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Oasi dellAlento (dagli archivi della Fondazione Alario)

Il Consorzio di bonifica Velia e il Consorzio


irriguo di Vallo della Lucania, grazie alla col-
laborazione degli associati e degli ammini-
stratori, hanno goduto di una stabilit
amministrativa ultra ventennale che ha con-
sentito la realizzazione di un disegno pro-
grammatico di grande respiro e di dare
soluzione a problemi di portata storica
(acqua per diversi usi, sicurezza idraulica del
comprensorio, rete interpoderale). Sono di-
ventati, di fatto, due enti economici, organi-
camente interconnessi, con una gestione
sana e in equilibrio di bilancio, che produ-
cono servizi efficienti, a costi che sono tra i
pi bassi praticati in Campania e nel Mezzo-
giorno.
Vantano una vitalit operativa che suscet-
tibile di ulteriori sviluppi, della quale giu-
sto che siano informati i consorziati perch
la conoscano, la facciano conoscere, la vi-
vano, la sostengano con proposte e suggeri-
menti e ne controllino landamento in tempo
reale.
A tal fine gli amministratori, in accordo con
la societ Idrocilento, hanno deciso di editare
un notiziario, a scadenza periodica quindi-
cinale che fornir informazioni sul loro ope-
rato, sui risultati raggiunti, sui progetti
avviati e sulle azioni che sintendono pro-
muovere e sulle linee-guida che ispirano la
gestione.
Sar il giornale di tutti, dar notizie e infor-
mazioni, aprir dibattiti utili e coerenti con
le finalit istituzionali, ospiter contributi e
interventi di quanti operano nellinteresse
del territorio, che saranno utilizzati per me-
glio decidere e gestire in piena e solidale ar-
monia.
Nella qualit di Presidente dei due Consorzi
ho accettato di dirigere questo notiziario per-
ch non intendo rimanere testimone passivo
e rassegnato di fronte al ritardo del territorio,
ma ritengo di continuare a spendere ogni
energia per avviare e sostenere iniziative
Editoriale
di Franco Chirico*
per approntare strumenti utili a sostenere
una svolta:
il progetto di sviluppo per la Citt del
Parco, elaborato con un concorso internazio-
nale didee, gi allesame della Presidenza
del Consiglio dei Ministri e della Giunta Re-
gionale della Campania, che sar alla base
degli interventi dei fondi infrastrutturali eu-
ropei per il 2014 -2020.
la costituzione del Laboratorio per lo svi-
luppo locale presso la Fondazione Alario
per il potenziamento dellimprenditoria e la
realizzazione di distretti produttivi lungo
cinque piste territoriali e di settore, compreso
quello delle energie rinnovabili.
Sono elaborazioni e proposte a disposizione
di quanti intendono battersi per le nostre co-
munit scegliendo la via del fare e della col-
laborazione.
una sfida in cui molti di noi credono e che
intendono affrontare e sostenere, consape-
voli delle difficolt ma anche di avere le
energie e le risorse per affrontarle.
*presidente consorzio di bonifica Velia
concrete, e per promuovere una classe diri-
gente che assuma la guida dello sviluppo ci-
lentano e non si arrenda alle difficolt e alle
arretratezze storiche.
So, come tutti coloro che operano nel Cilento
e per il Cilento, che il territorio non cresce e
non crea nuove opportunit per i residenti e
in particolare per i giovani. Ma sono anche
convinto che ci siano le condizioni per inver-
tire questa tendenza, valorizzando le risorse
di cui il territorio dispone, a cominciare
dallacqua, per creare valore aggiunto .Un
obiettivo che va perseguito sulla base di un
progetto integrato, come ho sostenuto con il
libro Il Cilento deve cambiare. Laddove ho
indicato una rotta, un percorso per ampliare,
diversificare e rafforzare il sistema produt-
tivo, che ripropongo allattenzione di tutti,
confidando in un risveglio culturale e poli-
tico che si ribelli allabbandono e a un de-
stino dinferiorit.
