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AUTO-REALIZZAZIONE
MODULO 4
AUTO-REALIZZAZIONE
Fino ad ora abbiamo parlato di autonomia (come saper fare le scelte per se stessi e come
saper usare le risorse disponibili), auto-regolazione (come organizzarsi, pianificare unazione
o progettare, sapersi adattare, valutare se stessi per capire come agire in modo diverso o
meglio in seguito), e lempowerment psicologico (costruire la sicurezza in se stessi e lautostima per sentire di poter influire sulla propria vita).
Tutte queste abilit che aiuterai a sviluppare ogni giorno, permetteranno a tuo figlio di avere
pi scelte possibili, per essere maggiormente in grado di decidere per se stesso!
Resta una quarta dimensione molto importante per favorire lautonomia, la dimensione che
rende possibile fare progressi considerabili insieme alle altre tre dimensioni, ci che
Wehmeyer chiama auto-realizzazione.
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Cosa significa "conoscere se stessi meglio"?
Per realizzare ci, tuo figlio ha bisogno sicuramente della tua presenza, della tua attenzione
e del tuo desiderio, come genitore, di sostenerlo nellacquisire un insieme di abilit illimitato.
Ci vero per te e per le fasi attraverso le quali tuo figlio passa. Piuttosto, ciascuno di noi
limitato nella sua capacit di imparare e fare esperienze? Nessuno di noi limitato,
naturalmente!
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Quando parli con gli amici, i professionisti o qualsiasi altra persona, proponi quanto segue:
1. Chiedi prima di tutto: "sei daccordo con me che le persone diversamente abili hanno
gli stessi nostri diritti?"
=> le persone solitamente rispondono " s certo!!!" (se la maggioranza delle risposte
no chiedi perch le persone diversamente abili non appartengono alla nostra
stessa razza umana)
2. Chiedi loro: "pensi di conoscere te stesso bene?" (cerca di scoprire se ogni persona
conosce se stesso come individuo).
3. Quindi chiedi: "credi che le persone che sono qui (intorno al tavolo, nella stanza delle
riunioni, nello spazio che stiamo condividendo, ecc.) ti conoscono, chi sei e cosa
senti, cos come tu conosci te stesso intimamente?"
=> dovresti ricevere risposte come: "conosco me stesso meglio di quanto gli altri
conoscono me, le persone conoscono quella parte di me che desidero mostrare o
esprimere, forse le persone conoscono cose di me che io non vedo, ma comunque
io mi conosco meglio, ecc.
4. Alla fine, chiedi: "possiamo dare alle persone diversamente abili gli stessi diritti che
noi abbiamo, in particolare possiamo riconoscere che loro conoscono se stessi meglio
delle altre persone intorno a loro? "
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=> dovresti sentire un s unanime!
5. Quindi fai questa semplice domanda: " se sei daccordo, allora quando possiamo, fai
come me e d: questo ci che tu devi fare (o anche ci che far per te) perch sono
colui che sa cosa meglio per te!?
=> In molti casi le persone che ascoltano inizieranno a pensare e realizzeranno che
assolutamente necessario prima di tutto capire che la persona diversamente abile
sente ci di cui ha bisogno, ci che lo motiva, ecc. Proprio come fai tu ogni giorno.
=> Se loro rispondono: siamo in una posizione migliore per sapere cosa una persona
diversamente abile pu fare, allora torna indietro alla domanda: sei daccordo con
me (noi) che le persone diversamente abili hanno gli stessi nostri diritti? e approfitta
del silenzio che seguir per portare il gruppo a pensare con te e ripetere gli stessi
passi che avete gi affrontato grazie a questo esempio!
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Quindi come puoi aiutare tuo figlio a conoscere e capire meglio se stesso?
Conoscere e capire meglio se stessi non c fine per questo! Tu, come noi, realizzerai ogni
giorno che si aprono continuamente nuovi ambiti di auto-comprensione! Per questo
programma, comunque, dobbiamo scegliere come aiutarti al meglio.
Quindi abbiamo deciso di enfatizzare il fatto che, con te e grazie a te, tuo figlio sar pi
vicino a ci che egli oggi e ci che desidera essere domani.
Ci che proponiamo!
Aiutare tuo figlio a conoscere e capire meglio se stesso significa dargli, e dare a te, sempre
pi risorse per comprendere quali caratteristiche lo distinguono, oltre la disabilit.
Cos, abbiamo pianificato una serie di step, da fare nel tempo, che vanno continuamente
avanti e indietro, che dovrebbero permetterti di dare il migliore supporto a tuo figlio per far
emergere ci che lui .
La nostra proposta pu essere divisa in sei punti (che puoi completare con ogni altro
contributo che ritieni utile e importante nella vita di ogni giorno):
1. Parlare di me per conoscermi meglio (chi sono? Chi sono le persone intorno a me? La
mia disabilit? Parliamone!)
2. Cosa mi piace e cosa non mi piace!
Cosa mi piacerebbe (e cosa ne dici di parlare del mio futuro?)
