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14,00
PARADOXA

APRILE / GIUGNO 2013


Trimestrale anno VII numero 2
Fondazione Internazionale Nova Spes
Piazza Adriana 15, 00193 Roma - Tel. / Fax 0668307900
email: nova.spes@tiscali.it - www.novaspes.org
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Libreria Coop Ambasciatori, Via degli Orefci
19
Firenze
Libreria Licosa, Via Duca di Calabria 1/1
Genova
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Roma
Libreria Leoniana, Via dei Corridori 28
Libreria Della Fronda, Via Enrico Stevenson
28-30
Udine
Libreria Tarantola, Via Vitorio Veneto 20
Edicole
Bologna
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Edicole della Stazione FS
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Edicola di Via Irnerio 48 - Quart. Irnerio
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Edicola di Via A. Righi Malcon - Quart.
Irnerio
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Cagliari
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Milano
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Edicola di P.zza San Silvestro
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Edicola di C.so Fiume 2
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Emanuele II
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Siena
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Edicola in Via Borgaggi - Poggibonsi
Udine
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Martignacco
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Dove acquistare Paradoxa
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MasterProf.
Valutazione e vocazione
all'immanenza Valeria
Pinto
Il topo divenne lunit monetaria
(Z. Herbert, Rapporto da una cit assediata;
poi D. DeLillo, Cosmopolis)
1. Nellultima tappa del suo viaggio intorno al mondo Hermann
Keyserling passa per gli Stati Uniti, si ferma a Chicago, visita il mat-
tatoio. Non stata unesperienza piace vole, scrive. Nondimeno
sono contento, poich difcile che abbia nuovamente occasione di
veder funzionare un meccanismo altretanto perfeto: ho limpres-
sione che negli Stock Yard sia stato raggiunto il massimo pensabile
in fato di sfrutamento delluomo e del tempo [...]. Un maiale viene
trasformato in salsicce in meno di venti minuti, una pecora in venti-
sei, mentre ce ne vogliono trentacinque per squartare un bue. Ogni
addeto compie unoperazione specif ca, a intervalli prestabiliti, e
ciascuno lo fa nel miglior modo possibile. Tra un uomo e laltro comu-
nicano le macchine, di modo che in unora un singolo macellaio pu
agevolmente scannare mezzo migliaio di maiali. A Keyserling torna
in mente la parabola del macellaio di Chuang-tu, la cui lama coglie
sempre nel punto giusto e che allammirazione del principe Wen Hui
risponde: Quando ho iniziato a squartare buoi non vedevo davanti
nientaltro che buoi; dopo tre anni ero giunto per al punto di non
vederli pi tutinteri, ma gi a pezzi; oggi mi afdo completa mente
allo spirito e non pi a ci che vedo: ho abbandonato il sapere dei
sensi e opero seguendo gli impulsi dello spirito. Anche i macellai
di Chicago vedono i maiali gi a pezzi. Forse sono anche loro votati
MasterProf. Valutazione e vocazione all'immanenza
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PARADOXA Aprile/Giugno 2013
al Tao? Non cos. Questa meccanizzazione (non ho nulla contro
la meccanizzazione della vita in s, dice Keyserling: al contrario,
vorrei che tuto il meccanizzabile venisse meccanizzato il pi presto
[...], ma ci che spaventa in questo mondo che la vita si esaurisce
completamente nel meccanizzabile) lesato opposto: qui linte-
ra energia disponibile si trasferisce in uno strumento, sicch mentre il
mezzo d indub biamente risultati favolosi, luomo cessa di esistere.
Eppure non vi alcuna riduzione di intensit della vita. Al contrario.
Questo stile di vita stimola come nessun altro il sentimento vitale,
perch costringe ogni energia disponibile a confuire nellangusto
canale dellativit sfrenata, di modo che essa acquista unintensit
mostruosa. Qui sta il trato diabolico, la vertigine e la smisurata at-
trazione del rimpicciolimento delluomo in quel che oggi chiamiamo
il self-empowerment, cio nel fato che esso non consiste nel rendere
meno vivi gli uomini, ma nel semplifcare in modo inaudito lorga-
nismo psichico, rendendolo talmente angusto, talmente limitato,
da porre in tensione ogni energia vitale. Il tal modo chiunque,
anche il pi misero dei garzoni, diviene cosciente della pienezza della
sua esistenza, e cos come nessun tritone, nessun verme aspira a
uscire dal suo stato, ecco che lumanit insegue uno stato infmo
scambiandolo per uno stato supremo. Cos la spirale dello sviluppo
storico ha con doto a un ristabilimento della schiavit a uno stadio
pi alto: come questo modello di vita riduce tuti i valori allunico
valore della quan tit, del pari riduce lintera psiche a una macchina
per far soldi, ricacciando luomo nello stadio degli animali inferiori:
di nuovo luomo viene giudicato esclusivamente in base alla sua
prestazione, di nuovo egli ha solo un valore di mercato, e ci oggi
vale per la precisione non solo dei lavoratori coati, ma di tuti
1
.
Cento anni dopo il viaggio del conte Keyserling, il talent show
televisivo MasterChef approda in Italia. Tra le prove che selezionano
i concorrenti, il pressure test opera sul tempo e sulla quantit. Nella
ventesima puntata Spryros e Ilenia hanno 20 minuti di tempo per
cucinare il maggior numero di uova allocchio di bue. Ilenia ne con-
segna 25, Spyros 31. Ma la giuria, composta da tre cuochi esperti,
discrimina tra le uova fate come si deve e quelle che non lo sono.
1 H. Keyserling, Diario di viaggio di un flosofo. Cina, Giappone, America, a cura di G.
Gurisati, Neri Pozza, Vicenza 1998, pp. 338 sgg.
Valeria Pinto
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Non questione solo del numero di uova allocchio di bue cucinate,
dunque. Ma neppure se un uovo allocchio di bue sia migliore di un
altro. Decisivo il numero delle uova allocchio di bue che superano
i requisiti minimi. Il giudizio di ammissibilit dato senza assaggiare
le uova, solo guardandole, sulla base di parametri chiaramente espli-
citati come il punto di cotura del bianco, la centratura del tuorlo, la
precisione dei margini... Particolare severit riservata alle brucia-
ture: gli esperti sollevano sdegnosamente lalbume, fanno commenti
sprezzanti. Sopratuto, esigono che i concorrenti davanti ai quali si
svolge la cernita riconoscano i propri errori. La mancanza di umilt
una delle colpe pi duramente sanzionate in MasterChef. Anche
questo non va. Vuoi dire tu perch Spyros?. E Spyros, gli occhi bassi,
balbeta: Il bianco.... Lesperto conferma: Il bianco. lultimo
uovo. A Ilenia sono state ammesse 16 uova su 25, Spyros, bench ne
abbia presentate 6 di pi, a quota 15. Il rifuto di questuovo la
sua sconfta. Spyros stringe le labbra, si vede che pensa Il bianco
e si vergogna. (In qualche modo questa vergogna la sua salvezza:
due puntate pi tardi, alla fne di tute le prove, sar proprio lumile
e laborioso Spyros a vincere la prima edizione di MasterChef Italia)
2
.