In tale logica si collocano le iniziative svolte
in collaborazione tra il Consorzio Velia, la
Societ Idrocilento e la Fondazione Alario
Un a st r a t eg i a
p er l o sv i l u p p o
numero zero del 15 luglio 2014 supplemento al numero odierno del settimanale
Poste Italiane - spedizione in a.p. 45% - art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Dir. Com. Business Salerno
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LA STORIA
Nodo culturale
Nel bacino dellAlento, in poco
meno di 40 anni, stata data so-
luzione ai problemi relativi alla
gestione dellacqua. Oggi, ne-
cessario rilanciare lattenzione
della comunit dei consorziati
sulle opportunit di sviluppo
connesse alla valorizzazione
dellinfrastruttura irrigua. Per-
tanto, il Consorzio - insieme a
Idrocilento e Cilento Lab della
Fondazione Alario ha avviato
unattivit di ascolto e ricerca
per leggere ed interpretare attra-
verso un campione di consor-
ziati:
gli assetti fondiari e colturali;
la propriet, l'affittanza e i mo-
delli gestionali e dimpresa pre-
valenti;
i livelli di uso/efficacia/effi-
cienza dei servizi per lagricol-
tura;
il grado di apertura e di per-
meabilit alle esigenze del mer-
cato;
la disponibilit ad intrapren-
dere un percorso partecipato
verso il biologico.
Inoltre, si vuole individuare un
nucleo di imprese agricole di-
sponibili ad avviare una speri-
mentazione di attivit legate al
concetto di polifunzionalit
(agriturismo, manutenzione
ambientale, produzione energe-
tica, fattorie didattiche) e ad in-
traprendere il percorso che si
sostanzia nel lemma bagnato
biologico".
cenni dimostra che la disponibi-
lit di acqua condizione neces-
saria, ma non sufficiente per
provocare seri cambiamenti
nella gestione agricola.
Sono indispensabili azioni di
animazione, formazione ed ac-
compagnamento per ottenere
innovazioni presso gli agricol-
tori, per farla passare dallagri-
coltura asciutta allagricoltura
bagnata e, di conseguenza,
anche per migliorare i risultati,
ottimizzando i benefici dei
grandi investimenti fatti per do-
tare il territorio locale di un rile-
vante patrimonio di opere
infrastrutturali. In gioco non vi
unicamente ladeguamento
delle competenze tecnicoscien-
tifiche rispetto ad antichi metodi
di coltivazione o di alleva-
mento, ma una dimensione -
economica, imprenditoriale, or-
ganizzativa, formativa e profes-
sionale - del tutto diversa da
quella generata dal precedente
assetto colturale e culturale. A
dover cambiare il modo con
cui gli agricoltori percepiscono
il paesaggio agricolo e le risorse
naturali di cui il territorio di-
spone. La valle dell'Alento ha la
potenzialit di raggiungere una
elevata qualit nel campo del-
l'agricoltura grazie ad acqua
non inquinata, clima soleggiato
mediterraneo, larga disponibi-
lit di terreni lasciati a lungo a
riposo anche di buona qualit
pedologica, disponibilit di una
ricca variet vegetali ed animali
indigene locali, la presenza del
Parco Nazionale del Cilento con
la possibilit di utilizzarne il ri-
ferimento a livello promozio-
nale e commerciale per una
indicazione di origine geogra-
fica e di genuinit. Per sostenere
lagricoltura di qualit occorre
dare nuovo indirizzo agli obiet-
tivi, cambiare metodologia, al-
largare il confronto e il
coinvolgimento della comunit
dei consorziati e del territorio.
necessario intensificare il dia-
logo tra il Consorzio e il territo-
rio, facendo emergere bisogni,
competenze e richieste degli
operatori, avviando un percorso
di accompagnamento verso il
"Distretto della bio-qualit
dellAlento. Il Consorzio pu
svolgere un ruolo attivo, di pro-
posta e animazione tecnico-cul-
turale, proprio di un'agenzia di
sviluppo locale.
Alessandro Scassellati
Qualificare lagricoltura vuol
dire affrontare il nodo culturale
relativo al passaggio dallagri-
coltura asciutta allagricoltura
bagnata, cio a coltivazioni di
pregio, quali le produzioni orti-
cole e la frutticoltura, realizzate
con il supporto dell'irrigazione.
L'esperienza degli ultimi de-
Il ruolo dei consorziati per tutelare la biodiversit e animare dal basso la crescita
C lirrigazione, largo a coltivazioni di pregio
Individuare un percorso bagnato-biologico per le imprese agricole
Costituito nel 1929 per la bonifica
del bacino del fiume Alento, il
Consorzio Velia nacque con
lobiettivo di progettare ed ese-
guire le opere atte a favorire la
produzione e valorizzazione eco-
nomico-agraria del comprensorio.
Con la costruzione di dighe, im-
pianti di irrigazione, una fitta rete
di condotte per usi plurimi del-
lacqua e vari ed importanti inter-
venti sulla viabilit, il Consorzio
Velia ha reso possibile la distribu-
zione dellacqua e la produzione di
energia elettrica in unarea che
oggi risulta di molto ingrandita,
comprendendo lintero bacino dei
fiumi Alento, Lambro, Mingardo
e Fiumarella, per un totale di
81.712 ettari.
