Il Chaaria Mission Hospital un nome noto ai colleghi di ADR, perch da qualche anno il nostro giornalino ne segue, da lontano e con molto afetto, i grandi progressi e le storie di coraggio e speranza. Lospedale a breve si doter di una nuova maternit, grazie alla tenacia di Fratel Beppe Gaido, che dedica la sua vita a curare gli abitanti di un luogo poverissimo, ai quali non sarebbero altrimenti accessibili n medicinali, n assistenza medica di alcun tipo di Nadia Monari, infermiera volontaria S crivere questo titolo per noi motivo di grande soddisfazione, perch decine di donne potranno far nascere i propri bambi- ni in condizioni di serenit e di sicurezza per le loro vite, in uno dei pi poveri angoli del mondo. Ricordiamo che lospedale opera in una zona rurale e poverissima del Meru, in Kenya. Inizial- mente strutturato come dispensario, oggi ar- rivato ad essere dotato di 160 posti letto e vi vengono oferti servizi di Medicina Interna, Pe- diatria, Maternit, Riabilitazione-Fisioterapia, Odontoiatria, Ortopedia e Chirurgia Genera- le. Sono presenti inoltre un programma di pre- venzione, diagnosi e terapia dellAIDS e delle malattie sessualmente trasmesse, un servizio giornaliero di vaccinazioni per i bambini e di prevenzione per le donne in gravidanza. Il Cot- tolengo Center una struttura complessa, do- ve, oltre allospedale, si trova una casa per lassi- stenza ai buoni fgli, persone disabili che non avrebbero altrimenti alcun altro luogo in cui vi- vere e ricevere assistenza. Fratel Beppe Gaido, medico infettivologo spe- cializzato in igiene e malattie tropicali, in Afri- ca dal 1997 ed il direttore dellospedale. Da di- versi anni, il Pronto Soccorso ADR sostiene la missione anche attraverso il reperimento di far- maci e presidi sanitari per Chaaria, occupandosi concretamente anche dellinvio a destinazione del materiale raccolto. Questo il link del blog, in cui vengono pubbli- cate quotidianamente le lettere di Fratel Beppe, le immagini della missione e le testimonianze dei volontari: http://chaariahospital.blogspot.com. La nuova maternit in corso di realizzazione grazie ai proventi della vendita del libro Ad un passo dal cuore, scritto da Fratel Beppe con Mariapia Bonanate, ai fnanziamenti giunti da unazione di fund-raising attraverso gli sms soli- dali ed alle donazioni di tanti benefattori. Il libro, presentato in sala blu il 23 settembre scor- so durante un incontro organizzato dal Pronto Soccorso di ADR con la presenza dellautore, Bep- pe Gaido, andato esaurito in breve tempo. Lazione di fund-raising stata realizzata da For a Smile Onlus a favore del progetto Maternity per il Reparto Materno Infantile del Cottolengo Mission Hospital Center a Chaaria in Kenya. For a Smile Onlus, nel periodo dal 22/12/2013 al 04/01/2014, a supporto del progetto, si impe- gnata nella realizzazione della speciale campa- gna di comunicazione sociale Costruiamo una Speranza - Basta una Mano, Basta poco per Re- galare un Sorriso on air con spazi omaggio, a fronte di rapporti consolidati negli anni con i principali media: TV (Mediaset, La7, La7D, Class TV), Stampa (La Repubblica, MF, Italia Oggi), Ra- dio (16 emittenti tra le quali Radio DeeJay, Radio 101, RDS, Radio Kiss Kiss), Outdoor (Dinamica Urbana su Torino, Milano, Treviso, Roma), Web (5.000.000 di impression su 9 portali di grande impatto), Social Network (Facebook). Cuore della campagna sociale, lazione di fund-rai- sing con lo strumento SMS SOLIDALE, unico nel suo genere, al quale possono accedere solo 100 Onlus allanno a fronte di particolari requisiti spe- cifci. Lsms solidale stato divulgato anche attra- verso il canale intranet di Aeroporti di Roma. Grazie alla stima maturata, alla corretta creati- vit, strategia comunicativa e planning media, le pi importanti compagnie telefoniche han- no concesso il numero solidale 45507 attivo dal 22/12/2013 al 04/01/2014 con il quale si