Lo stesso anno, con il ministro Maria Stella Gelmini, la valutazione
fa ufcialmente il suo ingresso nelle procedure per il reclutamento uni-
versitario. Unico caso in un Paese occidentale, la neonata Agenzia per
la Valutazione italiana nominata dal ministro imposta la selezione degli
idonei a professore di I e II fascia sulla base della nozione statistica di
mediana. Ai professori ordinari dei cosiddeti setori non bibliometrici
occorre superare una mediana, almeno una delle tre stabilite dallAnvur
(due mediane per gli ordinari dei setori bibliometrici), perch il sema-
foro (efetivamente rafgurato nel loro sito docente) possa accendersi
sul verde e sia loro concesso di transitare nella popolazione degli aspi-
ranti commissari. In altri termini, occorre superare in via preliminare
il giudizio positivo dellAgenzia (una valutazione su pubblicazioni mai
lete), per potere essere eventualmente estrati a sorte come componenti
delle commissioni che decideranno (sempre sulla base di criteri stabiliti
dallAnvur e di pre-giudizi quantomeno orientativi rilasciati dallAnvur)
2 La prima edizione dello show andata in onda nellautunno 2011 sulla rete tele-
visiva Cielo ed stata poi ripresa su Sky; la 20ma puntata visibile oggi in rete, p.e.
su htp://www.youtube.com/watch?v=sOydfAmNCQ8.
MasterProf. Valutazione e vocazione all'immanenza
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PARADOXA Aprile/Giugno 2013
gli idonei a partecipare ai futuri concorsi di professore di I e di II fascia.
Si trata di una svolta decisiva, perch atraverso il riferimento alla
mediana un giudizio qualitativo di merito, che dovr metere capo a
un verdeto sullidoneit (di una persona) a svolgere un determinato
ruolo, costreto a non poter prescindere da indicatori numerici, ossia
a formarsi atraverso non soltanto un riferimento forzato a criteri e
parametri stabiliti da un organismo di nomina ministeriale ma anche
atraverso il concorso di un giudizio meccanico emesso diretamente
da questo organo sulle pubblicazioni di ciascun aspirante. Il supera-
mento della mediana, infati, non solamente il superamento di un
numero p.e. il superamento di un numero minimo di pubblicazioni
ma corrisponde a tuti gli efeti ad un giudizio positivo (al limite
parziale, ma pur sempre un giudizio positivo). La mediana, si legge
nel DM 76 del 7 giugno 2012, il valore di un indicatore, ossia di
uno di quegli strumenti operativi mediante i quali resa possibile
la quantifcazione e quindi la misurazione dei parametri, vale a
dire degli esplicitamente elementi di giudizio che sono suscetibili
di una quantifcazione e quindi possono essere valutati mediante il
risultato di una misura (art. 1, c.vo mio). Il fato che il riferimento
alla mediana compaia nel Dm come un elemento tra altri (dora in poi
parler per semplicit di mediana, lasciando emergere dal contesto il
senso preciso in cui di volta in volta adopero il termine: generale con-
ceto statistico, indicatore di impato, precisa soglia numerica...) non
deve trarre in inganno circa il peso di questa
innovazione, che non a caso ha catalizzato il
dibatito. Se infati vero che numerosi sono
i criteri e parametri che lAnvur ha deciso
di indicare alle commissioni giudicatrici, le
quali non potranno non tenerne in conto in
un modo o nellaltro; e se, ancora, vero che non pochi sono gli ele-
menti di vera e propria novit introdoti tra essi (basti pensare alla
capacit di atrarre fnanziamenti competitivi); per anche vero
che il riferimento alla mediana rappresenta soto pi di un aspeto
un principio dirompente, anzituto perch corrisponde appunto ad
un giudizio insindacabile di unagenzia ministeriale, che in tal modo
valuta in linea di principio non meritevole di far parte di una
commissione giudicatrice la met dei professori ordinari ativi.
Non mi sofermer qui ad elencare gli errori e le innumerevoli
scorretezze imputabili ad Anvur, tute le imprecisioni e inesatezze
I
l riferimento alla me-
diana rappresenta un
principio dirompente
Valeria Pinto
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di tipo tecnico-formale, in parte anche esplicitamente ammesse come
tali dallAgenzia
3
. Non credo, infati, che sia questo, almeno per certi
versi, il punto sostanziale. Tali questioni, che hanno certo una loro
rilevanza, in alcuni casi tale da potere costituire anche oggeto di
contenziosi giuridici, rischiano di ofrire molteplici vie di fuga ri-
speto al centro e al senso complessivo di unoperazione che sarebbe
un errore giudicare nel suo insieme fruto di incapacit e pressapo-
chismo, l dove essa semmai teorizza e assume positivamente una
certa quota, se non di incapacit e pressapochismo, senzaltro di
non-capacit e imprecisione dei (e nei) principi dellazione, in nome
per dellefcacia e efcienza di questa stessa azione, ovvero stando
alla defnizione canonica in nome della capacit di raggiungere un
obietivo prefssato (efcacia) con le risorse minime indispensabili
(efcienza). Essenziale far partire il sistema [...]. Qualche errore
ci potr essere, ma escludere dalle commissioni un docente valido
meno ingiusto di aprire le porte a uno inadeguato
4
. Sar la misura
degli esiti reali delloperazione (da intendersi alla letera: quanto?
quanto sono stati raggiunti gli obietivi: reclutamento di studiosi
internazionalmente riconosciuti, rotura della cooptazione locale,
svecchiamento del corpo docente...) a decidere dellautentica bont
dei principi e quindi di come e in che misura si dovr riaggiustare
il tiro. La revisione della procedura sempre prevista (LAnvur
3 La ricognizione pi documentata si trova nei molti interventi apparsi sul sito
roars.it (con ampi rimandi esterni, anche a documenti ufciali Anvur), cui rinvio
senza altre aggiunte.
4 Sergio Fantoni, presidente dellAnvur, su Il Sole 24 Ore del 17.09.2012 (c.vo
mio). Nello stesso senso i documenti ufciali dellagenzia, p. e. Sul documento AN-
VUR relativo ai criteri di abilitazione scientifca nazionale. Commenti, osservazioni critiche
e proposte di soluzione, approvato dal Consiglio Diretivo il 25 luglio 2011, accessibile
su anvur.org: LAnvur consapevole del fato che nessun sistema esente da errori.
Si trata, tutavia, nella necessit di avviare in tempi molto rapidi le procedure di
abilitazione, di non rifutare il buono in atesa dellotimo, e, cio, di ponderare gli
errori, e chiedersi se vale la pena di correre il rischio di commeterli, piutosto che
non fare nulla (e commetere in questo modo errori ben pi gravi). Gli indicatori
quantitativi di qualit della ricerca hanno una precisione che inversamente propor-
zionale al grado di risoluzione del problema: nella valutazione di grandi struture
(aree scientifche, universit), si possono trovare degli indicatori adeguati, mentre
se si valuta una singola persona, il grado di imprecisione pu diventare rilevante.
(Inutile dire che pochi mesi dopo esatamente questi indicatori sono stati applicati
alle valutazioni dei singoli ai fni della Asn).
MasterProf. Valutazione e vocazione all'immanenza
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capace di correggersi
5
), unicamente per per afnare i metodi
sulla base dei risultati raggiunti, non per rifetere sulle idea guida
di questa neo-valutazione
6
(mediane, bibliometria, neo-capacit
scientifco-manageriali come la capacit di atrarre fondi, eccetera).