Attivit merito del Consorzio
Velia stato quello di risolvere un
problema secolare, la carenza di
acqua nel Cilento, attraverso la
realizzazione di tre sistemi idrici:
Carmine-Nocellito, Palistro ed
Alento, che regolano un volume
di acqua di oltre 60 milioni di
metri cubi allanno.
Tali risorse sono utilizzate per
scopi plurimi: irrigazione del ter-
reno, necessit potabili, indu-
striali e per la produzione di
energia elettrica.
Azioni del Consorzio sono inol-
tre: la realizzazione di un piano
generale di Bonifica, che preveda
la difesa e conservazione del suolo
e luso razionale delle risorse idri-
che, oltre che la salvaguardia
dellambiente.
foto Carmen Ferrazzano
8 5 ANNI
PER LO SVI LUPPO
I nuovi corsi dellagricoltura (foto Maria Rosaria Nese)
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Parkway Alento, prove generali di futuro
Nel conto consuntivo 2013 del Velia le tracce di una sana e oculata gestione
Si chiama SIRIO (Sistema Infor-
matico per la gestione delle Ri-
sorse Idriche del consOrzio di
bonifica) il servizio di consu-
lenza irrigua irrigua implemen-
tato dal Consorzio Velia. Il
sistema fornisce i dati meteoro-
logici di cinque stazioni meteo
posizionate allinterno delle
varie zone del comprensorio che
hanno accesso al servizio irriguo
fornito dal Consorzio. I dati sono
scaricabili dal sito web del Con-
sorzio Velia www.consorziove-
lia.com.
A breve, a mezzo di un link dallo
stesso sito, sar possibile acce-
dere al servizio messo a punto
dalla Regione Campania con
lUniversit, altri consorzi di bo-
nifica ed aziende agricole deno-
minato IRRISAT di pilotaggio
dellirrigazione a scala aziendale
e consortile assistito da satellite.
Entro il mese di luglio si terr
presso la sala multimediale del
complesso Alento di Piano della
Rocca a Prignano Cilento la pre-
sentazione agli operatori del pro-
getto PIRAM, unevoluzione del
progetto IRRISAT. Grazie a tale
iniziativa, sar possibile per gli
agricoltori ottenere una stima
del fabbisogno irriguo potenziale
ricavata dall'analisi di immagini
satellitari multispettrali (IRRI-
SAT), nonch programmi irrigui
settimanali ottimali predisposti
mediante analisi probabilistiche
delle previsioni numeriche dei
parametri metereologici
(PIRAM).
I NFORMAZI ONI UTI LI
www.consorziovelia.com
Tra i servizi da utilizzare
SERVIZI AI CONSORZIATI
(Sistema di visure on line)
PROGETTO SIRIO
(Sistema Informatico per la
Gestione delle Risorse Idriche)
METEO
(Dati metereologici delle sta-
zioni)
www.progettopiram.it
www.irrisat.it
Rilancio dellarea fluviale e manutenzione poco onerosa per i contribuenti
Lo stato di salute degli enti si ri-
leva dalla loro legge di stabi-
lit, cio dai bilanci. In quelle
pieghe possibile verificare la
validit delle scelte operate, la
correttezza della gestione finan-
ziaria, le condizioni di efficienza
di un apparato. Il Consorzio di
bonifica Velia evidenzia un vir-
tuoso percorso amministrativo
con positivi effetti economico-
gestionali consolidati nel tempo.
