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4 CRONACA DI NAPOLI martedì 3 novembre 2009

VIA CUPA ARCAMONE PROTESTE DEI RESIDENTI CHE DA MESI CHIEDONO LA RIMOZIONE DEL “RELITTO” DATO ALLE FIAMME

Carcassa d’auto al centro della strada diventa rifugio di tossici


È allarme nella periferia nord della centralini delle forze dell’ordine, ma la carcassa resta ancora lì, lungo la peto del territorio e nello stesso tempo perché questa zona sia finalmente
città per le carcasse di auto e moto- stradina spesso trasformata in una discarica abusiva a cielo aperto. «Cu- dotata di illuminazione pubblica e di un manto stradale decente». Sul pie-
rini abbandonate in strada. Due i pa Arcamone – denuncia Giuseppe Grazioso, presidente dell’associazio- de di guerra anche gli abitanti di via Masseria del Monaco. Qui invece
principali focolai di protesta dei cit- ne “Città senza periferie” – è stata inserita nell’elenco delle strade moni- giacciono da due mesi un paio di carcasse di scooter. Enrico Alfieri, con-
tadini tra San Pietro a Patierno e Se- torate dal sottosegretariato all’emergenza rifiuti, ma questo provvedimento sigliere municipale dei Verdi, ha inondato di segnalazioni, corredate di un
condigliano. Clamorosa la situazio- non è bastato a scoraggiare un fenomeno illegale che genera degrado e ricco dossier fotografico, gli uffici competenti del Comune. Il risultato? I
ne di cupa Arcamone, un viottolo invivibilità». Oltre a creare pesanti disagi al transito (la stradina pur non es- resti dei motorini persistono nello stesso punto rappresentando un peri-
sbarrato dalla presenza di uno sche- sendo asfaltata è usata come scorciatoia), la carcassa sott’accusa ha finito colo per i pedoni e in generale per l’ambiente. L’ultimo appello Alfieri lo
letro di un’utilitaria molto probabil- per creare un covo di tossici. Una barriera per consumare, al riparo da oc- rivolge all’assessore comunale al ramo, esponente del suo stesso partito,
mente rubata e data alle fiamme. Ignoti, qualche settimana fa nel cuore chi indiscreti e complice il buio, la dose quotidiana per poi lasciare in stra- Rino Nasti: «È grave prendere atto che se nella city o al Vomero per la ri-
della notte, hanno scelto questa stradina sterrata che collega le masserie da un tappeto di siringhe. Da qui la richiesta del gruppo civico per la ri- mozione di una carcassa occorrono quindici giorni, nella periferia ne ser-
della zona per disfarsi di una macchina depredata di ogni pezzo utile. Un mozione del rottame e la bonifica definitiva della strada. «È assurdo – ag- vono almeno il triplo. Eppure non ci dovrebbero essere discriminazioni tra
ammasso di lamiere carbonizzate piazzato tra rovi e cocci di bottiglie che giunge Grazioso – che una vettura dismessa possa provocare l’interruzio- diverse parti della città». In entrambi i casi i residenti, spinti dall’esaspe-
continua a fare bella mostra di sé al centro della carreggiata, bloccando il ne di una strada pubblica per così tanto tempo. Ci auguriamo che que- razione, hanno provato invano a rimuovere con i propri mezzi le carcas-
passaggio veicolare. I residenti giurano di aver subissato di chiamate i st’incredibile episodio possa servire alla predisposizione di controlli a tap- se. In attesa dell’intervento del Comune. Luca Saulino

ARCHEOLOGICO L’ALLRME DEI DIPENDENTI DOPO UNA TELEFONATA CHE AVVERTIVA DI ESPLOSIVO IN UN BORSONE DEPOSITATO AL GUARDAROBA

