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IL COLORE
DELLANIMA
Una via universale alla spiritualit
Ai colori
e ai cercatori della luce
Pietro Varaldo
Il colore dellanima
Una via universale alla spiritualit
Ebook
Il colore dellanima
disponibile su:
www.scribd.com
www.energethics.org
A Luisa
INDICE
Prefazione
PRIMA PARTE
Energetica
11
I colori
19
Larmonia nellunit
27
I colori dellanima
33
Lenergy disc
63
La memoria dellacqua
65
Consapevolezza
67
La via di mezzo
79
87
Forma e contenuto
121
Acqua e fuoco
125
129
SECONDA PARTE
Il colore
141
Lenergy disc
177
Bibliografia
181
Prefazione
Questo libro tratta di un particolare linguaggio dellanima.
un libro il cui intento di tracciare una sintesi analogica tra i
principi della spiritualit e la scienza del colore, ossia di porre in
evidenza le correlazioni tra i fondamenti spirituali e i principali
fenomeni fisici e percettivi relativi al mondo cromatico, cos da
scoprire come il colore, quale linguaggio universale, sia forse il
migliore mediatore tra il mondo soprasensibile e il mondo materiale.
Mondi in apparenza diversi e lontani ma, in realt, luno il riflesso
dellaltro, come evidenzia anche la celebre frase di Ermete Trismegisto
contenuta nella Tavola di Smeraldo: come in alto, cos in basso e
come in basso, cos in alto.
La spiritualit pu essere definita come la conoscenza della realt
soprasensibile, ovvero la conoscenza di quei principi e di quelle forze
sottili che originano, ma permettono anche di trascendere, la realt
materiale: un ponte tra lanima e il corpo. Principi e forze che, allo
stesso tempo, non appartengono a un altro mondo ma si compenetrano
e costituiscono ununit con la realt fisica, unit il cui riconoscimento
conduce allessenziale consapevolezza della profonda natura umana.
Il libro si propone quindi di fornire una risposta unitaria, una
concezione razionale-intuitiva attraverso la realt riflessa, visibile e
oggettiva del colore e, a un tempo, attraverso il suo significato
simbolico, allo scopo di chiarire e far comprendere lessenza dei
meccanismi spirituali ma anche i pi comuni modi dessere, gli
atteggiamenti e i comportamenti delluomo. Questo testo vuole essere
dunque una chiave, uno strumento utile per una crescita interiore; un
filo di Arianna che ci aiuti a superare, andare oltre i limiti convenzionali della nostra mente, di noi stessi. Per un risveglio della ragione,
premessa di un risveglio pi profondo e vero: quello spirituale.
PRIMA PARTE
10
Energetica
Energia e spiritualit
Il caso lo pseudonimo scelto da Dio
quando non vuole firmarsi di persona.
Anatole France
11
~~~
Tutto in relazione. Bisogna solo scoprire come. Ad esempio, i
contadini sanno bene che esiste un collegamento tra i cicli lunare e
solare e i lavori in campagna: poich se non si rispettano certe regole
del cielo, la terra non d i frutti sperati.
Un mucchio di argilla, sabbia e sassi, nellessere mescolati insieme, per
quanti infiniti tentativi si possano fare, non potranno mai disporsi
casualmente a formare dei muri e tanto meno una casa. Serve
innanzitutto lidea della casa, poi la forza per realizzarla e, solo a
questo punto, la materia. La meravigliosa, grandiosa e perfetta
complessit delluniverso e della natura intorno a noi, a maggior
ragione, non pu non essere che la testimonianza inequivocabile di
unidea e di una volont creatrice superiore. Vedere in tutto questo, al
contrario, lopera della casualit non pu non essere dovuto, invece, che
ai limiti della nostra mente.
Coscienza, Energia e Materia sono i tre grandi principi universali. Ogni
cosa li esprime in diversa misura e luomo ne rappresenta la pi evoluta
e complessa espressione. Il corpo umano il risultato di un modello
ideale che risiede in ogni singola anima; anima che, come unimmagine
olografica1, parte e riflesso dellAnima Universale. In ognuno di noi
risiede uno schema, una luce, una speciale luce intelligente, a immagine
dellinfinito: un microcosmo riflesso del macrocosmo.
Luniverso a un tempo
coscienza, energia e materia.
Uno e Trino.
1. Secondo la teoria della Realt Olografica tutto si ritrova nella parte, come la parte
nel tutto. Un tipico esempio, in questo senso, ci dato dalla cellula, nella quale sono
contenute tutte le informazioni genetiche dellorganismo a cui appartiene. Tale teoria
deriva da un interessante fenomeno, quello della fotografia olografica (dal greco holos,
tutto), nella quale si ricorre a una particolare tecnica di impressione della pellicola
attraverso una luce laser; per cui, se si ritagliano una o pi piccole parti da tale
pellicola, da ciascuna di esse, esponendole alla stessa luce, ancora possibile osservare
sorprendentemente lintera immagine originale, seppure con una minore nitidezza.
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Materia
TRIADE
Anima
Spirito
Corpo
Mente Universale
Pura energia cosciente
Fonte delle Idee
Energia spirituale
o vitale
Idee
Manifestazione della
realt sul piano fisico
Materia + energia
materiale
Lo schema indica quale posto occupa lenergia materiale oggetto di indagine della
scienza (convenzionale). Lequivalenza tra energia e materia resta valida ma si amplia
comprendendo anche la dimensione spirituale.
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15
Spirito
Corpo
Coscienza cosmica
creatrice
Coscienze differenziate
Forme ed energie sottili
che originano i corpi fisici
Creazione Uomo
Forme fisiche
Idee Informazione
Energia
Concretizzazione
delle idee
Coscienza umana
Luomo come microcosmo
3. Nel culto greco, larcobaleno era associato a Ermes, il messaggero degli dei, a cui
corrisponde il dio latino Mercurio, pianeta da cui deriva il simbolo dellesagramma.
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Linformazione (lidea) si manifesta nella forma donda e dalla forma donda si risale
allinformazione. Ad esempio, il colore blu, proveniente da una fonte di luce, dato da
tre onde consecutive (nellunit di tempo) e dalle tre onde si risale al colore blu.
Essenzialmente, dunque, linformazione energia espressa in una forma donda.
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I colori
Ci che noi percepiamo come luce bianca dato dalla presenza nella
luce stessa di tante differenti componenti luminose, le quali, quando
sono colte separatamente, ci danno ognuna la sensazione di un colore
diverso. I colori principali che possiamo osservare nelliride o
arcobaleno sono cinque: il rosso, il giallo, il verde, lazzurro e il blu.
Attraverso la miscelazione di questi possiamo ottenere altri colori
presenti nelliride, come larancione e il violetto, e altri non presenti,
come il viola1, il quale dato da una mescolanza di rosso e blu.
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Limmagine illustra due fasci di luce bianca (L) che si colorano (C) attraversando due
filtri colorati (F) tramite il fenomeno dellassorbimento (sintesi sottrattiva); infine,
queste luci colorate (C) convergono su una stessa superficie miscelandosi tra loro e
ricostituendo, in questo caso, la luce bianca (sintesi additiva).
Il colore in questo senso pu essere inteso, allo stesso tempo, come una
semiombra o una semiluce; oppure come unombra o una luce
parziale o, secondo la definizione di Goethe, un valore dombra:
ovvero, luce rispetto alloscurit e ombra rispetto alla luce. Semiluce
che pu dar luogo a unombra completa se ulteriormente filtrata, oppure
a una luce piena se sommata a unaltra semiluce.
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Queste altre due immagini illustrano invece di lato e di fronte (in controluce) un caso di
oscuramento totale (nero) della luce bianca attraverso due filtri complementari
sovrapposti (sintesi sottrattiva) oltre alla colorazione della stessa, come gi visto.
Si potrebbe anche dire che il colore nasce dal bianco e dal nero,
ovvero, dallinterazione tra luce e oscurit (materia)2. Il rapporto
luce/oscurit costituisce idealmente un asse verticale tra lalto e il
basso; mentre i colori che emergono da questo rapporto si possono
disporre lungo un piano orizzontale.
2. Anticamente, con Aristotele, il colore era considerato una combinazione dei colori
base bianco e nero, di luce e oscurit. A tal proposito, vale la pena di menzionare
leffetto Fechner-Benham, che consiste in un particolare disco bianco e nero attraverso
cui si pu osservare curiosamente la comparsa, se posto in rotazione, di vari colori.
