coli doni che sono i fatti, le persone, gli incontri, i sentimenti di ogni giorno, in modo da vedere come il Dono grande, la presenza di Ges nel Pa- ne su cui sono rese grazie e viene invocato lo Spiri- to, legato a tanti altri doni pi piccoli, meno visi- bili, ma anche pi quotidiani, pi normali...tanto che corriamo il rischio di dimenticarli, di non consi- derarli per il loro valore, e di darli per scontati, non frutto dellamore ininterrotto di Dio per cia- scuno dei suoi figli vero che lEucaristia ben pi grande della manna donata nel deserto...ma servita per so- stenere quel cammino e poi aiutare a vivere lat- tesa di un dono sempre pi grande; manna sono quindi le tante esperienze positive che non superano certo lEucaristia, ma non vanno nemmeno ignorate o dimenticate anche per loro vale il ricordati! Ogni Eucaristia rendere grazie a Dio di questi doni e memoriale della vita, passione, morte e risurrezione di Ges, il Dono di Dio venuto non per condannare, ma per salvare il mondo, per rendere luomo libero dal male e trasformare nellunico Corpo di Cristo quanti con fede si nutrono di quel Pane su cui sono rese grazie e viene invocato lo Spiri- to, e cos trasformati diventare un segno che rende presente, che fa ricordare la vita di Ges con la sua forza che trasforma, risana, rinnova lumanit intera; la manna come sentiero per giungere allEucaristia, come una serie di tracce per arrivare a Colui che diventa lui stesso Pane vivo disceso dal cielo, Pane della vita vera Ricordati inizia la prima lettura, ma molto di pi di un nodo al fazzoletto - o un appuntamento segnato sullagenda - per non dimenticare La celebrazione memoriale: rende attuale il dono di grazia offerto gi prima di noi a quelli che erano presenti allora e pure a noi, che arriviamo solo do- po, almeno nellordine del tempo, ma con le stesse possibilit di riconoscere e incontrare il Dono di Dio, il Pane vivo disceso dal cielo, un dono ben pi gran- de della manna che pure ha sostenuto il popolo in cammino verso la terra promessa e la piena adesio- ne allAlleanza; senza la seconda anche la prima perde il suo senso vero, e il significato profondo