. D.Steph. Faren. (F' Brachien. E130, ex caua mutuialuta u erunt certa pe
euniarum quantitates , acendente: ad ummam due. in aura 180, vel circa pro re
paratione turris ipus D.Ei pota prope ripam mari: iuxta 'aiam (9' muros coin@
iuxta plancam ipus D. EPi * alios fines ; poea vero propter multa incomoda , E*
dipendia multiplicia eidem occurrentia proPter imminentem guerram habitam inter
DN: Regem , ' Venetos circa reparatione ipus turris pro ut ua: erat intentionis ,
idem D.Steph. minime racare , attendere potuiet . 'Nunc autem ipe D.Steph.
Ets parte ab una, nob. vir Ser 'Nicola dadini, tamquam Sindicus, (a proc. c'is
Tr. ad hocpiliter conitutus , prout de inrumento coniat diei 1 8 inantis Parte ex
ipam plancam , vel upra plancam , nt eneiras paruas tantum pro argatix '
alittd non (Te.
E perche quello , chera tato reicaurato dal Vecouo non deue eer ato
fatto nella maniera, che ricercaua il biogno, nelli opradetti ordini de 13
Luglio 1381. f rioluto . che la Torre , che del Vecouo di Lena ,~ ea* hora del
Da quee memorie dunque i deduce; Prima, che uea torre era de pri
nati, con che i viene a cOmprobarc quello tato di opta crilto al cap Vllt.
.
__
_,
D: TM .
I
46 z
b
del Libro 3. che nel rioramento della Citta'. li priuatihabbino fatto delle)
torri nel circuito delle mura, e quea_ credibile, che ia ata fatta dalla caa
Ciga , o Celia , gi che le cae , e cortile contiguo ad ea torre ono hoggid
della ea famiglia , che (per dierenza dell'altre , che i diceuano Lodi [Ta
uilea , o Cigolina di gi einte)i dice Celia. Dorotea . Secondo,che nel pri
mo inrumento i dichiara , che la torre era fuori delle mura della Citta vici.
no alla Chiea di S.Ni`col , con che i viene ai vericare la conaiettura ;di o.
pra fatta, che la Chiea di S.Nicol inieme con la torre vecchia vicina doue_
uano eer fuori delle mura,e che poi per quello viene nel econdo inrumen.
fatta , e che coll'ingroamento venie ad vniri alle mura VCCCth , come nel
veigio opra decritto i vede , e uequentemente , quando abricato il
muro , choggi i vede , che facendo angolo in fuori tra la torre Vitruti , e..
guea di S.Nicol , venne a comprenderi la Chiea, e monaerio , porte.
iquello dentro la Citt .
- Vnaltra imil torre deue eer ata quella arte della mia caa da Leuanre,
che riponde nel cortile , coperta con lare i pietra; delche m'accori quan
do del 1642. volli accomodar Ia anza uperiore per udio ; e rom endo il
muro per ar riucirla porta. nella Sala, e ar la lumaca per oter an ar al co
etto nelle anze inferiori , nello cauar il muro, trouai d01 pietre da tutte le
accie riquadrate d'vn piede per facciata immere in mezzol muro; onde re
ai marauigliato , che non oero ate poe nelle facciate, e credei potee..
oser ci prouenuto per non interromper lordine delle ietre minori riqua
drate , che i vedono regolatamente poe in ambe le acciate deso muro ;
ma hauendone trouato dellaltra grandi non riquadrare poe nel mezzo del
muro nella esa maniera , 8c oseruato ch'eso muro da Leuante , mezzo
iorno ,.e Ponente per non molto patio era pi groso del reo , e del olito
ari nelle cae priuate , cominciai a o ettar , che quella arte della predet
ta caa volta vero mezzo ctiorno pote se eser ata vna de le torri , doppo la
deolatione della Citta riltta da priuati; come di opra ato accennato , e
che nel abricarla iano ate poe quella orte di pietre , che veniuano ma
no, e i cauauano dalle rouine delle mura vecchie , e con queto preuppoo
riguardando li fondamenti, oseruai,che da Ponente ancora vi i vedono due
come calini, che deuono eser ati fatti per acurarli dallOude del mare.- ,
chn uel tempo doueua arriuarci , come pur hoggi per il canale varriua.
l'ecYe cenza
, e di uee
congietture
ne trouai
rincontro Lucio
nellepreione)?
fatta-in
vn litiaiocdel
1402
qnando Dmine
, o Domenico
mio acen
dentevoleua fa ricare quella parte di caa da mezzo giorno , che oerior
mente Girolamo uo pronipore , e mio -Atauo alz , & appoggio al muro
della Citt. facendo lo orto del retto uori delle mura come i vede; ma* c.
th)
464.
Delle Memom'e
rio, quanto-baase per colaturadellacqua de tetti per farla vcir alla tipa
del Porto, con che veniua a lcuar il lume alle inere del predetto Canonico,
e tra le molte ragioni prodotte dal LllClO in crittura vna era
2111.4 domus, qua fuit in dia Curia fuit-antequa-m Ciuitas eet murata, quod
patti: ex eo , quia murus Ciuitaiis adberet dita Curia ine domui, qua fuit .
Dalle quali i deduce , chil muro della Citta , c'hora i vede quando fii a
bricato ara ato accoaro alla caa , che prima vera , e l'haura incluo nel
circuito della Citta, che prima doueua eser fuori,- in maniera , chel circuito
delle mura vecchie doueua pasare per il ito del mio cortile d-hoggi , 8c at
taccari da Leuante alla op.ra caa vecchia, che doucua eruir per torre , e..
da Ponente con laltra torre , chanco hggi erue per torre; e benche in..
queo litigio non u epreso , che la caa Liuunich ia ata 'abricara doppo
le mura della Citta ,' ara tato ci tralaciato d'eprimeri , come ogliono le .
coe euidenti : hoggid corgendoi , chesa caa e tata accoata alle mura_.
della Citta, 8c alla p.11 mia caa vecchia , e nella esamanera ara tata rifa
bricata la caa Celia Dorotea con ap o giarla alle medeime mura noue, co
31;
.p. , T a rui la Chiea di S.Nicol, ele cae , cherauo fuori delle muta,
{rale predette torri di S.Nicol , e mia; tra le quali ara tata la o.
minata nel litigio; ne voglio tralaciar dauuerire , chanco la mia tor_
5"
U' iuxtaparat: cuor muragl: qua venit in partcm d.'Petro ex parte Sirocbi , que
peruenit 'Nicole .
.
I
L
"A".
j
r
'
1X
f
'
.
LX
zoro, che pur hoggidi in eere tra la medeima torre , e la caa del Signor
Cindri, e quea medeima torre ritorn in caa Vitruri , e poi con Andriola
glia di Iacomello Vitruri in caa Portia da Sibenico , dalla quale la compr
Girolamo mio Attauo del 1489.
La parte dunque da Leuante della fop.' mia caa deue eer ata vna di
uelle torri fatte da priuati nella reauratione della Citta , reata inclua_.
pre etta torre , caa vecca agaiunta alla mia caa , chin parte era di
Giacobina Palmora,che la port in dote al opradetto Dmine , Domenico
tendeua foe
ragion ablica , e non priuata; ma a parendo inieme.; ,
che il predetto Boan vi aueua fatta la porta doppo , c e lhebbe comprato
giudicato , che non foe publico; ma del Lucio, che l'haueua acquitato, e
da queto cortla ha hauuro orioinc il Prouerbio , chanchoggi uol dri ,
ben intee h voluto untegiare nella pianta della Citta' i vegj delle mura
vecchie; acciehe po 1 eer riconociuto da oonvno quello h critto , e dar
occaione ad altri doeruare sin altri luochi l trouase alcun rincontro de;
veigij dell'antiche mura, e torri , nelle critture alcuna mentione per ca.
uarne maggior certezza . Le mura da Leuante , Tramontana , e Ponente non
non al preente . `
,
Il muro baso, eeriore,che cingeua la Citta da tre lati cio Leute,Tra
mont.,e Ponte i come deue eser ato fatto dopo'l muro alto; cos i cono
cena,chera ?cato abrcato doppol ponte di pietra; poiche eso pte arriua.`
ua alla porta del muro alto,e la. torre,che glera auanti, e eruia per il codrpo
g
i
466
Delle Memorie
di guardia i dicerneua , che foie fondata opra li primi dui archi'del mede
mo ponte , e vii vcdcuanoanco *,11 veigij delli ledili di pietra , ch'erano
anticamente uelli lati del ponte inerti nella 'facciata del muro d'ea torre.- ,
ch'auanti , che fce tagliato eo ponte , e fatto'l ponte leuatore di le o
( come i riferita ) doueuano arrinare ino alla facciata del muro alto dalli la
ti della ua porta , e nella facciata della medeima torre vera vnaima con..
vn Leone con l anno 1308 , che ata ripoa nella facciata da maeh-o del
Baloardo per coneruarne la memoria .
La torre adunun i pu dire, che ia ata fatta. doppo le mura alte,e ponte
del r 308 5 ma e in quel tempo foero ate fatte le mura bae, h, non i ve
deua veigio alcuno , da] qualei petee dicernere: veriimile per, che)
la predetta torre foe fatta dop o'l muro bao, e che eruiie prima per die
a del ponte per fronte , come a lhora svaua , 8L anto per anco del li d ue,
pati), cherano d'ambi i lati tra le mura alte , e bae 5 de quai quello da Po
nente veniua detto col uo nome proprio Barbacano , e laltro da Leuante,
Zudecca, ,nella pi lai-ga parte della quale, che riponde otto la torre di San
Gio: vi u altre volte la beccaria , ch'auticamente aua ~fuori del ponte in_,
igii. Hebbero le opradette mura della Citta due porte, principali vna , _che
rieciua in terraferma, e l'altra al Porto , come ono anchoggi; quella di ter
raferma era in tea del onte di pietra , e perci veniua detta porta del pon
te, 8< auanti, che foe disfattol medeimo ponte , e la porta traportata nel
ito , c'hoggi i vede,i conoceua , chera nel uo ito antico s ma l'altra del
ponte( detta anticamente Dominica , Woragrande per eser ata aggran.
ditaal tempo de nori padri) fi anticamente in bocca- della rada , che.,
ente i vede .
. .
"7"'
Laltra porta , che riponde vero'l Porto detta dalla Vicina Chiea di San.
Spirito i conoce , che ela esa, che lara ata fatta inieme con le medeime
mura .
_ Altra porta pi antica di quee rea ancora nel uo esere , che riponde,
nel Borgo , ouer Citt noua vicino alla Chiea della Madonni- del Carmine , r
di ruttura asai humile , che , e bene dentro nel recinto della Citta en
Dl TM .
4.67
durre da vna delle reformationi fatta del 1327. ottol Reggimento del Con
te Datdi Bembo , che nello arurovecchio i trouaua ; ma ommesa con,
moltaltre :copiari nellvuale ono andare in deuetudine , e dimentican
bric econrurreuii dice se Borno , epoi cinto di mura Citta nona; tutta
ua ancorali rea lantico nome di Pacbe . La pi antica memoria, cheso
pigliate le cae per la-fabrica. del muro del Borgo mi iano pagare dal Como,
mune , e poi la eguente .
x 289 die 26 .Aug. Fiat murus longus ina-ta part-1m Burgi vque quo tendit pali-j
Kata , E" at altus prout alter mura: Burgi.
'
! 4t a. die r 6 Septem. .Aum I'r. in Sala magna 'PaL cis pres.nob..viro Ser. Bitte
Gregori) eXam D- Marino Radini Canonico Eccl.1'rag. cj' Marin iio naturali Ser
Mire Mauri teibus Ufo.Egregij,' prudenti viri DD.'PJ[qualinus de Reflis de Ra
gu/o Comes Trutndreas Cigaflz'colaus Stipe de {egis , Simeon 'Nicole Iacobi '
Iacomellus D.Luce Viuri tudices Ciuit.eiudem (J' nouem nobiles uper prouione
de bono at Ciuit.Tr. deputati babentes plenariam libertat per Gener.Con. Tr. ei;
Gg
'
46 8
DelleMemorie
gono mentouate anco le torti della Citta vecchia ,` uella , chera all'horL,
delli heredi di Come da Spalato , cherano glioli iZoro opranominato,
.. '
.ie torre rotte e di. . . . . . ono le abaare n i muri moranda e-l faKe per
dubio le non azano danno . .` . .
1
- '- "
A
. \
I.
'
na non voleua , che i vac orza, violenza aperta ;ma che i pigliaie pret
to , cheii'aceua aciqche_ non_ eadcero da e, e faceero danno ,~ inguan
- ,
to
1
' \
D: Tr-em .
469
[ib. ;o pur. , (a' in ipa mrri non pote babimre cum : tata coperta , ' in, maxi
ma mina igitur (Fc.
~
Ex aduerfo d.Ser Nimaia-it gd erat rerum quod dJurris erat in maxima mina ,'
dl' Wide minato, E? i erat minato non fue-rat eius defeus , ed fue-rat ex defeu
lapidum bombardamm Ser. mi Dominij n-i Ven. qui lapide: uerunt proie in ipa
tum (Fc.
. .
. .f
iuxta paratineam d.Scr .Andrea a parte ponentis * luxe.: iam cis { parti!). Bo
reae, (F Leuantis .
Eodem die pred. Ser Meol- Stipe pte , e? tonfo-nite Da Mathieu ci: vxore
lo oauit pro anni: x prox. Marco q. Stephani tinori de ladra ci: Trag. ibidem (Fr,
turrim ipm Ser Nicolai pro vxore cum curtiuo contiguo dix turn' a fundo vq;
ad Celum intelligendo curtiuum 7t ad portar cani e domus ipus Ser Nicolai
clune po/t : in Ci. Tr. iuxta domum Ser. Mc.
.Andrea Zige Iac-ph parte Borece via cis dparte leu., e? iuxta murum cis &par
te .Auri promitt. (e.
del x 380; m come 1a poi diuenuta de priuati non c mcmoria,che l'e rima:
cona per chanco ne tempi poeriori u .da priuati polleduta , e la citata...
bCZOraa che ne ia ata leuara parte per dar il decliuio al retto fatto nellab
a aria .
Gg 3
Tre
'er-,ro
DelleMemon'e
Primo che alla detta torre appreo la torre grande , la quale e l'a agoma;
torre ia dado eluo tondo quanto ia dc biogno, e leuada i, che ia da terra alta pa.
a diese leniciani, eatta maa-{a tutta ia torre de calcina. e piera p [in al condor;
de li muri vero della Citt . I tem , che del muro de la terra cippo la detta torre den-
. 5 tro della Citt ia tirarlo el muro per incontro de tramontana vero terraferma paa
La , " altezza , in cauo del quale muro de uer ponentea tirado el muro infuora
'vero tramontana per larghe( a pa xi in. per lunghezza pai 4. .Al canto vera
mente de li detti duo muri, che arti dentro de la Citta/ia fatto una torre a ei cantoni
fuor de li muri de circuito de paa I 8 [enza lacarpa etiamfuor de i muri , e d'alto(
za de terra paa x la groezza de li muri de la dita iapie 15 de lacarpa in u . Item
a alzade le mura de la dita Rocba de uero ponente in quella parte, cbe leon bae ,
it-'be le ia redute all'altezza del muro de la dcta rocba de vero oro; Item ia da le
-do faze de la dita rocba dentro la Cittdfat i barbacani largi dal muro paa doan
da tir-ide lemura de li deti barbacani ala ria de le mura , 0' dela torre detta . Item
tro del dito ro , l cbe el terren done lo lago romagna per reio al dito Caello . E
nota cbel ditio ao del receto a bancbado tutto in entro , che la torre Ldlla del
Caello lo poa ben dt''der . Item a batudo cr terra quella parte del muro de
'Pero Oiro per incontro dela torre menor del Cajbllo , che con rn torexin da eer
_fatto nel barbacan e poa con rn grapo montar ul detto muro de oro , come e' nel
Cael de Zara: fimi liantemente iafatta al muro da ponente . Item a batuda per
terra la torre cbe ul muro della terra nona dalla parte de Ora , la qual ve niraue
eer pi via-ina al deto Caiello Zoe la torre nona quadra , egrande . Item ia fatta
la porta del detto Caiello da la arte de Tramontana W# i* llmdl TMW
paa cinque . Item a fatto e' ponte da la
mb'eidi z ,v
' - '
" -*
A d' i l
;A A u diremo Per un
iaia dita torre mai
agili-Zan o
nti , che nonepoa an
, ,1 ,A ` _,r, eon alla parte d'ora, del qual barbacban U' ponte
'- , j ( ' to oo . Item a le mura dela parte d'Oiro imcdiate da
teiafunditus ruinando tuto el muro , che dmidc , e parte la Citta vecchia da la::
Citt pie 18, the comprende volti da daue-Ifatto 1m ponte leuador , (7* *una ai-aci.
-neca alla parte dentro vero el barbacan .~ ia Cfldflidio leuado due-alle de muro per
traueron'unapcrta ad altra, cbe da una delle ale al altra a pata 4,1' muri ?EMMM
te
*- '\ r
'
Di T'r .
~- .
.~
,4,71 ;7;
te a li qual due aleafatti portelli per var i barbachani , e vna caxcttaper le arm:
de compagni deputadi a la guardia de la porta {oe da la parte de la torte mazor. Item
a conzprado, o HH' dado in cambio equiualente la caetta contiguo al muro de apor
m de terrarmalzc de Tomaso Lutac,ea ruinadamiantementeaato de quela
parte de le duo caette, cbeucieda la dita caetta de Tomao verra la tua-re maior , ne
~merladura come lo reio del muro contiguo vero la Citd; ia etiamdio rninado drit
to ai arapetto del dito ponte da la parte del ponte cxcepto quella parte , che beogna
vper o receuer del ponte .
