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dell*esperienza meditativa, unità alla soggettività del vissuto, che pu/ essere una delle fonti diconfusione alla quale ci si trova di fronte nel volerla inquadrare all*interno di una strutturaconcettualmente rigida) tuttavia esiste un fattore comune che ritorna, pi" o meno esplicitamente,nelle varie definizioni di meditazione a prescindere dalle diverse culture, tradizioni o utilizzi: unostato di presenza consapevole capace di sviluppare la coscienza globale di #é, cio% quello stato dicoscienza che permette all*individuo di auto-percepirsi come un*unità in contatto con ogni sua parte'mente, corpo, emozioni(, ovvero, la sensazione di esistere, nel qui e ora.$ià da anni l*interesse di scienziati e studiosi ha portato alla produzione di ricerche e articoliscientifici internazionali che hanno avuto come obiettivo lo studio di soggetti definiti comemeditatori 'con alle spalle anni di pratica( provenienti da culture e tradizioni diverse) attraversoquesti lavori si % giunti, in buona parte, a dei risultati condivisi, al di la di alcune differenzepeculiari tra le diverse tecniche. er ovvie ragioni di tipo metodologico-sperimentale la gran partedi questi studi si % potuta concentrare su quegli aspetti 0misurabili1 dell*esperienza meditativa cheriguardano in particolar modo gli effetti fisiologici, cerebrali, psicologici i" difficile da studiarescientificamente % la dimensione che potremo definire relativa all*asse del #é o della coscienza 'eforse man mano che ci addentriamo nell*interiorità potremmo trovarci nella condizione di gettare learmi della scientificità ad ogni costo( anche se non mancano alcuni risultati che, seppurindirettamente, fanno da specchio all*esperienza di questa dimensione di profondità collegata allameditazione, ai quali faremo riferimento nelle prossime righe.2enendo a quelli che sono i principali risultati degli studi sulla meditazione, sono ormaiampiamente confermati un insieme di effetti che questa ha su alcuni dei principali rametri comela frequenza
dell*esperienza meditativa, unità alla soggettività del vissuto, che pu/ essere una delle fonti diconfusione alla quale ci si trova di fronte nel volerla inquadrare all*interno di una strutturaconcettualmente rigida) tuttavia esiste un fattore comune che ritorna, pi" o meno esplicitamente,nelle varie definizioni di meditazione a prescindere dalle diverse culture, tradizioni o utilizzi: unostato di presenza consapevole capace di sviluppare la coscienza globale di #é, cio% quello stato dicoscienza che permette all*individuo di auto-percepirsi come un*unità in contatto con ogni sua parte'mente, corpo, emozioni(, ovvero, la sensazione di esistere, nel qui e ora.$ià da anni l*interesse di scienziati e studiosi ha portato alla produzione di ricerche e articoliscientifici internazionali che hanno avuto come obiettivo lo studio di soggetti definiti comemeditatori 'con alle spalle anni di pratica( provenienti da culture e tradizioni diverse) attraversoquesti lavori si % giunti, in buona parte, a dei risultati condivisi, al di la di alcune differenzepeculiari tra le diverse tecniche. er ovvie ragioni di tipo metodologico-sperimentale la gran partedi questi studi si % potuta concentrare su quegli aspetti 0misurabili1 dell*esperienza meditativa cheriguardano in particolar modo gli effetti fisiologici, cerebrali, psicologici i" difficile da studiarescientificamente % la dimensione che potremo definire relativa all*asse del #é o della coscienza 'eforse man mano che ci addentriamo nell*interiorità potremmo trovarci nella condizione di gettare learmi della scientificità ad ogni costo( anche se non mancano alcuni risultati che, seppurindirettamente, fanno da specchio all*esperienza di questa dimensione di profondità collegata allameditazione, ai quali faremo riferimento nelle prossime righe.2enendo a quelli che sono i principali risultati degli studi sulla meditazione, sono ormaiampiamente confermati un insieme di effetti che questa ha su alcuni dei principali rametri comela frequenza
dell*esperienza meditativa, unità alla soggettività del vissuto, che pu/ essere una delle fonti diconfusione alla quale ci si trova di fronte nel volerla inquadrare all*interno di una strutturaconcettualmente rigida) tuttavia esiste un fattore comune che ritorna, pi" o meno esplicitamente,nelle varie definizioni di meditazione a prescindere dalle diverse culture, tradizioni o utilizzi: unostato di presenza consapevole capace di sviluppare la coscienza globale di #é, cio% quello stato dicoscienza che permette all*individuo di auto-percepirsi come un*unità in contatto con ogni sua parte'mente, corpo, emozioni(, ovvero, la sensazione di esistere, nel qui e ora.$ià da anni l*interesse di scienziati e studiosi ha portato alla produzione di ricerche e articoliscientifici internazionali che hanno avuto come obiettivo lo studio di soggetti definiti comemeditatori 'con alle spalle anni di pratica( provenienti da culture e tradizioni diverse) attraversoquesti lavori si % giunti, in buona parte, a dei risultati condivisi, al di la di alcune differenzepeculiari tra le diverse tecniche. er ovvie ragioni di tipo metodologico-sperimentale la gran partedi questi studi si % potuta concentrare su quegli aspetti 0misurabili1 dell*esperienza meditativa cheriguardano in particolar modo gli effetti fisiologici, cerebrali, psicologici i" difficile da studiarescientificamente % la dimensione che potremo definire relativa all*asse del #é o della coscienza 'eforse man mano che ci addentriamo nell*interiorità potremmo trovarci nella condizione di gettare learmi della scientificità ad ogni costo( anche se non mancano alcuni risultati che, seppurindirettamente, fanno da specchio all*esperienza di questa dimensione di profondità collegata allameditazione, ai quali faremo riferimento nelle prossime righe.2enendo a quelli che sono i principali risultati degli studi sulla meditazione, sono ormaiampiamente confermati un insieme di effetti che questa ha su alcuni dei principali rametri comela frequenza
generale una stabilizzazione dell*attivit del #4!'#istema 4ervoso !
utonomo( con una riduzione
dell*attivit del sistema simpatico a favore di unaumento del sistema parasimpatico che indica una migliore risposta allo stress giornaliero '3.Murata, 3. 3a5ahashi et al., 6778(. !nche &*attivit endocrina risulta influenzata anche attraverso unabbassamento dei livelli di cortisolo, collegato allo stress '9. M. ones, 677;(, un aumento delrilascio della dopamina, che a livello comportamentale porta ad un calo del 0bisogno d*azione1 e adun aumento dell*attenzione sensoriale '3. <. =>aer, C. 9ertelsen et al., 6776(, e della serotonina,l*ormone del benessere e del piacere dello stare nel corpo '9. M. ones, 677;(. !ltri parametri comela frequenza