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Capitolo 1

1.1

Propriet` a del problema

Il problema di Single Loop Design gode di una notevole propriet` a: la propriet` a di vertex location. I punti di pickup/delivery nella soluzione ottima sono necessariamente posizionati sui vertici. Di questa propriet` a gode, in realt` a, un problema surrogato del problema di SLD: il problema di posizionamento delle stazioni di pickup/delivery (SPP Station Positioning Problem ).

1.1.1

SPP Station Positioning Problem

Il problema di SPP Station Positioning Problem consiste nella determinazione della posizione delle stazioni di carico/scarico che minimizzi i costi di movimentazione dei materiali, una volta dati: il block layout; la matrice dei ussi; un loop unidirezionale che contenga almeno uno spigolo di ciascuna cella. Il problema non risulta trattato in letteratura. Il problema di SSP introdotto nella sezione ?? ne tratta una versione semplicata, in cui la forma, lorientamento e la dimensione delle celle non viene preso in considerazione. 1

CAPITOLO 1.

b Figura 1.1: Linearizzazione di un loop

Formulazione MILP Il problema di SPP pu` o essere risolto tramite una formulazione come problema di programmazione lineare intera mista. Per poter ottenere la formulazione come MILP, occorre ricorrere ad una linearizzazione del loop. Si consideri, ad esempio, la situazione in gura 1.1. Un loop ammissibile per il block layout considerato ` e riportato in gura 1.1a. Il loop pu` o essere linearizzato considerando un vertice del layout come origine del loop e rappresentando il loop come un segmento su di una semiretta orientata. Su tale segmento ` e quindi possibile individuare gli intervalli in cui il loop tocca le diverse celle. In gura 1.1b ` e riportata la linearizzazione del loop considerato nellesempio. Nel loop linearizzato, ogni cella pu` o avere il punto di P/D localizzato in 1 uno o, in generale, pi` u intervalli. Ipotizzando che il caso con pi` u intervalli non si verichi per alcuna cella, allora ` e possibile denire i seguenti insiemi: S1 = {(i, j ) C C : uj li , i = j }
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Nel caso in cui il loop tocchi pi` u volte una cella in spigoli non contigui

CAPITOLO 1.

min
i,j :i=j

[(fij fji )(xj xi ) + ij Lfji + ji Lfij ]

(1.1)

s.v. li xi ui ij = 0 ij = 1 xj xi ij = uj li ij + ji = 1 xi 0 ij {0, 1} (i, j ) C C (i, j ) S1 (i, j ) S2 (i, j ) S1 S2 (i, j ) C C i C (i, j ) C C Tabella 1.1: Formulazione del SPP S2 = {(i, j ) C C : ui lj , i = j } in cui C ` e linsieme delle celle. S1 , quindi, rappresenta linsieme delle coppie di celle disgiunte2 in cui la prima cella precede la seconda sul loop linearizzato. Analogamente, S2 ` e linsieme delle coppie di celle disgiunte in cui la seconda cella precede la prima sul loop linearizzato. E inoltre possibile denire, per ciascuna cella i, lintervallo [li , ui ] in cui pu` o trovarsi il relativo punto di P/D. Inne, L rappresenta la lunghezza del loop linearizzato. Nellipotesi di assenza di celle che possano avere i punti di P/D in pi` u di un intervallo sul loop linearizzato, ` e possibile formulare il problema come riportato in tabella 1.1. Le variabili decisionali reali xi rappresentano la posizione del punto di P/D della cella i sul loop linearizzato, mentre le variabili binarie ij indicano se il P/D della cella i precede quello della cella j sul loop linearizzato. Gli intervalli in cui sono denite le xi sono specicati nel set di vincoli 1.2. Per come sono deniti gli insiemi S1 e S2 , i valori delle variabili ij possono essere ssati a priori (set di vincoli 1.3 e 1.4); negli altri casi, i set di vincoli
Per celle disgiunte si intendono celle i cui punti di P/D possono trovarsi, sul loop linearizzato, su intervalli disgiunti
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(1.2) (1.3) (1.4) (1.5) (1.6) (1.7) (1.8)

CAPITOLO 1.

Figura 1.2: Contributi alla f.o.

1.5 e 1.6 ne garantiscono il corretto signicato. La funzione obiettivo denita in 1.1 rappresenta il costo complessivo di movimentazione dei materiali sul loop. Considerando una generica coppia di celle (i, j ), possono vericarsi tre casi: il punto di P/D della cella i precede quello della celle j (xi < xj ); il punto di P/D della cella j precede quello della celle i (xj < xi ). i punti di P/D delle celle coincidono (xi xj ); Nel primo caso, i costi relativi alla movimentazione dei materiali tra le celle i e j , come facilmente vericabile considerando la gura 1.2a, ` e data da: fij (xj xi ) + fji (L xj + xi ) = (fij fji )(xj xi ) + Lfji (1.9)

Nel secondo caso, viceversa, i costi relativi alla movimentazione dei materiali tra le celle i e j , come facilmente vericabile considerando la gura 1.2b, ` e data da: fji (xi xj ) + fij (L xi + xj ) = (fij fji )(xj xi ) + Lfij (1.10)

Nel terzo caso, inne, il contributo ` e nullo. Il problema MILP denito in tabella 1.1 ` e risultato facilmente risolvibile anche per istanze del problema di dimensioni elevate. La gestione del caso multiintervallo ` e gestito generando tanti problemi indipendenti quante sono le possibilit` a disponibili.

CAPITOLO 1.

Figura 1.3: Posizionamento dei punti di P/D

1.1.2

Vertex location

La propriet` a di vertex location del problema di SLD pu` o essere dimostrata facendo riferimento alla formulazione MILP del problema surrogato di SPP introdotta nella sezione 1.1.1. Ogni segmento del loop linearizzato pu` o servire, al pi` u, due celle. Nel caso generale, entrambi i punti di P/D possono trovarsi sul segmento comune (come illustrato in gura 1.3a). Indicando con z (i, j ) il contributo alla funzione obiettivo denita in 1.1 relativo alla coppia di celle (i, j ), il valore di z (i, j ) relativo al caso in gura 1.3a ` e pari a: z (i, j ) = fji (xi xj ) + fij (L xi + xj ) = = (fij fji )(xj xi ) + Lfij 0 Il valore si annulla se i due punti di P/D vengono fatti coincidere (come illustrato in gura 1.3b).

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