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Questo materiale, tratto in parte da Wikipedia, riservato agli studenti regolarmente iscritti al corso di

storia della Cina del CTP Petrarca di Padova. E strettamente personale e non riproducibile. I materiali sono
a cura del Prof. Sergio Bergami. Lezione IV: il primo impero Qin e la dinastia degli Han Occidentali.

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Il primo Imperatore cinese e la dinastia Qin (246-206 a.C.)
L'unificazione della Cina nel 221 a.C. sotto il primo imperatore Qin Shi Huangdi segn l'inizio della
Cina imperiale, che dur fino alla caduta della dinastia Qing nel 1912. La dinastia Qin lasci in
eredit alle dinastie successive una struttura statale centralizzata e burocratica. Al culmine del suo
potere, la dinastia Qin regn su una popolazione di circa 50 milioni di persone.



Territorio della dinastia Qin.

Nel 246 a.C. Ying Zheng divenne re dello stato di Qin e ben presto, grazie alle sue grandi doti
strategiche, a un forte esercito e spesso ricorrendo all'inganno e all'assassinio degli avversari,
sconfisse gli altri 6 regni che occupavano il territorio cinese: Zhao, Han, Wei, Yan, Qi e Chu.
Con la sconfitta di Qi, nel 221 a.C. Ying Zheng realizz infine l'unificazione della Cina e assunse il
titolo di Qin Shi Huang Di (Primo Imperatore della Dinastia Qin). Questo atto fu una sfida alla
tradizione perch fino ad allora i termini Huang e Di erano stati utilizzati esclusivamente per
indicare i grandi imperatori della pi remota antichit, che avevano dato origine alla civilt. Ying
Zheng si poneva cos sul loro stesso piano, sottolineando il fatto che non aveva bisogno della
tradizione per legittimare il proprio potere. Il suo regno fu improntato alla filosofia del legismo . Si
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accinse quindi a realizzare una serie di riforme, sotto il consiglio del primo ministro legista Li Si,
che avrebbero lasciato un'impronta indelebile nella storia cinese.
L'antica aristocrazia venne esautorata, le famiglie nobili furono costrette a trasferirsi nella capitale
Xianyang, l'intero territorio venne diviso in distretti raccolti in governatorati, tutte le unit di misura
vennero unificate cos come la moneta e la scrittura. Per favorire la comunicazione tra le diverse
regioni venne imposto un unico scartamento assiale per i carri e fu costruita un'ampia rete stradale
per un totale di circa 6.000 km.
Sotto il regno di Shi Huang Di furono portati a termine molti progetti importanti, opere di
canalizzazione e costruzione di ponti. Fu costruita una ricchissima tomba per l'imperatore, vicino
alla capitale Xianyang, nei pressi dell'attuale Xi'an. In questa tomba stato rinvenuto il celebre
Esercito di terracotta. Shi Huang Di produsse un rinforzamento delle difese settentrionali del paese
innalzate per proteggere il territorio dalla incursioni dei cosiddetti barbari Xiongnu. L'opera,
secondo il grande storico cinese Sima Qian, venne affidata al generale Meng Tian e al suo esercito
di 300.000 uomini. L'obiettivo imperiale doveva essere quello di collegare i vari pezzi di muraglia
gi esistenti ottenendo, come risultato, la Grande muraglia.
Affinch nessuno potesse dubitare della sua autorit invocando la tradizione, accolse la proposta di
Li Si e nel 213 a.C. decret che tutti i testi antichi fossero bruciati per cancellare il ricordo del
passato, fatta eccezione per quelli di argomento scientifico e tecnico. Centinaia di intellettuali
confuciani che avevano osato protestare furono uccisi sepolti vivi assieme ai loro familiari.

