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Trattato portatile della saudade con Pessoa sullo

sfondo.
A Davide con saudade do futuro


...alcuni conoscono bene le varie specie
delle piante altri quelle dei pesci
io conosco le separazioni
alcuni enumerano a memoria i nomi
delle stelle io delle nostalgie

Nazim Hikmet
1











1 Da Poesie, tr. it di J oyce Lussu e Velso Mucci, Roma, Newton, 1996.




1. LETIMOLOGIA E LE SUE RAGIONI


Il problema dell' origine/i della parola saudade, ha interessato una intera tradizione letteraria e
filosofica portoghese
2
, caratterizzata dal leit-motiv di una legittima propriet "nazionale" del
termine, a cui corrisponderebbe, quasi deterministicamente, il sentimento. Spesso si equivocato
volutamente sulla difficolt filologica di una diretta filiazione latina della parola, in modo che
l'indeterminatezza linguistica facesse il paio con quella della fenomenologia sentimentale.
In effetti, non pochi problemi ha offerto, e offre agli studiosi l'etimo della saudade: mia
intenzione fornirne un breve resoconto, in forma di storia sulle ricerche effettuate secondo due
processi
3
, che se sicuramente meno di un nuovo (e che esula dal mio studio) contributo, dar
una pi ampia prospettiva storico-linguistica.
Se dalla solitatem latina deriva direttamente soledade per via semi-erudita, cos come le altre
varianti soidade(soydade), suidade (suydade), soedade
4
, resta il problema del passaggio del
dittongo "oi" di soidade ad "au" nella sua forma definitiva
5
.
Di fronte a tale anomalia fonetica, messa in luce da un primo procedimento di esplicazione
evolutiva, subentrato a quest'ultimo un processo "psicoassociativo" inaugurato da Gonalves
Viana gi nel secolo scorso e sviluppato da Carolina Michalis de Vasconcelos. Fu proprio la
studiosa di origine tedesca a rintracciare, per associazione e analogia, due gruppi di vocaboli
filologicamente e semanticamente apparentati dalla radice saud-: il verbo saudar da salutare, con
il sostantivo saude-salute; e il sostantivo colto, ma biblico saudade da saludade<salutate che sta

2
Si veda almeno Antnio Braz Teixeira, Filosofia da saudade, Edies Quidnovi, Lisboa, 2006.
3
I due processi vengono definiti, rispettivamente, "evoluzionistico" e "analogistico" da Alfredo Antunes in Saudade
e Profetismo em Fernando Pessoa,Braga, 1983.
4
Secondo Ramn Pieiro, tutte espressioni del sentimento della soedade, della solitudine, provenienti dall' timo
longinquo del lat. solu, nell'analisi di J . de Carvalho,Problematica da Saudade, in Revista da Histria, S. Paulo, 34
(1958).
5
Per le regole pi elementari della nostra fonetica colta non possibile far derivare saudade dall'accusativo lat.
solitatem in Antunes, op.cit. p. 28.




per salvao. In questa nuova prospettiva, l'idea originaria di estar s ("re-stare solo") si
amplia alle connotazioni di sade, saudao, salvao, che d luogo ad un intreccio interno di
stati d'animo che la saudade conterrebbe, quasi in una continua dialettica: gosto amargo,
delicioso pungir, ossia quella che Carolina Michalis de Vasconcelos definisce all'inglese the joy
of grief
6
.
Ad oggi, altre ipotesi si conoscono sull'origine e evoluzione della parola: qualche anno
addietro, in un articolo
7
, l'italiano Maurizio Costanza, riprendeva, secondo altre modalit, l'ipotesi
dell'origine araba della saudade
8
: per ovviare, come dice J oo Ribeiro, alla difficolt fonetica
che si trova nella sillaba iniziale della parola saudade, egli considera l'ipotesi che questa si sia
originata dall'arabo sawda (pron. saud)
9
. Direi che, quasi pi cautamente, Costanza dopo aver
elencato i molteplici significati dell'arabo sawda, corrispondenti alle caratteristiche psicologiche
del temperamento malinconico (tristezza, dolore, dispiacere, preoccupazione, struggimento,
avidit, desiderio per qualcosa di impossibile), e aver suggerito un paragone singolare tra due
nomi di piante, conclude: Non volendo dunque opporre a questa interpretazione l'idea di una
diretta derivazione di saudade dall'arabo, vorremmo qui tuttavia pensare che ad interferire sul
portoghese arcaico soydade sia stato, piuttosto che il latino salutare/saudar, o addirittura in
concomitanza con quest'ultimo, l'arabo sawda. Il passaggio dal solo senso di solitudine,
solitatem/soydade, a quello pi complesso e variegato che in s riassume anche nostalgia e