3. I miei punti di forza e i miei punti deboli (parlare di ci che facile e di ci che trovo
difficile adesso)
4. Capire il mio ambiente
5. Capire le emozioni (le mie e quelle delle altre persone)
6. Essere in grado di prendere decisioni e sapere come portarle avanti
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4.2 Parte pratica
Proporremo adesso delle situazioni specifiche e proveremo a suggerire alcune cose che puoi
fare con tuo figlio ogni giorno in modo che lui sappia pi cose su se stesso.
Abbiamo visto che preferibile usare strumenti concreti per avere migliori possibilit di
raggiungere buoni risultati. Semplicemente parlare con la persona non sempre sufficiente.
Devi anche costruire qualcosa di concreto con lui per aiutarlo a pensare e capire.
Qualunque sia la disabilit di tuo figlio, ti incoraggiamo a lavorare con lui usando alcuni
strumenti che proponiamo, ma anche a creare tu stesso degli strumenti che possono
soddisfare i bisogni del figlio ancora meglio. Tu sei la persona che lo conosce meglio!
C solo un vero indicatore per questo: ci che tuo figlio ti dice (anche senza parlare)!
Al contrario, non c ununica soluzione miracolosa, nessuno strumento gi pronto che
perfettamente adatto a tutti.
Lesperienza mostra, comunque, che pi strumenti sono creati da e per una persona, pi questa
persona in grado di padroneggiarli e fare ci che lo aiuta a conoscersi e capirsi meglio.
Il nostro suggerimento:
x
Prova tutti i tipi di strumenti diversi (strumenti del programma e-SUNET o di altri
programmi), anche quelli che non sembrano perfettamente adattabili, e stai ben
attento alle reazioni di tuo figlio => se dai a tuo figlio lopportunit di esprimere ci
che gli piace e ci che non gli piace, hai gi iniziato a permettere a lui di conoscersi
meglio (saper dire cosa bene per lui).
Non c un singolo approccio. Usa qualsiasi metodo se funziona: scrivere (in modo
tradizionale o per esempio con sillabe di diversi colori), foto, immagini, disegni,
pittogrammi, segni Ci che conta che tuo figlio sia il pi possibile a suo agio
durante questo scambio che hai con lui. Pi si sente a suo agio con i materiali, pi
spazio avr per organizzare i suoi pensieri in modo efficace per lui.
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x
Tieni nota di ci che fai, cos che puoi controllare regolarmente cosa hai fatto con il
tuo bambino, quali progressi lui ha conseguito, cosa cambiato, ecc. => questo
permetter allintera famiglia di vedere che il progresso reale, a volte pu essere
lento, ma reale!
x Alcuni utilizzano il portfolio in cui annotare tutto ci che fate insieme nel tempo. Ma
puoi anche usare un raccoglitore, un blocco note, delle carte, un data base digitale di
foto, ecc.
x Imparare a conoscere meglio se stessi un processo, come abbiamo gi detto. Un
processo significa che tu hai bisogno di tempo. C una certa logica nella serie di
punti di cui discuteremo, ma tu li puoi considerare nellordine che meglio adatto
per i bisogni di tuo figlio. Non esitare ad andare avanti e indietro tra questi punti
diversi. Vedrai presto che sono interconnessi!
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necessari per la comunicazione che hai predisposto con lui: linguaggio dei segni, braille,
ecc.).
Se il tuo bambino ha una disabilit intellettuale o un disordine psichico, avrai forse bisogno
di strumenti concreti e visivi per un periodo di tempo pi lungo.
Scegli, tra gli strumenti che proponiamo, quelli che sono pi significativi per te e per tuo
figlio. E se nessuno di essi soddisfa i tuoi bisogni, la cosa migliore da fare probabilmente
capire lapproccio che noi proponiamo per te e tuo figlio.
Come abbiamo detto, creare il proprio ritratto significa descrivere chi siamo.
E importante permettere a tuo figlio di essere in una posizione ottimale per essere in grado
di esprimere se stesso, senza provare ad aderire troppo a ci che voi, genitori o
professionisti che lo aiutate, volete o avete bisogno di sentire.
La cosa importante per noi di ottenere unimmagine che dice questo ci che credo, ci
che sento, limpressione che ho di me stesso.
Qual il modo migliore per farlo? In altre parole, qual il modo migliore per permettere alla
persona, tuo figlio, di dire ci che pensa davvero e allo stesso tempo, permettergli di situare
se stesso in relazione con altre persone, nella famiglia, nel gruppo di amici, con i colleghi di
lavoro, in una relazione con un alter-ego (emotiva, di amicizia, relazione romantica o
sociale)?
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(forse alcuni di quelli che noi presentiamo) per permettere al figlio di parlare di s.
Ci richiede che tuo figlio sia in grado di dire chi senza limiti, che si senta libero di
dire qualunque cosa, anche ci che pu sembrare strano o sorprendente per lui o
anche per te.
