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NON GETTIAMO LA GRANDE BELLEZZA

Dal quartiere Aurelio a Spinaceto, da San Paolo a Montespaccato, tutta Roma in queste settimane
travolta da una vera e propria emergenza rifiuti causata da inconvenienti tecnici allinceneritore di
Colleferro.
Ma come pu lintero sistema di smaltimento rifiuti di una citt-metropoli come Roma andare in
tilt per il guasto ad un solo impianto? Come se non bastasse proprio in questi giorni si vocifera su
nuovi aumenti delle tariffe per il servizio di raccolta rifiuti ( Repubblica Roma in un articolo di
Giovanna Vitale ), causato dalla chiusura della discarica di Malagrotta ed il necessario trasporto di
una parte dellimmondizia fuori citt che porta i costi a 715 milioni, 27 in pi rispetto al 2013 che
dovranno essere ripartiti tra famiglie e imprese.
Il corretto metodo di smaltimento dei rifiuti punta sulla raccolta differenziata che come giustamente
scritto sul sito del comune di Roma rappresenta una fase importante e decisiva nella raccolta dei
rifiuti con un organizzazione porta a porta e una riorganizzazione stradale che prevedono uno
smaltimento del 65% entro il 2016; si mantengono attivi il riciclaggio tramite la raccolta in apposite
aree sparse per la capitale ed il trattamento della spazzatura.
Le strutture della capitale non supportano unorganizzazione ancora molto inadeguata rispetto
allaumento della quantit dei rifiuti; visto che la discarica e linceneritore di Malagrotta sono stati
sequestrati dalle autorit giudiziarie, nel Lazio il numero delle discariche si ridotto a due mentre
gli inceneritori sono soltanto tre.
In queste condizioni Roma non riuscir a massimizzare eventuali vantaggi ambientali e perch no
anche economici che potrebbero derivare da una adeguata struttura di smaltimento polifunzionale.
Per questo sistema organizzativo si richiede un grande senso di responsabilit da parte del cittadino,
necessario per continuare a porre le basi per il futuro della citt eterna.

Gabriele Molteni

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