'
Ser. 'Principi ' Ext-.MD D. -Fran-imocm' *D.G. inci-"to irt' Vemc. Ser
Tonicnmww-Witione
bui: Wi oci Tr: ac pro omni bono regia-{fu coniderato ee oci pred: e?" quantum
1mm E15: in hoc ipo loco pote rider quadre; tuta eet (Fecnra quod null; alter
Eptisforet in pred: loco vo ni vna: Veneti veier . Po/Zen vero [urta mandata ne
ri incliti Dom. nobis iniona circa ortilitium conrnendnm in boc veiro loco Tr.
pro conernattone ioci eindem nosmul cum nobzviris D D. Penh Paqualigo , Ni
colai Triuiano, U" Bartholomei Lombardiupracomitis galiarnm verarnm dium
locum Tr. tati-*m a parte temermaz , quam .i parte maris mature conpexitnns , (5',
examinauimus vbi, ('9' in qua parte terra rm-e, nam d parte mari: mature conpe
ximus, (F eraminam'mm rbt', ce- in qua parte ip ius oci babilius , (F comodi: cm
ecuritateqmec non etiam cum minorilms expenis eri poset aliquod fort-51MB in
cui: quidem ottilitijabricandi examinatione, (a' deliberat: multa: reperimus ,'
varia: contrarie-tate: propterpijitndinem' multitudinem domorum coaderentium
CT ob quasdam volta: iparum domorum , G" alias quamplure: caua: propter qua*
rem aportnnum et rt in crd-ne dando dia fortilitto V. Dom prouidere digetnr mii
tere aliquem lngeniarium ad boc nt tam deorticatione ,', quam de expert/i.: mino
randis vidim- prouideatur: qnoniam hic non reperitur aliqms apt: ad hoc , nec ine
*5^
cz 4 baz
472;
Delle ~'Atrrmrie
batia, qua alias ?bombardas V. Dom. in parte deruta fueruut, (o' que u: a
capite pontis inulx eleuentur (F' forticentflr cum muri: , barbaeanis , (7' reeeptis
eirea eas cum quam mznoribus expens eri , eo* fabrteari poteri! ecundum ordi
em dand
ram, quam Ego Capi! traxi in Tr.- non potuimus totaliter deliberare quomodo eri
pred: net etiam ee! aliqualiter deliberandum ne eonlio D " parete vnius Ing:
marij quoniam talis 171g: melius ure: ordinare quam ego . Sed vnum e Ser: Princ
bere dita turri , quam a latere Leuantis , "ubi aqua maris non multum profunda e,
nec etiam lotus/it latus , ex quo alea , eu naues non pount udire murum Ciuit.
Ideo diia turris magna primo efortieanda ,- quamobrem ego Comes pred: cum
iliis pecunjs mihi ad boe deinatis quam prio/Zia.: potero ineipiam murari fatere
dit'fam turrim d parte verus Ciuit:, 'ubi aperta e, qui murus t ampli: inis pe
dum eptem tum dimidio , " altitudinis pauum quatuor ad mens: Tr. a q. mer
Inuptrauamenta
latura; nam videmus
, 'boe
lignamina
ee de preenti
alias pota
magis
proacces-5
eooperiendo
( etiam
d. turrim
min oris
detfft
ex en
t
porum , quibus tune non fuit coperta omnia putridajuut in tantum-quod iignamiua
nona erunt neecesaria, (9' opportuna , (F quoniam videmus quod ipj'a lignamina
non poent haben' per viam Segni-e ni tum maximis expen. Ego Comes pro mi
nuendis exPen.bortarer D. V. ntipa D.V.prouideret, e? conduti fatere de Ven.
quia multa minus eonabunt, " cum minoribus, U" preius quia nauigia non re
perirentur in loco io 7* quas quidem expen. in quantum potero iuxta mandata ?fa
attenuare curabo . Ipfa enim turri murata debito modo Ponam nt-m Come: eum
oeijs uis ad ouodam tufo/igpredmduifans tamen s.V. quod ni ;Forum prouideat
de mittendo ditta-.ii
tupporumip f
_ Burgieeoe
(Magna, @q
'
gm inferi di -
r - a -7 a ero turrzs quadra funditus eruatur , cut U a
;,Lltfuitteifinaium x niqseonderauimusmurum diuidentem Ciuitmet. ano
, . ,meu `- s?" tunore funditus euellendum, ed [eeundum parere no
"
'Mat, ' eturius ei? rt non deruatur ni poi quam turris catena an
"
eum illis al s duabus turribus in Ciuit: veteri fuerit forticata , vel quan
, Dom. V. manda it. ,Qua omnia V. Dom. [erious denotauimus vtipa plenam
eipiat informa; [ed tamen defeu pecuniarum ad di/4m fortilitium fabritan
dui-11,19! lapidum,ealcime, (F' milium in tempore non valemus forticationem
illarum tunipracrip: nibilominus circa opus turris magna portus varabimus pro ~
poe. Preterea deliberat: alias faam per conf. Raga!. in aduentu pei. u. D. Pe
tri Cai-ario, (FD-Vafioris Bragadino
iiberatione nora (' parete *ultra adui ationem ipfarum liter. "ut prelibata Dobm. i.
4_
o.
n
ik'
Di- Tua.
47; '
molto tempo la ua abrica, i ono anco in parte mutate alcune coe : tutta.
uia rimane ancora il veigio delli foi otto le due porte del recinto alto,che
ono tanto base,che lecrecenza del mare vi penetra per lo chiauiche , che;
ono ancora in esere,e i aprono,e errano ;i beneplacito i e quella terra , che
1 vede nelli riuelini , barbacani ata portata iui poerormente quando
tato ecanaro il canale dalla parte di terraferma attorno la torre tonda del.
langolo; i deduce anco,che attorno la medeima torre maera, c muro da...
Ponente verano le porporelle, che idiceuano Zetto (dal gettar delle pietre,
che i faceua nel formarle) le quali impediuano , che le galere, e barche non_.
potesero accoari; e di quelle pietre ara tato fatto quel piano , che i vede
auanti
porta del Barbacano
da mezzo
giornoordini.
, acciche
vi pono
dare le la
galere,come
seprime nelli
opradetri
Il muro,chc
dinia proeno., ,
la Citra vecchia dalla noua u demolito in maniera,che dal canton di S.Spiri
to ino_vicino alla Madonna del Carmine non ce n veigio reando ola
mente 111 piedi ancora vn pezzo di tutta la ua altezza inieme con la porta di
opra mentouata . Il muto da mezzo giorno della Citta. noua, ato ne' rem
ene
"474.1...-
Delle_ Memorie
tuttaua, lx' Turchi le ,correre arriuarono alle marine , e del 1537 preero
Cha, come ato refer-ico nel capitolo precedente , e perche all'hora re.
mena daedourono fatte le pianato , con le quali u nito di rouinare il
monaerio di S.Franceco, che tante volte era ato rifatto , e delle ue roui
ne fatte due piazze per il cannone, vna ap reo la porta di terraferma( cho
ra inclua nel baloardo ):, e laltra doue x congiunge la Citta vecchia con..
" ?LT;37:
-rxz :i
1538 die 3 men.- Sept: Nos Zacharias .dario pro Ill.- Exe-.m Ducati Dom:
Ven: (Fc. Comes, " Cap:Tr: niq; dxriffu: . Cum [it, quod de mandata Ill-"- ge
neroi D Camilli Vrni Subaru-:tori: Grill: Dalmatia derua, e?" irrita fuori: Ec
ola (F oanuentns D.Frat: S.Francci extra Forum rermrmx iius oiuit. Tr: pro
publica benetio , (F' oonumptifuernnt lapide: , " lignamina in baionis , (F all'4':
neocesarijs pro beneficio I[levi Dominn~ , e?" nf tius Ciuzt: . * pot fuernnt lapi
des porm d.Eolx in porta nona im Cin: (F' alii lapide: in obtnrando portam vete
rcm, (9" alia necesaria aciendo} E' lignamina pota fuerint in baioni: ouitcrfa
His pro oonematone iius Ci. volante: dios DD-f-es in aliqua remunerare , "
ip: prouidere dc aliqua loro, *ubi babimrefoint, e? bi nomine dza religion re edicare alter-um mona: vbi Hi-aereo ;abitare [zo/n!, ' totalim ex Imc Cini:.
(9' territorio cum ma rima incamodo bui: Ciuit: communicand ocia eorum* v:
habeznt [0mm vbi comrari point Pro beneficio buius Cin. concelebrand Diuinz
ocia nomine pred- Ill: Dom. Ven. ad ip ms Dom.beneplaoitum damusjmpertimm o
conced. Re. D.Mag. Valerio Ininopo itano miniro 'Prouinoial Dal. 0rd. S. Fran.
riam libertamn, (F' aufortatem ingrediendi in dium locum d.s.Laz,ari ,e' posef
m :amara inferiori Palatij pre. D. Matbeo ,Q unrto , Icanne de Raf-m , (7* Iacobo
Tam'leo teibus .
a '
Dio-a.
.,
47,
iola Bua,che in piedi ino alli giorni nori, auanti che i fabricale quella ,
choggi i vede aggtandita inieme col (lonuento .
`
Tra le due porte prinCipali della Citta vera anco la rada principale , che
paa. per il lato di' Ponente della piazza 3 queta ha coneruato la ua dirittura
vn poco variato da alcuni cantOalidi cae, e cale conrutte con poca tego.
la netempi pi moderni, e anco diritta laltra rada,che dalla Piazza v ver
o Ponente per tutta'la longhezza della Citta vecchia , com'anco quella, che
da mezzo giorno seende vero Tramontana_ , e Viene ad incrociari con.,
quea, che anticamente doueua riuCirea dirittura vero mezzo giorno da,
Ponente della mia torre , e poeriormente deue eer ata interrorta dalla...
caa Statilea,8t altre contigue; l'altre ono torte, e fatte fenz'alcuna regola... s
dalche deue credere, che nel reauto della Citta ai-a ato permeo a Cit
tadini d'occupar quelli Siti, che li aranno riuciti pi commodi per lhabita
tioniioro fecondo la PObilt di ciaCuno, e uee rade anticamente non
doueuano eer alizate; oiche i troua memoria ne framenti de conegli,che
li 24 febraro I 2.90 foe dipenato a Stefano dVgerio dAncona Podea l
obligo, c'hauea ciacun Podea, o Conte di far alizat al tem o uo, 50, pai
della rada, che dallaiporta del porto andaua vero le porte el ponte , e e..
uea , ch'era la princi
rare , chal tem o ella co pillatione dello Statuto , che fi del igaz foe di
"
N deuo ommetter dauuertire , che le due rade di opra mento nate , che
rade , che riucendo ciacnna ad vna delle 4 porte della Citta veniuano ad
incrociari in nel ito, done hog i i vede nel lato di tramontana della Piaz
za del Domo iiveigio douc era itiiata vna colonna , che da Romani oleua
metteri nellvmbelico delle Citta , che etuiuano anco per meta delle dian
ze delle rade militari, e correnti; che per tutto lImperio Romano miurate
haueuano per ciacun miglio vna colonna con il numero delle miglia : vna
di quec deue eer ata piantata in quella pietra quadra d'altezza di due..
piedi per facciata, che i vede nella rada , che dalla Citta di Tra conduce..
alli molini alla ripa del marc (detta terra roa) .Sc in Slauo ( drgllclt' Bright)
done nella facciata uperiore i vede vn buco quadro , doue deue eer tata..
incarata la bae della col una miliaria col numero delle miglia; ma perche
quea pietra non lontan dalla Cittaper vn miglio intiero biogna ineri
re,che con qualche occaione ia aca moa dal uo ito antico , e traportata
iui, pi too, che in quel medcimo ito veniua :i terminare lo pacio delle
476
Delle Memorie
.
b* _ -
Il mare circondando la Citta forma dqe porti vno da mezz giorno , che '
maggiore , capace diVacelli groi , ch anticamente non haueua la ripL ,
c'ho ai vede , che u fatta dopp-o'l 1420, 8c all'hora verano due queri ,`
',
tre pezzi di atua togata di pietra pi grandedel naturale , epolti otto ter
ratre piedi, che Ono atl ripoi nel muro vicino alla porta dea mezza_,
Luna per coneruarne l_a memoria ; e con tutto , che dea tatua non i di
cerna altro , che vn ginocchio con la cocia coperta dalla toaa , perche f
trouara vicino alle pietre viue enz'alcun veigio di muraglia, o caua antica,
f aiudicato, che ia ata pezzata nelli tempi antichi da Chriiani per leuar
de
nella Legge 18 eldel
primo
lib.de
Statuti;do_ue
apparendo
anco neconc
gli[cana
vna_,
di quetecauatioui
1292-11
17 Marzo,viene ordinato,
che [iz
to il porto dalla parte di
li Cittadini ognan .- .`
cauatiom*
- '-7,
;loco-*ep educatagmpiru,
CdP-_if
,i
,, ,
;i
__; certica dawincrittione di opra referita al cap: :6 del libro a, che opra la_,
i orta meridionale i legge colpita attorno la Croce del i 21;. Del capitolo
diacono per nome del Capitolo hebbe controueria col Vecouo Michele; ,
che dallaltro Pierro Arciuecouo, uccesore del primo , tu terminata nel 13,,
ma
Di .Trani .
4.77
.Quaniam uarum ugax temporum ,(n viciitudinis rerum , cum ipe cui azith
ret bum-ma imbecilitatis memoria deuentt nihil homini rmum, nihil izobile per
euerac
. E o 'Petrus
D.G. Spalat.
.Arcbiep.
aiuminteritu
quod inter
mn' .drebiep.
inita dicuigordine
indiciario
, ' decii
ab 0b iuione
noloipa
defender:
, ad po
critatis notitiam prorogare . Dileiimus quidem frater offer Mic/mel E us
Tragurinus ab .Arcbidiacono eiudem _ Eccie ,-, qui Gaudius nominatur ub no ie
examinationis experientia lite puljatus qucdam , que idem .Arcbid. nomine capitali
S.Laur: tan quam Sindicns ratione conuetudinis deponebat e negabat debere pofu_
lare, " ad eapoluenda nulla ratione teneri negazione tenacima aruebat . "Lys a
copi preenti:: quod ubtraum [uit pieni/me reauretur . 'Preterea quod venere
frater noer G. dc Santo .Apotolo Sanfa Maria in 'Porticu Card. uper duobus per.
peris laudum, o in 'Paclu, alio in 'Natali Domini peroluendo , uper prandio in..
feo &Laurentij ce* uper Cana , (a' mandato in acratiima louis die communi Ca.
pitqu exhibendis in perona Epicopi , (F ucceorum eius conituit ratum habero
ius decionis pagina picnum ab autioritacis notra preidio robu'r babeat , U* mani.
men, eum igilli noiri caraiere, *rt eius memoria extendatur in enum , merito duri
mus roborandam; cui quicunq; auu temerario preumperitobuiare , nel quod retie
'
a;
- ~
'
Penf
478
Delle Memorie
nario di piOmbo con due tee humane , vna per parte ; le uali ono cos li
are, che non {i dicerne la faccia , n meno lornamento de capo di che orte
a aro.
-
menti; vno de quali , e del 127: li 2. Giugno, nel qu_alc Doimo Domiche , L
Bertano de Marinzule conuengono con Maeri di fari ei per il volto della.
Chiea Catedrale ; mai capitato il Cardinal Fr Gentile di Monte Feltro Lc
gato della Sede Apoolica Spalato, il Capitolo dimand due coe, Ima... ,
chil Vecouo donee darli arte dell'entrate del predio Drid , e laltra de
a i .-.
.i
N -
''
.i
;Di "Tr-ari .
4719
accei!. :2' ingreu Cutix eiudem val!, (9' manda: quod ci 7,0613',rm quando ad
vos debiti: , ea* ordinati: temporzbm caua wtauoms atte-dit, propeyionahxer , e?
qua fungimzcr auortate , tenore rob:: pre/enemy and-*130mm . NL/t ergo Z9;
Datum Scardona 5 Kathlij .4: D [308 'Ionti Clem. P'P. 5 ann: 3.
rum .i X [dellbus p1: ubi-ams muncre mrzbu: aonpta diuini: , vt pro bijs bona
gere' us compa/Mew, eterna tmprobe oblauoms aubus conti-.:Hara facrtlegxs q
tmquefrauzs. aut talenteprejumptiom miuria teme-rare; ane, dilcls in Xo
l. Potze con. Z? ce Czun.Tr.recrentus, ad audtenuam noram peruenituod
annulli executorcs :camentorum [eu htm-e rolumam iorum , qui debac luce
migrarunr Ciuit. e? Dior. Tr. delegata ab eljdem defunzs Ecclzarum , e?" locorum
piorum dzfa Cime. fabricis aut pauperum `um aliter quam dipotio defunortm
iporum babeat dzfribuuntur, re! non piene . Wdam autem quo/dar rcddxtux, Im
proucntus ad Ecclarum iplarum fabmas [facciata-ter deputatosm vu: proprio: , ac
all'0: illtoitos conuerlere non vercnrur . .Alti vero quorum fidei al) :Udc-m dem:
'vel executonbus earum bona tommmuntur expendenda, (F ponendz m abrtoi: , '
480
Del/e Memorie
maluernnt ad fabricas uta _ :Qui etiam de receptis, ' expean prea; Efo, @
rapiti-lo, Parati, con. , (9' C0!, vel ei, vel illis , quem , vel quos ip communiter ad
dona 5 Kai. lulu' .Anno Domini 1308 'Ponticatus Domini Cleman Papa 5.
anno 3.