- insert AVS Nomie class class project video
Confrontare i ritratti significa avere una luce diversa su qualcosa, unaltra percezione,
in questo caso la tua propria. E quindi un modo per aprire gli spazi al dialogo e al
pensiero permettendo a ogni persona, a te come a tuo figlio, di considerare che il
modo in cui noi percepiamo, non necessariamente quello con cui i genitori ci
vedono. Forse, in effetti, cos, queste percezioni vanno molto al di l della disabilit.
Forse hanno a che fare con il rapporto tra genitori e figli. La cosa importante non
dire chi ha ragione e chi ha torto. Come iniziare un percorso insieme e alla fine
incontrarsi nel modo pi positivo possibile questo estremamente importante!
Inoltre, comparare i ritratti significa aprire se stesso a tutte le percezioni: quelle dei
genitori naturalmente, ma anche quelle dei fratelli e delle sorelle, degli zii, dei nonni,
degli amici di famiglia, ecc. => confrontare i ritratti significa dare a ciascuno
lopportunit di beneficiare della percezione degli altri.
Infine, confrontare i ritratti significa svelare noi stessi, quindi parlare di tutto: chi
sono, dove sono, cosa faccio, chi sono le persone che contano per me, ecc.
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Aiutare tuo figlio a creare il suo ritratto /Aiutare te stesso a creare il ritratto di
tuo figlio, cos come lui ti aiuta a creare il tuo
Troverai sotto molti suggerimenti per aiutare tuo figlio a descrivere chi . Ogni volta prendi
ci che ti utile, o prendi delle idee per costruire gli strumenti che si adattano meglio a tuo
figlio.
Dire chi sei significa parlare di tutto ci che sei e di tutto ci che fai!
Se tuo figlio pu scrivere e desidera scrivere per dire chi , indipendentemente dalla sua et,
suggeriscigli il momento giusto per farlo.
Se utile o necessario (questo pu dipendere dallet del bambino e/o dalla situazione), non
esitare a proporre molti momenti, uno dopo laltro, anche nellarco di pi settimane se
occorre. In ogni caso, questi momenti devono essere tranquilli, calmi, liberi da pressioni.
Se ha scelto di scrivere e parlare, durante la seconda fase (confrontare i ritratti), fai le stesse
cose. Esprimi ci che tuo figlio sembra per te, da solo e con i suoi fratelli e sorelle, con te,
con gli amici di famiglia, con i colleghi.
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Chi
sono ?...
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Se il tuo bambino non scrive o pi a suo agio con altre forme di comunicazione,
puoi usare quanto segue. Inoltre, pensa a confrontare i ritratti (come io vedo mio
figlio) usando lo stesso metodo e gli stessi strumenti di tuo figlio (comunicazione
semplificata, pittogrammi, foto, disegni, ecc.)
Ci che conta davvero premettere a tuo figlio di dire chi (un ragazzo, una ragazza, una donna, uno
studente, un figlio, una figlia, una mamma, un atleta, un artista, ecc.) ma anche dire dove vive (con
chi?). E cosa fa ogni giorno (attivit, qualunque esse siano). Questo perch gli strumenti che
proponiamo sono solo degli esempi tra tanti altri. Puoi usarli, oppure puoi costruire i tuoi strumenti
che saranno pi adatti per il tuo bambino e per te!
Per esempio, sotto ecco cosa Marie dice di se stessa, oggi, in un modo che adatto a lei:
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(nelle foto) : I MIEI CAPELLI SONO: CASTANI, BIONDI, CASTANI CHIARO, ROSSI, BIANCHI, GRIGI
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(nella figura): I MIEI OCCHI SONO BLU CHIARO, BLU SCURO, GRIGI, MARRONE SCURO, MARRONE
CHIARO, NERI
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Se sei una persona diversamente abile, parlare di te stesso significa anche parlare della tua disabilit.
Sappiamo tutti che non facile parlare della propria disabilit.
Ma questo un modo aggiuntivo per imparare di pi su se stessi, un modo di scambiare con gli altri le
opinioni e conoscersi meglio.
Di seguito alcune frasi per iniziare a parlare della disabilit. Non esitate, chiaramente, ad inventare le
vostre!
Usa gli strumenti di comunicazione pi adatti a tuo figlio. Lo scopo qui di conoscere
le sue risposte e soprattutto di parlare con lui!
Essere disabile significa che ho sempre bisogno di aiuto
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Lo scopo dellesercizio precedente di permetterti di capire meglio come
tuo figlio vive la sua relazione con la disabilit. Questo dovrebbe aiutarti a
trovare nuove aree di discussione con tuo figlio per aiutarlo a costruire
meglio se stesso!
Quello che hai fatto fino ad ora, per permettere a tuo figlio di conoscere e
capire se stesso meglio, un processo permanente. Cosa condividi adesso
costituisce linizio di una comprensione reciproca che pu solo crescere...