Si trata, alla fne, della uniformazione per molti (anche di quelli
che la detano) singolarmente inconsapevole, in certo modo milita-
resca del sistema italiano dellistruzione superiore e della ricerca
alla generale impostazione di quello che Guy Neave ha chiamato lo
evaluative state
7
: un modello di controllo delle istituzioni educative
atraverso la verifca regolare, streta e ripetuta dei loro risultati e
delle loro prestazioni grazie alluso di criteri formali e indicatori di
performance, che consente allo Stato di essere di gran lunga pi
pervasivo, capace di intervento e rapido negli efeti
8
. Tale modello
si ormai radicato e radicalizzato a livello globale, in corrispondenza
della rapida adozione da parte dei governi di neoliberalismo e ma-
nagerialismo come veicoli di riforma ideologici e operativi
9
(secondo
quella che oggi la linea di interpretazione critica della valutazione
pi riconosciuta a livello internazionale, dal lavoro pioneristico di
Bill Readings fno ai pi recenti e consolidati floni di ricerca dei
governmental e critical management studies). Ci che qui in
particolare emerge anche ben oltre lambito educativo (lo stesso
Neave mete in guardia dal confnare il fenomeno al punto di vista
dello higher-educationism
10
) la trasformazione dellintera fun-
zione di governo in funzione di controllo, ossia un mutamento della
presenza dello Stato, che anzich ritrarsi, come spesso si dice, dalla
societ, si sovraordina ad essa come meccanismo di sorveglianza a
vantaggio del libero mercato. In altre parole, il modo di esistere dello
5 Cfr. lintervento a frma di A. Bonaccorsi (Diretivo Anvur) su Il Sole 24 Ore
del 08.07.2012. Cfr. anche il documento Anvur citato alla nota precedente: Si deve
ribadire qui il conceto di "prima applicazione" della normativa e chiedere una re-
visione almeno dopo il primo giro completo di giudizi di idoneit, o almeno dopo
tre anni dalla prima applicazione.
6 Cfr. C. La Rocca, Commisurare la ricerca. Piccola teleologia della neo-valutazione, di
prossima pubblicazione nel fascicolo otobre-dicembre 2013 di aut aut.
7 Cfr. per ultimo G. Neave, The Evaluative State. Institutional Autonomy and Re-
engineering Higher Education in Western Europe, Palgrave Macmillan, London 2012.
8 G. Neave, op. cit., p. 6.
9 Ivi, p. 199.
10 Ivi, pp. 17-18.
Valeria Pinto
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Stato in quanto evaluative state quello di una azione a distanza,
nella quale cognizione, calcolo, sperimentazione e valutazione
assumono un ruolo assolutamente strategico
11
.
2. In particolare gli indicatori strumenti la cui defnizione
e statuto epistemologico risulta tutora assai mobile, a fronte di
quella che una vera e propria esplosione o epidemia valgono
qui da tecnologia di governance globale. Tutaltro che neutri
rilevatori dello stato delle cose, essi hanno il potenziale per alte-
rare le forme, lesercizio e forse anche le distribuzioni di potere
12
.
A questo livello, le domande che non dovrebbero mai mancare (e
che invece puntualmente mancano, allorch latenzione si focalizza
sugli errori, deviata da quello che con Desrosires potremmo chia-
mare il realismo metrologico ingenuo, concentrato sullesatezza
della misurazione e sul miglioramento tecnico degli strumenti di
misurazione
13
) sono, ad esempio: Quali processi sociali circonda-
no la creazione e luso di indicatori? In che modo le condizioni di
produzione degli indicatori infuenzano i tipi di conoscenza che essi
forniscono? In che modo luso di indicatori nella governance globale
cambia la natura della defnizione degli standard e il processo de-
cisionale? Come infuisce sulla distribuzione del potere tra coloro
che governano e sono governati?
14
, ecc. Un indicatore, difati, non
un semplice numero o calcolo numerico (per quanto anche gli stessi
numeri e calcoli non siano mai a loro volta solo numeri e calcoli, se
11 P. Miller e N. Rose, Political Power beyond the State: Problematics of Government,
The British Journal of Sociology, 43/2, 1992, pp. 173-205, qui p. 175. Il lavoro di B.
Readings menzionato nel testo The University in Ruins, Harvard University Press,
Boston 1996. Per un approfondimento e una discussione di tuti questi aspeti ri-
mando ad altri miei studi recenti, in part. V. Pinto, Larvatus prodeo. Per una critica
del sistema della valutazione, Iride, 25, 2012, pp. 475-494; Ead., Valutare e punire. Una
critica della cultura della valutazione, Cronopio, Napoli 2012; Ead., La valutazione come
strumento di intelligence e tecnologia di governo, di prossima pubblicazione nel fascicolo
otobre-dicembre 2013 di aut aut.
12 K.E. Davis, B. Kingsbury, S.E. Merry, Indicators as a Technology of Global Governance,
Law & Society Review, 46/1, 2012, pp. 71-104, qui p. 71.
13 Cfr. A. Desrosires, Sur lhistoire de la mthodologie statistique: mesurer ou instituer?
Deux traditions de recherche encore largement spares, Congrs de la Socit Franaise
de statistique, Bruxelles, 23 mai 2012, accessibile su htp://jds2012.ulb.ac.be/myre-
view/fles/default/submission/submission_85.pdf. Per una prospetiva pi ampia
cfr. Id., La politique des grands nombres. Histoire de la raison statistique, La Dcouverte,
Paris 1993.
14 K.E. Davis, B. Kingsbury, S.E. Merry, op. cit., p. 72.
MasterProf. Valutazione e vocazione all'immanenza
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PARADOXA Aprile/Giugno 2013
vero che per esempio e lasciando da parte questioni di caratere
ontologico alla cifra si accompagna sempre un valore sociale della
cifra
15
), ma in termini molto generali una informazione sintetica
relativa a un fenomeno. Anche se spesso assume forma numerica
o pu essere trasformato in un dato numerico, un indicatore, in
senso streto, non neanche propriamente una cifra; anche quando
si presenta soto la compata unit di un nome, esso appunto una
unit di sintesi, una raccolta o compilazione, un mash up, dove dati
di diversa provenienza sono addensati dal compilatore o fornitore
di indicatori in modo discrezionale, secondo ponderazioni spesso
imperscrutabili, fltrando alcuni valori giudicati anomali, escludendo
dati ritenuti inafdabili o irrilevanti, sostituendo talora dati grezzi
con statistiche (p. e. medie e deviazioni standard) o rimpiazzando
i dati mancanti con valori stimati sulla base di dati esistenti, sicch
tipicamente il nome specifco imposto ai dati semplifcati e organiz-
zati in questo modo denota il fenomeno sociale che i dati sarebbero
intesi rappresentare
16
.
Tuto questo lo vediamo con chiarezza se prendiamo in consi-
derazione gli indicatori di ativit scientifca non bibliometrici
assunti dal regolamento delle abilitazioni al fne della valutazione
della qualifcazione degli aspiranti commissari (Dm 76, all. B): in
particolare, per semplicit di analisi, lindicatore a) il numero di libri
nonch il numero di articoli su rivista e di capitoli su libro dotati di
Isbn pubblicati nei dieci anni consecutivi precedenti la data di pub-
blicazione del decreto, lasciando quindi da parte laltro indicatore,
ossia b) il numero di articoli su riviste appartenenti alla classe A
pubblicati nei dieci anni, riferito alle cosiddete riviste eccellenti
(allestite non si sa come e da chi... o meglio si sa come e, in certa
misura, anche da chi)
17
.
Questo indicatore, anzituto, assume come cifra dellativit
scientifca lativit oggetivatasi in prodoti visibili; data limpos-
sibilit, almeno per il momento, di rilevare il tempo dedicato alla
15 Cfr. A. Ogien, La valeur sociale du chifre. La quantifcation de laction publique entre
performance et dmocratie, Revue Franaise de Socio-Economie, 5, 2010, pp. 19-40.
