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(A proposito dellaltro ridere) Considerare il diavolo un partigiano del Male e langelo un soldato del Bene significa accettare la demagogia

degli angeli. Le cose, evidentemente, sono pi complicate. Gli angeli non sono partigiani del Bene, bens della creazione divina. Il diavolo, al contrario, uno che rifiuta di attribuire al mondo un qualsiasi significato razionale. Come si sa, angeli e demoni si spartiscono il dominio del mondo. Tuttavia, per il bene del mondo non occorre che gli angeli abbiano il sopravvento sui demoni (come credevo quando ero bambino), ma che i poteri degli uni e degli altri siano allincirca in equilibrio. Se nel mondo c un eccesso di incontestabile senso (potere degli angeli), luomo soccombe sotto il suo peso. Se il mondo perde qualsiasi significato (regno dei demoni), altrettanto impossibile viverci. Le cose private di colpo del loro senso presunto, del posto assegnato loro nel preteso ordine delle cose provocano in noi il riso. Allorigine, il riso appartiene dunque al dominio del diavolo. Vi in esso qualcosa di malefico (le cose si rivelano di colpo diverse da come volevano far credere di essere), ma anche una parte di benefico sollievo (le cose sono pi lievi di come apparivano, ci lasciano vivere pi liberamente, smettono di opprimerci con la loro austera seriet). Quando langelo ha sentito per la prima volta la risata del maligno, stato colpito dallo stupore. E successo durante un banchetto, la sala era gremita e i presenti sono stati conquistati uno dopo laltro dalla risata del diavolo, che terribilmente contagiosa. Langelo capiva benissimo che quel riso era diretto contro Dio e contro la dignit della sua opera. Sapeva di dover reagire subito, in un modo o nellaltro, ma si sentiva debole e inerme.Non riuscendo a inventare niente di nuovo, ha scimmiottato il suo rivale. Aperta la bocca, emise dei suoni saltuari, spezzati, negli intervalli superiori del suo registro vocale, ma dando loro il significato opposto. Mentre la risata del diavolo designava lassurdit delle cose, langelo voleva, al contrario, rallegrarsi del fatto che tutto, quaggi, fosse ben ordinato, concepito con saggezza, buono e pieno di senso. Cos, langelo e il diavolo si fronteggiavano e, mostrandosi lun laltro la bocca spalancata, emettevano allincirca gli stessi suoni, ma ciascuno esprimeva col suo clamore qualcosa di radicalmente diverso. E il diavolo guardava langelo ridere e rideva ancora di pi, ancora meglio e con pi gusto, perch langelo che rideva era straordinariamente comico. Una risata ridicola una catastrofe. Ci non toglie che gli angeli abbiano ottenuto comunque un risultato. Ci hanno messo nei guai con la loro impostura semantica. Non c una parola per designare sia la loro imitazione del riso sia il riso originale (la risata del diavolo). Ormai non ci rendiamo nemmeno pi conto che la stessa manifestazione esteriore nasconde due atteggiamenti profondi affatto contraddittori. C un primo ridere e un secondo ridere, e noi non abbiamo parole per distinguerli luno dallaltro.

M.Kundera , Il libro del riso e delloblio

Ridere? Chi si cura mai di ridere? Voglio dire ridere veramente, al di l della battuta, dello scherzo, del ridicolo. Ridere, godimento immenso e delizioso, godimento totale Dicevo a mia sorella, o lei diceva a me, vieni, giochiamo a ridere? Ci si stendeva una accanto allaltra su un letto, e si cominciava. Per finta, si capisce. Risate forzate. Risate ridicole. Cos ridicole che ci facevano ridere. E allora veniva il ridere vero, il ridere completo, e ci portava via sulle sue immense ondate. Risate zampillanti, riprese, incalzanti, scatenate, risate magnifiche, sontuose e pazze E ridevamo allinfinito delle nostre risate Oh ridere! Ridere del godimento, godimento del ridere; ridere vuol dire vivere pi profondamente. M.Kundera , Il libro del riso e delloblio

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