Savoir
comment
Savo
vo
voir
oiirr qui lon est cest aussi savoir
saavo
voir
ir comme
en
ntt se situer par
rapport
comment
utiliser
lenvironnement,
rap
ppo
p rt llenvironnement,
environne
e
neme
ne
m nt, savoir com
mme
me
ment
utili
ise
er lenvi
vironnement,
vi
identifier
pouvoir
po
o
r iid
dentifier
er les
er
les bonnes ressources
resssources
ou
ou
!
Permettre
Perm
met
e tre votre
v tre enfant
vo
en
nffaant de comprendre
co
om
mp
prre
end
dre son environnement
env
n ironne
ement et
et se situer
sit
itt
ituer
dedans
d
de
danss !
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Permetti a tuo figlio di capire il suo contesto e scoprire il suo
posto in esso!
Questo esercizio permetter a tuo figlio, e anche a te, di sapere e capire quali persone sono
adesso importanti per lui.
Per fare questo puoi suggerire lo stesso esercizio per tutti i contesti con cui lui in contatto
(famiglia, amici, lavoro, sport, associazioni delle quali fa parte, professionisti che lo aiutano,
ecc.). Ma ogni contesto deve essere prima di tutto considerato separatamente: mescolare
gli ambienti e classificare le persone in ordine di importanza sicuramente troppo
complicato in questa prima fase.
Se ti sembra che sia troppo difficile per tuo figlio o per te fare questo
esercizio insieme, se troppo difficile dire chi pi o meno importante nella
famiglia oggi, non fare lesercizio, ma scegli altri contesti!
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Stampa il modello nel formato pi adatto a tuo figlio (A4, A3, o anche pi
grande!) e cerca il modo migliore per compilarlo per lui. Questo pu essere
scrivendo i nomi delle persone importanti o attaccando la loro foto. Se
attacchi le foto nel modello, plastifica sia il foglio sia le foto e attaccale bene
con ladesivo!
Lo scopo di questo esercizio di permettere a te e a tuo figlio di vedere che,
via via che il tempo passa e in base alle situazioni e alle risorse, limportanza
relativa delle persone nel tuo contesto pu cambiare. Per capire ci
completamente, ti suggeriamo di fare la foto di ogni diagramma completato
e di tenere queste foto. In tal modo puoi riguardarle regolarmente e vedere
cosa cambiato e cosa rimasto uguale. Questo un buono strumento di
scambio con tuo figlio!
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Ciascuno di voi fa una lista delle cose che gli piacciano e di quelle che non gli
piacciono
Per questo, usa quegli strumenti che meglio si adattano a tuo figlio (scrivere, disegni, foto,
immagini, pittogrammi, ecc.) e anche tu usa lo stesso strumento o strumenti (ricorda che
questo ti consente di confrontare perch lo stesso linguaggio, e quindi facilita la
comprensione reciproca!).
Per esempio, ecco cosa piace a Marie...
(sulla figura MI PIACE, I LAVORI DI CASA, PREPARARE I PASTI CON MIA MADRE, IL MIO
FIDNAZATO NICOLAS, GIOCARE CON SABRINA E CLARA, I DELFINI, IL SOLE E IL CIELO BLU, IL
CANTO DEGLI UCCELLINI, GLI SPETTACOLI DI DANZA, GUARDARE FILM, SONO UNA FAN DI
JACK SPARROW E DI HARRY POTTER
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1. Per ogni elemento che tu o tuo figlio aggiungete, puoi dire, o lascia che tuo figlio dica,
perch a lui o a te piace o non piace.
Puoi anche indicare se ti piace molto o poco, davvero tanto o non proprio, ecc. E quando a te
o a tuo figlio non piace qualcosa, tu puoi indicare se tu o lui lo detestate fortemente o solo
un po.
Tutte queste cose cambieranno nel tempo e anche questo interessante!
2. Una volta che hai fatto questa lista iniziale (tu, tuo figlio, tua moglie o marito, i tuoi altri
figli, i nonni. E chi vuoi tu!) fai in modo che le persone interessate trascorrano del tempo
tra di loro a parlare.
Fai per esempio delle foto di queste sessioni condivise per farci riferimento
successivamente, e anche regolarmente.
Durante queste sessioni di scambio ogni persona presenta la sua lista agli altri e spiega (a
modo suo) cosa gli piace e cosa non gli piace e perch:
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3. Prendi del tempo con tuo figlio per guardare indietro a cosa stato scambiato tra i
membri della famiglia.
Fai questo subito per tuo figlio, o un altro giorno (il fatto che hai fatto delle foto potrebbe
essere davvero importante per attirare lattenzione di tuo figlio di nuovo).
Lobiettivo di parlare con tuo figlio di ci che ha detto e delle reazioni (positive!) dei
membri della famiglia presenti. Questo ti consentir di ritornare alla lista fatta da tuo figlio e
vedere insieme se lui ancora daccordo con essa e cosa invece cambiato dopo gli scambi
tra i membri della famiglia.