Proegul il [uo viaggio il Legato , eli 29 del medeimo mee di Giugno i
trou uelli contorni di Vrana, e dindi venne a Zara Ii r7 Luglio doue volen
do cercitar la giuridittione della ua Legatione , fece ager l'editti alle;
intendendo , che la rouincia di Zara foe comprea uelli termini della ua_,
Legatione , s'oppo ero , e congregati iuieme il Capitolo , Sc Abbati nella.,
predetta Chiea maggiore li 24 Luglio fecero leuar via al'editti opradetti,&
appar nel opranominato rocco della Vaticana num. 393 5, 8c esendo iui il
Legato concee alla Chie a di Tra l infracritta indulgenza , loriginale del
la quale nel cartularo del Capitolo.
Fr. Gent-'lis dn- Vniu. Xi del. pres. lit. inpe&.falutem in Do empiternam .
Lora antiorum omnium pia, ' prom ta deuotione unt a Cbriidelibus rene-ran
da, w dum Dei bonoramus amicos, 1p i nos amabiles Deo reddant illorum nobis ven
dicantes quodamodo patrocinium apud ipum,quod merita nora nonobtment eorum
mereamur interceonibus obtinere. Capieniibus iraq; vr Eccla maior_ Santi. Lau
remij Tragnrien. congruis bonoribus frequentotur , omnibus vere penireiiiibiis , cy"
confcis, uiEcclam ipam r4 die nouemb. , (9" anuerario oonecrazfzoms die .Al
taris aa orum Coma: s (9' Damiani, nec non in omnibus Beata Maria: Virginis'
Ongari , che douscro trouari alla dieta, che doueua celebrari in quella...
`
Citta
r Dl Truman}
48 i
Citta per la quindena di San Giorgio promg venturo opral ato paciEI
co del Reano; nella quale tra li Prelati , che li aierono viene nominato
tra Agoino Vecono di Zagrabia come riferice Oderico Rainaldi nlglAn.
nali Eccleaici allanno 1308. num.z4. , e nel _opranominato procc 0 del
Ago ino glio de Nicol Caetti nobile Tranrino dellordine dev Predica
tori, che poi fti Vecono di Nocera de Pavani nel Regno di Napol ; done
mor antamente , e la ua epoltura , vi itata con grandiimo concoro de
deuoti , e quella Citta lha eletto er vno de protettori come criupno Mi
cha Madio , e Si imondo Ferrari nel trattato delli Santi dOngaria , che..
al To: 8. tra li Vecoui di Luceria; da quali, chi vorra potr hauere li par
ticolari della ua vita; aggiunger olo , che nella catedrale di Tra a ior
ni nori Doimo Caorti gl'ha eretto vn'altare con la pala di mano di ia-_
como Palma il giouane Pittor Venetiauo celebre .
nia fece varij decreti per la uiete del Re no , che ono regirati naa Li
braria di San Maria de Valice la di Roma etta Chiea nuoua nel Libro gran
de di Beraamina tra li manucritti egnato B. 12 , 3c oltre di quelli e ne tro
a cokpia 'vno nel cartulario del Capitolo di Tra opra regirata al cap.4.
el li ro .
d. C51': mandato nob. (9* por. vin' D. Oliuerij de Rubeir de .Ancona bon. 'Pot'is d.Ci
uit. de conenfu , eF' vountate 8 conliariorum Ciu. pee, ono {campana , (F vo.
ce Precom's , vc mori: e; i quo quidem rousepred. D. Point, proponi': , (F' di
ci: quod piace-ar dif-0 cons.*proui`dere , conliare , e? deliberare uper opera
rio fuciendo in Echa S. Laur. ecundum formam Priuil. conces. per D. Lega
. tum .
In Reformatione cuius conIijfaflo, 29' mio diligemi partito per ipum D.P0tem
de edendo ad leuandum , ecundum formamamti , placuit maioriparti de icon].
-/
Hh
Ex
482.
Delle Memorie
Ex cbedainibi inerta .
Gregorius D.I.ticij
14
Francicus Valentini
al
zubrianu: Marini
1z
Sattacius
Dea Duyms
.Donatus 'Nicole
DeaMorfice
z
6
7
--
-
Dej Baiani
Zames .Acielini
Zances Neuelo
Gregorius Marini
Petrus Duymi
'
.
4
'
Gregorius D.Lucij
Francicusalentini
Zubrianus Marini
- , i .a
-
, _
. E
x
4
3
x
.
}
u
Sapientes e'cundum ormam 'Priuilegij D.Legati in reclao d.D.Epi'preent. D. Deffa `Amblasij, ? Dea Morfice .
Die 8 lulij .
tulofacerc dium ocium bonade, eb* ne fraude 'Pt in Priuilegio D.Legati con
tmetur .
E oi fatta 1a giunta alla Legge 7i del primo Libro de Statuti del modo,
._
nita
Dc' Trac).
48;
nica la quarta parte delle rendite del territorio" dem di San virale (hot-z;
punta de Tarze ) gia aegnata al Vecouo, e Capitolo della medeima Com
munita, che doueua tra loro diuideri 111 quattro parti vna al Capitolo , e tre
al Vecouo, come tato referito al cap.; del libro 3. Perci dordine del Po
lij , (TCis Ciu. eiudem ae qua ungtmur per noras iiteras atuimus , du
ximus , ' etiam ordinamus. Vt quatuor viri Ciuit:eiudem delitate , ac di
cretione precipui per Totm , Con. , eo* Ce pred: eligantur , (F nominentur Epi
copo , Capitulo Tr. qui pro tempore fuerint , de quibus idem Epiis ce' Capit. in
ratres dies poll ellelionem, e?" nominationem hair-[modi num teneantur au
pcnispred~Epicopo, Capit. nec non 'Pti, Con:. (a' C'i , aut ei veiiliis ,
quem, 'nel quos ip comuniter ad hoc deputandum , nel deputandas durerint
ex at'f teneantur , (5 debite ubrxcomunicationis pena, quam eum inc urrere
ipo ofia voiumus i ecus e erint reddere rationem. Volumus inuper quod de
Legatis pauperibus pred: Epus per e nel per aiium di onat , di' ordine: iam
decedentium vitimas voluntates decerncntes ex tunc i ecus aum oret irri.
tum, da" inane. 'Nuper autem Ven. in Cbr: pat. DD. Trag. Epicopus non ine
turbattone mentis porretia nobis petitio patefecit quod pred. Pat- con. (F' ce
pura intentionis nre propoitum peruertentes comminantur, * dicunt e nelle quod
eliefiuspred.0perarius vulgariter nominatus , qui nunc ci . (Tpro tempore ue
rit ub pretextu diff-e fabrica exigat . recoiigat , * ammimiret rutium pre
dij Drid , nec non Decimationum , obiationum , ac rcddituum omnium bono
tres
484
Delle Memorie
pie-mio laboratoribus dita: [mua , quod edem operano quartam partem vini
pnne ipus debeanr agnare ad bane uampreumptianem exeuandam ,eu re.
rias eolorandam prefaziPat. Con. e? ceinaniter retendentes, quod@ ~rimate conimtionis , C7' ordinationis iparum huiufmo i operaria exigcnti , ' am..
Petri , 6" Ta. .Apoems e noaerit incurfurum - Datum Bude 4. men: nouembris
Tantif. D.Clem.P'P.5. anno 3.
\
'
'Pantan- cis, U' apien. ae Greg. oper. contra d. D. Em , e'? Van eius pro
cur.Libellos in iudicio exbtbitos recepimus , quorum tenore: per ordine: tales
fun:.
Coram uobis Ven.Viro D.'Pbil.de Sardinia Can. .Arboren. ce' .Auditore gri'iR.
Pat.D.Fr.Gent.eF'c.p-0pono Ego Bart. ubimtus_ a Dca Prot'. Greg. Salinguertq
i.
c `
0
.";
'
I `
'~
Di Tra.
"1
48 5
Coram vobis 't. Propono Ego Bart. ufit a Dea Sym!. (o prec-.c'itis noli:
` rij de Bubeis de .Ancona Ptis con. . (a tois Tr-prot.* nom.eorundem contra vener:
pat.D.Lb.Epm.Trag.c- 7t upra. _
~_ i
Lite igitur coram nobis uper diff libellis legztime contetata per procurepred: ,
quoque potionibus , (F' ad eas reponombus ubfecutis datis articulis, ' ter
mino peremp: ad proba. eofdem _pet nos aignato mrum. quibudam bine inde in_
caua ipfa produis, (F' probatiomltusm @Per eadem faas tandem a procur.
uprad.alijs omnibus probation.extitit renuntiatum, da* in caua ipa voluntaifie
concluumin qua nos etiam habuimus pio concluo. Nos itaque audms allegano
ibus hinc iude fais , vis diligenter dicus , ac etiam examinatis iuribus , ra_
tionibus, * probatiombus vtriusque, inueigatis quoque ad plenum, ZJ'cogm
tisipfus caua, meriti: , (1 equa iuitia lattice dicus fafiaque per nos pred. D.
Leg. de ips relatione deli:deliberationeinjuper nobicum, ('eum periti: babi
ta diligenti, Cbri n'e inuocato, procurar: partium earundem presb. ' propter
hoc in ora preenti-z canftitutis , (a' ententiam ferri poulantibus , per ea quae
vidimus , (F videmus cognouimus , (9" nunc tognocimus pro tributi. Sedentes pra
nupeiamus ent tialiter in his fcriptis D. Oliu. Pot." Ciuit. Tr. con. ce , Oapu
prados perper
peli. D. Gregorio Lutio de Tragurio, U' Dunco, alias Damiano famulo ipus teibus
adpred` voc.peeialiter , rogaus .
j
~
Die Luna zo.pred. men. .Aprilis uptus Mag. Bart. Synd. ' procur. cit-_
tatus per {uititum curorem ad petitionem up. Van. prot. D. Epicopi ibidem-r'
pres. ad recipien- .Apoolos , " ad audien repononem u rad. D.Auditor.uper
appell.ipus comparuit coram eadem D. `Aud- paratus ip os reeiperee'tuno dit'.
agnauit.
A6110 eguisc dopo lappellatone altro non ap ar in quel regitro del
Vaticano , che due polize eparare cucito` per nelli eso volume , che ono
due minute di commiioni fatte dal Legaro certi, che non ono nominati
la prima. data in Buda. del eguente, tenore .
Hhs
Lai-x
48K
Delle- Memorie
clarationem ipus exoedunt, (F' baenus exteerunr, quodq; ijdem Po!. off. eon'
Ce 'Pi-mil. ao ni-a EP, e? Eccl. Tr. ali/lulerunt, * ea i noram Efi (y- EW,
grauamen ao preiuditium non mad/cun: dene: oeeu ata , (9' nobis tenore preen
tium dirilepreeipiendo mandamus , quatenus i a pregcndum Pc,- po, ,idem
Tot. off. con. , (F' ci terminum preti: Priuil. * ina Efo Capitnlo eiufdem Eee!.
libere reituere non eurauerint , e?- nibilominus uod baenus contra illa feeerint ,
Lieet nobis pm per alias noras literas dedimus in mandati:. 1*': tees , quos/yn
dim; isspatgzi ama , ea' ven. at. D. Lib-EPM Tr. er parte altera up artculis
eorundem , quos dile. in XPo fi - Mag. Pbil. de .Yard. Decretorum doar cum. . . . .
Cappell. ' .Auditor noer cui oaufam ap ell'nis interpote pro parte, ('7 nomine d.
cis ententia lata contra "Pot. ot. con . ' Ce That: Greg. Salin- Oper. Eccl. S.
Laur. de Tr. per d.Ep. duximus eominendum nobis in cluos ub eius Sigillo tran
mitti coram nobis produxerint reepere in zo dierum patium , (a' eum diligentia
examinm-e euretis quodq; ante omnia deoem peronas de apientibus , vel conlio
eiufdem ois, qumSynd-predsin tefles producer-e intendebat ab excomunieationis
ententia lata contra eos per Epim Memoratum auee nia aboluere, G* alia , que in
eidem noiris eontinebantur literisfaeere deberetis ;quia tamen eut veridioa rela
tioneperoepimas Pot. Con. (F Ce, ae cpu-uper 'Priu- per nos come: eidem vl
tra nolram 'deolarationem ipum excedunt, ao etiam exceerunt; quandoque idem
Tot. oie. " Ce (F 'PriuiL ao infa :MEN . (' Eccl. Tr. abftulerunt , 0* ea den'.
nent occupata in graue ipus E i, (9' Eeel. dapnum ,6' non medio-um preiud. .Og-a.
re ~volumus , " tenore pres. no is dirie preeipiendo mandamus,/:iatenus , [i in
fra pregendum per vos eidem "Pot. ojj'ie.` oi pred. Priml. ' in . Efo ae .eao
ei'udem Eco-lia libera reitue re non eurauerint , e?" ip/i :fam operano: Freud. e*
deolarat: noram pred. noneruauerint, U' baenus contra eandem preti. dalai-at:
attentauerint non reuocauerint. E'? ad prilinum atum reduxerint ad . _- . . ab
procedatis Dar
N altro i troua delleito di quella lite col Vecouo : conia _olo , che.,
ro etario continu riceuer la quarta parte delle rendite dl Dtid, hora det
te oglina , e la quarta parte delle decn_ne con lintiero 'delli Legati , che_
vengono laciati alla Chiea ,Louero abrica; con le quali rendite hanno li
DI' Trac?, a
'43?
A .Dic maxtor-1171!#
4! dcxo ,
debe: reperi-
'
'4'
'
;,auium exora-
'Puro corder'ugirer
rc
V! dignetur Pontifex
Impetrare veniam ,
Cuius cultor operum
-zyerus interCefs- } or
uu': Dciconfcj- _ .
hic fuit translatm
olepni locat-
laudzbur dium} -5
cunffis Tragiirin .Anno Treccnteo
[ubque quadragc- }
Huius
acri corporis
~ _
.Qua vigena Iunij Ag, "5,5
} da
Del 1348. dunque ara ata perfettionata la `Capella di S. Gio: con quelle
colonne , e cornicioni di marmo , choggid i vedono , .e uea deue ,eser
nello eso ito dellantica mentouata nell miracoli della Vita del Santo, co
ta, che 1 dice a botte,e nelle per eser quadre in croce; sasomigljano pe
r nellornamento , che i vede principiato , nellangolo da Sirocco appog
giato al pilaro , che oiene larco del muro della nauatadi mezzo con a
tue di mezzo rilieuo, ogliami, e piramidi in forma di campanile , della esa
nona , della quale, e del reo della fabrica d'esa Chiea notai- quelle poche
memorie , ch trouato nealinrumenti , e libri degloperarij , ,che h fatto
ligure in tanti volumi, aCCIO che meglio i conferuino , e nel Libro. della mia
to ritrouar memorie .
~
i
H hf:
Del
488
Delle Memorie
corrette l'anti one , 8L Hnni , che nel ine delle note alla ua vita h ampa
tc inieme con le vecchie .
1440 poe le catene di ferro trauero della naue di' mezzo per fortez
za. 1446, 8t 1450 fabricata la Sacreia de danari del Vecouo Angelo Cauaz
za, e del i458 fattoci larmario di noce .
14851Organ0.
a,
'
.\,
vna colonna ella Chiealdi San Martino, in luoco della quale _e ata po~
ta vnaltradi zxfito, Chera, iantata alla tipa del Porto tra li due pon.
ti , {aqua-ie a
gente era ata nella caa, chera del communin Piaz
zaJ.
..
P:
ll terzo calino, e la ortobaa della mena ono daltra colonna della pre
detta Chiea di San Martino, in Iuoco della quale furono ripoi due pezzi di
coignnzdj ietra vna opra laltra; donati dani Signori Pietro Caotti,e Gio.
- s
Le` due pianche della pradella , quella alla dera era nella Sacreia della.,
Chiea di San Gio: Battia detta Abbatia, laltra alla inira era nella..
medeima Chiea Catedrale vicino alla porto~ grande , che cruiua per para
petto di epoltura , 8c anticamente erui per coperchio pur di epoltu
ra... .
.
L; .Ilreo del rimo,eecondo calino ono marmi donati dalli Signori Bia
'-
_ '
Dl Trace .' .
489.
ca_. .
Il
.
arapetto della mena , e la ua pianca col parapetto dello cabello
per li candelieri era vna pila dl marmo , che aua nel cimiterio nouo ot todla tatua del Saluatore , che allhora leuata , e fattoui laltare , che i
ve e.; .
Il lato da Ponente -della mena, dvna pianca , ch'era nella Catedralt.:`
mezzo giorno .
~
Il reo della ottobaa dalli lati ono pezzi portati dal monaerio di San
Dalla parte di dietro l'altare la pietra, che forma il dado, faa era pianca
della epoltura, che nella Cappella vecchia dl S Gio:
Dietrol anco da Ponente , lincrittione antica opraregirata leuata.,
490
i Delle Memorie
pietra Veronee . _
_
, - ~.
Glaltri rimei di maglia d'Aricano ono due pezzi di colonne donati dal
Sign. Giacomo Griogono, e Zuanue Bao .
,
.
"Li pezzi piccoli, che ono. attorno laltar , e le lille del alizato ono varie
egature delli opradetti marmi bianchi , e certi pezzi donati dal Signor Mi
chel laccoreo, Andrea Marcouich', 8t Elena Calaatich..
`
*Il alizato della Capella era prima di quadri emplici bianchi,e roi di pie-4
.
Il reo u peo deili danari dellopera-ria . .u ,s - ~ i - ~
E doppo la contruttone dell'altare , quando f prea Chlia , u ortata..)
dalle rouine di Salona quella pianca grande di marmo bianco , c e a nel
err-aua,v e nel
della I
` "
',
orarie" c'
e fj _Malato meno male onderle , 8c inieme con altri argenti
unl
,gVenetia, furono fatte due Lampade cornpagne e ei cam
del**
, q croce per metterli opra l'altar dclla Capella nona , alli ,quali
on .i i `afrgiunte dapoi due atue de Santi Marco Euangelia , e Giouan
Dellaltre Chiee, che ono nella Citta Vecchiadi tre ole i troua rincon
tro che olero in eere auant la deolatione della Citt , cio , la Chiea , e.