Bagaglio-bomba, paura al Museo


di Andrea Acampa POSILLIPO CHIOSI TUONA: ORA PASSIAMO ALLE MULTE
Terrore al Museo. La paura si è diffusa rapidamente nelle sale dopo
un allarme, poi rivelatosi soltanto una bufala, che segnalava la pre-
senza di ordigni esplosivi in alcuni bagagli, depositati presso il guar-
Cattive abitudini dei cittadini
daroba del Museo Archeologico Nazionale di Napoli. L’avvertimento,
in relazione a tre giorni da lunedì 19 ottobre a mercoledì 21, annunciava
la presenza «come già accaduto in passato di ordigni esplosivi nei ba-
Rifiuti sversati ad ogni ora
gagli depositati nelle apposite cassette di sicurezza». Un giro del presidente della Municipalità Fabio Chiosi, si trasforma
Il pericolo, è rientrato trattandosi di un falso allarme, ma restano i ri- in un’accusa senza dubbi a quelle che sono le pessime abitudini dei
flettori puntati sulla sicurezza, evidentemente carente, della struttu- residenti. «Ieri mattina - ha denunciato il presidente Chiosi - ho
ra museale. Reali preoccupazioni, infatti, agitano il personale dell’Ar- effettuato una serie di sopralluoghi con l'Asia, per il posizionamento
cheologico riguardo alla sicurezza dello stesso Museo, degli inesti- di cassonetti nelle zone di Chiaia e Posillipo. Nel corso dell'intera
mabili reperti conservati e dell’utenza. «Non possiamo essere a cono- giornata abbiamo assistito al continuo sversamento di rifiuti
scenza della presenza di bombe – precisa uno dei dipendenti del Mu- all'interno dei cassonetti che, alle 12, erano già stracolmi.
seo, Aldo Crisci – a meno che queste non esplodano, perché noi non I cittadini ai quali si faceva notare la scorrettezza del
abbiamo strumenti adeguati per analizzare il contenuto delle borse comportamento - ha spiegato il presidente - accampavano le scuse
che vengono depositate al guardaroba. Non ci sono metal-detector, più banali e ridicole. Ed erano in alcuni casi gli stessi cittadini che
mancano controlli sui bagagli depositati, prima dell’ingresso al mu- protestavano per i cassonetti pieni. In una strada dove i
seo e questo è assurdo dato che la struttura è nell’elenco degli obiet- commercianti si lamentavano della presenza dei cassonetti, gli
tivi sensibili». Insomma la paura fa visita nelle sale del museo. Crisci, stessi commercianti sversavano cartoni e rifiuti in quantità
sindacalista tra i responsabili della sicurezza delle centinaia di di- industriale.
pendenti che lavorano al museo, chiede «controlli più dettagliati ed Una situazione davvero deprimente che fa comprendere come
un apparecchiatura che possa individuare la presenza di armi o esplo- l'emergenza rifiuti non abbia insegnato nulla, e come anche nella
sivi all’interno dei bagagli depositati». La sala adibita a guardaroba, col- cosiddetta "Napoli bene" non vi sia alcuna consapevolezza e
locata sulla destra, a pochi passi dall’entrata fa si che chiunque pos- responsabilità nei confronti del vivere civile». Purtroppo il
La sala deposito bagagli allʼinterno dellʼArcheologico
