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SECONDA

Paolo
LETTERA
l’atleta A TIMOTEO
S e nella Prima lettera a Timoteo affiorano i tratti
normativi e organizzativi della comunità cristiana sotto
la guida degli episcopi/vescovi, dei presbiteri e dei diaconi,
nella Seconda lettera è delineato il “testamento spirituale”
dell’apostolo Paolo. Esso si collega idealmente
all’appassionato “discorso di addio” che l’Apostolo rivolge
agli “anziani/presbiteri” della comunità di Efeso.

“A tleta” del Vangelo, Paolo, sentendo ormai


prossima la fine, esorta il discepolo Timoteo a
proseguire nella “corsa” della Parola che salva e nella
crescita della fede, rafforzato dal «dono di Dio» ricevuto
con «l’imposizione delle mani» (1,6).

L e immagini che scorrono nel ricordo di Paolo, ormai


all’estremo delle sue forze poste al servizio del Vangelo,
sono quelle che uniscono la corsa dell’atleta al cammino di
fede della comunità cristiana, che sta per inoltrarsi nella sua
Interventi di lunga storia, oggi bimillenaria.
Gianfranco Ravasi
Giuseppe Pulcinelli
Giuseppe De Virgilio
D a queste immagini desunte dal mondo sportivo del
tempo (“combattere la buona battaglia”, “terminare la
corsa”, “attendere la corona”: 2Tm 4,6-7), Paolo emerge
Michelangelo Tábet come l’atleta che già intravede il momento da sempre
Mariusz Górny atteso della sua incoronazione con il lauro dei vincitori:
«Ora mi resta soltanto la corona di giustizia che il Signore,
Angelo Colacrai il giusto giudice, mi consegnerà in quel giorno» (2Tm 4,8).
Vladan Tatalovic Soprattutto l’Apostolo avverte la consolante certezza di
Paolo Ricca vedere realizzata in sé la piena conformazione a Cristo,
Salvatore Piga mèta della sua corsa e del suo combattimento spirituale.
Primo Gironi
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