Ch un boccale di birra un pasto da re. (da Il racconto d'inverno, atto IV, scena III) Chi muore senza portar nella tomba una pedata, dono di un amico? (Apemanto: daTimone d'Atene, atto I, scena II traduzione di !o""redo #aponi, $iber$iber) % la &er'init, la &ostra buona &ecchia &er'init, somi'lia tanto a (uelle pere &izze di )rancia, brutte "uori e dentro acide. (*arolles: da Tutto bene quel che finisce bene, atto I, scena I traduzione di !o""redo #aponi, $iber$iber) %retico sar chi accenda il ro'o, non 'i colei che &i brucer dentro+ (da Il racconto d'inverno) !li uomini chiudono la propria porta contro il sole che tramonta. (Apemanto: da Timone d'Atene, atto I, scena II) I clamori a&&elenati di una donna 'elosa sono pi, micidiali dei denti di un cane idro"obo. (-adre .adessa: da La commedia degli errori, in Opere complete, traduzione di !abriele .aldini, #izzoli, /012) $3a""lizione potrebbe anche sorridere un 'iorno "ino allora, mio dolore, stattene in un cantuccio zitto e buono. (da Pene d'amore perdute, traduzione di !o""redo #aponi, $iber$iber) $a bellezza da sola persuade 4 !li occhi de'li uomini senza a&er biso'no d3a&&ocati. (da Lucreia violata, I) $a "ollia, mio si'nore, come il sole se ne &a passe''iando per il mondo, e non c3 luo'o do&e non risplenda. ()este:, da La dodicesima notte, atto III, scena I traduzione di !o""redo #aponi, $iber$iber) Nascondi ci! che sono " # aiutami a trovare la maschera pi$ adatta " Alle mie intenioni% 5/6 (Viola: da La Dodicesima Notte, atto I, scena II traduzione e cura di A'ostino $ombardo, )eltrinelli, 7889) Giulia: *erch di *roteo solo non 'iudichi il &alore? Lucietta: :ir; allora: "ra tutti io lo stimo il mi'liore. Giulia: $a ra'ione? Lucietta: <oltanto una ra'ione da donna: credo cos= perch credo cos=. Giulia: % a lui do&rei concedere il mio a""etto? Lucietta: <=, pensando di a&erlo ben collocato. Giulia: A lui meno che a tutti &oce del cuore mi chiama. Lucietta: *ur credo che "ra tutti sia (uei che pi, &i ama. Giulia: Il suo scarso parlare dimostra scarso amore. Lucietta: >el "uoco pi, compresso co&a pi, intenso ardore. Giulia: >on ama chi d3amore al proprio ben non parla. Lucietta: ?h+ ama assai di meno chi con tutti ne ciarla. (da I due gentiluomini di &erona, atto I, scena II) *iacere e &endetta sono pi, sordi delle bisce alla &oce di una decisione 'iusta. (da Troilo e 'ressida) <e ho "atto una sola cosa buona nella mia &ita, me ne pento dal pro"ondo del mio cuore. (da Tito Andronico, atto V, scena III) <e soltanto a&essi ser&ito il mio :io con met dello zelo con cui ho ser&ito il mio re, e'li non mi a&rebbe abbandonato nella mia &ecchiaia, nudo, ai miei nemici. (@olseA: da (e #nrico &III, atto III, scena II) Cimbelino[modifica] Incipit[modifica] Aldo Camerino[modifica] )ritannia% Il giardino del palao di 'imbelino% #ntrano due gentiluomini% I gentiluomo: >on incontrerete nessuno che non sia acci'liato. $e nostre passioni non sono pi, ubbidienti ai cieli che i nostri corti'iani all3aspetto del re. II gentiluomo: -a per (ual ra'ione? I gentiluomo: <ua "i'lia, e l3erede del suo re'no, (uella che e'li destina&a all3unico "i'lio di sua mo'lie B una &edo&a che ha sposato da poco B si data a un po&ero ma de'no 'entiluomo. $o ha sposato: suo marito bandito, lei impri'ionata, tutto nelle apparenze tristezza ma il re, lo credo "erito nel pro"ondo del cuore. II gentiluomo: <oltanto il re? Goffredo Raponi[modifica] In )ritannia* il palao di 'imbelino% #ntrano D+# ,#NTIL+O-INI Primo gentil. B Cui non c3 caso che s3incontri un cane che non ti 'uardi con la "accia scura. >on obbediscono al &oler celeste le nostre naturali inclinazioni, pi, di (uanto