Trimestrale anno VII numero 2 Fondazione Internazionale Nova Spes Piazza Adriana 15, 00193 Roma - Tel. / Fax 0668307900 email: nova.spes@tiscali.it - www.novaspes.org P A R A D O X A Librerie Bologna Libreria Coop Ambasciatori, Via degli Orefci 19 Firenze Libreria Licosa, Via Duca di Calabria 1/1 Genova Libreria degli Studi, Via Balbi 40-42 Milano Librerie Rizzoli, Galleria Vitorio Emanuele 1 Roma Libreria Leoniana, Via dei Corridori 28 Libreria Della Fronda, Via Enrico Stevenson 28-30 Udine Libreria Tarantola, Via Vitorio Veneto 20 Edicole Bologna Edicola di Piazzale Medaglie DOro 2 Edicole della Stazione FS Edicole di Via Oberdan 24 Edicola di Via Irnerio 29 - Quart. Irnerio Edicola di Via Irnerio 48 - Quart. Irnerio Edicola di Via Belle Arti 10/B - Quart. Irnerio Edicola di Via Zamboni 26 - Quart. Irnerio Edicola di Via Zamboni 60 - Quart. Irnerio Edicola di Viale Masini 7 - Quart. Irnerio Edicola di Via A. Righi Malcon - Quart. Irnerio Edicola di P.zza Aldronvandi- Quart. Irnerio Edicola di Via Augusto Righi 28 Edicole di Piazza Porta Maggiore Edicola di Via Rizzoli n.1 - Quart.Galva Edicola di P.zza Mingheti 1 - Quart. Galva Cagliari Edicola di Via Cocco Ortu Edicola di Stazione FS Milano Edicole di P.zza Duomo/ V. Mengo Edicola di Galleria del Corso 2 Edicola di C.so Venezia 19 Edicola di C.so Venezia 51 Edicola di Via Arcivescovado 1 Edicola di C.so Mateoti/ S. B. Edicole di P.zza San Babila 4/A Edicola di Via Cechov Edicola di Viale Biancamaria 2 Perugia Edicola di Via Pellas Edicola di P.zza Dante Edicola di Via Sete Valli 1 Edicola di Via Gollenga Edicola di Via Madama Alta Edicola di Via della Pescara Roma Edicola di Via del Corso, altezza Galleria Sordi Edicola di P.zza Colonna Edicola di P.zza della Minerva Edicola di P.zza San Silvestro Edicola di P.zza della Repubblica Edicole della stazione Termini Edicole di Largo Torre Argentina Edicole di Via Veneto/Via Lombardia Edicole di Via Genova/Via Nazionale Edicole di Vicolo Batisti/P.zza Venezia Edicola di P.zza Sonnino Edicola di Piazzale delle Province Edicola di P.zza Bologna Edicola di P.zza Buenos Aires Torino Edicola di C.so Tassoni 38 Edicola di C.so Einaudi 25 Edicole di C.so G. Ferraris Edicola di C.so Fiume 2 Edicola di Via Po 51 Edicola di C.so Romania 460 Edicola di C.so Lombardia 132 Edicola di C.so Re Umberto 17 ang. Vit. Emanuele II Edicole di Porta Nuova Edicole della Stazione FS Siena Edicola in Via Arco Pontani Edicola in Via Pianigiani Edicola in Piazza Arnolfa - Colle Val DElsa Edicola in Via Borgaggi - Poggibonsi Udine Edicola di Via Colugno 85 Edicola di Via Bartolini 14 Edicola di Via Umberto I - S. Daniele Del Friuli Edicola di Via Cotonifcio 22 - Torreano di Martignacco Verona Edicola di Piazza Bra Edicola di Corso Porta Nuova 78 Edicola di Via Roma Edicola di Corso Porta Borsari Dove acquistare Paradoxa [62] MasterProf. Valutazione e vocazione all'immanenza Valeria Pinto Il topo divenne lunit monetaria (Z. Herbert, Rapporto da una cit assediata; poi D. DeLillo, Cosmopolis) 1. Nellultima tappa del suo viaggio intorno al mondo Hermann Keyserling passa per gli Stati Uniti, si ferma a Chicago, visita il mat- tatoio. Non stata unesperienza piace vole, scrive. Nondimeno sono contento, poich difcile che abbia nuovamente occasione di veder funzionare un meccanismo altretanto perfeto: ho limpres- sione che negli Stock Yard sia stato raggiunto il massimo pensabile in fato di sfrutamento delluomo e del tempo [...]. Un maiale viene trasformato in salsicce in meno di venti minuti, una pecora in venti- sei, mentre ce ne vogliono trentacinque per squartare un bue. Ogni addeto compie unoperazione specif ca, a intervalli prestabiliti, e ciascuno lo fa nel miglior modo possibile. Tra un uomo e laltro comu- nicano le macchine, di modo che in unora un singolo macellaio pu agevolmente scannare mezzo migliaio di maiali. A Keyserling torna in mente la parabola del macellaio di Chuang-tu, la cui lama coglie sempre nel punto giusto e che allammirazione del principe Wen Hui risponde: Quando ho iniziato a squartare buoi non vedevo davanti nientaltro che buoi; dopo tre anni ero giunto per al punto di non vederli pi tutinteri, ma gi a pezzi; oggi mi afdo completa mente allo spirito e non pi a ci che vedo: ho abbandonato il sapere dei sensi e opero seguendo gli impulsi dello spirito. Anche i macellai di Chicago vedono i maiali gi a pezzi. Forse sono anche loro votati MasterProf. Valutazione e vocazione all'immanenza [63] PARADOXA Aprile/Giugno 2013 al Tao? Non cos. Questa meccanizzazione (non ho nulla contro la meccanizzazione della vita in s, dice Keyserling: al contrario, vorrei che tuto il meccanizzabile venisse meccanizzato il pi presto [...], ma ci che spaventa in questo mondo che la vita si esaurisce completamente nel meccanizzabile) lesato opposto: qui linte- ra energia disponibile si trasferisce in uno strumento, sicch mentre il mezzo d indub biamente risultati favolosi, luomo cessa di esistere. Eppure non vi alcuna riduzione di intensit della vita. Al contrario. Questo stile di vita stimola come nessun altro il sentimento vitale, perch costringe ogni energia disponibile a confuire nellangusto canale dellativit sfrenata, di modo che essa acquista unintensit mostruosa. Qui sta il trato diabolico, la vertigine e la smisurata at- trazione del rimpicciolimento delluomo in quel che oggi chiamiamo il self-empowerment, cio nel fato che esso non consiste nel rendere meno vivi gli uomini, ma nel semplifcare in modo inaudito lorga- nismo psichico, rendendolo talmente angusto, talmente limitato, da porre in tensione ogni energia vitale. Il tal modo chiunque, anche il pi misero dei garzoni, diviene cosciente della pienezza della sua esistenza, e cos come nessun tritone, nessun verme aspira a uscire dal suo stato, ecco che lumanit insegue uno stato infmo scambiandolo per uno stato supremo. Cos la spirale dello sviluppo storico ha con doto a un ristabilimento della schiavit a uno stadio pi alto: come questo modello di vita riduce tuti i valori allunico valore della quan tit, del pari riduce lintera psiche a una macchina per far soldi, ricacciando luomo nello stadio degli animali inferiori: di nuovo luomo viene giudicato esclusivamente in base alla sua prestazione, di nuovo egli ha solo un valore di mercato, e ci oggi vale per la precisione non solo dei lavoratori coati, ma di tuti 1 . Cento anni dopo il viaggio del conte Keyserling, il talent show televisivo MasterChef approda in Italia. Tra le prove che selezionano i concorrenti, il pressure test opera sul tempo e sulla quantit. Nella ventesima puntata Spryros e Ilenia hanno 20 minuti di tempo per cucinare il maggior numero di uova allocchio di bue. Ilenia ne con- segna 25, Spyros 31. Ma la giuria, composta da tre cuochi esperti, discrimina tra le uova fate come si deve e quelle che non lo sono. 1 H. Keyserling, Diario di viaggio di un flosofo. Cina, Giappone, America, a cura di G. Gurisati, Neri Pozza, Vicenza 1998, pp. 338 sgg. Valeria Pinto [64] PARADOXA Anno VIIn. 2 Non questione solo del numero di uova allocchio di bue cucinate, dunque. Ma neppure se un uovo allocchio di bue sia migliore di un altro. Decisivo il numero delle uova allocchio di bue che superano i requisiti