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MODULO 4

AUTO-REALIZZAZIONE

MODULO 4
AUTO-REALIZZAZIONE

4.1 Introduzione e Parte teorica


Quando parliamo di empowerment dobbiamo tenere in mente che abbiamo 4 dimensioni
che aiutano le persone in situazione di disabilit ad essere in grado di fare una scelta per se
stessi.

Fino ad ora abbiamo parlato di autonomia (come saper fare le scelte per se stessi e come
saper usare le risorse disponibili), auto-regolazione (come organizzarsi, pianificare unazione
o progettare, sapersi adattare, valutare se stessi per capire come agire in modo diverso o
meglio in seguito), e lempowerment psicologico (costruire la sicurezza in se stessi e lautostima per sentire di poter influire sulla propria vita).

Tutte queste abilit che aiuterai a sviluppare ogni giorno, permetteranno a tuo figlio di avere
pi scelte possibili, per essere maggiormente in grado di decidere per se stesso!

Resta una quarta dimensione molto importante per favorire lautonomia, la dimensione che
rende possibile fare progressi considerabili insieme alle altre tre dimensioni, ci che
Wehmeyer chiama auto-realizzazione.

Contrariamente a quanto il termine pu suggerire nel linguaggio quotidiano,


auto-realizzazione non indica labilit a essere efficienti o a costruire se stessi!

Quindi, cosa significa auto-realizzazione?

Due cose che sembrano facili allapparenza:


-

Conoscere se stessi, sempre meglio

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-

Capire se stessi, cos bene come gli altri, sempre


meglio

Conoscere e capire se stessi meglio sia facile che difficile!


Se tu conosci e capisci te stesso meglio, sarai in grado di:
- Essere pi autonomo: so chi sono, quindi so come fare le scelte che sono importanti
(significative) per me
- Avere una maggiore auto-regolazione: pi conosco e capisco me stesso, pi so cosa
posso fare da solo e di quale aiuto ho bisogno
- Avere un maggiore empowerment psicologico: meglio conosco me stesso, meglio so
cosa giusto per me. Meglio capisco me stesso, pi sono in grado di prendere
importanti decisioni per aiutarmi a cambiare il percorso della mia vita come desidero
e come ho bisogno.

Auto-realizzazione, migliore conoscenza e comprensione di se stesso questi sono


dimensioni quotidiane molto semplici, che devi portare avanti per lungo tempo. Ma forse
nessuno ti ha mai detto che tutte queste cose che fai sono importanti, e che essenziale
continuare a coltivarle e anche migliorarle nel futuro!
Aiutare tuo figlio a conoscere e a capire se stesso meglio significa aiutarlo ad avere sempre
pi risorse per fare scelte pi oculate per la propria vita presente o futura come adulto. E
significa permettergli di avere la sua vita in mano sempre di pi.

Quando parliamo di auto-determinazione e di empowerment, ci che


intendiamo che tuo figlio impari a conoscersi meglio per realizzare sempre
di pi cosa meglio per lui, cosa desidera e per ottenere ci di cui ha bisogno.
Questo il tuo punto comune di riferimento. E proprio questo che ti
permetter di conoscere meglio tuo figlio com davvero. E questo ti
permetter di andare avanti nel percorso che avete definito insieme per lui.

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Cosa significa "conoscere se stessi meglio"?

Prima di tutto, dobbiamo dire che un processo.


Un processo un movimento che inizia un giorno, per esempio oggi, perch tu lo decidi con
tuo figlio, e continua senza altro scopo se non quello di permettere a tuo figlio di conoscere
se stesso sempre meglio. Questo movimento non ha fine, perch non c fine allimparare di
pi di se stessi. Ma il processo ha un obiettivo aiutare ad andare avanti insieme lungo un
percorso che diventa sempre pi chiaro alla luce delle esperienze di tuo figlio, dei suoi
pensieri, sentimenti, aspirazioni, desideri e di ci che veramente lo motiva.
Per questo il processo di conoscere meglio se stessi pu iniziare ad ogni et,
indipendentemente dalla storia di ciascuno e dal tipo di disabilit con cui si ha a che fare.

Conoscere se stessi significa iniziare a imparare come ascoltare e capire se


stessi

Per realizzare ci, tuo figlio ha bisogno sicuramente della tua presenza, della tua attenzione
e del tuo desiderio, come genitore, di sostenerlo nellacquisire un insieme di abilit illimitato.
Ci vero per te e per le fasi attraverso le quali tuo figlio passa. Piuttosto, ciascuno di noi
limitato nella sua capacit di imparare e fare esperienze? Nessuno di noi limitato,
naturalmente!

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Come puoi aiutare tuo figlio a conoscere e capire se stesso meglio?


Il existe d
Ci sono molti modi per imparare di pi di noi stessi e scoprire chi siamo. Le persone in
situazione di disabilit sono spesso abituate ad avere altre persone che dicono loro cosa
giusto per loro. I genitori a volte hanno limpressione di sapere di pi della stessa persona
disabile. Ci vero anche per i professionisti, gli assistenti sociali, gli insegnanti, i manager
nel mondo del lavoro e anche per gli amici da sempre

Fai questo "gioco", e ti divertirai


(e se non cos, ti far ragionare molto!)

Quando parli con gli amici, i professionisti o qualsiasi altra persona, proponi quanto segue:
1. Chiedi prima di tutto: "sei daccordo con me che le persone diversamente abili hanno
gli stessi nostri diritti?"
=> le persone solitamente rispondono " s certo!!!" (se la maggioranza delle risposte
no chiedi perch le persone diversamente abili non appartengono alla nostra
stessa razza umana)
2. Chiedi loro: "pensi di conoscere te stesso bene?" (cerca di scoprire se ogni persona
conosce se stesso come individuo).
3. Quindi chiedi: "credi che le persone che sono qui (intorno al tavolo, nella stanza delle
riunioni, nello spazio che stiamo condividendo, ecc.) ti conoscono, chi sei e cosa
senti, cos come tu conosci te stesso intimamente?"
=> dovresti ricevere risposte come: "conosco me stesso meglio di quanto gli altri
conoscono me, le persone conoscono quella parte di me che desidero mostrare o
esprimere, forse le persone conoscono cose di me che io non vedo, ma comunque
io mi conosco meglio, ecc.
4. Alla fine, chiedi: "possiamo dare alle persone diversamente abili gli stessi diritti che
noi abbiamo, in particolare possiamo riconoscere che loro conoscono se stessi meglio
delle altre persone intorno a loro? "

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=> dovresti sentire un s unanime!
5. Quindi fai questa semplice domanda: " se sei daccordo, allora quando possiamo, fai
come me e d: questo ci che tu devi fare (o anche ci che far per te) perch sono
colui che sa cosa meglio per te!?
=> In molti casi le persone che ascoltano inizieranno a pensare e realizzeranno che
assolutamente necessario prima di tutto capire che la persona diversamente abile
sente ci di cui ha bisogno, ci che lo motiva, ecc. Proprio come fai tu ogni giorno.
=> Se loro rispondono: siamo in una posizione migliore per sapere cosa una persona
diversamente abile pu fare, allora torna indietro alla domanda: sei daccordo con
me (noi) che le persone diversamente abili hanno gli stessi nostri diritti? e approfitta
del silenzio che seguir per portare il gruppo a pensare con te e ripetere gli stessi
passi che avete gi affrontato grazie a questo esempio!

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Quindi come puoi aiutare tuo figlio a conoscere e capire meglio se stesso?