16 K.E. Davis, B. Kingsbury, S.E. Merry, op. cit., p. 74.
17 Sul punto, nel riferimento particolare al caso delle riviste di flosofa, rimando
a V. Pinto, Valutazione della ricerca: tecnologie invisibili e pasticcerie manifeste, Rivista
critica del dirito privato, XXX, 1, 2012, pp. 107-118.
Valeria Pinto
[70]
PARADOXA Anno VIIn. 2
rifessione, allo studio, alla fase costitutiva dellelaborazione scienti-
fca (impossibilit solo tecnica, cui gi si va metendo riparo ai livelli
pi elementari, per esempio predisponendo sistemi di rilevazione
della letura dei testi eletronici
18
), si cerca di risalire e dare ordine
allativit scientifca a partire dai suoi risultati o prodoti.
Tra questi prodoti visibili, ora, lindicatore decide di assumere
come signifcativi dellimportanza e dellimpato dellativit scien-
tifca le sole pubblicazioni accompagnate da codice Isbn o apparse
in riviste riconosciute dallAnvur (e non per esempio ativit che
si depositino in prodoti meno convenzionali: p.e. un portale web,
lorganizzazione di un festival o di una mostra).
Tali pubblicazioni sono distinte e/o accorpate in libri, capitoli, ar-
ticoli su rivista, decidendo quindi di distinguere o meno prodoti
diferenti: si possono sommare tra loro libri e articoli? E cosa signifca
esatamente libri? si possono sommare monografe monumentali
e opuscoli, lavori di ricerca e traduzioni? E i capitoli di libro,
cosa sono precisamente? Queste associazioni e/o disgiunzioni tra i
prodoti sono state a lungo incerte, per poi stabilizzarsi tacitamente
nei setori non bibliometrici nella distinzione di due diferenti
mediane fate nascere da un nonch: una mediana di libri e una,
distinta, di articoli e capitoli di libro
19
. Ma consentito spacchetare
un libro in capitoli di libro cos da poterli assommare agli articoli?
S e no. Un imponente lavoro scientifco fruto del lavoro di un solo
studioso non potr salvo accusa di comportamento non etico
essere smembrato in capitoli e il libro varr un desolato uno nel
calcolo della relativa mediana; ma un lavoro compilativo, come pu
esserlo, per esempio, un manuale per le scuole scrito a pi mani,
si trover invece convenientemente trasformato in una dozzina di
capitoli di libro, sicch sar dato superare la soglia numerica richie-
sta dalla mediana degli articoli e dei capitoli con meno della met
di un libro opportunamente salamizzato (converr in futuro
18 A proposito della nuova tecnologia sperimentata da CourseSmart presso alcune
universit americane, cfr. p.e. M. Parry, Now E-Textbooks Can Report Back on Students
Reading Habits, The Chronicle of Higher Education, 8-11-2012, htp://chronicle.
com/blogs/wiredcampus/now-e-textbooks-can-report-back-on-students-reading-
habits/40928.
19 Sul punto rimando a V. Pinto, De trinitate. Abilitazioni: la mediana una e trina dei
setori non bibliometrici, Roars, 19 luglio 2012, htp://www.roars.it/online/de-trinitate.
MasterProf. Valutazione e vocazione all'immanenza
[71]
PARADOXA Aprile/Giugno 2013
scrivere almeno a quatro mani o avere magari uno pseudonimo in
cui sdoppiarsi, per potersi poi giocare il proprio monte pagine come
meglio serve).
Tra i libri, inoltre, lindicatore stabilisce che debbano essere con-
teggiati solo quelli dotati di Isbn, ovvero di un codice commerciale
acquistabile sul libero mercato (in internet c chi ne vende per 5
dollari), che nulla ha a che fare con uno standard di ordine scientifco
e nulla garantisce quanto a circolazione nei circuiti scientifci
20
. I libri
peraltro potranno essere anche libri di flastrocche, ricete, pagine
bianche, tanto poi non si costreti a sotoporli a giudizio: possono
restare punti elenco di una badlist utile unicamente a fare numero.
Le riviste invece, stabilisce lindicatore, potranno anche non
essere fornite di Issn, ma dovranno essere riconosciute scientif-
che secondo una inedita delimitazione della scientifcit per set-
tori scientifco-disciplinari (i quali non hanno alcun rapporto n
tradizionale n logico con le fnalit di una rivista), talmente priva
di senso da esplodere nelle mani dei suoi stessi ideatori. Cos, per
esempio, si determina una lista di riviste scientifche per lArea 11
(Filosofa, storia, pedagogia), in base alla quale lindicatore compu-
ta come pubblicazioni scientifche quelle apparse su La Gazzada
ma non quelle apparse su Filosofa e Societ, accoglie Laldil
(rivista dedicata a santa Zita) e non le Annales de philosophie et
sciences humaines, Acta herpetologica e Ingegneria sismica s
e Journal of Moral Philosophy no... Ancora, se, come accade, un
flosofo pubblica un articolo di flosofa della cultura su una rivista
di dirito non inclusa nella lista della sua area (ma magari di ec-
cellenza nellarea di dirito), questa pubblicazione gli varr zero;
ma se pubblica un pezzo leterario su una rivista leteraria che per
avventura sia inclusa nella lista delle riviste di area, questo, almeno
nella badlist, pu contare come pubblicazione su rivista scientifca.
In efeti gli elenchi di riviste scientifche allestiti da Anvur e
dai suoi gruppi esperti valutazione e gruppi riviste e libri (assieme
alle societ scientifche), dove spiccano testate come Suinicoltura
e Yacht Capital, hanno fato un certo rumore anche sulla scena
20 Il Consiglio di Stato si espresso ripetutamente sulla non rilevanza della presenza
del codice Isbn per una pubblicazione scientifca, cfr. per ultima la sentenza sez. VI,
31 maggio 2012, n. 3276.
Valeria Pinto
[72]
PARADOXA Anno VIIn. 2
internazionale
21
. Si trata per solo dellaspeto pi clamoroso di un
evento assai pi signifcativo, vale a dire la riuscita trasformazione,
in poche setimane, di studiosi seri e stimati in accaniti compilatori di
liste espertissimi delle proprie discipline
ma alquanto sprovveduti sulle nozioni di
disciplina e interdisciplinariet
22
pronti
(anche gli stessi Gev e gli stessi esperti dei
gruppi riviste e libri, in eclatante, come si
dice, confito di interesse) a candidarsi a
commissari dopo essersi spesi per favorire alcuni e sfavorire altri
tramite inclusioni e esclusioni anche indifendibili.
Gi queste semplici notazioni, senza aggiungerne altre, mostrano
come un indicatore anche piutosto semplice come il numero di libri
e articoli sia in realt un costruto niente afato neutrale, capace
anche di creare dal nulla fgure di potere prima inesistenti (Esperti
di riviste e libri). A partire dalla denominazione dellindicatore (ci
21 Cfr. p. e. M. Mazzoti, Listing wildly, Times Higher Education, 8 novembre
2012; G.A. Stella, Riviste (per nulla) scientifche, Corriere della sera, 17 otobre 2012;
L. Illeterati, Anvur cerca di far luce sulle liste di riviste pazze..., Roars, 24 otobre 2012,
e tuta lirresistibile analisi del caso svolta dalla redazione di roars.it, in part. negli
interventi del 21 setembre, 15 otobre e 5 novembre 2012.