,5,
..
H
_`
491
* ` Rbntlento i ono
tira .
_
.
La Chiea d>S.Doimo, hora detta di San Nicol , appar, che al tempo di
S.Gi0. foe in eere, e che a] uo-~ tempo vi foero poe ie Monache , com"o
tia et autem d nobis hee coneeio eum Da Deaza lia Gregory' dbatia rene
rabili Clero , ('9" Ciu. Trag. nobilibus niuers eoeerationis , ue eonuiuium in Do
mo antedia monaerij deuote uduit exhibere preentilr'us Vrfo ./trcbidiaeono,Ma
rino, Petra saeria, Innocentio, G" Pro'dde 'Presbiteris, [arabo Dirige , (9' Magzro
Gregorio Diaconibus , ZF Canonieis Eoolx &Laurenttj , Tetra de Luca', Meo!
Storta Matita Paulo lio Drag. Cibre Caarize dit'ie Domus Iupano , laeobo Da
brane. Marino Ruge, Donato saladnr', Sabe Humaro , Q*- pirmbue alii: tam Cleri
eis,quam Laieis. Ego Ioannes Caioti Examinator manum meam mito . Et Ego pre
ditius Gaurma Primieeri'us z ce* Trag. iurat'usnot. interfui , di* rogaius a prediis
cordia amms . 3 . . . tali ne [bpita e. EP: igitur Tfr, eum clero tonqueus_
e
492;
Delle Memorie
la onr Vitalis, qui illam ec . . . . . . tenore 'rt Beatus Laurentius eam pode
ret po obitum eius- Vnde Ptroqu-uoeauimus . . . . . . latiatuto diee nobis
manum api promie unt etiam nobis rmiter lij .Adaleni quod de propria poe/lio.
ne rece . . . . . . . ele-te aliamterram queequiualeret terrisillis, quas conce
Tate lius Duymus eletfus Dabro Diaz: Ibes pbr Duymus Tule lius . .Ania un:
becin PalacioS.Domnij eoram .Arabic oCr.- . . . . .' annoabincar: DiMille mo centeimo vndeeimo Ind: tertia pre tdente in Romana Sede 'Pa a'Pufcalt 2. Si
uisbane eonoordiam violauerit iram Domini inturrat, (F' anat ematis vineulo
nbiateat. [/erm po quam prefata Eocla per longa annorum patia per manum
bre Mcij . .Ad pontem eundo ad laculum eftterra trium Vret: prope . .Apud terrario
rufam et terra quatuor l/retenorum . .Apud Loqtiize of? terra ofo Vret: . E alia
terra in LoquiKe quatuor Vetenorum . .Apud lepinum efl terra nouem Vret:: E t Ego
Gaunna Tr.'Primie. rogatus dprefato Marino Clerico prejens irm mP anno
Dice Intar: Mill.- Ducent. Triees. exto nene february .
:qu-
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uv A .4: `
71
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_r , L. e
is prope partam Ciu.Tr.renientes coram [ener:pa_t.e p.p.Lam-
l i " .Apoolice Sedis G-Em Trag. Iudite ordinario Nobzles 7m Nico
..
-
uo nomine , Gauus Dee pro parte Goye . eius vxoris , Franze Mar
r uo nomine , I'bes Clerieus uoomine, (e' Marroy Matbei pro parte Draga
us vxorts pro nepotes , ' orti eadem parcntella nepotum Pauli `Adalem, rt ne.,
lg; "Montano eiufdem Ecclie eontinetur tranferipti , U' exemplatt manu Gausegne 'Pn
mieerij C Tr. U not. in 1236 men-*febrsberedttarij ad quos de ture expefat pre
entano Reorisprefentauerunt up." D.E{o D-Marinum q...4mblai4` Caillqnchm
'
rag
Di ` TW) J `
4.9 z
Trag. de :adam parentella Ps 0mm' iure, (a mod0,quibur rneiius pouut , " de dfa
preentation: mc not: mfracriptum rogaucrunt ;quod de pred: conccrem publicum
iurum: oendemes dium montauumiu moreuiiurnquodkum fuiccoram .
. . . . pme uperantium notarium mfrafcriptum.
(Luaea Chiea dunque di San Leone era appreo la porta del ponte , che.
vuol ir di terraferma , n pu eer ata altra , che quella , che ituataavici
na alla medeima porta i diceua di San Nicol , ouero di Santa Barbara dc_
Bombardieri , hora per le none fortificationi conuertita in vo militare ;ma
la truttura ua denota, che ia ata poeriormente rifabricara . E quete;
ono tutte le memorie, che i trouano delle Chiee della Citt vecchia , che..
foero in eer auanti la deolatione;dell'altre ander rammemorandoquello
che dalle critture i raccoglie .
- i
'
La Chiea della Madonna della Piazza, e bene dal modo della abricai
conoce , che non tanto antica, quanto quella di Sari Martino ; tuttaub
haueua il uo portico da Ponente , che doueua riucir nella Loggia , che 0
braro di gicol Primicerio eletto Rettore della medeima, vacante per la...
morte di Kaariza Archidiacono, che vera Rettore .
La Chiea di San Stefano anco lei di truttura antica , che di Planthero di
ceuai come da vna memoria del I zi li 24 Nouembre ap arice , e uando il
auanti il 1 300; poiche tra le critture della mia _caa i troua , che li r 6 Luglio
1304 uronavcnduti ad ei Padri li luochi contigui ,al loro Cimiterio con le
eguenti parole .
`
DI),v
4.94
Delle Marie
BD. Market Greg. gb' Della fraee: lij q. D. Lucii, G' D. Trana , " Stare ea;
rum forare: ,lie olim tpus p.14 vendiderynt , eF tradidemnt. iure propria,
tineam eo_*um_, in qua unt tres Kamarde pomm i Burgo ag. ;una Par Dee
iuxta :imam-mm iporum fratrum , iuxta viam public-em, iuxra Donna iae Pau:
E nella reuiione
beni, cherano
in BOT-:ro
medeima
h eredita
. ~ n._
fericono
li Prealdidelli
deputati
dalla Corte
d huerdella
trouato
l
130; die [6 oubdbomum Iiue Palatium pomm in But o Tr. iuxta 10mm
fratrum Predicat: duobus lateribus, (9" iuxea viam ah alijs duo us lateribus. Item
domo: muratas dieoperm iuxta mare, ilexta [acum fra!. 'Pred- Item paraeineas, (F
Kamardas eut vada: via, (F' platea: vq; ad ortum quiei capite Burgiup mare.
Item dium ortum' Ptcariam, ' totum quod extra Kamardax de plateisicari: ,
' non ean's vq; ad aliud capa: Burgi verus alina: except: paratineis , er Ka
manco S.Maria Madalena coperta dalli pro rij capelli , e dalla dera vn Ve_
cono con la mitra, e Paorale , alli cui pie i al lato dero a inginocchiata
zvna Donna in habito matronale con quee lettere opra .
..
Dia-'7'452 . "-
495
la Madonna del Carmine, che anticamente i diceu a del Borgo, e quella dO.
gni Santi, alli confrati della quale f concea licenza dal Coniglio di poterli
radunare li za. Aaoo 14.43.
Delle Chiee , c e ono nel territorio i trouano l'infracrirre memorie o
(a' Iacobi Teuzonis , (F Iure None-n Iuppani Madij .Abbats S. Griogoni cum qui
budam uis monaebs
Petrus Abba: cum uis fratribus eomparauiteidem mona: mediam partem to
tius territorij Meiranne preeio ;oolid. Roman:. .. . .
rente: ,quare idem I. albi:: qui commotus eum quibudam ex frambus Nonam a
dijt , (F in preentia Regis Sumimir contra eos viriter decertauit , e? iuuante XP
grati-z bone/le iepe-ram': dato indicio Tepizone Dominica eodem Berberiieb vo
en, " collaudante Rege Suznimir uisq; nobilibus teibus his eodem tili: R e
Suinimir eodem etiam Strenna Berbenicb , QF' Iurra None Inpano , (F' Ia:: o
Tepizonee' fratribus eius, Lubomir Iuppano. ~
`\. Si deue auuertire prima , che nel Priuilegio del R Stefano ono ate da!
tempo abolire le due prime lettere del nome , e cognome de Lubomiri Tepzj;
poiche nellaltre memorie , benche trouino alcune diuerir di lettere nelli
rn01ni, c cognomi iui e rei, non ono per tali , che alterino lelenriale del
la loro ronuntia: on e quello , che nellvna laeobi Teuzonis deue eer lo
or l
`\
`-`
496
Delle Memorie
ua il ius atronato d'esa alla famiglia Barbanich , che deue eser tata atti
nente a e'o fondatore; delche appar memoria nell'inanza fatta da Andrea
di Marin Andreis er nome uo , a fratelli Mattio de Cirnota Vecouo di Si
benico , Sc altri di cendenti della amiolia Barbanich fondatori d'ea Chiea
li 27. Giugno I 366 auanti il Vecouo dicol Caotti, che non fii admesa, at*
teoche conaua , che per pi d'80 anni era ata conferita csa Chiea dani
Vecoui precesori ai chi glera paro, e e bene la entenza f appellata al Me
tropolita, non c' per memoria di quello egue .
Di Santa Maria di Spilano detta hora volgarmente Stomoria i trqnal Ca.
taico delli beni , che poi'cdeua anticamente del eguente tenore .
In nomine Sane , Indiuidue Trinitatis .Amen . .dm Inc-ar. 1 189. 1nd.- 7.
Regnante am Bela Rega Vngarie Trag. quippe z-Scclie Ven: api Michael Comite
fcilicet Marino boc aum efi .
'Mes quidem fundatores E ccle S.Marie de Spilanolian ee orebina , Braa:: Ma'
dentali parte Eccle fub via efi terra S. Marie , ex Orientali, (7', occidentali parte
cuius funt terre Bratco fupra viam que ducit ad Orog ex orientali parte Eccl. e
terra HMarie . In eodem loco iuxta Ecclam ubmi- viam eli terra S-Marie ex Oc
cidentali parte eius efi terra S. Iaannis fub Steniza in orientali parte Eco-lie eli terra
S.Marie . In loco quod dicitur Su/iie fupra rupem terra S. Marie ex .uralipang
cuius terra Santi Iounnis,apud Stiniam e terra S. Marie ex oriens parte cuius et
terra S. Nicolai . In loco qui dicitur Suie efi terra S.Marie ex _Au/Ir.- par te cuius
efi terra Panete. In orientati parte atq; apud Pocrounicum efi terms. Marie ex
aur. parte cuius e terra S. M. ex oriens parte cuius efi terra Branco . .uegete
Maramide qu; ad terram S.1oannis tota terra illa e S.Marie . In .Aur. parte Be_
cize efi terra S. M. In eodem e terra S.M. ex orien: parte cuius efi terra Bufali , '
in ,Aquilonari e terra &Gem-gif de Mirano ex Aquilonari parte Ec cl. tota illa ter.
ra in qua diuidit aqua per medium qusad Stenizzzm e terra S. M.ex orien: parte
'qnedam arbor nux fupra aquam , que fui-gi; ante Ecclam efi terra S.Marie _. Sub
Lacu qui e prope viam que vadit apud s Georgium et terra S.M.zrie . Diis , G'
numerati: nominibus terrarum oportuit fcribi nomina rerum Ecetia . In primis e
vnum Mzali continuum , vnumymnarium , z''ymnarius m xtus cum 'Pfalterio ,
ama cortina, Of pauuus vnusl/uper altare.
'
- -DTraiL
497'
monaerio di monaci, nel qual tempo i troua memoria delli beni, che poe-3
deua , 8t l'infracritta .
,
'
In ne Sane Trinit. .An-Di I 189 Ind: quoq; 7. Regnante DIN, Rega tenga::
. . . que ei terra Domne Dal-iz; ei magna terra S.Petri . Ibidem uper Stragie
e'magna terra ineiprente zi petra viua , (F vt eontinetur deineeps uque ad terra:
Maraguua , ub qua terra el terra S. Nicolai . Harum ergo terrarum oenores ,
(a' illuminatores fuerunt 'Podzup Regis IuaraKStrumbrada,De{,Meiumis, Dra
gim Neumi , Vai `. Teles autem, qui in cireundatione illarum terrarum uerunt
ii unt - Mager lius Murgie de Spalato . De Tragurio Cerne lius Cipriani, `sil
ueler lius Veroni eum ratre uo Same/oo. Dabrana Vodouari , Diron lius Slo
uinne. Petrus , E'? Neolaus Silueiri Ocomenie , Viltoie Caciz Vrago , Saduena
at-us W
to
498
Delle Memorie
to dellantiche , che ono er il campo grande , e piccolo , & altre parti del
territorio, tanto in terra `erma, quanto nelliole ,non hauendo trouato mc
dei mede imo Statuto? come i vede, che il capo 8 del primo Libro ia ato
:ingiunto del 1330., e forli nel medeimo tempo aranno ati anco aggiunti
g 'altri capi vltnm del primo llb. Del 1332 cominciarono criueti a parte)
raccolte quelle, che del 1326, e 1327 erano ate fatte , ne furono formati 16
capi, 8: il x7 aggiunto del l 34.6. Del 1347 poi furono fatte varie giunte L,
molte leggi dello Statuto, & anco fattone dellaltre noue al numero di 28 ca
ineefldto ipo fao , U' quod examinator , (F notarius vinculo acramenti teneatur
reducere ad memoriam teamenta condcntium reo rmat: pred:, e? contenta in ipe
reformae .
E e bene queta legge non tata mai regitrata in alcuno delli volumi da:
Statuti, Reformationi , erin vo hog .1,ecommunetnente Viene nella
Di Trani .~
499
nelli teamenti vecchi( delle mura dei Borgo ) e quea omma di oldi dieci
deue eer ata dal comMm vo interpretata dallaltra legge Potel-joe farm
nel 1420, che i troua nel volume delle Reformationi , nella nale vien ordi
quee di tempo in tempo ono ate aggiunte non olo quelle parti , c anno
Vigor di legoe; ma moltaltre conalcune Ducali, e terminationi in maniera ,
chera gia della Communit, 8t in mano del Sig. Capitan Lodouico atta
per ordine delli loro tempi h rrdorto in d0i `li ri, nel primo h poo quelle
che ono ate fatte auanti la rea del 1420, e nel econdo laltre in-o al giorno
dhoggi , e i come nel principio dello Statuto vecchio vi ono li primi, atti
fatti co'Venetiani del I 3 corretti co] raronto delli originali , che ono
nell'Archiuio)cosi nel principio del econdo libro delle ;Reformationi h
poo il Priuilegioottenuto doppo la opradetta _rea deli-1.20 copiatodpur
dalloriginaleOlche h voiutanperrepetedi queto Priuilegio , e elli
predetti patti tutte le copie , cho veduto ono [corrette >5; in ne del vo,
me ci h aggiunto lindice delle materie, accmche ognvno e ne poa valere
commodamente :
che aranno anco poi nella eguente copia eca i incontro alii numeri del
li capi delle reformationi da me regolate , accic e i paa pi facilmente.
farne i1 raronto . Auuertico di pi , che delle Reformationi dame regolate
i trouano gloriginaii nei fragmenti de coneglidelli capi 63 ,64., 65, 66,67,
8L 82., e li capi 83,84, 85, Bs, 87, 88 del primo li ho prei dal volume grandi-_p
delle Reformatoni della Cancellaria , nel quale troua anco copiato dallo
As' -z "D-.r
-- .' '
'
I 13:2-
R E2
500
-Delle Memorie
REFOR MATlONVM REFORMATIONES
Liber Primus .
Statuti Veteris .
In Chri [10.1332
Infracripte unt ac. 1 3 26_, l 327
Cap.6z. Idem.
non ant .
74. Idem.
75 Idem.
nas.
x4 De non mingendo , vel egerendo 76 Idem.
in locis publicis .
15 Mod commiari) non -vendanr 77 Lead nullus procnr. commtsmee Tu
nii ad incantum res commis.
:or alieni: commis* poie emere pro
e, relpro uis propinquis rem ebi
lem comms. ne licenzia D.Com: , '
{incincanm
16 Pe Lena laborat: intrantis terram 78 . .- . . . m' vis-im'.
VlClnl .
x7 Amd non point dari , locari bo
na abilia non _ubieis dominio
temporali .
In nomine x 347 Proem.
Idem\
...,,
'
18
Di Tram~ .
;foi
.s
..
63;..'
s in caua ciuili .
'
'8
teis .
1,, .:.;
13
r: c olui examinat,$
a9 De alario, 8c contumacia came 14
rariorum.
30 De Ambaciaroribus , 8c Sindicis, Is'
8: de eorum alario
_ , 16
31 De monra facienda intra tridui.
'i
.
"
2
18
di teamenta .
34 quod teamenta ant cum exa. 19 .Anni-(latin, " eorreio atutJib;
minatore teibus, 8c notano.
3.cap.7~
35 Q`uod intrautes religionem ab ao . . .
omni ucceone ecludantur .
a4 ,Quo ordine.
damr .
25 . . . . . modo olution;
re inrumenta .
li z
42030.4
Delle Memorie
59
4: (Lupd nullys e projjcia upra, 2.7 .Quad aliqu non dudeant e proijcere
corpus mortuum .
uper corpore marmi .
3 De non muruando &claus Bo. 18 .T404 aliquis non audeat mutuare
47 In Chl-.1355.
alias :ligatur .
79 Idem;
li'.
primo capa.
' - '
- .
ff.
4.; &odatau fraterS-Spirm: regi
rentur in quaterno cm;
46 Quad faut: non faqaqtda nono or
dinesne conjnsu rcglmtms .
47 Quad non excedantnumerum 81. .
s; De adminitranone operane .
44 Deob. . . . endspCe . .- . . .
. . . . . confeoris.
5 Z
. 55 De executioneententiarum.
, regiminis.