Questo anche un modo per capire che ci che siamo dipende per larga parte da quello
che sentono le persone che contano molto per noi.
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4. Proponi questa sessione a tuo figlio piuttosto regolarmente!
Non devi chiedere agli altri membri della tua famiglia di essere presenti ogni volta, ma puoi
avere delle sessioni come questa con tuo figlio come passaggi tra gli scambi con pi membri
della famiglia.
Non forzare n tuo figlio n altri membri della famiglia a seguire un
programma, e non forzare loro a partecipare alle sessioni anche se tu credi
che abbiamo il diritto di esserci! Cerca di trovare una modalit che vada
bene a tutti.
Puoi invitare le persone esterne alla famiglia (professionisti, colleghi, amici,
ecc.) a partecipare a queste sessioni condivise (devi prima chiedere ai
membri della famiglia, e soprattutto a tuo figlio, se sono daccordo). O puoi
chiedere a queste persone di avere delle sessioni di scambio con tuo figlio.
Chiedi loro di assicurarsi di prendere nota di questi momenti cos che ne
possano riparlare ancora con tuo figlio (se lui daccordo, ovviamente!)
4.2.2.2 Cosa mi piacerebbe.IL MIO FUTURO
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Parlando del futuro, permetti a tuo figlio e anche al resto della famiglia, di iniziare a pensare
alle cose al di l della vita di tutti i giorni (che ti occupa abbondantemente e ti prende gran
parte delle tue energie per essere sicuro che ognuno sta facendo del suo meglio).
Parlare del futuro d alla famiglia lopportunit di pensare insieme ai piani dei familiari, a ci
che tu e gli altri familiari pensiate sia possibile.
Ti permette di discutere di cose che sembrano complicate, di chiarificarle insieme, e di capire
perch sembrano complicate a un certo membro della famiglia. Quindi, questo un modo
per conoscersi meglio.
Parlare del futuro significa parlare del prossimo pomeriggio (se la nostra discussione avviene
nella mattina), o della prossima settimana, del prossimo anno, fra tanto tempo da ora, di
quando crescer, di quando sar vecchio
Stai iniziando a padroneggiare questo metodo, cos hai capito che stiamo
adattando questo scambio nello stesso modo di quello relativo a pensare
insieme mi piace/non mi piace!
Sentire tutto, non significa necessariamente che tu accetti e validi ci che tu ascolti cos
com.
Ascoltare tutto significa prendere in considerazione ci che mio figlio ha espresso oggi, cosa
sembra di volere e/o di cosa ha bisogno, per permettermi di essere meglio organizzato
insieme.
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Quando Nomie arrivata al nuovo centro di sostegno, quando ha incontrato i nuovi
professionisti, quando ha avuto accesso a nuove proposte che pi facilmente le
permettevano di dire chi era e chi sarebbe stata capace di essere, si sono aperte a lei nuove
possibilit.
Naturalmente con i professionisti, anche nella sua vita personale, e poi soprattutto nel modo
in cui i suoi genitori e le sue sorelle lhanno vista.
Ci ha aperto spazi di abilit e di riconoscimento e ha reso possibile a lei di sentirsi compresa
nel suo posto.
Il valore di ci non pu essere sovrastimato, per lei, per i suoi genitori e naturalmente per la
sua famiglia!
- insert excerpt 2 Nomie video open the door to my mother -
Come sempre, usa gli strumenti di comunicazione pi adatti per tuo figlio. Lo scopo
qui di conoscere le sue risposte e soprattutto di parlarne con lui. Ecco un esempio:
il modo in cui Marie vede la sua vita futura. Ti suona strano? Eppure
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(sulla figura : QUANDRO AVRO 23 ANNI, MI PIACEREBBE DIVENTARE: UNA STAR DELLA
MODA CON I PIU BEI VESTITI DEL MONDO, UNA DOMESTICA PER PIEGARE I PANNI, DARE LA
LAVATRICE, STIRARE, PULIRE I VETRIDIVENTARE UNA SUORA PER PREGARE GESU E
AIUTARE I POVERI E I MALATI)
1. Incoraggia e aiuta tuo figlio a fare una lista delle cose che desidera dopo
2. Come per lesercizio mi piace/non mi piace, trova il tempo per gli scambi tra le persone
interessate.
Per esempio, fate foto di questi momenti di condivisione cos che potete
riparlarne nella prossima sessione e anche riparlarne regolarmente
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iniziare a decidere per se stessi indipendentemente dal fatto che il
piano sia o meno fattibile.
Permettere a ogni membro della famiglia di dire cosa pensa che sia
fattibile (su cosa la famiglia pu aiutare), e cosa pensa sia pi
complicato (di nuovo, non devono essere emessi giudizi) =>
spiegare perch.
Per esempio: "tu dici che vuoi diventare un veterinario in futuro. Io
so che per diventare un veterinario devi fare degli studi molto
complicati, e non so se saranno facili per te adesso. Ma so che ci
sono molti modi di lavorare con gli animali. Forse dovremo
controllare insieme quali sono."