minimi. Il giudizio di ammissibilit dato senza assaggiare le uova, solo guardandole, sulla base di parametri chiaramente espli- citati come il punto di cotura del bianco, la centratura del tuorlo, la precisione dei margini... Particolare severit riservata alle brucia- ture: gli esperti sollevano sdegnosamente lalbume, fanno commenti sprezzanti. Sopratuto, esigono che i concorrenti davanti ai quali si svolge la cernita riconoscano i propri errori. La mancanza di umilt una delle colpe pi duramente sanzionate in MasterChef. Anche questo non va. Vuoi dire tu perch Spyros?. E Spyros, gli occhi bassi, balbeta: Il bianco.... Lesperto conferma: Il bianco. lultimo uovo. A Ilenia sono state ammesse 16 uova su 25, Spyros, bench ne abbia presentate 6 di pi, a quota 15. Il rifuto di questuovo la sua sconfta. Spyros stringe le labbra, si vede che pensa Il bianco e si vergogna. (In qualche modo questa vergogna la sua salvezza: due puntate pi tardi, alla fne di tute le prove, sar proprio lumile e laborioso Spyros a vincere la prima edizione di MasterChef Italia) 2 . Lo stesso anno, con il ministro Maria Stella Gelmini, la valutazione fa ufcialmente il suo ingresso nelle procedure per il reclutamento uni- versitario. Unico caso in un Paese occidentale, la neonata Agenzia per la Valutazione italiana nominata dal ministro imposta la selezione degli idonei a professore di I e II fascia sulla base della nozione statistica di mediana. Ai professori ordinari dei cosiddeti setori non bibliometrici occorre superare una mediana, almeno una delle tre stabilite dallAnvur (due mediane per gli ordinari dei setori bibliometrici), perch il sema- foro (efetivamente rafgurato nel loro sito docente) possa accendersi sul verde e sia loro concesso di transitare nella popolazione degli aspi- ranti commissari. In altri termini, occorre superare in via preliminare il giudizio positivo dellAgenzia (una valutazione su pubblicazioni mai lete), per potere essere eventualmente estrati a sorte come componenti delle commissioni che decideranno (sempre sulla base di criteri stabiliti dallAnvur e di pre-giudizi quantomeno orientativi rilasciati dallAnvur) 2 La prima edizione dello show andata in onda nellautunno 2011 sulla rete tele- visiva Cielo ed stata poi ripresa su Sky; la 20ma puntata visibile oggi in rete, p.e. su htp://www.youtube.com/watch?v=sOydfAmNCQ8. MasterProf. Valutazione e vocazione all'immanenza [65] PARADOXA Aprile/Giugno 2013 gli idonei a partecipare ai futuri concorsi di professore di I e di II fascia. Si trata di una svolta decisiva, perch atraverso il riferimento alla mediana un giudizio qualitativo di merito, che dovr metere capo a un verdeto sullidoneit (di una persona) a svolgere un determinato ruolo, costreto a non poter prescindere da indicatori numerici, ossia a formarsi atraverso non soltanto un riferimento forzato a criteri e parametri stabiliti da un organismo di nomina ministeriale ma anche atraverso il concorso di un giudizio meccanico emesso diretamente da questo organo sulle pubblicazioni di ciascun aspirante. Il supera- mento della mediana, infati, non solamente il superamento di un numero p.e. il superamento di un numero minimo di pubblicazioni ma corrisponde a tuti gli efeti ad un giudizio positivo (al limite parziale, ma pur sempre un giudizio positivo). La mediana, si legge nel DM 76 del 7 giugno 2012, il valore di un indicatore, ossia di uno di quegli strumenti operativi mediante i quali resa possibile la quantifcazione e quindi la misurazione dei parametri, vale a dire degli esplicitamente elementi di giudizio che sono suscetibili di una quantifcazione e quindi possono essere valutati mediante il risultato di una misura (art. 1, c.vo mio). Il fato che il riferimento alla mediana compaia nel Dm come un elemento tra altri (dora in poi parler per semplicit di mediana, lasciando emergere dal contesto il senso preciso in cui di volta in volta adopero il termine: generale con- ceto statistico, indicatore di impato, precisa soglia numerica...) non deve trarre in inganno circa il peso di questa innovazione, che non a caso ha catalizzato il dibatito. Se infati vero che numerosi sono i criteri e parametri che lAnvur ha deciso di indicare alle commissioni giudicatrici, le quali non potranno non tenerne in conto in un modo o nellaltro; e se, ancora, vero che non pochi sono gli ele- menti di vera e propria novit introdoti tra essi (basti pensare alla capacit di atrarre fnanziamenti competitivi); per anche vero che il riferimento alla mediana rappresenta soto pi di un aspeto un principio dirompente, anzituto perch corrisponde appunto ad un giudizio insindacabile di unagenzia ministeriale, che in tal modo valuta in linea di principio non meritevole di far parte di una commissione giudicatrice la met dei professori ordinari ativi. Non mi sofermer qui ad elencare gli errori e le innumerevoli scorretezze imputabili ad Anvur, tute le imprecisioni e inesatezze I l riferimento alla me- diana rappresenta un principio dirompente Valeria Pinto [66] PARADOXA Anno VIIn. 2 di tipo tecnico-formale, in parte anche esplicitamente ammesse come tali dallAgenzia 3 . Non credo, infati, che sia questo, almeno per certi versi, il punto sostanziale. Tali questioni, che hanno certo una loro rilevanza, in alcuni casi tale da potere costituire anche oggeto di contenziosi giuridici, rischiano di ofrire molteplici vie di fuga ri- speto al centro e al senso complessivo di unoperazione che sarebbe un errore giudicare nel suo insieme fruto di incapacit e pressapo- chismo, l dove essa semmai teorizza e assume positivamente una certa quota, se non di incapacit e pressapochismo, senzaltro di non-capacit e imprecisione dei (e nei) principi dellazione, in nome per dellefcacia e efcienza di questa stessa azione, ovvero stando alla defnizione canonica in nome della capacit di raggiungere un obietivo prefssato (efcacia) con le risorse minime indispensabili (efcienza). Essenziale far partire il sistema [...]. Qualche errore ci potr essere, ma escludere dalle commissioni un docente valido meno ingiusto di aprire le porte a uno inadeguato 4 . Sar la misura degli esiti reali delloperazione (da intendersi alla letera: quanto? quanto sono stati raggiunti gli obietivi: reclutamento di studiosi internazionalmente riconosciuti, rotura della cooptazione locale, svecchiamento del corpo docente...) a decidere dellautentica bont dei principi e quindi di come e in che misura si dovr riaggiustare il tiro. La revisione della procedura sempre prevista (LAnvur 3 La ricognizione pi documentata si trova nei molti interventi apparsi sul sito roars.it (con ampi rimandi esterni, anche a documenti ufciali Anvur), cui rinvio senza altre aggiunte. 