56 Qgpd nullus habtet in nulaL. 54. . .
Bux ine licentia .
57 De erjs meum , 8: vindemiar'. ;5 tapit uper fao . . , .
58 Amd o x lib.inra pOt termina
56 . . . . (Foblationelibelli
ri ne citatione .
partcm .
partem.
39 .Quad non poit extrahide Ciuitate,.
* diiritiu aliqua mulier .
41 Idem.
7: De monetarijs .
*Il* 4
dum
504
Delle Memorie
, oluere debeant.
'
77 De appellationibus.
78 De cauis appellationum.
79 De modo proequendi appellar.
80 (Lpd in citatioue expriinatur res
petita.
zz Idem .
34 Idem.
35 @ad ni in prima citationc abentis
exprimatur res petentis citatio nom
81 De Teamentis .
raleat .
Delle coe tralaciare, nel regolar il timo Libro delle Reformationi non
recriuer le balortationi fatte in ciacgeduna reformatione col numero del
li voti pro , e contra , come coe tedioe , 8c inutili ; ma copiar olamente.
quelle , dalle quali i poa comprendere il modo , che i teniua nel formarle ,
8c in alcune li motiui , per li quali i abliuano ee Leggi , 8: in` ne aggiun
ger quello i troua nel opradetro fragmento dello Statuto antico, del qua
le fcci mentione nel ca o vltimo del libro 4, che credo non riucita di di
piacere a quelli , che l dilettano di legger memorie antiche , per concruar
le quali mi on preo uea fatica .
Le coe dunque tra aciate di recriuere ono le eguenti.
Reformationes , (F ordinamenra conilij Nebilium Ciuitatis Tr. In Cbrii nom.
.Amen `Anno a nat: eiusdem 1353 1nd. 6, die 9 men: .Aug. conuocato , * congrega
to maiori , e? grli conlio cis , ' lmminum Ciuit. Tr. in Palat. d. c'ois ad vocem
preconis , (F' onum campane , ut moris et de mandato Egregij ,
potentis Viri D.
Marti
curiamRugini
ad buul.
Honor.
ballottas
Comitis ,Trag.fat'lo
(F ipo obtento.
priusIn
be'ri
quopartito
conlio:mer
d.D.ipum
Com.D.Com.
propouit ,
(F proponi fecit . ,Quad cum in Statuto Ciuit. Tr. contineatur . Quad [i aliquts ex
ludicibus , (' conliarijs erit ab ens d Ciuitate , ' diritlu Trag. _vltra 20 dies
Quad D.Comes Curia alium e [gere debeant loco illius abentrs U* in Reor-matto'
ne,qua e pro Statuto falla tempore D. Michaelrs I umiano contineatur gio. alo
quis non pot eligiad duopcia nec atmentta, nec declaretur qui probi_ eantur
eligi , aut pot eligi loco diorum abentium quod platea: ip con[tuo proutdere.
t.:
Y .
Et ua Curia , exponere . . . . . . lino . . . . . . . otio commiaric,
fTntorin.
'
D0
Di Tra.
30 5
Ch: no: am: .Ad honorem, laudem , (T reuercntiam omnipox. Dei Beate Marieem
per Virginis matris eiudem , * Beatorum corporum SS.Laurentij marx. , ce* [aan
minum dia Cm. Tr. in Pal. c'is ad onum Campana, voce preconis de li
centia @ mandato prea` D. Francici Comitis antediii , *ut moris et. In qua
quidem conlio pro bono , U pacifico , (F' tranquillo .Fiam d.Ciuit. (F' hominum,
* ingularium peronarum ibidem ex/entium captum , ' obtentum fuit per 28
con:. ponente: eorum haliotras in buula alba del c non obaniibus 4. conliarijs
eorum ballottas mittenribus in bujjula rubea del non quod D.C'0mes pred. pai: eli
gere , nominare , (T conuocare. r z- Sapientes *Piras de conlio apud. 4. Iudicrr
curie quibus. tz. Sapien: viris, clrs, nominaiis, " eonuocatis ipe D. Come:
~na cum diEiis Iud. , (F' I z. Sapien. ?iris pot, (F ~vulcani prouidere, delibera
re,(' reformare, acplenum, ' librrumarbiirium , auoritaum , ('9" bayliam
balia-am prouidendi , (F reformandi quicquid ci: , vel maiori parti iporum videbi
tur , (9* placebit uper fratermtaiibux ,eu ocietatibus nuper faiis, (F'exariis in
dia Ciu. Tr. eu que eri oriri , (F' ordinari contigerit in uiurum delruendis , de
guaftandzs , CF totaliter abolendis , quae quidem frate-mit. , eu ocietates ee po
e: origo ,caua initium, (9 generano errori: , U' candali pre-f. Regie Mai. (F bo.
ni,paeici, @Tranquilli iatus pred: Ciuit. Tr. e? ngularium peronarum eius
dem . E: quiquid fafium, ordmaium , obtentum , o deliberatum extitlt per pred.
nlmaiorem partem iporum in, CT uperfraternit. (F' ociet- anteditiis 'vale-tt , (F'
teneat fioriture-preenti: conlj , ac i per dium tonlium faum ordinatum ,
(F obtentum foret 0' ee: .
Nomina duodecim apientum virorum uper premii: per preDComaletor-um
unt hec . Petrus Marini, .Auguinus Caoli!, Duymus Martini, Gauzigna Marini,
Joannes Mathicbe, Defa Lucani, Dea Damiani ,Ludouicus Ioannis , Sort Marti,
Daniel Ioannis, Giga I oeph, 'Paulus Marini.
506
Delle Memorie
maioriparti eorum melms vide-bin . .Qua ordinamenta appellatio num poni de;
beam in volumine Statutorum , ' pro Statutis debeant oberuari . Supradii DD}
Comes, (F Iudiees eon/derantes, (9" aectantes buie defe'ui prouidere na cum iii-1
Elis x nobilibus , ' alijs quatuurex diis oo adiunis qui fuerunt numero 19;
quorum decem nobilium nomina unt bei: D.Licas Vifuri Regius mi! 1 D- Bittcm
./1 drm Reg. mil: Sc r M.iibeus de Cbudis , Ser Thomas Marti , Ser Mirsa Mauri 1
Ser Builus Duymi,Ser Mladinus Mcole,$`er .Andreas Cge,S-er Michael 'Petri,5`er
Leo Miele , ' quatuor nomina illorum 4 nob:adiun&orum unt hei: , Ser Mare-ui:
Petri , Sur Iofepb Zare , Ser 'Nicola Pem Micbacij , Ser 'Nicola Stipe de Zegis ips~
omnibus congregatis in Logia parua eiernce 'Palatii redentiae d-D.Comis pri:
debita matura,longaq; deliberationemc libratis omnibus ton[uetudinibus,@ pratici:
haenus oberuats pro bonore Ciuit.Tr. , ac bono, <73" wild partium litigare capien
tium, volentes bit duble declarare ' 7t partes appellare valente-s agnocere *va-
leant quis modus in talibus eeruandus`, bat lucida , * clara lie-formation: poto
partito inter omnes pred. er ballate-ts omnibus repertis in bu/fula alba del fit nulla
reperia in contrarium in ufula tubea del non nemine eorum dicrepante alubriter
delfini-:tate uprad- Reor: deliberaueruntatuer:, " reformauerunt.
.Quad
appellare rolentts c.
In Cb:no:am:an:nat:ei:1353 Ind:4 Reg. DzLodoueo Sen"- Rege Hung: ' Ex eclfo' Mag. D.DAndrea Dandulo inclito Venet. Duce vacante EPatuper mar:
tem
Lampi-edi]
Eccl:Tr:E[5i temporibus
quidem
Egregiy~ Defe
, e? potenti:
mm DjMarot
Riugini
bon:Com:Ciu:T.u0rumq;
I uaitum
nob.vir.DD.
DamiamJetri
Mica_
e,Donati Cbaotw' I oams Maticbe. Quaderni:: Reformatfaarum tempore dih
D.Com.~ die zo men: ebr:. Itemfmilimodo c.-ptum , U" obtentum fuit m d.Con]lio
congregato vtupra p go Con: ui eorum ball.pofuerunt in buola alba non oban
tibus zo qui eorum ballottas pouerunt in buola rubea in oontrarium .
Superfao Camerariorum,Maariorum,venditione alis * bladi . ,Quad aliquis
Camerarius' Maarius renditor bladi, e? falis non pajnt , net debeant eligi, ?el
adumi ad aliquod predimitorum contingeret aliquem predmtialium babme
aliquodpredicmciorum vaeare debeatppacium 5 annorum . Idea quod fuerzt
Camerarius ipe non pojit eligizn Maari -m vendi:: bladi, alis, e? ieper eques
intelligaturde pred: omnibus quatuor oftijs (7' qualibet pre-d: ' preent Reforwmt
obtineat Statuti, (T pro Statuto debeat oberuari .
: D1 Tra .
.507
Primo videlicet quod dius D-Comes, qui nunc et' qui per tempora erit ad re
gime Ciuitatis pred: nullo modo , forma, vel ingenio , eu :lio queito colore poit,
nec debeat in ueniendo ad regime fupradium , nec in ipoflando , nec ab ipo rece
dendo aliquidpercipere , 'vel babere de auere cis ipus iuit: vltra alarium antc-_
latum, tam pro igno, quam pro aliquo alio dono, eu aliqua aliagenerali, welfpecia
li de caua.
'
Item quod dius D.C0mes, ' eius ucceore: teneantur , e?" debeantoluerepro
macinatura bladi pro uo vsu illis, qui ha {Debt-nt incantum molendinorum, prout, W*
cut vnusquisq; alius ciuis ciuitatis pre/'cripta Tr.
Item quod dius &Corr-es, (F' eius fucce: non pont nec debeant arcipere bl '
dum prouo vu de magazeno magno cis ed vale: de blade cis difius Comesd' y
eius frecce/f: accipo-re debeant de paruo magazeno pro illo precio,pro quo vnusquisq;
alias ciuis caperet.
Item quod d.D.Com. eius ucce .debeant, ' teneanturjoluerefzao Cancellario.
quem ecum ducere tenentur, (F' de eant de alario uprad.
Item quod D.Com.eF eiusuc.teneantur, e? debeant manutenere toto temporeno.
fls Item
quod d. D. Comes , c'e eius ucce. teneantur, (F debeant ips necearia
eet aqua eam conduci facere uis expens .
In reormatione cuius conilij in quo fuerunt 64 conziarij fa [fa inter ipos partito,
ad bu bal.in abentia d.i).Com.eorum nemine dicrepante pro omnibus , (F' n
gulis in dila propoiti: nominatis, placuit omnibus ips coniliaru's poni-nu!). eorum
bal.in bu. alba , e"? coram nemine dicrepante quodalarium debcat augeri eidern D.
:Petra ComitMF per consequens eius ucce qui mittentur ad regime antedi'uml,
(9 quod omnia Statuta, Reform: (F' promf. , (F alla queq; l contraria-n icq-'ien
Item mili modo falo inter ipos partito ad Im. U" bal. per dit? DJ). 8 rie Cu
ria, (F abente D.C0mite uio placuitponentibus eorum bal. in bus: mi , qmuere
num.64. Quad d.D.Comes , qui nunc e, G" ipiusucces. qui pro tempore erunt ba
beant , (F babere debeant per eorum alario :anno qualibec libras duo mita Ve
ner. par. ad monetam currentem in Ciuit. Trag. de aut-re difli cois Trag. cum
palis, " conditionibus uprascripris, non obsant` I7 qui eorum bal: bus. rubeam
m contrarium poati-nt . Et_ quod de pre..iis omnibus impetrandis mitterentur
.Amii-ax: ad diffum D. Ducem.
. D.Gomes, (Fua Curia, qua babuit arbitrium creandifaciend , " eligendi .Ami
&ax:ecerant, crtau. (F ellg. Blat-um Marini, (a Micha Damiani elig..4mbax-ad
eu
'508
elle Memorie
conuemrc, @ nos tamquam ipfius Domini; deles, veraces , deaotos , (9" ubdzm ci..
dem noro Ducali Dominio reueremcr cum omni [ubict'ionis , (i' pure abc-dizioni;
articulo carne-ridare .
Item committimus-vobisuod plene ignicare, c' cxPanere debeatis parte no/lra
Dommio prelibato cum illa verborum eloquentia prepolita,qme magis veris animis
conformabit, nos tamquam deles ubdixos Domini] fuprad: nolenies ingratitudinis
vicio merere,ed memories@ recordabiles pozias ee preroga`ts`uarum , C7* benecio
rum reiroal'fis temporilm` , (9' preentialiter per antedium Dominium nobis omni~
bus pre/atei); Ciuitdiberaliter conceorum , (F in poerum prebendorum die 6 men
luni] per propoiam poni fecie in nio conlio Generali quid ip conlio vide-ba;
tur augumen'ando alariumDis Comitibus de cetcro venturis de ipus Domina
tionis mandato ad regime anteditium incipiendo pred: Salarium augumentan .
dum tribuere D. 'Pc-tro Memo de ipus Dom: precepto Comici de preenti , (F in...
dillo concapium, (F obtemum fuie nemine dicrepante quod Dp. Com. ante
di. debe: alari/4m augumentari , (9' uper inde proponi -eimus in dic'io con::
quantum anmlio co s: videbatur augendum _difio D._ Com: c7' eius fucce. lira
olarium conaetnm. ln quo quidem con/;lio fa per aliquos arengatum "quod ip/s
videbatur banore Duo. Dom. infpeio (F bono ati!" ' pacico _nai Cm: Trag
uperms nominate de dando pro eorum alario omitibus jupradiis md. omni anno
due. 500 auri (9" boo ad mouetam tune :emporis curreniem pais , (9' conditiomlms
' ra m tis
con-f, [yptoupxam , o; obtcnium fuit per 64 conjil ponem eorum (241.17 bili/u
.
da `
Di Trani .
509
dic: D. Comes, qui nunc e, ac eius uece.babeant, ce* babi-;re debe-zz pro eo.
rum alario quolibet anno duo mil. lib. Ven. par. ad monetam currentem de auere
Com: uPlo quatenus ibi oluat, (F oluere debeat ad rationem alarij pretaxa
ti ei!. duorum mil:lib. Ven: ar. ad monetam currentem , * quod dit. D. Com:
penitus oberuet omnes (9* mgulas conuentiones pred. ' quod ab inde in antea
A
'
'i
Die 18 Iunij.
Difius D.Com.Iudites con. , (e ee dia Ciu. Tr.proe 23* omnesuos uccea-r
parte Dut:Dam.receperunt literas inracriptas , quefuerunt lea (F' promulgata ;p
me Bonifacium d.D. Comitis in pleno , G Gen- con: cis, U' lmmin. ciuit.pred. qua
rum liter. tenor talis ei .
.Andreas Dandulo D.G.Du.r,Ven.* . . . . . Mb. (9 Sap. Viro Petra Memo deuo
terre babere debeant de alario lib.M.M. par. ad monetam curentem ditfe Ciuit., '
in lii: termini: prg rata, quibus babebat pi imamolarium antedit'um, (i g forfait.,
omes
510
Delle l/Iemorie
comes preens , nel alius futurus vellent ducatos aurt eos accipere , ce' recipere , e?
ibi computare ten-canti, U' debeant pro tanto quanto expenduntur in Tr. i tum:
reciperentur in Camera - [tem quod Comes pree: , ' all'4' , q pm zampa e
nullo modo ,forma ,fvel ingenio eu aliqua queito colore point, nec debeant in ue.
niendo ad regime upr-zdil'lum, O' in eo iando, (9 ab eo recedendop emel alios pe
tere reciprre, vel babere de rebus, 'vel auere cis Trag. tam pro ligno , qium Pro a.
quo alio dono , vel cauagenerali. nel peciali, m olarium upracriptum . Item
quod D.Comes, (F alu futuri teneantur " debeant oluere macinaturam bladi pro
?u uo, ux familia illis qui lrabent incantum macinaturn ,eu molendmorum i
cut oluunt, eoluent alu Ciues ciuit:pred.1tem quod D. Com: (a aly' [anni 6,1,
point, nec debeant accipere bladum pro uo vu de magazino magno cis Tragtfed
accipere debeant de magazino paruo, ubi venditur, U* pro c0 precio , quo vnnsquis
Zue alius Ciuis acctperet. Item quod Comes , (F' alij futuri dealarto uo ufo de
eantoluere Cancel!. quem ecum duceret ad regime . Item quod D.Com. ce" alii
uturi debeant , (F teneantur manutenere continue de notef in Pal. cis vnum ce
Com: {9* ali uturi babere debeant amiliam conuetam , U' ordinatam , (y' tenere "
quatnor equos continue dum uerint m regimine din terra: babendm (a' recuperan
do eos inm vnum menem poll quam ad regimen dit'le terra peruenerit, ' pai-do
eos vendere de vno mene ante complementum regiminis . Item quod quicunque ex
1nd: vel couliariis , velde conlio uperius nominato , vel iforum aliquis quoquo
modo, for ma, vel ingente tallone'. vel caua pred: obusic [la ilitis , U* approbatis ,
eu alicui eorum pe, vel alium contrafaceret, vel venir-et , vel aliquid in oppoitum
alegaret, proponeret, diceret ,eu arengaret, vel alegari proponi , dici ,eu arengari
aceret contrapredia , nel aliqua rcdi&.priuetur , " catur , (i pro ca]`o , (a a
priuato babeatur, QF intelli atnr a omni conilio oieio , * benecio publica , nel
priuzto generali .velpecia Pntueritdudxon. ac totius gener. conlij prelibati .
Qua)? ide-1m *pigpezznos,
dia nia Conlta crtbimus committim us , e? ma
damus quatenuspred: 0mm m quantum ad vos pefat oberuare debeatis , '9' a
cere inuiolabiliter obcruari. Det-in no Ducali Palat.die 8.1ulij x z Ind. (ide 1 3 44)
quod nullus con tltarius in conlus generallbns portet armaub pena tatuto conten
ta .
i
'
De Oleo.
