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HIS TDQRIA
D ztL-.M-A- T.l A.
in particolare dell Citt d_

TR A'V-.z SPALATR 0
E *\ 5.13 B E _NIC C)z
Nella quaic i-contcngono le Guerre eguite t diueri
Prcncpiper caua del detto Regno, edcllc dette
Citt , 5/: ini'mc la dccndcnz dc R

dVn'gara , 8c altri Prcncp , che


:

vi hanno dominato.

DESCRITTA

`
DA:

GIOVANNI LVCIQ
DecdtarallEminmu-.meReuer.'S{znor `"-

PIETRO BASADONNA
Cardinale della'S. R. C. i ._

IN VENETA , Prco Stcaro Curti. M.DC.LXX1V.


`
A

Con Licenza de Superiori, e Priulegio.


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MR_

queioria , che in dba/Zam dal/n


min lmmih'ntione deinnm dvore nl

* la [me oo! Nome riuerito dzVEqnnle

~ -

tabilita/i in ?mn delle pin coPime

D2' nit della Serenirimn Republica, non dann luogo

ci ci' loeqmnun daltripiementi deideri! ,che di


*veder/n , rch oggetto di wnemtione alla Patria non

meno che alle Nntioni /Zrnnierc , collocata nel Soglia


tanga/lo della medeima . Si c'pzc'e que/lOperagin tem- "
p0,c/7e Dioperfettionn in VEmmnnhrngrandOpem
dellehe mani,e col mezzo del no Vicario in Term
can in ln
Veneta
, che dom,
la tnntogloriohmcnte
m/ilgun
, inPorporn
que-[ln del
Vaticano;
hamnnoln ritro
untn e//recondo ilonorho , le [iprepnmto i/izlz'

mepoo di que/[egrandezze-,cheimo ilolo premio do


zmto alla 711'an nlmerito . [n tale contingenza 4p

plnudm dal Mondo tutto , e che lui riempito ogni more


dwnn/legrczzn innitnon *varia in me lambitione,

clmmuo concepita d imp/ora con atto dinoto la/to


hontrocinio , anni Wayin miiaccreoe lnrdire di
far own In giprin dedionone di que/Z0 Librozom

;'5

T _z

da

dc tr la chiera numeroi di tanti Foc/yi , che {ir-do


no all-:gloria del/ico Nome immortale , accendo il mio
oquio i qucc Carte ,critte cos felicemente , da chi

hcil rvmzto d crc crmtorc di K E. 'unicrzlmmtc


predictpcr il'vcro Mecenate dcLetterati. La hp
p/clacrcz di benigno {{{gradimentoumzdo 072 domi
impctmr perdono al a miaprchmtioncJI/i conola pe
ra lincomparai/c umanit , ch la Rc ina dellchc
hcrocbc *virt _. e con la quale l'uno da J' dif-caccia , e

tu [tipaternmcmc
enza
dubbiorimo
ilpic
felice
cl o mi altro ,accoglie
mmdo. Iaaro'
con gite/Z4
Publica

/Zmnzzcz /lbumi/ijZima mia dzuotionc , ia fatto dc


gno dellonore di bacia/e ichma della Sacra Vc/Ze,
cui ora calcuoreprofondamcmc mimlitzo .

PIV-E.
.Venecia Giugno 1673*,
*aa

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l

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Bumls.Dcuot.0bblig.nuerfnt.$en

Stefano Cum.

Nace;

Vecoui

Prior,e Conti

PodcCap. c Vic#

:ooo N.

1064 S.GIOVANN\

Dobrana Priore

1085 Michele

Diremar

x 189

Conte

Marino Conte
* Camurcio
Elia

1208

13 Trcguano
1227

quondam.;

VV la icura de Braculo
Podc

1232

Scefauo de Brebexo

srccano dc Pcica Podeg

124.4

a.

1250

1$3
1:55 8 April Vaca,

Cerne de Carbone Ret:


tore

L'ei'o e Bano di Sla


uonia

Vido P.

x 256 Fra. Columbano

Stef. glio del C.Sref.dc

:258

Breb.

60 Pribislauo Giu ano


63 C.Ste.Martinu 10 P.

1264

Rolnio e Bano: de Sla


[101113

67 C.Gio:de Veglia P.
68 N Vicario per il Co.`
Gio:

1274

Gio: dc Breb.

12.75 Gion. Eletto

12765 Sept: Vecouo


12.79 mor Columbano
e venne il Vecono

1282 3: maggio eletto


Fra Gregorio do
Mach.

Prec dc Coroparrna, e
_
Micth de Ci riano
C.Mladino P.
Scano dc Varica
280_Giacomo Rucuc
c1
8x Simon dc Bonuald
GiacomoRuicucc

8 3 Franceco Faletro
Venetiano P.
Nicol de Venecia.;

Capit.
:185

Gregorio de Breber:

Palmero dc Falco
da Fermo

86 Gregorio de Gora.;

din dAncona Cap.


88 Ranaldo da Fermo
K.P.

89 Stefano de Vgerio
dc Ancona

ta

Vc

vVecou

Conti *

Pot. e Vic; '


91 Simon de Boniual.
di dAncona

n9`2~9394~`

Filippo de Nappi
de Anc.

Flp o de Roge

ro

e Cudini' d

Anc.
9; C. Mladino Por.
Guido de Odore
di da Regio Ca it.
Lambertxno dc ar

n97 28 Sept. Gio; elet- Gregorio de Paulo


to

betio de Anc. Cap.


Rogerio de Tudin

23 Ottob. Liberio
eletto

dc Ancona

129912 Decembre Lib.


Vecouo

Pace Giudice do
Roi de Padua Ca
pit:
Albertino de Ma
roica Vic.

300 Simon de Nap de


Ancna

ap.

301 Romano

`ud. de..

Sten de Pa
pit.

atla

302 Buenuto de Tre


{o de Anc. Cap.

1319

Paulo de Breberio

Vito de Mado dc.

Varicai Cap.e P
308 Oliuerio de Roi
de Ancona

3'09 Anelmucio de Ro
"

gero dc Anelmi
e Anc.

;n Mateo de Zori Por.

313 Lieo Capir. ge


' nera] dc1P0polo
3 16 Gio. de Pietro du

Doimo Capt.
3 l7
.,
318 Bartolomeo e M17
chel de Ven. P.

l' Lam ridio


3 9 Vdri eletto
e confermato

dal PP.

Crado della Tor


re da Fermo

1320 Genaro amazzato


Almerico

della..

Torre Capit.
Marco Vituri Pod.
-

Ve

Vecou

Conti

Potac Vic:
venne r7 Apr.
321 Stef. Manoleo P.
venne 2.7 Lu lio
322 Bart. Mic eli Ret.
per tre mci

Marin Moreini v

1312

nc 2-3 Maggio

324 Nicolo Venero

326 Dardchmbo
327 Gio. Gradcnao
329 3 Ottobre lic'o
3 31 Pantalon Guini
Ret. noucmb.

Paolo Moreini Ret. 25


dCtto
1333 Gio: Gradongo
334 Michel Gunian
ggGo: Mm-eini
o - -Pa'ypoMolno

r338

1349 22. ehr. vaca.


1351 zo febr. vaca
I 3 5 z Bartolomeo

34x Marco Celo


344 Pietro Memo
346 Marco Rugni
Marco Celo
Marco Rugni

355 Pietro Gradonigo


g.de1Doac Bart.
357 Marco Scmbo c
cluo dalla. Citta. 11'9
Luglio
2.8 Gen. Dragolno de.;
Horuatino Cap.

1358

zz nouemb. .Franceco marzo Radolo dela P-j


ro Pod.
de Georgo da Zara_
K.chi0

3603 nou. Paulo de.)


Geor. g. e Luocotcz

ncnte del Conte


1362. ro Gen.Vaca
19 xbrc Nicolo Ca.

z x nou. lieo de man

dano Regio Conte

om
1372 n Gen. Vaca

1373 21 LuglioGriogo. Lieo mor li, 5, no


no venne

ucmb.

6 nowAgun de
Caorti
Pietro de Mica Rer
to
i }tori

Stpe de Nicolo
T 4

ye:

*n

, Vic.`

dcccmbre Doy
mad;
lCO o

Giacomo

'

c..-

Ret?

Stipc dc Ni}

.tV

colo

378 rs feb. Giacoho dc


Raduchi DOttOt di

Leg e da Zara
379 x ecemb. Baldaa
dc Sorba da Genoua

i Conte per doi anni v

;R4 Giugno. Paolo da.;


Zara K. Re gio

386 25 Lu lio Paulo dc

x388

Paulo aZara caccia.


to 26 noucmb.
Giacomo de Radu-`
chi da Zara eletto per

m @nno non ynn

389 5 cbr. Guererio dc


Petrochi da Fermo
Por.

390 Corado de Forgerij


da Recanati

`x` ' Giugno Giorgio


dchorgj da Zara_
liccntiato in Iur

392 Antonio de .Andro~


io da Cingoli
393 Gio. glio del qu.`
Gio_.Contc Nclpto
395$1acomo de_ Raduz

c Lodouco
l
396
de Mac-
fori da Zara

397 Damiano dc N
da Zara.

Grio no de za."
dulimda ara K. Rcz
gio

402. Paulo de Georgijs


da Zara

403 Georgo de Geor


gij da Zara
13 marzo Simon.:
Derrico da Zara elctz

Gregorio uo glio
V, Conte

Vecovi

1420

Cona'

\ _vltimo Giu

o Simon De

trco a Zara
'431 18 Luglio Luca Trono

:424Marino dArbe eendo 424 3 Aprile Giacomo Glor


Archidiacono di Spala
gio
to f fatto Vecouo d
Arbe dellr4r4. poi di
Trajli 7Magio 142g,

e nalmente iTrie e 426.8 Agoo Giacomo Bar-


li zz Decembre 1424.
barxgo
mori dell1441.
429 a9 xbre Gio. Nani
' `

430 16 ottob- Madaleno C0.


carini
1435 Toma Toman Ve'net.

Domenicana poi di Fel


tw
1438 LodoucoMezzaroc.
Cardinale poi Arciue

Luglio Giorgio Valareo


i

couo di Fiorenza '

Gio. Viteleco Cometa-


no Arciu. di Fiorenza..
Card.
7

;'440 Angelo Cauazza Ve


net: prima di Parenzo

44x n mag. Donato Barba-


l'0
i

145 2 17 mag. Vaca

18 mag.Giacomo Giui

nan q. Andreao do
Ven.Benedittin0 eletto

dal Capitolo Giacomo


Turion Ancqnt. Dot-z
tor in Canonico
147 Chrioforo
`1486 vltimo Luglio
Leonello Vicario della
Bailica di S.Pietro in.
Vaticano celebr Mea.

nel mortorio dc Cai-[oz

ta Regina di Cipro
1490 Franceco Martello

Vecoui

"a

I i 24 Thomao de Negri Spalatno prima Vecou


di Scardona c olto nella Chiea di Santa Ma
ria de Palud ella. Diocec di Spalato nellin
grco del Coro col ~eguente eptao i
Dalmata Thom.: Njger Spalatcn: ,, e?" ordine 'Praul

Ex Scardoncn , Traguricns bic :ft


Cui Leo mncjecimas , max Clemens Septimns iud
Conmlit abnuenti 'Pomicale dec:
V: u.: qua fuerint merito premia binus.
Tefiatur bano: ,gratis 1 (9 71m data:
Vnum Turca ferox , alium pia cum nepoti:

dbulit, ambornm [ic pia cura Deo


.Anno aluti: MDXXVI

25 Chrioforo Negri de Balii cc


dente il Zio
x s 38 3 Settemb: Zaccaria Orio
1 560 Federico Cornaro Card.
1561 Aluic Cornaro Card.

1567 Toma Spera. in Dio da Fano

translato alla. Chiea di Bagna


rea
1574 Antonio Guido Mantoano

I 604 Marcio Andreucc da Vdcne


1623 Pace Giordano Vicentino
t~
1654 Franceco COCCalqi Venetiano
1663 Gio: Paulo Garzom Venqtiano

Ve

Vecoui

Conti
ro non venne
.
404 Giacomo de Radu#
chi da Zara K.Reo.
408 Damian de Nai
41 1 Filippo deGeorgijs
Armiraglo eletto
`
Conte
.

412 Paqualin de Rei


da Ragni
414 Gio. de Pini da Ca
ciano

v
`
14:7 vno delli ei elet
tori del Papa della,

416 Michel de Rcis da


Ragui

nation Germanica al
Concilio
Rettori

x4x8

Mira de Mauro E:

Maggio

Gio. de Doimo
Leon de Nicolo

Giugno

Michel de Lodouico
Ziune deLudonico } -

Luglio

Giacomo de Nicolo
Leon de Nicolo }
Simon dc Nicolo

Agoo

Nicolo de Pietro de Micatio}


Settembre Giglori
An reaZiga
,
Ombe Michel
de Nicolo Vttnri
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Buan de doimo

Nicolo de Pietro Micatio


Dccembre Michel de Nicolo Virturi

Gregorio de Stefano
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Genaro

Gio. de Doimo
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Zue de Ludouco}

Febraro

Nicolo de Pietro de Micatio


Nicolo de Paulo
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Gio. de Doimo

Marzo
Aprile

Maggio

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Mir a de Mauro
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Nicolo dc Pierro dc Micatio
Gio. dc Doimo
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Luglio , cMira de Mauro

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Ottobre Bualo de Doimo


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Ziue de Ludouico}

Nicolo dc Paulo

DecembreDomo de Ceg },
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Giugno Bualo de D01mo

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Ma gnonatode
,jo Blaco de
Andrea
Caom'

x ~

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I' CaPt*

Biao de.Luca Vittori 1

Ve

NOI RIT-FORMATO.le
dello Studio di Padoua.
Auendo veduto per ede del Padre_ Inquicorc,
nel Libro intitolato MEMORlE Dl TRAGV
R10 HORA DETTO TRAV raccolte da Giouanni
Lucio , non eierui coa alcuna contro la Santa-Fede

Cattolica , e parimente per attearo del. Segretario no


ro, niente contro Principi, e buoni coum', conce

demo licenza Stefano Curci di poterlo amparezo

fernando gli ordin&C.


Data 9. Decembre 1672..

Angelo Correr K. ProcReforrn.


Pietro Baadonna K. Proc. Reor.
/\/"\/*\

Angelo~ Nioloi Segretario.

IN

IND I _CEN D

A-:P I

_LIBRO PRIMO
Ito della Ci) cap. t .

c.RAV-do
NU
*

S Sua fondatione n.2.

Sesiben 0 alantcosico e13.). z


Se Spaluta.: Epetio a4.

f f,

":" --

. .

'

La denominata: di Traguria c.5.

,Quel che egni nel tempo deRomani ".50


. ~.
Mila declinazione dellImperio n.7.
..Qui foe il territorio 0-8.
,Que-Ho,
chedr/L-guie
circa lanno rime
millema
a9l
La venuta
s. Giouanmizldua
quellobefucccdee
neluo tapas-io. I?
La deolatione della (md :.1 I.

La ua retaurati: :.1 2..

l3

x7

LlBRO SECONDO.
X 1)Riuilegif~ de i R dOngaria m.

.
`

x9

'Percbe la Citta foe accheggiam dallarmatu Venetian c. z.


Differenze de cuum con gli Spalatmi C.3Delle pertinenze di Boiglina 5.4.

2x
42

Differenze col Cante DomaidoJue qualit, e ebi oero liglialz di Geiz-a 2.5.
Come Sibem'ea dm mue Cini e.6.

26

2
,Qual ose il madodelle ripreaglie ad vo di Croatia a7. I
'
-.
zz
.Altre differenze-tal ComeDomaldo c. 8.
-'
34
.,{meitia rinouata con glfutnconieani 5.9.
36
Sconuolgimento in Sgaluto , e Lvnione co ira/trim c. 10.
38
?Perche oe rime/a alla cognitiom' Regia la dierenza cal Cante Domaldoc- I. 40
Il Re Bela fuggendo da Tartari ritira d Tra un.
4:

'Prmlegij conce dal R mentre aua in Tra 07.13.

44.

'Prima guerra con l1 Spalatini 11.Seconda guerra :.1 g.

4;
4

,Qualfoe la vera mut: della guerra , quale il pretea , e loccaione n.16.

56

Lapregiudirij , lzebbera la Spalatini m 7. _ v

63

L l B RO T E RZO.
Elle controuere Eccleaicbe to i Sibenzani c. I.
D Dierenza aggiuata co i Silvera-{Zani C.2-

65
69

Dellatre coeeguite uente il Re Be a, e Stefanofua glia e. 3.

81

Controuere rinouute ca i Sibenzam a4.

87

Terza guerra con _gli Spulatini, e qu alo: di Dominio baueero im.- di Mp0): nel
la Dalmaliu c- 5.

Guerra eo i Sibenzanie.
Dellewjolenze vate dalliratelli Canti di Brebir :.7.
e _. , ,

89

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, 'Le ougli SpdeMezmstoindeuon, e icon-die K z't
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Gianni valmam tra Venetiani , ci' Ong-erica.

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Perche caua gli Spalatini LeTi-aurini oefoi primi Mari al n dauguri ?c733
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riuoiueionidangaria-c.::e: pqmn T :n tomaia-1 H zz, .,,: ` -1,5. ,,z` 36
com il come Heruoyeffeiito Duca di Spalato, e quello cbeeguije ai (impota
ai Minnie er-;u m z dvn-15.: .om-w) {i Omdjn od iii-4- op '11, 1 37a
Mcss'benirort'spwo
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Del Come Gio: diCetina , e Chlia , e le c e eguiie doppo la rea di Turi , e Spam;
:a :.5.
Delle mura , e ir-:de della Citt , porti continui 4..
'- 45*
Delle Chic e della Cin , e Territorio c. 7.
Delle Re ormaiiom n.8.

476

D'aicune conuetudini degli Slam', edelgncato di certe parole Slim:- Hilon@


egli Statuti di Dalmma C.9.

Memorie delle perone qualicate 0.10.

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4 morie di tutto Ci , ehe da cemp-amichimi,ino a] eclo

, _ ~ ~ ~ Auendoio Giouqnn Lucp glio di Pierro raccolte le Ma ~

aaxo ucceduto m quella

cgeddllllrco , che do

a decnatione &titlin Eric' ema-nb f detta REG O


di DALMATIA e CR ATIA , lh anco otto lieo
eitokxpubiimt'e; nella qual opera eendohi convenut'd
eaminare moti detti di vari) Autori Greci, e Latini ,_ '
ano valo dellantica lin ua Romana che trxLetterati di diuereNauoniD
commune .Hor'a domingo criuere le MEMORIE DI TRAV'mia Patria,
ho voluto valermi della moderna., volgare, che non pi Italiana, che Dal

macina pu dr .~ onde hano-huW riguardon nce dvarparolo g


eheano
.. ,Bendo
intee
donda'
uenelloperz
Dalmzeim, predetta,_con
ar cuate e. le
non
coicfeguszWWU-..M
enno To
e ,i

eoumivniner ' di Panama ropxza , _da quali

l ndehnotiasdo;

articolari della Patria., tralaciato d] nenre molte quuelle coe , chziui


:ma iate critte , accennando olamente_ i luoghi-dalcune , acciche

(fa:

no eer ritrouate da chi ne volee maggior noutia 3 e per la conne none ,

che h hanuto la Patria coi} 1' _ WW @Wearo ar mentione


dzlcuni ucce della Prbumci

.opera non ono at

narrati, n da alcun hiorco toccati, ho voluto riferirli aeciohe non e n_


le memorie
degendo
procede# , i :lunch:
`
e Who
'4
dei:dono
diegni
porportionzn
delvieo'denQlerzb
cant-di ]v
mo dello tato . nel quale i :irrompanel tem antico ,
con! g
eicationinouamente aggmnc, m m pagnu- dazi:: parte del'
Porto,alli quali ho aggiungo l] terzi - z;
- ,ricougcqaeobenelo
acoyreente, po* i
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EMORE

DI TRAGVRIO
.

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DETTO~TRAV~
Libro Primo.
WB;
Sito della Citt . Capitolo Primo]
_ Vtti quelli , c hanno veduto la Citta di Tra antica-`

**

7'*

mente detta Tracurio , vero letto glAutori , che nc


fanno mentioneanno eer quella ituata dentro advn
, Canal di Mare , che tral Continente , c l'iola Bua,
ditende; e che ochi anni ono , da vna parte per vn
. ampio ponte di pietra i paaua in Terraerma , e dall
altra, per iargine interrotto da tre pti,nellIola pre
,L
dettala: Onde
che con ragione
da venghi
Strabone,
e Tolo :
meo
Cittapar
di Tragurio
tra liole
ripoL,

nondimeno Plinio , l'Itinerario d'Antonino Pio , e laltro Itinerario da Peu


tingero ritrouato , nel Continente la pongono . Per inueioare dunque.

da che prouenghi queta diuerita , neceario decriuer ito doue


poa la Citta .
Il Lido del Continente proimo alla Citta ia ottopoo a ette Colli, che
dipoi quai in mezo cerchio , ritirandoi vero Tramontana , formano di e
vago Teatro a quelli, che dalla Citta li mirano, i uali per eere di diugual*
altezza , 8c ampiezza , pi, e meno dal lido on di coi: il maggior dl tum,
che anco il pi lontano de gl'altri dalla Citt , poo nell'eremo dellarco

da ponente, con le radici ne arriua al mare; li due promi a quello di minor


altezza , 8c ampiezza dicoandoi dal lido , laciano com etente patio di
campagna , che piaceuolmente declina no al marc ; e li u equenti , i come
i vanno pi appreiando al lido, cos hanno minor il piano ottopoo, e

pendio : ivltuno vero Oriente termina nella palude maritima , alla qua e
A
annea

a.

i Delle [Memorie

annea la Campagnola detta Diuuglie ; mal quarto de opradetti Colli ,


molto iu il quinto, alla Citta s'appreano , e neo , ( che dalla guardia, ,
che nel a ommit vii a, della Guardia detto ituato dirimpetto alla Cit
t Vecchia quali in tanti amLij caglioni dicendendo, pi de glaltri sacco
a al lido ,e nel luogo done e la fonte 80. oli pa diante dal mate con pic
ciol declino uicne a format quai vn triangolo piano,alla punta- delqnale era.

oix appoggiata la. tea del .ponte di pietra. d archi , r ; , che iunchn , 40,
dallaltra atte ( con iungeua con la Citt , dih'utto del [64$.
po c0
minciara a guerra co Turcomella qual oc'caioue, douendo cauari l Cana
le , che tra la Citta , 8c il Continente , aciugato , chef i1' mare , apparue
il fondo tutto kn oo ,eccetto che nel luogo done poana il ponte , chera
cos giarroo , e odo , che commune VlCli de picconi er cauarlo , etorL.

marauiglia d'ognvno i trouarono Li pilari deldponte loprapoi enzalcun

articio di paliicate , altra maggior groezza i fondamenti , oliti fari in


imili iti per oener glarchi, e reiere : "limpeti del mare; dal che chiara

mente i conobbe , che nel ito era tato dalla natura cos Formato ,. c ch'in

ieme Col piano della gina vecchia era la radice delpredetto colledella
Guardia , che nel canale, e hora eme per Porto , terminaua : il che i confer

ma anco dalla ea gura della Citt vecchia , _che i va rirignendo vero

quella parte done era ll Predetto ponte: Onde il ito , doue hog idi i vede
la Citta vecchia di Tragurio , anticamente deue eere ato Pem ola; dalla...

quale ax-: prouenuto ,i 'che ia augoo il circonuicino uolo coperto dal ma


rc , che tra le radici dellidue erem colli per diritta linea z, 3C il lido curuo

del Continente vien compreo: p0tend0 diri,chil Canale foe corda dellar
co , che forma il predetto lido , e la Citta vecchia inieme con lImo , la_.
aetta , chimpedendo il uo del mare hauro. cauato il fango, che d'ambe le

parti della Citta i vede : per ci i come la peniola partecipa delliola, co s


non maraui glia e tra li ole ia ata da alcuni Autori ripoa; oltre che p0

trebbe ellere , che quella lingua, chanticainente congiungeua il ito della..


Cietz al Continente o: tanto bai'a , che nellecreeenza del Mare venie)

da quello coperta ,7 m , poi

Lerici

.in Mola,

S'i deue anco auertire , cgelimedeihi- Autori , che pongono, ,th tra

l'iola: , non nominando liola Bua prona , Pare che imjn

vna e'

{a col Tragurio , e liola Bua , come inerice Tolomeo, mentre paragonal


Tragurio con Lcina , e-I.iil`a , cherano inieme Citta. , 8L Iole; ma Plinio , e

le tauole lentingeriane, che liola Bua ditintamente pongono da "tagni-io,


mettono Tragurio tra liluoghi del Continente ; cmnanco-lltinerario dAn-`
tonno: Onde per conciliare quea diucrit li pu cchiudere con-Conan
rino Porrogeniro Imperatore di Conantinopoli , che nellopera De admi

nii-hatione huge-ri) al cap. 29. criuc , che Tugurioa im.: plcczoliola attacca
'M to: anguum.: Niagara al Continente , agui: d' vu ponte per rl quale paano li
Czrcadzm elia find; e benche Mario Nigro tri-ua , che la Citta di Traguro

a {lc-.ta fondata o ra la ietra , vcroTcoglio bao , chauanza opra la n


percic _del mare al qua e viene circondato : nondimeno non trouandoi
.pietra vxua m alcun luogo della Citra , aluo chin certi pozzr , 8L uqueih

tanto baa, che riece otto la upercie ordinaria del mare , que opinione
12mm hauuta il Nigro dal Volgo,che della ua ondarione racconta tauole ,

che timo lia-meglio Onunettcre .


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i:.

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.D- Tra\ .\ .

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' .ua Fondatione . Capa. `j '

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L ito dunque doue la, Cirr vecchia anticamenre era *ma Peniola di
I terra attaccata a quella regione dellIllirico , che i chiamarla Bulimia
ananri che iDclmiran eendeero ilnome loro mo al marc . Strabone ri
ferice , che Tragurio ia aro fondato da Li'ani ; ma nando ci eguie, ne
egli, nverun altro crittore lo dice ; olamente Polibio ne a frammenti cri
ue ,_ che nel tempo , che i Romani mollero la rima volta guerra a Dalmarini,
Epetio , e Tragurio erano Citta di Liiani ; egno , chauanti di quel rem 0

erano gi ondare ; e benche il voler indouinare nello coc antichilme rieca


molto pericoloo ; tutta via non dcnejn anco tralaciari qualche probabile

.con ertura , che. da gl'antichi crittori li pu cauare; ,e narrando Diodoro


Si'cu o,che Dioniio Tiranno di Sicilia, il vecchio, occupato il Golo, tcnec
a Li'a larmata per cuodirlos e che dee aiuto a Pari) per abricar Colonia
in Leina; e che poco doppo radunatii dieci mila Illirij i traghetralero :
Leina
per eEumgaior
gnarc la nuoua
Colonia,
ma dal
Generale
dellala-mata
di Dio
niio u'ero
arte prei,
48$ vccii
: QLL-:Pra
vnione
di tanto numero
di barche che capivero iece mila huomini , deue eler ata fatta in qualche
luogo del Continente , chhauele porto capace, facile lvcira , e COlTllOdO il
traghetto per [dipaqu coe tutte concorrendo nel co di Tragurio, pu
congetrurari , chm and Canalep ne'lidi della proima-Iola Bua ( che all'

hora doueua eer de rra , vero habitaca da pochi paori) ia ara fatta.)
tal vnione , e uiL-qucnremente, ch'il medeimo Generale ( che come` patrono

del mare doueua hauere in uo potere liesIola pi proiima dellaltra al


Continente , cpercipi epoa allinualoni) do .p0 vinti gl'lllirij , occu
ae laproflima Peniola ,i e mimica z o tagliato l'i

ondal'c vn- rico nero

icu-rop um z non olo per impedir nona :adunanza di Barche , ma ancora..

r poter hauer corner-cio commodo coi medeimi Bulini , per ricencr da lo

roJ veuoWlie ( ddaandantmnte onminixa il parate )~nece`arie non

menalle ue lidi: ,chairs-:mm ;e per l-'iea cauapuanco din-i , chal-l


han, coproceib di tempo, da Lian tole Fondato Eperio in quel ito di
mare , done non anltO lonnano da Spalato , `@bocca il ume , ilquale ( non.,

trouandoi memoria del uo nome-aurico) dalli mulini , che

girare vien...

c ou nomeSlauo
detto
Zamouniza
Dakhe ieroe
udire
Traqurio
ia...,
axoondaxo
al tem
o di.
Dioniio il.. vecchio,
circa ,la.che
cemeiiina
Olim
piade_,o vero auanri a nacita di Chrio 380. anni di man-iena che di ver-unal

tra Citt_ 3 che nel Continente di Dalimria hoggi i ritroua, non vi i an


tica, e piu certa- memoria di TraguriO'; banche' litiga( non i deue , c fil iro
ui_ Lara , come piu opportuno al a llallliglt-OIC del Golfo polli cil'er ato ha

hirato Pllul ,- cio nel nempoche or; ildomnio de Libumi ; nondimeno


apprcllo li cript-ori non ene f mentionc ananrii tc i'di Giulio Ceare-.u
come accennai al cap.4. del primo libro Dc Ragno

Cl'OtuC evnon

u con altro nome detta . li quco e qnanroal iCO, e tonda-rione del &Citt-r

Se Sibenicoia l'a-;etico Sica . C4123.


i

Anoni_deucne anche tralaciar di rintracciare il irodellantico

co; accroehequello cerrihcaro , pono-hauer luogo ultime condi-.


a

,z :x54 _2:3 kg-ioan n.114.

z*

ratiom',

;lkhk Admn

fation , ch'io ono per are circa lo ato della Citta` di Tragurio; il che per
intender bene neceario di replicare alcune di quelle

arole di Plinio , e)

, *Tolomeo , che nell'opera De Regno Dalmatiz, 8: Croatia: ono Rate inicme


con laltro regirate.Plinio lib.\ .cap.zz.
Libumiams , (11 inieium Dalmata , Scardona in amne eo XII. M. T. d mari,

Jutariararum antique regio , eF Caellum Tarona , promontorium Diamed: , vel


w ali] Penmjula Hylli-s circuit C * MJ. Tragurium Ciuium Romanorum mar
m0re notum , Sicum in quem [acum D.Claudiu5 veterano: mii: . Salone Colonia al!

laden: CCCMP-petunt i ea iura decripti in dec-urina CC CLXXII. Dalmata.


Claudio Tolomeo lib.2.cap.r7.
Dalmatia autem Ciuitates iuxta litus Sicum , Salame , Colonia , Epetum , Pe
gumium , Oneum . . . . . . Iula vero adi-teen: Dalmata Ia inula , G' Cu

'us, Tragurium injula, (a' Ciuitas, Pharia inula , 0* Ciuitas .


Dai uali detti i corge , che mettendo ambidoi Sico vicino a. Salona , e

Plinio e preamente tra Tragurio , e Salona , Sico non poi eer la Citta di
Sibenico , molto pi daute da Traguro vero ponente, che non Salona_,
da leuante : ma non ponendo uei le dianze delle miglia , che ono tra.
ue luo hi , 8c eendo molto corretti i numeri delle longitudini, e latitu
ini del te o di Tolomeo biogna ricorrere : gl'Itinerarij antichi, 'che on
gono le dianze de luOohi col numero delle miglia per certicar . Nel 'Iti
nerario dAntonino le ditanze anno dipoe nel modo eguente .
Traiettusnm Libumici Iader quueadia CCCCL ( cio da Pola) Blandonam
M.7.XX-.Arauam M.P.XX.Pretorium M.I.XXX.Tragurium M.P.XVI. Salo

mu M.P.XllI.

NellItinerario ritrouaro da Conrado Peutngdro in carta lunga , e tretta

con linee , e numeri molto pi accuratamente vengono dinte le dianzu


tra vn luoao, e laltro con la gura di ualcheduno ; ma enza proportionv
alcuna delle longitudn , e latitudini* olite oeruari da Geograi . Et in

particolare, tra E etio, e Tragurio ono cos ben dipoi i iti de luoghi no

minati , che par c e lAutore ia ato Salonitano , e che li habbia voluto di


,criuere con accuratezza ngolare;perci h co ato la gura come i troua,
accioche poano oemari alcuni articolari , c in altri Tcrittorr non i tro

nano, com il Porto col ume vicmo ad Epetio, il ito di Tragurio,'e di .Spa
lato con il tempio di Diana nella punta , ver Promontorio,che MargliarL.
ho gi vien detto , le veigie del quale ancora i ve dono contigue alla Chie

a edicata a S.Giorgio .

Circa quei Autori, 8L Itinerarij deue auertire'eerui deglerrori nei

numeri delle mi lia , alcuni de quali i poono correggere rarontandoli con


lc dianze vere i quei luoghi , dc' quali certo il ito antico , e apendoi ,

`che la Citta di Zara anticamente detta ladra nel uo primiero ito , come;
ancora le ruine di Salona dimorano lantica ua magnicenza; lo parlo

vero tra ueidueluoghiconununemente vien imato di cento miglia ma...


circa; da che i raccoglie , che nel teo di Plinio in lu

o di Cziano tati

oi CCC.come pure nel circuito della Peniola Hyllis in uogo dl XXX(ch_e


e il vero circuito ) poi C . Onde per correggere queietrori ,_che ono eur:
denti ono ati poi opra li numeri di Plinio li egni , e qui otto ll veri
numeri corretti .

` `

"

?xxx :c

Ndh

Di Tram .

'

Nelle Peutinaeriane pure Ii numeri { ono conl'uhperche , e bene in tutta'


la omma tra ladra , c Salona giuo il numero di cento miglia , eparata
mente per rei , non conuengono con quelli dellItinerario dAntonino , ek
con la vera ianza; e gi che ambi nommano il Pretorio ( del qbale ancora
{i vedono le veinia nella predettaKeniola Hylls da Plinio meutouara, chil
volgo dice (Tian vecchio) la cui di anza vera da Tragurio concorda con le

VI miglia-dAutonino pree littoralmente 3 percil numero XX oo tral


edeimo Pretorio, e Lorano diuideri deue, e laciata iui lvnita ola, ripor
'tar il reiduo , che ono XX tra Sardona,e Blandona,& il medeimo Pretorio,

che con glaltri numeri precedenti faranno la omma di miolia 70 da Zara al


Pretoriose verranno ad aggiuari quei dui Itinerarij con fa vera dianza: il

numero porche tra Lorano, e Tragurio XV altrei deue diuider , e laciati


iui. V.traporrar. X. tral Pretorio , e-lieo Lorano, che con lvmt prima...
laciata fara il mu'nero vero de XI, che ono tra'l Pretorio , e Lorano , che

quella unta , o vero Promontorio , dal qu ale nauigando da ponente vicino


al liro iTerraferma vero Tragurio comincia a coprri la Citt,e chin par

te coneruando il nome antico Lourecina vien detto , 8c il numero laciato ,

che ono V.miglia la dianza dal uono doue nicel Promontorio di Lou
,recina dentro nella valle , doue hog i la villa di Boigliua ino Tragurio ,

dal qual luogo mSalonznYn ?mir-lio'dicrepano quei due Itinerari).


Io , con la commun opinione , imo , c e quello dAntonino [ia pi eiuo,

e ch'il numero V poo tra Tragurio , e Siclis ia ato poo in luogo di IHJ,

che tanta la dianza tra la Citta , e le-rouine antiche ,~ che nella punta det~
ta Tar-{e al lito del mare i vedono , vol/garmente chiamate Studio , dalle qua
li ino alle ruine di Salona il numero VIIII corri ondendo verrebbero ad

aggiuari quei due Itinerari), e conformari con a verita piu eatta . Cor
rettidunque queti numeri habbiamo , che Tolomeo ponendo Tragurio tra:
lIole , non ne doueuafar mentione tra le Citta del Continente , e per ci

tra'l ume Titio , e Salona pone Sico r il rimo luogo di Dalmatia , e poi
Salona &c.Plinio , che nomina tra
ltri uoghi del Continente Tragurio , ~~
mette'Sico tra Salona , e Tra

rio : e Peutiuaeriane poi determinano con le

dianze il ito di Sico , Sic is V, IIII migia diante da Tragurio,e VIII I

da Salona z dunque quelli che la Citta di Sibenico igliano er l'antico Sico


singannano , indotti olo da aerirlo dalla ola fa ace imilitudine delle vo
ci : atteoche Sibenico , ver Sibinico , Citta fondata da-Croati do p la
declinatione dellImperio Romano; e e ad alcuno crupoloo dae al-dio, `

la dicrepanza dvn ol miglio , che i troua tra li predetti Itinerari), vero,


che Siclis non poi eer quel Sco , che Plinio , e Tolomeo nominano, e far

raronti daltri luoghi antichi macuro , che doppo molto udio , e fatica

gli conuerra ac uietari a maggiori dicrepanze di quea: potendo queta...


poca diuerira

l lettere , e numeri eler prouenuta , dalla caduir del ca

rattere antico , done come euidentemenre i vede nelle Peuten eriane manca

la prima lettera a Tragurio , vero dalla tracuragine del Copta ;~ oltre che
auerrir i deue , che tra la bocca del ume Tirio , e Salona non {i'ouano
altri vei ij antichi, aluo , che quello del Pretorio , e quco di Sico ; do

ue dice Pinio , che Claudio Imperatore mand i oldati Veterani , i quali


conorme'l conueto i doueuano come benemeriti metter a terminare la,

loro decrepita eta in qualche luogo commodo , 8c ameno come uello


'

_.37

A 3

di Sic is x
,i

Delle Memorie

di Siclis , e non giaconinarli nell-horridezza, chera allhora del Colle ,

dirupo doue por u fondato Sibenico .


~

' -

"
.
SeLSpalatoia
Epmo_ . C413.4..

I deue anco auertirc , che quelli , che credono , che lantico Epctio ole.;

S nellieo ito , dou hora la Citra di Spalato, prendono ettore, che de


ue prouenire dal teo di Tolomeo , nel quale ponendoi Epetiovicino aSa
lona , e non nominandoi Spalato hanno preup o`o , chEpetio ( del quale
a pena i veggono pochi-irni vei gij) oilc poi etto S alatodal Palazzo,che
Diocletiano vi abric er ua habitatione , oue depo to limpetio habit , e
mor ; il qual ito per e 'er ato al tempo di Tolomeo deerto , non POtCllL

eer nominato tra li luoghi habitati; male Peutingeriane, che ui-ono do po


la conh-uttione di Spalato, fatte , aocreciute , pongono l'vno , e la tro

con le vere ditanze dambi da Salona : Epetio dunque con il uo Porto fu alla.
bocca del ume opradetto di Tarnouniza , lontano da Spalato per Leuante
cinque miglia, e Spalato d_opp la deruttione di Salona dalle reliquie di Sa

lonitani u popolato, e ridotto in forma. di Citt . '

_ '

La denominatiane di Tragica-io'. Cazzi. .


A denominatione di Tragurio tralaciare le vane etimologie de Grama
L ticii deue prender dalle memorie de gl'antich Autori , i quali ricri
icono , che Lilla oe fondata da Siciliani,ecfimparticolare da Siracuani er

autorit di Schimno da Scio , e riferice Strabone, che Trao'urio iaato on


dato da Liani , quale fa anco mentione d'vn luogo di Sicrlia vicino alle-mu
ra di Siracua, che Troailon veniua detto , u dunque eere , che li onda
tori di Tragurio ianolati Trogilei, e chilpnome della lor atria glhabbia

no impoo( poiche hoggidi ancora nel idioma Slauo Troa ir vien detto ) e
che poi in proceo di tempo oe mutato in Tragurio s criuendo pure Stra~_
bone , che uelmedemo tempo altri Siracuani Fuggendo dalla tirannide di
Dioniio ondacro Ancona in Italia , tra la quale , e Tragurio ( come a uo

luogo i dir) fu riconociuta con vicendeuol Cittadinanza lvnit dellori


gi e s u dunque dalli crittori Greci Tpaeywpl Tragurion detto , e da Roma

ni_ ragurium 5 ullequentemente poi doppo la declinatione dcllImpetio de


glOrientali Latino Greci, che lantica lingua Greca alterarono Te-rzzyaupm
Ten-agrario, come pure ncllidioma latino corrotto ino lanno r4oo.Tr.zgrn-a,

e dindi 'Trag , e Traina , hoggi nalmente Trau , 8c in Slauo Trogr , e queo


quanto al nome .
Di che forma , e circuito poi eer iato, arebbe vanit volerlo indouina
re ; ma i come'l ito della Citt vecchia non pu non eieri accreciuto em

pre i dal uo primo ~principio, cos deue anco crederi,chil prim uo pa


tio oe 'molto minore del- recnte,e che da ondatori ia aea fatta vnaTor

re recinto , er lhabitation del preidio con laenza di qualche Galeot


ta, chandae correndo i lidi'per oeruare , che li Bulin non coreggiaero
il mare , come per imil cagione vediamo a giorni nori eer impedito alli

Turchi dalli SignoriVenetiani .

,Billi/2(

i 7 Di TTZ .i

,Qta/che eguiemltempo de &mi-mi , 6412.6.


I quel che ia accaduto alla patria auanti la veiuta deRomani nellIllri
D cos vero du`tante il lqno Im eri_o,n_on v altra memoria , chelvnica.
di Polho ne predetti ragmenti; oue riferice la caua , l preteto della_,

prima guerra, che i Romani moero a Dalmatini eer kate le moleie,chei 1,


dauano ad Epetio, e Tragnro Citt de Liani , cherano conederati coRo
mani , nella qual guerra reorono vinti , e oggiogati i Dalmatini ; e doppo

quel tem o credibile , che lo aro di ragurio migliorae: atteoche i Dal


marini , i nemici cherano , diuentati uoi amici col vicendeuol commercio

douettero accrecer l'habitationi, ele comodit in nche occupato da ,1

medemi Dalmatini il nobiliimo ito di Salona , 8c accreciuto con lvo del _l


mare , e d'habitationi , e di ricchezze , allhora a poco , : poco s'and dila- f

tando il nome Dalmatico , 8c il Bulinico einguendo , 8c in cone uenza lo

ato dEpetio , e Tragurio douette diminuire; nc merauiglia , c e quei .


luoghi cos vicini ;i Salona foero dalla ua magnicenza depre , e anco le
pi lontane Citta. poe nellIole , che n allhora haueuano mantenuto il
oo princi ale , cemando dhabitarori , non pi Citt de L'iburni,ma dc.- -

Balmatini l chiamarono , e riconobbero per loro metropoli Salona : e bene


Strabone olito. di riferire i nomi de luoohi allvo antico crine Lia eer
notima, e nobilima tra lIole Liburnice : decorandola Plinio della Cit

tadinanza de Romani .
Ia cim'm Romanorum , e dicendo anche il medeimo di Tragurio , TrJgu-
rium Ciuium Romanm-m marmore notum . Si pu ar rieone , e coniderare
e quea Cittadinanza Romana gli ia ata attribuita erche in Lia , e Tra

` gurio iano ate dedotte Colonie Romane come ne g altri luoghi del Con
tinente Illirico; pi too e per lamicitia da tempi antichiiimi con Roma
ni da Liani , e Tragurini iano da quel tempo empre ati reputati glvni , e

glaltri per concittadini Romani hauendo coneruata illibata la confedera


tione con ei ino che dur lImperio loro .

`lbj

Nella declnatone dell'Impero &nn-mo. C4177.


Eclinando in varij modi lImperio Romano , urono molte delle ue;
D Proaincie da vari) Barbari occupate , e la Dalmatia inieme con lItalia.

prima da Eruli , e poida Gott poeduta, nel qual tempo s`alcuna coa e- ~

guie , in Tragurio ninna memoria i troua; aluo che certo frammento dei
Teamento di (Mirino vno de principali di Salona , che pare fatto nel
tempo che Teodorico R de Gorti poedeua la Dalmatia inieme.
con lItalia , che referir come lh ritrouato vniorme in

molti eemplari, per non eer tacciato dha


uerlo tra aciato , di qnello- che
voglj li ia pretata
credenza:

8.

Del/e Memorie

Lc

XC

ln nomine D''ni An Ab lncarnat. Di nr'i

Dll I

ad!

Go quidem .Quirnns RGW' num eius vnm :le Principibm Salone, preani
E tior eeteris , nec non , @diriimue in cunfacultatibm mei@- pr ommbm .
lubeoeri boe teamentum pro redemptione an inm mea meorumqne antecebrum ,
ueuccebrum deEcclcra &Laurentij martiri: que olim pre tu/Zare maxima pars
deu ceriderat in loco qui dicitur Tragurium , am ego reedico de propri bonis
eos quia me bereditarium noueram tenere rangomm , qui aurea Domum Dei con

ruxerant; qu a propter omnibmt notum prefentzbus , 'futuri de rebm, qua in...

predia Eccleia oero qulcquid in auro ,in argento., u inferiti-5 ornamenm,eu it:
term, in p afcu, in agr, *nel in *pinete tam in Inulu, quam etiam in firma terra . I

pn',an de aaro Cruces tres, de argento vn_am,Calices de argento tres cumnguln pa


tente corona-5 de auro quatnor cum mgulxe Crueilm: corone de argento .

E benche gl'anni di Chrio opra eprei non foero a quel tempo com
munemente i n vo ; tutta via lantico crittore della vita di San Gouanni Ve
couo facendo mentione de i doni conce da Principi di Salona alla Chiea,

di Traourio; ueo Mirino potrebbe eere ato vno di quelli , e e , a chi


con e ttezza uole eaminare le parole,non paree ile di quel tempo, non,

intendo io d'autenticarlo , ma laciarlo nella ua incertezza .


Come poi ricuperata da Giuinano Imperatore, inieme con l'Italia, la;

Dalmatia,rea`e ottopoa allImperio ino che circa l'anno delSignore 640.


li Slaui occuparono tutta la terraferma, 8c alcune dellIole ancora; nella pre
detta opera e ato detto ; nella qual deolatione vniuerale della Prouincia
i come certo , che uro no derutte le Citt di Scardona , Salona , Narona,

.y altre, delle quali i vedono olamente le rouine; cos credibile , chanco

di Tragurio ia eguito l ieo , e pure non oe per la ua debolezza atcr


tralaciato , . diprezzato ; douendo allhora eer tenue il uo tato 3v gi che
tuttala Prouincia Per le continuate incurioni de Barbari , e per linterrut
rione del cmercio era inieme con lImperio declinata , e nel numero de crl"
habitanri , e nelle commodita , in maniera che neglette le coe publiche o

mura eie di Salona Citt princi 'ale giaceuano ,. per teimonio dia Proco
pio, in gran parte rouinate; e cl-Yramento di MURO non nto, riferendo,
che la Chiea diS.Lorenzo i trouae la magior parte dcrurta , confrontan
doi con Procopio, denora eere ati: allhora ochi, e poueri gl'habitanti di

Traourio , il che certica: non i pu da veigu di abriche antiche , non e-


en

ueuediorte alcuna, aluo , che alcune colonne di marmo ituate d'en

tro ilFCircuro della Citta vecchi-a nelle Chiee; Loggia della Piazzauna qua
lunque foe lo tato di Tragurio , viene nondimeno_ da Conantno_ Pori
rogenito annouerato tra le Citta, che'coneruando il nome Dalmatmo ,

Romano continuarono ad eer uddite dellImperio Orientale .

Suequentementc poi i Dalmatini s'accoarono a Carlo Magno, e di nud

uo furono fatti ritornare otto ; Greci no allImperio di `Michel Balbo


Amoreo,
_- Le biao 60,1,

'

.Dx Tm.

Amm-eo ,perla dalocagine del quale abbandonati , e poii in liberta,uro.

no neceitati accol ari a Venetiani per dienderi vnitamente daglinult de


Saraceni, e Slaui; e e bene aunto allImpero Bailio Macedone mand l

armatain Golfo in occoro di Dalmatini; nientedimeno er non far guerra


inieme con Saraceni, e Slaui i content , che li medenni almatini coni
tuiero certo tributo alli Slaui , accioche poteero pi facilmente reitere..
alli Saraceni; ma declinando doppo la morte di Bailo vie pile coe dell

Imperio , e gli Slaui ottrattii dallImperio de Franchi giornalmente occu


pando a Dalmatini pi Iole , furono quei neceitati _er la_ lor debolezza.,
ricorrere alla potenza de Venetiani , chogni giorno iueniua pi vigoroa.

come ato decritto; nequali v'niuerali auenimenti della Prouincia , quel


che imparticolare oa eere accaduto a Tragurini, i come alcuna memoria

non i troua, cos eue crederi , ch'haueranno coro le medeime fortune de


glaltri Dalmatini ; e benche i ia riferito qual parte del territorio nel Con

tinente habbiano ermeo li Slaui godere a Tragurini, neceario nondime


no inueigar pi iintamente, quali a qucl tempo poteero eere i conni

del territorio di Tragurio, acci che meolio poa intenderi, come di tempo
in tempo i iano accreciuti,e ridorti nelterminedn cui hoggidi i trouano .

,Qualfil Territorio . Cap.8.


Gia che neceario valeri di congetture , credo , che non ara uperfluo

ar alcune coniderationi circa i tempi antichiimi, acciche col raron


to de uequenti il lettore poa iu facilmente com rdere con la variatio
ne del territorio lo ato anche ella Citta ela . A tempo , che u fondato
Tragurio quella Campagna,che comprea tra le radici de loppoi colli per
tramontana, ed il lit del mare detthora Campo piccolo, e era deerta deue
eer anco ata a oco a poco occupata , e coltiuata da quelli , che vi poero
lhabitationi , 'e e coltiuata da primi poeori , biogna , che quelli conti
nuaero nel poeo col coneno de Tragurini , il quale interrom endoi per
qualche dierenza (come peo intrauiene tra connanti? pu auer dato

caua alla prima guerra Dalmatina di opra accennata t on e e non prima,


almeno dal tempo che i Dalmatini furono domati da i Romani , e credibile;

che reaie a Tragurini acico il poeo della Campagna predetta , e con

entemente delle co line conti

e ancora , da mezo m i coltiuabili,nel

rc o aoe , e erili, e queo puo diri eere ato lantic iimo territorio

di Tragurio , il quale certo non eeri eo vero Leuante , non olo er la


vicinanza di Salona Citta tanto celebre; ma perche anco tra quella, e ragu

rio vera Sico , Siclis quattro ole mi lia diante da. Tragurio , e e Sico f
Citta, doueua altres hauer il uo territorio , e e non u Citta , ma terric

ciola , vero pi too (come pare morino li veigij) luogo di deli tie di

ualche opulento ittadino Salonitanoz doueua reputari territorio dell


i ea Salona . Daponente poi ino alle bocche del iume Titio non trouan
doi altri veigij di luoghi antichi , che del olo Pretorio poo nella Penio
la Hyllis ( in luogo deerto , ed inculto abricato olamente per preidio del
Porto , e della nauinatione) i pu inerire , cheyli dipendee immediata

mente dal Preide , c e riedeua m Salona z dalchei puo comprendere quan


to debole douee eere lo .tato della Citta; e uequentemente all'hrau

quan o

zi o

Delle Memorie

quando gn 513.; occuparono , c druerosalona ( di li-urto , n Tragu

rio ) biogna confeare , che la campagna vrcma non poteua cer coltiuata;
da Tranurini ( e ve nerano ) contra la volonta de i medemi Slaui , che con...
`nome acciale uronodetti Croati , con li quali uppoo , che i iano accor

dari al tempo , che e furono batt_czzati,c_` vero doppo fatti udditi di Carlo
Magno , quando urono tabiliti 1 conni tra i due Imperi), che i Dalmatirli
,viucero quiet per qualche tempo con i Croati loro connan ti , niunaltra__-,

{oa , che la ola campagna contigua con h YlCll' colli poterono hauere li
-Tragurini nel Continente, come dalle memoriedel le.critture , che del mille
-m gini trouano i pu con germi-are, e piu auantime glio i dichiarer .

@ele/aeguie circa lanno milleimo . Cap.9.


Ndrea Dandolo Doge di Venetia (che oltre glannali delliorie ch
A mondo laci vna Cronca particolare de i Dogi di Venetia ) riferice,

ch'il Doge di Venetia Pietro Oreolo ll II. per gl inulti, che gli Slaui Faceua
no
circadonc
l'anno
millemo
Chrio,anda'e
con larmata
inIriL.
indinel
in Golfo
Dalmatia,
riceuuto
da idiDalmatini
, ed epugnati
alcuni
lllOcrh~i

de i medeimi Slaui li necet accordari eco , e ad ateneri dal coreggire

il mare , &aggiunge che per ci .da 1 Dalmatini come loro liberatore foe.
acclamato Prencipe _dellaDalmatia , e che da quel tempo i Dogi di Venetia
cominciasero vare il titolo diDalmatia . Gl'altriliix'orici Venetiani eri_

nono in oanza lo tel'so ; ma erche non hauendo inteo bene le parole del
Dandolo confondono i nomi e Dalmatini con quelli degli Slaui , e non di
inguendo i nomi particolari di roari, Serblani,e Narentani dal Generale
de `;,'li S]aui,hanno preo vari) equiuochi, Perli uali riece cos intricata l

Iria Veneta, che dicilmente pu esere inte a , e non i ricorre alle di


ih'ntioni , e dichiarationi da me riferite nellopera udetta , necesaria :i chi
vuol apere in che ato allhora i ritrouasero le Citta di Dalmatia ;ma per_

che tutti non intendono la lingua Romana antica, detta communemente La.

tina , nella qtuale ono ate da mijn-elle coe piegate , ne epilogar qui al
cune in que a lingua Romana m -erna, ed vuale, detta Italrana;( differen
za dellaltre pur Romane , che dalle Proumcie , done `cz'vanorengono dette

Spagnola, Fraucecue Valacca ) chanco Dalmatma puo dir: (atteo che ho


ra , c per il pasato u egualmente in vo come m Italia, come pi auanti

rouara ) acciche anco in quea llngua poino eser intee le memorie, che
E trouano di Tragurio . Nella declinatione dell'Imperio Romano la Dalma
tia u quai tutta occupata da Croati, e Serbliani( due popoli di quella na_
rione , che con nome generale detta Slaua) hauendone li Serbliani occnoa`
ta la parte Orientale , e li Croati il reanre , di maniera che il nome Dalma
i rino , R amano rimae : ette ole Citta, tre ituate nellIole del eno, anti

ramcnre eletto Planatico , hora del Warnaro , che ono Osaro , Veglia , 8x'.
~Arbe, e quartro nel Continente , cioe Zara,Trai,Spalato,e Ragu .

ISerbliam, che perlo pi furono udditi dellImperio Orientale preero


vari j nomi dalle regioni chabitauano , e i pi` nominati furono i Narentani,
e Bone , cos detti da i umi Narenta , e Bona , che corrono per il paee.

loro : Di Bona trattera al uo tempo .


I Narentani oltre quella Regione, doue sbocca il ume Narenta , e cle s
eeu e
a

'

Di , Frau\ . . "

ik

eende ino alla bocca del 'ume Cecina , posedeuano anto lIolc di Lago
a, Meleda, Cui-zola, Leina,Lisa,e Brazza,con la commodita delle quali 'fa
bricarono armata , e lungamente conteero con Venetian , ed in vna delle)

battaglie vicino a Zara vcciero il Doge Pietro Candiano . I medeimi mo


learono anco i Dalmatiniin diueri tempi, e furono caua principale , ch'il

Doge Oreolovenise in Dalmatia .

. .

t .

I Croati connanti :i Tragurio,e Spalato posederono il reto {inallI-r'ia,


8c in oltre la Sauia , che quella arte delle Pannonie antiche , che comprea
rr i inmiDrauo, Sano, c Dauugio,Sclauonia, Schiauonia vien detta-(Lie ~

i molearono gl'Iriani, c Dalmatini , :i quali anco in progreso di tempo


occuparono alcune Iole s le maggiori delle quali ui-ono Pago, Tchun, Mor
ter, e Zurime s'aennero dal coreggiar per mare,e doppo battezzati furono

ottopoi a Francei, ed allImperio di Carlo Magno, e uoi dicendenti , nel


qual tempo hebbero li loto Duchi , che riedeuano nella Citta di Nona: Sot

trattii poi dal dominio de Francei asunero il titolo di R di Croatiassc al


lhora uando il Doge Oreolo venne in Dalmatia , vi trou,come fcriue il
Dando o, Mucimiro R di Croatia chvnitoi coi Narentani ineauai Dal

matini , 8c haueua cacciato dal Regno Surigna uo fratello , che sera ricoue
rato in Tragurio . _.
a..
w
I nomi di Muqimiro., e Suriona riferiti dal Dandolo , non cOnfront-andoi

con le critture di quei tempi ono ati da me corretti nella predett'oincrzp,


onde baa ripetere olamente, chil fratello del Regnante Dircislauo, che s era ritirato in Tragurio , fose Creimro , ch'hebbe il gliolo Stefano no -

minato dalDandolo ,il uale f dato per oaggio al Doge , che gli diede.)
per moglie Nicela ua ig iola, com-il medeimo Dandolo criue .
Ma nal ia ata la caua , che Creimiro fose cacciato dal fratellme-i ri
couer se iu too in Traaurio,.chin Spalato,Zara, altrouemel Dandolo,

ne' altro I orico, Cronia ne fa mentione alcuna : onde rea incerto sal
l'hora venise-in Tragurio per ritronarui il Doge , pure vi fose da prima_,
-ricouerato . Chq'm ricuperase il Regno cauai da i priuilcgij, che nomina

no Creimiro, eStefano uo gllblo R di Croatia l'vno doppo laltro : e per


ci u congetturari , che quando Crcimiro non a ucceduto nel Regno
per a morte del fratello , po esere ato reituito dal medeimo Doge,
-vero da Ottone uo gliolo., e uccesore nel Dogado ; criuendo il Dando
lo , e trouandoi anco memoria , chOttone a ato inDalmata del 1018.
-Nella qual reitntione la Chiea Catedrale di Traourio haura ottenuto i do
:natiui , che econdo lo crittore della vita di S.G10uanni furono ccnceduti

da i Re di Croatia : atteoche Creiiniro, e Stefano uo gliolo i valero del


olo titolo di Croatia , e Crcimiro Pietro gliuolo di Stefano , e i uccesori

aggiunero il titolo di Dalmatial. Di pi crue l'ieso Dandolo , chil Do


ge o se riceuuto olennemente in Tragurio,dalVecouo,e Cittadini comera
tato riceuuto ancora nellaltre Citt della Dalmatia,e che vi trou vittorio.
li li uoi, che da Zara vhaueua mandati con dieci Galere , per incontrare 40.

Nobili Narentani , che ritornauano di Puglia , i quali ritrovati vicino Cor


zola ono prei, 8c iui condotti per apettare la venuta del Doge ; ch'accre
lciuta larmata con legni dc Dalmatini veniua per acquiar l'Iole de Naren
tani: e quea u la prima occaione, nella nale i troua memoria, che larma

ta Vane-Lima i ia valuta dellopportumta del ito, e porto di Tragurio .

La

`\_

u.

Del/c Memorie

La **venuta dS.G'i0u4ni , [dud -vita , e quella che uccedese


nel uo tempo. 0412.10.
lche doppo eguise nella Prouincia ino , chei R di Dalmatia,e.
Croatia regnarono , niuna coa di certo i pu addurre : nel particola
re di Tragurio i pu dire , chal tem o del R Creimiro venise in
Dalmatia S.Giouanni in com agnia d'vn Car inal Legato, e ose eletto Ve

couo : benche nella ua vita 1 troui critto,che venise al tempo di Colema


no R dOngaria , il che nelle note da me ampate opra detta vita , tato

prouato eser*equiuoco di Tre 13110 Archidiacono econdo crittore della...


medeima vita: poiche comeg i eso i dichiara, riormando del 1203. l'an
tica vita d'eso Santo , vaggiune del uo non olo quel che ucced doppo la
di lui morte ; ma ancora la preatione , alla quale , volendo metter il tempo

della venuta del Santo , come foraiero , equuoc , e poe Colomano R d'
Ongaria in luogo di Creimiro R di Dalmatia , e Croatia: il che maniea
mente cona dalle memorie da me iui addotte 5 alle quali rimetto il lettore.
e vorr certicarene: e e bene non h potuto trouare l'anno precio di det
ta venuta , ne'l nome del Legato col quale venne , tuttauia dal 'computo iui

fatto imo, che venise tra l 1062. e 1064.e saltri Legati Cardinali non ca i
tarono in Dalmatia tra queanni , ara venuto col Cardinal anchegli Gio

uanni del 1062. nominato da Toma Archidiacono di Spalato al cap. 16. nel
qual tempo dice l'antico, crittore della udetta vita , chejguieroequenti
incurioni diguerre , e le dicordia` ciuili hauefero durato lungamente: e perche..

lincurioni altre non oteuano esere,che de i Normanm , che posedendo i


Reoni di Napoli , e di Sicilia aceuano guerra allImperio di Conantinopo
li, dal uale di endeuano i Dalmatini, come ato pecicato nellopera de
Regno al.& groatxos le disenioni ciuili aranno ate le competenze tra
Cittadini per la diuerita delle attioni , che nella udett'opera ono ate ri
ferite, e meglio i pecicaranno nella preente . Dellanno dunque 1067.. ol:
tre lincurioni di guerra in Tragurio verano le disenioni ciuili : Onde 11
Cittadini riaputo larrin del Cardinal Legato a Zara , che andaua in On a

ria, ricorero da lui: pre ndolo,che venise nella lor atria per edare le i
enioni tra. Cittadini ,' 1 che egli volontieri intra @E , e venuto a Tragurio

con le olite maniere de miniri Apoolici , li ri use preo in concordia...:

nel qual tempo mori il Vecouo , e dubitando i Tragurin , che acendoi 1


elettione del nuouo Vecouo in abenza del Legato tornasero a ripullulare
glodij edati: erc il Cleto, e popolo vnitamente pregarono inantemeu
te il Legato , c e lor dase per Vecouo alcuno di ua com agnia : e perche il
Legato non credeua hauer perona atta, ch-iui volese re are , ricuaua di ar
uc'elettione :ma commoso alle reiterate inanze , e preahiere de i Citta

mi, gli venne peniero di dar loro vn giouane Romano , di nacita nobile ,
dottimi coumi, e dotato di cienza per nome Giouanni, ch'era in ua com

pagnia, e chiamatolo leort ad accettar quea dignit : ma ricuando egli

con humiliime reghiere, nella ua vita pecicate : ripoe il Legato Tra


gurini, che non aueua potuto peruadere queo giouane ( ch'egli imaua a
r0poito) daccettar il Vecouato : ,e per Ci i prouedesero al meglio che)
apeuano di paores dal che tuttil ppoIo ret moltaddolorato, e dubxtan
co ,

Di `Tra .

r z'

do , che partend'il Legato,e reando la Citta enza Paore ricadese in peg."


giore ato di prima , vnitatnente eclamaua non voleri partire dalle ue por
e no che non 0ttenes'il Vecouo : onde commoso di nuouo il Legato tor
n a replicare l'anze :i Giouanni, e dicendogli eser volonta di Dio, l'eor
r ecacemente ad accettar il Vecouato: all'hora egli humiliatoi al voler
Diuino , e del Leoato accett l'elettione : onde allegro il Legato dhauerlo
peruao, lo notic al popolo , il quale lodando D_io , e ringratiando il Le
gato , e la Santa Romana Chiea dvn_ tanto _benetio , lo riceu con omma

allegrezza : e continuando'l Legato il uo Viaggio , ii Giouanni conecrato


da Lorenzo Arcinec. di Spalato,e ritornato alla reidenza come s'applicalise,
e con aidua dili enza ctinuase a inuigilare ne gl'interei della na Chiea,

e con quanta au erica

uese , e come caritateuole

dimorase con tutti .

e fpecialmte con pouerxmella ua Vita pienamte piegato.Riferir nondi


meno alcune memorie, che nelle predette note della vita ono ate accnate.
La pi antica memoria, che i troui delle attioni del Santo Vecouo lerer
rione del monaero delle Monache di S.D0imo, hora dette di S.Nicol, 8c
lvnica pergamina oriainale,che e rimaa dalla deolatione della Citta.
1n nomine Domini no, ri Sala-:tom Reg eterni anno Domini [near. r 064.. Ind. 2.
Regnante Domino noro, ac pij'imo .Airlguo Conantino Date ci? magno Imperm
:ore : Ciuitatis vero TragJegenee Cache ram Ioanne renerabili Epicopo retborico,
'nna mm Domno Dabrana inclito Priore, (F cumfratreuo .Andreammnibuqne no

bilibus ,- ub illorum namque temporibu-s bacprecebpimm priuilegium concribi nos


omnes videlicet Scaligera, Gem-gine , Tridullo, Da ro, Sepelato, Calaato ,necnon

Vitaza ,- (9 hocpontanea nora Volant-[te de hoc quod ipe iam diam Epicopws nos
perplurimnm roganerat , v: Eceleam , que nora erat [cilicet domm Beati Domaf',

bi p0 a Dominica vocatnr ibi monaerium anciarum Domini coneederemm con


ruere . 'N95 vero conulto om ne: , e? quia offer retfor , ac protet'ior pcrmane
rat ; magque pro remedio norarum animaram illum audiaimm; ibldemque Dami
no annuente monaerium ee armauimua ; vbi ('5 .Abbati'a non poi? [on mn tem
paris jpatium nomine .Eufemia introdua fuit, ceteris cum Soranbm . Po bce D0
mine ./{bbaemiliter terra-5 , i' Pine-u iudicaaimm , [neque ate/Z :ti eomimm ,

inuper (9' liti iuxta eandem Eceleam ad obequimn fui i idem canceimm :
ed in tali paon ,- ZF* in talk' tenore .- n iam dit'ia Eccleia , qua nor monaerium eri
conceimu-s aliam Dominum preter nos non baberet , etiam rum v! ibi .,(duoeatm

* mitteretur (a' nobis ad regendum gubernandum necearia . ,Quad (F armamm


ui: ante notizia: prefati Ioannis Epicapi y e'? Dabrane eiudem Vrbis 'Priorio' , ac

Mirce Bogobaye,ac .Andre-em: non MbilimnXF" i _nobilium Tragurini Can' , qui


hnim rei teesfuerum .- vndei qui-5 banc nofiram dvnit-onem dimmpere tenptaue.
ri!, Trinum num Dominum habent iratum , (9' 318, Sanorum 'Pater cone..

quatur malediionem, deglmiat cum terracutpatban ,0* .ll-iron ; veniatqaeu;

per eum lepra Mg-an S ri, e? cum Iuda proditore denodener in infernmn .
Da uea memoria 1 ha cha peruaione del Vecouo Giouanni, che vien
detto erotico li nominati concedono la Chiea di S.Doimo , ed il monae
ro ituato vicino alla porta detta Dominica, del Signore: e che lAbbadesa

hauese nome Eufemia: e perche l'Archidiacono di Spalato atteta nel opra


detto luogo , che S.Giouanni foseonunamente amato dallArcinecouo
Lorenzo , e familiare i de glaltri Vecui _,' cos dalle opradetre memorie
appar che i tronase eco n Sinodi prouinciali , che frequenti fui-_ono fatti
in quei

14.

Del/e Memorie

in , uei temp-i , ed alcuni alla preenza de Legat- Apoolici, come i vede dal..
le ottocrittioni regitrate nelle l'opradette :note ;_ ee bene in quelle non.,
viene epreso alcun particolare da lui operato , nondimeno deue preuppor
i, che non olo per la ingolar familiar-ita, c'haueua con l Arciuecouo , ma,

anche per la feruente carita di giouar al proimo haura hauuto gran parte
nei decreti Sinodali . Di che perla perdita de medeimi Sinod non v-i rca_,

alcuna memoria : aoriche vna nel riuilegio di Stefano vltimo R di Dalma


zia, e Croatia( dato in Sibenico al e monache di S.Benedetto di Spalato,ho
ra dette di S.Rainerio ,nel uale ono nominati lArciu.Lorenzo, e Giouan

ni Vecouo di Tragurio regitrato nel lib.z.cap.1 1 .de Regno Dal. 8c Croat. )


dal uale i pu dedurre , come iui congetturai, che S.Gio: vandase inieme
cor Arciuecouo rriconciliare queo R fermato in Sibenicoua dioce
e , con la vedoua lR Zuonimiro : e con tal occaione come cruono gl'
orici Ongari S.Ladislauo loro R fratello d'esa Vedoua ,occupase il Re
gno di Dal. e Cr-oat. e i come quanto alla Croatia tato da me certicato ,

cos della Dalmata s dimorato il contrario nella redettopera al ca .r.


del lib. 3. poiche non l troua memoria alcuna , chil

e Ladislauo arriua so

al m are , n chabbia hauutoche are co'Dalmatini: ma che occupase olo la


Croatia , e di ella conieuise R Almo uo Nipote da lui pure deinato
uccesorc nel egno dOngaria : nel medeimo tem o ~con-tinuaronole 0

pradette guerre tral'lmperio Greco , e li Prencipi

ormarmi: nelle qual-i i

come cona , che iVenetiani pi volte combattesero con varia Coruna in..
fauor de Greci , cos i done amo preuppone , che i Dalmatni concorrese

ro in tutte quelle atrioni co' Venetian per le cougetture iui da me ondera

te . Con la qual occaione .Viral Faliero Doge di. Venetia conegni Aleo
Imperator di Conantinopoli il titolo di Dalmatia , chera all' ra vacante
per la morte dei R . ed eraatio omeso( d
glOreolida i Dogi uoi
re cesori: e continu nel pacico-poseso d'e so titolo ino che Colomano
?ecluo il fratello Almo , come minore det ) uccedette a &Ladisl-auo nel
Regno dQngaria, e oggiogata la Croatia , che e gl'era ribellata , e venuto
alle marine_ asune intitola-,di Dalmatia ,te

predetta-Vita di S.Giatudnecritto: doues

e l'aledioa Zana . come nella

lannmiouedeninmli

del vino moltiplicato ` e itini del moo ,, edel baati-ella quae itrouaua
iLSanto, quando aa

Sbenico in viita., cineforum-:gta allaPianca i

WazdxOWU'hot- ils-anto cam-mando 0 rail mare {ace-m.

.v cir'laharcagogrddmare illea) i'eguita a narrarei predettasedio di


Zamcnera

-- te Citta di Dalmatja oppugnata con varie orti dl ma_

china e ~ z "nali hauendo li Cittadini apparecchiate altre machi


-z P
- -o- tutte inutili:0ndq perduti danimo penauan0_di
t ~ g .
-;ente.:m; omeeMIno-Gimtaiiiii Vecouo di Tra Furio,
**f

i ,
;Il
ume VOIOIHM saticaua per acquietzaa, le rsen
-- ,na venuta_ rail r 0 ramodo i~z,arati11i,e perci coraro ad incon`

o arlo, - :mandando conigglioquelchc deueuano lare in quella lor vr en


za: ed egli conortatilii fecezinorare le loro machine , e fattanc aggiu are
una, cap quella ruppe la machina principale de gl Ongari, che pi_ trauaglra

ya la Cm :.il _che_vedutodal R,, ,e conociuto che non poteuavmcer la C_it


na , inclmase lanimo dquellarcordo , che-_d al Santozu uggerita,
*i c

i lil-ci della Citta con orme al volercde Cittadini ;., Da quella,

nar

Di Trani .

15

narratiua i deuono osernatc due coe: L'vna ch'il Santovfose olito d'aari
cari nellaggiuar le differenze; dal che i pu dedurre, ch'eali i foe tro
nato in altre occaioni mediatore delle paci nelle dilenioni ciuili della Pro
uincia , come di opra u accennato , e come tale douea eer in Rima rande

appreo i Zaratini; i quali perci serano rallentati opramodo della ua ve


nuta ; condando , che leperunentata ua- priiienza hauerebbe trouato mo

do di liberati i dallanguie nelle quali i trouauano : Laltra , che egliini


nuae il modo dellaggiiianiento ;e le conditioni della rea , che eguirono

l econdo il voler de i Cittadini; i] che fi del r ios, e nel modo che nel ca . 4.
del lib. 3. della predett'opera , e ato piegato: onde i come cona , c e S.
Gi02fi quegli che trou il modo dellaggiuamento deZaratini col R ; cos_
i deue credere che l'ieo foe Autore , che i Tragurini , e Spalatani i ren
deero con le medeime conditioni allieo R Colomano ; le quali i come
iui ato ponderato, per molte eperienze furono conociute le pi proprie

per coneruar la pace,e quiete tra connanti Dalmatini,e Croati; cos-,quan


te volte furono violate n tempi poeriori da alcuna delle arti eguirono.
quelle guerre, e diurbi, che nella medema opera ono iate ecritte .
"

Seguira poi il medeimAutor dellavita a narrare la grande ima ch'il R


Coloniano faceua di S.Gio: cl miracolo dell'apparitione della Colomba da
lui veduta mentril Santo celebraua Mea nella Chiea di S.Michel Arcange
lo, ituata allhora fuori di Sibenico opra la cima del Colle, ed hora rinchiua
nel Caello; e che venuto col Santo in Tragurio confermaic li Priu ilegij ,

che li Prencipi di Salona, e di Croatia haueuano conceo alla ua. Cliiea,de\

quali marauiglia,che non e ne troni memoria , -ricontro alcuno , come i


trouano le copie del Priuilegio, chil medeimo R concee alla Citta tre an
ni dop o, che i regirara. al uo luogo . V' ancora vnaltra memoria , ch'il
mcde imo Santo i trouae con lArciuecouo Crecentio ucceore di Lo
renzo, e con altri Vecoui di Dalnatia. e Croatia nella dieta che i fece alla
preenza del detroR Colomano, e uoi Baroni; nella quale egli rilacidlin
ueiture delle Chiee , che s'era appropiato come appare dalla memoria del

I I I i .regitrata nel opradetto luogo , e quea riolutione del R i deue pro~


babilmentc attribuire all'e ortationi del Santo,da lui tanto imato,ed hono

rato come nella predetta vita viene epreo: onde i come nella rea di Zara;
trou egli il modo di conferuare la pace tra Dalmatini , c Croati; cos in..
queattione impetr dal R la pace alle Chiee dambedue uee Prouin

cie : e quindi ar rouenuta la vcneratione , che i Dalmatini , e Croati gli


portauano come enefartore vniuerale in vita, che doppo la ua morte ac
creciuta per li miracoli i conerua tuttauia . Il Santo poco tempo doppo s-'

amal, e predetta la deolatione,e reauratione della Citta, mor in quella,


Santit , nella quale era visuto : e fu epellito nella Catedtale di S. Lorenzo
dalla parte di mezo giorno auanti lAltare de Santi Como , e Damiano , e al
uo epolcro eguirono i miracoli , che nella ua vita ono riferiti .
-

La Delatione della Citr . CdPJ i.


Egui doppo la morte del Santo la deolatione della Citt da lui predetta,
S come riferice il primo crittore della ua vita,e`l econdo, che fu Tre

no narra , che ci eguie per mano de Saraceni , i quali non olo la pre ero:
ma l:. rouinarouo no :i fondamenti, di maniera che a glhabitanti conienne
'

an 3t

16

.De/[e Memorie

andar diperi non poco tempo : e perche di quea diruttione non ne {a


mentionc alcun altro crittore , e i o racennati non riferendo tempi deter

minati pi too i contradicono cha trimenti , neceario per rltlOllal il


tempo precio di ricorrere :i _quelle congetture , che i ponno cauar dalla)
critture oeriori,e che i ono accennare nelle note-opra la vita del Santo,

done cri i, che ci eguilc nel I I 2;.tempo,nel quale il Doge Domenico Mi


chele i ritrouaua con l'armata rinforzata da legni Dalmatini in terra Santa r
Im eroche trouando allhora il Golfo enzarmata , che lo cuodie,pot

riucir facile a Saraceni( che poedeuano non olo lAfrica come hoggi , ma
parte ancora della Spaona) entrare nel Golo , e dimorandoui enza paura.
pigliare, e dimggerea Citt no :i fondamenti .
'
Nellanno dun ue 1 123. ara eguita la diruttione della Citta, come nel
la vita del Santo 1 legge,e la conferma il cataico de beni del monatero del

le Monache di SS.Doimo, e Nicol fatto del I 194. nel quale l'Abbadea per
nome Stria Nipore di Caroculo, i duole , ehe leferitture , e priuilegij del mona
erio {i fuero qua tutti perdutiper la deolatione gideguta della Citta: dal che,

i come i certica , che ia eguita la deolatione , cos per eer quea crit
tura fatta poeriormente alla diruttione , chil Sabellico riferice egui;

al tempo, che iVenetiani hebbero guerra con Emanuele Imperator di Con


antinopoli, neceario di riferire anco ci che ne criuono glaltri hiori
ci Veneti per rarontare i loro detti.

Segui uea guerra, che da Treguano econdo crittore della vita del San
to viene detta econda Cbienfe perche allhora u prea la econda volta dall
armata Venetiana lIola di Chio , hora detta Scio , nellArcipelago lanno
1 171. la qual guerra decriuendo il Dandolo neglannali dice, che'l Doge Vi
ta! Michele mandal- trenta Galere dell'armata,cbe eondueeua, le quali preero Tra
per-forza; per eempio de poeri nonolo lo rouinarono i parte ;ma anche lopaglia}
rono depruprij teori .
_ *

Il Biondo , che l'armatafi condue ma , e che lo aceheggiae contra la wo


lomd del Doge .
Il Sabellico , tb'il Doge alla prima pree Tra , epreo lo rouinae :infonda
menu .

\ *1

Circa quei detti i dee auertire , chil Biondo , e Sabellico , come poco
pratici della nauigatione del Golo hanno creduto , chel Doge con tutta l'
armata ch'era di cento Galere, e venti naui prendee Tra di paiaggio,e poi

cbntinuae il uo viaggio; mal Dandolo , che nera pratico , ed anco il pi


vecchio confrontandoi con l'Autore della vita del Santo riferice, che trenta
G'alere daccatei dallarmata ( cha dritto camino nauiaar doueua fra Lei
na , e Lia vero Leuante

veniero a Trat ,e lo rendeero : n haueranno

incontrato diolta nel occu arlo s atteoche a Citta all'hora non bum-mt
mura , n rm ri, ma era cinta di de ol macre , e pali , come i riferice dal medei
mo crittore della vita .

Tutti s'accordano, chin quel cao ose acche giata la Citt; ma che no
eguisc la total diruttione come aserice il Sa cllico , non v crittore ,

Cronia alcuno , che lo criua : onde pu esere , che non trouandoegli ri.
contro della deolatione fatta da Saraceni,e mentouata nella vita del Santo,
la

ponese lattribuise al Doge Vitale:ma criuendo Treguano del 1 203

d' ' tamente queo fatto dell'armata Venetiana in tempo,che molte proy
nc, c c e*

Di Tr-em .

r7

ne,che lbaueuano veduto erano viue:i~deuc conchiudere,challhora la Citta

rease nel uo debole ato in cui i trouaua , e che nella redetta crittura
del r :94.i facci mentione della total defolatione eguita el I t:3. per ma
-no de Saraceni .
Che doppo la defolatione i Cittadini pi comodi i ricouetasero in.,
Spalato come accnai nella redettopeta mi peruade a crederlo non olo la
vrcinanza ; ma etiamdio la 1curezza d'esa Citt , quale esendo cinta date,
e grose mura , e torri abricate gia da Diocletiano Imperatore di groime

pietre concatenate inieme con gran artticro , era imata Citta molto for
te; ma. molto pi perche li Tragurini ottennero vnitamente con oli Spala
tini la conirmatrone de priuilegij di Colomano da Stefano uo gliolo , che
capit in Dalmatia del r r 24. e non trouandoi alcun altro primlegio otte
nuto vnitamente da due Citta , aluo, che queo vnico, parmi , che i pofsa__.
congetturare, che i Tragurini ricouerati in S alato ottenesero inieme con

li Spalatini la conrmatione de priuilegij ella patria , che per la freca di


ruttione doueua giacer epolta nelle rouine .
Chin Spalato anco i fermasero molti Tragui-ini per qualche tem o mi
peruade a crederlo loseruatione fatta , che ne tempi proiimi molti abi
tanti di Spalato posedeuano beni abili tanto nella Citta di Traourio ,

uanto anco nel territori0(per l'occaioni de quali nac uero li diurbi,che i


riferiranno) il che e bene u eser prouenuto per mo taltre cagioni; non~
dirneno panni pi veriimi e , che ia pel predetto ricouero , e che con taloc
caione molti come iu luogo icuro habbiano fermato lhabitatione , e i loro
decendenti continuatala, come pi auanti meglio i dichiarata .

La uo reuurutione. Capua.
Vando, ed in quanto tem fose reaurata la Citt non v altra me
Qnoriahe quella,che nel a vita del Santo i legge,doue criue Treguano
che doppo molto tem o fcio dalla deolatione ) eendo venuto il tempo
di riaurar la Citta, e rinouar a gloria del Santo , alcuni Cittadini ritornaero, ed at.
tendendo d proprij, e publici riloramentifoero aatto dimenticati del Santo. e che
dopo riorata la Cittdfoe reuelato d Todaro il luogo della uneppoltura, qu deue

auertiri , che Treguano al uo olito , poco osetuant e de tempi nellase


rire che doppo molto tempo i cominciase : riaurare la Cittazil che po
co credibile, atteoche non trouandoi memoria di ierra alcuna circa quel
tempo per la quale li Tragurini, che i aluarono partitii li Saraceni non hab
bino potuto ritomare, articolarmente Ji pi poueri a coltiuar la campa

gna, e pecare per il necc sario loro oentamento : ben creder i deue , che..
la reauratione sallungase molto tem o : atteoche non i troua alcun pri
vilegio di Bela Cieco uccesore di Ste ano (che vise ino l'anno r 141.) con
ceso a Tragurini , come i trouano delli concei a Spalatini del 1 132, 8c all'

Arciuecouo del 1 t 38, e erci i pu congetturare, che in quel tempo li Cir


tadini occupati nella re auratione della patria,tracurasero, vero per la__,
peouerta. non potefsero ef edit Ambaciatori in Ongaria pier ottener la_c0n
rmatone de priuileaij a quel R : com'anco da Gexza erzo uo * liuolo

nelli primi diec'anni del uo regnare , ed allhora che f del 1 151. heb erp il
priui egio,ch_originale i ritroua, nel quale,oltte la conci-mattone del pri_ui~`
'
'
e81)

-1 8

Delle Memorie

legij pasat s'aggiungono alcune parole che aranno ponderata piu auanti .
Da queo prinilegio i u concetturare ,xchallhora la Citta tose 'ridot
ta in tato conucneuole d abitationi de priuati , e bene le mura publicho
non erano per anco reaurate: e che circa'l medemo tempo eguise la rene
latone , e ritrouamento del corpo del Santo , come nelle note alla ua vitL,

ato conidcrlto, e che il Vecouo di quel tem 0,che Treguano ha om

mel'o di nominare , al computo da me iui l'atto de ba eer ato-Dea glio


di Makarello dall'Archidiacono di Spalato nominato . Che la reauratione
delle mura dellaCitta sallungae molto dalle parole del medeimo Tregna
no di opra narrare i comprende, gi che la Citta ino al I I 1.11011...
haueua mura ; ma olamente opra le vecchie rouine era errata

con pali , e maiere per riparari dalle debili inuaioni de


Corari, che niente giouarono contra lArmata
~- . .

Venetiana , che accheggi la Citta ,

'-l.

come di opra tato rierito; e quec ono


tutte le.'
me~
morie , che h potuto raccogliere del
le coe
eguite auanti
auratione
dellala rci

Citta. .

_,

.3.
.

.-

. --

DELLE

l9

'

DEL'E

M EMORIE

ITR AGVRIO
H o RA
-DETT O TRAV

'e

Libro Secondo .

&MWB
Priuilcgi de i Ke' dOngaria . C4p.]. .

, L primo R dOngaria , che concedee Priuilegij Dal'


` marini Colomano , del quale non i troua alcun origi

nale in tutta la Ptouincia; ma molte copie inerte ne:


Priuilegij de R poeriori, che confermando quelli delli
l

Anteriori , oleuano farli reaiirare intieri 5 e quella per


,gamina nella quale critto il Priuilegio di Colomano ,

inieme con la conermatione di Stefano uo i liolo, che

i troua nellarchiuio della Communita co ia critta_


.con accuratezza di carattere , chimita lantico di uelli
tempi , hanendone io veduto d'altre imili delliieo carattere , e eran ezza.

per a unto in mano di etone priuate 5 nelle quali erano decrittii medemi
priu` eg ; ma perche :i quea, che nellarchinio v ato cucitoi cordone
di eta , al quale pende vn igillo di cera antica vero , e reale dvna faccia o
la , nella quale i vede vn huomo a Cauallo, e vi i legge il nome di Colomano
R dOn aria, perci_ da
quelli
, ch'hanpopcata
de caratteri antichi ,
_
-. A
vl
vincre tico_L

vnico chio habbia ve nto

*Q ,

0,.,,equeo igillo eendo l'

o Re, ne cre 0' e ne trouin altri in tutta la.;

Prouinca; perci nellinuentaro de Priuilegij , ato poo nel rmo luo

co . Douendoi dunque ar peo mentione di qnei Priuilegi) voluto


tradurli di parola in parola per leuar il tedio quelli , che non intendendo
latino, haurebbono biogno di areli interpretare s come ar anco dalcune
altre membrie , clic contenendo coe eentiali , deuono eer'intieramento
intee da ettori .z

, a

Lanno dc'rncarnatione del Signore i i 08.nel mee quintogorno 25.11 2. del mio

Regno . Io Colomano R dOngaria , Croatia , e Dalmatiagiuroopra la Santa Croce


a voi Cittadini Tragurinimieideli ferma pace. 'Nn voglio , che iate tributari"

o` mc,al mio figliolo , allimiciccceori . Il Vecouo , Contc che ar eletto dal


Ciero, e popolo.canermar, e rilaciar vir-ere co Ieleggi anticamente abilite;
aluo che dellentrate del porto della Cina delli ranieri * dai parte doma balle il

Re, la terza itante della Cina', e la decima il Vecouo . Non permetter , cbbabiti
nella Citta rora alcun Ongaro , foraicro, c non quello , cbeara di vora volon

ta ricerca . Wanda verr da ai per coronarmi , per trattar negati! de] Regno D
nonfara vacaforza ad alcun Cittadino nelle Cae loro ,e non quelli , che [a'e [tia ivo,
B

" _Mcrcadanti aggiunta aal R Gaya-.4..

ro

ao

Del/e Memorie

ro von-a' ritenere . Ee perfortnnz rinfe'Ue grane il mio dominio adalcano, e vorrd


andar altrone,poaecummente partire con la moglie, gli ,rmiglia , e tutti lifuoi,

andare ounnque li piacer . E quellogiuramento ato confermato dal Re , dall'.


dreineeouo Lorenzoie Conti dOngaria . Io Gio-Conte Palatina laudo , e cono.- Io
.App-z Cda: ci" condo Toma di/111ml: * c: Io Giacomo f: de Boord i: e? e: lo V
gudi C: di VVauar I: (F e: Io SlauiC: de Nuograd 1: con:
lo Stefanoglio del R Colomano R dOng: Cro: U' Dal: l'annodell'lneart del Sg'
gnore l r :4. 1nd: z nel mee di Luglio lanno nono del mio Re no , itefa liberta, e
pace tabilita dal mio 'Padre ci voi Cittadini Tragurini , e S a tini con li [/emui , e

fonti tutti [i 'Prentipi del mio regno otto lobitgmone de medemo giuramento con
fermo , e co-roboro. Io Marcella .Arcineeoua di Strig a laudo, econfermo. Io
Greg: .eum.- de Baacia la: 29* con: Io Simone Ve: de Cinque Chiee la: e?" con: Io
.Ambroio Ve.- di Giannino la: c: Io .Ade-[fo C: la: (F c: Io Nicolo C: la: ' c: I
Giacomo C: la: O" co: Io Ser io C: la: e:

Il econdo priuilegio el R Geyza, al quale manca il igillo,ma pereer


la pergamiua intiera vii vedono li buchi doue aua appeo:quco ato da
me riconociuto per originale , non olo dal carattere , ma. col rafronto delle
copie del medemo regirate in pi mano di Priulcgj originali delli R po
teriori , che nelle conirmationi lo rigirano intiero : ouemanieamente.

h coperto eerui ate ommee alcune parole , 8t altre mutate ; il che er


uir per auertimenro ad oon'vnog" ch'incontrandoi ne gloriginali dicrit
ture antiche', non tralaci di rarontarli con le copie per autentiche , che a

no, che peo' trouara de gl'errori, chaltcrano gleleutiali , n voglio trala

ciar di noticare , che quco con tutto che originale non era nellArchiuio,
ma trouato da mc :i cao in luoco , che non importa il aperlo ; il che eruira
perauertimento :i quelli, che maneggiano critture antiche, che iano auer

titi, c non prezzino qualiuogla ragmento di critture ; erchc m occoro


pi volte, doue meno credeuo, ritrouar coe belliime tra pezzi di carte tan
to bombacine , quanto pergamine neglette ne cantoni d armarj , fondi di

cae maltrattat dalli tarli , e dalla poluere . In queo econdo Priuilegio il


R Geyza del l I 5 r . repetendo le medeme arole di Colomano doppo la pa
1'91a ( el'a-m) Vaggunge mereadanti , c ntc le parole di Colomano co nf

tmua

"75'

che conferma in perpetuo tutte lepoonjinta monti ,'emari dal rnonaerio


di 5.Pietro no alla parta oltre Smog'm equali Suinimiro Re de Croatia barretta
conceo allianteceori , vaa iugeanc alcun altre parole 9 come pure il Re

Emerico, le quali eendp p J: " under-ate nel cap-z. del lib.6. de Re". Dal.78c
Cro. e conte nendo ` _ 'dighiarationi corrununi a tutte le' Citta della...
Dalmatia, che nuovi ." ulcgij''tralaciar di recriuerle er leuar ll tedio al

lettore . Dalle ` ` N0 r'ole dunque del R Ge za ;icomprende , ch'al


tempo del Re zuohlmiro lx confini del territorio di ra s'erano dilatatr per
tramontana oltreli colli oppoi alla Citta, e seendeuano iuo al allo, che
scr ituato tra due ripe di monti di pietra diritti a piombo c *ad Vila..)
*g- saomiglia, vien detto Porta, e d'indi camnando vero leuante perle

e de mo ntl arriuauano ino alle terre del monaerio di S.Pietro , che di


_

obucaz, Clobuicchio, o di Boiche diceua`i,e u in uel luoco doue tra le_

ne rovine i vede ancora vn pezzo di groa colua di marmo bianco itta m


terra , ed appreso vna cortina di muraglia alta , dalla quale vien horla quei
UO

' i

'

'_-*-

' Dl TM .

2.]

luogo detto ( al muro ) ; nel qual ario ono_ compree Mezlna , le Valli , e
quali tutto il territorio di Biach, c *hora i dice Campo grande , e queo ter
ritoro cos dilatato dal tempo di Zuonimiro ai-d ato goduto da Traguri
ni ino alla deolatione della Citt ; con ual'occaionc pu eere , che l' cir
conuicini col pacolo de loro animali an asero occupando , come derelitte

le valli pi lontane della Citta , e forsanco sintroduero nella coltiuatione '


del Campo grande , ino che li Cittadini furono occupati nel reauro dellL,
Citta: e che ridotta quella in ato conueneuole oero neceitati ricorrere

dal Re Geyza, & Ottener la opradetta confermationc per ricuperare il pol.


eso interrotto di quella arte del territorio , che prima della deolatione)

godeuano;
il che pi di uamente i coniderara , nando i trattata della.,
controueria, che s'hebbe con vSpalatini opra ilme eimo campo.

Perche la Cin); foe accheggiam dellArma

Veneziana. Capa.

Egui il fopranominato accheggio della Citta fatto dall'Armata Veneta.


na del i i7r.rierit0 da Treguano nella predetta vita del Santmperche e

endo allhorali Tragurini inieme coSpalatini , e tuttala Croatia ott0po~.


i ad Emanuele Imperator de Conantinopoli tra'l quale, e li Venetiani luc:
cee la opra nominata errascon qual occaione nauigando l'ArmataVene'
tiana per il Golfo vero i a Grecia per vendicari dell-in iuric,e dani riceuuti,

fece nel aare rouare alli Tra rini quelli diari , e oglionopatire le)
Citt de li da larmate nemic e del roprio patrone ; il che non i legge e~
guie di Spalato per ia fortezza del-le ue mura icuro .
`E perche lo ato debole della Citt non permetteua , che i viuese in di
oratia de Venetiani Patroni del Golb, conuenne alli Tragurini epedi'r Am

gaciarori a Venetia: alii uali come criue ii medemo Treguano irono re

ituite le coe depredate: alla qual reitutione i com rende,chil accheg


io eguise contra la volonta del Dove, come criue il iondo , ed abbenche
reguano criua che lambaciaria foe mdata ubito doppo il ritorno delle
Galere a Venetia, nondimeno hauendoui uelle ortata eco la ee , clic.

per molto tempo aise quella Citta non eue e eereauta , c e doi anni
doppo , come dal Priuilegio originale del Do e Ziani ftto del 1 174. li pu
cauare , nel uale i dichiara , che li Tragurini ono fedeli, e che non li a i

gliato coa a cnna fuori del conueto vo ontario: e ano icuri onunqueEa
no toccati loro , e i loro beni 5 onde i pu congettutare , chil Doge com a#

rendo lo ato debole della Citta i contentase , che li Cittadini asero ot


fo'l dominio, otto'l quale i ritrouauano li circonuicini loro , e viuendo con

le loro leggi, e magirati nauigasero icuramente come haueuano fattoper


il asat0,ed in altre imili occaioni i vedra ia eguito lo eso .
orto l'Imper.Emanuele del I i 80.ritornorono liS alatini otto'l dominio
deol'On ari, come riferice lArchidiacono z e la con ermatione de Priuile ij
di alda erzo Re dOiigaria fatta a loro l'iesanno lo certica: quello e.
uise allhora di Tragurio non hauendoi critture di quel tempo non i pu
apere: ma la confermatione de Priuilegij fatta dal medeimo Re del I 182..alli`
Tragurin certica , che e nonprima all'hora la Citta liirornase oto :i gli
3
. ga
z PON. A

5 c cavalli?

:a

_Del/e Memrie

Qiigui;,lannoeguente oprauenendo il Doge Orio Malipierio con l'Anno,


ta per reuzperanlara, che s'era data a gl'Ougari : hauendo occupate l Iola,
come i detto nella predettao era Manco a. Tra , e riceu'l gutramentb
di fedelttda Cittadini: come alzPriuilegio originale dellieso Doge del

1 183.c0na: da que-i doi Priuilegij deDogi ifpu congetturare,ch'i Tragu


tini perla debolezza delle mura inhabili a rei er all'ArmateVenetiaue,iano
ati glvltimx della Prouincia :i riduri orto glOngari-, ed i prinii- a ritorna
re alla deuotione dcVcnetiani .
1i
;3 z- , , '
Neglanni useq'ucnti dalle critture i cana- , che Zara, Spalato , e l'Iola;

della Brazza., e Le na continuasero ottol dominio deglOngari ; perci


deue preuppori , che-li Ttaourinitaceserolo-eso ,trpuandoi-anco alcu
ne critture di quei tempi, che cOniormel conueto,eprimono ilnome del
R regnante in Ongaria : onde i pu congetturare , che nella tregua , che.
poco d0ppo _egu tra gl'anari, e-,Venetianila Citta. fose cinta di mura , o

perci non ottopoa pi-a itimori di primi. ,continuase inieme con lo


Citta vicine di Spalato , e Sibnico a riconorur il\R d'Ongaria, trouandoi
la conermatione de' Priuilegij del R Emerico* 1 r 9 .
. :Chin quelli tempi fose, cinta di mura la Citta. 17pu inerire dalle aroie,
di Treguano nella vita chSanto riferite., dicendo egli chal tempo el as;

chegaio non era ancora la Citta cinta di mura , e torri, dal che i pu ineri
re , c al tempo ch'egli criueua , ( che u del 1 ;og ) gia. vi doueuano-e~lere,.e:
mura , e torri , nel ual tempo hauendozli Venetiani inieme

.Eranei

preo Zara, e l'anno eguente ?Armata Venetiana ditrutta la torrc,e palazzo


di Bernardo Arciuecouo di Spalato ituato nell'iolaVr-ania vicino alle ro~
nine di Salona, come riferice l'Archidiacono , noueendoui memoria alcuf
na, challhora la Citta di Tragurio patil'e alcun diatro , doueua eere in..
tato di poter_ reier ' allinuaoni dellArmate E perche t trouano me

morie , chalcrmi Cittadini haueero .delle torri contigue , alle-.cae. {Qrhi


u congetrurare , che non otendo il publico upplire al reauro dl W119
il circuito ,permettee , a c i ne reauraua parte, d "appropriarelaoz e che ll
pi-comodi rif-:tendo alcuna delle torri , e mura ne diuentaero part-ont; d
yna delle quali torri ancora e ne veggono veigij in caa mia, come meglio
ii pecicata in altro luoco .
r
e,
a)
. .

i-

"

Dierenze de'Conn congli Spalatini . C4p. 3.

-~.^:11.:.'1

,tm-.2
.

vr.

' , Irca il 1200. dunqueliragurini, gia retaurare le muta , oltre lantico


uo territorio ,godeuano nella Croatia nella parte, che MezlmaNa-lli,

e Cam o grandeviendetta 5 nel qual tempo i Spalatini ucitarouo contro


ueria c'Conn', la quale diede occaione alliTragurini di ricorrere da Alle-<
dpea fratello del REtnerico d'Ongaria, e Duca. di Dalmatia,Cr0atlas. e Cui"
mia,per piegar la quale neceario riettere alle coe gia dette a nfonnet
tendole con altre memorie di uelli tempi` 'durre le coe acqueln-aggwr
chiarezza,che i pu . F detto, io ra, chii R Geyza dc] m.; t. dichiara,

e , che Mczlina , le Valli , e le terreigno almonaeriio di &Pi-QUO OerO 5116.1


territorio di Tra , come da Zuonimiro Re di Croatia erano iate concaifpg

nia-perche Colomano Re dOngaria nella confermatione-deik cori-Feiin


fattedalli Re di Croatia uoi preceori alla Chiea , ed Arciuetoui di
.:,4-

la

_to el

Di mo-..

zz

.to del uoq.trd li luoghi, che nomina v'include Orog , 'conqual preteto li
Spalatini incendeuan-o d'includeruituttil Campo_ grandezza queta deue eer
tata la caua principale , er la quale li Tragurim prourarouo la oprano

minata dichiaratione del eGeyzalcon tutto cinbteirono li Spalatini


di quando, in quando pretende`re hora vna arte , ed hora vnaltra delle pre
dette terre , come dallinanza {atta 'da Traguni-al opradettoolitayn

drea i pu dedurre ; atteoche capitato eo Andrea in Tra 'del ndoJCit


tadi ni ricorero da lui facendo intanza, che dichiari-ae il territorio 'danodi
S.Vitale ( che quella parte del C ampo di Dinuglie detta Tarze , :berani
com rea tra la trada il torrente Slanaz ; ed il mare : cos detto dalla pm@
ma -hiea-di'S. Vitale) appartenee alli Tragurini; diehe. hauendo voluto _
Andrea ricener iuformatione in Spalato ; indica ci , che la controueria fo
e mol daSPalatiniv, 8t iui Andrea riceuura informarione conforme il cori,
ueto dal! uoi Camarieri dichiar le .opradetteterre-di S.Vitale appartiene;
te alli Tragurini, e che doneero eer perpetuamente o'edute da [org: u ,
nondimeno eendo oi il medeimo Andrea 'er la morte iLadislauo pupil- ~
lo uo n' ore ucce o nel Regno dOngaria , nella confermatione de Priuile
gij, che eee a. Bernardo Arciuefcouo di Spalato del 1207-, tra lc-tcrre., che.)
nomina, ei mette , ilpredio Regalo detto Biacl), con 'tutte lepreiiore-'nomixetm `

ente tuttoterritoriodi SJltcka-'h'a'pnelm alla [ieopredio Brochure olm- )


te il Priulegio perfaltuggeione imperi-ato dal Traunni , Wta-da rrgeua il Du
cato -

E con tutto,che l'Arciu. hauee molti fautori 'nella Corte dOngzria,come

riferice lArehidiacono di Spalato al cap. 24 , nondimeno ricori di nuouo li


Tragurini ottennero dal medeimo R Priuilegio a lor fauore , del u'ale l
ee' uutore , e Prealdo M. Bano Maritimo del r 210. a giudicando a li Tra
gunni'lc terre diBiach,e perche fori li cni di Biach oneuano eer varia
mente interpretatifotteuuto dal R nuouo, Priuilego, del quale f Preta]
do, 8c 'eecutore Dabro Conte dApporo del 1 2 xmel qual veniuaiuclut nel

territoro di Tra tutto quello i trouaua tra la .Colonna hnoaog , e.;


Smoquiza eccettuate le terre attimoniali `de Spalatini , altri particolari ;
mi erche all'hora i pere il igillo Regio z fu perci di nuouo renonato eo
Priuilcgio , e igillato col nouo i illo del 1217 li I4. Gennaro , il quale i
troua, ma non gia li due fopranommati , che eendo in quc'vltimo Priuile

gio dichiarati nulli, ne a ranno ati tracciati li originali, e perci non i dc


uono trouare : ma olamente le opranomiuatc loro eecutiuni i In ue'Vl

timo Priuilegio , non olo ono dichiarate eer de Tragurini le terre imam.
tra la Colonna d Orog,e Smoquza a ma 'vengono particolarmente nomina
ti tutti li luoghi contenuti tra li medeimi conni, che ono . Mona/?em de
&Pu-tro :le Clobucat , via Biatb, Chiea di S.Vitalede~8.6iotgio lr' pacoli di Dinn

glie con tutte le loro pertinenze, il empo di Tra-ni con tutti li uoi ingrei!? egrei',
- tutta Medina-con tutte le circadian-e.: campi, monti, e vallifino a Smoqaiza, ir
ritando e tirreno coa foe impetram contro ebPimlt-g o, rerum-ate le terre lyeredla
tnriede particolari . "RP-(23 o: . . - ~z m
-' - - *v e ls-'lieux :~ '.

'Si deue auertire , chil campo di Tradcon lluoiingrei , ' egrei , vi deue..
eet aro poo,non gi, che quello poi eilcr ato pretelb da Spalarini ,coi
me pretendeuano Biach , mi per oprabondante cautela olita vari ne cali)
dicontrouerie
, per
- hauerne
**A
in ~crittura laRegia epreione-;e
p
` B 4cos i ar
pita

24.

Del/e Memorie'

pitt la controueria per qualche tempo collnrciuecouo , e Spalatini , e go;


duro quietamente 11 territorio dalla parte dl Leuantc .

~ Delle pertinenze diTouiglna. Cap4.


D All'altra arte da onente il paee allhora detto Drd doueua ee:- po
eduto a Conti roati rquello i cana da] Iriuilegio , con il quale..
Colomano econdo genito d opradetto Re Andrea Duca di Croatia , o
Dalmatia del 1226 concee ; Treguano Vecouo di Tra , del quale ne tra
durt gl'eentiali .
.11a lucca Drid con tutt: lee pertinenze, e pacoli contigui , monti , Valli, e tutte le
:erre , cbe po onocoltiuere trli uoi conni-t.: ponente Stelpona da tramonta
le terre di Trau dem redini-,da leuante mare , e da Oiro le terre del monatero di

Tra , eiinguendo ognattione , egiuridizione , che Pulcini-egizi conte tb' Tra per
commiione del Re Enter-ico uo Zio bauee monta in quel uora, *pero Pietro da
Kelmo per conceione de Belauo fratello, altri inazllwra .

Walkiuilegio u anco confermato l'anno eguente dal R Andrea 1 con


dichiarare irrite,e cae attiom del predetto Vulcinna ,e di Budislauo cugino dei C:
Gregorio, altri, che iui baueero .
Dalli quali i comprende ,che Drid conteneua in etutta la Peniola con

il reo del paee vero leuante no al campo di Tra: eendo Stelpona la,
valle , vero eno di mare , hora detto Strupin ,che da onente diermina il
territorio di Tra , da quello di Sibenico : ma perche a denominatoae di

Drid andata in deuetudine , ara bene andar rintracciando,c0me que


e luochi habbino variatili nomi . -4
Tuttol tratto del paee ,che tra. li umi Kerlta ,e C'etina i ditende vicino
al mare l antichinnamente habitato- da tte popoli detti Gicraamni , Bul
lin, 8t Hylini,Yal parte ciachedulto di-loro poseclese i detto nella. re
dett'opera, bai qui repetere , chal paee deBullinieta annefsa la Pen' la,
che gl H llini habitauano .

'

-* '

L0
tratto di paee doppo la declinati'one dell"Imperio Romano oc-
toda
t vat-delle lim-0:12. Zupanie , che per la vicinanza del ma
re beneu dettamaritma ;non reper di coneruace l"anticl-riuna de
nominatione ;poiche eendo il medeimo paeed Hyllini ,le Bullmi , apro,
e-oa tra coltiuabile in alcune poche valliv ; u perci aiutouerato fra:
acoli,c e di Boiglina dicenani, come dallo Statuto di Sibemco , e dal

E contronetia , che shebbe con Spalatini- del r3 ;8.i vedr-,nella quale- ato;
la( Boglina ) i corgono-li veligij dell'antichit delii doi nomi Hyllis ,. e.,
Bulinia , che con poca variatione vm'ti formano il nome di Boiglina , che;

cprende in e tuttil paee de l'Hyllini con gran parte di quello de Bullin .,


e perche le valli, piruttiere- ono vicine allimo , deue dalla arte dl- _Le
uante serrre vn monte altov ,,e coceo, che le opraa , detto ' nd antica
mente , ecihora con pronuntia pi facile Drit; quello-nmntediede ll nome
alle medeime valli, e la roima Peniola u anco- comprea nelle pertinenze.
del predio Drid , come i opra saccenn , ed - da notare ,che opra lo e_
omonte hoggid ivede lantica Chiea in voltocon vnatorre in forma dr.
campanile s alla quale per lincurioni de Turchi u del 1500. tranportata la

'denota immagine della madre di Dio, e ripoca nelliola Bua nella SCJ. dg
ma.,

'

_. .

_ . v

. Dc Tra .

2. 5

S.S.Antonio, e Paolo Eremiti; che oi per il concoro dedeuoti ampliata,da .

nella immagine ree il nome di' adonna di Drit, e: hoggidi lo ritiene; all
incontro doppo e opradette incurioni eendoi abricato ottolmedemo
monte vn foi-te recinto, doue i onoricouerati li coltiuatori delle o radet.
te valli, tralaciato il nome d'LDrit, hanno tipigliato lantico di Boig inaie-.o
cos nelle crit ure , e nella linaua vol are 'latina quel luoco vien hoggi det
vto : e bene ana'nt ea abri'ca u anco getto Campo di Marina dalla proima
Chiea di S.Marina , la quale anco hoggid i vede, benche coperta , nel on.
do della valle, eno da leuantevieina al lito di mare; e tal nome hogginella.
lingua Slauaritieneicosi dalla. variet de cai i vanno variando le denomina
tioni de luochi,in manierahe riecono oi dicili ad eer rintracciati .

Queto predio Drid hoggidi' detto oglina; e ue pertinenze, che ono


per il pi terre del Vecouato, per quello di opra appare, concee dal Duca
Colomano al Vecouo Treguano , ma perche nella vita di S. Giouanni vien
fatta mentione dei doni, che i Principi di Salona , eli R di Croatia ha'ueua
no conceo alla Chiea di Tra , foero da Colomano R dOngaria confet

mati; ma qual forte di doni iano tati, e doue ituati non viene e reo: de
ue nondimeno preuppori , che foero beni fruttieri , che paati ottol do
minio de Croat-i foero poi dalli loro R l'eitut alla Chieaze non trouan
doi altri iti della Croatia vicini alla Citta , oltra li fopranominati da ti:a
mdana , e leuante , neceario conchudere , che fole la o ranominara.,
peniola da ponente ; il che anco dal fragmento di uirino Ee per non
tinto) i pu cauare da quelle parole , de terre, pacoli , campi, Vigne tanto nell'
ialc quanto in terra ferma .

Dalle quali i comprende , che la predetta Peniola ia ata concea dalli


Salonitani con liole adiacenti , e oi dalli R di Croatia reituita , e dal R

Colomano confermata , e quea ara tata goduta dalli Vecoui' preceori


di San Giouanni , e da lui medemo ; ma; eguita , poco doppo la ua morte ,
la deolatione i della Citta , all hora pu eer , che dalli vicini foe)

occupata , e come che non enza qualche caua li Cittadini procurarouo dal
Re Geyza-la pmonhatadi'chiaeatione , per quella parte del territorio ,

che da leuante, e tramontana goderono ino dal tempo di Zuonimro R di


Croatia; e che dalli R d'Ongaria preceori deo Geyza non i erano curati

dottenere : cos anco di Drid pu preuppori , che foe occupato da qual-v


eheduno, e denegatone il frutto al Vecouo .

Chil predio Drid foe del Vecouato doppo la deolatione lo certica..


Pietro Arciuecouo di Spalato del I 185 . facendo mentione delle giuriditio
nl de Vecouati uoi a uffraganei di quello di Trati dice cos .
"il Vecouato di Tra babbi quee parrocchie Tra , Drid , Sibenico , ' tutt'il
COZZHO di Za orie.

E chi vole e da ci inerire , che Drid foe parocchia ottopoa olamen


te nel pirituale alla Chiea di Trail, enon nel temporale , non potrebbe oi
motrare quali iano ati , e done ituati quelli doni , che li R di' Ci*oatia_,

conceero alla Chiea di Tra; atteoche il campo incontro alla Citta era in
Dalmatia poeduto da Cittadini , come roprio territorio , e li R di Croa-,
tia haueranno conceo alla Chiea quel o , chera nel loro regno contiguo

al territorio di Tra, come poi fece il R Zuoniniiro alla Citt di quella ar

te d
4! Regitrato!. 3.513._ \.

;2.6

Delle ZI/Iemorie

te del territorio , chera in croatia, oltre li colli di opra eprei .


La Peniola dunque , parte diquella deue eer tata donata allaChieZ-Lg
di Tra dalli prima-ti di Salona,e -poi reituita, ed inieme ampliatine li con
ni, includendo il tedio Drid ,dalli R di Croatia.,` e uequentcmeute dal

B Colomano con ermata a San Giouannisla quale abbenche doppo, la' deo
larione della Citta po eere ata vurpara, quantal frutto temporalemon.

dirneuo la giuridittioue pirituale lhauranno goduta li Vecoui, come ace


uano di Sibenico, e di Zagorie; il che non olo vien teicaro nella oprano
minata crittura del 1 I 85 ; ma anco da vn altra fatta dal Sinodo ngtginjale

radunato in Spalato, per l'elettioue dellArciuecouoxdel 1 197 , due vengo?


no confermate a Michele Vecouo di Trar le horror-ame olite riceuer nella
conecratione delle Chiee di Sibenico; Cam ojdi Marina , e Macro , e con_.
tutto che non i troni memoria alcuna qua- loeinituito il Vecouato,
credibile er, che Giouanni Legato Ponticio,c primo Arciuecouo di Spa
lato linituie, con glaltri, auanti lanno 700 come riferice l'Aechidiacono

di Spalato 5 ma allhora la ua giuriditione non~deue vcirc fuori del picciol


uo territorio nel Continente: atteoche i trouano-memorie chil " Vecouo.

to di Nona ( chhaueua le giuridittioni di tuttl Regno di Croatia) seen


dee oltre il territorio di Tra ino alle rouine di Salona; ma in'ituiti poi
altri Vecouati nella Croatia doppo il 900 , che furono Belgrado , e Knino ,
pu esere ia ata concea alla Chiea di Trau , cometalla pi vicina ,

lla

parte della Zupania mritmxhe dal_ ume Kerkali drcnde vero Trau, nel
ual tratto di paee com rendeuai Sibemco, Drid, o Marina, ed il Contado

di Zagorie, e quei po. cduti dalli Vecoui preceori di San Giouanni , delli
quali non olo non lapiamo li nomi, ma non i troua altra memoria pi anti
ca de Vecoui di Tra , che quella , che riferice il Dandolo nel citato luoco ,
quando il Vecouo di Tra and ad incontrare il Doge Oreolo , che u circa

il xooo, e laltra della morte del precebre di San. Giouanninella ua vita ri


. ferita ; n meno do po la mOrte del medeimo. Santo l s chili &medue-v ,
n tampoco, chi ol e al rem o della deolazione, olamentclAr-chidiacono
di Spalato al C:19. criue , c e Dea glio di Makarello foe eletto Vecouo

di i ra circa il n ;Quel tempo-hl


'I cad-ao:.- che polli eler e
guito
il
ritrovamento
del
co
o
del
`
.
'e
, delcritture
i canal,
,che M1
chel nepote di Sorella dcso _ . _eXecm
Se-.oilqu
vmena
del
1 203', quando Treguano ,lex- H _
, ,33 h , ` A, al quale anco uccce)
ebeguano fi
e# Liz-501), trainiopji lab-e.. .di ,tu
--r

_,J*

"424" 7 ~

Ztrenze colConte Domaldo, re qualit, echien liglioli

3. Li il

.2*:

di Geyza.

(3410.5.

Irca liei tempi oltre glaccennati diurb shebbero altri incontri


col Conte Domaldo, del quale trouaudoi certe memorie , chenono`
lo contengOno particolari a partinenti alle due Citta di Spalato,e Sibemco
continue a "Frau 5 ma anco al "reso Regno dOugai-ia, che da glioricr non

ono ate toccate ; perci ara bene di riferire vua di quelle come i troua in
erita in vn Priuilegio del R Ludouico del 13 56 , doue regirato m :IT ,3

* nellapredettaqtera.

~'

.:_ ..~

c i

*zi-;Diz-FIMHJL.

'

. a7

ch'il-RAndrea oncese adesoCome Dama-Ido coda-naro nellarchiuiei


della Comunit; di Spalato deieenore., che egue- . -3 L' q A i. ,. ,
b _.7
~ .Andrea-i r:intervniheruquidemde, O da/u ori Dom-:Idi Comiw

de Sceltemg fili! Saraceni Comici! laudabiem deitarem fmfiuoi commi-:mm


memorie; quid cam quidamnznciper Vugaria iniqum- adllf nos mahinames

conliumcmsrecihnr adior Geydze carte, c9! una animjzn vr, ' illo: in
V qrjzmzmiemnceonum mali-lio , ' duxilwdiuti regna: olii-um viur _ei-ene,
ipbonialdmfoliram delitaiememperfemam integer .* rogni'to perdo aggredito
mk rrnore'oruanoas rnm'im S alam permniunepu , puoi-ad annui anni

ami-5fui campi-:diana adduxinide rari-aniquantum nommeZc'rlm-im , ' I ricunr


:mi-5 currr. .' -. . . . . .- : .' Domldo , heredtbm in perpetnnm . . ~ ,- .f . Harm autem terrarum metefun: y ab Oriente Chrlma , Camem'za , G mo:

Sutozcl, inde Veri mare ad ?rt-(44, ina: ad Zormuuizam, mie Stipalz, indi,- ad Zei

"que ad snbcrpuz, c'e' curir ad 'Pi-cl ad lam', ide @arm-m , "Hire ad Beoy Da!
.A. D. mo. `
*'11*
Dalle arole del uale cona , che queto-Conte Domaldo coprife , e fa
cee pig iare in a ato limei-chalcuni Baroni ~dOngaria hauenano man--v
dato in Grecia al i-gloli diGeycha, acciveniero , e con loro aiuto occu
rol Regno-d!
ia., li qualiiixiieme- con_le lette-re _conduse ad eso
Andrea : md chi fo se queo Geycha, vero l] uOi glioli non cIori
eo,.che ne dica coa acuna-onde-.per ritrouare chipotese esere necesario
ripetere alcune coe-, che nella

redett'opera ginono ate toccate delle)

guerre, chil Regno dPOngaria he be con Emanul; merator- di Corukanti


no

i',e della tmcelione alla Corona del oprad do- Andrea . ~ ,

iue Radeuico (lib;3..cap.ra. ), che Stefano frarelo di 'Geyza Terzo R


&Origini-.ia giouanetto iggiro dalRegno izricourase in_ Germania 'appreo
Federicohpe'ratore der-to Barba ro sas, il quale dtppo'hauen procurato pi
volte di-riconciliarlocol R , nalmente' corrotto a dmn'- ortatili dall'Im
baciaeoridel'RiGe za iii-adaciase diproreerlo, e chil iouane per -viL,
div-amiame

Contantinopoli done riceuutoda Emanuele li f da~

ta per moglie Maria glia d Iaco_ "atello dellImperatore, ed esendoi ai


co iui poco dOppo-ricourato Ladislauo fratello di Stefano, come ei-uono
Niceta Comiareze Giouanni' Cinnamo, che Vise celibe , echo per occaione

loro-eguise tra li Greci , Se Ongari guerre, che pi) voltefurono-rinouate


dol opradetto R Geyza,-e doppo latua-morte con Stefanouoiioliolo , che
li uecefsenekRi-.gno , ee bene morti ambedoi quei Meli'iclae il ' e

teo : nondimeno Emanuele per altra. rada procur dap

riari qualhe

parte del Regno dOngaria , e gia che non haueua altri glioli ,v chvna (NL,

emina , i contento ch dehnarla per moglie a Bela fratello del Re Stefano ,


purche li fosc conegnata la Croatia, e Dalmatia, che dal Padre li era arL,
con titolo diDueato laciata , e famoo yenibeionamiinOli, ,e mutato

linoine lo-chiam Aleio ,ie-.lo alnana-con:penier-i*` laciarlo iicces'ore


anco nelllmperia : ma' esendoii unto-von ' machio , 'elpuke nomi-4
. n Aleio :mutato di propoito iede a BeaAleio alma-moglie: ed
esendo poiuccesa la morte del R Stefano y e bene Bela-uccese nelRe
gno dOngaria enza contradittione: iionxilmenoin vicadi Emanuele ii

t con eguire laCeoatia , e laDalr-natiazchimpoter lio- i ritrouauano :- mf


morto Emanuele ritornarono. da.. e l'iei luoghi emi-'a Corona &On-;1
rn O

2.8

.Delle Memorie

ria . Hebbe queo Bela do glioli , Emerico primogenito , che l uccelso


nel Regno , ed Andrea, che u Duca di Dalmata, e Croatia, e Chulmia , tra
quei oi fratelli eguirono lunghe contee, e tr volte vennero all'armi,nel

lvltima delle quali ndrea , con tutto che circondato da numeroo eercito
u dal R fatto prigione z doue dimor uai vnanno , ino che Emerio ag
auato dal male , che conobbe morta e i riole di liberarlo , e raccoman

,z

li latutela di Ladislauo upillo uo gliolo vnico `, che li ucces: , e per;


che egli vise pochi giorni iede non lieue opetto , chAndrea per uccede
, re alla Corona lo facese morire, e l'Archidiacono di spalato riferice , che la
, mortedel pu illo non f creduta dall'Arciuecouo di s _4139, in maniera..
l che inuitato a Andrea, che venise adantcre alla ua oronatione , tracu-`

k tase' difario il che' dal R Andrea foSe malxteo onde , che per queo
opetto fose vuiueralmente odiato, vero perc molti, che nelle contro
uerie afsate eruendil R egl'eragoadoperati contro, temesero deset da

lui ma trattati, non marauiglia che _chiamasero li nlioli di Geycha,eglof


ferisero la Corona d'Ongaria,e e bene non i s, chi osero quei lioli di
Geycha, cos deue certamente credcri,che fosero del angue Reale 'Onga
ria, chin Grecia i trouasero , e e n trouara la traccia e i riettera a quel
lo, che criue lieso Niceta, ch'al tempo,ch'Andromico haueua vurpato l'
Imperio ad Aleio gliolo u illo dEmanuelc .
laacio nobilimo'lpote e gliola de Iaacio Sebaocratorefretello dEmenuei

le Imperatore non *volendo vbidire ad .An-ironico occupee l'Iola di Ci ro , e lei


gnoreggiae con aoluto dominio s anzi con crudeliima tirannia , e vi i mentene e

anca doppo la morte d'lndronieohno che capitato iui Ricardo R dInghilterra l


1 t90.0 ceupae l'1olo, e lo [accie prigione,- mafugieo , torna e d :reuagliare .Ale.

fa Imperatore,cbe lo{eee auue enare . We'ieso , che a Greci conforme al


vo loro veniua c0 nome dellauo materno detto Iaacio , dalli Ongari do
neua eser detto Geycha , Geyza; li glioli del quale doppo la morte del
Padre i aranno ricourati a reso li parenti della madre , e uei come del
angue Reale dOngariaw ipoti di Stefano opranominato ratelloidi Gey
za terzo loro R, c e i era aminogliato in Grecia: posono eser ati multa
ti dalli Baroni Ongari alla Corona: ma dalla diligenza del C. Domaldo in
tercetti li mebe le lettere,e co

tilteattatoa congiura non hauera hann-`

to eetto,e perci da gl'iorici- a ato anco tralaciato dl farne mentionef


hauendo continuato. .Andrea nel pacico poseso del Reano per patio dl
30 anni;e di quei Eglilidi Geyza quello ne eguise,non e ne troua memp
ria alcuna, come [enoni fose trouato queo Priuilegio , non i aprebbe;
ne anco,che ano cimai al mondo . .a
.
_

doueua eser
per altro perona
di valore , e delia
di tan
egui?
to!Betta_Maida

alla. ua-direttione
u appoggiata
la reauratione
Citta
dl
_ o nella rese la Contea del 1 203. ino che aagiuatii li Zaratim co
Vemm riceuerono il loro Conte , e per la dipendenza, che doueua hauere
nellaltra Citta li ara riucito facile di ritenere in Spalato quelli che con let
tere ritornauano dalla Grecia, perilche auanzatoi nella gratia Regia glhau- .
ranno le Citta maritime a gara oerte le loro Contee er hauer la dl lui pro
tettione , trouandoi memoria nelle critture , che o se Conte di Nona del

, 7; noSJi come anco nella tea d'argento ( che nella Metropolitana di Spal ato

-.- done Poto il cranio di Sant'Anaao Martire i legge) che del r oose
onte

Dt Tutti .

2.9

Conte lieo Domaldo ; maquando ia ato eletto,non trouandoi crittu"


rc di quei tempi , non i pu apere; nondimeno hauendo egli ottenuto il 0

radetto Priulegio l iefsanno nel nale venendo nominato con titolo di


Conte di Sibenco olamente , e non di Nona , e di Spalato; da ci pu infe
riri , che foe Conte hereditario di Sibenico ucceo al Conte Saraceno uo
Padre nel medemo Prinilegio nominato; poiche nel fopradetto Priuilegio ,

chil R Andrea concee a Tragurini , quando era Duca del 1 zoo. tra glaltri
Conti, cherano preenti, vien nominato Conte Domaldo,3c in vu altro nel
liesanno conceo alli Monaci deSS.C0mo, e Damiano, nel quale dichia
ra, che la Chiea, ver Ca pella di S. Griogono poa , ne oborghi di Sibe
nco , fondata da Cittadini di quel Caello , era da loro ata concea alli
predetti Monaci : non olo nominato tra glaltri Conti preenti., ma vien..
dato per Prealdo d'eo Priuilegio , come ucllo, che doueua eerne Conte.

Di uanta autorit egli foe i pu cono cere da vn Inromento fatto in...


Spaato del 1216.1nentregli era iui Conte, nel qual Pietro, e Marino glioli

dl Camurcio gia Conte di Trat , vendono a Margeno la quarta parte della.; .


Villa Beriza per vinti romanati , ch'il Padre loro haueua comprato da Sil
uero, e Zanica Tragurini alioli di Virena, con conditione che el Conto

Domaldo ole la leuae di retituirli il prezzo riceuuto ; e pure Berizaera..


terra Rec-ac , che poi il R Bela concee a Tragurini del r 251 ; onde facen

doi rieo alla o ranominata crittura del 1 197, nella quale vien dichiara
to, ch'il Vecouo i Trail habbi la terza arte delle oblationi nelle conecra
tioni delle Chiee di Sibenico, Campo dl Marina, e Mocro; i pu dedurre ,

challhora non foero inclue nel territorio di Sibenico le terre del Campo
di Marina, ne Mocro, e conando, chil Campo di Marina, con altro nome.
detto Drid, foe allhora in poter d'altri Conti Croati, anco di Mocro i pu
congetturare lieo: perci orrebbe'eer , chil Conte Domaldo , vero
Saraceno uo Padre per conce one _Regia , in altra maniera aggregae ee
terre di Mocro al Contado di Sibenico ( che p0! dichiarato dal R Bela...
eerin
quel territorio
, nando
Beriza di
alliBeriza,
Tragurini)
e chil i
mile hanese
in animo dici'are
eoconcee
Conte Domaldo
Biriuiza,e
for d'altri luoghi vicini,e che der ripetto della ua potenza , quelli che ne

ipula'uano la vendita , non ar iero di competer eco , e faceero la opra


detta dichiaratione . Continuo eali nella Contea di Spalato , per quello ri
ferice lArchdiacono doppo limbarco del R Andrea per terra Santa; nel

qual tempo bicana credere , che li Tragurini riceueiro da lni , e dal uo


gliolo grani moeie , per caua delle quali foero neceitati ricorrere dal
R , quando capit a Spalato , per ottenere in lor ollieuo patente in forma.
di Pruilego del tenor, che egue, che h voluto tradurre intiera .
.
,Andrea . . faciamo apere :i ciecbeduno dbauer conteo alli fedeli no/lri Citta-J
dinidella Citta di Tra,tbe non ano tenuti di ripondere in coa alcuna, ne a Domal'
10,
aluo glrolo,
ne alli uoi
, e opra
ci ,che
con l'autorit
Regia
mo .1neDomaldo,
ed aljiuo
liolo,buomni
ed alliuoi
loi-omini
non ardzcano
percomandi'a
l'auenire
molearli in coa alcuna. eigere alcuna eattioneopra (il loro ,- ee li molearan
no , nonolvincorreranno nella Regia indignatione; rna aranno puniti in pena pera
nale ; comandiamo ancora al maetro della militia del tem io , che li difende contra
Domaldouogliolo, e uoi lmomim; ed acci qucla conte] ioneaferma, e nell'atte

nircpercueriton maghi-fermezza il preente critto lzablziamo fatto gillare col


noro

zo

Del/e Memorie

noro doppioigillo .

.*

Dato per una de ?gino Cancelldella Corte Regia luno

:'Z,

Stgnore r a l 7M:

ale poi eere ata la caua per la quale} Tragurmi ano ati necei
tati a ricorrere dal R, esendo rariime e critture di quei tem i,noni pu
apere; nondimeno dalla erie delle parole iui epree , e da que lo , che ng..

tempi usequenti, occoro con altri Conti Croati ,_chhebbero potenza i.


mile a quella di Domaldo i pu congetturare, cheoh, challhora poedeua.
la Contea di Sibenico , come ua prOpria , e quella 2di Spalato per elettionu
annua nella quale i trouaua almeno per anni ette procurase,ch'anco li Tra

gurini, cherano in mezo (doue i troua memoria , chhauese terreni) lele


gesero per Conte : e non potendo rederui lui elegese per uo_Vicarioil i
liolo , a: chamb con tutto , che abcnti pretende sero deercrtar la giuri
ittione , ed vasero delle violenze alli Cittadinidi Tra , che capitauano
nelle giuridittioni loro di Spalato,e Sibenico,per reprinet le quali il R,che
come criue lArchidiacono allhora haueua concesol Caello Chlisa

- Pentio Maetro deTemplari comie lui l oeruanzadel Priuilegio . Qqci


con forme lvo de delegati Regij aiignato alle parte-i4 niorno, e luoco donc
doucuano venire a rittouarlo, ed eretto tribunale ai S.Pietro de Boichehon

gi a Boichie nel Campo di Tra : ma tra Zara, 8c Vrana, chera delli mode
m1 Templari )termin nel tenor, che egue.

F ?antiode Croce barile Mec-Bra della militia del Tempio per Vngaria , e
_ ` rouine ` " p _ ,'o in Croatia, e Dalmatin Multi che le preenti ved:.
.

, tolm
ttt-ciano .noto ciWP?
ciachea'uno
' *i , che per la caua che 'Peltij
**WP-'1
tr'l Conte Domaldo, e

li Cittadini di Trati babbiamo aegnatol termine ad ambidoi,che comparii-ro auanti


di noi, e delli nobili di Croatia appreta la Caa nora in San 'Pietro de Boichie: all'
born il Conte Domaldo mand vnjuo l)k0m0-, al preso termine , e Ii Traurini man

darono Dea de Luca, e quando ioolenlmo dicernere quella caua il predetto De/fa de
Letta mor le lettere Regiegitlate con doppiogilo , nel tenor delle quali era con
critto , che li Traurini, n .1 Domaldo Conte, n afuofigliolos allifuoi bnomini in

e eci-na foero obltgati di ripondere; eopra ci comanda .2 Domaldo Conte ed al


lo figliolo con lautorit Rezia , (F alliuoi buomini , che nonardicano molearlt
nell'auttenirt', n exigcr da loro alcuna exattione , e e li malearanno non olo incor
reranno nello degno rc i0 , mi ancora aranno puniti con pena peronale . 'Per tal

~ cont: mi banuto il conftglio con tuttili nobili di Croatia , che furono preenti neun
gina cofapozezmo 'ere ,e non che la conceione regia , _come per lene lettere

' -

; < Zia , efermanopra queo i Trammi dimandarono le no

2;- i i rparte del R comandmmo tutti che la detta donatione (9

-g irc fiacrmo, eopra ci lubbinmoatto le precntigillate col


ono preenti Giouanni Vai ono di Nona Il Conte Bodemir,

__ [uoifratelh Conte Giorgio Dctuoy de Lilia, BNch, (7 moltal


`
'Filiali tralacio di riferire; vi ti anca , Fra G. Catellano , frd Giacomo
,. Mie, fra 'Paolo de Oriol . Medio ludico dz Spalato lanno del Incarnatio.
f'

"ne del Signore 1217.

"

~~ " -

Cos ar ata opita la contrueria , qual che i ose , chhebbero li Tra

col Conte Domaldo: il quale continu nella Contea di Spalato ,per


quello i pu cauare dal Archidxacono ino al r 22b. criuendo egli , che lose
cacciato dalla Contea, ed eletto in loco uo il Conte Buiseno de Lika, il
l

quaf

D! Tram .

zt

uale trouai memoria che foe Conte di Spalato del reo: i e perche i] med:

iimo Archidiacono criue,che li Spalatini ecero leuar Chlisa alliTemplari,


ed hauerla al Conte Domaldo con tutto che loro inimico , ma con forme il

uo olito non eprime il tempo quando ci feguile: -e trovandoi vna tlf*


tura nella quale i Chlisani anno lega con ?Paladle e Traguri'ni. edin quel
la vincludono anco i Sibenzani , erci ara bene di ricrirne il tenore.,

puntlualmente , per rintracciare il ne., .per il quale poi eser ata Bitta...,
e sa e .
i
wme di Cbrio ame . lanno dell'1ncarnacione del .Signore i a: t . nell'indit
rione 9. eer-do Gnncello `;irc-inecouo, Buieno Conte Micha glio di Coma ane
Vicario li as. de Marzo . 'Noi Spalatini Traurini , e Cblirani giuramo ferma pace
con Sibenzanialuo il regioacramento ,che dal: oggi mami aremo vn homo , e lvn
agintara l'altroc alcuna parte bauera 'laguerra,~vero riceuer alcuna Halen-Lada
alcuno , e i Sibenzani non coreggaranno , ee *una parte oenderd l'altra , let-,parle

offea veni daquella , ch'bauera oeo-colf Giudice e cercard giuliia dal xoldi
opra , e nel termine-iegiorni :re eilreoar a Caa i ara giuitia , ee la perona

cormnta non baura ia-done pagar il debiw dora la perona al Creditore.


Io re Sabatio iuraio notai-o del commune d'ordinechli Giudici, e de tutti li nobili
har-"nm qeo rm e 33 "il"

nt

Si ha prima dauertire , che di quea crittura i trouano ddi copie vnior


mi,vna in S alato con i] igillo di cera del commun di Sibenico, che vn San.

Michele , c anco hoggidi sva , ed vn'altro in Sibenico con il olito igillo


della Citta di Spalato,ma in Trat n i troua copia di ortalcuna; e con tutto

'che IArchidiacono ririfca, che Chlisa fose leuata alli Templari p . r le la


vmentationiatte da Spalatini,i pu per inerire, chanco li Tragurin vi ha~
ueseroparte non oluper eser egualmente inclui con li Spalatini in queta
vnione con Ch'lisani z ma anco cr la rierua , che pochi anni dop oecero

li Tragurini delle -loro ragioni

oter dimandare la reitutione elle rob

-be 'pigliateli dani medemi Temp ari , che i .riferita , e i come da nella.,
crittura i deduce , cha

nel tempo fose gia tata leuata Chlisa

i mano

de Templari ( enza il coneno de quali non poteuano li Chlisani far alcuna


conuentiOne e fosero ati in oterloro ) cos lvnione , che vien fatta con

'Sibenzani , e molto pi la dic iaratione , che nell auuenre debbano ae

' neri del coreggiare , indica , che anco Sibenico non fose iii 'ottopoto
`al Conte Domaldo: il che certicar i n dalla memoria ,- che i troua rie~
rita in vn breue del PP.Ales. 4. critto el I 25-5. chil medeimo Re Aridi ea.:
baueua conceo in permuta alli Caualieri Templari in luoco di'Cblii il taello po
o opra'l mare detto vulgarmente Sibenico , nella qual permutail Conte Do

maldo doppo coneguite le terre di Cetina , e Trigl credibile , che volon


tieri incontrase loccaione del-lc dicordie tra Spalatin , e Templari , e con

?Quello preteo per li fauori , chhaueua in Corte facilmente anco conegui


lintento di leuar Chlisa di mano de Templari , e lvnise alPaltre terre ue
contio-ue di opra nominate : ma non ucccfse gi alli Templari dentrar nel
oscfso de Sibenico, del quale ara bene diraccogler quelle memorie , che.
iitrouanozacci posa comprendcri , comedi picciol Caello ia diuenuta...
cos bella Cit` ` .
Cone

zi.

De//e Memorie
Come Sbemco diuenme Citt . 0412.6.

ERa ituato il Caello di Sibenco nella parte occidentale dell'antica zu."


pania di Croatia, detta Maritima, che tr'l Canale di Scardona, 8c il u
me Kerka da Ponente , 8L il ume Cetina da Leuante diendendoi era otto
Poa al Zu ano, che ricdeua in Chlisa: e come non c memoria quando,

0 da chi o se fondato : cos cona , chal tempo di Creimiro R di Dalrria


tia, e Croatia era luoco habitato : oiche trouai vn Priuilegio dello eso
R dato in Sibemquo nel giorno di atale del Signore delvio. 8L vnaltro di
Stefano vltmo Re de Croati, e uccesore di Zuonimro dato nel Caello di
Sibenco nel giorno della Natiuit della Beata Vergine enzanno : da quali
pu deduri, chil Caello, che doueua allvo de Croati ruir per habitatio
ne del Zupano fose commodo , gi che li R vi i ono trouati ne'giorni o

lenni, e nella Chiea di S.Michele, che nella ommit del Colle , hora inclu
a nel Caello, celebr Mesa S.Giouanni Vecouo di Tral del I 105 .con la

ienza di Colomano R dOnoaria : e come luoco di ito per natura torte.


nelle ouerre, che erruirorlo trOngai-ia , e Venetiani haura eruto er rico
uero de Croati, chmfeauano il mare : per ci da Ordelafo Faliero oge di
Venexia u inieme con Belgrado reo , e pogliato di mura del r 1 16, e poco
dop ola deolarione di Tra da

ominicoMichiele uo ucceisore nel ritor

no i Terra Santa del r 225. per liesa caua f dirutto Bel rado , e la ede
Epicopale traportata nelle rouine dellantica Citta di Scar ona ito lonta
no dal mare a erto ; nel qualaccidente nella parte del territorio di Belgra
do,`chera po a nell'iole f donata allahiea di Zara,e da Michiel.Vecouo

_ Kochi anni dop Q reituita all Monaci de SS.Com0, e Damiano hora detti
e Tcun , li qua i come uelli , cherano ubentrati nelli beni , che prima ha
ueua il loro monaero i S.Gio:Euangelia in Belgrado , po'cdeuano anca
lIola di Zuri, donata gia a uel monaero dal R Creimnro del-1059.
Con tal occaione dunque credibile , che molti Belgrade i riduceero
ad habitare in Sibenico , come in luoco pi vicino a forte a e i arto alla a
uigarione, che Scardona , e chiniemc portae erconce ione , permi
ione Regia quella parte del territorio , choltre '_ Canale da ponente hora_,
seende ino alli conni di Zara,e che
.
in poi,quando le coe.- _
erano quiete tra. Venetiani , 8; Ongari , con i della nauigatione , e con l

opportunit del Canale di mare ,' che no Scardona eendendoi riece.


commodimo alle Vcondott
.colle da l

- `"

l "accrecesero l habitationi nella. coa del

-, m

ripida otto'l recinto del Caello ; e chall

-g-

_, ero la Chiea di S.Griogono alli loro Mo

.~ ~
l
- . era nelli oborghi, 8c hora in mezo della Cit_ ,. ~ '0Abbatesin maniera che accreciut di gpolo li Siben
_7 - di coneguir titolo di Citt,e Priulegio
erta del_ 1 167.
7 terzo Re dOnoaria imile a quelli deSpalatini, e Traaurxni , IL,
:per
nonCroatia
i s e allora
, poicheImperator
nelli tempi 1 rotm
furono
, _ \4 - 01~ - l51
iena
bttopogiodcero
ad Emanuele
_Conantmo
,. j poli,ne] qual tempo troua vn breue dAlelIandro terzo dato m Rialto 1 177
f. , doue vengono nominati Neros , e Poclat Conti di Sibenico , che meaua
no il mare come pure in altra memoria dell'iesanno , che Brenconeglio

9.1 ?TOM-{10 Conte _dAlma foe Zupano di Sibenico, li quali Conti d'Al,

.Mv-n

11113

Di Tra.

vzz

anisa esendo tati della ceiierat'rone de Cazichi molto potenti allhora in;
. uea Zu ania , come tetiica Gio:Cinnamo Autor Greco,che crise li fatti

del opra etto Emanuelqe da molt'altre critture i caua lo eso;perci po


trebbe esere,c~h'i1 predettoConte Saraceno Padre del Conte Domaldo fo se
.gliolo di queto Brencone , e che ino al Conte Domaldo li Sibenzani iano
.ati ottopoi alli loto Conti, e non .habbino potuto godere la libert con
cesa loro dal-opradetto R Stefano, e che perci dalli uccesori uoi non..
.fose confermata,come ue anco dalRAndrea ino che il loro Conte Domai
-do non conegni Chlisa., che fi`i il 18. del Regno deso Andrea delJZZl . ed
allhora confermato il Priuilegioabpradettox coneguita la liberta ditrug
-gesero popolarmente il Caello , che ad vo-di .Croatia haueuano li loro
Conti per propria .habitatione come nel predetto breue d'Alesandro 1V.
viene mentouato, e fecero la-opra'critta conuentione con Tragurini, Spala

tin , e Chlisani , promettendo di non coreggar , it per marcuna perche..

-queepreone del coreggiar de Sibenzani., e mo taltre violenze , che o


leuano vare i Croati,non posono eser ben;mcc_ e non i dichiarailprete~
~o,c0n il quale i faceuano,ara per bene di dichiararlo..

Quale fose 'il modo delle repreaiglie ad -vi di


,

'

Croatia. Capa.

Elle Citta Dalmatine, uando alcun Cittadino riceueua qualche ingiu


`

ria, danno da alcuno aliena giuridittionmper qualche ripetto non

ardiua di ricorrere al tribunale del delinquentc,come era il conueto,compa

riua auanti il~proprio magirato, ericercaiia, che gli folse procurata ragio
ne : allhora , e lianza era imata giua il Maairato eri ue ua al Ma
irato del delinquente ricercando giuitia del delitto comnieso , einen
0
a del danno fatto,e quello faceua giuitia &auuiaua quello haueua fatto,
vero di commun coneno i elegeuano glarbitri,li _ uali in tempo, e luoco

presoterminauano la dierenza, e quando ci non eguiua , veniua COn al


trAmbaciatori ricercata giuitia, e non coneguendola allhora il tribuna]

delloeo ri laciauala 7 atente deilerepreaglie in forma publica , la quale.


era licenza all'oeo, annicato ( con alienza er di perona a ci e
presamente deputata)di pote-r pigliare ualiuog ia robba , e taluolta anco

crona del luoco del del-in uente, e con egnarlo nella depoitaria publ-ica__,
ino alla atisfationezmii nel i .luochi di Croatia baana,che l'oeo, il dan
nicato comparise auantil uo Zupano, Conte , e che per tetimoni) , e tal
volta anco per olo proprioGiuramento rouase laggrauio, o'l danno, che
ubito e li concedeuano le re raaglie, e Ziiza l'aenza d'alcuno al uo ar
bitrio:oltre di ci-haueuano iCroati vu vo tra di loro, che quando eguiua

qualche homicidio,erano oliti di compenarlo con denari, che veniuano pa


gati daglvcciori alli parenti dell'vccio,e ci i diceua pagar la Vrazda,come

inevlio i pecicata in altro luoco;e perci,quando occorreua,che qualche..


Damatino ammazzaua vn Croato li arenti del morto igliauano doue tro .

nano la robba, ed anco le perone delia patria dellvcci ore per aripagaru
quelloprcrendeuano per Vrazda,e cos con larbitrio,che lipriuati i piglia
.uano orto varij pretei, difar vendetta den-imiCi , refar i de danni,_sim
C
pedina

34.

Del/e Memorie

pedina il cmercio, e eguuano peiiimi diurbi , che taluolta promppem

in uerre ciuili:otto tali , imili pretei li Sibenzaui ino che furono lotto.
o i al Conte Domaldo i aranno fatto lecito infear er mare li Spalatin,e
ragurini , e erci aranno ati tenuti per corari; 1mili deuono eer ati
anco glinultide Templari no, chhebbero Chlia in poter loro, come da_.

glecm ij de tem i uequenti i verica per la perpetua pretenione delli


coman anti di C lia , *nel voler eiger certa orte di dato datutti quelli,
che paauano per la trada, che otto Chlias e quea deue eer ata la ri
erua,che fecero li Tragurini di poter ricercar ragione delli danni riceuuti da

loro nel tempo, ch'altri Croati da Segna glinferirono danni , per li quali fu
ro no necetati darmarle'loto Saetie,e barche,e montatoui opra Amblaio
de Cernota , e SaladinoGiudici per Capitani con altri nobili andarono nel
canale ort'il monte dettoMorlacca,e pigliata vna barca con otthuomini da

Segna , la conduero in Arbe doue per interpoitone del Conte , ch'era Ve


netiano di Caa Malipiero li Segnani mandarono Ambaciatori , e preten
dendo li Traguriui, oltre la rifattione de danni, che non i douese eiger da

loro laTcrgouina in Segna;e che e li retuie nello,che loro eta ato pre
o, f nalmente di commun coneno abilito ll 5. Nouembre 1 225 , che er

lauuenire li Segnani non poteero pigliare alcuna Tergouina , datio a,


Tragurini , al quali f anco rieruato l'rbitrio di poter dimandar la reitu

rione delle robbe inallhora pree da Templarsdelle quali e foero mai re


arciti non i troua memoria alcuna .

Altre dierenze col Conte Domaldo. C4123.


S Eguirono poco doppo altri diurbi tra li Spalatni,& il Conte Domaido;
il uale coneguita Chlia con laiuto degliei Spalatini,come criue I'

Archi iacono, doppo brcue dimulatione per vdetta d'eer ato cacciato
dalla Contea allimprouio depredae 30mila pecore,e pigliae 60. Cittadif
i ni prigioni ritenendoli per pn dvn anno , da quali anco prima di laciarli

eorquele molti denari , e non fa mentione alcuna e li Spalatini iano ati


reintegrati di quei daniuna oggige,che doppo queo capitae Spalato
Colomano glio del R Andrea Duca di Sclauona con gran commua di Ba
roni,enza cPrimere -il tcmpo,e trouandoi il opraccennato Priuilegio, che
lo eo Colomano concee ;i Treguano Vecouo diTra dato in Spalato del

1226.i1 timo dAgoo,da queo,e dalla rigionia dvn anno de Spalatini in


Chlia 1 u computare,chil fatto 'eguie l'anno precedentc,e con la venu
ta di quei ,Colomano,che come glio di Re doueua hauer grandautoritd;
.non _ eer che li Spalatini'non faceero querimonia contro il Conte Do:
di-eglib di propria autoritd, dellaPaternaRegale leuaeChliia dl

m
ua;troudoi memoria,c'he l'anno [227.1i l .Aprile le chiaui di Chli-
a` aero : dipoitione de Spalatini,e Tragurinijegno euidente, che Chlia
non foe piu allhora in poter di Domaldo , e che nella ua priuatione era
no intereati con li S alatini anco li Tragurini , come dalla erie della crit
tura i pu compren ere, che h voluto tradurre i ntiera .

Lanno dell'1 ncarnatione delstg. l 227.inditione r ;del mee d'Jple ilgiomo r4.
nella' tempi de Guntcllovenerabil .Arciuefeouo di Spalato de Greg-111.111!) Conte,Mi

che Zadal Vicario Io 'Pietro glio del q. zupano Vruo ricognofco cono CO" la
pre ente

o,

\~

Di Tr-au. .;

z; y

paronteirittura manifco tanto alli poeri,quanto alli moderni, che lio riceuuto da

rai Signor Ore-gtprenominato Conte,e dallvniueral con-munita de nobili,e di tuttil


popolo di Spalato il Caella di CMia da douer eer per mano votra cuodtom guar
dato {i bonore principalmente della Corona del Regno dOngari-z' dalute,e 'arez
zo delle Citta tanto di Spalato, quanto diTra :con qneo ligame di conditione obli
gandomi,e promettendoono gurta delle peronembeoczo leggernombe dellieffo
Cafiello non preumerar coa alcun-enza eommando,e coniglio votro; ne lo dar
ad alcun lmomohenebe l'ieo R per .- ,.0 per il no 'Prencipe lo dimandae : da me
n'cnteardfattoenza coniglio delligrandi della Citta ,- ma al commando loroe .c'ha
uerd da conegnare congnar,e da tenere tener ;fear altrimente le jotronotate
gurtd de mille perperijaranno tenute difatzsfare alla Communita` . Cbe [e il Caello
far aediatoda qualeb'eercito,voi mi pre/?ame agiuto opportuno,ee non lofarele,
tantoriouamo le miegumaranno liberex aolute-:eccetto e la lacia/ ad alcu
no per prezzo comodo alcuno - Similmente [e li Caiellani aalta/ero il Caello , e
non mipote//i diffendere da loroaro ciolto io,e le miegurtd. che/e i0 da me, per li
miei oende-Hi Spalatini, o Tranrini le ottonotategurta aranno tenute diodisfare,
con que'ordine per . Se loeaam opra dic-ee perperi la giuitia debba are in..
Spalato:me otto dieceperperidbeo dimandar da me la giuitia: la quale/dar

negligente difare-dammi il termine dotto giorni da me, per il mio commiario verr
.Spalato .i ripondere.- ee non lo far lcgnrtd aranno tennteatisareze quello cer
tamenteara oruato tanto da Spalatini,quanto daTraurni-Oltre di ci voi commu
nementetoecati lifacroantiEuangelij mi banete giurato aiutarmi , e mantenermi
con buona ede comegliol0,e Cittadino vorojmilmentex* i0 giuro a voi,clicar
dele voi del tutto,efono perfedelmen te portarmi in bonor alute, e eommodo vo

ro in ogni tempo,empre pronto ("7 apparecchiato,come babirantexinadino m per


ona, (Tbauerherui, e Vafsalli , e con tutto la pizreeebio mio aleruitio della Citt
venire-:coi Dio mi aiuti,e quei `Santi Euangelij . Li Caellani de quali io bora per la

Dio,e voragratialn poo al commando , commune-mente giurano che inieme con.


me arano fedelmente al feruitio della C ina come Cittadini, e compatriotti votri . E

per magior-de delle coe premesv per pegno di curt qnei nobili preenti di mille

perperi vi d per aicuratoriio MadioCirtadino voro,Socero mio per I 50,Micba


fratellouo per 50, Stepo cognato mio per 50, Cuzeta per 50, Dea Micbaelisper 50.
Cuan per 50. Leonardo de Mic/oa per 50. Stire Magerr per 50, Martino Luceariper

50, Vulcinna de Deazza per 50,3uccaso per 50,T/2e0d0o nipote de Drimo per 50.
'Pietro di Camcrcio per 50, Stanicca de lancio per 50, Giacomo de Leonardo per 50,
Im-mina deT'esa per 50,6iacomo da Tra per 50.[1fatto que/lo nella Corte di Spala
to con ole ne giuramento abiliro tanta dal Conte , e nobili del.a Cma , quanto dal
pre-ammala 'Pietroie Clolirani,d0ue que/Zi grandi principalmente risedeuanoJl Sig..
Greg.Prenominato C'te Stefano, e Mieba Giudicimrago de'Pina Giorgio de Matteo
dc Grate, Dirmo de Formino,Drago de Nicolareg. de Luca.Murgia all71' mom.
Da Trail m ramte Def.: de Luca CaoWMilles" altri,in preenza di tuttil 'Popolo
131.0 Toma Clericogiurato 'Nytaro del commune di Spalato fuipreente ,` :per
commi/'ione del Conte,e de volonta della Corre, in parola del peso nominato Pie-.-v

tr0,e delli uoi aicuratori hocritto,e col conuetocgno di [labilita bofermata ..


( QLco Toma Chierco deue eere Iieso , che P01 F ArChdaconO, c.
crxil: l'itora, che pco vien citata.)
_ .

1):. quca crittura dunque i come cona, che del 1 227. Chha non doue
ua pi ecre in poter del C:D0m31do,_cos i pu credere C116 Per UFCCUPK
C

llultl,

36

Del/e Memorie

inult,e danni fatti all Spalatini ia tato pruato dal Duca Coloman0;e con..

ando, che il aouerno di Chlia allhora fose : dipoitione de Spalatini , e


Tragurini cos; i deue creder,chanco li Tragurin liabbino hauuto parte nel
la priuatione del C011th0maldo,dal quale facilmente haueranno riceuuti d"

altri inulti , apunto nel tempo,che poedcua Chliila ; e con tutto che non vi
iano memorie di quelli tempi ; tuttauia e ne troua vna di prigionia, e bene
poteriormente critta , che pu esere, che eguie al tempo , che egli poe
deua Chlil.Dea Lucio (quello efso, che comparue auanti Pontio Maero

della Militia. del tempio er lcccutone delle lettere Regie control Conte;

Domaldo del 1 2 I7,e che e anco nominato primo tra' li Tragurni nella o ra
detta crittura)t`a`. teamro del 1234,nel quale lacia vn prelegato alli iaiioli
di Matteo uo fratello all'hora morto dichiarando di farlo , perche egli i foe
contenuto deporre laua vata alla morte ,. bauendolo indotto d'entrar in Carcere del
C.Domaido per-ottrari egli da quella .
E con tutto , che quea memoria oeriore ettanni della cacciata del

C.Domald0 da Chlilsa: per credibile , che ci uccedee molto prima di


quello ato critto il tcament0,nel quale i d mentione diMatteo allhora.
morto,chal tempo della prigionia viueua,onde pu riduri al tempo,chel C.
Domaldo poedeua Clilisa, e trouandoi nel Catalogo de beni del predetto
teatote iui inerto,ch'egli posedese vna parte de Molininel Pantano, e di

otto vedr, chil C.Domaldo ancheoli posedcse altri molini nello eso
luoco : quea communanza pu ell'er ata caua della predetta rigionia di
Matteo Lucio.Troua anco vna lettera. del R Andrea,enza ata di quel
le che i diceuano minori, nella quale,command.z d Maldmio Duca di Kacett,(5
allau.: part-melma! saengbino dalli latrotinijhe eercimuzno nelle doi Iole ma
mimac in Zernouni( 11,: chccaccjno li C0rari,e Pam-im' altrimente verra con le
forze del Regno,e co doziglioli Bela: Colomano in perona li cafiigar .
Weo Malducco pu esere, che a lo co , che Domaldo ; perche Mal
ducco,e li uoi glioli,come cnue lArcliidiacono posederono il Caello d

Almisa,chera compreo nelli conni di opra eprei nel Priuileg-io del 1.210.
conceso ad eso Domaldo , ;mi per non elserui rincontro daltre critture)

non e ne pu hauer certezza e ar-li deo Domaldo : conta per _il ne uo


infelice decritto da Micha Ma io Spulatino ; il quale nel cap. 23.111'nproue~
rando :il Conte Giorgio di Chlisa la ua uperbia. dice cos_.
Douerei ricordartiConte Giorgia degl'anm pxati , c del tempo del C'. Domaldo
de Eliana non offender li Spalatinierebe eo Domaldoanao in Cblia ha ma pre
o circa 2.0. nobili Spalatini , come/i trouacritto nelle croniche di S alato , e per {iz
tamenne mae , e nalmente preo noluo letto dentro al predetto Cajllo di Cbh, e
condotto . Spalatoopra 1m Somaro tonda li capelli per vitzupcrio a ecbemofat
religioomorz vilmente a Tra .

Amiciria rinouam con glAnconimni .t Capa.


S Egui pochi* anni doppo la rinouatione dell'antica amicitia con glAncoy

nitani : nella crittura. della quale contenendoi coa degna di memoria.


ara bene di recruerla intiera,come nellArchiuo di Tra i concrua .

In nomine Sanac, (a' indiuidme Trinitatis .Amen .

Q"Oiqm capaq , qua in {mis concordi-cm , eaj znitetem Ciuimum gerglrffuz


o i

\ ~

.D1 *Tram .

;7

obliaioni deccurrentibm 'temporibm tradi olent . Idcirco 'voluth , c9' eamdem

perpetuam memorabilierielierarum . Cum' igitur antiqititm Traguriener Ci


ues, qui caa occidente ad Cm: ./1come ventebant , vel eius dirium recipie.

bantur , (9* bonorabantur tamquam Cine: . Opere pre c'ium duxirnus ?(95 Vga
Vgolini Latini Pote. .Ancona vol/anta conilijgeneralu eiudem Terra moreo

ito congregato antiquam pacem amiciziam inter Tragnrienc: , nos renonare,


ad miu-5 amicitix fedi tabile renouandum D: Treguanu-s Trag. -lgoicapus, (F Vir

nobili-5 Dea Luce ad Ciuitatem `,income venere , qui de inmno ibi oitio debi
tam cnram get-ente: boe palum inter nor , ?3' Trag~ per dios Dns nomine
di-e Ciuitatis Tragftatntnm fuit , *rt Cini: Tragmunc , z'f-mper in Cinitate .An
cona , ?" in omni ein-5 dii-:'814 , tecurm , alme-t , honoratm , e? recepiti-s-~
cut quilib et .Anconitanm . Cini: quoque .Anconitanm in Ciuicate Tragnrij , '
ein-5 diriu babcatilludidem . .Quodpatnm nos .Anconitani in poternmrmum ,
@ebile habere valente: , rt nunquam dc cetero pot aliquatenus hec concordia
deraudari eamdemfecimm preentium lierarum Communi `Ancona: gillo tei
monio anatandum eu annotati :radente: cam Camo lio dan: portandam , (F dee

rendam inci-: Tragurienibm Ciuibm notra Communicator balla Kaauare


roboratam .
Data-incorrean anno Di r azdie Veneri: xr . intrante menis [alii

temporibm D. G.'P.P.' D.Federici Romanorum Imperatoris Indi: nona.`


Pende il igillo di cera con la gura dvn huomo armato a. Cauallo in atto
di ferire con la pada nuda alla mano detra .
Per lintelligenza di' uea riunione auuertir i deue , 'chin uell tempi li
Dalmatini erano o 'tirequentemente approdare a ol'op oti idi d'Italia, e
particolarmente in ncona; onde i1 recuperarne la Citta in'anza, che sera_,
era , ar tato timato negotio di nran conequenza; perci il Vecouo i
ara rioluto d'andar nroipagnia (i Dea Lucio per pot'er coneguirla pi
facilmente con la iia'preenza, come egui: 8c ePrimendoi in quella, che an

ticamente li Cittadini di Tra,che capitauano in Ancona, nel uo ditretto


_veniuano riceunt', 8': honorati come propri) Cittadini, e challora i rinoua
ia lantica ace, 8c amicitia con Tragurini , e che i douee continuare la vi

cendeuol ittadinanza tra quete doi Citta .


della Cittadinanza, che li Tra rini godenano in Ancona
daQEiretantichita
c e caua poi eer
prouenuta ; i come non i a rincontro alcuno di me-
moria critta; cos chi riettera allorigine dambi dui, facilmente potra vc_
nire in cognitione : poiche Lia , che ii fondata circa glitei tempi, po
co prima dAncona da Siciliani, e che cos celebre , era ridotta in pochi
habitatori ari er l'Iola , e delle due Colonie de Liani Epetio giacenza
deerto , e 'lead olo coneruaua il nome di Citta, onde l'Anconitani, come
quelli, che riconoceuano l'origine loro da Siracuani , auranno per antica.

traditione coneruata la memoria dell'vnita dell'origine, e trattati li Tra` rini come proprij Cittadini , come di opra f accennato , e per la deolatio'
ne
di Tra , per, cche
ualchaltro
accidente
eendoi interrotta
quetaindotto
lodeuol
corripondenza
doueua riucir
dincommodo,
e danno haura
li
Tragurini ad inuiarui il Vecouo per rinouare,come fecero,lantica amiciria,
e glAnconitani mandarono Carno da loro nominato

r Ambaciatore ai.

Tra , er riceuer da Tracnrini imile patente alla loro , a quale ederi de~

tie che ara tata nella tea maniera fatta , e portata nCAncona
*

epchepcr
g 'accxz

-,

' ;8

Delle Memorie

laccidenti occori a quella Citta non i trouano critture di quelli tempiwi


ono anco altri veigij nellarchiuio di Tral dellamoreuol corripondenza.
chera tra quee Citt; eprimendo glAnconitani nelle loro lettere critte

Tragurim , che per l'ine gregabile vnione dell'antichit li riconoceuano


per amici intimi, e fratelli, e per gl'immeni leruitij riceuuti erano loro obli
gatiimi : tutti indici) , chaltrettanro haueuano anco epreo li Tra utioi
nelle loro lettere critte a gl'Ancontani , le quali non trouandoi in- nco

`na, non e ne pu hauere rincontro ; Che qu eta Cittadinanza d'Ancona lo


e peciale de oli Tragurini tra. Dalmatim , ne da indicio vna compoitione
fatta tra gl'Anconitani , e Zaratini del 1-348. i quali cos per hauer la Citt
pi popolata ,_ com'anco pi vicina doue uano pi peo dc Tracurini fre
quentar la nauigatione d'Ancona, e pure nella optadetta compo :tione non
viene e reo altro , e non che , rimo li digui paati poteero pratica:
glvni li eramente nel paee dc gl'altri.

sconuolgiznenti i Spalato , e levniane coi


Tragurim'.

Cap.1o.

S Eguirono poco doppo conuolgimenti inspalato , ne quali come criue.


l'Ai-chidiacono li Cittadini diuii in fattioni cacciarono ilConte Grego
rio , 8c eleero di nuouo il Conte_ Domaldo chera loro inimico capitale , o

poco doppo cacciato vn'altra volta Domaldo eleero per _Conte Marco
liolo di Gregorio , 8c all'hora uelli della contraria tattione inigaeto
g'ollen nipote del Conte Pietro di Chelmo_ , che venle a depredare gl'ani
mali de S alatini , e Tragurini , e che ueo con non poca cauallariacondu

cee via alli pacoli di Boiglina ua 80mila pecore . Weo Conte Mar

co nel tempo del quale u fatta que a depredatione, i troua. che foe Conte
di Spalato di Gennaro x a;9. la quale acil coa che e uib con_part1Cipa
rione del Conte Domaldo ; poiche uando la prima vo ta u caccxato dal a_,

Contea, anco allhoraxrono depr

'

ritorno furono torti , eleuata lot-orlagte

e bc! a"

'
meri _

,_ la

` ,chidia

cono , il quale eguitando la ua-Remy &Alezdlonla v neanche_ e


guirono. m Spalato; pet-le ,quali furono battute certecae _ Cittadini , e
relegati alcuni duet-ein ;Train cla-done per la vicinanza inidiandoi peo l'.
maiparte cori-.l'oma
poh la Citta
m tanto
pauento
, che niuno
HW.; ondehueuano
.per leortatione
de Padri
dellordine
di S.Franceco.
1,: dello Widiacono rioluerono di non pigliar per Conte alcuno de
Qoptionper eser intereati nelle attioni; ma neutrali ,je dItalia , ln...
ie della Citt dAncona , doue mandato il medemo Archidiacono,e Mi

c Madio eleero Gargano de Arignis per Podea con le conditionida lui


epree, il quale capitato in Spalato li 15. di Maggio 1 239.p0e mano aedar
le dicordie traCttadini,& aggiuar linimicitie con vincendeuoli parentel~
le, riducendo il ouerno della Citta. allvo dItalia , e ueqnentemente _eri
m buona corri pondenza con li _vicini, e abili tra Spalatiiu, e Tragurxm gli

infracritti capitoli .
'Nel nome del Padre, e del Figlio, e dello Spirito Santo .Amen .
..4d boni Dio , e della glorioa Vergine Marmi; delli Beam' Doimo , e Lorczzo,

e a
1

Dc Tra .

z9

e di tuttgl'allri Santi , e Sante di Dio: e per il buon ato pace , e tranquillit delle
Citta di Spalato, e Trani lanno del Signore 1 239. giorno de Lum entrance lvndecima
di Luglio . Nel tempo di Gregorio PP. e del Sereni'mo R de Slauonia Colomano
nel indictione x 2. Gargano de .Ar/igm: Cittadino dAncona Poded di SPalato per il
uo commune , Pietro de Luca , e 'Paolo Giudici della Citc di Tragurio con glAm
baciatori dell'L/Zea Cin Radde , Cerne de Dine , Marino dc .Amblao o (' 1nd.

Frenca per la detta communit volendo deuenire d reformar lapace ,fratellanza , e


compagnimfrd tutti doi li Communi .
awe*
x Gl piaciuto , cbeifacci ,e ricengi di qui d dieci anninitierma pace , concor
dia ,e compagnia, ' amicitia trd le Communitd di tutte doi le Citt, e che lvn com~

munea tenuto aiutare conigliare, e deendere l'altro nelle perone , e nelle robbe ,
canto vnitamente , quantoeparatamente , e tutti quelli buomini, che la Citta di Spa:
lato haurdper nemici; la Cmd di Tra li bauerd per nemici , ' all'incontro 'c.
a E e accaderd , che nacee dicordia ver guerra per mare la communita di
s alatoara tenutaar quattro .S'aene , e la Communitd di Tra dai ; C" altri legni

{Fiantenutidifare oonorme alla poibilitd di tutte doi le Citt con buonafede enza
rau e .
3 E e nacer guerra per terra la Communic di Spalatoard tenuta ar doi parte
de Soldati, ela Communicd di Trail la terza parte .
4 E e mandaranno .Ambaciatori er eruitio delliiee Communied , dalcuna

di loro in qualche parte, andaranno a lepee de daiparte de Spalatini , e della terza


de Traurini .

s E quando caualcaranno , nauigaranno nelleercito tutte doi le Communitd ; G**


all'bora bauranno guadagnato qualche coa ,- quel guadagnoi diuiderd in tal manie
ra. che doi parteiano de Spalau'ni, e la terza de Traurini.
6 Et e alcunoparcieolare da Tra vorr domandare ragione da alcuno de Spala

to, quella ragionei debba ventilare auanei li Giudici deSpalaco 5 e cuia-:a la caua
e paura al litigante Traurino di non hauer riceuuta piena ragione , dourd portare l.:
uaentenza alti Giudici di Tra , e morarla , ee pare/e d loro , cbiluo Cittadino
non baue se rlceutapiena raggion? , efoe la lite da 30. perperi in s , all'bora i liti
ganci de bano andare alla Citta di Zara , (T .e uella rnoraree ata ben acra
quella entenza, cheefara ben acca, iaerrna; e[qc nonard benana allbora quella
corte dourd conocerla detta caua, e quella dinire .

7 Saluo che qualuoglia, cheoegrauato o vna volta dalla detta entenza ap;
pellar, e poi in quel luoco proeguire lappel axione,md da altrigiudici, che da quel
li , che la prima voltagiudicaro no, e :una quelloar- giudicato dalli giudici , i bab

bia per rata da :une dai le parti.


8 Ete la lite ard otto zo. per eri i litiganu' non douranno andar d Zara ; md la
entenza delli indici di Spalacord ferma , e da quella non- poli appellare .
9 Ex rieo ia oeruato nelli Spalarini, che vorranno dimandar ragione da alcuno
de Trag.

x o E:je vn Commune vorr dimandar ragione dallaltro Commune, dourd dimen


darla nella corte del R d'Ongaria , e quel Commune , iluo Sindico dourd andare
alla detta Corre d procurar la rugione , nel termine di :re mei doppo cheardato

ricccrcato dallaltro Commune .


Et e qualche Tragurino perder ualcbe beia , robba per Mare , per terra ,
che la foero urtiuamente pigliacem per forza, niun Spalan'no le do'ura comprare e

non in Spalato paleemente; e earanno conociute, chefoe-nde Tragurin, noir:-`


`

our

40

Delle Memorie

dom comprarle , mi trattenerle per Tragurini .


Et[e le comprae in qualchaltra parte, che in Spalato perda il prezzo , e le lie/lie,
e la robba : * al contrario c.
I I Etfe Rogerio nipote del Conte Domaldo vorra dimandar alcuna raggione dal
Commune di Tragura debba dimandarla nella Corte del R dOngaria .
n. Et delfatto del Conte `?te co ato co ordinato , che de tutti li danni da lui fatti

al Commun di Spalato , a alcun particolare doppo che ato Conte di Tra , che
debba far raggione il Conte otto leame delli Giudici di Tra .

13 Ete tl Conte non [i verra afiringere , cbil Commune de Tragura lo debba cac
ciare, U' hauerper immica, ce* agiutare i Spalatini con tutto il lor potere nel TCCBPcf
rare le coe loro dal detto Conte,i vero li Tragm ini rifarranno loro il danno .

14. E t qual/iuoglia delleee ommumt verra hauere alcuno per inimico quella
Communita doura ricercar l'altro Commune, e quel Commune dour eere in mezzo

per arlt far raggtone , ee qnt-li nimico non tifara raggione , cbildetto Commune
deb a bauerlo per inimico , come l'ha! altro Commune e poa [Digli-"10 in qualunque

delle dette Comrnunitdara trouato.

15 Et in qualuoglie tempo, che l'vna , e laltra Communit narra trattar del fatto
de tutte doi le CommumtoglAmbaciatori di Tragura vengano due volte d Spalato,

e gl'ambaciatori di Spalato dino vna 'lalta ragnra.

16 In tutte quee coe per aluo empre lbonore , efedel:a del R d'Ongaria le
quali coe tntte , e ciacbeduna delle opracritte ono ato promejfe da tutte dot le
parti e fermate col giuramento corporate nel general colloquio , vero parlamento
de'rna, e dellaltra Citt dalli buomini delle dette communrtd . In preenza de Doi

mo de Formino, Lampredio de Zagarella, de Formino di Fee, Micha de Madio,Sta


110 di Elia, .Andrea de Micaco, Buccao, Gregorio de Luca Spalatini , e Saladino de
VolcinaJPietro de Bufaloxaarizo da K alendarouan de I ance'coletto deToma,

Dobra de Me za Tragurini, ed altri molti.

Io 'Pietro de Tranmundo Cittadino ddncona Notaro Imiperiale , 29 hora del

commune di Spalato tutte quee coe pre atofui preente, b, tima e Pbhlo* .
Nelli quali oltre le coe abilte per enccio commune delle due Citta n
vengono anco pecicate due ~dierenzeparticoiari del C.Ste co n61 12- e de

Rogerio nel xx . dallequali i come i-conoce la rudena di argano , che)


volle' leuar tutti li preteti de diutbijche Lore

nacer tra! quete due.:

Citta. tanto vicine , ch'egli rocur d'vnire m amicitaierma , e abile ; cos;


che doueua conar pale emente chel Conte Stefano della caa _de conti
di Brebir ( detto Stepco con pronuncia Croata) all hora Conte di_ Tranha
ue'e inerito de danni Spalatini ( fore er alcuna delle occaiom riferite.

dallArchidiac. quando furono cacciati alla C ontca di Spalato Gregoriop


Marco uoi Parenti ) onde per terminare quea dierenza ne rimea la c0gnitione alii Giudici di Tral, vero , che dalli medemi folle rifatto il danno.

Perchefoe rimea alla cognitione Regia la dierentia col Cante


Domaldo.

Cap.l I.

A I 'altra di Rogerio nipote dei Conte Domaldo perche oe rimeL

alla Corte ~d'Ongaria, biogna riferire vna memoria, che di ci


troua per potea mdouinare .

Ha
4

.Dl Tra .

4t

Hauenano i Tragurini lo es'anno li 26. Maggio abilito perlegge , che}


niuno ardie aiutare , dar coniglio palee o occulto al Conte Domal
do , ad alcuno per parte ua nel fatto de Molini del Pantano , otto ana_

deilio perpetuo, concatione dc beni; e come che per non lieue cau a deue.
eer ata ablita quea legge , con tanta olennit , nelia quale vole intra

uenirui il Vecouo , e farla confermare colEinramento vniucrale , cos bio


gna andar inueigando , quali poteero e er queti molini del Pantano , che
pretendeua
Sotto il monte
il C: Domaldo
detto Carban
.
, che duide'l Campo piccolo dal Campo
grande al liro del ;mare gorgano abbondanti capi d'acqua , che con argini

fatti al mano daltezza di 30. piedi in circa oenuti formano vn lago , dal
quale lacqua per varij canali laciata cadere volta dodeci ruote da molino 5
quei anticamente non furono nel ito done hoggi i vedono dirimpettoallt
medemi ortiui: ma vna parte era vero ponente lontana cento pai donc.
hoggi ancora vedono veigij di dette cae , e d'argini , che conduceuano
lacqua appunto nel ito doue comincia il Campo piccolo , e quei doueuan
eer de Tragurini dal tempo antico: dall'altra parte vero leuante altrettanto
pacio dentro al Campo grande in quella parte , che vien detta Diuu lie
vede _ancora vn lunoo tratto di muro groo, che i conoce fatto per o

ner

l'acqua,ch*allhora Roueua formare vn lago imile quello dhoggid; ma ho


ra amunito , e coltiuato s nel capo del quale chi ben oeruara V1 trouara. ve
igi) di cae , che eruiuano anticamente per molini: e quei doueuano e
ere per vo delli Croati habitanti nel Campo grande particolarmente della_
Villa Biach , i quali doueuano diri del pantano , per eser il pantano attac
cato al fopradetto Campo di Diunglie , che i tende con la punta detta Mu _
china vero ponente per vn gran tratto: quei dun ue doueuano eser li m0;
lim' , che pretendeua il Conte Domaldo : perci ne la concordia con S alan;
ni , ne f rieruata la cognitione alla Corte Regia , come di controuer 1a, che

dipendeua dal Priuilegio Regio , in cui erano e rese le terre , chil R An


drea confermaua a Tragutim . Seguita poi lArc idiacono di Spalato decri
uere il prudente reggimento di Gargano loro Podea , e tra le molte coe..
buone da lui fatte , riferice , che compilase tutte le leggi antiche, 8c aggiun
tene molte altre , ne facese vn volume , che u detto capitulare , il uale o

e da Tragurin tracritto :racconta anco la uerra , che fece con A

isani,

ch'erano Corari, e come leuase dalle mani oro lIola della Brazza , nella...

ual imprea li Tragurini gli mandasero aiuto di gente : e nalmente la pace


c e fece con li medemi includendo glamici de Spalatini,tr li quali doueuan
intenderi anco li Tragurini, e bene l'Archidiacono non li nomina.

Il Re' Tela fugato da Tartari [i ritira ?e


.

Traic.

Capua,

Egu nello eso tempo la deolatione del Regno dOngaria fatta dalli
Tai-tati , ch'l medemo Archidiacono decrue : raccontando, hilR
con la Regina, molti Ptelati , e Baroni fuggisero a Spalato ll mee di Febra-
ro , e poi oggiunge .

` .

,_

N9"

42.

;Del/e Memorie

'Non volle il Mermar in Spalato ; md con la Moglie , e Teoroi ferm ci Trai


penando iuideer pi auto dall'incnrone de nemici per la vicinanza delllole , e

,pas con tutta a a Corte , e ferm nellIfola vicina : e nel capo eguente rac
conta la paura e gl'On gari rifuggiti in Spalato , e la venuta di Caidano vno
_delli capi con numeroo eercito di Tartari , che volee epugnar Chlia; ma
aputo z che non vera il R , i voltae vero Trau . Lechiere de Tartari con l
empio Capitano [ifemarono nel lito di Trail : per ll Re vedendo , che leercito de
Tartari era venuto auanti iluo ailo non imandofi icuro nell 'Iola vicina ,fece im
barcar ne vacelli apparecc/Jiati per tal effetto la Moglie,gli,egli teori, ed eglian
do in vna, alera faceua vogareper oeruare li andamenti de nimici : il Capitano
Caidan oernate diligentemente tuttel e circonanze di quel luogo , tentauat potee
accoarjt acauallo alle mura ; ma battendo conociuto, cbil mare, che diuide la Citt
dalla terra , per la profondi!) del fango non [i pote-ua gna-{zare ; ritir , e ritornando
da uoi mand vn meo alla Cittd ordinandoli le parole,cle doueua preferire, il nale
renato appreo'l Ponte crid altamente in lingua Slaua dicendo . Quello 'vi ice il
Signor Caidano 'Prencipe dellinnitta militia . 'Men vogliate appropriarni la reitc
delangue d altri, ma dateci lt nemici in mano,ae ci non reue innolti nella lor 'Pen

detta , e vi perdi-:te in vano s ma leentinelle del muro non ardirono ripondere, per*
che baueuano probibitione dal R di non riponder parola: allbora tutta la moltitudi
ne leuando ritorn per la ea rada , ch'era venuta; e raccontato come paati
per Bona , e Racia ritornaero al mare , 8t abbrugiato Cattaro, 8t altri luo
ghi andaero nalmente in Bulgaria, oggiunge . l l R Bela mandate lepie , e
certicatoj che la gente empia era vcitafuori del Regno , ritorn in Ongaria , e la
Regina col gliolo re/l nel Catella di Cblia , e [i ferm no al mee di Settembre ,

F li Enorfero dot' gliole , le qualifurono nella Chiea di San Doimo bonoratamente


e DI. queta narratiua dellArchidiacono conoce ch'anco in quel tem o
vr toe il fango nel canale tra la Citt , e terraferma , come era. auanti lv ti
me ecauationi fatte a giorni nori 5 e quello, che ri ferice, chil Re non i Pci

mae icuro nellIola proima ( che vuol dir Bua la caua deue eere ata ,,
che apendo glOngari , che li Tartari erano oliti paare con Caualli a. nuo

to groimi umi , dubitasero , che pasalero anco nell'Iola Bua s, ma??


degno doseruatione quello, che dalla traditione habbiamo , chfil R con lx

uoi allhora i ermalc nello coglio detto volgarmente( Craglieuac) clip

vuol dire Sco lio del R,e che prendee il nome Regio con tal occaione : il
che riece di ile : peruadere -, ch'l R con li uoi eleggese vno coglietto
cos piccolo , ripido , e enza porto per ricouero_ ; hauendone vnaltro_ con..
Lorto e PI-ca acez e commodo detto di S. Eufemia : ma chi ara rieo al
ito dellvno, e ellaltro , facilmente reara peruao, ch'n quel cao lo Sco

glio di S-Eulemia perla. ua vicinanza allIola Bua, era poco icuro : ma Sco
glio del Re , che tanto lontano e dall iola , e da S.Eut`emia , .chenon i po

tcua temere , che poteero pasarui :i nuoto liCaualli 5 perci il Re i ara ri


tirato con li Vacelli attorno di quello ando s le ancore per oeruare gl

andamenti de nemici,i quali nellandar via pasarono a via ua o r3 la c0


ia del monte Vlaco , hauendo laciato con tal occaione il nome a _ trada ,

che dindi in qua vien detta rada de Tartari , e ubito partiti ritorno :i
Tra , e con tal occaione re il nome Regio a quel coclietto asoo, chu
non ha altro di conderabile , che vna quantit de conigli , che nelletanu
an

'

. DI" Tra.

4;

tanno rinchiui , e che danno occaione a cacciatori d'approdmi taluoltz;


ioliarli .
P erDle
due ioliole del Re, che .riferice morisero , e fosero epolte in.
Spalato , vedeihogi la loro epoltura opra il cornicione della Porta rin

ciPale della Chiea etropoltana, con'l'incrittione che riericeque le e


ermorte in Chlisa , `8t esere tate cola traportate; ma precedentemente

mor in Tra Guglielmo. nipote del R , e ii-epolto nella Catedrale ananti


l'Altar maggiore , opra la epoltura del quale vi era licrittione: ma quando
f latricata di nuouo la Chiea ., e potaui la pianca grande di marmo , che,
hora i vede u tracurato di at-ui intagliare licrittione, della quale tro-_
. uani varie copie , 8c era del eguente tenore .
.
Iacet ub hoc lapide
Iacet herosinclitus
Nepos Belle tei'tij

Margarite genitus

Nobilis Gulielm
operit quem tel }' s
Regis Vngaror

Domine Grecor } m

Diti Regis iie

GrecisDominatr

- Contantinopoleos

- Sc tris lmperarr } x

Arcente denique

Bar ato eruer

InintzTartaris

Marte u duer }

uartum
ro e uens
(LAd
mare ellam
perueiieratq

eius
o rin } m
vqueCon
Dalmatin

Vbi ad comercia
Morris oluit debittun
,Anni Chriti uxerant
(Liadraginta duo plus
Apri is vi clima..
Qi} Gu ielmi piritus
Heu
accedit inclira
SanEtum getens piritum

vit celior

Iu su Creator
Millecum ducent
.
computo leaent }
die iam traiiat
a
reddidit ad atr }
Spona
Margari i t"
Moribus 8c vi

Nam cunaa que morieus


Dipergens pauperbus

ita Vir legau

prorus erogau } t

Qalia Eccleie
xImperialibus

tulit ornamen
pamis vetimen } ta

Patent intuentibus
Bius potulent

ucem,&upern
'

requiem etern

} am*

Dalla qual_ icrittione non olo i conoce come fose ni 0te del Re Bela.;
?neto Gunlielmo; ma di quelli panni Im eriali, che amentione reta
ero alla Chiea , ne tetimonio vn ricchi
o Piuiale di' panno 'riccio o.
pra riccio d' oro, che oleuano varc gl' Imperatori di Contantinopoli,
che ivede nella Catedrale, e iconoee esere tato daltra orte di veti;

to, che di varij pezzi giuditioamente riuniti con gionta dvna lita di
panno doro , e capuecio riccamata a oro attone Piniale il pi ricco i che.

a in Pronmcia .

Praia

'44.

Delle Memnrie
Priuilegg concesi dal

mentre lam in

Tra. Cap.13.
S Tando il R in Tra ccncee alla Citta vn Priuilegio li 18. Marzo r 242 a
nel quale eprime , che eendo venuto nelle parti maritne con molti, theeco
erano aggi dal Regno d'Ongaria , e Sclanonia dallafaccia de Tartari oe {lato ri

tenuto congrandima prontezza da Cittadini di Trail, eomminiflrato d tutti aban


dantemente ogni genere di delitie con tanta liberalit,cbe meritamente delimi de

ttano diri , perci conermaua volontieri li priuilegij Paterni , li quali ricri


ee puntuahnente , ma con parole pi ampie , e meglio e rese .
7
Concese anco vnaltro Priuilegio lo eso giorno , ne uale eprime , cb'.
'eendo c omparo Treguano Vecouo eoluo Cleto, e Cerne de Car one Rettor con tnt
ti li Cittadini gl'babbino fatto inanza , che conci-mae il priuile io , che Colomano
uofratello baueua conceo alla Chiea di Tra del 'Predio Drid, c 'eraato anto dal
comma 'Padre R .Andrea confermato , bauendo li Cittadini nel riceuimento , ed of:
equn~ preatili ottenuta la gratia Regia ;perci conermaua eo priuilegio,elingnen~,

da la giuriditione , che il Conte Budislauo , altri Iiaueero , e perche eraato'v ur


pato il poeo d'esopredio da alcuni haueuaatto reituirlo , e metter in poeo la
Chiea di Trail per Pietro Conte gliolo de Gil Magiordomo deluo gliolo Duca
Stefano .

:_

Ottenuto queo priuilegio egui lo esanno li r a. Maggio accordo tra'l


LVecouo , e la Communita ; in cui narrandoi .
"
Come il Re era ato ritenuto dalli Cittadini , che non haueuano riparmiato coa
"alcuna per riceuer con ogni honore il Re, e la ua tomitiua, e che ha nena ad inanza
di tutta la Citt confermato ilopradeitto priuilegio di Colomano alla Chiea : che
perci ridotti inieme il Vecouo con il Ca itolo , (F' il Rettore con li Cittadini haue

ttano concordemente deliberato , chei ebbano diuidere lifrutti del predio nel modo
eguente f che la Communitd , che per quee'etto baueuapeo innumerabil danaro,
e per compiaeere al Re, al uo eercito baueua conteto le cae de ritbi,e de Tone

debba hauer in perpetuo' la met . La terza parte ia applicata alla abrica della
Chiea: la' quarta raccolga il Vecouo per ?ouo , e e parer al Ve cono z " 4"
Communit, che li Villani debbano hahitar quel luogo,tutto loequio , (F' bonoran

zacbelnooliti di are al Giupano Secolare, nel mandar preenti , nelli lauorieri

di terreniiano tenuti farli al Vecouo , ' il dominio del luoco babbi il Vecouo in
tal maniera . che gliia lecito far [onorare tante terre del predioenza darne parte
alcuna ,quanto tutti li villici con li loro boni potranno arare in vngiornm '140er

nell'altro, e nel ter-.Lo eminare : eper tra li villici nacee alcuna controuera de
latrocinij , o d'altri delitti ia ci giudicato dalla Corte ecolare di Trail , le condanne

pero iano dinie col Vecono per ta met .

, . Da 1queta crittura i pu c0ngetturare, che il R ose gi partito da Trau


non e sendo in quella nominato , e trouandoi vn priuilegio del medemo Rc

conceso Leianiani dato inTra li IO. di Magoio I 24a. quindi i puo de-v
durre , che ilRe partise da Tra il giorno vndecimo del medemo mee ,po

endoi quea congettura comprobare da vn altra crittura data in Chll Sa*

11 giorno 16. del medemo mee , nella quale . Stefano Vecouo di Vattia , CF
eletto Artiuetouo di Strigonia fede , che hauendo il B Bela confermato alii Tra

Z'L'! _lipnuilegn baueuajnituito Stefano gijwlo di Martiauo Giupano

'

Pre~
a o:

Di Tram,

45

aldo; acciocbe introducefe , ?'3 inuefiie nel poefoli Traurini delle terre prede::
ma?" eendo partito il RAS" bauendo laciato lui in uo luogo in Dalmatia,ed eendo

ilpredetto Preialdo ritornato auanti di lui , elPOo dbmer P0171' in Poeo li Tra
gurini delle terre nominate nel 'Priuilegio, li conni dellequali fuero dalla Colonna

otto Orogno d Smoquiza , perci inando li Traurini , che loroiano rilaciate le.
teimoniali,e ricercatone la Regina , la quale alibora ritrouaua in Dalmatia , cous
cedeua loro le teimonialigillate coluogillo,
Narra oi lfArchidiacono la morte dellArcuecouo Guucello eguita in.:
temp0,c "ancora i trouaua la Regina in Chlsa , e che Stefano Vecouo di

Zaorabia fose eletto in luoco uozm che er la dicordiaxhedoP o la. mor


te di PP'.Gregorio era inorra tr Cai-dino, l non i potese hauer r1 olutione.

per molto tempo : ed in queo mentre eguise la guerra tra. Spalatini,e Tra
gurini , che egli riferice .

Prima guerra con li' Spalatini.

Capa-c.

S Errui la guerra trai quee Citt COsi vicine, e tanto congionte in angue.- ,`
cc puo diri ciule , nella quale s'interesarono anco li po oli circonui
cini, in maniera che di picciol fauilla, diuenne vn grandiucendio : de uccei
della quale non habbiamo altro crittore,che lArchidiacono di Spalato,per
ci necesario riferire li uoi detti, 8c aggiungerui quelle poche memo
rie, che i trouano ; acci che il lettore rei informato il pi chc i pu del
ucceso delle coe, e delle ue caue : l Archidiacono dunque al Cap.

44. cos criue .

Delia guerra, `che nacque tr Spalarni ,

e Traurini cap.44.
I Nuei tempi nacque guerra crd `Spalatim' , e Traurini per caua, che li Traurini
con l'occaione di certi "Priuilegiq cbil R Bela [tando in Tra baueua loro con
ceoopra certe terre Regali, voleuano eender le mani ad alcune terre particolari
de Spalatini , cb'erano inclue mi lc terre compree nel medemoprinilegio , .Adun
que Bernardo Poded con harcbarmate vci da Spalato , e pree 50- buornini Trau

Hill, e condottili ci Spalato [i poeprigioni 5 in quci giorniopragiune certo religioo


dellOrdine de minori per nome Gerardo d'origine ,Modoneehuomo per la gran Santi
ta della vita renerando, e di gran fama ,per mezo del quale diceuano hauee il Sig.`v
Iddio morato molti miracoli ,dolcndoli di veder pulular crudel odio tra quee Cit
ta , edubitando, cbe per iniigatione diabolica crecee l'incendio di `guerra inteina,

f "deda o conpargimento diangue trd parenti, e vicini,- comincio eortar le parti


alla concordia; onde auuene , che per riueren Ka dvn tantbuomo tutte doi le Citt

acilmente inchinaero alla pace. Rilaciando dunque li Traurini tutti quelli beni de
Spalatini , che er Vigor del 'Priuilegio pretendeuano , riceuerono li loro prigioni ; md
auanti, cbeo e fatta iintiera rilaatione de prigioni, vennero gli Spalatini d pentir-~

, frequentemente uurrando , cbe que'accordo foe in detrimento dellbonore , e

delle ragioni della Citt ,* il che quando intee Girardo molto gli rincrebbe,e non cea-f
a pregando, eortando indur glanimi all'amore, roteando, che quella parte,per
la qualeara ?gol-_zio il ben della pace relart al digtto ,- _mc perche i'aggiuamentq
era

46

,De/[e ./Iemorie

era ato con giuramento iabilito urono.rilaciati tutti lt' "Prigiont 3. e la dicordia rc.
per vn pocoedata; ma' non ceaua laeditioa plcbe di rimprouerare alliprincipa-
lt' taando, ecbernendo lt' religioi ,. (9 e endo il predetthuomo Santopartito poco
doppo. per lieue oea , lodio,cbe aua rinchiuo venne d palear
Dell ag-ruamento fatto dal Padre Girardo, e compagni trouani li com

promc nmbc 1c parti ,e la entenza arbitraria , che ar bene rierirla pa


rola per parola acci che ia il tutto pienamente compreo . II compromeso
de Spalatini tale .
1 24g- Fatto tlllbll ,. che dice Bua appreo la Cbiea de San "Pietro entrante
lrndecimo giorno diettem bre, preidendo Stefano .Arcbielletto di Spalato, Bernardo
da Tric/le Podea, Doimo de Forminio, Merga de Magero 2 e Gregorio de Gruba
Giudici .o

Iui noi Bernardo de Tric-ie Podi-ia di Spalato , con li Giudici, e colconiglio de


tutti , e per nome del Commune a'i Spalato compromettiamo , e i oblighiamoferma
mente compromettendoi nelle mani delli religioi Frd Gerardo de Modena , e delli
uoi confrati Paolo, (7] .Andrea dellordine de Frati minori, clie con buonafede, een
za raudeiaremo, a tutto quello,che loro iatuiranno,,ordinaranno, e commanderan
no tra noi , e lt Traurini , interpoauianco 1a religione del giuramento , determinia
mo doeruare tutte le coe opracritte ,,e mai contrauenire ; e e aremo ( il che Dio
non voglia) ribelli, e di/obedienti al loro commandamento , contentiamo d'e ere
obligatt quelle pene , cbe loroabiliranno nella crittura della pace .. Teimonijv

furono Treguano Vecouo di Tragurio , Toma .Arcbidiacono di Spalato , Filippo da


Zara, Cantulfo, e Nazario da capo d'Iria, e molti altri . 10 Dea di Marco da Capo
dIria notaro del Marchre ajria , e Cancelliere di Spalato :lOrdine dellipredettii

frati, e di volontd , e coneno del predetto 'Podea ,, Giudici, euo coniglio pregato
fcri , (Fc

Compromcso de Traurni
1243- I l giorno rndecimo entrante dt Settembre , nel tempo de Treguano Veco
uo di Tra Stepco Conte , 'Pietro de Luca , Paolo , e Marino di Biagio Giudici,n_el

lIola, cbei dice Bua appreo alla` Chiea diS.'Ptetro . Mi mentouatt Gtudttt , e
tutta la Communita. di Trat compromettiamo , e i obligbiamo fermamente

come di opra

. .

lo Giouanni Caotti eaminatore b pofo la miamano .. Et lo Ganzzgna 'Primice


rio,egiurat0_ notato di Trail`
`_
_

'
La entenza arbitraria
_
1-24; ind- 1-. entrando l'a-decimo giorno dl Settembre, nelli tempi diTregua
no Vecouo, Stepco C0 nte , Pietro de. Luca , Paolo ,, e Marmo de Biagio Giudici de
Trati

Eendo
peruaione
dellantico
nimicor dinata
graue
dicordia
traappicctarjz
li Cittadinimrdi
Spalato
, e perdtv Trau,
in. maniera
che i, vedeua
giorno
in giorno
di gu
jerabilmenre la guerra . Io fra Gerardo da, Modena oprauenenoo dalleparti della

Puglia inieme [oaate "Paoline frate Andrea , hauendo compa/tone dell: diatri dt
dette C tra , e deiderando di eiinguer l'incendio diguerra tanto ncfanda tra fratelli
e congiunti,e ridur le parti alla pace , e ligame di concordia ..

Finalmente In name del Signore cominciamo a trattare d: pace trd dl loro_ , eper
' gratia di Dio tutte due le parti i compromiero in noi, promettendo , (F' obltgandot
d/are detutto quello che noi per ben della pace terminare-mo tra` dt loro .
'Noi perci prima inueigate le volonta, . intentromdambt a'ot ,,ea baundo tr.i
i non

Dl T7474 .

.4.7

di noi Frati battuto maturo dicoro vogliamo , e commandiamo otto il debito del ai.
ramentofatto, e terminiamojotto le Pene ottocritte da eer oeruato dalle Parti i zz..
perpetuo enza contradttione, o richiamo alcuno .
i _ ` l

In prima dunque vogliamo, e commandiama , che la Villa di Olrog con tutt le


ite pertinenze , e tutte le terre adiacenti ia di ragione, e proprieta' di Doimo in,
maniera che tuttoa poeduto , come poedeua al tempo dellA, e iureoiiono alla
venuta delRe BelaJen a che li poa pregiudicare in perpetuo alcun pi-iailzg` o ,o in irumento,quanto ci quio alla predetta Chiea . ?Perche gia fil contro/ter! tra

Chiea di Spalatom la Citta di Traopra il territorio de Bi'cl), e de .s-Vitale quea la


laciamo non decia .

-' p

./1neora vogliamo , che li Traurini non riceeuano alcaninimieo di Spalato, ne lo

ritengbino, fomentino pere , per altri , che maeebinaeindie , ofacese danni d

-SPalatini,e loeso debbano osernareJi Spalatini alliTaiirini .


`Ancora vogliamoa'be tutte le terrepatrimoniali, che ono tra li confini di Spalato,
e Tra iano reiituiti alli loro patronialue le ragioni delli debitori , delle compa

-gnie in tutte le coe, le quali vadano cenito ordine, e ragiae. n

Dipiti, vogliamo, che tutti li dannifatti a tutte doi le parti in qua uoglia manie

ra,. ingiurietano vmeendeuolmente rilaciate, nelle perone nella robba, e non i


poi maiperauenire mooier lite dalle partioprd ci . Salita in tutto lafedeltri , e
rum-enza alla Corona regale d'Ongaria .
Et aceiocbequeii ordini aliibri iano empre abili in perpetuo vogliamo , che
qualiiioglia parte, che/ara ribelle, e deoliediente a que-ia compoitione facendo con
tra le roe predette, alcuna dee,a tenuta pagare per nome di pena doieento mar
che dargento la meta delle quali deiienga alla parte obediente laltra meta ia appli

cata alco Regioaga'ta la.pena , nientedirneno tutte le coefopradeite ianoempre


erme,erate.

am-

i*- >

Et acciocbe tutte que-ie coi-ano inaiola bilmente opera-tte babbiamofattoigil


lare [c preenti con li igilli ditutte dai le Citta . Io Gio: Caott Eaminaiorbopofio
la mia mano , U* Io Gauzigna 'Primieerio di Tra giurato n--taro coi commandando

fr-iti Gerardo , Pauolo , (9 .Andrea , e per volonta de Giudici , e Communit di


Traii h critto qnefla carta,e col egno conuetoegnato .

Circa lc uali critture i ha d'auuertire , chjl'compromeso doueua eser .


tato auanti abilito in parola con li Frati, e che quelli dicuso `i-l negotio
riducesero tutte do le parti inieme nella esa mattina dell vndecimo
giorno di Settembre nelliola Bua , cio il Podet, e Giudici di Spalato,& ll

Vecouo , e Giudici di Tra s doue formate lc critture del compromcso gi


tabilito, e fatta criuer la entenza la publicasero, e come il compromeso
de Spalatinii troua ncll'Archiuo di r-au , cos quello de Tragurni i troua
nellArchiuio-del Capit. di *Spalat0,done i troua anco la entenza opracrit
ta, nella quale vi l'incrittione, e ortocrittione de Tragurni, 8: vualtra,

imile ara ata data, d Tragurini con lin critrione,e ottocrittone de S a


latini, ma. non i troua. Re nnco opita la dierenza col Conte Doma do
Slouina uo gliolo , e Rogerio uo nipote aggiutata in Spalato cr quello

i pu comprendere dalla medcma crittura lori per mezzo dell1? medemi


Frati Gerardo , e Compagni, e poi 'ipulatazin Trm li 13. Nouembre 1243.

nel monaero di S.Gc: dal Notaro fatto venir a poa da Spalato :nella qua
le relasate lingiurie , 8c oee vien data ;i Domaldo vna Caa con torre con

tutte lc ue pertinenze nella Citta di Tra , e L. 500. de piccoli Venetianu


per

48

Del/e Memorie

per la arte dc molini del Pantano alui pettante : trouandoi anco memo-`
l'13. ne opradetto tet". di Desa Lucio , che egli poscdese altri beni
abili nel erritorio di Tral.

Seconda Guerra.

Cap.

H Ora esendo nella opradetta entenza eprei molti capi di controuet


ie, cherano tra Spalatini, e Tragurini appare inchiaro non eser tata
la ola caua , che li Tragurini volesero vurpar li terreni patrimoniali de..
S alatini , come criue lArchdiacono ; poiche esendo ato terminato que
o ca 0 : con tutto ci li Spalatini non rearono atisfacti; onde altre , u
giori, deuond esere ate le loro pretenioni . Dall'altra parte li Tragu
tim vedendo con quea entenza leuata per empre dal loro territorio la..
villa de Orog , e poo anco in dubbio il reo del Campo grande, ricupera

11:1 ch hebbero li prigioni, ricorero dal Re , e ne Ottennero la eguente,


ettera .

Bella. . allifedeli Cittadiniuoi di Traalute , e graa - Le oe e dipendiy i


che vionoatiatt tanto pi perturhano le nolre orecchie,eertcono lanimo,quan~
to'per lifeliciuccei volri con tutto l'affettol rallegriamo ; per certo li meriti della
fedelt vora raccomandatici per argomenti certi , e comprobati con infallibil epc`
nen-<4, cifanno allegri delle properit vore, e dolenti delli intri, che taluolta ac.
cadono ,* perci come dal tenore delle volre lettere hora habbiantoaputo, ch'oen
do inerti contro di voi li Spalatini nemichenolmente ;oltre lepoglie prefetti , eferite
datem' ;habbino prei molti de volri iniquamente , li quali non haaete ottlto liberar

altrimente dal pericolo della morte , e prima non iano ati eorti al a Communita
volra dalli S alatini alcuni inrnmenti in pregiuditio de privilegi) Regali,poco tent
pofd voio ennemente come` . Per eendo che quelle coe , che perforza , per
paura vengano fatte, non vagliono ;maime done vien tal paura , che cachi m [mom

coante , determiniamo , che lipredetti inrnmenti , e le promee cai eorte ano


di nia 'valore . volendo, che lipriuile ij vori relmo aliti ,elabili ia perpetuo , ne
alcun pregiuditio, graname poi atm air/i per tal eorom. in tetimonia di che w
conigrnamo le preenti lettere gillate con li norigilli. Data in Zoln li 3. De.
centIn queto
e* **x-:tr ~ v
. primo
. . le loro ragio
modo :e
`l En-iumm
ridotte in
,,e-]10n oante la opra etta entenza , hauranno preteo ch'anco la villa_.

-dOa-og osecomprea nel loro territorio in vioor del priuile io Regio s il


e deue esere Rata la caua, che ii S alatini acesero la econ a mosa con

tro Tragurin per marc, come rieri ce lArchidiacono nel cap. 45. done nar
tato il tumulto fatto da Laci nellelettione dellArciuecouo, che egu nella

perona del medeimo Archidiacono , e come lo sforzasero a renun tiaro ,


conclude , quanto ia graue con l'odio/'e fattioni concnlcare ilato della S.Madre
Chiea linegn la pena enidente, cheubitoucc-ete .
. i.,

Della guerra ch hebbero li Spalatini co n


Traurmi cap-46.
S Eguite quee coe, Bernardo 'Podi-ia comincio abricar machine, e radmtargente

contro i Traurini ,li quali apendo non_haner pari forze , e non perandofdi poter
re l ere

D Tra .

49

reere allapotenza de vicini, cominciarono impanrir, e mandati ambaciatori con


parole hamili dimandauano pace , orendoatisfattione dogni coa : Md'l 'Podi-lla' ,

ch'eradanimoferocc ,entite le parole humili , tanto pi sinuperbiua ,_ e Mltndo


del coniglio d'alcuni gia/;ani non volt-ua inchinare allamicitia; md facenagrandz
me minaccie : onde auuenne , che li Spalatini apparecchiato chhebbero le barche ,

ch'haueuano vctrono con molte di quelle , e Vennero nanigando appreo liola rei-"o
Tra; non gia con pcnero di combatteren- con far to/ira voleuano impaurir tutta
la Citta di Trail ;ma li Traurinicoperto vna parte dell'armata de Spalatin i, lacia
ta da parte la paura , chhauenano concepnto , ricaldarono gl'animi , imando me
glio morir diferite , che viuer vergogno/amente , e enza penar altro corerofubito
almare, ecaricarono li vacelli di remigianti, (9* armati.- trouaua iui vna Ga

lcragrande " alta a cbil Re Bela nel partir hanea lacia o , chela conferita/fera ,
nella quale entrarono Soldatifcielti , e Cittadini ; armarono anco dalfule con altre
poche, epicciole barche; era anco in agiuto loro *una ua grande de buoni Soldati
giouani , e fuoruciti di Zara ,- tutti quei cendo dal 'Porto vogarono per [patio.
d'vn miglio, ecoperta la numeroa armata de Spalatinipara periliti dell'iola,

hebbero paura , e voltate leprone vero la Citta ritornanano fuggendo; e li Spa


latini vedendoli contro l'oppinione loro v citi in mare/i rallegrarono molto , e pen
ando , che e lifoteero arriuarc, non i arebberocappati in maniera alcuna :
perci affrettata a voga i sforzauano di ferirli con le aette auanti , che ritornaero
nel porto: ed ecco,che mentre li Tranrini :forzano difuggire, la loro Galera gran
de vrtando nelfango re a , (9 immobile : dalche conu , ed impamiti li Trau
rini , non apeuano pigliar partito , e nalmente ringliato pirito di coanza ,

eortati trd di loro , (9' accoiate le doi fue alli lati della Galera , ch'era in ecco
apparecchiarono per afpettarl'afalto de nemici: ed ecco che Bernardo col Vacello
maggiore, come era impetuoo , e precipitoo nezlarmi , non volle apettar li compa`
3m' , ma vrtimpetuoamente negl'inimici, e con glarchi tei cominci aettare, e

con iccbe , e[piedigagliardamente combattere ,- all'incontro li Tranrini dalla pup


pa ella loro Galera, chera eminente , qua da vna rocca, non cejfauano di tirar
a oprafai , ' altre armiopra le `genti nemiche, e li Spalatini , che non hane.

nano portato [mr rnafo nelle loro Barche , rice/tendo opra la targe la grandine del
le pietre , fortemente combatte-nano dalle pappe con le /Pade , e lancie ; e mentre con.

tantosfor@ combattcua cafcanano da vna, edallaltra parte feriti , e morti. O


che guerra crudele , e neanda , che[fm-{Kata la legge di natura , il 'Padre cantrol
glio , e? ilglio contro 'Padre , il atello contro'ilratello , l'amico contro l'ami
co lecelerate mani adoperaua : non era quella battaglia tra nemici; md ciuile , e do
meicaguerra l'enento della vittoria era dubbioo , E' era ridotta a talefiato la

battaglia , che preualendo lispalatini cacciati dalla pappa della galera nemica , li
combattenti li aceuano rinculareno al mezp della Galera, e mentre era vicino ,
che la gionentu di Spalato-saccoiae a loro , ecco che na dellefue de Spalatini ,
nella quale era il miglior neruo de combattenti traportata da voga gagliarda inuez.
per fianco ma delle fit/Ze Traurine, che era ligata al lato della magior Galera, e
renne ilierone d paare in mezo la fua trd li remi ,- all'bora quelli , ch'erano nella
' oa"di Trail impanriti da queincontroalirono opra la Galera , e la ulla nella

qualeerano,ollen in maniera, eheilperone della fua Spalatina rei cos tc


nacemente attaccato , come e foe .fiato inchiodato , e con tutto , che :forzae
ro di diaccarlo, non gion indura alcuna , e co non da glhuomini , mdper pera

mzone Dinina re prea ,- li inimici diopra org ceauano tirarfalli , efrezzefno


D

c.

50

Delle Memorie

'che entrati dentro totalmente Iaottomiero . In queio mentre il mare crehhe , ela
Galera i ollcu, e dalla corrente auoreuolefil inieme con la preda portata nel por
to con allrgrezKa-s e volendo ll Spalatini di nuouo rinouar l'aalto con li vincitoric,
oprauenendo le notturne tenebre , meh , e dolentii partirono da nemici: [mono
prei allhora con la ua 60. de migliori della Citt , e tuti con ceppi a` piedi furono
poli prigioni. Ecco come le coe non procedono con loppinione humana : md con la
diutna dipoitione , e quelli, che della propria virt ono condati perdono , e
quelli', che delle ue forze t diperauano , trionfano de nemici: pere e non nella
moltitudine dell'eercito cone la Vittoria della guerra : md dal Cielo viene la for

tezza : imparino li poeri quantoia duro tirar calci contro il limolo : mentre quelli,
che poco prima conculcando liatuti della Chiea Vitoria _de Chierici diarmati
rallegrauano , hora da diperati nemici vinti nellignominioe carceri paticono la pe
na . 'Perche come dice la crittura , niente ii fa in terra enza caua , e coi ucce
den do le coe i vede adempito quello , che dice il 'Profeta per nome della Chiea .
mand dal Cielo, e mi liberar,dede in obrobrio quelli, che mi conculcano,
che dir dellaltre bottag ie , che malamente eguirono er l'inolente temeritd del
'Pochld : anzi per li peccati de Cittadini, alcuni pre t , alert' truccidati , ce altri an
negatifurono : onde e pi tolo lecito piangere , c ;e riferire coa alcuna : perci che
conederati li Traurini con alcuni Croati , hora di nacoo , hora paleemente s'in
contrauano con nolri , e ne ammazzauano molti, e faceuano molta preda , e per tut.
to doue voltauano , tanto per terra , quanto per marc con lieti uccej' rieciuano :

allincontro li Spalatiniuccedcndoglitutte le coe iniiiramentedi giorno in giorno


andauano di male in peggio : perche qua i miracoloamente egui , che giulio tre
giorni doppo , che preumerono di perturbar le ragioni della Chiea in nella guerra
anale relaero perdenti: (7]' eendolati da loro violati. li priuilcgi C ericali ilgio
edi doppo l Epifania , ilgiouedi di Carneuale , ilgiouedi doppo Paqua, il gione-l
nellottaua di Pentecole patirono peimi ucc-ci dl guerra , e cai infelici nelle per.
one, e rohba : eglantenati de quali co piedi nudi hauenano gia` dimmdato con pre
ghiere la pace a Spalatini , moltieruitij acendo , EJ* oeqnioamenle honorando co
me maggiori , hora allincontrario li Cittadini nolri datlli in preda , ono iati sfor- q

(ati di deidcrar lo pace loro - Cot adunqne certicato inJoro quell Oracolo
'Proetzeo dl Zaccaria donei dicede Chierici, ( Chi roccaavoi tocca 1a pupilla
delljocchio mio) , e doppo quello quai cercando con chcgenere di 'vendetta hah

.Eoucerpunitb[aggiunge dicendo ,(eender la mia mano opra di loro , q


U anno in predaquelli., che li eiuiuano ) . Cei dunque di glomr la ramta
humana, mentre nelle guerre opera laola virt diuina , dicendil Sig.per il Profeta.

(ore li glorara Ia ega contro quello, che ega 8c) . . Da done dunque quell'
ettento non penato :e non per dipotione di Dio proceduto , ch'in quel conitto ,
che fatto con li corari , che quai a niuno piacque uccee allegra Vittoria : edi,
quelo , chd niuno qua dzpiacque auenne cao coi cattino : uccee queto coe in..
quella maniera;donend0 ritornare il 'Poded a Caa ua, venne alla Chiea , e bumil

mente concs il candalo j editioo , che nell'proceo dellelettione haueuapermeso


che nacee, edimandperdono . .Que/lo eo cones in piena ala in Palazzo,
all-rendo a ch' il fatto delCapitolo foe legitimo 5 ma peruera l importumta de
Laict.
ZTL

Qual

Di Tram:

5!

Walmente li Spalatin guaarono il Campo

di Tra cap. 47.


'

Ll'hora li Spalatini non dandoi delle proprie forze , i condarono molto nel-~
la potenza di Mnoslauo Bano di Bona, e chiam atolo `, ' agnateli le pee

del publica , lo eleero anco Conte della Cittd , venne egli con molti huomini vaio_
?of , (5" and con Spalatini nel campo di Trail i doue quai per due ettimane ferma
tit tagliarono le viti ,egaronoglalberi , egualarono tutto'leminato , e coltiuata .

dindi ritornato il Conte and alno paee, laciato il regimento ad vn certouo pa


rente per nome Rizardo , chera de Calabria : laci anco er guardia della Citt
'vno deuoi glioli con ottima truppa di Canallaria : md i Traurini olinati nom
'rolero rilaciar li prigioni : e mandata .Ambaciaria al R life'ccroaper tutte le co
efatte dal Bano , eSpalatininel loro Campo. Il R udite que-He coe, and molto

in colera , eubito chiamato rn certo uo Capitanio per nome Dionio perona po


tente , chera Bano de tutta la Slauonia , e Dalmatia , e mand con lui il Vecouo
di Cinque Chiee, con *cn certo Conte Michele , e con molt'altri nobili d'Ongaria ,
commandandogli rettamente , che venendo in Dalmatia eercitaero contro li Spa
latini pi rigida vendetta, che potesero , (9" 1m altro eercito mand a vendicari
delle temeritd del Bano di Bona : li Spalatini ancora mandarono .Ambaciatori al

Rcuando , e coprendo ilfatto nella miglior maniera , che epperc : ma'l R dii
mulando il diguio riceuuto fine non curari molto di talicoe, e li rimando .i Ca

a : e perche la Chiea era enza 'Paore richiee, ch'elegeero Vgrino 'Prepoto di

Ccma in `,il-*ciuecouo di Spalato , dicendo, che per la ua nobilt , @cienza orird


la Chiea, cla Citta` olentata da uoi con :gli reara [allenata da molti t~auagli :
ritornati gldmbaciatori riportarono con allegrezza le ripoie del R; md non por

tarono alcun recrittalRegio; ci vdendo li Spalatini , e credendo tutto eer 'bero ,


ubito vennero d trouar lArchidiacono , ec* il Capitolo , e pi too commandando ,
che congliando , dimandauano ,cheultitoocfatta lelettione inieme con loro:l'.
.Archidiat-'Qoyer *cheapeualinolon-(a dl/grino non J'acquietana all'itanza de
Laici ,dicendo , che lelettione non i deue are in fretta , e con tumulto ecolare ,- md
con matura deliberationc de fratelli , 29' uomini religioi : ma li Laici conforme all '
vo loro , prorompendo allingiurie , i sforzanano elorquer pcrorza dalli Chieri
_ ci lclettione : onde licentiata la moltitudine ,il Conte Bizardo ,Murgia Giudice , e

glaltri del Conglio andati alla Camera della Chiea preero il Bollo del Capitolo per
forza accordando con loro il 'Prete Fuco con tre , quattro compagni trii , e por
tandolo niacriero lettere per nome del Capitolo, bollandolealamente , e manda
rono doi nobili , che come procuratori del capitolo acesero lelettione ad abitrio del
Hr? e coi ufatto: andarono dal Hi} glamhaciatori fali , e perche all'liora il R
"11 in Slauonia , preto ritornarono dicendo d'hauer alto l'elettione dVgrino , (9" il
Reerplacaco , ce* hauer promee molte gratis all i Cittadini , md volgarmentei
diff'. la bugia ha le gambe curte, poco pu durare , preto uiene coperta : perche non
iinieono con buon eito le coe , che con cartina principioon cominciate: impero

che quell , ch: diero il R eeri placato, con pi ueritd poteuano dire , I l Rignor

delli R con tali audacie eser prouocato allira; e quelli, che uantauano hauer por-`
tuto alli Cittadinigrdtia :pi toogrand'incendio , E? eccidio a tutta la patria haue.
nano-portato: perche non paarono doi ettimane intiere , chil Duca Dionio con..
liopradet iPrencipiradunaionumeroo eercito dTOngari , Dalmatini, eCroati,
D

uenne,

52.

Delle Memorie

tieni-c.: s'accamp a Salona: all'bora li Spalati ni andarono con Preenti a' ritrouarlm

e con parole dolci procuratono d'amolir il petto loro,- md quelli eequendo li com
mandamenti regt'j non guardauano con buon occbio li Cittadini, (F' apramente
*minacciandoli dimandauano gl oaggi , e gran quantitd di denari; e perche pa
reuagraue a Cittadini di decader daliato della lor' liberta,- allegauano li priujle

gij , per vigor de quali la loro Citt doueua eer libera , eente da tal eattione;
ma' ei prezzati li priuilegij ineuano , cbe atisfaceero alle loro dimande .
e poi cbe li Spalatini negarono aolutamente d'acconentire: moe tutto leer

cito , e sacco alla Citta l'anno del Signore 1 244. li 1 2. dt' Luglio , e u fatto
` ran combattimento nel Borgo di Spalato ; poiche tutto leercito ordinato in,
cbiere , cominci combattere atorno la maera; fi diuifero glOngari in quadre ,
eettero col Bano lontano , il Vecouo con laua quadra, Tilen Prepoito con la
ua , li Traurint con la ua , (3 il Catellano di Cblia ancora con latra, e moltaltri :
all'bora ac colati alla Maera , cercauano dentrar dentro , e li Spalatini dipoi
per tutto , con rlKl , efaj li ributtauano; md li Traurini, cberanopraticbi del
luoco andarono attorno *aerolz parte occidentale, 6:9" aceero al piede delmonte,

e cominciarono da quella parte d combattere , done la Majiera per il ito del luoco era
pi debole , di* baueua meno defenori , ean-io incontro alla Maera , erano in ito
piu alto di quelli, cbr difendenano la maera, etirando gran moltitudine deai
contro di l oro li eorinero ritirar dentro nel piano ,- e perche li Cittadini non ardi

uano abbandonarglaltri luocbi doue erano ati deinati , non potero darli occor
o - Li Traurini dunque , fubitofalitiopra la matera, cominciarono combattere

con nell; , cbeauano diotto, enon ltlaciauano cendere, epa'ar auanti; ma


percbe eraalitagran moltitudine tn confuo , e con impeto la maera rouin , efi
pianotto li loro piedi : aputo da tutto l'eercito , che la rada era gia alargata ,
concorero tuttia quella Volta, G" entrati nel Borgo ariuarono ino alle Cae mura
te combattendocon Cittadini :furono morti a'e Spalatinino adiece buomini, de 0n
gari , eSlaui da go: coi dunque perche riuc debile la difea della maera non
pot reere d tanta moltitudine agrauando lt' peccati de Cittadini: allbora ll nemici
entrati ubito poeto fuoco della parte di lponente , e oiando vento gagliardo da
maero , tutte le Cae de legni, e rencbt in reue sabbrugiarono. e portando tl vento
le amme sabbruggarono da zo. cae di pietra , e coi in quelgiorno sabbrugiarono
dentro il circuito della maera pi di ;cercai-:vedendo li Cittadini crecer ilfuoco di

caa in caa,ifpauentarono molto,temendo,cbabbrugiate le cae del Borgo , :abbru


giae anco tutta la C itta` . ,Quel giorno fu filmato l'vlttmo a Spalato , e tanta paura

hebbero alcuni,cbe Murgia,chera tra Cittadini il pi ricco,e che baueua aai parole
portatiliaecbetti de denari d certe naui,diceua,cbe doueuano render dgl'Ongari,
altri pi arditi riprendeuano laua timidit, e facendoera , ecefando lincendio
mandarono li Spalatini a dimandar pace da glOngart; mdl Bano allegro della vit
toria, come della morte deuoi nonpoco melo z ripondeua per anto minacciando :
co quel giorno aailacrimeuoleni ,~ ilgiornoeguente vedendo il Bano , e l'altri
'Principiabe non era coi facile com batter le mura, conte eralato ilgt'orno pre eden
telefragil maere:cbiamati lispalatini cominci con loro trattar dipace;li Spalatini
wedendo ridotti alle rette,e da Wtaparte circondati dalleercito nemic o,dallaltra
zoo-Cittadini eser prigioni in Tra cdeceero a tutto,sforzati da ineuitabile nece

it patuirono di dare al co Regio oo.marcbe d'argento,e eiglioli de nobili per


oaggi , er comprobare la coanza della loro fedelt-'li 'Prencipi promieroerma
mente ,c eatta lapace conTraurinili arebbero rilaciati totalmente_ li prigfiloni;
."lo
/

Dt Tram}

,`

5;

interpoi alcuni altri capitoli, che non fiato necesario d'inerirgli qui; eco/iii
Principi tornarono alle Cae loro .
u i vede, che lArchidiacono morandoi molto appaionato contro li
patriotti per limpedimento riceuuto .nella ua elettione in Arciuecouo , o

forza varali ; farlo rinuntiare , e ercx attribuendo tutte le perdite fatte.;


nelle arrioni con Traurini alla o a vendetta diuina , viene con queo ad at
tenuare le vittorie loro, chein riferice ,* e chi non vede , che lattribuire alli
Traurini la ubita riolutione di correre inconideratamente ai mare , 8c ar
mate vna Galera grande, e doi Fuc,~oltre la Fua de Zaratni , & altre bar-
che ,non poteua cos in vn ubito eettuari enza preuia dipoitione,$c ap
parecchio di molti giorni ; anzi i potrebbe quea esa inconideratezza;
retorquere dalli uoi detti nelli Spalatmi, che haueserovoluto are oenra
tione di numeroa armata , per pauentare _olamente il Tram-mi , e non per

combattere , nella'quale, non che altro, fosero dimenticati di caricar a,


arme tanto communi, e tanto vitate in quelli tem i, come haueuano fatto li

Traurini pi di loro prouidi , 8c a parecchiati-a combattimento : e use


quentemente , chinon saccorge , c e11 Traunm non uggisero dall'armata
S alatina, ma vedendola in numeroa della loro , i ritirasero vero la Cit

er riduri in ito pi etto , dcue non potesero eser circondati dallL,


mo titudine de legni nemici, e con tutto che la Galera, auanti charriuase al
luoco detinato , vrtase in ecco , non perci impauriti , peri d'animo .
comein criue: ma rioluti di combatter in ogni maniera , pigliurono par

tito, valendoi del poco fondo dac ua, che iui era , done non poteuano dzL,
nemici eserli pree le palle , e condati nella grandezza della Galera , acco~
'ate le doi Fue alli lati a ettarono lalalto de nemici,con quel vigore,ch

egli-medemo decriuenna c e oi li Traurini osero ati {cacciati dalla pup.


pa,e rinculati no a mezza la

alex-a; e che nel medeimo tem o vi monrase

ro opra uelli Traurini,che i ritirarono dalla Fua , ch'era ata inueita da


vn'altra eSpalatini, e che_ li e dalla Galera mezzo prea da nemici,haue~

ero hauuto aggio di combattere, e tornando ; cendere ottomettere la Fu


a Spalatina : non s come quee coe tutte in vn ieso tempo posono e~
er uccedute: onde credibile , che lAtchidiacono l'habbia critto per re
latione di quelli, che trouatii nel conitto l'hauranno,cuando e emna

lamente informato: i come n anco u fango done vrt la Galera , ma caoliz


naturale della punta , doue e la Chiea della Madonna, che Del lito vien det
ta: imilmente nel dire , che li Spalatni, do po che la crecente del mare ha

ueua portato nel porto la Galera con le Fu e,voleuano rinouar lasalto, e;


la norte non opraueniua: come pOteua ci eettuari e fose ato anco di
mezzo giorno? iche oltre la malageuolezza del ito angoo , e rettezzad

del Canale, non aueuano a combatter con li oli legni vincitorinna con tut
ril Popolo di Trau,otto liee mura della Citta: onde quee deuono eer
ate quelle brauate,e cridori, che ogliono are da lontano larmate,quando

i diaccano dal combattimento , e il Spalatini per non parer dhauer pero,

haut-anno prea per cua la oprauenenza della notte , e portataquca rela


tione a Spalato, dallArchidiacono ara ata creduta,e critta . Ritornando
hora alla erie delle coe eguite do po il guao della Campagnadi Traurini
epedirono Ambaciatori al R,do endoi dell'inulto, e danni attili da Spa
latini, e nhebbero la eguente lettera. .
i D 3
Bela .

5-4

Delle Mentone

Bela . . alii-diletta' , :fedeliuoigiudici ,, e tutti li Cittadini di Traalute z e pie-`


nezza della ua gratta . Laduerita , che la vorafedeltd non lettereci bdgnica
to, ci ha turbato molto , come de quelli, li quali d noi , e?" alla Coronaempre u rono
conantementefedeli , e grati; perci peroccorrere a qaea mal-aria con medicina ,,
habhiamo critto al diletto, eedel noro Dioniio Bano, e Duca di Slauonia , che eno

ro Logotenente in quelle parti ,- commandandoli lrcttamente , cheubito riceuute


Znelle facci vendetta deglohrobrij, e facci reitmre tutte le rohhe let-ate , e deidera
aner lagrazia nora ,~ enon douete battere alcun dubbio di roi , perche la vorafe deltd, e grati eraitij , ?i tengonoempre raccomandati; in maniera , che non com
portaremo ntai , ch'habbiate alcuna vergogna , aggrauio Dat . . . . . .

. . . . . (la pergamina corroamon i pu leggereil rco)

x"

In queo mentre , che sapparecchiaua il Bano-di venire alle marine con..


leercito biogna, ch'il Zupano di Chliiazdubitae , cheli Spalatini faceero
qualche inulto nel uo territorio , e che-ci ignicae al Re, il quale crie.;
alli Traurini vnaltra lettera .
'
Bela . . aliifedeliuoi Cittadini di Tratialate , egratia . [odiamo. la ?ora e
delth , che conociamo per certi argomenti apparecchiati per qnei , G* altri ernitz
'aoiri incontrarnefgrata remunerattone . 'Perci vi oommandiamo ricercandoui'pi
attentamente, che cumulando .virt a virt , atate col coniglio , G' agitato al e

del notro compare .Aleandro Zapano de CLich , quando arete da lui ricercati , e noi
hahiamo commandato tanto d Dioniio Duca-li tutta la Slauonia ,

nanto a Stefano

Bano della maritima, quanto anca ad eo .Alefsandrm nori fedeli, c e vi diano aiu
to , e coniglio oportu tto , ne inc-oa alcrma pere , per altri vi diano moleia contro
il tenore denori priailegif, e libertdnhora oeraaca ,- nel rtlo circa la galera , che
la fedelt voira hd dimandato per Marino noirofedele,e voiro concittadino,habbia-
mo eaudire le vore dimande laciando queo in dicrettione delliieo Marino vo

ro Cittadino , alleparole del quale haut-eteede indubitataopra ilfatto della Galef


ra , ZJ' altro Dat in Bndagioaedi doppo 'Paqua

Segui poi l'aggreione del borcro di Spalato dallArchidiaconoriferita , e


nalmente l'accordo informa di entenzan'l quale douendo portari alla pre
enza del R li Spalatini fecero il compromeo , che i troua nell'Archiuio di

Tra , e i conoce eer tato formato con molta fretta , eenza data ;ed

il eguente .
"~
i Capitolo, Giudiciongleri, e tutta la Communitd di Spalato col tenor delle
preenti facciamo manieto d ciacheduno, cheopra la caua, edteordia , che tra noi
arbitrio
da vna parte
del Glorioimo
, e Traurini Sig:
dallaltra,
noiro Bella
obediremo
inclitoinRtutto
dOngaria,
, e pernotto
e tutto
allaentenza,
quello, cheth
trd le arti intendera, nelle man: del quale hahbiamo rin-eo la total caua, rimetten
do in i tanto le pero ne, quanto la rohha nora teneremo rato , e fermo, e promette.
to inuiolabilmente oeruare , (9" acci non poiamo in qualche tempo ritirm, hab
biatno fatto igillare le preenti lettere con li nori igilli .
\
La entenza dal R confermata .

Bela . . . Hanendo noideinatiglamati. eedeli nori Dioniio Bano di tutta la

Slauonia,Bartolomeo Vecouo de Cin ne Chiee, Michele Conte di Varadino,e File.


Prepotto
di Za rabia pernata
eequireg
aari
del noro
Regno,
e pecialmente
rc
la controneriah'cra
tra le deli
nore
Citta di
Spalato
da Wta-parte,perda
e Trani
in'

dallaltra, doppo ritornati li medemi da noi , cignicano nonolo con aa voce, md


con
I

D Trac} .

55

*concrittura hauer edata , * aggiuata la predetta contraaeria, il tenor della qual


compoitione tale, come nelle critture loro habbiamo compreo contener .

Dionio Duca,e Bano di tutta la Slauoma Bartolomeo Vecouo di Cinque Chiee ,

Michel Conte de Varafdino,e File 'Prepofito di Zagrabia a tutti lifedeli di Chri/io,che


veder-anno la preente carta alute nel Sig. Gies Chrio .
Facciamo palee d tutti , che esendo de commandameato del Sig. noiro Bela per
gratia di Dio Re d'Ongaria Illure peruenuti alle marine per trattar gl'affari del Re

gdoejPecialm.-nle peredar la guerra, 'piii too gaigar cbcra nata tra la Ciitd di
Spalato da tina parte, e Tra dallaltra a Ogni loro controner/ia fu talmente definita

a offra Prc/enza; chil Capitolo , e la Communita di Spalato in primagiurarono


fedeltd al R d'Ongaria, (a' aluo igliolo, e per oeruaie la conanza della lor fede-ltd

diedero er oaggio fei de loro Cittadini d noira elettione; e promiero d'oeruare Ogni
fede, e delta al R, (F aluo gliolo contro qualuoglia,@* in tal modo , chenon ri
ceueraano alcuno delliuoi, d altri,chefoe infedele alla regia Corona 3 ma pi too
quelli, chearanno conuinti, in giuditio, per inquiitione,jaranna obligati di darli
alla Maea del R.
.Ancora il Capitolo,e Communita di Spalato qualuoglia, che elegeranno per Con
te, Che ia del Regno del Re, e uo fedele il R gle l o confermara.. _
'
.Ancoraiprala guerra,-cbe ma li medemi Spalatini,e Traurini era nata, in quea

Manieraftono accordati; eendo iai preente il Capitolo , e conentiente alle medeme


coe, che tutta la terra dalla Colonnaopra vero 'Frau , nella qual? contiene la `nil
d d'O/Zrocb piena , * intieramentea laciata alli Traurini paci camente poede
re, e e alcuni inrumenti hanno hauuto opra ci, gl hanno mandato al R per le ma

ni nore, con que/ia condittione , cheopra laire coe , cheono in quelli contenute

altri inrumenti,e priuilegij/iano dal R ottenuti; ma che prima ano ratciati li


. Vecchi, auanti, cbeano ottenuti li noui 'Priuilegij dal R ,ee hauejero altri inru
ltfnentidellaerra , ch'hanno laciato alii Traurini, iano nellauemre annichilati d

atto , eca .
Di piu conuennero conrm-emi : acci ogn occaione di controuera s'amorzi ,

:bui Spalan'm **Mano-tutte le ca[e,poeioni, e Vigne , ch 'hebbero per qualuoglia


raggiunte-el territorio; Citta di Trail a gli [ie Traurini da eer pacificamente da

loro poedute ;emilmenteli Traurini permiero alli Spalatini tutte le ca]e,p0eia


BGE vigoncbe hebbero nel territorio , e Citta di Spalato da ter in perpetuo da loro

podute . Sotto lie'accordo rilaciarono li Spalatini alli T raurini certa [ola per
nome S.Steano,opra la quale contendeuano da eer da loro pacificamente ritenuta .
Et acci che ue'accordo di tal controueria ia alcun tempo non poa romperi ,
que/io accordo /ttwfrd di loro in preenza rio/Ira, con tal pena abilirono , e confer
m -i-ono; chefe alcuna delle arti, cio la Communitd di `Spalato , vero di T ra mo
aera lite, dicordia,/a ob igata di pagare al Re mille marche d'argento , e con tutto

ci haura .i riceuere altra pena dalla Maea Regia delle coe mal fatte .
*TL-m vogliamo per paar queoottolentto ,, che eendo da Stepco , Nglipeio ,
Daniel,'Cr:[ibura, Craynico , ' altri , li quali nella[iena guerra furono dalla parte
de Traurini , eimilmente quelli, che urona con Spalatini , eccettuati Ninoslauo
Bano, .Andrea Conte de Hulm,Bratiuoy, Vulxa, Poli-(ani. (J' lime/:ie ono infedeli
at Re ,- ii `celebrata-pace inuiolabile trd tutte doi le parti .

Dar: per mano di Maero Benedetto Cancelliere del Bano DM!! di Siciliani-t': I'Mno del Signore 1244Ji 19, Luglio ..
_ i_ `_
`
` Et zci chel predetto accordo tra lifedeli nori Spalatze Traur: e It nobili Prenz
' `
i
~ D 4tipi

' ;6

Del/e Memorie

cip! narigiua, e [egitimam ente ano e coi ordinato ia emprefa! i, efrma e to!.
tcmpopoja eer rezrauato, Poo in dub; per coneruatione del detto accordodmb
biamo come/'xo il prejente priuilegio munito col offro gillo doppio.Dat: lanno 1 244
li r4.d'oobre,c del offro Regnare lanno nono .
Doppo la. qual conermatione , crie il R :i Tram-iui la terza lettera .

B. . . . aHidelrmi marie-:mente prediletti Giudwi, eCommunit dx Trail-a


lute, e iena graria .

'

Ha biamo ritenuto con volto allegro [i ?offri .Ambaciatori Maebo G. e D: uo


compagno nori deliim, e deuotimi, tanto in riguardo delle perone loro a quanto
di tum voi , che puramente amiamo . tutti limi vori , che li *po/in' Ambaciatori,
come perone dicrete, e pri-demi., hanno procura-*0, babbiamocjpedito a roro bene
placito , e? bonor della voo a Citta . Dipz ub-Diamo mandato v noro Mancia z
acci w con zoo Marche, 100. per il Padiglione , e cento per il foi-mento; il che ,
doppo che viar pagato , rilasarete li oftaggi Spalatini , :be hauer: ,caue andati
al detto :zo/ira burma `, enza contraditzione . Nm babbiamo voluto enza a rora

preenza rinouar glinrumemi de Spalatini, ebbannoopra le poteom, che vione


.iate deuaate :commm la-ndoui , ebe man-fiale alcuno de vori degna difede alla
preenza nora ncHott-ma dz S.Gregorio proma, cbaa preenza loro i rinouaran
no gl mmmemi de Spalalm' annullati li rece/2! . Dna in Sala nella vigilia:
di tutti li Sami .

- 0625441e la Wa caua della Guerra, guail prete/I0 ,


`
; e loccaione . Cap.16.
Vee ono tutte le memorie , che i trouano della opradecritta guer
` ra, della quale non (i poono apere le vere caue, e non viene ponde
rato lo ato , in che i trouauano ambedoi que {le Citt . Poede
nano li Spalatini da principio, picciol territorio , il quale come eendellcro
no al iune di Salona, e Zarnounza, e come coneguiero le coe del mon

te oltre la valle di Salona mo alla Colonna,,chera otto Oho"; done con


nauano con Tram-im', non c memoria alcuna, che lordichiari : poiedeua

no. oltre di ciliola di Solta , 8c vna parte dell' iola. Bua, ino alnoco,douez
mo ad hoggi i vedono le colonne oe in tante Maere per-dritta linea da.
Tramontana : mezzo giorno,che ditinguono li conni tra" SYalatinize Trau

tini Che li Spalatini oltre di ci apira'ero al dominio del e proime iole


della Brazza ,, e Leina, troua memoria del 1 2. i6, nella quale Marco fatto.
dal R Conte perpetuo , 8: hcreditario dee iole , obliga in per emo alli_
Spalatinila quarta parte delle rendite deo Contado ,. acci frli oei-o in
aiuto contra glinmici uoi 1 e riprendendo lArchidiacono liuoi parriot`

ti, che quando l'anno eguente il R Andrea capit a. Spalato,allimbarco er


terra Santa ,,li Cittadini attendendo ciacuno alii commodi riuati , tra cu
raeto di dimandare il Caello di Chli'a,8c il Contdo. delliole chil R ha

ueua animo di cdncederli; onde dal detto uo i deduce r che ueo Conto.

Marco con la venuta del R dcue eer ato ptiuato del Conta o d'ellille ,* e,
di Chlia narra il medemozch'ad ianza de Spalatini oe leuato Templari,

e conceo al Conte ZDmaldo , e poi anco leuato al medeimo Domaldo 5 nel.

She q bene, hebberd per compagni li Trentini z come di opra. tato detto i'

MB.

Dt Trau -.

57

tuttauia i vede , che li Spalatni erano in cio l principali, e che li Traurini vi


haucuano pi preo il nome di quello, che foero realmente partecipi; e ci
deue eer prouenuto per la depreone , nella quale cac Trat nella o ra
detta deolati one , la quale cilendo durata tanto, quanto s'allung la rel au_

ratione, che oltre la pouertz de Cittadini, u anco_ retardata per il accheg


gio oprauenuto del1ArmataVcnetana,ne i ar ridOtta in ato di icurezza
anantil I zoo. in circa , come u di o ra coniderato : nel qual tempo con l

occaione della venuta del Duca An tea cominci :i contender , ciuilmento


er, con Spalatini circa li conni del Campo grande , e poeriormente con
FArciuecouo Bernardo , ananti il medemo Andrea diuenuto R dOnga

ria, 8c allhora f terminato ;i f'auor de Traurin , come di opra ato ricri


to , 8c eendo morto l'Arciuecono nel medeimo tempo, cheo R i :rona

ua in Spalato per il opranominato imbarco, narra l'Archidacono, che quel


li, quali toccana lelettone la dieriero otto rctco di voler ele ere al
cuno de gliol de Baroni dOngaria , limando , c c arebbe *utile alla C tiea , e

Cittadini,e hauesero tal Principi protettori nella Corte Regia : e che nalmente.,
doppo doi anni elegeero Guncello ad inanza del Bano Yula,chera uo pa

rente : qnea prorettione de Baroni doucuano procurari li Spalatn,princi


palmente per tentare di coneguir quello , chil preceiore di Guncello non.,
aueua potuto ottenere , cio il Campo grande ; poiche i trouano doi lette

re del Re Andrea originali in bergamina, di quelle,ch'erano dette minori,ma`.


enza milleimo,nella prima delle quali criue iIR al C1cro,e popolo di Trail,
che volendo l'Archieletto di Spalato , 8c il Vecouo di Tra litigar ananti di
lui opra le terre di San Pietro di Clobucaz, dc Biachc , e San Vitale , lc quali

intendeua , che opita ogni lite poedeero come posedeuano per ananti: e
che e alcuno volese mouerli lite , di ci non iano tenuti riponder in altro

luoco, ch'alla ua ola preentarmi-allaltra criue al Bano comandandoli , che.


veduto il Priuilegio concco :i Traurini , li induca al poeo di tutte le terre

in quello nominate s e gli facci pacicamente posedere , e e dallArciueco


uo, daaltri ara ata tentata coa alcuna. doppo'l predetto lriuilego la re
uochi, Se annulli.

Nella prima delle quali esdo nominatoGcello Archieletto,bi0gna,chc


poco doppo la ua clettione, 8c ananti l'anno 1 22 I ,nel quale vicnc nominato
Arciuecono procurase dottener dal R auanti,che di corte i partise alcu
na delle terre nelle lettere nominate : o vero, chil Bano uo Parente ngato
da Spalatini tentase d'occuparlc , c che perci li Traurini mandasero Tre

guano loro Vecouo per opporeli in Corte, e ch'il R non volesc acoltar le
ragioni, delle quali era pienamente informato : ma i dichiaraile, che li Trau
rin poi'scdesero , come in'allhora haueuano poseduto; quello wi , che
oggu11"6 , Che non vole iano obligati di ripondere altroue, ch'alla ua pre

enza , c e ue hauer ci epreso per lenar ogni preteo al Bano di molear li


Trani-im' .

"

Dalla econda i deduce , che Guncello gi Arciuecouo haura tornato :i


tentar qnalchaltra coa in tal propoito , c che perci il R commettese al

Bano di mantener in pol'seso ll Traurini conforme il contenuto del Priule


gio l ee ar tato attentato qualche coa dallArciuecouo, altri, rcnochi,
3t annulli ooni coa : e trouandoi vna lettera critta dalla Communit di
Trail allArCiuecouo
di Strigonia enza,' milleimo del tenor , che egueRem'
.
A y "
'

-513

Del/e Memorie

Rent-Patti, O'pecialiuo Dro R.D.G.San.e Strigonia Eccl: `xtrebiepicopo rudi


ces, G popul:Trag: eim'deutltl deles cum inclinattone promptum famulatum. Ven.

parer , E" De a rere Cele/iitudinu preentia tam obequt , quam acie remoti u
mi, ,_ incogniti , ce* id circo in nora neceitano articulo agitare tanti pa
-tm patrocinum videtur aburdum : laudabilic tamenfama , qua benedtam pero.
am veram per orbem terrarum celebrat , (F extollit , qua ne peronarum acce
pn'one extraneos periter , (9 domeico: benignitatis oculo repicitit ,* Ufouetusua
et nobis auumollicitandi reram excellenttam adferendum preidtu m Cluitati, G"

Eccleia nora: ,qua vera ci , contra quam D. G. Spalat: .Arc/tiep: adugeltonem


emulorum nororum , quod eum minimdecuit , in poseiones Ciuitati: , G Eccle
ta dudum iam opttae /u/citauit calupniofte , (a arduae que/lione: e binc el quod D.
LL-'Epi'opum (i eumdem [eruientx rn verum ad _curiatn accexurum , qui anno pre.
ter to de Curia . . . rediens ex parte vefra aluti; Vota , U' b. neditiionu gut-am

nobis auro, O' topatio gratiora retulit, ad dominationis preentiam deinamue, mod
quibuo posumm eaorantes, qaatenu-s diuina* retributionis intuitu , ' noredelita
tu inter-umtu, conlium ei, (a auxtlium confcrre dignemini, quod ex dipoitione ne
gotiorum ein-5 *ae/ira c ircumpeiio intellexerit expedire . Vaieat nunc , (' emper'`
vera Clementia celtudo .
vr

Wella R.ara ato Roberto Arciuecouo di Striconia, che vise al tempo


di Gnncello Arciuecouo di Spalato del 1 225. ino ai 24:. Scegli deue esere
itato quello, che lcrise la econda lettera , poiche troua memoria ,, che Al
berico Vice Bano del 1 23 I . li :4. Agoo cr commandamento del Bano Yu,
la, esendo in Zarnonuiza, doue lArciue couo Guncello,eli S alatin venuti
a lamentari delli Taurini circa le terre de Biach, e S.Vitale, a serendo quelle
appartenere alla loro Chiea ,, Se hauendoli asegnato termine ,. nel quale li
Tram-iui osero com ari con il loro Conte, ortasero li loro Inrumenti 3.
ma lfArciu-:couh eli Spalatni contutto , c e hauesero volontariamente)
preo il termine , 8: aneo ascgnatolo ;i Tranrin , non i osero curati di ve,

nice, andar alcuno in loco loro ; erci col coniglo dc BBrOU'z ChCZPO
prelenti asolucua li Tram-im' , e dic iaraua ,Jche non osero obligati di nf*
ponder
opranon
cijn, pe 7 etno,
prima di queo
l
Arcuccouo
" , ad alcuno
i i ' onde
no ,elaeconda
letteratempo
deue e~

er ata critta a

bmfsr: Yilia

` neeetato d'eeguirla , lhanra.

rimea al'uo ViceBano . Chsil'Spl_ inllbttononiedcll loro Arciueco


ui tentauano d'appro riati il Campo grande; neino , che vic Guncello i

troua altra memorial e controaeria de conni -con Spalatin :. criue per.


lco Archidiacono Capqo.,
che cei ti Croati Tolle/i, e .l/olcetta glioli de Butco con la-loro-parentella occupafsero,
la Villa di San Dot' 'nu detta Orog, e , contro la probibtttone de (ittadini , la ctngze

ro di muro tra' quelli dir-trpp acctpotesero ejt-rcttar impune liolitilatrocinu, e di*


(citano eser Cactc'tlt di quel luoco, e che lArctuecouo per hauer li coloni , (7' agi.
tantipermplteitd vfafsenttse.

S-;gnita poi : narrare comel Snalatini andati popolarmonte in numero di.


2, mila con il lor Conte Pietro de Chelmo , e con quanta dihcolte ugual
(ero quelluocom lo disacesro ino _ fondamenti inieme conla C lea_, .

acci che non ne reaie vcizio; low-giungendo , che liTraurim mandaero

aiuto x 'ma` (1619016 , e benche *lArchidiacono non eprima il tempo , quando~


ci eguie ,nm-' Ominando il Conte Pietro il quale riferice il m:de\}lno Ar

c i 1a

2, DI

59

.chidiaconh-che foTelctto doppo la morte del ConteBuiono,e trouando;


, che fo'e Conte di Spalato il redetto Pietro. del 1223*;..onde deu ci e

guire l'anno eguente , poco oppo viuente lo eo Arciuecouo Guncel

lo , al tempo del quale mor il Re Andrea , eli uccee Bela'uo gliolo t


_ Seguirono poli Spalato le dienioni dallArchidiacono riferite, e per la
prudenzzaldi Gai-g. no loro Podea non olo edare; mi accreanro mai-ani*
_glioamente lo''ato loro; porche vendicatii de loro nen) ,che per terra...,

e per mare-li haueuano moleat1,li neceiitarono di ritargli 1 danni ,_e proz~


.metter di depender da loro per lauuenire; e e bene in queeimpree li
Trani-iui mandarono olaiuti , che per li opraregirati patti erano obliga

ti; nondimeno non o o non furono partecpi de gl'acquii( hauendoi li


.Spalatiniappropiata liola della Brazza) ma anco nella. pace fatta con Al?

miani-,non furono nominati epreimcnte , ma. vi i doueuaninrender tacs


ramteincluiotto nome generale damici de Spalatinizeoe tutte,chc deno
tano , che li Spalatini trattasero con 'uperiorit con Traurini . In queo

ato di coe opranenuri li Tartari deolarono il Regno dOngaria, Se il R


Bela conmolti uoi Baroni fuggendo non i volle fermare in Spalato, cdiudi
i part'( come criue lArchidiacono)poco guato er non eeri poruto a
parecchiare vna Galera cos pre-to 3 come egli dei :rana , e i ritir-a Frau t
oue dimorando concee li opranominati Priuilegij a Traurini . Mor oco
doppo lArciuecouo Gunccllo , e f eletto Stefano Vecouo di Zagrabia , l
elettione del quale agitata 'nella Corte ROmana longo tempo non hcbbe e

fetto.- in queo mentre Gargano niti li tre anni della ua Podeari-, e ne.)
part glorioo per hauer ridotto le coe di Spalato in ortimo atos 3t in luo
co uo eletto C.Gio:de-Veglia, il quale come era driouane danni, cos gio
uinilmente i diport : e doppo vnanno u 'eletto lrnardo da Triee d'et
matura, e come huomo asuefatto alla militia maon'animo., e cupido-di gio

ria, mi di natura apra, inclinaua alla guerra_ , e nele coeciuil andauamolr


to lento , 'cOme riferice il medeimo Archidiacono -, al tempo del quale uc
cele laprima guerra conSpalatni , la caua della quale attribuice lArchi
diacono alli Traurini, che con l'occaione di certi' primlegij. ch'il R Bela ando in
Traglhauena concesoopra certe terre Regali, voleuano eender le mam ad aleu
ne terre patrimoniali de Spalatini , ch'a-ano inclue tra' le terre compree nel medei
mo Priuilegio : e con tutto , che baano tanti capi di contrOuerie eprei nel,

la entenza arbitraria , per coprire , che quea non foe la vera caua della_J
guerra come di opra u accennato : tuttauia bene di far rieo adaltri der
ti del medemo Archidiacouo , per poter rintacciare , quali , e quanti
poino eer ati quei beni patrimoniali de Spalatini inclui tra le;
terre regali .
'

Rimprouera egli alli uoi patriott nella econda guerra , cheiano [lati sfor
zaii di driderarl la pace da quelli, li antenati de quali con piedi nudi ldllfdo giri
dimandato con preghiere la pace , facendo molti eruitij , (F' honorandoli oxequioa
mente , come maggiori: qui lArchidiacono decriue lo ato di Trai molto di

uero da quello, che doueua eere al uo tempo: poiche doppo reaurare le)
mura con pi di 40. anni di quiete ara ata ridotta la Citta in ato commo
do : delche e bene non vi ono critture , che lo teichino, trouai per me
moria colpita opra la porta meridionale_ della Cattedrale del eguenog
tenore .
*
H04'

60

Della-Memorie
Hoc" m efaum .- pof artum vir im"; 4514? r3 * -Lz-,z
.Agro milleno , tredecincanunge gut-eno , .-; j'ff";
Preide Tucano ;genere Preidente Treguano :Liegi

NBR

Prqa ia que pia : Comitemullrbxla . '-SW" i ff' ;a

Dalla quale i cono ce, che cos bellopera , come la Chiea non potevi;
intraprenderi, e la Citta non hauee hauuto il commodo di nirla , comu
eettiuamente egu oco tempo doppo la guerra: oiche il Vecouo , e Ca
pitolo eendo
nite e mura
della e,ch'era
rcdctta ato
Chiea
el I 251.
alla
Communit
il territorio
di S.V1ta
agnato
perretuirono
la coruittone

diquelle,e oi il promo riceuimento del R con tanta comitiua de Baroni

trattati nel a maniera , che nel opradetto Priuilegio Regio eprea , da


conocere , che le rendite publiche foero conderabili, ele private opulen
ci, indicando ci vn priuato Cittadino nominato nella econda lettera del
R, nella quale criue che eaudiua la dimandafatta della Galera per Marino con

cittadino loro; alle parole del quale daueuano prearede .~ queo Marino du

Biaio de Cernota , al quale lo teo R l'anno precedente haueua , 'conc-em


bei-edi , euccexori i perpetuo le terre Regali de 'Prapramizp per li femitij preati
in terra , in mare , :pecialmente doppo l'impero de Tartari , e per altri ani alla
esa ua perona, alla Regina, e Duca Stefanofuo gliolo , le quali ono hog i.

di godutc dalli uor decendenti : queo Marino come benecato dal R; ` el


quale sera altre volte eruito per mare , facil coa che nel combattimento
comandae alla Galera regia,e ch'allhora il R ad inanza della Citta glie

ne confermae il comando : e lepreoni, ch'alle ue parole ia creduto lo


dichiarano condente del R ; perci deue crederi , che nelle fattoni eou

te con Spalatini oi hauer hauuto gran parte in fauor della patria; e da te


amento dc De 3. Lucio i conoce, che anch'egli ose ricco , cos de abili,

come de denari, e upellettile, e lo eso ap arirebbe di moltaltri Cittadini,


e i trouaero critture di gueitempzma pi d'ognaltro lo teiicano le tan.

te atton fauoreuoli eguite auanti la venuta delBano riferite dal medeimo


Archdiacono :nelle uali esendoi vali li Traurini degl'aiuti deglamici lo
ro Brebrie, e

di Zara , e-thisani , hauranno in ci conumato

ormna conidera-bike ddcnri, e vettnaglc, il che non haurebbono potuto


fare e osero ati nellabetto tato, chegl decriue : e i come creder i de:.

ue,che Autor religioo, che con incerita iorica riferice l'alrre coe , tran

portaro dalla vehemenza del rimprouerare alli uoi Patriott , habbi voluto
i tobo con tal paragone fargli auueduti della lor_o impruden za nellintra

prea della guerra,di (lltllOhe aggrauare li Traurmi,tuttauia, chi rietter


al tem o promo al a deolatione di Tra , -che eccedeua oco i cent'anni
auanti qulla. guerra , e pigliara il tempo degl'antenat de l'Archidiacono

perallhora conocer, che non i allontanato dal vero : atteoche in quell


ecidio totale della Citta , li pouer aran reati mierabili , e li commodi
neceitati ricom-.ari in altri luoghi ( e ueo ara ato S alato, come lnoco

vicino, ecuro) no che trouaero mo o di riabricar le abitationi ; E per


che le rendite della Campagna , 0 lindutria richiedeuano magor tempo di
quello , che il loro biogno ricercaua; perci molti i aranno rioluti dalie

` nare terreni aSpalatini . e oter reaurar le Cae,altri i aranno anco cOn.,


;al occaionclermatia ha itarinS alato facendocondurle loro entrate.,
Lui in luoco icuro , doue haueuano
1 modo d'eitarle meglio, che in .Trar
'
-con , e
o.

Di Tr-aci.

_6: .

con longa habitatione aranno anco diuenutiCittadinzt in quel tempo pu


djri, che quelli, che attendeuano alla reauratione della patria doueero
dipendere , e portar ripetto : olhabitanti in: Spalato in parte Concittadini
loro, e di qu ar prouenuto,ce vi foero nel territorio di Trau tante terre

patrimoniali de Spalatini5Chin Spalato ermaero li dicendenti de Trau


rini , dalle parole del medeimo riferite poco auanti i pu ,dedurre , dono
nelleecrare queta guerra dice , prezzata la legge di natura il 'Padre contro'lf.
glio , 29 il glio control Padre , ilfratello controlfratello ,lamico contro l'amico le
celerate mani adoperaua.%ea tanto rerta congiuntione di angue tra que
e due Citt, non u meglio vericari , che con la opraderta congiettura;

Clo, chalcuni de cendenti da Traurini, chhabitauano in Spalato, per caua


de beni, che poedenano peo andaero Tra , pure v1 i ermaero per
far le r3CC01tC, doue trouatii nel principio della guerra aranno at necei
tati @adoperari contro li Padri , fratelli loro , cherano in Spalato , e per
POChl , che iano ati hauranno dato occaione allArchidiacono di ar la o

pradetta eageratione s il che dalle critture di Caa mia i pu in parte com


probare :porche nel o raccennato te-de Dea Lucio arto del r 234. vicnc
epreo, clauendo eg iondata precedentemente la Chiea, e Conuento :ll

11 Padri minori viuente San Fianceco , che del 1 214.( come apparir al
Cap. 5t del lib. 6-.) intuie li medemi padri heredi di tutta la ua opulenre;

heredita, e non potendo loro adminitrar lentrate initnie quattro procu


ratoi-l perpetui , cio Pietro uo ratcllo Gregorio , e Bine glioli primoge
niti daltri-uoi fratelli morti, e Pietro glio di Sorella; ubituendoli li loro

primogeniti lll perpetuo con que'eprea conditione , che .e alcuno di loro


babfmf" l 51414 0" Po eser procuratore , egno , chalcuni di quei habi
taer,n 5Plt0 9 come i troua. , chil medeimo Gregorio opranominato
Vi habitase mentre vien nominato tra Spalatini nellaccordo fatto conloro

dl I 239- di opra regitrato: ma al tempo della guerra ara trouato in...


Tra , done anco mori s vn*altra memoria, e pi antica i troua di crittura..
a'tta in Tra del 1206. nella uale Caterina moglie del q. Caino Pun ge Cit

tadina di Spalato dz al opr. Ctto Pietro de Luca uo nipote vn terreno nel


territorio di Tra , e ne riceue vnaltro nel territorio di Spalato: e e i tro
uasero altre critture di quei tempi , i comprobarebbe con mucior euiden

za, quea congiettura: onde i come con la deolatione di Trau , i aranno

accreCiuti gl'habitanti in Spalato , cos inieme con loro aranno anco ati
traportati parte de frutti del Campo grande , aggiuntiui li terreni, chau
ranno cpmprato , ara. diuenuto da qu l tempo in poi quai territorio com
mune dl quee doi Cittse con tutto c e nelle controuerie empre ose de
cio ;i auor de Traurini, nondimeno esendo ne priuilegi) eccettuari li beni

patrimoniali de particolari,hanranno di quelli raccolti li frutti enza 1m e


dimento, esendo credibile , che l Traurini i aranno contentati dl con er*

uari le publiche ragioni del territorio loro enza ingeriri nelle articolari
de terreni patrimoniali, no alla venuta del R Bela , 8c dllhora a Cltt ri

dotta nellantico uo plendore, hauendo riceuuto il R con la ua Corte con

quella liberalit, chegli medemo dichiara nel uo Ifriuilegio,condata nelli


fauori dc Cortigiani acquati con li oseqnij fattili in taloccaione hauran
no con tal opportunit ardito dimpedire in nalche maniera lalibera erat.
rione dc frutti dal loro tcrritorio,come hoggid sva.: 11 che ara part a: _dpa

a nu

6 z.

Del/e Memorie

latini nouita preginditilc , e quea, o imil coa deue eser Hara nella , che
lerchidiacono criuc , che folle caua della guerra; ma chi ara ri co alla.,
leconda entenza, nella quale urono annullati tutti l i Priuileszij de Spalatini,
che conteneuano le terre , chall'h ora ui-ono dichiarate cier de Traurini

( che l Campo grande ) conocera, che la vera caua n la vecchia pretenio


ne de Spalatini tante volte ritentata otto nome d'Arciuecoui,di coneguir

lo, la quale la prima volta palearono,quando vcduto di non poter otto no


me di Gunccllo loro Arciuecouo per mezzo de auori coneguirlo, hauend'o
ein conceo a quelli d'Orog enza loro aputa di orticar il luoco,di pro
pria autorit glie lo{prohibironm hauendo quelli di Orog come in luoco
ipeciaie dellArciue conato , non oantc la prohibitione voluto cingcrlo di
muro ,vennero : violenza (1)61(3 , e popoo il ripetto delle ragioni dell

Atciuecono,otto preteo, o vc-ro,~ alib,che voleerq da quel luoco orti*


cato eercitar [atrocinij popolarmente a viua ona iepugnarono , e lo di
ruero no alli fondamenti 3 nel che i come liebbero per compagni li Trau
rini5cos non deuc hauer piaciuto alli medcimi,cle li Spalatini s'appropria

ero Orog , ch'era inchiuo nel loro territorio; ma come piu deboli hau
ranno imato eer meno male , che in qualiuoglia maniera foero per all

hora nidati quelli dOrog,e laciato il luoco deerto di quello , che forti

cato reac in poter deglArcuecoui dimano de quali non poteuano pera.


re di leuarlo cosi Facilmente, come dalli opranominati tentatiui prouaron-o:

e daquea imprea di Orog pu diri , ch'hauee origine la rima guerra_,;


poiche leempio,challhora gli nccedese bene hanra mollo il Podea buo
mo feroce, e la giouent di Spalato , con loccaione, chil Regno dOngaria

era quali deolato , 8c il R debole trattenendo per caua della pee 111 dla
uonia,di moner larmi5perci mo popolarmente pigllarono Prlfllonl quan.
ti Traurini trouarononel Campo grande; e benche queo moto iose ver in
terpoitione del BeatoGerardo quietato er allliora,e reituiti Ii prigioni;

nondimeno reatono earcerbati glanmi dambe le parti : poiche li Trani-i- q


ni condati neluorc regio,e protetti da molti Baroni , e dal lor Conte Ste

fano , 8c altri uoi parenti della Caa di Brcbir , che poteuano molto nellzL,
Corte , procurarono l'annullatione dellaseno dato alla entenza arbitrAria
per ricuperar liloro prigioni, c lottenncro : allincontro 11 Spalatini(c01ne
lb'zlito nellimoti popolari) non olo non poteuano entire , che i mettese;
in dubbio il loro acquo dOrog :ma pretendeuanoil Campo grande non
pi con la coperta dellArciuecouo , che non cera, nia apertamente per no
me'della Citta: e quelio quello, che criue lArchidiacono, chaudauano u

urrando , che l'accordofae in detrimento dc-ll'fzonoie , e_de_lle raggioni della itta.:


perci non volero acoltar glAmbaciatori deTraur_mx,_che,com_e riferice il
niedeimo , con parole humil portauano le loro ragion} : ma VCllOHO'CQH.

armata-per lpauentarli : il clic escndoli riucito nulle , li voltarono a. gl aiuti


toraieri, e chiamarono il Bano di Bona, 8c altt1,tralportat1 dallapaone;
gnaarono lo leso Campo,che pretendeuano: dl che :.uiato ll Re da Trau
rlae fortemente degnato,ordin al Bano,& altri, che .caigasero li>pala~

tini, come legni@ ti terminata la guerra con le opracritte conditioni. Dal.


le coe riferite dunque conoce , che l'origine di queaguerra prouennu

dall'eem io dellimprea dOtrog ben uceduta : il preteo liin}_)efln.'nentt)~

p00 (1?' raurini nelle raccolte de terreni Patrimomalide Spalarmi: e laxef


. "a"
ra cau

Di Tratti .

6z

ra caua la pretcnione del Campo grande , l'occaionela deolationc del Re.


gno dOngariaa: lardire, pi too temeritd del Podet , edellaGiouer-t

di Spalato ne diede il princxpio .

Li pregiudicij chebbero [iSpalatni . Capr-j.


Oppo la entenza criue l'Archdiacono , chegli andase in Ongara
D *con Gio: Vitale , e chiu preenza del R elegese di nuouo Vgriuo in
Arciuecouo ;al quale il R concedese anco la Contea di Spalato , e la Si

gnoria delllole con altre coe; e volendo il medeimo R venire alle Mari
ne crise alli Traurin la quarta lettera.
Bela . -. , alli fedeli uoi Giudici , e Communitd di Tra alute , e piena gratia. .
Ringratiamo molto d tutti li edelieruitij , cheempre ci hauete fatti , e? inceante
mente continuatearaper'ciiate certi,e' icuri, che vogliamo amarui con perpetua
ratia, eauore ,- e perche habbianto ad accoar alle parti maritime, ricerchiamo le

fedelt vore , che 'vi apparecchiatecllecitamen-te, e teniate pronti li vori Vaelli


allieruiti nolri ,* come non ricercatiete [latioliti di are ,* per il che Vogliamo' a~
marui empre, e fattori; ~Data-nellottaua delle Ceneri .
~
1,- J
Che veniseiallaMni-inalo riferice lo eso Archidiacono, 29*' il Re tran-m

doi in Vrana attorno lofeedi Paqua ricevuto ihhebbe ;Mille lire da Spalatini ,

fece rilaciar li prigioni , e queti deuono eser quelli otaggi de Spal-atini , chil
R cOmmese nella terza lettera , che ano rctuiti; ma e li Traurini fo-5e

ro rearciti delli danni patiti da Spalatni, non i troua memoria alcuna; n-o_
nai per, che li Brazani i ulasero in Trail li 3.Marzo :253. un Obllgo di p:

gare alla Communitd di Trau doppo la eta de Paqua nellIola della Bra-z; a lire
cento de denari deLpiccioli per lt' danni fatti dallimedemi , quando~aderironos Spa
latini nella guerra, che per il paato trd quelli, e li Traarini- Cos finalmente.;
li Spalatm ricnperarono li loro zoo. prigioni , ch erano in Tra , e
terminata la guerra 2 nella quale er yeniiczr de Tram-iui hanendo mo
ratoiSpalatmi diportar poteri petto : glordini Regij , li conuenne di
ottopori molti pregiuditi) contro alla liberta permesanelli loro priuile
ai): c prima come quelli chaueuano deuiato dall'obbedienza, urono forzati

a ar nuouo giuramento di fedelt, e dar Oaggi: econdo u dichiarato, che


non pocesero tener quelli , che fosero imati infedeli : md osero obligat
di darli in mano del R , che in Vigor de orinlegij potevano tenerli per pa
tio di ette giorni,e poi laciarli partir li etamente: e per terzo, che non po

rescro eleger Conte, che non ose del regno dOngara , done rima elege
nano , chi pi gli piaccua : anzi il R doppo la conermation del a entenza
vollc cleger egli Conte di Spalato lArcinecouo Vgrino , Vgolino , che i
trouaua in Corte. E uanto ; gl'intere de conni con Traurini f dichiara

to , ch'Olrog fose el territorio di Trau: e che le poseioni patrimoniali


dambe le parti reascro vincendeuolmcntc alli Cittadinid quella Citt, c
territorio done i rrouauano, e per leuar le radici ad ogn'rpreteo nellauue
nire furono conegnati tutti li priuilegi) da eser portati al R per rifarli di

nuouo: dichiarando nulli , e ca quelli, che contenesero le terre ccse :


Traurini : qual renOuatione doueua eguire alla preenza de Trani-iui , come

dalla opradetta terza lettera del R ap aare: ma e eguise non c' memoria
alcrma : Venne lArciuecouo Vgolino a Spalato , e come concio della men
te

64.

Delle Memorie

te Regia , fece all Traurini la eguente dichiaratione .`


Noi Vgolino .drebieletto , e Conte di Spalato giuramoopra li Santi Euangeli ad
bonor del Signor noro Bela glorioo R dOngaria di tenere con *noi Traurini vera
amicitia,
e compa
nia
contro
tutti glbuomini
di" eer, einimico
'aoiri inimici
(9" amico delli
poderi
amici
, ealuare
la vora ;libert
tutti li delli
volripriuilegij
ha.,

uer er fermi s rieruata nientedimeno la ragione di quella confermatione dataui dal

Rjiipra la compoizione della pacefatta trd voi, e li Spalatini ,il qual priuilegio deue
rimaner nellauafermezza . Fu fattojquejio in preenza del Cante Butcone,e del Sig.
.Aleandro Colaterale del detti-[Architetto lanno dell'1ncarnatione r 2.45. entrando

il giorno ;del mee di Giugno linditione ter-{a .


Che lArciuecouo coneruale buona corripondenza con Traurini cauai
dalle parole dell'Archidacono nel opradetto cap. done decriuendo il uo
modo di viuere dice .

Li Laici relarono delui delle loroperanze , mentre cbe credettero, cb'gli douese
eerforte, e bellicoo 'Irencipe controglinimici della Cittd; egli all'incontro portan

doi con loro mite , e pacicamente , tutto il rigore dellautorit" eercitaua contro li
Cittadini.
Cos termin la guerra, nella uale i pu dire, chil di prezzo grandc,che
morauano li Spalatini de Traurm ose caua , che tutte le loro impree li

uccedesero iniramente , poiche mouendoi con imperi popolari , che'per


il pi ono difordnati , con tutto che pi potenti incontrarono per tutto
mala fortuna : allincontro li Traurini temendo di perder'il Campo grande...,

dal poseso del quale dipendeua il loro buono , cattin ato, aretti
dalla neceta dopporla forza alla forza , opportunamente valen- `
doi delle proprie L?ai-ze , e de lamici .~ e condati nel fauor
regio fecero au cdutili Sp atni loro vicini di quanto

nocumento li riucise lo prezzo , che :di loro mo


h-auano , e terminarono la guerra con honor

proprio,e m0tiicatione deolinimici . Cos


reo pita la dierenza dc conni con
Spalatni, e torn :i vicinar
bene,come i faceua

prima .

DEL

65
LL E ME

RE

D 1 T
AG
RIO
O RA
HDETT O , TRAW
.

i.

Libro Terzo.

__

Delle Controuete Eccleiaiche coi shenzani . M


Cap. 1.
'Ouendoitrattarc delle controuer-ie Ecoleiaicho ,
che eguirono co i Sibenzani lungo tempo agitate dal
Vecouo Treguano, pi volte diopra nominato , ar
bene di riferire quello criue di lui lArchidiacono di
Spalato al capzzs.
E0 tempore vacante Eccleia Trag: elelm el Tregaanm,

natione Tucux, patria Fiorentini. Hic quia Bernardo


`,{rchiepicopo compatriota erat, duxit eum fecam ab Vng:

partibm , manitque cum eo aliquanto tempore,docens Spa


lati clerici in grammatica faeultate. Cum ergo et atate ittuenix , (a in i1: ,'
qua ad lite-mmm peritiarn pertinent vald vtilis habrretur, Ciues Tragurij pe

mm; eum Bernardo .Archiepiscopm vtpro eorum eceitatibux deberet cum


"; aliquandin commorari, quorum poiulationed Bernardo concea, abijt Tre
guanus Trag. ibique cum Cit-ibm conuersando mutuum contrari: amorem cum

e, fam-[que ci primo eorum tabellio, polmodum .Archidiaconut , deindin.


Episeopum e eleue; prasentatuf ergo _Bernardo `Archiepiecopo, manu: ab
:o comm-mom" aecepit. Tano demum capit Traguriensem Eccleam, a rudimen
ti: ma vetuatie, ad nouam reormattonis normam panlatim reducere, eamque
Eccleia/licisinituere discplinie. @rat enim Vir literatu:. (I' eloquen: , uaqne
\ vigilanti induria breui temporeei-'it Clerietn , " popular in banane [lati-m exere
fcere Cittitatis illim .
ui al olito uo l'Archdiacono ommette il tempo, quando Tre ano
foe eletto Vecouo ; ne dalla erie delle coe , che precedentemente criuc;

Pu canal-e altro , c non , che CI efgnie auanti , che l'Arciuecouo an


dae al Concilio Lateranene, che u del :215; il che non gioua; poi
che habbiamo la precedente incrittione della Porta Catredale, che tei
ca foe Vecouo del 12.1 3 , e conando dalla vita di S. Gio: (chein crie
del 120;),e chall'hora foe ArChidiacono , `adunque tra il , Sti] 13. ft
eletto Vecouo; ma trouand0i nella 0prariferita crittura i Caa mia_,

de 25.Decembre n.06. originalein bcrgamina_ la otto crittione di queto


tenore o

'

a.

ego

gg

Del/e Memorie

' eg Ma men. Tre-gnam:: adbac Ting-rin' nom-im predimrenditioni tem

nium erbi and gente memorata DiCazb.- prefer nrumemmfcrp , (g- con.
imnimil roboraui
' . i
' ~
.
,
*i* J

"

laa'-

'\

f ( i

Dalle qualifparole i pn inerire , choTreguano , che Inizio tempo no.v


raro , come crue lArchidiacono oe eletto allhora Vecouo , cche om

mettese quello dellArchidiacono perche digia doueua eer tato eletto vn'
altro in luoco uo, e per modea non haur voluto nominari eletto Veco

uo , ma, quai volec dire non dea ar di ar in queo mentre il Notaro


no alla conecratione : e uea ' *micafc'rittura , ch'io habbi veduta critta

di Treguano Vecouo no o tanto bencmcxto, ilquale e! le pmkrieri


te dal medeirno Archidiacono ` u ellr; che afato in ieme con `I'Arciue
cono al opradetto Concilio , auend'egli perliinpotenza dellArciueco
uo e licato alcuni ca iroli dell'o Concilio al Clero , e popolo di Spalato s e'
qu i a. da notare , c edane opracritte parole dell'Archidiacono corge
quella rozezza di cotumi , che s'introduce nen-e Citta , quando paticono

qualche gran diaro, che uol continuare no Czhe retituite nel priino a
to
di comodit
'con
l'indrizzo
di nneptudemiritornano
li Cittadini
ripicliar
la politia
di prima;
lo elFoe-kaimennto
alli Traurini
per la poa
uerta , nella quale arannocaduti per' la deolationes che ara anco continua
ta inoche aranno ati occupati nella` reauratione-delle coe publichc , e)

priuateznel quale ato glrhaur ritrova-ti Tregnano quando venne; ma ak


curata la Citta di mura nelloellb tem o., che luivi dimoraua , e poi fatto
Vecouoeendo vinomoltanni , ne uo tem o ridontanel fuolprinm

tato
endo: per
onde
uacon
indu
ra iomlArchidi-aconoPattrEuice
'ria kgnite molte covtilialla-Cittzepetialmente
la lodeprincipale;lat-..3;

opra eprea reintegmione del territorio dalla; aree :diponente , che ln


Veconi uLprecem-i non .heueranno orntcsjxi` apmovnmneres. la quale .

per-non h

c eetto all'hora per qu chhww 0.115 ar P-Wmb I

to da alcuni de Conti Croati nell- ` Mil_


Re Bela ,v &allhramW

; p
"

atoepreio ~. le

wii

e-.del Conrad - Zago


11 a
~.
do , i co u 97'?

Xin? ~

EOBM WWW}
"5 ~ *~ _m-WU

e irdiuon Sibemeon

dm oriuc'vecuam monoopulcnto ua

- QMWanopa'ccmaeadixruetiianedjelgrar
' territorio, cos cominci anco _a crecendi p_ lo., e-

Pam; 4;
1"? _ i' m n creciutoilnumerode Preti , c delle Chair 'nella'
` .
- e lle-qualica naacomoueratrali-CleridiTrameSibez ,
z .-.~ d~conoccaone , chambi dir--ttuauano in palampri'eiet'

'

- " . delrmiouo Arciuecouos quello diTramntelite agnello di SlbDlCOm


dalVecoquiclscke preeeore dizTreguanocompoameilamazmem,

4 ?eguente .

**-.9;. . 2' mi LEX-ZZ Qi ein-'r u-

;go-.

"1]"

"2935;

Incbrii nomine .Anno Diu ;inclinati-brian; India-'ont .vere 1-s-leef_


'n I r .KakMai-u ho: aum e . Cum Spalatm .Arc-biepifcoptusi una: EMP-*op*
cilt M. Scanio-nen, M. Trag. OFM. M. Carbonenndfum matrice! prati-1*}

Bando de Paoral eleione rna conuenirenLTragurzene-s ita q. Clerm m, Z51: .


.

l'

DI Trani .'x

67

lati-n Capituloe conentite! uper Clerici-5 de Sibenico de oblatio rlle conecratio


num Ecole/iarumconqueflijuntdicentes eos nullam ecum inde habere parlem , ed

omnes oblationesuai cum comm Epicopo debere ee . Clerici vero de Sibenico di


cebant , medietatem earum ibi pertinere , upra hoc , Sacerdote: , laicosui,
quando Dea Trag:Epicopu-s liua Makarelli E ccleiae confecrauit , ito oblationes

tune per medium diui'dere viderunt , tee; introducebant. Tragr autem Clerici imi
liter quodam Sacerdotes , qui cum idem Epicopue E cclefiiuconecrauit omnes obla
:ione-r Tragurinos Clericosbi-integr ucipere viderunt, tees introducebant addi
eientet' introducentes etiam[num Epicop um M. nepotem iam diii Epicopi .qui
eum [uo .Auuneulodgi cecrationibiis Ecclearum extiterant exinde teem dicentes
eum vidie Tragurinor Clericos aueta antiqua conuetudine' ipiu oblationer tom

;ibi cumuo Epicopouci ere , (i' non (M- cum Sibenicenbue Clerici/5 diuidere: ips
itaque intere italitiganti ue , (a plenitr intelleiic eorum rationibu-s , quia Epi
copus omnibus teibm maior , (F rtriuque parti-5 Dominus :eran eine tezca
tionem- ucipiendam , * ab .Archidiacono manu i iuramento firmandampra
dii Epicopi , mul cum Capitulo indicauerunt; (a' itfuper hoc Tragurien.Epnt
interogaret Corboenem Epicopum prelaldum _dederunt . Cum autem Cor
boen Tragurien exinde interrogauit , Teag: acceptv vtriuqne parti; manibua , t a
lem
inter eos
concordi-im
; v: de Epicopinhabeat
oblaoionibue omnium
Ecclearum
de Si
benico,
de compouit
Campo Marine,
c'e* de Macro
tertiam
partem , Trag:
Clerici tertiampartem* Sibenicea:Clerici tertiam par-tem , eo tamen tenore , quod
Tragur. Clerici eda colligant illorum voluntateuper e. Cuodem , e? diuiorem
atuant.
,rm

Ego Matheuo D.G.(.`0rboen E'pis huius caua prealdmmtrmim hoc habeatur,


Meo/igillo maniri imprimi volui. Et ego Sebaciu-s Subdiaconue SDomnij Canon.
ea* Coi: iuratua notiprecepto Epicoporumb" totiue Capitali hoc crip, e? teor.
i. Nellaqual compoitione come re al Cleto di Trai l'antica conuetu
dine diraccoglier ,e diuider le oblation , ecs ne uron fatti ` artecip li Si

benzanLche erauti fore per il poco numero loro gli ar ata data qual
che'coa ad anittio del Vecouo; 8c allhora creciuti di numero i aranno
in tali untioui adoperati ore pi de loro , che de Traurini , perci hauerd
timato il Vecouo eer di douere , che ano partecipi al paro de Traurini :

Ne tempi uequenti biogna , che ano eguite altre renitenze nel Clero di
Sibenico a non voler bbedr al Vecouo Treguano , poiche troua vna en

tenza atta da. Toma Archdiacono di Spalato , quello eo , che crse l


iora,del eguente tenore ..
'
zi"
i
`
In nomine Domini .Amen.Cum intr VenJ/irum Treguanum Epi-opum,' Capi'
tiil.Trag:ex vna parte , e? Clerum Sibenicen.ex altera, coram Thoma .Archidiaco
no, 0 Capit.- Ecclia Spalt.queio verteretur. Proponebat enim difluc Epicopale
cum uo Capituloporreo libello hoc modoctit ti rob Die Tmrchid. Spal.Trag:
Api/copia: reitutionem .Ai-chip Sibenicen. Item plenariam atisaionem de con
TEMPIO interdit'ii mandato; item expencs propterruatgriam appellationem ad vos

:mua-,n per Sibenicen. de quibueigitur premis iniiiam agitat pieniorem , - aluo


iure,c.Ecce parsSibenicenium repondebat debere 212mm inrumentum re cindi,
quod m praiudicium dicebat dolos confeum , quandoeorum .Artbipresbiterfuerae

'oi dinandimum ego pradie parte:uper his aliquandiu lit a/fenttrtbidac',

'

r 0- C .1,7qu :un reeepto ad maMu-f protto inrumentof liganm inpe 'g ' i, l

"to llicffc, diligenti conita talemen:entiamfuPerprameromuldfuni. .


1 i. .uv.

I.

`
E

63

Del/e Memorie

1 n primi-5 er o' reituerunt pradinm `Arcbiprcsbiner in plenitudinefux di


gnitam , (F ani , quibus ab eldcm Sybenieen.prinatm erat. Preterea , laniato
znrumenzo predio per ententiam precepernnr , rt in uo robore manentibm ,
quod ad im [commune pertinet , "aid.- vt dzm .Arcbipbr debitam obedientiam .
* reuerentiam exibeat predicio Epicopo , (F' eim lcteoribm exeipienda ipum
ad hopze 'nm , " congruam eiprocnrationem , w mori: e exibendo , * quotiex
ab eodem Eplopo citati-:fuori: ad eum accedere teneatnr . In alijs worm-[ue Spilla
_unt in quibudam Xenijs pre/?andis , vel non preandiz nihil adpreens atnerunt;

fedalnumt im vtrique partipetendi, vel negandi/peeialia upradita. De inter


di contempla : quamuis de ire puniri poent; tamen ex beneplacito einfdem Epi
copi comm ;implicitati miericorditr indulemnt . Et quia eumdem Epifcopnm fru

atorifecerantfatigari , di expendere condempnauernnt eoem Clericos Sibeni


cen.'adalutionem quinquagmta Saldatura denariorum Spalatwel Venet: moneta ei

dcm Epicopo faeiendam nomine expenfarum . .Afium in Curia .Archiepieopali

17.74?le Tidclir ct , iam dno Ep . Maglro G. .Arben- eleo . G. Primce.


rio, (o' Drago Canononicis , ' quibudam all'7': Clerici: Trag: de Sibenico vero Pre
dio .Archi bio , .Abbate &Meat-zi , Tolano , Ioanne , Ogari, 'Petra , (' Stanno

prebis Cnigonorimintim ali/'s quam pluribus Cleo-iris,Laicismragouano

Maricbna,Bodano Iradica@ Gregorio lio Vulcinne. Dat Spotorno( D.I 240. men.
ehr-'die tertio intranze Indit. r4. pree-rem 1m o paginam balla Capitali communiri

feceruntse i come da quea memoria ap are,challfhora v1 foe in Sibcnico l


'Abbate diS.Nicol,cosi potrebbeser,c equeo ia ato il rimoAtciprete
ch'habbino eletto liSibenzani,nella cermatione del quale i Vecouo l'han

r obligato a qualche coa, che ara. patfa pregiudiciale al Cleto di Sibenico,


e perci lhauranno anco depoo , e con tal occaione ara eguita la enten
za , e reh'tuito lArciprete con lannullatione dellinrumento .
_ Segui poi la ven nta del R a Trat , e dindi la guerra con Spalatini , nella.
quale li Sibenzani , come dipendenti dalli Conti di Brebir hauranno dato

coniderabil aiuto a Traurini ; e lanno ecuente esendo il Re capitato :


Brebir ottennero li Sibenzani per mezodel or Conte Daniele la conferma
,none
`del priuilegip .di o ;ap minato ,Li 1,1 . A tile 1 245. nel qual tempo
cona11d0,che n'el' irit _' , i`_. sjp ;Sibenico 'Arciprete,e1'Abbate; nel
rem orale , oltre i

" _

,Ei-*doneuano eser a.an altri magirati;,-p.er'

'ci, auranno cominciato , penate li _Cittadini di ridurre 'laloto patria in.,

.narra

iquella diTra , e dihauerzil proprio Vecouo , gia. che posede


ggior territotiiomhc li Traurini : e come che quando cominciano lc,

competenze ogni coa da ombra, haucndo il Vecouo fatti diuersatti giuri


ditionaliin Sibenico, cherano oliti fari in Tra, e cherano ati anco_ dall
Arciuecuo confermati, perci temendo il Capitolo, che palsando Cl in..

eempio rease pregiudicato alle ragioni della Chiea di Tra ottennch


'dal
Vecouola eguente
dichiaratione
.
"ghi" 5-', "WW"
_ a. _
ftln-Cifajnomine
.AJncamatianis
ein-s x246.
1nd: 4. men: .Aug-*die
.jznglonbiagpreguani Ven: Epi Stepconi-s Comitis Perri Luca, (F' Nicola: ./11
r , x .. - rll'frag-'boe anm EEK . idem Tregnanmpermtone Dimna me,

- , ai} EpjtoPug vol: Caplov ' a' ,- 'e autem fierifecimue caunonem 5 quia cum
,, "Vi-"dl" Epicopals bonor f
, emmminuere aliquote-n; , [ed augere ma
eiuc rotcmur a qgtodententiam.quamdudum Vener. D: Vgolinus .Arc/;ie- ,

_ *In
' j

"Ti-*M Mit? inatutione , ; deitntione ./lrcbipbfi , (lo:

'

.Abbatis

Di Trois.