potu- to donare 2 inviando un sms da TIM, Vodafone, WIND, 3, PosteMobile, CoopVoce, Tiscali, Nver- ca o chiamando il 45507 da rete fssa Telecom Italia, Infostrada, Fastweb, Tiscali, TWT. Il totale ufciale e defnitivo delle donazioni pervenute sar comunicato a seguito del buon esito dei versamenti, da parte delle compagnie telefoniche, che saranno eseguiti nel periodo tra maggio e ottobre 2014. Per dare la misura di quanto celermente stiano procedendo i lavori, pubblichiamo una lettera di Fratel Beppe. Considerando la celerit della costruzione fno ad oggi, pensiamo che non ci metteremo mol- to a fnirla, anche se poi ci vorr un po di tem- po per arredarla e fornirla di tutte le attrezzatu- re necessarie (molte delle quali gi pagate dalla generosit dei volontari). La nuova maternit prevede una bella sala par- to di circa 6 metri quadrati, una stanza ante- natal per le donne in travaglio ed una camera post-natal per le puerpere. Ci sar anche un piccolo ambulatorio dove le nuove pazienti saranno visitate prima del rico- vero: nel passato esse venivano visitate diretta- mente in sala parto, ed a volte dovevano aspet- tare per delle ore in corridoio, se i lettini erano occupati da altre donne in travaglio. anche previsto il nido per lassistenza dei bambini pretermine e per quelli con necessit di incubatrice; inoltre ci sar un corridoio di co- municazione tra le varie camere. Prevediamo di attrezzare la nuova maternit con un sistema indipendente di batterie e pan- nelli solari, da usare quando manca la luce. Nella nuova struttura non prevista una sala operatoria per i cesarei, ma la vicinanza con il nuovo blocco chirurgico render il trasporto in sala molto rapido e semplice. Il nostro cuore pieno di gioia e di responsabili- t: sentiamo una riconoscenza grandissima per lAssociazione Volontari Mission Cottolengo, per lAssociazione For a Smile, e per tutti coloro che, nellanonimato, hanno contribuito al fnanziamen- to del nuovo progetto con lsms solidale. Siamo riconoscenti anche a tutti coloro che han- no letto e difuso il libro Ad un passo dal cuore, in quanto i diritti dautore miei e di Mariapia Bonana- te vanno proprio per la costruzione della materni- t che dalle foto vedete sorgere pian piano. Un grazie infnito a Fr. Giancarlo che porta il pe- so maggiore nel seguire i lavori di costruzione. Grazie anche a tutti coloro che hanno voluto es- sere a Citt del Vaticano per la benedizione del- la targa commemorativa della maternit stessa: si tratta semplicemente di pulire una stanza, ma di liberarla da ci che impuro, laddove per impuro si intende ci che impedisce alla bellez- za di esprimersi. Tale pulizia ha in s un che di catartico: pulendo la stanza lospite riordina an- che se stesso, acquisendo consapevolezza che anche la nostra mente va periodicamente mon- data di tutte le preoccupazioni, le ansie, le tri- bolazioni, perch solo cos potremo godere ap- pieno di esperienze piacevoli ma altrimenti non pienamente esperibili. Nellatto di servire il t al proprio ospite rac- chiusa tutta la bellezza della sensibilit giappo- nese: la ricerca della temperatura perfetta per la bollitura del t, lamore e la dedizione nella scelta degli oggetti e nella disposizione della ta- vola, la cura nella preparazione del cibo. Gli og- getti che partecipano alla cerimonia devono ri- fettere lefmero compreso in tutte le cose e il loro mutamento costante. Ecco perch a cera- miche fnissime e perfette si prediligono tazze semplici, screziate, manufatti di arte povera che possano rievocare lusura del tempo, limperfe- zione dellessere umano, la transitoriet della vi- ta e nondimeno la ricchezza e il valore di ci che esiste da molto tempo. Ecco perch ospite e in- vitato posti luno di fronte allaltro vedono luno nellaltro, intercambiabili e uniti nella consape- volezza dellessenza della vita, cos che mentre luno versa il t nella tazza del suo invitato, lal- tro