Conoscere e capire meglio se stessi non c fine per questo! Tu, come noi, realizzerai ogni
giorno che si aprono continuamente nuovi ambiti di auto-comprensione! Per questo
programma, comunque, dobbiamo scegliere come aiutarti al meglio.
Quindi abbiamo deciso di enfatizzare il fatto che, con te e grazie a te, tuo figlio sar pi
vicino a ci che egli oggi e ci che desidera essere domani.

Ci che proponiamo!

Aiutare tuo figlio a conoscere e capire meglio se stesso significa dargli, e dare a te, sempre
pi risorse per comprendere quali caratteristiche lo distinguono, oltre la disabilit.
Cos, abbiamo pianificato una serie di step, da fare nel tempo, che vanno continuamente
avanti e indietro, che dovrebbero permetterti di dare il migliore supporto a tuo figlio per far
emergere ci che lui .
La nostra proposta pu essere divisa in sei punti (che puoi completare con ogni altro
contributo che ritieni utile e importante nella vita di ogni giorno):
1. Parlare di me per conoscermi meglio (chi sono? Chi sono le persone intorno a me? La
mia disabilit? Parliamone!)
2. Cosa mi piace e cosa non mi piace!
Cosa mi piacerebbe (e cosa ne dici di parlare del mio futuro?)
3. I miei punti di forza e i miei punti deboli (parlare di ci che facile e di ci che trovo
difficile adesso)
4. Capire il mio ambiente
5. Capire le emozioni (le mie e quelle delle altre persone)
6. Essere in grado di prendere decisioni e sapere come portarle avanti

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4.2 Parte pratica
Proporremo adesso delle situazioni specifiche e proveremo a suggerire alcune cose che puoi
fare con tuo figlio ogni giorno in modo che lui sappia pi cose su se stesso.
Abbiamo visto che preferibile usare strumenti concreti per avere migliori possibilit di
raggiungere buoni risultati. Semplicemente parlare con la persona non sempre sufficiente.
Devi anche costruire qualcosa di concreto con lui per aiutarlo a pensare e capire.
Qualunque sia la disabilit di tuo figlio, ti incoraggiamo a lavorare con lui usando alcuni
strumenti che proponiamo, ma anche a creare tu stesso degli strumenti che possono
soddisfare i bisogni del figlio ancora meglio. Tu sei la persona che lo conosce meglio!

Come puoi dire se ci che proponi adatto a tuo figlio?

C solo un vero indicatore per questo: ci che tuo figlio ti dice (anche senza parlare)!
Al contrario, non c ununica soluzione miracolosa, nessuno strumento gi pronto che
perfettamente adatto a tutti.
Lesperienza mostra, comunque, che pi strumenti sono creati da e per una persona, pi questa
persona in grado di padroneggiarli e fare ci che lo aiuta a conoscersi e capirsi meglio.

Il nostro suggerimento:
x

Prova tutti i tipi di strumenti diversi (strumenti del programma e-SUNET o di altri
programmi), anche quelli che non sembrano perfettamente adattabili, e stai ben
attento alle reazioni di tuo figlio => se dai a tuo figlio lopportunit di esprimere ci
che gli piace e ci che non gli piace, hai gi iniziato a permettere a lui di conoscersi
meglio (saper dire cosa bene per lui).

Non c un singolo approccio. Usa qualsiasi metodo se funziona: scrivere (in modo
tradizionale o per esempio con sillabe di diversi colori), foto, immagini, disegni,
pittogrammi, segni Ci che conta che tuo figlio sia il pi possibile a suo agio
durante questo scambio che hai con lui. Pi si sente a suo agio con i materiali, pi
spazio avr per organizzare i suoi pensieri in modo efficace per lui.

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x

Tieni nota di ci che fai, cos che puoi controllare regolarmente cosa hai fatto con il
tuo bambino, quali progressi lui ha conseguito, cosa cambiato, ecc. => questo
permetter allintera famiglia di vedere che il progresso reale, a volte pu essere
lento, ma reale!

x Alcuni utilizzano il portfolio in cui annotare tutto ci che fate insieme nel tempo. Ma
puoi anche usare un raccoglitore, un blocco note, delle carte, un data base digitale di
foto, ecc.
x Imparare a conoscere meglio se stessi un processo, come abbiamo gi detto. Un
processo significa che tu hai bisogno di tempo. C una certa logica nella serie di
punti di cui discuteremo, ma tu li puoi considerare nellordine che meglio adatto
per i bisogni di tuo figlio. Non esitare ad andare avanti e indietro tra questi punti
diversi. Vedrai presto che sono interconnessi!

4.2.1 Parlare di me stesso per conoscermi meglio


Ci sono molti modi di parlare di se stessi! Dire chi sei significa che devi fare delle scelte,
perch quando fai una scelta puoi dire che cosa conosci, in cosa credi, cosa ti piacerebbe,
come reagiresti, cosa gli altri vorrebbero da te, ecc.
Discuteremo molti di questi punti nel capitolo sullauto-realizzazione. Prima di tutto,
suggeriamo di aiutare tuo figlio a costruire il suo ritratto!

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Questo programma indirizzato a tutti i genitori e alle persone diversamente abili.


C una grande variet di situazioni di disabilit e ogni individuo, indipendentemente dalla
situazione di disabilit, ha la sua personalit. Per ognuno di noi ci sono approcci diversi e gli
strumenti sono pi o meno utili, pi o meno accessibili e pi o meno necessari.
In tutte le situazioni pratiche che andiamo a proporre adesso cercheremo di essere sicuri che
le nostre proposte siano utili a ciascuno di voi. Ma per fare ci, tu, insieme a tuo figlio, devi
trovare il metodo e lo strumento che pi si adatta alla tua situazione.

Crea il tuo ritratto: come ti sembra?

Creare il tuo ritratto significa descrive chi sei tu.


Pensi che sia facile per te? Sarai capace di dire esattamente chi sei adesso?
Come pensi che sia per le persone diversamente abili?
Spesso hanno unimmagine di s basata sullimmagine che noi comunichiamo a loro. Questa
non necessariamente positiva, spesso segnata da varie difficolt legate alla disabilit, che
rendono le cose complicate e quindi per loro pi difficile che per gli altri.
Parliamo qui dellauto-realizzazione, arrivare a conoscere e capire meglio se stessi. Quindi,
qual la cosa che importante per noi?

Aiuta la persona, tuo figlio, ad essere in grado di descrivere se stesso come si


vede realmente e a guardare la sua percezione faccia a faccia
Per fare ci, il tuo approccio dipender dallet di tuo figlio.
Puoi aiutare il tuo bambino a capire chi sempre meglio sin dalla prima infanzia.
Se il tuo bambino molto giovane, per esempio ha meno di 10 anni, dovrai aiutarlo
abbastanza.
Se il tuo bambino ha una disabilit sensoriale o motoria, pi grande e pi probabile che
tu abbia con lui un dialogo che richiede pochi strumenti materiali (eccetto per quelli

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necessari per la comunicazione che hai predisposto con lui: linguaggio dei segni, braille,
ecc.).
Se il tuo bambino ha una disabilit intellettuale o un disordine psichico, avrai forse bisogno
di strumenti concreti e visivi per un periodo di tempo pi lungo.

Scegli, tra gli strumenti che proponiamo, quelli che sono pi significativi per te e per tuo
figlio. E se nessuno di essi soddisfa i tuoi bisogni, la cosa migliore da fare probabilmente
capire lapproccio che noi proponiamo per te e tuo figlio.

Come puoi aiutare tuo figlio a creare il suo ritratto?