69

.Abbatis Sibenicen. quo: in eodem Oppido initneramns, (I' deizueramm mi.


nns pronid abqne conlio E' aenu *ve/Zro promulgauit, @ noro; *iu-iro *volun
tatis beneplacito ratam tenebimus in perpetunm , atque rmam, prout in ein
demente-mix lietez-is plenins continemrexpreum, obligantes nos , (a' promieten
tcsfirmitrub nomine Iuramenti, quod nutlo ?nqnam tempore in Eccleia , vel in
Caro Sibenicenxlericos aliqnos ad ordines promouebimus maiores etiam , nec mi
nores; .Arcbipresbtteros autem, vel .Abbates , qui uerint 'eligendi pro tempore
ibidem non conrmabimus, neque mnnns conecratioms im endemns eidem; va.
cantes veroEcclens non conferemns in loco eodem reori s alijs , velplebam's s

neque ibi cnnlvs .1un audiemns , aut [itiia quarumcnmqne; ed bec omnia in Ca
ro predio facere omnimode recuantes, ecnndnm eonnetndinem antiquitns con`
uetam in Eccleia, @ede ng: ea curabimns agere, ae velnt Predeceorem no~

.rum olim meminimus udebimns ordinare . Conrmationem enim Imiumod ,


exi pro motionem , vel csteranpradi.: extraedem ofia conuenerunt , qnandoqne
cedere in preiudicium Eccleia; Catlyedralis . Tees unt Sijlz .Arcbipresbiter , Dr.:
gus , magier Georgeus Canonici Tragnrien. 'Petrus , (i' 'Mic-ola: pre-dih Indi

ces , atque Valentina: Caarizze. Ego Ioannes Caoc. Examinator manum meam
mirto .
Et ego Guanna 'Irimicerius, er Trag:iur:not iubente Domino meo predio

Epicopo preentem paginamcrip , (F' connetotgno eommunitam roboram ipum


balla ipns . . . . . . communiui .
_
,

Da quea memoria apparc , che i come m Sibenico creceuano glhabi~


tanti, cos haueua anco maggior occaione il Vecouo d'eercitar glatti giu

rilditionali .

Dierenza aggiuam coi Sibenani.


Capa.
E controuere , che peso nacono tra le Citta. vicine , quando h' Citta_

L dini di quelle non on'egualmentc inchinati ben vicinare ( il che di ra


ro uccede) prorompono in gucrrefculi , mentre non vi a mediatore auro

reuole deideroo del ben commune : cos ara'. occorlo , che dipendendoli
Traurini dal uo Conte Stefano de Brebir Bano maritian , il quale non ri~
edendo in Tra haneua poo per Pode in uo luogo il C:Vido, 8c esendo
in Sibenico Conte Daniel uo nipote le dierenze , chinorero furono fa

cilmente dalli medeimi aggiuate , come dalla entenza arbitraria...


i vede .
'
In nomine Domini .Amen. Toni-1m inium, 23' conentaneum rationi, quod
inter Chriianos omnes paeis edera ernentur, @minime inter com-inn. Cini
tates, qnarnm bomines neceitatem habeant diuers de eans de_ vnauad aliam
properare. Cum U' illnd eontingat, quod in queionibns, " dicordzs patan-
zur homines damna plurimx , (F adnern: idcireo nos Vida Trag: Poteas, (a

Daniel Sibenicen. Comes arbitri, e? arbitratores, enamicabiles compoitores u.


per que/Zionibus, qua vertebantur, eu verti poent intr ipm Communitates , e
intrngulos bominesprediarum Cinitatum occaione faarum ininriarnm, eu

contrafuum babitornm pro bono pacis , ' concordia , 7t ab omnibus queonibns,


(F' dicordijsi forum terrnrnm ortis, vel oritnris dieedamr, dieimus ,ententiamns,

(F rmi-tub! imus .

"

.E 3

51'504

70

Def/e Memorie

Quad omne-:entendo: , qua; pronuntiauimm , in quibucumque caus , nu


per maleficjs ,u in mutuo ,eu al "s contrackzbm debeznt oberudr. Item deter
minarnm rm/tcrlatuentes , quod 1- aliqu Sibenicenum vulneratu-s uerit ab ali quo Trag- vel contra predationts caua , vel alio modo , tunc bomnibm , quibm
obuiaucrite oendat, ac cdem ium , quiibi inmriam contati: manifeet , ' p oi
modm coramua Curia debe. comparare , ibiquc eum qui ibi iniuriam inmlit de
ciamre , (7' cum/cfecerit, tune: Curia Ellis , qui ininrizm critdem aci/beat 1m[
ncralo,e9' uper domo eidem illalo ci decem libri; inferi: tres debeatacramcntaridx
cor-em Curia exbibere , e? a vignzi inferimfexgrodunre tem-azur , in maiori vero
quantita:: arbitrio Curia dicimm ce andnm , eum Sacramentumfecerunt cum
ju acramentarijscundumfrmam prediam Intro , e preda tencamr eidem dd
nnrm integralizr reaumrc ;oluenao inuperuo Comiti pro hanno duodecim Ro

manatos: [i vero damnurn eq/:ieri: ema-dare ttmtu: Communit ipum capiat ,


(3* Falo interi-un aplicetur . Itemifurmm , vel damnnm aliqnad datumfucm alicm Sibenzano ab aliquo Trngmino , ve! contra , tune vnaqueque Community te
neamr inquircre bon.: ide pro pocfuo , [mtfaceret in rcbmproprijs aquirendu"
inquiripaterit, quicomit, mc rc: Dorninouo aigncmr , rei capiatur in pero
nam , (F' perpejfo inmrmm concratur . Si vero inf tempm in quo queio ventilata
mr , malefaior infug-:m conueruuerit vnaqueque Community; pro eo inucnien
do tenentur pro via-sz laborare , quod malefaor aduam Ciuiratem remearet
Ciuimz ipa , quae-ipum recepem :meat/lr damnum integrabiliter roarcir: . Item
precipimxfs , quod alieni Sibeniccn: nel Trag:damnum illatu-mfuerit ,i
Lutz-o
es , eu pra-done:. tranuerintper territorium pre-diaer terrarum ; CF llll ,.[eutte
Qui_ pa unt iniuriam exclamauerit , tunc quicumque audimsrin: Pao nmrmm
tom wirilmc auxilium , (F inuamen preare tcneamur; quod boo neglexrint ad

implere " Iudzci per tccs poteri: ee-noth , tnnc qui auxiliufn denegauztfo Co miti probanno tre: romana: :oluerc teneaur , (F tandem pendttorz . Ifam qmcnm

que in recuperatione rerum dederit operam , da" ipfu dec fieri: a [nn-amb: , qu: e-u
conducerenx ipzrum recuperandamm rerum decimam mtegraltter conequnmr _

116m i damnum inferamr alieni de diiisiuitaribm , llnd onducaturixbem


cum , l Trag:pncipimuonon em' ab aliqao Cine, cF alfqu Trag: on-et rem
ad, aliquem Szbcnicempeninerc ,vel conucrfo tum: rem retuatuo Dommo , n:

preti , (9' ignoranter emerituum presf'um conequamr U' re! 'PJWW dom"
conferat , (F aignet ,, ac venditore: rc: prode teneatur ,. @'11 mamfearc nolue
ri: , tum: eritfacramentto proprio ,vr vcritatemexprzmat , compellndm ., Item pre-~
cipimuc, uod aliqu Sibenicmccederet Trag: rel colmerfo aliqua de caua', (F
~ in ipum a 1tu manu-s inieccrit viole-nik , tcneatur pnnfox romana: : tm quale;
prouo hanno Cornici concramm ,. alt] vero tres p_a01nzurmmappltcent_ur ,d-i a v
codcm, d quo intendi! iuitiam poulare, fue: percuffn: cauam 41mm, [ex
roman a Comici, CFfuinemi iniuriam ,.vt dtnm euperm agnenmr . ;tom/Z4.,
bslimu-s , rmirr ordinamu-s , quod alzqrm moleatm nc-ru nangumto e]] -

jonc , t nc [cut dium ei debe-ax indicare bammzbm , quibus obama-ep! s

(M

Curl-e , (1' poea Curia 11m, quideliumfommtt debe! 114761175? ?1,12151171116


'i ziamumuit [ione in mine-rato uperino : nav-mmm . I(em cum non tt Bum
aliquem , ex aliena iaffura diari , prontmmmm , qu od-i alt-7 ne: Minerario:
(alam-j, a[qu MM, @- jpg-;- (una concquutu-sfuerlt alfzmd, E! quoquo
;empau appare: imam, recepie duplum l condcmnaro ,_ prexfplmau enne-nd: ,
fugfomm [no hanno duodccim romar: prcxerca omnes all-1 Non IWMnW
. ; .

'

Di Tutti.

71

fintnnperioribu: Capitali-5 comprehenajeundum bonzm _eonfaetudinem pro vtra


que dicimue oberuari . Item volumi , e?" precipimue ,_qitorl cant Sihenicenwiuitaa
careattabellione , quod ad conrmationem compoition /upraecipm , quam crihi

fecimueper .Archipresbiterum Siben: nomine Statimerium , quod 'pm corrob rec


cumgillie vtrarumque Ciuitatum , (a' cum uim , qui in bn lumi negati arbitri
confiituti , videlicet mei Vidon Trag. Ponticia-,ac mei D mit-I Com/'ris lter-ind
&un; c boe in Sila-nica .LD. 1250.1nd.9.men: Otob: i; die aante 3 (a- became-ia

upradia ad honorem D.Regis Hung:,*propterea vtriujquepartitacratnento


mataunt.

{Marr

Dalla quale i come i conoce , che lintentione delli Arbitri era di far ben
vicinare quee -doi Citta cos corge ano , chalcune epreioni-ono a
te fatte per leuar il pi , che i poteuala diuerita de coumi de Croatl , e ri
durli a quelli de Dalmatini , potendoi lo eo oeruare nellaltra- conuen

tione fatta tra Spalatini , e Traurini con Chliani del 1 22 . opraregirara;


Ne i h da 0mmettere diconiderare lelpreiioni , che Si enico non hanele
notato ; rendendoi equiuoca e non vi foe , perche foe morto , abente ,
pure e nallhora non l'hauee mai hauuto , e cheli Chierici criueero
insluoco di notari 1 ma che non foero notari, come erano in Spalato,e Trau:

Oeruii anco,chin queta entenza non i troua altra diparit , olo che)
Vido, abben'he olamente Podet di Tral per il Conte Stefano viene nomi

nato prima, che Daniel Conte di Sibenico 5' nel reo ono vincendeuolmen
te nominate quee doi Citta enz`alcun ordine di precedenza tra lozo,come
u empre oeruato tra Spalato , e Tra nelle critture opra regirare; e)
perche vendono peo nominati doi Bani vno di Slauonia , di tuttr- la Sla
uonia , e latro della maritima , tra quali vera dierenza , che quello di Sla

uona preedeua a' tutta la Croatiainieme con la Dalmatia , e quello della


maritima era uo uituto nella Dalmatia olamente, che otto nome di ma,
ritima diccua : perche anco alcuni luochi della Croatia , ch'erano al ito

del mare orto queto nome' com ~1.'endeuat1i . Il Conte Stefano , chera Ba
no della maritima , -e Conte di ra , fu dichiarato ,dal R Bano della-Slauo
nia,il quale in che concetto fose appreo S.Mae la lettera critta alliTrau

tini lo dimora .
B. D. G. R. dilelie , delibueuie [udici , dr vniueris Ciuibm Ciu: Trag: Sal.
(a' gratiam, .Quando dintnrna vobu delitac perucceiones temporum continuum
circa n05 ucipit tncrementum , feat per opera vera patitit , QF nunc elaret di

gnum dueit ex eellentia Regia vo lo ratiarum aionihmmul , 'operibus occur


rere . Super mole-fin': , quidem vo i5 vt ex querimonijs veiria ucepimu: irroga
m , quamque mentem quietitudinie nora edam turbatio immutari t adprefenn
tam propter uccea-5 diiiero: properos,
intendo: , quibus-pit Dem enimum

Regium egr giisu.: henignittu muneribu-s Illuirauit, Celitudinic Regia dexter-im


multtjbrmiter roborando . non potuimm vobtr aliquod iuuaminitimpertiri , reputan
tes vos qius reputare propter ingnia negotia noira , ardua 'veriminores
articuli retardentur , q. nora ollepnim , enim am miniculo reine , eb' aliorum

ubditornm nororum vtilitatihm potentius propiciemu: , oret propter quem: mo


dica ibi dilata . Verum uper hu , alijs , que noris incumbunt hameris refor
manda ee prediletium (F delem norum Stefanum Banum totius Slauoma , quem
proefio Virumetnndum cor nolru tn inuenimus adparte: maritim traniti/im: ,

dante: ei plenam aufioritatem edicandi, (a plantandi honelos, ' robot, ac etiam


'*`
E 4
reprobos

72.

-`

De/Ze- Metre

'reprobos deruendi ,` quprofcdo non derutfor , [ed pori: eonmtor , on da


perfor,fed congregator, ec rapmr erit,fed magi: innata fidelitatis , (9" preenti-e u
dio ma nicus coneruator , cm tamquam nobis in omnibus parenti: eidem ditroa
ms rem conlijsiriumqne'verarum anxilijs oecurfando udofjm woletis .
cm', pecialitcfr recepmuimt voi dilgazpecialitr confonendo ,* N95 quoque cir
ca parte: conni; iui moram concedente Domino trabemui, w edem. 8.34110, m'

iam nunc e in vera, ' *nobis poimm , ey* expedierit n05 pergrata ub/dia ex
*

bere . Dani VVaska i Lnonas .Aprilis.

Venne poco do po lo eso Re vero la marina , come criue lArchdia


cono, che narrata ;1 morte dellArcinecouo V olino , e la maniera , con la.,

nale f eletto Bernardo di Puglia,0ggiunge c fil R Bela venise a Spalato,


ose riceuuto olennemente, 8c aringese li S alatini al giuramento di non

elegget pi Arciuecoui , che non osero del uo re no, e che poi i fermase
per qualche tempo appreso la Chiea _di S.P_ietro, c e tra Salona , e Trau .
Wei a la opra pe so nominata Chiea di S.Pietr0 di Clobucac, done di
morando il Re concese tre priuilegij , vno alli Brebiriei , l'altro alli Siben

zani , 8c i] terzo alli Traurini , vno dietro laltro .

**e *DL-fm?

` .

v 0

In quello de Breberiei dato_ li a. Nouembre ngmegirato lb.' .cap.9.De


Reg. Da].& Croat.conerma li Priuilegij d'antecesori con epreione delli
eruitj preatili , che furono lhauer elpugnato, e ugato Domaldo , Biin,
e li parenti loro ,2 chhaueuano deuiato dalla fedelt , 8c altri vintiin guerra
nauale , e terrere , e dip01 al tempo de Tartari er hauer epoto tutt'illor
hauere alli erut) R_egij , e lodeuolmente repre so alcuni , che con tal occa

ione preumerono malzari contro il R : dalle quali e reoni conoce ,


che quelli chardiuano far apertamente dell'oilita alli uddit del R,erano,
come prezzatori della Maet Regia riputari per inedeli , e che quelli , Che

d'ordine Regio andauano contro di loro meritauano la gratia Reaia , come


egu del Conte Domaldo,che per lolta vata contro Spalatnin pruato

dl Contado di Chlisa, e Buiseno, chaueua ardito dasediar il Conte Gre~,


gorio in Brebir , dal quale u con ratagemma reo , 8L vccio , come rac
conta
lArchidiacono
: L0 eso -concetto pen e il R de S alatini
(e bene
I
.
o
.
non li nomina) ch'hauesero ardito con loccaione della de olatione de Tar

tari trauagliar con armi aperte li Irauriiii , e lodaliBrghirievi , che li haue


ero repre a, gl-;.3 am
, W _- ;z-;rtn-_z - _
il:
Il giorno e
"Cecom aro Dan once, eStanimiro Arciprete di Si
benco ep*

- , " , ~ auendo S.M.concesoloro del 124;.la confermatione

dePriuile-gi

er la generalit veniuano vurpate loro le ragioni;

p', j peci care le loro terre .- il R informato della verit da_,


o Bano della Slauonia pecica nominatamente tutte le terre , che nel

torio di Sibenico i comprendeuano .


"*
l'altro ?iorno doppo, che tili 25.Nouembre compare Gaui na Primi
, "rio , e Va entino di Kaariza Giudice Nunti) de Traurini , epo ero , che,
non hauendo tanta terra , che li' baase li concedese Beriza terra Regala:
n il R rammemorati li eruiti} preatili , e ricenuta linormatione dal ano

` Stefano li concese Beriza con tutte le pertinenze , e li pioli la Chiea di S.


Pietro di Clobucac con tutte le terre a quella pettanti : e (Tcome i conoce.;
dalla opradettalettera critta Traurini in quanta ima era il Bano Stefano.
appreso il RfCOSi i vede, che la pecicationc delle terre fatta a Sibenzlani,

e a

'

' .

7" Di Tra i**

73

e la conceione di Briiuiza : Traurni u opera ua?- In quea [maniera 11'


Traurni per mezo del Conte loro Stefano ampliarono il territorio vero
tramontana , oltre il aso detto Porta , Porticella: compare anco eno
eso luoco auanti il , e Bano Stefano, Oor Conte d'Almisa, eper nome
uo , e 'della ua nientella Cazichi dimand , che li fosero rerum, alcune
terre ituate in Eiaeh territorio 'di Tra,e ripondendo Ii Traurni, che nel
le terre erano dacicamente posedute dalla oro Communitx per pi ` di e_
ant'anni 5 fu al 'Re , e Bano decretato , che 12. Traurni douesero iui-are
e ci era vero dando per Prealdo il Zupano Nicol iglio di Dobrotechio,

ilquale-poj ascgn il termine alle_parti appreso la Chiea di S.Pietro donc


l'anno 1 256. li 15.Marzo fu dato giuramento : 12. Traurm nominati da el'so
Oor , e uoi parenti , li quali giurando in conformit asole Ii Traurni dal.

la dimanda de Cazichi , imponendo a loroC'perpetuo ilentio: ne arebbe gran

fatto , che quee terre iano quelle, che i iman dano del Conte (Chnezine );
e che iano uellc ate dalli Conti Cazichi poedute per ananti . Era nato in
queii temp1 qualche diturbo tra quelli dArbe , c Traurni per caua di re
preaglie; il che douendo riucir di_ncomm0do ad ambe quee Citt , che)

confindutria maritima douenano trequentar li porti gl'vni de glaltri ; ven


ne perci TraDomaldo glio di Martinuccio Ambaciator dArbe li [O.
Marzo 1250, e di commun coneno u concertato, che di la auanti non i po

tee ritener, pigliar la roba dvn Cittadino per il debito dellaltro, acci
che ognvno poree raticarliberamente: il imile u poi tabilito in Arbc da
Doimo de Cega Am aciator di Trai li 5.8ettembre 1251 .

Nello eo tempo li Sibenzani doppo ottenuto il opradetto priulegio,


credibile, che cominciaero machinare dhauer anco il uoprio Vecouo ,

che olo li doueua parere mancae per eer Citt come laitre 5 e chil Veco
-uo Treguano, per non mancar alle ragioni della ua Chiea, procurae con..
le forme Eccleiaiche di ridurre li preti di Sibenico o. Spalato done egu la
eguente dichiaratione in forma di entenza .
o.; q
ln nomine DIN-,Ieu Chrii ame . anno I near: r 252. Ind. t t . temporibus DJ

noc. 'PJ. 4.ac D Belle Illuris R Hang: hoc aum e . Cum propheticiermonir
eulogium opus it iuitiaz pax que vnicuique ua Iuraeruando totius immane co
habitationis , @ocietatis vinculum merit nuncupatiir; necee ci omnibus lega
liter viuere ciipientibus huius alutiferit connci vinculis , ('9 ab eis cultu nullo
tempore declinare . qua' denique iu tia norma quai gemino Calle procede; iure
videlicet cripta , ac conuetudinibus ap robatis ad veritatis tramitem cunc'lir mor

talibus iter pandit . _Qyia vero in parti us Dalmatia confuetudinir , *uque longeui
aiiioritas , quam maxim pro lege ~iieneratiir , Id circo Ego Stanimirus .Archi

proibite? , vna cum Tolone , Ioanne , ** Giicgono Clerici: , tam pleno mandato
vniueri <- leri Siben: ad `Spalaten Eccleam , tamquam ad caput metropol: accede.
tes : ibidem coram Ven: iuris Thoma Archid: , (7] capitato S.D0mnij dicimus ,pro ~

temur , ' recognocimus nos omnimodamubieionem debere D-Treg. Epicopo,ey*


eiurucceoribm, necnon Eccleia: Trag: (F eidem [icut Patri' , ' Dioceano oro
reuerenter obedire ; conuetudines antiquas , qua: ab antereoribus noris obei ua

Zaa comperimut , per nos , (9' pei norosucceores preentisfripti obligatione pio
mittimus eidem Eccleaz Trag. perpetuo oberuandas .
i
_
In primis vid. quotiefcumque Epicopus Sibenicum veneti: ucipiatiir ab .Ar.

chiprcsbitero , ( clero eiudem loci honoriccut decet ,- cui quidem Epiepo , ce,
~ 0mm iis

74

Delle Memorie

'omnibus, qui eum ex [un Clerici; comttuntur, .Arcbipresbiter in Domo ua bopitium


procura tionem exibeat competente-m ,- Epicopux "nero quamd tbi moram fece-ric

.drcbtPresbiterum , dbbatcm, (F totum Clerum Sibemct regat, ('9" intruat/cun


dum Eccleaicam diciplinam . Et ali ttem Clericorum repererit cxcedere , vel
deut'are a tramite otij Clericalis_, tam atto , quam beneopoliabit , (F' alj con.

jeret ad[uum arbitrium voluntatu , tam prebcna'tu , <9 ordinum dignitates iuris ta

ment omnibus ordine oberuato . Eodem autem Epicopo Trag. commorante .Ar
chipresbitcr per Epicoqu initntus caua-s audiat; appellationes ad Epicopum
zranfmzttac , cntentiam ein/dem Eptcopt' obedicntr , (F bumiliter ucepturus .
Idem quoque Epicopus apud Trag. Clericis Siben. ordines , CV Ecclc tac conerat .
.Arcbtpresbiter namque, (7' cetertSib: Clerici maxim Ecole/Zac podentes anni:
ngults mtent eum cum exenjs competentibus , bis in uaede Eptfcopum memora
:um in Nam-Dammi, 'in 'Pacha , citati etiam abeodem Eptcopoper lictera-s , vel
gillum pro caua qualibet Trag- veniant .* in feflo vero Sani Michaelis annuatim

rententem Epicopum Siben: .Arcbipresbitcr pere ipumfeml procurabtt;e-7* Cleri


ci communiter procurationem alteram exibebunt de cuius fei oblatiombus fcilict
panibus danartjs Candellis , qua ad eamdcm Eccleiam deferuntnr medtetac dabitur
Epicopomedietatem alteram Stben: Clerici recepturi : `mnum vero quod ad ueperas
apportatur Epicopus reciptzciat dato prius bis , uel tr de ipo Clericis , @ Laicis
ad bibendum . De oblattont'bus uero fets SS. Cama , Damiani tertiam partem
Epicopus recipiat . De decimi; autem omnibus , qua per totam parocbiam Stben.-
decimatortbus Clericorum Stben. cum Clerico Epicopi colltguntur , decima pars da
bitur Comiti Siben. nona pars .Jrcbipresbitero , (o' de ocla reduis portiontbus me

dietatem Eptcopus plenart recipiat , (F' quocumque rolucrt't cam faciat liber af
portart; mediecatem vero alteram Siben: Clerici reci iant rniuerf . Dc oblationi
bus , qua nnt in conecrationtbus Ecclearum in mlm in Campo marine , e? in..
. . . . . . tertiam partem Eptcopus terziam Clerici Trag. cet-:iam Clerici Sibcn.
obttnebunt . ,Qua-s oblattones Trag. Clerici colltgent diuidcnt cntupert'us efl e
preum; .Arcbtpresbiter vero , ' .Abbas Siben. inua: dt' nitatts aftto per Epico
pum mlm Trag. venta, munur conlcrationis, e? conrmatioms ab codem Epi
copofufcepturt ,- nec omntaupradia , tam ex parte predii D. Treguat' Eprcopi
Trag: quam ex parte .Arcbipresbt'teri Stanimiri : 254' totius Clert Siben: acce tata
unt , ( eorum beneplacitoabilitr , @delitr roborata in precntia , ' te] imo
mofratris Mag , fris Iof: de ordine predica! .- Btue , (7 Mic/m pbrorum nob: V.
Michaelts C omttts Gallella! de Cbltja, (I quorumdam altorum . 'Nos vero Tboma '
.Arcbtd. Itodanus Sace-rd 'Petrons, Radous , Mcolaus Sacria , Icannes Sa
umus I acobus cum alt'js frambus de Capitquupradtflo rogati ab rtraque parte bus
omnibus interfutmus, ' ad robur perpetua rmitatis preencem paginam igillo Ca
Pituli nort fecims cotmnuniri .
'

Sc bene queto decreto pare fatto di commun coneno, e che olcro nite
tutte le controueric con li Preti di Sibenico , e tabilito puntualmente tutto
quello i douellc oei-nare nell'auuenire , e chanco coni , che ci fose dalli

medeimi raticato tre giorni doppo; futtauia dalle coe usequenti l cono
ce,che lArciprete,e Chierici di Sibenico non iano volontariamente conde

cei 2; quea conuentione 5 ma pi too hauranno opportato , che lArchi


diacono eenda alla loro preenza nello gl' paro per non aper come op~
OTPallHUCCC-aa ragione del Ve cono; poxchc tornati nella Patria non..
aClarono raccoglie: le decme al Vecouo : perci egli vedendo la loro reni-l
teu za

Dl Tr-au .

75

tenza haucna roceduto alla entenza [comunicando Stanimiro Arciprete


della Chiea di .Giacomo de Sibenico , 'lolio, Radoio, e Gioanni de Viaco

Preti, e Strito Diacono per hauerli ottratta la donuta vbbidicnza , e ritenu


tele decime : e perche quei rezzata esa entenza haueuano celebrato
dubitando , chil metropolita i Spalato li auorise , che gi` apese 5 che..

fose venuto il breue Ponticio diretto a. lui per lerettione del Veouato di
Sibenico, ricore dal Sommo Pontece z 8t in queto mentre li 4. Aprile r
~ il Vecouo , &- il Capitolo elesero loro procuratore Pietro Calza Dott
'
leggi da Treuio , e Ganigna Primicerio , li quali conferitii a. Spalato il pri_
mo giorno di Maggio fecero la loro proteta auanri lArciuccouo della nul

lit del Breue urrettitio ottenuto da Sibenzani , e di tutto ucllo acese l


Arciuecouo a pellandoi alla ede Apoolica: il qual ripo e incontinente

eser vero , ch aueua riceuuto il breue opra il fatto del Vecouato di Sibe
nico , md che non lo poteua morare , perche lhaneuamandato al R .- n
meno volle dir il tenor del Breue: Capitarono doi breui del Sommo Ponte
ce poco dop po, vno de quali del eguente tenore .
.
, [nunc-.em fri Epo Trag. [al: ('9" .A oolicae ben: Ea , qua iudirio `nel con
cordia terminantur rma debent , U" illi ata periere ; U' ne in rec'diue conten

tioniscrupulum relabantur , .A oolieo conuenit Preidio commum'ri . 'Petitio i


quidem tua nobis exibita cantine at, quod cum inter te exparte 7nd , ('3 . S. .Archi presbiterum, (7' Clertcos Eccleia de `Sibenico Tragurien. Dioces, uper eo , uod
ipji a iuridilione tuae ubtrabere nitebantur , diuers ali/s articuls ex a :ero

ulct materia queionis exarta , tandem mediantibus dileZis lijs Arcbid: ' Ca ~
nonicis Spal:Ecclea MetropolJoci amicabilis inter parte:uper kis compoitia in
teruenit, prout in patentibus li-cteris coneEZis exinde , 4c igillo Capituli Spalat:`
gnato plenius dicitur contineri . ?Los itaque mis upplicationibus inclinati compo
zionem ipam itu: riteine prauitate prouidefaa efl , " ab vtraque parteponte
recepta , ?" baenus pacific oberuata auoritate .Apalolica conrmamus,' pre
enti: cripta' patrocinio committgns . Rulli ergo. Dat:Laten:x1. Kai: Maij Pont:
nolraln: x1. cio ;LA tile 1254.

Laltro breu dellieso giorno diretto allArciuecouo di Zara, nel quale


gli commette, che faccia eeguire la entenza acra dal Vecouo di Trau con
trol Cleto di Sibenico con le forme debite , e lArciuecouo di Zara Lorenzo

li l 1.N0uembre r 254. in eecutione deso breue , 8L in abenza del Clero di


Sibenico , che non volle comparire , conferm la entenza di Treguano Ve
couo di Tra, cos inando Greoorio Canonico di Tra procuratore deso

Vecouo,e condann li Preti di Sl enico di pagare al Vecouo er li doi anni


cori , 8c il terzo corrente delle decime non pagate lire 250 , e lire 800. per le
pee 5 dichiarando douer in tutto obcdir al Vecouo , come haueuano fatto

per il asato .

Vi e il terzo breue dello cso Pontece dellanno medeimo dal quale po


tendoi comprendere quello contcncse il breue ottenuto da Sibenzan , di
cui non i troua copia alcuna,ar: bene di regitrarlo intiero, come i troua,
nellArchinio di Tra . 'i
InnocJet-.ratribus drcbiepicopo Iadren. Epicopo Scardonen. ' diletto li@
`xtrcbid: None: Sal,- ' Ap: b: ua nobis ven. r noer Epicopus (F' diletta ilij

Capitulum Trag. in Dalmatia , petitione monrarunt , quod licei .arum Siben:


ag-'Eccleiqu Cathedralisfuit a tempore cuius memoria non extlitt leg; Dio

:e ann

76

;De/lc- Memorie

;cmanbieunh Eccleaipn in poeonejminmodi tabia-&ioni; exiat; m.


men Clerus , Cpopnlus dic?! Calri bo.. malicios/iapreo , nobisfaliug eo,
quodedem Epicopale: batter: lmbnient , quodque idem Cla: vel/et; :bi :le
.zpicopo prouidere , norM ad Ven; frm norum Spalat.- `Arcbiepimpnm lati Me
tropolitam ,ub certa forma , lictems im etrae dicantnr , i re: :blitre babe-re:
facultatem eligendi Epicopnm :idem c ero concedere!, ac preentata: ibi cleio
em bniumodr , prout ad eum pertinct, conrmaret, @pn-fat: .Arcbiepicopns
uper boo pretexru lim-arm iplzrnm procedere niterctm- :npradifli Epicopns , {5
Capitulum rem [nam agi confpicientes , dl: metumtcsbi , " Trag: Eccleia pregi ~
ditium exi- d genera perierunl bumiliter ab eodem `Arc/uepi'copo ibi eri litera
rnm copia-m earumdcm , ca' quia idem copiam buiumodi , quam nunquam babue
ram, 8/5 con; initiam firm-c denrganitfm pro parte ipornm ad notrum audien
tiam app( llamm E?" mi-inter petit-'im d no i: , wgranidi/Pcndio , quod expremiis
-bi ,U eid: Trng: Eccleia imminetoccurere paternaolimndine-curare-mu:, quo
cncafraternitati votra per .Apo/lolicacripta mandami quam: vocatisuifue
rint evocandi , i? duditisindepropoiis , caua buiumodi de partium voluntate
prove-[eri: infra tres mene: ri reception: pree-min.- indizio , vel concordia termina
re cnrctis ,facientes quod decreueritis per cenuram Ecclce rmiter abernare alla
quin ex :nn: cauzm ipum inrliam, nel non inrufam .1d nornm rcmittatis exit

men prei-ra pambm termino perentorio competenti, quo per e , ~el procuratore;
idoneosurenw inmos cum omnibus ratiombns, munimentisnit,eamdcna
cfzyam contingentibus , compareant coram nobis fafluri , C3 recepturifnper promi
is , quod ordo dianerit razioni: , non obante con/litnticne de dimbm rt di/5, edi ~
tam Conciliogeneralt,dumodo vltra tertiam , vel qnartam extra [nam Dio im
pars altera auoritate pree-mmm ad iudicium non tra/ian: tei autem quifuerint
. nominati , /egratia , odio , vel ttnoreubtraxerint per cenuram eamdem appell.
aunte cvgaris veritati teimoninm perbibere . diem vero citationis , " formam

- nobi: per reras lim-ras barnm erirm continente: Hudeatisdeliter intima; quod
ino omnes bijs cxequendis interee poteritis duo veti-um , U' nibilominns exe:
quanti- ,
.
.
`
Dar. ,Anagni-e v Id: Iulij Pont. nori .Anno xt r . I I.Luglo {254.
Da queo brcuc i vede di che qualit foe il breue ottenuto :da Sibenza

ni , 8L inieme , ch] Vecouo hauec per upetto lArcnecouo di S alato ,


e perci trae la caua Zara ; md e feguie alcuna coa in virt d'e o breue
non c memoria alcuna , e la morte del Vecouo Treguano , che egu le

sanno, d da credere , ch'l negoto saddormentac per_a]lh0ra, e i come;


. nel breue ap are , chl Popolo di Sibenico inieme con 11 Clero aceua lin
- anza auann il Sommo Pontece per l'erettone del Vecouato, cos i troua.
vna co ia di lettera in tal occaione critta dal medeim Stefano Cardina

le, e V couo di Palerina dellinfracritto tenore .

Ven: in (brilla Parri (9' D. St' D. G. Epicopo 'Prenetino Commune .Arcbipref


biter, ac Capitolnm de Caro Sibem'cb d: ?ranineia Spa!. ipnsdele: , (a denari
fui reccomendationem ad omnia ipns beneplacim , eb" perpetua mandata . Cumnos
'P- Canonicum Eccleia nom , (F notar:Communis , CZ DJudicem nori Cari *pi:

ro; pronidos U? dicreto: ad Sanhmedem .Apoolicam ub rm-z velri patrocimg


- duciauper quibufdam ardnis nolri Cari negots per wZrum anxilmm promo -

uendis dnxerimus deinandos , mlm paternitati cum 0mm' denotione upplicamus


quatenusprcdio: noro: nuncios , ndicox, procuratore: in nori: negot'n's ad
ras

.Di *Troni .

77

*pos reuertentes bcmgn reciperc , (a' in eorum personit nom Ecole/int, (5' Com?

munitlti 0mm' conlio , auxilio , 'fauore velitis aentire , rt per verum Tatroci.
nium ergo DJapam . " frate: veros ecatitrintentum noruwerpetltogaude

re po/mus ee tamzlubre dederium adimpletum , (a ab hot ad manglieia perpe ture recognitionis &miti-1,2?" bonores robin# veris naturaliter obligemur arii.
Datum mene oiubdn Feo S.Luce Euangelie .
a
the,
~ Wo Cardinale trouai foe Vecouo di Paletrina del 1 25 ;.ino al r 26;.
allincontro anco la. Communita. di Tra con occaione dinult riceuuti da.

Chliani i vede,che fece nelli e tempi inanza al R`e che facee pagarcje
decime da Sibenzani al loro Vecouo, e ne riceu le eguenti lettere .
B. d:uis Iuditibus, O' Vniuerfs Ciuibus Trag: ul, e? gratiam plenam.
Ltter-u vemdelitatisgrat recepimus ex quorum tenore percepimus, quod
delis noer . &Bano; tocius Sclauonia in nine/F' vinci: veris peroitialcmuum
de Clifiniuriam vobi; intuliet pariter , (F grauamen'; quod i quidem graue tuli
mus ,
indignum eum emper iure vrra coneruari velimus , illibata , e?" nulla
ctenns in aliquo perturbari . Igitur rt atisat deiderio noro, C"T vero ee predio
St Bano per offra-s littmu dedimus in mandati: , 7t vos , (7' vera iura , ac liber

tatem reramjper omnia illibatam debeat coneruare , nec in aliquo nori amori: in
tuitu pre/1mm: perturbare; imm potius vos, e' vetra rouo poe protegat ,` e*
dec-dat :de decimi: etiam , guai Ven: Poter Epis offer per Sibenitcn. ubtrzz
67.14 demand: exiberifaciat iu im complementum. Dot. Strig: in Craino S. Galli
x7-Ott0bre.

Si troua vn'altra lettera dellieo R, che deue ecr anteriore alla prece
dente ; ma. contenendo la ea materia, bene di regiarla qu per poterla...
rmcmorare, quando i trattato. delle giuriditioni,che i arrogauano deer
citare li Conti di Chlia nelli territori) di Spalato , e Tra .
B . ..deiiuo , ac dileo Compatri .A. Comiti Zupano de Chithjal:, grm;
Wait tua delit-u , quod tm grata delitetis obequia nobis@ Corone Rege imp
dum dile Eh nobis@ deles Cine: Trag.Ciuitatis propter que, (F aliai os eorum
Ciuitatem recomendatam merito babemm a mi noram Regiam maie atem 21213:

delitati tuo mandami precipientesrmx: r , " diri , quatenus predis Cini


11145,@ Ciuitati iporum affare debe. coniliox'' auxilio opportune , neo ipfos contra
libertatem eorum , e primlegia per e , iper alias moleare , vel perturbare
aliquo modo preume-5 , iuraua tam in nizzeis , quam in agricoltura ibi illibata ,
ac inconcua coneruando Pacic-e ,ea* quietfimtgratiam noram taram habet, ce

:erum, nec aliquos in territorio iporum habitare , vel colere agro: , aut wine. ips
inuitis permittsu .
Dar: Bule Fer: 5. po 'Pacba .

Mor il Vecouo Treguano doppo 40. anni di Vecouato , nel tem o del
quale , i come t riaurata la Citt , 8c ampliato il territorio , cos u anco
riabricata la Chiea Catedrale nella maniera , chhoggid i vede , e reinte
grata delle terre anticamente poedute con accrecimento conderabile di

renditeper ua induria coneguite . Gli uccee -: Columbano , che esen


do ato conecrato in Roma , come criue lArchidiacono , e che venendo
hanee conoan l'vo preato il giurament allArciuecouo , come uo

Metropolita.; perci credibile , che ia ato e etto dal Sommo Pontece


pi antica memoria del quale nella opramentouata crittura de' 15. Marzo
x 256.1.-'ann0 t _z_60. pu credreghe, li Preti di Sibcnico ritornaero .:Liebe:.
. ,

en;

178

Delle.- Memorie

di ;nia del Vecouo , poiche i troua vn breue Ponticio del eguente tenore *

,alex .an Trig: exooniz ob-ia` tm fue-mit. . quod C[crici Cari de Sibe
Motu-e Diari-x, lat-:que m eos d hommem: Epo Trag: predeceore tuo prode
mgcmbi ab ipjis obedientia excomunieazioms feriti-mia ua: [ig-iti I idemque pre
decejfor oberuari eumdem ententiam vqiie ad atisfaonem conding @bum: d
Sede Apoiolica demandari, quorum Ciericorum quid-uu uceperime ordine-s, "

Diuim celebrath ana/ic igari . .Quareuper bu: comm prouidcri ulubumi

litr poulai ,i de tua iiaque urcumpeionepienam i Dominodmmn obtinenies


prefeim'um tibi auoriiate cancrdimus, v: eofdcm comunicarci .ib/olmo; Im vice
al) buiufmodi CXCOMHCMOIS ententia :urta omma Erclee vrce nora iniun.
gel cio', quod de iure ue: ioiugendum . C um i111: autem , ex eis qui iuris ignari
elvmricmorei eia oei)an bem-fino non abitato fuji rperuni ordine: , Dmina

officiel celebrato; , iuiunfii eispro modo cuipc peuiiemm competenti , eaque pera

fialiceu tibi' de mi'ricoidia ,. qucjuperexairai iudicio pray: earum aluti vide-rl?


expedire dipenare; ,i vero prefati exconiunicizticiemer, non tamen in contemptuue
Clauium :alia prcjumpferit , m per biennium al) ordina: execmione upenis , U
impofim ip/s premiata/.timori , cos pofiruadum [uermr bom rouuerjluiomo , (F
'r im adg'aiiam di/PFidtl'onis admnm.
i 1.
. Dir:.Anagnie "pi i. Kzl- .Ale PONZOAHO /xto 60.26. Marzo

Vi anco vnaltro breue dello esanno in (Lara de 2.0. Aprile diretto allr
Archidiacono di s alato ,4 in cui viene confermata la opradetta entenza...
dellArciuecouo (E Zara ad inanza del medeimo Vecouo diIra, dalli
-quali li pu dedurre , challhora li Preti di Sibenico tolero ablti della co_
monica , e che ritornasero allobedienza` del Vecouo , come meglio iCCl'tL

ara dalla entenza dellArciuecouo di Spalato , che i riferita ..e come che
in queo fatto li.(`.ittadinidambc le partis erano interesari ciacuno perla.
.ua `parte , Cos prornppeto crd-loro in ingiurie ,, le quali furono aggiultate.
.amicheuolmente nella manieraeguente u
' .i . admin D.1ncar.~,1 16 gtimi: 6. mc: Feb:,7-.. die i' trame Reg." .D. N, Serre* R:
Vug-fur- zempore Sic-pronte Comm-5 de Brebei-io Egregu Potm Siben: ec non lu
-CMHH , TolentQuiouil melim . il benet: , uilque vellius in boejeeulo
m-pcritur, quam, quadre-mmm. re &oe-ibn: mtr Cbrliauos papale.: unerximmr
mimi-s Ciuitates paris federuemiuutur, ue reni diiconu regular-_dimm Differ

.Miur bari-m rie-_rupe eetum coniderarla 032 upxadii 'Potnu ,.- -1udire': ,1Confilia
-nique Sibenicen: Ciuiimommew vite nors Cumunitati: Siino: (a' pra'ipa Com*

;ai valente:. robii cum Trag:. in vera contodia ocieta , ? 4m ;tra :per
Zini-re ,o (F qua inter voi, (F n05, mgere- dignocumur illcfa permane: , (A de
bono in meiius reformentur ad honorem , (9 lai-demSummi 'Palm , ZT adbanorem

123* reitercntiam.lil.." [J.` N, Regis, Frag: , e'? ric liorum ,neenou ad honorem
23;* protetante! &onor-um, e? deljum , rr ad maiorum , EF indolmin confuon m.
.fidi mi) forma concordi-im , acleiaflvl,,2i2' amicitiam imr vo:. , (9" noi dll-Um; :: iueirdammtque
in ipe, (7 ai) ipfo
reuouandam
parlamentodeconrmammrc*
coneni: ,dr valutate
aprobanam
nori
contordnr
publica parlanti-riti,
, (F Wait!!!?
zr exlentes, vira cumuoch? dicreti; 1).1-'alciiiin0 de Caei-iz.: , i? Du)'mo]ilzroi

Archidiactdmbaot. velino divobie, ad uo: uper l) is pecialitr deputato; ..

Ln primis imde rolumus , * ordinamm , (-7 ii.: duximm- ordinandum ;.quod tifa
Trdtegja i que temporibm Dacia-toni: Camim PociisTrqg-' Daniel is Comme

{MW-I utimnruz firma, (Tram ali viraque Commummeferuaudd-


* '~ "-3

Item
\

"5; DT'AJ'.:
1m: omna malefafa , que ba'emu Mtr-SHWF: ' Trgmiem faamj
mbmc indeirrta" rmie except dumtaxat il! de quibus per curia- ai-7M
femanamm cxtitcrit; ita quod indc datm fuerit prcaldm', ?anlcum iva-(lm
mmm:- obtemnm , autolutio aliqua ircpta ueritfarm , [mutate-haha, ,43
commfa bue-nm qunc num: . Item fi cruda-it, quod Trag. Coil-ks, vel Fm
eno- Sibeniccm al-:fue: hommes pro aliqua mej'mtc'exxramiserwy &nece
um manifefia :oalifucrint lxomincs ali-{Zi parfum fame m dems &RPM;
mod babe non poe: ad cmcdendum , G' ah'un r atm eccpere r'olminl
POZRM, U ordinamus ad ha:: W quilibettuo content: , er mmm illiciws tx;

tendat ad alienum , quod ic qui cm' Capitan: bominum Sben.- pop-t cum dmm;
-el tribusocijs ire, (F arciperc tantum de beijs Trag. 6' Atom-erro Tra .fcr'qnzf
ddbcijs Sibcn.- e? illorum omma, qui acccperunt pre-fata*: bz-i. ;to exit-is

quorum fam: brfie pro nguls il-Hariuib 30140 , pro caprino :ol g* ra ypfzo~
30 ml: , queo al[qu occaione dzagum Micram mota'detde: ma (34-'

pitaneo cum ony: dii:: Pero aliqua pali: perform ace-operit ak-1m bciam pra
ariete , louis-011m: 20v snl; pio Capra 3b sot; per yrco 40 , prugna , vel Caprcna
x. Sal: , (0'. pro no de rh.- Caseis. solidos , O' da in--bot adbibeatur paori , i

qmia fam: ind . Item i aquis de Srl-mmm :til-ccp deregmngerit mimica,

Trag.- pn-anmewmsqan-wmwr, G* no: Siben: hqbeimuxinimimm '


con uerw Tragembm, aliquoddamnnm-vobis_ intuitz* nobisnvtmt per .
num-[um , vel exam-ric ad recuperatiom-m dmni-damhm, conlrum to:

viribu: vel:propri negozi noris tencbjmvoxbbe- itter. , ;vet untium


ad DDL Rega-m, nl ad Banum deinare , e?" chn Trag. t'mmur ftcere 1'111; d
idem. Item :fm 'I.zfor Sibmcen. cm ombur'dhrret Hanmn- 5::: vincun
Trag. 'num Donunus blad, sc vince Sibmiun, U' ci ul bommr d'e Cin-ig

:pun-' vidmu quantum dan-um famn et, pauaolwat ammjntgnbom; i


n04 '' reliquia pra-ban :nina: :ho 501. ipvomMthM dawniztmp , .
-tonmbso
pro: dium
dc Pallone
e. '.Preterea
TMg- obsewcam'dMMfdiinbtada;
aliquap'gnoratiancs by:: indf huv vsqe
Whheasib
f15x' ue-

rm , ' probarl pote-rum reirubnmr, :ataaramcn-rtione filius quipgnom babe


bin,- _Que quidem omnia , ngula mpmstripM, w .cupa-iui* continemr bs P'ot's '
Indie ma? Con/lianj [mf-m' Sibenicem'ciuir.~1ma-mm plurib'm-de dita parlamenz
. to iuranm promittimu: pra nonra comma-air. coWotalimcramz-ntoud-S. Dei
Duangelj :uv-4mm: di: .Ami-a: i pro Com Trag; recip. per xe, (Finto n
osctuareqmmu men,- s*u*emm Muri fccimm :uperanima totms`

nonm dix (Dik-Monet mm . .A-m' ef} hoc , ~ e?" ir-mmm 471g: "
Eccleam S. lan-obj publica .padana'emo--preum ~ Ciitat- continuato' cor-:uh
In): toilms subscrkbendjs. S. Dragazasmahv'hg Baine; Dragouanb Ba
bari@ Mina d-'Auzmut Gregorio de Cumm, ahi: *pluribun Ego .bahia-pz,

manu-*zi mirto manu m meam , ' Ego Mag. 'Petrus ;lei-im: Sibenicen. '
Coin': mmm- omo-iu! bis -imcfai, dr de vola-care dif!. "Pot. ud. Con_

t " , nchM' mi con:: prea vagare-3 s'cnp, 29'- mi gm Munjmini*


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r annui:.
Da queaccordo i vede chn SibclzcoverhnuGiuditz
qngler5EaLW
minatorcnpur-o , come nelle-Citt dx Wman-- rp_cohmuhdaancor, a
riduri tunILPppolo nellmpazzazauapu lz'Chieadx Giaohb., e qlul", `

ridutzzone i dmeuq parlamnto\, evxueuai allvo dl Croatia nza ggz, f

critta COn le conlucmdnu ;ma nello-eso tempo poch'anm dopplo 'vol` "
ero

s@

Delle Meaz'ne

lero l Sibenzan anco in queo conformari co I'altre Citt di Dlmti , E


cominciarono valer delle leggi critte , come deduce da vna entenza_
eguita in Sibenico li 1 2. Febraro 1 292. nella quale viene e reso , che 3 2.

anni amni i vineua con le conuetudini; e che poi era ato atto nuouo Ca
pitolarc , o atuto , che recritco dallo atuto di Zara, come pu certi
cari ciacuno , che ne vorr far ilzconronto : Cos cesati h digui aranno
tornati ben vicmare li Traurini con i Sibenzani; e Perche nelle controuer
ie Fasate col Vecouo Treguano il Clero di Sibenco s'era molto relasato 9
8c i Vecouo Colombano , o non hauer imata uciente la ua autorit
rimediare tanti inconuenienti , vero non haur hauuto ardire eercitarla

fuori della. ola asolutone della comunica concesagli dalla ede Apooli
ca ; e lArciuecouo di Spalato giacendo impotente m letto , continuarono
li diordini no : che morto eso Arci uecouo eletto Fr Giouanni,il qua.

le conferitoi alla viita di Sibenico inieme col Vecouo di Tra,'e di Lieina


fece la ottocritta entenza .
..z .'
1-'rater Icannes Diuina E prouidenla `Arabi-epis Spam-*J vis Cbn delibus;
preentes titre-ms infpcfiurisal; in eo qu c veraalus . Cum naturalis india/W f"
ram prouis fetibus redditollicitam, multa ma` is Prclatus , qui preuia ratio: , (Y's
oui , " Veteris tcamenti , ac Canonuman ione premunitusuis in Xo ljs de
be: prouidere , * ipos ab errore ad viam aluti: reuocarc . Him* e uod nos adju

nidm
x TF Petitioncm
filsClamore
nori Columbani
EpicopiClericarum
, Z ex oo
"0*
o
Sibemicum
tlc-MOMAVen:
a quia
, 'fama Trag:
de Excebus
Ibidem
redentium ad aures noms perucneratdiligenter coram Eccleia enioribus vid: ,_
Ven. frambus Epicopo Trag. ciudcm lori Dioceano , Epicopo 'Pbarm , nemo `

- Bartolomeo quondam Epicopo Scardona: , aijs fribus D. G. .Abbate .


s-swfani de Spalato , G Predicasoribus, e?" minoribus , ac alijs , quia clamor innue

bat, * Ham-:tia mamfe/Zabat veritatem diligenter fecimus crfcrutari 5 (i quia rei


pocebax qualita; Canonica diinhone culpa mie-ricordi! puniuimus delin-~
quentium .
_

iIn primis .Archipmbiter eiudem lo:: pro eo quod lungo tempore tenuit contabi
nam, dquia non euitauit excomunicatos per D.Eptcopum [uum , (7 quia llm'"e
Clericos m acris ordinibus conflitutos contrabere matrimonium , ' quia contulit

quamdam Eccleam non rcquito Epo uo cum Comico] cuidam Monacbo vago,
(' quia antiquam , (a' laudabilem conuetudine-m de nuptijs non eruauix, e?" quia
illos , qui incidum in Canone-m pro abolutiane ad Epicopum ire non compulit , cut,

retulerunt nobis iurati quampiures tees Idonei coi-am tribus Epicopis , (F coram
fratribus Pi-editat- (F' minortbus ieiunabit per tres annos omnesexi-u eria-5 in pane,
(9" aqua , * upendmus ipum ab omnibus benetijsuis per annum ab airio , '
upendimus eumdem *uque-:d Pacha inciuu , CFprccipimus bi , quod t ob:
diens D.Epo Trag:
v

.Ad bet .Abbas . &Mcol i, (F' Abba: . S. Marie ae inula, quia carues camerie
runt contra regular &Bene-lim , G' quiane Mouacbis etcrunt 'volumus , quod'
ieiunent decemexuu eri. in pane , da' aqua , ' lega: x. MHM pro per catis , c9'
precipimus ci:. quod corrigantfe de :is . ;Lg-_a
:: `
..4, Preterea Sacerdos Tolco, Saccrdos 104mm , Sacerdos Michael Pro co quod in Sa
cerdotio duxerum 'rxores , genucrunt pueros ieiunabunt ea-las ferias m pane, (F
aqua omnibus diebus vite fue, 'upendimus ipos ab oitia , (F bene-no per tres
annos, etprccipimus eidem in minute obedientie , e;ub yena excomunisarionis di:
,z

rt-fe- a

Dx Tram":

8r

firme, quod ab hoc die dimittantnas _va-ore: et uod deinc :non accedant ad cas, e'
i contrarium fecerint perpetuoint priuatt ab o tio,et bene tio .
Item eamdem penam per omnia iniungimus Michael: Diacono , Bogdano Subdia'
cono, Dobros Subdiaeono , qui in Sacris ordinibus conituti 'px-;res durerunt , (9'
pueros genuerunt ,' boeuperadentesyidxpobros Subdic.quie abentauit a nora wi

itationeine nora licentia , precipita: eidemub pena excommunicationis, G" pri .


uationis otii, C0* benetijui diric ,f quod ante carni: priuium campareat coram

nobis .
1 uper Primus , e? Streco Diaconus , quia anteacros ordines duxerunt vxores
i os cumuis vxori'bus are permittimus, quia legitimum matrimonium iudicamus,
ia eodem oitijs, da benetqs perpetuopoliamus . Et quia olita memorie ee con

uenit obliuio ad corretlionem preentium , (F terroremuturorum ententiam n0


ramigill: nori munimine roboramus - .Aflum in Sibenico ,Anno Domini t 267.

in pre'entia Venerabilwirorum D.Columbam` D.G. Epicopi Trag: , " D- Dobronia


Epicopi Fare.- , (3 G-.Abbatis S. Stefani, ('9 aliorum plurimorum religioorum de.
ordinepredicatorum,minorum,nec Home? Canonicorum Spalat. ' Trag.

Dellaltre coeeguite cuiuente il -Ke' Bela , e Stiefanoio


~

Figliolo . . Cap.3.

N On era olito anticamente in Trat pagari' decime e non di biade , 1e


gumi, &agnelli, come hoggidi sva,e parendo trano al Vecouo Co
lombano, che non i pagase anco de frutti deglOrti , Molini, e Vini, ricore

inieme colCa itolo da Alesandro IV. Papa , il quale del I 260. commie a
Th'oma Archidiacono di Spalato , che acesc pagare ese decime dichia
rando corruttella, &abuo non hauerle inallhora pacate; e perche lAr
chidiacono , qualche osela caua, non haueua datoe ecutione al breue_ ,

ricori di nuouo il Vecouo, e Capitolo da Clemente IV. che era ucceso ad


Vrb'ano 1V. del l 2.65 . lo es'anno crise al medemo Archidacono , che non
hauendoi egli curato con tutto , che ricercato legitmamente iu volte di
terminar quello , che da Aleandro Papa gl'era tato commeo elle decime
di Tra lo doucua are nel termine di tre mei , alt-rimente commetteua al

vVecouo di Scardona , ch egli l'eeguie ; perci lArchdiacono cit la;


Communita di Tra a comparire, e la Communit li 1 LMagoio r 266. eleie
Procuratori Marino di Amblaio , e Doimo Cega , er proteiare auanti elio

Archidiacono 5. e poi tratt aggiutamento col Ve cono , e Capitolo , che n


concluo li to.Giugno usequente agnando il territorio di S.Vitale,hora_,
detto ponta di Tarze per tutte le decime pretee , e dichiarato , che i di
mandae conermatione dal Sommo Pontece dell'accordo , la quale non e
guendo reaero le arti nel prino tato , e con tutto ci u fatta anco la__,

rotea auanti lArc idiacono , 8t alla ua preenza raticato l'accordo , nel


quale il Vecouo , e Capitolo dichiarano non pretender altre decime , che di

biade , legumi, 8c agne li , e quea ea caua dal Sommo Pontece dele


gata allArciuecuo di Zara , Vecouo di Tinno , 8t Abbate; di S.Michel del

monte di Zara ; e dinuouo le partiipulorono altr'accordo in oanza imi


le al rmo li to. Ottobre 1267, nel quale il Vecouo Colombano dichiara d'-.

eerii voluto diligentemente informare da yecchi religio, e perone da bc


`

ne, 8c

'

82.

Delli Memorie

ne, z haueua rittouato , che'mai in Tra serano pagate decimo dOrti, Mo

lini, e Vi ne : che perci inieme col C itolo le rimetteua alla Communit


rieruan oi le decime di biade , leaunu , 8c agnelli olite a pagari , come
anco i rieruaua le decime di Sibemco al olo Vecouo pettanti, 8c altre de-x_
cime delle Ville, che non appartenevano alla Citta di Tra s e la Communitd
per la pouetta. della Chiea aegnauail territorio di S.Vitale, il .quale debba
diuideri in 4.' arti 3. delle quali habbi dhauere il Vecouo, e 13.4. il Capito
lo , e perche a lhora dalli delegati Ponticij non fatto alcun decreto , li

poi del 1:68.l 4. Luglio da Lorenzo Arciuecouo -di Zara (al quale "l'altri
doi delegati s'erano rime ) come Giudice compromiario lodato ilopra
detto accordo ~z dichiarando, ch'il territorio di S.Vitale sintende'e aegna
to er
le decime non pagate.
.0"
'n-
\
u di opra accennato, che Dea Lucio, haueua fondatola Chiea , e Con_
uento alli Padri di S.Franceco , e laciato tnttili vurutti della ua heredit'
da eser amminirati da 4.Pr0curatori , Commlsarij; IlGuardiano Fra

ti minori di Tra epoero a PJ. Vrbano IV. che lhabitatione per eserlon`
tana dalla Citt gli riuciua incommoda ,perci inarono , che loro osv
prouio di luoco pi commodo: onde Vrbano commie al Vecouo, che con
coneno delli Commisarj vendali beni della predettaheredir , e compri

altro luocodpicommodo , e ;abrichi la Chiea, 8c habitatione per li medei


mi in data 1 8. Gennaro 1 264. Il Vecouo , che u Colombano riceuuto Ba

eno dc Commisarij li 3. Ottobre -uequente vende tutte le terre , e fae


dese het-edita nominatamente eprese alii medeimi Coheredi Lucij per
prezzo di illC 1600. Venetiane de iccoli , 8: a Luca di Mattia Lucio la Caa
pota opra la piazza con tutte le ue pertinenze) ation, e cucine _er lire.),

300. :leouali vendite furono da glaltri commisarij approuate: e iqueo


prezzo i Vecouo compr nel borgo di Tra doi luochi con Comardavicing
al luoco di Nicol di Albertino , e di Nocente glio di Martinogper lire;
240.11' 1 z. Marzo 116 . e oi li 10- Agoo usequente poe la prima pietra.;
per la fabrica della Cixicg della Madonna , eli 15. detto compr dal medei

mo Nocente , eda Luca di Matthio Lucio tutti li luoghi loro-desecati , ch-.


haueuano nel Borno di Trat , eccetto la Caa mnrata , 8c altri luochi di gi

venduti ad ei Pa ri per prezzo di lire rooo: com are poi vn hreue di P.I_.
Clementelv. diretto alVecouo in data di 1 I. Lu io 1265 `mf] qua-le ven!
ua eprcfsn, che li Padri Predicatori da Spalato haueuano epoto , che N1
col Albertini Cittadino di Tra haueua vna Cappella dl uo :upatronato
in vn uo fondo, che non haueua entrata,e non era ata ascgnata ad alcuno

per benetio , e che l'haueua per diuotione donata ad_ ci ?ad-{1: C Che P-P
Vrbano uo recesore gl"haueua conceso di poter 1m fabncar li Conuento;
il che volen oloro eettuare esoVecouo non permetteua,`che posedese
ro acicamente la dettaCappella, la quale dop o, che ua loro donata l'
halgbi voluto dare-egli Win!, e percio-coman ana ose loro laciata go
der la predettaipyeihic abricacil Convento : altrimente commetteth
al . . . . Veacmo , 8c Arciprete dScardona, che lo acesero ceare dl mo-_

leare ei Padri predicatori: alqual breueil Vecouo ripoe l_15.Febraro


1266. che hauendo veduto il breue , :in cui era epreso -, chelacxase posef

dere alli Padri Predicatori la Ca pella di S. Franceco-ituata nel Borgo di_


Tra il Patronato della quale era fato conceso da Nicol dAlbertmo alli
122,,

"

predetta .

\-

D: Tm ,.

83

predetti Padri , che non intendeua inolearli nella predetta Chiea: dalla.:
quale epreione delVecouo, i vede , che lintentionc ua era di dare esa_,
Cappella di gia dedicata a S.Franceco alli Padri del medeimordine, e dedi~
carla alla Beata Vergine , comera dedicata la Chiea del lor connento abri

cata dal Lucio z ma per queo impedimento i tralacil'opera ,, e furono


comprati altri luoghicontigui al Conuento delli Padri minori, cherauori
della Citta nella terraferma : poiche Luca di Matthio Lucio , come procura

tor del Conuento compr dalli Compatroni. della Chiea diS.Giorgio itua

ta al piede del ponte li 4.Nouembre I 266.Orto della redetta Chiea poo


fuori del predetto ponte z tra le rade publiche ,. e laeccaria del Commu
ne,e lOrto del Capitolo per abricar iui la Chiea alii Padri minori per prez

zo di lire ;o , le quali i deuono pendere nel riauro della predetta Chiea_


di S. Giorio , e igli in permuta altri 40. pai di luogo contiguo opra'l
Lago dal ettor i &Barbara; eliluoghi comprati nel borgo furono di nno
uo dal Vecouo ritornati a vendere a Luca di Mattho Lucio , 8t Inocente di

Martino vicini aI mare, e luochi delli compratori per lire 1500. er conuer
tirli nella nuoua fabrica de Padri minori , e quea deue eser la C ea di San
Franceco con altre fabriche , che haueranno eruito per il nouiciato d'e
Padri ,. che ar tato anneso al reo del Conuento del quale i rierirar come

fose dirutto , e la Ca pella di S.l-`ranceco ara ata nello eso luoco del
Borgo done hoggi i ve e la Chiea , e Conuento de Padri Domenicani, poi
che li confini del mare , e lepreiiua de luochi deicati indicano , che doue
na eere nel lito da ponente delrecinto della Citta (econdo , che li Citta
dini aranno andati ecando il mare, per parlar pi u propriamente col get
tar caglia, cogoli atterrando in quella maniera, come :i giorni norihab

biamo veduto fari nelliola Bua incontro alla Citta nel Borgo nuouo per
fabrcare Cae , e at barache da alar fardelle ) 1 ara andato accrecendo il

piano del Borgo , che poi cinto di mura pree il nome di Citta nona; auuer
tir anco i deue , che la Chiea di S.Giorgio era anticamente nello eo loco
done era pochi anni ono auanti la pianata vicino al piede del ponte,ch'ho

ra per la ea caua dirutta , e che non lontano da quella vera la beccaria


del commune .

Era occora nelli medeimi tempi priuata inimicita , ch'haueua conuolto


le. doi Citta di Spalato , e Trau ; perche hauendo Gregorio figlio di Giouan
niVitale nobile principale di Spalato amazzato Dabro Bulpicello pur di

Spalato , ch era cugino del C: Marino d'Amblaio nobile riguardeuole di


Tra z. eo C: Marino con uoi fratelli in vendetta. amazz Dea Canonico

fratello del fopradetto Gregorio ; onde per le dependenze , ch"ambe le parti


haueuano in quelle Citta cos vicine correua gran richio , che non eguie;

guerra Cuile :md interponendo il Conte Guido di Veglia , Modi-ua , e.,


`Vinodol, e CtGiouanni uo igliolo Podea- di Trau u abilita la pace tra le
parti , c contratta vincendenol anit dando icurta. ambe lepartl di 4000.
lire per ciacheduna , che dalle Communita d'ambe le Citta u confermatap
romeanc loseruanzaome dihamente i legge neglmrumenti fatti m..
S vai-ito, e Tra dcllo teo tenore li 8. Decembre [p.67. a _

Nell'vltimo capo della ua ioria criue lArchidiacono dl Spalato* , che


endo iatocoronato del Regno d'Ongaria Stefano primogFemto del Rle Be

a
4 N511:- note della Cantrdi Tru .

a ,,

84

Del/e Memorie

122,13. Re ina col no ccondogcnito Bela capitae : Knino per riceuer oiura
mento d fedelta da Croati , e Dalmatini per il Ducato chil Padre conforme
l vo glhaueua conceo; e challhora doi Ongari del preidio di Chlia per

l'inolenze vate nella Campagna di Spalato foero da medeimi Spalatini


amazzati , del che fortemente degnata la Regina venise : Chlisa con nn
meroo eercito dOngari , Slaui , e Cumani , e non accettando le cue , e a

tisattioni oertel dall'Ai-cuecouo Rogerio in nome della Citt acese.


gnaar la campagna di Spalato , e poi con ratagemma acese pigliar pri
gioni li Giudici , 8: alcuni altri , e li facese traportare a Knino , per liberar
li quali eso Archidiaconoandase in Ongaria; ma che volendo il R 24. o
aggi lArchdiacono non volese ci asentir per non pregiudicar alli pri
uilegij : e che voi interpooi Rolando Bano di Slanonia , li Spalatini man

dasero r 2. faggi al R , 8c clegesero lo eso Bano per-lor Conte , eli pri


gioni quai doppo doi anni di prigionia fosero liberati, md al olito uo
non riferice l'anno quando ci egnicc: chiudendo nondimeno la ua ioria

con la morte dellArciuecouo Rogerio eguita , come egli criue Ii' I .Aprile
I 266, e reerendo , che doi anni continui giacesc in letto immobile, iogna
dunque , chedoi anni prima almeno fose andato a ritrouar la Regina in..
Chlila: onde la prigionia de Spalatini ara eguita circa lanno I 263, e dop
po quai do anni esendo ati liberari , verra la loro liberatione a, cacate;

poco auanti il tempo della morte dell'Arciuecouo; trouandoi memoria, ,


che Rolando Bano , eletto con tal occaione Conte di Spalato , fose Conte

del 1265 , e con tutto che queo ia tato degno feminile: non rea cr ,
ch'il R non hauese in poco buon concetto li Spalatinizgia che volle ol agg

da lor0:e che quelli hauesero di gratia deleggcr per loro Conte il Bano Ro

lando , che di gia era Conte di Trau del I 264: Circa il medeimo tempo
Dragano dAlmiSa con vna barca armata haueua preo Nicol Biondo ud-
dito Venctiano nella ne di Sclauonia, perci Reniero Zeno Doge di Ve_
netia con ue lettere

i 5. Gennaro 1268. dirette alli Rettori , e Commun di

Spalato , ricerca , che capitando Almisani nelle parti loro procurino la il:
berarione d'eso Nicol , e la reitntione delle robe preeli: e perche v1 e
vnaltra lettera citta dal Doge Giacomo Tiepolo alli medeimi ricercando ,
che facesero pagare vn uo Cittadino , come erano obligati econdo la tor

ma de patti : e c bene i pera la memoria de quei atti , dalle coe use


quenti , che i ririranno , i potr congetturare qua orte di patti foero 5

a Ritrouai anco vna memoria , che alli 9. Maggio ;del iies' anno z 3191111}
Poglizani i trouasero retenti in Tra , alli quali ose fatto d ;11' icurta di_
non fuggire; perci potrebbe eser, che quelli Poglizani tosero particelplddl
queia rapina , e per gl'accennati patti , e Spalatini c011_Veiietia111 , ,che do
ueuano escr communi anco alli Trauriui , fosero ati ritenuti , ino che fo

ero pagace le robe pree all opradetri udditi Venetiani ,,e bene di Ci
non vi e: pecicationc alcuna .
"
_
, _
Fu p0co doppo eletto da Sibenzani per loro Podca Valentino di Pietro
Lucio con le conditioni regirate nellinrumento , che nella Cancellaria di

Tra i troua del eguente tenore .


r 270 die Iauis tertio inn-ante ,Aprilis

.Apud Monaerium S. [07s de Trag. preent-bus Georgeo de Cng,Marino Siocbe,


Dmmo

u De Reg. Ddl. * Cr. 144.9.

'

Dl Tr-au .

85

Duimo Vr , e?" Marino Mattbei Tragurien, aiq. Vulco'a Rubeo de Seibenieo, exe:
minntore Stef." Marini Ruze. 'Nobile-s viri Georgius [/idox de Sibenico , E? Duymu-s
. .~ . . ryz de eadem terra Sindiei, U' procuratores Curie, e Communitaiis de Sibe
.nico uper elegendo'ucipiendo 'Pottem ad regime-n (115.2 term relax conaba:
publicoinrumcnto per me Magirum Francieum notarium vio, ' leo, cri
pto manu 'Perini Notarij Scibemci iurati, venienies Trag. procuratorio nomine

di'ii Cois de Sciben , (9" pro ipo Communi elegerunt olemmter , 227* deuoie in Tate.
atemx ad regime dic? term de Seib:pe'r vnum annum eompletumproxime ven
turnm, nobilem , e? dicretum virum Dominum Valentinum 'Petri Ciuem Trag.
promittemes , obligantese nomine dli Communis , (9' pro ipo Commum dio D.
Valentino dare ei proalario u: regiminis ipo anno libras C. C. den: Ven: paruor. , (e
hopitium ad manendum , atque partem piczum quam 'Pottes vel Iudiees bubere
conueueranthifs, ' infracriptis paiis, " connentionibus bubitis inir eos , C0' D.

'Valentinum ptm vid.


Vr quezones eunfias , (9' Iites , qun coram ipofuerintinter aliquos ventilata
ipe Poteasententiare debeat , e? nireecundum formamatuti , (F' eonuetudi nes Soibenieieonulendo eumjuis coniiarijs, prout maior pars Conlu' diorum
fuerit. In maleeijs autem cum? s , (F' uperbth habent ipe Tate/?as liberum
arbitrium, (a i quando vero occaone Communis, vel alicuius peeialis perone
ipe 'Potesas preceperit, m Ce eum exequi in aliquo teneatur Ce ipum eum
exequi ub pen.: C- C. librar- vez inra, velveipe 'Poieas ipum Communei
ipi Poteuiplacuerit condannare; quod vero non eommuni, ed alcui peciali
homim mundauerit , eu preoeperit , v: eum equeretur, (5" ipe exequi eontemneret,

tum: habe. ipe 'Poteas aufioritatem, c9 arbm'ium eum bi oondemnandi ad uum


libiium lib.L. infra .
Item vero quando ipe 'Pots iueri: aliquo in eruiiium Comm/mis, tune ip-
um Commune teneaturdare ei eunas expenrvs in eundo , iando , ' redeundo ,
necnon ipe 'Potefas, (F res eiue raduni, tune ient , (F' reuertantur ad omne
ipm communis perieulum. Teneaiur preierea idem Commune ipum Poem ,

eius res inneuiregiminis Trag. redueere, ' procurare u eunis tipen


dus , ad omne uum periculum, e? ortunam. Qgi vero Pat-. lieentiam
habent veniendiTrag. tr in anno, iare vice qualibet dies ao bi in alario,

'nel termino non computandos, reniendo tamen, (F reuertendo ad omncm uam


fortunam , quod vero vice aiiqua plus oo diebuzsarrt , vel/ pluries cum venire
Trag. op'Porteret eonuenire . . . . dies lpos in ne-ui regimims ipos dies 'Preid
eo Commum' reaurare tune , ae totidemando diebus . Exenia vero aliqua Miu-s
'Poteas nulatenus promtiucipere, (F' boe ad inuicem atendere promierunts' in
nullo oniraacere,velvenire.
_Emtolanno del-la Podearia di Valentino, vennero : Tra Gregorio ,

Vulcctta , e Dragoio nuntj di Sibenico , 8c deero per Podco Nicol di


Giacomo Vodouaro li 4.N0ucmbre 1271.
L'vltma memoria del Rc Bela!, la conceiione, cheece di Lubitona

-Marino de Amblaio contiguo. alla gi conceal Prapatniza del 1270, che iii
.il trioeimo quinto , Se vltmo dc] uore nare, trouandoi memoria-nelle no

:e dcla Gemellati@ di Trax , che alii 3. i Giugno regnaua di gi Stefano uo


g 11'010) Il_`qualc vxe doi anni olamente , nel tempo del quale trouani gl'
inracntu Patti fatti trai Traurni , Sibenzani,Cctinei,e Chlian.
A'
F 3

1372

36

Del/e Memorie
1 :72. die 7 1mm;

Comes Stepcim de Ceptina , (Fm' Conanguinei [/ulceptalim 'Preuisau , ea*


Predislauu-s lius Aalimere de Cepzina ex ?ma parte , e? D.D. Elia-shu-s Radoua
ni Volcbeuza de Sibenico nomine Communitam Scibemci , D.D. De/fa .Amblasij.
Luca 'Petri, 0' Lompru-s [acobi ludices Ciu: T: nomine (0mm: T: ex altera ad tale

pafum, (D' concordia: inmul peruenerunt vid:


Aod aliquu de Ceptma dapnum dederiz alicui de Tragurio, vel de Sibeniro, (5"
eum percuerit , (T in eumznguinemfecerit, (F :II: , quipercum fue-ri! nat/ca
ueri! bomimbm , quos inuenem weniendo per *piani , (T noticauerituie Cari-e , de.

tm ei credentia , U bi credarur , ille qui eum percuerit , bi damnum de


derit , teneaiur , (F debeat diflum damnum emendare , emendare non Poteri:
tradaiur , G' deturperonalztr illicui dapnum datum fuori! , (7' percum uerit, (i'
conuer/o , aliqms de Trag: , vel deSibenco dapnum cla-dem alicui de Ceptina, (F
eum percuferit, Ci' in eum 1;gulncm feccrit, ille qui percuus fuerit noufcauerit
bominibus , quosinuenerit eundoper `iam , Z9 notica-ceri: jim Curia detur eicre

denti-1', (9" ibi credatur , (F tile qui eum percujferit [encatur , ' debeat diffum da*
mnum emendare , i emendare non poteri: , :radar/- , CF detur peronali- zlii cui
dapnum datum fuerit , (I' percujfusfuerit, E? aliqut-s de Ceptna, vel de Scib: , vel
de Trag: qui dixerite percujum ese, (i in eum anguinem fat'ium fure (9' bi dap
num datum ee, poca aliquo tempore inuentmuerit , cire poteri; , quod mali
cioe dixeri: , petijt , quod petijt , tencatur/oluere duplum de eo, quod accepitpro
damno illi, a quo accep temendam damni. ,Que quidem omnia , ngula upsta

predifii Comes Seepcus i/ulcepta li! 'Preuislauz , (5 'Predislauuslius Lgalimeri


proe, ' omnibus hommibus tie Ceptina ex vna parte, preda' Eli-u , (9* Volcbeu

za nomine dia Communitam Sibenz, pro ipa Communtate , (3* predicli Iud:
Ciu: Trag: pro dia Comm.- Trag ex altera ad inuicem alter alteri promie-run: , (FT

corporalurad S.Dei Euaagelia iurarune firmi , ' rata/;abere - . . .

Die dia .
7
D.D.Stepcmlim Stancij ,* (9' Iuannes l: Bogbidxni Iudices de Cbliza ex ?mc
parte nomine Communitatis Cblisze, Elia/s filius Rodouani , (9 Volcbez'a de Sci
binico ne Ciuit:$iben: ,eF D.D.Iudices Ciu:Trag nomine Comm: T: ex altera ad ta*

le pafium , 24] : v: inuperiori .


.Aum in Ciuitragnn Eccleia SoMarinio prefntibu:_D.D-Zanca (a/om, M-1
rino de Caati-in , Georgeo de Cega, ea' M.zuro Stocbe , (9* Duymo Domicbe , ('7 alij:
pluribm teibu , ('9' Stefano Marini Ru e Examin'atore .

In che luogo ia ata quca Chie di S.Marina i pera aatto la memo


ria , come anco della caua , per la quale foero fatti li opracritti patti
non ci rmcontro alcuno .
'
E ato di opra riferito , che Colomano Duca di Dalmatia concee al Ve*
couo Treguano il Predio Drid , Boiiglina del x 226. cinguendo ogn'at-` rione , giuriditone , che Vulcinna gia Conte di Tra haueu hauuto per
commiione dei R Emerico 'uo Zio :v il che dal R Andrea nella conferma

tione fatta lanno eguente viene reperito :mai quando queo VulCnna foc
Conte di Tra per non eerui critture fatte al tem' o della ua Contea non..

i pu apere;i troua per vn rincontro nelle note ella Cancellaria del x 263
h' 4.Giugno, che Vulcinna gia Conte laciase cinquantanni prima vna Ca
pella contuttoil uo ornamento alla Chiea dl S.Doimo (hora di S.Ncl )
.

'x

e C

Di "T-ra.

87

delle Monache : adunque deue eer tato Conte auanti il rat 3 . oiche all'ho.

ra era Conte Elia _glio del ConteGrubesa , che u Conte

i Spalato del

.z ;89, e queto Ella li , troua , -che ose Conte dl Tra anco del 2.6 , anno

della data del Priuilegio opradetto di Colomano; e perche Micha glio di


Martinuo glio del q.'ConteVulcinnahaueuamoso lite al Vecouo , o

Commnnt , repetendo le terre di Drid ,-che per inter oitione del predet
to Conte Guido di Veglia f opita , e ipulato laccor o nel Monaerio di

S.Gio:.di Trat li .Luglio 1 2 2, nel quale la Communita prometteua: ad dso


Micha lire 3 50.- e piccoli , e dal Re non riceuena altra terra in cambio di ,

Drid : entrando il medeimo C: Guido Maleuadore er ambe le parti. Di qu '


-i pu congetturare chcio C1Vulcinna fose nel o seso deso predio Drid
nel tempo , che dal Duca Colomano u conceo al Vecouo .j

. :3

Controuerie rinouate co i Siberia-mi. Cap-4..


Ornaronoa rinouari ?addormentare ctrouerieconSibenzani, oiche
hauendo il Clero di Sibenico eletto perArciprete Stancio,quale 1 chia

maua anco Corado , vennea. Traxi er dimandarne la conrmanone dal Ve


couo: e perche Michel Diacono 1 Sibenico concorreua anch'eoli,& era ab
ente , il Vecouo il r. Mangio 12.63. per ententia dier la con ermatione)

ino ch'eso Michele potee venire , e dedurre le ue ragioni , e di tal enten


za il giorno eguente il Cleto di Sibenico Sappell all-Arciuecouo di Spala`
to ,la quale appellatione anco ammesa , e dindi il Cleto di Sibenico co
minci paleementea. denegar lubbidienza al Vecouo, e proru pe allelet-
tione del proprio Vecouo , dimandandone la confennatione al 'Arcineco,

uo Metropolita: i] che aputo dal Vecouo Colombano fece vna protea li


to.Lug1io 1 274. che neglatti della Cancellaria i troua,nella quale prorea
ua allArciueicouo Giouanni, che non diuidese la ua Chiea , e poi mand

Geruaio uo Archidiacono a proteare al medemo Arciuecouo , .e quello


iui eguise le reentimemorie lo dichiarano .
_
1274.die Sa bati exeunte Iulij xt. .Allum in Salona coram 'nobis Ven: Pan-eb.
T . D.G.EpiuTiniem Bone Marittime . Ego Geruaus .Archidlragprocurator.

* Mintius Ven:'Patm D.Golumbani Diu:Mier'ne Ei Trag. icut apparet per pu


blicum inrumentum notumfacio , quod cum Sibenicen. upra D. Ep Trag. a tem
pore cuiu: non extat memoriaint , uerant lege Dioceanaubiei , ' eius legi
timis monitis inobedientes exiiant , U Sanlum Crzma a ipo , "ot tenentur petere ,
(J' reci pere , contra acrorum Canonum inituta boe anno renuerint, " alia iura

LPlil' ;2.1!ia bi debita pol multiplicem amonitionem peroluere contemperant;


quodquc deterius e cum miiet Clericumuum ad predita iura exigenda verbera
uerunt , (F rebm propri expoliauerunt enmdem s per bec omniaufta. S. .Arci-*i
pbiim, Vulconem, Diniacum, Caaritmm , Radottanum Sacerdote: , Michaelem Dia
conum , ' Ditum ubdiaconum Siben: exigente eorum contmnacia incripta anfib
ritaie , (F. nomine
. excommunico
, (3*Inancilio
nobis eodem
excomunicair
denuntio
Verumuni
quia D-Ep
ludica-sTra
sibgen:
vid. Dobrogna
Martini,
Step
Baouaniz, ('7 Coniliarii Ser Dragonanm Bartz, Frater Vulcepta , Eli-u Red?"

ni, Georg/'m Dragozay , Fellone Mcolai , (F' alij coniliarij eorumdem Commuj"
spredilehpradiio D-EPo Trag. decima-s debita: dare denegant .- idcirr F30 Pm'
p t: antioritate, e? nomineuyti D.- EP} Trag. incript exeo . (a' voli" ";gol'

F 4

88

Del/e Memorie

nuncio exeomunicatos . ?redieia omnia :ii-1a, ('9' faauere toram fr Martino,r


Ioanne de Ordine Tredicatorumfr Zubriano, e? *: Ioanne de Ordine minorurmLu
ca Sacerdote-,TT 'Can.5pal. Io lio C.1atobi de Breberio Scli'a lio Iupani Maladez_
ni de . . . . 'Priuosluu Dobrolli de Spalato, Dea .Amblasif , Simone Comitis Ma
rini teiibm, 29' Duimo Domicbe examinatore .

In nomine Dammi .Amen . Sararacenm D.G.Epls erbauien, 6"" exaor Epic;


Szben. vniueris Cbrtlidelibus per preente: literau inpeffuris alutem , G3" pacem
in Dominoempiternam . Lamentabilem Ven. 'Patrls Columbani EN Trag. querel

lam , E' proteationem recepimm , quod Ven-PJoannes .Arcbieps s alat. cibaret


eum pane anguiie , atque tribulationis , im potum daretbi aquam e i: , deruerc
vole: Eccleiauaatum , (7' diuidere intende: Epicopatumuum in due arte:
contra omnia iura inreqmto Dal-pe aenu , contra iatutum concilij genera is , (5'
cum propter beach multa aliagrauamina miet virum probumxb" dicretum nun
ciumfuum, (F procuratorem Geruaium .Archidiaconum Ecole-[mlm ad a ellan
dum ,idem .ArcbiepJbi aditumua precritta denegaset , (7 cum voluigin Ec
cleia Catbedrali appellare indefecict eum , non 'rt decuitmel debuit ,ed vt voluit.
U raluit expelli indecentr , qui .Arcbidiat. ad noram preentiam accede: coram

nobis, eo* multi: alijs nobilibus , qui nobicumuerant appellationem uam viua vo
ce,cutaciendam canonicaan'liones edocentin cripta: renouauit, (o' predifum
Epm Dominum uum , (9' Eccleamuam proteiom Sedi: .Apoiolice commenda
uit . .Ad boe Arabi um Tolconem ,- Duymum Martini 1udite; , (I' Dragouanum
VatiK Volcbetan fre-m, Georgeum Dragzal, Eliam Radu-mi, Tolenum Nicole con~
liarios , 6' Cine: de Sibenito pro , (F' quod .Archip. * Clerici upradikianum

Crima boc anno ab eodem Efrouo Dioceano recipere renuient , (' neglexient ,
ac alia Epicopaliaibi debita denegaenc exhibere , dios etiam Iudite: , {'9 Con
liartos, qui requiiti plui-ie: decimacbi oluere contumaciter denegaent . Et quod
deterius ee: nuncium uum, (5'. Capellannm cum ad decimo , (7' ua iura deinaet

exige-das in ipum manu-5 violenta-s iniecient , ' rebtosuispoliaent ;t propter que


uperius diffuo nt exigente iuitia diffo: .Arcbid.incriptis auch*de DEpi nobis*
tetbus quam pluribus ad bocpecialiter vocal ex CO'HHMOS denunciata': . Huius

"i "i um: ' ad bce preente: littem noirdo conci-(Zinio: igillis noris pen

dentilms munimme roborat.1c:di che tempo facese quel a ede Saraceno Veco
uo diCorbauia, esendo tata ommesa la data non i pu a ere , ma conte
nendo l'iese coe , chela precedente , pocotempo puo e serui tracoro,e

di lui crnendo l'Archidiacono al C.41,che ose eletto giouane da Guncello


Arciuecouo , e che ose della parentella del C. Domaldo , e queieso u
: Tra recedentemente per viitare la Chiea a,nome dellArciuecono Gio

uanni 11 I 2.Decembre 1 272. ma il Vecouo , e Capitolo sappellarono di que


o tentatuo alla Sede Apoolica , e non accettarono la viita: egu poi la

entenza del Vecono Colombano del eguente tenore .

In Dei nomine ame . .A. D. n74. ImL a die exeunte .Augui hoc at'lum it
Trag. in Eco. &Laure-mu' temporibus D Ladisser" R-Vngenat. D-Colum ~am .
"iii ,6 nobb.VV.DD.Ioannis de Breberio Trag. Com. (o' Preie Cato agna Potam.

"ram Columbanus dimmteratione Epiis Trag:vniu.XPidelibus alutem in vero


I*ri . Muagitij nouiter accerbitatepercui per euidentidm Paa" [53]""5

Pmftworatione lugubri cogimurngulorum auribus conculcare a 'Pt 'mi Perl '


m. m l'uionem commium facinus traneat, ne:: per obmtonem rmdifia ce

F-"i ZF e. in exemplum ,- nuperquidcm


TONI
i" a

Cleru:: (7'
"
WMV
daciam,
\

Di Troni.

89

datiam, pams oenamiij profilire degenere: , e? in Matrem [cilieet Eee: Tragi


inopinatum obprobrium prorumperuut alate: , EJ calum continuauerunt, dolum
aduerus Eee: Trag: ubditt pe'ilentes ; ex eo quod , cum a tempore mio: non exta:

memoria , Carum Sybeniten. limitibus diocei: Eccle Trag. emperfuit[imm , "


fundatum , ' Eps Tragurij pro tempore conitutus iuridi'ione , O Dioreanaie~`
ge tanqnam in ua Diocee libere *ausuerit , atque poteate; bij idem auu temera -.
rio Ecole/iam Tragmzatrem aam monrnmfacere mliuerunt , in vno corpore duo
Capita erigendo . Eligere quidem bi voluti: nee nominandum Epicopum in no.
ri , ' Erclee Trag: preiuditium , CPgrauamen - Vnde cum nos ipos paternalter
rice pluries reperito monuifemns , 7t de huiumodi preuntionibm , ' inolentij:
abinerent , hifdern peiora peioribus continuante: ad emendam , 'tisfacfionem
venire non curarimt. ,Qoare intruum ipmim , m' ein Epicopum eleflum appel
la: Paolum Presbium Canonic:.$`trigonien:Port-Zanni Iriff-1mm Maiores de Ca
ro Siben: via': Dobrinam , Stefanum Ihem Martini Indice: , Dragouamim Dani(
Vulteitam frm Georgeum Dragozaizsa Radouani Tollone Nicoi- . S ..Ari-hip:
Tholeonem Diaconum_, Stroinium Radouanum , Sacerdote: Michula Diac: Dammi
cum Subdiac: incriptu exeomunieamus d modo ab omnibus euitands ententiando
decernimus , ' pronuntiamus omne: io: ee excomunieatos , qui eonlio, auxilio,
pel auore huiumodi faeinoris ueruntparticipemerram Sibenieen: nihilomimis Ee.
ele/{aino fubijcimus interdio - Lata fuit beeententia prentibus D. Ludouio
ocio nob: V. de Prefie de Campagne 'Potis Tra :Mag: Ralto Medico DD. Tanicba
Cafo- Valentino Caariza, Luce Matth'ei teim , di" D Deja Duymi Exarure .

Ego Dea Duymi examxonus examinaui


Ego Francicus Beauenuti de Cingulo, et num: Trag:iurat: not: prediis interfui ,
et d. DJEp rogamfcrip et pubiieaui , et gnaui.

Ricore nelmedeimo tempo il Vecouo dal P.P.Greg: X.& ottennebreuo

in data de 1 I.Settembre r 27 .in Lione,nel quale'dichiar di ricenere in ro


tettione di S.Pietro la Chic a di S.Lorenzo , e conerm tutte le pose,

e giuriditioni ue pecicando'ilMonaerio-di-S.Nico},e laChiea dis. ' ~


chele , e S.Gacomo del Caello di Scibenico , le decime , 8t altre giuridi
tioni , chhaueua iui , com'anco le Chiee, e Decime di Drid , Guerna, Do

brouiz.: ron le giuriditioni temporali, c quelle , che haueua nelle Ville di


Neue , Coparno ,Radoich , Gradez , -Oroch , Spilla , e San Pietro , e nel

Contado de Zago ve,e che niun Vecouo, Arciuecouo poa ar radunan


ze, eercitar giuriditione , aluodxc'l Legato Apoolico, il Metropolita
nelle coe conceeii dalli Canoni,- cosi procuraua il Vecouo Colombano di
diendcr le ra 'oni della ua-Chiea ; ma vedendoi vecchio , e ottopoo a
grani malatie 1 riole di rinunciare il Vecouato a Gio:'Propoito di Grego

ria Diocee di Zaorabia , e-Canonico Gieroolmitano; e per ottenere la_,


confermatione dala Communita li r r. Gennaro 1 276. furono aignare lire
aoo. per il viagaio di Roma, done andarono Geruaio Archidiacon-o, 8c Oli
uiero Monaco enedittinoz li quali ottennero da Innoc.Sommo Pontefice la

conermatione di ea renunta , come per uo breue de r 2. Maggio 1 276. ap-.


pare, e u conecrato lanno eauente ; ma non venne alla reidenza, e non li

6. Nouembre} 279. e nel medemp tempo egu la morte di Colombano. w:


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Terza

90

Del/e Memorie

Terzagmr'a con gliSpalatini , e qualrte di dominio bauefero


Ke' di Napoli nella Dalmatia . C412.5.

S I rinouarono le controuerie de conni con Spalatni , che partorirono


la terza guerra , nella quale svnirono con loro anco li Sibenzan; e e be
ne non c Autore , che decriua le coe in quella eauite , come ha fatto l'
Archidiacono dellaltro doi; tuttauia da quelle pocle memorie, che ono ri
mae pu comprendere in uali anguie i trouaero l Traurini poi in..
mezo : quee doi Citta inimiche , Ciacuna pi potente della loro: il che;
er intender bene necesaro ripeter quello , che nellaltropera ato de
critto della famiglia Subich Conti di Brebir , la quale per il credito grande
di opra accennato , chil Conte Stefano hebbe appreso il Re Bela da lui ,
che ree il Contado di Tra 41 . anno , 8c il Banato di Dalmatia , e Croatia,

per x. anni continui ino alla morte , tirati li uoi glioli alle rime cariche.
della Prouincia , in maniera che oltre li Contadi di tutte le Citta. Maritime

ottopoe alla Corona dOngaria , Ioacchimo uo gliolo al tempo del Re


Stefano Bano de Slauonia , e Nicol al tempo di Ladislauo , al quale nc

cese il terzo fratello Paolo , che rcse lungamente il Banato con immodera
ta autorit; e e bene vinente il R Stefano , e nelli primi anni del R Ladi

lauo non ardirono d'arrogari larbitrio delle coe; ma di tempo in tempo


comandarono coprendo la debolezza del gouerno i asonero tanta auto
rit , che rearono arbitri asoluti nella Dalmatia, e Croatia , come dal pro

cei'o delle coe eauite rear palee .

Nelli due anni el Regno di Stefano cominci ripullulare la contea con..


Spalatini er occaione de beni, che la Vedoua , e glioli di Volimerio S a
latino poedeuano in Trai , e territorio : ia che quei foero propri} el

la Vedoua, c che maritandoi ose andata ad habitare in Spalato, pure de


uolutili per teamento , abinteato: li Traurini iniendo nelle coe gia.
decie dal Bano Dioniio otto le mura di Spalato ', e confermate dal R Bela,

e Stefano, non Volenano , che Spalatini in alcun modo posedesero beni nel
la loro ginriditione ,-

erci haueuano epresamente comandato :i glgm

teresati , che nel termine preo douesero vender e beni alli Traur1_m , e
non ad altri 5 &'- vltimamente ad ianza della Communita di Spalato Il pro
roaarono eso termine ; ma con molte rettezze , che nella esa proroga,

(ce per fortuna h'o trouato nelle notc della Cancellaria) i le gono .
l 271 die Mercuri] die 13 intrantc Maio.
u
Generale'conlium fanm fuit in Ciuitjragin Ecc- S." Lauren; ,in quopropo
tum ritardati-m, e?" diumfuix. Cum D. Grube rx. q. Tolimeri proe , U* lijs
plurics n! termini adgnati , w 'vendere debe-rent omnia eorum bona , que lubenf
in Ciuit.Trag.* toto ci: territorio , (9 diritu , d" poea pro parte Com. Tragurlj
fuit iterum ei terminum ofgnamm per Millocinum 'Nymmm ommi-n15, quad dc
erent vendere omnia eorum bona, quae habent in Ciuit. Trag. ' eiws territorio , (F

diru hmc ad Tacam Roatam .* alioquin dia bona remanerent i1 Communi , (a'
venderentunpro Comm-mn*: inrumentofublicojcripto per Magirum Francicum
orarium contlnctur , (a- mmo nob.- 'Ki/.Iohes I/:talJ ofepb Petri, e9- M arinus Simo

m's Cine: , ' ./lmbajsxos Spa[.pro parte ip ms Cos Spank-tana@ rage: Con. '

Ce CimTrag. quod amor: Cos Spal- dits 'Iijs Tolimeri , E? eorum M.:tridlcbcat
a o

Dl Tratti .

9t

adlongaii terminum ei datum ad vendendua bona, ei; tale-m terminumiatui in.:


qm-m :pi romode vendere valeantua bona,- vnde omnes de Conlio valente-s preci
bm Comm. Spalat- , norum .Ambas. azlentire: di/n terminum predi't'iehjs
Tolimert , E* eorum Matri timore Cos Spa!. adlongauerunt, (a diislu's T01. "
d.- eorum Matri ad vende-dum omnia eorum bona vbicumqueunt tn Ciu TU* etu-s
territorio , ' dlrifiu tale terminum atuerunt , quod bitte adeiam .SKI/iti proxime

venturi vendere debeant bona eorum omnia vbicumqueuntn dih-iti Trag. tam in
Ciuitate, quam extra tali eonditione , quod difia D.Gru ba , vel eiu-s proeur. G' pro
curatoruorum liorum venire debeant Trag. ipa eorum bona omnia vendere i
Trag. tantum lmmznibus de Trag. , " quod de ips bonis nullo modo vendi debeant
alterioreni mi tantumodo bommibus de Tra: Item in difio conilioatutum , (F'
ordmatum el , quod nullo modo veniant in Trag: diii Filij Tolimeri . Item atu
tum fuit . - . . - Tolimeri , vel eorum procur: vel Cagna vendere: diia bona
alicuiaren , 0' non bominibus de Trag. quod diia bona omnia deueniant in C0m
muni , U nt Communts, ' ~nendanturpro Communi . [tem/ia:. , quod ip , vel
eorum Mater, vel proc.n0n vendiderint diia bona bominibue de Trag. "uque ad d:
terminum , vel non permutauerint diff.: bona cum aliquo de Trag. qui ua-s poeio
nes haberet extra territorium Trag. , quod ipa bona omnia deueniant in Communi .

ltemat. fuit , quodi aliquis homo de Trag. ipa bona , vel aliquod ex ipis emeret,
vel nomine permutationis reciperet pro bonigquae ipe baberet extra dirium Trag.
propter aliquam copertam , vel euarium quandoonmq. inuentusfuerit id crie in..
emptione , nel pei-mutatione ,oluet nomine banni Comm Trag M. [tb. Vemparu. in.,
quo conilio uerunt m ri omnes, in primis D-Zameha Caotti , D Duymus de Cega,
D.Noia I acobi Con ules Com. T: . Jtem D.C0mes Marinus, D-Dea .dmblastLD.
laientinus 'Petri Luce , Luca Mattbet , Valentini de Caarizza , Bertanm Marini,
Steanus Marini eiuerater , Cebri 'Petri Luce , Iacobu-s Toti/le , Georgeu-s de Cega ,
Lomprue Iaeobi, Marini Stocbe,Gude, Da Petri Vengiguerra, Thom-te D.Zame-_
che, St! eer Men a Le .
e::
ZIP **ms-W
Q`uee tante c u ule , e rigori non pu esere, che non iano dipiaciuto,
non olo a glintetesati i md : tutta la Citta di Spalato , vedendoi , che er
oseruarle tutte , bognaua vender ei beni molto vl prezzo , 8c credi i
le ,i che li Spalatini allhora ricorrescro dal Bano Ioacchimo , che li anco

eletto loro Conte pochi mei doppo , m non esendoui critture , che nc..
faccino mentione , e aranno tate contee , non haut-anno ecceduto li modi
Ciuili , oliti ad eercitari tr le Citt , viuente il R Stefano , al quale esen

do ucceso del r 273. Ladislauo Pupillo , quci mand la lettera circolare.


di 30. Agoto , a nella quale oltre l'auio della ua Coronatione ricerca li
Traurni , che mandino alcuno de primati della Citt , li quali hauendo in
uiato Coma loro Ambaciatore riceuerono dal Re la eguente ripota .
Lad.d.uis Toati, " Coi de Trag. al. Ugrm plenam . Signicaits nobis per
itter. *re/ir. , (F Comam nuntium rerum , quod debitamdelitatem nobu per.

fee eruaretis , (F perietis perpetuo in eadem uper qua ?Obi-5 , * veim reeri
muemulme grazia aicurantes , (F' adantes delitatem ir-1m er preente: ,
quad_vos in nm hbertatibus , ' iuribus, qua a Santiis progenitori us noins te

nuti? vol/mmsper omnia oberuare . Dat- i Inuiaet . . . . . r 1 eria pofi ori;


am SanMartni.

Con la quale crederono li Traurni d'hauer anco Ottenuta la conferma;


.

~
4 Regiir.[.4.c.9.De R.D.

none

92.

Del/e 'Memorie

rione di tutti li loro Priulegj .


Haueua in queo mentre Carlo dAngio fratello di S.Luigi R di Francin
leuato il Regno di Napoli, con la Sicilia a Manfredo , che e nera imposc

ato , e contratto doppia anit col R Ladislauo , nel qual tempo banca.,
riceuuto danni daglAlmisani ; erci u per ua parte conclua lega li 4.8et
tembre x 2.74- con Spalatini , e Sigenzani contro es Almisani , nella quale;

per parte del R i rometteua di mantener doi Galcre armate di tutto pun

to , e dimprear oi Galere a Spalatin , 8c vna a Sibenzani fornite di tutti li


'corredi bi(0gneuol,c queto u nel tempo che di gial Vecouo di Tra haue
ua dichiarato comunicari li Sibenzani , chhanenano hauuto parte nellelct

tione del loro nuouo Vecouo: dal che i pu congetturare , che quea lega
con vn R tanto porcntc` per-mare , con tutto che orta epresamente com
tra Almisani , nondimeno haura dato fomento alli Spalatin-i , e Sibenzani
nelle controuerie , che haueuano con Traurini, e erchc nel medemo tempo

era Conte di S alato Paolo Bano Maritimo , e di ibenico Giorgio uo- fra
tello ambi glioli del "ia C:Stefano Brebiriee Bano- de Slauonia , 8L :i Tra

esendo li dAgoo il mcdeim'anno morto il C:Steano purdella Caa Bre


biriec , gli uccese il C. Giouanni della tei-;a Caa , e ven-ne alla reidenza;
ii 13. del medeimo mee: 8c allhora i troua memoria , che la Communita.

elegese Sindici er comprar, pigliar ad atto doi Galere; ma e ci fa

cese :rd ogetto entrar nella opradetta lega, ch'allhora doueua trattari,
vero er armari contra la esa lega, non esendoui altre memorie , non i'
pu. di inguere : per credibile,~chc li Traurini ricorrcsero al loro R, Ia.

men tan doi de Spalatin , e Sibenzani , come dalle eguenti lettere i pu


comprendere .

Lad.d.uis Com.Georgeo Pot'tiJuratis (Y Ciuibus de Sibeniglialz * grmJn


:elleximm , quod ~aos Ciues noros de Trag: inca/fanter moleiaretu, plurima damna
eifdem inerendo , uper quo v-edelitati precipienao mandamu-s , quatenm nullam
maleliam , nulium damnum preditis Ciuibm de Trag: vlteriminferre preume; ,
quia nos predios Ciues de Trag. " populos Ecclee nie Trag: in mlm "FP'
musgratiam , (9" protefionem pecialem aliud non fa &uri - Volumi etiam quod
honee perone ex nobis ad nos accedant nos viuri : -quia nos ad illmspartes acce
demizs in btem- Do concedente . Dat- in ch in eo S. George-i Martiris 2 3.

.Aprilia .

Lad.f. . Indici 2 Coniiarijs, @tati Comiti Trag: . ,Quia nobis emper delitatts

'opera exbibuiiis indr fee,~ vos Regio cumfauorc pro/equimui-;ed quia propterguer
rarum dicrimina ad partesiilm accedere nequimu-s que modo , jcire volumi fi ~
delitatem veram ,quod in breui ad vos taiem mmiuem dcmamus , qui vos tam a

Paulo, qui vicemgeritpra Bano Maritimo , quam :i Ciuibus Spalat. ' Sibenigb.
ac alijs omnibus vos moieantibus defenabit; mimus etiam eis litten norm , v;
moieatiombus, U" grauammibus nobis inferemiis deiiantpenitus, ('9' etiam con_
quiecant : de damnis/quidem vcris iiiitiam eri faciemus plenioremprout t exi git ordoiurium ; petimus namque (F deiitati dvi-Bre rmiter mandamus precipita

ces quater: a` fideiitate conueta non recedentrs , nobis delita tem debitam oberue
tis , 7t nos delitatem veram po'mus non immerito,commendare- Da:. Bude tema
die . `$'.Laurenti Martiri: 13.Aug.
Lad. Paulo Bano [51m , @grm . Conqueli unt nobis Communita: Ciuium :le
Ciuitate nora Tiago quod tu ipos non deiis moieare petendo ab eis obde; vt ti
H6- .

,- Di Trani ,73.

..[93

bi teneantur deernire , " faciendo decenm uper ter-ria eorumdem , ('9" alia-s quam
p ures iniurM irrogans . Vernm cum nos hopites noros nolimu-s per quempiam
mole/lan' , eu etiam grauari tibi mandammt miter per preentes quatenus a mole.

latiombu-s cormndem Cru-um Trag: omnino retina-n; manus tune non permittendo
eodem , nec per ratrrs tuos , eu alios quoslibet , aut per Ciucs.Spalati , * de Si.
benigl) agrauari; 29' i obides ipos recepies , reddas , e? reui/.u , CT altquos ij
dem babent , ac commune contra ipe: experiantur coram nobis iura initiaMedian
te . .Aliud non facies , cuti erat/am noram coram babes . Iudices exientes in.;

Cinitatibua de Traguria, de Sienigbm* de Spalato ni d* oro Regno vllatenuspa


una ; populos etiam , qu de Spalato pro delitate nobis debita unt expnl ad cam
dem Ciuitatem anfioritate nora introduca-s reituendo omnia bona , (a poeones
eorumdem . Dat:Bud.in die 3. 5.Laur.Mar: :za/Ing.
p
Lad.- f: : Coiti Ciu.Spal.?ilm , " grm . ,Quia no is emper delitatis opera ex
bibuiis mdefee uos proequimur Regio cum aucre , ed quia propter 'rariarum
guerrarum dicrimina ad vos accedere nequimm 'uque modo . Intelleximu-s , quod
'vos Iudices extraneos de aliisRegn/s recipere conueuilis,quod non el delitati-sindi
cium; Ciues etiam noros Trag: non modicum dicrimini perturbare , quo dam etiam
nobis deles de rera Communitate expuliis . '.anredelitati rere rmiter pre

cipiendo man damn-5 quatenu-s i nos naturalem Dominum R: Hung: ,


Croaeie
cognocitis , ex tune iudices extraneos de Communitate veflra expellatcs , (9 de

Regno noro nobis ide/es pro 'Pole/late vobis aumatis . ac Ciues nora-s Trag:
non prei-matis in aliquo perturbare : i autem aliquam babets at'iionem contra
ipos experiamini cori nobis iuizia mediante; illos etiam nobis ideles , quos de
Regno nolro excluijlis reducatis , " bona, ac poeiones reiituatis eorumdem; pre
terea quatuor ex robis meliores nobis deles e e volt/s vquefeum `&Illichaeluzd
nos tranmittatix .rt nos vna cum ips de bono atu Regni Croacie ordinemus. Da:.
-Budzin eo &Lat-mu. tQ.Ag.

; ?ris a

Del e quali lettere Regie i com

.1-3 iis;

3,, mm Ming. :n.

e , che vdite le doolianze de Trauri

ni commettce :$ibenzani\e Spalatini, che non olo ceaeto di moleare..


li lmini; ma che manda'ero alcuni di loro alla Corte , 3t alli Spalatini di

pi , che non ricelieero nellauuenire Giudici , . Podet dalieno Regno , e


che rimettecro li banditi commettendp lo eo al ,Bano Paolo , e che rei

tuiie li oaggi a. Traurini e li hauee riceuuti . venne poi mandato dal R


.Nicol Bano di Slauonia er terminare le dierenze, ilqnale era fratello
delli Conti di Spalato , e _Sigenico : _quello ch'auhora egli operae le due e
guenti mentarielo dichiarano .

az_ .

..,3-

-, ~

w ai ,g

.Ns Nicolai Bam totiue Croacie Dal.- * Comes de Guecka vniueris, . ui


preentes oendanjuzSalulept in[alam Largitore. .Ad 7niuerorum notiziario
un
erie volumi peruenir , quod cum olim bon.- memorie Poter noier Stefani Bonus
totiue Sclauome , ica: ibi plecuitubtraxiet Communi , U bominibm de, Trag.
quadam Kerr-16 ' P0 con a ' eonnijs Trag. ottae , in loco , cato ad &Pe
:rum de Clobucicby , ub Orue terreubie e , 'ubpoite uerant Caro Cli~
ie per diluno Patrem noru ',=

bomines de Trag. Coi-am nobis propouerunt, '

allegano-unt eadem terr-u a ac poe/lion ad e pertinere de iure uper ` boc oieaden


tes pria-4 del:mem:D:1ege Bela olim edita, 29' d Ser. R: Stefano conrmata; mi:
eidempriu* auditis allegationibus eorumdem bominum de Trag: cum iuitie con
onum el, vtrnuzuique podeat, uoduum et' , prediac terra-5 , e? poeiouee

damn-s , concedim *(7* relaxamm upraditis bominihuc de Trag. abq. omni con;
"- `
``
:ra

*94

;De/[e Memorie

iradlionelibre, ac perpetualiter poidcndas, imiliter , er conrmamneeidm


bominibus de Trag: omnes terra: poeione: , quas babenmenene , e? poident, que
extenduntur uque ad terrac- de Blioy *a: nos babe-ant, (9 ieneant abque contradi
&ione alicuius perone; dantes , (F eonituentes in 'Preialdum obtvirumr Redaz
laumilium quondam Com: latou de Breberio ad bec omnia deliter exequenda ,* (9

*at igitur buiumodi donatio , ~nel iua collatio robur perpetua rmitatio obtineatj, *
firma pereueret ;nec lapu i nirritum reuotetur preente: contulimus litterac noiro

pendenti* igillo communitas .. Datum ante Nona: in quindenisI-'entecoz-.Am D0-

tmni x 275-. ide 14.Aprils.


Nos Nicolai totim Dalr, atq. Croac:Banm, Comerde Gazebo notumacimur
Vniuers preente: litteraempeuris, quod cum de peciali mandato :Ladislaui'
Ser-** R.Hung:-aet~'cemns ad Ciuitate: Spalat/,QF' Trag.profedanda di ordia, que
dicebatur inter hommes earumdem terrarum non modiium ueitata ,e inuenimm m
ter ?tramq-Ciuitatem capitale: inimieitiam , @T grauia guerrarum dicriminae
mmata . Cumque de caus. ex quibu-s'orteuient buiumocii inimicitie , (F guerrarumproceus citati-s , O' connotati; parlibuc coram nobis tepiemu-s inquirere dili
gente Hommes de Spalato querellamuam deponentes dicebant , quod homme: de
Trag. contra Deum , (F iuZitiambi quadam terme', " poeione: in dirifiu, G"

conuibus palati potae detinebant enormiter OCHPG: vnde petebant memorati;


bomines. Spal; .inoblie ,_ ui eramus ad partes illact Regiaede tranmii', vt bomnes
de Trag. compellere deZeremus ad permute-dum poeiones predias. ipis. Spalatr
poidendas G* de cetero rebabendasrad quam `uidem petitionem bomines deTrag.re
pondebant dicentese diasterras-y ('9' poe :ones babe ,i " tenere iuotitulo
ea: babui de voluntategratuita Comi: totius , * bommum de Spal:. , (9* de aen
u, e'? conrnatione Clare mem:D.-R.Belle ,.29' uccene per conrmationem D. R e
Stef: a E? ex ind'e verbauagredili Trag, wricantes ex. toto olendere nobis priuili
gia uper bis, ab 'vtroque Regebiedita z concea .que quidem Priu: l prom
ptu dedua inpeximus , 0'- a'reperimus ide digita :. tenori quorum nobis non lieu/t

in aliquo derogare ,ed ea poli rata liabuimus ,atquegratz e ,Qi-are *vtr-:que par
:ium dedimus ii-mite in mandatis, vt- cum iurib'ui-uis ooram, Maieate Regia tom

parere procure: ad'proponandumue iuitie' cauas , dl' adv audiendum , quod Rf:
gia Celtudo uper bit dignaretuwv ipy partibux ordinare.. Dar:. Cur: of: Dm
12 5-. 1nd. .
_
_ w
it il R :illhora` conceSe il eguente Priuiegio' a Spalatin1~ q
q
3' Ladis : Vuiuers
.z ..- . Him: ef} quod rniuerorum norme volumuseri ma*
nifcu m , quod tumDBLellalll-.m Rea* H ung: Kanmus .Amex noler ciare fatima..

rie olim ad quantum!, g t


`

Medio amuggtltouem Ciuium Tragtalzqualt

L i `,' r

Eee ee Spalat: oirocli vocatam e aa etiam

- o oeiones- Ciuium Spal: in grauamen ,v O leionem pre


. ' Z-Glm-umnonmodicam memoratis Img: Ciuibus conmliem'?
7i
Mdm Poeones *uque ad Bee tempore per indebitam quai aquino
z ;. enne? pretexm earumem' interpreatox Spalatz* Tt-agunnuceedes,
r, X ~

abilequelragesat'la,eu perpetrati: noris temporibus extmet ._* Nos u

, , 83 .Pt Regixpietans proprium eiintimis` vieezibus condoentes ,.- quid butea

- cpu-ff!! Mediante Baronum, Regni nori-Condio tepimucv inquirere diligenterf


"quia clare conitit nobis', quod predia poeiones , tam ab Eccleia, quam a

Mb Spal.: nec debuerunt , nec potuerunt merito alienari , (F quod etiam per pre
ima-,luna norum cariszipa alienatio[allafuitpera/enhnem TFPHSMM nec
- ;m
mo o

q.

Di Tram."

9p

ad modo buiumodifomes dicordie inter Regnical-u noiros ide! ampli: peretieret,


r0 quod etiam no iure quiqne legitime .perfruatmt 1 equitate prmiaperuadentei
`placmt Maielati deire., (F RegnieioiriBar-onibm Milici-ir. -quodmemarate pe
eiones cum omnibm vtilitatibws , di* attinenti u d -Cimbm Trag; non obfianti-~
.bue imlegjs , inrumentijeu document uzbucumqne , :quetjdem Trag- uper
p0 eiones earum habent confetfa ,eu aliqua iterimpetrata , -ex mmc *exams
0' reuocateinvim , E* Denim-iam Eccleie , acciuium Szpal: dentali-cantar item per
-eodemieutprimitm perhempiterpoidende . .Quo circa no: rt tdemEceleei
`CitiesSY-vala: poeonebiper-nos rationabiliter , (9' de iurereimta iugiter gamq
,deant , ZF'letentur , Stamimus difiis Img: lentium perpetaum imponendo , `quod
omnia prinilegia ,euinlrmenta pro parte Ciuium Tragtperbijs ubicata bienna
-que in lucemfuerint proclamiintfruola pemtue , caau , non babe-tia vimeu
*pirtutem contra negozianti Spalatxiuium, vel procemn . In cuu: rei enidetzs tei
moniumJ rmitatemqne perpetua. :preente: -oonceimus itter. dapplicu igilli.
ori munimine mbar-ati . Dammpermanm ?end/.M.zng enedz&15.swgon*:Ec-

olee elefiPrepoti Buden..vtule nie i. `Cancell- drlei , ZFdelic nori A: .Dr


1 :75 1nd.- 3 Regniautem nori anno 4.
*
Z
.
Nel qual Priuegiouon-esendoni il giorno,n il mee della data; :ma e
primendoi ilqmtmo del Regno diladislauo, che commciaua dallVltimo d

Agoo delloitesarmo,v eo Prinilegsd'ata arocritto vno delli 4. mei u


equenti tiell'annomec'ieimo.'.` *mi ' mv

.w

Saputa chebberola conceione del fopradetto-Priuilegio,come reaeto


mortiicat l1 Traurini la eguente memoria lo dichiara.
w "j .
Hami/.D710 uo Magi-o B- mieratione Dini-nas. Smgon: .Ecole clelia Trepoto
Baden , ' .Aule D: Regis V. Cancell: Magi- Romano: ..Archi-lineari: Borien. e"?
Magi Falcusuideletpromit!. emper ad ipius beneplacimm ;amatori . Murri:
Vite: quod
verus marittima
venirepreparati
deberemm: idcirco
. inni-mmm
per Scenam
, (9'
Zadriam
vi.cum
nobzizoberuatas
, (7" inidias
neceitate
impellerite,

**v- - .-.

' militateuademud cioe: Trag. D Regi , G' Regno deles necee 7abmmm de.
clinare, qnipro D:Regi-5 honore, Deire reuerentta nos benigne rece-peru: , fami
liariter traiauerunt , (F' de bom-5 a Deo ibi colla; requentius bonoraueruntb (F
cum propter natali expelationem in Ciu:T:diatiu5 mansemus d.Ciu.Cue5 oende
run: nobis inclite recordationis D Regis Bele 'Prin, per quod cona! ipum .D Regent
pro ex nimiisferuiti: , (F' delitatibur dietorum Ciuium quandam terre quantita
tem diis Ciuibu: Trag. contuhe, (' lius eius D. Rex Stefanus collationem di:
terre aam a 'Patre, ratam halmit , @in uo pri: conrmauit; tandem DJex La

disl:faum .dui , (9 Patris raticauit in bac parte , uo priailegio communiuit.


(7* D.D.Stefani, (9 Ladixl:Regum Priailegia per velrae manu: emanase per ipe
Triuilegia declaratur :noi-:Mme Vero Ciues .palandlcu nte obtinmtepriuil: D. '1L
R-Lad: quod renocare aseruntdm, Patris, acuum Priuihindultum Ciuibus Trag:
quod non credimi , nec ese veri/mile, vtine caue ca nitione debment dia pri-`
uil. reuorari ; imo per veriuppreonem, ('9 fali ugglioaem circumimuxent Re
gia Maiealem , c9 quod non ad,` iporum commodum, ed dipendium debet potins
redundare , quodicut mendaces-peccatore: deberent carerimpetratis , (9 vltionem
li (glam pota-'nt , nec im merito ormidare , occaone vero iplu: pria: ;di'ti Spain::
ipxos Trag: magna iniurijs , ' depuis grani/;us aixerunt , ('1" afigere `non 7e

renmr . $170 circa veram reueremiam verbi-s delibur inducimus , (F' bortamur
guri-mis propter .De-am , e? initim , at rm boneatem dit? Cin:: Tag: in
tm

96

Del/eMemorie

uis i-urihusc elitis adiuuare apud-Regia; Maieatem Regni Barone: , E' Baum
per D.Regem ordinatum, ae alias, apud quo: videbitis expedire, quod ex hoc dignum
a Deo pots meritum expeiare, Corone Regie propeni: deeruire . Datum apud
Trag.in oaua Epipbania 14. Ianu.

>

.- u

, In quali anguhc i trouasero allhora li Traurini nella eguente lettera;


critta dal Bano al R i vede .
.4
111." ' Exeellenti Diouo D.Lad.D.G.Vag: Regitri deuotm intimm , ' dels
Menia: tati: Croatie , (e Dalmatie gr'Regia Bauuslubiefiionem tam debitam',
uom deuotam : net non cum 0mm' recomendatione e ipum . . . . -. 'deles d
Do ali debere , di foueri dignum quidem e , conona: rationi , quod Ciuitae
Tragurina , que nunquam Corone Vugarieuiquedelibus nuntis , mandati: re
lire preumpt ;fed quod piu: e antiqnitus , (e' nouimodeuota , ' deiis extitit
" exiitperonarum erieula , CT rerum damua auia minime euitaudo ro bono

re , 0' delitate R.ob eruauda per Reg. Maietm uofquedeles, (Tfr-Lie DIMM.
jolum in uis rebus , e? iuribus defendat; ed adgratiarum merita tig-:Ma delita
te , ' conantia re alijsiuitati u: de Dalmatia adiuuari de'bere , fauorabiliter
exaudiri , rtde es, ("T virtuo

delitatemeruaudam , U' ad rirtutum cumulo:

feruentiores animentur . Quum igitur relazione plurium anime: audit: perueuerit

in partibus maritimis re/ire excetiemie fubieis fpeeialiter inter prediam Cia-7


Tragx' peronas , (F Ciues Spalat: , e?" C'em Siben. ex altera guerram , diffen
onem maximamfore ortam ,prout bonor V.Mai: (F' meedelttatispertiaet illieo ad
ipas parte: maritim-u aeeei:pro pndiag'uerra , (F. dienoneedattda, (F' ad ip.
[aa Ciuitates ad paeem , (F' concordiam reducendae . Verum quia preditii Spiel-Line?"

&NNW-Mi MObilib- omnibus , e?" potentioribus Selau: ociati contra predia Ci:
Trag: boiliter proces: , (F non olum bona ,fed etiam Ciuitatem deruere conaban
zur s m' ipu: Ciuit: Trag Eps,Capitulum ,Z'F' Ciues ~niuer permitterent , c'e pe-`
mtm conentire nt , quod red; 'Cm-sben. que a tempore , cui: non extat mem
ria,fuit de Dioce predi e Cin-Trag- , Epii'm baberet proprium , U' paorem i St
ben rcdeutifacien: , (F' _m "Pi Spalat. integre reituerent quafdam terms, (F'qu
eone: per 'PriuiLfeL LD-Belt Ser. Vng. R. eidem Coti Trag.- pro ua de ita

te de iporum Spalat. voluutate conees , e? per priuil. ban. mem. D. Stefanilll. R_


pofimodum conrmatasproutper ipa Priuil. a me via euidenter appare: : probibt
tionibus , ce' mandati: per me ei: ex Regia parte oi: , ne contra prediam accede
rent Ciuitatem 'Priuile if: vilipeu: . Cumque vide: etur ipam Ciuitatem ad aeru
ionem perouarum, rerum e'e totaliter precipitatam,uperbia, " potentia pre_
diforum, (F' eis propter mea- modicam ocietatem reiere non aud'ebam _ad Ptdl
Bam deruiionem euitandam licet adrogantia maxima videaturubditi manda
ta' Triuilegia Dipreurzperint in aliquo 'violare , eifdem Trag: precept, e? man

daui , quodpetirioues predi orum deberent penims percomplcre , ips *pero repon
dcmibm,

` ante patient! eorum Ciuitatem deruiuam conentiant peptmombus

uprad D.D.Regum priuilegiafrangerentur abque Maieati: Reg: eoneu


tia, a- vluntate . Demum cum atiud non potuerim eu de iure , fed predifiorum po
tentia ipo: Trag. coegi ad predia-s Petitiones in omnibus admittendar , qui [metin.

euti O'Pro deruioue predilfa euitanda mei: rece-pri: , e'? prediorum pentium
bus totaliter paruere ,- que omnia Maieati ;u-e, rt in poerum repreherdi non..

oim , cum uo volontarie , [ed coatuserifeeerim per preente: teito totaliter


aa ee , "et 'pia Excell.- ridere pot uodfaeere debeat in prediiis .

_bnche_ non vi a il tempo quan o f critta queta lettera; tuttaua tro~~


.

uan O l

.---..-. u

* Dc Tram .

97

uandoi nelle note della CanCellaria, ch'il Capitolo Tra li 7. Maogio 1 276.
clegese Sndico per trattar concordia tratatxri111,$palatini, e Si enzani in
tempo chil Vecouo Colombano haueua mandato a Roma la renunta del

Vecouato di opra riorita,credcr i deue,che queta dichiaratone del Bano


recede'e quetelcttione de Sindic , e cheli Traurni necetati ad a giu
iari trattalero laccordo , e priui di protettione procuraiero dacqu' ar la.
gratia. delli fratelli Breberiei , ch'erano vnti contra d loro, e prepotent in
Croatia; perci elegc'ero Podez Maladmo ancora giouane terzo loro ta

tello,che venne a Tra li 2 Nouembre 1 276, e giur la Podeara con alario


di mille lire per vnanno, 8c egli allincontro promie la protetrone ua , del
Bano Paolo, e C:Giorgo uoi ratelli,& hauer per inimici tutti linimic de..
TrAurini no alla fea ven tura de S.Andrea, come nell'intumento celebra
to in Tra li 3.Decembre dello csanno i legge: in queo mentre li Spala
tin Patto l'aringo generale di tutt'il Popolo in piazza inituironodprocura
tori per comparire auanti glarbitri li 7- Maggio r 277 , e poi li 12. el mede
imo per nome tanto deglEcclciaici,quanto de ecolari eo il compro
meo: it imile deuono hauer arto anco li Sibenzani poiche i troua la icur

ta. fatta dal Commune dilata, che li Sibenzani oeruaranno la paee , ezcon~
ditioni, che aranno tabilite da glarbitri , come nelliniirumento fatto in.
Zara li 3.Giugno n.77. legge,e per poter trattar la pace i era fatta tregua ,y
che venne confermata con le eguenti conditioni .
.
1277 die dominico 8- exeunte lunio . .Aum Trag. in Eccleia Santa.: Marie."
Cum per honeum , acprobum virmn Dum Ioannem Prepotum de Giegoreza , U'

Dmob Virum D-'Pctr um (omltem I uini-um PbarehBraze ee-t inter Spain-Com


munitatem Trag.hinc per comm menjem Iulij treugua compoita , (T ordinatae.
cundum ormam articulorum inerius denotatam petentibus ips a predifiis Iudici.
bus, (9" Ciurag. ipum treguam obligationeacramenti , E?" publici inirumentir
mari, (F acceptari. Dt vero Valentinus Caarizze, U' Dea .Amblasij Conules Ciu

Trug: , (a D. Comes Marinus .Amblasij , vmuera Communitae Trag. in conilio


generali obreuerentiam , (9 honorem DJtegu Karuli , ' proper honorem predio
rum 'Propoti, (F Comites 'Petri ipam treguam corporaliter profitto iuram-nto om
nia predlin Ciuitati Spalati , (F' zpus Ciu itatis bannati-ns in bunc qut equitur mo
dum acceptaruntctlicet \ @ad hommes vtriuq, Ciuitatis per terram , (F' er mare
libere vadant , (F ecuri , atque [altri in peron~ , rebur excepto quo mgreu
Ciuitatum non vtantur , (F' nullatenus Ciuitattbus adproximent , ed in pontibus
Ciuitatum predifarum conueniant : exterius vbicumque eis placuerit vadant, "

Bent' abque aliqua hominum , E' rerum leione vque ad terminum predium , non
faciendo miuriam , vel damnum aliquod alicui partium parti aiteri abque reutatio.
ne Pacha@ tregueub pena duarnm milita Marcbarum fini `drgenti, quarum medie
tatem habere deberet D.Ladis .- Scr-"W Rex Vng. alla vero media pars damnumnvei
im'urtam patiens ab ipts , per quos tregua rangeretur , (9 violaln'tur . Qge'omnia
preti/th' Conules cum predtio conlio . U' nomine vniuere comunitatis Trag. ir..
maucrunt , (i' promie-run: inuiolab -ttter oberuareJub predia pena , cum bonorum
ipus ommunitatls obligatione inuper , i Sibenzaniimilt'ter predtffa omnia face
re volnerint 0 integre oberuare predzt'ii Conules, Conilium,'* Commune Tragmt
jap commeturinrauerunt, <9' promierunt eidem ,in *enoquoque capituiointegra
[iter @bp-re ub pena predti preennbus D.D .Cernoa .Ambiasijlzoola Coize,

(F Dsa 'Petri Luce teiibus, (ai D.Dea Duymi examinatore

xxx-;af ; d ..i *
A

E c

98

Del/e Memorie

t Sedie?? ?oeruatone , che tra li nomi delli doi Conoli , e la Communi


_
g in erro il nome del Conte Marino,che deue eer tato poo come
dl quello , che_ doueua eer intereato in queta tregua in ua pecialit er
la gente chabitaua in Prapratniza , e Gliubitouiza , chegl i per le opra et

te conceioni regie poedeua; del che e ne troua , e ben caro rincontro


in _vna memoria , la quale hauendo biogno d eplicatone la regitra

ro muera ,v come l ho trouata nelle note della Cancellaria; acciochepoa


no meglio intenderi le con getture , che ar per ua intelligenza .
r 292. die x intrante Madij Domini Symon . Gaugna Comiti-s Marini , Mari
nus eorum NLpas pro eorum parte , Z'F nomine D. Comitis Gear ij, E Salomon pro
par-tetim* G-eg.D.Lu ce nomine D.Eipro ipusparte, eorum ona,5 propria vo
luntzte vendzdernnt, * dezicrunt preditio D. Symoni pote-fiati nomine , (a' vice C'is
Trag recipienti Grli, (F maiori Conlio d: Ciu: ibidem congreato preente , (a' vo lente d raina die in antea ad tres annos proximos vent varos toiam intratam, (7 pro
uentus,quam, quos habent , U' babere debent ip, (e iporum quiiibet, nel aliqui
alt] pro eis de porta, ' pro porta Ciuitatis pi ape ponteno ad haben-tenen- poidenme
tipien- (F recipifacien. (3" quicquid de ipa intrataeu prouentibus per toturn dium
tempus trium annorum dio Coiplacuertfacien. promittentes` preditli Domini Si
mon Gau'zjgna, ' M arinus pro eorum parte tantum , " di &us Dominus Gregorius
pro parte D. ?fi pro quo etiam promit,quod irmum babebit per eos, ('uos beredes
dio D.Pote ati pro dioci recipien.de prediiis [item aiiquammel queiionem per
totum dium tempus trium annorum non facere , vel mauere , immo predia omnia
pro parte eis contingenti firma ' rata babere , (F tenere .- * boe fecerunt pro 40.

lib. Venet. peru. pro quolibet anno pro tota intrata dife porte,quac 40.(ib. C'e Trag.
oluere` debeat pro quolibet ano in feo S.Micbaeiis de Sept- boc tamen add ito , quod
prediffi , vel aliquis iporum emerint de introit:C'is excepto de beuaria, eu Crela
debeant partem ibi contingente-m de ipis 40. lian ipa emptione compren fabunt, (9'

computabunt, predia omnia inuicem inter eos acere , U' oberuare promierunt,(9
conti a non facere, vel venire ub pena entum Zibx' obligitione bonorum difii C'is.
(bonorum ipsorum Dominorum Simonis G.1u.M.~zrini, @ Georgij de quibus ae
u: duemiles litere vita Giuda* alia prediffis D.D.Simz Gaus'? Marino .
- _In queo contratto appare , che li gloli ,. eNipote del Conte Matino.
delontaGmt-gio, 8a
ciacuno per ua'part-e,.& vnitamente tutti per

lo

o eilaparte,'-Gregorio Lucio* parte dvemno-Vendono, o pi

to'o a ttanl'ntrpta della porta del a Citta vicina al P onte .$l\n0116 Po

dea per nome del Commune per anni tre in ragione di lire 40. Venetiane,dei
piccoli lanno : e e bene pare, che queta ia vna delle olite , Sc ordinarie a
ittanze, delle quali e ne doueero trouare molte imlll.; tuttauia per d111-.
e,-Chabbi vato, non h trouato alcuna; ne meno rincontro : onde e

endo gnea l'vnica memoria del datio della porta del ponte tipulata non...

enza Qualche gran caua nel general Coniolio con-laggiunta del obllgatio
ne di non moucr lite er il tempo della -nedemaattanzm 8c esendo eea
con tantacarezza dl arole , che non i pu comprendere , quali foero lo
ragioni , linteree di ciacunp contraente . Per rintracciarle dunque e ne

eeario ricorrer all'altre memorie, che anno mentione dl queto dario : _lo

l er intender bene , biogna premettere alcune arole del Priuilegio ,


. l { Colomano del 1 xoS.concee a Traurini regi rato di opra nel prin
ciPio i,del econdo libro, nel quale eprime .
L",
.:TH

M7 -

Inti-om

r .

~ - - Dt frati .

,99

Introitus portus Czuitatis de extraneis da. partesRex babe'atnmiam *vero Com


Ciuitatis, decimizm autem E icopus.
'

E nel ca .2.de_l-lb. 6.

e Regno Dal. 8c Cro: tato dichiarato che quec

doi parti db] dario del porto il R i riernaua in luoco del tributo , chera_

olita paaare ciacuna Citta della Dalmatia antica alli Duchi , e poi alli R
di Croatia .e Di queto dario del portotdun ue i doueuan dare al R doi
parti, vna al Conte della Citt , c la decimaa Vecouo ; e e bene non viene
epreo di che omma oero uee doi arti; tuttauiaaegnandone 'la de
cima al Vecouo i viene ad in crire,ch'iitutto i diuidee in dieci part,& al

R e ne douelero dare doi decime parti , che vn quinto del tutto, 8c al`
Conte, & al Vecouo vna decima parte er cadauno .
_
Weo dario del orto col proceo el tempo i ara alterato , e i come. il

R GeyZa del I I 51 oppo'la parola Sextraneis )v'aggiune ( mercatoribus)

cos circa litpi di queattan za ara ato ridotto ad vna ola orta' della
Citt, come da vna lettera critta dal Doge Marino Giorgio al , Carlo d'
Ongaria in ripota daltra ua , nella quale egli i lamentaua , che li Vene
tiani ai'ediaero Zara , che i era ribellata, e datai a Paolo Bano della Croa

tia, la quale tata regirata intera nel capitolo duodecimo del quartolibro

,della predett opera , le parole cheanno a queto propoito ono le e


guenti .
'
Verum ut Regie Mateatiali verita: pateat , eidem recribimus , quod ipa Ci
ut'tae Iadre , Pt e vbique notorium fuit nora , U ipam legitim poedimus a tem
pore cuius non e memoria, imma ab antiquiimo tempore , plenum, CIui
ciens ius, 69' iuriditlionem acqmiuimus babuimus , babemus per conequens ;in
eodem ius veri Regni Vngarie expreum , (9* notorium in ip a Ciuitate ,fcilicetper
eeptio duarum partium tributiporte Iadreemperfacientes o reuerentiam , (F' amo
rem Regium inte re coneruare , (F' dari ad beneplacitum Sereniimerum Re um

predeceorum rerorum dum eis placuit ordinare , ' pomodnm ipum ius haue
Banus regioniscilicet 'Paulus Banus Croatorum , tamquam , qui non intendebamus,
nec intendimus tura turbare in alt'quo Regia ,* ed ad coneruationem eorum dare po
trus auxilium, ('9' fauorem .

E perche nella predettopera tato in i luochi oeruato , che le Citta.


della Dalmatia antica haueuano le e v anze , e credibile

erci che i a

ranno conormate anco nel pagamento di queto tributo : e l come nella o


pradetta lettera del Doge a pare, che le doi arti d'eso tributo, che i da
uano al Bano in luoco del Re, non erano del ario del porto, ma d'vna porta.
di Zara; c_os la o radetta attanza da da vedere , chera la porta di terra.,
ferma,chin
Tra l dice ua del ponte, vero vicina al Ponte, che nel volgarei
blauo i diceua Vratarina . ~
Il _Lucio dunque er nome del Vecouo , e li glioli , e nipote del Conte_
Marmo per nome el C.G0rgio; come C.di Trau, e Salomone ( le bene non

viene epreo per nome di chi i ulaua) doueua farlo per nome del Bano
Paolo, come uo agente , attua e , e tutti quei inieme doueuano haue
re quattro decime _arti deo dario; rea hora a pcte come interueniuano

in queattanza l opradetti glio]] , e Nipoce el C.Marino ciacuno per


ua parte .
Per canarne qualche congiettura probabile s'ha da oeruare,che dop l ~
Rea dcll attanza,ilLucio per nome del Yc.s'obligGa,pcr il quale romette -~
z
e rato,
`\

.-

.1

100

.Del/e_ Memorie

de rato,e glaltr conorti per nome loro,e loro heredi olamte promettono
dinon mouer lite al Commune per li tre anni, che durata l'attanza5ma non
sobligano gia ei conorti per nome del Conte Giorgio per cui ulan'o;

come ne anco Simone per nome che dueua eer del Bano : dal che 1 pu in
l ferire , che la Communital douee riceuere qualche impedimento , danno
nella ricoione di queto dario ; percltpulae queia cautione: e i come...

il Lucio iu ua pecialita non doueua hauerne interee; ma come procurato

re attuale del Vecouo pOteua var qualche articio,che i'mpede l'eat


tione (come oteriormente u tentata dal Vecouo Lamprido , che i ram
memorar al uo luoco) cos li predetti conorti glioli, e ui ore del Conte

Marino gia che promettono non olo per e , ma an co per li eredi vi doue
uano eser inieme con li heredi intereati . E come che ueo datio della...
porta del Ponte veniua pa ato dalli mercanti etranei oraieri,e fotaie

ri s'intendeuano tutti que li , che non erano del territorio di Tra , como
dalle leggi dello atuto chiaramente viene epreo , cos li habitanti di Pra
ratniza , e Glubitouiza aranno tati imati etranei, e oraieri,e per con
eguenza le robbe che d'ind i conduceuano nella Citta. hauranno dal tempo_
antico pagato il dario della porta del Ponte , come faceuano gl'altri Croati

circonuicini 3 e e bene queti luochi furono oi concei dal Re Bela al Con


te Marino ; nondimeno eendo ati conce in ua pecialit , e de uoi de
cendenti, non aranno ati inclui nel territorio di Iran, come furono glal
tti concei alla Communita: perci *Laer-_c , chil Conte Marino interpe

trando le parole del Priule io di Co omano a uo auore , otto preteo d


eser diuentate ue entrate eciali , 8t e li Cittadino non hauralyolutopa
gare ,_ vero permeso, che i uoi conta ini di Prapratniza, e Qllubrtouizb

pagalsero queto dario , che doueua pagari da mercanti oraherx , come e


prime il R Ge za , e e tale u li_ uo eno , ara fiato anto comportato dal

Commune per i et-uni) rileuanti preati alla patria da lui , _e dallaua ente
nelle predettoccaion ; ma morto ewli ara anco cesato ll ripettoon e la_E
Communit haura voluto cautelar nellauuenire con lobllgatione della
uoi hered .
E quanto all'interee del Vecouo pu congetturari , che i come nellag
giuamento riferito di 0 ra al lib.3.cap.z.eguipainZaratL-al Vecouo , e.
la Communit del x 267.

olombano al hora Vecouo dichiarati-on prete ~

der altre decime in Tra, e territorio,ebe inolite delle biade i legumi, to* agnelli ma

wiruaua le decWM-dlolo Vecouo pettanti , e l alire decime delle ml_


le, cbe non appartnano alla Citta di Trail.- c051 puo esere , che er quell.: r1
erua voleseilVecouo eiger da quelli di Prapratmza , _e Ghu xtouxza or
topoall'ai'u'z giuriditione pirituale , e che non erano ;della temporale di
Trkdccime anco dellaltre coe , che non i_ pa auano m Trani e per ClO
'Mngreso dellecporte nacesero de dturbi , c e con queta hpulanone,

, 'nella quale sinclu eua cotto quello , che ottp nome del dano de'llaporta..
del Ponte pocesero pretendere liv contrahenti 3 haura procurato la_(.ommuf
nit d'ouiare nell'auuenire . Oltre di che puo-anco esere , che h predetti_
cononi, che posedendo l' accennati luochi ,_ ch'erano nel territorio dl
Chlisa, e per concquenza ottoporalla giuridxtiqm. del C: G`lorg10 rc
detto , che n'era Conte, habbmp rocurato , o col p1llar ad ahtto la 11119

portione del dado , che come- onte diTrau e gli oueua ,put qualc e..
._ e
. ,
-altro
avrai-Wine?

'
"'\~ _
~`_

Ji*

q `

Di Tr-aci.

'-ror'

-altto modo col auor uo impedito alii habitanti delli opradetti luochi loro
di venir a' Tra , e attoi pagare il dario del paso detto Porta , per il c ualo
i pasaua nel venir vero 'ra, come in molti luochi. della Croatia era olito,

8c il medemo C.Giorgio aceua pagarlo a'quelli , che pasauano per la trada

de Chlisa( come pi auanti i moi rara ) e che dind ia prouenuto qualche


.previuditio alla Citta ,e diminuitoi l.vtile d'eso datio , che con queobli
garrone fatta are cos olennemente nel coniglio haura rocurato la Com
munita d'ouiare : e queta qual che i ose la controuer ia con li o radetti
conorti , pu esere ata anco vna delle caue delle disenioni , c e non..

{nolto tempo doppo conuolcro la Citta , che aranno a uo tempori`


ente.; .

~ -

E anco .oseruabile queta memoria nel dichiarare il giorno di S. Michele.:


di Settembre deinato al pagamento delle; opradette portioni del dario al
R , Vecouo, e Conte , il che da niun'altra memoria viene pecicato : e co

me che molti aaamenti annui ono anco hoggid riseruati per il medemo
giorno di S. iciiele : cos il giorno della Domenica usequente ara tato
anticamente deinato per commodita de contadini dal concoro de quali
alla Citta vien detto hoggidi Bariicbia Mediglia, che vol igniicare Dome
nica feoa . E li agamenti , che i aceuano al Vecouo , e Conte dal dario

del trenteimo aranno continuati a fare ino chil R Lodouico pree tutte,
li trenteimi della Prouincia, ik a quelli vniti glvtili de ali ne form Camera

peciale , come i riferita : ne da quel tempo in poi trouandoi alcuna memo


ria , che li Vecou , Conti habbino riceuuto pagamenti da quella Camera,
deuon eser andati in de snetudine ei pagamenti .
Ritornando alla erie delle coe narrate . Segui pochi giorni doppo la o
pradetta conermatione della tregua , la entenza degl'Arbitri del eguente
tenore .
In nomine Domini amen . .Anno Inearnationis eiiu i 277. mene Iunij die tima
Indiione quinta temporibus :quidem D. lacobt Contareni Incliti Ducis Venetia
rum , C9" Magilri Laurenti] Venerabili: ladrenis .Archiepifcopi , D.Iacobi Teu

poli egregu~ Comitis ad laudem gloriam , (9' honorem Diuine Maieiatis , ' bono
rem, ac reuerentiam Magnici Dr'ii Ladislai Excellentiimi Reg Vngarie , (F bo-_`
uum pacicumque atum Ciuitatum Spalati , U' Tragurij .
M95 quidem Georgius de Breberio Comes Breberiens , (F Sybenici , c* Preie de
Compagna . atque Domalduo de Zadulints Ciues Iadre Iudicet arbitri, arbitratores.
concordatores, laud ores, ententiatoret, dtinitorex, C" amicabilet compoitore: i.

ter Venerabilem Patrem Diium Ioaunem Dei Gatia .Archiepicopum Spalatenjem ,

Capitulum , Monaieria ,eu Eccleia: , (F *Piram nobilem , (F' prudentem Dominum


Vitum de Cerna bonorabilem Iot-iatem , (F dicreto: viros Gauzegnam Duxize ,
Marinum Bonazuntam , ' 'Priuoslaum Dabralis Iudire: Conilium Commune , ',
eciales peronas eiudem Ciuitam Spalati ex una parte , rt patet per publicum m..
irumentum compromiicriptum , (Fcompletc manu MagiriI-'rancici .Anton
tani l mperiali autioritate 'Rotary , ' nunc autem Ciuitatu Spalati ; quodc cerniq
tur incoare . In nomine Domini noiri Ieu Chriii ame . .Anno d ?Latiuitate ein-i

dem n77. Indifiione quinta Spaleti die louis duodecima exeunte Madij cut in.
eo plenius legitur , U continenti' , O'nobiles , prudente: vira: Dum Mladinum
de Breberio Comitem Breberienem , E?" bonorandum 'Poteflatem Tra urijh' Dum
Stone de Varicaisbouorandum capitan-tum Ciuitati: eiudem C on iam Monae
__
.
.
,
..
.
G 3
ia)

1.02.

Delle Memorie

n'a . &clelia-r , nomine: , atque Commune , Opedale: per/ana; ditfe Ciui'tati's Tra;
.gi-rif parte altera ,~ velut patet publieoini mento comprami/ji, confecio , e'? cor
roborato manu Francici Benuenuii de Ciugulo , " nunc Tragurij iuraio Ngtario ,

`:mine incoaiio dianocitur ee tali': . In Dei nomineamen . Jonobi r 277. Indi


`liom.- quinta die Veneri;` v'ndecima exeunie Madi- ,ZF prout in eo pieni! legitur, '
babeturupex ordinandapacex' concordiainter Ci tritate: pre-iii? Spalati,' Tra
gurij de ma ** dicordia, que inter ea: ad inuicem vertebatur-, (9' u ertermi

nandi. . diniendi:.atquenemperpetuum imponendi litiliua, (preioni' IltgU-fy


bamieidijs, predati'ombus, " cuafiis aai/is alii: realibus, * peronalibus, que liinc
indepen- Domine: , Communia predifiarum Ciuitarum faa [uerunt citempore al
eriusguerre , que fuerat inter eadem Ciuitaies po Tartarorum aduentum uque iis

pree-iis tempi habentes ab viraque parte ,eu .:minibus C'iuiiaiiliue liberum in tun
&i; arbitri in, velut patet per ipja duo publica inrumema eompromiuperim no
minata.- .Audiii'sinjiper vtriufquepartis rationiburliteriix , (o Regalibus priuile'
gijs babitoque multorum probarum , Sapieneum [irorum ,. ia"rn religiororum'.

quameeularium couflio , ddeliberatione ad inui'eem diligeuti' eoneordiier Dei no


mine inuoeaio , (9* vi, mgpreupradii nori arbitri] preentibus partibm prof
nuncmmm, ententamm, laudaniur, arbitramur atque mandami , quod omni oe'
eaione , * exceptione ,at A rat-ione remota iam bominer, quam Commune Trage

grliten atque/pala, quipro* eisunt poe/[one: eunar. `z-lreli'ie Trapani


Capitali, Mona/He Ecclearum &pal-u: que-untJeuquas tenent a`Co umna , que
p.meta-antiquitua/ta-eratinra verus Cin:. Trag:quequid poeonewniuere'
per C'e Spalattemorddate , ai: deliberate fuerunt eid. Coi Trag; tempore priori::
erre olim inter predia; C-iu: Spalre' Trag: babite poli Tarrarorum-aduentum 7t
?interim-ei? expreumeidem upradi'is .Ai-chief::- (F Cap; E.. Dammi, (F' cunlis
ma. (9 Earl. de Spa]. il[ico-dare atque reitui re debeant ,, ' relaxare eum omnt*
bus iuri'di'iombus ,eu iuribue pertineniij: , eaundumquod'noseu liquido ,. ae pit
blieoimtrorio-,ae completo nia-nu ot-J'i 'Permi- deelaramue'iure perpetuo ,
ac pacifiee podtniiaarnou obante insiro aliquo, *pel Regali Iriut eu- aliqud qua

eumquelittera vno . vel vita, eu plui-dia: ,que,. vel quei Coi-,eu Domine: de Magi'

obtiuenerenr ,.elhabent quo'quomdade poleonibueupradiis; que in'rutneilm


'Prin-*i Mnlqye alieni5 apparmn _t
f 'Milk-[ik: DMIso'mgu "
lat-cae, (INFM, irrita ad." iraniana' ` '

`
miiruvigph ro
lw-i:,.r7alo'trdeinee e. , lupeer
Maurizia, nique niti-reea
A WM'Dioiur,
fceundo- &nitiueenentiandm quod omnesf poeones
fperialiwn hontium Spalati , queuntd Column:: ,- feumeta predia infra veri:
Img: 0* iii Cim't. Trag- daie ipi Traguemporeupradia priori: guerre ni Com
ma ' bomiuum Trag; ei/que permaneanrure-per eiuopaeiee po dende ,' ex

uptts prenominam poeionibiu Arch.. Cap. Mou. lgu Eee'. Spal..

ub column-xl

delle Dedigsiorum. O-ogb-uneupate , aeinaripta-lnulaf'iefani.. O' poeiouen


hannqu Frag. m' untin dita metaeieeoluma verus Ciii.;_Spal-. temporefperio
ris ;nam canoe e ieraniui bominum- Spalati Praontdm bia-polejioincii-arm,~
quamomabuemut interritorio-T'ray quiaexaminata, e? inquitaper nos 7e
FM- Wimax-:ptodpojeones hominum &patina-erat coli-nina pota m ten
rawrur-T'ragJ' inCiu. Trag: eraMin maioriquantitate ,. quam-erarizoeons.

Tragr, queeraurupradifka colma infr'a verus Spal- m territorio . Cut-SPO'


latroertmuarimmur,dihitiuefententiamu!, quod Common. (F Pam!

m Tragdeutygeroumz'_ aignent inCiui't. szial. ne til-[dem QW- SBd: 7;

a -

a .P

'

Pier

. Di Tra.

to;

' pit-nt vice , &nomine-omnium llorutn pecianSpalatau , gypombzbuz;


rane trim in territorio , quam in Ciuit.Trag.trta mille lib.Venet.par.in ibm "mi.
is rid. delio &Michaels; menisept. proxime'futuri in antea uque ad nm an

um completum tuncprimitue verzturum iib. M. (Tab inde tn antea v ue ad aliul


um &Michaelio in reuolutione anni tune, roxime venturtaltae MJ!. . 0 chiude

in antea vque ad tertium feum Sanfii Mic neiisimiliter in deuolutione anni tune
proxnne uturitertiae aliae M: iib.
`
A:. - m.
m
t
' .

Villa autem , que nuncupatur Oroch , uperguam interpredifas Ciuitates Spa'


lnti, (F'Trag. queito vcrtebatur .inquiita per _Prtuilgia tetcationes hominum
reridieorum diligentcr tritate pernoiirum arbttrium , ' ententiam dinitiuam
o-duximus terminanum and-quod villacumuispaculzkprarir,nemorzusquis,
(9" omnibus circumants ,pertinentt'jsuis perCommtmemeu Cin. Trag. totalitet,

ac naliterd modo relinquatur omnibus illis eornorantibus Spaleti , nel Tra . qui
Lg-:rita lingua Selauonica Dedtjgi appeanturquieziamicut certo tertius _e com..
ertum antiquitus temporetiitie priorisguerre tenuerunt,' poiderunt ,- act' om':
ieredibus. ucceoribns libere , ac pacice in perpetuumpodenda , * villa
papretiia cumpertinentijsuis de cetero omnium eorumdem upradiiorum Dedi
giorm adfaciendam exinde totam . aeromnimodam uam thcntatem . Non om.

Istqtub: i MgPriuil-feu aliqua uacumque lieentta o , ci *rn-t , 'euplurihui


que, *nel qua-ce eu immines de Sp .vel Coe,efe homines de Trag.- quoquomado 06

:nuerint,
vel habener
predifia
:villa
, ue Instrapriuit.
e? ca
litt-a. 0'
"gt-a.
wifi
que.
rlterius apparent
omnia,eu
omnes
, actqngula
, eungulne
cae,
irrita
d'irritug , 'vacua , ' vat-une , nullius vigoris , roboris,
perpetrati ne pronuntiamus.

'

loris deinceps -tn

.Preterea Seopulum , ine inulant vocatam S."Stefani uper-qua 'inter preditim


Ciuttates queito mauebatur .Arbitrt ' nit- ,en-ee de utero in perpetuum Coi:

Spalati non obante Inrumemo aliq , *nel Regio 'Pt-iui: eu alia quaeumque lit
tera, 'Puo, vel 'rn-:Jin pluribus, que, 'nel quas, Co ,eu ho's de Trag.- anoun
obtinuerunt z nel habent de Prtafimlld ,i-ecape .que inr. Pri-M?" tin/Z gag;
?el que leer-ius app-tren omnia, eu omnes , acngula , eunguias caa , '
caas , irrita , di' irritas ,recita , ('9 waeuas nullius rigoris , rigoris, E' palorisfore

de cetero inperpetuum pronuntiamus . .Eccleiam vero s. 'Petri de Ciobuiccizcum


0mm' territoriouo , ' ten-am , que Briicznotmnatur uper quibus inter predrt'ias

Ciuitates queio vertebaturer noram arbitraria ententiam dijnitiuam Regia'


Maiella inter eadem redi as Ciuitates relinqutmus terminandas .
Omnes ante poe : Cos, 6 hominum Spai.quoquomodo acceptas, ablatas, iue
venditasper Comm: . o* honeines Trag. tanti Ciui:. quam in territorio Trag. in
bat-'fuma 9 que preentialtter-habebatur arbitr- e? nitiueent. Coi ,dr hommibus

spa eti ee integrative' reituendas , ' conuero poeiones fois, (9' bominum

Tag-quoquomodoaccept-u . ubiatas , ine venditas per Commune , a bom-'m Spa;


lets' tatn in Ciuit.quam in territorio Spaleti (07,2? hommibus Trag:nrodofmdiarb:,
(F' eme-Je inte raiiter reddendasdmn
- '~ ~ - '-
.Liu
**3*
4!
Preterea ar iententiamus , O' adiudicando , 0 iungendo hominihus , G' Co! i
Trag: quod deinceps in perpetnumubpena inferius deignata pere , 'nel alterum
de prefatis ten-ts , (a' rineisJeu-.poWus .Archiepxay Mon . ue licei-de Spa!.

ca' de [ia inula &Stef-mm:th :lepre-lido oli-och nullum priuil. nullamque lic
reram a D. Rege Vng: vel Bano aliguo Sclauonie , eu Maritime vel quorum..

que alto imputare debe-ant ,nel fame imputati.; nec pred- ./lrcbiep- sPI: a- 7
-

ap.

'r 04

Del/e Memorie

Cap. eu Mona: aut Eccl. Ciuitatis eiudem de iporum predib'iu terri-s , * *ivi
neu , (F d poeonibm , ' prenominatos Dedigos de Orogb; uper ditfa Villa
ua , atque Ce Spa]. de preata inula s. Stefani corant aliquo D. Rege Hung.- qui
foret pro tempore, nec coram aliquoBano , ue alio quocumque Dio , eu Reore
ineare , compcllere , impetere , aduerari , moleari in quocumque necacere mo
_leari .
.,
z
.N m*- -. num
: x ;Knife mune
Volumus , * diinit: adiudie:niimus, qaodutos D. .Arch. ' Cap. S. Domnij
E' omnia Mon: ine Eccl. quorum unt diia bona ,eu poeiones precripte non o
nt de cetero bamines, (F Ce Trag: impetere, compellere, adgrauare, 'vel mole are,
eu infeare defrufiibm cu uffi. quos tempore dia: priorisguerrie luuque C'e,
E' bomines de Trag: de dit? eorum terris , (F winei-s ,eu poeionibus perceperunt
fuel precepie potuerunt, 6* conuero imminenti' Commune Tragmon pont de ce

tero hommes , * C_eSpaLimpetere compellere adgrau e infeare', vel moleare


derutfibus cun ,~ quos d temporedie priorisguerre v ue nunc Comma: , '

hommes Spal.de diis eorum terris, viueisdeupoeionibm ereeperunt, vel perci


pere potuerunt .
.Alqs vero vniuers , acngulis litibus, U' queiionibus,qua\s bomines , di" Com
mune Spot .aduerus bomine: , (J' Comm: Trag. vel C'e, l9* liomnesl'- aduerfus bo
minesx Commune Spal-promouebant , 'nel promouere poterant quoquomodo occa
ione bomicidiorum, predarum realium, vel peronalium , vel alicuius alterius oen

e , que , er quae bomines , (F' Commune Spal.per e , vel per aliosecient ,eu eri
fecient bominibm , (a' Communi Trag. vel bornines, U' Ce Trag.feci`ent,neleri
fecient
bom. (a, Com-S
al. tdmadiudicana'o
in dia priori
guerra
, quam ,in('9"
preenti
ententia
(iter arbitrando
" diipnitiue
nem
imponimu-s
rtrique
Cit-item
Silentiumempiternum , 'rt deinceps nullo vnquam tempore aliqua Ciu. diarum

S al. vel T. aduerue alteram Ciuitatem, vel aliqui-s ex conuicinibus diarunt Citi
uerus aliquem Cinem alterius Ciu. ue hos . wel Ce T.aduerus Comitem Step
conem de Zeina, vel D Volceam quandam D Vulcigne lium, qui in`auxiltume

terunt Spalaten. vel Commune. * bomines de Spal aduerfus Iuppanum Sleoc , ?

`Ttered, e? in auxiiium Trag. ieterunt in bac vid.guerra v, quepreentaliter habe;


batur inter Ciuitates eadem occaione alicuius bomicidij , mi prede , medium ci
reali! s Tel peronali: ,eu cuiucumque alterim modi , *vel offene , cum inigante

diabulo bomicidia muito plurima binc inde prioriguerrauam i! preenti PETPEtuaMl


(9* fala eent infeare .upmraimt , rei deb-at; nec in aliquo- adgrauare ,.

[ed in pace perpetua_ y

@init-tes debeant pereuerare , nec in quoquam altera':

altera: in Pf' .MQ-MFN , bue.


:nm->5; SD ,

v a
_..z E: ha q _z mt-ia, &uida/pia nos pretaxatus Comes Georgeus Prea@
150ml
'cet `Arbitri, .,{r itratores , concor. laud. din. amic. co_mpot.ciuit..
ediper arbitrium,laudum,concordiam, atq.ententiam dinitiuam precipimus
,tdi-iam atque volumus pro vtraqdparum Ciuit.perpetuo rma , ce* ratain mai-

bus capitJnuiolabr oberuariub pena duarum mill.- marcarum argenti , quae umtrmv
aims Citi! de bonisui Cis uorumq. Ciuium omnium oluere teneatur; medie-
tem "id. Ciuitati alteri , que bet ilo/ira mandata laudum arbitriums (F'ententiam:
oberuauerit, da' aliam medietatem Commum Ciuit.Iaderen-quod-Comzleu que Ciuit..
pro ambabus i is Ciuitatibu-s deiut,d0' ad hoc', quod bec noraententiadaudum
concordiumslbe arbitrium ad eeum debitum perdu catur . ..Nos ip Iudices .Ar..

bitri memoratt loco 'Pre/ialdi ,ue executorispreat: D .Arcbiep. Cap/um , Mon::

ne Ecclezf Spai- in corporalem , ac perpetuam poeonem pouzmus , G" idui-


mi

- ,

_.

Dt r-au . `

t o5

"nua in poeionibu-s eisuperiu-s adiudicatis , C'e Spalati in infula S. Stefani , o


upos Didigor in dia Villa Orocb . - 'u o;
W553 HM; 3.
T, q"
.Adam e bone? rmatum apud Spalatum in Domo Fratrum PredicatorumCon

uentu-sCiu.spal.partibue bu's Vocatis,(_7 rogatis teltbu-s,vid.Fi-e Dominicoubpriore


fre [ee Leffore , ce" f-e Leonardo ordinis Predic. Prefatt conuentus Spalati , ' Fre
Michaele Guardiano ordinis minorum conuentus Spal: (a' nob.Vir.Cerne de Dune,e5*
Michaele Martin-os Ciuibu-s Iadren: . ..Ad maiorem cautelam.cF perpetua! rmi
tem nos prelibati Iudices arbitri ban c noireenie concordq'Jiue arbitrij paginam 7

gillorum nolrum pendencium munimine ecimus roborari.


..qn
_z
Ego Prefte de Cotopangne I udex arbitr in Predis meubcrip.
v:. n W
Ego Domaldus Zadulinus Index aer in prediis me upcrip .
- :iu
y Ego Vincentius Ecclefte Samfe Marie Maioris clericus , e?" Iadren. notarinsprel
diiis interfui rogatusot audiui bancententiam concorduJiue arbitrii cartamfcrlp
roboraui , ce*igno olito ignaui .
,
:a : i , i ..
~

E quee ono tutte le memorie, che della terza guerra con Spalatini i tro
uano , ma nella tregua conclua in Tra ellendoui, coro il nome di Carlo R'
di Na oli, e non trouandoi-appreso gl'hiorici memoria , ch'cgli poede_

ein almatia Citta , Iola alcuna; non ara fuor dipropoito dinueiga
re per qual caua,~ occaione oi eserato-nommato :z .il che per* rintraca.
ciare bilogna riettere a quel e memorie , chedeuox preceEsori i trouan'o
per cauarne qualche congiettura .

;t .

.2 -

r i. -

_ La i antica memoria , che li R di Na 011 venohmo nominati negl'inte


rei i Dalmatia , la riferita dellArchidiacono di Spalato alcap. 6, donc,

criue, chil 1 240. da Spalatin vniti con Traurini u leuata lIola ella Bra-z
za aol'Almisani
, e che
furono neceiitati
daccordari
confegmnloro
barcthe,
con le quali
coreggiauano,c
obligo
d'aeneri,die far
danni a leVene
tiani, Anconitani, Spalatini, 8t arnici loro , oggiungendo c'haueuano dato
Oaggi a Federico Imperatore :di non ar_ 12:31.9 ;m tntto il_ Regno della Pu

glia; Weo Federico concese a Traurini


DeRegnoDal-&Cro- .

z- .

tullegio regirato l. 4. cap'. 5.


._

:oi-355M:

L'anno eguente doppo il opradetto agiu amento fatto con Almiani 2


uccee a Federico Corado uo gliolo,il qua e,paando dallaGermania ver

0 Napoli,capit con l'armata in Dalmatia, douchonoreuolmeute riceuuto


ferm alcuni giorni in Spalato chiuato daglEccleiaici per la [comunica.
fulminata 'control Padre nel Concilio Lugdunene ,. come riferice lies'
Archidiacono , mor Corado del I 254, e. oli doueua uccedere iligliolo C09

radino , chera in Getmania: ma Manfredo fratello baardo di Corado on.;


to preteo di balio delPupillo Coradmosvup, il gonerno, e con tal tito.
lo concese alliMonaci delliola de Bui giuri itione di Leina il eguenti:.
Priulegio -

"1!'-

'- tz-*tg

- ` anedus Dini .liagJnlp Federfilius D.G.'Princeps Tarenti Montis Sana] A eli Dus' Ill-' Regis. Conradiecundiin. Regno Sicilia Balius Grlis. Perpreens.
?cripta-t norumieri rolurnus ,.-vniuers- ,-quod anMbbl , Content! Mona.
erijssxilneri, Nicolai de Inula Buti - Magnicentie nore bumiliter u i
cauerunt, tt quia in eade'm inula degunt deuote Domino amulantes dium .45541;
(9' Conuentuinc ce teros ames Mona.idem q'uoque Monafl- homines , poio

nes, ammala , res omnes, (F bona eorum , que in re,entt rum iue pol/idem, ae i, A

anita iulo titulo poterunt adipiciub Regia , no raque proteione recipere mit-n'.

corduer
P

106

Delle. Memorie

card-'m parma-r. N5 ergo atte-ideate: honem vita . e? religinmi comm-.


G' *v: i :adam inula polline quien: , ' n anqma mmm, deuono; pmi 4,
mal-in' emmm .Abbatem , onueurm, tatus/'aos, Moncrium,bomincj, ani,
lia, ' cam-a: rene?" bona comm in preenziarnw babi, vel in antea inno :italo o

uirendaub Regia oraque pronione recipsmurpeciali preenti probibenm edi:


o , rt nulli quiete: comm perturbarcpremat , 'pel ipe: in peron a: boni-s eo
rum ojfndere . veluis nb! , (fluoer bommum falena auern* . Quad qui

Preumpferit Regia , (F' norm indignationmc noucrir incurjurum . .Ad bui-u


aqua- prouion nore memoria! ,Barton rmitatem , preentcriprum eri. E'
igillo oro mimu: commumri.Datm anarm per manu; Gualterij de Om Reg.
I-iier: .. Sicil: Cancell: Anno Dice [nc-; 258. mene mi prima ndiion.

D01 mei doppo , inta la morte di Coradino , i fece acclamare Re i lanno


eguente conceic : S alatmi, e Traurini doi riuilegij nellieo giorno im
tutto vniormi ; Q1; o di Trar re airaro E4.cap.9. della predetto era.

Da quei Priuilegij i conoce , cHe cos Federico , come Manre i in o-_

tanza concedono aluocondorto a Tranrini di crei-liberamente nego'tiare


nel Reano di Napoli ; md per dierenti caue s Federico , per hauer alti' tom
Mdi uoi lx fedeli amici Traurim con dmota ollecitudine procurando di prearli

gran'eri-ij : e e bene quee parole di comando , e fedelt pare , che igni


chino qualche uperiorit , che li R di Napoli haneero in Dalmatia , cho
da niun hiorico vien rammemorara; tuttauia ia che lImperatore chiama_
li Traurini fedeli amici: perci non deue diri , ie foero udditi .- ma per

la u .eriorita , che come Imperatore pretendeua nel Regno dOngara ,f


er a buona corripondenza , che li Re di Napoli hebbero con quel Regno

aura egli ricercato , comandato amicheuolmente alli Traurim alcuna co

a vtile ad ambi li Regni; e gia che lanno precedente ad eo aluocondotto


li Traurini vnit in lega con Spalatini neceitarono gl'Almani d'aeneri
nel coro , e con ra] occaione lieo Federico riceu da loro gl'oaggi di
opra mentouati, e quei poono eer ari quelli grati eruitij , che ramme
mora li iano ati procurati di preare da Traurim .
.ir
2F 2c;
Manfredi doppo lepreione , chal tempo di uo Padre tutti li Dalmatini
erano diuentatx corara: &hauendo giurato li fedeli uoi Traurini di non.:
coreggare , ne oendere linegnicoli concedeua liberol- mei-cio: coman
daua , che inno ardie di moleallino che fina-l connanti nella di lui fedelt :

e e bene que'epreiua del coreggiar deDalmatini appare manieamente


ala dalle coe opradette ,* non enza qualche caua ero vi deue eer tata
oa: come dalla memoria critta lo eo mee, ch'i aluocondorro di Man

redi regirata nella prederto era 1.4. c. 9.i pu dedurre, nella quale li Spa
latini, e Traurini inieme con utco Bano Maritimo eprimono hauer guerra

con Poglizani per honor del R .


e .
_ .
(Lnak ia ata la caua della guerra , che li Traurin vmti con Spalatini ha
ueuano con Poglizani habitanti nel monte Maaro , e connanti der
Spalatni da Leuante , non esendoui rincontro d' altre critture , .non i \
addure alcuna cettezza: i pu per , e dalle coe rierite,e molto piuda

uelle che i rieriranno dAlmram , congetturare , che Poglizam loro *ucr-`


ni allhora ineaero il mare, 8L impedisero la nauioatlone : il che douendo,
ridondare in danno di quee doi Citta vicine , ara ato caua , che i vme.

ro contra di loro , come gia svnirono contra li predetti Almisani . Coner


.

*EI*-

- ma

Dt Tra .

107

mai queta congettura dalla preenza de Padri Predicatori iui nominati ,'
atciocbe alcuna delle parti non ardle di receder dalli patti detla lega : il che non..

deue eser tato epreso in riguardo de Spalatini , Traurini , ch'erano in..


uerra aperta con Poglizani :ma del Bano , che ara tato limato egli, li

uoi dependenti , fautori , e partecipi delle prede : onde li Padri Domenica


m( come quelli, che deteauano il corari , come c0municati ) doueuano
eruir per tejmonij appresol R d'Ongaria s'l Bano i fauorse , vero li
pereguitase , come prometteua di voler fare : e gia che lo eso mee , nel
uale u conchiua quea lega glAmbaciatori di quee doi Citt andarono
a ritrouare il R Manfredi venuto in Ortona ori per liesa caua , aranno
quei andati er giuicari di non eser vniti con li corari : come li Re

coli: non dihngnendo li corari dalle Citta Dalmatine opettauano , e o


tutti li Dalmatini fosero partecipi del coro, fautori loro , e che Manfredi
contentatoi del olo giuramento ccedese il aluocondottoznel quale epri
mendo egli, che li S alatini, e Traurini erano uoi fedeli : e non aggiungen

do amici come il Pa re , e oggiungendo di pi ino , che taranno conanti


nella fedelt :e non potendoi ueia edelta attribuire al olo giuramento ,_
promesa di non moleare li

egnicoli , i pu inerire , cheso Manfredi

hauese
u eriorita
in S al ato,/e
Trau
s gia.inche
il medeimo
di
auantiqualche
, che ospe
acclamato
haueua
preo
protettione
li Manfr-o'
Monaci
dellIola di Bui , i coroe da ci , ch'egli hauese ualche u eriorit in..
uelli luochi : e i come iFDandolo criue , che Mari io Zorzi e sendo Conte

iRa ui per li Venetiani del 1254. riceuese Corzola, e Meleda con alcuni
patti, e uali Iole osederono li uoi heredi ino al 1358. cos pu eser,che
qualche un altro s'imposesase di Leina , 8c altre Iole vicine, e che i met

tese otto la protettione d'eso Manti-edi , il quale hauendo per moglie vna
gliola del Dcpote d'Albania , doueua doppo dichiarato Re apirare di d
latare il uo dominio nella Dalmatia: e er ci vase quete parole"di upe
riorit con S alatini , e Traurini : il che anni dato geloia a Venetian! :

ci il Do e crise alii Traurini le lettere , choriginali i coneruano nel Ar


chiuio, cge ono tate regitrate nella predettopera l.4.c.8.
Racneriue Gen. D. GJ/en-Dal. atq. Croatie Dux Dominus quarte partir, ' dt'
midie totius Imperij Roman. Mbilibus iris Reoribus Trag. , ' eiudem terre
commum' amici; dilei-t al: e dileioni: aum . Cum de Comitatu Curzule , G',

Mellite olim multe queiones coram Obi-5 ' Conilio noro minori , ' maiori extiJ
terint, cfatutum, 0' ordinatum it per aos , di' orum Conilium minus, E

maius , rt Nobili V. Marilio . . . . . Comiti uo , ' eius , qui adpreens mm'tur


ad dii regiminis Comtt: vid. nob. IJatobo Grimant ,eu alii , quiloco eiudem Co

mespro tempore uerit obedire tapnquam Comitiuo in omnibus, ' per omniade
beant ipum recipientes bonorzce, Ct" benigna hanno, e- prerepta, ' ordinameuta
ipus , 'ententae per eum tata: G' ferendas in omnibus, " per omnia obeiuando;

lun ad ipumputianria l'ecundum conuetudinem terreibi omnia integre tribun


do , prudentiam veram requrrendam duximus , 0* rogaodam quannu: :idem Co

miti , vel laeobo Grnnano ,seu alia , qui pro tempore iln'dem um': pro eiudem Co
mite Conllum, `Auxilium, ('fauorem cam opportueritad mantenimento: ipt'us
regioni-is prebeatis: nos quod mdeecerltis gratum habentes vera tmamur preca
'na litenciut exaudire ,cientes quodaclauu' , latin dita inidie mandatemi

7t dium et-[uoddem in omnibus tauquamuo Con-iti' debe-mt obedire. 1:3;


o

- 108

Delle A/emor'ie

oro Ducali Palaiio die penultimo exeunte Menfi: nouemlirio [mix. cio 17.62.
Fl poi a Manfredi leuatol Regno, e la vita da Carlo d'Angi del i 265.de1
quale ino alla lega oprafcritta conchiua per uo nome con Spalatini , e Si
benzani , non i troua memoria alcuna: in ueo mentre il Doge di Venecia
crisealli Traurini vnaltra lettera nel medeimo propoito regirata nell;

ieso luoco .

"

Laurentina Teupol . . . . - . . Mib [iria Refioribm Trag. (F eiufdem terre


vuiueriali dileffibialuiem , ' dileionis affeum . Cum nobilem norum di*
[etiam in Comitem Curzure,(7 Melete preentiali'ier dirigamu-s prudentiam *pe/iran:
requirendam aux-'mm, (F mgandant per nos , e" norum Conilium, quatenus eum
dem nobilem, (F liomines di'i comitati reconxendaiox habent in bu': , qua pro ip-j
[ius regimiue faciendam habuerir zuarem velrum , (a anxilium taliter impendatis,
quod preces nei/ir. pene! vosbijeniiantfruluou , U* nos reputemu-s ad gratiam.
Da:. . . . die nona exeimie men. feerhd-xv. cio 1272.
Dalle quali i corge la premura c'haneuano li Venetiani , ch'il Conte , che

mandauano : Corzola tenese buona corripondenza con Traurini; 8L cre


dibile , che criueero imili lettere anco :i Spalatini , e Sibenzani , chhora.;
non i trouano;.il che hauranno fatto , non olo per teneri bene aette le.

Citt maritime di Dalmatia ottopoe al R d'Ongaria; ma anco per geloia


prima di Manfredi, che doueua hauer in Lcina ua`lche uperiorit , domi*
nio , e poi di Carlo , chaur voluto con fernar l qualche i foe la giuridi

zione , che Manfredi i haue'e acquitato , vurpato nellAdriatico, e i co


mc-nel tempo , che pee nel con uiare il Reano, e p.0i nellacquietarlo ar
Ma trattenuta l'armata ua nel Eiireno ; cos utura ci dato occaione ai gl
Almiani di ritornar al coro, come fecero; ma hauendo il R Carlo contrar i

doppia- amita col Re d'Ongaria , tralaciata la vai'ta de penieri di Man*-


Meli di dilatare il dominio in Dalmatia , i ar contentato, che foe per uo
41. me conchiua lega con S alatini , e Sibenzani contro Almiani a benepla
Guazdei Re dOngaria , e c il Conte di Leina per no nome s-'intereaea
`nella tregua tra Spalatini, e Traurini , nella quale f laciato luoco d'entrat
ui alli Sbenzani; al che concri-endo- anc li Venetiani svnironov tutti al
commun
interee
iuare
le dicordic
tra quee
.Citt per
la nauigaitione
del d'ag
Colt-go;
opoe
( come meno
importanti
) lerender
geloieicura.
, che
oglionohauere li Prencjpi confinanti lvno dell'altr0,come meg] 10 i dichia

rar nel eguente capo .

' - .

- '

.Fatte le l'opradetteconiderationi riflettai hora nelle opraregirate me

morie della `guerra coi Spalatini , e corgcrz , c'heenao giri frettoloa- ~


mente eguita la entenza del Bano Dioniio del 1 244.otto le mura di Spala

to.,_nella quale,n0n eaminate le raoioni delle parti , u allhora per cago '
Lie Spalatini terminato; -chc tutti Il beni , che poledeuanoli Spalatini in.;
'guai di Tra u reaero : Traurini,& all'incontro de S _alatini quelli de Trau

:mi ,' con che non olo rearono pogliate le Chiee iSpalato di quelli ter
reni , ch'haueuano nel territorio di Tra enza ricompena alcuna; ma anco
Li ,Traurini hebbero molto pi terreni, che non erano quelli , che laciauano

:Spalatmi , li nali no, che vie il R Bela non trouarono mai adito di far
conocere al Re quealoro doppialeione; ia perche .degnato con loro '

non volee acoltarli; vero per la protettione , chil Conte Stefano Bano ,

tanto dal R imato , ~haueua dg Irautini, ucro le coe loro no che vie...
;

.'

applau

Filratti.

;109 _

applaudire : Ma morto il R_Beia li Spalatini procacciorono la rotettio


ne de Fratelli Breberxei glioli del predetto BanoStefano,& el ero per lo.
ro Conte_ Giouachimo Bano di Slauonia uo oliolo: Del r a7: . pol Paolo

Bano Maritime fratello di Giouachimo, nel qu tempo nacque la guewao


perche della caua , del principio non c' memoria alcuna .- quando altro
non ia eguito il olorigore opraregirato vato da Traurmi nel` proroga
re con tante rettezze il tem o della vdita de beni, che crueniuanoa Spa

latini: puhauerdato occa ione di rinouarle ragioni de la leione percoro


di 3. annidi ia opte: e come che nelli primi anni del Regno di Ladislauo
i vede, che li raurmi continuarono nella buona opinione appreso li mini
iti, chall'hora gouernauano nella minoritd del R glintere della Corona,

e veniero malintei glinulti fattil da Spalatini , e Sibenzani .- cosi in r0~


ceo di tempo per mezo de fratelli loro Conti, e forsanco dallAmbacrato

re del R Carlo dop ,o conchiua la lega informato il R della leione de..


Spalatini concese opradetto Priuilegio , nel quale vengono eee tutte le
rar 'oni , challhora erano iate dedotte da Spalatini , e furono reuocat con

la opradetta entenza li priuile i) a Traurni , e ridotti li Spalatni nelle pri


me loro ragioni : md e auanti , o doppo eso Pruilegio ose venuto leerci
to de Collegati alli danni de Traurni , dalla lettera critta .dal Bano al R
enza data non i pu dinguere : Si deduce per , che li Spalatini , e Siben
zani vnitamente con li>Conti Croati circonutcini ofsero venuti ad asediare
la Citta : poiche il -Bano eprime , choltre la deuaationc de beni tentauan.
di diruggere liesa Citra : il che , quanto fose dicile deettuare all

eercito collettitio terrehe enz' armata di mare contra la Citta da quello


circondata ognvno lo pu' facilmente comprendere: onde non arebbe gran
coa , chin aiuto dc collegati ose vcnura l'armata del R Carlo er atterri
re li Traurni , c necetarl di eeder a Spalatini li terreni, e conigntire , che
li Sibenzani ace$er0 confermate il Vecouo , che s'haueuano eletto, poiche
Pietro Conte di Leina , e Brazza conchiue la-tregua con Giouanni eletto
Vecouo di Tra-l. che i criuc conchiuTa in Tra per honore , e riuerenza del

Re Carlo: ondequeo Pietro, ch'era Conte di Leina,e Brazza per il Re Car


lo medeimo , e capitano dell'armata de collegati, vero era Conte perpe
tuo , ma. dependente dal Re Carlo , come era la famiglia Zorzi de Corzola , e

Meleda dependenti da Venetiani : cos in quea, in altra maniera, che ia


eguitol atto,li Traurni perduti glauuantaggi pasari,e priui di protettio
ne, non haucndo il Bano Nicol modo di dienderli (come egli pure iepri
me) furono necetati di comp metteri nelli arbitri nominati nella en
tenza : vno de quali fu il udetto Conte Giorgio Conte di Sibenico , l'altri

due Nobili Zaratini , vno de quali, che Pree di Coropangna u Po eiti di


Tra del I 274.3 ond credibile chegli fose eletto per parte de Traurni, Bi il
terzo Domaldo di Zadulini to diec'anni do po Podc di Spalato , che deue
.eser tato eletto da loro . NelL

pznza, urono retituiti tutti li beni alle.;

Chiee di Spalato,e condann


pi de terreni patrimoniali , c

z Perini :i pagare tre mila lire per il opra


o

` tano dc Spalatinj , e rilacar lIola di


.3.5tefan0, e che Orocu fose dCLDzdicbz che vol dite de gl'antichi po
elsqr Croat alli quali li Spalatini lhaueuano leuato per forza , come dl o
pra u narrato : con la qualoccaione nontralaciarono liSpalatini di riten
tar la p rc tenione de terreni della Chiea de Clobucaz , che dal R Bela era
lO

1 1o

Del/e Memorie

no tati prei in cambiodi Briiuiza , 8c il Bano Nicol doi anni prima gl


haueua reituiti alli Traurini : onde li Spalatini hauranno dimandato , ei
terreni, Brihuiza :perci parue aglarbitri di rimetterne la dinitione 'al
R , ma non l'hcbbero ne glvni,` ne laltra: poiche conferm ai Traurini la'...
conceone di Belriza , e reitui li terreni di &Pietro; e di pi concese le..
.terre di Blioy , o Eliha, come in doi Priuilegij del 1 z78.i legge , dalli quali

i pu dedurre , ch'il Re com atendo li traua li della

erra concedese alli

. Traurini per riarcimento delli danni patiti e se terre iBlizna : oiche-nelli

e Priuilegij-rammemora li meriti pasati , c glosequij 'dimo ati alla ua


esa erona :con tutto ci deuono esere rimate altre dierenze da o i
re : gia che'l medemanno li 6.Aprile furono da Traurini inituiti nuoui Sm
dici por comparire auancil Conte, e Communita di Zara per le controuere

e'haueuano coi Spalatini , e Sibenzan, le quali credibile che per amicheuo


. le interpotionc della Communita di Zara, iano eate procurate di compor
1.4" :icomanco li 7. Agoto useguente furono eletti altri Sindici per andar

Zara , 8c elegete Giudici compromisarij per le repreaglie eguite tra Za


ratini, e Traurini .
. Pagarono prontamenteli Traurini le tre mila lire nelle rate determinato
, a Spalatini come dal agamento della terza , 8: vltima rata fatta in Spalato
nel pen coniglio da Eiluero Mengazi , e Doimo Domiche Ambaciatori di

Tra li 2.7.Settembre 1280.appare, e dalla ede della Comrnunita dl Zara de.


1 LOttobre useguente, che tutti li 3. pagamenti ianoati fatti alla preen
. za de Petrogna de Papo-loro Ambaciatore , a ci eletto ad inanza dellaL.
- Citta di Tra, e cos rearono opite le dierenze coi Spalatini .
~

Guerra con i Sibenzan.

Cap.6.

D Ella controueria con Sibenzan circa lelettione delVecono non i tro


u a memoria alcuna, che eause accordo, com romeso:e come che
uea caua meramente Eccleia ica doueua eser decia dal Sommo Ponte

gce , tuttauia Paolo Bano cominciando arrogar l'arbitrio , sforz l'Arciue


cono di Spalato confermare Paolo eletto 'Vecouo da Sibenzan : ma que.
ia conermatione anco oco dop o da Filippo Vecouo di Fermo Legato
Apoolico in On aria , e glauonia del 1 279. annullata , e prohibito ad eso

Paolo di chiamar 1 eletto di Sibenco, come dalla dichiaratione fatta dal me


deimo Arciuecouo ottann 'doppo, chal uo luoco i regitrata , appare , 8c

.in queo eso tempo i rinou la guerra con Sibenzani , della quale non..
trouandoi critture di quelli tempi , e non rare , e delle coe priuate ola

mente s non g: ne poonoapere li uccei; viene nondimeno nel lit1gio , c

hebbero ii-Si enzani con Zaratini auantil Doge Soranzo del 1324.1_nentoua
to , cherano ate vurpate lI-'ole Zuri , Mrter, 8c Arte da Zaratini mentre..
era Conte di Zara Giacomo Tiepolo gia circa 46. anni, in tempo c'haueua
no li Sibenzan hauuto vna rotta da Traurini, e ripondendo li Zaratmncho
ci eguie al tempo , chera Conte di Zara Marco Michel ; il quale trouai ,

che uccedee al opradetto Tie olo del 1 2 8 , e continuae lanno eguente

nella Contea : onde la vittoria e Traurini eu eguire vno di queh dor an


ni, e non trouandoi altroccaone di rottura , che la o radetta comrouer

ii dell'URP-ons del Vecouo, queta medeima rotta de dibenzan pui h aucr

ato

Di Tra!).

1It

dato occaione al Bano Paolo accompaan'ato dal fratello Giorgio Cante di


Sibenico , 8t altri uoiParenti, e dipen enti di sforzar l'Arciuecouo di Spa
lato a confermarl'eletto da Sibenzani per leuar la caua dell6 dicordie', 8c
aquietare quee do Citt vicine , pure per fauorirc li Sibenzani .
.:31

- In queo mentre Carlo Re di Napoli haueua per la ua gran potenza dato


geloia di volersimpatronire del reo dItalia,- perci d al Pontece per
uao di ceder il Vicariato della Tocana, e la dir-nit Senatoria di Roma,co- .
me nota Odorico Rainaldi 5 il che ara tato caua , che ritirae larmata dall

Adriatico : della qual occaione valendoi glAlmil'ani ritornarono a coreg


giare : ma hauendo preo vna Naue Venetiana furono perci dalla loro ar
mata ereguitati , e tenuto lungamente aediatol Porto dAlmra , come.
rieri ce'l Dandolo .- oggiungendo , chil Vecouo di Lieina , e Brazza ve

nie a Venetia del 1 279. e ortoponee quell'Iole alla Republica: la qual de


ditione eendo eguita nel medeimo tempo, che li Zaratmi udditi de Vene
ziani occuparono a Sibenzani lIole predette: non ara fuor dipropoto an
dar inneti-tando le caue di uea deditione , 8t occupatione .
E ato (fait-.gato nella pre ett'opera , come glhabitanti delle coiere do

Monti vicini ad Almia , quando non v'era armata , che li reprimee anda
ero adinfeate lIole , eli nani-tanti , e che tanto pi creCeuano li diordi

ni : uando accadeua , che naceero dicordie tra le Citta martme di Dal


matia: allhora dunque per labenza dellarmata del R Carlo hauranno l'

Almiani ritornato a coreggiare :8c credibile , che li primi inulti face e


ro alle vicine Iole della Brazza , e Lieina: e queta deue eser tata la caua.
che queIole priue della,protcttione dellarmata del R Carlo di Na oli i

iano ottopote a Venetiani , larmata de quali era allasedio dAlmi Sa in..


lor-o difea . E come che nel mcdeimo tempo era ouerra tra Traurini , e Si
benzani , cos aranno eguite_ tra loro vicendeuoli otilit per terra , el per
mare
, nelleGiorgio
quali Qonte
.acil coa,
che i iano
interesati
l'Almisani
dal Conte
di Sibenico,
che poi
i copriioro
fautore,chiamati
e ricon
randoi nelle predett'Iole de Sibenzani hauranno magaiormente diurbata
la nauigatone :quindi i aranno fatto lecito anco gl'ha itanti delle medei
me Iole deercitare ogni temerita otto nome dAlmisani , i ome tato
atempi nori, che li medeimi, particolarmente Ii Morterini otto mentito
nome de Vcocchi da Segna proru pero in deteande celeragini , leuando
non ololarobba a nauiganti , m per occultat il delitto taluolta anco la_.

Vita , ewpendo, 8c annegando , le barche , ortirono il opranome di


grompibarc e ) e queto deue eser ato lantico nido de Corari Sibenzani

io ra mentouati . Alli Venetiani dunque il coro dAlmisan haura dato


plan :bile preteto di riceuer le prime, 8t occupar le econdIole o pranomi
nate , enza romper la pace con li R dOngaria , di Na oli , e facilitato il

inedcll'imprea , chera dacurar la nauigatione .- oic e con maggior ap


plicatione proeguirono la'sedio d'Almisa , e neiio teso 'tempo fecero
guerra aglAnconitan tenendo con non poco trauaglio asediato quel por;

to , e sfim'patronirono nalmente del Borgo dAlmisa del 1282 s nel qual


tempo egu il famoo Ve ero Siciliano , che leu alR Carlo la SClia a er
ricuperar la quale egli, e i uoi Poteri furono lungamente _occupati nel a..
guerra con Araoonei , che eqnerao impatroniti , e tralaaarono aatto l'7

Adriatico: on e tanto pi rearono arbitri del Golfo li Venetiani , e clm


` L::

,.

ta

11 2.

_ Delle v .Memorie

tal occaione coprirono la opr'ac'cennata geloia , ch'haueuano in all'hora,


hanuto dell'armata di Napoli : poiche , con ruttochc ikantcmenre ricercati
dal Sommo Pontece, non olo non vollero aiutar il Re Carlo a ricuperar
la Sicilia :ma non permiero , n anco cha pee del medeimo Pontece oe

ero nello aro loro armare galere in uo auore: come dalli regiri P011ti
ci) roua Odorico Rainaldi allanno 1 281.n.39. c 40.

n queto tempomori Gio:econdo Vecouo di Tra, e eletto Fr Gre


gorio dell'ordine di'S.Franceco : leletrione del quale h voluto regilharoz
come l h ritrouara nelle nore della Cancellaria .
I Dei nomine amc anno eiadcm x 287.. Ind. x temporev D. Martini 'Papa , c9
Ladisl.fer.R.Vng. die Dominica vltimo Madij . Cum Ecoi.S.Laure7m`j Eprm Trag.
proprio 'Paian- vacare! ; idcoque ad bona em, (1 reuercmiam altiimi Dei Giurioe
Virg. Marie Rea:. &Laurenti; , U* S. lis congregatis , (F vacacio- . . .. . . Cano
nico! d: . . . . . nomadi , (F congregandi ad eleionem celebra-idem dc Paare ,
E" Efo Ecclie S." Laurenti} nominat, vid: omnes infracripti caponici congrrgxme
runt: i prea Eccleia cauz eligendi Ep'm, (9 'Paorem 5115 , (9" Ecclee
nomina , qui deliberauerum concordia-r eC&.'0IGM*bHi!lM0d percrutinium ert
debora_ , quor. Canonwomin.: em: her Geruaus lius lanci , Pellegrini Diaconi .Ar

cbidiaconi eiufdem Epritia-5; D Caom lius D. Zinio! Primi-:crim- Can: Dino. D


Marcus Can.- Sarei-dos lius Baj; D Mic/nel Can: 'Presbiterlim Stoife D. DeoSa-

cerdoslim Mitui , D. Mita! Saccrdoslim Munm.- ,v D-.Fiminus Diaconm


li! Vitali, Laurenti: Subdiaconns lius 'Priuiiie , Box-dani Subdiaconmlius

Miche , Michael Saba': , ilim Cerni , Kaaricim Subd.- hm Turin: i omnes uini
Can bijoper-ais eige-mt voanimzlr , conca -diir vniuer de zporumommu
i concordia , (9 *polmonite ad precrutandum voluerunt , (9 vor# nguiorum fior-b
jam in quem volun: conentiti: , quodt , a~ (- debearEpifcopus , (F- Par Epi

copatM/ripradi, &Genoa/im .Archidiac. D Caoum 'Prim- D. Marcum ,* qui

tres diqmr. vocauereade quemlibet infracriptomm orum , @ingillatim ft


um ci: volunmnm prima-rec; vnde accedi-ns D- Michel Can. di: Eccleia-et**

gancio , O' pouiando aent in ratrem Gre'gorinm lium Michi? de Tragm-io de or

dine iii-arm; 0.0: :ig: _ po.cone1t; 'ii eymdem fiatrem-GregormmD-N


is eige-mio. a'
c e rr' in md
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7 e E) G. D. Forminuo* dig@ poi

'. p i:: eumdem , Bogdarm: eig


- . , Burundi-t , .Ceana-ius ci-r.
~ '.

i 'encin emnzfem 1 D.Cao `


a OPMam
./trcbid. eli". (5 po:"

coneni: in enmdem . Preentamiporum vol/intatti) vr upra cripmmeatmp


fuit di.: eleo. (F poulatio, " a-njuspubirata. , dmulgata_ inter eo': i ride

diligenti deliberazione ubiti: qtmm ip-arer G'.. e!? nobili; bumo de di.: Ciultate ,
(F m eta leg/rima conitim prefer: D. erua sfuo nomine , e nomine , vo
lantino. omnium prediarum Canonimi-um, G' Cdpilia ips Preenlilms i'1740M'
:o (hrts nomine inox eligcrunt , poularunt , ('9" pqulamh eigenza! bomum "
oienrem Vimm D.fupradi8umfrm Gregorium in pijiorem ,~U_Epifcopum Epico-

paimugerimepefati . .At-'iam in Eccleia upradifh &Lam-em Ep!, EDP-UM ag-.1


preenti us D lacobo Ruiobu: 'Poteate Trag. Dgr-cucino eius milita' . D. Dea ,
U Cernoh .Amoi-mi , Silucro 1' Mingacij , Cbrec .Alber- i , Toma D Zaniz

be a Guymo Dumich . " :dij: muitisieibus , ci' D Dea Duymi cia-_Murzguexazi ,


minato.

We a

'Di Trz-.

` r tz

Wella elettione fatta cos concordemcnte da tuttol CaPtOIO d da cre;


dere,v che ueo Frate Gregorio foe religioo molto qualicato , come era.,
dl Caa no ile glio di Mahio , quale abreuiatura i come pu ignicare.
molti nomi imili Come ono Macherio, Macherino, Machcnario,delli qua

linoni ha l'incontro alcuno , eritrouandoi , chela famiglia Machenaturi


haueel iupatronato della Chiea di S. Martino attaccata alla loggia 'dellzL,
piazzaincontro alla Caa Lucia non arebbe gran l'atto , ch'il Padre di fra

Gre oro fose della esa famalia trouandoib, che peso li nomi propri) i
C_0n ondesero con quelli della &miglia; e pu anco esere , che facendoi rc
ligioo fra Gregorio fosegli lvltimo della famiglia , e che nel iupatronato

uccedescro li arcnti proimi per via di Donne, come dalla memoria crt:
.ra quindic'anni prima , cheh nelle note della Calicellaria h trouaro i puo
.congccturarer. z

1 267 die :mio exeunre Xbri-z . .Aum in Pal-'tia D Epicopi preente Duymo
DOME/18, (F Berta: Marini Ruze .* examinlampredim lacobi .
,

D-,Geruam Prmicerim Reitanjeu Tlebanm Ecclee S.Martini de conenu, U


valqntal: D.Epieopi , Comitis ,. ' Dnr. Comitis Marini .Amblasj , Duymi de. Cef
a, (3" Valentini Petri,Baliani Luce Teodosjmee melasif, Iacobi Peezy, qu;
e heredimrqs dicantee, G dteebant per parentellam illorum de Macbenamm pa

'um aneraxi:. ehm LuciaMattbe-i , qmfe per eamdem diam parentcllam ipm
Ecole/ie bereditariumfore dieebat, in quo quidem dim Lucius promlz, atque con
uenit eleuare alti: Domum die Ecclee , que ef?upra via: pblieam verus do

mumuam, (I' ante ali-Slam Eccleam e.


. Hora ritornando alla ` uerra coSbcnzani , nella quale l i Spalarini doppo

riceuuca la arisatione elle 3.mila lire donutegli per laoprarch'ltrta lcn


tenza de gl'arbitr i vnirono con loro a danni de Traurini , come dalle e.
guenti memorie vien dichiarato. - wa,
la', .m 'ann-p.

In Clmi nom-mi. an-nat. :it-d.; 283. die lune x 1 men/is lanuarij .rr . 1nd. tem
poribzs D. Lad- D.G. Ser. R. Vng. Ve. Pan-is D. Greg. D.G.Trag-E[i, (i nob KD.
Francici Falem de Veneti: Pot'n: Trag.
ma? .xx-m
~ 'N95 Franuem Faletrusde Ven. Toti: Tr. preentipublica /cripmra notumfa
mm , 0 tet-:mar , quod olim pluriesper nuntias , (9' later. peciales potea
u Spalati , C9* Communi ipus terre ex parte nora, (i' toeius Conlij Ciuit.Tr.
tranminm extitt , 7t amicabiliter lignum , (F' res ali. Vulcigne Cim noro rei
tmfaecrcnt quod , " qua/5 in Czu-Spal-eap, (F' intromitti evera: indebue , ne
ordine rationir , quibus 'Parii , (T Spalat. diff: [/ulcigna non fuit , neque eli eu[.
pabilis vllo mado , I'ij 'P0155 , (F Com. ipu: terre Spa!. dimn liguum , res
l-ille delinent contra Deum , 0 hommes , (F' dio Vulcigne reituere n01Hunt i

neque volnnt in lpus Vulclgue preludicium (9' iauram . Vnde nos predzus Fran.
Polis Tr. valente: dium nomm Ciuem mme iuribus manutenere , ('9' ln' ini
:ium faeerc vela: deeet,babit0q.hinc inde cum conlar "s nuris,@"cum dehberanone
canlio diligentiententialicei-entenziamus , atq. dellZeramm , (-7 per dc 'nixmam
ententiam promulgamus , atque etiam mandami, * licenzia: (rluimus uleigne

predio , rtf r4 bom': quorumcumque Spalatenum vbique inuenientur reprea~


liamfaeere dele-u Vulugnapredim, a* bi atiseri faeere de diff/s ligno (F.

rebustfupm dietum e vid: de [ib. M. denar. aruulorum Venendo (zu/bande;


_ Vulcigna camacramento vaccini: exnde damnifatum ee per Sp'alalen predice`

45 [ib. M. e?" plus, grigie ad rante-lam djctiilEW m Pre/?"5 P"ZWWTC'PFW


x a
A

1 i4.

Del/e Memorie

,ibi exiiide erieeinim , igillo Communie pendenti' muniri . .dum Trag. pre
ente De`a .dmblaxij , Siluero de Mengaz, Gear-geo audio-eri , alii: , ao D.Ni
t'olao aoi exam: .
In nomine Domini Dei eterni an: eim nat: i 283 1nd. x! die marti: a exeunte

Junio in Eccleia S. 'Petri' de Clobucieb in pertinentijs Traguri" tempore D.Lad Ser.


Reg Vng. (a' D.G r orij Ven. in xpo 'Pan-i: Epi Trag. " Francico Fallerij de Ven.
Honor-Poi Tr.pii us . . . . . qui dieiiur Elga . . . . Ci' Martino de
Iadra , ali): pluribus ,* ibique D Gregori Vir pruden: religioi, boneus olii
.Abba Monaerij Eeelee S. [nanni: de Trag. aor Cindia , yconomu: , O pro
curaior Communu Tr. vt eouat , aerens aet-nido eum proteatone proteatiu
e in preenti:: Drorum Bani Pauli' , rairumqueuorum , ' aliorum , quam mul
torum Nobili-um , G" magiratuum Selauoiiie ibidem preentium , eh audientium
proteaiionem , quam difiue D. Gregori! nomine , vice , CT pro parte Communis
Tr. protei-iti eli coram prediix Di: , (F alijsuper ao *vero Spalat. (F Sibeni.
een.- quod tam per mare , quam per terra ipe Communies eum exereitu , ce* ar

mata manu boiliter ~reniebaut , ce* Ciuit- Tr. offendere intendebant contra Deum ,
U iulitiarn nulla rationabi'li caua interueniente , quia Coiae Tr: emperuit, '
e , ' ee nutriti ea pa re , arbitrio , iudicio , concordia , ententia , quam olii

Robb. Viri D Comes Georgem, D. Domaldue de Zadulints , C4* quandam D.Silue


er de Cotopangna de ladra amieabile: compoitore: , arbitratores , indicatore: ,en
tentiaiores , (F ronunciatoresenrentiauerunt indie: atque ordin. ' nelut per eo
rum compromim exinde a'um extitii intr Coifates pre-dit? per mani Vincen
tij Iadren: tabell: ('9' [igillatJgilli-s pendeniibus Dominorum preditorum vio , (I'
leo per not: , (o' i predie Communitates Spalat: , (F' Siben: damnum aliquod mii
tere voluerunt predi. Coiti Trag. ad d:CoitEtewi Iadracen: , (F Commune ipu-s Ci
uitatis ladre diia Ccita-t Tr: vult babere reeurum *ot per ipum Dominum Comi
tem , e? Commune ipii Ciu. ladre in bat parte Tragurien: Ciuiiae tutetur , prout
ipa Ciuimdeiui: <9' ipa Com. Ciuit. Spalat. " Siben: dio D. Greg. in bum:
midum breuiter reponderunt , tilitet , quod nullam parent , neque paffum appo
tam, (a ap otum attendere, nec oberuare volebant imma odium , guerram cum

Trdg: vole dm (9' . . . . . quam protei. facere iniendebant vide-ns ,


audiens , D. Greg. eorum oinationem , (9' quod proteatio non valebat , _De-um , e?"
uos Sanfios , (FD. Regent Vng. interpellauit, "rerum ad cautelum difii Commu
nia Trag. ban: proiiionem , (a oommi. faa publite , (a' iniroduia : . Ego `4beriua q. D. Mjllant de Padua D. Petri' Canis Com: Imp: au- not: interui a ' 'M

*ri/, (I' audit erip.

in Xinom: am: anno nat: eind: 1 283. die Sabati tertio men/is lulu' xx. I nd. mn.
poribm D. Lad: D. G.Ser- Regis Hang.- Ven. Pac, D. Greg. D. G. Tr. EPi , e? nob.
liri D. Francifei Faletri de Venetijs 'Pois Trag. Ibique D Stanus de Vario. de Ia
dra , Damiamuliuo eius , ("1* Simon de .

. Mieba de Clemente de ladra

Damianus de Pr . . c de Iad. Crefe lius Prodani de .Arbo Raineriu: lius 'Pe


tri de Cega , _Qualia Mattbei de ladra, 0* Dea de Tuan de ladra aerenie: ae

rendo dixeruut , U' teicatiunt inalutem animarum uarum , (F' in ea veritate .


que Xpis e . (a' ad dem eorum Deo exhibitam , quod uiderunt Spalatenes , f' Si

enicenes venire per mare, ebomines equeer de Spalato cum eorum [igm-5, C9'

borchie, (F' decendere in terra , venire m Campo Trag. (9" inciderunt , (F deru
rerum omne! 471mm a vinca; cuiucumquegeneris , (a' ponere ignem cui exer

ciiu magno-(9* cum rcxiis etiam eleuati: houur da* per dna; dic-5, plusguaum
M

eterunt

.Di Trace.

115

ecerunt in can-pie, ' vineit Trag. mettentes etiam hladunl , ' omne malutmquod
acere potuerunt , vnde ad canteiam Communis Trag` afium e exinde hoc preens
publicum teimonialecriptum . .Ai-Zum Trag- preente D 'Nicolao de Venetijs Mt'
iite dii D Pofis , Magro Marino Giurgino de Iadra , `Adam Salmario , .Alberto
de Padua Tabellione `imone q. Marini Comit, Mattheo de 'Peche Cam era rio , e?
alijs, D. Dea Duymi, (F' D Nicolao Caofii examinatoribus . Ego Nicolaus
Kaotto exam: manu- meam , mitto . E o Sar-:onu: Trag. Iurat. (I conrmatus

Fat-crip hoc insrum . quia by; 0mm' us rogatus interfui , * meo olito igno
t naui .

gDalla prima delle uali memorie appare, che li Spalatini haueuano prea.;
vna barca de Traurni; e che e bene pi volte ricercati non haueuano volu
to reiturla , onde foero neceitati li Traurni rilaciar carta di ri reagliz

li!) r. Genaro 83 , e dalla econda , che pochi mei doppo een o venuto
il Bano Paolo con Fratelli , 8c altri Signori Croati a S. Pietro de Clobucaz

territorio di Tra , la Communita vi mandae'l Monaco Gregorio , ch'era.

tato Abbate di S. Gio: di Tra a protetare :i Spalatni , e Sibenzani di vo


ler are alla entenza fatta dagl arbitri , e e riceueranno alcun danno in
tcndeuano ricorrere dal Conte , e Communita di Zara per eer diei come

haueuano promeo , e che quelli i dichiara'ero di non voler pace , anzi


odio , e guerra; dalla terza , che li Sibenzani , e Spalatini venuti per ter.
ra , e per mare , :i Cauallo , 8c piedi con numeroo eercito haneuano gua

ato,'8t abbrugiato per pi di due giorni il Campo di Tra; e gia che non..
i trouano altre memorie di queta guerra biogna auuertire , che Paolo
Bano Maritime hauendo coneguito oltre il Banato di Slauonia anco il do

miniod Bona doppo la morte dElabetta Madre del R Ladislauo , che l'
haueua goduto con titolo di Ducato , che u del 1 281.fece ele-*gere in luoco
uo Conte di Spalato Mladino uo fratello , e Giorgio terzo &atello conti

nuaua nellaConteadi Sibenico , e voleua eer eletto anco da Traurni s per

ci coniderii ,che li Spalatini , e Sibenzani non hautebbono in preenza del


Bano (creciuto tanto didgnita) e tant'altri Signori Croati, hauuto ardite
di dire , che non voleuano pace z. ma uerra , 8L odio con-Traurni , e non.,
hauelero hauuto con niuenza con lo eo Bano , e uoi fratelli loro Conti ; e

i come cona,che la prima oilita foe la barca rea da Spalatini; cos que
ta deue eer eguita lanno recedente,?uando u eletto il predetto Vecouo
Giorgio ;onde non gran atto , che di piacee al Bano queelettione , che
deue eer tata fatta enza ua participatione , e che foe venuto nel territo'
l'10 di Tra permortcat li Traurni , e permettese a Spalatini , e Sibenzan
di farli danm, che poco dcppo fecero , e che li Traurni ammaerati dall'e

perienza paata conocen oi inucienti di reiere alle forze vnite de Spa


latini, e Sibenzan, non che agiunteui uelle del Bano , ricoresero alla pro
tettione de Venetiani, come 1 quelli , c e hauendo in quelli tempi aggiunto

al lor dominio Lieina, e Brana col Borgo d'Almih,e liola: di Zuri , Marta
ro, 8c Arte haueuano in.poter loro tutte liole habitate dellAdriatico, e per

c tanto pi habil : dar fomento,& aiuto ad ogni Citt maritima, co'quali


haueuano em'pre hauuto buona corripondenza,come dalle, opramentouate `
ttere delli Dogi Zeno,e Tiepolo appare.Li Traurni-dunque,vedendo vnito
11 Bano, e -ateh con ll nemici loro , aranno ricori _ Venecia , 8.: haue-z
ranno riceuuto per loro Podet. Franceco Ealiero nobile Veneto con vn Ca
`
H a
pira
\

I 16

Delle Memorie

itano, e oldati 5 'con la venuta del uale hauranno preo ardite di rilaciare
_ e reprcaglie contro Spalatini , 8: al a venuta del Bano credibile , che niun
Cittadino haur hauuto ardre dandarlo a ritrouare ,z come era coumo ,
che li foero mandati Ambaciatori ; perci la Communitd haur mandato

lAbbate Giorgio per farla protea come e gu . In chemodo a OPtL


uea guerra non i ha memoria alcuna; ma trouani nelli tagmenti de con linracritte
noteD. Palmerius D Falci
-. . 'Potefias propouit"
. .\
~l'egijecit
\ licei-:u
iL egli
x 284
die 16 octobris
ria-5 Potelati , (F Coniliari per Banum Paulum , (9 Georgeum, (a' Maladenum
Comites, in quibus continetur ,quod bomines de Tragurio mittant eis atim 60. pe
dites bonos (i bene armatos, 6* ante ipos Eliam , contra infedele: Regie Maieati-s ,
uper quibus petit bi coniliunz exlyiberi .
Pato partito de leuando , edendo po contentiones determinatum fuit mitten
dos 4o.bomines
.
die 6.n0uembris
recepteuerunt Iittere D.Bani de .Viloria ' ab eo obtenta .
1 285 die 2; [chilbrl D.Comes petit 150.120mines in auxilium 'Iauli Beni, '
fratrum mittuntur ot colefia* eliguntur duo Capitanei Silueer Mengozzi',

Luce .
_Maltbeus
In Deinomineamen
. .Anno Di l :85 Ind. xt u die Dominica 15 ,Aprilis tem
poribus D.Lad D.G.Ill.n'v Regis Vng.Ven-pat. D. Greg- Ep: Trag.M-" V. D. Georgei
Com.Tr.' ob-V.D.'Palmerij D Falci de Firma Ciuit.T,r.'Pot'is in publica , @gene
rali conilio Ciu.Tr.in 'Palatio d.Communis adonum campane-,vc mom et , congre

gato nob.Vir~.Comes Stipalius Nani/fe Mantius ./{mbaxatorEgregij Viri D.Ba


ni Pauli, (i parte dii D.Bani precepit Poteflati , e? Communi Trag. rt exercitum
deberentfacere cum ipo Bano contra 'bomines des alato inedeles Reg Vng: , 0'

are inxta ipum Binum; alio'qnin ipe D. Banns ba ebrt ipos Trag. pro infedtlibus ,
quemadmodum , ZF' Spalaten. (i' eisfacieticut Spalat. _i
_'
,Qui 'D 'Palm-rino Potzs prediflws nomine , (9 vice Comms Trag. " pro ipo C0!,
23 etiam D. Defa Amblasii nob: Vn- Tr. voluntate ipiws D 'Pofis ,
ad cautelam
diiomrzs Truonuotatie in dillo conilio-Ven. Patre D.Lvo, (9' alqs pluribus Cle
ricis, {3' Laijcis, E? religios peroais , protelotiunt , (9' Prowdndo 41x37"s N4
dtfium exere/lam volontarie nonaciunt immn coatt'i , e" per vimmandato pri-di!
D.Bani, e?" per Imc non vol-unt, nec intendunt venire tont -a concordiam faflam tum
Spalarims , quia per vim aciunt Trag. modo exeriitum contra Spalat: .Affina Tr,
in Palatio Cis preentibus Ven. 'I. D. Grego'io Epo Tr- forliao A"Cbd- T- D*

'Paulo .abb. Mon.S-Iois de Tr.D Vgrino Monaco d: Momfre Mauro , fi"e Thom-f
de ordine Prcdicatorum [re Stefano Guardianofe Luca de ordine nt_inormn,.stanx

Variea de ladra Syraccho de Raguo D Ioannino de 'Ponte,

Ioannino Salimbene ,

e?" D Ioannino Titiolo de Venetijs , o Duymo_Domicbeexammatore .

Dalle quali i comprende , ch'era eguito l'aggiuamento , che nel fine..


vien nominato,e quando non i a fatta nona crittura ara tato almeno ta

bilito , che la entenza arbitraria Gi eguita i douele olcruare _otto le?


pene in quella contenute; percio i aranno voluti cautelare li Trauri
ni, e far `pal-;e d eser forzati per 'Obedll a1 Bano , mandar gente con
tro Spalatini per timor di non inc0rrer nella pena 3 e non p`erderv iniemo

la protettone de Venetiani ; onde e credibile , chil Podea _Falero anan


t' il uo partire conchudese que'_aggiuamento co: Spalatini , e facendo
accettar per Conte di Tra .Giorgio Conte di Sibemco i opise ancq per
a

-t a o .

Da Tra.

r x7

all hora la dierenza coSibenzani del Vecouo, e retituito i1 comerdz


i uce Citta vicine per mezo de Venctiani: coquali hauendo li fra
telli reberiei negl'anni precedenti hauuto buona corripondenza ,e dato
i per moglie vna loro Sorella :i Giacomo Tiepolo glioallhora .del Doge:
Eoreuzo, che Andrea Dandolo criue foe nobile Dalmatina, 'equed
uelGiacomo Tiepolo, che nel tempo, che egu la opradetta entenza-_.
arbitraria con Spalatini eendo Conte di Zara entrcper Maleuadore; per
ci hauranno anco li Breberiei condeceo allaccor o in riguardo di con-I

eruari amici li Venetiani creciuti allhora di potenza per glaquii mi

delle opradett'iole,eperlablenza dellarmata del R Carlo` impedita nel


Tireno diuontati arbitri del Golfo, econ uetoccaioncjl Conte (3km.`
gio (che gi sintitolaua Conte d'Almisa ne _medeimo tempo , che li.Vc-~

netiani posedeuano ll Borgo , o vero la terra inferiore) haura coneguito

eo Borgo , e promeso dl far aener glAlmrsam dal coro , dal che i ar


rea icura la nauigatione , og etto principale , d cui empre hebbero mira..
li Venetiani, come dalle coe eguenti apparir euidentemente :viene quea
concettura a confermari da vna memoria , che i troua nollArchiuio di Si

benico del eguente tenore .

'
f;

Ven. in Xa- fratri D. fratri G. D. GEPo Trag. amico in Xo dileo Laurentina

'Pereander Iadrent. .Arcbiep. al. (F'fraam in: Do Caritatem. Cum prtdie, e:


nouiter, quando placut vobu conecrationi Eccleia noire peronaliterinteree

prefentibu-s Ven: I.D fratre I .Archiepo Spalat: , C4' *nobis cum aliis -fraganeie
ein-5, atque noris quamdam litteram tgetlo noro i natam Petra .Archidiaco
no Sibemcen: , Sibenicenbus conce 1mm uper duabue inulis Srirnazcilicet ,
(9' Zuri dicentes in eadem, quod ite due inuleicut audieramws-erant, eh" per.

tinebant ad Sibenicen: oea dum per antiquos bomines, (e ide dignos audien
tes, ce" intelligentes p enim reritatem, is quibudam etiam intrumentis .
Triuilegijs, in quibm manifee probatur, quod predie innle pertinebane,
(9' erant de iure , 'pro rietate Ciuitam Iadren: d tempore cuiu-s non extat me

moria preditiam confeionem noram per errorem fattam, quam propter [gno
rantia, aut negligentiam ,eu occupazione nimiam occaione ditte conecrationis*

Ecclee notreecimu-s de conilio apientnm ' religioorum aut'ioritate preen


tium totaliter reuocamus , irritamus , irritantes , ' caantes eamdem ,in boc iura

Canonica exequentes iuxta verbum SummiTonti/icis dicemiaententiam Romane


edis non negamu-s poe in meliue commutart cum aliquando dium fuerit, [eu
faum , autm'ptum contrarium veritati, ' ne occaione ditte telicationis no
ire, icut nulle, (J tamquam nulle proceu :emporio inter Ciuitatem Iadren

em a (9' Cairum Sibenicenem queio aliqua raleat ueitari , preentem lit


teram reuocatoriam notri gilli pendenm munimine , ac etiam gno, C7' no
mine infracripti notari~ roboratam nobis duximus tranjmittendam. Datum Ia
dre .A. D. 1285. 1nd. 13 die a menis Iunt'preentibios Ven. P. D. fre .Au.

guino 1). 0.15130 Ciuitatis None ?Queta , (9 religioo vira Ioanne `Abb.

s. Gri. i Nobb. Vms Marino Girardo, ' Ricobono de Venetijs nunc Merca
toribus
ladren: , Ecole-ile
' al "s -S.Ego
Laurentina
D. G. (F
1adren:
.Archi-;pas manu
propria.
Ego
Vincenti-ce
Stefani
'Presbiter,
Iadrenznotarius
hijsinterfui,
de mtoprediidrcbieibanc cartam fcripi, roboraui, (F' igno conueto i:
gnaui .

Dalla

i 18

Delia. Meinorie

Dalla quale cona , che l'Arciuecouo di S alato Gouanni con Gregorio

Vecouo di Tra , 8c altri uor uraganei de le Citta ortopoe tutte alla..


Corona dOngaria , eccetto-Leina , erano andati ad aere alla conecra
rione della Chiea di Zara, che ecel'Arcinecouo Lorenzo con li uoi-ura
oanei udditi de Venetiani.; il che non arebbe eguito sall'hora non vi foe
ata ottima, e vincendeuol-corrpondenza tra le Citt dellvno, e dell'altro

dominio; e i come dalla erie di'quea reuocatione, che a` l'Arciuecouo di

zara cona, che haneua egli alla

ee'nvza dell'Arciuecouo di Spalato,e uoi

uraganei conegnato allArchi iacono di Sibenico vna dichiaratione in..

crittura , che l'Iole de_ Zuri, e_Mortaro foero di raaione de Sibenzani, del
laiquale pero non eprime la giornata della data; ma- accenna , che foe fatta

pochi giorni prima; cos dalle critture prodotte poi ;nellaconrroueria o


pra le medeime Iole Yentilata m -Venetia ananti'l Doge del I 3 24. venendo
er parte de Sibenz ani prodotte doi critture fatte , vna da Lorenzo Arciue

cono di Zara , e l'altra da Giouanni Arciuecouo di Spalato tutte duain Za


ra nell'ieo giorno de' 28. Maggio x 285- dal che i caua , 8c i] giorno della...
data della opradetta dichiaratione , che poi reuoca l'Arciuecouo di Zara,e ch'anco l'Arciuecouo di S alato , che i preente facee anchegli vnaltra
imile a fauor de Sibenzani , gia. che dalli medeimi furono ambedoi vnita`

mente prodotte ; come allincontro prodotta da Zaratini la opraregitra


ta reuocatione , che per fortuna ata conci-nata , e deHza-ltre dua non h
altro , che le rime?, 8c vltimeparole di ciacuna nella opradetta produttioz
ne epree
, a ?nali
memorie
;on tutto di
che
cosditronchei
dedurre,
ch'
all'hora
conde
cendee
l'Arcruecouo
Zara
reituir 'ilole
occu ate;
ettanni auanti alli Sibenzani ; ma che anto-preto pentie , come da la o
pradetta reuocatione latta ei 'oli giorni doppo appare, e la caua del penti
mento deue eer ata: perche hauranno- dubitato li Venetiani , che ritor

nando queIole in poter deSibenzani non emiero di ricouero : Corari,


come meglio i eplicarz , .nando i ria-ira la retitution e , che f acra delle

medeime Iole,quando Si enico i ottopoe ad ei Venetiani .

Della Violenze *Uate da Frata-lit Conti di

Zrebir . C417. 7-.


Aggiuamento o rarieri-to coVenetiani hau ridato _l'animo al Bano
dandarim oe ande-daltri luochi della Croatia V1Clnl alle marine; _e

con lautorit d'e Banato dichiarando ribelli del R quelli ,. che non aderi
uano alla ua volonta ottoqueopreteo comandaua alle Citta maritimu,
che gli mandacro genti: onde enza pearadunato eercito sforzaua hot l'

vno , horl'altro luoco ad obedire alii uoi cenni , &eleggeril fratello G103::
gio , per Conte , il quale in luoco di titolo di Bano mai-_itimo pree por
il titolo di Conte delle Citt maritime , e quelli 40. huomini , che ad inan.

za delli fratelli Breberiei dererminarono liTranrini li 18. Ottobre 1284. di


mandarli eendo venutolauio venti giorni dop o della vittoria non deuo
no cser andati mplto lontano : che erci u e sere , che con tal occaione

egli simpochie di Chlia , che poi da reberiei Eoeduta innoo tem


po 5 trouaiidoi memoria, che vu tal Conte Martino fo e Caepano di ?abu
2

.Di .Tm-s.;

1 r9

fa , con il quale li Spalatni hebbero guerra , e agguaronoii rs. Gennaro _


1 274. quando haueuano controuerlie con Traurini s onde in cluel tem o uo

eere tata critta la lettera del Re Ladislauo a Traurini, che enza mi le nno
i troua , nella quale li ringratia dellaconeruatione di Chlisa . _
`
Lad:fid: uis lui-(F' Caiui Trag. fal'z , grm nuneiauerunt nobu hopite: nq

ri de Klia , uod ro: in coneruatione Cari eorum magnum e auxilium preludi


u , quare veredeltati manda-nua quannu-5 pro buiumodi delitate 'vcra volu

mm vobie ad voluntatem veram occurrereratia Regia , " fauore ,

preei ie.

tes vob, quoddelitatem quam baenus no i: exbibuzu in conferuaone di QC.

{tri , (F' adbuc impendere debeum.Dat.Burle in Dica Reminieere.

E quea lettera ueer ata caua , che li Traurini entaero riolueri

di mandar al Bano i opradetti huomini; poiche doppo lungo contrato tra


Coniglieri u rioluto in cambio di 60, che dimandaua mandame 40. ola

mente , deiderando ( come deue preuppori) di chiare d'obedire a_l Bano


nelle violenze , che cominciaua vi'are , come poi apertamente i dichiarato
- no, quando limandauano contra Spalatini; con tal occaione pero 11 Trau
* -rini mandarono Ambaciatori a S alato li 29. Maggio er dimandar la reti
- tmdnedellabarcazde Vulcinna i' Pietro per la quale ` rilaciata la opra
* detta letteradi reprezglia, ehe no alla dichiaratione del-Bano non haut-an
. no ardito di ripetere', s; inieme u commeo aglAmbaCiatori , che prote
cro a Che non reituendo i tornata a conceder le re reaglie .
Wa guerra, che mosel Bano alli Spalatini haura ato occaione a. Ve:
ne ' '-.di opettare , che li Breberiei diuenuti patroni aoluti delle Citt
.j
' eiaceero poi lecito anco dinquietare li nauigantis perci vi de

haner mandato Marco Treuiano , e Giacomo Michiel Ambaciatori


u con le lettere credentiali ,che nellArchuio d-i Tra coneruano 3 che ono
- iate retticare nel lib.'4;;cap.9.dell`a redett'o era . ; '
, ~ 'S -

Ma come no'n i s queliq tratta roque 'Ambaciatori : cos trouan


doi ne frmmenri de cone 11,-ehe li Traurini dind auanti andasero pi re
nitenti d'aentire alie voglie del 'Bano , da da credere , che con gli medeimi

Ambaciatori foe conchiua qualche lega egreta , nella quale li Venetian


promettesero_di proteggerli dalle violenze aperte del Bano , 8c acil coa ,
che in quella V1 iano ati inchiuii anco li Spa atini , trouandoi, che li Trau
rini concedesero alli medeimi S alatini l'vltimo Febraro 1 286. che non..
potesero
vender
li benilire
lorozoo.
chaueuano
Tradimandate..
, e nel tem
- oante
po medeljegoe
im x'urono
de'negate
al Bano
che veniinnano
per ipendio deuoi oldati otto preteto di pouert li 2. Nouembre,e trat

tato parlamento coSpalatini di pace li 10.Decembre usequente .


L'anno eguente per dilurbo nato in Tra molti Cittadini vcirono fuori

della Citta,per li 7. Febraro deliberato di differire lelettione del Reggi


mento , &alli ai. che iacesero guardie raordinarie ino a Paqua, e er
che mor nello eso tem o: Paolo eletto gia Vecouo da Sibenzani il ano
7 volendo in ci valeri de a ua autorit i dichiar protettor de_ Sibenzani;

con tutto ci la Communitadi Trani-li 7.Marzo deliber di dar aiuto al Vec.


A acciocherimpcdise, che li Sibenzani noni ottraeaero dalla ua giuriditio
medi alli I a... del medeimomee urononegati roo.hu0mini che dimandauag

i il ConiteGioraio, che gli osero mandati,e deliberato dandar al colloquio,


,che ricercaua nuraldo diZadulini nobile. Zaratiuopoda .di Spalato go

ucr

,1 ao

Delle Memorie

'ucr fare a preo la Chiea di S.Pietro nell'iola Bua , dando autorit al Oa


~ gitanio , c e era allhora in luoco del Podea ( il cui n'ome non s'clQrime ) i.
icci Sauija ci eletti di conchiuder con aoluta autorit, e nello eo tem

`p0 asennata la dogana delle beccarie al Vecouo per il viaggio di Roma..


.contra Sibenzani : onde ucitatai di nuouo la controueria del Vecouaro
. con Sibenzani lArciuefcouo di Spalato capitato in ma fece la eguente di

.chiaratione, che u di opra accennata .


Nos Ioanne: Diuina auente gratia `Ali-obiep. Spalat. Vniueris , eh in ulis dem
Chriti tiautibm' baz patentes littera-s intuentibua alutem quam Chi-ij: docuit,

(F' teneri voluit in humanis . ,Qi-ia veriiatem diligi't Dus gratiam , @ gloriam do
nat Deus ,- idea que veritatis unt in bijs nolris parentibus 'uo/um: (Zilo veridico de
clarare , nempe ve- itatis el verb/tm organo 'Profetiee nocis mium , quod qui
loquitur nematem, e? operatur i iiiam intola etit in tabernacuio Iesu Cbrii
U' requiecet in muliiiudine pacis, G' in culmine 'oben-tati': . 'Nam, ' alibi
meminimusoiecaiituni , quod qui'mandata feeerit, ci" doeuerit in Regno Celo
-rnnt taxi/mis reputatur. Igitur cum in Proui'iica Dalmaiie per Sanftam Roma*

nam Eccleam ,Artblp'ieil-Uu noriprimuium teneamus in rio/ira Metropoli Spa


laten , (F' in nos tanquam in eiudem 'Prouincie ordinarium occuli perpiciant`
cunorum de inferius annotandis , rt imus incola Ies Chriti , nel: pugil
orti: educere voltimus veritatem , " tam preentibus , quam futuri: acere ple
nam data, (Fida-o cum a' temporibur, quorum nulla extat memoria in Ciuitate
Trug.edes niguerit Cairedalis , quam Beati Laurenti] ouent merita , CP" patrocini.:

Martiri': 1 esu (lmi , cui' ab eidem temporibus dioceana lege , ce* ordinaria extitit,
(9' ubiea Eccleia , ' Clerus Cai, ce* oppidi Sibeu. 17: patetummorum Ponti'
eum euideniimis documenti: (9" totius vicini:: acclamationibus nominate. In
quam c9 quos pro eo quod paii lae materno , O reoeilati piritualibm per eam
dem repuebant nutrieis , Matrix bononficeniium alutarem Ven. frater nofler

Columbanue Ti-ag. Epi's , qui pro tempore 'ei-[dem Earl-ie gubernacula podebat
monitos, (F peremptorie ciiaios, ?9' eiudem Dioceani minime parentes mandatis, in
[criptis contra ipos excommicatjonis ntentiam fulminauit credens, rt quos ad
iure decoro dometic-e la udis exempla non reuocant , correionisaltem compelleret
medicina temporalis pena ab incepta proteruia reuocaret . ,Qui timore Dei pofpo

to , (F eiudem vindieigladioic dee-070 , non nerentes inalis , peiora , (9 peior


peicribus agregare in uarum pericu um animarum, ** madati ~S. Ecole/ie dem.
mentum pre/umpeiunt , U' preumuut Diuina oeia celebrare , immo nei-ius pro_
phanare ; qmbus ad noram preentiam aduocatzs ,futuri parerent , (r Petition!
[li iatrisnofiri in iudicio re1p0nderent,je noro 'Call/PEHH preentarunt, (o d noro
iudieioprouoeantes Sedem .Apoolicam appeitaruni; ,quam appellationem a duo.
decim annis , (j' *ultraunt minime proecuti ; cuius pretextu in Epicopalibus iuri
bus noluni , [ed denegant Dioceano proprio rejpondere. ?Le boev noer iudieio

preiercundum duximus) quod bui'us dieriminuis tempore , auore , ' auxilio


Dominorumtemporalium obteuio, nec non circum adiacentium Regionum Clerus_

Cari prea in nnum e coligens , auus equemdam Yngarum Paulum nomine ibi
precere in Paorem , cui nunquam 'Prelaius aliquisjpreuit , mi Trag. Epicopus
rei-us , (9* mer/is 'Paor, quem nobis eum Dominorum potenti-1 , non cum iurium
muuimenti: , nec eleofum Canonice cum Epicopalem elefiionem,e'edem nunquam
babueruntpotentqmepreentaruutwbi manusimponeremus, (Dj ii-mm cone
ira
,,
*C

D: Tram .

12.1

italiani: demum Jonin-em: . Wodproru: per Dommm abiuremtes, Publica dixi


mmolius Summipanticis ee, (a' Curie Romane nouum Epicopum , (9" Epicopa

tum formare-,acca creare,- tandem iporum inlultus erre non valente: , (7' peri
cuium non rerum tantumoda ,ed quodfrauius erat perone ore 'vcracitr formi
dante5,eodem um: taliter aloe/anni il valenquodacimue' propter hoc Roma-
e Curie, nec volumi, nec poumus derogare, " [layer hoc publica: inru
mentumnobiseriprceepimus, (i' bal-em, [ed vaieat quantum valere peni,
quod negozium zalter celebrata: D Pbilippi Firmam Epi In pariibus Vng:
tune temporis .Ap. Sed. Leg. aures , G' auditum aurmm talitfr propul
jauit, quod in nori preenti-7, (9 duorum Epicoporum [u-ag. nrorum D. D.
Tinicncilicet, dl* Nnen. id quod per nos tali compulone fa'ium farm caf

fnm totaliter , U irritum indi-:ani: 7 ' tanquam indebite aum decrcuit care-re
iuribus , (9" robore rmitatis: eidem Paulo ub pena excomunicat onisprecpzens
atq; manda: 3 v: vin-a non Bleu: , ed Pauli uo pura nomine votaretur,

(9" uper biis omnibus, (a nguli: omnium :eicmonium perbibemus, tamquam


omnium conus; atq; gnam: , er *veritati ven-ax teimomum perbibentes di ~
cimm a conremur , (9* ajfermdo veritatis oraculo confirmamus , quod Ec
ciea , (F' Clerus Catr , ' oppidi Sibenici emper [uit fubdita , U* ubieta
Eccleia, ('2 Efo Tr: E de ipa prout debut': Epicopalia ium precepit, quam Eccle
am,(9" quem Cla-rum noris temporibus inuenimuchimus , audiumus, E7' vidimns
fubzetios effe debere ee Eoui preel pro tempore Eccleia Trag" de ipfa E c
clea , atq; Clero tura Epicopalia debere pei-cipere , ' babere , (9 bi in omnibus
Spilibus, ve ipsorum dioceano deuotc obedire, ' hummer reponderes in e.
ius rei teimommn , atq; robm, (E rt preentibus, SF futurisfuper bijs , ' da
bijspleniorat fides precnscripii manu &Ste-fam Tragurien . (anoniciconfe
&un; pendente noro igillo duximus tizinziendum. .Aum Tanzan Epicopali 'Pala

tio in preenti:: Dnoum Luce Mattbei,Dee de Ambiao, aiiorum. .Annibi


1287 1nd. 15 dieiom's 20 Mis Martij
Da quea dichiaratonc dellArciuecouo di Spalato 110g olo appare'laL.
violenza vatali da] Bano di confermare il Vecouo elctc da Sibenzani di

opra mcntouata 5 m deue anco e'er tata fatta ecretamcntc in Tra per ti
mor dcso Bano, 8c ; ol ne di farla capitar in mano del SOmxno Pontece.
per dicolpa dcllArcuccouo per mezo dcl Vecouo di Tra, che sa parec
chiaua dandar :i Roma. . (Dante dipiacec al Bano qucandata dc Veco
' uo a. Roma i pu comprendere dalla venuta del Conte Purcha in Tra li 24.
del medeimo mee mandato dal Bano poa ricercando la Communir,ch
non laciase partire il Vecouo vero Roma , 8c allhora rioluto di man
dar Ambaciatori al Bano, per icuari, e decretato , che i doueie ar il reg
gimento , che fose foracro , e fatto lelettone con le altre coe , che nel

eguente frammento de conigli ono mentouate da mc rcgrate per eser


,vnico dc glanrchi , che i troua inticro .
v x 2.87 die 25 Marzi]~ generali, (F' Maiori coniio Ciu. T. mandato predii D. Ca
pitn Pala:. d: Cis ono Campane , e? voce Pri com: more olito congrezato predi
&us D.Cap.- propota; , (9 conlium bi daripetjt ,quad cum deliberatum facci: .

quod eiefio nom' regimimsfaceretur qualiter , di' quomodot dia eleio acienda
conlium petit exhiber.

-.

In refammtione enim conlij plan-it mi ron/lio fafio partito per predi


Hum pum (apt-o*- de [manda ad edendum piaci-ii , quod fia: :125110 de
.
. 0m:
- -

1 2. z

Delle Memorie

`_la ominibus de Firma 'Pde ad quinque eundo dc prima adecundum que ad 75bi
mm , * omne: elei reeuauerint , ille , qui iturws ci pro dia ambaxiataJaciae

0mm eleffionem cum eonlio D. 'Palmer " de Falco eum alario 600. lib- eum vno
otiomna notario, (a' cum illa familia ad voumatem ipfiu-s 'Poteatis , (i qaoduum

templi-5 ineipiat ea die, qua de uo oitio preiteritacramentum .


Item place-z': , quod impetremreeurimjpro pote/?ate , * familia [ua D. Comixo

?e Dalman . . . . elecfm Manti-u Silueer Ming-ul] .


Elctumper conlium de Finno
D. Ioannes de faut-denis

D. Raynaldm Georgei
.D0 Raynaldm Parade-1t
D. Petra-5 ebbi Mam'
D. Franci a sup i.

Hem per: tofao/uper .dmbaxiau tua in preenti eonlo per Ioardum ex*
parte D.Camim, qui retraxt , e? duxit quod quia D. Epicopm diem-r Pelle irc ad
Curiam Romana: contra Sibcn. ipfeDomes remtpaeem , (F' Comitzmm, eu o
ftium Camini; , (F quod deinde non haben: in eumpam , imma cuodiante . 'Pla
euit tori Conlio,qu0d .An-banquifunt itm-i ad D.Dannm pro di:: occaione vada:
nel ipum D. Comitem , (F illam excuationem , quamfattuf1M comm D. Banofa

:mm eoram eo .
` Itemfaffo partito per predium D. Capi:: [i cb boe facieu'da e'aliqua cuodia de
'bominbus, vel animalzbm. 'Plaeuit mi conlio , quod illa , qui cnodiuntporm non
'permlttnnt exire bona-5 domina-s extra terramd-u extra ianuam .

Dal qual &amento oltre il modo challhora svaua deleggerl Podet ap


pAre quanto foe imata lautorit del Conte, gi che er paura della ua...
rinontia vietato alle Donne Ciuil dvlcir fuori dellg Porta della Citt .
Haueua egli oltre il alario annuo attare le condanne per 50. lire lanno li
1 LFebx-aru I 285. :i Palmetio de Falco da Fermo alhora Pode 1 nel opra

'dctto amenco nomato , 8: in diueri tempi gli veniuano fatti varij donatini.
'dal publico : e l 17-Settembte dell'iesanno li furono donate 180. galedv
"di vino , e e gli concee letattone del ale enza pagargabella , e moltal
'tre coe , che ridondauano in grandvtile uo : ondefe bene col rin_ontiarc la.
` Contea gli doueuano cere tutti ue'vtli , che non erano pochi; tnttauia.
'era icuto egli , che li Traurini in 'riguardo dellvmone ua con fratelli non..

hanrebbono ardito dacCet'tar queta rinontia : ma che arebbon 0 conten


tti , che tirae il falario , e "laltri vtili enza riederu; anzi haurebbono

'hauuto per gratia , che eno dichiarato partiale de Sibenzan non ci o


,e capitato mai , e chauee permcso , che la conttouera del Vecouato di
Sibenico ' trattae Roma .
- E anca coni'dcrabile lepreone fatta,che ia imperi-ata icurt per il Po
de,e ua famiglia dal Conte Giorgio de Dalmiani; con tutto ci? li mcde

"m Alm sani Circa. quel tempo preero vn Poded , che vcnua ra;ma_,
dal Conte Giorgio fatto liberare'. ttouandoi memoria , che dalla Com
'munt foe fatto donatiuojal Dnzello deo Conte,che port laupio' del

la ualiberatione , :e al medeimo Podet pagato poi tutto'l danno in tal


occaione patito : e queta. deue esere ata la caua principale , per la quale

li Venetian} mandzuono glAmbacatori nella opradetta lettera credentia


'le nominm per inqucrirqychifoeto quelli, che daero fomentoalcloi-o
.

eg f

..D Tra-,

'

nas

des-Mmmmi, a; bau-:ranno trogao, che [i _fratelt Blfcbcrei li @montana-


.no s perci Igollcro da_ 19:0. gurta di 5.mxlai1rc, che-qn coreggiaranno Lu
nella qual gurt doucndo entrarruszc 'le Citt Maritime da ef' Brebcriei

dipendenti ; perci l Bano , e ratex ricercarpno la_ Commumt di 'l-?L I}


5. Aprile x .187, che; entrae iguz-t in pag-tex lor: :lichc hauendo pgcxuto
:Ella magior parte del Conigho u P01 e ea la rictzxra nella} gucnt.
orma .
Inn-?mine Omnipotntix Det ume . .Anno eius Mt: 1 288.!nd:1.Pomio.D.Nj
{ol-ti P1. 4. no primo die18.ms 'ocfobris Mbit Mile; Dlainaldu-s Gqrgei qc
Cit-itato Firmana Polis Ciuitatis Trag: do licenzia , confenu , (F voluntat Genera.
lis Conlij bominum de conlio di.Ciu.Trag.n Pal. Ciu. pcfe dc mandato :di P0

vDigit-oc: proponi-1,@ ono compone oongregatorummt mon': e-,ef ipum conlium


.totum communiter , conoorditer eorum nomine dicrepante ecerunt 1 conitti-c'

runt, ' ordinauerunt _D- Deam .Ambhuij preente) eorum , E* dii Commune;
Sindioum ad deiulonm . (7' obtigationcmatufndam , eorum, O' dii Communis
nomi; , ngulnum per onor-um die Cit-img de quinque millibuxlibrarum dg
nar. Vane:: paruulorum tantum i e pro parte difo Communi contingenti doare-cnr
[lhd/anu- pvuulorum illius anni quo continget .Almiium cxircu dominio , " de
dominio , qc poxo 4t: Dnoum Pauli Boni,Comit.-Georgei, " Mladeni, berdum
comm pro magnici: mn: Biai; Paulo , Cominbus Georgco , (T Mladeno prg-dim:
Gliolo de Sannino Not-;rio , Sindico , Procuraxore D. Duri: . G Comm. ?cm/Ii
pulanti , (FArecipientipro difo Commune' Ven: quod preditii T-D.T4ulus Bannsx:

mes George: , 0 Comes Mladenus attende: , ' oberuabunt Pac-cm , path .


promlionesfqa , ufaa-z, (9' facienda , Hacienda-5 per eodrm Dos cum dio
Sindioo D. Duri: , rt de ipspatis , ' promionibus pat publica Inrumtnto

cripta manu Franc-:ci dt Turdqina not: vel altjsfacicndixprpredzos Driosfmzre:


fredios , ue apparebuntchi la manu cuiucumque not ', (9 ad obligandnmc
nomine di i Communis, mgularum peron-:rum predi a Sindico D. Duri: , (a'

c515 Ven: fideiuoria nomine predilorum Doumfratrum a . nodprcdii-atres a:


tcndent , f* obcruqbun; , 29- attendifacientpath@;aromi/Zane:predia, ?cipre
dicJeufaciend-n, ntcriptum appare-t manu diff! not. velapparebit manu cuiu

cumque not. ub pena quinquc Mill-[1b.Ven par: tantum ~, e? in difia quntit'au ob


ligando dictum Commune , ngulares peron-u' dic :e Ciuitatis, nonvlfr'a tu

pra diet. ci, e? ad obh'gqoncmoiendam pro predictis, (F oblpgandi bono commu


nio, (a [ing, per. Trag. nfque in predictam quantitatem tantum'. .Ac eitiam ad i
pulanduMz' recipjrndum nomine Communis, 'ngularju'm peronam: di: C1'

mtats , (a' pro ips Comnmni , e'? ngulanbus peronisipulationc: , pro ;onch
da" obligatone: PSQINS pomini: Paulo Bano Comitibu: Gem-geo, (F' M mimo, ac
etiam ab bominibus , Communi de .Almza , ' quod i / , (7' quih'bc eorum 3 E
dictum Commune inolidum 0mm' tempore oonruqbunt yctum Commune', n

gulam peron-u di; Cin-'mis indemncs a D. Duce , (a' Comm. Von. ' do dirti: obli
gationibus ,.' quibucumqne alijsfaotis , CT aciendisptoparte dittiycis , (a n
` gut-;rum peronarum TragJindico Venendeprcdicm iobjruan: 56' omnibus , U' n

gnlis fats , 971* faiendis per ipos Dios Ci ken: , a' per ipum Sindicun: pro dirti:

Dz: 'Pa/Jo g, (9' Mludino-atriizu; ,_ (D _comm beribu: cum promioni


bus, " olzgaxiggzm bonorum, U' Peller prout ci Do Sindico placukri: , (9' wi

drbltm' pedine , e?" gl ad omnia, Uing. promimnxF' tmp. d predice u*

:gibt-sfuma Paulo ,8459 , Georgco_ , (a: Migginotbuh Comuni .402M

"i24-

Del/e Memori

' cam dicto .Nndico Veni-t. que eidem Sindico videbitur expedire in predica , circa
predicta, ' predictorum occaone ;promittentes ratum , @fit-tum haben nic
quidper dictum Sindicum promium, ipulamm, e? reception , atquegeum uerit
nb obligationc dicti Communis .
In quea memoria i corge , che li Venetiani non i contentauano della..
ola igurra , che gl'Almiani non coreggiaero; ma voleuano leuarli dal .

dominio de Brebei-jei ; per leuar il omento del coro, poiche haue uano c0
nociuto er eperienza , che per la participatone della preda glhaurebbo
ro penne so otto vari) preteti di coreggiare nella maniera appunto , ch'a.

giorni notri pi volte ato prouato con quelli di Segna .


In quello mentre li Sibcnzani ricori :i Roma da Nicol IV. ottennero vn

breue , che prcentarono in Spalato del eguente tenore, che nellArchiuio di


S.Griogono di Zara ato ritrouato

In Cbrii nomine amen . ,Anno Di i 289. die 7. intrantc mi: .Apt-ill': Ind. z piti
but Nob. e? Tom/,D Tim-abano de Tharabottis Spalat. Totite , Iuria filio Ra

dOJfPo lio Nicolai, e? Simone Siculi Sibcniccn: , (F alii: plurist teilyns vo


cam ad her/'Peli, rogatix
'
Noli. [campagna Index Sibenicenrtenfdlllti' dedit Mag Francico Not.
SPalat.ex parte Ven. D. Marcelli Ei None. ac religioi Viti D. Ioannu `Ablmtir
Mon. i S.Chnogoni [adren. ac dicreti V. D.Iacobi .Archidiaconi Spalat. D-'Nicolai
P'P-4- Iudicum delegatorum ,eu cxequtorum in qucione 7':ng Sibenicen- quod.
dam exemplum Citationum ali-:rum Ven. pri D.
Efo Tr: (a N; V. D. _. - St
btklitn- fleo per predilfos cxecutores claufum ZTgillatum tribus igilli: ipomm

an, (F' inte emper dicendo , " protcando , quod placca: eidem Magro Franci

olibc/chere , ' complcre totum illud , quod continerur in exemplo predic'o x


cniu-s exempli tenor de verbo ad verbum tali: el . 1ind e exemplum citationm ,
quad 7105 Marcella: Epis Ngnen: Ioannes .Abba-5 s. Criogoni Iadren: , (-7 Iacoan

-rclid-Spalat.D.P'P,Iudices delegati 'nobis Magi-0 Francico notorio Spalatmitti

m anno Di, die, loco, G' teibus etc-ponatfecnndum ordinem .

I*

Rc. CF' 7@b.V.D.Iacobu-s .Arcbid.Spal. grefentanit , (9" dedit Ven 'Pri I). Greg.
D-G-Efio Tragqnafdam litteras illatiu tri unigillo; cere viridisanis , (F' integri-s
mn vitiatis , non cancell. *nel-in aqua fui parte abolita :pornmzgluom Wil-m
mt D.Marcclli Ei Mnenmliud DJoannis Abb.mon.S.Grlog' TMW?" ""m'

'Pero d.D.Iac0li `zlrcln'd..$`pal.quae dih .Arcbid- :idem D-EPO P"lmfl'b l'7 dtd':
M parte D.Ei U" Abbatic, (a' ui ia/im delegatorum, e exequtorum a D.\[{c0lao

TP.4,depufazop-umpgr ipm D.P'P.littcras,quarum litt- delegat. tenor de verbo ad


lerbnm tali: el .
_
VM. in cbr. -PMLDJH Gregorio 1.3150 Tn zu. Viro D.Lconardo Faletro 'Plebcma

5../lngcli dc Venet.Morinen. (F' Sibeniccn. ele-lio ac Clerici-5 Tragurien: 'Marcella-s


1),th None. low-(bb. Mon. `s*.c*rifogoni Iadren: , G; Iacolim .Archi-i. Spa!. p.
'zip-delegati, eu executores ad infrafcriptaalutcm in Dno Icsu Chrio . Nel-em?

nord 58.7- 'Patre D. "Nic. PP. quarto reccpie itter! farina"? bullimo 50m
enter .

Nic. EP: Sans. Dei ?JH . i . Z . Efo None. da' :ile-3.1': lljs - _7 - - *417;
bati Mon. S.Cbriogoni Iadren, . o . . Arab. Spa!. Sal: , (F' Apncam benedi

ionem . Sua nobis dileilij capitnlum Ecole/ie Marine in Dalmatia , qui apud
Eccleam Caflrisibenicen. Morincnibioces redero dicuntur petitione monflra
tmxi quod olim Ciuitate Marine. Scim-aticis Greci: derul'la bone memorie Mo
"Be.

u. 'Di-. Tratti .

7 15 -

'einen Epus , qui tunc erat , diique Capitulum , Clerus eiudem Ciuitatise ad

C'arum pred. Siben- quod propinquum die Ciuitatiuie dignocitur tranlulerunt,


.Abi dih Capitulum uerunt per lunga temporumpatia comnmrati, (F ati/mc perma
-nerc nocuntur , dich/que Epi'is ad quoddam Mona erium pottum in villa,que Tra
gurium vocaturrccelt, ac in eadem villa diem claut extremum ;ed cum dia Ec

cleia Marine: po/Z prefetti Eii obitum multa tempore vacauiet , prefato capitulo
ip Eccleia prouidere non curantibus de Prelato, Clerici prefate' Ville Trag.pre
_trndeutes ius ade eligendiucceiorem dilli Epicopi pertinere , Pt dicebant Epc'm
el-igerunt , dcmum autem diuers temporiius` ucceiue diuer ci memoralis Mori.
~nen. Capitulo elelifuerunt , U* uper conrmationibus eleflionum buiumodi va
rie d Sede .Ailica littere impetrute s in quibus ipi e Capitulum prefate Siben. Eccle
e nominali-mt , dicentes quod in eadem Sibenicen Eccleia *Paore 'vacante, diffe
eleiones ab eis fuerant celebrate, licet nulla eleionum iparum utis Interuenien
tibus cabus extiterit conrmata . Ille quidem qui penultimofuta Capitulo predi
&is eleifus , cleiionem per Metropolitmium loci obtinuit conrmari, G'per aliquod
temporis patium pacice adminiflrationem Moi-inca. Eptusget; prefatis Cleri
cis die ville Tr. per perpta tempora quodam alios eligere preumentbus z" qui
ab eis vocabantur Traylei quorum clcfione: dius Metropolita diciturdefa
{fa conrmae , (F penecratioms munus corum aliquibus impendie. Demum au
tem dii Cap. Marine. e memorate Siben. Ecclie nominantes dilcflum lium
Leonardum Ifaltro 'Plebanum Ectlie S. .Angeli de Venet. [/ii-um proudum , (F' ho
neium, da* inpiritualibus, (F temporalibus circumpe'lum in Sibeuicen. Epm con
corditr ;ed Greg. qui vltimo fuit a Clericis mcmoratis cleus , @per preat. Me.
;ropolitam conrmatus , U conecratus adminirationi di!" Epicopatus temere e

ingejj't, 29 ingerere non veretur; occaione vero contentionis , queuper buiumodi


iure eligen. Epiim inter prefatos Capitulurn , (9" Clericos et talitcr habita inter

habitatores diorum locorum Siben. da* Trag. adeo grani-5 dicordia ci exorta , quod
ex ea sirages Iiominum , (5" alia multa pericula prouenie dicuntu' , quare memo.
rat: Capitulum nobis bumilitrupplt'ctzrunt , vtnem huiumodi queiionibm impo
nentes , predti um ius eltg. Marine. Epim declarari ad ipos Capit extraere, diii
que-Clerici: imponi perpetuumilentiumuper illa , (9* alia-s in buiumodi procedi ne

gotio proutim exigitfaceremus . Ngs itaque attendentes quod caua huiumodide


malarith caus extitit,quarum examinatio,` deciio ad Rom; Pon. naciturpalit.
pertinere , acperboc valente: cauam ipum traari apudedem .Aplicim , ' ine
canonico terminari dicretioni vetre per .App. cripta mand. quat. vos aut duo , vel
nua veirum per vos , vel per alium, eu alias , tam eodem Gregori-nu, (F Leonar
dum , quam Clericos prea-te ville Tr.prede? quoslibet all'05 , qui ua crediderint in
teree exparte-noiri peremptorte citare curetu , vt infra ex menum [parfum pot
citationem buiumodipere , :vel procur idoneo: cum omnibus una , iuribus ,
muuimentisuis d. cauam contingen. .Ailico e conpeflui repreententafiur i, (a
recepturiupcr premi :quod ordo 'decreuerit rationu die vero cit'nis , U* formam ,
(7' quidquzd in tic ccerttis nobis per vera-s littem-s barum .eriem continen
:es deliter intimetis: Daum Reateexto Kal. oftoli- Pontif. rai-i anno prima 26
fept. 12.88.

uti-

n:

,- Cum itaque mandamm tanti 'Prs preterire nullatcnus debe-mms ,ed velimus , eF'
intendimu-s ipum mami-1mm , rt tenemur cum eetti; exequi reuerenter, auorita
:e qu.: ungimur ex parte 88.*** Patria@ DD.I\LLc:Summl Pont-prelibati perempto
zie vos citamue comunltcr,(5 dlulm,705, * quoslibet all05, quiua credidcrtute
s
,re e,

1 :.6

Delle Memorie

ree , rt infraex men: pacium po citationem buiumodi perempiorie per 'vos , vel
per *Procuratore: idoneo: cum omnibus adi:. iuribus, ' munim. neris diff-:m can
am contingen: `,tfli'co nos conpeui preentctis auri , ' recepruriuper premi
is , quod ordo dittauerit rationi's 5 in cuius rei toimonium preentibus norafacimus
ipeodi igilla . .Ac precepit ei'dem D. TragJPo , ex parte D. 'P7. vr per e , *nel per
proc. idoneum inraex men. patium cum omnibus a8: , iur: , ac munim:uis contin

gen: cauam coutentam in liiteris antediie .Alico e debeat conpefiui preentare ,


a: , E" recep.-uper premii quod ordo diauerit roiiis . .Quei-5 quidem itter-ie D.
PP; bumil iter , (i benignc ucepit Epic: memoratus: ati: in Trag. c. preentibus
talibus. c. Ego Francicus etc~ (i jciati's quod *anum ali'ud inrumeutumimile io
D. eleo Siben: mittendo diem , [acum , 0 tees , 0' ipum de verbo ad rei-bum ad

buc conrere debetis , ecundum mandata) nobis fffum per nos .Arcbid. Spalat.(9"
ecundum iorum exemplum volumus, rt tenemini conciatis duo l'tisfra cittaum

nd.. D . . . ~.- . . Epi Tr. c'e- D . . . - . elei Siben. quod exemplum e


ciau/um , (9 igillatura noris tribus i illis .

o,

i [tono eodem die , loco ,bora , ' te ` usupradiis . Idem D. Iudexpred'tfo Ma


gie Francico notario ex partepredifii D. .-1rob. Spal.preentauit , e?" dedit quadant

items claua-sgillaioe ipiusgillo cere virideano , (a' integro quar. tenor de rer
bo ad veri-um tali': eli .
w lacobus .drcbid. Spalat. D. NiclPP. 4. Iudex deleg. ine executor in quei'one
Sibeniceu. (9" Trag. dicreto niro D. Magro Francico not.Ciu. Spa!. almi Do .
Cum vos adpreces , ' mandami norum conecietis duo Inlrumenta in queito
m pred. Siben. (a' Trag. que Inlrumenta non unt nofra p imo Ro. Eee!. (I' Summi

Portaprelibati , ' illa unt culpa veiri non modicum deeiua , uullius Valori: ,
nec conefiaecu dum norum exemplum , de quo poetisgrauiter in peronam puni
ri, " Spiliter quando Insfra Tapalia non concitis i vi tenemini, (D' debetis. [fobie
fioriture , qua ungimur a D. PP. predico precipimus , ' ub excomunicationi:
pena mandarnus , quam penam vos alam-us incorrere ipo ao , i noirum manda
tum ,quod non credimi , neglexeritis adimplere ; quatenus predifa in'rumeutae

cundum exemplum quod nobis miriam; per latorem pree-mini ponendo, reex ,
diem , lacuna@ preceptum orefienuiper nos aum eleEfo Sitem, (F Epo Trag.
prediis , (9 iporum reponones inra quatuor dies a preentation: preennum con
cere , (a emendare curetis. ea laton' preentino: dem , quodexemplum :i clau

um noro , " meorum ennio-diam igillato igilli: , zl' ue morewtp _ip/irobis


non cri'bunt , quia noi-p unt , e debe: . quia ab :pi: non babuii: aliquid irc.
- Mandati': , niolunmio nobis , pmum norum mandatum neglexeritis to
` taliter adimplere aos certo:. rcddimus , Cr' ecuros , quod nos vna cm :Miuduibux
uoiris ms intendimus arguere, (F accuare dea (o, cora! quo de iure debcmus y (9*

per conelio nei/i dis-ant iam aam in iudmo comm noi: , . ' teibus inniti;
aprirne uoram inteuiiouem probabimus . Daium iadre die 6 exeunte Manu 1 289
.3_

Zurich _

.-.

i (luglio epreliua del breue i come a. chi era eonapeuole dello [ato delle;
coe ara para ridicolamon contenendo altra verita ,che le dicordie 8c ho
ilit eguite con tal occaione tra Traurini ,e Sibenzam , cos douendo eer

iate formate opra lepoitione tta ai Papa perparte de Sibenzani , quello,


che la form vhaur inerto limaginata dirurtione della Citta di Morxgno
per emplice preteo di. ricoprir lala-_e euidenti menzogne iui epree *. ma la.
condenza principale ,dc_si.benzani tara (Lara nel fauor del Bano ,Ce Conte.
_ iorgio

"'

T7513

'I 2.7

Gioi- iodichiaratii loro aperti-fautori; e ii che ne! Neue-;non

are `eli"

in Rona per
e dei Vecouo di Tra [iaia-ta rappreentata alpa col::
credibile , c e per paura dei Bano non habbihauuco ardite mdakeixomc

ianno precedente ai breue {i tra ;marocchino-di fare , e-ch'e i Sibezzm'

tanto pi facilmente peracro ar autenucar m'Daitiutia con lautorit dea


Bano le loro-;menzogne cpoc al Papa , & otrmer l'intento del Vacouaeo ,
poiche nel ne della opradeeta crittura legdoi il precetto; che l'Archidsm

cono diSpalato vno de Giudici del Papa delegati t ai notato , c'haueua ori `
mato doi inrnmeuri ali dellmtimatione deo brama dhaUerlo conuinto

di fallita. in _publica audienza , che Perci douee rilrli otto ena di co-mm
nica nel. maniera , cherano li veri , che i'inu-iaua; dabcho l' eue credere, ,
che uea altdle a [kata comandara dal Bano '2 atteoche c l'haueje fac

ta u ornato da Sibenzani non haurebbe hauuno ardite di conearlo in u


blica audicnza , come aeuera lArchidiacono , e quella-.tri un, , che
cronaca inZara deue eer nella esa , chil medeimo Archidjaconohaura
mandato allAbbare Gio.- i S.Griogono uo congiudiceper propria caute
la 3 aoci I'Abbate , che come uddiro de Venetiam non doueuateere la.,

violenze de Brtbiriei ,Lreae incerato della verita del operato raccoman


dato ; lui ; ne di quello eguie allhora troua altra memoria , olo che 1L,
C0mmunit di Tra elee dodici auij opra queo Fatto , [quali 11"26. Ago_
o r 291 . determinarono di mandarvn huomo uciente , e legale alla Corte

Romana per aere aila lite , ch'era tral Vecouqz e Ii Sibenz ani , e del
12.94.11'29. Settembre l] Vecouo , e Capitolo promiero zoo. Fiorini per i]

patrocinio dellacaua _medeimasonde @deue c_redcre,chc dura.- molto tem


po , ma non foe terminata, come meglio i piegata iii auanti .

In ei tempi iizdurbo_ dl ciita _accennato ii c 'eiendo H7. Fbraro


1 287. eguita quetione tra 11 l19 l d} Lietta Damaytio, ~e 11' ghoh di Gia.,
como Petio , queh trouo po 1 HiFi-igiene, e quehriurorono uon' della.
Citt , con, altri WPC ,e omc fall-to {le om-uciti vcm'uano peso in.,
vna barca per far dammi uo! nctmcx 3 PCICI 11 18. Agoo z :Sg-furono da]
Ja Communirz mandate quattro barch armate , e furono prei , e bmgatz,
la loro barca li u. Settembre uequente , e poi deiiberaro .di connfrl iL.

varij lucch , come dalla memoria a Che rm frammenti -deconeglr' h tronato a

are ; la quale cos per esere antica , come perche rare neu-ouano

imili o voluto recriuere : acci poi oseruari ,quale ose-il modo. dea.,
relegatione , inieme .con la igurta fatta per li gIo di Giacomo rin-marz
nelle note della Cancellaria , che l'ala-a delli glioh' di Pietro non hzpomto

trouarc .

in..

. T

L. ,.l

l m

1 :89 dic p. .Aug- {o Dei nomine' .Amen . Examinamm eliper &Stefan-um ?ge
rij Cita-m .Ancora. Para-'em (F' quanta-apiente: dimmi-ip :mmm-1nd: , (9' ef}
examinamm , " gp robmm per xm pm homo de Trag. mmie-1m con,

lio inter eosuper Boemia-0mm , wp Comm Trag in umre detinemur.


ngd dim capri) vola: exire .* carcere Fammuni: , quod tm i quam Lume.
( Daniel , qui [un: extra foreiam commun debeutparcrcz' o :dire mandati:
'lora/14mm , Iudicum , ' Receor:, ma:: Chain. tampnmtum. quam futu

rorum,<" maxi: infracriptvfamopaetis' conditiombus md.v o: u o cm ~

{Liz oddim' Carceratiacim dum detrazifmin: de Carcere 1 dic-xi: Daniele-'


La; '.z ,nominare cio-beam , a; intentam O' moi-arianna m com-imc): .Anno.
.

ne;

. n.8

Delle. Memorie

ne ,* -boo exoepta, quod cum lieentla *Pauini: .Aneone-difi: quatuorann' ad qua


`cnmqne parte: ire ponx ad Incrandum , preterquam ad parte: Babnatie ,~ di rm
tem quatuor ann completi: debeantbabitare lij Iacobi Decij in ladra , lij Tetti
Domarij habitare debean: in .An-bi , reidui 'vero-babitnre debe-ant in Fara tempo-i
bm vite eorum cum omnibu: de eornmfamilijs . E: quod nullo modo de cetero prea

umant realitor , velperonaliter oendere , vel qnomodolzbet dapnicare aliqum,


vel aliquos de Tr` nec eor. Cine: , " e d:Cin.1r. aliquam prodtionem. machina
tionem, *nel oonuentitolam conpirationem ,eu connotationem modo aliquofacient ,

*pel procurabunt per e , vel cum aliqnibus alijs temporibus vite eorum , nec ahquod
damnum ocie-nt , *nel erifaeient ipz Cammuni , vel Ciuiti , (F17 contrafacerent in.,

aliquibmprediornm oadant pro qualibet vice , di' inoidant in pena inari ta ,


tant ip , quam eornmdeiuorer , (5" de offena faeienda/Peciali ooneedatur ip :pe
,ziali oenfo , preitoaeramento ,- de offena autem Commum , nel Cin. faeienda con
cedatur perone legitime prec-.nr.` non dio quatnor teium . E: pro bijs attendends,
(F rmiter oberuandis dabant infraeripm ecuritam bon, * "done-u vid. de tre
centis Marchi: argenti: de Spoleto de ducenti: marchi: ..Argentis de Brberio de du
oents Marchi: argen. a D.Com. Zan. de Vegla de ducemis marchi: arg. de Iadria',
e de ducentis marebis arg- de Sibinico , E" de due. mar. de Tr. que pena [i contra fa.
.Sum fuori: modo aliquo pro qualbet vice applieetnr medicine denuncianti , (9 alia
mediem Ci Tr. 23* dapnnmpatienti mendetur.
. . J1
~
. _ . 1299
timo Men: Martij
_
- T: 1521"/

.Aum in Palatio Cime-Tnpreje n us Donato D.'I\Licole exE:DD.De[]'a dmblasij,


Luca Matbei,ValentinofaarizzeMFI g': Pim-ibm tebusdnjs 110mila?? rogati: .

.Qgia Petrus Lun ,Zannes , Martinojjius, (9* Margarim-slij anco'bi Petij de


Tr. in comm libertare propria ruh-mes comm me not. difiis exam. , ' teibus ve
re contentur, airmant, @ aerunt, quod DJim-s Cerni de Indriauo nomine pro

D. [ib. ' procuratorio nomine D. Miebe Martinofj de \ Iadra pro M. [ib.


Treno-ritmi Dobndis pro C- [ib: Miloiuspee pro C, [ib. (o' Dompnus Valin
na proemom. D. Iaoobineue Mdtris pro C.lib. Duymm Gaudijpro C. [ib. (i Hamas
Petri Leonardi pro C. lib- 1'es Rambaldi pro CIME* Cree .Alberti pro C. .Theo

dofu: Alberti proane D. .Agaps l/.q.Greg.Grubipro C.lz`b.D0maldus Duymi Cut.


tbignepro Cdl!). e' d-Tbeod.proc- n'e ue matrix , (F D. Gaffe/ue rel. Jtbexeipro
>C. [ib. Item d. D. [/im-5 , Greffe , Tbeod. pro Dis Z.mne Dnymo La'. Leonardo a
mitibus Vegle proMJibrs-Iltem Marcus Stefani Rughe proc- nor Karin-[c lzj q:

Com. Budislaui de Birberio ro D. ( proc- ne , ' 'Petruus Cern-che pro C.11b`.


Lucas Baiani pro C.lib.Gau/zma ComMarinipro C. lib- Tbeodojzm Firmni pro c,

lib- (F Marin: .Andrea pro C.1ib.den.l/en. anpro ips Petra, Luca , Zanne , M:r
tino 10, (F Margaritg in prediflis quantiti us prom jlzpraenpmm edeiurunt,

[e ob igauerunt , (9' eorum mandato apud [ir. nob D- Ste-onni Vgcn] _de Anton.;
'Potitem Ci. Tnt/F Cc die Cin. ' npudMagirum 'Philippum not. dii D Pair;

(o- d:cin.recipien: pro dio DJPoME* in dia- Cm. in bis via. quod ip Petrus , Lu_
ms, Zannex, Martinous, (F' Mnrgarme cunis temporibm forum vite part-hunt ,
U' obodient mandati: Potetis, qui ro temporefuerit , <37* Comm d.Ciu. (F max:
me de non oendendoz-ncque oend dendo in perfonis , vel rebus ce , vle pecial( s
peronas Ciu.pee,neqneeontrarinm aliqnid (Lavinia' facient, velph m peron-s,
welmodo aliquo Per . *.w .

. - (F' quod ad mandati-m D.'Pois U' Com_

` -mums Trag* :bum Autonome? ibiabunmnxta mnvdatum ipu: D.P0ls ,lt-:eden m per quorum_- annoseontinnosabut in pulmatiaexm dtrietum Tr: a Cini.Sp-1* ,
. an

D! Tram .

'

1 2.9

lati vquuiuchu Tarcum, e? diis quatuor anni: completi: cum omnibusui;


amilijsabunt Iadr: vque ad tempus vite comm ,- Z* contigcrit cos pcr mare apli
care perfortunam adpartcs Tr. in terram non decendent , cd quam citi: potcrunt
indc omnmoeccdent, (F' ad omnia, (9" ngulac pro ci: obligafc in} prcdiis quanti

talibus prout in Inrumcnto promiioniscriptc per D.Pbuzppnm not. Plcniut conti.


nctur; nunc/'antes cxccptioni diarum promis. (F' oblg. corum precibm , e? man
dato in predris quantitazibus prout upracriptum ci per predifos deiuorcs , non
iure, (F' omnibus legum , " dccretorum auxilijs , quibm ,fc tucri . nel dcfcndi modo
aliquo _poctJdcirco dfh' Petrus,Luc.15,Zannes Martinous,(9 Margaritusolcpni

ipu[.promicrunt d.Tbcod.tPul. rccip.tm proe,qumfpro omnibus" [in uls.


deiuoribuupradiis ipos,eF qucmlibet comm 0mm' tempore a diis promij zoni
bus, deiuiombus, e? obligationtbus, (F ab omnibus , nguhs dapnis , ca pens,
(9" interc, U* corum,( cuiusltbct eorum bcrcdes concruarc indcmncs obhganm

c perfonalitcr,(7 omnia bon-1ua pre-da* fut. pro obcr. omnium @ngnlorum predi
&orum d-Tbcod.(lipul.nomineuo,( nominc omnium, nglalorum predicdciu:
.Quo omnia ing!? ngula* vnliter vniucra promicrunrdi 'P-L-Z.M. U" M.ipu~
laeolcpni diZJb. ipnl. (F' recip. ncuo, (5* nomine omnium , G* [ing. prcd.dci:
rata, " firma babcrc, (a' tcncrc, ame?" 0b: ' non contrauMF dar. (7) cxpenwcce.

rc ind.' extraub pena, e? obligmmniumuorum banor. pree-mc? fucur. ed" pro ra


ta corum, U cuimltbct corum dantcs, (F concedentcs cnam Tbcodoio Hipulantiuo
nomine U* nommc pred. dcimtquc valente: quod/ per cos-,vel aliqucm ipjorum fue
rit in aliquo contrafaum liccntiam , libertatcm , bayliam , c3' poteatcm auorita
tc propria capttulis, tatuti: , ordinamentis,eu conuetudinsz ali-:mu: Ciuit.Cari,
nel Ion non oban. ea* ipor peronaliter captcn. (Zucca-U" dctinen. 29* pocs. O' tcnu
tam difforum bonorum intrandi , vcndend, 'nel apude iuo pre-tia retina-n` done: ci:.

0' cuilibct eorum fideiusuorum beredum de pit': quantitatibu-z , damn:: ; * cx


pcns, U interesefucrit t0talitcratisaum,qmbu\s capital15,[Zatutis ordinamencis,
er oon/uctudinibuspontc , (a crprcsc renuneiaucrunt , ' pena aluta, nel non rari:.

manentibus omnibus, * ngulis-upradiis . in - KM*


Dalla i-etrezza degl'ordini nelle tele nationi i conoce , che le nimicitie,
tr prigioni erano riputate di Fran conquenza nella Citta;onde per chifa
re li diurbi -, che poteuano naicere i rioluese la Commumt di rilegarl

lontano con icurtz di quelle uantitz di danaro, che eprea nellinro


mento, la quale elendo ata atta da perone qualificate da; da credere ch'e
prigioni focro di riguardeuoli famiglie ; delle quali per carezza di crittu
re non e ne troua rincontro alcuno . Ritornando alle violenze de Breberie
i que non hauranno voluto priuari d Almia conorme'l concertato , 8c
escndo ritornati coreg iare gl'Almisani furono neceitati li Venetian?

di rocurare di leuar dall0 edenza dc Breberiei quelle Citt,che apeuano


mal volontieri oy ortare il loro dominio depotico : perci per mezo del
Conte di Zara u cl 1 290. li 8. Nouembre conchiua lega .ocniua , vede.
feniua per cinque anni co"Spalatini , e Traurini con conditione , e quei
hauranno Podea , Conte , che non ia di Slauonia , 8c chl Capitano

delle genti debba cserc eso Conte di Zara , vero quello , che ose in uo
luncozdoucndo proportionatamente dar lc genti Zara tre Spam. e Tra vna,

e i come i conoce,chc qealega osc princnpalmcnte conchua per eclu.


der li Breberci dalle Ctee di _quce doi Citta; e bene non veniuano epre
amente nminati:cos diedeanimo alle medeime Citt di conchiuderne vn)
I
altra

I zo

Delle Memorie

altra poco doppo tra di loro in Tra per altrettanto tempo vniformandoi
anco con le ele conditioni dellelettione del Conte , Pode , come nella
memoria, che nellArchiuio di Spalato i conerua, appare.
In Dei nomine amen..Anno nat.eiudem l 29r.Ind.4.-die 2 a Ianuerj

,Quinn aperte-fiera teeturcriptura necce ele 7t eueniantcandala , @per lo


ca , ac Ciuitate: orln-s terrarum guerre , ac peiilentieeptime oriantur . . . - cri

pta coma de perecutionibus , C9" guerri inuicem valente; conculcare , ed patina ad

honorem , ac dem debitam glorio: lil-Img. coneruare .* propterea bis diebus in pre
entia mfracript. teflinm nob. V. D. Micba 'Petri de Spalato Sind- ' proc. Cis , ac

ngularium peronarum Ciu.Spal.prout de eius Sindicatu patet per inrum:publicum


. . . . . . not-confeum ex parte una, (F' nob.V.D.Dea Murze de Trag. Simil
cus , ce* proc. Cis , (F' ingul.peron. Cin. Tr.*nt de eius Sindicatu conat per inicu
mentum publicum in manuna confefium per me Nicolaum 'Palmerij not-tr. rium
E* leum ex parte altera vnanimiter , (F concorditer Sindic. eor. C'iu. nomine ,

de conenfu , voluntate , e? licentia ipforum ciumfecerunt intere cocietatem ,


amicitiam , generalem vnitatem habituram , duraturam inter diff-z Ca per
7'an anno: proxime ventura: , complendos , " continues quam quidem ocie ta

tem,

amicitiam , (F vnitatem promicrunt dili Sindici adinuicem vnus alteri no -

mm? 'fior/Im Cammonium vque ad prediffum tempus tenere a (9' oberuare . . . .


(7 111i atam non obantibus aliquilms cabus, fais , eu conditiombu: qui inter

Wfnt 2 contigerunt inter ca , velperonisupig/eu alicuius ip;orum promitt.


adinuicem ipi Sindici vnus alteri nomine rtupra amicari , " inimicari qlllbu .um
que communilms , (i peronis, que, (F qualia amicarent,eu inimicarent alteri Com

munium predifiorum , ac etiam una alieni iporum dare omne con/lium , auxilium ,
G' defenoncm contra omnia illa c5.: , ce* peronas ngulares t que vel qualia guer

re, leones , U dapnafacerent , eu inferi-eni alteri horum communium predif. per


aqm y [cu per terra; , aluaemprr reuerentia, bonore , G dcltate debita pro Ser.
" Ill. noro Rege Hung- ac etiam D.Bani,qui pro tempore fuerintpro ipo D Rega,
ci" promieruntpreditf Sindici adinuicem 'num alteri Sind. ne upra eligere Co
mitem , (F' 'Potemue reorem de ~una , * eadem terra , prout de terra fuermt inni

cem concorde.- ad pren/tnm dium tempi , que omnia , * ngnlaupradiia di!


Sindici/indicario nomine ip orum cum adinnieem vnus alien' a: (D oberuare , (9"
in nullo contrarel *peru-[u pena M. M. Marcly.argen,ollignc bonorum iporcum,

medicina cuius pene deueniat in Serenam RJ!. c* alia medie! *ll-lente Ciit 4
uantipredi. que pena toties conueniatur , (I' exigi poit. cum effeu .i parte nom
oberuanteuoties per aliquam,eu aliqua iporum in predzis , aut aliqua pre-diffo
rum fuerit contrauentum. qua penaaluta, vel nondalnum tpreens contraum. In
fuper pi*t.5ind.no.ipjbrum coim ad coneruationem , oberuationem omnium predi

&orum iurauerunt ad Sanla Dei Euangrorporaliter li loro tuffo predia omnia , '
ngularma, e?" rata babere, (-7 tenere, " in nullo contrafacere , vel venire de iure,

Tel defanb penaz obligatione bonomm diorum lunedi-Zum apud Tragin..


13cc.- SJoannit preent)qu D.Stefano D-Rugerzj dexncona Pochiu.Spal." D..\Il
bergxccio DJacobi Poe Trag.D. Benenuto eiilrfoco , DJalentino de Caarizzo, D.
Ioch-'IHD-Lucij Mattl7e1,D.'1\(ic.* Caoi,D.Tbeod.* `Alla." D.'Pctro Leonardi,
D.Prinosla0 Dobrolij,D.Duymo Domcbe,Maio D0bre,Sil.-- Mengeizi exzteiaog.
'D11 llea Pace, 8c vnione fatta coS alatini i copre, che precedentemen

te que e doi Citt erano tra loro in di cordia , ia che ci leguie perche.
c liSpalatini aderinano alli Sibenzani nella controueria del Vecouato , per
altro;

.Dl TN!

xzx

altro; dalla ea er conoce,chambe;1uee Citt doueuano cer vcate

dal Bano, 8t ine ate dAlmiliani; del che 1 come in Spalato per mancamcmo
di critture non i troua altro veigio, che quello dello aruto,che i riferita
con altra occaione: cos nell opranominati fragmenti de conigli di Tra i

trouano le eguenti memorie.


1 289 die 3 Iulij mittantur Bano etenti C. bomines armati per x dies , (Foluatur

cia ad rationt-m olidorum tres pro lex? detur eis farina dc Communi .
18 .Augui mittantur Bano tre: barche armate oi-o homines in qualibet barca.
1 I feptem.mittantur Comici' Mladino,et ratribus quatuoralmmi vini,et vnus epc.

num;armenturex barche pro qualibet vnus nobilis pro Capitaneo,et *unu-5 nauclbru-s.
2 3 diit armetur vna galeota pro nuptus Bani ponatur collela.
29 Nguembris cuiodiatur galeota communis.
1 6 xmbris mittantur Bano in Leina 40 hommes.
I 290 die 3 r Iauarii at collea proolutione 40 borninum mior. Bano . 'Proui

dcazur de necearsgaliotta communis,que e apud Faram.


i o .Ailis uper itteru miis d D- Bano,et D Elia 'Poteate Siben.mittatur .dmba.
I 29 I die l 8eptem.cum Mater Regis ?ng-traniti?facere intenditper Iadran ad Re
gem mittalurgaleotta communis bene , * diligenter aptata , in qua ~adam quatuor
de nobiliaribus Ciuitatis , (F eiper predios preententur nomine Communis C.Ca~

rati' C.6allette vine melioris, quam inueniaturin Ciu. Tr. U' quod rendtur C.
Modii de Ordeo Cis.

Die 26 ofobris . Mancia quitulit litterae Regis prouidextur de vna Martha .dr
genti de auere C'is.
1 2.92 di 27 FebJuper .Almianis ~trim inerentibus mittatur .Amba. Spalatu mqui
cum alio .AmbaSpalatenmadat ad Lomitcm Georgeum a-l bec eponendum .
t Dic 2 i Martuittantur Spaletum duo .Amba. uper Jimi/anarum incurio
ES a* -

Item quodpro CCC lib.dandi.c D.Paulo B.ponantur xxolidi pra cemiaario, 'ol*
uantur Bano , (9" reiduumoluatur D. 'Poteati . Item uperolutione baminum, qui
iuerunt in baic-m Bani colligatur vnusgrouus pro amante.

E e ci oero altri regitri de conigli di quei tempi e ne vedrebbero molt


altri eempij imili:tuttau1a da queti frammenti, che i trouano i vede quan

to peso il Bano comandase , che e li mandasero tanthuomini per volta


al uo eruitio a pee del Commune-nel che , oltre il diturbo , 8: incomodo
della gente , non porendouplir lentrate ordinarie , era necesario ar colte ,

le quali di quanto trauaalio riucisero in altro luoco i coniderata; oltre.


li donatiui , che per conruari la gratia de Breb. oleuano ari uando ve
niuano in vicinanza della Citta , nelle nozze , e fee di ciache uno di lo

ro;come pi auanti ijpecicara; ma. erano di maggior irnportanza glinul.


:i , che i riceueuano aglAlmiani da loro protetti ; per caua de

uali a

ra ata conchiua la lega con Venetiani: e quella memoria della Ga cotta_

Traurina , che i ritrouase in Fara (che vol dir Leina) chera in poter dc_
Venetiani da. da credere , che iui fose tata mandata da Traurini in rinforzo

dellArmata Venetiana , che doueua cnodir quellIole dainulti d'Al


miani: ma nello eso tempo aranno anco tare neceitare ambequee.
.Citta diiimular molte ingiurie , 8t inulti per non incorrer nella digrariL,

del Bano, 8L eser dichiarati inedeli al Re come uoi diubidienti , e con 1L,
buona intelligenza de Venetiani , e lega conclua con loro ecretxmcnte.
I 2.
come

132.

Dell(` Memo:

( come i deue preupporre) andari chermendo dalle violenze de Breberie


i. Riece anco oeruabile la memoria della venuta della Madre del R , che..

douena paar per Zara per andar trouar il gliolo in On garia : queo f
Andrea nato in Venetia nylio di Stefano olio poumo dAndrea econdo
R dOngaria , e di Toma ma Moreini nobile Veneta , quale chiamato dalli

Baroni d'Ongaria alla Corona per le crudelt, e diolutezze del R Ladislauo


( eendo queo tato amazzato da Cnmani li 19. Luglio 1 290. ) ft acclamato

R 18. giorni doppo , e quelle lettere , ;che port il nuntio del R Andrea de
uono eer ate lettere circolari critte alle Citta Maritime per la venuta del
la Madre , la quale come delle principali famiglie di Venetia , ar ata con
dotta dalle Galere Veneriane a Zara,e dindi per la iu breue,e comoda ra

da in On varia :i ritronar il gliolo , dal quale f dicliarata Duchea di Scla


uonia , :Fe/igmca Croatia , c Principea delle parti Maritime , cio Dalmaua ,
( come cona dal Priuilegio del Banato maritimo conceo del 129;. al Bano
Paulo, e fratelli Conti de Brebir , e loro heredi , e ucceori in perpetuo,ch7`

appreso li Signori Conti di Zrino decendenti da eso Bano Paulo i coner


ua, uale per eer vnico del R Andrea cognominato Veneto,chhabbi vedu
tol' aggiunto al lib. .cap.io.nellopera De Regno Dal:8: Cro:) In quea
mutatioue del R non fi troua altra memoria delle coe eguite , che vna tre.
gua,che ft conclua nel Cimiterio di S.Giacomo vicino al porto di Zara,tra`.l

Conte di Zara per nome de Venetiani , el C.Giorgio diBrebir del x_ 292.. li 6.


Fc braro ( altroue rea-irata ) per vnann0,promettendo,che gl'Almlani non

molearanno gli udditi,e barche de Venctiani,& in pecie lIole della Braz


za, eLieina , ne altri luochi , che haueero Rettor Venetiano e Che non na.
uigaranno da Ancona, 8c Vnia vero Venetia, e e accadee,clie fole, fatto al

cun danno promettcua , nel termine di 30. giorni do po ll ritorno della


barca , chhauee fatto'l danno in Almia dar in mano el Doge quelli bue*
mini , chaueuanno fattol danno, vero paoarlo otto pena di 15. mila lire, e
che e eso C.Giorgio voles'andar a Veneua per andar alla Corte di Rom-L,
posa nel predetto tempo venir, ar,e ritornar icnramentezfurono anco all

ora fattele icurta a Venetiani vdellinfracritti_luochi per lofseruanza della i


tregua di 3 .mila lire per ciafcheduno :2,Marzo da Sibcnzanizc ~Scaldoneiz
lanno eguente li 6.Marzo da quelli di Manage li 2.3. da _Spada-um, e Traurini.
v Nacquero anco alcune dierenie
no , e fratelli 613 Coplmunl di
zara; poiche nelle note della Cancella-SIA" ;Trail troua memoxla, che ll 2.2.