6 Carolina Michalis de Vasconcelos, A Saudade Portuguesa, Aveiro, Estante Editora, 1990, p.12.
7 Arabeschi etimologici sulla saudade, in Oriente Moderno, Nuova serie, Anno XIV (LXXV); N. 7-12
(1995), pp.213-220.
8 L'idea di una possibile derivazione dall'arabo fu per prima esposta dal brasiliano J oo Ribeiro nel 1935, in
Curiosidade Verbaes, p.197.
9 Gi per via analogica, pi che specificamente semantica, J oo Ribeiro suggerisce come sawda, contenga il
significato normale di profonda tristezza e letteralmente del sangue raggrumato e nero dentro il cuore (tradotto da
op.cit.); per questa via, Maurizio Costanza, rincara la dose di significati attribuibili (alla troppo limitata sawda,
"nera": grammaticalmente il femm. dell'aggettivo aswad "nero"): un primo gruppo, continua il senso descrittivo del
colore, per cui nerezza, ma anche il verde, sono in contrapposizione alla steppa priva di vegetazione; un secondo
gruppo di significati, attestati nel dialetto andaluso, comprende invece: atrabile o bile nera, e malinconia ( noto
come la teoria dei quattro temperamenti di cui l'atrabile l'elemento base del temperamento malinconico, abbia
influenzato la scienza e la cultura islamica e europea dell'Alto Medioevo).




tristezza, desideri e ricordo, sembrerebbe meglio spiegato se filtrato attraverso un vocabolo
letteralmente intriso di malinconia
10
.
Un'altra ipotesi, forse non meno originale, fu avanzata nel secolo scorso da Adolfo de Castro
ed esposta dal pensatore galiziano Salvador Lorenzana, secondo la quale la parola saudade
sarebbe derivata da Ceudda, forma berbera per dire Cepta, nome della antica fortezza conquistata
dai portoghesi ai Mori, nell'Africa del Nord (1415). Al tempo delle prime grandi conquiste del
Portogallo, i soldati portoghesi lontani dalla loro casa-patria, dalle loro spose, dai loro figli,
sentendone la mancanza, in quella contingente situazione storica, per difendere la fortezza,
cominciarono a chiamare quel mal de ausncia, il mal de Ceudda. Corre subito alla mente un
curioso quanto significativo parallelismo tra questo mal de ausncia portoghese e l'Heimweh
tedesca di J ohannes Hofer (1669-1752)
11
: sia l'una che l'altra rappresentavano la sofferenza per la
lontananza dalla casa, dalla patria, dal "famigliare" (Albrecht Von Haller)
12
di un medesimo
soggetto "nostalgico", il soldato, confinato in paesi, lingue e suoni stranieri. Che siano portoghesi
o svizzere le truppe assediate dalla lontananza, a sentire il desiderium patriae (che una lunga
letteratura - da Scheuchzer a Zwinger a Tissot - ha studiato come malattia del servizio militare),
di una certa rilevanza solo per notare (anche in chiave di corrispondenze "nostalgiche") come,