22 Ad esempio, gli Esperti dei setori flosofci potevano scrivere in calce allelenco
delle riviste di classe A che Lunifcazione degli elenchi dei setori 11/C1, 11/C2, 11/
C3, 11/C4 e 11/C5 detata dalla necessit di salvaguardare la interdisciplinariet
allinterno delle discipline flosofche, riuscendo cio a rendere interdisciplinare
un elenco di riviste della medesima disciplina, ma escludendo dalla interdiscipli-
nariet tute le discipline cui un flosofo pu essere chiamato a dare un contributo
interdisciplinare. La lista originaria del setembre 2012 oggi si legge su htp://www.
roars.it/online/wp-content/uploads/2012/09/rivistearea11_classea.pdf, giacch Anvur
cancella spesso i propri documenti quando si accorge di uno svarione. La lista delle
riviste di classe A che si legge sul sito anvur.org stata aggiornata nel febbraio 2013
(e lavvertenza in calce sparita), in considerazione anche delle riviste indicate dai
candidati allabilitazione. Naturalmente pu esservi chi, non avendo sufcienti
pubblicazioni presenti nella precedente lista, ha rinunciato a candidarsi. Ma questo
solo un esempio tra i tanti della opacit e spregiudicatezza dei lavori dellAgenzia.
Resta celebre la dichiarazione sfuggita a uno degli Esperti riviste e libri su un noto
blog (Giovanni Federico su htp://noisefromamerika.org/c/6596/89405, 20 luglio
2012): lasciamo che gli ordinari vecchi vadano in pensione, facciamo mobbing su
quelli giovani ma mediocri o peggio per farli andare in pensione (p.es. tagliamoli
fuori dalle commissioni di concorso e facciamone degli zombies). Quando poi i nostri
colleghi avranno imparato ed il clima sar cambiato, allora i soldi saranno ben spesi.
In questo processo ci saranno delle ingiustizie? Purtroppo s, ma sempre meno di
quelle che ci sono state fnora con il sistema baronale tradizionale.
I
n poche setimane, studio-
si seri e stimati si sono
trasformati in accaniti com-
pilatori di liste
MasterProf. Valutazione e vocazione all'immanenza
[73]
PARADOXA Aprile/Giugno 2013
si potrebbe chiedere, p.e., cosa abbia a che fare con la importanza
dellativit scientifca il numero di libri e articoli, salvo fare del
termine un uso eufemistico tipo un naso importante), passando
per le modalit di misurazione che gli si prescrivono e per la sem-
plifcazione di ativit complesse che gli si richiede, fno al suo uso
a scopi valutativi, tuto rifete ma anche concorre a determinare
cambiamenti nelle struture e nei processi decisionali. I processi
che si basano sugli indicatori possono essere rappresentati come
efcienti, coerenti, trasparenti, scientifci e imparziali, in una parola
come oggetivi
23
, eppure ogni segmento dellindicatore, se guar-
dato appena da vicino, mostra una discrezionalit estrema: logget-
tivit qui solo la invisibilit dei soggeti che decidono. Che cosa
signifca allora afdare a strumenti del genere (per di pi applicati
retroativamente
24
) una funzione di fltro? Che cosa signifca rendere
sempre pi naturale la presenza di questi strumenti e lafdamento
ad essi? E sopratuto, che cosa signifca che questa discrezionalit
e questo potere siano nelle mani di unAgenzia di (opaca) nomina
ministeriale e dei suoi esperti (opacamente nominati, nonostante
lenfasi oratoria sulla trasparenza)?
3. La stessa nozione di mediana era inizialmente qualcosa di
incomprensibile per le comunit scientifche. Se si guardano le rea-
zioni delle societ dei setori umanistici ai primi documenti Anvur
che ne proponevano ladozione, si ha levidenza di un completo
fraintendimento, la mediana era per lo pi confusa con la media
25
.
Oggi invece la mediana diventata nozione comune. Ma cos come
allora, quando non si sapeva cosa fosse, si era incapaci di porsi le
23 K.E. Davis, B. Kingsbury, S.E. Merry, op. cit., p. 84.
24 Il far dipendere la valutazione della qualit della produzione scientifca da un
elemento estrinseco (classe di appartenenza delle riviste su cui sono comparsi gli
articoli) defnito ora per allora e con efeto retroativo uno dei principali argo-
menti del ricorso proposto dallAssociazione Italiana Costituzionalisti contro il DM
76, per lesione dei principi di eguaglianza e ragionevolezza, nonch del principio
di afdamento legitimamente sorto nei soggeti. Il ricorso stato poi respinto
dal Tar: non per nel merito, ma per difeto di legitimazione dellAssociazione.
25 Cfr. p.e. il Documento del Consiglio Diretivo della Societ Italiana di Filosofa Morale
sul Documento Criteri e parametri di valutazione dei candidati e dei commissari della-
bilitazione scientifca nazionale approvato dal Consiglio Diretivo dellAnvur (22 giugno
2011), accessibile sul sito della sifm.it.
Valeria Pinto
[74]
PARADOXA Anno VIIn. 2
domande giuste, ugualmente adesso, che questo strumento statistico
neutralizzato in senso comune, nessuno si chiede quale sia lori-
gine della sua inedita applicazione al reclutamento universitario, a
chi sia venuto in mente, su quali basi teoriche e culturali, con quali
riferimenti, con quali prospetive. Perch non ovvio, se ci si pensa
un momento, che si faccia uso di uno strumento del genere in ambito
accademico. La mediana divide in due chi dentro e chi fuori, chi
sta sopra e chi sta soto, chi merita e chi no con la netezza di una
lama. Idealmente, ad ogni tornata una quota elevata dei professori
ordinari in ruolo (il 50%, se non si combinassero tra loro al momento
pi soglie) va esclusa dalla funzione di commissari di concorso (art.
4.1) e tuti i candidati, per sperare nellabilitazione, devono collocarsi
almeno alla pari della met dei docenti meglio valutati della fascia
per la quale concorrono (art. 3.1).
La scelta di questo indicatore di notevolissima forza simbolica
esige, in linea di principio, standard di importanza e impato ogni
volta pi elevati. Nelle intenzioni dellAnvur ci soddisferebbe il
principio del miglioramento progressivo della qualit scientifca dei
docenti abilitati
26
. La mai ben chiarita paternit di questo indicatore,
che cancella la met dei docenti di I fascia (come prima nella Vqr
la formula magica 10-20-20-50 cancellava la met della produzione
scientifca
27
, con laggravio ora di trasferire sui singoli e in vista della
selezione della futura docenza un criterio statistico gi fortemente
discusso per la valutazione delle struture), non impedisce di indi-
viduarne la provenienza: appunto il Miglioramento Continuo della
Qualit, un principio cardine del Total Quality Management, dove
qualit non un atributo che appartiene alla cosa sotoposta a
giudizio ma piutosto un conceto statisticamente costruito
28
e per-
26 Anvur, Criteri e parametri di valutazione dei candidati e dei commissari dellabilitazione
scientifca nazionale, 22 giugno 2011, accessibile sul sito anvur.org.
27 Il Bando Vqr 2004-2010, 7 Novembre 2011, art. 2.4, p. 7, accessibile sul sito anvur.org,
richiede che ciascuna pubblicazione sia collocata in segmenti percentili della scala di
valore condivisa dalla comunit scientifca internazionale (che per alcune discipline
semplicemente non c). Alle pubblicazioni che si collocano nel 20% superiore atribu-
ito il giudizio di A. Eccellente (peso 1), a quelle che si collocano nel successivo 20%
atribuito il giudizio di B. Buono (peso 0.8), a quelle che si collocano nel successivo
10% atribuito il giudizio di C. Accetabile (peso 0.5). Al restante 50% atribuito il
giudizio D. Limitato. La pubblicazione si colloca nel 50% inferiore (peso 0).