ofre dolci e vivande al suo ospite. I cibi de- vono essere allinsegna della stagione in corso, ennesimo richiamo allarmonia e al rispetto del fusso naturale delle cose. La cerimonia del t contraddice lidea che la bel- lezza comporti grandiosit ed opulenza. Tuttal- tro, lostentazione e il lusso sono considera- ti non idonei a carpire la verit dellesistenza, e la bellezza non pu prescindere dalla verit. In questo momento di condivisione conviviale e spirituale si descrive lesistenza umana come efmera ma tesa nello sforzo della perfezione, umile al cospetto di uneternit di trasformazio- ne ma ricca di dignit nella sua coraggiosa con- sapevolezza, limitata dallusura del tempo, della precariet e della malattia, ma proprio per que- sto meravigliosa nellesperienza e nella saggez- za che deriva dal proprio vissuto. In questottica si pone il grande rispetto e con- siderazione nella quale i giapponesi tengono la terza et, considerata bellissima in quanto de- positaria di un passato e di unesperienza cari- chi di signifcato, che rendono preziosa la vita vissuta al di l degli acciacchi o delle debolezze dellanzianit. La bellezza in Giappone non ci che riluce o che spicca, ma ci che genera empatia, ci che porta emozione, che pu essere associato o ri- chiamare al senso dellesistenza, allarmonia universale. bello quel che antico, debole, malato, ma che nondimeno esprime coraggio, vitalit, dignit. bello ci che contraddittorio, che esprime un ideale di perfezione in unesistenza imperfetta, con una disciplina e una cultura di s che non cozzano con la volont di assecondare il fuire naturale delle cose. La contraddizione non che apparente, soprat- tutto per quella visione occidentale per la quale abbandonarsi alla corrente indica un atteggia- mento di nonchalance, di sciatteria, di non ten- sione. Per i giapponesi la tensione verso la perfezione costante, ma in un ideale di abbandono al fus- so universale. Essere trasportati dalla corrente non signifca esserne bagnati, annegati, som- mersi. Si pu seguire il suo corso a bordo di un naviglio perfetto, dove tutto a bordo sia funzio- nale e simbolico al tempo stesso, dove si pos- sa godere la bellezza del viaggio senza intristirsi per la sua inevitabile e spesso prematura con- clusione. la barca della nostra vita, una barca senza vele e senza remi, che rinuncia a imporre direzioni ad un destino che non pu controllare, ma che nondimeno rifuta, orgogliosamente, di lasciarsi afondare. Questo il mistero inefabile ed inesprimibile dellestetica giapponese: dare un signifcato di dignit ad unesistenza vacua. un modo soggettivo di intendere la bellezza, ma una soggettivit che divenuta oggettiva perch condivisa nel corso dei secoli da centi- naia di milioni di giapponesi. Lettera di Fratel Beppe I lavori sono iniziati da alcune settimane e proce- dono speditamente. Siccome utilizziamo comple- tamente la vecchia lavanderia senza sacrifcare nulla della sua struttura molto robusta, i muratori stanno arrivando assai rapidamente al softto. La nuova maternit occuper tutto lo spazio della vecchia lavanderia ed anche il marciapie- de che la separava dal reparto generale (il Ma- dre Nasi Block). Il capomastro Mr. David Kaithia, lo stesso che ha seguito i lavori della sala operatoria: siamo dunque convinti che la qualit della costruzio- ne sar ottima. la targa arrivata Chaaria, portata da un medico volontario; certamente la collocheremo in una posizione ben visibile, a costante memoria di tanta generosit dei benefattori. Chaaria cresce lentamente ma in modo conti- nuativo; un dato di fatto e lo si pu scorgere chiaramente con gli occhi: chi viene a Chaaria anche solo dopo un anno, vede le cose molto cambiate, cresciute, moltiplicate... e questo so- prattutto grazie allimpegno di tantissimi be- nefattori a cui siamo estremamente grati ed a cui promettiamo la nostra preghiera povera ma sincera. Fratel Beppe Gaido