10 L'araba sawda' o habba-sawda o habba al-baraka =lat. nigella sativa, ital. cumino nero e la portoghese
saudade =lat. scabiosa atropurpurea. Si tratta di due piante erbacee (risp. Ranuculacee, Dipsacaceae) che in comune
hanno il fatto di essere pi o meno selvatiche e appartener all'ordine delle Angiosperme. Ma la "parentela" sarebbe
dovuta al carattere rosso-nerastro del colore della atropurpurea, insita nel nome che in portoghese chiamata saudade
sarebbe stata influenzata dall'aggettivo arabo in questione: riferito alla parola "fiore", potrebbe in origine essere stato
usato per indicare i fiori purpureo-scuri della saudade.
11 Questo giovane studente di medicina nel 1688, present una Dissertatio medica de nostalgia all'Universit
di Basilea. Hofer coniava la nuova parola, secondo la consuetudine accademica, di nostalgia dal greco nstos
(ritorno) e lgos (dolore), che come alternativa "scientifica" al termine svizzero pi dialettale Heimweh avrebbe
dovuto definire il nome della malattia e delimitarne il campo patologico (cause, sintomi, rimedi). Ritenuta per lungo
tempo una malattia mortale, ad esserne colpiti erano i soldati svizzeri in servizio presso guarnigioni straniere. La
"Dissertazione" di J . Hofer ora in Antonio Prete(a cura di), Nostalgia. Storia di un sentimento, Raffaello Cortina,
Milano, 1992, pp.43-61.
12 Ancora come malattia, alla voce "Nostalgie", compilata da Pinel e Boisseau nell'Encyclopdie mthodique
del 1821, la nostalgia cos descritta: una malinconia causata dal vivo desiderio di rivedere i propri cari, e dal tedio
di trovarsi tra stranieri che non amiamo, e che non hanno verso di noi quella affezione cos viva che abbiamo provato
quando eravamo in famiglia, nel saggio di Albrecht Von Haller Prigionia del familiare, in A. Prete, op. cit., p. 64.




almeno in uno delle sue caratterizzazioni, quello del mal de ausncia, la saudade ricopre il
campo semantico della nostra (e a questo punto pi ristretta) nostalgia.
Se fuor di dubbio che il destino storico, di conquiste e scoperte, avr modellato,
profondamente nell' anima di chi partiva e chi restava, tutta una gamma di sentimenti che oggi si
traducono con saudade, risulta ancor pi lampante gli sforzi e i tentativi, e non solo per le vie
consuete di filiazione formale ma anche analogiche o di contenuto (come nel caso precedente)
per definire complessivamente la parola, celebre per la sua poeticit e vastit di significato.
In effetti la scienza etimologica, per usare le parole di Maurizio Costanza, ha sempre e solo
un ruolo esterno in ci che la reale costruzione e vita di una lingua, e come quest'ultima nasce e
si sviluppa quale necessit espressiva di un popolo utilizzando a proprio modo il materiale che
dispone
13
. Vorrei perci concludere con una considerazione una volta ancora estrapolata
dall'importante articolo di Costanza, che sovrappone infine i due campi, semantico e
antropologico, affermando: I Portoghesi, la cui cultura stata da sempre fortemente plasmata
dal rapporto con il mare e la navigazione, devono aver sentito in particolar modo, nel misurarsi
con l'immensit degli spazi marini, lo sgomento della solitudine. Ed una sola parola, non bastava,
forse, ad esprimere un sentimento cos forte e legato ad una condizione di vita. era necessario
poter esprimere qualcosa che significasse non solo solitudine ma: tristezza della solitudine
nostalgia, mancanza, desiderio del ritorno e rimpianto, richiamo agli effetti intimi e familiari,
ricordo, malinconia. Tutto questo si sarebbe chiamato saudade, grazie ad una originale
elaborazione compiuta dalla lingua stessa
14
.