Gennaro 1 294.elegesela ComunitGauignade Marino Smdico _per andar


Auti Rogerio MoreiniCte di Zara,Vulcetta Podet diNona,e Giula glio
del Conte Daniel di Brebir Giudici cpromsarij tral Bano Paulo,G1org10,
e Mladino fratelli, e la Communita di Zara, con la quale occaione
an

co rinomata la opradetta tregua trouandoene linracritte memorie . ,


In nomine induidue Trinitatis mmm/inno .0.3 'Natiuitate r 294.1nd.7.Reg.- D

'Andrea Sera-*f R.Htm .e' tempore Mag. et potenti: riri D.Georgei de Birberio Ci:
nitatum Maritimlllu risComitis di: Mercury' 7 .Aprilisxum D.Manbeus DJJtlf

SMdicusK!" Pron' Cis homin Trag. v: de ipusndicatu conat, publica Instrq


:cripta-nun mei subsi not.proc.e Sindme d.Cis,(F' hom Trag.predio D.Gear
geo Coti' pro Ci, et bominibas .Almijmec npro genteua, ac .tubditis delibxn
diriualibuseze' dil Ce,et h'es Trag.obligauerit,jet promie: egregio [tro A
Rog.- Maur." Comici Iadre reciyiti.etipulf n'ezn wic D_ Ducis V:n,Ct_`s,et ba;

mmum

_ c ;.J

*- D! Tra 44

133

minimi Ciiairatis eli-[dem,v canon iiabitatonimxdeliumubditorum , * dilriua


1mm uora: de M. M .~ M. lib. denar.'=Ven. par. occaione treuguefat'e , rmate

inter preditt'um Georgeum C. dllD-RDgzquolibet recip. nomine quo opra."


Idcircoprediim D C.6eorg.ta`m nomine-no ,~ quam nomine omnium ubditornm
delium , ' diriuorum 5 (7:, etiam nomine dii Communis , e? hominum .Aim
irornft olemniter ne aliqua excepiione iuris , vel fai,e obligando D Dee .Am
lasq Cia-.TrsindM-r proc.Co.eF ho:Tr-Sind.(proc.n'e d CEA-,0 bom-Traccia@
ipuiefaurum,( curati-*rum taliter tum eefiuuodi diftum l ommune Tr. in
ciderit in diam penam M M M. libJD" ipa pena ab ipo C51 exaffafuerit ,faeiet, 0'
cqmpellet iiios,qgitontrauenerint ad dandum'' oiuendum dio Ci Tr.dit7am qu'
titatem M MAI-iii). uod 'diumCommmze Tr.comeruabitur a prediis M M M.lib.

penitutwotaiiterne damnomliaquin_ ipse D Georgem C.de deuo proprie promic


;ii-Efo Sind. ~ p'roc-oWU boszroiuere dico C i Tr. prediam quantitatem M
M M.lib.[u` 'pena-@obligauorum bonorumz'pena solntaei non rato manent: : -

ui-,d Insum.pred.Georg.C`.voluit,iutligiliiui pdentis munimine roborari.


'~ .Affi-min Ca'roCli i Domo-l.D.Geor.C.preemibu-5 Radoslauo oiim Domogne
da PolitiaComite Slauano, Stenisiuo de Birberioeruientibm eiusdem Comitis , (F

Mremmzrlqdio eiusd.D.Comizis ttb.de bijx road" rog.E t ego Sirous Pe~

(izdncopwaumdths omnibus intari- , ' rogatm smbere scrip t ro-s


gatto: Ad. D.C;` i?) 2 , l 394 Lng7.Reg.D..\lndrea c- ' tempore Maga ' potenti: rin' D Gem-gif de
Birba-i0 Comici.: .Almi die Veneri: 9 .Alisxum D.Mattbeus D. Lucij Sind. ` . .
Tr, - - pro D _George-o Comx' pro ( i ' homimbus .Aimxac alijs delibus d.D.
Coro-54',@ ce Tnobiigauerit (Fautino prudtes Viri &Nicole; Comes,Radigoi,
Priaoslauuz Badia Indice: dii Cammo-nine? bominum .Almi cum confenu,et

?aiutante conlijen patina parlamenti diff: C61: .Almii in 'Platea di: C615 ad o
tem 'Preconu de mandato ei ufdem &Nicoie Comm'le diorum Iudieum moreoli'1
to torigregato prormferunt @ue liberaturos Ceh' bominrs Trag.ab ipa
' .M
.M M [ib- occaione bominum .Aimi inciderit in penam diff-M M MJib-O re ee
to damna,expencu, intere-Je ab oblig. dame: autb. realiter , e? eorporaliter retinendi
bomine: de A[mz`o,donec fuerit integra atisfaum renun.priuil.
.Ai-m in 'Piatea d.Cis .Aimiji pretibu Zulla iio Zupani Budislaui , Stoislauo
filio Barbani Petre Cuitane Conaci , " piuribus alijs de ditfo parlamento obus bij:

votati-5, ' ro ati: , (9* ego Sirotus 'Petri .


E degno oseruatione , che non fosero inclui li Sibenzau nella lega o

pradetta-fa'a con Venetiani da Spal. 8c Traurni : come ne anco nella luse


quentc pace tra. quee doi Citta : il che i come deue eser prouenuto per la.
ctroueria, chal] hora i doueua trattare alla Corte Romana del Vecouato:

nella quale esendo viuamente protetti li Sibzani dal C.Gi0rgio,c0me chia


ramente apparir pi ananti:cos non haueranno er tal ripetto hauuw ar
dre d'enttarci , contutto che enualmente intere sati nelle violenze cmun,

che svauano allaltreCittzone la dichiaratione pota nella opraccennata


tregua con Venetiani,cheso C-Gorgo po icuramente andare alla. Corte

Romana deue eser ata fatta o. contemplatione de Sibenzani , e mentre esa controueria vert ua in Roma il Vec.di Scardona,c0me il pi vicino., c`_ put-_c

come pi ottopoto alle miuaccie del C.Gioraio singer nelClero dl Sibem_


co , dl che r1 reo dallArciuecouo di Spafato ad inanza del Yecouo di .

Trail, come d

uaapparc.

a memoria, che nel cartolario del Capitolo di Trau i .coPerz

'

I 3

19b!

134,

Delle Memorie

15b: dia-MienSpal. .Archiep. tom Dalmatie , broatie, Sclauonieque Prima


Ven v' D.l\{,per eamdem Efo ScardonJal. in Do. teanteacro Concilio anno pre

torieo in Spoleto celebrato ordinaffe , acrmiter precepij recolimueuod nullueuf*


freganeor. nororum infreudicium alteriue Clericos ulteriore Diocei: ad acro: or
cimespromouere, aura ia Eccleaica, (9' Epicopalia dcramcnta minirare pre,
jnm. , ub pena D. lib.ed ue diete/: nibue i: contenti. Bad preceptum , *

tomalubre at/4mm Ven. fr. nr G.D.G-TrvEpis in ella B Dompnj preentibue n0


rz-;juuzganeu in vniuero Clero vo: infregtegrauiter nobis et conquem 1 dicens,
vo: Sibenicenes Clericoe udacros ordine: promoui/je , ac eie crima contulie - nec
non boprima Paruulorum, ac aliaacramenta Eccleia/lieu, eo* Epicopala celebra[
je_mfui preiudicium , e?" grauamen . Cum diff! Clerici Sibenicen: , ' ,totum Sibe

mcumfubient de iure Eko, Efmtui Tr. excuantes vos omnieipreda noro


mandato, (o' autoriratefeci e. Hanc totem fuam querimomam nobis inpingendo.
eo* contra no: conuertendoplurimum nobis , quin poeta-5upra modum debitum excitit
ane-lm, (F' mole/fue mnqmm grani! [mei-mu , a* afiue . Et/i bene recolitio
eum uuper in occietate la/di Beni ad nos acee/li: uper codemfao non folum :i
Tr.fed etiam A Spalat. graulim. lamentaiones , G* terribile: conqucfiionex in pre~`

feniia D Poreat Spal. (F omnium nob. Spalocmon abque magno nori eordis. do*
[areg multi certominzeagone opprobiu etiam contra Ms r 'gida ,- (3' duro , eperti (F
mol'e/ia appellacione audiuimu: . Super quibus omnibus graniter afii- (E' pertur-`
bm cui iniemi-1m* , dr preces muli-u- omniumuraganeorum nororum , qui preen
te: in feo &Dommj extiterunt taliier vere ati cribimus , " per hoc preet.`
fcriprum uorumrmixer , A' dericie precipimue , ' Precipiendo mandami. qua
:enus m tenione grati-2m Beati Domnii, norum comm babearis , (F' dii con
crlif penam ?iulm eugereupradwfe nullatenue atempeeti: , " in pre-dim: unilate
nus creed-'em, alioqum indignntione-m 8.00ng , " norum , ucjuprudii Concilij

pemmi contmeca in': proculdubio incuretix .


Data Spain: in Palacio .Archiezli die Martin x z Modi} infra oeune B- Dompmj ~
Inci-[Exte . .'.-'

.A quell-a critture-_enza milleimo dallinditone ea appoau i pu ag


olungere ; giu che Viene in quella nominato il Vecouo Greaorio , che Vc
?cono dl Trau del x 28; .no al l 2.97. e cacando l 'inditione ea nel x 293. in...
queanno-ar a-talieritta quea. dichiaratone dall'Arciueeouo-per pro

pria diolpa , come fatta anco laltra di opra regirata; Non rea per
chanco in quea non ifcorgnole minacce del' Bano , d'inieme 11011 BID
gaxica, che lArciuecouonon habb haunto ardite douare, chil Ve couo ~

x"Scandona nonsinger nel Clero diSiben ico ;. e con tutto , che foe e
guito opra.- d ci` dccreuo- penale nel Sinodo lrouinciale; n ientedimeno non
atdise lArciuecouo di dichiarati@ incoro nella pena; m per darqualche

faeisfttione ;i Traurinc aglalrtiVecoui venuti alla eadi S.Doimo proi


binelhuuenirelingerirene,il'chc deue eler cguitopet ripetto del Bano, e
&mili-dchararii protettori de Sibenzan .
:Eiim queimedeimi tempi contea la Corona dOngaria da Carlo Mar

telloprimo enitodi Carlo II. R di Napoli , e di Maria orella di Ladislauoy


a-quale era ucceo Andrea; e {i come Carlo doppo la morte di Ladislauo ,
come pi protto-dAndrea haueua amto il titolo del Regno dOng.;m*ia__.,j
e per rale era ato dal Sommo Pontece riconociuto , cosmand-vn (ho'

mncioa. ricercarli Spalatini., cheloriconocccto per R_ dOngan'z., eli


.ai

"t-"FLD .Tr-c.

-I-zzf

giuraeto fedelt; li quali conferitono cicon Traurini dimandando confi


glio , 8c allhora ridotto il coniglio dl Trau da Filippo de Zanni de N appis
Cittadino dAncona Podea comunic le lettere dc Spalatini , dimandan'do

con lio ; uiui variarono lopinioni , 8c alla maggior parte piacque , cho

non oe cio igmicato al Bano Paulo; ino che non oe ricercato il detto
Commune dal-medeimo Bano; Dea Lucio conigli , che foe eletto VjL.

hnomo auio di quel coniglio , e mandato 2t; Spalato , e che foe tipoo a.
nel Num:in chil Commun di S alato vol conigliarti col Bano Pau-lo, e poi
?e li data. ri
,, e che i mandano lettere diquea materia al Commun di
Sibenico . homa de Zanicha conigli , che i mandaie :i'Spalato vn Sauio,
e dicee , chal Nuutio del R Carlo non i pu hora ripondere, perche chi

d R dOngaria uol coronari in tal Citta ; e che quello, che coronaonek


la recenza d'Onga-ria intendeuano obedire ; queio contiene vn foglio do
contein .- 8: in vnaltro fo lio de conein eparato i leg-ge .

Item Mattbco Lucio conligli , cbcfoc mandato .Ambas-al Bano Paulo , cgli ri
fcnje tutta la Ipo/ia , che fufatta al untio dei R Carlo con Spalatini , Sibcn.
Kani.
E etche inquei-fogli non v ne mee, ne anno , ma nominandoi Filippo
de dppi Podet, queti u_ nella Podeara del-1 292, z , 94; onde vno di
qnei tre anni-arai venuto quco Nuntio di Carlo Martello in Spalato ; e..
quei ragmenti cos mozu come ono , ono degni d'eer oei-nati non tan
toper la variet dellopinioni in e epree , quanto che in negorio di tanta
importanza , i vede , che non olo li Spalatini non volero ripondere cnzad
coniglio de Traurini , ch'erano loro amici-5' ma gli Traurini conigliarono ,
che i-conferie anco con Sibenzani , cherano loro nimici 5 e bcnche noni

appia preciamente quello foe ripoo: tuttauia-i vede,che quce tre Cit;
ta. popoe laltre contee in queto-fatto vniotmementeri ndeero: e e
trOuae il reto de cone li, che mancano credibile che 1tr0uarebbe che
tipondccro (chehauen o giurato fedeli-aladAndrea , ch'era coronato , e,
te nana. non poteuanolgiuratia ad'altri); poxohe il nome uo trouanello
pudliche critture no , che vie . Mori Martello_ del r 295 e u pretea la_,
Corona per Carlo Roberto uo gliolo , chera piccolo , al quale aderirono
li Breberiei , e con tal occaione Furono leuati li upetti , c'haueuano quelli

di Veice in Pufrlia , cheli Traurini aderiero , e partecipaero del coro d


Almiani , e ne 'urono fatti vincendcuoli inrumenti di pace , 8c amicitia .- e
e bene quello , che u {atto in Tra non i troua , i troua per nel Archiuio

qulllog che fatto in Veice , nel quale venendo epreo tal negotio lo rei
raro Dominic-c
.
g 1 `Anno
Inc-n.1297 Reg." D. RKarulofccundo D.G.Ill. Regc Icrua
lcm Sicilic Ducati .Apulia , " Principamo Capua 'Prouincia , ' Torce-[que Co
mike chnorum autcmfclicitcr anno t g mchril.dic a ciudcm aum Ita! apud
Ve .1-5 .

TL: Scaus dc &An-irc:: Vcarmn Index , Fclicim dig-c rm non@ ul-fi ttc't
dc cadcm tcrfa habitat: ad bcc vuctipli: , G' rogo in num morc , di" locooli
Vniucrt. Vearum, (F' nolm prccntibuo cumcadcm aucrunt adelauprcfcnn'm
promdi viri .Angelus dc Vinccntio ,- C'T Ichis dc Ruga cotta-iu altri , otincazuti,

ordinati Sindiciper vniucrtatcm caudcm ad tra adam, di ardincnduurpcccm;

(o' conca diam intcr bc: ipjus Cin-Vrar. ' Cc, j b'c: Cin-Trag- inter-:zingari
I

r a

136

Delle. Mater-te

debaturVearmn
, ' eheabatur
, ac plurimareceptunin
:amg-imam,&incanta-,MFN"fa,
ore
oers/ione:dicordia
, _e'damna
peroms ,i (9" rebus-d
pirati: ,Zeu curarus Dalmatne inter quo; ex certi: pre/mpmnibm preumebanmy
,uie homines de dila terra ?raga (F ip'dem Si'ndici expouerunt -uifati e'ldem lpro

.parte Vniis eiudem cum coe , o- bormnibue dit! ;terre ?Ti-ag concnumzzdi.
:Zum , e* pecem nalem aigna: eidem Vit. puh-tnr de' ipa concordia in rediffa
Ciu. Trag. auml manu Siroii vPetri de .Ancona aucfe Impcriali , .m (Lem.
Tr. iurat not. afium , U' conrmatum in conlio grli Giu.: ciudem in "Pulaio C5,"

per uod insrum conitit, quod D.1\{ic. Sindicue, * prog; 53,-, ua ,cme Tux-ad
ec} liter conitutuc (F ordinata-s in conugrlipeciali d.Ciu. ne, e? vice Cia.
p. ffcit. * promitipis .Agelo , G" 15bi Sindicu Ciu. Velarum recipientibus ne

ac vice Cis, eu *uniti: {t-ia pacem perpetuam* veram concordiamcut ab anti:


.quo uit inter vtrumque Coe perpetuo l)abcre,tenc'E, oberuare cum CEM? bomi
ibm ipu-s Ciu.Veiar. eius dzriualibue exientibus ad eorum mandata, ctnon
endere,neq. gfendi accre in peronumec rebus diflum Ccingularcsperjonac; ac

, iriluales di .e teme Veiarummec etiam preure au.rilium,(F'auorem aliquibus


*nolentibu-s offendere , nel noccrf bominibws de Veix, ac diriualibiit ipu-s per me
re,nec per terram ,per quod instrum etiam conitit quodi i .Ang-:Iuav I'bx Sin-dici
eiudem terre Veliarum pro prterne Vnifis eiujdem i ili mpdo-promierunt pra.
dio D-Nic.- Sindaco , U' procur.Cis Tr. recipienti nomine' Vice difii Mina-fa.
cerunt pacem rerum concordiam ith upraeri um eli , * ualiter liti-ad; 'pay-g

promittit vna alteri adinuicem per pulatt'onem olemncm pre ifla~ mura; (lim

gula 'c. iur. (Fc. uboblig. (Fc. ~ ."7 v:


r- r- .
-A
.i . .x. ._.-, :in ".1
.Que omnia etita per bes Ciu Tr. quod ipa Vnifne Vet-ir. conrmareraticare
acceptare c'bcret s eadem nniac inptia ra perol!. . . -. . riel: maliuol:em.'.
pula, upitione maligna conrmauit , G acceptauit , quod pre/cripta modo ordi
-nandum italian.- promium et per dios Sindico: pro bono pacir , e? concorda) due.
dio ;mandare , quod per nos ad cautellam boiim dia Ciu. Tri Preenr dalberemw
concere
pub init'rumexinde
. Verumad
reimemoriam
, 'perpetuam
preent
pub-criptum
faumuturam
e per manu;
mei prelibati
Feli'cpublvfirtnitatem
Vedrum
not. igno meoolito inter q Indici!, e? rum per Zd-''P teium ubcriptionibus
L i .

roboratum
`~`
g. Ego Sca'r'us lius .Andrea Militie Index Vee
Ego Thom-lius qdm V olotti telisum.

, i "9
*'~ {-?'QPTO

'fif -t fo **

*i1 5 $113- - ' " '

i ;Poco doppo li Sibenzani untarono nella contea del Vecouato con Tran_
rini per mezzo del Conte

intamente appare .

iorgio , come dalla bolla della ua ercttionqdi

1-

Boni. . . . Ven: . i: . . . .Arcbiefw Iad. dilelo lio . . . electa Spalat.


Sacroanlia Romana candorum Mater delium, Magilra, queaperne dipoitio nu ar itrio uper vniuerfac orbio' Ecclenc obtinere degnociturprincipatumliztum,et
eonditionem' qualitates locorum' tem orumprouida circumpeione dicutiens
annulla locorum iporum caua rationabi iuadente in Ciuitates interdum erigit , (9"

Eplibus decorat inignijs dignitatic . .Aliqua vero ex caua buiumodi non vnquam
predi: priuat inignijsWtrique retribuens iuxtauorum ex'gentia nic-ritorum. Ha
eti quidem ide digna relationis aertio , quod abolim inter Ciues Tr. di' bomines
Ville Sibenici inpalaten` 'Prouincia conitute, grauis, O periculoa disseno adbuc
durans,ea occaionedpotimefuit exorta,quod Ven.fr.iir. . . . Trag Eps, (a Ciues

pmi. villam ipam ebere ubee aerebant , da' ai-rum Trag Ecclze , ac de diocei
- .

eius

\\ 'K

.A Dc Tra .

137

eius ee reatis'bominibusrmiter aerentibur ex aduera prediam Villar, nec


eidem u ietlam Ecclee, neque de ipusfore dicunt , edibi pori/is proprium deberi
Epicopumeque dignitatis Epicopulisfore titulo decorandam . N9: igitur ad pa
cemdelium , * quietem , paterna ollicitudine intendentes , valente: benignius,

;non leuibus animarum, e? torporum obuiarepericulis s que inter Cities G' bomines
upradiios poentprout aeruntur occaione uiumodi euenire , ac etiam cari. in.;
X150 Filie nre Marie Conortis Caris:in XPo lij Caroli Iil! Regis Sicilie Regine
(Vng. 111.: nec-non dileii ilij nob. KGeor i1' Comitis Ciuitatum Dalmatie , in..

quaTragmien.-Ciuttxos,ta' villa predika con zunt nobisupcr boe bumiliter uppli


cantium , (F aerentium dldm Villam Siben.ore locum inignem,(' alias multipli`
Cicom'ditate dotatum deuots annuerepreeibus in bac parte plenam quoque gerentes
de veflra oircumpeone fiduciam , quiupra blfs omnibus babe-re poteritis notitiam
.peniorem . Mandamus quatenus 'vos , "nel alter verum per vos , vel per alium 5
vel aliospreatam villam Sibenicen: .noira eti autoritate Ciuitatis inignijs deco
-rantes , maiorem , (9' olemniorem Eccleam die ville cum el ecundum ui lam:
.Ecclee Catred. decentiam'ierit de dote prouium eadem auoritate'in C'atrtdalem
Eccleam engate, que Spalaten Eccleie loci Metropolitice tamquam eu ufiaga
ganea iure Metrap.itubiea, acdeinde aliqua prout decens extitit de boni: equ
dem Eccleie Sibenicen. poi quam dotata, C9" in Catbredalem uerijc creata in ~us
,Epicopalis mene E it. qui pro tempore fuerit ipus Siben. Eccle te deputati: , ei

dem AHP-Ec$.5i en. propriam ine alicuius preiuditio aignetis Diocem certi:
Peronamydaneam z quetanto congrua: oneri preciatis aumtare predia in Epi

prout expedith nibuslimitatam , e?" nihiloininus eidem Eccleia* siben. icc rice

cOPm r puorem., curam , (9" adminilrationem eiudem Eccleia Sibenicen. ei

iritualbus, temporalibus committendo , ac pere ,6; Arcbieie ascitis ibi duo


.

` ;nel tribus Episcopie giulia? , (a' communionem .Appaioli'ce :edi: 'ljdllenllblll


Mtmurecousecrinisnpmsoaeiatisbiab eius subditis obedimtiam, ' re
.`_-,.
_1 ggieimdebitamzcxbiberi .- nam quod-per hoc Capitqu eiusdem Ecole-te Six
` ' eum contigerit eam varare per
nic, a'dSpalat.Eccleie
quoseleio Eiiniure;
S-M'J 'nuilumin-polerum
-tineatae'r
preiuditium genfntl"

contragF'cmon obantei aliquid~d.8ede .Appaolica it indultum, queinzerdici ,


suspendi , vel excommon point per Inter-'os , (F *ati . . . . vsque menzione; . Sic
ergo` in: premiis prouidentes , (3' .laudabiliter 'Pos gerere udcatis , quod perinde d
Do premium , (a' d nobis commendatioms titulum poitis non immerito promereri
Dar-Rom-aP'I-*etrum Kal.Maij ..ln-.4,. 1 298.
.

Cos doppotantex cosi lunghe contee,nelle quali i comeli Traurini non


tralacioron0per la. loro parte diligenza alcuna per otener le raooni della
loro Chiea ;cos li Sibenzani d0ppo tantartiti) tentati in vano, Finalmente
ottennero il Vecouo per mezzo del C.Giorgio , cheaputo valer dell'OCCaa
ione, mentre Carlo Roberto glio di Carlo Martello retendeua la Corona
dOngaria er interceone di MariaRegin'a diNapoli uaAua,che molto po.
teua nella orte Romana,im etr da Bonitatio VIIl.l'erettione delVecoua
to s come nella bolla viene-e reo per doi caue;l'vna per ouiar alle guerre, e
disioni,che perci erano eguiteilaltra per eer luoco inigue , e meritar il

Vecouo tutte doi vere.F eletto 1.Vecouo Fr. Martino d'Arbe dellordine
di S.France.co li 18. Giugno 1298, e conacrato il giorno eguente in Piazza,

oue u celebrata la mea, e cOn quet'elettione cos olenne ceso la caua_.


delle guerre, e dicordie, che lungamente haueuano tenute dxuniteqxete..

Oi

er,

x38

Delle Memorie

'T

do Citta vicine : le quali per quea' cosi lunga'contea reudicatono cia


chcduna allo ato proprio; poiche li Traurini per que
aua diuenuti ni.
mici implacabili de Sibenzam perderono la

orettione de fratelli Breberie

i , e diedero occaione a Spalatini di rifari

danni aati , e ottogacque

r0 . molti diari di opra accennari : all'incontro li ibenzani oltre la perdi


ta dellIole , rearono tanto ottopoi all'arbitrio de fratelli Breberiei,chc

loro conuenne eegur in tutto glordini loro , come faccuano glaltri Cael
li dc Crouati , cherano in lor potere , e perdere uella forma di liberta *.

i che godeuano auanti quea contea pari a que a de Traurini , e Spa


latini .
~
Mor ilbuon Vecouo fra Gregorio il mee di Settembre dell'anno 129 ,
del uale i trouano doi ole memorieslvna l'accordo con laCommunit Zel

mo o , con il quale doueoro pagari le decime delle biaue , e l'altra di quel*


li , che doueuano eler eclu dal Chiericato , c Canonicari e OnO le e*

gli?ntl
Dei
. namincdmaa . .Anno Domini 851mb 13 die Dominica 30 decembri:
temporibus D. Ladi:LD.G SerJegii ?ng-VeriJPati-ir &Gregor-i4' mieri-:tiene Diuina
Bpm-api Trag.Mag.Viri D-Greg.c*am Trag' ob-V.D.Palmerij D.Fa1ci dc Firma

ciuit.Tr:'Pattis . .dd honorem , G' reati-critici Dei omnia-Patenti': , " Beato Marie
Virginia, nec ame-l' Beati Laurenti] Martins, G' Saudi 104mm Coaeori-s . Prodi'.
t'ius VemPater D Greg.Tr.E copa: a cum D.Geruaa `-i-cbniimrono 'Priminte
rio Caottox' toto Cammini:: dic Eccleia S-Ldltfii Epitapatus Tragmam in:.

U* rice dii apienti ox ?aa parte, ' LKDJPalmenD-Fahi de Firma Preciio


Trag. 'Pot'is de valutate generali: conilij dicii Comuni: ex altera vnanimtter , G'
concorditcruper decima dandi: ad talcm Concordia! deueneruntciliret . ?cod qui
libet Trag Cini: teneatur , (F' debeat exhibere decima: bat modo pro quali et Ba
arante num medium Bladi , cilicet medium ad-um grani, (a' medium ordcipro

omnibus decimi: debita exhibendis extept danni: agnarum . 111i rem , qui terram
proprij: manila: talune, vclboues alieno: conduca: decimam conuetam dare te

aeantur , cut haemupnalurunt: (F' blanc deuaareniur caa fortuita tempo


ribux giu-nani: , nl tmpcatum quad! in volantino lohan-amis' de dando , *nl de
cimam dc ea quad ncolgcret ille , qui laboraret , 'nel ipum modiumpro qualibet Bo
ue . _Qnm dei-imam quilibct dare rene-ati olibct anna ono ad Kai. Jugo/ii, d*
{i quis non darct ?que ad dium :eminum almci Tra .pra 64mm x lib.?cmpar.
da* nibilominus diam decimam dare reno-ma! ; ' Pato .ta , Canules , C7' Iudire:

Cammtmis Trag. quipra tmporcfaertnt , tematici predia faccre coe-mari , "

operai ecace-m dum 7t oberuemur , (a [i aliquis , vel aliqui an dabant ipas da


ciirm , rt apra dium : , 'Potca , Conult-'5, e? Iudite: , quipra temporefui-rm:
faciant pu lire bandirix inbibcaiii_ , *at nulli-s labom derterri's , * poeianibu: i'l
lim , qui non darci dttimam ad bannum preditt'um , (a' ipa hanno meantur exige

pro Comma: , da qua concordia duo unt cripta con :milia inrumanta videlice:
?num pra qualibct parte. .Aum TragJ Palaxia pti D. EP! preentibm ap. ;1.7.
,DD-Dca de `tmblam Gregorio de Cega,7'boma Ianicbe, Mattino de ?ucira-.dm
blafo De e, Gregorio Gualimmj, (3' D.Dc4 Duyaiide Marjica cxaminat.tcibus .
EgaDe a Duymi examinator conus examiaaui' . Etega Iacobos de Firma Com

mani: Tragv predii D 'Patcotis Iurat-Nt.rag.crip, ' publicaui.

_o

Frater Gregori: mieratione Diuina Epic: Tri-g. vniueris i u Chria l:

preemlit'icm in/pcuriifalutcm, Ggloriam Paradi . .anaiam Paaralix cu


ra

Di" Train.

ra regiminix boe depoeit , vtaiera verimus libramins, (a' initiefeatores: idea


ad ipus oberuantiam'opere nilms , (9* dorina aurgimm ineunffanter , ne imme
mores iliius 'Prophete oraeuii dieci-em: a pofieris , per quod dieitur iuitiam tuam

non abeondi in corde meo , et mi legi: veteris anxit auoritiu . Ne Ianue .Aule
Dei paterent illis , qui non gauderent Tbori legitimi iuniione , unt purij , Man
ere: , (9" ceteri Notbi . .Qui omnes euipainteruenieute parenti-m probibentur an
ione Sanfiorum canonum diuinis mimer "s preentari : igitur patiubpeditari Ee
eie/iam Sanam Dei culpa ei" reprebenliyonis immanis,eum ea que ingenuitate 'vi

rere debut exponatur morbus,tra&atibu5 immundorum: quidem emergunt inde


defpeiones rerum nobiiium' Sanarum ad vilitatem vergunt, que pretio extl.
terant valde eara5bine ergo vtriu ue legis Sanftio debe: non immerito oberuari, ob.
ferutia euius pro merito gratiamzinc meretur" gloriam in patriaupernorum.Die
autem Venerts tertio exeunte Martio eum de voiuntate D-Geruasij Jrebidiaeoni,'

Canonieorum omnium ibidem preentium a nobis in noro 'Palatio coram ne aria tra
&arentur nobis ab eidem nofkris Canonieis petitio e porreta , que in e omentum
iuitieconiinebat, G' oberuantiam Eccleaiee dicipline , vtfeilieet illegitime na
tis , ('3 eonditioniseruilis nunquam admitteretur in Clerieum , (7' Canon. Ecclejie
irelibate , (9' quod nulli romoueretur adaeros , quam diu e adpedes iurafuper
oe introducente: , e? eonactudinem nore Metropolis iongis temporibu's oberua
tam , petitiani quorum iuribus initenti duximus adnuendum , rt dignita-s Eccleia

coneruetur ,- da* ouiiis Dominici .Agerin arn lamfegetem pulularet; ea propter ipa.

rum voiuntatesnguiorum in omnem appro amus, t' approbando eonrmamu!, or


dinamus, voiumus , precipiendo mandamus , 7t de cetero tales non reeipantur in
Cierieas, ( Can.Eeeiie Catbs nint ingenuitate prediti , U' Thori mmtalis loa

beantfuleimentum , " .i noxa eruitutis nt penitus alieni . De illis autem qui ad


_ pedes unt per omnia oberuetur mas, c3' eonuetudo Ecole/ie S aldJ quis autem ex
tra hunt eonitutionem, ordinationem, volunt,Cem, con nat-0.374711 preum
perit atientare inaiynationem Dei omnpoientis Beat-.dpiorumffflri Paulimee
non Beati Laur. Martiri: , (9* BJoaIni: confes. quorum patto i:qu communimur,

(9" norame nouerit ineururum . <9' communione Canonic.omnium per mene; qua
tuor .1t penitus alienus , (F' *ot carta preenti: decreti robur obtneatrmitatis , fu

turis fueiatpienam demubcriptionibus Canon. ea* omnium , igilli: noris , E"


eiud.CapituLi duximus mum'endum . Afium, celebratum e boe in Epli Pala
ezoub anno Domini r 286. 1nd, 14. die , (F' mene quoupra; quam Ego Dopnu: Ste
phanus eiud. Eceiee Can* de mandato D. Ein'. (' voluntate Canon: omniumerip,
e3- meumolitumgiltum appoiti , ' piacet **o Ego Geruaus Arabia. rii-nno."
Ego Kaous 'Primicerius conentio . Ego Marinus Can. eon. Ego Michel:. TH:

*I* Ego Kalen: de *fa Ego Diaconus Bogdanus Can.Con.Ego Diaz-Michael Car-.Con
Lgo Dragus Cau: conentio aliena manu merrigf . Ego Kaarezza Can'. eonfentio
aliena manu meeripf. Ego muli: neeiensferi ereCan.Conf. ** de voluntate mas
nu Doppo
StephanilaCourerip
morte del. Vecouo Gregorio i troua nominato Giouanni elet
to li'28.Settembrexz97, e poili zz. del mee uequente dOtrobre Liberia
clerto = onde che Giouanni in queo mentre mori , vero la ua elettionu

nlon deue hauer hauuto effetto , e queo Liberio u Anconitano , e vie no


a l 319 .

cme

*140

.Delle Memorie

' Carne le Violenze de, Brebir-ie tfoero caua, che le Citt Maritime

`.

_ .di Dulmatie. i ottoponeero Venetiani.

Cap. 8.

Vccero in queti tempi lunghe contee delRegno dOngaria tra diuer


Principi diintamente piegate nella predettopera : a pzrci baari re

plicar qu , chil opradetto Carlo Roberto glio dl Carlo

artello capit a

Spalato del :300. e do po eseri fermato iux quai doi mei i. part er Za
.re-bia compagnia dl Paulo Bano, come crme M-icha Madio Spa atino :
ouezgli conuenne fermari molto tempo , 8: pena doppo diec'anni cone!

-gui la Corona , 'e con tutto ci non era obedt'o da alcuni Baroni principali
~d`0ngaria ,lino che in anguinoa battaglia non li vincese: nel ual tem o

.il Bano Paulocol fratello, e glioli oenendo la parte delR, cre bero tan;
.to d'autorit , che re'ero la Dalmatia, e Croatia ad arbitrio loro.

;3

.Quanto ia tato dicile reprimere il Coro deglAlmiani ato di hpra


accennato , e nella tedettopera meglio piegato :.li quali erognoccpne
.di diturbo, che na ceua non oante tante cutt fatte per oro tornauano :i
.depredarc li naniganti., che per il pi erano Venecia: onde circa il 17'300..

d uando il loto Conte Giorgio trouaua in Puglia per condur'il giouanc R


19 Mornarono a coregre, come dalla eguente lettera del Doge crit

,dj-Traurini appare .

;u ara

un

h i 13enne Grad-nico c. nob. ap. VK'Poi , Conlio , di' Communitati Trag;


,amica dileciu al/item, * dileionu aefium . Recepimus reina littera-s per quae
antenato-ra nos rogois quatem piacere: nobis per caua-s in ips litreris annota-oe

;erminum'vniue mens , 63* dimidif'. quem nobis prexrmus ad olar-dum lb- 300'.
par. in qwbm ez: nobis pro C. Georgia obligati prorogare uque eric. G. reditum de
;quibus Apulia, (F tune intendebatisuttsfacere ;. ad quorum ignicato prudentie
. elite duximuu tenore prefontium, repondendum, quod ipum pecuniam , que a nobis,
(F' alijs Ciuiratibm Dalmatie debe: exigi nondebet in norum Commune recipi , nec

_baberi ;ed de ipa debetfaiiseri multi: noris delibdamnicatis grauiter iam , 67"
di per .Almanox , quibus dumuicutis-mora eet intollerabilis; itaque iporum dm
mnicatorum neceita nos conringiz :eliter , quod non poumus ampli:- expeav
;e ,- vnde prudentiam retam rogamus attente quote-ms debeacis ceierirr ditorta*
Zimmer): dare noro Comici ladro; ante ride-licei quam preceduti-r ad pignorandnm
d eli-'0: vbicumque poterunt in partibusnofiri domini] reperiri :Wmcuzcim plu

res worreqmuimua' termina: prexus vabis-ad. modo e trana'tr . Dandt'e 26


Martij 13,1nd. cio 13.00., .- .F
. ,p- 4;:- non
` E trouandoimemoria, cheli Sindici (e Spalatini per leuarle repreaglio
conccse da Venetianicontra di. loro pagasero in Venetia li 18. Decembre.

rzot. la portione a. loro pettante delle lire 3. mila di icurta fatta per il C..
Giorgio : i pu da queta dedurre', che li Traurini habbino pagato in Zara,
1,1 Loro portione, come eranoricercati dal. Doge : e che lr Spalatini c'ha

ucuano tracurato di pagare nel tempo preso ,. ano por att necetati
mandar Ambaciatori a Venecia , e pagar iui con maggior inte resu
do po hauer patito le repreaglie , le quali quanto osero guardinghi
li Benctiani a concedere dalle eguenti lettere critte dal medeimo
~
Doge
4 [ib. ,4. cap. xo.

h Di' Tm":
Doge Traurini 'i pu 'comprendere . f

14-**

- - -

Petrus Gradonico 'c. nob. (i ap. V. Toti Trag. c'e* ciufdcm Cinit. conlo , '

Communi amicis dileis eFc.Cum Diambra q. va-om? nunc fila Comis.Totiglic Vi


turi lij q. Cecilia onris olim Drumirij Viturt'de car/nio Sane Marie Formoe fi
delis nora Ciuis Commirario nomine difii Totiglie, ('7 pro ipa Commzsaria ratione
rcpromise predie Ceciiiefpcantis iurefuccejonis adstm Totigliam pro parte ei
deupradia repromzsa contingente iib.den.Venet.oEiingentorum de bonis, " babe-re
dih Drumiri Vturi debeat'peufzcre' babere,fcut continetur , * legitur in vna
dijudicams carta completa, " roborata manu Stefani LombardoSubdiac. Manno/Z.
Cam-.fa. an.ab I.1ncar.D.N:I.Cbri. r 27t-men. nou. die 3 exeunte [nd. 15. Riuoalti

c. vt in ca legitur , ' de bonis , (9" babcre S S. Drumirij in nc/ira diriu


dicitur adesc.Nob.-htatem,e amiciziam veram preentbus deprecamur quatenus
tant de diis bonis per reros otiales extimarifaccre velitis,qmtum acdit pecu
nia upradifa nobis pretium,et cnes totius,quod uert extimatum pei-,11eima litte
ms declarantes rt nori Iudites inde valezt procede re, cut po/Zulat ordo iuris . Nos
quoqmobzs tencamur pro meritis reponde re.Dat.die x intrante men.nou.Iud.8. x 295.
Petrus Grad:
Capitanio,Coniio,* Ci Trag-amicis dil- cut meminimus* '
'reram prudentiam credimus non iatcre qualiter per noiras litteraaepec fepos uos
requirendo durerimus amicabiliter , ' rogandos quatenus piaceret ~nobis ad execu
tioncm deducere quandam dudcazionemJiueententiam quandam Cecilie Vr. Dru

mij Vituri Ciuis nofiri a cui Cccilie aduccconem dcuenit q. Totilla eius lius pro
duabus partib. repromise pftus Cecilie,queunt lib.800.den.Vcnad grofs, ip Totille
competente-m iureucces.predi&e reduccn.Diambram reliiam' Com mifsariam ip
us Totilie nomine ue Commisarie in tenutam , (F corporalem poseionem iporum
bonorumh'* poseonum ipus Dru/imirij , vtfententiatum extiterat per quemdam
verum 'Pottem' uos conliariosmos autem qq-m per pos Capimf Mattbeum f
Lucj elet'ii arabi-s vcrum .dmbaxnuxta Iudiccs petitionum, quibus conccimus de
talibus Prouidcrc contentatum uiset diamcntentiamhua du'udicatus carta! im_

bonis omnibus mobili


(F immobilibus ipus Drumjr' bicumque Trgmel eius
dilrtiu reperire:
cxccutionem deduccrc , (E' ip
Diambram nomineue
Commisariepi-cdi e, zu cinprocunpro ea dc ips bonis poni facerc in tcnutam , (9'
corporalem poseionem dummodo non apparerent prcdtii Drumirij creditore: ip
/ius Diambrepriores, 23" eidem breuem, (/9 ummariarn reddere ratlonem , (F tamen

y; conucncrat Ciuis nosra prediia de romzis noluiis aliquid obseruare , dedu

centes pracur: ipus Diambre per [frepitum rationis nt in talibus consumerct


cetcra bonasua; imm quod satts plus graui us rcputemus inbibuiis notai-ij: vc
ris , qui eidem procur. ip/ius Diambre rt dicit quedam inrumenta prote- non..
faccrct , (F' ub certa pena penm non compiere-t , e' quod peius eli ad iniga
tion cm quorumdam precepiismuratori predio *nt expenfaa cuiusdam sm
tcntie late contra ipsam Diambraq Mudiuimus contra Drum , e? omnem ini

tiam soluerc debcret omnia inbibiiilo etiam eidem procuratori sub certa pena 'rx
dc causa ipus Diambrc non se penitu-s impedire-t,- nec coram nobis proseque
rctur camdem . Vnde ms rationibus omnibus Canis nofireprediie tam iuis , *
apertis, U* rio etiam modo , (a manerie, quo per Pos deducitur C'iuis ora per
pignoratoncm contra vos, E? vcrates fatis rationabiliter procedere volebamus ; ta
men dtcrctus Desa Damblao .At/ibax: veer multis excusatiombus adinuentis per
eum diis " propotis , qua-s fatisfriuola-s reputauimus noros tudzces supradilas

intant rcquircndo rogauit; rt _iteLum ad nos mitteremus im'ungentcs aduerfc


*.3*

parti,

qu

-Dele Memorie

parn , quod per aliquod tempus Trag. venire!, cammoraret, G" aret, quia eidem per
'nos ere: breue , (F expedimm ius , ummaria ratio ne iuditijrepitu de predi

lis . PQ): aurem rediti dicreti viri Dee [/f-i almbax. preczbus annuente: rapter
amarem, ?2' dite ioncm , que diu vignit inter nos , (F' Commune Trag. non fie ma..

ximo agrauamine parti; aduerxe im'ximm Diambre predicfe vr Trag. veniat , :eu

uum prov. legitimum deuis iuribus inarmatum ibidem tranmittat , qui continuo
poquam ibidem aplicuemare debeat :nfque ad duo: mene: reeeptnrus a vobis,que

nobis vos Capitaneu; facerepromiis eidem: videlieet ipam Dia bram , ~;eu procu
rat. poniacere in tenutam , (5' corporalem poe/jonem bonor. ipus Drumirij , (F'

ipsam induiam deffendere (Fc. viupra coniinetur ad plenum . Ea propter amici


tiam , e?" dicretionem veram iterum requirimm , (F ragamus uatenus .uper big':

taliter vu: erre velitis, quod nora Ciuis preda-fa ius uum , Sue commiar e ue
predie vale:: asequi, U* babere, rt e tuum , quod erit vobis bonori , e? nobis

adgrati.xm quantumcumquet iuum , U tenebimur nibzlominus vobis 'reue peti


tiones quandocumque occurrerint merito exaudire s remouerifacientes , (F' adnihila
ri omnem condcmnationem , (i omnemproceum contra prediam Ciuem noram ,

pel ci: procura:. per 1:05 quid aum reperiretur , e* de expenis etiam per Ci
uem noram predifiam grauibusupportatis exinde :aliter prouidente: quod de iure
raleat eontentari , aliter , licei inuitifacere non poumus qui indemnitatibus ciuis

norepredie quam tantum iusfouet e? initta in ha: parte prouideremus pigno


'Tai.
1701':
ampli:
die 21remedio
intrante
1 3 1nd.
cio super
130:. bijs minime requitis . DM. . . Men. Februa_
~i' 4733 `
Petrus Grad: . .'**Z . . . eut non credimus vos latere qualiterpridie ah-up
tes , * lim-r. iranmiimus continente: , vr piacere: vobis omne bannum , (9' io
ceum , ' condemnationem latam , aam indebiteper 705, U perpredecegres
reros contra Gregorium {Muri Ciuem norum dilefum pro eo quod rationesDiam
bre re]. CF* (omis. Totilie n] q. Drumirij Vituri fidelis nori manutenuit cor-1m

nobis, pra ea in parteuum obtentum obtinuit adnibilare, (F' caffare,ue adnibi


[ari acere, (F' caare , v; iu m erat . Et cum idem Gregori: time: coram *nobis
*venire ad 70: cum noris prediis lilterisuum procuratorem mifet, v: JM liete-rx
norae vobispreenta/ex ;idem procurator ipius , *a: widimuspublieo inrumemo ,.
cut eonqueritur ipum bannum , ' eondemnationem contra ipum da:. fa. in
debite nullatenus voluiis caare ,nec eafari fa cere ; imm uodepeius Ctrl-uini

poeones ib: in Tragurio potas , Propterea ingrominifeei i: , (9* eldemoflmls


eumdem , nec noiris litteris repamsrdqwranur- 0b liane cauam :1116510
mm, E? amicitzamvelram iterato inath requirentes amicabihter dammi depre

eandam quatenue olii-5 Hanna-:WM: omnem procenm banuum, (F' condemna tioncm dat. (a fa&.eidem-

.0" :aim-a eum per vos , (F' predeceorfes veros mde

bit circa predia-rcuoeare , me reuaeariacere , rt c iuum , ac ei rrituere mus:

oeanes per vo: ei acteptda contra ius , e? iuitiam , *o: e clarum; ci: ?fui-uffi
E! vera ipammuarum poeionum , ac de exprns per eum upportati:: exmde e15"

Pciiqter prouidere quod vaieat merito contenta . .Aimqnm facere non poe:
muzcnttmur , ZT debito luramcnti quemque Cinem norum mani-tenere in.
ni'ure, *of e# en: : repononem autem uper boa veram velitis nobis tranmrtr
tere per ah-mf' cmm iuratum preentium partitorem . Dahdie nona mens .Aug.
P', 1nd- 130;. UPI-up.;

.ant.

Da queta lettera copre,chil ramo della famiglia Vitur da Trau decen-z


dente dal predetto Druum'ro a delli Vitur da Venaria del conn dl Sfmtz*
;-

Mana.

` --Dl Tra.

14;

Mara Formoa , come nella rima lettera viene epreo , e nella terza coner
mato , nell'c reone, che re Orio glio di Salngucrra , e ijote deo
Druimro se Cittadino Ven -tanoz e le condanne , e laloro casatono

ritrouacc nelle note della. Cancellara ono lc eguenti .


`
1 302 Ind. x 5.
Cum D.Romanm de Sten Capitanem Cm.Trag. preeepi'et Gregorio Salinguerre
Cini Trag. quod non molearet ,eu in quieto: C0mm and" hommes Tragprom
torio nomine, eu Sindicorio diffe Diambre de Parenti,nec alieni/45 alterius pero

ne ub pena, e? hanno D.lilz.Ven.par.(Fjopradius Gregori! ;Prc-to prete-pro upra


dii D.Cap.nbilominmout procurator dit'ie Diambre comm D.Dnce Venet" eim
otolibu, " coramu ara-lido D.Capu.{ Conilina-ij; Communi-s Tragmotidie mo
leet liubm , ' mptilzm djum Commune inuiellldoi *ande cum bee t res mali
exempli preoepta Dii Capitanei pernere, ' ta iter Com.Trag- illteite grauare ; di
ff: D.Cap.c'demnat upradzoium D.Gregori:m$almger1emDJib.denar.Ven.par-.

;fondi-5, @alus-dis vque ad decem diesub pena quarti, (9" i ah'tu preumpem in
Con/illo , e coram oitiahbm , vel Cap. dzcere ,eu tra-zre contra bano rondean
tionem in fauorem upradiciz Gregori] Salinguerre Cini-5 Trag. quod ex une , pro:

ex tune eos , (F' quembet eorum in lib.C.Ven.par.condemnat, (' boefaoit ex vigore


ui bin-ij, U* 0mm iure , quo mrlms faure Pole . C" ob boe damnum aliquod pa
tcrctnr Commune Trag.quod dtum damnumxjupradla Gregorij, (F' emo Murri-s
D.De]]}zcie .
Cum D Romanm de Stemi; de 'Padua Capitano Ci. Trag. eomiet Dragouano
Riuario Communis Trag.quod poneret D Doria/4m de Parent/0 in tenutam, (9 poe
onem bonorum q.D Drumirij procuratorio nomine D Diambre de 'Parentio fceun
dum formam litterarum miarum per D.Ducem Venene* Gregori: Salingnerre Ci.
m': Trag. fraudulenter falo , " malo modo induxijet Dragouanum antedium ad
accipiendum tenutam de bom': D.Bunne V. q. D. I arabi de Trag videlicet de ibm
paratineis poti; in Ciuitate Trag. :urta Gaugn 1m Comm': Marini; iuxta Symeo

nam Comm: Marini, iuxta wam publica , vel alia altera exeedendoformam com
mi mm': date perfupradzum Dum Capitaneum; vnde cum Im* t res mali exem
pli excedereoes mandati, (F malioioe nuncium ,eu riuarmm C615 T.corrumpere.

e?" fraudare dicendo doloe qoodute paratineefuerant de bonis, (9* ex bom': qDru
jim: quod rerum non e/Z, nec repermn , immoxerunt , @unt in boni: , (7' de bom':
f." D.Bunne, vtpatet per publica lnrumenta , " legitimcu rationes , (T conat no
bis dum Greg. dtxszc diff. paratinc-u uie dlfh Dromirij . ' aemone ,
(1' relatione diff! Dragouani rimupradffm &Copia-mex condemnat d.Greg. Sali.
in Raoul/mp. dandi,@`olucndts Ci Trag. (F quod alttu Cini: T. dixerit,
ne trdauerit aliquo tempore infringere , e euocare dzam condemationem ex
mmc pro. ex tune quemhbet eorum in lib.xoo.condemnat,' boo [aci: ex vigore ui
arbitrij , U omni iure , quo nello farei-e pote/Z , (9* ob boe damnum aliquod
pateretor Ce ag-quod dihnn damn/4m tjapradi Greg- e?" eiws Mamo* D. De

jlzciee . Tcnor vero publicationis ipfamm condemnationum, ('9" aliarumubfupa in.


zitolatione repertarum talk e .
~
Late, pronunciate uerunt die condemnationes , fiuefenie condemnationum

per dium D. Copie-in 'Palatio Commum-s Tr. [edenda pro tribunali , i (2* lee per me
.Antonium notar. d.D.Capit.b anno Di I 302 Ind.15 Vugarie Regno vacante tem
pore lunfiJtm D Liberty EP: Trag.I/.D.Georgij de zfrberio Comim e? d. D._Cap:.

Cm. '1 dic zo mis Mai; preentibu: D De .Ambiaslj Duymo Domicb .Salmro
:ng-:zu `_

144.

:De/le Memorie'

Mingaz, 'Petra Duymi , * Francico DJ/.zlentim' teibmi

.qu-u eondepnaiianes d.Gregnru Ego Sii-05h notarim cancellata' die r 5 nouembris

ub anna Di l 303 1nd- 1. mandato D Beuenuti Tresij Capit. Tr. (9 eanlijgene


rairzfcript. per me d. not. tempore dicii D.Benuenuri Cap. in Palatio Tr. preentibuo

D.Dea .Amblas ", Duymo Domiebe , 'Nicola Kaai,'zetro Duymi,Gregario D.Lu


:ij , Daniele Iata i, Matteo Zari, Cipriano Mannini? pluribur de dio coniliali
que; (F bec cancellatiofaa in tonlio generalipreentibuo diias teibu-s rog. (J' in.,

pree-tia dii D-Beuenuti Capitanei.


Seguiron quee condanne, erche Gregorio Nipote ed in parte herede di
Druimiro volendo ottraeri al agamento della dote diDiambra, haueua
come procuratore d'ea articio amente fattoi mettere in poseso de beni,

che erano peciali di Bona Vedoua di Giacomo uo Cugino contra la forma


del Capitolare , atuto di Tra enza preuia proua , e perche nella per
quiione de beni, di Drunmro viene nominata vna torre con le eguenti
P aro
Iteme .*ana tum': eum eaquina , (F eumuis pertinenti# paita iuxta Partam Ciui.
tati: , e? iuxta Palatium D Domaldi de Zadulinix .

Wea deue eer ata vna di uelle torri, che nella rcauratione della_,
Citta ara Rata fabricata da quale e primato Cittadino ,`* come di opra f ;1c
cennato ,la qualedponendoi vicino allecporte della Citt , deue eer quella ,
che da me poe uta vicino alle porte i 8.5 irito , come i pecicata me
glio , quando i trattara delle mura della Citta; hora da quelle memorie_ o

praregirate i conoce la dolcezza con la quale procede-nano li Venetiani


con Traurini: 8c il imile deue preuppori faceero con S alatini , e Siben

zani ; 8c allincontro da quelle poche memorie che ono rimae i corgono


le violenze , che di tempo in tempo varono li Breberiei , delle quali ne regi
rar alcune antiche come lh trouare ; e dellaltre vn ummario cauato

dalli fragmenti de conegli di Trai : la prima dell'intiere _la eguente .


'N95 George; de Berberio Ciuitatum Maritimarum Dalmatie Came: vniuers z
preenti-5 [menu injpeiuris notum fatima-r , dieimm , aerimus , (F :antemum

tum territorium de Podemorie *aid-o men': , (F' eonnibmporis, e determinati: in


ter territorium Spalat. @ territorium Tr. Veri Trag. ee C'is 'i-ag. ipumq. Com

mune Trag. gratis, G' amore Obi-5 dium territoriumeanccie ad vuuuandum


olumodo ,- illudque dicimm, arimm , " eonfitemur d diffo Cammuni gru rece

pie ad vuf--utiuandum illud m vita nora tantum . E t in ipus territoru'daminio


commune tempore coneeioms prediie de dic'ia territorio nobis ie poeione ae
rimus, " _eontemur inuenife , m ipum commune emper uie (9 ee in poeionc
proprie-tati; territori] upraduh, quamuis ipum vufruuemur ex conceiane Cam
munu ipim . .qu-:propter valente: iuri dih' Commums , eu dio Communi uper
difio territorio in aiiqua preiudicare ,ed ipum C e e?" ius eius quod habet in ipo ter
ritorio, quia tenemur , qua ad Drum , c9* mundum integre eaneruare totum dium
territorium poli norum obitum, (7 .intei nobis videbitur ex nunc pro: ex tum: ip
Comm-'im damuo' , ' cltlllm- vi difium Commune ipum territorium babi-at , te

near, podeat,et quidquidbi placuerit de ipofacere pojlttut de reuapropria ex


"PO'ICK' l-'Otrarietate iuris, fai quali/;ei tanga-*pula ,- [atua , rei-ruota na*
"W Mad 415W territorium vufrnfiuare paimm in WM noira tantum; m' nobis
placuerit ante norum abitum ipum territorium reir.ere Communi predifto ,- quo!

_m noro bene-pianto reeruamus de reitucndaiud in rita noiira,vei non. Mano.: i:


i";
_7

'v Di *Treni

14.5

tes lu litterae nolrigilli- pendenti-5 munimine roborari ; ae etiam ad maiorem , (F'


olariorem euidentiam buius negotij manu infraeripti notarij muniri . Datum in Ca:
ro Cli in Camera da D Comitis'die 4 men/is Iulijub anno Di a natiuitate 1303

1nd. r . tempore D. Bonil TP. 8 preentibm D. Firminio Canonico Trag. D Marino


arehiepro d. Catr , MagroConrado de S. .Alpidio Medico fsi , D. Com. Magro
Thoma de Ferraria , Ma .Cufma not. d. &Com-Georges} tb.rog.(9* Ego Sii-o:

Petri de .Ancona IMP-aut e not-bus omnibus interfui' mand.d.D-Com Georgfm'.


pi, (9' publieaui .
.
uni-'3
(Dando , e per che caua ia ata fatta queagnatione dell vurutto
di Podmerie al Conte Giorgio non i troua memoria alcuna ,' ma dalla erie
delle parole i conoce , chegli lo godese qualche tempo auanti , che deue

eer itato regirato nando tu fatta ea agnatione nelli Conegli, che non
l trouano 5 e quea eue eser ipulata per cautione de Traurni , acciochc
morto il Conte non poteero li uoi heredi uccesori retenderne la con

tinnarione; quindii pu anco congetturare, che po eser ata artain_.


luoco del alario della Contea di Tra , della quale egli "odeua il titolo :
come pu anco esere , che nella esa maniera i ia egli atto concedere.
da Spalatini quella arte del territorio loro , chera tra'l territorio di Chli
a, 8c il territorio i Tra : e che perci li Traurni dubitando , che con..
tal occaionc li Spalatini non rinouasero le vecchie loro pretenioni , pro.

curasero la opradetta dichiaratione del Conte .- ma per qualiuoglia caua ,


che ia eguita esa dichiaratione del Conte : deue certamente preuppori ,
chela Communit non ar mai volontariamente condecea a concederli

lvurutto di tanto ato del territorio , quanto Podmorie , che tutto


il tratto da Renich mal conne de Spalatmi : ma ara ara forzata di com
piacerlo per chiar magoior male : poiche li Conti di Chlisa preteero
- empre d'eercitare giuritone arbitraria nelle terre , chanticamente u
rono ottopoe alla loro giuriditone , come u il territorio di Podomorip

auant ,che fose conceso :i Traurni, col quale connando da Tramonta


na ermetreuano , che dalle loro genti osero colriuate quelle terre , a: an
co rmateui habitaton contra il voler de Traurni, come cona dalla lette

ra del R BelaIV.opraregirata al lb.3. cap. 2. nella quale comanda al C. o


Zu ano de Chlisa, che c nacnesc: imili, e ori inagiori moleie deuo
nolimuer riceuute dal C.Giorgio , e aranno at necetati di opportarlo

per chiar il uo degno .


'
i L'al'tre- violenze , 3c eorioni, che {i trouano neConegli ono le e-'j
guenti .
`_
1 303 a: .dg oo,cle/a fatto il nuouo regimento a compia eenza del C.Giorgio.
q

I 308-31 ril eendo ritornatigl'dmbaeiatori mandati al C. Giorgio con vnuo

nuntio, che imanda li a dato 1m Carato, rn .Agnello , (o ?na forma di Cacio per
ognimandra , che cos/ia eeguito.
13 Mraggio, cliea satisfatto al C.Giorgio , come nelle sue lettere , egliiano date
due galete di PMO buono, e 60 bozzolati.
4 Giugno per il commandamento fatto dal Bano d Villani ano mandati dot

.Ambaciatori dgnicarl eer ci coa inolita , (F in queo mentre li Villani non..


obedzfeano .

.6 - detto anomandate dai barile di rino , e preentate :una al Bano , e laltra al C.


Giorgio .

K.

IS

r 46

Delle Memorie

l 5 d." per le rie accore tra glhuomini del C-Giorgio,e Trauriniano mandati d.;
Ambes. al Bano.
24 Cb'il 'Poded con quattro Coniglieri vadanoino d Scardona dpregar il Bano .

che saenghi dalle minaccia, (1' il imileucci al (LGiorgiouo gliolo.


29 detto, cheano oer ai Bano , euo gliolo per un li delitti commei ino zi
cento Marche dArgento.
5 Luglio eendo mornetigldmbacietori , e riferendo , ch'il Bano pretende 400;

marcheu deliberato darglcne zoo.


1 8 Luglio,cbe iano mandate al Bano doiomme di Vino* "una di meloni, com'egli
ricerca, e di nuouo :ratti laccordo eco.
2. l detto per la venuta della Contea orella del Bano nel Monaerio di &Fi-anch,

co le ia preentato vn Carato , vnagaleda de vino 20. bozzolati cinque omme di


meloni, G* 1m mozzo dorzo .
29 detto dimandando il Conte dalla Boigliani 3 MOKK deormento per ogni caa,f
tommandato , che non diano cosalcuna (T ezedti .Ambaciatori al. Bano , li quali
accordati eco eleero il C..Giorgiouogliolo per Capiiamo della Citta conalario
de goa. lire lanno.
_ ,
Dellaccordo eguito col Bano trouai la eguente memoria . 51";

q a.

Paulue Bonus Croatorum , (i' Du-s Bone , vno cum Georgeo Comite Ciuitatum
Dnlmatie,ceteriq-lijsuis wniuerspreentes line-mo inpeurisal. (F omne bonu' .
.Ad *enim vere notitiam barum erie volumue peruenire, quod attendentes quia mi- .
ericordia locum non baberet nulli delinquere:: , conda-ante: diligenti con/idem
tione diligenrem deuotionem aeianem , (9* deipromptitudinem , quibueComme ,
Vnine,7\(9biles, hommes Ciu.Tr-erga non@ in notri: negotijs' agi-dts ?niuer
sdeliter,<' fauenter claruerunm' quod bona ip/brum opera cxce um commtjum

quemhbet uperabant quibucumque enus vindxfie penexur ignolbere noris dum


potuijemm vindicae , acgratiac ononi preponenda maxime renia per deles
poulaturatisaiione debita mediante. Idcirco ce, e? vicem predzfie Ciu.Tr.ad

notrum dilefiionem omnimodam , fauorem peciale: de cetero recipientes totum


exceum,ue ofnones per eos adueru-s nos, (F' nolrosfan-s illatac, vel commi
u, qualitercumque dio, velfaio, omniaque debita , in quibus predlum C'e vq

modo , nel tenebatur, eu teneri poterat quacumque occaione recita , *nel exprea l
atque ruges duorum annorum percepm de 'Padernorie per CeTrag.nptumPr0 qm'
bus DMadiuo de Varicas. de Iadra tune tmp.- 'Potis Tr. e* D. Petrus Duymi de

Trag. erant, (9" fuerunt depoitarijf' Fbidref dimitrimumelaxamm-* _ex


toto promitttmwsne RPM-MM, WM diligitius , plcmus , (F denttus
omnimoda dcs , (I denotio per ipum Ce , vnitatem , " bomines de Trag. Obi/S
oberuetur , U* :Petri-[nei qu-mn in nobise indulgemue moi-tem Totem Stucbie,

nig: e? eine n Seo-ohm a": Sranoiratris Turche per bomines Trug. perpetraram ,
aluo , quodtbe Talk-M, @Scorone prediorum jlztis.1t corum beredlbus'iru
pecuniam , quodper D. Mladenum Banum lium norum , (i' D. Maxim
Varie-af. ladra , *nel per duos bonos , (a' legale: bomines , qui per parte-s eligentur

ementiatumuerir , tcutuit baienus Oidmatlim ,- de morte vero Stanoy ntedii


de e'i'bgnociratio per Potem Trag. Eatcundum quod iulma udebit;
h s'iuriseret ~, ' exinde liquid contrari] contgerit , quod obl; anima nom
minime exinde repondere teneatur; in cuius rei memoriam , mamrem rmimem

preentes contadino: litternegilimrum munimine robomms . Det in territorio Cin.


Noneppe Eccl.S.Cbrioforildie 5 mis 1143.4.13,1 ;08.
.
g

Da

L .-

. 'Di Tra .

147

Da quea dichiaratione del Bano i corge, ch'cgli tacith la quantit de'-'


denari, che con tal occaione haur riceuuto ( come conta,che s'era dichia
rato di pretenderli) rdona alli Traurini l'oee pecicate nelli tre Croati
mazzati da Traurim,e nelli frutti de Podmorie,che deuono eer at riceuu .

ti da Traurini do po la morte del C.Giorgio eguita doi anni prima , in luo~


co del quale era ato eletto C.Paulo gliodel Banosconorme alla opradec.
ta conuentione fatta eco ; ma perche nelli titoli , e giuridittioni ue era ue ceo Giorgio glio del Bano; che perci f detto Giorgio econdo , haute:
egli preteo di continuare :i godere lvurutto,come godeua tutte laltre ue.
prerogatue: perci credibile, chm luoco dl quei frutti li oeaegnato
li opramentouato alario annuo di lire 500. orto titolo di Capitanio , che..
uanto alli delitti de homicidij i vede, che viene rimea la cognitione alle;
orme olite praticari 5 onde il Bano non haueua occaione alcuna ragione
nole di trauagliar li Traurini; ma valendoi dellautorit i piglaua pretei
per eorquer denari, come haura fatto in Clueoccaione; e e non foero
er glaltri regiri de Conigli, e ne trouarebbono moltaltri imili; loze
o deue anco hauer vato con Spalatni, e Sibenzani.- ni per non eIerui Con
egli , ne critture publiche di quei tempi , non e ne puo far rafronto . Ag
giuatii li Traurini col Bano a ua inanza li mandarono vna Galeotta ar- p

mata con 60. buomini li 12.Agoo 1308. E perche viuente eso Bano ucce
ero altre coe,ar bene di rammemorarle per porer enza interruttione pro:

eguire leorioni del uo i liolo Bano Mladino .


E ato di opra epreo( .2.ca .13. )come il Vecouo Treguano s'era ac

cordato con la Communit circa i frutti delle pertinenze dl Boiglina: iL


Vecouo
queo tempo
i ul
medeima
delle.
condanneLiberio
, come in
doueuano
diuidetzp,
chelaccordo
nelle notecon
di la
Siroito
Notaro
h
-trouato.
~

In nomine indiuid.Trin.amen../l-D. a nate l 305 Ind. 3. Reg. D.Karnlo "Ft-rs"o lic


ge VngU' temporibws Ven-'Iis D.Ltber!j Ein' Egregij V. D. 'Pauli de Brib. Com. "
nob. V-D..Andalo de Peco Capit iu. Trag.d1e rs Ian.{.`um dicordia ota fuerit tem
poribur retroatiis interupium D.Epm ex vna parte , " C'e Trag. ex altera uper
iuridiione criminaiium queionum Villanorum ipm D.E[n`;Idcircom inter ipum

D Epm preertim temporeuo tamquamzatrem,(* dium Communcltamquamuos


iios iurgia nutrianturscd procul repellantur penitu-s diuinoubdto pei-mittente ipe
D Eps proe-,U Epatufuo [cilicctuo tempore tantu-m ex 'una parte-,e d.D.Cap.DD.

Defa .AmbiasijNitola Kafotti,Duymm Dopnicbe,Dea Morce, Mattimi-5 D Lucij,


'Petrus D Duymi de cha nomine, U rice d.Cis Tnpro ipo Com-i ex altera auori
tate rcformants coniij gnilis d.Cix criptcnvt di manu Magi-i Coronis not-d. D.Cap.
ad tale inter e paium. O concordiam peruenerunt rid .

_.Qud D Cap. ue Reflor , vel reiores , eu Iudices, vel conider. vel alium ,eu
alias rcZores quocumquc nomine cenfcantur , quipro temporibuacrunt ad regime.

d. CintTragmogno]catur," cognoci debe-:t de ifris erccibus. tam commiis, uam


committenti per Villanos ip/ius D. EP: `S.Gufierne , Dobrouize . ' cr omnes abi

tatores , mi habitaturos in Tcrrcnos ipus D. EP! .S. Guild-'m z Do rouize i (T Pf"


omnes habitatores, vel habitaturos in terreno ipjius D. Efiyt cumque comi . md.
de bomicidio ,. dc .rulncrc anguinolto , de Latrocinio , de robaria , dc upro ,
de rio/enim .mulierum , de adulterio , de furto . de inucione armorum , G'

de cm 111m muitibus , e?" ixis commis , c committendis tam cum armis ,


K

quam

-1 48

Del/e Mmore

Quam ne armis per Villanos prediios vteumque eommitterentur , (a medie;

ras condepnationum pecuniahum , que ent ex prediis excebus , o.


libet iporum , (F occaone iporum , (F euiuslibet eorurn it , * ejfe de eat
MAP-'pi (F' alia medi-nas t , eb* ee dcbcat ditfi Cis Trag* exafa pecunia ip

arum oondepnationumatim Bonue reoresd conules,qui erunt ad d. regi


men Communis Trag.teeantur, debeant dame? aiguare diflo D-Eo medie.
tem diam condepnationum preti-im quod nulla mora faeiat in Camera Communis
cian medietas eondepnationum d.D.LPi,ed eidem atim exaa , 1-2 dium e de
beat integrali! a/jgnari. omnibus veroKF ing. ali4's eidem D.Eo plena iuridi
{ho debeat remanere' redia omnia , ngulautus D.E{us promitpradi.
o D.Cap.(* sappm' e,

*vice d.Cis reeipien.( ipulan. eri (9" exerceri rt di

-um e per d.Ce TrJeu reorem ipus Cis quotumque nomine ceneatur tempo.
reui D.E[7i,e9" non vltra, ue omnia (Te.
./1{Zum in Palacio d.D.E iptibus Donato DKAUcoIe [Laottiaicbo Zori, Vrina

Petri Zanini Magro Ottone nor.s.D.Cap.'Pribe Idrem'a Zubriano Bubqu , (F Vida:


lucio Zamberti tibus rog* D.Mattbeo D.Luci4' exam.
F del medcim'anno concea carta di rcpreagla contro Brazzan per e

~er ata depredata vna barca da quelli Iolan,la quale h voluto regitrarc ,
accioche
i veda
riguardoCum
i concedeuano
reprcaglie.mei-eat.
In Cbr.etei.r
30 con
5. diequanto
'ph-Mimmer
ColizC0lancbiee
eumjuisoeijs
ob-V.D.Du_)~mi Dopniebe Cin-Tr.cum mercatiombus ipus D. Duymi in quadam
barca per Partes inule Bracie in tap.*vid.ipus inule trantum faclens uie: ib:
"Pibrigna de diffa terra Bracie , (F quibuldam alijs uisequacibus eiudem terre to:

-meroationibus ipus D.Duymitune in dia barca exientibus illata ibi violentia


derubatas, quiceperuntummam, ' quantitatem soJb. Ven. par. (F' unilate
nuspo multam inantiam abipa terra Brazze babe-re iuitiam potuifet; Cum
itaque C'i Trag. querimoniam . ' Petitionem ipus D. Duymixreeepta dium
C'e Trag. feeerunt eaudem terram Bracie per plures litteras , (9' nuntios , (F'
tandem per .Ambas. ipus Cis Tr. olepniter requierunt ip D. Duymo ptas
50. lib. reituere, 'rei reitui faeere, quod acere omnino eontempt . 1 dcirco
os Mattbeus, ca* Francious conul , (9* Ret!. d. Cin. Tr. habita piena de ,
tam per tees, quam per nuneiorum, U' .Ambasr re tiones bce omnia vera
ee , * via formatatuti comri. Trag. ipaqueform
in requirendo d. Ten-am
Brazc 2 quam in omnibus, que circa -beceri 'debu A

diligenter , (F' olomni

ter oberuara. Ideopena , deliberate Dei nomine inuocato auoritate Cis


Jr. ' de conenu , * voluntat conihj eiudem Cin. Tr. domus, concedimus

eidem D. Duymo plcnam ('9' liberam potem , licentiam , ' auioritatem eapiendi de
perouis ,mereationibus , rebus , (F bonis Cis , ZJ bominum die terre Brazie rbt'
cumque eos , ea , 2F' eas inueniet in dia terra Brazie , 0 eius diriu , (a' mel-am

s" dirium , d. Cin. Tr. vque iu quantitatem di. lib.50. pro atisaione dia

-rum mercationum dio Meroatori d.D.Duymiablatarum, dapnorum expena


*mm .- boo tamenaluo quod d. D. Duymus , nec aliquis pro eo nullam nouitatem po
it , nec debea: contra di-os bomines mercatores , e?" bona di. bominum terre Bra
zifacere ?q-ad euemum in Trag.D.Mattbei Luci'j eonulis red .qui ad preens ad
di am xerrarn Brazje ire intendi: , nel non iret ~uque quo ium C'e Bratie per
.lineras Communis Tr. de diis repres. contra eos d. D.Duy mo datis primo eerti ~
cetur. .Aum in Palatio Cis T. i eon.d.Cis in eo eonuooatom" adunatopre: D-.

D MVfbe (F Sil'lero Mengacif te. wc. (F reg. G"Marino .Andre-e exam


?3, HWV: ;ydney-romina 3

"`'

L'UR

t
,.
. . ..
WD:
Traz
Il

. ._
149

Lanno kguente la Communtd piglio dalla Chiea Catedrale il Cimiterio?


che quella parte di rada -, e piazza, che i diende tral Campanile, &. il Pa.
lazzo pnblico ino dietro alle tribune desa Chiea , e Sacrela , e diede in..
concambio certe Cae, cherano dou hora il Cimiterio, detto nuouo,come

appare per inrumento ipnlato_ li 29.Maggio a 1 ;06.

Poco doppo u retenta certa biada da quelli di Leina , la quale non esen
do ata agata , perci furono ricercati per Ambaciatori a pagarla , altri
menti i varebbono equerati li beni de Leignani che i trouauano in Traina

territorio , 8c esendo ritornati gl'Ambaciarori enza atisfatiohei arto il

equero li 25.Maggio I 308. 8c inuentariati li beni de Leignani ;' ma esendo


POI venuti Ambaciatori con parte del danaro , u decretato li I I. Giugno di

riceuerli, e darli termine di paaar i1 reo, e non dimandar niente per la pena,
nella quale erano incori, 8: all] Bi'azzani per altre controuerie fatto a ere,~

che donesero elegger arbitri da Spalato, Sibenico per terminar le di eren


ze , 85 il imile u noticato a Sibenzani . Venne'nello eso tempo a Spalato

il Cardinal Gentile di 'Montefeltro Legato' dcinato er la coronatione del


R Carlo dOngat-'ias il quale abil alcune coe , che aranno riferite in altrp

lucca; biproegu_ `eco-'li il-v-ia gio per Ongaria: doue gli .conuenne'iermari
doi anni auanti, che potese r coronare il Re, come egu del 1310 , nel qual

anno [Wseihindblafanofatcohgiura di. Baiamonte Tiepolo , che co


me perdite de Bkebhieiei-a ato-Podet diSibenco del 130;. 8c allhora_.
ricour nelli luochi del lor gouernoz nel qual tempo 11' Zaratini con lintelli_

genzalcaiuto del Bano Paolo op reo-ilpreidio Venetiano,eleero per lo


ro Conte Mladino uo gliolo, c e (e'endo di l : .poco morto eo Bano )

gli uccee in tutti-.li gouerni come in propria heredxt. il predetto Mladino,


chera ato dichiarato Bano in vita del Padre , e s'inrirolaua z , -.
i
Bano; Cro'aeie , Comes perpetuo: Iadre ,Princeps Dalmatie ', cundus Bonus
Bosn.-.-'
. - .w
.-z
. s . . .-.)1' virali* :-oakocl ;ui/l
Eendo'poi venuti li Venetiani all'aedio di Zara con varij- hatagmmi

altroue c legati content di Ceder il titolo_ della Contea di Zara , e che li


Zaratini e eggeiero per Conte vn Nobile Venetiano,che foe cermaro dal
Doge :8c in queo modo fatta buona corripondenza con Veneriani haueua.
anco li Cittadini di Zara da e di endenti , chera quello , che li mancaua r

hauerlintiero dominio di tutte

Citta-maritime di Dalmatias e veden o ,

chil R andaua- di giorno in `giorno riducendo allobedienza li Baroni dei


Regno , e dubitando , che li foe cemata l'autorit , e-leuati li Caelli, che.:

li fratelli poliedeuano ottenne la nobilt Venetiana del 1' 3 14.. per e , e per li
Conti Giorgio , e Paolo uoi fratelli , e decendenti loro,e d'indi acumtoi
maggio rmcnte,e creciuto dautorit, e di eguito cominci a prezzar ogn

vno , e volcr , ch'il tutto dipendee dal uo aoluto" arbitrio aggrauando di


continuo le Citt con contributioni di denari , doni , e udii di gente..- y.
chai-che armate , facendoi vbidire con grandima euerita , come appa-`
tira. .
. . . ,
Trouani varie memorie , che quando accadeua , che non vi foe nella C it-.

t Conte , Podea , Capitauio foraicro , li tre Giudici , ch'allhora i tro


uauanonel_magirato veniuano dichiaratiConol, e durauano a] pi per vn
anno, e p0; veniuano eletti altri in luoco loro ; ma dalle noce della Cancella.

t
.
K z
A Note della Cane: b 1.4.c.4.lib,690.7. o _De reg-DalJ-q-ma.

ria

o ;o

Dell:: .Monari

ra i cana,che Mattheo Zori era tato Conole ino-deli ;zo-iniemconGi-e


orio Lucio, e Franceco di Valentino pur Lucio , e poi del 13 L 1, 1 112,9, A o
0 foe Ca itanio Generale del* opolor, Se inieme Conole conii-mede ;mi
Colleoi, e ueguentemente Po e , eCapitanio-del Commun, e Popolqdi

Tra olo enza Conoli ino al 13 [7. R. haueua- per Collaterale Androrodf

Ancona; ma per qual caua ia tato permeo ani-tre. opranommati conti


nuare tanto tempo nel'- Conolato,e perche Matteo folle dichiarato Capita.
nio del Popolo, e oi Podet , e Capitanioolo elndo peri li. Cone lidi

quelli tem i non i pu hauinme notitia ; ma nella de La _itione , che ece il


Vecouo i: Stardom. del 1131-9. per loccaione, che ritenr i trouano le e
guentiparole.
` 3;
Frater Nicolai Epis Sanzione oumacramenta expanit , quad Marin: .Andrea

nobili, @patentino inter Cine: Trag.oeeidioeam comit/"ori mnaaw'um Commu


nia 'vuinerauit :duo: de Conalibm propter quad ;eommaai nobile: , G' ignobile:

fecero! Mother-m Zori prima Capimneum , G7 reorem, poaa in-aaniliar, qui e


cia oeiz , CT' official mort olito , C* eondemuit Marinai, ' alias- culpabiles
inpeounia (a mii: ad eonfinia i tandem Maximu- mmt adi Cntaoem' non :autem

ma da dann'nia Martin-i volontarie exiuit de Ciuaieoumaoupgu ,0 Amici:


.

.. .uni.m-inr- quae
`ot
fui:(Lea
Manino era glio dAndma,clxe.`a glia
del-i Conte
Marinozal
le il R Bela batteria-'conceo Prapoatniza , e Glmbitouiza, chauendoliC-an..
tadini di quei luochn all'vo; di Croatia da e dipendenti ,i cOme proprixud-_

diti ecoedeua laccadinione di privato Cittadino; perci dal Vecouo-vien


detto , ch'era pi nobile , e potente de glaltri; dal che ara nato ,che de
topo: qualche cpecenza cruie ammazzae ilCancellicre,e crie quelli dei
Magiraro ; dal qualaccidente commoo tutto il

olo .cacciae Marino ,

oli uoi dipendenti fuori dellaCitt,..& in odio uo e e gee er Capitanio


Matio Zori della aminlia Cega detto Zori, che vol dir "lio i Zorzi ,.con..

cui erano-mirglalm doi Conoii Lucij_; li quali pu eer , che come com
ettoei dee}` Marino iano-tati mantenuti tanto-tempo- nel Magiratmpal
topo-iii tumulto ,cradnnaeili Cittadini nel Coniglio confermarono con
lcnnne olite. Matmhxearica di Podc ,s-wa in compagnia delli
madeimiConohMngaMohpena pecuniaria olamentu

PMJWM
non volendo ia [Otto. il gouer.
mdeb W, HMWOWQM della Citta con li parenti,
e dWeneibcomo dinl-Ythnve ie bene non pecica il tempo non
dliinemo deneeserfeguto il panno tumulto auanti li 29. Agoo 1 ;1;r. uan
do Matteov era-.gi Ca tando del P0polo; e la econda vcita diMarino i zo.
Combi-:1313. nel' uaPtempoeo Matteo era Podea , e Capitanio olo en*

:a Conoli, ed all ora i- ar eo Matteo accoato alla protettrone de Ve


netiani poiche i troua la 'gente lettera crittale dal Doge Sgr-amo. i e
Lauper-:noia D. G. Yen. GT. nob.@'apJ Matibea San' Potatr Copie-mo,
ci: prudentibue vin': . . . . . . eanlia , CT Camini Tr. amici: dilefisalntemzd
dileonis aeum. Reupimwlimna ii-.u- him eat, quant {In @nai-05
l11 DWG Wil-ri tim veer apienti-*r dieci-e, (a exponere valli: intatte-tm.

&ig-eni; qui' perineo in'aeripraapro parte ib-a inanret gi-:fiat: I_ nobis .


?tina im quad *ninna: de Tug. le WM olueret ad .exitum Cimitero irare
qndtjoluere ania-uit winum
de .Arbaz Seeundo
quod
deputaretur_
lotuspecicatua
i
"
\ _
~ .
i
l.

t" MDFTW

.Ign

MrandeWag;Wn;177mb WMquuamte.
ooluendo :otaliter aboluti _redderenmr . .Quarto quod'mtmm lle-grafia
.. pagati-imam Wuuhtndrifuerenedatiauokgmmad.m.

ma li . 8 `groorum ; q ue omnia lieet per ordine: _, 'atuta nnaniamoon_


liorumolemnitatem.requiem;>Same attendmtesimagneeuatiow., lo amoris af.
fel'x'um, quam eognouimus 525]' oonocim-shahm adunrmmagr_rceaoiam,
(9 bahCLPTOPt quod :vosmag aiutami# nation-unter cillosgemnm in .mm.

ribusearitatis, (a' optautesngula operariproxpowpuemrpmwmquem


rumatum repiciunt, atque bonum,benigne gratanter , _0' gratios perita per m.
.baratverum Mimuobseapmdamraponenmiin omnibus ,queumpliaationem

eoneruationem vramupanthabere muuonabilnewmrndawsgmdan-:ln


redi-Miliumeom. zfauorem,eut;aeeremuspronoris . Wu:. .. . . .
die82Mudij -xi 1nd. einer-311'3- _
.

Daqueezpochememore exizra-coallo :Raro- dellexaoe, licorge


rd, che Marino di Andreis i come poedeua beni-riaccende. cos-umanam
tato di dipender dallarbitrio del-Bano, :eecondando le voglie ue , haura

:cteo delle coe ,echfaglaluri-Cirtadininon euono cilenpiaemte; quindi


L ara natale caua-.deLle-.com
, erehenalmente promppe neloprzdcrro
accidenre; in cui i vede , c c ceatodlasunuxloonon-ardirouo lKCittad-ini di
:OndannareocMarmoin alnpmaozehe dirdanari olamente ; naqueo ri

guardo-di condannao .le

'ctmente in. delitto cos graue., ae c-oueedetli il

tritorno in faecia-.delRode ;ferito da'luipurecr .proaenuro da altro, che


dal ripetto', che doneuano hauer al Bano , eli: cisfoero Gouiegli di quelli
tempi i rrouarebbe facilmente qualche uo ordine 1n_tal propoito 5 porche;
--trouai,'~cheo Marinstdtdiuori aeoondazvoita ricorree daltBanoxoxi,

il uale i trou quando venne otto la Citt.

a-,quea ritiratadunque di Marino .ceuoi. dipendmtizrommo dinuo

uo li Cittadini hauranno popolarmente accreciuta lfautorita al Pod-eta ,la


dichiaratolo Ca itanio erperuo delpopolo 3 8c egli conocendo di non p0_
terreiere alle one de *Banohaurprooumto la-protettione doVenetiani;

la quale nella opradetra lettera viene corteemente_ , montparole oo erre


_promeayperquelli riguardi,-nho oglionohauer ilPMlPlpudm ti ` i non

aderir alli mori `ubr'raneize popolari-y queto ognano uanire; eperche


i
troua
certamemoria-nelle
note-della
de, L5;Drodan
,xe-x17.- Febmrorzg
r4.
chil
Podea
Matteo aigurt
.al Doge'Cancelleria
di Venetiaper
-Balradelila~
uooo da Leina, che i trouaua prigione in Venetia , chein , e li uoi glio

li ooediranno :i olordini del .Doge comla contra igurt eraniel Viturno


minato Ambaciatoremella o radettalettera,&altri-Traurni, eLeignani,
dal che i pu congetturare , S16 la opraintendenza del Golfo , chepritna,
Mena- l Conte , e Coniglieri,che mandamnoli `Venetiaui e an raullhora,

cos , perche il Conte di Zara dipendenadalarbitrio delli Cittadini di quella


Citra,che lo eleggeuancomqperchepcr la vicinanza d'Almna erano nece
itati liVenetiani di tener trLeilmel altr'Iole _continuamente legni armati
'per aicurar la nauigatione , lhauranno appoggiano] Conte di Leina; ron

li quale iar ben inte-o il Podeae-per mezzo uoxprocumta la *protectio


ne de Venetiani ;e qui s'ha d'auuertire, ch'anco in Spalato videue diet-tato
fqualche diurboglwlqualc iv aramongerit-i li Venetianhpoiche li r s.Giu.
_
K 4
311

1.52.

Delle Memorie

gno 13:4. itrouaua iui Podet Bartolo Michele da Veneta ,` che continu
anco l'anno eguente .
_
Segui poi Lavenuta del Bano otto la Cltt della quale rrouano l'jnfra
-critte memone .

'

Seguca il Vecouo dl Scardona nella opradctta depoicone .


Interim vcnit M redini Bam:: cum exereitu contra Tragurim , miu: met 7m'
erunt Tragurienes Epzropum , e Daniela Iaeobi , e occupare: monaerium frm

:rum minorum , ed ante-quam reuerterunt Tragurien deruxerunt monae


.1mm

E e bene ui non viene epreso il tempo quando eguise la venuta del


Bano, e la de uttone del Monaero cauai quello da vn'foglio eparato de
.Cone li trouato per fortuna trai l'altre critture antiche , il qualecos dalle-.
coe, c e contiene , come dal raronto daltre critturei conoce , che deue
eer il rimo foglio d vn quinterno de medeim Conegl , che i troua intje
ro , ne quale continuando lo eso mee viene epreso anco lanno*: 31$. Il

frammento del foglio eparato il eguente.

>

\ dieMeij .

'

'_

Contra peron-u, que palam . ". alam contra homer , e pm'em m Cinram
trafarunt proceda: cum D 'Pote . . deeem , quieligenturz quicum quatuor, qui

cum eofunt omnimodam babeant auortatem .

,Quartier Ciprianus Marini , Francz'feus Valentini, Dea Baiani , Marcus Ialle.


Decem -- Lompre Corteie , N100 a Mulieae , Mic: Stepe , Ciprianm Buble,

Petrus Sua, Mircam Do rouani, Vincenti `Ampleu, Nicola Ioanni: Starosij ,


Petrus Comlice, Iaraba-s Mcole .

-1

die 24. Maij

, Ban: petit , v: ci detur carta alba , ' facere -, criberepoit quidquid *rule de
dia Cit-tirate .
--J
Deliberandum-de deruinandum [acum fratrum minorum 'pro bono at Cini:. e?"
defenone .
n
Die 25 Maij
Ian. Petrus de Venetqsocius,@ miles t .Amiralia'' conduior exereitus Trag
cum omnimoda pot .
.Ad petizione: Bam quod Potecu remmtiet , (9 *vada: extra Trag. *a* quod mit

tamur Bano 40 hommes ad eiuseleionem qui vada: uo ipfo Ban o'placuerit .


,Voci nemo audeat id laqumvel proponere pal-:move ecreto pena capiti; .

Il princxpio del quntcrno delli medemi Conegli


die 27 Mah' 1315
Trouideatur de nono loto dando fratribus minorib.
quello, che ne medem Conegli
Doi
crittoaltre
. memorie vengono confermare

I 3 [5 die 25 Mah' nob. (9 pot. Vir D Matthew Sori Toi. , (9' Capitani! Ghs
Populi, (7 Cts Ciu.Tr.zg. vna cumuzs duadecim apientibm , (F' alijs, quibus d. D.

.Pork (9* Cap* xx 1.[ap.placuerunt, eligendifuemnr, omnes, nguli quos


e placuertmx cum x11 apmna cum d.D.'P0te,e~ Capmnanimiter, (/9 concorditer ,

ex auforitfate, G' bailia et); attributa p r (onlium Gle d. Cts 'Pt aemernnt mihi
.not. eje fiztam auctcm fcriptam in reformatione d. Conlj per Mag. .Angelum de
Monticulo not-d.'1oiz,7' dicentes volute d.D~'PoEam , i? Conlium totum cum c0 -.

demfcvtrum,
conmrdyzyqrymp E? d.7 Cis7 leggrzum
Sindmm pro-uf.
e?
7mm;
o
-7-N-*i

SP(7;)

.- ,

Dt.1."rau.'-

15.3;

_Splemel/ alia nomine de iure melius dicipotet dicretum bit-um D. Marc um [alle
dilcfium Ciuem norum ad comparendum caram Mag. * Tot. DD. Iob Superaniio

Duce Ven-(9 coram~Ci Ven* adfaciendum, (5' traiandum atquerma: cum eos,
E" ad faciendum eis promionem tam de promittcn. per eumdem D.Marcum , quam

de quibuslibet alijs prout ip Sindico melius, (F' utilius vifumfuerit pro d. Ci Trag.
('9 ad contrabendum Paum cum d. D.Ducc, U' C'i Vena-U ad obligandum difium
Ce Tn@ babereipus Cis , @uper d. Cc pecuni .m mutuo umendi, (F' quod
pot eligcre reorem , 'nel 'Poem de Venet. quos* quem ipe voluerit pro tempore
preenti , atquefutura cum illa conditione (F alario, quo ibi pittorici-inc?" vtiiius vi.
umfuerit ad pactcendum,componcndum,@' cuiucumquegenerls contraus facien

dum" ad obligandumfe ne d.ctsupcr quotumque contrat'iu , (9' glter ad omnia

-corum negotia trattanda' `izerenda paldm,

occulte, (F ad omnia alia , ngnia

facienk' excrcenda, que diafunt, U que ci commiaunt i 6" impota per eojdem

D.D.'P0tem, uum conliumgener-facerc poitsde (IMP OWIibll "i CTLdJHHB'


que de milia e? necearia conducerc videbuntur ratum, (-7 rmum perpetuo habita

ri quidquidper ditium Sind.fatium , (F procuratum , Prqmi-gcumue traacum',


ordinatum uerit in remi/fine? qualibetpremisub obllg. bonorum d C'is Tra-Lr. in
uorum omnium te 77123' pieni/jimam rmtatem preens inirumentum eli appenionc
tgilli dit'Ci-s Tr.communitum, manu mei ubsii not:rob..\zium Trag. in Tild
-tioipus C'is ptbus DD.(.`ebriano Marini Frane-co Valentini,Desa Bai,Cebriano
.Bu ule, 'Petro Marano , (T Iob Petri de Venetthiis rogu' Desa Marciexam.
In Cbriinom: amen: anno nat. eiud.1;is In (1.1 3 Reg.D.Karulo `Ser. Rege Vng.

(9" temp. quid-Ven. Patris D Liberi) Epi' Egregij Vin D. Pauli de Breberio Com: U
0b VD Mattbei Zori'Potisx'` Cap.P0puii,C9' C'is Ciuit Trag.diep." luni/'.Cum
nobt' pot.Vir D.Mladinus Banus Croatorum,' Bone pararete cum cxercztu tam
per mare,quam per terram ad veniendum contraCiuit.T-ag.ad impugn.-zndum,oen~
dendum, capiendum eam cuti tandem hoc feci: ride-licei, uod Venenoffcndihp ro
pugnauttmon quidem de iure , fed per libitum voluntatis N9 . Vir D. Matt/tells Zort

Toiru* Cap.Ciuit.prcdiie cum Iudicibus ,

conlio generali eiudem Ciuit- per

quos dla Ciuitaa regitur coqgregdn Palatio ciudcm Cmitatis more olito, et de iure

debito volentes precauarebi,'ue C:uit- C iu: periculum, e?" preiudicium,quod

minatum , (9 euenire poterat Ciu. pte pro c0 quod qutdam lotus ,eu Monaerium
fratrum minorum cum Eccieamcinis' 0rto,Curia,ct alus erat prope Ciuitazem

predifiam ante port-15,69' ontem ipfus Ciuit. qui lotusi ad manus bofiium deueni
ret poterat dc leui capi di a Ciuitaa, aut enormitcr impugnari, ceperunt, roluerunt,

* deliberauerunt proalute diete; Ciuit. U' defenstnemme dicordanti quod derue


retur dius locus,scu monaerium ,quod quidem fecerunt proiciendo ipum Mona
erium vque ad terram' ipsum totaliter deruendo,et quod darent tp/s frati-:bus

alium [ocum in Ciu.pred.terra loci deruiemper rcmancnte diommfmtrum, '


rutura E chic iam deru't'e:$ane Ven.'P.D.Liberius D.G.Eps Trag.cum C1310 uo
elf 'P.Puilo Tbeodosionanne Caualuccio,.Andrialo Manerij dc Ancona, (9* 101,44
Stepi Duymi Can-Tragmccnon vniuerso Clcro suo ,qui presentes eran: congregati in

Eccliam S. 1/'s de Tr. dc ipjus Cap voluntatc , conlio e'? adenjl ad "{antiam,
* lacrimoam petit/072cm prea D.'Pot[i." (.apituli,totiuq.conit] 077!- d. Cia.
vniucrttatis papuli d.Ciu.necn0n de palmare-,U asensu ratrts primi .Abbatt's Mon:
SJbis dc Trag.ord.S.Brnedit`ii Conuentua ipus Momcit'fris Radouani, -is Sabini

Gregori/'L, f-is Francict , fi- Dee, i* 'Petre- ;Guuo , " fis Leonardi monacorum d.

Mon-S ibis ibidcm


_congregatorum more olito , (-7 debito, ac etiam
` 'preentium

dc

154-

Delle .Memorie

de roluncate , I aenu Soraris Dragbe .Abbaiiso Mon-i &Nital-ti de Tragmdas.


Benedii; ' tom: Conuentus d.Mon: necnon de voluntateb" aeno Sororj.; .AM.
ae .Abbatie Mon .SJPetri de Tra .ordmis S.Bened. -mius ui conuentus ,' d.
Mon. propter Fred/cia! caua; v: upna daretur locus conueniens diis frati-(bus
Minoribus pro predio loro eorum derufio pro liberativne defenonu d. Ciu. (a'
etiam quia dia :ria Monaeria AS. Benediii , conider-:ris eircumantijs Oi. pred.
" neccetate predia uperua videbantur, (F eran: inipa Ciuitare : Traam
itaque ' deliberatione diligeniiprebabisrimo vnimt dia duo Mon: Moniaiium
hoc modo, ponendocl Moniales, U peron-u dial Mon.S.Ngc. in d.Mon.S.'Petri,"
dando omni modo , ' iure quo melius pomi: bona , U pas. aiones , (o iura d.Mon. .
s-'Nzcol :i integrali- d. Mon: S.'Petri , G' Monialibus ipius , ' ucces. eius in per
pexuum pred. (acum, eu Mon. ipus &Nin-zum locum dedit vc mraequitur : per
mod' vero tranulit dedic , * conceio quocumque modo melius potuit , eu dici de

be!, (F' pote d. locum ,eu Mon-. Mc. preato .Abbaiiprimo , (9 Monacic ?TM-s
1bis, (F eos , e?" Conuemum d. Mon. .9.10: tranulic ad dium [acum ,eu Mon. 5-.
.Mc. in perpetuum cumucee-.uis. (a- dando eu, uceesmorumeu trasferendo.
aut quocumque modo , "rt meliuseri pozuit bona pos- iura , (9 aiones Mom-pia
SJis mtegraiiter' inperpeuuumptur: locum ,eu predaMon.S-!is'cumdomibm,
ationibus, arm@ alus iuxca- ipum mon-pot. e'a* ad difum Mon.- pertinentibus,
de quibus dipouit in bum: modum vid. quod dedit donauit , ('9' trauulit , eu quo
cumque alionoim'ne., LI-modo moli: dici pote' debet -t .Antonio de Pan mini
ro Ordinisromunminomm Prouincic Sclauonie , fi Mattino de .Arbo Vardia

nom-mn Min.de Tmg. preent-D Matteo Pat' Cap. recipiente nom. dd.fra-'im mi
norum , (F projp/s'fratribus dium locum,eu Mondi-5.151: pis domibus,acioni

bus orto, * -aljs inn-:a dium-Mona. poim'ud diam Mompernentibusde 170


luntatc , aenu prediffi ds Primi, ' pfum Monacorum Mon. 5.1 hs -ibidem
pnfium, @ Cali-Can. ptorurtcl 'Poxille Ioannis Caualuccij , Andria Marini de
./1mona, U' This Srepi Duymipzpa bona,-pos. iura, * aiones data-s d. fr; Primo
.Abbati,@ diis Monaci: crime: peu: Epis conentita:: dif? Can A" Capitulo po
con/entienc difio D. Eizo dc, " d ucceorbmjuis , U a iunditione Tragl E cclie,
Epaus diflum Mon. ' locum S:l'i:grliter,"pliter, (F'nominam correio
ne rmano-:W procuratimdebita ratione -weationis .- e?" each-druicocl quod

babere debeat r'n cin-locaj*Mon.Trag.Ecct, 29' Epats.

Seguitmpoi, choi debba piglarla dipena dal Papa pee della Com
.mumna ~
.AHumTrag. in Mon-SJbispii pnibusD4Cebriano Marini D.'Deld Bulli-Mi, D
Francico {alentiniea Marci,Murco Iulle,6`ebriano Buble' Iacobo Marmite

-ibus rage@ *alii: pluribws, (7 Scepu-s Luxe exam.


_
**o Raccogle da quee memorczche-apparecchiando il BanoMladno eer
-ct0.per terra , e per mare nell- rjmi giorni del mee di Maggio I 31 ;per-ve
nir ad oppugnar la Citt per lllxm trattati, che con tal ocearone eraT
no coperti furono li 6. del'medeimo mee eletti nel coniglqdiccxnoblllya

quali inieme col Podet , e li 4. eletti prima uoi compagni i data autorit.
asolllta e uci hauranno iore-epedto il Vecouo , e Daniel thuri .per
;procurati-.di inertir la venuta del Bano , eplacarlo , mi escndo venni-alata,

ripoa 11.24. chl Bano vol-:ua carta bianca-be che i rimetteseto al uombx
tcios all'hora dubitando., che occu

to l Monaero dis Franceco ,ch'era

.vanno al .ponte in tettat'ermzdi ;sga poi Mic d'epu guar la Citt,dctcr


1113

'

'A * \\ 1

-t

DlTto

"

c135

minarono-lo esogorno nel Coniglio di rouinar esoCnuento,& il -gior-`

-no-eguenteesendo venuto nuouo auuio , chil Bano voleua , chil Podet


Tenunriasc, 8C vcise fuori della Citta, e che gli osero mandati 40. Cittadi.

ni aua eletrione per mandarli doue piacese a l : u prohbitp pena lavita,


che niuno ardise parlar dici paleemente , ecretamente,& inieme u di
chiarato ,rcheGionxPietro da Venetia Compagno, e oldato .del Podeafo

e Amiraglio , e con duttor delleercito drflran con asoluta ,au tor-ita. 5 63116]
medcimo giorno ipulata la oprareginata elettionedi Marco Zulle per
Ambaciatore a Venetia per pi frliar danari ad imprecito,clerrgerlodea Va
netinno , e trattar ognaltra co a palee, ecretamente , c e li parese pro
icua alla.Citta` , e ritornato il Vecouo u il primo Giugno ul'sequente _iki

ulato il fopradetto Inrnmento daijgnatione .alli Frati di &Franceco del


Blonaerio delli Monaci Benedittini dnS..Gi0: Battiatuato dentro la .Clip

tz tral Vecouato, .8c ilPalazzo Publico, ele mura della Citta, .8L alli Monaci

quello-delle Monache di S.Nicol,e quelle poliencllaltxo Monaterio dello


Monache di S Piet-.tot.

. 0

Vennedunque il Bano con leercito ten-elite, emautimo orto laCtta.


tra li 2-5. el'vltimo di Maggio 5 nelqunl brain: .tempo at- anno deguira po.
*polarmentela demolitione del/Monaibedo auanti il-mnornoadel Vecouo, che

Dpremteaila opradette. agnationedeprimoiugnm llBano poco pu


eserermato i111 5 poiche alli 7. del med nno mee vieneregiratn ul o.
radetto quinterno de Cegli l'elettione denuntijper mandarli in Anton-44,
vFermo, 8c ,Arbe per leuar le repreaglie , 8c eletti li oliti .doi Masar , colf,
.alle quali non i arebbe atteo , sil Bano con ?eercito fose Prato vicino ,a

;il giornoveouente u anta la :aerma del Podeta cherrouando indera'lz


uohxtoreg' are.. i..
.
13! s die'8 Mis Invii
t 5 "Generali , dentino-:lilla -is , 'Iiom.iu..rmgc in ?aiuti-1 Cis ad /bemm
Campane, @ voce preeoms conpeg-:romaneolitozmii; (F' MOB-ob. &porca-*ian
nManbeSoridodutem ba. Tom, -Cnp.PrefatusD-Tom e? ap. proponi!,
U' proponi feci: , quad Mems-,dinterni iprontlioprouidere fachndum/bper cle
ione noui refloris proannofuturoz. Super ibm omnibus, (a ingolisld. D. Toti,

(' Cap ibi peli: pra Ci ?tile coniium exl eri..

Inrefor mazione con conlijfafa diligemipartopermefrancimm not.ad bu


ulos, ch' 1241084;ecundumform-1mamwmmplaruit ad: dio conlio ,ul mile

runtuA-s baloia-s in buulam rubeam, quod ,D.Mattbeu\s Sorit , (F e]] debut 'Po
ia-s Cin. Tr. pro s annis proximefut riscumalario ordinando. per Hamelin/11mm.
'zt , (F ee debeaxpetpetualis Cap. d. Cin. U' Populieoundumxieionemdeen
aenus faam non obamilme z 5 . qui mi-runt inbn'ula alba in mummia predi
torum ; qui quidem .D.Mmeur50ri die predia.ad.petitionem,v inammm. omnii
de diio eonit'o inLaiuCis Tr. conutus prefenubus omnibus de d.- coniiio ,(7
noiaero opuiodie
(Mmmrambi
Sacramento
per D Francijcaml/aiemmi,
leBo/ifizi
per-me not:.
ame o'xij ,Potearie
(apre-mie
volgari ermone .mi.
gent :aaacxoana Cruee.aa`54na DeirEua-ngeiia corporaliter iurauit e offu
rmnro,' opere

,' ?oteariefecundum @mom Star: Ual

`?volute- conuetudine 0' : a drne at-de preence d. Franceco Valentini!,


Georg Marini, lavabo Vecbkohxbriano Buble,Marco Ille , c.
H ora chi cmrderata,ch'eeondo 118m con l'eercito maritimoterrehe
wenn

1-56

zDelle' Memorie

venuto otto la Citta, e fatti tutti quelli danni , che puor alla carnpo'nS;
partise cos preo enza hauer potuto ottener alcuna coa delle ue iman
de , relara marauigliato , e non potr peruaderi , e non che i ia rapoo
qualche gran ripetto , clic lhaura tatto partire 5 ma chi riettera allelettio
~iie dellAmbaciatore per Venetia , alla quale fi preente Gio.- Pietr da Ve-
netia , ch'era fiato eletto Amiraglio, e con duttiere delle genti di Trai , s'ac
corger , che queAmiragliato non pu eer ato delle ole barche , e genti
Traurine ;le nali' non haurebbono hauuto ardire doppori allarmara, ch'il
Bano doueua auer numeroa al uo comando , compoa almeno de Scar
donei, Sibenzani, 8c Almisani , e forsanco di uelli di Nona ,Se altri , onde

deue creder, che queo Gioan Pietro hauee eco lArmata Venetiana , che
doueua are ne contorni di Leina per guardia del Gol o , e foe venuto con
nella a Tra per difea della Citta ,- e quella deue eere ata la caua , ch'il
ano conocendo di non poter epugnar la Citt protetta dall'armi Venecia.
nc per non diguarli i ritirae dal molear li' Traurini, e ci-allhora Matteo

valendoi
de Venetiani
fattii entrare
nel Coniglio
uoi
artegianidella
, cheprotettione
non erano oliti
intrauenirui
facee confermar
nellade
Pode
Baria per cinque anni futuri ritenendo il_ titolo di Capitanio erpetiio dei
popolo , e poi trattae col Bano compoitione; Oiche l'Amba datore elet
to per Venetia non ci and ; trouandoi il nome uo regirato tra quelli,che_.v
furono reenri al giuramento uo di Podearia, 8L il Bano vedutO, Che non..
oteua ar a uo modo lia-a contentato di laciarlo ato di Tra- nel uo e
ere ;ma volle -rotmila lire di contributione per pena della diobi'dienza,tro~

uandoi , che li 8.Luolio dello cls anno foe decretato., che opra la diman
da del Secretario deBano , che ricerca tre mila lire perda prima paga delle.;
omiila iano eletti otto , che doueero far la taa , v,Che furono gl'nra
*' n

' crlttl .

De a Baiiani , Marcus ulle ,. 'Petrus Sue , Maria Dabrani , Zubrianus Buble ,

Nico a Maiibei Dobre, Biuice Belle, Micoe Stepe .


.
00.02:10 deliberauerunt , w infracriptialuant in dominieam venturam infra
cri tam ummam ali-ine banmtiper :e anna: extra Trag.
Matt. eur Lucij I).lib.Dea Marece CCC lib. anr Duymi Damielie cum lijr .D .

lib.?xJPetri Carafoci cum Gaugna CCC Sore Iune , Lupxa .Ambias-if , Sar D.
Siino MuriniDJi-ue Dee CC Iaxa Ianche Co Francicus Valentini CCC Marini
Cippieac Donati Nicole C Dea _Iue Luce C Donata: Nicole C Gregori: Sali;
uerre C Franc Luce C.

.-

A .Cosilimitoata la colera del Bano con leboro di tre mila lire per la prima rata, e congna dc pegni per il reo, 8c al C.Giorgio uofratello conce

a vna barca armata con 20.11uomini : Ma. non ben acquietati- quei fratelli,
ore
guerra
con
Sibenzani,
quali Ambaciatore
hauendo ritenuti
tini'. fla.per
ci lo
ciso
giorno licreato
perprigioni
ricercaralcuni
la loroIran
rila
fatione :la quale deneoata , u terminato sapettase la venuta del Bano :in
queo mentre, che i facee letimo di tutti li beni tanto tabili , quanto mo
bili, e li_ 7. Agoo decretato , che niuno ardise di parlare , trattare cor. li
or-.uciti tanto Laici , quanto Chierici pena lire zoo. e chognvno doues :_
portar larmi fuori della Citt, cio pada, e rotella, e poi li 26. deliberato di
vender le terre di Diuuglie, e di S. Marta per ricuperar li pegni dal Bano , :a
nelmedemo giorno comandato a Luxa dAmblaio,_chc douese dar igtz

0 t

' ""

* 'DLTramI'

'157

'i lire mille d'obedr al mandato del Pode di tar al conn in Ra ui per
non hauer obedto allo atuto, chognvno in tempo di guerra ia,o ligato
di ritornar alla difea della patria .- 8c alli 15. Ottobre fatta colta de 10. per

cento per pagar le pee guitc per la guerra hauuta c_ol Bano : il uale cri
uendo , che li Traurmi ouesero vmre con laltre Cxtta della Da maria fu.

rono perci 11' 7.Nouembre eletti 8. li quali col Pode hauesero autorit
asoluta. , e perche sintendeu_a , che l1 fuorucitl trattasero contra rl buon.
tato della Citt furono elettx 4. cloe .
Desa Bafiani,Michoe,Stepe, Marcus Iulla,Zubrianus Buble.

Li quali col Pode,e Gioan Petto uo com agno pono fare , alta,e bao,
eli 26.Decembre opra la dimanda del Bano r1oluto nellinf'racritta ma..
mera .
,
Toi-u, ' Cap. Matthew Zori proponi: , quod platea: prouidereuper liti-eri D.
Bam' tranmis dio Communi eontinentbm quatenm ipe raga: Ce, vt in Circum
ci/ione Di Commune Tr. debeat eum vitare cum exenijs pertinentibm ad eius ho
norem ommno . In reformatione mms eonlzj placmt 5-8. tenera 32. quod t in..
arbitrium quatuor . Die predefia . .Addunam , (F' congregazsz in d." 'Palaia Dea
Baiani , Micoe Stepe, Marco Ialle , " ZubrianoBuble 4. predittis vnanimiter , (5

concorditer nemine dzfcrepame deliberarum, (F ordinary: , (F' prouiderunt pro rn'


litate Comm. Tr. quod diffo D.Bano preentari , e? denari debeat pro parte Ci: Tr.
Equu-s Leardue D.'P0is cum Sella , e?" frenum per ddl/lato:. (F Iantium 'Petrizquoe
'adredia facienda mmtios elegernnt .e

t apparecchiandoi eso Bano d andar dal. ante di Gpritxa ricci-caga le


gni armati per eser accompa atq per ll mele d1 Marzo l decretato dl pro
ueder Galie, e vente per man argllcle : e perche dubitaua dhauer netta.
con Sibenzan li 22-Fcbraro 1316, prohibco , che nisuno ardise 'enza ll

cenza del Podet parlar , trattar con li fuoruciti Traurni in pena di lire.
.zoo. e deserle tagliato il piede, e la man detra , e conceso al Podet con...
Gian Pietro il mero, e mo imperio in tutte le coe enzaltri ociali , 8L alli
7.Marzo, che li Parenti delli _fuorlxciti debbano vcr fuori del Coniglioz'ca

pt poi lAmbaciatore dl Slbemco,e_comparo nel Coniglio fece la egue-*ni


te prorea, che muera h voluto reglrare mieme con la ripoa.
,

xzxdte 23 Mart!)

In generali, 23' peciali conlio communis, e? bom. Ciu.Tr-in Palma Cis d. terre
ono campane" voce precoma congregato more alito mandato , (F' auoritate nob

(F' Zubrianus
pot-V-D.Mattbei
Staneij Son'
de Sibenico
ho. 'Pofis
exhibuit
U' Cap.Trag.
d.D.Tt" quadam [Mer-uigillata-5igillo
t'is Soil-nqer tenor tali: et .

NobrJ" ap. ill/.D D-Matteo Sori hom.Pot.Conlio,* Ci Tr.amiei: dileis- C01


fa q.D.Elte Iudices' C 5c Ci.5iben.falutem, properos ad vota/ucceus.
Mac-riti; quod ad pre/en: ad v0: minima: nob.Cmem norum Zubnanum Sam-ii
exhibitorem pis in .Amba/Lpro quibudam nari C51: ardms negatiis i cuius ore po
m'mus leg-:rione: nofnu vobis ex parte nora afienus referenti-w cui: verbi: , (9

dih: tan quam ex ore noro prole: fidem credulam adbzbere veli: . Da:. Sib. dae
2 2.men 15 Marty' .

Quibu-s lirteris in ipfo conlzo leis per me nottalta voce Bus Zubrianusurgc :e
i:: eodem eanlio ex oli-it, U' dixit. i ,Quad C Tue exacisfaereecundum inxeptionem de quodam quem D mm

uz 8

Delle Memorie

de Varieais temporem regiminis in Tnupendieeit taliter quodfuit mortuutid


erat Sibenzanu: .

Item quodmil modo debentfatisfaeere de quodam nomine Gute-ze , quem d. D.

Toas , U Cap. nuperfeeitupendi taliter quod mortuusfuit .


Item quod imili modo debe-nt atisfacere de iniuria , quam dixit illatam D. Caa.

rize .Are/n'a. Tr. quem dix it uie tormentatum in Tr. mato D- 'Pois, e?" Cap.pre
dii , e?" quod eum relaxare d: bent , quia erat Cita': Seiben, quod/ faeere non eu
rarent him: ad otio dies , ipfis diebus elapse noeerentinimieos Cammunis Seiben.
[dente: quod eat per mare, (9" per terram in ee , ' peronas tamquam inimieos
mortteras dl debant .
Cut Zubriano ex deliberatione predi Cis faa per preditum deedendo ad le
uana'um prefatus DMattbeus Tonia@~ Cahpro C5130* bominibus Tr-refpondit..

.Quad eum Ce Scibmeniret contra pafa olim babita inter ipa Cta (F incidz'et
iam in penam in eis contentam protefiabatur Ius C51': Tr:aluum ee ex nunc 0mm'
-iure, (9* modo quibus melius oterat , quoniam Ce Tr: paratum erat obtruare pa

eem , e? pat'a predzfa pote an: predtfo nomine pro inturia minarum, (9 vereeun
dre, dapnorurn , expenarum , (T interee fuum iu: pro Ci Tr:tontra Ce Seib:al
num e/je in quantitate nominanda per Commune Tr: re finita quoeumque cau cum

mbilt ne neuper terram, quod principium aumpjet .


,Qt-_a quidem refpono , (9' proteatio faa fuit rtjupra vigore difiarum liera
ram a'ito Zubriano pro Ci Scib: egerenn in upradio Palatio Cis Tr.- preenti
bus D.Petro Comite .Jimi/, Tuanca Cufmanicbfamtlarij D.Comitis Georgei , (a: i

zuitan Marini de Clzfa teiibux, (F Vineentio .Ampie-ui examinatore .

Et eendo in quel tempo il Vecouo uoridella Citt u ricercato, che..


ritornae, altramente simpiegarebbono linoi ruttinellalbricadellb

Chiea , e deliberato di ar larenale per ripor le galere del Commune nel


cimiterio delli Monaci , che deue eer quel luocodoue hora la ripa tra'l
Ponte , per il uale s v in iola g e la torre` di San Gio: conticno alle mura.

della Citt , ce doueua hauer Communicatione col Monaerio, ch era


dentro per Ia porticella , che i vede murata , 8c alli 13. Aaoo u di nuouo _
eletto il opradetto Gian Pietro perpompagno del Podcl per lanno utu
ro , 8c alli 28. eletto per Conte dell anno venturo Giorgio figlio del Conte
Giorgio con alario di L.3oo. 8: eendo venuto il Vecouo furono eletti 8.
er trattar accordo eco , 8c ordinato , che tutti li Laic , e Chierici doue.

ero vbbidirlo .
Alli 2 3. Decembre , che alle dimande del Bano , ano dati cent' huomn

contra li glinoli di Babonich , e li n. Febraro 1317. che iano mandati


Ambaciatori al Bano per la dimanda da lui fatta d'eercito contra li oliuo

li de Curiacio , e Nelpitio Voiuoda . Alli 19. Marzo uequente , ch'il Po


de con quelli, che parera a lui osino accrecere il numero de C oniglie

ri , 8L oltre li oliti famiin dieceguomini armati per guardia della. Citta; e, `


I'vltimo Aprile furono eletti4.opra il buono ato della Citta .
Gipi-ian: Marini, Francieus Valentini, Dea Baiani , Martus IulIe

*n Li quali ordinarono chin termine di 3. giorni uero mutate tutte le


nere , e buchi, cherano nelle mura della Citta, e che e patile alcun dan
roil Comrmme,-vero le particolari erone dal Conte Paulo , o dalliSS
creati , altre perone iano ottopo iliben di Marino dAndrea , Archi

;diaconoCaarizaxLpridio Primicerio, G:Cataocoie MarinodAnblalio


.

qnt

DiTra.

1 59

E qui nice il quinterno de Conegli; onde quello uccedee dapoi nelle


critture non e ne troua memoria, aluo che nelle nore della Cancellaria

appare , che del x 3 16. li 31. Decembre foero eletti doi Sindic per vender li
beni di quelli cherano ati condannati per traditori , eli I 1 .Gennaro 1317.
f concea la Cittadinanza al Come Berghenda , il quale giur eer amico

deglamic , 8c inmco de gl'inimici della Citt rieruato il Bano Mladino


cfratelli , e dall 0 radetri Sindci li f donata la vigna. Rudinc , ch'era...
ata. delli gliuoli d Amblaio .

E quce ono tutte le memorie , che i trouano orto la Podcaria di


Matteo Zori; il quale come oe caCciato dalla Citt il opradetro Vclcouo
di Scardona nella ua depoitione eguimudo riferice.
Deinde nie Marina; .Andrea cum Patate , (o' air-eroica sijbenxontra quo; ex

euntes Tragurienes preliantes vidi ani-gara: m Crotata-m : :una Sijbemoen va


fiauerunt territorium ,- propter quod Trag: conati fucruntexpellere Matt/um So
ri , e? recipere Marinum, " Matthews adbuo mance extra .

Dal che appare , che li uor-uciti di Tral non hauendo potuto per mezo
del Bano ottener il ritorno nella patria , lortennero col mczo de Sibenzani:
quali
foero quei uornciti li nomina nel medeimo proceo
Gregorio di
Salin guera .
*:
Kaarizza .Artbidiacono , Lampredio 'Primicerio , Marino dAmbiao, Giona
ni Carafoci, Cepregna, Marino Iun', Dom.Carli, (F' .Alberto de Marin dAndrea.
Simon del Conte Mori, Marin d'Andrea , Daniel lacobi, glioli di Doimo Domicbe
giuoli dAmblao Gioni! De/fagiio di Gaugna , * almnobili , e potenti Cit
ta mi.

E queo ritorno de uorucit, e cacciata di Mattheo dcu eguire ch me


e di Settembre 1317.?) vero nelli primi giorni dOttobre oiche nel ne del

medeimo mee lie fuor-uciti furono Conoli come dal a rguente memo
ria appare .
1317. dic penultimo men. 0610!:. nob. V. V. D. D. Simon Comitis Marini Daniel
Iacobi , ' Ioannes Petri Duymi Conules Czs Tr. de volonta , pree-Mia , con

enju , aut? vita totius conlij Glis in Palatio d-Cis more olito congregato .
(' ipum oonlium totum vna cum difiis conulibus nomine , (F vice di! C515 vna
nimiter , ("F concorditerfecerunt, cont. ordinaner! Miobaem Stepe pree. 0
ma. trip. comm , d. ('is lcgrnum Sindicum prof-em, ai. a. :9 num-iam Spa

li ad promittmomine d. C'is G' pro eo Cifeu Sind.Ciu.Spal.ip/4m Ce conferim


re indepnem a promiu oblig* fideius-per d.C'e SpalJen ci: Sind. faa , eu fai
cie-ns pro Ci Tr. de X. mille lib.Vdn.pa-. coram albi/.7.0.0. Thomao de Mg)
Patate Cin-Spal.'Petro Petraccbe , Egidio Raynaldi , Grubuio Tbeodoi , (9' Jin
drea Miobanj arbitri: inter d.Ce_Trag.ex vna part-zz? DD. Simonem C. Marini

Danielem Iarabi , O ocia: ex altera parte , cum pene promzione , di' bonorum. ip
m: C'i: Trag obhgatione adenum, Z'F' laudem cniuibet/apiontis d. Ci SpaLeF'
gri ad omnia alia , (9 [in ula libercfacicn , (F exercen. que :pi Sim!, (F pro:. in...
prcdls , (F' circa predi a wafuerint expedire . . . . rat. e'c.
.Adam Trag.in 'Palao C51: pnibus Cipriano Marini Iantiofdaiini, (I' Sil_
uero Valentini :tb-rogv' Potro Gregory' Sui examinat.

E perche Bartolomeo Micheli da Vencta f Podea diTra li 18.Nouem


bre lnequcnte i deue da ci convietturarc , che li Cittadini ritornati nella

patria raclu gelli parimenti pal ati , cercaero il modo di viuer quien'` ; e
percxo

-160

Delle Memorie

perci tratta'ero compromeo nelli 0 radett S alatini , doue credibile ,


che i foe ricourato Matheo con li uor aderenti; ma perche in concerto

cos grande , chera durato tanto tempo haueuano biogno di perona din..
te lta , e dautorit , rimetteero anche tutte le loro dierenze in eo Bar.

to omeo dambe le parti ben conociuto per la podearia di S alato da lui


per pi anni eercitata , ede li Yenuto :i Tra andae con la ua prudenza
componendo l'animi cacer ati deCittadim; alcuni come pi inquieti re
legando , ad a tri rifacendo li danni patiti , 8: abolendo le memorie odioe

delli concerti aari riduce'e alla quiete di prima la Citta , come da alcune

memorie i de uce; oiche li zi. Decembre dello esanno i troua vna'i


gut-ta fatta per De a de Marco dobedre glordini del Poded , e are al
conne , che ar mandato,- 8La Daniel dl iacomo furono riattili danni

patiti, come dall'inracritto inrumento , che nelle note della Cancellariz


. .Aprilis dum Tra ,in 'Pal Cis pn: Defa Duymi , Dea Ba-_i
zz
3 i- troua
13 :8. appare
dle 15. Mis
i,Zantio .,{zzolinon lacobo Veticbi tt .roy-U* Men .razze DeeDuymi exam-D.
Daniel Iacobi pere uoq.beredeseluccevocauitbi bene, ZF integre olutum ,

(F pleniteratisaum a ?LV-Bartolomeo Micbaele Poe Tr.dante, oluente no


mina@ vice d.c'is,Tr.~ pro ipo Ci de omnibus dapnis datis ac'lis ip D.Da9
nie/i per Mattheum Sori ' per Ce Travel per quamcumq. aliam eronam manda

zo d.Mattbei vq.ad preentem diem pro armisbi accepns,equo 0bibus,beijs mi


nutishjinihteismaarirs,'PanzerisJ/aro d,b[all4,7)0,rt`bl de Statone , (F
ali/s quiburunque rebus, de bis omnibus excepto de Lomibus, ue casamento
proratox' dirupato mandato dMattbei,quod edicav-, releuarl , (a' preparari
debe: in coatu , qu primo erat ad expenas d.(`is , (F in alia parte exceptis 378.
[ib. par. Ven, quas rec ipere debe! ad C'e in Tr.cut in alijs norisentenrijs cantine.
zurfecit pere , [uoque beredes , 'nelucces: fiuem quiet, perper. refuxacm , e? x
lentium D.Greg.Luti4' SmdicoMF proc.d.Cis Tr.recip.' [Zzpulmornine , (F vice d. ~
camo- pro ip/o C5631th d.Sind.plene pote manu mei ufm not.pleniter roborato
de aliquid vlterius non pete-do , non moleando , non inquietando aliqualiter d.C'e,
nec aliquem loco d.Cis contentando in olutione,(7 atisfahonebifata perpredi
&um D.'Poem,uos qumque Sapientes dc prediiisuis damm's in bonisxf poe
onibusbi datis' congnatis per prediffos D.'Pot'cm,"uos ap-adbliec deputa
tos , m piene pace: manu mei uperamij not. piemter roboratumenmmantc? exec,
ptioni non datarum,non congnatarum ibi diarum poes.molutum occone dd.
uorum dapnorum tempore contraus,' i iuris , (Fc.

Furono date anco altre imli atisattioni a. Sore , Doymo, Marino, e Lu`
xa de Amblaio, Damiano, e Gio:de Doymo, Iadriza de Gauigna , Delni:
q.Ioanni Lutio , Gioue de Dea de Pietro , Gauigna dC-Pi-etlO- Cairatoco ,
Iaxa , Iuanche , Kaarizza Archidiacono , Lampridio Primiccrio tipulato ,
nellanno 1 319. facendo quietanza al medeimo Bartolomeo Pode, e Gre
gorio Lucio Sindico del commune, furono anco eletti Smdrcx per tratta-'ag-T
giuamento col Bano , e col Conte Gior_ io ii 29. Decembrc, C 3-2- Gennaro

13 I9.Mor in queto tempo il Vecouo L1 criq,& in luoco uo u elettoLam,


pridio Vituri PrimiCerogdel quale trattara in altro luoco .
_
Fu dato alli Frati di S.Franccco ll Monaerio delle Monache di S.Pie1:ro
-( che dcrutto illoro Monaerio - habitanano nell' aignatoli dalli Mogaci

Dz Temi .

16t

di S.Gio:Battia , e cacciato Matteo Zori , e ritornati li uornciti li era a

to
leuato,die S.Steano
retituito ,alli
Monaci,)
e quelle
traportate
cae di
contigue
a1
la Chiea
che
di Plantero
allhora
diceuaialle
, opra
chei tro
uano doi Breui di Papa Giouanni , lvno de zo, Agoo 1317. e laltro de 17.
Marzo t 3 t9.nelli quali delega la cognitione a Gregorio Vecouo di Leina...,

e Stefano Piouano di S.Pietro nuouo di Zara , perci Corrado de Torre Po


dea per nome della Communit, e le Monache di S.Pietro inituirono Pro
curatorili 13.e 14. Giugno 1319. per aiere alla caua auanti li delegati;
con qual occaione furono pree le o ranomnate depoitoni , che tra lo

note della Cancellaria i trouano; tra e quali li Monaci di s.Gio:BattizL..


dimandarono la reitutione del loro Monaero , aerendo~ che le coe..
eguite foero fatte con violenza , e comandare da Mattio Zori Tiran
no , e er parte della Comniunita u ripoo li 2; . Giugno , che quel

lo era ato operato dal Podea era eguito col coneno delli Giudici , e;
Conialio conforme il conueto , e che e quelli che non erano con

tenti del uo dominio hanno voluto vcir fuori della Citta , la col a..
non era ua , ne erci doueua dri tiranno; e e dop o u cacciato daHa.
Podetara u ma `fatto , e che la deruttione del Mona erio eguie col con
eno del Dioceano, e di tutte le eroue nominate nellinrumento; glal

tri depongono in oanzalo ie o, chil Vecouo di Scardona di opra riferi


to ; ma alcuni , 8t in particolare li uoruciti ritornati aericono , che tutti
li dicordini prouemlero perche Mattio Zori non habbi renuntiato la Pode
aria ,J come voleua il Bano , e chabbi o erato il tutto con violenza , 8c ar

bitrio tirannico ; l che Otrebbe diri , c ie oe da loro detto per paione-v;


e in vna delle parti del oniglio eea in tempi quieti zo. anni doppo, che)
li 28- Maggio 1340. (che i riferita, e coniderara : uo luoco) non ve
nie epreo , challhora ia ato tempo di tirannia; eprimono anco , che)
quando cacciato Mattio iano iate abbruwiate le ententie ue,e proce,
e lui condennato nella vita; al che viene rioo , che Bartolomeo Michiel
P'odeai con conenodella Communita facee brugiare le reormationi del
li Conigli, 8c altre critture , nelle quali era nominato il Popolo; ma non...

l'altre note , e tenzc; c nelli opraregirati fragmenti d'ei Conigli a parendo, che o e data autorit al Podea Matteo _d'accreceril numero el
Coniglio in tempo , che sa ettaua leercito de Sibenzani con li uorucit;
i pu da Cl dedurre , ch'all ora fosero ati aggregati nel Coniglio delli
Plebei , i come anco la medeima plebe ara concora in moltaltrc attioni ,
chin quei tumulti eguirono, e che perci la rudenza del Pode Venetia

no, mentre andaua edando gl'odij delle parti, volendo abolire il pi che po
teua le memorie delli diurb' aat tra quelle haura anco abrugiate le crit
ture , nelle quali era concora a lebe , otto nome di popolo , nel gouerno
della Citta 3c elettione dotiall , e queia deue eer la caua , che non i tro

uano Conegli di quei tempi; del che 'per ( con tutta la diligenza del Pode-`
na) n reata memoria nellelettione opraregirata de 8 .Giugno 1315.de_.
Matteo ;ori per Podea , e Capitanio , nella quale eendo intrauenuti l 25.

Coniglicri ,numero eccedente' molto ogn*altro Coneglio di quelli tem i,


come ll com'proba dal Coneglio uequentc iui regitrato de 26. Decem re
dello iesanno, nclquale intrauennero Coniolieri 90: onde vi deuono eer

mtrauenun di quelli della plebe dipendenti della fattione del Podet Zon.
:

I.

Par~

16a

Del/e Memorie

Pa rtito il Po dea Michielc del mee di Gennaro 1319; Almerico Bertoldi


hebbe titolo di Rettore, che di mee in mee olcua eleggeri, cermar,&
alli 4. Aprile venne il'opradetto Corrado de Turre Caualiere da Fermo per
Podcita, e continu ino al mee di Gennaro 13 20. con Simon del Conte Ma
rino, GiorPietro de Doim0,e Giouanni de Doimo Domiche Giudici, 8c all.
hora egui tumulto , nelquale ammazzato eso Podea , e di nuouo vcirob

no fuori molti Cittadini :Venne poi Marco Vituri da S. Maria Formoa da_z
Venctia li 1 . A rile 13:0. per nuouo Podemel tempo del quale vennero

Gibeer de

igris da Suppis,e Tebalduccio di Tebaldo Ade Ambaciatori di

chio con commiioni, nelle quali gli veni ua epreso,che per il primo ca o
douesero andar ad Ciuitazcm Zare , e ringratiar ll Conte , e Commune de.

bonor fatto alla fminlia del Podez ammazzato in Traura ; pregandoli d'ac
compagnarli con uor Ambaciatori al Bano , al C.Gorgio ,8c ;{Tranra , per
2,. di comparire auanti il Bano , e C.Gi0rgo per ricercare il loro fauore, per
3. che premi/f.: doloroa /alutationc , debbano doleri col Commune di Trama.,
della morte data al Podet Corrado loro Cittadino,& inare,ch'alli uoi he

redi iano reituite le ue robe , Caualli, & armi, come egui inrieramente,fa;.
cendone ei Ambaciatori quietanza nel pien Coniglio di Tra li 7. Luglio
1 zzo.alla preenza dalquanti foraieri , tra quali Biualdo de Damiano de)
Na Zaratino,che deue eser venuto er. accompagna: e Ambaciatori.
Hora dalli atti del Podca Vituri,ce nella Cancelllono diintamentc rc

girari appare quello,chin ummario reerir .i

1220.11 19. Maggio Daniel de Giacomo Vituri renunta li beni di Mario

Lori, che prima gl'crano ati agnati dal Podea Michiele per Promesa;
fattali di nuouo rearcimento .
aodctto Matio Zori,Menze Iulle, Cipriano Buble,Damiano q.Domo Do
micheJaza Iuanch,Gio:Pietro Canon. Draicula q.Dcsa de Marc0,Daua dc
Mauro,e Budislauo de Radichi parimentc 1 rimonono dalle loro ?recenioni
per-la esa promesa .
i
__
:aAgoo Marco Vi-turi Podca con Desa Bati Federico q. Mamo Lun);

Mengacrio Desc Duym,Giacomo .Stefano Duymi,Nicola q.Matthio Do:

tem-unano,che

remtc atx

uelli beni leuatili,Matio Zon, li hcredi- di Desa di Marco.,

bre,& Vincenzo Amp-letali deputati

lc e

Monza Iulle,e Giacomo Nicole,` e atisfacti; ddhdanpipzuu ` "MMO' Lie"?


beni partcdelConme ,.e parve delli conan Smon del Lontakanno,
Maino de Amblan,Gauigna de Marino,AmbIa\lo de Marmo, heredi d'Amo
blaio,leredi~diGmigna, Simon de Marin de Pietro..
'
. a:
Alliinavitaper loro riarcimento.

\ par

A WldimomoMaceo Z0ri,Menze Iulle, Cpnano Buble , here di


MarcozGioietro Canonico,Gio: .Doimo Gio:q.Desa de Pietro,
Lana mche,Damiano q.Doimo,Desa de GiozLucio,Slauula nq. Iheodoo,

_ms-chiara in new per acco ato della Citta tutte le tom. di Simon,
e Gaugnaglioli de Marin 'Amblao reino per empre nelCommunecon
tuttele tette-de Mezlina,e 8m

uiza con la; csa Smoqmza .

..1'

E dop o-cinque mci- di Pod: aria tti il Vituri lx' 2.9.Settembre :320. di
chiama odisfarto ditutto quello arteria dhanere per alario,e pee fa:.
te 'mVenetia eracconcio delle Galere di'rairfnhrtrandoeronolr i. Machan-s :amy-:bal Skeaniederkus :1.1141111165qu
'L

Di Tf

:65

. Da quei atti i deduce , chil tumulto econdo rouense dalle medeime


partialit di prima non ben edare : poiche con ta occaione preualendo la.;
prima faraone torn : re atriare MatteoZori,che inall'hora era ato eule,

e u teinteoraco delli beni, che glerano ari leuati, e conficati a quelli-della


contrariaattione , ch'allhora vcirono , vero furono cacciati fuori della.,

Citt la econda volta. , 8c asegnato a quelli, che la rima volta _haueuano


atto danni : cos quando vna volta. cominciano le scniom Ciuili, non.,
olo dicilmte s'acquiecano, ma eso anco per ogni picciolla coa rino
uano , quando non i rimouono li omenti , li uali er comprender meglio

ar bene riferire quello ei-ina di quelli tempi ica adio Spalatino al cay.
17.chanco ato regirato lib.4.cap.13 .De Regno Dal.& Cro.
De rebeilatzone Cia.$eibeniei,' Tragxontra Banum Mladennm e- I 7-.Anno Di
currente 1 32 2. men-January* hore 16.Ciuita\s SeibJ' Ciu. Trmnam ligam inmale

cerunt contra Banum Miadenum 'uosratresguerram pra mouente: adberendoe,


enem
Ciuitatesnm
communi'
dominationi
Venet. audiens
Bam
Mladinus
rebellatio-`
Ciuitattie Sib-
Trag.turbatm
e valdex'
reni: cum
exercitu
uo ante
Film-bi
tti: per menem deueans campata-,U em'ta Siben.incidens arboree, ( ?incii pred.

Cimimpugnandoied cogitanx,quod nihil pote preualere conne-" ipos de Ciuit.of


fendere mit proli): Heliefr"iboe videlieet Saraceno , (3' Helia,- Coa autem fra
ter eorum mortausuerat in Carcere D Beni Miadini , quo: idem D- Bam in cam o

predioecit morigladio deuaato quidem campo Sibeniei renit cum exereitn uo


ad Campum Trag. ad deuaandam ilimn , (a' eepit deuaare campum predium in..
parte; tandem ipe Ban: premdens , quod nihil pote ipis notere rece/t de campo
Tr. volensfacere colloqmum cum Baronibm de Croatia : certi quidem Barone: ui
tilieet li" Curia-:ij , iij Stefanicb de BonaJlii Miebouilouieh de Cliuuna' Geor

gei Iani cum Comite 'PaulafFe D.Banipredi&i , quibieruiebant met Bani prefa
ti. E o quod erat ipis minamm per prediam Banum Miademmt iposfuze eum Co
a a (3" fratribusuis in conlio , ce' iuramento pro: dieitar ad mterciendum Banti
Mladinnm, (9' reeeerunt ab eo:contra quem Banumip faeientes oeietatem inmul

promauerunt exereitum magnum adberentes ipos auxilio liorum Babonig , (1' Ba


noinm de Bana quorum auxilio venerunt eum exereitu perequentes Miadennm 17

que ad Blicam. Hot fafio TdZ-' Sibenxumgaleis Venetorum, ipendiarijs per


Vendpi concexmna noie de Trag.exeuntes ceperunt .Almim , * Scardonam dej
olantes (a' cominci-ente: domos, "HE' bomines,atque barcae , e?" ligna, (17 que eran::

:bi ducenteseeum Trag. (F' Siben.eum magna vioria.


5 -.
De eorzn Bani Mladeni per Banum loannem cap. 1 8.
-- l *i 7?_
Tandem Ban: Mtadenm vidense ee eonfuum, (F' deuium ne bello mit C0
mitem Georgenmratremnum ad Regent Hang.ibi impenderet auxilium.-/emper
adbet amieitie , ' anxilio Vlaeornm , " 'Polieanorum . 0 DeiClementia , que

nella alam permitts impanitum, nec bonum irremaneramm oendens in bat' vi


tauper peecatorex iudicinm eum miericordia nolens tolerare to! mala , que in Regno

Troni'. auf-Dalmatia' per reores , (F otiales ipus Bam pe rpetrabantm' quotidie.


Na: reddit: Eeciar.auferebaatgnatrimoniaeeundum Dem , que eran; ail-a mi

nime oberuabanthlulierene' Paella; Virgines violabantl, mercatore depredabant,


nemo terra-5,@v oeianes Ciuium maritimamm , 6" Dalmatinomm per *Pim atei
piebant,0 inter e per ortem ip diuidebant afferente: : quod nobis ubiaeent omnia I'

que extra Ciuitaiemunt tam iure paterno, {lu-im mre potentie a Deo nobis coneese.
"

""

"

_L

Item

164

:Del/e Memorie`

Item obidensaeiebantupendi, (9 nobile: deeapitariildeo Deusu' Dominus iuus


Iudex nolens tanta mala tommtsa per predio: tolerare , veluinere voluit proui
dere de regimine iporum , c9* {ie in breui contra iposueitauitgentem , quei orune
dominio aduerjaret.(9 t decit prediorum dominatio; quia criptum e , epouie
dcede potentes, U' exaltauit bumiles . Et eieiendum , quad tante tnijerieardieie
Deus , quod non atim punit aduerarios :edententiam di diulit, rt magi: hami
nes teneantur, (7' reuertantur ad bonumaciendum; ed predti Deum pre ovuli-5 non
babentes committebant qu otidie ea que Deo diplitebant.
Ergo non efZ mirum i Den-5 non vult dferre ententiam uper ipos , [ed in breui
aet-ri ab eis Regnum , " dominationem - l/bi ergo e Bane Mladene potentia tua ,

qua pro kilo EPlleM omnes Reges terre, rbt' et ublimitas tua , qua Deum Celi
eontemnebaax E celeam Cdt)0[lCdm quoniam ordinabaz EPos,.Abbates,eF' .Abba
taswbi e uperbia tua,qua expaliabas, e?" depauperabas Ciuit.Dalmatie,df' Croa~
tie volt-n tes in pace vt'uere-,Gw in iure uo permanerembi e dzeretio tua, qua piu-5 di
ligebujjorones audire ,i quam bonos conultare: ;ole-ban frequentare in legenda Bi
bliam,ed non oberuabas verba Biblie; Ideo Dea-5 punit te, e?" depanit expoliando de
Regno uo . Item Icannes Banu-s Babonig cumuuequaetbm pereeutm e Mlade
num vq.Blzeam , ibi pugnam feti: magnam eum Vinci-s non modicam quantitatem..
bezalium hommum mmentorum accipiens, (F' Banti-s Mladenuugtt Tolicium ,

e? venit Cit/Fe; ibiqettt per xv.dm, pofimodum receo exercitu Ioannu Ban: , "
aliorum de Croatia , preparauite Banux Mladenus ventente Comte Georgeo ire ad

Regem H ung.honortee eum cionfs, exenu'r.

tfr-

De captiuatione Mladeni per Regem Karolum Hang. cap.19.

H is dielmx D Karol: R-Hung.apud Carum Tinien. Banum Mladimm ade dili


genterueepit, C9" in Comitatu/uo ipum duxiteeum vq. Zagrabiam habendauper
eum cuodiam armatorum ;in ne autem auditis rumoribus de Hung.qualiter exerei
tm,quem miera: in auxilium Duri: .Au/Zrie,uerat dem'us , SD' ammis multi: e- .
quis ibidem de exertitu uo propter inrmitatem equorumtpe Rex captiuato etiam
Mladeno Banomt reuerus in H ng-duce: eeum Banum Mladenum pro captiuo .
Qu il Madio reerendo in ummario lattioni del Bano Mladino confonde

li tempi douendo lanno I 312. ch'egli mette nel principio metteri nel ne..- i
onde con le oprareerite memorie regolando l tempi delli fatti da lui narra

ti; rimo in ordine dene eer nello criuc egui'e delli_ glioli di Babonig ,
alli quali aderi'ero li gliolidi Curiacio, 8t altri Co` nt1 de Croatia, e Bonzz s
tronandoi la opradetta memoria ne frammenti de Coneglizche li 2 3.Dec_e
bre I 316.lb{`erdmandati-al Bano 100. hnomini contra 11 glioli dl Babonig,

e 1,' I I_ cbr:
ente Ambac.per la dimanda,che faceuadi gente ctra.
li gli . ' ' A ,i o,e Nelpitio Vo uoda,&eliendo,che tra li glioli dl _Cu
riacig, ' , - Corbauiai troua il .Budislauo ; il quale uPodea de Sibe
nico -

- ebraro 1319.8; alli 6.Marzo uequte Bortolo Grlogono da Za-

ra,e ki-nuouo il medeimo C.Budislauo li 23 .Aprile 13 zo.nel qual tpo f at


tz q i tiicatione dal Ciglio di Sib.dellagnatione gi fatta all] Padri di S.
Fccco dal Pode Bartolomeo,eGiudici di vn ito poo dentro la Citta,
anaolo oritale vicino al mare per fabricar il Conu.hora derutto per la
' ` tra~ anuta col BanoMlad.cha preo li medemi Padri i troua,la qual
7 ~ ` _` A ta per breue di PapaGio: e 20.Dec.1322.rierito dal D.Luca Vvadmf
` ' nell'annali de Minori lanno 13 z I.n.50.8c in queo breue venendo eptel`
Fd), la deruttione eer eguita per paura dell'e(ercito,chapparecchiaua per

terra,
a
i

..

..` .

. .

- 1): Tra.

l 65

terra , e per mare il Bano Mladeno s adun ue la venuta del Bano predetto
orto Sibenico , deu eguire auanti la Poddilaria del Griogono , &- il r 3 19.e

criuendo e li , che li glioli d'Elia foero allhora fatti decapitare dallo e


o Bano , e c 'il fratello loro Coa era recedentemente morto nelle ue pri
ioni, bene di riferire quello, che di oro i troua oltre quello, che ne criue
11 Madio . Nella controueria opramentouara , chhebbero li Sibenzani con

Zaratini del r ;24. eprimono quei , chElia di Radouano di Sibenico foe...


Poda di quella Citta, in vita ua , e Coa vno de uoi glioli imilmente; o
chambi faceuano quello voleuano otto li Banati di Paulo , e Mladcno , del
quale , e de uoi fratelli erano condentinni 3 delche i troua rincontro nel
li o raccennati Priuilegij della nobilta Veneta concea al predetto Bano
Mla eno , e Conti Giorgio, e Paulo uoi fratelli del 1314.1i 28. Marzo , nelli
quali Saraceno dElia nobile di Sibenico , come tocuratore deIi fratelli
Zinr fedelt al dominio Veneto , e Coa predetto uo fratello trouai , che,

e Podez di Sibenico del 1313.e continuo ino al 1317.diSettembre quan


do venne con li fuoruciti di Trau 5 e diede la opradetta rotta a Traurinison.

de la prigionia deo Coa deu eguire doppo uea torta dc Trauri ni , e,


uequentemente la decapitarione de fratelli prima della ;Podearia di Bar
tolomeo Griogono: auantil uale eendo tato Podea. il predetto Conte
Budislauo glio di Curacio immico del Bano , i pu congietturare , chall'

hora li Sibenzani haueero aderito alli nimici del Bano dal Madio nominati,
e ch'apparecchiando il Bano eercito er terra , e per mare ad imitationc (le
Traurini dirufrgel'ero il Conuento iS.Fra11ceco, chera fuori delle mura;
vicino al mare dirimpcrto alla Chiea di S.Franceco oltre il foo , doue an
cora i vedono veligij delle epolture , e con queoccaione ara ato de
trutto il borco , e lantica Chiea di 8.8. Coma , e Damiano , della quale i

vedono li veigij appreso la porta. del Borgo detta (Vagnskg) dalla parte)
orientale del Cimiterio , che lungamente coneru il nome delli predetti

Santi , ino che iabricata la Chiea della Madonna , da quella viene denomi-l.`
nato ; nella ual Chieaho` gid i vedelantico Altarefatto di rilieuo dedi
cato alli medeimi Santi , c e dalla Chiea derutta vi deue eer ato tra
1portato; eendo dunque eguite in Sibenico le predette coe nelli tempi
pcciicati , da quelle i pu comprendere , che ino Che li Sibenzani pendero
no dal Bano ,li fuorucrti di Tral vi hebbero ricouero , e con laiuto loro ri

tornarono nella patria; ma diguatii anco li Sibenzani col Bano , ceando


ueo fomento , nel econdo tumulto furono di nuouo facilmente cacciati
uor , e non i ritirarono pi in Sibenico , ma in Spalato ( come i deduce da

vna lettera critta in Spalato li 23. Aprile 1320. da vno di loro al Podet Vi,
turi , che ne glatti della Cancellaria i troua ) che dependeua dal Bano, come,
iu auanti rcara palee; e erche il predetto Podea Vituri haueua arto
impiccare alle-netre del Pa azzo vn coraro di mare,chera da Chlia,p0c_hi

giorni doppo la ua partenza venne Micleus daChl ia Nnntio dCi.Gl0rglO


protciando, che per la morte di Giorgio Stanov di C hlia gli folleropagatc
lire 60. mila, al quale u li 3. Ottobre 1320. ripoko da Daniel Vitnri vno dp

-Conoli per nome del Commune,chil Podea haueua ci fatto per larbitrio,
che gl'era conceo dagli laturi contra tal gentc,rpr0teando cento mille.
lire per tutti li danni, che parie il Commune nelle vigne animali: e come

che deuono eeri interpoi altri digui col medeimo Conte , e BalO uo

3-

3-:

I 66

&Def/e Memarie

fratello , nelli quali aranno concori li Sibenzani oiche anco loro i regeua-Z
no con li proprij Conoli; svmrono quee dOl itta. in lega del eguente.;

tenore .

1-:

z-

U].

.In Cbr.nom.norn.amen. .Anno incaneiudem r ;at Ind. 5 die 24 Ianuarij regnante~

D,Karulo Sen** [LHungp" tempore D. Griogoni de Fa'oznic de Iadra D. G. Siben.


Ipi necnon D Gregory' fil " olim D 'Pauli Bam Croatie incliti Comitt'e atque Dorum

Conulum Bogdani q. Deni , Radoslaui Micbiticb , Francici Marini , (9 Marini q.


Bercij per Ce ,eu vniuerum populum Sib.ele&0rum, conrmatorum . Mb. (9",

potJ/iri DD.Daniel q.Iac0bi, " Fridericu-s D Mattbei Ciue: TraIg. `S'ind. " prec. d.
Cu eu quocumque alio nomine de iure dici , * ceneripote ha entes ad in-a :le
mandatum, vt atetpublico inrumentocripto manu .Ando-ee 'Petri de .Ancona not.
Coi-5 Ciu-Tr. u anno Di 1 321 1nd. a die 24 mis Xbris 'cmtin eo legitur d me not.

ino vio, " letto procuratorio, Sindicario ne d. Cu, e? Ciu. Tr. ex ?na parte,
e? nob.V.D.Bogdanmq.Di[]i`ni,eF Francicue Marini Conules Ciu.Siben. Ei, atque
Mieli. Dragoy Curnicb , e?" Dimanu-s Iuricb Ciues Siben- profe: @Sin ici d. Cis
Siben. eu quocumque alio nom.de iure dici , (3* ceneripofunt babentes ad infra 5P(e
mafum, vr patet publica instrocripto manu mei notarij inriub anno Incar. Cbrili
l 37. l 1nd.) die zz Ianuarij (rc. vt legitur in eodem procur. ' Sind. nom. d. C'is (9'
Ciu.Siben. ex parte altera volentesfuturi-s Periculu obuiare, que ipis Ciuitmid. Tr.

e? Siben.iminebant, ' videbantur iminere, (F' *v: ipe Ciuitates animi,ac woluutatis
'Pnitatermarent , (F' robore valerent contra , 0- aduerm omnes uos inimicos , x

aduerarios , qui ipae aprirne nitcbantur confidentes potim de viribu-s , qua de iure
pro iaiu pacico tranquillo' quieto Ciu.predi.edue inum mitotemocietatem,
7nionem, atque ligam ad inuicem XPi nomine inuocantes , * Virginis glorioe con
traxerunt, ligauerunt, ac etiam per etuo vallauerunt in lmnc modum corporali pre
ito iuramento ingillatimuper .A tare diffe Ecclee S. Zipriani de Boe Trag. Dice.
rbi quamplures reliquie Sanitari-im unt collocate . In primis namque voluerunh"
ordinauerunt quod omnu rancor, omnis dicordia , omnis mala voluntaa , omnis oen

o , omnis lio , O' contr0uera ,i quae bucuque ad inuicem babuerunt valuerunt ,


quod cum au fiore uo diabolo extra mundi terminos_`expellantur,zf adnibilent' ex
inde perueniat d modo in antea omne bonum . Item valuerunt , firmauer.r ' ordina

uerunt nomine, quoupra,quod d modoin ante-:liga iporum , edus, `mio, (/F animo
1um concordia t erpeeuorma, ac indeeieus vid. quod quicumque inimicm eric

alicuim de pwd-iii; Cini reliqua Ciuixaa ipimbi babeatpro_ :neu-ico , C4* quicum
quc inimiearem'qnede pred.Ciu.re[iqua emme-:eurinimieari _opere , G* aet?
preantcse ;ad funk! auxiliuru, eonlium, 'auarem , eum bonu, (F- peron, @

ventina diarum Ciuitatum, :dm per mare, quam per terram . Item quad
Mnangularu eet inimica alicuius Ciu.teneatur ipam expellere infra triuno
dierumpatium extra Ciuim' diriumuum poli denunciationembifafiamdtem

roluerunt, quod i dia illa perona, que eet inimica alicuiu-s Ciuit. de prediiic , G',
'veniret ad habitandum , " morandum in aliqua de prediciie Ciuit~ quod tunc Relo
res * C? d.Ciu.ipam expellere teneantur iura diium termini-m s em voluerunt,
ordinauerunt,c-] ad inuicemrmauerunt,quod quilibet Ciuu Ciuit.alicuius de predi-'

Bis, *nel diriualis Cimpredta habeaturpro Ciue vtriuque Ciu. quemadmodum.


habetur pro Ciue de qua originem traxit, (a' deendatur,ac tueatur pro Ciue cum re
bue, (F boni:uis . ,Que omnia, ngulaupradrc'ta ad inuicernolemnibus ipula
tionibue hinc inde interuenmid. una pars alteri promzferunt vice , (7 nom. quoupra
rzna, (9' rataperpetuo babere ,teneri-3@ oberuare, (F' nullo vnquam tempore con-`
.Fi--i-

l 1;*

.L

tra*

Di Treni.

167

'trafacere, 'nel venire per en-el alias, aliqoa caua , *nel ingenio , aut quorumque alia
exqui no colora/eu modoub pena ;o mille [ib. den. Ven. par. :i parte non oberuante
- predi a parti oberutnt prediiauamm lib.medems ni"? ee debeat D.Duei, (F'

Cienethoc epreo babito inter .'055 altera vero medici-ui: , E? e debeat parti
alteripredia oberuanti s pro quibu-s omnibm , 'nguiis fia-mixer oberuandis , at

Jen. (F adim le. ad inmcem obligaueruntnom:quofupra annoia bona Coum dia


rum (init. ad maioremrmitatem , ('pleniu-s robin-igilli: pendentia ?tri/agl
Ciuirduxertmthur seriptopreentiapponendum . .Ai-m e!! boe in duia Ecole/ia
Sand: Ciprianipreentibus hijs vocatis, e? rogatis teiims vidihLN, vin's Mattbeo

Zori,Micb:Stepb:@' Manga-(za Defje Trag.Greg.o q.Dominici Cberbafziebmamian

Radofs Vrenrouicb, 23 Diula q.Dragoie Sibenx' alijs ~.

Ego Damian: Rado Vuicom'g examinator manum mii

Ego Laorentius q.Mag. Ho? not. Imp. autf. nor. * Siben. Iur. bs interfu , A
prediis partibus v: audiui ro atuserip, U* roboraui .
_
. Ae quella lega , che criue il Madio foe conchiua tra Sibenzani , e;

Traurini auanti , che eguiero le coe di opra pecicate , che come s rin
contrato eguirono prima della ipulatione d'ea le fra ; dallanno della qua
le i conoce , ch'il Madio la mette conclua vn'anno doppo; ne que'errorc
pu
al Cop'a
; poiche
Ca itolo
recedente13reerendo
mor
te
diattribuiri
Vroe R di
Raa, dice,
che nel
eguijcli
5. ouembre
2 1. tempolapote

riore alleea dea lega,nella quale vi lerrore dell'Inditione oa nel Sin


dicato de Traurini de zz. Decembre r 321.Ind. 4. perche dello Seo mee , 8:
anno : natiuitacorreua la ea inditione 5. che poa nella' ulatone d- _

ea lega ab incamatione del mee di Gennaro usequente : e ri erendo il Ma


dio chil Bano Mladeno oe rotto dalli uoi nimici do volte ( e r non re
plica la esa rotta ) e che doppo la prima mandae il fratello Giorgio al R,

edoppo la econda uggise in Pogliza,e dindi in Chlia,d0ue i fermase t 5.


giorni, 8t a ettando iui i1 ritorno del fratello sapparecchiai'e d'andar dal
Re con pre enti honoreuoli; ma quando eguisero quee rotte , non een
doui rincontro di critture, non i pu apere : deue per crederi , che dura

ero molto tempo quee controuerie, poiche cominciarono del 1 17. come
di opra dal frammento de Couegli e tato oeruato: onde tutto paee cir
conuicino di Croatia ar andato ottoopra, diuio in dependenti de Brebi
riei, e loro nimici : e glvni , e gl'altri aranno ati egualmente molei alle.
Cittamaritime , che non aranno iate permee viuer neutrali .- perci li Si

benzani , eTraurini i aranno riolti di conchiuder la opradetta lega :` la...


nale eendo at li ulata in vna punta deerta tanto vicina a Trail , da in

icio , che ci poli eer ato fatto per qualche ri etto , che er arte dc)
Traurini pu eer proceduto in riouardo de loro uornciti , c e oueuano
inear la Campagna. con glhuomini delle loro terre vicine di Prapratuiza_,,

Gliubitouiza, c altri aderent'loro : e per parte de Sibenzani (quando anco


non vi ia tata alcuna dienione interna, comera in Tra , 8t veriimile vi

ose, come in Citt , chera ata empre pi ottopofa all'arbitrio de Bre;

biriei di quello, cherano Tra , e Spalato) come quelli , chhaueuano ma .


:gior territorio , e piu epoto allinuaione per la vrcinanza de Catelli d' .
tso uiza,Brebir,Scardona,c Chlisa oseduti da Brebiriei connanti col lo
rmrritorios hauranno perci for l voluto, che quea lega foe ecretamen
te conclui : nella quale pattuendoi lai-met della penalper Venetiari) cre
4

1 e)

-1 6 8

Dalle Montorio

dibile, che di ci ne foero partecipi ei Venetiani s ma come 'che la lega di


Quete doi ole Citta non baltaua per ottraeri dalle continuate moletie , e.:

violenze del Bano,e fratelli, delle quali oltre le coe di opra accennare il Ma
dio decriue leorbitanze .
`
Che leuauano le rendite alle Chiee , non oeruauano li matrimonij , violauano le
Donne,deprcdauana li Mcrcantigliauano le terre de Cittadini Dalmatini per lo a,

ele diuidcuano :rd di loro dicendo , d ai ottopoto tutto quello fuori della ci ,
tanto per ragion paterna,'quanto per la potenza da Dio conceiaci ,facemmo impiccmj

gl'oagi, e decapitar li '1*{9bili 'c.

A ta i eccei erano 'arriuate le violenze de Brebiriei , le quali hauranno

necetato li Sibenzani , e Traurini di metteri otto la protettione de Ve

netiani, chera l'vnico reugio per liberari dall0 eione del Bano ; poiche.
di nuouo f Pode a Trau Marco Vituri li 16. uglio 13 2 r . egli ucceo
Stefano Manoleso li 27. dello teo mee . Di nello , chall'hora eguiu
in Sibenico non c altra memoria , aluo che la editione fatta a Venetiani

del mee di Marzo 1322.riferita da vn loro Cronia . =

Item in que-a tem o algune terre di Dalmazia , che im: in grandlima deblatio
non Paa do li Citta im' dentro habitarne viuer con ogni bumittade , ' reucrentia:
fottomeffontaneamcnteotto la rotettion del detto Doc , e ne f prima Sebenzam'
in 13 22 de tee di Marzo con m0 ti pani, e condition e la per Uma-(or concio dc Ve
' niexia per Informa de patti per quatro ma delettion Iif mandado prs ("antepri
,! micramenteer Dardi Bembo ,- quelli de Tra ottome'e in lo dino Milleimo , e folk
,i

mandado per Con te per 10 modo anteditto Ser Marin Moreni .

\ Onde e li Sibcnzani ,i diedero : Venetiani rima de Traurini deue anco


ere deri chauranno hauuto magior impulo de raurini , li quali benche
ma delli 22.di Marzo r 322.non facesero deliberatione nel Coniglio di arE

Venetian , lhauranno per prima trattata , e ne ara tata ritardata la..


concluione ori per l'ettione del Conte , la quale hauranno voluto fare que

.te doi Citta contormil conueto i i1 che alli Venetiani ar paro poco con
ueneuole , ch'e da Citta tanto lontane foero eletti , uelli , c e da loro non..
i A Oteuano eer conociuti, che,
relazione ,d'al ;W'fallac a intere
fse;Je comezqhe ?il Loro ne pribjil iriceer n protettione qnete dei
nrar lad,-nauigatio
,e .del Golfo, ;8cc051
haut-anno
nma
.v ara
t .
"i .A-.Q'Perone
guglkguardeuoh
appro
nate avoluto
tal af'

* .i

vna elle prin ipali rerogarmedi iberta , che,


-

Dalmatine , dicilm ntc i :ir-anno lacrate

eruaderp

' vpenuto
permetter
il Bano
lelettione
con leercito
del Conte
nelterritorio
a Venetiani;
di Sibenico
mdar
, come
orsalcriue
horail

a,

dio : perci li Sibenzani pattuita lelettion del Conte per 4.man delettion.. ,
come dice il Cronita,ecer0 la deditione di Marzo er riceuer glaiutr de Ve

netiani: in queto mentre ritornato a Tra Borto o Michiele P ch era tato_


Podet ,. .f eletto Rettore .per il mee di Marzo , come era olito di ari di
mee in mee , 8c il uo nome non i metteua nelle critture ubliche , comp
faceua del Conte , e Podet , e oi conrmato peri mee dA tile.) L
' alli 5. del qual mee il Doge cri e a Spalatini , a chincrudelendo il Bano
contra le ittg di Dalmatia, e sforzandqidi oggiogarle otto la ua ei-ui

t a upphcanone de Sibenzani z eraurmx l'haueua riceuuti m proretuone,


-

g ecc-31'373 1.44.14. -

'

c vg `.

. -

.i

' ~' *w

an- Tm:

..

, 169

e voleua dfenderli da ciacuno s erci li pregaua d'beheri ?d'offenderl , E


;dar alcun aiuto al Bano contra

i loro , dalle quali epreni i corge.- .v

che riceuuto , ch'hebbcro li Venetiani Sibenico , e aputo. la deliberatione


e uita a Tra auanti , che folero ipulati l 'arti ricercaronocorteemente

li palatini , che non moleaero quee doi tta. fatte loro uddite : perche
'apeuano molto bene , chanco li Spalatini mal volontieri aderinano alle vo

glie del Bano : poiche haueuano anco loro allhora per Podea Marco Sagre
o Venetiano :in queto mentre facendil Bano quel maaior male , che pote
~ua a quee doi Citt , li Traurni , che dal giorno della eliberatione , cho

fecero di dar la Citta Venetiani haueuano ommeso di por nelle critture


ublche il nome del Conte loro Paolo fratello del Bano , eletto in luoco del
ratello Conte Giorgio del 1304. nella qual Contea continuando haueua col
medeimo titolo coneguita la nobiltVenetiana inieme con li fratelli,co_me
di o ra u accennato , e dal Pr'iuilegio , ch'appreo li Signori Conti di Zrmo
da e so Conte Paolo decendenti,i troua del lcguente tenore,appare.
Ioannes Superantio D.G.Ven.DaLat .Cro.Dux.Dominu-s quarta partmet_ dimidiee
totiu-s Imperij Romanie . Vniuers,25 mgulie, tam preentibm, quam futures preens
priuilegium inpeturisJalutemxF ncerum dileionu affeflumanto eonueuit be
.m'gmm Ducalis proudentia peronas egregiru bi deuotae , (F' di bonoribu-s praue
mrt'sipamq-dem,et deuotionem dignis retrzbutionibm eompenare,ac ipa-s dotalibu-s

eonuallarefauoribm quanto Ducatui noro deuotiores de,ae opel-ibm e olenderit .


./1ttendentes igitur ad amoris multiplieis puritatem , (5 plemtudinem deuotionis l 23"
deiuam egregimmc pot.: 'Princeps Paula-s Maga- Viri 'Pauli bone memorie Croa
torum Bani filim Comes Ciuittis Traguriens dileiimm amiem noler ad ma

gnitudinis nora exeellentiam habere promptis aeiibu-se oendit, quamq. prude


ceores eiu-sgeeplena deuotione eognommuo , ipum Paulum Comitem omnium
eonliorum,(9 ordinamentorum nororumolemnitateeruata eumuis beredibm,Q
.lieredum perpetuo ucceoribm in noros bonorabiles Ciues, weros Venetos recept
mu-s atque recipimu-s,(9* Venetos,eJ Ciuesfeeimusa~ faeimus,' pro bonorabilibus,
'' rem Ciuibus (F' Venetis nosris vbicumq.emper in Venetifs, (F alibi amodo,e
-deinecps baberi,proeurari omni aeu,plenitudine *POIMMH traariatuentes,
Zuodngulir libertatibusJecuritatibus,priuileg:himmunitatibusgratijs, ("F honori
us.quibus alii Nobiles' Veri Ciues Venetiarum gaudent,' quomodolibet perrui
.dignoctur,prefatus1>aulur Comes eiuq.beredes,ae beredumueeeores in Veneti.

(F extra vbilibet,eundoJlandoaedeundo,perpetuo,ae plemimecut melius eripa


teflgaudeanmt ?tanturult eum preatus 'Paulus Comes cupiens effeffum bumrnodi
benecij deuoteu ctpere,ac piene eonequi,~ babere adMagnicentiam noram Sa
racenum, olim E ie de Sibenico cum pieno , @ufcienti mandato tranmit itu de
ipux mandatiucientia ecufatpublico inrumentocripto manu .Angeli amici de
Ttalis de Eculo publici Imperiali auoritate notarij. roborato igillo zpus Pauli
Comitis pendenti . Idem Saracenus in animam , (9 dem dii 'Palm Comitis mrtute
procuratori] antedilli, nobis, fuceeoribus norit Dueibus tatlis Satroanliiscri
pturis,delitatis, * obedientia debita, (9* olita feruanda: perpetuo , cutfacmnt ee

teri perfel Veneti,C7' deles nori corporate preitit iuramentum.ln cums rei certi
tudinem' euidentiam preenteseri iumusx" pendenti plumbea balla nora mu
niri . pani nro Dutali Tal. Vena/{nno Dite intar. l ;14. die 29. ms Marn'j Ind. l z.

_ Diuenuto poi eso Conte Paolo inimico del Bano uo fratello, come criue
ll Madio opratderitd da Traurni tipulata eco lega; il tenor della qualea
'

al

Mie-..Mentone

{e b'ene tato reerito al cap. r4.del lib.4.De Regno Dal.&Cro: lo voglio rei
plicare anco qui tradotto nella lingua volgare , accxo che da ogn'vno poi
eier inteo .
'Net nome di Cini/Z0 amen ~ L'anno dellaua Natiuitd 132 z Ind.5.ilgiorna 24 d ~
;Aprile . .ad tonore di Dio,e della Beata Vergine Madreua,e di tutti ll Santi,e San

te della Corte Celete-,e Harman umento' bonor perpetuo dellinra: ritti. Aefl
patto , conederatone, e prome e,fatt0, eermata, (9" fatte , (i fermate trd lEgregio
buomo Sig! Paolo Conte figlio della bona memoria del Sig. Paolo Bano de Croati da
'una parte , e del Commune,e dellbuomint della Cittd di Tragura dallaltraJn prima

dunque inieme,e trd di loro fermano vnione, e conederationc in tal modo,cio . Cb'il
detto Sig-Conte Paolo deue,ea tenuto rebe llare,e'are viua guerra, e palee contral
Sig-Mladeno Bano de Croati , euoieguaci , e contra qualuoglia altri nemici della
Cittd dt Tragura,e quelli con tuttoluo potere oendere,nuocerli,eprocurarolicita
mente diarli danni,e_detrimentiwominciando ea rebellione,e guerra di qui alla fea

di S.'P1etro del mee di Giugno proimo, auantie pi preo potr . Item debba, e-a
tenuto l't'eo Sig. Conte 'Paolo bau ere , trattare , e reputare per tutto gl'amci delle!
Citta dt Trag. per amici,e li nemici per nemicise non debba ar pace col detto Bano,
altri,cleono, oueraranno nemici della Citta di Traguraenza la volonta della detta
Citt!? buomini de Tragure,ee'l detto Conted *unione-,e conederatione con alcun_
altre perone control detto Ranma?" in detrimentoume delliuoi eguaci debba mciter
glbuomini di Trag.i contentano,e vogliono eere nella detta vnione,e conederatt'one

tiro eo Bano,(9 all inc'tro il Cmune diTrag. tenut0,promettc,e deuefare al detto


Stg.Conte come diopra in tutto eprea:alua lat-delta del R dOngarta, e del Do
ge di Venetia,euoi fedeli, e udditi . Item Promettel detto Commun dt T gara all
zea Sig.Conte, chee leercito de Trag. vlcie fuori in Sclauonia contro'l detto Ba
no , il detto Sig. Conteara chiamato Capitanio delle gente Tragurinee cos ad eo
Siglonte parera,e piaceri-ltem sl detto Sig.Conte 'Paolo, liuo:.buomini baueero

caua, neceita eutdente d'entrar nella Citta di Trag.glbuomini di Trag. prometto


no,edeu0no riceuernella detta Citta il detto Sig. Conte, e li uoi huomim, e quelli dc
fendere come[eei . Item el detto Sig. C.Paolo role/e , ver potee intrometter
mellagnotia de Sclauonia, li Tragurini deuono , e promettono al predetto Sig. Conte
darlt aiuto,conglt`o,e fauore per terra,e per mare econdo la facoltepobiltd loro :

alua empre la fedelta , (F' bonorc del R dOngarta , e del Doge di Venexia , e uoi e
deli,eudditi .* (F' e tolfauor d'lddio il predetto Sig Conte perueme al Banato, o alla
gnorta della Slauonia,debba,ea tenuto laciar liberamente godere alli Cittadinix

lzuomini di Tragura le loro entratc,honori,e priuilegj,e non debba intrometter, re,


ro dimandare, ricercaralcuna coa dalla detta citta' , o buomim di Trag per ragione

d'alcun Banetoicariato,gnoria ver Contea , d'altra preminenza , e e ifacee


pa ce- trd'l Bano da vna parte,el detto Sig.Conte 'Iaolo,e Tragurini dall'altra , vero
e'le no per qualche altro modo mamme-,promettono , e deuono dare li Tragurini al
.detto Sig-Conte Paolo ogu'anno tn vitaua per buonamore,e per la rebellione, e guer
ra,cb'~tl detto Sig-Contet deue lire x ooo-dc 'Piccoli . Tutte le coe predette promie
una parte all'altra attendere, U" oeruare,e non contrafareotto pena dc soo. March:
d'Argento-e? a magior cautella enidenza de tutte le coe predette cornmiero, che
foero fatte doi critture de tutte le predette coe di 1m tenore ,- lvna d-v lle qu alt mu

nita colgillo del Commune di Trag. e quella deue rimanere appreo il detto Co tte
'Paolo , e l'altra munita col igilli) dell'illem Sig. Conte ,je quella deue rimaner ap -

preso'l Commun di Tragura .

P: :1 da_

Dx Tra .

17t

Pende i1 igillo di cera, hei-campo del ?nale nellaparte inferiore vn ala.,


grande dAquila ( thee lantica arma del a Caa Su ich Conti di Brebir la...
quale i vede colpita in pi luochi opra il Palaz20 Pretorio diSpalato ) e.;
nella arte uperiore vn'Aquila con lali aperte, e CorOnain capo, 8c attorno

gi o le eouenti lettere . '

e_

Ji. s. PAVLI SECVNDI COMITIS TRAGVRII .


/

Era eguita in queto mentre la deditione inVenetia li r7. Aprile :g 22.fatta\\


da Daniel Iacobi,Gio:Pietri, e Federico Mattei Sindici, come daili medeimi

patti regitrati nel princi io dello atuto i lege_,che ono anto lati rcgira-

` ~

ti al cap.t4.del lib.4.De egno Dal. &Ci-o. nelli quali csendo inerrolo ie-

0 inrumento del Sindicato viene in quello el' rclb,che verando la Citt, e u.


ditretto,in gran pericoli, 8c opPreIoni, c de iderando li Cittadini di ricou h
rari otto la procettione del Dominio Veneto , li dauano autorit di otto
; metter la Citta , e diretto al Doge , e Commune di Veneti: : alue tutte lo
ragioni, 8c honoranze del R d'Ongaria; e come che dal rincipio delle di- /
L enoni ciuilif procurata da Traurini la rotettione de enetian allhora_,

quando fu mandato a Venetia Daniel de iacomo Vtnri vno delli oprano


minati Sindici , e nc riport la opradetta lettera del Doge del r zr 3. c ue
quentemente quando'l Bano del 13 rs. venne con _leercito otto la Citta , u

. paleemente cieco vnSindico per trattar la deditione,che per l'aggiuamen

to allhora eguito con eo Bano interrotta , e doppo che li fuoruciti ri


tornarono la econda volta fuori della Citta , u nalmente conclua inieme

con Sibenzani,cosi per ottraeri dallincurioni, che doueuano patir li Trau


rini dalli fuoruciti proretti , e fomentat dal _Bano , e Conte Giorgio uo fra
tello, che riedeua in Chlia, come per sfuggire nellauuenire le molee con

. tributioni reali, e peronali, horamai diuenute inopportabili,ch'eercitano,


noli Breberiei, le quali oltre quello ne criue il Madio , e dalli fragmenti de."

Conegli ato riferito , vengono anco accennare nelli opracritti patti coi
Conte Paolo uo fratello mentre seprime ( thee fojre diventato Bano , douefse
laciar-godereaui Traurini lentrata* , e? bot-ori , c prinilcgii , ne ricercar alcu na coa
per nome del Banato , Vicariato, Camaro, o altre preminenza ) come doucuzmo ar

li uoi fratelli . Quee violenze dunque , 8c eorioni de Brebiriei furono


caua, che li Sibenzani , e Traurini i daero a Venetiani rieruando le ra-,
gioni al R dOngarias il nome del quale continu a metteri nelle critture

publiche come rimane i eguir a pagare la olita portione del datio, por/i
torio alii mini ri Regij .

u'

DELLE

172.

DELLE MEMOR

TR AG

DI

RIO

ORA

DET T O

T RAV

Lbro Quarto .

Wta:

Delle di erenze con gli Spalatini, e &benzani : ritorno de

uom/citi , e dicordia Ciuilirpite . Cap. I.


` I atti, che urono tipulati in Venetia non alterarono
i olito gouerno della Citta, aluo che nellelettione.
del Conte , che non i doueua fare nellauuenire nel

Coniglio di Tra conforme il conueto; ma in quello


di Venecia di due in due anni: e e bene alli Cittadini

ara paro deseri priuati di prerogatiua,che imaua

no molto:ridimeno,perche erano di gi aueatti da


molt'ann di continuare d'hauer per Conte vno della

.Caa Breberiee enza eleggerlo,d'anno,in anno,come

faceuano anticamente , non hauranno ne anco timato di perder quella pre


rogatiua, di cui non i poteuano valere .
- Il primo Conte Venetiano , che venne a Tra ii Marino Moreini , che vi
capit li 23.Maggi0 1322.eendoi in queo tempo iui fermato Bartolameo
Michiel eletto Rettor anco per il terzo mee : nel tempo del uale deue eer
` ata la guerra col Bano , come i raccoglie dalla romesa , c e fece la Com
munitaal uo tempo di pagar lire mille a. Gioe o de Stefano , che mandato
Ambaciator'al Bano era Prato ritenuto , e glera conuenuto ricattari col

roprio danaro , come furono anco rearciti l'anno eguente Gregorio d i


Salinguerra , e Vicenzo Am leui daltre mille lire pee per la medeima cau-~.
fa; lo eso apparendo dallmracritta nora della Cancellaria , la quale con_

tenendo particolari non diprezzabil h voluto copiare intiera .


dic-prima Iunij I 322
Desa Ioane Lucij , @Petrus Sue , qui (amarlengi f'ierunt pro men/ibm ex

preferiti-5 tempore guerre, reddanc rationem computi in 'Palatio coram D. Marino


Mau; oceno Comite

Li -

.
die 6

~
' ,

Deliberata intrata valli: Dridpro 40 ?nodijs ordei.


die 7

In conlio ecreto ordinatum fuit per dium D. Com. * Iudices , * Coniliari


[nos, quod omnes tam C iues , qua'm Stlaui debeant intra liodie , (9* crac pertotum

diem coduxisequoigne-nam , @j ibite nere omnes beias ad boc 7t ab inimicis iu.,


ips
,~M_.

~`

D2 Trdu.

..

17;

ips nulium damnum eri Pot , 'ub pena quarti" euiuslibet belli: , ' qlibftpqx
accuare' hubeat medictatem banni.

die t z

Cauerus preca tis de manciata D. Com. alta race preeonia pro clamauit quod
omnes tam Ciues, quam Sclaui* all'4' habitatores TragJint et ese debe-ant prea"
parati cum uis armis , da* uis manerijs cauafaciendi monram quandocumque plaf
tebit ip D. Comiti,nee recedere Ciuitatene licentia.
1 322 [nd. 5.
Ia et caualeuta,/iue impotio equorumfata per diferetos riros D.Danielem Ia
robi Viuri'" Cajottum Nicole oiciales ele-Efo: die Veneris 25 Iunij in Catena
lio Ciuit.Trag.ad diam caualcatam, (3 impotionem equorumfaciendam exzr
:na reformatiom's diti diet' Veneris 2; Iunij in dita Con.- Generali fai-e , qui equi
ese debebant valori: ad minus pro qualibet 60 lap-tn@ baberi debut per infracri
pt. peron-u vque ad Kal..ug.prox. venturi.
e
Mengazza Silueri Baronus eiusfrater tum eorum Matre vnum equ i.
que Petri vnum eq.
Sluucha tumlijs 1.
Duymus Stephani cum fratribus ima! commorantibus l;

Daniel Duymi. x.

Daniel Iaeobi Viiuri. x.


Iuue Dee . I.
Frederieus Matthei cum frati-ibm . I;
Desa Baiaui

Michael Stephani
Matbeus Sori
Desa Palmare
'Pluolus Iulle
Petrus Dese
Mez: Iulle
Bona Francici Valentini

Dobre Sori l Sori

Maria Vx:Mr/e, Cappe liaua


Petrus Sui, Iacobus de Vetbo
Gauigs De se,Franee Martini ;W
Desa Vita is, Vitalis Martini
Bona Vx.Cipriarih Bona Vx Marim'

Dauola Danze cumorore , Desa Strautini


Firminus Cigaide, Gregorius Marini
Vx: Mattbei Dobre, 'Nicola eius lius
Greg.: Salinguerre , Martitms Duymi
i
VlECMllS .Ampia-, Tomas Sartor cum Sorore Vicentij predii

Matbeus Claudij, Vx 'Petri Carafoei cum filijs


Desa Duymi, Luci
Meri-gazza
eius lius
Francicalia
Dej'sa Iounnti
Luc
Trade Vx: Sore, Daniel de Domaza

'Petbua Wticben, Gubrea eiusgener, Mitulo eius li!


'Petrus Iacobi, Steunus eius frater, Desa Portal
:farm kstonati, Biuize de Bella Caous 'Nicole
~

e...

..

,-

.....-

.-^,

.4

~ 174.

Del/e Manor-ie

TrulcboJadin Smoeb, Marin: Sanze

Gregor. Luci,Damianus Screcule, Gaugna 814011(

Maxim Nicolizehlartmns *labbiamo: Viticbmx Nicole Caligarij


Meola Ioannsmipriaous- 'Parei,Ciprianas Buble-"L11111 -dii Bam'
Laurenti Lenze@ 'Pe-tm Valentini, La pa Mater Pernene

Desazza lia 'Ngm ar , Buzz-li Do rayni


Eli-u de "Pip.Dnymus Pa[che,Matinze Coradi, Iarfa de Perche!
'Petrus Desbuene

3 Iulij

` -.`

Deliberatam fuit , " ordinatnm per D. Com. ' per Dos ao Iudd. ' ('ons.
per dune-:toe . ' Deenfores Cis, (a' per Camerarios, quod Dominic: lms;
Manzi/ie , (F' ee debeat oiciali: uper galera , hgna , (F alia margia cis Tra .
ad [Almande , (F gubernandum , (o' alia necesaria circa ipa namgia enda pro HZ.

q-quolibct mene .
.

.
.

`
r 3 Iulij

Ser Daniel IacobiMicboi StepiJ. Mengozza Silueri , f. Federica: Matbi o


ciaes ad viden. extiman.recipien.equos impotos-

Da queta nota i come conta eer tata guerra nel tempo precedente alla
venuta del primo Conte Venetiano , cos reerendo il Madio al luoco citato
nel capitolo precedente, che tra uelli della Lega control Bano , che lo rup
ero , e ereguitarono ino Bli ca , vi oe Paolo uo fratello; che conclue
a opra etta Lega con Traurini contra eo Bano il mee recedente dApri
le, Viene a riucire il tempo di queto conitto del mee iMaggio; do po'l
quale aranno continuate l'otlita col medeimo Bano ritiratoi in .Ch ia

- a preo Giorgio uo fratello: poiche i vedono le diligenze vare in Tr'a nel


ritirar glanimall, ar motra della gente atta allarmi , e cielta di 40. cauall
per il mee di Luglio, 8c inieme apparecchio di Galere, & altre barcheje [Og

giongendo il medeimo Madio , che doppo la rotta del Bano li Traurini , e;


Sibenzani con Galere, e Soldati Venetiani vna notte vciti di Tra piglae_

ro Almia , e Scardona accheggiandole,&r abbrugiate le barche ritornaero


con gran vittoria : quet'a parato deue eeri fatto per limprea dAlmia
che uccee felicemente , 1 come all'incontrozlfaltra canetro delli medeimi,
ch'andarono lo tesanno otto Chlila riuc malamte , come riferice lo

itcso Madio al cap.2r. Seguita poi a. narrare Mpraregirato ca . ;9. IL,


venuta del R Carlo dOngaria a Knino ; done fatto vemre a e il ano Mia_
dino lo cce ritenere , 8c inteo , chl uo eeruto , chaueua mandato in..
aiuto del Duca d'Autria foe tatqrotto, ritornase in Ongaria conducen
do eco Mladino prigione , ma non mette il tempo come fa Gioan: Villani,
chaggiunge anco la caua della venuta lib.9.cap. 172.
'Net detto anno r 3 22 del mee de Settembre Carlo Vm erta Re d'Vngbei-ia con pi
di vinti milla Vngberi d Cauallo cor-,eopra le terre del R di Racta in Sebiauonia , e
penne preo d Giadra d due giornategnaanda il paee per gione , che li Schiaui

non lo vbbidiuano ;onde :emette per quelli di Schiauonia' ancora per li Venexia
ni cbellz non prendee infino alle marine . .Alane il detto R di Ruciafece [eile
comandamentme' ancora per lacontta diuagente in Barriera ritorno in dietro
in Vngbcria .

Wea mosa del R dOngara , i come princi almente deue eer tata..
per caua del R di Racia, cos hauendo egli con eceo alli .uoi voleri ara
.
venu

Dr Tm .

t 75

venuto : Knino , che xppunro doi giornate Puntano da Zara per conoce!

comerano paate le d' enioni rrl Bano Mladino , e graltri Conti Croatl
( ch'il Villani chiama' allvo d'ItaliaSchiaui) e fatto venire il Bano lo facee

ritenere , e tromndoi dm Privilegi) allhoraiui concei dal R alli Sibenza


ni li 8.0ttobre 1 zz:. nelli quali chiamandoli fedeli li conferma-li Priuilegj
delli R uoi antecesori , e pecica le terre , chesinclndcuMle ter
ritorio: da queti i pu dedurre , c'hauese anco peniero di pocun `

co mpe'no alle Citta maritime cherano in porer de Venetian i, come :lemma


il Villani, ma che per la rotta della ua gente tralaciae di farlo , e tirar-'Me

in Ongaria, e per le molte. quer-ele , che con tal occaione aranno arc attg

contro Mladino lo deue hauer condotto eco prigione, come colpeuole di


tutti li diturbi eguiti.
.
In queo mentre in Tra per ordini riceuuti da Venecia f li 6._ Luglio
pnblicato bando , che tutti li Spalatni doueero nel termine di giorni
otto vcir dalla Citra, e territorio , e che nesuno ardiseandar Spalaro :ef

nel medemo
tempocredendo,
Sibenicovche
il Conte
Dai-di
Bembo haueua
ritenuti
dana-ri
de Traurni
lbsero
de Spalatini
: ma li 21.
dello alcuni
eso
melc furono dordine Ducale reuocati e bandi , e li 10-Marzo 13_13- verme

Trau Perracha dc Pietro de Petrachis Ambaciaror de Spalatini dnnand do


ad impceixop-corazze per difea del Calle] dAlmisa , li furono cong ate
zo.c0razzc 20.Colari , e zo. Capello egnate col egno di &Mai-co 2 QLUPN
Rata vna barca per andar a Veneria, che poi u reituita doppo il ritorno h

10.Agoo usequente, e criuendo il Madio al cap-21.

.Anno Di r; 23 rie .Api-iti: decima quinta L uee intrante audiens Comes Georgia;

quod .Almimn apdateMnnant eepu delete mueum , U* dolendo intra: GW

pum SPM' deprcdam'ttotam beialr'am Spalati.


Seguita poi a. narrare , come
li SpaMini iii-numero di moonndas
r0 ottrChlisa, e oseroroer, e tra mrti,e prei ne rcasero r to. tra qua
.li moltimbili , e rim narrata-do alla' pan-ioni foggiunge , che lanno prece~

dente-Italian: Citta di almana mite con Venetiani poco honore riportase


ro ritornando dindi con danno , e vergogna, e nel cap.: 3. tra li rimproueri;

che i al Conte Giorgio dice ,


Tutalm dene Cruitatem Spaletib aufrre Alrmum" babere ad elle re#
Brut ?bieet eur/m, :9" lotus piratarum.
Dal che come i corge , che d'cl mee di Marzo 13 23. li Spalatin erano
partecipi nel preidio dAlmisa, cos dal-lvltime parole del Mad-i0 i vede..- ,_
che i faranno in ci interesati per oniarc il coro alli medeimi AMM-: [I -

quali in quel tem o pi che mai per laddetto aranno ettolecito d'eerci
tarlo: poiche da lo: Conte Gior io opradetto del I 31 ;Ji 30.Maggio have.
nam orrcnutopriuilegionel quali. e li concedeua d'andarirr coro con_ obli
o di dar parte determinata-della predaal'
Cometa roportionu

'ella grandezza delle barche da xo. no :i 40. temia- Hora,- 1 farai rieso
alla 'prea d Almisa fattzdzTraurini, e Sibenzani con .laruto de Venetiam, e
fuseqnentemenre al bandocouro Spalatini , ua reuocatrone , imprehto d'

anne alli medeimi per clo dAlmisa, e molto pn della barca per condite
l'Ambaciator :i Venetia, conocer, che li Spalatini :mantila torta del Bano
non hauranno ardito di digutare, ,ne lui, nelatcllo, che riedeuain Chli-z

zan

u.
l

176

Del/e Memorie

a tanto vicino a loro , e oedeuaAlmia; onde per la' vicinanza aranno

ati arteci i , e fautori el coro de Almii'ani come s: di opra notato ,


che a tre vo te, ed ei, e li Traurini iano tati creduti parteci i , e che per tal
caua eguiero in Tra , eSibenico contraloro li bandi: m che fatta con
are l'innocenza loro , foero anco reuocati , e che landata del loro Amba

ciatorea Venetia con barca Traurina non foe perche loro non haueero
barche, ma` che ci faceero in riguardo, chl Conte Giorgio non e n accor
gese,i come penetratolo venne a depredar la loro Campagna,come riferice

ll Madio opra allegato.


Vanta, premura haueero li Venetiani , chela nauigatione del Golfo foe
icura , e come prontamente pendeero per pereguitare li Corari la lettera

nel medeimo tempo critta dal Doge Traurini lo dichiara regirata lib. 4.
cap.14.nclla predettopera de Regno Dal. 8c Cro.
Fa mentione il Madio al cap. 22. che lo llesanno oe tato mandato dal
R il Bano Nicol per aerc alla Da [maria, e Croatia, e che dalli glioli di

Baboni li foe fatto oacolo :ma contti da lui i humiliaero , ed egli ca


pitae a Spalato , done foe riceuuto honoreuolmente, e che ritornato vero
Ongaria , .tutti li Baroni di Croatia faceero colloquio con Venetiani , e.)
Citt Dalmatine , nel quale fosero ordinate molte coe contril R , 8c il

Banatoxii queo collo nio e ne ha rincontro nella procura fatta dallaCom


muniti di Tra alli Sin ci, che per parte ua ddueuano aerui,che ar be
ne di regrarla .
In Chr.nom.amcn..\tnno eius nat-I 324.111117 die [una a .dpritts Regnante D.Kar.
Scr" &Hang-tempore Ven-'PanDLampredu Ein nob.@ ap-Vin' D'Marini Mauro

ceni hon.Comtu,c9 Capitam'j. (9 nobilium V1r DD-Dee Baiani, Ioannu Dee 'Pe
tri, Ioa. Petri Duymi , (F Federici Mattei Lucij Iudtcum Ciu. Trag. in pleno , (5
.Glt Con.- Cis , (a' Ciu.Trag.70ce preconia, 0*ono Campane moreoltto congrega
to de mandato dili D Comitis, Cr Cap* Volume: Dorum olio Iudtcum , (a' con liariorum dic'ie Ciuit.Sup." D.Comes, (F Cap. proe , (F ucceoribu-sui-s , de *ao
luntatc, G* conenu omnium , (a' ngulorum in diclo conlio exientium , G' ipum
conltum vniuerum cum ipe D-Comite?~ Capi:. (9"' eau-s auorttate , qui omnes dt'
flam Ciau-(F Ce Trag.totaliter repreentantfecer. canile? ordin- 'nnt-mm:. ' con
torni- ex ccrtacientia nobiles, ap- Viros D.D. Daniele-m Iacobi Vil'uri , Cao
um Parole, Michaelem Stephani, ' Federicum Matlgei Lucij bon-em:: Trag.ab

ent tamquamquam preentesuos G' dife Ciu. (9' Cu Tragolemnes .Ambasxy'


certos unu-is, (i' Sindeecialiter ad comparend.pro ipo D.Co.c'* Ca . (F' dillo con].
generali, (F' dilc Ci. G" Cis Trag. @e preentandt in colloquio , ue parlamento ,

quod eri debet in s'yben. 'pel alibi per Mag.m * Sapien. Viros D.D.Bartolam.Mi.
cbael; Iuinianum Iuiniano , * Iacobum Gradontco de Ven. Hon. .dmba. M. 1)`
Incliti Ducis Ven-in partibus Dal-U' Sclauonia (F' per nobtlem, U' Sap. e?" potentem

It-rum Dalle); Maurocenum de Venct.h0n.Com.(F* Cap .Film-n.0* :pw-s Stben.Ciui..


mio Nobilcs, per quampluries egregios Comites, (F Magnates, cF* Barones, ac nobile:
riros Sclauoniatu Croatia,atque Dalmatia, ad dmn-tralati. CTc- in dillo ral
loquio ne Parlamento , G' cum illis , qui erunt in dio colloquio omnia , *

gld o IM ipls D. D. Synd. vel maiort' arti iporum videbitur ore ' 1m'
le pro baglioni dia ciuit. Trag. " eine dt'ri u , (7' tati! Dal. ('9 Croatia: (Fc,
pramm.

c.

Ee bene non pu dicernere] qual orte di conuentione all'hora eguse,


tutta

.Dl Tr-aa.
'

'

1 77

tuttauia esdo ati mdati aoo.huo. li 9.dLug.ucq.clinfrahcmiion.


13 ;4. di; 91@ No: Nll Vllxario Coma' Cap. Imi-' Can. Tragr cum noi'ro con
Grili commitrimu: tibi Dnymo Step/vani quod/: Capitano: exeroitu: :imam-oer bomim-m,
quem adpreen: minima: Georgia Voenodc, G* Nelipitio Voouode, ' filo: Curia-c' ,iue rum
uam
liga, *ligam,
quod vada;
i 0:cui
alutare
da deb:
men-imexad
parte
ipe:om
Georgian;
mm illir
, ' Plum':
Nelipitium
mrbir,gnibu:
, -lio:rrcdideri:
Curmcij,ex.
dirn ris trailer verba magna-,O antique amoiria diuriu: /Mirc ' omc inter 05,67 ip

de modo quod ipum Duymum, dii-m rio/?mm exorrimm tamqnam firmi: amici: :rar-f.
mittimm oermdoibi dzium axerumm adl beneplacimm wlan-'aria, ' in Prediix 'Utean

pula/:ri: verbi: pro: ma prouidrmie widebtur expedia-e . (tem quod e/.re debe: cum dico eri-r.
tim in ipomm Greg ' N919'. Oliorum Cnriao , * ue liga :mail` fauorem contra Comir.
Siepoi'um de Bo/a- frati-em Stcpor'y' , ' gcntomuam faciendo in iporum Georgi Nelip.

liomm Curi-:r` territorio quidquidtimri: priarel* pertinere ad-bonorem, comma-Zum.;


contra ipum Strphanum,*frazrcm [num * eorum gentem non. exzuna'o territorium ipomm
Greg.V0).*l.Cur.miforte caua damit' b:l]um,~vzl arciprmdi tum iph Stepoio.fratreuo,

' cormgemrm dum mmm non vada: i Bona :ana agredi liquid pra ip: Ge: Nel. ' l:
Cui-.contra ipum Step.frm /uum,gmtem /uamJum quod ad damnum Clii,vel altari:
[OC,'Ul homim: non aoce da: proterquam dilm com.Step.- razriJ/m (9' eornmgmtem.

Da queta peditione di gente , e dalla precedente procura i vede che l


Traurini aranno entrati inieme c Sibzani in lega c li C.Cr0ati, ma non i
aranno voluti ingerire nelle dilenion,ch'erano tra ei Conti,p01che il Ma

dio criue al c.2g.chil C.Gi0rv. di Chla del 1324.1i7.Giu<:;n0 raccolte gen


ti da Hliuno,Bona, _e Pogliza andasc :i Knino apettando lecrcito del Con
te Federigo de Segna,e de Zararinizma chiui fose rotto dal C.di Cetina,Ne
lipitio,e C.Giorgio Mihouilouich , e fatto prigione inicme con Baiamonte,
e Bubana,8c altri rimprouerandoli,chc per mczo dc Zaratini volese diuentar
Bano, e diruger Spalato . Dal che i u dedurre,chil C.Giorgi0 foe colle
gato col C.di Bona, giache haueua e Bonei eco, e quelli, che li diedero la

rorta furono glie , alli quali li Traurini mandarono le genti contro il C.di
-

Bonann er non voleuano , chvcisero fuori delterrito 'o de ColleT ti,


ne meno,c e danneggiasero Chlla, altri luochi:onde da q e'epre ua i

cono ce, che la lega era olamente defeniua . Nello eso tempo ver-ciro)
ctrouerie con Spalatini originare dalla mentouata gue_rra,chera tra loro,`

e Chlil'ani, nella quale i fecero lecito,_e glvn,c gl'altri di nuoceri ouunq; i


trouauano: onde per la vicinza il territorio di Tra diuenne mal icur05per
"ci li 22.A rile 1323. u fatto publico bando, che niun Spalatino,Chlisano,
altri ardiero de redar, far ingiurie otto qualiuoglia preteto nel certi.
torio di Tra a Chisani,$palatini,Croati,Dalmatini altri in tdeudo, che

-tutti douesero eser alui,e icuri,di che ne fu data uotitia ad ambe le parti,e
perche eguirono varij latrocini),e pecxalmentc li 22.Febrar.13 2. .furono da
Spalatini pogliati alcuni vicino a Vraza , erci furono mandati :i S alato
Caotto Nicolc,IoeStcfaniAmb.per dimadar atisattioneda quale no es
do eguitadixono li 28.del medeimo eletti Greg. .`aling- e Michel Stenuo
ui Amb.li quali li 4.Mag. in ieno Coneglio di Spalato epoeto,chcl`sendo
cauito il opradetto bando a fauor de Spalarini per la guerra , chaueuano c6
Clisani proteauano per li dni fatti nel territorio di TrauL.6.mille:F poi
trattato aggiutamento,che non i conclue , c finalmente f com romeso in
In: arbitri _Daniel Iacobi IoefStef. Traurini-8xr Andrea Dese Micaci) Spala

rino , quali il 23. Marzo r 3 2.5. condannarono il Commun di S alato a pagar


al Commun di Tra lire ottocento cinquanta noue oldi dieci enari quattro
in _tre ;atte , e rictirarono le ragioni a diueri Priuatiiuomnati :dc nel
mc e;
y

178

Del/e Memorie

medeimo mee , u anco COnclua pace tra Spalatin,c la Contesa di Chlisa,


mentre era ancora prigione il Conte Giorgio uo marito del Conte Nelipito

r mezo de Zar-armi, che ne furono arbitri pagando certa omma di denaro


i Spalatini per liber-ar li loro rigiom, come criue il Madio al cap. 2 . e cos

ces la cau a delle controuer e con Spalatini,8c alli.Magmio 1326. paga


ta da Spalatini la terza,& vltima rarta della opradetta con anna . **, Haueuano in queo mentre li Sibenzani con loccaione della vcnutan_.
Dalmatia delli opranominati tr Senatori Venetiani con titolo dAmbacia
tori mollo lite alli Zaratini dimandando la rcitutione delliole Zuri , M01.
taro,& Arte, e perche nello eso tempo haueuano e Zaratini conceso le.;

repreaglic contro Traurini; nei ne diedero parte alli redetti Amb. Se an


_co ;i Venecia dimandando ri arcimenti de danni patiti in diucri tempi nel

territorio di Zara, 8L inieme epedirono Amb. Z-ara con linfracrittc com


miioni , nelle quali oltre il proprio interese ciprnnono anco quello dc'Si
benzani loro collegati.

1324. 1nd. 7 die a7 Madij . N95 Marian-s Mauroceno Co: ' Cap. Trag. cum nio

hdd-('7' conilio a vi nti comittimus nobis nob. uiris Greg. Salinguerre , (i Vicentio
.Ampia-i dite-[iis delibue, (9 .Amir. nris uod eatis Iadram , (9* quod D. Corn. Iad.
nobiles, (F C'e diu Ciu.ex parte nora, Z* nororum noli.~ Cis Tr.alutetis cum
illis pulclms, decentibus verbis, quibus 'nobis ridebitur conuenirc .
Item quod ex parte nora , ' C5 Tr. exponatis eis quomodo dicitur per nob. Sy
ben. quodjuper eo , quod ip detinent Sibcnzanis quadam Inulas ,_ quae dit'li Szben
{an dicunt adefpeare nolunte compromirtere inD Duce-m, nec in ccs amicos,nec

volunt quod perapientes iuris iparum Inularum queio terminetur oerente-s e Sy.
ben-:cant inua, que babentuper indeigillata tranmittere Venet. 'Paduam , Bono
aiam, Pariam, nel quocumque placet Iadratnis, ce* ip Iadratim'ua iura niiliter
mittant ad boc, quod ditta queione debito terminetur , deeqiuo ita e nobis dipli
Cet cupzcntibus , quod ip Iadratini , (F' Sybenzani quiete a amoroe viuant ad in* uicem icuri debent facere boni vicini; U* quia ip Iadratiniunt amici bominum Tr.
* ipj Sybenxriam unt non olum amicied tamquam ratres bomin um Tragmtpote
fraternitatis vitate liguri, (F' quia tam ip Iadratini, ' Syb. quam uosumus omnes
Dalmatini,z9 ub alarum *umbra D.Ducis, eius dominiouppoti; idea rogarnu-sip

" _os Iadratinos, 'rt amico: Kariimos, quod in difia queione calicere babeanr, (a' m..
predi't'is talem modumM}~ iam inuenianhquaz Deo-" 1707477315! "MM Plan-'Jt- (T
quod inter ipos :ad-(1 Sybenmmniscdali materia,qua oriri po/et,quod Deus aue

tot tota toltaturJteni quod ai-ratings jp D.Comiti Iadnobxr CiuJadre adfacie


dum in prediis, alijs omnibus , que cimus , POUBmHS omnia , quapetiant ad
'Ptriuque form/F Ciu.commodum,e9' bonoremJ tem quodfactatis trantum per syb
dicentes D.Coru.Iud.' nob.syben.qualiter Iadram ex parte nora ituper negano
Iriiilarum uarurn, quae ladertini eis tenent ab eis accipientesuper inde inormatio.
em quam voluerit *nobis dareJtem liabita reponone a Diani-Tarie, uo con
z, [illo cornittimus robis,quod poea tangatis verba eisupernoro negotio dicentei eis,
quod ippouut prout eis place: ad nos venire ,
nos ad ipos non poumus intere
gentern no/ram propter reprealiae non rationabtlesuae habent contra nos , quod_ eis
zip-lacca: ipas reprealias remouere , ED uper :ia materia dicere prout nobis wdebitur
conuenire. Item quod debeatzs requirere eos ex parte nora , quoduper damn dans
uori: bominibus per gentemuarn prouideantfacero quadri-Bum ia@ decensfnpfr

11311; dei- KF' u? negatio diffarum reprealiarmn rogauimus D.D. Bartbolof


a!

meum

**x

l u

Dt Tm .'-

'~

179

meum Michael , Inin'ianum ininiaro , (37 Iaeobum Gradonito Ambax. D.Dueis i

quode deheant interponere* e14 dedimusuper inde Petitionem oi am in feriptic a


qui D.D. .Amb- eos reqni/neruntfgerpredi'is , ip rejjmnonem non congrua;
dederunt eidem; de quo miramur ,
ipos Iadratinas ragni! ergal-zz ai@ quodupa

diis dapnisper ipos datis IOMHIHJ' notris taliterfe b.: ere debut, (e lim m0.
dum, (9* viam inueniant. quad interiys* nos nullnmcandalnm aria

nia pa

ratifumus in predifiis fa cere quod connetti-tt, vt amaretti, (F amieilidMum


baffo-nm babuimns diutius coneruemns .
-f- "LAM,

M non volendo liZararini asentire ad alcun giudito. compromeso u


rono di nu0uo eletti Amb. :i proteare ai Zara. come fecero lanno eguente;

8c all'hora concertato di far colloquio nelliola di Vergata per trattar 3g


giuamento , doue non csendoi conclua coa alcuna n di nuouo fatto ri.
coro a. Venetia, e i riceu la eguente lettera .
,
Ioan.5uper.G'c.Nicolao Veneria deuo mandato Carra@ CapJ'r. prouidis vir

Iud .(7 C'i di-e term d.dilalutem,` di]. aeum. Veni: ad fam preentiarn iam
e diu pro Amin? Sinnai-o vir ditretti-5 Greg. Salingn erre re uirens nobis ratio
nem ibi fieri contra ladretinos de damnis per eos illntis hamim us Trag. @ed quia
inuentum fui: quod in lim-ra n-a mia [adr-:tim: . 7t mimi-em Sindieosfuas Vunet.

ad rcfpondendum vobis, c9' aiijs delibus :go/Iris non continebatur m/i de reprealijmt
non de dmnismro uibus non potcruntrepondere poquam pro ill:: non'erant vor-m'
diiniuimus deeri endo Iaa'ratinis , quod uper dar/mis daris Trag. aciant es debi
tum, * expeditum iuhme complemerxrum , taliter quod non haben-t mater-iam con
uerendi;quod [if- eerint,nobis eri! gratumnliter aciemns, qu od de iure debcbzmus:
Zip fao replefaliarum e deliberatum e quo eribatur Iadratinis licet pluribns
ex norisapienribns ridentur quod licet reprealie dat-.e fuerint antequam bomines

Tragxent norifdelesmibilominus tamen poquam tonqueruntur nobis,quod inin


damfuntoumus etiam etundum path eo: audire , (F' dinire miiam cauzm
repeantes potms ad bemgnitutem cum eis ire, quam cum rigore iuiti-e delibera-ii
mus ad
pi ee-ns
non denire
ni prefetti-:rum
rogare eos , quod
, i? mant
quod
ceet
inter
e caua
di-:rum
, (a':alito-r
omnispronideant
materia qua/Zion
ita quod

Tragttrini inIl-rn non babeant materiam conqnerendi . Dat. . . . die r o a'ecem. 8


Indie. cio 1325.

Lepreua,che il Senato (che e bene erano ate concese le repreaglie


da Zaratni contro Traurini auanti, che osero udditi de Venetami, gi Lhc

.~ q * lamentauano, patena acoltarli econdo li patti , nondimeno voleuano pre


r illumini di far in maniera ; che li Traurini non hauesero occaione-.

i lamentari) non pu intenderi e non i dichiara , quali osero li patti


mentouati .

> ~ 1,5;

Nella predeto era De Regno Dal. .Se Cro.al cap.: 5. del lib.4. tato det
ro,che li Zaratln el 13 r 3.rtorn arono ortol dominio de Veneciani c6 pat
*ti molto larghlcggcndo loro il Conte, che venina con fermato dal Doge ;e
gouemando la Citta; con le proprie leggi, e nella lbpradccta lite ventilata.,
'anantlDoge l'anno precedente nando li Sibenzani mandarono la reimtio;
ne dell'iola a Zaratinizquei i ichiararono di non asenrire ad alct'm ghid

tio del Do ese di non elser oblgati di riponder fuori della loro Citta' , 3t e
er tenuti 11 Venetiani di mantenerli nel

seso d ese Iole , ehcrano loro

quando fecero li patti,- Li medeimi parti auranno allegato contro Traurini;


ma come che nella opradetta. lite conaua, che l'iole crclo ate Ieuare Sl:
a
.

1 80

Delle Memo"?

benzani col auor z e potenza de Venetiani per le 'caue di opra accennare i' i
cos all'hora che Sibenico era venuto otto'l dominio Veneto ceando la...
caua,` terminato, che gli foero retituite, non otanti lallecatiom de pat.

ti , che aceuano li Zaratin : ma nella controuera con Traurini eendo du


bio e le r'cpreaalie concee auanti che Trau 'o'e in poter de Venetiani p0
teuano eer giudicate in Venctia , ne ' rimesa la cognitione al tribuna] di

Zara,dal quale e li Traurini coneguil'ero coa alcuna non i troua memoria.


Ma non ancora opita queta controueria con Zaratini inore laltra con
Sibeozmi per la Villa Blizno occupata da loro: per dienir la uale contien
nero li 2. r .Agoto 1325.nella Valle Stol ona ( hora detta Strupin ) come luo

co dcl conne ad ambi doi commodo

icol Veniero C0:di Tra,&Alesan~

dro Moreini C0:di Sibenico con diece nobili per parte eletti per taleetto ,
doue dimandando li Traurini la retitutione, 3c oerendo di motrar li Priui
legi), non volendo li Sibenzani vederli i artirono enza concluione ; sac
crebbero erc li diguti , e eguirono iueri danni nella Villa Albona , e)
perche ne medeimo tempo li Spalatini fecero la deditione a Venetiani , co-,
mc racconta'l Madio al cap.28

r~

,i r,

.An-Di! 1327 Cmtm Sp :lati obtulite dominio D. Duri-5 , * Ci-s Vettel. e?" ba_

buernnt Comirem ab ipr Veneti-5 cum [ui-5 :emper oberuando honorem Reg
Hang-(F' libe--tarem Cintura-:lati

Vennero con tal'occaionea Tra Marco Vituri, e Federigo Dandolo con

titolo non pi dAmbaciatori, ma di Proueditori in Dalmatia, iui u tratta.


to d'vnir in lega uete tre Citt vicine Spalato , Trau , e Sibenico, e con la.,

tesa occaione i]tratt anco d aggiutar le dierze consi'benzanizm come


olito di quelli,che posedono la`c0a controuera chiorono li Sibenzani
queto trattato li Traurini per non in tcrromper quello della lega conten
:ntano di dierirlo per all hora,e u conclua la lega,che tataregiltrata nel

-la predett0pera al cap.14.del lib.4.


-Mu-

Pataquetoccaione,e non volendo li Sibenzan entir alcun trattato d

aggiuamto,u mindato Daniel Vituri a Sibenico ;i protetar di nuouo, co


me ece li 3.Maggi0. 1328. alla preenza di Marin Zorzi Conte nel pien Con
lio de Sibenico implorando lautorit del Doge, c lo teo anco mandato
Venetia li 12.(3iugno dell'anno eguente,& alli Settembre i fece di nuo

:uo la proteta auanti li Giudici delegati nella vallidi Strupin, 5c il giorno e


.guente egui la entenza del tenor inracrtto.

In Det nomme `Annan/inno Di 1329 [nd. l a RegnlnttD-K lo Roberto RJ/ng.


*i: 'ao n'o D Franc. Dand. I neuo Duce Ven. temporibm Ven. Pat-D-Lamprt'dj Tr.

Lu' nolo-(F ap im D.[oanni\5 Gradomco Hon.Com.ac-no7.lvtr. DD. Georg~ M mm',


caofi NJ-ac Gregori] salinguerre, da" M :ram Zanon Iudtcum Cm. Ir. dle 16 Sept,

'N95 Donata.;canna-;Spalatliljnr Gradomco Trag.Comtt.vna cum D-Ludoui


Maurocenoc Sidi-t priuam perona Indices delegati de mandato I ll.: D D Franc.

Dandulzyvucis Ven.ad cognoodum annulla-5 quetones verte-mes. qua verte'


poent t

,Com.Ci &lb-ET Tr.vel;peqi.1[esperjoriaz alicaius earumm tpja C51 oc

m _q
Billo} confirm/F terruormm iuxla tenore-m mandala@ lirdl Du
;e'uilibet norum mm nnms .2'? emfdem :enon-5 trarzmiaruiquar lieterari
_ ;5 Donato pred-lo direclar. vi ex ci de alijs eti duahm item banca-.ur notizia
tenor de verbo ad verbum tali: eJron-Danax'c.DonatoContareno deuo m." Com.
..la-5F?

XVI

kb 3- Cd?- 6*

SP4.

" Di True-iii";

181

SPal'e. reeeptis" intelleis litteris neri Donattspalae '1L V. Lodo. Mauror;


Sybenl" Ibis Grad.Trag.C0mitum eontinentibu-s,quod uxta mandatum 'zi-[4m m

iueritis omnes tres ad loea quetionari: Ville de Blioy, e? eonnium, (i territoriorum

Vertentium inter Ca Tr.e9".s*ib.pro ipis videndisationbu/s partiamaudiendismxa_


minandis,(9 difniendis,quia eum ad enten tiam vellitis procedere iuen villa:

de Blioy perpeciales peron-os Sybenk non per Ce ee detentam viim fuit *nobis
Comitibus nnteditlis,quod mandatum norum adpeciales peronas trabj nomina4;,

E' ideo adententiam non procei/?inferi tam partes predins, quam prudtern rirum
.Alex. Ihis Caneell. Spalati ad noram preentiam tranmiiiis de fao informatum
(FAQuarum partium iura diligenter etiam auditis , (9" examinatiseupientes ut ni-s
debmos', atq.ium dis queionibm imponatur,atque eonderantes,quod queiiones,

Sam dia villa,quam territoriorum, 0' eonnium melius, (9' tlarius per vos , qui ibi
eis, ' dialqueiones iam examinaiis point , (5* debeant diniri , * terminati ,

quam per al10s prouidirmusi as queiones adbue nobis tribus Com. committere exa
minanda-s, terminandas, (F eniendae tdm inter Ca pred. qua inter peciales pero
nas, @nc-7a vertentes . .Quare uobis eribimue , ' er nos, e?" notra conlia minus,

' rogatorum , ' de quadraginta preeipiendo man amus quatenu-s ub debito Sacra
mean Pos Comes oli tamquam pecialis perona ee debeatis eum Com. Trag. 2?
Sib. (F ipfi vobiem pro videndis , aud. dicutien. G" diinitiue terminandis obus
queionibm prelibatistaliter quod v ue ad duos mene: a receptione preentium
vornputandos ipe queliiones ville de Bli ay , (F' tenit. 29* conn. tam i inter Ca, pred.
quam interles peronas, G.Caat per vos, vel maiorem partem veirum eonue
menter m vnum ubi nobis uidcbitur audientes iura partinm, que oendere , pro one
re , (J' allegare uoluerint iuZ, (7' ententialitrnt terminata, ' totaliter defnitce,
facientes illa, qua per uos uerint terminata vt el dium ci partibu-s oberuari , que

oenitus volumus eye firma z in prediis autem omnibus (9 connexiseu dependtibu-s


1b eidem autoritate praentium plenarn auoritatemuitam, e'? arbitrium uobis ,
nel maiori parti veti-um eonerimus , ae ex nunc partibue diri precipimu-s , rt
qua dinitauerint per uos debeant tamquam nobis promulgata inuiolabiliter ob

er. Dat.die 2 .Aug 1 2. 1nd.

BWQ

'Fl-,I ::

mi*
ommiis alijs
'
'Nos Donatus, " I'bes pred.1 udiees vnanim. ' eoneord.per ea, que uidimm , c'e'
cognouimu-s,et nunc eognoeimu-s' uid.ex aueeuprad.litt.Duealiurn nobis oeea,
(F attributa Xi ne inuotato , a quo euntla rer procedunt Iudieia pro tribunalie

dentes pro bono pari-5,29" concordia inter ipas partes babende perpetuo in bijseripti-s
ditimus denimmdecerm entent.Quod tor-ines ee debeant, (F int .i punita oc

eidentis uallis de Stelpona reo tramite uq-ad eonnes ex parte accidenti: terrarum
Tr.Mezeline uoeatarum uerus Siben.it ee debeat pro connibus Cisxu" bominnm
Sib.ita quod Cratouidolazibi non ineludatm~,edt,@" remaneat fui-a con/ines Trag.

" d predifis connibu-s dzaprinta,c'terrarizni :le Mezelne uerus 77.6' eum /to- .
puli6,queunt d dia pun fia ueniendo re per mare uerius Tr. it, ee debeat pro
mnmbus,' inra connia C'is,2F'borninum Trag./aluis,et reseruatis iuribus entu
libet Eccleaiiea,uel ecularis peron-e im habent infra conne: predift'os alieni:
partium prediarumt quod quilibet Com-Czu.pred.qut nunc e.('pro tepore uerit
babeat iuridit'tione' eognoeendi in ciuilibu-s,et eriminanfra uos Fred-confinandantes
preti. oia , (7' ingula objeruari a predilis partibm , {9" quod neutra iparum audeat,
nel preumat alteram inquietare , vel molet. ultra diios eonnes ub pena M.

irb. Venet. par. comittenr 'oluc- pro quallbrt uit-:per part-'em Wwf-tienim
AR
U* non

182.

Delle Memorie

o non oberuantem applicandapro medietate Coil/en. d" pro alia] medietate parti
leaiue oena, penaque 'c.
Lata data, (9' promulguit dittaent.- perutos duos DD.Donatum, " Iheme;
dentes pro tribunali ma cumupradtlo D.Ludouico eorumocio non eiudem opinio
nu cum ip ts ubtuo' ~una tenda apud rallem Sant .Areangeli ad Bugo-u di/lrius
Trag.p'ti us up.5indcis,d7' Ie Cucbiuli,'Pbilippo Duymi,Grubule Tbeodosjan.

zio Egirlz),Martino Marini obus de Spalato, (F' Francisco Bredani de Venec- habita
tore St en.

Ego Donatus Contareno Comes preti-Index manum mii


Ego Ioannes Gradonico Comes predJudex manum meam mii

Ego .AlexJoannis .Albertini de Firma Ngmt nunc Cts Spalale mandatouprad;


duorum D.D.DonatMT Ii-s Iudicum scrip,(* publicaui .
warm Non i op per la controueria con uea entenza; poiche lhauer nomi.
nato Mezlina per conne riuciua que a arola equiuoca , venendo varia

mente interpretati li conni uoi ; perci u di nuouo fatto ricoro a Venetian.


e delegata la tesa dierenza a Giacomo Gradenigo Conte di Spalato , che;
venuto a Tra il mee dAgoo 13 3 3. acolt pi volte le parti nella Chiea..

de Padri di S.Franceco doue oltre molte altercationi furono eletti per andai-,j - riconocer li conni Giouannid'Egidio da Spalato , Marco Stepi,e Delia.;v
* ,

Iis Lucij per parte de Traurini , e Radoslano Michetch , e Damiano Agno- ' uich per parte de Sibenzani,epoiconuenutinella valle di Stelpona , e venuto
anco init] Conte di Sibenea m wGalera' lungamente agitata la con.-~

corali-a ,'edaTram-ini prodoeto il diegno delli luochi controueri : ma die


rendol Sibenzanizdi momrli Priuilegij, &intandopwroga del tempo per
le vindemie non i conclue cos'alcuna, e pir la delegatione : onde conuen
nericonerdi nuouo a Venetia doue eompari Radoslauo figlio di Giorgio
Curignach per Sibenzan , e Gre orio q. Mattio Lucio er Traurini diman

darono nuouo Giudice delegato a pee delle arti, e u i I :Ottobre delibe


rato dal Senato di mandar perona , che non ose tata in alcun regimento di:
Dalmata, e u eletto Bertucci Bocao tasandoli il alari0,che doueua hauer
dalle parti . (Delli coneritoi in Stelpona , eli 3 r . Decembre x 33 3. vdite le.

riuocata
li conni
aarti,
maniera,
che prima
[cane la'_ opradetta ente-immune
5" 11 :: . 7,., :i pecicare
"
*' ** nel ~
Dix c, diiniu
, (a' ente. *riti-hoc modo . uod dilatefguperiori ver

;a useptentrionenl foa de Bltny verusoccidentemt, ' e e debeat* Cats_ , * hami


num Sib.decendendo verus Auirum vel ,Quirinam vsque caput montts Cor-colin

latere Leuantis verus Trag. reeruata up.fentcntia [ata per nobile: Vines D. D.
.Aloyum Mauroc. * Donatum Contan* ab alio latere via-Tragvenicndo verus

Orientem *uque diamoam de Blioy cum Berizet connis Comf bom. TMA

diio vera ca ite Cortelini Montis veniendo per viam Garbim, vel ,Quirtne dtmttten
"A

do Caiauido az, d parte Ori. verus Tr. in quo Caoutdolazgnata et in lapide vino
'una *I* , e' d dioigno, (a' per valletta@ per viam .Aulri vque ad aliam of. mpe

tra 'muaignatam in vallepredila, (9' ab ipo igno tremendo per :pam valle-m ad
aliam *Ppotam in capite `alla vocatam Petgnicb m petravma , ac ab tnde reZo
tramite reniendo per Montem vocatum rtupra Petgnicb ,- tn cuius monti-s deccnu
'verus accidenti-nl c quadam foa *votata etiam Petgmchd quam oamgnatael

*ana *X- in petra riua rq. ad quandam aliam *Ingnatam in petra nua recarmi-1cra

retro <9: dele-_lx ?tim {sextznitzenieedo 7t"- ad MW *BMW-41" m PW


i.

riua

.Di True) .

1F;

riua in :mi: xp; Tr. eannantibus cum terra quadam Miobaeli: , C0' Gregori]lia
rum q.Dro ny dr- sibm. ab ipa of* vltima acendenda verus Orientem t (F e

da bear con nia C5151? bom-.Tne al) eadem **o vltim 1 al-endenda verus occid. ze,
(9' e debeat confini: C61': , e?" hom.Siben.e'9 ab ea predia *P tima veniendoper
DiamGarbmi, vel Quirinueatramite q rallem Draznize [1gnat parte Leu. m petra via.: cum vna *fa no* ee debwannu 66_16, bom. Tr. verus Ori. Etdifia
Wallis Di'azuize tata eum aqua d latere accidenti-5 t C6 '5, bom. Sila. .dualle vero
Draznize vewendo reo tramite que caput primum M.:caluquod inuenimr[igm
tum cum *vna 0-1* in lapide vino , e' intantum, Zuantum eampre]endit,@ extenditur
i e Macalus [u totaliter verus TragC ?5,251' om. Tr. .A capite vero Macali preti.
igrzat. veniendo per Garbinum , vel .Quir. reo tramixe *uque oaput wall Stalpone

gnatum eum ama of* in petra viua a parte Orien. totali:er t a parte Oriea. eanf.
C5115, (3" bo. Tr. (F a dillo of* gnat: in capite ipus valli: Siolpone eundo vc-rus e
pten. w conni/5 extenduur vmiendo a Maealo ad. Vailem , (F' etiam rt extendimr
caputponemis totum uque in Mare teannis C'is , ('9' bom. Sibin. (7' tot/4m aliud
lam: :i dia *Le verus Aurumue mare eundo verus O-'Cld- ponendo etiam mon
tem , qui vol-azur Slatoglao , cui: mami; cap: bibi: in aqua inore valli: Srolpone ,
que valli.: vadit ad mare gnat. cum una fuo E ioopi . " ?nu *fa in petra villa/ic
Cis, hom.Tr. (a' etiam :ifuo EPi, (a' of* pre ai: ignal. 'uque ad mare eum co-v
pulo varata Fieu qui e in capite Starze varata 'Ponta Mauri , (F' parua , magna,
que: * ee intendatur ipu-s Stai-ie , que Steria Padit in mare d parte Leua---nsfit ,
O ee debeat confinium C51': , e?" bom. Tr. .lij vero duoeopuleti , guidam aliua
fcopulus votati Caurera , U Selauoniee Capara n: e?" ee debeant C015 , ' bom.
Sib.jaluisem er reeruatis iuribus ouiuslibet palome tam Eccleatcauam e.
cularis ius ha enti: in eonnibue anredit's, qua de eat potere ' conequi mran
in Sibinicb , vel in Tr. vo debitam paata-razioni: inuentis loris , " terris :pw-um
connium . ,034m quidementipratulit &GMBH-tuttu: .Ama. (1 Iudex (Fc.
et
Lela latauit, (F pronunciaraan Valle Stdpone pene: am tenda pitilmc
prua-Vin: D.D~Cipriawo _q-Botani Cine Spal.MenegeIlo de Clugia babaribmba_
brao Sagarieb Ciue Sib.Benedia Siluri de That Stemma, (F' Lanfranco de Medio'

lana alijs teibm ad bec vocatis, U' rog.

Ego Bertucius Boebaa de m." D.Ducis VenJudex delegatus mania' mi/


Ego LaurentiusBonconfeius Imp. au- not. U' Due-*ali: .Aula Venetleriba prati.
pronunciationi , (a' ent. ibu-s in ea contenti: praens fui, (a de m." dilii D Berta.

cij .Amiata ludieis, @eri A@ in pub.forma redegi .


Cos nalmente pecificate le mete de conni , Se imprese in pietra viua_.

simpoe ne alle controucrie con Sibenzani.

Ma li Cittadini , ch'erano vciti fuori della Citta auanti' la deditione fatta


a Venetiani re'auano tuttauia euli , e priui de loro beni , e vedenrloi` per la,
depreione de Breberiei,e prigionia del Conte Gior io de Chlisa priui an.
co della peranza di poter per mezo loro ritornarci , cero ricoro a. Venetia
per impetrar il ritorno , e li Venetiani , che deiderauano la quiete de uoi

uddiu non glielo denegarono ,- ma perche ci non i poteua trattare , e le,


parti non i componeuano. in qualche maniera inieme ; erci u fatto il
compromeo a Venetia li I r .Febraro 1326. in Piazza di S. arco , doue Men

gazza Dese Duymi , e IoefSteani Cittadini di Tra tanto per proprio no


11363 come anco per nome di Michel Stefani, Frederico Mattei Luci), e di cut-3

tx li loro frate lli delli quali erano ati fatti procurat. li :No-embra r z z z. in

..i

_ 4.

` 'l rau,

"Ei

1 84

q 'Del/e Memorie

Tra,e Doymo Damiani, Gregorio , e-Marino fratelli , c figlioli-dAmblaio,,v


Nicola Simonis: Nicola Maur1,Doymo Ios Albertino Nicol,Biaio,e Gan.
igna ratelli,e ghdel q.Marino dl Andrea,& Andrea Gauigna Trauriui tro

'uandoi a Spalato nel luoco de Padri Predicatori alla preenza del nobil huo

:mo Andrea Bao della contrata di S.Seuero deputato Ca itanio alla cuo_
~dia-della riuiera d'Iria li 1 z. Marzo 1326. l compromi ero in Bortolo Mi

chiele della centrata di S.Leone , e Marino Moreini di S.Maria Fermoa ati


-Podea,e Conte in Trame doppo lunghi trattati alla ne Bartolamco olo di
coneno del collega venne alla. entenza , della quale regirar gl'eientiali

olamente .
132.6 Ind.r 1 die r r ms Mau'. P in primis quod os, ngule offeniones , uulne
.ra,mortes, damna, iniuria,poliationes bonorum ruuum, captiones, retentiones, ac

expuliones illata, e? babita in peronis , uel rebus bincinde inter diff-os partes , uel
aliquos de ipis partibus , eu patres , atres , lios , propinquos , uel amicos eorum ,
defunos , " non deuntos , 6" de bonis , ce' in bonis eorum , uel in alias pro eis , ce'
eorum occaone qualitercumque , ubitumque; quomodocumque ab him;v retro uque
inbodernum diem remittantur binc inde , (F indulgeantur totaliter , 0' pro indultis,
(F remiis babeanturne aliqua ulterius in perpetuum relitutione, emenda , nel a
sit'ione petenda ab ipis partibus , nec inter ipos partes , nec ab aliquibus iparum

partium, nec etiam ab aliquibus alrjsingularibue bominibu-s, uel peronis alicubi per
e, ucl per alios aliquo modo, uel ingenimquodici , uel excogitari poe: 2. Item quod
bona,rma, o* uera paxat,im? con eruetur inter ipas partes, U' omnem? qua
libet, de ipispartibu-s , ac heredes., * ucceores eorum perpetuo duratura . 3. Item

quoddiis extrinecis, ' cuilibet eorum, ac beredibus ill-;rum , qui mortui ee: at
qrge utis, quipro eis, eF eorum occaione expuli,eu banniti uient , (7' eer de di

8 Ciuife Tr.occaone dicordia prediia libere reituantum quocumque dettnean


tur intatu uid. in quo nuncunt omnes dom, " poe. eorum proprie, (e' iure-quo
ad eos de iurepetfabant , nel per eos detinebantur cum bannitionem predi't in eos

ai'fam per dios intrinecos,eu Ce Tr. cilicet ram illa qua poita unt intra Ciu.
Tr.quam illa potaz in Starea, inulis, ' diriu diia term . 4. quae Domos , (3,
poe. predii e.rtrinec,cu eorum aliquis,uel beredum eorum non pont uendere,
donare, alienare, cambiare, tranaare, uel pignorare alicui peron-e~ nec etiam in o
lutum dare pro aliquo debito de cetero contrabendo mod ) aliquo, uel ingenio _uque ad

uinque annos pro.1-.uent.ine licentia D Ducis U' Cois Venet. aluo pro reitutiom
us, eu olutiombm dotium , ' pro maritandis , uel monacandts dommabMU- .- 4S
que pro antmabus legare in cau mortis , e? tamen in rps eabus ne aliquaraude,
malitia . 5. Item quod pred. extrinecis , ut mentes eorum melius conquiecant , (5'

inducantur ad bonum , ' ut interim pax in ualecat Predi'fa , (9' alia meliora ucce
dant,tratentur, U crecant adliuc [lare dcbeant extra Ci: Tr. er annnos duos longe
ab ipa terra Trac?" dirius per milliaria ;citando in Ciuit. i en. (F ipa Ciuit. ct

tra uerus Venet. * in Lcna, in Brezza , ac in L a@ ab ande ultra verus Ragu


zum, eu in alijs locis,uel terris,atq.plus, (a' minus rltra diffum termmum annorum

duorumf, ? cut D.Duci,e9' Coi Venet.uidebitur,e' placebit; tamen. Dominic ipu


rum extrinecorum tam meritata , quamuiduie , ('9" famula ,eu eruztrices earum ,
etiamque pueri, lij eorum maculi etatis annorurn decem , uel'inde infra point
omni tempore morari ,are , babitarc in Ciu. G" dilrru Tr. ZF' gaudere de bon,

rufbus, " redditibusuis pacific KF' quiete 6. Item quod predii extrinjeci. , *

quilibet eorum debe-ant tarare delitatm, G: obedientiam dico D-Dlm'a (i 051 Vm

dwz_ i,

: ad:

Dt Trdri.

185
`

' debeant propterea traari prout traantur .dij Ciues, bos Tr. 7. Pro quorum
extrinecorum, (7' intrinecorum prediimaiori quiete , U* pace debent dii intrin

eci facere , (F affare * operam, ae eenm dare quod omniatatura, bannn, ordi
namenta, reformationes, G' eonliafatta, (F' ordinata approbata , (F' eandita aqua
modo ab badia-n.1 die retro pro Ce Tr.eu coniium ipu-s Cin-en per aliquos ;aben-_
tes baliam , nelautoritatem ab ipo Cieqntra predios extrinfeeos, eorum here
des , uceef]. aeequaees , *vel alias pro ets , 'Jeorum occaone qua cripta , 'nel
notata reperiuntnr in [ibm , eu quaternis diti Cou , vel alibi apud quemcumqueef
.ent eaneellari debeant , (F annulla ri , e? renoeari totaltter , (F eaari , (9' qnod pro
cais annullatie
, * cancellati-5
perpetuo
ne alienius
olutiane
peenniareuoeati-s
. 8. i veropred.
velaliqni-s
pred.penitws
partiumbabeantnr
banepacem,
ce' eon,v

eordiam rnmpere e? . . . pen-i lib-M,M. pro quolibetd. intrineeorum, @cie lite


deeem M. pro extrinecie e. . . . .
_

A, \

(Luelio , ch degno doeruatione in queta entenza, cheprimendoi z_


che
Trali erineci
er migliaper
30.lipecicando
doi anni , che
anco
doueuano
l'iluochi ar
nellifuori
qualiaero
potesero
lontani
habita
rc , c erano tutti in poter de Venetiani ; con che veniuano tacitamente
Proibir loro la dimora in S alato Citt tanto vicina e ch'ancora ricono-
cend'il Bano rendeua- gelo 1a Venetiani, la quale ceso lanno venturo,poi~

che anco quella Citt venne alla deuotione loro , come di opra. ato rie-f
rito : Ma come , che quca compoitione era [conica trz le particolari pero
ne vincende uolmcnte'nemche , c051 il ritorno degl'erineci riucua per di
ueri raetti dicile, e non vi concorreua il coneno vnuerale della Citt:

perci dal Doge eortata la Communital :i far com rome'o anco per nome.
publico per opir tutte le dierenzc,come meglio da lalettera. i comprende,
che lal'cguente .
_

*:

. _

.-

.1.1
il J '

1es Superantio (F'e.'I\L-e-Ffap.V.-ohanni Gradonieo deuo m." Corn Trag.aeprud.


virtz lutt Ci ditte terre d.dii.(9e.ent bEIglu-S Pam iaborat pro li , @foi
iieitus e pro ipforum quiete, c nos, qui ad ubditos noros paternum aeumgeri

rnu-s pro iporum nororum ubditorurn tranquillitate (F bonoatu noros labores a


duos non eeamus impendere , maxime cum vide-mm aiiquamfeintillam dicordia
inter eos, que veramiliter oit maioris lamina preiudtium generare-,Stick etenim
qualiter di per nosf, (V no/Zos pluries la orauimns , 'pt nas, e? Cinit- noram Tr. 0*.
eines ipus baberetis eum vens extrineeis bonarn tranquillitatem , * pacem , cum
i i caro de carne vera* os de oibus veris exztinttcut ipa Ciuitasfub nara
'deli dominio grata fuorum Ciuiumgauderet, 67 demum compromittentibnsponte

aliquibm Ciuibus Trag. babentbus [pecialem immieiciam cum extrineeis , EF ipfis


extrineeis, in viros nob.Bart-Mieb.(9' Marin.Maurae. Ciues notro: diieos ,
amicos etiam partiumiii nob.tul-ernntententiam inter parxesub inis penis ober
uandamtfeire nos eredimus,(9' haben-,per qufententiam, e?" oberuationem ipfiu
euidenter cognocimm pneum' bonumatutn vobis,et bom-Trmmmod prouenia

re: U" Pt tantum bonnm dife nore Ciu. ' verum adimpleri poet , (F ad eeum
perduti,in/]imus quod diafententia per dios eompromittentes de Tragdeberetfer
arm-um altera pars iliam oberuare inuialabiiiter fbrat eontenta.antf0tueoe pena; in

ea maremma boe facererecuaret ad noram prefentiame conci-MAW} printi

pal-s delzter ad noram Preenti-im u-'funi , ej andicntes benigna verba naar-z

c-

1 86

Delle Memorie

bonamque intentonum, quam babe-mes ad reformationem Cini:. ' quietem , G bo'


umaznm iporum , * cognocentesnos mame nelle , querere bonum luum
furrunt, (F'unt contenti in omnibus , (F per omnia eonlmm , (Fibeneplniium no

rumjequi , in omnibus compromittere de omnibus lmbus , (F queionibus , ac


alijs omn:bus , tam falli; , quam fariendis tangentibus tam C'e , quampeciales per.

ona-t , de uo naale plaruerunt nobis (F eorum delitatem babemus merito commen


datan. : e quia non poun: mi proe i s com romittere , non pro Ci Trag-quod
pro maiali parte vos la ng prouidimus , rt ip t etiam laudauerunt , rt ex omni parte
intrgra pax , Uuuoga pesci rale-u , e? affare paris a ente has noras alubres

itter deignare , qua procedunt Deus nouit , ex magno de :derio , quod babemus rt
babe-axis bonum . ci" quietumatum , 0 omniscrupulus dicordia recidatur , @ivi
uatts cum, conciuibus , 6*. propinquir reris in amore , (F' diefhone ,rut dederare
debe: quiz-bet (briianusgerens timorem Dei , orantes , (F rogantes vos nt poimm
quatenus pellitzs in nobis , ' noflro Conlio [au-re compromzum nomine vero
con; (61s , bom. Trag. de omnibus ,0' fingults dicordijs , guerfis ,candalisginim
rijs , oenonibus , damnis , bMI] , rebus , b- -nis, ' perfonis, ('9' reitutioue eorum,
(9 aus conditiombus quibucunque vertentibus inter vo: , eu que mi paent cum
extriecus veris de apts , (i de ipjbrum quolibet, (F dependentibus , (a' connexis

dicere pronune. (F' denire valeamus , ,'icut nobis nidebiturpro bono/tata 'rero pa
ciro ,-O' terra Fred. ad quod num: , (F in poteri-m intendimus :vigilare toto mentre
ui-&u- tan-quam pro
arJnd. o 1328. v??-

' us nobis inter alias ralde caris - Da:: . . . die Sept


-v

'

'

~ AM:

Onde venne a nuora tlichiaratione di comprOmeso in Veneta, nel qua


le intervennero prima per nome della Communita Nicol Matei Dobre elet

to Nuntio pecial a' ra] eetto dal Coneglio di Trail li 3. Ottobre 13 28. poi
'chel Stefani
, Frederico
Luci}`, e, eguaci
Ioef Stefani,
8c Mengazza
De
YJDoytiii
per nome
loro , eMatthei
delli fratelli
intrineci,
per la econda.
.- parte; e Marino Canonico di Tra Nicol di Simon , 8c Alberto `Marin et*
' nomi loro, e come procur. di Caarizza Archidiacono Gregorio Ambla 10,
Doiino Damiani,Nicol Mauri, Gio:Marini,Nicol , Biagio , Galzigna , 8x:
Andrea Galzegne, e Biagio del q. Luxa dAmblao, che i trouauano a Zara',
8c alla Brazza etrineci , per la terza parte li 31. del detto mee i com romi
ero nel Doge , e Senato Venetiano , che elese Franceco Dandolo_, _ 1C010

Palin-me Biagio Zeno per reuiori della opraderta entenza li quali ll _6. N0.uembre confermarono esa entenza in tutte le ue parti reerendola di paro la. in parola, e olo vi aggiunero al z. cap.le eguenti parole .
.
Caino quodporones, (F' Domus Maxim de Xoro de Trag-C' Iuorupmfequaemm,

gine diflir extrinjecir fuerunt date, nel accepte er eos , quando predtus Matbeus
eumfuisjqnaeibus anzea` &is fuit de Trag.expu us,qua podebantur per dios er
uinjeroetempore oorum bannizionis non intellgantue iu_reitutwne predta di::

eni-inferi: fatienda.

Et allig.. dello teso mee crise il Doge alla Communita mandando la.
Sentenza per il medeimo uo Nuntio commettendo , che fose eequita, 8c

cortando , che osero ben. trattati gl etrineci . Cos retarono lopitp


le dierente Cinii, , e." s etinero gl odio- nomi d ctrmeci a. &'- mum
eei, che per lo patio di, tant anni haueuano perturbata la quiete della.
Citta .,
* Erai'n qudlomentre _vctodi prigione il Conte Giorgio ;E hllsi , :La
TI,

i.

i"

e' \ n"

'. - Di

-*' " ~~

rate' .

1-87

ritenendo li primi piriti dalterezza per lieue caua lcrise la e ucnte lette
ra, che rirrouata in vn fragmcnto de regitri inieme con la ripo a ho voluto
inerire .
WW *
Mb. @apri-iris &Nicolao Venerio Egregio Comiti, " Cap.Iudicibus,Conlio,
' Ci Trag. amicis cariimis @Dalmatia Comesal properam , elicem . 250

niam per nos , neque per noros vobis , e? velris minime t aliqaa iniuria , neque
anita/s , iue Probibitio non conciendo comodum norum; im potius rerum , nec
mierando capiti fa pro honore nelro pro poe noro,quod credimusimiliter asfa
cere pro nobis , O'iioris , G* nunc in paruo diplicentiam iiitulilis nobis abftulendo
nobis , G' norisumarios cum blado aliquo de blado voluntate. . . . eiis cut de.
rera . . . .ed rogamus quodaclatis relitutionem nobis plenariam diorum u*
Mariorum , ce* aliarum rerum , alioquin Pim vi repellemuspoterimuscienternon
ee nos ita dcbiles Domino exp-:dente vt creditis . Dat. Clia die 7 Madij r 3 26.

- o Nob. (/9ap. KD. Georgia Com. Dal. amico earifmo Nicolai Venerio Corn. (F
Cap. Iudd. e?" Con. Trag.alutem properamx* elicem . Recepimus litteraa rerae
non ita decentes , rt Virumapientem canueniret inter catera eontinentes , vioma
rios quibudam ire/iris bominibus aeceptos cum rebus integraliter reituere debere

mus, alioquin uim ui repelletis poetis, denot indo nobis , quod non eiis ita debiles
prove utamus . Qgibus veiris litteris pleniuc intelleis repondem us , quodi ali
ur's iuis noler in imili delitfouifet re ertus perormam nori ordins non olum
Zladum perdidiet , ed , omarios ,
etiam ultra dium dapnum pro quolibet
omario tres lib. 2 5 .paruulorumfui/et dapnatus; ed nos amore quem ad uos gerimus,
ut cognocatis i amorem , 'gratiam dipoueramus ipos amarios reddere , (F'

condepnationem prediam remittere , E' die tertia nuper elapa poll cenam Can cel
lario nairo comimus , quod deberet dicere Cranoy Sultanicb bomini uP/iro, quod bi amore uelro de diisornarijs gratiamaceremus , a" quod ipos deberet accipere
aduc beneplacitum uoluntatis , qui Cancell- noer inuenit ipum Cranny de Tr. recee , quam dipoitionem notrani nolumus reuocare humanitatem , E* benigni
tem noram per uerba inerto neris litteris, talia , qualiaunt a nobis remouere no
Iemes, Oide diosomarios , qui tiene penata deberent conca fa Ci latori
preentium, non timore uerborum , ed burnanitate nora predia nollentes upradi-'
&am dipoitionem infringere reituiecimus de gratia peciali, in hoc noms ordi
nes inringendo ,~ rogantes amicitiam ueram quatenus in cribendo nobis" nio C'i
qui ueri umus amici, d' quos pro amicis in ueiris neceitatibus cognouiiis , me
mores itis prouerbq' Salamanis dicentis, verbum dulce multiplicat amicos, 3c mi
rigat inimicos; .ad ea uero qua dixiis , uirn uos repellere per uim , e? quod nort.
elis ita debilis , urputamusc repondemus , quum non est intentionis nolra altrui
uim inferreiulitia dereliaJed tura nolra cum_auxilio Dei omnipoteniis ce* D Du
cis, cuiusproteioniumusufpoti intendimus deenare :gnicantes nobis , quod
benecimus, quod non eis de ilis,ed otens,uerum credimus im non dubitamus iu

itiam, l1 dium D.Dueem cumi [Ziuitia potentiorem quam plurimum ese uo


bis. Dat.Tr.die 8 Madri 9 1nd. cio 1326.

q Scriue il Madio nel capo penultimo , che nel medeimanno venie inuiato
datRMiehaz
Bano
il quale
entratoConte
inCroatia
con eercito
in comdali
a n'a
di
Seeno'ore di
Bona,c
Fredetieo
di Veglia
oie riceuuto
Con.,
ti Crow, 'li ibm: conegnato ilCaello Vnaz; ma. che vedendo di non poter

cone uit ?atri-Catelli dicmatla nalmente i partise per Ongara s Ia

eian o a

Ich dquanta della _ua gente: del che trouandol qualche rin-,,
.

'

con:

Delle Menzoie
I 88
contro nel opradetto fragmento ch re gro delle lettere ar bene di co.v
pame alcune, che eruono tal propoito .
*um-mf" ` Luz*
n.554
Magnico, " Patenti D.D.stefano libero Principi " D.Bazme, Firey Sale;

27;* pm-imorum gliomm locomm , atque term Cbelmi Comici quamplurimm bono
rando Nicolai Venerio Comes, " Cap. Im!. * Con Ce Trfalutem mm prom-

ptitudinceruiendi . Hijs diebu; dominatiani uere deinatilmm Inter. uper que


relle nobis expota per nob. (F' prud. Virum Ser 'Nicolaum Iaeobi dilenm Ciuem
norum de Stepcho lio Miroslam . . . de Racbimna bomine llto, qui dium no..

rum dcrabauit prope ume Cetina de alare lib.zooo.denar-de quofuim: quam-,


plurimum admin premeditantes benigna-5 lim-nu per uo: miu tam D. n-o Inelito
D.Duci Venet. quam nobis , in quibus demydediis noris Tragurini: @"delzbm

diiD Dtm': ad parte: uer-u cum eorum mereibus , ' permaecure uemendi , '
ad iporum hbimm rcdemzdi . 'szc ero audientes quod di: excefus elementi
uem diplicmt ipum negotmm intendentes etiam quod de ipe dolente: propouii:
quod di Cini; noer, qui ub ide, e? umbra magneio-enim uere aduenit ad par
zes iurisdioni: uemuppom de [uo dqpno conferire! illefm- . Idea ipum Cinem

nomm qui os babe: prouo Domino peciali ad dominatianam ueram t-anmitti


mu: rogantes , bem'gnitatem , 2? eelmdmem ueram, quatenm dium Ciuem a
rum, (9 excel/enti uere emitorem recomenduw haben: uelitjs dan-opera;

ecacem quodbi ablata rebabeat, prg; deliberazione ,, bonitate uera confiv


djmus, (F [Femme: :r ex hoc enim v.
tori noro complacebitis s of

ri ue moratores Dal. ex boe Z


a Pza-tes ueqaeW
11mq 1326.
'
"

' `
M59] _

apx-4143316;

L ~ (WWF *l-,Dunk Ven-domina*:


*.
l ' i '
,
, 'eis obligaeos , o cere,

~ eumui: mercilme
`, pat. Img. u
- 7

- \*r

nl" Mld'

V
Cor'baaie fil-io olim Com. Ci(-
4525] Spalati , Ceorgiolo Mic/muitouicb V014,
454ml: Com. Budlslaui , ac Tuartcbolio Com.,
r - Krims :amquamfratribm quamplurimnm diligendi: .
' om. c' Cap. Imi. Can. ' Ce Tr. aluta-m, 25]' de inimieis/cut

, * triimplzum-n .Etgfgd amicitiam ue/ram nob.?? pmdmirum Iur


t
v offri excrcirus

:p0 exe,`
Capitanmm
cum

am
cjx'uzdlinamus
Percheldileum
vagante:
Ciuem
inabilit!!!
no

qrmtenm non ci immer; e expedit nos;


me mm mmmbentmm quo colllgunturfiu ~

z quibus per annum m ninfe:

us ipum exerumm mamrem , (T elocius

afgtox babere udine, quia oc

qequiuzmus dem-pare, inugu i, "og-antes quatenus ipum mem nomm cum eiusi

mm'ua reccomudatqsb eg
dium propter imminente: me

ellitis quam citi: POtClI nobis exercimm upra:.


di,- facienm in boc prout promdeme uem ui

debttur
expedirexualete per ;c _, -T ngiora nobis
viandante: quodeumq.po`umus.
Dat- Tr. die z lun " x 26._ ` - * '
.3_-j-.,~,1.,._\,,.
n z , ,
WLfapuirisUDZIoanni Parini Georgia on. Com. Iudd. e? Con. Cm. Sybe;
amici: Kartmis tamquamfratnbys Derbi Bembo Cvin-Iad. U C onl. Ciu. Tr. 4
lutem ad votafelicem- Nbtlixam reue Inter-(fs bodte receptmmcontmente: (le
relatmnefaia robis per nob.}{adouanum q. Tlie Cuaemyeftrum , qui .Amqu. mi
m [bit per 1705 ad Barona: Crpatia uper (ep071one ibi erida earum ambaciate ad
Pos tranjmit- quod credebam per nob. mmm Caoum Nicoletdmbax norum..
nobis mili modo fme Wotum, (F retraum , m quibus wii: [1mm nos raga;
quod deberemm nobis Il rum Con. cxbibere , da' imemionem noram nori interi;

eno

- Di Treni;

189

denotare de adiuroro dando domini: upraeripris , ce" qualiter , eb* quidacere inter#
debamuo', " de numero bominum quo; mittere valebzmu-s c. quibus plc/tim miel
leiofraternita , prudentix vem reentibuo re/Pondimus , quod diff/15 Caa

&us .Ambur- oer in eius relatione no is ofia de dando erercltu diis Baronibua
non tantum protet, quia nec debebat ecundum tenoremue eommionir, quam
oendtt dio Radouana; [ed dixit quodfaa emo relatione ipir dominio , in quth
continebatur premio amore antique primitm, quod/ecundum petitionem ipoium
dominorum d centium , quod [in ua extranea veniebaz contra ipos ad iporum , *
etiam Ciustatia damnum intende-fanno* contra omnes venientes contra .honorem D.

Ducls, " ad damnum iporum , oai-*um ee cum eir iur a pae notrum; non au
tem obtul/te aliter , nec ire contra aliquos , qui non Ventre-nt can! honorem D.Du
et: , (F ipfarum Bar num diff! nobis etiam diliuo Caou: , quod difii Barone: e
comeutauerumde diff.: oblatione: rerum li] Curiarij dixcrunt quod 705 D C" "DS
debcrernm exereirws preparare , " per Nalipizum , (F Georgium Mibouilouich
diua fuit quad dift exercituo non expediebant adbuc , [ed mittentuao [PM/5 ad Sti
nitrati caua ridendi pi Solauierant quad ont contra Vngaros, qui eran: ad
dif-um locum , e* :uno ere: , quod videretur endum, (9' idea/6614de coinmzia
nem dillo ./1mira/L ro datam intendimu-s nos habe-reui. ee cum ips Selauis,quan
dolingua extranea contra honorem D. Dueis , (F' ad iporum , Ca* norum damnum

'venirci,- U* ntbilommws iuxta poe norum , e?" quia non videmm , quod aliqua lin
gua extranea venir ooutra honorem D.Ducis , (9' ipforum , nec tutti Barone-sferiij
runt nobis aliqutdpopredtl'ta , non intendimuo aliquam face-re nouitatem: quia gra
ue, (-7' importabile nobis , vobis eetpro omni etiam mltfma re quam jepljjime

conmtgeret mter :p0: narum bi exereimm detinaremihttommuo apiente: aus-(9'


idea non dubbitamuo , quod in bit, (9" alijsaptenter *eos geretts , ZF* prout reine Ci
uzmaruz creatderttu expedtre. N9: autem ;uando eafuo oceuret eeundum con

tenta in commiione di: nori .Amber. ecuudum :porum requiitionemfacie


mm pro ut tune erediderimu-s expo-dire pra barrare D.Ducls, (F' noiira conferuatione',
(9" bono tatu contrarie. DaiJ-die 18 `,tx-tg.

Dalla prima lettera appare,ch'il Conte Stefano di Bona,del quale fa men


tione il Madro, che t'osc vnito col Bano eendeua la ua giuriditione ino al

ume Cetina col titolo di Conte di Kelmo, ch' lo ltcso paee , che netcmpi
poteriori orti il nome di Herzegmuna , e tuttauia lo ritiene: dalla econda,
e terza i vede , che li Conti Croati in quelle nominati haueuano paura , che_

vemse aloro ,danni lingua iraniera , n queta poteua eser altra , che.
l'Ongara, che non hauranno voluto epresamte nominare: i cuoprono pe

r doue dicono , che mandaranno le [pie aSttnieiab pei vedere i rr-mo il Slam [uf
eientl a reer dgl'Ongari , cherano nel da o cuoco , e queOngari doueuano
eser quelli,chhaueua laciato il Bano a Bihach, come criue il Madio opra
- referito , uali i come doueuano eser timati poco dalli Conti vniti inieme,

cos quan o fosero opragiunti altri Ongari morauano hauer biogno de~
gl aiuti de collegati Traurini, e Sibenzani.
_Ritornaronopoco tempo do p0 li erineci , euli nalmente nella pa

tria,e e bene nella retitutione e beni vi sinterpocro molte dicolta uro


no nondimeno tutte ciui lmente opite .
`
DJ' (1 WTO dllrbom danno della patria iano ate le opranarrate disen
ioni ciuili , durate quai ventanni continui, dalle coe. referite i put: fa
Cl ~

`\ ,.- w

5;:

i9@ -

Delle Memarte

cilmente comprendere; oiche esendo egiite vicdeuo li vcciioni,accheg3

gi, e deruttioni di Ca e, oltre li danni, c e ciacuno pat nel uo particola


re, la Citta. u neceItata occomber ai pee eraordinarie, 8: eercitare rigo
roe colte,& impreiti con grandiimo ncomodo de Cittadini,ndi creciu-
t'i li debiti del C0une,e cemate le rendite conuenne vender de beni com?

munali
Con la editione
er latisare
:'Venetiani
alle contributioui
cesarono
delleBano
contributioni
frequentemente
Banali,ericercato
molt'altre

ee raordiuarie,e con la reitutione del cmercio migliorarono le condi-


uoni publiche , e priuate: onde con gl-auanzi delle rendite ordinarie del

Commune sandarono atisfacendo le zooo. lire pagate da quelli, che andati


Ambaciatori della Citt furono necetati ricattari dalle priwioni del Ba
no di opra a'ccennate;imilmente lire zooo.alli Frati di &Franceco per rear
cimento del lor Conueuto, 8c a Daniel Vituri u rifabricata a pee del Coma
mune la caa pianatali perche eendo Ambaciatore non ritorn alla patria,
md i trou col Bano, quando venne otto la Citt :E aratiati nalmente del

ritorno li erineci , e reituitili li beni, cherano atl applicati alla attone


contraria per rearcimento de danni prima da loro patiti quando furono*
cacciati fuori : conuenne all'hota per atisatione di quei upplire con beni
communali , del che i trouano alcune memorie, che h timato uperuo fai*
ne mentione : E con tal occaione per eecutione della entenza furono di
nuouo leuate , cancellate tanto daiibr de Coneali , quanto da protocolli
dinrumenti , 8c atti Giuditiarij le memorie delli &ambieuoli odi) delle Fat

tioni; dindi prouenuto , che manchino molte critture di

elli'tempi ,

e tra quelle , che ono rimae e ne vedono delle cancellate , e elle carte ta

gliate; .

d
Cos abolite le memorie_ delli diurbi paati, eendo morti la maggior
arte de i capi delle atuom , tra li loro 'gdiolicon vinceudeuoli mattimo nij
;andaronoriunendo glanimi; di maniera che orto il moderato, 8c vniforme

gouerno de Magirati Venetiani in breue tempo t ridotta la Citt in..


ottimo ato .
*{-'

'

;A

e ;

" TFR-**f
7

o`

ul,
o

.f ?Il
1

s
u

- xi"T-u

legge , [Zam: , c quante/orxdt L;ng oero,_in fyhm f;


Ome u Dalmatini Dalm ?conte-i
tia
` a . manc'o~ che abbandona-
.i

ti da lImperatori di Con antino o i, e coneguito ciacuna Citta 1


arbitrio dl e esa cominciae format 1 le pro rie leggi nella predettope
ra De Regno Dalmazia, 8c Croative, ,ato con iderato; rca hora dl riferire
il modo ,iche teneua nel formare , atuire ee leggi : Le pi antiche me

morie de , _J

coneruano in Spalato , e ono dox Originali in carta~ per

gamina q_ , ig.Girolamo Cin dri del eguente tenore .

_z

'nomine .Amen . .Anno ab Inearnauefu XP 1 174.. 1nd- 7 tempore mm

,
i emper triumpbatoris Manne: . in Cis-ate nora Spalatina promincnte
a amino Seuao in Buccaratu Helie . Ego Icannes Spalaxnm Comes parieer cum
?erro Indice decreuimus , quod ab boo tempore in aurea *ella femma in tcficatione

allatenus reti iatur , im penitmt @bwin-da . De vm); autcmc atmmunquod


duo vel tres le imomum rerum reddants verunmmen quimmque vir palam peru
l

-\

THS

.Di Tnaz -

_191

rus innentnsfuerituefalus teisfuerit comprobatus, bel in utura repertus extite:


rit iam amPlius , net proe , nec pro altjs in Sacramento ,eu in teimonio recipieturz
e'? mi-per boe adinngimus , ('3' vnicuique bominipro aliquofurto Sacramenrum ire-z
dicatumfnerit, cnt e conuetudo ,ille , quiacramemum dederit , talern babeat po*
teaiem , (9" nzedietatem de [teramentar "s aduum *pelle de quibufcunque v'olumx

eligere pojt . Ve hoc autem rmum , _ abile . modo , "emper conae azur; tg,
randa rmauimus .

In Xi nomine Amen-.Aniee 1near.r z 2 3 Iml. r t eni/?ente Do Guneello Ven.


Spalata .Archiefto Buy/ina inclito Comite Gregorio nepote Vanzago Vicario Mene
Martio . Nos quidem Stephanns Cazzate Vicecomes ludices Drago de Pin oa,Lu
earus Stre; Con/nles quoque Bauciius Iorne,Lnearo Michaelisdz 'timo Peccete eum

zato popqu de comuni omnium vol/mente boe acramenti-rn perpetua conernari r


mauimus . _Quod a modo nnllus ciuis, vel extraneus vinum Spaietnm nec per mare ,
neque per terram apparte:: i extraneus apportauerit teneatur dare in Commune de
'nno centenario decem 1?pit-os. Cinis tenetur dare bannum du odeeim RomanatJn vin
demijs nullus partemj'uifocij emat , iam arte; aet-at , (5' partem ocij derelin
quat . Similiter, quifrn menturn altulerit ic vendac, ZF extra non porter, qui aliter
feceritfoluat bannum duodecim Komanatos . Ego Presbiter Sobanus notarius prece
pto :osms Curia boe breue crip .

- La pi antica delle leggi Tranrine appreo il Signor Aluie Cippico put


m Per-gamma .

In XPi normnno natiu.eins I 23 9eptimo Kal. Iunij Ind. vero I z etti/lente Trag.
Treguano Ven-Bpm Stepeo Comite: Iudicibus 'Petra de Luca , U' Micbaele in preen
tia teium inerius legendorum alfum eli boe . Conat per Indices memoratos , e'

per Conliarios, atque per ~uniuerfam C otatem Trag. necaon eum coneni: D'i Ei
memorati ztutum , E* iuramento rmatum ee . Vt aliquis Ciuis Tr. Comitem

Domaldumnvel aliquem pro parte Domaldi in al-"lo Maleadinorum de Pantano iuue


rit, nel ei conlium delle-ri: oecnlt, vel manifell, ' deprebenusuerit , ?uifquis il.
le uerit ommnade habitatione Trag.Ciut`:.expellctur, perpetuo it ex ; vniaera
~pero bona illius in pote/late C614 redigantnr , " nunquam ei, cui a lara fnerunt recl
dantnr . Huius autem conitutionis tresnnt D.E{3us memoratus, Radda Diaconus,

dih Iud-Petrns.$ Michael Kaarizzaetrns Bualn,Saladinus,Meolaiis,Store-1,


:Peace Tbeodosij, Matbens Lig (F Paul/is, (7" ego Ibes Trag.inraius not.S.Lauren

t Can. rece toD.Ept' memorat Iudienm, E? tocins Curie Tr.preens . . . .er-"pi,


conetoignt munimine roboraui
Ego Donatus examinator precepto Dee reoris manum meam mitto .

.
ta i t.

La forma dunque di atuire le leggi , era non olo il coneno vniueralc d


tuttil Popolo, ma vi sagcilmgeua anco lvniueral giurament0;il che oi coa
me tutte lalrre coe ricdtro al Coniglio enerale , e quello ch'in e o i a
biliua haueua vigord legge , come meglio 1 pecicar nel elguente capito

lo . Riferce lArchidacono o racitato, che l'icsanno del a legge Trauri


na Gargano Anconitano Pode di Spalato, tra laltre coe prudentemente.
regolate, raccogliee tutte lantiche conuetudini,& aggiuntene moltaltre.

le riducee in vn volume , che detto Capitulare , quale foe tracritto da,


Traurini, e da moltaltri : del che trouano doi rincontti nelli frammenti de

Concgl di Tra,vno de zuDec re 1291. nel quale in oanza vien data..


autorit al Podet:: Dc'a Amb aj, Luca Mathei, Nicola Caoti, e Doimo
Bomiche
Capitoli
de, nuoui,
.tro. di raccoglietli
`
*
i vcclnc aggiunger, e tatali:
i
33)1:

192.

Delle Memorie

1 zo3 die 1 3 septem. .Quum Sirous notariuscriperit de nouo totum Capitulnm;

( Volume Capitoli veteris,

etiam condita de_ nouo dentur pro labore libre 25 par

Venet.

E quete due ono le pi antiche memorie della compilatione delle leggi


sTraurinc, e potrebbeser, che doppo la econda compilatione fatta da Siro
a0 Notaro ( che dalle ue noce i conoce fose perona moltointelligentu )

comincafse il Capitolare chiamari tatuto : oiche nelli medeimi Conegli


del 1308. li 24.Agoto vien fatta mentione de capitolo eto del libro eto de

gatuti, e nelle note della Cancellaria delli capi 3. 4. e 24. del libro quinto du
atuti .

Reto Capitolare, tatuto dun ue,ch'era di ei libri u riformato,e ridot

to in tre libri nella forma, che i vede il primanno , che la Citt venne in p0:

ter de Venetiani, come nella ua prefatione i legge .

Hecuntnnta, " Capita/a Statutorum TragunCiuztatis Tra . examinata, cor


rea,emcnda`?a, " approbata per nobiles, " apientes Viros Mat eum Sori , Grego
rium SalinguerreJouem Zteie A@ Iofeplmm Stephani Iudices,ac Deam 'Palmote,
Mat-tum Georgijmeam Zoui de Lucio,(9* Bitcoi Martini Conliarios Ciuit. @f C5

Trag.ex autoritate eis d Gli Conlio die Cini!. tradita , U' concea currentibu-s

annis Di r 322 Inds-Regnante D Karulo Sem-v Rege Vng. temporibm quidem _Ven
patris D Lampredij EPi ac Egregij, U" potentzs Viti D.Marci Mauroceni Comim Ci
uitam pred. pro Ill. D.Dm:e Venetiarumz _ _
_ _
__ `

Da queta preatione conta, che li Gmdrcr , e Conigheri con l'autoritada


tali dal mag ior Coniglio riormasero lo tatuto del 132"..111131 non viene e
preso il mee, e giorno, quando ose perfettionata esa riforma: trouandoi
nondimeno 1a eguente nota nella Cancellaria .

x 32 z dze 13 nouembris ludlres Gregor-ms Salmguerre , Ines Dee, U' Iofepb Ste
fani s defunto D Mat/:eo Zafira: Idex erat .
'

indi i viene in cognitione, che ose perfettionata esa ill-Omaualltll


giorno delli13.Notien1hrc quando viueua Mateo ZOII , 8c allhora ll ei llbll
`detatuti furono ridotti in oli tre : ne quali rirette le materie retarono vn '
poco confue , per eser tata fatta esa riforma in tempi torbidi del priman

no del Conte Moreini: onde conuenne poi in tempi pn quien aggiungerne


molt'altre , che ortirono nome di reormationi , delle quali :i trattar nel
ne) .
,

'Queti tatuti i come ono critti in lingua Romana , o Larina antica , cosi
vi ono in'crte alcune parole di lingua latina cor-torta , o volgare , & altre di

lingua Slaua, Croata: circa di chei deue far rieso . Che la lingua Dal
matma ia tata anticamente litesa , che la Romana , latina nella predetr,
opera de Regno Dalmatiar , &Croatice tato ucrentemente prouato. Che
lvo della tsa continuase nelle publiche critture, oltre le opraregiratc.

memorie , ne recriuer due, che nellArchiuio delli Monaci di S. Griogono


di Zara i trouanoatte auanti l'anno milleimo del Sig. che per lantichita lo
ro meritano deser regitrate intiere .
In nontnr Din-i leju Cbrii , (Teiudem Incarnationis anno 908. 1nd. 7 men.
Den-mln. Imperante D. N, Conantino ijimo ,
perpetuo .Auguo in (finiture
.ladren. Maturo namque (9" alubri Conflio &maiarzbm proditnm efl rt omnis homo
ante dipenare , (F deliberareu. faeultatcs debeatpriuquam repentino calatm

_xi- tai PEZWO mamme norris_ new ?rr-*an ne Were-1x: @aderenti aut air-im
"` '

,ur/z ._.

Di Tr-au .

193

luni lingue loquendi careat , aut diributor in 'ultima corporis anguia pojzmub
celeri
tranita.Andreas
optata/ibimet
tea cotioni
explicare
tamil_
lus peccator
'Prior diuino
iuuamineretus
. .nequeat
. . . - . .Idcirco
meeumEgo
decumbens
leulo licet 'biribu-s in valida-s , tamen mente Deo auxiliante tutus volo , (a' iubea
Deo autiore (2' oibu-s anfis ein-s .
_
.
_
In primum *ut domum in quo rui um ninere cum introitu , " exitu uo haben:
ilio meo .Andrea s domum , que fuit de Tbeodoio Trib. it .Agapilie mee , 279'
matre eorum cum ips : domum nouam (e' aliam domum iuxta Sano Laurentio

eiua borto ibidem , ali'o borto , que emide Ioanne filio Teudore volo vt babeant
Iij mei Nicioru-s , Petrus , ea* Dabtoa , (9' tamen "ut inimul ambo ratres , ('9" Da-l

broa edicent ipa domo iuxta SJ- Laurentio , (F tunc accpiat earn Dabroia lza
mea . iia domo noua cum introitu uo babeant ambofratres 'Niciforus, ('9" Petrus*
domum , que venit mihi de Socero meo Mciplgorua Trib. cum introitu , di' exit ua,
'nolo *ut babeatilia mea .Anna , c'e" pro eo quod non eZ ipa domo ic bec alie adiunge
ei vinca, que emi de Coniux .Auluci Vinea namque de 'Pultago , (9' alia vinea de
SJoanne 'volo *ai babeantlij mei , ' filie mee , que babeo d? prima onre , vi
nca de Vculo, " alia vinea in Comareto Volo rt babeant liu-s mei .Andrea-s, 6",
lia mea .Agapi cum Matre ua Maria . * cuodierit leum meum t partite r
cum eis , * i non cuiodierit cedente ('9' 's de mei-s tunc preueri't priuet earn ' u tratZe vinee , ae terre , que ridenturuie de prima vxore mea .Agapi . cetere vince

queunt diuidant omnes lij mei , ' filie mee , ci* de prima vxore , " deubequentt
?xore , (9 coniux mea Maria diuidant cum ips . Terre vero que comparaui in Ca

brona , ZF' ibidem alie terre que mihi euenere de matre mea in .Abrauiuicio , que
eueneruntmibide matre mea volo 'ut babeant lij, e?" ilie mee que unt de prima
vxore : terre vero que comparaui in Sicirani , di alie terre ibidem que mibi euenere
de matre mea volo Pt babeant lius meu-s .Andreas , ' lza mea .Agapicum Matre,

Matreua Maria. De peculio autem trecenta capita volo vt babeant lij mei , (F'
lie mee queunt de prima vxore , (F' alia trecenta capita de peculio babeant liu-s
meu-s , lia mea cum matreua Maria . .De paiores quidem 'Petra, ' alio 'Petra,
(a' Deiderio babeant lius meua , lia mea cum Matreua Maria . Ominico cum

ilio , (Flia Dedana babeantilij mei, eTlie mee . .Ai-menta namque viuidant
omneslij mei, lie me , e' vxor mea Maria cum ips . eetera namq- queunz in.

fra domo mobilia omnia , que videntur eje diuidant omnes lij mei , U* ilie mee , '
nxor mea Maria cum ips. (F' in Sanlo Griogono dimitto ninea , que emi de Ma

zulo , (F terre de chlo que comparaui , Seruum " `Arneillam , (F' centum capita de
pecora , (F vno panno de Sirico , vno Sauano . In Sanfia Maria rno panno de Si
rico . In Sano Petra de panno Sirieo . In Sano Tbome vno Sauano . In San-Tia
.Anaaa *una coppa de .Argento , vno panno de Sirico . Firmino E150 dimitto Ca
uallum meum . 'Petra Diacono ratri rneo una Coppa argentea , * Sella argentea .

Odolberti .Abbath vezmentum de @inno inueiito de panno 'vario , U' *una lena
caprina, (F *una butte de vino , * vno Cauallo . Ioanni Diacono coopertorio de leo
de Quirino inueito de Sirico,C7 uno feltro parato cum Sirico . .Ad Sacer-dates detur
pro anima mea centum capita de peculio , (9' centum modia de grano , C0' una butte
de vino , (a' cetere oues , atque capre, que remanerint denturpro anima mea , C9" in
captiuu denturolidi centum , (F naue venundetur , di" detur pro anima mea . Et pro

anima mea dimitto liberos in prima Mai-co cum vxore , U lia , e* do ei' vinea que
comparaui de Conantino M5g. Ominico Calbaroo cum vxoreint liberi. Libri ca
cano lio Butirani Iuoe cum ,evxoreua , e quatuorlq, lio Pricinaco
N- lio Briz'biua,
e_
.

4-4

194.

;De/le Mentorie

Tetloamida Milia de `tirano cum duo lij , 'vxar Ranaeo eum lio urina-,0 , 5,
mij/zma, Zremilo omnes :li unt liberi . .Aziz-:nello dimitto vinca, quo comparaui de

Maria Venetica, et aliaacia de vinca que emi de Barbano de Crefuni.Et vult vxor
mea Maria portionem uam podere oberuetleum, 29" durerit *einem alium om
nia auferre ab ea; U* quod abt/i nu-s exlijs mei/5, autliae abierint omne: frane:

ein-5 , (' Sorores partem defuni diuidant.Het euna quidem prelibata Deo auffore
'Polo rma , abiliapermaneant, nullu-s vnquam audeat molare. .Quad
qimproteruus Deum non nietuens nore dinitioni paruipendens eontratre voluerit
iram Dei omnipotentis 'Patris , lij , ' SP1 Sanh' inturrat , (a' maledifiionem
ci C CC ' X VI II- S'Pat, (F' lepra Mama Syriplenus irremediabili: crueietur , 29'
in nouiljimo malediionu tum Diabulo, (F' eius tetra: miniros , ac Iudae Itariotes

in gebene baratro muneretur. .Ai-m boe tempore , die, loco, (9 Conule vtfupra
palam hu teibm .

Sigil. M. Firmini Ei Sanimi Odolberti .Abbatie , Ten-i Diaconi Commi'arii


de buium decription SignJreantu' Tribuni Con/lamina Trib. Vitali-5 Trib. Gre

gorio Trib.Dabro Tribdnaam TribJaulo Trib.


Et Ego Ioanm-s Diaconmiu a upramemorato .Andrea 'Priore manu propria
enatque feliciterpo tradimompleui .
In Cbrii . i? eiudem'Int-arnationi: anno 986 1nd. 14ub die fere 19 mendecem
bn': . Imperatoribm Du 'Pifmu, (F perpetua .Auguis Valio, (a' Conantino a
Deo corona Magni imperatore: apud Ciuit. Iadre Caibedra Pontiealifub regimi
ne .Anaasg EP! . Igitur ego quidem Mai: 'Priorupradie Ciuitatis, atq. Proton
ul Dalmatiaru a cui conenfu omnium nobilium habitantium Cmt. Iadre ,eu
(F heredib. Di Futuli, atq. inline Priori: maculorum ,eufeminarum, atqmni

uer Populi , maiorum , ( norton omnium in num conglobati vno con/illo , (F


. pari voluntate cogitantes :le Det timore , (a eterna retributone : eo quod ille bene
poderet res infettato , qui bi de terreni: atque caduti: non para: premiaempiter

azldcirco Eutelia! Beati Griogoni Martini queta eli infra muro: predttie Cini!.
71",acraaa eius Corpus requietit , quod e edicata prediis D. Futulo (F'
JWWCMT , quod aliquando monaeriumfuifet, ed per negligentiam dee
' "z-tm: adiuttante Dio rclzedit'amus ecundum omnem monaeru ardinem atq.
.r im: D Madium Dei Sacerdote-mo Monacum noflrum ee .Abbatem qui [uit

Memo &Bene-dih, quod tum e in monte Cano vna tum oonfenu nore
amgregationis B.Cbrifogoni,c9' tradimus ei preditie Eeelee omniaibidem pertinen
/'
'
~

tia,domus,vineae, MONCIM, *nel nCHIM,moblbldJC immobilia vt in ipus:


potcate,(uorum-atrum adolatium ibidemeruientium rtendum , godendum
perfruendum, ordinandumnc tontradiione vllius tibi Dno Madio .A bati predi
co, tuzqueutceoribus , qui po te venturiunt etundum monaioum ordinem.. .
Vnum tamen nobis reprebenbile videtur , quod Ecolea extra antiqua elaura t
pota , quod precepta S.'Patris Benedii probibent eri eo quod omnia neeearia

monachis infra monaerium debeant haberi rt nulla necemt eis wagmdi; ideoq.
?iam puplicam que inter Ettleam , ZT antiquam :lai-firmi fuit tlauderefecimu5_,

alia autem 'riapubliea , que ab oriente Ecclee uitpota militer clauderefect


7-*z mus; [ed inuitem eiudem nie de territorio eiudem Ebtf uiam fetimus publicam
ho: murum Ciuitatis o Het omnia nonpeciali noro conlio , jed omnibus conen

tiemibus Ciuibus adaluationem predie Ciuitatis , U populi ordmauimus , e? con


` 3 ituimus atq. rmamus . I/t aliquis diabolico pirito impletu: , _quod non optamus
contra nos, ueoquemeores moleam de rebus , autu biantus fecerit defupra 138;, `

;e

"

"

"

diff.:

Di Treni.

19 5

dia Eccleia babeatis licentiam cum ha:: cartula tradition; in iudciym uemre, at;
que monrare ante Imperatore-m , anto Regan , ante Comitem , 'e Iudwes , qui

pro temporeucrint , rx nihil aliqqid de [apud/Ha caua ubxrabe-e , aux aliquem


candallzare pont , quod alt'un quocumque tempore dmbolico iritu tam de no
ris , quam de eranm contra noram dinitioncm aliqua aduerfa .:cere preumpe

ri: iramm habeat Paxrem * Fihum <9" S irmm Sanum, (7* malediionem d CCC
(9 XVII1 Sand Pamst , (o' m nom ;ma maranarbe cum diabnlo, ea* eius tetra
fngeli ac Iuda Scarface in inferno mmcretur be: cartula volumus rtmfua manca:

mutate .
.Aium bot umpore Conultbus upracriptis , " loco coram bis telZ_il2m-` U' in-`
uperrmamus , @contti-:mu: , v: ququis contradior extitcrit 11cm uperi

dixlmus auf-21m Im lupradiis malcdltlombusubiaceat , fed etiam penam per


folua: euri [ib. w rm , (F conausleat mutus, e? bano cartulam rm-1m, roba:
ratamfemper per :ia: .Anno Ponttcatm Dii .Anaaxj OCZ-tuo Imld-1

*Sign-am: Ego dnaaus [cfu: tmup. Ctutt.


Ego 'Petrus L15: .drben.Ciu. m': Ego Domnio Trtb. tt.
.Ego Lampridaa Tnb. m: . Ego 'Parks Trib.Soxer Priori: tti:.
.Ego Maio mina-meme t!. Ego Dabrouuer cms tm .
Ego Vrana mb. t:. Ego 'Petrus tr:b.$palatinus m: .
.Ego Barba mb. ms . Ego Mclnforus mb. ni:.

Ego Ioannes trib-.Arbcjno tt Ego ?lato trlbfrarer eius m': .

Ego ?alata-MAM!! a: EPusjup.Cmmmuu propriacripi' roboraui.'

Dal opradccritto ccamento critto del 908. dal medeimo-reatore, c_


orcocntto , 85 autenticato dal DiaCOno in luoco di Noraco L come era oli

to in quelli tempi) i vede chegli abbenche folle-principale nella Citt di Za


ra , e come i legge nella use uentc crittura del 986.vno delli fondatori ,

reedcatori del monaerio S.Grogono , 8c allhora Priore , upremo


Magirato della patria s nondimeno non pokedcua buonalngualatiuL.:
(mdoui non olo molti errori, md anco &apoc delle parole vol-7a.
xiiil che non vede nell'altra, formata da qualche Noceto , c ottocritta. al

Vecouo , che come Ecclciabco douena hauer miglior lingua , e olo [mio
ottocrittion de Tribuni quello dArbe eprime la parola volgare .Arbjana.
in luoco di .Arlmxs .
Continu dunque in Dalmtia lvo della linguaLatinapi,emeno`buona
econdo lintellaenza di chi criueua non olo nelle critture publjchezm an
*co nelle lettere mjlarixome oltre le oyraregirate appar dalla opra acc.
nata lettera critta in Spalato da vno deh eiutij Traurini , &la eglenze . `
Egr. gio, ( pote) D4uo D.Marco Vluri deeaetg's hondoian Tra .Zare ..JM
blanf de Tr. e ipum , (9* paratam obedientiam iuxta poe . lie-capi m: lmem

gracwaz U" earum tmorem mtcllexi , uper quibus duxi repondcadum ~ ?Poquam
reui nobdim digital-:fuit mihi concedere ?met-'jr il! 5 (9' oldo: z 6gra- Vane:.

de ..Argento 'pz pale: bllcomrumentmquam pe-:anima babe debut; uperbanix


m m , vol: c mani ems ,' Deire domandoni , quodlzola ca dedomo , pcm
ma , panna, (F cera , (9* amma , ue uerte: in atonc mea per mea: innito

acrth accept:: :mu/Ze : uper hoc vez: domi mio promdeat, dignetur inquinare
um de acceptis, quam de beis mei: , de domo, Orto, uincia, 'agrs v: uobisfecua

dum tenorem diti inrum-t plenariefaxisfafium : inuperufphco rt rubi: placca

procurare/i poum reupefqze quem-pg: reg( atiom's , _quu multa: debitore; baz
'AL z

1b

196

Del/e Memorie

beotriptos i ip: e perdam e.: , que tenentur mihi : Item[applica ut dignemini mc


babere, 0' mea: comodato: .
tenor inrummtiupranomnati.
1318 men. Xbris die 4 intranet In d. 2 Riualti . Cum tu nobili: uir Marcus Vituri

de Connia S.M_arie Formoepro me Giorgio de Traguria lio q. .Amblasij de Tr. e


conituem pleuum, e? proprium appacatorem Dardgulo de connio S.Maric
poue de lil:. I 6 @701.16 cum dimidio denarengro.
'
Ma che ose anco in vo altra Lingua Latina corrotta , volgare ne anno
teimonianza varie parole -apoe nelle opraregirate memorie hora nell
vna, 8c hora nell'altra lingua, particolarmente de nomi proprij : il che meglio
i certica con le parole inerte nelli atuti non olo di Tra; ma anco dell'
altre Citta. dellantica Dalmatia; e perche communemente vien creduto, che

la lingua Italiana ia ata introdOtta in Dalmatia da Venetiani con la lun


ghezza del dominio loro , rci tralaciati per breuita li atuti dOaro ,
Veglia , 8c Arbe (Citt p0 e nell'iole ) pigliar olamente leempij dalle;

Citta della riuiera di terraferma , come da quelle , che pi ell'altre furono


attorniate da Slaui . Da atuti delle quali douendo cauarne gl'cempij mi
valer di uelle leggi , le quali coni ano ate fatte auanti che Trau, e Spa.
Jato veniero in poter de Venetiaui, cio auanti il 1322. il che acci ia. ben.. ,

compreo, e neceario dar contezza di ciacuno atuto a. parte .


Lo atuto di S alato , dhoggi sadopera, ato riormato da Prenceualle
di Giouanni da ermo del 13 x 2. all'hora Podea come nella ua preatione ,
e nel eo, 8c vltimo libro i legoe . Bello di Trau del r za. come di opra.;
ato detto , erche nel ne del primo, e del quarto lilzzro di quello di Spa
lato , e nel ne el primo di quello di Tra ono regirate alcune leggi, che..
dalle
dare
conta., che
atebenclie
fatte , non
8c agoiunte
tra
]aciar
di loro
valermene
We]iano
di Zara
ivappiapoerionnente
quando foe ridot
to nella forma , che i tr0ua 5 nondimeno vedendoi molte delle ue legoi re

critte intiere nello aturo di Sibenico ( il che egui circa il x 260. come di o
pra ato prouato )& eendoi regirati glinrumenti del r 30; .poca die
renza vi puo ellere della ua riforma a quella di Tra . Bel dl Raoui i come

conta dalla ua preatione che foe compoo da Marco Giuiniano da Ve-


netia Conte del x 272.del mee di Maggio, cos i corge chabbi hauuto varie
riormc la maggior*parte delle leggi conoce, che iano ate vltimamente
regolate auantil 1 35 .
u

Glaltri atuti della Dalmatia moderna, cioe Nona, Sibenico, Lema,C0r.

zola ,Carraro , ( che come Citt Slaue viero anticamente enza Legge crit
ta) hautanno c0 iati li loro atuti dall'antiche Citta Dalmatine loro vici
ne,com`hanno atto li Sibenzani . Le Leggi adunque de atuti delle Citta.
Dalmatine antiche , e bene non i pu apere il tempo precio , quando ur-of
no fatte , e regitrate nelli atuti ; tuttauia cona , che olero critte auantx
la loro riforma cio auantil 1300. in circa, 8t in quelle trouandoi non olo l"

vnlormit della linguaLatina pur-anna anco inerteui delle parole vol gambo
percio voluto diintamente copiarle da ciacun atuto .
.JJ-_- i. -`

Parole

,L.