Il rendiconto dellesercizio 2013
la cartina di tornasole di unec-
cellenza territoriale ormai rico-
nosciuta da tutti e ancora pi
significativa in tempi di crisi
economica. Le gestioni non vir-
tuose, quelle che non vantano i
bilanci del Velia, scaricano in-
vece sui consorziati i costi dei
disavanzi di bilancio. Esiste,
quindi, inquadrata dal Consor-
zio di Prignano Cilento, unIta-
lia di sane gestioni che si
oppone al paese sconnesso e ar-
ruffone. Le voci di spesa pi si-
gnificative del bilancio del
Velia sono riferite alla manu-
tenzione delle opere infrastrut-
turali. Non curare tale settore
spiega il presidente, avvocato
Franco Chirico significherebbe
vanificare le conquiste fatte, ri-
durre la vita delle opere a pochi
anni e distruggere un patrimo-
nio costato al contribuente ita-
liano diversi milioni di euro. Il
costo di tale attivit stato di
circa 1,9 milioni, ma il Consor-
zio Velia ha adottato una linea
alternativa rispetto ad altri Con-
sorzi che, in genere, ripartiscono
i costi della manutenzione tra
tutti i proprietari di immobili ri-
cadenti nel comprensorio di bo-
nifica. Noi invece ci siamo
limitati a recuperare tramite la
contribuenza spiega Chirico
poco pi di un quarto dellin-
tero costo, provvedendo a co-
prire la differenza di circa 1,4
milioni di euro con altre en-
trate. Il fiore allocchiello del
Consorzio di bonifica Velia non
costituito soltanto dalla sana
gestione, che pure una precon-
dizione per affermare la discon-
tinuit gestionale in unarea ad
alta densit clientelare. Grande
importanza stata riservata
anche ai nuovi investimenti. Tra
gli obiettivi qualificanti, vi in-
nanzitutto il completamento
della strada diga dellAlento-
Stio, per la quale sono state ri-
volte sollecitazioni continue alla
Regione Campania con il soste-
gno dei Comuni dellAlto Ci-
lento e della Valle dellAlento.
Lopera riveste unimportanza
strategica chiarisce Franco
Chirico per le potenzialit di
sviluppo dellintera fascia flu-
viale, dalle zone interne al mare,
per creare un tracciato di grande
pregio attrattivo.
Alle potenzialit di questarteria
si collega il progetto Parkway
Alento, una intuizione di
grande respiro strategico che,
per i prevedibili benefici effetti
su un vasto territorio, ha ri-
scosso il vivo interesse del mini-
stro dellAmbiente oltre che
della Regione.
Si tratta di una sfida econo-
mico-ambientalista che inverte
vecchie tendenze assistenziali-
stiche e valorizza le prospettive
geo-produttive di una vasta
area. Altri interventi che si rile-
vano dal conto consuntivo sono
riferiti ai lavori di realizzazione
del progetto di distribuzione ir-
rigua denominato Terzo lotto
Alento, che erano fermi per un
incomprensibile contenzioso, e
alla minicentrale idroelettrica
del Palistro, per la cui realizza-
zione la fase preparatoria ha ri-
cevuto un significativo impulso.
A. M.
METEO
SI RI O , SERVI ZI
I N ECONOMI A
I N
Turisti alla diga dellAlento (foto Domenico Pandolfo)
Edito
dal Consorzio di bonifica Velia
Localita Piano della Rocca
84060 Prignano Cilento
info@consorziovelia.com
Redazione
c/o Fondazione Alario
Palazzo Alario
84046 Ascea Marina (Sa)
info@fondazionealario.it
Direttore editoriale
Franco Chi ri co
Sede stampa
CGM srl
Contrada Malagenia
84061 Ogliastro Cilento (Sa)
In corso di registrazione,
fuori commercio, distribuito
tra gli utenti del Consorzio
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Come noto, nel bacino del-
lAlento sono stati realizzati
quattro sistemi idrici alimentati
dai laghi artificiali: Carmine,
Nocellito, Palistro e Alento.
Tali sistemi consentono di irri-
gare ben 7000 ettari lordi. Si
tratta di uninnovazione struttu-
rale e di svolta che va utilizzata
per dare vita, nel Cilento, ad un
nuovo e distinto distretto agro-
alimentare fondato sulla qualit
dei prodotti e sui principi del-
lecocompatibilit.
Tale obiettivo ambizioso e dif-
ficile, ma possibile perch lagri-
coltura dellarea, dopo i
poderosi interventi realizzati,
stata messa in condizione di su-
perare lassetto tradizionale,
fatto di bassi livelli di produtti-
vit e di reddito e di dar vita ad
unagricoltura di qualit, in
grado di produrre una gamma
di prodotti puliti e sani,
nella logica dellagricoltura eco-
compatibile, della dieta medi-
terranea e dai valori ambientali
esaltati dal Parco Nazionale del
Cilento.
Il sistema agro-alimentare in
Italia ed in Europa cambiato.
Fino a pochi anni fa il consuma-
tore chiedeva prodotti alimen-
tari a prezzi contenuti per
soddisfare le proprie esigenze
nutritive; oggi, invece, chiede
prodotti alimentari sani e
puliti, in grado di conservar-
gli la salute e di prevenire le ma-
lattie.
Da qui lopportunit di intro-
durre nellarea del Cilento un
nuovo modello agricolo che
punti, secondo le nuove linee di
tendenza del mercato, sulle pro-
duzioni tipiche locali, valoriz-
zate attraverso tecniche
innovative di produzione e ade-
guati sistemi di confeziona-
mento, trattamento industriale e
commercializzazione.
