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Libri/La generazione che clicca e perde l'attimo fuggente

Gli under 30 di oggi nell'analisi di un docente che ha raccolto le


esperienze di 80 studenti universitari che vivono con i genitori
ricostruendo il vissuto di ciascuno sulla base dei rapporti con la sua
stanza e gli oggetti che la popolano.
La presentazione del 9 maggio alla Edison di Firenze. Gli acquisti da
alcune famose biblioteche americane

ANSA per Intoscana.it

E' il computer, con Internet, i testimoni della deriva di una generazione - gli
under 30 di oggi - che pare non dipendere da nulla e che invece è tributaria di
una dipendenza domestica che passa per il mouse, l' ultimo telefonino, i confini
rassicuranti della propria stanza e, perché no, una famiglia voluta lontana
seppure tenuta vicina per motivi di opportunità evidenti. ''Clicca su te
stesso. Sè senza l'Altro'' è il titolo del libro di Pierluca Birindelli (Bonanno
Editore) che prova a raccontare questa generazione e quella precedente -
quella dei genitori - negli anni Duemila e che ha raccolto un primo consenso
insperato.
Copie del volume sono state acquistate da brand del sapere mondiale come le
seguenti: Stanford University Library, Yale University Library, Library of
Congress, Cornell University Library, The New York Public Library.
Birindelli, docente a Firenze e dottore di ricerca in Sociologia della
comunicazione nell’università di Firenze, ha intervistato 20 giovani dai 20 ai 30
anni che vivono con i genitori, ricostruendo il vissuto di ciascuno sulla base dei
rapporti con la sua stanza e gli oggetti che la popolano. Ha poi analizzato 60
autobiografie di studenti universitari, confrontando le sue impressioni con una
vasta letteratura psicologica e antropologica e con i risultati delle più note
ricerche dei sociologi italiani sui giovani. Alla fine ne trae un quadro non
incoraggiante dei limiti di questa generazione “senza padri né maestri”, e delle
relative responsabilità della generazione precedente. I giovani-figli e gli adulti-
genitori paiono costruire le loro identità all’interno di una vera e propria cultura
della dipendenza. Quest’ultima, partendo dalla famiglia, si estende ai principali
luoghi della socializzazione (scuola e lavoro su tutti), finendo per costituire un
aspetto essenziale della cultura italiana tout court. L’autore fornisce
un’ulteriore inedita chiave di lettura dei rapporti tra giovani e adulti: la
collusione intergenerazionale.
Il libro viene presentato il 9 maggio alla libreria Edison di piazza della
Repubblica. (8/5/2007). (ANSA per intoscana.it).

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