4 Sergio Fantoni, presidente dellAnvur, su Il Sole 24 Ore del 17.09.2012 (c.vo mio). Nello stesso senso i documenti ufciali dellagenzia, p. e. Sul documento AN- VUR relativo ai criteri di abilitazione scientifca nazionale. Commenti, osservazioni critiche e proposte di soluzione, approvato dal Consiglio Diretivo il 25 luglio 2011, accessibile su anvur.org: LAnvur consapevole del fato che nessun sistema esente da errori. Si trata, tutavia, nella necessit di avviare in tempi molto rapidi le procedure di abilitazione, di non rifutare il buono in atesa dellotimo, e, cio, di ponderare gli errori, e chiedersi se vale la pena di correre il rischio di commeterli, piutosto che non fare nulla (e commetere in questo modo errori ben pi gravi). Gli indicatori quantitativi di qualit della ricerca hanno una precisione che inversamente propor- zionale al grado di risoluzione del problema: nella valutazione di grandi struture (aree scientifche, universit), si possono trovare degli indicatori adeguati, mentre se si valuta una singola persona, il grado di imprecisione pu diventare rilevante. (Inutile dire che pochi mesi dopo esatamente questi indicatori sono stati applicati alle valutazioni dei singoli ai fni della Asn). MasterProf. Valutazione e vocazione all'immanenza [67] PARADOXA Aprile/Giugno 2013 capace di correggersi 5 ), unicamente per per afnare i metodi sulla base dei risultati raggiunti, non per rifetere sulle idea guida di questa neo-valutazione 6 (mediane, bibliometria, neo-capacit scientifco-manageriali come la capacit di atrarre fondi, eccetera). Si trata, alla fne, della uniformazione per molti (anche di quelli che la detano) singolarmente inconsapevole, in certo modo milita- resca del sistema italiano dellistruzione superiore e della ricerca alla generale impostazione di quello che Guy Neave ha chiamato lo evaluative state 7 : un modello di controllo delle istituzioni educative atraverso la verifca regolare, streta e ripetuta dei loro risultati e delle loro prestazioni grazie alluso di criteri formali e indicatori di performance, che consente allo Stato di essere di gran lunga pi pervasivo, capace di intervento e rapido negli efeti 8 . Tale modello si ormai radicato e radicalizzato a livello globale, in corrispondenza della rapida adozione da parte dei governi di neoliberalismo e ma- nagerialismo come veicoli di riforma ideologici e operativi 9 (secondo quella che oggi la linea di interpretazione critica della valutazione pi riconosciuta a livello internazionale, dal lavoro pioneristico di Bill Readings fno ai pi recenti e consolidati floni di ricerca dei governmental e critical management studies). Ci che qui in particolare emerge anche ben oltre lambito educativo (lo stesso Neave mete in guardia dal confnare il fenomeno al punto di vista dello higher-educationism 10 ) la trasformazione dellintera fun- zione di governo in funzione di controllo, ossia un mutamento della presenza dello Stato, che anzich ritrarsi, come spesso si dice, dalla societ, si sovraordina ad essa come meccanismo di sorveglianza a vantaggio del libero mercato. In altre parole, il modo di esistere dello 5 Cfr. lintervento a frma di A. Bonaccorsi (Diretivo Anvur) su Il Sole 24 Ore del 08.07.2012. Cfr. anche il documento Anvur citato alla nota precedente: Si deve ribadire qui il conceto di "prima applicazione" della normativa e chiedere una re- visione almeno dopo il primo giro completo di giudizi di idoneit, o almeno dopo tre anni dalla prima applicazione. 6 Cfr. C. La Rocca, Commisurare la ricerca. Piccola teleologia della neo-valutazione, di prossima pubblicazione nel fascicolo otobre-dicembre 2013 di aut aut. 7 Cfr. per ultimo G. Neave, The Evaluative State. Institutional Autonomy and Re- engineering Higher Education in Western Europe, Palgrave Macmillan, London 2012. 8 G. Neave, op. cit., p. 6. 9 Ivi, p. 199. 10 Ivi, pp. 17-18. Valeria Pinto [68] PARADOXA Anno VIIn. 2 Stato in quanto evaluative state quello di una azione a distanza, nella quale cognizione, calcolo, sperimentazione e valutazione assumono un ruolo assolutamente strategico 11 . 2. In particolare gli indicatori strumenti la cui defnizione e statuto epistemologico risulta tutora assai mobile, a fronte di quella che una vera e propria esplosione o epidemia valgono qui da tecnologia di governance globale. Tutaltro che neutri rilevatori dello stato delle cose, essi hanno il potenziale per alte- rare le forme, lesercizio e forse anche le distribuzioni di potere 12 . A questo livello, le domande che non dovrebbero mai mancare (e che invece puntualmente mancano, allorch latenzione si focalizza sugli errori, deviata da quello che con Desrosires potremmo chia- mare il realismo metrologico ingenuo, concentrato sullesatezza della misurazione e sul miglioramento tecnico degli strumenti di misurazione 13 ) sono, ad esempio: Quali processi sociali circonda- no la creazione e luso di indicatori? In che modo le condizioni di produzione degli indicatori infuenzano i tipi di conoscenza che essi forniscono? In che modo luso di indicatori nella governance globale cambia la natura della defnizione degli standard e il processo de- cisionale? Come infuisce sulla distribuzione del potere tra coloro che governano e sono governati? 14 , ecc. Un indicatore, difati, non un semplice numero o calcolo numerico (per quanto anche gli stessi numeri e calcoli non siano mai a loro volta solo numeri e calcoli, se 11 P. Miller e N. Rose, Political Power beyond the State: Problematics of Government, The British Journal of Sociology, 43/2, 1992, pp. 173-205, qui p. 175. Il lavoro di B. Readings menzionato nel testo The University in Ruins, Harvard University Press, Boston 1996. Per un approfondimento e una discussione di tuti questi aspeti ri- mando ad altri miei studi recenti, in part. V. Pinto, Larvatus prodeo. Per una critica del sistema della valutazione, Iride, 25, 2012, pp. 475-494; Ead., Valutare e punire. Una critica della cultura della valutazione, Cronopio, Napoli 2012; Ead., La valutazione come strumento di intelligence e tecnologia di governo, di prossima pubblicazione nel fascicolo otobre-dicembre 2013 di aut aut. 12 K.E. Davis, B. Kingsbury, S.E. Merry, Indicators as a Technology of Global Governance, Law & Society Review, 46/1, 2012, pp. 71-104, qui p. 71. 13 Cfr. A. Desrosires, Sur lhistoire de la mthodologie statistique: mesurer ou instituer? Deux traditions de recherche encore largement spares, Congrs de la Socit Franaise de statistique, Bruxelles, 23 mai 2012, accessibile su htp://jds2012.ulb.ac.be/myre- view/fles/default/submission/submission_85.pdf. Per una prospetiva pi ampia cfr. Id., La politique des grands nombres. Histoire de la raison statistique, La Dcouverte, Paris 1993. 