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La Nuova Provincia di Biella

ATTUALIT

Sabato 13 ottobre 2012

SCUOLA Luned la giunta approver la delibera relativa a quoziente familiare e fasce di reddito

Mensa, sconti per chi ha almeno due figl


L'assessore Caldesi: Abbiamo fatto il massimo per andare incontro ai genitori
BIELLA (fme) Sconti erano
stati promessi e sconti saranno. Luned, a meno di sgradite
sorprese dell'ultimo minuto,
la giunta comunale approver
una delibera riguardante le
mense scolastiche. Dopo mesi di discussioni e di proteste,
dunque, verranno introdotte
alcune agevolazioni per le famiglie e una nuova fascia di
reddito. La prima consiste in
un adeguamento del cosiddetto "quoziente familiare".
Finora - spiega l'assessore
all'Istruzione Livia Caldesi erano previsti sconti del 5%
per chi aveva due figli a carico,
del 10 per chi ne aveva tre e
del 20 per chi ne aveva quattro
o pi. Da adesso, invece, lo
sconto sar del 10% per i genitori di due bambini e del 20
per chi ha tre o pi figli.
Le riduzioni riguarderanno
tutte le fasce d'et, dal primo
anno di scuola materna all'ultimo delle medie. Sar un
intervento retroattivo - aggiunge - perch l'avevamo
promesso per l'inizio dell'anno scolastico. E' gi un bel
risparmio per le famiglie.
Ma non finita qui perch
con la stessa delibera il numero delle fasce di reddito
passer da sette a otto. In sostanza, prima l'importo massimo di un buono pasto era di
5,75 euro ed era riservato alle
famiglie con Isee superiore a
20mila 500 euro, adesso invece si pagher la tariffa piena
a partire da un Isee di 25mila
euro, mentre il costo per le
famiglie con reddito compreso tra 20mila 500 e 25mila
euro diminuir di 45 cente -

LIVIA CALDESI
L'assessore all'istruzione soddisfa ta per il risultato raggiunto:
Pi di cos non potevamo proprio fare

simi (da 5,75 a 5,30 euro).


Sono provvedimenti - continua il vicesindaco - a cui
penso da qualche mese, anche se comportano un grande
sforzo perch ci troviamo a
dover fare conti con risorse
sempre pi esigue. Nel caso
delle mense scolastiche, il Comune integra gi i costi per
circa 700mila euro all'anno.
Trovo comprensibili le pro teste delle famiglie che de vono pagare, ma a volte purtroppo nemmeno noi abbiamo molta scelta. Nonostante
ci, sapendo quanto sia difficile questo momento, abbiamo fatto i salti mortali per
andare incontro ai cittadini.
E' vero - aggiunge - che a

Biella c' chi paga 5 euro e 75


centesimi, ma c' anche chi
ne paga uno solo oppure
esente. Avere tante fasce di
reddito una garanzia di
maggiore equit.
Passando ai numeri, nelle
scuole comunali vengono distribuiti mediamente 2mila
266 pasti al giorno, inoltre da
un po' di tempo si registra un
calo costante. Confrontando
gli ultimi tre anni, infatti, si
nota che nel 2010 sono stati
preparati 322mila pasti, scesi
a 291mila nel 2011. Il trend
negativo proseguito quest'anno (per l'ultimo trimestre, per, ci si deve affidare
alle proiezioni) con un totale
di 286mila pasti. Alla base

possono esserci diversi mo tivi, dalla chiusura di alcune


mense (come nel caso della
Salvemini) alla graduale contrazione del numero di rientri
pomeridiani settimanali in al cuni istituti. A ci sicuramen
te si aggiunge anche il costo
dei buoni pasto che, a mag
gior ragione in un periodo di
crisi, incide sui bilanci fami liari.
Magari questo calo - conferma l'assessore - dovuto
anche alle tariffe. Purtroppo,
per, pur vero che rispetto a
qualche anno fa oggi ci sono
pi persone disoccupate, di
conseguenza aumentato anche il numero di bambini che
a pranzo tornano a casa.

BIELLA (ces) Si sono conclusi, con uno spettacolare


intervento di rocciatori, i lavori per la messa in sicurezza
della Torre dei Masserano.
L'intervento era iniziato il 18
settembre dopo che nell'e state, i comproprietari pr
quota della Torre, la famiglia
La Marmora e il Comune di
Biella, avevano affidato all'ingegner Lorenzo Juiiiia,
professore al Politecnico di
Milano, l'incarico per la ste sura sia del progetto di mes

sa in sicurezza, sia del progetto per il consolidamento


definitivo.
Al consolidamento definitivo si arriver dopo l'elaborazione del progetto esecutivo da parte dell'ingegner
Jurina, l'approvazione dello
stesso da parte della Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici del Pie
monte e della Valle d'Aosta e,
soprattutto, dopo il reperi
mento delle risorse econo miche necessarie.

Il consigliere regionale Wilmer Ronzani

Case di riposo, calano ancora


i posti letto convenzionati
BIELLA (ces) L'assessore
regionale Paolo Monferino ha presentato i dati riguardanti i posti letto convenzionati per gli anziani
non autosufficienti, suddivisi per ASL e aggiornati al
30 marzo di quest'anno.
Nel Biellese si conferma la
progressiva e costante riduzione del numero dei
posti letto convenzionati
passati in un anno da 661 ai
589. Riduzione che si registra anche a livello regionale, dove i posti convenzionati sono scesi da
15.402 a 14.685. Dietro a
questi numeri e alla ridu zione dei posti letto in con
venzione vi la situazione
di difficolt in cui versano
decine di anziani in lista di
attesa che, in Piemonte, so
no quasi 14.000, mentre
per l'assistenza domiciliare
continuativa il numero di
persone in lista di attesa
17.500.
Il paradosso - commenta il consigliere regionale
Wilmer Ronzani - rap presentato dal fatto che in
una Regione nella quale
aumenta, di anno in anno,
il numero delle persone
anziane, si riducono le risorse destinate alle politiche sociali in generale e al
sistema socio assistenziale
in particolare, mettendo in

crisi tale sistema e costringendo famiglie ed anziani a


sopportare disagi e sacrifici
che la gravit della crisi
economica rende ancora
pi pesanti.
I dati - prosegue Ronzani - offrono uno spaccato
preoccupante non soltanto
della situazione regionale,
ma anche di quella biellese
e pongono con grande forza l'esigenza che il Governo, (quello attuale e quelli
precedenti sono stati completamente latitanti sulla
vicenda), e la Regione destinino alle politiche per la
non autosufficienza maggiori risorse, se non si vuole che la situazione gi di
emergenza superi ampiamente il livello di guardia.
Durante il governo del la Giunta Bresso - concluide l'esponente Pd - le risorse destinate alla non autosufficienza consentirono,
come dimostra l'esperienza della nostra ASL, di aumentare il numero dei posti letto convenzionati, ma
dal 2011 in poi la riduzione
stata costante, cos come
sistematica stata la riduzione delle risorse destinate ai Consorzi socio
assistenziali: 168 milioni
nel 2010, 138 milioni nel
2011 e 114 milioni nel
2012.

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