I fattori che determinarono la caduta della dinastia furono numerosi, innanzitutto la frenesia con cui
Shi Huang Di aveva attuato la sua politica e la spietatezza dei metodi punitivi da lui adottati, come
il principio della responsabilit collettiva (se una persona commette un reato, tutto il suo clan
d'appartenenza ne sar colpevole). Tutte queste opere richiesero grandi leve di manodopera e un
enorme impiego di risorse.
Migliaia di contadini erano stati costretti ad abbandonare i campi per andare a combattere o per
partecipare ai lavori di costruzione della Muraglia, delle strade, dei canali e dei palazzi imperiali. Le
realt locali furono sconvolte anche a causa dell'unificazione della moneta e del sistema di scrittura.
La dinastia non sopravvisse alla morte del suo primo imperatore nel 210 a.C., il governo non fu in
grado di gestire la situazione e l'azione della corte fu pressoch paralizzata da intrighi di corte e
lotte per il potere. A seguito di un complotto attuato dal primo ministro Li Si e dall'eunuco Zhao
Gao, l'erede al trono fu costretto a suicidarsi. Zhao Gao si sbarazz anche di Li Si, che fu
imprigionato e messo a morte. Al trono fu posto Er Huang Di (Secondo Imperatore), secondogenito
di Shi Huang Di, che venne anch'egli presto ucciso. Il potere pass a Zi Ying, nipote del primo
Imperatore, il quale non os assumere il titolo di Terzo Imperatore.
Mentre il governo era dilaniato da lotte intestine, nel 209 a.C. scoppi una grande rivolta popolare
che si espanse per tutto l'Impero. Le forze principali dei ribelli erano comandate da Xiang Yu, che
nel 206 a.C. ottenne la resa di Qin, mise a sacco la capitale e fece uccidere l'Imperatore Zi Ying, e
da Liu Bang, che trasfer la capitale a Chang'an e, nel 206 a.C., si proclam Imperatore della nuova
dinastia Han, assumendo in seguito il nome di Gao Zu.

La fondazione della dinastia Han
Dopo appena tre mesi dalla morte di Qin Shi Huang si diffusero in tutto l'impero rivolte contadine,
ribellioni da parte di prigionieri e di militari e congiure da parte dei discendenti delle famiglie nobili
del periodo degli Stati Combattenti. Questi attacchi portarono alla caduta della dinastia Qin nel 206
a.C.
Tra i capi delle rivolte si mise in luce Xiang Yu, gi comandante militare oltre che discendente della
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nobilt dello stato di Chu, che si appoggi alle vecchie strutture nobiliari pre-Qin. Mentre al sud
Xiang Yu sconfiggeva l'esercito inviato a contrastarlo Liu Bang a capo di una rivolta contadina
entrava nella capitale, deponeva l'ultimo sovrano della dinastia Qin e abrogava tutte le leggi pi
efferate promulgate contro i contadini. All'arrivo nella capitale dell'esercito di Xiang Yu la citt fu
saccheggiata, la biblioteca imperiale bruciata e Xiang Yu si autoproclam Sovrano egemone di Chu
Occidentale (utilizzando una terminologia che si discostava dal titolo imperiale di "huangdi" e
riproponeva una terminologia del tardo periodo Zhou) dando a Liu Bang il titolo di Sovrano di Han,
dal nome di uno dei diciotto regni in cui intendeva suddividere l'impero.
Liu Bang allora raccolse attorno a s tutti i capi delle rivolte che non accettavano l'egemonia di
Xiang Yu e cominci una guerra civile che si protrasse fino al 202 a.C. quando Xiang Yu,
accerchiato nell'attuale provincia dell'Anhui, dopo la battaglia di Gaixia si suicid.
La dinastia Han govern la Cina dal 206 a.C. al 220 d.C. La dinastia Han diede in seguito anche il
suo nome alla popolazione etnica cinese per differenziarsi dalle numerose altre minoranze etniche
presenti in Cina.
La dinastia fondata dalla famiglia Liu, regn sulla Cina per quattro secoli diffondendo la sua
influenza sul Vietnam, l'Asia centrale, la Mongolia e la Corea.
Durante la dominazione Han, il confucianesimo divenne la filosofia ufficiale di stato, l'agricoltura e
il commercio prosperarono, tanto che la popolazione raggiunse i 50 milioni di abitanti, di cui tre
milioni abitavano la capitale Chang'an, di fatto la pi grande metropoli del suo tempo.