sa accedervi, depositare una borsa, entrare nel museo facendo il bi- sopralluogo di Chiosi si è rivelata l’attestazione a quelle che sono le
glietto alla cassa che è dal lato opposto al guardaroba oppure uscire critiche di tantissimi tecnici e politici i quali, di fronte ad una città
furtivamente. Il rischio, quindi, c’è senza tener conto dei tanti visita- rezza, ma nessuno fa nulla». Eppure la storia del Museo è ricca di epi- sempre più sporca, non tergiversano e accusano i napoletani di
tori che entrano con borse e borsoni nelle sale del museo. Insomma sodi come invasioni di studenti e manifestanti, cortei che hanno oc- essere, per lo più, un popopo poco civile.
basta una mattinata tra le collezioni del “Mann” per notare subito le cupato le storiche sale del palazzo la cui costruzione fu iniziata nel «Durante una recente riunione a San Giacomo sui temi dei rifiuti -
non poche differenze con i musei di altre città italiane ed europee. A lontano 1585. La struttura di oggi che vanta grandi numeri nelle pre- ha proseguito Chiosi - dinanzi alle mie pressanti richieste di
Napoli i controlli scarseggiano e ciò che sarebbe facilmente risolvibi- senze, come le 290.016 persone che hanno visitato le sale nel 2008, ri- reprimere tali comportamenti, l'assessore Giacomelli candidamente
le con un controllo al portone dì ingresso non viene minimamente ap- schia, dunque, qualche assalto terroristico, una semplice bravata o annunciò di aver chiesto alla Polizia Ambientale di fare
plicato. All’entrata c’è soltanto una guida che propone tour in lingua l’assalto di qualche pazzo. Il Museo è costituito da tre-quattro nuclei prevenzione, educazione, e di non elevare ancora verbali ai
per i turisti e qualche addetta al guardaroba che aspetta sulla soglia principali: la Collezione Farnese, le collezioni pompeiane, altri reperti trasgressori. Una posizione allucinante e di forte distanza dalla
della stanza. L’accesso alla sala, dove è possibile depositare i bagagli, facenti parte di collezioni minori acquisite o donate al museo ed infi- realtà. Il tempo delle mezze misure è finito - ha concluso Chiosi -
è libero ed in effetti il rischio c’è. «Mi sono sentito in dovere – conti- ne i reperti provenienti da scavi effettuati nell’area di competenza del- così come quello della prevenzione. Gli incivili che rendono Napoli
nua Crisci – di scrivere al prefetto, Alessandro Pansa, al direttore del la Soprintendenza ai Beni Archeologici di Napoli e Caserta non è al invivibile vanno educati con la repressione. Senza fare inutili
Museo, Valeria Sampaolo, al Questore, Santi Giuffrè al Ministero per sicuro. «Sono anni oramai che la struttura vive anche nel degrado dei sociologismi da strapazzo o, peggio, ideologismi. A Napoli i problemi
i beni culturali e al soprintendente MariaRosaria Salvatore, ma non ho tanti barboni – conclude Crisci – della zona, anche questa volta, nes- possono essere risolti solo affidandosi alla funzione educativa della
ricevuto alcuna risposta. Sono più di trenta anni che si parla di sicu- suno farà nulla». repressione». Ugo Beninati