3. Prendi del tempo con tuo figlio per rivedere cosa stato scambiato tra i membri della
famiglia.
Fallo il prima possibile, oppure un altro giorno (in tal caso avere le foto molto importante
per attirare nuovamente lattenzione di tuo figlio).
Lo scopo di parlare di nuovo di ci che ha detto e delle reazioni (positive!) dei familiari
presenti. Questo ti consentir di affrontare nuovamente i desideri e i piani di cui ha parlato,
e vedere insieme su cosa ancora daccordo e cosa pu essere cambiato poco dopo gli
scambi tra i familiari.
E anche un modo per capire che ogni piano pu essere rivisto se la persona continua a
sentire che lei stessa a rivederli!
4. Proponi questo esercizio a tuo figlio regolarmente, in particolare ogni volta che ti rendi
conto che qualcosa cambiato nei suoi desideri per il futuro.
Non devi chiedere ad altri familiari di essere presenti ogni volta, ma puoi avere delle sessioni
come queste con tuo figlio come passaggi tra i vari scambi con pi membri della famiglia.
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5. Usa le note di tutti questi momenti (foto, portfolio, appunti, note, immagini, ecc.) per
aiutare tuo figlio a realizzare che alcune cose possono essere sembrate complicate nel
passato (indipendentemente da quanto tempo fa) e adesso questo pu essere ancora vero o
solo in parte. Altre invece possono sembrare ancora lontane ma vedremo
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4.2.3 Le mie forze e le mie debolezze
cosa posso fare da solo/cosa posso fare con laiuto/cosa ancora non posso
fare da solo
ecc.
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MODULO 4
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Fai una lista dinamica delle abilit esistenti e delle abilit ora da acquisire
Adesso sei familiare con il metodo che abbiamo usato sin dallinizio di questo modulo, vero?
Quindi sai cosa resta da fare!!!
1. Aiuta tuo figlio a fare una lista di tutte le cose che abbiamo appena menzionato (cosa
facile/difficile, quando le posso fare da solo/con aiuto, ecc.) e di tutte le cose a cui non
abbiamo pensato e che permetteranno a te e a tuo figlio di capire meglio le attivit della vita
quotidiana.
Per fare ci, ricorda tutte le situazioni di cui ha esperienza ogni giorno, usando elementi
concreti se necessario, come foto, immagini, pittogrammi
Esempio con un bambino: ricordi che ieri mi hai detto che non riuscivi ad agganciare il
bottone del tuo cappotto da solo. Guarda, questa mattina, prima di andare a scuola, ero
con tua sorella e quando sono tornata da te, il bottone era agganciato! Lo hai fatto da
solo? (risposta del bambino s) . Bene! Pensi ancora di non riuscirci mai? Ecco, adesso
puoi! Forse non ogni volta, ma tu sei capace di farlo e in futuro lo farai sempre meglio!"
Esempio con un adulto: "Lultima volta che ho incontrato il tuo assistente sociale
dellinserimento, mi ha detto che era ancora difficile per te rimanere concentrato per
unora intera sul lavoro. Ci mi ha sorpreso perch quando venuto il tuo amico a
giocare a carte oggi, tu sei rimasto molto attento per pi di unora, perch desideravi
vincere cos tanto! (possibile risposta della persona s, vero, durato molto ma
volevo tanto batterlo!!!) E davvero grandioso che tu lo possa fare! Pensi di poter fare
la stessa cosa al lavoro?
In aggiunta a questi momenti di dialogo con tuo figlio, puoi iniziare ad usare un
blocco note nel quale scrivere regolarmente quelle cose (nuove o sconosciute a te
fino a quel momento) in cui tuo figlio ha successo nel farle da solo o con aiuto. Puoi
annotare queste cose quando tu le vedi personalmente o quando qualcuno te le
racconta. Questo ti permetter non solo di arricchire i tuoi scambi ma anche di
mandare un segnale forte a tuo figlio: tu sei attento a lui molto pi spesso di
quanto lui possa pensare!
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MODULO 4
AUTO-REALIZZAZIONE
2. Crea dei momenti di scambio tra te e tuo figlio e le persone che lo aiutano a identificare le
sue abilit e le sue attitudini.
Queste persone possono essere familiari, amici, colleghi o professionistici che prestano
assistenza a tuo figlio.
Parlando di nuovo con tuo figlio, e usando gli strumenti pi adatti a lui, lo aiuterai a capire
un po meglio le cose che in grado di fare, da solo o con aiuto.
Questi dialoghi regolari (ripetere le sequenze sopra o tra due sessioni, avere una semplice
discussione con il figlio sulla situazione in cui ha avuto successo), permetter a lui di
realizzare che le cose evolvono, che adesso sa meglio come fare pi cose, e che lui ha molte
e molte abilit.