14 K.E. Davis, B. Kingsbury, S.E. Merry, op. cit., p. 72. MasterProf. Valutazione e vocazione all'immanenza [69] PARADOXA Aprile/Giugno 2013 vero che per esempio e lasciando da parte questioni di caratere ontologico alla cifra si accompagna sempre un valore sociale della cifra 15 ), ma in termini molto generali una informazione sintetica relativa a un fenomeno. Anche se spesso assume forma numerica o pu essere trasformato in un dato numerico, un indicatore, in senso streto, non neanche propriamente una cifra; anche quando si presenta soto la compata unit di un nome, esso appunto una unit di sintesi, una raccolta o compilazione, un mash up, dove dati di diversa provenienza sono addensati dal compilatore o fornitore di indicatori in modo discrezionale, secondo ponderazioni spesso imperscrutabili, fltrando alcuni valori giudicati anomali, escludendo dati ritenuti inafdabili o irrilevanti, sostituendo talora dati grezzi con statistiche (p. e. medie e deviazioni standard) o rimpiazzando i dati mancanti con valori stimati sulla base di dati esistenti, sicch tipicamente il nome specifco imposto ai dati semplifcati e organiz- zati in questo modo denota il fenomeno sociale che i dati sarebbero intesi rappresentare 16 . Tuto questo lo vediamo con chiarezza se prendiamo in consi- derazione gli indicatori di ativit scientifca non bibliometrici assunti dal regolamento delle abilitazioni al fne della valutazione della qualifcazione degli aspiranti commissari (Dm 76, all. B): in particolare, per semplicit di analisi, lindicatore a) il numero di libri nonch il numero di articoli su rivista e di capitoli su libro dotati di Isbn pubblicati nei dieci anni consecutivi precedenti la data di pub- blicazione del decreto, lasciando quindi da parte laltro indicatore, ossia b) il numero di articoli su riviste appartenenti alla classe A pubblicati nei dieci anni, riferito alle cosiddete riviste eccellenti (allestite non si sa come e da chi... o meglio si sa come e, in certa misura, anche da chi) 17 . Questo indicatore, anzituto, assume come cifra dellativit scientifca lativit oggetivatasi in prodoti visibili; data limpos- sibilit, almeno per il momento, di rilevare il tempo dedicato alla 15 Cfr. A. Ogien, La valeur sociale du chifre. La quantifcation de laction publique entre performance et dmocratie, Revue Franaise de Socio-Economie, 5, 2010, pp. 19-40. 16 K.E. Davis, B. Kingsbury, S.E. Merry, op. cit., p. 74. 17 Sul punto, nel riferimento particolare al caso delle riviste di flosofa, rimando a V. Pinto, Valutazione della ricerca: tecnologie invisibili e pasticcerie manifeste, Rivista critica del dirito privato, XXX, 1, 2012, pp. 107-118. Valeria Pinto [70] PARADOXA Anno VIIn. 2 rifessione, allo studio, alla fase costitutiva dellelaborazione scienti- fca (impossibilit solo tecnica, cui gi si va metendo riparo ai livelli pi elementari, per esempio predisponendo sistemi di rilevazione della letura dei testi eletronici 18 ), si cerca di risalire e dare ordine allativit scientifca a partire dai suoi risultati o prodoti. Tra questi prodoti visibili, ora, lindicatore decide di assumere come signifcativi dellimportanza e dellimpato dellativit scien- tifca le sole pubblicazioni accompagnate da codice Isbn o apparse in riviste riconosciute dallAnvur (e non per esempio ativit che si depositino in prodoti meno convenzionali: p.e. un portale web, lorganizzazione di un festival o di una mostra). Tali pubblicazioni sono distinte e/o accorpate in libri, capitoli, ar- ticoli su rivista, decidendo quindi di distinguere o meno prodoti diferenti: si possono sommare tra loro libri e articoli? E cosa signifca esatamente libri? si possono sommare monografe monumentali e opuscoli, lavori di ricerca e traduzioni? E i capitoli di libro, cosa sono precisamente? Queste associazioni e/o disgiunzioni tra i prodoti sono state a lungo incerte, per poi stabilizzarsi tacitamente nei setori non bibliometrici nella distinzione di due diferenti mediane fate nascere da un nonch: una mediana di libri e una, distinta, di articoli e capitoli di libro 19 . Ma consentito spacchetare un libro in capitoli di libro cos da poterli assommare agli articoli? S e no. Un imponente lavoro scientifco fruto del lavoro di un solo studioso non potr salvo accusa di comportamento non etico essere smembrato in capitoli e il libro varr un desolato uno nel calcolo della relativa mediana; ma un lavoro compilativo, come pu esserlo, per esempio, un manuale per le scuole scrito a pi mani, si trover invece convenientemente trasformato in una dozzina di capitoli di libro, sicch sar dato superare la soglia numerica richie- sta dalla mediana degli articoli e dei capitoli con meno della met di un libro opportunamente salamizzato (converr in futuro 18 A proposito della nuova tecnologia sperimentata da CourseSmart presso alcune universit americane, cfr. p.e. M. Parry, Now E-Textbooks Can Report Back on Students Reading Habits, The Chronicle of Higher Education, 8-11-2012, htp://chronicle. com/blogs/wiredcampus/now-e-textbooks-can-report-back-on-students-reading- habits/40928. 19 Sul punto rimando a V. Pinto, De trinitate. Abilitazioni: la mediana una e trina dei setori non bibliometrici, Roars, 19 luglio 2012, htp://www.roars.it/online/de-trinitate. MasterProf. Valutazione e vocazione all'immanenza [71] PARADOXA Aprile/Giugno 2013 scrivere almeno a quatro mani o avere magari uno pseudonimo in cui sdoppiarsi, per potersi poi giocare il proprio monte pagine come meglio serve). Tra i libri, inoltre, lindicatore stabilisce che debbano essere con- teggiati solo quelli dotati di Isbn, ovvero di un codice commerciale acquistabile sul libero mercato (in internet c chi ne vende per 5 dollari), che nulla ha a che fare con uno standard di ordine scientifco e nulla garantisce quanto a circolazione nei circuiti scientifci 20 . I libri peraltro potranno essere anche libri di flastrocche, ricete, pagine bianche, tanto poi non si costreti a sotoporli a giudizio: possono restare punti elenco di una badlist utile unicamente a fare numero. Le riviste invece, stabilisce lindicatore, potranno anche non essere fornite di Issn, ma dovranno essere riconosciute scientif- che secondo una inedita delimitazione della scientifcit per set- tori scientifco-disciplinari (i quali non hanno alcun rapporto n tradizionale n logico con le fnalit di una rivista), talmente priva di senso da esplodere nelle mani dei suoi stessi ideatori. Cos, per esempio, si determina una lista di riviste scientifche per lArea 11 (Filosofa, storia, pedagogia), in base alla quale lindicatore compu- ta come pubblicazioni scientifche quelle apparse su La Gazzada ma non quelle apparse su Filosofa e Societ, accoglie Laldil (rivista dedicata a santa Zita) e non le Annales de philosophie et sciences humaines, Acta herpetologica e Ingegneria sismica s e Journal of Moral Philosophy no... Ancora, se, come accade, un flosofo pubblica un articolo di flosofa della cultura su una rivista di dirito non inclusa nella lista della sua area (ma magari di ec- cellenza nellarea di dirito), questa pubblicazione gli varr zero; ma se pubblica un pezzo leterario su una rivista leteraria che per avventura sia inclusa nella lista delle riviste di area, questo, almeno nella badlist, pu contare come pubblicazione su rivista scientifca. In efeti gli elenchi di riviste scientifche allestiti da Anvur e dai suoi gruppi esperti valutazione e gruppi riviste e libri (assieme alle societ scientifche), dove spiccano testate come Suinicoltura e Yacht Capital, hanno fato un certo rumore anche sulla scena 20 Il Consiglio di Stato si espresso ripetutamente sulla non rilevanza della presenza del codice Isbn per una pubblicazione scientifca, cfr. per ultima la sentenza sez. VI, 31 maggio 2012, n. 3276. Valeria Pinto [72] PARADOXA Anno VIIn. 2 internazionale 21 . Si trata per solo dellaspeto pi clamoroso di un evento assai pi signifcativo, vale a dire la riuscita trasformazione, in poche setimane, di studiosi seri e stimati in accaniti compilatori di liste espertissimi delle proprie discipline ma alquanto sprovveduti sulle nozioni di disciplina e interdisciplinariet 22 pronti (anche gli stessi Gev e gli stessi esperti dei gruppi riviste e libri, in eclatante, come si dice, confito di interesse) a candidarsi a commissari dopo essersi spesi per favorire alcuni e sfavorire altri tramite inclusioni e esclusioni anche indifendibili. Gi queste semplici notazioni, senza aggiungerne altre, mostrano come un indicatore anche piutosto semplice come il numero di libri e articoli sia in realt un costruto niente afato neutrale, capace anche di creare dal nulla fgure di potere prima inesistenti (Esperti di riviste e libri). A partire dalla denominazione dellindicatore (ci 21 Cfr. p. e. M. Mazzoti, Listing wildly, Times Higher Education, 8 novembre 2012; G.A. Stella, Riviste (per nulla) scientifche, Corriere della sera, 17 otobre 2012; L. Illeterati, Anvur cerca di far luce sulle liste di riviste pazze..., Roars, 24 otobre 2012, e tuta lirresistibile analisi del caso svolta dalla redazione di roars.it, in part. negli interventi del 21 setembre, 15 otobre e 5 novembre 2012. 