13 M. Costanza, op.cit., p.217.
14 Ibidem, p.218.




2. LA SAUDADE COME TESTO

O facto de terem sido os igualmente os poetas - dice Ramn Pieiro - os que mais a deram a
conhecer e os que mais se esforaram por express-la, j nos indica que o lirismo est proximo da
saudade. Por algum motivo que quase todos os estudos que se fazem sobre a saudade procuram
na Poesia os seus elementos de apoio
15
. La tradizione letteraria (e specificamente poetica)
portoghese fornisce una rassegna genealogica di poeti e scrittori che delineandosi nel tempo,
hanno formato una comune filiera lusitana della saudade.
L'equazione saudade-lirismo imprescindibile per la natura stessa dei due termini: gi
Cames se ne era accorto Mas na minha alma triste e saudosa / a saudade escreve, e eu
traslado
16
. Quindi, se le forme della saudade (de amor, da terra, de Deus: in tutti i casi, c' la
situazione della solitudine o soedade) sorgono dai vari momenti in cui l'essere umano mosso da
una tensione alla trascendenza per tentare di colmare la Separazione, la Lirica la comunicazione
di questa saudade.
La saudade, almeno nella struttura del significato se non nella forma grafica, assume una sua
precisa fisionomia letteraria sin dal XV secolo, quando il re-filosofo D. Duarte nel Leal
Conselheiro (1437-38), prova a definirla come l'espressione di un sentimento contraddittorio e
pretende che questa parola sia intraducibile in altre lingue: E a suydade (...) he huu sentido do
coraom que vem da sensualidade e nom da razom, e faz sentir aas vezes os sentidos da tristeza e
do nojo
17
.

15 In A Saudade en Rosalia, Galaxia, Vigo, 1952 ora in A.Antunes, op. cit, p.87.
16 In Elegia II. Qui la saudade camoniana fa il paio con l'Amore dantesco: in entrambi il poeta solo il mezzo
attraverso cui il sentimento si fa parola; esso che fornisce la materia da esprimere. D'Arco Silvio Avalle spiega la
funzione di magister e di "dittatore", attribuita da Dante a Amore in quanto principio trascendente, produttore ed
ispiratore di poesia, nel XXIV del Purgatorio, vv.52-54: (I' mi son un che, quando/ Amor mi spira, noto, e a quel
modo/ ch'e' ditta dentro vo significando); nel saggio I Canzonieri: definizione di genere e problemi di edizione, in
La critica del testo. Problemi di metodo e esperienze di lavoro, Roma, Salerno, 1985, p. 367.
17 Leal Conselheiro, o qual fez Dom Duarte, Ediz. J .-I. Roquette, Paris, 1854, cap. XXV, p.150.




Da D. Duarte a Pessoa, in questo grande arco immaginario della letteratura portoghese,
todos os crticos so unanimes em evidenciar esta intrnseca dependncia: saudade-lirismo. Pode
a saudade assumir tonalidades vrias, mas, no fundo, est sempre presente. Ela ao mesmo
tempo ternura, queixume, tristeza, melancolia, ela aspirao religiosa, misticismo patritico,
sebastianismo, nostalgia de longes, ou simplesmente desejo insatisfeito
18
.
Gi Carolina Michalis de Vasconcelos, nel 1913, secondo la prospettiva di una saudade come
morrer de amor, rintraccia alcuni esempi-caposaldi del lirismo saudoso, quali Bernardim Ribeiro
o dai libri da lui influenzati (Consolao de Israel di Samuel Usque; Saudades da Terra di
Gaspar Frutuoso), le Rimas e i Lusadas di Cames, fino ad Almeida Garrett, non escludendo la
lezione arcaica dei Cantares de amor e de amigo
19
. Leonardo Coimbra, altres, in una analisi
diversificata della presenza della saudade attraverso tutta la lirica portoghese, scrive: Saudade...
a sua parcela de luz dando corpo alma e brilhando eloqente na alma de Cames dvina, (...)
inquieta, universal e humana em Antero; rstica, camponesa e fidalguinha em A.Nobre, casquilha
e banal em Garrett, (...) divinidade de ps laurentos pisando a cimo das almas, em Pascoais; triste
e sem alma mas ainda presente de corpo em todas as banalidadade da nossa literatura ...
20
.
E' lo stesso Teixeira de Pascoaes che situa la saudade come una condio primignia da
nossa expressividade literria e no s literria
21
: ovvero misto de lembrana e de desejo, um
sentimento-ideia dinmico, sinttico do passado e do futuro, da memria patrimonial e da luta
pelo advento da era lusada
22
. Il teorico del saudosismo
23
finisce per ammettere che a saudade