Ovviamente, oltre ad organiz-
zare la produzione nella logica
dellagricoltura ecocompatibile,
sar necessario organizzare la
trasformazione dei prodotti,
prevedendo sia prodotti verdi,
lavati, tagliati e confezionati in
buste chiuse con un marchio
prestigioso, da inserire nella ca-
tena dei supermercati, e sia ver-
dure per giardinerie per
rifornire i produttori nazionali
di contorni vegetali, allo scopo
di evitare che il valore aggiunto
delle nostre produzioni vada a
favore di altre aree.
Infine, bisogna organizzare la
commercializzazione dei pro-
dotti dapprima per il mercato
locale, che oggi importa pro-
dotti alimentari per oltre 150 mi-
lioni, e poi per il resto dItalia e
per lestero.
Il conseguimento dei predetti
tre obiettivi (organizzazione
della produzione, commercia-
lizzazione dei prodotti e trasfor-
mazione in loco dei prodotti)
non facile.
Trattasi indubbiamente di un
percorso, di un processo difficile
ed impegnativo che va fatto per-
ch il territorio ha alcuni punti
di forza che altre aree del Sud
non hanno.
In particolare dispone di acqua
pulita, di un ottimo clima, di ter-
reni non inquinati, di prodotti
tipici locali che sono stati valo-
rizzati dalla dieta mediterranea,
ed infine di rilevanti flussi turi-
stici e quindi di un buon mer-
cato locale.
Per conseguire lobiettivo oc-
corre la collaborazione degli im-
prenditori, ma anche dei
Comuni, dellEnte Parco e delle
rappresentanze sociali. In con-
creto occorre fare sistema,
vale a dire agire con le forze eco-
nomiche e sociali presenti sul
territorio per marciare uniti
nella stessa direzione e aiutare
la comunit locale ad utilizzare
i fondi della programmazione
comunitaria 2014-2020 per farle
compiere un ulteriore balzo
verso lo sviluppo.
NUOVO DI STRETTO, UNA SFI DA
Un piano per la produzione
la commercializzazione
e la trasformazione dei prodotti
di Franco Chirico
Le viti cilentane (foto Antonio Isabella)
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La dieta mediterranea nei piani dellagricoltura
LagronomoVincenzo Di Sevo traccia un quadro aggiornato della situazione
Il nuovo Psr prevede lo sviluppo delle colture care allo stile di Ancel Keys
Le storie del mondo contadino
nel Cilento non sono ancora co-
niugabili esclusivamente con la
testa voltata allindietro, con la
musica e le poesie, ma parlano
al presente e ancora di pi al fu-
turo.
Nel nuovo Psr, il piano di svi-
luppo rurale finanziato dallEu-
ropa, ci saranno dei fondi
appositamente dedicati alla
dieta mediterranea. Allo stato
attuale non vedo dalle nostre
parti una preparazione dei vari
attori sulla scena per cogliere
questoccasione. Questa una
partita che pu essere giocata, e
fatta vincere, soprattutto dalle
strutture dei nostri consorzi che
pi che lacqua da fornire agli
agricoltori devono agire per
riorganizzare i fattori della pro-
duzione agricola.
Enzo di Sevo ( foto a sinistra),
cinquantasei
anni, vallese,
di profes-
sione agro-
nomo.
Conosce, la-
vorando tra
laltro con Coldiretti, come
pochi altri i veri settori di punta
dellagricoltura che si pratica nei
dintorni di Vallo della Lucania.
Lolivicoltura cosa sua, la sua
specializzazione, ma conosce i
pregi e i problemi della nuova
imprenditorialit agricola che
sta muovendo adesso i suoi
primi passi. Volete compren-
dere lagricoltura cilentana? La-
sciate stare i libri e le statistiche,
venite con me al mercato dome-
nicale di Vallo della Lucania,
quello della frutta e degli or-
taggi. Accanto al contadino vec-
chio stampo che porta i pochi
prodotti del suo orto ci sono al-
cuni agguerriti orticoltori di Ce-
raso che tengono alta la
competizione con i fruttivendoli
di Capaccio, quelli che dopo
aver comprato allingrosso al
mercato ortofrutticolo smer-
ciano da noi, pi o meno a buon
mercato quello che gli avan-
zato nella settimana.
I nostri Aniello DAngiolillo,
Raffaele Poto e Luigi Di Iurio,
questi i loro nomi, producono
bene e possono vendere in ma-
niera competitiva. Se il kilome-
tro zero a Vallo non uno
slogan soprattutto grazie a
loro.