Per inciso, in casi particolari le ombre possono apparire, in modo inspiegabile, come
suggestive ombre colorate. Tale fenomeno (conosciuto comunemente come ombre
colorate di Otto von Guericke) si pu ottenere facilmente proiettando sovrapposti due
fasci di luce, uno bianco e laltro, ad esempio, rosso su una parete bianca e
interponendo un oggetto davanti al fascio rosso. Ora, anzich ottenere unombra bianca
proiettata dalloggetto su uno sfondo rosa (luci rossa + bianca), se ne ottiene,
inaspettatamente, una azzurra cio il colore complementare del rosso (rosa).
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Per poter creare nuovi colori, i colori di partenza devono assumere nella
ruota posizioni relative differenti tra loro: il numero minimo di questi e
la loro disposizione per ottenere il maggior numero di altri colori,
attraverso la loro combinazione, sono indicati dalla terza immagine (b),
quella con la ruota divisa per tre. Nellesempio, abbiamo tre gamme
cromatiche che in questo caso ci danno il rosso, il verde e il blu. Tre,
dunque, il numero minimo di colori (combinati a due o a tre)
necessario per produrre tutti gli altri; e questo pu essere considerato il
secondo importante rapporto tra i colori, disposti idealmente ai vertici
di un triangolo equilatero, secondo il rapporto triadico o cromatico.
Anche questi tre, se combinati insieme, possono dare il bianco o il nero.
Nelle ultime immagini (c), ossia quelle con le ruote divise in sei e
dodici parti, si arriva a una sempre maggiore specificazione del colore,
alla quale corrisponde una minore ampiezza dellarco della gamma
cromatica sottostante. Anche tra questi colori sussistono rapporti
complementari e triadici ma dalle differenti ampiezze e disposizioni
cromatiche. Questo significa che nelle somme di luci colorate
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Colori-luce
Colori-filtri
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Larmonia nellunit
Il colore, al di l delle apparenze, non esiste materialmente in natura,
non una caratteristica fisica oggettiva, una sostanza, ma una
costruzione mentale generata in noi dalla percezione di differenti
stimoli luminosi. Spingendoci oltre, ogni espressione del nostro mondo
fisico, in fondo, non che una rappresentazione generata dai nostri
sensi e dai nostri schemi mentali, i quali pertanto non colgono la vastit
di tutto ci che si cela dietro1. Sappiamo, infatti, che le infinite forme
materiali nelluniverso sono costituite da poche decine di diversi
elementi chimici, e questi, a loro volta, sono formati da pochi
costituenti comuni considerabili come le prime forme di energia
condensata2. Tutto , appunto, energia. Ma lenergia non si esprime alla
cieca, segue invece uno schema, un pensiero che origina da ci che
possiamo chiamare Anima Universale. Tutto ci che fisico
transitorio mentre lenergia, in perenne trasformazione, eterna.
Nel Sutra del Cuore buddista si legge la forma vuoto, il vuoto
forma; mentre nella Tavola di Smeraldo di Ermete Trismegisto c
scritto come in alto, cos in basso e come in basso, cos in alto.
Cos il colore, in fondo, tuttaltro che inesistente, si esprime nella nostra
realt fisica attraverso le sue caratteristiche propriet, come un qualcosa
che proviene da modelli invisibili: perch tutto ci che sta in basso, nel
mondo fisico, riflette ci che sta in alto, nel mondo dellanima, e dove
basso e alto, forma e vuoto, in realt sono ununica cosa.
1. Un tema fondamentale della filosofia indiana verte intorno allillusione della maya e
alla creazione del mondo mediante il sacrificio che Dio fa di se stesso. Questa
creazione chiamata Lila il gioco di Dio e luniverso ne rappresenta lo scenario. In
questo contesto, la parola maya, il cui significato originario potere creatore, sta a
indicare lo stato mentale illusorio, dato da sette veli dei colori delliride, attraverso cui
luomo si rapporta nei confronti del mondo fisico. Mondo s reale ma non limitato
come ci appare.
2. Secondo la Teoria delle Stringhe (Corde) della fisica teorica contemporanea, i
costituenti fondamentali della materia non sarebbero composti da particelle puntiformi,
ma da strutture estremamente piccole (miliardi di volte pi piccole dei nuclei atomici)
paragonabili a delle corde di energia vibranti, aperte o chiuse ad anello. Corde uguali
che, a seconda della loro frequenza di vibrazione, come delle note musicali, darebbero
origine ai differenti tipi di particelle elementari come i quark, gli elettroni e i fotoni.
A ordini di grandezza diametralmente opposti ci sarebbero invece le stringhe cosmiche.
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Lenergia sottile pu essere simboleggiata da una spirale. Tra i diversi tipi di spirale,
quella logaritmica e in particolar modo quella aurea sono considerate tra le pi belle.
Questa si pu realizzare attraverso una serie di rettangoli aurei (uno allinterno
dellaltro) i cui lati, maggiore e minore, stanno tra loro secondo il rapporto o sezione
aurea; la quale corrisponde, per definizione, a quella parte di un segmento che media
proporzionale tra lintero segmento e la parte restante; o, allintero che sta alla parte
maggiore come la parte maggiore sta a quella minore: 1,618:1=1:0,618; e dove 1,618
() = (51)/2. La spirale aurea riconducibile alle figure frattali (frazione di un tutto),
ovvero a quelle figure geometriche (presenti in molte forme in natura: cristalli, felci,
ecc.) in cui un motivo identico si ripete su scale diverse. (Si cfr. con lologramma.)
Nel disegno che segue, che chiamiamo Aur, due spirali logaritmiche
accoppiate simbolizzano luovo micro-macrocosmico. In esso si
scorgono, in uno stato embrionale, le due forze primordiali allorigine
di tutte le cose delluniverso3.
3. La genesi delluniverso da un uovo primordiale compare in molti miti di diverse
civilt. Esso simbolizza la totalit contenuta in germe, la nascita di una nuova vita, ma
anche la rinascita del ciclo vitale della natura o la fonte della vita.
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***
Tutte le cose sono diverse e opposte,
e nel divenire ogni cosa diventa il suo contrario;
queste si raccolgono in una superiore unit,
cos che tutto identico, tutto uno.
Inizio e fine coincidono nel cerchio.
Salita e discesa coincidono nella stessa strada.
Eraclito di Efeso
(Liberamente tratto)
***
In natura tutto polare e ciclico, ogni polo compensato dal suo polo
opposto, cos come nelle stagioni, quella estiva lo nei confronti di
quella invernale, e tutto si armonizza dinamicamente nel ritmo.
Lo stesso principio riconoscibile nei colori attraverso la loro
complementariet, atta a compensare e armonizzare ogni eccesso.
Questa propriet si pu facilmente constatare attraverso un particolare
fenomeno visivo conosciuto come post-immagine negativa4, attraverso
il quale, se si fissa un colore per alcune decine di secondi e quindi si
sposta lo sguardo su una superficie bianca, si pu visualizzare per
qualche attimo il suo colore opposto complementare. (Si veda anche la
seconda parte del libro.) Tale fenomeno rimanda alla natura additiva
della vista, in quanto, attraverso la sintesi dei colori, si esprime un
principio fondamentale, quello dellunione e dellarmonia, di cui la luce
bianca il simbolo per eccellenza. Un principio in cui si riflette
lessenza degli occhi, specchio dellanima.
Se locchio non fosse solare, come potremmo vedere la luce?
Se non vivesse in noi la forza propria di Dio,
come potrebbe estasiarci il divino?
Plotino
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Taiji e Bagua
Intaglio, Wellcome Museum, Londra.
Una tra le rappresentazioni simboliche pi esplicite e razionali sulla natura
complementare della realt appartiene allantica filosofia taoista e corrisponde al
simbolo del Taiji (tai chi), ovvero alle energie basilari o principi opposti yin e yang
raffigurati allinterno di un cerchio diviso da unonda evidenziata dal contrasto dei
colori associati ai due principi: il nero e il bianco, oppure il blu e il rosso (ombra e luce,
acqua e fuoco, femminile e maschile). Essi sono circondati dal Bagua (Pa kua), gli
otto trigrammi, vale a dire dalle otto specificazioni o stati di trasformazione delle stesse
energie, disposti in cerchio per coppie opposte e complementari, dati dalla
combinazione dei principi yin e yang, rappresentati, secondo una differente modalit,
rispettivamente dalle linee spezzate e da quelle intere, in gruppi di tre. Nella presente
raffigurazione, denominata del Cielo Anteriore, o dimensione celeste, a cui si
contrappone quella del Cielo Posteriore, o dimensione fenomenica terrena (con una
differente disposizione circolare dei trigrammi), dallalto in senso orario, abbiamo:
Cielo, Vento, Acqua, Monte, Terra, Tuono, Fuoco e Lago. Tra il Taiji e il Bagua si
inserisce, inoltre, la teoria dei Cinque elementi: Legno, Fuoco, Terra, Metallo e Acqua.