a'li umori del so&rano "an mostra d3accordare il loro aspetto i nostri corti'iani. Secondo gent. B Che succede? Primo gent. B <uccede che sua "i'lia, erede del suo re'no, destinata da lui ad andar sposa all3unico "i'liolo di sua mo'lie B una &edo&a da lui risposata recentemente B ha pre"erito a (uello un 'entiluomo po&ero ma de'no, e l3ha sposato. Cuello ora bandito e lei reclusa e un3aria di mestizia scesa per la corte tutt3intorno se pur io pensi che lo stesso re n3abbia pro"ondamente risentito. Secondo gent. B % nessuno oltre il re? Citazioni[modifica] $a )ortuna sa "ar entrar in porto anche le na&i senza timoniere. (Pisanio atto IV, scena III traduzione di !o""redo #aponi) ? pri'ionia, sii molto ben&enuta+ Du sei "orse per me la 'iusta &ia alla liberazione 'razie a te, sto me'lio io di un malato di 'ottache pre"erisce lan'uir nel dolore piuttosto che cercar la 'uari'ione ricorrendo a (uel medico in"allibile, la -orte che sarebbe ora per me l3unica chia&e che potrebbe scio'liermi da (uesti ceppi entro i (uali anche tu, o mia coscienza sei impastoiata pi, dei miei piedi e delle mie ca&i'lie. (Postumo atto V, scena IV traduzione di !o""redo #aponi) :ormendo non si sente il mal di denti. (Primo carceriere atto V, scena IV traduzione di !o""redo #aponi) Come vi piace[modifica] Incipit[modifica] Antonio Calenda e Antonio Nediani[modifica] +n giardino nella casa di Oliviero% #ntrano Orlando e Adamo% Orlando: *er (uanto ricordo, Adamo, ecco (uel che accadde: per testamento mio padre destin; a me un mi'liaio scarso di corone e, me lo dici tu stesso, incaric;, benedicendolo, mio "ratello di alle&armi nel mi'liore dei modi. % cos= ebbe inizio la mia in"elicit. Costui mantiene mio "ratello !iacomo a'li studi, e dei suoi pro'ressi si dicono cose ma'ni"iche in&ece mantiene me, in casa, come un po&eraccio, anzi, per dirla schietta, neanche mi mantiene, mi ci tiene se're'ato. En tale trattamento, per un 'entiluomo della mia nascita, di""erisce "orse dal trattamento d3un bue nella stalla? I suoi ca&alli sono curati, poich oltre ad essere ben nutriti, &en'ono addestrati al mane''io da istruttori assoldati a caro prezzo ma io, suo "ratello, in (uesta situazione non ci 'uada'no altro che di crescere, e di sentirmi obbli'ato &erso di lui (uanto i suoi animali nel letame. A parte (uesto niente che mi d in abbondanza, pare comportarsi in modo da pri&armi di (uel poco che la natura mi ha dato: mi "a man'iare coi ser&i, mi pri&a dei diritti di "ratello, tenta in o'ni modo di a&&ilire, con tale educazione, la mia nobilt. Cuesto (uanto mi intristisce, Adamo, e lo spirito di mio padre, che io sento in me, comincia a ribellarsi contro (uesta schia&it,. >on &o'lio pi, sopportare (ueste cose, anche se non so ancora (uale sia il modo per e&itarle. [illiam S!a"espeare# Come vi piace# traduzione di Antonio Calenda e Antonio Nediani# Ne$ton Compton# %&&'] Goffredo Raponi[modifica] &eriere nella casa di Oliviero #ntrano O(LANDO e ADA-O Orlando B <icch, se non ricordo male, Adamo, tutta l3eredit di nostro padre per me, in sostanza, si riduce a (uesto: un mi'liaio di misere corone e, in cambio della sua benedizione al mio "ratello ma''iore, l3impe'no di costui, come tu ora mi dici, di pro&&edere ad alle&armi bene. % (ui cominciano le mie dis'razie. $ui mantiene a'li studi, "uori casa, l3altro "ratello, !iacomo, e non si parla che del 'ran pro"itto ch3e'li ne trae mentre io son (ui ad essere alle&ato dentro casa come un bi"olco, e, a dirla proprio tutta, tirato su senza un3educazione ch non si pu; chiamare educazione (uesta mia, che non di&ersa in nulla dal 'o&erno dei buoi in una stalla. I suoi ca&alli son tenuti