. Di 'Tr-au." "'

1977

Parole .della Lingua Latina corrotta,chc~


1 trouano nelli Statuti di
TRAVQ

SP'A LATO.
Lib. \.ap. .Laborerio
cap.9. aratari , eu alien ari

Lib.2.c.6. ree

m vel periculum

c.36.dru ave] Concubina

38. capello , eu pileo


Baardus ine putus
_ 46. eruitor `
L1b.3.c.3.monra

14. deguaatum
47. Speciarius
49 . vagabundus
90. Ronzinus

105. Painare
' 106. la pare
L1b.4.c. 16. ultellum.
34. robator rararum
43. cercari, vel crutari
60. cauauerit fosatum
62. orbanditi reintrare
96. lare ~
107. anceca
_

114.1agatus

Lib-5.0.8. ingombrarc
_

36.*intrare

'

4. conzarnento , vel aptationr v


83. durare vqnequo durabunt
nouitates
_
87. preentem, vel douunt

Lib.z.c.3. Plezaria
va abundi
cu tello
Spada _
zo. derobator

8.

a4. frache
na
7.5.raas, forbanntiotcm
3 1 . cauare , vel incidere ramos,
5. de hrunzo
40. cahgarius

46. filare _
s I. guardia

54. alizare, fan um


57.balconem,ve eneram

60. drappum lauare , paudereu`


coramen
.
62.calcinam

30. incanauar

L1b.6.c.5. iinpegnare
42. Marinarus viagum
:X- 560. Sauorna
. aedicaricare
'\ 66. guardia,& cuodia

67. arrruauerit ad portum


72.. caricare

Lib. 1. cip. 3. Barca laboretio


34.m0nra

72. zappare
87. pecial-ius'
99.aconzatur

lo:. terzaria
~
106- carcarez dicarica:: , mari-j
narius
108. robaria

Lib-3.. duplerios colti, eu valor-is_


x I . copietur, eu exempletur
in caa. Communis
32.viaium

36. amare

_62. olaij, YelLudij_


pelliparu, calligarij

Baron `

Delle Memoirie
198

~Parole: dellaLingua Latina corrottaxhc"


i trouano nelli Statuti di'
LARA.
Lib. r. ca . 6. Parent-:nam
8. obarie
_
n. pagamento 8!. olutions
lib.:. c. z. mudam, eu'mutationem
15. robator radceu larro pub.

40. viagium barca


57. monra , cuf dignatio 0c
culta

87. pagarnm, ve] arsaum


` 1 io. painator , eu laborator

RAGVSJ:
Lib. r. c.'4.Sclat`ra (profmla )
13 . barca, eruitonbus

14. Marinaj
17. vragmm
I 8. foracrij
'
22. dicaricare, caricare } `

2 5 . robaria
29. briga iue dicordia
38. clauina'
7
40. Laborerij *

'

Lib.3.c.3 2. delurarc,Lozi_a, Plaza


54.1nercant13.
33. temgore cridationis
Lib.: .c.3_. com agnia, val ocietas
46. cam iauert , vel permuta
1 3.1mpre are
uert
:0. da domorum
49. lczarijs , 8c deiuonibus
Lib.3.c.x7.inducium , 'pro termino
68. appare, ac laborarc vineam
45. pacarc debirum

Lib.4.c.r.nauis naulizara,auornarc
pacamentum

4. Marinari,marinarizia

Lib.4.c.72.Baardus,Ruana

15. caricare

Lib.5.c.3. balchionem, iue feneram


Lib.6.c.6. robatoribus ratarum

22. dicaricare
26.mararacium
zo. arriuaucrit in Iria.
39. robata nauis

54. cambiaut viagium


Lib. 5.c.9. f'abricata domus

16. ad dados ludenri imprcare


48. vogare barcam
54. ingrauidarc
Lib.7.c.7. alibamentis

_ome poi sandae col progreo del tempp 18Y01grc dand emi?
piu dalla Latina pura, 8c introducendo larUCOh_ Forma Lingua dana L
na dierente 1c memorie in ambedue 1c in gue critte auant1,e doppo le rior
mc d '611i Statuti lo certicano :la pi antica delle quall nel Santuario dAr
be del in racrirrotenore -'
f
1 7s dic me. qufdptdfut pars inter 40. qud_ bomimbu {le .,{rbzs , q 59m

uizerunt debtdtirlgratia de .Ampboris 80 vmz , que grana 'debe-1t vendzpr


duo: de 40, dpecunz debeat mztti C'i .Arbi ad dandum , _23" dlrlutndlfn mter zl

lru peron-u, que habuerunt dapnum, (F hoc completo termmo de Il! grths, que 0r
dinar-euntper conlium .
x 382 die l 8 .Anzgui captafuix pars in maiori conlio , ad debeat darign vini
hominibz ,drbe 1 175quifuerunt combui ca: captum uitper conlium de 40 im

fame, quod habcant Ampbor. zo vini quolilm anno done: babuerim totam ipfam
I

gr:

1 \

. Di Tram .

199

;mi-mi. Fimimt vendite .Ampia. zo ', G* ali-e zo `Ampia. fun-mu vendite deprim
grazia amequamupradia parsuperetur inter mami coniiurn p fo vendute le al:
e zo circa :285

F partiti tutti lionradetti denari egondoo z etri! , 2? .Ai-be , E' ea ai lee-E

urtare .
8 Mole vendute le altre d Ser .Antonio Focariper libre 5 , e[01:5 degro: de dum a

Per guardo per lo pagamento da loume .


Le prime note fatte nella Lingua Latina pura poono eer Rate fatte in.;
Venecia; m lvltime in lingua volgare del repartimento del denaro deuono
eer tate critte in Arbe , e quelle parole .
* o, e,
al,
eo ,
Signicano opra , , ad, - in , quello ,

ai'
hd

Altre memorie i trouano nell regiri delli atti gudcarj della Cameli;
di Tra doppo il 1300.
131 3 die 17 men oubrs eorum *nobis DJotte etro milite , " weh-'u conlia-,

tifa@ Curia Tnproponix, (F agi: Vincentiu-sxmpleu pro parte 'Peruene Proroe o


(F' onrisue Myce ipfo Peruenepreente contra, O' aduerum quem Conradi,quotl

_ cum diam 'Peruene, e: dia onr ua Mixa ': quaziarunt pro x libmnamfuam :cr-q
ram, Ovineamfecundum quod appare: in inrumento cripta manu Superamij no
tarz'j C6 difa que , promieruntdare diffo que medietatem fruimm omnium
de dia terra , (F mnea paratam pro r! in dit'io inrnmento plenius contine
:ur quod introduxit in iudiiio cancellati-m per duos muic: dare ei medi.- (F dim
.que aecepii de anno preterito omnes fruus de dia vinca Sci!. parte: uam , (F
mean: , ' boe .inno recepiifnam parte; "n in inrumenio commetur . Vude pero
pur-tem meam , quam ipe que recepit annopreterito, que ui: decem menur mui.,
quamfacio valori: decem [ib. precor Curiam D. Tois quod mihi faciatreitui cum

.predium inrumentum i: bi oluth aluo iure addendi , minuendi 7]un


d-

'

D.Miles , e? Conliarijatuerunt ierminnm Step: Lupxe .Aduocato D. qucex

dierum 4d repondeudum dio Libeilo .


Die zz men: nouemb. Stepe Lupxe .Aduoc. Inue ipo preente , U' valente peiiaic
copiam intrumenii contenuti in dado libellobi duri , (F' terminmzdopponendnm .
~ Cui Sie-pe ./d- p, (F' p: 'c. :Li/ivano D.Miles,(' conlJZam.terminum trium di::
rum ad accipiendum eopiam dicii insfri.

Die zz men Oubniepe .Aduocaiux d.que ipo preente dici: pendendo diffo li-`
bello dic-x nc.: recepimm copiam inrumenii , inrumenium dici: babere medium
rendete de anno preterito ca: dici: veer libelli dio insro ipulaio , ' obliga
mibicut dici: insfrum ui in arte de dando mihi aliam mediexatem de rendita-,que

'veniebai ad vos dela rendita ella Vigna dellanno paato, e o preo de pro-z
uare e tu neghe .
_
Die 3 non` Meemi: dici: que non plaza Dio , ne vola Deo , che 10 ce ad':
mec con condiru la parte mia, ne che adueie pau con te d dat-tela ecun:
do con tu dic e non tantu como e contene ne lu irumcntu vndc la. teti

canza neguna p0 valer contra lo irumenm .


Sententiatum eli per D.'Poiem,' Cap.* Coniliariox uper preditn qneionmuod

repono predia iper predio libeo ulla et reponio lcgtiima dle 1 8 men'. non`
~ apertafui; dif[enuncia' in_ Loia` Cis preeni.Maico
Iulie,
C7'?TRONO
i
'
4 Saligumt
13 I

zoo

Del/e Memorie

I 31 3 die 25 oub. toram *nobis ob-Z? ap. Viro D-.Jndroa Milite D. Pot'atisz~

e?" 'Pe/?ris tonliarijspro parte agit Gai-[ius Dee Gn aduerus .Ade pro parte ipuo

ipfo preente contra Stanoze Veslith, ui tum acceperit ad painandum nam ten-am
'Biuice Bele tum dio Stanoze que po ita erat ad e tido pro xx Vretenum , (F dita
?inea t paonata , ' fruetpetit per Curiam bi dari pamtorem ad partienditnl

?Vineam , quam aceepere dii `Adam, (F Stanoz dio Unite-,rt patet insfroftripto
manu mei not. trai de noti: magiri Siroi notarili alito iure mui anni reenti:
bi de parte mea extimat, cuius vince fat-itne muo preenti: anni 30 lib. aluo iure
addendi, G* com-que ad ecui Stanze dii D.Miies, Conatuerunt terminum

x dierum ad repondendum dio Zibello . .Ad que Marcus Iulle .Aduot. Stanoze ipfo
pte repondens diffo Zibello . Dice de zo , che 1110 dice che tolce ad planta
re da Biuice viro e che tole illu i come pat.de quello Adam come e con
tene ne lu irumentu, 8t deuiua e] lo volia parte de la vigna deuiua plantare
como e contene ne lu rumentu in quttro anni , e deuiua laborare onne an

no i como contcne lo rumentu ; ma illu como homo de mala conditione.

non voice me eauire ad paenare -, ne ad laborare , nc mai voice venire ad


Euellu laborern e non vn die , che venne ad eo e vende mo demanda parte
ella vigna , e non conueneuole non abiando paonato , 8L laboraru cha..

Tar ena parte mta : quanru maiormente io me poo laymentare dellu che io_

cei ad pei-der la vigna che lu Fan-one me lauia tolta 5 per zo che non abbia_
`*venuto ad pahu-e, and com? ire infrz-,lu~eermine,& e non fo'e che Lu paua

ne della, v'
de pu de que] o me lzconcedio de graria la, vigna :dinner-are
' como' j" Mink*: faeio per manu de Maru Gabriele , lu-quale pro
*duxe-n I
"ib , vndeper-ruere quee raione non de aduene parte de quea
' . 315 nale i0 plantatu, 8t eontradico ad tutte le altre exceptione,8c al
` e e quali fate contro dl me , 8c domando la copia dello ditte o in
mento .
, Gauro dice che ipo adparecchizto de dare la copia de lu inrumentu ad
In termine, che li dar la Corte, illo fa bene che conesa manca che ne fo da

to encampagna ad plantare i come e contene lo rumentu,c de quello,che


vol dire che 10 non vigne ad laborare agando
io WWW-moglie de o
`
a _` _` -iehime andava ad la

dal pt vigni ad laborarc , 8c con

norare la uando i0 non podio. andare, 8t ad altri io araua, a; ma perl'aratura.


me venia ?tanonare z e e non fose giro ad laboxaeiplo e friaiAmentatu :i
m patron@ - _n ' _ A
Corte maverxa capcar'

i
pagonenoume vole eguita-_8t eo la?,
e mai come
che laboraria nomina Via che di

re , 8c rouo per Duymo de Dome de Caarizza , 8c er Miti-l Taiolauo como

-rne vi cad lauorare pariche voltelo dito Duyino e o dito MLCOX, 8t laboro
-per me , 8c prouo per Veelia che io lui conciuin ad laborare m quella Vigna.,

3c per de Guula che me trono ad laborare m nella Vigna, 8c vn lauoratorv


non puo moh'are guarenti empre che va ad la orare . 'die 3 nouemb. D. Miles
Con[- atueruntt erminum z dinum DMarco ateipten. captain-quam Pim in
~. "4WD"
E usequcntemente
o
nel giuramento[ di opra regirafeo tto da Marteo
` ` Zori Pode , e Capiranio perpetuo 118. Giugno 1315,. Viene eyrcso , che)

*f0se 2 tro $24.,


>

fa
vulgari [rmone.

._

Che queo 391gr.: [gigroup inganna-tia


osc la. lingua Latina corrotta
--A-
mial'

'

l 4.

~_- Dx .Tr-au. '

,2.0!

tre memorie nelle ottocritton delle entenze lo certificano .


l
1334 die 7 XbrisJN Michael Iu &in/ano Comes cum ora Curia 'c. Lata ,
pronunciata, prmulgatafuit prediaenx-:ntia per predios &Comics-md" u.

Curiam upracitatam, (9 lea,

vulgarizata de verbo ad rerbum per me [acolzum

Magiri Fr'ci de .Ao Nxarium iuramm , (5', cancellarium C Tr. m Logia

prcaia Tragmbizura reduntur-

,,

Queto Noraro , ch'era dAi , 8L vnaltro, chera Franceco di Angelo di

Montculo ;fa i'nlc ottocrittione del medeimo tempo , amb Italiani non
poteuan intender per lingua vol-rare altra lingha , che la Latina corrott a,
ch'eraloro volgare Italiana, com era anco in Dalmatia. Come poi dl tempo

in tempo s'andalse diueriicando altre memorie lo maneano .

1340 G. dl .Axa. cbe Stracotin n .ia di; d: non eer leg 4d a la pentium@ da
domanda mia, i come dimando, non fa en che! nega la rao, e la veritad , cai quea
dumanda
iofa451m
a contro
e i el
lafa
ditta
tim! ,, (a'
data la
rao,
che che
quifu
cnf dita
tomoStracatn
ia di! ura
inizi}o per
tinudo
. pagar
(F'per
datisar
[i
come domandai , e prouo per atisfar a M. I Cante , " ala ua corte per Dea glio!

de SerTirmun de Zigazde, e per Zuuan ol de .Alberta de Palme, che duu Strachoti


mi profer de pa ar4 ducati doro inTragura vndepregu u Mzer lu Conte, e la ua
orte che duie e rinzer lu dito Stracbotin datisaon mia como io domandato, e
t ondemnar lu in'lipt .
r 385- x 7Mai. Cum Zoe Coja the Tuzu de Cola de Lanzanu mm algune duelaltre
cpagni aac-Je aulizatu Luchalerazicb da Spalero cu s nauili del qual nam'ln
ie patrun d.Licba per due. aStanu come aparpubdnchrztu in .pal-el qual L
clja [i debia far viazu adprtana' e lajeargar la mere-adam del detto Tuzu delliui
cumpagm el qual Lucba non roland atender alPali che auia cum dtt Tuzu cum
lita' compagni, e mm vole andar a [cargarla dl a mercadaatia ad Ortuna mafe "pia
zza in arm fut .SJ/ito in Apruzu contra la volonta del dio Tia-(me deli-fan' compa
gni e z auegrandi/jimo danno di lt' Carati, che tra ora inauradim logu , (9 in per
'(0 India Tux-ui protea, e eum p -oteu eli-{e contra Marculo de Pero de Tragm-a
preent.' aldaduuo procurador del dio Lucba , che per dann (5" interee {o :bia

abudu lu altiu Tazza per oa parte per quclcbe di Lucha [i [cargo Parte dela dim
mercandanta m laltru Loclm chain quell lu qual [e come in lo ai'io pub. ira/iraq:.
ea o danu duran' go in oro riferuada al dio Tuzu lo dfio proteu a' domanda':
contra diff Lucba empre auanti Zaccaduna orte . Item empre [alua im
dit? proteu al difo Tux-14 Zanzcr , e mmuir vna , e pmur ade al eno del
Sauio .

.
Da que e due Memorie poerior i conoce , chl
modo di parlare-all'ho-v
ra vato del Latino volgare era di ronuncia pi Slaua di quello ono laltro
opraregrate pi antiche ; pro erendoi quevltme in quella maniera per
appuntoz come fanno hoggi quelli, che non apendo altra Lin gna , che 1:13:19.

ua imparando la Latina cortona. volgare uol diri , che nella pronuncra.,

chiauonzano : egno enidente , che la Lingua Slaua ,- Croata i fose molto


auanzata,e difua nel commun vo della Citt .

- 12112

Come poi la lingua Latina volgare andase migliorando di pronuncia HC'_


la memoria regirata al c.z.de1 6.1ib.del 1398.vien epreso .
Si che l'hauemo banda-a , ella andara , (a' anche :i andauue e( t ale comanda .

Ecnellaltra del x417. re "irata nel capo quarto del medeimo libro , che
la pt antica, cfhabbia veduta inner-1._ in lin gna-Latina Wigan: da gilc ,af-W

nono

aos'

-Del/e Memorie _

buono per quelli tempi ,_ come i pu vedere :


Ma, come che nellantiche Leggi de tatuti i trouano infette anco dell
parole Slauc ,lho voluto ditintamente copiare .
`
'
v' o

Parole Slae nelli Statuti di .


SPALATO.

Lib.3.cap.i z. Vreteni , cio iuoera


Lib.6.cap. 3. Celmich.. . Ior
.

ZARA.
Lib.cap.78.brauarius paor ecorm

deprcpalso deac '


144. Gognay iugcmm

TRAV-

R'AGVSI:

Lib. 1.cap.73.Pudarius caio: agri

Lib-.I.c.9.Stanichium Conuntus

Lib.2 .c. 19. Pretauus em condu'x'i- Lib.4.c.59.Ancilla babiza matrix


trame! affualis
Su ra meiam `
~ 102.Celmiclf Paorprimarius
bb'sc'24* Su tus meiam } mate"

Lib.-g.c.; 3.0grada terraepta mania


riam, vel ripam
50. Blatarum paludum
Lib.6.c.96. Crabo'noius Peronal:
5 3. Vretenum iugerum
60.
Podemorie pene: mare
63. Zupanus Gaaldo

'
A
i

Parole Latine pure pronuntiate in lingua Slaua;


'Nelamzo di Spalato lib-6.c.24. e di Tra Iib.3.c.54.
Aratinea corrotto da Parini i pronuncia in Slauo ?aratigna , e ignii
P ca muraglia di Caa vecchia dicoperta enza olari,e derelitta'. In mol
ti luochi de Statuti, 8c inrumenti vengono dette tazione: , luelle tanze.- ;

terrene , che i dicono in lingua volgare Bolcge , nella_ slaiia i diconoazuni .


Zauod circuitus zauodin' circumre , il che viene neglmrumenti Latini crit
reggicalze Didina tetra Auita , di qu neglmrumentiLatmi viene critto

terra Dedigiorum Prealdus vien detto leecutore delli priuilegij , entenze


delli R,Bani, Vicebani Zac. che prouiene dalla parola Slaua Preauu oltre di

che i trouano glite nomi proprij epreii diueramente in tutte' tre le o


pradette lingue , comogn'vno facendo raronto con le opraregirate mc.
morie potra. certicari .
t

Ma chanco la lingua Slaua oe detta volgare in Dalmatia e ne troua l-'


eempio nella publicatione dvna lettera Ducale critta con loccaione , che

'furono rinouati li bandi contra li complici della congiura di Santo Vito,co


me criue il Caroldo, che ritouata in ragmento de regiri ho voluto copiare
come ita .

Die Sabati a oubris de mune , eF bora miarum . Gerardns de comram Sant


Angeli de Veneta: ?rm Logan, C' Cis Venet. preentati , 5' dedit ex parte D.

Dm::

,4*

Dt Tr-4 . _

2. o z

nueis infraeripm litterae Ducales eum bulla Dueal plumbea pendenti, quorum m.
terarum tenor talis efl _
,
Iaannes `sieperantio D.G.Dux Ven. Dalm. ZFe. Noli. ' Sap. Viro D.Njcolao Ve

neria deuo mandato (amiti , ac prud. riris Indicibies , Confilio , e? Ci Tr. dati,

uis dileal. ' dilemeum . Cum babeamus de nana. condita quedam bann:.
pende contra omnes, (F' ngulos indeles noros , que bannacire volumus 0mm s
Ciultates, tem, ZF deles dominij nori, nt indignationem , notrani vitare paim,

" cauam i norare non pretendant; prudentia , * delitati rem cribimns cum
Conlia no ro de decem vobia preeipiendo mandamu: quaten us inacriptos banniri
_faciatis de Ciuit.Trag.prudentiam veiram requirentes , quia ecundum format pa
&orum inimieos noros pro inimicis habere tenemini ,
debetis , Z9" de receptiane ,
C7' publicatione preentium nos certiores *ive'rix~ Zitti-*rie faeere [ludeatis . Bannum

'Pero tale e . Quad aliquis Venetuseu ubd-'WS D.Ducis non audeae, nec prefumat

mittere litterae difiis proditoribns , vel maieztlanbu: noris , vel ab eis recipere ,
neeeeum aliqupao participare cum eislub pena [ib-zooaio Ci Ven. applicandi,
(9* maiori ad no rum arbitriumeeundum qualitatem offeni- , qnarnm medietatem
babeat acenator per accuatorem natitia babebitnr , U' tenebitur de credentia: no

mina autem bannitorum (Te.


Datenetn nro Duc.Pal.die .r affub. 8 Indic. ide 132;.
Die 2.6 oblub-D-Comes, 'ua Curia commit Cariano , quod diam publicatio ~
~em litterarurn , c9- banmmentum faeeret
-

[Ea die Caueconu-s Preea Cis Trag. bannium publicauitub Logia Cis in lingua
Latina, Sclaua in omnibus pro 7t in ipfa commiane plenius cantine-tar

l Die dominico a7 off/ib. Cauecanus 'Preco pred. banniuit , (5 publiee Proclamauic


ub Logia Cis in lingua Latina , ce' Slaua in omnibus pro vt ipa commiione pienius
continetur .

Dalla ublicatione di quea Ducale nelle due lingue Latina , e Sclaua ,


Slaua ( cHe in tutti due li modi a. critto nel rei ro) i corge , che e bene.

leg endo il Cancelliere in voce ordinaria ara aco dal Precone ( che lo

e o che hora i dice Commandarore)ad alta voce replicato ogni periodo in


arole Latine come anno nel reoro , e sva hoggid : il medeimo Precone
poi (che doueua aper la lingua S ana ) hauera di nuouo replicato in linguL,

d'laua in oanza il contenuto d'ela Ducale, non olo la prima volta il giorno
di Sabbato quando u riceuuta ; ma anco il giorno di Domenica uequcntc

doppo la Mea cantata all'hora olita de proclami, quando il Popolo con..


maggior frequenza vciua dalla Catedrale , accioche ownvno nc folle conl'a

euole ; dal che i conoce , che la lingua Slaua era la pi commune ino dall
ora, e 1a pi volgare dell'altra Latina corrotta , che pur i; diceua volgare),

perche non era la buona Latina . E quea volgare Slaua deue eeri comin

ciata por in vo dal bel principio, che li Slaui occuparono il paee circonuici-`
no per la neceit , chauranno hauuto li Dalmatini di

raticar con loro , o

ul'equentemenre i ara. accreciuta empre pi eruen oi, di loro li Dalma


tini ne cruirij bai , coltura delle terre, e nauigatone , comprando, vero
alariandoli, com fiato nella predett'opera De Reano Dal. 8c Cr. conide., .

rato ; e dilatati poi li territori} con le conceioni deli Duchi, e R di Croa


tia , e dOngaria , tanto maggiormente ara andata ininuandoi nelle Citt

dalli Slaui_, che_per la campagua ari habitando la lauorauano , e portando

li terratici praticauano nella Cit i molti de quali col progreo del tempo_

2.04

Delle Merrirc* i

Venendo ad habitat nelle medeime Citta , 8c Iole con le famiglie portanano'


eco anco la lingua Slaua; onde quea diuenuta la econda volgare , ratica-.
ta pi delle due Latine', diuent col tempo pi volFai-e dellaltra Latina cor
rotta ; e la Latina antica sand a poco a poco tra aciando rimanendone l4
vo nelle critture olamente , come nelli re ri della Cancellara i u ve.
dere il mecuglio delle due lin ue Latine ,

tempo in tempo dueri cate.),

come sandaua diuericando a pronuntia d'ela lingua Latina corrotta ,

volgare ino all'anno 1500. dal qual tempo in oi i vedono fatte quai tutto
le critture nella lingua Latina corrotta , 'vo gare che communemente vien

detta in Dalmatia Latina , e la Latina pura Litterale a dierenza della Slaua,


Croata , che diuenuta ola vol-rare , e dalli medeimi Dalmatini , non me
no , che dallItaliani vien detta c0 nome aenerale Schiaua , Schiauona , e
con particolare , econdo le dierenze dei dialetti , dinta nellx` loro nomi
pro rij in Cragnola , Croata , Serbliana , Bonee , Bulgara , Boema a Polacz,

ca, ua , Mocouita , 8c altre.

Delle radurianz de Cittadini, Coneglio Generale detto Mag


giore, Minore, ele-creta, @altriMagi/thi.

'

Cap. 3.
Scr ata anticamente diinta la Citt in do ordini Nobile , e Plebeo;
la ondarione del Monaerio de S. Doimo :di opra {regirara fatta al

tempo di S.Giouanni del 1064.10 teica in 'quelle parole , armamm . . . .


ec non Mbilium, ' ignobilium Tragurini Carr' -

Che lvniuerale del popolo i radunae nell'elettione del Vecouo , e del


Conte la Vita di S. Gio: 8c il priuilego oprareairato di Colomano R d*
,

On aria del x 108.10 dichiara; e che la esa riduttione a ata olita fari

`nel atuir le Legni ato morato nel capitolo precedente .

Che quea radunanza vniuerale del po olo foe rirctta nel Coniglio
ma 'eo
giore
dalle opraregirare
i detto
Chegenerale,
la riduttone
Coniglio
maggiore i critture
facee incona
Piazza. , 'Palazzo ,
Chiee , e taluolta nella Looga dalle medeime , e dallaLegge 1_09. del z. 11b.
de tatuti a parice, e quei ono 11' veigij della reduttione antica del popo..

lo , che diceua Parlamento , Preconio delli quah i _fa mentione nello ca


tuto lib.!.ca .19. e lib.:.capu Io.La pi antlca memoria , che i troui della,

reduttone el Coniglio Generale la eguente .

. n

i Die Dominica 15 oobris x 284 Congregatis ludiciblm_ Conlfartjs ,

plurilzm

alijs hominibws volentibu-s venire in platea Trag. fai-:fur: eleho conliarmm a ;2p
dati: quindecim baliottiseptemcriptis,(9' oo noncnptts moreolito, qu: conca
rij eleiunt bij
_
j
D\ Dca .Amblasijmfalentnus Caariza , D.Georgm-5 Cega , D Duymus Domi
cbe , D. Silueer de Men M , D. Thomas Iannicbc , D. Maxima-_5 D. Luce , D. Doo '
Smiti . die Lune a; ao . congregatis coniliarijs i Palatio Ct-f Tragnter quo: D

Palmerius D.Falci 'Pain-5 predifie (iu. propoal': , quodz de mamrt conliofaciendo


prouidendum , efaciendnm petensbi conlium exhiberi s ,m quo poli muli-u canno

naziones placmt maiori partiao inter cos partito er ipum D.Po{m , quod :hg-mq

WdPrefHQWUanisquinliZmbH-Q
l

s_ c,
o `

'

Di Tram .~

, 2.05

Sier C.D.Iannitba , Sdf-Dinamo S. C.D..Andre.u C. Marini' , D.Dea Morclje D.


Marinus Caaric-{i , D 'Nicola Caoi , Petra-5 Valentini, Inlla 'Fiati , Gregorm-s D
Luzi", tannini Dinoiz, Radda Petri , Georgius Caluici , 'Petrus Celie , Simon Cc_
mit Marini , Petrus Duymi , Ma urus Stocbi , Nicola Longus , Cibrianus Marini',

.Amblaus Martini, Marinus Bertanni , Dea Duymi Celie , Strecbia , Gaunnia


Marini, Stepanus Doymi Celie, Do mus de Caj'arizi. Marinus Stephani , Ternini Vi

te, Redosij de Firmino, Bam' Silue ri Matbens Dobri '.


Conlmrij fai die ts oobris
Dea Amblast, Valentinus Caal-tz. Georgius Ce a Duymi Domiebe , Silueer

de Mengae, Thom-u Iannitbe, Matbeus D.Luce, De a Smiti .

-~

Infracripti unt .Aduocaii elci per Conliarios die predit'fa

_Priula Cafioi. bea Morcbe aue , Gregori. _D Luzi, 'Petrus Duymi Cegbe

,
1 i [unt Cameraru
julia Ploti die Mercurij tertia iurauit

Sei-bella Dee die dominicoeptima iurauit


v
Tela elettione delli 40.Coniglieri deue eer ata della met del Cone
glio enerale ; poiche i troua , chilprecio numero deo Coneglio Gene
rale oe dottanta Coniglierisil che 1 caua da vu frammento de Conlegli del
x 340 chal uo tempo i regirara intiero, e qu e ne pongono quelle ole pag

role, che anno al cao preente.


r 340 die zz Madij. In reformatione cuiur eonlj in quo fuerunt 49 Coniliari-EMF'
faopartito inter ipos ad buulas , (F' ballando uper dipenatione atutorum lo
quentium , quod Con ilium maius generale t de 80 hominibus, (F' Canliarijs ad
plus, platuit ponenti us eorum balam in buula alba , quifuerunt as quod ditta .a
tuta in ba: parte propofta per diffum D Comitem , (F occaione comentorum in eo
t, (F intelligamr in omnibus dt/Penatum,< derogatum 'Pldeltccti quod additioeri
pol/it dio conlio . Illi vero, quibus diplieuit ponente: eorum baltotms in buclam
vermilam uerunt 23 in tnnirarum preditm um .
uei ottanta oueuano eer eletti nel medeimo maggior Coniglio co
me furono per all'hora eletti li opradetti 40 5 ma di che qualit di perform,
i elegesero non c alcuna memoria ch epreamente lo dichiari; pu cou
gietturare , che i come li conmi delle Citt Dalmatine erano vniform, co
il Traur.i aranno in ci conformati con li Spalatini,de quali cona dal lib.
a.c.zz.del loro atuto chil loro Conig.generale cra di roo.perone delle mi
gliori della Citta, de quali morendone alcuno , vero trouandoi abente in

maniera che non poteua interuenirui ne foero urrogati altri dal'medeimo


maggior Cone . 8t eendoata diuia la Citta di Spalato in quattro quar
tieri , ch'erano enominati di S.Doim0, S.Martino, S.Chiara , e SSpirito co
me in vn frammento de Conegli de11348.i legge,perci doueuano eer elet

ti zs. per quartiere; nell iea maniera deuono eier ati eletti anco in Tra
zo. per quartiere ;mami la reformatione dello atuto , e leea della Legge
del cap.; 3. del 1.]lb. nella quale eprimendoi, che tutti quelli nobili,de qua
li l'Auo paterno , 8c il Padre foero ati del Coniglio della Citta iano , o
conhtuigno il Coniglio Gener le; i pu inerire , che nel tempo che u
formata ea Legge ( cio del 1 z 2.2;) foero capaci anco altri deso Cone
glio , che non haueuano tali requ' iti di nacita er em ir il- numero d ottan
ta , che doueua eer neceario , ed all'hora ecui fo e riretto il mag ior

oncgho a quelli oli, il Padre, 8c Auo de quali iose itato del Conegne , e
per

2.06

Delle Memorie

per ci non foe pi neceario il numero precio d80 ; ma foero quelli oli
c'hauenano tali requiiti , c nella aggregatione ose necesario il numero di
40 almeno , come 'nella medeima legge viene epreso; erci deue eser a
ta anto ommesa di regiti-ar nello Statuto riormato la e ge, che vien men

touata nel opradetto ragmento del r 340. cheldipen aua , che ne meno
hoggidi i troua; e i come nella memoria di opra accennata il Podea Bar

tolomeo Michiele del r 3 19. iip bene dabolire nelle memorie , nelle quali
ap ariua il nome del popolo alsunto nelle rece enti riuolutioni; cosi o

tre be esere , ch'al tempo della riforma cllo atuto a ata fatta que
epreione , che iano capaci del Coniglio , olo quelli , il Padre. 8c Auo de.

quali ia ato del Coniglio, con che aranno ati eclui nel-li , che nelle e
conde-reuolutioni vi poono eer at ag recati , del c e non trouandoi
memorie , erchc furono abolire ( coms i opra: tato epreo) troua_

enc per rincontro nelli predetti ragmenti del 1 340., che i pondcraranno a
uo luoco .

1,.

Lautorit di ueo Magore , General Coniglio e rea nella opra


detta leg e 53. el i.l1b. de atuti, cioe, che rappreentanti; l'vniuerale del
la Citta ecretaie mappellabilmente tutto quello, che occorreua,& il modo
di votare il di tre orti .
.,

Il primo, 8c il pi antico di dare il voto ciacuno ecretamente al Notaro A,


. vero Cancelliere ,che i diceua per crutinio, che ne tempi poeriori u va
riato

. che
. i allnti
Il econdo diceua , de edme ad leuandum , 8c era , che,
nano alle propoe i leuauano in piedi, e quelli, che non

;ius-no Conti

nuauano a e ere .

~_

Il terzo a bo'ol, e baiotte , ma li boa ' - -

Zo vnt inieme , ne

balottaua con vna mano ola , 3c v z a; -


, -'- .e* O u come s'va hoggi , ma i
mettevano due mani in doi buoli" " _ " 'a C'ilaCaua- la balla- in quella_
buola che vokeua , com; z. lo at di Spalato al capo 25. dellib.2.ica

ua .. E quello s'intendcug . v; `
, o preo , doue concorreua la maggior
parte de voti :cos-,nella t ' j ` -de M oilrziti , com'in tutte l'altre occor
tenze ; in alcuni ca

_ " oleuano ecretari maggiori rettez-;Anelle

quaiinon baaua,
* cratione foe preacon vn ol _voto di [nude-.lla
met de votanti ,i cor .
onueto ; ma. ricercairamglo* numerOJCOCT
di d`0i terzi ;re
~ ~'
'~ o quattro quinti , come dale leggi dello a
mm , 3; ,
- '7 _ ev e i del 1340. e 13-41. che 1 reeriranno appa

rico..
Tnt ' ` . ~ -

: . ',- _
un
. ,.
, . _ 'riutano eletti dal magaor Coniglio pertemp deter,

mina ,5 quali ltprincipali erano li 4. Giu ici, chinieme col Conte , Po

ettore giudicauano tutte le caue ciuili ; ap reo a quci s'elege


' ,_ ue ttro Cmiglieri, che nelliea maniera giu icauano le caue crimi
,
eiotto miti col Rettore termauano il Coniglio , che i diceuae

z ,. - quando <'pragi`urxgeua` qualche vrgenza era olito d elegert altri


- 7 icicon titolo di Samy, qualiinieme col Coniglio ettato fOtmauano il

. -o nfegliomiuote , & a. queto Coniglio veniua-concea tutta lautorit del


,paggiore ,z cheoleua eprimerfcon. queeparole ,pv/lim farete alte G' bae

$ del qual Coniglio e ne t mentione nella legge 38. del >r.\ libro deatuti . B
: Pandev-acadeua a ch la Cittafolgenaaonte ,Podetth Vicario , o Rem
.

' 1

le

refora-iero ,inluoco diquei, oleuanoele eri dui , uc del (30,150le


con titolo di Conoli , nali vniti haueuano li ea auto-rita. , chil Rcttop,
e taluolta selegeua-no oi Rettori di mee in mee .

LMagiratr de Eaminato ,Auocati, &altrieffendo hoggi variatidi

poco dallva antico farebbe uperuo de lcriuetli .

_ Di quello, cbucceb neltempo, che la Cittaf in poter


de Venetiani. Cap.4.
` Enuta la Citta in poter de Venetiani oltre la opramentouata riforma
rione dello atuto, auanti il ritorno delli eitcij ;fuoruciti eguiro

no moltaltre coe vtili , alcune delle nali ono tare di opra toccate, e tra l
altre riuc riguardeuole la reintegratione dellantica villa dOrog , 1:3!th

volte contea con Spalatini, e che nella pace eta ata dalli arbitri dichiarata,
che non foe , ne de Spalatini , ne de Traurini , ma delli Didiebi , chantica

mente haueuano habitato iui, 8t ailhora erano pari per diueri luoch i, gia
cendo la contrada d'Orog enza habitatori , come hoggidi ; e deiderando
la Communit di recuperarla f li 6. Ottobre I 3 24. decretato nel Coniclo ,
che doueero comprare, veto pigliar in ermuta tutti li terreni d'O rog,
8c alli 7. Decembre fuequente fu da Dea e Baiano, e Federico de Matteo
Lucij, e Mengazza dc Siluero Sindici : ci pecialmente deputati preo vn..
terreno da Ioeo de Stefano Cega , ch'e li haueua nelle tenute dOhog , e)

datogliene vn altro delCommune in Po emorie opra lac ua de Pocrounich


in concambo, come cona dallinrumento regitrato nel e note della Can
cellara del opradetto giorno; il .imile egu di moltaltri terreni , e cos tor.
n la Citta. a ricuperare la giuriditione dOrog , e dilatare il territorio no
all'antico conne de'Spalatiui .
i
E come nelle paate dienioni tra Cittadini il publico , eli pri uati haue
uano patito m0 ti danni', cosr alcune delle terre del Commune delle perti

nenze di Biach ( challhora con vocabolo Slauo i diceua de Podmorie, e nelle


critture latine de 'Podemorio , e i dauano :i terratico erano ate con tal occa
ione vurpate da diueri : perci li r7.Giugno 1325. irouo eletti nel Con

glio li opradetti Dea , e Federico , e Michel di Stefano Cega , accioche ri*


uedeero le opradettc terre, 8c alli 19. del medeimo mee Vl furono aggiun;
ti altri tre , cio Caotto de Nicola , Biuce Belle , 8c Franceco Francijs da)
Padoa compagno del Conte Nicol Venerio , 8t ordinato , che doueiero

tran sferiri a Podemorio , e rarontar con le critture , e teimonij li conni


delli terreni , e ricuperare quelli, che foero ati vurpati; e erche nel veri

care li conni s'incontrauano molte dicolta ,* perci a re atione di Caor


to de Nicola , e Frederico de Matteo f decretato , che cadauno, che negae

le tette del Commune , 'e col tempo i co >rie cer del Commune pagau
oldi xo. per Vretene , c li 1 2.Nouembre diequente fu abilito di far nuouo
Libro Zauod, che conteneetutte le terre de Podemorio , 'tanto del commu
ne, quanto de particolari,quale foe valido per empre,& allhora fu C omin~

ciato a formari,e oi continuato otto il reggimento del Conte Dardi Bem


bo dalli o cadetti cinque eletti,e Sarazeno de Guzantis da Rimini uo com
pagno, e niro _otto il Conte Giona-uni (radonigo
dallimedeimi cilpquc,d`
i
tan~

2.08-

Delle Mmioria

Franceco opradetta di nuouo compagno delConte li z.Gennro 1327,'nenz"


forma, che i vede nel libro grande in pergamina , ch'in Cancellaria Cuije

conerua , che vien detto hoggidi Zauod parola Slaua ,che ignica lo eo
chin Latino circuit: , e tal nome gli i poto , 'perche all'hora fii rinouato l',

antico Libro , che ure i diceua Zauod , e che conteneua il regitro delle ter..
re coltiuate , che alli R di Croatia , 8c Ongaria erano ate concee alla_.

Citta , e tuttauia ne con erua il nome , e contiene la quantit de Vreteni con


li conni di tutti li terreni in quello regitrati, che communemente i uol di
re Cataico :Ne voglio trala ciar dauuertire, the i come in molte critture
antiche trouan vari) vocaboli Latini critti alla Slaua , cos trouani anco

delli Slaui Latinizati , co me la opradetta parola Podcmorie , e doue in Lari

no nella decrittione de conni de terreni uole criueri circuitum faeere, ve


ro circuiuimus , cos queo eo con arole Slaue Latini zate trouai critto

Zauodzare, 8c Zauodzauimus , che ignihca il medeimo .

.i.

E con loccaione,che tra li cinque nobili eletti per format il nuouo Zauod:
viene nominato Biuize Belle , voglio auuertire trouar memoria che antica
mente queta caata de Belli coneue la nobilt Venetiana ; poiche li Cro
niti Venetiani che decriuono le famiglie de nobili Venetiani per alfabeto di

queta criuono nelle eguente maniera ,

Belli quei venero da Dalmatia dalla Citt de Trah buomini molto ricchi 'nani
ganti , e Mercadanu, edicatori de Cbiee,come appar ci Toi-Lello, e a Buran de mar,

e perilbuo portament0,che fece wno Sin-Marco Belli alla rebelion de Zara de redin
la alla gnora f fatto delConeto delli 1 I 16 Dogando M. Ordelafo Fallenmanco dit
ta caada in un Sm- Marco Belliando alla poe del i 290 de que/Zi furono mandati in
Candia del 1 2-11 im Sier Lunardo Belli delfezer dis. Marta.

Il che h voluto notare per coneruarne la memoria ; Ritornando hora alla


erie delle coe , che eguirono . Continu il opradetto Gio: Gradonigo
nella Contea non olo per li doi anni, che nelli patti veniuano eprei doue
ero tare nel reggimento li Conti di Tra , e li uoi precelori verano tati
tanto tem o per ciacuno; ma li u rorogata la Contea per altri doi anni ,
trouando 1memoria , che alli 3.0tto re i 329. entrae nel nuouo reggimen
to ,- nel quale continu per tutto lanno 1233. e perche al tem o_della1ua ri

ma Contea era e li tato arbitro inieme con'LodoucoMalC Il-con?? dl Sl"

benico nelle di renze , che ve_rtiuano_`sta~lC9mc-GDT" Chlla e Ii


s alan-ni e

A'

Mmeebre i328, che nellArchi

UO di 5 ' 1onerua,iia'qualc1rono compote le dierenze de con


ni , C ec- ' o , che non douee pagar dario ,0.trlbut0 perla trada di
Chlisa
mente

'che tanto li Spalatini quanto li Chliani potesero vmcendeuol


aticare, c p'asar per li territori ) enza pagar dario alcuno, e nel tem..
econda ua Contea, torn a ucitari la controueria della medeima

a , la quale per eser la pi breue , e la manco malageuole di tutte l'altre,


{ e ono tral Danubio , 8c il mare requentatiiima , riucendo molto com
,` . moda al tranito lapertura , che tra monti apri riece nella valle vicina a
,Chlisa , che s'eende ino alle rouine di Salona , e di l a Spalato, e Tra 3 o

come che li Romani per tuttil loro Imperio ageuolarono con immena pea
le rade , cherano pi fre uentate , co_s trouani dellincrittioni ne marmi

hora pote nelli cornicioni del Campanile di S _alato ( e quelle , che'i goso
no leggere ono tate regitrate_ al cap. 6. del i . ib.de Regno Dal-8c Cr: nelle
quali

Di Tratti.

2.09

uali legge , che Auguto Imperatore facese accommodar da oldati 1L]


rada tra Salona , 8c Andetrio ( che cos allhora era detta Chlsa) che poi

perla rettezza del paso , che tra. li vicini monti nella lingua Romana u
detta Cluura , come criue Contantin Porrogenito , i come ono anco

medeimamente denominati molt altri pai retti tra monti, enel volgar
Italiano dette Chiue . Onde lemolumento , che da far pagar il paso di
quea rada riceueuano li Conti di Chlisa doueua eser grande; per ax-:
cesato al Conte Giorgio vtile coniderabile delle ue rendite ,- ma come;

quello , che doppo la prigionia del fratello Mladno Bano , e poi ua , ha*
ueua perole dipendenze , che col fomento delli Banau del Padre , e fratel
lo haueua coneguito , 8t hauendo anco de Conti Croati aperti nimici , con
ueniua , che nella depreone della fortuna , nella quale i trouaua s'accom
modase al tempo , e o portando con parienza il tutto sintendese bene.:
con Venetiani per conruari la nobilt Venetiana , e quello importanza
pi il dominio di Scardona , e Almisa luochi maritmi ; perci continu i

no , che vise a permetter libera la trada a Spalatini , come era ato deter
minato douese esere; ma morto lui circa li primi di Decembre i; 30. ("c0
me i caua da vn ragmenro de Conein di Tra de 19. del detto mee , nel
quale furono eletti Daniel Iacobi 8c ,loefSteani Ambaciatori Chlsa per
condoleri della morte del Conte Giorgio) la di lui Vedoua , e Madre del
Conte Mladino uo igliolo con imprudenza eminile torn ad impedir la.,

medeima rada; erci li Spalatini del iz [mandarono a proteare , che..


douese laciarla ligera: nondimeno la Ve oua non rimoe glimpedimenti,
onde li Spalatini , che venuti alla denotione de Venetian erano ati vniti

nella opradette. lega con Traurini , e Sibenzani u trattato anco d'includer


li nella lega , che quei precedentemente haneuano conclua con li opradet

ti Conti Croati , 8c il Coniglio di Tra elese li 8. Nouembre 1329. Desa de


Bah'ano Lucio Nuncio per trattar lega inieme con Spalatini, e Sibenzan
con li Slaui , ver ContiCroat : la quale e bene allhora non i conclue con

tutti ei Conti, fu poi conclua col Conte Nelipitio de Knino olo , fore er
caua dell'impedimento della rada .~ c quco trattato di leghe pu eser a
to caua , che fose rorogato il reggimento a] Gradonlgo er occaione del
nale egli come per ona ben informata haura hauuto nece ita. dandar fuori

della Citt pi volte per interuenire a qnei trattati, poiche i troua memo
ria,che li 24.Nouembre I 3 3 1 .ad inanza dellaCommunita f dichiarato Ret
tor in uo luoco PantaleoneGiuin.il quale esendo andato al reggimento di

Sibenico per la morte del Conte Alesdro M0roini,li u uituiEo nel reggi
mento di Trau Paulo glio del predetto q. Alesandro , chcbbc per Vicario
Bartolomeo di Riuarolo , 8t alli 3. Gennaro 1332.ritorn il Conte Gradoni

go con la lega conclua , che f tipulata nella valle di Stelpona , della quale i
trouano doi autentici nelli Archiuij di Trail, e Sibenico, 8c regitrata lib. 4.
cap. I4.de ch.Dal.& Cr.Conclua quea lega andarono li Collegati ad ase.

diar Chlisa, come dalla pace, che egui, poi i cana , e cominciarono a fabri
car vn Forte nel vicino colle detto Grcben per laciami preidio 8c aicura):
alli pasaggieri la rada,chera in contea,il che haura fatto condecender al

la Vcdona, e C.Mladino no gliolo daggiuari non olo con Spalatini uoi


principali nimici : ma. anco con Traurini loro collegati intere sati nel mede
imo paso di Chlisa poco meno de Spalatini .
o
L
.
3

2-10

Del/e Memorie

La pace tra li Spalatini, 8c il Conte Mladino fii conclua li 28. Gennaro `


1333. in Chlia per mezo di'Pietro de Mataaro , e Cerne de Fanfogna Am
baciatori mandati a poa da Zaratini per trattarla , come nellinrumento ,
che nell'Archiuio di S alato i conci-ua lungamente eeo , 8L in oanzad
contiene . Che elen o eguite molte vccioni , c danni tra le parti, 3t a

ediata Chlia dal Conte Nelipitio vnito con Spalatini , Traurini , e Si.
benzani , 8c altri Croati alla preenza del Vecouo di Knino z e delli predetti
.Amb. di Z-.:ra nella Chiea di Chlia Teodoro Alberti Sindico del Commune
di Spalato 8c il Conte Mladino rimee l ingiurie anno ace , e per primo ca
po confermano la entenza arbitraria fatta dalli Conti i Tra,e Sibenico del
13 28. dichiarando di pi , che la irada di Chlil'a rei libera enza alcun pa

gamento ,non olo alli Spalati'ni; ma. ad ognaltro mercante , che aau .
Che li patti tra Traurini , Spalatini , e Sibenzani , 8c il ConteNelipitio iano
oeruati , che nel termine di giorni otto i debba diruger il Cacllo co
minciato : fabricare opra il colle Grebcn , ne polli reaurari durante la.,

pace . Lhc li patti iano oi'eruati tanto in Chlil'a , quanto in Almia , Oro
uiza , 8L altri lucchi ottopoh' al Conte Mladino . Che debbano rei
tuiri li beni a quelli, a quali per quetoccaione aranno ati prei; e e non
aranno reituiti li beni al Lontc Pietro dAlmi'a ino alla fea di S. D01

mo , che la ace non vaglia; nacendo alcuna dierenza debbano le parti ele
ger vu giu ice per parte nel termine di giorni otto , li quali debbano tro
uar a Salona, e iarui ino alla deciione . Il Conte Mladno ne promie-o
loeruanza per e hei-edi , e ucceori, e per nome della Contea ua ma
dre , comanco per nome del uo fratello minore , quando peruenira alleta,
e daltri due uoi fratelli e vcero in alcun tem o dalle carceri; promet

tendo di dar otaggi per lol'eruanza: eoui o


del Conte , e del Conte Pietro Berislauich ,

giuramento della madre..

uexich Sclafcich , e. Dabia ,

e Gregorio Filippouich , e di pi rome il Conte Mladino , chil Conto


Crano lhauerebbe giurato , e quei o Conte Crano pu ecr Cr ano Grade

nich , per il qualeli Conti Tuartko , e Stefano fratelli , e glioli _del Conto
Vladislauo , 8: il Conte Berislauich fecero icurt al Conte Mladino , che e;

lO rilaciar di prigione u andata a eruire ii Conte NelipitimConantino,


Bndislauo uoi nimici , come appar per linrumento nelle note della Can
cellaria di Tra di 4. Marzo 13 37. e gia chil uo giuramento 658 lmato V3
leuole per coneruar la pace , e che tanti oagetti qualificati s_ intereaero

perliberarlo dalla priaionia, doueua egli eer perona d autcrita , e eguito


nelle parti vicino a Cllisa . Furono conegnati agl Amba. i Zara quattro
Oaggj , c Pet-quinto u alignato vno , chera_ in mano _del Conte Nelipitio .
Fatta la Pace "a 11 SPalauni, 8L il Conte Mladino pochi "101111 doppo il ine

deimo Conte Mladino venne a Tra in erona, e ipulo con Traurini gl m


{mm-icci patti , che nellArchiuio i con eruano .

In Se Sanx, 29" indiaid. Trinit..\{nno Ngtiui ni Ieu Cmi ;zz-Inci. i . gli":


rem 9 menJanuarij in Ciu.Trag. i Eoclm Cathedrali B- Laurentq pnubm nob.
*TF* [WWW DD-.Andrea Baeio Cine Ciui:./enet.'Petro Premia-mo de Venetomite
'Petra dc .Aiman Cola de niamnis de ladra, Cipriano Bonanni (me `Spain}

Nicole Simon, Telibra Stepi teibue ragatii, (9' Gregorio q. Mat/m Lim;
exam.
Congregatis in ?num Egregio , potenti vira D. Comite Mdim

'3)

--

Di Treia} I"

a. x l;

lio bona ment. nob. e'r'pot. airi D.Com. Georgij nomine , ' niceua , e?" Egreg. '
?radon-e D'ie L-bon.Comitise,nec non -atrum um-um bereduma* iceeac'etiant

promittentefpro obu-s eis, ZF'eorum dirillualibus, Z'Tubieis ex parte amata'


M- er potenti D.I'e Gradonico bon.""Comite Cin. Tr. dirimmomine aliorum

Comitum iteeorumuorum , nobmiri D.Daniele Iacobi de TragJindico Mia@


bomaiiffa Ciu.Trag.ex altera;babita diligenti deliberalioue,* Conliox' dimm?

ratioeinatis quampluriesy' quampluribus ad inuicem" intere pro bonmpare, con


cordio, modo viuendi amicabiliter inimulrmauerunt ab binc in antea,et rt de ee

tero amicitia vigeat,<" t inter partes-uiiera ad tales conuentiones, E" palin una ~
nimiter, (J concorditer peruencrunt prout bie in eriusententiarunt , per ordinem

detlarauerunt, ea omnia (O'ngulaubtus cripta proutiacent de punio in pun


&um utuperius e expreffum' declaratum taiisaniijmis reliquijs Beati Ioan

ms Confejorisuper altare ditta Eccleia potis' exientibm iraueruntjirttendere~


(F' oberuare raternaliternefraude .

,Quorum paorum, ' quarum eonuentionum tenor talis ci .


In primis promit , (9* iurauit idem D-Comes Mladinu-suo nomine eF'nominibu-s
upradiis d.D.D.Ioannis Gradonico ipulazti , U' recipienti , t upra criptum e.
d. D. Danieli Iacobi (lipulanti , @recipienti nomineup.~rmam , bonam , " ave
ram pat-em habere , eruare, ' tenere ab hiac antcafraternaliter ne fraude , (F'

difin pacino tontrafacere , vel uenire per e , ue! per alias quoquomo io, ' non.
comittere ipe, uelilli, quorum nomine Ripi-'limit, nec comit faciet aliquod da
mnum iniuriam _, uelgrauamen alicui Cini eu diriluali Ciuitatis TMJ dzrim,
er aliqui-s Ciau difiriiuali-s , uel quilibet d. D.. Com. Mi. nel eorum quorum nomi eipulauit ab bodierna die in anteaaeiet, uel committet aliquod damnum , inin
riam , uel grauamen alieni Ciui .eu diriuali Trag- (F dilriu-s quod ipe D.
Comesdamntcatis
Ml. eu illi quorum
promitine
ea* iurauit
bifaciatju-SM
dis
deliter,nomine
eeleriter
fraude .utItem
promit , ('iui'iitiam
-luralllt
utemper uia , Sti-ata, eu paus Cliia Carifui a modo inantea erit libera _, e? ex
pedita inuper , @aperta abque aliquo dario , uelgabella , eu extorone , (F .:li
quo impedimento tuilibet (iui , eu di/lri'iuali CiuTrag-eundo , [lando , * redeun
do cum mereimonijs peron, ea* liabere , U' cuilibet eorum tonduori , ae etiam cui

libet alteri perone Tr. aplieare uolenti, (9* eiu-s dirilum cum pei-fonts , e? rebus,-ZF
redeundi ,eu aplicare uolenti de Trag. (9* eius diriu ad ali. p irtes quacumque .
Idem uero D. Comes Trag. nomine quoupra , (5" di'lus D Daniel Iacabi Sinditario
nomine quoupra promiferunt , (9 iurauerunt d. &COMMI-flip. ZZ" recip.proe,
U nibiosup-s uPam bonam , delem , O ueram pacem . modo antea , (.7 non..

contrazcere di-9 Paci , E?" quod per Ciues eu dirtfuales Trag. e aliquem
eorum non comittere , nec et aliquod damnum iniuria , uel granamen alieni Ci
ni , eu dilrttuali eiudem D. Com. Ml. eu alicuius eorum , quorum nomine flif

Pal-mit s (F promzt, (' per aliquos , eu aliquem diriliunlem Ciu- Tr. ( mo


do anteaaium erit aliquod damnum , miuria , uel grauame'm aliquibit-s , e ali.

cui diriuali eius D. Com. Ml. uel eorum quorum nomlnibus ipuian Ft per ipum
Comitem Tra . Uuosuccejfores Ce , 6 bes Trag. 'et (3" reddetur ius , {5"
iuitia bonae, ca* celeriirne raude. Item uod qu'ilibet Ciuis Com. Ml. (27

eorum quorum nibus pronti/it Ciuis , v di/iri ualls uidebitur , E tone-imi- ira-
:ll/[la Ciuitatc , T5' diflriu tamquam bonus , (F' delis Cit-is, (-7 dr'rioualis Cil*

Frag. eundoando, : redeiindo umperonii rebus ,

babere , bonoribur , a;

Q z

P:

2. r a.

.De/le Memorie

preceptis , ac inuper uniom'bus Cimt. Trag. Spa!. di" .Sibei.` alii: retrofaii
unionibus quibufmmque
n
` Ego Gregori: Matbei Luc-14 examinwonfeins examinaui
.Ego Gerimus de Rainonis de Feltro Imp- antLnot. Cancel!. inratm d. D. Comm?

Ciuit. Trag. hifi omnibus interfui , (F rogams frripi , ' in batte publicam for~
mam reduxi .

Con queti patti leuata la caua delli diturbi , che peo naceuano peril
tributo , dacio , che li Conti di Chlia egeuano da quelli, che pasauano
perla rada vicina venne` a abilir il quieto commercio con Chlisani , 8c
esendo capitato nel medeimo mee Michel Giuiniano nuouo C0nte,Nico-.

l de Simon de Marin vno delli fuoruciti rientrati in , chesendogli tati


retituiti tutti glaltri beni uoi conforme alla gratia Ducale , gli fosero anco
retituiti uelli , ch'erano tati poti nel nuouo Zauod , come gu nel mee.

dAgoo use uente .


Sotto lo e 'o reggimento del Giuiniano furono terminate due con

trouerie Ciuili degne d eser riferite non tanto per limportanza delle:
coe conttouere , quanto per alcune

arole , ch all hora s vauano

che non polono eer inte e , e non

a chi ha fatto lunga prattica..

nelle critture antiche , e quete ono inerte nelle critture regitrate,


nelle tedette entenze , che furono publicate nella Lo gia tutte doi nel
lo teo giorno delli 7. Decembre i 3 34. e negl' atti de la Cancellaria i
troua...- .

Nella prima vengono ditee le ragioni della Villa Radoich ventilata tra li

dicendenti delli antichi habitanti desa villa , che con nome Croato veniua
uano anco detti Didiebi , che venuti oi ad habitare nella Citta ne u rimeso

di commiione del Bano Stefano ( c era anco Conte di Tra ) laggiuamen


to alli Giudici di Tra, nelli quali esendoi le arti compromese , enu en
tenza li 8. Aprile I 255. nella quale vengono diuie le tenute de Radoich pe
cicando nominatamente li conni di ciacuna parte, li dicendenti de quali
hauendo vendute le ragioni loro a Stefano Cega del I 3 a4. e conituitolo Z
panum, magis ueteranum , di tutte le terre , e rendite de Radoich egu la_.

entenza opradetta dieci anni doppo ;i fauor deso Stefano , e del uo 'i-atel,
lo Petracca , che u volgarizata dal Notaro Italiano di parola in parola , c0
me di opra f accennato . E qui i u oseruare , che tanto era dir Zu ano
uanto Signore, e patrone di quel uoco,nome Croato, dedotto dalla giuri

Zittioue, chantichimamente hebbero li Zupani quando erano olamente...


n.in tutta la Croatia diiiiain dodici prouincie , regioni che i diceuano
Zupaniesle quali in proceso di tempo diuie in pi,i moltiplicanco il nome
di Zupani:in luoco de quali esendo al tempo delli R dOngari'a ubentrati li
Cti, il nome de Zupani sand auuilindo,e diceua Zupano ogni patrone di
villa, poseone comera allhora quea de Radoich, e nella esa manie
ra vien detto magi: uctcranus quello , che nellitesa lingua' Latina i dice pi
elegatemte Seaons: in Croato Starigi,& in Seruiano Staroa,che tutte igni
cdo lo eso,eprimeuano il ripetto,che i deue hauere al Zu an0,e patro
ne.Vg0no anco iui nominati alcuni Setnici,il che inCroato i dlCCSdtnilsz i
nica capo di roo.huomini,& il medeuno,che Centurio,inLatino,e di que
i ve nerano anticamente moiti a chobedi'uano alli loro Zupani 5 ma doppo

DzTra. .`

2.1;

la moltiplicatione , e poi auilimcnto de Zupani Satncb, diuent nudo nome


dhonore , che sattribuiua anco a priuati , ch'erano di qualche rio-uardo tr-.
uoi, come erano li iui nominati in quella maniera per appunto, choggi s

va uello di Knez, che ignica Conte.

3,;

ella feconda viene condannato il Commune a pagar Daniel Vituri lire


:330. in luoco delli terreni , che gl'erano ati a nati delli eiticij per rear
cimento de danni patiti , e oi reituiti alli me eimi d'ordine Ducale do'

anni auanti ; e qu oerua ile il giuramento, chin eecutone dea enten

za fa eo Daniele o ra la Croce , e Libro dEuancelij, che auano opra vna


ianca roronda in piazza di non hauer hauuto o denaro per altra trada; c
e bene uea pianca rotonda non c pi', e la forma di tal iuramento an
data in efuetudine?, nondimeno u eere , che la pianta opradetta ia a

ta in quel luoco opra il quale era ituato lo endatdo vecchio , che riuciua~

inmezo della piazza dallhora , e e ne vede il veti-io rotondo nel aligiato


vecchio tra la Chiea della Madonna , e lo endardo nuouo , e di

uea o

lennit di giuramento n' reato veti-io nell'epotione , che i uol fare.


anco : giorni notri le fete di Paqua della Croce dArgento grande dorata ,
che oleua pori o ra la ianca quadrilunga, che coprrua vn arca di pietra.
e aua appreo-la opta etta Chiea della Madonna in piazza otto la. inelra , leuata pochi anni ono , 8: in luoco di quella i uol mettere vn tauolino

con la medeima Croce , e queta Croce ancora tral vol go uol diri Croce
del giuramento Romi Chris , il che h voluto auuertire accioche quando nel- .
le critture antiche trouano parole hora diuate , non i tracuri di ame.

rieo er intendetle , e non sattribuica ogni parola che non sintenda all'
crrore e copii .

Sopite con la l'opracritta pace le dierenze con Chliani i viueua quieta-


mente con glaltri Conti Croati ; ma come che per la de reone della Caa..

Breberiee 11 Conte Nclipitio de Knino col fomento del a lega opradetta era
diuenuto il pi potente Barone della Croatia maritima,e s'haueua accreciu
to dipendenze, e eguito ; cos cominci anche li ad vurpare li luochi de vi
cini
, e nalmente
e in guerra
aperta, ,nondimeno
ella quale e
bene per
mento
di critture proru
non ipgnno
li particolari
appare
che manca
nel me.

deimo tempo egli 'aceua abricare certo Catello :i conni de Traurini , li


quali perci ricori :i Venetia f ad inanza loro li 29. Maggio r 3 3 5. dal Se

nato critto ad eo Conte Nclipitio , che saencc -da cla abrica , che do
ueuaeer qualche Forte fatto con loccaione della predetta guerra , c'hcbbe '
con li C onti Paolo , e Mladino diChlia uo Ni ore come i caua da vn pro
teo fatto li l 3.0ttobre 13 36. otto la Logg a i Zara , che nell'Archiuio di
i conerua
, nel
che
eguie
guerra traConte
ll Conti
Paolo ,
eTrau
Gregorio
fratelli
, e nale
gliolis'efprime,
delq.Bano
Paoio
, e Mladino
di Chlia,
e uoi fratelli loro nipoti da vna parte , el Conte Nclipitio de Knino , c Con-

antino uo nipote , e Conte Budislauo Vgrnich della Caa anche lui Brebe
riee dallaltra ; nella-quale folle tata prea Otouiza al Conte Paolo , e la te
nee ilConte Contantino, e erinterpoitione de Spalatini , Traurini , e.;
Sibenzani communi amici o e eguito l'aogiuamento s nel quale eendo
ato Promeo chil Conte Nclipitio fareb e venuto a Zara a compir la pa

ce , e ar rehtuir OrOuiza per tuttil mee di Settembre al COntc Paolo ,

vero dar igurta di venti Mil.Lire per l'oeruanza de pattonc hauendqile Pre:

ette

2. 1.4:

.' Delle Memorie

dette Citta collettore di Nepitio fatta la gurt , che ci arebbe eguito a


perci per parte delli predetti Conti Paolo , Gregorio , e Mladino furono iti--`
cercati Mucio di Pietro PetmccaSind-ico di Spalato , Greg. -de Salinguerra , e

Vicenzo Am leui Sindici di Trau , e Gregorio Dra' oy Come Smdico di


Sibenico per aopradettaoseruanza de patti prote ndo in forma , e come
che vi doneuano eere auco dellaltro dierenze tra

loro, cos saaticaua

noli Spalatini , e-Traurini daggiuarle ; perci li2.Ap_rile I 3 A

furono elet

ti nuoui Sindici , che douesero andar con li Conti loro a Scar ona , altro

ue per trattar aggiuamento tra li medeimi , 8c alli r4. ,dello eso mee nel
la chiea di Santa Cattarina diocee di scardona da Greoorio . Pietro Pes

tracca Sind. di Spalato furono pagate al Conte Nelipiti'o ire m' le per la ter

za paga delle lire cinque mille ', che e glidoueuano acare dal Commune di
S alato er certa conceione fatta loro del 1; 33. ali Vedoua madre del

once diladino
di Chlisa,
e loDandoo
esoniorno
neliayallerdiSeauiona
opravla- .
Galera
Giacomello
q.Pietro
Capitanio
delle ritie' alla preenza;
d'Andrea Maculo Vecouo di Scardona , Marino Moreini Conte di Siben. e

Giouanni Moreini Conte di Trai lo eso Sindico di Spalato dop ` la con


cluione della pace: tra le predette patti promie di pagare lire oimille al
predetto Conte Nelipitio per il Conte Mladino , il quale imediate promie
di coneruare indemne lui , 8c il uo Commune .

US

Cos f compoa la predetta guernpermezzo delli Conn di Traz e Sim


benico , e e bene non i trouanoii atti-:lella pace , tuttauia conandomhu
poeriormente il Conte Paolopo edeua Otrouiza li ara tata in vigor d'

esa

ce reituita,e le cinque mila lire; daeSpalatini esborauano perno

me el Conte Mladino al Conte Nelpito` per certa conceione al loro fatta

dallaVedoua madre d'eso Conte Mladino di Chlisa aranno forli tate a


gate per opir le dierenzedi quelia, parte del territorio, che f contea co q.
C.Gioroio .

~, -

r;

In ua maniera ottol gouerno de Venetiani i procuraua quanto i po;


teua agginare le dierenze tra connanti per porer viuer quietamente.
con loro , e praticando liberamente il aee eercitat- le mercanti:: delle robe ,

che i condiiecuano

'nl-..dano qualihDalmat-ini ne

canaum vtili conderabili , nel traportarle inelrri paeprmre , c altre


~.
-condur altre robe nelle loro Citta per. ditae " 1! mcdcim (21'037
ti che leirraportaimuo in Ongaria , .8L altro'ue .- Onde da quei duplicati
emolumenti li prinad sarricchiuano ,tac il publico haueua accreciuto le ten

dite in maniera che upplendo alle pee necesaric poteua ame anCO delle.- '
vtili; del che ne da egno , che nei medeimo tempo furono dal Comun..
comprate alcune cae , cherano tra la piazza , 8L il Cimiterio detto nuouo,

i, come daglinh'umenti , he ono nell'Archiuio cona: 8c in quel ito u abri


.a' cata la Caa, la parte uperiore della quale leru per cuola di Grammatica , c

~ : linferiore per la Speciaria , e Magazine de Sali ino al tempo delli notri Pa

dri, quando ridotta in p0co buono tatof per aggrandir-la Piazza buttata a,
terra , e nel uo ito attoui il Saligiaro nuouo come dellinc rittione poa;
~

-.;;4nella|1golo del predetto Cimiterio nel piedehllo della Guglla O PWD


ileggezxie/s .. e.,
una.
.iti-
7,5%;
. -

n,

`~

.'5

g-Di.Traa.f-; "

.2-15

i
o

17

- o'

PER VIGILI PHILP PASQYALICLSVMMI DALMAT.TOTIVSQ,ADR[AE


SINVS . PRAEFECTL NEC. NON. ET. DOMlNICI. MINlI. PRAET. OPT.
CVRA - FORVM . HOC . EX . ANGVSTO . lN . AMPLIOREM . FORMAM
JNSTANTIBVS. NOBILIBVS
VlRIS. REDACTVM. EST
u.

'

AN.

A/iDCI

Nellimedeim tempi deue eser tata abricata la Caa,che vicina alla por,
ta di terraferma , chall hora eruiua per granari , done i riponcuano opra_,

li tre olari le biade de terratici publici , 8L anco il ol-mento del Fontico , a:


in piana terra il Sale , come da alcune memorie poteriori i deduce, 3c hora.,
erue er ri

rui l'arme publiche , volgarmcnte vien detta Munitione , ecre

do , c e nel i ell tempi ia Prata Fabricata la Caa , che u di Vituri Sobotre;


vicino allhopitale di 5.5 )ll'lt0 , che erue hora per il Fontico , come anco

laltre , channole porte lttc con li archi li' , e errati ino alla oglia upe
riore,- .*

"P

E perche in quelli-medeimi tempi il R Carlo crse vna lettera :i Traur


ni la quale non pu eser ben intea e non i fa. rieso allo ato del Regno d'
Ongaria, e della Croatia, erci neceario di toccar alcune coe , che nella
predettOpera De Regno Baht Cr.ono ate ritrite .
'w
Il R Carlo , che ent lungamente :i coneguir la Corona dOngaria , ol
tre le dicult, che doppo coronato prou nel ari vbidire dalli Ongari , e.

Croati u empre in dicordia con Roberto uo Zio , chin queo tempo sera
imposesato del Regno di' Napoli, pretendendo egli cha lui come glio di

primogenito tocca -se quel Regno , e dur uea dicordia ino che morto
Carlo E lio del R Roberto , che non hauen o altri flloll machi tratt di

dare la gliola primogenita del gliolo- per moglie acvno delli glioli del
R Carlo z 8t in queto modo reituirli il regno di Na oli' ;concluo-laggiu

amento i`l R Carlo riole d'audar. aNa oli, e con ur eco Andrea uo e
condo'genito per poarlo con Giouanna ipote primgenita del opradet
to Roberto, e mentre andaua a quco viaggio vennero a trouarlo a Modru
a glAmbaciatori de S alatni con preenti , : quali diede ripoa in voce.),

8c in crittura, la quale e bene regitrata nella predett'opera lib. 4. cap. 1 s.

> non ara', uperuo copiarla auco qu per pi chiara intelligenza delle coe; ,
che eguirono .
Karolue (Ft-delue Iacobo Gradonico Comiti , Iudicibws, Conlio, ' C! Ciuir.
SpalJaLgrm. Ven.in XPo Poter D. Dominicm 'Pereander .Archier Spalat. no
bileq. viri Tbeodorus `Alberti (9* Petrus Francici per reram delitatem 'ni/ in.,
noram preentiam venientes vera-s legationes eis iniunfia-s nobis attente audienti
- retulerunt, " mra munera aportarunt, quagrata habuimua, gratiorem tamen..

veredclitatis conantiam " voluntatemfu bieionis debito repurantes , G' quia


'reflrarn delitatcm nobis , @acre corone Regia: debitam ore neeram per multa
rum opemm exhibitionem eognouimu-s preenti proceu noro concedente Domino fe
liciter expedito , dum ad nc: bomines reros mieritu vberemgratia m, U* omnes e

nnanes reflue lioim, G' boneao a nobis credat'is vos effualiter optenturos. 'P -i i
'RSM lufddff ?eita ad pree: propter quod nequiuimus conrmare dii D. d"i.

*rm diffis'soru: verbo tenus recital: turn celeris repons. Datum Modrnsq i - &ai
.uguli cio_ [333 in;

ll" ;E " "

` '

.O 4

2. r 6

Delle Memorie

',

Da quea lettera i vede , ch'il Re e bene riceu li preenti mandatil i da.;


Spalatini non volle.` pero conermar lilriuilegi) conforme glAmbaciatori dl
mandauano, 8c haueua egli tatto dei 13 22. a Sibenzani con tutto che foero
di gia udditi de Venetiani , e la caua epree a bocca all'Arciuecouo , 8t a

glAmb. ma di queta ri ota del R permancamento di critture non i tro,


ua memoria alcuna ; once come nella predettopera ato ponderato, ch
egli conermac li Priuilegij : Sibenzan in tempo , quando non hauea pe

ranza alcuna di coneguir il Regno di Napoli, cos allhora che andaua per
conchiuder li ponali per il gliolo , e farlo dichiarare ucceore nel Regno

di Napoli( che tale era il concerto tra. ei R , che poi per la minorita di tut
ti doi li Spoi t dierito ino che viueua Roberto , come criuc il Tuuroz)
onde il R Carlo tatto rieo alii Conti della Croatia maritima , ch'vniti in

lega alle Citt uddite a Venetiani ricuauano d'vbbidirlo , e i pereguitaua


no lvn laltro apertamente con l"armi , 8c il C.de Knino era tato con li colle
gati udditi de Venetiani allaledio di Chlia , haura fore nell'animo uo

concepito peniero , abiliti chhauee li predetti Sponali per il gliolo , di


dari mano col R Roberto cos per aiutar lui a ricuperat la Sicilia tante.
volte in vano tentata , come per riceuer aiuto da lui per ricuperare le Citta
maritime della Dalmatia di mano de Venetiani , fari vbbidire dalli Croati, e
perci dac qualche ri oa ambigua alli Spalatini , che non volle metter in
.carta per non dar geloia auanti tempo a Venetiani , che douenano ur tr0p~

p0 opettare , chin quei Sponali sixitorbidale il loro dominio el mare ,


8t il poeo della Dalmatia , enon trouandoi memoria , ch altre Citt ud

dite de Ve netiani manda'ero Amb. al R per tal occaione , quea de Spala

tini ola non ar tata enza coneno delli medeimi Venetiani , e fore f
mandata apoatamente per eplorare lanimo del Re , 8c eprobabile , che l'
inuitalero venir ad imbarcari a Spalato donc era capitato quando and :i
pigliar la Corona ;ma come che non i a altro del uo viagvio maritimo, al
uo chegli atriuae :i Beice l'vltimo Luglio , come criue (ioNillania cos

probabile , che non habbi voluto imbarcari in alcuna delle Citt uddite a
Venetiani in riguardo appunto di non aentire al dominio , che nhaueuano,

e i ar imbarcato nel uo orto di Segna come fece poi ua moglie doppo la


ua morte, quando and : apoli a veder il gliolo per farlo coronare . Ri
_tornato il Marzo eguente il R Carlo in Ongaria, come_ criue;il uuroz, e.;
bene allhora non fece alcun motiuo nelle coe di Croatia , turtauia con l'oc

caione della opra narrata guerra tral Conte Nelipitio , e li Brebirie co


minci a dichiarate lanimo uo nellalcttera critta a Ttaurini regitrata an.

co al lib.4.c.r4.della predettopera .
` Karolm D.G.R-Vng. d.uis Reoribm , ludieibm, ' toti Citi ciu. Trag. ala;
tem , er graziam . Nullum dubbium habuimuo ec babemm de nobis quoniamemz
per nore Maieati , da* Sacra corona Re in cum omnidelitatefucritis , iti! in..
preenti quoniam norum bonumpro vej-a quiete , (9* rero bono : , U* e contra .

0b bot velut notro: deles dulc'iter rogamm, amonemux* indutimm quatem no


!ris rebellibits, (F' illit, qui nobis mt nonunt, necfauore, neque conlio , (9" auxilio
aliati: , pecialiter eijdem nulla: bopitalitatem faeientes. Datum m Tngrad Saba
'
to roximo ad Dominicana_ reminieere Anno _Dii r3 38.cio li 7 Marzo.
alla
qual
i
corge
Ch'al
R
dipiaceua
che,
il
_Traurini
lrtceuelero
li
uoi
li,
ribel~

,,

- \ r

Ds_ Trau.-

~ r

2.17

ribelli, e didenti , e doueua inerire del omento , che dana la Lega delle tre
Citta al Conte Nclipitio , che gi egli teneua perribello , eli ui aderenti
per didenti, 8c allhora diuulgo voler venire alle parti inaritiine,c01ne Gior.

gio Conte di Corbauia , chinui le opradette lettere Regie crie a Tranri~


rini, aggiungendo, che procurando li Brebirlei glioli , e N1 oti del Bano
Paolo di ricuperare la gratia Regia, haueua egli commiionc al R di fauo
rirli, 8c aiutarli , dal che i u dedurre , che li Brebiriei, vedendo ch'il Con_

te Nelipitio col omento ella Lega opradetta glopprimeua; perci cerca_


ero per mezo del Conte di Corbauia loro arente , e poco amxco del Conte
Nclipitio di recuperar ilRegio fauoresma o ita la dierenza col opradetto
aggiutamento non vi in` alcun moto darmi in Croatia per all'hora, Sc il R

non i moe d'Ongaria .


- Era nata nel principio del mcdeimanno 1338. la controneria con lArc
~uccouo, e Communita di Spalato circa li pacoli di Boglina retendendo
gli Spalatni , che foero communi , e che li Traurini non pote ero impedir
glcli , e doppo varie proteationi fatte vincelideuolmentc dambe le parti li
Spalatini ricorero a Venecia; onde il Doge crie ad ambidoi r*li Communi
eortandoli con duplicate lettere di 24. Agoto , e 17. Noucmrc , che do
ueero amicabilmenre accordari ino a Pacua ventura,il che non eguendo,
che li Rettori di ciacuna Citta inormaero delle ragioni di cadanna , eli

Commun epediero nuntij a Veneria , accioche oe terminato quello era.


di douere, enon eendoi tronato modo daggiuamento li Traurini manda
rono Luciano de Dea , e Gioeo Stefani Cega , e li Spalatini Giouanni de;

Egidio , e Gregorio di Pietro Petracca, e quando urono in Venetia per par


te de Spalatini urono preentate alcune copie,alle quali opponendo li Trau
rini, 8c inando , che reentaero gloriginali come haueuano tatto loro , e
ZuelIi ripondendo, c e gloriginali erano : Spalato perci ritornati li me
emi Nnntij di Tra furono mandati ;i Spalato ,il 1.Luglio l 3 3 9. protea
tono alla preenza dellArciuecouo,che foero eibiti gl'originali delle crit
ture prodotte in Venetia , alle quali opponeuano come ale,e perche in que~
&ireiterati protei non viene epreo che orte de critture erano, ne nello
conteneero quelle , alle quali opponcuano li Traurini ; pu perci e ere.- ,

chvna di uee copie prodotte a Venetia da Spalatini ia ata quella perga.


mina , cho trouato nell Archiuio del Capitolo di Spalato , nella qualu

i dice copiato vn Priuilegio oriainale del Re Zuonimiro del 1078.della quale


douendo copriri la alita ara Bene di recriuerla intiera come a .
In Dei nomine .Amen . Hoc e!? exemplum cumme 'Prmilegij Regali-5 muniti ap
penone cuiudamgilli magm rotundi cum cordata lirica croce: , (9' rubexeolom,

in quo quidem gittoculpra e quedam Regali-5 imagoedens m Trono haben: in ma


nu dextra quemdam lil! baculolperpoitum ,
in manu mra andava/culm
ram rotundam , CF' circum circaeulpte eran: littere cruce premraZe .lite-nm REX
SV!'DUMlR VS DALMAT. CROATORVM , miu-5 quidem 'Priuilegij tenor per
omnia lis e .

In nomine Sane , (F' Indiuidue Triniratis dl. ci!. ab [near. D. r O78. die 16 mi:
JW 1M- - .` . ima ~ Egoquidem Sumimzr (.broator. atq. Dalmatinomm Rex
cupiens ardenti/lime mra , (F bona Eccleze Glori/jimi Martyr- Dammi' AMR-Sii

recuperare, E? ampliare pro poe ab iporum ma. renerentiam , quorum Pr;le


meritisjpero ante eterna', ludxci emme munere adilmri , (a' inantimam perim

em

ai8

Delle 'Ii/femore

item Ven. pat-leipirituali Laurent# .Armi-Pi , 23* multomm nobiliari: fuorum ci;
mm de Spaleto m."0r.dileorum delum , qui vna turn eodem eorum preide "the'

gra/tem querellam eapo/heruntuod propter eopiam diuam animalium iporum Ci


m'um , " nomina) ae villarum eiudem .Arabic-pi , (2 Ecelmue paculosfueien
ie: habere nequxant libere in mea Regali dzrilu , eo uod bomines , ce* Villani vi.

(mi villarum Ecclie memorate moleabant , CZ* perturabant Cines predior , '
liamine-ma~ i'll-ana: , ipm .Arthieipaca is per preti/Has contra Primiegia donatio
num , ae conrmationnm progem'tarum meornm , prefertim velleier , atq. terrarum

Serenm'ne, Gotbe, fugare, Oc, Debriz, Dlanoze , Vallari , E' Cremene , que potc
unt infra nantes Majjar ,nec non villamm, * terrarum &Georgij de Putalo,Co

ze, Lizzani} , Orogli , Biaoli tum tato . . . . . tione Cafirl .Albone , Radu/ich '
Smme, quele unt tire-ba monte; in montibm , e? ub montibm Dubraue , ai: etiam

villar. * terrarum Stolezin (nina , Suduchize in Cl'euna, Ecclear. S. . . . . S.

Slepbani. - . . SHPetri de Clobueez, e? aliarum villaram da* terraram memorate


Ecclie Spalat, qu. quidem villa: ,atque terra-s , ZF* Eccleia; tum omnibus uie'perz
tinentijs , (F . . a . uoi-um donaueruut Ecclie Spalat. (9" ego conrmau , * ccnl

firma tibipred. Arcleo, tquueucceoribi, " Ecclie prenotate , ae ex nona do


natione concedo in perpetuum , (F adeo volo, ae donatione perpetua, quod tu , (9

jtcejfores , bomineque mi , 0' Villani Villar. (F diiarum terrarum, ae etiam Ciue;


:ai Spalatrhabeant poteatem , ' liber-tatem paeendi , (F' adaquandi vera cunc
animali:: in dirittumeom Pacalis, loris contiguo. ' ' '_v J 4mm@ term-um
predEeclie Spalatne contradiione, vel datione al
`
ne', (F prefettim in;
Boiglme mea Regali territorio abi. animation: , en to
` q reter decima-f
qua-5 per omnia loea prenotate exinea canceone , ' meorxmintee ariem eollgere-_
debeant integro, (/9' exigere idem .etrth Ofuiueeeoreitne contratta-ione tem -

Niba-:perpetrati .- ita tamen ,quodpredidomnia m , C9 taineeeores , e? E eolie_


Spalatipodeane Pdcte'M .Ti-qu vero buie danatzom , ae confirmation:
ee contraria: extiterjairatam babe-tt trin'um , (a vnum Deum ,- ci' maledionem

3J Sfatrnm, (2' alioresanfi'orum incurrat, (il cum Ida prodztore dapnetur eternov
fapp icio, atque 6mm:. aurigeraluat,l*componah 'lu-1mm "Willem "341 "f;
:atm co , altera annui-mtb
' e Bet-'lie Spal .azz-faq; bet ante 0th
horumtet'ium vidi 62-0ng Mahatma': .Aili. Senobq, Stando-lei
, i*
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Lucanmwrlmie. Spulatfnb crip'
Ive: deutnaona not. Ci: Spalat..u5eripj
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Circa quca copia neceiario~ di apere trouari. nell Archlth' dell Arciieicouato di Spalato il regitro ditutti li Priuilegi), conce alla_ Chiea , Le;
Arciuefcoui di S alato dalli Duchi, e R diCroatia ,, _e dOngaria , e Somma
Ponteciatto d] I 3 3,3; 'ottocritto,.8c. autenticato da 4, Notarialla preen
za' di: Dominicov Arciuecouo- dis alato Fra Luca Vecouo di Lieina , fra:.

Eatteo Ab bare-di S.Steano~, e Deia Ardiidiacono- di Spalato , tra quali vi.

birov tmthiuileijdel R Zuonnniro, vno del 1076Lnel quale conferma la do


Fari-0m- della Ciea, e tette di S-.Giorgio de Putalo fatta da uoi pieceon, e:
daltro- del.xo78-. col quale concede_ egli' Cetinaalla Cinea a &Mendes-;305
-

a.

` AN

D:Tmu.~~~

Spalato, nel terzo del 108;. concede Sminamevi alc-un altro Priuil.de Zuc
nimiro in quel regiro , e come che nelli opracritti tre Priuilegi) non vi
alcun altro luoco, villa nominati nella opradettacopia , cos in ` uello di

Colomano R dOngaria del 1103. vi ono quai turti quelli, che nel a medc
ima copia dl Zuonimiro ono nominati , e dipiu vi ono aggiunti'Biach , e.

li pacoli di Boglina , e come che di Biach 1 troua che del nb?, {oe'lato
conceo dal R Andrea : S alarini poi anco reuocato dal medeimo R ad
inanza dc Traurini, come i opra al cap. 3. del Liba. tato morzto: mi'
delli pacoli di Boleina non i troua memoria alcuna, che iano ari conce
i allArciuecouo, Communita di Spalato ;olo che nella redetta copasla

quale cos nella diuerit dello tile come nellabbondanza elle parole co
noce molto diuera dalli o ranomnati Priulegi) di Zuonimiro , che on

nel fopradetto regiro , e i diueri altri , che pure i trouano dello eo R


conce a varie altre Chiee: e quello e al cao , vede, che lAutor di queta.

copia i aettatamsnte eeo molto ncl piegar le necet , chaueuano gli


Spalatini de pacoli, eparticolarmente di quelli di Boiglinaelli quali all
hora i litio-ana: ato per oco auueduto nel voler nominar tutte le viiti
inicme, ale quali voleua fo ero communi li detti pacoli : poiche quelle del
monte Masaro erano lontane , e pi quelle di Cetina, e molto pi laltrc di
Hliuno dallipacoli,e pertinenze di Boiglina . -
"
-~~~

Oseruii anco la ottocrittione, che anno ad csa copia li tre iui nomina
ti Norari breue pi del conueto, e quel Luciano Primiccrio di Spalato, che.,
poo nel econdo luoco lo eso che cinque anni prima d eo litigio

poo nel quarto , 8c vltimo luoco delli quattro Notari ch'autenticano il re


giro opi'adett0,&iui conforme il conueto eende ortocrttone con pi
parole degl'altrhe v aggiunge li nomi delli temonj, cherano preenti z on
dc credibile, che con loccaione della predetta ctrnueria ualc'he caltro

ollcitatore in Venecia pigliando la data,e parte delle parole elli opradet


ti Priuilegjj di Zuonimiro ch'erano nel reiitro , e da quellodi Colomano li
luochi,che nomina.,vhabbi aggiunto Biac ,e pacoli di Boglina con quelle

clauule , le quali per appunto doueuano pretender allhora li S alatini , o


lArciuecouo per ar il acolo di Boiglina commune , e pro ottolo inie
me con glaltri Priuilegi) autentici in Venetia , e nonvedendoi , challe proteationi l'arte da Traurini in Spalato ia eguita alcuna ripota dell'Arc-i
uecouo , Communit in difea desa copia , anco credibile, che dalli
medeimi Spalatini ia ata conociuta per ala , come dalla entenza.,

eguita auor de Traurini viene a conermari in duplicate Ducali , che ono


le eguenti .

..
Franc-.Dandulo Dax VenUcbeihppo de Molino deluo m." Com:nTrag.ac prua.
vm; Iudzczbus, 9' C't :lsz terre d. (Fc. D-.dum ree-im inter vo: ex rnaparte ,

C e , (F 110mm Spalati dcles noros ex altera profao pamlorum de Bu/gli

mu'n Curia nora Ducati quezo exmit ventilata , quam cum-iuribm, Ucnpmm
partium audmimm e , dihgenler exmzinammu: perno: , aplcnles nuros , n

quod inum [ore: dl irepamqus , nalter autem cum ons conlqsmmari , ro


gatorum @'40 babito con/illo diligemi quclonem ipum dar-m: entennalixer ter
minandam dtinicntes , ' /entemiantes C': , (F hommes Spa-'eu nullum ius babere
m pafcmu antedliz , a: e13 lentium perpemum imponente: , U {ic mandamus , CF'

volumus a' partibus aberuaif . 7mm quiapro veteris ua-&ama; quod inter date:
t

a
-..

2.2.0

Delle Memorie

noroseruetur dilemmi: integrim, - fauoribus mutuislibi compleanni Zed quod


dareemper inte-dimm operam cum effeu , prudentiam, 2P' delitatem veram re
quirimus, G' roganms mhilominnsprecipiendo mandante: quatenuscut deiderati.;
noram graJam obtinere procure , U .Fi/ideati: eum C51, hominilmr Spalatic
dulciter , (9 fauorabiliter 'vos babere , eifque co: conuenit amicabiliter , (F plena
rie complaccre , quod inter vo: , (F' eos bone volunteer': conueta: aeus , (F' e po

[nt collaudare de vobis , de quo nobis , ' (Zi nro compiace-[riti: multum , ad 'Dc,
ra commoda nos , (-7 (5: nofmm inuenietls piopenus liberale!, pout orelenus
diximus .Ambax. U Sindicis Brit in preentia notra conitutis , (jic [pen-im:
per nos adimplerideliter . Dat. die :Slip-8.1.

Franc. c. .Queionem , que verte-bazar inter vos, U" spalatinos pro 17:80 pa
[cuorum de Bojjglina dinm Trag. pro quibus vtraq. partinm ad nos [nos 4mm
sind. (F iura tran/m :t cum noris conlijs men. rog- 4oc dna imus termina.
mid. _Quad quia :indizi: pluriex , ris, ' diligenter examinatirtriptnris, ententij: ,
Trimlegijs , inrumentis , teicanonibus , 27]* ali): inribus quibucumq. que parte;
prediia: ,eu earum Smdici, (F .Amir-fu er dia queiione pacuoram de Bojglina
producere roluerunt petemibm, e? in antibui ips Spallatinis, tam pro C51' , "

bom. Cin. Spal. " cum comm capitali, e'? .xtrcbieplPriuil. di iuribus, ac intelleie
plenarie allegationibm repon. oppot. (F defenf. ac generaliter omnibus big': , que
Partcsupcrmdefproponere valuerunt , cognouim rque quod ip Spallatini nnum

ius habent in fa o pafcui antedti , edpotius Tragurznus peat in: , (9 poeo


pafcui antedii iure plemma ~ Spallatinis predtis de faflo di't'ipacui perpetrati
ilent-imponatur, e'? quad poeio , ius pacui antedicii Tragurinis riunm relin
qnatur libere , Ca* pacice [io/nendo: . .anm noram terminationem Comiti Ina'.
(F C Spal.cribimureriatim mandante: , rt ipam oberuariicientes , ' efeua

litcr oberuantes pacnnm de Bospredmobis , (F neris Cim s de Tragurio relm*


quanti bere , e?" pacice poidendum . Dai in nro Ducali 'Pal- die 5 oitb. Inditione
8 I

C3031] loccaione della prc detta copia ala del Priuilegio deLR Zuonimiro
non voglio tralaciar di noticare trouari pure in Spalato vnaltro Priulle
gio dello eo R non in copia comil precedente , ma. originale critto in..
pergamina , al quale i vede , che vi aua appeo il igillo; queo in oanza_
contiene , che Zuonimiro R de Croati dona a Putimiro la villa Grue fra l_i~
conni' iui pecicati, data appreo S. Maria de Sarnouniza lanno _I_io7. il
mee di Maggio , preenti Predunno Vecouo di Cinque Chiee , Giacomo
Abbate di s.stefano, e Saruba Bano; ma i conoce dal carattere eere ato
critto doppo il Hoc- imilitudine delli Priuilenij de R d'Ongaria eendo_
ui nominato il Vecouo di' Cinque Chiee , che no in Ongaria: e nelli Pri.

uilegi)` delli R dOngaria uol eer nominato tra li Veouxanno anco del
la data falo , poiche Zuonimiro mor auant'il 1991.8: in vn proceo forma_~
to del 1585. tra li compatroni delle_ Chiee_ di S.Michele, e d., Martino de Pn

morye , viene regirata ifna copia di Priiiilegio , che i dice cauato daluo
originale di Mladino Re di Croatia , e Dalmatia del i 104. che nomina-li on
darori delle predette Chiee ,SL eprime , che quando dallarmara Genouee
u accheggiara la villa Salichie retaero vccili , 8L inepoltis queio pure i
conoce tinto i cos perche tra li R di Croatia , e Dalmatia non v1 u alcuno

chauee tal nome , e nel tempo del redetto Priuilegionon verano piu Re

Croati; ma regnaua _Colomano Re Ongari'a , 6c il particolare de Genouei


i .

' "

Di Tr-tu.

zz r

non Oteua vericari in quel tempo; poiche non vennero c Genouei i'm
Gol o per molte decine d'anni doppo, er non dir centinaram come che que
ti deuono eere tati nti daglintere sati , e prodorti nelli litioij de tp pi
moderni, cos i troua in mano del Si". Girolamo Cindro vn in rumento in..

pergamina originale del i zz9.li 16.Setternbre fatto nella valle di S.Arcangelo


alle Bu ne,doue erano conuenuti li C.di Spalato,Trau,e Sibenico per cpor_

re le dierenze de conni tra. Traurni , e Sibenzani come di opra al r. capo


del preente libro tato riferitozoue com aro Giacomo Prete da Fermo al

la preenza delli opradetti tre Conti , mo ti nobili di tutte tre le opradette


Citt, e quattro Notar , che i ottocriuono, cones er carico della ua_,.

cocienza , ch'eendo Capellano del Conte Giorgio Chlisa hauese per


compiacerlo dettato egli,e Stoyano di Scardona critto in ergamina vu Pri
uilego del R Ladislauo dOngaria del 1280. nel quale_ era inerto , e confer.
mato vn altro del R Bela dell'12. e queto fose igillato col igillo del R -

Ladislauo , chaueua la Contesa in vna catolasnel qual riuilegio erano de.


critti li conni a fauor de Chlisani , e che otto rete o di non voler pre
entar l'originale le ose l'atto venire Superantio otaro da Trat acci uu
acese vna copia , e uea poi olse ata preentata auanti li Conti di Tra,
e Sibenico Giudici ar itri, alla quale esendo ato oppoto per parte de Spa
latini come nella 0 ranominata entenza dellanno precedente ap are , non

l'era ata data cre enza , e non i morauano gloriginali, come egui anco

ella predetta copia del Prin. di Zuonimro in Venecia delli pacoli di Boi
glina: il che h voluto auuertire , accoche quando i trouano critture anti~.

che,e copie di quelle i facci rieso e iano vere, o nte .


Erano eguite nel medemo tempo repreaglie tra Traurni, e Brazzani,che
i opirono con glinfracritti patti.
.
l *' i -l
In Chrii nomine amen.anno ein nat. I 3 39 [nd. 7regnante D. karqu Ser.- Rege

Hung. " Mag. ZF ea-celo D.D.FrancicoDandulo D.G. VenetJnelito Duce,et tem


pore re iminu nobUapmiri D.'Philippi de Molino homCom. Trag.uorumq. Indi
cum no . vir.;DD.Barom Silueiri , Vitentij .Ampleu , 'Ietracbe Steplzani , (F Mi
tboe Daniel omio nomine Eii canam dantis -cundum reormationem Cu Trag.
diei Sabbati x. .Aprilis . Coram dit'lo D- Com. cum dicordia , 69" controuerfia
eet , (F queio verteretur inter Ce , * vnitatem , ce' bomines , ac ingulares

perona-s de Trag. ex parte vna , ce' Ce *anitem ('9' bos , acng~perlde Braza ex al
tera occaione quarundam pignorationum , ce* reprealiarum datarum,fatlarum , ce*
conces.per C'e Trag. ad requitionempecialiurn eronarum , ZF'orte etiam ad re
quttionem difli Cis contra Ce vit. (F bes ae ing. per. de Braza , c ver/.1 vice
occaione quarundam pignorationumaflarum , " conces. er duff. Ce vniu. c'
b'es , at ng. per. de Braza ad petitionem , (F requitionem peeialium_ per. de Bra
za, (F' orte ad petitionem (lidi Cis , e?" vniu. de Brezza contra (oe ama, bes,ae
ing. per. de Trag. que omniaupraditla per vtramq. partmm bin:: tnde contendebaz'

tur , (a'uper bis omnibus dicordq's [iulm-5,@ que/iionibu-s contordandis pacicen.pa


ciean-ZF decidemac edan.inter `mramqpartemd ad amorem firmam perpetu

condutendis pro vtra .Ca vniu" hos,acng-peron- diar- terrarum dt Trag- ci'
de Brazaali? con itutiulent Sinditi rt inerius declaratur. Tandem pro bo

no paris@ contordie ob-viti Di Caoptus Moue-@Andreas Gregori; Paci] Ciues

Tra".Sinditi coin@ bominum vniu.atng.per-de Tr. wtpatet pub. Instro Sinatra;


'

tus

2.2.2.

Delle Memorie

taseripto per me not.1frasum in 1 3 3 8 Ind. 6.die 1 .afulmxParte vna, ahah-


D.D-Tomamos de .Amati-5 Vicarim in Braza pro D.'Poe Inularum Them@ Bra

?Le , Simon Beri , ' Izuca Radouani Sindioi C vnit'i-s , (F' hom.aong. per. de
Braza rt patet pub. instro `Syndcoripto per Iacobinn q. Beroaldi de Bononia Im .
aumot. (9" nunc C5 Braze iurati Canc- in mill.- (9" Ind. prediffis die l men. .4P i4
ex altera parte - Vt ab omnibus controversijx , dicordijs, litibu-s, ' que.que eran!,

furrant inter ipa C'a nm-U' bes, acn . per. de Trag. e? de Braza , ZF inter
di-u parte: ips nominibmue in Iuditio , Zac extra Idicium ine dc iure ,iae de

fado quacunque razione , vel caua, ('9" maxime can/: predieiis` vel alinua earamx*
dicedatur in totum , (F' deinceps aet omnia materia candali , (1" errori: , ac ipa
rum partimn parcamr laboribu-s, E* ex ens pro vtraq.parte ad talem tranaionem
concordiam ' eompotionem amicabi.em , ad taliaque paa , (a' conuentione: inm

e venerunt , E" ipa omnia , ' ingula inter dita/5 partespro 7t inraper ordini-im.
?Ziptamtolcmni interpoita ipulationeolemniter , (F legitime eonuenerunt ri
e u'et .
.

Primo quod omnia inr. i'ura,ac aiones pignoratonnm reprealiaram faar


darai-time? concesper Ce ('9' vniu" bom.aeng.per.de TragJue proCi,ue pro
ngul per. de Tragxontra, O" aduerm te "oniu. (a hom.acng. per. de Bra-{4, (F
contra omnia insfra iura,et aiones pignorationum,et reprealiarum faarum dune'?
cces. per Ce vniu.'bom.acn .per de Brazfzne pro C'iue prong.per.de Bra
za. contra C'e vniu. * bom. ac mg. per- de Trag. oa'entur iritentur , U annullent.
pro ~iraq-parte, U ex nunc nt oasa, inania , (a' nulli: valori: , e? momenti,*
quod de ips inrum-eu altera iporum qua , vel que reperinntur non debeant ,
nec pont 17110 modootma , 'nel ingenio reddi ius alieni diff. com, nec/in .pcripo

rum Cium nec alterius ipfoi um per ipa Ca vniu. (9' [10mm:ng.pmdi arum ter
rarum Trag. (F' Braze, nec per alternmiporum , que quidem inirumenta iura , *
aiones qua reperiuntur difi Sindici vtriuqarti proe G' Sindcarijs nom. pred

ex arbitrioibi oonceo a Cibm * vniuer. ur-5 pre-dim; ex num: oaarunt , annlla


mi , iritarunt , e* nullim valori: r (F momenti pronuncianerant mandante: , vo

lente: aucebi ooncea quod nulle Ce , nec altera[pars aliouiu-s C'isae pei-[ei
apro C'i poit, neo debeat vnquam aliquid potere a ieri: C515 , a contra occa
onedlarum pignorationum reprealiarum vllo modo nec ingenio. tem quod omnes.

Braznfes , e? babitatores Brazc paim libere, ' abolute extrabere , ('7' :xxx-al
facere de Ci. Trag- tum omnia blada , (F' lgumina caua parlami: , ' Brazam ,_ (9"
*rendend , " intendi , (F ?tondi de ip: in Braza tantum , (9" non alibi aqu. aliquo

daczo perol-iemlo, 29 abquealiqua contradiione alieuim perone , dum tamen quod


prima , (9' antequam aliquid de diffis bladis , (1 legumimbus extrahatur ille qui ex

trahere voluerit , vel illi teneanmr denunciare D.C0mzti qui nunc e, vel pro tempo
re erit , * promittere ibi' quodfatica conducz de Braga contraliteramcilicet de dio
blado , vel Legumine ap0rtato , (F' condua tlluc in termino ibi agnando per D.
Com. Trag. qui nunc c "vel pra tempore ert , ' alitercret contrafaciens , vel
eontrafacientes inoidant in penam in quam incidere: Ciues Tr. contraacitntes occa

ane bladi , ?el legumim's aportati per ipos, vel per alterum iporum contra ormam
ordinum Tr.Item quod omnes Brazenes, * habitatores Braze point extrabere , (9'
extrabi faure de Ciu.Tr.omnia alia "Piualia , mereationcs , U' res eo modo , (5' for

m! ,quae-rtraberepount al'q Cine: Trag. Item quod os Cini: Tr. G* lmbitator Tr.
Polli M mitatandwerz :0' conduciaoere , ao tenere, ac teneriacere , ' colloca

re pere vel per alia: pro e , ?el alteroiorum osuas betiaf minuto: , 29' grol
`

cum z

- ~ `

'Dl TM .

2.2.;

:ninfe-unique conditionis exiant ed Paculandum in infula Bra e abq. aliquo dacio ;


onere, e? faciane c5 Braze peroluendu, imponends , @u ixuend'is , zz quibus
dacio oneribu-s , (i faionibm Tragurim, e? habitat. Tr. totaliter, e? libere unt ex

clu . Item quod os hag-e? habitat-Tr. point, e? valeant extrabere , ' extrahi
facere de terra Braze omnia viualia bona , res , ' mercadi-u, (F alia-s quacumque
mercationes , v: all4~ Ciues Breeze extra/nere , *nel exirabiacere peime . Item con

tigerit in poerum [Zuod C'e Trmelngularis perona Tr. ne pro Ci , ne prong.


perona damnum a iquid eu robariam , vel depredationem aliqunm inferec alicui
Bracen , GF bobinBraze , vel Ci Br. illi qui pafmfueric damnmn ne pci-one fin
- golue Ce de B"de teneamr recurere petere im de damno Comici Tr. (F Curie ue
que pro tempore erunt . ,Qui quidem Comes (9" Curia teneantur , ' ilebeincfaeere
ius palin/ami de damn, @i ms non redderetur plenaria: pao, 'vel pal/i5 damnum ,
(7' 'Poteae , U' Reor Braze vocauem, (9" reqmuerit , ne per Inter. , ne per
Nyntinm Comitem Tr. ad colloquium Comes Tr. zeneatur , (F debeatc ad collo
quinm reqmmm in Iocum per vtramque pei-tem ordinati/im U* zbilimm. (F uper
ipo damno , fao eonerre debeanc ip reores ad inuieern , (a' teneentur offia:
concordare , (a decidere [item miei-parte: , (e quicquid per tpos reores in hoc [4
&um fuerit , (9" ordinatum validamt , ('7' rmnm , " per wramque partem ridim
pleri debeat , U inuiolabiliter oberuari , nec 'ella moda, vel ingemo , nec farm-e dan',
ec concedipot pao, vel pas damna aliqua pignoranoel repreilia per Poem,
er Rei-Eracle contra Ce, (T bom.acng.perfor:.u ,nec diriuzles de Tr. occaio
ne damm alicuim dati, nec fafli, ec aliqua alla caua forma , vel :eigen/o, U* [i conce

dere-tar , vel daretur, quod ipfapignoratio, el reprealm , ex nunc Cat , una, irri
ta , (F inanut , 63" mlm-5 valor, @ momenti , (F non valeat , nec tenear vito iu

re . (F vera vice contigui: in poerum Ce Brace , velngmeride Bra-(uim' pro


CEA/inc prongperdamnum aliquodeu rabarum , vel de redazione: aliquam in
ferre alicui Tr. (9' Mbit-Tri: Pafuerw, vel qui paiferit damnum , iue [ing.
per.ue Ce Tr.tene.zntur reuocare, (a' petere ms de damno D.Pnti , (F Rec- (F' C'i
Brace ~, (7 Curie [ue que pro tempore eran! . .Qgi quidem &eine/" Cu: ia Brace cene-m

mr , (F debeantfacere i: poulanti de damno , (9" me non redderemr plenaria;


pao, relpas damnum, Comes Trvacaueriz , U* requ//iuerit Poem , (F Refi
Brace , ne per itter. , me per Mancini ad colloqumm celebrandum upra ipe
damno caua concordandifium (F' partes, quod tune 'Poi-u, * efior Brace tenen

mr , " debe-ire ad colloqumm reqmfitum in [acum , C9" terminum per veramque


partem abilimm , (F ordinatum , 'uper ipo damno eonferre debeant ("pi lia-&ore;
ad inuieem, ' teneanturfamn concordare , U decidere [item inter partes' quidquid per ipo: Reores in bocfac'fum fuerii, (9* ordinari-m miidum ju, Z9" rmumf
per vrramque partem adirnpleri debeat, (F' perpetuo inuiolebiticer oberuari , nec *9L
lo modo r! premium efi forma vel ingenia dari poli: , neque concedi poc po W!
pai: damnum aliqua pignorana ,vel reprefalia per Com Trag. contra ce' boom:.~

ngperf. nec dirluales de Brezza occaione damn!" alicuius dati , ZFfat vel ali
qua alla cazz/a forma , vel mgenia , ' [i eoncederemr , vel daremr vllo modo ipjz pi
gnoratio, (T reprejelia ex nunc ca, una , irrita , inanisc , (F nulli! valori!,

C7 momenti, nec 12110 modo Patent, nec teneat alto mre . Saluo emper , (F' referenti)
arbitrio diff Reti. uel D.C0m.Tr.U D.P0!~ m- Fare, (9* Braze , qui nunc/unt, nel

pra tempore erunc in omnibm bijs , qua habent liberum arbitri-um , U'porcem proce
dcodi contra delinquente: in malecijs , infurm incendsz fraudolentis, prodxttonbus

m mr m O', ?iyltijs muliezurn , ac in omnibus alnsbi conces performam [un:


r um
,

2.2.4

Del/e Memorie

mm zommonum , in quibus omnibm ca/ibm procedere pount contra delinquente"


[i caus occurrat rt uque in banc preentem diem procedere , e?" ententiareunt con
ueti , (a' potuerunt per tempore: retroaa non obantibmfuradiis , nec aliquibus

prediomm . ,Quibm omnibus preditiiscrmatis , (9174 ilitis inter parte: predi


at proe , di: nominibus dia-e parte: proe, (F'Sindicarijs nominibus pred.
uidmna pars alteri , e? contrafecerunt bi ad inuicem pacem nem quietationem ,
remiionem , ac pafium de vlterius uan petendobi ad inuicem vidmna pars alte.
ri , (F contra aliquid occaione diarum pignorationum, reprealmllo modo , *nel
ingenio . LL omnia, eFng.promitt. (9 . . . . . ub pena mille librarum cui:
medici-u t Cis [/e-n.0' alia medici-u partis attendentis . . . . oblig.bona vtrorumq.
Cum . . . . renunt. . . .
./1 um Trag. in Ci Palatio pre. nob. vir. sier Simone de Valle habitatore Trag;
Sier Petralia Stephan! Ciue Trag.5`ier Greg. Biuice Ciue Tr (F Dragono Mie baq
l

bitatore Trag. teibm ad bet 7000' mg!? Iacob.- Danielis examin'is Trag.
Egonllm/iu-s Mag. Tic Pbya Vicentinus Impcr. auf!. not. (F Cancell. d. D.

Comm-5 , (F' Cu Tr. oibuspredic. u eaque rogatus fm'p , ' adpublicamforz`


lam rede i..

Nello i cso tempo furono anco compoe le dierenze delle repreaglic.


con Zaratini , e cos con uei aggiutamenti i veniuano amicheuolmente
leuar lc repreaglie , che peso haueuano prodotti diurbi tra le Citt mari.
time , Se impedito il libero commercio tra di loro , e come con le opradetta

conucntioni i era tabilito il libero tranito della rada di (.hlisa , cos i

procur anco rinouare il libero commercio di Bona, chera tato interi-orto,


come dal eguente priuilegio trouato in vn frammento di regitri di lettere.
apparice .
Steplm us D. GBM: Bone maln* ap-*vira Philippo de Molino Com. Tr 1 udie-`
ConL C51 Cimemdcm reuerendis amicisfuisfal. (F incere diletiioms aelum .
'Propzerea quod nobilitati Deire completmusnceris aeibus , 'propter mentis
ore proprie bonitatis uam nos ex 'mtatione nob. 17m amici nori D. Daniel veri
concimi nobis rcddunt 6711 uoloi, e? exinde vobis debitam compiacentiam , (9" ami
cinam in fruus profefiuoos pat prouenire . Eue abilitati veftre tenore preentis
dcmwtftcuritatem damns (F conferimust mcrcatoreseu Ciue.: veri per notrum
dilriflmn , iurllzionem,forciam liberum , (Ffecurum introitum , (F egream lia

beant qt' plant ita quidem ripredi mercatores, [eu Cmes nori, comm thbcma'.
mercatoresipfarum pont, valeantin predila de nia ubi? 1959""? P37."

gnum notrum cum peron , " merumonijs i C9 "l1" WW mm 0* Vul"


tumque :pornm ire, fiume'? redirealui, Oram "1m omnbmz ai! l'gemncu
pri,
cuiuilzbet metalli , cere , atque martiramtspecorum, allorutht 60mm
de more mercimomo videbiturne contradilionc aliqua . 0 crentes inuper ad om
nem dubitationis materiam auferendam quodper ?os , ant aliqucm bommem , (Fm
Neffa; notrum verii Ciuibus ,I nel mercaioribus ,
peron eorum , ' mer-

cimonus vel accipiendo in eredentia Violenter , i [tela/to colore queto nulla *ma
mma f-mn . Da:. per manum Magi/in Viti nrifdelis Cameli. 7 dee alzubo
13%: in que- mnicra sacur di nuouo anco per terra .il libero com
mercio , c tra le Citta collegate furono latte nuoue dichiarationi per ounia

,e ad ogni diturbo , che potese nacere , le quali i trouano nelle noce dell-'L

Cancella-ria
v
.

L,

4 ~ '-x'*

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,-c

1.

_.u.
'

D! TM .

z 2. 5

1340 die Dominica :8 Iunij . Ciuitanus mmcius , 23 pre 632': retulit mihi no;
torio e hodie de mandato D. Comms crida , e'? notificasepublica , e?- 4h4 voce i

1.014,@ in 'Platea Cu Ciu.Tr.Quod CiuiuTrangulU Si eu.amicitiamra:eruit


couiunfii;* vnioanmul promierunt,inierunt,'eeerunt contra uaumq,pgro
nu,Ciuit.Ca,' locu," vniuerirates damnicare' inimicari ro ente-:nel iren

tes Dominouo DDueiF- C51, Vence. pra diti Ducis' Ci Ven-delibue ?miuer

is, a quod quelibet diff-:rum trium Ciuituos'amicos , " contra inimieos pro iui
micis manieis , ati-mio amicos pro amici: , ' inimieos pro inimicis in 0mm cau.
' eueutu prouu , uorumque Ciuium vniuerorum coneruatioue , (F' augumento

bocpatio, " conuentiane . ,quod cau aiiquo prediciarum Ciuit. vel Ciues, Uin
gulures perone earum dapnum aliquod paterentur quacumque peronal, quod v:
Ce , 'damnicati aduam utisafionem 'velocius peruemre ont D.C0mes da
mnicute ua propria , (a' mera auioritate requirere debeat per mu itter-u_ damni

cantem , 'nel eiusuperiarem , (F' cap: , 1*: damnumatisfaciat , babi repon


one non atisecerint , :una ipe Comesalus auorirate pre-diff:: ipum damnum dee
beat ridere e? examinure, e? aa examinatiane :amare- Qua fatia cauzione in.
zeri;ua auoritate require-re debeai ipum damnumie taxutumcut ibi videbitur
'Ptatisaciat in tcrmmum quem ipe Comes voluerit agnare iura quem atisfactt
bene quidem , ahoquin ipe Comes [mi pred. propria au. proceda; contra ipum da

pnificantem , e? gentemuam , ac onu eorum icutibi videbitur e/se iuum , con


deratu qualitare , U" quantitate _damni recepti proce/um noticare teneatur , ' de
beat alijs Liu-:bue Ciuit. l :min-5 , que ipum procei-tm teneantur , (3' debeant inte
graliter oberuL-zre, (F' acere oberuari contra ipum damnicantem, geutemuam.

ac eorum bona . Si vero aliquiui Ciues, merce!. eentin partibm ipus damni
, euti cumuis mercationibm, (9" rebm s velne eos debeant citare, w inde rece
dant quam ?BIOCM efse pote infm terminum quem 'ridebiturluo Comici 401gnare s
qui termiuus non tran/'eat vnum meu-"em . Eti aliquis dammcaret aliquem predi

Larum trium Ciuitatum , rei Ciues iparum , (a' cum preda , (9 robaria e reduce:
ad alii Ciuitates , Comes iliius Ciuit. ad quamc reduxit ipum malefaiorem , vel,
ipos intromitterc debeat in auere , ' pcranis ZF atin reitutionc damnicato pro
cedere debea! contra malea oreacut contra predones , U capitalimosinimicos ,

(9* ic aa denunmtione roburie uliquis Ciuisprediarum Ciuit. emem ipum pre


dam Comes uus :eneatur ipum reituiacere dapnicato abque atisfaione aliqua
cienda ipi emptori , quic emerat po noticationem prediam , (5 nibilominuo'
poit procedere c'xra ipum cutbi videbitur ipe Comes e?" emerit ante denuncia
rionem prediam nihiiominue reituiaciut predio dammfimto ed remuneat in..

arbitrio D- Com- ui de faciendi bi recere pretium empnonis , vel nonicut bi


widebitur quum inquitia acicndu 'Pidebitur i cme-ric ante denunciaionem , vel
non remaneat p Comiciolo . In prediia autem unioneuiztinracripm vltra eau-7`
tenta in difitz crida . Sr vero aliquis predi. m'um Ciuit. ob iniuriam aliquum ,
vel oenam ibi (9* Ciuit. ue illatamguerram veli:: contra aiiquos comouere de

beatignicare alijs duobm Comitibus , qui omnes tres Comites conuenire in mul
tcneumur in loco , quem conitucrint , ibi habita collutione intere per omnes
tres , vel maiorem partem iporum diinitum fuori!, e? terminatum , quod guerra
ipa accipiatur ia: pro vtuerie ordinatum per ipos , 'nel maiarem partem deguerra
acienda; Si rei- `guo iporum concordauerine de non faciendo gucrram redium,

(F' ali: eet de opinioueguerrecrib'at quiiibe: D. Dsici, ' Ci Ven. u opinio

zzes, qu0dpreceptumbiufizpq ipum pz pure-m ,

C'e Ven. in faffo gti;er


T.
Pr" 7*.

2.2.6

Delle Memorie

pred. c debeat oberuari . Hec autem vnio , 'aternim , ' conuentioi ineipere
debeat a die quofatfm fuerit pree: eontraue , qui fatina fuit in I 32.7 In. xt

rertia die men. Xbrio in antea , ce durare debeat ad roluntarem , (F' beneplaeitum
D. Dueis , (9' (n Ven. pred. Si vero aliquis cuius predic. Ciui't. ua temeritate
ictus contra prediam *enionem frater. (o conuenti. faeere preumere: , quodfuus
Comes alus ipum debeat punire , condemnarecutibi videbitur conuenire .

Si vero ipe facultat bus mendicus tali: eet exutus quod non baberet 'rude oluere
banniatur perfuum Comitem de Ciu. pred. e? earum diriu eo tempore quo Palae
rit Item
ipe Comes
.
vt,predi&e
Ciuit. cauam habeant manendi in meliori fraternitate conuene
runt Sindici uprafeiptis nominibus quibus upra , quod aliquod c6: prediiarum
trium 6iuit. non Poi! nec debeat aliquo Barano Sciauofaeere exenium alqim ,line
freentem e as libuprane voluntate omnium trium Ciuit- uel maioris parti: ear
nec auxilium ali uem , vel iuuamen alicui preditorum Baronor.Sclauorum mittere
per te (F pecia em , ' peciales perona/i modo aliquo , ne conenu (F' voluntate
Comitum prediorum, 'vel maioris partir iporum , G' boe durante *unione redia ,*

ip autem Sindici aufforitatebi tradita dimerunt in arbitrio D.Ducis ad endi buie


contraflui [i quidforet addendum,minuendi quid minuendum eet , 29' declarandii
quid claritate egeret . pena eli contraacien. lib. decem milltum , cui: pene medie-t.

deuenire debet in Ce Ven. alia medietcu in predia vnione contenta obernantes.


Con quete none dichiarationi non olo fii corroboratala opr'accennara;

lena tra quec treCittasm anco pecicati li modi da teneri qudo shauee
a intraprendere guerra alcuna, e quello pi oeruabile col vietare a Cla:

cun priuato di donare alli Baroni Croati pi di lire 25. enza il coneno dl.
tutti tre li Communi vniti , liberauano li Cittadini dalle moleie delli

Conti Croati connanti , 8c inieme egli leuauano le protettioni , che col


mezo dci preenti oleuano procacciari a depregone: `d' altri Cittadini
loro emuli concorrenti; dalle quali erano nate le di enioni oprarierite
e con quello modo leuandoi alli Cittadini le dipendenze de _foraieri s'ap

plicauano aglinterei comuni della patria enza diparit di conditione , e


con
animiaedati
viueuano
quietamente
.
_
Dindi
poco tempo
egui
la guerra trSibenzani
, 8c il_ conte Ccnanti_
no di Chgliuc , il quale hauendo col fomento del Conte Nelipitio fratello di

uo Padre abricato alii confini di Sibenico _vn _Catello che PClo 4156"?

Ji*

'5M-.bjmggh , az impedito il libero tranito a Sibenza


ni , perci nati vin-ij dif ui mi ambe le patti u finalmente depredato il ter_
ritorio di Sibenico , on e vnite inieme le tre Citta colle ate ricercarono il
Conte Nelipitio loro colle ato ,-che facee riar li danni atti _dal uo nipote,
e dalla ua gente : ma egli,c e doppo la depreione de Breberiei montato in

uperbia prezzaua ognvno , e non voleua entir ragionalcuna ,non i curo.


delle protee challhora furono fatteonde li collegati ricorero a Venetia...,

da doue furono epediti Nicol de Prili , e Nicolo de Piani Proueditori, li


quali vnite le nenti delle tre Citta collegatecon quelle de COltPano_ O
rouiza , Mlaino de Chlia , e Scardona , e GlOl'_"lO de Corbama nimici del

Tredontc Nelipitio le mandarono ad aediare i predetto Cacello per di-


, hu orlo; perci impaurito il Conte Coniantino condecee a diruger eo
a. Sibenzani,come er la pace ipulata li 4..Otto
Ca .cllo,e riar li danni fatti
bre ?343._nglla bocca del ume Karlie. vicino ai cardona regitrata al pi-L.

'

Di Tra .
del 4. libro de Regno Dal. 8c Croa. ap arice .

2.2.7
.

Cos i andauano aggiutando le di erenze che inorgenano con connan


ti; e circal medeimo tempo u procurato di riunire glanimi d'alcuni Citra

dini, che mal volontieri oportauano deser eclui da Coniglio generale.- .


del che ho trouato alcune poche memorie regitrate in vn iragmento di ta
tuto di poche carte di carattere antico critto del 13 50.in Circa , che ne glal
tri tatuti vecchi con tutto che intieri non i trouano; perci ho voluto regi
trarle intiere .
_i
~
_ ..
In ne Dom. r 340 Did. 8 die men. zz mariu . Conuoc :to , c eongregato maiori ,
'voce
di
generali
preconia
Conlio
'rt moris
Cuel, de
m."
bom
mini@
Ciu. Tr.
pot. in
viri
Palatio
D.Marci;Cel/i
dii Coisbon.
onoCom.
campane
Tr. , m
die beri preced.inter D.D.de eius curia, quiuerunt ex cum eo, ao partito ad u/o ~
le balotttvs omnes in communi co ncordia eorum nemine dicrepante occaione cu
iudam requitionis ae quampluries , ' pluribus vicibus ipo D.Comitiper plures
bonos liomines , (F' perona-s Ciu. Trag. eidem narrantes , Of exponentes, quod propter

bonum , " pacicum atum . quem diia Ciu. babuit de zo anni; citra , vel circa
multi boni bornines_, U" lij multorum bonorum bominum de bono in melius multipli
catiunt qui non unt de conilio di-e Ciuitatis , quod eis indecens videtur , quare ip
D. Comiti , (a' eius Curie placeat prouiaere quad aditio at , (9" fieri debeat Con
lio die Cia. de dit'iis bonis bom. * filq's dic. bon. bom-:Mie Ciu. ultra numerum
qui ee conueuit , c9' ad preens , (9 dic. D. Comes , ' D- D. de eius Curia intere
prouiderint, c''rmauerintpred. eri debere cum voluntate, t beneplacito dic

Con. Gnlu , t* ecundum uod ip Conlio , maiori parti Coniliariorum dic.


Con- placebit , " vidcbitur at , (9" procedatur , cF executioni mandatum firmum
t "- rlterius debeat oberuari non obantibu-s aliquibus atutis in contrariurn lo
Zuentibua , quibus in bac parte intelligatur dipenatum . Item D. Comes volenti
us, U preentibus dic. D. D. de Curia dixit propouit , Conilium potulauit quid
placetdicl. Con. . . . ~ Conlar.di&i Conilj, ZFm predta volunteripro C'i,
U pro bono (F' vtilitate dih Conlj . In reformatone cuius eonlij in quo uerunt
4 9 Coniliari] , U' ao partito inter ipos ad buola; , e? balatao uper dipenatione

fiatutor. loquentium, quod Con. maius Gener.t de 80 bominibu-M Con/il. plus

placuit ponentibus earum balotazs in buola alba,- quiuerunt z; quod dii iatuta
in [MC parte propota per d.D.Com.ZF occaione contentorurn in ea 'it , (a' zi-:1113.:
tur in omnibus diienatum , e? derogatum videlicet . .quod aditio eri po/jit dio
ConJIlli vero quibus diplicuit ponente: eorum baata/s HI buolarn vermilam ue
runt 24 in contrarium prediorum . Item rmli modo ac'io partito per d. D Com-ad
bu' bal.uper aditioneenda maiori (9 Grli Con/illo Ciau-Traina numerum lo
Iiominum , (T Conl. placuit ponentibus eorum balotas in buul. albam , qui fuerunt
numero zz quod de nouo aditio ath* eri debeat conlio maiori , generali pred.
ultra numerum predium quod Con-e ad prensnlli vero, quibus dipiacuit panca-_
tes eorum bal-in buvermfuerunt num.zqin contrpred.
In ne Di 1340 Ind.8 die 2.8 madij. Conuocato, U cong.mai. Grtli Con. Cls, (9'
bom.Ciu.Tr.in Palatio dCi-s mandato d.D.Com.prim die beri z7 madq' pri-ceti. fa
. fio partito adcruptin. cum bus. (F bal.inter 1)-D. de eius curia , qui cum eo uerunt
n.8 omner in comuni,concordia,quod cum die Lune z z Mau' in Gen. Confuerit reir
maium,quod conilio maiorigen.d.Ciu-qui el ' ejc conueuit de 80 Conlmm' bo

minibu-s debeteri de nouo aditio 'altra numerumupradium dic.80 born-(F Caua


tia format-cripta per me Tornata 43D3Coni3Cancin ips Mx? [nd. die Luna aa
"' ` '
P a
Ma

2.2.8

Delle Memorie

Mad'u' prius dieupraeriptaatfa abolutione , ' dipenationeatuts laquent; quod


i um Con. ee debeat de prediis 8 o bom!? Con' pred.D. Comes eum pred.DD
e curia intendunt, " vellint ipam reormationem executioni mandare pro bono ia.

tu,e pacico dit'ia Ciu- " honorem, (9 tomodum bonorum hom. Ciu.eiudem, proui
deruntrmau. (F' deliber.inter e dii D. Comes, E? DD. de eius curia quod ad Con.
gen. d.Cis proponatur, da* proponi debeat de quanta etate, (F euiumodi perlbnarum,
e? hominum ee debeantilli , e?" cuius numeri, illi, qui adi, 'cribi debnt in diEZo
Con eum quibus formis,@* conditionibus. modis, eeundum quod dio Con.
vid.maiori parti dii Con. platuerit at" procedatur, (9 executioni mandetur ali
quibus atntisel aliquibus alis non obiantibusldem D Com-in d. gen. Con. de vo
luntate difla eiu-s Curia dixit propouit, (F Conpoulauit quid platee diiCon-e'
hom.d.Con.eF' in prederi voluit pro bono,hon.vtil.Cio, hom.Ciu.pred. In refor

matione cuius Conin quouerunt 67 Conl,fa&o partito per dium D. Com. .1d bu
(7 bal.inter dios Con/;dxonliplaeuit ponentibus eorum bal.in bu. albi etfuerunt
uma-4 0d aditio at dConmltra numerum cbfuetum di.80 hom.hoe vidnnodo,

quod qui :bet gentili: homo Ciuit. Tr. qui habet patrem, vel qui non habet; qui pater
it,velfuerit de Conilio die Ciu.intelligendo quod quilibet qui hodie e de Conlio
nge? intelligentur in numero gentilium hominum etiam i pater non fuerit deCon
lio n intelligendo tempore tirrane dumodo t legitimu-s ee pait de dita con. qui
*venire debeat coram D.Com.e* eim curia in maiori Con. eum prinquiori proximo,

quem habebunt, qui proximmpropinquior dium talem qui ee debebit, (F voluerit


de d.ton'.iuret ee etatis zo annorum eompletorum,vel ab inde,`uper quofa a diflus
talioeribatur in numero Conliariorde Cimc?" etiam quilibet l 5 annorum qui it,
'Pelfuerit lim alicuimgentil homini-s de Conpat ee de d.eon.ed non pot ee

de partito nec ofcium habere donee erit etntis zo annorum completorum , vel ab inde
uper* cum uert zo an. vel plurium proximior propinquus , quem habebatimili
modo 'veniat in difio Con/:in maiort eoram d.D.Com.eF' eius curia , qui tune tem-paris~
erit ad regime d.Ciu.* iuret illum ee etat.2o.ann0rum completorum , vel ab inde

uper , tune eoaffoit , @ ee pot de partito , Cz* ocia habere vtalirde ciuo
con. e? erit aliqui-s bom-os homo , uciens , quinont de eon. neque Pater eius
uerit, (t dignus ee de Compoitporrigereuam petizionem D.Com."eius eurie
quod veliet ee de nf-(F D.Com.27 eius eurie videbttur, quod de hoc dignusit d.
D.Com,de voluntate d-eius curie ipum Petitionem proponat in nf-gm"- fmf

dum quod con. velmaioripart100n. plaeuerit ,at :SF concedmr e "WWW-'1


mandetur,c/F rmum it,~non obante 3 z eonluae bal.:i burubeam ponentibus m
eontrarium predie.
__
_

e@
Chrihi nom-ammuzzu
Nameiudem
Ind. xdie I 5capanne?
men. madq
Conuot.~
e'* In
cong.mai.'
Gen.Con.Ci5,
hom.Tr.in1341
:Pam-Cuono
voce
Frecce
nia,vt mom e de m.* Egregu'" Pot, viri D.Mcolqi Barba dico hon. Com.Ciu.Tr.
prius inter DD.de eius euria,qui eum eo fuerunt n.8ao Partizan-t comm ftt-'mmc di:
erepante red-DCom.proponit,c* proponiaeit,quod cum plurespetant ee coniliaz
rif, de oe porigant petitiones, 29* ilii, quiunt miezum repieiant ibi ante noie
tes alieni diplieere; propterea panatur in hoc eon. pars quod detur liberta/5 , 'lieen_
tia ip D~C0m quod in :p0 con. pro bono , U' coneruatione hominum , (9' Cru. Tr.

i efolus POUit Pan ere talem parte: routbi videbitur E" dia pars ponatur ad
oruptinium Per buolos , E? bal. (F' i maiori parti preds eon. wdehituree bona ,

a' Pbittrmai (5' i predie maiori parti non placebzt t valoris nullius ,
(F momenti o In rermatione cuius Con. in quo uerunt 67 canl. F fao Partito
'

' ~

inter

~ *Di iTrz.

2.2.9`

inter eos ad buf' baluper libertate danda d. D.Gom.deponcndo parte: pred.in Cori.`
Gen. w uperi: denotatur placuit ponentibus eorum bal. in bu. alla-:MT fuerum mt

60. quod d. D.Com. ipum parrem ponere poit* debeat non ob. 7. qui comm ball.
in burubeam pouernntJtem [mili modofao partito per prefatnm D. Com. ad bull

ce" bal.nper partem per ipum ponendam , ea* libertatebi data per Curiam de 8. (F'
main; Conqnx pars e . ,Quad ipe animadnertens preteritaapientis intere proni ~
dere futura , (F' quad prout reperiti in Torijs Romanorum, necnan aliorum noro rum antiquorum quod Cinitates , que diuianes inter [e habneruntunt deflrue, (/F

ad ruinam toliter deuenerunt , eo quod hommes ipfarum exientes diui , * voIte:

magnica quilibet parte: nom procurauernnt'fecerunt quod amici ipornm po.


nerentnr in Conlijs earnndem ad hoc w poent adfunm intentum facili: peruenire
Ideo ipe D Com.bonnmamm pacificnm 29* nietum bom. Ci. (i dirius T.en

pie: , ('9 ai-&an; dici: , da' proponi!, quod :aliquih pro volendo ee Conil. pori
get peritianem aliquam ecu ndum reformationem fat-Tam tempore D . Mom' Celf
Com.T.quod illa talis petitio debeatporigi D. Com. e?" :ue Curie de ofio , faio inter
eospartito ad bubnlmbtineatun' capiamr per :eptem eornmqni untin. nou em

" fic non erit quod illa tali: petitio non pot legi in maiori Con. ec de ip: ont'
pars , O i caperetur , ' obtinebitnrinter d. D. Com. e? curiam de ofio , rt em
perius denotatnm , quod illa tali: petitio debeat legi in maiori Con. (9" poto partita
ad lai-[JF bal.quod debeat capi,(F obtineri per tres parte: d.mai.Con.congregati ali-tc
t nulins valor-is, <27 ecacie. placuit ponentibns eorum bal. m bu ..I album, qui fue
runt n.61 . quod dia par: debeat ee rma , ' *valori: , (F' eicacie , ac vim , '
e eat. debeat obtinere , non ob.fex , qui eorum bal. pofnernnt in bn. rubeam .
Item imili modo faio partito per d.D. Com. ad bu. e? bn .uper eo quod d. D. Com.
proponi facit , quod aliqms porigetpetitionem pro eendo Conliarins, da" ipfaLetitio
non capietur per D.Gamxr :nam Curiam, uiunt nu-9.per modumnperius

nota

tum, non poit porigere petitionem ad hoc a iquo modo , caua , 'rei ingenio 'neque ad
se x mene: prox. mos , (F' militeri petitio eet capra inter d.D. Com. :nam Cn
riam,et non caperetnr per main: Coniliumtfupra dicitnr,non poit ampli: pori .
D-Com. nec :ue Curie , nel gener. eonf. inra die. tempnsfex mennm (F' quod di a

reformatio non poit , nec debeat reuocari , vel dipenari ni tper tres parte: Curie

de 8. ' maiori Conplacmt ponentibus eornm bal. in (mf. al am qnefnerunt nu. 64


quod diff.: pars debeat ee rma* eieax, e'? quod *Pim reormationis obtineat , (a:

atuti , non obiantibns qui eomm bal-in bu. Rubeam in contrarium ponernnt .
Belle reforrnationi in oanza contengono , che del [340. de 22. e 28.
Maggio vien dipenato lo tatuto, nel quale era epreo, chil Coniglio Ge,
nerale non o eer di _i numero , che d80 , e che uelli, chaueuano il Pa

dre,che fo e del Conig io oteero eer introdotti in eo Coniglio dal pi


propin uo arente purche aueero nito r 5. anni; ma non poreerohauer

ocio ino i zo. e quelli il Padre de quali non foe del Coniglio, preentan
do le dimande al Conte , e ua Corte d8. che foero timati degni veniero
portate al maggior Coniolime foero pree con la maggior arte de vor:

anno eguente,che le dimade preentate alla Corte iano ptc e er 7. de 9.'vo


ti, e nel maggior Coniglio per 3.parti, e che quelle , che non oero pree , o
nella Corte , o nel Coniglio , non poteero ballortari, e non do p0 ei me

i ; nalmente, che uea rcfomnatione habbi vigor di Statuto .

prignie

;tamente oetuari, tue che la legge del numero d'80. Coniglieri c e vien-4.
P I

.dl-

2. 3 o

Delle Memorie

dipen ata non i troua nello tatuto riformato 18. anni prima", che doueua.;

eiet lvuale , al quale e bene lurono aggiunte altreleggi del 13 26. a . e 32.
( come i riferita nel cap. delle Reformationi ) nondimeno ne anco tra quelle
aggiunte vi tal legge , come dal medeimo tatuto apparice; onde deue e

er tata v_na delle leggi dello tatuto vecchio , chera in vo auanti ea; rior
ma : perCi credibile , ch'il Conte Celi deiderando componer glanimi do
Cittadini habbi voluto fai' fare anco la dipena , e bene non necearia , per
ouuiare a tutte le cauillationi , che oteero nacer per quea nona accrega

tione . Secondo s'ha d'oeruare , c e vengono admeii al Coniglio liglioli


de Coniglieri, con che i veniua a dipenar il rigor della legge $3.del 1.libro
dello tatuto rilormato,che vole iano anco nipoti: e pure quea legge che
nello tatuto non viene dipenata epreamente come laltra , che non v'era .
Terzo cha queti medeimi viene admea leta d'anni 15. nel che i veniua a.

dipenare anco let dvnanno nella o radetta legge preiso di 16. niti .
Wartoxhe lanno eguente fucpoa la rettezza de voti a glaltri pretenden
ti , che non liaueuano il Padre el Coniglio . (Milito oeruii , che nellad
miione di quelli, che doueuano riceueri di nuouo nel Conigio , viene ef
preo , che poino dimandar deere admei anco quelli, li Padri de quali ,

non iauo, o non foero tati del Coniglo; o giungendo poi non intelligendo
tempore tirranie , dal che viene ad inferiti , c e quelli ch intrauenero nelli
Conegli a1 tempo delle turbolenze oprareferite al cap. vitimo del terzo Li
bro , quando era Podet, e Capitanio Mattio Zori , non i potese prender
per eempio s poiche era tato ci. fatto nel tempo della tirannia; tale douen~~
do eer tato reputato quel tempo , nel quale er'ano intrauenuti ne Conein

guelli , che per glordini delle leggi non poteuano intrauenirui , e perci ne)
urono anco abolita le memorie , come al opradetto luoco ato riferito .

Qual eetto pouo hauer hauuto elle riormationi non trOuandoi Cone~
ll, non olo delli predetti anni 1340. e 1341.11131 del I 325. ino al 1347. vn ol

ragmento di poche righe del 1330.11011 i pu apere coa alcuna di certozon


de i_C0me creder i deue , che non enza caua iano tate regirate ee refor-_

marioni in quel fragmento di tatuto , che del iu antico _carattere , chabbi


"cduto , cos non trouandoi, neglaltri tatuti e caratteri pi moderni , che
tutti ono vniformi di caratteri, 8c intieii; i pu _congerturare C_hC ano
{tate eclue , come riucite inutili, e enzeetto 3 gi che la Primal vien PG-_
con vn ol voto di pi dellaqnet , e13:qu maggior numerq di Coniglieri
c9 dei, egno euidepte, che mal volontieri i condecendeuaa queta aggre

at'ione : e e i aentiua , non i concorreua al modo COS! &Clic; 11 che 1 CO


noce dalla pienezza de voti dell'anno eguentenella rettezza poa tanto

nel Con iglio ecreto, quanto nel maggiore, Chmlea eser Q3 "101" Pre
tendenti, che i aranno impediti lvno allaltro la riulCita , _e 1 aggregatione
non deue eser eguita: poiche non i troua , che crecese il numero de v0

tanti, ne nominate altre famiglie , che quelle , chal] hora _erano del. ani
glio , ne altra memoria, che le opraregii-_ate reforinationi .le qual! ho CO
.piato per notitia del tentatin d'aggregatione , e del Con-glio d 80.del qua
le non i troua altramemoria .

~ -

Era nel medeimo tempo VeCouo Lampridio Vituri fratello del tante vol
.te nominato Daniele , col quale la Communita hebbe longe contee . Queti

esendo Primicerio u da Leignani eletto Vecouo li I 3. Ottobre I 304. ma


,_
q'
non
`
~4 .
..y

. .

`
Di, TM.
x

zz!,

'non f la ua elettone~ admesa dall Arciuecouo di, s alato , anzi doppo


molte altercationi , tra le quali ve ne vna dvn igillo di eina alicato , u
dal medeimo Aiciuecouo eletto li 5. Febraro 1307. Lorenzo Canonico di

Spalato , e Strigonia Ca'pellano della _Regina Mara , uo Vicario; onde con


uenne a Lampridio andarin Francia , doue era allhora la Corte Pa 1316 , 8c

iui nella Diocee di Lione prima , e poi a Bordeos del :3o6.'e iuaimente
Poitiers del 1307. inar per la delegatione del Giudice , e li u dato il Cardi
-nal Fra Gentile di Montefeltro deiinaro Legato in OpgariazDal. Cro. 8c al
tre parti ettentrionali , che capit a siualato il mele di_Maggio 1398.1_\'ltimo
'giorno del qual mee la Communita di Trau decret di mandarlo multato,
accioche venise :i viitare la ua Citt , 8c alii14.Giugno 1308. v'andarono il
Podea, e Giudici per condurlo, e venne accompagnato da Giorgio glio di
Paolo Bano Conte di Dalmatia li 16.del medeimo : li 17.egui compromeso
tra li opradetti Lampridio , e Lrenzo nella perona d'eso Legato opra l
elettione del Vecouato di Leina; lo eso giorno ordin il Coniglio al Po
de,e X. Saui},che auorisero l'elettione di Lampridio appreso il Legato ,
il uale esendo in Segna li 2;. Agoo del medemanno dichiar nulle le pro
UOD del Vecouatd di Leina rieruando la collatione a e, Sc alla ede Apo
olica ; come il tutto ditintamente vien epreso nel proceso originale, che
tra li manucritti della Libraria Vaticana di Roma al num. ;935. Lo eso
Lampridio Primcerio i trou fuori della patria del 13 15- con lArchidiaco
no , 8: altri uoruciti i'opranominati, con li quali anco rientr ( come ato
critto) e doppo la morte di Liberio u eletto Vecouo , e perche all'hora era

communicato lArciuccouo di Spalato u confermata la ua elettione dal


Papa, come apparice dalla bolla originale, che nel Archiuio della Commu.
nit, nella quale venendo eeo il modo , con cui egu la ua elemone la re

girar come i troua nel uo originale .

..

Icannes Ep-Ser.S.Dei dilelijs Populo Cit-im? Diac.I'r.al." .Apoll- bened. Mi


litanti Ecelie licei immeriei dipone-me domino predenlesoiicita nos pular infiantia,

*ve circa iatum E ecliar. (5 iiiarum pree-im , que vacation incommodisubiacere


nocuntmttente conderatianis aciem dirigentes operoe oiicimdimsudium impen
damm, rt witatis dipendijs , quoolent ips ex vacatione diuzina prouenire optaric

diuinaauente Clementiu procianz incrementis dudum quidem Ecclia Tr. per obi
tum bone tem-Liberi] Ep: Tr.paorisolatio deiituta diieilij Cupituium eiudem
-Ecetis Tocat: omnibus, qui voluerunt, debueruntx poeuerunc comode interee die

ad eligendnm reixa profumi-i ubitutione 'Paoris . v: moris e eonuenientes in..


mmm, ne po diueros tratatu-s interebubnos deiiberantes ad id are per viamcru
linj procedendum . Tres ex ips de dignis nid. dilecios lios Lampredium eleum
Tr.Primicerium, Marinum Amblasij, ac Ce regnam Gregori) eiudem Eccl. Canon.
eruarores notorumuorum, ae omnium , (e mgulorum dich Eceiie Canon-tune ibi

-dem prefentium concorditer aumperun: : dante: eis plenaria: potxemcrutandie

creta , (e gzllatim prima ua, (F deinde omnium, (9" ng-Ped-Ca"0~10td ' ci!
deliter incriptis red-167, (9' publicatis illico in commum illum in Tr. Ep'm eiigendi
i quem collutionem prix inter eos ubita diligenti inuenirent omnes , *vel muiorem
;mmm ciudem Capitali conentie adicendo etiam, quod rnus ex diis collegis dum
:.m-.zz de con/mn tamen , (T voluntate aliorum duorum eleionem buiumodiole

11/27:! pidiliarg2 gumque ip buia-[modi pote-iate receptucecntesin parte pri:


4

m.

az:.

Delle Memorie

m0 ua, e? deinde omnium ZFngulorum pred.Canonicorum ibidem preent-*um ou


fuient cum diligentiapercrutati , ac uom eifdem deliter in criptis redafiis , (a' i
communi illico publicatis , collationeque inter eo: babita diligenti , quia camper-tum.,

extitit , quad cum dii College Lampredij prof. quam omnes alii (a' ngulipred. Ca.
ironici , quipro buiufmodi eleone conuenerunt in eumdem Lamp. direxerunt vna
nimiter *rotaua , diffm Marini ex poteiate ab ezd.Capitulo 7t premittitur tradita
vieeua * collegarum tpforum, ce* aliorum Canoni Fred. de iporum, U' aliorum 0m
m'um voluntatc , expreo mandato eundem Lamp. in .acerdozio con/litutum in..
,Epiim Tr. elegit , U' eleionem buiufmodiolemniter publicatam prefatum Capimc
ceptarunt . Idem Lampr. pomodum ad iporum Capituli inantiam huiufmod ele

fiionis bi preentato decreto infra tempi legitimum elia-filoni buiumodi coneni: .


Toro cum idem Lampr. diique Capitulum per eorum certo: proe. U" Manno: ina
tempus debitum per Ven-fra:` norum Petrum .Architppaldoci Metropolitam con
rmati elefiioncm buiumodipro rt ali-u de iure tenebantur petijent, quia ele-&ioni;
eiufdem coram .Arabic-Po ipoic pendente negocio rompe/rum extitit eumdem .Ar
chzepfa re , cut adbuc ee diciiur excomunicat. @u/Pen. ab adminr. Spirit. *
tempor E cclze Spalat.ententijs per bone mem. Gentilem tit. S. Martini in montibm

pred. prima , ZF ubequente per dileum lium no/lrumytrnaldum S.Marie in por


ticu Dias. card. .Ap. .Ted. Legato: lati; in eum dum in ill partibue Legationis oitio
fungebamurpublice innodatum , O quod propter boe buiufmodi conrmitio i ad cam
impendendam roceiet prcf. .Arc/mp. de iureubere non valebat , idem Lampr.
peronaliter di ique Capitulum per eorum certo: procurat. " nunzio: ad Sedem ae
cedentes eundem eonrmare per nos eleionem pream eine nobis preentato de
creto petieruntbumiliter , e? inanter In premi_ ibm , (9' ingoli-5 atutis
iure temporibue oberuat: . Nsigitur elleione
dem uamque perionam per
tu-at. .Ama-dum Epim .Albananeu. dlleios lius noros Guill. Tit. Seiriaci

in Term: presb. G" Lueam &Marie in via lata Diac. Card. examinarifecimm dili
genter , " fafla nobisuper bu': ab eifdem Eta , da Cardinalibue relationedeli, quia
inuenimm Meiionem eandem de ditlo Lampi. peronaydonea , "Piro vtpote cui iure ,
ac morum bandi-u, litterarum eicntia (a' alia virtutum merita , prout teimonus fi
de dignis accepimu-s ura antur eannonice celebratum de atrum nororum cgntlio,
auortate. .Apooliea conrmamu: s ipumque ip Ecclie Trprefet-;imfu in EPM-"

Paarcm ,- curam U' adminilrationem ipu-sbi tam in Spirit. q q . :NNW-PW


rie eommittendo firmam fpemdueiumq.tenentes quod e an _ _ PWTI WW"
fpefiionie induriam Deo propitio propere dirigemr- _ - ,.
1 m Dnopm
incrementa . .Quo circa vniuertarem *ri-am rogamueunemue , ce* hortamur at
-zente per .Apotolica robis'eriptqiW'm _Prefmm d"a"? dm?

recipiente; , ("9* bonee tra .interea [abbi-:bau mandati:. Ita quod ipe in nobis
-deuooniz lza; reperiti': letetur, 'roqu I eo patrem babi-ati: a/due grattolum. Du:.
;./luenioni xv Kai-M47) ?QNT-"7"' "mo 4,* d"} 3 9
And dwumpridio in perona in Auignone per ottener la conferma

.ione dal p3_


r la icommunica ,nella quale ancora perieua lorciueco
;uo di Spa] ` come che di quelladel cardinalentile nappar vn autentica

;n61 cangia-io del Capitolo di Trau dellinfracritto tenore .


i
N., mae preenti-s intera-s inpeuris Iaeobm .Ai-ebrei. ('3' totum Cap. Spalateii.
Eccliealutem in Do . Nguerm's nos d n.7-- in Chl-Pat'.`-D.D.Gcntllc m/. 1);. u.
.:min monnpresszardudp.ed-Legdittem recepifse m her verba .
*E * 3)} XPOL, Capi!. Et135palatialz in pile-711m de iuic
Spa

Di Trani .

zz z

Spalatina vacante adminiratio Spirit-* temp.spal. Eccl. ad vospertinere nocatu


quia nunc quodamodo varare videiur pro eo quodat.Pet.Spalat..Archiep.nis con:
tumacia culpis, cb' demeritis exigentibus , (2' per nos ab eorundem pirit. (o temp;

rationaliter adminifirupenm a (F' excomunic ententiji plurimi-s irretitue. N95


iuxta oicij nori debitum prouidere volentes , ne dic'fa E cclia defeum in prediiis
pirit-c'? temponpatiatur illorum admin/Zrationem 'nobis tenore preentium duximus
comitten.exercendam a *nobis quocumque nos aut.D.nol. . . . . Sum.Pont.i can
tingat nos de Legatione recedere aliud duxerimus ordinandum, compellen. quoq. con
tradiores, tb' rebelles and. qua fungimur nobis concedimu-s poteatem. Dat. Poo
nq' Idm .Aug. Pontic.D.Clem.PT.5.an.6.l/nde cum teneamur mandatum d.D.Le J
quia
exequi
etiam
reuerenter,
non paim" ne nos
:lillaquotidie
Spalat.Eccl.defeitum
ad inuicem congregare
in pirit-'
prouid.
tempor.
(F dicret.
patiatur,
viris
D-D.Greg.Vulcinnam Can.spal. aut?, pred. norosecimus , cr inituimus tenore

pre.ta`m in temp. quam in pirit-(F quemlibet ip/orum inolidum Vicarios , Proc


(F ammimrat.Eccl. Spal. ecundum quod in d.litt.D.Leg. continetur expree pro:

mitt- per nos nos'iroqueucceram* r.perpetuo babere quicquid per dios Vici.
olidum faflum uerit , ne} geum , (F nunquam eontrafacere , nel venire done:
per D. Leg. vel um. 'Pont. aliud extiterit ordinatum . In cuius rei teim. ptes
lit. fieri ecimu-s , (a gilli nri appenione muniri . Dat. Spal. die 15 ept. .4n- D.
1311. 1nd. oaua.
,
Ma di quella del Cardinal Arnoldo non e nha memoria alcuna olo, che i

troua nello teo cartulario vna mano decuationi chil medeimo Arcina
couo eprime il "ioruo de'i 8.Gennaro I 3 i 5. e i come non i s e lArciue

.couo in vita foe aoluto dalle -opradette communiche , cos ne anco i s

quando morise 5 olo i trouamemoria , che li uccedee Baliano , al quale;


el 13 zS.uccee Domenico Luccari nobile Spalatino,che communi'c Lam~

pridio Vecouo di Tra , e doppo lunga agitatione u dal medeimo aoluto


in Bologna li' to.Febraro 13 ;4.

Le molte contee , ch'hebbe la Communta con eo Vecouo Lampridio


quando cominciaero, e quali foero lc prime per mancamento di critture..

non e nha rincontrozcona olo , che moltiplicarono in uari' capi 5 la prima


memoria de quali , che nel principio dellanno 13 37. imaging@ il Vecouo

al Capitolo ~, e Clero, che 11011celebralero li Diuini ocij in preenza di Pe_


tracca di Stefano Cega , e LuCiano Dela da lui communicat , con tutto che

lArciuecouo di Spalato hauee dichiarato che non foero incori , e non..


volle accettare la preentatione , che pernome della Communita gli u fatta
li' 23.Luglio 1338.del Rettorato della Chiea della Madonna della Piazza va
cato er morte del opradetto Caarizza Archidiacono; d'indi poi venne a...
dichiarare tutt'l Coniglio incoro nelle 'communiche da lui comminata; :
onde conuenne alla Communita. venira rotear 8c appellari al Sommo p..
tece , e perche trai le caue, per le quali il Vecouo haueua dichiarato incor

io il Coniglio nelle communiche , vua era lhauer praticato con Eretici Bo


nei contra il uo dini'eto, perci neceario di dar notitia, chi foero que
Eretici di Bofna .

Era in Bona quella orte dEretici , che furono detti Patarini , e Mani'
chei , chabitauano nelle montagne , come criue il Cuteis; contra li quali
era no iate tabilite leggi nelli atuti di Trani , e Spalato, che commetteuano

foero cacciati via , _ee .foero prei , e conuinti fosero abbrugiatii le lo


.

e_

234

Del/e: Memorie

Res'anno,che eletto Vecouo Lam ridio,PapaGo:crie ; Mladino Con?


te , e Bano di Bona , che procurae eirparll come nota Oderico Rainaldi

*Rueglannali Ecclt iaici l'anno 1319.num. 1 . euequentemente hauendo il


U Carlo d'Ongaria doppo la oprarierita epreone d'eso Mladino con
ferito i l Banato di Bona Stefano,il medeimo Pontece crie ad eso Bano
Stef; R Eliabetta ua Conorte , comanco al R Carlo , che procuraero d'
eingnere quehereia , come nota il udctto Rainaldi allanno 13 25. 1.28.
e per( he al uo ucceore Papa Benedetto era peruenuto notitia, cheo Ba

no auorisc li redctt heretici , perci egli con tre lettere eccit li Conti di
Croatia cio c e Knino , Corbauia, Segna, Clilia, Orouiza, e C1uci,che o

gli opponeero, e auorisero glInqu-iitori che mandava vero quella parte ,


'come cr-iue lo eso allanno 13 37.num.30. '

'Lanno eguente non i s per qual caua ,' occaione venne leercito dc,
Bohe capitanato da] Zu ano Ooya , e Bogdano Gerdocuich mandati

*dal Bano Stefano :i danni dl Chli'a s il quale douendo pasare er il territo


rio di TraL il Vecouo congregato il Capitolo li 1 5.Agoo1 3 3 . lammon ,
'che niuno douese praticar con Bonei,ch'erano Eretlci otto ena di com
munita , e che lo eo doueero auuertire alli Laic,

erchc aueua inteo ,

che la Communitai voleua mandar Ambaciatori,e pre enti alli capi delleer

cito i il giorno de 19.l\eauentepas leercito delli predetti Bonci per il


'territorio di Tra vero Clla acdo danni ouun lie-pasaua, 8.: il Vecouo
radunato il Capitolo dichiar il Conte (ch'era Filippo Molino) col coni
glio o e lctracca , e Stefano Cega'fratell- , e Gauio Stoche communicati_, e,

quei tre d'euono esere ati mdati Ambaciatori dalla Communita 3111 ca

pi delleercito con doni , come era il eoume di are quandovenxua alcun..


peronaogio , o nnmero di gente armata , che non foe inimica .

a.

Percio Gauio opradetto doi giorni do p0 prore auantil medeimo


;Vecouo come Sindico della Communit e ponendo in otanza , che uello
-era ato fatto con leercito de Bo nei non era ato volontario , ma' orzo.
* Per timor del pericol o - rc ,exam-e haueuano arto anto lArcmecouo
thSpIalato,& i1- Vel'" o ,z.,;,,:z ,,v- ilVecono era({Leggiin pefrontl
h a. er oa::

` '
v**
:Con a _l auo rate o
E P

_ "i"
r
o, equmogrado enza.
del re
:dif

,
i -

'-Wanonicieraa
o 1

1" ' > r 'g

auanti, che pronunciac

urc communicato, &ecluo da ognatto le_

erci proreua dl nullit; esappellaua a1 Sommo Pontece,&

alli primi dOttobre deliberato nel Coniglio ,che iommetteeil nome)


*del Vecouo, ch'era olito metteri nell'inrumcnt ublici come vede om
mefso nelii opra regitrati patti con Brazzanidc lanno eguente, &alli

1.13. Nouembrc u da Caotto de Nicola, Andrea detto Ia riza , e reoorio


lucio Sindici della Communit dl nuouo riproteato _di nulllta ad vnaltra.

.gjll

"

- `

dichiaratione di communica,8t interdetto publicato i] 9.` del medeimo me.

`:Ka-4,; ci-dalla quale s'appellauanoaa Santa Sede; appreso la qual furono mi


.

i.

' .-wti'Sindici: c per morarelvpueral coneno tuttili_Nobi'li _vengono in

eo mandato , con modo inolito, nominatamente decritti tuttl qtcili, che.


.' -vintrmenncro nel modo eguente,
In XE

Dc' Tratti;

2.35'

In Xpi nom. am.an.Dri 1339 Ind. Reg.D.K.ar.Ser."" RegHungarie, e? Mag. aly_


E rcelo D.D.Francico Dandolo D.G.Veanclito Duce, ' tempore regimini-s nob.et
apiri D.Philippi de Molmolion- Com. Tr.uorumq. Iud. nob. DD. Wool: Mathi-i
Dobre , Doymi Srephani. ,k Doy mi Marmi Judi-ee , ' .Andrea Greg. _Lucif ammio.

nomine Epi' cauam danrisecundum Reformat. Coi: Tr. die Dominica quinto eptem
bris . In pieno , (1' Generali Con Cu vniuertam , bominum , ac ngularium
per/bnaritm de Tr. ad onum Campane vocibuque 'Precanum more olito congregato

mandato difii D.Comitis , @ue Curie de 0670 vid. Iud. (F' Conl. Cis Tr. in quo
conlio ucrun`t inracripti , qui uernnr , ZFunt lira numerum deputatum , {9 de
liberatumecnndumformamlamti Cu Tr. vid.Dii Meolo Mathei Dobre,Doymm
Stephzni , Doymu-s Martini .And/*ee , ' .Andrea-5 Gregori} Idice-5,@ Mauri Men

e Conliarim, vacantibm dualru-s Conl. (1' alio quarta abente, " Caoptus Meo le, Gregorius Salinguerre , .Antonin-s Doyrni , Mcola Simoni: , Deja Ioannis Lucij,
Vicentius Ampleuxi, Michael Stephens' , Dexe Palmare , Gregori: Mater ,lEliaS
Menxe , Gauus Stoycez 'Nicola Cipriani, Gauius Dee , Dobrolus Matei, 'Petrus
Su, Marcus Gear ij , Georgia-s Biuize , Petrus Matei , Thom-z Step/;ani , Grubelt
Canoci, Luce Mat ei Luci, Doymus Michael , Dei Marini , Doymus Paqua , Mi
coe Mathei Lucij , Maxim Doymi , Mez; Ialle, Iaxa [liane/ie, 'Petracba Step-luni,
Lompre Cortee, Frederic: Mathei Lucij , [cannes Doymi , Nicola Starez, Icarini-s
Marini Gauegne, Gauegna Carafoci, Damiani Dee Vichi , Micoe Macbei Clu
di, (F Luxa I oannis Lille , Inanni: Dre , qui repreentant totum corpus Clair;

di: D-Comes vna cum ua Curia de ao, C9' diff/Ls Coni 'iarjs in dio Conlio exi
entibus , e? ip Coniliari] *una cum dio D.Comite (F' di.: curia pri-cl. vnanim.
ter . (9 concorditer nemme dicrepantefaciente: proe nomine , O' vice d. Cls vn_

nertaiis *U* bominum ,ac [ingiilarum peron. de Tnnon intendentes propter [aac re
nocare nobile: Viros Dos ioannem D. Petri Canonicum Tr. U' Gan/?um D. Stoye
Suazji b Ciues Tr.Sindicos , ce* 'Procu ratores conitutos per ipci` C'e z ' hommes in
Romana Curia contra infracriptum Ep'm Tr. nec alterum iporum , nec mandatum
iporum , nec aliquos aliosuos , U dte vniuerratis , " bominum , acngul. per
fonarum da Tr. sindicos , ' procur. ed potius rermando eos , quemlibet iporum

in totum , uum mandatiim , {9' omnia , que per ipas proc' Sinai-C9* per alterum _
iporumfacla, ZZ di'lannt bucuqnein Curia Romana , * alibi contra D. Epm in.
fracriptumecerunr. con/lit. ordin. nobilem Virum Stephanum filium nobili: rire'
D.Miclaelis Step/;ani de Tr.abenrem tanquam preuum , (F :LCu vniner-G' loo

mimacingulperon. dc Tr. inmul cum prediis Dls Ioanne, ' Gauo certum_
nnncium, miumJ-'rocur- (F' Sind. " afforempecialirer in caua , "nel cauis,quanr.
'nel qu. habent, *nel babitmiunt cum quacumque perona Eccleaica , velecu
lari , coram quocumque Iud. E ccleaflico, vel Seculari, pecialiter in caua ;nel
caur, quam, *nel qu. habent, vel liabiruri unt cum vene-r. patre Lampridio Epi-e
copo Tr. uper quadam appellatione tam nuper eorum nomine per nobmirum D.Fre.
dericum q.D.Matl)ei Luci] interiea coram Ipo Do E150 ad Dominic! noflrum 'Pa
pam procuratorio, ' Sind. nomine pred. C'ls vniuer. (F' hnm acing. pei. de Tr.
ad profequen. omnium appellat.,buiumodi , ' omnia , ngula contenta in ea co
ram difo D.noro 'Papa, vel eius .Auditore , nel .Auditoribus , eu Iudicibus dati: a

'nel delegandiseu deputatix, vel deputandis ab ipe ad libellum oerendnm dandum


eu rceipiendum ,uperpremis , e?" alii: quibucumque ad agendum, 0' deen- pro
predifiie excipien. ' replicanlirem conte. dilata cPromitmc. .A'lum in Pa

laiio Cu T_r. preentibns teibus Magia Iacobg Medico dc Paduaalariato Csu Tr,
3

`/._._

az6

&Del/e Memorie

Superancio Raynaldueij de Cingulo notariaalariato Cis Tr..Alberto .Apotecario q;


Francici de Mediolano alariato Cis Tr. Benuennto filio Magi-i Nicolai doioris
Gramatice de Vmeentia alariato Ci-s Tr.Sigi-edi Cerdone q. Henrici de Vincentia ,

E' atian Tr. " 'Pureco Precone Ciis Tr. omnibus babitatoribus Ciuit. Tr.
ad l)0:`PC(-'lllttr *evocati: , U' rogatis , ' 'Petra Mathei Lucij examinat. Ego
Guill.

c.

Oeruii , che e bene tra li opra nominati vi' olo Gregorio Salinguerra
della Caa Vituri , ch; doueuano , come interesati ,

er la famiolia eclu

der nelle attioni contra il Vecouo , tuttauia alli 7. ttobre ueguente;


Daniel Vituri fratello del Vecouo ottenne dal opradetta Bano Stefano di
Bona il opraregirato libero commercio : e nel medemo tempo eendo
andato in Bona il Padre Gerardo Ptepoito de Minori era tato riceuuto dal

predetto Bano Stefano honoreuolmente , morandoi egli pronto deir


par gl Eretici purche ose aiiito dalla Sede Apotolica , e dal R dOn
aria , temendo che svnisero con loro li Scimatici : che gl erano vicini,
il che hauendo eso Padre Gerardo ignicato al Papa , perci furono
replicate lettere al medeimo Bano , 8c al R Carlo eci-tando , e l vno ,

e l altro ad eirpar l ereia , come nota il Rainaldi allanno I 340. numero

7;. 8c il Padre Luca VVadingo pi diuamente nelli annali de minori lie


s'anno .

. Furono agitata le controuerie nella Corte Romana , chera in Augnone i


ediinte le caue Ciuili dalle criminali: le ciuili furono dal Sommo Pontece
delegate allAbbate, Primicerio , 8L vn Canonico di Sibenico , come dal BrC

ue, che nell'Archiuio apparice .

WE*

Wii-Wi*

Benediius Ucdileis ile .Abbati MonatJ- Meolai Siben. diocei ( 'Pi-im: -

cerio, ac 'Petro Sum/ich Canonico Ecclie Siben. al. (a' .Apol. bened. Sane nobis
dile't'i lij 'Nobilis vir 'Pbiiippas Comes , Gregorius Sali uerre Gauus Dee , Io ~

ele Stephani , e? Iacabus Danielis Indice: , necnon coni iarir , ' Ce Ciuit. Trag
petitione monirarunt , quod licet gabella parte CiuTr. Vratarina vulgariter nuncu

pata ,necnon quedam platbea contigui: Etclie Tr. ac ortus poitus in inula Boe a MC
non campus SPetri de Clobucez, ac Palatium Comitatus , (F' Ieda ium Barcba n_

vulgariter_ nuncupata , ' inidie ac {eopuli maris in Ciuitate, di riciu Tr. con

ientia iuris , ('9" Proprmtis Cis die Ciuitaiisuermt, (F exidnh e? 4' 'PF CW
quam predeceores eorum gabellam, plateam, Ortum, Campums'Palatmm* inulas

pre-ditta@- . , v; vm iuris , 'propietatis-eorum exitentia tenuerint , WU"an


'r

, ~ te

e'er memoria non extat. tamen *ven- fra:.

ius Ep's Tr. aerens , quodpro Eccliarum Tr.Ciuit. e? dioct iuribu's


dis , * non vurpandis vniuers, (a' ingulizs perpeciale 'Priuilegium Sedis

* u

o.

poolice inbibeatur expree nc aliqui bona , " iura iparum Eccliarum occupare,
inuadere ,eu illicit detinere ,eu illa iniu perturbare preumerent quoquomadm.
..L-t
?EW ecuspreumerent honoris ui dignitate prinentur , ca* minus veraciter pretende:
pod ipi Comes 1ud.Con.eJ' Ce gabellam plateam, ort. camp. Talat, pedag.in-_pre

dia, tam aduam maiorem , quam alia-s ECCHM, SD' mona.ac alia pia loca Ciau-c?
dioc, predeeent , *rt ao dicebant occuparant , (7 occupata indebite per wolen
tiam detinebat dita: Com. Iud. Con. * Ce monuit per edium publicum
man
dauit eidem S rt plateam,gabellam, e?" alia bona, (a' iura lminmodi , que diff. Eccl.
mona. ' lot-'0mm ee falo dicebat , (9" detenta , seu occupata per eos ips E cctqs

mona. atqlqiinra certum terminum quem ipsadbac peremptorium agqibat


,

...mi

"` """ "

'

re t

'

\7

reituete Q ae in pace dimittere libere procurare: , aioquin C0nlud.ngul.canl.


d.Ciu.prediELgeneraliter declaret pretextu dii 'PriuiL lict de ao ua auoritate
ordinaria ex cisententiaubiacere , nei-'non Ce , (9' vniu. diZe Ciuit. oreuppota
Eccliatico interdio. Ex parte vero Com. Con. Iud- (9' Cis pred. fuit inm dium
terminum eoram eorum Efo exeipiendo propotumuod eumgabelia Plat.ort.eamp.

(F in. pred. iuris (37* roprietatis eorundem C'u uisent, e? esent, E* tam ip,quam
progenitores eorumi a paeie , quiete tenua'ent , ZF poedient ci temporeup."
pro rt uperi-{4 e expreum, " erant legitime probare parati, di/{s Ep r admonit.
(F mandat.huiumodi de iure nequiuerat proceieipque Com-Iud' Ce buiumo.
di monitioni (mandato parere minime tenebantur , ?3" ad id compelli de iure non po
ter-ant . nec debebunt , quareparte iporumuit ab eo bumiliter poi'iulatum , 7t mo
nit. (a mandJmiumodi reuocaret . Et quia pref. Ep's eos uper boe contra iuitiam
uudire denegauitpro parte c'is Iud.Con. * Cis predentientium ex bijs indebite e
,grauari fuit inra tempus egtimum ad Sedem .Aheam appellatum .dt idem EPM

buius appei. contempta in Ce I ud. Con. (F' ingul. ex c'is , " in Ce ae nniuert.
Pred. interdiiententtu promulgauit,pro ter que pro parte ComJud. Con. e?" Cis
preduit itemta ad Sedem appellutum een em ., .2/30 circa dicretio ni vie per .Apo.
cripta mandami qudtenu vocatis qui uerint euoeundi, (F auditu bin: indc propo
tis quod canonieum uerit appeliatione remota deeernutis facientes quod decreueri
vis duoritate noira rmiter oberuari : tefi-.s autem qui uerint nominati i e gratis

odio, nel timoreubtraxerint per ceniti-.1m Eccieaieam uppeliatione ceun te toga


tis veritati teiimonium perbibcre .
x .Quad/ non os bijs exequendis potueritis interee duo nefrum nilailaminus exe
quantur. ?atum ./tuiniani quarto Idue Ianuar. 'Ponti nii amoextoi( 134: die 2.
Ianuarij .

Wee controucrie C iuili delegate :i Sibenico non i troua memoria alcu


na , che foero ne anco agitate auanti'li Giudici delegati , non che decio ;
onde credibile , chil Vecouo per ?impedimento ,delle criminali,che {i rife
riranno le tralaciaema gia che ono nominatamente eprese nel o radet- e.

to Breue , ara bene di riferire quelle memorie , che d'alcuna di quel ci tro.
uano , e di gia ono ate di opra. accennare , douendoi auuertire , chil Pri- f

uilego della Sede Apoolica ,in virt del quale il Vecouo intee di. dicha,
rare la Communita come occupatrice de beni della Chiea communicata , e..
decaduta dalle ue dignit 8c honori , quello , del uale s' fatta mentione.,

al libro zacap. a di Greo. X. del 1 274.0ttenuto per 'occaione della contro


ueria del'Y'oua'to diSibenico , nel uale vengono ree in protection A_
oolica tuttelEChiee di Sibenico ,` "iran , e Conta o di Zagoryc , e tutte

'altre giuridittoni E icopali con le olite clauule c erci la Communita,


epoe al Pa a , chil .econo otto preteto di queto

rene Ponticio , ma

con autorit per ordinaria haueua proceduto, alla communica ,- e non a

rebbe gran coa , challhoralaCommunitd perdee lvtile della meta delle;


rendite del Predib Drid , _ch'invtt della riferita ti ulatione col Vecouo

Treguano di 1-2.Maggio 1 :fmgodeua la Communit Che Cr non eer a


ta confermata dalla Sede` Apotolica, pu con tal occaione e erle ato inter
rotto il poeo {e er ci non uccee nelle precedenti contrOuerie col

Vecouo Liberi!) ; m in qualnodlia tempo che ia eguito ; certo chil Ve: ~

couo gode li'tre quarti delle r ` ite di Boglina , e la Operaria la quarta.


Della Piazza Ctigua alla C '
el capo vltimo} del predetto Libro tato
o

m0

2. z 8

Delle Menia-ie

motrato , che del 1306.1aC0mmnnir pigliae in pet'muta dal Vecouo ma'


berio , e uo Capitolo tutta cuena parte dl piazza , vero Cimiterio , che v.

era dal cantone del Campani e fuori della Chiea no alla Sacriia , e diede..
alcune cae in concambio cherano nel ito dou hora il Cimiterio , detto
nuouo , obligandoi di pi di non abricar nel predetto ito , ne apporari a]

muro della Chiea , e di far a. pee del Commune vna comarda ver foggia ,
o come volgarmente i dice Tezza per vo del Sacriano .
, _
Delle terre ver campo dl Clobucaz al cap. 2. del opradetto libro tato
riferito , chil R Bela quando concese Bniuiza alla Communita e le pi

gliase per e , e poi il Bano Stefano lhauese ottopote : Chlisa , 'e Nicol
Bano uo gliolo le reumse alla Communita. del r 27s. e queta reitutione

confermata dal R Ladislauo del x 278. Quali osero quete terre di S.Pie
tro rccrara il loro cataico nel capo delle Chiee quando i trattata di

ie a . del Conte trouandoi memoria , che la Communita


>
q ueDela Palazzo
rinonta
e la caa, e botteghe , che ono tra la Chiea di S.Gio:B;1tta , .SL il Palazzo ,
che teniua ad atto Sauino Abbate di Trai , la quale esendo ata molto
tem 0 enza atto, _8c hauendo biogno li Monaci dattarla , perci il o
pra etto Abbate Saumo con tutti li Monaci capitolarmente con gre ati l'a

ttarono alli Masari del Commune per 29. anni per L. 24.. de piccoli lanno,
con obligo alla Communita. di tener :i pee ue in acconcxo e colmo esa Ca

a , e con dichiaratione , che e li Rettori , 8c il Commune volese farui qual


che Camera, Lauoriero per comodit loro lo debbano are a pee proprie,
come il tutto ditintamente i legge nell'inrnmento dezz. Maggio 132.4. o

queta deue eser nella parte del Palazzo della Contea , ch'il Vecouo haur
voluto inerire o se ata vurparalla Chiea , per la quale non olo i pagano
hoggidf le lire a . l'anno come di opra pattuite ; mi la Camera ne paga lire;
55. 8c il opra piu deue eser per altra portione di anze del Conuento Con
uertita nellvo del Palazzo poteriormente .
i
Del Bai-cagno , 8t Orto imi; ,daneosero non c' menioria, e quant'all'
lole,Scogl-inonnprei'_
~ ~ .
.a tipendeseai

enonyoleseineurc

'

1 z.

v attornola
~""""F~"-*\
a
[ij-Lem

, &all afrzmi
derilVecouo

--

sxhllachcczm

lo.-pra aqnerela.tft-31;
preentata.

ratori - lla Comunit , con aolta di oter opcn_


al adminiratione temporale_,ep1rituale

manza dz,

quali furono d'ordine del Papa dirette lettere cittatoriali , che douese com
parireperonalmente il Vecouo a dico] i: tn ein mand_ Giacomo di
Piorio uo Procuratore , il quale lprodulse tennonialldl dinet-_i Prelati , ac
altri, che per lavecchiezza , e per icontmni Se incurablltdolori reni , o
gorte , 8c vna ola, c'hauena nel piede imttonqncra m lato dl venire, a
* t erendo , che li opradetti procuratori erano ininnci del Vecouo, communi.
cati, e fautori dEteti ci , e doppo varie altercationi , e repliche in voce 8c m
' crittura , nalmente dichiarato il Vecouo
communicato
i
i
_ : come xl tutto'
. ditintamente i legge nella entenzaorigmale dl 26. Aprile 134!. Dop o_d1
W che quello e uise in Tra altra memori a non li troua
u laluo
~ , che tra_ le crit..

tute. dCl re ' 0 dellArciuecouato di Spalato la mentione ,che li tall/_lag


-.l

' `

._; 7
- .. l
"r

glo

'

-\ l

i' .Dl Tra .

zz9

gio 1344. Sauiuo Abbate di S. Giouanni di Tra ose Vicario 8c adminra


tore della Chiea di Tra , e nelle note della Cancellaria di Trat , challi z.
Maggio 1345. Dea Archidiacono di_ Spalato come adminiratore nello pi
rituale , e temporale del Vecouato di Tra inituito dalla Sede Apotolica...

attase li frutti del Vecouato per lire 1600. eccettuato le decime honoran
ze , doni, e eruiti') , cherano tenute le Zupanie del Vecouato , e nel 1348.11
25.Ag00 Nicol Galuzzi Archidiacono di Treuo inituito imilmento

a'dmiuiratore dalla Sede Apoolica l'edendo nella torre del Vecouato di


Trat pro tribunali adme la preentationcatta dalli compatroni dellaChie-`
a di S.Barbara delli Chierici Desa Lucio, e Giacomo de Doymo come ben.,
fatta , e re rob la perona di Lampridio de Mengaccio come non idonea__,;

dalle quali memorie i deduce ., che doppo la entenza ose o ea al Veco


ladminiratione Spirituale , e temporale , e i come lorigine (elle o ranar
rate controuerie ignoto , cos conando , chil Vecouo era vecc io op

preso da dolori continhi di gotte , 8c impotente ,4 e ch'il uo Nipote Giaco


mo iglio di Pietro Archidiacono hauese ferito il fopradetto Gio:Pietro Ca.
nonico , e da vna entenza eguita contra di lui do po la morte del predetto
Vecouo ( che i riferita ) couando , che ose fattionario , e visuto in vita ,

e doppo lamorte del Vecouo Lampridio uo Zio pi da ecolare , che dL..


Prete, non arebbe gran coa, cheg i ose tato caua degli digui tral Zio,
e la Communitz,valend0i per limpotenza del Vecouo del proprio arbitrio,

e d'indi' posono eser prouenute le prime controuerie , che moltiplicarono


noi in tanti capi z ne da ommetteri la modetia , che vata per nome del
la Communita nella opradetca econda rotea der 3. Nouembre auant'il

Vecouo eprimendoi , chauendo ranima deuotioue alla fea di San..


GiouanniPatrone, e-difenore, che oucua eler il giorno eguente , non po

teuano

r_ la ua entenza, accoari allAltar doue ripoa il uo corpo , 8:

intrauenire alla mesa 8c oto ,- il che e bene molto gl'aggrauaua nondime


no per ruerenza della Santa Sede , alla quale s'appellauano opportaranuo

con ogm patienza .

,Terminarono quee dierenze per quello i caua dalle oprariferite me

morie con poco decoro del Vecouo , che ne anco i s e in vita ua s'aggiu~
ase con la Communita : cona olo dalle note della Cancellaria , che per la
morte di Lampridio vuaua il Vecouato il giorno di zz.Febrar0 1349.e fu e

pellito tra li Cori della Cathedrale , come i legge nellinerittione che in


tagliara attorno l'orlo della pianta della ua epoltura , 8: in mezzo la gura.,
d'vn Vecouo con Pianeta , e Micra .

Quem genuit Iacobu-s Venetus de Nobili .tirpe Vit'furi de Caa . Set Mater nomi'
ne Bona orta de Domo clara de Cega T'ragurieni . 'Pauper nuzria- iuuenic . Setlam
*ririli hec apicsuperit mox dignitatis honorem . Sedit pacica; paterque exage.
arm . In quo ditretti-5 prudens Door aeundws . 'PL-;men corde tenens Sane
Trinitatis , U' ore . 'Paor animarum Lampridtus hac tacet in .Arca . Laurentij
Sante pater , U quorum precor deuotus Laurentius it ipe rerum .

Era in queto mentre morto il o radetto Carlo Roberto R dOngaria , e


gli uccefse Lodouico uo glio primogenito , e erche nel medeimo tempo
eta anco morto Roberto Re di Napoli , mentre udouico procuraua appre
o'l, Pontefice la. coronationc per il fratello, Andrea sapplic a dtnare_ li
.
onti

2.40

Delle Memorie

Conti Croati , c'haucuano den-:gara l'obedienza al Padre per accoari alle.:`

marine di Dalmatia , e dari mano col fratello per mare , e ricu erare le Citta'
maritime , ch'in poter de Venetiani i ritrouauano , come di 0 ra accen

nato ; perci del r 344. mand il Bano con eercito per ari con ignare il or
te Caello di Knino , che per la morte del Conte Neliptio era in poter della.

Vedoua Madre di Giouanni pupillo uo gliolo; la quale con vari} articij


and col coniglio,e omento degl'altri Conti Croati circonuicni allungan
do tanto la conegna , che conuenne al Bano partiri enza riceuerlo ,- e nel

mentre, che queeercito dimoraua otto Knino , lc tre Citta di Spalato ,


Tra , e Sibenco collegate gia col Conte Nelipito procvrarono di roue

deri darmi , e per nome de Traurini epedito a Venetia Caoao icolu


per riceuere varie orti darmalcune delle quali n esendo pi in vo,perci
: voluto tracriuere la memoria come nelle note della Cancellaria i

troua., .

1344 die 2 3 .Aug. In pieno, Gr'li Conilio Cia-Tnconituerunt Caolium N:


eole preent euum mintium ad eundum Venet. compare. eoram D cali ea

cellentia, U :iu-s Dom-peteudi omnia, ngula infraeripta.

'. '

Primo vid. eentum baliae eum eroehis ale-im . Item tentum paueios bimos.
Item quingentas Laneeasj. Item mille gauellottos . l tem duo millia veretonos no
mine emptionis pro dita terra Tr. ' ad obligan. (a plezariam da. tempore conit.
olutionis'. . .

s
n

*i

*E l'anno eguente venuto il R in perona con potente eercito ai Bihach


accompagnato da Stefano Bano di Bona paucntata la predetta Vedoua , e.)

con lcili Contitirconuieini portarono le Chiaui delli loro Caclli al R , 8c


egli poe preidio d'Ongari in Knino come in luoco orte , 8c importante per

paso a e diede in concambio'al pupillo di Nelipitio alcuni `luochiim.


etma .
T

Quea venuta del R, e iisequentemente la conegna dei Knino poe in..


geloia li Venetiani , che {apettando della fede de Zaratini accrebbcro l'Ar_
mata , nella quale tra mm ~ ,

tine vi vm Baleotta Iraarina _, e farti

arreare li Zaratini, che ero-?uno nel loro do _ ?WQaWa-IL

Citta di Zara , e

quello , che &Meetings-dio

me am

pato tra El"altri critt DMmatini furono aneo inTrWl-ltf 311'110


'mini , 8c al
li 1 5.A"oo vMunna ch andaua a

'
` L
` ' , `"
oltrci marinari capitata nellaualle de Mae
'tri vicino a Zara se da Zaratini, chevi mandarono doi barche armate.

prea , e la gente poa nelle prigioni . Quanto durase que'asedio, e come*


l] R dOngaria ritornase con potentiimo ecrcxto per occorrer zaia 3 e;
come partiseenza hauer potuto epugnar li Forti fatti da Venetiani ,
uah nalmente itendese la Citt per ame li 21. Decembre 1346. e tato
ecritto nel ca . . del 4.1ibro De Reg. Dal.. 8L Cr. Poco tempo auanti che.;
cominciase l'a ecio di Zara er le controuerie ,. ch'erano tra Spalatini , u
Chlisani conforme allo ab ito nelli opradetti patti furono eletti Pietro
Emo Conte di Trat dalli S alatini , e Gioeo di Stefano Cega nobile Trau

rino da] Conte Mladino , c e trouatii inieme a Salona per terminal* cse di
erenze, Gioeo r dichiar non hauer altra autorit dal Conte Mladino,ch_e

di terminate opra le ole_ dimande del Conte Mladino fatte contra SpalatinL;
_
.`
.
on*

Di Trac; .

2.41

onde duelli li zoMarzo 134;. rotearono douer eser alue le loro raoioni

auantil dominio Ducale: e e ene non i troua memoria, che eito hauesero
quee controuerie ; tuttauia non trouandoi ne anco che'gm'se alcuna ho
tilita con Chlsani durante l'asedio di Zaraz anzi che il Conte Mladino au.

hora fose ipendiato de Venetiani , e dop ola rea di quella Citta trouan
doi nelli frammenti de Conigli di Trau , c alli 4.0ttobre I 347.0se impre
tata ad eso Conte Mladino vna barca per condur certi caualli al R; 8t alli

14. del medeimo mee , che iano eletti 1 z. Sauij per trattar di dar aiuto al
Conte Mladino, e far lega eco inieme con S alatni ,j e Sibenzani , 8c alli 20.
eletto Nicol di Marin Sindico per andar a Venetia a confermar iCa itoli

fatti con eso Conte Mla dino , 8c allincontro nelle note della Cancell.d1 Spa
lato appar chil Conte Mladino li 27. Ottobre 1347. inlituise procuratore.
per Venetia per trattar lena con le opradette tre Citta colle ate , e nel ne-.o
e del medeimo mee tantoii Traurini quanto li Spalatini e e isero Ambac.
a Chlisa con preenti per aere alle nozze della orella el Conte Mladino:
onde le dierenze aranno ate aggiuate amicheuolmente , 3c il Conte Mla
dino,come quello,che haueua neceita deglaiuti de'Venetiani ara condece

o a odisfare alle ragioneuoli dimande de Spalatini : contra quali i volte.


haueua all'vo di Croatia eercitato la forza: poiche nelli Coneg idi Spala
to i troua , che del 1337. li zt.Febraro'fose fatto pagare dal Commune lire..

2 ;00.21 quelli,cherano ati prigioni in Chlisa, che v1 deuono eser tati trat
tenutiotto ualche preteo per eor uere da loro-denari , 8: accioche que
e memorie :ano meglio compree ara bene di riferirne alcunaltre,che del

li medemi Conti di Brcbiri trouano . Do po le foprariferite prigionie del


Bano Mladino , e del Conte Giorgio di Cilsaluo fratello era reata de
presa la Caa Subch de _Conti de Brebir, e come i detto era in poca gratia
del
R carlo
, e ul'e uentemente
del R
Ludouico
quale-quando
venne;
in Croatia
esendoiciiumiliati
glaltri
Conti
Croati,dialKnno
, e di Corbauia,
Paolo Conte.d'ORewha , e Mladino uo nipote , ch'era ucceso al Conte.

Giorgio MMdle Contee di Chlisa , Almisa; e Scardona ricuarono


d'obbedire come riferice il opra citato Autor dellasedio di Zara con le e~
guenti parole al capo 6.
'Preter quam tria Cara idem Rex nequiuit poidere viti-Olmuizam, Clifam , E
Scardonam, iunc temporis , eo quod Comes Paulm Banich , eu generazioni-5 Subi
chieuicb , cui; bracbio oppidum Orouice manueenetur , necnon Came: Mladinm

generationi: eiudem , cum-5 mandato Clia ' Scardonaprotegitur rebelliones Sacro


Imperia, ac eimponpirationem ad inuicem contra prefaium Regem concientes , nec

aliquoddelitamgnum Regie celtudini alle impendere,cqueper eos extitic exa


[um, (/3 rmatum .

E condati nella nobilta Venetiana opraccennata , e Lega con le tre Cit


ta di Spalato, Tra,.e Sibenico continuarono in quea contumacia ino che
visero : ma morto 11 Conte Paolo chaueua laciato herede il Conte Giorgio

uo gliolo otto tutela del Conte Gregorio uo fratello, e protettione dlla


Sianoria di Venetia come cona daluo tetamento originale fatto in

Oi rouizali

Marzo 1340. chappreso li Padri di S.Francei`co di Sibenico

i troua : que idiedero Otrouiza in mano del R Ludouico , Se hebbero in...

concambio il Caello de Zrino poo in Sclanonia come ap arice per il Pri


~legio del medeimo _Re de :Agoto 1347. ch appree-o li SignriConti Zri.

242.

Delle Memorie

ni decendenti dal predetto Conte Gioroio i troua, e dalle opra riferitc me


morie i pu com rendere , che nel medeimo tempo il Conte Mladino col
mandar doni al ,e trattati delle mentouate leghe ose anchegli presato
di ceder li uoi Caclli al R (che per eser maritimi gli arebbono riuciti

opportuni per la guerra , che di 01a sera di uo ordine cominciata nellA


bruzzo ) m'l Conte Mladmo conlidato nella protettione de Venetiani con
tinu nel poseso de luochi ,_ne il R per hauer di gi deinato il viaogio
per terra per il Regno di Napoli , li diede all hora aido , 8c il Conte Mdi
no pochi mei dOppo il riferito matrimonio della orella venne : curari
Tra , doue mor il 1.diMaggo 1348. e u epellto nella Catedrale auantil

Pulpito di marmo , come i legge nellinerittone della ua epoltura pur di


marmo con caratteri Tedechi , che communemente vengono detti Gottici

nella eguente maniera .


Heu gema plendida

iacet ub hac pe

Clllus valoris erijt

nunc in osate a

Mladinus magnicus
v
comes uis ola pes
Georgj Comitis
natus , atque Dominus

qui Clie u
*t
cur tam cito ru 1
memorie bo ne
Almei Scardo

Probitats titulus

morum , 8: hono

vt os vernans defuic
Croatorum clipeus ~

vir tanti valo


fortis 8c ipe er

ns
at

inter omes fortior

volens cire quer

Eius mortem npiam

CClnO ro pecat is

Slauonie gentium

ueni se grat

Flete Slaui nobilem


largam veram copiam

nepotem Banor um
pacis 8: honor

Sic preces Altimo

date

quod ipe miericors


Hic annorum Domini
trecenteni inuper

creato

arcat pecato
~

ub curu mille
atque quadrage

Oauo ub tempore

menis die ri mo

in calendis Madij
Cum bona ui memoria
Deo reddens animam

traditus e li
mors ipum vorau
hic mox expirau

r' Haueua egli ordinato , chela cutodia di Chlisa , e_Scardona ose racco
mandata alle tre Citt collegate, come nelli fra _menti de Conegli dl bpala

to del medcimo giorno della morte del C. Mla mo

legge , che MarcoRu

zini Conte di Tra criuese,e perci li Spalatinideinarono 15.huom1n1 per

la loro parte 5 m quello faceero li Traurinix Sibenzani per mancamento dl


critture non i s, e li e S alatiu e ediron-o ll r 1.del odetto mele Amb.
Chlisa percondoleri col onte Pao o fratello del morto , il imile deuono
hauer fatto li Traurini , e Sibenzani , ma. non trouano_ memoriesonde e cre

dibile,che col Conte Paolo,e col pupillo Conte Mladmi glio_ del morto i ia
continuato v'icinar bcne,gi che quei haueuano biogno dl tenerpreidio

du e, Cin [FW @negate . Continuo il gonte P4010 nella tutoriapdu_


,
.
\-

Di- Ima .''".

{1.43

ore ad intenderi bene con Venetiani ino alla ua morte itroiian'do il uo


tetamento fatto in Tra li 16. Gennaro 1356. nel quale inituice herede Ca'

tarina ua gliola , alla quale otituice Catarina Dandola ua Moulie , e m3


dre desa gliola ; dichiarando di voler eer epellito nella Chiea di SJLO
renzo di Tra, doue aiaceua il uo fratello
uello doppo la a morte eguise,e come Chlisa venise in poter del R
di Racia i riferita auanti = cos la Caa Subich de Conti de Brebir,che lanna

mente haueua i noregaiato in Dalmatia Croatia , e Bona ret priua dlli


tati , che pose eua nea Croatia maritima , coneruandoi di quella` hggi

il olo ramo de Conti di Zrino, cos denominati dal Caello cpradetto dato
in concambio di uello dOrouiza , che uccese poi nella giuridittione c'-'
haueuano li Conti di' Corbauia in Croatia , e per conceione dellImperator

Ferdinando di Ciakoturno,& altri luochi nel contado Zaladee in Ongaria_.


del 1554. e cOme dicendente dal fopradetto Conte Paolo tato lanno 1667

reituta alla (apx-accennato, nobiltaVenetiana,cl-ie da uo'i maggiori era ta


ta intermesa.
Ma per tornar alli Bani, e Vicebani , cherano oliti otto varij pretei ci
get doni, 8c honoranze dalle Citt maritime , come di opra tato accenna
to , ara bene di riferire alcune poche memorie , che di quei loro articij i

trouano di ue tempi . Haueuano certi Sibenzani pree alcune Caualle del


Conte Tuart o glio del uondam Stefano vicino al porto di Trau , perci il
Vicebano , che riedeua in Knino Gol preidio Ongaro ricerc li Traurini ,

che douesero aoar ese caualle s la Communita per inolrar di ar tima del
le ue lettere g 'e edi Ambaciatori per cuari , chil fatto non era proceda
to da loro ; ma in iendo eoli , che douesero aaarle , e dubitando li Trau

rini , che fose depredato ii7loro territorio da l n ari,cherano col V.Bano


deliberarono
il 1. di Settembre
I 34.7.ch'il
Conte co Coniglio
doue
e epedir vn Ambaciat.
e Sibemco
Vr ricci-canta]
entoecreto
, e trouando
renitenza, che douese rimetter ` -SgWWnmente i prote

case in ornia,come in vn rmento de Conegli legge: e e bene non i tro


ua memoria qual eito hauese qneo negorio; tuttauia non trouando ne)
anco memoria d'alcuna otilit deue eseri aggiulato amicheuolmente, e li

Ambac. che andorono ;i trouar il V.Bano hauranno' portato conforme all

vo di Croatia li reenti , che retendeuano e li douesero non ol:: per o


equio; ma qua l per tributo in varij tempi dell'anno , e per altre occaioni
come dalli Conegli di Spalato di quelli tempi particolarmente i deduce .
x 4 Xbris 1347 Epicopo Tinien petenei quad [ieebanis, quiunt patentes pene: D.
Banumecundum anti uam , (F longeuam conuetudinem Vngarorum eiuitatibus

Natal Di de ali ui u-s exenijs pro munerib.per Cotem Spai-ceteraq.cmitates, e:


loea Dalmatiaiat olitiprouideri, eaptum qu~dpulchris verbis reeuetnr .
2 r Febr. 1348 Comes Mladinus Ciii nuntiat Hungaros ventura: aduum da
mnum idea petit auxilium .

{id

7 Manu' Mic-boy Mathei de Trag. `Ambai.*.l'r.expouit quod I.Banus Tininij di

dauerat eos ni ea hiherentur ip quidam morlacchi indeies D. Regis Vag. qui ac


ceeruntub protettione Cis Tnpetit Conilium Captum , quod eonueniant Curette:
Spal- Tm? Sib.cun Paulo Loredana 'Prouiore uper nauitatibus Hang.
_
S Manu' Vicebini litterzs petentis caua bonoris,'amicitie panno: ad neendum
in die 'Pacbatir, repondeatur verbisi' adulatorij:
, '
dazi-i214
.
i ii
N ibiiatneganddw
i
2
I

244

'Delle Memoria

26 .April. Vice Bano petenti panno: ad veiendumfamiliamuamM per ali. Ci*

:citate: olitiunt prouideri , Captum quod donetur et liquid , vtfruge: colligi po/nt
ecureval oris duca!. 50
Vltimo Madij limris D.Bani1\Licola Sclauonie peanti: mini ad e amba. repon-`
deatur rengratiando de euri zlitate [ua, nec ~Ila anita-:at , (a' tem ore aquo Do
Stepbamos Bam Magnicm rem-ri: in is partibm mittantur .Ama af. cum [me
n'z , da* exenijs .

'Palau-4 Comes Tragcribit Regem Vng. de partibm .Apt-(ie venie Vranam , E',
verus 05h- mizam direxiegremuos .

9 Im ij li ris V.Bam' Banum Mcolaum Tininium venise petcredmbamiuan


tr .Amo. aum dom': 75 ducat-adfaciendam pat-em (F' petendum ablata .
Da quee memorie appar chiaro , che li Bani , eVicebani retendeuano
'varie orti d'honoranze, e che li Spalatni andauano chifando i conentire...

'alle loro dimande ; ma condecendeuano tal volta per poter raccoglier quie
tamente lentrate di darli qualche coa; il imile i trouarebbe nelll Conegli
5b' _Tra , e Sibenico e non fosero per .
a

DEL

24s
DELLE MEMORIE

Dl

TRAGVRIO
HORA

DETTO

TRAV-

Libro Quinto.
?AMB
Sopetti clyebbero li Veneticmi in Dalmatia ino che dur la guerra'
'
`

coGenouq .

Cap. I.

Oppo tentato in vano il_ occoro di Zara haueua il R


Lodouco riuolto tutti li uoi 'penieri a` vendicare la_
morte del fratello cos mieramente vccio , come glhi

orici raccontano ,~ e non potendo paare per il marc..


Adriatico per l'im edimento de Venctiani , che oe
deuano le marine i Dalmatia , hauendo fatto ri ellan

lAbruzzo riole di ar il viagoio per terra , e pas con'



`
poderoo eercito er la Lomardia nel Regno di Na
poli , e fuggendo la Regina,e nimpo'e s , e fatta la vendetta della mort-L.
`

del fratelloentr armato in Na oli; poi per chiar la pee , che aceua ra

ge grande per tuttItalia iritiro m Harlem? 2


chi de uoi simbarc , epaszto mile riuire l

p_ .ue ;qllim rouio con po


almara

arc vicino L..

Vrana luoco i] pi proimo ai mare chegli hauee in quei contorni , come;


dal opradetto ragmento de Conigli di Spalato i legge chil Conte di Trani

auuiae i] I .di Giugno I 348. ch'il Rc dauguri:: dalle parti della 'Puglia paae
d-ana, e dindi drizza ilfuo camino vero Orouiz-a , come luoco , che lan no
precedente haueua ridotto in _uo potere, nel qual paaggio haur per epc_

rienza conociuto :i qua] richio hauee pots. la ua perona , e uanto li foe


necearia la libera nauigatione del Golfo , e voleua coneruar 1] 'acquio di
Na oli 5 perci condecee ai quello, che tante volte haueua ricuato , e con
clu e coVenetiani ii 5. Acoo del medem'anno tregua per otto anni, che i

raticata li 8.8ettembre iequente ; con la commodit della quale , quando

hebbe neceta di ritornare per occorrer li uoi,chaueua laciato nel Regno


di Na oli prcati dalla Regina , che ritornata haueua ricuperato la Citta di
Napoiim molt'altri luochi, commodamente, 8c in breue tempo pas col uo

eercito per il Golfo inuglia, 3c vnitoi _con li uoi , asedi Auera , otto la
quale eendoli conuenuto at molto tempo contra ogni ua apettatione; ;

perci annoiato accett la mediatione de Le ati A oolici, e :content di


rimetter la dierenza nel Pontece , e viitati i luoc i Santi di Roma ritorn

per la Lombardia in Ongaria .- 8c esendo poi eguita la entenza fauor della

Q. 3

R681.

2.46

Delle Memorie

Regina tralaciati li penieri

Napoli attee a riordinare il uo Regno;

In queo mentre sera commcrara la guerra tra Venetiani , e Genouei , li

quali procurarono collegari col R Lodouico,che anco dell'imprea diNa_

poli, e legato dala tregua frecamente'conclua coVenetiani , non volle nel


principio aentirul; dubitando nondimeno li Venetiani', che le Galere Ge
nouei veniero nel Golfo,,& haueero ricouero nel orto di Segna,perc e

pedirono Ambaciatori al R ricercando , che non foe dato ricetto : ma


non hauendo egli voluto dichiarare la ua intentione, partirono pieni di o
petto; e perci furono inuiati tre_Proueditori in Dalmata , e SchiauoniL

per fare quelle proulioni , che imaero neccsarie er preeruatione delli

l uochi loro ;e_ e bene non vi onomemorie di quello a lhora operaerozog


giunge per il Coraldo , che procurarono di benintenderi col Bano di Bo
na , e entendoi , che Stefano Nemaana R della Racia ( che hauendo dila

tato il uo dominio nella Romania i aceua chiamar Im eratore) doueua


venir a Cetina , li Traurini concertarono con Sibenzan i 1 I. Ottobre I 3 zo.

di mandarli Ambaciatori, e farli reenti per parte de Traurini ino al valo


re di
ducati
1 $0.81
8.Gennaro
ellanno
uente furono
eletti cinque
Sa
ui)v
per
forticar
la alli
Citta,e
Borgo,come
in vne ragmento
de Conegli
legge.
Fu dalli medemi Prouid. eortata la Vedoua del Conte Mladino di metter
Chlila, Almia, e Scardona in mano de Venetiani , ino che li glioli perue

niero all'et legitima , come egu lanno 13 5 2. e nel medemanno li xo.Mar


zo li Spalatini fecero igurra perla predetta Vedoua al Conte Gio: .di Cetina
glio del Conte Nelipitio er la treaua conclua tra loro: Finalmente il R

peruao da Genouei nel principio &llanno 13 3. mand Ambac. a Vene


tia dimandando la Dalmata , e li Veneti riman arono Amb. non olo ;i lu1 y
ma anco allIm eratore; pregandolo , che sinter onee , oerendo varie,
conditioni , e al R accettata la ua mediationc, poto in piedi il trattato
di concordia , ehe molto sallung; in queto mentre eguirono correrie mi.
Dalmata come criuc il redetto Coraldo , e perche poco doppo vicino a
Sardegna furono rotti li (cnouei , onde auuiliti i ottopoti-o allArciuef
couo
di Milano , percili
Venetianierilarinero
_Lombardi
inmu
ci dellArciuecouo
, e conduscro
le ai ,LinJle
i a. con
.tarare
,~'econtini1a

rono numero circa. la Dalm j R &n .. (J'ac- -qual terrazzo-.Quare


tre 7 *' Gottoeiin
_ o ' _ QCKZQPCMOWC'
' 3,, ' GolfoM'ron'o
*'
'n '
;UL-;z
'Tono vero Sarde
; ~,

' *

' ; ,` . .' i

Pagamno Doria entrato

`ui pree do Gale're Capitanate da Giacomo Luccari ( e perche la famlgliap


Luccari i troua in Spalato, e Ragui non i pu dicernere di quale dl quete

doi Citt fbe il opracomito) e 'anno eguente ritornato delmee dngoo


pree Parenzo, e labbrug come criue il medemo Coraldo , ll che i rincon
tra con vn ragmento de Conegli di Spalato, nel quale i legge ;eh alli rozdei
medemo mee foero ordinate guardie , c reparationi delle mura della Citta

vper la venuta delle Galere de nimici Genouei , 85 in vnaltro fragrnento de,


Concgll di Tra del medemo tempo, che ia aicurata la fortezza dl &Pieri-o _
di Po demore con oe, e torri, e vi iano poi 4.oldati a Cauallo, 8.3. pie
lidi ; e per le nout di Bona , e Croatia ia prouio del Borgo e P01 esendo

&Ata rotta l'Armata Venetiana appre'so la Sapienza li 4. Noqembe 1354* tre


Galere Genouei entrate nel Golfo fecero grandiimi dann temendo PF,

"

;952-

cio

o H

Di r-au . _

2.47

ci li Venetiani , che con queoccaione aiutati daglOngari occu isero


qualche porto nelle coe dl Dalmatia epedirono in diligenza Ma o Emo

Proueditore per ouuiar,che li Caelli di Scardona,e Chla non pcrueniero


in mano de nimici , : eortarono le tre Citt collegate di ?alato , Tra , e;

Sibenico di reicr vigoroamente , promettendo aiuti, e acendo'varie altre


prouiioni commiero alli capi dellArmata di ar viilanti, e far_ fare olicitc
guardie per le ponte , c colli dellIolc della Dalmatia per coprir tempo e
lArmata nimica venise nel Golfo,e con fumi,e fuochi dar auuii, 8t in cao di

neceit ritirari nel porto di Zara , come criue il predetto Coraldo, e nal
mente conclua la pace con Genouei il LGiugno 13 5 5.ad arbitrio dell'Ar.

ciuecouo di Milano , nel quale i compromiero li Venetiani , con tutto che


loro inimico per paura delle minacce del R dOngaria .
- i

Guerra in Dalmatiu tra Venetiani, (9


Ongari.

Capa.

Onclua la pace tr Venetiani , e Genouei non perci cearono li of


petti, che s'haueuano del R dOngaria, che trattenuto dallImperator
con trattati s'era aenuto di mouer guerra aperta in Dalmatia, 8c haueua o

lamente permeo le correrie opraccennate; ma vedendo contra ogni ua_,

apettatione conclua la pace in Milano , K egli deluo dalle peranze de o


pradetti trattati s perci l'de gnato fece in vn tempo medeimo mouer guerra
contra tutti li luochi , che li Venetiani poledeuano nella Marca Treuiana ,

Iria , e Dalmatia . Quello eguie in quea guerra , e come venie il R in,


perona otto Treuio , e quello iui operase gl'Iorici d'ambe le arti lo ri

'ericono 3 uanto al eguito in Dalmatia saccordano,chin vn me emo tem


po il Bano iDalmatia, e Croatia con correrie tenee aediate tutte le Cit
ta. de Venetiani come nella redttopera De Re no DaL8c Cr. tato da me

critto, e qu olamente replicar alcune coe tra e quali quella , che i leg
ge nel manucritto di quei tempi intitolato tabulaa Cutcis dello ato della,

campagna di Spalato' al capa. z


'Po/Z aliquod tempus interualligens Hungariepe in multitudinegraui venicnsad
Dalmazia parte: multoties ad campum Spalati , e? uque ad muro: ciuizatcs armati

acendebant ad manus cum Spalatini cercando , (F polea vineae , (9' arborei incide
bant , 'omnia culta deuaabant , multi-5 , 'pluribus anni-5 Hungari ai-gelida:

'Populum , (F gentempalatquia tune :empatia inanebant Spalatini , (F' omne-:Dal


'matiniubproteione , U Dominio Venetorum -

z *

E circa la campagna di Tra i troua memoria ne Conegli de I I . Nouem


bre 1362. che Daniel di Giouann , e Nicol de Zuue dimaudano eer libera.

ti dal debito , ch'appariua nei libri del Sale , quando erano Maari ; poiche.

al tempo della guerra grande quando niuno ardiua vcir fuori delle porre.,
della Citta haueuano raccolto eo Sale inieme con lac ua , che percx era_,
andato :i male; oeruii, che s'eprime la guerra aran e , volendo inerire,
non del tempo delle correrie mentouate dal Carodo,che aranno ate ripu
tatc di picciol momento,perche duraron poco ripetto alla uequente guer.
ra , che u moa con orge aai maggiori z e dur molto tempi:- nella qulu
4
- i
a

E48

Delle Memorie

e non haueuano hauuto commodt li Cittadini di racco lieril Sale dalla


Saline,
cherano
tanto
vicinelier
allelimura',
maggior. icolt,e pericoi
lo
hauranno
hauuto
a racco
frutti uanto
alla campagna
Le prouiioui,chall'hora ecero li Venetiani,il Caroldo le riferice pi ' ar
ticolarmente de glaltri Cronit Venetiani, criuendo , che mandalero 1a

como Doln al Re di Racia oerendoli cento milla lire de piccoli per li Ca


Relli di Chlia , e Scardona , vero eanta mila per Chlia , e uaranta mila
per Scardona s dal che conoce , che la Contea di Chlisa ve endoi impe
diti li occori delle tre Citt colle-ate dalle correrie,che faceuauo glOn a

ri,i ara data in protettione del Re di Racia s e queto deue eser quello,'c e
viene notato iu vn ragmento de Conegli di Tra di ;Decembre 1355. cho

perle nouita di Chlisa fdsero eletti ei Sauij , li quali col Cte hauesero au-e
torit aioluta , 8c alli ro.del mee uequente li Venetiani hebbero Scardona
con certi patti, come criue vn lor Cronia, ch' aro auco regitrato al cap.

417. del libro4. della predett'opera .


Ser Bernardo Zuignan Procura! de S.Marro Capitanio General con leue galie
de Marchado n al luogoeguro andando , e tornando doppo accompagnado le dette
armzdcentando [o ditta Capitanio General algune none , che c'era in le parte de Scla
mma con grande feinitade vene con latra armada in Dalmatia , ca* loabiando molti
1rattad:fatti,e parlamenti alla n con er Loren o Ccl adinembre Capitania delpa

fenadtgo Gem-rale deSclauonia, per m nom' zmamcme mandado con Ser Marco
Ztlignan Conte dc Stbenicbo , con Scr Zan Dandolo , e Scr Fantin More/ni Concieri

del duro Copitamo da mar , e appreo con Ser Domenego Michel, e Ser Mao Con
tarini Trouedadori de dme arte clli obtene , ' alle , il Caello di Scardona , e intra
dentro 1 3 5 5- adi 1 o Zener {ab Incarnat- ) con alguni patti , e conuemion , in lo qual

lo Capitanio del Tacnadego anteditto and con laua Zeme gratantemente romax
in quello , e da puo dc [ac parti con de pi lefue gale Ser Bernardo Zuignan Capt
'an General da mar , e Kont- a [/cm-a de Ztner confalude .

BERE coumtion poi'ono eer ate Ie o. mille lire oerte gia al R dl. Raz
:cia , vero altri pmi , con la Contea .i Chlia; porche _nelli Coneglidi
Tra vien notato li 16.Febraro 13 56. che ano dati a Venetian: 49. _liuomini
'da remo , e li tre Marzo uequcnte , che ano mandati xo. huomim in erm

tio della Contea di Chliia, che e bene sera poa otto_ la-protettione del
B di Racia haura nientedimeno continuato con Venetian} la copidenza_f

di prima , e perci aranno ate mandate genti in uo eruitio dalli collegati


Traurini , 8c il imile pu preuppori habbino fatto anco li Spalatini , e Sr_

benzani. Il Caroldo oggiunge .

Mandaronp n Capitanio General del 'Panatico in Schiauoma per anni dal , op-_
promm il tempo del ~emo , nel quale meglio i quelle parte' ott-:fa offendere la
mic-' , per parue al Dominio Veneto mandar al detto Capxamo
fa i.

dure quatro de
~

~ (Dello Cap. General era Lorenzo Celi nominato dal opradetto Crono
-a ;che i ferm in Scardona , come in luoco chimportaua molto :i Venetia
ni di coneruarlo ; poiche durante queta guerra opettarono empre (come'
in pi luoghi accenna il predetto Caroldo) chil R acee venire (Armata?

.Genouew _altri legni?Magi-.jp glio per trauagliarli , :x implidlrglaR-UL'.

` .

Di Trau.

2.49

gatione t onde aceuano ogni poibile dhauer in poter loro tutti li POrti del
le riuiere di Dalmata , come teniuano tutte l'Iole ; accioche lArmata nimi
ca , che capitae non potee hauerui ricouero : e i come nella paata guerra
Con Geuouei i morarono tanto anioi , che la loro Armata non foe ri~
ceuuta in Segna porto piccolo , incomodo ad eser approdato , e lontano dal

mare aperto: molto pi hauranno hauuto geloia , che non otee hauer ri
cetto nel Canal di mare, che lgo mmiglia forma molti porti,nel quale uor
gando il ume Karka vicino alle rouine di Scardona , da quelle ritenendo il ,

uo nome antico riece comodiimo al oggiorno darmate per la facilita di

condurui dalli circonuicini luochi dellaCroatia vettouaglie,e munitioni tan.


to necearie per oentamento dellArmate di mare . Per importanza dun
que di queto ito i era fermato iui il Capit. Generale del Paenatico, come.
quello, chhaueua lautorit. aoluta in terra,come laltro Cap.Generale dell
Armata lhaueua in mare eendoi etmato in Scardona , 8c oeruato che li

Breberie haueuano vurpat'o a diueri Cittadini molti labili , con_ quella_,_


prudenza, ch propria de Senatori delle Republiche ben regolate, li ree alli
primi patroni , come da vno dellinrumenti di reitutione , chori inale in
pergamina i troua nell'Archiuio delli Padri di S.l-`ranceco di Si enico i
legge 3 8c del eguente tenore .
In cbr. nom.amen . anna a natiuitate eiudem i 3 56- Ind. 9. die l7. men.Xbris in...
Scardona in Domo Ser Stephani Concbij de Scardona preentibm Ser Va-odndieboni
de Venetijs" habitatore,_` Mercatore in Scardona, Paulo Bono de Venetis, et ali/s

multis teibus.Egregius,(F apiens Vir D.Lauremius Ce/ Honor-c7]` Generalis Cap.


in DalmamJ~ Comes Seardone pro Dominatione Venetian-m volens tanquam iuZitie
debitor amnes,(9ngulos Ciues Ciuit.Seardone, etiam quocumque alias bonit, ZZ",
iuribu-s uis iacentibus in Ciuit.ipa,(9* eius dilriu poliatos retroais temporibus ad
ipa earum bona,poiones,e7 _iura dui-'LU reinegrari''rnuquique quoduum
e babeat,' ipa Ciuitaa reformetur Ciuiumgaudeat reuerioueuorum,elegit,'
aumpt Ser Stephanum Coneium de Scardona exuo oeio in uum 'Mancium pe

cialem,pecialiter ad inducendum,c\' poncndum omnes , * ag/il. peronas , que


eomparebunt in tenutam, ZT eorporalem poeionem bonorum omnium,ac rerum ea
rum' cuiuslibetiparum iaeentium in Ciu~$eard0ne, (9 eiu-s diiiiu, que quohbet

iuris@ ex quacumquc caua ad eos, nel iporum aliqiiampeareiit , ci? pertinerent;


de quibus eent,eu uie: indebitepoliati,velpoliate temporibu-s retroafiis, vel ad
eos,eu alterum earum deuolutae, O" deuoluta ejnt aliquo iure nel caua, (F de fao
per alias occupata-5,29" occupataaluoemper iure altenus euiueu mq. perone, (3 ad
referendum deliter quidquid in premis duxeritaciendum di! Ser Stephan d.
D-Capitanio.Qui Ser Stephanie-s ilhco conitutus in preentia d. D. Cap. delatoibia
namento
pervEliangelia
Lanzeiottum
notarium infrastum
de mandato
ura.
uit ad S.Dei
taiscripmris
dic'tum ocium
beneD.Cap.eorporaliter
, (9 :egaiiteracem
G'

referre quidquid in premis duxeritacicndum de mandato D.Capie.upii iuxta or_


mam aumptionis iPM .
In Cbr.nom.am.an.d nat-eiudem r 3 58.1nd.x die 2.8 men.Ianu.in Cairo Seardoae
in Sala pala " ipws Cai i preent.Gregorio lio SerBogdani :le Sibenteo,Ser Barebo
lomeo Mme lo de Venetu'soeio d-D-Cap .(57' alijs multis teibu-s Siepb. Concius nun
ciusupracriptus retulit difio D.Cap.U* mibi Lancellotta 'Nazario inrasoe die a 3

:nen-Xb ris nuper pret.dixi)'3e,expouie,(* comione mandato d.D. Cap-Ratium

lzBore q-Smyani dr Scardiia babitgteem. Neue nomine gigi eius Pam: in tenti;
ill)

z ;o

Del/e Memorie

come? corporpoffesjonornm oum infracriptmt de bonspeantibus' Pertinen


ad d.Ser Boram . .ln primis
( equunmr Domus , ZF' terre nominati) )
~ Ego Laurenti: Celli Capi!. m. m. 55
_
Ego Larix-domo: q.'Peorini de Ferrario puplicu-e not. e?" nunc not-(7 ocial D
Caldi-U" Comi! rediipredisomnibm, (a' ng.interfui,d'l' de m." d.D. Com. (e'
Cap-eripi (9' pu licaui rogatmolitoqguo mcognaui .

Di qnea guerra crinono li Cortuij hiorici Padouani al'\cap.\o.del libro


I 1. che del mee dOttobre foe conclua tregua tra gl'Ongari , e Venetiani
per cinque mei, 8c il Caroldo , che per interpoitione del Pontece foero
mandati tre Ambaciatori in Onaaria, li quali doppo molte trattationifermarono
treguano .i 'Paquot 3 57. 8. .Apri e , e nota , challi I7 Zugno foe coperto

certo trattato, che acena il R dOngaria in Zara, e poi loggiunge , adi 26


del detto mefe bebbe auio , che li nemici ingroo numero erano venuti in Iiria , e
Schiauonia,pero fucritto al Capitano del Colfo , cemandar dom-[e in I/Zlia due
delle galie di Candia con ordine d'apprefentar :i Miler Bert/:Kai Ciuran Capitanio
General in quelle parti . Diedero Licenza al Capitanio del Panatico , e Scbiauonia

difar tregua come liparee , e che li Rettori delle tre Citta Spalato , Tra, e Sibenico
udite del 'Pafnatico , U* etiamdio Zara, Mn: , ZF altre terre di Sebiauonia oferuar
douee circa la tregua quanto dal Capitam'o del 'Panatico oe concluo,e che quello
facee per *una terra foe fatto per tutte l'altre .
Se queta tregua i concludele , n , non_ i troua memoria; ma oggiun
gendo il Caroldo , continuando li Ongari ar queIl maggiori, danni alle terre di
Sebiauonia- tringendo con ogni paibil diligenza tanto che nel mee di Luglio

Spalato ,, e Tra ribellarono al Veneto dominio,e leuarono linfegne del R dOngaria.


Da quei danni, e rettezze pu ineriri , che nelli tre-me , che s'intct

poero
dal ne della
tregua non
eouie
alcun'altra.tregua partico
lare in Dalmatia
mopredetta
alla deditionedi
quede
doi Citt

Pero/ae mua* gli Spaltin, e Traurini foero i primi dari al


*
x

Re' dOngario . Copa,

A maniera con la nale li S alatini prexideero li oldati delprei dio Vez

7 netiano,.cliTta?1riniertgero il loro ontc xorl della Citta , e i def":

etomi'ramenteal Re d'OngariaIariferice il. opradetto :LCUtCIS/ doppo w


Dpraregirato luoco ..
De rebellztione Spalt.. ce* Trag. Dominio WMP- CdP-3?
spalotenfewero non valente: tanza-mala,,0damnaumerez e part agente H_unk
gor-a ,ued-pori: Polenta: da opportunoremedio promdere deliberauerunt mtere zna
mul cum Traguvtdcclinarent Dominio Vnetorum reuemrentur ad Dalmnmm
naturale , (F' priinum HungJatuerunt', 'ordinaueruntbotam ,- mquatam Spa

lat- qum Trag-caperent de noe omnes/01:14:05, (F' ipendzanos- einer'. qu: :une
mnebant ad cuodiam in dii-s Unit-Spal- G' Trag. de annononu. Dm N; Ieu xke_
nun-ente 1.3 57die 8.men. Iulij-omnes nob.!? plurcs popular Cm. Spa[..d1e Sabbafx
anteboram matutinalem clam , e'occuhe armati inmul congreganunt m Etle

&Dommj ,- CT ibi ordinauerun: , gt item per Domo: z ( lora ubi granxipendzg,


i..-,

`
4.

-".',Dt'Tr.a:.

2.5i

U" eos omnes coperto: , (9' c iuerunt , vbicumquefciebant , od eentpendia


-rij, @ipos itaagacter , (F' prudenter reperunt omnesne pre io , (F' rumore , n
poueruntt'pos incluos in carte-rebus vdelttet m Ecclza .'S.Matbei, (Fo'nEtclza S.
Thom-e , ub Eeelia SJcannts Baptie de Spaleto , U" poea met-unt. 29' aeceernnr
Nobiles Spa!. ad 'Palatiam Communts vbi Potem manebet, w- petierunt d 'Pote

ate rt dare: ei-s Clan Ciuitam , diante: vt Ciuitatem volumm dare dominio Reg!"
Hangar-ito . Tuna D.P0fM vide: non poe reere abque ipendiarijx Venerornm
tati Ciuitati Spalati quia iam omnes ipendiarq capti eran: Spalat. poti in ar
&iim-s careeribm , (9' Totid armauite omnium armorum, (Texiuit ex Camera,
* proietitpatam nudam ante eos , ZF" petebat veniam, vtaluarent vitam, U' reti
tuit etsatm clone: Cim'tats . Tragurini vero die Craino eguenti hora mie ma
gne quando exiuit ad miam adratres minore: 'Poirot Frag, ante boram tertiarum ,
" tune Tragmidente; quod ?Poteru ipjbrum exiuiet de (init-ne, fiati! olauerunt

port-u Cimtatos , non permerunt Comitem eu Poteatem intrare *m Tragurio:


tune 'P0544 erede: quad Spalaten. non rebeaent , (9' iui: Spalatum: S alatini ve

ro bonorabiliter ambo: Comites Spalati , ' Trag. eum omnibus [ami lat-ibm , (9'
mafsaricjs iporum receperunt , (3' expens C' Spalletti in barets armati-5 inanter
Veneti-u tranmifernnt , (F'atim spalat. mieruntuos Mancia: pro D. IoanneZuus
Banm, U' ere-rerum vexllum cum ingnjs D. Ludouiei Deigrntq Reg Hang-U"

atim D-Banm venir Spalat. cum uo exeretu , e? Spalat. dedemnt li Domini:


Ciu.Spal.viee,eF* nomine pnedifi &Rc-gi; Hang@ paea preDBanusmili-modo
init Trag. c9* recepit Dominium Tragmomine vr upra ._
i _

Vnaltro Scrittore Spalatino oco poeriore al opracritto narra ilmede


:mo fatto con poca di uerit , ma con pi particolari, del quale non troua

valtro chil eguente ragmento .

De recefsu0mm
Spaiatenum
Venetormn
.
"Spalatenes ridente:e
die aggrejfosA, Dominio
E" damnieatos
per Dominitlmiuum.
maturale , (F dominio, quoe fubniterant, .videlicet Dominio Venetor. Hi-5, con

uentionibm emper honorem Regni Hungoronnaluo non pojee preualere danni


cationi quotidiane in campo non pose babere aliquidfeeurum la'borermm, -nec labo
rerj frnges recipete s a Veneti: n olii erat deerzo, ac tonteo pecuniarum ,nullum
{[e iuuamen eogitauerum deno tatu bono , e?" pote reuerti ad Domininm uum na
turale modo, quo poxent condetentins , ' ne aliquo dierimine, (F *damno vcolto

quium habentes tum Tragurienbu tante penata ordinatione , matura. Anno :2


natiuitate Di ni Ie XP! i 3 5 7 luceeente die Sabbati affatto Iulij denoe congre.

gatte omnib. po S.D0mnzum, (F' m Eeclia Beati Dammi [zo/iti: Cuodibm ad 71; ,
quod quistranerit de ipendiarijs Venetorum captiuos dueerent, nefaa ipor.
panderentur , (F ne poset venire ad Comitem , qui erat tune Magnica-s D. lacune-s

,Quirino , oa congregatione Popularium , @ bonarum hominum 'Cimtatis ine


runtmul armati ad 'Plazeam S.Laurentij , mierunt tune inanter ?hommes ad por;

tam Pzare ad capiendam banderiam , queabat propelportam 'Iiore in domo , vizi


ad pree: habitant beredes Doymi Roie/n' , * alias ;ominex paratosmrjemnt ad
dimm bnnderiam , queabat in Domo , in qua nunc habitat clapm Starouine in...
Ruga vbafuit bailudium , 'ipendiarij vtriuque (tandem: fuernnt omnescapti
fine aliqua leione , (3" pereuone , pottfuerunt in Ecclia S. Mother , in Ee
tlea &Thomaul) [on te vque ad tempus , ne pote: aliquod eri dicrimen , e?" alii
Cpitanei , qui tune erant ordinati iuemnt ad Palaeium Gommoni: , 711i!). Ioanne:

;Larino Comes babztabat , qui come: audito rumore in Plate-a ad fenerame'oppo

uit,

2. 5 2.

"* "'

~--;~Delle Memorie

fuit , e? cognita voce Madij Mic/;e , qui erat Capitaneusgentium ub Palatio inter

rogauit , quid boe e/[et' qua gens et ia, reponum dedit bi Madiu-s quod gens e
Spalatina,* ?Abi ese volunt ddre Dominiouo naturali, claim Ciuitatis volunz 2

te babere . Ipe Comes dixit manibm leuatis ad Celum laudetur Deus , boe dixit ea
quodeiebat rumam Mobilium Spalatinorum , quia in breuipacio prebeminentioret
Ciuitaii: extra/ii debebant de Ciuitate , z'atim apportauit elaues Ciuitatis (F de.

dit Madio predio roganx, vtt nobilibm rceomandatu-s , quia timebat de e , (9' de
familiaua . Qui Madiuxeiens voluntatem omnium nobilium dixit ei, noli dubita
re aliquid uper caput mcum deperonis nec de familia , nec de ere tuo , eri: bonoricc

dimijfu-s ne aliqua leione ; e? ie Comes ioannes remant tacitus, (F ne aliqua du


bitatione fubequenter omnes alij Mbit de mane die fao airmauerunt dium
Madij, quia benefa'fum, ecundum iporum voluntatem, (F'o nobile: Spalaten
e: babuerunt Ciuitatem pro-'.D-Re e Ludouieo , * ficut antedium e , quod ordina_
tum uerat cum Trag.qu0d inmu ambo feeijent illa nofefieut Spalatenesfecerunt

U Spalatenes credente: quod e71 Tragurini illa noefeeerunt- . . . illa noe .ff-1
tim mierunt de Spaleto vnum bominem , quifuit ante diem i1 Tragurio noticando
quid eccrant , e? quomodo Trigigrini nil fecerunt propter aliqu-u iporum eo itatia nes, qua-5 inter fe babebaut cpe auerunt quod [porum Comes D.Mareus Bem o exi
uit de Ciuitate ad mi'am ad frntreseut erat ue conuetudini': , clauerunt Ciuita
tem , e? non permie-run: Comi-emuum in Ciuitatem reuerti; videns D.Marous lmnc
concluionem, * proditianam bi faam, ceri: z'iam eum famulisfuis verm Spala
tum; tune aliqui dixeruntbi , quod Spalat. :ae nole rebellatiunt a Dominio Vene
torum, @ ipe dixit ,'* quod Spalat.feoerunt talem proditionem modo ego fui inter
ipos Comes anni/s preteriiis e? uibilominux volo potiu-s inter ipos moi-tum, quam in
zcr Trag. viuus, eproperauit viam, " veni: Spalat. quifi bonorabiliteruee

ptu-s ab omnibus 'Mobilibus , e?" Ciuibus Spalatxa' ambo Comiteseterunt in Spalato


per plures dies , Galiaz Venetorum tres veuerunt bio in portum Spalati, ('9' receperunt '
ambo: Comites , videlieet Spalati, (F' Trag, qui Comites d Sfidlatenbus bouore quo

deouit , U omni cbaritate , ae bumanitatefuerunt de Spalato licentiati . Pobe


immediate, @ne mora quam citius potuerunt Spalatini merunt ad D. Regem Lu
douicum uo: `/rnbautores jolemnes wdelieet de mene .Augui eodem milleimo
Reti."- D.Hugolinum `Arebieum Spal.\L5biles,_ apientes vira: Doimum Berta
ni, Gregorium Petraccbe , e? Tbeodofum Leoni-5 , (F' eurnfpx mei-unt plui-es N9

bile: I uuenes caua bonorandiipfos , eruiendi ips . ,Qui ./lmbas. _a Rege Ludo
uieo benignefueruntueepti , (7' gratiofe expediti eum conrmatiom llbcZMm [M
bitarum a Diuis Regibue Hang. plures alias grati. appartantes ad propria reuer
[un: ex quo ucceui: temporzbu-s Spalatenesub Dominio Regis Ludouiei uo tem
pore vixerunt cum properitaie , (7' augumento toeius Ciuitatisfatis bene Dei Gra.
[la .

Saccordano quei doi Scrittori Spalatini col (hu-Oldmzeltri CromiVe


netiani , che le continuate correrie degl Ongari,chimped1uano li lauori , c

la raccolta della campagna foero caua , che li Spalatm , e Traurini i da~


ero al R d On g.m come,che quee correric egualmente premeuauo anco
l'altre Citta della riuiera,cos n 1 pu dire, che quee due Citt :ole doue`

ero pi dellaltre rientiri,m: Matteo Villani crittor dl qUCl tempi pare,ci_i


aegni la. vera caua , che moe quce Olc due Citta' dari :igl'Ongari , il
quale doppo hauer riferito al ca : 63. del libro 6. che 11 Veuetiani del mee:.
Q'ASORO [3 $6.0crisro al R ch' era. allascdio di Treuio) di rmouer il
.
PFC'

i.
u

Di Track"-

2.51,

preidio da Zara, ma che reaSenella ua priina libert, e retuire alcune

terre liberamente al R, altre riteneri con ceno,e pagarli certa umma di de.

naro,ma ch il R non accettae tal oerta, volendo, ch' il tutto gli foe ria.
ciato liberamente, e poi al cap: 82. del libro 7. criue cos .

I liniziani veggendo , che el Re d'Vngariagli guerreggiaua in Treuigiana , e in..


Ichiauonia , e in Dalmatia con graue guerra, e cb'egli haueua preo ordine da potei E
laenzapea , e enza pericolo della moltitudine degll/ngari vati di generar conu

ione continuare , conobbono cha loro era coaincomportabile . E pero eleonooleni


.Ambaadori , e mandarongli al Re per addomandar pace 'volendo/ ritener Giadra , e
render-gli l'altre terre della Scbiauonia , e dargli per tenpi danari aai per lammen

da , e fra laltra terre , cbe dar li voleuano nominarono Tra , e Spalato . I Cittadini
di quee terre entendo , che Viniziani voleuano dare al R d'Vngaria per loro ran
taggio i accolono inieme, e preono per conigliodi voler accattar la beniuolenza del
R , e non attendere, che "iniziani face/ero loro mercadantia . E per liberamente i
diedero al R , e ricceuettero laua gente , e uoi Vicarij in pace , e rettori, U' la gen ~

te cbe nera per [/iniziani rimandarono d Vinegia ani , e alui , el R co gldmbaa


dori non volle accordoe non ribauee Zara , e l'altre terre deluo Reame .
'
Quea caua , che criue il Villani potrebbe eere ata la vera , e foero
ate nominate quee doi Citta olamente; ma riferendo; egli, che li Vene~

tiani voleuano riteneri Zara ola, e cedere laltre della Schiauonia tra le ua
li nominaero Tra , e S alato 5 onde ne anco er queo riece caua pi ?x
ciale di quete due , che ellaltre Citta della riuiera . E come che non v' al

tro Scrittore , che tratti di quea deditione , ne altra memoria, che le opra

regirate , ara neceario far alcune coniderationi , dalle uali i po con


gietturare ualche coa di i di quello ato critto dalli o radetti .
Nello ei'o tem o , che ii guerreggiaua tra Venetiani , 8c

n ari Pa a In

nocentio V-I. ini endo nelli veigij di Clemente VL uo prece ore( c e del
1351. haueua fatto uoi Nuntij li Arciuecoui di Durazzo , e Ragui , e Ban
!olomeo Vecouo di Tra per rocurare di} conuertre glheretici di Racia ,
a: Albania) haueua del 13 54. i nuouo inuiato il predetto Vecouo di Tra
inieme con Pietro Ve couo Pacene : Stefano. R di Racia , 8t eortatolo di
laciar lo Scima , 8t vniri alla Chiea Romana , e li haueua raccomandati al
Re dOngaria , 8c al Doge di Venecia per li ati de quali doueuano paare , e

perche il R di Racia rimand um Ambaciatori al Papa inieme col predet


to Vecouo di Tra oerendo di voler vniri con la Chiea Carolica diman
dando deer deinato Generale delle genti Chriiane contra li Turchi, che

rouinauano quelli aei ; il Papa li promie ogni fauore , e inceramente s


vnise con la Chie a come criue Odorico Ramaldi neglannali Eccleiaici

allanno 1354. num. 26. 27. e 28. ma non corripondendo poi gl'eetti alle;
promee-,perci il predetto Vecouo Paene i ritir in Ongaria per diman
dar al R come ourano , aiuto contra la durezza del R Stefano , allhora il

R Lodouico inui il Vecouo di Zagrabia inieme con eo Paenc al Pon


tece oerendoi di ridurre il Regno diRacia,ch'era della opranita dOnga
ria alla fede Catolica, onde u in concioro il mee dA goo [3 56.fatto Con

faloniere della Chiea Romana ; ma erche occupato_ allhora nella guerra.,


con Venetiani non i moueua, come gaueua promeo contra gli Racxani , il

Pontece gli crie , lamentandoi , chadoperasc larmicontra catOUdh .

erano

3-54.

*Delle Memorie

erano deinate contra heretici.- i] R recrie di contentar di opender l


armi , e ritir l'eercit , del che f dal Pontece rin atiato , come criue il
medemo al num.z9. delliesanno , e queta deue e er quella tregua , che.

criuono li Cortuij folle fatta d'Ottobre per cinque mei , & il Caroldo con
ferma , che foe conclua per nterpoitione del Pontece ino al Paqua r 3 57.
otto Aprile, e quella durante foero prima mandati Ambaciatori da Vene

tia in Ongaria , e poi dal R in Venetia, li quali i partiero lvltimo giorno


di Marzo enza c0ncluione .
La tregua dunque f generale tra queti doi P0ttati in tutti li luochi delli
loro Dominij doue i guerreggiaua , 8c il Caroldo a mentione nel opracita

to luoco , che foe concea licenza al Capitanio del Painatico di poter con
cluderne vnaltra particolare nella Schiauonia , che douee eruire non olo

perle tre Citta di Spalatora , e Sibenico uddite del Painatico ; ma anco


per tutte l'altre . _

Queta cauallaria detta del Painatico , del Paianatico , e volaarmento


del Panade o venne in Dalmatia del 1349. condotta a ee delle opradette
tre Citta , c e dindi preero nome di Citt ottopoe a Painatico come ap~
parice dallelettione fatta dal Coneglio di Tra li z 2. Magcio del opradet
to mileimo regitrata nelle' note della Cancellaria di Iadza di Gregorio
Lucio Nuntio per Venetia a. riceuer ea Cauallara del Painatico a pee del
Commune er quel tem o , e modo , challa Duca] Signoria parera , e nelli
ragmenti e Conegli i Spalato dezz. Gennaro 1356. chin eecutione do

comandamenti Dncali iano apparecchiati caualli vudeci per il Paianati


co . Che orte di Cauallara foe uea , non trono altra memoria, che quel
la , che riferice il predetto Carol 0 nella ua riforma criuendo cos.
,Al tempo di qneo Duce Gradenigo f reformato ilipendio dellioldati d caualla

mandati d 'Panadego d queo modo , che ciacunbuomo d'arme con uiciente ca


uallogroo duee hauer ducati tre , e groi dodefe , e per il roncino empre foc 00m'
putato ducati grai quattro di moneta , cbil Contela ile douee hauer per vn bon , e
uiciente canallogroo , ' vn ronzino , e per rn'altro eau-:110' gran daluo bande

ral, eper rn altro ronzino deluo Trombma ducati gra 41340! d "mm "m'
fe, e c e foero computati nelle paghe della/ua bandiera INFM-'"4, fa' TM" 4,
ueero eere [ci caporali oltre le eronede Conte/labile a 8 614! d ,19W " 'FW
,o Mau" lhard"
M- -* f
. _f v 14 ;47gg aggregati: molti altri articoli,

ie

_p i

ogenerali .
,mm-;4^

i cau-

a del Painatico , huomini darmi , che foero, era Ca

, - * eneral il opradetto Lorenzo Celi , chhebbe larbitrio di conclu

egua per tutti li luochi , che nelle riuiere teniuano i Venetiani., e Rana

, cardona pota nel mezzo d'ela riuiera, e i come haueuaautorita di ar


egua tanto maggiormente lhaura hauuta in dipor_la _guerra ; `percio ap

'. relo la ua perona ar tato empre buon numero dl mllltle co51 per il pre
. idiO neceario per coneruatione del nuouo acquito del aello , e Citta di
Scardona poa tanto indentro nel paee inimico ; come 'dl Galere , e Barche

. , . A armate per poter mandar occoro doue il biogno lo r_xcercal`e_, e eco done
uano ar capo,e communicar tutte loccorrenze gl'altl'l RCtton della Pron

'i cia = onde la omma de negotij a e trattati della guerra , e tregua doueuaifri
.l

Di Tr-MZ.,

255

in Scardona , come hoagidi i fa in Zara doue riiede il Proueditor Generale;


e gi che la tregua era ara conclua er interee di religione , deideraudo
il Pontefice di diaccare i Venetiani dal R di Racia Scimarico , e farli ar

ace col R dOng. per venir quee due potenze Caroliche lvna er terra.
e laltra per mare contra di lui per ridurlo con la forza a quello , c e con per
uaioni non haueua potuto Ottenere: e di quei trattati il fopradetto Bgr.

tolomeo Vecouo di Tra, che come Nuntio Apoolico haueua lungamente


maneggiaro queo neootio ne ar tato conapeuole al tempo della tregua ,
e eco anco glaltri Vecoui della Proumcia , deiderando ( come i deue re
u orrqz con loro tutti glaltri Religioi di rid ur gli Raciani al arembo ella
C ea

omana , de uali trattati aranno ati anco coua euoli li Secolarize

uando al tempo del a tre ua andarono prima olAmbaCiatori Venetiani in

ngaria , e poi glOngari a Venetia lvniuerle de popoli dambe le parti


geome facilmente i crede uello i deidera) haura imaro , chela pace ia.,

i gi conclua , per conc uderi certamente , e conuerando al tempo dela.


tregua liberamente li Dalmatini con i Croati connanti , haut-anno , e nell
vniuerale ,'e ciacuno nel uo particolare deinato., con la reitutione del

commercio , migliorare le conditioni loro, vicendeuolmente deprele dalla..


Querra ; ma non eendoi potuto conuenire di pace , quella licenza data da.,

Venetiani al Celi di poter prorogar la tregua inDalmatia deue eer ata da


ta ad inanza delli medeimi Dalmatini,che biognoi di coltiuar le l oro ter.

re, e raccoglier li frutti della campagna lhanranno inantemente procurata,


8c il Bano con li connanti Croati volontieri aenrito ; poiche dal guao
della cam agna, che aceuano non coneguiuano alcun vtile , e con linter

ruttione el commercio entiuano doppio danno , cos nel non poter eirar
uelle coe , che glerano uperue, come nel non poterle permutarc in altre,

delle quali haueuano biogno cio oglio , ale , e panni ; ma il R chaura vo


luto premer li Dalmatini con le medeime anguie per necerarli di leuari
dall'obbedien za de Venetiani non haut-a. voluto aentir alla proroga della*
tregua , e doueudo eer palei le conditioni pi volte oerte da' Venetiani ,
nelle quali voleuano cederli _arte de luochi di Dalmatia , variando olo nel

numero di quelli ; cos pu e ere, come criue il Villani, che tra quei nomi

nandoi empre Trat , e Spalato , come luochi , che non premeua tanto a. Ve
nctiani di ritenere , quanto Zara, e Sibenico con Scardona ri etto al uo ca
nale, l'vniuerale delle predette Citt di Spalato , e Trn pen ae a cai loro,

e penae di preuenire que'eibitone de Venetiani per coneguirla aracia.


Regia , e e a-llhora Chlia era ridotta all `obbedenza del R (come e veriii
mile) hauranno maggiormente premuto li Spalatini tanto vicini, 8c epo
all'incurioni , aluar le proan raccolte di biade , che nel tempo della tre

guahauranno eminato , di dari al R; e e bene ncllaltre occorrenze erano


iatequee doi Citt vnite con Sibeuzani per tantanni , nondimeno in que
anon hauranuo communicato il loro concerto , perche Sibenico non to.

e nominato di douer cer dato al R , che per la vicinanzav del Generale,.

non ardil'ero di participarglielo , dubitando deer coperti, impediti . e ca.


igari . Concertarono dunque li Spalatini , e Traurini oli di dari al Re d'.
anaria , come criue'l Villani, &. il uo detto i comprobarz meglio nel cap,

<.del libro eguente , egia che quea riuolta egui coll'ordine narrato da

Scrittori Spalato!, e_ gon-:mato dal Villani, cbccgmecnzafangue , ;dl-;nno


c a

2. 56

Delle Memorie

della gente Venetiano , che foe rimandata ana , e aluo , credibile , ch'in que'

vniuerale commotione partecipaiero anco li Reliaioi,& cuuiaero : quelli


diordini , chin imili cai ogliono intrauenire :ma queo vniueral conen
o di quec due Citta non pu eseri cominciato a trattare nelle olite re
duttloni de Conigli , nelle quali interueniuano li Conti Venetiani , ne i ar.

tabilito alla prima fra. molti , ma deue eer tato promoo da quelli, a quali
premeua pi degl'altri in ciacuna di quete dueCitta la mutatione del domi
nio,- onde i come in Spalato doueua premer pi a quelli, chaueuano piuter
re de laltri , e tra quei : quelli , che l'haueuano pi lontane dalla Citt,e

pi e pote er coneguenza allincurioni, come era lArciuecouo, chaueua


11 molini ne ume dl Salona , e molt'altri chaueuano beni in quella vicinan

za , cos in Tra pu vericari quello accennano alcuni Cromi Veneti ani ,


che ose caua Ioe Stepi di quea raccolta . Beo Gioe'o diSteano
C-iga , al quale er la opraccennata entenza del I 34.adiudicato il terri
torio detto Rado ich , che vna valle ituata dietro a le cime de monti, che.)

opraano alla riuiera allhora detta de Podemorio, 8: hora delli Caelli,bel


la, e lunga, di rendita coniderabile , e come vicina a Chlila , e non lontana

da Cetina
epoaanco
pi dell'altre
, chedel
ono
dietro
mo'nti
ioni
, che era
eguirono
in-tempovalli
di pace
1349.
per alli
la quale
f allinua
concellav
carta di ripreaglia ad eo Stefano , ma non rima di quel tempo , ch'il Re

Ludouico dichiaratoi voler li ose reituita a Dalmatia , furono di uo or


dine atte le mentouate correrie come dalla esa apparice nelle note della
Cancellaria .
, 1 35 z Ind. 6 die Sabbati 1 I . Maij . cum eoram D. Marco Rugino Comite compa
ruiet ToeSeani coneiu Trag. ab eodem petens, E" inanter_in quantum de iure
poterat require: quod cum anno Dit 1349. 1nd. 2 die 27 Xbm tempore D.Mare_x:

(el tune Com. Trange Ioepbuerit derubam-s per gente: hommes Comites _Georgu
lij q.Galexy in villa Radoxico de beijs bouinisgrois 38 de beifx peeudinu_6o G'
Samarij: 4 requituquefuerit idem Comes Gregorio per littereos D- Marchi Celo
eidem tranmv1t , quod ipa animalia reztuere deberet ' proeeum'iuxtaformam

'unioni/5 babite inter Communia ciuit. Spa!. Trag- ('9 Siben- rire, legni?

""1"

nateaumuet , " ete: per d. D. Marcum Celo tune Comitem; quad :dem D.
Mama-5 Rugino Comes eidem Toere realie , l9' "47" Prelm'm "4 d

Gregorium Galexieb eu herede; e' -tixlZP--W gcmm - bona)


dare dignaretur , d

"e

` *FL: ,1544 Rn-;11_10 Comesuper Predll: pro.

edere vole: , (1F. Pr, i .

~ i :an-Puff , deliberate, nolenque ea orupto.

proceda, garanzie-;bobm deliberanoneolempm . .Via attente ,` O diligenter


epr cripta babita inter dula Commuma , zpaque vmone diligente-r

i "[4 14375114 faa per D.T0eph de robotionc precriptabifaa , vi i;


m' -f '

eri-5 Ii/Z5 (LD-Comi Gregorio de reiitutione di. 38 boum , 60 peeudum ,

Watuoraumariorum miis per d.D.Mareum Celo di Trag. die _28 Mareij z.

que relation? Nxmn'ifafa dio Comiti Gregorio de preentatione different

'3 , vis inuper litteris de taxatione iporum boum, peeudum Saumanorum


74er
per d.D.Marcum Celo Que cunt'ia examinata uerunt ad IMMWW il- 354.
~- ~ P" Ik-16 itter-u idem D.Martus Celo requirebat :LComitem Gregormm , quod fra
V Fmm terminum in liter-s ip ts tontentum dlfiam extimationemolutrc dccrcz, que

WR". date uerunt dic ao Madij a-Ind.7ia etiam reiqtioFEfaZ 4c inutufupmlc_r1*


`

" '

p::

D: TM.

z. 57

pti D. Com; Greg. nel' non via , t* attenta notificatione procei ipius contra d;

Com. *attioni:
Greg. faa
D.'Petro
Emo tune
Spainf
quod
proceum
ipum, iuxta
or ,
mam
oberuare
deberet;
Et Comi:.
prediiii:
omnia;
, "
n [15 vii;
inpeix
1 ' phones diligente-r examinatis , ("F uper ips cum maturo, ano procede: con.
tto (In-:li nomineinuocatofequeudo formano dtte mamme,
equendoproceum
ipum per d-D-Martum Celo faum , rt de ture eri debut! rigore die manie , zo*
er arbitrium per vnionem ipam bi datum , dedit , conceit difio Iaeph em

Zend. (9* ucte; reprealian , e? eartam reprealiarum contra , U* aduerum dikum


Com. Greg. eius beredes , gent-5m , (F bona ita, (a' taliter , quod quicumque d.
Com. Greg. eius hered. bomines, gentem (F bona ,eu eorum alterum in aliqua dia.

rum triam Ciuit.feu earum ,' tuiuslt'bet iparum dtrifbus , quod ip omnes, ',
nguli debeant realiter , (a peronaliter capi , (F detineri uque ad integramatisa
Eilonem diarum lib. 354.. 'Preditu reprealitu in Palatio Cis ad ius reddendun.
pro tribunaliedendoequendo formam dre `unioni: d. Toeph eius her. " ue-ceh.

iuxtaformam diiprote per ein-5 deniuam fententiam concedendo panter;


atque dando

Da quea carta di repreagla conoce , che Gioeo di Stefano Cega.)


atrone delle terre di Radoich oltre le rendite,che doueua riceuer dalli con
tadini ( cia che vi teniualeprea variet de beiami) eercitae anco lin`

duria a particolare nel coltiuar le migliori , con che haurs. augumentatu


molto le ue entrate , chal tempo della guerra aranno ceate , e reati aat
to inculti li terreni ( come intrauenuto nella preente guerra coTurchi ) e.;
nel tempo della tregua con la peranza della ace haura egli come indutiq

o economo con larga mano omminirato i modo a uoi contadini dl emi


nar le ue terre , e i come dal opradetto loco del Caroldo ap ar chin Zara..
oe coperto certo trattato doppo il ne della tre ua, che eu eeato
trainato ad inigatione del Bano , ` almeno con ua arteci ati'one; cos
non arebbe gr coa, chil medemo Bano r0mettdo a Gioe o riarcimen

to delle opradette depredationi ,lo acec rioluere alla riuolta , all'hotel.,


amando ceata la tregua , e uanitala peranza della proroga , doueua per
er quello , che peraua di raccoglier in breue , e nell'auuenire non potenti..
cnza lvtile di quee terre mantener il orado di Cittadino principale della.:
ua patria , non merauiglia dunque e come pi intereato de gl'altri , e.

come quello , che olito eer adoperato nelli maneggi pi importanti ( cos
me in pi luochi ato mentouato

era con a euole della propenione.

xriiiilcrale di quee due Citta , ha bi perua o olaltri Concittadini ad

vniri in queto fatto con S alatini , e bene,poi lecutione ritardata_. ,


8c il modo diuericato da concertato; dal che i pu argomentare, che l
vniuc rale de Traurni non era tutto dipoo alla mutatione , come f quel-l
lo de Spalatini ; e pure inTra vi doueua e'er minor preidio , che in Spa

lato ( ripetto , che laCttd circondata dal mare minor numero ne richiede
ua) e con tutto ci non ardirono li Traurni d opprimerlo; ma' aputa_.
la riucita dis alato nvalero delloccaione dellvcita del Conte fuori del

la Citta_ :i mena), come era il uo olito , e eco aranno anco vciti delli capi

delle militi 8c altri Cittadini che non doueuano cer partecipi del tratta
to ._ Onde ara riucito facile ad eo Gioeio accompagnato dalli uoi Con
tadmi di Radoch, 6c altricomplci tetati dentro occupare il prpo di anar_
ia

2. 58-

&Delle Memorie

dia delle porte del ponte di terraferma, e quelle ferrate prender;` man fama_

le militie pare per la Citt enza capi confue , e sbigottite .

Dellaltre co: uccee in Dalmata lino


alla pace. C4124.
Auuto lipapettato ;tunio della ruolta di Spalato , e Trail quello ri
oluee m Venetia 11Carold0 doppo il opracitato luoco criue cos .

I Di quea inapettata nouitd diederoubito notitia d M. Bertuzzi Ciuran Cap. Ge


neral di mar in Iria con ordine , che doueepedir *un legno con lettere Dueali al
Cap. del Golfo; il quale bauee a tocear Zara -, doue intendendotal noua eer 'vera l

andae de longo al Capitanio del Golfo , pereiotbe e li eriueua , che el cont-rie i


zara Per proueder , e procurar lbonor del ato Veneto , e eb el neandi 1m altra galla

al capo d Otranto per certiear dellarmata Genouee . 'Poco dopoi vericata la no


ua di Spalato , e Tra ,le qual Citt baueuano fatto rebellione [ [eritto al Capitanio
del Golfo , e replicato lordine di 'venir Zarafacendo la via de Sibeniqo per conultat
e-on quelli Trouiditori , e Rettori quello shauese fare per la recuperano de quelle
terre , (F etiam Dio per la eoneruatione de Sibenieo , Zara , (F altre terre,- m che

-laprineipel cura loro ufse alla cutodia de Zara , e Sibenico , e con lo lle/50 nauilio
ferifsero alli rettori di Zara , e Sibenico , the dauesero eortar quelli Cittadini dper

feuerar nella ede , e deuotion loro verso ilato Veneto, e che lo [leco otio face
ero con le Communit di Spalato , e di Tra peruadendo quelli a ritornareottil Ve
netoDomio , e [ atuito ebel .Duce eone lieri , e?" capi potete equerar le png
one , e beni di Spalatini , e Traurini cos a Veneti:: come altioue nello ato Vene
to . Mandarono Trouiditori in Sebiauonia M .F renteco Bembo, M.1\{icol 'Nani , e
M -Zuatme
Focarini

Furono eletti
Samitera.
di Sebtauonia MJet-enzo
Cel

, e M. .Almar Venier de San

taSallhora
Maria . criueero li Rettori di Zara , e Siben ico alle Communit di Spa
IAto , e Tra , come criuc il Caroldo , che l fu ordinato dal Senato , non i
troua memoria , ma. ben i due lettere vnilbrmi ritte dal medemo Separo

allie'e due Citt ,le quali e bene ono ate regllan al caP- 17- dCI llbz 4
De Regno Dama Gorle mette-x 3,, q adatte m lingua volgare, accxo

che da ognvno iano intee.


Gi0.Lelg1per lIddidGraltia Doge di Venetia. Dalmata , e Croatia Signor della_
quayzapafteg della metadell Imperia di Romania alli Mbili , eprudenti buomim

, GTP" a Conigli!" a 9 CommunidiSpal. Traudeliamieijalute , esuagra


*4' _

biamo intea con ra dispiacere , ebe tra di avviano/late alcune nouita per

1,41441' battere licentiato i Conte , egente nora , di cbe moltoi marauigliamonom


[Ado-"b" Per parte nvra llaproceduta eausa aleunagma piupreo il contraiiodia
"en douifemPre trattati come figli , efratelli , e voleuamo trattarui neauuenire_ifi,

per l9 ~ Mentre rieordamodeli amatimi dn qual giogo di iiiierabil feruituf


tirrma da ?incipio vi babbiamo liberati,e rieeuuti neleno della gratta nora,e qua.

to dal e eniwnamente babbiamo roeurato il voro bene , e coneruatione , inde


Mamme Toi , e u *porl. , come no ri. medemi. Venetiamfauoreuoll?
WWW? ~
.
.
`

m.

t.

2459

in niuna maniera poiamo crede`re , che le nouitd predette poino eer procedure d a
alcunfornite dinfedeltd ,~ md piu pre/io da qualche cao accidentale come allagiorna
ta uol intrauenire . Souienci d quante a tzche , _pericoli , e[pree labbiamoottopoo
,mi , ci* ilato noiro col R dOr!`garia olo per difndcr la vora liber-td, exper poterui

coneruare nella fedeltd, egratia notra, " a quanti_ pericoli habbtamozemo le per.
one,eato noro contro di luiper canta votra g paicbe , come di gidapete non 'nera

otcaone di riceuer alcun guadagno , altro *utile da voi . Djmdi adonque , g m4 z .


mc per ampie obligationi degl'dmbaatori votri , che ligiorni d dietro troua
in Venexia ci fecero proceduto , che con granpea noflra haueuamo aluto di tener
zoo caualli, e molti anti con li quali pote/imo proteger la Lega nelle parti di Schis
uonia , voi , e le votre coe dal Dominio de glOngari . In che maniera Pu nel voro
Cuore concepir , che fedeli coi caritatiuamente trattati da glioli , dee con tante
fatiche , coneruati con tanti pericoli , voglinodeaiare dalla nolra deuotione , ciacun

auio pu acilmentegiudicarlo . Eortiamo dunque la roraprudenzaz, cbefatto di


ligente rieo alleopradette coe anteponendo laoauitd del nolro Dominio all'affe
rita del dominio degl'On ari d loro medemi intollerabili , 'vogliate pereuerare nell'
obedienza , efedeltd ~poraolita, e e qualche coafoeztta in contrario debitamen
te riformare , e ritornar nella noragratia , la quale pronta , ' apparecchiata vi o
eriamo rimea qualuoglia ingiuria con fermo proPoto d'hauerui per carimi ,b e
raccammandati come empre habhiama hauuto , e-procurare la rora cont-mattone,
e bene cordialmente con tutte leforze , e deponer liberalmente le perone nore ,- e
beni per voi come il buon 'Padrefa per li glioli ,- opra di che ricerchiamo nora

grata ripota . Data nel noiro Dueal Palazzo li 15. Luglio nell' Inditione x.
cioe
1
. foero riceuute quee lettere , nonipn apere ; poiche non i
Quansdo
trouano Conegli di quel tempo in ninna di quee due Citta , olo in vn pro
ceo i troua copia del Con eglio fatto in Spalato lo eo giorno dollariuol
ta del eguente tenore.

'4.9- m. mir

&un; 7, a

I 3 57 1nd x die Sab 8 men. IulijJn plc-nm@ generali ConCimmaz-Wegmim


, Ecclia &Do-nn? demandato noh.viror.Dior. Miche Mad , Camaro; Francici lud.

Ciu.Spal-pecia 'ter oh :n-acriptam cauamaredifh Dm Iudices cum conenu con


liariorum,qui debent propoiti: interee propouerunt in ipo conlio .
Cum hodie mane ip ludicer cum conenu nobtlium ipiuc Cini-tati; receperint in e
claue: , ZF dominium Ciqueo pro coneruationeatueipuc C:'uitatis , U etiamgu
bernatione quique conulat id quod credit vtile pro coneruatione , da" flat pacico
ip/im Cin-.nper qua propot-Sirrichia Lucariurgens arengando conutit , quodeli
gantur quattronnobiles de preenti conilio , qui conules appelli-nt! ,eu Reore: y
qui vna cum Iudicibu-s antediis habeant illam} aufforitatem , (F pote/late: regen.

di,e gubernandi Ciua* Ciues Spal.tam in ciuilib. quam in criminallh. quam haberet

Poteae forche?" hi durare debeant vq.qua preenti conlio .videbitur , ' hccpro
conerudo Ciuen' Ciuitatem in atu pacico, pro vtpreabit eu diuina clementia.

Et Ser Theodo/iut Leonuurgens arengando jconuluit , rt conuluit dim Ser Siri


chia . Item conuluit, quod omnes de preenti conlio iurare teneantur dc adiunando
vnmalterum* e inmcem contra quodcumq-Commune, velngularesperonm in.
0mm' caua-,69" etiam militer omnes Ciuex iurare tcneantur.Captum er 40.63 nemo

comun/145.1tem qu od ul/m Cini; Spalat.cuiucumq. conditioni-s ex at audi-at , Wi

prcjimlal procnrare,vel impetrare in Ciuit.Spal.rel extra donumelgratiam de alii


quotabili ab aliquo Rege aliquo queito goloe inui ?ltrate ,RWl aliorum 3 m' Pre
-

` H

com-z

2.60

Delle Memorie

'communicate tata Ci. Spal. 'vtr'omnis materia kandali tollatuf, nel errori: inter
Ciue-s, " qui contrafecerit amittat donum , *nel rem donatam , eu gratiam . Calata

fuit per omnes .


s,a
Supracriptm Ser Siricbia elegit in Con. Ser Duymum Brifani, Ser Greg.'Petri,$er
Mcolaum Lurari,Ser Tbcodoum Leoni: approbati per 4.con.nomo fuit contrari:
nello , che eguie in Tra doppo lecluione del Conte , e come i go_
uernacro li Cittadini , e bene non c memoria alcuna; tuttauia creder i
deue , chanco quei elegeero li Conoli come fecero i Spalatini , 8c era il

olito i facee quando non vera il Conte , Podet foratiero . Continua il


opradetto a Cuteis dopp'al opracitato luoco a narrare la venuta del Bano

per riceuer quete doi Citt .


* iiatimSpalaten.miei-untuo: nuncios pro DJoanne Zum Bano,E'F' erexerunt ve;

xillum eum ingni D-Ludouici D.G\Regis Hung- C"*atim D.Banu-5 venir Spaletum
cumuo e'xcrcitu, , ' Spoatdederuntbi damimum Cini:. Spalat. vice, nomine

predii uni-gi: , (a' poe-a predius Bam imili moda iuit Trag. * recepit domi
nium Tragnria nomine 1-:upra .
*da*
D0ppo la venuta del Bano furono vnitamente da uete due Citt epediti
Ambaciatori al Re dOngaria er la conermatione e Priuilegij , e per par

te de Spalatini andarono lArcmecouo , e l'Archidiacono , Doimo Bertani ,


Gregorio Petracca,Theodoio Leonis ,; e Camurcio Francici , e de Traurini
Nicolo Donati, Primicerio, Gioeo Stefani,Andrea Gregorij,e Nicol Ma
nnuquali li o;Agoo' ottenero la confermatione de Priuilegij in forma con-i,

acra, e_ di pi ma patente in forma Priuilegale per cadauna Citta; che ico


me in vraor dePriulegij erano eenti per terra , e per mare in tutto il Regno
dOngaria,::OS voleuazehe f'ero eenti dal tributo, dacio , che i pa ana.,
etto Chlia nelle robe,e mercantie loro olamentesma non per nome 'altri.
Nel medeimo tempo , che glAmbaciatori erano in Ongaria venne lAr
mata Venetiana di commiione del Senato danni de Spalatini , e Traurini ,
come criue il Caroldo .
Spalatini,e Traurini peretaerauano nella loro mala volont , enza far alcun egno_
di riconocimento , per la qualcoa il Capitanio del Golfo} Proniditori, e Rettonud}
Scbiauonia er ordine del Senato procedeuano con l peron-,e beni loro, come ribelli,
* inimici elloato Veneto . wa
E]
` i,
nali danni riceueero allhorali Traurini non c memoria, ma che foe
&depredata :i Spalatini lIolade Solta lo criue a Cuteis nel opradetto cap.3.
Statim po modicordis Face-'M quam fciuerant,quod Spal- e?" Trag.rebellaue
runt ab ipor nm dominio,miferunt ah'un gole-uim inmul eum Sibenicen'nene.
runt ad Inalam Solte , que 1ula ci Spalaten- ea' depredauerunt Soltano: .tego-:em
comburendo , (9 bomines mafiandomc mulieres iugulando' Veneti cum Sibemcen.

' 7 multa mala perpetrauerunt in depeflum Spaat. 'Poeaper aliquo: dies omnes Cim
tates DalmatJmillmodo rebellauerunt d Veneto; putantes uod non ee: bonum-ia
:um iporum ub Dominio Venetorum iam in faidium ee i erant Dalmatan Venez
:i propter t endiarios* oldato:.
FW-'4"
. 4

Per que a depredatione de Solta deue eer tato fatto il roclamali 30.'A
_ goo r 357.111 Spalato dordine de Conoli,che nelle note ella Gancellarxa i
1 troua,che tutti quelli,che haueero beni deVenetiani,Zaratini,NoneiSC~

dOnCh Siben_zani , _Leignani , Brazzani, e di qualiuoglia uddito Venetiano

,i debbano noncarli ani Conoli otto pena di lire :90.e quelli,che furono no
2-, q..., .
, . ,5
7gg* .iz-,ge

ticau

"Di Troni.

2.6x

ticati furono concati li 8. Settembre ucquente dalli medemi Conoli


con autorit conceali dal Coneglio generale , come nelle medeme noce (i

legge , tra quali beni concati ve ne doueuano eer anco de Raguxomu


da vu compromeso, che i troua a preo ll Sig.Girolamo Qndro arto dop
po la pace del r 3 59.1i 17. Ottobre in Stagno doue erano olite_ di conuenire.;

le Citta della Dalmaria inferiore al parlamento o yerStamchio , quando na...

ceua qualche controueria con Raguei , come i legge nel loro tatuto al.
cap. 48. del libro 3. Sc iui per interporione dl Frate Lazaro da-Dulcxgno Vi
cario de Padri Predicatori , Skichia Luccari per parte de S alatrni , Giouanni

Bona per parte de Raguei, 8c Helia Radouani per parte e Sibenzani i com-z
promiero in quelle perone,_che doueuano eer-,nommate dall! Arciueqou;
Hugolino di Spalato, Heha dl Ragu, eMatheo dl. Ce_rnoraVe.di Sibenico,v
Citta tutte all hora uddite d'Ongaria . E erche alli 17.del fopradetto mee
di Settembre r z 57. or rea Zara ritiran oi 1] Conte in Catello , 8c all*ho-\
ra il Bano aedio Nona trettamente,e nondimeno vi f introdotto occoro

~ di` mille anti , come criue il Caroldo; onde f rinforzato_ l'aedio cos ret
tamente,che non vi pot pi entrar occoro alcuno , e durante quellaedio
Sibenico i.blleu , e cacciato il Conte mand Radoslaquiauenaqich Am..
baciatore al. Bano,dal qualeottenne Priuilegio amplilimo dato nell'aedio

di Nona-,li r .Decembre r 357.regirato irclcap. r7. del lib.4. della predett

opera , che ii poi dal Re confermato lanno_ _eguente ,ze di quea riuoltadi
Sibenico neprime la caua il Caroldo `-`

` ,. . ~ .

' Le ciurme dalcunegalie , cherano alla cuodia de Sebcnico fecero. alcuni manca;
menti di tulorte , cbil Popolo [ olleu , e cacci fuori M..Andrca Giuminn' il
nobil Gregorio Dragoy.

A3

;n

Segui poco tempo doppo la riuolta anco della Brazza, con la qual occaiol
ne i Spalatini, e Trauriniiniemecon Almiani per vendetta de danni patiti,

abbrugiarono Leina come criue vn Cronia Venetiano .

Item in lo ditta mile-imo del r 357 ( ab'incarnar.) del mee dc chr quelli della

Brazza rcuell alla Dogal Signoria in lo qual tempo Dalmixani Spalariui Tra-aria.,
ni con uo nic/lil andfurtiuamente e bru.: Leina, [Zonda la 'Podcd SerNgcol Corzf
nor, ma redufcfc in lo Caello del monte della terra, e lacalui .

Sera in queo mentre rinouata la prattica della pace, del trattato della:
quale eprimendo il Caroldo quello , che altri hlOlCl , Cronri non cri~
nono lara bene dir-icritto, M

x2_

Si diede principio vna practica daccordo col dOngaria,e tolto il mczp del C.0 te 'Palatina Generale dcfu ;1 Mdeta , il quale fece intendere all'indice Duce Delno ,
che douese man-tar Oratori alla Regia Maet , chearebbon vcdutigracioamcntc.
con li quali patria ;regalini-,23" tramr quanto lioccarresc. . d

E doppo narrata l'elettionc di Marco Giuiniau,Anda Contarini Procu*


raror,e Paolo Loredan Procuraror Ambaciatori net Ongaria oggiunge .
Tar-ue alla Ducal Signoria doppo molti conulti , cfg bencfc bnuce [em-l il mgz-o
del Conte 'Palatina , nondimeno non i pori-s:.- ritrouar il remedio di quello era ilmezf
zo del Pontece per indm la Mae Regia alla pace-,c pero f mandato tm Secretario
Ducale in *Mignon: , il qualeotro color di trouar cambi;~ per li pagamenti del Re d'-_
angel-ia, c per ragione del Vecouata di Treuio con il mazzo del Cardinal Tucclene
protettor in c' rtc del fiato Veneto,ottcme brcui del 'Pontefice in ottima forma , ch

:fortauano il lie d'Qngarin ddcucnir allapace con Veneziani, n ;it-;r ' `

'

.i.
3

'-.n
E dop-J

v2.62.

;De/le Memorie

E dop la opracritta riuolta di Sibenico eguita ,l


Sendo ribellate le terre della Dalmatia, come opradetio parue alla Ducal Signo
ria mandard Ragu M .Andrea Contarini, e M.Paulo Loredan 'Procuratori per con

forto , eeruation di quella Citta,e per oerirgli ogni agiutofacendo intender a Ra u


er' , cb'il R d'Ong. mandaua le genti ue alla terr a diCbelmi , (F' ad alcuni Cae i ,

(J' luocbi propinqui quella Citta :i ne di dannicare , pecialmente la panta de


Stagno ;perla qual coa ei Procuratori volero vedere , eaminare tutte quelle
coe bauesero biogno di prouione , conultarono certamente di mandar fuori della
Citt alcuni/apetti per acurar di loro , delli quali la Signoria da vno vendirame
mercadante Venetiano eraata aduertita; onde congliata la coa parue alli 'Procu
ratori dicorrere , e diimular per la guerra , chei faceua col Re d'Ongaria , e per

la prattiea che baueua col ContePalatino per la qual doueua mandar Oratori alla
Regia Mae .

E narrare alcune prouiioni di Militie continua .


e Il Conte Palatina General del R d'On aria erise all'inclito Duce Veneto bauer
impetratoaluocondotto dalla Regia Mae a allt' Oratori, la quale per dimorarl'ani
mouo mandaua d Venetia l'Arciuecouo di Strigonia per .Ambaatore , onde la Du
cal Signoria fece ubito elletione :le tre .Ambaciatori , li quali furono M.'Pietro Tri
uian, M.Zuanne Gradonigo, e M.Benintendi Cancellier di Venecia , li quali bebbero
commione di ar quel pi riuerente , e miglior oitiafose loro poibile per indur
quella Mae/id allbonea compotione , e cercando intender la volont di quella Re
gia Maea , alla quale mandato in dono per dem Oratori rn Girifalco , e due Fal

coni , cberanol mandati a' Venetia dall'1mperatore de Tartariper apreentarli all


inclt'to Duce . Di quea ambaciata , che i mand in Ongaria i diede auio alli Ret
tori diScbiauonia,auertendoli,cbe ci era fatto per buona cagione,(Fetiandi0erit

rod Deiderato Secretario Ducale in .Aurgnone appreso la Santitua , acct lo i

degnase peruoi breui eortar , ' indur il R dOngaria alla pace .


i E riferito lauio riceuuto dallAmbaciatore , chil Re dimandaua rilasation

o della Dalmatia , (9 delli luocbi in Triuiana , racconta quanti foero eletti er


'conigliar la ripoa, e nalmente , chil Senato diede lArbitrio a l'Am a

ciatori, di concluder come parese meglio , e doppo alcune prouiioni iCalere

mandate in Itria , e Schiauonia oggiunge , ~


iQ)?-

_.
-

'Per l'importanza de Rag-ci M.'Paolo Loredan , e M..Andrea Contarini Procura

tori,li quali eranoia mandati 'Prouiditori in Sebiauonia conuenero rimaner in quella


Citt , ce" attender alla cuodiaua , e per non potendo partir di li furono mandati
Prouiditori in Sebiaucnia M.Nicol .Alberti , e M.Filippo Dandolo , li quali anda
rono per tutte le terre, eluocbi d'liria , e Schiauonia eccetto Ragui eortando quelli

Popoli d [eruarede, efacendo le debite prouiiom percurtd,e biogni loro .


Dani particolari del Ca-roldo e re i vede , che li Venetiani racchi del
la guerra n come criue il Villani, ouendo aper chil R sapparecchiaua vc

nirin peribna : Zara er epugnar il Catello , ch'ancora iteneua per loro, e


Nona non porendoe er occora poco poreua tare a renderi , e titubando
anco glaltriluochi , col mezzo del Conte Palatino , chera Generale delle.

gti d'Onoaria in ~1_`reuiana oerisero la pace; ma per farla cosPuelmmor

PPM,

"PWLPWV C136 ?emergenti lo ato delle_ coe, md ero uPon.


N

te ce

D True). a

ai;

tece a farene mediatore ; e nell'inrumento della pace ulato in Venecia


nella Chiea di S.Matco ( ch tato regitrato nel ne del libro 4. De Regno

Dal.& Cro.) eendo pecicathchil Sommo Pontece otese roceder c0 1


communiche contra il tranarebri , d da vedere , ch il Papa i ara. volon
tieri interellato per la concuione di

nea pace per poter mouer il R d'

Onoaria alla promesa guerra contra lImperator di Racia , di' che ne die
de egno ubito , che da Venetiani li in oerta la pace con la ceione)
della Dalmatia da lui terea , e queto quello , che criue il Caroldo , cho
nel mentre i trattaua a pace li Venetianimandasero dui Procurator di San

Marco a Ragui per auuiar,chil R d'Ongaria mandaua genti in Chelmo per


dannicar la unta di Stagno , chera in poter de Raguei; il che per intender
bene , nece sario riferire lo tato di Ragui , e dell'Iole vicine .
.
Declinando lIm erio Romano tra le Citta della Dalmatia`ansica , che fu

rono derutte da Siani vna f Epidauro , dalle rune della quale m fondata_
Ragui , 8c annouerata tra le Citta , che coneruarono il nome della Dalma

tia . Dalla ua fondatioue conn con Seruiani , e quelli , che da terra con
narono eco furono detti Tribuniti , e Can aliti , a quali anco u tributaria... ,
come laltre Citta Dalmatine alii Croati loro confinanti , come criue Con

tantin Porirogenito , e quelli , che connauano eco da Mare, ch'habiraua


no l'Iole di Meleda, Corzola, Leina, e Btazza furono detti Narentani i ;on

de i come non conn col Regno di Croatia, co$i non fu ne anco inclua in.)

nella Dalmatia , della quale el R preero il titolo , e uccena nente non


Parona memoria, chauese mai riconociuto alcun R dOngat-i : mi llm
petto Greco , e li Venetiani , alla denotione de quali era ritornata del t 252.

come criue il Dandolo , oggiungendo ch'esendo iui Conte Marlio Zorzi


riceuese in ua protettione li Curzolan del x a ;4. da quali doppo dn: anni
ne foe cacciato , e con laiuto dellarmi Venete rei tuito ; continu la fa
mialia Zorzi, nel dominio di Corzola , e Meleda ; ma il Senato vi mandava...
li onti come di o ra al ca . s. del lib. 3 . ato motrato :narra anco il ma
deimo Dandolo , SI-' Re Racia del 75. facese danni: nel territorio di

Ragui ; md ch'alla Citta non potesero nuocere , perche dal Conte Pl-thlo
Tiepolo col occoro riceuuto da Venetia ose preeruata , e che venuti A-n.
baciatori da Venetia peruadesero il R :i partire , e riferendo poi la guerra.
dAlmisa , criue , che del 1279. il Vecouo di Leina , e Brazza ortono i.-se

quell'lole alla Re ublica di Venecia . ' Continuarono li Ragusi ad eser ter,


ti da Conti Venetiani , 8c hebbero occaione di dilatare il loro territorio da
mare con esereli otto oa lIola di Lagna del [310. e da terra con egui
rono :i ceno la punta di Stagno li I 5.Febraro t 3 g. con l'iole adiacenti` L.

Stefano Bano di Bona , e Conte di Chelmo ( c e e nera imposesato) con


obligo di paoar onnanuo perpeti 500. Weo Contado di Chelmo. che (c0

me dl o ta u dal i detti del Caroldo accennato) non olo l'ha-.iena ricu e


rato Ste ano R di Racia , che s'intitolaua Imperatore per il dominio , c a
ueua dilato nella Romania : ma anco vedendo occupato il Re Lodouco nel..
'le guerre d'Italia , s'era inoltrato in Cetina, 8c haueua anco preo in protet
tione Chlisa, e Scardona z onde il R Ludouico opradetto ubito concerta

ta la pace con Venetiani auanti la concluione elese Giacomo

Cesano

per uo Armiraglio di mare , e mandaua la ua vente per terra erriUperare


il Chelmo , e lapnnta di Stagno, chera parte di quel o, corRe ctiue il Czt'ol
_ A.

4'

2-64

'Delle Memorie

do, il che haur cauato quelli opetti nella Citta di Ragui ~, chil medemo
accenna. , li quali neceitarono di mandarui li medeimi Procuratori diSan...

Marco , cherano detinati Ambaciatori in Ongaria er la premura_, ,


chaueuano l Venetiani 'div' coneruari Ragui , e non imeno quelli non..
ardirono daIICtrari di quelli chaueuano per opetti;mvi i ermarono o

lamente per cutodia della Citt , e per mantener l'vniuerale ben aetto ri*
olero di dare la Cittadinanza Venetiana a tutti li Raguei. come cona dal
la Ducale regitrata nel ne del loro atuto critta a Marco Soranzo , allho

ra la econda volta Conte di Ragui data li :Gennaro Ind.1 1. che t del I ;58
e Natiuitate .
` ~

_ La premura , che morauano d' hauer li Venetiani di con eruari queto


luoco pi dcglaltri , deue eer prouenuta , che biognandoli ceder il reo

della Dalmata, e Cr0t con li titoli , perauano di poteri ritener Ragui ,


come Citt poa fuori delli limiti del Regno di Dalmatia,e Croatia, & ine

me con Ragui haurebbono con la ea ra ione voluto , che la famiglia ZOr


zi ritenee liole di Corzola , eMeleda, ce non i troua, c'habbino in alcun

tempo riconociuto la Corona dOngaria, come haueua 'atto Leina, e Braz


za, e rimanendoli quei luochi perauano , che la nauigatione del Golfo non
li arebbe riucita molto incomoda: ma`. come che il R non haur voluto en
tir dipute de conni della Dalmata, con le diintioni olite a. praticari ne

tribunali, 8c intendendo per Dalmata tutto quello ,che li Venetiani poe


deuano tanto in terra , quanto in mare dall Iria ino : Durazzo , come era-_J

anticamente al tempo de Romani , conuenne eprimerlo nelli patti, e conde


cendere al uo volere per conegur la pace con la reitutionc di quello li
haueua occupato in Treuiana .
Sera in queo mentre alli 27.Gennaro 13 8. rea Nona, 8: alli rq. Fcbraro
uequente f conclua la pace col R medeimo , chera venuto a Zara z 8L

alli 25.ipulata in Venetia, chin oanza contiene . Che li Venetiani cede


uano al Re tutta la Dalmata , cio tutti li luochi , 8c Iole da mezzo Varna

ro ino : Dnrazzo nominatamentc cprc , inieme col titolo di Dalmata,


e Croatia , promettendo di rilaare tutti li luochi , che teniuano , e quelli ,
che non osero in loro potere , ritirar daquelli li Rettori , e gente loro , o
non riceuerl nell'auuenire,che voleuano inerire di Corzola, e Meleda, chera
delli Zorzi : SL in eecutone di queta pace commiero alli Rettori ,_ che tor

naero a Venetia , e'laciacro ci luochi al RdOngara a come criuc ll Ca


roldo , 8L vn Cronia li nomina tutti.
'Pietro Badoer Capitano del Cael di Zara,'Giaeom0 Corner Conte dArbe,Giae0
mo Ziurandi Conte 'Pago, Meolo Corner Conte di Cber0,e Osaro, 'Nicol Corner C.

di Leina . . . zorzi Conte dl Cui-zola, Marco Sanudo Conte di Ragu Manon criuc , chi foe Conte di Scardona, dice olo,

e Scardona l della quali-* baueua dominio fil mesa in le man del R d'Ongoria.
Conaper dalla opraregirata reitutione de beni fatta in Scardona.~
che pochi giorni auanti la ipulation dea pace , v'era Conte Lorenzo Celi
opranommato_ , e criuendo il medeimo Caroldo , che foe arto Capitanio

General in Itria,- e chinteo l'auuio della pace conclua,regolase le militie


di quella Proumcia: onde i ata partito da Scardona auanti la rea , e rima
oui il Cap. de oldati del preidio , criuendo pure il mcdeuno Caroldhch'
`
il

:i Di Tric} 7'"

"2. 65

il'Capitnio di Scardona domandaua vettouagla, che dal C ' itano di Gol--~


.fo li l mandata , e prouio alla cuodia di due altre terre di ibenico , che)

aranno ati li Caelli

pazlina , e Bachtniza , chancora doueuano tro..

uare in poter de Venetiani .

Del tumulto eguito nella Citta. 0412.5. ~ _


S Egu di notte gran tumulto in Tra , nel quale i: ferito il Vecouo di Le-~
ina, e accheggiata la caa di _Gioel-fo Ci a, ed egli con li uoi parenti fu
gi in Spalato , come criue a Cuteis doppo il opracitato luoco.

Illis temporihuspoll aliquod temporis interaallum ubecuta eff reiteratio peiis


Epidimia , (F' gentem Spalati multa morte peremit . .Anno nat-ii Redem toris curz
rente 1360 die penultimo men. fehr. (F' .pof modicum tempus interna li popular
Trag. inurrexit aduerm nobiles, (F I4 domuc nobilium Trag. totaliter depredaue
runt , vid. domus Ioeph cum omnibus uisequacibu-s de Cigis ipos perse uendo ;qui
omnes nobiles Trag.ugerunts ala:. populareq. Tra urij receperunt in e dominium
Cin-Tr. regentes ipum, ce' gu ernantes ad iporum li itum * voluntatem .

Ci eguito fu dal R delegato il cao Nicol Zeech Bano Giudice della


ua Corte , 8c a Giouanni Bano di Dalmatia , e Croatia , li quali ordinatono
alli Rettori, e Sauij (li nomi de uali non se i-imono) che formasero pro,
ceo per inquitione , e di que i i troua nel iatti della Cancellaria la tela
rione del eguente tenore .
Relationes fienda D-s Baronihus pro parte Diorum Relorum , eb" apientum ad

iunorum eis de mandato predifiorum Dominorum Baronum.


Primo reerunt quod valente: ecundum mandatum pred. DD. Baronum illos de
Tra urio reducere ad concordiam, pot multa , ' multa hinc inde diffa , e?" peraa
nihi demum acerepotuerunt . Item referunt, quod pro ea , que reperta unt per Le
gatos misos Trag. per prcftas Dios Legatos uper predifis negotijs de obielis , (F
oppotis contra joeph , eiu-s complices per partem adueram in nullo penitus re*
periunt culpabiles . Item reet-unt , quod per ea , qua habentur dilus Ioeph e in...
concordia cum C'i Trag. de omni damno quod aserebat bi ore illatum aum in
uis rehm, bonis pro C'e Tr.ipo Ceoluente eidem or. z 37.vel id circa in auro
Item reeruntquod volentibu-s ipis moderare , 29" taxare damna , que aserit dius
Ioeph bt, e? uis complicibu-sore illata, ZFaa, " derobata de uis bonis mobili.
bus per ea que reperiuntore reituta Ioeph , (i er ea que posunt conieari vide tur eis quod vltra ea, queunt reiituta eidem Io eph dapnum illatum ip Iofeph a (F'
eius complicihus in uis arnisijs , (F rebus mobilihus non pote- acendere vltra alo
rem oraooo. U dc tanta quantitate credunt eum pose contentari , (9" reZuito eo
i de tanto contentaretur,repdit,quoddumodo iuittaat,de aliis iniurijs i,@uic

illam conientaretur de toto eo, quodper predios Dos Refloresapientes dium


(9" determinatum eser, " quod iterato plm ies interrogatus contentaretur de dia
taxatione or-:ooo repondit vrupra , (F nihil aliud potutmus habere aserente eo

quod certis accaombus aliud dicere non poterat nec volebat . Item referunt quod

per ea , que reperiuntur"Pcontra Stephanumilium


quod
i
i naturalem q.D-Eic\Tr-vid[mi:

Delle Memorie

Perri-it manu propria D.Eum'1>baren.pluribuslpercuioieibus da prE'epto-iao


per .Archidiaconum Tr. vide-:ur eis quod quia 'vi is perona e , ' male o inionis,'
ame pauca habens in bonis, quod pena corporalis eit inerendo mid-quo man; illa
cum qua percuit pred.D.Epim ei d bracbio amputemr , ' quodperpetuoi: (mani.
tus de Cimdrriu TrJiem reerunt quod per atteationesdedignorum receptaa

per/upsos .Amba. reperitur .Arebidiaconum Tr. qui e in manibus veris fuise


principalem anclorem , indufiorcm , autorem dii tumultus,repitus, rumo
ris , e? induorem uifse uamparinm pei-onar. ad derolmtiones aciend-u perpre
dxos de rebus ma: Iosep , U' eus /quaeium . _ngd autem iurisuper inde cumt
perona Ecclca hoc reinquunt dominationi rera (Tfapientia, U prudenn'a termi

nandum, ' quod omnes poseiones . (F bona patrimonialia dii .Arcbldiaconi ven
dantur , (F' precium eorum detur ditio Ioeph , nomine quo supra pro taxatione pre
diffa 7tupra . Item reet-unt quod per ea , qua reperiuntur peratteiationes prodiu ~

ue perpredios .Amba. receptaauperfado dii tumultus , (F' robarie reperiti,


quod Donatus, (a Juguir usfratres lij q.Caot7i, ' 'Petrus , Nicolao: nepo tes .Archi-aconi , Nicola: Iacobiuemntprincipaliores penes preditium .Ar
chidiac.auores autores omnium U ingularium peronarum addit'taa rob-aride,
predationesfaciendaa , ' faa-s de bon d.Iosepb , a- sequatium suorum ,- vnde "NA

detur e , quod Tenia: condemnandi quilibet suprascriptorum in or. r ;o pro quo


libetper eos, (a complicibas ipornm dandos diio Ioepb suo nomine'' aliarumuo
rum complicium in numero illorum aoooar. uper-ius taxar.pro diis derobationi
_bus at . damnis . Item reerunt quod quia reperimr, quod Mato-tina , Marina:
Crezig populares uernnt principaliores , qui curerunt ad arma , O? elencati-nnt

inducentespopulum contra nobilcs cumrepitu , cFfarore vide-eur eitquodpredii


perpetuo nt banniti de Cini? ditrit'iu TrzeF' condemnentur in orenos cen tum pro
quolibet cor-dando; predifo I oa-ph pro di damms nomine quouoj (F' computati

dis in taxatiane pred.zooo orJtem reet-.unt , quod os inracripti populares reper


n culpabilesprincipaliores de diffis robarns , (9 predationibns condemnentur in or.
;apro quali et dandis , e? computandis rtupra i nomine quoupra nami na quorum
unt imc .