Cfr. il Timeo di Platone (34-36), opera che tratta dellanima del mondo, la quale assume
la forma di due cerchi: la natura dellIdentico e la natura del Diverso, dei quali il
secondo, interno e inclinato rispetto al primo, cos da formare una X, rappresenta la
dimensione materiale.
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I colori dellanima
Larazzo della vita
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questa assume una forma limitante che taglia via una vasta parte di noi
corrispondente a tutti quei potenziali modi dessere non riconosciuti.
Essenzialmente luomo si autolimita ponendo la propria attenzione
sulla propria persona che, in quanto espressione anche di una natura
fisica, per forza di cose circoscritta, limitata e soggetta a errore.
Diversamente potrebbe orientare la propria attenzione, riconoscendo la
limitatezza e lillusoriet dellio, su ci che va oltre la materialit, oltre
ci che ha confini: la forza spirituale e la coscienza della propria anima,
riflesso delluniverso. Il fare proprio questo proposito, interiorizzandolo, determina il senso della vera etica o filosofia di vita che
riconosce che tutto collegato, Tutto Uno.
Energia e materia sono due aspetti differenti di una stessa unica realt:
la coscienza superiore. Dato che tutto energia, pi ci si riconosce
parte del tutto, pi si partecipi dellenergia e della coscienza del tutto;
al contrario, pi ci si lega alla propria individualit, pi si limita la
propria energia e la propria coscienza. Questo, tuttavia, non significa
affatto che si deve rinunciare alla propria individualit ma semplicemente che ci si deve collegare con una realt, una consapevolezza
superiore che pu produrre un arricchimento, unespansione, una forza
armonica, e dunque anche una profonda accettazione, della propria
persona. Una nuova consapevolezza che, fondamentalmente, si esprime
nella capacit di interagire in maniera additiva con il mondo e non pi,
principalmente, in maniera sottrattiva. Naturalmente il processo
graduale. Allinizio importante conoscere e fare nostre queste verit,
almeno a un livello concettuale, quindi necessario perseguirle con
intima convinzione, a prescindere dai risultati. Il perseguire questa
verit, questa etica, ci che si pu definire virt, ovvero la spinta o la
forza che aiuta luomo a raggiungere il proprio S.
ETICA
Etica ed energia
armonica si
producono
reciprocamente.
ENERGIA
ARMONICA
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Tanto maggiori e con pi forza sono, quindi, le cose che non riconosciamo e quanto pi forti sono i contrasti con gli altri; di conseguenza,
pi forti sono le emozioni suscitate, spesso cariche di sofferenza, e
maggiori sono gli scontri energetici e i problemi che ne possono
derivare. Scontri attraverso i quali si disperde la propria energia e ci si
preclude la possibilit di acquisirne una pi armonica. Al tempo stesso,
si rinforzano certi stati interiori negativi di cui lego soventemente si
nutre poich confermano la sua realt, lunica che esso conosca.
Finch restiamo aggrappati ai limiti del nostro ego e allinconsapevolezza, questo stato di cose, causa dei nostri malesseri pi profondi,
non pu che perdurare. La vera fonte di energia non sono gli altri ma
noi stessi, la nostra anima, ovvero luniverso; e dunque anche gli altri,
ma attraverso un rapporto fluido/armonico con essi e con il tutto.
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Un altro aspetto da considerare sulla possibile origine dellindebolimento dellenergia vitale quello riguardante le nostre
problematiche interiori. Tra queste possiamo enumerare il pessimismo,
i sensi di colpa, la mancanza di autostima, la tristezza, il rancore.
Queste agiscono come ombre, filtri mentali che oscurano, soffocano o
consumano la luce vitale interiore con un senso di vuoto, di debolezza o
svogliatezza che pu ripercuotersi anche pesantemente sulla salute
fisica e che, nei casi peggiori, conducono alla depressione, allinattivit
e al non credere o trovare pi interesse in niente. Stati danimo negativi
che, al tempo stesso, sono favoriti non di rado da squilibri o carenze
energetiche preesistenti, per cui una cosa si ripercuote sullaltra in un
circolo vizioso3.
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Credere, quindi, in una cosa e farne invece unaltra in cui non si crede
non ha chiaramente grande efficacia, in quanto abbiamo un
indebolimento di forze che si sottraggono a vicenda. Ben diverso,
invece, quando le forze sono in accordo o affini e, anche se di natura
opposta, si sommano e si arricchiscono reciprocamente.
4. Poich generalmente non si consapevoli del nostro stato interiore, un sistema per
capire in che modo siamo strutturati a livello inconscio consiste nel coglierlo nelle cose
in cui questo si riflette: la nostra salute e il modo in cui viviamo.
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Unidea sottrattiva che si insinua nella mente eclissa una parte di essa,
mentre linfelicit, come una nube, lavvolge nellombra.
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Nella 1a immagine il colore verde viene soffocato (depressione, sensi di colpa); nella 2a
lo stesso colore viene accentuato (attenzione su di esso); nella 3a gli si oppone una forza
contraria sottrattiva (rifiuto, giudizio), anche se sotto resta comunque sempre presente;
nella 4a viene raggiunta larmonia additiva con la qualit/energia opposta (cfr. lantica
regola dellagere contra, per diametrum; e il contrappasso del Purgatorio dantesco).
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Allo stesso tempo, ogni colore perde di senso se non in rapporto con gli
altri colori e se non in relazione, in ultima analisi, con lessere parte
integrante di un unico sistema organico costituito dagli stessi. La
questione non sta quindi nel fatto che un dato colore (modo dessere,
ruolo, lavoro, eccetera) sia migliore o peggiore di un altro; ci che
conta sono, invece, il rispetto e il giusto riconoscimento per ogni tipo di
contributo, perch ai fini del benessere generale sono tutti importanti e,
quindi, tutti rapportabili sullo stesso piano. Tutto dunque sta nel capire,
scegliere o accettare, con atteggiamento nuovo e ispirato, qual il
proprio scopo al di l delle mode e dei falsi valori.
In questo senso, si pu cogliere unanalogia con le differenti parti
costituenti del corpo umano, ognuna con la sua specifica funzione
finalizzata al benessere dellintero organismo.
Il nostro corpo origina, nel concepimento, da ununica cellula uovo e
per quanto complesso e differenziato nelle sue parti, una volta
completato il suo sviluppo, conserva la stessa olistica unit attraverso
unintelligenza che si manifesta in ogni sua parte: dagli apparati agli
organi, fino alle singole cellule. Cellule che svolgono ciascuna la
propria funzione e che, allo stesso tempo, beneficiano delle funzioni di
tutte le altre, in un insieme ottimizzato di interazioni che si riflette nel
perfetto funzionamento, altrimenti impossibile, di un organismo
estremamente complesso8.
Il benessere della parte equivale,
olograficamente, al benessere dellinsieme.
Quando, al contrario, le diverse parti del corpo non lavorano in armonia
tra loro, come sappiamo, subentrano invece il malessere o la malattia e
parallelamente, a livello sociale, la divisione tra gli uomini, il disagio e
le varie forme di ingiustizia. Si pu inoltre osservare che il contributo di
ogni singola cellula non si limita esclusivamente a quello nei confronti
delle cellule vicine, del proprio tessuto o del proprio organo, ma a tutto
lorganismo.
8. Questa semplice verit si pu riconoscere, al di l del parallelismo cellulare, nel
concetto filosofico orientale conosciuto come azione essenziale o agire senza agire
(Wu wei), dato dalloperare con il minimo impegno e il massimo risultato entrando in
comunione con ogni cosa; e nellinsegnamento evangelico relativo alla divina
provvidenza, con la parabola degli uccelli del cielo e dei gigli del campo (Mt 6, 25-34).
Candore dei gigli che, sempre nel vangelo, rimanda alla purezza dei bambini (Mt 18, 3).
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Intorno a noi esiste gi ogni possibilit positiva o negativa, invisibile come le onde
radio. Dipende dal nostro filtro o struttura di pensiero poter vedere, sintonizzarci,
ossia rendere manifesta nella nostra esistenza luna o laltra.