me'lio, perch, in a''iunta ad ottimo "ora''io, sono addestrati da buoni scudieri ben pa'ati, laddo&e io, suo "ratello, non ho da lui che il minimo che basti alla mia pura e semplice crescenza talch le bestie ch3e'li ha nelle stalle si pu; dire 'li siano debitrici di (uanto possa dir d3esser'li io, n pi, n meno. ?ltre a (uesto bel nulla ch3ei mi lar'isce con s= lar'a mano, mi &iene depri&ando a poco a poco dello stesso mio stato di natura: mi "a sedere a ta&ola coi ser&i, m3impedisce, con l3una o l3altra scusa, d3occupare il mio posto di "ratello e s3in'e'na di "ar tutto il possibile, per (uanto in suo potere, di annullare le radici della mia nobilt ne'andomi o'ni buona educazione. % (uesto, Adamo, (uel che pi, m3a""li''e al punto ch3io mi sento ri&oltare dentro di me lo spirito paterno contro un cos= umiliante trattamento. -a ormai sono deciso a dire: basta+ .asta di sopportare tutto (uesto, se pur non ho ben chiaro ancora in mente a (ual sa''io rimedio "ar ricorso. [illiam S!a"espeare# Come vi piaccia# traduzione originale di Goffredo Raponi] Citazioni[modifica] Che peccato che ai matti non sia permesso di parlare sa''io di ci; che i sa''i "anno pazzamente+ (*ietraccia: atto I, scena II) $a bellezza tenta i ladri pi, dell3oro. (#osalinda: atto I, scena III) Dutto il mondo un teatro e tutti 'li uomini e le donne non sono che attori: essi hanno le loro uscite e le loro entrate e una stessa persona, nella sua &ita, rappresenta di&erse parti... (Iacopo: atto II, scena VII) >on sai che sono donna? Cuando penso, de&o parlare. Di dimentichi "orse che son donna? :e&o dir (uel che penso. (#osalinda: atto III, scena I, traduzione di !o""redo #aponi, $iber$iber) Al mondo 'li uomini son sempre morti e se li son man'iati sempre i &ermi, ma nessuno di loro per amore. (#osalinda: atto IV, scena I traduzione di !o""redo #aponi, $iber$iber) !li uomini sono morti in o'ni tempo, e i &ermi se li sono man'iati, ma non per amore. [Amare] F esser tutto "antasia, passione, e tutto desiderio, adorazione, esser do&ere, rispetto, umilt, esser pazienza ed impazienza insieme, castit, so""erenza, obbedienza. (<il&io: atto V, scena II) Coriolano[modifica] Incipit[modifica] I traduzione[modifica] (oma* una via% #ntra un gruppo di cittadini rivoltosi con picche* clave e altre armi Primo cittadino: *rima di prose'uire, ascoltate le mie parole. (utti: *arla, parla+ Primo cittadino: <iete tutti decisi a morire ammazzati piuttosto che morire di "ame? (utti: :ecisi, decisi. Primo cittadino: *rima di tutto, &oi capite che Caio -arcio il principale nemico del popolo. (utti: $o sappiamo, lo sappiamo. Primo cittadino: Eccidiamolo e a&remo 'rano al nostro prezzo. <entenza decisa? (utti: >on se ne parli pi,: ai "atti. Via, andiamo. )ranco )oc!i[modifica] +na via di (oma% #ntra un gruppo di popolani in rivolta* con randelli* clave e altre armi simili% I popolano: *rima che andiamo a&anti ancora, sentite. Gli altri: *arla. I popolano: <iete tutti decisi a morire piuttosto che patir la "ame? Gli altri: :ecisi+ s=+ tutti+ I popolano: % &oi sapete, anzitutto, che il primo nemico del popolo Caio -arzio. Gli altri: $o sappiamo, s=+ I popolano: Eccidiamolo, e a&remo il 'rano al prezzo 'iusto. F un &erdetto? Gli altri: >on se ne parli pi,+ Come 'i "atto+ Via+ [illiam S!a"espeare# Coriolano# traduzione di )ranco )oc!i# Ne$ton# %&&'] Goffredo Raponi[modifica] (oma* una strada #ntra un gruppo di POPOLANI in rivolta* con mae* randelli e altri ordigni Primo cittadino B (Agli altri) *rima d3andare a&anti, m3ascoltate+ (utti B *arla, parla. Primo citt. B :ecisi allora: morti, piuttosto che a""amati+ (utti B :ecisi s=+ B :ecisi+ Primo citt. B *rimo: ciascuno sa che Caio -arcio il principale nemico del popolo. (utti B F Caio -arcio+ $o sappiamo tutti. Primo citt. B Eccidiamolo, allora, e a&remo il 'rano al prezzo nostro+ Chiaro? (utti B Chiaro. .asta parole. Andiamo ai "atti+ [illiam S!a"espeare# Coriolano# traduzione originale di Goffredo Raponi] Citazioni[modifica] *re"erirei do&er rimettermi a curare le mie "erite piuttosto che sentir raccontare come le ho rice&ute. (Coriolano: Atto II, <cena II, p. 79/) *re"erirei "armi 'rattare la testa al sole (uando "osse suonato l3allarme, che stare (ui pi'ramente a sentir ma'ni"icare come prodi'i i miei nonnulla. (Coriolano: Atto II, <cena II, p. 79/) *iuttosto che "are il bu""one a (uesto modo, &adano l3alta carica e l3onore a chi ci si adatta. (Coriolano: Atto II, <cena III, p. 79G) Ah, per me, dico, datemi la 'uerra+ F me'lio cento &olte della pace, come il 'iorno mi'liore della notte la 'uerra cosa &i&a, mo&imento, &ispa, ha &oce, piena di sorprese. $a pace apoplessia, letar'ia: spenta, sorda, insensibile, assonnata, e "a mettere al mondo pi, bastardi che non uccida uomini la 'uerra. (ser&o: atto IV, scena V) ?h, mia diletta, (uesto lun'o bacio, lun'o come l3esilio, un bacio dolce come la mia &endetta+ (Coriolano: atto V, scena III traduzione di !o""redo #aponi, $iber$iber) ?, un bacio, lun'o come il mio esilio, dolce come la mia &endetta+ Citazioni sull*opera[modifica] Il 'oriolano non ha a&uto "ortuna sulla scena, "orse anche per il "atto che le passioni che danno &ita al dramma non emer'ono dal (uotidiano, o comun(ue non sono uni&ersalmente estensibili, ma sono piuttosto connesse alla particolare condizione di uomo politico del prota'onista. $a sorte del dramma "u talmente in"elice che neppure i ri"acimenti secenteschi ebbero successo. (Antonio :i -eo) *i, "ortunato "u il dramma sulle scene italiane, do&e recitarono la parte di Coriolano attori "amosi come il #ossi, il <al&ini, il Dumiati e il Carraro. (Antonio :i -eo) <econdo alcuni critici, il 'oriolano pi, che una tra'edia ha le caratteristiche del dramma storico. (Antonio :i -eo) *er"ino i critici "a&ore&oli hanno tro&ato, in realt, il 'oriolano una tra'edia "redda e piuttosto stanca, in cui la "i'ura dell3eroe appare ri'ida e a &olte 'rottesca, mentre addirittura inconsistente e incomprensibile pu; sembrare il comportamento del suo anta'onista Au"idio. (Antonio :i -eo) Critici come :ereH Dra&ersi hanno "atto notare che l3opera in "ondo pi, articolata e ricca di sensibilit di (uanto non appaia ad una lettura che trascuri il 'ioco dell3ironia e i si'ni"icati impliciti nei punti di &ista che l3autore esprime tutto attra&erso lo stile. (Antonio :i -eo) Enrico IV[modifica] Incipit[modifica] I traduzione[modifica] +na stana nel palao +nrico: .attuti dale tempeste, stanchi come siamo, e pallidi ancora di terrore, lasciam che la pace ci sorrida un istante, per a&&entarci poscia a nuo&e contese sopra sponde lontane. Cuesta terra non be&er pi, il san'ue de3 "i'li suoi: la 'uerra non strazier pi, colla sua spada (uesto suolo "econdo non pi, &i schiaccier i suoi "iori sotto il piede di "erro dei nemici ca&alli. ,aria Antonietta Andreoni -*O.idio[modifica] Londra% Il palao reale% In scena (e #nrico e sir ,ualtiero )lunt nell'atto di muovere incontro al .estmoreland e ad altri% +nrico: <(uassati come noi siamo da ansia tormentosa, smunti pei molti a""anni, tro&iamo tutta&ia bre&e tempo onde dar tre'ua alla pace atterrita s= ch3ella anelando sosti a dirci, con rotta a""annosa &oce, di nuo&e zu""e cui s3a&r a dare inizio su lidi tanto da noi remoti. >on pi, le riarse ca&it di (uesto nostro suolo intin'eranno a&ide le labbra nel