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Una lauda processionale

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Ottaviano Petrucci Tenori e contrabassi, v.2 (1511). Encoded and edited by Sarge Gerbode.

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Franciscus Bossinensis


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Volgeti gli occhi in qua che ve presente


Non quella forma (ahim) non quel colore
Che contemplaron gli occhi della mente.
Piangete il grave universal dolore
Piangeti l'aspra morte e'l crudo affanno
Se spirto di piet vi punge il core.
Per liberarci da l'antico inganno
Pende come vedete al duro legno
E per salvarci dal perpetuo danno.
Dolce care soave: altero pegno
Se perder (la) propria vita: offrire il sangue
Per cui sol di vederlo no fu degno.
Ecco che hor vi dimostra il volto exangue
Le chiome lacerate: el capo basso
Come rosa dismessa in terra langue.
Qual huom esser porria di pianger lasso
Pensado a tal suplitio et a tal morte
Se ben havesse il cor d'un duro sasso.
Gi le ferrate e inexpugnabil porte
De l'infernal reame ha rotte e prese
Per far il mondo pi costante e forte,
Et aspetarci con le braccia tese.

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