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Ogni uomo, essere o cosa come una corda sonora, una tra le
innumerevoli del complesso strumento musicale chiamato mondo,
ciascuna con la sua nota, che consuona con tutto ci le affine.
Pertanto secondo questo principio si attira o si crea nella propria realt
tutto ci che in relazione con la nostra forma mentis, tutto ci in cui si
crede o tutto quello con cui ci si rende in qualche modo affini. Ad
esempio, se si coltiva un atteggiamento armonioso si trasmette e si
attira benessere; al contrario, se si indugia su ci che negativo, si
attira e trasmette negativit. Anche attraverso il semplice malcontento.
Cambia il modo di vedere le cose e vedrai le cose cambiare.
Sun Tzu
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Lenergy disc
Abbiamo visto, ricollegandoci a unanalogia del capitolo precedente,
che come una ruota bilanciata e senza freni pu ruotare liberamente,
cos luomo pu raggiungere la libert attraverso la centratura, ovvero
senza i legami dellego.
A questo punto si propone un semplice esperimento attraverso un
particolare strumento utile a dimostrare lesistenza e la presenza
dellenergia sottile, e il cui funzionamento, in questo contesto, pu
essere posto in relazione con quanto sopra accennato.
Questo strumento, semplicissimo da realizzare e di cui pi avanti
daremo i dettagli, un disco sensibile allenergia vitale e in grado di
ruotare cos come un chakra nelluomo o un pianeta nello spazio
quando questa viene concentrata su di esso.
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La memoria dellacqua
Essere grati per lamore
Uninteressante dimostrazione di come il pensiero abbia uninfluenza
sulla realt ci dato dalla scoperta di Masaru Emoto, uno scienziato
giapponese che ha condotto delle ricerche sulle propriet dellacqua e
che negli anni 90, in particolare, ha messo a punto un metodo originale
di studio che consiste nel congelare gocce dacqua e poi fotografarne i
cristalli, sempre diversi, che da queste si formano. Attraverso fotografie
sorprendenti ha potuto mostrare che, a seconda della provenienza, del
grado di inquinamento o della purezza dellacqua esaminata, questa
poteva produrre o meno cristalli armoniosi e simmetrici. Lacqua pura
delle fonti era in grado di produrre bellissimi cristalli, di struttura
esagonale, come quelli della neve, non confrontabili con quelli
ottenibili dallacqua di rubinetto oppure inquinata della maggior parte
delle citt campionate in diverse parti del mondo. Gli esperimenti
successivamente si sono estesi ai trattamenti dellacqua con la musica,
con le parole e le emozioni. Come si pu intuire, lacqua sottoposta, ad
esempio, alla musica classica, a parole ed emozioni cordiali era in
grado di produrre stupendi cristalli; ben diversi, invece, da quelli
informi ottenuti attraverso un genere di musica hard, oppure attraverso
parole offensive e aggressive.
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Consapevolezza
La libert delluomo in diretto rapporto con la sua capacit di
affrancarsi dal meccanismo di causa ed effetto che sottost alla realt
duale del mondo materiale; ovvero con la possibilit di scegliere
consapevolmente senza subire passivamente i condizionamenti esterni
e interni; cio riconoscendo in s una volont pi profonda, quella
autentica.
Qual lorigine delle nostre credenze e dei nostri pensieri? Di ogni
nostro stato danimo ed emozione? Crediamo in ci che siamo e in ci
che pensiamo? Quale ragione si cela in ogni nostra scelta, espressione,
parola o azione? Forse linvidia o il rancore, legoismo oppure
lorgoglio, le convenzioni o la morale, il timore e la vergogna o invece
la superbia, lignoranza e il pregiudizio? E dietro ciascuno di questi, a
loro volta, cosaltro? Unesperienza passata, leducazione ricevuta o
linfluenza del proprio ambiente? In un concatenarsi di fatti di cui si
perso probabilmente ogni ricordo, ma i cui effetti probabilmente
perdurano ancora su di noi.
Ci rimanda a una questione importante, ovvero quella relativa al fatto
che i nostri pensieri si riflettono, oltre che in noi stessi, influendo sul
nostro stato di benessere, anche nello spazio che ci circonda, nei
rapporti con gli altri, e a livello globale. Come dentro, cos fuori.
La mancanza di consapevolezza e responsabilit circa le conseguenze
dei nostri atteggiamenti incompatibile con la libert e con il desiderio,
seppur legittimo, di una migliore qualit di vita. Senza interrompere
questo circolo vizioso non possibile emanciparsi, e con noi il mondo,
il nostro specchio. Pensare che la colpa sia sempre degli altri o la
soluzione debba sempre venire dallesterno (per nostra inadeguatezza)
una visione erronea consolidata nel tempo che si accompagna a una
passivit mentale diffusa, attraverso la quale abbiamo ceduto il nostro
diritto alla verit e allautodeterminazione.
Se il mondo il riflesso dei nostri pensieri non ha senso avercela per i
mali che affliggono; perch finch non saremo noi, ognuno di noi in
prima persona, ad armonizzarci interiormente, ogni altra azione o
programma esteriore saranno vani o insufficienti. Ed solo questa la
consapevolezza, ossia la verit che ci render liberi. possibile
allora, volgendo lo sguardo esternamente, liberarsi dei preconcetti, dai
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Sintesi triadica
Sintesi di tre elementi cromatici unitari.
4. Alcuni di questi nomi sono la triquetra (dal latino, triangolare), la triscele (tre
gambe) e il trilobo. Lintersezione di tre cerchi e quella di due (mandorla) sono parte
del fiore a sei petali e, a sua volta, dello schema noto come il fiore della vita.
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Vitalit
Azione
Impulso
Sentimenti
Emozione
Passione
Intelletto
Coscienza
Volont
Ombra e Luce
Lequilibrio delle tre facolt pu essere espresso essenzialmente attraverso la forma di
un triangolo equilatero, sopra raffigurato attraverso gli stessi colori della sintesi triadica
nelle modalit sottrattiva e additiva, o discendente e ascendente.
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78
La via di mezzo
Qualsiasi manifestazione nella nostra realt si pu ridurre
essenzialmente allinterazione di elementi contrapposti che stanno tra
loro in rapporto polare o complementare. In ogni rapporto tra elementi
opposti, la condizione di equilibrio, la verit, si trova al centro e mai in
una delle parti o estremi, come normalmente si portati a credere1. Ma
anche tale centro, in realt, pu assumere una posizione relativa: ad
esempio, un modo dessere incentrato sulle impulsive emozioni il
pathos altrettanto squilibrato quanto quello basato sulla sola fredda
ragione il logos cos se le emozioni unite alla ragione si possono
esprimere nei sentimenti o nelle passioni, i sentimenti stessi, a loro
volta, possono essere egoici oppure puri. Il centro che comprende e
integra entrambi i poli, ma in maniera differente dalla semplice
combinazione di questi, la sintesi risolutiva al di sopra delle parti; non
come espressione parziale ma, se integrazione genuina, come pienezza,
elevazione e luce lethos2.
Nellimmagine che segue possiamo vedere come, ad esempio, il blu e il
rosso siano opposti tra loro e come, dalla loro interazione, essi si
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possano elevare additivamente verso la luce e arrivare progressivamente al bianco; oppure, calare sottrattivamente verso loscurit,
attraverso la loro reciproca dissoluzione nei differenti livelli di grigio o
mediante la loro minore luminosit e giungere, infine, al nero.
A questo punto, si pu rilevare che stata considerata la sola
interazione tra il blu e il rosso ma non (esplicitamente) tra il bianco e il
nero, la luce e loscurit. Rivediamo il tutto allora nellinsieme.
Se ci riferiamo unicamente alluso del colore esprimibile attraverso la
stampa in queste pagine, tale concetto pu essere illustrato nel seguente
modo: nellimmagine sotto, ossia il nostro quadrangolo con ai vertici
una doppia coppia di colori opposti complementari, il blu e il rosso
orizzontalmente e il bianco e il nero verticalmente, il centro
rappresentato da un certo valore medio di grigio, in questo caso a met
tra il colore bianco della carta e il nero dellinchiostro. Se dalla stessa
immagine ricaviamo il negativo, i colori si invertono: il bianco diventa
nero, il rosso diventa blu, ma il grigio medio centrale rimane immutato.
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Il centro rosso del cerchio medio (che ricalca il cerchio originale dellopera) coincide
con lombelico, il centro di gravit ego-fisico delluomo. Luomo inscritto, allo stesso
tempo, nel quadrato, nel cerchio di quadratura e nel cerchio medio.