La dinastia Han si divide in due periodi: il primo detto dinastia degli Han anteriori o anche dinastia
Han occidentale fior dal 206 a.C. - al 9 d.C. ed ebbe come capitale Chang'an. Il secondo periodo
definita dinastia degli Han posteriori o anche dinastia Han orientale dal 25 d.C. - al 220 d.C. con
capitale Luoyang, pi a est rispetto a Chang'an. Tra il 9 ed il 24 d.C. regn per breve tempo la
dinastia Xin. Attualmente si predilige la distinzione tra orientali-occidentali per evitare confusione
con la meno nota dinastia degli Han posteriori del periodo delle Cinque Dinastie e dieci Regni.
Durante la dinastia Han si ebbero grandi progressi intellettuali, letterari, artistici e scientifici. Fu
perfezionata la scoperta della carta tanto da poterla utilizzare quale supporto per la scrittura e
soppiantare cos il precedente sistema su seta o su piccole liste di bamb.
Durante questa dinastia visse il pi famoso storico cinese, Sima Qian (145 a.C. -87 a.C. vedi sotto),
il cui Shi Ji o Memorie Storiche fornisce tavole genealogiche, biografie e cronache dai tempi dei
sovrani leggendari fino ai tempi dell'imperatore Wudi (141 a.C.- 87 a.C.).
La forza militare della dinastia Han permise all'impero di espandersi a occidente nella pianura
desertica del Tarim, dove erano situate le citt-stato e i principati dei Tocari, Saci e Sogdiani nella
provincia del Sinkiang-Uigur attualmente di etnia prevalentemente uigura. In questo modo la via
della seta veniva resa sicura fino al Pamir, ai confini con la Battriana nell'odierno Afghanistan.
Anche il Vietnam settentrionale e la Corea furono invasi dagli eserciti Han. In questo periodo si
sviluppa il sistema di tributi in base al quale stati periferici indipendenti o semi-indipendenti pagano
una sorta di omaggio formale di sottomissione alla Cina, inviano doni e stabiliscono sistemi di
commercio regolato, in cambio della pace e del riconoscimento alla legittimit al governo locale.
Anche l'invio di principesse cinesi serv a mantenere l'equilibrio diplomatico con i vicini,
soprattutto con le trib e le confederazioni nomadi del nord, in particolare con i Xiongnu e i Wusun.
Alla fondazione dell'impero Han si assistette a un mantenimento dei governatorati e dei distretti di
epoca Qin, sotto controllo imperiale, ma anche all'introduzione contemporanea di una serie di stati,
detti guo, che ricordavano la ripartizione territoriale del periodo degli Stati Combattenti posti sotto
la sovranit ereditaria dei capi della rivolta anti-Qin.
Ma gi nel 196 a.C. gli stati indipendenti furono ridotti a uno, tre per l'eliminazione del sovrano per
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mano imperiale, e tre per esautorazione e sostituzione di tutti i sovrani con principi di famiglia
imperiale.