22 Ad esempio, gli Esperti dei setori flosofci potevano scrivere in calce allelenco delle riviste di classe A che Lunifcazione degli elenchi dei setori 11/C1, 11/C2, 11/ C3, 11/C4 e 11/C5 detata dalla necessit di salvaguardare la interdisciplinariet allinterno delle discipline flosofche, riuscendo cio a rendere interdisciplinare un elenco di riviste della medesima disciplina, ma escludendo dalla interdiscipli- nariet tute le discipline cui un flosofo pu essere chiamato a dare un contributo interdisciplinare. La lista originaria del setembre 2012 oggi si legge su htp://www. roars.it/online/wp-content/uploads/2012/09/rivistearea11_classea.pdf, giacch Anvur cancella spesso i propri documenti quando si accorge di uno svarione. La lista delle riviste di classe A che si legge sul sito anvur.org stata aggiornata nel febbraio 2013 (e lavvertenza in calce sparita), in considerazione anche delle riviste indicate dai candidati allabilitazione. Naturalmente pu esservi chi, non avendo sufcienti pubblicazioni presenti nella precedente lista, ha rinunciato a candidarsi. Ma questo solo un esempio tra i tanti della opacit e spregiudicatezza dei lavori dellAgenzia. Resta celebre la dichiarazione sfuggita a uno degli Esperti riviste e libri su un noto blog (Giovanni Federico su htp://noisefromamerika.org/c/6596/89405, 20 luglio 2012): lasciamo che gli ordinari vecchi vadano in pensione, facciamo mobbing su quelli giovani ma mediocri o peggio per farli andare in pensione (p.es. tagliamoli fuori dalle commissioni di concorso e facciamone degli zombies). Quando poi i nostri colleghi avranno imparato ed il clima sar cambiato, allora i soldi saranno ben spesi. In questo processo ci saranno delle ingiustizie? Purtroppo s, ma sempre meno di quelle che ci sono state fnora con il sistema baronale tradizionale. I n poche setimane, studio- si seri e stimati si sono trasformati in accaniti com- pilatori di liste MasterProf. Valutazione e vocazione all'immanenza [73] PARADOXA Aprile/Giugno 2013 si potrebbe chiedere, p.e., cosa abbia a che fare con la importanza dellativit scientifca il numero di libri e articoli, salvo fare del termine un uso eufemistico tipo un naso importante), passando per le modalit di misurazione che gli si prescrivono e per la sem- plifcazione di ativit complesse che gli si richiede, fno al suo uso a scopi valutativi, tuto rifete ma anche concorre a determinare cambiamenti nelle struture e nei processi decisionali. I processi che si basano sugli indicatori possono essere rappresentati come efcienti, coerenti, trasparenti, scientifci e imparziali, in una parola come oggetivi 23 , eppure ogni segmento dellindicatore, se guar- dato appena da vicino, mostra una discrezionalit estrema: logget- tivit qui solo la invisibilit dei soggeti che decidono. Che cosa signifca allora afdare a strumenti del genere (per di pi applicati retroativamente 24 ) una funzione di fltro? Che cosa signifca rendere sempre pi naturale la presenza di questi strumenti e lafdamento ad essi? E sopratuto, che cosa signifca che questa discrezionalit e questo potere siano nelle mani di unAgenzia di (opaca) nomina ministeriale e dei suoi esperti (opacamente nominati, nonostante lenfasi oratoria sulla trasparenza)? 3. La stessa nozione di mediana era inizialmente qualcosa di incomprensibile per le comunit scientifche. Se si guardano le rea- zioni delle societ dei setori umanistici ai primi documenti Anvur che ne proponevano ladozione, si ha levidenza di un completo fraintendimento, la mediana era per lo pi confusa con la media 25 . Oggi invece la mediana diventata nozione comune. Ma cos come allora, quando non si sapeva cosa fosse, si era incapaci di porsi le 23 K.E. Davis, B. Kingsbury, S.E. Merry, op. cit., p. 84. 24 Il far dipendere la valutazione della qualit della produzione scientifca da un elemento estrinseco (classe di appartenenza delle riviste su cui sono comparsi gli articoli) defnito ora per allora e con efeto retroativo uno dei principali argo- menti del ricorso proposto dallAssociazione Italiana Costituzionalisti contro il DM 76, per lesione dei principi di eguaglianza e ragionevolezza, nonch del principio di afdamento legitimamente sorto nei soggeti. Il ricorso stato poi respinto dal Tar: non per nel merito, ma per difeto di legitimazione dellAssociazione. 25 Cfr. p.e. il Documento del Consiglio Diretivo della Societ Italiana di Filosofa Morale sul Documento Criteri e parametri di valutazione dei candidati e dei commissari della- bilitazione scientifca nazionale approvato dal Consiglio Diretivo dellAnvur (22 giugno 2011), accessibile sul sito della sifm.it. Valeria Pinto [74] PARADOXA Anno VIIn. 2 domande giuste, ugualmente adesso, che questo strumento statistico neutralizzato in senso comune, nessuno si chiede quale sia lori- gine della sua inedita applicazione al reclutamento universitario, a chi sia venuto in mente, su quali basi teoriche e culturali, con quali riferimenti, con quali prospetive. Perch non ovvio, se ci si pensa un momento, che si faccia uso di uno strumento del genere in ambito accademico. La mediana divide in due chi dentro e chi fuori, chi sta sopra e chi sta soto, chi merita e chi no con la netezza di una lama. Idealmente, ad ogni tornata una quota elevata dei professori ordinari in ruolo (il 50%, se non si combinassero tra loro al momento pi soglie) va esclusa dalla funzione di commissari di concorso (art. 4.1) e tuti i candidati, per sperare nellabilitazione, devono collocarsi almeno alla pari della met dei docenti meglio valutati della fascia per la quale concorrono (art. 3.1). La scelta di questo indicatore di notevolissima forza simbolica esige, in linea di principio, standard di importanza e impato ogni volta pi elevati. Nelle intenzioni dellAnvur ci soddisferebbe il principio del miglioramento progressivo della qualit scientifca dei docenti abilitati 26 . La mai ben chiarita paternit di questo indicatore, che cancella la met dei docenti di I fascia (come prima nella Vqr la formula magica 10-20-20-50 cancellava la met della produzione scientifca 27 , con laggravio ora di trasferire sui singoli e in vista della selezione della futura docenza un criterio statistico gi fortemente discusso per la valutazione delle struture), non impedisce di indi- viduarne la provenienza: appunto il Miglioramento Continuo della Qualit, un principio cardine del Total Quality Management, dove qualit non un atributo che appartiene alla cosa sotoposta a giudizio ma piutosto un conceto statisticamente costruito 28 e per- 26 Anvur, Criteri e parametri di valutazione dei candidati e dei commissari dellabilitazione scientifca nazionale, 22 giugno 2011, accessibile sul sito anvur.org. 27 Il Bando Vqr 2004-2010, 7 Novembre 2011, art. 2.4, p. 7, accessibile sul sito anvur.org, richiede che ciascuna pubblicazione sia collocata in segmenti percentili della scala di valore condivisa dalla comunit scientifca internazionale (che per alcune discipline semplicemente non c). Alle pubblicazioni che si collocano nel 20% superiore atribu- ito il giudizio di A. Eccellente (peso 1), a quelle che si collocano nel successivo 20% atribuito il giudizio di B. Buono (peso 0.8), a quelle che si collocano nel successivo 10% atribuito il giudizio di C. Accetabile (peso 0.5). Al restante 50% atribuito il giudizio D. Limitato. La pubblicazione si colloca nel 50% inferiore (peso 0). 