1
,l
Proponimus quod oleum quod t in Tr. ab boe anno in antea de cetero at in capi.
te Burgi Tr.vid.d latere qui el ~verus ponentem. (/3' non alibiub pena lib.4o ar.pro
quaiibet, * quolibct contraaciente , ce* qualibet vice (7' quod quilibet pat accu
are, " habeat medietatem pene, da' tentatur de credentia .
O
De terminis oicialium .
Place! que-innat- ?Edel-7x odio-zii *le cet-*xo durate deb-rm m ateo * tuoi
m
Dl' Tra .
5ii
liud tempus [mf-in oicio ordinario propri/ita, (F' lea fuerunt in preeneieon/ilio
generali.
~
.Quad Com es poli: ex {rendere de danarijs cis .
Libet quod D. Comes de cetero pot ex rudere de denarjs communis eeundum
"
e!,
Ordinamus quod omnes mortacina de cetero vendanmr al) alia-later: turris .Gi-ea'
. _ato ammeo lfanno, e giorno , che i troua neglaltri Statuti vecchi in.
tieri, tanto in quelli c'hanno li Sommarij alli capi(come ha quello dalquale;
h
copiato_
il mio aquanto
lanno,
e giorno
c081 : anco ne glaltri, che'non hanno Summati) ;dunque
R.
5 1 z.
Delle Memorie
' .'
Ell'operaDe Regno Dal. 8c Cro: lib. z cap.xs, e lib. 6 cap. primo ono
itatiepreiglantichi coumi_ de Croati , e nella preente accennati
T ' certi altri de tempi potter-lori ; alcuni de quali andar hora dichiarando , e.;
prima quelli, che dallllriuilegi) opraaccennati ap aritono .
.
ter ciuis Clifi , (9* Matheus Georgie' de Rogauitbi , ac Ooya Iuradini 'Miami , (F
.Ambujtiatores ex parte cis Cliie . . . - coneruabimus in omnibus ordmationi
bus, quas dicunt babuie tempore predecebrum nosrorum DD-Banorum Mladini ,
E'? Paul!, att); Comm-s Georgijcilitet nobis , ' noris beredibus teneantur [emy ,
(9 in perpeiuuvriOrnagij delitatem oberuare. Item Prefata Citas pot bi eli
gere Com/tem Cl teneatur annuatim dare duo exenia *aid: m Mztiuitaie Dii, (F in
feo 'Pajeatis . Item tributz que eongregantur in Burgo Clii de forenbus , (9' de
carne feruetur pro cite delium nororum Clzie , U te'neantur dare Comiti Clii
zoo [ib: , (7' ad aliud daiium vnquam ipjos compellemus . Item Preata Citas po
lilibi emper eligere I udiees, (' omnia beragia feruiente pro predia amara no
ra . . . . . . . Datum in .Aula nia Regali Sotbecazz die men/is lulu ub anna
Di l 3J
8 . HP
;11m
rita*
"' 3
i" "-1.. .i A 42:
i '. r, 4:32
- ' - ~ .
f..
Dalle quali i vede , che il commune dl hlia era obhgato dl dare al uo
Conte,
l dario, che i eigeua da oraheri, e libre 300 di carne, dor pre
enti MW , vno per Natale, e l'altro per Paqua; 11 imile deue preuppori ,
Sigis. (Fc. q.- Nicolaus, ' Blacba l?" `Andrea: Marinide Trag. . . . cum Nos
alias cum pic-mq; 'Prelato, U' Baremus nm, aeproceribus , (9* nobilibus Regni nri
ad egnum notrum Bulgaria, vbi immamimorum Tuneorum , allarum {Barba
rarum nationum grand cetus pululabat, ?ma cum valido nro exercztu applicuze
mu s, (F cum eisdem Turcis . U* alus Paganis perfonaliter aggrediendo duce-tes HL
area certaminis prciiando: candemq; occulto _Dei iudieio pei-mittente e? fortuna no_
bis, prob dal, viribus noriexercitus decieniibus , pluribus dllbil ?Toi-"is
'
no ro
` ~ `
Dl Tra . .,
~ -
51z
noro lateri pro tant adhercntib. proratis Prefatus q-m Nicolaus ub uex illo delis
1m:: Vm D.Nicolai de Gara Regnmorum Dal .' Cro. ac totius Sclauom'ee Bani
approbamuc . - . . Data/LD. 1499 quarto Kal .Aprilis Reg. auiem ni-i an: zo.
Ciacuna caa dunque d'oani villa era tenuta dare_ al uo Cacllo, Cael
lano ogu'anno aro vno di lrmento,vno d'orzo , 8c il terzo di vena, 40 oldi
5 i4
Delle Memorie
uo da Sigi: per farli reintegrarc nel poelo dee Ville; lequal inicue;
con-prapratniza,Gliubit0uiza,e Zbichdpocdute dalla medeima famiglia... ,
come iano ate inclue nel territorio i Tra non trouandoene memoria,
dhuomini con danari; ilche i diceua VRASDA . Hora per eplicar que'vo
raccoglier le memorie, che di ci h trouaro , e per prima regirar la leg~
ge iui citata dello Staruro di Ragui lib.6 cap.76.
De Pena VRASDE.
.Antiqua conietudofuit omnes Rega-:MT bomines Slauonia' totias Regnami.
mabjzis eeruarhmq ,i il
ceret aliquem Ra
. r~ - mortisfuppliciopuniret , qwdfacere
,. - Maerantfaceremilcm I uitiam aliquis Rag.
; ~
dius Rex n effet contentus, (J nollet facere di
'l
n' R i', " inis;non obantibjn boo cau Statutis, (F' Capitalis D-Ioannis Teupoli .
pndi the?" intelleis dilis liters D.Duc is D.Com et Coc Rag.mifcruutilemnes
?il Deus ait'erratzqiiodfarere vclet_ &Colui-s , (9" hommes Rag. paratieranine uis
i - ~ ~~
.ig.
Di Tra!) .
5x5
lagaeere illud idmuibaudits D-Rex rfpondit quod in boe nullo modo aenti r t, e?" quod nolebat pargere anguinem uam,@ volebatenientiare tenere .mej.
rij Romania Night? Sap:I/iro .Andree Dauro de nio rndato Comiti Rag!? vni tti
Ciuitatis eiusdem delibus uis dilal- (F' dll-aum . .Ad nam vententes preentiii
nob:Vir Vrsacius de Buda(a,Maunus de Dersa , e? 'Nicola de Gondolo .Ambasme
ri pro parte vera bumiliterrpicarnQuod c in comiione Comitis v-i continea`
tur inter alia quod qui interftit ali de bet mori* Rex Vraus uos Sclauos,qui ve.
iros interciunt Raueos mori non aciated eosoluere atit 500. ypp pro maleeio
commio,nec pen a iam patiantumat dignaremur robis concedere de `qratia peciali
uod in hoc teteris adimilem conditione cum Sclauis prediismon ob] ante commi
Zone Comitis ri pred. cil. quodi aliquis Rag. aliquem Sclauum occiderit olueret
penarn pred- ;ooypp 2? penam aliam non baberet; uper buius Prudemiat preferibi
mus per non@ nra conilia mit:, maius vobis precipiendo mandantes, qu atenus
mittere debeatis ad D.Reg Racie,qufaciatis requiri, inanter rogari quod que
libet lex Diuina,CT bumana preeipiat.@* icp mundum eruetur , quod qui intercit
alium moriatur ro coneruanda Iuiitia placeat ei ee conteniii Deo , (F bobus pla
ceateruari,aefcere d euis Sclauis,qui oceideret Rag. imiliter acere eos mori,cum
vos paratritisJicut ee debeat,ipam iuitiameruaret acere de ri-is Rag.qui oc.
ciderent Sclauosimiliter acere eos mori,de quo i ipe Rex erit eontentus vos/ic ob
eruare?" I ufiitiam acere-,w diffum ei inuiolabiliter oberuetis .Si autem ipe Rex
de ipa facienda Iutitia nollet ee eontentus,ed 'pellete tenerne? eruare pred.con~
uetudinem 500. ypp tune in arbitrio vo relinquimus eruandi in prediis imilem
nella Croatia, che connaua con l'altre Citta della Dalmatie. i comprende.,
dallo Statuto di Zara; doue ono regrati alcuni Ca itoli circa le rubati-e.
della. Campagna confermati dal Senato Veneto li 3 ouembre 14s; tra quali
a carte s 2.1 tergo viene epreso.
i a
516
Delle Memorie
dia liga , e? opus oretoluendi Vradam quod in tali casu omnes de dil'fa liga pio
rata te neanturoluere diam Vrasdam .
E e bene non viene pecicato qual orte dhuomn , 'ville i compren~
deero otto il nome della Lega; nondimeno doueu ano eer del territorio
di Zara; poiche uelli Capitoli ueqnenti gli vien impoa pena, e non accu
auano, ouero nacondeuano li delinquenti , efori, che la Lega deueua in
tenderi delli luoghi, che inicme con Zara erano venuti in poter de Venetia
ni, che non erano dellantico territorio di Zara ; ma in Croatia , come erano
Vrana,e Nouegradi: certo per, che pagandoi la Vrada alli connanti col
territorio di Zara i pagana alli Croati; e uelli conein di Tra i troua m~
i
s
1 408 die l 7 Iann ari} Congregatis Dn'is Comite ludicibus et x. nobilibusuper bo~
no [lam Ciuit. pro maiori parte in Sala magna-'Palatij captum fuit eorum nemine di
crepante, quod per umantemoluatur olid-num par. pro quo/ibet , (F pro lib.-50
par. quasoluere debe: iue tenetur Marcus Miceglicb pro quadam Vrasda ex eo
quod diff/is Marcus inciit manum cuidam Vlacbo , qui venerat ad damnicandum
diiritfum Trag. , E* ueruntatiiociales ad exigendam diam pecunia quantita~
tem Sier Meolo Petri Mitbacij `Tier 'Micol a Petri Zegis .
Et in Spalato nelle note della Cancellaria i troua , che del 1361 primo A
aliqui alt'j ab extra petunt Vras dam contra hommes Ciuttatis pro eorum attinentib.
interfeflis in Ciuit. quando nobile: tuncesrtrtneciSpalat: intrauerunt tu. capt im
uino? obtentum generali! per omnes nobiles up/los oraculo rime vocis hoc ar-r
mantes . .Qi 9d cum predifis Vrasdam petentibus pax, e? concordium traetur ro
omnibus 'Nobilibusx Ciuibus CiuiMD quod boe negomi glne* c'iter pro omnib.
capienti-,TF :ratie-tune? i D.Dux , (F' D-lobannes Comes Cetine boe concordiie' a
cient, E? boc fai aptabunt bene quid' s Sin autem quod infracriptz Nobile: ad bot
' deputandi
cum aliis qui
debeant
poenttralarese'
petere diam
concor
Vradam
difacere
fa [iam
cii predic'iis
in introi
Vrasdam
upo , perentibu
opuss,em
aliquidoluere ab omnibus Ciuib. Ciuitatisoluatur , cum ad i mnes tanga; 6F omnia
fai.: traatax' concordata per eos,vel er maiorem partem iparum ni firma , (9"
mina
.
-
.Dl Trau .
5 x7
prediis, (9* imilicer per Iohm Buinich untium D.Comitis Cecina pro parte ip~
sus D. Comiiis reportauit ipum nelle , (F contentari quod ipum acordium at cum
ni omnes de Spalato habentes ad omnia ' ingula infra aiuhoritatem , ce* ar.
biirium bayliam a gli conlio nob. Ciu: `palati, 'ut patec in Reformat. czs trip.
tis manu mei N9:: infri in i403 die ai mens xbris pro e ips * vice , "
nomine cis @ hominum , tam nobilium , quam popularium , " Ciuium , G*
tam habatantium, quam dilriuaium Ciuit:predifiie, eorumque beredum , G'
ucceorum ex alia parte ,- inter ee vicim de eorum bona , E" pontanea volun
tate ad inuicem olemnibus tipula:: hinc inde interuenicntibus taliter deuenerunt
*rid: quia dii Radoslauus Vlajchus , (3 Lucas Stanca, Iuray , G* Braiach pro
feips, (a' vice 'nomine quibus upra osculo pacis interne-niente fecerunt di
&is Dis Comici, 'Iudicibus ac Nob: utis ip. G" recip.pr0 e ipjis , C9' vi
berei alicui Spalar: Ciui habitanti , vel diriuali , nec propter :d vllo vnquam
tempore aliquam briga) dicordiam , nel quetione-m innouare , acere a vel
mouere : quinimo cum eifdem , Cr* quolibet iporum pacem rernitatem, amo:
K '
"cm j
-5 x 8
&De/le Memorie
tionemfeeerunt patio de -vlrerius non petendo lib.zoo prox. adfeum S.Duymi prox.
lii-;op prox.adfeum S.Micbaelisprox.futuri, (7 [ib-600 prox.pro reo, * com
piemcnto toiius quantitatis uite adfeum m:. Di '1L Ieu Xp: fune fequuturum
omni, quauis exceptione remota, nec non promierunt quodfaaolutione predi
a dabunt eidem Ngbde Cetina decem compatres Spa!. pro rmiori ltgamine om
nium prediorum i Ipq; nob.de Cetina promierunt babita folutione pred. in quali bet termino pro demo-us receptisfacere nem , " quietationem de vlterius non pe
tendo p fcripturas capitulorum, ce;- publca ina cum omnibus olemnieatib. clau
ulis, Capitulis necearijs, (F opportunis . Ipsq; obus , 'ngulis upraenptis
fecerunt pre Baldi, U accordatores up D.Ietriza Com. Ibes Stephani Buymcb ,
(io, [eu quouis queto colorenb obligatione omnium bonorum dii cis, partium
prediarum pres. (F [ut.
*
-cxr
.u-um Spaiatifup Sala Palath notti Cis p't Decimano irmatore .Andrea 'Pra
bislaui,Peho Decoeuicb , c'e' Iacobo Zazaromcb Cimore obus de Spalato teibus
ad premia rotatis babitis, (F rogatis' Ser Marco 'Petri Marci C on .o examinato
re.- Die autem up 26ebr:,e immediate poi} predia in gli con." nob Ciuit.pred.
ono campane CF' morefoiito congregatofup Sala Palatij noui cis propouerunt Dt
Come-@ Iudit es cum quatuor ex conliaqrijsui debent propotis-interee. C boe
t quod pax , (F coneordium fafunt t cum uPis Nobilibus de Cetina occaione
Vrasdejuprascripte png! quod opus eoluere ad certos termino; [ib. I zoo- de qui
bus bodiefoiui debem/ .-qu quas contentur recepie , ideauper inde-conula
tur quis modus eret* '.7 ' dii omnes denari] inueniantur , '9' oluantur ad
. - v ota Ser Dea Iacobi arengando consuluit quod in..
.i
, _i
e
"-71 a
,'i
, ` ionem eis faam . Et id quod faium fuerit per duos quicquam u cr mde
t rmam*
perper
totum
coniiumfaium
. Captum
, E? o tentum
i *fuit
conlium ratum,
dii Seracli
Dee
29 eonlmon
obi. 16 ei-t
alu'sin
contrarium.
i Et immediate pot piedia m code-r,- cons. o elei, nominati, U' conrmatifuerunt
adfaciend: d. '"colletam Nqb. infraspti vid.Ser Bernardus Cbiarini ,- Ser Marcus
Cris-tm', Ser Bocbms Saior, Ser Bergonzi Simon, ce' Ser Petrus F rantici . .Qui
Noli-ipe: die fecerunt colleam de droits centum [ib-(F eas eXegerunt ,
goderunt
Di Tra-vi.
519
une Cancel. ac N9!- iurams C'is Spal- prepo/tis uftis , ac partibus in iplo Cous.
obtentis, nec non Paci remiioni , (F promiioni uprrtis s ac omnibus , (a ngul.
ucs dum c agerentur , e? ere-nt piisfui , eaq; de mandato Nobilium pred. auch.
habent: wupra , ac rogatuscrip , publicaui cum appenone oliti Sigilli Cis
Spalati iu ro ur omnium premignumq; meum appofui consuetum.
In uea ace i contiene in oanza, che radunati ;5 nobiliSpalatini ter.
mina ero, cl-e opra la dimanda de Cetinei oero ricercati il lor Duca Her.
uo e, 3t il Conte di Cetina, che componeero la dierenza dell'Yrada; md
r1' p ndendo ambi, che la Citta la trattae da e, folle radunato il Coneglio
lia ebraro 1404, e tipulato laccordo con Radoslauo Vlauo , e Luca Pri
praich fratelli, Stanoz, e Iuray Ogulich, e Biaio Pulcouich tutti di Cetina_J
parenti delle Nob: Franac, e Nicola Prapraich fratelli , Peoch Ognlich, Os.
olac Pulchouich , 85 Radich Saxich tutti di Cetina vccii quando entrarono
con glerineci in Spalato li 3 Decembre 1400 di pagare per Vrada lire 1200
in diuer termini, e per raccoglier quei danari, non hauendo pi lentrata.
del Commune, imponeero la colta :i tutta la Citta . Etra le pergaminc del
Conuento di S. Franceco di Sibenico i troua loriginale inlromento critto
nella Chiea Catedrale di Tininio l'anno 1442. il iorno dis. Margarita , nel
quale il~Capit.; ede,che Carlo Conte di Corbauia altre volte Bano di Dalm.
8L Cro: glio del Conte Giorgio,e li Conti Gioraio i'. del Conte Nicol,Car.
lo, e Thoma gli del Conte Paolo , e Franco . :u Conte Bntcho aegnano
: Franco glio di Daniele Pyaich de Sopcouich ei orti di terra per duc.o.
per la morte di uo Padre ammazzato da loro .