Come abbiamo detto, creare il proprio ritratto significa descrivere chi siamo.
E importante permettere a tuo figlio di essere in una posizione ottimale per essere in grado
di esprimere se stesso, senza provare ad aderire troppo a ci che voi, genitori o
professionisti che lo aiutate, volete o avete bisogno di sentire.
La cosa importante per noi di ottenere unimmagine che dice questo ci che credo, ci
che sento, limpressione che ho di me stesso.
Qual il modo migliore per farlo? In altre parole, qual il modo migliore per permettere alla
persona, tuo figlio, di dire ci che pensa davvero e allo stesso tempo, permettergli di situare
se stesso in relazione con altre persone, nella famiglia, nel gruppo di amici, con i colleghi di
lavoro, in una relazione con un alter-ego (emotiva, di amicizia, relazione romantica o
sociale)?

Confrontare i ritratti come strumenti per condividere con tutti la conoscenza


di s

Confrontare i ritratti significa molte cose:


-

La cosa pi importante avere, prima di tutto e soprattutto, il ritratto della persona


stessa, tuo figlio => e per questo devi disporre di tutti gli strumenti disponibili

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(forse alcuni di quelli che noi presentiamo) per permettere al figlio di parlare di s.
Ci richiede che tuo figlio sia in grado di dire chi senza limiti, che si senta libero di
dire qualunque cosa, anche ci che pu sembrare strano o sorprendente per lui o
anche per te.
- insert AVS Nomie class class project video

Confrontare i ritratti significa avere una luce diversa su qualcosa, unaltra percezione,
in questo caso la tua propria. E quindi un modo per aprire gli spazi al dialogo e al
pensiero permettendo a ogni persona, a te come a tuo figlio, di considerare che il
modo in cui noi percepiamo, non necessariamente quello con cui i genitori ci
vedono. Forse, in effetti, cos, queste percezioni vanno molto al di l della disabilit.
Forse hanno a che fare con il rapporto tra genitori e figli. La cosa importante non
dire chi ha ragione e chi ha torto. Come iniziare un percorso insieme e alla fine
incontrarsi nel modo pi positivo possibile questo estremamente importante!

Inoltre, comparare i ritratti significa aprire se stesso a tutte le percezioni: quelle dei
genitori naturalmente, ma anche quelle dei fratelli e delle sorelle, degli zii, dei nonni,
degli amici di famiglia, ecc. => confrontare i ritratti significa dare a ciascuno
lopportunit di beneficiare della percezione degli altri.

Infine, confrontare i ritratti significa svelare noi stessi, quindi parlare di tutto: chi
sono, dove sono, cosa faccio, chi sono le persone che contano per me, ecc.

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Aiutare tuo figlio a creare il suo ritratto /Aiutare te stesso a creare il ritratto di
tuo figlio, cos come lui ti aiuta a creare il tuo

Ricorda che lo scopo di permettere a tuo figlio, indipendentemente dallet e dalla


situazione di disabilit, di dire apertamente chi .
Per questo durante la prima parte dovrai proporre gli strumenti pi adatti affinch lui dica
chi .
Non solo gli strumenti, ma anche gli spazi e i momenti! Tu solo conosci quelli giusti e tu solo
puoi scegliere.

Troverai sotto molti suggerimenti per aiutare tuo figlio a descrivere chi . Ogni volta prendi
ci che ti utile, o prendi delle idee per costruire gli strumenti che si adattano meglio a tuo
figlio.

Dire chi sei significa parlare di tutto ci che sei e di tutto ci che fai!

Se tuo figlio pu scrivere e desidera scrivere per dire chi , indipendentemente dalla sua et,
suggeriscigli il momento giusto per farlo.
Se utile o necessario (questo pu dipendere dallet del bambino e/o dalla situazione), non
esitare a proporre molti momenti, uno dopo laltro, anche nellarco di pi settimane se
occorre. In ogni caso, questi momenti devono essere tranquilli, calmi, liberi da pressioni.
Se ha scelto di scrivere e parlare, durante la seconda fase (confrontare i ritratti), fai le stesse
cose. Esprimi ci che tuo figlio sembra per te, da solo e con i suoi fratelli e sorelle, con te,
con gli amici di famiglia, con i colleghi.

Sii sempre positivo! Gioca il gioco di descrivere il tuo bambino, ma non


opporre mai qualcosa e prova sempre a essere il pi vicino possibile a lui!

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Se tuo figlio desidera scrivere (descrivere) chi , suggeriscigli questo strumento


(usalo anche te per descrivere tuo figlio e avere un momento condiviso durante il
quale potete confrontare le percezioni):

Chi

sono ?...

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Se il tuo bambino non scrive o pi a suo agio con altre forme di comunicazione,
puoi usare quanto segue. Inoltre, pensa a confrontare i ritratti (come io vedo mio
figlio) usando lo stesso metodo e gli stessi strumenti di tuo figlio (comunicazione
semplificata, pittogrammi, foto, disegni, ecc.)
Ci che conta davvero premettere a tuo figlio di dire chi (un ragazzo, una ragazza, una donna, uno
studente, un figlio, una figlia, una mamma, un atleta, un artista, ecc.) ma anche dire dove vive (con
chi?). E cosa fa ogni giorno (attivit, qualunque esse siano). Questo perch gli strumenti che
proponiamo sono solo degli esempi tra tanti altri. Puoi usarli, oppure puoi costruire i tuoi strumenti
che saranno pi adatti per il tuo bambino e per te!
Per esempio, sotto ecco cosa Marie dice di se stessa, oggi, in un modo che adatto a lei:

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(nelle foto) : I MIEI CAPELLI SONO: CASTANI, BIONDI, CASTANI CHIARO, ROSSI, BIANCHI, GRIGI

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(nella figura): I MIEI OCCHI SONO BLU CHIARO, BLU SCURO, GRIGI, MARRONE SCURO, MARRONE
CHIARO, NERI

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Se sei una persona diversamente abile, parlare di te stesso significa anche parlare della tua disabilit.
Sappiamo tutti che non facile parlare della propria disabilit.
Ma questo un modo aggiuntivo per imparare di pi su se stessi, un modo di scambiare con gli altri le
opinioni e conoscersi meglio.
Di seguito alcune frasi per iniziare a parlare della disabilit. Non esitate, chiaramente, ad inventare le
vostre!

Usa gli strumenti di comunicazione pi adatti a tuo figlio. Lo scopo qui di conoscere
le sue risposte e soprattutto di parlare con lui!
Essere disabile significa che ho sempre bisogno di aiuto

Se sei disabile non puoi fare tutto da solo

Se sei disabile le altre persone sanno cosa meglio per te

Se sei disabile dipendi da altre persone

Se sei disabile difficile avere amici

Se sei disabile sei solo

Se sei disabile sei titolato ad avere molti piani

Se sei disabile sei come le altre persone

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Lo scopo dellesercizio precedente di permetterti di capire meglio come
tuo figlio vive la sua relazione con la disabilit. Questo dovrebbe aiutarti a
trovare nuove aree di discussione con tuo figlio per aiutarlo a costruire
meglio se stesso!

Quello che hai fatto fino ad ora, per permettere a tuo figlio di conoscere e
capire se stesso meglio, un processo permanente. Cosa condividi adesso
costituisce linizio di una comprensione reciproca che pu solo crescere...

Conoscere e capire meglio se stessi un processo permanente, ma non solo


relativo a noi stessi. Richiede anche di conoscere e capire lambiente in cui
viviamo.

Qual lo scopo di conoscere lambiente di ciascuno?

