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La camera

a cura di Giulia Arena


Due camere, due malattie, due famiglie, due modi
diversi di affrontare il disagio, fisico o mentale che
sia. Nella prima camera troviamo la signora Darbdat,
costretta a letto da un male oscuro, mentre ripensa con
nostalgia ai tempi della sua giovinezza, quando si
poteva permettere una vita frivola e piena di piccoli
piaceri. Ora invece si dedica a letture impegnate e al
vaglio dei ricordi, convinta che queste nobili attivit
possano rendere importante quella sua esistenza, che
altrimenti le appare vana, mentre sperava che le
sofferenze, le letture serie [] lavrebbero maturata
come un bel frutto di serra.
!hiusa nella bolla di vetro della sua malattia, la
signora Darbdat mal sopporta le visite del marito, il
quale al contrario appare come un omuncolo che
scoppia di salute, intriso di perbenismo e luoghi
comuni. " la mediocrit borghese del signor Darbdat
ha un motivo molto valido per essere cos# sollecitata
ed acuita$ l%unica figlia della coppia, "va, & sposata
con un uomo malato di mente e non vuole farlo
internare.
L%ostinazione con cui "va rifiuta di separarsi dal
marito, 'ietro, accettando di vivere anch%essa una vita
da schizofrenica, sconvolgono completamente il
signor Darbdat$ perch mai, si chiede stupito, una
donna ancora giovane e bella dovrebbe voler
rinunciare agli uomini, al consorzio della societ
civile, al quale siamo tutti destinati secondo parecchi

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esponenti del mondo filosofico (primo fra tutti
Aristotele, col suo animale sociale), per di pi* per
stare vicino ad un pazzo+ Dallo stupore nasce quasi il
disprezzo$ ecco cosa rimprovero ad Eva, le
rimprovero di vivere al di fuori dellumano. Pietro
non pi un essere umano: tutte le cure, tutto lamore
di cui lo circonda, lei li tolie un poco a !uesta ente.
"on abbiamo il diritto di rifiutarci ali uomini#
!uandanche vi fosse il diavolo fra loro, viviamo in
societ$.
,l diavolo con cui convive 'ietro &, invece, di ben
altra natura$ affetto da schizofrenia, vive rinchiuso in
una camera completamente oscurata e soffre di
frequenti allucinazioni, che hanno oramai distorto a
tal punto la sua psiche da farlo vivere in una sorta di
mondo parallelo, animato da strani personaggi e
complotti, dove niente corrisponde alla realt.
Nemmeno "va & immune dall%incubo allucinatorio del
marito$ per lui infatti la moglie si chiama Agata ed &
una ragazza rubata ad un marinaio danese dopo una
rissa. "va accetta con pazienza, pur sapendo che il
marito & destinato nel giro di tre anni a sprofondare
nell%incoscienza completa e questa consapevolezza
tortura le sue notti$ la donna & infatti disperatamente
innamorata di 'ietro, tanto che, dopo essersi
volontariamente tagliata fuori da qualsiasi contatto
umano, cerca di entrare nella malattia, ma rimane
sospesa in una sorta di limbo. N troppo normale per
poter accettare la vita borghese, vuota e inconsistente
degli uomini come suo padre, n troppo pazza per
poter finalmente accedere al regno di 'ietro, dove

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tutto & alterato, fantastico, folle. -entre insieme
aspettano l%arrivo delle statue, una delle peggiori
allucinazioni di 'ietro, quest%ultimo le ricorda il loro
primo appuntamento, dicendo che era
l%ncoronazione della &epubblica [] ti sembrava di
perderti in mezzo alle scimmie. 'o detto in mezzo alle
scimmie, potrei dire in mezzo ai neri( )ueli aborti
che sinsinuano sotto le tavole credendo di passare
inosservati sono scoperti e inchiodati sul colpo dal
mio suardo. *a consena tacere, tacere. +utti a
posto e sullattenti per linresso delle statue,
lordine. +rallal$, trallal$, trallallallal$.
"va ha le fattezze di un%eroina tragica, con gli occhi
truccati di blu, le ciglia rimarcate dal rimmel e un viso
luminoso e looro sotto la ran massa di capelli neri,
porta dentro di s il conflitto eterno di Giulietta, che
rinnega la propria famiglia pur di stare con l%amato, e
di Ofelia, che viene condotta dal suo amore per un
folle alla pazzia, e infine alla morte. N di qua, n di
l, forse & proprio "va quella che sperimenta la forma
pi* sottile di demenza, quella di chi vuole essere
pazzo, mentre si dice che li uomini normali credono
ancora chio sia dei loro. ,a non potrei restare
neppure unora in loro compania. 'o bisono di
vivere l$, dallaltra parte di !uesto muro. ,a l$, non
sanno che farsene di me.
.artre non dimostra nemmeno un accenno di piet in
questo racconto$ tutti i personaggi sono analizzati in
modo lucido e chirurgico, i loro sentimenti, le loro
bassezze e le loro mediocrit vengono attentamente
portate alla luce, tutti sono estranei tra di loro e,

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soprattutto, sono estranei a loro stessi. Attraverso la
signora Darbdat lo scrittore sembra voler mettere alla
berlina il ruolo salvifico che spesso gli uomini in
malafede attribuiscono alla letteratura, mentre grazie a
'ietro l%amore assume una veste inquietante$ 'ietro
infatti non ama "va, ma un%immagine di lei, Agata,
che vive solo nella sua mente, proprio come succede
cos# spesso agli esseri umani. Del resto "va appare
cos# fragile, nel tentativo di credere alle allucinazioni,
destinata al fallimento quando cerca di superare la
datit$ delle cose, che a lei non svelano altro che la
loro superficie esteriore, mentre a 'ietro sembrano
rivelare un mondo, infatti Eva poteva uardarle per
ore intere: esse mettevano unostinazione instancabile
e cattiva nel deluderla, nel non offrirle mai altro che
la loro apparenza.
,l lettore si aspetta invano un capovolgimento dei
ruoli, una morale buonista che suoni come /in realt i
veri pazzi sono i sani 0, ma questo compromesso con
il lettore non arriva mai$ anzi, il finale & ben pi*
crudele e getta un%ombra ancora pi* nera su tutta la
vicenda.

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