san'ue de3 propri "i'li non pi, la 'uerra distruttrice solcher (uesti campi per sca&arne trincee, n caler sui teneri "iori percotendoli e calpestandoli con i "errati zoccoli de'li ostili corsieri. [illiam S!a"espeare# Enrico IV# traduzione di ,aria Antonietta Andreoni -*O.idio# Ne$ton# %&&'] Goffredo Raponi[modifica] Londra* il palao reale #ntrano (e #nrico* ,iovanni di Lancaster* il conte di .estmoreland e altri nobili tra i quali sir .alter )lunt +nrico B <cossi ancor come siamo e spalliditi dai recenti a""anni, non concediamo tutta&ia respiro a (uesta nostra spaurita pace e, con &oce pur rotta dall3a""anno, ritorniamo a parlar dell3altra 'uerra da portare su pi, lontani lidi. *i, non sar che l3assetata bocca di (uesta terra abbia lorde le labbra del san'ue dei suoi "i'li n che la 'uerra scanali i suoi campi con &alli e con trincee le sue campa'ne, i suoi teneri "iori pi, non saranno calpestati e uccisi da passi ostili di "errati zoccoli. [illiam S!a"espeare# Enrico IV# traduzione originale di Goffredo Raponi] Citazioni[modifica] F "ino al sepolcro di Cristo che noi andremo a 'uidare un bellicoso esercito d3In'lesi... (%nrico: Atto I, <cena I, p. /I1) $3In'lese nato per cacciar l3in"edele dalle sante pianure, che toccarono (uei piedi di&ini, che per nostra salute "urono, son 'i (uattordici secoli, con"itti in croce. (%nrico Atto I, <cena I, p. /IIJ/I1) >on sar mai detto ch3io mi sia dannato per l3amore d3alcun "i'lio di re cristiano. ()alsta"": Atto I, <cena II, p. /18) Il san'ue e il cora''io s3in"iammano di pi, a ris&e'liar un leone, cha a dar la caccia a un timido daino. (Kotspur: Atto I, <cena III, p. /1L) $3idea di un 'ran "atto &arca sempre i limiti della moderanza. (>orthumberland: Atto I, <cena III, p. /1L) Cuando la celia tanto spinta, e massimamente a piedi, io la detesto. ()alsta"": Atto II, <cena II, p. /L9) >on &3 che "rode in uno scellerato ma un codardo pe''io cento &olte di un bicchier di &ino adulterato uno scellerato codardo. ()alsta"": Atto II, <cena IV, p. /G7) Capisco i tuoi baci e tu i miei (-ortimer: atto III, scena I) traduttore? <i'nore, <i'nore, (uanto siamo so''etti noi &ecchi a (uesto &izio del mentire. :io, :io, come noi uomini, da &ecchi, siamo so''etti al &izio di mentire+ ()alsta"": atto III, scena II, traduzione di !o""redo #aponi, $iber$iber) /ignori* il tempo della vita breve% " -a quand'anche la vita* " cavalcando la sfera del quadrante* " giungesse al suo traguardo dopo un'ora* " anche quel breve corso " sarebbe esageratamente lungo* " se trascorso in un'esistena vile% " /e vivremo* vivremo per calcare " i nostri piedi sui corpi di re0 " se morremo* morire sar1 bello " trascinando alla morte anche dei principi% " Assicurate le vostre cosciene2 " l'armi son belle e giuste " se giusto il fine per cui son brandite%(Kotspur: Atto V, scena II #aponi) C3 un3incapacit nell3uomo, innata, a separar l3et dall3a&arizia, pi, che non a tenere separata la carne 'io&ane dalla lussuria ma l3una casti'ata dalla 'otta, l3altra dalla si"ilide ma i mali che sono 'i per lui codesti due mi dispensano dall3indirizzar'li anche tutte le mie maledizioni... ()alstaff *arte II, Atto I, <cena II traduzione di !o""redo #aponi, p. 727) Citazioni sull*opera[modifica] )alsta"" il carattere pi, comico che abbia creato la "ertile imma'inazione di <haHespeare. %'li introdusse (uel persona''io in tre de3 suoi drammi, e lo present; sotto aspetti sempre nuo&i, senza mai esaurirne l3e""etto. (@ilhelm Au'ust &on <chle'el) )alsta"" un tristo, ma il pi, 'radito e pi, lepido uomo che sia mai &issuto. (@ilhelm Au'ust &on <chle'el) Il contrasto di due 'io&ani eroi, il principe %nrico e *ercA, detto Kotspur, spar'e 'ran splendore sulle scene della prima parte dell3%nrico IV. Dutte le amabili e seducenti (ualit son date, a dir il &ero, al principe di !alles e'li mescola alle triste bri'ate, senza poterne mai "ar parte, e tutto ci; che i'nobile 'li si appressa senza lederlo. $e sue pi, "olli stra&a'anze non sembrano che celie del suo spirito atti&o, ritenuto suo mal'rado nell3ozio. (@ilhelm Au'ust &on <chle'el) >ella seconda parte dell3%nrico IV, <haHespeare impie'a ma''ior arte a "ine di supplire alla mancanza di materia, (uanto ch3e'li non &uole mai adornare arbitrariamente l3istoria pi, di (uello che rieche''ia la "orma drammatica. (@ilhelm Au'ust &on <chle'el) Enrico VI[modifica] Incipit[modifica] ,aria Antonietta Andreoni -*O.idio[modifica] L'Abbaia di .estminster% 'orteo funebre% #ntra il feretro di re #nrico & con al seguito il duca di )edford* reggente di 3rancia0 il duca di ,loucester* protettore0 il duca di #4eter0 il conte di .ar5ic60 il vescovo di .inchester0 il duca di /omerset0 araldi e altri% /edford: <iano parati a lutto i cieli ed il 'iorno ceda alla notte+ Voi, comete, che presa'ite i mutamenti dei 'iorni e de'li <tati, scotete in cielo le &ostre trecce di splendente cristallo "usti'ate con esse le mali'ne stelle ribelli che hanno permesso la morte di %nrico+ #e %nrico (uinto, troppo illustre per &i&ere a lun'o+ -ai l3In'hilterra a&e&a perduto un monarca di pi, 'rande &alore. Gloucester: -ai, prima di lui, l3In'hilterra ebbe un &ero e proprio so&rano. %'li era &aloroso e ben de'no di comandare brandita, la sua spada acceca&a 'li uomini co3 suoi lampi le di lui braccia si estende&ano pi, ampie che non le ali d3un dra'o e 'li occhi scintillanti, colmi di "uoco pieno d3ira, abba'lia&ano e respin'e&ano i nemici con ma''ior "orza che non (uella del sole meridiano che battesse in tutto il suo ardore sui loro &isi... Che pi, do&rei io dire? i 5sic6 di lui atti sono al di l di (ualsiasi parola e'li mai non alz; la mano se non per con(uistare. +0eter: >oi lo pian'iamo ora nero&estiti perch mai non "acciamo lutto, in&ece, nel san'ue? %nrico morto e pi, non ri&i&r. [illiam S!a"espeare# Enrico VI# traduzione di ,aria Antonietta Andreoni -*O.idio# Ne$ton# %&&'] Goffredo Raponi[modifica] L'Abbaia di .estminster% -arcia funebre 7 #ntra il feretro di (e #nrico & ed steso sul catafalco% /eguono la salma il D+'A DI )#D3O(D* il D+'A DI ,LO+'#/T#(* il D+'A DI #8#T#(* il 'ONT# DI .A(.I'9* il &#/'O&O DI .IN':#/T#(. /edford B <i ammantino di nero a lutto i cieli, ceda il 'iorno alla notte+ Comete che annunciate sulla terra mutamenti dell3re e de'li <tati, le &ostre lun'he trecce di cristallo brandite per il cielo a "usti'are (uelle catti&e e ribellanti stelle ch3hanno assentito alla morte d3%nrico+ %nrico Cuinto #e, troppo "amoso per &i&ere a lun'o+ -ai re pi, de'no perd l3In'hilterra+ Gloucester B -ai ebbe un re In'hilterra prima di lui e'li era &aloroso, nato per il comando la sua spada, (uando dalle sue mani era brandita abbarba'lia&a tutti coi suoi lampi le sue braccia s3apri&ano pi, lar'he dell3ali di un dra'one i suoi occhi nell3ira s"a&illanti abbacina&ano e respin'e&ano i nemici con assai ma''ior "orza della spera d3un sole meridiano ardente, che sbattesse loro in "accia. Che potrei dire ancora?... $e sue 'esta superan le parole: mai la mano e'li alz;, se non "u per con(uistare. +0eter B >oi lo pian'iamo in nero: e perch non in 'rama'lie di san'ue? 576 %nrico morto e pi, non ri&i&r. [illiam S!a"espeare# Enrico VI# traduzione originale di Goffredo Raponi] Citazioni[modifica] $a 'loria simile a un cerchio nell3ac(ua che &a sempre allar'andosi, sin (uando per il suo