'al f

*. ' -

.- Volefa SlouigneJ
r
g-Ruco
Samon-Mettiamo

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L'? her-vi p `, t_~

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' anzi-.Stima
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,Radee ati-es:i
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i Sand, parte
, Grubatizoooor.quodre_aree
h a aber-:tor
_Fdimm diomm
' - rilatcouic
ns detra'is
u
"
.- -

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i~

natorum , 'aluo

s n o uendo de ea quantita:: de qua fuerit con

"demnatus per inraeriptos ntegraliter peroluatur ita quod ditio loepb nomine
quoupra de predifl , inracritis condemnationibuf ee debeac integraliter
atisifium vjque ad quantitatem di or. or. zooouperius taxatam nomina vero
funtmculiza
ec
'Pnzuligb , Stephan: Ortolan,Cre4 MHz-fia, Laure Salaam Zune
Cognatua Maxim Luxinigb, Gae Vladislauicb, Boxe Cuxarinicb, Martini Natu
ralisdrcbtdaconihcola Martini Marangoni, Maroy Drecbia,Volcina SartonMi*
ioslauus Milotranigh , Tboma Sillauicb , Frater ein-5:, Iuray Radoslaui, Fraer Dra
*ganc- Mitxa Cdltgar , Matheus de Liina,tacobus 'Peruoslaui , Matbeus Radouani ,

Debray Marinarius , Raduacus Marinarius , 'Prea Gergouich , Stipan Martinich ,


Thom-u naturali! Marone , Iuan-os Caroanicb, Tbomadm Ie a,Tlomadu-s de Raga.

0 1416017145 Branim'cb. Maximus Cerucicbittus Stana auicb , ?ibaemlms


*

"` '

"

'`

o e,

Di Tra-3;

'2.67'

Tolle, Rodoslauns eius famulus, olim,laeobus Cogaciate'r :iui , "Padana cognata:


quale-x, Drag: Seruitor , 'Peian Salinarius , Micce Molinari: , 'Prea Dragulaui ,
'Nicola Damiani , Roda/iu: Stanoe , Begne Totilis , Stipan Damianicb , ma; Taber
narius , Stipan 'Peruoslaui , Grefjizan , Katarna filia Medici, .Andrea Pacalis); ,
Tbomadus Grouicb, Diminacb Cberpci,Biile 'Paculic, Dobroy Radogo, .Andreas
Sarior, Marbeus R z doi , Dminacb Marinai-ius , Gurba Calegarius Marcus Guilla
' ,lupice , Gregorius Borcouic , Vladorus Iacuti , Marbeus Caruauica , Racer: Copri.

nick, duo lij Domacich, Stipan Macolicb 'Pripco Blcba, Radonr" Lourinus fra.
tres , Micce Mutu: , Siippan Verdelic , Iacobu: Boglie , Bertanus Pertani , Ruco

Sle , 'PetreL ;e , Raday Tutaicb , ,Pia Butina , Nicola Plauich , Vide Cognatus
Bianchi .

.m

Item referunt quod cumper legitim-u probaer babeatur quod dit-7a noe dih' ru;
mori: , ' tumultur Stanoy de: s alato mercator habitator Tr. derobatmfuerit de
omnibus rebus uis mobilibus exi emibus in domo ue habitationis per infracriptos ,
ridetur pred. D771: , quod :litio Scano) iurante veritatem dicere de damnobi illato
per infracriptos non poendo iurare d orenis zooupra , fed ab inde infra quantum

iuraueriteuie damnicatumoluaiur eidem per infracriptos derobain launche


dum . .Au uinus nepo: .Ai-guti Caraffa', quiafuit caput , (F' principali: omnium
aliorumo ua:or.5o Melia Iaeobi, quifuitad dita! robariam quia e nobilisfol
uator. a 5.0mne5 vero alij infrarripiioiuant reiduum 'iv/que ad complementum.
diam-ora pro rata nomina unt bec . Grubacius , ' Radeta frane: , (F' Milos
Milatcouicb, Duymus Muanigra, Ore, Marinus,eiux cognatus , onrua , Marguf
dicb, Micce Mutus, Suppa Mardeicbdacobus Baglie .
Item ree-run!, quod quia reperitur,quod Nicola; Marini .Andrea na* Ganz! a
eiusfrarer uerunt in Comitiua cum .Archidiacono , (o' impofuerunt Riuario , E::
Preconi cu quod proclamare: alta vomquod quicum ue poet , well:: interce
re loep predikum babere deberet hoc-icem *rn-m e melioribus ponibus ip.
[ius [ofep ; vide-:ur ei: quod prediiambofratre: dich de caua n:.
e e debean:
relegai , (a connata' CiuJr- din. .rq. ad mp-um ,
que
mn 7m ad Ciuitatem Spaleii, a alter ad Ciu- Syben-eientes ipos non ui crepa-g

to: culpabiles de robaria predia .

Segui poi la entenza delli predetti delegati Regijz chorignale i trOuaua


in mano del fopradetto Signor Aluie Cippicom comincia cos.
In Cin-nomine .Amen . .Anno Dz 1358 [nd-xt . die 14 men..dug. '
Hecfnnt condemnationes corporales,O pecuniarie , @ententie condemnationum
corporalium , U" pecunialium bodie date , * late , ' incripti-s ententialiterproq

mulgate per Ill." e'? M." Dos Nicolaum Banum Zech Iudicem Curie Regis Hung
' Ioannem totius Dalmx* Crow-Banana Lgatoi, * Vicegerentes Sera** Principi:

Di nolri D.Lud0uici D.G- Regis Hungarie ad parte: Dalm. G' Croat.


E poi di mano in mano vengono regirate le medeme condanne corpora-i
li, e pecuniarie, quai di parola, in parola con tutti li nomi come anno nella
opradetta relatione alterando alcune poche , e rima ch'a Stefano, chaueuz
la notte dellanno proimo aato del mee di ecembre ferito 'il Vecouo
di Leina iano ranate amge le mani, poi l'Archidiacono l :rimeo al uo

Ordina-rime h_ vebbr- at in prigione in vita ua per pianger li uoi peclqau.


i
'
cc e
\

2.68

Delle Memorie

e che li beni li foero concati conforme alla detta relatione . Donato , 8c


Agotino Caotti oltre la pena pecuniaria iano banditi dalla Citta per mez.

z'anno . Che le condanne i ano pagatea Gioeo auanti le ee di Natale


concludendo , chin ena della vtta, e concatioue de beni debbano tutti vi

uer quieti , c quea entenza u dal R con fermata del I 3 59.


Laltre dierenze nella opradetta relatione accennare furono compro
mee nel Bano di Dal.e Croatia, ll quale public la entenza in Tra, lorigi- *

nale della quale , apprello ll medeimo Signor Cippico , 8c del eguente.,


tenore .

N9: Ioannes toeius Dalmatia , U Croatia Ban us arbitrator ,` Samir-abili; com.

potor camuniter , (F concorditer .a umptus a Radulpbo de la Piro 'Iofe Ciuttat:


Tr.Dragulino Cbaruatini Capitanto poputi nobilibus , (F- populo Cin.Tr.ex vna par
te, de quo compromio appare: publica Iurumento cripta manu 15a q.D. Blanci de
Bononia Canc.Cis Trag.1'n r358 1nd. .tr die 17 Marcij , (e' d nob. *niro Ioepbo Ste

phani Petto, (F Ciga eius lqs , Duymo Petri lojpb , ' Tuanofi-atrib. ' lijs q.
Micboy Stephani , (2* Stephane , 'Petra , ZT Radoslauo fratribus , lj: q. Duymi
Stephani , neenon ' siluero Baroni.: omnibus Ciuibus Trag. ex parte altera , de
quo compromio apparet manu Frantiei . Ser Manfredi de Surdis de 'Placentia not.`
iur.Ci.t Spalat. in 1 358. 1nd.x\.die 18 men. Manti vigore arbitri) nobis per ditftts`
parte: attributi XP! nomine inuoeato pro tribunali edenm dicimus , ententiamus .
laudamur, bin-.tfr pronunciamus. .Qigodomnes. (F' nguliproeeus , * in utit.
nlcat.enten.(7 bannimenta quoquo modo fatli, velfafle contra ipfos Ioep ,Pet'.
' Ciga eius filios , * omnes (9* mgulo:apos per antedielum Totem Capitan. Iu
dice: , eu Ociales aliaa dii Cois Tr. `uque in diem reentemfint cai , 29* caa ,
irriti, irrite, irrita, (F' nulli: valori: eicacie , ve momenti , @ic eos volumus

reputari , e? teneri, * quodipis d modo in antea nulla fides debeat adbiberi, nec in
lucem debeant apparcre ex nunc vigore di. compromt. precipientes , * mandan
tespartib.upradit'is , * cuilibet iporum quod ips proeejjbus in qui. enten. G
annimentis ti non debeant modo aliquo, vel ingenio aliquo queito colore in Iudi
cio, -uel extra,eu mi fac-ene.,- vel vartetttibut auere dt'on , fatfo , vel opere , nec occa
one aiorum procetmm inqui. teicentent. bannima opponere rna pars con
tra aliam :acqua-ih; vel allegare, cum nobis appareat euidenter ipos procesusin
quit. te ` c-ttg' Bannnmlmpctisexfomite nequitieforcfaa, uam ex al?
initta , a' naltkiamnf, Gimme-ritratti continente :nam idem Itu alfa-5 de T'er

. onorarerca

de mandato R

'-4-

-.:

i. gazedexnutu aliquorum Trag~ qui

~ - - s quia nulla: pote- ese in Ctuitatibus Datmatie

Ton-iae, *vel Capitaneus , m de voluntate Regia, (a' de eius commi ione s vnde nec
Dragolinu: Caruatiniupt'us , qui e dieebat Capit. die Ciu. non_fuit de nutu Regio

premise Ciuitmerus Capitanem ot aserebat, qui per inde Pt clarms appare: eften
tentialitermaxime condemnatus , cum nobis conflet , (9* appareat mqn'fee predi
cios Ioepb Stephaet* Cigam eiuslios , (9 omnes , e? ingulosqptosfore contra
Deumx iulitiam inculpatos de contenti: in ips procebus inquiitionum , (F' en
tentijs :naMIemper ipos reperimus rre deltimos Sacre Regia_ Mdie/lati , (9' boe

ub pena in compromiso contenta infingulis , d?" prongulis capttulisl partibus , U;


membri: lmius arbitrij, CT laudi inua permaneatrmitate . -~ 7:30:
3-1,
. ,Wil-ath , (F promulgatumfuituptum arbitrium , ce* laudum in Ciu. Trag. im.
Tonalerio 8.1516 Bap die Ci. per not Banum arbitrium arbitrat. .upumub an

oi;- xesl-uttxiustrtrru di? zero 23 men- ;due I EQSP! nitrati-im Pre.:


M-

" "

"

"

ente:

'Di Tra

,,59

'enteseri iumus, ce* igilli fi appenone comuniri .


~
.a
Trouai anco nellArChlulo_ la entenza del Vecouo Bartolomeo , ne UL;
quale do po vna bella prefatione , che allvo de' Ecdeaici deteta li viti) z*
5c ealta a giuitia; narrati molti delitti cme dallArchidiacon predetto
in varij tempi, 8c in particolare quando il Vecouo era nella Le atione della

Sede Apotolica opraccennata, viene pecxcato quello egli operaenel_


predetto tumulto con le eguenti parole .
.
,
Nam noie S.Nicolai :le mene decembris 1357 inurgens populuc,au]i~*,
Ciu. 'TYWda-x
bolougerente ad arma idem .Archidiaconut cum conanguinetcuis armatus in Pla
tea publica ortatus domo: plurium nobilium poliari mandauit , Stephane Bra/ze
Conobrinouo , cum quibudam alii: attinentibus complicibm uis inuadere domunu
in qua habitat Reu.pater D.Stephanm EP: Fare. earn bonis omnibus poliari ,,'

ipumque D.Epim omni Dei timore popoto , omnibuque S.R.Eccle , (9' 'Ponti
calis ordini: reuerentia preter mija erra Multi: Vulneribus Percutin ca ite , (9" in_

membris , ipsum Epm credente: extinguere abierunt emiuiuo re io in cui:


curatione vulnerum 2.4..de craneo capiti: per Cirurgos oafuere diraa , (5' in pu
blica demrata, propter quodcelus nepharium 0' acri egium /celeratum idem Ste
phanusptrcuor EPipredii capi: per potentiam ill-m' Dai-i Regis* Vng. et per Ma
gnicos Domino: DJoannem Zuus Banum Dal. (9* Sclauone , * per D. Nicolao,
dium Sezcarceratus , (a' examinatus diligenter uapontanea voluntate coneus.
ci, (jd de mandato predifii Iacobi .Archidiaconi percuerat , t* vulnerauerat Epim
utum , qui Stephanus propter hocententialiter fuit condemnatus mutilatus mani-_

bus , (F' perententiam publice latam in Platea Tr. per nob. vir-um Rudulphum de
'Piro Pair-m Ciuit. eiudem preente toto populo Ciuit.diuque Iamb: .Archidiaco
nus tamquam inobediens , incorigibilis , 6?* in prgundum malorum veniens traditus
ordinarie iue curie eculari , (7 iuus per predi um D. Banum auf!. D. n-i Regis
[/ng-dequibus
Ciuit.Trag.
rele ari,
ac demum
ropterfuorumeelerum
execrationem
noto
ri,in
el maniege
conuius
per uptos
Ma tros et Barones,
et Principe:
de
le ata , eis Ill. D.Ludouiei Regis Vng. predi ipecialiter pote/late dapnatus pro
indeli Regio , * rebello cumfuerit caua principalis dicordia, (9 deruionis Tra

gurienU' Sybenicen. Ciuitatum cumuis complicibus incarceratusuitfirifo carce


ri per regios oicial , ' mandatofententialtter ao remitti eum ad norum audi-J
torium, " carcere: nolros perpetuos , " per eodem nobis requiitis inl ant rt de eo;
dem apertam , (F plenam initiam acere deberemus Regio ub edito ; qui Iacobus
.Archidiaconusfra'its carcerib. Regijs auugith' nunquam e oro conpeui pre
entauit, ce' quia tales, G tam nepharij exceus crimina lee maieatis in columpnae

Eccle, in ratrem D.'Pape Romani, in Le atum dium Fare. Epmcelerate com


mii notorijs nobis unt, U' ceteris manifei per notorium fai per euidentiam operit;
(F in communinobis maniei , multisacientibus piene notorium manieum iz

dentibus armatum predium .Archidpublice more militari mandantem, O' ordinan


tem que volebat , G' buncpoliare , hunt percutere , e etiam per notorium preum
ptiom's violente , qua plenam fact': probationem in iure , (a' ex multis aperti: re
fumtionibus publicis , * conieuris manife/i s , que uciunt ad notorium pre una

pticum , *ot patet in ui: nor Curiaerious , ' plenius( 8c paulo infra )
Nos Bartolamem E s upfi - .itouper bijs conlo diligenti , edendo pro
tribunalim Curtiuo no ri Ep f i ` i. - mine inuaeato , *pt de vultu nei olii-um iu

dicium prode bljscriptis_ di _ :'-

r gf cicci-grant: , { denita lacan

'

Tette

{73

Delle Memorie

lTTi q..ztrebidiaeonum Traaneidie in canone lateenie, G penae iui-i': , ' Con-'


eilij Vie. neenon pen-15 latae per eonitutiones Legator.S.Ramane Eeelie , * Eeele

Metropol.Spalat.communiter in totaprouineia publiee promulgam , peclaliter


incii?! in ilam: St quis 'Presbiter , (F' per has Priuatum ee dignitate .Arebid. (F'
omni us benet! , que in Ciu- ' diocei nocitur obtinere , (F' de predtis Ciuit- (5'

diotJrag. ipum perpetuo e'e banditum , pronunciantes eum infuper ee vitandum


ab omnibus tam _Clerieis , quam Laicis quoque meruerit abolutionis beneeium in..
forma debita o nere Reeruato nobis iudieio uper alijsuis exeeibus , * uturis
condepnatiom usmquirendi, ce* puniendi, pro rt ordo iuris poulat, " raquirit.
Lea, latapronuneiata , (a' promulgata fuit pree: fenicntia incriptis olemniter
Tr.in curtiuo Epatusper pre-drm. patrem, (F D. D. Bartolomeum Dei, U' .Aliati`
grati'a Trag.Epmedentem pro tribunaliub anno Di 13 58. Indi x t . die penultimo

menoobris , e u dal R confermata li 2. Febr. r 3 59.


71

-v` `

Dalle quali entenze i come i raccoglie , challi 5. Decembre r 3 57. eani


e dl notte il tumulto , e che foero depredate alcune cae, e ferito Ste ano
Vecouo dl Leina , cos cona lerrore dellanno , e del mee oo dal Cu.

tcls ; e e bene_di queto tumulto non i s la caua; pare nondnneno , ch'e.


endo eguito in tempo d.: guerra aperta tra Venetiani,8t0ngari contra Gio
eo tanto benemerito dl que , douee hauer hauuto fomento da Venetia
m , che con l'Armata teniuano lIole vicine , 8L altri luochi in Dalmata : ma

dalla carceratione dellArchidiacono , di quello ,j che eri il Vecouo i c0;


noce , che queto fii eetto di quelle lenioni ciuili, che ooliono prorom
pere in eccei imili , che aranno ati cauati dagl'odi j, che doueuano eere
tra lArchdiacono , 8t il Vecouo di Leiua , il quale conando dalle crittu
re di quella Citt , che 'ose Traurino , e da nelle di Tra , che oedese la

Caa con la torre vxcina alla Chiea di S.Nico , qual caa hoggi poedu
ta dalla-caa
Ciga Vecouo
detta Dorotea
a dierenza
dellaltre
Citta ,. quando
e la torrevcn
dutxdal
medemo
alla Communita
, come
i rieriira.
i trat
tata delle mura della Citt , doueua eer pratetto come uo fratello , o alme
no Parente rctto, e che perci lArchidacono con li uoi parenti li Caotts
8c Andreis inimici di Gio efo tirata a e la plebe con la peranza della preda

qucllo non ardirono are di giorno leettuarono di notte: poiche uggg't , .

cacciati dalla Citta li Ciga , e depredate le cae , ces il tumulto , e u dato,


luoco al curar delle ferite dclVecouo , e e bene uelli procei , eentenzb,
che ncllarbitraria del Bano vengono mentouate gnirono contra Gioeo,

non i pu diingucree egnroprima, doppo la ua vcxta; per pi


_ ` veriimile , che eguiero doppo , e chin quel tumulto foe eletto dal opo

lo Dragolino Caruatini per-Capitanio , il quale per! coprn'li delitti eguiti


nel tumulto predetto procedec contra eso Gioeo , e er tal caua deue...
eser ato condannato , come il Bano seprime nellarbltraria; benche lu
venuta deii delegati u ritardata molto in riguardo delle attiopi eguite..
nella guerra , e poi nellaitenza lla perona del R , che venuto a Zara con
clue pace con Venetiani: i deue anco auuertire quello seprime nella opra
detta rclatione fatta a. Baroni, che l'Archdiacono era nelle loro mani, e nel`
la entenza del Vecouo , che rotte le priaioni Regie ose fuggito. che i3_.

tato caua paincipale delle dilenioni,e eruttioni delle Citta dl Sibenco,


F TPU" 5' Viene C011 queo adinferiri , chegli toe; caua di quel pmukllto ,
C G

D Tra) I

e??

che egu in Sibenico del mee di Giugno precedente lla entenz del Veco.:

uo , che nelliragment de Conegli vien mentouata nel modo eguente ,


1 358 mene Ium) While: expulfuerunt popularibus extra Civic-mm . anno

equemi reueriunt .

E di queo ritorno de Nobili trouai vnaltra memoria del eguente te-~


nore .
While: Ciaitati Sibenici fun-unt redatti ad ipum Guitare: Sibenici tempore

M." (F' potentis viri D.Nicolai de Zeech Regnorum Dal. 0' Cr.._Bam per determina
tioacm difii D.Banifaam cum nobilibus de Dalmatia Tragury , dum ipe D347:

conuocauerat nobile: , G opulare: Sibenici , ipos popolare: captiuauit , 0 ip


nobile: reduxit , mi n Sibenicum in cor. tatu in I 3 mene .Augui.
Onde e l'Archidiacono caua principale del tumulto di Sibenico done;

ua egli trouari iui prigione;doue haurz cauato il tumulto, vero ar val


o di quell'occaione er fuggire , come fece. Oltre di che auuertir deue lel
reua del Bano nel arbitraria , che d-ichiaraua non eser tato vero Pode
idolfo poiche non era tato eletto di volont Regia , cos ne anco Dragoli..

no Capitanios onde le entenze loro circa il tumulto come illegitimedeuono


eere Rate annullate,e perci non i trouano .

Diremia di Fiac/2, O/Zrog, eKadoicb con lArciue/Zouo

di Spalato . 6412.6,

_
On l'occaione , che Vgolino Arciuecouo di Spalato and :i trouarl

R per ar confermar i Pruilegij di quella Citt ucit di nuouo la. dif.


ex-enza. altre volte opita delle Ville di Biach, 8: Orog, 8: in virt del Priui
leaio di Zuonimiro o regitrato al cap. 5. del libro 4.vinclue anco Rado
ii, e n'ottenne dal Re il polseso , come apparice da vna nota , che nel re.;
giro dellArciuecouaro di Spalato troua del eguente tenore .

l 358 die Jahr-uor' [cannes Pauli de Hungaria , EPM Egregii, pmnts vi)
ri D.Io.2mxis Comitis Cli retulit Capitolo Spalat. quod precepit Villani: de Orogb

ex parte Ser-"m Regis Ludouici Hung. CV Iozmns Boni Dalm. e? Cr. rt obediant D.
V olmo .Arabic-Po Spalat. [dem in paeonem m/jje de villa Biach , que non era:
ba itaca propter guerra: precedente: . 'Propterea die dcinde frequenti de 714 Rd:

cio/ich nuncupata in principio Dubrauarum cum omnibus iuribus .


Venuto poi il R in Dalmatia comparero il medemo Arduecouo, 8; An:

drea de Gregorio Lucio eletto Sindico da Traurini li 28.Marzo 1; 58.inieme

con Giouanni Bianchi da Bologna Cancellier di Trau , e furono daS.Mae


remeii alli da lui deputati er la riforma delli ati delli Regni di Dal. c Cro.
che furono Nicol Arciueouo di Colocia Cancellier , 8: eletto di Strigo
nia, Stefano Vecouo di Nitria Maero delle Sacre lettere,e Nicol de Zeech

Giudice della Cortc,Gio:Ehuz Bano di Dal.e Cro.e Gregorio cuode di Va.


radino in Canonico Capellauo Regio Speciale , li quali vditclc ragioni delle
P3P .

272

-Delle Memorie

parti lungamente ditee nella entenza; nella quale lArciuecouo alleoau


principalmente ll Priuilegio di Zuonimiro delli 28. Luglio 1028. 'che Fonte
neua la donatmne dee ville, 8c altri Priuilegij , che quello confermauano;
allincontro li Traurini non opponendo come laltra volta la alit. deo Pri
uilegio , che varia da quello nellanno , e mee , ma allegando olamente , che

non elendoi mai glArciuecoui vali d'eo Priuileglo qualche i oe,queo


tenuto in ecreto , non li giouaua , come e mai arto foe , e nellitesa ma
niera le ue conrmationi: allincontro li Priuileoij Regali loro hauer hauuto

leecutioni publiche , e notorie da tempi de quai non vera memoria in con


trario ; onde li deputati trasferitii alli luochi contei , e veduto, che Biach, e
Olrog erano inclui nelli conni di Tran, nalmente nella con ICoatone de
nobili di Dal.e Cro. celebrata di commiione Regia otto O roiiza inor
mati rifericono eere ati empre poseduti da Traurini , perci li hauena
no adi udicato ad e Tranrini , e queta entenza S.Maea conferm li 2 3. A

go {lo 13 58. come nel uo originale , che nellArchiuio i leoge .


Simile deciione di arolam parola uai , e dello eo giorno egui aa
uor di Gioco Ciga ella villa Radoic , che dalli Sinori Cippici di Corio
lano uoi uccesori , e posesori di quel luoco i con erua .

.Non i o i con tutto ci la controueria di Orog; ma ucitati alcuni, che


diceuano e sere Didichi di Orog (benche habitasero in Tra) da France
co .Damiano da Spalato , 8c in virt della opranominata entenza de lar
bitri al cap. 5.del libro 3. eguita del 1277. dimand auanti Stefano Ve cono

di Nitria Dottor in Teologia , e Giouanni Dottor di leg e dele ati Regij ,


che ose rilaciato Orog ad ei Didichi , e ripondendo ?rame co di G101

gio da Zara Caualier Regio Conte , e li dienori del Commnn di Tral, che.,
la entenza arbitraria non oana alli loro Priuilegij Regali : onde li Giudici
oprad _ i edendo nella Chiea di S.L0renzo di Tra li 5.A goo 13 39.termi
naonq', che per loccaione della detta entenza de arbitri non haueuano
nf

ito li Didichi alcuna ragione , che non i erano compromei,- il che.

dal confermato li 14.5ettembre 1362. e cos rearono nalmente opi-`


re le tante volte rinouate dierenze dc conni con Spalatini .

'
"`

Comefoe alterato ilgouerno della Prouinca , e quello


_i. ,e c/aeeguiinoalla uerra mi Venetian: , e

_ na-.'r_ _

Genoue l.

Ccip-7.

Enutil R Lndonico : Zara non olo fece immediate palee lanimo uo

di voler ricuperar laltre Citta, 8: Iole , che Venetiani posedeuano in


Golfo dallIria vero Leuante , e perci dichiar Giacomo da Ceano no
Armiraglio di Mare , e gli diede anco titolo di Conte di Leina , e Brazza, e;
bene Leina era ancora in poter de Venetiani , come dl o ra tato detto, e

dal Priuilegio conceo a. Zaratini li IO. Febraro I 3 ;8. poc i oiorni auanti la
concluione della pace apparice , ma oltre di ci i lcoroe , cie voleua ridur

re il gonerno della Prouncia a ~uelli ordini , che di gia haueua deinati i


douesero publieare dalli da lui eputati Retormatori dello ato della Dal~

matia , rieruando a e la pellatione delle caue; il qual Priuilegio esendo


,ato regitrato al capito 0 z. del 6.libro de Regno Dal-,8c Cro. iui anco uc

` .

D! Tr-au .

2.75

cintamente h accennato glordini in diueri tempi publicari circa linterese


vniuerale della Prouincia rimettendo di trattare ll particolari nelle memo

rie della Patria . Deuo dunque qui riferire non olo tutti gl'ordini partico

lari di Tra , de quale ono retare memorie; ma anco dellaltre Citta della.;
Prouincia per darne quella maggior contezza, che dalla carezza delle crit~
ture i pu cauare .

Li primi ordini, che furono publicati dalli medeimi Baroni , che ono no`
minati nel precedente Capitolo,non i trouano ,` ma ne vien fatta mentione,
nelli econdi , che ono li eguenti .
Stephanus D.G.E}5us Nitrien: Sacra Thalogia Magi/i o Joanne: de Brendeecb
Ciulis proeor Ser. "-1' Principis Di n-l D.Ludouici Regia Vng. 'ad partes Dilm. Le
gati. Egregio, (a potenti militi Regia D.Francifco de. Georgia de Iadra Comiti , Iudicibus , con* Cai Tragalutem cum augumento Regalis rati-e, QF' fauoris. Con/i ~
derantes ex parte delitatis ueflre conantiam cum plena o edientia Regie Maieati

exliibita ,t utperatur omni temporefuturo exbibendaondarantw etiam magna

prouidentie uere reipublicealertiam, qua nos multiariam uiuis uaeibus, e?" docu
menta apertiimis inruxiis.Conderantefq.pra rer perecutianes damna , (F' di
pationum perplcxitates, in quibus elapis tempori us propul fuiis prauentaronc
reipublice multis indigenti labarare, con auaritate Regia quafu ngimur; pro ut
ex Legatione nora nobis oena, O lea in ue[er Grli Conlio Potuiis perpende

re libertatum Regiarum gratijs infracriptia uas duximus munerandos . 'Primo uide


licet , quod de imroitibus, redditibns' prouentib us quibucuqu' quantumcumq.
depoueritis, nel Tbeauris veris mieritis rice, G* ne difii C'vs pertinent,' perti~
nere debeat adcum,c' ad Cameram prefati Ser. "Principi": D. DL Regis predii ,
vel alicuius eius oicialis cuiufcumq. prebeminentia , vel dignitatis exzat s fed de
omni eo quad in depoito dih' Cis Trag. sumulaueritis,vel cumulare poteritis , ord~
nabitis, (9 diponetis, ' de ipo facietis pro libito reine valuntatis,@ vt decreueri
ti: vobis, (F' dion C'i melius expedire , non obant , quod anna Proxima elapo per
RJ" (F Mag. DDMcalaum D.G.tunc./lrcbiep.Calocen.paiulatum StrigonienJe.
zie .Auleummum Cancellarium , " per me Stephanum Epim Miriam Gregorium
` cuadem Varadien. Nicalaum de Zeecb tune Curie Regis Idicem , e? loannem Zus
tunc totius Dal. Cro.Banum ordinatum, deere-tum , (F mandatum fuerit, quod in;
ne cuiuslibet triennij aperiri , " conqueri deberet depotum cuiuslibet Cinit. Dal
matie , quidquid reperiretur debora: diuidi per medium@ una medicine diui depo
ti Ci Cinitati, in qua reconditum eet depatum cederet alia vero medietns Came

re Regio per otiales ad bec deputandos deputaretur; Qg ordinationem , G' mdat


ex certa citia reuocamus,irritamus, penitus ex iniuno nobis oitio annullamus.`
a. Secunda addentes gratiam gratia ~rolumus , cancedimus, U' mandamus auo

ritate qua upra , quodal Cis veiri Trag. vendere poitis , (F' debeatis otiali Re
giafuper bec depnnto , *pel deputando, al vid.per terram rendibile, (a dtIus otia
lis vabisoluere teneatur, (F' debeatpra quolibet centinario modiarum al is ad men
uram Ciu-Iadre , c9' venditur lib. z a denar.par. integrene diminutiane aliqua . E:

quia nobis conat veridice, quodal verum non e ita pulci-um , icutal aliarum
Ciu.Dal~U* quia Ciuit.ip/a Tr. ad curnm mercator-nan el ita babilitertuatmicut
alle c iuitates, necnon quod rt mercatores ad diam Ciuit. cumuis mercatlonibus .
e? rebu-s accede-rent emper ~ras apartuit al verum vendere pro minori pretia ,

quam renderetur in alijs Ciuitatib.ex nunc oiciali regio deputanda ;Marinaio re:
l a

.'574

Delle Memorie

dia precipitnteiniungimmz~ mandami quatenusal veri C'is per tem-am vm.


dibile 'vendere debeat pro" soltdis mb: paruorum quodlibet minus quam ~Lenditnr

al in alijs Cini:. (F loc Dalm. @odprecium vendendial per ipum oxzalem D.


'N.Regis declaramm, ordi amc, (F' etiam volumi-s 80 lib.denar. par. pro qnolzbet
centenario modiorum ladieeljexgroorum pro qnolibet modioalis, CT non vltra,
detrai5, defalcatis de veroale diisolidis tribws panpro iodio rtpremittitur

de quantitate predia .
3. 'Preterea volumnwt ordinanza: ancforitate qua upra qu od cuilibet C'iti 7ni

uer/itati , vel peronis qmbuslibet [ingularibu-s licitumt , (F liberum vendere al


uum , quibucnmque voluerit per mare adducendum ,ita quod emptor diifalis per
mare adducendiotuat tantum tre: orenos auri pro quohbet centenario modiorum ,

*vel pro fata triuno orenornm minus erunt .


.Size tamen emptio difii [ali: de certa concientia, ca* ordinazione oftialis Regii ad

bcc eputati, vel deputandi taliter celebretur,quod Camera Regis non valeat defran
darimon obantbns alijs ordinationibus fai: per dios Dos Legato: , vel. otiales
Regis qnocuquupet-fao al vendendi per terram , vel per mare,nec obante quod
antea de quolibet centenario modiorumoluebant.per mareoreni quinq. auri. Qua-5

omnes preterita-s oberntiiu ex nc in antea nulliusvolumws ee roboris,vel momt:.


4. Dem ordinamm,decernimu-$ auoritate predia ex certafcientia quod nul
li Ciuis Trag.eu diriiualismec etiam ipum ( e de frufiibus redditib" pronen

:ibn: in , (F' ex , territorio , (F' diirin Trag. percepti-s , " babiiis tam de rebus im
mobilibu-s, quam e qnomodocumq. . . . necnon eJ anima/ibm eos vende: conciui
no Trag. vel dirifinali, vel ex parte pere, vel per conciuem Frag-fe dirzmm
dendos etiam in alieni: pa'tibu-soluat , vel teneaturfoluere trigefmam D-ngi nio,

Tel uciali eius , U' boe diifruus , (F' bona dionfrnunm , (9 prouentuum,
nel etiam Cini: pro , * cum pecunia forens emerit teneatnr folnere tricemam
generalemsi mfmm buic notre ordinationi faa fuerit , (F comperta per otial

Regium , cui; inquitioncm diligentem (9 ordinem in bat: parte committimm tunc


fraudem ani; careat perp etuo preenti gratiax" Priuil. ZT perdat omnec prediflos
ugsfruyx renales, we! pecuniam pro qua fuernnt venundati. ;Adaieientes tamen
quod qumbet Cini: Trag.adducs mercationes, nel loca ven-:lia de aly: qmbucnmq.
Partibuh' locis mami-,U debeatoluere trigemam.6 Iuper etiana lattina-,et

aut-form predia nobis concedimns, quod Ce veram Trag.eu aliqnapecial


erona Cinit.Trag. peteretur , vel moleareturfuperaliqua re , vel caua ab aliqua
eciali perona, vel Ce Tragpecialem peronam aliquam'molearet de rebus , e?"
poeionibus in veris conmbu: exientibns quod caua ipa ,` vel ipe que/?ones

omnes ventilari debeant coram C omiie' Curia THX-(9" per ipum Comiteml Cn
riam terminari,* denirixyjnbequenter perfeqnentem Curiamecundnmformam
ffatntornm rerorum . Vernm latisfententijs aliqna partium e teneretgrauatam
licitum it ei, (F pofjit appellare ad predi&.D.1\{; Regent , (F appellationem peoequi

tanquam ad Dnm naturalem. 7 Preterea concedimus vobisde gratta/penali ,quod


de blade cuinfcnmq. generi: exiat quod bladum de extraneit` partibas portabit. ad
Ciuitatem reram Tr. pro vu, ('9 neceitate Cinitipu; , ZT dlrluf oicial Re_
gins de preenti deputati , nel qui in poerum deputabitnr nullam trtgemam exi

gere pot 'nel debeatam per extraneum, quam per Cinem bladum ipum aa Ciu
Tr.portari contigeritJn qnarum grati-me?" ordirmm preentium , ?'3 retrafationem
grauaminum predi-tcizmonium* rmitatem pi*efat.del.D.NzRegis Coitati Iad.

W- '7 75!' a ('9 omnibus , ngulis quorum interei, vel inteiee poteritzimbus
`

,143*

Di Tr-.ari. "

2.75

Trag.preens pruii'. conceimus wque ad beneplacitum Viorioimi D. N, Regis


durauum appenone gillorum nolrorum muninime roboratum. Datum, (a' affan
Tragaurrente anno Di 1359-1ndd 2 die 5 men. .Aug. confermato dal R Lodo
uico li r l .Settembre I 362.
Lieii ordini i trouano anco in S alato dati in Sibenico li 18.del medemo

mee; ne quali ono regitrate le me eime parole del I. 3. e quarto capo , e.

nou glaltri ; e i come e ne vede la caua per la nale tato ommeso il z.ca
po contenendo il particolare del ale di Tra, c e per eser di peggior quali
ta deglaltri della Prouincia, i concedeua ose venduto a minor rezzo ; m.

perche non iano ati regirati il 6.che contiene lappellatione a R, 8c il 7,


che non i pagase trenteimo delle biaue , che concerneuano l'interese vm~
uerale , e commune con laltre Citta della Prouincia , non [i pu asegnar

caua alcuna non trouandoi altri ordini di queidoi delegati, aluo d'vna_
deciione della pretenione,chhaueua moso il Vecouo di Sibenico con loc
caione del ptiuilegio conceso d Sibenzani nella deditione della Citta , nel
quale erano ate agaiunte al loro territorio le Ville di Neue, Coparno,Pe

remica , e Sitniza , cerano ottopoe nello pirituale al Vecouato di Tra


- contendeua perci che le decime delle predette ville fosero date lui , a

qual tentatin ogponendoi il Vecouo , e Capitolo di Tra , onde ei dele


ati inieme col ano esendo nella medeima Citta di Sibenico li az. del me

.emo mee dAgoo dichiararono,che la conceione Regia sintendeua del


temporale olamente , e che le decime douesero continuar :i pagari alla.
Chiea di Trat .

Haueua in quello mentre il R Ludouico mosoi in perona contra"l R di


Racia , come haueua romeso al Sommo Pontece , e come criue Mattia

Villani al cap.; 2.del 9. ibro il mee di Ma gio pasato il Danubio , e non ha


uendo hauuto ardireli Raciani d'oppor egli in cam agna i losero ritirati
nelle felue;perci egli guaata lacam agna , ritorna se vittorioo , 8c al cap.
1 a. del to.libro, che lanno eguente ll R con la Regina ua moglie venise a

Zara, 8t iui i fermase parecchi mei,doue fabricase vn monaerio , nel qua


le haueua hauuto animo la Recina di ritirari per esere erile:acci il R o
tese pigliar altra moglie .~ ma che non l'eettualse . Nelle critture pero di

Zara i troua,che la Reaina madre del R venise alata il medeimanno man


data dal gliolo per rilormatione delli Regni di DaluLe Cro.e che con alcuni
Baronicrigese tribunale , 8c adminirase giuitia : il che dalli Conegli di
Tra vien mentouato .
i 3 60 die z Ngmmbris . _Quad Comes ire debet obuiam Regine antique , le 453,

;infetti-{ram cum tribus e[e&15,quiunt Andre. Gregorij,Donatut Cafotti , etruq


o ep .
Die i; Muembris t'nueniantur neck-;ariapro aduentu Reginei veniret Trag;

~ Die i 9 dii. Mittantur quatuor .A

a/iatores ad petition Regine, (Flint Sindi

e traftent cum Regina ;ed/ aliquid Pellet contra libertatem Ciui:. non cancia-j
dant, ed duo reuertantur ad gnicandum , (o' nerant Cup-W 93 "MMT-M "Zenit
" exptnlant in ladra due` zoo pro alijs .exenijs dandis Baronibus , quiecumlun:

ellet'ti loepb_ Stephani , Nicola: Marini, Donatus Caotti, Ludouicus


Ninni:.

s a

Da

7.76

Delle. Memorie

DalI qualli rea certicato , che la Regina Madre ola; 'e non la moglie;
col R venise a Zara 1360. ma erchc ambedue quee Regine haueuanolo
eso nome, pu esere ch'il Vi lani intendendo , che ia venuta a Zara la Re

gina Eliabettahabbi preuppoo,che ia la mo lie del R, ch'haueua tal n0


me, e che per diintloue oleua dri iunior, e la traenior, antiqua , come nel

opradctto Cone 110 dl Tra :e della giouane i vede labellarca daroento


dorata atta da lei al corpo di S.Simone a Zara con linerittione , che e ata
regirata al cap.r.in ne del libro 5. De Regno Dal.& Cr.

Circa il medeimo tempo racconta il Caroldo,che tra*l R dOngaria',e Ve..


netiani era nata qualche diferenza circa la nauigatione del Golfo, la qualee
bene per all'hora fose opita con vincendeuoli patenti, che i aceuano alli

nauiganti dambi ll ati: tuttauia lanimo del R non rease atisltto , 8c


hauendo nel medcimeo tempo concluo li Venetiani lega col R di Cipro , o ,
gran Maero de Rodi contra Turchi, che coreggiauano per l'Arcipelaao , e
perci facendo nuoua armata Franceco di Georgio Conte di Trat , ch era..

andato Zara per riuerir la Regina Madre fermatoi iui auuiauaPaolo uo


gliolo, e Luogotenente nella Contea,ehe per le 10. Galere, che Venetiani ha

ueuano armate dhuomini ,uerreri i douesero far diligenti guardie , 8c al


ritorno deso Conte li 23. ttobre 1361. furono deputati neiConiglio cin- que, che con eso Conte dasero olordini op ortuni perle guardie , e quei
li 23.Nouembrc usequente li pulicarono ; quali contenendo particolari,
che altroue non i trouano i regitraranno,come an o in ei Coneglit 1-.
~

YS-

E I*

x.. `- rz ? iaezF

1 36x die z 3 OEZobris . In Conlio 'c. quinque nobiles el i.

'

Marinus Marchi, 'Nicola Marini , Petrus Cipici, Dea Damiani,Lodouicus loanl


nis die a; Nouembris lnfracripta e prouio ofia , U* ordinata per utum D.Co~_

mitem'utos quinq.nobiles eleos,(7 deputatos uper cuoda Ciu. (F Burgi .


'Primo quod in Ciuitate omni noEfe deputenturperfone zo vid.decene tres ad cuo
diam, ridquod duo nobile: eri debeant Capitanei die cuodie , qui duo nobiles in..
prefentia Militis D.Comitis vocare debeant illos reduos 28 qui dati erunt eifdem per

uperflitem infcriptis, e de ips mittere quatuor ad euodiendum uper porta-s ponti:


terre firme , eu becharie, qui quatuor bene e"r legaliter diuidendo intere noc'iem de
beant di'lam cuodiam facere , (a' alias quatuor diff! Capitan mtttere debeant ad
cuodiam ad-portmaiaitatis S.'I\Licol_ai , qui mili modo dir-:dere (161734. nt nolem ,
.' omn
_ -. , qnaeuorpartesnoem
edeim hommes debeant
ordmarem Lodia_ Coro_ , qui ede
.
i' debeant bene cuodtre mittendo qua.
~j

t o i eipi de Lodia ad viddum illi, qui deputatiunt ad portam

, ?F-"- iunt ad port-u eorum, quod/i reperirent ali uem decere ip , qui iui[
t "nt ad ridendum' non inuenient eos,teneantur illos ta es decienteneu dormien

tes, qui debent vigila re denunciare debeant diffis Capitanei-s , tp Capitanei ,tam
ios decientes, qudm omnes alias , qui non venirent ad cuodiam , eu contraface
' rent ordinatum ii in eriptis preentare omni mane Dno Comm, qui D.Comes tenea
;ur in continenti omnes c contrafacientes ('5 accuatosfacereoluere camerario
`Cai; Trag.fal.5 paruorum pro quolibet (' quod oes, qui deputati erunt ad diam eu
odiam peronaliter venire teneantur ad diam cufiodiam , nec point aliquem
.loeofui in cambio ponere , ni baminemucientem , qui tranfeat eta tem annorum
1 6 uque ad etatem annorum 50 * omnes tam Capitanei , quam ceteri cuarles te

mmr venire_ ad
@ilam cugdiamaltem_ cumpada quod i non _ueniient i,Elliot
e,

z, *De TM .

2.77

lle , qui non habent Speedmoi. 5- per. ce* ali'tu ,_ ei* ips euodibus preent-:iui
Capitaneis recedere: ne iieentia (11le Capa loeobi deputato antequam puletur ei
pana mamtini &Laurenti; oluat Cotqualibet meeol-x pun_ et apisaneu; ;em-42m
perfacramentum noticare D.Garmti . Infuper de upra]eripm tribus deeimis duo of
biles mini debeant ad euodiam Burgi extra Ciuitatem , ibm duobue nobili.

bus inueniatur in Burgo pro peeunia Cis 'vna domunculn , 'v i poe: in noe ma
nere quando eric malum tempus 23" dii duo ibi in Burgo eri debeant Capitanei , "

de bominibus Bui-gi Imbere debent perone/s viginti , vid. dene/s due , quae viginti
perform ordinare debeant in infracripeum modum, videlieet. Primos quatuar ad
'Pontem Bue , qui tom notte diuidantur infe bene , " diligenter debeant euodire
67]* eliq quatuor per ipos Capitaneosudcheant deputari ad euodiam in orto Domine
Staneee ororis olimdtndree Gregory , quimili modo noEfe diuidantur bene, dili
genter euodire debeant , ' peron-vs I z debeant ip Ca itanei deputare ad eum
diam portus circa [acum qui vocatur .Arenal-u , quiimi iter diuidantur , ' vtu.
ra debeant euodzre:. E: quia de iis I 2. aliqui ex ips natuor Ciuibus viitare de
eant in noe tam illos exientes ad Pontem quam exige-mes ad ortum , inue
neri: ipos non cuodienteseu aliquem ex ipfs exfuprafcriptis zo deputatis ad cu-`

odiam Burgi; eu iam preentati recederent a euodia modo eonmili pro rt dei
putati ad cuodiam Cini!. oluere debeant pena-s upraeriptms , e? ip/i Capitanei vir
tute prefiitiacramemi Ipos tales delinquentes noticare debeant , ('7" dare ineripti-s
D.Comiti , neenon ce D. Comes modojpredio teneaturaeere ipos follie-e camere
Cis ipe/s pena-s . Item quod dite decine euodire debeant *mio mene , e'? in quali
bet mene permuiari , qui ordo ineipiat die 1 . Xbris proxime venturi . Item iIli de
Burgo non point mittere loco ui aiiquem minori: etutis i 6 annorum, nec maioris

59 , U' quod de penis predi D. Comes , ('9' Curia point expendere in rino illis qui
fuerunt ad euodiam .

E OChi giorni doppo venne vn Ambaciatore del R per dar alcuni auuii,
che umilmente non trouandoi altroue i regirano come no ne Conegli .
1 361 die 1 s Deeembris . Conuoeato Coniio e. tn quo quidem eonlio Egregiu-s
Miles DJawa-S de .Arpano .Ambaciator Ser-" 'Principis Di ni natural D , Re
gis Vnanfreeripm expofuie pro parte predii Dii n-i Regis .
Primo videlieet , quod pre-fame D. Rex quanto earius potealutatnobiles , (9'
Ce Cini:. predie, (9 delitatem eorum tanquam illos, quos idem D.Rex mm cere.
ros bi tai-05,0' deles reputa!.
,
Secundo, quod eum [ujnus D.Rex plenam gerensdem de delitate Cmitatis e: bo

minum Tragmellie quecumqmceurrentiz /ibieum ipe Ciuitate participaie infraeri


pia noua acitutus D.Rex eildem Ciuibu-s noticare vid. Quad DJmperator Roma
nm,e"Dn. .durie videneur nelle mouereguerram difio DHL-Rey [nr/tbitaet miu
e, valente: libertatem Regni Vnguis viribus vurpare, vndejupms D-IJCObWS p-o
partesi DKN-Regis manth expreje nobilibus , ce' conlio Cime. pre-dre querem
curam, (2 mentem vigile: babere debeani,talem quod nullus iii/minus oculm-s Coro,
e Vng..zudeaz vel preumat noeere D.N.Regi aliquo modo .

Temo quod ip uobiles, e? conihum , 05 Ce crd-nen! , '' dipone: talem cuo


diam die Ciuitati, (T Burgo , ' in omnibus loc opportunis pro nella , e? coner
uatione honoris Regine?" defenonepredie Ciuit. quod ibride [p1 l mrum ve

m're pol/infed rt lpfa Ciufo prouia, (9* munita ?alcalammjumm honorem Re:
gis 7 decei ririiuer conjeruare .
'
S

.Quarto.

1.78

Delle Memorie

quarto quodadbibeatur optime mena?? tali: cautellaprudenter habeatur aper


forenibus euntibusv dicurrentzbas per ipam Ciuitatem,quodnibil po/fent trafiare,
aut diponere contraatum Cluttatis, di' honorem Corone VngJimiliter cautellam,'

curam continuum babendo de hominibua dite Ciu- ne aliqui reo tramite deliran
tes diponerente ad aliqua cmittenda, quelli-:tum Ciaitatis deirnerent, e? que po
Int honorem Regium aliqualiter defraudare.
.
Pro execution: ordinum prediflorum elleiiuerunt ofio 'c.
Marinus @archiflcola Marini,Danoe Cicl1i,Petrm Iojepbetrus Cipcico*
la Zuue, Nicola `fammi, Lode Ioanuis .

Dalli ordini opraregitat delle guardie i cana , chil Borgo non era an
cora nito di mutare, gia che da quello i poteua andar al ponte dellIola , e
dalli auuii portati dallAmbaciator Regio,che con loccaione della guerra,
che opettaua il R li foe moa dallIm eratore , e Duca dAutria} con li
quali non connando la Dalm. haura egli dubitato,clie li Venetiani ecreta
mente intendendoi con quelli, li orprendelero qualche ,Citta in Dalmatia;
doue , e bene dal bel principio , che venne a Zara hebbe eniero di ar ar*

mata propria per guardia della Dalmatia , e per tal eetto aueua anco elet

tO l'ArmraglO e pigliato in e gl*vtili de Sali , e li datij del trentenimo di


ciacuna Citt, CK' eretto Camera propria er applicarli all'armamcnto delle
Galere 5 ma dinertito da altre guerre non 'haueua eettuato : onde dubitana

delli luochi chaueuano le mura deboli, e non nite , quale era il Borgo di
,Trau, come dall'e preiua deo Ambaciator i conoce .

Li otto per tal caua eletti diedero varij ordini ,- mz perche la principal i
cnrezza conieua nel inir il muro del Borgo u perci eletto Agoino (ja

otti Ambaciatore per dimandar dal R il modo di poterlo eettuare glf


che leuati al Commune glvtili principali del Sale , e trentcimo non vera il

modo di farlo i il quale riport la eguente ripoa .


Lucian-(Tr. d-ut Com.Iud.Con.e* toti Ciuit.T./`al.* gra.

_`
oueritis quod .Au.

guiinus Martin-5 reer ad nos mimlegationes 12eima , U am aatam pro parte

?MM Midi! nobis s ' expofuit uo modo , quibm auditis , (-7 parte-pt in ao alts
taliter vobn repondimm , quod nunc nobis tam arduos , :amque neceario: i (9* RL'
<gno noro ingruentes procem Iiabentibm, (a expediemibm , ampllorlbue "45"

mvfmmibu ExPCdiendie diumal. pretium eim ro amplli'd fumetti-m


- lmb emm ex o acquekk,
[late-nua
reg" sreci'P ere POPreentianno
'
_ Cmmm
_ . vo. ncceffanos
marmom5""
Bmw
bis 0/]mu-s rea 'rar e , neque etiam
con/im!'la rarione
_ r
.
.
..
_
"ere T0112': Prouidere; alia mexpedie uofiru ,
regnvv" e ?"15 duZ

rimmper vos requiiti dc prennis mature deliberantes cura :mm vo [S repon ere .

od colli idicebatnr infra conne! ,_ E? meta-s diete Cmt

:ZZZZZZ;l-:aa:za/ ,

M.- Viro 'Nicolao totius Dal. Cro. Bano

profe" ,iauMaahe-renri durame-s cammina-dum quod nulla-5 intra confini-,Ultrium

,'Pm C,-Mro tributo preditio ai lylicb inalata recedens_-, (9" i .l repre yen/ne.
dfbgylea ,ed inequi, e? mu-tgarwque in medium Cimt. Ilnque commune
diaCill.Tldg. (Fale ezuldem oberuata probibztxonem ecnndum dtfie_Ciu.corzue~
,Wem , (F' liberi-item ip Bano , vel bomimuo mei-um Iudzcmm 3 (F initiam ob

net, (F' teneatur exhibere anare non obante aliquali . Datum m Vozegrad m.
feio exalt- S-Crucis .Anno Domini 1362.

Onde non hauendo voluto il Re conceder denari, i tralaci per impoten


7"
za

Di Trani.

L79

za di mdrar il Borgo , e i olamente reaurata ` certa parte del muro da po;

nente del ponte di terraferma,e fatte por q relle da tutte due le parti del por.
toze erche dal medeimo Ambaciatore ottenuta la confermationc dvna
termmarione del Bano circa il pacolar de Morlacchi ben e di dichiarar che
orte di gente foe uea .
Erano detti Vlac i , Morlacchi in quel tempo li Paori delle montagne,
che diuidono la Bona dalla Croatia,: quali con l'occaione, che li Bani Pao
lo, e Mladno simpatronirono di Bona fa permeso di calare l'inuerno,nelle

valli che connano con li territori) delle Citt maritime: e come che quei
ino che le medeime Citta urono in poter de Venetiani i erano aenutidi
enetrar nelli territorij loro, cos doppo , che li Bani ripioliarono lantica,

oro autorit cominciarono anco penetrare nelli conni (liane medeime Cit~
ta col fauor loro, perci li Sibenzani , chaueuano il territorio maggiore , e...

pi epoo de Traurini , tra gl'altri capitoli nella deditione , nhaueuano ot


tenuto vno, che li Vlach non potesero penetrare nel loro territorio enza.,

licenza, e per quello i co re dalle tante inanze, pi volte rinouate auantL


il Bano da Traurini , che li acese partire : con tutto ci egli li toleraua per

ualche vtile , che ne riceuese , er auorir alcuno de Conti Croati , che:


oueua eser pan-one delli animali s nalmente capitato il Bano a Tra con..
la moglie li zz. Gennaro 1362. u alloggiato , e regalato , e dato autorit alli
otto eletti per la cuodia della Citta di porer trattar eco , li quali gli dona
rono 40. ducati doro ,li fecero riconocer li conni del territorio , 8c otten

nero la eguente terminatione .


~ . Nos Mcolau-s de Zeecb Regnarum Dalmatie, (9" Croatie Banu-s memorieeom
mendantesgnicamm quibus expedit vniuers . ,Quad cum nobile: rin' Ciutatis
Tr. Sera*: 'Principis DXN., Regis Hang. deles , diletiiepeepius in eo videlicet ,
quad quedam particula gentis marlacborum ipiua DIN., Regis intra conne-s, " ter`
minor die ue Ciuit. eu in territorio iporum decendient, ymo ,cF all'4' morlacbt'

intra conne-s , e? terminos Ciuit. earum gendo tentaria iporum animaliaeu pecu
des ad a uandum intra metros terminorum iporum depellendo damn:: non modica in..
atiseu IW , necnon (7' vinci-s , pacui-s , (9' Gaijs inceanter irrogarent pra C'e
Ciuit. eorurfi ,A _ecnan (Ffingulares perone ipius Cin. ucce/uis temporibus per
ipum entem
perpetrarentur in maximam egeiatem poent deuenire , U' po
pulari us bon-im s deiit'uentium querimoniam panexientupplictes nobis tam
quam Vicario Grli in dio Regno Dalm.per auaritatem D-N. Regis conitutus"
peronam Regie Maieatis in bu's partibus repreentanti , *rt ipam particulam genti:
Morlacborum de iporum territorio repellere , iporumquea iculturas , eu term.
pacua , eis , (F earum predialibu-s , ac popularibus pari ce , G* quiete iuxta an~_
tiquarum piarum Regni collationem , anffianem mi, frui , poidere commit:
tere dignaremur .
io:
.Quorum nas dignis , (-7 iuis poulutianibusauorabiliter inclinati , quia de me
ts , (a curbns metarum die Ciuit. qq tenor: us ipus Ciuit. giu antiquorum
Regum vallatorum aliqualiter extiterimus informati nequaquam tamen eisdem me

m abque rem/ione earundem certitudinaliter poteramus reminici rolentes quosli


bei , pecialiter buiumodiacre Regie Corone, e per conequens Reng Maiella
perpetnis temporibue tam deliimos , tamque deuotos , in iporum iuri us indemni

m confemrbdum ad reuionem iurium, e instror. (F' demum lug eorundem teno


4

rem

2.80

Delle Memorie

rem curum tetarum antefate Ciu.peronaliter aceeemusdeniqquia vis, et per;

leffis continentijs' tenoribus quamlurimorum 'Priuiniorum Re um Regni Hig.


felici: recordat. donationibus , " li ertat. per odem 177/1': pro delius obequiorum
meriti: fat'lis (9" eoneei: diligenter, (T per icue coniderati: , O ria conrmatione

iporum Triuil.per moderna; DXMRe-gen aia meta-s'conne: dicie Ciu.ambien


do, U* ambulando circummimus,qaia quamplures Morlacbos inter iporum conne:
(9" territorio decenue ipe rum facientes, alioq. extra connesc"? terminosxis ten
torijs' domunculis fati: p: 0 adaquandis animalibus, ' pecudibus eat-.intra eorum

territoria per bladazwvineaa decendente: damna non modica eidem (iuitati irrogan
tes reperimus , * aamuerimus, licet ipa partieula genti: morlaeorum ab buiumodi
alien "rum territorijx exclud ,'depelli per nos immediate debuerintttamen quia tem

po. ts muica-.MJT onerofa nunc adpreen: in tantum imminebat , ac etiam agnel


lorum teneri! iporum Morlaceorum aut s Pt dum ip Morlacbipreenti tempore
loco pu-s babitationi: remoti fuii-nt in maximum damni periculum incidipotm

ent . Idcirco potis nori: petitioniL-u: erga :p0: nobile: , (F' rirosdeles Trag. in...
tantum ip condecenderu nt , w ipt Morlacbi a die manatonis prefentiurn 17,(que ad
feum `&Georgii Martiri: nunc pro-rime venturi intra iporum ter/nino; excepto loco ~

intra columnam , ' molendinato ad quem ip Morlacbi ne uaquam intromittere


audeant, ne ip/orum animalia,(F pecudes intra dia [oca ad a aquandum pellere pre
fumant manere , (F abque illatione alicuius damni irrogatione aliquarum inin
riarum animalia ,en pecudes eorum depacere queant atque pont . E eonuero au
tem nos vt remittitur D.'1\{,Regis Vic.Gen.eu Banus aumirnm , imma rigoiePre

[entium ei dem nob. eu Ci Ciu. Trpopondimus 5 17: a prediofeo &Georgn Mar


tiri: , nunc proxime auturo per tempera perpetua nullus Moriaccorum ,_ nec aliqua
gens de ipor. progenie intra conne: , (9 termino: metarum Coi: ditte Ciuit. decen

fus facere , nec iporum terram depacere eorunv ?FMR-JM animal; ad adaquand.
eu pafcendum pellere pont, (a' valga modo altquali . intuito; rei memoriam r
mtatemque perpetuam Preente: [mera-5 rio/iraqeifdem Ciuibus Tr. duximus conte

dendae . Datum in dit'a Ciu. Tr. 25mm- Martu ari-Di 1362.. conrmata. eodem
anno in feo exaltationis 5.0qu
In queo rem o vacando il Vecouato nel principio dellanno _1362, ` f

elctto Vecouo icol Caotto Nobile Traurino,e la prima memoria dclvluo


.Vecouato i' troua delli I9,Decembre _del medeimanno 9
- ` _
Ottenne anco il opradctto Ambaatorc vnalrra letter ` al Re diretta al

conduttore del Sale, che ia venduto il mozo del Sale m tati oldi d01 meno,
che nell'altra Citta conormallindulto ; onle e bene 11`Rc s`era motrato
caro nel Conceder danar per forticar la C1_tt moro pero acxlc a con-j

ermar 1731;:: coe di gi concee . Nel principio dellanno eguente ca itax

alcuni nobili Zara-.time Ragnei Tra portarono autuo,ch'll Re, e la egi


na dona-I'an vemr Zara , furono allogau pee pie] Commune ,\ c lx ;4.

.Fabia-9 ?SCI-f decretato dclerrger Am . per riuenr le loro Maea, 8: 1n


' . e fil venir : Tra , non egui per lelettonc dellAmba.p01chenc an
. il Re venne, e lanno eguente i publicato proclama dordine Regio , che
,inno grdie andar pendi) daltri Principi , che del R dOngaria uo na
tural Signore , eli 24. Aprile l'uequente f mandata la Galera del Commune
; Zam Per eruito Re io i e perche vn certo Baldaare haueua ottenute al

FPF lttcre dal R , alle quali i ntiua il commune granata u li 16. Alpri-
._
c

Di Trac- .

2.81

le 1365. reo in Coniglio di criuet al Re 8: alle Regine opra ele lettere.: s


ma petc e da quea nota cos breue non i puo comprendere , chi oe queT
o Baldaare , ne quello conteneero quee lettere Regie , dalle critture di

Zara vengono eprei ambidue quei particolati , alc une cole dauantag
gio , che i poono per imilitudine adattare alle cole di Trau , Se auco dell7
altre Citta della Prouin cia perci regirar la memoria come troua .. E; z

i
1366 die a men. `lprilis . Mps 'Micolaus de Vitticor Icannesde Sloradis" re;
gorius de Zadulim-s Reior.Ciuit.Iadre cum nolro maiorix'* Gralt Conjfcomittimus

70bit "Piro nobili, dicreto D.'Pauto de Blancardis de 'Parma I mit-Cl ro ad emilia


deputato, .Amba. ituro pro parte nora' dit-ii nia Conilij' Cois ad conpeum

Ser-*i Prin cipis D.Ludouici D.G.Regis Hung.D.'I\{; naturali: omnia tnracriptaez


rioe ue Maieati narranda .

Trimm' ante omnimquod eum ad conpeumue M.ueritis cum 0mm' reuerenj


tia delitatem,']ubie710nem humiliter, * exi-s genibus pro 'ot deeet recomende
tis eidem uosdeliimos ubditos regime, Co nilium, da* Ce Ciu. Iadre cum verbi-5

acientibus ad propotum, ieut videbitur vereapientie circumpee .


Secundo cum omnimo reuerentia multa verborum modeia , quam bene nouit 'oe
ra prudentia exponatisue Regio M. qualiteruif deles iam dit-li tintent emper
zelo delitatis.' reuerentiaz opereeu ~verbo offendere in aliquouam gloriomam
Mateatem' ob hoc quia nouime Baldaar de Sorbaeu eius oicialesaores
demonrarunt regimini Iadre quadam litterasRegias continentiaa cmolentesuper

textu , ce* vigore diarum litterarum Regalium introducere in Cia. I adre certam
bonam quantitatem vini orenis contra ordines reformationes ,atuxa , precia , (5*,
conuetudinem anti uimam Ciu. Iadre, ('9" quia ip eorum ubditi certi redduntur,

quodrmum propo :tum exilat Re ale coneruare, moltiplicare , (9" amplicare/IM


tum paeicum , e? tranquilium dieue Cin-voluntuam Celtudinem Regiam non
latere, quodi die littere , (a conimiles ex certa ua cientia ua M. debeant exe
qui il aliud eet quamuam CiuitJadre quai totaliter deolare = quoniam ex reddi

tibus, e? introitib. vini nobiles, (7 populares Iad.viuunt,( i contmgeret,exupra


bundantia viniorenis non poe eorum moreolito dipenare , (a vendere neceario
culturam ' q rum oporteret deterere propter immena: expenas, que oecurrunt

circa eam

non Valenttbus homim'bus laborare , 0' colere neceario tie-relitt-`

querent Ciuitat
`_ quodplus e redditus , CO' introitus incantuum ~vini , (' Bec`
carie unt qui mag opemcrunt ad cuodiam, fartificationem ue Ciu.Iadre,quia
quai aimnde non babemus que poumus apponere , expendere ad diam orti_
cationem, ('9 cuodiam aciendam; quia quai omner In ni Cis redditusunt .cala
rio D. Com. E? allorum ofcialium Communis deputati Ue. pro *ot eis , ce eritio~
pieni: , U" particularius inform-:tu: , (9' pro conduione dii viniorenis in ladra

modicum *utile oretips Baldaarx'' uis oicialxbuaetimmenum,c'grauimum


damnum CiuitJadre.
-.,_ oz:
Iuper exponatis ue M. quod admirationem non sammat sua Regia eltudo
Carum &Mic/yacht non el vsque modo completum quoniam de duobus milleo

ren. quo: exua gratia liberali mandauit per Baldaarem de Sorbo nobis duri a (9" a
ignari pro dio opere non potuimus habere ab eodem ni due.: r :avec-l circa, Z9' ni.
hilominusecundum poibilitatem noiram,'de autre nolri Cis intiimus quatidie
pro iui ibus operi anteditio , in quo opere expenditum ci per nos ?lira dimm quan

titatem de notro proprio ,

'.:

,ZT
Tre

2.82.

Del/e Memorie

'Preterea cum omnimoda reuerentia aduam memoriam reducatis qualiteriam per


antea dum eius Prelati , (F' Baronesue M.'" iuufuerunt in Dalmata pro reforma
ione Regn. Dale? Cro. tunc pro parte nolri conlij, (F' Cau coram eisfuit pet/ta re
flitutio trium mularum vidJrimaze , eo" Zure, * .Arte Coi-5 Iadre qua-s per pote.
nam [fenetorum Sibenicen. tenuerunt , vurparunt, (F' expoliarunt difium Ce , ch'

e retinent vque modo , (F' qualiter per predillos Barone: aignatus fuit terminus
parnbusu er inde comparendi coram ua R. Ma. ' qualim- in diff@ termino com

paruerunt egitim Sindici , .Amba. Cis Iadre parte non comparente aduera, (F
accuata eorum contumaeia date unt littere vque in aduentumuorum Legatorum
adpartes Dalmata . Demum venientibus Iadram ad partes Dal.D.D.?(itriene,eF
dicreto 'Per D.Ioe de Brendeeeziuriperito ip auoritate Regia dium terminum
continuandqprolungauerunt vque ad aduentum Regie Mag.ad bar partes,quam ex
pefiarunt ,
expeclant euantibu: animis, dederantes de iure reitui,quifuerunt

(o unt de faio enormiter expoliati .


Subequenter addatis qualiter nouime Ibes Gus'i Mercator Ciuis Iadre litter-u
Regia: demonrauit continent.c. rude rolentes de prediiis uam glorioam MJ"

plenime , zo' weridice informarecire decet eandem,qu0d cum cor Iudice ad ciuilia
Iadreprecesore,@ eorum alijs Iudicib.ordinari4`s Ciii-Iadreubequenter inter pro
curatU .Aduoeat. Cir, (F ipum Ibem , demum per proe. (F aduoe. predilos uit
quedam consuetudo allegata approbanda , vel reprobanda per conlium rogatorum
Ciuit. Iadre rt semperfuit (F mori-5 e , que conuetudo iam dedulatne eontradt

&ione per q.sapientes deputatos ad cognocendumji dita consuetudo ad dium Con


ilium debebat-deduci, ~nel non, (F iam cognitum, (a terminatum per eos , quod de

bebat reduci , ipe 15b max appellauit ad suam ILMa. quam appellatmunquam cu
rauitproequere,t9' di.: appellatione pendente 0b reucrentiam ue gloriose M3 ni
bil super inde poflea extit attemptatum , (F' [ic vere paiuit cognocere ' pote ua
M.*ecundum eontinentiam licterarum ipe Iobs babuimel habet materiam que
relandi , U upplieare debeatis Regiam M.m'- quodi e Iobs, ZF* alij conimiles, qui
volunt vtr', valeant iura sua, ('9 nia 'Priuilegis acli ertates .i Regia M . concea/s ,
(o' concea non valeant , (o' vel ex tacita veritate anibilare vello , ' frangere, eo* i

grauamen eis videreiur iniuefalum poeappellare an *Peline ad Reg. M. an veline


tumper
ad
**A
colleg'ia
maius
*ebiconlium
appellationes
,kideputmaad
aliorum
ARTE-z
de mi.:
pr
' autur
- >i , , 7
'

Da quea memoria ,oltre li particolari,ch -

~:

1- - i o al uo luoco,

appar che Baldasare de Sorba era-deputato opra la amera Regia de dali ,


c trenteimc di Dal.e Co-e che voieua , che i potese introdur vino foraie
r0 in zara er ricca;FTegli
trenteimo ,che i paga di uello i vende

compra, "

i 7_
.la

i!! Ch? emmer le leggi dl nella ltt , e le tes

leggi emo , " z _g I p ~ 4@ bpalato : onde come 1 Zaratml , e Traurini r1


corfem o.

fat -

er omar a COSi graue pregiuditlo , cosr anco deuono hauer

o ' ni , e bene non e ne troua memoria; e queto `Baldasare da..

5 '
*Genouee , come criuc Caroldo , che inieme_ con Daniel de Vari
czzttratino venise a nome del R dOngaria a Venetxa ll I4.Febraro 1364.
diandando , che li fose permeso mandar del uo Sale a Ferrara , e Paloua,

debe er tal caua f epedito vn Secretario in Ongaria per inormar il Re ,


che li errarei , e Padouani erano obligati di pigliar il Sale da venetial `che
il R , e bene facee qualche replica , nondimeno aenti . n vale di ciofzpqsine

Q ~

Di Tra.

'

:y

panza alex-a , come ato riferito al cap. t. del s. libro De Reg. Dal. 8t Cro.

onde i corge che i come il tentatin dintrodur vmi oraieri nelle Citta (li
Dalmatia contro lvo , e leggi di quelle proueniua dall'ingordiga d'eo B; 1..
daare ( cheendo Gen Ouee era nella Corte dOngariaceme emulo de Vr .
netiani ben veduto , e auorito , e f anco ( come i ritcri ra promoo allAr

miragliato) cos l'altra d'eitare i Sali diDalmatia er la Lbardia doueua au


umcntar molto le rendite della Corona Regia; il che non eendo riucito
u accreciuto con alterare vn quinto il prezzo di quelli come i caua da vnq
ragmentq de Coneali di Zara di 6.0ttobrc 1366.e doue prima sattaua e

a Camera I 2. milla iiorini allanno (come norato alli Conigli di Spalato)


dindi in Eoi empre satt pi .
`
In que o mentre vedendoi il R Lodouico enza glioli , e doppo la mor
te di Lodouico R di Napoli eendo anco morto in prigione Lodouico di
Durazzo chiam a e Carlo uo gliolo deinandoelo pcr ucceore , e cri~
e alli Spalatini,che l'honoraerocome uo gliolo, e gl'imptealero danari
erli uoi biogni, che arebbono reituiti dalla Camera delli Sali , e trent.e
ri 19.Nouembre 1365. li furono pretati duc. zoo. doro , e dalli Traurini alli

25. del medeimo mee concea l'erattione delle biade per eruitio di
Carlo Duca di Durazzo , il uale venuto : Zara ii allo` "iato nel Palazzo pu

blico trouandoi memoria c e alli Agoto t 366.l`0e tto C0 niglio nella


Chiea di S.Platone ( hora detta di S.Domenico) per eer impedita la ala.;
er lhabitatione del medcimo Duca , 8c alli 8.Settembre li Spalatini conce
ero licenza a. GiozGriogono Zaratino loro Conte di poter andar a. Zara a..
riuerir eo Duca , 8x alii 1 i. Ottobre li u concea vna Galera da Zaratini per

condurlo ;i Segna per andar in Ongaria :i trouar il R , il uale hauendo con


cluo lega con lImperator di Contantinopoli contro i Turco , e volendo
mdar in aiuto uo armata maritima ricerc i Venetiani, che li foe permeo

armar in Venetia a. pee ue , e li Venetiani glocrirono er quc'imprcL,


cinque Galere armate di tutto punto a pee della Repub ica , come criue il
Caroldo , c nel medeimo tempo hautd anco i1 R commeo foero armate..

Galere in Dalmata , poiche nelli Concoli di Tra a dparicc , che li :i . N0


uembrc 1 i.

scro concei alli Ambaciatori Reg huomiui da Remo,che

con cent',
s '
,3 ?Spalatini doueua armarla Galera di Raguei; md
poco dop o a': v - , ?o til R col medeimo _Imperatore , e con quelli de Ra
cia, e Bu gar 1 "

tre Sciimtic ricerc l 'Venetiani di nuouo , che li la.

ciaero armar :t pee ue lc cin ue Galere oertcli : mal li Venetiani i cua


rono dicendo , che uello di Ra cia era Cittadino loro , e che C011 quello di
Bulgaria haueuano uona amicitia , come criue il medeimo Caroldo , e da

me ato mentouato nel libro 5. al Lcapo delia opradcttopera : e con ue


occaionc pu csere , che li Cattarini i ottracseroal dominio dc a
ciani :poiche trouai memoria , che doppo queo temp iconoceserolb
Corona dOngaria: md non i troua il tempo precio , 8c il modo comecio e
guise , credibile per , che foe partecipe l] Sommo Pontece , gia che;
criue il Rainaldi lanno i 367. al num. 13. chil Papa allhora ricercase_1lDo
ge di Vcnetia , che non dase aiuto alli Scimatici contro Cattarini , ch'.
Erano Carolici , raccommandandoli anco alli Arciuecoui di Zara Ragui , c
Durazzo .

11 medeimanno del mee di Giugno li Spalatini clesero per loro Gpth


'
i 7

584;

sDele Memo ri

Tomuo Bano di Dalmatia i e Croatia, e ne dimandarono Ia conermatio:


ne a"; R . con la qual occaione upplicarono anco , che lappellationi , che,

andauano a Sua Maet foero rimee a qualche collegio di Leggiti; mal R


non olo non volle confermare lelettione del Bano; ma crie all Spalatini

le eguenti lettere , che ono regitrate nelli libri de loro Conegli .


Lud. 'c. .Ad aures notre Mai.el dedutum quod vos pro vno anno Proxime ven`
euro D. Tomam Banum notrum Dal. (F Cro. nobis in Comitem elegiis cum salario
300 orenorum, quodqnc ipe Banus conenerit vobis vnum iuris peritnm habere ,

qui vos reget loco ipxus B. e?" tollert pro suo salario dncentos orenos in monetis .
ndc cum buinsmodi elefiionem nos acceptare , (F admittere voluimus delitati ve

re rmiter , difirit'e precipiendo mandamus , quatenus vis preentibus, obmi


a, CF abolita premia eiccione , quam eciis , e? eadem penitus non obante , D

Ioannem de Griogonis de Iadra .Aule notre Regia Militem delcm, ' dileurn pro
dnobus annis prox-'me ?Maris cum salario conueto in verum C'. eigere , ' au
mere debeatis , omni di cultate contradioria oergata , aliud notre Regie gratie
ub obtentu facere nullatenus aufuri in premiirs . Dat.in Vzegrad in Crainafei
SS.'Petri, (F Pauli Apoolorum .A. D. i 367.

Riceuute quete lettere egu nel Coniglio dicrepanza dopinioni opra..-v


lelettione del Conte Gio? comandata dal R , e fii epedito Zanino Cipria
ni Ambaciator a] R; il quale replic altre lettere,choriginali i trouano in
mano del Signor Girolamo Cindro del eguente tenore .
Lud. 'c.Fldeles nori dile'fi veniens ad nori pre/entiam prouidus 'vir Zaninus
Cipriani .Amba/i :ror veer nobis vero nomine inanter upplicauit *et eleionem

D.Tome Bam' nori maritimi per vos pro vno anno faam conrmare dignaremur ,
annneremnque 'nobis *at iuris peritum de Padua num eligereti ad regendum vos
ccundam wra tatuto ad que delitati votre taliter rcpondimus , quod nia nos
pridem pro Magiro Inuano de Iadra milita ni-odele , (F dzleo vobisfcrip tmus vt

ipsum i Ttum Comitem eigenti!, e?" reciperetis promzmus enimidem, eum


apud vos ad oicinm , (9" regime Comitatus veripromouemns ifio_ anno: Idea *pe
re delitati dileionem diligenter requirimus , eiq. nibds dum{F-Al
mandati: quatenus ipum MagJoanne-m *nobis in Comitempro r
anno eligam,
(i' aJMnatis , U' aliud pro notra dileffione, fgrdtm Regia
asfaczatzs fa. a ,zum conueta biplenarie dando, e?" amintrando propter quod etiam nos mm pe

n'mm de :Padua genei-(7' aiunendi ad re endum czuiiterfecundum aruta vera


Tubi: coneedimasfaultdtem, cui pro uo a ario repondeatis de pecnna Communita
m vere pro vr fuerit `nobis necee o
DHL-:Eta: vero metarnm _indeterminatarum , quorum occaone inter vos (a' hami
,m CarU- Cla WWW-'[71' dienones , (F inimicitie wgenx , necnon defaio quod
;urbbominibus inulo Brac/zie babe-eis ip D-Bano comimns litera tenus cire veri
fzem, quo ad nos veniente cum .Ambaatore votro, quem rcum detinare debebitis
(F nos {yer prermorum Vernate, {F circumiiantijs plenius informante dipone-mu:
ex inde quod con-cam vzdebirur ex edire . Cetrrum ilam artcuum quod poli Inni
eme-nuda iuxtaformamat ti ve rii qms voluerit appelldl'e , [nam appellationem
intcrponereeu trasferrz poit ad aliquod collegium 'Padue , Bonouie , * Perusij nl!

pcr adupplieationem prea Mag. quani nobis nomine Wro poteimo annuimm ,

Di Tra.

2.8 5

O' inuper eodem littem notra-:ecreto noro igillo congnatas dedimus , quas dum
nobu reportare eceritis ub maiori norogillo emanari faciemue . 'Preterea in.;
ipo Mag. Iuuano aliquam culpam inueneritis medio tempore pra qua idem depoitia.

nem promereri videbitur , ('9" probabitur rationablliter , tune eum de veri medio
amouebimu-s indilate . Dat.in villa Predana die 1 8 men. lulu' .An. D. 1367.
'
Da quee econde lettere i vede , chil R voleua , che foe eletto , e ri
ceuuto per Contea Spalato quello , cha lui piaceua, lo eo deue hauer far..
to anco della Contea di Tra; poiche nella opraregrrara entenza del Bano
al ca . 5.del 1358. dichiarandoi , che niuno poteua eer Pode , Capita
nio enon di volonta Regia , e trouando , che Franceco di Giorgio Zara

tino Caualier Regio fol'e Conte di Tra il medeim'anno , e continuae per


molt'altri ap reo , 8c in alcune critture eprimendoi , de mandato Regio Caq
mes, proba ile; che rimoo dal Bano il Podea, e condannato il Capita
nio , foe allhora dal R eletto Conte di Tra eo Franceco , 'che doueua.,
eer uo benemerito , e condente , e perci lhaura anco creato Caualiereai

imilmente pu anco eere , chil fopradetto Giouanni ( il quale cona, che...


foe Conte di S alato del 1364. ino alla licenza datali lanno eguente dan
dar a riuerir il Iguca di Durazzo opraccennata medemamente Caualieru )
ia ato fatto dal medemo R, e che li Spalatini con l'occaione dellabenza
ua peraero col fauore del Bano ricuperar lelettione del Conte per coner
uation de loro Priulegij da eo R confermati, e non hauendo egli voluto
al-entire ad cl'a elettione , ma comandato il contrario: di qui ara nata_,

quella dicrepanza do inioni nel Coniglio; doue li pi prudenti hauranno


timato meno male dv bidire , che di nuouo irritar l animo del R con am
baciate contra la ua volonta : ma. reualendo il numero di quelli , che con..
zeli lauibili apcpreo l'vniuerale i liberta , e manuten rione de Priuilegi) ,
r pre umono pi iquello permeo auddti epedirono l'Ambaciatore , il
quale e bene non ottenne la conermatione dell'elettione del Bano in Con
*-te : nOlldlW nimo generoo del Re , che voleua lvbbidienza olamente,

concee q iSp al' ni , ma in gratia dello elo Conte da lui eletto , che lap_
p ationi pote o,~
r : Padoua, Bologna, Perugia.
- uea materia
` larioni dalle opraregirate commiioni de la**
ratini i vede , cl s'
u'no dcinando alli Collegi) d'Italia , e li Spalatin
contal occaione formarono lc leggi , le quali non trouandoi in altri atuti
le regirar comiui i trouano nel ine delli aruti noui , 8t auanti le refor
mationi .

.ad agenda-s optimo Regigratna Subditarum [india debent concitari quando ali;
quid annui: vtilztatis pub!ice caua, quam Regis animi er
` eda: . .Alque idea
*alacriter excipiendum el, quod neceariefuiet Windtech eli quod (a' Diue
aller Ludouicu/s D.G.Rex Vng.per um litt'tu direu fdelr

u diles Comi.

ludicibus, Con/J (' Ciue Ciuit.Spaletiub data in Viegrad die craflino ci: Beat.
Tem , 'Pauli .Ailor. .zz-D. M.CCa. LVI I. anuendum Aux/t de Regia auct'e . quod
.cum deinceps uper aliquibue ententijs laxis in medio iporum inter car-nito: ad e
cundam curiam Spalcti iuxtalatutum Ciuit.pred. uerit appellamm altera parti-am
que de iii/finitione caue ententneeunda Curia spaleti latarum allegarete non po
e content-:ri . ipas/entenimecunde Curiemul cum partium iunbxu que :ij le:
tem

:.86

Delle Memorie

tenti. tanguntpro pleniori cognitione , * deciione earundemmec non ob maioris iu.


itie euidentiam de eadem C uria Spal.ad Collegium Bononie, rel 'Padue , ant Pernsij
transfer-re pat de interpota appellatione volens, (F illarum litterarumferie comit
tens vti :a appellatio , difiarumfentenuarum denitio in altera difforum Colle

giorfa a robur obtineatplene, (9* perpetuermitati; . Qua-5 quidem Regia; litterae


agi-:giu: , (F' pote: Miles Regine D-Io: de Griogon de Iadra Hori-Comes, ce' nobi

biles , U circumui Di Francicue Damiani, Balciu-s 'Petri , `Alberti Micbe Iu


dicesgrle conlium , (F' Ce Ciuitatis predie alacribm animi-5 , U debita `grati::
rum relationefuceperunt, ' merito. .quid enim reipubliee magie intere/Z quam 7t
iuiiia oberuetnr : Cuiu: nu11a maior euidentia ee pote/i ,- quam rt legum periti Iu
dice: ordinentur , quia vix pount negligere qui nouerunt equitatem , necfacili erro
ris vizioordefcunt quo: dorina purgauerit .:Tunc enim felix e , (9" certa conditio
negatiorum quando iIIi ententiam dicunt , qui non pount ignorare quod eligunt o
Troinde per Gener. Con. d. Ciuit. die x men. Sept. Proxime preteriti per reformatio
nem ipmgenxonfcriptam per me not'. piena , (a' libera auorieae e ' concea
fuit prefatis D.D. Comitt , ' Iudic. atque conlio credentie d. Ciuit. dandi ordinem
iparum appellationum modum in fato appellationum , e? ad executionem dia
rum Iitterarum regalium , atque prouidendi , atuendi , ordinan- ey reforman. uper
inde pro vt ei: mderetur mandare . Etita quidquid per ipfo: , aut per maiorem par
iem :pw-um eret in premiis robur perpetue rmitatis obtineat , ac faum uie:
ipum grle conlium d.Ciuit.' eet in volumineatutorum d.Ciuitatis poni debeat.
Etideo prefati Di Come: , Iudices , (F Con ilium ctedentie diligenterinpetis '

attenti: omnibus, (o ngulu fatti: , atque de ita meditationepenatis , diligentique


colloquio , (F' traatu , ac prouida examinatione , e? matura deliberatione inter eos
prebabitis ordinem , e? modum dederunt ips appellationibus , (F' in a'io iparum
appellationum atque ad executionem difiarum litterarum Regiar. prouiderunt ,a

tuerunt , (F' ordinauerunt , atque reformaueruntfuper inde vt ineriti-5 continetur .


In primis nam que reformauerunt prouiderunt , ordina. (i atuer- qd quieumque .

exiitigantibue non fuerit contenti de aliquafententia lata per ecundam Curia

,',r

Spaleti debeat infra oc'lo die: die ipu-sententiie computandos appeliare ab illa en*:
tenta coram Reore d. Cime-eu eine Vicario , vel Locuutenenl, (F requirer

:P3011
A.,

ipjaententia cum iuribus partium , quefenieutiam magma: mtztatur ad

Bononie , vel 'Padue , aut Perusu prout Refiori , 6 odg-ibra d-Clll. i maiorf'par-

ti eorumvideatur . Debet etiam infra diffos dies 9670


um-"mm, ?ignora proolidi5.4.paruor.pro qualibet li

-_
-

due!? PULP WWW fa'.


tore: quantirai., 7W

tiutatiozi: reieu negotuel litri!, de qua, vel quo lata fuel'llllOalUtlid per diam
ecundam Cnam p que timano at per extimatom d. 'Cin-t. *nel malorem-Eartem

camm- Hem Pra GSPE-legitimis faciendiz pro buiumodifententia ad Collegi tran


,tida (a pretma non obfeiuauerit reputetur non aipellae , (a diaententia
LM Pe" d [CCM-l7 CAB-:m rma permaneat , ' omni us iuris remediyt executiorti
~ mandetur . Si verodiffus appellans predi'ia oberuauerit , teneatur reorue eius**

i
l
a

"carino , vel Lori-MTM: , (9* Iudices d.Ciuit.qui tuncfuerint , vel maior pars eo

rum [ub `mneulofaerarmmti infra dies 30. a die ipus appellationis comp/nando: di
am appellationem, ZF" ipam ententiam per [eeundam Curiam , ' partium iura
que illamenttiam tangunteu eorum copiam mittere ad alte-rum ex diff (.'ollegijs
ecrete , E* per bominem , quem in bac re crediderunt delem , ' ecretum , quo
acramentum exigant, quodfideliter, ecrete in boefe habebit. Et faciantuo
Polc- quoa partium neutra [tiat huiumoii Collegium , ad qugd mmnt , nec per

quem,

0 .'.

Di Tra .'

2.87

quem mierint , cui nuntio etiam dent litteriuuae uper inde ad _illmi Collegium_ cu in
taxationealarii ro *ot eu videbitur expedire . Ceterum 'Pt huiumodi res magi; po.
it ee ecreta di i Reor , eu ein-s Vicariuc , "el Locum tenens , ' Judi,- d, .13,34.
rijs d.Cisoluant expenae tam ipi nuntio , quam d.alarq.
-
Item i eodem tempore plures ap ellationes huiumodt ecnt ad Collegium mitten
de eodem modo imili mittantur vi . ad idem Collegium , (F' per eumdem nuntium,*ut

partium parcatur expenis , (T qddium e de na appellatione , timano' de omni


plures appellationes mie fuerint ad collegium 7tupra diuidantur _capenz

que pro indefaefuerint per libre , 'jbldos tparum cauarum , eu extmationu


earum .
Item deciio quam diffum Collegiumecerit , _ZT recriperit uper inde robur ob.
tineant plene , (F perpetuermitatis , 0 atim per aperturam ipue per reorem

d.Ciuit.eu Vie. vel locum tenentem debut omnibus modis , 0- iuris remedijs execu
tioni mandari .

Itemlatim per aperturam ipius deciioni: compellat ipe reorJeu eius Vicari,

'nel Locum tenens illam partem , que uccubuerit oluere expenfas fa'tae prediifia
aluo , 8c nuntio . Si vero appellans iccubuerit in toto , "nel m parte , tune idem
appellans compeliaturoluere dios ol.4. par. pro qual. libra quantitatis , nel exti
mationis rei eu negatij , nel iuris in quo uccubuerit quor. oldor. 4. medietan in C'e
.Zak ca alia medieta-s in alteram parte: . Si' vero appellans pred. bene appellauerit,

in toto obtinuerit nulla partium mm ad d. old. 4- pro libra per preens [latu
tum , neque per vetusatutum . Its-mf, iam intelligatur , U' locum habe-it pro illa _
parte pro qua obtinuerit ditiuc appell .
Decernentes etiam , quod illud.-tutum rem-s in illa parte qua Denam , eu-{raim
men old. 4. pro lib. imponit appelianti adecu ndam Curiam p uccubuerit ceet , nec
cum bi vendicct in cabusecundis . Verum quia leues , e? parue caue cum dii
libus , " magnis cauis paribus cabus non ambulant , nec intere-i utilitati publi
ca, quod pro Pdf/{d lite magne ufiineantur expene nec etiam et veroimile, quod
Regia M Ul-u cui! anima-s *utilitatem publicamomper ai-fiat buiumodi conce.
ionem appalooa-ut , <3' tr

g ad collegmm que abque magnis Iaboribus,

d"a en is fini ~ n pount


pro ,erunt , ont-3" ordii

caua; nullatenusvoluit extendi . Statuerunt


a appellatio huiumodi teneatur , "nel admitta

""3 tur'jaliqua caua/'eu lite , que t centum tibi-is tnra , vel de re ,ue iure , vel ne
gotioJcundum extimationem extimatorum :iLife Ciuit. it ci centum libris inra . Sed

in

modi cauis
mia lata per eeundam Curiam perpetua? obtineat rmita
execuioni andetnr , U' quecripta untuperiu-s in precedentibm capiti?
lu locum dumtaxat bi vendicent in caus, (F quehonibus cuiuslzbet que int quan
titatis centum librarum ,vel ab inde upra ,vel rei, eu negott'i "nel iuris excim. e*
cundum extimationem extimatorum d. Ciuitat. t libr. ce_
par , (a' ab inde
u ra .
` eormata, ordinata, (9' alfa ueruntpredia omnia per
os Comitem,lud~
ces , (F' conlium eredentie auoritate die reormationis d; Ener. con . in 'Palatio
nouo Coi; Spalati . In anno natiu. Di l 368 Ind. 5 die z; memotobris. Ego .Alber

torue 'Panega q. Lanfranchi de Mediolano pub. [mp. au. not.


Cancell- Ctc
SpaLpreentialatuta mandato diorum D,D.Com.1ud.atque Conltj credentic , nec
non gratis conilij d.Ciuit,crip/ in volumineatutorum .

Nel regitro di queeleggiivcde, che yien fatta mentione della - e.

2188-

'

Delle ~.Memorie

delle opraregirate lettere del R in luoco della econda , il che pu eerv


prouenuto che trouandoi regitratala prima nelibri de Coneali ,- e Pam-L,
n, ij ata quella-nominata cambio ellaltra inauuertetemete, e quindi-
prouenuto , che non auuertito allhora queerrore ia reato ino al giorno
dhoggi incorretto .
i
Ma e qiieappellationi alli Collegij dItalia foero all'hora poe in vo
'nell'altre Citta della Prouincia ( come accennano li Zaratini , che i deina
e ) non trouandoene mentione in altri atuti, ch'in quello di Cataro doue
i legge , che del 1367. foe decretato , che da 50. y erperi in sl i potee ap
cllare alli Auditori del Palazzo Pa ale , o alli Col egi) di Perugia, Padoua,o

ologna; c i come non inueriimile, che foe tato permeo anco allaltro
Citt dappellari alli predetti Collegij , come dalla legge pota poerior
mente tra le Reformatiopi dello atuto di Sibenico al num. 132. delli 16.Lu

lo 1.102. viene epreo , che e alcuno volee appellari alli Collegi) di Pa


Oua, o Bologna poi farlo da 50. lire in s con li modi imili a quelli de S a

latini, cos nel articolare di Tra eprimendoi nelli opraregirati or ini


laciati :i Traurini del 1359. chelappellationi doueero andare , ad Maiea

tem Regia? , e usequentemente memoria del I 373. ( che i ri ferita ) che foe
agato alario al Giudice dellappellationi,e nello atuto vecchio tra le Re
'ormationi trek,ng fatte li 27. Agoo I

6. circa ee appellatoni, nelle,

quali empre i dichiara , che debbano an ar auant al Re , non facendoi al;


cunamtione deCollegijzonde e non
laero de cai particolari,da qua

lii potee hauer notitia del conuet

1011 pu diri , ch'in Trai ia xo

poo in vo lappellar alli Collegij ,' che per varij cai pu eere tato inter

rotto , quando anco toe ato vniuerale di tutta la Prouincia , la quale ve


nuta in poter de Venetia , cearono non olo lappellationi a. Collegi); m
ces anco lappellatione allmprma alla econdaCuria,e lappellation no : dirittura a Venetia , e li Catarini oli continuarono nelloerua ,
lappellation alli Collegi) anto dOpPO venuti alla deuotione de Ve
no all'anno 1433.che1j_furon
'n '
rona,e Vicenza,e ino all ho mi e
"a

i di quee Citta, la ente

e qua reta m

Ritornando alla erie delle o


voleua dipor delle Cariche , e d'

dette mem
` a ad arbitr .

uilcgij da lui medeimo confermati, e e ci foero i;


uei tempi e ne trouarebber moltaltre imil , e quelle c

.
i trouano . .i

.o

no ramemorate al uo tempo tra le quali i pu riporre nella , che eendofs"


morto lArCiuecouo di Zara del 1367. commie il R per ?ue lettere date in.. `
Zagrabia a Grego ` iouano di S.Marla Economo dcllArciuecouato , che-
douee
Zara , alconeg
quale h
ate
to ordine
a chi ara
a bocca
ordinato
a chi da
i douesero
Stefano diconegnare
Franceco d,
nominando eo
o Fra Domenico Vecouo di Corzola irono olordini
immediate , e publicamente eequiti , 8c allhora i Canbbe, Chl Re haueua
detinato per Arciuecouo di Zaraeo Vecouo di Gorona , e voleua , cheli
foero date lentrate auanti la confermatione delPonreice, come egu, e da

queti arbitri) del R arprouenuta quella humiliima ommilone eprea


a Zaratini nelle opraregirate commiioni al loro Ambaciatore , e quel

riguardo c05i puntuale , e timoroo _di non dar minima ombra di diguRo al
ca

_.

le1

fetta-..Tlc ;ride:.33 .>

DI TMW-Z.

289

Re ,del qule douenno temere pi Io degno dellaltra Cit per il preidio


dio d'Ongari,chhaueuan0 nel loro Caello .- Il fopradetto Baldaare di Sor

ba creato Amraglio,.e capitato a Zara mand alli Traurini lordine Regio,l


uale deue
hauer lo
anco
inniato
all'altre
Citt della
Prouinciama
muti-cuan
oene
memoria
copiar
come
a. regitrato
nelli
Conegli di "Fran`
. r
i

. Lodfeeduis 1mila. (F [ing. Iularum , Ciuit. Regniui Dalm. l .-i ; Rea-


bus . . . . epnlijs . . vntuertatibusalutem, (9" grattam .

'

. L x;

Cum nos aliqua vobis per delem norumfamiliarem Baldaar de Sorba de Ianua
Comitem Fare,Braze,(F Corzalex' .Amiramm norum mantime Generalem eo ~

- mierimus referenda, E" etiam iniungenda, mandami idea *Deire vniueslandeli


tatirmiter , (F ditrifie quatenus in termino vobis per predtum Comitem Balda
far afgnando ad audit-dum intenzionem noram duos de medio veri boneos vira:

in Iadram tranmittatis'quatquoe idem Comes Balda ar *nobis verbo noro ibidenx


retuleri: , (F imuxerit hoc indubitanter eredatis , ' e eui debito deliter, ce* 'con

anter maneipetis ali/4d intuim notre dilefionis , e? gratie non fafuri e Dar. Blede
feria 4 proximapo

inieam lg e .An-g@ I 369


b "{5at'xn.\

Riceuutecuee let

mo Marzo 1369. per inte


trattato , in altri luochi o

Qx\i3 , un"

1. -- @ai
.
"a

.x112 3 .

e
S K

'MM WM zarti-
voleua l'Amiraglio; mai nello iui foe
o non i s :, poiche il reo e Conegli di

Trau di quellanno manca, e nellaltro Citt non v' : credibile. per , cho
con la venuta di queo nuouo Amiraglio G
ra glAmbaciatori anco dellaltra Citt

ouee aranno conuenuti a Za-,


forme allordine Reaio , e chan

uar il modo '


mantener Galere in Dalmatiau
o doi p _ l _, , e ,ch'il R doueua venire,liTra,u
i, che i trouano regirate in vp;,.f9glio _eparato tr
li, e' ono

le .1
eguenti
k' ` .A. - , .A

PIX? Mib-,.7 .TVA-'Y


3;
:

1_
triumapienmmuper rebus inuenen is `, " eeeaj
Rgtf'adciuit. Trag. que promones reduci debe: in Conilina_
- ,4 ,uderunt difapientes , quod quilibez villanas, qui marte: extra Ci`,
- . per totum dzrum die Ciu. euiueumque eonditionis , atus exaa'

I atpro dio aduemu gallan dim, e? oua decem , ' quod ex mmc mander
anis, quod z'pr gallmas, Giona teneant preparata ub pena old..t.pro quoti
aliquaolutione eius fiendaJtem prouiderant,quod o's Ciues tam no_ ileru

-ulares babitators tam Ciuitatis,quam Burgi dare debeane ad omn reqmtiapemi


~ D.Comitis,ete Curie pro dio aduentu Somarium vnum ligaorum ab igne pro qua
?"ljbet Domo prediorum ub pena olar pro qualibetne aliquaolutione . Item uod

' fcribantur omnes manzjui ad prefensuntpenes beccaros Trag- " emm VW :MT
gnentur tot ex ips quo: ridebmr ore necearmm pro dio aduentu , eque
ftrentur apud ipfos beecanos ita , (F taliter . quod quandaeumq. fuerir neeee haben',
polilgro dia aduentu ad libitum D-Comitis, (F Curie, e?" hoc ub pena [111.20 pro
quali et, (9 dih manzix* maneoluanmr de pecum'a Cis.Item prou-derunt quod
[Peezalner a Cimbus Tragxam uo_ ilib. quam alijs babennbus earum mandr-u parko
rum ammalium in dtrlu Trag. ' quod boni carati pro duo aduentu poe: ba

beri ab ips , e? quodm prepargifmper quandg necee eet :EP: babere . dprq
ore;
i'

H
qua o_

>

2.90

Delle Memorie

' nando poterurtt baberi adexpenfios Cis . Item prouid. quod per canipas Trag. gu-~
entur "pina, ("F videanturpro quanto recio pofuntbabcri , (F' precipue reperiri

paet de vino albo, (a boc tam vino al o, quam nebeo v ue ad quantitatem 400 ga
etarum ad expenae Cois. Item prouiderunt quod de rumento modo co-nduio de

partibue .Apulie recipiantur pro C'i ro difio aduenru profaciendo panem modij 25.
1tem prou. quod precipiatur Bacbric , uio* ocijs , quod ordeum , quod adpree-ns

habent in Magazino Cois non debeant vendere nec aliqualiter alienare donecl aliud
d D.Cotmte, (rua Curia babuerint in maudatis adbac 'Pt dedittoordeo pro vt vide
bitur D.Camiti, (a ue Curie ' di'litapientibus pot mmirari in aduentu D. N,

uis equis, (F' boeub pena [ib-50 ( quodoluatur :pfis de pecunia c is . [tem pro
uiderunt uodant duplerij duodeeim cere ponderis lib.4 pro quolibet* forma qua
drata, ' ibre ao cere in candelis puleris, expent C?iis-Item prou.quod de pipere'
de croco lib.:.quoderuetur per C'e pro dio aduentuub pena lib. 25 ad expen. c'is

Item promquod preparentur pro dil'io ad:de bonis lib.x ad expen.C'is . Item prouid.
quod omnia uftaolui debeant illis perfonis cum quibus fietfbrufn de utis rebus
emendis d.- prima paga ineanrus molendinorum cis anno proxim ventura , qui inci'.

pit die 19iniantis mens A'er .

i" `

1 369 die r a Xbris captumfuitper D.Cdi';1udd.c*7'ja " per adnentu DKN. Regis
omnes mittentexuiu pallotm in buula alba delc. WWW in rubea del non.,

pro `uperius[criptum eli.

"T313 3

F Ma esendo nel medeimo tempo morto il R di Polonia enza olioli, ch


era fratello della Madre del R Lodouico; perci egli in cambio di venir in...
Dalmatia and in Polonia per pigiar la Corona di quel Regno , e laci 1L,
Madre al gouerno dOngaria pecic 'done il tempo vn
- n `a _critta dalla

medeima
al Vicario di Segna, &' A
_Conegli di Tra, ch- la eguente . I

glio di Da
,

mm, -

Copia cuiudamlitere Regina Hung. preentate per Ser Bernabo de rami


1141171370 e.~

Iere Mobilitatis deuotionem greentbus rogamus , G'rmiter

mus quatenusaleam D. Regitlu noriigriimi eumanis bo

promptuare de eatisine aliqua retardationemam aliqua negligentia ' e - _ u g.


ne promptuationis diegalee eret ex tunc omnmo uper eo 70b imputaretu . Dar.
Bude die penultima 'Pen-Inni!"

Regina Hung.

copia euiujaam litere Ser Friom Vicaij Segue, que dirigitur egregio vir-of
rum,
mito/PMP"
' m5 lm
'19"074'140
D-Rapbaeli
D. Baldaar
Comiti Spalati,
Regio maritimo
vel eius .Admirato
locum tenenti
, e?".

Comiti I

-~

Reuerenti alutationi premrffa notica "Deire nobilit. quod die x r. preentis


mens Ial!! TmPi itter-te bars Reginales , que 70b diriguntur , e? mittuntur : igi
tur ipfae 170th tranmixio, wtprouiaeatit in agendo . Ego autem preolor veram
repononem quid uper tenore litterarum fame mins . Dat. Segnie die r 1.114117.
Prion Vltdfufgi .
42

Venendo in uee lettere ordinato dalla Regina Madre larmameuto della


Galera del Rc: uo ivliolo, ch'in quel mee di Giugno i doueua trouar in Po
lonia, leprelua, che debba fari dhuomiui ani tata poa, perche allhora

in Dalmatia er'a la pete come i cana dalla licenza. concea alii ;6.del medei
N

_- ,

o*

o. -li

Di Tra. z

a9 l

mo mee dal Coneglio di Tra al Conte di poter vcir fuori della Citra per
tal caua,e ueo Bernab,che preent le lettere era Vice Amiraglimal qua~

le lo teo giorno della preentatione u conceo di poter lpepdjar huomi_


ni per eruitio Regio,li quali doueuano eere per queta Galera , che arman
doi con li denari del R , critto vnitamente al Amiraglio , 8c al Vicario

Prione, chera attuale della ua Camera di Dalmatiae perche pochi giorni


prima era capitato auuio , che la Regina moglie del R haueua partorito
_vna emina u alli 17.del medeimo mee decretato nelConiglio,che ano do..
nati zo. orini doro :i chi port la noua , e quea deue eer tata Catarina,
primoaenita del R Lodouco , che mor in et tenera ._

Era m queto mentre nata controucria con Leignam 'per caua d'vn naui
lio di ormento, che veniua a Tra da loro ritenuto,percm era ato mandato

a Leina Aaono Caotti a proteare in forma lolita , e nalmente: quea..


controueria terminata dalli delegati Regij nella eguente maniera .
;
Ngs Ladislauus Dei. " .Apoolica Sedis Gia Ems Ni!) ie. , Ma ier Sare
cenus Comes Camere .Qumque Eccleen : Legati mtatam Regie Maie ati: Hungf
in partibus Da!. (F Cro- Pro tribunali edentes in 'Palacio C'is Trag. ad iura reddmg
da de con]. (9" Ci aenu", " 'voluntate mfracriptorum Rcu. , (9' petentium Dior.
wid- Reu. in X130 pat. D. Fris Drici .Arcbici ladreu. Religioi viti ;D. fris Baudonl
Cornuti Prioris Cruciferorum ordinis Ieraoiimitani de .At-rana 'c. Reu. in Xfo

;MLD-Meo! Dei. CF .ApJedisg-a Ei Tr., ' Egregi] Regij Milici: D. Ioannis de


Griogoms de ladraupra lite, U* queione vertente inter Ce Ciu. Tr. ex vna parte
agentem , " C'e Farre ex altera parte e defendentcm occaione detentionis cuiu
dam nauilij blado onerati capri , 0 detenti per D. Vicarium , (F bomines Farre quod
nauilium Blado oneratum per Ce Trag. condufium extiterat ad petitionem Com

unitatis Trag. ub certis pais . e? conditionibus contenti: in quodam publica


i rumento cone-Efo ex inde inter Ce Trag. ex *Dna parte , (F .Antonium To
m ni , U' Paquale-m Enician, de terra [Richi. 'Pmuincic .Apulie ex altera parte ;
7 e vio per nos dio inrumento pafior. nec non vio iro proteiationisfatie pe.

F416; Czs Trag. D. Comiti , Vicario Grill' conilio Farre de capture , ' detentio.
e namlij up." nec non " de acceptatione certe quantitaiis Bladde nauilio up-i
pro rt in difia proteatione continctur , ac etiam auditis omnibus , (Tn ulis , qu:

er Vidoius Stanoi Sindicus, (F' proc. Ciuit. Fan-e di cere , ' exponere winx': cora
' n g i5.; coniderantes iniuriam pariter, oenam , (F' violentiam irrogatam , e* il*
i am er Vicarium , (9 bomines Farre communitati Trag. tam in ca tura, G" deten

ttone 15h nauilij , quam etiam in acceptione bladi dcjnauilio upradi o Cbni nomi
ne inuocaio zi quo (Fc. auoritate Regia pred. qua ungimur ententiamus, C9' per,
denitiuamententam declaramui quod infra dies 15 proxime ventura: Catia: .Far-f
re teneatur , " debeat Tragurium tranmlttere quinque nobile: depotioribus Ciuit.

Farre ad,poulandam , (F impetrandam veniam d D. Comete, nobilibusctuit.


Tr. de iniuria , (-7 violentia per ipos vt prefertur illata . Item rccere tenerti-tune?,

debeant dli Farren- Ci Tr. es ea-penas [ati-e: per ce Trag. occaione predifia ,
tarn in tranmittcndo .Amb. Farram , (F ad noram preentiam nobis tune cri/iena'

bus in diariu ladre , quametiam alias quafcumquc expenfas faas de caua ame
dia . Item teneatur Coias Farre reddere , (a' reituere communi Trag. totum bia
dum per ipos 1-are. acce tum in Cinit-Trunra terminumupracnp. 1 5 dierum pre

xint zgntur: z (a quae} hifi! fuzzy, tig cetero non preumantlljjmiiia , ec pecora [43
'

a.
cere ~
*o
- 1

"19,.

'

Delle Memorie

'cere contra Trag. nee in genere , nee in pecie , ' boefuli pena lib. ;oo paru.eamer_e

D. N, Regis applica: , G' nibilominus pena prediafoluta , nel non pre/en: enten-

tia ratat, "rma . Da!.Trag.di 29. mi: may anno natiu. r 370.0&aua 1nd.

In eecutione d'esa entenza vennero :i Tra li r . Giugno Mcha Zouis ,`


Vidoius Stanoy, Balza Stanoy, Catarinus Damiani , 8c Michael de Lubalcis
'nobili di Leina , e diedero atisfartione alla preenza di Paolo oliolo , e Vi~
cario del Conte, e di Nicol di Giouanni,e Doimo Martini Giudici con prQ
cura, che nellArchiuio i co nerua, il cui principio tale.

I 370 Ind.8 Reg. Re e Ludouici (TLD. Siepbani Ein' Fare, (9 Bra-.{e, (o MJ "
*potenti: viri D. Baldaari de Sorba de Ianua Regij .Ai-mirati , e'? Comitis Cari .Al
mi, (F' Inularum Farre Bracbie , ce- Corzuleuo Vicario in Fara nobili vira D.
ColanoMartinuzij de Butouano de ladra , fui) q; (F Cis Fare Iudieibus Ser Slauof

gatto Briganti, Vidoo Deicbi a @ Dobreslauo .Andree die vero nona men-luni].
Da queta memoria i conoce,chil R haueuadato all'Amiraglio le Con;
tce di tutte lIole orientali di Dalmata iniemecol Caello dAlmia , 8c al

uo gliolo quella di Spalato , acciochc riucie pi comodo l'apparecchio


delle Galere, che deinaua sarmasero in Dalmata er poterle contraporre
all'Armara Venetiana ; della quale motr empre d auer gran geloia : e:
queapu esere ata la caua, che ritornato da Polonia crie lettere circo
lari,nellc quali eprimeua,che veniua inDalmatia per far giuitia,perci, ch
ognvno comparic per coneauirla : di quee lettere per e ne troua regi
:ro olamente nelli Conein ciSpalato , e non altroue per uea venuta del
B li Traurini renouarono li 0praregirati ordini , e deinarono Pietro di

Mchario , e Nicol di Giacomo Ambaciatori:per accompagnar il Ve_tcon `


( il Conte , a quali agnarono tre barche , 8c eeero le commiioni li t
Aprile I 371 .regirate ne libri de Coneoli , ch'in oanza contengono,d

po le olite humiliationi , l'inuito di venir al Tra , la manutentione de P51 1- y


legij, 8c immunit, autorit di pender ino ducati 240. doro in_vai dargenz
to per preentar al R, upplicare mantemente perla ortxcauone del Bor
ga che n era tutto murato delli danari della Camera Regia de Sali di Trau, .

non eendoui altro modo di oterlo fare , e che li banditi non poteero are
.nell'altre Cittadella Prouincia ; e pel-Che nel medeimo tempo venne auui
che l'Imperator, :k Imperatrice doueuano capitare , fl`1 data incombenze. i
medij Ambaciatori di riuerirli,& autorit di pendcr ino 60.ducati do

`per preentari _.,

Per apere chi foero quei Imperatore , : Imperatrice biogna epilogare

alcugcoc rocche di opra.Era ato chiamato Carlo dijDurazzo dal Re L0

doujc'oin tempo , che non haueua peranza dhauer glioli , e l'haueua arto
venire alla ua Corte,deinandolo per ucceoresdoue dimoraua,come di o:

' ato critto; nel qual rem o, come criuc Hettor Pignatello , Filippo di
Ham-0 (che per la morte del ratello Roberto haueua heredirato il titolo d'
Imperator di Conantinopoli) venne : Napoli del 1368: con quattro Galerc

_ er poar Margarita di Durazzo nipote della Regina Giouanna 3 ina ecluo


ritorn a Taranto , .e Margarita con guo della Regina i marito a Carlo uo
gimchra in

gang, done
va

mandata honorWQligp aegznkwagiiata .


ACR}

D Tratti;

2.9

uePca Margarita era figlia econdogenira di Maria orella della Regina, e

di Carlo Duca. di Durazzo fratello del Padre deo Carlo,che dal R Lodoui
co dOngaria era tato fatto morire alla ua preenza in Auerla er vendcrrL,
della morte del R Andrea uo fratello; eaerchc i trouaua in ngarja Elia,

betta gliola di Stefano fratello del RLo ouico in et nubile volle il Re ma.
ritarla nel opradetto Fili p0 Imperatore , chera laltro machio reato del
angue Reale di Napoli, c e venne :clara del 1370. del mee d'Ottobte,come
da vn fragmento de Conegli dl Trau cona .
,Wr
Die zo Oiubris I 270. .4d petixiancm Simoni: Buni repondetur propter magnum
Mortalitutem non ha ere uzuarmn ,-1ed mittentur so ducati Iadram quibus emanz

:ur tem-um Carati , dontntur Filippo Imperatori .


E lanno eauente del mee dAprle vi ar capitato di ritorno con la con
orte er par in Puglia 3 erCi nelli Conegli di Tra viene critto , che li
mede imi Ambaciatori, c 'erano detinati per andar a riuerir il R a Zara...,
in uelli contorni , doucero anco riuerire l'Imperatore, e lIm eratriceg,
e pre entarli no ; 60.ducati doro .- ma erche troua anco vn*a tra memo
ria del-mede imo tem o nelli Conegli dl Tra, che lImperator de Greci pa

ae per la Dalmatia el eguente tenore .

"

I 371 die 9 .Aprilis Conilio Generali mandato praudi vir: Marti de Varena al
cij , (F' Vicari prefari D. Comitis ,in quo quidem tonlioue/unt 'perone 33 captum;
* reformaxum extint per 17 tonliurios ponente: corum ballomu in buola alba

dcc , non obantibus 1 6 reperti: in rubea de non . Quad habeantplenum , " libe
rum arbitrium Vicarms D. Comitis, (F eius Iudices, (F alijapientes , quiuntnunc
in Ciuitate , qui fuerunt deputati caua bonorandi D. N, Regem , vclper maiorem
.- parte: iporum uper fao lina-drum miarum nobis ro parte D. N, Regis , in qua

Tantinebatur , quod tum nos'de intentione , ' proce bus D. Imperaroris Gru-arm
in diriibus veris ad preent faciendis volumi ccrtitudinalncr ed0teri : quare

` vii: Preentibm modum , (Fri-tm inueniutis , quibus de voluntaxe , (9 proccibus


dih' Imperatoris Gretorum poitis indubixanter exp-:rii , v: nas iugirer continua;

vicibus de :Idem valeaus lieraliter cr nuntio: informare nos , (i uper hoc plenum
arbitrium expendeudi de auere C51: [ft-ut mclius videbitur ips ,eu maiori parti ip..

forum , (a' quid quid eritfaum per ;pfosJeu yer malorem partem iporum babebunt
mmm , rmum .
"JK'

4!-

'
\

Da queo Coneglio appar , ch'ii R commette , che ano oeruatl lan


damenti dellImperator de Greci, che doueua paiare , per li nori di rm.
dalle quali parole i conoce, che queordine era vno di quelli vniueral i ,
circolari della Prouincia, che di Citt in Citt { mandauano : ma nell'altro
Citta' permancamento di critture non e ne troua memoria: c perche nel me
deimo mee , e forl giorno doueua nauigar per il Golfo il opradetto Filip
po Imperatore con la moglie per andar in Puglia., riece erci equiuoca_,
queamemra , c debba intenderi di queto Filippo , c e_ smttolaua Im

perator di Conantino oli , pure dell'altro Im erator Giouanni Paleolo


o , che poedeua Coni anrinoFOh' , che nel me cimo tempo paaua per il

olfo , come cri al cap. 1. de s. libro De Regno Dal. 6c rro- donehaieh


.H

, Q

1.94.

Delle `Memorie

do tralaciato d'eaminare que'e uiuoco : deuo hora farlo rintracciando il


viag i0 , cheo Imperator Greco _ece_, 8t inieme la caua , la nale , accio.
che 1a meglio compreaneceario riferire in quanto debole to allhora

i trouae lImperio Greco .


~
Gionanni Paleologo i lio_ d'Andronco il aiouane uccee nellImperio
di Conantinopoli al Pa re 111 eta upillare de 1341 .che f retto daGiouan-

ni Cantacuzeno uo tutore , il qua trouandon fuori di Conantnopoli f

dalli uoi emuli ecluo ds] goucho, 8c eiliaro : onde egli aunto il titolo d
Imperatore lungamente trauagli per rientrare nella Citra , e nalmente l
ottenne , e data vna ua ghola per moglie al Paleologo continu nel titolo,
e gouerno no lanno l 355. uando dal Paleologo f orprea Contantine

no oli , & il Cantacuzeno, epoo l'Im erio, i fece Monaco :in quee con
te i era, e lvna, e laltra parte vala de li aiuti de Turchi, chabitauano in..

Aia nelle parti vicine allo retto de Galipoli , e con tal occaione ee vol
te paauano a depredar la Grecia , rouinando , e deertando il ae e , e con
ducendo in Aia gran quantita di Schiaui,', e non trouando iui o

colo s'ee

ero anco vero la Bulgaria, e Seruia . Onde cone ito,chebbe il Paleologo


lImpcrio conocendoi debole per reier Turchi ricore allaiuto de Lati
ni , 8c ad immitatione di Muhelc uo Attauo epedi Paolo Arciuecouo delle..

Smirne , e Nicol Sigeros Megateriarcha Ambaciatori al Pontece per di


mandar aiuto controTurchi , portando quei in crittura la profeione del
la fede Catolica fatta da eo Imperatore in Conantinopoli nel Palazzo di
Blacherna li 15.Decembre 135 s.
M
4
In queo mentre i Turchi occupato Gali oli , che per il terremoto allho
ra eguito haucua le mura diroccate , e per e guerre , chebbero i Venetiani
rima con Greci, e poi col R d'Ongaria hauendo potuto traghettare per lo
Breno enza impedimento lo forticarono , e fermarono il iede in EurOpa ,

infeando maggiormente il paee circonuicino : onde torno lImperatore a

implorare l aiuto dal Papa del I 364. il nale li u anco promeo , e haue
tirato li Greci nel grembo della S.Chie a. Romana, e Lodouico R dOngarl

haueua richieo li Venetiani di poter armar Galere a ue pee in Venaria_- 1 `


contro Turchi in aiuto dell'Imperator Greco , e li furono oerte cinque Ga

lere armate : pee della Re ublica in cos pia imprea , come di o ra, tato
riferito :ma dilatandoi li urchi ogni giorno piu er lEuro a, ei ingendo
la neceta , i transfer lImperator Greco in per onaa Bu a a. trouar il R
Lodouico , e romea incera vnione con la Chiea Latina , epedirono mi..

tarmente Am afciatori al Papa , Gregorio Magnichartes per nome dell'Imer

peratore ,x e Stefano Vecouo Nitriene di opra nominato 'per nome del R


come criuc il Rainaldi lanno 1366.num.4..e nora che l'anno eguepte il Papa
criuee alla Regina di Napoli, 8c a Fili p0 Principe di Taranto , che s'inti
tolaua Imperator di Conantinopoli , c e non impeiiero il_ viaggio , che..

pen aua di fare per Roma lImperator di Conant.& 11 uo prnnogemto,e che


nel medeimo tempo criuee anco allImperatrice Helena , 8c a. Cantacuze~
no Monaco , ch'era tato Imperatore , cheortaero glaltri Greci allvnione.
Venne nalmente lImperatore Greco : ritrouar il Papa , che dAuignono ,

era venuto a Roma del r 369. 8c alli 18.0ttobre fece la profeon della Fedo,
che i troua regirara in Greco, 8c in Latino; 8c iui i ferm ino alla primaue

ra ulequente , come nota _lo eo , 8c all'hora il Papa crie alii oprdett


i

e'.

-\ ~

De Tra .

29 5

Regina di Napoli, e Prencipe di Taranto,che pennetteero , che potee pa


ar icuro in Orite con le genti c`hauena raccoltesnondimeno non pas per
il Regno di Napoli ; ma and a. Venetia come keine il Caroldos il quale dop
po hauer narrato diuere coe eguite nel principio dell' anno 1370. og
gumge.
,` ,

Venne lImperator de Conantinopoli :i Venetia nel ritorno uo dalla Certe 'Ponti


cia , e comeqera tatoempre alito l'ecceo Duce , e Veneto dominio glifece quell bo
note i conueniua allImperial dignita . Fece intender alla Signoria come haueua da
conerir con lei alcune coed'importan {a , per la qual coa furono deputati .Auditori
M. 'Pietro Treuian 'Proc.M. Giacomo Bragadin, M. Marco de 'Prioli, M. 'Pantalon
Barba , e M. lacomo Moro . F trattato d'bauer Tenedo , e congnarli per cifle

gioie , cbe la Duca] Signoria baueua in pegno , edarliei arlij in ordine da eer ar
mati dpefeue , e di esborarli duc. as mille , delli quali per viuerue ricercaua de

er compiaciuto di qualcbe quantita di danari:furono dati d'ua Maea ducati 4000


la qualefece inanza d'eereruita de due. go milla opra alcune ue gioie , che li fu
rono esborati tolti dalla camera del frumento ad im reito , alla quale da diuar
Cittadini furono depoitati con lutile conueto; s'beb e le gioie imautinente esborati

li denari. Sua Maefid confum tutto quell'inuerno in Italiaxb* approimando la pri


mauera diede ordine alla partita [ua per ritornare a Confiantinopoli , e? acct haut[
fe cagione di partir ben contenta , ftabilito, che li due. 25 millapromeli per Tene
do li foero donati liberamente, etiamdio ara 400 di bicotto perfornire le ue
galie , (F al Degwto figlio diua Mae/lafurono donati due. 300.

'Dalli detti el uale raccogliendoi , chela primauera dell'anno 137: .par


tie lIm crator reco da Venetia di ritorno er Conantno oli i verica

W quello, c e nella opracritta nota de COllC"h di Trat viene e preo,& il R


Ludouicp , che pi volte iera dichiarato dl volerlo aiutare contro Turchi,
eendoh conuenuto andar in Polonia per pigliar il poeo di uel Regno
` ~ ltempo che li era in Italia , hora che i approimaua alle marine di Dal
matia vedendo o ritornare con Galere armate m Venecia , e palar cos VICI
no enza ar capo eco , nhebbe neloia , 8t ordin ole puntu ,ente auui

ato delli uoi andamenti : ondea queta memoria di Trau s'ha il mee preci
o nel qulle eso Imperatore Gio: i arti di ritorno da. Venetia per Conanz
tinopoli,
particolare,
che
da niuna
troliAutore
vien
critto del
. R mandaro-v
1,
Alli 1 o.dl
medeimo
mee
dAprile
Traurini
dordine
.95

ho ,a pee Regie per 2 . huomini aZara ,eli furono donati due ducati d'
oro per cadauno , Se or inato di non dir coa alcuna al R di queo donati
uo , e li Spalatini il medeimo giorno ninuiarono 35. che deuono hauer er
uito per armar Galera da accompagnar li opradetti Im erator , & Impera

trice , e poi capitarono lettere Recie a Spalato date in ona li 18. del mede;
mo , nelle quali seprimeua , ehcendo nata briga nel Palazzo di SPI-law e
nella quale oltre le parole ingiurioe , e metter mano a coltelli non foe e
auito altro male che conforme all atut, e conuetudini di Spalato erano

ati relegati Giorgio Cipriani a Tra per doi mei , Cipriano Zanini in Sibe
nico per tre , c Domenico uo fratello in Zara per quattro , che gl'haueua fat;
ta la gtia , Che potcero re atriare , che perci 11 riceueero, e non facee.
_ro
e con
altre, che
datedalli
pureuoi
in otial,
Nona li 23.
delaltrisrtentekvoleuaw
medemehl ale!v ,q lake aria;
enderi
da altri
o

queo voleua
.i ,-

`
.

_e per tutta la Dalmata , e Croatia. Ve

cfu*: "9.5:
'.- .\

i*

1,

Is

x:

/i` `\

nuto

295

Dell Memorie

nuto il R a Zara uello iui operae , ordnae non i troua altra memoria*
olo , che conferi c vn Canonicato, ch'era vacatoin Tra -a Marino Capella~

no della Regina ua moglie .

E perche i ruppe in queo tempo vna Galera Venetiana tra. li cogli di Si


benico furono perci ricercati li Traurini da Giacomo Diedo Ca itanio Ge
neral del Golfo che faceero reituirc le robe recuperate: onde i4.. Decem
bre 1371. u commeo a tutti li territoriali , che otto graui pene doveero
rcituirc tutto quello oe eruenuto nelle loro mani , eli 23. del medemo
u ordinato di trattar con io: Vidoro , e Giacomo Barozzi Ambaciatori

del Doge di Veneta delle robe, che osero ricuperate , che i oteero ri
cup'. l are , e e il biogno ricerca'e i facese la ricu era a pee defCommune,
: alli 28.foe epediro vu Ambaciatore pecial al opra il fatto di queta.
- a era .
Del redetto mee di Decembre circa il iorno di Natale di N. Signore)

mor icol Caorti Vecouo di Tra ; porche doppo la ua morte aperto


il uo teamento li 26.Decembre Ind. io. 137:. che viene a riucire nelli pri
mi doi giorni dellanno 1372. i liato dal giorno della Natiuita , nel qual te

amento appar , chegli pen e e omma conderabile nella fabrica della...


Chiea de Padri di S.Domenico in Borgo , e laciae il patorale dAr ento ,
mitra gioielara,e paramenti pretioe Croci, 8c altre argentarie alla C iea.

Catedrale , e moltaltri legati pi) lungamente deei nel predetto uo tea


mento , e perche haueua egli conferito ad altri il Canonicato , e benet) da
ti dal R al opradetto Marino, perci ritornato , che f eso R in Ongaria.;

crise da Vii'segrado al Ca tolo , Conte , e Coniglio , che non oante la.,

collatione del Vecouo,e apitolo ose dato il poseso ad eso Marino pe


cicando li benetj esere la ea parte d ella Chiea di S.Nicol in Podemo
rie , la quarta di S.Giorgio di Mirano, ela met di S.Maria di Monte. le qua.
li furono preentate li 9.Giugno 1372. onde i vede , chil R voleua anco lar
bitrio della collatione de benctij , 8c entrate Eccleiaiche .

' .

- Haueua nella ua partenza laciato il R uo Vicario Generale Giouanni


Vecouo di Vacia; ad inanza del quale li furono inuiati li r r .detto doi Sin
'dic per intender quello voleua , e poi di uo coneno li 27. vn Ambaciator
Ongaria,
perche nel medeimo
i fecefapparecchio
di pietre
. al R
r farinmaiere
, e eusequentemente
li 26.temPQ
Settembre
ordinataFuardia
, o ,
grticationc della Cirta per la Guerra , che dubitaua douese e ser con Ve

netiani 5 queto Ambaciatore deue eser ato mandato per dimandar al R


denari per mutare il Borgo; che non i erano potuti ottenere quando fu : Za~

ra . E nel medeimo tempo il R dichiar eente dalla giuriditione del tribu


nal di Zara Lucano Leonis da Zara , e la ua famiglia , che abricaua moneta_
Regia , e10 otto oe al opradetto uo VicarioVecouo di Vaeia 5 SL allin

contro reitu alii Zaratim la Fiuridtionc dell'Iola di Pago : erci li Zara


tini aggregarono al loro Coniglio cso Vecouodi Vacia con i uoi fratelli,

e nipoti , eli loro decendenti come benemeriti , come appar dalli fnagmenti
de Conegli loro .

,
Li Opraccennati opetti di guerra conVenetiani proueuiuano perche ha
uendo il R Ludouico , quando conclue pace con Venetiani, promeso al Si
gnor di Padoua da giurarlo , e dienderlo e ose da Venetiani moleato ,

`come legge nella ua lettera de 5. Maggio 1358. tampata nel line dellhio
l

ria

Di Treni .

2.97

ria delliCortni tra li crittori Padouani, 8c sendo n'ati varij digui tra Ve
netiani , e Padouahi , il R inui il Vecouo di Cinque Chiee per acquietar
li; ma non hanendo quello potuto fanalcnn buoneetto, nu militia Onga
ra in aiuto del Signor di Padoua , come raccontail Caroldo , 8c altr'hioric
Venetiani , enel medeimo tem o mand in Dalmatia Carlo di Durazzo con

titolo di Duca di Dalmata , e roatia , il quale capitato a Zara li z. Ottobre


1372. li Zaratin comiero , che per la ua yenuta oonvno , che ortaua il cor
rotto lo de onese, e li Traurini decretarono deoedir Amba ciatori per ho`
norarlo, e pender drm-50. d'oro nelli .preenn' , c e le li doueuano fare . Ss

era in queto mentre attaccare. la guerra nel Padouano , 8: in Dalmatra cre


ceuano li opetti, erche li Venetiani haueuano armate di nuouo Galere, u
mandatcle nel Gol 0 r cqujodia delli loro Vcelli mercantili : perci il R
volendo , che France co Giorgio Conte di Tra , e uo Caualere i fermasu
in Zara crise alli Traurini , che pigliascro in luoco uo Paolo no aliolo ,
come nella ua lettera , che nelli Conegli regirata i legge , 8c la egucn
te_ .

Luci-.Ue. Cum nos propter inanlem guerram eum Veneus habitam , ' alia-5 cui;
dente: rationes decreuerimm vtdeis noer Miles Francifcus de Geargio Come: 72-:
er interim quouque ipa guerra durabit in Ciutmora Iadr-emare debeat , ma

nere delitan igm- vere damm in mandati: quatenu: in perona eiudem Comm':
F ra nedelem norum familtarem'Paulum de Gear ijslium ipu: ad ?eri medium
pro Comite reeipiatis , (F' ei tanquam nore Maie ati , ' Comm' vero in omnibus

parere, e? obedlre debeatis vniuerfos redditi , (F prauentus ip/m Comitati Trag.


b adminitrante: qaouque Pater ipmeruitq': nosri-s eri; occupata: , (F quia d:
negati): diff-:rum guerra'er ipum Comit Tantum oretcnus inormauimur. Idea ca,
minima-5 nobis, rt ea que ipeuperfao die guerre robis recital) crederex' ee,
[iui debito maneipareudeatisQat-Bud: :Edie memMam'j .An-Di 1 37 3 o ,
Altra lettera inuiata S alatini per occaione della medeima guerra...,`

che regirata nelli Conigli oro del eguente tenore .


I

Lud.'c.\{9ueritis quod Dax, * Commune Verte:. Pantaleonem Barbamm


./lrnbaatorem earum ad nos dxerunt tranmittendum , quem ad notri preen

tiam noluimus aecmare pro e0, quia dum eum ips de pace traabamus, nobis
non curauerunt dare rchonfum. 'NZ-nc vero priori: nore inte-mimi: non exi
imns, nec ce Volumus, neque pajfumm quia eum Dueilms .darie fratri
bus noris , (J' Domino 'Paduano :aliterjumuzs collegati , U' vniti , quia dita: Ve
neto: damnicare nos oportet, mandamus i..circo vere delitatirmiter, " dl

rzfle qualenns conderatis prcmzs 705 adeo cauzos, (F mtcntos babere veli
zis, ce' conferita 17; ip Venerina! earum adberentes Pabls nec vere Ciuit. Spal
ipuque pertinenzysdampnum inferre vale-am: aliquale. Dar, Blade 5 di: mir
.Aprilis 1373
WWF} : ..
0

Da quce due lettere del R ap ar il opetto , chegl haueul, che dallari

mata Vene'Fiana li fose orprea a cun-a delle Citta di Dalmata , e per uello
seprme in quella di Spalato , necesario di apere z Che li Vcnctani auc
uano mandato in Ongaria lanno precedente Giacomo Moro lJ'ocuraror , e

Puntalone Barbo Amaciatori ( come criue il Cardini , 8c il Garoldo)1n0l1

59-8

,Delle Memorie

olo per informar il R delle ragioni loro contro il Signor ?i Padoua ; ma an


co per eibire otto Galcre armate er ei mei in eruitio de limprea, che Sua
Mae ad inanza del Pontece iegmua di fare contro Turchi , che i an

dauano a proimando al uo Regno , &hauendo ripoo il R , chin ogni


modo vo eua aiutar il Signor di Padoua, il Moro tornase :i Venetia per por
tar tal ripoa, 8c il Barbo rease in Ongaria , e chall'hora enza precedente
d i sda rotta la pace , e licentiaro ilBarbo , mandase moltitudine dOngari,

che rounarono il Treuiano , e con lettere empise il mondo di querelle ; il


che i confronta con quello , chlil R e rime nella predetta lettera a Spalati

ni, nella quale per errore di chi regiro poo il cognome di Barbaro, che.;
criuc dhanerlo licentiato :perche li Venetiani non i erano curati dargli ri
poia mentre egli trattaua la pace .- e che perci haueua mutato opinione.; ;

poiche i era collegato con li Duchi d'Auria, e col Signor di Padoua contra
di loto , e voleua farli de danni :che quei erano preteti, de quali i valeua.:

il R er poter non oante la pace , dar li promei aiuti al Sig.di Padoua c0


pren ola mosa dellarmi con la Le a nouamente fatta c li Duchi dAuria,
che di gia ad inanza del medeimo e dauano aiuto al Signor di Padoua,co
me criuc il Caroldo .
~-

Et in quella critta : Traurini rimettendo :i uello haueua detto al Conte


Paolo , e non criuendo coa alcuna circa la forti catione del Borgo con tan
ta inanza pi volte da Traurini dimandatas chi fara rieo conocera,chil
R per le relationi , che deue hauer hauuto dal uo Armiraglio opradetto
(perche anco le mura della Citt medeima haueuano biogno di riauro in..

molti luochi , come a parira maniamente uando i trattata del riauro


dee mura) reputancolo luoco debole er rei ere allinuaioni dalla parte)
del mare, comerano anco laltre Citta elliole, non haura voluto concede:

li denari dimandati , che non erano ne anco ucienti a ar cos gran opera ,z
come era murar la maggior arte del Borgo ; onde i Traurini non porendoz

far altro lo errarouo al megiio , che otero con maiere , e raelli di legno
eccari, e ritirarono dentno rui al abitanti delliola: formando lge che
niuno eccetto a che li Leprofjaremiti potee habitare nelliola ua en
za licenzia eprea deiCorgcesd'nWMa - r ll * 3,, _7- ;,

manicomio..

_ . z etraVe

., Purim-ip. Settembre 373. come criuc il Caroldo

ia . Capit a Tra nel medem'anno il


Dalmatia [Wifi-
mo Marzo , che non olo f honorato , e preentato; ma li u anco pagato il
alario dvnanno,che non se prime di che quantit folle, ne e lhauee dall
a-ltre Citt e ne troua memoria alcuna . Venne anco il utedeim'anno [13.1.,
Luglio il nuouo Vecouo Griogono alla reidenza , 8c alii ai. Nouembre li
legnami cherano a. tomo il Borgo furono detinati per accomodar la ca del
Commune a S.Pietro de Podemore , 8c alli 4. Febraro uequente elettaper

i: ,fa detto Galeazzo de Surdis Giudice dellappellationi di

ona , che vi douee Rar iorno, e notte .

Riedeuano in Zara il uca Carlo, ela Duchea Marga rica ua moglie , 3c


hebbero . er Vicari} loro prima Rafael de Surdis da Piacenza Giudice dap
pellatiom delle caue di Dalmata , e Croatia , che fu anco C mte dl. Zara., e.

Poi Galeazzi) de Surdis a ch'eraaco prima yicario del Vecouo diVacia , e


come

D2 Tra . i.

come olito de Principi dela`ngue Reale eercitarono Iautorit con ual-`


che arbitrio; apparendo nelli Conegli di Spalato , ch'a requiitione eo
Duca , e Baudone Cornuto Priore dellhopitaie di S.Gi0uanni perVngaria, -

, e Sclauonia foe fatto Giudice Dioniio di Elia Spalatino li_ ;Gennaro 1373.
e li x7. Marzo la Duchea Margarita , e Rafael o radetto ricercato'no , che.;
foe dato lo teo otio del Giudicato a Bela dl Cikpcriano pur Spalatno, a:
all'hora i' eletto Ambaciatore per inormar la Duc a ; ma replicando lei,
che foe riceuuto , li Spalatini non lo volero , ma neleero vnaltro; com-4

paruero perci lettere del Duca, che oe riceuuto ;le uali eendo ate let
te nel Coneglio li Aprile i' decretato, che Ii Amba ciarori eletti andae
ro ad inormarlo ; e i come non c' memoria quello i trattae ol Duca, cos
comparuero il penultimo dAgoo lettere del R , nelle quali comandata,
chil medeimo Bela foe accettato per Giudice , e che { corregeie lo atu
to, che dif oneua , che non potese eser Giudice , chi non ose ato prima,

hauese auuto il padre , Auo Giudice 5 dalle quali {i conoce , che li Spa
latini non hauranno accettato eso Bela perche non doueua hauere li requi
ti dello tatuto : ma'l il Duca , e la Duchea , che serano impegnati di fauo
rirlo, hauranno voluto on tare loacolo d'eso atu'to con lautorit del

R; appar anco chil me eimo Duca dichiarase pi preo dipeniase vn


atuto di Tra col eguente ordine .

'

Karoluc de Duracio Dal!? Cro. Duxdmojlrie Comud. * Ci Giuli-aghi


grm . Intcllea ab Egregio D. Francico de Georgij Milite .Aule Reg-e cercar cana
am ,cu queionem ad pree: pendere in Ciuit. Tr. mrer D. Velislauamliam q- D.
Marisiaue l/xarem Lech -uazde Boua ex ?ma parte , (F Vrc Ioannis , * Daniele

Ioaun , (9* Ioanncm 'Palmuti de Trag. e? certo: alias , de quibus conqueritur dia
D.Vladlslaua per ipos cerca bona q.matris ue ad e pertinentia iniue detineri , ex
altera , (F per dioxbi aduerantes d. Daminam in rudino aac/je non poe abque
conenfu diki virifuiecundum ormamacuzorum d.Ciuit. ea propter cmam predi
&am examinandam , (9 cogno cendam commzimus nob. (' ap. ?iris DD. Francico

de Georgia , * Galeacio de Surd 5 Vicario appellationum , qui vii; , (F examinatis


certi: artefiatianibm per ipum D.Fraucicum receptis in d. Cruz: Trag. ex commi
ione :idem Francico faa per D.Rafaclem de Surdi: de Placentia Comircm Iadr: ,
(2 tune per totem Dalmatia: Vicarium Grilemiper quibufdam incOationsz . (9'
capienti-s porrei coram ipo per d.D. Velislauam nobis diligenter reculerun! dzum
Lccouazbereticum [ore, 0' i Adclem , quare d.D- Vclislaua de iure/ubiefia ee on
tencmr dJirofuo , (9" per conequens in iudicio , vel extra cone-um d. Vlrim no.
tcnenmr poulare non oblianteforrna diiiatuti, quod intelligi debe:faum ore per
contradiiM damn interdeles tantum ccundum iurisormam , iuris ciu iis , 0'

Cananici, 1]th cauetur in quantum oedelem indeli non oreubieum. nec ci!

parere mandato : vnde vobis precipiendo mandarmi-5 quatenm non obianteforma di


orumiacutorum, ea* obieciionibue die parti: aduerfe d. Dmz and: debeatis li
bere in iudiuo , etiam abfq. con/cf,"u bereezci-pmdii e'? eidcm m ommbmfacum
initic complementum . Dar-ladra r 373 die 7 mm. May lnd.xr.
u

Partor la Duchesa Margarita , come criue il opra mentouato_ Pigna:


telli del [373. in Ongaria vna glia emina , alla quale la Regina Giouanna

mandase vn bel dono.; di queta nacitai trouano ttf memorie m tre Crt

360

Delle Memorie

di Dalmatia , che ar bene regitrarle come tanno."


Nelli fragmenti de Conegli di Zara.
Die a; Iunj . In conlio apicnmm .

'

.Quad _qmm llluiru Die Ducie badia nate at ennium pro parte Communt
valori: orcnorum 50, e?" untiantibm 0mm eim denim* {loreni zo, in pecunia,
nel Im v: Curie videbitur .

Nelli fragment de Conegli di Tra .


I 373 die 28 Iunii in Conliagenerali Nuntio Kai-li de Duratio Dal- Cuba,
quiprefentauit itter-u none proiufemine dih' Kai-oli denim* i Lurtni auri .
In quelli di Spalato .
r 373 die 29 Innj . In generali Con/ilia. Ngmcio Duri': Carolifemitis itter-u Dir;
eis, in quibus noticarbi natam primogenito-m donemr exenium .

Da quete tre memorie vnite inieme i certica , che la iglia primogenta

'del Duca Carlo nacese in Zara( chil Pignatelli pinlia per pertinenza d'On
garia ) li 25.Giugno 137;. e che quello che ortauaa lettera d'eso Duca con

tal auuio capitase tre giorni do po a Trau, 8c il quarto a Spalato , e quea


t[rimogenita fii Giouanna , che oppo la morte del Re Ladislauo uo minor
atello uccese nel Regno di Napoli, e fii detta econda : onde da queu
memorie sha il luoco , e giorno precio della ua nacita; che da niuno dei

crittori ono riferiti.

L'altre coe eguite in Zara otto'l Ducato di Carlo ono mentouate in al


'.51
cune poche memorie , che ono rimate in quella Citta : le quali contenendo **I
particolari non diprezzabili le regitrati-, come i trouano .
1374. . . .Aprilis

.ngd WS Ser Damian: de 'Ritmi, (F DJacobu-s de Raduni atin reati-enim, e?"


reccomandationeolita Maieati us D.Regi5,et D.Regine Santoni-prima due: qua
liter galea pro accei; in .Apnliam D.Ducir cum conorte extltft _ad meiam prepara
ta . Item quod eqm , " alie res ipomni Dorum in al: nauigifi uciennbm 1m.
mii iam iucrnnt , (7' non expeatur almd pro eorum ma! , mi galea Ragunoruin,

ua ranieri memorati Dii , ': Dnaatim moacbmzt . Item 110er parte Maie
ati vtrique procliuu, * uppliceigratiiu rcsratis dc tam benigna , ('9' grazioa ex.

pedinonc ?ltim0r../zmbar. nofirorum referentium nobis omnem obiinuie gratta:


@Miami ex quibus multumumm alacres , G* contenti _, (F maxime deeparatia

a; _Archiqn ab incolatu Ciuitatir vque ad tranilationem ipm oblntam per {legioni


aieati-m, quafaa in pace quieta animarum, e? corporum Habimm, imquife
augebiiur de bona in metin-5 ad honorem Regie Maiearir, (F regratubimini D. @po

Vuoien. D. Comm' Gaiipuli , (9' D. Stephane de predzis omnibm obtentugratyr .i


Regia Maieate eorum operationibm ufluos , (a' uplicabim eis quatenm m pla
ceat obuiari omnibus contra noi procurantibm , @peciales peron-u verbo, vel ops -

re aliquid obiinm* Regia Maieate . (a' i alim o uiari non poii [algemuppltm
,~ tur

' 'I

i Di Trau .

. .A

z o1

tur R. Motquatenus dignetur ante eeiiuam audientiam talibue in nos procuranti`


bus exbibendam quod nos uper talibus informare pai-nas de noris iuribus , '
conditionibus R. Maielatem nos in bac parteeut ceteris gratioe traando . Item

eerete, eparatim, ' inecreto tenendum D.Comiti Galipoli, " D.Stepbano, ut'
cx quo noiri creati unt Ciues , (9" Coniliarij cupimus quod quilibet iporum a
beat dom um in ladra , in qua cum veniret valeat bopitari , pro qua emenda biee`
creta ei in conlioiatutum , quod circafeum Mtiu. largiantur cuilibet iporum
oreni ;oo auri de noiris redditibns tune babendts; ante vero fieri nequitpropter

ex enae , (F contrada debita occaione orticattonie Ciuit. nec non preparatione


ga ee upradie , vltra diam quantitatem volent in dia Domo expendere a
ciant Pelle/uo que quantita 600 orenorum de datto becbarie upradiffo ter-mint!`
oluendo tollatur , (7' quod dium datium uque ad remanentia diff. 600 or. in.;
aliquam cauam conuerti , (F deputati non pot . . . . . dio tempore pro do
nando predit'iis Dis dia quantitae habeatur , " uper boe primitus deliberatio
nem , (F Conilium prefati Domini EPi babeatis , U' pro rt ab ipo habebitit pro
cedatis . Item caus occurrerent propter quod reiendum eet contra nos quic

uam pracurantibus in Curia R.Maieiatis comittimus robin quatenus babito coni


io , (a' deliberatlone D.EiV.1c.uper buiumodi tu Damianepro nio .Amba. re*

manette ad predia , eb* in talibus cabus omnia aciae oportuna , babe-bi: d no


bu d die , d quo D.Eps tuam remanentiam pro prediis duxeritfaciendam in antea
or-50 in menem , (a' ratione mens vque Iadram redibt'e . Item exponetit RM.:
qualiter egregiu-s D-Mng Ioannes de Bteno , qui buc venit occaione preparationis
oportunarum nauium pro tranita Ill. D. Karoli cum conorte ad Regnum elpnlt'e
tam bene, (F Iandabilitere get in bot, quod venit merito comendandns , (D etiam
in reconciliatione animi D.Ducuerga quendam norum inontem nobilem diligente'

tamcientice , (F' comendabilitereget , quod preter laudum merita ei contemur`


oremultipliciterobligatos , ' eum R. M. recomendabitis notri parte , @i idem

D.
I'es ex negatio
parte nora
*pellet ad R.
M. quatenus
ant in forma
uperi/isnequeat
declarata
ItemuPer
datijlitterae
aluupplicabiti
R. M.
cum inalinte
la "
borari , e? per conequens ex ale comodum percipi non poit propter datium ma '
gnumalis , quiaal valetolnm 5. fior. pro centenario , (-1 dat/um acendit etiam x.
or. pro centndignetur eius M. di/im datt'um reducere ad 5. or. quoniam ex bot."
Camere Regie , (7 pecialibus peronis vtilitaa amplior conequetur , quoniam vltrl
dilos s. lor. datinm ditizals in preterito nnnquam` fuit. Item iuit pars maiorit~
D.D- Relorum , U* deconenu s er Francici tertij Refioris quod curia , (F' pree:
conlium accedant ad nob. .Arnbax. R-M. (Fecum ducant Ser Iobannem de Gallo ,
" cio dica: quod cum earum conilio deliberatum el procedere in , (9" uper ao
petitionu , quam D.Dux acit d dita Ser Iobanne boe modo, quod in iporum .Aruba .
preentia dicatur D.Duci, ',ruod conlium Iadre deli`beranit,quad i I olii-t predius, t
cut D.Dux dixite contentari,iuret i tenetur D. Duci in quantitate petita,vel minori
ant in nibtlo,et i iurabit,quod mbil ei tenetur remaneat abolutuextt iurabit aliquid
ei tenernillud dabit intra termini-m competentem,@ D.Dux ex boc contentabitur,7t

dium efiprocedatur in predifiu autem D. Dux non contentaretur ex boc , (o "nel let Ioannem
retinere ,ii
tunc
dicatur
per conlium
, quodilud
dignetur
quod omnino
per cu*
riam
Iadre videatur
lpiue
D. Ductie
, (F't dicetm*
nolle *celle
, ed ,quod
:vultipum Io: retinere , tune dicatur , quod dignetur volle , quod im vttmqne par

tis videata-r per R-M.""' ad quam ipe Io: immediate accedat. Cum autem D_- Dax di.

ftt tud nulle , Q tamen Will; ipum iem in ua ortia retinere , ponde-aim"
i_ q uo_
v.

4.

zo:.

, Delle Memorie

quod eum volonta ipfbrum D. D-.Amb. eonlinm non intendatpati quad Iob: re#
manca! in fortiai im D Dum,ed ip Di eum rain: , * non panere eum in m4
mbm D.Dueis , boe conlium contentatur , aliter nullo modo Conlmm intendi:

poki quod ipe Iobs remaneat in fortia Duei: memorati.

"

Capra per matorem Parte) Conlq .


x 374 die 18 Inm'j in dio eonlio iui: pars quad elgantur tres nobile: . qui milan:
ad D.Dueem notificata ei excem , oenones per eius [umili rm eommos in la
dren.[applicando ei quannu-c dignetnr eorrigere delinquente-x , ita quod de cecero :4

lia non non eommixtanlur' dicendo quod intentio Conilii e bmumod excem no
ticare R. M-n'
7 Oftub. Reituanmr ad mandamm D.Duei5, vel Regium oEio :robe: mutuo acce

pre a Da Dnetaaro'eatena noua portusenda

Penultimo oo ri: at donum D.Regi , (F Dabue Regio: de rebus maritimi:.


Die x x novembre': Singoli duo ~m'llani aperte: nnamgalinam , (F' quatuor oua pro
faeiendo dono D.Duei.

Die t :mouembris . .ngd de numero I 741bominum Rem oportuns pro arman


do galea, quam armari mandauix RM.- pro aree-[u D. Duel: , e?" Conorzi: in .Apn
liam preparentur 87 per e'e ladrefeeundum diributionem Iobs Bieno,quorum fb
pendium a'endit in mene in rationem 4or-pro qualibet. 348. or. [tem upracomi
tue , Comm , " ante 0610 eumipendio in menem vidJupracam. x 5 or. Com-r.
or. e? quilibet anta 6. (F' mediem diiipendj 37. or-Item quodoluamr predi
isupraeripmmipro vno mene , c9' in aduemu D.Ei Vaeeien. declaremr pro
quanto tempore galea eri: manfura *ultra menem , nacita Cu ri.: dariaeiatupra
eomito . . . . quantitatem que ei widebimr pro refZgerio , qui omnesufti Hip. ba

beant pro dio tempore , quoabunt ad dit-74m rationem . . . . ' razione mens
que ad diem redditue eorum d Ci Iadre . Item quodupplieetur D. Efo Vac. qua
tenus eum galea Ragunorum tempore , quoiiuerune in .Apnliam .AmbaxJ-M.- non
meri: m zwqJegmam , galea ladratetit duobm menbm expens Iadra- di
gnetur ;ue 'Paternitati mdebitur ordinare quod galea Iad. cum D. Dux .:palme ref
troeedat , e? galea Raguf. x oportebit reinaneat : nibiominmat , vxfue parermtan
widebimr . Item quod bomines remi: aquirantur hoc modo vid.. quodjcr-bamr_ Co

mici 'Pagi , quodatim inueniri faeiat 40. bono: bomines a _remix eomefando inter
Pagenfes quomodo ei videbitur e onieentur , quiene Parati a _quodubxto mouean:

eum minatur pro ei: eum ipendio 4ar. pro quohbetm mene e ddo

"WOW

do die quo Iadram intrabnm, tale ipendmm dubimus e pro vno mene tmrnedm..

te , (F' a babere debeant quoujqueabun: feeundum mene: , .ZF 25_ hommes n rem

inuenianmr intra ciuit.cilicet pereerium , 2.1 hommes muemantur de ludica


tibm in inulis x qui ludicatmunt x 8. (F quilibet det vnum bommem .- tres vero ma

:ore: indicata: dentduos ro quohbet ,* quibus omnibus oluatur *o: upra Page. (9'
MiB-1m rationematisiat ei; tempore quo abunt . Item quod de peeuma de 'Pago

im-da , e? pecunia biadi , que epene: procuratore: m nua vjqfae ad numerum ,


sfortunamque quantitatem eonuertatur inolutzonezpend] uprajcnytor.
etiam

pro bonorando D.D.ladram ventura: , qui eurif videbuntur banorandt , etiam 60


or. qui debebanx conueni in bonorando D.E pum Vacen. (e' Com. Galzpolt quos 60
omuriaanm dan' faciax alii: qui debent donum boe par-_tre ,

Die 26 Xbris. ,Q/;od a 60 or.infra denmr D.Du 51',(5" em: rio-311143 KgL or
dine: veneziane-m pro pre-dim: , (F'dnarij aceipianmf de Pecunm _Con rbaeum .tuo

extiterit non oblxgata .


Lor;
J-,`\

D1 Tra.

;303

Lordine Regio mentouato nelle opra reirat'e memorie di Zara darma:


la Galera per il tranito del Duca , e Duchea era diretto ille Citta, di Zara
`ona, Sibenico , Tra, e Spalato, doue come in luoco vltimamente capitato
fu,laciato , e letto nel Coniglio l'vlrimo Ottobre I 374.8: alli 26. Nonembre

urono eletti 50. huomini per armar quea Galera , e nelli Coneli di Tra' li
16.del medeimo s'eprime iano eletti gr. huomini da eer man ati a Zar-L,
cos taati dagl'Ambaciatori Regi) per occaione del tranito delDuca Car.
o , e Margarita ua Conorte in Pualia ; ma que'apparecchio non hebbe e
fetto : oxche il Duca non i part di Dalmatia: ne qual tempo hauendo ii
Ponte ce deinato le decime della Chriianita per la guerra contral Turco,
che doneuano eer impiegate parte nell'armata di mare , che doueua andare

nello tretto di Galipoli per impedir il trito de Turchi dall'Aiain Euro a,e
parte nelleercito terrere, che doueua comandar il R dOn aria; m ha
uendo il Papa conuertito e denari contra li Viconti Sinori i Milano,ch-
all'hora guerreggiauano con la Chiea, il R Lodouco degnaro non volle)

entrar nella Lega : onde lIm erator di Conantinopolipriuo della tanza


de'occori neceitato di ari tributario al Turco, e mad a cuar l col P.
tece , come criue il Rainaldi allanno 1374. Fermo i! Duca Carlo in. Dal
matia anco lanno t 375. nel quale alli 16. Giugno capitarono a Zara il Duca.
_ di Bauiera , 8c il Marchee di Brandeburqo di ritorno del Se olcro , e furono
dal Commune regalati,e nel medeimo tpo eendo trauaghari li Traurni da
Morlacchi deliberarono lvltimo di Nouembre di riccorer dal Duca, e dalla_,
Duchea , e trattar col Conte Pietro , accioche vciero fuori del territorio,

e queo Conte Pietro doueua eer Conte di Chlia , e bene ci non s'epri*
me , ma dalle coe ue nenti apparir che toe . Venne nalmente nuou'or
dine del R darmar Ga ere er traportar il Duca Carlo in Puglia regirato
tra li Conegli di SPalato ,i quale per hauer hauuto eetto lo regitrar.
Lud-cdel. uis enim@ ing.Ciuibus, bopitibus,terrigenis , habitatoribus , *

incolis, (F alterius cui: visatue bominibu-s in Cini:. ni Iad. Trag. Spal. Sib. '
alijs naris inulis Regni Dalm. (F earum pertinentijs redentibue s C? canitut: ad
quas preentes peruenerit al. gra . Cum nos Serxu 'Principem D.K,zrolum de
Duracioratrem norum Karimum , (F inclitam D. Margaritam eius v rorem -ver
u-s iporum parriarn remittere intendimue , e'* nolumus vniuerfitatis veredelitatl
preciptenda mandami , quatenmiatim vii: reentibus vnamgaleam ad tra sfre
tationem di otam, e?" ceteris nautgabilibus ulcitam promptuetis , ipamrlue prom
ptuatam inia oauam S.Geargi1' Mara} proxime futuri in port ;m norum IdTC
conducatis , 'atuatisine dilatione quacum q. ecus accre non aumri notre dile

&ionis obtentu . Dar. Bude in Dominica ramis Palm-nm at.D.1376.


E nelli medeimi Conegli di Spalato i troua critto .
l 376 dic l- May.'Prouideatur de nauclero ' necearij prog-:ea ad conducendum
Ducem Karolum cum vxorc iuxta litterac Regine.

Allhora dunque aranno ati inuiati lhuomin da remo da ciacuna Cit..


ta con orm'alla prima compartita fatta aalAmbaciatori nominati nelli 0.
pradetti Conegli di Trau (vno dc quali deue eer-tato; Mag/a Zar-nas

"

ai eee

304

Delle Mem0rre

'Bienomominto nelle oprariferite memorie di' Zara) e li Spalatini vggiun'


ero il nochiero con qualch'altra coa . Il Duca con la Conorte pas in Pu

glia 10 teo mee di Maggio : oiche lvltimo giorno del medeimo mee vie
ne nominato nelle critture i Zara in luoco uo Nicol di! Zeech Bano di
Dalmata , e Croatia , chera anco Conte della medeima Citta . Ritornando

alli articolari eprei nelle opradette memorie di Zara , non olo i vede in
que le il gran ripetto che i portana al Duca , e Duchea , ma che er le pee'
nelli preenti , 8( armamento_ delle Galere , che i faceuano per can a loro era

no impegnate leutrate ubliche, come da vn altra precedente memoria put


di Zara meglio vien dic iarato, 8c la eguente .
1 372 die z Martijcribatur D.L'o Vacciendezo galearum reparandarum quod
Ce ban: rc-parationem , que e maxime expene facere non potefi eo quia propter

muli-u prete-riti temporisfatiae expenaz Ce e in magno debito , ce* ad maiorem pa .


ratum ci ro fort-eando Carum `?Juliebaeli-s , Ciuitatem , * alia paramentapro
purtus ia u , (F' catene , (F' quotidie occurrentes caua: expenarum , ande dignetulj

uper hoc ugarernitasalubriter prouidere .


Die 26 di i Dona portata D.D.Regijs Maielatibue.
Die Jitia Expenfe faie galee, nauigij, ('9 alijs oportunis pro aeceu D.Ducisj

' Ducie ad parte: .Apulie .


Da uea memoria i conoce, ch'in quel tempo vi foe in Zara lA renalo
con piu Galere , delle quali vna ue armauano li Zaratini , 8t vnaltra quelle)
Citta , alle quali ordinaua il Reg, equella Galera Raguea , di' cui i la men

tione nelle opraregirate commiioni' , deue eer ata nella , che u arma
ta del I 366. con genti di Tra, e Spalato , come di' opra e cato detto : e do
ueua diri Ranu ea perche deue eer ata fatta nel loro Arenale,i come anco
laltre Citt olcuano hauerne, e nelli Coneoli di Trai appar, che quella Ga

lera , che del 1364. mandarono a Zara per cruitio del Re foe venduta Poi
del I 67. o crche non bio gnaua, che ve ne foero latte delle noue in Zara ,
che oero ucienti , pi toto perche li Traurini anguiati anco loro nel

la care zza delleurrate publiche, aggrauati dalle peenellie maiiiera__, 2


che li Zaratini nel preentar il R , il Duca , eli Baroni (come in pniu luochi
e ne fa mentione , che i ommettono per leuar il tedio ) e delle forticationi
della.Citt.- abbandonaero per impotenza il mantenimento della Galera . _
Oltre le rcttezze accennate appaiono anco in quelle memorie globliggi ,

che proeauano i Zaratini al Vecouo di Vaccia , e Conte di Galipoli , per


mezzo de quali haueuano ottenuto la recuperatione tanto da loro bramatzL,

dellIola di Pago per il che glhaueuano aggregati alla loro nobilt , e per l
altro auore della remotione dell Arciuecouo voleuano comprarli Cae in..
Zara , acciochc vii poteero fermare . A queto medeimo Cnte di Gali

oli , 8t al Medico
Regio
quando
deldella
1372.Corte
furono
dati doni
[pionoreuoli
, come era
olito
di arifurono
ad ogni; Tra
Barone
Regia,quan
do capitaua , e done i troua critto ne Conegli , quod bonoretur 'LL '1L sin
tendeua conceo larbitrio alla Corte , al Coniglio de Sani) di dar preenti
di qlbllel valore , che li parec , tanto era andato in vo il donare per nome del
Pu

ico .

Ban) egni-;11K _alla Partenza del Duca arlo trouai memoria nelli C19
`

eg 1

Dt Ima .

zo 5

{egli di Tra de 3. Ottobre 1377. chil R Ludouico comandae alle Citta di


Dalmatia , chvnitamente doucero metter inieme 400. almeno 300: bale

ricr , che doueuano eer Capitanati da Mafeo de Matafar Conte di Spala


to , e Paulo de Georgio Conte dArbe in uidio di Radoslauo Racemis de
Zeta; maleecome
queta
andae,
e quello
eguie
nonZar-atini:
c memoria..
alcuna,
chegente
quei
Capitani)v
erano
tutti all'hora
doi nobili
cos

Paulo era glio di Franceco Conte di Tra , che iui mor li 5. Nouembre del
medeimanno ,- come ap ar dall'apertura del uo tetamento doppo la ua_,
morte , e perche egli era tato Conte in vita ua eletto dal R , che' molto di
lui i daua , 8c ai dordine uo al Duca Carlo in Zara, come di opra a

to accennato furono perci dal Coneglio creati tr Rettori er il reo di


quel mee con lautorit iui epree, che per fortuna trouando i intiere ar
bene di i-egirarle,nieme con la dichiaratione del alario , e tempo , che do:

ueua durare la Contea del ucceore .


1377 die 6 Nguembris . Tempore Diorum .Augulini de Caottis, 'Petri Micacij,
cF Stipe 'Barale Retorum Ciuit.Tr.1g.pr0 mene nauembris
Conlio Grli c. Captum quod a modo in antea eligantur , e? eli idebeant tres
Reores ad regimenCiuitatt- Tr.qu0rnmRefiorum oitium durare defeat per totum

mennouemb. nunc inant-s, qui quidem reores non int attinentes in parente-lla net:~
intere, nec tum iudicibu-secundum ormam Hatutix* quod ipi reores, eu maior

pars iporum babeant in rnatecis ilam aut'foritatem,quam babct D.Comes Tr.olu'.


In ciuilibu-s vero caus reores
cognocere pointinmul omnes tres vque ad
quantitatem lib. 5. par. (Fimi i modo quilibetiparum rettorum pere vque ad
diam quantitatem [ib. 5 par-cognocerc poit, ' valeat a quantitate vero [ib. 5 u ~
pra Reores ip cum Iudicibua cognocere debeant in ciuilibu-s cauisecumdum con`
uetudinem , (Tormamatuti TrJtem quod ipi Reores non pont ee de vna,e9
eadem domo , nec point ad ipum oitium Rearie recipi , G' reaumi vq. ad vnum
menem completum proximeecuturum pot eorum nitum otium Reoriednuper
null! pot in idem otium Raorie eligi , da' aumi qui nonit maior annis 35. ('9'

quod Reores ipi nullum babcre debeant alarium Ce nec point dilriu Tr.

eorum durante otio uuliatenws abentare. Teneantur inuper difi reores inra
tempi eorum regiminis proceus omnes non expeditos, da" contra quocumq. denun
tiatos , (a' accuatos , e? inquitos procedere ad ententiae promulgandasecundum
ormam atutor. Tr. ' condemnatianes enile per ipas Refiores exigi dabeant per
ucceore-s ipor. reiorum i que exafie non eentper totum tempus regiminis ipori

reorum proxime etuturorum ub pena [ib-zoo Pat-.Teneantur pretcrea ip rearrs


qui modo eligentur , (F qui per tempora in uturum eligentur ad petitionem quorum
interee-t erigere , (9" executzoni mandare omnes ententiae ciuilcs in preterimm

fatta-5 , que non eent executioni mandate . Item in dia :auilio capmm mt ,
uod ip retiores cum Iuditibus , eu maior pars iporum arbitrium babeant, (9 au
gfaritacem cligcndi duos nobile-s de Conlio idoneos , @uiciente-s qui duo nobiits
nullumalarimn babere debcant a Cc; edemper ip ambo eu vnus iporum ad
mina-5 redentiam facere debeat trim de die, quam de nofe in 'Palatio Comm-'mis

Tr. (Fecum lmbere debeant ooamulos ad alarium Communs pro vc ips re.

oribu-s E" Imizcibus , eu maion parti iporum melius videbit-ur; qui duo no
Les , 'amiliares predii olicite , (F' attente vigilare debe-ant , ' es vide.
z'mr ire , (a pre-tips- de note per Ciuitatem, (9' Burgum Tragz ne malecia ,

vet tutrmia aliqua auieuntpcrgetrazi _5 poiut etiam ip nobile-s eu vide-bin pro


exer

306

Delle Memorie

exact-mio eorum oitio penam imponere ?q-ad quantitatem [ib. 50 par. que quidem
pena exigi debeat contra delinquente: qu ocumq. ac fifa ie ee-nt per ipoi reore:.

Treterea tam ip duo nobiles , quam familiare: prediftiemper , (F omni tempore


Parere, (a ecaeiter obedire debeant preeeptis omnibus , (F' mandatis reorum pre
difornm in omnibus , ' per omnia : Teneantur viterius ip nobile: retinere elaues
tam careeris C5 quam portarum Ciuit. ipaq.portas Ciuitatis debito tempore clau

dere , aperire, e? omnia , (9' ngulafacerefolicite , e? attente, que tendunt ad


honorem regiminis iporum ret'forum ('atum paeicum , (F' tranquillum Cinit. *

Ciuium Tr. oicium vero diorum duorum nobilium durare debeatper totum pre.
entem men.nouem. non 71:74.

DH: 8 Nouembris Conlio Grlt emandato Refiom'aeaptum 'e.quod qui

libet Comes,qui erit ad regime Ciuit.Tr.b4bere debeat prouoalario anno qualibet


lib. I ;capa ru.pualis monete currentis peroluen.eidem in tribus termimsecundum
conuetudine-m aliorum alarmtorum L'impredie , qui Comes tare debeat duabus
annis tantum , (F non 'ultra , nec poit ad dium oicium Comitatus reeipi , nec -

reaumi vqmd duos annos completos proeeuturos po e/usnitum oeium duorum

annorum, (a' nullus Iudex, *nel Conliarius pojt, (7 valeatproponere, direte , face
revel arengare eontrarium , qui contreecerit ineurrat penam capiti: , da* nihilo
minus omnia ua bona tam mobilia, quam abilia deueniant , 0' deuenire debe-ant in
Ce Tr. ipo [aia . E aliquid eontrafuumfuerit , *nel attentatum contrapredia

irritim it, inane. Et quodpreens reformatio , (F' contenta in ipz nullo tempore
ruleant dipenari 3 edemper proatuto debeat oberuuri .
Quea reormatione per non i troua regitrata tra le altre dello tatuto

*vecchio , e for non doueua ne anco regitrari per non eler epreo , che..
debba ori nel volume de tatuti , come i oleua di quelle , che vi i regitra
uano . . poi eletto Conte Giacomo di CaduchijDottor di Legge da Zara_
per doi anni , e e edito Ambaciatore al Re ; il qual fra laltre cole otten~
ne la confermation el Conte eletto del eguente tenore .
Lud.@"c- Act-eermi ad nore Maieatis preentium Vi:an X150 parer D.Griogo
nus Ept's Tr. 0' nob. vir 'Petrus loft-ph reri Ambas. petentes nobis elleionem
per nos in DJacobum de Raduebis de ladra legum Doorem nobis fidelempro duo_
bus anni-5 proxime futuri-5 cum alario [ib. 150 vualu _monete in Cor/tem ipus Ci
uit. faam fupplieandoj bumiliter nora MJ? conrmanem eilefioms eiujdem ad.
mini . 'Ns autem veline upplieatioibus inclinati ipum ellefizonem veti-am per
reentes litteras auoritate nora admittimus,fauemus , conentimus infra deli

berazione-tn noram cum Ven.in X130 pat. D.Ioanne .Archi-3p. Strtgon. babend. medio
autem tempore dante: nobis eum in rerum Comitem,e9 Retare-inolito more. Da
zum in Diojgear ao die men: xbris i 377.

Ottennero li medemi dal R altra dichiaratione , che le lettere, che veni


uano im errate contra li Priuilegj , e Statuti olino non eeqiuri inp chc
Sua Maet ia meglio informata, 8c il Conte

iacomo venne a Trau l anno

eguente i 378. del mee di Febraro .

Guer

Di Tr-ati.

;07

Guerra tra': Venetiani , Cenone/i , (y- Ongari.


Cap.8.
Ella partenza da Dalmata del fopradetto Duca Carlo s'era attaccata
auera tra Venetiani , eli DuchidAuria, e'per interpoitione del
R Locouico , che sap arccchiaua d'andar alla guerra di Lituania u fatta...

tregua per doi anni, a doue eendo ritornato vittorioo , li Venetiani


mandarono Ambaciatori in Ongaria per rallegrari eco , e procurar per
mezzo uo ( chambiua d eer arbitro ) i conchiudee la pace con..
glAutriaci; e perche nel medeimo tempo erano nate controuerie con..
Genouei,saccorero gAmbaciatori ( come criue il Caroldo) chil R pre
aua lorecche alli medeimi , 8c a1 Signor di Padoua , che gl'oeriuano lega
contra Venetiani : ondeauuiato il Senato dici, etemendo laltre volte.

eperimentata potenza del R dOn aria, hora accreciuta con quella di P0


lonia; dal quale dipendeuano anco il Patriarca dAquilea , 8t il Signor di Pa
doua loro connanti nel Doa'ado , e Treuiana , e s'a quei i olero vnite le
forze maritime de Genoue 1 preuedeuano , che con la comodit de por
ti , chil R haueua in Dalmatia i arebbe ridotta la guerra ne liti di Venecia,

e arebbono reati in vn'ieo tempo aediati per terra , e per mare ; onde.,
s'aggiuarono al meglio, che potero con glAuriaci, e procurarono di

ar lega con li nimici de Genouei, e la conchiuero col R di Cipro, e Signor


di Milano; ma. tentarono in vano di tirarui il R dAragona , come haueua

no atto nella guerra precedente .


Aiello eguie in quea guerra , tato decritto da glhorici di ciacu
na delle parti, 8c io nella predettopera al ca . r. del 5. libro ne h raccolto
ol'eentiali, aggiungendo molti articolari da CroniiVenetiani, cho

ono tampati; percio epilogar olamente quelle coe, che ono necea
rie aperi per poter com render di quantimportanza riucie in queta..
guerra il orto di Tra. oncordano li crittori, chela principal mira de
Venetiam foe il tener lontana dal Golfo lArmata Genouee, acciocho

non venie ad vniri con le Galere , che dordine del R sarmauano in Dal
matia; perci prontamente mandaero l'Armata loro nel Tireno, la quale
incontratai ne la nimica doppo anguinoo conitto la ruppe, ma per il
danno riceuuto nella battaglia, non pot proeguir la vittoria , 8c inuader
la riuiera diGenoua come era concertato col Signor di Milano, econ

uenne chandae a riarciri nelli porti loro della Grecia; onde li Genoue
hebbero tempo d'armar altre Galere, ecome pratichi del meier del ma
re , ornitele ourabbondantemente de remiganti, ineauano le nani Ve
netiane Ouunque le trouauano, ee sincontrauano nell'Armata loro facil
mente, con la velocit delle loro Galere, chiauano lincontro 5 nal

mente chiamati dal R d'Ongaria vennero in Golfo con ordine di uernare

nel orto di Zara deinatoliper il pi capace, eicnro di Dalmatia, e po


to in ito, dal quale nel medeimo tempoi poteua impedir la naui ario
ne a Venetiani, c per la vicinanza infear lIria, 8t anco l'iei iti di
Venetia . Vettor Piani General de'Venetiani ~, vedendo 'penetrare 17.
Galere nimiche nel Golfo, v' entr anch' egli, e _pree Cattaro per _lenar

quel ricouero al Genouei , e laciato preidio nel Caellq; Venne vero Za


tuf_

.`

ra

308

Delle Memorie

ra infcando quelle marine per impedire alli Genouei lin eo di quel por:`
to , vero e v1_oero dl gia entrati aediarli iui, accoc e poteero li Va

celli Venetiani nauigar icur particolarmente in Puglia per caricar formen


ti', dc quali liaueuano tanta neccir; poiche tutti laltri porti d Italia,
lerano 11im1_c1 , didenti . Allincontro li Genoue 1, cherano venuti per

incomodar 11 Venetiani in quell'inuernata il pi , chaueero potuto , e..


dar tempo , c_hc sarmaero tra tanto le Galere , che sapparecchiauano ai.
Genoua , 8L in Dalmatia per poter oi tutt'vnite tentar di nuouo la fortuna

della battaglia , non imarono foxbenc equerari nel porto di Zara , dal
quale non potenano con ogni vento vcire , e molto meno ritornare , che..
non otellero eier opraoiunti dall' Armata Venetiana u erior alla loro s

ma. iridullcro nel porto ai Tra , che perle due bocche ,

imauano pi co

modo all'vcte , 8: entrate , e er la vicinanza del promontorio , Penio


la Hylls pi oportuno allinua xone della nauiaatione della Puglia , doue lu
rono acdiati dal Piani, come criue il SabeTlico : e crche nella predett'
opera copi-ai le parole dello Preo Sabelico, e ne corre 1alcune,hora copiar
li detti dvn Cronia Venetiano per poterne far rafrouto , che riferendo le..

fattioni di quea guerra criue cosi .


Zenoueeare vero la Marea , ' andarono per la Sebiauonia , e preeno molti
nauilu Venetiani , U" zonfed Trail o e forticano molto ben ;ubito M. Vettor Piani
fapiando queo anddtrouarli Tra, eli deefero al eo i0, efexe dura bataia.
nella quale ane molti Zenoe per el ponteopra il qual fu la hataia , e gran deea,
rnde Venetiani/?nno la caramuzzae parti de li M. Vetor 'Piani , 0 vene vero la
Scbianonia con galie 3 3. e li/i inuern .
I_l Sabellco raccogliendo li detti del Careini , 8c altri Cronii al libro 5.

fcnue nelle eguenti maniere , che per miglior intelligenza , de cadauno h


voluto tradurre .
Il porto di Tra ba doiboecbe, na da Leuante, e laltra da 'Ponente , le quali

tutte doi furono da Genoue/ eos) ben forticate, ehe li Venetiani pauentaro
no d'oppngnarle , e circa quella da ponente furono sforzati gettar laneore , e
fermari .* non v era all bora larmata Genouee, eb' era veita per andar d pro
ueder di formenti in 'Puglia , e di li ritornata , n anto 'veduta da alcuno

ritorn dall' altra partead vniri. con li uoi; il cbeaputo dal 'Pianiduia larma
ta aedio da tutte dot le parti li nemici, e parte non piccola de Soldati sbare
neleontinenteper trauagliarli nemici in ?pi luochi: dicono fegniero zn quelli
giorni fearamueeieleggzeretraoldatidpiedi, eqnelle no degne daleuna memo
ria. Finalmente Vettor impatiente di pi lunga dimora fece dar l' aalto alla
Citt ; md li sforzi uoi riecirono del tutto "nani , e non olo li Venetiani
non preero la Citt; md dalli Genoue ( de quali era numero grande dentro
le mura ) con mortalit furepzto alli Vacelli- Cae in quella bataglia Lu
ca Valereco dell' ordine de nobili, onde ?ettore pera la peranza , pereb gi
li maneauano le vetouaglie, ne 'n'era peranza dbauerne da Venexia ebe parma
caieia diormenti, eioltol'aedio ritornfatta Zara, (Tim' fermato pi preto
infejlaua la Citta di quello l'aediae.

A! '

Dt' TM!) .'

z 09

W i vede , chil Sabellico , chaur veduto il opracritto Cronia apen;


pendo , che vera il Ponte di pietra, per~ il quale ii paaua in terraferma da_.
Palladio Fuco uo coetaneo , e da lui tanto lodato , nominato , nell'opera..

De itu Or Illyrici con le eguenti parole .


Tragurium mari vndique cintium ponte lapidea continenti anneiitnr babens i

mcridie aliam Inulam nomine Bubum cuiua abieu parma eicitur duobm oijs,
haura creduto , che opra queo ponte di pietra foe eguito il-combatti
mento decritto dal Cronia , percio crie, che lo sbarco foe fatto in ter~

raferma contra quello ,,chepreamente criue il medeimo Cronia , che..


doueua viuer in quel tempo , e come , che l'0 pugnarione della Citta da...
armata maritima non oteua eer fatta, che da la ola parte del porto ( come

noto a ciacuno cha ratica del ito , 8c io nella predetto era decriuenA
dolo h prouato ) cos oppugnatione della Citta aerita daiSabellico , e la
conequenza dellequiuoco chegli rende del ponte di terraferma , per quel
lo dell'Iola ,' appreo il quale rifericono altri Cronii , che foe ammazza

to il Valarelo dal medeimo Sabellico nominato l perci li uoi detti con..


correttione di poche parole ono tati da me nella predett'opera regolati al
uo vero eno, come iui i pu vedere .
,u Hora auanti , che _decriua le fortificationi fatte attorno ilporto ,8t Iola,`

riferir le congietture , che ono andato rintracciando , chi po eere ato


caua della reolutionede Genouei di riduri a Tra, contra gl'e reii ordi

ni del R , opinione deglaltri collegati , e l'apettatione degl'ii el ,Vene

nani .

Qie'elettione dall'euento i conoce , che ara ata con maturo coni


glio eliberata; onde chi riettera alle coe 0 ra accennare , saccorgera ,

che deue eer ato Coniglio di quelli Genpue 1,che eruendo il R nella ca
rica dellAmiraglio di mare , i erano lun amente trattenuti in Dalmatia 5

tali deuono eser ati li o ranominati Ba daar de Sorba doppo laltre cari
che Amiraglio , e Conte di Leina , Brazza , Corzola, 8c Almila del 13 o. c'

hebbe
anco la,Contea
Traiee
durante
onerra;
Simone
Doria
ie amen
te
Amiraglio
e Contedidelle
IoleladDeI
1375. eino
al 1383.
e quei
per la

pratica chaueuano _della nauigatione del Golfo , hauranno conociuto , che


er impedir :i Venetiani la nauigatione della Puglia ( che tanto prcmeua al

,& alliCollegati) era pi qportuno il ito di Tra, 8c il porto perle do


bocche pi atto , che quello i Zara: onde a loro i deue attribuir tal rio
lutione , che_ dalli loro patriotti ara. tata volontieri abbracciata; ma perche
eo porto di Tra nello ato , che i trouaua allhora era ma] icuro,ri etto,

che per tutte doi le bocche poteuano entrarui Vacelli armati: een o ot

topoo alli colli dell'iola, e quelli foero ati occu ati da nimici , veniua
no epoi li Vacelli , che vi i trouaero ad eer pre l , abbrugiati , comu
nella predett'opera crii , doue feci la decrittione delli iti .vicini alla Citta.
come auano , e dell'Iola , e narrai quello , che da diueri Cronii , 8c altre.:

note particolari h 0tut0 raccogliere delle forticationi fatte alle bocche


de porti, e nelli col i dellIola predetta , acciochepoteero eer intee le...
fattioni chiui eguirono da quelli, che non han vcduto il ito di Traisma ho
ra che criuo a patti-atti tralaciar di trattar-ne; potendovognvno dae o
3
er

z 10

Delle Memorie

ei-nare quanto iano diaroi quelli pochi tortuoi,retti,e cocei entieri,


che ono tra li diruppi delli predetti colli dalla parte del mezzo giorno,e con
quanta facilita. i poreuano ettare, efarli inacceiibili3ma icome queto
riuciua facile ad eettuare , cos reliauano patenti le bocche de porti , eli
doi decliui delli predetti colli volti vero Tramontana , 8c il porto incon
tro alla Citta , che biognaua errare, chi voleua aicurar il orto : ne fiiper

ci auuertito il Bano , e ricercata la ua autorit, 8c aiuto i gente per poter


celeremente nr l'opere auanti chil General de Venetiani e n'accorgee,u

venie :i diurbarle; nel medeimo tempo hauendo il Piani inteo , che le..
Galere Genouci nelli contorni di Tra faceuano prede di Vacelli i moe.
con eniero d'incontrarle in qualche luoco , e combatterle; ma aputo per
{tra ,a , che Sibenico non haueua alcun rinforzo di preidio , v'and , e per 1a

debolezza delle mura facilmente lo pree li 28. Ottobre 1378. e non potendo
epugnar il Caello accheggi , 8c abbruci la Citt : Il Bano conapeuolo
di non hauer mandato li ricercati aiuti a Sibenzan , come cona dal prote

o fatto in Zara , che nelli regiri delli atti capitolati di quella Citta i con
ctua del eguente tenore .
`
t 378 die i t Xbm Thom-u q.Dominiei Sindieu: Sibeniei Iadre coram Bano Meo
lao protefiatur Veneto: Sibenicum exuie quia non habuerunt Milites ab eo requi
ito: torres ad reendum , LI quodpeiora timentur ob inaurationem elais Vene
torum
e dubitando , che lieo intrauenie di Tra , vi venne immediate , e col
Coniglio de Genouei , 8c aiuto delle ciurme loro furono in breue tempo

ferrate le bocche del porto da Ponente con annegare tte Vacelli prei a Ve
netiani,che ritornauano carichi di formento della Puglia, e quee ono le tre
porporelle chhoggd i vedono , che furono poeriormente accreciute , 8c
il reo f errato con pali , antenne , arbori , e trani , e da Leuante furono i

milmente gettate pietre in vari) luochi, particolarmente incontro al onto.


di mezzo per impedir , che le Galere non poteero venir a drittura a acco
arf al ponte aglargini vicini, per li quali ipala nelliola, e ue nella
porporella chhoggidi impedice alle _Galere il caminp diritto, e e nece ita...
daccoari ottol muro bao della Citta' done hora e-la piatta forma , e vo
gonoarriuare al predetto ponte, _ arginc . Aicurare le due bocche del
porto in queta maniera,&r eendo ritornata l'Armata Venetiana vero Zara,

nella vicinanza della quale i trou li 7.N0uembre,,e da doue u epeaito Lo

douico Loredano Proueditor con IO. Galere vero Arbe erriceuer

ella

Citt ,, che i ree li to. del medeimo mee ( come per l'in rumento ce ebrato

ilmcdcmo giorno opra la uppa della Galera di Giacomo Valareo , che.,


nel Santuario dArbe i con erua) hebbero tempo il Bano i. e Genouei,disfa

tendo le cae di maiera (che di gi auano vote d'habitanti} e le mura de


glorti , ch"eranc nelliola, di errar gli decliui , Ynendo le trinCLere da p0nente con la pala'ta , e- da leuante con- largne delli pon ti : ma perche di que
'opere
voglia var
fatte
accurata
nelliola
, eepariente
ne trouano
diligenza
cos pochidoeruarli
veig}
, come
, cheho
q`uando
fatto ioni:
_non_
cilmente petra peruaderi , che iano ate- fatte nella maniera , chio lho
decritte, voglio perci norare `quello menttcro alla patria doppo comm`

ciata

DTAQ .

clara la erra co'Turchi , non potendo andar icuro in terraferma , h oer


uato ne le caminate per iii anni fatte attornormedeimicolli _. e i come di
quelle forticationi,che irono fatte nelli decliui de colli vero il orto` da
leuante, per lhabitationi , e cortili', chora Vl ono non ne appar vel igio al
cuno ; cos dalla parte di ponente per eer tate traportate quelle maiero ,
che verano nel proimo ito,doue la palata i congiungeua con la prima or.
porella, e ridotto quel luoco in cultura ; altrettanto non ve n; ma da la,
arte del mezzo giorno,chi vorr oieruare contentandoi di ar la trada,chc

paata la Chiea di S.Tomao comincia al ito del mare da oro , e va. litoral_
mte otto la rupe,ch'ancora tiene il nome di Lazaretto vecchio per eieri iui
epolti anticamente quelli, che moriuano della pee , e per quelli tretti , e
tortuoi entieri, che vi ono ander alendo vero la Chiea i S-Andtea, vi

potra oeruar in iiluoch erragli di muro in maiera, che chiudono ( per


dir meglio ).chiu euano quelli entieri . chora cos meui aperti, come ono
riecono malageuoli al alire , e e i aara conocer , che nOn poteuano e-

er tati fatti per altro , che per errar quelle anguie , che ci ono tra le dette
balze del colle , e alito ottol cimiterio di S.Andrea vada a mano manca ap
preo a quelli diruppi doue i vedono egni di' pegola , che vi trouara vn po
co di piano , e otto quello vedrai eere iate ditaccate pietre molto groe,
e grandi , che i vedono rabalzate nel ottopoo lito del mare, con che reo
quel luoco inacceibile, da `quello hauranno dominati tutti li otto oi en~

tieri , che vengono vero l'a predetta Chiea ; e perche oltre li o ra etti en~
tieri ve n vn'altro, al nale i pu andare , paata ea Chiea di S.Andrea_,

da leuante (non dico gi di quello , che v iii nella ottopoa valle vero il

proimo mare, poiche quello tanto coce o , che enza alcun erraglio pu
eer facilmente im edito) ma dell'altro , che torcendo vero leuante tra li
diruppi inacceibi i oprapoc , doue hora ono le cae di' Ruicich , e gl'altri

diruppi, cha piombo terminano nel mare , che vi trouara attrauerata vna.,
ietra grande , e lunga quai riquadrata , che pare vn gran pilatro , laquale

ivede euidentemcnte , che tata iui cori'cata,e piegata dal proiimo luogo,
doue ancora poa il uo iede per attrauerare eo entiero, rimanendo l-al

tre pietre imili in piedi, tra le quali, con l'inclinatione di quea pietra,e la..
ciato tanto patio che vn huomo pu a pena tranitarui , e come che la vici
na rada, chora conduce da Ocruch vero la ommit dcl colle di Balan da

ponente , ata ne tempi poteriori giuditioamente accomodata , rea;


atta : cond'urui le omme , cos nella ommit di quella i' vedono ancora

pezzi di ieri-e groe , ch'accoarc alle rupi cliudeuano quel pao , e chi
vorr an ar -pii diligentemente oeruando quelle gran ma iete , che erra
no poca terra da coltiuare otto la ommit ellieozcolle da mezzo gior
no, s'accorger , che quelle pietre cos groe , ed in tanto numero non..

oono eer tato cauare iui , ma portate inieme con la terra per arni vu..
ortino, vero pi ridotti caglioni per iazze da ploterui metter balerie
ri, e frombarori per impedi'r la alita dc o colle , c iui non tanto ripida,

che poi ar ato ridotto in quella coltura di oco momento , che i vede : e
c-quee mie oseruationi non atisaranno a ogn'vno , a me baa d'hauerle

accennate,accioche oiino occulatamente eer riconociute . Ridurre lo


opradctte coe in difea, e laciata la cura al Bano , e Cittadini di erettio.
nat-le non comparcndo lArmata Venetiana , tornarono 1175 enoue i allaloro

._ 4

Pm.

z i:.

;Delle .Alarm-ie`

rincipal imprea, perla uale erano venuti dinfetar il mare, e cercar Vai
celli Venetiani, che an ando, e ritornando di Puglia erano peo nec
ceitatitrouaritraLia, eLeina, vero circa li porti della peniola, co
me ono S.Arcangelo, Girona, &altri di quei contorni: Peruenne in que
to mentre alla notitia del Piani quelloioperaua per aicurare il porto di
Tra; onde i moe ubito con tutta lArmata, credendo deer a tempo
per diturbar lopere; ma come che , chi nauiga da ponente vero Trau,
come vcito fuori dalli Scogli di Sibenico , viene nel mare aperto , e se

pone alla vita delli monti del territorio di Tra,cosi dalle guardie , ch'era
no tate dipote in queta guerra er diuere ommit de monti ( come:
contara pi auanti) i`i al uo apparire auuiata la Citta ,e con li contraegni
concertati anco li Genouei, cheitrouauano allhora traLila, eLeina.s;
ondee lvna, el'altra armataarriu uai nel medeimo tem onell'imbru

nir della notte delli 16.Nouembre all'iola BuazlaVenetiana al a punta di po


nente 'detta Ocruch , e la Genouee alla punta da Leuante; la Venetiana.;
auanzatai alla punta di San Ci riano gett lancore per apettar il giorno ,
edipoe le Galere in doi or ini alla bocca del orto da ponente dietro
alla porporella, epalate accomodati li remi in orma di ponti per poter
aar da vna Galera all'altra apettaua il giorno : concorero ancolamede
ima notte l territoriali vicini, 8c altri

iii lontani chiamati dal Bano

di mano in mano o ragiongeuano al detinato occoro , che furono com


partitiper le fortigationi dell'Iola, &t

uelli agaiuntaui parte dello

ciurme Genouei con le onde, edipoti li aletieri erl luochi oppor


tuni apettauano laalto . Il Piani coperta contra la ua apettatione la...
mattina I'Armatanimica dipota alla difea della bocca del orto, e le.

fortiicationi dellIola guarnite digente , mand parte delle Galere attor


no l'iola, acci0che aaltaero il porto da Leuante , &egli in tanto sbar
clArtigliaria vicino alla Chiea di San Tomao per dar vnitamentela
alto da tutte doi le bande: ma hauendo quelli ritrouato limpenato_in
toppo della orporella, conuennero tornar adietro, e sbarcare nell io
la lontano

al ponte, 8L in

ueto mentre liGenouei con Cittadini sap~v

parecchiarono alla difea de largine del onte; ma_ opraufnllto_ Luca-


Valareo con vna quadra di baletrieri urono rotti) sbaragliatl, e.
uelli che uggirono vero il ponte ,che da Cittadini fu alzato ,` furono

Ppintinelmare, echi non apeua nuotare traportatoldalk}rapidlta 1mila.


corrente sanneg , e gla i ritirarono vero la Chiea di San Pietro , do

uetra li proimi ai delColle, &il mare vera anguta trada, eiappa


recchiarono per difender quella trettezza del ito, enon laC1ar penetrar
pi auantili nimici ; allhora il Valareo laciato preidio` nellargine, ac
ci0che liCittadini calato dinuouo il ponte non l'aialilero alle palle),

andaua
li noi
in ordinanza
per sforzar
opra
uenendorimettendo
li frombatori
dalli
Colli da vna
parte, quel
C danpaso,
Altrali ma
Cittadini
montati nelle barche saccotarono al lito dou aiiano li Venetiani ua
dronati , equelli con le fiombe , equeti con le balere li percoteuano alli
anchi , in maniera che tando nel ito piano , e dicoperto erano epoti al
beraglio da tutte le parti,onde ne furono vccii molti , tra quali il medeimo

Yalaop ?Gacto quello glaltrii ritirarono allargine, _e dindialllc Ga

ere

Dt Tra .

'

zrz

lete enza che alcuno li eguitae . Haueua dall altra atte il Piani accc-z
ato le ue Galere alle palate , e porporelle 8t aaltate e trincicre in piu
luochi; ma trouata per tutto vigoroa reitenza , vedendchhe li uoi dall'.
altra parte non haueuano fatto effetto alcuno , saccore tardi, chela a

acita de Genoue haueua a uto cos preo contra ogni ua apetta


tione formari ricouero icuro in ito tanto dannoo alla nauigatione de.)
uoi Vacelli , che conduceuano le vettouaglie delle quali la ua Armata
e tutto il dominio Veneto in Italia haueua 'C081 gran necceit , e veden

do di non oter impedir li occori cha tutte lhore opragiongeuano , e,


conocen o perci d aaticar in vano , imbarcate le bombarde i ritir

dall'iola; ma li conuenne fermari per molto nelli porti deerti vicini con
grandmo patmento dellArmata in_ agon cos rigida

er far corta...

alle Naui , chandauano a caricar formento in Puglia; il c e cagion gra

uiime malatie , e i tidue per Natale a) Pola con l Armata molto ma] im.
or me .
Li Genouei ettero fermi nel porto di Trat riordin ando le forticatio'
ni, Se alloggiando la notte nelle cae de Cittadini er maggior comodo ,
le quali non uplendo li furono aegnati li Monaerij delle Monache( come
da vn rmento de Coneoli di quel tempo' apparice) e ubito ritirata lAr
mata Venetiana vero lIria tornarono ad mfeare il Golfo ; in maniera.,

che tringendo la necceita delle vettouaglie furono neecetat li Venetia


ni di far tornar fuori di nuouo lArmata in agon ancor ri ida , e creato di
nuouo li 2. Gennaro Generale il medeimo Piani (come criue il Caroldo)

che parti : mezzo Febraro con eprea commiione di pigliar Tra : ma coli
venuto , 8x! ol'eruato , che le forticationi erano tate accreciute , e meg io

munite di gente , che non erano ate prima , non ard fare sbarco , dubitan
do di perder 1a gente ( nel che i confronta col Sabellico ) 8t attee a ar cor
ta alli Vacelli , chandauano , e veninano di Pualia , enon porendo reier

all patimenti grandi del freddo, e rigidezza della agoxieinelli porti de

etti di quei Scogli , li conuenne ritirari per andar, com'egli deideraua, L,


Venetia per riorar le ciurme , ch'erano malmenate , e diminuite perle mor
ti , e malatie , che patiuano : ma d'ordine del Senato li conuenne fermari a
Pola , doue molti delli malati morirono , 8t altri, che guariuano {lontana

no a rihaueri : il che aputo da Genouei tornarono non`olo ad im edir la.,


condocta delle vettouaglie da Puglia , ma i parero per tutt'il Gol o per im
edir quelle,che da diuere partianco dalli paei nimici)alla fama della care~
ilia veniuano cdotte a Venetia come apparir pi auanti)e riceuuto chcb
bero lauuio,che to.Galere;che veniuano da Genoua foero entrate nelGolrz
fo,rinforzate le 17.Galere c'haueuano con li balerieri Dalmatini (che i era

no arrolati per montar opra le Galere,che i metteuano allordine in diuere


Citta di Dalmatia) andarono ad incontrarle nella vicinanza di Lia, e d'indi

enza perder vn momento di tempo continuarono con loro la nauigatione a


dirittura vero Pola, e laciate IO. Galere in aiuto oerirono a Venetiani la_,

battaglia , la quale vinero , prendendo 18. Galere , e con quelle vittorioi


( e ben enza Capitanio , che u ammazzato nel conitto) i rtduero parte a.
Zara,e parte o. Tra,come nel fopradetto luoco h critto .~ armatei in tanto
ette Galere Dalmatine, c 40. barche torn l'armata Genouee col Capitanio

nuouo

'314

Delle Memorie

nuouo vero l'Ira, e oi pree Chiozza , doue eguirono varie attioni , che
daglhtoriti ono de critte, e nalmente vi furono asediati dal Doge, che;

v'and in erona il giorno di Natale , e l'aedio-dur ino lvltimo Luglio


1380.(*he llrcero . Tra le oprarlette Galere Dalmatine eseruene ata vna
Traurina , della quale ose opracomito Caotto di Aaoino de Caotti , vi
ono pi memori-t ; mi che i trouse nella prea di Cliozza vn ol precetto

fatto da Giudici li I4.Gennaro I 380.1eprime,comandando ad vn tal Radoy


che doueisc preenrar vna coraccina coperta di veluto c'haueua guadagnato
nell'e pugnatone di (.hiozza, e i come da queo cona, che sera trouata la

Galera nella prea di (hiozza,cos nel tpo dellasedio non vi deue eser a
ta; ma. ar ritornata inieme con laltre Dalmatine in Prouincia auanti l'a
edio . Dop o la rea di Chiozza le Galere Venetiane neccetate ar corta

311i loro Va celli , ch'andauano a caricar'fvettouaglie in Puglia hebbero altri


incontri con nimici, che ono dal Careini raccontati, e e nha rincontro nel

fragmento di rcgiri delle lettere di Zara , nelle quali viene anco epreso l
auuo riceuuto da Tra dvna attone iui eguita, doppo la rea di Chiozza,
il quale contenendo altri particolari, cha preso gl'autori non i trouano,

perci i regira intiero; criuono dunque i Zaratini al R .


Serenilme Princeps,e'' D.N.naturali,5 . 'Poqu 1m Maiefiati vere pridieerip
[mu-s de tranita galearum emulorum (ide Venetorum ) eonditiones ipornm clara
percepimu-s a' Ianuenbm captis in Clugia fugientibu-s de galeis prediflis "Et/fa
tibi nos , quod difie galee ere men/ibm tardauerunt armari , U quod pemennt
armate, (T quod de captiuatis Ianuenfibus in eis pro remigatoribm quam multi , e
ui in Candia vadunt , (F porta: mulieres eum liis *ultra eptingentos , vt 1b: ba
Zeant ad viuendum propter maxtmam penuriam viflualiumVenetijs exzlentem por
tant , " mercantiMjpetialiter pannos mereatorum Lombardorum in redatte vero de

bent reportare mercantias pro ips panni-5 , (9* viuala VenetJtem quod Veneti un,

Vena-tig': vitlualibusumme eg- nt' in mala eonditione poati de omnibus opportums


exiunt.

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une contra quos gen teseptem

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~v ' * rram caua tollndi aq
ante de .Apulia redieranr, 2; gentes Caellani Clip, (3*
. ~ alcool Inuen
ira-nen;
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[/mei/S vulnerauerunt; de quibus plures mortui
, : z -, 'mx,

'

'
'em mari, vtenmquepotuerunt ad galea-s redaerunt
'3erio1:37'tai-lelarrpnonon modico, ex Tragurienl alijs circa deeem fuerunt

7 ulmrm a ZF von-5 MUt de bombard.: . Capitaneus iarum galearum


Ianuen. cum 4- galeis init verus Iiriam ad emulos oendendum a (F' ?nam - . - e

mie Romaniam pro eorum negotjs, " maxime ad untrandum galearnm Veneto
rum acer-Hunt o didaunt ad pree: Tragurij , relique vero lne. .Alia nona de I tali

et almnde relatu digna non habemue qua adberunt M.1- Vere tonfeim ourabtmus
nunc iare.

_ _

MJ** Kdelis Hemerieus Bonus e'? Comes lie-flores , (F Conilium Ctuits ladra
Dbidatnm 14.Martij 1381.

Fini in qneo mentre li doi anni della Contea di '1:1'a Giacomo di Ra


duChs, e parti li primidi Febrar-o, &inluoco uo fu eletto ilopradetto

Baldasal dc Sorba al tempo del quale trouani vari) ordini fatti chdcca
1

Dt Tra.

3 I5

ione della guerra , e ono li eguenti.


cungregazis Dicomixe Baldaare de Sorba Regio Milite Comite Iudicibun alii:

nobilibus [upcrguerram, (r multi: alle pecialiter deputatis pro cuodta , (F' deen
ione maiori Ciuim' Ciuium captum uit per omnes die _16 Martii-r 381.,Quod d mo
do in antea quilibet Ciuis, (F' babitatar Trag. tam nobtltt,qua`m popularis cun-[cum
que condizioni.; crii-u de preenti , cum campana pular, ire dcbcat ad locum deputa
tum cum juis arm uque quo campana reabitub pena ltb.5o.par.i uerit nobilisJi
Per popularis eet 11b. x par. ipoafioaluo , (2 eaceptofuerit inrmu-s , vel ab
Jens ("mit-in quibm cebm , vel altera iporum non teneacur, (F quod null. loco
uo , eu paa dicedere preunta: abque peciali liccntia D.Camitis ,ub penis predi
&is,quna pena-s D.Comcs de preenti exige-re teneatur contra qtiocurn que delinquen

tcs vincolo Sacramenti, (F nibilommus ipe &come; procedere pot perviam in


quitionis , nel aliter quomodocumq. pro nt ibi videbitur contra delinquente: qua
cumque . Item captum fuit quod contingerit (iuitatcm debellari ,eu Burgum'.
trite tibus bominibus tam nobilibm, quam igno-iibus ad [oca ibi deputata duran-~

te prelia d principio debellations vque ad vltimum , qui preumere: metu , nel alia
quacumque occu/ione :ii/cedere a uo loco,e palla abfque peciali licentta , man
dato D. Com [i ,-'uerit nobilts incurrat penam ipe fafio lib. M.per. quam penam/ non
olnerit inra vnum menem d die, ,qua contrascerit , capiiepuniatur , inorcia D.
Com.reperirctur,~ :ma detincri debeat particulariter in carceribus manczpatus , [i ba
beri potucritavque ad dium menem completum : [i vero contiafaciens aufugerit

talizer quod baberi non poet incurrat penam lib.M~par.tpoaEl0, (F' nibilominusc
perpetuo ex bannttus :i Ciuitate , (F' dirtu Tr. quo tempore peruenerit in or
tia Regiminia , U" CSia Trcapite puniatur, quam penam M. lib. D-Com. vinculoa
cramenii exigere teneatur bona mittendo ad incantum , ('3 vendendo quc ad cont
pletam quantitatcm ich-[n.17 vero contraaciens fueritpopuaris incurrat penam lib.
centum par.oluendarum inra ?num menem , rt dium e, (' media tempore i
haben' poteri: in carceribus mancipetur quo termino vnius mens elapo n' oluerix
capite puniatur . Et i contraaciens popularis buiumarli auugerit talitcr quad ba
beri non pot 'altra penam prediam lib. centum par. t perpetuo ex bannitm vr di*
[um et , (a i quo tempore peruenerit in ortia Regimmis , tunc capite puniatur .
quam quidem penam lib.cenrum par. ipe D.Comes erigere teneatur , vtuperiut ex

peum vincolo iritmi Sacramenti. Penne inuper upracrptas incurrcre de-z

.nt omnes, (i [in uli tam nobiles, quant popularcs exientes in .Platca Ci ad cu
odiam prouccurr dando t expediensnerit , (' cia iniunflum uerit per "D.Com.'
accedendi ad aliquem locum caulauccurrendi niglrgentesuerint , ('9' remii , ?el
inobcdientcs preceptic omnibus D.Com. upi , bcc omnia uprad. ocumbabeant
'uque ec totum menem May prox-.venturi , (2" non *ultra mi aliud tunepergenera
le can/Sum uerit ardinatum . Et quodpro ea ecutione omnium , (Fingulorumpe
D.Comes procedere poit , U raleatumariepro nt bi ridebitur amits anni u
autis, (F' reormatianibus Ciu.Trag. qua eent.
Die 1 7. Martij publicata in Lodia magna c Bis.
Die 25 Marti]. 1tem captumuit ad hoc nt Ciuitas Tr-tutius cufodiatur n ms;
i: quod Villani omnes dirit'm Tr. d modo in antea diuidantur omnes in quatuor

partes , quarum partium uatuor :ma/Zare debeat diebus ao continui; pro cuiodia
Ciuit. Burgi , quibus e aps alia quarta Par: {Zare debe-at modo mili ua diebus.
ic n ccciue quelibet pars de 0610 diebus in oia dies Tragurium ~;venire debcat, ',

marano continuoacere prg _cuigdia im@ Burgi rt dium tl , illis tantumvo ex:
' '

'

'
.v

ccptis,

z I 6

Delle Memorie

eeptis
quibus
Cei-no
, e?" ad loeum
Str-:zie:
atur.`cum:
Die,az
Ium'jtangit
. Itemtuadiaad
eaptum quod
Capitanei
extra qui
muro:
Ciuit.nuntu
cati/pente:
eorum gente, tam in turriupra pontem , quam in Burgo tempore quo Ciuiem con
tingerit debellari , non teneantur ad pena: uperius pecicata: , -verum Capitaneu:

eumua gente exitens ad Ectliamfratrum Predicat. de Burgo dieedere non preu


matub penis uperius explicatis quoufq; vero habueritfecum gentem exientem ad

defenonem turris Burgi .


Die zi Iun'z' . Captumfuit . .quod homine: Ciuit. ' Burgi Tr. tam nobiles,quanl
populares' abitatores, qui reperirentur ee in campo metra muro: Ciuit. quo

tieeum q; (F'gandoeumq; eret gnum fumi de die in Infula Bua ad loeum euodie
deputatum ,

eonuetum , ' ad alia loca deputata in terrarma , teneamur 0mm

particulariter feinanter venire , ce* celeriter , ita quod infra tres horas computandas
a dio princi io fumi quilibet debeat , " teneatur Ciu. a plicuie infra muros Ci
uit. ad defenionem Ciuit. , ('9' qui eontrafeceritfuerit noliilis ipofao ineurrat pe

nam lib. zo par.oluen.n Ce de pena ne dilatione , quam penam , D. Commineulo


Sacramenti exigere teneatur contra delinquente: quofeumq; bona mittendo ad ln

cantum , deliberando 0mm' appellne eeanteaiutis quibueumq; ' reform. '


conuetud. in contrarium loquentibus , non obantibus vero contrafaciens eet po

pularis, nel habitator alius incurratpen. lib.-x par. ipofao de pena oluenda in_
Ce , (F' nonoluerit eu oluere reeuaret , nel nollet depreenti , poni debeat nu

dus ad berlinam . (o' ibidem ?tare debeat , c'e- morari per vnam diem tantum ab ortu
olis vq; ad oeeaum . Diirifiuales vero , " villani omnes dilrius Tr. ~;venire de

beant eum iporum armis infrapaeium ex bararum :i principio fumi computanda


rum ,- ita quod inra ex horas debeant , ' teneantur Ciuit. applieuie , (I qui con
trat-ceri: meurat} de preenti penam prediciam lib. x par.oluen in C'e ne dilatione,

quampenam contrafaeiensoluere nolletponatur nudus in Berlinam rtuperius e


ex preum .

i im

Villani preterea , e'? dirifiuales, Trag. teneantur, * debeantfaeere bonam , "


diligentein tuliadiam , aefolieitam ad lota ips deputata quandoeunq; eis iniunum
fuerit per eaaldos iporum , net pount deinare pro ips mulieres aliquas , eu

;pueros , nec recedere debeant ab eorum cuiodia , e ibidem continue morari tentan
ur , ce qui contrafeterit de preenti incurat penam lib. x par. olu. in Ceine dila
tione , (F nibilominus are debeat per ?nam diem ad Berlinam veuperius contine
1ur Caaldi vera iparum `taillarum teneantur deputare bonos hominer , (F' u
cientespro dia euodia, ' ips ~m'llanis preceptumfaeere ante tempus ad minus
cumpreentia 'vnius teis , (F' [i negligentia , vel defeu :porum Callaldorum non

fijrei bona caiodia, (F'ueiens , Caaldus ipe ineurrat penamduplifupermspe


,ci cati: .
.Ad boe vr euoda bonaat talis ordo debeat obferuari vid. quod tuodes in loco

.terno votato exientes debeantaceregnaecuritatis , hoc modo; eilieet de mane


in aurora ante ortumolis vnum ignem , de ero vero po ottafum oli; in principio
olii-5 aliumignem , CF ceteri cutode: debeant refpondere tuodzbue Cerno , (F bit

,motiuo-debut oberuari emper , (e omni tem ore quando gala-.1a aliquae euodes i non v` derent; vero contingeret ipos eu/ odesgalias aliquas `ridere , tune tuffo:
quilibet, qui ante videretgaleas , ante faeere teneatur gna pro qualibet vid. galea
'onum fumum , (F reliquicuodes poea repondere teneantur de preenti ad boe rt
fuperuenientibm galeis notitia vndqurabeatur per territorium, dinum Tr. (r

per conequens homines Eililffh eurrantpro tuttione , # defenone Ciuit, loea vero

.
1 -f-ci
'I

`m

Di Tr-ad;

317

M quibus debent eri cutiodieunt bet vid.Grachoua, Vlacho, Straiza, Biacbia.`


Die z ;Iunij captum quod Capitanei Burgi, qui pro temporib. erunt noe qualibct

duo ipor.acere cuodiam debeant,' peronaliter adee vnus ad turrim pontis inu
le Bue, alter vero ad turrim in Zardno Burgi per totem nofem continuo pena c.
Die i3 Iulij.Captum quod turris upra ripam mars olim Stephani Eai 'Pbarenmunc
Cis deflruatur vq.adundamtum, de nouo reedicetur in altum quantum exp -_
ditJtem captit' quod villani omnes de diriu Tr.cil.oaua 'pars eorum tare debeat

in Ciu.pro cutodia, (9" angaris pro orticatione per oo dies, U noes pena ol. 4c.

Die ao Iulj.De denarijs mutuatu ab opcrariaoluatur bombarda empta a Marcbo


Gase ducatis auri onde-ci m.

nu;

Die 2 i .Aug. Captum quod ad arbitrium Comitis quilibet lteneatur dare pignora

pro accipienda pecunia adummam_ duc.auri zoo pro armanda galea in honorem Re
ge M .W. Item quod quilibet nobilte teneatur dareomerium vnum pro biada conduf
tenda Tr.pro panatico galee ex Belriza .
.
Die 27que
.Auignon
. Captii
quod pignora
inuenidpecunipro
armddct.
galea
redimerentur
per mittitur
CamernmSpaletii
Re iamadredimantur
de duana Beccarie

Da uei ordini fatti al tem o del C.Bal aare i vede la tima,che ne face`
ua la

itta,cosi er lAmiragliato, chaueua eercitato, come erche doueua.

anco eer conidgnte del R,del quale era Caualiere:e perci li fi conceo l'
arbitrio con la pecicatione de luochi,e modi delle guardie,che i aceuano,
e concoro di territoriali alla Citta uando i co rinano Galerc Venetiane.
di opra accennata,e dalla opraregi ata memoria di Zara della attione e-"r
guita vicino a Trai i copre , che vi concorreuano iteamente anco li terri_

toriali di Chlia,il che conferma quello tato critto del concoro fatto d
ordine del Bano al tempo dellopu natione del Piani,8c il luoco nella opra

detta memoria di Zara nominato, oue li' Venetiani volero pigliar laqua de.

ue eer tato il roondo pozzo dellIola Bua detto Siputina , non lontano
dalporto, che orma lo coglio di S.Euf`emia, doue ogliono le Galerc pigliat*
acqua, non eendoui in vicinanza di Tra alcunaltro porto comodo alla na
uigatione, chabbi acqua dolcemell'ie fragmri de regitri di Zara vi ono'

altre memorie delle coe eguite in Golfo durante ea guerra, che contenga."
no particolari non diprezzabili; perci le regitrar .

Sera*- 'Princeps' D.l\(,naturalts bumili recomendatione premia, rt noua que


babemusentiatu M.Klgnitamus quod armata Venetor notror' em ulor. galeart
14.27 quinq.arerior .veri traniuit verus Oritem antepesram CiuJadre, ue di
tardauit armari propter penuriam . . . ntis,ipeq.galee male .Areru vero pe( :ment
au . . . . ati etenim carceratiunt in armata predita , que quidem armata port. in .
diis .Arerijs mercantia-s , pecialiter magnum copiam pannorum Mereamrum
Lombardia@ ibit per partes .Apulie' Ramanie vq.ad Candiam, ZF' in reddit pro

pannis prediis mercatoribus antediis debet reportare mercantimspederum i (9 in


.Arerijs viiualia recipienda .Apulee , quibus Venetiunt multum at'ienuati pro vt
de preditlis ab aliquibus notri-5 amici-s per viam .ducaneumus informati M. V. ide-j
les icarius,Re&ores Conx Ce vie CiuitJadre 'ubi datum I .martij an.i 380.

Da queta lettera sintende meglio quello criue il Careini,che durante l'


aedio di Chozza foe epedito Tadeo Giutiniano con Galerc ei , al quale
i doueuano vnire ei altre d'Iria, e quete deuono eer quelle, che aranno

palate alla vita di Zara , eli Zaratini' ne diedero auuio al R , com'anco


deglaltri emergenti doppo la rea di Chiozza.

v.
,,

Sete

zI8

Delle Memorie

Ser-**- 'C-tripfit nobis nuper D.Dux Ianuen. per litteras dat-ts r7. Martij quod
armabuntur Ianuegalie :o venture in iiium Gutfum, de quibustredecim cum 1).
Inardo germanouo Capitanio Generali expediri debeant inra 2.5 diem dii menfis .
reliquje nero 7.:'n-a Kalmennnantu nt die l 3 tum ipis reentibusgaleis Ianuen

e? aus l/.M. deeem , nel duodeeim in Dalmatia armati-li; inuenire poent galeat
ai Venetorum , que onuiie mereantijs de Candia in breui redire debent Venecia: ,
hortans nos ad expeditionem galearum in Dalmatia armandarprediarum . Inuper
:idem Mmgnieamus quod po aceeumgalearum Venetor. in Candia Venetisid
tuerunt i galeas armare de quibus die 7 men.inantis i tranerunt iae per pelagum
extra inulas orientem in auxilium galearum deCandia redeuntium prediarum rer
us D.Banus,e7' D..\1dmiratusfolicitant quod in Dal.armenturgaleeecundum KM.

madatum : noi autem nejcimus in Dalmatia mi ofio corpora galearum , que pount
nauigari ,* quot igit. armabuntur necimus boe . Dii Di Banur, (F' .AdmirJ/ele
ferent Maieati: nos vero pro bonore eiudem M. ad predifa totum norum poefa
ciemus . .Quibus omnibus eonderatis , ce* attento quod Veneti plui-es armarepote
runt , 'vere vidtmus quod Vmetorum in mari campus erit , [i Ianuen.maiorem arma

tam non facient , qui Ianuen. v taudiuirnus de Rotnania tresgaleas olum babere de
bent, quo circa Kupplieamus Maieati quatenus digneturfuper hijs alubriter pro uidere , U' adeo quod Ianuen. am liarem potentiam in mari bat etate viriliter oen
dant, nam campum in mari ba ebitur, verimiliter et eredendum quod rerum
propoitum . @ colligatorum hae etate de emuiis obtinebitur; n autem condicio
emulorum que nunc eatis debilis, vndique " multi: rationib-mrliorabitur . Inu

uper lieet propter penuria: bladi , quem partir procuramus deumme, e? rude
poffumus recuperare , tamen vt armate vbertus ubueniaturde pane , " placeat V.
M.mandare uod deuperioribus partibusjtil. de Banatu Selauonie bladum bue con
dueatur exbi ituri pro precio Ianuen.antediis. Bat-138i die i 7 .Aprilis.
Sera" (Fe. M. 1/. [ignieamus , quod propter quandam dieordiam exortam inter

Dos Vgonem de Duimo, (F Comitem de Car-"za , irata , qua venitur de .Autria ad


terram Flummis S Viti per quant olebat vberrima , (F valde *utili: in bdc guerra re
foeilaiio bladi quo nunc egemus nobis , armate , t' alqs Dalmatinis aduenire per bo

mines eonenuque difforum uiorum e rupta, da* adeo more predonio impeditaqud
blada , que bin: indefc rebantur ,0' alia viuala per viam verus Iridm ad em!!
inimieornm , e?" deinde Venetiani deferunt in magnum eomodum emulorum, " detri
mentum V'. M. ubditorum s ai' latiuen. Igitur eidem M'i [WWW-1m"? WWW d",

gna-miniuper prouidere , @ e'efiualiter [eribere s vel "WWW D' "Wim D' 9""
Juhie, atque Dis V oni,c9' Comtt,quod Bram predtla in atum priinum i ener
tatur pro commodo verorum delium (a' eoligatorum , iafluramq. oium Veneto
rum. Dat.die :.6 Madq.

Continua meditatione detenti quod het: V.M.Ciuit.1rtteetur, 7t ab emulor. tuta


conci-nam inulti-us , boe mai-,me tempore , quo inimicorum vis e potenttor m.
mari , quam amicorum , ' babita deliberatione matura cauf [WWW ?ecce
dehauimm quod muri buius Ciumtt maxime m-U'S ex part , quiunt in plu rtbus
ii nimts decliuialtiur extollantur ad quod opus Clerui Iadren. e? gubrrnatoret
ponacriorum [ponte, (a' de bemgnirate obtuleruntepro poe faum Of quia Pro
bpter expen. preentes il reat in Ci , e?" quamuii bommesagulares llbcntl'am

una , * toto poe eruitia Regia aciant tamen propter Mannu-15 8-1dg0"
pro expeditione gate .:rum e?" aliar. neeceitatum inceante-r occurrennum.
unt in pecuniam nimium grauatr; adeo opus predzttum/ne aliquoubdio aflzpqe

Di Trap).

;19

acere non vide-mu: . 'Prouidlmns in cau quo V. placeat M. ro taliubidio vendere


prouentu-s anni preenti: vacantes .abbatte de Ro atta dioce _ts , eo* diriflue Iadren.

quiprouentusupere d `ita , (F'umptibus nece arusfuturt .Abbatts , quiper MJ(


acceptabit. ' conuentus .Abbatie eiudem , bprecium tnde babendum mutuo acet

pere pro (i , illudque cumuragioponte exbi endo Cleri (F' monaier` expendere
in opere iam incepto murorum preditiorum , diumq. precium poiguerram integra
[iter reituere .Abbati preato , quo circa M. V. bumiliteripplicamus quatenus di
gnemini concedere , t pro diffo minterio d &ie-s prouentu-s preciumquereituendi
'rt predicitur expendere raleamu-s , eb* MJ/.decretum nobis. reet ibereuper premi_
is . Bat-26 May .
~
DJnardu-s de Guarcbo Capitanius Grlu armate Ianuen. cum galeis a I [anuen.

(F *ana Raguenum vid- 13 que nuper de Ianua diceerunt, E'? 8 que lrac bieme
in Gulo permanjerunt, (F' in portu aplicuit , (111M galene zt Ianuen. Venetoumgaj
lee 27 in artibue Roma nie de portu Trimedoni egredientes per longam *aiam ue--f

ru nt pro/{cute : babemus per intera-5 C au Rag- quod die a; men.inlantis bora tetti-a
rum difiegalee 26 Venetueruntprqpe Rag. (7 Verus ponentem nanigabant : badia
vero diios Capit-Ianuen.cum predi is uis galeis , eb* duobus D. `Admirati vna 1a--v
dren.quarta Raguiemquinta Signien. in Dei nomine de portu Iadre diceit caua in
ueniendi preditiae galeae inimicorum , peramus in gratia .Alliil quod V. M.

cum coligatu de inimicis vioriam obtine it reperiripoterunt. Dat. 2.7 may.


M. V. gnicamus quod D. Capitaneus Grlis armate Iannen. de cuius aduenm

pridie Kcripmus M.cum uis galeis 21 (F' 4 Regus 7id.duobuc D..Admirati, *una
RaguU* quarta Iadr. die "ultimo ma) nuper elap Ciuit. Iuinopolim , quam emuli
recuperatam ipendiarijefulciuerant expugnauerunm' gratia altiimi vitloria ob
tenta ipam totam Ciuit. incendio tomierunt , (F muros in magna parte dirruerunt
in eo medio tempore quoieterunt a (F' deinde bicopto acepto in Marano die 8 men.
huc redierunt in Iadram , Segniengalea tune caua reparationis Iadre manente , ",
babitis poea nouisicut , (a- nos per viam .dncone pereiperamus uod de armata
Venetorum , que die 2.9 dili May bora meridiei ante .Anconam traniueruntgalee x

in Clugiam redierunt, (F galie 16 verus ripariam Ianuenmauigauerunt . Dit'us Ca.

pit-Ianuen. cum omnibusuisgaleis die 9 menu'niantis ab bic dicet , (F dia-tega


leae emulorum verus ripariame perecutus , quo rediturus tempore ignoramus .
Cumq.conderata potenta emulorum cum qua predie galee tungerenuabente po
tentia Ianuen. Ciuitates Regni vefiri Dalmatie , pecialiter alique debiliores non
ne magno periculo permanebunt , ee , que in inulieunt ab boiibus penitus au
ferentur ; dignetur V-Mcribere D.Duci , quod eius potentiam in Dalmatia aciat
permanere ad onam emulorum , ex hoc enim Regnum vum Dalm. tute peret .
Habemus per litterae D.Ducis datas r .ptis men. qahgaleaseptem que Ianue arma
re aeiebat expediri; bodie predie due galee D. .Armiratt' , ' tertia nora iuerunt
ad dicurrendum verus partes Veneciarum , " per illam riperiam vque ad Baru

lum pro oenone emulorum 5 galea vero Raguen.egns certa reparatione ad propria
remeauit- Dam 2.1unq.

'Nouerit KM.qd.dte 29 may proxime elapi vna galea emulorum , que precede-J
bat per lura miliaria :Porum armatam in aurora tres brigantinos nos e? Ianuen.
noiris ominibus armatos inuenit circa portum `Antone , qui contra diam gale. 1
cum baliris procedentes ipam retrocedereeeerunt , ('9' poiea credentes in porm
.Anc one vt in preterito ecure permanere , in ipum portum e reduxerunt , (9' tune

deroga-ani ad iniantiamVenetorum nort perceperunt rtub penaperone de dittie_


'

"

Bri

'32.0

Delle [Memorie

Brigantinis, quorum duo erant mercantijs boncrati,nihil in terram ponere preumere


tes ponendo cuodiam , ne aliquid per noros de ips bregantinre extraberetur , (a'
tune nri , bregantinismul alligatis , e'? terre adbese ad defendendum preparaue
runt, (5' illi degalea poitis aliquibus balerarijs uper quadam naues ibi iientes
pro oeo/ione nororum in brigantinos irruerunt. .Aneonitani Pero exelamabant
ad mortem aluenter proiuentes lapides de muri: contra noros : nori autem 'riden
tes .Anconuanos manifee anere diegalee , @ derelifis brigantinisfugerunt ver
us PON-14 Ciuitatis volpe-r .4neonitanosarmis eiei, U vulnerati fuernnt, c
oporxuit n oris extra muro: Cini:. in terram ugere , (9* portum natando ad aliam
parte; accedere , .Anconitanur non deentibus exclamare , (F proieeere lapide:
contra noros , de quibus 7t audiuimus 23 numero , quiper Veneto-s, @pro maiori

parte per .dnconitanoserunt inte-rompi! ;propter quod eum deliberatione D.Bani ,


(F D. .deirat vnum norum nuntium deinauimus .Anconam ad explorandum
cauam qua ipi .Ancomtanipredilla contra reirosdeles eomierunt, (F' intentum

iporum .Anconitanorum , ae pro babenda inormatione a D.C0nule Ianuen..Aneone

nanente uper premis , quo redeunte , ulnconitani pro bonore V. M. debitam


emendatio ric-271,@ atisatlionem nobis veirisdelibusacere non eurabunt 'una eum

diis Dis Bano , (/5' .Admir. prouidebimus eeualiteruper premi/is *ati pro bo~
ore V. M. (F' toneruatione verorum delium videbitur opportune . Dat. 1 a. In
nij an. 1381.

Da quee memorie non olo vengono meglio pecicate quelle coe , chil
Careini riferice , e dame ono ate accennare nella predett'opera: ma; anco
appar chiara la debolezza delle mura delle Citta in terra ferma_ dalla parte.:
de mare , e molto pi di telle dell'iole : perci li Zaratini auiarono 11 Re
del timore , chaueuano, ghin abenza dellarmata Genouee foe prea alcuz

na Citta , e queta loro lettera haur indotto il R :i procurare , che ritorna(


e : poiche Paulo de Paulo nel uo memoriale criue ch'alli 15. Agoo 1381.

venie auuio : Zara della pace conclua , 8c alli 15. del mee dl Settembre)
uequente artise da quel porto Leonardo de Guarro Capitamo delljar
mata GenoueE: per riparnare ; e dalle medeime lettere apparenco la di
culta nel metter allordine le Galere Dalmatine , che non paarono mal il

numero di Io.c0me criue il Carein, c di quee quattroole erano l ordina.


rie , do del R , Cio vna dellAmiraglio , e l'altra del Vice Amiraglio terza
Zaratina, e narra Raguca : c e bene lalrre Citt l'armarono anco _loro piu
volte in que a guerra nondimeno per la carezza dellentrate ubliche non
le potero mantenere continuamente , come taceuano quee ue Citta , e i
come li Zaratini per poter riarcir le mura fecero inanza al R , che 11 con

cedese lentrate dellAbbatia vacante per reituirle nita la guerra, c051 nel

medeimo tempo li Traurini ottennero zooo. orini per m_urar ll Borgo , che
doueuano eer pagati dalla Camera Regia di Dalmatia mille allanno, e per
che nel medeimo tempo biognana in eecutione degl'ordmi Regnarmar

Galera non perando di poter hauer li denari olitidalla camera ,Regia , ne


ceari) per l'armamento di quella, piglarono ad imprehto dall Operai-ida_J

della Catedralc lrc 1600. obligandoi , chin cao , che_ dalla Camera Regia;
non veniero pagate di pagarle col dati'o della beccaria doppo fatta la` ace
con Venetiani , come nappar inrumento de 7*G1ugno I 381. oltre dl c e l

Prouaua carczza darihj;l ( e quelli pochi , che i trouauano non cranocro


'
an

'

Dc Trans}

zu

aco molte volte in ato di p0ter nau gare , come nelle 0 raderte lettere)

viene accennato di quella di Segna) vettouagl_ie,8c altre co e necearie Per il


mantenimento dellArmare di mare , coe olite a pauriin, quelli dominij ,
ne quali non ono dipo ordinatamente il ap reamenu nel i Arenali, co
me non erano all'hora in Dalmatia . Dalle me eime lettere appar anco,qucl

lo , che di opra u accennato ; che per lecceiuo rezzo, al qual erano ace
e le vettouaglie in Venecia ve u'andae anco dal iluochrdel R , e de Colle_

gati: dal che era nato, che le Galere Genouei, e Dalmatine non olo piglia
uano
li Vacelli
Venetiani,
guente
memoriain
Zara ) che le conduceuano ( d'vno de quali, i' troua la e
l ;80 die 2 Xbris-Incantctur nauilium vocatum S.Gri0gonus , quaduit Venetal
rum nororum emulorum captumub Trani pergaleam C'is Iadre cuiusetro

nus Crejus de Varicaljis dius Gallus ad inantiam proum Cis Deliberatum pro
due.900 auri :n aura, velpra quolibet ducatool. 79 paru. quor. tertia pars ci deue_
niat, * due partes pra vniuers bamimbus die galee .
ma anco indintamente ogn' altro Vacello , che' portae vittouaglie.-`
per il Golfo , del che e ne troua linfracritta memoria nella Cancellaria di
Tra .

1381 die t .Iulij .Ai/im Trag.in Palatio Camitatus preentibus Marcula Petri "
Micbai Silueri telibus vat-.U rog. " Dmine Luxe examinat. Galias Malfante de
Ianua patranus vnius Brigantini , Daminicus de Ialadinis de ladra patronus alterius
Briganiini, U Gregorius Mic/iauicb de `S'ibenico patranus tertii Brigantini exitentes
ante preentiam D.Com.Tr. prejnte , E" audiente Ser Maurizino de Spinalis patrono
nnius galee proteatiucrunt in bec ~lerba dicentes quod cum ip patrani eum eorum
Brigantinis , (agente mare guerre ceperunt e?" captum Tr. conduxerunt quoddam
nauigium oneraut oleo,caeo,.zmigdalis, ' cumino,cuius nauis patronus extitit Ro
bortctus de Bricbinis de .Arimino quod quidem nauigium cum mcrcibus , ' alijs in..

ipo exientibus ad ipos patronos, QF eiusocios, gentem pertinet more guerre, (9


ip patroni contentcntur , ' ex nunc contentiunt , quad ipe Morazinus patronus
iam diclus cumua galea conduca: Iadram nauigium antcdium cum mercibus in..
portum Iadrc, ('5' congnet in minibus, ' ad manus MJ' patentis D.D. Emerici
Rub.Reg.Dal.',Cr.B.necnan D.Symanis de `Arma .Admirati Regie Mai.ac D../tm-,
brosij de Spinul Vicecapitanei Ianuen.in ladra, qui videant, cognocant, determi-Y
nent,cui,11el quibus de iure pertinet , (F'peciat nauigium antediflum eum ips mcr
cibus , (F alijs in ipo exientibus . .Ad que repondens Mar. anteditlus dixit quod
cum ipe ad preces preaii D.Comits,(9' uorum Iudicum, ac quorundam aliorum no
bilium e obtulerit ipum nauigiumuo pro pac Iadram canducerealuo emper eb"
excepto periculo fortune mar ,eu alicuius violentie , velpatentie Venetarum , *nel
aliarum quorumcumq.quod ex nunc paratus eli adimplereuo pro poe . vt uperiur
el exprelum Iadram conducere, " ipum nauigium cum mereibus in ipo exitieniif
bus prlclentare ad manus predi.DD.Bani .Amir. (F' V. Capri-uperi! expreorum,
qui po ea vide-ant, cagnacant, (F' determinent quibus pertinet , peiit nauigium
[ufnum cum mercibus rebus in ipjo exientibus rogantes patroni iam dii me Va:

em natar vt de pri-dii; eis publicum concerem inflrumcntum .


E nelli opradetti fragmenti de regitri di Zara .
x

Luo

zza.

Delle Memorie

Lud'eJdelibus uis M. ;iro Emerico Babel Cro. ' Dal. Bano ,' item Reori

bus con'Ci Ciu.nre [adren. al.- rm.gnicat nobis M.m D.Galeotus de Ma

lateis de .Armin-arnie noer cari nu-5 quod licet nos mediantibus alijs litterie
noris rubi: dederimus in commiis , rt oleum , (F' alias res Iatobi Cicholi Pbilippi
fratm eiiqiiem, (F' Laurentij .Ancbonij mereatorum fuorum de .Arimino per nonnul.
los hommes inule iadremterritorij tante guerra eontraVenetos habita ablat.ei-s rei
tui eeerztis: tamen eontmentijs iparum litterarum nequaquam conceptis ipae res et
oleum diis mereatoribue reddifaeere minime cura/feti. de quo amiramini,* nobis
imperamue eum notrefit intenrion 7t eedem res , e'? oleum diis mercatoribue de

.Arimino reddantur ex integrowonat etiam nobis quod in inanti tempore ip/im D.


Galeoti amiciziaforet plurimum neceearia ea propterfidelitati vere damus in ma.
datis quatenm vis preentibus coniderata premia notra intentione prediEia-s res,

(37" oieum, velpreeium eorum de iam diis mereatoribus de .Arimino , non obante [i
fa
ne ampliu-s
relacio
aures norae in bac partefatigare
. Datum
Zigbet
ali[clan,
uifecient
aliquam
probibitionem,reddere,
* reituere eogatur
procuretie,
" aliud
non
die a; lulu' 1382`

E come uol auuenr in imili occaioni,veniuano 0tto preteo di vettoua


glie che i conduceero a Venetia ree anco altre mercantie,come egu da;
mercanti Anconitani , de quali ne li~Conegli di Tra i troua linfracrittaJ

memoria .
1382. die i .Madij . 213ml mereantie ablate pergate-as IanuenJadreme* Trag.eu
iu-s e patronm Zore Mareiuper portum Farm' reituatur quod ei peruenit de bo
nis Martellini Mengaeij de .Ancona .

E. nellArchiuio i troua il pagamento fatto in Ancona .


1387 die 3 .Aug. Franticu-s :1.10annis Liberi] Coppe de .Anconafuo nornine,6,v_t
procurator,c9 procuratorio nomine D.Conantieue vxoris 11.69' beredis , (T heredi
tai-io nom.Marcellini Mim'gutu' de .Ancona pro rt de [uo mandato conat pub-mstra
@ababuine recepit coram notinfrasto (Fc. ab .Andrea Tbeodoni de Tr. dante , 0"'
foluente vice* nomine Cis Cia-Tr.38 due.auri,et oliooldinos argenti ,qui vulcani

1 60 lil-.pecunie parue Tr.ad rationem 4 lib. * 4oldorunt Tr- pro qualtlm durato de
umma" pro parte atisfaionu tertie parti: darnm' illa dio Franc. e?" d. q.Mar
cellinoSer
Pnam
in eertis
'Iaulieorum
de .Are-gio
mereationibu-s
in mari prope
per tres
infulam
galeaeail-_vnam
.Aeritempore
Trag.
quo nam
erat guerra
Iad. m
ter Ianuen-CF Venetos,de quibus 30 due. (a oiofoldJeeit quietationem @e.

E di qu ar rouenuto , che glAnconitani , che nel principoddella ouer


ra morarono 'eer poco bcnaert Venetiani , nel proceo di uellc

dendosimpeditalanauigatione da Genouei , e Dalinatini , non

auranno

voluto aluar li opranominari Brigantini,che nel loro porto serano riconc

tati ; ma li trattarono come corari, e nimici .

Armarono i Traurini in queta nuerra piu volte la loro Galera , d vna delle

quali l Capitanio, o come hora 1 dice 50ptacomito, Caotto de Caottis i


glio dAgoino , al quale eendo, ati prei certi animali da _vna Galera_ Ve:
netiana con loccaione che andarono AmbaCiatori al Re li opranominati

Vecouo,e Pietro Ioeph ottennero vna lettera Regia diretta al Doge di Ve


ncria, nella quale lo ricercaua , che facee pagare il danno arto ad eqgof

ii

.Di True).

;2.3

.fno .critta li 2 ;Decembre -x 377.1a quale trovandoi nellArchiuio non ar.


{iata mandata a Venetia per la oprauenenza della guerra: onde il R conce
-e ad eo Agotino le repreaglie per 3.00 fiorini d'oro contra le robe de ve
.netianige perche i tronauano in Tra certi panni,o ta li quali i ctrouerti
a , e doueuano eer dichiarati prei in contraban o , -0 pure de Venetiani .

-v-leua il Bano , che foero dati ad Agotino per uo riarcimento; circa di


che nacquetocontroueric tra la Communit &Agotino,& anco con Caor

>to uo gliolo per li denari?, e farine riceuute quando era tato ;Sp racomito
agitate auanti il Bano, e Simone Doria Amiraglio del Re Giudici elegati , e

doppo vna tranatione finalmente i compromeo nel Vecouo Griogono


Raaelde Sorba Caualier Regio, e Catellano di Sibenico, eegui la entenza
li :Aprile 1382. che iano pagate dal Commune :i Caorto lire 600: e ch-eglil
ia obligato render conto del denaro ritenuto-dalla Camera Regia perat

mamento della Galera, t in vna di quetememorie di zo. Agoto I 380._vien_.


fatta mentione, che quella era la terza voltache foe armata Galera in er
uitio del R, e come che conta, che della prima era tato Capitanio eo Ca
otto , e dellaltra il opradetto Zore Marti.; ma della terza non h trouato ,_
chi ia tato; e la quarta deue eertata uando urono prei li opranonunau
denari dall0peraria,e per per la ro ima concluione della pace non i tra
lac l'armamento,che empre riu ciua dicilc,come dalle lopradette lette
re i deduce, e erci furono dal R rimei li' banditi per poter armar pi fa

cilmente ee alere,come s'eprime nell'ordine Rcoio vniuerale per tutta...


la Dalmatia di 4. Maggio I 380. ch'inuiato a Tra (al Bano, u accettato , 8t
eequito li 16.Agoto I ;81 .e trouai regitrato. nelle note della Cancellaria .
Armarono anco li Sibenzani pi volte la loro Galera, del che , e bene non

i troua memoria per l'abbrugiamento della Cancellaria , che egui uando


fii abbru iata la Citta , i caua per ci da vn ordine della Regina Eli abetta
moglie el R di z 3. Decembre i 381. ( che per la ua malaria gia: emanauano
col nome d'ela Regina) nel quale com tendo allo tato de Sibenzani per l
abbrugiamento della Cittlirimette 15:0. orini d'oro riceuuti ad impre
tito dal Bano, 8t Amiragli'o per larmamen to delle Galerc , li uali per vo

leua , che foero pei nella fabrica delle mura della Citta; ma dellarmar de-_
gli Spalatini non ittoua memoria , o rincontro alcuno .

Sera in queto mentre Cominciata ;i trattar la pace in Padoua , doue il R


haueua mandato il Vecouo delle Cinque Chiee , e vi detin anco Giacomo
de Raduchis Zaratino per l'interee della Dalmatia , quello teo , che u

Conte di Tra opranominatoe crie alli Zaratini,che li dal'ero vn collega,


e i nel loro Coneglio li I 3. Maggio i 380.elctto Paulo de Georgijs Canalier
Regio glio di Franceco , che mori Conte a Trai`i , li quali intrauenero nel
trattato d'ela pace traportato in Turino , one li 8.Agot'o 138i. ii conclua,

della quale tierij nella opradett'opera glesentiali appartenenti al R d'


Ongaria cauati dalli hitorici tampati , e Croniti Venetiani manocritti .
Cos ni la guerra tra Venetiani Geiiouei,& Ongarinella decrition della
quale, al opradetto cap.i .del 5.1ib. De Reg.Dal.& Cr-rieruai di dichiarare.

il ito ch porto detto Fico mentouato dal Careini . Weo porto viene or
mato dallo coglio detto Del Fico,& in Slauo Smoquiza poto nelleremo del

territorio Traurino vero ponente , n coniderabile per altro, che per eet
d'vltimo delli cogli che riguarda la Peniola, o Promontqrio detto antica
.
a
mente

32.4

Delle Memorie

mente Hyllis , viene da quello copriri il marc aperto da Leuante, e erlaj


ua vicinanza alla terra formando porto di due bocche , riece di quel o faci
le , e lentrata, e lvcita.- erci ara tato frequentato vincendeuolmentc.

dallArmate Venetiana,.e enouee; md perche nelle carte ampate viene;


oo Fico, vero Figo in terraferma , non con nome di porto , ma di ca o

)che vuol dir l'icso che Promontorio) h perci pecicatamente dic


gnato eso Sc olio nella carta del territorio dl Tra , nella quale , chi ben..
coniderata li iti trouar, che nell'altre carte inhora tampate, vi ono mol

ti errori, non olo nel territorio di Tra .- ma anco in tutt'ii reo della.. '
Prouincia ; per regolar li quali , h formato carta nuoua dell'Illy.
rico dhoggi delle quattro Prouincie Dalmatia , Croatia, B01- '
na , e Slauonia , e da diueri diegni, 8L oseruacioni , h
corretto il pi ch potuto glerrori in hora am a.:
ti, eortando ciacuno che diletta di veder lx

u giuamente diegnati d aggiungerui


quelle correttoni,che imar piu
giue delle da mu
ampate .

DEL*

,m.

DELLE MEMORIE

DI

TRAGVRIO
HORA

D E T T O

T R A V'

Libro Seo.
e
A:

RW??
Delle coe eguite in Dalmatia nelleprime riuolutioni
dOngariaL Cap.I.
t Elmedeimo tempo, che eguiuano le o rariferite fat
tioni tra Venetiani, e Genouei, Car o di Durazzo
con l'eercito d'Ongari pas er terra allacquito del
Regno di Napoli,el'occup acendo rigione la Re

'

gina Giouanna, in aiuto della uale imoseil Duca


i, dAngi fratello del R di Francxa, e pasando per la..
. Marca d'Ancona poe preidio nella Rocca di quella.
Citt, etrauagli lungamente nel Regno Carlo, 3-1
quale dal R Lodouco furono volte inuiati dalla

Dalmatia occori er mare da me nella predettopera e Regno Dal.8t Cro.


riferiti: doue regi rai anco le Lettere , chil medeimo R Lodouco crisu
alleCitta della predetta Marca:ricercando,che non dasero aiuto al Duca d

Angi contral R Carlo : e que quella premura , che mora'l R nella o


praregirata lettera ;i Zaratini di coneruari beneuoli li Malatei Signori di

Rimini, accioche non aderisero al udetto Duca , contral uale comand ,


che di Dalmatia i douese inuiar gente , e nelli Conegli di ra li 4.8ettem
bre 1382. furono deinati 40.hu0mini da remo per armar la Galea in occor
o del R Carlo : e benche non i troni alcuna memoria ublica delle peron e,
che pi volte aranno partite di Dalmatia per andar : eruirlo in Italia, e ne
troua er vna riuata data in Napoli li 24.Maggio 1382.116113. uale dichia

ra uor familiari Creio de Ciualelli da Zara,e Greguo glioloul imile deue


preu pori di molt'altri per le dipendze,chegli s'era ac uiato nelDucato
di Da maria , e Croatia oduto per patio diq.a11ni , ma 1me concorrendo
ui la volonta del R Loouico prona a1 uo aiuto , il quale mor poco dop
po in Trnauia li I z.Settembre nell'alba , come criue Paulo , 8t a Ira gli u
rono decretare l'ecquie per tre giorni li 5.0ttobre: doppo la morte del qua
le la Regina Eliabetta Vedoua continu nell'amminratione del Regno co
me haueua fatto durante la malaria lunga del marito, e Maria gliola primo
genita f dichiarata R d'Ougaria, e bene nelli Priuilegi) , che per uo nome

sepediuano seprimeua Regina , in vno de quali critto 5. Maggio r 383.


. ,.

C011"

;2.6

Delle Memorie

concee il igillo al capitolo di Tral , che i conerua nel cartulario . Conti


nuarono
Regine
a mandar
aiuto ali R
Carlo
mo ch'egli
ini oatopodal.
1i Baroni uee
el Regno
venne
in Ongaria,
fece
coronare
, eipoco

ammazzato , c doi anni doppo eendo le Regine pree da Giouanni ano di


Croatia,Eliabetta mor in prinione, e Maria liberata i os con Si rri mon
do , che fl coronato, come Cll nella redett'opera: ri erbando le ?ee in..

quel tempo eguite nella Dalmatia er e preenti memorie .


In quee copirationi contra le egine vengono nominati tra rincipali
il Vecouo di Zagrabia, Stefano Vaiuoda di Traniluania , e li frate li Palina,
vno de quali era Prior della Vrana , il uale vuente il Re Lodouico , veden

dolo oppreo da oraue malaria , che lunga , e mortale , cominci a di


rezzar li uoi ormi , come da. vna lettera critta da Zaratini al medeimo
econ a.
Sereni/Time Prince s, De n- naturali; . Quamuis perplures Ve M.ai-litteras
mandaueritis quod eles Fi Ciues Iadra Zaninus But. , (9" Iobs de Vittor in po

eionem ville Boichie, ac Creius Gala de Varie-as. ville Sablate Prioratus .Aura
ne remitteretur , de quibus per D.ratrem Iobm 'Prioremunt expoliati; e? quia in.,

:pi: per D.7\Q`eolanm de Zeeb tunc Banum manutenentur , donee ipis atiseret de
perunia per eos D.ratri Raymundo tune Priorioluta pro reditibus riliarum pra-mi
arum ,- tamen per gentem pre. D. Ibis Prioris in eontemptum mandatorum V. M.
fuerunt de ips villis iterato preentialiter expuli , (5" bonis eorum in ipis villis
entilzus priuati; non oblante quod mandato Regio per di/4m D.Banum,' nob.*air.
Paulum de Iadra bominrm Regium, dum in noris Legationibus exleret per KM.
peeialiter deputatum redutliuient ir: poeonem villarum prediarum : quapro
pter M.Kbumiliterupplieamus quatenus dignemini mdare D.Emerieo Bano, quod

diffos Iadren. in poeionem diarum ~nillarum remittat , (o' remios manuteneat,


e? deendat in eidem vq.adatisalionem quantitatis ei debite, ' per eosalute D.
atri Raymnndo ante-dillo , (F in eau quo per gentem preati D.Prioris de ipis vil
lis potenti aliter expellentur , quod tune dius D. Emericus Banus , nos Reores
cum ipo D.Bano auoritate MJ. valeamus de bonis d. D. Prioris Ibis reperiendzs
ladra , (i' tenutis ladra: ediie Ciuibus atisaeere illam vanificare, quame:
eundum iporunt lim-.a ia inrumenta babere debent due.

deles

; ne dich

Iadre'n. . regnaneant invia-m grauiimo , ' fm-:abile dampno .

Dzrazfo- -~

Priorato della vrana hebbe principio dalla donarione,_che Zuom`

'

O R di Dalllmta z e Croatia fece del 1076. alla Sede Apoolica del mo


erio di S.Greorio della Vrana , che poteriormente ampliato di rendi
a diucnne celere Priorato de Caualeri Templari , 1 quali; emn fu dato
a' iRodani , e godeuano non olo il territorio dl quel` Catello , .chera.
grande , e fertile . ma anco molr'altri beni in diuere Cltta ,ne Caelli dl Dal
maria , e Croatia ,in maniera che li Priori erano in gran ima nella Proum

cia . Doppo la morte del R in quea ritubanza del_ Priore fu dalle Regine,
mandato in Dalmatia Stefano Lacouich Vaiuoda dl Traniluaiuaper _Bano 3

;come dalla eguente lettera regirata negl atti della Cancellaria dl Trau
' apparice .

Eliabeth tdelibusuis Re.C0n.Cibus , ci vuiuer. Ciu. de Iadra , deqsibe-l

nico,

Di Troni?

32.7

ico , de Trag. dc Spam: Rag. de .Ao-bo, ea* de N9[41.0 gratiam.

Cum nos Regnorum nororum Banatum Dalm. (F' Cro. M.- Viro Enrico diamm

Reg. nofr. Bano [aim: nora dileione aufercnte: , ' ipum alteriws honoris grad
fublimantes MagJ/ir. Steph- pridem Vayuoda Tranluano conmluimmpro honore
coneruandelitati vefzre ub noeginali edio rmiter precipiendo mandamm per
preente: quatenus eidem D.Stcpbano Voyuode veluti Bano di. Regnorum nor- im
fa perona omnibus obedientex , (F' reuerentiam debitam bi exhibentes , 'ermtia
ue :idem verbo nio per 705 exhibendu dixcrit exercere debeatis iuxta olitam con
antiam vere fidelitam aliud pro nora grati.: non fauri . Da:. Bude 15. die men.
Inizi]- .An-D771' 1383.
Venne Zara il Bano Stefano il 1 .dAgoo , come criue Paulo de Paulo;
ma erche egli gia'. cominciae a intenderi col Priore , che do p0 la morte'
del Re proru e m aperta diubidienza , vero che le Regine i opettendoi
dambidoi ti oero di venir in perona alle Marine, come dalla lettera critta.

a Traurni apparice .
Fidelmoris ReJu-Mff Con. Cimmre Trag.Elifabeth (Fc.

uoniam auxiliante Deafumm ;dpartes Regni n-i Dal. anima , (3 in breui ven
turi delicati v-c decreuimm ibi dare reponum , (F t alice Maimzm fuerit ord.

nare de hijs , que uper eleione per vos celebrata dc perona delis .Aule norefa
miliari: D.l.1cobt de Raduccbis legum D05. Mai. norecripo , inupcrcire vos

70114771145 , quod de nore Sereniram mandatadelw Aule norefamiliari.: Cafom


.Auguini de t aoiis antini-5 reer quofdam Bahxrios de preRegno noro Dalm.
nuper aderuitia Maimore con-iui it, ob bocquc nolumus , quod apud ro: , vel alias
deles noros alicuim improperij, re! infame nota turbetur , quai hoc proprio mom '
fuiet : eruauit enim in petendo dio: balilarias , * conducendi ipos aderuiu'a
nora omnimodam roluntatcm excellentie nore, (F' mandamm , quoduper hoc de-

dimusbi . Dat.Bude z men.Sept.6 1nd.

Di quea condotta de Balereti vien fatta mentione anco nelli Conegli


di Sibenico eprimendoi li xo. Luglio , che iano dati a. Caotto da Tra IO.

baletieri eratti per teera per andar in Ongaria : onde i come cona, che
quea leuata di genre foe fatta di commione ecreta della Regina Madre,

cos dalla venuta della medeima in Dalmatia con le Figliole , Prelati , u


Baroni , che capitarono Zara li :az-Ottobre , 8: alli 28. e le ree Vrana , che
s'era ribellata, ome criue il predetto Paulo, i congietturare,che foL
fatta per l'aedio della Vrana , md che i nge e per Ongaria; e criucnd I

medeimo Paul_o,che la Regina comandae 11 3 r.del detto mee al Bano


rico , che pwllae le chiani dell'Area d'arocnto di S.Simone , e non a! B P
Stefano , d a credere, ch'eo Stefano fo di i timoo dal Banato , come
opetto alle Regine, che i trattenero in Zara mo li 4.Nouembre,come cri
ue il predetto Paulo, e lo conferma vna lettera critta dalla Regina Madre in

kauor'de Traurni del eguente tenore .


_Eltabetb cmobmiro D.Simani de ./turia de Ianua .Admirato noro . vem Ono
frio, (F qun.Comitibu5 Camerarum Slium , (i' Trigeme climi-um Dasmmmmm

ch gnmam 9 Cum os C'iti Ciutmorc Trag.pro formation z (3 at-ratio:


X 4

muri

32.8

Delle A/Iemorie

muri die Ciu.nre, alijs uis edetu's necee'arijs M. Mor-auri donauimus man2
dttes 'Pe/ire delitati per nora/s itter-14 expedit.quod ipa M.M.or. auri die C!!
foluere debuietis . Ea rapter delitati vere rmo Reginali damm ub edito,
quatenus prefata M.M. or.auri dt redditibm notris pretextu predii SalisTri
geme in dia Ciu.nora Tragmel prouenientibus dih Citi Ciu.prelibate dame?

peroluere debeatis abqmlteriori quauis dimulationet eadem Cita-s defett'u edi


ciorum die Ciu.reparare poit, atque valeatecus non fafiuri . Dat. Iadre tertio
dieei omnium Sanfiorum .A.Di i 38 3.
Alla venuta delle Regine a Zara hauranno li Traurini conforme il conue

to epedito Ambaciatori con preenti' per riuerirle , con la qual occaione.


hauranno ottenuto il opracritto ordine ;_ ma perche mancano li Conegli
del mee dOttobre 1382. inol mee d rile 1386. non e ne troua rincon
tro , e con la ela venuta delle Regine i pu anco credere, cihil Priore all

hora saagiuase eco; poiche la rea di Vrana criue Paulo , che ecuie d
ordine io , e che Giouauni Bano uo fratello con vn nipote condue` le gen

ti Ongare , che le Regine inuiauano in occoro del Re Carlo nel rincrpio '
dell'anno eguente I 384. quando gia cominciauano pullulare le comotioni
de Baroni per limmoderara autorit , che i pigliaua 11 Palatina Gara arbi.

tro della volont della Regina Madre , e nominando gl'hiotici tra quelli ,
ch'inuitarono il R Carlo a venir in Ongaria Giouanni dquoruat , e Gio:

Prior della Vrana: quei come vicini al mare hauranno hauuto maggior cor

ripondenza dealaltri eco , 8: hauendo militato di freco in uo auore anco


maggior condenza; ondel tratto di ribellione , che criue Paulo foe co
, etto in Zara li 8.Lugl0 1384. pochi giorni doppo l'arriuo del nuouo Bano

omao di S.Gior io( chera Conte di Zara) per caua del quale nomina al
cuni , c

in-ono ecapirati, e concati loro li beni, e non eprimendo, che

ong;
ellione foe 5 ma oggiungendo , che pochi giorni do po foo
fa: ;tuono iuramento di fedelt, 8: vnione pi retta col pre etto Bano
_I a_ "or delle _egine 5 i pu congietturare , che foe tentato dalli congiurati
a _dig orprender il Caello di Zara ( done era prcidio Reginale) per hauer in...
, _ {Zret loro quella Citt , e porto tanto commodo alli loro diegni; poiche;

lla corripondenza chebbero quei fratelli col R Carlo i conerua me


g. moria nellArchiuio diTra del eguente tenore . "j'

i';

':

-i

~e an

ae- F73? 1" -

ta

'

I Banus tocius Slauonie dileEZis, ' d.uis Iud.contotiq. Citi de Trag. plenam.;
dilefiionem, 'alutem. Requirimus vos diligenter quatenus litterae notra-5 D. Reg.
Cai-lo deinandas per *vnum ex vobis virum ad iii idoneum eidem D.Regi Caruo

vefiri gratia tranmittatis, (/9 id non petimus quod ex debito. 761 conuetudine fai
tis,ed petimus eri ex 'ne/lra beniuolentia, ('2" auore , Pi nos vobis in maioribus a!
'neram voluntatem otcuramus, ZF i nos nobis placemus aliudfacere non velitis ul
lo modo . Datum Zagrabie in quindena S.Micbaelis.
E e bene qnea lettera non ha l'anno tuttauia deue eer arainuiata;
lo es'anno 1384. delmee d'Ottobre ,- poiche non eendo riucito qual i

foe il tentatiuo in Zara, conuenne al R Carlo lanno eguente quando


venne in Dalmata il mee di Settembre ( come criue Angelo di Conan
zo) sbarca: a Segna per andar _Buda ;i doue doppo coronato-fu ammazza.
MJ

tO 1

"

'i

Dt I'ma).

319

o , come di opra tato detto . Doppol qual cao, hauendo conuenuto al;
le Regine diimular l ingiurie riceuute da com

an numero di Baroni,

chaueuano conpirato contra di loro, non egui alcuna alteratione_ per


all'hora nel Regno; ma in Trai nacque gran tumulto, del quale criue il

predetto Paulo .
Die a men. Iulij I 336 eletusui in Comitem Tr. pro quo oitio intromittendo ap;
plicui Tragaiie mercurij de manecilicet a; eiudent men.Eodem anno die z; nouem.

bris bora quai veperarumaauit rixa mamma inter Trag. m ?latta Trag. cum

enbus, ' aliis armis licet nullus tune uerit vulneratus .


Eodem anno, (a mene diecil. 26 ante prandium populus Trag. expult me manu
armata ab otio diZi Comitatus , (a immediate . - . . . d Tragurio z (9' applicui

Iadram die Sabbati x. Xbris .


Si trouaua nel medeimo tempo in Spalato il Cardinal Nicol Legato Apo'
tolco, chimmediare inui : Tra il General de Domenicani , 8t il Vecouo
di Malfetta per edar il tumulto ; onde lo teo giorno , che criue Paulo dez

er tato cacciato, radunato il Coniglio elee con le forme olite doi Rettori
in luoco del Conte, li quali furono Nicol di Giouanni di Doimo , e Nicolo

di Gregorio , e nel medeimo Coneglio ft anco decretato il compromeo

nelli predetti doi Prelati,8t il giorno eguente eteo in forma amplima , 8c


alli 9. di Decembre uequente u publicata la entenza , gl'eentiali' della...
quale ono li eguenti . ~
,
I 386 die 9 Xbris Spaleti *
.
Reu.in XPo Pa.D.D.rater Raymundus Sacra pagina profeor,ae 'Patrum ordinus
'Predicateneralis Magiler" Simon Dei, (9' .Apotolica Sedisgratia Eps Mel
ten. `Arbitri arbitratores, ' amicabiles com oitores nob. Cluit. Trag. peronaliter
conituti in mei notarij publici, ac teium u er. ptia dixerunt *una "Pace, quod nu

per RJ' iu XPo pat-(F' D.D.'1\Licolausmieratione Diuina tit.S.Ciriaci 'Prbr Card.in


)ijs, ' nonnullis partibus `APIre Sed Legatus percepit ex relatu de dignorum o
re exortam non modicam di enonem, e? dicordiam inter nob. Ciuit. Trag. preate

ipos D.Magiirum , e? Epum ad diam Ciu. Tr. cum piena poteateua mul (F'
inolidum tranmit , vt pericqu quod die Ciiti propter diff-am dienonem

imminebat obuiaret , " pacem inter die Ciuit. nobiles trafiarent , e? ordinamenf
a o Wated o o o

Hecunt ordinationes, quae nos frat- Raymundus Magi* ratrum Predicator. *


Simon de Neapoli Ep's Malet.acimus in Ciuit.Trag. pro bonopacis , (3' concordie
auioritate, tam D.Legati nobis plenarie concea, qu am nobilium Ciu. eiudem , qui

per grtle conilium in nos plenarie compromieruntrimo quod de omnibus preteritis


miurijs generalzbusei particularibus verborum , 'nel fatarum commis , iue per
nobiles,iue per populares at piena remiio non tantum de parte in parte-m ;ed de
quolibet ad quemlibet , (9* qd. nullus vnquam aliquo tempore audeat acere ?indi
tiam de quocumque dio veiao , uque ad ilam diem , 0" horam ubpena inra

pota . ltem quod nullus nobiis audeat vnquam emere vel aecipere [item , eu que
itonem pro quorumq- orene contra aliquem nobilem,eu Cmem Tr.nii interceden

do,mediando,aut tra dando quad inter parteslat compromium , ed nullaten us liti


gando u b, pena: inacrlpta . 'Per bag autem capitulum non intendimus bprobiz

' '_'
etc

z zo

Delle Memorie

bere qui Adaoeati ,fm procuratore: deputati' per C'item pont etiam pro foreni
17144 adnoeareeu procurare. Item nulli Cini: audeat de eetera in platea denudare
gladium magnum, relparttum contra a/ium nobilem , velpopularem/ub pena infra

St'a . Volumi tamen quod eoram regimine elare probm etar , quodaliquis precie
pro defeno ne [na , (9 non alia de caua denudaretgladiam in 'Platea , ille non tenea~
mr ad Pe nam . Item eandem penam voltarmi-s quod ineurrat ueumque ex nobzlibu-s
vulnerauerit alter alteram , *vel oeeiderit, vel in faeie obro rioe pereuerit etiam
pre ter pena: iurisatutorumiinit. vel Regni . Item volumi , (3 ordmamus quod

nella: Cui: Trag. eufoeumque conditionis exifiat attdeatponere querimoniam eo


ram Curia Regia , vel coram uaeumque alia de populo , velpopularibus iius Cim'

tatis enerallter , velparticu ariter , vel etiam de popular-'busips eomuntter, vel


diuiin wind/iam umere propter illa , que ifhs diebus ad feandalttmedandumfeee~
rum; quiaeetmdum :Ila , quae elare inuenimtts ip liber-attenmt Ciuit. ab exterminio
@ non unt digni pena , fed premio , " eorona . .(Luod quocumque eau aeeideret
oppoie-meriper anmenmqtte atuimtes , * mandami , quozipro illo , 'nel illis
(itaa Tr.tamquam pro caua propria amae eum propri expens, c? illum vel il
Ios reddat mdemnem , vel indemtt'es . Item omnes coniurationes ,eu promionesfa
{fa-5 , ~nel fiendaa contra pre-di. norae ordinationes tanquam [ua/5 contra legem
earitati: declaramm irritae , U inanes , ( preeipmm non oberuari ub eadem pe
na . Item Volumi , (e ordinamm qd. mel/m nab. Tr. audeat de eetero faeere artem
maeelli . .Lg/'mmque autem appotumfeeerit ipofao it prima otio Cits,(*
t inabilis tam ad conlium, quam ad eeterae abitium dignitatethem neeandalnm

alzqaod [miu-5 oceaone de eetero inter nob. (' ali-u peron-u de Tr. Talent oriri, diet
mm volumi, (F' mandamm auoritate nora quafungimur in bae parte, quod
modo in antea perona aliquo , que t attinem alieut Ciut Tr. in tertio gradu conan
geimtatit non poit elligi , ee aumi in Camitem Tra-lla modo caua, "vel mgeniox'aj
Comites, qui de eetero eli-genti ad regime Tr. elligi debeantbpro rt elliguntur Iudi
ees in mutatione eu rie fecundum conuetudine! baffetti 0 eruatam a non ad

ferutiniamub pena tnfrasta - Tenam pommus perpetui exilij vm: cum l 145,0" ll-{
LM, efententiam exeorzunit ex parte D. Legati , (F M. or-oluendos Camere Co
Tr. pro marie , vel pro alijs elfieijs, (F qm non haben-tumlaae i corpore 2 (F

quinque annisetin Carere ;SMTP o ~ fi}


Delloierua
bre 1386_ e

, `

7 ~ n- 9. .cn

v J i
.

, W.

Wuslatmih .'

efem

- , 7` wagon@ anco nominati gl Am

baciatori-'di Sibenico , ch* mtraueni ero per com oner quee dlClClZ-*S

m non-Ii troua linrumento di curta. come ell altre due Citt. opra
detta.

.
Di queto ?4tumulto non trouando altre memorie
non i poono aper le..

vere caue 5 ma dallepreoni fatte nella entenza, are cl_e [i o attribuire

il principal fomento ad eo Paulo de Paulo nobile

aratino crittpr delme_

moriale,c'hauendo per moolie Grubula di caa Cega_nobile Traurrna u elet


to Conte contra glordin ella Citta50nde li parenti della moglie intraprena

dendo di proteger le liti de foraieri contra la dipoitione delle Leggi hau


ranno dato occaione al tumulto , e lopragiunti l]. Prelati mandati dal Le oa
to, il o olo otto lombra loro haur cacciato via eo Paulo_ per leuar_il 0

mite e e dienioni e perci di queattione dani odetti Prelati Viene.,


nella entenza lodato .
Em

DTM. 'i

zz!

Era nel medeimo tempo morto in Tra Dea Vecouo di Mercana dell'
ordine di S.Franceco , e volendo la Commumtd, che li oo. ducati doro ,

chaueua laciati foero pei nella abrica delConuentq el uo ordine , dc_


ue era morto , e li collettori della Cantera Apool_ica volendoli loro , rico r
ero dal fopradetto Legato :i Spalato , 8: interdiero la_ Citta; perci la
Communta , per liberari da eo interdetto , prom1e di pagar ei denari

a chi comettera il Sommo Pontece Vrbano Seto , del nale i trouano


doi breui nellArchiuio , vno di 29. Marzo 1385. dato in

enoua , e 1' a]

tro di IO. Giugno 1387. dato in Lucca , 8c li pagamento f fatto l'anno


proimo .
_
_
Nel ine dell'anno 1386. era eguita la rigionia delle Regine , le quali u~

rono condotte al Caello di Nouearadi poo al lto del mare per traghet
tarle in Puglia s ma f im edito limiarco dallArmata Venetiana, come nel
la predettopera h pecicato , e della corripondenza , chil Bano Giouan
ni continu con Maraarira Regina di Napoli Vedoua} di Carlo i troua rin
contro nelli Conegli di Tra; doue notato, che li 5. Ottobre 1386. folli...
cletto Ambaciatore Stefano de Doimo per portar le lettere chinuiaua la.,

Reaina di Puglia al Bano , il quale i trou in Zara li 13.Gennaro r 387. come


criue Paulo , e che d'indi partie per Croatia li zz. Febraro nel qual giorno
simbarcaero er Puglia il Vecouo di Zagrabia,et il Conte Tomao fratello
del Bano , e de Priore , e nelli Conegli di Tra li l'5. Gennaro viene notato,

che ia fatto colloquio con Spalatini , e Sibenzani perl communi interei , e

li zz.del medeimo mee, che iano mandati Ambaciatori a Zara alla preen
za del Vecouo di Zagrabia Iuanis Bano , e Priore della Vrana , e perche il
Priore asune anchegli il titolo di Bano , e con tal titolo att la Camera
de Sali, e trenteime ad vn Fiorentino , eli diede la patente , che fu riceuu
ta a Tra li r z. Febraro , 8t inieme concei ai pee del Commune zo. ba~

lerieri , che dimandaua; e la ea patente fu anco riceuuta in Spalato li


15.del medeimo mee doue i troua regitrata, 8c del eguente tenore .
Frater Iobs-de 'Palina 'Prior `Aurane ZTc. Regnorumque Sclauonie Dalm.

Cro. Banue . Vniueiis, @t'ngulu Comitibue, ludicibtos, con- ac clbm (init. Re


gni Dal. quibus" preente: o/lendentural- ncere dilecionu aeflurn .

'

Cum ego ocium Camerarum vniuerarum alis,' trigeime lit-Regno `alm.*tti.


litateq. (9' prouentu-s earundem anni preentis nob. prud- 'O Cbtono Mazzini de
Plorenria noro dileflo familiari pro certa quantitatc pecunie rendiderim , (F' alle.
nauerim condufiiue pred. camerae , * vtilitates, (3" prouentue earundem diligen
ter gubernaturo : vefiram igitur amicitiam , quam multumgero caram, U dileam

poco per pre/enter quatenus predium Chium Marini dileum familiare: tanquam
principalem ocialem dum ad veri medium peruenerit atte tai-elionorab. aeibi
moreolita vbedire velitis. Ipumque Cbinm , uor oicia es contra uemlibet in
dio otio ipum moleare volentem auorabilitcr protegere , @ deenbre mea in.,
perona intuitu mee protetfmnis aliud non fafiuri . Dat-in meo exere/tu in obdione

Calri Nomacb 28 men.Ianu..\tn.Di. l 387

Nel medeimo tempo era ritornato Sigimondo armato in Ongaria , doue


u coronato lvltimo i Marzo, come criue-il Cawini , e crise a Dalmatini

la prima lettera in data di Buda li 4. Aprile 1387; che'e-tata regitrata nella.,


'

ptc:

iz za.

'

Delle Memoria

. predettopera, e quea lettera u riceuuta in Spalato li r4.Maggio doue re


grata ne'libri de Conegli .

La Regina Maria poco dop o f liberata dalla prigionia di Nouegradi , e


nel viaggio, che iaccua vero

ona nella villagDolac crise 11'4. Giu-*no vna

lettera commune a Sibenzani , Traurini , e Spalatni, che ata reoirarL.


nella redettopera ,la quale riceuura in Trau furono li 7.del mede uno mee
eletti Ambaciatori il Vecouo Griogono , Pietro di Gioefo , e Nicol d

.Andrea de Marin per andar a trouarla con autorit di concluder eco tutto
quello Sua Maea comandata. :e e bene non c memoria, che l'Ambacia
tori eletti andasero a rrouar la Regina(che dall 4.ino alli 15. iugno i fe'r
m in Nona come criue Paulo) ma trouando nelle commiioni daltri Am

baciatori inuiati a Sigimondo del 1388. ( che i regiraranno) che procu


rasero la pecicatione de conni con Chlisani come sera oerta la Regi
na Maria aglAmbaciatori mandatigli a Nona di procurarla , i deue crede
te , chanco gl 'Ambaciatori Traurini , con altri della Prouincia, iano anda

ti riuerirla a Nona, 8L alli I a. del medeimo mee furono dal Coniglio di


Tra decretare IO. lanze in uo eruitio, e das alatini li a. Luglio xo. bale
rieri da eer-mandati a Paolo Carlo Conte di orbauia Capitan General in

Dalmatia , e Croatia per laedio , che s'apparecchiaua della Vrana; La Re


gina tta tanto traportata _dalle Galere Venetiane a Segna s'era congionta..

con lo Spoo Sigimondo li 4.Luglio: ond'il Priore sacco alla protettione


del R di Bona .

Stefano Tuartko R di Racia , e Bona ochi giorni do p la morte del


R Lodouico haueua cominciato dar gelolla di e ; poiche 1 troua nelli Con
egli di Tra , ch'alli 22.. Settembre 1382. il Bano ricercase otto balerieri

alle pee del Commune per mandarli nelli prcidij al conne della Bona,
che li furono anco denegari, e l'anno eguente i mie a orticare Cael N0
uo nel Canal di Carraro , ader alla venuta del R Carlo, e dop o la ua mor
te continu la corripondenza con li partiaiani di lui, facen _o varie mose

dvna delle quali vien notato nelli Conegli di Tra li 25. Aprile 1386. che.;
er le nouita di Bona iano mandati anuii per Dalmatia , e Croatia , e pie
m Bona , che i facci buona guardia nella Citta , e iano _ritirati li animali

dalle campagne , e poco tempo doppo sim oses dl Chlisa a come cona
dal uo Priuilegio dato in Suticha li Lug io 1387.- 7 . ~
, b .
Per loccupatione di Chlisa li Spalarini Impalgltl dehnaonOam a Cla

ra in Bona con l'inacgttemmiiom.


12-

'

;e

T. a

1 387 die Lug'timo Ser Mitbe Madij ituro in Ronam .

, e ;Lioannes de Pizacolu Capa-ludica, C9' ConCimtPaL nobisnob- 'niro zaz

by 'adij Cini, (F' .Ambaatori nroalutem ad vota elitem . Comtttimus nobis ,


quod parte nora ire debeatis ad Sere. ' inclitum 'Principem E? Dnum D- tepba
~ yum Tuarttbo D.G.Racie Bone, maritimeque Regent incllmm imma Roll

F Dium norum naturale D.norum retipuum , (F eidem cum 0mm bumilnate m


clinabitis , nos , (i' Ciuitatem no tram reeomendabitis modo o OHM 2 ?Hill/{5

eonuenire congruerit dicretio nera . Si difla Maie-te vera ordmauzt <9: m1!
uum potentem exereitum damna nobis illaturum in campo noll'O quod (m 3 di",

nota reuerentia loeum non loath , zum dipotimus , (F emper [16871711115 8Mqu
mandata cunaeulminis reflri dnmudo non notemur nota indelztatis . Eltidco i

o acet
1

DiTraz.

zzz

place: nobis indice: , vel dica: quod damna nobis inferre cupi: ,` eb' nos met preente
uneiouo id excqui volum us,et/ place: rites nora-s paranumugrorarepro uh;
tu ue voluntatis , * iterum i place: nos redimere , vel emere di um mnum parata'

umus emere vel redimere pra eo preeio quo valevelbi placeneene non ef ecce
e Mai. veramfuae fatigare gemesmee expenas ali'un pathuia in bijsx' alii: na*:
bis pobilibus paratiumusfuam exequi voiumatem, nota pu a indelitaeis, da bus
milime pacem, ' amoremoltum dare petezis , (9' procurabitis . Ceterum qu-it)...
hijs , mhbus ignorantes accidentia eomittimus *nobis quod diis , (9' expom
ii-s ad imerro ata, repon/a , petita , ' reqmta refpondere , E' dicere debeatis pro
*ve nobis vide itur conuenire pro bono at; nori . Demum debeatis procurareo_

licit quodpaeem babeamus E pro bijs omnibus concludere,facere,operari, ac proz


mittere omnia, ua: vtiliz ' bona vobis videbuntur pro bonoatus nori,Caro .AH

mii emper re/Zruato pro Ser-"- Da nia Regina naturali, promittemes nobis atte:
dere, (F' inuiolabiliter oberuare omniaxrngulazue concluferitisJecerixiopen-m
fuerins, ae promieritis in premis . Seripte Spaletiub euodiagilli nii Coi-5 die Ig
.Aug. 1387.

( ex margine ) non babuit [acum quia non iui:.


Da quea nota marginale copre, che lAmbaciatore non and in Bo
na, e che cealle per allhora la paura de Spalatini , esendoi diuertito leer

cito Bonee per lacquio , che fece dAlmia, come i copre da quello n0
tato nelli Conegli di Trani li 5.0tt0bre uequente, che ia procurata la ricu
peratione dAlmia , la quale non ar ata ne anco tentata , poiche non v-_
erano forze per la Regina in quelli contorni , che e bene vinui doi fratelli
Lacouich Vladislauo per Bano , 8c Alberto eletto Prior della Vrana per V1
cebano, nondimeno qnei non vennero tantoltre; ma inieme con Toma0,e
Burko Conti di Corbauia poeto l'asedio alla Vrana, da doue li 1 2.. Ottobre
crisero lettere,Alberto alliTraurini di negotio ciuile ad inanza dc privati,
che furono eequite li 15. del medeimo mee con proteo per di non pre
, giudicate alle Leggi,e Priuilcgij della Citta, e li Conti di Corbauia vna lette:

ra circolare,che nelli Conegli di Spalato regirata del eguente tenore .


Vniuerfsrn ulis Ciuit. vid. Rag.Spal.Trag Sibenmeenon inulisi:il.19racie,`
Lene , U Corzu e . Ms Thoma , " Butcho ohm felieis memorie Comitis Budi
laui C. Corbauie alutem ad 'vota felicem. Mueritis quod Caotum da Caoris de
Trag. Regium familiarem Vir M.W .Alberti-s Stopbani de Loftauicb eleus 'Prior
.Aurane loco D.Ladislauiratris uiDaMD Cro. Bani pro n onnullis arduio fais a
negotus DJLItc-gis ad abilitatem veram tranmit, quem Caati-m dignemini in..
enarandis plenaria* exaadire , c9' ea percere, (9' adimplere , que ad taium (F [10
norem prefati D. N. re/piezunt in bijs deliaeruita , U* grata preno D. 'N, Oen
dere, demonrarepoetis. Cate-ra autem ipe Caotus, qua nori pro parte di*
Ieri: , cui [idem crediticiam adbibere velitis . Date in obdione Cari ANT-me l
dle oub ..An-1387
._
,e

v E nelli Conegli di Tra li zo.del medeimo mee viene notata la memoria


ocllvnione della Regina Maria con lo Spoo .
Largiantur duax auri Ioanmfamiliari D .Marebionisariti DKN, Dalla: Reg.

"3 *P0 "01m, qua Portauix de conumatione matrimoni} :pw-im,


'

' `

s.
l

3 34

Del/e Memorie

Si ciole per prco il opracccnnato aedio della Vrana Per il occoro

opragunto dc Bohei, come dalla lettera del Priore critta a; Spalatini ap..
r.
Mahap. virs D.D.Capit. Iw ConCiuii. Spal- amieio noris eariimis.
Vw' nobile: amici n'i eartmi debita alutatio ne premia,cut Deo plaom't,qiiod
propter muliitudlnem , U' pote-nam beretieorum Bofanen. in campo manere non po

zm'mios ,ed in antiquamdelium Ciuitatem Ngnam intrauimm, quia pro quam


pluribm negotijs , (F' neccetatibm Sacre Corone Vng.atque veri vobicum trota
ziones babemm , (F alijs Ciuit.Dalm. Ideo .Amb. rio: rnum, 'nel duo: ad nos celeri
ter tranmittere "Deliri-5, hac autem bora noua de partibus Vng. percepimm qd. D. IL
Rex cum totaua otentia ad b. parte: et ventura: in breui ; agami v: deli
tate in qua man is duri: perfiati: .

.Alberta-s Prior .Aurana Veer Amici. Dai. Non: die x 7 nouembri:


reoepm 1387 die 25 nouombri:.
Della ea ritirata dell'eercito : Nona criuc Paulo .

1387 die Lune x1 Nuembris veni: vque territorium Iadre exere-im; Bo nen
magnws (o' depiedatus e animalia vtferturcil. magna in ipo teritorio 1600. vid.
bone: 700 aratorios , " totidem vacca/s , .Anos 300 animalia miniera ma milo
' multa alia damna hominibus de eodem territorio intulit , pro cuius exercitus timo
re exerciiu-s D.N.Regi-5 , qui obdeba: Vranam per triduum amee diuiauix , l9' D.

Alberti eleus prior duior diiD.Regi5 exeroitm i Ciuiiatem 'Moneta-fe reduxit,v


(a die 18 pwd-Eh' mens Bofnen. exercitm v: fertm ipum territorium egrefu: ci
deinde reuerfus et idem exercims cum Bano Ioanne (i' etit quue 1 7. Xbris, (a i.

iis diebus Carum Orouiza reddiditfe Regi Bone u

EnelliConegldTx-a notato il occoro inuiato : Nona li xo. De`


cembru.
Mittantur N9114: aderuizum Regia Mai. in tribus Darcis duodecim baliaru
totidem pauzarij, qui cum vno nobile Capitaneo mittantur Pro vno mene

tantum.
Az ,s-.T allhora li uccc di Dalmatm
_ tra` larrm. Bonei, c Ongar
ue erano

m, lo eo mee di Decembre egu m Trau vnvltlo 6111333101' tumUtO dC`


primo , del quale Paulo crxue cosn .
I 387 die Veneri: 27 Xbris . In Tragurio ad voeem populz interfeoinuemnt' Ser

Petrus Ioeph, (9" Ser Stephan: Doimi di! Cbeniicb, " cras 28 diri: mefzs moif
fumfuit cap: Ser .duguimo de Cafom in 'Platea (uni-Tifag. 9' multi: aly: ~mobili
bus diuerfe im'uriefuerimt illate , vic!. ZIgro/cpb' aim qu Ser 'Nicole .Auclnii cum `

li): , Ser Zoro cumiijs, G" nonmdlis aly: , qui 71x aufugerum paletum dmers
modis; tum: etiam tranmiecerunt due barobauaemam d Traguno , caua quei-en
di , CF' oapiendi Ser Cafotum d.quon.$er Auguzm, 23' Ser Petrundfquon . Ser_$te
pbau armauenmt in Spaleta vnum brigentinum, U' eugcrunt = m eodem brlgen*
tina iui: peronaliter Donati-{ Diaconm alter lius_ q. Ser .Aug. cum certi: mutu eo
rumz inde die u boo eLS men-xanuarijequenu euwdem canm noticati-gg:

Tratti.

Principibus DDMLN, Reguc'a Regine per litter. tranmia ;nm Ambaatorib


natris Cis Iadre euntes ad eodem Dammos notro: .

Del qual tumulto i trouano nelli Conegli linfracrtte note .


Die 2.6 ~Ybris i 337 obediatur litteris Regalibus in omnibus e' per omnia,eF' mit..

tantur .Ambas. in Hungariam


Mittatur vnus nobilis .Amba. ad preentiam Capitaneorum Z exercitus Regis
Bone
Die 2.7 - recribatur per literas Capitaneis Bane , C'F non vadat .Am ba. mit

tantur duo nobiles tam ad preentiam .Alberti eletti 'Priori-s durane , quam adpre
entiam conili Iadre

Refior, Iudiees , eb' coniliari? , eb" cum 4 de Capitulo decernant de tatu , ea* hr
tielqtione C'iuitatis quod i 4 de Capitulo non poent , nel client determinent :
ne l is
Elligantur duo Rettore: pro duobus menbusequentibus

Ellei Paulus Marini,.@' Lompre Micaeij

i 388. i. Ianuarij . Omnes eletti decernunt mitti vnam barcam expenis Cis Ve.

netqs
Die 2. Ianuarij at molus ad s-Petrum de Podemorie 'Pt point lare barche die 3
nullus audeat exportare mobili.: , (7 comercium babcre cum ets quiugam aripue,

runt extra Ciuit.tdm nobilibua, quam popularibus .


Il)? 2.7 February' Prorogetur Reloratus duorum Raorum pro vna meneproxi
mo uturo
Die i .Martileittatur Cliam ad Ioannem Priorem .Aurane .Amba. ad audien;
dum tantum qua dicere voluerit
Die 6 Martij Ioanni de Paltna 'Priori .duranez Bano Balme?" Cro. largiantur
centum modij Ordei

Die 8 Manif- Mittatur ad D.Banum , * Spalaten .Ambaator ad traandum in


ter eos concordiam

Eodem die congregatis duobus Reflaribu: Indie. ' 6 conl cum 4. de Capitqu de
eretum quad noticentur bona tdm nobilium , qudm popularium qui ugerunt extra
Ciuitu pena (Fc. . .