92
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95
S
Le lunghezze donda della luce visibile sono comprese circa tra i 700 e
i 400 nanometri. Questi sono proprio i confini S stabiliti dal quadrato,
ovvero dalla condizione ego-fisica delluomo. Tali confini corrispondono, nellambito della nostra ottava, allintervallo compreso tra le note
Do2 e La2 o, pi precisamente, sono espressi dal numero 1,717.
Lenergia spirituale ci che rende possibile la vita in tutte le sue
forme, dal regno minerale a quello animale; e tale energia, nelluomo,
si polarizza in sette centri principali distribuiti lungo una linea che va
dallestremit inferiore della colonna vertebrale alla sommit della
testa; centri che nascono dal rapporto tra Cielo e Terra, tra lanima e il
corpo, e rappresentano i differenti piani dimensionali della creazione.
7. Con il lato del quadrato pari a 1, S si ricava dai raggi dei cerchi circoscritto e
inscritto: r2 r1 = s1 (2/2 1/2 = 0,207); r1 s1 = s2 (0,5 0,207 = 0,292); r1/s2 = S
(0,5/0,292 = 1,707). Oppure attraverso la formula: S = 1/2 + 1, o il rapporto: S 12/7.
96
DO5
Gola
DO4
Cuore
DO3
3 P. solare
Sol2
Sacrale
Basale
DO2
97
98
99
100
101
Corrispondenza tra lo
spettro cromatico e gli
attributi delluomo
espressi nella forma
del viso.
10. Leonardo ha dedicato molta attenzione ai rapporti tra il carattere e i lineamenti del
volto umano, come rivelano i suoi disegni, dai ritratti alle caricature, tanto da essere
considerato il fondatore della fisiognomica moderna. Proseguendo con le corrispondenze uomo/ottave, le linee della fronte, in relazione con la 5a ottava, richiamano la
metoposcopia di Girolamo Cardano, matematico e filosofo del 500.
11. Il naso, in senso figurato e non a caso, indica la sagacia, il giudizio acuto, lintuito,
il senno, e dunque lintelletto (cfr. il termine greco sophs, che ha buon naso, senno).
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LUno il Tutto.
Senza luce non c colore e senza colore non c luce.
Limmagine successiva con i cerchi concentrici corrisponde alla visione
dinsieme dei livelli dimensionali delluniverso secondo lo stato
dellessere o animico, la condizione di chi congiunto con luno.
In essa i relativi cerchi in ottava e quelli della dimensione terrena sono
rappresentabili come sfere o cieli, i quali sono centrati, concentrici e
compenetranti, anche se su piani frequenziali differenti, conferendo
alluniverso lespressione di una globale armonia e consonanza.
12. Cfr. lemblema latino: Uno lumine trinus, Trino con una sola luce; vd. pag. 17.
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104
Rosoni delle basiliche di Santa Chiara e San Francesco ad Assisi, XIII secolo.
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Il fatto che i centri in ottava siano consonanti tra loro appare evidente
nellesperienza dellinnamoramento e dellattrazione erotica, ovvero
nellaffinit tra queste due forze, associate e spesso confuse. Forze,
queste, tra le pi potenti nellattrarre le persone le une alle altre. Ma
non solo: con linnamoramento o lamore, in particolare, si prova anche
una maggiore vitalit ed entusiasmo14 (centro basale), una maggiore
disposizione e capacit a entrare in sintonia (centro cuore), una
propensione a parlare con dolcezza (centro gola), e una maggiore
intelligenza e apertura verso tutto ci che nuovo (centro frontale). Ci
avviene in quanto linnamoramento comporta una spontanea, inconscia,
relativa forma di centratura, con la quale si accede allenergia e
allintelligenza cosmica. Per questo linnamoramento pu essere
unesperienza cos intensa, inebriante, travolgente e creativa.
Unesperienza grazie alla quale la vita si riempie di significato, in cui
tutto appare naturalmente bello e perfetto, ricco di speranze e promesse,
dove qualsiasi cosa sembra possibile. E dove tutto si tinge di rosa.
Questo perch la naturale sottrattivit della mente razionale si allenta,
con un senso di leggerezza e libert, fino ad annullarsi completamente
durante un profondo ed estatico amplesso, nel magico guardarsi negli
occhi degli amanti e nellidentificarsi di due anime in una.
Spesso lego, invece, soffoca questo collegamento con il cuore e i centri
superiori e ci che si prova pertanto un amore egoico: caratterizzato
da un sesso finalizzato al solo soddisfacimento dei sensi, da passioni
logoranti, dalla gelosia, dalla sopraffazione.
Luomo vitruviano rappresenta, dunque, la sintesi simbolica dei
principi della natura umana: lanima e lo spirito, ovvero la coscienza
universale e quella individuale la condizione dellessere e quella del
divenire armonizzati in un unico corpo.
Per concludere questa parte, ricordiamo che il centro sacrale o di
quadratura contribuisce a rinforzare e armonizzare la salute sul piano
fisico. Ora, il corpo rappresenta il tempio dello spirito, pertanto la sua
armonizzazione, attraverso lattenzione nel centro di quadratura o di
cerchiatura del quadrato, aiuta a ricondurci alloriginale centratura.
Con i centri superiori in ottava, invece, soprattutto utile consonare con
14. Entusiasmo, dal greco enthousiasms, essere posseduto dalla divinit, deriva da
ntheos divinamente ispirato e composto di en in e thes dio.
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ci con cui essi stessi risonano e di cui sono parte: larmonia universale.
Non si pu cio veramente entrare in rapporto con i centri superiori se il
proprio modo dessere interiore non si rende affine a questa stessa
energia armonica: al livello del pensiero nel ricercare una visione
sempre pi ampia delle cose, senza preconcetti; al livello della parola,
coerentemente col pensiero, nella semplice constatazione dei fatti senza
pronunciarsi in giudizi venefici; al livello del cuore nel predisporsi
allempatia; e, in generale, nel non essere troppo legati a tutto ci che ci
riguarda. Cos da spiritualizzare il corpo e consonare con detti centri
superiori e, dunque, realizzare la centratura estatica in noi stessi,
attraverso il fondersi di tutti i centri in un unico centro.
Luniverso un unico centro, o una sfera infinita
il cui centro ovunque e la circonferenza in nessun luogo.
Antica formula (liberamente tratta).
La Creazione dellUniverso.
(La geometria del disegno sottintende il quadrato.)
Mosaico della Cappella Palatina di Palermo, XII secolo.
I centri in ottava risultano essere in corrispondenza, pi precisamente, con il colore
rosso violaceo o porpora della gamma spettrale, invisibile o non riconoscibile nella sua
espressione monocromatica lelemento congiuntivo della ruota dei colori. Un colore
particolare, considerato da sempre simbolo di regalit e sacralit (cfr. lantica e
preziosissima porpora di Tiro). Un colore che possiamo ricondurre essenzialmente
allultima delle tre fasi della Grande Opera: la Nigredo, lAlbedo e la Rubedo.
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Nella vita quotidiana luomo spesso soggetto a forme di stress mentale, emozionale
e fisico che inducono tensioni psico-fisiche e una conseguente dispersione e cattiva
circolazione dellenergia vitale, possibile causa di ogni tipo di disturbi. Da qui
limportanza di imparare a rilassare il corpo e la mente al fine di contrastare labituale,
e spesso inconscia, eccessiva tensione e permettere il ripristino del corretto scorrere dei
fluidi vitali. I pensieri e le emozioni negative influenzano inoltre i movimenti del
processo respiratorio procurando respiro veloce e superficiale o momenti di apnea. Ma
se si presta attenzione alla respirazione e ci si rende consapevoli della stessa, si
possono, al contrario, influenzare positivamente gli stessi stati danimo. In particolare,
si tratta di coltivare con una certa costanza (ad esempio, durante il rilassamento o la
meditazione) una respirazione di tipo addominale in modo che questa divenga sempre
pi lenta e fluida e, allo stesso tempo, conservi la sua naturalezza, ovvero sia eseguita
senza forzature n tensioni. quindi fondamentale portare la concentrazione nel centro
energetico che si trova quattro dita sotto lombelico, tenendo la lingua appoggiata al
palato. In questo modo possibile incrementare sensibilmente la propria energia vitale.
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Ouroboros
Cielo e Terra, centratura e decentratura, Sole e Luna, essere e divenire.
Rappresentazione inversa: il quadrato sottinteso mentre i relativi cerchi
inscritto e circoscritto centrati, e quello medio traslato, sono posti in evidenza.
