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MONDO

Nel Diorama di "" gli androidi utilizzarono i dati a disposizione per riproporr
e uno scenario molto simile all'antica Roma,
nel quale venivano condensate le caratteristiche di LOGOS e ARCH.
Il tutto aveva dato vita ad un mondo in cui la figura dell'Imperatore veniva est
remizzata, venerata oltre qualsiasi altra cosa
e quindi posta al centro della stessa esistenza. Allo stesso tempo per l'unico mo
do per avvicinarsi a questa divinit e vivere
per onorarla era soddisfare la propria immane sete di sangue primordiale. Tutti
gli abitanti di "" infatti vivevano con il principale
scopo di potersi battere nelle arene di tutto il pianeta ,facendosi strada attra
verso i cadaveri e il sangue degli avversari ,
in modo da soddisfare entrambi i bisogni primordiali che li caratterizzavano. Uc
cidere infatti non era solo un modo per assaporare
il tanto desiderato omicidio, ma era anche un modo per acquisire una posizione p
i elevata all'interno della societ e una volta
conquistata la vittoria nell'arena della propria regione, potersi battere al cos
petto del dio Imperatore stesso.
Ovviamente i dati a disposizione delle macchine erano limitati e questo non solo
distorse ed estremizzo i principi morali degli
individui, ma anche le loro conformazioni fisiche , infatti era raro che un bamb
ino nascesse senza alcun tipo di menomazione
o difetto anatomico, difetti che diventavano un ostacolo per la partecipazione a
lle tanto desiderate battaglie nelle arene. Fu
cos che gli abitanti di "" si specializzarono nello studio della meccanica per so
pperire ai loro difetti con parti robotiche
o addirittura per creare delle armi sempre pi potenti e avvantaggiarsi nella scal
ata al cospetto dell'Imperatore.
Evoluzione del protagonista
In questo contesto si svolge la storia di "" nato nella regione di "".
Come il padre (che era stato campione dell'arena di "" quindi console dell'imper
atore) nacque senza il braccio sinistro,
inoltre la sua nascita fu travagliata al punto da provocare la morte della madre
.
Dopo molti anni di comando suo padre si era ritirato dai combattimenti iniziando
in qualche modo a rivedere quelli che erano
i valori fondamentali degli uomini di "" , ed per questo che imped ad "" di studi
are e quindi costruire congegni in grado
di renderlo come gli altri e di portarlo nella stessa arena dominata da suo padr
e.
Nonostante le sue proibizioni e la mancanza di un braccio, "" guidato dalla gene
rale sete di distruzione, si allen fin da piccolo con la daga ricevuta in eredit d
a suo
nonno, sviluppando grande agilit e forza molto superiori a quelle dei suoi coetan
ei, abituati ad affidarsi quasi esclusivamente ai
vantaggi delle macchine.
Con gli anni "" divenne un uomo e cap che anche per lui era giunto il momento di
prendere parte ai combattimenti, pur essendo armato
soltanto della sua fedele daga e di una misera armatura.
Il momento pi tragico per fu convincere il padre che anche lui come tutti gli altr
i, aveva diritto a soddisfare i suoi istinti
primordiali e a venerare l'imperatore.
Quel giorno vide riaffiorare negli occhi del padre la sete omicida che si era sp
enta da tempo. Egli dopo molti anni di dominio

aveva in qualche modo capito che c'era qualcosa di sbagliato in tutto questo san
gue e in questa corsa verso il DIO e avrebbe preferito
uccidere "" con le sue stesse mani piuttosto che farlo macellare soltanto per un
sistema che ormai sembrava non poter essere pi fermato
cos indoss il suo braccio meccanico aveva riposto da anni, e sfid il suo stesso fig
lio a duello.

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