Die i9 dii ex endantur so libpro exenijs Vlatcbo Voyuode* Stanoye Ielaciab


meaRegi-s Boie venturi: Clis.
Eletti Rettore.: Duymus Mat tini , ('9' Nicola Iacobi , quieligere debeant tres no-`
biles qui aut'ioritatem babeant belli, (e' pacis, ortiicandi Ciuit.mittendi `Imbaqrer
Dal-Crac? Bonam, (F' omnia alia per totum menem .A rilis

Die i3 .Aprilis. Mittantur .Amba. ad Regent Bone afaudiendum quid vellit nif
bil promittendo .
.
`
]_)a uete note de Conegli i come reta comprobata la fuga dc nobili , ri
ferita aPaulo, cos conta, che trai li fuggit v erano anco de po olari, e e

bene nelle olleuationi dicilmente i poono rintracciar le can e, tra varie


td di attioni , 8L interre occultate, 8t inuiluppate; tuttauia da quello , che
nelli medeimi Conein i troua e ne puo] cauar non improbabil congiettu
r:. Poiche eendo tato li 26.di Decembre rioluto per obbedir al Re inuiar
Ambaciatori in Ongaria , e nello teo tempo di mandar altri alii capdell'z
`

'

e Cl':

z z6

Delle 4 Memorie

eercito del R di Bona, 8c il giorno e nente reuocatal'Ambaciaria' perl


Capi dell'eercito Bonee, 8c in luoco l quella , che i ripondese con lette
re, e che i mandaero Ambaciatori al nuouo Priore della Vrana , che sera
ritirato colleercro d'Ongari in Nona , e gia che Paulo criue ; che lo eo

aiorno cominciae il tumulto con vcciione di doi Nobili; pare,che i oa..


inerire, che l'hauer reuocarolandata dealAmbaciatori alleercito one
e vittorioo, che doueua eer vicino ( e vaniuerale doueua temere,che gua
ae la campagna) po'i hauer irritato il Popolo , chaur apettato la rio
Iutione in Piazza, e perci prorompese nell'vccioni , che criue Paulo ,
pi too la attione contraria delli vccii i ara vala di taloccaione per so
gar glodij, che l'anno precedente erano ati diuerriti con la cacciata d'eso
Paulo , come dalle memorie usequenri sandar in parte com robando ;
conferendo molto nella carezza delle memorie , alcuneeommi ioni, che i

trouano regirare nelli Conegli di S alato per aper-lo ato delle coe di

quelli tempi : la prima delle quali de eguente tenore .


In Cbrii nomine amen . N9: Ios de Pi inaeolis de .Ancona Capit- Indice: ,23"
ConCiu.Spal.vobis vin': nob.Matbeo Cbriopbori , (9" Nicole Sricbie .Ambaxmo

[iris autem. neere dilemffeum - Harum erie eommittimus *nobis quod par
te n a ire debeati: ad Ser! (9 111. 'Prineipem D.1\(,Sigi. Vngar. Dal. Cro. Re
gem inelitum, (F' ad Ser.D. N; D. Mariam Regnorum eorundem Regina; inelitam,
(F' eidem , (F' wriq. eorum eum 0mm' reuerentin inelinabitiseue bonori Regio , (I'
nofro cognoeett's eonuenire de ua eoronatione , liberazione Regimine , (Fm-felici
bus uecearibus congaudentes . N95 eonlium norum Cfuit. Ciue: , e? imola-5 Ci
uit.
RegieSpalat.
ueconfians,
Mat'. delis.
(9' nos ,inve
Regijs
aduertaubus
contra toteidem
nobis
aduera
eomprobauit
(F verallnlet
notorium
e recomendabitis
cut dierecloni veire videbitur eonuenire , c'e* *nobis videbitur poteritis aduerfa
diinguere .

N95 , (F' Ctmtateni ea euabtis ante ad eorum Maie. non nnmus .Amb- quia
"071 Potltimm i tum propter viarmn dierimina ,tum propter guerram nobis faam ,
(J damna illata, (F grauamina multa nobis impena per Regem Bona'Priorem .au

rane aliosue Mai. emulox , (F alla rt infra , que omniafati Nat-nt 971m!qu

quibus eis pleniime informati, que nec eeant , nec Cella fmm! dem a
m diuina prouidentia manum porigat adiutrieem ,_ * S M- _PWWW uurra:
quod faeere digneturjupplicamus- Noi-:Mme Mal-141543! a 'm0 d' SP4
lat.requiuit, rt ad einja'em Prourtciam .Ambajdemarent pro contimatlane amo..
mis, (-7 paeis quam concludere intendebar , e? facere eum Duce ,
Coe Ven. qui *of:
lij obedientite, (a *per: deles nos quam veloci: potuerunt eapedluerunt tuxta ma

datum predium, gratia Dei nos autdo: cole-re M.V. deuottone tata m eiufdem de;
duxit conpeum manda: MJ.
_
q

,w His diisabitis , e? reponum expetabitis dabitur , ci non dabitnrprocura


bitsfcire quidfaumt de predtfiis, aut quet Ellis intentio , uper boe proutde

bitts ordine io vid. eonferre debeatis cum ./{mbaxmliarum terrarum pala? borta

ri pref DHL-geni adpacem eum omnibus, ' precipu min Veneti: , quia bona , " ea
minima ere/cum? a dicordia maxima dilabunt. jnpptieare , ae pro poe procurare
quod remaneamuslub proteione,@ dominio Corgne Vngxy" quod malto: non tran[
eramur, (F quod nultum alium dominium , vel C oe babe-at , vel a'qmrat aliquo ttt
jo, .-mquem domintum , poteatem , nec iurijdtitonem in Dalmatia eummnslciqpo
m,

D Tratti;

3 37

[iti , ' intendimus 'itinere , moriub eadechorona Yigg. Po hee cum tempus
videbitur aptum aos ad Regiam Mai. cum dllnd qua poteritis exponentes
tribulationes anguiiias , paiones obidtones , bqs temportbus~ per nos paua ob de.

litatem ua Corona eruandam, quam cumgrauitatibus maxtmtseruauimus, eb*er.


uare intendimus vque ad mortem. Narrabitis dum-na riabis_ldata in campo noiro per
Regem Bone , 'Priorem .durano Cliien. (9 alias circummcinos .Sjue Mai. emulos
mortem, ' captiuitatem notrorum eorumque redempttones , femmarnum noirarum
turpes , ' inboneos tralatus ruiuum , U reddituumnolrorum binam deuala-z
tzonem, ci' perditionem molendinorum deirucfionem vmum* arborum campi proz

irattonem , 0 inciionem , (o alia multa , de quibus eis piene informati..Qgegra-


uiauienmb" eent ne dum Spalati,ed potentiort Ciuttati partium iiiarumxr quam
tumcumquegrauia uerint , mt in cadam conanter pereuerare dipouimus; '.
'pt bec , C7" aliautura illariter tollerare raleamus , (i' poimus animo upplicamus
dignetur M. V. nobisubuentre de aliquibus corone vere , (F' nobis vtilibus atis,

cum ad ulentationem vitto nolre qua nobis a terra urrepta ei pro magna parte
quia Rex Bona , ce" Cliani magno tempore ex toto nos tenucrunt obeos , '.
nunc tenent pro magna parte cum aliquis nororum bominum non audeat ne ue
pot ire infra terram , U' c durior imo durzima el vita nora , dabunt , E? ee

nobis pacem , (F concordiam cum vicinis noris , cum quibus umus emper in..
differenzia , (a' dicordia , (a' quod deterius eZ epius non expeato iudicio nos

predantur , (F' dammcant , (9 nunquamne damno noro tranire poumus, ',


immerito . In qua pace , U' quiete viuentes Deo , (9' M. V. continui: boris regra

tiari non cefabimus : bijs peraflis procurabitis quod Priuileg. libertatum ,.


prerogat. (F immunit. nolrarum dudum nobis concearum per el- mem. plur.
Regum Vng. conrmentur , 29" i nobis videbitur tempus faciendi ipae omnes no
ima libertates dirie notari in nouis Triuil. faciatis in bona bora , e optimum

erit
tune ene quod
conrmari
faeiatis
, eri
uo ita
meliori
poteritis.
Trocurabitis
babeamus
connes
inter procurabitis
nos , Cliqen.
quodmodo
umen
Salone
t ma dium inter nos , (a' Cliff. cut procurarej'e obtulit Sereniima D. 'DL, Regina
.Amba. notris promittentzbus in Ngna , ' ita quod terrenum citra umen Salone
it nofirum verus Spalatum, ultrait Cairi , eb* boc magis pro pace babenda cum

Caro, quam pro vtilitate conequenda. Procurabitis quod mete , eb* inesnt inter

nos C?arum .Alml ita quodumen dicurrens pro e ipum Cairumit meta , '
eonnes inter nos,eFCalrum-*ita quod terrenum citraiumen verus Spalatum it no
irum vq.in mare, U' boe magis pro pace rtupra. Procurabitis quod nobis in patri
monium, (9* ublentationem notrum dentur inuze Fare,Curzule,* Braciecil.quod

nobis concedatur iuridtflio quam habet Regia Maieiae,cilicet, quod ad e. de nobis


ipis per noirum Cos-,et Conamttatur Comes cumalarioolito per eos dari, cum quia
nihil terreni,* inularum babeamus'* nobis perdenttbus terrenum rmum cum eis
'riuere raleamus, (F i non totum,partem quam poteritis.1>roeurabitis obtlnere litte
ms Regine ad Sum-Pont.quod Hugalinum .ArcbiePum noir' ad aliam Ecelam per
mutare dignetur extra Regnumuum,et nobis de bono Paare prouidere cum quo pa

cico viuere poimus ine]`candalo.Preterea poitis (F' ltbertatem babeatis pro opti
nendo nobis commia expendere dut.M.auP.' ab inde inra vbi , ZT in quibus nobis
melius Pideblml . Nulla modo nulloq. colore , vel ingenio malum dicetis de al iquo
Cine nr0,necorene corone Vng-et Baronib.nec 'Prelatis,nec alicui aiie perone-:imma
quis quicquam mali diceret de aliquo Ciue nio, toto poe excuationem acietis pro
to,ipam/emperdprotendosnec contraacere preumatisJreterea 'eos per uosme,
per
T

3 38

Delle Memo rie

per alium peronam procurabitis 3 nec impetrabitis , net reeipietis aliquid in ver
'utilitatem , nec alieuius alteritaspeeialis perone ;ed mnmmodoatfa nolri C5135 vo

bis commiz . Et bijs contenti eritis , * bet ub penis in parte eapta content vid
lib.25 par. pro quolibet , e42' inamie , qua: ie intelligatur quod quieeerit 'ultra com

mia , a: contra commia non pai: ee Iudex teiis , nec in aliquo publica oitimc'
nihilominus per eum impetratum , "nel emptum deueniat in Ce . De omnibus upra
erqotis pieni/ime informati, e preterea m omnibus uPtis pro poe procurabitis eut
me ius , ?3* vtiliue dicretio vera eumolieitudine omni quod norumortiamuneu
habeamws intentum . .Ad alia omnia interrogata repondebitis reuerenter pro vt co
gnoueretis eonuenire bonori Regio, atui nolro ;Et quecumqmideritis, ' ro no.
ueritis condueere ad bonurnlatum , (F' comodum noire Ciuit. * Citisprocur itis

optinere pro poe . Data die 19 Ianuarij, (aigillate I 388.


Da quee commiioni i come cona , che la campagna di Spalato era in
feata da Chliani , e Bonci , cos per il diuieto fatto alli Ambaciatori di

non dir male dalcun Cittadino 5 ma cuar tutti appreo Sua Mae , i cor
ge ch'anco in Spalato vi foero dl quelli , chaderiuano alla fattione Bonee
contraria a Sigimondo; e gm che cona , che li Bonei haueuano fatto riti
rar il no eercito in Nona , e che ll Traurini linuiaero occoro 17. giorni
auanti la olleuatione , potrebbe eer che per tal caua li Chliani , e Bbne

minaccial'ero danni alla campagna di Trausdoue vi doueuano eer imilmen


te due farrioni , e i come lanno precedente u cacciato irConte , chera a

rente della fattione aderente a Sigimondo ; cos queta volta il popolo o le


uato dalla attione Bonee ammazzae li capi della attione medeima di Si
gimondo : criucndo Paulo la premura , che f vata dhauer in mano Caot
ro , che port la opradetta lettera , nella quale u ricercato laiuto per leer
cito di Sigimondo ritirato in Nona , chin tal occaione per coneruari la...
oraria Regia haurd pi degl'altri ollecitato ll occoro , .Se oppooi all'Am
Baciaria deinata alli capi delleercito Bonee, e procuratane la reuocatioz
ne s il che viene a certicata dalle opradette note de Conegli , nelle quali
ap arice , che li Traurini Wuuarono la buona corriandenxa col Prior

Pa ina , e Bonci , cherano in~Chli`as`0nde quell! a che WWW al "Guer

no della Citta doppo ile'umuitojenobb eer tats del PWBOHC e , dal

'che ivniueralc haur. cone urto benecio , che non_ h ia ata

aa 1L,

campagna , ;cme ff, Spa]. p' zz; allincontro , che 11 uorncxti oei-_0 del
partito di Siaimondo vna di lui lettera critta m loro auore , che e regira

ta nel libro (e Conegli di Spalato ,lo dimora,del eguente tenore .


Sigi.c.d.uis dil.Vin-s Mag-DD. Dioniio Bano Data?" Cro. .Alberto de Loco
ich 'Priori .durame , Wool Tboma Butko , 'Paulo Commbu-s Corbauie, ne non..

D.Margarite Comitie Cetine , at rI\Q.lipitio Caiellanouo de Scardona vitiuerque


nobilibu-s Regni Croatia - Item Ciuit. ngulu iparum reoribua , (o Coitibus pia.
Rag. Spal [ad. Siben. 'None * alijs , quibmprentes olendentur Sal.cF'-grattam.

Quiadelie noleramiliaris Mag. Caiobos de Caotxs., ae 'Petra-5 Stephane, Ma


bem 'Pftr LOdoufi ZZ" Donatus .duguini de_ Caotts-atres', ocq eiudem ob
nf-Nm a <9' inceram dei puritatem , quam qdem , ae parentes tporumerga n0

lram Sereni!. proprijs faeultatibu-s , U' conlantibuo ethqu deliter oberuarun:


Fer nonnullos noros certo: rebelles Cjues Tfr-ag. in eorum rebus, bar-ISUZU
u
1

Di Trani(

z z9

ubiemnt detrimenta. Idea nos ijdem Regia benignitate compatientes deliraii ve;
rermz'zer precipiendo mandami,quatenmprefatos Caotum cum fratribus, ("F
oeiis uis in noiram proteciionem receptis in preccpttoneoutim * ?Eddi'mm
Pozionum, @camporum ipforum vtlliiatum, ac procuratores., Ca* familiare-s

eorundem ab omnibmiposimpedire, moleare, perturbarc volentibue manu


teneatis , protegatis, (e defndatis notra arioritate mediante, ip ue in op

portunrtatibws auxiiio :t"i[i0, ea* fauore aii-zur m eo Mnieatino :piacim


ri- Et aliud non [aari . Et boe idemfaurus Banus, PelVieeBanus Regm-orum

Dal. (ro. predio. preeipimmlimiter oberuando preente: po lequram reddi


iubemu-s prefentanti. Datum Strigon. in feo .Acari/ion Dominiee .Anno ein
demr 388.

preentate per Ser 'Petrum Stephani de Tragurio.

(Lxanto peggioraero , le coe di Sigimondo vn'altra commiione degli


Spalatini lo ignlca .
1388 die x Iunij Indice: Conjl Coifxu Spa!. Ven. niro atri Nicolao de S aleto
ordinis minorum teon' conuentu-s Spa!. alutem pro/Peram , (F' fel. Con epru*:
dentia , (9' beniuolentia vera bammerie nobis eommittimm , w ad preentiam Sez

reniimorum DD.n0/irorum D.Sig.D.G.Vng.*e.' D.Marie eius confortis debentis


uos transferre , (9* eidem cum 0mm' lmmilieate , * reuerentia debita exirgenibws
inclinare tamquamuis Dis naturalibu-s , reeamendareq. Cities , (9' Ciuitatem bano

ad omnia debita; obe uiadelitatismreterea exponerc debeatis eidem , ' cuilibet


eorum quomodo a tri us annis eitra Di Regis Bojne enerimm , annisj-vero 18.

frati-is 16bit de Palina crueiferi oppreonibm , qui olim quidem diuim :i die vero
Februarij I 8- vnitis viribus nos premunt, deruunt' ,friunt , * conci-[cant [blum ob
uum, di' acri diadematis Vng.tuendum honorem . Ngm Banatus Bolnexy Carum,

Cblie pleniunt noris vino-ultins, funeribuadpal ` s, * banis dati: pro redemptioni


uo captiuorum quiequidpoidcmu-s et inuaum, ruum ,(7 crematum vque ad
ipfa menia 1Ciuit. (1' quod audire quidem borrendum el ne dum immijricorditer
torquentur captiuifame erueiantur , ac iti , ymo _etiam membri-5 truncantur ad mor
tem . Et quod omnino_ non habent id tormenta extorquentc pro ua redemptione
proidnittunt; cadauera norabumata inbumata lupis traduntur, Omnibus deno

ran a .
Sata quoquc nara ne dum rapiuntur ,- ed etiam igne cremantur , prouenzur n03

ri deducii ad nibiium ,fumptm multipliciter auii = Ciuitms obea omni relcilatio~

ne priuata per mare expetiamm quotidie galearum incurum , qmc vtentimu-spa


rantur in Catbaro mandato , (a mpribus dit'ii Regis , 23" [oca ret-igm] dediti circa

vicini notri , (Fi proximi diium crucifemm deuiium ad Elia-va ri/talibus ar


ns (5' alijs nettearijs muniunt, fmgnant manualiter contra nos , nec illinspa
trocinij licet petltafomentaentimus- 'Narrabitis etiam quomodo anno pre-temo vi
delieet die 2 .Ang-exercitm dii R. Bofne validi eampum norum :nua/! quem

nuper die r 8 May vnitus Regis, " Crueifer; exereitm diebus in eodem campo man -

l 3 It-OM!" illd intra! , quot vineae , quo! arbores proranere nao/um , quo:
damna intolerabiiia intulerit , * quomodo quotidieiamn in armi-5 , b aut ter ter- ,,
rmzur in die repitu eampanarum , naies inomnes deducimus , nulla dies tranit '

qmeta, quanta fujiinemus incomoda biada m longinquo molendo, tamenaetam


'
a
i u

;40

Delle Zlemor'ie`

illuduperuenientibus goku preciudeiur; deptebe iam plures Wifi inedia ad parte}


aliaejeceerunt. Her, (7 alia in quantum diuina nobis eoneeerie gratiapro ve
proprijs oculis infpexiis exponatis Regi , Reginali Excel!. ac 'Prelatis , (5* 34m.
nibus eolupnis Regni, ymo palam cunis toto Regno clamare non ceans, qui tuba
exalxans vocem tuam . .Addens etiam quomodo potui'emus diuera quidem adbibe
re remedia, * pro euitandis vexationibus temporis redimendo tranre; ed ne e1
boe Regius ae proeerum Regni honor , aut opiniofortan lederetur , ruinam noram
in peximus oculo patient-e uper quibus .Amber. noiros, plurefque [iter-ae ad Re

gem, Regmam ex nos reeolimus tranmifie; ed etiam eurores aliquos'qui


omnino, dlongo tempore minime redierunt. Cum igitur ex debito face-pri regi

minis quo dipotione Diuina cura de nobis ef} impafita eius bumeris Regif's, fan
que iamfpe ill/; erinis Regie aiiximus animi norMatis ae longo vtempore preo
atiumus aduentum eius" nt cito venirci, olueret vinculos eaptiuitatis nore,
(F iam decientibus riribus uinere vilerius lan o tempore non miemus. Tre

mijs expotis petatis Immiliter, ac viriliter rt no is uccurrat celeriter ne per.


mus , quod propter aliunfO'fde occupationes , aut impedimenta magis ardua
nos liberare nonpoterit, tune petatis ab eo, (9 Regni proceribus altem maioribus

littera eorum patentes , 'Pt abque indelitatis nota liceax nobis prouidere de
atu noro quomodaeumque poterimus, ne uper eorum anima-5 pereamus , U'

pro babendo di-u [iter-15 procuretis inanter . Si *vero dias [iter-vs obtnere
nullatenus non 'valebitis , tune

ubliee coram ipa Maieate Regia , U" Re

i proceribus , ymo 'vbique *vi ebitis conuemre proteamini viua voce quod
fi quid fecerimus pro alute nora, quod eis fortan non piacere: non imputa
tur nobis quia inuiti faeiemus pariter , 23" eoai , " omni [pe deperati a
lutis. Si Vero promie-ri: hberatianem, tune dieatis quod ipam, (9' uccurum
uum nos expo-[fare oerimus adbuc per totum menem Iulij , O* non vltra

Zuia prei tot ruinis , totque mufrags uinere vlterius non valemus . E:
a: faeiatis ublice eri manzfeum . Procurabits cum D. 'Petra ubcaneella
rio Re io ba ere ab eo [items Regales bi commims ad petitionem nororum
.Amb emananda-s pro parte Regia ad D. 'Papam quod dignetur promouere D.
Hugolim-m .Arcbiepieopum norum ad aliam Eccleam, nobis Prouidere de

alia bono patore pro quo communitas Spalati duxere upplicandum_ ,qua-s [i
non darei, aut dare reouaret, aut non recordaretur, tune procure-iis [MPI-tra

re das literas de nouo ciliegia , ac Reginali Maie C7" WWW-M ""fdtrt a 5"'
ad nos deferre .

Da quec commoni i copre , chil R di Bona se ra 1mpatron1to anco


di Cataro , e poedcndo di gia. Alma, con le bocche del ume Nare_nta,con
ragione temeuano li Spalatin,che le Galere, che sapparcccluauano m Cata
ro foero per acdarh anco per mare,c0me erano per terrawqde _dalle angli

icmelle quali e rimono di trouari , i vede , che dl gra commcxzzero uru


bare daggiuar 1 col R di Bona,e la ola peranza del occoro lx trattene
ua;vollero per ignicar Sigilquanro rem o\porcua_no apettarlo Per non
parer d'eeri ribellati , e arctt dalla oece xta haueero_ preo partlto . In

queto mentre li Traurini haucndo inularo Ambacmtorl al RC dl ,BOa-.a


non deuono hauer hauuto trauaglio dal uo cercrto; mi come Ch lCael
lano di Chlia ollcccaua. ogni giorno, che i dichiaracro , li ii/[li lo.
ag

..

.,
Dtraz;

;4!

Maggio i 388. ripoto che in al ritorno deglAmbas. ch erano in Bona non


occorreua innouar coa alcuna, 8t allhora erano Rettori Lompre de Micae

cio , e Stefano di Nicol , che con tr altri nobili gouernauano la Citt ,e i


venne all'elettione del Conte , che fi Giacomo de Raduchi nobile Zaratino,

8t in queto mentre furono di nuouo eletti Rettori Paolo de Marin , e lo te


o Lompre con altri tre `, 8t alli i . Luglio preo di vender allincanto li beni

delli fuggiti,&:alli 23a certa in anza fatta dalli Amp/af. di Ragui , che non
seprime , fii dierita la ripota al ritorno loro da ara.Per il mee d Agoto
furono eletti Rettori Stefano dc Nicol e Doim de Martin con gl altri

tre oliti, 8c alli 6. eletti tr altri, aquali fii commeso di comprar in ogni
modo vna galera, cche l'otio loro durase per tutt' il Mee di Nouem
bre . Per il mee di Settembre, Rettori Paolo de Marin, e Lompre di Mi
caccio con altri tre, 8t alli 5. che Lompre olo habbiantorita nel ciuile..~ ,
e criminale ino alla venuta del Conte, del quale idoueua dimandar la.:

confermatione dal R d Ongaria, 8c alui foe critto, che venie alla..


carica.
Era tata in queto mentre ricuperata Scardona per Sigimondo , con'
l'aiuto de Venetiani, come criue il Careini, e n era Catellano il Con
te Nclipitio , il quale, con Sibenzani, 8: altri Conti Croati, che teni

uano la parte di Sigimondo tratt di far lega con Spalatini , che man
darono glAmbaciarori con linracritte commiioni.
1388.di28, .Aug-N95 Malateta de .Ancona Capitudfon. Coitas Spaluvo-T

bis viri nobili 'Petra Zori ciui nro Sal. ad votaelicem .


Preterea comittimus vobis quatenus pro parte notra vos peronaliter transZ-rre
debeatis ad preentiam Mag. Camitis 7\Lelipitij de Neguen Scardanen. Capit. Re
gimen , (9' Cous. Ciuit. Siben. * i oportuerit Diiorum Comitum Corbauie , vel ali.
cuius eorum , nec non Camitis Vgrini de Roba , ('9' eorum , (9' euiulibet eorum nunc

.Amba. (9" Sindlc. e? procur. eos , ' quemlibet eorumpro parte notra redde

re alutatos. Cum eis qualibet eorum traabitis, e? procurabitis modmor


ma , quibus eognoueritis , quod nos , (a ip imul aligemur e eciamur vnum cor

pus, U' idem Pelle, 'idem nolle contra quocumque rebelles, (e inimicosSa
cr. cor. Hung. ' quod ipa liga it duratura anno *eno , ('9' tantum plus , G" minus
qzuantum placuerit DKN, naturali, (F quod apropinquante tempore anni predi
i *anuquique colligatorum per duos mcnes ante ipum terminum teneatur n0

ticare alis colligatis utrum vellit tare, (F'perseuerare in Liga pred. an renun.`
tiare eidem, quo tempore uilibet amicus, cuiuque babeatur pro amico, (F ini
micus pro inimico : (a' o bane ligam rmandam coniderata debili condition:
?lO/ira a ac pauperme notra , dimmutioneque Ciuium notrorum condecendetis

ad ea, que uabis uidebuntur nos poe acere , ' ublinere. Et quoniam uinle
in rauiore conditione, quam ip unt, ce* quotidiani; horis aprimimur ab bot
peiero olimpriore `,lurane, @epe , epius d Rege Bone, (9" utilitartera
dicare ilum peiierum olim .attirano Trier-em, quo eradicato ualde otior erit
conditiodelium Corone Vug in partibus ilis procurabitis , quod ip col egati cum
eorumortio ueniant ad obdendum ipum olim 'Priorem in Catro Clii , quo 'Priore

babito , babebuntur , e? cara, qua tenet; quodi ecerintmeretis, (9" nas ad


idem pro eis caus contingat eos egereubdio notro .
T*

Dal

3.42.

Delle Memorie

_ Dalleagaediar
uali i vede
chaueuano
che li concluga
Colle ative
nicro
Clila aremura
5 nondimeno
la legaliSpalatini
generalmente
con
tralR diBona Priore Paltna , e loro aderenti, come dallinrument di

quella. apparice , che conerua nellArchiuio di Sibenico .


In Cbrifiinom. .Amen . 'Patent rniueris c'e'ing. preentes literae in/peurie ,
uod Egregq viri D.Comes Nelipitius name bone mem. D. Comitis Conautini Ca
llant' Scardonensuo nomine , Cumulus de Tetra-:bit de Spaleto Comes , (F' viri
nab.Tboma-s Dobruli (F' . . . Zon' babentes ad inraeripta poteatem , (F bailiam .i

Cite Spot-nice, ?1 nomine diEZi Cie, 2?' idem D. Cumulus Comes preti. riri nob.
Doymu-s Zuratieb, Ioannes Mplauieb, Saracenm Nicolai , (F' Tboma Dominici de
Sibenico auoritate , " bailta ein attributa per Citem Siben. rice , (9' ne d.Citis.

(e' _egrmr Comes VVido Comim Georgij Vgrenicb pere, " "vice , U* nomine Comi
l-s Gregorijfui ratris, E" Da EltfabJel. olim C-'Nicolaiuiratris , ro quibmpro
mii: de rato capiente: e[e , tem , loca , (F' bona quecumque [un :He's nominibm
coneruare in delitatem debitamzcm corona; Hung.ad honorem dit'ie Corone coni

deranteqne turbmes , (9' turbationes varia/s , quibus precipue Regna Dal. ' Cro.ai
pree-ns ajtiguntur : maxime per l 113" Principem D. Stepb. Tuarchonen. Regem
,Bone , ( Dratrem Ioannem de 'Palina . . . . (F' quoeumque alias indeles ini
micos , (9* rebelles Sacre Cor.pred.ad coneruandum commodiu-s difam delttatem ,
(F quia funimlm triplex diicileoiuitur ecerunt intere , (F ordinauerunt ligam,
vnionem duratura-5 vque ad beneplacitum d.C`0rone omnimodo ,iure , 23* forma qua
melimpoteub modis pas, Z'F' conditionibm vid.

qud una pars alteram , e? altera alteram teneatur, debeat adiuuare pre-an
do "una pat s alteri coniiium , auxiiium , auorem contra predios (9" generaliter

contra quoslibet alios indeles , ini'micos , (F' rebeIles die Corone , ce* contra pre.
antes una indelibws inim- ('9 rebll. con. aux. (Fauorem . item quode rebm

exigentibws de Regno Hung.alt'qua nouitae euenerit , nulla difiarum partium poit ,


nec valeat adberere alicui 'Principi , Dominio , Perone , Ci , vel vnmertati ni
cum voluntate aliorum coligatorum faemul omnium ordmantibus . Item quod

cuilibet diorum eoligatorum lieeat oendere indeles inimicos, (F robe/les, 2?" pre~
antes eis auxiltum, (F auorem abque reprebenone aiiqua aliorum colligazorum_.
pro quibus omnibus attenden.@" oberuan. bona de,et ine fraude prelmuntu
nominibus cor orale iuramentum in Ecelia BJ/trgims Cathedral Seardone ,Arman
Di I 388.1 .xx-die Marti-5 6 oubris .

In quorum omnium teimonium quatuor lite-re etudem tenor uerunt conore


dandgfingulparttbmpred.gillis Dlhlelipd* diarum C attum U d. D. Vutdonts

tergogillanda .
anclua quea lega furono ricercati li Traurin per Amba. da Sibenzani,
e Scardonei, enon da S alatni d-entrarui , il che da indicio , che tra quei,e
li Traurini non paae uona corripondenza: nondimeno li 10- del medei

mo mele u ripoo , che voleuano conigliari, e chanrebbono mandata 1L,


ripoa con Ambaeprei ,la quale non 1 troua memoria , che e uilc 5 Q)
perche nello eo tempo furono depredati certi animali de Traurini dalle,
genti del o radetto Conte Nelitipio aellano dl Scardona, e condotti nel
territorio i Sibenico ; perci li Traurmi ne ricercarono la reitutione con
forme li patti cherano tra quee due Citt , trouandoi nelli Conck-;gli di S
enlCO

- Di Tratti-J

;4;

benico notato , challi 24. del medeimo mee foero equerati ei animali
ino che tornalero glAmba. inuiati al Conte Nelipitio , 8t auuiato ci alli.
Traurini {ma poi ali 26-l rioluto di reituire la predettapreda al Conto

Nelipitio; onde i pu con aietturare , ch'eo Conte Nelipitio hauee arto


fare queta depredatione acnanza delli Fuorucrti di Trau in vigor delle.:
opraregirate lettere deSigis , come proprj delli medeimi fuoruciti ,

vero per rifacimento delli beni dal commune concatlli; e queta pu eer
iata anco la caua , che li Spalatini non foero amici de Traurini, poiche iui
dimorauano li fuoruciti predetti, come coar it auanti :Erano in queto
mentre venuti Knino il Conte Cheruoye , e Veislauo uo ratello con tito
lo dAmbaciatori del R di Bona per procurar di tirar li Dalmatini alla ua
diuotione 5 onde li Traurini da loro ricercati li I I. Nouembre 1388. cleero
Ambac; con autorit di entir olamente quello voleuano , e riferire enza...
concluione alcuna; dal che i conoce, chanco Knino era in poter de Bone
i, 8c alli 15.t`1 concea licenza a Giouanni Prior della Vrana,e Bano deraez

re lorzo da lui comprato , e portarlo a Chlia .


Furono Rettori er il medeimo mee di Nouembre Luxa de Micaccio , e
.Marco di Pietro dl Marco , alli uali u rorogato il Magirato anco er il

mee di Gennaro 1389.6 perchil onte e etto non doueua voler venire enza
la Regia confermatione eletto vn Podea , e ino alla ua venuta eletti,
Rettori Oro de Giouani , e Lompre de M icaccio con li oliti tre nobili in..

luoco de Giudici; venne nalmente li 5. Febraro Guererio de Petrocco de.


Guererijs da Fermo Podea,c on la venuta del quale i tornarono ad ele gger

li 4.Giudici , 8t il primo aiorno di Marzo torn la barca inuiata a VCHCUL

con lettere , alle quali fu decretata la ripoa con le eguenti parole .


Repondeatur gi Venet. per littera-sgratuitas bone/?ius , melius quam eripo

tet , quod erga Cge, G* bomines Trag.oendant maximam beneuolentiam: quoniam


noticanr dio Coi Trag. gaudium , ' letitiam iporum Venetorum .
Dal che i conoce, icome li Traurini nel feruore del tumulto riolero
di ricorrer alla protettone de Venetiani, cos continuaero di ben inten

deri con loro , e ripondeero con complimenti , e ringratiamenti alle cor


tei eibitioni loro, che come atroni del mare erano da tutti ripettati,come

nelle opraregirate commi ioni-de Spalatini viene epreo .


Era venuto in ueo mentre il opradette Ladislauo Bano, e Capitanio

delleercito del Sigi. a Zara il 23. Decembre 1-388. doue i ferm ino
li 8. Febraro 1389. come criue Paulo , e nelli Conegli di Sibenico vien no

tato , che li 4. Gennaro 1389. foero deinati Radoslauo Bano 50. bale_

rieri , e 50. paueari: di qu conta , che Radoslauo in Slauo era l'ieo ,


che Ladislauo , Laus in Ongaro , e non i troua gia. , che li S alatini li man
daero genti , trouai bene , che per le continue o preioni e Bonei foe

toglieceitati dinuar Ambaciatori al R di Bo na con la eguente com


ul ODC e

Ns Malatela de .Ancona Ca it. Iudices , e?" Con- Citis Spa!. vobis Vir'u N917;
?Let-le Sricbie , I'bi Marini Militi C'iuibus, ' .Ambalnorisals ad vota elicem .

Preti-rea comittimiu vobu quatnusproparto noira vos transerrrt dobtam ?il P":
.

4,

(n

Z44-

Delle Memorie'

entiam Re'gie MJ" Bone , ("F cum omni reuerenta debita


' faa inclinati-ne nos , *

Coit'em noiram recomendetis etdem icut melius ridebitis conuenire . Sen-n' Prince
ps Q" Drie nofier [/lattbo Mai .* Vere Voeuodain partibus Dal. (a' Cro. veiram re
preentans Mai: mandauit Spalat. rt ad ipum mitterent .Amba. mierunt, ' inter
alia bortatus e atq. mandauit 7t ad Mai : Veramuos tranmitterent .An-bau. uo

nos ad Mai: nelr. mittere curauerunt , mandet ipa cutplacet. Si petierit nos de e
re obcdirebiitutfaeiebamus quondam Ludouico Regi erunt ibi , (F' alie Ciuitates
Dal. per .Amba-os , procurabitisentire de eorum intentione opinamur namq;quod
petent termznum mittendi ad Regiam Mai: Vng. vtuccurrat , quem terminum , '
nos petetis longiorem quam poitistc modo ,- Ser." Princeps , (F Drie after Spa

laten eupiunt ee Seruitores Serenitatis vie, ed eo modo , quo laus t Deo , bonor
Mai : V. (' nos remaneamus ne nota proditorij nominis , a ideo Palum mittere
.Ambaa . noros ad Reg. Mai : Vng. noticaturos conditiones noras , e'o* petituros ,

quod nobisuccurat, aliter non poumus plus durare , ' neceario opporrtet nos
prouidere de nobis, eut teliuspoterirnus ,- nobis uecurrerit intra terminum peti
tum , manebimus cum eo in riinazdelitate , * obedientia; i nonuccurrerit ad
terminum tune volumus eg:- veri , * ub reiro dominio lioc modo , * ideo ad

loecacienda terminum impetretis . ~trvtupru . Si Rex Vng. non fuecurret nobis term.
prelib. W* alia terra Dalmatia: eupouerint, ubmierint dominio , (a' protelio

ne M."- `ore, E' nosubmittemus M- V. dando , di' concedendo nobis liberi. prete
foribus noris eonceas per quondam Reges antiquos 17113.6? cum eas ub quibus nos
recepit dins q.D.Luodou.Rex,Z7 eas libertates nobis oberuand0,z9' non innouando
*rt patet Priul. patent . Item M. V. faciendo nobis graiias, quas eo tune tempore pe
jemus ratio abiles eum bonore M. V. Hij: obtentis Ser. Rex exercitus M. V. ia:

circum Clium inimicnm norum , (2' inbibet nobis rt "on damntcemus inimicos
noros Cbliien , nec neros amicos quoduplicamus dignetur M. V. mandare dio
exercitui rero quodpermittat nos damnioare inimicos noros . Script. Spalat. 24.
.M arti] r 389.

Da quea commone i vede , che li Spalatini per le minaccie di Vlatchp


-Capitanio delleercito Bonee foero neceitari di mandar Ambaciatori,
Prima "11111, C P01' 3] R di Bona per procurar dilatione della ricercata dedi
tionc , ino che tornaero glAmb. chintcndenano dinuiarenl 01123? Pcr
non eer tal'ati per ribelli, e uelli conegli di Trai 0t3t0114- Marzo , che
ia pregato il Vecouo, ch'andae dal medeimo Vlatcbo VOYOd3 e Che
, ch che deue eere zzo Per [a [adatta caua, eguali douen do eere ate
le minaccie perla deditione; oiche alli 26. del medeimo meenellimchi

mi comp-g viene notat0,che _xano rinforzare le guardie della Citra,e 11 3_. A


prile,che non eendoui oldati foreieri i douesero'elegger-ao.Scruitori per
le guardie-:5c Perche Paolo V_no de Capitani delleercxro Bonee,ch eravrcmo
Chlilla,~ricerc li Traur1n1,che li dall'ero vna bombardas C delle balc? 3 ll
u epcdjzolj 4.Maggio unAmba.per cuar , e reerir quello llUCSC llpO

o. ea bombarda deue eser tata ricercata per batter le mlu~a .dl 'Spalato,
doue do ritirati li fuoruciti di Trai,cagionauano cartina corripondenza

tra quee due Citta;onde li Sibenzani, cherano amici dambi,i come_ per v:.
cina: bene con leercito de Bonei haueuano decretato 11 30.Aprile di dona r

al R di Bona vn panno di valor di zo. ducati, cos vedendo apparecchfari


loppugnatione di SpalatolilxoMaggio epedirono Ambaciatm 1 a
o c

`_

` 4..

.Di Trani.

34. 5

Spalato per conce rtar colloquio tra quee tr Citt er li comuni intere
ze e bene di queo colloquio non i troua memoria,c e e ise, nondime.:
no trouandoi,che li Spalatini li 10.1i Traurni li 19. manda sero Ambai
Ongaria,e` credibile,che ci eguise di comun concerto , e con le ese, o

poco dicrepanti commiioni,e e bene quelle dl Trail , e di Sibenico non i

trouan0,que lle di Spalato ono del eguente tenore.


Nos Iudiees' Con. Ciuit.Spal.nobis niro M. Malatefie de .Ancona Capi!. no
ro Nicole Sriobie eiue noro' .Ambasmoris Sai' dilef.affeum.'1reterea
comittimus nobis quatenus pro parte nofira nos transferre debeatis ad prefentiamae
Reg.Mai.Vng.D.Regis , Regine , (9" reuerenier , imo reuerentiima inolinatione
faa nos , G' Ciuitatem nofiram reeomandabitis eodem modo, formauibus con*

uenire eognouerit dieretio nera . Wrrabitis eonditiones noras , dapna , ' iniu
rias , (9* detrimenta nobis illata mortemque Ciuium notrorum ,frufiuum , ZF' redi
tuumpredationem , (F ammiionem, derufiionem campi , * Molendinorum , ex

penas faas , depopulationem Ciuitatis , (F' alia = uecuros nndiq;petitos , (7 a nul


lo impenosJed nndiqs contra per mare-,z'per terram, (T alia de quibus omnibus e
ispien [jim informati ..Qi-e nos deduxerunt in modum iegum abbominandie nece-i
tatisolum ob intogram delitatem eruandiubdium,@ adiutorium M. V. nobis n.

nirampem [alutispreolttes, quod et nobis defuit,quo peifera illa neeeitas nos du


re oppret ut ulterius non reieremec durare naleamus . _Quartz lacrimabiiiterup
plicamus quatenus dignemimjueeurrere* nos perire non permittere : nt bona t

poraiia perdidimus , animas Deo reddamus, * indeles non eeiamur d"a. nel nobis
concedere-,quod de nobis prouideamus prout poimus ne pereamus,' buncuecurum

nobis dare dignetur quia tempus nobis inuitis aignatum per Reg. Bone breue eidu
rat nq5diern i s Iunij prox.- fut: quo elapo promiioua es non dimittere nobis quie
quam nfq;ad portas , fiueeurrere nelle dixerit , nobis nidebitur de fao predio
iuxta pronti/jionem , tune in fais procedetis pro nt nobis nidebitur: nero nobis ni
deretur promium ee nerbis , (9* non fas .- tuncepe , (F sepius inetis circa pm.
difia pro nt meliuseiueretis ,' poteritis per inrumontum , atque capitulum, (F
forte dieeretur nobis , quod alie Ctuit. Dal. non ita . o . . petunt eis informati de
conditionibus noris , "uis , U* idea repondebitis pro nt nobis eonuenire nidebitur.
Ceterum uper nobis commiis , ' oocurrentibus eirot commia apienteseis : nti
mini nerbis , quibus eonuenire nidebitis honorem B. M. 'atui , U' intentioni no

{ire . Si forte pax faa eer inter ipum D. Regem norum , E R. Bone , aut effet in

eri,aut aliter nobis nidebitur tem us adefje nomine Cis tantum petetis gratias con
nium Chl/i , e? .Almii ,- (a' infu as, * libertates , C9* alia , qu-e nobis nidebuntur
[i tempus non adeet in iudieio nero petere uperfedeatis . Item imperare litteras
Reg-Mai. ad dominaiionem Venet. modo , (3* forma quibus piacuerit RAM-quod mo
dum :eng-ati ire poimus moreolito abque turbatione turariorum Script. .pal. iS
.May l 3 9.

E li Trauriui inuiarono il opradetto loro Podem Biue di Gregorio in...


Ongaria,come a parit pi auanti,m3`. prima che quelli tornarono furono e

letti altri Ambai per Bona con le commiioni, che per fortuna i trouano
lummariamcnte diee neili Conegli,e ono le eguenti .
Die 23- May 1389. mittantur bimba:. ad_ Regem Bai-cm digneturprOOZ-W FW.
7m:

346

Delle Memorie

minum vq.ad reddirmn .xtmba. ad Regem Vn. ve ee Trag. non oendatfe ele i.

delem R.M.Vng. ae indeie reputari oe a vllo. .Ambaf. m4"- Pom apud


Regem Bofne vjque ad reditum .Amba . de Vng. 'Ponx a Rege petere , [i erit expe *
diens , ve mitra: vnumuum hominem , _quodi .-'n 'nno puno omnes Dalmatini vo
lunt numue banderiam dit?! D. Reg , quod per Trag. non remanebit. In eau

neue mm offer-mt Regi quod babebi: obdes :i eeieris Dalm. tum: Ting-primi
aeeipleniuumgnum .
Se li Sibenzan allhora mandaero Ambac. in Ongaria , Bona non i
troua memoria, s'interearono per di procurar d'agguare li uoruciti di
Tra , e per tal eetto li a4. del medeimo mee di Maggio epedirono in a
uor loro ;i Tra Domenico Preucich Ambaciatore ;mi quello coli operae.
mancando li Concgli di quelli tempi non c memoria : trouai olamente-u
chil opradette Bano di Sigimondo criuee vn ordine all Spalatini , che..

non moleasero li Traurini , che nell' Archiuio i troua , 8c del eguen


te tenore .
Ladislau-s de Roouieb Regni Sclauonie . . . Dal. Cro. Guber. ae Regij exereiiu-s
Capit-Griis .Amicisfuis dileis Refori lud.on. (a' Ci Ciuit. Spal.fal. dit. a .
Quercia: a delzbue noris Trag. aeeepimu-s quod vos indebiie contra eos non oe a
tis iniue inferre eis damna non modica auferendo eis bona ua , quodc e m olee
ferimm , nam , vosfubditos R.M."': (F'deles, fratres verosc aare non.
debetis , nec debetur quidem , (F' nos vo: requirimus, (F nihilominus preentibu-s da
me in mandatis , v: eodem Trag. deineeps benigne , (F fr-:tres traare `elitis a
nullatenm iniuriam oenam , nel damna in bom-5 , (F' peronis eorum per vos , vel
veros non inferi-e ;ymomiliter preeipimus , (e' mandamus, vt quam violentiam

eis per veros faa xeis iuitiam pro fauore faciaiis,eeus non fauri nori amore
ab inuieem quamforte cum Trag.eaufam baberetis illam coram_ nobis proequi de
beatis *ot omnibus reddziuri iuiiiam. Data Iadre 5 die men-1 14an I 389 prefentes au

tem pa lefiuram reddi iubemus preentanti .


Da queaordine del Bano i conoce , ch_e le _molee , ehedrxceuerano li
Traurini da Spalatini erano qnelle , che li vcmuano inerite calli Teiml

uoruciti di Tra in ricouerat1,_col preteeo _delle lettere_ Rep rgi .ratp


nelli loro Coneolid opra riferite: pei-C1011 ont-anommat:l m a cxatorr
riportarono dal la eguente patente reuocatoria della pre etta lettera .
. Sigijl D.G.R.Vng cFc-detibu-s uis vniu. Uing. Cael.iud1c1bus, Reorib. ac
Comitatibws in Dalmata , E' ali-u vbilibei exiennbus x qmbuf Preent-ch oenden

:ur Sal. (9 grm. Dudum [quidem inimico bomine uperemmante zizamam in


ter nonnullos Ciues Cruieme Trag. ex parte vna (e nob. Vir. Cafoum de Caois,

eius pertinentes , E? adberentes , ex altera dapnosa conerouera enorta z bomieidia ,

derrobaiiones, expulonesfeeuta fuerunt , aliaq. malam diia let- commia , que


durum forex per ngula enarare . N9 . . . . . dimmeruaeis era-indi: con r.;
nonnuos . . . . . noros ex nomine proeeimus , (F certa mandata _in ci-:pets de
dimus pro v: in buiumodi liem noris de , ce* uper boe eonfefizs [atm-s et-expre
um = porro in nora nuper conitutipreenta nob. Imi Guerrerzue Pen-och: , Bxue

Gregor!? .Ambax diie Ciu. n-e Tr. notro Culmini nomine ?niuertam eiudenfm.
\

Trar. "

347

bumiliter exponere curauerunt quod bul'umodi bomicidia , (9" alla indeecuta non.v
aabuerunte eo ordine , quo notre expotum ci M.'* - Ngs contra partem non audi
tam nolentes procedere in uturum vobis Caiellanis , (F' ubditis , tam noris , quam

aliorumlritie precipiendo mandamus quatenus d modo deinceps contra minierta


tem,velingulares di-s nolre Ciu.Trag. Ciues ad aliqualem executionempracedere

non debeatis diree, uel indzrefte, publica nel occulte . Comittemus etiam Iki.:- Vi
ro D.Emerico Bubel Iudici Curie nre ut partes coram e reu ocet buiumodi iniuria.
rum cauam , uel cauae audiat conc rdia uel iure decidat , (T quod iulumuerita
ciat per partes inuiolabiliter auforitate Regia oberuare. Datum Bude 18 die men.
luni .A. D. I 389.

Cos il Bano i 8t il R in luoco de occori concedeuano lettere: ma trin


gendo empre pi la neceita, tornarono li Spalatini ad epedir altri Amba.
in Bona con le eguenti commiioni .

'Nos Malatea de .Ancona Capi:. Iud. (a' Con. Ciu. ?alan uobis Viro Mb. I'bi
Marini Militi Ciuls* ,Amba- notroab@ incere dile .aelum .
Preterea co mittimus uobis quatenus pro parte iii-a uos transferre debeatis ad pre
entiam Sera- " Ill. 'Principis' D.D.Stepbani Tuertcbo D. G. Ratie,Bone,
Maritimeque Regi inclito,z'9' eidem reuerentt inclmatione faa recomendabitis nas

Ciuitaternq. (9" incolne tut cognoueritis conuenire . Ser-'- 'Princeps , " De alia-s
meax. Spalaten.fideliumeruitorum Sacre R.Mai.V.ad eiudem uere preentiam,
quibus aiguauilistrinum terminum adubidia petenda d Regia Mai. Vng. .xtr
mantes eidem .Ambaxquod intentio M-V. non erat w Spalatiniprmi, nequeecun
di Dalmatini, qui e uponerent obedientie , U' proteioni Deire, ed de 'ultimi-t quod
quidem conueniensuit reponum . Et ecce Ser:m D. Rex .Amba. Spal. iuerunt in..
Vng.petitum ubidium , promiionem babuerunt de ccleriuccuru , nunc autem ce
leriur quam potuerunt mierunt me ad reentiam M. V. upplicaturum uatenus
M - V. promia oberuare dignetur , ci icet non moleare, nec molearichere eos
donec alle Ciuitats Dal. fuerint ad obedientiam , cruitia M. V. cum alle terre

Dalm. uenerint ad eandem obedientiam M. V. cF cum bac alia conuenientia dicetis ,


C9 acietis . Item procurare debeati de rebus .Amba. nolrts euntibus in Vng. abla
:is per bomines difi D. Regis' vt~ reiituantur , (9" reitutas uobicum conducatis .
Datum 30 Iunij1389

Da uete commiioni i conoce, che li Spalatini doppol ritorno delli lo


ro Am a. dOngaria, temendo linuaione de Bonei , mandasero in dili
genza lAmba. al R di' Bona( chaueua coneguita freca vittoria contra.
Turchi della quale diede auuio alii Traurini , e la ua lettera tata regitrata
nella predetto era al cap.'3. del 5.1ibro) che i contentae , che loro foero
glvltimi di Da marini a farla deditione , e dalle opra reait'rate mcmOrie.;
conta , che li Traurini ?con tutto , ch'all'hora dominae a fattione , ch'in

clinaua al partito di Bo na) non voleuano eer li rimi per non eer tasati
per ribelli .- Cos andauano uttuando nelle perpita quete tre Citt: nel
qual tempo erano anco trauagliare da Corari, che per le disenioni doppo
la morte del Re Carlo ucitate per tuttol Reano di Napoli ineauano il
Golo , e la Regina Vedoua sera ritirata con li liolia Caetanonde conuen

nc :i Dalmatm far varie prouioni per difende: da ei Corari ;e qlca_


' `

'

ene

348

:Delle Memorie

deue eer {lara la caua , che li Raguei inuiasero Amba. a Zar,che nellaa;
dare roccarono Tra , e li dierita la ripoa al ritorno loro; , oiche gl hi
orici di Ragui anno mentione delli corari di quelli tempi,c aueuano r
couero in Bari, e per la medeima caua haueranno deliberato li Traurini di

comprarla opranominataGalerasma pi deglaltri s'interearono oli Siben


zani c Spalatini, e Scardonei uniti nella opradetta Lega, e quelli alerie
ri, e paueari , che mandarono aranno ati per armar la Galera , della uale

f Capitano vn loro Cittadino,che con due Galere, 8C vn br antino an al


li danni di quelli de Bari;ma perche in queo mentre dalla ttione de Na
politani contraria alla Regina Vedoua era ato chiamato Ludouico dAn
gi lio del primo Ludouico , che per conequenza doueua intenderi bene
col Re Sigimondo , da lui ricercato , che non ermertee oero molea

tili Dalmatini dalli uoi udditi; Onde capitare e Galere Dalmatine a Bari
fecero pace, e concert-atomo icuro commercio col Capitano di quella Citta,
che nelli Con egli di Spalato regitrata.
Gabriel de Maledixijs de Parma Capit. ce* Caellanus Ciuitatis, ce' Cari Bari
uique pro parte Ill-' D.D.Ludouiei II.D.G. Ierus. e?" Sieil.Regis.

Lieet retrolaps temporibus inter me ce* Ce Ciuit. SibCe CF Spaleti eorumq; di


rifius partium Dal. ex ortisguerris,dapnis, ' ofenionibus , (F diplicentit's gee
uerint pro v: eorum inter partesurrexerunt euentus: " demum litere Ilb" Ser. mi
D.Regis Vng.miliipreentataz per Donatum de 'P'mo de Sibenico pro parteEgregq' v
ri .Andree Tburini de Sibenico capit.Galearum Sibenici , e? ubcript. narrantes Ci

mt-Sibmd: Z? Sp :lati (* earum dirius ore ad tielitatemz~ obedienttam Mai.


p." .Quia ipe D.Rex cum Ill." (7' Ser. D.meo D.Ludouico Rega predio e eonue~

niunt aeione paterna ; eet namqgineongruum quodubtei Drum 'veigia non


equanturt reieis preteritis , ac i aia aliqualiter non tuent de eetero velim
"7" Ps 651'171 Pacic-tre, ?3 viuereeut cumratribus , amieis repet'lu M. rif
predibe aduertenda quod non deberent add mala malis , nec error it erroribus pra
equendus . .Quoniam M.m red-not] requirit , ce voq- prediarum vniuertatum

nomine , me vtipredicitter b f ,_ _ _ , i ,_ zpredia re quiz-iris., euius fenpnoms loco

reeipio mauJMrum , * 're/iris precimlnibus mi fernahbus preentium tenore


nobis predio lira Egregio .Aridi-ee cipriem de Siben eo .Danieli Marmi , * Marti
no 'Nicolai de Sib.Conl.Capit.ipomm deeerno pariter , e? declaro quod 1011!! diffis
_Ciuit- Siben- ( Spiel-eorum ue ~uzitum , ' c itum , aefingularitatt earum. nomi
e . 21,404 omnes oleias o enf. initur: nouit. (e dapna ~ciuilta, vel criminali.: quo
modoc- vel qualtereunq. illata mihi , Barenbus , (i quibucumq. meis in_ peron::
J_.i`

'vel bonis per bomines difarum Ciuitatum Sib .CF Spal. vel dependentes ab illis,quo
cumq5ingenio vel colore ips retrolapo , ' remitto , " eos ex ipis libero , aboluo
perpetuo pariter, * quieto per permij onem , ' pakum fle tllts vlterius non peten
ti 5 meq;eum illis redueens ad amieitieedera , e?" volo amicorum amore cum .Elf 1*[
uere tanquam eum delibus Regis pred. Hungafefione fraterna, (9" 'ut predieis re_
ieis erroribus predilta meliori roboreuturis remporibus innoteeant pro malc'met-s

Barenbus nomine NMmero puro animo , (i bona depromitto ex nunc di St


ben. U Spa os, eorumq; iuri Subiebos in `generali eu peciali , eorumq. bona v
. 7 biq.tra&4re , abete , tenere , U* reputare nt delcs d.D Regis [fuganeoqut amicos
e* ratres vbiq. in mare , vel in errs ee ,eu reperiri contzgertt . E t cum ad Cru.

Bart" Jen terras , d* [oca mee iuridiionisubie. omnes Ciues, e? hommes terra

rum

'um predmum earum nauigi: irene! declinare eontigerit eritis in adiientu, manine!
ediiu, v: amici, U* fratm emper in vera libera poteate nullamqmo his impendc
re offer-fam, obacnlnm, 'vel iauram,ubpena,6 adpenam duc.auri M.M-paru05,'
eu vites pmi- alium pro eis in Bano contrafaceie vinili: ngulis irremihili

ter exigendorum, pred.omnia etero recre defeeerimm cum ecaeiaolu'dorum.


Cum pao quod licei per 'vos imile: promi. litemfaieint, quod pra melior ca
telln Cite terranpredxonmiles [item necce ari/unt habendie mihi reerao q,d

per :0mm men. oubproxum 3 Ind.procura in: ai Ctibus, C9" oicial/'bus :en-zz.
rum pred.mihi eonmiles promiionum mittfre, ' qgnarefaeere eauiionens. .41,-.
ter i in pred.ter.ipu mihi a nari facere no enrabiiisprefentes mee POTILT. nulli:
ee inteigantur roboris" ecacie in mins rei teimonium ,'(F oheruaiionem pre

miorum preente: mea-s promianis liitems mei impreoneigilli muniti , Dai-um


in Regio Cah-o Barri .1.0.1389 die zo men. .Aug. 1 and.
Po datum quia Cafirum Scardone, (3' terra partiiim Dalmatie . Cum diis Sibe -

nicen.in vnione ligamm obliuiane in preditiis non extitit denotaMWQuare cum ips
cut (9 in predi'iiiad pacicationem me rednco z ' ae volo de :etero eum eis in..
eadem-vnione , (9' paceeiit quid particiilariter diffum eet , diiquepromiito

Promia eruare. Data die ,loco , mene , Ind.uperi: denotatis . Toi predifa , a?"
predifiix addo per promiionem, e'panm conuentum, quodgalea, (afuji-1 arma.
ta dit?- terrarum Siben. Spa!. (9' Scardona ex quibucumq. Ciuitatibus renient ad
porti Ciuit. Burri , i?" locomm ubieorum mihi, ill-15 ibidem recepiabo , (9' recc
ptari faciam ac recipi intra Ci. ca* terra: eidem voluerinc , eique darifaciam ex
hiheriforragia e? alia que value-rini congrui: preti): eorumpecnnia mediante aum
Pt/prada

'

Tiaie autem per Vir. nob. Ser Daniele! Marnnm de Sibenico


die penultima .Aug. 1389. Ind.l z.

E nclli Conegli di Sibenico i troua critto li 28.del medeimo mee .


Daniel Marini vada: `dmbajngm-ium,2? Spa!. cumgalea Spalaiina .

E queo ar aro lo eo Daniele, che ort le opraregirare lettera;


chil giorno precedente ar ato Tra a inuitar li raurniadentrar nella
Face con quelli di Bari; e perche non vi ono Conegli di quel mee , n delli
uequentl, non pu apere 2111le oe rioluto s md a parendo in vna mi

nuta di ripoa,che voleuano r li Spalatni', regirata oppo la predetta...,

pare,che venghi promea loeruanza per S alato,Tral`1,Zara,Ra ui, Segna,


8c Obrauazo,che con Sibenico, e Scardona fchedoueuano eer e pree nella.

ripoa, che portaua l'AmbaLdi Sibenico erano tutte le Citt marcme,cha


oedeua Sigimondo: onde e bene nel ne desa minuta notato,ehe quel
a nonfe mandata , md vnaltra imile alle lettere del Capitanio de quri mutati:
mutandis,tuttauia, credibile,chanco li Traurini ascntsero pet_- ll beneitio

commune deser inclui in esa ace; e per ualche ri etto del]] um-uciti ,

che auano in Spalato non i fo sero aenuti : crouan _ oi 11 nomi loro real**
rati in vna procura , che fecero per pigliar denari ad impreito da Raguei
con le eguenti parole .
..
'
1 389 die 7 .A riti: Spalati Gregarius Merci , Marcus .Andreasatreslij

Pe

i Cipichi , Ca iotus de Cei/iam proe , (a rice , nomine Donati [ram: aMfenm


.

a.

z 50

Delle Memorie

. Marbeus 'Petri Ioepb: Petrus, " Ser Nicola Stepbani roe , (F' pro Iacobo , Ina:
un@ Luxa eoriirnratribus,Ser Marcbus Ioepb, e?" T omne Georgj raeres, Fran

Ui-U5 Donati s 2011010 C'F Cipriani-s Sto iam' omnes Ciues Trag. promittunt qd. Ste
PI, (9' Georgius, @ Mcclausratres ,

ilij Petri Duymi , ' quod Ioes , (9* Mi_

ltdflli Ludouici a @fratres abentes raticabunt c-conituunt Marinum Petri


Cipicbi, er Tctrum Stephani, ' Ser Ioepb Georgi Ciues Trag-ibi Pree tes 'Procu

ratores adpetendum mutuo du e. 500. auri d Commune , 'nel regimine Ragni] o,


E nelli Conegli pur di Spalato li 4.Agoo uequcnte vien noraro.
Cum Ser Caotus .Auguini de Trag. eum aliquibus alijs Trag. cum nno Brigan
tino , O' aliqu ibus captiuu nideatur , (9" petat nelle intrareportum Spalati pro pal
mizando , ce* it preentialiter apud Santium Stephanum conulatur: Captum quod
non veniat ,- ed i rult emere rerecamenta permittatur , nullumque bominem

acciperepoit.
E uelli Conein di Sibenico .l
Die 26 .Aug. x 389 Luxa Micatij Trag. cumociis licentietur ine moleiia .
Dalle quali i pu congietturare , che li fuoruciti col briganrino faceero

de danni alli loro nimici , cherano dentro la Citt, vno de quali pu eer a
to il opranominato Luxa, che con altra barca, bregantino ar andato per
eguitandoli, e che li Sibenzani , e Spalatini per quello poteuano ouiaero ,
che nell loro territorij non eguiero oilita tra di loro .
, In que'nquietudini oprauenne nuouo eercito de Bonei a Chlia;per
caua del quale li Spalatini eleero tre dc utari alla guerra il penultimo d
Agoo , eli zo. Settembre deliberati-.ono Ei fortificar il pao della punta da.;

Vragniza con nuoua torre; ma li Bonei andarono vero Vrana col Priorez
Palha, il quale li 30.3del medeimo mee abbrugi alcune cae nel Borgo dl
Zara doue li 16. Nouembre venne leercito di Sigimondo Capitanato dal
Conte Anz , che con genti Zaratine , e Pageane and orto Vrana., e doppo

varie fartion u rotto , e i ritir a Zara li ro. Decembre a come criue Paulo Quea rotta fece noluer le perplerapnde u arto colloquio m Trau_d_oue
.li Spalatini mandarono Ambac. Toma de Dobrolio s F P13Q de _Zorll ll 29

Marzo , e f tabiler di dari al Re di Bona , e i tratto ancol ?ggluammo


delli fuor-uciti dl Tra, e li Spalatini li 4. Aprile Promicro di ar igurta o

la faceero ll Zaratmi, e Sibenzan . La deditione i Combi,e 31,13- Frae-"1?


di Gio: Bano Vicario del R di Bona , come uelli Conegh di Spalato Vie

ne epreo .

Die 28 Jim-"5 1390. Cum alias Comes Georgius de Corbauia venerit ad nos cum
litteris credentialibns Seremmi Dda-gi; Raeie, (o' Bone Petens earteratos relax.

i ' .Amba-mitti ad ipum D. Re em cum mandato ad plenum ,

per tonlium

data fuit licentia Regimini, * con ;uo edema reponum eum faciendi uper wro

que quidquid m Tideatur s 0b oc .dmba. offri uerunt Trq. ad D.I0annem


Banum Vicarium ipus D.Regi:, (o' Socijs, (F multis im: inde dt is , traiatum,
eonctuumtt eorum .Ambax. mimmur in Bonam 4d pre. D. Regem cum Sindzcatu

adplenum ad prouidendum ais nolris cum bonore preati DJcg o (F boqq Haru
no r0,

*Tratti:

- 3 "i

noro , c3* quniam boe Commune nidetur noiueruntad bot procedere neconenu
con/iii] . Captum quod mittantur .Ambajl
EliMaggiolS alatni eleseroAmbaciatori per Bona,eli8. eeero

le commiioni del eguente tenore .


Nos Malatea de .Ancona Capit. Iud. " Con Ciu. Spa!. niris nob. 'Petra Zori,
Diomo Elie, Nicolao Sricbieh' Micbe Mad'u' ciuibus , U .Amba. nrualutem ad
'notafelitem . Preterea commimus nobis CF'o. pro parte nora ire debeatis ad pre
entiam Somme? ill-"i 'Principi/s , (o' D. D. Step uni Tuarttbo D. G. Racia , Bone,
maritimeque Regis ineliti, c'e eidem , reuerenti exbibita inolinatione , Ciuitatem, '

nos recomendetis . 'Procurabitis modis quibwsoiue'ritis babere eum ipo D. Re epa


eem bonam, (F concordi/im honorem ipus D. Re i-s , (F C'itis nre bonum ,
nti

[em, U' i aiiter babere non poteritis _Ciuitatem u tim dominio , (F proteitionefub
eis paiis, modis, " condit. que nobis nidebuntur eonuenire bonori Regio , " bono,
G* paoieoiatu terra marique coneruare, (li non poetis abtinere ,quod nobis ni

deretur pro bono (F' pacico tatu noiro , babebitis iibertatemeribendi nobis , quae
facere poteritis , (i' epedbitis norum mandatum , (F' . . . . . . dicordes pro nt
, nobis uidebitur meliori agendum . Soiititi eote ad ea , qua de uobisperamuseript.
Spal.die 8.May i 390.

Del trattato fatto in Tra alla preenza del Vicario del R di Bona , non...-`
esendoui Conegli di quel tempo, non iposono apete li particolari; e i
come dalla preenza dcso Vicario pu reuppori , che li Traurni hauese

ro di gi condeceo di dari al R di Bo na: cos dall inrument0,che i tro


ua nelle note della Cancellaria di 9. Maggio I 390. nel quale il Coniglio d
ampla faculta. al Vecouo Griogono , Paulo de Marin , e Biagio dAndrea.,
de Marin Ambaciatori di ottopor la Citta. al medeimo R , i certifica... t
Viti per , chi contradise a queta. rolutione , e fece vna protei:: ch vo

luto re irare , gia che in esa seprime _quello ose deliberato nel Coni
glio, c emanca .

i 390 die 9 May atium Trag.in Sala magna Palatijpitibu-s Dea Lueani,C9'Dmi.
e Luxe tefiibus ad bot babitis non@ rage? Buzlo Duymi Martini exam. congre.
gato. ' eoadunato Grli Con. nob- Cin. Trag. in Iaiatio Cis in Sala magna de m.:
upm D.Vicarij 'Nicolai de .Arimino Iudicum ad uocem preconis, U' fonum campane
ut moris efipeciali! uper creatione Sindicorum creandorum , endorum per ,ip
um Genera e ConCqurag. deinandorum adprefcntiam , ' conpeium Serea

niimi 'Principis D.D.Stepbani Tirarth D.C.Ra.Bo.Maritimeque Regis ineliti ZJ'e.

de (9* pro dando, ci' ubiugando dominium Ciu.Trag.eiuq.Comitatum. 5] dirium


ipji D.Regi Bone tamquam Da naturali ipius Ciu. Tr. pro ut, (F' tutuit (T E!!
ubiugata Ser-m* (i Ill."- Principi bona: mem.q.D.D.Ludou.Regi Vng-Dal-'e.eiu
que Ln-- nate D.D.Marie RJ/ng. t. (9' expo/ito inaito Conlio Palatii , * alta
uote per ipum D.Vitarium (a' ludiees nobili us conliariis diii confilij quod inter
alia diium eoniium erat congregatum , (F' coadunatum peeiaiiter pro S ndieis
endis , (7 deinandi-s ad d. D. Regent Bone eausuperius congnatis iatim audit@

dic'io, " propo ito boe . 'Nob- Vir Ser Luca Mitalij Ciuis Tr. tamquam delimue
eruitor, C" u iti-'fue Str. @j [UQWPrineipis D.D Sigif-DJ/ng-Ddlme'Chngi:
l ."'i

z 52.

Delle Memorie

111."? ae March-Brand.efc.e' eius conortis &Maria; Reg.Vng.c-nolens-qui *pg:


igia [uorum paremum, U antiquorumue domus qui fuerunt fideliimi Sacre Coto
ne Vng, . . . . . diaz conlq dixit baie verba . Viri nobiles, O* Di . . . bonorau

diuper partito expoto . . . . . cum proteatione pro me , (9" nomine lij mei Mi
eatij exientis in dio conlio , qu odjeruemus fidelitatem ' contantiam Sacre Co

rone Vug.Do noro naturali tamquam fuerunt nofri antiqua' , quod melius et
nos mori quam declinare .delitate Sacre Corone Vng. " quod nullatenus no-zubiu.
genius nos, Ciuitatem oram dio D.Regi Bone, imo RJng-ZF alij Dalmatini

non oberuantdelitatem Sacre Corone Vug. nos rmiter obferuemus , * mijfa parte
ad buolos, " ballottae per uptum D-Viearium , (F' Iudices quod Smdicifaefi caua
mittendx ad d.D. Regem Bo. proubiugando diam Ciuit. Tr. vtprefertur idem Ser
Luc-14,@~ Micatiue eius lius mijeru nt eorum balottas in buola rubea del non,omni
bus diff:: Conliarijs wdentzbus dicendo cum roteatione omni modo Mia, iure, *

forma, quibus melms potuerunt quoderuent delitatem Sac.Cor. Vng. ce* quod dih'
Sindici non ant, nec Ciuitas Tr. ubiugetur Reg: Bo-rogantes me notar. *Pt de pre
fenti ad cautellam diii Ser Luce, ce* Mieat" u: li; eonciam preens insfrum . Et
Ego Francicus Luci] D-.Andree de &Geneio notf'c.

La riuolta di quee tre Citt al artito Bonefe haurd dato occaione alli
Zaratini dl ar nuoua vnione, che giurata :i fauor del R Sigimondo li 24.
del me'deimo mee di Maggio come criuc Paulo .
Ottenn ero li opranominati Ambaciatori di Spalato, e Tra dal R Tuar
tko Priuilegj vniormi, nequali conferm li Priuilegij gi confermati dal R

Ludouico in data di 8. delmee di Giugno 1390. in Sotelska , done Doimo


Zuratich , e Gio: Naplauich Amba. di Sibenico li l r. del medeimo mee ot
tennero imilmente l] loro .
A quea deditione vi deuon eser concori anco li Leignani , e Brazzan ,

poic e lanno eguente nelle critture di quei luochi i troual nome del R
di Bona .

Pocotempo doppo venne nuouo eercito d'Ongaria con Detrico Bubech


Bano dl Sdauona, 8( asedi Knino, come criuc Paulo, n in quel poco tem
po, che visc il R Tuartcko i troua memoria , che eguse alcuna mutation
di ato in Dalmata , aluo che i trattase tra Traurini, Spalatini, e Sibenza_

m nona vnione , per il che fosero eletti da Tulum, l ".9 Nouembe I ,91*
.Ambac.LomPrc de Micaccio,e Biagio dAndrea dl Marin con autorita

an`

dar-:1 Spalato, e Sibenico per concluder conforme alii capitoli tutti dalle_ me
deime Citta,c0me nell'inrumento della loro eletuonc,che e tra "l atti del

la Cancellaria i legge bencm li capitoli, n quello i concludce m alcu


na di quee tre Citta PC! mancamento de Conegli i troua ._

Mori il R Tuartcko li 2 3. Marzo 1392. e bene nel memoriale dl Paulo per


errore} o l'anno 1390. e li uccee nelReano di Bona Stefano Dabicxa,
che on erm a, Traurini Ii Priuilegij in data dl Suchouiza 11 25. Aprile 13_92:.

Era morto anco li 16.Febraro precedente Gio:Palina Prior della Vrana,11m


oti del quale conceero alli Traurini il eguente alno condorto.

'DLgs Frater Johannes de 'Palina Ptior .dui-ene , (e' Neolaus de 'Pahna Comes
Orouize notumfacimus vniuers, (ngulis pre. lit. inpe. quodiconderata ca~

ritate
indiolubiiis amori:
babita inter
M.m
' neu. rum memoria bonqat.
*c.

""
o
.L'IL

Dt'Trar.

35;

Ibem de 'Palina olim 'Prorem Aurana' Dal.atq.Cro. Banumpatruii cariimum}


(a' nobiles atq.Citem Trabgmolenteqapam caritatem non perireymo retaurare, (a:
renouare vna cum ipis no ilibus Tr. (i tata Cite eius , ac pertinentibus ad ipam-i;
.Adamus , (9' aicuramus qu oeumq.Trag.nobiles, ' populares,ubditas,Ciues,di.

trict-' amulos quocumq.ad ipam Ciuit. Tr. pertinentes( non intelligendo illos Tr.
quiunt rebelles ipus Ciu.) quod pount tut liber , ecur ad .duranam ,0' ad
Orouizam' ad omnia loca territoria,atq.tenutaa ad nos pertinentes quandocumq.
' quotiecumq. eis placuerit venire-tarai?" redire cum bonis quibucumque (9 per.
onisemel (a pluries ad iporum libitum voluntatis: 0* ad maiorem cautellam h
fieri iuimus,29" imprimi munimine nriigilli qua vtimur in preenti.Datum `lui-ano_
.dei 1392. die :6 men-.Aprilis .
Qqeti, che vengono detti rebelli di 'lra erano li fuoruciti opranomna-j

ti', de quali criue Paulo nel uo Memoriale.


i 392. die Iouis i I 1qu bora meridlei Trag. predii intrauerunt Trag. uerunt
bomines circa 34 inn-antes, qui caui ?enerunt in quatuor bare/iis picaritijsa' tunc
per eos intereusuit Lompre Micacq m 'Platea .
-

Del che i trouano alcuni pochi rincontri,che neceario regitrali per cal
uarnc qualche lume , primo de quali vna lettera del Doge di Venetia ent-_
ra al uo Capitano del Golfo .
./lntonius Vena-rio D. G. Dux Ven. Mb. " Sap. Viro Saraceno Dtudulo deuo
Mandato Capit. Culpbi d. dil.al. " dil. affeum . _Quemadmodum ad audientianz
reram potueritperuenire exortauit , e certa dicordia (9" candalum inter Ci

ues T rag.de quorum nouitate regimina Tra .nobis per Vener.Virum fra:. .Antonium
ordinis minorum in partibus Dal-Guaion it.`ub credentialibus literis intimauit.Ve
rum uia eadem Citae et nobis amica, ' pacicum atumuum optamus , ex cor.
de , delicati verecribimus , di* mandamus quod in cau , quo declinetis adparte:
Dalm- umus contenti, quod preente-ris vos circa Tr. (9' pro omni bona cauaxb" re
petfu debeatis interponere vos, ' procurare omnem concordiam, * bonum amorent
inter Ciues prediflos cum illisapientibus ,ca bonis verbis, qua dicreiiani velre vi

debuntur pro bono, O' tranquillitate iporum icut optamus : inuper pro rt nobis per
eundem at-.Anht relatum ~ridetur quod aliqui Tragurini per mare inuicem e da-_'
mnificaut , quod nobis diplicet; e?" prapterea placet nobis , quod omne bonum reme
dium , quod poteri: apponere, debeatis, 'vtpredilii non e damniicent "alla modo ,*
ed remaneant in quiete (F bono amore , cut debent ee boni Ciues , ratrcs , (3'
iud nobisumm placebit ; ' circa boc aciatis qu. quid boni poteri pro tran ~

quillitate (9' pace dle Citis; E* quia dum eritis in partibus illis , ')-Tbbtis omnem
inormationeme rebus prediis , debeatis operari, (i' fat-ere poe verum ad pa
nendum illos Ciues in concordia, (F' bono amare, O" quod deiarit a nouitatibus qui

bucu mq. pra bono G* coneruationeua per illum modum . ( viam , quam expedire
noueritis pra vt deapienti vera con..-imus peramus . Dar. (Te. Diex .Aug.

1nd..\v. cioe
, 1392. L
a.
.
i- ~
i" _
_E nel e note della _Cancellatia i troua mitamento del tenor mi;

critto.
Z

In

Z 54

Delle Memorie

~ In Chi-illa' nomine ame . 'LL-,ts Ciga Ioeph Reior Ciuit. Trag.

.`

, _

Indice: ae vniuerum Conlium ein/dem Ciuit. Tr. om nibws in perpetunm preentium


notitiam babituris . [Ila enim C iui! augeri 'vt plurimum ertur , l1 de nihilo in..

at redigi, quia Pndecumque eonuentibu-s born-5,@~ notabilibm Cillle , ('9 maxi


me magnatibu-s eomunter, (F ad boe benigne pei-cipiendos eflitur gratioe. Cum ho
minum nulli quantumeumq. magna-5 vel potens pere ipum valeatmii alijs com'te
:ur-Hi] enim Ciues ('9" eo amplim magnate: , ('5' potentes unt Ciuixatis tutum oaeu
lum hoibmmeniorum deeno,plebts tuitio,bonor ae gloria , Tredt-ntium uble
uamen . Quo circa aduertentes , (9" conderantes Mag."- D-Margaritam V. q. D.

Ioan.Nlipitij, (i Ioannem natum eiudem Cetine Comitem qualiterolicitudine, "


diligentia in norie necceitatibue , pericul'is , (o ab indelibue iac'furisubidio gen
tiunuarum multipliciter iuuare , ' cum cullodie nora pericula epius remouere

erantnos
. Reier , ('9' Iudices , (F' conil. preati ipa plurima , ZF' innumerabila
nSane
benetia memoratorum D.Marg. cb" DJ 51/5 nati eiudem olieita mente reeeognojcen

tes cura debita , ' mlanti meditatione liberantes ~aipartis capite in maori , " _ge
ner. Consd Ciuit.Trag.die 13.men. oub.139a Ind. 1 5 pro rt patet in reormationi
lm-s d.Ci-s Tr.eriptis manu Guil. q. Magiri Fran. de Dobrolio Ciu. Bellu. pub.
not. (F' nunc Murri] , ' Cancel]. Cis Trag. ab eodem maiori , ('9" gener. Con.
pleniimam aueem , (F licentiam babentes , imc e'? alia aeiendi eupentes , 'nt pre- '

diciturtpam Ciuit. Trag. magnatibus premuniri ,* eognocenteque quod quando plu

res unt Ciues maiores , ac preualentiores potentia, tanto magi-s Ciues , (F ubdt'
:os emuli ledere eo amplia-s pertimeeunt . ,Quare ipo nojlro connotato a congre

gato conilio ad onnm campane 'Pt mori-s esi in Pal. Comitatm pota parte ad pi.
des , (F ballottn-s , Pt moris e , norum nullo dicrepante benignius , generou-s
admtttentesepefafle D.Marg. V. dii q. C- Ioan. 'dLelip-- D. Ioanni nato eiudem

Ceptini Comiti, tamquam noris deenoribws, (F benefa &oribm eorumq. beredtbus,


('ucee. in perpetuum bano notra donationis titulo quandam domumtam in Tr.

potam iux Domum Sore Marche? penes Domos Merci DD.Cberuo'je Voiuodelus
olimfuerunt rNzeole Sobotte,et penes domos Gliube Get-zi e,ac penes iam publieam
aluslateribm . .Ac etiam rnum Ortum potum in diri u Tr. penes orium Mirfe
Maltri, 'penes terram mona. Eee]. S. Mecha Monialium de Tr. ae pene--m
magnum @Pen-es terram Ser Tbeodosij , ce' penes terram 55- Coez ' Dmne
Mart. ae etiam tres *villae aid. 'Pi-apmtni am. eliminano-:lim D01 WWW Olfm

per Neolaum, (g- ,mm-:em lios q.-.\\n reeertnt ae Tr. poeae noros notorios
emtzlos (9' indeles praditares Ciu.Tr. nos odio capitali perequentes in maximum de
trimentum Ci.- ni-e Tr. iauram norarum domorum, ac totius patrie detrtmentum,

una Domuthum, (F 7111-15fuperim prenommataa , eum omnibus earundem iuri


Zuzs oblMWibuS, (F pertinentus vniuers vid. cum omnibus earundem domorum ,

(y 97' introitibws, exitibws , ac diarum trium villarumedilibu-s , 105490le


-m'ne term culti-5,1neultismontibu-smemoribusZaeuis, aquis, nec non metts' me

zzi-um cmbus vniuerisx'' catterts iuridifiioni us prealegatis &Marg-(F' D.Io.n-a


to eiudem perpetuo, (F' irreuocabiliter duximtts conferendo ad babe. tenen.

alie

namc'' quiequid ips Dnis Murge? Ii eius nato,vel eorum ber. cucee. detneeps
plaeuerit facien.promitt.inuper diis (Fe. .
In cuius notre donat. omnium

prem is.teiim.hne ptes laeert iumusmoriqxois conueti igilli appenone mu_


m'ri.Dat-Trag.ub .Amoi 1392 Ind.15 die az memxbris prof-nob mr. D-D- Mart

no Petri Marigi, Caello de Caelli-Petto Stephani Duymi, (ai Gregorio Petri guy:
~

"

4;,- Di Fr-nia"

355

mi Ciuibus Tr.tefilzus adpredifia vocatis habitis, 29* ragni::


Et in vn'altro inrumenro , che nellArchiuio .
In Chrii umani-.Anno nat.eiudem 1393 Ind. t vacante Regno dominio Regali',
tempore quidem vener.pat.D.Griogoni_ Deh' JPIC-;cd-S gratia Ei Tnj' Mag.
29 potenti.: viri DJ 515 lij q.D.Comitis I'his ALL-tipi! ho. Comitis Cetine , (F' Ciu.
Tr. nec non nob. vir. D.S`ore Marca', {'9 15h Duymi Donati .Auguini de Caois,et

Micole Cipriani Hon . Reorix, d" Iudicum Chet-.die t s .Aprilisaum Tui Pla
tea ante 'Palatum Cis ;n'tibus . . . . . uti vigore ref'ormationis conituunt Sin

dicum Capum .Auguini de Caoi: ad romittendum nob *niro Ser Duymo Theo
dosij Ciui Spot. due. 1:00 aurioluendos paeio quatuor annorum de introitu duime
picarie Hatim calculata ratio: , ac etiam Egregio vira D. Comulo de Petrachi:

Ciui Spal.Comtxi'Sibenici videbitur, quod( e Tr. ante dium termiuum oluat , '
boe pro emendatione , " compenazione quorundam draporum , eu pannorum , ,
aliarum rerum acceptarum d.Ser Duymo , (9" Ser 'Nico e eiusrcmu' de Domo q. N5'
coie Iacobi de Tnper quodam homines , ' famulos , qui reintraueruut Ciu. ?mici-m
nobilibue, qui ad preens regunt Ciuitatem, 29" quia intentio nobitium Trag.c[l wiuef
re tum nobilibus Spal-amoreatrum (Te.

Et in im fragmento di riceuuta fatta dal Capitanio del Golfo , che pure


nellArchiuio i leggono linfracritte parole .
x 931M- 1- die 25 Septembrit. Ego Ioanues Miani Capitaneus Grlis Culfi
con teorreeepie.

. . ..

. .dC'ite Tr. proparteolueiorum

ducat- r ;o aura, 'ol. gquos denarios debent, tenentur dare occaione cu_
idudam reitutionisper eos . . . . . per eo: de Trag. derobatis . . . . .
049.

a:

Et in altro inrumento,che negl'atti della Cancellara. i contiene


139; die x t Xbris .Afium Tr.in domo heredum Ser Petri Iaeph pi!.
Nobili-s viri Ser Comulus de 'Petrachix de Spaleto , Ser Iacxa Nicole Mathei de
Spoleto U' Ser Nicola Gregori) Dragoy de Sibenico, ad requitionem , (F' inantiam
Duymi,Dome,eF' hanno` fratv~um,e"lioriim q-De e Damiani de Tr.ibidem reent.
' petentium inantme pro [LK' earum cuiuslibet heredes promierunt no .et ap.
'niro D.Caoco de Caal-?is Refiori Ciu.Tr. necnon nob.*airis DD. Mira Mauri, Ihi
Duymi,G Matheo Ser Petri Ioeph Iudicihu: d. Ciu. Tr. ibidem preentib'us a 'i
pulme , (9* vice C'is Tr. ac nob. eiudem Ci. quorum intere, velina-ree poee

dare operam cum e-[fu quod dii Dmine , Dome, Ies :hunt ad connd Vid
dius 1505 ad Ciu. Iadre , * d. Dmine , ' Dome ad Ciuit. Le/dc a IMM Climate;
ci; pro connio ipe Di Reor , ' Indice: aignaueruut , e de ipfis Ciu.- ip/ y nec

aliquis iporum recedent , donec aliud habuerint in mandati: ab ips Dis Reore ,
29' Iudicibus , vel ab earumucceoribux , uecfacient, nec trafiabunt ip/ Duymus ,
Dome , ' les , nec aliqui: iporum cum aliquo vel cum aliquibus arliculariter,

vel occulte dita , vel fatto aliqua s que redundare oent in preiud.

detrim. ahi

[mm Ciu.Tr.necip]ius Ciu-quodecus fecerunt . DD. ' Iet velatiquisipjbrum


Z 2.

:cutan

z 56

` `

Delle Memorie

neantur, (9" debeant dii Ser ComJaa Madare, eoluere C'i Tr. due. 3000 au;

ri vid.duc-M.auri quilibet ip orum pena quartipluris ce* expen. (o ub obligat. omn.


eorum, euiuslibet eorum onis preent.futuris
eodem die (9 loco

dili D.D. I'es promittunt indemnitatent uptts ub obligat.bonorum et inuper vo;


luerunt quodtlicitum diiis ComJa. et Ni. * eorum beredibue peronas eorum"
cuiuslibet eorum vbique locorum, e? terrarum in Venetus,./{nconie,eu ObrouiQx, in
Segna, ' in Bona eapere, er* captacere, careerari donec eisatisat .

Da quee memorie

certica quello criue Paulo , che li fuoruciti di

_Trau entralero nella Citt li 1 I. Luglio 1392. e che nellingreo oltre lho

mcidio di Lompre di Micacio Vitruri , foe anco accheggiata la Caa' di Ni


col d1(_31acomo ur Vitruri , e che uelli chall'hora reggeuano la Citta fa
ceero ricoro a enetia , e concafero li beni a Biagio , e Nicol glioli d'
Andrea di Marin ( chin quelloccaione aranno ati cacciati ,i -vero fuggi
ti dalla Citt) che furono donati alla Contea di Cetna, e Conte Giouanni

uo gliolo , quale foe anco eletto Conte della Citta . Et in quella venen
do nominate le cae cherano di Cheruoye Voiuoda , e ch'erano ia ate di

Nicol Sobota ( che li deuono eer ate concat*: con la mede un'occaio
ne , e bene per mancamento di critture non e ne troua rincontro , e dona

teaHeruoye) onde connando quelle deLSobota con quelle dellifratelli


.Andreis , quee deuono eer quellCae'Epoedute anco hoggi dalla me+
deima famiglia Andreis vicine al Monaerio di San Pietro, e quelle del So

bora laltre vicine a San Spirito doue a giorni nori i vedeuano l'arme de.
VitturiSobOta, ch'eravna Ste la con- vnOro dentro arma dOrora terra

d'Iria della quale hebbe queta famiglia anticamente giuridittione della_


meta 5 che furono-lena quando la caa f ridotta ad vo del Fontico publi

co s_ 8c hogg' j edono nel ontuoo depoito di Marmo, che nella Chie


a di San

ratiua d

ICO dellvltimo machio di

nella caa,- e i come dalla nar

onarione i corge che li fuorucxri i foero ritirati in Scritta_

vmenrejg R Tuartko , cosi poco auantila uamorte Vuch iclio di Vulch

uo Bano, eendoi riuoltato alla arte di Sigimondo , p0 e laele a..

Cha '5540116 criue PAUIO ,iChe o e inuato .Ambaciatore li @Marzo r 392.


e nelliGonegli di Sibenico nota ,', zh-Mi;
lerieri 'al Bano , cV.Bano ono
'
" *
mo Bano, 8c il Conte Gian-im}'.
.i
b i .-'
get Cittadini di Zara , e e_ ,,
,_
,

Au p

y. dati ro. ba
0, Ch ll medez
' . V.Bano foero accettati
.
.
o giurata dal medeimoV.
. . . ~
.

ano li &SettembreddlgWn Mpreenza del Conte Nelipltio , glio

di Conantino , `

li fuoruciti fa
cautele acc 7'
to in PiazzJ_

z, " m Nelipitio; dal che argomentar i deue , c o

niu qneo ato turbolento enrraero con le


Pau!0 c'hm quelloccaione nomina foe ammazza
re_ dl Micaccxo olamente,
.
.come quello,x chera
- - loro ni

prmcrpale della contraria fattione, e che u dichiarato OlO.


mico ec
Retto,re nxule , e criminale nell'abenza loro , e poi Ambaciatore al trat

tato con Spalatini , e Sibenzani. ,rx


Manti diordini deuono eer uccei in quell occaione , de..
qsxli nona troua memoria, 8: oltre li tre fratelli connati :i Legna..
~.~

e ara

.t

`c zara aranno {tati banditi degl'altri , e d'indi aranno nate delle vicende:
uoli depredarioni per terra , e per mare; vna delle quali conuenne pagar al
Commune, come i vede dal o radetto ragmento di riceuuta del C apitanio

del Golfo . E anco degno d'o eruatione, chin quella titubanza li rientrar
con tutto che del partito di Sigimondo ,j non ripigliarono il uo nome : poi
che li 15.Aprile r 3 93 . vien critto vacae il Regno : onde ando otto la pro..
tettone del Conte di Cetina, 8c eendo morta la Re ma Mara , non voleua
no dichiarari daccettar Sigimondo per R . Man arono li Zaratini Paulo
crittor del memoriale,e Crecio de Rainiero Ambaciatori : Tra li 6. Mag
gio uequente per pacicaredli rientrati con li uoruciti : 'ma. concluai pri`
ma tregua , e poi pace tra Sicilmondo, 8c il Re Dabicia di Bona , come dal
Priuilego di Sini mondo de1394regitrato nello era De Reg. Dal. 8c Cro.

lib.z. cap.3. i deduce, retando Bona in oter _de o Dabicra ln vita ua , e..
do po lamorte ricadeua alla Corona d' ngaria , ritornarono dunque Si
n mondo la Dalmatia, e Croatia , e li Traurmi riaunto il uo nome , come..

dalle critture di 25.Decembre 1394.appare, e nalmente eendo venuto N i

col de Gara nuouo Bano,che fi fatto Conte di Spalato,fi`1 pulata la pace.


con li uoruciti in Spalato nella eguente maniera.
In ne Sui-2,@ Ind.Trinit.(Fc../1n.139s Imi. 3 Reg-r* Ser:m 'Principed D.no-`
iro Dmaiurali D.Sigi]l D.C.Hung.Dal.Cro. 'c. Rege inclito ac Mareb- Braad.'c.
temporibus quidem Ham' in Xp0 pat-U' D..Andree Deb@ .Ailice Sedis gia..\{rcbiept`
Spa/.Mn renui niri Dit Nicolai de Gara diorum Regnor.Dal. Cr. Bani nec

non Ciu.Spal. Comite, U* plurimum bonor , ac nobilium , di' prudent. nirorum D.D.
Duymi Caripicb, Petri Iis Cindri , ce* 'Nicole 'Petri Comi de Comis Iudicum Honor.
d-Ciuit.die 22 men. Ianuarij . Vniuers, ' [in .:bitch-Dal. ' Cro. pacis zelato
ribus pateat euidenter quod inter catera , quai'ui-'fumfouent iuitieprouincias am
pli-ant, (F' terms extollant Itaque intel-eprociant , (F' diuitijs aluant , in uque le
titie, ', gaudia celebrentur, nt cantus 'P ateat iuxta Zaccaria Propheta ententiam

impleantur inantibus, (o puellis ludentibus in plateis iliud babetur potiimum dum


urine?" quietis pecunia remotisguerrarum, (F eenonum , ae iniuriarum obaeu

is per ipos 'ProuintiM publicantur.Hinc eli eooperante altiimo, qui nobile-m? ple
bem [uam Ciu.Trag.non depexit in ne,ae totum populum Cbri.diligit, gubernat
ex guerra pefiifera, qua diutius in magnum dierimen d-Ciu.Trag. (F damnum totius
Regni Dal-pululauit inter prefat.nob.Trag.pax nera (F perpetuo duratura nt lueifer
exorta e . Hee enim mentes eorumerenauit, animos tranquillauit , mplices corde
feci: amoris ninculum, (a' conortium caritatis inter eos adduxit bella compecens

in tom rimens inter eodem. Itaq-omnia inter eos preterita odia claufaunt eume
pultis, i ira-s nouerunt erire cum preteritis, ce' eri die di menJanuarij in preen
tia prefati M. D. 'Mico ai de Gara Bani ipus pat-'is traatoris pax ipa capitulata
die 23 dii menJann. in Eccleia S.Laurentij in dia Ciu. Spa!. ad laudem, E* glo ~
riam eiudem ditt, ae B.Marie Virg.Matris eius glorioa, tociuque Cele/iis Cu
rie . .Ad bonorem excel!. magnif. Triumpbum , (9' gloriampreati Ser-'m Principis,
(o' D.N;D.Si'gi.Regis eiufq.eonfortis (a contboralis Ill. D.D. Marie, commo

dum omnium Traanter ipos nob.Tr.publicatafuit,capitulis,conuentionibus,modis,


pa[iis,tlauilis,pa&ionibus,penis,( obligatnfrafcriptis nid.
'Main nob. niri Ser Zore Marti , Ser Ciga Iofepb , Ser Marinus 'Petri Cipitbi , '

Ser Marcus d. 'Petri Cipicbifratres, Scr Greg. Petri, Ser Stepb. Petri fratres ,ec
Z

ziue

z 58

Delle Memorie

Ziue Lude, Ser Caous de Caual-5,@ Ser Petrus Stephani Ciues Tn ibi preentes
pro e, ce' 'rice (' ne Ser Donati .Auguini de Caoctis , Ser Ioepb ,- Ser .Andrea "

Stephanifratrum , ce* liorumupti Ser Cige , Ser Micbouilum Lode , Ser Merci, Ser
Ioeph, (e Sr Tbomafratrum, (e' liorum up-i Ser Zore Marti . Ser Nicolai 'Petri

Ser lacobi Stephani, Ser Iis Stepbani, U' Ser Nicolai Stephanifratrum , Ser Ioan
nie Duymi , Ser Cbritophori , fer Stephani Petrifratrum abentium de Tra . pro
omnibus, ee' pro quolibet iporum promierunt de rati babitioneub penis , (F o liga!.

infracripm, ce" parte ex *ana .


Nec non Ser 'Paula-s Marini Watch , c'e'er Menia Iacobi Nicole , er Nicola
;Andree Marini , er 'Petrus 'Petri Biuici, 'er Bufalue Duymi Martini ,er Simon_

Nicole Iacobi, Ser Micacius 'Petri Micacij , Ser Duymus Dee Damiani er Ies
Dee Damiani fratres , Ser Nicolai 'Petri Micacij ,er Micaciue Mcolai Micacij ,
(F er I'es Nicolai Iacobi etiam nob.Ciuit-Trag.parte ex altera , (F ibipieentes*
tam pere, quam vice , " nomineer Luxe Micatij, er 'Nicole Gregorq'fratrumq, '
er Blajcbi .Aridi-ee, " er Iacobi 'Micol-tb@ er Micacij Dejili, Marinifratrum,
(F' liorum qLampridij Mieatij ,er Mladini 'Nicole , er Ioannis Defe Damiani, G
er Nicole 'Pauli Marini abentium de Tr.eodem , pro quibue omnibus , " pro quali bet iporum piomiferunt de rat.babit.ub penis, (F' obligat. infracis (F' parte ex alte
ra inter [ee, (F vice , U nominibm quibu-sfu ra, U* na pars alteri , (7 altera alte

ri 'riciim de eorum libera , KF pontanea , ac zona voluntatefeeerunt perpetuam pa


cem tranquillitatem , remionem , (F tranatiionem cum palio de aliquid vlter ue
non dicendo faciendo, vel innouandoub modis, capitulis infracriptis 1nd.
Primo quod deanguine nobilzum fafto in dia Ci. Tr. nulla in eternumat men
tio, vel improperium inter dios nob.Tr.interefe , E* vice, (F' nominibus quibus u
pra paciccntes, nec rnquam verbo inter eos dici debeat , tu mihi es in anguino

culpabilis , 8c ego tibi peperci , vel imilia iniurioa vel ampulloa verba . Se
cundo quod de quzbufdam popularibios tribu-s vel quatuor , quia principio inter alias
popularesfuerunt in cauafanguinie illorum trium nob.di&e Cin. Tr. quos nominare

non expedit pars contraria nullamanguinis windifiam expeet ed committuntur


iuditio nob.[adren. Special-,QT- Siben. ampred. 3 nel 4 debeant, vel point Ciu.Tr.pred.
intraremutbabi * ,

.. .axis. 801,142xulari. Tertio quod quilibet reuerta- ~

tur adfuumpriinum `_q

` ' 4 4,, conditionem in n qutbsfuit anna

decem annos,oluendo debita,


' i
. o adr-m liquami- - . .
.z

f , ,Pci-dum iultmm neminem eo.

f- damn baci-enne bmc mdezIIa


.
vtrique mi de bon-1,351: - f "
Mutant-tte concordant inter _e , *pt per
damn .adbocdepnhtos ;i
" 's controueria , (F queionis bocfaiuo
ed nulla pars cogatur alteri pani aliquid reituere , -velfoluere . quinto quad de
D-Ei totum committatur D.Nicolao Bano in perona/MPV D- Reg Hg- lui

.Banti-5 babeat determinare pon introitum diff. nob. in Tr. per vnum menem, nel

duos menest in arbitrio duor.nab.1adren.e'e totidem Sibenic.@* totidem Spalat-eli.

gendorum per eorum Comites pro vtbi meliue videl-itur pro bono ,

pacifico , (e

tranquillo .tatu dia C_iu1't.Tr. prouidendiuper duobus "nel tribus alqs extra diam
Ciuit.Trextramittendis, vel exulandis . ,qui omnia (Fapromiit. . . ~ . . Violato resnt rebelles - - . - - conrmentur per Regine litierais . Item ad boe rt prefens
pax perpetuo duret fuit aii/im, (D' conuentum inter dic. parte: . quod quia populares
fuerunt caua, (F origo dienjionurn preteritarum , (F turbationeatue dzie Ciii-Tr.
quodaliquis z vel aliquipopularium aliquo modo iniuriarentur aliquem , relati

quos nobiles verbis autfafiis , tune/it in arbitrio D.D.c'oniiti5, ' Iudicum, nel ma;
tom

.Dl TM .

z 59

io'ris parti: eorum punire e05 non ate-nta forma tatuti, 23' hat duret qu. ad anno; da
tem die preentispatis . Item fuit aum , ' conuenmm pro bono pad; perpetua
quod
nulla
fratalea'port
in Tr.exceptafratalea
&Spiritm
, mecolore
poit nonpon:
ee v: in..
Conlio
continetur
. Itemee
quodpopulares
die Ciu.Tr.nllo
quelto
facere toadmmt-ionem alxqam pena concationu omnium bonrum euilibet, qui in.;
di: eoadunatiene um: . Item qms euiucumque condition exiat coadunauerit
populum , vel aliquam gentem ea111 turbandi atum (iui:.Trag. Pena capiti: pted
zur, (9* vltra bce en bona conjtentur . .Aafuerunt haec S alatin Ciuinoua in..
Eccleia S.Laur.ptjbu5 nob. Egreglegum Du-DJaco o da Raducbu, nmer
Creo de 'Ngzs, G* Ser Simone de Detrieo CiuJad.D-Thomao Ditt' Thomaouicb
(F er Sraeenowtolai, (F er ?Atala Tbeodoxif' Radauani Ci.St`ber-.er Petra Zon'
de Comis,c9w Comtte Cornqu de 'Petrach Ciuibm Spalato tezbm, U* nob. Milite D.
Ioanne Marin: Cme Spal.t0nl.e' examinat.
Die 24.14nuanjupradzc'ii nobzles Iud. Spa!. e Siben. mameroeptem excepto Sd:

raceno 'Nicole declarant quod de quibufdam popular bt ibm , we! quatuor , qui d
principio inter alias popularexfuerunt in canafanguints ee infrafertptos , videlicet.
Radicbium Stronoumam, [/irt-m Iaremch, Imael, (9 Stipanum Tazza, qui non..
debe-mt net point Ciuit. Tr. intrare, nec in eaare , aut babitare imo exulentur_, G*

ex nunc perpetuo exulex, da* exbaninnt , (F' totaliter exule: , (9' exban. intelltgan
tm- ; dita c iuitate Tr. @ eiws dinane ,(T diricu ,ZT quod nullo quam tempore
pont, nec debeant inn-are, nec aremn [Mbitan dzfam Ciu.Tr-nee ipu-s campum
dizione-m, vel dih-13.2? contrafeterint ip vel aliqui iporum , quod tali-5, vel tales
contrafac. e. capite pumamur (Fc. quodynon paint rebanmri (M'- pena M. lib

(Te-declarantes mln/omini quod ;11814. exulat: babe-re debeant omnia bona eorum
abilia vbicumqaf quod non debeant ora-(Fe.
t.
Conrmata Sigi. R. ad inan. Donati de Cacais , (a Mathei 'Petri Ioepb: d:
ega Sindic.Tr-Dat.Tinini1` in feo S.Dor0tee Virginie .Ambi 1 397
Cos s'acquietarono le dienioni tr Cittadini, c'haueuano lungamente..

diurbato, non olo la quiete della Citta di Trat; ma perle parentele , e di


pendenze de ptiuati, ele diueritz lellc attioni Ongara,e Bonee,tuttil Rc
gno di Dalmatiascome nella preatxone i leg e;doue degno d'oeruatione,
che ven gh! nominata Maria moglie di Sig] mondo , chera morta doi anni
auanti; ma. i come le dienion eranocominciate lei viuentc , cos il Palati

no Gara glio dellaltro Palatno, che eruendo la ea Regina Maria_, f alla

preenza ua ammazzato , haur voluto ar apparir il uo nome anco doppo


morte per gratitudine . E anco ocruabile, che nell etea delli Capitoli ven

gono ommcii li nomi delli tr nobili ammazzati nel priro tumulto z 8c il

uarto vcco, udo rientrarono li ugaiti, non viene ne anco mtouat0,dal


c e conoce c eendo ritornato Signondo nel acico poll'eo dellaCit.
t,la ua fattione, challhora dominau, hcbbe quer'auantag jo, Chclc _con
gionture de tempi portauano, 8c allhora in luoco del Conte

xouanm dl Ce..

tina eletto Conte il opranominato Giacomo de Raduchis Dottor di Leg


ge nobile Zaratino , chera ato gia. eletto Conte del 1388.4'1 quale venuto al

la carica attee edar glanm, 8c indur quiete nella Citta.

4.

Dell'

z 60

Delle Memorie

Dell'altre cozuccee neltempo della prigionia del Ke' ,Pigi/mondo,


eonde reuolutioni dOngaria . Copa
ni

'

Eituir alla patria l'erineci non trouandoi memoria , chin uei


R tem ieguie altro iurbo , deuepreuppori , che le parti anc e..
'dani dia ri paati , s'applicaero ciacuna riordinare le proprie facolta ,
'che `dalle vicendeuoli vendette doueuaneer deteriorare , e erci atten

deero a viuer uiete :ma come che tra glaltri diordini, che eguirono nel
ritorno delli primi fuoruciti del 1 39z.urono accheggiari certi pni di Doi~
mo di Teodoo das alato , che la Communit l'anno equente s'oblig di
pagare in 4.anni dal_ ario della pecaria , come dalla opraregirara memo
ria apparice: nondimeno ll pagamento non egu , e non di poca ommaJ
*Onde Doimo rinou linanze per eer atisfatto : ara perci bene di regi
rare laltre memorie, che i trouano de panni, e loro pagamento, poiche.

quea controueria u pi volte rinouata .


1392. die I. oub. .Affth in Domo Matbei 'Petri Ioepb pre. D. D. Matheo 'Pri
mic.Dea .drebipre. Marco Bogdani, 'Nicola Sttpe Garzulieb Canonicis Tr. Grego~
rio Pardaieb de Spalato , Conte de Florentia, (' quamplurlbue alijs temoe. ' rog
G Martino Stanni Giliq' Exam. .Quum certa quantitM pannorum , * ul'lagnorum
fui/et depoita in Tr. apud Nicolam Iaeobi in atione Fantini per DJ/ieebanum, '
DJex Boneeriperat Ci Tr. quod nullo modo reituent dif-?o D.Vicebano,nec alieni
per pluresu literae ine eius lieentia, eum DJ/ieebanus WMF' contra voluntatem

di&.Dp.Reor. ud. ('9' C't-s Tr. aceeperit dtios panno: . Igitur prof. D. Reflor, (F
Indice: proteanuxontra d. D.V.Ban.preentem audientem de omni dapno quod C'e
Tr. poet reqifere pro diis pannis,ac etiam idem D.V.B.znus promite, c'e" ua bona
obligando di um C'e coneruare indemne, at: etiam promitoluere C'i Tr. due.loo

altri, quos Nicola Iaeobi mutuauit idem D.V.Bano uper diiis pannis reituendo (Se
Tr.di5fo D.Bano certos pannas,c9 certa-s partesuag not-um, qui deciebant de diis

pannis, fuagnis Pt idem DJ/-Banus aeruit pro quar. Hit-diff :conduca aur
Matheus 'Petri Ioepb extititdeiuor , (F principalisolutor Cai
Prmbs a @f
, `-ma-ndatis D.V.Bant .

Lx

ze: -e v-

4m

. ;1a u

quea memoria appare , che li panni erano m caa di Nicolo di Giaco


WVVitturix che dordine del R di Bona non doueuano eer dati ad alcuno
Enza ua licenza, e dalla oprarcgirata memoria dellanno eguente, cnall
entrar delli primi fnoruciu oe depredata la caafdel medeimo Vitturi , 9
'Portati via e Panni-a onde glentrati allnora hauendo coneguito li magi
ran della Was-.perche quelli, che pigliarono ei panni erano dependen
n lei-0,, ' ' ata amicitia c_01 Patrone de panni,obligaron ricommnne

z] Pag i ko opraregirato,il quale non eendo eguito_ , e non _di poche)


lire aunti la oprarcglrata pace , e ritorno delli econdi fuoruciti , quei
non hauranno voluto alenrire,chil Commune occombee ad eo pagamen
to 5 ma che foero pagati dalli medeimi, che glhaueuano pigliatif e perche,
seta in queto mentre olleuato Pago, e cacciato il Rettore , che V1 mandaua

no i Zaratini ( che ne fecero apra vendetta , come~ riferice Paulo) ondil R


Sigimondo mand il Vecouo di Zagrabia uo delegato,che conuocara Die

ta Prouinciale in Nona ( alla quale tra glaltri Dzknatini mandaronoTanco ii


-

rau~

TrauriniglAmbacatorli 28.Mag io) dichiar Pago libero, comelaltre


Citt della Dalmatie., come nella entenza. dl 24. Giugno regitrata nelle.,
note al memoriale del fopradetto Pzalo i leg e, e con taloccaione com
paro il patrone delli opradetti panni auanti e o Vecouo ottennela enten

za ritrouata in vn fragmento de regiri , che contiene la erie del tatto , 8c

la eguente .
'Nos 151m Dei ZF .Ap-Sedi: G.Eus Zagrab. ecretarius Cancell- Sere; Princi -`
pi: D.Sigimundi eadem GJegi! Reg.Hung.Dal._r.e'c.March.Bran. 'cnecnon ia
diis Regni: Dal-U" Cro. Vicarius, U: Iudex Gralis memorie commendamus per pre*
ente: quod in congregatione rio/ira grali rniuers nobilibu: (F' alterius cuiuuis Ha

tus,condit. preminentia hominibus ex mandato peciali commiione &DKN-,Rei


guci-ia ecunda poeum acratlimi Corpori: xp: in Ciu. ?Ame celebrata Nico-T
lau: lius Theodosu de Spoleto inua ac Du mi fratrisui peronis in nari preentia
peronaliter comparendo ropouit coram no i5 quod in anno , cuius iam quarta ina

ret reuolutio pred. Buco au: , e? Duymus ex balla-5 pannorum diuerorum color-um'
E" vnam ballamuagnorum in Ciuit. Tr. pene: virum nob- Nicolaum lacobi depo
uient. Tamen non pot multos dies quidam Ciues , quitempore diffa depoitionis
erant exules, (9' exititij diffa Ciu.Tr.eandem Ciuit-cum armi: regrei cum alijs eis

adherentibus diftos panno: (F'uaneo: accepient abque culpa aliqua Nicolai , "
Duymi pred. U eodem in uo: vus conuertient pro uo libitu roluntatis: po hoc
'vero lei. ntes ammo: ad iuiitiam m anno cuius iam tertia preterijet reuoluto con

ituijmt nob. Vis. Caoum .dug-uum , a* d. Communir Tr. prec. (o Sind\pe


cialem ad infrasfapecialiter ex equenda diux vero Caous Sind. ad executionem
poteatishi rt dium ci attributie promiet , (F' conuen. d. Duymo dareoluere,

(9' num. due. x IOO boni auri , e'? iui pon. in Ciu. Tr. vel Spa!. in denarijs olum ,
?9 non in alia re inra 4 anno: tunc proxime venturosub certa pena hoc modo , ('
puffo quod Duymus d. habere deberet pro oluzione , (I' parte olutionis due. 1 too

duc. auri 4 annis continue incipiendo anno pred. (F' -utequitur dacium duana peca.
ria d. Communis integre , (F' ine aliqua diminutione . Et nito tempore d. peca.
ria diciannorum 4acta, e?" calculata ratione inter dih parte: de receptione pecu
nia dli introiti, * aa demonrationepretium recepient quidquid deceret ad
-difiamummam di- 1 100. due. di. Commune oluere teneretur eidem atimfa
a ,. calculata rationepred. de quaumma atebatur d. 'Nicola e recepi'e d Zo
re Marcide Trag. ratione diff. 1 xoo due. de introitilms d` pecaria primi anni tib. '
243. U' ol. 3. (F' quod pro reiduo d.olutionic d. primi anni vque ad complemen
tum lib. 500. quibus *vendita-fuit d. pecaria vid. de [ib. 2.57. ol. I 7. eciec eidem
ententiam contra d. Zare , qua quidemumma di. 500. nb. acendit ad due. t t I.
ol. 1 o *uuali: monete . dicebat etiam d. 'Nicola quod de retij: annorum equen

tium d. pecarie 'uque ad banc diem nihildedient diis affaribu: in predifaolu


zione: ed omnia in us , ' nccceitates d Communis Tr. conuertient pretis

omnibus requiiionibus diff. aorum , quibus eos ad [atisaionem diarum pro


trm ionum tam coram hominibus Capztuli , quam etiam notorijs publici: requifent .
quare petebat d.1\{z`colau_sbi diff nominibuidc tura@ iuitia remedu': prouideri .
12x aduero vero Vin nob. 'Paulus Marmi Quarchi , Marcus Marini Cipichi , (9"
Matheus 'Petri loeph Sindici dih Communis Tr. rePondebant quod diu: Caou:
ad aciendam promij. pred. poteatemucientem minimo babuiet, edolumodo

pro 4 anni: pred. obl-gandipecariampred. quodq. dicii panni , (9 uanei diff. ad.
ad
1

362.

Del/e Memorie

ad diamummam pecunie (1.1 Ioo.due.minime afcendcnt.


N95 igitur arduis Regalibm egotifs prepediti d.caaam in Cia. None. dimre
non Valente: d.Sind.fmmm mandare expree propria': in peronis cum eorum iuri
bws coram nobis 'Pagi deberent comparare d.a[i.de mita reponuri . Ibtdemque
nobis debita bara pro tribunaliedentibas compari-it d. Nicola 7t aor inanter m
itiam poalando , compara ex aduera parzeolu-s d. March Petri Cipicbt ZF' [e
petitiomlms d.a&oris oppouitc ut upra . 'N95 igitur conderantesformam *verbo
ram Sind. " promi. per dCafaEium Sind.fa&-ZF te.Franciei not. Cis Tr . tei
tanti: per pub. z'nlr. manu ein-5 eo nfefiam qd. d. Ca. halmit pote. faciend promzfs.
Fred-(9 vis literis teimonialibu: C' 1-5 Tr. eorumgo btdldi per gm teican
tar quod Frane. e pub. ('9" legit. not. coniderato inuper modo aeceptioni dtorum
pannorum dicimm , " determinanti, @ per ban:: noram [ententam dtnitiuam
iudeamm quod d.Daymm, " Nicola affare: in die feiuitatis Santi Iaeobi .Apo
prox.fut. in Eccleia Tr. i pree-mia capitali Evele-ie Spalat- quodper d.Capit. ad id
ferie preentium tranmitt! iubemufupcraerofanis Eaang. cripturi: manu taEiis
uper eo quantum ~valuerim: ma: panni , faane ab e135 reeepti , vtpremzam e
ihramenro preare teneantur , (F quantumeamque iarauerint a due. 1 Ioo info-agata
tam d.Ce Tr.debeat dare foluere cum ecu in pecunia numerata, (F non in aly:
rebus in Trvel Spa!. infra vnum menem completando a die iurament: pwd-dedum

E' de_a/tati: de diafumma 1 loo.duc. bom' auri, iui pond.lib.5ooum facien


tibas 1 1 1 - (9 ol. x. (J ad foluendum d. aff- expen. per eos faM quiequid vtfupra
inrauerinte dc hoc caua legtime expofuie a due-.142. infraaluo iureatde expert.
ub ena quam' tociusumme pred. cm' contra: fuerit medietatem ha eat D.Banu-s
Da . Cr0. (F' aliam afforexup harum tell/mania norarum literarum. Damm
?agi m Domo Comitatm 'Pagemdie 27. Iunij .LD-'1 396.

Della confermati one di quca entenza , e ua eecutione i trattar al uo


luoco . Segui lo csanno la famoa rotta dc Chriiani Nicopoli (nella...
quale conando dal Pruxlego , che i rcgrar auanti , che toc am
mazzato Nicol dc Andreis Traurino otto la ban cra di Nicol Gara Ba:
no di Dalm.c Cro. deue credcri , che vi aranno 11tcruenur anco dcglaltrl

Dalmatn otto la medeima bandiera, de quali, e bene non` i trouan me

morie ublche , potrebbono per eerui delle ruate, _come e. (11163? )dfi
ualetuggendo il R Sigimondoirconrz

onantpPPO' e

m llon

alerc Venctiane venne a` Ra ui , e Spalato , e i fermo a Kmnp; doue _1 u_


rono inuati Ambaciatori da rat:: Donato Caott1,e Mamo dx chtro C133. ,
li quali ottennemzlctrerc Fate! .m data di 6. Febraro 1397. che lettere 1m

pctrate taciczvcritate C031tz 131_1bert31 non ano echute; e'con tal occa

ione u aagz-egata al _refrltOFlo dl 'Iran la vxlla d1 Radoich , ch era poe dura.


da] o ra
o Maffi" PWhc Pltro uo Padre non potendo oppoFtar le..
mnchfichc dah _COPFl dl Chlla continnamcnte rxcueua111_2. l-braro
15:10
1 ;79Caottl
n oer} la
pergmlzldxtxone
dmyandarnelqon
al Conicho
ermauonc
,1.1 quale
al_Re;
clicmanon
A`mbaclator1
ne cgm al] ,ora leetto, e pocrlomente fu fatta la conuennonc , che tra le note della
Cancellara troua del 1cguente tenore .
1386 dic 1 9 .Aprilia ..diam Trag. in Ta!. (ii: in _ala magna (Fe. D. 'Pana-5 de

Georg-z; de ladra Regia: Miles, Comefque Tr. ncmgn nob. vizi Sn Duymm Marti

m,

Di Trau .

56 z

ni ,er Vre Iaannis , (F er Matbeus Petri Ma-tbei tudiees pred. Ciu. ex parte nua 1
ex auoritate, (F' licentia eis per Gener. Con. attributo ad preentemaum vigore 7
nirtute cuiudam reformationis celebrate in iiion Conilio pro ntpatetcriptum in
quaterno reormat.d.Cis manu Mag.Guill. q.Franc-de Dobrolio Cane-ZZ" not.iur1t.
Cis pre. ub eodem Mill. ' die pred- ante celebrationem pred- contrat'iu-s , 2?" er
Petrus Ioepb tamquam Dominus , CF' poetr cuiudam WU-9 notate Radoieb po
ta ex parte leuantis iuxta materia-s de Malaz, foum notatum Grabroua, quad
eli inter Ladic, ' Radacb nque ad cacumem montis , qui esZ inter Vbal , (9' Rada
cb ex pare Tramontana nque ad cacumen montis s qui ci inter Vbal , U' Sagari
Lam, (F' Radocb ex parte ponentis iuxta monticulum, qui notatur Suel de medio ,
qui monticulus ef? inter nillam nocatam Triloque nque ad oueam nocatam Golu
bizarn nque adummum montis nocari Opor a Aquilone nque adummum mon
tis , qui ci inter C 'e Tr. ' ditiam Villam Radocb ex parte altera ad infracripta
aia, conuentioness ante inimul dc'uenerunt .

,Quad d.er Petrus Dnm (F' poeor nille predicie per olepnem ipulationem per
e , uoque beredes , (F' uccesores promzt, " e obligauit supra/criptis Diii-s Comit,
" Iud.ptibusip-@recip.ne (F nice d.Cis pro e?uis in poerum ucces.quod
.-i modo Villani Villa predza Radocb predii er 'Petri, qui modo/unt, ce pro tem
pore erunt a modo in antea nt oingati ad faciendum omne obequium,angariam , ,
quelibet omnia alia ub portare tam cutodia; , quam cuiuslibet alterius generi: bono
rum d.(,`iu .cut quilibet alius nillanus extra Ciu. TAG' diriualis Cis , ce* Ciuit

pretl.non abante quod pred. Villani babitent , ZF predicia Villa it extra diril'fum
Tr.promi/it etiampredituser 'Petrus quod ipe , U' predilii Villani , qui nunc um ,
(9' pro tempore erunt non denegabunt pacula , (F' ((un dilrius prediiat nillie bo -

minibus , ' paoribus animalium bominum , (9" peronarum Ciu.pred. (F' diflrietus
ipius excepto pacula notato Gay, " exceptis duobus lacubus, quorum nnus nota
tur Dobra loqua alter Gluetuna, quos, " quas paint , ce* naleant predit'ius [er 'Pe
trus, (3' Villani predii denegare , nel concedere cuicunque pro eorum libita nolun
tatis . promiit pred.er 'Petrus quod ipe, ' nillani pred. omne genus bladi , e? le
guminis, qui erit in territorio d. Villa non extrabent nel portabunt extra dirium

d.nille, (F Ciu.Tr.nec concedent alijs portareine exprea licentia Regimints Trub


pena infrasta,ed adducent ad Ciu. Tr. ad nendendum ,eu ad aciendum pro eorum..
libitu noluntatis ,~ nolens pred. er Petrus quad predilii niliani , quiu nt in dia
nilla , c'e" pro tempore eruntint obligati, ' ubpafiti iuridiiioni Ciu.Tr.d modo L:
antea ciuiliter, criminaltter quemadmadum alii nillani diZriliuales Ciu.pca, (9*

boc pra eo quia nera nice pred.D.D.Com. e? Iud. proe , ' uas in poierumucces.
perolemnemlip@~ uigoreupte reormatmromierunt pred. er 'Petra piin taiipul.
recip. pro e ['uique bered. ci' ucce. ac etiam nomine omnium uillanorum nili-e
pred.eorum bered. (Fucces.eos traare defendere, di' manutenere benigna, U* gra

tiae tamquam alias uillanos dirifiuales Ciu.pred.' quod d modo in antea pred.uil~
lani babeant omne commodum audatiamh* liberam poiatem ueniendi,iandi,moran.

Tr.uaq.fortia,(9* diriius cum rebus animalibus,quemadmodum all4' uillani dirif


fluales Ciu.pref-,Qu~e oa @ngere-ub pena due. Centum auri .
Con l'occaiOne adunque della venuta del R a Knino ottenne Matteoli

1 8.Febraro 1397.1*eentione di Radoich dalla giuriditione di Chlia, e la...


Citra conegui la dilatatione della giuriditione , con che venne aiicuraraL.

quella parte del territorio da leuante detta Podemorio con grandiimobez


.

he ~

364.

:Delle Memori e`

neto de Cittadini ; Furono anco all'hora fatti vatij congrei d'ordine Re-`
gio , a quali la Communita v'epedi Ambaciatori,dalle Commiioni de quali
comprendendoi lo ato turbolento , nel quale i trouaua allhora il Regno
dOngaria,perci le regiraro .

I 397 die zz Sept. N9: Matbeus Micbaelis Chiudi Rec'for Ciu.Trag.nec non Iudi
ces Ciu.eiudem,ac conlium (F Ce comittimus vobis nobilibus viris Ser Ihi Duy

mi Micoy , (e'er ,Andreier Cige Ioeph de Ze a Ciuibus noris itum ex n-a parte
adprefentiam Sereni ' 111."1rincipis Di nori naturalis D.Sigi. D. G. R. Himg.
Dal~Cro-'c. ac March.Brand. (Fc. Primo 7t debeatis coram tanta Mai. bumiliter
inclinare,reuerentiamibiexhiberi vt conuenit tanto *Principi , recomendando eiu
dem Mai. prefatum D.Re[l0rem Iudices Con. Ce ' totam Ciu.Tr. pro "bt refire di
fcretioni melius ~ividebitur conuenire ._Secundo exponere debeatis Sua Mai.humiliter,
E? deuote qualiter omni qua decuit reuerentia recepimus litera-s Mai. ua, qua conti

nt in eeu quod nos de eremus mittere .Ambaxmoros ad preentiam Sacratiimie


Suat Colon-e, qui nori .Ambachiant dicere,ex parte nora viamalubrem, qua me

diante Regnum Hung.d vi (a manibus Turehorum , 'gentium indelium poita


nius per tueri , ' deendi (9' etiam parere mandatis ipus DKN, Regis pro *at hec*
alia m literis Mai-ua melius (9" latius continetur. ,Quare nos 1m deles Mai. [us
parentes mandatisuis mimus `Ambmoflros , (F / non in termino in uis literis ordi
nato nos ecuare debeatis, quia 7t 1meitis litera-s recepimus Wide tarde, (F po re

ceptioneni [iter. S.M. ad alia non vaeauimus , ni ad expeditionem diff. .Amb. *ande
cum fueritis ad ptiam Mai.Sua audire debeatis omnia mandata fuaf ipus 'volun
tatem, (i ipam adimplereolumodo quod non t contra libertates noras , eF *altra
pobilitatem noram, (9" ipe D.Rexpeteret aiiqua, qua no n pojjemus adimplere"
ejfcnt contra libertates noras aentire non debeatis,fed debeatis rmiter permanere,
" audafier nos ecuando qualiter hacua Ciuitas Tragurin I non efi diuescut alie

Ciu.Dal. quoniam propter partialitates, (F' dicordia-5 , qua fuerunt inter Ciues ,tam
?na pars, quam aliafuerunt extra diflam Ciuitatem Tr.pro vt Sue M` notum ete?
totum con, umperunt 9' deruxerunt mipendiarijs, (9 in aliis, itat taliter,quod
e totaliter deprauata, ' nihil babemus, (' prius pofunt haben' capita mlm, quam
inde extrabere pecuniam, (9 babere illud quod non poemus, Prommre, ' non.;

poe adimpiere , poemus in t'urrere in odium Mai. Succ quod prius ~ifelletnus mom@
[ contratare verum non uceret , @ D. Rex olumodo *pellet aliqua , qua eent

contra libertates norae , * ?altra obilitatem nram repondere debeatis qualiter

Adpromittendum predia *aos non ;abetis commiionem; ed ipe D-N naturali-


e s deua Ci. U" Peronis noris tamquam Dus potes'ifacere juum nelle . Super
cutodia Regni vos petierit, vos repondere debeatis , quod Regnlm? Hung- ma*
37mm t Os ignoramus Paus, c'e* eontradam ,~ igi'tur non/umus tante dicretionis, e?"
pote-tia quod bi nos paim: conlium impertiri , ipse apiens (9" Dnus , " melio.
ra conlia , (9* alubriora noris pote habere , (9" habet . Sed vnum exponere de_

beatis M. S.qu0d ita dederamus salutem d-Regni , quae e nora cut salutem am
marum noflrarum , ' superhijs exponere debeatis , cut vcre discret. melms can
uenire videbitur, (9' pro 7t eis a nobis oretenus informati ~ Et [i idem D. Rex solu
modo voluerit conlium super fao Regni" vos tribuere debeatis pro tft Deus vo.
bis dederit gratiam , (I' super ditfo conlio tantum conformare debeatis cum a!th
Dalmatinis , seu maioiri parti ipsorum. Secundo exponere debeatis M-S.Iii.-milner,

(a dcuote , quia abhaminabile ('9 inhonefium e37 apx-d Drum , (Fj homme; , quod ad
anuam

l`

1.

'\

4'

Fi

`- `- 'Dl Tra. "Z-

z 65

Ianu'm Ci'tt. [me anue e!! libera pluxquam alia Ciut. Deb. propterfuam dati.
tatem , (F in ems drriu exgatur per caellanum Cblii tributumue targouinam
quod nunquam fuit faum , ' quod efl contra liberta: norx,
in maximum

damnum, e' detrimentum notrum, (F' vere:undiamJupplit-abitis M.S.quad~pa di


gneturper [items ua-5 patente: mandare Dsano V.Bauo Caelmliczca'earum loeum

tenentiproxz'mefuturis quod non audeant mfuturum mxtatanuam noram , * i,


notro territorio aliqualiter erigere traguinam , (F' uper hu: apportabitis lim.
preceptorie ub bonaforma , (F' uper bus exponere debeati: prout vere dicretom'
meltus videbitur eonuemre . Tertio quia vir nob. Ciuis noer Ser liga 1 oepb ha~
bet aliqua expedire circa M. S. "nipote pro damno , guaduinut pridie in anfmali-
busui: , igitur laborare debeats inuoeruitio ee ualiter coram Sacra Maieate
pro 'Pt continetur in quadam ceduta memoriali nobis coneea per d,Ser zigam. QX

to quia virnob. Cini: noer Ser Marin: Petr1_Martn1halfet aliqua expedire eirezt~

Regiam M. igitur laborare debeatis in uo erumo eeualuer coram d-Mai. pro 7t


eontineturin ceduta memorialiperd.Ser Marinum *nobis concea . iltz'mo manda
mu: -vobis quod ub ena due. 500 auri pro qualibet verum vltra noram commi.

*ro: non extendere ebeati: , vel pro nobis , e!! aliquo 'Pero procurare; nec contre
'aliquem Ciutm notrum ordinare, e quod ula eadem-penafafis , * expedia': nego_
tjs cis ri pro 7t continnur in vera preent: camtmione , quaefaa rtyotet: ee
leriterexpedire debeam venire Tr. ' nullam moram trabere vltra debitum , @'1':
eem feceritis quod contra *vo: , G" quemhbe: weh-um D. Comes , [eu :Reor , qui
enne temporis ert't ad regime Tr.debeat ferrefententiam , E' cam publteare in logia:
magna vt el? morisfub vntuloacramenti (F di-1m penam erigere obtma vos , "
rera bona ub eadem pena, ' quod Iudtces, (7 quilibetiptrum pointin unu!, e?"
pere diam penam erigere contra vos , ' quemlibet verum, (T ue ra bona ;.

.Vinto quia vir nob. 'Paulus Marini habet ali ua exPedire coram S. M. igitur lao-*
rare debe-1m inuoeruitio eeualm _Q
Wremtnetu in ceduta me'.
morialid.6"er1auli roba': eo nehl ;
.18" "ene x: .'
. .nr .a.
Da quee co
'
ito
'
p `
. ,_ `nella qualeera ze;
- ta la Citta r le dienioupaa

uo: Cittadini, cos qualo-l ` ' "

'co doue foero inuiati el Ambaciatori, non c' memoria ,che leprima_`<,` ;~

conaper, chil R poco doppo i trouae in Temeuarg; che denae vn".


altro con reo, dieta Prouinciale in Segna , come per ue lettere , che ono'
nellArchmoapparice .
.
; 'e , . e
- \ ; , A3'
l

.
1

Sigica'e.Fideles nort dilei . Gratum quippe Mai. nre non parum eftin'eraz
ban: noram eongregationem Temienmratore: veros, quo: non ab re euoearifeeei,
ramus aduenifegverum quod aum n e, reformari iterumatis eomodepotem
idem Segnie Diuinitatefauente in feiutate B.Katberime Virginis proxmmrino e-L-j

e deereuimus, quo denuo euocauimus .Amb- omnium Dal. Ciu. illuc quoq. uo: tune
plenoJargo uicienti mandato nobifcum traandi Citatemq. _veram oblig-and
delitae *ve/Ira proeul dubio tranmittat. Sie 0mm' ex caua legieima volumm , (ai iu

bemus- Datum in Themtuar dle 26 oiub..zt.D.1397.

Hauenanoli Teodoij 0 ranomnati con la venuta del R `Km'no octenl


nuto conermatone della entenza opraregirata del Vecouo di Zaarabiaz
e lettere eecutorial dirette al Bano Nicol di Zeech , overo Gara, da!

quale hauendo riceuute la Communiti lettere minacce'uoli e non.,


Paga*:

366

Delle Memorie

Pagauano, c'liauerebbe intromeo li molini del Commune , che non ha;


uendo pronto ll denaro obligo cOn_ modo inolito orto de princi ali Citra

?mi pier la atisfattione delo debito, come dalla erie d ea obgationo


I ve e.

_ r 397
die x iuris
_z Xbris.
'Per poitutn
D.Re&0rem
a (F [uos
ro tribunali
edentes
ade
lttum
eorum
bancum
in Palatio
C'i-sIudiees
pro iti/Eraeripta
ententia
preferen
da[ententiatum fuit de partium voluntate, quod viri nobiles Zia Ioeph , Zare Mar
ct , Vre Ihis, Marini Petri Marini Luc-us Viuri Blat-tc .Andree Marini . Dana
tus_ .Augulini de Caoctis , Stephanus 'Petri Duymi Ciues Tra .CT quitibet eorum in~
ol-dum vno tamen oluente alij liberentur dent,' oluant noi-vira 'Nicolao Theodo
sq de Spaleto pre enti' recipienti proex n.- 'ein' nob. Duymi Tbeedosijui -atrit,
G' eorum beredi us, eu eorum procur. due-.auri in aura 1 2.60 beni auri , e? iuipou

dem in due.elumodo , non in alia re in quatuor termina vid. duca:. 3 15 auri im


aura hinc ad Sanclumecundum Nat-DJNJeu Ch.prox.1rent. due. 31 5 auri in aura'
bine ad tertium elum nat.D.'l\{.,le. CI). proxmenduc.; r 5 aari in aura him: ad quar
tum e.nat.D.N.I. Cb. prox. ven. (F' reliquos due. 315 auri in aura in quinta elle

nat-DHL!. Cbr. prox. ven. pena quarti luric expen. in qualibet termino . Et in.,
cau quoprefatis Duymo, (F' Meolaa T :cod.per pred.oa nab.Trag. non eritatisfa
Bum de ia quantitate in predit-s terminis , aut in totum , aut in parte , quodeif- `

dem Doymo., (a' Medie-e?" eorum beredt lieitum , atque pont cogere (e' can
ri ere, , eogi, ac conflringi faeere preates Zigam, Zare, Vrje, Marinum,Luca nt,

Bla ritm- Dommmt * Ste-phantom Ciue: Tr. a- quemlibet eorum inolidum realiter,
O* peranaliter in Curia Tr.Spa!.Rag.Siben.tad.Segnie, Venetiarum .Ancona , (9 in
qualibet Curia cuiusltbet Cite. terms lati, * eorum quocumque (9' qualibet ludi
ee rique ad integramatisaioqe
- Mt. eum pena , (F' expen.ac damnuxr
interee renuuantesprpcho _i
` ~ ligatiex eertacientia, expree be
etiolegum,quoliber `mu

abtigari non o it nouisonfiisutionibuc

depluribus is magma' g ' .:Adriaui de pluribu-s Edeiuoribm, benecio neue

conitutde deiuW italy-t beneficijst*fauaribu-s, tam iuris Canenici,quam

ciuili-nec Mllle

"siaetktorum, reformat, ce- cat-[m. Cin. _Tr- ee cuiuslibet

alterius anke-Memo): ferqs quiba pred. otto (tampa alia-_u ipzrum poent
contra predfm

mentre.. Me non renuntiantesaasepqm 41W' fme diums

quam cript; q ,~altterfuieeriptum,quam diumladrpmmtlmuulldm prea


ci, Tr,
f s obligatt pente , E* ex una [ciel-a recruitment ad Sana Dei
E"
'MtPturSaertis,-amnia,a'n
:fa attendere , CT oberuare , (

in n Muei-'ere ,vel venirettbfenp '- imentl (F' bec proa.


;i
(F emendatiane certe,
" i 2 r um a _CT fuagnorum pred. l.
T godosij acceptarum de dama, ,

ser - - `:eolie Iacobz de Tr. per qupdam Trag.

i @entenziaeper KPWDJE- ` _ - *EPM Zagrabienao' Vicarium Regium in Patti


74,1, Dal. e3- cro. quef q
5 mt per pref. D Epum Zagrabien. fuit eanfirmata
l

1310 eo
obligar _ -

77?

` o il Coniolio elee Matteo di Michel Chiudi Sindico gi


une con Le iee clauule ;e rigori al ollieuo delli otto obli

-.wa
.

gau , e -i, '- gui linrumento , che nelle predette note i troua , 8: alii 1 8.del

medc

i .e fu eletto Ambaciator al Bano er noticarli la arisfarrioue

iipular ozonli Teodoij ; cos per non perder imolini conuenne_ alla Coma
..

If

'

Dt Tra .

'367

munita rcorrer :i modi inoliti per atisare alli debiti contratti nelle paate
dienioni .

Bolliuano in qneico mentre l_e econde reuolunoni _d'Ongaria da me nella..


predett'o ra rilerite, che ucxtarono anco in Croatia, e Dalmatia dinuouo

la attion gonee; poiche hauendo Sigimondo-nella ua prima venuta a Km'


no voluto c-aigare uelli , c'haueuano'hauuto parte nella morte della Reni.

na Eliabetta,e percio concati li beni a diueri Zaratini,e tra quei a Lu o


uico de Matafari , che benche abente coneruaua il titolo di Conte di Trat ,

come nel Memoriale di Paulo i leme ; fece perci il R varie diete in diueri
chi di Croatia , dimandando do di genti, e danari , e e bene non
trou i memoria doue radunaero , trouai pet- nelli Conegli di Tra, che;
li 2.6.Ma gio 1 397. perla venuta del R doue'ero eller apparecchiati danari,
8c in que li di Sibenico li 8: onembre uequente , che perla venuta_del Re
Sigimondo doueeroli vxlhci dare x 2. boni , e' 50. c-aratl ,e per ogm caey..
vna galina , e 3. oui, eli *I4- Gennaro r 398. che ano mandati Ambauatori

Knino al.R,-e che e venie Sibenico li oro donati 500 ducati doro in..
vna tazza di valor di zo. duc. furono anco pi volte contribuiri danari da...
Traurini al Bano , e Mandati balerier 5 e perdhe li Bonei _serano vniti con
Turchi, Sigimondo ricerc liDalmatini , che linuiaero balerieri , come
dalla lettera critta a Traurini re'girata nella redett opera De Regno Dal

matie Se Croatia: al lib. 5. cap. 3. apparice 8c a hora li Traurini linuiaro


no zo. baleieri li 2 s . Aprile 1398.per vn mee, e li Sibenzani li 6.

iugno 2.2.

bal ereri .

Nel medeimo tempo ritornarono :i pullular opetti tra le attoni delle)


Citta Maritime, 8c in Spalato cominci il tumulto li 22. Giugno; con la qual

occaione , eendo tate fatte il medeimo giorno certe ingiurie al Commun


di Tra , che non ven-ono epree uali foero ;perci da Damiano de Na
i Conte di Tra, Giudici , e cinque auij C1 eletti comandato . Doy

mo Iacxa, Mattio, e Franceco fratelli, e glioli di Pietro Matuglich , e Mari


no de Cuteis da Spalato , che doueero partir da Tra , e li a7. del medeimo
mee egu la ottocritta entenza .
1 3 98 [nd. 7 die a7 menJunij . Cum hocit quod nor Damian: de MM: de Iadra
Comes Ciu.1'r. die 25 preenti-5 menspo Canamlafiam iuiemu-s extra pont terra
rmapaciatum
vna cum1 (F
nob.-iris
Ioeph,terra:
Ser Vro
lhis
, (F'
dum
reuerte
remur veri Ciuitatem
eramueSer
ad Cega
caputpontt-z
rme,
*una
cum
Bi-5',
Ser
(liga. U Vro, Mcolaue Stepl Duymi Ciuit Trag. veni: ad nobram preentiam , E*

no i5 dixit irato animo , @uperbo , quare exulafiie Lupolacicb , 0' nos eidem 'Ni
colao repondimu-s quod noli placet , * diu: Nic. nobis dixit non habetis ilam li

bertatem , ip non :bum . (a nos tune dixi'mus eidem Nicolao ip ibunt x U' d* Nic
dixit non ibunt, tunc eidem Mamandauimuhquodub pena [ih-too. par. ire de
beret ad domum uam, ('9" quod de ipa domo recedere non deberet abque nora licen

tia. (o' mandatoub pena predia , 'fao eidem dio prece to ipe ma. d nobis re
cet caua eundi Domum , (F dumuiti e "Nic. ad port-u di i ponti; vbiedebat Ser
Bonatti-5 de Caoi-s Iudex C'is dixit ei m Ser Donato 70: exulae Licendilcich"
5 er Donatus eidem repondit , i che l'hauemo bandiz , (9* dich Nic. repond
clli non andata, (F' ({.Ser Doname dixit , elli andata, e anche ti andaraue el to

ole comanda, : d.Nc-reponi_lit ;idem .get Donato . e tu menti come traditrz

z 68

Del/e Memorie

elli non andata al to de etto , dicendo diam Meda: *verba pred. in villipeu 3

diam , ' viituperium ori Comic-tu: , " regiminis Tr. quifaciem Maie. Regis
-/ngarie in bac parte repreentamus, (2 coman: predica omnia, (F ngula diaz

uie, ' ee partir confeone dllkucolay, " parxim legit-crit. probat.pro rt haec,
(a' alia in noti: nons , C9 nore Curie latin: contineiur , * adboc 1*: d. Nic. de no
bis non preunta: diceremilia , nec peiora ,* ed we eius ipus pena alijs traneat in"
exemplum . Idea nos Comes anxedius Marini Petri Donatus de Caoffi: , M4.

the: 'Petri Ioepb [udire: dicimus, condemnamumententiamus, quod diff: mi


colaus [ii connams extra CiuU' diritfum Tr. sminus perpatium duorum mena"
um prox. vent. incipienda die a9 preenti: mens , ita quod durante tempore dif-70;
rum duorum menum d. Nicolaus non audeae, nec preume:: venire citra Sminsij

Uro: Spalat. *nel Clipam , [ed rltra Sminsrj poie ire quo roluerix ub pena
z . zoo.

E come , che dalle parole epree nel volcare i conoce ,che commo gl
humori de Cittadini sincolpauano di gia ai tradimento; cos egui nel mc
-deimo giorno in Spalato aperta` editione , nella quale furono vcci certi
Cittadini, 8t altri cacciati uori,1i quali ing-rendo a Tra il medeimo giorno

li u permeo di poteri fermare , corn'anco a tutti gl'altri, che fuggiero per


Jauuenire .

.m - ' .

In quco tumulto di Spalato sinteres il Conte di Cetina, che di gia sin


tendeua con Heruoye Voynoda di Bona, che riedeua in Kelmo hora det
to Herzegouina , li quali fauorendo li fuoruciti , eguiuano varie attioni ,
che da Paulo nel uo Memoriale vengono rammemorate , e fe bene in quelle.;
sinterearono li Traurini , nondimeno-in Trau non egu diurbo di conti:

deratione .

i'

Andaua in queo mentre Sigimondo necetoo di danari eorquendone


quanti pi poteua dalle Citta di Dalmatia , e come che da Tra nello ato
pouero , nel quale i trouaua ne poteva cauar pochi; cos con loccaione,chc

gl'Ambaciatori di Spalato vennero a trouath per dargli parte della olleua


tione eguita li fece conentite di contribuire ducati 3500. doro per la eta_
di S. Luca 1398. e perci fatta la taa della Citt de doi oldi perlira , e.;

lcimo acce alla omma di L. 44215. 5. e lanno eguente volle reiituir Pa


-go alli Zaratini con l'esboro di 40. mina ducati da eer pagati nr dlCCanlu' ,

che poi anco delue ;come racconta Paulo .-_onde OI quee mamch dl trat
tare diguando molti, andana perdendo` il credltp a e (11646 _Occaione alli

ma] contenti dvm'z-i col R di Bona a' tanor di Ladislauo Re di Napoli; e .


nalmente conp irandocon glaltri liglioli del Palatino Gara , cherano uoi
intimi , e Ban , e 'VzBam diDalmatia , e roatia lo fecero prigione, come..
;crl-"ono gliljlpjcl _Ongarls 11_12 non eprimono il tempo della r1g10_nia_, e..

venendanozg nel Concgll drTrau 11 16. Fcbraro `1399.ch<: tole dlfClta.;


1*; baa-ara eiiiata per Ongaria, no, che l entiie altra nona ,I 8c alli 22.

dc Pedeimo mee; Che Lcudo ritornato alla Contea per il econdo anno
[piano de Na, 11011 c Il po opporre , che non folle confermato dal
e; i u da quec notc congietturare , che per la noua della prigionia del
R oe dierital'andata degli Ambaciatori in Ongaria ino che i riceueo
maagior certezza dellauuilo , il cuale hauuto oe poi vietata loppoitiomz

al onte e nonfo-. Cnerrriato _ al Rp che tando prigione non poca-.1L.


conegnarlo 3
;Nel

Di Tra!).

z 69

Nel principio del tumulto di Spalato , i come uelli nobili, che fuggito:
noierano ricouerati con li loro dipendenti in tan, cosr` quelli, ch-al,
no rimati dentro haueuano ricercato li Traurni dvniri in legacon loro ,

che li fu denegata li 29. Nouembre r 398. 8t inieme _ rocurato di tratta-z


pace tra loro , e glerineci , come fecero anco li Si enzani , e li Trau_

rini fecero-iuanzaauanti-ilR, che caigaeli colpeuoli della olleuatio_


ne non incol ando alcuna delle parti per non morari partiali; nondi
meno, per a lega denegata, 0 per il ricouero de fuggiti, non s'aeune
ro lis alatni dinfear con barche il territorio di Trau; percr furono ci'.

peditiAmbaciatoriaChlisa, eSpalato l_i26. Gennaro 1399. eperche e

gui poco doppo la opraceennata prigionia del Re , tanto maggiormente,


sirritarono glanimi dambe le parti: onde ucceerodanni Vicendeuoh,

de quali tra le critture di Tra i trouano alcune memorie ,chmfoanza con.


ten ono .
C eglerneci di Spalato vniti con Traurni de redaero doi volte la_,.'
Villa Crueuiza, elIola di Vragniza, ch erano ellArciuecouo , le ter
re dellAbbatia di San Stefano , e delle Monache di San Benedetto , ammaz
zare , e etite le genti conduceero la preda , e glanimali a. Trai , come in.,
luoco icuto .- onde lArciuecouo , e l' Abbate ricori dallBano , ottennero

lettere citatoriali contra la Communita , che douee comparire alla ua pre


enza :i Knino; alle quali li Traurni ripoeto , chin vigor de Priuilegij Re
gij non erano obligati di comparire al tribuna] Banale; ma che , chi preten
deua alcuna coa da loro doueua comparir auanti la Corte di Tra , e proe
guir il giuditio ino alle due entenze, equelle eguite chii entie aggra
uato poteua a pellari; mi al tribuna] Re io immediate, e non altroue.- .

Onde com ar ol procuratore dell'Arciue couo auantila Corte di Trau in


per i] ri arcimento de danni fatti , e Grio ono de Zadulinis Conte , con
Ciga di Gioeo , Mladin di Nicola , Simon i Nicola , e Giouanni di Mar

tio Michaelis Giudici terminarono alla preenza di doi Canonici di Kni


no, edelli Nobili Gregorio Budoeuich de Vulize , ePietro Racich huo

mini Regij li 6. Luglio 1400. che I a. Nobili Traurni doueero gi tirare,


olennemente o ral Crociiso, ecrittura acra opra la pianca rotonda
in piazza , che'l anno , che s'aeriua fatto non foe ato fatto dal Commu
ne, vero di uo ordine, e non giurando reae il Commune condanna

to in zoo. ducati doro; ma giurando reae aoluto dall'intanza dellAr ~


ciuecouo , rileruandoli ragione contra ogni particolare , che conar pote
e, che hauee attol danno .

Li rz. deputati al giuramento comparuero allhora deputata attorno la...


pianca rotonda; ma perchel procuratore dell'ArcueCOuo era partito, non
volendoaentire alla entenza, non giurarono, e lAtciuecouo di nuouo

comparue auantil Bano Paulo, e rinouo la vecchia pretenione de conni , 8:


egli, che auoriual'Arciuecouo, col preteo del Pruilegio diZuonimiro

(che di opra al cap.4. del lib4. aro morato foe falo) termin .1 uo a~ uore . Da quca entenza Biagio di Andrea di Marin , e Stefano di Pietro di
Doimo Ce 9a Sindici dc Traurni li 1;.Ottobre 1400. sappellarono auanti' S.
Maeaziieleea della qual appellatione i deuono oeruar due coe . Lvna,

che li Sindic i dichiarano d'a pellari a ll'vo di Croatia col gettar il capuc.
cio iu terra.L'altra che diman arono termine lungo per poter cparir autil

R,

370

Delle MemOrie

R , ch'era fuori del Regno , e queo f all'hora ch'vcto di prigione sera


ritirato in Boemia da donc ritornato armato entr in Buda,come dalla en

tenza auoreuoic : Traurini eguita in abenza dell'Arciuecouo i deduce; 1


che nellArchiuio .

Pro nob. " prudmirie C'ite Ciuium narorum Trag. contra Reu.in XPo pat. D.
;Andre-:m .zlrcbiepJpalat.
ludcialis
&gif-@avanza pro memoria quod Blactu Marini, Donati .Auguini de Ca ~
o-s pro nob.*nir-Cite Ciu.n-e Tr.cumucientibus procuri-s liberis in forma publi

ca per manus Guilielmi Francicini de Do rolino Ciu.8ellun.pub.1mp.au.not.ae no


tarij iur. dCis Tr.cone.* contra lieu. in Cbr. pat. D..\lndream .Archiep. Spa!.
congruis diebus anti-:rum ei Epiamarum Di legitime [leterunt in termino nore
M .peciali in preentia,qui iuxta continti literarum Magifli i Paulij fili] 'Nicolai de
Zeech pred.Dal.Z'9' Cro.]egmarum [/.Bani adiudicatariarum , (F Francici Lucij de
S.Geneo not.appellationalium uperao in eidem contento dicuonenrecepturi ,
qui norampecialem in preentiam non venit , neque mit ,~ ed ipum D. .And- .Ar
chiep. in iudm'o commimus fare quietum [ie rationabiliter non poteri: excuare .
Dat.8ude 3 5 Sant'iarum predil..\l-D. x 401.
Trali opraccennati danni vicendeuoli tra S alatini, eTraurinioccor

e vn cao particolare, che tra le Scritture di Spa ato notato , cio , Che
quattro barche armate Spalatine, veniero di notte, &entraero nel or
to diTra er di otto'l ponte onando le trombege aettando le orte ella
Citt con ucei'ero via vn bregantino, che trouarono delli loro el riuechi ,
ferendo gi'huomiui, che vi trouarono dentro; delqual fatto e ne troua..

rincontro in vn fra mento enza data del tempo dvnajprotea fatta auanti
If: Corte di Trani

alli eriueci Spalatini , e Paulo nel uo Memoriale.

true; .

140 di? Veneri! 9 Oub.Spalaten. intrineei cum Clijenibus , ills de 'Poglieio r


Radobiglia dederunt maximum conieium Tragurien. rerberantes multa amma
lia, conc/emantes *villa/s, occidentes , ac captiuantes bomines ,j'nobiles ,

Papua?,

res,- inter quos captiuatifuerunt Ser Stipe (9 'Nico ratres, li] q.cr ?em de Zig
dii Sciliociacli , Ser I acobu-s Seiobote , Thomas Zare , film-f

arma? s Vrtu-s {Maza

roiicb ,U Paparoczch , (e `,luguinu-s q. Ser 'Nicole `,lcelint per S palaten. amari/4


alua in Cin-Spalatifuit trucidatus,@* deinde pro maiori contemptuubmerus m ma
riprope Ciuitatem .
. l
. 1400 die 3 X bris Ser `Andrea-s Mazoi , Ser 'Nicola Maricicb _, (9" Iucha 'Petra

cbi nob. Ciu. Spalat. * Ser Sttpe 'Petri Zigis nob. Ciu. Trag. qui eadein dieintraue.
runt cum multis Equitibus Croatorum videlicet Celine , Cli , e? alijs Dalmatims

vid.Sibenicen.
ser Stephanws Cichinifuerunt
inter quos eerunt
per Spalat.
Ser I'es
intrinecos
Miich , interei
Ser Gregori:
, Umtlitcr
Dragoni@
annulli
,
Croatorum vid. Cetincnum , quorum cadauera iacerunt in platea d. Ciuit. Spalatt

per duos dies (T vltra .


i a i
Die Sabbati I 9 men.Xbris Community ladre accomodaurt Corti Tr.gale0tam ua

in deenonem eorum" in offenam diorum Spalanquagaliotia die predicio quai


in meridie cum gente Tragmatitis videlieet, e' bal/firarqs eccjit a port ladra, cut
iusgaleoteuit patroism Ser Blacbo .Andrce Tra-r.
E `

.Dl Trani!

371

Eodem anno 140! die Veneri-5 4febru1ri Spalaien.ntrineei vna eumgentibus V.


Bani ul -Ci'ien- Poglzcien. ' alth comburerunt molendina , ('9' qua zozum frigo .
rium Trag.( predaliunt multa animalia eorum, ae muli-agente: eaptiuauerunt 'm ~
ter quo: u:: itle pmi# 14( obu-s (anonime Tr. (F die Vener 18 tantij eiudem
anni retrocei [de galeota i.: porturn dui-'l'a per eodem Trag.

Pochi giorni doppo li t-pradetti danni fatti da Spalatini a Traurini egu


la pace , l'intrumenro della quale i troua originale col igillo pendente.
del Commun di Tra appreibl Signor Girolamo Cindro in Spalato del e
guente tenorc .*

In Cbrti no: am. .dn. nat. eiudern rqor Ind.9 Reg, Sereninm Primi e, (1 DJ
Sigi. (Fe-temporali quidem R!"- m Xfm pat. (3' D. .Andree D. G. Art i. Spoa:.
.Mur Im' Ies de Gara H n. Com. Ciult. Spa!. Egregq (F nob vm D. 'Pauh Mat-[1.1

[ich Regnorum Fred. Daim- Cro. V. Bam , nec non L11411- Spal. bon. Pain nobi
liumq. vi. 0.0. Staniehe 151': , Neale Cree , (F' Crzani Mar lud . bonor. Cini!

preti-dle 13 men. febr.


t
Cauernoe arboris pomum , quo primus humani generi: deteptus Eua extitit me
diante poeritutem noram guu conni io/eauit; vnde mueali a nitrati: ra
diczbus propaga , virus carere non ponnx , quare m originariamlxbimur culpam,

G' reexibiliier protoplai :acuti: vulneramur , QF 11cc! Dei , U* hommum me


diator poli incarnationis mierium primo appouerit vulneri medicinam , eiudem ta'
men bumanigeneris inimieu: laborat nihilomnus , (F' moliiur continu Pac/?m inter

uo: adoptionis euam raude deeeptibili perturbare; vnde inter Commune Cini!.
Spal.et bornine: Cinit.eiudem ex vna parte,* C'e Ciu.Tr. (F hommes Ciu. emdem
ex altera parte occaione multorurn poliorum eombuzonum , incendiarum (a dap
norum bine inde faorum tantum candali materiameminauzt , quod inter viraque

Ciuitates guerra maxima ei exorta . Ille tamen qui paeem , (9 humilitatem dilext.
U interuos .Apollo-o: predieauit , quibus in bereditate dimiit dice: paeem meam

do robin , patem meam reliquo *m bia vtr-uque Ciuitates pred.ad ipam paterntmffrs,
remzionibus , ("F eonuentombm inacriptia humili'ter inclinata. Hinc e quod
RM** in Ro pat. (F D. .Andrea-5 mier. Diuina .Artbiep. Spalar. profe, " uis ;ue
eel c'e* vice , (F nom-ua: Eeeha Spalat. ae aliarum Ecclearum , (a monaieidem

D,-lrcbiepubiec noli-vin' D.D.Ies Marini, Dea Iacobi de Spaleto Sand. G"

pro. 'is U' bom-Ctuie.5`pal-habentes ad omnia 'ngula infracfa Plenum, ('9' grle
mandatum a grli Con. n ob.Ciu . Spa!. rt de dio mandato patetpublieo Smdieatu ,
U procuratorio imrocripto* Publ.manu Iacobi q-Vberuni de 'Puglienb, de P141
ctia not-l'una? SpaLpred-millInd.' die I a men.febr.upti a nie not. inrasro wi).

et leffo reeomendato per Utente reeomendatitiae regmimsSpaleti ibi da: die r g dii
men/: arne not-infrasfo via' lee.pro e ips* vice nomine di! Coin@ hami

num Ciu. p ed.ex vna parte, Reu.in X130 pat.D.Grilbgonm mier.Diuina Eue Tr.
proe,(7 uis fueee' mee nomineua Eeelu Tr.(' aliarum Eccl' monad.
Ci. Tr.ip DJEFo ubieorum , ' idem D.Grt. EPM (e' nob. 7m Dii liga 10/7?" 9
1quus Marmi,Mira Mauri,Nieola 'Petri Mieatu' Sindici . . . . . . CT bominune

iu.Trag. habent ad omnia, (Tngula infrasa plenum ,grle mandatum a Ce Tr.


w de dito mandato . . . . Sind' prochanede Dobrollo Ciui-5 Bellunmoe-ianci:

Tr..-n pri-dih: mill. Ind. * die 9 ehr. d me not. infrast rio , ' [edo. . . - . reco

mendamijs
DD.Comitis (e'
men.2.febr. mil/hpsfi
Iud.Ciu.Tr-ibi
"'" dat-u
' die x inanns,44
me
I

372.

Delle Memorie

d me nomuemi. ci* lee.pra e ipis , (a' 'vice ce' nomine Coi: , U* bium Ciu. Tr. ex
alia parte mediante interpatiane Iaortamine,t trafiatu Egregij ' nobmiri D.Pau
li KBaniupst'i pro bano , paetcolatu comodo , ' rtttitate vtrarumque Ciut'ta*
tum Spal. E" Tragprediarume interponentis ad inraeriptam parent,- ad infracri

ptaique remiones , conuentiones , 29 pata de eorum propria voluntateelemniter


deuenerunt .
Primo v 'ei-quod d modo, -Z'T dcinceps omnes, Z'F* inguli Cities!?~ dilriuales Spal

poLlii-tt Liberta@ eeuriter cum eorum bOl,Mtr$le,rch, ne,ire in Ciu. Tr- ce


pe: eius diribumnbiqarm' libere redire ad eorum libitum voluntatis , G' con

ttt-"50 055,2? gull Ciue-n@ dirituales Trag point liber,t9" ecuritr cum eorum
bonisnw cbws,'ne ire in Ciu.spal.' per eiue dirmbiqare, (F redire ad eorum
libituni noluntatis . Item quod omnia , (F' ingulapolta cambuiones , incendia ,
iniurta, (9 dapna, (F omnia crimma, delila par-4a , c' magna , aena-s , ce' exceu-s

generi: cuiue um q. commia, dt perpetrata , tam per mare quamper terram per Ce
-Tr.eu per bomines e? diriciuales eiudem in ditriflu Spal* per Spain-ad preens
'ipum Ciuit.Spal.regentes eu per iporum bomines* dtflrtualesxt alias quoeumq.
quifueruntin eorum comitiua contra Tr. vq. in preentem diem faa , (F' commiec
in dilriiu Tr. (9* Spal. a principio prime nouitatis oecurn in Ciuit.Spal. que fuit in...
1393. vque in preentem diem remtttantur , aboleantur , (F eaentur , (F ex nunc
pro cais abolitts, (T remis babeantur . Et uia per diff-ts Cites,eu peciales per
onas earundem perpetuis temperth nulla ;int mentie ile predis .* acientes dih'
Sindiei , (9* procur.Spalat. (F Tr. ad inuicem una pars altera' , E? altera alteri nomi
nibtos q. .
remis. refutat. (F' paum de viterius in poerum aliquid non..
petenda ae predifiis ,eu aliquo prediarum modo aliquo , eu caua quocumque re
eruatis diclts Spalat. omnibus , c" ng. iuribus , (a aiionibu-s qua: , (a quae dii
Spalat. habent ,eu babere poent contra omnes , eb ngulos Trag. qui die 3- Xbris

*pro xim pret.intrauerunt Ciuit. Spal. U* contra eandem Ciuit. venerunt ad deiru
filonem Ciu. eudem; quae iura , (F aioncs d dih: remionibus penitus exclu
dantur , ' exelua ee intelligantur . Item quod at generali-s remiio de omnibue,
('9' ingulis damnis , pelqs , combuiontbus , ineendijs , ea* oea/is illatts ais ,
O' perpetrati: per Trag- eorum dirici. in dirtu Spal. tantum in villis vid. "
poje. bonis , (9' rebu-s , <9 bominibu-s E ccleat metrop. ;palat- e? almrum Ee

cleiarum " mona. d tempore dieie prime nouttatte cura . Et eonuerfp i


generali: remtio de omnibus , ' ag. damnis poltjs, (9" 09171171457- .Mi-BMW'
U oenu alzatis ,fafiih ' perpetratis per Spalat. U' eorum diirtfiuales m dtrtfiu
.Tr. m mais vid. to* poel bonis, e? rebus, (F' bominibus Ecelie matorts Tn alta- i
-rum Eeele-' monai.Ciurt-Tr-t diflo tempore dte prime nouitam cttra,eF' ex nunc

pra rem-'Uh, (F' eas babmnturaeientes dili Di .,rcltiep. Spal. 29* EPus Tr. nom.
q..- vnus alteri , (9" alter alteri nem remi/anem. reutationem , " paum de pl
terius in perpetuum aliquid non petenda de predtiu , eu aliquo predibierum , in
.telligendo ni tlominus , da* deelarando , quod in difia remiione non aprabendantur;
nec includantur, quinimo potius exeludantur , (a' excluae ee intelligent lites,que

liones , ville .Albone cum dependentibm , (a' eonnexis ab eidem pro quibus Eccle

si-is , (F monaer. Spalat. d. D..\1ndr. .Arabic . " d. Sind. Spa!. vice ,_'' nom. d.
Coi-s Spal. promierunt de ratibabitione, U eouuera pro ips Ecclesqs mon. Tr.
d. D. ape .Tr-(F d. Sind. Tr. vice, ' nom. d. Cts Tr. promierunt de ra babttiane.

Itemquod OS , (9'1inguliproeeu-s eiuzles , criminales falli per Ce a e" ti ~


ten Trag. E? omne (9" tetum , quod alum eet Pergrile eon- Ciu. Tr._eu
alla:
1 er.

Di' Trai

37;

libertatem habentes a difo con.. vel per curameu regime eiudem Ciu.c5tra qua
cumq' diriuales Spal.tam laicos, quam clericos * contra earum bona mobilia:

(9' abilia d dia nouitate , citra caentur , aboleantur , * remittantur, ('9' pro ca
s , e?" remi/is babeatur vigore difforum paorum . Et conuero omnes e' [ingu
li proce. ciuiles, cF crimin. ai per C'e, eu regime Spalati , (9 omne id , (-2' to*`
tum uod aum eet pergrle con. d. Ciuit. Spal. eu per alios libertatem habente
d di o Con. vel per Curiam , eu regime eiudem Ciuit. contra quocumque Ciues a

e? diriuales Tr. tam laicos, uam clericos, econtra earum bona mobilia , (9'.
Habilia d dia nouitate citra cazntur , l" aboleantur , " remittantur , (9* pro ca

s , * remi/is habeantur vigore ditorum paorum . Item quod Ci Tr. debeat , (F'
teneatur retituere , " reiitui acere Ci Spa!. omnes , (F ingulos villanos inula

Siolta, cum omnibus iporum , ac etiam aliorum uorumcumq. bonis, rebus , (i' ani
malibus d dita inula acceptis 1 (9* leuatis , c'e' i ali uis iporum villanorum [ponte

nollet in di'tfam inulam red-'re, quod d. C'e Tr..non de eat eum,veleos in eorum Ciuit.
eu diinmodo aliquo retinere . Teneatur etiam d.c*e Tr. ' debeat in continenti li:
bere relaxare homine: Spalat. ibi captiuos exientes .

Item quod C'e Tr. tam Ciues, quam diZr. habit. Tr. vel in difr. d modo in an

tea nullo modo, nulloq.7ueto colore debeantacere , eu fieriacere aliqua dapnmeu


predationefalam , ve occult in dirifu Spa!. ' aliquis Tr. eu habitantes Tr.
vel in eius ir. eu aliqui ibidem e reducentes , aut de Tr. vel eius dir. exeun

tes acerent aliquod damnum , eu predam in eliir. Spal. ' tales delinquentes iux

ta eorum poe capi poent , quodpuniantur , (a' puniri debeant cuti dita damna
fecient in diriffu Tr. e? i capi non poent , * earum bona mobilia , euabilia
ibidem reperiantur, quoduper ditis bonisatiu-s ummarium dapnapais, G

conuero quod Spalat. tam Ciues , uam diriciuales " habitatores Spal. vel in..
dir. d modo in antea nullo modo nu oque queito colore debeant facere , eu eria
cere aliqua damna eu predationem palam , vel occulte in diir. Tr. (F' i aliqui
Spal. eu habit. Spal- vel in eiu-s dir. eu alij ibidem e reducentes , aut de Spa!.
vel eius dir. exeuntes facerent aliquod damnum , eu predam in dilr. Tr. "

tales delinquentes iuxta eorum poe capi poent , quod puniantur , ea' puniri de
beant , cut dia damna ecient in diiri'iu Spal- i capi non poent , " eo

rum bona mobilia, eu iabiliaibidem reperiantur , quoduper diftis bonis at iu-s


ummarium dapnapas . [tem quod Ce Tr. debeat mandato D- 'Pauli I/.Bani in...
perona D. N; Regis , ZF Banira dies ao.poiquam idem D. VBanus Tr. iuerit ex
pellere repudiare a Ciuit. (F' diriciu Tr. os , 'ngulos exititios Spa!. e? eo
rum amiliares exceptuatis daminabus (F' lijs d r 5 annis inra , quod nullo tem
pore palam , vel occulte debeant aliquos exititios Spal.nec earum familiare: recepta
te vel retinere in Ciu.Tr. vel ein-s dilriu ine licentia , (F' tea-preo mandato eidem
Tr. ao,velaciendo per litera-s D.N,Regis (F Bani hoc ci per vtraq.litenu eorun

dem inuturum endac . Item quod Ce Spal. debeat (F teneatur retituere ipis Tr.
os, e? ngulos captiuot Tr.vq.in reentem diem captos, qui unt nunc in Ciu.Spal.
totam predam ipis Tr.in earum 417575" acceptam vitrima vice , vid. iIlam predam i
qua ad preens e per manu: D.V.Bani .
,Quam pacem, quae remi. * patia , e? qua omnia, 'ng. upst'a iungulis ca
pitulis huius contrata-5 contenta diff-e parte: ad inuicem ipulantes vna alteri , '

altera alteri vice (F nom.q. .- promis. -ub pena due. ;ooo auri . . . . cuius medie
ta,t Camere Regalis,()* Ban. . . Iubentes diia partes de pred. duo eriimilia in
ttra pub.vnum vid.manu mei Fran.not.infrasti dau.d.Ci Spal.cum gillo . . . . ,
.A a 3
(a aliud

374.

Delle Memorie

r e?" aliud manu Mag-Thome q.Collutij de Cngulo not. iur. Cois Spa!. ama mecum de
predafii: omnibus, nguli: rogat.dand.d.C'i: Tr. .dafuerunt bec in Cia. veteri
Spalat: in audientia .Arebiepcklalat. pre. Reu. in Xo pat. D. .Antonio tm. Diuina

Efo Sciben. venerabilique iris D.f-e Laer. .Abb. mon. S. Laur. de prope Veglan. D.
Damiani Paruosij pbri , * Can. Spa!. D. Bo dano Dominici Can. Spa!. D. Meolao

Carlicb Can. Sub. D-Micbaele Budislaui pres . Can-Scib. &Nicolao &Wii-Cam@


presb. Trag. nob. "piro Ser Marco Dominici, ' Ser Stephano Stagni de Spalat.
teibus ad premia babitis votati: , " rogatis , (9 nob. 'vira Ser Marino

Duymi de Spoleto conliario examinatore . Ego Marinus Duymi Coniliari: ,


U* examinator .

Cos dalla neutralit , che da rincipio proearono li Traurini furono


traportati alla partialit , ed in ieme con Sibenzani , e Cetinei tentarono
di far rientrar l Spalatini; il che esendo malamente riucito i tirarono ado
olo degno del Bano di Sigimondo , che creato Conte di Spalato , 8c il V.

Bano Podet li rotegeuano; onde do po patita la depredatione della,


campagna , 8c ab rugiamento de molini 1 conuennero accordare nella ma

niera decritta uelli opracritti capitoli; oltre di che urono contribuiti ad


eso Bano due. aco. doro li 8. Marzo usequente: li quali gli deuono eser
ati dati per pena , e bene non viene ci epreso , 8: il medeimo iorno
rimandata la Galera a Zara con ringratiamento,che vi capit li 18. el mede
imo mee , come criue Paulo : e come che nella pace vengono mentouati li
vicendeuoli danni , c prigionie ; cos viene e resamente ipulato, che o
ero licentiati gl'eititi) ch'erano ati cauade la guerra ad ogni richiea del
V. Bano , dal quale hanendoi riceuuto lettere li 28. Marzo , u decretato di

dar 0211i buon Coniolio ad e eittj 8c inuarAmbaciatori doue inuiaran


no glaltri Dalmatini al trattato della ace ; dal che i conoce , che i ar

trattato difar pace tra li erincci , 8L intrineci di Spalato , la nale per


non egui all'hora, ma in altro tempo, come rierir pi auanti ; ai anco ri

oluto nel Coniglio li 20.Aprile di pigliar ad interese di io.per cento li 200.


due. che mancauano di pagare : glheredi Teodoij , e Chn Ogni maniera i
douesc ricuperare il braccio di S.Giouanni , chera im

gnam a Zara: cos

riina le discnioni tra. Cittadini, e poi la guerra c051 vicma con Spalatini
aueuano ridotto la Citta in ato molto pouero .
, `
Fluttuauano nello cso tempo le riolutioni dellaltre Citta della Dal
matia oiche in Zara , i come per la reidenza Che Yhalcua fatO CF? Pa'

dc del R Ladjslauo con Margailtadl lui Vedoua, v erano moltinoidipen


denti, cos per le concationi e0u1te doueuano cseruenc degl altri , cho

diguatj di Sigimondo , iiicliiiasero al partito contrario , eper la denega


m rcjtu'on di Pago , douendo concorrer _nel diguo 1 vniuerale dclla,
(jjtt, opragiunto l'auuio_della ua prigionia , e la venuta del Re di Bona a

Knino fece riolner li Zaratini daccoari al partito di Ladislauo per recu,


crar
Pago, come
egu . linclinationi , ee
_ bene, alcuni Cittadini_ opetti di
In Sibinico
variarono

nouitz , oscro coninat uori della Citta : tuttauia la Communita. non i ri


olueua dicliiarari e: vedendoi queta perpleiitg uelli ragmenti de Cone
gl di az. Marzo 1399. doue u decretato , chil Conte nuouo ose eletto di

c 'C Latina , e non Dalinarina, e che ia recritto al R di Bona c cuodi~


a,

ta

'\

-~

Di Trani .

375

ta la Citta; e poi li 25.Giugno reuocata esa parte,8t eletto Filippo de Gear-I


` ijs Amraglio di Sigimondo per Conte; e li 27.Luglio eletto Paulo crittor
del Memoriale , ch'era del partito di Ladislauo , come dal medeimo uo Me
moriale i corge : nalmente li 7.Maggio 1400. conentito dvniri coZara
tini, ancorche gl'altr Dalmatini non svnisero , e conceso all'ieso Conte

Paulo autorit di pacicare l'erineci di Sibenico .


Li Traurni e bene erano in lega con Sibenzani , e Zaratini; tuttauia te
nendoi Spalato , e Chlisanel partito di Sigimondo, non ardiuano dichia

rari del contrario partito: anzi alle richiee del Conte,e Caellano di Chli
a li andarono omminirando biade,fale, e vino per vicinar bene: i] mee di
Mangio [act-comanco nel medeimo tempo ricercati da Michiel Steno Do

ge di Venetia , rifolero _di pagar certi danni fatti alle barche Venetiane da,
particolari Traurni , dall quali douese poi eser riarcito il Comm_une,e ne
eoui'l pagamento d'Andrea BemboCapitano Generale del Golfo li 20. 0t:
to re 1401. ei duc. 97. e mezzo doro . E Gio: glio dellaltro Gio:Conte dl
Cetina,thaderiua alla fattion Bonee haueua con ueo omento mosa la
pretenione dealauanzi de uoi alari) della Contea iTra del 1394. ricori

perci li Traurini da Sigimondo ottennero lettere dirette ad eso Conto ,


che non li molease : ma prezzandole egli , e minacciando incurione con

uenne alla Communira li ;-Giuono 1401. mandar il Vecouo per trattar eco
agguamento, e con lesboro di mille lire s'hebbe da lui la quietanza ditut-_

te le ue pretenioni li 7. del medeimo mee: 8c il Conte Gio: vnitoi com


,Tuertko Laticch , e Heruoye fece inanza per parte del R di Bona , che s'
adetise al uo artito, ma gli fu rifpoo con parole generali, 8c alla richiea
del medeimo li furono inuiati Ambaciatori a Knino, 8t al ritorno loro li

7.Settembre deliberato dimandar Ambaciatori in Puglia al R Ladislauo ,


uando li mandasero gl'altri Dalmatini , e perche nel medeimo tempo il

,onte di Cecina ricercaua, che foero inuiate barche per impedir le vettoua.
glie al reidio dOngari, chera in Almisa i cuarono li 7.Settembre di non
hauer `alere , ma per non diauarlo li mandarono vna caa di Vetetoni , 5:
vn mozo di poluere da bombarda, 8c all'incontro al meo mandato da Fi

lippo Amiraglio , che portaua buone noue del R li 3. Ottobre li furono do


nate lire zo. e uee noue deuono eer ate , che ritornato Sigimondo
di Boemia in

ngaria facee eercito per venir alle marine , e perche.

eo Conte di Cecina haueu 1 aedaro Chlia , e con tal occaione oc


cupata la villa Radoich furono deinati Ambaciatori al R di Bona per di
mandarne la relaatione li 9. Nouembre , 8t iniendo il medeimo Conte.- ,
che i alzae la bandiera di Ladislauo, li u ripoo li a:. detto , che quando
aranno li Zaratini, e Sibenzani lo frebbono ancor loro, 8t ad vn familiare d'

eo Conte,che portaua auuio, che e gli foe rea Chlia , li 7. Decembre


promea la mancia, e i ve riicaua,e vericatoi oi lauuio, furono li 22.del

medeimo concee ad eo Conte per munitione iChlia cento oalede di Vi


no : dal che i conoce , che come li Traurni inclinauano di dichiarari

del partito Bonefe con li loro collegati Sibenzani , e Zaratiui; cos il ti


more della vicinanza di Chlia , chera in poter d'Ongari , li riteneua , la.

quale venuta in poter del Conte di Cetina , li fece riloluer di'concorrer


con gl*altri al partito Bonee , e conuennero inieme con Sibenzani col me
dcimo Conte di Cetina , _8c Heruoye , 8t in vn giorno meqpimo Ottennlcro

a i'

376

Delle Memrie

li Priuilegij quello de Traurini del guente tenore.


Nos Heruoye Regnorum Racia ' Bona umma-s Voyuoda, necnan Ies inter ce
tera Cetina atq. Clilfia Comes per Ser."'"-l Print. * D. D. Ooyam D. G. Illurem
Prin-predi.Racie,e'F Bone Regem ad partes Dalmatia,e?~ Croatia pro reormandis
ceri/s - egotijs deputati memorie cammendanies tenore preentiumgnieamws quib.
exprditmnmcrs quod cum vniueri nobiles Ciuesx' C'mu Ciuit-Tr.per nob.*eiros
Baj-'um .Andrchcrininjndream Zibge de Cegis,lacobum 'Nicole Iacobi Ciues ciuf
dem Cru-.Amba. iporum peciales ba ita conuerone ad D- 'N- Regem predium li
bertates, iura, (F ratiaa , donauones, ce' conuetudine: d nobis antiquitus, @ de

maderno babitae iips dare poulaent , ?9* pro bu: (F' ceteris gratijs incritto
declarandis prefati D. 'N, Regis vexilla imponere eorum Ciuitati, ac hamagium,
iuramentumdelitatis oberuande aumpent quocumque nos verterimus ad
dominiumemper nos imitare , ce non deerere policuere . N95 itaque iuis petitio
nibu-s earundem in perona D. N, Regis annuentes prima, (T principaliter iura
mue ad S. Dei Euangelauper Crucem ~:inacum dominabu-s, * contoralibu-s no
ris , 0 nobilibm , E? praceribu-s annuentibue noris ipos Ciues in eorum iuribus,

- libertatibue gratijs , donationibu-s, ' conuetudinibue coneruare , (e deen


dere pecialiter tempore olim Ser. "1-' Principis D.Ludouicialicis recordat. R.H ung`
atque Ill. Regis D. Sigi. R. Hang. qualitercumque baffi-nu: poea apprabamue,
qua 'Primlegia obtinerent _grata , ce" rata babebimus tnconcue , omnia catte
ra qualitercumquc acquiita preentibue approbamus, ('9' d modo in perona d. D.
?NL Regis conrmamus. Caterum promittimus quod in omnibus terris, (a' o e
onibu-s qualitercumquepet dios nob. ' alterius [latus homines in diridb Tr.
'nel extra dirium quomodocumque poderent liberam, /ecuramtcnendi , (a
habendi perpetuo haberent acultatem . Et inuper hanc gratiam conferrimus .

,Quad nullu-s Vlachus in territorio, (Tin diriu d. Ciuit. manere neque paculari
poit ub pena due. zoo auri applic. centum domino Vlachorum , (F tatidem Com
muni Tr. Ciuit. (F' inuper promittimus , preentium teflimonio preat. Ciuit.
a icuramus , quod in nulla nec in ali uibus upiis excedemus contra ipos Trag.

ed in omnibus precriptis, tnfrastis Zrma, (F rata manebunt ub vincuio iura


menti nolri pred. [ed eodem Ciues Tr. contra quoslibet defendemus tam per mare ,

quam per terram , (F' iuuabimus pred. m- D. R. atque norafauebimus totopo;


e ,-0 inuper bM nora/s donationes grati.1\s,_ libertates modo premio ipsim
penar per D. 'N, Regem Oayam , ac per eiudem ltter. 'Priuilegiales conrmare ,
" iuramenio ipus , (7 Baronumuarum approbare , Cr" raticare , ' conrma
1efaciemus: in caa autem `ubi Sera" Print. D. Ladislaus Rex ad :at partes perue

eric ipius [iter-vs iuramentales cum omnibus clauulis,et donazionibus qualitercum.


que uperup! conrmare , (F approbareaciemus ,* nihilominus aumimus, ' pro
mittim us quod in cau none? ad qu od daminium conuer uerimusrei quamcumque
conuentionem cum aliquo 'Principe facere intenderimus etiam cumcitu iporum Tr.
(9* cum reormati'one fiat: illorum icuti pro nobis, ic eb' pra ips faeiemus preen
tes autem eum nobis in pecie allatet fueruntper litterae eiujdemDJbLRegts appro ba

re* raticarefaciemuin quorum omnium tetimonia preente: naras lim-ras Pri


nilegialesubgillis noris pendentibus , (F autenticis munimine conce-'imus robo
rari . Data Cetinalub Caro SSin I 3 die Madij .Ambi 1402..

Alli Sibenzan urOno concesi doi Priuilegi ,Jvno da Hemoyc :ie CG".MD

io:

Di Tr-au.

r^

``

377

Gimimile al opracrtto de Traurini con pecicatlone delle terre del terr`


torio , che da Ooya R di Bona confermato 11 r 5-. Giugno , e laltro di
Heruoye olo , come Vicario del R Ladislauo , ch'm oanza contiene lo

e so .

Li Spalatini, che con la protettione del Bano di Sigimondo. haueua ha..


uuto auantaggio , e nell'vendicari delli lllllitl fattili_ da Traurini , e nelli ca

pitoli della pace,non olo perieuano nel nome di Sigimondo; ma procura.


rono anco in tal occaione dappropr'ari l'Iole vrcrne,e quello, chaltre vol
'te ricercarono dal R , conuenero da e con l'Ambac.deLeegnani venuti
Spalato li 28.0trobre 1401. che elegesero per-loro Conte vn Nobile di Spa

laco con alario di lire 600. all'anno, alua la confermatione del R , o del Ba
no, e che hauuta la conermatione, foero compenate nel alario lire ;cadaj

te dal Commun di Spalato al V.Caellano, 8c Ongari dAlmia . Il imile de


uono hauer procurato con Corzolani, come dalla loro ripoa pu dedurg,
re, choriginale i troua dal'Sg.Girolamo Cindro .
j
'Nobilibus , (9' Egregu's Diic Iudicibus, ('9' Conl. Ciuit. Spal- maioribus diles.
Salita alutatxone p-'emzjaMaores dilefh recepzmus [iter-to vere dominationis con.
tinenies finih-am iuformationem d rob habitam , quod nos diximw Capitamo Cul,
(9' alis,qu.e credere non velitis de nobix . Verba , que nos habuimur cum Capitan
Culj'uut Imc . Ipe Capitaneus pro parte Mu" D. Georgij Bale bortabatur nos ,
ragabat, vrumeremus Vicarium prefaxi D.Georgij , CF* traaremus cut prius , qui
Vicari: tra: ibi pree: . N95 dedimus ei tale reponum, quod vna vice tenebamur
dare tributum (a vnurn Comitem babere , (a' quod ad preet norum Comitern non.
cognocimus, nec intendimus alicui repondere , mi Reg! Vng. vel ipe Rex dal: Co
mi raium, (i' quod ex vna parte petebat ipe D- Georgius , (F ex alia Rex Bone ue
Voyuoda Cberuoye,ex tema DPbilippus Georg!) .Admiratus Regius , ex quarta do.

mini Spaia:en.petuntubdium ad manutenendum Camm .Almx pro D. 'PL Rege


;703.6' de "nobis alia mentio in verita nora non fuit faa ip Capitaneo, ipe Ca-`
pitaneus plura verba proud de nobis ad vos,boc non fuit motu noro;ed vr compre
hendzmu: pori: mdufiu D.Georgij Strainiriel eius Vicai ijalem upeonem
aliamli haben': de nobis deponatu quoniam inens nora emper attendit ad bonum

ueruiu . Valete;eiiciter,U gandeie.Daturn Curzute die 28 Mundi-[2.14910 Ind.9.


ludices, (9* Coniliari" Curzul-e .

Sera in queto mentre agciuarala dierenza, chaueuano liVenetiani


per lIola di Corf col R Laislauo , ch' apparecchiaua larmata per man

darla. in Dalmatia a oener'il artito uo:onde cosi er paura di queliarma


ta , come per la caduta di Chli a, vedendoi li Spalatini rear oli nel partito
di Sigimondo, cominciarono penar cai loro: mai per lodio , che porta.`
nano alii loro ermeci rotett dal contrario partito, non apeuano riol
ueri; poiche e bene nel a ace con Traurini s'era conuenuto , chad ogniu

anza del V.Bano di Sigi. oil'ero licentiati.e che li Traurini mandaer Am


bac. ad eo V.Bano al Monaerio di S. Stefano di Spalato li 5. Aprile r or.
per trattar di acicarli c glintrineci: tuttauia eendo peggiorato lo ato

delli partiali iSigimondo li erineci Spalatini perle parentele, e dipen


denze , c' haueuano, continuarono ad habitat in Tra , Se infear per

mare lebarchc deglintrinieci donc le uouauanos ,e come. in imil cali


.

uol

378

Del/e -Memore

uol intrauenire depredarono anco vna barca Venetiana,perc il Doge cri


,e la eguente lettera .
Michael Steno D.G.Dux Ven-Egn' nob. vira Comiti Tuner non pwd-iris Iud.
' CanCiuit.ciufdem amici; :lil-al. G dilec. aeum . Liaet informati/ati: emus
per querel am , (7' examnationem faam in Vmetijs de veritate iniurie , ('9 damn
illa Bartolomeo 'Nigriciolo , (7 Socijs nuibm z (F' da-[ibm nori-s in pori Nume

per Gaparum q.1et't`C0me dc Camis de Spalct capur , ' aliosuos focios pirata-5,
atque pre-dom: ad Valorem duc- zoo ' vltra ; tamen v: clarius , (9" maturi: poc
mu procurarifacere rcfrfhoncm , " tmendam iniuriaz , damm' red. mimm ad
arte: Dalm- nob. virum Iacobum Corrario norum Capitparia l rie tam pro ba
endo clare , CT ordinate veritatem rei, quam pro procurando emendam iniuriaz , '
retionem damni, qui Capi!. noer riparla: nobiacript quod fuit in Sibenico, 29' ibi
recuperauit aliun ex mercati '13 , rel'm derobati-s ad. valor-em due. 16 vel circa
(F vltra hai. d. n egimen Silva-nm ecitujpendi pergulim vnum ex diEZi-s predominio.,

(F contra d Gapm um, " alia: Fromm /ntentiam corporate-rn md. condcmnauerun:
cos adprnam panbuli , pro v: non dubitamus vobia ec norma 5 Zaea noer diff:
CdPll.fuil in Trag. (F aidit d. Gaparum , (Fm ipum haben-i :dem multa bona ,
nec almd a rubi-5 obtinrre potuu , mi quodprotulti-s fcntentiam , in , ' contra bona

dif-i Gapar! pro refeione damm, (F expennrumfed atiquam ema-dum iniuriiemcc


refeiznem damn: cum eeu obtintre valui: : mzt etiam nobis d.Capit. noer atte
auoncs alzquorum trzum examinatorqm in pambm Dalmine, per quorum telli

moma , (F' per luci M Sibenicen. regimin , alia sti Cleri , e? certijmm veran
ee quercllam diorum nororum L iuium , fidelmm dammcatorum pro 'rt nolm
expouerunr, (9' una boo , quod vos daria receptum , e? defenditia pirata: , (9 pre

dones predios , de quo miramur , condcrantc: quod *Pos tem-mm in amicos , (F be


neuolos, (F trattamm verates , (9 vera nauigia amicabilucr, (Tfr-atm: , pere
quendo cum noris gala': , (F tot notri: expens quemlibe: piratam preume-tem
violare , perturbare bunc Culfum , U habitames in terrisns uper ipo , ymo
nulla-5 amor vel carimaforet inter vos , e? nos , altem ex inint nat/ne , (F' ordine
miuslibet legis, trim diuime, quam human: deberetis abborerepredones . @f pirate 1
(9" ad exterminium ipmcm attendere toto poe; qu.: quidem quantum abro- molea

ni (9 quam mal :alia pojfcmm pari non dubitainm vos piene cognoure , _f pro
pter-ya vos quiz-1mm , (F rogamm qqfenm Wim: , (F glia-'eat tallzm purimonem
face de predat-S predombuL- curq qs,quodt_terror aly: qu! ve em tal:a pre-u

mere, (7 quod babeamm :au/am matro cqntcritarx. z}

Inupcr quia debitorcsumws promdendi ad mdemmtatem , _69" querendi raa-510


cm damni nora rum Cinium dammcatorum, ' cimws ee m Tragai bom: diffo
mm piratarum , 6?" pre-dormi inftamer, (7' attenz vo: rogamus v: 110!; placca: :a
liter prouidere quod diff: ciamnicati babeant :alam refc'honem damn: ul , G' ea*

penarum [aarum m bom-5 dim 14m Piram-um , 0* predonam quod {zabqant merito
contenu , cc babeam raufam ad notro: fauores ecure-nd; , quo: eis minime dene

g are poe-mu: cum bono-re m-o. Dat.'c.4..\tug.x 1nd. ide 1402..


Et in vnaltalettera replica, che per la parentela, e_ .auorle chalzcua eo
Gapare q.P1`ctr9 Come de Coms , e11' uoi dipendenu m Tr_au non s`h aueua.

potuto coneguire la atisattqne dlla entenza; dalle qual} conolf: , crhc


glcrinfeci di_Spalato erano fauonu oltremodo da. Tram-1m; peraqrczrllm.

' . .Dl Tra. _z_

379*

ttineci pereuano ancora nel partito di Siginond'o , comanco li Ragu ei


i coneruauano; doue nel tempo della ua prigionia eendo tato cope: to

vn trattato de partiali del R dl Bona li 9. Marzo 1400. erci alcuni ur-ono


caigati, altri fuggirono,e di queti i troua rincontto, c capitati a Sibcni
c0 li 6.Aprile [400. non foero riceuuti , nonne criue Paulo c E ritornato poi
Sigimondo in Ongaria , i! Vecouo di Zagrabia uo partiale , e Vicario man
d Teodoro Canonico Nuncio uo , e di Emerico Bubel Bano di Dal. a: Cro.

e Sclauonia per riceucr nuouo giuramento di fedelt, come egui in Ragni-L,


li 12. 8c in Spalato 16.Aprile 1402. chancora i coneruauano alla deuotione
di Sigimondo . Venne finalmente in Dalmatia con armata Lndouico Aide
marico Amraglio di Ladislauo , e riceuuto in Zara ll 27. Agoto 1402. u an
co alzato lo endardo d'el'o Ladislauo , e poi a Tra li r 9. Nouembre , e d

indi ; Sibenico li 25. del medeimo , Se ailhora in quee trc Citta. cominci
crnere il nome di Ladislauo in luoco di Sigimondo , come fecero anco l

altre Citta dell iole: ondeli Spalatini vedendoi oli nalmente conuenero
col R di Bona,8c ottennero da lui Prinilegio li 1 ;Decembre nel quale abo
lire tutte lingiurie, e danni fatti, e riceuuti , conermali Priuilegi antichi, 8c

alli 21. del medeimo mee entrarono per accordo gl'erineci in Spalato , 8c
allhora urono cacciati alcuni Nobili , e tre popolari , ad vno de quali furo
no cauati glocchi ,, come criue Paulo , 8c alli 24.. t tipulata la ace tra le...
parti, che diea in molti Capitoli regitrata nelli libri de Con egli, che;

dallAmiraglio Aldemarico u confermata li 6. Gennarouequente . In..


quea maniera tutta la Dalmatia da Ragui , e CattarQin fuori venne in po~
ter del R Ladislauo .

Cameli] Conte Heruayefe atto Duca di .Spalato


10, che guie atempo ito in Dal~
maria .

e nel.
,

C4173.

L Conte Heruoye Haruatich, o com'altri vuole Vuchich, che nelle prime."

reuolutioni dOngaria era ato mandato da Tuartko R di Bona per ol


lecitar le Citta maritime a riceuer il uo dominio , adoperato poi ne use
quent maneggi dal B Dabicia , hauendo per le ue accorte maniere di trat
tare acquitato credito appreo li Bonei ,. ft doppo la ua morte dichiarato
upremo Voyuoda del Reano; onde hauendo in uo potere l'armi , ececon

tral voler di Sigimondo dichiarire R di Bona Ooya, e tirati alcuni Baro

ni Croati al uo partito chiam LadislauoR di Napoli alla Corona d'On


garia; e valendoi opportunamente delli digui , che paanano tra Sigi

mondo , e Zaratini per caua dellIola di Pago , oper in maniera , che loro
furono i primi a riceuerlo : vnitoi poi col Conte di Cecina fece capitar nelle
ue mani (hlia, 8c Almia, 8t indue li Traurini , e Sibenzani ad accordar

col R di Bona, e nalmente conclue pace tra li intrineci , 8; eltrncci di


Spalato , e li tir al partito di Bona, e Ladislauo; e come che le genti di La

dislauo con laiuto uo haneuano occupato Vrana , cos venuto poi egli in.:
perona con li medeimi , e Zaratini ruppe otto Bhach l'eercito dl Sigi.
mondo , facendo prigione Paulo Bitcno uo Bano di Croatia ; e lo conegn
ad Aldemarico Amiraglio di Ladislauo, come criue Paulo de Paulo : di che

riceuuto

380

Del/e Memorie

riceuuto lauuio Ladislauo riole di' venir in Dalmatia , e mand Peretto de


Andreis Conte di Troia er dipor il uo riceuimento , e la ua venuta sera
publicata per il mee di ennaro i403. perci i] Coneglio di Trai alli' 2. del

medeimo mee impoe l'imprelzito di 800. ducati da penderi nel uo riceui


mento , e diede licenza a Giorgio de Georgijs Nobile Zaratino uo Conte.

d'andar a. Zara; ma non vi capit ino a Maggio: in queto mentre ureno li


28. Febraro concei I a. baletrieri allAmiraalio , e pet-il colloquio , che..
i do neua are vicino a Tra tra Hetuoye , il Conte di Cecina , lAmiraglio,
8c il Conte di Troia , u decretato li 22.Marzo limpreito , o colta per tar la

pea per honorarli , 8c al richica del medeimo Heruoye , e del Conte di


Cetina furono rimei Ii IOO- ducati, che doueua al Commune il Conte. Gio:

Miglienouich . Alli 7. Api-ile u eletto vn Ambaciatore er andar'ad incon


trat il R Ladislauo , 8c alli 20. Maggio eletti doiAmba ciatori olenni er
andarlo a riuerire, il quale venuto a Zara u iui coronato dal Lea-'ito Apo o

lico della Corona dOngaria, come tato riferito a1 cap.4. del lib. z. De Re
gno Dal.8c Croat.

La venuta del R Ladislauo non partor quelle ratie , che lvniuerale , o


pecialmente li uoi partiali serano ourati: poic e egli (come e oiito dc.
Principi nuoui , ch'hanno li loro Stati lontani ) hebbe mira principale d'a

curari delle Citta. , che lhaueuano riceuuto ; e nia ch'inlara v'era il Cacl
lo col uo preidio non hauena di che temere, com di Spalato er eercarL,
.lvltima Citta venuta alla ua deuotione 5 doue la parte delli intrineci aet

tionati a. Sigimondo eta ancora la pi potente : poiche li erneci non era


no allhora tutti ritornati , i coneruaua nella ua deuotione perla potenza

di Heruoye, che come loro arbitro ne diponeua : uo piacere , i riole per


ci di fabricar vn Catello , 8c elee il ito delle cae , e torre del Conte Ci

priano Iannini de Ciprianig Spalatino condente gia del R Carlouo Pa


dre, e a lui conegn in ricompena la villa Curochie nel territorio di Chli
ali :tz- Agoo i403. onde per dar principio alla abrica furono inarte de

molire ee cae come nella conermatione d'eia conceione di 2 l .

tto_bre{

viene epreo , nella quale aggiunac a] medeimo Conte Cipriano_ per_ li uox

benemeriti la carica della Carriera de Sali, e trenteimo di Spalato in Vita ua,


doppo la ua morte alli uoi heredi Machi in per etuo con alariodconueto~

di ducati 60.d0ro allanno , e gratia dl POP,er e Ea mmc 37:10? 615316,


Pago enza Paga: gabcua, 13 quale agnatione .u andco poi _ a Dudca Her_

uoye Confermata. , come e ne ta mentione nel cap. 15. cl Prinilegio qlla de


i
di??? dioxo20dellaCitt.
oe abricato _eo Catello; e bene non c'' me_

lnor.a.cpream511te lo dichiari 5 nondimeno dalli conni della torre , e_


cae ` el predetto Cipriano Zannmi mentouate nella reuiione delli_ beni
dell'Arciuecouato atta dordine del R Sigimondo dal capitolo Tiniene ,

che nellArchiuio d'eo Arciuecouato i conerua,i comprende il luoco do


z,

ue foe ituato .

1397 Capitulum Ecclee Tinienvc.

_ _

Reambulatorium terrarum, e'? domorum .Arclivepieopatut Spalaten. E primi


cipiendo in ipo Ciuitate Spaleti e Curia ipfus .Arcbiepatus cum omnibus* palati ,
domi'ms, tairi, ' domo cum volt-:ne Camara .Archidiaconali , eb* Synagoga Scla

um

'

lc `

Dx Tr-a:

38 1

rium router? cum capellis, " Camara inbermte ipfius Synagogxub domo 7,3440;
ani Clementi: cum omnibus (a' nguli: eius Curia iuribm , ('9' pertinenti, bagni-5,

eu palm, ZT alijs qmbucumqube dfundamentisupra iuxta e poxis vbique ba


be: pro meu: ex parte Orient, U" .Auri murum ipus palati] ./lrcbiPal , qui e
etiam pro muro i'pr Ciuitati,incipien do ex parte .Aquilonari a :urre , me domo ci

priam Zanini per direum verus meridiem cum tota turri , quae ef} in angqu ipus
Curia (F' Ciuitam vq-ad mare, (F ab ipafurrixx parte mari; per direum ver/us
Occidentem muri ipim Curi. e: Ciuitam vq. cut de dire-Efo verus .Aquilonem
repiciendo . .- . . ipfa Domus `Archidiaconal, (-1' Sinagoga circa viam vicinalem,
qua imr ad materia ex parte vero .Aquilanari e domus dii Cipriani Zanini: ?ia
C'izs,qua itur ad Curiam .Arc/iiealem" de ipja ad Ciuitatem verus mate-ri. .'

La torre dunque del canton della Citt vecchia da Sirocco detta de Aran
(del promo Arenale , ch anticamente v'era) haur eruito er la torre

principale deo Caello,el'altrapr0ma vero tramontana el predetto


Cipriano( hora demolita ) emi per l'altra torre , 8c il reo del recinto deio
Calello s eendcua doue erauo le cae demolire d eo Cipriano , e la.

Corte Archiepicopale , che dalli Cittadini po rouinato , come i rierir.


pi auanti , e con tal occaione haur pero lArciueconato la predetta tor
re dAran donatali nella ua initutione inieme col Palazzo da Seucro Cit

tadino principale della deolata Salona , comericrice lArchidiacono al


capitolo decimo primo .
Tam: prenominatus SBBE'HS domiciliumuum,quod in Spalatoartitmfucrat qu'
do de inf-*ih: rcderum.d0nauit Ecclee cum turn' anguluri,z1alat:o Epicopium ibi
eriamem: ibiqmenerabilis priet-[101mm: primitus habitare capi:.
Et eendoi poi nelli tempi dellArciuecouo Bernardo Zanne. . . .. ab
brugiaro eo Palazzo Archiepicopale, n mai pi reaurato,il ito uo, ar*
te e'ridotto in rada ublica , e parte occupato da particolari habitanti in..
maniera, che hoggi, le ne dicernono pochi vcigi) nell'horto , e caetta a

bricate dallArciuecouo Sforza Ponzoni .


Non hebbe ne anco il R Ladislauo alcun riguardo allelettione chaueua
no fatto li Spalatini del Conte Giouanni di Cetina per loro Conte perpetuo;
ma dichiar Conte di Spalato Aldemarico uo Amiraglio, dal quale ha
uendoli Trauriniriceuuti alcuni pregiuditij , perci compari auanti eo
R a. Zara Ottennero li 31. Agoto conermatione de Ptiuilegj , 8c annulla
tione delle coe fatte da eo Amiraglio contra di quelli, 8L hauendo alcuni

particolari imperi-ato lettere citatorial regie contra la orma degli ta


tuti, ti pedito Ambaciatore Giouanni dl Mattio Chiudi, il quale li 3.

Settembre ottenne , che le lettere impetrate tacita tirate-contra la


forma delle leggi, ePriuilcgj poino non eequiri ino a miglior inlor`
matione .
7
'
_ Furono nel medeimo tempo chiamati dal Ra. Zara alCuni Nobili Trau
rmi , che partrono li 9. del medeimo mee , e ritornati portarono auuio ,
ch'ilR volcm. abricar vn Caello nella Citt, Borgo; perci il Con

glioli 2:.. elcc 4. Nobili quali diede libert di mandar Ambaciatori al


Re diBona, Heugyc, &altxou per ouiar in ogni maniera.. ch: gonfi
_

a ri

382.

Delle Aemorle

abricae eo Caello , e tratanto furono rinforzare le guardie del Borgo , e


della Citta , e i diedero vari) ordini per l'orticar le mura, e fabricar vna tor
re nel Borgo .

La tea dimanda della abrica del Caello deue eere ara fatta anco a Si
benzan; poiche nell Archiuio di Tra i conerua l'intumento arto in..
Sibenico tra Biaio di Andrea de Marin Caualier Regio , e Giouanni di Mat
tio Chiudi Sindici di Tra , e Saraceno di Nicol Giouanni Tauilicb,e Nico

l Teodoi18indici di Sibenico li 8. Ottobre 1403. li quali doppo vn lungo


prologo concludono .
'Primo quod tam Ce Sibeniei , quam C'e Trag. teneantur , debeat vnmn C'e
tumcttu alterius "aare, U' ordinare cum Ser."" (a I ll."" Principe , (F D. 'N- na

turali D.Ladisauo inclito Reg. Vng. ac etiam cum D- Heruoye Voyuoda ce Comite
Ioanne , * cum omnibus alijs tam proceribus, quam pecialtbus peron, cum quibus
ips melius `mdebitur conuenire. And nullo modo , caua forma , vel ingente Ca

rum aliquaduefortilitium at in prediis Ciuitatibu-s, vel aliqua predif. aut iu..


diiut'tu earum , (7' *una Ctaene alia aliquo modo caua , ~nel ingente non audeat,
nec preumat quici uam agere traffare, Tel componerenecitu ' conenu alterius.
Secondo quando alliqua neeceita-s aderit , vel euenit Ciuit. Siben. quod CSe Trag. te
neatur (3" debeat ip/am neue/[itatem Sibenici reputare propriam, (9" ips dare totum
juum auxtlium , conilium , auorem denariorum , gentis , (9' omnium , 'n
gularum rerum quecumque ip is eent , (F erunt neceearia , ' opportuna non par
tendo expr-n is laboribu-s , (F damnis , ed omnia communiter tollerando, comunican
do , U' participando in rita, (F' in morte, " conuero C'e Sibenici teneatur C'i Tr.
Terno quad tam pro parte Cis Tra . debeat iurari adacroant'ia D. Euang. concor

diter amicabiliter , 0 cordialiter ata , U* ngula in mul conti-affare, componere*


eruare, ('9 emper intere puram. nceram , (F cordialem babere raternitatein iu_
omnibus, @per omnia , Wide aliquis homo cuiucumque exus, vel conditianis
exiat comm/tteret , velperpetraret aliquem deliclum in Ciu. Sibcn. vel in eius di
riltu , (9* auugeret in tu-Turci in eius diriu , quodpuniatur E? puniri debeat,
ac t delium comttteret in Ciuit. Tr.iuxta conuetudine-m atuta reform 1t- T"
(3 conueroi in Trag. aut eius dir. aliquid cammitteretu rimiliter Sibe. punta
tur modo predifia , Haze (a de debitoribus intelligendo, qui eet Sibnlci reputa, (F'
reputare debeat moda Ciuem Tr. pro Ciue Siben. (a Ce Trag- OFM-'m Siben- pro
Crue Tr. emper inpieienda peronam , dignitatem iuxta eotiim IWME - Q1347)

quod i aliqua cuas predilarum contra predzt'ta , vel aliqua prediorum per e
alium, nel alias auderet, nelpreumeret aliquid acere , tratare, procurare, -uel im_ _

petrare,eu quorum-fue alto queito calore perpetrareoluat qmnque Mil. due. parte
durere
oberuantine-:1111110
debe-at per spatium
[mPv
quinque
. Et
anquod
norum
bacproxime
compotio
futurorum
, (T fraternitms
die hodicrna
duret, tn
eaandoM ;POMilt-d- Par! a (1 quelibet carum nom. quoupra intere per ole
mnetPul-(T ~
_
patum Sibenici ub apenane igilli maioris diff-e Ciuit. Siben. ub 1403- 11169
854!). Ind. xl
l

Dalle coe opracritte dunque appar Iiutentione del Re Ladislano eett


ata di iabricar Catelli m ciacuna Litta della riuiera; ma come che haueua
poca gente eco, cos non potcua fari obedire enza-le forze di Heruoyesch

era

' `

De Tm-

38?;

era uo Vicario' Generale , col quale li Traurini conci-umano buona con-I


pondenza , peo honorandolo con preenti di danari , 8c altre varie coe) ,
come nelli ragmenti de Conegli ilegge; ii imile deuono hauer fatto anco
li Sibenzani , e bene per mancamento de Concgli di quetempo non i tro

uano memorie ; onde i pu congietturare, che quee cine Citt conclude


ero la o racritta lega', cOnidatprncipamwte nele'auore d'ee Hernoye;
e come c e egli auanti la venuta di Ladis auo fl dpioitore di tutto quei-los
o eraua nelle Citt maritime , cos li beni, che i concauano alii partiali di"
Sigimondo veniuano donati per il pi alu , come criue Paulo , c i Spalati

ni , che pi de elaltri pendeuano dal uo arbitrio lhaueuano 'inieme col C


te Bala no giolo creato nobile loro il x .Marzo 1 03. e alli rs. donatili de

beni abili, e li r r. Aprile al R di Bona , e Conte

io: di Cetina iel'amen

te ; elegendo di pi queto Conte perpetuo della Citt . Si ara dunque Her


uoye contentato , chin Spalato i abricae il Caello per quelli ni, chelpoi
copr 5 ma di quelli dl Tra, e Sibenico credibile, che nhauee diuero en

timento , e per coneruari l'aetto di quee due Citt ara tato il mediato
re dottenner la gratis. da Ladislauo , come quello , ch'era concio , che bio
noo di danari poco tempo poteua ermar in Dalmatia; poiche li Baroni
'Ongaria ogni Giorno piu sandauano aggiuando con Sigimondo , ii qua
le haueua in quelo mentre preo Vicegrado , e laciato. iui per Gouernato
re Carlo Conte di Corbauia i era fatto coronare in Alba Regale, 5c ae-diana
Strgonia , come conta da vna ua lettera critta a 'Ragueiegirata nel ne
del loro atuto di 6. Settembre 1403. onde conocendo Ladislauo inruttUOL

ala ua dimora in Dalmatia cominci penare al ritorno in Italia , done ha,


ueua maggiori , e pi certe peranze d'acquii , la qua] congiuntura riuc a
uoreuole a. Traurini , che li I z. Ottobre deliberarono di donar goo.ducati d'
oro al R Ladislauo , il imile deuono hauer fatto li Sibenzani loro collegati;
poiche vnitamente ottennero li r 9. Ottobre 1403. dapLadislauo la- dichiara
ne , che non i fabricaero ortezzein quee due Citta , e loro territori) , che

regitrata nella predettopera al cap.4.del libro 5. 8: auanti , che i partio


fece rinouare li giuramenti di fedelt in mano del Conte di Troia in Spalato

li 13. a Tra li 23. Ottobre , 8c all 2.6. del medeimo furono eletti nel Cone
glio di Tra Ambaciatori per portar al R Ladislauo li opradetti zoo.duca
ti , Se alli z 1 . preo, che per la venuta del R foero apparecchiate le coe ne
cearie 5 non i sal per e vi capitae , 8c credibile di ns ma che andae da
Zara :i dirittura in Puglia; Porche cona , ch'alli 9. Nouembre i trouae in..
Napoli. l-laueua egli voluto auanti il uo partire rimunerare Guido , 8L A-l'
uie fratelli Mataarri nobili Zaratin,: quali Sigimondo per laderenza c'ha
ueuano hauuto col R Carlo haueua concato li beni , erci li 5. Ottobre.
1403 .li fece donatione delliolc di Corzula, Leina, Li a , e Brazza , regitra

ta nelle note al Memoriale di Paulo , ma come per lo pi auuene , che le con


ceioni degli;Stati fatte a' perone priuate oaliono eer impedire da pi o
tti,cosi egu allhora; porche eendo nece itato Ladslauo valeri delle or
ze , 8c autorit di Heruoye per mantener lacquito di Dalmatia , gli conuen
ne per coneruarelo beneuolo al uo partire, oltrel Vicariato, cheercitaua,

crearlo Ducadi Spalato , e concedergli li gouerni delle opradette Ioch;


onde all Mata'arri rc la ola carta del Priuilenio per tetimonio della..
buona volonta del.R Ladislauo , l quale auantil uo partire da Zalbtcnnc
at

384.

Delle Memorie

.a batteimo Gregorio figlio di Griogono de Ziualelli , e li aegn~roo. due.


doro ognanno in perpetuo della Camera del trenteimo, come ap ar la con.

ceionc data in Zara lvltimo Ottobre 1403. che ara ata fori lo i eo gior
no della ua partenza .
a
_

La prima artione , che facee il Duca Heruo e immediate do po la par


tenza del Re Ladislauo u l] redun-e nella Citta i Spalato il reo (fc uoruci
ti, e ne egu la ipulatione della concordia vicino al Caello dell Arciue
{cono , challhora diceua Diladi , ed'hora Suciuroz alla preenza delli iui

nominati, che ono .

7`

Die 4 nouembris 1403 in diladi pre. Remi Xo pat. Dia Peregriuo*.drclviep.E.t


'cellenu D.D. Heruoye . Due Spalati Dalmatia Croati-eque- Reg? Vwemgerenti: ac
Bonaummi Voyuoda , nec non partium inferiorum Comi:. Magri-5 Drie D. Pereo
de .Andreis Cam/re Troie , Ioanne Cetiue , ' Cli Com. ' Egregijs , nobililwque
.miliribus ae virs D. Tuart@ Lan cicb, V.Bano Dal.e? Cru-D. Thema/io Curiaeicb
D-'Nnada Semniuieb, D. Ioan ne Cupruieb militibus Georgia Draganieb D--Luea Vi
&uri D.Blaco .Andree- Miliiibu-s,Donatoduguiniacobo 'NL-:ate de Tra .D.Frcm
cico Dominicumbucolao Tbeodos " militibus , ' Ivan-ie Tauilicb de Si enico au
&ons traawres. 0* faores infraste paris, (a' coneorde inter inrasfos nobile: Ci

ue: Spalatmidelieet intrineco: er una parte, CT' extriufecos ex alia .


Nella ea viene raticata la pace fatta l 24. Decembre 1402. e con neue;

cautele; abilita la quiete tra le part,'e come la preenza di tanti peronag


gi, che( oltre li Traurin,e Sibenzan, che deuono eere ati li mediatoridel

la pace) mtcruennero :1 quea ipulatione , da da credere , che que doppo


'hauer accompagnato il Re Ladslauo ino a Leina, Lii'a ritornaero a Spa
lato inieme per trouari alla olenne entrata, che deue hauer fatta Hcruoyo
nel piglar poeo del Ducato : e i come degno doeruatone , che ncl o

pranominato Priuilenio del Re Ooya era ato dichiarato , che la pace tra_.
Cittadini di Spalato oueua ari- econdo la volont , 8c arbitrio del Voyuo
-da Hcruoye, cos nelli capitoli della prima pace epreo, che i debba ro

curare ap reol Sommo Pontece , R Ladislauo , e Heruovc VOYUO, b a


ch in ni! una maniera poi tornare all' Arciuccoujato A125?- PQ'Ch
era ato origine , caua, c partecipe di tutti li tumulti parla, e _che oe con`
fermato Marin de Cuteis S alatino , ee ad inanza de 3P'.Aldem3co
haueua ricercato il Capitoio di '_Ira li 2._Gennaro 1403. che criuee al Bom

m0 Pontece li mali portamenti dellArcmccouo Anclrea , 3c m quellzvltima


ace venendo nominato km Percgrino Arciuecouo dl Spalato , l] ual con

i ando dalla note degli Arcluecou , che oe Napolitano , on e deue,


e'cr at eletto dal Pontece-3d inanza del Re Ladislauo , come uo confi
dente
'W
_
_
~
Ele'l uca Heruoye per Conte d Spalato li Conte Pcmza Iurgeuih d
Vetta-ls chmicme con Tuartko Laticich V.Bano, e Conte Gio: Miglieno
i d'ordine del Duca li 6. Nouembre dichiar nel Coniglio per nobili tut

,d quelli j Che Furono nominati nella pace , la quale m confermata dal Re La


islauo nel Cael nuouo di Napolili 9. del medeimo mee , c lo elso gior

.no li Traurin Per 3mm dC] Duca Heruoye conccero licenza tutti li Spala
tini di poter venir ;i Tral , 8x alli 8. di Decembre ad intanza , del medeimo
Duca

. ..r

Di Trau-

38 5

Duca mandarono li Traurini 6.balerieri agati per vn mee al uo eruitio.


Volle il Duca Heruoy impoelari de l'entratefiel Commun di Szalato

e fatto radunar il Coniglio fece tar la dicluaratione a uo modo del e


guente tenore .
1403 die 8 Xbris-Congregato Coniliogrli nobilium Ci Spal.ad petitionem, et de
mandato D.'Petrize Comitis uper al a'Pallaiij noui Cu ono camp~.zn.c,premio idem
D-Comes verbo, U maniaco D-D'lls expouicx narauit quod huic Citi multa 0c
currerunt expenie , qua vndc oluantur non hahentur ,cum Ce nullum habeat dena
rium , propterea vult ipe Dax, ci de volimtate nobilium Ciuit.-iti: in e totum
Ce recipere omnes .ntroitus pei-cipiendo, (a expenae occurrentesacere, @alaria
losoluere, pete/is omnes de Conliot erant contenti.

Qui omnes nobiles de diio Conilio n.45 urgentesngulatim vid. vnuspol alium
('9" caputeos de capite extrahenies , quilibet oraculo viue roci dixerunte velle , (9'
contentari, quod D Dux ipum Ce recipiat , l'9 expenufaciat occurrentes , l'9' ex
nunc eidem D.Comic- ipum Commune , ZT mtroitus , e?" expenu conigantes -

Cos , otto limaninato preteo, phe non vi foero danari pronti del
Commune s'impoe s Heruoye dellentrate publiche , eli nobili dirSpalato
radunati non con le precedenti voci de Precon , e uono di campane con*

forme etail conueto di radunare il Coniglio , ma di uo ordine aenti


rono alle ue dimande con lantico vo gi andato in deluetudine detto de
edendo ad leuandum ciacuno con la vina voce ,contra l'vo, e forma.

delleleggi, eenzal prcuio partito del minor Coniolio con voti ecreti;
onde pm li 21. del medeimo quelli di Cetina dimandrono, che ia paca
ta la Vrada perliCetinei vccii in Spalato quando ventrarono con g e
,rineci , come di opra ato riferito, che accordata, come i riferita, nel
lvltimo ca o .
`
~

Il R La islauo , chaueua deinato li uoi penieri aglacqui in ItaliL,


non eendo in ato dinuiar Armata in Dalmatia , e conocendo , che enza

laiuto de Venetiani il Duca Heruoye non haurebbe p0tuto coneruatli tan


te Citta maritime, che e gl'erano ree crie percio la eguente lettera al
Doge Steno .
Spefiabili, E? Mag. viris D.Michaeli Steno Duci, ac conilio , * Ci Vemamics
rio/iris Cari/nti: Ladizlaus Rex HungJeruxF' Sicilia. Spoi-' Mag.Viri,ZF' amici
cariimi. exnceritate dilecionis, ZF'eruore amicitie, qua inter vos, (9' nos mutua

caritate periiit ?genda nora , G* noirorum delium vti vera propria certi reddi
mus. 7 . . ca us occurreret per vos amabili proecutlone traari a qua rmitcr
induii duciapeabilem (a Mag. veiram amiciciam aeiuoe precamur a quate
nus tam peiabilem H eruoyam Speab. Ducem nosirum in Regni-s Hung. Dal.
Cro. " Bazne EF'c. Vicarium Conliarium, e?? delem nolier z quam delcs no

ros omnes di. Regnorum nororum Bona , Dalm. Croat. amorenoiri recon-*ios
in quallliet oparturtilateucipere eadem V. pei. ' Mag. amicizia , e? dii Dm cs
notri Vicaer oratoribus , vel littm'e quos , vel qua-s ad uos quandocumque dirigere!

firmiter credere icut noi ris vtipi V. Sp , Mag. amicitia propia-ca paioni: ob
mxius obligari . Datum in Caliro, nana wap. ub paruo notro igillo die 16 qutj

1 a 1nd, idc 1404.


.

"'2'

,in *u-H .
Bb

Con-` ,i

'386

Delle Memorie

Coneruandoi quea lettera originale nellArchiuio di' S alato non deue)


eer ata mandata a Venecia :onde li partiali di Sigiinon o vedendo non..
eerui armata ardirono d inear il mare , e facendo danni aJli loro nimici,

inquietare la nauigatione : perci il Duca Heruoye diede varij ordini, che;


sarmaero Galere , e brigantini per pere gmtare li corali , e nelli conegli
di Tra vien notato , che pi volte li iano tati concei io. balerieri per
volta , 8c alli 22. d'Agoo i404. che i doueie armar contra Corali la galior
ta , chera nel porto , e ne'lo eo tempo i continuaua la ibrica della torre
nel Borgo nel luoco doue era ata fatta l'altra di legno , riacendo alli' patro

n deglorti, che i pigliauano per tal abrica con altrettanto luoco , che i an
daua atterrando .

'

Haueuano nel medeimo tempo li Conti di Segna de endenti di Sigimon


do ricu eratoi Iola diVeglia,e co] calore loro li uoru citi d'Arbe orpreero

quella itt;i Traurini ricercati dal Duca Heruoye li l i.Marzo i405.manda~


ronAmbaciatori a] Conte di Segna per ricercare la reitutionc dArbe , eli
Sibenzani per ai( urar la loro Citta dalla parte del mare li I r. Aprile riole:
ro di ortiiicar le torrette , cherano alla bocca del porto , e fare la catena , 8c

I 5. Luglio eleero doi Capitanij per arui dentro; dal che i conoce, ch'il

mare doueua eer mal icuro : il che aputo da Ladislan mand in Dalmatia
Gimdi Luignano Duca di Baruti parente di uamoalie on alcune Galere , il
?nale radunate quante pi gente, e barche pot, and ad aediar Arbe il me
c d'Agoo r4os.e loricu er , al qualaedio i trou Capitanio delle gente
Traurine Marco Zori,\& aiuo-ritorno li u donata dal Coniglio la terza par
te delle predc,che toccaua al Coinmune li :S.Marzo i406.Finita que'mpre
a il Duca di Baruti venne a riieder in Zara doue era tato eletto Conte per

vn'anno , e con tal occaione f dalle ue genti vnite con quelle de Zaratini
preo Nouegrad,e Scria li iLFebraro 1407.cone criue Paulo, e e ne troua
rincontro nelli Conegli di Tra -, challi 2;.del medeimo mee oiero dona

te lire 24.21 meo , che port'tal nOua; onde i come li Zaratini lo conferma
rono per loro Conte per l'anno futuro, cos egli pei fauore,chaueua appreso
il R Ladislauo sera anco fatto elecger da luiCOute di Sibenico , e Tra, co
me dalle ue lettere regitrare tra g'att della Cancellara di' Tra del eguen
te tenore apparice .
Ladisl-e. Vniuertaiibue , * baminilme ia. Sibenici , ea Traguru Pay.

tium Dalmatia deMM-f fa/Iris -ditefonix gran-1m U' 130mm voli-rimetti . Pro
bono , @fazunfgugmmeacatu vero VittimMagJoloem de Bizinmno Bam.
u dominum fratrcm _dc ;Pineta : ac conliarium carzjmzim _Virum vuque

prudente-g; iu/Zum "1 ?e rum Comitezn atumius , a: etiam ordmamus eum ve


ra 'vola-td" ,Pro 'W 8x mde m n risalijs cafe-{iis hier/s conimetur . Quamobrem

deiiretem veram aente requirimus , U bortamur , quod pro vero bono ,HQ pa
c c0 regimine ,atque Baku veli , place-at eundem loem , qutprocul dubiouu
,Benni virtutibus vos tranquille reget , Ofatubriter gubernabit m eodem Comm
'tuo oicio conrmare quod nobis mt vtile , * aceomodam, volnfqur placmem atque
gratum , U' accepmm pluiimam menti nore : prejeniei autem [nera-5 patito noro
igillo muuiiae 70b in prcmthorum teimnnizim dirigente:. Dati-r in Cai: uorir_

vicine-bus prope - da* contra Tarcntumjab eq tem Paruo ooro j gilio die 3 men-luni]

i41nd . :dell 14 c 6 .
TM

Di @Tra- .

3 87

Poli data: volumi quod preente: apertuna inpeione eorum faa reituan:
mr preentati ad boe 7t ad nationem *vtriuque vnmerictumpred. raleatparam
re - Dar. wupra .

Quelle lettere furono lette nel Con

lio di Tra li r4. Luglio uequente,

doue ftt decretato , chin ogni maniera procurae , che non foero eegui
te , e li 2. Decembre 'hauendo dato licenza ad inanza del Commun di Zara.;
Giacomo de Raduchi Caualier , e Dottor di legge nobile Zaratino Conte

di Tra dandar in Bona , 8: alla preenza del Duca di Spalato per glinterei
del Commune; di Zara u di nuouo eletto Conte per vnaltranno , eattolo
confermare da eo Duca Heruoye , ripoto al Duca de Baruti li 19. del me
deimo mee , che non poteuano eleggerlo oiche haueuano eletto Giacomo
diRaduchi, chera tato confermato dal uca Heruoye Vicegerente Re-`
gio : dal. che fi conoce, che tra uei doi Duchi, erano cominciate lo

Competenze, edoue prima era ar itro del tutto il Duca di Spalato, cos
all'hora quetaltro Duca, come parente del Re, voleua eender la ~giuridittione anco allaltre Citt maritime, e perche li Zaratini nel tempo,
che delli uoruciti f orprea Arbe haueuano occupato quella parte)
delliola di Pago, che i dice Neuaglia , ch' era della giuridittione d'
Arbe 1 quei ritornati otto il dominio di Ladislauo moero lite all

Zaratin per la rilaatione di Neuaglia, ' Ladislauo crie li 22-. Agoto


1406. a Heruoye le lettere, che nel Santuario d'Arbe i coneruano col
eguente titolo .
.

. Ladnspe' Mag.Viro &Hei-uo): Due-i Spalet , ' Comiti partiti: inci


&agrari-tm, @ bonam rolantaten

norum , ae Vicario no in Regnis nis Vng.Dal.Cro-*c.Conliario,' deliuo dite.


Commetrendo , che douee ar equerar li frutti di Neuaglia pendente;
lite. ; perci irlaratini epedirono al detto Duca l'Ambaciatori con linfra
critte commioni , choriginali i trouano tra le critture del q. Signor Dot
tor Simone Gliubamz .

Commiio nob. (Tap. Virorum Egreng Re i4' I-lilitis D. Guidoni: de Mat faris ,
(E Ser Thomas# de Petrizopeab- Ciuium i. Iadre oratorum , e? .Amba. miff.
ad exceontiam D. Ducis Spalati Spalernm pro infracriptis dicendis, ' peraran_
dis . Ms loannes de Lucignano Barntbi domini Vice-re ius , Came: Ciui!. Ia
dre , necnon . . . . eu-s Ciuit. eiafdem cam quamor nobili us eidem adiunBis-aziin

fraeripta omnia dan!. ani. . . . . . eomiitimm roba's vis-is nob. Egregio Regio
Militi . . . . z_ Tbomao de 'Petri-(o . . . ,. .

. ciuibus nafris , (F - - - - -

Duce-m &pale-:iper nos tranmi. . . .. .. infraferipta omnia pre-fato D. Duri offra


ex parte dicenda (pari-randa . Etprimo. . . . detes verarum campi-anita
ie peron-2mm inclinabitis eidem tamquam proteori reeominenda omnes nobile-s bn
ius Cia. Z? Ciuitarem tandem pronam in omnibws norum inxta poe com [avere
mandatis . Secimdo eidem D.Duci narrabitiscut nali-mr Ser Gabriel de 'No drag?
mins noer cari/nti ad Exeellentiam eius nori .Ambaretulit nobis quod eius ex

celleniia predixite Spalatum ee venturum; idea volebat , quod Iadrenes ei: ad


ercelteniiamnos tranmitierem .Ambax. Ecce ergo nos mlilgnl adexceilentiain
B

7G:

z88

&De/le Mem0rie`

veram audituri quid excellvera nobis mandare vellit, eb' tal. . . i re onde;
re poitis bene quidem , n autem nobis recribatis .

. intelles lune, @I

eidem pendere polimus .j Tertio/i rob-s mentionem non ecerit de Morlacchis at


que de Strigio eidern nibil dicatis: i autem vobis interrogationem. ecerit narrabitis
eidem eiudem omnia cutcitis , (a' naretisuat excel. malam Butc :intentianem *

robarias , ( mala , quie nobis ecit , (9' facere voluit/cut eis de omnibus informa
ti. ,Quarto narrabitis ua exc- quomodo relatione riri ob-Ser Gabrielis de Nqdro
gna .Ambax. wori ad uam crc.diret`iiciuimusuam excellentiam uie contentam,
quod nas baberemus ?diam Newic dumodo illam d D. 'IL Rage Ladisl. impetrare

nms : nam illamubtraximus .Arbenbus tunc indelibus DJN. Regia narrando ua


ex- quamodo dit'ia rilata in inula Pagiemper fuit ladrenium , ed tempore quo
Veneti Dalmatiam. . . . tenuerunt ultra debituminei Iadrenibus ab/lulerunt,
Arbenbuque dederunt contra debitum ratianis: licitum ergo nobis uit eandem vil
lam tune ten-paris d Regis indelibus recuperare , icut recuperauirnus , ce per ca.
lam vi-e Excell. d Regia Mai-impetrauimus illam nobisuis 'Priuilegiis confirmare .
,Qnodecit abunde deditque nobis vnumuat .Aulaamiliarem , qui nas in Pam-[ia.
nen.: d. villa pancret , (9' c pauit , Pt de donatione , ' conrmatiane ce* conceone

.-,er'

d. villa Regia 'Priuilegia parent , ci* de datione poeianis di Ville Ecclee No


nem Capitoli apparet pu b- inr. qua omnia V. Excel. oiiendere ai-:rima: nos
parato: , O' his verbis contentare pateritis bene quidem ; fin autem experiami
ni ue Excel.promitt. nos Excel. ua: daturos . . . entum auri amni anno . . . .
idebar u-s . 25mm eius Excell.narrabitisrobaria/s , quas. . . _ Vicarius N9
nens narisecit , quangulariter inferiusunt decripte .
Conquritur Ser Coe de Begna quod Vicarius Mnen. milit firmi]. . . . 'nil
lam Gru/ , qui abiulerunt tres bones~ d. Ses Coe , " tres vacca: cum tribus . . .
.* . . . Till-Ci Iui , ipum captiuauit . item accepit de uilla Matur D.Cre]io de
Zadulinis . . . . . Ser Filippo de, Maraaris anima ia quatuor groa i Item dero
bauit in Cll-.NQUL quajtam peliparias. . . . . venerunt , (e' alia quamplura
damnafecit. Et dona, quae portatis cum nobis uidebitur apro tempore . . . . . ei
deni preentabiris rogando excel!. uam 7t munus paruum non conderet, [ed uolun.

tatem noram quam nceram gerimus aduerus eum . Scxto narrabitis damna qua
`z-lrben.fecerunt in inulis nosiris ut infra declarabiiur. ConquerirurSer Michael

de Soppe , quod Caellanus , ui e in .Arbo cum barcisuis mii! Strider z (F ab


ulit 64 animalia parua,( a ligaueruntpaarethem mrt I "llam *WW-w' db
ulit 94 antinalia D.Fantina V.q.Ser Blasu' Suppa , qui C"-"4 "f mm? Se? C?
a de Creciane cumgalea C'is ati-bum dixit *rerum esl quad accept omnia animalia
pre-d"a ntcEMtatg-ogfnte ,edD; Dux' nobis atisfatht . Super fao Vini acceptt

Mar? Pro m ef; informati Dna Sandaglio excuationemacietis_ .i Septimo vbi


M D.D. Sandaglms ?071944 - - o . . . Spaleti interieritnarrabitis eidem iura
meutumper nas, &ll-TOY offra-.f- . . . .concordiumpereum per nos, (Tcun

dem,jic al dem 54"F"mlbcrip. . . . . . . (9 domum eidem debms , '


. . . itiapro
- **idemfl'l
WINVW!
preentando(3
. .alijs
. . qua
. Priuilegia
eidem - In
omnibus committimus
ci" ngulujupracriptis.
accurrentcom
na

e Ciuitati utilibus uos geretis dicendo , perorando diiettil s ut InaP-'cntid


:yz- piene condimus .

. `

Da quee commiioni i pu comprendere la gran autorita , chauena


il Duca Heruoye , 8L inieme, come per coneguirla ua grazia biognaua_.

darli preenti , e ar oerte di danari annui ; oltre di che i vede , liil


fa v
'
preidio

< *NW-u.

'339

' reldio , ch'era in Arbe andaua per mancamento di danarl piglando per>
orza vettouaglie per oentar'i; dal che i corge la. rertezza del denaro

publico per le paghe delle milme : per otenimento delle uali trouai nellt
'Conegh di Trau , che glotto di Luglio 1404. fose poto limpreito di lire

1000. da eer pagate da ciacuno eccettuata la Villa Radoch , che doue


uano eser agate ad Antonuccio de Caponichis Capitano delle militiea ,
e nellArchmo di Sibenico i troua vna lettera del R Ladislauo -critta nel
Cael nuouo di Napoli li ar. Febraro 1404. a. quella Communita , nella...
quale ricerca , che _conforme al concertato col Duca Heruoye , e Conte di.

Troadoueero pagare al opradetto. Antonaccio uo 'Capitano li orini

900. promei: onde i vede , che le Citta Dalmatine non olo concorreuano
` nel mandar di volta in voltabalerieri , 8c armar Galerc , e barche : pee lo-j
ro , ma anco di contribuire alle paghe delle militie , che Ladislauo teneua in'
Dalmatia; il che di quanto diturbo , 8c incomodo foseognvno pu facil;
mente comprendere .
~
'
_

Leere ata eclua dalla tasa dellimpreito la Villa di Radoich ( chera

'tata incorporata nel territorio di Trar , come di opra tato pecificato)


'prouenne erche esendo morto Mattio Ci ga , che la posedeua , enon ha
uendo laciato igloli machi , Toma Curiacouich opranominato tra li pre

-enti nella pace tra Spalatini, hauendola precedentemente ottenuta da Si i


*mondo, doppo la morte d'cso Mattio, come deuoluta al Fico Regio , n a

uena preo 1] poseso, 8c in quel tempo la riteneua ; perci la Communitd li


9.(jennaro 1404.haueua' ordinato aglAmbaciator, che doueuano andar dal
'Duca Heruoye, che raccomandasero Maria , e Pellegrino. gliole del opra.:
-detto Mattlo acci le fose retituita esa villa .

'Era tata dal R Ladislauo li 23.Marzo 1407. delegata la cognitione di que-


ia caua al Duca Heruoye , auantil quale comparo' Petriza Gurgcuich de..
Verbas marito di Pellegrina ( chera la primogenita) dimand la relasatio
*ne d'esa villa Radoich detenuta da Tomao Huracich di Licha allegandol
'Priuilegio di Maculinita conceso da Sigimondo li r a. Febraro 1397.ad esa

Pellegrino. habilitandola alla ucceione desa villa , 8c in oltre cimendOla...,


dalla giuridittione di Chlisa , confermato da Ladislauo , 8c all'incontro To

mao morana altro Priuilegio di Sigimondo confermaro pure da Ladisla


uo , nelquale e li concedeua esa villa,come deuoluta al Fico Regio di Croa
-tia per la morte di Mattie enza glioli machi : Onde il Duca prea l'infor
matione da Stefano Martinuseuich, Stefano Iurcouich, Gregorio Saper, e,
Gouanni Rudac nobili Croati , che deponeuano eser vero , che nel Regno '
di Croatia uccedeuano li oli machi; ma che li R cr pi di 'commi erano

oliti di conceder la Maculinitd anco alle femine-g Abilit. olc. alla ucce
ione : e contando, che Tomao hauese ottenuto da Sigimondo la conce
ione do po che Pellegrina cra uccea al Padre,c_he pci-ci era urretta,ter.
min d fauor di Pellcarina , condanando Tomao ncllc pee , come ditinta
mente i legge nella ntenza. Da quetvo,che li R dOngaria erano oliti in
mancanza di machi conceder la maculintd alle iglole prilnogenite, accio
che poteero uccedere nelli Feudi patern, i comprende la carimper la qua

le li Stati d'Onzaria diedero titolo di Re , c non di Reginad Maria glia pn'


mogcnita del Re Ludouico {come diopra al c. r .u accennato . In quca n

tenza il Duca eprime li uoi titoli nella eguente forma .

.
3

N
5

320

Del/e Memorie

'N95 Heruoye D.G.Dux Spalati , mferiorumque pariium Corner; nec non Vivai-iui

Generali': Sez-."5 Principi: DJ/ladislaui D. G. Regia Himg. H ieru. Siri!. Dalm. *


Croatia Re is incliti

Datum u Caini noro Topiiceferia quarta pofei'tum B.Matbei `ztpoity' Luan


geue .Anno Di i407.

In quea maniera Pelegrina , eendo allhora moglie del Conte Petri'za:


intimo del Duca Hcruoye , ricuper Radoich , e doppo la ua morte , mari'
tatai in Pietro de Marculo Ci' pico tranmie alli uoi dicendenti, che ino
al giorno dhocgi godonol ominio vtile di quella,e laCommunta ii rein

tegrata della giuriditi'one dela villa; e come dalli opradetti titoli del
Duca i vede , ch'a-gli e rimcua Dei Gratia , e non Regia, Dux , cos appare,

che diponee delli fatti della Ptouiuci'a, non come Vicario Regio ; ma come
e foe lo eo R : onde tutti li Dalmatini li portauano grandiimo ripet
to , e lvbbidiuano con prontezza,- dcl che e nc trouan rincontri nclli Con

egli
di' Tra: poiche quando egli , o la Duchea ua moglie capitauano .
Tra siinponeua impreito per honorarli , e der le nozze dvna ua Ni'pote.)v
ii epedita Ambaciaria a poa :i Spalato col onatiuo dvna Barbuta di va
lore d80. ducati doro , 8c vna cinta di velluto roa con brocche dargento
dorate di ducati 30. doro , 8c inieme decretato , chela moneta dargento,

fatta ampare da eo Duca , i potee pender in Tta , 8t al Conte Balla uo


gliolo mandata Ambaciata a. poa con donatiuo di valor di' lire 90. e per

eequi'r vn ordine uo u armato li 11 .Ottobre i406. vu bregantno per and ar


ad accompagnar la Duchea d'Auria da Triee vero Dalmatia ( quC'rL'
quella Giouanna , che nata Zara u orella di Ladislauo , che Vedoua ritor
naua a Napoli, e poi uccee al fratello in uel Regno) 8c alli 9.Marzo 1407.
esendo venuto il Duca a Trau, furono pe e lire i 50.per honorarlo: era anco

preentato il Conte Giouanni di Cetina , e Chlil'a uo confederato , al quale


ii Sibenzani mandarono peo preenti' connando loro er lungo tratto
col territorio di Chlia . Contnu il Duca empre pi d'e ercitar larbitrio
in Dalmatia , e erchel R Ladislauo era applicato alle coe dItalia ( del che
uelli Conein di Tra i troua notato li 27. Maggio :407. chal meo , cjha
ueua portato lauuio , chil R Ladislauo haueua occu?ato Roma foro

donati' ducati IO. doro) conocendo perci i'lDuca che da 1 "0? POCM
riceuer que aiuti , cherano neceari) per coneruargli la Dalmatia dalle.:
forze di Sigimondo, challa giornata andauano crecendo , &11_Regno di

Bona Huztuamc z onde per coneruari il Ducato di Spalato , 8: il dominio


dellIole riole d'aggiuari con lui' , come Ii uccese tirando ecoli Bo
nei , Croati, e Dalmatim come daila lettera d'eo Sigimondo di 7. Febra.

ro 1409.icta TraUrlm C regirata nellopera De Reg.Dalm.& Cro. lib. 5.


cap-443

' rlCC o

I! che aputo dal R Ladislauo lo fece rioluere d' abbandonar aatto li

enicri del Regno dOngaria ; e perci vende a Venetiani per ioo. milla du
cati Zara con la giuriditione di Dalmatia, come ato riferito nella predet
to era .
ngiuatoi ilDuca Heruoye con Sigimondo continu nel poseso _del
Ducato di S alato, e dominio dellIole , e come che di Corzilavn .Cromq

Ragueo (c e i riferita pi auanti) fa mentione , che dordine uo li Ragua


Vi

Dl" Treni";

;gf

vi mandaserotil Conte, _cos di Leina vua. bl memoria,che i troua nello a


tuto vecchio di quella Citta. eprime ll no dominio.
14091714,? die r. .A iii:. Conilium ecretum libertatem habeat deendendi
libertates, e'? conuetu ines Fare inpiciendoemperhonorem Domini non' Domi
iDucis .

Che vuol inerire del Duca Heruoye.`

Ooya eletto R di Bona del r 397. ( come diopta atodetto ) ii del


1405. cacciato , 8: in luoco uo eletto Tuartko Scuro; ma di puouo del 1408.
ric uper il Regno , come in vn uo Priuilegio , che nellArchiuio d'AlmisL,
iconerua i legge; nel quale esendoui il partcolaredella ua prigionia,ch'
altroue non i troua lo regirar .
In nomerc. 'N95 Oio a D.G. Rex Boine ?orize , ineriaris partis Vngaria , di'
Sclauonia . Per ha: noZa-s preentes litteras pateat c.quod propterdem, * opti
mameruitutem nobis , (9' lio noro Stephano per Capi:. GeorEium , (a Comitem
Vuchichium, " eorum lios prieitamtunc , quando d Bonent' i puliuimus, (a'
etimue in quodam loco uncuPato Bobouaz, quorum opere ,' optimaeruitute ,ac
de erga nos preita iterum in Regnum norum repoti uimus : tamquam hi quo:
regnare decet : quo circa propter earum erga nos benemerita , ' dem .

fa. donatone dAlmia, e di tutto PrimOtye da tutte due le parti da Zar


noumza ino Narenta con molt'altri luochi, che nomina .

Datum Bona mene xlm's v:aos

Vedendo dunque il Re Ooya, chl Duca Heruo e agguatoi col R Si


gimondo ,lo in 1diaua, saco alla protettiOne e Turchi, come dalle let

'tere del medeimo Duca critte :i Spalatini apparice .


'Nng/iris Comici Iudicibtos, (a Conilio Ciu.mea Spalatidelibus nors dil.Her

uoye Dux Spalati'chdc-les ni nobisncere dita/td nore Excellentie notitiam de

,dutium e vos per vnanimem deliberationem retroais temp0ribus in veiro gen era
li corliilio fafium dedie,cF' donae Oio e olim Regi Bone damna@ poeones ai!,
ue uerunt olim D.'Petri Caanich po item?" iacentes in Ciu. dii-.Hu Spal.infra

uos connesmunc autem cum idem :Oioya olim Rex d iam die adheerit Turcb
E" rebellibu-s Bonen.contra,e~ aducru-s Regiam Mai.Hung vid. Ser-"Ml 'Principi-m

'D. D.Sigi.R-Hung.ec.eeus e mdelih aduerarius d.Regie Maie-mquc


omnibm
poitis"
repertisea
in propter
quibucum
ue terris
, * locisrequirimusdelita
eidem D.Mlnpo
ao,
' bonis
iure illico,
e priuatus,
veqram
perpreentes
tem , (5 aente hortarnur quatenue diam donationem eidem Regi Ooye faftam
per vos de diis domibue E* poeionibus reuocetis , u` caetis, (9 m ?05 lP-l 50774,
tamquam emuli Regie Man-i. pred. reclpntls ,- ipaque bona vi recepta veiram
delitatem rogitamut , vt ad nri COMPldCeMMm detis , donetiseruitorinoiro

dili Stanchani Duymi de Spoleto conciui veiro litterae vers autentici , ' ei
cacesuper ide ibi coneriaciendo . Scripta m Caro noro Oui die 37 men. .4

prilis 3 ~ Ind. 141 r.

_
Bb 4

pa

392..

Delle Memorie

Da quee lettere del Duca Heruoye appar, chil R Ooyaimolto pri


ma di quel tempo sera colle ato con Turchi, 8c eendo la data della lettc~
ra daluo Catel o dellouog( ortezza famoa pota tra le tre paludi opra.,

vn diruppo tondo coceo, che ad vn ouo i aomiglia nell'idi'oma Slauo

:eyz-2) e dallaltra lettera di opra_ mentouata critta da Sigimondo alli


Traurini nel prinCipio dellanno 1409. apparendo, che Ii rimprouera, che '
apendo loro laagiuamento eguito col Duca, e Bo nei haueero dife

riro_ tanto man ar Ambaciatori, come haueuano fatto gIaeriDalmati


ni, eperci mandarGiacomo di Breberio uo familiare, al quale doueua
no prear fede; da quete due letterei poono cou'gietturare due coe).
lvna, che l'accordo ti'Hl R Sidimondo, &il Duca Heruoye foe tenuto _
ecreto , inochil Duca occupae al R di Bona le Piazze orti , ch'ein po
edeua, le ualidouee goderin feudo, e tra quete deue eer tata. vna..
lOuo( iac clo chiama uo Catello) laltra cheliTraurini aranno ati
Pi tar i de'glaltri ad inuiar glAmbaCiatorid Sigimondos. come quelli ,
che dependendo dalDuca non hauranno ardito perla vicinanza di Spala
to dichiarari auanti l'eprea ua volonta , chilDuca non haura voluto pa

]eare allhora; il che i copre da vn ragmcnto di Conegli di Tra ;nel quale


vien notato,che ubito riceuutcle opranominate lettere di Sigimondo di

7. Gennaro 1409. furono li 2. Febraro eletti Ambaciatori per Ongaria, 8c al


l .del medeimo decretato, che la Camera de Sali, e .trenteima. foe data alii
a 'ttuali del R Sigimondo.
'

Dal c'hei p'u comprendere l'accortezza del Duca, che girando li Bo


'nei , Croati, e Dalmatini ; uo beneplacito, valendoi opportunamente.

delle maniere de trattati, auantaggiaua le proprie conditioni; ma. come.


che eta vo di diporre delle coe auo beneplac-itoi, non eppe contener
ne limiti di emplice Barona_ onde venuto in competenza nella Corre.

Regia con altriBaroni Ongari, protuppe con loro in aperta guerra in..
abenza di Sigimondo ( che creato Imperatore era andato al _Coniglio per
edar lo Sciina della Sede Apoolica) e preine alcuni li fece ver
naa
mente morire , come rifericono glhiorici Oncari, per il che ii 5:1 aR

gina Barbara moglie di' Sigimondodichiarato ribelle ,je ,d'indiliuoi emozli


preero occaione di leuargli ileguito: ~onde in .pote tempoi Lvide_ priuo

;deglamich e dipendenti, _ridotto : mal termine ;_ tento ~nondimeno di


lacar lo degno della Regina, come da vn inruttione fatta_ a uorAm

gaciatori , ch' originale i conerua dal opradetto Signor Cindri enza.,

giornata apparice.

o l,

Domina Regina@ Baronibue Regni Hungaria . Hei-07a Dax infracripta nan


tiauit . Item prima quomodo Iobanne: de Gara, Paula: Cbupor Bano: omnes pojl

fe/ones, tenuti mea/5 excepto Caro Toegauuar ne literi Regalibuerabule


runt" occuparunt . Item eo non contenti omnia bona mea poejfk Cara intende:
ban: a me aaferre,quare Iioc fccemnt necio mcos exceffus , " delifa pro quib. id fa
cerc dcbuientJ tem Reg-[nali Maieati 29' Prelatis,ac Baronibus Regni H ungJepim

volui intimare, (F nunquam ad ipo: ijdem penne/erunt Nflnlllm meum vbiq. loco.

rum ipo: Mincio: meos moleando' oberuando,imo illuc procici non permute;
-do . item ipos Iobannem iii-,Gara , U' Paulum Cbuper reqmuiji prema ex vo
luntate D.Rgi5unf, @ n: aia, etiam peu] ab ipis Zi:ter.Rtgie Mai-fado: in pre

mio,

Di **T-rete?

393

mio, (9 nunquam mihi oenderunt . Item pro eo quia mihi literae Regine ip non.,
oenderunt , intellexi, (9 cognoui quod ip eorum voluntate premia eomittunt , *
non aliter . Item ego ratione premi/[bruni intendebam mefuhmittere iuditio fraterni
tati Diaeonum, @1'pr non permierunt . Item non patiti aliudfaeere, quia mihi z

tulerunt vereeundiam pro eo , (9' ego :pi: intuli , 'feti veretundiam . Item ,quia
abulerunt mea Cah-a pro eo etiam recepialiqua Cara erga manus! forum alia/s

habita . Item ego reeepi ah ip/i: earapro mea verecunda , (2" ad in delitatem D.

Regi inferendam . Item non abuli dia Cara ub indelitate Domizzi mei certi
tudine euieunque Da Regina , Prelati , Barone: Regni Hunz. aignare comit

tent ip: aignabo PH'JOC oeno , quod non feeerim ub indelitate . Item aigno
duo Cara mea informa obdts videiieet Orbaz, e? Kazara vocata ad manu: ch
.fras , " oendo meam in hat parte delitatem . Item pmmia at e quod in hoc'
fao meo mihi `Regia Maieae omnia mea perpetrata indulgeat . (9' pro eo in me non
habeatuam indignationem . Item omnes [items mei mihi per uam Mai. attribu.
ta: , 29* haenus aignatas veliituaSerenitM informare mihi , (F' mei-5 oeris i.
cut prima.: conrmarat . Item quieumque contra me dixerunt in campo/Lane , e?

fatto eum Venetijs, " Turci: tommitto me iudieio Regie Mai. * Dicci-5 Autria, (F
Soeietatis Diaconum Regie Mai. Item iudieet me tum Rege Polonia , (I'um prom,
ptue me I ubmittere ad eoliem .

Item t'uxta iudieium iparum deeapitationem mereor , deeapitent , vel pari dal
mnum in boni-5 mei-5, patiar damnum . ` Item exoro Serenit. Regiam' veram Mai.
'ut iam in temporefeneftutis mea non ermittant mori in Paganimo ritu* ub infi
delitate, quia wix , U dieulter expe aui tempus 'ut ritus de Paganimo conuertat in
dem Kathalieam , poim d. D. Regi meo delitereruire . Item non vel/it , (9" '

non platea: D. Regi a ' vobis me a veri-s eruitijs repeliere , 29 iaeularene meis
culpis, quia eulpam_ad id penitus ignaro . Item redeat in veram memortam quod
mihi D. Rex eumu Baronihu-s eut iurauit euper ipo iuramento haben [items
Regia: , (F' Baronum uorum uhfuo Regali, * eorumdem 'Pmiatorumuorum

v igilli: conueti: . Item aduertat Serenitas vera quomodo ego xio in otietate
.Diaconum , ' tontinetur in litteris focietatis quod nemo ne eonlio eientia , CZ"
iudttio ocietatis debeat aliqualiter eondemnari . Item amore Sani Ihis retor
damini quia Compaterum - Item aduertite , c'e* penate omnia obligamina , (P

dem, peto vos caua Omnipotenm Dei, vt iam in tali mea etate non oprimatis , (1'
deleatis me rt haheam nem meum in de , via , di" delitate Regia Mai. eoneruanz

di. Item vhi Dliex pramta qua proequorfaeere nelle: , tune Sua Mai. ad manto:
mea: fa eiat agnare Catra mea obdionalia predia ante quam aliqua potentia ad
uerum me veniet eum ips vifualihu: ,eut ego do ad manus ipus Regia Mahuh
ipo modo, ' ordine ante quindeeim dies . Item ex bona voluntate mea Carum Po
egauuar ati manus illorum vti eommium e mihi aignaui eo quia ipe D-Rex mihi,
contulerat, " nolui coneruare contra ipus D. Regis voluntatem, 'llldedl cut'
e eommiffum . Item dum ui Buda; conitutu-s , tune reeepi par-ia litterarum rega
lium mihi datarum ,in 1 2 lati: eapitularibusub omnibus t'uramentis , (F dif/mi*
tionibus , fuper omnihmobiigationibm , quibus mihi ipfa Regia Mai. e obliga
uit eum uis omnibus . Item ubi ipe D. Rex prediix uis obligatiomhm , pro
mi. e? tanti: mei: humilimi: precibue aquiecere etiam exhibition iuztia

mete aceeptare noiuerit , (F' mete tante iuttiaz irritum feeerit ipe Regia Mai.
mihi non imputet , t' net vitium impingat, quia omnibus 'Printipihuo Chrtianitatis

precriptasproutiones, obligamina'dem datum mihi noticabo, et deellgabo.


m

394

Del/e' Memorie

Item o noticationem premiorum non otero mihi in tanta amaritudiue o preioi


m: : ed Phi refugium potero babere,mei lit oportebit inclinata Item hucu que nul-'
libi requiti refugxum ,fed ipum D. Re em habui pro refugiongulari . 29' rebus c
euem'entibus apportebit querere vbipo imJtue ego delear, ue non,iam VVozne
intenduntfe ?nire cum Turcii , (F' in eo bucuque proeeerunt procedunt iam dt
fato . Item Tura. inte dit omnino babete guerram ad Hungar

Da quee commiioni i corge,che Hemoe tent di' placare , o iii too


ingannar la Regina, hauendo egli per mezzo e uoi aderenti Bone 1 fatto e
creto trattato co'Turchi,la accua di ci conapeuole ; condando nelle ue
arti , che per non laciarlo precipitare , e coneanare a, Turchi li luochi.
forti , ch'e li tencua in Bona , non i arebbe moa apertamente contra di
lui ino al ritorno di Sigimondo , nel qual mentre haurebb'egli hauuto tem
po di tcnrar altri partiti; ma come che di ia vecchio decrepito , e enza
glioli andaua perdendo ogni d pi il eguito , e co rendo li uoi dipenden
ti, che per poteri mantenere contral Re trattaua di metteri otto la rotet
tione dc Turchi, e li voltarono contra; con quali vnito Sandagl uo vec
chio nimico induero Sigimondo - dichiararlo rebello , come dalla lettera

ua di r.Marrgio 141 z.reoirata nella predett'opera ap arice : nella quale lo


priua anco el Ducato

Spalato, pigliando in ratia iSpalatini, e commet

tendo alli Baroni del Re no, che doueero er eguitarlo , 8c in articolare


al opradetto Sandagl, c e oeVoyuoda di Bona in ua vece; aihora i Spa
latini, che mal volontierihaueuano opportato il uo dominio , e edirono
del mee di Giugno Ambaciatori a Sigimondo per dimandar con ermato
ne de Priuileaij , 8t abrogatione delle coe fatte da eo Heruoyc contra la...
forma di quei , 8c alli 8. Luglio fecero voto di abricar vna Chiea a San Vi
tale per la liberatione dalla ua etuiti , dandoli titolo di Faraone", 8c otten
nero la confermatione li io.Agoo . Chi foero uci Ambaciatori manda
tia Sigiinondo , non eendoui altra memoria , c e dvna loro lettera critta..

.all capi della Communita , choriginale i troua dal opradetto Signor Cin
dri la regitrato .
'Nob- U Egr- Viris Dis Reoribus , e?" Iudieibus Ciu. Spalati Dis bonorandi:

EZ" ii Viti. C9' Dii honorand . Muti-iris vos die i7 inianti: [iter-am, *nei-am ve
teptigquiutimatii de Ragums , ea* de Policieu. oMma pereipimus , eriymu:

76b r-erLaurentium Ioanni: de litem Priuilegialiims obtenm d Regia M. etiam de


indigenti pecuniarum credimi, (Fperamut iam per vai ee prouium' /iahquo

u but-uque non prouidis , prouideati: , quam citi: potermi i@ palei nobis


deiuare Venetijs , (F' p. iuxta conuentionem quam fecimus pro qumque Priull.per
diff-q modo obtentis pro *pt 70bit dit-'Zum Laurentium intimauzmus due. zoo. au
ri , q'ma iii! dedimus due.6o.auri , ' c contant ipa 'Priuilegia duaaoaurimou,

pttuimu} ominoripreciafacere . scemei etiam quod de Veneti nobis tranmit


.m ?Lite aus Ianeij due; 80.quoicript aeeepie ad cambium , itaque piani-eat)
" de ilis propter lucrum ,eu vuram , quam uperlucrantur . Secundo prouideati:

nobis deinare circa ducaoo qui erunt pro expenr quia Deo tee , iam vnum dena
rium non babemus , oportet os rendere cingula argentea , (F jfas , fa? P7? W
, poterimus norfubentare r ue quo noi-is nanfmittetis . Caterum noucriri qualita*

DJmperator ui gratta , (a enignitate "anagrafe, e'gratioe ad-tt lm! Imd


impo j

Dia-ratti]

395

impoibile ee: credere quanta-s literas, (9* nuneios Hcruoya tum ipe, tum 'Proceres,`

(7' Prelati Regni Hung- tranmittunt D-Imperatori, ' quotidie non ceant, (9" eo
te certi quod multum dubitauimus , (9* tantum inueigauimus circa Imp. quod ipe
uigratia iam omnes liti-ras qua-s ibi deinantiir pro parte Heruoyprimum nobis dar,
e? vuuli qu od nos iuxta voluntatem noram eiudem recribamus E* ic quamplures

literarscripimus Heruoye pro Imper. C57 quod magis e nullam deliberationem vult
facere in ais Heruoye , niecundum voluntatem noram , aparere norum ,
itaque eote leti, e? boni animi, quia Dlmpaantum e inanimatus contra Henquod

breuiter nobis ( remedium defafis ipus : cript , C9" mandati/t Baronibus H img.
(3' Sandagli quod totaliter inurgant contra eum , Ucrxpt quod non vult'pa'fa nec

conuentianes . D771' bonarandi non formdetis , quia iam nolle. . . . . reptitriare,`


modum quemcumque licuit eruauimus pro expeditione nora , " non voluntarie
tantum etimus . Circa primo propter -tot , tanta-5 litera/s , qua deinabantur
Principi contra Hat-im norum ,* Deuscrutator cordiumci't quantum dubitauimus,

(' vere inanimes aciebamur dubitantesiniros fortuna euentus , " procul dubio

nobis eent antique inimititia , (F iniurie contra 'Principem ni Deus potuiet nos
iumre ;ed Deogratia-s quoduit aduentus offer . Hodie D.'Prir_icepsc dixit : Ro-_
0 vos veniaiis mecumv non poum vos expeire , ni primo videamus vtrum habe
Zo gucrram cum Rege Ladialaiio , vel non, quia habet intentum acerc armatam , ie
non dimit nos; vltimate, pp-icauimus , quod vnus norum remaneat, W" nonuit

modus , diximus quiabi Die Irinceps non habemus expert-is ,(' ipe dixit omnia ,
qua habuero diuidam 'voblcum , (F' ita amplius non fuimus au dicere verbum, cum
po quam ipe retinet nos propterfaaua perauimus in Deo quia offra bene ibunt,
U ic non perciis in breuinorum aduenium , non ei bonum turbare voluntatem
'Prmcipis , dixit, U* promiit nobis non babratis e uentiam , letos , U cum gaudio
remittam vos ad fratres -ueros quantum :i non po 'unt ee verba meliora , peraui
mus ortientur bonum ecium : penate igiiuruper ia , (9 mature del-berando vos
citius , quam poteritis intimate . 'Nas iraauimus cum Principe quod nobis ipe , to*
in metis iniungeret inulam Bracm , (F' promiimuseruire tempore guerre cum dua

bus galcis, e? ipe repondii nobis nonemper babebimusguerramijed videaiur _qs-an


tum daretis de pecunijs, (F' breuiter ipe vult pecuniam , nos dedimus tale re/ponum.
De Princeps no babemus commiionem ad ia , ed dimittatis vnum , vel d-uos etc
nobis circa ratres noiros , ce* proculdubio facient voluntaiem vefiram , non dedit
aures :ed Di bonor. prouideatis mature, (F' quam citius poteritis intimate per quan tum de pecuniis, U' quantamummam pecuniarum vultis dare pro dih iii/ua , quia

vult pecuniars , (7 non gole-cs , (3 quouque nobis recribetis uper inde ubletitabi
mus negatium per verba . Scitote vnum quod D.'Princeps dixit nobis ore [uo qual-ter
ipe dedit Ragunis omnes iuulas,ed in veritate dixit iurando per Deum quod malte:

nobis compiacere , quam Ragunis , (F dixit nobis cagitate quid faciemus , qual/die
expeat eos , (' tantum e, i poterithabere pecumam dnobis ianget eis pata.

Di honorandi cogitate i poteritis uerire videre Kagunos mmtrns in meiis no_


firis , ecce/cribimu-s aparere noirum, quod pro pecunijs non remaneant; babttis ban`
na contra Marculi , ' Dee vendatis de etdem , (a' quod tantus in nobis vigeat ani
mas, quod non vos alij , ed uos aliosubiugetis; nihilominus faciemus voluntatem ,
E' aparere verum ;eoteoliciti in recribendo , ne propter pigriciam , vel tardita
tem tam grandia bona deficiant , * i adeet poe etiam uper inulani Farra: delibe
rabitismili modo , non proPtr aliudaltem propter turb irc oda Raguene iis,

(a' de omnibus nobis plenarie intimabitis quidumusfafuri . De armatasquam dixiz


mus

Z95

'Dc/c Memorie

ms contra Ladislaum Regent teneatiseerete quia Dusrio cep: multum rante "aule
ipa ee , alia ue nunc non occurunt Deus conrmet vor, ZFatum verum. Datum
in Curia in feio S.Maihei di ai Septembris.
' De Thoma nos recepimu-s irene; de manu vera criptae, nec apofuii: diem imai
ginariam aliquam,edproptcr diem quam non POIHl/ dubitaieimu-s in all'1': literisZ

videbitur aponetis . .anndo miteti-s pecuniam mirati: Venet. * quod ille , quii i
eritinueiget vbi erit Imper. ibi weniet. Latorem preentium vobi: recomittimus ,
qui bene , (3' virilitere get in fais , agendi: nori: , " quia etiam ad epu-z
gnandum Carum viriliimeegetaltem faciats ei aliquam pelandinam quia maf

.tinte mcretur .
Doimue el etue .Archiep. Spalat. Eccla.

.e

Francicu-s , U' Ioannes ,


Dalla ottocrittione deglAmbaciato ri cona , che tra quei v'era lAr
ciuecouo Doimo , chera anco Spalatino , e dal contenuto , chancora Her
uoye era auorito appreo il R da alcuni Baroni ; ma che Sigimondo i co
me lhaueua priuato della ua gratia , cos laciaua , che li medcimi Amba

ciatoridi Spalato ri ondcero allinanze cherano fatte per parte ua , 8c


in oltre che trattaua iconccder l'lole alli Raguei , c che li Spalatini dimau
dauano lIola della Brazza con oerta darmar doi Galere in tempo di guer
ra ; ma che Sigimondo voleua denari, e di quel meo, che raccomandano al

la Communita per eeri portato bene uelli loro eruitij , c molto pi nelle

pugnatione del Caello, i pu congietturare , ch'allhora foe demolito po


pularmente il Caell0,che teneua Heruoye in Spalato , come haueuano arto

lanno precedente li Sibenzaui . E quanto allIole neceario di apere, che


i come li Spalatini nel opraregirato Coneglio di 8. Luglio I 357. per ouiar

ad ogni materia di candali prohibirono alli loro Cittadini, che niuno po


teeim etrar in ua pecialit alcun abile , e non per il Commune , cos li

Raguei del 1365. li 21. Nouembre imilmente proibirono , che non simpe
traie da priuat terra , o Iola alcuna nella Citta , o territorio , come appar
dalla rcormatione 184.del lib.6.deli atuti,e perchel Duca Heruoye aggiu
atoi con Sigimondo per il pi riedendo in Bona haueua dato il gouerno

di Spalato, Leina,~e Brazza al uo Viceduca , e raccomandato quello di C0r


zola alla Communita di Ragui , che vi mandaua vn nobile per (.onte , che s
intitolaua, come criue vn loro Cronia . ~ "TJ" 3W
NOL-,de mandato D.Heruoye Duri: Spalati Comes Coicyre .

t allhora u dalli Raguei li 29.0tt0bre i409.abilita vnaltralegge , che


e la riormatone 2.07. del medeimo libro , che non polino _eer impetrato
da priuari lIole di Corzolaf, Leina , e Brazza ; e narrando il medeimo Cro

nia , che doppo la priuatione del Duca continuaero li Raguei mandarli


Conti a Corzola, non pi coll olo titolo di Corzola , ma anco di Leina_. ,
c Brazza .

, ,

PLN; De mandato Clarioimisigimundi Regis Vngaria eleu-s in Conlio Ge


nerali Ragu Comes Corcym, Pim-x, ('9 Braze .

Dal che i viene in Cgnitione,che ne anco li Raguei coneguiero all'ho


ralIole,echeliSpalatini non hauranno potuto troua: il denaro riccrfilto
Li.

Di Tr-au .
'
z 97
dal R per le dienioni, cherano di gia cominciate pullulare , dellequali i
trattar-a nel eguente Capitolo .

_ _

Diuenuto dunque Heruoye eo 0 a tutti , perduti h Stati, Le honori , clio


poedeua
mor
digratia ma
del anco
uo R
, dal quale
eta atoonde
nonchi
olovolee
aggrega
to all ordine
deinCaualieri;
diuenuto
Compare;
i a

ragonare le ue attioni potrebbe aomgliarle d quelle di Demetrio Phario ,


che con imili arti ingann pi volte li R dell Illirico , e li Romani come.;
nella opradettopera tato accennato .
.

Come Sibenico `Tricia, e Jpalato "vennero in poter


'

deVenetiani. Cap.4.

Budol Duca Heruoye s'accrd ,con Sigimondo, tornarono anco li


Traurni alla ua deuotione nel principio dellanno 1409. come di o
pra ato detto , 8c epedirono Amba: Biaio de Andrea de Marin
Caualier , Donato de Agoin Caotti , 8t Andrea de Cegis, li quali andati a
Buda uro no riceuuti in gratia da Sigimond0,8c ottennero la conermationc
de Priuilegij,e dichiaratione,che non i potee eiger alcun tributo nel terri

torio di Trat contra l conueto: e con tal occaione conerm al predetto


Biaio, e uoi nipoti il Priuilegio conceoli del 1401. nel quale eprime le pa -_
role eguenti .

Cum nos aliae cum plerique Irelatis, C' Baronibus noris, ac proceribus , * no

bilibus Regni nolri ad Regnum noirum Bulgaria, ubi immaniimorum Turcorum,


(-7' aliarum barbara: um nationum grandis caus pululabat, una cum valido noro
exercitu applicuiemus , e? cum_eidem Turcis , * alijs Paganis peronaliter agre
diendo ducentes in area certaminu preliando, tandem ueocculto Dei ,iuditio permit-,q

tente , (9' foi :una nobis proh dolor noris ~uiribus no n' exercitus deieieneibus,,L,`
i pluribus delibus noris noro lateri pro nunc adherentibus proratis,prefatus q. t?
colaus ub vexillo delis noiri MJ Viri D.Nicolai de Gara Reg.n~0rum Dal. ** Cro.

ac totius Scla uoniat Bani per eodem 'Pagznosuccubuit , U extitit in terremptus ,


quorum pretextu volentes ipius Regio occurrere cum fauore quadam poeones ,
eu villas Bruniche, ("F Zacucehie vocata-s in Comicatu Tininien.in Regno nio Croa
tia exientes, in quarum pacico, (7 quieto dominio ipe Blaco, (F Meolamrater
uus, nec non progenitores eorum ti tempore q. D. Belle Regis , qui eadem villas ipis
progenitoribus eorum, vti idem Blaco ait, dona'et, (a' coniuliet extiti/ent foi-eut
que ipe Blaco, nec non_Marinus, Andreas, (i Petrus filij pred.q,?\{5colai paci
ce de preent. . . . (8c mira)
Nihilominus pro premiis eorum delitatibus,'eruitisolutionem eu colle't'am
Mardurinarum de premiis po. nobu, (-7' co nosro Regio peruenire debentcm, ei.
dem Blaconi, eF lifs qNLicolai iporum heredibus donando, * perpetuo approban
do premia uoira Regia auZoritate remittimus , (F relaxamus preentium noira
rum teimonio litterarum; quas dum nobis fuerint repreentatae , in forma n-i Pri*

ui!. redigiaeiemus . Datum in Iachecb eria 2.. prox. ante elum s. Georgij Mart.
.- D. 1401.

E nella conermatone eprime le eguenti.


collationem poe/ienalem ,eu villarum Suhi D_ol 'Pargomet , f': Zbich in Conijatu
C i.

3,98v

Delle Memorie

Cliien in Regno n-o Dalmata habitat-mx?" aliarmBrnnfhi-ez a' zuzchiej,


Comitam Trinien in Regno nio Croatia tarumtmPriuiimnudmprobamus(fc.
Dat- per manu: RemPetris DIMM-arde' EPVdmd-:Jula :the mm Cante:dcli:

nori dilwl-D- l :1-09 quarto kgiwprils Regni autem Hanno zo.

Il che h voluto notate er corroboratione di quello z chin piluochih.


critto , che le terre maritime della Croatia paauano otto nome di Balma;

tia, comera Chlia . Nello teo tempo deuono eer ritornati alladeuotio.

ne di Sigimondo li Sibenzan , e bene per mancamento di critture delli pr~


mi mei del medeimanno-.non
apereilgiorno precio x trouanondi
meno nelli fragmenti de Conegli di quella Citt , che li 28.Luglio foe deli~
berato di mandar leercito ;i quellaparte doue voleua Carlo Bano , (il qua

le era Bano di Si ai mondo, che cona dalle eguenti memorie) `e perche nel
mee di Giugno del medeim 'anno` venne 'l'Armata-di 'Na oli a zara,per rn' la.

conegna diquella Citta : Venetiani ,,shebbe perci du bio, che la tea,


Armata dee aiuto alli medeimi per ar acq'uio di alche altra'Citta. -, co
me egui di Chero , Oaro -, 8t- Arbe , percinelli regmenti de Conegli di;
Tra li 3. Luglio 1.}09.i troua critto , ehe per occaioned'At-mata Pugliee,
chera in Zara , cia cun' Cittadino, o dirittuale entendoil uono della cam

pana douele venir` alla Citt .- e uinice eo ragmento , e non v altro re


giro de Conegliz che uelli!, c e ono-nelle publiche Reormarioui ,, che...
cominciano del mee di ecembre 1414.
Li Cronii Venetiani doppo hauer narrata la cone na di Zara ecuitad
lvltimo giorno del mee di :aglio 1409. e li diordini; allfhora uccei da_.

me accennati nellatpredet-toperaalcap. 5. del libro 5. criuonodi-Sibenico


nel eguente modo .

'

E pur i:: quel tempo del 1409. ei m'o grande difcordie fra i nobili da Sebemeo , e
quelli de puonolo vezando quel-" obei , che la Signoria haueua/241414 Zara , e deli
bero fra loro darfe alla detta Signorinuelli del puouoio nonivoiando core `aU-urme , ci

la n :ozono tamil' nobili uora , ii unhe reduero a\ cerieBaie , que-[life rcdnfera


alla Dogale Signoria pregando que ia e degnae tuorli perfnoiubdari; perche eum

uo mezo li bauerano ia terra bande quella Signoriajubito mand 40. barche, e 4.34
ieotte ben in ordine , U* quco f adi 2 3.Fcbraro ,~ quella armata ando 1 e non pofenda
far alcuna coa l dita Signoria mand mot-:genre darma Capitanio da terra M.Lu
ionico Buzacbarino Padouanoazando Baltic , (F' altre coe .
Che le difcorde- riferite dal Cronia cominciaero in Sibenico lanno

1.409. ne dei inditio vna nota , che uel opradetto &agmento de Conegli di
Traznella quale lvltimo Giugno viene ordinato , che li nobili Traurini , che

i trouauano in Sibenico doueero venir Tra, e queti deuono eer ati-ri


chiamati per non intereare li pro rij Cittadini nelle partialit delle attio
ni, che proruppero m aperta cditione, nella quale li zo.Agoto del medeim
anno furono cacciati fuori molti nobili , 8c allhora queci aranno ricori da

Venetiani , come criuc ilCronia; ma. le 4.0. barche , e 4. galeorte inuiate;

loro in occoro li 2 3. Febraro non polono eer tate mandate prima_..


dell'anno futuro 1410-. (a Natiuitate) nel qual mentre trouai nel medeimo

tagmto de Coue gli di Sibenico, che la. Corte col coneno del popolo (Heg
ge e

Ditinti.; i

;99

ee li 7.0ttobre 1409. Conte Giouanni di Cetina per come , e ci deue,

1' auer fatto il popolo per hauer la ua precettione conmle forze de Venetia
ni ;poiche deppol Duca Heruo e era egli ll pi potente Barone , chaueo
la Croatia maritima , Se alli 27. el medeimo mee ( ordinato alli Rettori,

che con li Capitanj del Popolo prouedeero alla forticatione della Citt ;
dal che cona , che li Sibenzani perieuano nella deuotioue di Sigimondo,

il quale in ue letteredi 26. Aprile 1410. comando alli Scardone , chcdouc.


.ero vbbidire alli Sibenzani , ahi quali haueua conceo quella Citt , : in vn
altra dello eo giorno concede alli medeimi Sibenzani autorit, parendol,

di poter dirugger le mura , e fortezze di Scardona , e nella terza comandati


Pietro Meglien Capitano delle uegenti ,- choccorrendo debba aiutare e
Sibenzani nella demolitione delle mura, e fortezze di Scardouasdichiarando

in oltre dhauerli concea lerattione ditomilla mozi di Sale enza Gabel

la, chil primanno era ata attata da Carlo uoBano (del quale di pra
ato fatta mentione . )

'

La conceione, che ai Sigimondo a Sibenzani di Scardona ,- 8L inieme au


.torit di demolire le ue mura non urei'er ata fatta per altra caua , che..
( non douendo eer in mano de um condenti dubitae , che peruenie in
mano de Venetiani , gi che li nobili uoruciti di'Sibenico haueuano in lor
potere le torrette, cherauo alla bocca del porto ( delle quali e ne vedono li
veigij) e quee deuono eer quelle Baie,che criue il (.'ronia foero con

e nate ; Venecia, il che dalla lettera del Doge i poco tempo doppo critta
Gio:Mch nobile Sibenzano i conferma .

~'-'Mchael,Sieno D.G.Dux [eme/Fe- Egregio Militi Ioanni Miich nobili Sibeniei


- aui-Le'?~ dii aeum . 'Per litch 'Prouioris , (F' Capitanu , (a vem abilita
tis dat-u 24. men. Sep:. ,pronme eiap inter alia intelleximua *aos- aignae , (F
pouiein manihua nob-Peouaoris predii Tin-*rin: quam euodtebaa eumipendia
ru': norf' dominijieontinmz 6 alia di fa terea-per "hat materia , ad qua om

nia vobes repondemue , quod de nobis nunquam hahmmu-z , nec habemus aiiquam
vmbram , vel malum eoneeptum,imo vos tenuimua, (F tenemm ee delem, e? opti
mum eruitorem norum, ' ne dum de euodia dihe tum': ,ed de omni magno , '
notabili fortilitio , O' reemper habuimmpieniimamdem , (F eonfidentiam de vo

bis coniderata apienti-1 , (7* probitate reira , eo quia eognom'mu-s ab experto opti
mam , e? perfeam dipoitionem , 0* voluntatem veram erga norum dominium :
a quodare poteritis eum leto , (a contento animo , e? po quam plaeuit nobis vt
faezamua cutodire di-:m turrim plaeet nobis , U t: mandami Pi-outori noro w:
fatta: bene eu {indire ipam , * eoneruetur ad honorem norum , (a' eamodum n-t'

vdomini] , (9' deiium noromm, (F' propterea vos am'amm , quod aut ibi , a: [adre,
'nel alibi in lot nom rbt' vobia'plaeuerit morari habebitia prouiionenl tte/{ram va
bis eoneeam, (F habebt'mm vos in carum, dumeruitorem norum . Dat.in no
ro Due.Pal.die 4 alata-1.4. 1410.

Con laiuto delle torretta dunque li Venetiani hauendo in poter loro il


Canale ino Scardona trntauano nello eo tempo con la moglie, e uoce
ra de dandagl Voyuoda di Bona. , -la com reda d Orouiza , e della Hell's.,
Scardona. , che poedeuano quei luochi come heredi di Vuch ia Bano di

Bona , ene egurla pulatigne li 13. Aprile 1411. con lcsboro i ynillg
uc.

400

Delle Memorief

duc.doro,come nell'inrumento renirato al ca : 5. del Libro 5. De Regno


D ...'.c Cro:appare:0ndc con l acquito di quei ue lu0clii vniti aglaltri Ca
nelli' di Vrana, e Nouegradi , ch'iniem.- con Zara, e Nona haueuano hauuto

dalle genti del R Ladislauo , vennero i Venetiani a poedere tutta la Peni


oladeliantica Libnrnia, che tra li dui Canali' del mire, detti di Obrouazzo,
e Scardona: dubitando ercio Sigimondo , ch'anco Sibenico per le dienio

ni, cherano tra Citta ini capitae in mano de Venetiani haueua mandato

Pan Pietro de Mislin uo Ca tano Generale'con quelle genti,che im u


cienti perla coneruatione ella Citta. , e per qualche indoglicnza , che li

ara ata fatta , che li Cittadinifoero mal trattati , crie al medeimo Pic
tro , 8c alli capi delle militie , che non douesero molcarli; ma' laciasero
goder uietamente le cae , e beni loro in data di 13. Gennaro r4. perci

procuro ii Pan Pietro con maniere dolci di peruader la pl ebe , che i conten
tae di laciar tornarlinobili cacciatifuori, ei'ece con regar il Coniglio il ~
penultimo di Giugno, e diede conto al Re delli diordini eguiti , e dello a

to della. Citta, eli aoSettembre f di nuouo congregato il Coniglio per tro


uar qualche compeno alle turbolenze; ma come che la plebe, chaueua aun
to il dominio della Citt non voleua , che i creasero Magitrati, e non del
corpo loro , conuenne laciarli are a lor modo, 8: ad inanza di Gregorio
glio di Michel Draganich,e Marcoglio di Pietro Radogeuich compari per
nome del Commune di Sibenico li 6. Gennaro I 41 a. annull: Sigimondo la_.
entenza eguita a auor de Zaratini delli beni in Luca , Sc alii 13. del mede
mo mee comando alli Morlacchi, c Croati, che douesero condur a Sibenico

le mercantie , e vettouaglie ; nalmente rioluto di venir in perona crisc li


10. 8L I LFebraro alii Sibenzani , che douesero apparecchiar Galere , e bar

che, e facescro accomodar le rade er condur lAttegliai-ia s ma non esen


doi moso il R da Buda, venne a Sigenico il Conte Gio:di Cecina col uo e

guito: onde inieme con Pan Pietro u rioluto di caigat li capi della .olle
uatone , reituire li nobili cacciati , come da vna nora regitratanelli frag

menti de Conegli apparice .


In Cbrmom. am.die Sabatieptimo menis May infeo S. Dammi ul 4! ~ Per
Mazzi/.DTM T-etrum de Mm Regium Capi:. (2" Vioarium Generale; .SibeuT U'
'Wr-Mag-Dom. 1 oannem Cetin-o , {'3' Clip auloritate Sersmflfrincipis,
nr! na
tunilu' D. Stgif Dalia-Regis , ee non V113, Dal. (a Cro. Regis molin captiierant
Gregorim Dra age , .Antonin-5 Mauri , Dljmam Slauogo! , Marchi .Aridi-ge ,

Joanne: S/g tum: Capitauei Siben. I bes Radrug ,

[148mm nOHEfcqui-uti ip

a dieidecapiiatidiilbes Radrug, .Antonius Mauri, Diinatius Slauagoi, *

March: Racing intum 'Palaiij magm, e? fueruntepultim ouriafraxrum Tre.


dicatorum omnes in 'imo monumento , qui erat (bidem m di:: Curia .
predicia die
'Per dif-ai DD. Pan 'Petrum, G* Com. Ibem Cetinic reduii fuerunt nobile.:
Sibenici, quiante erantnobzies repul per papi-lare: iupriinum atum , (Tin

eorum dignitate , (i officqs Ciuit. Sibeo. pro "pt aurea fuerunt , (7' fuerunt
_per eodem elletti in Retare: Sibcn. Scr Step/ian; Dragoemg , Ser Stepha
ims Matci , Ser Gregori! Mexe , Ser Luc-14 Colicig , qui iuraueru farete

;0mm atti-m Rettorm .

ivi-i

Di Trudi

- 401

'Mai perche con ta] occaione f rido tro in form di Caello langolo l '
eriore delle mura della Citt , ch'era doue hora la _Chiea della Madonna;

del Caello col proimo Baloardo , pooui preid10_d0ngari; il che riu


cendo atutta la Citt diommodi uo , perci tutti li Nobili vniramente

riolero dittattar con Venetiani i darli la. Citt, en'hebberola eguen


te ripota .

Michael Steno 'aVnin- ng.l\(5b.prud.irix Ciuit. nore Sibenpreentes lite


nu inpenris parent emdcnter , quod ad notitiam notrum pernenit vos , (F' Citem
Sibenic conderantes ea quaccutnun: inter 7105,27 nos (9" pereuerantiam veram
ad obedientiam D Regis Vng. multum timere de noro Dominio , ED' vera C'o'itM
Putaret per nos bene aari deberefe , ubmitteret nio dominio qua: informazione
habita addeclarationem mentium rerarum , (9" conrmationem intentionis norze

erga vos , vobis denotamns . ,thod C'itas reina Sibenicifeubmittetnora domig`

nio, Z nd manu: norn-s eri! contenta peruenire,non obantibns aliquibus, quxecu


taunt intergente: nums , c'F' veris , a? C'item voram pre-d. nec aliquibns alijs
interim commi/is traabimm , (F trainrizciemm omnes Ciues veros, (9" C5item
veram pred. gratiafe , c" benignepro v: tra'iamus aliosfulzditas, ('9' deles noror,

e?" illo: Imberefuturi: temporibu: in graa nora propitz'js fanoribus recomios. Da!. ,
@eddie x1 In! Ind.5. 14

Da uea ripoa i viene ; Vericare quello , che criue il opraregrato


Cronii a Venetiano , che oe mandato Ludouico Buzacarino ad a'ediar Si*
benico,il uale ( come criuono l'h iorici Venetiani )_ ributtato con dan~
no, e que e deuono eer quelle attioni , che seprime foero eguite tr li

Sibenzani, e le genti Venetiane; dal che i pu dedurre, che li nobili ritornati


vedendo la. patria opprea dal preidio Ongaro , col mezo dc glaltri nobili ,
ch'erano fuori otto la protectione de Venetiani trattaero vnitamente di ,
dare la Citta. alli medeimi , con conditione principalmente depugnare , o
demolire il Caello , come i legoe nelli parti conuenuti in Venetali zo. Ot
tobre 1412. regirari nella predettopera al cap. 5. del libro 5. il che im
mediatamente eettuato , e riceuuti nella. Citt glaltti nobili li 20, Nouem

bre eccetto la famigli Dragoeuich , come dalli Capitoli confermati : Vene


tia li zo. Decembre lungamente vien narrato: doue viene mentouato , che la

opraccennata editione eguiie li 20. Agoo 1409. 8c in quea maniera `con


~ dla Citt di Sibenico vennero :i coneguir li Venetiani l'intiero dominio delv
Canal di~Scardona.
Nel tempo, che uccedeuano in Sibenico le coe opranarrate,quelio egui[
e inTra,per non eerui Coneoli di quei tempi,non i pu aperemronah o

lamte vna lettera di Sigimon o data in Strigonia li 23.5ettembre 1409. nel


la quale criue alli Traurini , che doppo la dieta , c'haucua intimato in Poo

nia,doueua venire con eercito alle marine, che perci armasero Nauk Ga
lere pi che potesero er poter reiere alli nimici , e quea deue eser nta
critta ublto inteo ii opradccritto tumulto di Sibenico di zo. Agoo pre
cedente: e come li Traurini erano ritornati alla diuotione di Sigimondo ,

come dipendenti del Duca Heruoye,cosi esendooli ato confermato il Du


cato d_i Spalato hauranno continuato la dipendenza, come dalle eguenti'
commiioni, che tr le note della Cancellaria trouano apzarice .