L'impero Han nel 87 a.C.
Il consolidamento dell'impero
Alla morte di Liu Bang, chiamato da allora Gao Zu, l' Imperatrice vedova L Zhi stermin tutte le
altre mogli e concubine, oltre che alla quasi totalit dei suoi figli avuti con altre donne e mantenne il
domino a corte durante il regno dei due Han Shaodi e di Han Huidi.
Durante i regni di Han Huidi e Han Jingdi si assistette anche a un breve ritorno dell'ideologia legista
e ad un rifiorire a corte del Taoismo. Solo dopo la morte dell'imperatrice vedova, tutti i suoi parenti
furono sterminati o sollevati dalle cariche e fu posto sul trono Han Wendi che, come imperatore
Han Jingdi, si trov a confrontarsi con sempre crescenti difficolt causate dagli stati indipendenti in
seno all'impero. La situazione esplose nel 154 a.C. quando Liu Bei, sovrano dello stato di Wu, si
mise a capo di una ribellione detta la Rivolta dei Sette Regni, presto repressa, da parte degli stati,
pur retti da familiari dello stesso clan imperiale, contro l'impero.
LimperatoreWudi (156 a.C. 29 marzo 87 a.C)
Il regno di Wudi segn una svolta nell'impero Han: un regno segnato da un forte espansionismo e
con imponenti masse di cinesi inviate a popolare la regione dell'Ordos. Tra le conquiste possiamo
annoverare: a nord, nel 129 a.C. i Xiongnu, a ovest, nel 101 a.C. l'esercito si spinse fino alla valle
del Sir-darya (Kazakistan) nella regione di Fergana (Uzbekistan), a est nel 106 a.C. la Manciuria
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meridionale e la Corea, a ovest, nel 109 a.C. i regni di Yelang e Dian (nell'attuale Yunnan), a sud
nel 111 a.C. il regno vietnamita di Nan Yue.
Fu intrapresa in aree estese ed aride una grande attivit di scavo di canalizzazioni e di irrigazione.
Nel 129 a.C. fu completato un canale di pi di cento chilometri che dal fiume Wei, su cui sorgeva la
capitale, conduceva allo Huang He, il fiume Giallo. Gli stati interni all'impero furono svuotati di
potere: i funzionari non furono pi scelti dai sovrani locali ma imposti dalla corte imperiale, un
nuovo sistema di successione obblig gli stati a frazionarsi in unit sempre pi piccole, mentre
molti furono semplicemente sciolti con l'accusa di scarsa lealt.
Per indebolire la classe dei mercanti, in rapida ascesa, oltre che per incamerare nelle casse imperiali
le somme necessarie per l'espansione, Han Wudi trasform i commerci principali (alcol, sale, ferro
e il conio delle monete) in monopoli di Stato. Contemporaneamente viet la compravendita
terriera ai mercanti, senza per riuscire ad impedire l'instaurarsi di una classe di proprietari
latifondisti.
Il modello statale e imperiale di Han Wudi divenne la base politica e ideologica fondante di quasi
tutta la successiva tradizione cinese, l'impero ora poteva guardare s stesso non pi come a
uno stato tra barbari ma come una fonte di ordine e regolamentazione di tutte le terre
conosciute e come origine della legittimit di tutti i sovrani cui veniva in contatto.
Fu con Han Wudi che il confucianesimo ottenne la sua definitiva vittoria sulle altre filosofie sociali
cinesi e si impose a corte e nel paese.
L'apparato amministrativo
Dall'imperatore dipendevano i Tre duchi: il Gran Maresciallo, da cui dipendeva l'esercito, il Gran
Consigliere, da cui dipendeva l'amministrazione civile e i nove dignitari, e il Gran Censore, da cui
dipendevano gli ispettori e il sistema di controllo dell'amministrazione stessa.
Con Han Wudi la Segreteria, organo di palazzo formato da eunuchi, assunse un ruolo sempre pi
importante nella formulazione delle linee politiche dell'impero.
Nessun funzionario a nessun livello poteva operare nella regione di cui era nativo. Han Wudi
introdusse l'ulteriore norma per cui nessun funzionario avrebbe mai potuto prestare servizio nella
zona d'origine dell'ispettore regionale (dipendente dal censorato) a lui preposto.
I membri dell'amministrazione venivano scelti tra quanti frequentavano l'universit imperiale, da lui
fondata, o per segnalazione o per essere membri influenti di importanti famiglie.
La tassazione era basata su due principali imposte: quella sulla terra, che prevedeva il versamento di
un quindicesimo del raccolto, e del testatico, successivamente portato da Han Wudi ad un
trentesimo. I funzionari e gli aristocratici erano esentati dalle tasse.
Coll'estendersi delle grandi propriet fondiarie, spesso di funzionari e aristocratici o di mercanti
che con essi si erano imparentati o che in qualche misura riuscivano ad eludere le tasse, il carico
fiscale ai danni dei piccoli contadini and per aggravandosi sempre pi. Ci provoc un
aumento del potere reale da parte delle grandi famiglie latifondiste, che sempre pi, per mezzo
di matrimoni, erano in grado di controllare funzionari e fazioni a corte, talora appoggiando o
lottando contro altre fazioni di eunuchi.
Il potere degli Han si deterior soprattutto a causa dellintensa privatizzazione delle terre che
andava ad accumularsi nelle mani di pochi latifondisti che di fatto governavano il paese, nonch a
causa delle faide di corte tra eunuchi e concubine. Gli Han diventarono sempre pi impotenti di
fronte allo sgretolarsi dell'Impero; il potere pass progressivamente ai governatori locali.