Da tutte le opraregirate memorie dunque appar , che tra gli Sclau foe
in vo di pagar il angue, vero Vrada,e ch'anco li medeimi Dalmatini cra
no oliti di pagar ea Vrada 5 il medeimo vo col proceo di tempo tra a
s anco nelle Citt Dalmatiue , poiche nella opraregirara pace tra g in.
rinec, 8L erineci di Trau iipulata in Spalato li za Gennaro 1395 viene,.
trodotto in quei e due Citta di Spalato, e Trail auant'il_ xeesil che dalla Sta.
tnto di Sibenico viene a certicar nelle Reformatiom.
3
Kit 4
i 33x
52.0
Delle Memorie
us ub pena 1:12.25 par: cuius pene medietas it legitimi aceufatoris, (F alia eis, G*
quilibet pot accuare, net etiam propter aliam cauam ub pena predia.
debeant oluere Vradam in quam ineurreret aliquis Ciuis , nel diriualis tam de
iniercflione, quam depereuone,:*u iruneatione alieuius membri , e? etiam ali
dus eet d. latro non preentatus. Item quod qu.libet qui oeeideret a iquem , qui
eridaret aliquam Vrasiam contra aliquem Ciuem , vel diri'iualem norum babe
re delicata diffis eiuibus, e? diriualibus libras eentum , " difii Ciues , ('9" di
[lrifiuales oluere debeant pro eo Vrasdam , quam ipe oluere deberet , U ta
xaiio dilarum olutionum pro diflis libris cenium , (F pro dilis Vrasdis ia:
ad amilias equaliter , nulla diinione faa inter diuitem , c* pauperem Oerui , che nella prima vien prohibito gridar angue , e nella. econda.,
dich-{auto , che angue , e Vradafoc tutto vno , e i come nella prima vien
im oa pena chi cridase Yrada, cos nella econda Viene , non olo im
polPla pena , chi occultae il malartore z md anco aegnato premio 3 a Chl
ni , che per tanto tempo erano vxsuri con lc Leogl Dalmatine , hehbero ne
cet di fox-mar Leggi cos ricoroe per veder dabolire quc'antico cou
e Croato, chepoi dalla gru enza del Senato Veneto per Decreto del di 5.
Di Trazi- L
53.1.
Captum quod quilibet laborator babere debeatgroum vnum , ' dimidium in die
Pro uo laborerio iniarea ,cilicet in terra rma , (F in Inulis pro mili laborerio
groos duos in die : . . . . tam in Starea quam Inulis . . . . In Starea rei Inu
lis . . . . . ln Starea e? in Inulis .
52.2.
Del/e Memorie
e e intendaturi
ms Staria,
M Staria
Pad in marea p a "Bleu-mm' t, E' em
.dgieat
conniunf'ix,
U' bogm
T743-
parola non e Slua _ne anc Latina; nde per rintracciarne il lgnicato bio
na rlCOI'rCl'C
a a mona
Fondo
e rmamento
.b
E queo deue eer vno diquclli vocaboli Greci, che ar tato iu vo anti
`camente in Dalmatia , quando era ortopoa all'lm erio Orientale icome;
n rearo veigio dvnaltro nella opranominata diuiione de conini doue
vien epreo .
.mi quam foam gnata di 4010171 petra im rquc. ad quandam aliam *I*
lgnatam m Petra man-ora .drm petra, (a' dcindc etiam 670 tramite
Onde i vede, che e ara Polka la parola Greca .Arre in luoco della Latina
fummo, che ignica ommit, cima della pietra .
l
le caue, cosr qll] ne faro vna breue replica per poterle :neale intendere
E tato longamcntc narraro nellaltropcra 8c anco nl primo libro (lella
Serbljanj
reo no Duraz:
zo, cos li Croati vennero ai conhnar con Zara , Trau,e Spalato eli Serblan
con Ragu: quattro Citta,chin terraferma coneruarono il noze de Dalma.
tini, Romani, Latini: e come che quei doi Popoli erano dvna medeima
natione Slaua, cos quella arte del Regno di Croatia , che eendendoi tra
li umi Saua, e Draua con nana con _gl'Ongari u da loro detta Slauonia , e..- _
E li Popoli hora ven"ouo dCttl c_ol nome generale Sclaui , hora con parti
colari Croati , e Bone 1, Chelmam, Raani, e Zentan .
Zara 1.3.c.49.s al.l-3.c.\ 14-, 8c Statuti noui C.15.Tra 1.1 .c.4.l. 3. c.56.
Reor 1,1_c,43.
agzl.3.c.17.e 55.1.6.c.64,72, 3.
chcprimc cos a?
Precipim: quad aliqua perona accipere non debea: aliqua Ciuem Traguris in
deiufarem pro aliqua Sci-tuo, quia nolumus quod tali; fideiufo habeatrmitatem.
pro forebus autem, e? &benz-ani: poli: ee quilxbet deiuffar .
.`, ` L
Oerui, _chin quea Legge vien robito alli Cittadini di Tra ar ca?
t pxezzaria per alcuno Satana, il c e deue e'er ato vietato per ouuiare 0-]j
juco'nucmenti, che per tal igurt deuono eer occori(come nella opracirda
ta _Legge di Zara 1.33.49, che contiene liea proibitone viene epreo) di*
Per ;
-
e:.
. ~.
D: Tra .
52.;
per oraieri intendendo tutti uelliche habitauano fuori della Citt , u'
territorio tanto Dalmatini dell'a tte Citt della Prouincia, quanto Sclaui,
qualiuoglia altra perona del mondo; cmneviene e reo nelli Statuti dell"
altre Citta: Dalmarine , e comprobato dalla Ducale
non e primono Sclaui ;dal che { conoce; che i come li Zaratini haueuano
nel lor Contado delli rutici, cherano Sclaui , cos ne doueuano hauer anco
di quelli, che non erano Sclaui , mai Dalmatini , come li medeimi Zara tini , e
li Sibenzani , cherano Sclaui; per conequenza anto tuttili ruici del loro
Contado erano Sclaui , onde in luoco di Sclaui recril'ero Villani: , che lo
eo che Ruics .
.
o vel Sclaua, qui vel que fueric in corpdre longm, vel longa duolms cabin': inupra
term) de ypp deinde inferius ad voli-mm D-Comitis , (9* Salam lal- n
I" 4*
524
Delle Zl/Iemorie
Selaua fuerit longus minus de duobus cubitis , 'nel lenga nibil datur Dio Comiti e.
cu ndumfantiquam confuetudmem .
- Da quea legge cona non olo lvo che glhuomiu di Sclauonia i ven
deero in Ragu 1, 8c eraelero per mar * ma ch'era anco limitato il paga
mento, che i faceua al Conte econdo la atura loro, dalche i conoce, che.:
non olo
ara prouenuto, che la Serblia nella lingua Romana, Latina u detta Seruia,
e tal nome ritiene ino ad hogi : onde la Seruia , e Sclauonia ignica tutt
vno, e nelle Leggi Dalmatine critte nella medeima lingua Latina vien prea
-la Sclauonia per Seruia: ma perche ee leggi, che trattano de erui ono mol
Seiuis, (F .Anctllis 1.3.c.1 32..de Seruis Liberiitu's (e queta Legge ata copiata
nello Statuto di Sibenicol.5.c.34.)& 1.3.c.zr de Mercenarijs .
Nello Statuto di Spalato 1-4.c.Io7.Seruus eondufiitius , *vel Fanteca 1.3.c.61 .
Mulier e adnngens aderuiendum, &1.3.c.89. Seruus 'Paualis .
.
Nello Statuto di Tra 1.3.c.52. Seruus (a .Ancilla emantur cum carta Mtarij
l. 2.c.19.Seruus, `utiiirilla,'Preiauus,1re[iaua1.3.c.89.Pre/iauus .
_
Nello Statuto di Ragui dOue era maggior concoro di Sclau, erui che i
vendeuano v1 ono molte leggi , e trattano di tutti li generi di eruitu tanto
perpetua, quanto temporanea , eprimendo li Liberi con nome di Franchi :
onde per leuar il tedio coqer olamente li Sommarij d'ee Leggi acci po
ino eler vedute, da chi n auese/curoita .
1.3.c.57. ,Agi vinci: Seruum in tudtcio .
1.4.c.t7. Str (9* .Ancan point manumitti in teamentis .
ti us .
50. De Francbo accipiens .Ancillam ne voluntate Petroni.
51 . De Seruo aceipiente .Ancillam aiteriusne voluntate Patroni .
_. _
.Dl. T7412.
5.19 Denon vendendis eruis.
l.7.c.ao. De Seruis,quivadunt condu.
` 5-25
'
- 7. ,.
uiioni delli Sclau : perci cosi per ouuiare :i tali mconuenienti , come per
mantenere il poeo del mare , hanno empre procurato per quanto hanno
otuto di tenerli Sclau lontani dalla nauigarione; delche i come ono ,ati
addotti molti eempi) nella preente , e nellaltr'opera, cos e ne trouano li
veigij nello Statuto di Ragui lib.6.c-72,8c 73.
-`
nec barcam, nec barcutium, nec aliquem lignum d tribus remis upra , (9' quicumq;
'contrafecerit oluat qualibet vice ci pro banno ypg. cuius banni medie-tate) [14-,
beat accuator l per eius accufam verita: poterit indagari .
De non laborandis Sclauorum .
Vtinterdicatur Sclauis copia barcarum , (a' aliorum lignorum cum quibus riani-~
nicare folentepius nauigantes er mare ordinamus, quod aliquis Marangonusel
Clafatus de Ciuitate , ZZ* toto til/fritti! Ragni!) de cetero non debeat ire ad laboran
dum , vel aptandumeu refaciendum aliquam barcam , vel aliquod lignum alicuius
Schuhe" quicunq; contrafecerit oluat qualibet vice ci pro hanno ypp x. (F' ac
cuatori per eius aecuam cietur veritas debeat dit'li hanni medietas exhiberi .
Eque' in genere delli Sclau; ma in pecie deglAlmiani , che , doppo
gio in vna legge di Spalato 1.4.c.9 .nella quale seprime , che niuno ardica
comprarlo robe rubate , pree a Almiani , Corari .- ma pi chiara, e.,
52.6
Del/e Memorie
M perche queti Sclaui col proceo del tempo urono detti Schiaui , ac il
loro paee Schiauouia, _8c hoggidi in Dalmatia egualmente, che in Italia,con
tal nome vengono detti: onde rea taluolta equiuoco , c quando i dico
Schaui,i debba intendere delli popoli Schiaui, vero delli chiaui , che ono
huomini venduti, conituti in perpetua etut;e come che dalle coe pre.
dette cona , che li Serbliani antichi,doppo che occuparono la maagor az
te della Dahnaria inieme con le _ue maggior Iole, dallvo del veneri uto
no nella lingua Latina ura detti Serui,e tal nome ritiene il palee loro; cos li
medeimi iniemc con Ii Croati nella lingua cqrrorta detti Schiaui ; poiche i
vendeuano anco nel tempo , che la lingua Latina corrorta li era tanto dico.
{tata dalla Latina anticha, tanto in Italia , quanto in Dalmatia , che i forma.
rono due linoue ;come tato detto al opradetto ca..4. del 1.4. e di quevo
, di vender gli chiaui ino al 1417.11 chiaro teimonio l'allegato. legge Ra
guea 1.6.c.219. la quale e bene tata amPata nel c.4.del 1.6.de Reg. Dalm.
8t Cro: tuttauia la voglio copiare anco qu per maggior euidenza . . e e
,-
Men-.anixeiLA-va
paruum onus, G" inamiam Ciuitatis nom *aid: quod humanapeeies ,faa ad ima
ginem , (F' imilitudinem Creator notri eonuerti debeat in *aus mereimoniales "
'rendunturtanquam [i eent animalia bruta i volentesque huiumodi prouidere , ne
de eetero committatur . Statuimus , U ordinamus quod de eetero nullus noer di
/lrilualisut orens babitans in Ciuitate Rag. vel eius dirilu ,* eu qulibet qui
pro Ragueoe appellat ~:illo modo nel ingenio audeat , velpreumat emere , aut ven
dere eruum, auieruam, vel mediatori buius mercantie , neo etiam liabere partem ,
'relocietatem, tam Ciue, quam forene, qui faeiat, eu exereeat tale exercitium, in
eipiendo ii Budiia vq; ad Spaletum, (F qui tantraaciet prongula vieelare debeat
men/ibusex in careeribus inerio ibus Ragusij, oluat pro omni eapite , e pero
ni quam rendidiet, emiet, (9" de quafuiet mediaeor , autbable parte! ?Pt-r
peros ai. (F nunquam ineipiat terminus menumex carceri!, dOW 8!! Pen-1m
pecuniarum . Et qui aeeuabit eontrafacientes ita ut eius aeeuatrone ver itas repc
riatur, babeat medietatem pena pecuniaria, ' teneatur de credentia . Verum 4
liquis ciiii's, E" babitator Rag~ emeret aliquemeruum , veleruam pro u fuo , non
zz-11,3,- /ubm- mjumodi pena . Item quod nullusforens cuiuseunq; tondi
zioni; ma; modo aliquo audeat, vel preumat facere, aut exereere talem mercan
tiam in a riu noflro ubupraeriptis. item quod nulla barca s 'Ngiuis , aut nani
gium norum modo aliquo audeat, vel Preumat nauigare buiumodi eruos , Uer.
,M5 ul, pena Patronolandi menbusex in careeribus inferioribus pro ngula vice.
I'
I373
*MM-r-
~-
*v-_x
J
`
Dt Tra.
52.7
eu extraxerit perdat barcam uper quam eeteruus talis , (F' quod null us ex N9
tarijs cis audeat ub *aiutalo acramenti acere inirumentum emprori, vel vendito
ri, eu alisnatori alicuiuserui, velerua, ' etiam eadem pena teneatur examinaton
aluo, quod liceat cuilibet C iui Spalat: emere d foreni tam eruum,quameruam pro
uo vu, non poendo vendere, vel aliena: alicui Ciui , vel foreni , nec mittere ex
tra dirium vel Ciuitatem Spaleti .
~
fopradetto tempo in poi non era pi lecito venderli , 8t, eraerli; nondi.
meno , non perci sc ine la eruit: poiche ret l'arbitrio alli, Cittadini
di comprarli per vo proprio , e per conequenza tenerli in ervit .
- z
Come poi, orto] nome di chiaui , iano ati comprei li medeimi Dal-i
marini , potra, chivorr vedere, quello h critto nel opracitato capo de,
Sclauoma .
Circa di che non voglio omettere diauuer.tre.che, i come iui cri, che;
dalle parole pure Latine Sclaui , e Sclauonia pronuntiate nel Latino corror-
to , volgare prouenuto Schiau, e Schiauonia; cos allincontro nello Sta
tuto di Ragui al cap-4.dcl primo libro. La parola cbiatta del Latino corrot
to viene iui critta nel modo del Latino puro Solaria, apparendo ci chiaro
dal uo ignicato, ch chiatta, famiglia .
X0-
"i
,.(v
_.j
Secondo Nuntio alla dieta di Boemia , hauendo parlato con liberta A-poo
li ca, fl dal R Giorgio Podibrachio poo prigione , e dopo tre mei ad in~
anza del Duca di Bauiera rilaciato , mori dl veleno datoli a tem o in Ra
oemia,
e nella
caadevecchia
d'eo
ivedeuano
le ue 'arme
. La.
F vno
fondatori
dellhopitale
Hofpitale
di San Girolamo
de Illbltto
rici lidiolari
Roma.
ua
;2.8
Delle Mezare
pella del Pree e in terra. dl marmo 3 con legie _di mezzo rilieuo in habito
di Auditor di ora con la opradecritta arma a piedi, 8c iucrittione.
Fantino Tragurino ca* Dalmatia
Iur: Conulto Paulin-:rum Cauar.
- n
~
'
la Chiea della Trinit de Monti, nella cui epoltura intagliata legi d'
vn Vecouo con Micra , e Pianeta , e opra li ginocchi nto vn gremiale con..
linerittione .
. s
Io: Stapbileo Tragurien. Dalmata V. I, D067 E150 Slbeneen: 7
'uni ex Rom .Auditoribus locum :clienti dorma, (F' integrimte
,
cor
(311
> ~ LiTr-'222:
59
XI
indugi-(Z:
' Giouanni Lucio uccee al Zio nel Vecouato di Sibenco, volle per grati:
. ~
~.
.AnzfahMDLVIL-juux
,
e ':
5zo
Delle Memorie
mu-`
&t' tti Sal. (e' `Aieam Benediionem . Oratores veros libenter vidimus , (e au
dimmus, deuotionemq; veram erge nos . (7* Sana-1m Romanam Ecelam qua no
bis emper [aus perpefia fuit locupletiime oenderunt . i Facxtis lu dilefi quod
deles
ubditos
decet, 'noirapaterne
a't emper
pei.wolentes
Et promde
m Domino
com
mendantes
ac vericommods
conulere
Ven:vos
frati-em
Mtcbaelem
Claudium Epiim Monopolitanum Prelatum norum domeicum ifius Ciuitatis_
Gubernatorem deputauimus, ex quo , (e' dim: Oratoribus norum erga ~os pater
7mm moi-ein vberus intelligetis . Supere rt dit-?um Gubernatorem grato , ac tie-g
biro bo e {lu/Zipiatis in olidaide , deuotioneq; pereueretis pro ut vos non dubital
mu'sjfe. a uros . Datum Roma apud S.'Petrum ub annuloPicatoris die 13 .Ani
La
0 .
rau
-.....A
Traurino u anco Simone, ch`e ha ampa tola gtamatca con ueo t110105
f Regola Gramatites Simoni-i ;Aretophylis Tragurml Dalmata ad arti itatem pueroz,
a rum perquam commoda
_
` _
`
g
a chi
concio della erie del fatto, quale eendo paato per le mie mani, ho voln- `
to nel ne delle preenti memorie riferirlo con puntualit .