28 Cfr. A. Desrosires, Sur lhistoire de la mthodologie statistique, cit., pp. 3 sgg. MasterProf. Valutazione e vocazione all'immanenza [75] PARADOXA Aprile/Giugno 2013 tinente ai processi di produzione, alla loro organizzazione ovvero al loro controllo: uno strumento di organizzazione, di benchmarking secondo la ormai completa assimilazione del Tqm nei modelli eu- ropei di gestione pubblica 29 . In questo modo una specie di flosofa aziendale della storia, volta a promuovere un indefnito incremento (non della qualit ma) della competitivit, viene serenamente assun- ta a guida della valutazione scientifca. Quando ci candidiamo a fare parte di questo sistema di valutazione, non facciamo altro che proporre al sistema universitario un elemento del nostro essere im- presa, spiega un presidente dellAssociazione Industriali di Foggia e Componente del Comitato Tecnico Education Confndustria ad un convegno Crui sulla valutazione universitaria. Le nostre imprese se non le verifchiamo non crescono e non si migliorano []. Nei nostri manuali di qualit nelle imprese ci sono le procedure e ci sono le non conformit []. Limpresa [] stabilisce come quella non conformit possa essere superata, con un impegno preciso: in quanto tempo lo fai e come lo fai []. Un metodo semplicissimo, ma sostanzialmente signifca stabilire che bisogna migliorarsi con- tinuamente e che, quindi, gli standard raggiunti non devono essere motivo di soddisfacimento o di stasi dal punto di vista mentale e organizzativo. Questa, precisa loratore, non una recitazione di quant bella limpresa [...], ma la dichiarazione non solo politica ma anche operativa a diventare interlocutori stabili del sistema universitario []. Perch poi le universit sono la Crui, sono il Mi- nistero delluniversit e della pubblica istruzione, ma le universit sono anche territorio, sono interlocuzione direta con i bisogni e gli obietivi del territori 30 . Se per Education Confndustria le universit sono fondamen- talmente la Crui, il Miur e il territorio (non docenti, ricercatori e studenti) e se allex presidente di Education Confndustria stata ritualmente riservata, dallinsediamento dellAgenzia, la carica di presidente del Comitato consultivo Anvur, non stupisce allora che 29 Cfr. I. Bruno, La recherche scientifque au crible du benchmarking. Ptite histoire dune technologie de gouvernement, Revue dhistoire moderne et contemporaine, 55-4bis, 2008, pp. 28-45. 30 N. Biscoti, Il ruolo dei portatori dinteresse esterni nella valutazione, in C.A.T. Cascioti (a cura di), La valutazione: un indispensabile strumento di garanzia e di governance, Crui, Roma 2003, pp. 117-121. Valeria Pinto [76] PARADOXA Anno VIIn. 2 anche nella selezione della docenza (o meglio sar dire: del perso- nale universitario addeto alla docenza) le nuove tecnologie della valutazione ovvero le nuove tecnologie di controllo si siano imposte sia in fato di legitimazione dei selezionatori sia in fato di legitimazione scientifca dei parametri atraverso i quali operata la selezione. Non si tratato per di una imposizione, di unazione subita, se non al limite quando si sono dovute trarre le ultime con- seguenze del processo. Si tratato piutosto dellesito di un lento incorporamento di valori e fnalit nuovi e mai prima contemplati. Per alcuni, i pi sensibili allefeto colpevolizzante intrinseco a pra- tiche valutative che mirano in modo molto specifco a identifcare la incapacit e fare pressione sul peccatore 31 , il suicidio assistito dei vecchi asseti accademici nella cultura della valutazione apparso come la premessa per una rigenerazione. Per altri, pi scaltri nel registrare il cambiamento nelle geografe e ritualit del potere, apparso come unoccasione di riposizionamento, di avvicendamento di forme e generazioni. Sullo sfondo (o fondale) di una scenografa accademica che ritrae caste e baroni, scandali e mafe, intelligenze umiliate e amanti pre- miate, cervelli in fuga e fgli acefali ai vertici, concorsi paralizzati in ricorsi e un Paese al fondo di tute le classifche internazionali, un tecno-populismo politicamente trasversale, fato di slogan come tra- sparenza, rendicontazione, merito, chiama accademici troppo screditati per avere lautorevolezza di esercitare un proprio giudizio a svolgere sostanzialmente una funzione notarile di verifca e accertamento di credenziali rilasciate altrove. Non pi il convincimento dello stu- dioso (deto discrezionalit) a riconoscere un pari, ma dirimenti diventano indicatori, criteri e giudizi gi emessi da altri. In linea di principio chiunque, reso edoto di quali sono gli editori e le riviste di rilievo, le enciclopedie di prestigio, i premi che contano, sarebbe in grado di riconoscere, come il Dm richiede, la collocazione di prodoti presso editori e riviste di rilievo, la direzione di riviste, collane, enciclopedie e tratati di sicuro prestigio, la partecipazione 31 G. Neave, op. cit., p. 48, che cos continua: [...] disseminando pubblicamente tale informazione, una tecnica cui ci si riferisce talvolta come nominare e svergognare [naming and shaming]. Questo uno degli scopi delle classifche e dei ranking che si ammete meno volentieri. MasterProf. Valutazione e vocazione all'immanenza [77] PARADOXA Aprile/Giugno 2013 ad accademie, i premi e riconoscimenti per ativit scientifche e cos via: in astrato non serve neppure una laurea, neppure essere una intelligenza basata sul carbonio Non tuti, al contrario, sono in gra- do di leggere e capire un saggio di flosofa, unedizione di fonti, una dimostrazione geometrica, ed esprimersi sul suo valore prescindendo da ogni pre-giudizio. Pro- prio questa per la funzione guardata con pi difdenza, quello che in fondo non deve accadere. Tanta difdenza circonda la comunit scientifca (a torto o a ragione, non ha qui molta importanza) che non le si consente nemmeno di scegliere chi, per valore scientifco, autorevolezza, equilibrio di giu- dizio, dovr giudicare. I commissari delle abilitazioni, al contrario, sono sorteggiati tra i docenti selezionati da Anvur 32 . Non siedono in commissione in forza della propria credibilit, ma per puro caso, e la loro unica fonte di legitimazione come giudici sta nellAgenzia che deta loro i criteri cui