Nel cosiddetto comprensorio
Gelbison, vale a dire i paesi che
gravitano intorno a Vallo della
Lucania, Di Sevo stima in non
oltre 400 le aziende agricole che
cos possono definirsi tali
avendo superato la dimensione
hobbistica e residuale. Ci sono
segnali di ripresa anche nella
zootecnia allo stato brado: pe-
core, capre e bovini. Comincia a
funzionare il sostegno al reddito
ai vari mandriani che utilizzano
gli usi civici. Dalla capra bollita
della Frecagnola a certi for-
maggi della tradizione, i consu-
matori possono stare certi
dellorigine autoctona delle ma-
terie prime, pone laccento Di
Sevo. vero, c il limite di non
pi di due capi a ettaro, ma le
superfici montagnose intorno al
Gelbison sono sterminate.
Vedo molti giovani chiedere di
rilevare la gestione delle
aziende dei genitori, un segnale
impensabile fino a pochi anni fa,
quando cera la corsa al terziario
e meglio del lavoro in campa-
gna era il posto allospedale o fi-
nanche il forestale alla comunit
montana. Le aziende, tranne
poche eccezioni, sono ancora
troppo piccole.
Si continua a polverizzarle
continua Di Sevo -, ci sarebbe bi-
sogno di una politica creditizia
anticiclica che spinga lagricol-
tore professionale a acquistare
sempre pi porzioni di terreno.
La ricomposizione delle pro-
priet terriere devessere limpe-
rativo!
Altrimenti capiter sempre di
pi ci che vediamo oggi, con
imprenditori di altre parti della
nostra provincia che vengono
qui, affittano i terreni pi profit-
tevoli, ci impiantano colture
pluriennali come i frutteti, ma-
gari ci fanno lavorare gli extra-
comunitari, e il Cilento che ci
ricava? Va bene lo stesso, sem-
pre lavoro. Si potrebbe per
farci ben altro. Mancando le
strutture di trasformazione,
stiamo sempre solo un po pi
avanti, ma non questa ancora
leconomia agricola locale da
augurarsi. Qual invece la
strada, Di Sevo? Ce la indicano
i DAngiolillo, Poto e Di Iurio; i
vitivinicoltori della "Cilento da
bere" e gli olivicoltori delle ec-
cellenze italiane insieme quelle
medie e rinomate aziende agri-
cole miste che sono un vero mo-
dello da copiare: Cobellis,
Chirico e Le Starze. Senta, lim-
prenditoria agricola cilentana
c ed viva, va solo aiutata a
moltiplicarsi e a diventare pro-
tagonista nella sua terra e nel
suo tempo. Il successo in com-
parti come quello dellolio e del
vino indica che seguendo la
strada maestra della qualit e
della professionalit totale il Ci-
lento ce la pu fare, e anche ve-
locemente. Dove Enzo Di Sevo
perde un po di entusiasmo e
quando si evoca la necessit di
maggiore cooperazione tra tutti
gli attori dello sviluppo. Le co-
siddette filiere, come oggi si
dice. Si concentrino tutti i qua-
dri di regia. La politica lasci fare
ai tecnici che sono portatori di
saperi insieme moderni e anti-
chi. Tutti dobbiamo essere pi
trasparenti.
Oreste Mottola
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Con i pozzi artesiani non saremmo cresciuti
Tre imprenditori cilentani ripercorrono le tappe delle loro attivit
La rivoluzione dellacqua ha favorito soprattutto le iniziative legate al turismo
La soluzione di un problema
antico come quello della man-
canza d'acqua ha portato allo
sviluppo di nuove e numerose
attivit commerciali dedite non
solo ai settori dell'agroalimen-
tare. Si dice spesso che l'acqua,
nel bene o nel male, condiziona
fortemente ogni attivit econo-
mica e che decide sostanzial-
mente il destino degli uomini.
Sono di questo avviso alcuni tra
imprenditori e titolari di attivit
commerciali cilentane non ali-
mentari.
La presenza di un bene prima-
rio quale quello dell'acqua ha
reso possibile lo sviluppo e la
crescita di una rete di attivit
imprenditoriali e commerciali
prima impensabile. Parliamoci
chiaro: acqua vita. Pure se
come azienda non facciamo un
grande consumo di acqua, que-
sto bene fondamentale anche
per la nostra attivit: noi la
usiamo principalmente per pu-
lire i piazzali e per irrigare.