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110
Approfondimenti
Abbiamo visto quale funzione ricopra lintervallo di ottava in una scala musicale, ossia
quello di spostare su altezze diverse note simili, e come la stessa sia costituita da una
serie di note o intervalli intermedi1.
Proseguendo con la teoria musicale affinch attraverso il suono, complementare del
colore, sia possibile una migliore comprensione della realt spirituale, di cui entrambi
sono messaggeri ora necessario introdurre un peculiare aspetto dellacustica.
In natura tutti i suoni, e dunque anche le note musicali, sono prodotti da vibrazioni pi o
meno complesse, dalle quali dipende una caratteristica distintiva degli stessi suoni,
quali noi li udiamo, il timbro o colore del suono: un importante attributo che permette
di distinguere, ad esempio, due note identiche (per altezza e intensit) di due differenti
strumenti musicali come un violino e un flauto, o di riconoscere una voce a noi
familiare da una qualsiasi altra. In particolare, la complessit di detta vibrazione sonora
da porre in relazione con il numero e lintensit delle sue componenti elementari
chiamate armoniche, le quali sono per il suono ci che per la luce sono i colori, cio la
loro essenza costitutiva; e la cui variabile presenza determina la formazione dello
spettro armonico, una grandezza che possiamo immaginare come multidimensionale2.
1. La pi antica scala musicale, appartenente alla cultura occidentale, come gi accennato,
quella greco-pitagorica, seguita dalla scala naturale e infine dalla, ora pressoch universale,
scala temperata. La scala pitagorica, un procedimento per dividere lottava in un dato numero
di parti gi noto nellantica civilt cinese, consiste in una progressione di note per intervalli
di quinta (3/2), con un abbassamento di una o pi ottave di quei suoni che, superando
lottava, devono essere ridotti di altezza per poter seguire lordine progressivo della scala:
per cui la 5a di Do1 (1/1) 1/1 x 3/2, cio 3/2, il Sol; la 5a di Sol 3/2 x 3/2, ossia 9/4,
nota troppo lontana (alta) dal valore di partenza, per cui per essere riportata entro lottava
si divide per 2, ottenendo 9/8, il Re; la 5a di questa seconda nota 9/8 x 3/2 cio 27/16, il
La; e cos via. La scala naturale si basa sui rapporti semplici 1/2, 2/3, 3/4, 4/5 a cui
corrisponde, in parte, il fenomeno acustico degli armonici, scoperti scientificamente da
Marin Mersenne nel XVII sec. ma verosimilmente parte di un corpus di conoscenze
esoteriche presente gi ai tempi della scuola pitagorica (scoperti probabilmente attraverso il
fenomeno delle onde stazionarie e lantica e universale pratica del Canto Armonico). La scala
temperata, in uso oggi, invece basata sulla suddivisione della scala in dodici intervalli
uguali (semitoni), dal valore decimale pari a 1,059 ottenuti mediante la 122.
Scale occidentali antiche, Pitagorica e Naturale, e moderna Temperata
Tabella comparativa degli intervalli frazionari e decimali
P
N
T
Do
1
1
1
1
1
Do#
1,059
Re
9/8
1,125
9/8
1,125
1,122
Re#
1,189
Mi
81/64
1,265
5/4
1,25
1,260
Fa
4/3
1,333
4/3
1,333
1,335
Fa#
1,414
Sol
3/2
1,5
3/2
1,5
1,498
Sol#
1,587
La
27/16
1,687
5/3
1,666
1,682
La#
1,782
Si
243/128
1,898
15/8
1,875
1,888
Do
2
2
2
2
2
111
appunto, le quali vibrando insieme generano un suono dalla forma donda complessa, le cui
caratteristiche definiscono le qualit timbriche o distintive del suono stesso. In altri termini,
le armoniche equivalgono a onde stazionarie (o dinamico-statiche) prodotte da una corda
sonora in cui il suono fondamentale, o 1a armonica, determinato dalla vibrazione della
corda in tutta la sua interezza, che oscillando genera come la forma di un fuso: un ventre
confinato tra due nodi, cio i capi in cui essa fissata (vincoli) o i punti in cui loscillazione
nulla; mentre le armoniche di ordine superiore costituiscono frazioni della medesima
corda pari a 1/2, 1/3, 1/4, eccetera, a cui corrispondono oscillazioni concomitanti
rispettivamente doppia, tripla e quadrupla (o multiple) della fondamentale; pertanto se
alla 1a armonica corrisponde, ad esempio, una frequenza base di 100 Hz, alla 2a armonica
corrisponder una frequenza di 200 Hz, alla 3a di 300 Hz, alla 4a di 400 Hz, e cos via.
1
1/2
1/3
1/4
1/5
1/6 ...
Formazione delle onde stazionarie (armoniche) con un monocordo, ed evidenziazione della posizione, in questo caso, di 3 ventri e di 2 nodi con alcuni cavalierini;
posizione determinata con una piuma (il nodo) e un archetto (il ventre).
Da John Tyndall, Sound, 1867.
Altezze delle prime sedici armoniche tradotte sul pentagramma, dal Do1 al Do5.
112
Do5
Le prime otto armoniche (serie completa) seguite dalla 12a, 16a e 24a.
La 2a, la 4a, l8a e la 16a corrispondono alle ottave della 1a armonica, il Do1;
mentre la 6a, la 12a e la 24a sono le ottave della 3a, il Sol2.
3. Questo spiegherebbe la grande importanza attribuita allintervallo di 5a, il Sol, attraverso
il quale, in Grecia con la pitagorica e in Cina con quella pentafonica, veniva costruita lintera
scala musicale.
113
114
I primi sette cieli e gli ultimi sette cori non sono tracciati per non appesantire il disegno.
LUomo vitruviano di Leonardo costituisce una chiave di lettura del simbolismo
cosmico e spirituale della Divina Commedia di Dante. Simbolismo intelligibile, in
chiave musicale, solo nella forma traslata dei cieli rispetto alla Terra, ovvero dei cerchi
rispetto al quadrato forma celata di cui il disegno di Leonardo fornisce una traccia
rivelatrice e non nella forma centrata, complementare, di dette figure, con i cerchi
concentrici, forma rappresentata nella stessa Commedia e, ad esempio, nei rosoni delle
chiese gotiche. Un simbolismo che rimanda alla dottrina iniziatica sullorigine
musicale del mondo, riconducibile fondamentalmente, allermetismo e alla filosofia
pitagorico-platonica con lHarmonia Mundi, cio con il principio ordinatore
(informatore), di natura musicale, che permea lintera creazione e che, collegando lalto
e il basso, dallEssere discende nello spazio, la materia, e la plasma. Un principio, non
liquidabile come una semplice vana speculazione, ma che racchiude una sorprendente
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Si noti che gli intervalli musicali di quarta: Do-Fa, Re-Sol e Mi-La ricalcano (almeno
in parte) i rapporti cromatici complementari del rosso-ciano, giallo-blu e verde-viola;
mentre negli accordi armonici: Do-Mi-Sol e Re-Fa-La si possono riconoscere le triadi
dei rosso-verde-blu (RGB) e dei giallo-ciano-viola (CMY).
Tra le dieci ottave di estensione delludito delluomo (mediamente tra i 16 e i 16.000
Hz) e le quattro della sua voce3 (tra i 60 e i 1000 Hz circa), si inserisce la tessitura del
parlato colloquiale: intorno ai 125 Hz per gli uomini e ai 210 Hz per le donne (e intorno
ai 350 Hz per i bambini), cio nellambito dellottava allaltezza del Do2, altezza
intorno alla quale si sviluppa la scala dei colori sopra illustrata4, o lo spazio S.
Proseguendo, in relazione alle quattro ottave del monocordo delluomo di Vitruvio,
e della voce umana, ai pentagrammi5 relativi alle chiavi di Fa e di Sol (note reciproche)
si collegano simbolicamente le due fondamentali dimensioni della Creazione, la
dimensione terrena e quella celeste, tra le quali abbiamo il Do3, il Do centrale, la chiave
di mezzo, il cuore che congiunge e armonizza ci che sta in alto con ci che sta in
basso. La dimensione edenica tra Terra e Cielo (tra il Fa2 e il Sol3) delluomo nuovo
divenuto puro come un bambino6.
Do 1
Do 2
Do 3
Do 4
Do 5
Scala musicale che parte dal Do1 (65 Hz), passa per il Do3 centrale (262 Hz) e arriva al Do5 (1046 Hz).