18 A. Antunes, op. cit., p.88;
19 Carolina Michalis de Vasconcelos, A Saudade Portuguesa in Renascena Portuguesa, Porto, 2 ed.,
pp.40-41; (oggi in ediz. fac-similata Estante Editora, Aveiro, 1990).
20 Leonardo Coimbra, Sbre a Saudade in A guia, I-II, 1922-23.
21 A. Antunes, op. cit., p. 89.
22 A. Quadros, Introduo in Clepsidra di Camilo Pessanha, intr. org. e note di A. Quadros, Mira-Sintra,
Europa-Amrica, 1988, p. 29.
23 E' il gruppo (J . Corteso, A. Correia de Oliveira, A. Lopes Vieira) che, sorto attorno alla figura del post-
simbolista Teixeira de Pascoaes (1877-1954), rimase fedele ai suoi precetti, per cui la saudade se da un lato
comporta un lato nostalgico, espresso per esempio dal fado, originata dalle radici celtiche portoghesi, e magari
influenzata dall'atavismo islamico del Sud, legandosi miticamente e filosoficamente all'orfismo e al platonismo,




un sentimento universal; mas s na alma lusitana, atinge as alturas supremas da Poesia, -
contendo uma concepo de vida e de existncia
24
.
La saudade portoghese: Pessoa garantisce (garantisce?) poeticamente in una delle sue
Quadras ao gosto popular
25
:

Saudades s portugueses
Conseguem senti-las bem
Porque tm essa palavra,
Para dizer que as tm.

Ma se indubbio che la parola esiste solo nella lingua portoghese
26
, pi complicato
dimostrare come il sentimento sia espressione di una sola nazione, o meglio di una sola comunit
linguistica, come orgogliosamente tengono a precisare i portoghesi.
La parola non condizione sufficiente per la legittimazione "antropologica" di un sentimento
in quanto tale e perci della sua esclusivit: la saudade appartiene come sentimento al pi ampio
spettro del "nostalgico", sovrapponendosi per, per particolarit linguistica e semantica. La
portoghese saudade, infatti, in questo studio di corrispondenze, slittamenti, sovrapposizioni,
varchi fra i vari lessemi che esprimono il sentimento, molto ha da dirci in relazione, sia alla
molteplicit dei sensi che essa innesca in Pessoa, sia alla sua identit/alterit rispetto all'utilizzo

dall'altro, studiata nella sua fenomenologia, finisce per mostrare la rielaborazione effettuata dalla psiche portoghese,
prima di tutto al livello di incosciente collettivo.
24
T.de Pascoaes, Da Saudade in Revista Portuguesa de Filosofia, Braga, T.XXIX, fasc. 2, 1973, pp. 151-152.
25 Fernando Pessoa, Quadras ao gosto popular, edio de Lus Prista, Lisboa, IN-CM, 1997, p. 137.
26 L' espao vocabular della saudade (di cui parla A. Antunes) si estende anche alla Galizia: con
l'eccezione grafica saudade (che in Galizia apparve solo a met del secolo passato, per chiara influenza portoghese),
ci sono due popoli fratelli nell'esprimere indistintamente males de ausncia e mgoa, con lo stesso mistero e la stessa
parola: soidade, suidade e saudade. Due popoli che dalle loro prime manifestazioni liriche medievali camminarono
in parallelo e autonomamente, coscienti che entrambi formavano uno spazio dove il sentimento nostalgico esiste e
dove esiste anche la parola in grado di esprimerla, tradotto da A. Antunes Saudade e Profetismo em
F.Pessoa,Braga, 1983, p. 41.




che altre poetiche ne fanno.
Pessoa, in questa prospettiva (che definirei "comparata"), risulter anello di congiuntura, tappa
forzata fra una tradizione letteraria portoghese e di una Poesia universale e moderna, che nel
recepire il vecchio "topos", lo ha rielaborato in un nuova esplosione di forme, inventando una
delle figure pi alte e luminose della saudade moderna e modernista:

Ah, todo o cais uma saudade de pedra!
27







27 Fernando Pessoa, Ode Martima, Poemas de lvaro de Campos, ed. crtica de C. Berardinelli, Lisboa, IN-
CM, 1990, p.81.

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