Savoir
comment
Savo
vo
voir
oiirr qui lon est cest aussi savoir
saavo
voir
ir comme
en
ntt se situer par
rapport
comment
utiliser
lenvironnement,
rap
ppo
p rt llenvironnement,
environne
e
neme
ne
m nt, savoir com
mme
me
ment
utili
ise
er lenvi
vironnement,
vi
identifier
pouvoir
po
o
r iid
dentifier
er les
er
les bonnes ressources
resssources
ou
ou
!

Permettre
Perm
met
e tre votre
v tre enfant
vo
en
nffaant de comprendre
co
om
mp
prre
end
dre son environnement
env
n ironne
ement et
et se situer
sit
itt
ituer
dedans
d
de
danss !

Conoscere chi siamo significa anche conoscere la situazione di se stessi in


relazione al contesto in cui si vive, conoscere come usare lambiente ed
essere in grado di identificare le risorse disponibili!

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Permetti a tuo figlio di capire il suo contesto e scoprire il suo
posto in esso!

Questo esercizio permetter a tuo figlio, e anche a te, di sapere e capire quali persone sono
adesso importanti per lui.
Per fare questo puoi suggerire lo stesso esercizio per tutti i contesti con cui lui in contatto
(famiglia, amici, lavoro, sport, associazioni delle quali fa parte, professionisti che lo aiutano,
ecc.). Ma ogni contesto deve essere prima di tutto considerato separatamente: mescolare
gli ambienti e classificare le persone in ordine di importanza sicuramente troppo
complicato in questa prima fase.

Se ti sembra che sia troppo difficile per tuo figlio o per te fare questo
esercizio insieme, se troppo difficile dire chi pi o meno importante nella
famiglia oggi, non fare lesercizio, ma scegli altri contesti!

Usa il diagramma vuoto sotto e compilalo > pi vicine le persone sono al


centro (IO) pi importanti sono per me.
In base allet di tuo figlio e su cosa pi o meno facile per lui, come quando avete
confrontato i ritratti, puoi anche lasciarlo compilare il diagramma da solo con la sua classifica
o aiutarlo a compilarlo.
Ancora una volta lo scopo di permettere di parlare, di scambiarsi e di confrontarsi. Non ci
sono risposte giuste o sbagliate. Soprattutto, questo esercizio ti consente di identificare
meglio i punti di riferimento nellambiente, per determinare se si tratta di situazioni vicine al
figlio (famiglia o amici, per esempio), o situazioni pi distanti.

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Stampa il modello nel formato pi adatto a tuo figlio (A4, A3, o anche pi
grande!) e cerca il modo migliore per compilarlo per lui. Questo pu essere
scrivendo i nomi delle persone importanti o attaccando la loro foto. Se
attacchi le foto nel modello, plastifica sia il foglio sia le foto e attaccale bene
con ladesivo!
Lo scopo di questo esercizio di permettere a te e a tuo figlio di vedere che,
via via che il tempo passa e in base alle situazioni e alle risorse, limportanza
relativa delle persone nel tuo contesto pu cambiare. Per capire ci
completamente, ti suggeriamo di fare la foto di ogni diagramma completato
e di tenere queste foto. In tal modo puoi riguardarle regolarmente e vedere
cosa cambiato e cosa rimasto uguale. Questo un buono strumento di
scambio con tuo figlio!

Per esempio, questo come Raphael descrive il suo ambiente ora...

Stai adesso aiutando tuo figlio a capire e conoscere se stesso meglio.


Grazie a te, lui ha iniziato a descrivere se stesso, a dire chi , cos come a situarsi meglio in
relazione a se stesso, a te, al suo ambiente. Forse questa stata lopportunit per andare
oltre la descrizione iniziale (colore degli occhi, capelli, pelle, dimensione, peso, ecc.) o quella
fattuale (et, sesso, fratelli e sorelle, ecc.) e per iniziare a parlare di questioni pi personali.
Ci pu essere qualcosa che pu essere ovvio, ma che non facciamo mai con nostro figlio, a
volte qualcosa di importante che pu aiutare la persona a conoscersi meglio, ad affermarsi,
ad essere capace di dire cosa importante: a dire ci che le piace o non le piace, o non
vuole!

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4.2.2 Cosa mi piace e cosa non mi piace! Cosa mi piacerebbe


4.2.2.1 Cosa mi piace e cosa non mi piace!
Hai probabilmente iniziato ad aiutare tuo figlio a dire cosa gli piace e cosa non gli piace e
cosa vorrebbe per il suo futuro. Gli strumenti che abbiamo proposto (vedi pag. 15 e 16)
hanno a che fare con queste domande, per esempio.
Quando sostieni una persona disabile nel percorso di auto-determinazione, tu vedrai ogni
giorno che meglio uno conosce se stesso, maggiore sicurezza in s ed empowerment
psicologico acquisisce, e aumenta anche lauto-regolazione per fare scelte sempre pi sagge
e trovare approcci sempre pi di aiuto autonomia!
Questo perch conoscere meglio se stessi un processo permanente che noi possiamo
rafforzare giorno per giorno.
Per riuscire in ci, questi 2 elementi sono indispensabili:
x

Aumentare i momenti di condivisione, di esperienze e di scambi

Ci rende possibile acquisire sempre di pi auto-conoscenza


x

Tenere nota (concreta, visibile) di tutti i momenti di scambio attraverso i quali


aiuti tuo figlio a conoscere e capire meglio se stesso
Questo rende possibile non solo avere una sempre maggiore autoconoscenza, ma mostra anche che ci che caratterizza un individuo
non fisso, ma cambia via via che il tempo passa

Un esercizio da ripetere molto spesso per imparare di pi su se stessi e sugli


altri!

Lobiettivo di quanto proponiamo di permettere a tuo figlio di conoscere se stesso meglio.


Crediamo che questi esercizi possano essere utili a tutti i membri della famiglia.
Sicuramente, conoscere te stesso meglio consente a tuo figlio di conoscersi meglio. Per
esempio se tuo figlio capisce meglio le tue aspettative, pu comprendere pi facilmente
perch un suo comportamento causa una certa risposta da parte tua

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Ciascuno di voi fa una lista delle cose che gli piacciano e di quelle che non gli
piacciono
Per questo, usa quegli strumenti che meglio si adattano a tuo figlio (scrivere, disegni, foto,
immagini, pittogrammi, ecc.) e anche tu usa lo stesso strumento o strumenti (ricorda che
questo ti consente di confrontare perch lo stesso linguaggio, e quindi facilita la
comprensione reciproca!).
Per esempio, ecco cosa piace a Marie...
(sulla figura MI PIACE, I LAVORI DI CASA, PREPARARE I PASTI CON MIA MADRE, IL MIO
FIDNAZATO NICOLAS, GIOCARE CON SABRINA E CLARA, I DELFINI, IL SOLE E IL CIELO BLU, IL
CANTO DEGLI UCCELLINI, GLI SPETTACOLI DI DANZA, GUARDARE FILM, SONO UNA FAN DI
JACK SPARROW E DI HARRY POTTER

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1. Per ogni elemento che tu o tuo figlio aggiungete, puoi dire, o lascia che tuo figlio dica,
perch a lui o a te piace o non piace.
Puoi anche indicare se ti piace molto o poco, davvero tanto o non proprio, ecc. E quando a te
o a tuo figlio non piace qualcosa, tu puoi indicare se tu o lui lo detestate fortemente o solo
un po.
Tutte queste cose cambieranno nel tempo e anche questo interessante!

2. Una volta che hai fatto questa lista iniziale (tu, tuo figlio, tua moglie o marito, i tuoi altri
figli, i nonni. E chi vuoi tu!) fai in modo che le persone interessate trascorrano del tempo
tra di loro a parlare.