uniformarsi e cui devono la propria eleggibilit: mediane, h-index, ponderazioni e calcoli statistici, rating e cos via. Solo quei criteri hanno permesso loro di essere estrati (e impedito ad altri di esserlo al loro posto): se i commissari non riconoscessero ad essi validit, starebbero in certo modo andando contro la propria stessa legitimazione, per la qual cosa ci vorrebbe almeno un po di forza propria. (Nihil rerum mortalium tam instabile ac fuxum est quam potentia non sua vi nixa). In questo vortice la naturalizzazione e interiorizzazione del giu- dizio meccanico diventa tanto forte, che non soltanto seri studiosi si ritroveranno a censurare le proprie convinzioni sul leto di Procuste di griglie che inizialmente hanno anche compatamente respinto 33 , 32 Su questo punto cfr. le centratissime considerazioni di A. Bellavista, Il recluta- mento dei professori (e dei ricercatori) universitari dopo la legge Gelmini, in F. Carinci e M. Brollo (a cura di), Abilitazione scientifca per i professori universitari. Legge n. 240/2010 e decretazione atuativa, Ipsoa, Milano 2013, pp. 19-39. Lintero volume rappresenta un importante contributo sulla materia, particolarmente per gli aspeti giuridici. 33 Ancora nel 2011, p.e., le societ scientifche di area 10 e 11 avevano sotoscrito un Documento unitario delle Consulte e delle Associazioni delle aree 10 e 11 net- tamente contrario alluso delle mediane (cfr. htp://consultaflosofcaitaliana.unipr. it/documenti/DOCUMENTO%20per%20ANVUR.pdf). T anta difdenza circon- da la comunit scienti- fca che non le si consente nemmeno di scegliere chi dovr giudicare Valeria Pinto [78] PARADOXA Anno VIIn. 2 ma potranno persino incappare nellebbrezza di prescrivere ai can- didati (inconsapevolmente o in un delirio della presunzione) il pos- sesso di titoli che loro stessi, come commissari, non hanno. A valle delle dichiarazioni di assicurazione scientifca della qualit, di una morale consonante con un rigore da tolleranza zero, di stan- dard cui non si deve mai derogare ( possibile che questo sistema porti allesclusione di qualche bravo commissario, ma certamente non vedremo commissioni composte da commissari che giudicano candidati pi preparati di loro, come spesso accaduto 34 ), pu cos capitare di incontrare commissari che stabiliscono essere un criterio rilevante per il conferimento dellabilitazione il superamento non di una, ma di due mediane, sinceramente convinti, si deve credere, della giustezza del principio e senza por mente al fato che loro stessi e altri in commissione non le superano, o le superano solo grazie al caso che il sistema fa spacchetare in Lpu un manuale scrito a pi mani ma non un libro di cui si sia lunico autore... Insomma, un complessivo, drammatico stordimento, in cui non si riesce pi a vedere distinta- mente n se stessi n gli altri, non pi a vedere persone, studiosi, fgure intere da apprezzare nella loro qualit. Ai commissari pres- sati anche da tempi stretissimi e masse smisurate di pubblicazioni sar difcile giudicare i candidati altrimenti che dissezionandoli nel numero dei libri pubblicati, nel numero di articoli in rivista o di capitoli di libro, contando (o ponderando come si preferisce dire, ma in senso streto: peseranno sulla stadera) le pagine e i carateri, suddividendo in fasce, di contenitore in contenitore, di quanto in quanto, nella culminazione di una quantofrenia 35 gi da tempo e passo dopo passo incorporata nello sguardo degli accademici di oggi, ma soto ogni rispeto priva di interna giustifcazione. 34 A. Bonaccorsi e G. Novelli (Diretivo Anvur), letera pubblicata su Il Messag- gero del 22.09.2012. 35 Per il conceto di quantofrenia cfr. P. A. Sorokin, Mode e utopie nella sociologia moderna e scienze collegate, tr. it. di M.L. Martelli, Giunti, Firenze 1965, in part. capp. VII e VIII. Linsensato incremento della produzione scientifca per venire incontro alle richieste della valutazione denunciato da tempo, cfr. p.e. L. Waters, Enemies of Promise. Publishing, Perishing, and the Eclipse of Scholarship, Prickly Paradigm, Chicago, 2004. Oggi se ne accorgono da noi anche i quotidiani (cfr. M. Bucchi su Repubblica del 1 giugno 2013) e si chiedono come faranno i commissari delle abilitazioni a leggere 1610 pagine al giorno (G. A. Stella sul Corriere della sera del 30 maggio 2013). MasterProf. Valutazione e vocazione all'immanenza [79] PARADOXA Aprile/Giugno 2013 4. Nel gergo della valutazione si parla non a caso di Salami- Publication, Salami-Slicing (e per opposizione, di Slow Science), metafore che riportano agli Stock Yard della Chicago nouminosa di Keyserling. Da Metropolis, macchina-cit-capitale che riduce linte- ra psiche a una macchina per far soldi sicch di nuovo luomo [] ha solo un valore di mercato, e ci oggi vale per la precisione non solo dei lavoratori coati, ma di tuti 36 , queste immagini si trasferiscono in un piano sequenza ideale alla Cosmopolis di De Lillo e di Cronenberg, dove la flosofa Vija Kinski spiega al miliardario Eric Packer: Que- sto non altro che il libero mercato. Questa gente uninvenzione del libero mercato. Non esistono fuori dal mercato. Non possono starne fuori. Non esiste un fuori. E mentre sugli schermi scorrono le quotazioni aggiunge: I soldi creano il tempo []. La gente ha smesso di pensare alleternit. Ha cominciato a concentrarsi sulle ore, ore misurabili, ore lavorative, e a usare il lavoro in modo pi efciente. il cybercapitale che crea il futuro. Qual la misura di un nanosecondo? [] Esistono gli zeptosecondi. [...] Gli yoctosecondi. Un setilione di secondo. Perch oggi il tempo un bene aziendale. Appartiene al libero mercato 37 . Un modello cos non pu non essere totalitario 38 . La massima del neoliberalismo recita: Dove i mercati non esistono si devono creare, se necessario atraverso lintervento dello Stato 39 . Non si trata pi di far arretrare lazione del governo, come nel libera- lismo classico, ma di agire top down per creare mercati e/o estendere la logica del mercato allinsieme della societ. Sanit, governo del territo- rio, gestione penale, risorse idriche, difesa, ricerca e formazione: in tuti questi ambiti necessario defnire un sistema dinformazione che sia analogo a quel che un sistema di prezzo per un mercato, e quindi valutare, ossia dare un valore quantifcabile che, se non proprio una 36 H. Keyserling, op. cit., p. 341. 37 Cosmopolis, dir. David Cronenberg, interpreti R. Patison, S. Morton, 2012, eOne Films, sceneggiatura di D. Cronenberg su soggeto di D. DeLillo (Cosmopolis, tr. it. Einaudi, Torino 2003). 38 Cfr. Th. Hohne, Evaluation als Wissens- und Machtform, Giessener Elektronische Bibliothek,2005, p. 12 htp://geb.uni-giessen.de/geb/volltexte/2005/2105/pdf/Hoehne- Thomas_Eva luationt.pdf; P. Dardot e Ch. Laval, La nouvelle raison du monde (Essai sur la socit nolibrale), Paris 2009. 