'

_ _c
f

"._L

' :4x: -

'402.

Delle Memorie

1411 Ind.4die18 Febr- Nos Mira Mauri, eo* Simon Nicole lie-&ore; Ciuif_

TragJudices , CD" Conlinm Mib. Ciuit. eiudem comittrmus nb: nob. *piro Ser IQ.
cole 'Petri Mica) Ciui no ituro ex ni parte in .Ambaad preentiam,et c0 npeftum

Ser.""` (F Ill."- 'Principi-5 DIN-,naturali Sigi.

'Primo rt debeas coram ipo D.Rege , e'' ipiws pedibu-s bumiliter te PORCIHC,'
Sua Mai.recomendare prefatos D.D.Reores, Iudices, conlium, ea* Ciuit` uam Tr.
pro vt conaenit tante Maieati , ZF pro vt tue dicreteoni melias videbitur con`

uenzre .
Secondo eomittimuo tibi qualiter exponere debeae Sua Mai. humiliter , * deue;
te qualiter pro coneruatione iiusua Ciuit. Trag. ' pro bonoatu Ci. eiudem..."

eligimue in Comiiem , (F Reorem ipius Ciuit. Tr. deliimum eruitorem Mai.


Sms D.'Pbilippum de Georgijs de Iadra Regium Militem .Admiratdm ; vndeuppli

cabimu-s Mais ipum D.'Pbil.m norum Comitem conrmare, e' in Cau quo ipe
D.'Pbil.diffum ocomitmoluerit acceptareupplicabis ip Mai. ipa digneturbor
tan' ipum D. Phil. e* ei mandare w ad dium off. 'veniat, " ipum acceptet cum
alario notro ad boe vna nobicum ipe D. Phil. regat , 'gubernet ilam Ciuit. Re~
glam Tr. E" dec-dat ab omnibuo emulis Mai. Sua, ad laudem , ' honorem
Mainuxe, uper bu eponere debea-s , G' operari pro 7t tue, dicretioni mel'ius
?idebitur conuenire .

Tei-tia eaponerc debeae Sue Mai. qualiter percepimus ab amicis noris, 29* de di
gnuperonio , (F quod verita-5 eli, qualiter Veneti probibuerunt quod nulla eaer
nauigia conuerentur , 29* vada: Spalatiem , (9* quod nulla mercantia illuc rada:
de Tragurio , emper obando cum earum galeis quod ad banc Ciuit. Tr. nulla vi
ualia , c" arma veniant , emper minando , quibu-s upicatur , quad in eate

ventura cum eorum potentia non veniantip Veneticontra nos, quibws nt po

mu-s oblare eorum poteniijs quotidie fortioamini ,' e? forticamuo iam Ciuit. uam
Tr. c9' coniderati: potentijs Venetorum putamus non poe reere eorum potentijs .

Qiareiipplieabos eiu-s Mai. vt ipa dignetur nosdeliimos uos babere recomenda


:os , ("I nobis ubuenire gentibus , (F' auxilio Mai. un , ciendo quod i Imc Ciuf
ta-z perdetur occaone portus , totum reduum Dalmatie perdetur , ' uper bijs
exponere debe. pro ut tue dicretioni meliws videbitur conuenire , ' pro vt e: a non;

bis oretenus inormatus .

Item comittimuo tibi qualiter exponere debeas Sua Mai. qualiter din recepimm

[item Mai. Sua continentes qualiteotgrenua erat informata 197 Ildm_ Spalat

expul dc Spaleto per D. Her

'

,iN-"Pala l"rem r"_de"7,n "F Trag

mmzdame; nubi; quod iposs*


i_
deberemus . 'Nes obedientes ltteris Mai..
Szmjpos expuzzm
i _mmm erat , neque ci contra atum Mai.
SM - 'POR uecper alt `
z. in ad nos D.Petruo Capitaneus Regzus in Si

benim , U dmik: ,i

v ponendo nobis quod ipo: Spalat. ic expulos de

herzm Pam g - - p nt in Tr.aper capite uo , U" quod m boe non oende


,'
` -` enimua eratinitre informata . N95 *vero coniderantes
_

". e Capitaneus Regius vigil. ad omnematum , 3 comodum Regni

_i z m', (F permimios ips SpalJoic morare, e? manent . 'Po bacuperuenit


~`
arci Criaui
de D.Heruoye
Spal. cum homme
capitali
cum literis Zuiicbexpelle
Comitis
"- a .'nomine
preati
requiuit
nos ntSpalat.
dios Spalat-deberemus
fe, et exterminare alioquin proteatuofuit contra nos m duo-x mil.auri,qua diu cri
pmusMauua per curorem norum s edper gentem Sandali fuit liitc'rirpoliatus .

,Quareiipplicabis M.S.vt dignetnr nobis mandare quidumus aari m bus quoniam


in
~

v `

P >`

Dx Tm .

40;

intendimus d mandatis Mai. Sun nullatenus difcrepare ; dando intelliai M. s. quod


d. Spal.funt circa tres vel quatuor expulfi de eorumdomibus @boni: , (F neeiunt:
uo vadant , e- quod bicfiant pacifice , (F' quiete, e' i eorum manfio eet nocua bic
atni coroneue , nullatenus ipfos retineremus , 'uper hos exponere debeas pro vt

tua difcretioni-melizts videbitur conuenire . Item comittimus tibi quod { aliquis di


xijfet , feu modo diceret S. M. aliqua contra nos , quod debe@ nos defendere ('3' re
pondere tamquam fideles fua Sacra M. Item comittimus tibi quod pena due. 100.

auri , ' pena etiam periurij , quod non audeat facere aliqua fafia tua, vel puta
lium perfonarum toram M. S. e. Item comm. tibi qualiter non obnnte commi zo_
nepred. tibi {ua D. N, R. prima debeas ire ad prefentiam D. 'szltppz de Georgu:
de 1adra Ammirati eleh in comitem norum , (9" eum fraterna/iter gurare , pre
fentando eidem literas credentiales , * ipum barrare quod diaum of]. comitatus
tam pro honore Regio , quam amore noftro , qui femper dileximus-du bonorem por
tamus , ' optauimus omnibus de domofua , (a portare intendimws m futurum , rc

ducenda ad ipfius memoriam quodemper per illos de domofua bec ciuitas Tr.emper
fuit benerefia , " gubernata , (E' ft atceptabit ooium comitatus , procuresnicon--v
firmationem pro vt continetur infecundo capitulo tu commiioni: s operando in by!,
cfr circa pred. pro vt tua difcretioni melius videbitur conuenire .
'

Da quee commoni i corge , che e bene li Traurini portauano ancor


ripetto al Duca di Spalato tuttana per l'abenza ua li uoi ordini non erano

imati , come furono per il paato mentre era Vicario del R Ladislau0,anz
che il Capitamo delle genti di Sigifmondo rocurae dimpedire , che le let
tere a. ua inanza dal R impetrate non foi `er0 eequte dallTraurn,Ii qua
li i vede, ehaueuano gran umore dellArmata Vcnctiana , che di gi limpe
dua il commercio, e perci elegeero per Conte Filippo Amiraglio del R ;
perando con la. ua reenza d'hauer laenza delle Forze maritimc di Sigi
mondo, come lheb ero viuente Ludouco; e ?Ambaciatore nominato nelle
commion ottenne dal R la eguente lettera .

Sigi. C'o. del. :zi-'u M. viro Petermanno de Medroe Reg. no/irorum 1341.@- Cro.
Bano, vel V.Bano eiufdem ,nec non tributarij: eorundem , vel aliorum quorumcum
que in tributis diffc aanatuiperuenire debentibus conjiitutis . Item Bam's, vel ma

nis conjiituendis alijs etiam cuiufuisfiatus dignitatis , feu conditionis hominibus bu


iufniodi tributum tenentibus. zlfbabentibusl quibus preenti:: innotuerint al. (9'
gram. Ex querela nob. viri d. norimcere ditem Nicolai 'Petri Micacij de Tr.
vdmbaf. conlij a Re- (F' 651': d. Cuit. nore Tr. m perona eorundem nobis por

refa intelleximus dijplicenter quod vos tributum vulgo Tergouinam vobis ratione
d. Sanatus prouenire debetis contra antiquam conuetudine: 67' priuilegiatam liber
tatem d. Cin. nolite Tr. nonibi, (Fin eo loco vbi prius, feu antea exigx', 're

cipifolitum niet , fed in pertinentiis ipfius Cini!. Tr. 'quandoque in eadem Ci


uir- vbi in exaffione buiufmoditributi plurima difconuenientia , (9' frequenter ori
rentur exigifacere tnce/fanter in preiudicium pra/eripiat priuilegiatcelibertatih (F
antiqua conuetudini: eorum valde magnum , dr quia nos ipfam ciui:. noftram Tr.

m antiquis u eonuetudinibus . e? priuilegiatis libertatibus intendimus illibate


conferuare. ldeofidelttati vejire rmo Regio damus fub edio, mandantes quate
nus a modo in antea , (F' deinceps a'. tributum non in d. Ciuit. noftra Tr. nec in per

tlncnllj, eu diriiu eiudem; fed ibi in eodem loco vbi ab antiquo exigifuij conf
'

Cc a

ne.

404

Del/e Memorie

[netiim recipi , exigi , extorueriacienxandem Ciuit. am in antiquis uis coi


uctudinibus , 'Priuilegiatis ibertatibus ill-'bale confernando ab lmiumodi ven.
tianibm, lneonnenients, qll-ein exaione d.tributi, quoquo modo orinpo'ent
piecauere , (9" cuodire debeam alind pro na grata non fafiuri , preente: denique
perle-[Zaremper reddi edicimus prefemanu. Dai-Budefena g. proa. po feam s,

Dm 0: Virgin, (F' Mart-.110.141 2-Reg.nor .An.Hnng.('c- 25 Rama-ero z.


Weordine i vede , ch' ato ottenuto dall'Ambaciarore oltre quello;
che nelle opradette commiioni vien epreo : onde le veationi del Bano
deuono eser iate eercitate doppo la ua partenza , eli deuono eser kate..

noticate con meso a pota, ed evli auanti ognaltra coa haura ottenuto
ese lettere, 8c inuiatcle con celerita per ouuiar a l'incouenienti , che doue

uano uccedere nellearione da fari per la Citt di quea Tergouina, la qua


le non i pu ditinguere e olse quella arte del dario della porta di terrafer
ma, che i daua al Bano in luoco del Re, che i diceua Vrararzna , o vero l'altra
gabella,che oleuano gi li Conti di Chlisa far pagare otto Chlisa , o urc

.qualche nuoua impoitione d'eso Bano ; ma lelettione dellAmira lio ilip


po per Conti: epresa nelle commiioni non deue hauer hauuto e etto s poi
che non i troua il nome uo neglinrumenti di qu'el tempo e non quello di

Paqtalin de Reis Ragueo li I 3. Marzo 141 2. e la ua conormatione nel


lArc iiuo .

Sigif.'e.nob. ca'ap. 'c. litterarum verarnm per 've/ro: mmcios nobis exhibi~`
tarum continenti: ano collegimu-s intea-? inter cetera exprimentium quomodo
70. corlderatis pro regimine , (F' tuitione ipns nore Ci. Tr. a ilitate , habilitate,
aione, (9 promptimdinefanm (F'renui D. Paqualina' de lie/gs eundem in Comi

tem remm unanimi aim-tare eleglis in Reoremupplicantes Mai. nore quate


zus ipum Strenuum Pafq.iuxta premis. veram ele. ad premium regime ipus

nore Cin.Tr.n0/irir htteris mediantibm dignaremur conrmare : vnde nos tam fup

plicarionibus veris noro culmmi in bar parte porre-&i; , tum .renua agilitate , ba
bilitate, aiane atque promptitu dineolerti ipum rentmm 'Paqualime qui'sz
lelm iiiers ueri; premis~ notre claritati: plurimum recomen. Reg; lzeralmzte
admi. e? attent. ipum in veimm Comirem, (F Refiorem eigente: preenfibus de
cerm-mm rmandum mandante-51121? uere delitati ,_ quater: pro delitate no,

bis , U' Sacro noro diad. obemam , e? tenendo, torrioneque coneruauone d.


,nore Cin-Tr. 'ma cumprefatommo Pat/.Comite_, _RefL rero quem ad 1d plu
-rzmum delem , @alicimm 5. notre comandati; mg: iabore znam. adco me

re dete-:lis , Pt ipfa nora Ciui!. inter aliaab infeanone emulaer nororum Vene.
20mm illra permanente quieqaam participailonts tam m vzfiualmm , quam alterzus
{Riucnmque fam 'adminiranone pro dlu-nom emnlu ex parte vera neque!

.qmzm pjdtu Lu' e :_ nilyrlommus nobismzlzbus Regni dante: tn. preeepm *pt de
ma!iiii o ,

?gn-12m , @"ucceineemergcmtbm noram informare conti

-me nds-ati: Maeatem almd pro vt de Veredeiit- contantia condzmus non fa


duri-MPka - Datlml ./g'iaexto die memmay .A. D. r 41 2. Reg. nor. Hang.
,5'P'OL 2 Cet-enim voslatere nolumus , quod noer cxercms, quem vera-51'111

farle: inamauimus adfeum Tenteco.pr0.\. rent. in eidem parnbns conuire: .


Da:. rtf-apra;

Sap

'

i '

Dx Tratti

405

S"appliclConre Pa ualino alla abrca delle muri del Borgo, come.;


appar dallnrumento dl 16. Settembre 1412. che_ i riferir nel capitolo del~
le mura, e erche poco doppo li Sibenzani con l'aiuto de Venetiani epugna
rono il Ca ello , e cacciato via il preidio Ongaro diedero la Citta a Vene

tiani , come di o ra ato narrato; il che inteo dal R venuto Zagrabia,

crie a. Traurini a eguente lettera , che la regirar comelh trouara mal


menata dalle tarle .

SigieeQuia die hodierna de partibtts Regni ori Dal.quedam noua nobis vtiq.

aduera @ni/Ira ad noram peruenerunt . . . . . . quomoda Ce eines, (9" omnes


intole Cuit. nore Siben. in reprobnmenum. . . . . ober. . . . da. . . . . ntes,
(F' nori- at' Regnorum uororum emulis proteruiimis vtputa Venetis adberentes
e. . . . . . . iderunt . . . que . . . . noram demptaolo tenus CaZro ,enor
fiitio in medio ipus Ciuit. habuo manibus . . . . nime prodtderunt. . . . . hijs
nouisnirizs ab bue diretto progreu verus ipam Ciu. ni-am . . . . . andam pro
teruiam di. Venet. e? repellendam eorum potentiam de eaptione Cin. nore Sib
pred. . . . . pp. . . . . in perona aripuimus greus noros : *ande delitatem ve
]tram preentibus requirimus , (F' hortamur etdemquermiimo noro damus Regio

ub edifio , quatenus Cin. noiram Tr. ita ub bono tatu diponere , {9' cuodia con
eruare debeatis quod de nobis laudahilis conantia , (F rma delitiu erga reliquos
pronuneietur . ae vos adeo promptiitis , rt cum veri roboris potenti:: promptua

re deheatis, vt max dum illa: peruenerimus robitum progredientes Maieatis norc


(9 Sacra Corona noiraa delia eruitia exhibere poitis, e?" valeatts; eeus vtt rega li noire Maimolutitatem adimplere deiderati s non [aari in pramiis; preentes au ~
tem gillo noro maiori , quo 7t Rex Vngmtimuretimus eonignari . Dat.Zagrabie
eria exta prox. poieum omnium Sanorum .LD-:41 zJeg. autem noir. Hung.
26 Roma-ero 3.

Sincamin, come criueua Sigimondo, vero Dalmatia, e venuto a Bihak,

riceuute lettere da Traurini, poe nella eguente man tera .


Sig/ive. 'Myb- ' eircumpei virideles diletfi . Fideltati-s vera literas be
nigne reeepimus , (F' iparum tenorem intelleximus diligenternter aiia nempe deuo
tionu ingnia , quibus uidue claruiis , illudpeeialiter nolrts memorialib.is et im
preum, quia exereentes in nobis deteruore etra mqua molimenta Venetorum hu:

diebus non minus audaer , quam unanimiter , U trtumphaliter uera deuotio


inurrexit: ex quo inceritatis uetraa dum nobis in ipius operis exhibitione compia
euit quendam eeum , propter quod nora a exinde gratieata Mai. ad uetrt'
fauorisgratiam nos inuitat bilariter , ut i uuquam retroass temporibus in prede.
ceorihus uetm beniuolentix pienitudinem mueme reeoiitur apud nos , pinguio
rem em er gratiam inuenire rmtter condat. Volentes itaque ut atus ipus Ct'u;
uit. no trae , (9" partium eireumuieinarum ,

uas uelut tai-um membrum Regntno`

tri quadam affeione precipita atnpleimur [Zimmer , c9' perinde gubernetur olli
t'ita meditatione penamus , qual-ter uobts Ciuti :pi , (9" partibqts illis nobis deli
bus , (F uceeuspaeis , e? quietu piantatio , :F amenities notra prouiionufulei
tento a/dueuecrecunt , E* m antiqua itbertate ae oberuantia a q. qualtbet no

xia nouaaie per Mag. Petrum Banum notrum , Q quoslihet alias uas indemniteij
Foneruareprouidimus 3
Ce

Eete

'406

Del/e' .Memorie

Ecce igimr delan namm dileium Vgolinum da .Ania. de Ianua ad ocium


`&mirati-e, er in ./lrmiratum in reglmine man's d. Cini:. Fe Tr. diligenti condent
noneprebabita pronti-mms ciigcnai conzrucn.(i precien ~ v: ipe in otio .Armin.
xorix ac delis nucr bo nor. 'Paqualinus de reti: d*: Raguo Came: , eu Rcor in.,
gimme ,eu rcoratu d.Ciuit.no/zre Tr. poziantur , (a pro vt vnicuique eorum ex
pedituo debitofungunmr oclo, lrbertatem Ciuit. ipws illtbate coneruando i [icque
vatorum -unanimitate coniunti ad ea , qua nojlrumcgium honorem , eeruicia,
comoda quoque , e? quictem delium nororum in partibu-s il! repzcere nocuntur
m'ribm coadunatia exnrgerc , G allcrutmm adiuuar: procu re: , .probata eorumn
caritas , qua contra aduerjarios etiam ab otim adbucfchc. reminifccn. tempore quan

dam D.Ludouicz Regis pani: , * preda:. nf: er rerum euidcntiam nota txtitit pro
rberiori etiam defcnonc Cimt. E partium :I .1mm , ' propulfanda incurione ad
ucrarorum ;igiturmnouata reprej'cntetur , " ad offenonm nororum rebellium
:am deltter , quam virihter vera , eorundem delim pan-ih, (9* *unita continua

taquc mute mtezzdat. vin'um namque rapid-ua olida-w ralidiora ;conucuit in e


retina fortirudin argu menta. Tonia: perve-ciale; numios fidefli no M." Heruoye

DuriSpaleti , qui in ommbm e obtul: pro v: etiam debe: nom beneplacitis , (F


Mandatise conformare erioe intimammus comun-de e Veneto: , aut ad eos perti

nenze: ad portum Spalcu' , (' aliarmn locorum uorum admittat , neque receptare ,
aut vaualia lps admmirare , vel anare: impcndcre, a: canuerationem aliquam
cum Nfdem habe-re bomrm , (Tfubdt'tosuos amplia permittat , ymo quod ip/ini
mica-5 t nors inimici; per rerum eperientiam ate-dat : quodque gate-u armare
faciat, z? cofdcm Veneta: perequaxur , (I perfequifauat indcfc , /cut ipe idfa ce
re :nam de nono nob Promit .

Vo: iglmr pura fide , U' incera deuotionis alumm pt. norc Selen- apicibm am'
mati , quo: irrequ/tosid libenter facere pro certo tenemm bortamur erioe amn
mandantes , quatenm memoratum Vgolinum .Armirarum norum , CZ" in ocmm
.Armnatorice llbcnt r , (3 denota-ucipite, bi in omnibus , q ocimn buiuf
modi expofcie qualita (F b. . . . . marefolttopromptis eczbm 1705 conforman

do illarner obtemperare , (i' de corrcquitis , eu quelibet ad huiumod ocmm op


portuni: eidem Vgolino ecaciter repondere , ac pro incolam e. reidentida eiudcm
(Forum de habitaculisflatui uo competentibm tri in .medio , E? [i e' - * ,- - -

videbnur domuseu babixacula .Abbazia S. Io: Baptdf P79 "ddm 7 ."x b" b"
m'uolentiaz im gratiam tanto robisfauorabilioref 411E ' *, '* "o dO'onm W'
mm uuoorem offri-demi, , (F yjpuhhca pamum illamm vigilantzorenu

experimur ; ad bec quidem prefalo Vgalmo .Armzrato notro nom mentjs bem-*uo lum conca-pm: quem ergafalufzremamm , " bqnam conruanoem emlem Cz
m. offre Pia em aezpne . . . . . dqhtatlbm "ume vom oraculo quem

admodum WEB didicit comzmm lat: explxcare , uma: relattbm m hac parte

adbjbeazisplenam dem. Da:. Beebegto 15 die Mac-mb: Reg. nororum Hang.


.m. 26 Rom. 3.

A
,_.
. 7_ 3.:!
' Da quea lettera i vede , chl R arruato Bihach non haqenzio eco
fbrzc ucienti per ricupcrar Sibenico; perci cr coneruar Trau vmm

l'AmirAglio con L enti per preido , e da quello criue del Dcha Hcruoypuo
congietturari , c e li Traurini haueero fatto conapcuole 11 Rc , c}_111.Duca

di Spalato con l'Iole da lui dipendenti s'intendcua bene con Veneqmu , co


mc di opra dalle d_lui ecuatoni i pu cauarc , chalmcno hauelic cogtccr
t

gu--

DlTrd~o.\ .

tato con loro la neutralit, il che non odisaoendo a Sigimondo Ii ei-incie,


che douee eer inimico aperto delli uoi inimici; comeermo 11 Veneziani;
etati uea
venuta
di Sigimondo
non produe
eetto : mentril
e non, che
con.,
occaione
le gent-i
ue orpreero
l] Caelloaltro
d'Orouiza
Cacua
no

ea per. moglie vna del paee era occupato nelle nozze , come ato ri

ferito nellaltropera , e meglio vien ci piegato in vna. Ducale poterior-`


mente critta Sibenzani dal Doce Franceco Focari li 17. Luglio 142 z. nel;
la quale vien epresohprouiza. s'era pera er trattato dvna emina pae

ana , che perci prohibiua , che li oldati de preidio di Sibenico non o


tecro contract matrimonio con feminc aeanc . Onde er le coe 0 det
te tanto pi doueua crecer la paura de raurini per la ebolezza del e mura

del Borgo non ancora nrtefpercx a uta la venuta del R Bihach manda
rono in diligenza lo eo Conte Re ti r inormarlo diintamente dello
ato , e biogni loro , e particolmente ella carezza del denaro per or
nir le mura del Bor o .
Il R vdi'to il Rei lo cre uo Caualicre, e concee ua inanza Trauri

ni la Camera de Sali, e trenteime di Trzu per la abrica delle mura del Bor
go,e che le lettere impetrate contra la forma de Priuilegij non foero eequi
te, e quee due lettere inieme con la terza del eguente tenore furono con
cee nello eso giorno .
'N95 Sigicmotum facimm tenorelpreentium quibus expedit miocrs . .Qagod
nos voti: , ' humillimisnpplicat. de . nor. dite-. ReiJnd. Conlj Cmium , O
(ins Cin. nore Tnper eos Mai. noreubieione oblam pre inclinati de Regia ii'
beralitntis targiua clementia annnimu-s, (7' concedimus, nt unmcumque peronam
idoneam ip Refior , Indice: , Conilium , Ce d.Cim`i-. no re Tr. *unanimi volun tale, (T equali deliberazione in .Abbate-m Mona. E cclen S .I o: Baptze de Tnpre
dii eligerint, pree-ceri: , (a nominauerint eidem (F no: .Abbatiam pwd-cum vni
uers uis ita-ibn: , prouentibus , (7 obumtionibm auorratc iuris noflri patronati:

de Regia* poteatis pienimdine dabimum* conferremus barnm norarum Interaer

teimonio mediante . .Qua-5igillo nofiro maiori , quo nt R. Himg. vtimur fecimus

con/ignari . Damm in Brinye die dominico proximo antefcum S..Adrm .Apooli


.Anno Di i 41 2. Reg ant.nor Hung- 26 Roma-ero 3

(Mea lettera impetrata da Sigimondo , perche il R Ladislauo haue


ua conerito ea Abbaria all'Arcuecouo di Spalato Fra. Pellegrino;dal Nun

tio del quale portate ee lettere di Ladislauo furono lette nel Conialio di
Tra li 14. Luglio I . e gli fdenegatol poieo , e deliberato d'in orman
il R nella cana , ne [s quello allhora eguie; mai poeriormente il Du
ca Heruoye ricerc-liTraurini , che i contentaero, che foe data ea.,

Abbatia al Vecouo di Veglia , vero allAbbate di San Stefano ,4 e li ri


oo li 5. Giugno i408. che i contentauano , purche lAbbatia non anda

e in comenda , onde aranno ricorili Traurini per ouuiare , che lAbbatizp


non andae in mano de oraieri puougxxs ep o,che come R di DalmatiL,
pretendeua hauer il iupatronato-dell'Abbatia , 8c ottennero da lui la opra..
detta dichiaratione; la quale per non hebbe luoco : oiche l'Abbatia
taffa' empre conferita nella Corte Romana beneplacito de Sommi Pon
tC Cl .

*Lam-ii.

'1;

Cc

Con

408

.Delle Memorie

Con la venuta del opradctto Amiraglio :i Tta_ i cominci ar prouiionc


darma: Galere , e e ne troua la eguente conuentione allhora fatta .
141; die 2,5 Ianuarij . .Affi-m in Cancell-C'i: pre. nob. vin': Ser Mira Mauri tra;
mina:. D. Luca Helie Canon. Eccl. Tr. U* Carc Stephani Garzulicb teibm ad
ha: votati: , 0 rogats Mb. vir Ser Michael 'Nicole Vifuri Cini: Tr. pere, no[
que bcredes, ?Fm-:e . omnicrceptione, " occaone ium , 'nel fati commmsr*

confeuje bzbuie , (F retepzc ac penese haben dD. Hugolino de .daria de Ia.;


ua pra Regia Mai. Himg. in partibm- Dalmatia .Amir-ato canimto marchio:
argenti 85 ZF *imam vnciam , dempta oaua parte noie , ad ranonem due'. s

cum dzmidzo pro qualibet marchi:: argenti , quod totum argentum aftendit ad

umma due. 468. lib. 4. ol. xp. O duo. auri in aura 81 (F [al. I 6 pro
complemento duc- 550 pro ipcndio galie ipu: Ser Michael, quos due. 550
d.D.l/golmus aente mutuafe, da" dedtje mutuo ,CT nomine mutui Ser-.mv Princi

pz D,Regi sigj- pro quibus due. 550 idem Ser Michael promit (emire cum d.gatta
pre. D. Regiperj'patium mi: men: incipiendi a die , quo d. Ser Michael rca-det
cum diagalca extra partum Tr. ad derobaudum, E' perequendum Venetos, v eo rum dominio fulvia-305, computati: dumtaxat diebus dii mens qmbm ipe Michael
pernmnerio, ?9 feterit extra portum Tr. cum d.galea armata , promiuenq- d. Ser
Michael dare, reddm, congnare d.D.Regi ,eu pref.D. Hugolino nomine ipfiusv

~ D.Reg'o5 de 0mm' lucro , quod d. Ser Michael cum d. ua galea infra patium :pus
mens ex inimicis Regia Mai.Hung.adquiret, uperlucrabimr terziam parte-m li
beram, ('9 expedzmm, ' dum; parte: proe retinere promic Infupcr promt; 11.5
Michaelexpcdire omnia quae u: eccearia pro dla galea, {Fire mtraportum
Trag. cum ipagalea armata per :0mm preentem mencm lanuarij - A@ omnia (To.

E non trouandoi memora,chc quea Galera allhora opcrac cosalcuna,


rea in dubio e vci'c nc anco fuori del porto; poiche i conclue tregua_
tr Sigimondo ,e Venetiani per le minaccie del Turco pochi mei doppo ,
challhora doueua trattari, e perla carezza del danaro Regio doueuano

mancarui molte delle coe biogncuoli, gi che l'Amiraglio dichiara. di


contarilo radettb denaro del proprio, cpcr la ea careZZail Bano Pe
termanno 0p opublicatala tregua non ermic, Che Ii Tlwrm balle-::
ro li danari de a Camera dc Sali , e trente uno conceglx dal B per {a fabri
ca deucpmxadhorgo : onde furono epcdt Pietro _Iurglamz , e Glacomo

de Nicol .Ambiawri li quali ottennero da] R ordine m datadel _1. Ago


dirctto al Eano medeimo , che laciae goder la grana delli danari

I 1 ;gjclycr
le puta , 8: vn'altro, che non permettee? , _chil Conte di Cetina
:get tributo nelle parti di Tra , e uo territorio , e quco doueua
v

_ om Conte di Chha , renouando l'antche altre volte opite pre

,j
i: u'nil ordine anco diretto al medemo Conte di Cetina , e nello
Mo tempo ti priuato del Ducato di Spalato Heruoyc , come di ,opra a-_
_ .to-riferito.
.
Durante la tregua non i troua, che egue altro diutbo in0Dalmata,
al
u0,che glAlnaniinfeaero il mare; ondeJ TTS-im 2'an110 CO SP3
latini contra. di loro,e nelle Riformationi vien notato li 9_.Gltigno 141;. che)

a proueduto al coreggiar deglAlmiani, e _nellArchuuo dl bpalaro i con


erua vna lettera critta dal Commun di Tra del eguente tenore . Nb

0 .

1 *i

Di Tr-ue?!

409

Nob- eo" E r.vir.D.D.Blaeo `Ambfee Milici Regto miei CiMSpalaL nec non;
Iud.Cimc.eiu dem amiceuiz cariimu . Virinobiles , eb* Egrea'zwj agrimb
re dilei . Lite-ris earitatum verarum mediantbm intelleximn ,Ma-;m ban-M de
Caro .Almii mper exiuie , ad qua-5 inuadendms brigantinu , @- LW Mg,
omm'no intediiis eliinare, noque ad idem eequendum 'bortanm ;01. ex quo 0mm'
mom popata, ceu nobili vira Ser Francico de Petracbis .Amba. Bra polieitiu
mi , barca-5 noms armate ad inuadendum bare-vs boiles trannttmus , weh-4,5
ameiti-u depreeantes , quatenut velm's nos de loco in quo veri , orique inueniem
quanto
Dat.Trag.die
etim poteritis
19 Iulij
reddere certiores parati e.
_
...N-,n
I'es de Pii: mile: Comes* Iudite: Ciuit. Tr.`

M e foe impedito il coro agl'Almiani non c' memoria alcuna;

Nel medeimo tempo Sigimondo procuraua treaua tra li R di Francia,&


Inghilterra per poter attende: al Concilio di Conanza , Perci trasfer in

Parigi ,- da doue crie alli Traurmi le eguenti lettere .

Si . (Fe. inter eater-u felicium ao-0mm ucc-euum properitates immlimxita-`


te o ri Regni operante , qua grecia donata alti feliciter perfruimur uobis . . . .
reram conolazione) dignum duximus nunciandum , nec euiufpiam tedij gremita
nas obruit , [ed potius rere delitati-s . . . . - equina; clementiam oram re-_

giam vobis deleatfauore regio declarare, quodareino xs fari: vniuerali: Ecelm


vaionem . . . . . repicientes . . . . . . . laboribm, quo: atra . . . . . . .
regi . . . . . . . annualibminuis . . . . . fponteuulit . . . . . eo quibu

manigeneri:titfalutem ad huiumodi :idem-feline. part. deuenimus. Via una


non cenet. . . `. . re. . . . . . que pace aut tregua inter Serems. Principe: Ca.
rolum Francorum (I tt. . . . . ugli-2 Regesfratres noros cariimos potis , '.

ordinati: ad quem quidem .Augias Regem imu-s D. G. naliter . - . . , fumi pro


feuri celerime , (F' eam pat-em, aut tregua-s propoturi puis operante amatore
dum in Comitaxem Conanxiae venerimm in qua qualibet mora poipomfeum fe..
um 'Pentecoes proxnne afuturum Deo nio promauente curum ixineris eonitui

volumi ad vnius veri , {9 indubitati . . . . . . Summi Ponticis perfacrum Con.


Concilium procedi procurantex norum Regnum iter veri-s pretaum felix notrum.

Hung. infra preeniis anni lapum dirigamus . Dax-Parini: in Diea Idica Regno/Z.
Hung.z9 Homme-ro 6~

Sigieyc. alun, (T tuitioni n-e Ciuit.Tr.eoneruationi pronidere voluntes , v: vos


in eadem nia Ciuit.magis optare pace; tranquillitate valenti: potiri : eandem veram

illibam delitazis [ineeritatem attente requirimu-s , (F ragamm quatenus prope ean_


dem fam Ciuit.quend.zm .Ara-acum in quogalee nore tute _, 'alue fiere [zo/in:
preparati: pro eo prater noreipendia caricati: nora Regia Mai.munera reeepm*
ri . Datum 'Parisijsferia :ema p: oximapoi dominicam I udiea .An. Di 141 6 Reg.

noHung. an.26.Rom.vero 6 nihiluminm ati-am Regiam deleat Mai. per vos de


oceurrentibu-sillarum partium nouitatzbus more olito crebrius aut'ari. Damm ve
upra .
-

La prima di quce lettere deue ecre vna di quelle , che i deuano circo;
lati , ch'vniformi oleilano criueri :i tutte le Citt , e Prouincxe del Regno ,
mai laeconda. particolare per la. Citta dl Trau , nella quale i dichiara_

voler

4 IQ

Delle Memorie

voler , che ij abricaro l'Arenale vicino alla Citt per conci-nation deno
Galere , dal che i pu dedurre , chil Re conocendo , che per coneruar 1-.
Iole , e laltre Citta maritime , che poedeua ~, era neceario , che tenie l.
Armata per cntr-aporla a quell-a de venetiani 3 che non. poteua lzauer pronj

ta e non aceua lArenale con gl'appreamenti neceari) per mantenimento*

dell'armate : onde esendo in oter de Venetiani Zara , e Sibenico il ito di


Trai ara tato imato pi ha ile degl'altri per abricarui l'Arenale , ac it

porto in ito proprio perpoter-occorrer liole; perCi i come haueua man


dato il uo Amiraglio a ri eder in Trat , c051 hauese peniero , che (fummo

la tregua vi i abricase l'Arenale , 8c allhora ne ara ato dato principio


con li fondamenti 5 chin dirittaiinea i vedeuano diei nel mare vicino al li

to di terraferma tra la Madonna di Conacuine , e la Citta, e dal lungo tratto,


choccupauano ese pietre biogna dire , che i penase farlo molto capace);
ma non esendoi proeguita la abrica per mancamenro de danari ( come i
corgeta pi auanti ) quelle ietre ono iate iui ino :ii-giorni notri , e del
1638. ono ate leuate, e p0 te nelle fondamenta della piatta forma appreso
il ponte, eril quale i va nelliola .

Si pro eguina in tanto la abrica delle mura del Borgo con li danari della.
Camera de Sali, e trenteimo agnati dal Re; eper qualcheopetto , che

shauesc dellArmata Venetiana,radunato il C6 iglio li 2;_.Giugno 1417.dC~


liber , che i acese alle pee delCommune vna catena di ferro der la Pala
da del porto , c i munise la Citta d'arma , e vettouaglie, 8t* esen oi riceun.
te lettere chc , che la Camera de Sali , e trenteimo i doues_e dare ai Ladi

Iauo uo attuale ; perci f eletto-Bualo-_de DOimo Ambaciatore , il guale


and a trouar Sua Mae a Coanzae crise dhauer ottenuto la continua_

tione della gratia ,~ ma capirai-ono pei linfracritte lettere , che nellArchi

uio i conci-nano .

e -

._i 7.*:- o
'

AA...,

-z-n

V . 4 3 3.1,

~~ 4b.

sigi. (Te. quamquam nos pridem per all'44 norie [iter-L5 M.'f @rmata ora
intenlione 7t vos vniueros , " quoslibet tricemarum , (F Salmm norarum Ca ~
maramm Regaltumprouentm nob. Egr. Ladislao lake-li de Rua! dulce uim

militi , c' nemini alteri pan-ig: debuijetis vobujeripmiu . Tamen ore_ ex u


dem Ladisl. informat- [urepimus vos Imiumodi prouentm gra Om Ugl!. "ler

rum , (F aliorum neceel:riorum melioratibuoz

Parie-&ran Romll "5 ?of e!

prouenms diio Ladi* minime agnanda . _Qui qnzdem Ladlommc "013M Regm
Celtudini inantiusfuzplieabar , 'Pt notrum ammnm fur ai? quem pro ea

haberemm mitigari-'Po 16 promzosrouentm. quo; licei mre a Yo _ ir paffemm regge.

zerczimiaremm relaxare .- vnde noi prelibatiLadisazzppltram inclinatipreta as


?rom-;tm pro upradiflorum murornm , (F attorum neecejfariarum perfe'hone r
ue modo expoios," vque ad tempus quo idem cadi[- ad vos applieuene exponen
da: vob vigore pnentium relaxanter reex deliram rmme precipiendo Ma
damus , quannu: vniueras , E quoslibet tricemarnm , U' camar- al. nor. .Reg.
rouentm die, quoipref. Lad.ad vos acceent, aut ipfius bommem ad hoc per ipum
dePutatum tranmierit eiiidem Ladislai i afljoiilllls ip/im mambus pori-[gere, ('9
afgnare debeatis . aliud nanfafurtgratm nm ub autem . Da:. (ani-1mm die 16
ofiob.Reg-no.an.Hng. 3( Hammero 8.
- (Liee lettere furono lette nel Coniglio li 28. del medeimo mee , ll

z: Di Traiill

.'41 r

hora furono formate linfracritte commioni , _che ono Keith-ate gl-3


della Cancellaria , Se e la pi antica crittura, chio habbi ve uto in Tra cut.

tmtiera in lingua volgare .

Michael de lie/lis de Raguio Comes Trag. (F Iudite: eiudtm nobili, ', prua, m?
ro Bufala Duimi de nolro mandato Oratori ad Ser-"W 0.1). notrum Coniantiaalu'

tem ,dile-aefum.

'

'

. ,

Per la preente emo apere ala nobiltade offra che dal nolro glorOimo , '
ex. Sig. hauemo ritenuto vna lettera noi preentata ddl' 2.8. de mes de otubrio
proxtme paato per lavia de Spalato, per la qual lettera il preato noro glorioo , G"
_ex."" Signore ne triue,<"" contanda the vez/ito elditto uo tommandmento noi deh
biamoenza alguna demora repondere le intrade del trenteinm z (a della Camara de
la ale al egregto Mi.Ladilauo Iulieh de Chrzal , da quello tempi: in'. qua che lo dmo

Mi.Ladisl.nepreenta le altre lettere del ditta nofiro Sig. opra la ditta caua-per la
qualcoa nuy i maraueiemograndiimamcnie : perche per-eure lettere nat haut-mo
theopra la detta aeenda (F altre votre , vm ieriato dauantt alta preentia del no
ro Sig" di quello haueuihahuto humanis. (F bona repoa, 29' hotigne ree de ir
mo tutte noktre arende predie, e the nnt' non douemo repondere ad alguno the do
mandae la-detta trenteima Camara deali, perche de tutte coe nalre haueuer
ma intentione del no humaniimo Signor, U' per queo nutemo eertt,che tutto que

to fatto i ado per mala inormatone dadu al n'o Signorxetiamdio pervalrapi-~


gritia : perche e vuioeladoolit'ita ti andar peo alla precritta del ditta noro Si

gnore, (F nararghe la pauerta, ehe ha quella terra,e come nore intradein quea ter
ra,ehe per algun modoe a poudo recuperar e a dipenadi , ogni di i dipena ,
volerortitare, et murare quea terra azo nua' la podemo reeruar al ditta noro Sig.
nzaao tanta la pietade del nio Sig-ehe lui ?e haueria pezzato eum piena gratta
nora in offro auore : ma tutto queto ato per pigrltia , e per puoeha olitiiudinc
a utandoue , theopra de {oa-memo vna lettera [applicando al ora prelibato `Per'.

Sig.cheopra di (o dehia hauer compaion' miericordia delfat nolri conderata


la nia pouertade de la quale letera nui ve mandemo la eopiain la preente per volra
deelaratione, auiandoue the per 1m altro eorero 'ai hauemoeripte, imile letterepa
Kate d di 28 del mee dotubre proimo aato {oe el di , the nui reeeuemo le altre
uprase lettere dal detto nio Sigma du itando, the lo dito eorero non oe marrito
in lo eamino,hauema deliberato deinarueper que/io altro eoriero portador dell-apre

entewzo vui no huta allo the habia le presenti nore lettere , ce' er tanto mei ve

tomandemo,the remouee ognia taxione pi prelo vuij pode dama o vuyMJo .Epi
copo naro in voro alturio the dehiate preentate le ditte noire littere al dito nio
Sig. A@ :i lui non foe dada mala inormattone per altri dauanti al riceuer d le no
tre lettere, (7' d quello NSJupplitando, e?" memorando la pouerta di queaua Cit
ta', come nuy e sorzemo deortiearla con tute intrade della ditta terra . ton.
grandiime impotion (a' pee a tutte coe non pu ballare tanta pea vai li diti mu
ri . Semo eertiimi, che 'N.,Smonimil gratta del 30. Camara del Sala; ma ma
Kuore ne tontedera, conderata caritate, che lui ha a quellaua Citade,(' alla rio/ira

impotentia, e de tutte coe, the rui hauereti de dio nio ex-mSig. dohiate plenaria
mente per lo portador de la preente Per le votre lettere informare per n-o auiame.zo . [/uy ane the la antia vora de molto granda pea d queta nolm Tnt-1??? Per

tanto tu] tomandemo , theenza alguna induxia vuy dobiate procurare tum :EZ-:Tu
.

e e

412.

Del/e Memorie

che way babiate h'eentia , efaazamento del pre-ditta noroglorioic- Sig. al quale de
biate bumilmeme reeomandare tutto el ato nora eo quella debita reuerentia , ehe
conuiene al prelibato Ser. *N: S. Item we recot'demo , ehe per la ditta 'Pora lettera

e eriuee che vm' haueui obtigniudo tutte coe in norofauore dal prelibzzo notro
gloria, . Sig. z' che 71m' non douema riponde-r ad alguno de lo 30.-no (F camma
de Sala no che *may non necrtue altro per rore [em-m.Q (y- ,m "auemo to
ci contrario ; per la qual coa ma je maraueyamo aay ; jblieztael va ro artireper
che, como may ve criuemo, c ee! voro iar dela ne da granjmo 4m , Da,

tum Trag. dtejejmmo Nouembm 1417.


Dall'epreiua di quea crittura vede , che sattribuiua alla neoligenza

vdeglAmbaeiatori la reuocatione della gratia deglvtili dellaCamerReajz ;


pomhe pareua , che con le ue lettere hauele egli aicurato il Commune ,ache

non doueua reuocari ; ma quee aranno ate le peranze, che ogliono dare
-li miniri de Principi a. uelli , che trattano eco imili ne otij , e poi epedi
cono ordini contrari) a lintentione data enza farli con apeuoli; vedendoi
dalle medeme lettere di Sigimondo, che non i era tralaciato di rappreen
tarli le ne ceta della Citt, e chein in quelle non concede altro, chela dila
*tione del tempo paato ino al riceuimento d'ele lettere : il che pu hauer
fatto che imae , che le mura oll'ero ridotte a. buon egno , e non fabri_

-doi ?Arenale non ne ose pi biogno , o vero che ne tenie egli necet

per applicar ei danari nell'armamento s che doueua fare perla uerra , che;
.vedeua vicina per la tregua , che dl breue doueua pirare : on e la Citta a
-ra reata in grandanguhe , le quali per mancamento de Coneoli non i o
ono diinguere quali foero: troua nondimeno , che due 'Nobili e etti

opra le forticationi della Citt ordinaero varie coe , le quali eruendo a


dar norita del debole itato della Citt le regitrato come i trouano neglatti
della Cancellaria .
1417 die 1 6 mmm!).
Infrafcriptamt res prouife pro forticatione Ciut. Trag. per _nobile-s; viros Ser
'Petrum Matbei de Chiudi: , ' Ser Micbaelem Meolo Viit-ri .

due-.xx. 'Primo palli 25 longi paajei per la bocca del porto degeneme
duc.x.

Item pali xv [ongz paar Per tuti dot' le bocche tie 1 por

due.x.
Item 941, xv longipafa 1 1 x x cadauno per le dtteiboeche de z porn .
due. 1. Item pal-'xv longipa.: r x e ter cadaun per lt di! bach: de 1 porti
Item per tenta deli dtti pali trani xx

Item alla torre Maira trani I x in lo mezo de la tore de r 1 1 1 paa cadaun

,mm mui 1 x l x perla dita tore Koe dui da 1 l l 1 pa/ , e doi da r pa per
la ca areparar la dia tore tabule C [quartadize
`
, emfper
- Item quadreti xL long! bra-{za x cadauno per la dta tore
v. - Item Can-ont' xxv per dita tore dela cadena

Item per la tore de Oprab tauolefquartadize L e? quadretti x , U* Caironi


Item per la torre de mezzo [Pezatafquartadize L
Item per la dita tore trani r I da quattro pafjlz

Item per la dita torre trani ri da 1;! paa , e mega

.mm.

>

Dt TM.

'

4t z

dut.x.
ItemItem
ani-once!
eradure
x per
ci lipiacimento
tri parte dedeli la
m/m'
ditadel
tore
Borgo de Traghu
1tem perla tore de i frati Tredicatori e di' biogno ar merz, e puimcnto 'in of

ra dicretione
i
Item Ceuroceii C. per apo@ dentro del muro tomenzando da la tore ' _ra .
no S.Spirito
7*
Item vno pnuimento fuo le tore de li tatbi Zoe :anale C. e trani xx

' a

Item vno pauimento ua lc tore di li heredi di Come da Spalato


Item per in tore de Comun de Zuane de Gopcz merlt de muro

Item per la ditta tore vno pauimento ton trauiei {oe dot' da 4. pan e? 4. da tre
paa, e mezzo (F tanolequartatize xxx _
Item per in tore dei ponte de ia I ula nona l . Fallimento forneila de muro ,e
merli
'
Item manteletti CCCLXX Vappreo de quelli,tbeon de torno la terra
Item la tore del Vecouo I .panimento con tauole ' neuroni
Item al mezo del muro nono de lialine 'min pertecha de legname (I aria mejo
de muro

Item vno pauimentouo la tore de gucha per repezar {oe tauole xxxx e Cent-aj
ni x "a
Item per la tore de Saze vno eoridore, (o ticali
Item fuo la tore veehza de lo ponte de la inula vno panimento in cao elia non
butae per terra
Infracripteunt res, qme reperinntnr in mnnitione
In primis bombarde tra pizuoli, e grande xvi

Item libre circa xxv de polnere da Bombarda


Item baleire *vm i
Item galedi de Salnitro circa :ra-.:i
Item galedt de Solfaro x171
Item mozo vno, e mezzo de carbone
Item capfe de Veretum la mazor parte dipenati

Item Veretom circa cda molinelli [a mazor parte dipenadi


1 tem freze d'arebo L
Item Italie de Veretont non lanci-adi v

Item zztotbi per ii dini Bonbardi vi I i boni, (9' 711 I l putridi


Item bexogna per le ditte Bonbarde petreaay , perche in monition none ne tro

uae 0,1 I,e tbalthoni aai beognn per li dii Bonbarde


x417 die 23 nouemb.
Item Trani "e non amorali de pna v:
ltem tratti xv de paa xv non timaroli per end-tm!
Item tram xxx a pnt/a I 1 I 1 per cadauni .
Item tram xxxx de paa x l i eadauni
Item trani L de paa 1m eadauni
Item Cboraici o ver quadrati C.
Item
de menormille
faxon' v*
Item eauroncelli
tauole fquartadtz

Item agudi defejena i i i.

Item agu di de quaderni; 71"!

;tem agudioratuti .ng

_mn

4 r4.v

Delle Memorie

Item centaroli x n
Itemferro in rei-ghe non lauorado mezo miaro .

Da quee benche care memorie i vede che Ii Traurini i trouauano in ar


timore deer li primi aaltari dallArmara Venetiana [pirata, che foe a_,
tregua; &all'incontro li Sibenzani dubitando di Scardona fecero inanza alii
Proueditori Venetiani, che i trouauano in Dalmatia , che foe forticatasal

Senato non parue per allhora di ar altro per la tregua , che duraua .* come."
cona dalle parole epree nelle Ducali di 15. Luglio 1414. onde cadde Scar
dona (e bene non i sa il modo , n il tempo) in poter deglOngari , come

deduce dalla tregua particolare fatta tra Sibenzani , e Scardonei ( che u an


C0 netempi poeriori renouata ) del eguente tenore .

Vniuer: , (7 ing. preente: pagina-5 inpcfiurs . N9: Benedius Cappello pro


Set-.m excel/o Ducali dominio Venet- Comes Sibenici uique diricl- tenore pre
fentium manzfeum ee volumus qualiter vener.rir.presbitchatheusfilius Hlapci,
(F Mcolaus Condemcs Ciues Scardona e? .Amba- illius Cocis cum literis creden
tiaiibus coram preeniia nora acceerunt ,~' qui bumliter , e? deuote proparte illius
Coti: nobis exponentes upplicauerunt . .Qtcod cum Ciuitas illa tempore quo fuit , (F
etit ubiebia dominio noro prefato extiterit deliimemper indefee vigilando,*
iaborando pro ratione , U iatu eiufdem , rt ci notum pro quo Ducati dominio volen

tes ee legales eidem pai fuerunt innita damna , incomoda , preda: derobationes ,
bomicidia, @anguinis e'nonem; itaque Ciuitac illa ad preent quai` derucia :i ,
dignaremur Ciuiiatem illam habitatores z 29" diriuales eiudemucipere recomi
os vuente: nobicum pacice abqueguerramon faciendo eiseri per noro: aliquam
iniuriam preda: ZZ derobationes, neque aliud damnum, licei nita t tregua ips
promiitentibm nomine dix Citis vera vice, quod nullam iniuriam incomodum ,
damnum , neque nouitaiem guerra: facient, neque eri permittenc peruos contra no

ro: paiam, vel occulte nullo modo ingenioue forma . Vnde Nos Comes predanfor

maii de iparum deiitate , quam ergo Ducale dominium norum tempore quo eranc
fubiec'ii precipue babuerunt antecripta damna maxima , qua pre. Ducati dominio in
Prefato paji fuerunt inclinati eorum bumilimis upplicationibusz precibusprefate
Cinit- Scordone eiuque Ciuibus,l incolis,babitatoribus , 4/3 ditrict. per preente:
promittimuc , (9' profccimus - Qyod nulla: nomtatemguerm? neque incomodunz

nobis , noriqne Ciuibus, (F diriualibu: nonfecermt a i? mer"? Eolfm dellftlS_


babito precipue erga dominium norum non fammus , neque alle! ipomm eri
permittemus per noros aliquam iniuriam ,j damnum , Preda! * derobationem s ita
:zz/nen quod teneantur inuper nos reddere incontinenti aduifatos de quibucumque
exercitibus cumulationibusgentium , e?" traattbus quo: enermt eri ,
para
vbicumque contra Sibenicum ciufque dtrium : dante: , (9' conferentes cidcm per
preente: liberum , dr' merumaluum conducum omnibus btls Cuccia:: , loco
pred. pofendt venire Sibenicum einqu diric'um cum eorum ici-canta: , bon , U*
rebus ad rendendum , U* emendum vbique andi , morandi , e? babzt. vbzque dz

jceden di pro eorum 11bit voluntazis , omni impedimento , (9" molelia ceantzbus, pro_
vt Suna i E? Optima paxforet ; dumodo 'Pera vice noror c trafient ,

mih

modo . S aluo tamen i Scrmm Ducale domimum norum mandatum faciendt guer

ram nobis tranmitteret; nam emper obediemus eius mandati: prout tenemur . Et

banc promvzonem
illud mandatum
habet-cin; tunc Tbmuf
~ , fcripmram
i

fa j

D: Tra -

4.1 5

caam, irrit. ' vanam, nulliuque valori; , neque rigori; : olentesemper , @ide:
clarantes , quod radifia e promia rmata: robur contineant [i ip nullam mole-

iam contra 01505 feeerint, (9' quoduperms promtja .v Clllet nobisferuauerim cf


.
eaciter
In quorum
teimom'um , atque dem has noras preente; literaseri iumu: ,

(a'gilli norioliti S.Marei munimine roborari . Dax. Sibemci dle z z .Aprilis 1418
1nd.x I.

Ego Ioannes q.'Petri .Arebid. Scardonen. nunc vero Sacra Imperiali ache noti.
ram: tabellio Ciuit. Seard. preente: paginam de verbo ad vel-bum aeeopiauz nil ad
dendo, nel minuendo velle ,neque [cita, iue voluntatelieet poit intereeignoran
tia: recita: in barbarimo , non rame ea nequitia 'velfraude, ac propter-ceare:
quod abt pro *n eontinebatur die I 3. men-Marti] 1454 1nd. z quam pro maiori ve

ritate gillo lori eiudem iuerunx roborari adperpetuam rei memoriam obxinend-.m.
Item dlfa Cieas conrm , U' ratica: omniajupradia uo poe tori: temporibus
infuturum, U* promitm obemare , ' adimplere omnia in predia ltttera contenta

quantum ad eospefiax 'c.


Spirata la tregua la prima moa darmi, che eauiie in Dalmatia f co ntta
Spalato; nella quale eendoui concori li eititij , overo fuoruciti di Spa
lato ar bene di riferire le poche memorie , che i trouano di quei

tem i .
N E] tempo medeimo , che li trouauano ap res'il R glAmbaciato-:i Spa
latini nominati nel rccedcnte capitolo , fu co erro certo trattato COlltlL,
lo ato della Citra iSpalato , che non viene e preo ual ortej di trattato

egli folle : perci li 28. Agoo 1413. furono dal maggior Coniglio priuati
della nobilt, ocio , e benecio Chriano di Marco , Giorgio di Prodoo ,
Paolo di Volcina, Bartolo di Rucho nobili; Giouann de Fumatis , e uoi
glioli, Nicol, e Matteo, Martino di Doimo , Gregorio di Vgrino , e Mattio

Dragonich Cittadini .
La qual rinatione egui nel tempo, che di gia era cominciata la tregua :
onde que i , 8c altri, che per tal caua fuggrono fuori diSpalato i diper

ero per varij lnochi vicini , e non vi memoria , e durante ea tregua trat
taero alcuna coa; ma non bene pirata furono ententiati a morte li I ~.

Ma gio 1418. Chriano , Gouanni , 3c Antonio fratelli glioli di Marco di


Criano , e Giacomo di Giouanni per haner trattato di dar la Citta. ad altro

Principe : onde da queta entenza i pu congiettnrare , che li opranomi

nati fuoruciti foero ricntrati,e con lo pirar della tregua coperto il tratta
to foero con dannati morte, e perci li parenti deprigioni con laiuto dei
li Venetiani li 27. Giugno 1418.pigliaero molte barche Spalatine , 8c occu
palero lIola di Solta , e con laiuto dePoglizan infeaero la campagna i.

no alle porte della Citt, come i lenge in vna fede del capitolo di Spalato di
6. Luglio del medeimanno fatta ad inanza della Communita per rouar,
chela guerra era aperta , 8c impedito il commercio per poter dimandr riar
cimento nell'atran za della Camera de trenteimi , e Sali di Spalato , e Tral
prea da Ladislauo fopranominaro con conditione deer rearcita , e foe,
guerra aperta , e da vnaltra ede del Capitolo de Knino pi diuamente vie
ne atteato il medeimo col eguente tenore :
Ser.

-T

4i6

Delle Memorie

SH, 'pl-infipi,' D.D.SigiD.G.inclito RegiRom-'emper Jogua; zu. "img


`Dalm.Cr.Z9c.Regi Do eorum metuenda Capita-um Eccl.Tinien.orntioner inedomin;
dCbitM, (9 deuom . Lite-nu nob.-tiri Mag-Stephani de Bachauia diff. veirorum Re
gn. Date? CMV-Boni nouerit V.Ser.no: recepie inhec verba . .Amicis ui: honor
Capital Eccl.Tinien. Stephan de Barbania Reg-Duk'? Cro. Vic-eb mm-tia;
paratam eum bonote . Dieitur nobii profit-te Dorum Reorum , (F Iuditum Ciu.
Regie Spa!. qualiter quidam exititq Spa ate. qui fefeciffent exules , * propter eo_

rum excem de dia Cina-uient , CP nunc conuer/ando cum emuli Sacro Corona:
Hang-fell. eum Venetis cantinue reniendo in gucio iporum enetorum dapna , '
notumenta plurima oppreianes , &guerra-5 di@ Ciuit. Regio multiplititer ace

rent , ac ngulis diebus ucc-re non cearent contra atum paeieum eiudem Cini:.
Regia , ac damnum valde intolembilmquapropter veram amieitiam preentibm pe
timus diligenier quattenui'mittant 172mm ex 70bit pro teimonio de dignunz , uo
preente .Anton ius de Nais de ladra., vel Morbio: , aut Petrus Raga/lit]] de Cliz ,

aut Gapar lius Mixe de Sibenico alii: abentibus bomo D. "N. Regit illuc accedendo
ab omnibus :i quibus decuerit , da* licueritalam , (F occulte innezgandoriant , '
inquirant de premiis meram veritatem ,
tandem pro vt de premi:: *nobis *pm-im;
coniterit eidem D.hLRegide-liter deferibdtis. Dat Tininij eria ecunda ante fe

Num Beati Galli confe< ris MLD-1418.


Nos igitur petitionibui M# Stephani V.Bani annuentes ama eum diflo Gaparo bo
mine ipus ISeHUd/cretum virum Mag. Stephanum otium, O" concnnonicum no

rum ad inquirendopremia pro tetimonia tranmimu-sde dignum , qui demum ex


inde ad nos reuer , U per nos requiiti nobis concorditer retulient io modo , quali
ter ipr illuc accedendo ab omnibus nobilibus, (9 ignobbi vicini: , ce* Comet-mei:

Ciu.Spal.palam ce* occulte inuefligando tolemciuient veritatem . ,Quad illi Spala


tini exititij, qui de diff.: Ciu. Spa!. fefeeijent exules iui-nt ad Tragurium , " inde
iuient ad Sibenicum traando cum Veneti; , (F' de Sibenico quidam coadunaiii gen

tibus, E? quidam in galeis Venetorum per mare valente: liberare fruire: eorum capti
uos , in di'ia Ci. (o' cum ipox decollare: audiuient tum: cea/ent : pro ofito , (5'
intentione , ( pot modum quidam ex eidem in Politia (9" quidem in Si enico per
manerent , (a fepiui in gole cum Veneti:ub di:: Ci. a aiuti# i'ent, c* in Zer

ouniza cum Tolicienbus conueniendo irafiatum babi t'

Ciuitati facere Poent . Datum Tini " eriaexta po " .


Jpooli .A.D.fnprad

,.

'

. i Luce Euang. G*

-" " *

. -; .1.:. enon 1 p

ono comprender bene le caue),

- 'rillati dellanobilta li' primi; ma gia che tra quelli il pri..


` ,ano di Marco , che pure nominato primo tra li decapi
_q ru doi fratelli Antonio, eGiouanni: e Giouannidi Marco
_e e mparo a. Tra del 141 1. al nome del Duca Heruoye ACCOChJ
q g l" cciat per ordine del medeimo Duca foero mandati via da_,

n e nelle commiioni di opra reoirate i legge : deue queto Gio


, `. o_n li uoi fratelli eere ato dipendente del detto Duca , il quale de
- o , li da lui banditi deuono eere ritornati nella patria , e (come olito

. rale attioniCiuili) da loro, &altri della inedeima attione aranno ati


pereguitati,e queta pu eer tata la caua della predetta priuatione:e come
challota era cominciata la tregua co'Venetiani, queti, non hauendo doue;
ricorrere ,aranno andati temporeggiando ino , che pirae c allhora ha

.
ranno

DI Trau

4I7

ranno trainato con Venetiani di darli la Citt per_ far vendetta de nimic lo'~`

ro , giache haueuano comodita deettuarlo ; porche nella praccennat'aJ


pace tra intrineci, 8c erineci di Spalato h uata 11 za.Decembre 1402.Vicn

epreo; che la caa dl Marco di.Cr1ano , e uor heredi era attaccata alla mu_
taglia della Citta , ma coperto ll trattato, aranno tati prei il. tre fratelli o..
radetti,e glaltri con parent1,8 aderenti loro fuggiti hauranno tentato' con
aiuto delli medeimi VCnet13-_l_PC mare , e P0 lizani per _terra di orpren

der la Citt , o vero pigliar prigione qualche no_ ile Spala rino , per aluarla.
vita alli rigioni,li quali decapitati, i aranno ritirati, come nella_ opracritT

ta de o 1tone; e con quetoccaione 11 Venetiani i aranno impoeau


delliola di Solta .
_
_
i
i
Wellapalee moa dellarmi Venetiane contra Spalato haute: interrotto il

commercxo tra li udditi dambe le parti, e li Traurini ori ingeloiti delli


Spalatini ritirati in Sibenico fecero crida, o proclama, che niuno otee da.,

Sibenico venir a Tra , come nelle lettere del Conte di Sibenico el eguente
tenore i legge .
Egregijsf, eb" nobmir. Dis l :iHononRtior' Iuditibus Trag.amieis earis.
Egregij, ' nobiles amici cariimi . Coram preenti:: mea eomparens Ser rBacolinus

Bernardi Ciuis nobSiben. oendit quadam 17eima [items, per qua-s ad inlantiam `Ter
Ihia Duymi eundem Ser Nieolaum eitauilis," admonuiis, vt in termino dierii r s

debeat rehabuie eerta pignoraua exientia in manibus d.s.lhis,quai ipe vult v-_
dere @expo/Z uie idem Ser Nicola-ts exbpouit,qualiter erat verum,quod ipe, idem
Ser Ies habeZant inuitem agere aliqui us de eauis,preeipueq. ot taone aliquorum
equorum eirea quae dierentia-s quia valde confueunt aliquis uus procur. non bene
eiret plaeitareu'pe vero non poterat venire ag-propter eridam per vosafam uid.
quod aliquis Sibenmon veniat illueub ena lib.C. par. *nude eum d. Ser Meolao Tr;
venire non lieeat pro ter eridam pred. itheeurus idem Ser I'es de debitouo ad in-`

antiam d.Ser Meo ai nobilitates veras preta dum duxi , 'pt velit in quantum de
iure atere poitu han:.~ tauamxF venditionem pignorum atere diferre , rt alio ad

ueniente tempore idem `Ser 'Nicolinus ibidem adee. , (9' iuraua preentialiter deenj
dere valeat parati 'e-plaeeatqmobu mihi uper his reondere .

Benedius Cappello Comes Sibeniei tibi die ultima o 17.141 8 Retepmuit het i;
tera die z. nouemb. 14:8 Ind. z ' prejentata fuit per Valtharinum Dalizulioh que~
fuit nuntius littera titatorialis .

Wind: i aranno fatte vcendeuol incurioni, olite fari ra vicini nelle-J


uerre aperte : onde per li diordini, che doueuano nacere,il Coniglio proi

l'andar in coro enza licenza del chgmento,come i legge nelle publiche


Reformationi .
Die 7 februarij 14:9. In Generali Conilio 'e. .Quad nullus Ciuis habitator ,
diirit'iualis Tr.aut ali uis orenis de Ciuitate vel dirttu Tr.audeat neq. preumat
aliquo modo,aut inquiito colore exire eum bartha , uel barchis de portu Trag. aut de

aliquo loto dirit'ius Trag. ad aeeipiendum' derobandum aliquaa res tuiutumq.


fieerint ne lteentia , eitu Regiminis Trag. _ub pena capiti: , (3" amittendi omnia
ua bona , qua bona deheant peruenire in Ci extepto illo , qui habet literat Domini

naturali.: D-Imperatoris.

Dd

.Die

418

Del/e Memorie

Die Dominieoproelamatum e riuarium Cis in Logia magma? in alii: loris cott

fueti: Ciutt.Tr.vtaperius eontmetur .

- `

` ,

E oi li r 9. Aprile u deliberato , chil Caello di San Pietro di Primoryc,

foe urtato :i terra, e ie bene non i eprime la caua, deue eere ata perche
i dubitae che oe occupato da Venetiani , e nello eo tempo Sigimondo_

elee doi altri Capitanij di Galera , lelettioni de quali eendo regirate.;


negl'atti della Cancellaria le h voluto tracriuere come anno .
'Nos Sig: (Fe. memoria eomendamus perfree-tes quod nos de induriaagae

tate, U prudentiadel nori ezreumfpefii I is Venturini de Iadru familiari: ne


Ma:.pecialiter eon ibi ad conterrendum nororum rebellium, (9" emulorum pura

Venetarum, fuorum adberentium rabidam prateruiam id ibi duximue an uendum


pariter, G' eoncedendum, (5 ipe d modo , G' deineeps tam dm quoufque guerre in
ter noiram Mai. predia nora Regna ab vna , ae rediffos noiros emule: , re

belles, ' infideles Veneto: al; alia partibm durabunt gal , (F' ali-u euiueumq.ge
neru nauiumnt , rei extantgentibue armigeriz pluribm, quibus poterit aeere, (9'
ex eidem eaptiuare, req- (F' bona eorundem auferre e0demq.captiu05 , req. (F' bona
receprae, (F reeepta ad nora-s Ctuit.eu fortalieia vbieumq. in Regno nio Dal. apudP
norosdeles habitat/5,2? exiientes importare* indueere capttuos, rea@ bona pre

dia in etdem tenere , vendere , (F' in vum eonuertere quibucumq. alii: mmm no
ris , (T aliorum quorumcunque barum incontrarium dati: , vel dandis non obant

bue liberam, (F'ecuram babeat poteatem, facultatem ex preenti Fagmtia , ce' in


dulonef eeiali barum norarum mgore,@ tetimonia litterarum mediante; quo cir
ca -uobis detibu-s notri: Pniuers, ngulis orarum Ciuitatum" fartalitiorum
in d.R.m~o Dal.tuatis Totrattbmngbilibt-u, (a' Reoribm, nernon 1miu. (F' [ing.
Caellanis aim im euiuuis .atus oeionarzjr bominibus pred Regni non Dal. _
pree. (F futuri: ptium notitiam bablituris tmtime committimue , (7' mandano;
Regio noroub edio quatenur mox receptis preentibue prefatum I'em Venturini,

aut bomines, (a' familiaresuosmui eum vniuers [un gate ,' WWW "bfq"
' boninpolis, (a captiuu, necnon alijs quibuslibet precripm nom ma! fa*
Pm (F capienti ad vos , (9* diff-u nonu Cimt' fbrxalitiafauorabxlztlf igm-ta.
dm WWW": (idemquh Z9' 135 familiaribu imil Fm Pgpf" '5 . "4"
7' Pam dare, E? certo quoeunquefubdio, ' aulero F j tom 'Fd Wan 5"

FVWTB (F' OPPortunum prouidere, a" P"b quorum m".r P79 Juke?" e'
beam vniuero, am (F uguzo, noraseiltcetemulos, qui videlseet anfiena ,eu
Pe-"11105 &Mat-ei deferreolent, (a' portare in :undo , (F redeundo de Venetuse' te itorr iporum reperiri polerunt in PND"? d"mdt _"1,1 o" bon_mun "'7 4"
ferendi, nomine (y m perona nore Manltberampermtttans, ' permtttz_ zmtxsfa

cultatem . .Aliudub pena nomgramma tndtgnattonu farete non aumfx , nec m


au t modo aliquali preent palei. reddi iubemm preentantt. Dat- m Vie rad fe

na z. prox-ante feum Beati 'Pbilippi, U" Iacobi APOIZOI--A-D-4I9*R8-" '- **inf


Hu. e.33.Rom.vero 9.

Sigif. (Fe. rnem. camere-Quad nosdelem nz-rum eireumpeb'ium Iaeobum Cia


p de Ir. ex certa nore Mat. [rientra 'Prelatorumque .
Banqrum nolorm [4M

ad id actedente eonho prematuro , @ digeo , 29' cornua aerba , (F extenfa emu


lorum nororumputa Venetorumx' eorum :Aberenuum p0 m: , at ue Vale-anta
damodo adid exeogitato ingenioapto, (a ucienti depon, W' d im" fx-:'03 .
a

'

*U

Dz Tram . e,_._

419

_alias deles noros in Capitantum galeota nora elliMWduximu-s , * deputati

dum bi id gratzoe anuen dopariter, @ concedendo , vtip tam quouqzzeguer


rat ,eu ria-te inter noram Mai. @e predia nora Regna a na, ` ` _` cripta; emu
los puta
aliapoterit
partibus
durabunt
eu cum, eifdem
ad certammltreguarum ,
eu
parisVenetos
vnionemabiniri
galeaa
, [eu gala-0m
eu euiueunquenauiumgene
re mt gentibws armigeris maiori quam poterit copia fulcire, @cattare vniuer.
os, e'ngulot Venetos, E* eorum adberentes vbitumque reperiti poternt, (9

gnanter qui banderia, eu vexillos s- Marti in depeum nore Mai. extens


eijdem , E* eleuatisolent deerrihoiiliter inuadendo eaptiuare, *vniuerafqiteeo
rum res, (bona auferre, di* quicunque plura mala inferre poter-int faure, (9",
exercere in eundo , C9* exeundo eofdem de Veneti/'s poit , atque valeat, portufque.

ac vniuerjos , * quaslibet Ciuitates nOM maritimaa, zgnanter Trag. Spa!. (a


Raguumintrare huiumodi captiuos importare, refque bonaeorundem ablatae
E' reeepLdeponi lotare, e? in uum proprium vum connetti, nil de eidem ali#

quis immieendi audext , eu preumat modo aliquali : ab omnibufque tributi, :rige


[maii onere exemptm t, G" upportata-5 exprefemi nora grazia, 29' indultione
peciali harum norarum vigore teimonio literarum . .ng circa vols d( [ibm n0
ris precriptarum norarum Ciuit. Potc. nob. Rei. C9* Iudicibm quibuftunque
necnon tunfiisnoris del. Capit. (9 Caell. quorumlibet caromm ocial. tri

butarijs , * trigemataribtt-s `ivliili'ltet ub notra poteate conitum pref. (F fut.


preet-:iam notitiam babituris rmiimo tomittimm, mandamm Regio noro
ul) edilo ,~ quatcnus mox preentilzua vis omnibus occaxiom'bm cefantibut pre
- fat. Iatobum Capit. galeote nore quo upra per nos deputatum, aut hommes, O
familiaresuosmul tum *vniuers precript. nororum emulorum taptiuis , netnon
bonis, e'rebu-siporum ablatis, (i receptis in medio vere nniuerf. intromttere
{recriptos res, (a bona deponere , U' lat-are , U' qualitercunq. eidem videbuntur li
eram, o" tutam permittere ,eu permim preberefatiatixjaeultatem nuilum impedi
mentum eu moieiam , uz;amiliaribus imponendo, ymo ,netge'efnerit circa
premia ~tzelris auxilijs , tonlijs remedium op ortunum- JthWtJ; ' ?IMP
fatereudeatss aliudgratite noraub obtentu [feere non aufurt preente: periete

reddi iubemws preentanti . Datum in ViEgrad eria exta proxme pot fe,
um inuentionix S. Crucis s die, men. may ./1. D. 1419. Reg. nor. Hung. gf;
Rom. vero 9.

Cos li Secretarij di Sigimondo , non hauendo armata da 'contraporla a


quella de Venetiani com olito di quelli, che poco poono in fatti) ea
gerauano nelleea egl'ordini per larmamento delle Galere contra Vene
tianis ma. in eetto non erano pronte in Tra altre , che vna Galera , 8c vna,

galiotra che urono trouate quando prea la Citta; come i dir pi auan
ti , e li Cronii Venetiani lo confermano criuendo vno nel modo eguente .
`

x41 8 In queo tempo la Signoria bau: nouu tbomea Trae armaua vnagala',

una galiatta, @faceuafene rn altra noua dpetition dei Ile dOngaria per danizar Ve
ne giant .

,i

_ Et vn 'altro Cronita doppo hauer narrato labbrugiamento della Chiea.


di d.Marco occoro li 6. Marzo :419.0ggiunge .
Dd a

MJng

42.6

i Delle Memorie

M. Franceco Bembo ii Cauaiier Capitanio de Golfo/ acco con leue alie a,

Citta di Trah . e?" iuifece due groi'me baie per mezzo detta Citta s 1.170314, mm.
battendo giorno , e notte"rtgorofamentc , e pree molte barche di quella _gente , ch'a.
dauano rubbando Venetiani .
E perche i troua notato nelle reormarioni li' 1 5.Giug110 1419. chil Coni

"lio Generale poi eer di 20.Coniglieri perla pee; onde per queta. caua,
o vero per la opracritta venuta del Bembo alcuni nobili , e Cittadini fuggi..

rono dalla Citta; perci radunatol Coniglio fece linfracritta prouiionu,


che i troua regirata negl'arti della Cancellaria .
\

N95 Recforet ZF Indice: CiuitJ'rJ/niuers, 'ng- nobiiibu: , ' Popular-ibm J


qui extra Ciuit.Tr,- untalutem, ncere dilet'ionis aecum . Signicamm nobis

quod in noro Conlio Grli nob. Ciuit. Tr. captafuit pars infracripti tenor-is 1419.
1nd. 1 z di I 7 men. Iunij . ,Quad quilibet nobilia- de Conio Ciuit. Trag. qui aufu
git , E' rece-it de Ciuit. Tr. 29* non volet reucrti infra quatuor dies in Ciuit. Tr.

-uel quis de nobiiibm voiet recedere , 7' are extra Ciuit. Trag. teneatur , za
debeat tenermi tribm famuli-5 armorum uque ad vnum: fecundum quod Di Re
fiores, e?" Indice: , vel maior pars iparum taxauerunt , qui d modo in antea babeant
libertatem taxandi dtribm famuli; vque ad vnum pro rt difium e, etiam quod
babeant libertatem taxandi quemlibet popularem d duobus famulis quue ad vnum ,
(F quod tale-:famuli debeant [Zare in Ciuit. cum armi-5 continuo , * fini adobe

dientiam regiminis , " quis erit inobediens teneatur oluere pro diis famnls
quo: non ponet lib. Centum par. pro quoIibet mene , C3" quod tales famuli non...
{intde Zappa , @i aiiquis eric in poteate patti: GD* receic, vel recedec de Ci
uit. Tr- debeat dimittere iocouiad mimo; vnum bonum famulum , (5* eric inobe
diem , quod pars bonorum paternorum , (F maternorum , quabi pertinet debeat
deuenire in Communi , " quod Di Reores , CF Indice: preente: , 'futuri de

beant erigere tales penas ab inobedientibuzsub vincolo eorum Sacramenti, (F quod


Regime iiberiatem babeat dandi licentiam nobiiibus , " popularibm/iandi extra
Czu.in diriu a diebus tribus infra, @ nuliuo talium poit recederene licenzia re -

giminisubpena iib.centum par. `


_
_
_
. .
Igitur precipimm mandami nos Reores , * I udices Prea# 05 "017" "05""
bit-5,2? popularibu-smt uq.ad dies 4 Proxima fut. venire debut! T" ad Obdl
dzam partem omnia" nguia in ea content-mac mittere ad Obrua,f{m 'Pam
?am-m ,{qu di 4 ?rafupoqmm bay-mn norarum literamm notitzam babue.
rititub pena incurrendi in ill penna-Imc m dtca parte continentnr . Atalanta-s "Pos
nobiies, (9 popular pred.Q_uod de prentatione barum norarum 'literarum rob
facia dabimu-s lenam demgerulo no ro Igarum literarum , @amianto: etiam aos
nobile: preta o: , ac popular:: , quod quilzbet uerum et taxatuc pro ut mfracriaf
:im caminetur .

Mmina nobilium taxatorum unt infracrzpta .


?Mb-ir Ser_Simon 'Nicole ci tax-tti ad dandum daos famulos
r q
Nus 'Nicola '1'-eiriMicati4~ cum liouo Petra e tanad dan duosam

~._,
-

Ser Iacobu-s Nicole e tax-ad da tresfamulos


Ser Iacomeus D.Luce et tax-ad dafamuios duo;
Ser 'Nicola Mladini unum

Ser Tetti-_s_ 45 iti-b! a!! dene-and?!

s
er

' \

Dl IM .`

4.1.. I

Ser Dea Doymi ad dan num


Ser Dem Nicole .Andre-e duo:

Ser Ciprianus Nicola ad da num h 7


Ser 'Paulin Ioep Zori Mani ad dai vnum
Ser 'Petrus Georgij de Zegis ad da: num _
Ser Iacobus Michaelix Ludouiei ad da: vnum

Ser Pbilippus Doymi ad dan: vnum


Mmina popularium
Stoyanus Laicida ad dan: num
Paulus Iaeo rich ad, dan: vnum

Rade Marini 'Protomagzri ad dan: num


Antoni: Mathei De/oticb ad dan: vnum
'Nicola Goyslaui areeri ad dan.- ~num

A ` y_ 7_ A _ , .

Da!. Trag. die zo men Iunii 1419 1nd. n ub iMPreon unimtnis .igilli C51':
Trag. , " teimonio premiorum .
14x9 die a Iulij
` `
Hat literafut iteratocripta , U' mia .
`
Leer ato replicato il opradecritto ordine da inditio,che quelli Citt.-`
dini che per paura della pee , o vero dellarmata Venetiana, chaneua sbar

-cato nell'Iola, o vero per tutte due le caue inieme aranno uggiti, n foe--`
ro a quel tempo tutti ritornati; doppo di che trouai memoria , che li Tra
urini andaero otto Sibenico a prender

enti , 8: animali , e li conducee

ro Tra , eprimendo vn ordine del Con :glio di 9 Ottobre 14: 9. che li ani
mali de Sibenzani iano condotti doue il Re gimento von-a , e pi chiaro vn

altro poeriore di 6 Marzo 1420 , che tuttili Sibenzani fatti rigioni uan
do li Traurini furono otto Sibenico ano pigliat alli artico ari, e cu odi
ci nelle prigioni del commune . E come che olito ne li principij delle guer

re doueuano intrauenire molti diordini .- onde i riole il coniglio d'epe.


dir Ambaciatori ad Alberto Prior della Vrana Bano per ricercar aenza ,
8c elec Capitanij alla guerra conlautorita ,infracritta .
Diexo'fulz. 14191 gener. Con. nnb. Cini:. Trag. captum, 'obtentum fuit
(Tr. .ngd eliganzur tres nobile: per rrutinium preenti: con/iii( in Capita-~
neos , qui habeantlibertazem faciendi guerram , ' mitteudigentes extra , (E' in tu: ,

quemadmodumfacerepotci Conlum generale Tr. , (F etiam babeant libertatem


in criminalibus extra Czuit. , in Cm. vero Trag. habeant libertatem eondcmnandi
quocunq; inobedienres in auguerre qu; ad fummam lib. aoopar. , di Ca
pitarefutabunt non babeant recedere de Palatio done: condemnatanetuas non,

o uant.
Item quod Ret'fores ieneantur exigere tandem. quasfaeient prediffi Capit. ub
penafoluendi deuo. Item quod diaz' Capitaneibabean: libartatem metter-il :piano: ,
(9 allor nuncios ad expert/as C51': , e'? expenfa: qua: faciem acere dr'beam eum
[cimmzvolumate Regiminis , ' banc lzbertatem Capitaneatus b.: eant v[q,~ er
:0mm curiarnpreentem . Item quod C16?! Capitanei ellzgend: reutare non po nc

pena lzlz. centum par. pro ,quotibet eorum , (F Capitani} ellei infraeripti u
35 a

'

(A

Dd 3

Se;

,liL
_l__4

4sz

Delle Memorie
Ser Bufalus Duym
`er .Andrea-5 Zi e

Ser Nicola Vi un' .`

A quei tre Capitani) furono aggiunti altri nobili' , cheinieme con li Ret
tori , e Giudici ormauano il Coniglio detto ecreto, di credenza , il quale
li 7. Nouembre ordin, che nel termine di tre giorni tutti douesero ritirar li
loro animali o ral territorio del Conte Giouanni di Cetina, s; i] z,Decem

bre, che Miche Vitturi douese armar la galiota contra nimici 5 8t elesero
dui Capitani) vno per la torre del ponte dell'iola , e laltro er la torre gran

de della Citta noua ( dal che i conoce, ch'il Borgo era gia nito di murarz,
perci i diceua Citta noua)
_

In ueo mentre in Venecia u eletto vn Capitano Generale,come criuel


mede imo Cronia .
_ :419 M.'Piero Loredan de Mulini# el Procurator in quello tempoffatto Capi
tanio Zeneral {Cl Cbala- il ZalePrB/Zammte sarma, ee mie in ponto per andar allo
odio de Tra, perche que ide Trab aueua prexi alcuni nauilij de Veneziani con.
llne galeotte, e? molte barche .

Alla fama di quearmata i reero l'iole, e la Citta di Carraro , come cri


ue lo eso Cronia ,il quale narrato, che Feltre i rendese a Venetiani' li 9.

Marzo 1420. oggiugne .-,


-La Signoria di Venezia mand laua armata da mar Cap M.Piero Loredan in Dal
mata con molta gente d'anno: , e fantarie per aquar la Citt de Catbaro , e l'iole da
Crzoleh ' della Brezza, Leina, ce' tutto ilreo della Dalmazia , non mole-Bando la
citt de Raga/ in alcuna coa .
In queo mentre li zz. Febraro 1420. ii fatto vn ordine dal Coniglio di

T Che niuno, che venise da luochi inetti particolarmente da s alato o


e riceuuto: dal che i conoce , che la ee era in Dalmata , 85_ i_n Spalato
,BAYCOMEDQBL alli 6.di Marzo, che iaztrattatocambio dePrigioni coSi

enzani , e tregua, 8L alli' zo. del medemo mee ordinato dal coniglio ditteT

denza , che .niuno potee entrar nel porto doppol uono dell Aue Maria di
era, ne vcir auanti il uono dell'Auc Maria della matina che li due Capita
ni'j eletti doueero dormire vno nella torteopral pote delliola) e laltro in
quella della Citta nona., e che iano venduti li frutti delle alme di SzBarbara,
8c impiegati per le forticatonisc alli I 5.Aptile u epedito Ziue di Ludo co Ambaciatore al Bano : e e bene in quea nota non i contiene altro , che

linuentario dellimobili, che port eco,tuttauiafdeue crederi , che li iano

tate anco date le commiioni in crittura per ricercar aiuto per poteri di
ender dallrmata Venctiana , che veniua cos potente per epugnar Trail, e
i comeauanti il uo arriuo primi furono li Catarini, che li to. Marzo pattui
cro la rea, 8c inuialero Ambaciatori aVeneta, cos li Corzolani alla ve
nuta di tre Galere ( che doueuano precederil reto del lArmata) li zz. Aprile
i reero a Pietro Ciurano Capitanio , Marco Miani, e Luca Trono pztrloni
c .
l

Wi Trh}

42.;

dellaltra due Galerc , 8c alzto lo Stendardo diSan Marco , nella Chiea pur
di S.Marco_giurarono fedeltalla preenza loro s li nomi di quelli , che giura.;
rono o no 11 eguenti .

In Primis Ser Dobroslaus Petri Reor

Ser Ioanus Radomiglicb

Ser Francicus Vido

Ser Ooya Marinouicb

Ser Marin: Xigltauicb


Ser Raael .An eli
ser Obradus Doroslaui

Indice:

ser Antonin: Can cell-x


ser Luca Stephani
:er Luxa Stipmb

ser Lazarus' Tea


:er Ioannes 'Petri

:cr Marinus Sencouicb


ser Bag e Marcou'tch

Sgr 10a. luni.

:er Marin: Michael

$61" Step .Mdrinctth a

:er Stanca: Obradi


ser Gabriel .Angeli

ser Franci/cus lunij


:er Stephan-5 'Patate

ser Forti: .Antonij


:er Stepb. I0a.
ser .-1ntomus Marce
:cr 10.1 rm Obrad
ser I cannes Xi l

:er Marinus Palete


:er Ioannes Raddetini
- ser Cbiriacus
- scr Vidous 'Pauli
:er Bogdanu: Radicj

scr .Angelus Oradi

ser 'Petrus Dobroslaui

Scr .Antonius Xigl

:cr [canne: Marini

ser `Antoni: Grubch

ser Cbrt/lofarus Vidosij

ser Michoeuicb

Ser Nicolamooicb
ser IKLicolaus Dragimcb
ser Marcu: Bertouicb

ser Mixa Marinauich


:er Bo danus Marinicb
ser Va al Radomicb
ser Simon: Nicole Stephani,

ser Iurai Certilouich

ser Gabriel Tlaomasij

'

scr .Antomus Para/Iemcb

ser Deboye Semanicb

Et il Capitano ereralelpredano con lArmgtz} , credibile, che capita


e nella vicinanza d1been1co,o vero all: coglx vlcmo a. Tra 11 mee di Mag
gio; pojChe i trouano le eguenn note .
1420 die 17 May . 'PribinnapubL [muco C5125 Trag. venit ad me Guidonem ?(94
tartum ,ca retuiixfe de mandato Dorum Reorum , (F' Capitaneorum Ciuit.Tr.m_.
loris publici , (F conueti; Ciut. Tr. cridac , ZT proclamae alta voce preconia cri
dam infrafcripci :Mom .
Quad nulla perona cuiuuis condition , (9 tatus exzat modo in antea uet

habitat Tr. in eius dtriu audea: , ec pre-fuma: [aqui cum aliquaprrona de exer
citu Venetorumfub pena perdendi aurem.

1420 die x o Iunj


Domini Reores, (F' Ca itanei comierunx Marlnouperkanti ibidem preenti *
audienti quatenus radar,

eorum parte manda: , (F prec ipia: Fran-i Luca' cuodi ,

qui rem-rar dc Sibenico quod .atim exeat Cini:. dxrium , (F non reddeat Tr.
done: durabit hec guerra pena oculorum extraioni , (9' quod 'ultra diam pena:
debcat etiam expci de Cime?" quod ipum aociexpxtra Ciu. e? videa: eum recedere

''

`
`
Dd 4
atim_

42.4. `

Delle Memorie

'fiatimne mora o ,Qui Marian: iens (a' reddien: retulit mihi not.`e iuie , pice:
pie diiofratri Luca wibi eommium uerats. ' eum extra aociae .
1420 die 16 Iunij
Cum nobile: Viri D.D. Bla/fue .Andre-e Regia: miles , eb' Donatus de Caati: *Pra:
mores , G' Capitanei Ciuit. Tr. de mene may prox. prateriti vendidient nob. vira
Micheli Nicole Vitluri SalinM C'is Tr. de ponente poitive iuxta aliae Salina/5 :1.65115

w de d. venditione patet insrum manu mei not. in pred mil- eF Iudic. die -vero r 8

men. May pro libri: 3280 par. nunc autem prelibati D. Bla/im .Andrea miles ,j *
D.Buaiue Capitanei pro ti mene eonzsenerunt eum d. `ser Michaele , quod non ob.
ante d. prima inir. ven itionis idem Ser Michael addere debeat dillo pretio due. ;o
auri vid. in alnitro oportuno , (F' neeeeario pro C'i eum ea conditione , ' rana ,

tum qua faflauit prima ~ivenditioeil. quod eum d. Ce reeatare voluerit ip iufali

mu , quod dare debeat ip Ser Miebaeli due. ;o auri vltra di-u libra-5 3280. (F' i:
ip Di Capitanei in preentia examinatoru , teium , e? mei not. fuerunt conten
ti , (F' conei babuie , ' reeepie d dilo Ser Mitbaele in Salnitrio due. 50. aim'
pro quibus d. D.D.Relores obligauerunt d. Ser Miebaeliupraeripmalina-5 modi: ,

U" conditionibue , quibmprimo uerunt vendite approbantes , ' raticantes prima


instra tam venditionis , quam gratie reet-nat. except. ibi non dati, (F non pondera

ti d.alnitri aeendentis d. quantitatem , G ampi alia auxilio omnino , da* expree re


nuntianm , eu* romitt. pere, ' naro d. Cu vigore arbitrij , (F' aukoritatisbi

tonee. pergr e eon. Tr. ipi Ser Micbaeli pro e , (Tui-s bered. ipul. (e reeip.
pred. omnia , * ingula 'c. .Afium Tr. in Cane. C'u iitibu-s nob. win': Petra de
Chiudi-5 Exam. Ser Ioepb Zori , Ser Nicole 'Pauli te ibm rogatis, e?" voi-ati: . '
1420 die I 6 Iunu

N9121? [ap. viri Di Biaeu-s .Andre-e Regine Miles; Bualue Duymi, e? Michael
Nicole Viluri , tamquam Capitanei Ciuit. Trag. vigore , (-7 aufforitate arbitrq eus
dati C9" eonee pergenerale con. nobilium Ciuit. pred. rt de dila aufioritate (F ar
bitrio patet quadam parte , (9" reormatione capra in d. Gen. Con. (F' cripta manu
mei Mapbeinot. infrasti in 1420 die l I- men. May pro e ipis ae nomine Cis , (9'
bominum Ciuit. Tr. e? omni mel. ma. via , iure , (3 forma , qlc-bus meiiuxciuerunt,
(9* potueru nt tam de iure , quam de eanuetudineecerunt eoniit. ereau. (F' olemni

ter ordtnauerunt iporum , d. Cu E* bominum rerum eTiegitimum Sindieum ,


nuntium pecialem virum nob. .Andream 'Nicole de Trag- ibidempre/ TF' 100 071m

Sind. * proc. in e ipoucip. pecialiter, e? nominatim ad PMP"FMW @e Pre'


entandum eoram Regimine (9 Conilio alme Ciuit. Raga-$11 , (9' ab ipis Regimine,
conlio implorandum inantim petendum quad eis libeat pro indigentqs &con;
Tr.mutuare ip Sindico nomine precio reeipiemii -M41W- dif m 1er0 a nec non..

bal/iae xx ii mulinelo, bombardam vnam :i libri-5 Cnnfra Panderirprato/entem,milia


ria quinquealnitrq, e? ulum quinque
i? ad cautelatn , eeeuritatem ib Re
eu
gim.pro
U'qualibet
Con. proaccede-nre
ip duobus
ad milzducbaliis
obltgandum ipisbombardaalnitro
Regimmi, f Cauilio
, ulfur.
nre prea.
alijq.
(e' IP
1'um Ce Trag. (7 bona omnia mobilia , immobilia eiujdem C ou eum eartu inru
mentis, 'i'ripturis, C9" generaliter 'e. ./1Elum in Caneell. pre- Ser Petro de Chiu_

di: examindt-Ser Guido Ngtario, ' Mcola Bieicb teibu-s ragni/5 .


E quee ono tutte le mem >rie,che i trouanodelle coe eguite: ordinate

auanti l'aedio della Citta ,jdelquale liLCromih Venetiani criuono nel e


gnente mo do . J
2-11:
[in

'.

D! Tra. i

42. 5

In quella tempo' li Citadini de Tra non potendo pi orir ie [adige et tarmene


dele bombarde , veretoni , altre neteitd , che loro aueuano patito , e non poten
do i durar loro determin de mandar a domandar vnaluo condotto a M. Piero Lo

re an bonoreuol Capitani0,e lui li toneese el aluo condut olamente per rn giorno ~


donde li Cittadini vene , 'e li but ali piedi domandando miericordia , (9' :l dito
Capitanio li tolen-i dgratia , e ali 22 Zugno con el nome de Dio , (9 de M-S. Marco
fo ata la intrada de la Cita de Traii* o leuada le inegne de San Martouo la pina
za ,69* ua tutte le tore , (T Micbatio, tbe era /ld fatto Signor de Tra!? quela notte lui
campo via .
`
Et vnaltro Cronia .

siando larmada Dogal nella Dalmatia , (9" ogni giorno tombatteua la Cittd de

Tra , non poando quelli Cittadini pi teneri , mandano ui .Ambaadori d M. lo


Capitanio M.Piero Loredan,digando ,quello douese far opraar di non combatter
per vn zorno ; perche la Citta ara delle coe li piatera` alla Signoria; azando quelli
Cittadiniuo congiio,deliber de d ir, (F ani e detero liberanente, aluo l'auer'E
le perone, ea* ali zz Zugno rqzooronoato lintrada del luogo de Tra , mittando l'
inegna di M.San Mar-:0,0 lo Gouernador del Re dOngaria nominato Mitbazoe ne

tzite wa in Ongaria .

_Li detti di uci Croni i confrontano col primo proclama arto doppo
lingreo del opradetto Cap.Generale dell intacritto tenore .
Magni/eus, " poterti vir D-'Petrus Lauredano pro Sem Dutal Dominio Veneti
in partibu: DalmapGrElis comtit mihi Mapbeo Can -ellario C5 uatenus baniri
faeiam per 'Plazarium C'i-s in Log-ajpubliee, (F' alta note vt moris e . Quad omnis
perona, quia haberet de boni: , rebus Miebatij Nicole Vifiuri debeat comparere eo
ram d. D.Capitane0, (F' reentare ipaa res i (a bona cm per totum diem pena perpe

tui exil'u' d Ciu. Trag. eoncationis bonorum uorum . Item quod nullus deineeps
debeat al/quo modoueipere eu tenere in domo/ua, eu babitattonis ure aliquem
Ciuemeu forene) , ' habitatOrem Trag. ex bia videlicet , qui beri exmerunt, (F'
reteserunt de Ciu. ante feli tem introitum ipus D. Capitanei pena lib.C. paru` pro
quolibet contrafaciente , (9" {tando vno mene in eamribus , (9 aliqui-5 ex di
[is fugitiuis improuie veniret ad domum alieuim , debeat atim preentare talem

*venientem dit'fo D.Capit.eu D.Comitiuturo , i idem D. Capit. non eset in Ciuub


dia pena.
Item quod nulla perona Cin-[euforens euiucunq. tonditionis, Uiamo exiat
audeat, vel preu mat aliquo modo tenere in domo ua, (Fm babttationis aiiquem ex
amulis, (F' eruitortbus Micaeij; al: uit baberet aliquem ex di:: famuli: , de
beat preentare eum preditio D-Cap.pena ?ib- C. par. (Fandi ibm meubm in tan'
ceribus . Item quod d modo in antea nulla perona Ciuis , eu habitator audeat , vel

preum 2t ire per Ciuitatem de noe poli tertium onum campane oum armis,pena lib.
25 pro quolibet, {5' nearmis pena lib. s. pro qu -iibet tontraaciente; (9 faa nubi'
dia commiione iui cum Dobroslauo Vtroba ?taz-ario Cis , da predza omnia per
eum public bannirieci.

eri ?lazariu-s publica, a! vote in dia Login banniuit , ce* pretoiiizauit omf
n "upstz .

die a 3 ;

4246 1

Del/e Memorie

\ Sibenico retuiit
" diemibgi
2 notario de mandato MJ" D. Capitani! ,`
DJboma-s Iurificb dc
qualiter idem D.Capit. precepit Ioanni Braicouicb de Policio olim famuli Micbacij
prefentatum per Martmum Fiori] babitatorem Trag. quodatim debeat recedere de
(fui-ag@ non rcdire de cetero penafurcbarum .

"L quee ono tutte le memorie, che i trouano della'edo di Tra , ua re


' a,& ordini fatti publicare dal Capitan Generale dop o la ua entrata; dalle
quali non i pu comprendere quanti giorni durae e 'o aedio , n tampoco
il modo dellop ugnatione , della difea; ma dalle uequcnti memorie e
ne cauard ualc e particolare, che ara coniderato .

Quello aceiero allhora li Spalatini li opradetti Cronii rifericono nel


modo eguente .
E apiando quelli da Spalato come queli di Trau non aueuapoudo te nir, ' che
Venetiani li baueua rote leue care , (a' amazadi aai de loro; determina non woler

apettar tanta ruina, e'? _ubito loro ferono eluo (ane-_gio , li quali poi mandui .Am
bafadori d M.'Piero Loredan Cap.Grle dela Signoria de Venetia digandoli, che loro e

li voleua dar, U' render liberamente, (a' cu el dito Cap. [i toleno agratia el qual e
ce intrada adi 28 del deto mee .

E laltro Cronia .

Habando preenti quelli della Cittd de Spolato , che Trae baueua datoper non:
potere lenir pergran bataglic li ieraa dato ,` zicado d terra degran palazi , e cae e

deliber dar liberamente , (9" cos mand al Capetanio , e?" a quello [i deno per nome
della Dogal Signoria ono fatta l'intrada adi 28 Zugno 142.0 di quella Citt de Spala
to , metando linegna de M.San Marco .

_ Li detti de quali i confrontano con la parte del Coneglio di Spalato dell


mracritto tenore .
Die Veneri: 28 Iunij 1420. In Generali Conilio Ciuithalat. de mandato Dorum

REHM!, er Iudicum, ac Conliariorum propotumfuitz Cum hoc it quod quatuor


nobile: .Ambaatores Communit.deinati ad Mag." Vtrm D- 'IFtrum Lauredano
Cap.C`ulphi redierint YOTMHBI d. Capi:. aentire ad capttulanpetita per nobilcs vc
de dios capitulu* ibi le s appare: manu Cancell- pred.
Capitan ,- cpromtttere
cum iuramento quod IIL"- Domimum Venet. conrmab omnia Capitulaupracri
pta cum iuramento , (F dabic 'Priuilegium cum balla aurea; [ed modo petit introitum,

E" dominium Ciu. Ideo quilibct conulatuper inde quid/ic faciendum . D-Tbomas
wrote de Lucaris arengando confuluit , quod in Cbrii nomine , ac /'irginis glorioa,
(7 Beati Marti Euangm: totius Curie Celeis Ciau-14 Spalaci , (F daminium eiudem

detur ad manu-s MJ' Viri D.Petri Lauredano cap. Gra'lzs Culpbi , U totius exercitus
in Dalmatia nomine Ill! Ducalis Dominj Ven. cum pa'ti-s, U capitali; uperius dc
claraus, O quod ante quem Cuiidrs , (9 dominium bi detur debe-1t iurare upra ,
E? ipo zurante , quod nobiles iurentdelitatem Dominioupracripto, ; potopam -

to ad buolos , (9 balottrt captain fuit Conilium dilii Scr Tbome , (' obrcnium per
Coniliari 40 non obautibuc 4 in contrarium .
l

Di Tra) _. *-

42.7

In quea maniera coneguirono ll Venetian: Trau a dicretione , e Spala


to a patti .
,

Del Conte Giouanni di Carina , e Chlia , e le coeguite doppo la

rea di Tra , e di Spalato . Cap. 5.


Budo'l Duca Heruoye ritorn alla deuotione di Sigimondo riedeua
in Bona : ondel Conte Giouanni di Cetina , e Chlia era rimao il pi
otente Barone della Croatia Maritima , come di opra f accen
nato; po edendo egli oltre Cetina ,e Chlia, Chgliuc , 8L altri luochi , che)

vennero in uo potere poeriormente , con ll quali veniua a connare con..


Spalato, Tra, e Sibenico , e volendoi coneruare le dipendenze , chaueua in
uee Citta, concee molte gratie a diuere fam lie,e per li eruitij riceuuti

da Pietro di Mattio Chiudi nobile Tranrino , li on la villa di Triloquo ,

come dallinrumento dela donatone appar , della quale'regirar glc


entiali .
Ioanneslustoannis Nlipei inter aetera Comes Cetina Clil , ' Rama 'c;
'. . . Tra premiOrum delium eruitiorum recompenaml quand-1m villam noram

in Comitatu Cliji nunc exilentem Triloque valga nuneupatam Petro Mathei de


Chiudi; , eiu-s beredibm, 0' fucceoribm eum conenu pariter, U' aenu D.`
Margaritaa genetricis nora, " BENZabeti) nom Contoralis perpetuo titulo dona.
tion inter viua: dedimut , * donauimus (Te. Ego 'Ne-nada Semgliuncb , Geor

gius Dragancieb', Marco Miglienouicb , Mica-.L Drazoeuicb , Ioannes Builinieb ,


Ina Iefcouicb, luray V rinouiebdeles , 'ernitores promimmm CTc. iurantes
'c. Datum Cetine in Do ropoglie anno natiu.D.r4ro die vero 28 memxbri:

Onde li veniua portato ripetto grande , che poi con la depoitione del
detto Heruo e s'accrebbe molto , e nelle differenze , che taluolta naceuano

tra li uoi u diti , 8c alCuna delle predette Citta, l'altre sinterponeuano er


laggiuamento , come nelle reformationi di Tra vien notato , che li 5. e
braro 1416. deliberaero li Traurini di procurar l'aggiuamento delle die
renze , che vertiuano tra*l medeimo Conte di Cecina, e li Spalati ni, e ci de

uono hauer fatto , non olo in riguardo della buona corri ondenza per il vi
eendeuol commercio ; ma molto pi per hauer pronta la ua rotettione ne

cearia per il dubbio , che s'haueua , che di nuouo i rompe e la guerra co


Venetiani , 8c alli 18- Marzo fu deliberato di mandarli aiuto di gente,e bene
non seprime contra chi , 8c alli 4. Ottobre dello es'anno_ , che ia honora
to il Conte Nicol di Segna, e fatto dono al Conte Gouanni di Cecina per'
le nozze della ua glola; dal che i pu congietnrare , che tra ;queti Conti
i contrahee allhora anit , e lanno e ouente capirando auuio , che li
Turchi correuano nell aei vicini, furono i 25. Febraro 14.17. epe'dite pie
perla certezza ; ne areb e gran fatto , che quelle "enti , che furono mandate

pochi mei prima in aiuto del Conte Giouanni foero per caua delle corci-ie
de medeimi Turchi. v
,
Se durante laedio di Tra il Conte Giouanni vi mandae alcun occoro,
non c memoria alcuna , che l'eprima; trouai olo , che' doppo la readella
lt:

4.2.8

Delle Memorie

Citta mentre ancora i trouaua il Generale Loredano nel orto vi ca tae.;

V11 Gentihuomo dCi medeimo Conte Giouanni con ue ettere cre enti'ali,
chinieme col negotiato ono `regitrate nelli atti della Cancellaria del e.
guente tenore .
1420 die 25 memlunij . Vniueris , 'ingulis pateat per boe publicum initrum
qii`od coram M.- ce potente Viro D.'Petro Louredonopio Ser. Due. dom Venet. in.,

pariibm Dal-Cap.Gralis exiente in galia in partu Trag. compara, Ue preenza;


*vir nobili: Vulcbm Nauuouich exhibuit, U' preentauit quadam eredentiale: lite
rcu MJ 0.15111': Camitis Cetina (e. eidem D. Cap. cuius quidem litere tenor e tali-s

videlicet ab extratc Egregio , ac cireumpea Piro D.'Petro Laurcdana Grli Cap.


Cul
totius
quam "
fratri
. exercitus Illufire Dominatianis Venet. in partibm Dalm. uo iam
ab intra veroic

Magniee er, roterque barzor, cum ad veti eiaternitatispreenti-im deinamue


'virum nobilem Vulcbanem 'Nouacbomchamiliarem nofirum dileum , ce idele
legationibus noris lemme inormatum , cuius dit-iis , ' nerbiz nora exparze [i.

dem eredulam adhi ere dignemini, c3* veli: tan quam ex ore nolraprolatis . Datum

Cetina in eto S.!oan.Bap.


infra veroic
Ibes Comes Cetine, eF' Cliia alias Regnorum DeL Cro.Banus
Pai .iu tem leluram diarum literarum prediuc Vulcbua inter alia , parte d. D.
15bit inantiime , ' omni cum reuerentia exorauit eundem D.Capit. nt dignaretur
dimittare , (i eu rem-:tere per aliquot dies rauidum `uirum Francicum Cancel!. ip
]iui D. Ioan. captiuum adpreent in mani ue prelibati D` Capitanei ad eundem D.

153m, quod ipe D.Ie:pramittit uper ideua predium Francicum remittere ad


manna d. D. Capi!. in termino , quem bi oignabit . .Milaus expotis , U narrati;
prelibatu-s D.Capit.dz.u preces, (9' requiitiones pred. D. 15bit arteal. per Vul-J
cbum .Ambaxataremjuum admittens dium Francicum remii't ad d. D. I'emia*
tuens ei terminum dierumex incluue . Ita mad debe-at tedire ad ipum D. Capi:. in,
dilio termina , (F t idem Frampromitde ua mediante d.D.Cap. redire ad eundem
in diio termino omni caua remota. .Afium in porta Tragin'galea d.D..Cap-pre.nab.

Tir.D.anraniaoo Capitaneo geniium armorum, (a 12.5imane Demcb Milite dc


ladra teili! ragni-f -

And poi il Capitan Generale :i Spalato, 8c all 28. fece_ lentrata ,_ come di
opra ato riferito , {5c ilngiorno eguente fece le commiioni a .Simon De
trico nobile Zaratino inituito da lui Conte di Trau_ choriginali i trouano

appreo li uoi dicendenti del eguente tenore .


'No, Petrus Lauredano Capitani: Generali: Culpbi , totiu: ci-ercitus Ill:

Dominij Venet.in partibus Dalmata .

Comettema a Vu Egregio .iL-M. Simon Den-ico , cbc in nomine Domini, (a' no

mine Damimj noiiri , che in Trahdia Conte n per la Signoria i prouedera dandone
'libert , cbeace ruxion , e iuiitia nel dita luoco de Trah , (F uo diretto , ' per

iole-ue o ' cadaunr denieleregondo i Statuti , e? ordini de quaacendo egon


da Dio , (9' banar della nora Signoria .

Veramente nel criminalolo Zudegare, el Ciuil cani Zudici era n della nom
" '

Signoria

Di Tra .

42.9

Signoria neard eommeo altro; mae co i Zudici foe dierente vu Conte olo en~`
tentiare , di' terminare quel ve parerdaegondo Dio , U* raxion . Commetteuome

cura tutto con buona guardia per [fa terra, * a buon boraar errar le parte
fazando , eb'ogni di (9 notte alla guardia della piazzaaze de anti la varda ,
' di , (F' nottei vada atorno , che danno ad alguna fatto per ioldadi , ai qua
li mmire raxon non[e trouando nu qua, 'ar per hor non e aza danno ad a1-~
cun , x3" perche elauer roiiro xe tanto pratico , cheeguremo el dire fa , mitte

apientem (F' nihil dieatur, la prouion *ao/ira [era perfettima . 'Preo comet
tetno Dabienare o Re imento , (9' che per la Signoria notra non a 'prouia

altro ebebabbie dealario:: mexe due. 40 doro tenendo vu 4 anti a vorepee ,


(7' *un Canalina' liauemoui da durati4o per lo primo mee, (F e oltre al mee

(lare, ve gagaremo delle intrade della terra per lo tempo [lar . ,Quanto de_
Peder tutti idatij (9" intrade apetta alla Signoria notra, (9" ar cercar. . . . . .
e da algun edeue auer alcuna raon che . . . . . . coe in comun , * ar veder_
tuttee bombarde Le in mano de Marinzo Tomoaio che ne ha detto eer altra trede
e , 0 quatordefe (F tutto ilalnitro , U' poluer de bombarda , (F tutteeramenta , .
coze la , earnear in 1m quaderno tutta ordinada . Puro ear cetole render tutte
quelle intrade , e? datio del trenteimo , (F' a la mina deali in uora , inormandoue
quel i oleua eer rendutiper i tempi, chela terra ieraenza verra . Di molinioli
cite ia conzadi , @fate le mei-.Line azo che dei` sbabbia lvtile . Lealine elmile
e le je po oonKar , che vtiie habbiamo dee . .Apprefofare eourir el eoniado che le
pluobe non vanno , pendandonepoeoperebe ara al conta/e conzara . Perar che

ioldaa alla parta de terraia conegurtd , ebe la torre che preo la porta loa
faitoi ioleri che dentro i babita con e eonteabili . .Appreo ve ricordo aze
ar eriVilani de uora la vardia vero i luoghi del Conte Zohane che danno ai
noi non aatto , U iuitia votra poa enti peo del voler fa , (a diui , "
dellaltra {ente I denari eodere ordinariamenie criuere in rn quaderno, (Fper

milpee perche ordinadamente le rao e poa vederci ~poro bonor. .Appreo


vecommettemoaheaze erzdar publieamente s che cadaun , cbeapia le coe de te
reni , (9 vigna de Michaezle apalenta; perernel i uo debitori che fontimo Le
dc perle blaue, 'eae e deua per lui, ' quello bauerea trouaa nu are dar
la 4 copia . Perche bauemo comandamento de la Signoria nora , che la galia , e

galeoitao de Mieliatznu mandemo d Zara , per queo liauemocripto a i Retto


de Zara , che manda {ente a tuorle mandandole ditte {ente darei la dittagalia, ega
liotta con le coe bauemofatto apariar in ee. Hauemoue atto dar cento Zaponi,
cento badili cento eiuiere , ebe eommandando la nora Signoria di ar orte-{za al can
ton , o altra con ee e para lauorar, le qual bauefatto diegnar a Marin Satira/Zante;

.Appreo bauemoatto dar tale , ehear bone perlaorte-za, e fara dela ual non.v
e tot-ar per algun modo in alcuna coa , (F ordine bauee di renderle del eeguire.

lo come ve cornettera. Hauemo molti legnamiatto mettere in lArfana 9 come a


ue , " quei grandettiera` della fortezza i are i ia vardadi , falui per ben noiro .
Le pierefo tratte de le bombarde noree redur tutte a marina ebelle e poa puo re tornando ie galie grojje eargaruo per mandarle d Venezia xe ne per le caxe ae , e
tutte le meta uora - Malte coe ree poraue areeordar; md cognofeendoue como lia
mo diiioapientimo prouide, U" d tutto confortandoue con tutti con dolcezza ve

parte, e? con houor . . . . . . .e l'hanor della Signoria come del voli-o - . . . .


. . . ie tore rotteedi . . . . . . ono le abasareni muri morando el aze per

*iui-0 le @Qnm-me 44W?! 2 -. 2 e 2 defeioia leer-wie - 2 e -[Oli:


I

Ii

43 o

Delle Memorie

olieitare tbetutti. J . . . . . . . . terra de comuniano . . . . . i - . mandi;


la'ch . . . . . . . lauorate. .appreo volemo, che vendepartedelle
faline con queo non puo eerfatto coa . . . . . renderle e non per tempo idomi
nauahabude . . . . . . nora Signoria leon nolre e de hauer elal ealguna
caa o Polcan , o terenifoe de comun , ae aliena da amel eper lo imelpro

cure de tutte le coe per ben della Si noria nolra, C7 bonore roer . Data Spalati die
penultimo Iunij 1420 decima Indi ione .
Et il giorno eguente nchoniglo dSpalato furono eletti Ambaciatori
per Venecia, e giurata fedelt nella eguente maniera .
die *ultimo Iunij in Generali ton.nobilium Sp il. ono campane, (F' voce preeonia pre;
miis more olito eongregato uperala 'Palatij Com. pro oitum fuit de mandato
Dorum Capit.upsfi1udicum , ZF* conLupr. Cum boe tt quod inter alia tapitula

conclua cum diflo Cap. per nob. Spal. el vnum tapitulum , quod pro confirmation:
eorundem mittantur 4 .Amb. ad 111.- Dominium Venet. ideo quiiibet eonulat , da',

eligat .Amba. ituros rtbi videbitur .


D.Mieba Madij airengando conuluit quod illi 4 nob. qui uerunt ad eoneluonem

capitulorum eum dillo D.Cap.mittantur , (3' radant .Amba ad dium dominium.


pro conrmatione diorum capitulorum videlicet Ser Cbritolue Marbei p. 34 e. 14.
Ser 'Nicola 'Petri p. 35 e. 18 Ser Marea-5 'Petri p. 36 e. t 5 Ser Nicola Iantii Leonis.

ium
. 3 3.*
. e. 1 z. * poto partito ad buola: , e? balotiu conrmatifuerunt per Con
In eodem tonlio omnes nobile: de eonilio ad requiitionem upraeripti D. 'Petri
Lauredano Capitanei iurauerunt potis manibmuper Sana Cruce biel lignum
Sania Crucis oberuare perpetuam deliiatem 1 ll-m* Dominio Venetorum , .Amieos
dili Dominij baberepro amicis, (9 inimieos pro inimieis; (F i quando aliquis ip a
rum audiuerit , auttiuerit aliquid tralari,eu eri , (a' ordinari contra bonorem'J
atum difli Dominij illieo reuelabit Comiti Ciu'tatis .

Il opradetta Simone Detrico con leopraregirate commionj venuto ai.


Tra fece are 11 primo proclama del eguente tenore .
1420 die *ultimo Iunij . D. Simon Comes preti. eomift mi! notano quatentos per

Plazarium C5a publiee baniriaeiam quod quitumque littlmertl (le rebus Miebatq
debeat illaeibi reentare bine per totam diem craiinam pena iandi tribm menbm

in carceribm, oluendi totidem deuoi qutduerit repoium, quilibet poit ai:.


(uare, e" babeat tertiam partem , Z" teneatur etiam de credenti:: .
E editi glAmbaciatori Spalatini per Venetia ritorn il Capitan Gene
ral &ma; , e fece publicare linraeritti bandi .

Die 7 Iulij 1420 M5 D-'Petrus Lauredano pred. eomiitmibi not-.Ue. _quatenus


faeiam baniri per Piazarium, 'rei Riuarium Cis in Logia, (o' alus lo: eonjuem pu

blie , " alta voce quod in ratripti famuli Z9* eruitores olim Miebatu Vifiurt de
Ttagurt'o a modo in antea mt exules , (a banniti a Ciuitatibws Trag. k?palati , ce Si

beniei , (J eorum comitatibuo, G" diirilibus , * i quo tempore ~venirent , e?" tape
tenti-rin aliquam dii- latorum, quod ei: trnntetgr, (Z taggato( naus, E; file:
Ji

"

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"""`

Di Trudi

4.5 t

tribus manbus in tarteribut ibi, vin capientur, 9' _nibilominus [int perpetuo banni
ti ;ed alia vice caperentur , quod ille, el iiii qui capientur debeant upendi lt
queo ad urtbaa tanquam cui-orti, (I maleaores ad bot vt earum pena alijs tran
eat in exemplum , hoc feit d-DCaPZt. quia ipi_ curores uerunt,

bomines ma..

laama, ca* conditions : qui famuliunt :i: Georgiws Vlac/im , 'PribllM Dragosld_
cb , Budiuoy Pomenieh , Iuithius Sueericb , R .cdosiauus de Sibenico , I httbouitl} de

Spaleto , Marcus Gude de Trag- Volcan de R una , Voltbus, Valenti; de 'Poxega ,


Volebac , Voltbaa , Radoslaus Talian , Michael de Raguo , Grorgiut Mezjuza ,
Rode Dupilieb .

die pre-di.:
Prelibatus D.Capit.tomit mibi not. atque mandauit militer quod bandumn
:iam vt inra vid. Quad tum Ser Ioepb Zori comparuit curam eo , (F petiit ab :p0
D.Cap.gratiam quod 'Paulus eu filma poet redire Trag libere , (s ecure,- 29" quod
idem D.Capir. non aduertens mala per euudem 'Paulum comia , (F' eurus per eum
faos contra Venetos, (J ubditos `Ter: Dominat.Venet.bemgne , U grarioe dedit, U'

eonteit ipli D. Paulo liberam gratiam quod libere , U' ecure pait venire , ce*tare
Trag. rt atiunt alij Ciues non obantzbus erroribusuis , (9 non obiante quod ipe
iuit (F' recet tum Michaeio de Tr. qui 'Paulus leicns [Jane graziani ibi fabiani ee
cum dius eius Pater pro eo promit demonrans opere quod intus habet, {7' malum
animum quem habet erga dominationem pred. Venet. (F' in uo ma'o propoito pere
uerando noluit venire neque redire ad Cin. Tr. e?" propterea d.D.Capit. pouit in ban
num pred. 'Paulum d Ciu* dir. Tue? alijsiocis , (a Ciuit. Dalm. ubditis Domi

nio Ven. p." ita, 0' taliter quod aliquo tempore ad aliquam diff. Ciuit. . . . . . .
extrabanturbi otuli , (T nihilominus perpetuo it bannitus ; quod/ quis eaperet
ipum 'Paulum , ' ipum daret in manibus d.D.Captt. eu Comitis alituius diarum

Ciuitatum babere debeat lib. CC. para.


dieeptima predicfa
Et aa mihi dia comione peronaliter iui ad diam Logiam, ce* ibidem , ac de.
inde in conuetis locis Ciuitatis bannirieei per Dobroslauum Plazariiim Cis rt mi.
bt' commium uit, qui 'Plazarius publite (F alta vote omnia predia publica , (o'
alta rate banniuit , pretonizauit W upra dium el .
'

F poi da vn Bolognee fatta 1a eguente inanza .


14.20 die i z lulij eoram M." Viro Ser Tetra Lauredano Ill. "- Dutali Dom. Ven;
CapitaneoCulpbi , (F' totius exertitus in parttbus Dal-acrenuo Milite 0.51010:- de
Detrico bon. Comite Tr.comparenspromdus vir Caldarius de (aidarmbs de Bonomi
cxpouit , quod tempore reti oaio dum ee! guerra 'Philippuseius raterfuit deroba
t
er bomines , (F -zmiliares Ser Stepbaui Perri , (9' Ser Pauli lojepb de Trag- (a .

'

de rebus derobatis reperiuntur ee penes Steplnnum . i': propterea pete-ns rei~


tutlonem , (7 atisfaionem diarum rerum , quia dit-?us Caid rinus non uid-'di

babere mandatum aliquod carta predia a dio 'Philippe o rum m licitfuie per d.
D.Cap.pronunciatum fuit quod res , qua repcrunlt de pre-lift rebus derobatis , "
non atenuti: debeant areequerate penes me Mapbeum nu!. Caneell C'is done:
per ipum uerit altud ordinatum , " precipue turn dius Caldarinus non oendtt

quo nomine petat .


lnracripte unt' resequerate per d D. Capt. e. q

P. in una capa rnus liber S. .Ambrosq. e? ttt. 7t in Polizia .

c
ex
l

4 z 2.

Del/e Memorie
( ex margine )

Cnum CFe. eomrone, e? mandato M vin' D.Petri Lauredano Capit.quando re:


uerusfuit de Boiana die 5 nouem. 'valente quod dll-74. res e'? librireddantur Ser Ste
phano 'Petri de cui: mambus fuerunt aceepte , e'? boe vigore Priuilegq , da* grazie
concee per Ser.""" Dominium norum Venet. Tragurinis quibus ipa Sere. Dom.

pamt de rebus derobam per eos tempore guerre (e. (3' [ie eaaui Ue. relazione 1),

.Comitis mibtfaia pro parte D.Capit. c ipe reddite uerunt poea D.Stepbano.

Rtornarono glAmbacatori di Spalato da Venaria con la bolla doro 0t;


tenuta h' 9.Lugl0 14.20.:: confermatone delli loro capitoli, come diuamen
te i le age in quella , 3c il Capiranio Generale ritornato Spalato conchiuc

l'infrapcrtta tregua col opradetto Conte di Cetna .


'NES Petrus Lauredano Ca it.: Grlis Culpbi totius exereitus Ill-"- Dom. Veni;
parti us DalmUe. ad requz/tionem Magnieentia v-ajeeundum relatum Franchi

Cancel. veri cum requiratis d nobis treguam nomine Illu Dominat. Vence. conte.
tifumus robxeum Mag. Comrte Ihe de Cetina attenta beneuolentia, qua: [em er
fuit inter Ill.Dom.prefatam, (' Magme. veram , e?" ncrorum predece. Him
treguam Imbere , faeere modi: ?" eonditionibus infracrrptis videlieet .
Primo quod dztfa tregua t a modo 'uque ad feum `S.Georgi4'proxime 'venturi
14 eum modo quod vos M -s Comes Ibes promittan': cum Sacramento quod vos ,
nec ah ui: veerquoquo
[ubditus
, eruitor
nec reeomendatus
non[acum
damnieabit
ne ibi: ad
damniqcandum
modo
, vel queito
colore aliquem
prefate ,dominano
nis vidJadram, Vranam , Ninam , 'Nouigradum , Seibenicum , Tragurium , Spala

tum , atque etiam in dirrth us Viagqs , loeis loeorum pred. nec in Injulis Bra;
ze , Sciolte , Cru-{ole- , Lene , Lie ,uiquepertmentijs , e'? drriibus , eum etiam
'Pera vice n05 mzliter vo bis promittimus , quod er aliquaegentes Daminationis '
uorum loeorum m aliquo loco fa Czuttate , Ca ro , villagto dtrzuque ma.; in Ca

ro Clueij, Lauizaz, Suomgrad , Trauem'cb , Tn , Zazuien , Clii,.\tlmstj, at ue


Vtecbi cum ommbus eorum pertznenzqs , Willis , molendims , Salnis, e? qui us
in Poejione vb que loea fui: tune , quando Dom. J/en. Trag. haouit mole/lia alfqua
non at , nce damnizabit z nec etiam per nos dance oberuabztur :p Ill. Domina:.
(D' fui: tregua redzapreando acram. cumcriptura nora , '(9 ?of mtlzter fa
ciets depre-dx .oberuando , e? mtliter quod omnes , 'ngultfubdm Prea Due.

domina:. habeant, teneant , (2* gaudeant omnia 1 (F' ngula [0M poeoncs reddl
tus , e?" aus , quo: , (7* qua Poidebant ante quam haberemus Tr. pro dra porn.
in loco quolxbet vero ,atque fortxlttio; declarando quod nolumus ,v quod rn lzs pol.

eiombus 'ntelhgamur aliquaz turresmee caamenta, qua ee: m terme Dom:


nauoms vid. Trag. Spa]. ' Sibentei , quia illa pro Seremtatepref. dommams ?ola-.
mu: pro ipfa domznatzone. Iuper pro coneruatrone bentuolentza , atque bommum
'perorum, (F'ubditorum d. Domini] eontentamur , quod quxlrbet verum ecure ire
pot, mer-:ari , e? venire ad [oca quelibet i us Dominattonzs
inde recedere pro
[ibiza valuntatis dumodo per *aos , atque ve ros mileatfubdim , e? pre-an' domi
dtrituahbus . Vite-rm: in aliquo vero Caro , Ciuitate', atque omztatu , (9'

villazjo , atque etro drrzfiu non tenebim , neeare permzttetur altquem prefate
dominatioms rebellem , vel expulum de Domo ;Jmo aliquem baberetis , cum de

beati: lieentiare ,ue aeormatare tam mado quem babe; _, quam etiam er tempo
ra venturaper aliqum Reorem domini]Fred, de locisfms vre Magmc- ngtzeaz
`

"

'

ur

DTW

4.3 z

bitur uod aliquem rebellem non teneatis , * ipum licentare debeatis , cum imili':
ter v0 is promittamus in quibucunqne Iccorum dominationis et , (a' oberuabitur

Eerum quia Francbus *rt dicitur vxor Miebacu ee in quadam loco vero , (F quo
niam mulier e contentamur uod ipfa ad parte: reti-as cum duabus fantechisuis
remanere pot in loco "ubi e

cum alii famuli. nec aliqua alia perona vnquam ad

eam ire permittatis de familia dibli Micbacu caua nobis per diffum Francum expo

]ita ; rnde ad complacentiam veram depredifiis vtupra contentamur dumodo ne


minem alium recipatis in dis veris ocis preter diffam Dominam cum duabus
fantecbis praznominatis . Iuper quod oibus , CT ing. Siben. Trag. " Spal.reitui
faciatis omne 1 totum id quod Per vos , ubditos veros ip/s fuit ablatum quem
admodum e. parte wii Franca? ipplures alij vei'iri nuntij nobis , qui ad noram
prefentiam fuerunt dederunt in promijjis poflquam Trag. babuimus dumodo
di ub-liti dominais per tcicationes oendant id quod ibi fuit ab/atum,
qui teicationes non baberent cor. etur Sacramenti: cuc moris e Croa-z
the .

Traterbec ad coneruationem d.Tregua, ' pre . beneuolentia volumus quod


emper cum perenerint quod gentes alicuius loci de cenderent , vel venture eent
ad damna locorum prenom- pref. Domin. quod noticare debeats Reoribus qui tune
trmporis erunt dionlocorum quod e conuerfo et nobis non permittendo Magni
centia *pi-a quod aliqua gens traneatuper territorio vero , neq; aliqua perona, qua
damnicare nelle: aliquem predil. locorum domin- pref.; rerum quoniam relatum

e nobis per Francum Cancel!. verum pred. quod dicitis, quod/ sforcium Turco
rum . vel aliarum gentium venire!, " per territoria rera valle: pertranre cui
obuiare non poetis, nec eius trantumprobibere, vultis quod tregua nonintelli
gaturrafa, nos dicimus contentari , "c nelle, dummodo, quandodium
sfortium veniret, quod imus per multos dies antea perentietur reddats Reores
pref. Domin. tali hora auiatos, quod per ipos prouideri pojjit talite'r, quod [oca
fubieia ipus dominationis damnum neq; auram recipiant: qua omnes e?"

[ing. promil pred. bineinde fahe ab vna parte, ZZ" ab altera debeant oberua
ri durante tempore d. guerra. In quorum omnium pred. dem bullanora con
ueta preentes mandauimus gillari atq; bullari Dat. in galea m in..
portu Spalati 1420 die 13 Iulij 13 1nd.. Vt magis declaretur capitulum rl#
tra criptum permptum ad requiitionem Franchi pred. ex parte ire/ira mi
dicit quod Mag. *ae/ira non permittat quod aliqua gens, vel perona traneat
uper territorio vero, qui dammcare uellet in prefats loris dominatzoms ,
@in nobis dubium vertatur quodfaeeretis contra coronam, (F pro rebelle dita:
Corona reputamini Bam-s def-enderc vellet, vel gens ua per verum teri

torium, o" bi, nel dia ua: genti ,- probibere nellitis dium trantum , quod
facere non poetis, (F `aere eer desfafiionis, (a ex ulonis, bacque de caujz
"cultis quod declaretur del'cendendo dium Banum , *ne degentibusus per r-a ter

ritoria non vultis quod tregua intelligatur fraa: *rerum autem per verum fa
cram.promittatur quodfacietis nobis CF nat/cabitis per tantum tempus antea ad
uentum d. Bani, veluarum gentium Reoribus preat.locorum dominat. quod dam-

num aliquod, vel iailuram diia [oca non babebunt, propterea nolentes 1a:
Magnif aliquod onus nec imputatio pai: attribui contentamur quod per aduen
tum d. D. Bani , gentum uarum non intelligaturdia tregua faa , damo
do per Magnif. veram ref. Recfores prenominat. locorum Domin. reddantur aut'

jan tali tempore de dejfenju uo, * fuarum gentium, quodEnH-:terms dammi


e

nec

4M_

Del/e Memarie

nec iafluram recipiant, rtpredifium ell non dando nec concedendo ipli D. Bano , vel

gentibus/nis . qui, *pel quae defcenderunt ad damna locorum pred. Domin. in quo
rum de , (7 premi/f. fub preentata bulla mandauimus fub gillari, atque buua

ri. vatum in loco ma. que men. " Im!. predicis die autem 16 pwd_ mm,
Iulij.

Parri poi il Capitan General da Spalato, ac ando Carraro , pigliandonu


poi'seso h :5. del medeimo_ nicc, 8a m queto mentre ii Conte di Tra fece.,
publicarc glinfracnm ordini .
Die zo. lulij [420. D. comes pred. commi/it l/ucafirto zupina Plaza-io iurata
e51': pres: quatenus vadat ad Logiam cis , * ibidem publica, ('9 alta voce ac in la.

cis conjuetis batti-mv proclamet quod nullus :im: babicator, feu fore ns miu/eum
que conditionis audeat recedere de partu Tr. abqu licentia " boletino d. D. comitis

pena lib.c.par. pro quolibet . Item quod nullus ciuisfeu babit : Tr: audeat recepta
re in domo fua aliquam forenem fine licentia iptcs D.Comitis/ub di-z pena, U" tan
to plus , quantum placebit ipfi D. Comici . Item quod nullus ciuis a modo in ante-4
portetpad, dardum,gauarinam de die nec de o-3,@ nec cultelelfam magnam pena
pred: Item quod aliquis ex famulis Micbacij veniret in aliqua villa dtricu:
Tr. quod buornicb d. 'ville , in qua intrarct debeat limul cum alijs villanisipfiusl

villa eum vel eos capere , a conduccre ad ipfum D. Com: pena [ib. 25. par.
a- quod nullus villanus audeat dios famulos , feu aliquem ipfarum acceptare in,
domo fub ditia pena " tanto plus , quantum videbitur ip D. Comici non obferua
rent pradt'c'fadtem quod d modo in antea nullus ciuis habitatoreu foreni: euiueum
que conditions exi/lat audeat , vel prlumat aliquo modo ire de noffe po tertium fo

num campan abfque lumine pena 1112.5 .par. Item quod nullus audeat portare aliqua
arma cuzjcunqg generis nt de nolle etiam haberet lumen pena [ib. 25. par. quo libet contrafaciente , @portante , and illa die vel illa nolle in quaportarent
in cippo, vel carceribus ad voluntatem D.Com: Item quod nullusflzpendiarius. pre
ter quam illi , quifum adguardiam audeat ire de noe cum arm, velne armis
poft tertium fonum campana pena [tb. x. pur- pro quolibet . Item quod nullus dein
ceps audeat vel pra/mat aliquo modo mittere extra ci. ad aliquas partes/ine et

?tu (F licentia d. D. comitis pena lib. 2 s. par. pro qualibet ,


qualibet nce.
..Bad nullus audeat recipereffu aperire [item, qua venirent fibi abeutra ab ali

qua perona , m prima presetauerit (7 offende illas PJ_- D. Com. fub penapred.

1 tem quod nullus ciuis , eu habitator , feu forenfzs Tr.cutnfcunq; conditionis exz

at audeat recipere feu acceptare aliquam vimbaxiaiam , le relationem ab aliquo


pro pamforbanizomm , nec etiam litteras , quod quolibet ad quam aliquis ve
m Pro parte maiorum forbamtorum cum `{tub-:mata , relationefeu litteris de.
beat immediate prafmtarefe cum dido nuntio ipfi D. Comm pena [lb 50. par. pro

qual., (F' tantoplm, quanto videbitur d. D. Com. in perona vid: velin bauere , (f
Paunijst in membr is .
.-1

;c'e-'Erano nello ceso tempo andati a Vcnctta Biagio Andreis Caualicr , N1


`eol detto Bufato, Simone de Sobota, ePctro diMattio Chiudi Amba
-ciarori per dimandar 1a confermation delle leggi , c conuetudini della Cit
t, 8c altre coe, :rale qualivna , Chi coniglio diTra doucs ele

gcr per Conte vno del Coniglio maggiore di Venecia ,- il quale doueise ha;
.

uct

4,.. 5i

Di Trau .

uer auttorit nel Criminale olo , e nel Ciule con li Giudici gua la di po
itione de atut, elaltra che non ifabrcae fortezza, Caello nella.,

'Citt, e e bene anco liSpalatini dimandarono lo eo di quei, che vo

lontariamente pattuuano la rea , non deue parer tanto rano , quanto de)
Traurini, che di gia. serano rei per forza , enz'alcun patto,- e come;
uol dir dicretone del vincitore, evoleero auantaggiar le loro con~
dition, pi di quello haueuano fatto li Sibenzani, che rei volontaria- ,
mente erano contentat, che gli foe mandato il Conte da Venetia_,,

come gi i acena in tnttala Dalmatia anticamente. Wevo delegeri


il Conte ottol Dominio delli R dOngaria era in tutte le Citt, chaue~

nano ciepreo nelliloro Priulegij , come di oprain piluoch ato


, morato, e li Brazzan, chaueuano dal R Lodouico ottenuto Priuile
gio imile quelli dellaltra Citta. ottenero poeriormente dalIiRe diBo
na lelettione del loro Conte, che li raticata dal Re Ladislauo,coq
me legge nel Priuilegio regirato nel loro tatuto del eguente te

nore.
Lad 'xl-@c- 'Mira de 'Petrullo , Michael de Baloe Nuntj , e? .Ambaciatpro
parte vniuert: , bominum, e? citis Inule Brazze 29":.Suppiea ZTc. Vt cum
antiqui Reges Hang. preertim Ludoucus conceerit 'Priuilegium , Libertates , (9*
gratta: in fauorem diffainule, atuta, Rearmationes, @conuetudine: pro ve
in els continetur plenius , jequenter Stephanus Tuarco R-zcie Bone, ' mari
timte Rex conrmau/t, conceit lioentiam eligendi comitis eum conrmatione
tamen Regis, deinde Dabieia ibidem Rex po moriem Stephaniraticauit, poll
modum Haruoyaummus Voiuuoda Bonens in Regno nio Hung- , (F alijsbi an
nexis Vicarius Grlis conrmauit omnia; poremoqsdldemaricus Marecalus Si

cilie ' Capitaneus Galearum , (F' Vicari: Grlis naer acceptauit ngula l (F'
conrinauit . Idea ratif. (9' Hoonfrmat: @'_omnia (e. Dat Iadre-xaog. die 14.
Jugo i

E quando li Brazzani i diedero Venetiani haueuano il proprio Conte co;


me dalle parole del Priuilego loro cona, che ono 1c eguenti .
Thomas Mocenigo cae. Vniuers 'c. Michael Cbrancouicb , (F' Cipriani caun
Oratores eomendabilium , G' [pefabilium deiium nororum comitis, Iadi-:uman
lij, * Vniuert. Inula Brac/Jia c.
Dat.die 22. Oub. 1420.
E di Leina i troua l'io &acricta memoria .`

Thomas.Moe. c. Egregu's , (F prouid. vin': Ioanni T'aulicb Comiti, * In;


dicibu:,~(`onlo , (F' Ci CiuitJF inulaz nre Farens a. (Te. Fuerunt ad pree
t'am noram dileflideles nori Iobannes O orJ/italis, Silueri, " Vidous Tho

ma/i While: Faren. nuncij, G .Amba. ve ri qui omnia ei: comman ordinate , '
apienter ex ouerunt , fuerunt etiam alij .Amba. Populi , i?" vuiuerltatis ar quo
Html-1m no ilinm qui etiam aliqua capitata , ('9' upplieationes naro dominio por
rrxerunt . 'mis autem omnes ipos .Amba-E'quecunq; dieere, @proponere vo
tuerunt tam oretenus , quam in criptis diligenter audiuimura ci* :nature conidef

e z

raui

43 6

Delle .ll/[emort'e

;auimus , 29* ad omnia tapitula per rtramq; partem data deliberata' 29*' denitiuam
edimus repononem , quam eu oretenus declarauimut e? quoniam inter eatera de~
ereuimus , (a' prouidimus , quod de catero Comes illius terra " inula de noris no
bilibus Venetiarum eligatur, quem quam citi: potuerimus eligemus, U' pomodum

tempore debito dante Domino tranmittemus cut fuit noro domino poulatum.
Deliberauimus per aduentum ipus ni Comitir deliberatione: , (7' eonteionex n04.

l'ira: aduprajtripta tapitula afias per norum publitum Priuilegium nora bulla
plumbea eammunitum reiiris delitatibus detinare ad retram elariorem informa

tionem atq: memoriam , e . . . . eopiam deliberationu/n notrarum ipis .Ambaala


rieeimus , at nobis mittimus bio intluam , rt de illis plenam notitiam babi-ati: o
Ipiq,* .Amb. omnes in gratia, lieentia notra ad Lares proprio: reuertuntur . Nos
autem vox omnes , G* vniueram toitem illam tanquam euros deles , e? ubditos
noros babere intendimus in nolra gratia recomios . Dat die 15 Martij Ind. 9.
14::

Prima sha da ocruare in quea memoria , che non e rimendoi doppo le


parole Ioanni Tauilch deuo mandato Comiti come era olito aglaltri Conti

eletti dal Coniglio di Venecia, da uoi Rappreentanti.come era il Detrico


Conte di Trau eletto dal General Loredano , al quale come conar i criue

de uo mandato Camiti Tr. i deue dire , che queo Conte di Leina oe eletto
dalli medeimi Leignani; e poi per quello i vede nell'epreone, che i fa er
le contee allhora vertenti tra gliei Leignani iui nominati, che volei:. il

Senato nellauuenire eleggere il Conte in Venetia5dal che i deue dedurre,che


nella deditione ar ato ermeo alliLeignani deleggeri il Conte da e;
comera lvo otto liR 'Ongarla, e che pomo all'hora hauer eletto
Giouanni Tauilich nobile Sibenzano di Citt di gi uddita :i Venetiani , e;
poi perlaccennata dicordiatr Cittadini, connertendoi lelettione del
nuouo Conte , facee rioluer il Senato di ar lelettione in Venecia per leuar
quei diurbi nellauuenire , come nelliea maniera ad inanza delli

Brazzani idichiar lizo. Marzo 142;. di voler nell'auuenine mandar vu..


nobile Veneriano per Conte della Brazza, il che i continuaro ino al

giorno dhoggi
,
_
Hora hauendoliSpalatini attuita la deditione auanti , che eguiero le.,
opranarrate dienioni tra elignani i pu congietturare , elle ll Traurmi
er non poter deer meno di loro , e delli Brazzan} hauranno dimandato , e
gene ottola generalit delle conuetudinilelettione del Conte ,_ che dal
Prencipe viene pecicata nella ripoa del primo capitolo , 8t ad imitatio
ne de Spalatini auranno anco lr Tratlrinrtetltato lo eo, e bene con..
maggior epreione, con tutto che d) gia_obed1ero al _Conte datoli dal
Generale Loredano; ma la prudenza del Senato diede ripoe vmormi a.
quee due Citta, imili nelle, chaueua date Zaratnl, e Sibenzani ,

volendo vnformar la giur ditione delli Rettori di Dalmatia come i legge..


nel medeimo Priuilegio conceo alli opai Ambaciatori di Trau li gr. Lu
1 20. dimandache non ia abricato Caello ar ata fatta anco que
b-rlio
Lalra
a ad imitatione de S alatini; ma come che quelli haueuano pattuito , che
non lia-:ele nella Citto ua vicinanza, cos li _Traurini pigliarouo pre

teo dell'incapacita del luoco , che facendoi il _Catello non vmu


3 l'0

.Di Trani.

4.37

a rouinari la Citt , il che in parte era anco vero , e i hauee douuto fan-t.)`
nel ito dell'Abbatia, come lo imauano proprio,quelli che fecero le relatio
ni (che i regirauno)
_

Ottenero li Spalatini in Venecia oltre nello, chaueuano pattuito col Gel


nerale vn capitolo , che oeruabile del eguente tenore .

.Ad requiitionem autem falfam oretenus per .Ambad.Ciuit.Spalati continentem.


@mii oecurreret , quod per aliqua tempora dominatio noira dimitteret dominium

Ciuit.Spalati.'Primo quam Ciuitas t data alitui alterijdebeat reitui nobilibus Ciuit.


Spalati . Repondemua quod eum gratia .Altiimi intendimm diftam Cinitatem per
petuo ub dominio noro coneruare ,ed oeeurrente caa (quod abt) quod ditam
Ciuitatem dimitteremua illam prima in manibu-s no ilium dita Ciuit. reitui a-_

ceremu-s .
Da queto capitolo i viene :ivericate quello, che criue il opracritto
Villani, che li Venetiani del 1357. trattauano di dare al R d Ongaris...
Spalato, eTra; ma cheli Cittadinii diedero da s; onde li Spalatini
dubitando, che di nuouo otee ucceder cao imile , vollero quella.,
dichiaratione, cha loro foe intal cao retituita la Citt, 8c allincon

tro raccontando a lungo li opracitati Cronii S alatini come osero~


allhora dalli Cittadini fatti prioioni tutti li oldati Venetiani, chabita
uano perla Citta in diueriluocii , haura ci dato occaione alii mede
imi Venetiani ditemer imil ucceso; perci per iciirezza loro vhau

ranno poto preidio in maggior numero dellaltra volta, e con maggior

cautela dipoi cor i di guardia nelli luochi principali della Citta'. 5 il


che deue eser riucxto di non poco incomodo a. Cittadini : onde ve-
nutanarailmee di Luglio Vittor Bragadino primo Proueditor di Spa-
lato , furono mandati tre nobili leuarlo con vn Bregantino, e quat
tro barche, ecapitaiSpalatoli 5. Agoo 1420. abore 22. e con la ua;
venuta, come olito nelle mutationi, mettendoi gl ordini opportuni
per il buon conerno , hauranno imato li Cittadini , che ia meno male , che

i fabricase il Caello di quello, che opportaril preidio cos roso: on


de radunati nel Coniglio lvltimo del medeimo mee per e ortatione di
Tomao di Nicol Srechia vnanimi rioleroviua voce, che foseto man

dati Ambaciatori per upplicarilPrencipe, che fose fabricato il Caello


non oante il Capitolo del Pruilegio . E i come li Sibenzani nella.,

deditione , benche haucsero ottenuto , che fose demolito il Catello


che vera(come egui) cche mai potese fabricari Catello, o fortezza_
alcuna nella Citta, territorio, cos nondimeno u imato bene di fabri-r

carlo , e e bene non i sa il tempo , quando fose cominciato: appar per ,


he la Communit del 1422.. inase , che fose perfettionato per quiete del.
aCitta.

'

Ritornando alle coe di Tra . Da tutte le opraregrate memorie poc


inieme e bene non i raccoglie regolatamente la erie del eguito : tuttauia

posono dedurre alcune congietturc,chaggiuntc ad ese memorie uppliran


no per lintelligenza dcl'ucceso .
,
L'armamento delle Galere fatto in Trai , 8t il coro eercitato i conoi'ce.-,`

che fose caua,. ch'il Capitanio del Golfo Bembo venise con le ue Gap-ere.
Ee

`ot:

45 8

Delle Memorie

ottili per pioliar , o abbrugiar ee Galere , e che per eettuar ci sbarca'j


nell'iola ; ma non hauendo artellarie groe non potee

enettarf nel porto :

onde hauendo dato il guao all'Iola, e pree alcune bare ele condue via
Dal che conocendo li Venetiani, che e non' s'impatroniuano di Tra , ha.
rebbono da quel porto potuto riceuer moleie imili :i quelle,che con Crano

lor danno haueuano prouato nella guerra di Chiozza: riolero percio d'im
piegarui tutte lc forze loro , 8c eletto Capitanio Generale Pietro Loredano ,
8c accreciuta lArmata la mandarono fuori nel principio dellanno x420. con
apparato tale , che oe non olo uciente ad oppori alla poca. amara , c'
haueua Sioimondo in Tra , e Ra ui , alla quale doueuano nell'occaioni
vniri li brigantiui deglaltri luochi a lui ottopoi; ma anco ad ognaltrad.

armata che poreie venir in Golfo . Alla fama ola di cos. otente armata l'
Iole di opra nominate i reero , e Cattaro , e Ragui eran in trattato:: re
aua dunque Tra, e S alato per lintiero acquio della Dalmatia .
Spalato, cos per la ortezza delle ue mura , come per eer poo in terra.
ferma con lioccori pronti de Chliani , e Poglizani ,' non era cos facile ad'
eer epugnato da armate-nuritime, come Trau, che ituato nel Canal di ma

re , ha lilavicina ,che li opraa .


. Il Loredano dunque rioluto di far prima limprea di Tra, non olo come
i facile; ma come pi importante per il uo porto tantonecei'ario per la_
naunatione
Golfo
5 e( come
olito
delli Capitanij
) ten
t uta
prima
diiiauer ladel
Citta.
,patti
, o vero
di orprenderla
conprudenti
guadagnare).
ualche Cittadino., e perci i ferm ai Sibenico , e nelli luochi vicini Trz
?e per nel medeimo tempo-non apettae le Galere groe , enza le quali
non oteua riucirgli l'imprea) come i pu congietturare nel trattato delil
no. i Marzo di permute de prigioni con SibenZani. e tregua, eda] uequen
te proclama di 17. Maggio ; ma pi maneamente per uello viene epreo
dalli nuntij delli populari di Tra nel primo* delli capitoli preentati V-cne
cia-li ;4..Genaro 147.1. con le eguenti parole ..
Promimm dio populo per nomen .Almi Ducal-s domini] `:verbo D.Nieolai de
Capello , qui tune erat Capi!. Cul , e? verbo &Bene-dial de Capello Comim Sibeni
ci , verbo D.Bernaboni Lauredano ad preent Comitis Slbcnici , quod erunetra't'a

tt pro ut alu' Dalmatinine angaria, e'? fietiuitia :ammagno , quam .prima pro ?t
e verum , diutfuit mius in Sibenico de aa-a certi-s ex parte no/lru ri. D. Capit
tribuendo diffam Ciuitatem , da' Comitibm pre.-:ti: per not nunquam remant ad

ilud conanter manere pra vt per efeum eoffenum ,- hoc zdeo fecth quia eran:

aliqm nobiles, qui cum Epieoxo Trag. ' .maleaoribu-i aduems pote] ateegis
?urpauenmt tanquam tirarmi ana .Comunitatis , (F' Eccleaica non uezebant
cu ,ed adhue eonabantur norumangumem bibere .
Da quee epreon i conoce, che e bene la paura dcllArmata Venetia
na era divia per l'Vniuerale dc Cittadini: nondimeno niuno hebbe ardite dl

trattal' paleemente accordo , o tregua alcuna ,~ poiche lautorit era all' ho.
retta uelli trc Capitani) della guerra , li quali c bene doueuano eer mu
tati tutti tre di mee in mee ; tuttauia i vede che Micaccio Vitturi rimaneua
empre nella carica , come quello , che deputato Capitano delle Galere , che
{erano-armata haueua in uo potere le genti, ele munitioni di quele, e o
~

'

>

euuto

Di Tra .

439

enuto dalli uoi parenti , eeguac , che partecipiamo' delle prede era.,
rif ettaro come e foe ato Amiraglo Regio : onde era diuenuto arbitro
de la Citta , e perci dalli Cronii Venetiani vien critto , che foe fatto Si

gnor , o Gouernator della Citt per il Re d'ongaria . vedendo eoljdunque


apparecchiari l'aedio procur trattenir il timor de Cittadini con peranze
de occori ,facendo epedir Ambaciatori al Bano a Knino , 'czin On aria,
al R , e u con tal occaione demolito vn'altra volta il Monaerio isan..
Franceco , chera fuori della Citta in terraferma , acci oche gl'inimici occu

andolo non faceero iui vna baia per oppugnar la Citta ( come i eprime.;
in vna Ducale di 13. N'ouembre 1420. ) 8c allhora furono anco guai li moli.

ni , accioche li nimici non e ne poteero valere , 8L alli 10-Giugno v'n Prato,


chera venuto da Sibenco per opetto di qualche trattato u mandato via-3'
&accompaanato fuori della Citta , e per upplir al menlio, che i oteuaall

vrgenze preenti concee Micatio, con titolo dimpreito, tutte e munitio


ni, vettouaglie, e denari, che i trouaua bauere per otenimento, e munition
delle Galere , come nellinrumento di 18.Maggio , e 16. Giugno i legge; e

perchil danaro : tante pee cherano necearie di fare non uppliua, non ha- `
uendo peranza di poterne hauer dal Bano , fu rocurato hauerne impreito
dalli Raguei , come i legge nella procura a ta eetto fatta; dalle quali pro

uiioni cos tenui i conoce la carezza grande delle coe necearie per rei
er ad vnaggreione cos gagliarda , cheksapparecchiaua .
Finalmente il Loredano veduto, che li trattati non poteuano hauer eetto

i riole var la forza,e venuto con tutta l'armata cominci l'oppugnationo.


Di che nrunero , e qualita di legni foe compoa larmata non c memoria...,
chepreamente lo pecichi; ma nelle commiioni o rariferite -arte al
Conte Detrico se rime che vi foero le ei Galere groe olite nauigarc in..
Soria, 8c Egitto , c 'al loro ritorno doueuano ricaricare le balle che dallAr
tegliarie groe , che portauano aranno iate gettate nella Citt, 8c appresa

quee vi doueuano eer oltre le Galere ottili altri Vaelli da carico con le;
vettouaglie , e munitioni da guerra , come dalle medeime commioni per li
le nami laciati per la fabrica del Catello i deduce , 8c quee vi deuono
e ser ate aggiunte conformallvo antico anco le bar-ch'armate , e briganti

ni delle Citta Dalmatine di gia ottopoe aVenetiani .


Wannata dunque non hauendo trouata reienza nellacquio dell'
Iole , venne con le-forze intiere, e la ente vigoroa,e pronta ad ogni cimen
to allaedio di Trat , e e bene non sa il giorno precio quando sacco

alla Citta , n meno e sbarcae lartigliarenelllola, o-pure torta 1a catena',


e penetrare le Galere groe nel porto dindi beraglialero la Citta; conta.;
per , che la batteria continu per pi iorni ; poiche furono non olo roui
nate le torri,cherano dalla parte dell1 ola , e Porto; ma la Chiea Catedrale,
CamPanile, Palazzo, .Se altre cae furono danneggiateZmoltoj( come i eci~
cata iii auanti , quandoi trattata delle mura della Citta) trouando 1 hog

gidi elle medeime balle di pietra di pi d'vn piede di diametro nelle cae de
priuati , 8t in particolare fe ne vede vna dalla rada , che dalla piazza condu
ce vero la Citta nona intaccata tra le mura delle cae Andreis , e Roani vn,

pjede alta da terra are nello co Iuoco | che re quando fu gettata; St ol

tre le batterie deuono anto eer eguiti vari) aalti Cf imc-Udo Cron
Venetiani ,romeni de Veterani', " altre ecceta , ma
. i

i facee sbarco in.,


E e 4.

terra

440

Del/c Memorie

terraferma , e di la anco i cin gee la Citta d'aedio non c memoria alcuna,


nondimeno credibile di n ; perche quelli che uggirono, vcirono da quel
la parte , che doueua eer libera , e fori il Loredano , o per la malageuolez

za di sbarcare nel lido di terraferma, o vero per laciar l'adito libero a quelli,
che voleero fuggire tralaci di far sbarco in quella. parte

er non neceita

re li Cittadini alla difea diperatamente; lintentione ua e 'endo d'acquiar

la Citta per hauer in uo potere il Porto .


Spauentati dunque liCittadini non potendo pi reier dimandarono tre
ua , che ii concea per vn ol giorno , nel quale radunatoi il Coniglio non
aura potuto Micario con li uoi aderenti impedir l'inclinatione vniuerale.
eprea dalla neceita : onde u decretata la rea , 8L egli dubitando , che co

me bandito per coraro , non potee ottenir perdono da Veneriani , o Pero


perando di coneguir dal R remj , 8c honori i ritir con la moglie , e uoi

eguaci la notte eguente fuori della Citra : la mattina , o lvniuerle di tutti


liCittadini , ( come criuono li Cronii opraregirati) aprile porte al Lo-r
redano , o pure volendo li piu prudenti capitolar la rea in crittura , la plebe
impatiente , e timoroa di nuoni aalti tumultu , e neceit glaltri ad aprir

le porte , e renderi a dicretione , come vien accennato nelli opradettica


pitoli del popolo .
Nellingreo del Loredano non c memoria , che eguie diordine alcu
no; onde egli diribuito il preidio per uelli po, che li aranno pari pi
con ucncnti , fatte le olite cerimonie dei poeo , e riceuuto giuramento di
fedelt, public li opradetti primi ordini ; nelli quali oltre le concationi
fde beni a Micario i vede , chebbe riguardo olamente , che quelli, ch'erano

ugoiti eco non foero riceuuti nella Citta , e paleari olamente li eruitori
uOi , che foero rimati; 8c vno , che trouatolo laci anco andarlibro;
imponendoli ena della vita e ritornaua , e poi ritornato da Spalato doppo
preo il poe o di quella Citta ,liquidati li nomi di 16. eruitori deo Mica
tio li bandi come corari , e gente di malfare; ; quali ne anco impoe pena;

della vita , e foero prei perla prima volta : e nella tregua col Conte di Ce
cina i content , clie Ia moglie del medeimo Micario potee are nella ua_,
giuridttone : mz non gi eo Micario, n li da lui banditi; dindi' i cono
ce , chil Loredano , col olito della moderatezza Venetiana , hbbe mira...
olamente , che quelli cherano vciti fuori della Citta! , non hauelero ricouc

ro nelli luochi vicini alla Citta. di Tra : accioche non daeroopetto di e?,
con la vicinanz aloro ; ma. doppo la ua partenza per Carraro il conte peu!
co , non imando ucienti glordini del Generale , publico altri ordini pi
rigoroi, non permettendoad alcuno partir dalla Citta enza ua eprea,
licenza , ne portar arme di .orte. alcuna d_i giorno , _ne caminar di n ott-L;
con armi, enza; ne*quali ordini i ririnero tutti li rigori , e nel reo

fi laciato ognvno goderil uo , e viuer quieto econdo il uo grado nella


[OI-ma , che nel Priuilegio u doppo eprea con le olite leggi, e conuetu

dini .
Hora ritornando alla tregua fermata col Conte di Cetina, nella quale i
vede la premura , chebbe il Conte di abilrla: il che deue eer prouenuto

r paura , che cos potente armata , chaueua preo cos preo Tra , 8c in
dotti liSpalatiui : renderi , non gl'occu ae Almia : o almeno depredae)
.il territorio di Chlia : ma fori chfegli di gia s'intendeua ecrermcnteon.
7.

e,

Di Ima . _P

4.4. t

Venetiani: poiche hauendo col fauore del Duca Heruoye , 8; ombra delli R
Ladislauo , e Bona leuato al R Sigimondo Chlia , e Almila , e bene con...
laggiuamento del medeimo Duca vera tato anch'egli incluo , e laciati

ambi godere quello , che poedeuano; nondimeno doppo , che Heruoyo


pinto dallingiur ie dc Baroni Ongari , volle ar vendetta con l'armi , e per

ci dichiarato ribello u priuato del Ducato , 8c altri tati , che poedeuL:


haur auco il Conte dubitato il medemo di c eo , e perci acil coa,ch

ad imitatione de Brebirie i ia bene inteo con Venetiani, per poter in ogni


cao riceuer occoro damantcneri il poeo contra la volonta del R , al
meno delli luochi vicini al mare , come erano Chlia , Almia , e Viechio ; e

uea pu eer tata la caua , che non i troni nominato alcuno delli udditi
eo Conte tra quelli, che vcirono uori della Citta; con Micatio , e dal Lo
redano uron banditi, e pure ve ne doueua eer numero conderabile per gl'
eem ij opraregirati in altroccaione imli , e non vogliamo dire , che.:
bene e ve ne foero tati, non habbi voluto il Loredano bandirli in riguardo
d'eo Conte,e bandie li oli eruitori di Micatio da lui ipendiati , e chera

uo ati eco in coro .


Di opra tato accennato , che nel tempo delle opra narrare reuolutioni
econde dOnraria quando le Citta. di Dalmatia titubauano di dari al R La
dislauo il Capitano del Golfo procurae, che li Corzolani riceueero il Vi
cario , che li mandaua Giorgio de Bala , o diStraimiro Signor di Zenta, c_o

me nella o raregirata lettera critta dall medemi Corzolani : Spalatimli


28.Nouemgre 1401. i legge , dalla quale i vien in cognitione , challhoraJ

li Venetiani haueuano buona corripondenza con eo Signor di lenta , e c


haurebbono voluto pi preo , che liole i fosero date :i lui , di quello , che
al Ladislauo , o che perieero otto Sigimondo; ma poteriormente facen
do eso Giorgio danni alli Catarini, che i ottopoero a Venetiani (ori per
quea caua.)

Il Loredano conclua la opradetta tregua col Conte Giouanni, e con que


o acurato lacquito delle Citta di Spalato , e Tra, laciatelc ben munite

arti li 16. Luglio da Spalato , 8c and a. dirittura a Cataro ,ne pree poseso
E25. del medeimo mee , e 1 ferm nel ume Boiana molto tempo; doue e

endoleconuenuto combatter con le genti del predetto Baa , Ottenne Vit~


toria , e er la di lui morte poco doppo eguita vennero in uo potere Drua
o , Annuari , Dulciguo , 8c Aleo , come criue Paolo Morein nel princi

pio del Libro 19.c di ritorno, auanti che diarmase,capit ;i Tra, come dal
la opraregicrata nota del margine di 5.N0uembre del medemanno appari
ce . E di Ragui li Croni Venetiani non eprimono altro , e non , che, co
m ato di opraccennato .

.A Ragua non li data moletie in coa alcuna .`

Dal che i deue inerire , che li Raguei hauesero qualche intellicenza ,


trattato con Venetiani , e criuendo vn Cronia Ragueo , chil mereiman

no haueuano li Venetiani concese rcpreaglie contra Ragui , e fosero 'dalle


loro Galerc pree alcune barche , e nauilij , che perci mandati Ambaciatori

: Ve netia ottnesero reitutione della maggior parte: onde pu esere,che


nel medemo tempo , ch'il Loredano era con tutta larmata. nei contprni di
e .
tan

442..

:Del/e Memorie

Tra glAmbaciatori di Ragui i trouasero in Venetia,& ottennesero or..


dine z che non osero moletate le cae loro, e ch'in quella vniuerale coner
natione della Prouincia , vedendo venir in poter de Venetiani tanti luochi

circonuicini enza reienza alcuna , potesero anco loro hauer hauuto,e da


to intentione tii venir qualche partito . Poiche hauendo del x410. cone
guito l'iola dl Melcda (che prima era (ie Monaci) lhaueuano data in gouer
no al loro Conte dellIola Zupana , 81 in terraferma ( oltre li luochi vicini al
la Citta poseduti da tem i antichi) circal 1360. haueuano ottenuto Breno,
e Giunchetto da Vroe Re , o Imperator de Racia, e del 1399. Curilla ( hora.
detto Primorye da Ooya R di Bona , e lanno precedente x419.Canali da
Sandagl Voyuo a, li quali luochi vniti con la punta di Stagno ( chebbero del
1331. come di 0 ra ato detto) haueuano ampliato il territorio in manie-zz*
ra. che dal Golfo i Cataro no qnai alle bocche del ume Narenta poscdc~ `.

uano tutta la riuiera , che con le opradetta Iole di Lagua , Meleda, Ginpa-u
na, 8c altre minori haueuano gran ace tnttepoo allinnaione "dellArma. i?

ta Venetiana 5 deue erci creder 1, che aranno ati in grandiimo timore-ii',


di perderaatto l1' ole , guaol territorio,.e che dallartigliarie delle Galere"
grose li ose rouinata la Citt.: erci posono hauer'pattuita qualche tre
gna , con la quale hauranno _chil-lato per all'hora le moleie: in ueo menj,
tre eguita lepn natione dl Tra , e deditione di Spalato: esen oato ne=i
ceitatoil Lore ano tratteneri nelli contorni di Cataro , e Boiana per tutt
il reto dell'eate, nelquai tempo credibile , che li Raguei habbino riceuu-:

tocome
da Sigimondo
nelle opranarrate
rinforzo reuolutioni
di gente , e munition
dOngaria: oliin
onde non
tnttala
marauiglia,che
Prouincib

perierono nella ua deuotionez cos anco al_l_hora continuasero , nefl Lo


redano per hauer ripartite le militie n preidi) ditanti luochi ac uiati,hau
r hauuto forze ucienti di sorzarli enza le Galere grose, che ubito dop
po la rea di Trai erano andate al loro viaggio di Soria, 8c Egitto: erci non

i trona memoria ch'allhora ose facto alcun danno alli Raguei allarmata ,
del Loredano : il quale auanti che partise da Trahauena oseruato il ito}

doue douese fari il Caello , 8t inuiato a Venetia la ua opinione , e quella...


di Marco Miani, e Pinciano Ingegnere , le quali esendo dicrepanti f dal

Senato
vn Nobile
li to.
Zaratino
Agoo, che
ordinato
andasero
al Conte
Tra_di, {Se
Zara
osetuato
Proueditor
quellodxera
Spalato
ato ,dal:
8:

1ioPI'adetd critto riceuesero anco lOPHlnc ddl-CSM? dl Trau 8 al 7


Conteabil,e; deliberasero i1 luoco ,_ e moddlg ica z e quello , che;
da tutti, tre , o dalla maggioryarte di lorofo sue e l erato donese il ponte ;e
di T eeqm-, edar principio alafabricas Meh venuti aTralikiirono .,
inieme con "rami alluoco. doue oneuafa ricare, eeceto criuer grin. u

fracrittior mi grz":
'12 `
'
'
Ud
1L.
.
Die :.57 t.r4zoMagnifci ,_CF SPe-iri Di Paua-5 L'orario honaPJad'ri Vi': r.,
a Bug .na ho. Tram/or Cin::- Spalatp Thom dc 'Pen-Ko N9171! Ciau Ia_
.lmwzggregatiup .tu-(H. mxta mmm magnum-catene porti r. examimzxm ~ .

.pmg'ib (F parere MJ' Im 'Petri Laurcdano Cral Capzt. Calpbz pronta-*Da- ~

" -ione Im. * nobil. Sogracomitum galeamm d. d'ommnt. nemo: D- Marci `


'chi, aa Magiflrr' Pinciani Ingem'mj . .Et vis at examimmtu- e?" cireuman- "' _

~ e"; Aemme?
aqm'o cin-'mn
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Ciuimtm
, ZZ
alzhmibus wfx, cxamina"s
A

~
~
~
.
~
.
A

,7 ..

D'TM.

443

ris que videbanmr exmaanda , ' menfurandafuerunuper im): habito ue rei:


quod in loco Inaferptoecundum opinionem pred. D. Capi:. Culpbi ha [lim po
tct prebm , e?" dar: auxiliam infracripto fortilirio .
*
Iuper auditis opinionibm, ' parerepeiab. militi: D.Sm0>m-$ de Den-ico de Ia
dmbcn. Comit Trag. ac Conceabilum infracript. vide[.Be'i de Seni: Cameli. i,

ladra, i'bis Schermo armigcri in Iadm , Meneghffn' BmoCame. in Caro ladra ,*


ac Grarioz Caporalis, nemo Dom' de Pea , Rent de Cortona , Mcolmd Maza

barde de Florentia , [arabi de Cremona , 1511i: de Termo , Melcbzoris , ' Amon#


de Teruio , * Zanacbi Tcrmfano ,j ac .Amami Cante de Canis (omeabilium in...
Trag. vocatorum dfiis Dii's congregaris 'rt upra caua prouidendi 10cm i qzw
debeat eri Carum ,eufortilitium in Trag. qm D.Simon Comes , U' omnes Come/Z.

pred. conueneruntmul in opinione tpforum Dorum determi-nauenmt nanimitcr


O* concordi! . .Quad diumfartilitium eri debeat in' Burgo Trag. 1717i ef! mrrs
magna mmm porn predi. in mod. inracrtprum .
.

'Primo cballa detta torre , e quello egue , che al-: riferito quando itrattar

delle mura, e doppo glordini eguita nel modo eguente .3


De 2. Septembris Difupral'cripti vigore [item-um Ducalium upra exemplatarm
Camiano: Stremm Malin D.Simon! Cormti red. v: mina: exeomioni , det prin

cpium operibus , (a' labamifs, e? reparat. [graa-:zioni: parte ponti: erre-rme,


ae Fred-Cari expendendo de denarij: Cam-trae Trag.

Et all8.del medemo mee il Conte h'pul laccordo con MarinoRadoy


Proromaero di ar le pietre , c metterle in opera nelle fondamenta, e abrica.

delCaello con le conditioni in eso inrumento epresc z 8c al I. Ottobre.:

fece publicare il eguente proclama .

'

_ 1420 die 1 ofiub.D.SimomConm pm!. eamii: , ' land-mic Debra-:lana 'P1424


rio Cis Trag.precmi , (' intellrg quatenus perondliter radar ad Logam C515 U'
ibidem , ac in all'4': locis conueti: publiee , (a' alta voce banniat , " proclama. .ngd
IILM- Dominano nora Vener. vole-ns offendere bem' nitarem , (9" gramm liber-mmc
mam erga date-:uo: Tr.eripx per u. [iter-u da o D. Comm dem Ven. 1 z Sep!.
a? recepm die 27 dli men/is quod fa Datio ex ola benignimte ua val; 5 e? corro'
tentarur , quad os hommes , 2? de itores condemnati in pecunia C't Tr; vqut ml

diem qua ipe Dano Tragurium acquiuit [in: liberati d dita eondemnatione , "
aboluti . I:em quod militer as debitore: Micbatij muri aboluti in! dris'eo'
rum debiti: . Item quod os debuores C'is Tr- tam pro datti: , quam alla ana . C?"
modo qnacun uemiliter 1400 upra liberi nte: debiti: in qmbm tencbantur d.
C'i . 2La' Do rosl. ie: ad Logiam ' [oca conueta , (F rediens remht "mln' not.
e publiee bannim'c * proclamae per omnia 'rt bi mandamm fuit per d. D.
Comitem .

E!idcbtor delli zo anni furono liquidati poi come nellinfracrtca me;


mona- legge .
\

In Ebrii nomine amen .Anno-nat. eiudem- 141031. r 3 tempore' q'mdm Ser'i


Dm n D.Tbome Mocem'go D-.G. Melita Duri: Vane:. e. nemonrenm Mil m D.

51mm': de Detricbo de ladra Honscwm Ciuit. Tnmmmq. ttMicunMabl. Worm


A

-~

..

...

_ _ _

.- .

O
...,

444.

Delle Memorie

DD. .Andrea Zige , Ihis Stipe de Zegis, U' Simons Nicole Iacobi . Hie e quater-`
nut in quocribentur at'lm a ' proeeue contra debitore: Cois .
'1.- die 7 oobris D.Com.pred. edens pro tribunali ante Logiam Cis pracepit , (a'
mandauit nob. iris Ser .Andrea Zi e, Ser Nicolao Stipe, Ser Donato de Caotis, Ser
Meolao Pauli, Ser Ibbt' Stipe,. 15 i Vr,ser Ioepb Zori,ser Iobanni Domine Luxe,
ser Gregorio Stipe, ser Leoni 'Nicole , ser Micbaeli Lodouici , ser Ziuue Lodouici,ser
Simoni Nicole, ser Dragulino 'Nicole preent. e?" audien. quatenus him- ad die; o@

praxime venturos debeant oluie totam quantitatem pecuniarum , (Feu alter-ius


rei qua-s , U' quam debentoluere Ci tam pro datijs , quam Cameriatuc (F majaria..
tm aicio , [eu alia qualicunque re vel monrae olutionem quam fecerunt pena

lib. a; para. pro quolibetiporum. Qui D. Comes non vale: omnes debitore: pr.
tune babere ,eomzt mibi illapbeo nat. U' Cancell. Cis Trag.quatcnus pro parte ip
u-s D.Com. mandcm , (I' precipiam alijs debitoribus Cis 7t infra dicium terminum
per eum datum utis debitoribu-s debeantoluie , nel olutionem ofiendtfe vtupra

pena lib. paru.

Die pred.Ego Mapbeu-s not. pred. de m. Z'F' comiione pred. D. Com. precep , ce*
mandaui vtmibi comium fuerat er il. D. Com. nob. infrais vt upra ser Martino
Duymi ser Duymo Dee, ser I aco o Nicole Iacobi , ser Michaela Silucri , :er .An ~

drea Neale, ser Damiano Dee .


Item die 1 a difii men. precepimiliter ser Ste bano 'Petri .
Die 29 oobris . Cum nobile: pred. non oluifnt , nec nzonraent olutionem de
bis , qua debent dare Ci in termim dierum oo eisatuto; D.Comes fupsu-s exiens

in Cancell- cs rocari fecit per 'Plazarium cis nobiles (Fc-(9" ip/is nobilibus [ic catt
gregatisfreent. ea* and. ac intellig. d.D. Comes precepit , (i mandauit quatenus non
recedat e dita Camara donecfoluerint C'i illud quod dare debent tam pro datth , di"
incantibm, quam pra Camarariatu-s , ac Maariattas otia , ' Salinis, eb' alia qua-f
cunque ratiane , (a caua .

.Quo preceptofatto imediate nobili: *air Ser Donata-s de Caotispro e , ' nomine
ceterarum nobilium predi. dixit, 29" repondidit in bunc modum , videlieet . D.Co
mes, qui ets bic ad regimen buia-s ( iuit. pro Sera-"Dominio noro Venet. bene , "

diligenterfacitis exequi mandata dix nora Dominationih cui! PMPMm _in 0m


nibusjumws rompt obedire , are non olum in bac Camara, ed/i Place: m ear

ceribu-s :ed aac aduertatis , quod/iaremus bio per tres , 7614 e 'Mm MMS .
non babe-mm tamen vndejoluere, quoniamfumuzs in marim MCC"UMB a (5 Pro
Prea uram pei. (lepre-mmm quod placca: ponere ad {titanium de boni:

,zo/z, Hem-amb: 1,MM ad oluzione) mtegram , " attsaionem debito


rum nororum , a'c omnes cateri nobtles dia verba conrmauerunt dicen~

tes umus contenti quod rendantur bona nora , quantam non babemu: altari
de foluere.
Furono po_ epedti Ambaciatori Venetia Donato de Caos , e Gia

como Vitturl ,11_qualitralalrre coe ottennero li 20.Decembre , che li debi


tori foeerogkatlati di pagar li debiti in Camera nel termine d anni dieci, pa.

_ oz] qtgnanno la decima parte del debito , c lo esauno del mee dOtto
_e accee fuoco nella Citta noua, e per eset le cae per il pi di tauole e;

_ n abbrugi la maggiorparte con grauiiimo danno deglhabitanri, quali pa


reudo di riceucr aggraui) dinolite angarie , epedirono Antonio di Andrea;

.Lorenzo di Stpoio , c Chriooro di Stefano nunti) :i Vetreria , li quali ot

W..
.

' `

tenero deer trattati con formil


D
conueto
Tra
, :come
o
i legge nelle Ducali de 18
Genaro 142.0 ab incarnat. , ezlvniuerale della Citta viueua quieto ,- ma quel
li ch'erano fuori cagionauano opetti, e articolarmenre Micatio, che come
olito delli fuoruciti qualicati er l'r lenza, e fauori, chaueua dal Bano

minacciaua di depredar li territorij delle Citta uddi te a Venetiani del che


trouano le eguenti memorie

Spei. ' Egregio viro D. 'Nicolao Maripetro Han Com. Sebenici nt patri caris.
Intelleximus ea, qua nobis cripit pei. ire/ira de al-"iis Micacij, (F' ob id reine re
gratiamusraternitati,eandem aduiando qualiter babuimus d Milota Catonario Vla`
cborum, dium Micbatium uie in procintum currendiuper territorium Indrenfe;
ed quia omnes Morlacbi preentialiter antesuper diirtu Iadre dederunt notitiam
d. Micbacioeiliiuod
in cau qua eurreret
ipum,
U' comitiuam
offendere
t, ce'auit,
'.
ceaturus
cui-rendouper
territorio
adrene-;ed
quia omnino
curretuper
territ.
Siben. uodpe. vie pro ua informatiche enarrare decreuimus 7t aduiatus valea_
tis pro ibito prouidere parati (Fc.
colaus Venerio Comes , Marcus Dandulo Capit. Iadre bi die r 1 Manu' 1421

2?* boc nobis videbitur date notitiam Ds Reioribus Trag. ' Spa!.
E come che da quea lettera i vede, che le Citta Maritime uddite a Vene
tiani haueuano timore , che foero fatte correrie nelli loro territori da Mi

catio , cos in Tra oltre di queo i opettaua, c'hauee corripondenza e


creta con li uoi parenti , 8c aderenti di prima: perci il Conte Detrico ha
uendo oeruato chalcuni Preti i radunauano peso inieme , e mandauano

mei fuori della Citta enza ua participatione glc lo proibi nellauuenire.-v


otto pena delleilio li 30 Giugno 1421 , e que i opetti vengono meglio ~
pecicati da Gioanni Dea, Antonio de Andrea de Teodoio,e Lorenzo Rif

poi Ambaciatori del popolo di Tra inuiati a_ Ven etia doppo la artenza_,
del Conte Detrico nelli loro capitoli preentati a Venetia li 2 Ago o 1421 e:
primeodo nella maniera eauente .

Item exponunt quod bac byeme elapa Rex Sigi. dedit Micbacio vnum carum
in Cbrouatia Varcbicbiprope Tr.per nam dietam' boe *tridente:ui equaees mie
run! quod ipum arum accipere non deberet, quia ipum non poet tenere, quia a
ceret damnum comitatui Sibenici,uel Tr.uel SpA-,U ipo minimum damnumfacite

extratiuient omnes,@ connati de Trag., (9" ipsc connatis omnspesbi ab lata uiet recuperandi uum prifinum atum , undc difius Michacius ad horta
tioncm difforum uorum equacium illud Carum noluz't accipere : modo autem
dius Rex dedit eidem Micbacio ;oo ruiicOs in Sclauonia apud Trag. per
`quatuor dietas' ulterius dedit ibioldum uidelicet denarios pro 300. peditibus,qu
cum illis ire intendit difii ueri deles neciunt; edfdicitur dilum Michaiium uelle
uenire in Croatiam pro aecipiendo onrem,qua e longe .i Tragurio per mediam die
tam, quod non e credendum, quia olum uicerent ibi decem famuli ad accipiendi
eius uxorem,conderato quod irent per territorium d.Regis,"nnde credendum e,quod
dic?! denari' gentes nonunt ibi date pro accipiendo onruam,ed pro alimunde
ip ucriubditimultum dubitant,ne diflus micbatius cum diis gentibus pro certi:

traat-'b ,qua babet in Tragurio, G' in Spaleto, dc quibus credunt ip uerideles


Dominauonem ueram babuie informationem , (F ide' Dominatio vera dignetur
uper inde prouidere pro utibi melius uidebitureltem exponiit,quqd die ultimla tay
e ap i

'44g

:De/le .Il/[emarie

elap veni: de Hung. qlc-"dani filius 'Nicole Dafrina conanguinei d. Michasz , qui
temporequo Dominauo via gerebat bellum contra Tr. mzus fuit per d. Mie. fuos

fequaces ad Regem Sigi. pro petenda auxalium , (J cum nouum veni: quod Dom.
ra babuit d. Trag.ubito dius Meola , e? eius lius eaptifuerunt . 23* carceribus
mantipati_eum iio Blai , qui tamen lius d. Nicola per viegne vemt cum vna

barcba Trag. dicens aufugijje de vno earo, (5" dum eet in d. barcba , babuit dieere
Marinarijs ciudem , Deo placebit liberabimur ab baeeruitudine , quia de Hang.
wait multa gens, ' in Tragurio babemus multa: amico: , * intrabimus Trag. per
ram aiinar. in Ciuitate noua , vbi murus e magi: baus; dieens etiam meius ei
nobis , quod nas ponamus ad periculum morti: , quam [lare in baceruitudine , quee
verba dii Marinarij~ dixerunt D. Simoni de Detrico Comiti Trag. , qui mii: pra di
o iuuene , (9" in u.: preentiafecit per diEZos marinarios omnia predia verba ibi
dicere, quare di! veiri delis bumiiiterupplicant quatenus Dom. V.uper inde di

gnetur adbibere illud remedium, " ilam promonem, quabi melius videbitur Pro
confermi/one loei veiri Tra. Item exponunt quod poea venir quidam cui-for laten
ter ad vrorem D."l\{z`coie Dorina, cui: aduentum dih' m"i deliimieiuerunt , eo.
qui.: vm eorum emper fiat ad portas terrerme , quiaipendarij veri , qui ia:

ad cuodtam portarum non cognocunt ruiicos Ciuit. Trag- nec gentes forinetas , de
cuius curori: aduentu nulla fia notitia comiti vero 'Fr-1g. ip 'veri deles ubi
to eidem comitifeeerunt notitiam d e eo eurjore, qui comes feci: e74' querere,qui reper

tusfuit in d. D. Blai ,quiecum ioqucbatur,etitecum bene per duas boras , .


petite dio curore de quo loco veni: , idem repondit de Trino mt'us pro parte difii
'Nicole Dorina aduam onrem de inde interrogatus Ji habet aliquam literam re
pond quodic , quam dederat vxori d. Nicole , qua ilam dedit Iacobo obom at

tinenti d. Mcole , " pref. Michatq' , ** c D. Comes miit pro d. Iaeobo , 'bi
poulauit diam literam , (3 ipe vide: curorem detentum d. literam dedit ip _D.
Com. m qua litera multa continebttur/up ia , de quibus credunt Dom. V. ee m
formatam,uper quibus upplicant vi DomJ. dignetur oppportune prouidere, pro vt
ibi videbitur , vt buiumodiupea omnino ceent pro coneruatione ciu. "pi-e Trag.
Refpondemus quod place: no Dominio de contenti: in d Efis capitulis babere infor
mationem , licei* per tamitem noirum Trag. de muitis eontentis in dih: eapituiis ha
buerimus inormationem : fed eut uperius tangitur taliter prouidebimas adecuri
taiem eiuit. Tr. quodpot-:run:ecure G" quiete are .
E perche tra laltre coe dimandate dalli fop.r Ambaciatori ~inuiati dalla_l

Cita :i Venetia poco do po la rea furono li dOi eguenti capitoli regira


ti in eo Priuiiegio, che ono degni d'oeruatione .
_ax-r' *rr :

z.

F"" 4:5"

Item quad omnibus tam nobilibus , quam popularibus, qui temp0re nunc ina'ntis
guemealiquid abuierunt!, tam per terram , quam per mare reine gramci-."- ei:
pal-tere eondecendat , ialiter quad propter boe ab aliquo non point eonueum , nec
conringt ad reituendum . Repondemus rt at . Item quod Nzibiles? qui nunc tra..

io tempore repertifuerunt exxra Ciu. 7t e Donatus de Caattis , Mcoiaus 'Petri .

cumiio, lius D.Biaehi .Andre-e , lius Nicolai dih' Buffali pont ad propria cum
gratta V. SGPJ remeare

Refp. quad dii 4. contenti inadmapitulo, ' etiam Iacobus Tela per eos oreteiius
nominata: pai: ad iibitum uum redire , dumodo non at rebelies , ai banmti de

ieri-a predia ,-- fed ,voiumus quod uu , qui iueijugt_ i Hung. prima ;tex-mt

.D Trani. `.

1447

vlenetias ad preentandum e nio Dominio . ea habeant terminum ex men


SKK-'

In virt del primo , fatta lareitutione delle robbe equetrate li I z.Lu


glio di opra regirate, e delli cinque opranommati s nel econdo i troua, ,
che Donato de Caotts foe in Trani 11 8 7bre 1420 tra li preenti nella capi
tulatione dell'inrumento op.:v fatto dalCocnte col Taiapiera per la fabrica
del caello,e useguentemente f AmbALa Venetia li zo.Decbre del medem

anno , e del gliolo di Nicol de Pietro trouai , che capitato a 'i-au o'
e mandato a Venecia , e ritornae accompagnato con la eguente Du
cale .
Thomas e'c. Simoni de Detrico Militi (Te. Literas veras recepimu: per 'Petrum

filium 'Nicolai Petri de Trag. quibus nobisignicati: multa noua , qua habuii: ab
eodem 'Petra de carceribus partium H.ring. redeunte; qua omnia plane intellexi

mu: , (F intelleximus etiam diium 'Petrum , quem ad no: mii/iis , pro quibus
omnibus veram diligeatiam merito laudamus eundem 'Petrum illuc remittentes,
cui licentiam remeandi dedimui , (F' conceimus , rt valeat ub delitate , * obe

dientia il Dominij com'rari in Tragurio , U' all'4': locis nori: Dat. die lo. Iuni;~
I nd. 1 4. 1 42 1:

Deglaltri due opranominati,e de Nicol de Dotrina nominato nel opJo


capitolo del popolo e repatriaero, e quando, non c memoria, che lepri
ma . Era venuto a Venecia anco Giacomo Tea opranominato il quale tro

uandoi quando vennero li opui Amba. del popolo , domandarono nellvlt


mo ca itolo, che foe laciato repatriare,acciche li uoi maleuoli non dice
cro c e foe trattenuto, 8c il Prencipe ripoe
.
Refpond. quod coniderati: conditionibus temporis preenti: idem Iacobus pote!!
habere patientiam non permittimus reuerti Trag. [dd ob repeciu diorum .Ambaf.
idem Iacobusperare pote quod Dom. nia eri: erga eum gratioja .

ueera quel Giacomo Clapaz de Draocuich detto per opranome Tea,


che aalcuni Spalatini uoruciti u inituito Procurator auanti il tribuna!

del R Sigi~s.1i*x7.Decembre 1418, e u eletto dal medeimo Re Capitano della.


galera del 1419 , come di opra tato reeritos onde partie alla prudenza del
Senato di non laciarlo ri atriar per all'hora , e er la ela caua non i do

ueua volere, che Ventura glio di Gio.- Venturim iae in Tra per eer tato
uo padre fatto Cap.0 di galera dal Re , come di opra ato reerito; e.;
dalli rimi Amba. del popolo , ch'andarono a Venetia del razr le dimanda
to il eguente capitolo tra glaltri .
a
.

'37"

Item Sen Dominio ve ro cripmui qualiter Ventura lius Joannis Ventura

uitfalariatus in Ciuitate notra per eptennium,qui deliteregeit nob-cum quan


da dedimus Ciuit. Almo Dominio velino , audando bem'gniimam Dominationem

veram inanimabat nomine: , vt confianter permaneant in delitate .Al/ni Domini}


veiri, qui vtiq; edelimus Hdeoupgalicamur, vtpojit inter no: manere,quiem

perfuit aduerarius patrisfui,quem tanquam inimicum mortalem nonlmm......._


_3.
lui
.
\

448

Del/e Mentore

qui Ventura vide: nequiima opera patris , recet ab eo , &fe-:um non babmt ali-`

quid 'fatereunt iam I z. anni tranai . Repondemut quod audita , (9" intexah
contmentia difii eapituli mentionemfacientis deas pradifii Venturaummentes

rmamduciam a ac tenente: eundem ele qualitatis , * delitazis pro vt in d. c4


ptulo eontineturumus contenti aentire, (9 bi concedere pro *at petitur .
Weo Vtura glio di Gio: Ventura era Speciale alariato del commune c
come tale haueua la bottega nella caa chera tr l a piazza, 8c il cimiterio no
uo 5 la quale eendo Rata guaa dalle bombarde, egli soeri daccomo darla

a conto de glatti, come appar per linfracritta conuentione


1426. 1nd. 4. die 1 o .Aug. cum quedam Domus cis pota u er Platea magna
tempore guerre nuper prete-rita eet dirupta , e? deuaata per lombarda: , taliter

quad tata coperta ruerat , e? etiam pars muri verus umiterium Echix propter quod
pauimenta, (F ligna s U* lignamina eran: quai putrida ru not e omnibus. (7' idea
pei. , (F egreg. Vir DJacobus Barbadco han. Com. Tr. vigila: ab bonum, e? 1m'.
le cis, conideransq; quodni dia Domus tito re araretur ipfa totaliter rueret in ma
gnum damnum tis, tonderans etiam quodpo quam Ser.n- Dom.Venet. acquiita':
Tr. commune nullum tomodum , 29" emolumentum babuit uod ipa Domus abat
*vacua propter ruinam perquiuitolcite , i aliquis tiuis velet ipam domum repa

rare, U reditare, quam habilius, e* cum minoribus expert/is, quibus eri polline?
coram ipo D. Comite tomparuietprouidus vir Ventura Ibis peciarius oerense
reparaturum d.d0mum . Pref- D.(`omes tonuenit'paumfem cum d. Ventura in

bunc modmidquod ipe Ventura debeat reparare d.dom cum qui minor/but expen
seripotertt,quas tamen expenas debeat atere cum/citu,cientta iput D.Comiti$,
quod ipe Ventura reparatax redicata idomo debeat tenere ipum ad a tan
to tempore, quantum aendent expena: ad rationem [iL-.60 in anno, razione anni ,
' tam ipam domum, quam iationes deubtus vnde exiienteipfa domo reparata ,

" "e-edicata, [uffa, e? calculata ratione diff. expen.aarum per d. Venturam ,


Z'F' vis expen/ispartieulariter per d.D. Comitem , e?" ipo Vent.fuerunt , ' acede
runt de expenfaa ad un-ma lib. 4705. vid. pro lignamine 11b. 148 par. ol 7 pro

Pro feramentis lib. 39, ZF pro miliari us tribus cupporum lapiaibus , (V calema lib.
l 571'01. 2, @ pra rnagtrancza muratorum , (F' marangonum lzb- l'25 am. pro qui

bus den.d.Ventura tenere-,TT wufruttuare :LD-mmm {(_m tmdonl M ad "dion


lib.6.par.in anno, ' ratione annuquouqsdii denaru vid. lib. 470 paru.erunt defal
cate, incipiendo ann die p.- men. .Aug. preentrs anni 1426 declarando quod [etiche,

(i' banchi ante liticas unt cis quia fame in dtfiis expenfisd tem nota quod illa coper
ta, qua e a parte Plateaupfeneras, e Ventura, quia ipfefecituis expenis .

E per non hauer a repetere in altro luoco laccommodatura della Chiea


catedrale , e campanile fatta er le ee rouine delle bombarde metter lin

{humento precedentemente atto , come i troua nelli medeimi atti della_,


ancellaria .

In Cbrii (e. `Anno eiudem Mt. [42: Ind. r4, (9 dieVeneris 18 mens .Apri- *
lis in Etct. Cathedraii ciuit. Tr. in eiu. Trag. ptibus vira nobjer Micbaele Mattei
de Chiudi: exam. Iuano Ioanms .Andrea Cranocuitb, * Demano Mattomanitb

obus habitat: Ciuit. Tr. teibus d Im: inria bab. 70a. ' rog. Ibiq. vir nob. ibra:

golinus Nicole de Trag: operarius Ecclie Cathedr. Tr. pred. cum ~allineate , (9*
ci! , (' conenu totius capitali prelibata Ecole accordaui: e , (a' comuni: mm
Magiro Matteo Goycouicb Lapicida habitatore ad prefens iu. Tr. pro: in/ra e.

rio/'e continetur . In primis namq; ipe mag. Matlzcus promtt pref-Dragolino opera
rio pa ornare, (5 apzare omnes, (F'mgulos lapides, qmuntfrat ad campanile pre.
dif'c'aa Ecole Cathed: cam occaone bombardarnm , quam per alium mod/am ciro/pn.

qaaq; ipum campanile, QF aptare omnes, E? ngulasfraaras qzmcuanunt ad ip


]'nm campanile, circumqnaq; ipam camp. Item promzt idem M.-Mat.fabricare,@
ornare duas columnas integras, (a ipas ponere ornate , (a' bene ad ipum campanile
ad locum, vbifunt nunc due column-2 fax ornam, pro ut eran! ipe columne ante.

quam frangerentur . Item promi: ip/e M.; Mat. d. Dragolino operario ibidem pres.
aptare totam [illam pred. Campanilis, quae e verus 'PlateamJ Tr. ad ipam Campa~
nile ita, (9* taliter rt {let bene amata pro utabat alia lilla antequam e'ex fralla,ac

etiam ipam liam alizare 11enne? diligenter inter ipam campanile" ipam [ilam
per cancam longitudinem quancam tenebit ipfa lilla. Item pranzi/ic ipe Mag.Mat.ap
can-,ornare facere,ac ponere omnes ornces, (F rotas, queantfralie ad ipum c~
panda@ qua deciunt,ac apt-are omnes angulos,etaluras,fen rnpturasjqucecunq;

unt ad ipum campanile circumquaq; ipum camp@ pred. oa, ngulaup. do


quibusupra x meniio debeant eri , fabricari ad ipum carnpamleolum a coper
tura ipus campanili: vq; ad terramJtem d.Mag. Mat. promic aptare verus .Au-z
ram omnesaiaras,(9* ctnras,qnazunt adnpracr.Eccl-Catbedmeras `,la/iris',
incipiendo p viam .Auili a rata ipus Echqim el verus Lenantem , U' eando ver

us ponente-m 7121,- ad nem Eccla: pred. a lacere .Aulri , (F non ab alijs lateribus ip.
us Eccl.promiuitq,~ etiam optare rotam ipms Eccla, que e full-1,0' qua e per.
as leuanzem in d.Ecclea,Z9* omnes mutellos.@*feneras ipus E col., ac lias, que
[un: fraaz ex latere ultima@ prodia omnia,n ulaufa ide Mag. Manpred.
Operario conruere,fabrie. , omar-2,@ facere promi i: ad ipum Campanile, CF pred.

Ecclam ad tandem boni Ma ii , (Tne macnla ad osuas expenjas , U* ro hoc cl.

Drag.0per.dare cong-,joluere promit d.Mag~ Ma. ibid.prcf.('ip.li .604 ar.


Did-lib. zoo par.antequam d mag.Mat.conduxeiix omnes lapides ad ipam Eccle tam

cum quibus lapidib. dita fabricatio debeceri ad ipam Ecclam, * campanile fred.
wupra dil ete? re wd.lib.204 par.pol complutionem totias open-,67 fa ricie
pred.promitq; d..0per.ad diam ECCl-* Camp-Z? alibi quando fiet alfabncatio in..

ips Eccla , e* Camp. os manuales dare, quierunc oportuni ipe mag. Mac. pro ti
rando lapidesupra ipum campanilex faciendo diflamfabricamh* opus ad dit-?am
.Feel- camp. (9" non alibi, upra dium e , (9* omnia paramenta opormna pro
argatis plumbum' en-am pro arpis, qui mag` Matteo: predpromit ipj ope
rariopred. complcuie jolnm d.opus *af-{,- ad vnum annum proxime tuncecuturum
immediate Pai diem prima paglia-ibi enda; de lib-primis zoo par. reupra t men
.tio. ,Lg-e oia ub pena due ;o ann (Fc.

Continuauano tuttauial o etti di Micatio , e perle correre , che fece,


venne ll Snato in riolutione mettergli taglia,comc i legge nella egucn_
te Ducale .

Thomas affaLaca Trono 'c. comizi Tr. Z'F'c. Aia conderauimas quodprinci

palis caua, (9" principium, cap: illornm noror immicor Mlcliatij)` juorum
l'equaci, qui pircho modo dico-rmnt p loca , e? parles noras Dalmatie cotdamna

nomnbus locis nol ris DalJnferu nc capientes noros delesubditos, (7' barcas
cam maximo onere nii dominanza derniion quer-caiip alias nofFlrtas [iter-11:70:

i:

450

Delle Memorie

biscripmusfeeimut :ma prouionem p modi talem, taliter,icut in eid mix


noirn videbitur contineri . Et Miehacius de Tr: ub cuius proteione, G' gubermo
di: . . . .
.. . . cateri ui equaces e protegunt , 0" ub eo viuunt , * qua
niam etiam vigzlantes Vellenius dciirulionem Michat" Fred: per. .. . . . promdim;
cum ris con Rag: U' add: de talea bi danda 1nd: deli:: v-e cum conliis p."

mandantes quatenus debeatts acere publicare in locis 1-5-1 Regiminis proclamqri


quod quisquis difum Michacium viuum capiet , ' illum in veram potenzia;
dabit , habe-bit a camata nora den: lib:4 mil: par: , ' qui ipum interciet acien

do de morte dem h.zbebit lib.' 4 mil par: per modum pred: , (F damm- vobi: iberta~
tem cum coniliix ,au pred: hanc expenam de pecuniis camere de. . . . . . . . [attendi

pro meltori executione nora intentiouis predia Dat c. die 3 me. oaub. 1nd,
I 2 Z*
P aFuiono
nello el'o tempo concati li beni di Nicolo di Paolo Marco ,

non trouandoi memoria , che nep rima la caua; ma vn Cronia Venetiano

criue, chegl'era preentato in Venetia, e che eendoi coperto , ch'egli ha


uel'e corripondenza col op.'o Mcatio, u ggie: onde deue eer ato vno di
qudlihe ritrouandoi fuori della Citt quando egu la rea,doueua eer an

ato ci Venetia per dimandar deer laciato repatriare ; Li beni uoi uron..
venduti ducati 13 28, e quelli di Micatio prima attati a Giacomo Teta o
P.:n, che ar all'hora ritornato nella atria ;poiche i troua vn roclama fat
ma ua inanza li 18 marzo 1428, c e li contadini , 8t attua i di Micatio

debbano ri onder a lui come attuale lentrate, e poi aegnate ee entrate


alli eititij 1 Spalato per ordine del Senato de 16 Luglio 1440, 8c alla moglie
di Micacio fatti reituire li frutti zz Febraro 1442., e nalmente venduti li

beni :i Gregorio Schiauo delli quali i troua linuentario;


Il opranominato Tea ritornato alla patria hebbe commercio in Bona_,,

e dal Re Tomao u ado erato ne uoi negorij , e molto pi il uo gliolo


Giouanni, clic fu Cauahere,8t epedito Amba: a Papa Calio,& altri Primi..
piChriiani per implorar aiuto contro il Turcho , come da. due ue lettere;

originali, che i trouano in mano del Sic. Carlo Verantio nobile di Sibenico
apparice, e ono le eguenti .
Stephanus Thomas D.G Raoi-e Bona maritimaq; Rex miu- ing. X151'delxb'
pre/'enim Illt'" Principi D.Franciuo Focari D.G Venet emec non Ducibus Mar
chionibus Comit.ac liberarum Ciuitommunimpid. (5' Caro rum Reoribu: capit:
ac vnius cuiuq; acii dignitatis,acatus hominibur per pat-tes I talia conitutisxa"
precipuein Dominzoenetiaral: , C9' properos ucco/u: . Nutrltis er preente:
quomodo nos certapecunia quantitatem videlicet,5 o,Floren0s per norum delem

Trotoueiariii Reioyam ad Banum Petrum,pra qui udam noiris negati demaue.


ramus, qui diam pecuni in Sacriia S.Maria in Cetina collocauerat , quam quid

pecuniam fratres quondam duocilicet Thomas (9' Elias de nofefurtimubtrahtes,


auugerunt . Quare nos uper inqu tione difarum pecuniarum conztuentes nori
pecialem procuratorem inquiitoremdelem vcrum Ciuem Tr: Iacobum Trua

mittirnusper omnes vetras Ctuitates , ae terras vbicunqz diiosubtracores reperi


re pit. Dantes,e9 concedentes eidem 1 acobo Tea plenam , QF liberam pot-'item i
in aliquo locorum di fior/'ubtraores vel in [tac ubtraitone eorum ocios. aut cono
ciosinuenerit,qui eos nomine tti-o cogere,(' omnem cauam agere, (a diiam pecunii

abeitine rlla aicuius canttaaicELibere poit p etere emindum quod tum? quiitia
requt:

.Dl Tr-au.

4.5 .L

requirit, ac etiam i aliquls alter eaniem pecuniam d diffisfratribus babui/et idem


Iacobus I'ea ab eodem diff-:m pecuniam erigere-,U habere pot: Bamobrem w.
rasfraternitatesx' amicitias iniantiime rogamus, quatenus in bac recut in ca
'teris iuis' honelis petitionibusoletis,nobis annuere velitis ae acere cogere difios
ubtraores ac eorumocios e? conocios eos reperiti contingat 'at d . Iae. Tei. in
quitor earundem pecuniarum nomine nio earn pecuniam integre habere poit; quod
i 7t preumitur eeceritis nos ad paria, * his maiora vejira benecia oerimus Dar.

in Caro nio Hliuna die z men. Xbris 1449.


'Mps StephIhomas D.G.R.Bona emniu., ' ing.pre.vras literas inpe. na-`
tum facimus , e? manieum quomodo Egregium_ . 'renuum Militem Mcclaum

Iacobi Tea i'd. ac dil: num Oratorem pro n oiris certisais , E" negotijs ardui
mis ad SS. 'mm in XPo 'Pat' Dom-D.Calrum 3.0i. prouid. Sacros: (9* vniu. Ro

mana Ecclete Summum Ponti. D. N. Clementiimum , ' ad Sere. (' [ill-W


'Principem D..Alonum D. G.inclitum Regem .Aragon' (Fc. ac ad Sen" " Ex
cell. Principe-m D.Franeicum Focari eadem D.G.Ducem Ven. cmec non ad Il
me " Exm Print. imili D. G. Ducem Mediolani atque ad Ilam-- @gloria/i
mum 'PrianD, . . . . . eadem D.G. Ducem Burgundia fratres . ZF amieos noros
honorandiimos ad cetcrosque nonnullos 'Principes , " cotes XPi deles mittimus .
Quapropter vos omnes pred. requirentes rogamus inanttme quatenus tum intuitu

eius ummi Dei,a` quo cuntfa dona procedunt, cuius rem nunc auriumus , tum 0b

eam legem Diuinam,qu.e proximos diligere iubet eundem Mcclaum del, dil.noi`trii
recomium habeatis omnembifauorem poibilem,vbi,quando,z7 quoties opus fue
rit animo benigno efeere vetitis, nec aliquem ex ve/Zrisubieftis ibi aliquam mole
iam inerre permittatis, offerentes ad Paria , U bis maiora vera beneplacita Dat

ub Caro nf-o Regali Bobouazjn oppido Suticha die 24 Iulij .AD-1457.


E nelli reoiri di Papa Calio, i troua, chanco due anni rima foe man
dato Amba. dal medeimo R lo eo Nicol, come criue

dorico Rainal

di nelli Annali Eccleiaici allanno 1455 n.0 2.4 8t il Pre Luca Vadingo lo e.

sanno n.0 96.Fu di opra riferito, chal tem o della guerra era tato demoli
to il monaerio di S.Franceco,chera fuori ella Citta in terraferma , delche

i trouano l'infracritre memorie .


Thomas e.simoni de Betrieo 'c.Comiti Tr.z'9criptis n-o Dominio Ven. rater
Raimundus de Viterbio ordinis minorum 'Prouincia Dalmatia minier , <9' vlterius

ecit exponi quod ordo s.Francici extra muros Ciuit.Trag.206 annis deguit;edpro
pterguerram dicrimi epties praatus ordo hinc inde de loco ad locum fuit transla
tus, (F demum ad primum locum' monaeri iteratouit repoitumragurini au.

tem entientes Dominationem noram terram Trag-velleubiugare , m' mona/Zenum


ipum exiens extra muros Trag.eet caua , nt ibi aliqua ballia conirueretur ad o
fenonem Tr. antedi. mona. [bla equari fecerunt boe quod ratribus ipus ordinis
datum-(F' agnaium fuit aliud monaerium intra terram Trag. potum monialium

0rd nis S.Benedtii de qua congnanone apparet pub. inium pred. Cotis Trag. una
eum bulla .dpoolica Regalidiis monialibus aliud monaaignandi , U' huiu
modi aignanones faxuerunt ub bac conditione , donec pred. fratribus alius con ~
uentus, eu mortali. capax cougnaretur. modo autem videtur quod vos eciiis man

datum antediisratribus, rt :pfum yonaeriumbi obgnatum relinquerent , cui


NW;
.w

-q'

Pf 2

man_

45 2.

Del/e Memorie

mandato paruerunt ; nude noro Dominio dilus Minier , (F' fratries upplitari e;
eerunt, vt ipum mona/i: aut alium locum pro eorum domicilio , nel in Primis lotis .

*nel alibi bi concedere dignaremw . Ne vero volentes d nobis informari de conde


centi loco, (F nonujpefio nio Dominio bi dandid: v-e cribimus , e* mandamus

quatenus conlium, G opinionem reram vbipoet dari bi bonus locus , vbi po


ent edicare , * facere monai:uum nio Dom: crzbere debeatis , dando nobis u
perinde quamlibet informationem claram (9" opportunam , rt uperinde prouidere ,

(a dipone-re valeamus , tut tognocemus opusfore Dar. c. die 13 men: nouem


1nd: 14 .xl-D. 1420

Thomas 'c. Luca Trono com: T: Exhibita nobisupplicatio ro parte dicreti


Presbiteri Luca Scobalicb delis ni , ' Canoniei Trag.tontinebat qud tempo re
guerre preterita contra Trag. ZZ" reduftioneaap citem Trag. de fratribus cuius
dam mona.minorum,quod erat extra Trag.intra Ciuitatem accepta fuit ip uppli

canti, (9 data aliquibus mantalibus, ci** m7o diis ratribus quadam domus benefitij
S.Stepbaniprotomartiris in Tragpotam, (F' biupplicanti,ue 'weesuas erenti
fuit ctngnata quedam domus cis,quac etiam poea acceptafultbiz repota im
ee, ex quo ipe aeans repatriare adpreens nullam domum proua habitatione ba
bere e reperit: vnde reqmrebat cum inflantiafvel quadbi redderetur domusui be
netij antedit'ii , nel quodbi m cambium ipus con/ignaretur difia Domus cis a

alias bi exliibita, e? propterta auditauper inde vera reponone , e?" prout quod
el in eefiu, quod ipuppliciti demi-,69" agnetur illa domus cis loco difie domus

ui benetqua alias p citem Tr. bi fuerat congnata ,ita tamen quod reeruetur
ad benetium cis illa canipa , qua ei ub ipa domo; (F' quod ipe joluat annuatim
Camera nre denar: lib. 24par. quot ipe percipit ab ips fratr. minoribus pro domo
ui benetij anted. cum rio/iris conlijs rogat: , e? additionibus eidem concedim us
diam domumecundum verum conlium e?" parere , (F' c in diis conliis cap
tum fuit die 2--intrante eptemcque. . . . - . . . . volumus inuiolabiliter obferuari,
facientes bas noras lit.- in as Cancell: veri Regiminis ad uturorum memoriam

rcgzirari, ac ipas pei modum prad. Trasb: Luca Scobalicb reituentes Dat eac. 3
[epr.- Indi: prima 142 a
Dalle quali i caua,che alli Padri di S.Franceco foeconceo in Iuoco del
monaerio derutto(chal computo delli 206.anni : dietro doueua eer a

to fondato da Dea Lucio,come aro detto al cat-16 del bd-de] I l4) _Vil-
iiionaerio di monache dentro la Citt , e che foe approuata laiignati one

dalla Sede Apoolica, e dal Re Sigimondo, e challe monache folle agnata


la caa contoua alla Chiea di S.Stefano,ino che i fabricae nuouo monae.
rio ad ei Padri , e che poi il General Loredano facee reituir alle monache

il loro monaterio,& alli Padri aonae la medema caa appreo S.Stefano,e


e bene non seprime , quale delli due monaerij di Monac e _foef aignato
alli Frati,nondimeno e ne conerua memoria in quello di S.Pietr0 nella it

tura dellarma del General Loredano con vn S.Marco,e poeriormte li ra


ti rifabricarono di nuouo il monaerio nel luoco antico fuori in terraferma ,

come haueuano fatto del 1315 quando laltra volta u dirutto, come tato '
referito al cap.8 del libro 3. ma nalmente la terza volta fu deriitto per la., t

guerra con Turchi,e datoli iurcambio la Chiea,caette,e terreno di S. Lazaro


in iola Bua del Conte Zaccaria Orio li 8 ettembre I 5 38 doue al preente L
vedc - il loro Conuento
-
_

`
.
ERROR
a

Dl Tr-au .
4_ 5 3
Ritornando di nuouo alla erie dellaltre coe uccee doppo la rea della Cit;
ta;Haueua il General Loredano laciato al uo artire Conte Simone Den-ico
Caualier Nobile Zaratino , non olo come per ona prudente , come se rime

nelle opradette commOni laciategli; ma anco come condente gia el R


Ladislauo, che nella conegna di Zara hauendo coo erato ;i fauor della Re

publica i condaua molto di lui , tenendo li uoi de cendenti memorie della


gratia publica , e godendo ancora glemolumenti agnati alli uoi poeri

perpetuamentesconcorreua anco in lu1 la conideratione,chc altre volte foe


tato eletto Conte dal Coniglio di Tra per vu anno li 13.Marzo 140;. e be`
ne non venne , e pirato l'anno u eletto vnaltro Zaratino .
`
Continu egli nella Contea ino alli 18. Luglio 14: t. uando arriu Luca_.

Trono eletto dal Gran Coneglio di Venecia , del quale i? trouano due memo
rie, che i regirano: acci che da quelle i poi com rendere alcuna coa del

lo tato della Citta , che per carezza di critture re a ocuro .

Die 26 .Aug. 142 t -Cum offer inferi-tia inter capitulum Eccleia Trag. " rillanos
Cis dealutione derimarum acceptarum d diciis Villani: de pre 'enti , quas decima:
dium apztulum d/eebat ipos Villanosoluere per -vnum modum , ci* ip Villani di
cebant debere oluere per alium modum , vnde auditis omnibus , quae dia parte: di

cere value-ru nt coram [part. niro D. Luca Trono comite pied. per d.D. com. determ-l
natum fuit , declaratum quod decimeoluantur in hu nc modum , ~aid. quod tritu-_
rato blado cuiucunque generisfuerit, (7* exiente uper area ille villanus, eu alter ,
qui debeatolueredeeimas , cum acram." iurct , ( iurare deb at quantum bladum

eminauit , ' il'lud bladum quod iurabit cum /acramento eminaje accipiat de toto
monte bladi ,- [hqur accipiat tantum bladum quantum acendunt eapena qua: a
ciet in triturandoolum , " non pro alijs expenis , c accepto bladoeminato , G
pro expenis triturandi , 'nt predicitur de reiduo bladi debeantur decima , e? i alt'
qua differentia eet inter Pat-tes de expens triturandi , quod tune d. D. Comes , (F'
ui ucceore: ub quorum regimine dia differenzia eet habeant diinire , (F di

cernere de diis expenis. Et hocintelligatur de omnibus alii: debentibus oluere


decima: de diff , (F' de omni genere bladi , (a quod de eo quod ibi accept-um fuit de
preenti
annoolui
extrabendo emper d dit't'is de i
cimi: partem
C'is debeant
Trag. decima per modumuP/ium
i Die 20 Martiq~ 142 3. Quoiiiam bonum eZ vbi ordine: deciunt prouidere , (3 pre
cipue in his, qua unt pro bo ore Deil' bono aru Ser.- Domin. Ven. Ideo perpc.
(9' _Genenvnum D.Lucam Trono hon Com. Tnzncrtum (9* nrdmatum al . ,Quad

mmm); frutto: fraternitat sius de Tr. vel( nt de cetero e congregare Pro ve


Ziendoe cappas, (F aciendo proceioner,debeanr idzcere uflentla,U" volunta
te D-Comitis preti-(F uorum /ucceornm,2' quod c' Ma inn:er Mit-.reult Zupanus
diarrtrtis duobus anni: rete-ritrae? modonouiter! creatus Z/-pxnuhquodniw
anno idem Marina: non ;io/it ee Zupanus vq; ad duo: anno: ecutura; , incoandos
die, quo annum niuit; (Fmihter , quide catero Zupanus erit non poir ee vq; ad

duo: annos pot completum eius otium ,qui Zupanus de catero ereandus debeat con
rmari per D.Gamuem, qui pro tempore erit , ' aizter eius elleio , (9 creatio afia
perratres non teneat , (7 cum diff: ratres ipum elllgere volumnrhoc debeant nati
eare d.D.Comiti , Z-'j' cum eius citu fltrl' , declarando quod ipum debeant elligere

in Ecclea S. Spiriti , non ma domus lio/pini , vb: primo otlmnt: m qua nullo

tempore point, nec debeante congregare, o* etiam quando e_ "irt 'volm'rmh


Fi

(a quod

4 54,

Delle Memorie

ci" quod nullus de eatero nobili: poit ee Zupanus dia fraernitatis.~


,i
Nel prinCipio del Reggimento deo Trono eendo andati a Venetia li o-`
pranominati Amlzade Cittadini ottenero,che foe eletto vn interprete ara
:o al popolo; pOiche'l Conte non intendeua la lingua popularc 5 al qual Fro
no luccec Giacomo ZOlZl del 142?, e poi altri di mano in manosal tempo dc
quali eguirono le fopradette con cationi; e doppo di ee non i troua me
moria alcuna , che s'hanec opetto di Micatio, o che di gi foe morto , o

vero che i ritiralle nelle terre conceele da Sigiin Slauonia lontano da Trau
e viuee quietamente, Nel medeimo tempo i continuaua la buona corri
pondenza col-Conte di Cetina, e Chlia: poiche n vna dierenza , chebbo

con Poglizani mand uoi dele-*ati il Re Sigi. Giouanni Vecouo di Knino,e


Gio: Ziioretich Conte de Vercica per denirle : nella quale pretendendo i
Spalatini dhauer interese fi'i dal loro Conte Franceco Cocco , e Giudici ri~

cercato il Capitolo di Tra', che inuiase vn Canonico per aiere iui er te


imonio di quello ara detto , Se operato; il quale mand Iancio Ruc iCa
nonico , chinieme con er Nicol Macaronich da Nona u preente in Zer
nouniza li 23 A rile i430, quando Pietro Martinich per nome del commun..

di Spalato per onalmente prote al fop.r0 Conte Gio: alla preenza delli
opsi delegati Regij, che non douese ingeriri nelli beni de Spalatini,chera~
no in Prmorye , tanto di qua , quanto di l dal ume Zarnouniza ino Bila

pech, e li op.ti delegati ri poero, che non haueuano, che fare con Spalatini ;
ma cherano ati mandati dal loro Re per le dierenze , che vertiuano tra'l
detto Conte Gio: e Poglizani; atto,che non arebbe ato ermeso eguise ,
e non fose ato liberol Comercio tra li Spalatini , eli udditi del Conte.
Gio: dal che i viene : confermare quello criuono li Cronii Venetiani, che
ose conclua tregua del i428 per due anni,e poi confermata del 143 2 per an

ni cin ue , con la qualoccaione hebbe tanto magoior comodit eso Conte


Gio: i vicinar bene con le Citta uddite de Venetiani , che connauano e

co , cio Spalato , Tra , e Sibenico , 8L in queo tempo furono compoe.


amicheuolmente le dierenze de conni con Sibenzani, con quali egli con
naua da leuante come Conte de Chlisa , e da Tramontana come Patrone di

Chglucic , e per parte de Sibenzaui v'interuenero mandatidal Conte'Giay


como Gabrieli , e Coniglo Gio:Tobolouich, Nicolo Petronich, 8c Helia Li

gnicich , e del Conte Gio: Voyuoda Iuanco N_o_uac_ouich _e Gio: Cosachaz ,


li quali concordemente fecero colpire le croci in pietre Viue a perpetua Pra.

bilit per egni delli conni ; pecicando minutamente li iti loro, come .
legge nella dichiaratione fatta da eso (_io: Conte di Cctina , e Clilisa al.

tre volte Bano data in Tzi gn li zz maggio i434 , che i conerua nell'Archi.
uio di Sibenico .
_
_
_
_ _

;z Quanto tempo doppo oprauiuese il Conte Gio: _e chi l_i uccedese nella
Contee di Qctma,Chlisa,Almisa, Visechio, & altri luoc i,chegli osede

i , c bene non c memoria , che resamcnte lo riferica 3 troua ene per


vna che del 1442 ose Conte di Cetina , e Chlisa Pietro de Taloniz Bano di
'4.

Dal. e Cro. onde in quel tempo, e non prima,dene eser morto il Conte Gio:

e per la ua morte ore per qualche diurbo nato col nuouo Conte dl Chli
aa,cesa
li Chiudi
non otendo di
competer
hauranno
, ad
imitatione delli
Ci
la giuricjiittione
Triloque eco
alla Cita
con le
conditioni,che
nella..
oro ceone s'eprimono uelli libri de conigli regirata .

D_

i.

Di .Trani .

45 5

Die 22 men." .Aug. 1443. Coram *nobis Ma . (a [peli. Piro D. Donato Barbaro pro
Ser. ac Illa".- Ducali Dominio Ven. bon. om. 'I'.r. wriq; I udicibiis ac vniuerfo
conilio eiudem Ciuit.' Egregijs Dominisupplicicer pro parte nob. viti 'Petri, (7 Mi
cbaelis q.D.Mathei de Cbiudis verorum conciuium qnatenus benigna grazia digne

tar villam Triloque vocacam in diric'la Trag. ' comitatu accipere , U" tenere cum
omni onere, (7 bonorecut all'4' Cities, (F diriuales accipizmtur , (9' accepti ani ,
(9 cum dia villa Triloque t longe Ciuitate Tr. ZF* remotior cazieris villis habi
tantes in difa villa cum muitapatibilitate , labate , " diligentia mx poit retineri

quapropter fapplicatur quod no liberi ire ad macinandum qnocumq; nolaerinc bla


da earum raaq; adfulandum , (F' pro animali quod in dicia villa occidetnroluere
doanam non teneantur , ac patroni dsfie ville , ' earum beredes pofjint in dia villa
faoere inditium , (9' iuiciamfuper habitantes ibidem a quinq; libris infra , U hoc de
graa periturpeciali , licet muito plures a Ser." Rege Himg. (F' Dal. Sigi. gracias
babeanc, (F libertaces ampliares ci in documenti: literalibus, (o' priuilegns emdem

Regia Sen-"ibi conces diligentiime continecur . Capium pro 'Pt m [applica-~


zione .
In queta maniera dunque re aggregata al territorio di Tra la villa di
Triloque ottol vReggimento di Donato Barbaro memorabile per il gran in
cendio eguito li a:: Maggio :343 alle 5 hore della notte , nel qual sabruoia
rono 500 cae della Citta' Nona, e 18 della vecchia , come dalle proui ioni

fatte 113 Giugno usequente regirate ne libri de Conegli apparil'ce. Suc


cesore dunque del C. Gio: l Conte Pietro Taloniz Bano , il quale trouan
doi rincontri, che folse fratello, e gliolo de Bani di Dalmatie. , e Cro. , che

er lungo tempo connarono con le Citt Dalmatine,ara perci bene di ri


erire le memo-rie , che di loro i trouano , dalle quali non olo i dichiarati

quello , che da lhiorici vien di loro caramente toccato ; ma i dar auto


notitia del m0 o, che i teneua nel connare tra Venetiani,& Ongari in Dalg

maria .
Il Thuuroz , e Bonnio nel riferire li fatti di Sio. criuono , chegl eal

tase :i ricchezze , 8: honori grandi Marko Bano iDalm. e Croatia, e Fran


co, Petko , e Zouanno uoi fratelli nobili Raguei , e che quei osero molto

orenti nel Re gno dOn aria, e Mauro Orbini, eGiacomo Luccari Scrittori

aguei oggiungono , c e quelli fratelli erano nella Caa Luccari , e che la_..
grandezza loro prouenise, perche esendo ato rotto Sigi. da Machometto
I. Re de Turchi otto Golubac Catello di Samandria i titirase in Bona_,
biognoo dogni coa ; doue alloggiasc in caa del op.: - Marco chera Mer

cante ricchiimo , e fose de lui accomodato di molte coe , 6c in particolare


di 15 mi]. ducati doro, e che in ricom ena poco doppo fose creato Bano di
Slauonia, Signor de Toglieuaz , e Te oriero del Regno dOngaria , 8L alli fra
telli Pietro conceso il Banaro di Croatia, e la Contea di Zetigna, a' Giouan
ni Caualier di Rodi, il Gouetno di Belgrado, e che lo eso Marco alleuase,

c tirase auanti Ianko Hunniade adre del Re Mattia ; e li medeimi hiorici

Ongari criuono , che continua sero quei fratelli otto Alberto genero .
uccesore di Soi. nella medeima potenza: do po la morte del quale , ben
che fose grauia la Recina , li Baroni chiama sero alla Corona Ladislauo
fratellodel R di Polonia , e tra li quattro, chandarono rcondurlo in 0n

garia v: fose il predetto Marko Bano , oggiungendo il UC?? Che per` ci


4

4.56

Del/c Memorie

la Regina Vedoua mandase Amba. ;i Ragui per lamentari del predetto


MarKo, e ch'il Senato ripondeie, rincrecergli ci; ma per eer coli Barone
dOngaria, non poteua ingeriri nelle ue attioni , e gl'Axnba. viite 1c mo
nache zia,e orella del Bano ritornaero con ignicare alla Regina,che Mat

ko s'era dato tutto al erui io de Venetiani , e li 0p:u hiitorici Onoari cri


uono,che dopo la venuta el R Ladislauo in Ongaria Gio: chera Frior del
la Vrana diendel'e valoroamente Belgrado da eriiimi aalti, che li diede..
.Amurate Secondo Sicade Turchi,e nella rott a, chebbe dapoi Giouanni Hu_

niade da Turchi in Coouo,fol`e vccio Franco de Thalouuiz Bano di Dal. e.

Croatia . Di quei fratelli i trouano anco linracritte memorie .

Il Senato di Veneria ordin al Conte di Trau li 26. Luglio 1436. , che con
cedee licenza derazer armi, e vettouaglie al Conte MatKo per con ei-ua;

la tregua con lImperaror Sigimondo, che deue ei'er ara la econda , che i
anco confermata la terza volta, come nella eguente memoria ipulata in.;

Chlia apparice .
Diuturna vigente amicitia inter Ill?7 , ' Earn7 Ducale Dominium Venet: , *

Magnicum , v potntem Matchonem Banum digntmum , `e. vniueramq. ir


pemuam Magnicam , quam nonolum ipa I 11.,- Dominatio conrmare intendi! ,
ed dietim per maxime augere, quamobrempef Gener: vir: D.'Paulus Valateco
pra [md: Ex. m Dom. Venet: Dalmatia Troutor nomine ipius intlitt' Domini;~ Ve
net: ad inracriPtas compoition cum Mag: r* , (7 potente Domina Petra Bano ip
us M. t D. Matchanij fratre cartimo dettenit. E primo nom: q. upra i i M. o D.
Tetra non ex debito, non ex debiti ratiane aliqua , ed pro eoneruatione ame amici

zia , ac augumenti ambar- partium , nec non contemplationis ua Magri-pretiti

aioni: caua annuere atuendo promittit , ' objeruarifacere armat , quod in


poerum a die date proentium in aliqua terra Dalmatia optdo , vel 'villa Dominio ,
(J'poteate Ill-"i Dominii pota non aceeptabitur aliquis Vlarhus, eu Morlachus ,
qui in aliquo locorum predil'f: lncliti Dominij habitare velica/ed expelletur, (a' ma
nibusuaz Magni** reituetur hoc tempore ipus M.i D.Matchonisx* M.ci Petri an

tedii .1c M."fratrum u orum in domo Banatus extentium perdurante. Promitts


ipe M.M D,Petrus Banus in futurum moleias damna,[eu rubariasubditis pred:l n
cliti Dominij Vennam Dalmatiainqu qui Morlacchi in territorijspreddncliti Dom:
ante vltimam tregua conci-fam cum Set-:Ma D.D.Imperatore Sigis. Egna in t437 die

29 Iulij habitationfecient in omnibus alijs in territoriap _1112- Down-'babitantt


bui dari non acere , nec permittere modo aliqua ub oblzgattone ree-Elton omnium

damnorum3vemm aliquts Valachus,vel altusurttue aliqutdnper terrttorqsupii


Domini] arciperetpoint Reares Dal: i m_ patateua deuenertt_contra illu, vel illos
delinquente: procedere,e9' iuris debitum tntmfrare,

tn patate

.ft Banideuent

ret ille-,vel illi qui damna intulicnt ipo D.Bano requito, vel oictaltbusuis tenea
turiuitiam contra illos minirare, U de banisuis damna illa recerel* e conqeto
_i aliqut'xubdttuspreltbaii Ill: mi Dormi loct's pre: M.i D.Baniaceret robaria ali.

quam-lire: ip M." D.Bano contra illos procedere , (9 requito aliqua vHeore 'Dal

matite illis malefatoribus tn poteateua exientibus teneatur contra ipos minitra


re, TF dc bcnisuts damna rcicere . Item qttomam tempore Banatns pre: Mx* 'Petri

plurima dinaa' robariaubditis, habitatoribus in terrts,el locis px-_111: mDomt nq' Ven: ;I otialet, ubditos zpus M. D.Bant data uerunt promttttt ex "imc pro

oberuatione bona amicitia , j mutua vicinitatii tliiius D.B.:nus ad primam diem i


~~ ~~~

-*

'

men:

:'. y Di Trani :lug ,3

4 57

men: Iunii proxime futuri conituie, eF* deputae tres uos nobile:. qui ni, l9" ee
debeant, cum tribus nobilibus Dalmatinis originariq'ch-u alijs Italic-is in loc-5,57 per.
ritori'js pra: incliti Dominu' ex/tibus iuxta cognitionemf* zerinination maiaa.

ris partisip/orum ex nobilium reitufacere teneatur ipe M. m Banus omnia illa


damna cognita vtupra ocialesfuos, velalios, qui ipa impedient in annumponis

de quibiisjiipra,e9' i quis otialismel aliusubditusua: Ma'. quippredznobiles co


gnoceretur derobae , tum: non eet in potite G" dominio ipus M. 1 D. Bani contra
ipum nobilem elligendum procedere point quo tempore in dominio , vel territorio
preM." D.Bani deueniret teneatum' debeat ipe D.Banus iuxta determinationem
iporum nobilium, vel maioris partis iporum adatisfaonem damrum illum , *vel
illos aringere,eu aringiacere real/iene?" porialiter. Verm teneantur ipi nobilcs
elligendi ad diffum tefium ee Simoniacum diiriius Iadra* ibi p,is,dies ctinuos
equentes iam@ plus e?" minus itu: eisvidebiturore oportunum' audire omnes
conquerentes denirecut eis videbitecundum Deum,et iuiti, ac iuxt :formi

conuentonum prntiii conuenire . Item predit'iic partes viciimpromzerunt quod in


futurum i aliquisul ditus partium cuiufuis conditionis exiate obligabit quacumq;
caua per publiri inrimubdito alterius partis, eu per[ententias coneffas rccipere
deberet;ille talis obligatussvelententiatus in terris cuiusubditus habere deberet re

tinere pozt t in per]ona,quam in bauere vq; ad integramatisaiionem , nec aliter


retineri poUt quisq;exceptis tamen malefafioribusv in premi is capitulis contine
turJlL- vero,qui habere deberent,' non haberent cart,eu in rum: teneatur ire ad
iudiciii, vbi perona debitori.: re eritur,cilicet ad iuditium partis cuius e]et.lt quia
pripter molendinapotauperimen Salona multa differie occurerunt, ordinetur

de voluntate partium , quod a modo in antea quis loendinarius , vel aliquis alius
aliqualiter temptare praumet illos , qui tricicum ad molendiuum erunt , vel cum
blanditijs, vel minis taliter quod ad molendinum, quadbi vidcbitur, e? placebit ire
non audeant,illetalis,quiconirafaceretalteri molendinario oluere macinaturam
totiusipus triiici, vel alterius bladi,c,d molendino uo deuiati , ac totidcm pro
pena , que perueniat molendinno daMwumfnerit . Jgitur licitum it, (a ee

debeat cuilibetpoendiaccedere libere , ' ine aliqua contradiEZiane cuicunquo


molendino indicrenter , ?1 teneatur D. Comes Spalati de talibus illis de Clta iui~
:iam miniirare , e? Caiellani de Cliaillis de Spaieio bona de . Item quia in ter
ritorio ipus M. 1')- Bani , tam in Orouiza , quam alibi junt aliqui pedagij , qui
bus contra t igitur trneantur , (T debeant Reores Dalmatiat per aliquem ips
de pedagif's temporibus priorum Banorum conuetis contra faffum erit , i ille talis
contrafaciens erit in pot'te aliquorum Reorum Dalmatia facere atisjat'iionem
de pedagio..ao non point attendere aliqui ubditi, vel otialesipus M. ci D.Ba.
impedire qmdocumque , eu acere nouitatem in terris pra. Ill: **i Dominii a

licuiqui contrdecetpedagijs uis . Et omnia upracripta oberuare , G' ,ober


uan' acere deli

,1.0 bona ide promit epe nominatus M. m D. Banus Petrus

p. D. 'Paulo Valacdcntrouiori Dalmatia p. LM-'Dominic' Venet: uque ad be


neplacitum Ser. nia-,Muti , .Alberti Hung: Regis Domini, ui natural , ac ua
Sacra corona militer quod i e DJaulus n.9. 5. deliter oberuare ipt M. Do t
mina promiit . In quorum d m A . imam , U euidentiam ampliarem Sigilla ,
(T grzirioimi Euangeli _ ;'1
" -~ ipus M. D. Bam' Petri hic inerius po
,ni iu] erunt .

.,

*o

j . _

Datum C liia die 63 i i


ai" tax-.1
i

1439; -

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45 8

sDelle Mentone

E perche Siginondo era morto il medeimanno ,che ii eco conclua la.,


opramentouata tregua vltima; perci per qualche diurbo,che ara nato tra
li connanti il Bano Marko haura voluto rinouar la opradecritta treoua in

Dalmaria viuente allhota il Re , 8L Imp. Alberto,- nella quale i deue auer


contnouato anco ortil Re Ladislauo Polacco; poiche e'so Regnante f dal
Senato ordinato li io. A tile 1441 al Conte di Trau , che permettese libero

tranito per Tra enza atio a Pietro de Taloniz perche non voleua iface
e porto in Almisa , Salona , Scardona , e li 16 Agoo u replicata l'esecu

tione dello esordine; dalli nali replicati ordini i vede la premura , cha
ueua il Senato, che nelli porti Ongaria in Dalmatia rapoi tra le ue Citta

non sinituise nauigatione per chifar i diturbi, chaltre volte eran ucce;
e per qualche dierenza del tranito libero con nuoui ordini commeso li z
Giugno i442, che fosero oseruate le romese fatte dal Proueditor Valare ~
o al Conte Matcho , e frate] li' circa li ati} , e cos i ara continuato a viuer
bene con vincendeuol corripondenza . Hauendo il medeimanno il Conte

Pietro Bano opradetto reituito alla Chiea di Spalato le decime,che,doppo


che Spalato venne in poter de Venetiani non erano ate pagate dalli Croati
udditi del Re dOngaria ,- come nella eguente dichiaratione , che ne regiri
dell Arciuecouato i troua apparice .
N95 'Petrus de TalouizCetbina ac Cliia comes Regnorum Dalmazia, e? Croatia:
Banus (7c. memoria commendamus tenore praentiumgnificantes, quibus expedit
'pniuers, quod nos tam conider-antes afiiionem , quam populi Cbriiani deuotioni
Sacri Regni Hung. Corona pereuimos Paganos alioq; diff-e Sacra Corona ini

micos iulo Dei iuditio afiguntur per manus ecularium peronarum minus iufie
vurpantur , quam etiam pijsupplicat. RJ" in xPo pat. " D. Iacobini Baduarij
.Arc/riepi Eccliie Metropol. Spalat. attentis. ~volentes etiamupradiam Eccliam Z'F

eius mini/ira: in omnibus melius adiuuare, (Fubleuare, quam deprimere , "nel dam
uicare, vt tenernur iuxta morem bonorum Cbriianorum decreuimus, (9' nororum

habito maturo conilio deliberauimus , 7t vniueras decimas , aliaq; iura eccleai


ea,qua a multis reiroais temporibus per non nullo: Reges Sacri Regni Hung- Coro
na, (5' Banos d~Regni Cro. propter quandam differentiam inter SacramCoronam, 29
Regnum Dalmatia exortam pro diio .Arclriepatu Spalat. fuerunt allienam , ad
ubentationem carorum Sacre Corone in upracripto Regno Cro.babito.rum comu
tam . Tuna propter preaiiionem papuli Cbrijiiamme fam Dtm omnpotens ocu
losua miericordia veliifuper nos dirigere , (a rider nos legem uam adxmplentes
iuxta diumuum Euangelicum . Readite qqa unt Ceari: ceari, ' ?WWW Per'
Deomos d manibusruimor Paganor.alioruq,~acre corone inimitorum uo benigna _
auxilio dignaretur liberare . Tum etiam volentes pus upplzcatiombus (LD-.fibltj 15,
annuere alita: decimas aliaq; iura Eccleaica , qua v: up P70 lentanoue t'- ^
rorum Sanford Regno Croatia babitorum exigebantur ad pra. Feel 'am ,- Duj

miSpalaten da iurepeiantia , (T in Comitatibus nofiris etbma md. G' C-li a exi


entia remittendas, U* preEcclia agnandasnmojremlttlmus a ragnamus PTC*

entii-m per vigorem : ,anproptcr Vmuers* ngulis aellmzHC "- CGMMIS


nibu/uis ocmlibus, (F' comimosiris in d. Comit- Cttbm-e a
"i-9 "Tltmbus
Zrmiter precipiendo mandamus quatenus dias decimas alia tura Ecclica ad prof.

Ecciiam Spalat. de iure peiantia a modo in poierum non exigatls a ci erigere t::

@ui modo aliqual cut noramgratiam cupitis obtinrg ,44 cuius rei propter maio
a

'~~,

-#~

[MZ*LL*
->
_

D Tutti.

459i

rem memoria limitate-mq,- mpetuam ha: oras (iter-;s Priuilcgialesigillo or


pendenti iuimus roborari . Da:. in Caro offro Cllja m die Sacra:. CorPoris :Pi de
anno Di i442.

Dalle opradetre memorie vengono confermate molte delle coe narrare.


dalli op.u hiorici, e di pi chil adre delli fratelli Luccari foe anch'egli
Bano ; ma non i u diinguere , e quei adre , e glioli tutti in vn tempo
vaero titolo di ani, ouero chvno ucce ele allaltro per abenza , o mor

te, in ogni maniera per, che ci eguiie , cona, che quei hauecro gran..

potenza nella corte Regia,- poxche concruarono il Bauato nella famiglia.,


er tanto tem o, come fecero gi li Brebiriei; ad imitatione de quali, vede
.R che s'inten eero bene con Venetiani, il che haranno fatto non olo per l'
vtile, che cauauano del vincedeuol comercio ; ma anco perche eendo molto

accreciute le forze de Venetiani, e quelle dOngaria indebolire, cos per le)


dicordie de Baroni , come er la diruttione , ch'hebbe38igiinondo per le
turbolenze di Boemia , e Bo ua , e molto pi per il timore delle forze de Tur
chi, che saccrebbe empre pi otrAlberro, e li due Ladislaui, e qnea deue
eer ata la caua, che non eendoi potuto conuenre in vita di Sigdi pace
con Venetiani i ano andate rinouando le tregue , come viene nella prima,
accennato, e doppo la ua morte li uoi uccesori furono neceitati di con
tinarla per riceuer glauti,che li Venetiani di tempo in tempo li prearono

contro Turchi; il che cagion buona corripondenza nell conni in Dalma


tia; e benche dalle opradecritte memorie non i pu determinare il tempo
quando il u radetto Conte Gi0:di Cecina morie ; tuttauia pu congiettu
rari , che e sendo la prima tregua ata critta in Clisa , nella quale non no.

minandoi eso Conte Gio: , ma li Caellani fose egli di gia morto, e e non
prima, al gi al tempo della econda oce tata data la Contea di Chlisa , e
Cetina al ano Pietro ,- col quale , e uoi ratellii eqntinou la buona corri
pondenza anco otto Ladslauo econdo oliopoumo dAlberto ; poiche il

Senato li 7 Gennaro 144; concese licenza a Nicol Andreis nobile Traurino

da'ndar a eruir il medeimo Pietro Bano, il quale trouandoi in anguie ha


ueua ripoe tutte le ue peranze nella protettione de Venetiani, come ase
ricono i Sibenzan,che con tal occaione inarono,che li,patti farti col Pro

ueditor Valareo a cont latione de Matcone uo fratello non militaero in


Sibenico, come pregiudiciali alli loro Priuileoij:maime non oeruando enli
quelli, ehe rifultauano in uo incomodo, diuantaggio 5 ma la prudenza del
Senato ripoe,che foe critto al Bano,che oeruase li patti,e e non vorrai
prouederebbe come viene epreso nelle Ducali dellvltimo dOtrobre 145D,
e li Scardonei rinouarono la tregua opradecrirta con Sibenzani li 13 Mar
zo r 54 , che f' continuata otto li Re Mattia , e uoi uccesori; poiche li

Turc i doppo loccupatione della Boina correuano per la Croatia, e depre


dando e rouinando minacciauano anco la Dalmatia; onde'l Senato mand
del r 63 vn ordine generale , che le genti inutili delli territori j i riduceero

nell-i ole, e gl'atti all'armi doueero rmari nelle Citt per loro dica, : in
particolare a Trail, che i doue'e ecauar celeremente la fosa, 8c all'hora Pa
pa Pio II. e edi alcune galere, 8e- barche armate per cuodia della Dalmatia

alcuni bale rieri, :k zoo. chioppettieri , che fosero com arriti nelli reidij
delle citta della Prouincia , come eprime nelle Ducali di aggio, e iugno
~
.`

P'

1643! i

460

Delle Memorie

1463 , che nellArchiuio di Sibenico i'coneruano, ma auanzandoi li Turchi


ogni giorno pi del 1500 depredarono li territori} delle Citta maritime , Gt
abbrugarono le cae de contadini , cherano pare per la Cam agna , e i

come allhora dalla piera del Senato furono ouuenuti di biade

contadini

riuggiti nelle Citta , 8L Iole, cos er l'abbandono dellaampagna di Trau


fii abricato Znoilo per ricouero di quelli , ch'habitauano oltre li monti, e..
per gl'altri abricatala torre, e recinto di Boiglina , e imilmentc ferrate di

nuouo le ville a] lito del mare, chora vengono dette riuiere de Caelli: ma
auanzandoi li Turchi empre pi , preero Knino , e Scardona del 1522. , 8c
abbrugarono il Borgo di Chlia ,la quale nalmente preero del I 37. in
ieme con Nadino , 8( Vrana Caelli del territorio di Zara.- perci u emoli

to Znoilo acciche capitando in mano de Turchi non eruii'e loro per rico- i
uero per tar correrie nel territorio di Trai , Se allhora li contadini u cfu'
da Vraza, Vinichia, 8c altri luochicirconuicini fermarono le loro ha ita_

tioni nell'Iole,e u popolato lo coglio di Zirona come pure quelli, chabita


uano per il campo grande per il pi i riduero nellIola Bua , 8c accrebbero
l'habitationi de Slatine , Zedno, {e Ocruch , e da quel tempo in poi li monta-
nari dell'Alpi, che ono tra. la Bolna, e Dalmatia, detti communemente Mo r_

lacchi , Vlai, con loccaione di condurre li loro animali d'inuerno alli pa


coli , che ono attorno quelle valli per chifar il freddo delle loro monta

ne, cominciarono a coltiuate ei'e valli, ripondendo alii patroni di ele il


eo de frutti con altre honoranze , e tuttauiain tempo di pace continuano

di farlo .
Poeriormente del I 571. preero li Turchi Salona, e Sao nel territorio di'

S alato , Dazlina , e Rachitniza in quello di Sibenico , e Zemonico in quello


di Zara; onde rearono quee ti"e Citta. molto ancuiate di territorio , ino
che nella preente guerra fui-ono le medeime con :ltri luochi ripree , e di

rutte , e prea , e forticata Chlilla repirarono li doi territori) di Spala


to , e Trau .

Delle mura, e Strade delle Citt , e delli Pam'


contigui .

Cap- 6.

Ouendo trattar delle mura della Citta neceario apere quello,che nel
opera de Regno Dal. 8t Cro. atodetto al primo cap.del lib. 5: cioe,
che vniueralmente le Citt della riuiera di Dalmatia nel tempo ,_ che turono

i {mmq dominio de Venetiani erano dalla partedel mare Cinte i deboli mu..
fae Per il pi formate di cae , e torri de priuati ; e ebene iui u critto, che
Zara , e Ra i erano meglio munite dellaltre , nondimeno in tutte due ver
o la arte Cl Porto , per commodita. del traco maritimo , v"cra'no delle,
cae e priuati , che con nere almeno, e non con le porte , riuCiuano .alla

tipa del Porto , e benche li veigi) di tali cae , con le mura tante volte rino
uate, 8. aCCreciute , i ono per il pi peri nellaltra Citta , tuttauia in Sibe
nico ancora rimangono alcuni pezzi di mura deboli , e bae, che vengono ad

vniri con le cae priuate , 8t al Ragui nello Statuto i trouano le dOl eguen
ti leggi.
,
i

Lib:
.\

Di T'ra _.

46:

Lib: primo Reor: ;o


_
- _ _
,Quad omnes porte except 4 Ciuitatis claudanfur, * femmina verus
mare
In maiori Conlio .Am D. natiu:1358 die vltimo februarij , in quo cana
itio interfuerunt conlarij 116 captum , (9" rmatum fuit per 103.
,Amd claudantur omnes paries , (a' foramina ~:verus mare , ('9 non rema

neant aperte nii quatuor aid.- Torta S. Luca; , 'Porta Beccaria , Torta de 'Pile , da;

Porta Lignis.

. _

Ref: 51. Quad claudantur parte , * fenere Ciuitatis a parte, maris exec:
ptaifla
*
Eodem anno die 7 oubris. Inmaioriconlio in quo interuerunt 67 captum
fuit , (9" rmatum per 48liporum de claudendo portas , qua unt intus ad ma
rinam excepta porta , quie ci apud campanas, que debeat claudi omni notie cum
claui,quam clauim tenere debeant Capitaneimen/is, quiaperiantmf' claudant

cut necee fuerit, euntibus , * redeuntibus , (F claudere ciuitatem circa ripas ,


(l'9' feneras , qua: unt ad domos tantum inferius, quia ponipojfunt cale aut facere
inferariad expenas patronorum,
facere aptari apud domum Ser 'Petri de Ra

gnina ,Andrea de 'Petragna aut al , qui unt circa portum ad expert/as cis, prout
videbitur Dis Reoribus , (a' paruo Conlio .
Dalle quali non olo i deduce , che Ragul , chera ata in poter de Vene
tiani i di cent'anni in lunga pace haueua accreciuto il circuito della Cit*
ta, c eral'errato con cae depriuari; ma. dalla data della prima , che il

Conte, epreidio Vcnctano fose di gia vciro nel ne dello eso mee; i
'alli 18 del quale s'era ipulata la pace col R in Zara , 8: alli 25 del medeimo

in Venecia : onde quello deue eller ato il primo ordine del coniglio di Ra
gui ridotto al maggior uo numero , che folle fatto ottol dominio Ongaro
er acurari dalla parte del mare,che u replicato pi particolare lottobre_

uequente, e quello cona di Ragui lo ltelo deue preuppori dellalrre


Citta, 8c in parte icomprobarz di Tra; le cui mura dalla truttura loro
idicerne , che non poono eser lantiche ; ma chi bene le coniderara
a parte a parte , conocer , che ono ate abricare , .ereaurate in diuer
i tempi del 1200: in gi, e e bene di quea congicrtura non pu produri
altro rmcontro , che quel, che dalla vita diS.Giouanni ato dl gi de
dorto; tuttauia i trouano ancora alcuni pochi veigij del recinto antico ,
dalli qualii pu conocere, che il circuito delle mura dalla parte di me
zo giorno era pi a, dentro nella Citra. ; di minor altezza per del pre

ente , come manifeamente i vede in quel poco di muro attaccato al


langolo della facdata orientale vero Greco della torre delle monache
di San Nicol , che( e bene per poco pami? seende vero Tramonta
na : vedendouii ancora imerli con li mo iglioni volti verlo Leuantc,

dalli quali i conoce , chera muro della Citta'. , e che quella parte ripon
dese dalla parte di fuori vero il porto, 8c inieme, ch'era pi baso del
muro preente , e dal veigio , che vii vede della uolratura, che torceuL.

vero Leuanre doueua ecluder fuori il terrapeno , opra'l quale hora l vede
abricara la Chiea di San Nicol; imilveigio de merli con feritore l ve
de opra la orta del cortile del Vecouato, che nelliea maniera pu con
gietturar eruile per muro della Citt. eendo della es'altezza del predet
to

462.

Del/e Mcmarie'

to pezzetto di m11r0,Ch appreo la predetta torre di S.Nicol:ilche viene :


certicari dallinrumcnto celebrato tra Stefano Vecouo di Leina patrone
dela torre, e Nicol dx Giacomo Siudico del commune de 31 Gennaro! 378,

nel quale eo Vecouo sobli ga


inra pacium duorum annorum prox: ut. turrim ipus Stephan EPM-api Pai.
tam iuxta Eccleam S .Nicolai monialium extra muros Ciuitatis , * prope ripam

maris, altos nes recere , " edicare acere , " ea groitudine murorum , '

altitudine cuti e turris Epicopatus Trag.

Promettendo il Sindico d'imprearli 300 ducati doro; ma. non eendoi

eettuata la abrica nel tempo abllltO, u fatto nuouo accordo del tenor
guente .
i 380 die 19 .Aprilis . Cum hoct quod ce Trag. , " nomine, (a' vice ipiur e'is

ven. pat. D.Steph. Faren. (F' Brachien. E130, ex caua mutuialuta u erunt certa pe
euniarum quantitates , acendente: ad ummam due. in aura 180, vel circa pro re
paratione turris ipus D.Ei pota prope ripam mari: iuxta 'aiam (9' muros coin@
iuxta plancam ipus D. EPi * alios fines ; poea vero propter multa incomoda , E*
dipendia multiplicia eidem occurrentia proPter imminentem guerram habitam inter
DN: Regem , ' Venetos circa reparatione ipus turris pro ut ua: erat intentionis ,
idem D.Steph. minime racare , attendere potuiet . 'Nunc autem ipe D.Steph.
Ets parte ab una, nob. vir Ser 'Nicola dadini, tamquam Sindicus, (a proc. c'is
Tr. ad hocpiliter conitutus , prout de inrumento coniat diei 1 8 inantis Parte ex

altera volentes huiumadi negotio remedium adhibere pro bono `utriusq;partis , ad


in-acriptam tranaionem ipa- parte: ambie [ponte inuicem deuenerunt 'vid- ,Quod
ipe D Steph.Ep.pere (Fc. :enitive-tam loeum ipum turris,ca' lapides abrieatos in
ipa turri , qudm etiam lapides omnes , qui reperientur ute , (5* ee ipius tttrris
wbicunq; locorum , " aia (F ngula iura, e? ati; c. .Addita , (7 expresepeei
cato de partium veluntate , quod ce Tr. neq; ngulares perona nullum ius habe
re point in plancha ta iuxta ditfam turrim , neq; in curia , e?" Domibus ipus D
St. Ep~ up. itis prope ipam turrim nii tantum tempore neeeitatis piopter guer
ram , vel cuodiam faciendam , quo cau lieeat tantum , 23" lieitum t tot , (F' Regi
mini Trag.de die i (a' de nat'egentem detinare, da* cui'iades pro defenone , (F cu
oda Ciuitatis per curiam ipusD.St.EPi totiennqugties necearmm eet" opor
tumtm; hoc inuper addito , @pecificato viti. quad coe Trag. nullo modo (Fc. poit
acere, eu eri atere eneram aliquam d parte interiori ipjus turris , que repicia:

ipam plancam , vel upra plancam , nt eneiras paruas tantum pro argatix '
alittd non (Te.

E perche quello , chera tato reicaurato dal Vecouo non deue eer ato
fatto nella maniera, che ricercaua il biogno, nelli opradetti ordini de 13
Luglio 1381. f rioluto . che la Torre , che del Vecouo di Lena ,~ ea* hora del

comune ia deirutta ino li fondamenti , e? di nuouo abricata tantalta quanto rt


cerca il biogno .

Et all'hora ara ata rifabricata nella forma choggidi i vede .

Da quee memorie dunque i deduce; Prima, che uea torre era de pri

nati, con che i viene a cOmprobarc quello tato di opta crilto al cap Vllt.
.

__

_,

D: TM .
I

46 z
b

del Libro 3. che nel rioramento della Citta'. li priuatihabbino fatto delle)
torri nel circuito delle mura, e quea_ credibile, che ia ata fatta dalla caa
Ciga , o Celia , gi che le cae , e cortile contiguo ad ea torre ono hoggid
della ea famiglia , che (per dierenza dell'altre , che i diceuano Lodi [Ta
uilea , o Cigolina di gi einte)i dice Celia. Dorotea . Secondo,che nel pri

mo inrumento i dichiara , che la torre era fuori delle mura della Citta vici.
no alla Chiea di S.Ni`col , con che i viene ai vericare la conaiettura ;di o.
pra fatta, che la Chiea di S.Nicol inieme con la torre vecchia vicina doue_
uano eer fuori delle mura,e che poi per quello viene nel econdo inrumen.

to , 8c ordine uequente epreo, ea torre vecchia( che doueua ecr di mi


nor circuito) ingroata , come nel rimo inrumenro vien tipulato oe.

fatta , e che coll'ingroamento venie ad vniri alle mura VCCCth , come nel
veigio opra decritto i vede , e uequentemente , quando abricato il
muro , choggi i vede , che facendo angolo in fuori tra la torre Vitruti , e..
guea di S.Nicol , venne a comprenderi la Chiea, e monaerio , porte.
iquello dentro la Citt .
- Vnaltra imil torre deue eer ata quella arte della mia caa da Leuanre,

che riponde nel cortile , coperta con lare i pietra; delche m'accori quan
do del 1642. volli accomodar Ia anza uperiore per udio ; e rom endo il
muro per ar riucirla porta. nella Sala, e ar la lumaca per oter an ar al co

etto nelle anze inferiori , nello cauar il muro, trouai d01 pietre da tutte le
accie riquadrate d'vn piede per facciata immere in mezzol muro; onde re
ai marauigliato , che non oero ate poe nelle facciate, e credei potee..

oser ci prouenuto per non interromper lordine delle ietre minori riqua
drate , che i vedono regolatamente poe in ambe le acciate deso muro ;
ma hauendone trouato dellaltra grandi non riquadrare poe nel mezzo del
muro nella esa maniera , 8c oseruato ch'eso muro da Leuante , mezzo
iorno ,.e Ponente per non molto patio era pi groso del reo , e del olito

ari nelle cae priuate , cominciai a o ettar , che quella arte della predet
ta caa volta vero mezzo ctiorno pote se eser ata vna de le torri , doppo la
deolatione della Citta riltta da priuati; come di opra ato accennato , e
che nel abricarla iano ate poe quella orte di pietre , che veniuano ma
no, e i cauauano dalle rouine delle mura vecchie , e con queto preuppoo
riguardando li fondamenti, oseruai,che da Ponente ancora vi i vedono due
come calini, che deuono eser ati fatti per acurarli dallOude del mare.- ,

chn uel tempo doueua arriuarci , come pur hoggi per il canale varriua.
l'ecYe cenza
, e di uee
congietture
ne trouai
rincontro Lucio
nellepreione)?
fatta-in
vn litiaiocdel
1402
qnando Dmine
, o Domenico
mio acen
dentevoleua fa ricare quella parte di caa da mezzo giorno , che oerior
mente Girolamo uo pronipore , e mio -Atauo alz , & appoggio al muro
della Citt. facendo lo orto del retto uori delle mura come i vede; ma* c.

li opponeua-Giouann e Doimo Canonico parrone della caa, che hora dc


Liuunich , nuara tra la predetta caa vecchia da Tramontana , muro della..
Citt da. mezzeaiorno , e da Ponente il cortile , chera all hora , &haueuzLJ

le lere s Che i oneuano opral medeimo cortile (chhoggid ono an


cora n parte in ere )e perche nel medeimo ito del cortile i vedeuanoi
fondamenti vecchi dvnacaa, che prima vera ata; perci intendeua il Lu
cio alzar la caa di nuouoopra. ligdeimi fondamenti, e laciar tanto_ (Paz
. K
b

th)

464.

Delle Memom'e

rio, quanto-baase per colaturadellacqua de tetti per farla vcir alla tipa
del Porto, con che veniua a lcuar il lume alle inere del predetto Canonico,
e tra le molte ragioni prodotte dal LllClO in crittura vna era

2111.4 domus, qua fuit in dia Curia fuit-antequa-m Ciuitas eet murata, quod
patti: ex eo , quia murus Ciuitaiis adberet dita Curia ine domui, qua fuit .
Dalle quali i deduce , chil muro della Citta , c'hora i vede quando fii a
bricato ara ato accoaro alla caa , che prima vera , e l'haura incluo nel
circuito della Citta, che prima doueua eser fuori,- in maniera , chel circuito
delle mura vecchie doueua pasare per il ito del mio cortile d-hoggi , 8c at
taccari da Leuante alla op.ra caa vecchia, che doucua eruir per torre , e..

da Ponente con laltra torre , chanco hggi erue per torre; e benche in..

queo litigio non u epreso , che la caa Liuunich ia ata 'abricara doppo
le mura della Citta ,' ara tato ci tralaciato d'eprimeri , come ogliono le .
coe euidenti : hoggid corgendoi , chesa caa e tata accoata alle mura_.
della Citta, 8c alla p.11 mia caa vecchia , e nella esamanera ara tata rifa
bricata la caa Celia Dorotea con ap o giarla alle medeime mura noue, co

me i vede: coneruando ancora li ve igij del cortile , e vicinanza _della pre


della torre di S.Nicol eprei nelli [op-c; inrumenti .
Le mura dunque, c'hoggi i vedono tralpredette torri Vitturi S.Nicol ,`
c mia i dicerne , che iano tt fabtdqppo le predetti torri di S.Nico
[, e mia; ch tra-1 1 3 , _ .
incahme
,
qlch v

31;

olamente accoate, e non..

_ 'le-Fabriche i `fanno nel_medeimo

tempo : mai, quello


piu_ * alle
- opradette
e, porgendo
con li aiiooli
for
' p_ adyniri
torrifuori
neglancoli
elle ,che
facciate,
manonou.
,_
,
7.
.
v
.
interio. . .1- 7 `;mgqpella deIVecouato,S.Grouanni,eVitturi(laquale tro
uando A _ ,c eia ata del Commune deue eer ara fabricarainie
me c i g-

, o) ; ma nel mezzo delle faCCiate in quella di S.Nicol , e nella


4 ,v -e i dell a facciata di fuori da Leuante ; ilche deue eer tato fat_

.p. , T a rui la Chiea di S.Nicol, ele cae , cherauo fuori delle muta,
{rale predette torri di S.Nicol , e mia; tra le quali ara tata la o.
minata nel litigio; ne voglio tralaciar dauuerire , chanco la mia tor_

e dalla ruttura i conoce , che ia ii antica ds quella di S.Nicol, D


r del medeimo tempo di quella del ecouato) era de priuati, come con`
-a dalla diuiione fatta
tra Pietro,
e Nicol igholi_ di Zoro li 16 Luglio 1400
.
.

5"

1 ?na parte pouerunt turrim cum paratinea ne muraglia pota in Winx


- Marangoni
ta domum [er
DmineSiLuxe
vxore
parte
Bareeauri
zuxta, iuxta
curiam
Iure Boani
iM.
exparie
rocbpro
iuxta
cis ,ai ex
mare
ex parte
domum
dio
'Qi
rum bonorum ex parte ponenns , qua peruenit 'Petra . In alia parte pouerunt do
mum vnam cum parua coquina 'verus Sirocbum cum medietate [talarum plancia-e z
(F' curia oita in Trag.- vix: Ser Dmine Luxe exparte Borca,- iuxta parat: Ser AQ'
cole Iaco iex parte ponentis iuxta murum c'is mediante planca ex parte ./luri ,

U' iuxtaparat: cuor muragl: qua venit in partcm d.'Petro ex parte Sirocbi , que
peruenit 'Nicole .
.
I

L
"A".
j

r
'

1X
f

'

.
LX

Li quali conniono di poco variati hogg , come {i pu rincontrare , c_


quea torre pu eer la medeima, che viene nominata m vna leage del rag~
mento dello atuto antico , (che i regirara nel capo delle Reormationi )
foe di Gregorio di Salnguerra , appreo la quale i ordina, che i doucero

vender le carni morticine dalla parte di Ponente, 8c eendoche Salinguerraj


f glio di Druimiro Vitruri , tra li bem delquale di opra al cap.vltim0 del

terzo libro u detto, che hauee


iurrim cum coquma , (F uis pertinentijs ?Fiam inxta portam Ciuitais ,que
a pu eer la tea , cos per la vicinanza ella porta della Citt , come,
per la cucina , che viene anco nominata nella parte del opradetto Nicol di

zoro, che pur hoggidi in eere tra la medeima torre , e la caa del Signor
Cindri, e quea medeima torre ritorn in caa Vitruri , e poi con Andriola
glia di Iacomello Vitruri in caa Portia da Sibenico , dalla quale la compr
Girolamo mio Attauo del 1489.

La parte dunque da Leuante della fop.' mia caa deue eer ata vna di
uelle torri fatte da priuati nella reauratione della Citta , reata inclua_.

dentro le mura noue,atte auantil 1400 , e u poeduta ne' tempi uequenti


dalla famiglia Cga , e portata in dore da Margarita Moglie di Domenico
Caotti , che reata vedoua la diede in permuta a Girolamo mio Auo li 6
Ottobre 1558, 8c hebbe in cambio vnaltra, chil medeimo haueua comprato

li 3 Marzo precedente dal Si0.Siinon Mazzarello , che riponde in parte nel


cam o di S.Spirito , 8c hogoi oduta dalli di lei dicendenti Caotti,e la_,

pre etta torre , caa vecca agaiunta alla mia caa , chin parte era di
Giacobina Palmora,che la port in dote al opradetto Dmine , Domenico

mio acendente , 8c in parte egli hebbe in permuta da Giorgio de Boan Ma


rangon, che il luoco , challhora era cortile , quando ivaue il opradetto
litigio, e i diceua cortile de Sabaeh , e dalle depoitioni de tetimonij allho- .
ra eaminati ap arendo, che ae empre aperto , e perci il Canonico pre- '

tendeua foe
ragion ablica , e non priuata; ma a parendo inieme.; ,
che il predetto Boan vi aueua fatta la porta doppo , c e lhebbe comprato
giudicato , che non foe publico; ma del Lucio, che l'haueua acquitato, e
da queto cortla ha hauuro orioinc il Prouerbio , chanchoggi uol dri ,

quando qualche caa , cortile ` empre aperto saomiglia al cortile de.


Sabache o tuoren Kakr) Sab :cbeu Duar , 8: acciche le o raderte coe iano

ben intee h voluto untegiare nella pianta della Citta' i vegj delle mura
vecchie; acciehe po 1 eer riconociuto da oonvno quello h critto , e dar
occaione ad altri doeruare sin altri luochi l trouase alcun rincontro de;
veigij dell'antiche mura, e torri , nelle critture alcuna mentione per ca.
uarne maggior certezza . Le mura da Leuante , Tramontana , e Ponente non

haueuano torre alcuna , e nellincuruatura , che i vede da Tramontana ap


ar vn cantonale dinto per tutta l altezza del muro, il quale da egno , che

il muro da uella parte andae pi a dentro nella Citta vero Ponente ,


Garbno, e :Le perci la Citta all'hora fose da quella parte pi retta, che.:

non al preente . `
,
Il muro baso, eeriore,che cingeua la Citta da tre lati cio Leute,Tra
mont.,e Ponte i come deue eser ato fatto dopo'l muro alto; cos i cono
cena,chera ?cato abrcato doppol ponte di pietra; poiche eso pte arriua.`
ua alla porta del muro alto,e la. torre,che glera auanti, e eruia per il codrpo
g
i

466

Delle Memorie

di guardia i dicerneua , che foie fondata opra li primi dui archi'del mede
mo ponte , e vii vcdcuanoanco *,11 veigij delli ledili di pietra , ch'erano
anticamente uelli lati del ponte inerti nella 'facciata del muro d'ea torre.- ,
ch'auanti , che fce tagliato eo ponte , e fatto'l ponte leuatore di le o
( come i riferita ) doueuano arrinare ino alla facciata del muro alto dalli la

ti della ua porta , e nella facciata della medeima torre vera vnaima con..
vn Leone con l anno 1308 , che ata ripoa nella facciata da maeh-o del
Baloardo per coneruarne la memoria .
La torre adunun i pu dire, che ia ata fatta. doppo le mura alte,e ponte
del r 308 5 ma e in quel tempo foero ate fatte le mura bae, h, non i ve
deua veigio alcuno , da] qualei petee dicernere: veriimile per, che)
la predetta torre foe fatta dop o'l muro bao, e che eruiie prima per die

a del ponte per fronte , come a lhora svaua , 8L anto per anco del li d ue,
pati), cherano d'ambi i lati tra le mura alte , e bae 5 de quai quello da Po
nente veniua detto col uo nome proprio Barbacano , e laltro da Leuante,

Zudecca, ,nella pi lai-ga parte della quale, che riponde otto la torre di San
Gio: vi u altre volte la beccaria , ch'auticamente aua ~fuori del ponte in_,

terraferma, come di opra ato detto . `


Il miro bao da Ponente veniua a. terminar doue hora la Chiea di San_
Rocco ; ma nella ruttura delle cae del Boroo e ne ono peri affatto live

igii. Hebbero le opradette mura della Citta due porte, principali vna , _che
rieciua in terraferma, e l'altra al Porto , come ono anchoggi; quella di ter

raferma era in tea del onte di pietra , e perci veniua detta porta del pon
te, 8< auanti, che foe disfattol medeimo ponte , e la porta traportata nel
ito , c'hoggi i vede,i conoceua , chera nel uo ito antico s ma l'altra del
ponte( detta anticamente Dominica , Woragrande per eser ata aggran.
ditaal tempo de nori padri) fi anticamente in bocca- della rada , che.,

dalla orta di terraferma pasando tr vn lato della Piazza condnccua al por


to ne medeixno ito doue hora il campanile , cortile delle monache di
San Nicol .- poiche nelle opracritte memorie apparice , che la Chiea.,
connaua con la torre , 8t hora vi rapoa la porta; perci i pu congict
turare , che la Chiea vecchia , 3c il portale iano ati terrapienati del 1380
al tempo della guerra di _Chiozza per far piazza alli cannoni er difea'del
porto,e ponte , e che pci Ruando furono fabricate le mura tra e torri Vitu
ri , e SanNcol , V1 iano ate laCiate le due feritore , che

_vedono dalli la`

ti del tetto della Loggia , e opral terrapieno medeimo rifabricata poe_


riormente la Chiea, e la porta ituata vicino alla predetta torre doue al pre

ente i vede .

. .

"7"'

Laltra porta , che riponde vero'l Porto detta dalla Vicina Chiea di San.
Spirito i conoce , che ela esa, che lara ata fatta inieme con le medeime
mura .

_ Altra porta pi antica di quee rea ancora nel uo esere , che riponde,
nel Borgo , ouer Citt noua vicino alla Chiea della Madonni- del Carmine , r
di ruttura asai humile , che , e bene dentro nel recinto della Citta en

za portali di legno , tuttauia quando i mettono le croci allfaltre porte , e i


Benedicono,anco a quea vien fatto il medeilno , che doueua anticamente.

eruire per portami limmonditie auanti che i cominCiaisero abricar lo


cae . e i fara continuato no , ch'il Borgo u cinto di mura, come i pio de
iu:

Dl TM .

4.67

durre da vna delle reformationi fatta del 1327. ottol Reggimento del Con
te Datdi Bembo , che nello arurovecchio i trouaua ; ma ommesa con,
moltaltre :copiari nellvuale ono andare in deuetudine , e dimentican

za, nellaquale veniuaprohibto , che niuno ardise buttar limmondite ,


copature nel porto ,o vicino alle mura della. Citt; ma che osero portate.,
nel capo del Borgo in mare vero Ponente , ouero opra la pantera opra il
letame, e di qui ara rouenuto , che dallantico nome , chc be queto ito ,
doue i bureauano limmonditie , 8c inieme li canimorti , che puzzando pi
del reto _dal vol-go in lingua Slaua venne. denominato Paione ,- e con tutto
che `oi accreciuto di tem o in tempo con le accennare atterrationi , e a

bric econrurreuii dice se Borno , epoi cinto di mura Citta nona; tutta
ua ancorali rea lantico nome di Pacbe . La pi antica memoria, cheso

Bor o cominciase cingeri di mura nella , che i troua ne ragmenri de.


con egli di ottobre I 286 r nella quzflc scprime , che a quelli , che aranno

pigliate le cae per la-fabrica. del muro del Borgo mi iano pagare dal Como,
mune , e poi la eguente .
x 289 die 26 .Aug. Fiat murus longus ina-ta part-1m Burgi vque quo tendit pali-j
Kata , E" at altus prout alter mura: Burgi.

Mi e queto muro da abricari foe vicino alla opradetta Porta , cho**-`


c i vede , ouero all'altra , che vi deue eser tata vicina al itO della Chiea

, iSan Rocco , doue hora la porta dell'hopitale di San Spirito, non i pu


dicernere : certo per , ch' ogni Conte era oblgato di ar dieci canne di
muro nel Borgo egli ognanno, come appare nella leooe zo. del primo lib. de',
Statuti, e di tempo in tempo i ara continuata la abrica econdo la poi
bilit , 8c occaione de opetti dell'armate maritime (come di o ta ne luo
chi propri) , ato coniderato) rrouandoi vnordine del con :glio di 22.

Settem re 140; , che i facci vna torre in Borgo , 8t vnaltro di 22 Agoo


1404 , che la torre , ch'era di legno in Borgo rifacese di muro , dal che.; .
i deue dire', che l'anno recedente , quando il R Ladislauo ricerc , 'che,

fose abricato vu Catel o nel Borno , non volendo asentiru il Coniglio ,


fatta lega con Sibenzani ( come di opra tato riferito) i facese all'hora...
in fretta vna torre di legno , e poi

artito di Dalmatia Ladislauo , i ria

cese di muro , e uequentemente 1 troua memoria del eguente tenore d'


vnaltra torre .

'

! 4t a. die r 6 Septem. .Aum I'r. in Sala magna 'PaL cis pres.nob..viro Ser. Bitte
Gregori) eXam D- Marino Radini Canonico Eccl.1'rag. cj' Marin iio naturali Ser
Mire Mauri teibus Ufo.Egregij,' prudenti viri DD.'PJ[qualinus de Reflis de Ra

gu/o Comes Trutndreas Cigaflz'colaus Stipe de {egis , Simeon 'Nicole Iacobi '
Iacomellus D.Luce Viuri tudices Ciuit.eiudem (J' nouem nobiles uper prouione
de bono at Ciuit.Tr. deputati babentes plenariam libertat per Gener.Con. Tr. ei;

eoncea'" attri'buta prout de dia liberta patet in quadam Reform.per Gemeon.


Tr.capta,@' obtenta eodem mill Ind. (F die 14. diii men: [apt: omnes pere, (7 no
mine-,CT vice cis The! vna parte (F I'bes,ac 'Presbr Tbomanus frati-es , ?F la'

tai-[le Libar de Burgo Tr.parte ab altera ad infriz'a palZaK'' conuentiones [ponte dc


earum corn, concordia inmul deutnerunt "aid. ip l'bts, Presb- Tbomasrejiper
t i

Gg

'

46 8

DelleMemorie

e c. dederunt 'cdis D.com.Iud. s (F nouem nob. vid. D Blao .Andrea Regio


militi, Biue Gregorij, Mire Mauri, Iojepb zeri, Donato de Caottis, Bufala D'uymi ,
.Georgia 'Petri de Aegis, Mtchaele 'Nicole Vturi, (a ibidem pres: (a' n55- (yz. recip.
rnam domum lignamints cum loco iparum Ios , E? presb. Th. potam in Bi. rgo Tr.
iuxta domum Rade Leutich mediante canale, (F alias connes, quam domum Prcfm
nob: DD ComJudUc. acceperunt promanione , (F habitatioue ratrum Tre-dic_
de Borg. T. cum ip vigore difia reor. intendant domum antique habitat. digim.
?Nd-PMP'T/MNOU'
muratione
ciui. protcere
diruere,(
proernerefq
_.,
.
.
.
,
s ua domus
di. lots, e prasb.Th.utt per ipos met exttmata [tin-500 Par-quam ratt' caueruut,
* proeo quia prad'c. tradideruntulis nam domum Tr.a` undo vq; ad Celum,
que domusfuit olim Petri Cimataris dii Lulci poit: in Ciuit. Trag. iuxta domina'

Clapci Bra/benich ex parte Boree (Fc.


Da quee memoriei deduce, chauanti il 1300 i cominciase a cinaer

di muro il Borgo , e che allhora sandase dilatando il uopatio vero Fo


nente,gia che i concedeua altrettanto luoco , che i andaua after-tando , a

quelli, a qualiitpigliaualproprio , ene'tempiusequenti i ara andato


ogni giorno piu ilatando ottil dominio de Venetiani particolarmente;
vero mezzo giorno perla commodita del porto , e fre uenza della nani.

gatione che vi doueua esere, la quale interrotta ottil Zominio de gl'On


guri i andato rirmgendo , come dallvltima memoria appar per dui-[0
m tato di difea . Finito di cingeri di mura il Borgo orti nome di Citta
nona , come i deduce dalli opraregirati ordini del 14t7 , e chauee mas
torre nellan golo occidentale vero Maero detta Oprah , 8L vnaltra nellal
'tro vero Garbino detta Maera , della catena-alla bocca del porto, e nel
la cortina di mezzo giorno , vicina a quella vnaltra piu piccola, 8c incontro
alla Chiea di San Domenico la terza, e perche nelli medeimi ordini ven

gono mentouate anco le torti della Citta vecchia ,` uella , chera all'horL,
delli heredi di Come da Spalato , cherano glioli iZoro opranominato,

8x' hora mia,dellaltra quella di _Gucha ( fori critto co si per errore , e de


ue eer Giudecca) ar la tea , che dis. Gio: , dellAbbatia; quella del
Vecouato pur hoggi della ea ragione , laltre due vna de commune di
Zuan de Gopa, e laltra di Saze deuono eer uelle di S.Nicol,e Vitturi ha
bitate all'hora dani opranominati , e quee ono'tlftte le memorie dello ia_
come] quale i trouauano le torri, e mura della Citta VGFCla, e nona quando

u battuta la Citt. dalle bombarde dellarmata Venetiana del 1420, dalle,


quali oltre li 'danni fatti nella Chiea, Palazzo, e caa del Commune in Piazza,
nelle oprareferite commiioni fatte dal General Loredano al Conte Den-ico

Vengono epreie quete parole .

.. '

.ie torre rotte e di. . . . . . ono le abaare n i muri moranda e-l faKe per
dubio le non azano danno . .` . .
1
- '- "
A

. \

I.

'

E benche vi manchino alcune parole, chinterrom ono il eno ;con tutto


ci i conoce,che le torri erano rotte da colpi delle Eombarde, e che voleua
foero abaate al paro delle mura s ma col olito della moderatezza Venetia

na non voleua , che i vac orza, violenza aperta ;ma che i pigliaie pret
to , cheii'aceua aciqche_ non_ eadcero da e, e faceero danno ,~ inguan
- ,
to
1

' \

D: Tr-em .

469

to mal itato foero ridotte ese torri l'infracritta memoria lo dichiara di


vna... .
14.2 l die I 7 Iunij comm pred. D. Com. ('5" Imi. Marcus Stephani de ladra tinor
presrnob. m. rNicolao Snpc de Tr. cum reuerenna dixit quod pred. Ser .Mc. 702
lente, confentientc Da Mathi-Ka vxore ipus locauit adaum ro anni: x
1'pr Marca vnam turrim ipus Ser Niatam in Tr. amdo v/'qi ad ue um lieux-dc
lora:. con/Z. inr. diez zz Ia. 1418. pro qua turri 0mm' anno ipe Marin: olai::~

[ib. ;o pur. , (a' in ipa mrri non pote babimre cum : tata coperta , ' in, maxi
ma mina igitur (Fc.
~
Ex aduerfo d.Ser Nimaia-it gd erat rerum quod dJurris erat in maxima mina ,'
dl' Wide minato, E? i erat minato non fue-rat eius defeus , ed fue-rat ex defeu

lapidum bombardamm Ser. mi Dominij n-i Ven. qui lapide: uerunt proie in ipa
tum (Fc.

. .

Declaratum quod Marcus paitarc , C9' recedere;

. .f

.E nel ne d eo atto ono regirate le due eguenti nor .`


di: Ian.- 1418 Ser .Andreas Zige Ioeph locauit Ser 'Nicolao Stipe de Ze;
gi: muralias in Trag. iuxta curziuum domus v ipus Ser Nicole parte .Auri

iuxta paratineam d.Scr .Andrea a parte ponentis * luxe.: iam cis { parti!). Bo
reae, (F Leuantis .

Eodem die pred. Ser Meol- Stipe pte , e? tonfo-nite Da Mathieu ci: vxore
lo oauit pro anni: x prox. Marco q. Stephani tinori de ladra ci: Trag. ibidem (Fr,
turrim ipm Ser Nicolai pro vxore cum curtiuo contiguo dix turn' a fundo vq;
ad Celum intelligendo curtiuum 7t ad portar cani e domus ipus Ser Nicolai
clune po/t : in Ci. Tr. iuxta domum Ser. Mc.

parte pone-mis, e? muralias Ser

.Andrea Zige Iac-ph parte Borece via cis dparte leu., e? iuxta murum cis &par
te .Auri promitt. (e.

Da quea memoria ap ar , che la torre era~ di Mat/icha moglie di Nicol


Ciga, e chegli haueua a atto anco'l reo della caa , e Cortile contiguo di
Andrea Ciga : onde chi oil'eruar li confini conocer, che quea torre non..
pu eer altra, che uella,che u venduta dal Vecouo,di Leina al Commune

del x 380; m come 1a poi diuenuta de priuati non c mcmoria,che l'e rima:
cona per chanco ne tempi poeriori u .da priuati polleduta , e la citata...

alle Monache di S.Nicol:


.
E quello vien ordinato nelle opradetre cmmiiion, che fiano abbaate..
le torri al aro delle mura; i dicerne,ch*in quea ato eequito ; non olo,
perche li uoi feneroni ono ridotti al paro delli merli dellalrre mura ; ma
guello pi euidente la cornice, che prima doueua cinger tutta la torre i ve

bCZOraa che ne ia ata leuara parte per dar il decliuio al retto fatto nellab
a aria .

Hebbe(come di opra ato accennato mira il Loredana ubito prea la...


Citta di fabricarui il Caello , e regolare altre coe per icurezza della Citta ,
le quali onalungamente ditee in duplicati ordini , chintieri i rgirano
per appagar la curioita di chi vorr. legnerli . Cominciano esi ordini con la

narratiua opraregirata al cap.; di quco medeimo libro Magnici e poi z

Gg 3

Tre

'er-,ro

DelleMemon'e

Primo che alla detta torre appreo la torre grande , la quale e l'a agoma;
torre ia dado eluo tondo quanto ia dc biogno, e leuada i, che ia da terra alta pa.
a diese leniciani, eatta maa-{a tutta ia torre de calcina. e piera p [in al condor;
de li muri vero della Citt . I tem , che del muro de la terra cippo la detta torre den-
. 5 tro della Citt ia tirarlo el muro per incontro de tramontana vero terraferma paa

o, el qual muro ia groo pie r s, oltre la carpa , alto reramente n a lefammi de


e merladure pie 40, e che! ia tirado v altro muro vero ponente de la detta groez.

La , " altezza , in cauo del quale muro de uer ponentea tirado el muro infuora
'vero tramontana per larghe( a pa xi in. per lunghezza pai 4. .Al canto vera
mente de li detti duo muri, che arti dentro de la Citta/ia fatto una torre a ei cantoni
fuor de li muri de circuito de paa I 8 [enza lacarpa etiamfuor de i muri , e d'alto(
za de terra paa x la groezza de li muri de la dita iapie 15 de lacarpa in u . Item
a alzade le mura de la dita Rocba de uero ponente in quella parte, cbe leon bae ,
it-'be le ia redute all'altezza del muro de la dcta rocba de vero oro; Item ia da le

-do faze de la dita rocba dentro la Cittdfat i barbacani largi dal muro paa doan
da tir-ide lemura de li deti barbacani ala ria de le mura , 0' dela torre detta . Item

aate lefoe intorno li dm barbacani largi paa x, e undati quanto i pu , e a


muradi de la parte dela Citt . E perche lo compreo del Caello , e de le foe vero
la C [miara di eccei-a bater per terra algune caette de ligname , a le dite caet
te tolte per eompreda , o uer per cambio equiualente. Item ia atiooa a a le dita _ ,
lzrgbezza e profondit del ao del dito Caello per incontro de la torra Maira per
no a le mura dc Tramontana ia ettamdio ano muro de Barbacan de le parte den

tro del dito ro , l cbe el terren done lo lago romagna per reio al dito Caello . E
nota cbel ditio ao del receto a bancbado tutto in entro , che la torre Ldlla del
Caello lo poa ben dt''der . Item a batudo cr terra quella parte del muro de
'Pero Oiro per incontro dela torre menor del Cajbllo , che con rn torexin da eer

_fatto nel barbacan e poa con rn grapo montar ul detto muro de oro , come e' nel
Cael de Zara: fimi liantemente iafatta al muro da ponente . Item a batuda per
terra la torre cbe ul muro della terra nona dalla parte de Ora , la qual ve niraue

eer pi via-ina al deto Caiello Zoe la torre nona quadra , egrande . Item ia fatta
la porta del detto Caiello da la arte de Tramontana W# i* llmdl TMW
paa cinque . Item a fatto e' ponte da la

torre maiftra quantoe puo


altropontee paa ma _i

mb'eidi z ,v
' - '

" -*

A d' i l

;A A u diremo Per un
iaia dita torre mai

{ira quantoe puo. x '


tanto m qua

agili-Zan o
nti , che nonepoa an
, ,1 ,A ` _,r, eon alla parte d'ora, del qual barbacban U' ponte
'- , j ( ' to oo . Item a le mura dela parte d'Oiro imcdiate da

Fm ""4 PW a la qual/ia d pota del Cafiello i cbe per duo parte e


" *Lente ne la Citt . Item ia fato le tancie in volto , e la ciernaegondo

. WWW - Itemaguaa [eporporere , @- ato nn arzerei che abelmente e


i ica meter {ente nel dito Catello. Item mejso in fortezza el (Ia/lello de muro, o uer
5-;

teiafunditus ruinando tuto el muro , che dmidc , e parte la Citta vecchia da la::

nona . Item termcna l di circa le fortication de la porta de vero terraferma , e


Primo cbca roto el ponte de piera da la parte contigua del barbaclsan, che vien a l'a

Citt pie 18, the comprende volti da daue-Ifatto 1m ponte leuador , (7* *una ai-aci.
-neca alla parte dentro vero el barbacan .~ ia Cfldflidio leuado due-alle de muro per
traueron'unapcrta ad altra, cbe da una delle ale al altra a pata 4,1' muri ?EMMM

te

*- '\ r

'

Di T'r .

~- .

.~

,4,71 ;7;

:e de [e dite alle ia groi' pi 4 alti' rann- da terraipasa cin ue , in lanmitd ver:


mente dele dite alle per n alla Saracineco de vero el ponte_ [174 poo ponimento pu
izo; inul qual panimentoe vada percala de legno, meaul earidor de le mura dz
la torre mazor . Sia etiamdio rate le docalette contigue al torexin, cbeonra el pon

te a li qual due aleafatti portelli per var i barbachani , e vna caxcttaper le arm:
de compagni deputadi a la guardia de la porta {oe da la parte de la torte mazor. Item
a conzprado, o HH' dado in cambio equiualente la caetta contiguo al muro de apor
m de terrarmalzc de Tomaso Lutac,ea ruinadamiantementeaato de quela
parte de le duo caette, cbeucieda la dita caetta de Tomao verra la tua-re maior , ne

la al die habitat* el Conteiabie p la guardia de la Cittdda qual arte ruinada pare


ra aiar a laegurtddel muro p lo qual e nd da la torre maor a a dicsa de apone
maera, cl qual tnuron doplado da la parte dela Citta . Item d la dita porta mat
ra dela Cita a fatto una Saracineca di la parte dentro dela Citd per la difea de
la qual a armado de ligname ei torexin de ora la dita porta dale parte dela Cith
corando zu per lacala che decende vero lo caxa del comun ,in cauo de la qual ca- '
la ia orticado de porta , eia etiamdio fatto nn reuelin dauanti la dita Saraineca ,
diante dal muro dela Cita paa tre con lagroezza del muro , el muro del qual ia
groo pie.: alta veramente 6 pin-del qual reueiin ia la porta diuero [a torre maior.
.Item delibera li diti Ss." , che queta parte dela torre , c e ul pontep el qual e W
da ia Citade al iolaia da la parte de ponente {oe vero el porto totalmente rouinada
cbe li nomagna olamente el pilairo oportuno al ernixio dei ponte . Sia etiamdio
miriade la dita torre da la parte de Leuante tanto che olo li rimagna parapetto co.