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La via della seta
I traffici lungo la via della seta rappresentarono l'interscambio commerciale tra l'Impero romano e la
Cina. I beni scambiati erano seta e pietre preziose dalla Cina e vetro, avorio, argento e incenso
dall'Impero romano. Era nota anche una via marittima che portava dal Nilo alla costa africana e, di
l sfruttando gli alisei, in India. Dall'India, circumnavigando la penisola malese, si poteva arrivare
alla foce del Zhu Jiang, o Fiume delle Perle. In quell'area sono state trovate monete romane. Nel
Hou Hanshu (Storia degli Han Occidentali) registrato l'arrivo di un'ambasciata da Da Qin (come
era nota Roma a quel tempo in Cina) da parte del sovrano romano An Dun (Antonius? il candidato
pi probabile Marc'Aurelio che si fece chiamare anche col nome del suo predecessore Antonino
Pio, in forma di rispetto). L'ambasciata raggiunse Luoyang nel 166 e fu ricevuta alla corte
dell'imperatore Han Huandi, ma la sua provenienza fu messa in dubbio a causa dei modesti doni
offerti, per lo pi di origine indiana e africana. Ovviamente la missione potrebbe essere stata
realmente proveniente dall'impero romano, del tutto ignaro dell'uso del sistema di tributo in uso
presso la corte cinese. Sporadici contatti, ancora dubbi, sono segnalati in Afghanistan tra truppe
cinesi e truppe romane mercenarie al soldo di signori locali, forse sbandati dopo la sconfitta di
Marco Licinio Crasso. Ulteriori tentativi cinesi di mettersi in contatto con l'impero romano, con
ambasciatori che giunsero fino alle sponde del Mar Nero o del Mar Caspio, furono fatti fallire dai
Parti che avevano tutto da perdere, dato il loro vantaggioso ruolo di intermediatori nel commercio
intercontinentale.
I primi monaci buddhisti raggiunsero la Cina attraverso la via della seta durante questa dinastia, ma
il loro impatto fu pressoch nullo. Solo dopo la definitiva caduta dinastica il Buddhismo si sarebbe
diffuso compiutamente.
Sima Qian
Sima Qian (145 a.C. circa 86 a.C. circa), stato uno storico cinese.
Fu uno dei pi grandi storici della Cina antica; eredit dal padre Sima Tan la carica di Prefetto dei
Grandi Scribi presso la corte di WudDi, il pi importante imperatore della dinastia Han. Scrisse la
prima grande opera storiografica cinese, lo Shiji (Memorie Storiche), basata su varie fonti raccolte
negli archivi di corte e che vennero dallo stesso verificate durante numerosi viaggi di studio per
tutta la Cina. Lo Shi Ji tratta della storia della Cina dai primordi (periodo dell'Imperatore Giallo)
fino alla caduta della dinastia Qin ed i primi anni della dinastia Han, circa duemila anni di storia. fu
preso come modello per tutte le Storie Dinastiche redatte dalle dinastie successive e costituisce una
fonte storica di valore incalcolabile. Il suo lavoro rappresenta il fondamento della Storiografia
Cinese.
Sima Qian nacque e crebbe a Longmen, nei pressi della moderna Hancheng, in una famiglia di
astrologi. Suo padre Sima Tan, serviva come Prefetto dei Grandi Scribi dell'imperatore Wudi. La
sua maggiore responsabilit era di amministrare la libreria imperiale e di mantenere e riformare il
calendario. Grazie alla approfondita formazione che ebbe da suo padre, gi all'et di dieci anni,
Sima Qian era un profondo conoscitore degli antichi testi.
Dopo una serie di viaggi allinterno della Cina, Sima ebbe un incarico nel governo come di Custode
di Palazzo, i cui compiti erano quelli di ispezionare le varie parti del paese con l'imperatore Wudi.
Nel 110 a.C., all'et di 35 anni fu inviato ad ovest con una spedizione militare contro alcune trib
barbare. Spinto dall'ispirazione di suo padre, Sima Qian cominci la compilazione dello Shiji nel
109 a.C. Tre anni dopo la morte di suo padre, Sima Qian divenne Grande Storico di corte. Nel 105
a.C. era fra gli studiosi incaricati di riformare il calendario. Come ufficiale anziano, Sima era anche
nella posizione di poter dare consigli all'imperatore sugli affari generali dello stato.