Stai permettendo a tuo figlio di guadagnare una sempre pi grande autostima, enfatizzando il fatto che le sue abilit stanno costantemente
migliorando.
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MODULO 4
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4.2.4 Capire il mio ambiente
Ti ricordi questo?
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MODULO 4
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Ti abbiamo chiesto di aiutare tuo figlio a fare questo esercizio per tutte le persone che
contano per lui (famiglia, amici, colleghi, professionisti, ecc.).
Usare questo strumento cos che puoi usare il tuo ambiente nel modo pi
efficiente possibile!
Ci che conta adesso aiutare tuo figlio a conoscere quali sono tutte le risorse disponibili
per lui, indipendentemente dal contesto (scuola, lavoro, amici, famiglia, ecc.)!
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MODULO 4
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1. Prendi del tempo per guardare i modelli che avete compilato insieme (vedi parte 4.2.1
"Parlo di me stesso per conoscermi meglio") => dovresti avere i modelli che si riferiscono alla
famiglia, gli amici, i colleghi, ecc.
2. Guarda di nuovo questi modelli con tuo figlio. Questa volta lo scopo di far classificare le
persone a tuo figlio non in base a chi conta di pi per lui emotivamente, ma in base a chi pu
aiutarlo meglio a portare avanti il suo progetto.
3. Chiedi a lui, e aiutalo se necessario, a posizionare le persone in cerchi diversi (sempre pi
lontano da lui) in base a chi lo aiuta di pi, o almeno un po, oggi, e in relazione a uno
specifico programma (andare fuori insieme, trovare un posto autonomo per vivere,
iniziare a parlare di un programma di formazione, pianificare le vacanze, ecc.).
4. Compara, insieme a tuo figlio, le differenze tra il modello compilato la prima volta (pag.
21) e quello nuovo che avete appena compilato!
Un esempio: Raphael (12 anni, con trisomia 9) andr al cinema con il suo amico di sabato tra
due settimane. Ecco qui come lui individua le persone che sono nella migliore posizione per
aiutarlo (NELLA FOTO: PADRE, MADRE, AMICI)
x Egli individua i suoi amici e Morgane (il suo insegnante di sostegno) come le
persone maggiormente in grado di essere le risorse efficaci per il suo
programma. I suoi amici gli diranno che vogliono farlo e hanno delle idee per
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la serata insieme, mentre il suo insegnante di sostegno lo aiuter a pianificare
lintero evento.
x Ci sono altre persone che sono viste come risorse ma meno coinvolte
direttamente, i suoi genitori ("pap" e "mamma"), cos come Valrie, la
logopedista, che lo aiuter con gli inviti.
Ti ricordi ora come Raphael descrive il suo ambiente nella parte 4.2.1? Lui
classifica, emotivamente, tutte le persone (o animali) che contano nella sua
vita, ad un livello maggiore o minore...
Ci non ha niente a che fare con le risorse che ha appena descritto per andare al cinema
con gli amici!
Avere sempre pi sessioni come questa per tutti i programmi di tuo figlio, gli
permetter gradualmente di capire che c una differenza tra le persone che
contano emotivamente e quelle che possono aiutarlo a realizzare un
programma. Per lui e per te questo sar un modo per distinguere cose
diverse sempre pi chiaramente e trovare le risorse pi adatte!
1. Come preferisci, crea gli strumenti da solo o stampa questo materiale (nella
dimensione pi adatta al tuo bambino)
- insert a link to blank page (see page 36) 2. Plastifica questo foglio
3. Crea quante pi risorse tu e tuo figlio potete individuare. Potete dargli dei nomi
con le etichette (per es. per Raphael) pittogrammi, foto di persone reali e loghi
Non escludere niente!
4. Plastifica tutte le risorse separatamente.
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5. Quando consideri nuovi piani, fai lesercizio in cui classifichi le risorse in base a
chi pu aiutare meglio. Fai una foto del risultato.
6. Stampa queste foto e tienile insieme agli altri strumenti che ti permettono di
vedere che tutto va avanti e che per ogni situazione ci possono essere risposte che
sono le stesse, o al contrario che possono cambiare!
Ecco un esempio di dove ci pu portare :
il
suo
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4.2.5 Capire i sentimenti (i miei e quelli delle altre persone)
Uno dei principali meccanismi nella regolazione degli scambi tra le persone la
comprensione dei sentimenti quelli propri e quelli della persona con cui stai parlando.
Per molti motivi, pu essere difficile per una persona diversamente abile esprimere le
emozioni appropriatamente.
Quando la disabilit colpisce le capacit sensoriali di una persona, il fatto che non possa
usare tutti i canali di comunicazione (vista, udito, sensazioni) pu disturbare il messaggio.
Quando tu cresci con una deficienza intellettiva pu essere difficile gestire molti canali di
comunicazione allo stesso tempo. In questo caso necessario decodificare selezionando il
canale comunicativo appropriato e le indicazioni rilevanti.