Ma ci rendiamo conto di
quanto l'acqua sia un bene im-
portante, non solo per chi opera
nel settore dell'agroalimentare,
spiega Vincenzo Pino, titolare
di una storica azienda di costru-
zioni di Casalvelino, che nel
corso degli anni ha avuto modo
di ampliarsi e di evolversi.
Gli fa eco Tomeo Toribio di
Omignano, che dal 1985 a
posso dire che tante cose sono
cambiate: stiamo decisamente
meglio rispetto a tanti anni fa.
Nello Rizzo, invece, gestisce da
anni due distributori di carbu-
ranti e un autolavaggio tra Ca-
salvelino e Ascea.
Si tratta di attivit che sono nate
oltre trent'anni fa e che, come
nel normale corso delle cose, si
siani e con sistemi privati. Io ho
aperto la prima pompa di ben-
zina trent'anni fa e solo l'anno
scorso la seconda. Mi rendo
conto che tempo fa determinate
operazioni sarebbero costate
tanto e sicuramente non solo in
termini economici, ma anche di
generica praticabilit.
Barbara Ruggiero
Un libro di Amedeo La Greca
sul Cilento, sul suo territorio,
sui suoi miti e sulle sue tradi-
zioni. Sedici capitoli in cui il
lettore si lascer coinvolgere da
storie, persone, fatti che lo ri-
guardano profondamente per-
ch parlano della sua terra,
delle sue radici, della sua me-
moria.
In questo romanzo di Lucre-
zia Lerro, scrittrice cilentana
finalista lanno scorso allo
Strega, siamo in un paesino
dellentroterra meridionale
alla fine degli anni Ottanta.
Qui vivono molte ragazze,
colme di speranze, ma schiac-
ciate da un orizzonte che
sembra negarsi a ogni passo.
Per tutte loro esiste un giudi-
zio inappellabile mentre gli
uomini godono il privilegio
della libert e devono rendere
solo ai propri istinti.
Dal monte che domina il
paese, ci sono i militari della
minuscola base Nato che ogni
sera scendono in paese in
cerca d'amore e le ragazze.
A scatenare le invidie Lara,
che fa girare la testa a uomini
di ogni et e fa parlare di s.
LETTI PER VOI
Temi per una mitografia del
Cilento di Amedeo La Greca
Centro di promozione Cilento,
176 pagg. 15
Il corollario della felicit
di Lucrezia Lerro
Mondadori 203 pagg. 16
NOVIT
Il valore delle parole e delle immagini
dei classici per la civilt contemporanea
e il ruolo e le rivendicazioni della donna
nella storia e nella societ attuale. Sono
i due grandi temi portati avanti da Ve-
liaTeatro 2014, il festival dedicato al-
lespressione tragica e comica antica
nello scenario dellacropoli del Parco
Archeologico di Elea-Velia, ad Ascea
(Sa), nel Cilento. Il cartellone fatto di
sei appuntamenti (tutti alle ore 21), dal
4 al 16 agosto, in cui si sostanzia ledi-
zione 2014 della rassegna organizzata
nellantico sito della Magna Grecia, pa-
tria del filosofo Parmenide. E nel quale
si annotano presenze di spicco come
quella della antichista e Eva Cantarella,
dellattrice Galatea Ranzi, della regista
Serena Sinigaglia, per citare solo alcuni
nomi e in cui non mancano anche fine-
stre sulla letteratura filosofica e storica,
tradizione che da qualche anno si ag-
giunta alla consuetudine della manife-
stazione.
capo di un'attivit di vendita di
mangimi e foraggi: Adesso che
c' l'acqua anche nelle nostre
zone stiamo decisamente me-
glio, anche se resta un problema
grosso: quello delle strade e
della loro manutenzione. Sono
lontano dalle mete turistiche per
poter giudicare quanto questo
cambiamento abbia inciso sul
turismo, ma nel mio piccolo
sono evolute con il passare del
tempo. Senz'acqua non che
non si poteva fare niente
spiega nell'illustrare le attivit
della sua azienda ma c'erano
notevoli difficolt anche di orga-
nizzazione. Pensare di creare
un'attivit come quella che ge-
stiamo noi oggi sarebbe stato
difficoltoso: avremmo dovuto
attrezzarci con dei pozzi arte-
Le frontiere del turismo naturalistico (foto Domenico Pandolfo
numero zero 15 luglio 2014
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Opere e nuovi modelli di sviluppo industriale
Con gli anni 70 si realizza finalmente lobiettivo della irrigazione diffusa
In circa mezzo secolo trasformati nel Cilento i ritmi di lavoro e gli stili di vita
Consorzio di bonifica Velia
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segreteria
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Casa di guardia
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"Oi tinimo l'acqua, putimo fati,
na vota ne muriemmo re fame".