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Lo scandalo Li Ling
Nel 99 a.C., Sima Qian fu coinvolto nella vicenda Li Ling: i generali Li Ling e Li Guangli,
comandanti di una grande spedizione militare contro la trib degli Xiongnu a nord, furono
circondati, sconfitti e lo stesso Li Ling preso prigioniero. La grave sconfitta ebbe una grande
risonanza in tutta la Cina e l'imperatore avvi un processo pubblico per punire i colpevoli. Al
termine del processo l'imperatore Wudi attribu la colpa della sconfitta al tradimento del generale Li
Ling, che nel frattempo aveva chiesto asilo presso gli Xiongnu, e lo condann a morte con tutti i
suoi collaboratori. Sima fu l'unico ufficiale di corte a difendere Li Ling, di cui non era mai stato
amico ma che rispettava. L'imperatore Wudi interpret la difesa di Sima come un attacco contro Li
Guangli di cui era cognato e condann Sima a morte. A quei tempi la condanna a morte poteva
essere riscattata o con una pesante multa o con la castrazione. Non avendo Sima abbastanza denaro
per riscattare la sua vita dovette scegliere la seconda. Fu cos castrato e rinchiuso in carcere, dove
rimase tre anni. Egli descrive cos le sue sofferenze: "Quando vedi il carceriere ti inginocchi e
pieghi il capo vergognosamente fino a terra. Alla sola vista dei suoi subalterni sei preso dal terrore...
Una simile ignominia non pu essere pi cancellata". Nel 96 a.C., alla sua liberazione dalla
prigione, Sima scelse di vivere a corte come eunuco in modo da terminare le sue storie, piuttosto
che suicidarsi come prescriveva l'etichetta per un Ufficiale di Corte caduto in disgrazia.

Se anche il pi infimo schiavo o sguattero pu riuscire a suicidarsi, perch uno come me non sarebbe
stato in grado di fare ci che doveva essere fatto? Ma la ragione per cui io rifiutai di sopportare questo
dovere e continuai a vivere, nella vilt e nella disgrazia senza congedarmi dalla vita che mi addolora
pensare che ho cose nel mio cuore che non sono ancora stato in grado di esprimere pienamente, e
sono oppresso dall'idea che dopo la mia morte i miei scritti non possano essere conosciuti dai posteri.
Troppo numerosi da ricordare sono gli uomini dei tempi antichi che erano ricchi e nobili e i cui nomi
sono gi svaniti. Sono solo quelli che erano meritevoli e sicuri, i veri uomini straordinari, che sono
ancora ricordati.. Anch'io ho osato non essere modesto, ma hanno affidato a me i miei scritti inutili. Ho
raccolto e messo insieme le antiche tradizioni di tutto il mondo che erano disperse e perdute. Ho
esaminato i fatti e gli eventi del passato e studiato i principi alla base del loro successo e del loro
fallimento, della loro ascesa e della loro decadenza, in 130 capitoli. Ho voluto esaminare in tutto ci
che riguarda il cielo e l'uomo, per penetrare i cambiamenti del passato e del presente, completando il
tutto come il lavoro di una famiglia. Ma prima di aver finito il mio manoscritto grezzo, ho incontrato
questa calamit. per il dolore di non poterla completare che ho sopportato la pena estrema senza
rancore. Quando avr veramente completato questo lavoro, lo depositer nelle Famose Montagne. Se
potr essere utilizzato dagli uomini che lo apprezzeranno, e raggiungere i villaggi e le grandi citt, poi
penso io potr soffrire migliaia di mutilazioni, quale rammarico potrei avere?
(Sima Qian, traduzione di Burton Watson)

Storico
Sebbene lo stile e la forma degli scritti storici cinesi sia variata attraverso gli anni, lo Shiji defin la
qualit e lo stile da allora in avanti. Prima di Sima, le storie erano scritte come rapporto di certi
eventi o di certi periodi della storia degli stati; la sua idea di una storia generale influenzer i
maggiori storiografi successivi: gli storiografi considerarono il lavoro di Sima come il loro
modello, il "formato ufficiale" per la storia della Cina.
Nello scrivere lo Shiji, Sima introdusse un nuovo stile di presentazione della storia in una serie di
biografie. Il suo lavoro si sviluppo in 130 capitoli - non in successione storica, ma divisi in soggetti
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particolari, che includono gli annali, le cronache e i trattati - sulla musica, cerimonie, calendari,
religione, economia, e biografie esterne.
Sima ha anche sottolineato, per la prima volta nella storia della Cina, il ruolo dei singoli uomini
nell'influenzare lo sviluppo storico della Cina. Inoltre ha anche proposto la sua interpretazione della
storia secondo cui una nazione non pu sfuggire al destino dei cicli storici di sviluppo e declino.
Shiji fu un testo di storia scritto privatamente. Sebbene Sima fosse il Prefetto dei Grandi Scribi nel
governo Han, egli rifiut di scrivere lo Shiji come una storia ufficiale riferita solo alle persone di
alto rango. L'opera racconta anche di persone di classe non elevata ed perci considerato un
"racconto veritiero" degli aspetti pi oscuri della dinastia.
Lo Shiji di Sima rispettato come modello delle letteratura biografica di alto valore letterario ed
ancora rimane un libro di teso per gli studi della classicit cinese. il lavoro di Sima influenz la
scrittura cinese, servendo come modello ideale per molti tipi di prosa del movimento neoclassico
durante il periodo della Dinastia Tang e della Dinastia Song. Il grande uso di caratterizzazione e
trame ha anche influenzato la scrittura narrativa, tra cui i classici racconti brevi del periodo medio e
tardo-medievale nel periodo della Dinastia Tang e della Dinastia Ming cos come il romanzo
vernacolare del periodo tardo imperiale.