Infine, se si ha a che fare con un disordine psichico, facile pensare che lo stato danimo (lo
stato emotivo in base al quale capisco il mio ambiente in un dato momento) pu avere un
impatto forte sul modo in cui capisco le intenzioni delle persone con cui parlo.
Questo perch, per le persone diversamente abili, ma non solo per quelle,
essenziale essere aiutate a capire e gestire meglio le emozioni!
Naturalmente non esiste un unico modo per farlo! Ancora una volta la cosa pi efficace sar
avere molte esperienze quotidiane, per sperimentare situazioni e parlare di queste in modo
da decodificarle il meglio possibile.
Metti il colore che meglio risponde a ci che senti!
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disegni
felicit
rabia
tristezza
sorpresa
paura
pianto
sorpresa
disgusto
facce
felicit
rabbia
tristezza
Pittogrammi
Parole scritte
o ogni altro materiale significativo per te!... (non esitare a chiedere a professionisti, chiunque
possa essere, che fa parte della vita quotidiana di tuo figlio e lo conosce bene)
2. Prendi del tempo, il pi spesso possibile, per analizzare le situazioni che incontri, associando i
sentimenti che accompagnano queste situazioni.
Un esempio pu essere mentre tu stai guardando un film o un cartone.
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Quando senti che tuo figlio sta provando qualcosa di strano, ferma il film e chiedigli, con laiuto del
materiale che hai selezionato prima, di scegliere una parola o unimmagine (pittogramma, disegno,
ecc.) per rappresentare cosa sente.
Fai una foto di questo momento e tieni nota e accertati che puoi tornare indietro a questo momento.
Ripeti la sequenza spesso, riferendoti a momenti eccezionali (un compleanno, Natale, una gita in
aeroplano) ma anche a cose della vita di tutti i giorni: una scena che hai visto in strada, una
discussione tra fratello e sorella, un pasto che a qualcuno non piaciuto, una notte insonne, la
sensazione di essere malato (febbre o dolore), il piacere di tornare a casa dopo la scuola o il lavoro, la
gioia nellincontrare qualcuno che tu ami, il sollievo nel trovare un oggetto importante che avevi perso,
ecc.
3. Fai la stessa cosa per te stesso: descrivi, con lo stesso materiale che usa tuo figlio, i sentimenti che
provi. Se possibile, prova a descrivere i momenti che hai condiviso con tuo figlio (entrambe le vostre
reazioni alla stessa sequenza del film, la vostra reazione a ci che avete visto insieme in strada, il
sentimento di vederlo tornare a casa dopo essere stati lontani per tutti il giorno o quando torna a casa
dalle vacanze, ecc.).
Prima di tutto, importante creare dei momenti di condivisione con tuo figlio per parlare di ci che
sente dentro. Questo pu sembrare semplice, ma se vuoi una comunicazione fluida estremamente
importante!
Poi, questo un primo passo insieme che pu permettere a tuo figlio di iniziare a capire che le
emozioni non possono essere separate dalle intenzioni che abbiamo nelle nostre relazioni.
Questo pu sembrare un po complicato, ma un esempio lo render molto pi chiaro!
Esempio: Max sta festeggiando il suo 22esimo compleanno oggi (cambia il nome e let per
soddisfare la situazione che tuo figlio potrebbe avere in questo momento). Tu desideravi che tuo
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figlio si divertisse e hai pianificato con lui un pomeriggio con i suoi amici. Amici del lavoro (o di scuola,
dipende dallet di tuo figlio), del club sportivo, cugini, ecc.
Questo un momento importante per te, pieno di gioia, sensazioni piacevoli e buoni sentimenti.
Per Max un po pi complicato perch lui capisce che a 22 anni non in grado di pianificare questa
festa con i suoi amici senza il tuo aiuto. Se il tuo Max avesse otto anni, per esempio, la cosa
complicata sarebbe che vorrebbe invitare tutti i bambini del vicinato con cui giocare, ma tu sai che
soprattutto i bambini della sua classe speciale verrebbero.
Pianifica questa festa e aiuta il tuo Max a divertirsi!
Compara le emozioni che lui ha suscitato in te.
Probabilmente condividerai molti sentimenti, ma forse alcuni saranno opposti ai suoi, diversi, non
condivisi.
Ci ti permetter di iniziare (e continuare) a parlare con tuo figlio dei sentimenti che
avete provato, gli stessi o diversi a seconda delle persone e dei momenti; per capire in
quale grado le emozioni (cosa sente o esprime) influenzano la nostra relazione; per
conoscere se stessi sempre meglio e quindi essere ancora pi aperti agli altri!
5. Non esitare a ripetere questi momenti di scambio con pi persone ogni volta, per esempio con i
familiari, gli amici, i colleghi, ecc.
E attraverso molte esperienze di vita, di condivisione dei sentimenti, che tuo figlio
sar capace di costruire sistemi di adattamento sempre pi efficaci!
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Essere capaci di prendere decisioni e sapere come prenderle alla fine semplice :
x
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