stesso in'randirsi si risol&e nel nulla. (!io&anna: atto I, scena II, traduzione di !o""redo #aponi) $a 'loria simile a un cerchio nell3ac(ua che non smette mai di allar'arsi, "ino a che, a causa del suo stesso in'randirsi, non si disperde in un nulla. >on &i corazza pi, "orte di un cuore incontaminato+ Dre &olte armato chi di"ende il 'iusto e inerme, sebbene coperto di "erro, colui la cui coscienza corrotta dall3in'iustizia. (atto III, scena II) *er prima cosa, ammazziamo tutti 'li a&&ocati. Intanto, come primissima cosa, ammazzeremo tutti 'li a&&ocati. (:icH: parte II, atto IV, scena II, traduzione di !o""redo #aponi) -a dimmi2 non hai mai sentito dire " che ci! che fu acquistato con la frode " sempre destinato a triste fine; " # qual felicit1 rec! a suo figlio " quel padre che per ammassar ricchee " si guadagn! l'inferno; " L'eredit1 ch'io lascer! a mio figlio " sar1 quella delle mie buone aioni0 " ed io vorrei che queste* e solo queste* " avesse a me lasciato il padre mio% " 'h< tutto il resto si pu! sol serbare " ad un tal preo d'angosciose cure* " mille volte pi$ alto del piacere=che si possa provar nel possederlo% (terza parte, traduzione di !o""redo #aponi) # dunque* poi che m'ha voluto il cielo " cos> brutto e deforme* sia l'inferno " a foggiarmi in sua proporione l'anima% " Posso dire di non aver fratelli* " perch< a nessun fratello rassomiglio0 " e la parola ?amore? " che i barbagrigia chiamano divina* " pu! albergare nelle creature umane " che s'assomigliano tutte tra loro* " ma non in me% Io son solo me stesso%(terza parte, traduzione di !o""redo #aponi) 'he amore pu! ispirare " un essere cos>; -ostruoso errore* " coltivar nella mente un tal pensiero@ " Perci! poich< nient'altro questo mondo " pu! offrirmi* come unico piacere* " che dominare* reggere* angariare " chi meglio dotato da natura* " io far! del sognare una corona " tutto il mio paradiso sulla terra* " e stimer! un inferno questo mondo " finch< non briller1 sulla mia testa* " retta da questo mio tronco deforme* " l'oro di una corona% (terza parte, traduzione di !o""redo #aponi) Il mercante di Venezia[modifica] Incipit[modifica] Carlo Rusconi[modifica] &eneia% +na strada% A#ntrano Antonio* /alarino* e /olanioB Antonio: In &erit, non so perch sono cos= triste. -i duole e dite che ci; duole anche a &oi ma io in (ual 'uisa sia pi'liato (uesto a""anno, come l3abbia tro&ato, in che consista, da che sia ori'inato, non so ancora comprendere. <ono reso tanto malconcio mia imbelle tristezza che stento a riconoscermi. Salarino: $a &ostr3anima e'ue le 'itazioni dell3oceano essa &a dietro ai &ostri bei &ascelli che, colla loro superba alberatura, &o'ando sopra i "lutti, sembrano i so&rani, o i primi cittadini del mare, e si'nore''iano sulla "lla dei minuti na&i'li, che o""rono loro un umile oma''io passando sospinti dalle loro ali di lino. [Carlo Rusconi# Orsa ,aggiore editrice# %&&'] Paola O1etti[modifica] A &eneia* in strada% #ntrano Antonio* /alarino e /alanio% Antonio: >on so da&&ero perch sono tanto triste. % (uesta tristezza mi stanca, e &oi stessi dite d3esserne stanchi. -a ho ancora da sapere do&e l3ho presa, do&e me la son tro&ata, come me la son 'uada'nata, di che dia&olo "atta, da do&e spuntata. %d essa mi stordisce cos= che stento a riconoscere me stesso. Salarino: $a &ostra mente a'itata perch se'ue sul mare le &ostre na&i dalle immense &ele, le &ostre na&i che come si'nori e ricchi bor'hesi dei "lutti in s"arzoso corteo 'uardano dall3alto i &ascelletti dei piccoli tra""icanti che "anno continue ri&erenze sotto il &olo di (uelle 'randi ali. [illiam S!a"espeare# Il mercante di Venezia# traduzione di di Paola