La cosa pi importante che tuo figlio sia capace di ricevere qualcosa da


questi momenti come una migliore conoscenza e comprensione di se stesso
come individuo. Questo spiega perch essenziale che tali scambi
avvengano quando il figlio ha tempo libero, che i mezzi di comunicazione pi
appropriati siano utilizzati e che non vengano fatti aggiustamenti al
programma!

Se tuo figlio ha una bassa concentrazione e attenzione, dividi questi esercizi


in varie sessioni in tempi diversi. Questo non davvero un problema!

Fai per esempio delle foto di queste sessioni condivise per farci riferimento
successivamente, e anche regolarmente.

Durante queste sessioni di scambio ogni persona presenta la sua lista agli altri e spiega (a
modo suo) cosa gli piace e cosa non gli piace e perch:

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Aiuta i tuoi bambini (tutti i bambini possono essere aiutati in


questo esercizio), se necessario, a riformulare ci che dicono per
essere sicuri che hanno capito correttamente

Sii sicuro che c uno spazio dove ognuno pu parlare liberamente


senza essere giudicato o senza che altri lo possano influenzare

Sii sicuro che ognuno possa esprimere il suo accordo o disaccordo


(senza essere giudicato).
Esempio: "tu mi dici che ami andare a lavorare ma non dici la
stessa cosa al tuo educatore. Al contrario, gli dici che ne hai
abbastanza. Forse pensi che anche importante per me che tu non
permetta a te stesso di dirmi cosa pensi realmente. Sono pronto ad
ascoltare cosa davvero importante per te. "

Annota tutto ci (puoi anche fare delle foto di questi momenti)

3. Prendi del tempo con tuo figlio per guardare indietro a cosa stato scambiato tra i
membri della famiglia.
Fai questo subito per tuo figlio, o un altro giorno (il fatto che hai fatto delle foto potrebbe
essere davvero importante per attirare lattenzione di tuo figlio di nuovo).
Lobiettivo di parlare con tuo figlio di ci che ha detto e delle reazioni (positive!) dei
membri della famiglia presenti. Questo ti consentir di ritornare alla lista fatta da tuo figlio e
vedere insieme se lui ancora daccordo con essa e cosa invece cambiato dopo gli scambi
tra i membri della famiglia.

Questo anche un modo per capire che ci che siamo dipende per larga parte da quello
che sentono le persone che contano molto per noi.

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4. Proponi questa sessione a tuo figlio piuttosto regolarmente!
Non devi chiedere agli altri membri della tua famiglia di essere presenti ogni volta, ma puoi
avere delle sessioni come questa con tuo figlio come passaggi tra gli scambi con pi membri
della famiglia.
Non forzare n tuo figlio n altri membri della famiglia a seguire un
programma, e non forzare loro a partecipare alle sessioni anche se tu credi
che abbiamo il diritto di esserci! Cerca di trovare una modalit che vada
bene a tutti.
Puoi invitare le persone esterne alla famiglia (professionisti, colleghi, amici,
ecc.) a partecipare a queste sessioni condivise (devi prima chiedere ai
membri della famiglia, e soprattutto a tuo figlio, se sono daccordo). O puoi
chiedere a queste persone di avere delle sessioni di scambio con tuo figlio.
Chiedi loro di assicurarsi di prendere nota di questi momenti cos che ne
possano riparlare ancora con tuo figlio (se lui daccordo, ovviamente!)
4.2.2.2 Cosa mi piacerebbe.IL MIO FUTURO

27

MODULO 4
AUTO-REALIZZAZIONE
Parlando del futuro, permetti a tuo figlio e anche al resto della famiglia, di iniziare a pensare
alle cose al di l della vita di tutti i giorni (che ti occupa abbondantemente e ti prende gran
parte delle tue energie per essere sicuro che ognuno sta facendo del suo meglio).
Parlare del futuro d alla famiglia lopportunit di pensare insieme ai piani dei familiari, a ci
che tu e gli altri familiari pensiate sia possibile.
Ti permette di discutere di cose che sembrano complicate, di chiarificarle insieme, e di capire
perch sembrano complicate a un certo membro della famiglia. Quindi, questo un modo
per conoscersi meglio.
Parlare del futuro significa parlare del prossimo pomeriggio (se la nostra discussione avviene
nella mattina), o della prossima settimana, del prossimo anno, fra tanto tempo da ora, di
quando crescer, di quando sar vecchio

Stai iniziando a padroneggiare questo metodo, cos hai capito che stiamo
adattando questo scambio nello stesso modo di quello relativo a pensare
insieme mi piace/non mi piace!

Lo scopo di questo esercizio di permetterti di SENTIRE TUTTO sui piani di


tuo figlio!

Sentire tutto, non significa necessariamente che tu accetti e validi ci che tu ascolti cos
com.
Ascoltare tutto significa prendere in considerazione ci che mio figlio ha espresso oggi, cosa
sembra di volere e/o di cosa ha bisogno, per permettermi di essere meglio organizzato
insieme.

Ti ricordi i piani pazzi di Nomie? Il suo desiderio di lavorare nonostante la


sua tetraplegia ! ...
- insert link to video Che strana idea!!! Eppure...

28

MODULO 4
AUTO-REALIZZAZIONE
Quando Nomie arrivata al nuovo centro di sostegno, quando ha incontrato i nuovi
professionisti, quando ha avuto accesso a nuove proposte che pi facilmente le
permettevano di dire chi era e chi sarebbe stata capace di essere, si sono aperte a lei nuove
possibilit.
Naturalmente con i professionisti, anche nella sua vita personale, e poi soprattutto nel modo
in cui i suoi genitori e le sue sorelle lhanno vista.
Ci ha aperto spazi di abilit e di riconoscimento e ha reso possibile a lei di sentirsi compresa
nel suo posto.
Il valore di ci non pu essere sovrastimato, per lei, per i suoi genitori e naturalmente per la
sua famiglia!
- insert excerpt 2 Nomie video open the door to my mother -

Chiedi (aiutalo se necessario) a tuo figlio di fare un a lista di tutto ci che


desidera per dopo.
Non porre limiti e lascia che tuo figlio dica cosa gli interessa per la sua vita futura, se sono
cose semplici per domani o (nella tua opinione) sono complicate per pi avanti!

Come sempre, usa gli strumenti di comunicazione pi adatti per tuo figlio. Lo scopo
qui di conoscere le sue risposte e soprattutto di parlarne con lui. Ecco un esempio:
il modo in cui Marie vede la sua vita futura. Ti suona strano? Eppure

29

MODULO 4
AUTO-REALIZZAZIONE
(sulla figura : QUANDRO AVRO 23 ANNI, MI PIACEREBBE DIVENTARE: UNA STAR DELLA
MODA CON I PIU BEI VESTITI DEL MONDO, UNA DOMESTICA PER PIEGARE I PANNI, DARE LA
LAVATRICE, STIRARE, PULIRE I VETRIDIVENTARE UNA SUORA PER PREGARE GESU E
AIUTARE I POVERI E I MALATI)
1. Incoraggia e aiuta tuo figlio a fare una lista delle cose che desidera dopo

2. Come per lesercizio mi piace/non mi piace, trova il tempo per gli scambi tra le persone
interessate.

La cosa pi importante che tuo figlio sia in grado di ricavare da questi


momenti una pi intima conoscenza e comprensione della persona che .
Questo perch essenziale che questi scambi abbiano luogo quando il figlio
ha tempo libero, i mezzi appropriati per la comunicazione, e senza che venga
emesso alcun giudizio!