Oggi abbiamo l'acqua, pos-
siamo irrigare i nostri campi,
una volta rischiavamo di mo-
rirci di fame. ancora vivo il ri-
cordo tra gli agricoltori del
Cilento di come una volta erano
costretti a lavorare in emer-
genza. Non c'era mai acqua a
sufficienza per irrigare i propri
campi. Si coltivava con impianti
di emergenza. C'era l'acqua
delle "peschere", ogni agricol-
tore aveva il giorno e l'ora stabi-
lita per aprire il piccolo
impianto ed irrigare il proprio
terreno. Poi la grande rivolu-
zione.
arrivata l'acqua delle dighe. I
due invasi di Cannalonga e Ce-
raso prima per finire all'im-
pianto di sollevamento e
centrale elettrica di Pattano
hanno trasformato non solo il
lavoro ma la vita stessa dei tanti
produttori agricoli del Cilento.
Inizialmente nessuno ci cre-
deva, c'erano i lavori in corso,
ma gli stessi agricoltori erano re-
stii a credere che presto avreb-
bero avuto tanta acqua
direttamente nei propri terreni.
La grande trasformazione
idrica nel Cilento stata possi-
bile grazie al lavoro svolto negli
ultimi quarant'anni dal consor-
zio Velia presieduto dall'avvo-
cato Franco Chirico. Negli anni
settanta il consorzio si pose un
obiettivo ambizioso: dissetare e
irrigare il Cilento. Fu una di
quelle intuizioni che, nella storia
di una comunit, lasciano il
segno. La risorsa idrica infatti
condizionando le attivit econo-
miche, decide davvero il destino
degli uomini. In quei tempi nei
paesi cilentani l' acqua potabile
era razionata. Lungo la costiera
la penuria estiva costringeva i
Comuni a sospendere l' eroga-
zione due-tre giorni a settimana.
Ci furono blocchi stradali e ma-
nifestazioni di protesta popo-
lare. Cos il Consorzio pens di
risolvere il problema co-
struendo una diga.
Oggi con l' acqua che arriva at-
traverso un' efficiente rete di tu-
bazioni, mestieri e sudori di
intere generazioni si materializ-
zano nell'ambizione che con l'
acqua possibile un nuovo mo-
dello di sviluppo sostenibile.
Nel Cilento non c' nessuna re-
alt paragonabile a ci che riu-
scito a realizzare il consorzio
Velia. La trasformazione realiz-
zata nel settore agricolo sotto
gli occhi di tutti, un emigrato ci-
lentano in Venezuela che rien-
trato dopo 40 anni non ha pi
riconosciuto il paesaggio che
aveva lasciato e ha voluto cono-
scere personalmente l'artefice di
tale rivoluzione. Passo dopo
passo, il Consorzio ha costruito,
oltre alla diga Alento, altre cin-
que dighe, impianti di irriga-
zione a pioggia, due di
potabilizzazione, tre centrali
idroelettriche e numerose opere
stradali.
Carmela Santi
Dighe e invasi
NOI PER VOI
CONSORZIO VELIA
Coltivazioni
(foto Carmen Ferrazzano)
Arrivati allingresso, troverete ad acco-
gliervi i giovani della cooperativa Cilento
Servizi, gestiscono lOasi e lo fanno in
maniera professionale. Si comincia con
la visita guidata alla Diga che ha una ca-
pacit di 26 milioni di mc di acqua un
altezza di 43 metri circa ed una lun-
ghezza di 600 mt al coronamento che
poi il muro di contenimento delle acque.
Anche i cunicoli che passano da lato a
lato la diga sono visitabili ed oltretutto
molto interessanti, se si considera che si
nel cuore della parete che regge tutta
lacqua. Suggestivo invece il giro in bat-
tello, navigare sulle acque d la possibi-
lit di ammirare innanzitutto la bellezza
del paesaggio e la fauna. Al ritorno dalla
gita si pu scendere nelloasi per sostare
nellarea picnic si pu usufruire delle
panche e tavoli e se si ci porta del cibo da
cucinare alla brace i barbecue sono a di-
sposizione di tutti. anche aperto un ri-
storante interno, dove la qualit convive
con leconomicit.
QUIOASI
PIANO DELLA ROCCA
PRIGNANO CILENTO
www.oasialento.it. info@oasialento.it
0974-837003, 347-1531360
numero zero 15 luglio 2014
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