O1etti# Ne$ton# %&&'] Goffredo Raponi[modifica] &eneia* una calle% #ntrano ANTONIO* /AL#(IO e /OLANIO Antonio B $a ra'ione per cui son cos= triste, in &erit, non so nemmeno dirla mi sento come oppresso internamente, ed anche &oi mi dite che lo siete ma da do&e mi &en'a (uest3umore, do&3io l3abbia tro&ato, come ci sia caduto, di che "atto, da che nasce, lo de&o ancora apprendere m3intorpidisce a tal punto lo spirito che stento a riconoscere me stesso. Salerio B F che tu col pensiero na&i'hi a&anti e indietro per l3oceano, l do&e le tue belle ra'usine 526 con le loro imponenti &elature a somi'lianza di 'randi si'nori e impettiti bor'hesi sopra i "lutti, o di carri d3un 'ran corteo marino, 596 ri'uardano dall3alto con su""icienza i pi, modesti barchi che "anno loro ri&erente osse(uio nel &ederle s"ilare &elocissime sull3ali delle ben tessute &ele. [illiam S!a"espeare# Il mercante di Venezia# traduzione originale di Goffredo Raponi] Citazioni[modifica] Il dia&olo non si "a scrupolo, pei suoi dise'ni, di citar le <critture. (Antonio: atto I, scena III traduzione di !o""redo #aponi, $iber$iber) Il dia&olo sa ben citare la <acra <crittura per i suoi scopi. Io considero il mondo per (uello che : un palcoscenico do&e o'nuno de&e recitare la sua parte. (Antonio: atto I, scena I) <e "are "osse "acile (uanto sapere ci; che &a "atto, le cappelle sarebbero chiese e le catapecchie dei po&eri palazzi principeschi. (*orzia: atto I, scena II) -a amore cieco, e 'li amanti non &edono le amabili "ollie cui s3abbandonano. (!essica: atto II, scena V traduzione di !o""redo #aponi, $iber$iber) -a l3amore cieco e 'li amanti non possono &edere le 'raziose "ollie ch3essi commettono. >on ha occhi un ebreo? >on ha mani, or'ani, statura, sensi, a""etti, passioni? >on si nutre anche lui di cibo? >on sente anche lui le "erite? >on so''etto anche lui ai malanni e sanato dalle medicine, scaldato e 'elato anche lui dall3estate e dall3in&erno come un cristiano? <e ci pun'ete non diamo san'ue, noi? <e ci "ate il solletico, non ridiamo? <e ci a&&elenate non moriamo? (<hAlocH: atto III, scena I) ?h, "ortunati strazi (uando chi mi tortura mi inse'na le risposte per liberarmi+ (.assanio: atto III, scena II traduzione di Carlo #usconi, p. 07) Aspetta un momento, c3 (ualcos3altro. Cuesto contratto non ti accorda neanche una 'occia di san'ue. $e precise parole sono: MEna libbra di carneM. *rendi dun(ue la tua penale, prendi la tua libbra di carne, ma se, nel ta'liarla, &ersi una 'occia di san'ue cristiano, le tue terre e i tuoi a&eri sono, per le le''i di Venezia, con"iscati dallo <tato di Venezia. (*orzia: atto IV, scena I) Il carattere della compassione di non essere costretta essa scende come una dolce pio''ia dal cielo ed due &olte benedetta benedice colui che la concede e (ue'li su cui si spande la pi, 'ran potenza dei ma''iori potenti e si addice al monarca re'nante me'lio della sua corona. (*orzia: atto IV, scena I traduzione di Carlo #usconi, p. /87) >ulla &3 di cos= insensibile, brutale o scatenato dalla rabbia che la musica, "inch se ne prolun'hi l3eco, non tras"ormi nella sua stessa natura. Colui che non pu; contare su alcuna musica dentro di s, e non si lascia intenerire dall3armonia concorde di suoni dolcemente modulati, pronto al tradimento, a'li in'anni e alla rapina: i moti dell3animo suo sono oscuri come la notte, e i suoi a""etti tenebrosi come l3%rebo. >essuno "idi mai in un uomo simile. ($orenzo: atto V, scena I) *ossiamo chiudere con il passato, ma il passato non chiude con noi. Come arri&ano lontano i ra''i di (uella piccola candela: cos= splende una buona azione in un mondo mal&a'io. (*orzia: atto V, scena I)