Se tuo figlio ha una bassa concentrazione e bassa capacit di attenzione,


dividi gli esercizi in varie sessioni da svolgersi in tempi diversi. Questo non
davvero un problema!

Per esempio, fate foto di questi momenti di condivisione cos che potete
riparlarne nella prossima sessione e anche riparlarne regolarmente

Durante questi momenti di scambio, dovresti essere sicura che tu:


Aiuterai tuo figlio, se necessario, a riformulare ci che ha detto per
essere sicura che lui esprima davvero ci che vuole e che tutti
capiscano e

sarai sicura di avere spazio per parlare liberamente senza essere


giudicato e senza che nessuno cerchi di influenzarti: ascolta i piani
di tuo figlio e non essere spaventato dallidea che possano
diventare realt: => parlare dei piani significa prima di tutto

30

MODULO 4
AUTO-REALIZZAZIONE
iniziare a decidere per se stessi indipendentemente dal fatto che il
piano sia o meno fattibile.
Permettere a ogni membro della famiglia di dire cosa pensa che sia
fattibile (su cosa la famiglia pu aiutare), e cosa pensa sia pi
complicato (di nuovo, non devono essere emessi giudizi) =>
spiegare perch.
Per esempio: "tu dici che vuoi diventare un veterinario in futuro. Io
so che per diventare un veterinario devi fare degli studi molto
complicati, e non so se saranno facili per te adesso. Ma so che ci
sono molti modi di lavorare con gli animali. Forse dovremo
controllare insieme quali sono."

Annota tutto (puoi anche fare le foto di questi momenti)

3. Prendi del tempo con tuo figlio per rivedere cosa stato scambiato tra i membri della
famiglia.
Fallo il prima possibile, oppure un altro giorno (in tal caso avere le foto molto importante
per attirare nuovamente lattenzione di tuo figlio).
Lo scopo di parlare di nuovo di ci che ha detto e delle reazioni (positive!) dei familiari
presenti. Questo ti consentir di affrontare nuovamente i desideri e i piani di cui ha parlato,
e vedere insieme su cosa ancora daccordo e cosa pu essere cambiato poco dopo gli
scambi tra i familiari.
E anche un modo per capire che ogni piano pu essere rivisto se la persona continua a
sentire che lei stessa a rivederli!

4. Proponi questo esercizio a tuo figlio regolarmente, in particolare ogni volta che ti rendi
conto che qualcosa cambiato nei suoi desideri per il futuro.
Non devi chiedere ad altri familiari di essere presenti ogni volta, ma puoi avere delle sessioni
come queste con tuo figlio come passaggi tra i vari scambi con pi membri della famiglia.

31

MODULO 4
AUTO-REALIZZAZIONE
5. Usa le note di tutti questi momenti (foto, portfolio, appunti, note, immagini, ecc.) per
aiutare tuo figlio a realizzare che alcune cose possono essere sembrate complicate nel
passato (indipendentemente da quanto tempo fa) e adesso questo pu essere ancora vero o
solo in parte. Altre invece possono sembrare ancora lontane ma vedremo

E possibile che ci ti permetta di realizzare che stato fatto un progresso,


per lui e per te!

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MODULO 4
AUTO-REALIZZAZIONE
4.2.3 Le mie forze e le mie debolezze

Ti ricordi cosa lautonomia nella definizione di auto-determinazione? E labilit di fare


delle scelte, di agire sulla base delle tue scelte e di identificare le risorse necessarie.
Conoscere le forze e le debolezze di tuo figlio molto importante adesso perch permetter
a tuo figlio di realizzare sempre pi chiaramente cosa pu fare da solo e cosa pu fare con
laiuto. Tuo figlio pu, indipendentemente da quali risorse (umane e materiali)!
Allo stesso modo, pi tuo figlio consapevole delle sue forze, migliore sar la sua immagine
di s, e avr anche limpressione di avere un grande empowerment psicologico in rapporto
al suo percorso di vita. Anche la sua capacit di auto-regolazione diventer migliore perch
sar capace di identificare pi facilmente quelle abilit che lui ha (forze) cos come quelle
degli altri (risorse).

Lista delle forze e delle debolezze: come va?

La prima cosa da fare cambiare le parole che usi!


Non parlerai di forze e di debolezze ma piuttosto di:
x

cosa facile e cosa meno facile

cosa difficile, cosa molto difficile e cosa poco difficile

cosa posso fare da solo/cosa posso fare con laiuto/cosa ancora non posso
fare da solo

Cosa non potevo fare prima e cosa posso fare adesso

ecc.

Hai capito lo scopo?


Lo scopo di permettere a tuo figlio di identificare, via via che il tempo passa, tutte le abilit
che possiede, quelle che pu usare e mostrargli che niente fissato una volta per tutte, ma
tutto va avanti, cosa sembra improbabile oggi pu diventare possibile domani!

33

MODULO 4
AUTO-REALIZZAZIONE

Fai una lista dinamica delle abilit esistenti e delle abilit ora da acquisire

Adesso sei familiare con il metodo che abbiamo usato sin dallinizio di questo modulo, vero?
Quindi sai cosa resta da fare!!!

1. Aiuta tuo figlio a fare una lista di tutte le cose che abbiamo appena menzionato (cosa
facile/difficile, quando le posso fare da solo/con aiuto, ecc.) e di tutte le cose a cui non
abbiamo pensato e che permetteranno a te e a tuo figlio di capire meglio le attivit della vita
quotidiana.

Per fare ci, ricorda tutte le situazioni di cui ha esperienza ogni giorno, usando elementi
concreti se necessario, come foto, immagini, pittogrammi
Esempio con un bambino: ricordi che ieri mi hai detto che non riuscivi ad agganciare il
bottone del tuo cappotto da solo. Guarda, questa mattina, prima di andare a scuola, ero
con tua sorella e quando sono tornata da te, il bottone era agganciato! Lo hai fatto da
solo? (risposta del bambino s) . Bene! Pensi ancora di non riuscirci mai? Ecco, adesso
puoi! Forse non ogni volta, ma tu sei capace di farlo e in futuro lo farai sempre meglio!"
Esempio con un adulto: "Lultima volta che ho incontrato il tuo assistente sociale
dellinserimento, mi ha detto che era ancora difficile per te rimanere concentrato per
unora intera sul lavoro. Ci mi ha sorpreso perch quando venuto il tuo amico a
giocare a carte oggi, tu sei rimasto molto attento per pi di unora, perch desideravi
vincere cos tanto! (possibile risposta della persona s, vero, durato molto ma
volevo tanto batterlo!!!) E davvero grandioso che tu lo possa fare! Pensi di poter fare
la stessa cosa al lavoro?

In aggiunta a questi momenti di dialogo con tuo figlio, puoi iniziare ad usare un
blocco note nel quale scrivere regolarmente quelle cose (nuove o sconosciute a te
fino a quel momento) in cui tuo figlio ha successo nel farle da solo o con aiuto. Puoi
annotare queste cose quando tu le vedi personalmente o quando qualcuno te le
racconta. Questo ti permetter non solo di arricchire i tuoi scambi ma anche di
mandare un segnale forte a tuo figlio: tu sei attento a lui molto pi spesso di
quanto lui possa pensare!

34

MODULO 4
AUTO-REALIZZAZIONE

2. Crea dei momenti di scambio tra te e tuo figlio e le persone che lo aiutano a identificare le
sue abilit e le sue attitudini.
Queste persone possono essere familiari, amici, colleghi o professionistici che prestano
assistenza a tuo figlio.