Astronomia
Sima e suo padre furono entrambi astronomi di corte (taishi) della prima dinatia Han. A quei
tempi, gli astronomi avevano l'importante ruolo di responsabili per l'interpretazione e la predizione
dell'andamento del governo in accordo con l'influenza del Sole, la Luna, le stella ed altri fenomeni
come le eclissi solari ed i terremoti (erano anche astrologhi).
Prima di scrivere lo Shiji, nel 104 a.C., Sima Qian compil il Taichuli (), che pu essere tradotto
come il 'Primo calendario', sulle basi del calendario della Dinastia Qin. Taichuli fu uno dei pi
avanzati calendari del tempo. la creazione del Taichuli fu considerata una rivoluzione nella
tradizione del calendario cinese in quanto stabil la lunghezza dell'anno in 365.25 giorni e del mese
in 29.53 giorni.
Uno dei pianetini (il 12620) stato chiamato Simaqian in suo onore.


Dinastia Xin: l'imperatore Wang Mang
La dinastia Xin fu fondata nel 9 d.C. da Wng Mng (45 a.C. - 23 d.C.), dignitario della corte degli
Han che si era impadronito del potere. Wng Mng tent di mettere in pratica l'ideale sociale e
politico dei classici confuciani in un progetto di governo poco realistico che si concluse col caos e
con la fine della breve dinastia nel 23 d.C., eventi che gli costarono la fama di usurpatore.
Ascesa
Wng Mng, apparteneva al clan Wng originario della contea di Wi nell'Hebei. La famiglia Wng
aveva raggiunto una posizione importante sotto la dinastia Han; provenivano dal clan dei Wng
molti dignitari di corte ed una imperatrice, Wng Zhngjn. Wng Mng, non essendo fra i membri
pi in vista della famiglia poich suo padre era morto prima di aver ottenuto un titolo, si dedic allo
studio dei classici confuciani. Grazie alla raccomandazione dello zio Wng Fng, che aveva una
posizione importante a corte, ottenne il suo primo incarico e inizi una rapida carriera. Lo zio gli
cedette una parte del suo feudo e nel 16 a.C. Wang Mang divenne marchese di Xndu
Alla sua rapida carriera contribu non solo l'appoggio di un clan potente, ma anche l'immagine che
Wng Mng seppe crearsi, quella di incarnazione vivente delle virt confuciane. Si prese cura dello
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zio mentore pi del figlio di questi; promosso, distribu parte del suo appannaggio ai suoi subalterni
e in beneficenza. Secondo l'ideale dell'umilt, rifiut tre volte prima di accettare i doni e le
promozioni. Per tutta la vita mantenne questo atteggiamento, nel quale difficile distinguere quanta
parte avesse l'abilit politica.
Nell'8 a.C. fu chiamato a sostituire uno zio deceduto, Wng Gn nella carica di grande sm, ma
con la morte dell'imperatore Chengdi e il passaggio del trono al suo successore Aidi Wng Mng fu
costretto a lasciare l'incarico e a ritirarsi a Xinye nell'Henan.
L'allontanamento dur poco: nel 2 a.C. fu richiamato nella capitale. Lo scettro era passato nelle
mani dell'imperatrice vedova Wang, che nomin Wng Mng reggente del giovane imperatore
Pingdi e gli diede il titolo di duca di Anhan. A 49 anni divenne primo ministro.
Ebbe grande cura della sua immagine, secondo i principi confuciani, e conquist fama di uomo
integerrimo arrivando a condannare a morte il suo stesso figlio maggiore, Wang Yu, implicato in un
complotto. Promosse lo studio dei classici confuciani fondando nuove scuole e moltiplicando il
numero degli specialisti del canone residenti a corte, ottenendo in tal modo il sostegno degli
intellettuali.
Quando Pingdi si ammal, Wng Mng non perse occasione per manifestare la sua devozione al
sovrano, e alla morte dell'imperatore egli scelse come successore Ruzi, un bambino di sette anni,
cui fu nominato reggente imperiale; a corte cominci ad essere chiamato pseudo-imperatore. Il
nome del periodo imperiale venne cambiato in reggenza.
L'affermazione di Wng Mng provoc la rivolta armata dei suoi oppositori, che venne presto
domata da Wang Yi.
La propaganda in favore di Wng Mng si basava sul concetto del mandato del cielo, che
presupponeva per ogni dinastia un inizio ed un declino, al termine del quale si sarebbe affermato un
nuovo sovrano designato dal cielo, iniziatore di una nuova dinastia. Alla fine, i pi importanti
dignitari di corte dichiararono che Wng Mng era il nuovo titolare del mandato del cielo e
l'indomani, all'et di 54 anni, Wng Mng sal al trono come nuovo imperatore, dando inizio alla
dinastia Xin.
Potere e declino
Divenuto imperatore, Wang Mang cerc di mettere in pratica la cosiddetta nuova politica, che
sull'ispirazione del Libro dei riti confuciano, voleva tornare ad un passato mitico. Le misure prese
da Wang Mang comprendevano l'instaurazione di un sistema di coltivazioni in gruppi di otto
famiglie,modello di equit teorica; il monopolio di stato sul commercio del ferro, del sale e
dell'alcool; la nazionalizzazione delle foreste e delle terre non coltivate; il controllo sui prezzi e
sulla moneta. In generale, dalle cerimonie nuziali agli abiti, tutto doveva essere conforme alle
prescrizioni del Lishu.
La messa in pratica di queste riforme si rivel per molto difficile. L'abolizione dei latifondi con la
ripartizione delle terre fra i contadini, decisa nel 9 d.C., fu annullata tre anni dopo a causa della
resistenza dei grandi proprietari terrieri. Alcuni eventi naturali contribuirono ad alimentare il
malcontento: fra il 2 e il 5 d.C., e poi nell'anno 11, il corso del Fiume Giallo cambi, provocando
carestie ed epidemie. Si formarono allora due eserciti ribelli, quelli delle "sopracciglia rosse" e
quello del "bosco verde", che si scontrarono con l'esercito imperiale. Nel 23 d.C. i ribelli arrivarono
sotto le mura di Chang'an e Wang Mang convoc la corte per una cerimonia in cui chiese al cielo di
non abbandonarlo, dopo averlo scelto come imperatore. Il giorno seguente, il palazzo fu attaccato e
Wang Mang fu ucciso. La sua testa fu esposta sulla piazza Yuanshi.
Nel 25 la dinastia Han torn al potere con l'imperatore Guangwu