~merladura come lo reio del muro contiguo vero la Citd; ia etiamdio rninado drit
to ai arapetto del dito ponte da la parte del ponte cxcepto quella parte , che beogna
vper o receuer del ponte .
'
Ser. 'Principi ' Ext-.MD D. -Fran-imocm' *D.G. inci-"to irt' Vemc. Ser

-princeps (a excell: Dip-nocr bumili recomcndatione premia-VSth-mprimodu

ximus intimandnm :1M71m pro-"nte '

Tonicnmww-Witione

bui: Wi oci Tr: ac pro omni bono regia-{fu coniderato ee oci pred: e?" quantum
1mm E15: in hoc ipo loco pote rider quadre; tuta eet (Fecnra quod null; alter
Eptisforet in pred: loco vo ni vna: Veneti veier . Po/Zen vero [urta mandata ne

ri incliti Dom. nobis iniona circa ortilitium conrnendnm in boc veiro loco Tr.
pro conernattone ioci eindem nosmul cum nobzviris D D. Penh Paqualigo , Ni
colai Triuiano, U" Bartholomei Lombardiupracomitis galiarnm verarnm dium
locum Tr. tati-*m a parte temermaz , quam .i parte maris mature conpexitnns , (5',
examinauimus vbi, ('9' in qua parte terra rm-e, nam d parte mari: mature conpe
ximus, (F eraminam'mm rbt', ce- in qua parte ip ius oci babilius , (F comodi: cm

ecuritateqmec non etiam cum minorilms expenis eri poset aliquod fort-51MB in
cui: quidem ottilitijabricandi examinatione, (a' deliberat: multa: reperimus ,'
varia: contrarie-tate: propterpijitndinem' multitudinem domorum coaderentium
CT ob quasdam volta: iparum domorum , G" alias quamplure: caua: propter qua*
rem aportnnum et rt in crd-ne dando dia fortilitto V. Dom prouidere digetnr mii
tere aliquem lngeniarium ad boc nt tam deorticatione ,', quam de expert/i.: mino
randis vidim- prouideatur: qnoniam hic non reperitur aliqms apt: ad hoc , nec ine

Imiumodi I ngmiario eri poli: aliqualiter , U' eet conruendnm , e? fairlcandum


jecundam parere nritm vnnm fortititinm in lmnc modnm vid: ,Quad quadam tum':
ci' .c , U* ata mrris Ep.:th non muttum diam ab illa, aut turris .Abbatix cum .Ab-z

*5^

cz 4 baz

472;

Delle ~'Atrrmrie

batia, qua alias ?bombardas V. Dom. in parte deruta fueruut, (o' que u: a

capite pontis inulx eleuentur (F' forticentflr cum muri: , barbaeanis , (7' reeeptis
eirea eas cum quam mznoribus expens eri , eo* fabrteari poteri! ecundum ordi

em dand

per ingeniarium transmtttendum per V. DD. quia propter paruam m0

ram, quam Ego Capi! traxi in Tr.- non potuimus totaliter deliberare quomodo eri

debeat fortiiitium antedilum, maxime non ee'nte bit aliquo Magdngeniario ad

pred: net etiam ee! aliqualiter deliberandum ne eonlio D " parete vnius Ing:
marij quoniam talis 171g: melius ure: ordinare quam ego . Sed vnum e Ser: Princ

quod quamuis prouidiemus de faciendo laboraretdirluales a E? Ciues pt expene


minores nt tamen illa modica quantitas pecuniarum, quas mihi C0`miti miis
D.D. Capit: V. Dom: nihil eer ad tantum opus fabricandum ex quo i plate: Dom:
V- quod dit: opus titius , U* tum debito modo deducatur ad nem oportunum erit 'ut
de pecun. nette/3. V. Dprouideat, U mittat. Verum quia conderamus quod a
latere ponentis vbi e quadam turris magna aqua mari: rofundior e, U* latior*
ob bano cauam iter, ac aditus ad turrim prede e babi ior per quam parte; zum
galea quam naues in 0mm' oportuno raf melius, etutius pocnt uraurum prg.

bere dita turri , quam a latere Leuantis , "ubi aqua maris non multum profunda e,
nec etiam lotus/it latus , ex quo alea , eu naues non pount udire murum Ciuit.
Ideo diia turris magna primo efortieanda ,- quamobrem ego Comes pred: cum
iliis pecunjs mihi ad boe deinatis quam prio/Zia.: potero ineipiam murari fatere

dit'fam turrim d parte verus Ciuit:, 'ubi aperta e, qui murus t ampli: inis pe
dum eptem tum dimidio , " altitudinis pauum quatuor ad mens: Tr. a q. mer
Inuptrauamenta
latura; nam videmus
, 'boe
lignamina
ee de preenti
alias pota
magis
proacces-5
eooperiendo
( etiam
d. turrim
min oris
detfft
ex en
t

porum , quibus tune non fuit coperta omnia putridajuut in tantum-quod iignamiua
nona erunt neecesaria, (9' opportuna , (F quoniam videmus quod ipj'a lignamina

non poent haben' per viam Segni-e ni tum maximis expen. Ego Comes pro mi
nuendis exPen.bortarer D. V. ntipa D.V.prouideret, e? conduti fatere de Ven.

quia multa minus eonabunt, " cum minoribus, U" preius quia nauigia non re
perirentur in loco io 7* quas quidem expen. in quantum potero iuxta mandata ?fa
attenuare curabo . Ipfa enim turri murata debito modo Ponam nt-m Come: eum
oeijs uis ad ouodam tufo/igpredmduifans tamen s.V. quod ni ;Forum prouideat
de mittendo ditta-.ii

tupporumip f
_ Burgieeoe
(Magna, @q

'

iti-t tam pro eoo erturaiquanipro 0 ii-,_etim i6, mit,

'_pnpote . ulterius_ eonderato _quod murus uouus


', g anda, in medioeuius muri e qucdam turris
A s quod d. murus deruatur pro parte taiiter quod

gm inferi di -
r - a -7 a ero turrzs quadra funditus eruatur , cut U a
;,Lltfuitteifinaium x niqseonderauimusmurum diuidentem Ciuitmet. ano
, . ,meu `- s?" tunore funditus euellendum, ed [eeundum parere no
"
'Mat, ' eturius ei? rt non deruatur ni poi quam turris catena an
"
eum illis al s duabus turribus in Ciuit: veteri fuerit forticata , vel quan
, Dom. V. manda it. ,Qua omnia V. Dom. [erious denotauimus vtipa plenam
eipiat informa; [ed tamen defeu pecuniarum ad di/4m fortilitium fabritan
dui-11,19! lapidum,ealcime, (F' milium in tempore non valemus forticationem
illarum tunipracrip: nibilominus circa opus turris magna portus varabimus pro ~
poe. Preterea deliberat: alias faam per conf. Raga!. in aduentu pei. u. D. Pe
tri Cai-ario, (FD-Vafioris Bragadino

res. incluam tranmittimus mul tum de.

iiberatione nora (' parete *ultra adui ationem ipfarum liter. "ut prelibata Dobm. i.
4_
o.
n

ik'

Di- Tua.

47; '

babita pleniima infarmatione valeat prout ei videbitur prouidere grati-c cuius e


humiliter recomendamus Dat. Trag- die 4~Aprilis 147.4. Dom: V. Ser. mandato 'Pe

trus Lauredana Gen. Cap. Maris, (9 Iaeabus Georgia Com.Trag.

Da queta ortocrittione del Loredano i conoce , chegl foe di nuouo


tato mandato in Dalmatia per perfettionare le orticauoni da lui medei
mo diegnate, che non erano nite : del che non i troua'altra memoria. , che
uea .

Nello eo ragmento di regiro vi ono anco glordin mentouati nella.


lettera etei in lingua volgare come li rimi, che contengono lo eo , che...
nella lettera epreo ,- perci i trala ciano , vi anco vnaltra lettera del
Conte Gio gio olo, che criue a parte al Prencipe; nella uale ono replica
tele mede me coe, tra le quali oetuabile vn ol partico are, doue auuerti
ce,che i doueua fare vu Barbacano di ietra in luoco del terraglio di legno ,

chera appreo la torre maera con le eguenri parole .


Conidera enim quod uper Bertechis` ligneis modica defenio eri pote , quia
'1771715 fclopetus a manu cum aliquibus balisis eset uciens debellare ipurn terre
leum, taliter quod *un us homo non eser auus aparere , (F' debeliata ipa terraleo iur
ris ipa quid valeret?
_

_ We terragli, Berteche doueuano eer lo eo,c'h0ra i dicono gale


ries mz quello che degno doeruari , chin quel tempo cominciauano a
doperari li chioppi da mano inieme con le balere , che la pi antica me
moria, c'habbi veduto deli chioppi . Quanto alle orticatoni della Citt,
da queinormationi i deduce rima , che la torre maera, della Catena_,.

ia la tea, chil machiodelCa ello accreciuto per in grosezza, 8c altez


za, e ridorto allhora in fortzza col uoi' "so attorno, e cierna denrr0,del

la quale ancora in esere .la canna.; ci-5124.? tato traportato in nel


la, che i vede nel cortile fatta del 1571. quan o u dicoperto eso macfhio:
E e bene il recinto deso Catello con laltre torri non corriponde in tut
to alli opradecritti ordini, ci prouenuto , perche esendoi allongata...,

molto tempo la ua abrica, i ono anco in parte mutate alcune coe : tutta.
uia rimane ancora il veigio delli foi otto le due porte del recinto alto,che
ono tanto base,che lecrecenza del mare vi penetra per lo chiauiche , che;
ono ancora in esere,e i aprono,e errano ;i beneplacito i e quella terra , che
1 vede nelli riuelini , barbacani ata portata iui poerormente quando

tato ecanaro il canale dalla parte di terraferma attorno la torre tonda del.
langolo; i deduce anco,che attorno la medeima torre maera, c muro da...

Ponente verano le porporelle, che idiceuano Zetto (dal gettar delle pietre,
che i faceua nel formarle) le quali impediuano , che le galere, e barche non_.

potesero accoari; e di quelle pietre ara tato fatto quel piano , che i vede
auanti
porta del Barbacano
da mezzo
giornoordini.
, acciche
vi pono
dare le la
galere,come
seprime nelli
opradetri
Il muro,chc
dinia proeno., ,
la Citra vecchia dalla noua u demolito in maniera,che dal canton di S.Spiri
to ino_vicino alla Madonna del Carmine non ce n veigio reando ola

mente 111 piedi ancora vn pezzo di tutta la ua altezza inieme con la porta di
opra mentouata . Il muto da mezzo giorno della Citta. noua, ato ne' rem

P1 poteriori tutto rifatt0,e della torre, ch'era incontro a &Domenicp non..`


a

ene

"474.1...-

Delle_ Memorie

e ne vede woalcunol muro da Ponentegoca nuna alteratone ha.;

patitosqnllo a Tramontana ato in qual( e luoco ra pezzato , 8: viti.


mamente'rarm dl nuouo . La torre Mahyera nella Zu ecca li abrcatag.
nelteinpo, che h' Turchx occupata la Boma sandauano dilatando per IL..
Croatia : onde l paean furono necetau ricouerari parte nelli proim
territorij de Vencnaxgje e parte paarono in Italia, 8c Ina; ma continuando

tuttaua, lx' Turchi le ,correre arriuarono alle marine , e del 1537 preero
Cha, come ato refer-ico nel capitolo precedente , e perche all'hora re.
mena daedourono fatte le pianato , con le quali u nito di rouinare il
monaerio di S.Franceco, che tante volte era ato rifatto , e delle ue roui

ne fatte due piazze per il cannone, vna ap reo la porta di terraferma( cho
ra inclua nel baloardo ):, e laltra doue x congiunge la Citta vecchia con..

la noua detta di S.Barbara, chancora in eere , come. dalle eguenti memo


ne deduce '

" ?LT;37:

-rxz :i

1538 die 3 men.- Sept: Nos Zacharias .dario pro Ill.- Exe-.m Ducati Dom:
Ven: (Fc. Comes, " Cap:Tr: niq; dxriffu: . Cum [it, quod de mandata Ill-"- ge
neroi D Camilli Vrni Subaru-:tori: Grill: Dalmatia derua, e?" irrita fuori: Ec

ola (F oanuentns D.Frat: S.Francci extra Forum rermrmx iius oiuit. Tr: pro
publica benetio , (F' oonumptifuernnt lapide: , " lignamina in baionis , (F all'4':
neocesarijs pro beneficio I[levi Dominn~ , e?" nf tius Ciuzt: . * pot fuernnt lapi
des porm d.Eolx in porta nona im Cin: (F' alii lapide: in obtnrando portam vete
rcm, (9" alia necesaria aciendo} E' lignamina pota fuerint in baioni: ouitcrfa

His pro oonematone iius Ci. volante: dios DD-f-es in aliqua remunerare , "
ip: prouidere dc aliqua loro, *ubi babimrefoint, e? bi nomine dza religion re edicare alter-um mona: vbi Hi-aereo ;abitare [zo/n!, ' totalim ex Imc Cini:.
(9' territorio cum ma rima incamodo bui: Ciuit: communicand ocia eorum* v:

habeznt [0mm vbi comrari point Pro beneficio buius Cin. concelebrand Diuinz
ocia nomine pred- Ill: Dom. Ven. ad ip ms Dom.beneplaoitum damusjmpertimm o
conced. Re. D.Mag. Valerio Ininopo itano miniro 'Prouinoial Dal. 0rd. S. Fran.

nomine ordinis,c7 relig.d.S.Fran-ipumq; inneimus de Ecola , (F loco :1.0 &Lazai


pon in Inula Bua cum damibus fbi contigui: , ac omnibus iuribus , (F Perline-my.:
d.Eccl. S. Lazzari pean. Et per:. cum uis ingrebas , (9" eye/[ibn: vq; m vm:
publica: , (o' alii: omnibus iurib. dich .Enti-e quomoocunqsfpf. E? per!. dando
ip/ Re. D. Valerio nomine ({Jeligionis, eu alia tram d. reltg. em: nomme plana

riam libertamn, (F' aufortatem ingrediendi in dium locum d.s.Laz,ari ,e' posef

onem corporalem ad fui beneplacitnm accipicndi , ' ibianfli , e? babifandi _cum


quibucumq;fratrbus d. relig.fabricandi vtendi , omnia alla ncofsanafaotendt
pro comdtate Fan-um , pro ut decet vveri: patrom's ad beneplacftum {ll-m' Dom:
w upra: bac tamen oondtione quod D.Gelinz , quae ad pree-ns habitat 1m uberna_
:rix dz loci &Lazariin certa domuncula iundic'fionis d. Ecclzx non po 1t expo;
ex dza domo ab ipsfruribns doneo vixerit , e? boo omni mel. eFo. Aum Trag.

m :amara inferiori Palatij pre. D. Matbeo ,Q unrto , Icanne de Raf-m , (7* Iacobo
Tam'leo teibus .

Weo luoco di S.Lazaro era ato anticamenre flenaro_ per i leproi_, L3


quando 11' 18 marzo x416 furono rinouari glanuchr ordmx ngoroi, che tutt]

glhabtanti dellflola Bua Lionello@ zxrari _fnxogg cettuag 4 Leproglez

a '

Dio-a.

.,

47,

icmjci, e recmdch'etano donne-romite, chabitauano appreo la Chiea dl


$.Andrea , e Madonna del Lito) e_lvltimo Aprile del medeimanno u con..
cea licenza ad Helia Canonico. diporr fabricar la Chiea di S.Lazaro nell

iola Bua,che in piedi ino alli giorni nori, auanti che i fabricale quella ,
choggi i vede aggtandita inieme col (lonuento .
`
Tra le due porte prinCipali della Citta vera anco la rada principale , che
paa. per il lato di' Ponente della piazza 3 queta ha coneruato la ua dirittura
vn poco variato da alcuni cantOalidi cae, e cale conrutte con poca tego.
la netempi pi moderni, e anco diritta laltra rada,che dalla Piazza v ver
o Ponente per tutta'la longhezza della Citta vecchia , com'anco quella, che
da mezzo giorno seende vero Tramontana_ , e Viene ad incrociari con.,

quea, che anticamente doueua riuCirea dirittura vero mezzo giorno da,
Ponente della mia torre , e poeriormente deue eer ata interrorta dalla...

caa Statilea,8t altre contigue; l'altre ono torte, e fatte fenz'alcuna regola... s
dalche deue credere, che nel reauto della Citta ai-a ato permeo a Cit

tadini d'occupar quelli Siti, che li aranno riuciti pi commodi per lhabita
tioniioro fecondo la PObilt di ciaCuno, e uee rade anticamente non
doueuano eer alizate; oiche i troua memoria ne framenti de conegli,che
li 24 febraro I 2.90 foe dipenato a Stefano dVgerio dAncona Podea l
obligo, c'hauea ciacun Podea, o Conte di far alizat al tem o uo, 50, pai

della rada, che dallaiporta del porto andaua vero le porte el ponte , e e..
uea , ch'era la princi

le non era allhora nita di alizar-e , molto meno

oueuano eerl'altre men frequentate,e non trouandoi nello Statuto men.


rione di queobli o, com i troua delle mura del Borgo , i pu Fongiettu

rare , chal tem o ella co pillatione dello Statuto , che fi del igaz foe di

gia finita di fa izare, e permommeo'l regitro d'esa leggc, come ono a


te ommele moltaltre ; delle quali quelle memorie , che ho trouate le h po

e nel capo delle reformationi .

"

N deuo ommetter dauuertire , che le due rade di opra mento nate , che

venendo ad incrociari diuidono la Citta. vecchia in quattro parti doueuano

emire per conne de quattro quartieri, nelli quali i compartina antica


mente ia Citta, come era anco diuia la _Citta vecchia di Spalato con quattro

rade , che riucendo ciacnna ad vna delle 4 porte della Citta veniuano ad
incrociari in nel ito, done hog i i vede nel lato di tramontana della Piaz
za del Domo iiveigio douc era itiiata vna colonna , che da Romani oleua

metteri nellvmbelico delle Citta , che etuiuano anco per meta delle dian

ze delle rade militari, e correnti; che per tutto lImperio Romano miurate
haueuano per ciacun miglio vna colonna con il numero delle miglia : vna
di quec deue eer ata piantata in quella pietra quadra d'altezza di due..
piedi per facciata, che i vede nella rada , che dalla Citta di Tra conduce..
alli molini alla ripa del marc (detta terra roa) .Sc in Slauo ( drgllclt' Bright)
done nella facciata uperiore i vede vn buco quadro , doue deue eer tata..
incarata la bae della col una miliaria col numero delle miglia; ma perche
quea pietra non lontan dalla Cittaper vn miglio intiero biogna ineri
re,che con qualche occaione ia aca moa dal uo ito antico , e traportata
iui, pi too, che in quel medcimo ito veniua :i terminare lo pacio delle

miglia , che doueua cominciar da Salona ,e continuare litoralineute ino al


Pretorio della peniola , e terminare, a Zara .
u
.i

476

Delle Memorie
.

b* _ -

Il mare circondando la Citta forma dqe porti vno da mezz giorno , che '
maggiore , capace diVacelli groi , ch anticamente non haueua la ripL ,
c'ho ai vede , che u fatta dopp-o'l 1420, 8c all'hora verano due queri ,`

luoc 11 doue i tirauano le barche in terra, ouero i fabricauano,vno ap 'reso


la Chiea di S.N_col, e laltro appreso quella di S.Domenico , come i vede
nella legge regirata nello tatuto_ l.2.ca .62.

',

Ual, Porto da Tramontana minore , e olo capace di piccole barchette z


haueua dalla parte di terraferma la ripa fatta di tre ordini di rose, e lunohe

pietre incroCicchiate maereuolmente vua opra laltra d'an e le parti tdel


ponte di pietra , per quello pario , che nel diegno i vede , e per quejlo i
puote congietturare quando u disfatta, ara tata fabricata inieme col Pon_

te medeimo, che nello eo tempo anco disfatto; e con tal occaione ca


uando il foo alla mezza Luna , riuelino del nuouo Ponte , urono trouati

tre pezzi di atua togata di pietra pi grandedel naturale , epolti otto ter
ratre piedi, che Ono atl ripoi nel muro vicino alla porta dea mezza_,

Luna per coneruarne l_a memoria ; e con tutto , che dea tatua non i di
cerna altro , che vn ginocchio con la cocia coperta dalla toaa , perche f
trouara vicino alle pietre viue enz'alcun veigio di muraglia, o caua antica,
f aiudicato, che ia ata pezzata nelli tempi antichi da Chriiani per leuar

la pertione, e epolti li pezzi in vari) ,luochi .

Era olito, che ueo porto da terraferma ogn'anno i cauae,co me i Ve

de
nella Legge 18 eldel
primo
lib.de
Statuti;do_ue
apparendo
anco neconc
gli[cana
vna_,
di quetecauatioui
1292-11
17 Marzo,viene ordinato,
che [iz
to il porto dalla parte di

IF che il fango , che i cauara ia poo

al ponte dell'Io adal

ceh diligenza , che. anticamente vauano

li Cittadini ognan .- .`

,girer baoil mare di cauar nella terra ., e giara ,

che dalle piog'

' L . ortata; accioche non. reaie amunito il porto ,

che da quella z ' zz

cauatiom*

_ina er foo della Citta, e con talnome viene nelle

- '-7,

tte 'ordine del Senato, nominato .

;loco-*ep educatagmpiru,
CdP-_if

,i

,, ,

;i

L ; ie,che vise auanri lanileimo del Signore , queta nella deolationo

;3 ella Citt u dernto'ome dalla vita di S.Giouanni cona,e la ua ruttu


7.., ra preente

.h'il uo rioramento cominciae circal i zoo, il che i

__; certica dawincrittione di opra referita al cap: :6 del libro a, che opra la_,
i orta meridionale i legge colpita attorno la Croce del i 21;. Del capitolo

dea Chiea_ la i antica memoria nella opracritta entenza di Pietro


Ongaro
ArCiue
di Spalato,
nella quale
determina
li luochi,clie
erano
otto
oicouo
alla diocee
Traurinas
douedel
, traI 185
li preenti
,i viene
nomina
to Gaudio

rchidiacono di Trai con li uoi Chierici ,- e queo es'Archi

diacono per nome del Capitolo hebbe controueria col Vecouo Michele; ,
che dallaltro Pierro Arciuecouo, uccesore del primo , tu terminata nel 13,,
ma

Di .Trani .

4.77

maniera , che nel uo originale conci-nato nel cartolario del Capitolo i ve


de, 8c il eguente .
~i
)

.Quaniam uarum ugax temporum ,(n viciitudinis rerum , cum ipe cui azith
ret bum-ma imbecilitatis memoria deuentt nihil homini rmum, nihil izobile per

euerac
. E o 'Petrus
D.G. Spalat.
.Arcbiep.
aiuminteritu
quod inter
mn' .drebiep.
inita dicuigordine
indiciario
, ' decii
ab 0b iuione
noloipa
defender:
, ad po
critatis notitiam prorogare . Dileiimus quidem frater offer Mic/mel E us
Tragurinus ab .Arcbidiacono eiudem _ Eccie ,-, qui Gaudius nominatur ub no ie
examinationis experientia lite puljatus qucdam , que idem .Arcbid. nomine capitali

S.Laur: tan quam Sindicns ratione conuetudinis deponebat e negabat debere pofu_
lare, " ad eapoluenda nulla ratione teneri negazione tenacima aruebat . "Lys a

auditis binc inde rationibus, certitudinem de afio pieni/mam coliigentes, at'iionem


.4rcbidiaconi, (a' Canonicorum , qui in eum ius agendi pari concnu conulerunt ra
tionabilixer ese nouimus, (F bone/Zum . I deoq; nem negatioiuxta libram rationis ,

'iudictalemcalcuum imponente: dileimo ratri noro epedio Ezio iuris ra


zione ditante precipimus interpo-ta religio iuris i urandi,quam in preenti-z nora ad
dem aciendam inn-tritati ./1rcbidiaconus ubijt pretaxatus in qualibet die Sabbati
pqi veper'as ita co'mmuni capitali potum debitum , (F conuetudinarium admini
rat , quod non emeleis cium porrigi itcontentus , ed pot trinam potatonem ei
nulla imponatur necceitaspropinandi . Nibilominus etiam in eundcm Epiim ett
definitiuam icut in anteriore cau diauimus quod in Zuaiibet Dominica dic trib.
ebdomadarijs etudem Ecciia pibro vid. diacono , (a'u diacono prandium exibeat
competenter . Demu m nt pot deciionem noram aliquis dubitationiscrupulus non
emergat, qui litemopitam, imopotiusepuitam naieat ucipcre , omnisq; improbi

tati calumniantium obtrudat tngreus . hoc duximus ad neendumtp abcntiam


Epicopi, nel ob cuiuscunq; caus euentumoiutio ce'auerit pradior: ita ut potatio
nes debita , 'nel prandij obnoxietas cxhibendi minutionem in aliquo patiatur in Epz'.

copi preenti:: quod ubtraum [uit pieni/me reauretur . 'Preterea quod venere
frater noer G. dc Santo .Apotolo Sanfa Maria in 'Porticu Card. uper duobus per.
peris laudum, o in 'Paclu, alio in 'Natali Domini peroluendo , uper prandio in..
feo &Laurentij ce* uper Cana , (a' mandato in acratiima louis die communi Ca.
pitqu exhibendis in perona Epicopi , (F ucceorum eius conituit ratum habero

volumi, * i'nconuule dbilitatis robore decernimus eseubnixum . Vt autem bu*

ius decionis pagina picnum ab autioritacis notra preidio robu'r babeat , U* mani.
men, eum igilli noiri caraiere, *rt eius memoria extendatur in enum , merito duri

mus roborandam; cui quicunq; auu temerario preumperitobuiare , nel quod retie

iudicatum ci caiumnios inquietationibus attemptare Celces iracundias , (9' indi


nationem Beattimi Domnij, earnoram e nmerit incururum. Tees autem, qui

iuicnoro mteruere decreto bij unt Duymus 'Primicerius Enix-Damon', M irreus


Suirdiaconus, Rialdtm Michael Diaconus , Gruphius , Roda Sacerdos , Vetta Cleri-
cus,'qui omnes in Eccia glorios: Martyris Domnij glorioum mernerunt canonicatus
vocacubuium obtinere . Datum Spaleii .Anno ab [ncarnat Di [19 a Ind: x. 16 Kai:
May `Apoiolatus Ceie/mi 3 anno z. Gregorio de Sanko .Apo/olo tunc funge-tc Lc
gationis oicio in Regno Hang. Ser-"u Rega Bela eidem Hang. ntc non Croat e Dal

matic Ram-eq; feliciter imperante p manum Magizo Falcon! G* ,liga-:tm . ea*


\

'

a;

- ~

'

Penf

478

Delle Memorie

Pendono da queta pergamina due Sigilli , vno di cera ordinario degl'Ar.


x, ciuecoui di Spalato con legic di S.Doymo Arcinecouo ,~ `laltro raordi.

nario di piOmbo con due tee humane , vna per parte ; le uali ono cos li
are, che non {i dicerne la faccia , n meno lornamento de capo di che orte
a aro.
-

In quea memoria oltre lvo di dar da bere , e magnare al Capitolo , de


gna deer ollrumlegriiua delli due perperi, che doueua pagar il Veco

uo al Capitulo perle lalidrdiPaczi_, e Natale ; e quee ono quelle laudi , che


dal tempo antichiimo furono olite acclamari a glImperaroriRomani,che
intermee in Italia , i continuarono ; cantare nelle Chiee deilIm erio
orientale , e tuttauia [i cantano hoggidi nelle Citrdella Dalmatia antica_. ,

come aro detto nella predertopera al lib.-.z. cap.6.


Haueua la Chiea Catedrale le ue entrate ,le quali non doueuano upplire
alla abrica perci la Communt in aiuto deile mura, ch 'all'hora [i aceuano
a gn l'entrate del territorio detto di S.~Virale; lequali perertionara l'ope

ra furono dal Veicouo Treguano retuite, come a par nell'intrumento 0


pra accennato di r 2 Agoo Izsr , e queentrare Sella fabrica erano admi

nirate da due Procuratori vno del Capitolo, e laltro nobile a parendo me


moria delli 3 Febraro 1 247, che Geruaio Subdacono , e De a Raiat-ina...,
rocuratori dellopera di S.Lorenzo compraero certi libri dell'Abbare del
Iola di Melita territorio di Zara , e continuarono , no che eguito certo ,
diordine, due nobili cominsiarono adminirarle; tronandoi memorie , e)
dellelctrioni loro ne framenti de conegli , e delladminiratione nei tru

menti; vno de quali , e del 127: li 2. Giugno, nel qu_alc Doimo Domiche , L
Bertano de Marinzule conuengono con Maeri di fari ei per il volto della.
Chiea Catedrale ; mai capitato il Cardinal Fr Gentile di Monte Feltro Lc

gato della Sede Apoolica Spalato, il Capitolo dimand due coe, Ima... ,
chil Vecouo donee darli arte dell'entrate del predio Drid , e laltra de

er reintegrato nelladmini [ratione dell entrare della Chiea , 8c alleoando


la Commnira li diordini pali'ati .- hauendo rertal Legato di trouari m On
garia (doue era deinato per ar coronaril R Carlo ) e la Communir een
do necetata depedir Ambaciatori al Bano , e doppol olito riceuimcnro
olenne
de Legati, eguito li 16 Giuano 1308 li arto donzztiuo dl 200 lire
al uo partire, che egu li 24. del mecijeimo mee , e comneio al Pode , e 4
Connlieiri , ch'andaiero eco ino ; Scardo na doue era il Bno , che laper`
cana o: ca ic li 26, 3c il giorno eguente ece due decreu , contutio

ni, che ono e eguenti-;nz-

a i .-.

Fram- Gentili; mier: Divina Tituli &Maruni in Montibus pbr Cardudpai'e


di, ng.Dtle. in beil. lijs Clero, (F' Ci Cin-Tra .Sal.in Doempit. Ill:: con

uemdo, que in [ubditomm candalum, (F' iuris eccle/zictdetrimenmm obrepit, e


in ius Priuilegij aumatur , da' ad alia: praua ex ea proucanmr exemzla , nelut
compro-lla, que cum contagionecorruptionem all'4': ingerit, e celerircra alende , e
longms diuturmtati: pretextu debe: aliqualiter tolerari, cum quanto plus dui-aman

to poit ee `caua periculigmuioris . Sane petitio vera nobis exhibit:: continebat ,


quod ven". in XPo Pat. '1. Spain-Archi. lori Metropolitan: pluries , ac [epc ad,
Cini:. veram quandoq; nauigio, quandoq; per terram profuis , el aliomm negqtij:
proequends accedi: non rt vimionis otum exere; in_ eadcm , @j quolilm uo,

.i

N -

''

.i
;Di "Tr-ari .

4719

accei!. :2' ingreu Cutix eiudem val!, (9' manda: quod ci 7,0613',rm quando ad
vos debiti: , ea* ordinati: temporzbm caua wtauoms atte-dit, propeyionahxer , e?

folcmnitcr obu-ietur . Cum iraqut prccliorm bum/mod! tam; mdalzuas, @frequen


te: volti: adgrauamen, (F tedmm maximum reputeus , lira-tam: , ca: deuotionis

lij velitls, ac diponam ipum m debms proccjombm l p vos deuole , ac humtli


ter faciends cum pecialiter caua 'mztanonu ad came? Can-tate: accedi: tan.

quam patrcm bcneuolum banorare ,proutdercfwbuupe Imc paterna olzmudmc)


dignarenmr . Wsiraqzdederus vem bus ,p qua: mltcrld mdcbm [uh-nota ,

grauamims vcri atu: debita procurar pranquzllxras. :GI-:7 bem-uom annucmes,


(I mi certi: tem orzbu: , quando mdehcoe v: Menupolnanu: eau/;1 exercendz debi
t-e vttationis 0 cium , nel quando longo tempore abulfjer, i? ad Cini: car-dem
quocun q; tempore perueoiret , eum nequaquam procelunalnsr reclperc teneammi,

qua fungimzcr auortate , tenore rob:: pre/enemy and-*130mm . NL/t ergo Z9;
Datum Scardona 5 Kathlij .4: D [308 'Ionti Clem. P'P. 5 ann: 3.

Fra:: Gentili! (Fc-.Ad fururorum memonam. Sx :huge-mer attendere: bumana


mortalltasJe, quod Iargitori ommum dlgne rembucrer, uou babcre, un apud e
ullum bonum inuemat, quod non [il [aber-al gran-e Dm , unix erubccerc: v ue.
imo parueccrct cum orrenda mgrau'rudinu ua: nota , ac n emc do anbnaduer/onis
diuzn periculo, tempora! bona , ue ad Eccleiarum abrica: ,uc ad vfus paupe

rum .i X [dellbus p1: ubi-ams muncre mrzbu: aonpta diuini: , vt pro bijs bona
gere' us compa/Mew, eterna tmprobe oblauoms aubus conti-.:Hara facrtlegxs q
tmquefrauzs. aut talenteprejumptiom miuria teme-rare; ane, dilcls in Xo
l. Potze con. Z? ce Czun.Tr.recrentus, ad audtenuam noram peruenituod
annulli executorcs :camentorum [eu htm-e rolumam iorum , qui debac luce
migrarunr Ciuit. e? Dior. Tr. delegata ab eljdem defunzs Ecclzarum , e?" locorum
piorum dzfa Cime. fabricis aut pauperum `um aliter quam dipotio defunortm
iporum babeat dzfribuuntur, re! non piene . Wdam autem quo/dar rcddxtux, Im
proucntus ad Ecclarum iplarum fabmas [facciata-ter deputatosm vu: proprio: , ac
all'0: illtoitos conuerlere non vercnrur . .Alti vero quorum fidei al) :Udc-m dem:
'vel executonbus earum bona tommmuntur expendenda, (F ponendz m abrtoi: , '

'vu pauperumjupradizs, auarme vu-mm mcurreom , de bum: :px: non dzponunt


iuxta iparum decade-num ultima: votunmte . Ware dtd! Pot. Con. (7.06;- nobis
humihterjupphcarunt rt prouldercuper bu': parernallcuudzue dlgoaremur. N9:
iraq; parer 1 cantati: aeu valente; Ecclarum .iparum ,
paupcmm eoundem
ndemmtanbus , (a' ammarum pericuhs alutaribus [iu-lu': obmare', cum il magi:
rebus debeatur human:: , quam quod vommam vhnmc delium mmer obferue.
tur, auoritate qua unglmur, preentlum tenore atutmm, * ordinanza: i V: quao'
tuor vin' diff Ciui:: dclltate ac dicrezione preclput per 'Polm con]. C4' Cr predi
&os eligantur' nommemur EP0.C9 &plug-qu: pro tempore jnc-rw , d:- qn-bus
ijdem EP: , (9' cqpltulum mfra tres dee: poli euewnem , cr ams-umana bum[
modt ab ezjdem 'Pare 001;, U C6- rx premia/:ur [duet-dum vuum . quem malue
rint aumere, ac eligere teneantur, qulolener engat, recolgat , l'9* tempi, ac
deliter coneruetfrutunreddum' prouemus, ao legata ommau radtffa ad dld
abrica: deputata ponenda po madum,(j' expendcndam eldem fa tu/inc dlfIll*
none qualzbet p eundem. S! vero infra dios tres dies prea [iP-5,0 capua-um vm':
dc du:: quatuor f *Pot: con. (F' cc prcd. v! pre-mumm- eugendu aumer: , A m..
eum con/mt-"re neglexerint, U* :una abc-rum u ecjdem "Por. con. , -Ul, aqu; :po

rum EP! U capital: contradlhonc aumermc pone um de :p: quatuar . quem


ma;

480

Del/e Memorie

maluernnt ad fabricas uta _ :Qui etiam de receptis, ' expean prea; Efo, @
rapiti-lo, Parati, con. , (9' C0!, vel ei, vel illis , quem , vel quos ip communiter ad

boo deputandum, vol deputandos duxmnx exaam teneantur . e? debitam ub ex


comunicationis pena, quam ipo ao eum inourere volumi i ecus fecerit redderc
rationem . De Legatis vero , (F' relifiis pauperibus pre. Ep pe,- e , 7d e, alt-um

diponat, 23" ordine: iuxta decedentium *ultima: voluntates . Decernentes i fecus a


[iumfucritirritum (F inane . Milli er obominum licear bano paginam nori Sta
tuti , ordinazioni: , conitutioms injingcre , vel ei auu :cmerario contrairc . Si
quis autem boo-attemptarc refump/crit , indignationem omnipotenns Dei , (F Bca.
torum 'Petri , (5' Pauli .Ap orum eius e nous-ri: incururum. In cuius rei teimo.
num preente-s literas eri fecimus , Sigilii nori munimine roborari. Da:. Scar

dona 5 Kai. lulu' .Anno Domini 1308 'Ponticatus Domini Cleman Papa 5.
anno 3.
Proegul il [uo viaggio il Legato , eli 29 del medeimo mee di Giugno i
trou uelli contorni di Vrana, e dindi venne a Zara Ii r7 Luglio doue volen
do cercitar la giuridittione della ua Legatione , fece ager l'editti alle;

porte della Chiea maggiore ; mperche i Zaratini ,cherano udditi de Ve


netiani non voleuano conocerlo come Legato deinato per Ongara, non

intendendo , che la rouincia di Zara foe comprea uelli termini della ua_,
Legatione , s'oppo ero , e congregati iuieme il Capitolo , Sc Abbati nella.,
predetta Chiea maggiore li 24 Luglio fecero leuar via al'editti opradetti,&

vn ol Chierico Giouanni de Butouanqvenne riconocr'il Legato,il quale


li z Agoo dichiar incori nella communica gl'Abbati , e Preti nominata
mente che haueuano concitato il tumulto , leuati gli editti , e congregatii
contra di lui a uono di campana nella Chiea di S.Demetrio ; come il tutto

appar nel opranominato rocco della Vaticana num. 393 5, 8c esendo iui il
Legato concee alla Chie a di Tra l infracritta indulgenza , loriginale del
la quale nel cartularo del Capitolo.
Fr. Gent-'lis dn- Vniu. Xi del. pres. lit. inpe&.falutem in Do empiternam .
Lora antiorum omnium pia, ' prom ta deuotione unt a Cbriidelibus rene-ran

da, w dum Dei bonoramus amicos, 1p i nos amabiles Deo reddant illorum nobis ven
dicantes quodamodo patrocinium apud ipum,quod merita nora nonobtment eorum
mereamur interceonibus obtinere. Capieniibus iraq; vr Eccla maior_ Santi. Lau
remij Tragnrien. congruis bonoribus frequentotur , omnibus vere penireiiiibiis , cy"
confcis, uiEcclam ipam r4 die nouemb. , (9" anuerario oonecrazfzoms die .Al
taris aa orum Coma: s (9' Damiani, nec non in omnibus Beata Maria: Virginis'

fanfforum iparum, ac Beati Laurentijftiuitatibux , (F per offo dies feiuitatcs ip


as immediate equentes caua dcuotionis venerabilttcr viiarmt de omnipotantis
DeiMo-'ricordia , " Beatorum Perri , e? 'Pauli eius merms condente: aufiori
tate .APlica nobis in hat parte commia 40 dies de iniunis eis pcnitentij: anni:
ngulis miericorditer relaxamns . Dar. ladra 6 Id. `zugui Pont. D. Clem. 'PT.
5. anno 3.

Contiuu il uo viaggio per Ongaria il Legato, e trouandoi in Buda li 4t


xbre 1308 nel Conueuto de' Padri Predicatori intim alli Prelatx , c Baroni

Ongari , che douscro trouari alla dieta, che doueua celebrari in quella...
`

Citta

r Dl Truman}

48 i

Citta per la quindena di San Giorgio promg venturo opral ato paciEI
co del Reano; nella quale tra li Prelati , che li aierono viene nominato
tra Agoino Vecono di Zagrabia come riferice Oderico Rainaldi nlglAn.
nali Eccleaici allanno 1308. num.z4. , e nel _opranominato procc 0 del

la Vaticana appar , che il medeimo Fra Agomo Vecono di Zaorabia per


commiione dello eo Cardinal Gentile Legato ordinae Sacerdote ii 24.
Mag-rio 1 309. in Buda Biagio Diacono' Veprimienc . Qneo f il Beato

Ago ino glio de Nicol Caetti nobile Tranrino dellordine dev Predica
tori, che poi fti Vecono di Nocera de Pavani nel Regno di Napol ; done
mor antamente , e la ua epoltura , vi itata con grandiimo concoro de
deuoti , e quella Citta lha eletto er vno de protettori come criupno Mi
cha Madio , e Si imondo Ferrari nel trattato delli Santi dOngaria , che..

regira anco la ua vita compoa da Giouanni Tornio Marnauich Vecono


di Bona , e ne fa anco diinta mentione lAbbate Vgelio nell'Italia Sacra

al To: 8. tra li Vecoui di Luceria; da quali, chi vorra potr hauere li par
ticolari della ua vita; aggiunger olo , che nella catedrale di Tra a ior
ni nori Doimo Caorti gl'ha eretto vn'altare con la pala di mano di ia-_
como Palma il giouane Pittor Venetiauo celebre .

Si trattene il Legato in Ongaria prima er far coronar il R Carlo Rober-~


to , e poi peredar li tumulti del Reano ino al 13 IO , e trouandoi in Poo

nia fece varij decreti per la uiete del Re no , che ono regirati naa Li
braria di San Maria de Valice la di Roma etta Chiea nuoua nel Libro gran
de di Beraamina tra li manucritti egnato B. 12 , 3c oltre di quelli e ne tro

a cokpia 'vno nel cartulario del Capitolo di Tra opra regirata al cap.4.
el li ro .

In queo mentre in virt del opradetto Priuilegio del Legato e ui la pri


ma elettione delli quattro Operarij , la nale trouandoi intiera ne li regitri
de Conein l'h voluta copiare come .
I ;08 die 3. men. Iulij. Congregaio conlio generali , peciali Ciuit.Tr.in 'Pal

d. C51': mandato nob. (9* por. vin' D. Oliuerij de Rubeir de .Ancona bon. 'Pot'is d.Ci
uit. de conenfu , eF' vountate 8 conliariorum Ciu. pee, ono {campana , (F vo.
ce Precom's , vc mori: e; i quo quidem rousepred. D. Point, proponi': , (F' di
ci: quod piace-ar dif-0 cons.*proui`dere , conliare , e? deliberare uper opera
rio fuciendo in Echa S. Laur. ecundum formam Priuil. conces. per D. Lega
. tum .

In Reformatione cuius conIijfaflo, 29' mio diligemi partito per ipum D.P0tem
de edendo ad leuandum , ecundum formamamti , placuit maioriparti de icon].

Znod quatuor bomines eligantur in pre/enti conlio ad crutinium , ui[int , ' ee


:beam Operarij Eccls. Laur. qui debcant recipdre introitur ,- ' ruur , (F pro
uentus di. Eccl. , U" omnia , (F' ngula facere , tF exerccre , quod ad rtilitatem

'd.Ecclce pertiner , (a quod di': ele-Hi' prefenienrzrDLPcz Tr. , 7t vnus el duo ex


ipis :iga: nominato: ecundum formum Priuil.infru teriium diem nomina quo

rum ele-ft. ad prediu u: but .


s ....-t

-/

Hh

Ex

482.

Delle Memorie
Ex cbedainibi inerta .

Gregorius D.I.ticij

14

Francicus Valentini

al

zubrianu: Marini

1z

Sattacius

Dea Duyms
.Donatus 'Nicole
DeaMorfice

z
6
7

--
-

Gre oriur linguetta

Dej Baiani
Zames .Acielini
Zances Neuelo
Gregorius Marini
Petrus Duymi

'
.
4
'

Gregorius D.Lucij
Francicusalentini
Zubrianus Marini

- , i .a
-

, _

. E
x
4
3
x

.
}
u

' Gregozius Salinguerrz } &Laurenti;


Die 8 men Iulii
Preentati fuerunt upracripti Operarij D.EPo Trag. , eb' Capitulo p Pat-'m , di"

Sapientes e'cundum ormam 'Priuilegij D.Legati in reclao d.D.Epi'preent. D. Deffa `Amblasij, ? Dea Morfice .
Die 8 lulij .

.Antedius D. Ems aprobauit de prediiis quatuor D. Cregorium Saliguerre


Operarium, qui iurare debet coram D. Pote. , 8 Sapien: , U' d. D. Efw , (F Capi

tulofacerc dium ocium bonade, eb* ne fraude 'Pt in Priuilegio D.Legati con
tmetur .
E oi fatta 1a giunta alla Legge 7i del primo Libro de Statuti del modo,

che 1 douee tenere per lauuenire in ea elettione .


E opra laltre dimande del Capitolo contro'l Vecouo dellentrate de..
Drid era natol Decreto eguente .
Die z 3 _Augu apud Ciuitatem Sigma i 308. Eodem die po miam in publica

Sala, (F' public, preentibusupracriptis procur: pre. D. Legatus pro tribunali e


dens incriptis [up difia caua ententiam, eu laudum tulit adiudicando dlt .Ecclat
quartam partem d. redij Drid pro fabricaipus Ecclat (F diiii procurat. buiumo
di ententiam , (5' audum raticauerunt , (Tapprobauerunt , preentibus D. Frate
Tboma Veglene 'Nicolao Signien: EPis,ac D.'Pbilippo de Sardinia Vanne de .Are
tio Auditoribus, ce" Boninegna de 'Peruio Canon: , (7 Magro .Albertino de 'Parma
Notario, (F capellanis uis . Ego 'Pbilippus de Cingulo not cript entcntia in.,

alia Libro teiium apparetcripta, (F' notata .


Seguito queto decreto fauoreuole allOperaria , pretee anto la Con-mu
'

._

nita

Dc' Trac).

48;

nica la quarta parte delle rendite del territorio" dem di San virale (hot-z;
punta de Tarze ) gia aegnata al Vecouo, e Capitolo della medeima Com
munita, che doueua tra loro diuideri 111 quattro parti vna al Capitolo , e tre

al Vecouo, come tato referito al cap.; del libro 3. Perci dordine del Po

de fatto comandamento per nome del opradetto Operario Gre orio


alli contadini dela punta , che doueero dare a quarta parte de- m0 i, 8c
altri frutti ad eo Operario: il Vecouo procee al monitorio , e d'indi alla.,
entenza; nella uale dichiar li 16 Settembre 1308 incori nella comunicau
il Podea, Conglo, 8c Operario, e poi and :i trouar il Legato a Buda; do

ue li 2 Nouembre I 308 ottenne dalui la eguente dichiaratione , che i troua


originale nel opradetto Cartolario .
Frat. Gentilis c. .Aduturam rei mzrnoriam Pridem in Legationis nre primor
di afeantes iuxta otij ni debitum quibuslibet cure nore commi/is exbzbere
iufiitia complementum , 7t per eam in caritatts dileione, ac pacis dutcedine vi
tam quietius duce'rent, ac fraterna degerent vnitate. Volentes quoque Ecciarum,
(a pauperum Ciuit.Tr. indemnitatibus, (a animarum periculis alubribus u
dijs obuiare ad petitionem G' inantiam dieorum in X150 liorum P'tts , coni

lij , (TCis Ciu. eiudem ae qua ungtmur per noras iiteras atuimus , du
ximus , ' etiam ordinamus. Vt quatuor viri Ciuit:eiudem delitate , ac di
cretione precipui per Totm , Con. , eo* Ce pred: eligantur , (F nominentur Epi
copo , Capitulo Tr. qui pro tempore fuerint , de quibus idem Epiis ce' Capit. in
ratres dies poll ellelionem, e?" nominationem hair-[modi num teneantur au

mere, ac eliigere, quem maluerint, qui olerter exigat recoligat, recipiat.


ac deliter coneruet frutns redditus. (F'prouentus, Z'FLegata quelibet ad Tr.
Eccl. abricas deputata ponenda 'poli modum , (F' expendenda in etsdem abricis
ne diminutione qualibet per eundem: Si vero infra dios tres dies prefati E iis,
" Capit. nunc de dit'iisq. p 'Pot. con. E'? c'e pred- eligendis rt premititur a ume

re , 'nel in eum conentire neglexerint ex tunc liberum it eidem Pti con-e' ci


abqueiporum Epicopi, (a Cap contradifione aumere , acponere vnum de
ips quatuor, quem maluerintad abricas uptas, qui etiam de receptis , (Tex

pcnispred~Epicopo, Capit. nec non 'Pti, Con:. (a' C'i , aut ei veiiliis ,
quem, 'nel quos ip comuniter ad hoc deputandum , nel deputandas durerint
ex at'f teneantur , (5 debite ubrxcomunicationis pena, quam eum inc urrere
ipo ofia voiumus i ecus e erint reddere rationem. Volumus inuper quod de
Legatis pauperibus pred: Epus per e nel per aiium di onat , di' ordine: iam
decedentium vitimas voluntates decerncntes ex tunc i ecus aum oret irri.

tum, da" inane. 'Nuper autem Ven. in Cbr: pat. DD. Trag. Epicopus non ine
turbattone mentis porretia nobis petitio patefecit quod pred. Pat- con. (F' ce
pura intentionis nre propoitum peruertentes comminantur, * dicunt e nelle quod
eliefiuspred.0perarius vulgariter nominatus , qui nunc ci . (Tpro tempore ue
rit ub pretextu diff-e fabrica exigat . recoiigat , * ammimiret rutium pre
dij Drid , nec non Decimationum , obiationum , ac rcddituum omnium bono

rum Trag-Ep'tus quartam partem , e? legata omnia pro quocunque miniferio


eidem Ecca etiam non pro ipts abricis deputata dit'hsque comminationibus
non contenti , etiam in parte proruperunt ad aum faciendo' videiicet Greg.
Operarium LEccle ecundum formam conitutionis , (F ordinattonis noira
rum deputatum exigere , ac rccipere d laboratoribus punla
Vitalis cuiuc
H

tres

484

Delle Memorie

tres parte: ad Halen: men/'am quarta ad Capitulum Tr. pertinere nochntur ex


menuras , ' dimidiiim muli pro quarta parte diarum fabricarum , `ac preci

pie-mio laboratoribus dita: [mua , quod edem operano quartam partem vini
pnne ipus debeanr agnare ad bane uampreumptianem exeuandam ,eu re.
rias eolorandam prefaziPat. Con. e? ceinaniter retendentes, quod@ ~rimate conimtionis , C7' ordinationis iparum huiufmo i operaria exigcnti , ' am..

mini/[rami relia pro fabrieis memoratis rompe: etiam adminiratia bonorum


omnium tam dii Epicopams, quam alioram, qua ad fupradiax fabricas quo.
eunque modo extitermtdeputata. Migitur ub contentiose dubietatis inuoluero ,
ae erborum ambagibus mtemioms n-c paritas reumque propotum inuoluan
mr, tenore prefentium declaramas, fuie intentioms nre , ac nunc ee v: ele
ffus , *nelOperarius ufnus feraandum preeriptam formam ab Epicopo, ce', C4.
pimlo mcmoratis elleus, U" aumpius de molli.: alijs fruibus redditibus , (a
prouentibus ad eadem fabricas pereundem Epim ammimrandis, eu relitiis a
lijs ad pias cauas , vel ad quoslibet alias eorundem Epieo i, U" Eeelz vjus ,e i
tromittere poit quomodohbet , ~nel etiam :eneatur , m'letantum de hijs qua re

*linquenturmteamemis, auovoluntaiibus vltimis definitivi-um, vel etiam dri


uennbus nominativi, E' expreje ad fabricas up.*deeernemes ec: aum ,
?el prei-ipum fuerit irrimm , ' mane . Cetera vero ad ipas fabricas alias
quoquomodo peantia dipoiiioni, (a' adminiratiomeiudem Epicopi, uc
ceorum eius, qui pro temporeip Eeela Tr. prefnerim rciinquantur, w ipfa ,
inata anioncs Lanonicasm virtute obedientia militari fabriearum iparum pro
ut tem-mr udeant deliter deputare. Milli ergo omnino bominum liccat bam
paginam nom declaratioms , 29 conimtzinfringere, veleiauu :emerario con
trarre, (ms autem hoc atiemptare pre/umperix Indignat: Omnipot: Dei , U* Beat.

Petri , 6" Ta. .Apoems e noaerit incurfurum - Datum Bude 4. men: nouembris
Tantif. D.Clem.P'P.5. anno 3.
\

La entenza del Vecouo { dalla communirz appellata, & epedito Buda


Dea dAmblaio nuntio, 8c procuratore , il uale com aro auanti Filippo
di Sardegna Auditor del Legato li n Aprile cgui lintracritta entenza_-

che i troua regirata nel opradetto manucritto Vaticano .

'

In Dei nom.am.Olim cauam appellinis, e appell. qua vertitnr inter Ven.P.


D. Liberium Epicopum Trag. e Vang.de Meccania pro:. uum ex parte vna ,

(F' D. Oiiuerium 'Potem Tr.canl.z9* apien. ce ac Gregoriani Salinguerre


Operai-iura Eee!. S.Laur.de Tr. eu Bar.procur.ubitiitam eorum ex altera inter
pota , eu mierpotarum ad lieu. pat. @ D. D. Frat- Gentilem ti:. 'c. a qmbu
dam munitiombus Preeepns, ZF proce. fas contra ipum P0t.(`onf. U* Sap-U"
Greg.0pararium uptos p fuprad. D. Epi]. Tr., prafatiis Rempater nobis mag.

Tintippo de Sardinia Canonico .arboremauditore uo audiendam commit pecia


liter , (F' ne debito termmandam . Tandem ii Bar. proc. eu Sindicofubftituto up.

'Pantan- cis, U' apien. ae Greg. oper. contra d. D. Em , e'? Van eius pro
cur.Libellos in iudicio exbtbitos recepimus , quorum tenore: per ordine: tales
fun:.
Coram uobis Ven.Viro D.'Pbil.de Sardinia Can. .Arboren. ce' .Auditore gri'iR.
Pat.D.Fr.Gent.eF'c.p-0pono Ego Bart. ubimtus_ a Dca Prot'. Greg. Salinguertq

Operai-ij Bahama-de Incontra e.


-.

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Di Tra.

"1

48 5

Coram vobis 't. Propono Ego Bart. ufit a Dea Sym!. (o prec-.c'itis noli:
` rij de Bubeis de .Ancona Ptis con. . (a tois Tr-prot.* nom.eorundem contra vener:

pat.D.Lb.Epm.Trag.c- 7t upra. _

~_ i

Lite igitur coram nobis uper diff libellis legztime contetata per procurepred: ,

preitoquebinc inde de calupnia, * ventata dicenda cotporali iuramento, fais

quoque potionibus , (F' ad eas reponombus ubfecutis datis articulis, ' ter
mino peremp: ad proba. eofdem _pet nos aignato mrum. quibudam bine inde in_
caua ipfa produis, (F' probatiomltusm @Per eadem faas tandem a procur.
uprad.alijs omnibus probation.extitit renuntiatum, da* in caua ipa voluntaifie
concluumin qua nos etiam habuimus pio concluo. Nos itaque audms allegano
ibus hinc iude fais , vis diligenter dicus , ac etiam examinatis iuribus , ra_
tionibus, * probatiombus vtriusque, inueigatis quoque ad plenum, ZJ'cogm
tisipfus caua, meriti: , (1 equa iuitia lattice dicus fafiaque per nos pred. D.
Leg. de ips relatione deli:deliberationeinjuper nobicum, ('eum periti: babi
ta diligenti, Cbri n'e inuocato, procurar: partium earundem presb. ' propter

hoc in ora preenti-z canftitutis , (a' ententiam ferri poulantibus , per ea quae
vidimus , (F videmus cognouimus , (9" nunc tognocimus pro tributi. Sedentes pra
nupeiamus ent tialiter in his fcriptis D. Oliu. Pot." Ciuit. Tr. con. ce , Oapu

prados perper

appellale, (T pred.Epm Tr.legitime proceie , ( ip/ius

Epicopt prooeus militer eonrmamus prof. D. Oliu. Por., (F ce Ciu. pred


con., (ap-im, (F' Greg. Oper. fuprad- ad Ep'm remitten. ee dicitura-,Uni
mittimus condempnanantes eos, eu Bart. prov. ubit- prox:. nom. eorundem je
tentialiter in by': eriptis m expens legitimis quas uper appellat. huius quas pars
altera e fetise dooueritiparum taxatioue nobis in poerum reeruata . .A qua
quidem ententia , U' eoudemnatione pref. Bart. Synd. (9' provai. q. sJZatim viua
~rate appellauit, @Apotolo: cuminantiapetu't. Lata lea, (Q'iuferiptis per
mulgata [uit ua ententiap fu .D. 'Phil- Aud. pro tribunali edentem in Catro
Bude in ooo, rbi iudicialiter [Edera conueuit pres. Vangnolo , @Bam proe.

futis quolxbex pro e parte ua ententiam ferri poulantibus., (rpm-:em 4mm.


am in expen. condempnari petentibus (Te. cripta , (a' gut-m per me Philip,

Compagno de Cingulo not.uptiD-lfeg.`,


d. caua u anno D.1309. 1nd. 7 dae
mercury' 16 `men.- .Aprilis in Veperzs Ponti. Dom. Clem. '1.'P. 5. ati-4ptibus Pg
ner. (F dicreti: D.D. Vanne de Aretio, U' Gaparro de Montea pre-f. D. Leg. c4'.

peli. D. Gregorio Lutio de Tragurio, U' Dunco, alias Damiano famulo ipus teibus
adpred` voc.peeialiter , rogaus .
j
~
Die Luna zo.pred. men. .Aprilis uptus Mag. Bart. Synd. ' procur. cit-_
tatus per {uititum curorem ad petitionem up. Van. prot. D. Epicopi ibidem-r'
pres. ad recipien- .Apoolos , " ad audien repononem u rad. D.Auditor.uper
appell.ipus comparuit coram eadem D. `Aud- paratus ip os reeiperee'tuno dit'.

D. .Aud. ap ell- d. Bart. interpote detulit ac bi ad proequendum eandem coram


D. Legato up." decem dierum tune proxime uturorum terminum peremptorium

agnauit.
A6110 eguisc dopo lappellatone altro non ap ar in quel regitro del
Vaticano , che due polize eparare cucito` per nelli eso volume , che ono
due minute di commiioni fatte dal Legaro certi, che non ono nominati
la prima. data in Buda. del eguente, tenore .

Hhs

Lai-x

48K

Delle- Memorie

gigia tamen lieu! 'Dei-idioti relatione pereepimus . .z . E 2 ?ate/I ocial:: oon


' ee , ae Operariusufi 'Priuilegiunl ,per nos eonceum eidem *ultra nofam de;

clarationem ipus exoedunt, (F' baenus exteerunr, quodq; ijdem Po!. off. eon'
Ce 'Pi-mil. ao ni-a EP, e? Eccl. Tr. ali/lulerunt, * ea i noram Efi (y- EW,

grauamen ao preiuditium non mad/cun: dene: oeeu ata , (9' nobis tenore preen
tium dirilepreeipiendo mandamus , quatenus i a pregcndum Pc,- po, ,idem
Tot. off. con. , (F' ci terminum preti: Priuil. * ina Efo Capitnlo eiufdem Eee!.
libere reituere non eurauerint , e?- nibilominus uod baenus contra illa feeerint ,

in-a dium terminum reuoeauerint , * ad pri :num atum reduci-im ad rece.


ptionem pred: tium, ac abolutione iporum , ' ad alia faeienda vlterius , qua
in eidem noris eontinetur literis pro edem Tot: oonf: e' ae oper: ' ad iparum in

fiantiam nullatenus procedatis. Datum Buda .

L'altra cnza loco .

Lieet nobis pm per alias noras literas dedimus in mandati:. 1*': tees , quos/yn
dim; isspatgzi ama , ea' ven. at. D. Lib-EPM Tr. er parte altera up artculis

eorundem , quos dile. in XPo fi - Mag. Pbil. de .Yard. Decretorum doar cum. . . . .
Cappell. ' .Auditor noer cui oaufam ap ell'nis interpote pro parte, ('7 nomine d.
cis ententia lata contra "Pot. ot. con . ' Ce That: Greg. Salin- Oper. Eccl. S.
Laur. de Tr. per d.Ep. duximus eominendum nobis in cluos ub eius Sigillo tran
mitti coram nobis produxerint reepere in zo dierum patium , (a' eum diligentia
examinm-e euretis quodq; ante omnia deoem peronas de apientibus , vel conlio
eiufdem ois, qumSynd-predsin tefles producer-e intendebat ab excomunieationis
ententia lata contra eos per Epim Memoratum auee nia aboluere, G* alia , que in

eidem noiris eontinebantur literisfaeere deberetis ;quia tamen eut veridioa rela
tioneperoepimas Pot. Con. (F Ce, ae cpu-uper 'Priu- per nos come: eidem vl
tra nolram 'deolarationem ipum excedunt, ao etiam exceerunt; quandoque idem

Tot. oie. " Ce (F 'PriuiL ao infa :MEN . (' Eccl. Tr. abftulerunt , 0* ea den'.
nent occupata in graue ipus E i, (9' Eeel. dapnum ,6' non medio-um preiud. .Og-a.
re ~volumus , " tenore pres. no is dirie preeipiendo mandamus,/:iatenus , [i in

fra pregendum per vos eidem "Pot. ojj'ie.` oi pred. Priml. ' in . Efo ae .eao
ei'udem Eco-lia libera reitue re non eurauerint , e?" ip/i :fam operano: Freud. e*
deolarat: noram pred. noneruauerint, U' baenus contra eandem preti. dalai-at:
attentauerint non reuocauerint. E'? ad prilinum atum reduxerint ad . _- . . ab

receptionepred. teium , nel abolutione eorundem, " aliafaeienda viterius , gu:


in eidem nons eontinentur [item nirllatenus . . . . . . " ad iparum dianttvm

procedatis Dar
N altro i troua delleito di quella lite col Vecouo : conia _olo , che.,

ro etario continu riceuer la quarta parte delle rendite dl Dtid, hora det
te oglina , e la quarta parte delle decn_ne con lintiero 'delli Legati , che_

vengono laciati alla Chiea ,Louero abrica; con le quali rendite hanno li

"F'operarij di tempo in tempo perfettionata la fabrica della Chiea,Campanile,


Cimiterio, Battierio, Ca ella vecchia, e nona, argentaria, e u pelettili pre
tioe , che coneruano
go adperiali
heagi;Libri
coedelladminitationi
tutte chei potrehbono
apere
particolarmente
e non osero
dei opera
rij ino allanno :406, ne auanti quel tempo i troua altra memoria,chc (lluelz
. ._
a

DI' Trac?, a

'43?

la, che colpita-nehmarmoaua nel muro della Capena vecdriadi 5.Giouan.


ni otto larmario delle reliquie, che ata traportata nell'aca fatto dj no

uo nella Capella nona della quale i deduce il tempo quando f perfettjona.


ta esa Capella vecchia, 8c la eguente .
Hocfefuichrum videat
cuna eu: deuo

A .Dic maxtor-1171!#
4! dcxo ,

u quo fanfii regimi'


corpuscogo- } t .
Ioannis Tragurj
eri dec o5
Dettori Auxilii:
.
.Exige miracujla

_quem {narratfcri'piu- '


.ia ?ita quimiplu}

Voli-ris ius 'Pre/uls

ritan l'ania cia}

In k_- endis miicis

debe: reperi-

.Qui p0 acmm obitum

lan uidor [anau

.Ab omui inania


'IA-nc contriti' premere:

'
'4'

'

;,auium exora-

'Puro corder'ugirer

mu to: hic curau }


}

rc

' 'Pium implota

V! dignetur Pontifex
Impetrare veniam ,
Cuius cultor operum

-zyerus interCefs- } or
uu': Dciconfcj- _ .
hic fuit translatm

'Per Cierum , (7 populum

olepni locat-

Cum hymm's , ,canticis


.Acque cum letiiia
Sub milleno Domini
Oauo po addito

laudzbur dium} -5
cunffis Tragiirin .Anno Treccnteo
[ubque quadragc- }

Huius
acri corporis
~ _
.Qua vigena Iunij Ag, "5,5

dies celebran,u (F'eria ci dan

} da

Del 1348. dunque ara ata perfettionata la `Capella di S. Gio: con quelle
colonne , e cornicioni di marmo , choggid i vedono , .e uea deue ,eser
nello eso ito dellantica mentouata nell miracoli della Vita del Santo, co

me nelle noce da me fatte alla ua vita h critto; hauendo lantica hauute


due orte come quea , che dalla ruttura i conoce csere ata fabricata;
dallimedemi Maeri, channo fatto nella Metropolitana diSpaIato le due
Cap-elle delli Santi Doimo, 8c Anataio :diuera quea da que le , nel erra
,glio delle ferriate , e nella volta , che per eser-pi lunga , che larga ha la vol

ta, che 1 dice a botte,e nelle per eser quadre in croce; sasomigljano pe
r nellornamento , che i vede principiato , nellangolo da Sirocco appog
giato al pilaro , che oiene larco del muro della nauatadi mezzo con a
tue di mezzo rilieuo, ogliami, e piramidi in forma di campanile , della esa

.fattura di quelle di Spalato,- e quel, che-principi eso ornamento , deue ha


uer hauuto peniero di farne vnaltro imile allaltro ilaro incontro per
ei-rar con altri ornamenti lo atio dell'arco otenuto a ei doi pilatrLche
i tralaciato di fare per la fa rica , che i fatta poi dellaltra Capelladetta

nona , della quale, e del reo della fabrica d'esa Chiea notai- quelle poche
memorie , ch trouato nealinrumenti , e libri degloperarij , ,che h fatto
ligure in tanti volumi, aCCIO che meglio i conferuino , e nel Libro. della mia

aimnmi'h-atone ho poto il Catalogo di tutti glOperarij de quali h potu

to ritrouar memorie .
~

i
H hf:

Del

488

Delle Memorie

Del i aos f fatto ilalizatoopra l volti della nauata della Chiea ,


che ripondeopra la 'Piazza .

1427, 8t 14; I fatti li volti della nauata di mezzo .


1434 Giouanni de Dmine de LuCi) operario nota nel uolibro dhauer
comprato bergamine per recriuer l'otio nouo de S.Zu2nne de Tragura el qual fo
mandato da Venexia , e con quetotio nouo pu eer che allhora iano tate

corrette l'anti one , 8L Hnni , che nel ine delle note alla ua vita h ampa
tc inieme con le vecchie .

e 1438 h' ulato l accordo tral capitolo , e Nicoletta v.q. Giacomo $0


potta di abricar la apella di San Girolamo con le conditioni iui epre
e.- .
4

1440 poe le catene di ferro trauero della naue di' mezzo per fortez
za. 1446, 8t 1450 fabricata la Sacreia de danari del Vecouo Angelo Cauaz
za, e del i458 fattoci larmario di noce .

1468 cominciato il Battierio .


1468 cominciata la Capena noua dis. Giouanni .

l l1482 fatta la Statua de San Giouanni Euangelia , e poi di mano in mano


a tre.

14851Organ0.

a,

'

.\,

1508 portato da Venetia il Crocio grande , che oa opra la tribuna del


laltar maggiore , e prima atua in mezzo alla Chiea .
La Giunta del Campanile fu cominciata auanti il i600 , e la Croce f por
tata dl 1610: n da quel tempo in poi i fatta alcuna fabrica confaicub ,

ma i ono andati facendo variJ paramenti, argentarie, 8t altri' a parati per


la Chiea , ino che i riole di far laltar con larca noua per tra portarui il
_Corpo di SanGiouanni; della qual fabri'ca hauendio hauuta l incombenza
Inieme col R. Gio: Antonio Storonazza allhora Arciprete , 8c hora Ve
cono di Cattaro , norar articolarmentc tutti li marmi de quali com
poo eo altare , doue ono ati pigliati, come h fatto nell i librideL-ope
raria, acciche e ne coneruilarmemoriw.
a., '
e
ank-z.; zz.,
Li primi d-zaliui dellaltar di marmo nella Cape) noua ono fatti d*

vna colonna ella Chiealdi San Martino, in luoco della quale _e ata po~
ta vnaltradi zxfito, Chera, iantata alla tipa del Porto tra li due pon.
ti , {aqua-ie a
gente era ata nella caa, chera del communin Piaz
zaJ.

..

P:

ll terzo calino, e la ortobaa della mena ono daltra colonna della pre

detta Chiea di San Martino, in Iuoco della quale furono ripoi due pezzi di
coignnzdj ietra vna opra laltra; donati dani Signori Pietro Caotti,e Gio.

NiolAn reis D.r

- s

Le` due pianche della pradella , quella alla dera era nella Sacreia della.,
Chiea di San Gio: Battia detta Abbatia, laltra alla inira era nella..

medeima Chiea Catedrale vicino alla porto~ grande , che cruiua per para
petto di epoltura , 8c anticamente erui per coperchio pur di epoltu

ra... .
.
L; .Ilreo del rimo,eecondo calino ono marmi donati dalli Signori Bia

gio Caotti, irolamo Vitturi, Pietro Celio, e Lodouico Celio .


*i

'-

_ '

Dl Trace .' .

489.

Il reo :del terzo calino , e la lita della pradella orto la ottobaad

erano marmi , che auano attorno le epolture Caotti , e Lucie , che)


ono nel cimiterio dell Abbatia , vna vicina all altra donate alla fabri..

ca_. .
Il

.
arapetto della mena , e la ua pianca col parapetto dello cabello

per li candelieri era vna pila dl marmo , che aua nel cimiterio nouo ot todla tatua del Saluatore , che allhora leuata , e fattoui laltare , che i

ve e.; .
Il lato da Ponente -della mena, dvna pianca , ch'era nella Catedralt.:`

appreo la porta della Cappella di S.Giouanni , doue anticamente era la,


banca del Conte , e Giudici quando in quell'armario , che nel cantone.

otto il opradecritto ornamento del pilaro vi aua il Santiimo , e la Se


dia Epicopalc aua allincontro appoggiata all'altro pilatro dalla parte di

mezzo giorno .
~

Il lato da Leuante f gi pianta dvnaltare , e aua nel alzato vicino al


}a epoltura di Stefano Lucio , che enza icrittone auanti la ediadel Ve
C0110 .

Il reo della ottobaa dalli lati ono pezzi portati dal monaerio di San

Stefano de Pinis dalla punta vicina a Spalato .


.
Le ottobae delli anchi ono doi pianche vna rirrorata nel alizato della
Chiea di S. Spirito u anticamente pianca d'altare, e laltra di San Stefano
opradetto .

i parapetti delli fianchi, quel da Ponnte portato dal Cimiterio della.,


Chiea di S. Marta, e erui gia per ianca daltare , quella da Leuante era nel

lhorto delSig.Marco Griogono, incrittione .


Le due pianche opra li anchi , quella da Ponente f portata dalla Chiea
di S.Luca di Raniicio hora detta Pogliza nelle pertinenze di Boglina di

ragion delle monache di S Nicol; uella da Leuante era vnaitro pezzo di


pianca, chera appreo la pgrta gran e della Catedrale , che eruua in parte

per coperchio e la predetta epoltura .

Dalla parte di dietro l'altare la pietra, che forma il dado, faa era pianca
della epoltura, che nella Cappella vecchia dl S Gio:
Dietrol anco da Ponente , lincrittione antica opraregirata leuata.,

dalla Cappella vecchia .


Dietro'l fianco da Leuante , la pianca trouata nella Chiea di S.Gio: da..

Bile brige er colpirui l'incrittione della translatione del Corpo di S.Go:


quando i ra .
L'arca, e varij rimei delli ei colori ono dvn pezzo di colonna trouata
nel monaerio di S.Nicol delle monache .

La ortobaa , e cornice dauanti larca ono delle opradette 'epol tu re Lu


cie , e Caorti .
La pianca che copre l'arca era iui nel parapetro dell'altar vecchio, e f gi
portata dalla Chiea di S.Martino , compagna dell'altra , che copre la lego!
tura delli ReuerendiCanonici .

La ottobaa di dietro d'ea arca , della ea pianca .


Li due triangoli, che deuono oentar la tatua del Santo dell'area vec
chia ono dvna pianca ,,_chera nella Chiea della Ma donna del liro in Iola
Bua.
Li

490

i Delle Memorie

i Li rime del-'p.arapetto dellaltar oltre quelli del marmo dellarea "ul-(mo

portati da Venecia; ma perche_ la Croce con li rondini non riuc, ripoL-,z


nel pat-aperto dellaltar maggiore , 8c allaltar nouopoa la Croce roa di

pietra Veronee . _
_
, - ~.
Glaltri rimei di maglia d'Aricano ono due pezzi di colonne donati dal
Sign. Giacomo Griogono, e Zuanue Bao .
,
.

"Li pezzi piccoli, che ono. attorno laltar , e le lille del alizato ono varie
egature delli opradetti marmi bianchi , e certi pezzi donati dal Signor Mi
chel laccoreo, Andrea Marcouich', 8t Elena Calaatich..
`
*Il alizato della Capella era prima di quadri emplici bianchi,e roi di pie-4

tra di Verona ,_ 8t in mezzo la e olturadi marmo con l'egie di mezzo ri


lieuo del Vecouo Giacomo Tur oni , che u leuata , e cantonati li quadri
furono ridotti all'orta oni, e frapoiui li quadretti deljmarmo dellarea...,
e fatta noua pietra per a epoltura de Vecoui di pietra Veronee portata;
da Venetia .

Lo calino dellingreo eruiua per calino auanti l'altar maggiore della o


pranominata Chiea di S.Martino .
Li due Angioli di legno dorati, 8L imbruniti , che aiono di bronzo poti
dalli lati dellarea in atto di oentar con vna mano tatua del Santo , che
i deue riporre opra l'arca, e con laltra vna torziera per vno , furono fatti
are in Venetia da Patron Girolamo Dragozetouich.
La pea dellaltar , arca,alizzo , epoltura con lapertura delle quattro ,
nere con le loro erriare colla.
Lir. 16
Per
la
qual
opera
u
raccolto
di
'
'
v
ardelIe, e danari .
un:

.
Il reo u peo deili danari dellopera-ria . .u ,s - ~ i - ~
E doppo la contruttone dell'altare , quando f prea Chlia , u ortata..)
dalle rouine di Salona quella pianca grande di marmo bianco , c e a nel

cantone della Chiea da Maetro il Clll traporto co .


Lir.6a .
Douendoi abricare il opradecritto altare u traportato il tabernacolo
del Santiim allaltaghaggiore, e per darli luoco , conuenne leuar via la
Pala antica di led*` o ktta in due pezzi l vno opra laltro , che i apriua , e)

err-aua,v e nel
della I

iferiali i vedeuano due ordini di gure del Saluarore; ,

. q. a,.Apogoli , 8c altri `Santi dipinti opratauole , enellileh'ui li


" i7': ~ - ' re fatte di lare dargento dorate ad imitatione di

` "

',

` 4 -Venetia , e trouato , che quee latre in alcuni luo

*fc-t; ~ -tauolini, che le oeneuano tarlari;n trouandoi ito da.

orarie" c'
e fj _Malato meno male onderle , 8c inieme con altri argenti
unl
,gVenetia, furono fatte due Lampade cornpagne e ei cam
del**
, q croce per metterli opra l'altar dclla Capella nona , alli ,quali
on .i i `afrgiunte dapoi due atue de Santi Marco Euangelia , e Giouan

bni Vecouo di Trat laciate per legato'del g.EmiuenriImo Chrioforo Vid


man Cardinale del titolo di S.Marco, morto li 2b. Settembre 1660.

Dellaltre Chiee, che ono nella Citta Vecchiadi tre ole i troua rincon
tro che olero in eere auant la deolatione della Citt , cio , la Chiea , e.

Conuento di San Gio: Battita . La Chiea di S.Doymo , -c la Chiea di San...


Leo-n e .

Della Chiea, e Conuento di &Gio; Battita , e deljuo Abbate delia-.gine


.

,5,
..

H
_`

491

* ` Rbntlento i ono

ere le ue critture , .nondimeno i troua memoria r


_ q 'ano Abbate di
.ra in vnantco regitro, che i conerua nellArch ' ~ BK-Mitolo di Spa
lato , e f nel tempo deii'Arcxuecouo Crece-nno; e di SGBI, hezpure vic
ne nominatoin vn'aitro fragmento deia Chiea di San Leone. , 'che i ree

tira .
_
.
La Chiea d>S.Doimo, hora detta di San Nicol , appar, che al tempo di
S.Gi0. foe in eere, e che a] uo-~ tempo vi foero poe ie Monache , com"o

'dall'originale farro crittore dan compatroni dela Chiea di opra. regirato


de11064. aLParice , nel quale viene nominata la prima Abbadea Eufemia e
e do po la eolatione della Citt , nel opranominato cataico delli bem
deg monaerio del r 194 viene nominata Stria nipotede Carocuio, Abba
dea del medemo monaerio , che cominci dallhora. chiamari de Santi
Doimo, e Nicol, come pure nella donatione delle terre ap relo Raniclo
poc nelle pertinenze di Boier-lina , hora dette di Pogliza atta da decen- A
denti di Vitaza, nominato neivitimo luoco tra ii fondatori, che ono poq

duri hoggidi dalle medeime monache,` 8t i1 eguente.


In Chrili no: ame . .Anno [near: eiudem l 245 [nd-4 menJanuarj die 7 intra.
te temporibu: D.Treguam Ven: EP , Stepeonis Co miti: , Step/;ani de Pieiea 'P'tis
Trag: hoc aum el . 'Nos quidem Sifa .Arcbipresb. Gaunna 'Primicerius, Thomas
lius Dabren, Vita Kerne, Biue Telegrini. Marinus Pradani, 'Petrus nepos Ducbie ,
Dabragna lius Matitbe, Caa maior, Dea lius Mille , di* Ioannes Kzib , qui u
nus, dieimur, * orti de eognatone olim Vitace eum reliquis propin quis, (9" fra

tribus noris preentium-lterarum teiimomo tonfitemur nos de pura , ' ylari vo


luntate eontulie totem terram noram tam inra territorium Predii Drid apud
Rafimieium que nobii a ' notre eognationi pertinere ocitur Monalerio S. Dom
mj " S.I\Qeolai iure'perpetuo podenaum parieer , * habendum pro remedao ani
marum eorum omni `m , qui in prediia terra ortem aliquam babuerunt .~ Nail: er
go propinquorum no rorum preentium , eu etiam futuromm lieeat liane rio/Ira:
donationem faam Helymone intuitu infringere, vel ei aliquatenus contrarre. Fa

tia et autem d nobis hee coneeio eum Da Deaza lia Gregory' dbatia rene
rabili Clero , ('9" Ciu. Trag. nobilibus niuers eoeerationis , ue eonuiuium in Do
mo antedia monaerij deuote uduit exhibere preentilr'us Vrfo ./trcbidiaeono,Ma

rino, Petra saeria, Innocentio, G" Pro'dde 'Presbiteris, [arabo Dirige , (9' Magzro
Gregorio Diaconibus , ZF Canonieis Eoolx &Laurenttj , Tetra de Luca', Meo!
Storta Matita Paulo lio Drag. Cibre Caarize dit'ie Domus Iupano , laeobo Da
brane. Marino Ruge, Donato saladnr', Sabe Humaro , Q*- pirmbue alii: tam Cleri
eis,quam Laieis. Ego Ioannes Caioti Examinator manum meam mito . Et Ego pre

ditius Gaurma Primieeri'us z ce* Trag. iurat'usnot. interfui , di* rogaius a prediis

terre mnortibu: bene" tartamtnp , igno conueto go-4m* l

Della Chiea di San_ Leone trouai memoria in vn ragmento d'inrumen;


to in pei-gamma_ de 11 11 inerto in vn 'altro del 1236 da me : fortuna troua_
to ; ii quale nienta per la ua antichit d eere regitrato come -.
. 7 . . ._ in g. Eeela SrLeonis diutina eontrouera inoleuerat acre-dente con;

cordia amms . 3 . . . tali ne [bpita e. EP: igitur Tfr, eum clero tonqueus_
e

492;

Delle Memorie

e nobis lios .Ad Q I .` L - . StiiLeonis BeatoLaurento euieam donauerat Bm

la onr Vitalis, qui illam ec . . . . . . tenore 'rt Beatus Laurentius eam pode
ret po obitum eius- Vnde Ptroqu-uoeauimus . . . . . . latiatuto diee nobis

panter preentarent. Vbiprefente .Archipreule Crecentio ud. . . . partis obie


iombusbuiumodi eonuenientiam inter eos debere eri deniuimus eum ae. . ,.
. . . qu;partis cilieet nt 1513145,@ Clerus Beati Lauremij poideantperpetuoiu

retres p . . . . - . Balanzana, ' aliam in calauaria eum oliuis , tertiam ad


S-Stepbanum contra partem `,{uri . . . . . . tem quas predit'la Eccliie S. Leo
nis eontulerat. Filth' autem `/cialent' baberent alute . . . . . . . . illam quam
ail![uus .Auus id esi Vitalis abrieauerat,itatamen rt nullatenus p5 . . . . . p

manum api promie unt etiam nobis rmiter lij .Adaleni quod de propria poe/lio.
ne rece . . . . . . . ele-te aliamterram queequiualeret terrisillis, quas conce

erunt B. Laur: Ha . . . . . . . daueruntconeordiam Iltes EPus,cF* .Abbas Da


mianus, Clerici nero Mar. . . - . . . nis Diae: Duymus Diac:(5`Fucus Index
SpalatiGauzulo Scanaeani lius Dra. . . . . . . . . mea Galine lius Fucus

Tate lius Duymus eletfus Dabro Diaz: Ibes pbr Duymus Tule lius . .Ania un:
becin PalacioS.Domnij eoram .Arabic oCr.- . . . . .' annoabincar: DiMille mo centeimo vndeeimo Ind: tertia pre tdente in Romana Sede 'Pa a'Pufcalt 2. Si
uisbane eonoordiam violauerit iram Domini inturrat, (F' anat ematis vineulo
nbiateat. [/erm po quam prefata Eocla per longa annorum patia per manum

.Adaleni eu nepotum plurtbus Clerici: ad regendum eollata fuiet, pot obitum


tandem 'Pauli ./lrcbiprbri Tr. qui dilam Eocliam per manum nepotum .Adaleni lia.
buerat Marinus Clericus Bodini nepotis .Adalenilius ab eodem patreuo , ZF' tpus
propinquis D.Tregu.mo Ezio, e? Capitulo Tr. fuit ad eiudem Eeele benetium pre
entatus, ('9 demum ab E130, (a (aptulo eonrmatus . Sueepta igitur conrmatio
ne, eonfeim nerboad verbnm recribi fecerim tenore pres:eoneordie , que in nettao
{la pagina ere deleta [cripta erat:terras eiudem Ecclie in preenti forma boe, or
dine faeiens annotari . Et autem in Balanzana terra trium Vret: prope terram Do

bre Mcij . .Ad pontem eundo ad laculum eftterra trium Vret: prope . .Apud terrario

rufam et terra quatuor l/retenorum . .Apud Loqtiize of? terra ofo Vret: . E alia
terra in LoquiKe quatuor Vetenorum . .Apud lepinum efl terra nouem Vret:: E t Ego
Gaunna Tr.'Primie. rogatus dprefato Marino Clerico prejens irm mP anno
Dice Intar: Mill.- Ducent. Triees. exto nene february .
:qu-

JW

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uv A .4: `

71

'

In che co della citt f' ;e quhW dl &Leonc vn altro mrumcnto


lo (iichiara'.

, 1 . Il

;Se *

ji-W'
,4,

' i ~ - m 15X??? 3 i?1nd:6'die 23 men Iulij Arim Trag. in Sala


its p.30 Damiani, Dea 'Palmote 4/3" Lueoi Preali tetbus
1 . irexaminat: . Cum poll mortem D.Dabrali Canon. Tr. * re

_r , L. e
is prope partam Ciu.Tr.renientes coram [ener:pa_t.e p.p.Lam-
l i " .Apoolice Sedis G-Em Trag. Iudite ordinario Nobzles 7m Nico

..
-

uo nomine , Gauus Dee pro parte Goye . eius vxoris , Franze Mar

r uo nomine , I'bes Clerieus uoomine, (e' Marroy Matbei pro parte Draga
us vxorts pro nepotes , ' orti eadem parcntella nepotum Pauli `Adalem, rt ne.,
lg; "Montano eiufdem Ecclie eontinetur tranferipti , U' exemplatt manu Gausegne 'Pn
mieerij C Tr. U not. in 1236 men-*febrsberedttarij ad quos de ture expefat pre
entano Reorisprefentauerunt up." D.E{o D-Marinum q...4mblai4` Caillqnchm
'
rag

Di ` TW) J `

4.9 z

Trag. de :adam parentella Ps 0mm' iure, (a mod0,quibur rneiius pouut , " de dfa
preentation: mc not: mfracriptum rogaucrunt ;quod de pred: conccrem publicum
iurum: oendemes dium montauumiu moreuiiurnquodkum fuiccoram .
. . . . pme uperantium notarium mfrafcriptum.

(Luaea Chiea dunque di San Leone era appreo la porta del ponte , che.
vuol ir di terraferma , n pu eer ata altra , che quella , che ituataavici
na alla medeima porta i diceua di San Nicol , ouero di Santa Barbara dc_
Bombardieri , hora per le none fortificationi conuertita in vo militare ;ma
la truttura ua denota, che ia ata poeriormente rifabricara . E quete;
ono tutte le memorie, che i trouano delle Chiee della Citt vecchia , che..
foero in eer auanti la deolatione;dell'altre ander rammemorandoquello
che dalle critture i raccoglie .

La ruttura della Chiea di San Martino ituata dietro la Loggia grande)


.della Piazza indica la ua antichit , e e ne troua rincontro nel o radetto
cataico de beni delle Monache di San Nicol del r 194 , e u equente..
mente nella opraregirata conuentione de cmnpatroni d'ea fatto del'
r 267.

- i

'

La Chiea della Madonna della Piazza, e bene dal modo della abricai
conoce , che non tanto antica, quanto quella di Sari Martino ; tuttaub
haueua il uo portico da Ponente , che doueua riucir nella Loggia , che 0

eriormente e ato conuertito nella Chiea di S.Baiano , e fatta :i quela.;


della Madonna la porticella laterale per la qual s'entra: la pi antica memo
ria della uale la preentatione , che fece la Communita del 1338. li 9. Fe

braro di gicol Primicerio eletto Rettore della medeima, vacante per la...
morte di Kaariza Archidiacono, che vera Rettore .
La Chiea di San Stefano anco lei di truttura antica , che di Planthero di
ceuai come da vna memoria del I zi li 24 Nouembre ap arice , e uando il

monaerio di San Gio: Battia f re ituito alli Monaci el 1318. al hora a1

li Padri di San Franceco aignato il monaerio delle monache di S. Pie


tro , e quelle traportate nella Caa contigua alla predetta Chiea di San..
Stefano ; che poi quando fu rifabricato il Conuento ad ei Padri di S.Fran-\
ceco furono fatte ritornarle monache nel loro antico monaerio , e i co

me dalle fabriche dell'altre Chiee i conoce , che nella di S.Gio: Battia..'

detta comunemente Abbatia , e la meno moderna abricata del r ;oo in giu ,


cos laltre ono ate di nuouo rifatte dal Iaoo in qu , reando ancora in..

nella di S.Pietro alcuni pezzi di muro antichiimo` , che ripondono nella


irada vero tramontana , come pure dentro nel monatero vn nobil Portico
fatto circa] I zoo.

La pi antica memoria delle Chiee del Borgo, Citta noua , la oprare_


ferita libro 3.ca.z. del r 266. della Cappella di S.Franceco , chera delli Padri
di San Domenico , che voleuano iui abricar il Conuento , e l'eettuarono

auanti il 1 300; poiche tra le critture della mia _caa i troua , che li r 6 Luglio
1304 uronavcnduti ad ei Padri li luochi contigui ,al loro Cimiterio con le
eguenti parole .
`

DI),v

4.94

Delle Marie

BD. Market Greg. gb' Della fraee: lij q. D. Lucii, G' D. Trana , " Stare ea;
rum forare: ,lie olim tpus p.14 vendiderynt , eF tradidemnt. iure propria,

perpetuumpro e 'e. Fran-a Mach-ZH de Durajio ordini: Tredie.- Priorimul ;m


omnibus in eonuenm Trag. nomine i n: fonuenxus, @proe C"e .emen totam para

tineam eo_*um_, in qua unt tres Kamarde pomm i Burgo ag. ;una Par Dee
iuxta :imam-mm iporum fratrum , iuxta viam public-em, iuxra Donna iae Pau:

:iam oli- D. Innocennj .

E nella reuiione
beni, cherano
in BOT-:ro
medeima
h eredita
. ~ n._
fericono
li Prealdidelli
deputati
dalla Corte
d huerdella
trouato
l
130; die [6 oubdbomum Iiue Palatium pomm in But o Tr. iuxta 10mm
fratrum Predicat: duobus lateribus, (9" iuxea viam ah alijs duo us lateribus. Item
domo: muratas dieoperm iuxta mare, ilexta [acum fra!. 'Pred- Item paraeineas, (F

Kamardas eut vada: via, (F' platea: vq; ad ortum quiei capite Burgiup mare.
Item dium ortum' Ptcariam, ' totum quod extra Kamardax de plateisicari: ,
' non ean's vq; ad aliud capa: Burgi verus alina: except: paratineis , er Ka

mards, que inueniemur aliorum ee .

Dalle quali non olo i conoce , challhora li Padri di S.Domenico anda


uano ac uando per ampliar la Chiea, chog i i vede; ma che il Borgo ter.

minaua a Ponente poco lontano da ea Chic a,eprimendoi nella econda.,


che il Lucio, 8( Innocente haueuano arto inieme dell'atterratoni , che do
ueuano dinideri per met , e dalli conni i conoce , che quei luochi oc
cupauano tutto il lito da Ponente del Borgo , e che con queatterrationi da
loro fatte haueuano accreciuto il lito, ouer Piazza , e conuertitolo parte in
Orti, e parte in Komarde, come diremohora in Baracche .
.La Chiea di S.Domenic0 i conoce , che ata abricata del 1300 in gi
poiche nel muro meridionale dalla parte di fuori i vedono inerte alcune.
ietre con incrittioni epulcrali del 1325, che doueuano eere Rate gia nel
e mura della Chiea pi antica;e opra la porta principale eendou tre ga_
re di bao rileuo in mezzo la Madonna col Bambino in braccio , dal lato

manco S.Maria Madalena coperta dalli pro rij capelli , e dalla dera vn Ve_
cono con la mitra, e Paorale , alli cui pie i al lato dero a inginocchiata
zvna Donna in habito matronale con quee lettere opra .

..

DA BITCVLA SOROR H-s Sl


AV GV STINI.

Dalle quali i conoce , che la gura Epicopale , di &Agotino Caorti


'Vecouo di Nocera dell'ordine di S.Domenico , e che la gura de Bitcula ua
orella a ata iui poa come benefattrice della abrica dela Chiea : tro
uandoi memoria nelle note della Cancellaria delli danari contati dalli uoi
commiarij teamcntarij alli Priori d'eo Conuento per la abrica del...
Chiea: i c0me anco Nicol Caotti Vecouo di Tra , e nipote deo Ago
ono laci nel uo tetamento fatto del 1372. tutti li danari , che i trouaua
- per la abrica dea Chiea .
n

Dia-'7'452 . "-

495

Il Conuenro uo antico dalla parte di mezzo giorno i ecndeua uon' del.


le reenti mura della Citta, come tato riferito nel capo deue mura .
altre Chiee della Citta noua ono ate rifatte dal 1500 in gi , che ono

la Madonna del Carmine, che anticamente i diceu a del Borgo, e quella dO.
gni Santi, alli confrati della quale f concea licenza dal Coniglio di poterli
radunare li za. Aaoo 14.43.
Delle Chiee , c e ono nel territorio i trouano l'infracrirre memorie o

pra la porta della Chiea di S.Giorgio di Zeigno , vero di Mirano cols


pita talincrittxone .

Het: aula, @parte Carelli, be fes requies , alusq; Egroti:

Hie feel: delia purgantur , e? crimine cuna


.Qnm ego Lubimiro Tepfi eondidi ad honorem vide-[ice: inniis: SSH***m Petri
fammi . . . . Nicolai Confeoris, (9* Georgij Martyris.
,-
Nel Priuilegio, che Stefano R di Croatia,e Dalmatia ucceore di Zuoni-`
miro cqncee alle monache dis. Bainerio di S alato regirato nell'opera..
de Reg. Dal. 8: Cro. al capa t del Libro a tra lr teimonij troua .
Iacobi Mar/liti . ?bomiri . Epzi Stezigne Breberiici .
E nellantico regiro delli monaci di SS. Coma , e Damiano dellIola de...-`
Tcun giuridittion di Zara , tra li terreni , che erano del monaerio di San...

Giouanni di Belgrado , nelli quali erano ucce quelli monaci doppo la de


ruttione di quella Citta,viene epreo .
Ioannes Selen: , idem Monaci coneet eidem mona. totum [num alodium
quod e m .Agorizo valente, ac collaudante uo fraere Wdra in borum preenti::

reium Regis vid. Suinimiri fuorumqsnobilum Inpunorum Strenne Berber icb .

(a' Iacobi Teuzonis , (F Iure None-n Iuppani Madij .Abbats S. Griogoni cum qui
budam uis monaebs
Petrus Abba: cum uis fratribus eomparauiteidem mona: mediam partem to
tius territorij Meiranne preeio ;oolid. Roman:. .. . .

Hana terram vero eonatus e auferre '1..AbbatzStrenna Berbenicb , uiq; pa

rente: ,quare idem I. albi:: qui commotus eum quibudam ex frambus Nonam a
dijt , (F in preentia Regis Sumimir contra eos viriter decertauit , e? iuuante XP
grati-z bone/le iepe-ram': dato indicio Tepizone Dominica eodem Berberiieb vo
en, " collaudante Rege Suznimir uisq; nobilibus teibus his eodem tili: R e

Suinimir eodem etiam Strenna Berbenicb , QF' Iurra None Inpano , (F' Ia:: o
Tepizonee' fratribus eius, Lubomir Iuppano. ~
`\. Si deue auuertire prima , che nel Priuilegio del R Stefano ono ate da!
tempo abolire le due prime lettere del nome , e cognome de Lubomiri Tepzj;
poiche nellaltre memorie , benche trouino alcune diuerir di lettere nelli
rn01ni, c cognomi iui e rei, non ono per tali , che alterino lelenriale del
la loro ronuntia: on e quello , che nellvna laeobi Teuzonis deue eer lo

eo, c e nell'altra lacobo Tepizanes quel Lnbimiro Targa , che fabric la o


pradetta Chiea_ di S.Giorgio pu eer ato fratello del predetto Giaconro, e

or l

`\
`-`

496

Delle Memorie

teo Lubimiro I uppano nell'vltimo luoco nominato, e e f quello , fd anco al


tempo delli predetti Zuonimiro , e Stefano R di Dalmatia , e Croatia , e d
San Giouann Vecouo di Tra col uale viene nominato nel 0 radetto Pri
uilegio del Re Stefano. Onde l puo dire , che quella Chiea a Rata fabri
cata auanti il Iroo , e chc a la pi antica memoria di fondatione di Chiea
fatta da Croati, che troni colpita in pietra, e fori in tutta la riuicradi

Dalmatia non vc n altra di tanta antichit , e i come dalla oprad'etta in


icri trione appar il fondatore dea Chiea, cos nell tempi poeriori petta

ua il ius atronato d'esa alla famiglia Barbanich , che deue eser tata atti
nente a e'o fondatore; delche appar memoria nell'inanza fatta da Andrea
di Marin Andreis er nome uo , a fratelli Mattio de Cirnota Vecouo di Si
benico , Sc altri di cendenti della amiolia Barbanich fondatori d'ea Chiea

li 27. Giugno I 366 auanti il Vecouo dicol Caotti, che non fii admesa, at*
teoche conaua , che per pi d'80 anni era ata conferita csa Chiea dani
Vecoui precesori ai chi glera paro, e e bene la entenza f appellata al Me
tropolita, non c' per memoria di quello egue .
Di Santa Maria di Spilano detta hora volgarmente Stomoria i trqnal Ca.
taico delli beni , che poi'cdeua anticamente del eguente tenore .
In nomine Sane , Indiuidue Trinitatis .Amen . .dm Inc-ar. 1 189. 1nd.- 7.

Regnante am Bela Rega Vngarie Trag. quippe z-Scclie Ven: api Michael Comite
fcilicet Marino boc aum efi .
'Mes quidem fundatores E ccle S.Marie de Spilanolian ee orebina , Braa:: Ma'

tbeye, 'Petrus [cilicet, (9 Stepbanus 'Podcupp, Strumbrada , Grubina a Drafecbna .


In rimis uamqsle/i terra &Mari-e ub via de Spilana ta in loco, quod dicitur 'Poe-L
uazz , ex Jquilonari parte cuius e lerra S. Nicolai iuxta terra eiufdem Ecclee ex
parte Orientali cuius e terra S.Ma ie fub riam, qua ducit ad Spilanum fupra aqua
que appellatur Snnicbem terra S.Marie ub eadem aqua efi terra S.Marie in occi

dentali parte Eccle fub via efi terra S. Marie , ex Orientali, (7', occidentali parte
cuius funt terre Bratco fupra viam que ducit ad Orog ex orientali parte Eccl. e
terra HMarie . In eodem loco iuxta Ecclam ubmi- viam eli terra S-Marie ex Oc
cidentali parte eius efi terra S. Iaannis fub Steniza in orientali parte Eco-lie eli terra
S.Marie . In loco quod dicitur Su/iie fupra rupem terra S. Marie ex .uralipang

cuius terra Santi Iounnis,apud Stiniam e terra S. Marie ex oriens parte cuius et
terra S. Nicolai . In loco qui dicitur Suie efi terra S.Marie ex _Au/Ir.- par te cuius
efi terra Panete. In orientati parte atq; apud Pocrounicum efi terms. Marie ex
aur. parte cuius e terra S. M. ex oriens parte cuius efi terra Branco . .uegete

Maramide qu; ad terram S.1oannis tota terra illa e S.Marie . In .Aur. parte Be_
cize efi terra S. M. In eodem e terra S.M. ex orien: parte cuius efi terra Bufali , '

in ,Aquilonari e terra &Gem-gif de Mirano ex Aquilonari parte Ec cl. tota illa ter.
ra in qua diuidit aqua per medium qusad Stenizzzm e terra S. M.ex orien: parte
'qnedam arbor nux fupra aquam , que fui-gi; ante Ecclam efi terra S.Marie _. Sub

Lacu qui e prope viam que vadit apud s Georgium et terra S.M.zrie . Diis , G'
numerati: nominibus terrarum oportuit fcribi nomina rerum Ecetia . In primis e
vnum Mzali continuum , vnumymnarium , z''ymnarius m xtus cum 'Pfalterio ,
ama cortina, Of pauuus vnusl/uper altare.

La_Chica di S.Pietr0 di lobuaz , Boichic, e Podmctio m anticamente


mona

'

- -DTraiL

497'

monaerio di monaci, nel qual tempo i troua memoria delli beni, che poe-3
deua , 8t l'infracritta .
,
'
In ne Sane Trinit. .An-Di I 189 Ind: quoq; 7. Regnante DIN, Rega tenga::

la , Spaaten edi preidente 'Petra .ArtbiePo Hungaro, eiudem Ciuitats eomitatum

optinenze Grubea Comzte exiientibus Iudicibus Mieba de Malarata , (F 'Petra de


Sagarello , net non in Buearatu lij Gregoreiii boe affum ei . agonia: omnium

gelarum rerum tertitudo i diligenti iudio eomprehensa uerit , U" in criptis re


' daa ad uecedentium memoriam plurimum valere cagnoeitur, " quia etiam e

riesliterarum maximampreiat vtilitatem; Ideo preente Triuilegium [eribi an


citum et .

Egoitaq; 'Petruslieetindignus monatus dilapis aliquantis temparibus poi} u


eeptam admzniirationem monaierij S. 'Petri de Clobucez habito eonlio omnium..
undatornm eius monaerij tam Selauorum , quam Latinorum omnes terras , quas
monaerium, ine alieuius eontradiiionis obiaculo poidet illuminare, eertis
, limitibus determinare, C9* per earum terminos lapidi us gna ingendo ab aliorum
terris diinguere curauimus, (F cripta redigimus . In primis illarum terrarum ter.
minus incipit alatere maris a loro , qui Sclauoniee dieitur'Plutez; vbi in quodam
lapide viuo dignatur P. dei reo gradiente tramite urum in parte .Aquilonis in...
aliumlapidem viuum: in quo eadem litera diignatur. Inde autem ursum ad 'to
lumnam in qua eadem litera eribitur, d eolumna vero deorum in parte occidentis
ieut gna lapidum con/lat prexa uque ad lapidum congeriem , e inde iterum ad
mare reo tramite iuxta terras , que votanti . . . . pariea- . . . or. . . la
terra que inter predza gna confiat Sani Petri et ursum vero a Dubrouiza in..
loco votato Selauoniee Cal et magna ter .* que tota ex parte .Aquilonis , (F meri
die circundatur viuis iapidibus ex parte vero eiudem terre in Oriente eZ terra lia
rum 'Rimini Valizi; in loco vero dio . . - . . ieZ magna vinea . In loco quod
Sclauoniea lingua nuncupatur Dominici Draziee e magna terra, in loto *vero , qui

'Poeuounicb dicitur . . . . . . . nte ti maeerijs que unt ex parte .Auirali , (Fi


vque ad aquam de 'Poerounieh ei terra S. Petri . In loco qui Stragi/e dieiiur . .

. . . que ei terra Domne Dal-iz; ei magna terra S.Petri . Ibidem uper Stragie
e'magna terra ineiprente zi petra viua , (F vt eontinetur deineeps uque ad terra:
Maraguua , ub qua terra el terra S. Nicolai . Harum ergo terrarum oenores ,
(a' illuminatores fuerunt 'Podzup Regis IuaraKStrumbrada,De{,Meiumis, Dra
gim Neumi , Vai `. Teles autem, qui in cireundatione illarum terrarum uerunt
ii unt - Mager lius Murgie de Spalato . De Tragurio Cerne lius Cipriani, `sil
ueler lius Veroni eum ratre uo Same/oo. Dabrana Vodouari , Diron lius Slo
uinne. Petrus , E'? Neolaus Silueiri Ocomenie , Viltoie Caciz Vrago , Saduena

Presbitero, Radona de Oiroga presbit. Trag: 'Podiup de O/Zrogo, Petrieba, Grubin


na, Draetbna, Dragouan, Vultmna Pipagan, Stoman, Zauuriz, Dragun _filius Ne
uadi iii/Zia@ frater eius Iorra, Dragoy lius Draguni .

at-us W

Wea Chiea di S.Pietro poi inieme con ia torre diruttadel 1420,60#


me tato accennato, e ne tempi poteriori riabricata vicino a] lido dei ma
re, 8c veduto
quella tea,
che vicino
Cael Cip ico
ai Giorni
nori
hab.
biamo
aggrandire,
dallaalquale(auant1,
cheNouo
foero
lhinicari
li'rccint
delle ville) venua la riuiera determinata .
.
Dellaitre Chiee tanto della ela riuiera poteriormente fabricate , quan-v
Il

to

498

Delle Memorie

to dellantiche , che ono er il campo grande , e piccolo , & altre parti del
territorio, tanto in terra `erma, quanto nelliole ,non hauendo trouato mc

morie degne d'eer noticare, tralacro di farne mentione .

Delle &formationi . Cap. V1 I 1.


Oppo la compilatione dello Statuto-furono in diucri tempi fatte varie
legni , le quali nno che furono in poco numero s'ineriuano nel corpo

dei mede imo Statuto? come i vede, che il capo 8 del primo Libro ia ato
:ingiunto del 1330., e forli nel medeimo tempo aranno ati anco aggiunti
g 'altri capi vltnm del primo llb. Del 1332 cominciarono criueti a parte)
raccolte quelle, che del 1326, e 1327 erano ate fatte , ne furono formati 16
capi, 8: il x7 aggiunto del l 34.6. Del 1347 poi furono fatte varie giunte L,
molte leggi dello Statuto, & anco fattone dellaltre noue al numero di 28 ca

j, Le : queo regiro f fatto il Proemio , e cominci haucr titolo di Re


ormationi , tra. le quali quella, il cui ommario

.Quad nullus e proiciat uper corpus mortuum .


L'originale della quale i troua regirato ne' fragmenti de conegli del
giorno zz Decembre 1347. , alli opradetti poi furono aggiunti del r 355 tre
altri capi, che, con li opranominati fanno il numero di capi 48, che tutti fu

rono aggiunti nel tempo , che la Citta i in porer de Venetiani: uequcn


tementc poi ono tate angiunte l altre Retormationi, che i andauano facen
do d-i tempo, in tempo inoal r4! I, e regirate nel Volume de Statuti , delli
quali i trouano alcune copie da perone priuate ,* ma quello , che aua in.,
Cancellaria er vo publico, 8c era critto in Bergamina , col tempo , anda

to drucen oi, e perdendoi delle carte, e quando f recritto vene manca


uano molte; in maniera che li oli tre libri de Statuti erano intieri , e poche.)

altre Reformarioni, e uee anco confue,e prepoeratesonde copiato come


i trouaua riucito, c e mancando la maggior parte delle Reormarioni an
tiche i ono pere molte memorie, e di molte coe , che ono in ocruanza ,
non e ne sa. render ragione, e tra quee quella che cialcheduno, che teta

ia oblinato di laciaridiece oldi er le mura: della Citta a dclche ncili trag

menti due conegli troua linra critta memoria .


1404 die *ultimo oubris In Gen. con. nob. Ciuit. Trag. captum 'c. quod qua
cunque perona cuiuscunq; condition extat tam nobms , quam popularis , tam
Ciuis , Bur-gen , dillualts The? habitat: candidertt teamentum d modo in
antea teneatur in ipo teamento aliquid legare pro murattone Burgt eeundum con
czentiam de uis bonis, G* ['ecusfeeerit tetamentum non valeat s [ed babeatur pro

ineefldto ipo fao , U' quod examinator , (F notarius vinculo acramenti teneatur
reducere ad memoriam teamenta condcntium reo rmat: pred:, e? contenta in ipe

reformae .

E e bene queta legge non tata mai regitrata in alcuno delli volumi da:
Statuti, Reformationi , erin vo hog .1,ecommunetnente Viene nella

teamentidichiarato, che s laciano oldi- 1601 per la fabnca delle mutqlz e


ne l

Di Trani .~

499

nelli teamenti vecchi( delle mura dei Borgo ) e quea omma di oldi dieci
deue eer ata dal comMm vo interpretata dallaltra legge Potel-joe farm
nel 1420, che i troua nel volume delle Reformationi , nella nale vien ordi

nato , che ciacuno ia obliaato di laciar nel teamento ol i dieci almeno

per riarcimento dellhopidale di _S.Spirito .


Delle Reormationi dunque intieramente non copiate nelloStaruto vuale
riudtOZChc qudo ata allegata alcuna delle leggi, che non i trouaua, li
litiganti hanno oppoo come a legge , Che non i trouaua nel volume publi

co, 8t in queo modo ono andate in deuetudine molte belle leggi .


Latrc Reformationifatte del 1411 in gi i trouanonel volume, che va ai_

lvo publico in Cancellarias ma come Che queoxcopia del regitro de'con


igh' correntidi que] tempo , cosi vx ono reglrrate tutte le parti del coni
glio, tra le quali vi ono molte coe, che non anno che fare con le legni, 8t :

quee di tempo in tempo ono ate aggiunte non olo quelle parti , c anno
Vigor di legoe; ma moltaltre conalcune Ducali, e terminationi in maniera ,

che il libro e diuenuto groo , e ClClic ad eer adoperato . Onde mi ono


preo fatica di veder tuttili Statuti vecchi, c-ho poruto trouate, e da nello,

chera gia della Communit, 8t in mano del Sig. Capitan Lodouico atta

glia peruenutoli con l'heredit Cigolina di _carattere antico, 8t il piucorret


to, 3c intiero, chabbi veduto, h copiato li 3 libri' de Statuti, e poi le Reor..
mationi;tant0 quelle cherano in eo Statuto, quanto l'altre , che ono nel

`predetto volume della Cancellaria, channo .Vi-Oi' di legge, e quee regolate

per ordine delli loro tempi h rrdorto in d0i `li ri, nel primo h poo quelle
che ono ate fatte auanti la rea del 1420, e nel econdo laltre in-o al giorno

dhoggi , e i come nel principio dello Statuto vecchio vi ono li primi, atti
fatti co'Venetiani del I 3 corretti co] raronto delli originali , che ono
nell'Archiuio)cosi nel principio del econdo libro delle ;Reformationi h
poo il Priuilegioottenuto doppo la opradetta _rea deli-1.20 copiatodpur
dalloriginaleOlche h voiutanperrepetedi queto Priuilegio , e elli

predetti patti tutte le copie , cho veduto ono [corrette >5; in ne del vo,
me ci h aggiunto lindice delle materie, accmche ognvno e ne poa valere
commodamente :

Ma perche in quea regolatione delle Reformatoni , non olo hr mutato


lordine da quello, nel quale i trouauano poe nelli Statuti vecchi ; ma, anco
tralaciato di recriuer alcune coe , ch imato uperue per lvo del foro ,
8c ad alcune, che non haueuano ummario,ce1h aggiunto, ad altre mutato;
perci h voluto far nota diinta dellordine , ch tenuto , acciche poi
farne raronto, chi nhauee curioita .
w

E qu deuo auuertire , che le Reormaton dello Statuto vecchio non ha:


ueuanli numerinelli capi 3 ma nella prima co ia , che feci ce li h aggiunti ,

che aranno anco poi nella eguente copia eca i incontro alii numeri del
li capi delle reformationi da me regolate , accic e i paa pi facilmente.
farne i1 raronto . Auuertico di pi , che delle Reformationi dame regolate
i trouano gloriginaii nei fragmenti de coneglidelli capi 63 ,64., 65, 66,67,
8L 82., e li capi 83,84, 85, Bs, 87, 88 del primo li ho prei dal volume grandi-_p
delle Reformatoni della Cancellaria , nel quale troua anco copiato dallo

Statuto vccchio il capo 82_-

As' -z "D-.r

-- .' '

'

I 13:2-

R E2

500

-Delle Memorie
REFOR MATlONVM REFORMATIONES
Liber Primus .
Statuti Veteris .
In Chri [10.1332
Infracripte unt ac. 1 3 26_, l 327

Cap.6z. Idem.

Cap-t. De modo adimplendi curiam.

cap.63 . quando Indexel eonl. non po


te vnum ocium exereere quis debe:
eligi loco illius .
'
64 Quad Come: habeat libertatem auf

2 Wod Comes pot augete, a: mi


nuere Prctlum carmum . _
gendi, (F' minuendi. . e.
3 (Do ordine debeant vendi ruus 65 ,Quo ordine debeant vendi Pipones,ac
in Platea .
Cucumeri, Augute, 0 Zuche.

4 030d nullus emat fruus recen 66 ,Quad nulluspot emere.


tes caua reuendend .

5 ngd cribantur alaria,debita, 8c 67 ngdin libro 051': eribantur alaria


eredita cis in libro.
`Amber: (F' aliorfalai-.ei.
6 Wod coniliarij non exeant du 68 @ad nullus conl. debeat exire de
Palario ine licentia Comitis .
Pal. pena libaoabq; luenta.
uod animalia .empta circa Ciuit: 69 Bad animalia, que emuntur infra
7
ven antur ad mmutum.

eerm conni:: rendanmr ad minumm


tn bed-.varia .
70 De ordine aecuemdi . . . . .

8 De ordine procedend &ontra u


res depredatoresz 8c piratas .
9 De poena impedienrium cauas.

7x De pena contra impedita: 'vc-accue

'xo Wod macinantes oa oliuarum...


oluant Dacium .

72 Quad macinantes oa oliuarum [ol

non ant .

uan: paruulos tres pro medio cul


ma.

.1 1 De ordine Picarie, 8c olutiono 73 Idem.


Dacij .
.
1 2 De oliuis painandis.
13 1_)e pena proijcientes immondi

74. Idem.
75 Idem.

nas.
x4 De non mingendo , vel egerendo 76 Idem.
in locis publicis .
15 Mod commiari) non -vendanr 77 Lead nullus procnr. commtsmee Tu
nii ad incantum res commis.
:or alieni: commis* poie emere pro
e, relpro uis propinquis rem ebi
lem comms. ne licenzia D.Com: , '
{incincanm
16 Pe Lena laborat: intrantis terram 78 . .- . . . m' vis-im'.

VlClnl .
x7 Amd non point dari , locari bo
na abilia non _ubieis dominio
temporali .
In nomine x 347 Proem.

38 ngdforenbus , ZF pre-sb. non pot

aliqualiter transfert-i nec ajjtan` re:


abilis .
Idem 1347

MM! aurzbzx-cap- 332

Idem\
...,,

'

18

Di Tram~ .

;foi

18 (mod Iudices non exeant de Ci ` 1,z.sine5ummaro.`


uit.nec habeant alia ocia .
19 De ordine citationum , libelli, 8c 4 Super dio capitqu
repouionis .
zo Debitor non polit preentare pi
' gnorainuito creditore .

.s

..

21 Quod comes teneatur omnes en.


tentias executioni mandare .

63;..'

aa Quod mulier non pote ec te

s in caua ciuili .

'

2; Wed familiar-is non pot ele.)

'8

teis .

24 Wed Aduocati int de maiori 9._


conilio , 8c quomodo oluatur
eis .
25 Wod partes conilij capte,8c non Io
capre cribantur .
26 _OLod Sindicus eligatur per cru
tmmm .
a7 Mod Iudices , 8: coniliarijva n.
cent ab ocio per ex menes.
28 Womodo examinari debeant in

1,, .:.;

13

r: c olui examinat,$
a9 De alario, 8c contumacia came 14
rariorum.
30 De Ambaciaroribus , 8c Sindicis, Is'
8: de eorum alario
_ , 16
31 De monra facienda intra tridui.

'i
.

"
2

37. O`u_od defenores non eligantpr m I7 ...-~


Aduocatos, 8c contra .
33 De modo cribendi, 8c depoitan

18

di teamenta .
34 quod teamenta ant cum exa. 19 .Anni-(latin, " eorreio atutJib;
minatore teibus, 8c notano.
3.cap.7~
35 Q`uod intrautes religionem ab ao . . .
omni ucceone ecludantur .

36 uod in diuiione proijciantur ar .`. .


te erae .
~
37 O`upd pignora fcribantur perno zz
tar.
r

;8 Q`ujveniunt ad uccellionem ter


ritori) Podemorie .

a 3 Idem. .' . . dui ex quo ordine ucce

39 Amd commune teneatur ex ca

a4 ,Quo ordine.

damr .

lnmniare poeldc Podemorie _.

.40 Wed notarij teneautur publica

25 . . . . . modo olution;

re inrumenta .

41 _De denarijs communis oluendis 26. . . . . que habet :reserrarurar


m capa .

li z

42030.4

Delle Memorie

59

4: (Lupd nullys e projjcia upra, 2.7 .Quad aliqu non dudeant e proijcere
corpus mortuum .
uper corpore marmi .
3 De non muruando &claus Bo. 18 .T404 aliquis non audeat mutuare

nenibus , eu Croats uper pi


gnus .

'. . . . . pignora , nec ab ci: ripete pi


gnora .

44 @Lcd exammatores uppleant cu. 29 ,Quad examinatorcs quando curia


nam .
... , propter parentellam, vel alia caua ,
v

45 Wod loco Iudcs abents alus


eligatur.

46 Quod Index non vcnicns p-mo

ala/ennznon vcnerit prima die men.


qum'noipit ci: oicinm i: caa: (

die mcnis t caus .

47 In Chl-.1355.

(rpg-o ter denores , * .Adidas-:to:


non e et ad ptcnum comm loco intrme
debeant.
3 .Qrzod i aliam: exIudicibus,' con
e d Ciuit. abentauerit per dies zo
quod loto :Him alius eligatur.
31 Qtzod aliqmx ore-:tu: uert 111d:

alias :ligatur .
79 Idem;

Annullato additionis Statuti

li'.

primo capa.

48 O`u_,od Clerici eculares pont 80 Qyodam, e?" Mater poli: uo:


nhtu commarij.

y lios Clericas in ui-.c teamcnm ini


tucre commi/j; C9" procur. etiam ua
rm bcredum.
-

'49 (Lx0d Epic0pus religious pot 8: Sineum...


habcr patrimonum.

' - '

- .

50 Ordmationcs circa fratermtates . 43 .Quad- modo in ante-4 non at ali


qua frataleaJocicmes . vel coaduna
uo in Cini:: nevi Burgo, dvri

Sl Ordines ra'tcrnt. S.Sprtus.

ff.
4.; &odatau fraterS-Spirm: regi
rentur in quaterno cm;
46 Quad faut: non faqaqtda nono or
dinesne conjnsu rcglmtms .
47 Quad non excedantnumerum 81. .

48 Amd nullus ex fratrilms cxpellamr


ne conensu regimim's.
`
'

i: De oblatonibus faciends in ho.


" norem B.Ioanns_ .
*

s; De adminitranone operane .

_Quad predia pro Statuto debeant


objruari .

44 Deob. . . . endspCe . .- . . .
. . . . . confeoris.

49 ,Amd operarq S.Laurentij reddita


razione operarie teneantur pena [ib:
;oatlm rcddere, e? a/gnarejucccf

foriuo reduumpccune die opera


ne.
54 Mod nemo conducatragi: zz. . . . . ubpenalib-zo.
num forene _
Dc

5 Z
. 55 De executioneententiarum.

53 Melitebxomes debe: mittero


execution: ententias alibris 5. inra e"

, regiminis.
56 Qgpd nullus habtet in nulaL. 54. . .
Bux ine licentia .
57 De erjs meum , 8: vindemiar'. ;5 tapit uper fao . . , .
58 Amd o x lib.inra pOt termina
56 . . . . (Foblationelibelli

ri ne citatione .

59 De pena imponenda conlarxjs; 57 . . . . tuilibet conl... veniat;


vt veniant ad conilium .
58-..v
60 De kerijs-SSLaui-entij, 8: Ioanns.
. ~ Epicopi o- Conoris.
ai De Pal-i0 pro Baiirarijs. .
. ponendo . . .
62 Quod forenibus n ubiets do 60... . . transerri .
9'..

minio temporali Tr. non polline


tradi nec atari res abiles .
63 De blado forene non emendo 6 if De aio ementium bladum foreni
cauareuendendi.
e . . . .
64 De nonmutuando uper res a 62 De mutuando denarios uper res
-cras .
pefantes ad diuinum cultum .
65 (Luod in quolibet inrumento 50 ,Quad nullum inlrumenz *ua/eat in

- ponautur quatuor connes. e


quo non ponuntur quatuor confines .
66 De non paindo nii ad tertam 51 .Quad nulluspoitdare net ateipere
ierram ad painandu m mi ad tertiam

partcm .

partem.
39 .Quad non poit extrahide Ciuitate,.
* diiritiu aliqua mulier .

67 De non extrahendo mulieres .


68

uod conducens vinum forene.


per at nauigium . -

69 Wod nullus poit painare ter


ram alicuius forenis .

40 ,Agodillequieondueet vinum foren


e Trmltro aliam penamperdat. . .

41 Idem.

70 Wod Comes non poit conuem


re aliquem durante eius otio.

82. Quad tomtempore ui oitij non.;

7: De monetarijs .

84 De pena intidentis monetam.


85 De pena portantis raudolenter in..
Ciu.Tr. falas moneta:.

paj/itpetere contra aliquem uum de_


lt.

72 De ocio Camerariorum , 8t Ca. 88 ,Quad Camerarij tis nullam tedulE


CCPBTE debeant in pagamentum .*
marz.
~
89 De oeio Camerarioium (F'ratione
danda pmos.
90 De tedulis Camera.
9x . . . . . eeorum iurium tenendo
73 De libro alariatorum.
u
per Caneell: t'is.
e
E'
74 De modo, 8t forma tradendi ani 86 Idem.
malia, Brauarijs.

75 Wod de legatis dotbns , 8t mcr 87 a . . ae etiam . . . (Fdemnean


* cantiis at ius Summarium.
i' debeant iaeere.
76 Walker conduaores Dacorum 92 . . . . Cis de eant compelli _ad [01146711
~5 \

*Il* 4

dum

504

Delle Memorie

, oluere debeant.

'

dum precium delibera:.

77 De appellationibus.

32. De modo, ordine procedendiin.


caus appellationum .

78 De cauis appellationum.
79 De modo proequendi appellar.
80 (Lpd in citatioue expriinatur res
petita.

zz Idem .
34 Idem.
35 @ad ni in prima citationc abentis
exprimatur res petentis citatio nom

81 De Teamentis .

97 Super ordine Telamentorum.

raleat .

Di tutte le opracrtte Reformationi non i troua altro nello Statuto v


uale, che li capi 18 con la prefatione capo I9 non intiero li,7:-.,e 7,3 intieri,c,
76 non intiero .
-

Delle coe tralaciare, nel regolar il timo Libro delle Reformationi non
recriuer le balortationi fatte in ciacgeduna reformatione col numero del
li voti pro , e contra , come coe tedioe , 8c inutili ; ma copiar olamente.

quelle , dalle quali i poa comprendere il modo , che i teniua nel formarle ,
8c in alcune li motiui , per li quali i abliuano ee Leggi , 8: in` ne aggiun
ger quello i troua nel opradetro fragmento dello Statuto antico, del qua

le fcci mentione nel ca o vltimo del libro 4, che credo non riucita di di
piacere a quelli , che l dilettano di legger memorie antiche , per concruar
le quali mi on preo uea fatica .
Le coe dunque tra aciate di recriuere ono le eguenti.
Reformationes , (F ordinamenra conilij Nebilium Ciuitatis Tr. In Cbrii nom.
.Amen `Anno a nat: eiusdem 1353 1nd. 6, die 9 men: .Aug. conuocato , * congrega
to maiori , e? grli conlio cis , ' lmminum Ciuit. Tr. in Palat. d. c'ois ad vocem
preconis , (F' onum campane , ut moris et de mandato Egregij ,

potentis Viri D.

Marti
curiamRugini
ad buul.
Honor.
ballottas
Comitis ,Trag.fat'lo
(F ipo obtento.
priusIn
be'ri
quopartito
conlio:mer
d.D.ipum
Com.D.Com.
propouit ,
(F proponi fecit . ,Quad cum in Statuto Ciuit. Tr. contineatur . Quad [i aliquts ex
ludicibus , (' conliarijs erit ab ens d Ciuitate , ' diritlu Trag. _vltra 20 dies
Quad D.Comes Curia alium e [gere debeant loco illius abentrs U* in Reor-matto'
ne,qua e pro Statuto falla tempore D. Michaelrs I umiano contineatur gio. alo

quis non pot eligiad duopcia nec atmentta, nec declaretur qui probi_ eantur
eligi , aut pot eligi loco diorum abentium quod platea: ip con[tuo proutdere.

t.:

Seguita il capo s, e nel capo 48 doppo le parole.


Teator qui eum in tituerit venire debet comm D.Comite.
E' {lato upplito quello vi mancaua dalloriginale de conegli .

Y .
Et ua Curia , exponere . . . . . . lino . . . . . . . otio commiaric,

fTntorin.

Il capo '42 tralaciato il eguente .


.'

'

D0

Di Tra.

30 5

De liberta data aliquihus nobilibus uper raternitaiibus (iui: prouidendi . In

Ch: no: am: .Ad honorem, laudem , (T reuercntiam omnipox. Dei Beate Marieem
per Virginis matris eiudem , * Beatorum corporum SS.Laurentij marx. , ce* [aan

is EP: , comprateciorum Gubcrnarorum , (F' defenorum Ciuit. Tr. hominum , CD


ngularium peronarum Ciuit. eiufdem , (a omnium Sanorum ,30' Sanarum
Celeix Curia: .Anna nat. eiudem 1365 1nd: 3 Regnante D. N3 naturali D.Ludoui
co Ser. 'm Rage Vng: tempore Igregij` , @ pote-mis riri D. Francici de Georgia de
ladra Regiy militis , (F' de eius mandato honor. Com. Ciuitaiis pred: uorumq; Iud.
nob. vir: DD.7\{icole./{zz.olini'Nicole-15 , PetriMicacij , ' Nicole Gregorij
die 14 men: May. conuocato , (F' coadunaio maiori Generali conlio cis , ho

minum dia Cm. Tr. in Pal. c'is ad onum Campana, voce preconis de li
centia @ mandato prea` D. Francici Comitis antediii , *ut moris et. In qua
quidem conlio pro bono , U pacifico , (F' tranquillo .Fiam d.Ciuit. (F' hominum,
* ingularium peronarum ibidem ex/entium captum , ' obtentum fuit per 28

con:. ponente: eorum haliotras in buula alba del c non obaniibus 4. conliarijs
eorum ballottas mittenribus in bujjula rubea del non quod D.C'0mes pred. pai: eli
gere , nominare , (T conuocare. r z- Sapientes *Piras de conlio apud. 4. Iudicrr
curie quibus. tz. Sapien: viris, clrs, nominaiis, " eonuocatis ipe D. Come:
~na cum diEiis Iud. , (F' I z. Sapien. ?iris pot, (F ~vulcani prouidere, delibera
re,(' reformare, acplenum, ' librrumarbiirium , auoritaum , ('9" bayliam

balia-am prouidendi , (F reformandi quicquid ci: , vel maiori parti iporum videbi
tur , (9* placebit uper fratermtaiibux ,eu ocietatibus nuper faiis, (F'exariis in
dia Ciu. Tr. eu que eri oriri , (F' ordinari contigerit in uiurum delruendis , de
guaftandzs , CF totaliter abolendis , quae quidem frate-mit. , eu ocietates ee po
e: origo ,caua initium, (9 generano errori: , U' candali pre-f. Regie Mai. (F bo.
ni,paeici, @Tranquilli iatus pred: Ciuit. Tr. e? ngularium peronarum eius
dem . E: quiquid fafium, ordmaium , obtentum , o deliberatum extitlt per pred.
nlmaiorem partem iporum in, CT uperfraternit. (F' ociet- anteditiis 'vale-tt , (F'
teneat fioriture-preenti: conlj , ac i per dium tonlium faum ordinatum ,
(F obtentum foret 0' ee: .
Nomina duodecim apientum virorum uper premii: per preDComaletor-um
unt hec . Petrus Marini, .Auguinus Caoli!, Duymus Martini, Gauzigna Marini,
Joannes Mathicbe, Defa Lucani, Dea Damiani ,Ludouicus Ioannis , Sort Marti,
Daniel Ioannis, Giga I oeph, 'Paulus Marini.

Nel capo 77 doppo quelle parole


quibus omnibus dedufis in generali conilio nob. Ciu. T.delib.@ obrcnfui:
ono ate ommeie le coe eguenti .
die 27 May prox: preteriti p 2.6 coniliarias qui pouerunt earum bnlotas in buu
la alba del c non oblantibus ota repertis in buula rubea del non quod ip/i 0.60.
mes, (F iud pi ef. U tune proxime futuri , (e' x nobiles deputati , eu mc proxime
deputandiup bono aiu Ciuit. arcipiendo etiam alias ao nobile; eli eridospipos

babeant libertatem prouidendi (F' ordinandiup ao appellationum ,


eorum ca
punita@ upra additione iatuti , quod loquitur quando aliquis non compirurrzr xri~

bus ricibur condemnetur in eo quod aori manrare poteri: inrumenrum, tei,


nel ;eius iuramcmg parte: non compagnie; eeluurn dc _num Pig ut ci: ,j mi
Malo:

506

Delle Memorie

maioriparti eorum melms vide-bin . .Qua ordinamenta appellatio num poni de;
beam in volumine Statutorum , ' pro Statutis debeant oberuari . Supradii DD}
Comes, (F Iudiees eon/derantes, (9" aectantes buie defe'ui prouidere na cum iii-1

Elis x nobilibus , ' alijs quatuurex diis oo adiunis qui fuerunt numero 19;

quorum decem nobilium nomina unt bei: D.Licas Vifuri Regius mi! 1 D- Bittcm
./1 drm Reg. mil: Sc r M.iibeus de Cbudis , Ser Thomas Marti , Ser Mirsa Mauri 1
Ser Builus Duymi,Ser Mladinus Mcole,$`er .Andreas Cge,S-er Michael 'Petri,5`er

Leo Miele , ' quatuor nomina illorum 4 nob:adiun&orum unt hei: , Ser Mare-ui:

Petri , Sur Iofepb Zare , Ser 'Nicola Pem Micbacij , Ser 'Nicola Stipe de Zegis ips~
omnibus congregatis in Logia parua eiernce 'Palatii redentiae d-D.Comis pri:
debita matura,longaq; deliberationemc libratis omnibus ton[uetudinibus,@ pratici:

haenus oberuats pro bonore Ciuit.Tr. , ac bono, <73" wild partium litigare capien
tium, volentes bit duble declarare ' 7t partes appellare valente-s agnocere *va-

leant quis modus in talibus eeruandus`, bat lucida , * clara lie-formation: poto
partito inter omnes pred. er ballate-ts omnibus repertis in bu/fula alba del fit nulla

reperia in contrarium in ufula tubea del non nemine eorum dicrepante alubriter
delfini-:tate uprad- Reor: deliberaueruntatuer:, " reformauerunt.
.Quad
appellare rolentts c.

Sono tati anto omme di copiare due capi eguenti


36 De augendo Salario D.Comit' .
37 _Qtcod D.Comes non babeat- t'e m' eius Salaria:
cos perche in oanza non contengono quello eprimono li loro Som
marij ; ma molto pi; perche ono pattimeno eenraliditutta la legge, e

ua conermatione, chetrouainuera nel tra ento dello Statuto antico


nominato di opra al cap. vltimo del libro 4 on e recriuer quello troua.
nel predetto fragmento , e ignicar qua] parte tata regitrata nelli Sta
tuti vecchi .

In Cb:no:am:an:nat:ei:1353 Ind:4 Reg. DzLodoueo Sen"- Rege Hung: ' Ex eclfo' Mag. D.DAndrea Dandulo inclito Venet. Duce vacante EPatuper mar:

tem
Lampi-edi]
Eccl:Tr:E[5i temporibus
quidem
Egregiy~ Defe
, e? potenti:
mm DjMarot
Riugini
bon:Com:Ciu:T.u0rumq;
I uaitum
nob.vir.DD.
DamiamJetri
Mica_
e,Donati Cbaotw' I oams Maticbe. Quaderni:: Reformatfaarum tempore dih

D.Com.~ die zo men: ebr:. Itemfmilimodo c.-ptum , U" obtentum fuit m d.Con]lio
congregato vtupra p go Con: ui eorum ball.pofuerunt in buola alba non oban
tibus zo qui eorum ballottas pouerunt in buola rubea in oontrarium .
Superfao Camerariorum,Maariorum,venditione alis * bladi . ,Quad aliquis

Camerarius' Maarius renditor bladi, e? falis non pajnt , net debeant eligi, ?el
adumi ad aliquod predimitorum contingeret aliquem predmtialium babme
aliquodpredicmciorum vaeare debeatppacium 5 annorum . Idea quod fuerzt
Camerarius ipe non pojit eligizn Maari -m vendi:: bladi, alis, e? ieper eques

intelligaturde pred: omnibus quatuor oftijs (7' qualibet pre-d: ' preent Reforwmt
obtineat Statuti, (T pro Statuto debeat oberuari .

Conzaoeato,(5' congregato maiori (I' generali conlio coin@ hommum Ctu:7_'r:ad


vocem preeoms, jonum campana in Pal. tis de mandato DI 40530 de Curtafm al
e

: D1 Tra .

.507

entia d.D.Comitis moroo-[ilo congregatis pro bonoribus d.C'is traands" auge;


dis prius inter ipos Dominos oo de Curia fao partito ad bu: ('9' bal: , U* ip[a ob
tento, ac eorum nemine dicrepante occaione infra/eripta videlicet .
Super prouidendo de augendo alarium D 'Petra Memmo nunc preentialiter Co
miti Ciuit. Tr: , (F per conequens omnibus eius ucce'oribus , qui mittentur ad Re
gime d.Ciu.-Tr:de denarijs, (F' bauere ipns cis, ce dit'ti D.D. de Curia interer.
mauerunt quod predia ornnia reducaniur ad pre-eus conltum generale , (9" cuc
diffo con/Zito, (9' bominibus di'fi conlifplacuerit ic fiat,procedatur , ' executioni`

mandetur, Statutis promonibus , vel Reformationvbus a :quibus in contranum lo-.`


quentibus non oblantibus cum palis, ' conditionibus inracriptis.

Primo videlicet quod dius D-Comes, qui nunc et' qui per tempora erit ad re
gime Ciuitatis pred: nullo modo , forma, vel ingenio , eu :lio queito colore poit,
nec debeat in ueniendo ad regime fupradium , nec in ipoflando , nec ab ipo rece
dendo aliquidpercipere , 'vel babere de auere cis ipus iuit: vltra alarium antc-_
latum, tam pro igno, quam pro aliquo alio dono, eu aliqua aliagenerali, welfpecia

li de caua.

'

Item quod dius D.C0mes, ' eius ucceore: teneantur , e?" debeantoluerepro
macinatura bladi pro uo vsu illis, qui ha {Debt-nt incantum molendinorum, prout, W*
cut vnusquisq; alius ciuis ciuitatis pre/'cripta Tr.
Item quod dius &Corr-es, (F' eius fucce: non pont nec debeant arcipere bl '
dum prouo vu de magazeno magno cis ed vale: de blade cis difius Comesd' y
eius frecce/f: accipo-re debeant de paruo magazeno pro illo precio,pro quo vnusquisq;
alias ciuis caperet.
Item quod d.D.Com. eius ucce .debeant, ' teneanturjoluerefzao Cancellario.
quem ecum ducere tenentur, (F' de eant de alario uprad.
Item quod D.Com.eF eiusuc.teneantur, e? debeant manutenere toto temporeno.

tario in 'Palacio cis vnum eesendellum accemum de alario upradilonis expenq

fls Item
quod d. D. Comes , c'e eius ucce. teneantur, (F debeant ips necearia
eet aqua eam conduci facere uis expens .
In reormatione cuius conilij in quo fuerunt 64 conziarij fa [fa inter ipos partito,
ad bu bal.in abentia d.i).Com.eorum nemine dicrepante pro omnibus , (F' n
gulis in dila propoiti: nominatis, placuit omnibus ips coniliaru's poni-nu!). eorum
bal.in bu. alba , e"? coram nemine dicrepante quodalarium debcat augeri eidern D.
:Petra ComitMF per consequens eius ucce qui mittentur ad regime antedi'uml,
(9 quod omnia Statuta, Reform: (F' promf. , (F alla queq; l contraria-n icq-'ien

tiant, (9 ele debeant dipensata , absoluta vigore preenti: conlij ~

Item mili modo falo inter ipos partito ad Im. U" bal. per dit? DJ). 8 rie Cu
ria, (F abente D.C0mite uio placuitponentibus eorum bal. in bus: mi , qmuere
num.64. Quad d.D.Comes , qui nunc e, G" ipiusucces. qui pro tempore erunt ba

beant , (F babere debeant per eorum alario :anno qualibec libras duo mita Ve
ner. par. ad monetam currentem in Ciuit. Trag. de aut-re difli cois Trag. cum
palis, " conditionibus uprascripris, non obsant` I7 qui eorum bal: bus. rubeam
m contrarium poati-nt . Et_ quod de pre..iis omnibus impetrandis mitterentur
.Amii-ax: ad diffum D. Ducem.

. D.Gomes, (Fua Curia, qua babuit arbitrium creandifaciend , " eligendi .Ami
&ax:ecerant, crtau. (F ellg. Blat-um Marini, (a Micha Damiani elig..4mbax-ad
eu

'508

elle Memorie

dem ;0mm 1.-o D.D..Andrea Dandulo Venetuce inclito, imperi-andy; gx'

grazia pecialiab eodem D.Duce ea, quiz in reormat.pred.plenius continenti . Im


ponentes eidem .Ambax. omnia in infracripm commiione content-1,* cuius commi

[ionis ie'nor per omnia talis e .


N95 Monia Marmi, Nicola Cipriani , Iacobus Danielis, (F' 'Nicola Caxoti [adi.
ces, M.:roy Stanzilis, Luxa Ioannis , Georgms Slauiehi , (a' Ioannes Dee 'Palmare
sonliarij Ciuii: Trag. ac tomm , (F' vniuerum conl.Ciuitatispred. "nobis Blaco
Mannini? Micoi Danieli Sindlt-' .Ambmoris ad Ducale dominium occaione pe
tizionis gratiealarij augmnen: dati Dis comitibus Cm. Trag. incipicndo ab Egregio
'piro D.Petr0 Memo Han: de preenti Comiti diff-e Ciaitatis , (a' per caue-que; ab

omnibus eius ucceoribus mandamus , (9' committendo Iniungimus . " mandamas


quatenus omnia infraeripta ad effeam laudabilcm perdute debeaiis .

In primis commimmus vobis,quod ex parte noflram totus vniuertatis ' con


lij generalis ire debeatis ad Illurem , Excelum Dominum rum D .Andy-eum
Dandulo D.G.Venet:Dal: atq; Croaxix Ducem inclitum Dominum quarta partis, eb"
dimidia toiius Imperia' Romania , (9" cidem noro Ducali Dominio parte nolra beni
gnius inelinare per :Nam modum , U' 11mm , qua magis dico-etiam vere videbitur

conuemrc, @ nos tamquam ipfius Domini; deles, veraces , deaotos , (9" ubdzm ci..
dem noro Ducali Dominio reueremcr cum omni [ubict'ionis , (i' pure abc-dizioni;
articulo carne-ridare .
Item committimus-vobisuod plene ignicare, c' cxPanere debeatis parte no/lra
Dommio prelibato cum illa verborum eloquentia prepolita,qme magis veris animis
conformabit, nos tamquam deles ubdixos Domini] fuprad: nolenies ingratitudinis
vicio merere,ed memories@ recordabiles pozias ee preroga`ts`uarum , C7* benecio

rum reiroal'fis temporilm` , (9' preentialiter per antedium Dominium nobis omni~
bus pre/atei); Ciuitdiberaliter conceorum , (F in poerum prebendorum die 6 men
luni] per propoiam poni fecie in nio conlio Generali quid ip conlio vide-ba;
tur augumen'ando alariumDis Comitibus de cetcro venturis de ipus Domina
tionis mandato ad regime anteditium incipiendo pred: Salarium augumentan .
dum tribuere D. 'Pc-tro Memo de ipus Dom: precepto Comici de preenti , (F in...
dillo concapium, (F obtemum fuie nemine dicrepante quod Dp. Com. ante
di. debe: alari/4m augumentari , (9' uper inde proponi -eimus in dic'io con::

quantum anmlio co s: videbatur augendum _difio D._ Com: c7' eius fucce. lira
olarium conaetnm. ln quo quidem con/;lio fa per aliquos arengatum "quod ip/s

videbatur banore Duo. Dom. infpeio (F bono ati!" ' pacico _nai Cm: Trag
uperms nominate de dando pro eorum alario omitibus jupradiis md. omni anno
due. 500 auri (9" boo ad mouetam tune :emporis curreniem pais , (9' conditiomlms
' ra m tis

meimg videlicct. . . . come di opra no a. faeerc uis expens .


Et in eodem conlio atim po omnia apracripta fuit per aliquos alias ari-enza
tum quod ipjis videbamr quod dilus D. Comes , eius [ucce. babere debeam de
auere cispro uo alario omni annolibras du0`millia Ferie:. par. ad mom-tam cur
reniem nihilominus pais , (9" conditionibus juprajcripxis . Hoc addito quod dius
D.Comes , (9* eius jucce. teneantur , C9" debeant mio tempore [ai regiminis te
nere quaiuor equOS uis expens ad honorem Domina uprad: , (' flatum bona@
Cini:: pref. Trag.,'@" in coder faflis, C9* potis upradi'Z/s daabas partibusup

con-f, [yptoupxam , o; obtcnium fuit per 64 conjil ponem eorum (241.17 bili/u
.

da `

Di Trani .

509

la alba, non obantibus 17 in contrarium ponenerum bal: in bustrubea quod

dic: D. Comes, qui nunc e, ac eius uece.babeant, ce* babi-;re debe-zz pro eo.
rum alario quolibet anno duo mil. lib. Ven. par. ad monetam currentem de auere

cisiniungimus , * mandamus, quatenus Magnicentiam Reuerendi i Duca


lis Domini aet'iuos pretibus exorantes eidem D. 'N, debeatis reuerentiime
upplicare de peciali 7gratia ab eadem Dom: poi'iulantes quod d. D. Comes@ eius
ucce: babeant , (F iabere point , (E' valeant de voluntate , mandato , (of,
conensu Dominij prelibati duo mi!. lib.par. Venet. anno qualibet pro uo alario
etundum *ultimam partem , qua tapta fuit in nio con]. gen. uperius nomina
to , (a quod idem Ducale Dom. per uas literas mandare dignetur, (9' vellit D.

Com: uPlo quatenus ibi oluat, (F oluere debeat ad rationem alarij pretaxa
ti ei!. duorum mil:lib. Ven: ar. ad monetam currentem , * quod dit. D. Com:

penitus oberuet omnes (9* mgulas conuentiones pred. ' quod ab inde in antea

dignetur idem Dom: iniungere omnibus Comitibus ad dium regime de prea


Dom: mandato venturls quod oluere bi debeant , (11' point ad rationem ala
rij upraditii [til-duorum mi!. 11b- Ven. par. anno quolibet admonetam curren. (o:
Per conequens conuentiones predineri, con/cribi eri acere in commiioni
bus eorundem omit. ad d. regime de pre-d. Dom-mani]. de eetero venturorum.

Mblominus autem *nobis tenore preentium committimus, (9* iniungimus z 29*..


rnandamus quat. pre. Duc- Diio n-o parte noira narare , ce' exponere debeatis
quod po omnia uita in dio conlio celebrata ,e'exata naliter, (a' *ultimo

captum, Oobtenium uit nemine dicrepante qnod quicunqsex Iudicibus antedi


Hiseltonliarijs, vel de conilio uperius nominato, nel iporum aliquis qua
quo modo forma, vel ingenio, ratione, vel tauapred. omnibus t iabilitis , ratiz
cati: , (9" approbatisp diffos Iud. con. ac etiam totum gener. con. antedii. e ali
cui earum p e, vel alium contrafeeerit , vel venerit , vel aliquid in oppotum dice
ret,eu arengaret, ~nel alegare , dici, proponi ,eu arengari faceret contra pred. vel
aliquodpred. priuetur, 0* eagetur, di' pro tao , ' priuato babeatur., ' intellige
turab omniconlioici, eneiciopublieo,vel priuatog'enerali, nel peciali

fpniuer-Iud: Coniliar. attotius generalis conili prelibati. :"'

A
'

'i

Die 18 Iunij.
Difius D.Com.Iudites con. , (e ee dia Ciu. Tr.proe 23* omnesuos uccea-r
parte Dut:Dam.receperunt literas inracriptas , quefuerunt lea (F' promulgata ;p
me Bonifacium d.D. Comitis in pleno , G Gen- con: cis, U' lmmin. ciuit.pred. qua
rum liter. tenor talis ei .
.Andreas Dandulo D.G.Du.r,Ven.* . . . . . Mb. (9 Sap. Viro Petra Memo deuo

mandato Com.Tr.ac pruden. 'viris ludica@~ Cont'liaris Conilio* Ci e iu*eiudem,


(9* earum ucceoribus dileftis al. (F dil.ae{ium .
Signicamus nobis quod in 134.41ndu z die 6 lulu' capra fuit parsp n05 s ('7 in_
conl. noris minus, rogatorum (9' de 40 inra/eripti tenoris .
_
Mod acceptetur , U" conrmetur petitio Amba Iudit. conil. Z7 cis ciuit: n-_e
Trag. delium noiirorum inracri ti tenoris 'ridelicet .
Situt Comites Tr. ab binc retro abuerunt de alario lib. mille ducentes pro vno
ann0,ita Ser Petrus Memo Comes preens , e? alii qui de :etero erunt Cormtes difle

terre babere debeant de alario lib.M.M. par. ad monetam curentem ditfe Ciuit., '
in lii: termini: prg rata, quibus babebat pi imamolarium antedit'um, (i g forfait.,
omes

510

Delle l/Iemorie

comes preens , nel alius futurus vellent ducatos aurt eos accipere , ce' recipere , e?

ibi computare ten-canti, U' debeant pro tanto quanto expenduntur in Tr. i tum:
reciperentur in Camera - [tem quod Comes pree: , ' all'4' , q pm zampa e
nullo modo ,forma ,fvel ingenio eu aliqua queito colore point, nec debeant in ue.
niendo ad regime upr-zdil'lum, O' in eo iando, (9 ab eo recedendop emel alios pe
tere reciprre, vel babere de rebus, 'vel auere cis Trag. tam pro ligno , qium Pro a.

quo alio dono , vel cauagenerali. nel peciali, m olarium upracriptum . Item
quod D.Comes, (F alu futuri teneantur " debeant oluere macinaturam bladi pro
?u uo, ux familia illis qui lrabent incantum macinaturn ,eu molendmorum i
cut oluunt, eoluent alu Ciues ciuit:pred.1tem quod D. Com: (a aly' [anni 6,1,

point, nec debeant accipere bladum pro uo vu de magazino magno cis Tragtfed
accipere debeant de magazino paruo, ubi venditur, U* pro c0 precio , quo vnnsquis

Zue alius Ciuis acctperet. Item quod Comes , (F' alij futuri dealarto uo ufo de
eantoluere Cancel!. quem ecum duceret ad regime . Item quod D.Com. ce" alii
uturi debeant , (F teneantur manutenere continue de notef in Pal. cis vnum ce

endelum accerzum~uis expens . Item quod D.Comes, (F all'4' futuri teneantur , (F


debeant tolam aquam eis neceariam ibi conduci acere uis expenis . Item quod

Com: {9* ali uturi babere debeant amiliam conuetam , U' ordinatam , (y' tenere "
quatnor equos continue dum uerint m regimine din terra: babendm (a' recuperan
do eos inm vnum menem poll quam ad regimen dit'le terra peruenerit, ' pai-do
eos vendere de vno mene ante complementum regiminis . Item quod quicunque ex
1nd: vel couliariis , velde conlio uperius nominato , vel iforum aliquis quoquo
modo, for ma, vel ingente tallone'. vel caua pred: obusic [la ilitis , U* approbatis ,

eu alicui eorum pe, vel alium contrafaceret, vel venir-et , vel aliquid in oppoitum
alegaret, proponeret, diceret ,eu arengaret, vel alegari proponi , dici ,eu arengari
aceret contrapredia , nel aliqua rcdi&.priuetur , " catur , (i pro ca]`o , (a a
priuato babeatur, QF intelli atnr a omni conilio oieio , * benecio publica , nel
priuzto generali .velpecia Pntueritdudxon. ac totius gener. conlij prelibati .
Qua)? ide-1m *pigpezznos,
dia nia Conlta crtbimus committim us , e? ma
damus quatenuspred: 0mm m quantum ad vos pefat oberuare debeatis , '9' a
cere inuiolabiliter obcruari. Det-in no Ducali Palat.die 8.1ulij x z Ind. (ide 1 3 44)

De arma Portandi , non portandi .

Statuimus quodatutum quod loquitur de non portando arma it dipenatum ita


quod quilibet po t portare armadonec D.C_omes duxerit mbibendum , etiam

quod nullus con tltarius in conlus generallbns portet armaub pena tatuto conten
ta .
i
'

De Oleo.
1

,l

Proponimus quod oleum quod t in Tr. ab boe anno in antea de cetero at in capi.
te Burgi Tr.vid.d latere qui el ~verus ponentem. (/3' non alibiub pena lib.4o ar.pro

quaiibet, * quolibct contraaciente , ce* qualibet vice (7' quod quilibet pat accu
are, " habeat medietatem pene, da' tentatur de credentia .
O

De terminis oicialium .

Place! que-innat- ?Edel-7x odio-zii *le cet-*xo durate deb-rm m ateo * tuoi
m

Dl' Tra .

5ii

in hoc dipenataint omnia aliaNatura in eoncrarium loquentia , qu@ ign: ad 4.'

liud tempus [mf-in oicio ordinario propri/ita, (F' lea fuerunt in preeneieon/ilio
generali.
~
.Quad Com es poli: ex {rendere de danarijs cis .
Libet quod D. Comes de cetero pot ex rudere de denarjs communis eeundum

quodibi videbitur conuenire ad inquiren um `, ' inueniendum , E capiaciendum


maleatores, (F' ures ,cr quocunq; alias , quiecerunt aliquod malum , eu deli-

&um in Ciu.Tr. Burgo, eius dlriu .

"

In quo loco debeent vendi mortacina .

e!,

Ordinamus quod omnes mortacina de cetero vendanmr al) alia-later: turris .Gi-ea'

gor " Salinguerra videlicet veruneponentem ub pena [ib. 5 denar.,par. 0 quilibex


Pu: accuare, (F' habeat medieiatem pena, teneri debeat de credentia.
E. quee ono tutte le leggi ,c'ho troua-co tegirate ,_nel opradetto tag
mento dello Statuto antico, circa di che i deue auuertire ,chal capo
up fao camerariorume . . .

. _ato ammeo lfanno, e giorno , che i troua neglaltri Statuti vecchi in.
tieri, tanto in quelli c'hanno li Sommarij alli capi(come ha quello dalquale;
h
copiato_
il mio aquanto
lanno,
e giorno
c081 : anco ne glaltri, che'non hanno Summati) ;dunque

I 344 [nd: i z die 6 men: Iunij in volumi: Statut- ' Reform.


i Il che i verifica dalla data della Ducale opraregitata; percih-voluto
dar queauuertimento;accioche vedendoi prepoo alla Legge di zo febra.
ro lanno i 35 r,e eguitando il reo ino alla data della Ducale enz'anno non
foe creduto eer la Legge dell'accrecimento del alario al Conte dello e

sanno iz ,che la conuocatione del coneglio , che regitrata. otto il ca;


po opra critto .
'
Et il primo
j De augendo
capo'doppo'l
SalariumSummario.
D. Comici .

Lead D.Comes non habeat d Ci nii eius Salarium a


v .'
Checomincia 'Primo videlieee quod e finice epeeiali de caua z e poi oni-~
mei li quatro em vieneregirato il olo i

i Item quod D. Comes, " eiusucces. enemur i


[aria aqua cam conduci ame uis expens.

debian: {pi-i eci neccejl

R.

5 1 z.

Delle Memorie

Ho dunque tralaciato` di copiare quei doi capi, cos perche contengono


la meno eential parte dalla leggercome anco perche ono inutili'.
L'altre leggi poeriori alla Ducale quando ano ate fatte non h troua
fo rinconcro alcuno , n meno perche non iano ate regirate nel Statuti
Poriori , e le h copiate olamente acciche non e ne perda la me
moria.. .

Dalcune conuetudini delli .S'laui , e del ignicato di


certe parole, cbe ono neglj .tatuti di
Dalmatiu . Cap. I X.
_

' .'

Ell'operaDe Regno Dal. 8c Cro: lib. z cap.xs, e lib. 6 cap. primo ono
itatiepreiglantichi coumi_ de Croati , e nella preente accennati
T ' certi altri de tempi potter-lori ; alcuni de quali andar hora dichiarando , e.;
prima quelli, che dallllriuilegi) opraaccennati ap aritono .
.

Nel Priuilcgo , che TuartKo R di Bona conce e alliChliani quando e


gli ottopolero i leggono-le eguenti parole .
'
'N95 TuartKo "e. . . . . . Itaq; ad noram accedentes preentiam Vin' 'Mobi
les, (F ill/het!, antiquiq; nideles fcil. nobiles de Clia DD.Francus .drebipresbi

ter ciuis Clifi , (9* Matheus Georgie' de Rogauitbi , ac Ooya Iuradini 'Miami , (F
.Ambujtiatores ex parte cis Cliie . . . - coneruabimus in omnibus ordmationi
bus, quas dicunt babuie tempore predecebrum nosrorum DD-Banorum Mladini ,
E'? Paul!, att); Comm-s Georgijcilitet nobis , ' noris beredibus teneantur [emy ,
(9 in perpeiuuvriOrnagij delitatem oberuare. Item Prefata Citas pot bi eli
gere Com/tem Cl teneatur annuatim dare duo exenia *aid: m Mztiuitaie Dii, (F in
feo 'Pajeatis . Item tributz que eongregantur in Burgo Clii de forenbus , (9' de
carne feruetur pro cite delium nororum Clzie , U te'neantur dare Comiti Clii
zoo [ib: , (7' ad aliud daiium vnquam ipjos compellemus . Item Preata Citas po

lilibi emper eligere I udiees, (' omnia beragia feruiente pro predia amara no
ra . . . . . . . Datum in .Aula nia Regali Sotbecazz die men/is lulu ub anna

Di l 3J
8 . HP
;11m
rita*
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i" "-1.. .i A 42:
i '. r, 4:32
- ' - ~ .
f..
Dalle quali i vede , che il commune dl hlia era obhgato dl dare al uo
Conte,
l dario, che i eigeua da oraheri, e libre 300 di carne, dor pre
enti MW , vno per Natale, e l'altro per Paqua; 11 imile deue preuppori ,

che focz-obligati di tare gl'altri Catelli de la COAtlJ... _L quello folle te


nuta ciacuna villa di contribuire al uo Caello , ne Priuilegi de Re dOn

garia viene epreo nella eguente maniera.


'

Sigis. (Fc. q.- Nicolaus, ' Blacba l?" `Andrea: Marinide Trag. . . . cum Nos
alias cum pic-mq; 'Prelato, U' Baremus nm, aeproceribus , (9* nobilibus Regni nri
ad egnum notrum Bulgaria, vbi immamimorum Tuneorum , allarum {Barba
rarum nationum grand cetus pululabat, ?ma cum valido nro exercztu applicuze
mu s, (F cum eisdem Turcis . U* alus Paganis perfonaliter aggrediendo duce-tes HL
area certaminis prciiando: candemq; occulto _Dei iudieio pei-mittente e? fortuna no_
bis, prob dal, viribus noriexercitus decieniibus , pluribus dllbil ?Toi-"is
'
no ro

` ~ `

Dl Tra . .,

~ -

51z

noro lateri pro tant adhercntib. proratis Prefatus q-m Nicolaus ub uex illo delis
1m:: Vm D.Nicolai de Gara Regnmorum Dal .' Cro. ac totius Sclauom'ee Bani

per eosde Taganosllc'ubllis" extitit interEmPtussquorf-m pretextu, volete: ip


us Regio oc currere cumfauore,quasdam poeionesJeu villas Brunice , e? Zacu
chie vocatas in Comitatu Tininienan Regno nio Croatie exitean quorum pacico.
(F quieto Dominio ipse Has-00,0' q.Nic0l.frater um-,necmm progenitores eori d t

pon quand D.Belle Regisqui easd `alias ipis progenitorib.eorumtjid Blaseo,nec


non Marinai-,Andrean' Petrus lu red. qlNicolai pacice de piti o. . . donamus

. . . . nihilominus pro premis eorum delitatibus, e? feruitijs olution, eu collei

Mardur. nat-um de premi/: poeonib. nobis@ co no Regio peruen ire dcbent.


eidem Blaconi, li/s qllcolai ipsorumq; heredibus donandomf perpetuo appro bando remia n-a Regia auorit: reruittzmus'relaxamus pti norari tcflima

nior Ztterar ce* . . . Dat in Pachech eria :Hantefe S.Georg.Mart..D. 140:.


Vladislaus (F'c.Vieari4`s Regni rif-i Hung" aliorum Regnoru annexeidem nec n

Banis VayuodisiceBanisL' alijs uicialib.n-is,ceterisq;pero nis alijs per dia Re


gna' preertim per Re nu nium Cro:conitutis . . . Thomas Dachoeuich, Craano
Martinouiehxr* Drago: a Radoeuicr de, diriu Cliauixa" omnium ratr ac pro

pinquorum in personis . .upplic. . .. rt libertates' diuturnis temporibxonfuetas


in eruitijs* oluzione VillarumuarurtSth, ' 'largomet vocstarum in quib.
predeceores eorumh' ip domicilium atqsrejo'entiam cum ceteris prerogatiuis ab
antiquo iuxta ?Halley-1,@ preeipue inclite recordationis D.Ludou.in-RegnoHung.
eidem Sacre Regie Maiesati [llum redeceoris , " Banorii fuorum fiue oicialium
predece. . . . videlicetngulis re identijs eorum in predifiis Villis SuhiDol,et Parf
gomet ngulis annis annuatim . . . . Catro Clii teneri eos in tribus dumtaxat Starus
bladi,vnocil.urmti,uno ordei'' vna auenx 40 ol: pro Marturinis tria exenia c
ueta,' pro vino ol:2o.pro vnaq laqwt dium e reidentiaru mm* nihil vlterius,

(a' vr in 'Priuilegio D.Comitis Thoma de S.Georgio Regnorum Dalla" Croaic Bano


latius continetur placeat.....iubemus.~... DatJadra .AmDi 140 3 die 27 ./1gu/li.
Sigis 'cmollationpodonumeu villarum SuhiDol, Pargomet ce* Zbich voca
tarum in Comitatu Clien/ in Regno nio D1[:habitarum , e? aliarum Bruniche, ce
Zacutchie in Comitatu Tmmieni in Regno nro Croatia [itarum vc in 'Priuilegijs, . . .

approbamuc . - . . Data/LD. 1499 quarto Kal .Aprilis Reg. auiem ni-i an: zo.
Ciacuna caa dunque d'oani villa era tenuta dare_ al uo Cacllo, Cael
lano ogu'anno aro vno di lrmento,vno d'orzo , 8c il terzo di vena, 40 oldi

perle marturine tre reenti,e ol.zo per il vino ,\ e quando li R eentauano


le Ville dalle giuridittioni delli Caell ( come di opra ato detto de Ra
doich)sintendeua che liberauano quella Villa dalli opradetti oblighi , che
veniuano applicati alii nuou Patroni,alli quali i concedeuano. E'anche de
ono doeruatione, che Sigis. dichiara, che il territorio di Tiuino ( come,
oggi i dice Knino) era in Croatia,e quello di Chlia in Dalmatia; dal cho
i viene a vericare quello in pi luoghi h critto opra al C.4., che li Cael
ii di Croatia vicini al mare paauauo ottol nome di Dalmatia ,- Se bene..

quando i trattaua la dicuione de' coumi giu ditialmente erano giudicati


con gl'v di Croatia , come i vede nella opranominata entenza del Duca...

Heruoye di Radoich , e nel opra decritto Priuilegio di Ladislauo dc Suhi


Dol, e Pargomet , venendo in quello diretta l'eecutione principalmente '
l'OClall del Regno di Croatia; le queo ricoro , che; iecero glhabitanti
c e Suhi Dol,e Pargomct al R Ladislauo per_ ottraeri dallla concelonp
u
K
atta
l

5 i4

Delle Memorie

tta da Siamondo all Andreis , che necer il medeimo ricorrer di mio..

uo da Sigi: per farli reintegrarc nel poelo dee Ville; lequal inicue;
con-prapratniza,Gliubit0uiza,e Zbichdpocdute dalla medeima famiglia... ,
come iano ate inclue nel territorio i Tra non trouandoene memoria,

alcun'a,v congietturando,che ad'iimirarione delli Ciga di Radoich, e Chiu..

di di Triloquc iano condeceli li compatroni ad includerlc nel territorio


della Citt per hauer la protetionc contra li Conti di Chli'a, e capitata poi
la. Citt in POtcr de venetiani ia_no are pei-mee tacitamente continuare...
perla paura de Turchi, _challa giornata. crecendo non haur pcrmeo alli
Conti di Chlia dapplicar lanimo alla dicuone dc conni posei da.,

Venetiani; deglaiuti de' quali haueuano tanto biogno , come di epra a


to coniderato .
Fra laltr conmi de Croat nel lb.6 cap.4 De Reg.Dal.& Cro. ac cen
nato, c e vi fofse lvo(che tuttauia continua)di compenar le ferire , morti

dhuomini con danari; ilche i diceua VRASDA . Hora per eplicar que'vo
raccoglier le memorie, che di ci h trouaro , e per prima regirar la leg~
ge iui citata dello Staruro di Ragui lib.6 cap.76.
De Pena VRASDE.
.Antiqua conietudofuit omnes Rega-:MT bomines Slauonia' totias Regnami.

is c omnilz.i.'omitilirs,iz9~ omines Ragosij . ,Quodf aliqiiis Ragunus interceret


aliqu de Sclauonia' de toto Regnamine,qiiodjolueret pro Vrada y 500.6 r.
mrj facerent hommes de Sclauonia' de chnaminc : tpore vero nobiri D.Bcl~
letti Faletro tic Comitis Rag-caa: cong/314Mper Ragus. inter-us fuit quidam
Sclauus' d. D.Comes noluitententiare di am conuetudinrmed -uolm't rocedei e

feeundatuta D.Ioannis Teapoiimd quaferuanda dicebatfe p acram. e175 ari,


0' ex boo fuit dicordia inter d.D.Com.' bes Ragus. (F' u per bis per ipum Com: ,
(V /'cs Rag.mi[um uitad D-Cucem,(9 Comune Venet-,Quibus queionibus* c
trouersijs auditis D.Dux,e9' C'e Ven: mandauit quod d.D. Com: time procederet in.,
dirlo cauecund d.$tatuta.Tempore autem nobJ/iri &Andre-a Dauro comd. nc;

ceoris d.D.Belletti in d.Coni.R. miifucruntfolemnes .Ambaciatore-s ad D-Ducem,


* cc [empre parte D.Com.ey cos Ragupplicando reuerenicr, (a requir'do quod
ci placeret,quod de cetero ditia aniiqaa conuetudo Vrasdeeraareturmb; 4011245.:

per D.Dueem,e'9 re Veneti-fuit reponsum?" per Mala-,11?D-Comnia 9


Rag-criptum in mandatis quod :kim-4 ' ' 1--
rem@ inanter rogare,quo- i. .- *

WWW E" e reql"'


"a bomMbm '9" 4

mabjzis eeruarhmq ,i il

l _de toto Regnamine inter

ceret aliquem Ra

. r~ - mortisfuppliciopuniret , qwdfacere
,. - Maerantfaceremilcm I uitiam aliquis Rag.
; ~
dius Rex n effet contentus, (J nollet facere di
'l

pniremortem pro morte,fed *Pellet omninoeruare diflt' con~

- . ` irod &Com-('9 bomines Rag.eandem Vradam, ipum conue


ruarc terzi-animal? facere d.D.Regi e? bominibus Sclauoniee, 29* to

n' R i', " inis;non obantibjn boo cau Statutis, (F' Capitalis D-Ioannis Teupoli .
pndi the?" intelleis dilis liters D.Duc is D.Com et Coc Rag.mifcruutilemnes

_, binaria mandamm D. Dueis ad D.Regem fapplicanies reaerenter* inanter


` dendo etiam eiliteras pred ias D .Dueis ,` quod ipse facci-ct iuitiam de uis bo
lim', G' toiiiss Regnammisecundum modumuprascripium caus contigeret.,

?il Deus ait'erratzqiiodfarere vclet_ &Colui-s , (9" hommes Rag. paratieranine uis
i - ~ ~~

.ig.

Di Tra!) .

5x5

lagaeere illud idmuibaudits D-Rex rfpondit quod in boe nullo modo aenti r t, e?" quod nolebat pargere anguinem uam,@ volebatenientiare tenere .mej.

quam conuetudinem Vrasde redeeeornmuoru,@fu-WMF' quod aliud non aceret

aliquo modo,quia oc etiam rmauerat p acramentum' quod'liagusei acere? de


uis Rag.quidquid ue[lent,ed ipse aliudaceret deuis bominibmiiecundum conue
tudine; [/rasde- t" bec omnia rmautacramento ditis .Arabasmoiriaey' dedit eis
pro ti Rag-autentica'olemnia priuilegiande nos Reor Ragumum noiris mi
nori,ac Maiori con/ihih@ ci laudo po uli in 'Platea cis in publica coneione adonic'
Campanarii moreolito congre ala *uo entes/olerter conseruare bonum iatum bomi.
MLC? Ciuit.Rag.atuimus , rmamus- quodi aliquis Ragus. de catero aliquem

de Sclauonia, vel de toto Regnamiae interfecerit oluatypp 500 pro Vradaecudum,


diam antiquam conuetudinem Vrasde dilam Vrasdam nonoluet t in banno

Ciuit" dirius Rag. donec diffam Vrasdam integre oluerit .


`
` Ten0r literarum D.Ducis.
'Petrus Gradonicus D.G.Ven.Dal.atq;Cro. Dux 4.partis, ea dimidie totius Impe-~

rij Romania Night? Sap:I/iro .Andree Dauro de nio rndato Comiti Rag!? vni tti
Ciuitatis eiusdem delibus uis dilal- (F' dll-aum . .Ad nam vententes preentiii
nob:Vir Vrsacius de Buda(a,Maunus de Dersa , e? 'Nicola de Gondolo .Ambasme
ri pro parte vera bumiliterrpicarnQuod c in comiione Comitis v-i continea`

tur inter alia quod qui interftit ali de bet mori* Rex Vraus uos Sclauos,qui ve.
iros interciunt Raueos mori non aciated eosoluere atit 500. ypp pro maleeio
commio,nec pen a iam patiantumat dignaremur robis concedere de `qratia peciali
uod in hoc teteris adimilem conditione cum Sclauis prediismon ob] ante commi
Zone Comitis ri pred. cil. quodi aliquis Rag. aliquem Sclauum occiderit olueret
penarn pred- ;ooypp 2? penam aliam non baberet; uper buius Prudemiat preferibi
mus per non@ nra conilia mit:, maius vobis precipiendo mandantes, qu atenus
mittere debeatis ad D.Reg Racie,qufaciatis requiri, inanter rogari quod que
libet lex Diuina,CT bumana preeipiat.@* icp mundum eruetur , quod qui intercit
alium moriatur ro coneruanda Iuiitia placeat ei ee conteniii Deo , (F bobus pla
ceateruari,aefcere d euis Sclauis,qui oceideret Rag. imiliter acere eos mori,cum
vos paratritisJicut ee debeat,ipam iuitiameruaret acere de ri-is Rag.qui oc.

ciderent Sclauosimiliter acere eos mori,de quo i ipe Rex erit eontentus vos/ic ob
eruare?" I ufiitiam acere-,w diffum ei inuiolabiliter oberuetis .Si autem ipe Rex
de ipa facienda Iutitia nollet ee eontentus,ed 'pellete tenerne? eruare pred.con~
uetudinem 500. ypp tune in arbitrio vo relinquimus eruandi in prediis imilem

conuetudinem,vel conuetudines erga Sclauos , quas ip erga roseruabunt non ob


antepunto commiionis wii tomitatus,quod quantum m boc duximus reuocanduna

Dani nio Duca-'i 'Palat-die 9 men: .Aprili's 6 1nd: cio [308. ~


.
Dalla opradette Legge dunque 'cona, che i pagana la Vtada nella Scla
uonia , ouero per tutto 11 Regno di Racia, che comprendendo la_ maggior
parte della Serblia, Seruia coninaua con Raoui; ma che tal vo fose anco

nella Croatia, che connaua con l'altre Citta della Dalmatie. i comprende.,
dallo Statuto di Zara; doue ono regrati alcuni Ca itoli circa le rubati-e.
della. Campagna confermati dal Senato Veneto li 3 ouembre 14s; tra quali
a carte s 2.1 tergo viene epreso.

Item i cafu uccidere!, quod aliquis de uribus?" maleafioribus deenden s e, '


n :n permztteudoe capere occius , vel minerarie: oret in illo eur-l: per aliqdutefm de
K

i a

516

Delle Memorie

dia liga , e? opus oretoluendi Vradam quod in tali casu omnes de dil'fa liga pio
rata te neanturoluere diam Vrasdam .
E e bene non viene pecicato qual orte dhuomn , 'ville i compren~

deero otto il nome della Lega; nondimeno doueu ano eer del territorio
di Zara; poiche uelli Capitoli ueqnenti gli vien impoa pena, e non accu
auano, ouero nacondeuano li delinquenti , efori, che la Lega deueua in
tenderi delli luoghi, che inicme con Zara erano venuti in poter de Venetia
ni, che non erano dellantico territorio di Zara ; ma in Croatia , come erano

Vrana,e Nouegradi: certo per, che pagandoi la Vrada alli connanti col
territorio di Zara i pagana alli Croati; e uelli conein di Tra i troua m~

le memoria del pagamento della Vrada .

i
s
1 408 die l 7 Iann ari} Congregatis Dn'is Comite ludicibus et x. nobilibusuper bo~

no [lam Ciuit. pro maiori parte in Sala magna-'Palatij captum fuit eorum nemine di

crepante, quod per umantemoluatur olid-num par. pro quo/ibet , (F pro lib.-50
par. quasoluere debe: iue tenetur Marcus Miceglicb pro quadam Vrasda ex eo
quod diff/is Marcus inciit manum cuidam Vlacbo , qui venerat ad damnicandum
diiritfum Trag. , E* ueruntatiiociales ad exigendam diam pecunia quantita~
tem Sier Meolo Petri Mitbacij `Tier 'Micol a Petri Zegis .
Et in Spalato nelle note della Cancellaria i troua , che del 1361 primo A

rile il Co: Gio: di Cetina hauendo ammazzato il C.Mislien Iegercich paga


in preenza del Capitolo di Spalato lire 2 o alC .Giorgio uo fratello , 8c fa
pace eco; e dal Si nor Girolamo Cindro l troua vnaltra memoria, che folle
pagata Vrada alli Croati Cetine del eguente tenore .
In Crii nomine amenwlnno 'Mytieiudem 1403 1 nd:xi.eg.$er.'~* Pipe' Do
Mali D.Ladislauo D.G.Hung.Dal.Cro.]er.Sieilia 'cdege inclito _nec non Mai-e
petabili Do Mo Heruoya D-G.Duce Ill/iri ciuit.Spalati, tempor'bus quidedmi
in XPo 'PatriH' Dt fratris 'Pelegrini eadem D G. .Archiei 5 Spel- ce* e regia vir}
?ctrize Iurgeuich de Verbas Com-Ciuitpredib't'ie; nobiliumq; nirorum D ora-m im
cbe Madijlcole Cret-:Ducale Duymi,' Criani Marti ludtcum Hon.Ciuit.em.
dem die z r men Decembris. Congregatis pluribus nobilibus Cmil.SP4ldll numero 3:5
uper
Sala 'Palatij noui Cis,qul
unt numerusiciens
ad qu cltbet peragendatm
co
ilioupraditifo''aa
ibi narratione
quomodoyados'lauus_Papracb
dc Cema,9`

aliqui alt'j ab extra petunt Vras dam contra hommes Ciuttatis pro eorum attinentib.
interfeflis in Ciuit. quando nobile: tuncesrtrtneciSpalat: intrauerunt tu. capt im

uino? obtentum generali! per omnes nobiles up/los oraculo rime vocis hoc ar-r
mantes . .Qi 9d cum predifis Vrasdam petentibus pax, e? concordium traetur ro
omnibus 'Nobilibusx Ciuibus CiuiMD quod boe negomi glne* c'iter pro omnib.
capienti-,TF :ratie-tune? i D.Dux , (F' D-lobannes Comes Cetine boe concordiie' a

cient, E? boc fai aptabunt bene quid' s Sin autem quod infracriptz Nobile: ad bot
' deputandi
cum aliis qui
debeant
poenttralarese'
petere diam
concor
Vradam
difacere
fa [iam
cii predic'iis
in introi
Vrasdam
upo , perentibu
opuss,em
aliquidoluere ab omnibus Ciuib. Ciuitatisoluatur , cum ad i mnes tanga; 6F omnia
fai.: traatax' concordata per eos,vel er maiorem partem iparum ni firma , (9"

rata, ac pertotum coniliari: aa egnt s 'immediatc po predita eletti no

mina
.
-

.Dl Trau .

5 x7

minuti, e?" deputatiuerunt ad dicium toneordium faciendum Nobile: infracrp ,


cil.D.Pctri<o Comes upracriptus s D.Micba Madij , Nicola Duymi , (F' Crianus
Marci ludices antedii , Ser Bernardus Chiarini, Ser Diani/ius Elie , Ser Gregori:

Preda/ich , c'e Ser Dea Iacobi.


'Poe-a vero loco ,up.n Ser Georgj Piodach non valentis ad hoc interee po/cus,

(a ubrogarus uitPetrus Martini , ubequenter vero per literas D.Bucis fui/ii


cripzum gli regimini ciuix: e contentari, (F' nelle, quod Citas acordiumfaciat cum

prediis, (9* imilicer per Iohm Buinich untium D.Comitis Cecina pro parte ip~
sus D. Comiiis reportauit ipum nelle , (F contentari quod ipum acordium at cum

predlis . 'PoZea vero in i4041nd: iz Regnante vr upra temporibus Emi in XPo


Pat: D~ris 'Pelegrini .Archiepi up ti, nobiliumq; Virorum Diorum Petrize Comi
tis antedii Micbe Madij, 'Nicole Duymi, Nicole Michaelis , (F' Crianj Marce' Iu

dicum Ciuit.pred. dic 26 memfebr.


Certum ee dicitur quod i400 die 3 memxris , quo anno , ('9" die Ngbiles tunc
excrineci Spalati Ciuitatem Spalati cum violenti-1 , ** impetu Clandelino in'iraue
runt quinque nob. inracripti wid. Franaz, * Nicola 'Praprach fratres , 'Petocb
Ogoliz, Oholaz'Pulcouich, U Radich Saxcich omnes de Cecina in ipo introitu fue
runt multis vulneribus interefii . Et propter iporumintereionem , e? mortem
d uis fratribus a (F' attinentibus inracriptis contra homines Spala ti Vrasda pete
batur ,- quo circa nobiles Viri Radoslauus Vlachus , " Lu cas Triprach fratres ,
Stana , (9" Iuray Oguglich fracres , ' Braicieb 'Pulcouich , omnes de Cetina fra
tres , attinences difforum quinque Nobiiium interefforum proe ipis, 29 uis
ex eis decendentibus, (9' vice , (F nomine omnium , ngulorum' liorum dio~
rum interelorum , ce' decendensium eorundem , ac omnium de parentela iporum
pro quibus promierunt de ratihabitione in omnibus, (F' jingulis infraoriptis ex
*vna parte , U Egregius Vir 'Petricqa Iurgeuich de Verbas Comes Ciuir: Spalati, nec
non nobiles viri D.Micba Madij Mi es , ZT Cbnanus Marci Iudices Ciuicatis pred.
(2"' Ser Dioniius Elie, Ser Bernardus Chiarini, Ser Dea Iacobi, Ser Petrus Marti

ni omnes de Spalato habentes ad omnia ' ingula infra aiuhoritatem , ce* ar.
biirium bayliam a gli conlio nob. Ciu: `palati, 'ut patec in Reformat. czs trip.
tis manu mei N9:: infri in i403 die ai mens xbris pro e ips * vice , "
nomine cis @ hominum , tam nobilium , quam popularium , " Ciuium , G*
tam habatantium, quam dilriuaium Ciuit:predifiie, eorumque beredum , G'

ucceorum ex alia parte ,- inter ee vicim de eorum bona , E" pontanea volun
tate ad inuicem olemnibus tipula:: hinc inde interuenicntibus taliter deuenerunt
*rid: quia dii Radoslauus Vlajchus , (3 Lucas Stanca, Iuray , G* Braiach pro
feips, (a' vice 'nomine quibus upra osculo pacis interne-niente fecerunt di
&is Dis Comici, 'Iudicibus ac Nob: utis ip. G" recip.pr0 e ipjis , C9' vi

cc , (a n'c quibus upra pacem perpetuam finem remionem , (9' concordium


gle de angume , (F interfeoribus [af/lis quinque eorum fratrum , (F acti
nentium pred: (F de omnibus, (F' inguiis iniuru's malecijs , oenfiouibus , in
ziaom'bus, contumelijs, " damnis eijdem, e?" obus , U' ngulis de :porum
parentela per quocunq; Spal. tam Ciues , quam habitaiores , U dlritiualesas,
illatis , @ commis qu; inptem diem quocunq; ZF caua quacunq; ncc non pro
mierunt *allo vnquamtempore aliquam maieuolentiam exmde , nec adium non ha

berei alicui Spalar: Ciui habitanti , vel diriuali , nec propter :d vllo vnquam
tempore aliquam briga) dicordiam , nel quetione-m innouare , acere a vel
mouere : quinimo cum eifdem , Cr* quolibet iporum pacem rernitatem, amo:
K '

"cm j

-5 x 8

&De/le Memorie

,nmmieitiamx' beneuolentiam perpetuo babere tenere, (9" manutenere ae rmi


ter oberuare,2*]* bano pacremix pronti. ideofeceru nt,quia d.Di Gomez@ Iu
dices,ae Nob: /i-pii pro e ips, ' rime?" nomine quibusupra ex aut'aritate pred.
promijerunt difiis Radoslauo Nacita~ Luce,Stanaeio, Iuray , ce* Broiacbo pree:
E' recippro e (/5'uis bacci-c? ucco/dare, oiixere, numerare, U congnare eidem
.ad terminos inatos [ib r zoo den. par. vid. bac ipa die iib.centum par.qu as ex nunc
paniefuerunt confei , (a contenti liabuie, e? recepie de bisq; nem , (9' quieta

tionemfeeerunt patio de -vlrerius non petendo lib.zoo prox. adfeum S.Duymi prox.
lii-;op prox.adfeum S.Micbaelisprox.futuri, (7 [ib-600 prox.pro reo, * com

piemcnto toiius quantitatis uite adfeum m:. Di '1L Ieu Xp: fune fequuturum
omni, quauis exceptione remota, nec non promierunt quodfaaolutione predi

a dabunt eidem Ngbde Cetina decem compatres Spa!. pro rmiori ltgamine om

nium prediorum i Ipq; nob.de Cetina promierunt babita folutione pred. in quali bet termino pro demo-us receptisfacere nem , " quietationem de vlterius non pe
tendo p fcripturas capitulorum, ce;- publca ina cum omnibus olemnieatib. clau
ulis, Capitulis necearijs, (F opportunis . Ipsq; obus , 'ngulis upraenptis
fecerunt pre Baldi, U accordatores up D.Ietriza Com. Ibes Stephani Buymcb ,

Georgius Siipcouicb* Matbeus Vlaicb de Cetinagguam pacem (9' remi.,U quas


promtiones qua omnia, ngulauta dia partes ad inuicemipul. , una
pars alterne'? altera alteri promieruntrma, rata, ' grata babere ' tenere atten
dere, (F oberuare. (9' contra non venire aliqua ratione,vel caua de Iure , vel de fa

(io, [eu quouis queto colorenb obligatione omnium bonorum dii cis, partium
prediarum pres. (F [ut.
*
-cxr
.u-um Spaiatifup Sala Palath notti Cis p't Decimano irmatore .Andrea 'Pra
bislaui,Peho Decoeuicb , c'e' Iacobo Zazaromcb Cimore obus de Spalato teibus
ad premia rotatis babitis, (F rogatis' Ser Marco 'Petri Marci C on .o examinato
re.- Die autem up 26ebr:,e immediate poi} predia in gli con." nob Ciuit.pred.

ono campane CF' morefoiito congregatofup Sala Palatij noui cis propouerunt Dt
Come-@ Iudit es cum quatuor ex conliaqrijsui debent propotis-interee. C boe
t quod pax , (F coneordium fafunt t cum uPis Nobilibus de Cetina occaione
Vrasdejuprascripte png! quod opus eoluere ad certos termino; [ib. I zoo- de qui
bus bodiefoiui debem/ .-qu quas contentur recepie , ideauper inde-conula
tur quis modus eret* '.7 ' dii omnes denari] inueniantur , '9' oluantur ad
. - v ota Ser Dea Iacobi arengando consuluit quod in..
.i

_p y noli:. qui arbitr. auor. babeant " bayliam faciendi

,-; *i 'Zintr omnes nob:'Populares, * c iues pro diis denarij's in


moresoluant ius,mediocres medioeriter' inmi minus, pro

, _i
e
"-71 a

,'i

_ o 'rti eorum ride itur, (9 placebit.- (F' quod lib.eentumi.Pte bodie

l [lit, quibabtlioresunt adolueudum . 7t oluaturprcds iam con.


ie ,- (9 [ucceue taliter exigatur quod ad terminos oluatur iuatd

, ` ionem eis faam . Et id quod faium fuerit per duos quicquam u cr mde
t rmam*
perper
totum
coniiumfaium
. Captum
, E? o tentum
i *fuit
conlium ratum,
dii Seracli
Dee
29 eonlmon
obi. 16 ei-t
alu'sin
contrarium.
i Et immediate pot piedia m code-r,- cons. o elei, nominati, U' conrmatifuerunt
adfaciend: d. '"colletam Nqb. infraspti vid.Ser Bernardus Cbiarini ,- Ser Marcus
Cris-tm', Ser Bocbms Saior, Ser Bergonzi Simon, ce' Ser Petrus F rantici . .Qui
Noli-ipe: die fecerunt colleam de droits centum [ib-(F eas eXegerunt ,
goderunt

'i-{obAe Cetinafutis ontentibus eas recepze rtupra eas numeratas l pn:i.;)0.C.


i

Di Tra-vi.

519

Petri-{eupJ-L Et ego Thomas q." Calutij de Cingulo publ- Imperiale aiilior.not.,'

une Cancel. ac N9!- iurams C'is Spal- prepo/tis uftis , ac partibus in iplo Cous.
obtentis, nec non Paci remiioni , (F promiioni uprrtis s ac omnibus , (a ngul.
ucs dum c agerentur , e? ere-nt piisfui , eaq; de mandato Nobilium pred. auch.
habent: wupra , ac rogatuscrip , publicaui cum appenone oliti Sigilli Cis
Spalati iu ro ur omnium premignumq; meum appofui consuetum.
In uea ace i contiene in oanza, che radunati ;5 nobiliSpalatini ter.

mina ero, cl-e opra la dimanda de Cetinei oero ricercati il lor Duca Her.
uo e, 3t il Conte di Cetina, che componeero la dierenza dell'Yrada; md
r1' p ndendo ambi, che la Citta la trattae da e, folle radunato il Coneglio
lia ebraro 1404, e tipulato laccordo con Radoslauo Vlauo , e Luca Pri
praich fratelli, Stanoz, e Iuray Ogulich, e Biaio Pulcouich tutti di Cetina_J

parenti delle Nob: Franac, e Nicola Prapraich fratelli , Peoch Ognlich, Os.
olac Pulchouich , 85 Radich Saxich tutti di Cetina vccii quando entrarono
con glerineci in Spalato li 3 Decembre 1400 di pagare per Vrada lire 1200
in diuer termini, e per raccoglier quei danari, non hauendo pi lentrata.
del Commune, imponeero la colta :i tutta la Citta . Etra le pergaminc del
Conuento di S. Franceco di Sibenico i troua loriginale inlromento critto

nella Chiea Catedrale di Tininio l'anno 1442. il iorno dis. Margarita , nel
quale il~Capit.; ede,che Carlo Conte di Corbauia altre volte Bano di Dalm.
8L Cro: glio del Conte Giorgio,e li Conti Gioraio i'. del Conte Nicol,Car.

lo, e Thoma gli del Conte Paolo , e Franco . :u Conte Bntcho aegnano
: Franco glio di Daniele Pyaich de Sopcouich ei orti di terra per duc.o.
per la morte di uo Padre ammazzato da loro .
Da tutte le opraregirate memorie dunque appar , che tra gli Sclau foe
in vo di pagar il angue, vero Vrada,e ch'anco li medeimi Dalmatini cra
no oliti di pagar ea Vrada 5 il medeimo vo col proceo di tempo tra a
s anco nelle Citt Dalmatiue , poiche nella opraregirara pace tra g in.
rinec, 8L erineci di Trau iipulata in Spalato li za Gennaro 1395 viene,.

nel primo capo epreo .


Ami de anguineWbilium faffo in dila Ciuitate Trag. nulla in ceterum at
mentio, vel improperium inter dios N911, Trag. interee , G' vice , (J' nominibu:
quibus upra paciscentes , nec nquam verbo inter eos dici debeattu mihi ec in ,ony`
guine culpabzlia' ego tihipeperci , welfimilia iniuriosa,feu ampulosa verba .

E nellaltra pace tra li erineci, 8c intrineci di Spalato tipulata ii 1.4 de


cembre x402 viene epreo .
Item quodi quis ?(912113 extrincus , vel intrineca: Ho nq-cani tempore *unu:
alterum improperando diceret :nel: mihi culpabilis inanguine _. ?cl UPOf, i-el il

imilibus verbis ampulos tili@ iniurios irremibiliteroluatpenam lib.5o.


Dalle quali e reioni i conoce , che il cotume della Vrada era tato in

trodotto in quei e due Citta di Spalato, e Trail auant'il_ xeesil che dalla Sta.
tnto di Sibenico viene a certicar nelle Reformatiom.

3
Kit 4

i 33x

52.0

Delle Memorie

1381 di I4 Iulij. Quad aliquis non audeat cridareanguinem. Cap.7.


Item captum, ea* reforrnatum fuit quod nulla perona tuiuscunqwtatis eu exus
uerit non audear de cetero in Sibenieo, nec in eius diricfu pallam eridare anguinem
eum aliqua perona in Sib: ZF eius diiriu pro ter aliquam interel'iionem ,eu Vul

us ub pena 1:12.25 par: cuius pene medietas it legitimi aceufatoris, (F alia eis, G*
quilibet pot accuare, net etiam propter aliam cauam ub pena predia.

1430 die 26 Mariij de Vrada oluenda . Cap.314.


In maiori Coniglicaptum fuit quod eumplatrones, er derobatores quotidie
multa damna fiant in diriu Sibeniei , (9 multotiens conti at dios latrones ea

pi p diriluales Sib: qui diriuales propter metum attinentum diorum latrono


rum non audeant eos trader: Regimini Sib: , eo quia eos pereguerentur attinente-s
dit'lorum latronorum eum anguine , eu Vrasda, ac i ipos occidim-nt .2? quia pa
te: parte capta ub i 398 die 3 men: fel.- qualiter Vrasda debetolui per di/Zriuales
pro inierfelione Morlarborum ad correlionem , O' additionem di-z partis de ee
tero omnes ciues , (F' diriuales exeeptis Clericis , Religios , Viduis , (F' Pupillis

debeant oluere Vradam in quam ineurreret aliquis Ciuis , nel diriualis tam de
iniercflione, quam depereuone,:*u iruneatione alieuius membri , e? etiam ali

quis incurrerit in diam Vra,dam propter captionem alieuius latronis , robato


ris, qui lairo, vel derubator preentatus Regimini 51b: uspenderetur, vel aliter quo
modocunq; puniretur. Eti aliquis Ciuis, veldirifualis eaperet aliquem latro
iii-m, vel derobaiorem , (F illum non preentaret Di'o Comiii puniatur rout punien

dus eet d. latro non preentatus. Item quod qu.libet qui oeeideret a iquem , qui
eridaret aliquam Vrasiam contra aliquem Ciuem , vel diri'iualem norum babe
re delicata diffis eiuibus, e? diriualibus libras eentum , " difii Ciues , ('9" di
[lrifiuales oluere debeant pro eo Vrasdam , quam ipe oluere deberet , U ta
xaiio dilarum olutionum pro diflis libris cenium , (F pro dilis Vrasdis ia:
ad amilias equaliter , nulla diinione faa inter diuitem , c* pauperem Oerui , che nella prima vien prohibito gridar angue , e nella. econda.,
dich-{auto , che angue , e Vradafoc tutto vno , e i come nella prima vien

im oa pena chi cridase Yrada, cos nella econda Viene , non olo im
polPla pena , chi occultae il malartore z md anco aegnato premio 3 a Chl

ammazzae quello, che cridase Yrada; dal che

conoce , che ll Sibenza

ni , che per tanto tempo erano vxsuri con lc Leogl Dalmatine , hehbero ne
cet di fox-mar Leggi cos ricoroe per veder dabolire quc'antico cou
e Croato, chepoi dalla gru enza del Senato Veneto per Decreto del di 5.

Marzo 1462 furono modihcate,riducendo la pena capitale in carcere dvn'


anno, e lire cento di piccoli di condanna .
Ne] medeimo Statuto di Ragui vengono in pi luoghi nominate* le terre
agg-di Starea `A'area, e perche in quel Statuto vi ono pi arole Slaue, che ne
glaltll Statuti di Dalmatia , viene communeinente cre uto , che Stai-ea ia,

pax-011115121119. , e ignichi terre vecchie , :i dierenza dell'altra terre , che po


eriormente acquate vengono nelli medeimi Statuti dette terre noue; co

mc i deduce dalla Reor: 87 Primo lib.


De

Di Trazi- L

53.1.

De ordinibus uper terris nouiter aquitis .


Item quod aliquis de Villanis Staree, Insularum , Stagni, ce- -szfie modo aliquo

non poit ad babitandum ire in diis contrari: atquiitis .


Il eno della quale pare , che ia , che Il Villani delle terre vecchie dell'Io
le, di Stagno, e Ponta non poano andar ad habitare nelle terre nettamente,
ac niate, cio Curilla, Primorye, ma dalla Reormat-x 38 del libro 6 vien

dic iarato nel eguente modo .


Ordo laboratorum terrarum .

Captum quod quilibet laborator babere debeatgroum vnum , ' dimidium in die
Pro uo laborerio iniarea ,cilicet in terra rma , (F in Inulis pro mili laborerio
groos duos in die : . . . . tam in Starea quam Inulis . . . . In Starea rei Inu
lis . . . . . ln Starea e? in Inulis .

Onde da quea dichiaratione i comprende , che per Starea sintendeuano


le terre poie in terraferma, :i dierenza dellaltro, che ono ituate nellIole,
come nelle eguenti reperitoni septime in pi luoghi; e che e bene Staqno,
e la Ponta erano in terraferma, e per conequenza in Starea; nondimeno ven
` ono con li loro nomi peciali denominate , che aranno anco quelle ato
ette terre nouc auanti che foero acquiate Breno , e Giunchetto , e nal-

mente Curilla, Primorye,che nella predetta Reformat.del primo libro ven


gono dette terre none per eer nouamente venute otto la giuridittione di
Ragui, con che i viene a confrontare la legge 5.de1 primo libro .
O

De o "s .Aarea aptandis .


Captum , (F' rmatum fuit quod via de Breno , 29' de Zontbieto de Melo , ZF* de
Vergato, (9' l/mbla debeant aptari, e? Villani debeant laborare :ma {ornata in anno
in vis ua contrarie.

E laltra della Reormationc q.de1 medemo Primo libro .


.Quadi quo tempore per Regent Ila/tie, vel gentemuameret aliqua guerra pro
pter quam vince d Starea eu parearum Vafiaretur ; quod 'Patroni diarum *pinea
rum, qua deuaiarentur point condueere vinum de oris .
Dalle quali leggi i deduce , che tutte quelle terre , che i comprendeuano
otto'l nome di Starea erano in terraferma; il che e bene col raffronto daltri
Statuti di Dalmatie. non i u certicare; poiche iu quelli non i troua tal
parola; nondimeno dalle ue memorie opraregirate a] cap. rimo del lib.4

viene ci vericari nella pace tra gl'erincci, 8t intrn ec i Tra ipula


ta li 1 1 Maggio 13 26 nella quale al cap.; i dichiara , che iano reituite alli

erineci le catie poeion loro .


tam illa qua poiia unt intra Ciuit.?frag. quam illa qua poitaunt ir. Starea,1n~
ulis, (F diirit'iu dia terra .

4 v_ E pi diintamente nella diuiione deconini tra Traurini, e Sibenzani re


girata nello teo capo fatta li 351. Decembre 133 Viene epreo.

Et etiam auntio EP (9" **aprediisgnau qu; ad mare eum eopulo votato Fi


eu qui e in capite Staria notata 'Panda Mauri , C parua, Q magna, quai e?
.
ee

.._.__ _iv WR*

52.2.

Del/e Memorie

e e intendaturi
ms Staria,
M Staria
Pad in marea p a "Bleu-mm' t, E' em
.dgieat
conniunf'ix,
U' bogm
T743-

Starea dungue ignia terraferma trouandoene anco eempij imili tra le


critture delli monaci dl S.Gr1ogon0, e SS.Coma, e Damiano di Zara; ma la

parola non e Slua _ne anc Latina; nde per rintracciarne il lgnicato bio
na rlCOI'rCl'C
a a mona
Fondo
e rmamento
.b

reca , ne a q uale Ster eos , 8tr Stereoma ignica..


'

E queo deue eer vno diquclli vocaboli Greci, che ar tato iu vo anti
`camente in Dalmatia , quando era ortopoa all'lm erio Orientale icome;
n rearo veigio dvnaltro nella opranominata diuiione de conini doue

vien epreo .
.mi quam foam gnata di 4010171 petra im rquc. ad quandam aliam *I*
lgnatam m Petra man-ora .drm petra, (a' dcindc etiam 670 tramite
Onde i vede, che e ara Polka la parola Greca .Arre in luoco della Latina
fummo, che ignica ommit, cima della pietra .
l

N el]i medeimi Statuti di Dalmatia trouani le parole Sclaui e Sclauonia *


del che i conle in pni_ luoghi della preente, c dell'alrro pera, ono ate detti;

le caue, cosr qll] ne faro vna breue replica per poterle :neale intendere
E tato longamcntc narraro nellaltropcra 8c anco nl primo libro (lella

preente accennato, come li Croati occupall'cro quella parte di Dalmatia


che seende t l'Illria, e]] um Cetina _, C

Serbljanj

reo no Duraz:

zo, cos li Croati vennero ai conhnar con Zara , Trau,e Spalato eli Serblan
con Ragu: quattro Citta,chin terraferma coneruarono il noze de Dalma.
tini, Romani, Latini: e come che quei doi Popoli erano dvna medeima
natione Slaua, cos quella arte del Regno di Croatia , che eendendoi tra
li umi Saua, e Draua con nana con _gl'Ongari u da loro detta Slauonia , e..- _

tal nome ritiene ino _ad hoogi .


E la Croatia Mamma, C C Coninaua COD Zara, Tra, e Spalato negli Sta
tuti di quelle Citta vxen imilmente detta Sclauouia .

Stat.Spal.l.z.c.19 8c 4.l.5.c.29. di Zaral.3.c.97.


E la Serblia, che contmaua con Ragi ur vien detta Sclauonia .

Stat.Rag.l,33.103.].3 .Cis-8c reo 7. .6.Reor.7z. x 19.

E li Popoli hora ven"ouo dCttl c_ol nome generale Sclaui , hora con parti
colari Croati , e Bone 1, Chelmam, Raani, e Zentan .
Zara 1.3.c.49.s al.l-3.c.\ 14-, 8c Statuti noui C.15.Tra 1.1 .c.4.l. 3. c.56.
Reor 1,1_c,43.

agzl.3.c.17.e 55.1.6.c.64,72, 3.

E' degna d'o'eruatione la opradettaleggc ello Statuto di Trau l. 3. @55,

chcprimc cos a?

Quad Cini: on F001: ec deuar pro sctaua ,

Precipim: quad aliqua perona accipere non debea: aliqua Ciuem Traguris in

deiufarem pro aliqua Sci-tuo, quia nolumus quod tali; fideiufo habeatrmitatem.
pro forebus autem, e? &benz-ani: poli: ee quilxbet deiuffar .
.`, ` L
Oerui, _chin quea Legge vien robito alli Cittadini di Tra ar ca?
t pxezzaria per alcuno Satana, il c e deue e'er ato vietato per ouuiare 0-]j
juco'nucmenti, che per tal igurt deuono eer occori(come nella opracirda

ta _Legge di Zara 1.33.49, che contiene liea proibitone viene epreo) di*

chiarando p0!, che per 11 torahen, e Sibenzani po eer igurr ciacuno

Per ;
-

e:.

. ~.

D: Tra .

52.;

per oraieri intendendo tutti uelliche habitauano fuori della Citt , u'
territorio tanto Dalmatini dell'a tte Citt della Prouincia, quanto Sclaui,

qualiuoglia altra perona del mondo; cmneviene e reo nelli Statuti dell"
altre Citta: Dalmarine , e comprobato dalla Ducale

1' e: Marzo 1434 regi-

rata nelle Reformationi, nella uale vengono regolateeleggidi Tra, e)


Spalato, che dichiarauano vicen euolmente per oreieri li Trurini in Spa

lato , e li Spalatin in Tra; aggiungendo dunque ia lecge alli foraieri li Si

benzani in pecie; da queepreiua Viene limitata la curt per li Sclaui ,


Croati in genere, in maniera che er li Sibenzani in pecie, li Traurini pote
uano far igurt, con tutto che Sc aui , Croati , e da ueat medeima legge
viene certicari quello. in pi luoghi ato detto , c` e li Sibenzani erano
Croati, e per tali reputati dalle leggi Taurine , 8c inieme , che quezzuna
dellantiche Leogi fatte auanti che li Sibenzani cominciaero a; viuer all'vb_

dj Dalmatia, e 1 valeero delle leggi critte, e linoua Dalmatina, Latina.. .


Per corroboratione di che deue auuertiti, che nela opracitata legge di Za
ra 1.3. C49. che contiene l'iea proibitione della Traurina , viene nel no

fatta leccettione nella eguente maniera .


.Ad penam autem bum: Statuti nullatenus tenta n,th Ciues Pi , qui intercectint
pro ruicis Sclauis comitatur ladra , C mandamus quod valeat obligatio faapra

ipjs Sclauis, (F' ille tali; :ann-467m pleniimam babeatrmitatem .


E queta ea legge copiata con l'altte nello Statuto di Sibenco al cap-2.8.
del 1.4. h nel ne la medeima eccettioue eprea con le eguenti parole . ~
Pro rulcis autemeu Wltmis Fi Comitati quilibct da Sibenco uffi: deiube
re!. e principale-m conna-exe pagatorem, (a' tali: obligatio , eu demio mica:
mre .
P eno
Oeruii
la diuerit di. uee due limitatoni,doue li Zaratini eprimono, `
che i o far icurt peri ruici Sclaui del Contado di Zara , li Sibenzani

non e primono Sclaui ;dal che { conoce; che i come li Zaratini haueuano

nel lor Contado delli rutici, cherano Sclaui , cos ne doueuano hauer anco
di quelli, che non erano Sclaui , mai Dalmatini , come li medeimi Zara tini , e

li Sibenzani , cherano Sclaui; per conequenza anto tuttili ruici del loro
Contado erano Sclaui , onde in luoco di Sclaui recril'ero Villani: , che lo
eo che Ruics .
.

Li popoli dunque, che confinauano con li Dalmarini in terraferma , i co


me dagl autori Greci vengono detti Slaui , cos anto nelle leggi Dalmatine.
critte in lingua Latina, ono detti Sclau ,- ma. perche tr glaltri coumi d'
ei Sclaui , era. vno , che i vendeero glfhuomini , come nel predetto capo

De Sclauonia nellopera de Reg.Dal.8c Cro. tato morAto ; di. qui nato ,


che nelle critture li Sclaui in genere vengono peoprei non per il nome.
della nation:: ; m per crui venduti ; del che i troua leuidenza nella leggo
dello Statuto di Ragui Lprimo c.r9.del eguente tenore .

De eo quad Comes babe: de Ser ui), " daddi: que vendunmr.

Sciendum e quad omnes Raguei, &afe/Zeer qui compera: nta-mm ,- Sold


uam, e? cxtrabunt eum, ch cam de Raga/io per mare da: aromi pro quo :pula

o vel Sclaua, qui vel que fueric in corpdre longm, vel longa duolms cabin': inupra
term) de ypp deinde inferius ad voli-mm D-Comitis , (9* Salam lal- n
I" 4*

524

Delle Zl/Iemorie

Selaua fuerit longus minus de duobus cubitis , 'nel lenga nibil datur Dio Comiti e.
cu ndumfantiquam confuetudmem .

- Da quea legge cona non olo lvo che glhuomiu di Sclauonia i ven
deero in Ragu 1, 8c eraelero per mar * ma ch'era anco limitato il paga
mento, che i faceua al Conte econdo la atura loro, dalche i conoce, che.:

non olo

vendeuano le perone adulte , atte alli eruitij : ma anco le coni

tulte 111 minor eta .


'
Dunque glhuomini della Sclauonia , che i vendeuano i diceuano Sclau ,
che ignica lo teo, che nell'antica lingua Romana, Latina Serui , e di qu

ara prouenuto, che la Serblia nella lingua Romana, Latina u detta Seruia,
e tal nome ritiene ino ad hogi : onde la Seruia , e Sclauonia ignica tutt

vno, e nelle Leggi Dalmatine critte nella medeima lingua Latina vien prea
-la Sclauonia per Seruia: ma perche ee leggi, che trattano de erui ono mol

te, 8t alcune d ee riecono equiuoche; perci le diinguer in tre ordini.


Il primo dhuomim, e donne venduti, 8L oblgati a perpetua eruit , che
i diceuano propriamente ierui .
Il econdo de Liberti. Libertitij , che di erui diu eniuano liberi .

Il terzo d'huomini , e donne liberi , che sobligauano a erure per tempo


determinato, e vengono detti Padualreaui, e Mercenarij .

Nello Statuto dl Zara l.:.c.25.i fa mentione de Seruis , (a' Liberts 1.3.c.5. de

Seiuis, (F .Anctllis 1.3.c.1 32..de Seruis Liberiitu's (e queta Legge ata copiata
nello Statuto di Sibenicol.5.c.34.)& 1.3.c.zr de Mercenarijs .
Nello Statuto di Spalato 1-4.c.Io7.Seruus eondufiitius , *vel Fanteca 1.3.c.61 .
Mulier e adnngens aderuiendum, &1.3.c.89. Seruus 'Paualis .
.
Nello Statuto di Tra 1.3.c.52. Seruus (a .Ancilla emantur cum carta Mtarij
l. 2.c.19.Seruus, `utiiirilla,'Preiauus,1re[iaua1.3.c.89.Pre/iauus .
_

Nello Statuto di Ragui dOue era maggior concoro di Sclau, erui che i
vendeuano v1 ono molte leggi , e trattano di tutti li generi di eruitu tanto
perpetua, quanto temporanea , eprimendo li Liberi con nome di Franchi :
onde per leuar il tedio coqer olamente li Sommarij d'ee Leggi acci po
ino eler vedute, da chi n auese/curoita .
1.3.c.57. ,Agi vinci: Seruum in tudtcio .
1.4.c.t7. Str (9* .Ancan point manumitti in teamentis .

l.6.c.4.3. De percuione Seruorum .


44. De us, qui verberam Seruos alieno: .
45. De Set-ms ugitiuis. . ~

46. De feruis, U .Anciis Liberttus.


.mi 47. De qs, quiexpelluntSeruos [uos de domo .
48. De ijs, que Serui Liber-mu' facere tenentur Dis uis
_
49. DebSerms ne voiuntate Dorum fuorum onrem Francbam accipien

ti us .
50. De Francbo accipiens .Ancillam ne voluntate Petroni.
51 . De Seruo aceipiente .Ancillam aiteriusne voluntate Patroni .

52.. De .Antilla Babma .


53. De Matrimonu's jeruorum ne voluntate Dominorum .
54. De beredibus, qui nacuntur ex ,Antilla .

_. _

35. De modo portandt Sclauos in Apulia: .


ai 9.
"NL

.Dl. T7412.
5.19 Denon vendendis eruis.
l.7.c.ao. De Seruis,quivadunt condu.

` 5-25
'

- 7. ,.

ai De condufio qui fugit.


Da qneabbondanza de Sclau, erui, che i vendeuano, conoce , che
ci roueniua dalla crilita. del Paee, che, non potendo nutrirli, erano ne.

ce tati venderli per erui , e per la ea neceita di campar la vita eponen


-doi ad ogni pericolo ineauano il mare, come in pi luoghi nella preente ,
?e nell'altropera ato detto, 8c inieme accennato , che anticamente li Dal
matini poedendo pochiimo paee in terraferma erano tutti dediti alle na

uigationi , 8t indurie maritime ; le quali vencndoli peo interrotte dall'in

uiioni delli Sclau : perci cosi per ouuiare :i tali mconuenienti , come per
mantenere il poeo del mare , hanno empre procurato per quanto hanno

otuto di tenerli Sclau lontani dalla nauigarione; delche i come ono ,ati
addotti molti eempi) nella preente , e nellaltr'opera, cos e ne trouano li
veigij nello Statuto di Ragui lib.6.c-72,8c 73.
-`

DeBarcis non dandis Sclauis , (a' de pena contrafaeientium .

,Quiaepius aecidebat , quod Sclau cum li nis, (a bareis hominum de Raguo tn


-feabant venientes Raguum cum viuali us s z' alijs mercationibus quod erat
Palde damnosum Ciuiz: Rag. nolentes hoc de cetero tolerare &atuimus quod aliqua
per/ana de Ciuitate, CD' toto diflriu R rgusij non audeat dare ad naulum, nec vende
re, nec donare , neq.* alia modo , rel ingenio dare alicui Sclauo `andulam aliquam ,

nec barcam, nec barcutium, nec aliquem lignum d tribus remis upra , (9' quicumq;
'contrafecerit oluat qualibet vice ci pro banno ypg. cuius banni medie-tate) [14-,
beat accuator l per eius accufam verita: poterit indagari .
De non laborandis Sclauorum .

Vtinterdicatur Sclauis copia barcarum , (a' aliorum lignorum cum quibus riani-~
nicare folentepius nauigantes er mare ordinamus, quod aliquis Marangonusel

Clafatus de Ciuitate , ZZ* toto til/fritti! Ragni!) de cetero non debeat ire ad laboran
dum , vel aptandumeu refaciendum aliquam barcam , vel aliquod lignum alicuius
Schuhe" quicunq; contrafecerit oluat qualibet vice ci pro hanno ypp x. (F' ac
cuatori per eius aecuam cietur veritas debeat dit'li hanni medietas exhiberi .
Eque' in genere delli Sclau; ma in pecie deglAlmiani , che , doppo

debellati li Narentani , molte volte inearono il mare per loccaioni nella


predett'opcra narrare,- delch e, oltre le memorie iui referite, e nc troua velii

gio in vna legge di Spalato 1.4.c.9 .nella quale seprime , che niuno ardica
comprarlo robe rubate , pree a Almiani , Corari .- ma pi chiara, e.,

ditintamente viene ci cprobato dallo Statuto di Raguimci quale non o


lo vietato il comprar da Almiani ,~ ma prohibito aatto ll commercio con
loro; come dalli Sommari) dee leggi i pu comprendere .
li-6.ca.aa De us qui venduntDalmi/anis .
` - _ ZA
23 De us qui comperant a Dalmianis.
_ 59 De ijs qui vadunt Dalmium -J i LL g, o .,',
6333;: .L
60 De facientzbus mercatum Dalmianis T "i
'
. `."

6 2 De aecufantibus quifaciuut mel'itum cum Dalmianis.


Mai

52.6

Del/e Memorie

M perche queti Sclaui col proceo del tempo urono detti Schiaui , ac il
loro paee Schiauouia, _8c hoggidi in Dalmatia egualmente, che in Italia,con
tal nome vengono detti: onde rea taluolta equiuoco , c quando i dico
Schaui,i debba intendere delli popoli Schiaui, vero delli chiaui , che ono
huomini venduti, conituti in perpetua etut;e come che dalle coe pre.
dette cona , che li Serbliani antichi,doppo che occuparono la maagor az

te della Dahnaria inieme con le _ue maggior Iole, dallvo del veneri uto
no nella lingua Latina ura detti Serui,e tal nome ritiene il palee loro; cos li
medeimi iniemc con Ii Croati nella lingua cqrrorta detti Schiaui ; poiche i

vendeuano anco nel tempo , che la lingua Latina corrorta li era tanto dico.
{tata dalla Latina anticha, tanto in Italia , quanto in Dalmatia , che i forma.
rono due linoue ;come tato detto al opradetto ca..4. del 1.4. e di quevo
, di vender gli chiaui ino al 1417.11 chiaro teimonio l'allegato. legge Ra
guea 1.6.c.219. la quale e bene tata amPata nel c.4.del 1.6.de Reg. Dalm.
8t Cro: tuttauia la voglio copiare anco qu per maggior euidenza . . e e
,-

Men-.anixeiLA-va

Denon vendi-dis eruis.


` "

14t7 ind.9.die 27 men: Ianuarij in maioriConlio captum . .Quad camper mul


tos dominos eireumuicinos pluries nobis fuerint porree querela U* quotidie porrig .
tur contra mercatores nolros babitantes Narenti, U alias Raguenes , * quia
emuut , (5 *pendant ex eorum ubditis . Conderantes talem mercanti-im ee tur
pem, ne ariam, (F abominabilem, @ contra omnem bumanitatem, 0' cedere ad non

paruum onus, G" inamiam Ciuitatis nom *aid: quod humanapeeies ,faa ad ima
ginem , (F' imilitudinem Creator notri eonuerti debeat in *aus mereimoniales "
'rendunturtanquam [i eent animalia bruta i volentesque huiumodi prouidere , ne
de eetero committatur . Statuimus , U ordinamus quod de eetero nullus noer di

/lrilualisut orens babitans in Ciuitate Rag. vel eius dirilu ,* eu qulibet qui
pro Ragueoe appellat ~:illo modo nel ingenio audeat , velpreumat emere , aut ven
dere eruum, auieruam, vel mediatori buius mercantie , neo etiam liabere partem ,

'relocietatem, tam Ciue, quam forene, qui faeiat, eu exereeat tale exercitium, in
eipiendo ii Budiia vq; ad Spaletum, (F qui tantraaciet prongula vieelare debeat
men/ibusex in careeribus inerio ibus Ragusij, oluat pro omni eapite , e pero
ni quam rendidiet, emiet, (9" de quafuiet mediaeor , autbable parte! ?Pt-r

peros ai. (F nunquam ineipiat terminus menumex carceri!, dOW 8!! Pen-1m
pecuniarum . Et qui aeeuabit eontrafacientes ita ut eius aeeuatrone ver itas repc
riatur, babeat medietatem pena pecuniaria, ' teneatur de credentia . Verum 4

liquis ciiii's, E" babitator Rag~ emeret aliquemeruum , veleruam pro u fuo , non
zz-11,3,- /ubm- mjumodi pena . Item quod nullusforens cuiuseunq; tondi
zioni; ma; modo aliquo audeat, vel preumat facere, aut exereere talem mercan
tiam in a riu noflro ubupraeriptis. item quod nulla barca s 'Ngiuis , aut nani
gium norum modo aliquo audeat, vel Preumat nauigare buiumodi eruos , Uer.
,M5 ul, pena Patronolandi menbusex in careeribus inferioribus pro ngula vice.

z contraereni. ea marmarqsandi menbus iribus militer in eareeribus ine.


rioribus Pro ngulo .

Enello Statuto di Spalato v vna ReformatiOne imlc del eguente..


ten ore .
,
ee
r,
u z

I'

I373

*MM-r-

~-

*v-_x

J
`

Dt Tra.

52.7

137; die z 7 nouembris De eruis non vende-dit cap.; .


Captum fuit quod nulla peronaiuis babitator , .vel foren is *cuiuseunque tondi;
tionis ex-zat pai-t , audeat , neque preumatin Ciuitate , vel diriffu Spaleti a.
quem eruum per terram emere, vel rendere, alienare, portare, conducere, [eu mit
tere extra Ciuit. Spaleti pena lib. tentum, cuius mediet-fs _t communis , (a' alia ac
cuatoris U" quilibet poit accuare, ea* eruus tali: illicozt liber , (J' qui portauerit,

eu extraxerit perdat barcam uper quam eeteruus talis , (F' quod null us ex N9
tarijs cis audeat ub *aiutalo acramenti acere inirumentum emprori, vel vendito
ri, eu alisnatori alicuiuserui, velerua, ' etiam eadem pena teneatur examinaton
aluo, quod liceat cuilibet C iui Spalat: emere d foreni tam eruum,quameruam pro
uo vu, non poendo vendere, vel aliena: alicui Ciui , vel foreni , nec mittere ex
tra dirium vel Ciuitatem Spaleti .
~

Se dunque in Spalato ino al 1373 , e Ragui ino al 1417 f lecito di com


prare, vendere, 8c eraere li Sci-ani, o fetui, che , eraendoi per mare , doue
uano eet venduti in Italia, e per la quantita di quelli , che s'eraeuano que
o deue eer ato vno degl'vtili conderabili , che ne cauauano i Dalmati
ni, come hoggi i fa. de cauall, boui, e pecore, perci non mraui Banche,
dall'abondanza d'huomiui , che comprammo ai-vil rezzo(come allo Sta
tuto di Ragui pu tacco oiierc 1.6. cap. 43. che oe rasato , n, ypp 1-
vno ia prouenuto 11 nome dichiaui, e10 ato loro chiauit, e e bene dal

fopradetto tempo in poi non era pi lecito venderli , 8t, eraerli; nondi.
meno , non perci sc ine la eruit: poiche ret l'arbitrio alli, Cittadini
di comprarli per vo proprio , e per conequenza tenerli in ervit .

- z

Come poi, orto] nome di chiaui , iano ati comprei li medeimi Dal-i
marini , potra, chivorr vedere, quello h critto nel opracitato capo de,
Sclauoma .
Circa di che non voglio omettere diauuer.tre.che, i come iui cri, che;

dalle parole pure Latine Sclaui , e Sclauonia pronuntiate nel Latino corror-
to , volgare prouenuto Schiau, e Schiauonia; cos allincontro nello Sta

tuto di Ragui al cap-4.dcl primo libro. La parola cbiatta del Latino corrot
to viene iui critta nel modo del Latino puro Solaria, apparendo ci chiaro
dal uo ignicato, ch chiatta, famiglia .

Memorie delle peime quali cate. ,, i


Cap

X0-

"i

,.(v

_.j

Antino de Valle Auditor di Rota , li cui mag 'ori poederono la caa.;


F che in Piazza, opra la fenera della nale 1 vede l'arma di marmo di
fa in doi cam i dalto al _bao con vna to a in mezzo; mandato daPapa Pio

Secondo Nuntio alla dieta di Boemia , hauendo parlato con liberta A-poo
li ca, fl dal R Giorgio Podibrachio poo prigione , e dopo tre mei ad in~
anza del Duca di Bauiera rilaciato , mori dl veleno datoli a tem o in Ra

tigbona , come criue Gio: Ve cono Olmncenfe nellhioria di


ii . zo.

oemia,

e nella
caadevecchia
d'eo
ivedeuano
le ue 'arme
. La.
F vno
fondatori
dellhopitale
Hofpitale
di San Girolamo
de Illbltto
rici lidiolari
Roma.
ua

;2.8

Delle Mezare

ua epoltura in Roma nella Chiea di Santa Maria Maggiore auanti la Ca

pella del Pree e in terra. dl marmo 3 con legie _di mezzo rilieuo in habito
di Auditor di ora con la opradecritta arma a piedi, 8c iucrittione.
Fantino Tragurino ca* Dalmatia
Iur: Conulto Paulin-:rum Cauar.

Diccpmmri Gram. equiq;


Ex collegio Rota de R. .Apoolica op. merito
Erumms perpetua;

215:': vitam expleuir [mio exortem

Olmer. Lurapba Card. Neapolitanus


Ex pietate amicitiaque

;Anno Iubilel Vu` K. Nouembris M c c c c L x x V.


Il medeimo Cardinal Caraa no eecutor teameutario conign in Ro
mali to. Genaro 14.76 al Padre Fra Martino Priore del Conuento di Santa.,

CrocedellIola Bua di Tra li uoi Libri ; delli quali e ne vedono ancora al


cuni pochi nella anza della Libraria manocritti in pergamina , e tra quei
vi vn teo ciuile con la gloa in foglio grande .
1
Giacomo Dragazzo Vecouo di Modrua Auditor di Rota epolto in Ro

ma nella Chiea di S.Agoino auanti la Capella di Santa Monaca , nella cui


epoltura intagliata l'egie d'vn Vecouo con mitra,e Pianeta opra gli gi
nocchi nto vn gremiale con lincrittione .
`
'

Iacobo Dragaeio Dalmata Mod:


rucn: Efo vnius ex Rom Auditor'
x6. locum tcncnti dorina , ' in
tegrinte conpicuo iuitia

- n
~

.QLM. cultori pre-puo .Jamie Mo


te .Auditor collega B. M. 7.
Obijlaoalutir MCCCCXCVIIII. V!!

Septembris alam [ma XLVHI.


V

'

Giouanni Staleo Dottor dell'vna, e laltra legge Archidiacouo di Tra ,

poi LettoreinRoma , Veconodi Sibenico , 8c Auditor di Rota , autor del


trattato De Gratijs pt-&mm; epolto in Roma nella Capella .maggiore del

la Chiea della Trinit de Monti, nella cui epoltura intagliata legi d'
vn Vecouo con Micra , e Pianeta , e opra li ginocchi nto vn gremiale con..
linerittione .
. s
Io: Stapbileo Tragurien. Dalmata V. I, D067 E150 Slbeneen: 7
'uni ex Rom .Auditoribus locum :clienti dorma, (F' integrimte

Vlro clanmo, iu/litiaquc cultori opumo . ,Qui in aiduis ;cdis


.Apoolim Legationibus :acum fare orbem paragrauit vi moribus
bonque artibur exemplaris, cui: grautima mio totam

Curiam ad deploramium adduxit Io.- Luctus Ep: Sibenicm


Mp0: obcqucnnimus auunculo maximis tum Lacrimis ,

,
cor

(311

> ~ LiTr-'222:

59

tardi; dolore [muit.` via-it anni: LlfI obijt anno almi:


MDXX VIII

XI

indugi-(Z:

' Giouanni Lucio uccee al Zio nel Vecouato di Sibenco, volle per grati:

tudine chiamari Staleo , fece ampare la opradetta opera'de grati); 8:.


come i legge nella dedicatoria , 8t eendoi al uo _tempo finita la Cattedrale,
di Sibenco la conacr , come i legge nell'inctittione otto la volta della..
nauata di meZzo opra la porta principale

Ioannrs Lucius Stapbileus .Anties Siti 0p::


.
?bili po Brngadino Ciuitatem diligenter admini rante. Pbanum hoc cae pie-que conumi-ie
'L

. ~

men .Aprili ,Lu-:rt: Kai: Maia' M D L V

` F Sta epolto nella medeima Chiea al lato ettentrionale della predetta:


porta in vna caa di pietra , che poa opra due modiglioni , con o rauihvna
Statua di Vecouo coricato con mitra, patorale , e piuialc con linicrittione"

nel latodella Caa

Io: Lucio Staph: Mb: Trag: apt: merito

Sace .Antiiti Io: Staphilen auunculo in a ice

Pontic: decente-r ue'ko exaoqne 'Pra alam:

~.

Luro eno bonorite deuno Stephan! frater PJ. ,

.AnzfahMDLVIL-juux

,
e ':

.Coriolano Ci ppico autor dellopera De Bello .Aiatico molto lodata dal Sa


bellico nel trattato De antique Lin n reparatione , e da Palladio Fuco nell'
opera Detu om Illyrici mor det di 68 anni. _

Aluie Cippico Vecono di Famagota glio del opradetto Coriolano,del


quale i vede tampata vnabellalettera 'critta :i fratelli in condoglienza del

la morte del Padre 149;, nel ualanuo mor anch'egli.


Giouanni Cippico uo frate lo u creato Arciuecouo di Zara del I 504 m0.
r in Roma : u tranportato il uo cadauere alla patria , e u epolto nella
Chiea della Madonna detta de gl'Angeli in terraferma con la eguente in:
crittione

10:1Cippicu: Cariolam' F.qni ob ngnlarcm virtutem ingenijque


preantiam d Iulio Il.. TontiMaa. Archuam Indrenfedonam
fm: Roma defunlm , ' in atria ex teamento cadauer ci: tm

slatum .Aloyn'j Cippic ex 154m nepotis cura hoc requiccit mo~


namento nommi :in: laudique Perenni dica MDLXXVI I

Vincen\zo d'Andreis dellordine de Predicatori Vecono Ottocene , del


quale fa mentione Pietro Bembo nelle lettere critte per nome di Papa Leo
ne X. Vladislauo R dOngaria , e Pietro Berislauo Vecono di Veprimo
e Bano di Dalmaria , e Croatia .
Traurino anto il opranomnato Pietxgglzerislauo eendo venuto Gio

uanni uo Padre ad habitat a Tra ,e Bartolome`io .Zio u il'chidiacpno

5zo

Delle Memorie

di Trai, e releu eo_Pi_e\tro , che rceu li primi ordini Chierical in Trail;


poi andato in Ongaria u fatto Vecouo-di Veprimo, e Bano di Dalmatia.;

Croatia , e Bona, come i legge nella ua vita critta da Giouanui Tomco


mor in battaglia_ del 1520.

Giouanni Statileo pre oito Vriene Secretario del Rc Lodouico d'OnJ


aria , dal quale u man ato Amba: a Venecia per ricercar aiuto contro
urchi del rs. 8t Andrea Moreini nel primo libro della ua hioria regi
ra lorarione, che rect in collegio; que lieo , che fece riam are la
vita di S.Gio: a ue pee, e poi u Vecouo di Traniluana, come cri nelle.
nore alla vita del medeimo Santo . e come criue Paulo Giouio lib.39 u di
nouo mandato Ambaciatore dal Re 'Giouanni Sep uio a Papa Paulo Terzo,
_Yenetiani 8c Franceco Re di Francia.

Tranquillo Andreis nobile Traurno u Secretario di Giouann R d'On


garia, compoe varie opere latine in proa, 8t in veri, vna delle quali De vita
priuata: Dialogo tra Silla e Ceare , e ata ampata, l'altre i coneruano ap
preo li uor parenti Con lelegie di Matteo 'de Andreis

mu-`

_Michel Chiudi nobile Traurino Vecouo di Menopol u prima Vecouo


di Pulignano, e Couernator di Roma; del quale criue lAbbate Fe rdinando
`Vgelio nell'Italia Sacra al Tomo primo n.35.
Michael Claudius Epicoptts 'Polignanen translatus ad Ecclam Metropolitanam
Iulio :. anno [508 die 7 Februarij cum ee: Vrbis Gubernator. F Nuntio :
Venetia del medeimo Papa , come i le ge nella donatione fatta iui li r4
Marzo t s i r :i Matteo glio di Gouanni uo fratello allhora Studente in Pa
dana, e poi perla morte di Contanzo oliolo di Giouanni Sforza ricadendov

r alla Sedia Apoolica la Citt di Pearo mandato per Gouernatore, come)


dal Breue Ponticio, che tra le memorie manucritte di quella Citta reg
rato cona del' eguente tenore.
i, Dileis filijs Prioribus ae communi Ciuitati's nore Piauri Iulius PJ. z., Dile

&t' tti Sal. (e' `Aieam Benediionem . Oratores veros libenter vidimus , (e au
dimmus, deuotionemq; veram erge nos . (7* Sana-1m Romanam Ecelam qua no

bis emper [aus perpefia fuit locupletiime oenderunt . i Facxtis lu dilefi quod
deles
ubditos
decet, 'noirapaterne
a't emper
pei.wolentes
Et promde
m Domino
com
mendantes
ac vericommods
conulere
Ven:vos
frati-em
Mtcbaelem
Claudium Epiim Monopolitanum Prelatum norum domeicum ifius Ciuitatis_

Gubernatorem deputauimus, ex quo , (e' dim: Oratoribus norum erga ~os pater
7mm moi-ein vberus intelligetis . Supere rt dit-?um Gubernatorem grato , ac tie-g
biro bo e {lu/Zipiatis in olidaide , deuotioneq; pereueretis pro ut vos non dubital
mu'sjfe. a uros . Datum Roma apud S.'Petrum ub annuloPicatoris die 13 .Ani

gialli 1,51 2 Ponticatus nori anno nono.

La

0 .

lh 22 dello eo mee pree il poeo del Gouerno , e dalli Cittadini?


giurata Fedelt alla Sede A oolica, come nelle medeime memorie legge :

~ s'amnal, 3L alli r 2 Settem re fece teamento , & alli 16 eendo diperata la


i' -xlute li Cittadini ne diedero auuio a ua Santit, il uale vi mand il Vecoz
tm Feretrano , che capit a Pearo il timo giorno cOttobre , 8x: egli mori ll

di. e dello neo mee , e u epelito ne la Catedrale dietro il Pergamo in quel


:im d >ue hora el altare di _szsebaiano .
T
`

rau

-.....A

Traurino u anco Simone, ch`e ha ampa tola gtamatca con ueo t110105
f Regola Gramatites Simoni-i ;Aretophylis Tragurml Dalmata ad arti itatem pueroz,
a rum perquam commoda
_
` _
`
g

E dalla dedicatione, chegli fece a Pietro Paolo Vecouo di Ie , i deduce,


the viuee circa il 1520, di cui cant Iano Vitale palermitano .

Dijte puer teneri: [ludu's his _poteri- ab annis

[ngenium , atq; anum nobilttatrem rudem .

Hint iter ad Phabum e!! , hit altum belicona ~idebis .


Hincfund:: doi verba dierta fori .
Hinc feritatem omnem , curasq; exutus inertes
Ex hominum euades condition: Deus.

Ergo .Aretophili neflar bibe , ne tibi oai bg; ,


-

,Mars noceat , dulce e viuere poli cineres .

Similmenre u Traurino Giacomo Architetto , e Statuario , del quale a.;

mentione Nicol Hihuan nel Libro 28 dellhiorie dVngaria con le ez


guenti parole
Ea ara( agi-adi) ditionis olim EPi Vacien, rupi non admadum edit-e impofta efl,
anoramqsno rorum memoria, magno 'IQcolaiBathoriI/aciens Efi udjo multi:

adicjs ,ac elegantibus, opere Iacobi Tragurinidrchitei, (a Stamary' reina


rata uit.

Wee ono tutte le erone ualicate, delle quali ho trouato memorie)


colpire in ietra, o pu licate al e tampe; alle quali aggiunger il ritroua
mento del agmento di Petronio Arbitro ampato in Padona l'anno 1664

"con queo titolo .

Petronij .Arbitri Fragmentum nuper Traguru' repertum


circal quale ono ate ampate varie note, diertationi , SLA ologie
in Francia, eGermania, che non poono eer ben'intee, e non

a chi

concio della erie del fatto, quale eendo paato per le mie mani, ho voln- `
to nel ne delle preenti memorie riferirlo con puntualit .
Il Sianor Dottor Marino Statileo, ritornato dallo tudio di Padoua,ritro.`

u tra manocritti del Signor Nicol Cippco vn Petronio Arbitro. in fo


olio, legato inieme con Catullo, Tibullo, e Propertio, 8c oeru, che la cena
i Trimalchione (della quale nelli ampati i trouano alcuni pochi frammen
ti, 8t interrotti) era iutiera: mi port il libro, Pc io, inieme col Signor Fran
ceco Dragazzo, lo rafrontai con lo amparo in Amerdam, che h in forma
iccola;, e trouai , che tuttol reo di Petronio' , fuori della cena , era nello

_ am ato , ma non dipoo nello eo ordine , e nella cena vericai quello ,


che i Signor Statileo m'haueua riferito, e nel margine doo amparo con li
nee, e punti notai li raronti, 8c eortai eo Signor Statileo, che recriuesu
_ - la cena, comeRana puntualmente con tutti glerrori d'ortograa, 8c inter
puntioni, e per'decoro_ della patria lo racese ampare; partito io dalla

tria del 1654 particxpai 'queto ritrouamento a diuere erone vrrtuoe in.

Padoua, e Roma, che motrarono hauer gran deiderio i vederlo: perci ec

, .citai con lettere li opradetti Signori Statileo, e Cipplco che lo ampasero r


ma quei occupati nelle ende priuatc , e nelle publiche per lvrgenza della
guerra col Turco, dieriuani'j~ ci ` _ta-rione pi quieta, ino che ca tato L,
?i
'imo Signor Canalier Pietro aadon
a ,Roma per Ambaciatore PE. l_
**3.1 na, e aputo Ci, crise all
mo Signor:General di Dalmatia che li

Ll a
fa,

5 z i.

-Delle ` Memorie

-facese hau er la copia della predetta cena di Petronioe la riceu, la quale da


mc veduta, conobbi eser di carattere del Signor Statileo predett o, e dordi

ne di S.Eccellenza fattala vedere a diueri ,- tra queti vi furono alcuni

che,

dubitarono che po esere tata nta; la maggior parte er inclinaua, cre

dere deser di Petronio, ricconocendo il uo ile ,8c o seruando , che con!,


queo s'empiuano le lacune dello ampato , 8t anco alcuni frammenti pari

per lo am ato,veniuan_o ottimamente inerti: onde S.Eccellenza diede or


dine che fo _sc tampato in ladoua , 81 io(che nando furono in Roma li Si'.
gnori Guglielmo e Pietro fratelli Blaae d A
rdam, gl'haueua mehato [e
linee delli. rafronti' fatti nel margine del Petronio ampato nella loro Stam

paria) feci vna cpia della rederta cena , e linui'ai alli redett Signori fra
telli , accioche la acesero amPare; ma il plicco , per eer groso , per
trada i ntercetto, e capitato in mano del Signor Prencipe di Cond , u alla..
reenza ua in Parigi esaminato eso frammento, 8c doppo molte contee), i

u dalli pii imato legitimo . In queo mentre f tampato in Padoua, e con


tutto che da me fuse auuertito lo Stpatore,che lo ampase con tutti gler

rori puntualmente, come aua; nondimeno il correttore lo volle corregere

:i uo modo , e particolarmente nelli ditongh ;Apre-upponendo egli, E!


fosc vergogna amparlo enza ditonghi 5 non apendo che nel tempo che fu
critto non i vasero difronghi, che furono ripifrliati ne tempi poerior , e

che queo era-Vno delli egni manifeti dellantic iita del manu critto; Onde
opettai che queta correttione mal fatta dae occaione di dubitare dell; i
antichit del manucritto , e permezzo del Signor Dottor Franceco Difni
no feci anuertito il opradetto Signor Statileo , che arebbe tato bene, chaz

uese fatto ampare la varia lettone , che tral Petrnio &ampatd , e quel
lo che i trouaua nel manucritto , oltre la rederra cena , e chanco man_

dasc :Venetia il codice in mano di qualche perona qualicata , actio


che potese eser vedute da chi n'hauese curioit , c s'aturasc che.

non gli porese eser oppoo d'hauerlo egli nto, o inuentato, come l pre
o

Fu ritampato il frammento in Parini lies'anno con le note, vero'jcon


ierture
di Gio:
Caio Tilebomeno
, e pci
nel 1666 furono
tampate
dallo
eso
Sr .imparare
le dsertationi
De cena
Trimaleianis
d'uldlliano
_Vale-ima
Gimcbri
Roi-no Vvageneilio , nelle quali_ non olo dichiarano falo il frammento , ma,

.parlano con diprezzo della Citt, e Cittadini di Tran .

Nell'i'eso tempo Gio: Sebeero dArgentma lettor m Vpala in Suecia am

.p la disertationc De fra meutiTraguriani_ vero aufiore inieme con le note,


molto erudite , le quali urono in Lipia riampate , inieme con li colij di

T:loma Reineio autori conociuti per altre opere da loro ~ilampate , c nal_
mente in .Parigi dall'ieo Stampatore fu itampato vn libro col eguean
titolo
`
.- ~ Marini Statilei' Traguriens . I. C. ref ono ad iob: Cbriopbor.
`

vageneili' , (9' .Adriani Valesu digrtationes de Traugrienj Petronij


ragmento
.
i
_
3
_ .
nel quale proua che habbiuo hauuto poca intelligenza nelle oppoitioni

fat-te ad eo frammento, e manco auuertenza nel modo.


`
_
Capitatili opradetti libri in Roma , furono ritenuti , come e olito , da...

diuer diuerl'amcnte; me premendo, particolarmente lc parole poco de


.:

ccnti
`

tenti della pat ria critte dal Valerio , che quanto alla falit. attribuitaal Si
gnor Statileo dal Vvagenelllo, la ripota pienamente atisfaceua, della.
nale non apendoene lautore , ul anuiato dal SiglLMiChel Antonio Bau..
arand Parigino , che il Medico Ifetit , da me gia. conociuto in Roma , l'ha

uee compoa ; opra di che, dicoroi pi volte tra paeani , il Signor Ab


bate Stefano Gradi gentilhuomo Ragueo cuode della biblioteca Vatica

na., parendoli vergogna., che da oreheri _foe intraprea la difea del fram
mento, perci mulo al Sianor Dottor Statileo li opradetti autori ricercata.
dolo , che i com iacee l lacxar veder l'originale , promettendoli dintra

prender la ua di ea , e per mezao dellEccellentiuno Signor General Anto;


nio Priuli lottenne .
,
q
v .
Capitato il libro in Roma u fatto vedere a glamici , e particolarmente

quelli, che pi deglaltri ne dubitauano , e` er farlo palee tutti nel gior


nale ottauo de Letterari am ato del 1668 fu uccintamente narrato il fatto

nella forma, che qu intiera ho voluto .copiare


0 ,Teruatione fatta in Roma ull'originale manucritto da cuiu cauato il ragmen-~
. to di.Quesio
Petronio
dalalla
Frambotti.
nouoampatoin
ragmento'Padoua
comparso
luce in 'Padoua nel 1664 i riiamp in
Parigi colle note di Gio: Caio Tileborneno nel 1666 , doue u riceuuto diuera
mente dailetterati; Gio- CIni/iooro Vageneilio (a Hadriano Valeo lo condan
naron per aiso , e opra dici iamparon due dicor .- Oppoe il prima, eer egli
molto lontano dalla puritd , (F eleganza dello ile di 'Petronio , hauer molti vota
'bolibarbari ,modi di dire, non latini, alcuni cauati dallidioma Italiano, ZF al
tri dalla acra 'cnttura,e finalmente non adattar le coe narrateuialla perona di:
Nei-one, come idouerebbero: eendoa uo parere la Satira di Petronio rnima
.gine della diolutezza di qu rImperatore,iutrodott0ui otto nome di Trimalcione .

il Valeo poi pretee che vi foero per entro molti ollecismi, e barbarismi , fra
i tolte dalla lingua Francee, racconti uor di 'propoito , C indegni di Petronio , e

opra tutto molte parti, cbe malamente s'accordano con gl'anticbi coiumi: ae

rendo ancora con queioccaionelautoi della Satira , cbe babbiamo non eserquel
Petronio , di cui parla Tacito , ma *unaltro che vise al tempo dellImperator Mar
co .Aurelio .
.
.Altri nella medeima Citt di 'Parigi criero d auor del ragrnenio , e? in par
- ticolare. certo otto nome di Marino Statzieo(.icuine u .icritta la publicatio
ne) ba ripoo d tutte leoppotioni fatte d.: iudetti autori , moirando ra lalire
coe cbei vocaboli riprouatida e , come irauaganti , ed impropru ono ati vati
da gl'anticbi autori Latini , e che Petronio non e di Mai-li.: , come aeri il Valeio ,

nt coetaneo adpuleio , md pi antico .


.Queie ono le critture ucite alla luce in 'Parigi opra queu materia molto agi
tata, come ama,daglbuomini eruditi di quella Cilid , a 'egno che ogetto d'alti

ima conditione, ne meno chiara al mando per leruditiane , e Dottrina, di quello che
ia pei-angue, (9' atrio/ii; volte, cbe e neacese in ua preenza rna conferenza , e
entite con applicatione le ragioni delluna, e dellaltra parte , diede [i ua-rom fa_
uor della crittura .

Sono ucite auto due altre critture, una in Vpala di Gimscbeferoae l'altra in Li*
pia di Tomao Reineo,uelle quali tutti due danno giudicio auor dei Frammepto_
.r .

a c

'O

tft-FR

4.

` ` DelleMemorie

'almeno che buonaparte di eso ia di Petronio . Vi fanno note molto crudite 3 dando
,i vocaboli imati barbari interpretatione Greca, 0 Latina .
Lo Schefero nel dicoro, che premette alle note, come il Reineo nelito orta le
obiettion che/i polono fare alframmento colle ripoe adeguate; dalle nali/?racco
glie non dauer riprouare tl frammento , perche vbabbino parole , 0124]': non rate
da altri: eendocbe in Cicerone medeimoe ne trouano alcune , che non credereb

beroue, e in eo non leggeero : ne meno perche le coe narrateui non corri/Pon


dano ;i i coumi; poiche la coa [i nge far in Coloniamn in Roma, e quindiore

anche auuiene che 'Petronio [i feruito di tanti vocaboli Greci .

IlChimentellipure haparlato di queoframmento nel uo libro De Honore Bi


ell, (a- aermato, che in molte coe [ia omigliantiimo alloil di Petroniohenche

dtmile in alcunaltre.
Horapcrcbe d leuar ogni[of etto,che in queo aare vifoeatantionejbmma

lente import-:ua che mette eotto locchio d'bu omini erudti il codice da cui sa
eriua cauato, acciocbe poteerofargiudicio dellantichit ua : poa di mezo la

generota` dellEcc." Sig. .Antonio 'Priuli 'Proue ditor General di Dalmatia, il quale
h-i ottenuto dal Sig.Stattleo,cbe] mande in mano dell'EceJm Sign/intoio Grima.
ni .Ambaciador Veneto,cottoua fede t congnae al Sig.Lorenzo Grimaldi Gen
tilbuoma Bolognee amico clelliccvm Sig'Priuli, in caa del quale bora [i troua epo

_lo a chiunque lo vol vedere . Contiene queo codice i ver/i di Tibullo , Propertio . e
Catullo(cbe per cqaiuoco lo ampatore di Padoua die d'Horatio)e doppo leempla ~
re d'alcum' frammenti di 'Petronio con queo titolo in carattere roo.

Petronij .Arbitri Satyrifragmenta ex libro quintodecimo extodecimo


Siono notate molte lem'oni varie non olo daglaltr 'Petronij gia tampati ,- md
etiamdio dalframmento di Padoua, come que/iera l'altre . 'Mllo (iampato da Gu

glielmo Blaeu 1626pag:8.ver.as [i legge baialut me piius 8c capillos meos '


m que/io manucritto legge baiauir me piius 8c ex lacrimis in rium mora.,
decendentes ab aure capillos meos nel frammento di Padoua legge Dii pe

des habent lauatos Iouem Olympum , c nel manucritto lanatos Olympium..


conforme nelle ue note emend dottnnente la Scbeero: di pi Trimalcio ~tv'efcritto
empre con l'apiratione Trimalchio
Lhanno reduto molti buomini intelligenti, iquali , bauendolo coniderato , con
uengono in darli letdmon olo di zoo, mi di zoo anni , eendo,fra l'altra coe auerti

to, che tanto nella qualit della carta, quanto nella forma del carattere famigliare
ttimo :i nn codice della Biblioteca Vaticana , che [i s per certo eere critto di ma.
no del Petrarca . Con che euidentemente mora , cbe il Codice di queo-ammm.

-to ia ,tato critto vero itempi del Petrarca , che ori nel ecolo decimoquarto : e
sctlude aatto , che la crittura ia [fata uppota dal Signor Statileot Mei che e
anto ci foe fatto da altri , lo conuince la medeima antichit del Codice /critto in

nbtatamente in tempo , cl): non werano huomini atti a poter imitare loile di que
'antore .

,Quanto alla Hile di queorammento. alcuni eruditi hanno auuertito che in quel-Q
la parte; nella quale parla loeo autore , ia linterlocutore ordinario dellopera ,

tanto le parole, quanto i concetti, ono elega-rtiim i, ne puntoinferior di quelli , che


leggono in Petronio,cbe va per le tam . Il rimanente ono dicori dbaomini vi

li . e della feccia del *tolgo amici di Trimalcione quando era in basa fortuna , e di
Trimalcione medemo rapprqeatatg dal Petronioper eemplare d'uno di quellicbe
a

, `
`
DaiM.

5z5

da bulli' Principi'jono improltiammelblleuau dallnfortua dnto di ricchezze non

meritare.- inducendolo d far ai [ eso miuciocca oentation'e , la quale nell'ieso


atto d'uettr leleganza. e gentilezza con fare il dotto ,elemdi'ro , pi ehe mai

rozzo, eirdido lo dimara 3 Le parole dunque, e i modi di dire conuenienti d queta


om di perone dicono queti erudm non eer meinuiglm ,e ono barbari , ' impro

pri]. G i concetti' pieni'di ruicbezza , e tutte leforme del parlare lontane dal ge
niodi Petronio; mentre in queo luogo cos portano largomento , e linituto deu*

autore: come pu raccoglier dallepocbe frae che mettono in bocca di que/Ze nre-v
deme perone nelloquaroio de Frammenti cbeono Mi-opere prima nmpfe. i
Vno di uei giornali inuiai al opradetto Sign.Baudrand a Parigi , accio

che lo moirae al Valeio , : Vagenelio; mi ripoe chil Vageneilio non..


era in Parigi, e chil Valeio era reato coniiimo,preupponendo egli,che
non ci foe originale di orte alcuna .

Altri gentilhuomini Francei, che viddcro il fragmento, criero d'hauer-`


lo veduto, e ri.nociuto di carattere antico opra zoo anni, fi copiato tut
to quello i troua di Petronio nel predetto manucritto con ogni puntualit,
8c il Sig.Abbate Gradi opradetto form lApologia per nome del Sig. Stati
leo ;alla quale , non olo tintuzza la poco auueduta petulanza del Vagene
lio ; ma anco con belliima maniera a vedere al Valeio , che lhauer parlato

con poco ripetto delli Traurini , non c0rriponde all'opere ampate da lui,
e dal uo fratello; e quea Apologia , inieme con la copia di Petronio , e va
ria lettione collo pato in Padoua u da me inuiata in Amterdam del 1668

accioche fue tampata come egui del 1670 con la mialettera 8t dedicatio
ne al Principe di Cond , nella quale viene accennato il 0 ranarrato marri
mento del plicco, e e bene io haueuo auuertito li fratelli laeu che faceero

ampare inieme tutto quello era tato tampato in Parigi , e Lipia pro , o
contra il fragmento , accioche in vn volume vi foe tutt'il eguito , e meglio
pocele intenderi lApologia; nondimeno non hanno voluto ampar altro ,

perche haueuano precedentemente tampato Petronio intiero eum nom-va


riorum, nel quale vie anto il ragmento Traguriene con varie note .

Cos la fortuna ha fauorito il Signor Dortor Statileo , che da penne tanto


erudite ia- ata intra tea la ua difea , 8c inieme la patria ata con tal 0c
caione molto per le ampe nominata; douendo empre profeare grandob
liao ogni Patriorto al Sl"- Abbate Gradi , che con tanta honoreuolezza ha..

difeo la Patria dalle calunnie de maldicenti .


'Aggiunger er ne il coneguimento dvno delli Sigilli antichi della.; `
Communitd di ra, hauuto nel modo enuente .~
`
Il Sig.Pietro Maria Canina Cancelliere di Faenza ua atria , noto perl .'

pere ampate , cos nelle matematiche, come anco de l'antichita della pa.
tria, hauendo hauuto notitia dellopera De ch:Dalz& Cro:, e ch'io mi tro.
uauo in Roma(come olito delle perone virtuoe deer anto certei ) me
lo mand in dono; onde riceuuto queto auore , lo rarOntai con l'impron
to dellaltro
Sigillo
antico
i che nell'Archiuio
di Tra
, e lo conobbi
rcnte
da quello
, 8: anco
dallvuale
, uale hauendo
vn S.Marco
opra ladie.
Cit
td, riece dierente da amb doi . La c iereuza principale tra li doi antichi

tonic, chiu quello pario che tra la Citta al di otto , 8t le lettere che gif
tano

nta-?AL

5 z 6_

Delle Memorie

rano attorno il Sigillo, in quello di Faenza vi ono quelle lettere SCS. lo;
ANES

le quali nellaltro non ci ono,ma campo voto; e e bene tutti tre 0

no d'Ottone, quai delliea grandezza, 8c vniormi nelle gure: concenen


do ciacuno la Citta con la Cometa opra, 8c vn Vecouo nella porta; nondz.`
meno quello dl Faenza

eupamenteincauato ;onde l'impronta uo rie_

ce pi rileuato _, che que li dell' altri due, come i vedenell'mpronto , che i


troua nellArchiuio di Sibenico , 8c pende dalla Pci-gamina , nella quale re

girata la Lega fatta li 15 Febraro 1332 tra S alatini , Tram-ina , e Sibenzan

con il Co:delNeliptio,
C.4.del
odis
fattione
Lettore ementouata
nepone lanel
gura
. `b.quarto , e per :na-:gioi-`

-_7

.o. -.14:23 -~"-`J-"~

"IA N D I c E.
iz?"

Bofsoli e balotte
406
Bosna libero comercio d Tr.224
Bosnei heretici 2 3 3 loro eercito 2.34 in

Cra quellagnichi car- s 2 a


'

,Aggregatione al conglio tentata.

feano li Dalm. 338

*~

;37
Bra-{Kanifanno repreaglie 221 i danno
;Almia in poter de Venet. 246 del Re alii' Onga: 261.3 5 2 retti dal D. Heruoye
- TuartKo 333
e Ragua 396 danno a"Veaet 43 5
;Almiani Corari I 2 2. :40.408. 525
Brebirieipotenti I rs loro Violenze r r 8.
,Altar nella Capella noua 488
.
140
'

.Alteratione delgouerno di Dalmatiaot- Brebiriee C-Giorgio 145 C.Paulo l47


to'l Re Ludou. 27a

Breue del Papa ottenuto da Sibaala ;47

.Anconitani amici antichi de Tr. 36 mi;

Bua ;ola forticata 309

mici de Zarat: 3 r 9. perche 32.2- Bulinia 24


;Andreis Nicolo amazzato in Battaglia
contro Turchi 3 64

/ '- ppellationi alii Collegij ditalia z 85


all'va di Croatia. 369

~
c

_Amm de Sali e trenteimo inimi .


ta dal Re Lud.- 2.74 accreciuta di

;ai-be preo dae genti del Re Sigi: 386

prezzo 282

.Arbitri decidono le dierenze tra Sp-e T0_ Cpo grande onero di Podemorio eeria-'=
1 OI
to caua dellaguerra con Spal.6o

:CHOC-di Spacomunie. 232


Campo piccolo antico territorio di T.9 7
.Arenale vecchio doue foe I 58 quando Capella vecchia di s. Gio: eua inerittio-~
fondato il nuouo 4.10
;Ae-dio di Chlisa :09 di Tra 4.25

ne 87
'

Capello noua vedi Chiea cathedrale;

`Auditori della Rota Rom. Traurini 528 Capitolo di' T'. e ua antichit 476
;
B
v
Capitulare di Spal: 19:

.Alda/:rar `zitrmiraglio 281


B Ballolte vedi Bosoii e ball.
\ Ban/,e [/.Bani e loro eiioroni 243
Bari Corari 348

Carlo Martello , e Carlo Roberto prete


dono la Corona dOngaria r 34
-s
Car.Rob.viene in Dal: [40. 215 criue d
Tr. 216

Bartolomeo Vecdi TJegato in Bo. 2.51

Carlo di Durazzo viene in Dal. 283 fatto

Barzichia Ndiglia. ror


Bataglia nauale tra Spal.e T. 5 3
Bela Re dOng.i ritira ti T41:
Belgrado rouinato 32
Belli nobili Venetrda T408
,
Beriza concesa dal Re d Tr. 72
Biath Podemorio e Campo grade tuttuno
207 controuero con Spal. a7:
Biaue ritenute da Legnani 149

Biizna controu.c5 Siben. 180 entza 182.


Borgo/i ra muranda abrugiato 444,445
Borto o Michiel 'Podela di T.eda li tumulti l 60,6:
~
Boigltna eue pertinenze 24uoi pacoli

xDuca di Dal. e Cro. 297 parte 304 ac


qula il Regno di 'Map-325 coronato in
Ongaria, e mazzata 3 26. 328
'
Caa Sobotta doueose 3 56
~
Cae Andreis 356, del commune in piazi
{a (a' alla porta de terraferma 4.
Catello di Spa!. douca tato 380 di Zaz
ra 261. 62.

Cattaro preo dal General Piani 307 dal_


Re di Raf-340 i da a Venet422~ 34
Cattarini continuano l' appellationi alii
collegij dItalia 289
i
Cauallaria del Paenatico. 254
Cau/dellaeconda guerra con S . 56

ar7
, d

Cenefno patti e T.Sib.e Chisani


1

Mm

Chie-

INDCE

5 z 8-

Chiea catbedraleeua antichit 476uo Coraro impiccato alle nere del Palaz
Ko I 65
(imiterio 149 mura qua Mo abricate
60 ue entrate 478 adminiratione det. Corsariuilmiani vedi .Almiani
ta Operaria (F opere fatte 488 rotta Corari de Bari 348
Corf ceo d Venet: 377
dalle bombarde 448

Corzola retta dal D. Heruoye e Ragua'

Chiee della Cittd vecchia S.Gio:Bat.49o

3 96 i rende d Venet. 42.7.


SS.Doimo e Nicolo 4.9: S.Leone e uo
co 491.93-S.Martino Madonna della Craglieuac da che denominato 42.
Crecimiro R-di Great-i ricouera in T. 1 x
'Pia-(za. S.'Pietro. S.steano 493

Croati occupano la Dal: xo. I l fanno re


Chiee del Borgo.S.Domenico 494.
preaglie 3 3

Chiee del territorio. S. Zorzi de Zeligno


da chiabricata 49 5. S.Maria di {Spi Croce degiuramenti 21 3
D
liano detta Stomoria 496. S. 'Pietro de
Abijcia R.di Bos: conferma li 'Pi-iu:
Clobuca 496
352 a pace col R. Sigi:. 357.
Chiea, e conuento de S~.Francecoondato
Daimai: i da d Venet:. n occupata da

da Dea Lucio 82

Chiea de Ss. Coma e Damiano nel borgo

Ong: 15

Dalmatinc leggi l 90 lingua antica 19: `

di Sibenica

Chgliuc caiello. 216


Chlia in poter de Venet: 246

lingua volgare-195.197 nelli Statuti pa. .


role volgari 196.197 parole Slaue :oz

Siano Volgare zo;


ediati dalla lega 209 pace zio eigono Dalmatini [occorrono il R.Carlo di'Puglia 325 agitatinelle prime: riuolutioni d
tributo 34anno prigioni alcuni Spal:

Chliani impedicono la rada e perci a- k

Ong. 338 ritornano otto Sigis: 357 i


84. Patti con THE? Cetin;86 i danno al
danno al R.di Bone Lads: 390
.
Re TuartKo 333 al C.Gio:di Cetina 375
Dalmiani
vedi
`Almiani
_
Chiozza prea da Genou.314 ricuperata
Dario
o
tributo
della
porta
99
Chnezine perche cos dette 73
Debitori del commune 443 gratiati 44;
Chiudi riceuono Triloque 427
Decime delle biaue come i pagaero 45;
Cimiterio delia cathedrale x49
Citta maritime ottopongono d Venet: Denominazione di Trag.- 6
Dcolatione di Trag: i;

v` Citta
140maritime di Croatia riputate in Dal. Differenze vedi controuer/ie
Dierenze de conni con Spal: zz col C'.

308
Domaldo 2.6.34eccleaice con Siben.
Comijom' al Conte di T. Simon Detrico
65.69 priuate tra Spal: e T.83 tra Cic
428. 430
tadini aggiuate dal Card. Legato 3 29
Cancaiione de beni d Nicol 17.450
col C.Gio: di Cetina 454.
Conglio di T. nel quale intraucngono
Doge Oreolo viene T. x x
piebei x 61
'COUglio
Generale 2.04. modo di_ Votare Domalda C. , e ue qualita 26 differenze
con T. ;4uo eito infelice 36
206
;garrone tentata :2.7
\
Doni
oliti dari a Baroni 304
CMBng i'm' delli Slam nelli caell e vil
Drid, e ue pertinenze
A
5 l 2

Wrouere vedi Differenze

Drumirio Vitturi e ua torre' doue ale

14.5
_
, Gontrouere rinouate con Siben: 87
controueria di Radoch terminata 217
REgina Eliabetta madre del R. Lud:
` COUEZO vedi Monaerio
`
viencd Zala 27s ritorna in Ong:
Corradode Torre da fermo ?ode/la di T.
_ :incazzato 162
.

.r . .

290
Rf*

IND

1 C E

559

Regina Eliabetta vedono del R. Lud. in.. Giouanna :Regina di Mp0 nata) Za'
ra zoo ritorna vedoua a Napoli 390
Zara 324 morei prigione Neue-gr.
C.Giorgio
de Breb.e ue violenze 145 mi
37-5 331
nacciahT.\6s.187
;Erinec di T.ricorrono .i Venetia , c
promettono 183 entenza 184 ritorna C. Gio: permuta chouiza con Zriuo 24x
Gioeo (iga caua della riuolta di T. 2 56
no alla patria 189F

ugo dalla Citta , li accheggiata la


caa 265 viene integrato per enten-z
za 266

Attioni Ongara e Bonee in Dal. 338


F Fico port0,e iola 323
Figlio di Geyza 26
Filippo Imp.di Conan. 294
Fondazione di T.; del monatero di San_
Doimo 12
Forufctidi T.338.43.53.57
vedi Erineci
Forcicationi delliola Bua e loro veigij
, 310 della Citta doppo la rea 442 , 69
atzrno il Caello 473
Fragmenta di Petronio .Arbitro ritrouato
in Tra 532
-e.

Giuramentoolito fari in Piazza 213.69 -l


Giuridittione cbbaueua il R.di'1\Lap.in.-`L
Dalmatia 105
Giurid: del Vecouato di T. 25
*Gliubitoui-za vedi Lubnoua

, :

Gregorio Vet-dt T-l 12 ua morte 138


Griogono Vaari: T. 298
e
Guerra prima con Spal.45,2.48, 3.90
Guerra con Szben. 1 lO

<1 '

Guerra tra Ven: e Ong: 247 tra Venet: e

Genoa. 7.46 l' altra detta di Chozzfz


310 ordini allboraatti in T. 315

Glera T.alla prea di ChiozKa ;14. Gulzelmo nipote del Re Bela epolto i.-~
T. euo Epitao43
Galere poche m Dal. 3 zo
H
Genouzin guerra con Ven. 2461i rompono
Eruoye Voyuoda e ue attiom 329
eanno pace 247 rom' da Ven. 307 r
atto Duca dt Spot.; 83 corriponde
gono nel Golfo 307 i ricouerano nel
bene c Ven. 385. 86 a aediare .Zrbe
porto di 73308 perche caua 309 rom
386deude la dierenza de Radocb
portali Ven. 'Pola 313 aedtati in;
390 saggiua coi Ke Sigis.39o,faguer
chiazze: 3x4 rendono e anno pace
ra alii Baroni origini 392 ue cue col
3z
R.Sz`gim.392 przuato del Ducato 394.
Genne Card.Leg: viene d 7-149 ordini
muore in digratia del Re 397
uaiatti nel viaggio per Ongaria 478
Giacomo Toa capo di galera T447 ri Honorari-{eoluefari alti Baroni, e dele:
gati Regu' 304
Gio.uo
tornaglio
a T. 450
mb-del R.d Bo- 45 l
Hyilis peninula E" Hylliui pop li 24.]
I
_ Gio. Ventura capo digat'era '1'.447
S.Giouanni uiene a T.ua vita e morte I 2 IMpp.di Con. Gio-e Filippo 293
Importanza del canale di Scardona
Gio: 2 eletto Vecouo di T. 139
Gio.- [mper. di Contant. :94. tributario :i
2.49 del porto di T-3o7
Turchi 303

Inimieieie priuate tra Spain e T. 83


Gio: Trier della Irana rebblle ;2.6 muo Interprete inituittIi 4 54.
re 3 5 z
adislauo R.di sz. cede d VnetCor
C.6 io: di Ceri-71,: Cblia , e ue attoni
42.7 dona Triloque alli Chiudi , riceue L u 377 riceue Stime T. 374 viene i
Dal!? coronato dZara 380 tenta di
aiuti da T. ea tregua col General Lo
redana 42.6 tiene buon.: corriponden

fabriaar. eaelii in T. e .Siben- 38o a

za con [/euri-e termina li eonnicau


Siben quando a morto 454
-

.i Pie-n.379 quiz'do occupae Roma 390

C'te di TJ! c. Baruti 386 vde Zara

Mm z
i

Lam

. 54

[NDICE

Lampr-.lo Vituri Vdc-di 732; r ue diffe


renze con la Communia epultura (F'
Epitao z 39
Latine parole pronunciate in lingua Slaua
202
a
Leg tra 'r'.e Sibenl tra T. Sib. e C.C.
front/177

" ,_

Maritime Cittd,e terrsvedi einem rei-r5


Maculinitd delle emine 82

Matto Zori Conule Pode ci e Capit. 150


saccoa dalla
alla protettione
de Venet.
cacciato
ema 159imort`o
1i9a x 55
MatKo Bano 45 5, a tregua con Ven. 456
vedi Pietro B [ao glio

Legato .Apoolico Card. agiula le die


renze tra T. e ua entenza 329

Micatio Vituri .drm/taglio e dipofttore


di azoproclamt contro di lui e' ta-_

Leggi Dalmatinc 190 Spalat. I90 Traur.

alla +45- 49

191

C.Mladmo eletta C.di T. uccede al padre


Lcgnani ritengono la barca di Tr. 149
nel Banato 149 viene con l'eercito ot
uo rettore dipotor del Golfo 151.156
to T. 152 riceue dal/i Tr. x mil. lire
Lena abruggiata da 5p.:: Tr. 261 contro
l slue attioni 1 6 z prigione del Bratz
uerc con T- terminate 291 i da al R.
lo 174.
'
di Bos. 352 retta dal Duca Heruoye C-Mladtno di Cbli/a epolto in T.e ito
396
epitao 242
Lettere impctrate contra 'PriuiLnon s'efe-\Molini di che ragione foero 4:
guiscono. 306
Monaerio di S. Francecofondato da De'
Liberia Ve: di T. r 39 cmen con la Com.
a Lucio 82 derutto la prima volta
delle Decime 147
15-2 quando 45x ridotto in iola Bua.
" Lingua Dalmat. antica 192. Volgare x95
. 474
Lompre di Micatio ammazzato 3 56
Monaicrio dis.Franceco di Siben- qua

Lorenzo Celli Prouid: del Panadego in..


Scard: 2.49

do dirutto 164

\Morlacchi vedi Vla/Ji

Lubitoua o Gliubitour'za concea alii/tn. Mura delle Citt di Da!.- deboli 320.46:
drei: 85
Luca Vituriprotea in conglio 35!

Ladouico R-dOngzin Dal. 244, 17.1' d 'Ma

Mura del Borgo 405 , 410


f
Mura , e {rade delta Citt 460 *peigiF
delle mura *vecchie 461

poli per terra , e ritorna per mare 245 Muro Ba 0 465, 67. 75
dimanda la Dalmatia .iVenet. 246 , li Mura del a Chiea Cat/Jedrale quando fa
muoue guerra 247 a tregua 250._ 2 54
bricate 60
N

*tiene ci Zara,e fa pace 264 altera ll go


uerno di Dal. 27a ritorna a Zara 292 ,\N,{polt`tani Re che giurisditione beh
reituice Pago ci` Zara-296 muore 325
lero in Dal` Ios
Nat-mmm' IO
M
.Adonna de Drit da doue portata
C.Nelipitio in guerra con Sib. 213
'Nicol Caotti Vecouo di T.280 muore
Madre del R../lndrea arriua a Zara 132
a 6
Margarita Duchea de DuraZzo parto_
oli e pleltci anticamente in Dal: 204.
ri/ce :ana gliola 299 vedo/caliegma dl 'Nona aedlata a)prea 264
.

Napo-li ha corripondenze in Dalm:


Oerari occupano la Croata-4, Dal:
rifannogucrra epace con Ven. ve
3 a; perche caua 389 in Zara 327 pri
di Ludo: Re
gione 331 liberata 332 poa di Sign: Operaria come , e quando inituita 478
` prima elettione d'Operaruast
333
Marina, e S.Marina 2;
Operai-io litiga col Vec- 483 fanno di
3 3'!

Maria gladel Re Ludi dichiarata Re

un):

lND~ ICE

- 54:1

porta Dominica qual fose I 3


zuere opere 488
l
Ordini fatti in T. per la guerra di Cbioz; porta di S.Spirito, e laltro antiche 466
porti di T.due di che importanZa 307-476

.z- zrs . -

.-

Originale di mano di `Treguano Vecono

, 66

Orfeolo Doge di Ven. viene in Dal. r l

Ooya Rai: Bos: cacciato dal regna ritor


na [i da in protettione de Turchi 391

ricouero de Genou: 308


porto di Zara deinnto per ricouera de

Genoue 307

pregiudizi) de Spot. nella econda guerra

- con T.63
Oirog nel terrir: di I'. zz ricuperato 203 primi-dl Mirino e ua incerte-{Ka 8

controuer; o z 2 1.272
Ace tra Cbliani Spal: e T. zro tra
Ven-:9' @12.264
'Pago retituito .i Zara!. 296 (i ribella zoo

priuil.del Re dOng. I9 del R.Bella 44. del


R.Zuonimirofalfo 217.220 altri Prinz
fa-icari 221

priuil. de Vence. in deditione 4 35 K

'Proelami fatti in T. doppo la rea 42 5,30,


?anni de Tbeodosu'accbeggiati in T360
34
opra di quellientenza 365, 374
proiuoni per la venuta del Re 2.39
\parole volgari nelliScatuti di Dal. 197_
slaue Latinia zte 202.
i
W110 red: 'PnuiLdt .inirmo
pacoli diBoiglina controuer 217
.'Panatico vedi cauallaria di Pai.
R
Paulo B.fauorifce il R-Carlo 140ue vio
aiocb controuerfo con Spal: 21 2,'
lenza 146
R 271 ces alla communita` 262 per
C.'Paulo dorouiz Conte di Tmien fat
e ecluodalla teta 389 concrouera
. to Nob- I/en: 169 fa lega con T.17o
decia dal D.Berue 3 90
muore , eGiorgio uo glio permuta Rogueo Statuto quando riformato I 96.

` Orouxon Zrino 241

263

'Paulo de 'Paulocrittor del memoriale C. Raguei trattano con Venetiani 440 rela
di T.Pien cacciato 329.330

ooli in oter del R. Sign-4.41 li loro

perone QuJHcate 527


pee in Dal. 290

beni conficati in Spa!. 26x


Regina in colera con Spal. 84.

Petronio Arbitro vedi Fragmto di 'Petr.

Regine Eliab. e Maria a Zara 327 pri


gioni a Mueg. 3 31

pianta rotonda in Pini/Ln 213


'Pietro diTalonc B.e ;uo padre MatKo

454,455 reimzce le decime allAr

reformanoni de T. 498
relegationi de Tr. I 27

ciuecouo di Spalato 458

Repreaglie ad vo di Dal: e Croat. 3 3 con

Pietro Loredana prende T. Sp. e fa


quanto riguardo concedesero d I Ve
' tregua col C.di Cetina 428 Driuao
net.i41.concese da Tr-.concro [Jr-:Laa
`xtrtti'ueri', Dulcigno 441
ni 148, 22! a laare con-Zara:. 2.24
Tiuiale rich/irt da cl laciato alla reauratione de la Cittd i7
Chiea 43
ribeltione in Zara 328
'
plebe e Ngbdi anticamente in Da!. 304 riuolutloni prime d'Ong- 3 25 econde 360
'Podemorio detto anco Biacb 207
-Rotm' Crix a [3
Todoa de T.Bortolo Micbiel 160 aboli Rotonda pianta in Piazza ai 3
ce le memorie de tumuiti 16:
Poici de Siben.eiei Valentino Lucio:
S
Giacomo Vitturi 84,85
S Ali di T. inferiori di preZZp :75 ~
'popolor raduna nelleletrione dell1' Veco
Saraceni ditruggono T. i;

ui, e img/[lenti 204_


. ` `
Scardonain poter de enti-_246. 248 uo
x
ito
\

54 7

INDICE

to importante 249 ricuperata per il


terra 409, ordina thefa abricato la-r3
.Ti-Sig.- ;41
eriale in: T. 409 ~
'
Scarilonet fanno tregua con Siben. 414
Sipurma pozzo 3 I 7
Sclauie Sclauonia 522

Sito diff. t

Sclauz i vendi-nano 524. perci detta la Sector t inuiati al Ke Carlo di a .*


Solta depredata da Venet. 1.15 N P 3 2;
chiauit 526

[conuiginenu in Spalato 38

Sopetti de Venet: in Ddl-245

crittura volgare intiera la pi antica 411 Sopetti del Re Lud: 294


crutini 206
.
i Spalatoea Epetio 6
edendo aa teuandum 206
`Spalatinihanno dierenze con Tr. :fanno
egnanifanno dannid T. 34
lega con T. 38,prima guerra con T45,
entenza dArbitri tra Spa* T. IOI . del
econda guerra 48,terza guer. 90, pre
Card.;;eg. tra Ti aurmi 3 29 altraopra
giuditu per la guerra 63 , con T. e Si'
il tumulto Ji T.267.68-69
ben.rifpondono a Carlo Martello I 35
fttnrcus 212
Spalatim rottiotto Cblija 175,allasedio
\`\ :laui.ro.slauo volgare. 203 . slaue parole
di Chlifa con T.2o9, fanno pace 210
nell! atuli 202
Spalatzvniti con T.e Siben.contro Almis:
sbenicojeialanticoSico 518 3 come di
176 hanno differenze con T.I77 dan.
uente Cin-i 32
o a Venti-180 in lega con T.180
sibenzani hanno controuzeccle. con T.6$ palatineleggi_ 190 , atu to 191 , refor
elegono Podea Valtino Lucio e Giac. \

mationi 196

Viti, i 84.85 fa :no patti con T. Cbli. Spal: mandano amb-al R. Carlo :16 per
e Cetine 86 rinuano le contromc' T.
che c5 7.'.foero li primi d dari aglOn
87 fannoguerra da". 1 to ottgono bre
gari 250, con T. abrugiano Leina 26x
uefal/'o dal 'Papa I 24. ottengono il Ve Spalat. .Arciuefcouo [eomunic. 2 32
couo I 36 pioteano guerra d T- 157 Spalat.e Siben.fanno pace con li Corari dt'
fanno lega con T. 166 [i danno ii Vrnei.-~
Bari 348 danno al R.di 305.35 l
168 entrano in legajcon T.e (XC-Croati Spalatino tumulto 367,68,69,e 415
1 77 muouono ille a Zarat-i 78 contro spalat.entrano di notte nel porto di T. 370
danno a Ladis.z79 fatti prigioni dal
uertono a T.Bli<no 180
la Regina d'Ong. 84 cz
Sibenzinoatuto quandofatto 196

&benz-ii all'aedio di Cblia 209 i Spaiat. Caliello doue foe 380 derutto
396 tentano dhauer l'iole de Brazga
guerra col C. Nelipit. 213 col C. Con
antuz danno al R. d'Ong: 7.6x ar -r eLcna 396 rendono a Venet. 397. ~
m mogalere 323 fanno pace con Cora ' ' 426. mandano ./tmb. d Ven. 430 lt ca
pitoli ottenuti 437 , e fabrica il Ca
ride Bari 3.18 danno al Re di_Bos.351
al Re Ladislauo 372. 374. eduto ca

cllo 437

igati 400, vengono in poter de Venti. Stanichio 26(


Stai-ea quelloignichi 520
397,98.99
_
,
.
,-*d

',"

"

Sigillo antico di T. ritrouato in Faenza Staroa o Starigi 212


nal

Stefano TuartKo R. di Bo. vedi TuartKo


R., igl! .ritorna a Buda 331 fa pace col Re Stefano Dabicia; vedi Dabicia
pabiuiam ricuptra la Dal:3 52,rotto da Strada de Chlifa alegiata da .Auguo
:-L-:Turchl a' Mcopoli 362., viene m Dal.
anticamente viene impedita 209*
367,prlgione 368, fuge in Boemiae ri Strade della Citta 475
torna in Buda 370 , viene a Bitrach Succe/ de Dal. nel tempo de Romani 7
405 , fa tregua con Ven: 408 procura . circa l'anno mille . lO. viuenti li Re
Bela e Stefano - 8 1 . doppo la rea di
tregua :tali Re di Francia (FfInghil
'

T.:

I N D l C E
`**itzzl'p- no alla pace 258

54;

Tr.porto di quanta importanZa 307 rito-J


uero de Genou- 308

Tr. anno patti con Siben.Cetine e Chli.


'\
Erre maritime di Croatia reputate in
86
Tr.relegati con rie priuate r a7,anno le.v
\ T Dal- 398
ga con Spalat.38 , c Sibene Spa1.166,
Territorio di T.9
f
225ml C.'Paulo d Oehoruza r 69
Tomaina Moreni madre del &Andrei;
Tr.ale inferiore di prezzo 275
I a
~ Tr.editione ,nella quale viene among.
TorZi rouinate dalle bombarde 4.68
,

'

to il Poded 162.
Tragurio euo ito r, Fondatione 3,Deno
.-- minatione 6, uoi uccei nel tempo de Tr. i danno d Venet.169c che patti 17:
bonieetti indi eguiti 189
Rom.e declinat.dell1mperio 7.qu ter
ritorio antico 9, Deolatione r 5,reau-~ Tr.con Sibenpiglia :o Scardona e .Almir
a 174, in lega con lt' CC. Croati 177,
ratione x7, accheggiato da Verte-l16.
rotti otto Chlia 174,1 intereano con
2. l-,uo Vecouato quando inlituito 26,
li Sibenzani contro Zaratini 2 16, rice
aediato dal B.Mladino I 55, iuii riti
uanolettere dal Re Carlo zr , hanno
ra il R.Bela 41 debole di muro 298

Tra viene in poter de Venet.397


* Traurini ricouerano in Spal. r7, hanno

controuere con Siben.65. 69

Traurini perche oero li primi a dar/ al

dierenZe con SpA-22.1 77, ripondono

li Ongari 250 , depredati da Ven. 260,

vniti con Spal.e Siben.al Re Carlo 13 s,


compongono le repreaglie con quelli de

abrugiano Leina 2.61 ,i danno al lie di


Bo.3 50, anno pace con Spal. 371, ag

Beflice 1 35
.
Trauminouano lantica amicitia con .An.
conit. 36 aediano Chlia 209 fanno

giu/lano le dierenze col C.Gio.dl Ceti

pace zio ottengono libero comercio'in...

Boazq. li vengono eontrouer i pacoli


di Boglina 217 hanno repreaglie con
BraaZani zz r , con Zaratini 224, con

uengono con Segnani 34,ctrouerie col


C.Domaldo 34 , perche rimee alla co
gnizione Regia 40 , C.Bomaldo muore
in T.34,controu:con Siben 87, de Blix.

no 180,con lAreiuecouo di Spalz7t.


369. 370 con Leignani 291

Trauri ni uoruciti ritornano r 59 eirine


ci 186.189.338. 343 li nomi loro 349.
Tr.r0tti da Siben. I 59

Tr.galera alla prea di Chiozaa 314 altre

na 375.i danno al Re L :dis-376


Traurini 'Nobili chiamati dal Re Ladis
lauo dZara 38: non accettano il C. de
I, Baruti per Conte 3 87 ritornano in po

ter del R.Sigis.397,hanno paura de Ve.

net.doppo la rea di Siben: 402 , fabri.


cano le mura del Borgo 405 , armano
galere 408,comincano la fabrica dell'

are nale 410, uoato debole 4: 2,con


cedono udij contro Turchi al C. di
Cetina 427

Tr- demolicono il Catello di. s. Pietro di


'Podemorie 418

in Tra pefle 420 c;


Traurini anno prigioni de Sibenzani 42!
prouioni per la guerra aaa , aedio
425',rea eproclami 425, .30, 34, 39

galere armate in altri tempi 3: a


mandano .Amb-d Venetia , ottengono
Tr. hanno guerra con Spal. 45 , [Econda
'Pi-iu. 43 5, perche dimandino lelettion
guerra 48, battaglia nauale 53- caue
del Conte 434 , * che non _i abrichi
[della guerra 56,pregiuditij de Spalat.6 z
Traurine inimicitie de priuati con Spal.
taello 4 3 6 .
83 terza guerra co-i .pal-90 tregua e Treguara 0ng.e Venet.25o, tral Conte
entenza tor
diCetina 29 il General Loredana 428,

Tr.h.znno controuere con Sibm-8,314


ta con Siben:uo,r57

3a
Treguano Vecouo di T. 66 muore 77
-.

Tri;

INDXGE

544

Tributo,o dacio della torta qual foe e co


me pagato 89
_

vecouatodi T. quando inflituito 2K


econo di Nonain doue eendee la m

Triloquo conceo alli Chiudi-427 , ceo

giuriditione anticamente 36

alla communitd 4 55

~ticcouato di Sibenico inituito r 36


TuartKo Edi Bos: , e ue machinationi 'vetono di Marcana morto in 7.3 3 r
'
3 3 2 occupa Chlia,./Zlmi]`a, Cattaro e *reirice i aggiu/a con T. 135
Knin0333.4o.41 Spal. T.e Siben: 3 50, veigij delle mura vecchie 46 l
Leina e Brazzam muore 3 52
viotenze de Brebiriei I 18
_tumulto in T.: 65.entenza 267 altro tu *pittori da T.ono di quellide Veneti:: 143
multo e [ue caue 3 34, ricoro d Venet:
zao ripoa alle cortee de Venet. 343

Vla/ii 279
polgari parole nelli Statuti di Dal. l 97

'nolgare lingua Slaua 203


.
\7;~ -

tumulto in Spal: 367.68. 69


Turchi i anno entir in Dal.4z7 anno 'volgarecrittura intiera la pi antica 4! x \`
correrie 45 9 depredano li territorij voti gel coniglio come i praticauana
delle Cittamaritime 460 perdono (7)qu
20
a 460 pigliano vari} Caelli 474
rana rea alle Regine 3 27 aediata 3 34.
V
vrasda che coaa 99. 404
` [Enetiano Do e riceuuto in Dal. Il Vulcinna quando foe C.di T.87
Venti-*face eggiano T46. .aia
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r no al coro degl'almiani 1 29 riceuo Zwlra aediata da Venet. 240 , prega da
- no le Citta maritime e le caue 140, con
Ong.- 26: , vien iui la R. Elia etta
quanto riguardo concedono le reprea
madre del R.Lud. 27s
glie [4.1,05petldo de Dalm.245,han Zaratini pi otto oi alii Ongari dell'al
no guerra con Cenate-246, piglianoam

tre Citt di Da :289,conguicono Ta;

protettione .Almia , Chlia , e Scard.


o 296, ribella zoo
246. rompono [i Genou. 246, 301,0no Za atino porto deinato per ricouero de
rotti da loro 313.446, fanno pace 327.
Genoue 307
4

mal-*Z hanno guerra con Ongari 247 tre

Zaratini alcuni caigat per ribellione


328degnaii col Resigic. inclinano al

gua 250, pace 2 54. 323, procurano ri

Re Ladisl. 3 74,riceuono leue bandiere


379, epedicono .Ambaml D.Heuroye
per caua de Neuaglia 387
'

teneri Ragui 263 recuperano Stardo


na per il ILS: i:. 341 ottengono la ce.

ione di Coru dal R. Lodi:. 377 com in Zara viene coronato il Re Ladis. 380
prano Zara ela Dal: 390 aediano Si Zara venduta a Venet. 390
'
ben.e lo coneguicono 400,40: ,riceuo Zauad vecchio e nouo 206

no Cattaro 427 Tra e Spal.426, Fren C-Zrint' decendono del CJaolo dOfiro:
dono Turchi Chlia 460
iii-{a 132
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Zupano quello ignichi 2! z
Wes-3! licei-_de 447

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