Il Sianor Dottor Marino Statileo, ritornato dallo tudio di Padoua,ritro.`
tria del 1654 particxpai 'queto ritrouamento a diuere erone vrrtuoe in.
Ll a
fa,
5 z i.
-Delle ` Memorie
che,
paria) feci vna cpia della rederta cena , e linui'ai alli redett Signori fra
telli , accioche la acesero amPare; ma il plicco , per eer groso , per
trada i ntercetto, e capitato in mano del Signor Prencipe di Cond , u alla..
reenza ua in Parigi esaminato eso frammento, 8c doppo molte contee), i
che queo era-Vno delli egni manifeti dellantic iita del manu critto; Onde
opettai che queta correttione mal fatta dae occaione di dubitare dell; i
antichit del manucritto , e permezzo del Signor Dottor Franceco Difni
no feci anuertito il opradetto Signor Statileo , che arebbe tato bene, chaz
uese fatto ampare la varia lettone , che tral Petrnio &atd , e quel
lo che i trouaua nel manucritto , oltre la rederra cena , e chanco man_
non gli porese eser oppoo d'hauerlo egli nto, o inuentato, come l pre
o
T:loma Reineio autori conociuti per altre opere da loro ~ilampate , c nal_
mente in .Parigi dall'ieo Stampatore fu itampato vn libro col eguean
titolo
`
.- ~ Marini Statilei' Traguriens . I. C. ref ono ad iob: Cbriopbor.
`
ccnti
`
tenti della pat ria critte dal Valerio , che quanto alla falit. attribuitaal Si
gnor Statileo dal Vvagenelllo, la ripota pienamente atisfaceua, della.
nale non apendoene lautore , ul anuiato dal SiglLMiChel Antonio Bau..
arand Parigino , che il Medico Ifetit , da me gia. conociuto in Roma , l'ha
na., parendoli vergogna., che da oreheri _foe intraprea la difea del fram
mento, perci mulo al Sianor Dottor Statileo li opradetti autori ricercata.
dolo , che i com iacee l lacxar veder l'originale , promettendoli dintra
il Valeo poi pretee che vi foero per entro molti ollecismi, e barbarismi , fra
i tolte dalla lingua Francee, racconti uor di 'propoito , C indegni di Petronio , e
opra tutto molte parti, cbe malamente s'accordano con gl'anticbi coiumi: ae
rendo ancora con queioccaionelautoi della Satira , cbe babbiamo non eserquel
Petronio , di cui parla Tacito , ma *unaltro che vise al tempo dellImperator Mar
co .Aurelio .
.
.Altri nella medeima Citt di 'Parigi criero d auor del ragrnenio , e? in par
- ticolare. certo otto nome di Marino Statzieo(.icuine u .icritta la publicatio
ne) ba ripoo d tutte leoppotioni fatte d.: iudetti autori , moirando ra lalire
coe cbei vocaboli riprouatida e , come irauaganti , ed impropru ono ati vati
da gl'anticbi autori Latini , e che Petronio non e di Mai-li.: , come aeri il Valeio ,
ima conditione, ne meno chiara al mando per leruditiane , e Dottrina, di quello che
ia pei-angue, (9' atrio/ii; volte, cbe e neacese in ua preenza rna conferenza , e
entite con applicatione le ragioni delluna, e dellaltra parte , diede [i ua-rom fa_
uor della crittura .
Sono ucite auto due altre critture, una in Vpala di Gimscbeferoae l'altra in Li*
pia di Tomao Reineo,uelle quali tutti due danno giudicio auor dei Frammepto_
.r .
a c
'O
tft-FR
4.
` ` DelleMemorie
'almeno che buonaparte di eso ia di Petronio . Vi fanno note molto crudite 3 dando
,i vocaboli imati barbari interpretatione Greca, 0 Latina .
Lo Schefero nel dicoro, che premette alle note, come il Reineo nelito orta le
obiettion che/i polono fare alframmento colle ripoe adeguate; dalle nali/?racco
glie non dauer riprouare tl frammento , perche vbabbino parole , 0124]': non rate
da altri: eendocbe in Cicerone medeimoe ne trouano alcune , che non credereb
dtmile in alcunaltre.
Horapcrcbe d leuar ogni[of etto,che in queo aare vifoeatantionejbmma
lente import-:ua che mette eotto locchio d'bu omini erudti il codice da cui sa
eriua cauato, acciocbe poteerofargiudicio dellantichit ua : poa di mezo la
generota` dellEcc." Sig. .Antonio 'Priuli 'Proue ditor General di Dalmatia, il quale
h-i ottenuto dal Sig.Stattleo,cbe] mande in mano dell'EceJm Sign/intoio Grima.
ni .Ambaciador Veneto,cottoua fede t congnae al Sig.Lorenzo Grimaldi Gen
tilbuoma Bolognee amico clelliccvm Sig'Priuli, in caa del quale bora [i troua epo
_lo a chiunque lo vol vedere . Contiene queo codice i ver/i di Tibullo , Propertio . e
Catullo(cbe per cqaiuoco lo ampatore di Padoua die d'Horatio)e doppo leempla ~
re d'alcum' frammenti di 'Petronio con queo titolo in carattere roo.
to, che tanto nella qualit della carta, quanto nella forma del carattere famigliare
ttimo :i nn codice della Biblioteca Vaticana , che [i s per certo eere critto di ma.
no del Petrarca . Con che euidentemente mora , cbe il Codice di queo-ammm.
-to ia ,tato critto vero itempi del Petrarca , che ori nel ecolo decimoquarto : e
sctlude aatto , che la crittura ia [fata uppota dal Signor Statileot Mei che e
anto ci foe fatto da altri , lo conuince la medeima antichit del Codice /critto in
nbtatamente in tempo , cl): non werano huomini atti a poter imitare loile di que
'antore .
,Quanto alla Hile di queorammento. alcuni eruditi hanno auuertito che in quel-Q
la parte; nella quale parla loeo autore , ia linterlocutore ordinario dellopera ,
li . e della feccia del *tolgo amici di Trimalcione quando era in basa fortuna , e di
Trimalcione medemo rapprqeatatg dal Petronioper eemplare d'uno di quellicbe
a
, `
`
DaiM.
5z5
pri]. G i concetti' pieni'di ruicbezza , e tutte leforme del parlare lontane dal ge
niodi Petronio; mentre in queo luogo cos portano largomento , e linituto deu*
autore: come pu raccoglier dallepocbe frae che mettono in bocca di que/Ze nre-v
deme perone nelloquaroio de Frammenti cbeono Mi-opere prima nmpfe. i
Vno di uei giornali inuiai al opradetto Sign.Baudrand a Parigi , accio
con poco ripetto delli Traurini , non c0rriponde all'opere ampate da lui,
e dal uo fratello; e quea Apologia , inieme con la copia di Petronio , e va
ria lettione collo pato in Padoua u da me inuiata in Amterdam del 1668
accioche fue tampata come egui del 1670 con la mialettera 8t dedicatio
ne al Principe di Cond , nella quale viene accennato il 0 ranarrato marri
mento del plicco, e e bene io haueuo auuertito li fratelli laeu che faceero
ampare inieme tutto quello era tato tampato in Parigi , e Lipia pro , o
contra il fragmento , accioche in vn volume vi foe tutt'il eguito , e meglio
pocele intenderi lApologia; nondimeno non hanno voluto ampar altro ,
pere ampate , cos nelle matematiche, come anco de l'antichita della pa.
tria, hauendo hauuto notitia dellopera De ch:Dalz& Cro:, e ch'io mi tro.
uauo in Roma(come olito delle perone virtuoe deer anto certei ) me
lo mand in dono; onde riceuuto queto auore , lo rarOntai con l'impron
to dellaltro
Sigillo
antico
i che nell'Archiuio
di Tra
, e lo conobbi
rcnte
da quello
, 8: anco
dallvuale
, uale hauendo
vn S.Marco
opra ladie.
Cit
td, riece dierente da amb doi . La c iereuza principale tra li doi antichi
tonic, chiu quello pario che tra la Citta al di otto , 8t le lettere che gif
tano
nta-?AL
5 z 6_
Delle Memorie
rano attorno il Sigillo, in quello di Faenza vi ono quelle lettere SCS. lo;
ANES
con il Co:delNeliptio,
C.4.del
odis
fattione
Lettore ementouata
nepone lanel
gura
. `b.quarto , e per :na-:gioi-`
-_7
"IA N D I c E.
iz?"
Bofsoli e balotte
406
Bosna libero comercio d Tr.224
Bosnei heretici 2 3 3 loro eercito 2.34 in
*~
;37
Bra-{Kanifanno repreaglie 221 i danno
;Almia in poter de Venet. 246 del Re alii' Onga: 261.3 5 2 retti dal D. Heruoye
- TuartKo 333
e Ragua 396 danno a"Veaet 43 5
;Almiani Corari I 2 2. :40.408. 525
Brebirieipotenti I rs loro Violenze r r 8.
,Altar nella Capella noua 488
.
140
'
~
c
prezzo 282
.Arbitri decidono le dierenze tra Sp-e T0_ Cpo grande onero di Podemorio eeria-'=
1 OI
to caua dellaguerra con Spal.6o
ne 87
'
`Auditori della Rota Rom. Traurini 528 Capitolo di' T'. e ua antichit 476
;
B
v
Capitulare di Spal: 19:
ar7
, d
Mm
Chie-
INDCE
5 z 8-
Chiea catbedraleeua antichit 476uo Coraro impiccato alle nere del Palaz
Ko I 65
(imiterio 149 mura qua Mo abricate
60 ue entrate 478 adminiratione det. Corsariuilmiani vedi .Almiani
ta Operaria (F opere fatte 488 rotta Corari de Bari 348
Corf ceo d Venet: 377
dalle bombarde 448
da Dea Lucio 82
Ong: 15
di Sibenica
v` Citta
140maritime di Croatia riputate in Dal. Differenze vedi controuer/ie
Dierenze de conni con Spal: zz col C'.
308
Domaldo 2.6.34eccleaice con Siben.
Comijom' al Conte di T. Simon Detrico
65.69 priuate tra Spal: e T.83 tra Cic
428. 430
tadini aggiuate dal Card. Legato 3 29
Cancaiione de beni d Nicol 17.450
col C.Gio: di Cetina 454.
Conglio di T. nel quale intraucngono
Doge Oreolo viene T. x x
piebei x 61
'COUglio
Generale 2.04. modo di_ Votare Domalda C. , e ue qualita 26 differenze
con T. ;4uo eito infelice 36
206
;garrone tentata :2.7
\
Doni
oliti dari a Baroni 304
CMBng i'm' delli Slam nelli caell e vil
Drid, e ue pertinenze
A
5 l 2
14.5
_
, Gontrouere rinouate con Siben: 87
controueria di Radoch terminata 217
REgina Eliabetta madre del R. Lud:
` COUEZO vedi Monaerio
`
viencd Zala 27s ritorna in Ong:
Corradode Torre da fermo ?ode/la di T.
_ :incazzato 162
.
.r . .
290
Rf*
IND
1 C E
559
Regina Eliabetta vedono del R. Lud. in.. Giouanna :Regina di Mp0 nata) Za'
ra zoo ritorna vedoua a Napoli 390
Zara 324 morei prigione Neue-gr.
C.Giorgio
de Breb.e ue violenze 145 mi
37-5 331
nacciahT.\6s.187
;Erinec di T.ricorrono .i Venetia , c
promettono 183 entenza 184 ritorna C. Gio: permuta chouiza con Zriuo 24x
Gioeo (iga caua della riuolta di T. 2 56
no alla patria 189F
, :
<1 '
Glera T.alla prea di ChiozKa ;14. Gulzelmo nipote del Re Bela epolto i.-~
T. euo Epitao43
Galere poche m Dal. 3 zo
H
Genouzin guerra con Ven. 2461i rompono
Eruoye Voyuoda e ue attiom 329
eanno pace 247 rom' da Ven. 307 r
atto Duca dt Spot.; 83 corriponde
gono nel Golfo 307 i ricouerano nel
bene c Ven. 385. 86 a aediare .Zrbe
porto di 73308 perche caua 309 rom
386deude la dierenza de Radocb
portali Ven. 'Pola 313 aedtati in;
390 saggiua coi Ke Sigis.39o,faguer
chiazze: 3x4 rendono e anno pace
ra alii Baroni origini 392 ue cue col
3z
R.Sz`gim.392 przuato del Ducato 394.
Genne Card.Leg: viene d 7-149 ordini
muore in digratia del Re 397
uaiatti nel viaggio per Ongaria 478
Giacomo Toa capo di galera T447 ri Honorari-{eoluefari alti Baroni, e dele:
gati Regu' 304
Gio.uo
tornaglio
a T. 450
mb-del R.d Bo- 45 l
Hyilis peninula E" Hylliui pop li 24.]
I
_ Gio. Ventura capo digat'era '1'.447
S.Giouanni uiene a T.ua vita e morte I 2 IMpp.di Con. Gio-e Filippo 293
Importanza del canale di Scardona
Gio: 2 eletto Vecouo di T. 139
Gio.- [mper. di Contant. :94. tributario :i
2.49 del porto di T-3o7
Turchi 303
Mm z
i
Lam
. 54
[NDICE
" ,_
alla +45- 49
191
do dirutto 164
Lubitoua o Gliubitour'za concea alii/tn. Mura delle Citt di Da!.- deboli 320.46:
drei: 85
Luca Vituriprotea in conglio 35!
poli per terra , e ritorna per mare 245 Muro Ba 0 465, 67. 75
dimanda la Dalmatia .iVenet. 246 , li Mura del a Chiea Cat/Jedrale quando fa
muoue guerra 247 a tregua 250._ 2 54
bricate 60
N
un):
lND~ ICE
- 54:1
.z- zrs . -
.-
, 66
Genoue 307
- con T.63
Oirog nel terrir: di I'. zz ricuperato 203 primi-dl Mirino e ua incerte-{Ka 8
controuer; o z 2 1.272
Ace tra Cbliani Spal: e T. zro tra
Ven-:9' @12.264
'Pago retituito .i Zara!. 296 (i ribella zoo
263
'Paulo de 'Paulocrittor del memoriale C. Raguei trattano con Venetiani 440 rela
di T.Pien cacciato 329.330
reformanoni de T. 498
relegationi de Tr. I 27
54 7
INDICE
Sito diff. t
[conuiginenu in Spalato 38
mationi 196
Viti, i 84.85 fa :no patti con T. Cbli. Spal: mandano amb-al R. Carlo :16 per
e Cetine 86 rinuano le contromc' T.
che c5 7.'.foero li primi d dari aglOn
87 fannoguerra da". 1 to ottgono bre
gari 250, con T. abrugiano Leina 26x
uefal/'o dal 'Papa I 24. ottengono il Ve Spalat. .Arciuefcouo [eomunic. 2 32
couo I 36 pioteano guerra d T- 157 Spalat.e Siben.fanno pace con li Corari dt'
fanno lega con T. 166 [i danno ii Vrnei.-~
Bari 348 danno al R.di 305.35 l
168 entrano in legajcon T.e (XC-Croati Spalatino tumulto 367,68,69,e 415
1 77 muouono ille a Zarat-i 78 contro spalat.entrano di notte nel porto di T. 370
danno a Ladis.z79 fatti prigioni dal
uertono a T.Bli<no 180
la Regina d'Ong. 84 cz
Sibenzinoatuto quandofatto 196
&benz-ii all'aedio di Cblia 209 i Spaiat. Caliello doue foe 380 derutto
396 tentano dhauer l'iole de Brazga
guerra col C. Nelipit. 213 col C. Con
antuz danno al R. d'Ong: 7.6x ar -r eLcna 396 rendono a Venet. 397. ~
m mogalere 323 fanno pace con Cora ' ' 426. mandano ./tmb. d Ven. 430 lt ca
pitoli ottenuti 437 , e fabrica il Ca
ride Bari 3.18 danno al Re di_Bos.351
al Re Ladislauo 372. 374. eduto ca
cllo 437
',"
"
T.:
I N D l C E
`**itzzl'p- no alla pace 258
54;
'
to il Poded 162.
Tragurio euo ito r, Fondatione 3,Deno
.-- minatione 6, uoi uccei nel tempo de Tr. i danno d Venet.169c che patti 17:
bonieetti indi eguiti 189
Rom.e declinat.dell1mperio 7.qu ter
ritorio antico 9, Deolatione r 5,reau-~ Tr.con Sibenpiglia :o Scardona e .Almir
a 174, in lega con lt' CC. Croati 177,
ratione x7, accheggiato da Verte-l16.
rotti otto Chlia 174,1 intereano con
2. l-,uo Vecouato quando inlituito 26,
li Sibenzani contro Zaratini 2 16, rice
aediato dal B.Mladino I 55, iuii riti
uanolettere dal Re Carlo zr , hanno
ra il R.Bela 41 debole di muro 298
Beflice 1 35
.
Trauminouano lantica amicitia con .An.
conit. 36 aediano Chlia 209 fanno
3a
Treguano Vecouo di T. 66 muore 77
-.
Tri;
INDXGE
544
giuriditione anticamente 36
alla communitd 4 55
Vla/ii 279
polgari parole nelli Statuti di Dal. l 97
ione di Coru dal R. Lodi:. 377 com in Zara viene coronato il Re Ladis. 380
prano Zara ela Dal: 390 aediano Si Zara venduta a Venet. 390
'
ben.e lo coneguicono 400,40: ,riceuo Zauad vecchio e nouo 206
no Cattaro 427 Tra e Spal.426, Fren C-Zrint' decendono del CJaolo dOfiro:
dono Turchi Chlia 460
iii-{a 132
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Zupano quello ignichi 2! z
Wes-3! licei-_de 447
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Lu!
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