28 Cfr. A. Desrosires, Sur lhistoire de la mthodologie statistique, cit., pp. 3 sgg.
MasterProf. Valutazione e vocazione all'immanenza
[75]
PARADOXA Aprile/Giugno 2013
tinente ai processi di produzione, alla loro organizzazione ovvero
al loro controllo: uno strumento di organizzazione, di benchmarking
secondo la ormai completa assimilazione del Tqm nei modelli eu-
ropei di gestione pubblica
29
. In questo modo una specie di flosofa
aziendale della storia, volta a promuovere un indefnito incremento
(non della qualit ma) della competitivit, viene serenamente assun-
ta a guida della valutazione scientifca. Quando ci candidiamo a
fare parte di questo sistema di valutazione, non facciamo altro che
proporre al sistema universitario un elemento del nostro essere im-
presa, spiega un presidente dellAssociazione Industriali di Foggia
e Componente del Comitato Tecnico Education Confndustria ad un
convegno Crui sulla valutazione universitaria. Le nostre imprese
se non le verifchiamo non crescono e non si migliorano []. Nei
nostri manuali di qualit nelle imprese ci sono le procedure e ci
sono le non conformit []. Limpresa [] stabilisce come quella
non conformit possa essere superata, con un impegno preciso: in
quanto tempo lo fai e come lo fai []. Un metodo semplicissimo,
ma sostanzialmente signifca stabilire che bisogna migliorarsi con-
tinuamente e che, quindi, gli standard raggiunti non devono essere
motivo di soddisfacimento o di stasi dal punto di vista mentale e
organizzativo. Questa, precisa loratore, non una recitazione di
quant bella limpresa [...], ma la dichiarazione non solo politica
ma anche operativa a diventare interlocutori stabili del sistema
universitario []. Perch poi le universit sono la Crui, sono il Mi-
nistero delluniversit e della pubblica istruzione, ma le universit
sono anche territorio, sono interlocuzione direta con i bisogni e gli
obietivi del territori
30
.
Se per Education Confndustria le universit sono fondamen-
talmente la Crui, il Miur e il territorio (non docenti, ricercatori e
studenti) e se allex presidente di Education Confndustria stata
ritualmente riservata, dallinsediamento dellAgenzia, la carica di
presidente del Comitato consultivo Anvur, non stupisce allora che
29 Cfr. I. Bruno, La recherche scientifque au crible du benchmarking. Ptite histoire dune
technologie de gouvernement, Revue dhistoire moderne et contemporaine, 55-4bis,
2008, pp. 28-45.
30 N. Biscoti, Il ruolo dei portatori dinteresse esterni nella valutazione, in C.A.T. Cascioti
(a cura di), La valutazione: un indispensabile strumento di garanzia e di governance, Crui,
Roma 2003, pp. 117-121.
Valeria Pinto
[76]
PARADOXA Anno VIIn. 2
anche nella selezione della docenza (o meglio sar dire: del perso-
nale universitario addeto alla docenza) le nuove tecnologie della
valutazione ovvero le nuove tecnologie di controllo si siano
imposte sia in fato di legitimazione dei selezionatori sia in fato di
legitimazione scientifca dei parametri atraverso i quali operata
la selezione. Non si tratato per di una imposizione, di unazione
subita, se non al limite quando si sono dovute trarre le ultime con-
seguenze del processo. Si tratato piutosto dellesito di un lento
incorporamento di valori e fnalit nuovi e mai prima contemplati.
Per alcuni, i pi sensibili allefeto colpevolizzante intrinseco a pra-
tiche valutative che mirano in modo molto specifco a identifcare
la incapacit e fare pressione sul peccatore
31
, il suicidio assistito dei
vecchi asseti accademici nella cultura della valutazione apparso
come la premessa per una rigenerazione. Per altri, pi scaltri nel
registrare il cambiamento nelle geografe e ritualit del potere,
apparso come unoccasione di riposizionamento, di avvicendamento
di forme e generazioni.
Sullo sfondo (o fondale) di una scenografa accademica che ritrae
caste e baroni, scandali e mafe, intelligenze umiliate e amanti pre-
miate, cervelli in fuga e fgli acefali ai vertici, concorsi paralizzati in
ricorsi e un Paese al fondo di tute le classifche internazionali, un
tecno-populismo politicamente trasversale, fato di slogan come tra-
sparenza, rendicontazione, merito, chiama accademici troppo screditati
per avere lautorevolezza di esercitare un proprio giudizio a svolgere
sostanzialmente una funzione notarile di verifca e accertamento di
credenziali rilasciate altrove. Non pi il convincimento dello stu-
dioso (deto discrezionalit) a riconoscere un pari, ma dirimenti
diventano indicatori, criteri e giudizi gi emessi da altri. In linea di
principio chiunque, reso edoto di quali sono gli editori e le riviste
di rilievo, le enciclopedie di prestigio, i premi che contano, sarebbe
in grado di riconoscere, come il Dm richiede, la collocazione di
prodoti presso editori e riviste di rilievo, la direzione di riviste,
collane, enciclopedie e tratati di sicuro prestigio, la partecipazione
31 G. Neave, op. cit., p. 48, che cos continua: [...] disseminando pubblicamente tale
informazione, una tecnica cui ci si riferisce talvolta come nominare e svergognare
[naming and shaming]. Questo uno degli scopi delle classifche e dei ranking che
si ammete meno volentieri.
MasterProf. Valutazione e vocazione all'immanenza
[77]
PARADOXA Aprile/Giugno 2013
ad accademie, i premi e riconoscimenti per ativit scientifche e
cos via: in astrato non serve neppure una laurea, neppure essere una
intelligenza basata sul carbonio Non tuti, al contrario, sono in gra-
do di leggere e capire un saggio di flosofa,
unedizione di fonti, una dimostrazione
geometrica, ed esprimersi sul suo valore
prescindendo da ogni pre-giudizio. Pro-
prio questa per la funzione guardata
con pi difdenza, quello che in fondo non
deve accadere. Tanta difdenza circonda
la comunit scientifca (a torto o a ragione,
non ha qui molta importanza) che non le si consente nemmeno di
scegliere chi, per valore scientifco, autorevolezza, equilibrio di giu-
dizio, dovr giudicare. I commissari delle abilitazioni, al contrario,
sono sorteggiati tra i docenti selezionati da Anvur
32
. Non siedono in
commissione in forza della propria credibilit, ma per puro caso, e la
loro unica fonte di legitimazione come giudici sta nellAgenzia che
deta loro i criteri cui uniformarsi e cui devono la propria eleggibilit:
mediane, h-index, ponderazioni e calcoli statistici, rating e cos via.
Solo quei criteri hanno permesso loro di essere estrati (e impedito
ad altri di esserlo al loro posto): se i commissari non riconoscessero
ad essi validit, starebbero in certo modo andando contro la propria
stessa legitimazione, per la qual cosa ci vorrebbe almeno un po di
forza propria. (Nihil rerum mortalium tam instabile ac fuxum est quam
potentia non sua vi nixa).
In questo vortice la naturalizzazione e interiorizzazione del giu-
dizio meccanico diventa tanto forte, che non soltanto seri studiosi si
ritroveranno a censurare le proprie convinzioni sul leto di Procuste
di griglie che inizialmente hanno anche compatamente respinto
33
,
32 Su questo punto cfr. le centratissime considerazioni di A. Bellavista, Il recluta-
mento dei professori (e dei ricercatori) universitari dopo la legge Gelmini, in F.