3. La voce umana, tra la pi bassa degli uomini e la pi alta delle donne, suddivisa, in
particolare nel canto classico, secondo i registri vocali di basso, baritono, tenore, contralto,
mezzosoprano e soprano. Termine, questultimo, riferito anche alle voci bianche, ovvero alle voci
dei bambini fino alla preadolescenza, indipendentemente dal sesso.
4. Lordine di altezza frequenziale del parlato e dello spettro della luce visibile corrispondono alle frequenze date rispettivamente dalle potenze di 27 (128 Hz) e di 249 (563
THz) e dove lesponente della seconda potenza (49) equivale al quadrato della prima (7).
Il tutto traducibile in termini di innalzamento per ottave.
5. Lattuale rigo musicale deriva dal tetragramma ideato da Guido dArezzo nellXI secolo,
utilizzato con la notazione quadrata e la cui lettera greca gamma, a forma di squadra,
indicava la nota pi grave. Un tetragramma composto da quattro linee, le quali richiamano
i quattro lati del quadrato, e unestensione sonora corrispondente a quella dei colori dal
rosso al violetto, dal Do al La, la stessa dello spazio S = 1,71.
6. Si cfr. la multidimensionalit delluomo con lantica e universale pratica del Canto
Armonico.
La frequenza di un fenomeno periodico corrisponde al numero di oscillazioni nellunit
di tempo: il secondo. Ma se si utilizza come unit di misura temporale al posto del
secondo, definito in termini di rotazione terrestre come 1/86.400 del giorno solare medio,
una unit di misura ottenuta dal frazionamento del giorno attraverso lapplicazione del
principio della divisione per ottave musicali, si ha alla 16a ottava, cio attraverso sedici
dimezzamenti del giorno, ununit temporale di 1/65.536 pari a 1,318 secondi, cio un
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120
Forma e contenuto
Io ero l, quando tracciava un cerchio sullabisso.
Proverbi 8,27
121
HEARTH
1. In inglese, cuore heart e Terra earth, per cui le due parole si prestano a essere
combinate per dare un nuovo significato alla parola hearth (focolare, suola, crogiolo).
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Nella chiusura del cerchio ogni cosa cessa di avere un principio e una
fine, perch tutto principio e fine allo stesso tempo: ogni essere, ogni
sua condizione pu apparire superiore o inferiore relativamente a
unaltra, come i gradini di una scala, ma poich tutto proviene ed
parte della Coscienza Universale, Tutto Uno.
Luomo sta alluniverso
come una cellula alla Via Lattea,
un elettrone allorbita terrestre
e una stringa alluomo1.
LA SCALA ASSOLUTA2
Il caos sorge quando si prende il relativo
per assoluto e lassoluto per relativo.
Dopo un lungo viaggio in cui abbiamo provato tutti i sapori dei frutti
dellAlbero della Conoscenza, giunto il momento di capire il senso.
C un tempo per tutto, e c un tempo per crescere e cambiare.
Per raccogliere finalmente i frutti dellAlbero della Vita.
1. Ordini di grandezza indicativi: 1:126=1-6:120=1-15:111=1-26:1
2. Cfr. Salita e Discesa di Escher - Penrose, e la musicale Scala di Shepard.
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Acqua e fuoco
Lacqua e il fuoco sono due principi, due forze contrapposte, dalla cui
interazione si genera e dipende la vita.
Un fiore ha bisogno solo di un poco
dacqua e di sole per sbocciare.
Questi due elementi racchiudono diversi significati, sia sul piano fisico
che su quello sottile.
Lacqua e il fuoco comuni si combattono reciprocamente e per poter
agire tra loro, senza dissolversi a vicenda, devono essere tenuti separati,
come lacqua nella caldaia sul fuoco. A livello chimico invece possono
originarsi a vicenda, riflettendo il principio di equivalenza tra energia e
materia. Acqua e fuoco sono opposti ma, al tempo stesso, intimamente
affini: dallacqua, scindendola, abbiamo idrogeno e ossigeno e da
questi, riuniti attraverso il fuoco, otteniamo una nuova acqua1.
Cos, a livello sottile:
Lacqua genera il fuoco da cui si genera lacqua che genera il fuoco2
Ogni cosa acqua e fuoco allo stesso tempo. Lanima universale,
oceano di luce, unacqua e un fuoco sottilissimi in perfetta armonia.
Da questi, per gradi discendenti e differenti specificazioni, si arriva alla
materia e agli uomini, gocce dacqua pi grossolane con in s fuochi di
varia intensit e differente natura. La vita dunque espressione di
infinite forme e colori di cui lacqua, come un mare cosmico, matrice
(mente universale) ma anche esploratrice (menti individuali), mentre
grazie al fuoco la vita si attiva e muta costantemente.
1. Tale fenomeno lo si pu facilmente sperimentare tramite una comune candela: basta
tenere per qualche minuto un bicchiere freddo capovolto sopra una candela accesa per
poter osservare la formazione di una condensa dacqua al suo interno. Questo avviene
perch nella cera della candela presente idrogeno che, bruciando con lossigeno
contenuto nellaria, produce acqua.
2. Secondo le antiche teorie dei quattro e dei cinque elementi, nelle culture occidentali e
orientali lacqua e il fuoco sono energie contrapposte in grado di trasmutarsi
reciprocamente luna nellaltra, in maniera analoga al succedersi ciclico delle stagioni.
125
importante non confondere la luce visibile con la vera luce sottile del
fuoco cosmico perch, paradossalmente, proprio la luce visibile,
quella che illumina la Terra, a creare lillusoria rappresentazione della
realt: dove tutto si manifesta attraverso il contrasto di colori e di forme
che appaiono le une separate dalle altre. Solo invece attraverso
linvisibile luce del fuoco spirituale, anche nelloscurit, possibile
riconoscere lunit delle stesse cose3. La luce del giorno, simbolo
dellesteriorit, rende invisibile la grandiosit delloceano stellato,
simbolo della vastit dellanima4.
Nelloscurit si manifesta la luce e nella luce la materia.
***
Lessenza della pratica spirituale consiste nel purificare e ravvivare
lacqua e il fuoco interiori, accordandoci e risonando con il
fuoco e lacqua cosmici: spazio e stelle, dai quali originiamo.
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I A
I AM Alpha and Omega.2
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~~~
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SECONDA PARTE
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Il colore
Il fenomeno della luce e del colore pu essere considerato da tre punti
di vista: fisico, fisiologico e psichico.
Dal punto di vista fisico, la luce una forma di energia
elettromagnetica, lunica visibile per luomo, le cui radiazioni sono
individuabili in una ristretta gamma di lunghezze donda comprese
indicativamente tra i 400 e i 700 nanometri e situate a met strada tra le
onde radio e i raggi gamma. Queste radiazioni si propagano con
andamento ondulatorio sotto forma di corpuscoli di energia o fotoni, e
originano da qualunque sostanza materiale in cui sia presente o sia
indotta una certa agitazione a livello molecolare, come ad esempio
nellincandescenza. Fonti di luce sono il Sole, le lampadine elettriche o
una semplice fiamma, le quali ci permettono di osservare tutto ci che
ci circonda, e questo grazie alla propriet della luce che ha di interagire
con la materia in uninfinit di combinazioni diverse date dalla qualit e
dallintensit della luce stessa, nonch dalle diverse propriet che i
materiali hanno di assorbirla, rifletterla, lasciarsi pi o meno
attraversare da questa e poterla quindi trasformare.
Le luci e i colori sono, a un tempo, un fenomeno fisiologico e psichico;
non appartengono, in realt, alle radiazioni o alle cose in s: queste
suscitano in noi la sensazione del colore ma non lo possiedono
materialmente. Quando le radiazioni luminose entrano in contatto con
i nostri occhi sono tradotte da particolari recettori, situati nella retina, in
segnali nervosi che, una volta raggiunto il cervello, la mente interpreta
come sensazione visiva, una sensazione che per noi costituisce la
rappresentazione del mondo cos come lo conosciamo, attraverso le sue
forme, luci e colori.
Come abbiamo visto, i fenomeni della luce e della visione possono
essere analizzati sotto diversi punti di vista, ma non lo scopo di questo
lavoro svilupparli e prenderli tutti in esame; pu risultare invece utile
esporre, almeno brevemente, gli elementi fondamentali di tali
affascinanti fenomeni.
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Questi tre distinti segnali, diversi per ogni radiazione percepita, sono
quindi elaborati dal cervello per offrirci quella rappresentazione di luci,
colori e forme della realt quale la conosciamo.