Ricorda che le cose pi importanti sono lattitudine positiva e la qualit dei


vostri scambi. E comunque essenziale che questi momenti non diventino
occasioni per confrontare opinioni diverse allo scopo di vincere in una
discussione. Dovrebbero essere piuttosto dei momenti in cui ognuno pu
dire ci che pensa e sente e accettare ci che gli altri dicono.
La cosa importante che tuo figlio esca da questi momenti con
limpressione o la convinzione che lui conosca meglio se stesso, prendendo
in considerazione che a volte le altre persone non lo vedono nello stesso
modo in cui lui si vede.
3. Prendi un po di tempo per far tornare indietro il figlio su ci che stato scambiato.
Come hai fatto dopo gli altri scambi, fallo subito se possibile per te e tuo figlio, oppure un
altro giorno (il fatto che hai scattato foto pu essere davvero importante per attirare
lattenzione del figlio di nuovo).

Parlando di nuovo con tuo figlio, e usando gli strumenti pi adatti a lui, lo aiuterai a capire
un po meglio le cose che in grado di fare, da solo o con aiuto.
Questi dialoghi regolari (ripetere le sequenze sopra o tra due sessioni, avere una semplice
discussione con il figlio sulla situazione in cui ha avuto successo), permetter a lui di
realizzare che le cose evolvono, che adesso sa meglio come fare pi cose, e che lui ha molte
e molte abilit.

Stai permettendo a tuo figlio di guadagnare una sempre pi grande autostima, enfatizzando il fatto che le sue abilit stanno costantemente
migliorando.

35

MODULO 4
AUTO-REALIZZAZIONE
4.2.4 Capire il mio ambiente
Ti ricordi questo?

Questo ci che Raphael ha detto delle persone intorno a lui.


Ci sono persone che erano molto vicine a lui, sua madre, il suo cane ("Taboo"!), suo padre.
Ci sono persone un po pi distanti, ma ancora abbastanza vicine, come gli amici, la ragazza
di cui innamorato.
Altre persone sono presenti ma sono pi distanti come i professionisti (Valrie, Latitia,
Morgane, ecc.).
Ci sono persone che contano, perch sono incluse nel cerchio, ma contano un po meno
delle altre!

Facciamo uno sforzo e organizziamo lo spazio intorno a noi!

Qual lo scopo di conoscere lambiente di ciascuno?

36

MODULO 4
AUTO-REALIZZAZIONE

Qui sotto ci che abbiamo proposto di compilare a tuo figlio


- Insert a link to blank page below

Ti abbiamo chiesto di aiutare tuo figlio a fare questo esercizio per tutte le persone che
contano per lui (famiglia, amici, colleghi, professionisti, ecc.).

Tu ricordi cosa ti abbiamo chiesto di fare?

Permettere a tuo figlio di capire/identificare le persone che sono importanti


per lui

Usare questo strumento cos che puoi usare il tuo ambiente nel modo pi
efficiente possibile!

Ci che conta adesso aiutare tuo figlio a conoscere quali sono tutte le risorse disponibili
per lui, indipendentemente dal contesto (scuola, lavoro, amici, famiglia, ecc.)!

37

MODULO 4
AUTO-REALIZZAZIONE
1. Prendi del tempo per guardare i modelli che avete compilato insieme (vedi parte 4.2.1
"Parlo di me stesso per conoscermi meglio") => dovresti avere i modelli che si riferiscono alla
famiglia, gli amici, i colleghi, ecc.
2. Guarda di nuovo questi modelli con tuo figlio. Questa volta lo scopo di far classificare le
persone a tuo figlio non in base a chi conta di pi per lui emotivamente, ma in base a chi pu
aiutarlo meglio a portare avanti il suo progetto.
3. Chiedi a lui, e aiutalo se necessario, a posizionare le persone in cerchi diversi (sempre pi
lontano da lui) in base a chi lo aiuta di pi, o almeno un po, oggi, e in relazione a uno
specifico programma (andare fuori insieme, trovare un posto autonomo per vivere,
iniziare a parlare di un programma di formazione, pianificare le vacanze, ecc.).
4. Compara, insieme a tuo figlio, le differenze tra il modello compilato la prima volta (pag.
21) e quello nuovo che avete appena compilato!
Un esempio: Raphael (12 anni, con trisomia 9) andr al cinema con il suo amico di sabato tra
due settimane. Ecco qui come lui individua le persone che sono nella migliore posizione per
aiutarlo (NELLA FOTO: PADRE, MADRE, AMICI)

x Egli individua i suoi amici e Morgane (il suo insegnante di sostegno) come le
persone maggiormente in grado di essere le risorse efficaci per il suo
programma. I suoi amici gli diranno che vogliono farlo e hanno delle idee per

38

MODULO 4
AUTO-REALIZZAZIONE
la serata insieme, mentre il suo insegnante di sostegno lo aiuter a pianificare
lintero evento.
x Ci sono altre persone che sono viste come risorse ma meno coinvolte
direttamente, i suoi genitori ("pap" e "mamma"), cos come Valrie, la
logopedista, che lo aiuter con gli inviti.
Ti ricordi ora come Raphael descrive il suo ambiente nella parte 4.2.1? Lui
classifica, emotivamente, tutte le persone (o animali) che contano nella sua
vita, ad un livello maggiore o minore...

Ci non ha niente a che fare con le risorse che ha appena descritto per andare al cinema
con gli amici!
Avere sempre pi sessioni come questa per tutti i programmi di tuo figlio, gli
permetter gradualmente di capire che c una differenza tra le persone che
contano emotivamente e quelle che possono aiutarlo a realizzare un
programma. Per lui e per te questo sar un modo per distinguere cose
diverse sempre pi chiaramente e trovare le risorse pi adatte!
1. Come preferisci, crea gli strumenti da solo o stampa questo materiale (nella
dimensione pi adatta al tuo bambino)
- insert a link to blank page (see page 36) 2. Plastifica questo foglio
3. Crea quante pi risorse tu e tuo figlio potete individuare. Potete dargli dei nomi
con le etichette (per es. per Raphael) pittogrammi, foto di persone reali e loghi
Non escludere niente!
4. Plastifica tutte le risorse separatamente.

39

MODULO 4
AUTO-REALIZZAZIONE
5. Quando consideri nuovi piani, fai lesercizio in cui classifichi le risorse in base a
chi pu aiutare meglio. Fai una foto del risultato.
6. Stampa queste foto e tienile insieme agli altri strumenti che ti permettono di
vedere che tutto va avanti e che per ogni situazione ci possono essere risposte che
sono le stesse, o al contrario che possono cambiare!
Ecco un esempio di dove ci pu portare :

Max vorrebbe contare meglio


i suoi genitori possono aiutarlo
ogni giorno
il suo logopedista lo aiuter
lavorando sulla sua logica un
pochino ogni settimana
i suoi amici lo incoraggeranno

Max vorrebbe festeggiare


compleanno con i suoi amici

il

suo

Lui parler con i suoi amici su


cosa vorranno fare e decider
cosa meglio
Il suo logopedista lo aiuter ad
organizzarsi per il tipo di festa
che desiderano e i suoi genitori
lo
aiuteranno
a
darne
comunicazione a tutti
Max vorrebbe lavorare in modo
pi efficace
chieder al suo tutor al lavoro e
al suo assistente tecnico di
aiutarlo a diventare pi
organizzato sul lavoro
i suoi amici e i genitori sono le
persone da cui ha bisogno di
sentire che sar in grado di fare
il suo lavoro sempre meglio

40

MODULO 4
AUTO-REALIZZAZIONE
4.2.5 Capire i sentimenti (i miei e quelli delle altre persone)

Uno dei principali meccanismi nella regolazione degli scambi tra le persone la
comprensione dei sentimenti quelli propri e quelli della persona con cui stai parlando.
Per molti motivi, pu essere difficile per una persona diversamente abile esprimere le
emozioni appropriatamente.
Quando la disabilit colpisce le capacit sensoriali di una persona, il fatto che non possa
usare tutti i canali di comunicazione (vista, udito, sensazioni) pu disturbare il messaggio.
Quando tu cresci con una deficienza intellettiva pu essere difficile gestire molti canali di
comunicazione allo stesso tempo. In questo caso necessario decodificare selezionando il
canale comunicativo appropriato e le indicazioni rilevanti.
Infine, se si ha a che fare con un disordine psichico, facile pensare che lo stato danimo (lo
stato emotivo in base al quale capisco il mio ambiente in un dato momento) pu avere un
impatto forte sul modo in cui capisco le intenzioni delle persone con cui parlo.