Carinci e M. Brollo (a cura di), Abilitazione scientifca per i professori universitari. Legge
n. 240/2010 e decretazione atuativa, Ipsoa, Milano 2013, pp. 19-39. Lintero volume
rappresenta un importante contributo sulla materia, particolarmente per gli aspeti
giuridici.
33 Ancora nel 2011, p.e., le societ scientifche di area 10 e 11 avevano sotoscrito
un Documento unitario delle Consulte e delle Associazioni delle aree 10 e 11 net-
tamente contrario alluso delle mediane (cfr. htp://consultaflosofcaitaliana.unipr.
it/documenti/DOCUMENTO%20per%20ANVUR.pdf).
T
anta difdenza circon-
da la comunit scienti-
fca che non le si consente
nemmeno di scegliere chi
dovr giudicare
Valeria Pinto
[78]
PARADOXA Anno VIIn. 2
ma potranno persino incappare nellebbrezza di prescrivere ai can-
didati (inconsapevolmente o in un delirio della presunzione) il pos-
sesso di titoli che loro stessi, come commissari, non hanno. A valle
delle dichiarazioni di assicurazione scientifca della qualit, di
una morale consonante con un rigore da tolleranza zero, di stan-
dard cui non si deve mai derogare ( possibile che questo sistema
porti allesclusione di qualche bravo commissario, ma certamente
non vedremo commissioni composte da commissari che giudicano
candidati pi preparati di loro, come spesso accaduto
34
), pu cos
capitare di incontrare commissari che stabiliscono essere un criterio
rilevante per il conferimento dellabilitazione il superamento non di
una, ma di due mediane, sinceramente convinti, si deve credere, della
giustezza del principio e senza por mente al fato che loro stessi e altri
in commissione non le superano, o le superano solo grazie al caso che
il sistema fa spacchetare in Lpu un manuale scrito a pi mani ma
non un libro di cui si sia lunico autore... Insomma, un complessivo,
drammatico stordimento, in cui non si riesce pi a vedere distinta-
mente n se stessi n gli altri, non pi a vedere persone, studiosi,
fgure intere da apprezzare nella loro qualit. Ai commissari pres-
sati anche da tempi stretissimi e masse smisurate di pubblicazioni
sar difcile giudicare i candidati altrimenti che dissezionandoli
nel numero dei libri pubblicati, nel numero di articoli in rivista o di
capitoli di libro, contando (o ponderando come si preferisce dire,
ma in senso streto: peseranno sulla stadera) le pagine e i carateri,
suddividendo in fasce, di contenitore in contenitore, di quanto in
quanto, nella culminazione di una quantofrenia
35
gi da tempo
e passo dopo passo incorporata nello sguardo degli accademici di
oggi, ma soto ogni rispeto priva di interna giustifcazione.
34 A. Bonaccorsi e G. Novelli (Diretivo Anvur), letera pubblicata su Il Messag-
gero del 22.09.2012.
35 Per il conceto di quantofrenia cfr. P. A. Sorokin, Mode e utopie nella sociologia
moderna e scienze collegate, tr. it. di M.L. Martelli, Giunti, Firenze 1965, in part. capp.
VII e VIII. Linsensato incremento della produzione scientifca per venire incontro
alle richieste della valutazione denunciato da tempo, cfr. p.e. L. Waters, Enemies
of Promise. Publishing, Perishing, and the Eclipse of Scholarship, Prickly Paradigm,
Chicago, 2004. Oggi se ne accorgono da noi anche i quotidiani (cfr. M. Bucchi su
Repubblica del 1 giugno 2013) e si chiedono come faranno i commissari delle
abilitazioni a leggere 1610 pagine al giorno (G. A. Stella sul Corriere della sera
del 30 maggio 2013).
MasterProf. Valutazione e vocazione all'immanenza
[79]
PARADOXA Aprile/Giugno 2013
4. Nel gergo della valutazione si parla non a caso di Salami-
Publication, Salami-Slicing (e per opposizione, di Slow Science),
metafore che riportano agli Stock Yard della Chicago nouminosa di
Keyserling. Da Metropolis, macchina-cit-capitale che riduce linte-
ra psiche a una macchina per far soldi sicch di nuovo luomo []
ha solo un valore di mercato, e ci oggi vale per la precisione non solo
dei lavoratori coati, ma di tuti
36
, queste immagini si trasferiscono in
un piano sequenza ideale alla Cosmopolis di De Lillo e di Cronenberg,
dove la flosofa Vija Kinski spiega al miliardario Eric Packer: Que-
sto non altro che il libero mercato. Questa gente uninvenzione
del libero mercato. Non esistono fuori dal mercato. Non possono
starne fuori. Non esiste un fuori. E mentre sugli schermi scorrono
le quotazioni aggiunge: I soldi creano il tempo []. La gente ha
smesso di pensare alleternit. Ha cominciato a concentrarsi sulle ore, ore
misurabili, ore lavorative, e a usare il lavoro in modo pi efciente. il
cybercapitale che crea il futuro. Qual la misura di un nanosecondo?
[] Esistono gli zeptosecondi. [...] Gli yoctosecondi. Un setilione
di secondo. Perch oggi il tempo un bene aziendale. Appartiene
al libero mercato
37
. Un modello cos non pu non essere totalitario
38
.
La massima del neoliberalismo recita: Dove i mercati non esistono
si devono creare, se necessario atraverso lintervento dello Stato
39
.
Non si trata pi di far arretrare lazione del governo, come nel libera-
lismo classico, ma di agire top down per creare mercati e/o estendere la
logica del mercato allinsieme della societ. Sanit, governo del territo-
rio, gestione penale, risorse idriche, difesa, ricerca e formazione: in tuti
questi ambiti necessario defnire un sistema dinformazione che
sia analogo a quel che un sistema di prezzo per un mercato, e quindi
valutare, ossia dare un valore quantifcabile che, se non proprio una
36 H. Keyserling, op. cit., p. 341.
37 Cosmopolis, dir. David Cronenberg, interpreti R. Patison, S. Morton, 2012, eOne
Films, sceneggiatura di D. Cronenberg su soggeto di D. DeLillo (Cosmopolis, tr. it.
Einaudi, Torino 2003).
38 Cfr. Th. Hohne, Evaluation als Wissens- und Machtform, Giessener Elektronische
Bibliothek,2005, p. 12 htp://geb.uni-giessen.de/geb/volltexte/2005/2105/pdf/Hoehne-
Thomas_Eva luationt.pdf; P. Dardot e Ch. Laval, La nouvelle raison du monde (Essai
sur la socit nolibrale), Paris 2009.
39 D. Harvey, Breve storia del neoliberismo, tr. it. di P. Meneghelli, Il Saggiatore,
Milano 2005, pp. 10-11.
Valeria Pinto
[80]
PARADOXA Anno VIIn. 2
moneta, possa funzionare come una quasi-moneta: uno strumento di
misura del valore delle produzioni dellativit dei soggeti e del valore
dellativit medesima. Naturalmente questo sistema pu essere asso-
lutamente assurdo: numero di contravvenzioni, numero di interventi
chirurgici, numero di promossi al diploma... Il problema non sapere
se ci che si misura rimanda a qualcosa come una utilit sociale (a ci
che leconomia politica classica chiamava un valore duso); la sola cosa
che importa il caratere autoreferenziale del sistema di segni o segnali
posto in opera: bisogna che essi non rimandino al senso di unativit,
ma che rimandino indefnitamente a se stessi per stimolare gli individui
ad acquisirne e ad accumulare il numero pi grande possibile di unit
di conto
40
. Si trata per questa via di far penetrare via evaluative state i
capisaldi del neoliberalismo
41
. Il nuovo quadro normativo (e retorico:
una falange di parole dordine interamente mutate nel loro signifcato:
cultura dellautonomia, cultura della valutazione, talento, merito, repu-
tazione, qualit, eccellenza...) sollecita unadesione senza scarti e quindi
senza distanza o variazione, sicura come un rifesso.