39 D. Harvey, Breve storia del neoliberismo, tr. it. di P. Meneghelli, Il Saggiatore, Milano 2005, pp. 10-11. Valeria Pinto [80] PARADOXA Anno VIIn. 2 moneta, possa funzionare come una quasi-moneta: uno strumento di misura del valore delle produzioni dellativit dei soggeti e del valore dellativit medesima. Naturalmente questo sistema pu essere asso- lutamente assurdo: numero di contravvenzioni, numero di interventi chirurgici, numero di promossi al diploma... Il problema non sapere se ci che si misura rimanda a qualcosa come una utilit sociale (a ci che leconomia politica classica chiamava un valore duso); la sola cosa che importa il caratere autoreferenziale del sistema di segni o segnali posto in opera: bisogna che essi non rimandino al senso di unativit, ma che rimandino indefnitamente a se stessi per stimolare gli individui ad acquisirne e ad accumulare il numero pi grande possibile di unit di conto 40 . Si trata per questa via di far penetrare via evaluative state i capisaldi del neoliberalismo 41 . Il nuovo quadro normativo (e retorico: una falange di parole dordine interamente mutate nel loro signifcato: cultura dellautonomia, cultura della valutazione, talento, merito, repu- tazione, qualit, eccellenza...) sollecita unadesione senza scarti e quindi senza distanza o variazione, sicura come un rifesso. C anche qualcosa di grandioso e spetrale in questo. Ricorda il futuro dellamerican way of life di Kojve, condizione di cui gli animali post-storici della specie homo sapiens [] saranno contenti [], visto che, per defnizione, essi se ne accontenteranno, al prezzo di non aver pi conoscenza [discorsiva] del Mondo e di s 42 . Epper le immagini di forze che sovrastano e travolgono in un nuovo mondo, al di l di epoche sepolte e non pi esistenti se non in efusioni nostalgiche, non rendono la realt delle cose prossime. Fuori dalla sua rappresentazio- ne levigata di illimitato consumo improdutivo, leconomia mantiene assai pi di quanto non si dica lappartenenza che la sua etimologia richiama: la casa, la dimensione domestica e conservativa, tinelli, un mondo popolato solo di colleghi e parenti, malanimo e rabbia nume- rica la societ non esiste, esistono solo gli individui e loro famiglie (M. Thatcher). E le famiglie devono essere messe in condizione di 40 P. Dardot, Quest-ce que la rationalit nolibrale?, in B. Cassin, R. Gori, C. Laval (a cura di), Lappel des appels. Pour une insurrection des consciences, Mille et une nuits, Paris 2009, pp. 293-306. 41 G. Neave, op. cit., p. 85. 42 A. Kojve, Introduzione alla letura di Hegel Lezioni sulla Fenomenologia dello Spirito tenute dal 1933 al 1939 allEcole Pratique des Hautes Etudes, raccolte da R. Queneau, tr. it. di G. Frigo, Adelphi, Milano 1996, pp. 541-542. MasterProf. Valutazione e vocazione all'immanenza [81] PARADOXA Aprile/Giugno 2013 scegliere al meglio per i loro fgli, come ritorna in tuti i discorsi sulla valutazione, anche quando si parla di universit e dunque a tuti gli efeti di individui adulti. La furia tassonomica non ha qui nulla del fascino delle grandi classifcazioni non la grandiosit del sistema di Linneo ma neppure quella di un catalogo di Sade e tuto invece di un accanimento da tabelle millesimali, da quote condomi- niali, da se tanto mi d tanto... Lo aveva intuito gi Nietsche, quando pensava la ormai inevitabile amministrazione economica generale della terra soto il segno delladatamento, lappiatimento, la superiore cine- seria, la modestia degli istinti, la contentezza per il rimpicciolimento delluomo 43 . I numeri qui non sono quelli che scorrono sugli schermi della prousted limousine di Eric Packer, che ambisce ad acquistare la Rothko Chapel mentre impegnato in una bataglia per la vita o per la morte contro lo Yuan. I numeri che vediamo sono quelli delle pagine di libri pubblicati in freta e furia nei print on demand ( Illustre Professore, la nostra casa editrice, indicizzata presso a disposizione ventiquatrore su ventiquatro), quelli dei mesi/uomo inventati per i progeti di ricerca, quelli delle et accademiche ponderate per i periodi di maternit. Ci cui la qualit di questi numeri prossima pi di tuto il buonsenso del botegaio Poujade, che ha in odio lin- telletualit, lo spirito, tuto quanto fuori dal contato con il mondo reale, dalla realt computabile. In Miti doggi Roland Barthes parla di questa vocazione allim- manenza della piccola borghesia poujadista, cui ogni fenomeno che ha il proprio termine in se stesso per un semplice meccanismo di ritorno, cio alla letera, ogni fenomeno pagato, riesce gradito [], tuta una matematica dellequazione rassicura il piccolo borghese, gli fa un mondo a misura del suo commercio []. Cos la riduzione del mondo a una pura eguaglianza, losservanza dei rapporti quantitativi fra gli ati umani, sono degli stati trionfanti [...]. Tuto questo chiude il mondo in se stesso e produce una felicit: quindi normale che si sia feri di questa contabilit morale: il vanto piccolo-borghese tuto nelleludere i valori qualitativi, nellopporre al processo di trasforma- 43 F. Nietsche, Frammenti postumi 1887-1888, in Id., Opere, a cura di G. Colli e M. Montinari, vol. VIII, tomo II, Adelphi, Milano 1990 3 , pp. 113-114 (10 [17]). L a furia tassonomica non ha qui nulla del fascino delle grandi classifcazioni Valeria Pinto [82] PARADOXA Anno VIIn. 2 zione la statica delle uguaglianze []. Il buon senso come il cane da guardia delle equazioni piccolo-borghesi: tappa tute le uscite dialetiche, defnisce un mondo omogeneo, in cui si sia a casa propria, al riparo dai disordini e dalle fughe dal sogno (si intenda di una visione non contabile delle cose) 44 . Lo straordinario, oggi, che questa prospetiva appare interamente accolta da chi deve lesistenza propria e della propria ativit esatamente alla rotura di questa dimensione, al disconoscimento dellovvio, allincrinarsi dellimmediato, e ora si afanna invece per (ri)accreditarsi tramite lovvio e limmediatamente riconoscibile. Lideologia anti-intelletualista il mondo quantitati- vo del buon senso 45 e dello accountant si impadronisce degli stessi ambienti intelletuali. Anche qui si comincia a pensare che oltre un determinato tasso di scienza si approda al mondo dei veleni, ossia che, uscita dai sani limiti della quantifcazione, la scienza screditata nella misura in cui non la si pu pi defnire un lavoro. Gli intelletuali [] non fanno niente: sono degli esteti [], frequentano i caf chic della rive gauche. Si trata, osservava Barthes, di un tema caro a tuti i regimi forti: assimilazione dellintelletualit alloziosit; lintelletuale per defnizione un pigro, bisognerebbe una buona volta farlo lavo- rare, convertire unativit che non si lascia misurare se non nel suo nocivo eccesso, in lavoro concreto, cio accessibile alla misurazione poujadista. Si sa che al limite non pu esserci lavoro pi quantifcato e quindi pi benefco dello scavare buche e ammonticchiare pietre: questo il lavoro allo stato puro, ed daltra parte quello che tuti i regimi post-poujadisti fniscono per riservare allintelletuale ozioso 46 . Postilla. Linvito richiedeva agli autori anche di trarre dallanalisi sviluppata sullar- gomento di pertinenza una proposta concreta (anche modesta, ma praticabile), da ofrire come contributo a chi dovr prendere delle decisioni cruciali per decidere dellalternativa tra ripresa o declino del nostro Paese. La mia proposta, molto modesta e credo praticabile, di pensare, ricominciare a pensare. Il modello francese delle abilitazioni potrebbe essere un buon punto di partenza. 44 R. Barthes, Miti doggi, tr. it. di L. Lonzi, Einaudi, Torino 1994, pp. 80 sgg. 45 Ivi, p. 186. 46 Ivi, p. 183.