QUARTIERI CARENZA DI AREE E SOSTA SELVAGGIA LA PROPOSTA ALLESTIMENTI DI SAN GREGORIO. IDEA DI TELEFONO BLU E PORTOSALVO

Petizione popolare Una mostra di presepi in piazza Plebiscito


per chiedere parcheggi Per mettere un freno a tutte le po-
lemiche che stanno coinvolgendo i
Ma soprattutto si riscatterebbero e riqualificherebbero, due importanti
luoghi che caratterizzano il patrimonio storico artistico della nostra cit-
Troppe auto in sosta vietata, mentre costruzioni e paletti abusivi presepisti di San Gregorio Armeno tà che oggi sono in preda all’incuria e all’abbandono. Un’idea che in una
bloccano il passaggio dei mezzi di soccorso tra i vicoli: ai Quartieri e in vista del prossimo Natale, l'as- sola mossa renderebbe più di un servigio: svincolerebbe i presepisti da
Spagnoli si vive tra precarietà e paura. Nonostante tutto, un gruppo di sociazione Telefono Blu e il Comi- un problema logistico in attesa della regolamentazione, ma nel contempo
cittadini ha deciso di riproporre, mediante una petizione popolare, tato Civico di Santa Maria di Por- sarebbe di grande utilità per quei commercianti che vivono quotidia-
l’idea di realizzare un parcheggio pubblico per i residenti, nelle aree tosalvo, propongono di allargare la namente posizioni di disagio e svantaggio lavorando in posti che sono
abbandonate e colme di rifiuti e nella zona dove crollò un edificio. mostra presepiale di San Gregorio trascurati.
«L’amministrazione comunale potrebbe requisire queste zone, in tutte le piazze della città parten- L’idea era stata, per la prima volta, lanciata proprio in occasione del-
realizzando parcheggi per i residenti, ed eliminando le barriere do magari dai porticati del Plebi- l’appello del gestore della libreria Treves la cui sede si trova appunto sot-
architettoniche che rendono inaccessibili i vicoli - ha evidenziato scito e dalla piazzetta dei Banchi to i porticati di piazza del Plebiscito e secondo cui l’invivibilità e il de-
Arturo Prisco - un’occasione per togliere dai vicoli un bel po’ di auto in Nuovi che ancora oggi si trovano grado di certe aree condiziona in maniera preponderante l’attività com-
sosta vietata e realizzare vie di fuga in caso di pericolo». La richiesta di nel degrado più assoluto. In questa merciale. L’idea di allestire una mostra presepiale e natalizia sotto i por-
recuperare spazi per la sosta, non è una novità, poiché già in maniera, secondo le due associazioni impegnate in difesa dei consu- tici di San Francesco di Paola era apparsa, solo qualche settimana fa,
precedenza, un’associazione di volontariato locale, propose di matori e dei beni culturali della città, si potrebbero evitare gli annosi in- come geniale e fattibile. Ma a quanto apre, invece, ancora non se ne è
riconvertire l’inutilizzato mercatino di Sant’Anna di Palazzo, dove a gorghi dei visitatori e agevolare anche gli eventuali acquisti dei turisti. fatto nulla. Ugo Beninati
fronte di circa 25 box per i commercianti, solo uno è occupato
stabilmente. Nel documento, si evidenzia la necessità di riconvertire
questa struttura, che potrebbe essere trasformata in un parcheggio L’AFFRONTO I CONSIGLIERI PINELLI E STRAZZULLO FURIOSI: NON SIAMO DI SERIE B. LETTERA AL MINISTRO LA RUSSA
ubicato a pochi metri da via Chiaia. Ulteriori spazi, per la sosta, sono
reperibili ancora nella zona di Montecalvario ed in altre aree dei
Quartieri Spagnoli abbandonate e degradate. Nell’attesa che il Comune
si decida a bonificare questo spicchio di città, resta la necessità
Via Epomeo esclusa dalle strade che avranno le luminarie
d’intervenire in numerose strade, stabilmente gestite dalla malavita Quest'anno l'allestimento e la gestione delle luminarie per le storico, escludendo del tutto via Epomeo, la quale è una strada
locale per i propri traffici. I mini bus dell’Anm, da sempre incontrano festività natalizie sarà gestito dall'Ente Provinciale per il Turismo prettamente da shopping e che in occasione delle festività natalizie
troppe difficoltà per viaggiare tra queste viuzze, a causa di verande e che avrà un budget di spesa di circa mezzo milione di euro, messo a è raggiunta da numerosi cittadini residenti di altri territori. Inoltre,
paletti abusivi, auto in sosta vietata, edicole votive non a norma che disposizione dalla Regione Campania che a sua volta li ha attinti Strazzullo e Pinelli, sempre in occasione delle festività natalizie,
occupano gran parte della strada. Una situazione più volte denunciata, dalla Comunità Europea. «Ancora una volta, tuonano i consiglieri hanno scritto al Sottosegrtario all'interno Alfredo Mantovano ed al
ma dopo gli interventi, i paletti abusivi sono ancora lì. «Da tempo municipali del Pdl Pasquale Strazzullo e Gennaro Pinelli, non si è Ministro della Difesa Ignazio La Russa per chiedere una maggiore e
abbiamo chiesto maggiori controlli - ha affermato un gruppo di mamme tenuto conto della potenziale realtà commerciale di via Epomeo nel persistente presenza di forze dell'ordine , prevedendo l'utilizzo del
- posti mobili di Polizia potrebbero essere dislocati a Montecalvario e a quartiere Soccavo». Infatti, secondo quanto riferito dai due poliziotto di quartiere e dell'esercito per garantire sicurezza ai
Concordia». Nell’attesa che qualcuno decida d’intervenire, resta il caos consiglieri, il responsabile dell'Ente organizzatore per gli cittadini durante lo shopping contro la microcriminalità, ed ai
di sempre, mentre l’illegalità rappresenta la norma tra il nugolo di allestimenti delle luminarie in città, ha incluso nel progetto commercianti contro il racket, fenomeno che quando si avvicina il
viuzze che sovrasta via Toledo. Carmine Zamprotta natalizio svariate strade dei quartieri Vomero, Chiaia, ed il centro Natale si ripresenta puntualmente.

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