Questo materiale, tratto in parte da Wikipedia, riservato agli studenti regolarmente iscritti al corso di
storia della Cina del CTP Petrarca di Padova. E strettamente personale e non riproducibile. I materiali sono
a cura del Prof. Sergio Bergami. Lezione IV: il primo impero Qin e la dinastia degli Han Occidentali.

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Le riforme
Sistema cosiddetto dei campi a pozzo: le terre sono coltivate per gruppi di nove parcelle che
formano un quadrato; la parcella centrale il "pozzo". Otto famiglie di contadini coltivano una
parcella ciascuna, facendo propri i raccolti. La parcella centrale coltivata da tutte ed otto le
famiglie, e i raccolti vanno al signore.
Nazionalizzazione delle terre. Le terre non possono essere vendute, possono soltanto essere
concesse in uso. I contadini ricevono una quantit di terra proporzionata alla forza lavoro della
famiglia. Le terre non coltivate tornano allo stato.
Il servaggio e la schiavit restano, ma i servi e gli schiavi non possono essere venduti.
Controllo di stato sulle attivit commerciali e industriali
Controllo dei prezzi: a Chang'an e in altre cinque citt, un funzionario controlla il mercato fissando
il calmiere ad ogni stagione e acquistando e redistribuendo la sovrapproduzione di beni di prima
necessit.
Prestiti senza interessi ai poveri per i matrimoni e i funerali, o a tassi di interesse controllati per
l'avvio delle attivit di lavoro.
Le saline, le distillerie di alcool, le fonderie di ferro e d'oro, il conio della moneta, lo sfruttamento
delle terre non coltivabili, di foreste, montagne e fiumi spettano allo stato.

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