Ma questa realt non si riduce solo a una tripletta di segnali visivi. Il
colore non possiede fisicit, per questo pu essere colto con un certo
grado di soggettivit. Il colore energia e, in quanto tale, interagisce
con altre forme di energia che incontra, trasformandosi.
Sono tre le condizioni necessarie perch si possa avere lesperienza del
colore: una fonte di luce, loggetto dellosservazione e, naturalmente,
losservatore. Senza unilluminazione adeguata non possibile vedere
le cose che ci circondano; nel vuoto, viceversa, la luce non si manifesta,
se non per osservazione diretta, in mancanza di cose su cui risplendere
e tutto appare comunque buio; mentre, senza il ruolo centrale ricoperto
dallosservatore, nella cui coscienza si raccoglie la sensazione visiva,
tutto questo discorso non avrebbe nemmeno luogo.
Il risultato finale sta dunque nellinterazione e nella combinazione di
queste tre variabili: losservatore con la sua unicit data dal suo modo
dessere (fisico, psichico, culturale), le condizioni di illuminazione
attraverso le relative qualit (intensit, luce solare, luce artificiale) e le
caratteristiche delloggetto dellosservazione (opacit, trasparenza,
colore).
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Sintesi di colori-luce.
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Una propriet comune del mondo fisico, per la materia che non emette
luce propria, quella di assorbire, riflettere o lasciarsi attraversare, in
parte o totalmente, dalle componenti spettrali di una fonte di
illuminazione o, in altre parole, di esprimere un colore come il risultato
di quelle componenti spettrali restituite rispetto a quelle sottratte alla
luce stessa. Questo fenomeno conosciuto come sintesi sottrattiva.
Ad esempio, se osserviamo una fonte di luce bianca attraverso un filtro
ottico blu, questa assume il medesimo colore del filtro e ci avviene
perch il filtro sottrae le componenti rosse e gialle dallo spettro
cromatico completo della luce, mentre lascia passare le restanti, con
leffetto che conosciamo.
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Ordine dei colori nei due gruppi rispetto allo spettro completo, dallalto:
rosso, verde, blu (colori-luce) e ciano, magenta, giallo (colori-sostanza).
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R+G
G+B
R+B
C+M
M+Y
C+Y
K
Un esempio di come unimmagine a
colori possa essere scomposta nei
singoli canali RGB o CMYK, quindi
ricostituita parzialmente e infine
ricomposta nellimmagine originale.
RGB / CMYK
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Come abbiamo visto, lo spettro dei colori dato dalla dispersione della
luce in un insieme pressoch infinito di radiazioni monocromatiche
fittamente ravvicinate.
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Quindi, cosa succede se sovrapponiamo parti delle due bande cromatiche in modo che i rispettivi complementari si miscelino tra loro?
La fusione additiva di due luci colorate complementari qualsiasi
produce, a livello percettivo, un bianco relativamente meno intenso o
meno luminoso rispetto a quello ottenibile dalla fusione dellintero
spettro (infatti se questa prima luce viene nuovamente dispersa
attraverso un prisma non produce tutti i colori spettrali ma solo i due
originari). Come si pu osservare nellimmagine successiva, la somma
dei colori complementari esterni al rettangolo che comprende i colori
giallo e blu produce una luce pi intensa (a) rispetto a quella ottenibile
dalla somma di quelli interni (b).
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I colori complementari, oltre a essere osservati nel mondo esterno, possono anche
essere sperimentati come un qualcosa che in grado di prodursi in noi, nella nostra
mente. Esiste un fenomeno visivo, conosciuto come post-immagine negativa (o inversa)
attraverso il quale, se si fissa un colore ben illuminato e si distoglie quindi lo sguardo, si
visualizza dal nulla il suo colore opposto. Per sperimentarlo basta fissare lo sguardo per
una trentina di secondi nel punto al centro della seguente figura colorata, dopo di che si
sposta lo sguardo di lato nel secondo punto e si vedr comparire una figura simile alla
prima ma con i colori sostituiti dai rispettivi complementari.
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Il triangolo di Maxwell reso sottrattivo, con i colori agli angoli rappresentati dai
primari sottrattivi, pu dare unidea sulla determinazione teorica delle varie miscele di
colore CMY. Il secondo triangolo riporta un esempio di linea di miscelazione curva.
lunghezze donda appare scuro; per questo per apparire luminoso deve
riflettere maggiore luce, il che significa una banda spettrale pi ampia,
e ci equivale a una minore saturazione. (Si veda, a tal proposito, la
figura a pagina 152 relativa alle bande di assorbimento ed emissione.)
In definitiva, una qualunque sostanza illuminata per apparire
vivacemente colorata deve riflettere una significativa parte dello spettro
luminoso, ma non tutto. Inoltre in sottrattiva, come sappiamo, si toglie
luce alla luce, di conseguenza i colori ottenuti da miscele di questo tipo
tendono a scurirsi, fino ad arrivare al nero, o quasi. Tutti i colori
permettono dunque di ottenere altre tonalit dalle loro miscele, ma
quelli che danno i migliori risultati, in termini di maggiori colori
riproducibili, maggiore luminosit e regolarit o prevedibilit nei
risultati ottenibili, sono i colori primari sottrattivi.
***
Ogni colore pu essere scomposto in tre ingredienti o attributi
fondamentali: la tonalit, la saturazione e la luminosit, ciascuno dei
quali non pu essere ricondotto agli altri due. Questi tre attributi
possono essere raffigurati attraverso uno spazio tridimensionale. Nel
caso del diagramma o spazio assoluto bidimensionale CIE visto prima,
in cui sono rappresentate solo la tonalit e la saturazione, con laggiunta
di una terza dimensione, vale a dire la profondit, pu essere
rappresentata anche la luminosit, come di seguito raffigurato.
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Queste immagini traducono visivamente dei modelli matematici di gestione del colore
che trovano oggi largo impiego in diversi campi, come quello della grafica digitale.
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Ritorniamo, infine, sui tre principali attributi del colore che sono, come
abbiamo gi visto: la tonalit (o colore), la luminosit (o intensit) e la
saturazione (o purezza).
Questi attributi possono anche essere espressi attraverso uno spazio dei
colori di forma cilindrica (una ruota cromatica a tre dimensioni), dove
la tonalit viene individuata lungo la circonferenza, la saturazione
lungo il raggio e la luminosit lungo laltezza. Nellimmagine seguente
abbiamo la visione di questo cilindro secondo sei piani o sezioni di
luminosit con, lungo la circonferenza, la disposizione delle sei tonalit
principali, relative ai colori RGB e CMY, che si individuano
rispettivamente attraverso gli angoli a 0, 120, 240 e 180, 300, 60 gradi.
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La ruota dei colori uno schema circolare in cui i colori primari e
quelli derivati sono disposti secondo i rapporti che intercorrono tra loro:
di transizione e opposizione.
A differenza delle ruote illustrate in queste pagine, basate sui colori
primari additivi RGB e sottrattivi CMY e con le tinte opposte
complementari tra loro, altre ruote comunemente diffuse, in genere di
uso artistico, sono basate su una scelta differente dei colori primari:
normalmente il rosso, il giallo e il blu e in altri casi anche il verde.
Questi sono disposti in cerchio, insieme alle interposte miscele derivate,
in posizioni relative sensibilmente differenti; in particolare, alcuni
colori opposti non si riconoscono come complementari. La ragione di
questo che tali ruote non sono realizzate, in genere, su un reale
principio di complementariet ma principalmente su una pratica ed
elegante disposizione circolare dei colori, utile a indicare i risultati delle
miscele tra i colori scelti come base. Ci nonostante, i colori opposti
possono apparire effettivamente complementari (cio se miscelati dare
un nero/grigio) come il giallo e il violetto nella ruota dei colori di
Johannes Itten o nella sfera di Philip Otto Runge ma in quanto si
riferiscono alluso di colori o pigmenti di comune impiego, cio colori
con una non ideale distribuzione spettrale, di cui abbiamo parlato in
precedenza a proposito dei metameri.
In tal senso, si deve inoltre considerare che quando si parla di colori,
normalmente, si generici nellindicarne il nome. Cos, ad esempio, un
rosso puro, un rosso magenta o un rosso arancio sono tutti
semplicemente indicati come rosso. Nel linguaggio pratico
quotidiano ci del tutto normale, ma quando si entra pi nello
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Lenergy disc
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Energy disc da
ritagliare.
Stampare su carta
sufficientemente
rigida: grammatura
120-140 g/m2.
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