C anche qualcosa di grandioso e spetrale in questo. Ricorda il
futuro dellamerican way of life di Kojve, condizione di cui gli animali
post-storici della specie homo sapiens [] saranno contenti [], visto
che, per defnizione, essi se ne accontenteranno, al prezzo di non aver
pi conoscenza [discorsiva] del Mondo e di s
42
. Epper le immagini
di forze che sovrastano e travolgono in un nuovo mondo, al di l di
epoche sepolte e non pi esistenti se non in efusioni nostalgiche, non
rendono la realt delle cose prossime. Fuori dalla sua rappresentazio-
ne levigata di illimitato consumo improdutivo, leconomia mantiene
assai pi di quanto non si dica lappartenenza che la sua etimologia
richiama: la casa, la dimensione domestica e conservativa, tinelli, un
mondo popolato solo di colleghi e parenti, malanimo e rabbia nume-
rica la societ non esiste, esistono solo gli individui e loro famiglie
(M. Thatcher). E le famiglie devono essere messe in condizione di
40 P. Dardot, Quest-ce que la rationalit nolibrale?, in B. Cassin, R. Gori, C. Laval
(a cura di), Lappel des appels. Pour une insurrection des consciences, Mille et une nuits,
Paris 2009, pp. 293-306.
41 G. Neave, op. cit., p. 85.
42 A. Kojve, Introduzione alla letura di Hegel Lezioni sulla Fenomenologia dello
Spirito tenute dal 1933 al 1939 allEcole Pratique des Hautes Etudes, raccolte da R.
Queneau, tr. it. di G. Frigo, Adelphi, Milano 1996, pp. 541-542.
MasterProf. Valutazione e vocazione all'immanenza
[81]
PARADOXA Aprile/Giugno 2013
scegliere al meglio per i loro fgli, come ritorna in tuti i discorsi sulla
valutazione, anche quando si parla di universit e dunque a tuti gli
efeti di individui adulti. La furia tassonomica non ha qui nulla del
fascino delle grandi classifcazioni non la grandiosit del sistema di
Linneo ma neppure quella di un catalogo
di Sade e tuto invece di un accanimento
da tabelle millesimali, da quote condomi-
niali, da se tanto mi d tanto... Lo aveva
intuito gi Nietsche, quando pensava la
ormai inevitabile amministrazione economica generale della terra
soto il segno delladatamento, lappiatimento, la superiore cine-
seria, la modestia degli istinti, la contentezza per il rimpicciolimento
delluomo
43
. I numeri qui non sono quelli che scorrono sugli schermi
della prousted limousine di Eric Packer, che ambisce ad acquistare
la Rothko Chapel mentre impegnato in una bataglia per la vita o
per la morte contro lo Yuan. I numeri che vediamo sono quelli delle
pagine di libri pubblicati in freta e furia nei print on demand ( Illustre
Professore, la nostra casa editrice, indicizzata presso a disposizione
ventiquatrore su ventiquatro), quelli dei mesi/uomo inventati
per i progeti di ricerca, quelli delle et accademiche ponderate per i
periodi di maternit. Ci cui la qualit di questi numeri prossima
pi di tuto il buonsenso del botegaio Poujade, che ha in odio lin-
telletualit, lo spirito, tuto quanto fuori dal contato con il mondo
reale, dalla realt computabile.
In Miti doggi Roland Barthes parla di questa vocazione allim-
manenza della piccola borghesia poujadista, cui ogni fenomeno
che ha il proprio termine in se stesso per un semplice meccanismo
di ritorno, cio alla letera, ogni fenomeno pagato, riesce gradito [],
tuta una matematica dellequazione rassicura il piccolo borghese, gli
fa un mondo a misura del suo commercio []. Cos la riduzione del
mondo a una pura eguaglianza, losservanza dei rapporti quantitativi
fra gli ati umani, sono degli stati trionfanti [...]. Tuto questo chiude
il mondo in se stesso e produce una felicit: quindi normale che si
sia feri di questa contabilit morale: il vanto piccolo-borghese tuto
nelleludere i valori qualitativi, nellopporre al processo di trasforma-
43 F. Nietsche, Frammenti postumi 1887-1888, in Id., Opere, a cura di G. Colli e M.
Montinari, vol. VIII, tomo II, Adelphi, Milano 1990
3
, pp. 113-114 (10 [17]).
L
a furia tassonomica non
ha qui nulla del fascino
delle grandi classifcazioni
Valeria Pinto
[82]
PARADOXA Anno VIIn. 2
zione la statica delle uguaglianze []. Il buon senso come il cane
da guardia delle equazioni piccolo-borghesi: tappa tute le uscite
dialetiche, defnisce un mondo omogeneo, in cui si sia a casa propria,
al riparo dai disordini e dalle fughe dal sogno (si intenda di una
visione non contabile delle cose)
44
. Lo straordinario, oggi, che questa
prospetiva appare interamente accolta da chi deve lesistenza propria
e della propria ativit esatamente alla rotura di questa dimensione,
al disconoscimento dellovvio, allincrinarsi dellimmediato, e ora si
afanna invece per (ri)accreditarsi tramite lovvio e limmediatamente
riconoscibile. Lideologia anti-intelletualista il mondo quantitati-
vo del buon senso
45
e dello accountant si impadronisce degli stessi
ambienti intelletuali. Anche qui si comincia a pensare che oltre un
determinato tasso di scienza si approda al mondo dei veleni, ossia
che, uscita dai sani limiti della quantifcazione, la scienza screditata
nella misura in cui non la si pu pi defnire un lavoro. Gli intelletuali
[] non fanno niente: sono degli esteti [], frequentano i caf chic
della rive gauche. Si trata, osservava Barthes, di un tema caro a tuti i
regimi forti: assimilazione dellintelletualit alloziosit; lintelletuale
per defnizione un pigro, bisognerebbe una buona volta farlo lavo-
rare, convertire unativit che non si lascia misurare se non nel suo
nocivo eccesso, in lavoro concreto, cio accessibile alla misurazione
poujadista. Si sa che al limite non pu esserci lavoro pi quantifcato
e quindi pi benefco dello scavare buche e ammonticchiare pietre:
questo il lavoro allo stato puro, ed daltra parte quello che tuti i
regimi post-poujadisti fniscono per riservare allintelletuale ozioso
46
.
Postilla.
Linvito richiedeva agli autori anche di trarre dallanalisi sviluppata sullar-
gomento di pertinenza una proposta concreta (anche modesta, ma praticabile), da
ofrire come contributo a chi dovr prendere delle decisioni cruciali per decidere
dellalternativa tra ripresa o declino del nostro Paese. La mia proposta, molto
modesta e credo praticabile, di pensare, ricominciare a pensare. Il modello
francese delle abilitazioni potrebbe essere un buon punto di partenza.
44 R. Barthes, Miti doggi, tr. it. di L. Lonzi, Einaudi, Torino 1994, pp. 80 sgg.
45 Ivi, p. 186.
46 Ivi, p. 183.

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