Questo perch, per le persone diversamente abili, ma non solo per quelle,
essenziale essere aiutate a capire e gestire meglio le emozioni!

Comunicare => ma cosa significa???

Letteralmente comunicare significa passare qualcosa.


Pi precisamente, significa condividere le sensazioni, lo stato danimo con qualcuno per far
s che questa persona abbia la stessa sensazione, lo stesso stato danimo ".

Aiuta tuo figlio a capire e condividere meglio i sentimenti

Naturalmente non esiste un unico modo per farlo! Ancora una volta la cosa pi efficace sar
avere molte esperienze quotidiane, per sperimentare situazioni e parlare di queste in modo
da decodificarle il meglio possibile.
Metti il colore che meglio risponde a ci che senti!

41

MODULO 4
AUTO-REALIZZAZIONE

1. Scegli il materiale che pi adatto a tuo figlio per descrivere i sentimenti.


Questo materiale pu essere
x

disegni

felicit

rabia

tristezza

sorpresa

paura

pianto

sorpresa

disgusto

facce

felicit

rabbia

tristezza

Pittogrammi

Parole scritte

Foto di te stesso/o del tuo bambino che esprimono emozioni

o ogni altro materiale significativo per te!... (non esitare a chiedere a professionisti, chiunque
possa essere, che fa parte della vita quotidiana di tuo figlio e lo conosce bene)

2. Prendi del tempo, il pi spesso possibile, per analizzare le situazioni che incontri, associando i
sentimenti che accompagnano queste situazioni.
Un esempio pu essere mentre tu stai guardando un film o un cartone.

42

MODULO 4
AUTO-REALIZZAZIONE
Quando senti che tuo figlio sta provando qualcosa di strano, ferma il film e chiedigli, con laiuto del
materiale che hai selezionato prima, di scegliere una parola o unimmagine (pittogramma, disegno,
ecc.) per rappresentare cosa sente.
Fai una foto di questo momento e tieni nota e accertati che puoi tornare indietro a questo momento.
Ripeti la sequenza spesso, riferendoti a momenti eccezionali (un compleanno, Natale, una gita in
aeroplano) ma anche a cose della vita di tutti i giorni: una scena che hai visto in strada, una
discussione tra fratello e sorella, un pasto che a qualcuno non piaciuto, una notte insonne, la
sensazione di essere malato (febbre o dolore), il piacere di tornare a casa dopo la scuola o il lavoro, la
gioia nellincontrare qualcuno che tu ami, il sollievo nel trovare un oggetto importante che avevi perso,
ecc.

3. Fai la stessa cosa per te stesso: descrivi, con lo stesso materiale che usa tuo figlio, i sentimenti che
provi. Se possibile, prova a descrivere i momenti che hai condiviso con tuo figlio (entrambe le vostre
reazioni alla stessa sequenza del film, la vostra reazione a ci che avete visto insieme in strada, il
sentimento di vederlo tornare a casa dopo essere stati lontani per tutti il giorno o quando torna a casa
dalle vacanze, ecc.).

4. Crea momenti di scambio con tuo figlio.


Identifica un momento appropriato, avvisa tuo figlio in anticipo se questo necessario per lui per
essere nelle condizioni migliori possibili.
Durante questo tempo, confronterai e comparerai le vostre reazioni (quindi le vostre emozioni) in
particolare quelle che provate durante i momenti di condivisione.

Qual lutilizzo di tutto ci?

Prima di tutto, importante creare dei momenti di condivisione con tuo figlio per parlare di ci che
sente dentro. Questo pu sembrare semplice, ma se vuoi una comunicazione fluida estremamente
importante!
Poi, questo un primo passo insieme che pu permettere a tuo figlio di iniziare a capire che le
emozioni non possono essere separate dalle intenzioni che abbiamo nelle nostre relazioni.
Questo pu sembrare un po complicato, ma un esempio lo render molto pi chiaro!
Esempio: Max sta festeggiando il suo 22esimo compleanno oggi (cambia il nome e let per
soddisfare la situazione che tuo figlio potrebbe avere in questo momento). Tu desideravi che tuo

43

MODULO 4
AUTO-REALIZZAZIONE
figlio si divertisse e hai pianificato con lui un pomeriggio con i suoi amici. Amici del lavoro (o di scuola,
dipende dallet di tuo figlio), del club sportivo, cugini, ecc.
Questo un momento importante per te, pieno di gioia, sensazioni piacevoli e buoni sentimenti.
Per Max un po pi complicato perch lui capisce che a 22 anni non in grado di pianificare questa
festa con i suoi amici senza il tuo aiuto. Se il tuo Max avesse otto anni, per esempio, la cosa
complicata sarebbe che vorrebbe invitare tutti i bambini del vicinato con cui giocare, ma tu sai che
soprattutto i bambini della sua classe speciale verrebbero.
Pianifica questa festa e aiuta il tuo Max a divertirsi!
Compara le emozioni che lui ha suscitato in te.
Probabilmente condividerai molti sentimenti, ma forse alcuni saranno opposti ai suoi, diversi, non
condivisi.

Ci ti permetter di iniziare (e continuare) a parlare con tuo figlio dei sentimenti che
avete provato, gli stessi o diversi a seconda delle persone e dei momenti; per capire in
quale grado le emozioni (cosa sente o esprime) influenzano la nostra relazione; per
conoscere se stessi sempre meglio e quindi essere ancora pi aperti agli altri!
5. Non esitare a ripetere questi momenti di scambio con pi persone ogni volta, per esempio con i
familiari, gli amici, i colleghi, ecc.

E attraverso molte esperienze di vita, di condivisione dei sentimenti, che tuo figlio
sar capace di costruire sistemi di adattamento sempre pi efficaci!

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MODULO 4
AUTO-REALIZZAZIONE

4.2.6 Essere in grado di prendere decisioni, e sapere come


Essere capace di prendere decisioni e sapere come farlo?

Pensi che abbiamo detto tutto?

Essere capaci di prendere decisioni e sapere come prenderle alla fine semplice :
x

conoscere se stessi (modulo 4)

avere sicurezza in s (modulo 3)

sapere come regolare se stessi in base agli obiettivi (modulo 2)

fare scelte per se stessi e trovare le giuste risorse (modulo 1)

Sono tutte queste cose!


Semplici e complicate, naturalmente
Qualcosa dalla vita di tutti i giorni che tu stai costruendo per te stesso e per tuo figlio!!!

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MODULO 4
AUTO-REALIZZAZIONE

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